Prime pagine del 20 Marzo 2009

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- Roma, Piazza Venezia 5 Tel. 06 688281 VENERDÌ 20 MARZO 2009 ANNO 134 - N. 67 Milano, Via Solferino 28 Tel. 02 6339 In Italia EURO 1,00* Fondato nel 1876 www.corriere.it Giannelli Cultura L’intervista Lo scrittore Oggi in edicola Spettacoli Focus In Canada Crisi Il vertice di Bruxelles Scuola di pasticceria Esquimesi Inuit in rivolta: gli ambientalisti peggio dei cacciatori di GIOVANNI REALE Lo sciopero generale Ha saputo unificare la destra. Pareva un opportunista, invece ha dimostrato un talento politico eccezionale. ROMA — Forse davvero ieri è nato il Pdl, perché la presa di distanze del premier dalla Lega riflette per la prima volta l’immagine di Berlusconi e di Fini in sintonia, alla vigilia delle assise che uniranno Forza Italia e An. CONTINUA A PAGINA 11 Silvio, Gianfranco e la fusione dolce Pressing di Obama L’Europa dice no I leader Ue escludono un nuovo piano ISORRISI SPENTI a 12,90 euro Veneto, il cemento che non serve: case già sufficienti fino al 2022 «FANNO DEL MALE A ORSI E BALENE» D a qualche tempo vengono sollevate critiche contro Benedetto XVI, in quanto si sarebbe arroccato su posizioni retrograde. Sarebbe rimasto il teologo profondo, ma astratto, ben diverso da Giovanni Paolo II. Ma chi dà questi giudizi non ha capito la grandezza dell'uomo. Io conosco Ratzinger come teologo da tempo e condivido molte sue idee, che ho maturato - tra l'altro - studiando nella Germania dei suoi tempi avendo rapporti con le persone con i luoghi in cui egli ha insegnato. CONTINUA A PAGINA 44 Ratzinger erede ideale di Wojtyla Inizio e fine della vita: i dubbi e le angosce Vargas Llosa: il Cavaliere è un caudillo democratico Il retroscena di FRANCO VENTURINI più il prezzo del quotidiano I NUMERI di Emanuele Severino a pagina 47 A PAGINA 15 Risposta alla Bresso di FRANCESCO VERDERAMI «Dolci alla frutta» Il quarto volume Il piano edilizio L’agenzia Onu accusa l’Italia. Frattini: indignati, falsità di Andrea Nicastro alle pagine 8 e 9 Il caso di Roma Poi il ministro precisa: 4 ragazzotti di LUIGI OFFEDDU In Sicilia Un imprenditore si rifiuta di pagare e va dai carabinieri Racket, fa arrestare l’ex compagno di banco La riflessione PARIGI — Che si stia «chiracchizzando»? Politicamente, è l'insinuazione peggiore per Sarkozy, il riformatore risoluto, il punto di riferimento delle destre europee. (foto: i cartelli «La Francia ha paura» e «Sii giovane e taci») CONTINUA A PAGINA 2 ❜❜ di DARIO FRANCESCHINI C elebrata con en- tusiasmo su en- trambe le spon- de dell’Atlanti- co, quella tra Barack Oba- ma e i suoi alleati euro- pei rischia di diventare una luna di miele tanto appassionata quanto bre- ve. Tra undici giorni il nuo- vo Presidente Usa sbar- cherà per la prima volta in Europa e parteciperà a una serie di vertici, dal G-20 a Londra al consi- glio Nato a Strasburgo al- l’incontro formale con la Ue a Praga. Aspettiamoci, e non saremo noi a doler- cene, solenni riafferma- zioni di un legame anti- co, grandi manifestazio- ni di amicizia e calorose promesse di collaborazio- ne. Dopo il tifo che quasi tutti gli europei hanno fatto per Obama, ci man- cherebbe altro che così non fosse. Ma dietro la barriera dei sorrisi scon- tati, è in agguato un dis- senso profondo e già acri- monioso che ai tempi del- l’idillio nessuno avrebbe potuto prevedere. Tutto parte dal G-20, e dal suo obiettivo (condivi- so) di combattere la re- cessione globale. Obama porta in valigia un mes- saggio chiaro: se si vuole evitare un disastro servo- no nuovi massicci stimo- li fiscali, i governi devo- no allargare ulteriormen- te la borsa e favorire il ri- lancio economico attra- verso la crescita dei con- sumi. È quanto stanno fa- cendo gli Stati Uniti ma anche la Cina e il Giappo- ne, mentre l’Europa, accu- sa Washington, si mostra avara e testarda. Gli euro- pei continentali (perché la Gran Bretagna è piutto- sto vicina agli Usa, come spesso le accade) conside- rano irragionevole spen- dere per nuovi stimoli pri- ma di aver verificato il funzionamento di quelli già adottati. E mettono piuttosto l’accento, guida- ti da Francia e Germania, sul bisogno di regolamen- tare il sistema finanzia- rio, di inquadrare le attivi- tà delle banche, di impe- dire, insomma, che quan- to è accaduto a Wall Stre- et e dintorni possa ripe- tersi ovunque nel mon- do. La disputa risulterebbe soltanto dottrinale (e si scoprirebbe probabil- mente che tutti hanno ra- gione) se non venisse ver- sata, qua e là, qualche goccia di veleno. Parigi e Berlino sottolineano le re- sponsabilità del «capitali- smo anglosassone», e tro- vano singolare che la le- zione venga da chi ha sba- gliato più di chiunque al- tro (anche se Obama con questo non c’entra). Inol- tre gli europei negano che i loro stimoli siano globalmente insufficien- ti, dichiarano di voler pro- teggere la solidità dell’eu- ro e sornionamente «ca- piscono» che un sistema di regole e di monitorag- gio risulti fastidioso per Wall Street o per la City di Londra. CONTINUA A PAGINA 5 di GIAN ANTONIO STELLA Immigrati, Berlusconi frena Bossi di Maurizio Porro a pagina 55 Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano di FELICE CAVALLARO «Gli studenti? Guerriglieri» Brunetta attacca, è scontro ROMA — «Gli studenti dell’onda sono dei guerri- glieri e come guerriglieri verranno trattati». Bacchettata. Il ministro Renato Brunetta era stato duro contro le manifesta- zioni studentesche dell’On- da. Per tutto il giorno è sta- to colpito da critiche da si- nistra e da destra e bacchet- tato dalla Gelmini. Retromarcia. Nel pome- riggio, la retromarcia: «Mi sono sbagliato perché non hanno la dignità dei guerri- glieri, che sono invece una cosa seria. Si tratta di quat- tro ragazzotti in cerca di sensazioni più o meno vio- lente, che non rappresenta- no nessuno». ALLE PAGINE 22 E 23 Caccia, Piccolillo A PAGINA 31 9 771120 498008 90 3 2 0> Le idee del Papa di ALDO CAZZULLO di MASSIMO NAVA Le nostre scelte sul federalismo A PAGINA 29 BRUXELLES — Sul decreto sicurezza e i dubbi emersi nel Pdl con la lettera di 101 de- putati contro la norma che obbliga i medici a denunciare i clandestini, il premier frena Bossi: la Lega non può volere tutto. L’agen- zia del lavoro dell’Onu attacca l’Italia: cresce la violazione dei diritti umani verso gli immi- grati. ALLE PAGINE 10 E 11 Il premier contro la linea dura: la Lega non può volere tutto. Il Senatur: troveremo l’accordo Il pianto di Hollywood per l’addio alla Richardson Gli italiani in Afghanistan: più soldati, meno spese RIBERA (Agrigento) — Il destino ha intrecciato co- me in un romanzo le vite di due compagni di banco. Un piccolo imprenditore per liberarsi dal racket ha fatto arrestare l’amico d’in- fanzia che, proprio lui, gli chiedeva il pizzo. Ora l'im- prenditore vive scortato e dice: «Lo ricorderò sem- pre come il bimbo con cui dividevo la merenda». A PAGINA 27 Sarkozy e la rabbia dei francesi C aro Direttore, il suo giornale ha dato notizia della lettera che mi è stata inviata dal presidente del Piemonte Mercedes Bresso. Per correttezza nei confronti dei suoi lettori penso che sia utile una mia risposta. E’ chiaro che tutti noi preferiremmo, su temi importanti come quello del federalismo fiscale, lavorare sulla base delle nostre proposte e del nostro impianto, ovvero la legge Finocchiaro depositata in Senato. CONTINUA A PAGINA 13 BRUXELLES — L’Unio- ne europea resta preoc- cupata per la crisi, ma considera per ora suffi- cienti i piani di rilancio dell’economia e i salva- taggi già varati. Dal Con- siglio dei capi di Stato e di governo dell’Ue arriva un no alla richiesta Usa di nuovi interventi. A PAGINA 2 Caizzi

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Page 1: Prime pagine del 20 Marzo 2009

-Roma, Piazza Venezia 5

Tel. 06 688281

VENERDÌ 20 MARZO 2009 ANNO 134 - N. 67

Milano, Via Solferino 28Tel. 02 6339

In Italia EURO 1,00*

Fondato nel 1876 www.corriere.it

Giannelli

Cultura

L’intervista

Lo scrittore

Oggi in edicolaSpettacoliFocus

In Canada

Crisi Il vertice di Bruxelles

Scuola di pasticceria

Esquimesi Inuitin rivolta:gli ambientalistipeggio dei cacciatori

di GIOVANNI REALE

Lo sciopero generale

Ha saputo unificare ladestra. Pareva un

opportunista, invece ha dimostratoun talento politico eccezionale.

ROMA— Forse davvero ieri è nato il Pdl,perché la presa di distanze del premier dallaLega riflette per la prima volta l’immagine diBerlusconi e di Fini in sintonia, alla vigiliadelle assise che uniranno Forza Italia e An.

CONTINUA A PAGINA 11

Silvio, Gianfrancoe la fusione dolce

Pressing di ObamaL’Europa dice noI leader Ue escludono un nuovo piano

I SORRISI SPENTI

a 12,90 euro

Veneto, il cementoche non serve:case già sufficientifino al 2022

«FANNO DEL MALE A ORSI E BALENE»

D a qualche tempovengono sollevate

critiche controBenedetto XVI, in quantosi sarebbe arroccato suposizioni retrograde.Sarebbe rimasto ilteologo profondo, maastratto, ben diverso daGiovanni Paolo II. Machi dà questi giudizi nonha capito la grandezzadell'uomo.Io conosco Ratzingercome teologo da tempo econdivido molte sueidee, che ho maturato -tra l'altro - studiandonella Germania dei suoitempi avendo rapporticon le persone con iluoghi in cui egli hainsegnato.

CONTINUA A PAGINA 44

Ratzingererede idealedi Wojtyla

Inizio e fine della vita:i dubbi e le angosce

Vargas Llosa: il Cavaliereè un caudillo democratico

Il retroscena di FRANCO VENTURINI

più il prezzo del quotidiano

I NUMERI

di Emanuele Severinoa pagina 47

A PAGINA 15

Risposta alla Bresso

di FRANCESCO VERDERAMI

«Dolci alla frutta»Il quarto volume

Il piano edilizio

L’agenzia Onu accusa l’Italia. Frattini: indignati, falsità

di Andrea Nicastroalle pagine 8 e 9

Il caso di Roma Poi il ministro precisa: 4 ragazzotti

di LUIGI OFFEDDU

In Sicilia Un imprenditore si rifiuta di pagare e va dai carabinieri

Racket, fa arrestare l’ex compagno di banco

La riflessione

PARIGI — Che si stia «chiracchizzando»? Politicamente, è l'insinuazione peggioreper Sarkozy, il riformatore risoluto, il punto di riferimento delle destre europee.(foto: i cartelli «La Francia ha paura» e «Sii giovane e taci») CONTINUA A PAGINA 2

!!

di DARIO FRANCESCHINI

C elebrata con en-tusiasmo su en-trambe le spon-de dell’Atlanti-

co, quella tra Barack Oba-ma e i suoi alleati euro-pei rischia di diventareuna luna di miele tantoappassionata quanto bre-ve.Tra undici giorni il nuo-

vo Presidente Usa sbar-cherà per la prima voltain Europa e parteciperà auna serie di vertici, dalG-20 a Londra al consi-glio Nato a Strasburgo al-l’incontro formale con laUe a Praga. Aspettiamoci,e non saremo noi a doler-cene, solenni riafferma-zioni di un legame anti-co, grandi manifestazio-ni di amicizia e calorosepromesse di collaborazio-ne. Dopo il tifo che quasitutti gli europei hannofatto per Obama, ci man-cherebbe altro che cosìnon fosse. Ma dietro labarriera dei sorrisi scon-tati, è in agguato un dis-senso profondo e già acri-monioso che ai tempi del-l’idillio nessuno avrebbepotuto prevedere.Tutto parte dal G-20, e

dal suo obiettivo (condivi-so) di combattere la re-cessione globale. Obamaporta in valigia un mes-saggio chiaro: se si vuoleevitare un disastro servo-no nuovi massicci stimo-li fiscali, i governi devo-no allargare ulteriormen-te la borsa e favorire il ri-lancio economico attra-verso la crescita dei con-sumi. È quanto stanno fa-cendo gli Stati Uniti ma

anche la Cina e il Giappo-ne,mentre l’Europa, accu-sa Washington, si mostraavara e testarda. Gli euro-pei continentali (perchéla Gran Bretagna è piutto-sto vicina agli Usa, comespesso le accade) conside-rano irragionevole spen-dere per nuovi stimoli pri-ma di aver verificato ilfunzionamento di quelligià adottati. E mettonopiuttosto l’accento, guida-ti da Francia e Germania,sul bisogno di regolamen-tare il sistema finanzia-rio, di inquadrare le attivi-tà delle banche, di impe-dire, insomma, che quan-to è accaduto a Wall Stre-et e dintorni possa ripe-tersi ovunque nel mon-do.La disputa risulterebbe

soltanto dottrinale (e siscoprirebbe probabil-mente che tutti hanno ra-gione) se non venisse ver-sata, qua e là, qualchegoccia di veleno. Parigi eBerlino sottolineano le re-sponsabilità del «capitali-smo anglosassone», e tro-vano singolare che la le-zione venga da chi ha sba-gliato più di chiunque al-tro (anche se Obama conquesto non c’entra). Inol-tre gli europei neganoche i loro stimoli sianoglobalmente insufficien-ti, dichiarano di voler pro-teggere la solidità dell’eu-ro e sornionamente «ca-piscono» che un sistemadi regole e di monitorag-gio risulti fastidioso perWall Street o per la Citydi Londra.

CONTINUA A PAGINA 5

di GIAN ANTONIO STELLA

Immigrati, Berlusconi frena Bossi

di Maurizio Porroa pagina 55

PosteItaliane

Sped.inA.P.-D

.L.353/2003conv.L.46/2004

art.1,c1,D

CBMilano

di FELICE CAVALLARO

«Gli studenti? Guerriglieri»Brunetta attacca, è scontro

ROMA — «Gli studentidell’onda sono dei guerri-glieri e come guerriglieriverranno trattati».

Bacchettata. Il ministroRenato Brunetta era statoduro contro le manifesta-zioni studentesche dell’On-da. Per tutto il giorno è sta-to colpito da critiche da si-nistra e da destra e bacchet-tato dalla Gelmini.

Retromarcia.Nel pome-riggio, la retromarcia: «Misono sbagliato perché nonhanno la dignità dei guerri-glieri, che sono invece unacosa seria. Si tratta di quat-tro ragazzotti in cerca disensazioni più omeno vio-lente, che non rappresenta-no nessuno».

ALLE PAGINE 22 E 23Caccia, Piccolillo

A PAGINA 31977

1120

4980

08

903

20>

Le idee del Papa

di ALDO CAZZULLO

diMASSIMONAVA

Le nostre sceltesul federalismo

A PAGINA 29

BRUXELLES — Sul decreto sicurezza e idubbi emersi nel Pdl con la lettera di 101 de-putati contro la norma che obbliga i medici adenunciare i clandestini, il premier frenaBossi: la Lega non può volere tutto. L’agen-zia del lavoro dell’Onu attacca l’Italia: crescela violazione dei diritti umani verso gli immi-grati.

ALLE PAGINE 10 E 11

Il premier contro la linea dura: la Lega non può volere tutto. Il Senatur: troveremo l’accordo

Il pianto di Hollywoodper l’addio alla Richardson

Gli italiani in Afghanistan:più soldati, meno spese

RIBERA (Agrigento) —Il destino ha intrecciato co-me in un romanzo le vitedi due compagni di banco.Un piccolo imprenditoreper liberarsi dal racket hafatto arrestare l’amico d’in-fanzia che, proprio lui, glichiedeva il pizzo. Ora l'im-prenditore vive scortato edice: «Lo ricorderò sem-pre come il bimbo con cuidividevo la merenda».

A PAGINA 27

Sarkozy e la rabbia dei francesi

C aro Direttore,il suo giornale ha dato notizia

della lettera che mi è stata inviatadal presidente del PiemonteMercedes Bresso. Per correttezzanei confronti dei suoi lettoripenso che sia utile una miarisposta.E’ chiaro che tutti noipreferiremmo, su temi importanticome quello del federalismofiscale, lavorare sulla base dellenostre proposte e del nostroimpianto, ovvero la leggeFinocchiaro depositata in Senato.

CONTINUA A PAGINA 13

BRUXELLES— L’Unio-ne europea resta preoc-cupata per la crisi, maconsidera per ora suffi-cienti i piani di rilanciodell’economia e i salva-

taggi già varati. Dal Con-siglio dei capi di Stato edi governo dell’Ue arrivaun no alla richiesta Usadi nuovi interventi.

A PAGINA 2 Caizzi

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ven 20 mar 2009

SEDE: 00147 ROMA, VIA CRISTOFORO COLOMBO, 90 - TEL. 06/49821, FAX 06/49822923. SPED. ABB. POST., ART. 1, LEGGE 46/04 DEL 27 FEBBRAIO 2004 - ROMA. CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ: A. MANZONI & C. MILANO - VIA NERVESA, 21 - TEL. 02/574941. PREZZI DI VENDITA ALL'ESTERO: AUSTRIA, BELGIO, FINLANDIA, FRANCIA, GERMANIA, GRECIA, IRLANDA, LUSSEMBURGO, MALTA, MONACO P.,OLANDA, PORTOGALLO, SLOVENIA, SPAGNA ! 2,00; CANADA $1; CROAZIA KN 15; DANIMARCA KR 15; EGITTO EP 16,50; MAROCCO MDH 24; NORVEGIA KR 20; POLONIA PLN 12,10; REGNO UNITO LST 1,50; REPUBBLICA CECA CZK 60; SLOVACCHIA SKK 80/! 2,66; SVEZIA KR 18; SVIZZERA FR 3,00 (CON D O IL VENERDÌ FR 3,30); TUNISIA TD 3,50; TURCHIA YTL 4; UNGHERIA FT 495; U.S.A $ 1

Fondatore Eugenio Scalfari Direttore Ezio Mauro

! 1,50 in Italia- Numero 67Anno 34 venerdì 20 marzo 2009

Gli spettacoli

ERNESTO ASSANTEE CURZIO MALTESE

Fiorello rispondeal centralino Sky“Pronto, sono io”

La cultura

BJORNLARSSON

“Così al Grinzanesceglievamoi vincitori”

La storia

MARCOANSALDO

A Istanbulla prima moscheadelle donne

1 2 www.repubblica.it

ALLA SCOPERTA DI

louisvuitton.com

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ASSEMBLEA NAZIONALE

DEI CIRCOLI

Roma, 21 marzo 2009

Hanno due mamme o due papà: in Italia sono più di centomila i ragazzi di genitori gay

I figli di una sola metà del cielo

L’inchiesta

HANNO due mamme. Odue papà. A volte tre ge-nitori. Sono centomila

in Italia secondo le ultime sti-me, ma forse molti di più. I piùgrandi sfiorano l’adolescenza,i più piccoli, concepiti all’este-ro nei centri di fecondazioneassistita, hanno pochi anni, al-cuni pochi mesi. Figli e figlie digenitori gay. Di una sola metàdel cielo. Bimbi sereni diconogli psicologi, gli insegnanti, i

pediatri che li analizzano e li«monitorano» fin dalla cullanegli Stati Uniti, in Francia, inGermania, in Inghilterra, eadesso anche in Italia. Nati darelazioni eterosessuali o nellacoppia omosessuale stessa, tradue donne o due uomini, com-plice la Scienza e le più arditetecniche di procreazione arti-ficiale: sono l’ultima frontieradella famiglia, la più inedita, lameno riconosciuta, la più con-troversa.

SEGUE A PAGINA 42

Domani il1° volume asoli 1,90euro in piùconRepubblicao L’espresso

Domani “Scienzaillustrata per ragazzi”

REPUBBLICAL’ESPRESSO

MARIA NOVELLA DE LUCA

R2

La primavera dello scontentoFrancia, 3 milioni in piazza

ALTAN

ROMA — Brunetta attacca glistudenti dopo gli scontri dimercoledì alla Sapienza. «So-no guerriglieri», dice il mini-stro. Che poi precisa: «Mi sba-gliavo non hanno quella di-gnità, sono dei ragazzotti».Proteste e polemiche, l’Ondareplica: «Non ci fa paura, si di-metta». Il Pd: «Dichiarazioniirresponsabili». E la Gelminicerca di mediare.REGGIO ALLE PAGINE 2 E 3

Brunetta attaccagli studenti“Sono guerriglieri”

L’Onda: non ci fa paura, si dimetta

SEBASTIANO MESSINA

SE GLI impiegati pub-blici sono dei «fannul-loni», gli avversari po-

litici dei «cretini» e i criticidei «cagadubbi», è naturaleche gli studenti dell’Ondasiano dei «guerriglieri», an-zi pardon, dei «ragazzotti incerca di sensazioni violen-te». Dal linguaggio semprepiù schietto e sempre piùruvido del ministro RenatoBrunetta affiora giorno do-po giorno un’insofferenzarazionale, un’intolleranzalucida. C’è del metodo, inquesta allergia.

SEGUE A PAGINA 35

IL MINISTROMISTER HYDE

Silvio e Gianfranco all’ultimo duelloI personaggi

FRANCESCO MERLO

ÈCOME il califfo ottomano che non ave-va opposizione ma temeva solo la suc-cessione. Perciò delegittimava i fratelli

di sangue e di letto. Allo stesso modo Berlu-sconi delegittima Fini che presto potrebbe in-sidiargli il califfato. Ha detto di lui: «È un qua-si traditore». Lo paragona a Casini.

SEGUE A PAGINA 34

La destra che odia la politicaLe idee

CARLO GALLI

IL PD incontra difficoltà nell’elaborare una pro-pria cultura politica originale e coerente: tutti losanno. Ma se Atene piange Sparta non ride: an-

che il Pdl ha gravi problemi al riguardo. Lo si vededagli imbarazzi di alcuni parlamentari di maggio-ranza (liberali) rispetto al testo (assurdo) della leg-ge sul fine-vita.

SEGUE A PAGINA 35

BERNARDO VALLI

PARIGI

TRA Place de la République e Place de la Nation, l’i-tinerario storico della protesta parigina, ieri c’erapiù gente del 29 gennaio scorso, quando ci fu l’al-

tra grande giornata di sciopero e di mobilitazione. ALLE PAGINE 39, 40 E 41

CON UN ARTICOLO DI ANAIS GINORI

Una delle manifestazioni di ieri in Francia

SERVIZI DA PAGINA 4 A PAGINA 9

Testimonianze shock dei soldati israeliani: nel mirino anche donne e bambini

R2

ROMA — «Così sparavamo sui civili, così ab-biamo colpito donne e bambini». Sono i rac-conti di guerra, le testimonianze shock dei sol-dati israeliani delle tre settimane di conflittonella Striscia di Gaza. Racconti atroci, durissi-mi fatti, da decine di allievi dell’accademiaYitzhak Rabin, lo scorso 13 febbraio per discu-tere le loro esperienze nell’ambito dell’Opera-zione “Piombo fuso”.

ALBERTO STABILE A PAGINA 19

La figlia: dovrà pagare fino alla morte

Austria, ergastoloin manicomioal padre stupratoreTARQUINI ALLE PAGINE 12 E 13

Il leader del Carroccio: il premier subisce il pressing di An. L’Onu contro il governo: viola i diritti degli immigrati

Berlusconi, altolà alla Lega“Bossi chiede troppo, le ronde non mi piacciono”

“Così a Gaza sparavamo sui civili”

Page 5: Prime pagine del 20 Marzo 2009

Pagina Fisica: LASTAMPA - NAZIONALE - 1 - 20/03/09 - Pag. Logica: LASTAMPA/URC/01 - Autore: MARVIN - Ora di stampa: 20/03/09 01.22

Fini «apprezza». Il Senatùr: pressioni dal Pdl

Berlusconi, stop aBossi“Nonpuòvolere tutto”Il premier: capisco la rivolta dei 101I Sicurezza, obbligo di de-nuncia dei clandestini da par-te dei medici, ronde. Berlu-sconi sbotta e attacca la Le-ga: «Non possono volere tut-to. Le ronde sono diventateun pretesto per l’opposizionee per quanto riguarda i medi-ci, lo spirito della lettera dei101 deputati è giusto, anchese nel merito c’è un equivo-co». A stretto giro di postaarriva l’applauso di Fini:«Condivido e apprezzo». Poila replica di Bossi: «Il Cava-liere subisce pressioni pree-lettorali dal Pdl».

Magri e Minzolini ALLE PAG. 2 E 3

I Gli studenti dell’Onda sonodei «guerriglieri, e verrannotrattati come guerriglieri». Usaparole forti per parlare del movi-mento della protesta studente-sca Renato Brunetta all’indoma-ni dello sciopero della scuola in-detto dalla Cgil, con i cortei intutta Italia che, in alcuni casi, co-me all’università La Sapienza diRoma, sono sfociati in momentidi tensione fra manifestanti e po-lizia. Il ministro della Funzionepubblica poi corregge il tiro:«Non sono degni di essere defini-ti guerriglieri, sono solo quattroragazzotti». Insorge l’opposizio-ne: è un provocatore. Intanto laGelmini propone di mettere untetto agli stranieri: il 30% perclasse. Amabile, Grignetti, Masci

e Moscatelli DA PAG. 6 A PAG. 9

A bituati ai proces-si italiani, inter-minabili, farragi-nosi, ai loro riti,alle udienze che

si susseguono per anni, airinvii da un mese all’altroper qualsiasi ragione o pre-testo o futile eccezione del-la difesa, o magari perché ilgiudice di turno non ha mol-ta voglia di lavorare, si re-sta colpiti da quello che èsuccesso in Austria. In tregiorni di dibattimento (pre-ceduti però da un anno diistruttoria) si è arrivati allasentenza di ergastolo perl’imputato, padre carneficee infanticida.

Non solo, si resta colpitianche dalla civiltà con cui imass media hanno seguitoil processo. Nessun giorna-

le, nessunatelevisione,nessun sitoI n t e r n e t ,nessun mez-zo di comu-nicazione siè insommal a s c i a t op r e n d e r edal gustodel partico-lare maca-bro, nean-

che un piccolo brano del vi-deo di accusa della vittimaè uscito dalle aule giudizia-rie per essere sbattuto suqualche schermo e magarisezionato e «commentato»dagli invitati d’occasione,psicologi, politici, giornali-sti. E questo non solo graziealla deontologia professio-nale dimostrata dai nostricolleghi austriaci, ma an-che grazie al fatto che nes-sun giudice o avvocato ocancelliere abbia «passato»alla stampa le informazioniche dovevano restare riser-vate e che tali sono rimaste.E questo è indubbiamenteun esempio di civiltà dell’in-formazione.

GATTUSO DICE SÌ ALL’IDEA DEL MILAN

BuongiornoMASSIMO GRAMELLINI Gad ilmonaco

Galeazzi e La Mattina A PAGINA 11

Dove il condomviene dalla Chiesa

Quirico A PAGINA 16

Francia in piazzacontro Sarkozy

I eri a Torino, tre ore di le-zione, la finestra spalan-cata sull’incipiente pri-

mavera, la Mole alle spalle,alle spalle della Mole il pro-filo delle Alpi. E da quella fi-nestra sale lungo l’aria friz-zantina una voce megafona-ta, che disturba e incuriosi-sce al tempo: «Fuori i fasci-sti dall’università!». Cosasuccede?

La lotta all’Aids

Nonostante il divieto di Ratzingeri missionari d’Africa e Sud Americadistribuiscono preservativi

Tre milioni in sciopero

La protesta partita dalla Guadalupaha conquistatoanche ParigiI sindacati:un nuovoStato sociale

“C’è crisi, mi taglio la paga”MIGUELGOTOR

LARECITAANTIFASCISTA

S edici bambini di unascuola elementare aTorino sono stati in-

tossicati dalle figurine.Per chi non è più bambinomagari da un pezzo, queldiminutivo al plurale fem-minile è una scatola magi-ca di ricordi lontani. Dache mondo è mondo o qua-si, le figurine sono un giocounico, perché lo si fa da so-li ma anche con gli altri: c’èun album da completare,comprando e scartoccian-do i pacchettini, sfoglian-do e applicando quel cheancora manca. Ma il piùbello, delle figurine, è chece le si scambia, spartendoe confrontando quel chec’è e che non c’è. Non esi-ste un altro gioco così, chesi fa da soli ma senza poterfare a meno degli altri.

L’Onu accusa«L’Italia violai diritti umani»«Nel Paese un climarazzista e xenofobo»Frattini: «Indignatida tante falsità»

Bruzzone A PAGINA 3

! Un racconto zen narra di due monaci che aiutaro-no una bella ragazza ad attraversare un fiume. Ripre-so il cammino, uno dei pellegrini ricordò all'altro cheogni contatto con le donne costituiva peccato. E andòavanti a ripeterlo per ore, finché il suo compagnoruppe il silenzio: «Io ho lasciato quella ragazza in rivaal fiume. Perché tu continui a portarla con te?».

L'apologo mi è tornato alla mente nel leggereche l'elegantissimo Gad Lerner ha criticato sui gior-nali le sciarpe ipertrofiche di Carlo Rossella, giudi-candole un insulto alla miseria in tempi di vacchemagre (per tacer delle pecore). Sarà vero, ma colpi-sce che a rilevarlo sia un uomo che va dal sarto tuttii mesi e che, quanto ad amore per gli specchi, se la

batte alla pari con la regina di Biancaneve.Le ossessioni nascondono sempre un'attrazione

inconfessabile per l'oggetto delle nostre critiche. Èil principio della risonanza: perché una corda vibrioccorre che trovi un corrispettivo dentro di noi. Co-sì succede che uno passi la giovinezza a contestare icapitalisti e l'età adulta ad andarci a cena insieme.E che, volendo individuare un simbolo della man-canza di sobrietà, punti l'indice sulle sciarpe inveceche sugli stipendi, per esempio dei conduttori tele-visivi. Naturalmente il principio della risonanzanon contempla eccezioni. Se ne deduce che mi occu-po di Lerner perché vorrei essere ricco, elegante,ma soprattutto bello come lui.

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I militari raccontano quelle violenze«Una guerra in cui tuttoera lecito»I vertici: chiacchiereper sentitodire

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