newsletter n.2 - Agriponic 05 n.2 - Agriponic...hanno fatto dell’aeroponia , una delle tecniche di...

4
AGRI PONIC Promozione e diffusione della tecnologia aeroponica nell’agricoltura www.agriponic.eu Union Européenne Progetto co-finanziato dall'Unione Europea - Fondo ENPI Il presente documento è stato realizzato grazie all'aiuto �inanziario dell'Unione Europea nell'ambito del programma ENPI CT Italia - Tunisia 2007-2013. Il contenuto del presente documento è di esclusiva responsabilità della Svi.Med. onlus e non può in nessun caso essere considerato come ri�lesso della posizione dell'Unione europea o della posizione delle strutture di gestione del Programma. Bollettino d’informazione pubblicato da Svi.Med. onlus - progetto finanziato dall’Unione Europea attraverso il Programma ENPI di cooperazione transfrontaliera Italia-Tunisia 2007-2013 n.2 - GIUGNO 2013 INAUGURAZIONE SALA DIMOSTRATIVA Giorno 27 Maggio 2013 presso la sala conferenze dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Ragusa è stata inaugurata la sala dimostrativa del progetto Agriponic che illustra un modello di serra Aeoponica all’interno di un plastico in cui è possibile capire meglio il funzionamento della tecnica e degli impianti. La sala dimostrativa ha suscitato grande interesse da parte di tecni- ci, studenti ed esperti, nonché rappresen- tanti delle aziende del settore agricolo. La sala dimostrativa è stata allestita all’Ispettorato Agrario di Ragusa, in via Ugo La Malfa ed è fruibile dal pubblico il lunedì, mercoledì e venerdì negli orari di apertura dell’Ispettorato Agrario dalle 08:00 alle 14:00. La scelta della sede è stata determi- nante per diffondere la conoscenza della tecnica di coltivazione aeroponica, per la presenza degli addetti ai lavori e gli interes- sati del settore agricolo. Pertanto, quale miglior posto, se non quello che vede una grande af�luenza di esperti e lavoratori del settore agricolo per promuovere il futuro dell’agricoltura siciliana. SEMINARI FORMATIVI 27 MAGGIO 2013 I seminari formativi “Innovazione in agricol- tura: tecniche di coltivazione fuori suolo” che si sono svolti a Ragusa il 27 Maggio 2013, hanno visto la partecipazione attiva di numerosi cittadini attirati dall’argomento del fuori suolo, esperti e tecnici del settore, studenti dell’Istituto Agrario di Scicli, Vitto- ria e Modica, oltre ad imprenditori agricoli interessati a portare avanti investimenti innovativi in agricoltura. Il seminario è stato per tutti noi e per i partner tunisini presenti, oltre che un occasione di confronto, anche un opportunità per capire meglio cos’è l’aeroponica. Ai seminari, moderati dall’Ing. Giovanni Iacono della Svimed onlus, sono intervenuti esperti del settore tra i quali i docenti della Facoltà di Agraria di Catania, la dott.ssa Gen- tile, il prof. Giuffrida e il prof. Leoni dell’Università di Sassari. Per la parte tecni- ca sono stati invitati inoltre il dott. Pezzolli dell’Aeroponica Industriale srl, società che ha vinto il bando di assegnazione dei lavori di installazione della serra pilota in Tunisia, il Sig. Dezio, imprenditore agricolo pioniere del fuori suolo in provincia di Ragusa. In�ine hanno contribuito al dibattito il dott. Ballo- ni, vicepresidente dell’Ordine dei dottori agronomi e forestali e il Dott. Denaro, presi- dente della Fiera Emaia di Vittoria. pag.2 Intervista a Mr Fakredine Torjimen, presidente dell’URAP Manouba ___________________ pag.2 Intervista al Dott. Carpenzano, presidente IPA – Ragusa ___________________ pag.3 Intervista al Prof. Leoni, Università di Sassari ___________________ pag.4 I prossimi eventi sommario

Transcript of newsletter n.2 - Agriponic 05 n.2 - Agriponic...hanno fatto dell’aeroponia , una delle tecniche di...

Page 1: newsletter n.2 - Agriponic 05 n.2 - Agriponic...hanno fatto dell’aeroponia , una delle tecniche di produzione

AGRIPONIC Promozione e diffusione della tecnologia aeroponica nell’agricoltura

www.agriponic.eu

Union Européenne

Progetto co-finanziato dall'Unione Europea - Fondo ENPI

Il presente documento è stato realizzato grazie all'aiuto �inanziario dell'Unione Europea nell'ambito del programma ENPI CT Italia - Tunisia 2007-2013. Il contenuto del presente documento è di esclusiva responsabilità della Svi.Med. onlus e non può in nessun caso essere considerato come ri�lesso della posizione dell'Unione europea o della posizione delle strutture di gestione del Programma.

Bollettino d’informazione pubblicato da Svi.Med. onlus - progetto finanziato dall’Unione Europea attraverso il Programma ENPI dicooperazione transfrontaliera Italia-Tunisia 2007-2013

n.2 - GIUGNO 2013

INAUGURAZIONE SALA DIMOSTRATIVAGiorno 27 Maggio 2013 presso la sala conferenze dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Ragusa è stata inaugurata la sala dimostrativa del progetto Agriponic che illustra un modello di serra Aeoponica all’interno di un plastico in cui è possibile capire meglio il funzionamento della tecnica e degli impianti. La sala dimostrativa ha suscitato grande interesse da parte di tecni-ci, studenti ed esperti, nonché rappresen-tanti delle aziende del settore agricolo. La sala dimostrativa è stata allestita all’Ispettorato Agrario di Ragusa, in via Ugo La Malfa ed è fruibile dal pubblico il lunedì, mercoledì e venerdì negli orari di apertura dell’Ispettorato Agrario dalle 08:00 alle 14:00. La scelta della sede è stata determi-nante per diffondere la conoscenza della tecnica di coltivazione aeroponica, per la presenza degli addetti ai lavori e gli interes-sati del settore agricolo. Pertanto, quale miglior posto, se non quello che vede una grande af�luenza di esperti e lavoratori del settore agricolo per promuovere il futuro dell’agricoltura siciliana. SEMINARI FORMATIVI 27 MAGGIO 2013 I seminari formativi “Innovazione in agricol-tura: tecniche di coltivazione fuori suolo” che si sono svolti a Ragusa il 27 Maggio 2013, hanno visto la partecipazione attiva di numerosi cittadini attirati dall’argomento del fuori suolo, esperti e tecnici del settore, studenti dell’Istituto Agrario di Scicli, Vitto-ria e Modica, oltre ad imprenditori agricoli interessati a portare avanti investimenti innovativi in agricoltura. Il seminario è stato

per tutti noi e per i partner tunisini presenti, oltre che un occasione di confronto, anche un opportunità per capire meglio cos’è l’aeroponica.Ai seminari, moderati dall’Ing. Giovanni Iacono della Svimed onlus, sono intervenuti esperti del settore tra i quali i docenti della Facoltà di Agraria di Catania, la dott.ssa Gen-tile, il prof. Giuffrida e il prof. Leoni dell’Università di Sassari. Per la parte tecni-ca sono stati invitati inoltre il dott. Pezzolli dell’Aeroponica Industriale srl, società che ha vinto il bando di assegnazione dei lavori di installazione della serra pilota in Tunisia, il Sig. Dezio, imprenditore agricolo pioniere del fuori suolo in provincia di Ragusa. In�ine hanno contribuito al dibattito il dott. Ballo-ni, vicepresidente dell’Ordine dei dottori agronomi e forestali e il Dott. Denaro, presi-dente della Fiera Emaia di Vittoria.

pag.2Intervista a Mr Fakredine Torjimen, presidente dell’URAP Manouba___________________pag.2Intervista al Dott. Carpenzano, presidente IPA – Ragusa___________________pag.3Intervista al Prof. Leoni, Università di Sassari___________________pag.4I prossimi eventi

sommario

Page 2: newsletter n.2 - Agriponic 05 n.2 - Agriponic...hanno fatto dell’aeroponia , una delle tecniche di produzione

economici dimostrano che l’agricoltura ragusana e in particola-re la serricoltura, è il comparto più importante della provincia.Il mio Uf�icio ha erogato con la programmazione di cui al POR 2000 – 2006 prima e con il PSR Sicilia 2007/2013 a seguire, importanti risorse economiche; ciò alla ripresa congiunturale, che Mario Draghi, governatore della Banca Centrale Europea,vede a breve, consentirà sicuramente alle imprese sane e capaci di essere competitive sul mercato. Questo, ovviamente, dovrebbe comportare conseguentemente un recupero in termini di occupati non indifferente.

La nuova programmazione 2014/2020 avrà la possibilità di proporre nuove proposte di sviluppo rurale per poten-ziare le aree agricole siciliane. Pensa di sapere su cosa verteranno i nuovi progetti di rilancio dell’economia agricola e ritiene che in qualche modo possano fare riferi-mento alle nuove tecniche di coltivazione e produzione, come l’aeroponica? Le aree interne sono una delle tre opzioni strategiche in cui si articolerà l’intervento comunitario, assieme al Mezzogiorno e alle città.Tra le 11 azioni trasversali in cui si articolerà l’intervento comunitario, vi è la promozione della competitività dei siste-mi produttivi delle piccole e medie imprese, del settore agricolo, del settore della pesca e dell’acquacoltura. Tra le sotto azioni vi è il “Sostegno al miglioramento strutturale e organizzativo delle �iliere agricole, agro-alimentari e no-food (in particolare forestali)”. Lo strumento privilegiato per il potenziamento delle �iliere dovrà essere il progetto integrato di �iliera (PIF). La strategia del PIF, per essere ef�icace, dovrà concorrere a creare sbocchi di mercato, promuovendo la cooperazione tra produttori agricoli, imprese fornitrici di mezzi di produzione e mercati �inali.Un’altra sotto azione sarà quella degli “Interventi di rafforza-mento strutturale delle imprese”. Per ciò che riguarda la ristrutturazione aziendale, una particolare attenzione merite-ranno le micro-imprese, quelle imprese che aderiranno a un programma di miglioramento della qualità dei prodotti, o che sono colpite da crisi settoriali e/o necessitano una riconversione/ristrutturazione per adeguarsi alle nuove condizioni di mercato. Saranno inoltre promossi, processi di cooperazione tra le imprese, anche attraverso la creazione di reti. Quindi non posso non veder bene quelle tecniche di coltivazione serricole come l’aeroponica.

Allo stato attuale, l’ispettorato ha ricevuto richieste di informazione sul progetto Agriponic e sulla tecnica aero-ponica? Si, è stato registrato un certo interesse.

Secondo lei quali sono le criticità della tecnica aeroponica rispetto al nostro territorio, che spesso tende ad essere restio alle tecniche più innovative e legato invece a quelle più tradizionali?Intanto i costi di impianto, che trovano un aggravio nella crisi congiunturale di questo periodo, l’elevata specializzazione e

competenza che deve caratterizzare gli imprenditori agricoli, il miglioramento delle strutture serricole che devono essere adatte e in�ine, non secondariamente, il problema dello smal-timento dei materiali (substrati, contenitori, ecc.). A fronte però, devo dire, dei vantaggi consistenti in: maggior ef�icienza dei concimi e dell’acqua, miglior controllo delle condizioni �itosanitarie e quindi meno pesticidi sulle produ-zioni alimentari, standardizzazione delle produzioni e l’automazione, che consente di esercitare un certa attrattiva versi i giovani imprenditori agricoli.

Quali sono le sue considerazioni riguardo all’aula dimo-strativa di recente installata qui all’Ispettorato Agrario di Ragusa e quale interesse hanno mostrato coloro che l’hanno visitata?Per mia conoscenza l’interesse è alto. Sicuramente il progetto Agriponic dovrà e potrà incrementare le azioni comunicative e divulgative. Ritengo che se incrementate non faranno che accrescere l’interesse tra gli agricoltori, che se vorranno stare sul mercato dovranno necessariamente rivolgersi anche a queste tecniche “fuori suolo”.

______________________________________________________________

Intervista al Prof. LeoniUniversità degli studi di Sassari

Alla luce delle esperienze passate e della sua conoscenza della tecnica aeroponica, oggi cosa è cambiato? Quale è l’interesse mostrato dalle aziende e dai produttori agrico-li? Negli anni quella che era considerata un’utopia, adesso è diventata realtà. Le tecniche di coltivazione fuori suolo sono sempre più diffuse e suscitano l’interesse dei produttori e delle aziende agricole sia a livello nazionale che a livello locale. La Sicilia è una regione che fonda la propria economia sull’agricoltura e adottare tecniche di coltivazione all’avanguardia permette una produzione migliore e maggio-re, che garantisce la qualità del prodotto �inale nel rispetto dell’ambiente circostante.

Intervista al Presidente dell’URAP - Mr Fakredine Torjimen

L’alto tasso di partecipazione al I e II bando Italia-Tunisia, testimonia quanto la Tunisia sia impegnata nell’opera di rilancio del proprio paese e nella politica di cooperazione internazionale; adesso, quasi alla �ine del periodo di Programmazione 2007/2013, i risultati attesi sono giunti?“L'ENPI è quasi giunto al termine, possiamo subito notare che:- Questo programma ha permesso ai partner una migliore conoscenza delle due sponde del Mediterraneo, e delle relati-ve caratteristiche, soprattutto in termini di potenziale natura-le e umano, fondamentale per lo sviluppo di entrambe le regioni; da ciò è scaturita una grande collaborazione nella ricerca di soluzioni ai problemi socio-economici, garantendo la solidità dei rapporti all’interno del partenariato.- Il lavoro congiunto tra i due partenariati (tunisino e italia-no) ha contribuito a stabilire solidi rapporti umani e ha facili-tato la collaborazione in materia di progettazione e opportu-nità di investimento al di là della programmazione ENPI.- Questo programma ha anche contribuito a creare ricchezza economica e posti di lavoro .In�ine, dato il periodo di transizione vissuto dalla Tunisia sia a livello politico che a livello sociale, siamo in grado di dire che quanto accaduto nel nostro Paese, non ha in�luenzato l'attua-zione dei progetti di partenariato, piuttosto il clima di traspa-renza ha dato maggiore �iducia nelle istituzioni e ha rafforzato le relazioni di partenariato tra le due sponde del Mediterra-neo, soprattutto in considerazione dei loro interessi comuni.”

Presidente, considerata la situazione attuale dell’econo- mia agricola in Tunisia e nel Governatorato di Manouba in speci�ico, in quale misura crede che il progetto Agriponic sia complementare alle priorità di sviluppo e al rilancio dell’economia tunisina?Il progetto Agriponic è in realtà un trasferimento di conoscen-ze di nuove tecnologie per i produttori tunisini. Questa tecno-logia permetterà:- Un aumento sostanziale della produzione e della resa di alcuni prodotti.- Un risparmio di acqua utilizzata per l'irrigazione, inqua-drando così il settore agricolo con la strategia nazionale e regionale .- una agricoltura non esigente in materia di spazi, non inqui-nante e redditizia in materia di precocità produttive e di resa economica- Una opportunità per i produttori tunisini di rilanciare la competitività in questo settore.

Durante questo periodo quale è stato l’interesse mostrato dalle aziende locali nei confronti della tecnica aeroponica?Una volta che questa nuova tecnologia verrà introdotta in Tunisia, e dopo le giornate dedicate all’ informazione e i lavori realizzati nell'ambito delle attività del progetto, i promotori tunisini svilupperanno le loro strategie d’investimento, legate comunque alle valutazioni fatte dopo l’installazione della

serra pilota. Possiamo già dire che alcuni promotori stanno seriamente considerando la possibilità di investire in questo settore.

Quando sono previste a Manouba le attività di formazione e informazione? La formazione e l'informazione sono previste dopo l'installa-zione della serra pilota.

_______________________________________________________________

Intervista al Presidente dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Ragusa – Dott. Giorgio Carpenzano

Il progetto Agriponic ha coinvolto la Provincia di Ragusa in un’idea di rinnovamento delle tecniche di coltivazione, anche se i coltivatori della nostra Provincia sono già impe-gnati nel tentativo di mettere in pratica una rivoluzione nell’ambito agricolo, pensa che questo rinnovamento riuscirà a cambiare una situazione economica molto precaria?La congiuntura economica sta facendo sentire tutto il suo peso: specialmente nel comparto agricolo. Tuttavia resto �iducioso che la ripresa non tarderà ad arrivare. La storia economica ha dimostrato che chi in tempi di crisi rivolge i suoi sforzi a innovare avrà successo. Sono convinto che la nostra agricoltura ragusana, da tempo laboriosità e innovativa, saprà cogliere tali opportunità. Lo vedo e lo sperimento dal mio osservatorio privilegiato. Sono certo che assieme ad altre innovazioni, che mirano a diversi�icare e a cogliere le oppor-tunità del mercato, fosse oggi soltanto di nicchia, ma domani di largo consumo, vedrà le nuove tecniche di coltivazioni “fuori suolo” protagoniste di tale successo.

Potrà il settore agricolo, motore della nostra economia, cambiare le sorti della nostra Provincia in termini di occu-pazione ed economici?Ne sono convinto, non tanto perché la passione per il mondo agricolo mi è costitutiva, quanto perché i principali indicatori

AGRIPONIC

2 [email protected]

INTERVISTE

Il livello di conoscenza della tecnica aeroponica in Italia è abbastanza alto?L’Italia si è sempre mostrata interessata alle coltivazioni fuori suolo e soprattutto alla tecnica aeroponica. Negli ultimi anni molti dei paesi dell’Unione Europea, vedi Spagna e Olanda, hanno fatto dell’aeroponia , una delle tecniche di produzione più adottate, in particolar modo dalle aziende esportatrici di prodotti ortofrutticoli. Ad ogni modo ritengo che il livello di conoscenza di una tecnica colturale come quella aeroponica, non sia mai abbastanza alto: esso va costantemente approfon-dito e valutato a seconda della coltura scelta e dell’ambiente circostante ove si intende costruire una serra aeroponica.

Ritiene che le tecniche di coltivazione fuori suolo e l’aeroponica in particolare, possano essere considerate il futuro per l’agricoltura?Le leggi in materia di produzione agricola saranno sempre più restrittive, come è giusto che sia vista la facilità con cui si tende a utilizzare prodotti nocivi per l’uomo e l’ambiente. Considerare la tecnica aeroponica la panacea di tutti i mali, non è sicuramente la cosa più giusta da fare , ma se si proietta questa tecnica alla specie colturale che si intende produrre, si potrebbe giungere alla conclusione che l’aeroponia può essere una soluzione ai problemi di risparmio idrico e tutela

ambientale. Ogni coltura va valutata a sé. La tecnica aeroponi-ca va sempre adattata al luogo dove nasce la serra di produ-zione e al tipo di coltura che si intende trapiantare.

I prodotti orticoli all’interno della GDO potrebbero in futuro derivare solo dalle aziende che applicano la tecnica aeroponica? Sicuramente l’aeroponica potrebbe essere considerata la tecnica di produzione in grado di soddisfare le esigenze delle GDO, vista la capacità di produzione in termini di quantità e qualità, soprattutto per ciò che riguarda i prodotti di IV gamma.

I partner tunisini al tavolo dei relatori

Page 3: newsletter n.2 - Agriponic 05 n.2 - Agriponic...hanno fatto dell’aeroponia , una delle tecniche di produzione

economici dimostrano che l’agricoltura ragusana e in particola-re la serricoltura, è il comparto più importante della provincia.Il mio Uf�icio ha erogato con la programmazione di cui al POR 2000 – 2006 prima e con il PSR Sicilia 2007/2013 a seguire, importanti risorse economiche; ciò alla ripresa congiunturale, che Mario Draghi, governatore della Banca Centrale Europea,vede a breve, consentirà sicuramente alle imprese sane e capaci di essere competitive sul mercato. Questo, ovviamente, dovrebbe comportare conseguentemente un recupero in termini di occupati non indifferente.

La nuova programmazione 2014/2020 avrà la possibilità di proporre nuove proposte di sviluppo rurale per poten-ziare le aree agricole siciliane. Pensa di sapere su cosa verteranno i nuovi progetti di rilancio dell’economia agricola e ritiene che in qualche modo possano fare riferi-mento alle nuove tecniche di coltivazione e produzione, come l’aeroponica? Le aree interne sono una delle tre opzioni strategiche in cui si articolerà l’intervento comunitario, assieme al Mezzogiorno e alle città.Tra le 11 azioni trasversali in cui si articolerà l’intervento comunitario, vi è la promozione della competitività dei siste-mi produttivi delle piccole e medie imprese, del settore agricolo, del settore della pesca e dell’acquacoltura. Tra le sotto azioni vi è il “Sostegno al miglioramento strutturale e organizzativo delle �iliere agricole, agro-alimentari e no-food (in particolare forestali)”. Lo strumento privilegiato per il potenziamento delle �iliere dovrà essere il progetto integrato di �iliera (PIF). La strategia del PIF, per essere ef�icace, dovrà concorrere a creare sbocchi di mercato, promuovendo la cooperazione tra produttori agricoli, imprese fornitrici di mezzi di produzione e mercati �inali.Un’altra sotto azione sarà quella degli “Interventi di rafforza-mento strutturale delle imprese”. Per ciò che riguarda la ristrutturazione aziendale, una particolare attenzione merite-ranno le micro-imprese, quelle imprese che aderiranno a un programma di miglioramento della qualità dei prodotti, o che sono colpite da crisi settoriali e/o necessitano una riconversione/ristrutturazione per adeguarsi alle nuove condizioni di mercato. Saranno inoltre promossi, processi di cooperazione tra le imprese, anche attraverso la creazione di reti. Quindi non posso non veder bene quelle tecniche di coltivazione serricole come l’aeroponica.

Allo stato attuale, l’ispettorato ha ricevuto richieste di informazione sul progetto Agriponic e sulla tecnica aero-ponica? Si, è stato registrato un certo interesse.

Secondo lei quali sono le criticità della tecnica aeroponica rispetto al nostro territorio, che spesso tende ad essere restio alle tecniche più innovative e legato invece a quelle più tradizionali?Intanto i costi di impianto, che trovano un aggravio nella crisi congiunturale di questo periodo, l’elevata specializzazione e

competenza che deve caratterizzare gli imprenditori agricoli, il miglioramento delle strutture serricole che devono essere adatte e in�ine, non secondariamente, il problema dello smal-timento dei materiali (substrati, contenitori, ecc.). A fronte però, devo dire, dei vantaggi consistenti in: maggior ef�icienza dei concimi e dell’acqua, miglior controllo delle condizioni �itosanitarie e quindi meno pesticidi sulle produ-zioni alimentari, standardizzazione delle produzioni e l’automazione, che consente di esercitare un certa attrattiva versi i giovani imprenditori agricoli.

Quali sono le sue considerazioni riguardo all’aula dimo-strativa di recente installata qui all’Ispettorato Agrario di Ragusa e quale interesse hanno mostrato coloro che l’hanno visitata?Per mia conoscenza l’interesse è alto. Sicuramente il progetto Agriponic dovrà e potrà incrementare le azioni comunicative e divulgative. Ritengo che se incrementate non faranno che accrescere l’interesse tra gli agricoltori, che se vorranno stare sul mercato dovranno necessariamente rivolgersi anche a queste tecniche “fuori suolo”.

______________________________________________________________

Intervista al Prof. LeoniUniversità degli studi di Sassari

Alla luce delle esperienze passate e della sua conoscenza della tecnica aeroponica, oggi cosa è cambiato? Quale è l’interesse mostrato dalle aziende e dai produttori agrico-li? Negli anni quella che era considerata un’utopia, adesso è diventata realtà. Le tecniche di coltivazione fuori suolo sono sempre più diffuse e suscitano l’interesse dei produttori e delle aziende agricole sia a livello nazionale che a livello locale. La Sicilia è una regione che fonda la propria economia sull’agricoltura e adottare tecniche di coltivazione all’avanguardia permette una produzione migliore e maggio-re, che garantisce la qualità del prodotto �inale nel rispetto dell’ambiente circostante.

Intervista al Presidente dell’URAP - Mr Fakredine Torjimen

L’alto tasso di partecipazione al I e II bando Italia-Tunisia, testimonia quanto la Tunisia sia impegnata nell’opera di rilancio del proprio paese e nella politica di cooperazione internazionale; adesso, quasi alla �ine del periodo di Programmazione 2007/2013, i risultati attesi sono giunti?“L'ENPI è quasi giunto al termine, possiamo subito notare che:- Questo programma ha permesso ai partner una migliore conoscenza delle due sponde del Mediterraneo, e delle relati-ve caratteristiche, soprattutto in termini di potenziale natura-le e umano, fondamentale per lo sviluppo di entrambe le regioni; da ciò è scaturita una grande collaborazione nella ricerca di soluzioni ai problemi socio-economici, garantendo la solidità dei rapporti all’interno del partenariato.- Il lavoro congiunto tra i due partenariati (tunisino e italia-no) ha contribuito a stabilire solidi rapporti umani e ha facili-tato la collaborazione in materia di progettazione e opportu-nità di investimento al di là della programmazione ENPI.- Questo programma ha anche contribuito a creare ricchezza economica e posti di lavoro .In�ine, dato il periodo di transizione vissuto dalla Tunisia sia a livello politico che a livello sociale, siamo in grado di dire che quanto accaduto nel nostro Paese, non ha in�luenzato l'attua-zione dei progetti di partenariato, piuttosto il clima di traspa-renza ha dato maggiore �iducia nelle istituzioni e ha rafforzato le relazioni di partenariato tra le due sponde del Mediterra-neo, soprattutto in considerazione dei loro interessi comuni.”

Presidente, considerata la situazione attuale dell’econo- mia agricola in Tunisia e nel Governatorato di Manouba in speci�ico, in quale misura crede che il progetto Agriponic sia complementare alle priorità di sviluppo e al rilancio dell’economia tunisina?Il progetto Agriponic è in realtà un trasferimento di conoscen-ze di nuove tecnologie per i produttori tunisini. Questa tecno-logia permetterà:- Un aumento sostanziale della produzione e della resa di alcuni prodotti.- Un risparmio di acqua utilizzata per l'irrigazione, inqua-drando così il settore agricolo con la strategia nazionale e regionale .- una agricoltura non esigente in materia di spazi, non inqui-nante e redditizia in materia di precocità produttive e di resa economica- Una opportunità per i produttori tunisini di rilanciare la competitività in questo settore.

Durante questo periodo quale è stato l’interesse mostrato dalle aziende locali nei confronti della tecnica aeroponica?Una volta che questa nuova tecnologia verrà introdotta in Tunisia, e dopo le giornate dedicate all’ informazione e i lavori realizzati nell'ambito delle attività del progetto, i promotori tunisini svilupperanno le loro strategie d’investimento, legate comunque alle valutazioni fatte dopo l’installazione della

serra pilota. Possiamo già dire che alcuni promotori stanno seriamente considerando la possibilità di investire in questo settore.

Quando sono previste a Manouba le attività di formazione e informazione? La formazione e l'informazione sono previste dopo l'installa-zione della serra pilota.

_______________________________________________________________

Intervista al Presidente dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Ragusa – Dott. Giorgio Carpenzano

Il progetto Agriponic ha coinvolto la Provincia di Ragusa in un’idea di rinnovamento delle tecniche di coltivazione, anche se i coltivatori della nostra Provincia sono già impe-gnati nel tentativo di mettere in pratica una rivoluzione nell’ambito agricolo, pensa che questo rinnovamento riuscirà a cambiare una situazione economica molto precaria?La congiuntura economica sta facendo sentire tutto il suo peso: specialmente nel comparto agricolo. Tuttavia resto �iducioso che la ripresa non tarderà ad arrivare. La storia economica ha dimostrato che chi in tempi di crisi rivolge i suoi sforzi a innovare avrà successo. Sono convinto che la nostra agricoltura ragusana, da tempo laboriosità e innovativa, saprà cogliere tali opportunità. Lo vedo e lo sperimento dal mio osservatorio privilegiato. Sono certo che assieme ad altre innovazioni, che mirano a diversi�icare e a cogliere le oppor-tunità del mercato, fosse oggi soltanto di nicchia, ma domani di largo consumo, vedrà le nuove tecniche di coltivazioni “fuori suolo” protagoniste di tale successo.

Potrà il settore agricolo, motore della nostra economia, cambiare le sorti della nostra Provincia in termini di occu-pazione ed economici?Ne sono convinto, non tanto perché la passione per il mondo agricolo mi è costitutiva, quanto perché i principali indicatori

AGRIPONIC

3 [email protected]

INTERVISTE

Il livello di conoscenza della tecnica aeroponica in Italia è abbastanza alto?L’Italia si è sempre mostrata interessata alle coltivazioni fuori suolo e soprattutto alla tecnica aeroponica. Negli ultimi anni molti dei paesi dell’Unione Europea, vedi Spagna e Olanda, hanno fatto dell’aeroponia , una delle tecniche di produzione più adottate, in particolar modo dalle aziende esportatrici di prodotti ortofrutticoli. Ad ogni modo ritengo che il livello di conoscenza di una tecnica colturale come quella aeroponica, non sia mai abbastanza alto: esso va costantemente approfon-dito e valutato a seconda della coltura scelta e dell’ambiente circostante ove si intende costruire una serra aeroponica.

Ritiene che le tecniche di coltivazione fuori suolo e l’aeroponica in particolare, possano essere considerate il futuro per l’agricoltura?Le leggi in materia di produzione agricola saranno sempre più restrittive, come è giusto che sia vista la facilità con cui si tende a utilizzare prodotti nocivi per l’uomo e l’ambiente. Considerare la tecnica aeroponica la panacea di tutti i mali, non è sicuramente la cosa più giusta da fare , ma se si proietta questa tecnica alla specie colturale che si intende produrre, si potrebbe giungere alla conclusione che l’aeroponia può essere una soluzione ai problemi di risparmio idrico e tutela

ambientale. Ogni coltura va valutata a sé. La tecnica aeroponi-ca va sempre adattata al luogo dove nasce la serra di produ-zione e al tipo di coltura che si intende trapiantare.

I prodotti orticoli all’interno della GDO potrebbero in futuro derivare solo dalle aziende che applicano la tecnica aeroponica? Sicuramente l’aeroponica potrebbe essere considerata la tecnica di produzione in grado di soddisfare le esigenze delle GDO, vista la capacità di produzione in termini di quantità e qualità, soprattutto per ciò che riguarda i prodotti di IV gamma.

Page 4: newsletter n.2 - Agriponic 05 n.2 - Agriponic...hanno fatto dell’aeroponia , una delle tecniche di produzione

economici dimostrano che l’agricoltura ragusana e in particola-re la serricoltura, è il comparto più importante della provincia.Il mio Uf�icio ha erogato con la programmazione di cui al POR 2000 – 2006 prima e con il PSR Sicilia 2007/2013 a seguire, importanti risorse economiche; ciò alla ripresa congiunturale, che Mario Draghi, governatore della Banca Centrale Europea,vede a breve, consentirà sicuramente alle imprese sane e capaci di essere competitive sul mercato. Questo, ovviamente, dovrebbe comportare conseguentemente un recupero in termini di occupati non indifferente.

La nuova programmazione 2014/2020 avrà la possibilità di proporre nuove proposte di sviluppo rurale per poten-ziare le aree agricole siciliane. Pensa di sapere su cosa verteranno i nuovi progetti di rilancio dell’economia agricola e ritiene che in qualche modo possano fare riferi-mento alle nuove tecniche di coltivazione e produzione, come l’aeroponica? Le aree interne sono una delle tre opzioni strategiche in cui si articolerà l’intervento comunitario, assieme al Mezzogiorno e alle città.Tra le 11 azioni trasversali in cui si articolerà l’intervento comunitario, vi è la promozione della competitività dei siste-mi produttivi delle piccole e medie imprese, del settore agricolo, del settore della pesca e dell’acquacoltura. Tra le sotto azioni vi è il “Sostegno al miglioramento strutturale e organizzativo delle �iliere agricole, agro-alimentari e no-food (in particolare forestali)”. Lo strumento privilegiato per il potenziamento delle �iliere dovrà essere il progetto integrato di �iliera (PIF). La strategia del PIF, per essere ef�icace, dovrà concorrere a creare sbocchi di mercato, promuovendo la cooperazione tra produttori agricoli, imprese fornitrici di mezzi di produzione e mercati �inali.Un’altra sotto azione sarà quella degli “Interventi di rafforza-mento strutturale delle imprese”. Per ciò che riguarda la ristrutturazione aziendale, una particolare attenzione merite-ranno le micro-imprese, quelle imprese che aderiranno a un programma di miglioramento della qualità dei prodotti, o che sono colpite da crisi settoriali e/o necessitano una riconversione/ristrutturazione per adeguarsi alle nuove condizioni di mercato. Saranno inoltre promossi, processi di cooperazione tra le imprese, anche attraverso la creazione di reti. Quindi non posso non veder bene quelle tecniche di coltivazione serricole come l’aeroponica.

Allo stato attuale, l’ispettorato ha ricevuto richieste di informazione sul progetto Agriponic e sulla tecnica aero-ponica? Si, è stato registrato un certo interesse.

Secondo lei quali sono le criticità della tecnica aeroponica rispetto al nostro territorio, che spesso tende ad essere restio alle tecniche più innovative e legato invece a quelle più tradizionali?Intanto i costi di impianto, che trovano un aggravio nella crisi congiunturale di questo periodo, l’elevata specializzazione e

competenza che deve caratterizzare gli imprenditori agricoli, il miglioramento delle strutture serricole che devono essere adatte e in�ine, non secondariamente, il problema dello smal-timento dei materiali (substrati, contenitori, ecc.). A fronte però, devo dire, dei vantaggi consistenti in: maggior ef�icienza dei concimi e dell’acqua, miglior controllo delle condizioni �itosanitarie e quindi meno pesticidi sulle produ-zioni alimentari, standardizzazione delle produzioni e l’automazione, che consente di esercitare un certa attrattiva versi i giovani imprenditori agricoli.

Quali sono le sue considerazioni riguardo all’aula dimo-strativa di recente installata qui all’Ispettorato Agrario di Ragusa e quale interesse hanno mostrato coloro che l’hanno visitata?Per mia conoscenza l’interesse è alto. Sicuramente il progetto Agriponic dovrà e potrà incrementare le azioni comunicative e divulgative. Ritengo che se incrementate non faranno che accrescere l’interesse tra gli agricoltori, che se vorranno stare sul mercato dovranno necessariamente rivolgersi anche a queste tecniche “fuori suolo”.

______________________________________________________________

Intervista al Prof. LeoniUniversità degli studi di Sassari

Alla luce delle esperienze passate e della sua conoscenza della tecnica aeroponica, oggi cosa è cambiato? Quale è l’interesse mostrato dalle aziende e dai produttori agrico-li? Negli anni quella che era considerata un’utopia, adesso è diventata realtà. Le tecniche di coltivazione fuori suolo sono sempre più diffuse e suscitano l’interesse dei produttori e delle aziende agricole sia a livello nazionale che a livello locale. La Sicilia è una regione che fonda la propria economia sull’agricoltura e adottare tecniche di coltivazione all’avanguardia permette una produzione migliore e maggio-re, che garantisce la qualità del prodotto �inale nel rispetto dell’ambiente circostante.

Intervista al Presidente dell’URAP - Mr Fakredine Torjimen

L’alto tasso di partecipazione al I e II bando Italia-Tunisia, testimonia quanto la Tunisia sia impegnata nell’opera di rilancio del proprio paese e nella politica di cooperazione internazionale; adesso, quasi alla �ine del periodo di Programmazione 2007/2013, i risultati attesi sono giunti?“L'ENPI è quasi giunto al termine, possiamo subito notare che:- Questo programma ha permesso ai partner una migliore conoscenza delle due sponde del Mediterraneo, e delle relati-ve caratteristiche, soprattutto in termini di potenziale natura-le e umano, fondamentale per lo sviluppo di entrambe le regioni; da ciò è scaturita una grande collaborazione nella ricerca di soluzioni ai problemi socio-economici, garantendo la solidità dei rapporti all’interno del partenariato.- Il lavoro congiunto tra i due partenariati (tunisino e italia-no) ha contribuito a stabilire solidi rapporti umani e ha facili-tato la collaborazione in materia di progettazione e opportu-nità di investimento al di là della programmazione ENPI.- Questo programma ha anche contribuito a creare ricchezza economica e posti di lavoro .In�ine, dato il periodo di transizione vissuto dalla Tunisia sia a livello politico che a livello sociale, siamo in grado di dire che quanto accaduto nel nostro Paese, non ha in�luenzato l'attua-zione dei progetti di partenariato, piuttosto il clima di traspa-renza ha dato maggiore �iducia nelle istituzioni e ha rafforzato le relazioni di partenariato tra le due sponde del Mediterra-neo, soprattutto in considerazione dei loro interessi comuni.”

Presidente, considerata la situazione attuale dell’econo- mia agricola in Tunisia e nel Governatorato di Manouba in speci�ico, in quale misura crede che il progetto Agriponic sia complementare alle priorità di sviluppo e al rilancio dell’economia tunisina?Il progetto Agriponic è in realtà un trasferimento di conoscen-ze di nuove tecnologie per i produttori tunisini. Questa tecno-logia permetterà:- Un aumento sostanziale della produzione e della resa di alcuni prodotti.- Un risparmio di acqua utilizzata per l'irrigazione, inqua-drando così il settore agricolo con la strategia nazionale e regionale .- una agricoltura non esigente in materia di spazi, non inqui-nante e redditizia in materia di precocità produttive e di resa economica- Una opportunità per i produttori tunisini di rilanciare la competitività in questo settore.

Durante questo periodo quale è stato l’interesse mostrato dalle aziende locali nei confronti della tecnica aeroponica?Una volta che questa nuova tecnologia verrà introdotta in Tunisia, e dopo le giornate dedicate all’ informazione e i lavori realizzati nell'ambito delle attività del progetto, i promotori tunisini svilupperanno le loro strategie d’investimento, legate comunque alle valutazioni fatte dopo l’installazione della

serra pilota. Possiamo già dire che alcuni promotori stanno seriamente considerando la possibilità di investire in questo settore.

Quando sono previste a Manouba le attività di formazione e informazione? La formazione e l'informazione sono previste dopo l'installa-zione della serra pilota.

_______________________________________________________________

Intervista al Presidente dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Ragusa – Dott. Giorgio Carpenzano

Il progetto Agriponic ha coinvolto la Provincia di Ragusa in un’idea di rinnovamento delle tecniche di coltivazione, anche se i coltivatori della nostra Provincia sono già impe-gnati nel tentativo di mettere in pratica una rivoluzione nell’ambito agricolo, pensa che questo rinnovamento riuscirà a cambiare una situazione economica molto precaria?La congiuntura economica sta facendo sentire tutto il suo peso: specialmente nel comparto agricolo. Tuttavia resto �iducioso che la ripresa non tarderà ad arrivare. La storia economica ha dimostrato che chi in tempi di crisi rivolge i suoi sforzi a innovare avrà successo. Sono convinto che la nostra agricoltura ragusana, da tempo laboriosità e innovativa, saprà cogliere tali opportunità. Lo vedo e lo sperimento dal mio osservatorio privilegiato. Sono certo che assieme ad altre innovazioni, che mirano a diversi�icare e a cogliere le oppor-tunità del mercato, fosse oggi soltanto di nicchia, ma domani di largo consumo, vedrà le nuove tecniche di coltivazioni “fuori suolo” protagoniste di tale successo.

Potrà il settore agricolo, motore della nostra economia, cambiare le sorti della nostra Provincia in termini di occu-pazione ed economici?Ne sono convinto, non tanto perché la passione per il mondo agricolo mi è costitutiva, quanto perché i principali indicatori

AGRIPONIC

4 [email protected]

I PROSSIMI EVENTI

Il livello di conoscenza della tecnica aeroponica in Italia è abbastanza alto?L’Italia si è sempre mostrata interessata alle coltivazioni fuori suolo e soprattutto alla tecnica aeroponica. Negli ultimi anni molti dei paesi dell’Unione Europea, vedi Spagna e Olanda, hanno fatto dell’aeroponia , una delle tecniche di produzione più adottate, in particolar modo dalle aziende esportatrici di prodotti ortofrutticoli. Ad ogni modo ritengo che il livello di conoscenza di una tecnica colturale come quella aeroponica, non sia mai abbastanza alto: esso va costantemente approfon-dito e valutato a seconda della coltura scelta e dell’ambiente circostante ove si intende costruire una serra aeroponica.

Ritiene che le tecniche di coltivazione fuori suolo e l’aeroponica in particolare, possano essere considerate il futuro per l’agricoltura?Le leggi in materia di produzione agricola saranno sempre più restrittive, come è giusto che sia vista la facilità con cui si tende a utilizzare prodotti nocivi per l’uomo e l’ambiente. Considerare la tecnica aeroponica la panacea di tutti i mali, non è sicuramente la cosa più giusta da fare , ma se si proietta questa tecnica alla specie colturale che si intende produrre, si potrebbe giungere alla conclusione che l’aeroponia può essere una soluzione ai problemi di risparmio idrico e tutela

ambientale. Ogni coltura va valutata a sé. La tecnica aeroponi-ca va sempre adattata al luogo dove nasce la serra di produ-zione e al tipo di coltura che si intende trapiantare.

I prodotti orticoli all’interno della GDO potrebbero in futuro derivare solo dalle aziende che applicano la tecnica aeroponica? Sicuramente l’aeroponica potrebbe essere considerata la tecnica di produzione in grado di soddisfare le esigenze delle GDO, vista la capacità di produzione in termini di quantità e qualità, soprattutto per ciò che riguarda i prodotti di IV gamma.

serra pilota I faseLUGLIO 2013

1 seminario informativo a ManoubaSETTEMBRE 2013

Partecipazione alla Fiera Agricola di Djerba

11/15 SETTEMBRE 2013

Partecipazione alla Fiera Agricoladel Mediterraneo a Ragusa

27/29 SETTEMBRE 2013

Infopoint a RagusaLUGLIO 2013

prossimi eventiintervento della Dott.ssa Gentile ai seminari formativi a Ragusa

intervento degli alunni dell’Istituto Agrario di Modica

Tavolo dei relatori ai seminariInnovazione in agricoltura: tecniche di coltivazione fuori suolo