Newsletter n.96

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Anno IV - numero 96 | 5 giugno 2012 |Supplemento al Periodico di approfondimento politico Agorà - Registro Stampa del Tribunale di Latina n.877 del 9/3/2007 Armando Cusani NEWSLETTER Comunicazione politica e attività amministrativa del Presidente della Provincia di Latina SCUOLA a pagina 7 Inaugurato il Planetario del Liceo Scientifico da Vinci di Terracina IL PORTO DI GAETA E L’ECONOMIA DEL MARE a pagina 5 L o spazio che c’è assegnato in questa ru- brica è ristretto, ma non per questo rinun- ciamo a far comprendere ai cittadini pontini il punto di vista e operativo della Provincia di Latina sul delicato e complesso tema del Piano di Gestione rifiuti della Regione La- zio. continua a pagina 2 PER LA SUA INEFFICIENZA LA PROVINCIA DI LATINA RICORRE AL TAR Un momento della conferenza stampa nella Sala Consiliare “Duilio Cambellotti” RIFIUTI a pagina 3 e 4 I riflessi sulla stampa del ricorso della Provincia di Latina RIO MARTINO a pagina 6 I lavori commissionati dalla Provincia di Latina proseguono Piano di Gestione rifiuti della Regione Lazio

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Comunicazione politica e attività amministrativa del Presidente della Provincia di Latina

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Page 1: Newsletter n.96

Anno IV - numero 96 | 5 giugno 2012 |Supplemento al Periodico di approfondimento politicoAgorà - Registro Stampa del Tribunale di Latina n.877 del 9/3/2007

Armando Cusani NEWSLETTER

Comunicazione politica e attività amministrativa del Presidente della Provincia di Latina

SCUOLA

a pagina 7

Inaugurato il Planetariodel Liceo Scientifico da Vinci

di Terracina

IL PORTO DI GAETAE L’ECONOMIA DEL MARE

a pagina 5

Lo spazio che c’è assegnato in questa ru-brica è ristretto, ma non per questo rinun-

ciamo a far comprendere ai cittadini pontini il punto di vista e operativo della Provincia

di Latina sul delicato e complesso tema del Piano di Gestione rifiuti della Regione La-zio.

continua a pagina 2

PER LA SUA INEFFICIENZALA PROVINCIA DI LATINA RICORRE AL TAR

Un momento della conferenza stampa nella Sala Consiliare “Duilio Cambellotti”

RIFIUTI

a pagina 3 e 4

I riflessi sulla stampa del ricorso della Provincia di Latina

RIO MARTINO

a pagina 6

I lavori commissionatidalla Provincia di Latina

proseguono

Piano di Gestione rifiuti della Regione Lazio

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2 5 giugno 2012Armando Cusani NEWSLETTER

Prima di raccontare i motivi che hanno in-dotto la Provincia di Latina a impugnare

davanti al Tar il Piano dei Rifiuti regionale, è bene ricordare che via Costa un Piano lo aveva giù presentato in Regione Lazio nel 1997, in seguito aggiornato in relazione all’individuazione delle aree idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti di trattamento e smaltimento nel PTPG nel sottosistema dei piani di settore, e delibera-to infine dal Consiglio Provinciale con atto n.15 il 03.03.08.In coerenza con i principi introdotti dal D.Lgs.152/06 il Piano provinciale si confor-mava all’esistente pianificazione adottando criteri di trasparenza, efficacia, efficienza, economicità e autosufficienza della gestione dei rifiuti urbani non pericolosi all’interno dell’ATO provinciale, nonché capace di as-sicurare lo smaltimento dei rifiuti in luoghi prossimi alla produzione, al fine di favorire la riduzione della movimentazione.Insomma, un notevole e praticabile lavoro che inviato quale contributo della Provincia di Latina alla stesura del Piano di Gestione rifiuti della Regione Lazio, non è stato preso neanche lontanamente in considerazione.Per questo il ricorso al Tar del Lazio sul Piano della Regione Lazio diventava l’ultima tappa percorribile per la difese degli interessi dei cittadini pontini.Un ricorso declinato in 10 ineccepibili punti di forza che di seguito in sintesi proponia-mo.

1. Il piano viola i princìpi di matrice co-munitaria, perché omette, tra l’altro di corredare la delimitazione operativa di

un’adeguata motivazione frutto del pro-cesso istruttorio, fondato sulle valutazioni di merito degli elementi esaminati e de-scritti.2. Il piano precede l’attribuzione delle funzioni alle autorità d’ambito proposte all’attuazione delle prescrizioni del piano e a sanzionare l’inadempimento da parte dei comuni.3. Il piano manca l’obiettivo e viola il prin-cipio della pianificazione, tradendone le finalità, laddove non fornisce alcun indi-rizzo destinato a disciplinare una gestione integrata dei rifiuti nel Lazio. 4. Il piano disattende, ignorandolo del tutto, non menzionandolo nella sezione dedicata ai piani provinciali, il Piano ap-provato dalla Provincia di Latina.5. Il piano non definisce ancora con la puntualità richiesta i criteri per la localiz-zazione delle diverse tipologie d’impianto.6. Il piano non è in grado di fornire alcu-na prescrizione sulla programmazione di una gestione integrata.7. Il piano non risponde altresì al criterio di autosufficienza gestionale.8. Il piano regionale viola la direttiva 2001/42CE direttiva Vas.9. Il piano viola il principio per il quale la discarica deve rivestire un ruolo residuale, tendenzialmente per i soli rifiuti inerti e i residui delle operazioni di riciclaggio, re-cupero e valorizzazione.10. Il piano regionale viola i principi co-stituzionali in tema di lealtà e collabora-zione tra enti istituzionali.

«Il Piano dei rifiuti della Regione Lazio - af-ferma il presidente Armando Cusani - non risolve i problemi nella Provincia di Latina e mantiene in vita le discariche, che dovrem-mo invece chiudere e puntare a rifiuti “zero” in discarica. Anche sulla raccolta differen-ziata segniamo il passo perchè non ci sono gli impianti, ad esempio, per il trattamento dell’organico, una frazione della raccolta differenziata.Insomma, un piano incapace di reggere l’urto della delicata e urgente problematica e abbiamo l’impressione che punti diritto verso il commissariamento. Avevamo il do-vere di opporci nelle forme previste dalla legge e lo faremo anche rivolgendoci alla Commissione Europea, perché risolvere il problema dei rifiuti non è soltanto un obbli-go delle istituzioni che rappresentiamo, ma anche un segno di civiltà. Un obbrobrio grande quanto la discarica di Borgo Montello scritto all’interno del Piano dalla Regione Lazio è il passaggio dove si prevede che alla presenza di surplus rifiuti su Roma, questi saranno conferiti negli Ato di Latina e Frosinone.Una complicanza che va contro i principi comunitari, contro il codice dell’ambiente e contro la natura dell’uomo.Il nostro Piano, infine, quello che abbiamo più volte evidenziato, approvato, spinto in tutte le discussioni, perché era compito della Provincia farlo, andava recepito in quello regionale e sarebbe stato risolutore ai pro-blemi dei rifiuti della Provincia di Latina». Purtroppo così non è stato.

Everardo LongariniPortavoce del Presidente Armando Cusani

PER LA SUA INEFFICIENZALA PROVINCIA DI LATINA RICORRE AL TAR

Piano di Gestione rifiuti della Regione Lazio

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35 giugno 2012 Armando Cusani NEWSLETTER

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4 5 giugno 2012Armando Cusani NEWSLETTER

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55 giugno 2012 Armando Cusani NEWSLETTER

IL PORTO DI GAETA E L’ECONOMIA DEL MARECusani: «Negli ultimi 15 anni le più belle città del Mediterraneo

hanno rilanciato la loro economia guardando e investendo nel mare»

Leggendo il IV rapporto Censis sull’Econo-mia del Mare, presentato recentemente a

Milano, il comparto ha contribuito a creare il 2.6% del Pil nazionale producendo annual-mente tra beni e servizi un volume di affari pari a 39.5 miliardi di euro e offrendo lavo-ro a oltre 500mila persone.L’economia del mare che comprende tra-sporti marittimi, pesca, cantieristica, nautica da diporto e attività portuali fa sicuramente emergere dati interessanti, ma nello stesso tempo preoccupanti per la Regione Lazio. Scorrendo poi la graduatoria nazionale non stupisce che tra le prime regioni troviamo la Liguria, sorprende invece che la Regione La-zio non solo è posizionata al centro di que-sta classifica ma è addirittura superata dalla Lombardia, che ha poco a che fare con il mare.Nonostante le inconcludenze regionali, la Provincia di Latina ha tutte le condizioni per fare bene: sia per posizione geografica sia per professionalità. Manca però una pro-spettiva di sviluppo, cosa che continua a far perdere terreno rispetto ad altre aree geo-grafiche.«È incomprensibile - afferma il presidente Armando Cusani - come ancora oggi la Re-gione Lazio non riesca a far funzionare la Cabina di Regia del Mare, organo di indi-rizzo politico-programmatico che si è riunita

una sola volta per presentare il progetto, poi è rimasta ferma e ripiegata su se stessa. Fatto inconcepibile (soprattutto in tempo di crisi) perché il settore è carente nei collega-menti infrastrutturali tra porto e aree inter-ne; 2) non sappiamo che tipo di sviluppo si vuole realizzare per le aree retro-portuali; 3) non capiamo quanti porti turistici dovranno nascere; 4) non conosciamo cosa hanno in mente le aziende ferroviarie al fine di sup-portare la crescita dei porti; 5) si fa fatica a capire le azioni di tutela e salvaguardia delle nostre coste.L’azione dell’Autorità Portuale di Civitavec-chia, Fiumicino e Gaeta organo d’indirizzo, programmazione e controllo della portuali-tà commerciale sta soffrendo poi da troppo tempo l’attacco di altri porti vicini, perdendo grosse fette di traffico e disorientando il mer-cato.Credo che il federalismo dei tre porti lazia-li sia un progetto interessante, ma è anche vero che nei fatti non vedo nulla di concreto, anzi scruto all’orizzonte l’esatto contrario. Com’è vero che il porto di Gaeta sta determi-nando per il territorio provinciale una grave perdita di competitività, soprattutto economi-ca e occupazionale, non riuscendo neanche a ottimizzare, come richiedono le direttive nazionali ed Europee il riequilibrio modale, spostando i veicoli dalla strada verso il mare

per favorire la tutela ambientale.Gli attuali lavori al porto di Gaeta, cosa che abbiamo già fatto presente al Comitato por-tuale attraverso la consegna di una relazio-ne, non sono per niente sufficienti per una diversificazione dei traffici.Occorrono invece altri precisi e urgenti inter-venti capaci di sviluppare davvero il traffico croceristico e quello legato alle autostrade del mare.Come Provincia di Latina abbiamo intrapreso da tempo numerose iniziative per rilanciare l’Economia del Mare e il suo indotto, ed è nostra intenzione continuare a lavorare su questa linea partendo dalla considerazione che, specie per il Golfo di Gaeta, occorrerà lavorare su un modello di sviluppo che guar-di alla valorizzazione e al potenziamento della risorsa mare in versione evoluta. Sono inoltre convinto che abbia poco senso sostenere questa battaglia in solitaria senza che le amministrazioni dei Comuni del Golfo di Gaeta ne condividano i presupposti stra-tegici e ci affianchino con convinzione.Ricordo - termina Armando Cusani - che le più belle città del Mediterraneo negli ultimi 15 anni hanno rilanciato la loro economia guardando e investendo nel mare, debellan-do la vecchie contese tra portualità e città at-traverso una visone urbanistica moderna».

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6 5 giugno 2012Armando Cusani NEWSLETTER

GESTIONE DELLE FASCE FRANGIVENTO,UN PROBLEMA SERIO CHE VA AFFRONTATO

C’è stato un incontro tra l’assessore ai LL.PP della Provincia di Latina Salvatore De Monaco e l’ing. Contini dello Studio Noli

per far il punto dei lavori (di cui l’ing. Contini è direttore) che riguardano la messa in sicurezza del porto Canale di Rio Martino. «Dall’incontro sono emersi alcuni dati significativi - sottolinea l’as-sessore De Monaco - che vanno in controtendenza rispetto alla gestione degli appalti in generale. Difatti, i tempi di lavoro da con-tratto verranno rispettati se non addirittura anticipati. Ma la cosa più importante è che verranno realizzati opere di miglioramento non previsti dal progetto e riguar-dano la sistemazione delle vecchie sponde del Canale, la disciplina del traffico sul lungomare, il ron-dò completo, la sistemazione degli argini con la realizzazione di gradinate per accogliere i turisti e tutti coloro che vogliono ammi-

rare questo nostro suggestivo paesaggio marino».«Ma quello che mi preme rimarcare fortemente - evidenzia sem-pre De Monaco - è che la Provincia di Latina a opere concluse

avrà un avanzo di circa 250.000 Euro da impegnare per ulteriori opere migliorative, sempre per il porto Canale di Rio Martino. Mi preme ricordare anche, che in un momento dove la politica è taccia-ta per sprechi, la buona ammini-strazione del Presidente Cusani e della sua giunta va quindi in con-trotendenza».«Questi lavori di realizzazione per un approdo moderno e funzionale potenzierà a mio avviso l’incre-mento del turismo - conclude De Monaco - non solo quello nautico, e con una forte azione di riversa-

mento turistico e di sviluppo economico su tutto il comprensorio provinciale».

RIO MARTINO, I LAVORI COMMISSIONATIDALLA PROVINCIA DI LATINA PROSEGUONO

Si è svolta nei giorni scorsi una riunione presso la Provincia di Latina convocata

dall’Assessore all’Agricoltura Enrico Tiero, con all’ordine del giorno la gestione delle fasce frangivento. Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato, oltre alla Provincia di Latina, la Regione Lazio ed il Con-sorzio di Bonifica dell’Agro Pontino, sono state discusse le tematiche rela-tive all’attuale notevole degrado delle fasce frangivento provinciali, dovuto principalmente all’assenza di una gestione unitaria.In particolare è stata evidenziata la notevole importanza di tale patrimo-nio, che si estende per centinaia di chilometri nella Pianura Pontina sotto notevoli aspetti: storico, naturalistico, ambientale, produttivo, di salvaguar-dia. Si pensi ad esempio, che tali fa-sce, oltre ad assolvere una funzione protettiva nei confronti delle coltivazioni agricole pro-teggendole dai venti marini, svolge il ruolo di corridoio ecologico per la fauna selvatica ol-treché per la produzione del pregiato miele di

eucalipto, riconosciuto come prodotto tipico pontino. Inoltre, è stata sottolineata la necessi-tà di attuare una gestione unitaria di tale pa-trimonio da parte di un unico organismo allo scopo di riavviarne il sistema gestionale at-tualmente bloccato, anche in considerazione

dei contratti di vendita stipulati nel passato.Per tale motivo è urgente lo stanziamento di adeguate risorse economiche che la Regione ha drasticamente ridotto per motivi meramen-te contabili, senza tener conto delle finalità ed utilità delle fasce frangivento.

È stato anche ricordato che la Provincia, sen-sibile alla problematica, in assenza di stan-ziamenti regionali, ha anticipato ai Consorzi di Bonifica le proprie risorse economiche.Altresì, l’Ufficio di Piano della Provincia ha redatto la cartografia delle fasce frangivento

ricadenti sul proprio territorio, tra-smettendone copia alla Regione.Infine si è convenuto unitariamente: • di sollecitare la Regione Lazio a stanziare adeguate risorse econo-miche a favore dei Consorzi di Bo-nifica;• di porre in essere uno studio per la gestione e l’assestamento di tale patrimonio, attraverso un gruppo di lavoro coordinato dalla Regione, con la collaborazione della Provincia e dei Consorzi di Bonifica;• che la Provincia, in caso di urgen-

ze, potrebbe mettere a disposizione il proprio personale da affiancare ai tecnici dei Con-sorzi di Bonifica per esperire i sopralluoghi finalizzati al rilascio di autorizzazioni per interventi sulle fasce frangivento.

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75 giugno 2012 Armando Cusani NEWSLETTER

TAGLIO DEL NASTRO TRICOLOREDEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA CUSANI

Nei giorni scorsi presso il Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Terracina, si è tenu-

ta la cerimonia d’inaugurazione del Planetario “Hariel”. Il Planetario per la sua realizzazio-ne ha ricevuto un finanziamento di 575 mila euro, con sovvenzioni della Provincia di Latina e della Regione Lazio.All’evento ha partecipato il presidente della Provincia di Latina Armando Cusani che nel suo intervento ha posto l’accento di come «la tappa di oggi rappresenti nel percorso impor-tante del grande cantiere che abbiamo messo in campo in questi anni riguardo alla scuola.Quello di realizzare un planetario era un’idea complicata: perchè si è lavorato su strutture esistenti all’interno di una parte della città co-struita qualche decina di anni fa, e soprattutto per le difficoltà incontrate dal punto di vista burocratico, ma siamo andati avanti e portato a casa un’opera straordinaria. Per il Liceo Leo-nardo da Vinci - prosegue Cusani - abbiamo programmato e stiamo attuando un segmento importante del nostro percorso, investendo sull’istituto ben 5 milioni e mezzo di risorse. Anche questo fatto è straordinario perché ac-cade in tempo di crisi economica, in tempo di crisi della politica e delle amministrazioni. Noi però andiamo avanti per la nostra strada, governando al meglio delle nostre possibilità gli interessi dei cittadini della Provincia di La-tina».Il planetario è senza dubbio un’occasione importante non solo per il Liceo Scientifico Leonardo da Vinci e la città di Terracina, ma

anche per i cittadini dei comuni limitrofi e di tutte le scuole del territorio.«Oscar Wilde - afferma il sindaco di Terracina Nicola Procaccini in un passaggio del suo di-scorso - affermava che “stiamo tutti con i piedi nel rigagnolo della vita, ma alcuni di noi fissa-no le stelle».«Ecco, l’idea che ci fosse su Terracina la possi-bilità di lanciare lo sguardo verso qualcosa di superiore e fatto che ci migliora tutti, perché ci fa gettare lo sguardo al di sopra di se stessi.Ed è in questo contesto che si formano le per-sone migliori, che si costruisce un mondo mi-gliore, a partire dalla capacità di fare il nostro dovere tendendosi verso qualcosa di più di noi stessi che è poi la capacità di indagare.La cosa che più mi entusiasma di questa gior-nata - conclude il sindaco Procaccini - è la possibilità che non soltanto gli studenti di que-sta scuola ma anche i giovani e meno giovani della nostra città possono contare su un luogo per investigare veramente l’universo».Il planetario è uno strumento ottico meccani-co digitale che riproduce in modo realistico la volta celeste. Quello del Liceo Scientifico di Terracina utilizza un sistema digitale con 3,2 magapixel di risoluzione, ad alta luminosità, 7000 ansi lumen, con immagine a composi-zione di proiettori. È composto di due sistemi speciali di video proiezione ad alta risoluzione dotata di ottiche particolari, posti lateralmente alla cupola, per la distribuzione dell’immagine a 360 gradi sull’intera volta celeste.Al di là dell’impegno della Provincia di Latina

per la realizzazione del planetario, l’Ente di via Costa ha programmato e appaltato per l’istituto di Terracina diversi lavori.Per il suo ampliamento 1.200 mila euro, i la-vori permetteranno di ricavare altre 12 aule per la didattica, oltre a spazi dedicati ai ser-vizi, sistemazione esterna, parcheggi e aree verdi. C’è poi la realizzazione di una nuova biblioteca e body-room per il costo comples-sivo di 50mila euro e per l’acquisto degli ar-redi altri 10mila euro. Altri 55mila euro per la realizzazione di due laboratori linguistici con gradonate di legno e cabine di regia in-sonorizzate per insegnanti e interpreti. Per la costruzione dell’auditorium (in corso d’opera) sono stati impegnati invece 2.240mila euro. Per quanto riguarda i lavori da appaltare troviamo la realizzazione di una nuova tenso-struttura a copertura di un campo polivalente per il costo di 530 mila euro, la realizzazio-ne di un nuovo impianto fotovoltaico sulla copertura dell’auditorium per un importo di 318.576 euro. E non per ultimo l’acquisto di un terreno adiacente all’istituto, oggi di pro-prietà dell’ente morale “G. Antonelli. Il terreno che la Provincia ha intenzione di acquistare e donare al Liceo da Vinci ha un’estensione di 3.000 mq e un costo di 218,500 euro.Investimenti importanti che palesano l’interes-se della Provincia di Latina, del suo presidente Armando Cusani e del governo di centro de-stra, per i temi legati allo sviluppo della scuola pontina.

Everardo Longarini

Planetario del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Terracina

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8 5 giugno 2012Armando Cusani NEWSLETTER

Caro Armando, complimenti vivissimi per la Tua presa di posizione

in merito a “La monnezza di Roma a Villa Adriana”. Come in altre occasioni, anche questa volta hai avuto ragione. E Villa Adriana è salva.Sarebbe stata una pazzia, ma la politica culturale non fa parte della “vocazione” del PDL, almeno del PDL di questi ultimi anni, quindi c’era poco da meravigliarsi.Il vilipendio di Villa Adriana sarebbe stato il frutto del-l’ignoranza e della mancanza di sensibilità.Evidentemente quelle istituzioni, a cui era stata deman-data la competenza su questioni tanto delicate, non conoscono perché la storia e nemmeno hanno mai vi-sitato Villa Adriana, patrimonio non solo italiano, ma dell’umanità e retaggio di quella che fu la prima gran-de civiltà del mondo: quella romana. Si tratta ancora una volta di una questione di cultura, per questo colgo l’occasione per inviarTi un mio contributo sul tema, che può far comprendere il perché di certe scelte.

Riccardo Pedrizzi

PEDRIZZI SCRIVEAL PRESIDENTE CUSANI

Molti articoli apparsi recente-mente su quotidiani di varia

tendenza sembrano denuncia-re che da quando non c’è più il Governo Berlusconi sia diventata latitante la cultura “moderata”, “li-berale”, “conservatrice”, di destra cioè. Ma è proprio così? Non mi pare.La verità è che nulla praticamente si è fatto nemmeno nel periodo in cui il Centrodestra è stato al Go-verno, per favorire la possibilità di creare, anche non necessaria-mente come proiezione diretta del partito, strutture in grado di esprimere il punto di vista, quasi “l’idem sentire” della Destra rispet-to alla cultura.Anche solo per tentare di scalfire la ormai consolidata ipoteca della sinistra sul mondo della cultura e delle arti, la cui egemonia ultra-sessantennale in campo culturale nasce e si sviluppa in base alla coincidenza, ormai come riflesso spontaneo, tra il senso comune e i valori della sinistra.Le classi dirigenti di destra, infatti, hanno tardato dal dopoguerra in poi a rendesi conto dell’importan-za sempre più grande e deter-minante della cultura e della comunicazione massmediale, artistica e scientifica che fosse, a cominciare dalla stampa per finire alla cine-matografia ed alla televisione.Nello schieramento di Centro-Destra poi ha prevalso, anche in questi ultimi anni, un at-teggiamento di sufficienza nei confronti della cultura in genere e, sopratutto, nei confronti di quegli intellettuali che non risultassero funzio-nali all’establishment del momento. Ed anche chi ha cercato nella propria attività parlamen-tare di coniugare cultura e politica ha dovuto subire prima l’emarginazione e poi, addirittu-ra, l’eliminazione.Evidentemente non voglio sostenere che si deb-ba adottare la logica dell’intellettuale organi-co, in base alla quale viene conferita dignità culturale solo a quello che serve agli obiettivi politici e, quindi, l’uomo di cultura debba esse-re valorizzato solo se al servizio del partito. E nemmeno che la cultura debba diventare uno strumento per raccogliere il consenso.La cultura, o meglio le culture che hanno

espresso il fronte antiprogressista, cattolico, conservatore, della destra, che dir si voglia, dovrebbero piuttosto rappresentare ed indica-re gli ancoraggi ideali, i grandi orizzonti, le direttrici di vetta e dovrebbero fornire contenuti e sostanza alla visione del mondo e della vita, che risulta comune alle realtà umane ed ai ceti sociali che vi si riconoscono. La cultura, me-glio le culture, cioè dovrebbero creare quella coincidenza (quasi un riflesso condizionato ed automatico) tra senso comune, modelli di com-portamento e valori di destra.In questo modo, senza vedere strumentalizzata e subordinata la cultura alla politica, come av-viene da sempre a sinistra, il centrodestra po-trebbe ai nostri giorni avere il merito di ridare dignità ad una Politica Alta.Risolvendo, oltretutto, i sui stessi problemi di identità e di iniziativa progettuale.Per poter far questo, si dovrebbe di nuovo, come si fece già negli anni sessanta del secolo scorso, iniziare a recuperare tutti quegli autori e pensatori che possono essere ricompresi in

una Destra ideale “ed amplissima”, come la definiva in una lontana intervista il grande scrittore Vintila Horia. Il vero problema consiste, però, nel tradurre tali idee, cioè la dottrina di questa “destra ideale”, su di un piano sociale o politico che oggi ri-sente, ed è aggravato, della situazione in cui lo schieramento di Centro-Destra è precipitato dopo la nascita del governo Monti ed i recenti catastrofici risultati elettorali. Una situazione nella quale, nei confronti dei partiti e della classe dirigente politica, aumenta sempre più quella sfiducia, che purtroppo si va diffonden-do pericolosamente in molti settori dell’opinio-ne pubblica. Tutto questo in uno scenario politico comples-sivo di maggiore instabilità aggravato da una crisi economica e finanziaria devastante.Non è difficile perciò prevedere per il centro-destra una fase non breve di difficoltà, se non di opposizione, per la quale nessuno vede che ci si stia in qualche modo attrezzando.

Riccardo Pedrizzi

IL CENTRODESTRAHA FATTO A MENO DELLA CULTURA

LA LETTERA

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95 giugno 2012 Armando Cusani NEWSLETTER

LA GIUNTA CUSANI DELIBERA...

Due deliberazioni di rilevante importanza per l’edilizia scolastica sono state licen-

ziate dalla Giunta Cusani. Trattasi dell’approvazione del progetto definitivo per l’adeguamento delle vigenti normative in materia di igiene, sicurezza e prevenzione incendi del Liceo Scientifico e Classico Antonio Meucci di Aprilia. È stata

rilevata tra l’altro la possibilità di realizzare al piano seminterrato un locale adeguato ad accogliere l’archivio del Liceo Meucci, po-tendo quindi procedere alla richiesta del CPI al Comando dei VV. FF di Latina. Il progetto definitivo redatto dall’arch. Giovanni Cristi-no ha un importo pari a € 100.000, 000.Anche il secondo progetto definitivo appro-

vato riguarda i lavori di completamento e di ristrutturazione per la realizzazione di un archivio al piano seminterrato dell’Istituto Superiore Carlo e Nello Rosselli di Aprilia. La redazione del progetto definitivo ed ese-cutivo è stato affidato a un professionista esterno e l’importo dei lavori ammonta a € 120.812,46.

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10 5 giugno 2012Armando Cusani NEWSLETTER