Newsletter n.76

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Anno III - numero 76 | 27 luglio 2011 |Supplemento al Periodico di approfondimento politico Agorà - Registro Stampa del Tribunale di Latina n.877 del 9/3/2007 Armando Cusani NEWSLETTER Comunicazione politica e attività amministrativa del Presidente della Provincia di Latina RIFORMA DELLO STATO: PROPOSTA PER ROMA 21^ REGIONE D’ITALIA a pagina 4 L’INTERVENTO DEL COORDINATORE PROVINCIALE CLAUDIO FAZZONE E LA MOZIONE DEL SINDACO DI LATINA GIOVANNI DI GIORGI Il Colosseo, simbolo di Roma. N egli ultimi giorni il Consiglio dei Ministri ha licenziato il testo di legge per la modifica dell’architettura costituzionale dello Stato. Con il via libera dei 32 articoli si sono gettate le basi per un’altra grande riforma che viaggerà a fianco del federalismo fiscale. Un testo, quello approvato dal Consiglio di Ministri, suscettibile di ulteriori modifiche, che statuisce tra l’altro la riduzione del numero dei parlamentari e l’istitu- zione del Senato federale. Nei primi giorni di settembre è previsto l’invio del testo definitivo al presidente della Repubblica, mentre in questo intervallo di tempo è possibile per i ministri presentare eventuali modifiche o aggiunte alla legge. Ragione per la quale è giu- sto prevedere, inserendo all’interno della legge, lo status di VENTUNESIMA regione d’Italia alla Città di Roma. Sarebbe questo un ulteriore e fondamentale pas- saggio nell’opera riformatrice e conferirebbe a Roma un carattere del tutto autonomo ed equior- dinato rispetto agli altri comuni, alle Province, alle città metropolitane e alle regioni stesse, così come sancito anche dalla riforma del Titolo V° della Costituzione. Oltre ad attribuire la giusta dignità alla nostra Capitale, permetterebbe an- che alle altre comunità del Lazio di poter am- pliare le loro potenzialità grazie ad una nuova redistribuzione delle risorse”. Armando Cusani Fossanova, assemblea degli eletti e dei quadri del PDL pontino

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Comunicazione politica e attività amministrativa del presidente della Provincia di Latina Armando Cusani

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Anno III - numero 76 | 27 luglio 2011 |Supplemento al Periodico di approfondimento politicoAgorà - Registro Stampa del Tribunale di Latina n.877 del 9/3/2007

Armando Cusani NEWSLETTER

Comunicazione politica e attività amministrativa del Presidente della Provincia di Latina

RIFORMA DELLO STATO: PROPOSTA PER ROMA 21 ̂REGIONE D’ITALIA

a pagina 4

L’INTERVENTO DEL COORDINATORE PROVINCIALE

CLAUDIO FAZZONEE LA MOZIONE DEL SINDACO

DI LATINA GIOVANNI DI GIORGI

Il Colosseo, simbolo di Roma.

Negli ultimi giorni il Consiglio dei Ministri ha licenziato il testo di legge per la modifica

dell’architettura costituzionale dello Stato. Con il via libera dei 32 articoli si sono gettate le basi per un’altra grande riforma che viaggerà a fianco del federalismo fiscale. Un testo, quello approvato dal Consiglio di Ministri, suscettibile di ulteriori modifiche, che statuisce tra l’altro la riduzione del numero dei parlamentari e l’istitu-zione del Senato federale.

Nei primi giorni di settembre è previsto l’invio del testo definitivo al presidente della Repubblica, mentre in questo intervallo di tempo è possibile per i ministri presentare eventuali modifiche o aggiunte alla legge. Ragione per la quale è giu-sto prevedere, inserendo all’interno della legge, lo status di VENTUNESIMA regione d’Italia alla Città di Roma.Sarebbe questo un ulteriore e fondamentale pas-saggio nell’opera riformatrice e conferirebbe a

Roma un carattere del tutto autonomo ed equior-dinato rispetto agli altri comuni, alle Province, alle città metropolitane e alle regioni stesse, così come sancito anche dalla riforma del Titolo V° della Costituzione. Oltre ad attribuire la giusta dignità alla nostra Capitale, permetterebbe an-che alle altre comunità del Lazio di poter am-pliare le loro potenzialità grazie ad una nuova redistribuzione delle risorse”.

Armando Cusani

Fossanova, assemblea degli eletti e dei quadri del PDL pontino

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2 27 luglio 2011Armando Cusani NEWSLETTER

IL PRESIDENTE CUSANIINCONTRA I GIOVANI DI PRIVERNO

L’iniziativa “Giovani VS Cusani” organizza-ta dal Consiglio dei Giovani di Priverno ha

raggiunto il suo obbiettivo: quello di riportare un serio dibattito al centro dello scenario poli-tico della città.Il dibattito, moderato dal Presidente del Consi-glio dei Giovani Alessandro Miccinilli e orga-nizzato dalla commissione “Associazionismo ed Aggregazione Giovanile”, il cui Presidente è Gabriele Politano, ha visto il coinvolgimento e la partecipazione degli esponenti giovanili dei partiti Pdl, La Destra, SEL e PD e delle asso-ciazioni “Punto Futuro” e “Tre Elle”, che hanno rivolto al Presidente della Provincia domande a tutto campo dal tema dei rifiuti, alle energie, passando per l’occupazione, alla “Regione

delle Province” e dei costi della politica. Sono stati toccati anche gli argomenti infrastrutture e quelli legati alla cronaca quotidiana inerenti all’amministrazione provinciale, a cui il Pre-sidente ha risposto egregiamente, indicando con precisione dati, iter burocratici e retrosce-na che hanno soddisfatto la platea, composta per di più da giovani.Presenti in sala, tra gli altri, l’assessore Pro-vinciale Fabio Martellucci, che ha fatto da cinghia di trasmissione per la realizzazione dell’evento, l’assessore Comunale alle Poli-tiche Giovanili Roberto Federico che nel suo intervento ha chiesto un impegno al Presidente per il “Piano Locale Giovani” e il consigliere comunale Federico D’Arcangeli che per anni

ha ricoperto incarichi in Provincia.«È stata un’importante iniziativa, che ha dato spessore al Consiglio dei Giovani» ha dichia-rato Gabriele Politano al termine del conve-gno. Mentre Cusani, che non è solito parte-cipare a simili iniziative di tipo giovanile, ha affermato che le sue aspettative al riguardo sono state ampiamente ripagate.Dello stesso parere il Presidente del Consiglio dei Giovani, Alessandro Miccinilli: «Sono or-goglioso di rappresentare questa generazione politica, in grado di sostenere simili confronti, non scadendo nella banalità e soprattutto ca-pace di dare dimostrazione di preparazione e reale ed inequivocabile passione per la Po-litica».

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327 luglio 2011 Armando Cusani NEWSLETTER

CARO MINISTRO GELMINI, LE SCRIVO...La presente, e con riferimento alla mia del

7 giugno u.s., per sensibilizzare ancora una volta le SS. in indirizzo, per quanto di loro competenza, circa la ventilata ipotesi di decurtazione delle ore per l’insegnamen-to dello strumento musicale evidenziata dal Dirigente del Liceo musicale di Latina, Dr. Altobelli che a gran voce esprime tutta la Sua preoccupazione per la situazione che potrebbe verificarsi qualora l’impianto di-dattico riformato non venisse correttamente applicato nell’Istituto Manzoni da Lui diret-to. Il Liceo Manzoni, rappresenta nel nostro ter-ritorio una tradizione culturale importante, oltre ad essere l’unico Istituto di Latina che cresce a dismisura, ed oggi ha bisogno di essere sostenuto.Sarebbe quindi voler perdere una buona opportunità per il nostro territorio, far fal-lire una simile proposta; l’Ente provincia, che mi onoro di rappresentare, ha assunto, per quanto riguarda i cosiddetti “tagli” alla scuola, una posizione forte che non lascia adito ad interpretazioni e che intende for-

temente difendere un diritto imprescindibile per le famiglie ed i giovani. Quello di poter scegliere il loro futuro attra-verso la frequentazione di scuole adatte alle loro inclinazioni.

Fiducioso in un Loro autorevole intervento porgo i miei più sinceri e deferenti saluti.

Renzo ScalcoVice presidente del consiglio provinciale

RIATTIVATI GLI SPORTELLI PROVINCIALIAL SERVIZIO DEI CONSUMATORI

La riattivazione del servizio a tutela dei consumatori pontini è stata possibile grazie all’intesa sinergica tra l’Assessore provinciale D’Arco e l’Assessore regionale Buontempo

A breve saranno riattivati a livello territoriale gli sportelli a supporto dei diritti dei cit-

tadini-utenti e consumatori della provincia di Latina. Il servizio, che sarà gestito direttamente dalle Associazioni dei consumatori ricono-sciute su base regionale, potrà beneficiare di un apposito contributo regionale di circa 100 mila euro.Le attività d’informazione e assistenza a favore dei cittadini-consumatori saranno espletate in dieci comuni che copriranno i seguenti bacini di utenza: • Area Nord (comuni di Cori e Sermoneta);• Area Monti Lepini (comuni di Priverno e Sez-ze);• Area Centro-Sud (Terracina, Fondi e Monte San Biagio);• Area sud pontino (Formia, Minturno e Gae-ta).Si tratta, afferma l’Assessore D’Arco, del con-solidamento di un ulteriore e importante ser-vizio che conferma l’attenzione e la sensibilità

politica della Provincia verso le associazioni dei consumatori e dei cittadini-utenti del no-stro territorio. Dopo l’istituzione della Consulta Provinciale, l’attivazione dell’Organismo di Tu-tela dei Consumatori (OTUC), l’apertura degli Sportelli Acqua presso i comuni realizzati in collaborazione con Acqualatina, la Provincia di Latina si conferma come l’Ente più virtuoso in materia di tutela dei diritti dei consumatori

della Regione Lazio. In quest’ambito sociale, termina l’Assessore D’Arco, abbiamo fornito alle Associazioni dei Consumatori operanti in provincia di Latina, tutti gli strumenti utili al fine incidere concretamente sulla tutela e lo svilup-po dei diritti dei consumatori, e dare così piena concretezza allo slogan coniato dal Presidente Cusani nel suo programma di mandato: “Il cit-tadino prima di tutto”.

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4 27 luglio 2011Armando Cusani NEWSLETTER

www.armandocusani.com

IL BLOGDEL PRESIDENTE

DELLA PROVINCIA

ARMANDOCUSANI

PATTO DI STABILITÀ REGIONALIZZATO:RIUNIONE IN PROVINCIA

“Un’iniziativa di fondamentale importanza per i bilanci di tutti gli enti locali che da sempre hanno dovuto affrontare il delicato problema del rispetto dei vincoli del Patto di Stabilità e che hanno avuto, attraverso la sua realizzazione, una grande opportunità di collaborazione e solidarietà inter-istituzionale

Si è tenuto nei giorni scorsi presso la Sala Loffredo di via Costa, un incontro sul Pat-

to di Stabilità istituito dalla Regione Lazio, la prima in Italia, con la Provincia di Latina e i rappresentanti dei 33 Comuni pontini. «È il secondo incontro relativo all’importante iniziativa, attuata dalla Regione Lazio dal-l’anno 2010 ovvero l’istituzione del Patto di Stabilità Regionalizzato - ha sottolineato l’assessore al Bilancio della Provincia di La-tina Eleonora Zangrillo - La Regione Lazio, come sappiamo, è stata tra le prime regioni ad introdurre questo strumento innovativo seguita poi da altre regioni. Un’iniziativa di fondamentale importanza per i bilanci di tut-ti gli enti locali che da sempre hanno dovuto affrontare il delicato problema del rispetto dei vincoli del Patto di Stabilità e che hanno avuto, attraverso la sua realizzazione, una grande opportunità di collaborazione e soli-darietà inter-istituzionale».«Si è così concretizzato ciò che la Provincia di Latina sollecitava e auspicava da tempo: un’assegnazione di risorse più razionale e più vicina alle esigenze peculiari del territo-rio con un miglioramento nel raggiungimen-to degli obiettivi programmati e con una più ampia possibilità di spesa. - ha aggiunto sempre l’assessore Zangrillo - In tale iniziati-va proprio alle Province è stato attribuito un ruolo fondamentale di coordinamento e di responsabilità nell’attuazione della compen-sazione dei margini esistenti nel territorio e, per poter raggiungere l’obiettivo nel migliore dei modi, ben consapevoli delle importanti ricadute che si sarebbero avvertite sulla no-stra economia, il nostro ente, i nostri uffici hanno lavorato con impegno e attenzione, coinvolgendo tutti i soggetti interessati». «Ed è proprio la collaborazione fattiva tra Regione, Province e Comuni che ha portato, relativamente all’anno 2010, a risultati molto positivi. - ha concluso l’assessore al Bilancio

di Via Costa - In effetti, attra-verso il Patto di Stabilità Regio-nalizzato voluto dalla Regione Lazio possiamo affermare che, nel 2010, la totalità degli enti locali del Lazio, per la prima volta, ha rispettato il patto evitando così le pesanti sanzioni derivanti ovve-ro blocco degli impe-gni, delle assunzioni, dell’indebitamento e dal 2011 anche il ta-glio dei trasferimenti. Si sono conseguiti, quindi, benefici eco-nomici in termini di cassa con pagamenti diretti e, per quanto riguarda gli enti con situazioni di bilancio più favorevoli, la pos-sibilità di sbloccare pa-gamenti a favore delle imprese affidatarie di lavori per OO.PP. che da tempo aspettavano di ottenere le liquidazioni a loro spettanti. Un risultato di indubbia ri-levanza per i bilanci degli enti e per l’economia del territorio che, con l’impegno di tutti, dobbiamo poter miglio-rare per affrontare e superare le difficoltà economiche di questo pe-riodo e il cui sviluppo sarà determinante con l’attuazione del federalismo fiscale». «Relativamente alle Province, - ha ribadito dal canto suo l’assessore regionale Stefano Cetica - sinteticamente possiamo evidenziare che le stesse hanno ricevuto dalla Regione 152 milioni di euro (da defalcare dal risulta-

to finanziario 2010 e purché impiegati per i pagamenti di spese di investimento a valere sui residui passivi) così ripartite: 36,9 milioni a beneficio diretto delle province; ben 115,1 milioni di euro di surplus distribuiti tra i co-muni del territorio. Questo ha comportato il

contestuale miglioramento degli obiettivi programmatici dei Comuni e il peg-gioramento, di pari importo, di quello delle province. Dei 36,9 milioni sono stati utilizzati 26,8 milioni di euro e detta quota rap-presenta l’effetto netto aggiuntivo dei pagamenti in conto capitale, a favore del territorio, reso possibile dall’attua-zione del patto regionalizzato».

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527 luglio 2011 Armando Cusani NEWSLETTER

SILVIO D’ARCO: «DA ZAPPALÀUNA RISPOSTA TARDIVA E RETICENTE

SUL FUTURO DELLE APT»La risposta di Zappalà, ad un mio pre-

cedente intervento circa il futuro delle Aziende di Promozione Turistica del Lazio, giunge fuori tempo massimo e per di più con toni stizziti e francamente incomprensi-bili e inaccettabili. Del resto dai conte-nuti del comunicato stampa l’Assessore regionale, conferma in sostanza che la Regione ha realmen-te operato un vero e proprio blitz contro le Province, cancellando un articolo della leg-ge regionale sul turi-smo, la n.13/2007, avocando a se le funzioni di promozio-ne turistica attribuite alle Province dalla medesima normativa regionale. Il fatto più grave è che tutto questo è av-venuto nel momento in cui si stavano de-finendo finalmente, dopo dieci anni di limbo normativo, il reale trasferimento dei beni, dei servizi e del personale delle APT alle Province del Lazio. Nel suo comunicato L’Assessore Zappalà tenta di giustificare questa grave decisio-ne accusando gratui-tamente le Province di gravi inadempienze e di presunti sperperi di denaro pubblico, pe-raltro senza mai indi-carle precisamente. La verità vera e che le APT del Lazio vivono nella precarietà amministrativa e finanzia-ria già da oltre 10 anni, proprio a causa delle carenza normative e finanziare che sono tutte ben individuabili, solo e soltanto, all’interno delle Amministrazioni regionali

passate e presenti. A questo proposito è ancora il caso di ri-cordare che, nella Provincia di Latina erano già stati effettuati puntuali censimenti dei beni e dei servizi di proprietà dell’APT da assegnare formalmente all’Amministrazio-

ne provinciale, mentre per il concreto pas-saggio del personale si era solo in attesa della quantificazione delle risorse finanzia-rie da parte della Regione da destinare alle province. Inoltre bisogna ricordare che, nelle more del perfezionamento degli atti amministra-

tivi e finanziari, l’attuale struttura dell’APT già operava, di fatto, in stretta simbiosi e sintonia con la Provincia di Latina con note-voli risparmi finanziari da parte regionale.Questi sono i fatti! Pertanto i presunti «colpi di sole» dell’As-

sessore D’Arco, o «la solita caciara politica e istituzionale contro la Regione da par-te della provincia di Latina» non c’entra nulla, né tantomeno valgono i commenti risibili, fantasiosi e non documentabili pubblicati per l’occa-sione da un giornale locale. Lo dimostra anche il fatto che in questi giorni ho ricevuto de-cine di telefonate di stima e vicinanza da parte di numerosi as-sessori delle province laziali, da autorevoli rappresentanti dell’ U.P.I. regionale e na-zionale, e dallo stesso on. Mauro Cutrufo già Vice Sindaco al turismo del Comune Roma.Chiarito quanto so-pra, ripeto il mio giudizio politico-isti-tuzionale molto ne-gativo nei confronti dell’iniziativa assunta dall’ Assessore regio-nale Zappalà, che costituisce un grave scippo istituzionale verso le competenze delle Province, impe-

dendo così una corretta e più efficace atti-vità di promozione turistica ai diversi livelli territoriali, provinciali e comunali.

Silvio D’ArcoAssessore allo Sviluppo Economico

Il sito internet dell’APT di Latina e l’assessore provinciale allo Sviluppo Economico Silvio D’Arco.

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6 27 luglio 2011Armando Cusani NEWSLETTER

AUTOVELOX, IL COMUNEDI SPERLONGA VINCE IL CONTENZIOSO

Con enfasi la stampa provinciale riportava nelle scorse settimane la notizia del “seque-

stro di due postazioni autovelox” poste al km 400 e al km 16.800 della via Flacca.Nell’immediatezza dei fatti il Comando della Polizia Municipale e l’Amministrazione Comu-nale confermavano la bontà delle procedure amministrative seguite, improntate sempre nel massimo rispetto della legge e dei regolamenti che la complessa materia prescrive.Oggi giunge la sentenza del Tribunale di Latina, il quale accoglie il ricorso presentato dall’Am-ministrazione comunale di Sperlonga e annulla il decreto di sequestro del G.I.P. di Latina opera-to il 15 giugno 2011.Riteniamo opportuno, seguendo il dispositivo della sentenza, rendere note le motivazioni per le quali il Tribunale, Pierfrancesco de Angelis (presidente), Gabriella Nuzzi (giudice) e An-tonella Minunni (giudice) ha accolto il ricorso dell’Amministrazione comunale di Sperlonga.Ricordiamo che l’assunto accusatorio si fonda-va, in particolare, sugli esiti delle operazioni di rilevazioni e accertamento delle violazioni svolte dalla Polizia della Strada, d’iniziativa e su delega dell’Ufficio di Procura, quest’ultimo compulsato dalla denuncia di un cittadino che lamentava la scarsa visibilità delle postazioni installate sulle due direttrici di marcia della S.R. Flacca e l’illegittimità di due verbali di contrav-venzione al C.d.S. elevatigli inspiegabilmente nello stesso giorno, a brevissima distanza tem-porale l’uno dall’altro.Evidenziava l’accusa che, pur avendo le indagi-ni riscontrato la difformità delle postazioni alla

normativa vigente in materia di controllo remo-to della velocità, in particolare al contenuto del-la Circolare del Ministro dell’Interno n.300/A 10307/09/144/5/20/3 del 14/08/2009, alcuna iniziativa finalizzata all’immediata di-sattivazione era stata assunta dalla Polizia Lo-cale di Sperlonga, sebbene più volte sollecitata in tal senso.Per queste ragioni, secondo il P.M., persistendo l’operatività degli autovelox irregolari e la con-seguente illegittima rilevazione delle violazioni al Codice della Strada e apparendo evidente “la sussistenza del fumus dei reati per i quali si procede”, si rendeva necessario e urgente ese-guirne il sequestro.I giudici del Tribunale di Latina, nella loro sen-tenza, smantellano tutti i passaggi “accusatori” del P.M. scrivendo come il “… provvedimen-to impugnato soffra della mancanza di una precisa contestazione del fatto-reato di abuso d’ufficio, sotto il profilo dello svolgimento della pubblica funzione o servizio in violazione di norme di legge o regolamento finalizzato al conseguimento di un ingiusto vantaggio patri-moniale e/o di un ingiusto danno a terzi.Generico – continuano i giudici – è il riferimen-to del Pubblico Ministero, richiamato dal G.I.P. nell’impugnato decreto al compimento, per opera d’ignoti, presumibilmente, appartenenti alla Polizia Locale di Sperlonga, di un’illegittima attività di rilevazioni delle infrazioni al C.d.S., poiché attuate con l’impiego di autovelox non conformi alla normativa vigente in materia di controllo remoto della velocità.Né, ai fini della configurabilità del reato, è suf-

ficiente il richiamo alle disposizioni delle Circo-lari del Ministro dell’Interno.È appena il caso di evidenziare al riguardo -prosegue il Tribunale - che l’asserita violazione di note circolari interpretative o attuative di leg-ge è di per sé inidonea ad integrare il reato di cui all’art. 323 C.P., atteso che in tema di abuso d’ufficio la condotta dell’agente rileva penal-mente solo se l’ingiusto vantaggio patrimoniale è conseguito attraverso la violazione di legge o di regolamento, con esclusione degli atti che hanno natura meramente interpretativa o attua-tiva di normative preesistenti e che comunque sono privi della forza normativa propria della legge o del regolamento.Circa la configurabilità del reato di cui all’art. 323 C.P., l’impostazione accusatoria è altresì carente in relazione agli aspetti afferenti alla gara d’appalto espletata dal Comune di Sper-longa per l’affidamento del servizio di gestio-ne dell’attività di rilevazione delle infrazioni al C.d.S. e ai connessi profili soggettivi ed ogget-tivi idonei ad ipotizzare il reato – rapporti di cointeressenza tra pubblici ufficiali dell’ente appaltante e titolari delle imprese appaltatrici; modalità di gestione del servizio; numero del-le infrazioni rilevate; entità e destinazione dei profitti.Pertanto, - terminano i giudici - in difetto di una precisa contestazione degli illeciti per cui si pro-cede e delle possibilità di ricondurre gli elemen-ti siccome prospettati dalla Pubblica Accusa all’ipotesi criminosa, va annullato l’impugnato decreto e disposta, per l’effetto, la restituzione dei beni in sequestro al legittimo proprietario”.

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727 luglio 2011 Armando Cusani NEWSLETTER

FOSSANOVA, RIUNIONE DEGLI ELETTIE DEI QUADRI DEL PDL PONTINO

Si è svolta nei giorni scorsi presso l’ex Inferme-ria dell’Abbazia di Fossanova l’assemblea

degli eletti e dei quadri dirigenti del Popolo della Libertà della Provincia di Latina.L’incontro era finalizzato a dibattere le linee politiche tracciate del neo segretario Angelino Alfano, oltre ad individuare e organizzare un percorso condiviso per il nuovo Pdl pontino, già a partire dal prossimo settembre.Di seguito riportiamo, integralmente, il testo del-l’intervento svolto dal coordinatore provinciale del Popolo della Libertà della Provincia di Latina sen. Claudio Fazzone.

Care amiche ed amici,in primis sentiamo di esprimere grande soddi-sfazione ed apprezzamento per la nomina del nuovo segretario nazionale del nostro partito, on Angelino Alfano.All’indomani di questa trionfale nomina, siamo chiamati a rimarcare gli obiettivi di unità e inte-grità che dobbiamo e intendiamo promuovere e perseguire, per una più proficua e funzionale attività di riorganizzazione del partito, L’individuazione di questo importante percorso condiviso con il nuovo PDL deve essere effettua-to, in piena coerenza, con manifesto slancio ed entusiasmo.

Ed è il riconoscersi parte integrante di un gruppo il fattore che deve fungere da eco e da motore per questa ripartenza, per rafforzare l’identità del partito a livello nazionale e contribuire anche ad un maggiore radicamento nel territorio.Bene, per tracciare questo percorso da seguire, dobbiamo partire da un’analisi storica ed attuale del Governo.In merito al primo aspetto, meglio non possono che esserci di aiuto le parole recentemente dette dall’amico Gaetano Quagliariello, che ha ricor-dato il coraggio politico di Silvio Berlusconi ma-nifestato nella “Rivoluzione Pacifica” del 1994, che diede finalmente voce a tutte quelle storie silenti ma significative che nella prima repub-blica non trovarono né spazio né legittimazione alcuna.L’anticomunismo è stato infatti sdoganato dal coraggio pacifico di Silvio Berlusconi, e ancora oggi per essere alternativi alla sinistra bisogna pagare un prezzo personale, bisogna essere di-sposti ad avere quel coraggio di essere attaccati per la costruzione di un mondo moderato.E noi diciamo all’unisono con Quagliariello che non perdiamo la speranza che prima o poi la sinistra impari che una storia lunga decenni, costruita sull’impegno e sulla passione di tante persone, merita rispetto anche se è la storia dei propri avversari.

Percorrendo poi questa storia lunga 17 anni per arrivare ai giorni nostri, l’attuale Governo, ad-ditato dalla sinistra e dai mass-media, come un governo assolutamente debole, fragile, farragi-noso, incoerente, pronto a sgretolarsi alle prime difficoltà, ha manifestato, invece, forza e corag-gio nel ricomporre la maggioranza parlamen-tare in occasione dell’approvazione dell’ultima manovra.Ciò risultato ancor più sorprendente se visto alla luce del difficile momento economico e politico.Non dimentichiamo infatti che ciò è avvenuto a ridosso della evidente sconfitta nelle ultime ele-zioni amministrative.È stato proprio questo dato di fatto, evidente an-che nelle parole del presidente Berlusconi: «Ab-biamo perso, questo è evidente. Ma il governo non ha altra strada che tenere i nervi saldi e an-dare avanti con la strada delle riforme, dal fisco alla giustizia, senza esitazioni. Quanto al partito, ci stavamo lavorando, ora bisogna cambiare», che ha costituito il trampolino di lancio per que-sto cambiamento.Non è la prima volta che il nostro partito è chia-mato a difendere le proprie idee con maggiore forza anche mettendo in conto dovute trasforma-zioni dettate dall’esigenza di interpretare le esi-genze degli elettori e dei moderati in generali.È doveroso infatti capire gli elettori, perché il

Riannodare le fila e iniziare a percorrere la strada tracciata dal segretario Alfano

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8 27 luglio 2011Armando Cusani NEWSLETTER

popolo è sovrano e dobbiamo continuare ad ascoltarlo oggi più che mai.Dobbiamo allora chiederci quali i cambiamenti che ci vengono richiesti.Di certo, un cambio di passo al Governo, che ha già iniziato a rispondere con l’approvazione della manovra e la nomina del nuovo segretario nazionale, ciò in vista di una diversa rappresen-tanza e organizzazione del PDL.Allora non possiamo non ricordare stralci del discorso di investitura, tutt’altro che formale, ma fortemente politico pieno di rivendicazione dei nostri valori, dettato da un mo-tivato orgoglio di partito anche se non privo di qualche asprez-za foriera di novità non certo marginali.È proprio nel rimarcare stralci del suo discorso, che a tacita-zione di qualsiasi voce contra-ria, si può ben dire che nel PDL è cominciata una nuova era ma lungi da essere finita quella del presidente Berlusconi.L’era di Alfano è segno di pieno rinnovamento nella continuità di quanto già fatto, alla luce di una rimonta doverosa e sentita dopo la sconfitta di maggio.Che cosa allora ha fatto il PDL alla luce di quella palese sconfit-ta? Lungi dall’essere rassegnato ha prontamente, recuperato for-za nella propria maggioranza, analizzando le ragioni dell’ap-parente declino, alzando subito la testa nella convinzione che l’elettorato ha solo lanciato un segnale di insofferenza e non di abbandono. È bene ricordare infatti che fino alle amministra-tive di questa primavera aveva vinto tutte le elezioni a cui aveva partecipato.Eppoi, nella prima grande riunione, ha dato speranza al partito e al paese, voltando solo pagina ma non di certo chiudendo il “libro Berlusconi”, affidando le redini a un leader quarantenne per un futuro con-creto e ambizioso del PDL.Dalle parole del nuovo coor-dinatore emerge tutta la voglia e la tenacia di voler riportare sotto lo stesso tetto tutti i moderati italiani, che sono d’altra parte la maggioranza del Paese.Non disconosce minimamente l’era Berlusconi il nuovo segretario nazionale quando letteralmen-te dice «Non credo che ciascuno di noi possa neanche lontanamente immaginare di costruire il futuro se non ricorda da dove ha comincia-to ed ecco perché ho voluto dirvi da dove ho cominciato. E di quanto sia stata bella questa strada. oggi però sono su questo podio e lo

sono nella consapevolezza che altri più bravi e meritevoli di me che più forse hanno contribuito alla costruzione di questi 17 anni…» dice an-cora «La risposta è credevo a tutte quelle cose, oggi ci credo ancora? Credevo al bipolarismo, nella riforma dello Stato, nella libertà dell’op-pressione fiscale, nell’unico grande occidente, in un leader con il sole in tasca, coraggioso capi-tano di impresa e di ventura, credevo che l’Italia potesse essere cambiata e il cuore degli Italiani non batte a sinistra, se la domanda è ci credi ancora è mio piacere e dovere dirvi che io ci

credo ancora, ci credo con tutto me stesso, ci credo con tutta la forza di cui dispongo e credo che noi dobbiamo dare una risposta».Continua Alfano nel riaffermare i nostri valori, perché ribadisce che questi valori non li abbia-mo inventati noi, perché non siamo un partito vecchio ma un partito che intende riorganizzare la società, che vuole raccogliere il soffio vitale che viene dalla società e tradurlo in un’azione di Governo.Siamo qui quelli che credono che la più grande delle oppressioni statali può essere quella fisca-

le.., crediamo che la società faccia spesso, più e meglio dello Stato, alcuni mestieri che è meglio che lo Stato non faccia. E che questo principio si chiama sussidiarietà.E che la sussidiarietà è il modo più moderno di declinare il principio di libertà. E che noi siamo il partito della sussidiarietà. E da queste parole che dobbiamo partire, nella consapevolezza che lo strumento delle primarie è un importante strumento democratico, ma necessita di essere regolamentato con regole certe.

Dobbiamo non solo continuare a credere in tutto ciò , ma an-che avere la forza di tradurre il tutto in necessari atti legislativi, ammettendo con la dovuta umil-tà che sin’ora non tutto è stato fatto e quanto è stato tradotto in atti legislativi è avvenuto solo in modo sufficiente.Si auspica che in questo cam-biamento/rivoluzione, il prota-gonista principale sia il popolo al quale va attribuito il diritto di eleggere i propri rappresentanti parlamentari e nel contempo a questi ultimi sia attribuito pari diritto ad essere eletti dal popo-lo. Il tutto chiaramente si traduce in un cambiamento della vigen-te legge elettorale.Tutto questo d’altra parte non può non richiedere regole cer-te e sanzioni altrettanto certe, corredate dalla necessità che la classe dirigente non solo passi attraverso l’uso dello strumento democratico delle primarie, ma sia altresì sottoposto al vaglio del requisito della meritevolezza.In tale linea di pensiero infatti si auspica che tale metro valu-tativo non sia solo utilizzato da tanti con mere parole ma sia di fatto utilizzato nella scelta di chi deve occupare posti di rilievo, senza alcuna preferenza per mogli, parenti, affini etc.. Io sono convinto che la scelta di Alfano sia una grande opportu-nità per tutto il popolo del con-trodestra e su questo dobbiamo

lavorare e partire da adesso, attorno al nuovo segretario con uno spirito di squadra utile e necessario sul quale penso che dobbiamo tutti insieme cercare di dare il massimo per raggiun-gere i migliori risultati.Tutto questo in un clima di profondo dialogo e confronto, con le altre Istituzioni per il bene del paese della nostra terra, del nostro territorio.Come auspicare questo confronto? Di certo non in termini di scontro, di “opposizione” all’inter-no dello stesso partito, ma di sano confronto di avanzamento di idee, uno scontro/confronto

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927 luglio 2011 Armando Cusani NEWSLETTER

più che propositivo anche serrato se occorre per la difesa di esigenze prioritarie e comuni o peculiari di parte del territorio.Tutto questo come raggiungerlo? Di certo è possibile solo nell’ambito di un partito unico, compatto all’interno del quale esprimere le proprie idee, le esigenze di un territorio che si rappresenta.Noi dobbiamo avere un importante spazio all’intermo del “Sistema La-zio”, dobbiamo poter essere in grado di esprimere alle altre istituzioni le esigenze, le criticità, le potenzialità del nostro territorio.Auspicare la forte presenza di nostri esponenti in importanti istituzioni, basti guardare la regione Lombardia la regione Sicilia e questo non vogliamo e possiamo farlo se non in un clima di coesione e collabora-zione.Migliorare i rapporti con le istituzioni. In particolare noi con la Regione Lazio e con il suo maggior rappresentante, il presidente Polverini, con la quale, diversamente da quanto prospettato da mesi sui giornali, non sussiste alcuna frattura insanabile, alcuno scontro istituzionale.Certo pur in una visione parzialmente differente, rispettivamente regio-nale e provinciale, tra il Presidente Polverini e il sottoscritto sussiste un rapporto di reciproca stima e di attenzione alle problematiche della no-stra provincia.Per assurdo, ove le richieste di un intera voce provinciale dovesse essere costantemente disattesa, ciò comporterà inevitabili scelte dettate dalla necessità di trovare soluzione a problemi ed esigenze che da tempo meritano più adeguata soluzione.Mi preme sottolineare, sempre in merito al alla presunta frattura con il Presidente Polverini, sottolineata a gran voce dai giornali recentemente che, è ben noto che nell’ambito di un percorso politico può accadere di imbattersi in contingenti difficili che inducono ad apparenti allontana-menti transitori e ma che sono anche l’occasione per momenti di attenta riflessione. Orbene, la Provincia di Latina pur nelle note difficoltà, ha vinto di nuovo, in controtendenza con i risultati nazionali, nelle ultime elezioni e lo ha fatto in maniera convinta. Questo è avvenuto anche a Latina e Terracina. Quest’ultima è stato teatro di quell’apparente allonta-namento con la Presidente Polverini prima menzionato.In realtà quello è stato solo il frutto di una male organizzazione nel par-tito, incapace in quel frangente di un ascolto reciproco e costruttivo in grado di fronteggiare con anticipo le diverse prospettazioni in quel con-fronto politico.Quelle difficoltà hanno da subito insegnato che non può non esserci ascolto per un sentire comune, per una risoluzione positiva dei problemi nazioni e ancor più dei problemi e problematicità locali.Non possiamo infatti ancora un volta non sottolineare che le esigenze di un territorio come quello di Roma Capitale è diverso da quello di Roma provincia e lo è ancor di più da quello di tutti glia altri territori provinciali. La nostra terra infatti presenta peculiarità ed esigenze del tutto proprie che meritano di esser al meglio rappresentate e difese nello scenario regionale e nazionale.A dimostrazione del ricomposto clima all’intero del PDL e in particolare dei rapporti con il Presidente Polverini già da adesso manifestiamo la nostra disponibilità a riconoscere qualsiasi leadership per il bene del partito e del paese, prospettato dal presidente Polverini o da altri, per progetti comuni e validi. Tutto ciò però ad una sola condizione: che que-sto avanzare debba avvenire tutti insieme!L’occasione è anche gradita per anticipare che a fine settembre ci sarà un convegno della classe dirigente del nuovo partito, che vedrà attiva-mente la partecipazione del Presidente Polverini.Pertanto il compito dell’attuale PDL consiste:- nella costruzione di un coeso partito, di una casa comune senza che al-cuno abbia la necessità di abitare solo parte della casa o avere bisogno di una dependance pur di esserci;- nell’appoggio necessario al governo Berlusconi per concludere la legi-slatura nel segno delle riforme;- organizzare il Partito per preparare le lezioni del 2013 tentando di costruire un centro destra più ampio.

Claudio FazzoneCoordinatore provinciale PDL di Latina

«Il problema della chiusura al traffico del centro storico di Priverno sta portando nocumento a molti commercianti

che in situ svolgono la loro attività. Nei giorni scorsi nel mio punto di ascolto alle problematiche del territorio Lepino ho avuto modo di incontrare una loro rap-presentanza, la quale mi ha illustrato le criticità più evidenti del piano di chiusura del centro storico attuato dall’amministrazio-ne comunale. In buona sostanza - mi confermavano i commercianti - di non essere contro la chiusura al traffico del centro storico ma vor-rebbero che questa entrasse in vigore dalle 20 alle 24 e non dalle 17.30 alle 20.30, come programmato. La motivazione di tale richiesta, ancora non espressa nelle sue forme ufficiali al sindaco e all’amministrazione comunale, è partita dal confronto che i commercianti hanno avuto negli ulti-mi mesi con centinaia di loro clienti, che lamentavano l’impos-sibilità di accedere al centro storico per fare acquisti urgenti e indifferibili, anche a causa di gravi problemi familiari e di lavoro.Ed è su queste inconfutabili motivazioni che sento il dovere di sostenere le ragioni dei commercianti del centro storico di Pri-verno (anche degli ultimi arrivati), concordando prossimamen-te con loro una rood mapp che preveda incontri ulteriori per approfondire la complessa materia, e in ultimo la formulazione della richiesta di convocazione urgente del Consiglio comunale con all’ordine del giorno l’analisi delle criticità riscontrate.Un dibattito che sia in grado di accompagnare i Consiglieri di ogni posizione politica verso un provvedimento amministrativo soddisfacente per commercianti, cittadini e amministrazione pubblica».

CENTRO STORICOA TRAFFICO LIMITATOCetrone: «Rimodulare gli orari d’accessoper agevolare i commercianti e i cittadini»

PRIVERNO

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10 27 luglio 2011Armando Cusani NEWSLETTER

LA MOZIONE PROPOSTA DA DI GIORGIE VOTATA PER ACCLAMAZIONE

Fossanova, assemblea degli eletti e dei quadri del PDL pontino

L’orizzonte politico nazionale, e per l’effetto anche quello locale, è in grande mutamento,

il dibattito apertosi all’interno del PDL naziona-le ha introdotto scenari di valutazione che non possono essere trascurati e devono imporci, an-che a livello provinciale, l’avvio di una fase di riflessione. Certamente, la nuova figura segre-tario nazionale del PDL, introdotta per la prima volta nell’organigramma del partito - e con essa il nuovo ruolo che l’On Alfano è chiamato a rico-prire - rappresenta una svolta politica importante ed attesa per il Popolo delle Libertà e per tutto il centrodestra.Dopo le sconfitte elettorali di Napoli e Milano e la più generale fase di appannamento che sta vivendo il nostro partito non si poteva pensare di rimanere immobili. Con la crisi economica globale che si interfaccia strettamente con la crisi finanziaria che rischia di affondare l’Euro e di conseguenza il progetto di Unione Europea non è neppure pensabile parla-re di elezioni anticipate, chi lo fa non ha a cuore il destino dell’Italia. Occorre allora rimboccarsi le maniche e lavorare per dare stabilità e cer-tezze al Paese ed all’Europa. Occorre far capire agli investitori, siano essi italiani che stranieri, che l’Italia è ancora un Paese appetibile, dove chi investe lo fa senza rischiare crisi economiche

deflagranti. In tale contesto il ruolo che il PDL è chiamato a svolgere è ancora una volta decisivo e fondamentale. Tuttavia, per assumere questo ruolo guida che in questi anni ci ha caratteriz-zato positivamente, dobbiamo riappropriarci del centro della scena politica sapendo proporre al paese ed opporre alla solita sinistra idee, pro-grammi e soluzioni concrete. E lo potremo fare solo se saremo un partito unito e coeso nella ri-cerca degli obiettivi comuni.In tal senso ci sentiamo:• di aderire pienamente al discorso pronuncia-to dal neo segretario Alfano nel corso del Con-siglio nazionale del 1° luglio 2011;• di concordare appieno e convintamente circa la necessità di dover lavorare “tutti insieme”, per creare “una squadra” che sappia essere unita e compatta, e che abbia “regole e sanzioni cer-te” per chi queste regole ignori o non rispetti;• di stigmatizzare con forza il comportamento di quegli esponenti del PDL della nostra Pro-vincia che in occasioni di elezioni locali hanno dato vita ad esperienze amministrative alter-native, condividendo appieno il pensiero del Segretario Nazionale circa la coerenza del-l’azione politica all’interno del PDL; pensiero, che in questa sede, per essere chiari, riportiamo integralmente così come espresso dallo stesso

Segretario Alfano «...non è possibile che uno del PDL a cui non piace il candidato sindaco si fa la lista coca cola e si presenta alle elezioni. Se vuole fare la lista coca cola poi si resti nella lista coca cola per tutta la vita mettendoci la faccia e vediamo dove arriva senza il PDL o senza i partiti di appartenenza».

Per quanto sopraFacciamo voti

Affinché si assumano tutte le necessarie misure per porre fuori dal PDL chi dia vita a liste con-correnti o addirittura alternative rispetto al PDL, o anche chi in occasioni di elezioni locali appoggi direttamente o indirettamente altri partiti, liste o candidati concorrenti o alternativi al PDL, affin-ché non si creino sdoppiamenti di immagine ed incertezze nel corpo elettorale che fa riferimento al PDL ed al centrodestra ed una volta per tutte, sia ben chiaro chi si colloca all’interno del Partito e per esso opera fattivamente e chi, invece, lavo-ra solo per se stesso. Affinché il Coordinatore provinciale, al quale và confermata la incondizionata e piena fiducia ed assicurato ogni necessario sostegno, si attivi al fine di ridare slancio all’azione politica del nostro partito sul territorio provinciale in linea con la fu-tura riorganizzazione nazionale annunciata dal Segretario Alfano.

Giovanni Di Giorgi, Claudio Fazzone e Fabio Bianchi.

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1127 luglio 2011 Armando Cusani NEWSLETTER

23-IX-1943 DA CASTELFORTE A MAMMINGENIl diario di Arturo d’Aprano, internato nei lager nazisti

Il libro “23 -IX -1943 Da Castelforte a Memmingen”, diario di un internato in due

lager nazisti dal 23.9.1943 al 29.6.1945 di Arturo D’Aprano, è stato presentato nei giorni scorsi presso la storica piazza della Medaglia d’Oro a Castel-forte. La trascrizione integrale del manoscritto, pubbli-cato da Herald Editore di Roma, in 250 pagine, è stata effettuata dal figlio Ezio D’Aprano. Inserita nella collana editoriale “Per non dimenticare”, voluta fortemente dal Pre-sidente Cusani.Il rinvenimento del dia-rio, nascosto durante la prigionia nel sottofondo di una valigetta, avven-ne per una straordinaria coincidenza, il 23 set-tembre del 2002, esat-tamente cinquantanove anni dopo la cattura del sergente maggiore della Milizia, Arturo D’Aprano da parte dei tedeschi. Fu un evento eccezionale, dato il tempo trascorso. Quando D’Aprano fece ritorno a casa, purtroppo trovò Castelforte distrut-ta dai bombardamenti e dopo circa un mese e mezzo cessò di vivere. Di quella valigetta di legno che aveva portato con sé, tra gli effetti personali e alcuni documenti, non disse nulla nemmeno alla moglie che nel sottofon-do era custodita la storia delle sofferenze patite nei due lager di internamen-to, annotata giornalmente per circa venti mesi, su una miriade di foglietti di carta. «Il diario è un documento prezioso sia per la ricchezza delle informazioni riguardanti la vita nei lager nazisti, sia per le annota-zioni quotidiane durante l’internamento di cui non si hanno testimonianze. - scrive il Presidente Cusani nella presentazione al li-bro - Leggendo il diario si ha l’impressione di essere a fianco degli internati e vivere

con loro le pene, le sofferenze, le umiliazio-ni, le ingiustizie, ma soprattutto la solitudine e la disperazione di essere stati abbando-nati dalla Patria». «Arturo D’Aprano nel suo diario pala di sé,

- conclude Cusani - ma la sua esperienza è stata comune a quella di migliaia di in-ternati, per cui dare voce e visibilità a lui significa dare voce a tutti i suoi compagni di sventura e far rivivere ancora per un po’ tra di noi chi da una parte o dall’altra, con spirito di servizi verso la Patria, ha contri-buito con il sacrificio personale a costruire

un Paese migliore».«Devo essere grato a D’Aprano - scrive nella sua prefazione il Prof. Giacomo De Marzi dell’Università di Urbino - per que-sta appassionata rievocazione di un tempo

prossimo eppure lontano, oltre che per le notizie, per gli effetti e per i ricor-di che descrive, anche per l’esempio che susciterà nei giovani. Pur tenendo presenti alcune riserve, mi sembra che il diario sia un’opera nutrita, es-senziale, cresciuta in un clima di drammatiche vibrazioni umane, che lo ha caratterizzato fin dalla prime righe. Terminata la lettura, sento che un’im-pressione forte è restata, ma non voglio andare a cercare, nel diario, più di quello che l’autore che l’autore abbia voluto dire»!«Ancora conservo nitido il ricordo di mio padre quando tornò a casa dopo oltre due anni di assenza dovuta al suo lungo pe-riodo di internamento nei lager nazisti - conclude Ezio D’Aprano - All’epo-ca avevo circa dieci anni e di lui conservavo una fisionomia labile, quasi evanescente, poiché con lo scoppio della guerra egli era stato richiamato alle armi e prestava ser-vizio a Roma; le sue ap-parizioni a casa erano sporadiche e brevi, così non avevo potuto impri-mere nella mia memoria la sua immagine e i pochi episodi vissuti insieme. Io stentai persino a ricono-scerlo, anche per il suo

aspetto sofferente e per la goffa uniforme che indossava». Quando il 27 gennaio del 1946, dopo cir-ca un mese e mezzo dal suo ritorno dalla prigionia nella sua Castelforte distrutta dal-la guerra, Arturo D’Aprano cessò di vivere, aveva soltanto 42 anni.

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12 27 luglio 2011Armando Cusani NEWSLETTER