Newsletter n.102

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Anno IV - numero 102 | 10 ottobre 2012 |Supplemento alla testata giornalistica del Lazio Meridionale Registro Stampa del Tribunale di Latina n.836/7/2005 a pagina 2 Armando Cusani NEWSLETTER ISTITUTO VITTORIO VENETO: LA STORIA, I FATTI a pagina 5 D ifendere la dignità del territorio pontino, e salva- guardare i cittadini dal grave vulnus che certa- mente subiranno a seguito della riforma delle pro- vince, è ormai una delle prerogative del presidente Armando Cusani, il quale con propria ordinanza ha dato espresso mandato all’Avvocatura Provin- ciale, di impugnare innanzi al TAR la Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 20 luglio 2012 avente ad oggetto “Determinazione dei criteri per il riordino delle province, a norma dell’articolo 17, comma 2, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95. CUSANI: «LOTTEREMO CON TUTTE LE NOSTRE FORZE PER NON FAR CANCELLARE LA PROVINCIA DI LATINA» Comunicazione politica del candidato presidente alla Provincia di Latina Approvato il Piano di Bacino del Trasporto Pubblico Locale I grandi eventi della Provincia di Latina I riflessi dell’attività sulla stampa locale TRASPORTI VIA COSTA, 1 COMUNICAZIONE a pagina 4 da pagnia 10 a pagina 13 da a pagina 14 a pagina 30

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Comunicazione politica e attività amministrativa del Presidente della Provincia di Latina

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Anno IV - numero 102 | 10 ottobre 2012 |Supplemento alla testata giornalistica del Lazio MeridionaleRegistro Stampa del Tribunale di Latina n.836/7/2005

a pagina 2

Armando Cusani NEWSLETTER

ISTITUTO VITTORIO VENETO:LA STORIA, I FATTI

a pagina 5

Difendere la dignità del territorio pontino, e salva-guardare i cittadini dal grave vulnus che certa-

mente subiranno a seguito della riforma delle pro-vince, è ormai una delle prerogative del presidente Armando Cusani, il quale con propria ordinanza ha dato espresso mandato all’Avvocatura Provin-

ciale, di impugnare innanzi al TAR la Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 20 luglio 2012 avente ad oggetto “Determinazione dei criteri per il riordino delle province, a norma dell’articolo 17, comma 2, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95.

CUSANI: «LOTTEREMO CON TUTTELE NOSTRE FORZE PER NON FAR

CANCELLARE LA PROVINCIA DI LATINA»

Comunicazione politica del candidato presidente alla Provincia di Latina

Approvato il Piano di Bacino del Trasporto Pubblico Locale

I grandi eventidella Provincia di Latina

I riflessi dell’attivitàsulla stampa locale

TRASPORTI

VIA COSTA, 1

COMUNICAZIONE

a pagina 4

da pagnia 10 a pagina 13

da a pagina 14 a pagina 30

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Il governo Monti, ricorrendo ancora una volta alla cosiddetta decretazione d’ur-

genza ha emanato in data 6 luglio 2012 il D.L. 95, successivamente convertito in legge n.135/2012, recante “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”.Tale decreto, di cui la deliberazione impu-gnata ne è diretta attuazione, ha proceduto del tutto arbitrariamente all’individuazione di due criteri applicativi, indispensabili alla riduzione del numero delle province italiane, in altre parole quello della dimensione terri-toriale, la quale non deve essere inferiore ai 2.500 km\q, e quello della popolazione residente non inferiore ai 350.000 abitanti.«La procedura individuata dal governo Monti, di rinvio ad una deliberazione del Consiglio dei Ministri, per la fissazione di due requisiti minimi essenziali per il riordino degli enti provinciali, - esordisce il presiden-te Cusani - si pone in palese contrasto con numerose garanzie costituzionali statuite all’interno del Titolo V della nostra Carta Fondamentale, tra cui l’art 133 della Co-stituzione, il quale demanda esclusivamen-te ai Comuni, attraverso un iter “dal basso verso l’alto”, l’iniziativa del riordino delle circoscrizioni provinciali dello Stato sentite le Regioni, ove al Parlamento spetta solo ed

esclusivamente un ruolo di verifica–ratifica; ed altresì l’art 77 Cost che come noto, con-sente al Governo nei soli casi di straordina-rietà ed urgenza la possibilità di adottare provvedimenti provvisori con forza di legge.Aspetto quest’ultimo palesemente disatteso dalle misure adottate dal governo Monti, il quale, celandosi dietro una decretazione d’urgenza dovuta alla necessità ridurre i co-sti pubblici al fine di contribuire al consegui-mento degli obiettivi di finanza imposti dagli obblighi europei, asserisce nella relazione allegata al decreto, di non essere in grado di determinare l’effettiva quantificazione dei risparmi di spesa, discendente dal riordino, sino al completamento dello stesso.L’iter procedurale previsto dal provvedimen-to sulla spending review delinea pertanto, un percorso già precostituito dal Governo palesemente contrario ai principi costituzio-nali di autonomia, sanciti in favore degli enti territoriali, i quali palesano un interesse di-retto degli stessi a ricorrere innanzi alle ap-posite sedi giudiziarie, al fine di tutelare le proprie prerogative nonché gli interessi dei propri cittadini».Queste e numerose altre sono le motivazioni a sostegno dell’impugnativa promossa dalla Provincia di Latina innanzi al Tribunale Am-ministrativo Regionale del Lazio, la quale

considerando inammissibile un provvedi-mento di Riordino che non tenga in minima considerazione le peculiarità di ogni singolo ente, quali ad esempio, la posizione geo-grafica, le caratteristiche geo-morfologiche il reddito prodotto e la virtuosità legata alla singola efficienza amministrativa, continua la propria battaglia tanto per la tutela dei propri interessi, che per la cura concreta de-gli interessi della collettività di riferimento.«I cittadini – termina il presidente Cusani – saranno i primi a essere pesantemente pre-giudicati dal nuovo assetto organizzativo provinciale, il cui prodotto determinerà la creazione di una macro provincia di area vasta, con inevitabile conseguenza di ritardi e inefficienza amministrativa.Il nuovo ente provinciale del Lazio Meridio-nale, Latina-Frosinone arriverebbe a conta-re circa un milione e centomila abitanti su un territorio vastissimo di ben cinquemila kilometri quadrati, originando cosi un Ente provinciale ben più esteso e popoloso ad-dirittura di altre Regioni Italiane,per tali ra-gioni, è necessario attivare ogni iniziativa utile ad ottenere la immediata sospensione di un provvedimento palesemente lesivo nei confronti dalla comunità che da anni rap-presento».

2 10 ottobre 2012Armando Cusani NEWSLETTER

CUSANI: «LOTTEREMO CON TUTTELE NOSTRE FORZE PER NON FAR

CANCELLARE LA PROVINCIA DI LATINA»

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Singolare è la vicenda che nasce da un semplice trasferimento di un istituto sco-

lastico, per la precaria staticità della struttu-ra dove è ospitato, che si trasforma in breve tempo nell’ultima battaglia da combattere in nome di una romantica visione di quello che il “Vittorio Veneto” ha rappresentato per intere generazioni di studenti latinensi e non solo.Un conflitto romantico che si scontra, però, con l’esigenza di ristrutturazione di una par-te importante dell’istituto, perché se accade l’imponderabile la responsabilità non ricade certo sul dibattito filosofico di chi reclama, siano essi studenti e loro familiari, docenti e ex studenti del “Vittorio Veneto”, ma su per-sone in carne ed ossa, che pur rispettando questi sentimenti devono rimanere nell’abito delle prescrizioni di legge.In virtù di questo breve incipit, riteniamo op-portuno fare un punto di chiarezza sull’inte-ra vicenda, non per convincere chi protesta in questi ultimi giorni, anche con motivazio-ni risibili, ma per rendere chiaro che sotto la decisione di dare il via ai lavori e quindi procedere allo sgombero dell’istituto non c’è nessuno imbroglio, ma soltanto questioni di sicurezza e restyling strutturale di una parte del “Vittorio Veneto”.Lavori peraltro sollecitati dal dirigente scola-stico prof. Luigi Orefice, il quale l’11 giugno di quest’anno scrive una lettera al presidente della Provincia di Latina Armando Cusani con la quale «sollecitava di compiere i lavori ne-

cessari per la messa in sicurezza dell’Istituto».Il trasferimento dell’ITC V. Veneto, nella sede di Viale Le Corbusier, è dovuto dal fatto che a seguito degli eventi sismici in Provincia di Latina la Presidenza del Consiglio dei Mini-stri in data 20 marzo 2012 con una lettera a firma del Capo Dipartimento Franco Ga-brieli, invitava la Provincia di Latina a va-lutare per competenza l’allegata relazione prodotta dall’Istituto di Geofisica e Vulcano-logia.Indicazione rispettata e a seguito della pe-rizia tecnica effettuata dell’ing. Antonello Monacelli all’Istituto “Vittorio Veneto” veniva riscontrato un cedimento del piano di fonda-zione del vespaio classificato come «suolo di natura» e «alla luce delle informazioni acquisiti e della documentazione - scrive l’ing. Monacelli - attualmente a disposizione dell’ente non è possibile, a parere dello scri-vente, accertare, con sufficiente attendibilità, le cause che hanno determinato il cedimento localizzato della pavimentazione». L’ITC V. Veneto, nonostante il sollecito nel rendere libero l’istituto per l’avvio dei lavo-ri, s’opponeva al Tar contro la decisione di trasferimento messo in atto dalla Provincia. Tar che ne respingeva il ricorso e soltanto il 6 settembre scorso il prof. Orefice invia una lettera alla Provincia di Latina con la quale “trasmetteva l’elenco della dotazione tecnico-informatica, suppellettili e materiale vario da traslocare dall’edificio sito in Viale Mazzini a quello in Viale Le Corbusier.” Trasferimento

effettuato in pochi giorni e secondo tutte le prescrizioni avanzate dal prof. Orefice.Interessante per comprendere il “muro” op-posto dalla Provincia alla richiesta del prof. Orefice di non svuotare completamente il “Vittorio Veneto”, la troviamo scritta chiara-mente nel documento peritale stilato dall’Ing. Monacelli, che afferma come «l’attività di monitoraggio può essere svolta solo dispo-nendo per un congruo periodo lo sgombro dell’edificio. Quest’ultima evenienza è altre-sì auspicabile sia alla luce delle considera-zioni svolte in precedenza circa il possibile crollo delle tramezzature potenzialmente in-stabili, sia in considerazione delle numerose carenze evidenziate dal RSPP».D’altra parte le foto allegate alla perizia evi-denziano chiaramente i cedimenti strutturali in corso.«Polemica sterile quella che si va avanzando - ribadisce il Presidente Cusani - l’attenzione per tutte queste tematiche è stata dimostrata da sempre e ogni nostro sforzo è stato fi-nalizzato a definire soluzioni adeguate per la riapertura dell’anno scolastico, nel men-tre proprio l’amministrazione è sempre stata impegnata in uno sforzo straordinario per riqualificare e migliorare la condizione di tutti gli edifici scolastici di propria competen-za. E tra questi l’ITC V. Veneto di Latina, anzi aggiungo che altri lavori verranno effettuati per altri due Istituti scolastici superiori il Mat-tei e il Galilei.»

Everardo LongariniPortavoce del Presidente Armando Cusani

310 ottobre 2012 Armando Cusani NEWSLETTER

ISTITUTO “VITTORIO VENETO”LA STORIA, I FATTI

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APPROVATO IL PIANO DI BACINO DEL TRASPORTO LOCALE

Martellucci: «Per la stesura del Piano abbiamo organizzato 13 riunioni con le 33 amministrazioni comunali, con tutti i Dirigenti degli istituti scolastici,

le organizzazioni sindacali, di categoria, dei consumatori»

4 10 ottobre 2012

L’ultimo Consiglio provinciale ha previ-sto un solo punto all’ordine dei lavori: la

“Legge regionale 30/98 e successive modi-fiche e integrazioni – adozione del Piano di Bacino del trasporto locale della Provincia di Latina”.L’assessore alle politiche della mobilità, Fa-bio Martellucci, nel suo intervento in aula ha avuto modo di sottolineare, tra l’altro, come «Volendo dare una definizione a questo piano, possiamo dire che è uno strumento di pianificazione attraverso il quale ridisegnare nel contesto della mo-bilità provinciale il trasporto pub-blico locale su gomma, con l’o-biettivo di renderlo più efficiente e funzionale per l’utenza.Su questi indirizzi, negli ultimi mesi abbiamo avviato una cam-pagna d’indagine a domicilio su un campione di quattromila utenti di età superiore ai 14 anni, per una quota di popolazione pari all’1% .Abbiamo avuto modo così di individuare le criticità che emer-gono nell’attuale gestione del servizio e di comprendere quali sono le abitudini e le esigenze di mobilità dell’utenza pontina.L’indagine ha evidenziato poi come i cittadini, almeno una volta al giorno, compiono uno sposta-mento significativo che è pari al 77%, il 12% di questo 77% va a piedi, il 65% si muove con mezzi motorizzati.Il fatto rilevante è che l’88% uti-lizza la propria autovettura e sol-tanto il 6% si serve del trasporto pubblico locale su gomma, il 2% utilizza invece il trasporto pubbli-co locale su ferro.Si evince, dunque, che siamo il territorio provinciale con minor chilometri di strade, ma con il triste primato di essere la Provincia con maggiore impiego di autovetture priva-te e minor uso del trasporto pubblico.Mentre il Ministero dei Trasporti ha inserito tra le trenta strade più pericolose d’Italia la Pontina, la Monte Lepini, la Nettunense e la

Flacca. La Pontina è poi considerata la terza strada più pericolosa d’Italia.Su questi dati ufficiali, per decongestionare le nostre strade e giungere alla stesura di un Piano di Bacino per il trasporto locale, abbiamo organizzato 13 riunioni con tutte e 33 le amministrazioni comunali, con tutti i Dirigenti degli istituti scolastici, le organiz-zazioni sindacali, di categoria e dei consu-matori, dai quali abbiamo ricevuto indica-zioni e proposte.

Infine e in sintesi i principi ispiratori del Pia-no sono:

1. eliminazione delle duplicazioni e del-le linee con le quali il trasporto pubblico comunale si sovrapponeva al trasporto pubblico provinciale; 2. eliminazione delle linee nelle quali il trasporto pubblico locale su gomma si so-

vrapponeva al trasporto pubblico locale su ferro; 3. massimo potenziamento dell’integra-zione ferro-gomma, quindi massimo po-tenziamento di tutti i collegamenti alle sta-zioni ferroviarie; massimo potenziamento dell’accessibilità ai servizi scolastici e ai servizi socio sanitari; 4. tempi a bordo per i collegamenti diretti non superiori a un’ora, perché è inutile creare dei collegamenti con i tempi a bor-

do superiori a un’ora, gli utenti non fruiscono di quel servizio; 5. massimo potenziamento dei collegamenti da e per Latina.

Il servizio ora svolto da COTRAL conta di duecento linee, quello che noi abbiamo disegnato nel piano ne prevede 58.La riduzione del numero delle li-nee ci ha consentito di aumentare notevolmente il numero delle cor-se, quindi la riduzione del chilo-metraggio frutto della diminuzio-ne delle linee, ci ha consentito di aumentare il numero delle corse su quelle che noi riteniamo stra-tegiche.Le corse oggi svolte da COTRAL sono 320 mila l’anno, quelle che prevediamo nel piano saranno 380 mila, con un aumento del 18% del numero delle corse sulle linee che riteniamo strategiche.Il 70% delle linee che abbiamo indicato garantisce l’accessibilità ai servizi scolastici, il 58% ai so-ciali e sanitari diffusi sul territorio, l’84% alle stazioni ferroviarie.Abbiamo inoltre inserito due nuo-ve linee: invernale e estiva, perché i chilometri risparmiati li andremo a utilizzare per implementare i

collegamenti che garantiranno i servizi di mobilità alle città costiere e soprattutto alle stazioni ferroviarie limitrofe a queste».Per completezza d’informazione, il Piano di Bacino del trasporto locale della Provincia è stato approvato dal Consiglio provinciale.

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IL REPORT DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DEL 28 SETTEMBRE

510 ottobre 2012

Approvato con 18 voti di maggioranza, 4 contrari e 2 astenuti, il “Riequilibrio di

Bilancio 2012 ex art. 193 D.Lgs 267/2000. Rinviata invece a venerdì prossimo l’appro-vazione dell’adozione del Piano di Bacino del Trasporto Locale della Provincia di Lati-na, L.R. n. 30/98.In tutti gli interventi, riguardante il riequili-brio di bilancio, a partire dal presidente Cu-sani a seguire quelli dei consiglieri Visari, Cardogna, Nuglio, Polidoro, Macci, Guidi, Eramo, Graziano, è stato sottolineata oltre all’inquietudine per l’accorpamento delle Province, la penalizzazione da parte del Governo con un “esproprio statale” nei con-fronti di quelle Province virtuose e tra queste la Provincia di Latina, pari a un taglio delle risorse di 4 milioni e 650 mila. «Il 30 settembre costituisce il termine di legge entro il quale l’ente deve effettuare la “Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi” definiti ed approvati nel-la Relazione Previsionale e Programmatica dal Consiglio con il bilancio di previsione e, contestualmente, procedere ad una verifica degli equilibri della gestione finanziaria re-lativa all’esercizio in corso. - si legge nella relazione tecnica - La disposizione, prevista dall’art. 193 del D.Lgs. n. 267/2000, deve essere letta quale parte di un più ampio con-testo di innovazioni, introdotte dal D.Lgs. n. 77/95 e riproposte nel T.u.e.l. D.Lgs. 267/2000 con cui si tende ad ottenere una maggiore economicità nella gestione degli enti locali intesa come gestione maggior-mente efficiente ed efficace, al pari di vere e proprie aziende. Per questo fine, notevo-le importanza assumono gli strumenti della pianificazione e del controllo di gestione appositamente previsti dal menzionato de-creto.Prima della promulgazione del D.Lgs. n.

77/95, oggi riconfermato dal D.Lgs. n. 267/2000, il sistema di controllo era in-quadrato unicamente in un’ottica finanzia-ria basata sul rapporto bilancio preventivo/rendiconto in cui, peraltro, prevaleva lo sco-po eminentemente autorizzatorio del primo.Il nuovo ordinamento finanziario e contabi-le, pur conservando la natura “autorizzato-ria” del bilancio di previsione, ha introdotto nuovi strumenti di programmazione e con-trollo, non solo per consentire la traduzione delle scelte degli amministratori in azioni concrete, ma anche per procedere continua-mente ad un controllo delle realizzazioni effettive rispetto alle previsioni.Il nuovo sistema informativo è stato, dunque, interamente ripensato al fine di perseguire l’economicità dell’ente.In quest’ottica, particolare importanza assu-me quanto previsto dal già citato art. 193 del D.Lgs. n. 267/2000, con il quale viene ribadito che, a salvaguardia degli equilibri di bilancio, l’organo consiliare deve provve-dere ad effettuare, almeno una volta entro il 30 settembre di ogni anno, una verifica sugli equilibri di bilancio ed una ricognizio-ne sullo stato di attuazione dei programmi, ponendo in essere tutte le azioni ritenute necessarie per assicurare la salvaguardia degli equilibri di bilancio generali e parzia-li, e rimodulando, se necessario, anche gli obiettivi formulati ad inizio esercizio.Quest’anno, poi, si devono aggiungere tutte le difficoltà legate all’introduzione continua di nuove norme che hanno contribuito ai ri-petuti slittamenti dei termini di approvazione del Bilancio di Previsione, nonchè al taglio ripetuto del Fondo sperimentale di riequili-brio e a tutte le disposizioni su personale e spese.L’ultima sforbiciata operata sul suddetto Fon-do sperimentale di riequilibrio ne ha causa-

to la “prematura” scomparsa prima ancora di perdere l’aggettivo di “sperimentale” ed ha provocato pesanti ricadute sulla gestione del bilancio 2012, anche perché è avvenuta ad esercizio in corso e con impegni di spesa già assunti per più dei 2/3 del loro importo complessivo.Si tratta di norme che hanno già in parte modificato la struttura ed i contenuti quali-quantitativi del bilancio (come di seguito evidenziato nell’analisi delle varie risorse d’entrata). Per tale ragione, l’adempimento della salvaguardia costituisce, ancor più che in passato, un momento essenziale per un check up finanziario utile non solo per la ve-rifica degli equilibri del bilancio 2012, ma anche per la costruzione del bilancio 2013.In particolare, la verifica sugli equilibri di bilancio deve essere vista nel più ampio contesto di un equilibrio tra le entrate e le spese che caratterizza qualsiasi azienda di erogazione, in cui il momento dell’acquisi-zione delle risorse è propedeutico a quello della spesa.Lo stato di realizzazione dei programmi si inserisce in un più ampio sistema di control-li e, superata la fase prettamente tecnica, è volto ad effettuare un vero riscontro politico da parte del Consiglio (organo di indirizzo) sull’attività della Giunta (organo esecutivo).In questo momento dell’anno si verifica, prima del termine dell’esercizio, “lo stato dell’arte dell’azione amministrativa” rispetto a quanto definito al momento dell’approva-zione dei documenti preventivi.A differenza della verifica degli equilibri contabili che vede alla base della propria in-dagine il bilancio annuale, lo stato di attua-zione dei programmi cambia il documento contabile di riferimento e prende in esame la Relazione Previsionale e Programmatica.”

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«Il tema della sicurezza stradale è da sempre al primo posto tra le priorità di

del Governo Cusani. I cittadini hanno infatti bisogno di risposte ed azioni chiare e noi le stiamo dando visto che in queste due legi-slature non sono mancati interventi concreti sull’intera rete viaria provinciale». A di-chiararlo è il vice presidente della Provincia nonché assessore provinciale ai LL.PP Sal-vatore De Monaco nell’annunciare gli inizi dei lavori in data odierna nell’area nord sottoarea, interventi di manutenzione strade provinciali nel Comune di Latina. L’importo aggiudicato ammonta a € 373mila mentre altri € 131mila verranno riutilizzati nei suc-cessivi piani di viabilità.I lavori di asfaltatura riguardano lungo la S.P. Borgo Piave Cisterna (tratto Borgo Podgora), la S.P. Congiunte, S.P. Borgo Pia-ve Foceverde, S.P. Borgo Montello Appia, S.P. Borgo Piave Acciarella.«Le opere da eseguire consistono nella sca-rificazione del manto stradale, risagomatu-ra con conglomerato bituminoso, successivo tappetino d’usura. - spiega De Monaco - L’elenco delle fasi operative necessarie per il ripristino del tappeto stradale, consiste in un ciclo di lavorazioni ripetitive che preve-dono l’esecuzione di ricariche di eventuali sfiancamenti e la stesura del nuovo manto bituminoso occupando solamente una corsia

della strada così da consentire sulla seconda corsia il normale flusso stradale.»Sinergie Internazionali, quelle che si sono tenute nei giorni scorsi nel territorio della Provincia di Latina grazie ad una collabo-razione tra l’Assessorato allo Sviluppo Eco-nomico della Provincia, il Comune di latina, la Camera di Commercio e la Levitus-Italia di Giancarlo De Rosa, realtà che si occupa di formazione professionale nel campo del-la pasticceria e che collabora con vari chef internazionali tra cui lo chef Yukio Ishizaki di Tokyo (chef personale per alcuni eventi dell’Imperatore del Giappone). Quest’ultimo porterà a Latina una delegazione giappo-nese istituzionale e d’imprenditori per cono-scere il territorio pontino e le sue eccellen-ze produttive con particolare riferimento al comparto Agroalimentare di qualità.Le dense giornate si articoleranno tra visite istituzionali con i presidenti della Provincia di Latina e della Camera di Commercio, In-contri mirati con gli imprenditori pontini e con gli organi d’informazione.Non mancheranno i tour nelle aziende vini-cole, olearie e gastronomiche, dove la dele-gazione nipponica avrà anche la possibilità di visitare i luoghi costieri e i paesi collinari dell’entroterra anche i fini della promozione turistica del territorio pontino.“A Gianmaurizio Foderaro simbolo della

Cultura Pontina”. È quanto dedicato su una targa donata questa mattina alla presenza di tutti i componenti dell’VIII Commissione Cultura della Provincia di Latina, dallo stesso Presidente della Commissione Mauro Cartu-ran e dall’Assessore alla Cultura Fabio Bian-chi a nome anche del Presidente della Pro-vincia Armando Cusani, al giornalista Rai di Latina Gianmaurizio Foderaro, «espressio-ne dell’eccellenza che porta in alto il nome della propria città di appartenenza» ha vo-luto sottolineare Mauro Carturan.Il giornalista di Latina Foderaro ha raccon-tato l’amore per la sua città e la lunga ga-vetta fatta «da quel lontano agosto 1977 ad oggi microfoni, dischi, cuffie, hanno accom-pagnato la mia vita. Le radio locali, le prime reti regionali e gli studi di registrazione e infine i network nazionali sono state tappe importanti che, insieme alla mia attività di giornalista ed autore pubblicitario, hanno fortemente influenzato la mia preparazione professionale. La mia prima trasmissione per Radio Rai nel 1983 con RaiStereo 2 e da allora ogni anno nuove esperienze: Stereo Sport, Stereo Esta-te, Radio Verde Rai, Radio 2 Time, Isoradio, la Notte dei Misteri, in Tv con il Cciss viag-giare informati e naturalmente Radio 1 con Radio1 musica».

6 10 ottobre 2012

ACCADE IN VIA COSTA, 1

L’ingresso della sede della Provincia di Latina in via Costa, 1

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710 ottobre 2012

Lunedì 24 e mercoledì 26 set-tembre si sono tenuti i primi

incontri di formazione per gli anziani dei centri, relativi al por-tale dedicato, istituito dalla Pro-vincia di Latina.L’iniziativa promossa dal Settore Politiche Sociali, nasce a seguito della stipula di un protocollo di intesa sottoscritto tra La Provin-cia di Latina e le Organizzazio-ni Sindacali rappresentate da SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL e UGL Pensionati,in data 3 giugno 2010, finalizzato alla promozio-ne attiva e coordinata di iniziati-ve nei confronti delle persone an-ziane della Provincia di Latina;In particolare l’art. 4 prevede, tra l’altro, lo «sviluppo di una serie di iniziative e progetti tesi a favorire l’integrazione e la par-tecipazione attiva degli anziani nella vita sociale e sviluppare le potenzialità che questi possono mettere a disposizione, quali ad esempio la messa in rete e l’infor-matizzazione dei centri anziani, la possi-bilità di attivare convenzioni con teatri per poter offrire la fruizione di spettacoli, l’orga-

nizzazione di brevi escursioni o gite, corsi che favoriscano le capacità creative ….»L’esigenza di mettere in rete e diffondere le informazioni e le iniziative messe in campo dai centri anziani, e di creare omogeneità su tutto il territorio provinciale, è scaturita da

diversi incontri organizzati dalla Provincia di Latina.È stato quindi istituito un portale www.portaleanziani.it con l’obiet-tivo di offrire servizi accessibili a tutti ma, in particolare, a quegli utenti che non hanno dimestichez-za con la navigazione internet.«Gli incontri di formazione rivol-ti agli anziani dei centri sociali – ha sottolineato il delegato alle Politiche della Terza Età Paolo Pastore – hanno rappresentato lo start up di questa iniziativa voluta fortemente e portata avanti dalla Provincia di Latina. La partecipazione è stata nume-rosa e ha permesso agli anziani di apprendere le nozioni base per l’inserimento dei dati nel portale loro dedicato.Il portale infatti dovrà essere “ali-mentato” dagli anziani stessi,

che, oltre ad avere informazioni utili (disbri-go pratiche, informazioni sulla salute, ecc) potranno con-dividere con gli altri anziani le iniziative promosse dai centri, con imma-gini e documentazioni utili».

FAVORIRE L’INTEGRAZIONE E LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEGLI ANZIANI NELLA VITA SOCIALE

Incontri di formazione per gli anziani dei centri sociali della Provincia di Latina

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8 10 ottobre 2012

ATO4, RICHIESTA DI RETTIFICAAI SENSI DELL’ART. 8 L.47/1948

DELEGAZIONE GIAPPONESE IN VISITA IN PROVINCIA DI LATINA

Le affermazioni pubblicate nell’articolo in oggetto, relative al rimborso dei canoni

sulla depurazione per coloro che non usu-fruiscono del servizio, lasciano intendere fatti oggettivamente infondati.Dall’articolo, infatti, traspare una presunta colpa di Acqualatina S.p.A. nell’aver negato sinora ai cittadini-utenti dell’Ato4 il diritto al rimborso dei suddetti canoni.Tuttavia, Acqualatina S.p.A. non ha alcun ruolo in tale decisione che, al contrario, spetta unicamente alla norma-tiva nazionale vigente in materia, modificata con sentenza 335/2008, e a nessun altro soggetto.In aggiunta, va ricorda-to che, come già reso noto in altre occasioni, il gestore ha già dato seguito a quanto di sua competenza per ciò che attiene il contenuto della suddetta sen-tenza e della conseguente normativa, che indica le linee guida per la restituzione dei canoni.Il Gestore, infatti, nel mese di gennaio 2011,

e, quindi, entro i termini stabiliti dal relativo Decreto Ministeriale, ha già fornito all’Au-torità d’Ambito gli elenchi degli utenti allac-ciati alla pubblica fognatura, distinguendoli in ragione dell’esistenza e dell’effettiva atti-vazione dell’impianto di depurazione.

Acqualatina S.p.A., inoltre, ha pubblicato sul proprio sito web, nello stesso periodo, quindi sempre entro i termini stabiliti dal Decreto Ministeriale, sotto la voce “Quota depurazione (sent.335/2008)”, l’elenco dei codici cliente aventi diritto al rimborso, di-

stinti per Comune; per cui, ogni utente può verificare sul sito se risulta incluso nelle liste.Non solo. Si è andati oltre le indicazioni normative, infatti al fine di dare seguito operativo alla sentenza, l’Autorità d’Ambito ha convocato un tavolo tecnico che ha visto

la partecipazione del Gestore e delle associa-zioni dei consumatori dell’OTUC (Organismo di Tutela degli Utenti e dei Consumatori) Pro-vinciale.Le soluzioni proposte sono state poi vagliate, accettate e rese operati-ve dalla Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell’Ato4.Così come previsto dalla Sentenza della Corte Costituzionale e in linea con quanto sta-bilito dalla Conferenza dei Sindaci e Presiden-

ti dell’Ato4, pertanto, nell’ATO4 si sta già mettendo in atto quanto necessario all’at-tuazione dei rimborsi entro i termini stabiliti dalla Sentenza e non v’è alcuna colpa da parte del Gestore in tal senso.

Latina OggiLunedì 24 Settembre 201218

Priverno, partenariato Comenius per l’istituto «d’Aquino»

Un’offerta didatticadal respiro europeo

F O R M A L I Z Z ATA dall’Agenzia Nazionale LLP lapartecipazione dell’i s t it u t ocomprensivo «S.Tommasod’Aquino» di Priverno ad unpartenariato multilaterale Co-menius con scuole di diversipaesi europei.I partenariati Comenius offro-no agli istitutiscolastici, aidocenti e aglialunni la possi-bilità di lavora-re insieme aicolleghi e aicoetanei deglia l t r i P a e s id'Europa chepartecipano alprogramma suuno o più temidi comune in-t e r e s s en e l l ’ a m b i t odella normaleattività scola-stica. L'obietti-vo è quello dii nc re me nt ar ela dimensione europeadell’istruzione e promuoverela cooperazione transnazio-nale tra istituti scolastici. Seisono gli istituti che compon-gono il partenariato multilate-rale; rappresentano altrettantiPaesi europei: Spagna, Polo-nia, Lituania, Turchia, Letto-nia e Italia e condividerannolo stesso progetto. L’inter -vento, a partire dal mese incorso, impegnerà, per i pros-simi due anni, gli alunni e idocenti di ciascuna scuola suitemi ambientali e della soste-nibilità racchiusi nel titolo«Esploriamo la terra con ibambini per contribuire a sal-varla». In una prima fase, at-traverso il metodo «Esploria-mo», gli alunni imparerannoad esplorare e conoscere i

molteplici aspetti in cui lanatura si presenta; nonché adosservare, analizzare, mani-polare gli elementi e gli stru-menti presenti nel loro am-

biente. Saranno attivati mol-t e p l i c i c a n a l i d icomunicazione attraversol’uso delle nuove tecnologie:accesso Internet, la posta elet-

tronica e le principali applica-zioni Microsoft Office. Inol-tre sarà utilizzato Skype per lacomunicazione diretta tra stu-denti e insegnanti, per realiz-

zare video-conferenze e pre-sentazioni orali. Il progetto,registrato come progetto«e.Twinning» europeo, per larealizzazione degli scambi

prevede l’uso della lingua In-glese, il cui insegnamento de-ve essere praticato come pri-ma o seconda lingua comuni-taria. Si prevede, pertanto, ilcoinvolgimento di tutti i do-centi di riferimento.Partecipare ad un partenariatocon scuole di diversi paesioffre l’opportunità ad alunnied insegnanti non solo di ac-quisire e migliorare le proprieconoscenze dell’argomento odella disciplina su cui si basail partenariato, ma anche diaccrescere la propria capacità

di lavorare in grup-po, di programmare,di intraprendere atti-vità in collaborazio-ne, di utilizzare letecnologie dell’i n-formazione e dellacomunicazione, ac-crescendo la moti-vazione all’appren -dimento delle lin-gue straniere. Sonoprevisti, inoltre, lacreazione di un Sitoweb, di un blog, do-ve i partecipanti po-tranno condividereidee, informazioniin un forum comunee la celebrazione diThe Earth Day. Contutto il materialeprodotto sarà creatoun «Internationalcorner». Il progettoComenius rappre-senta, in ordine ditempo, l’ultimo equalificante tasselloche, unito alle nu-merose progettuali-tà esistenti, contri-

buisce ad ampliare ulterior-mente l’offerta formativad el l ’Istituto «S.Tommasod’Aquino».

Mina Picone

Roccasecca, la battaglia contro Acqualatina

«Via ai rimborsi»Casconi: parte la procedura per riavere il denaroVIA LIBERA alla proce-dura di rimborso ai cittadinidi Roccasecca dei Volsciper le somme non dovute aifini del canone di depura-zione. Lo rende noto il con-sigliere comunale di mino-ranza, Antonio Casconi,chiarendo che l’azione ri-guarda anche i Comuni diPriverno, Prossedi, Sonni-no, Aprilia, Monte SanBiagio e Roccasecca deiVolsci. Esiste al riguardouna circolare di Acqualati-na che riconosce la legitti-mità del rimborso. La bat-taglia legale condotta col-l e t t i v a m e n t e c o n i lCo.dic.ci - Centro per iDiritti del Cittadino - è ri-sultata vincente. A breve, aseguito dell’atto n° 3 del28/06/2012, con cui Ac-qualatina ha deliberato lemodalità di restituzionedelle somme non dovute apartire dal 10 ottobre 2003al 28 febbraio 2009 - perRoccasecca dei Volsci nellamisura del 100% - verran-no inviate a domicilio neiprossimi mesi, (entro mar-zo 2013) fatture che conter-ranno tutte le somme chedovranno essere restituite.Fatture che – sottolinea Ca-sconi – dovranno essereconservate con cura in mo-do da poter controllare l’ef -

fettiva e puntuale restitu-zione delle somme, che do-vrebbe avvenire «tramitecompensazione sugli im-porti dovuti per il canone didepurazione». L’az i o ne ,intrapresa in prima personada circa 50 utenti a Rocca-secca dei Volsci, ha portatoad estendere il beneficio

all’intera collettività. Ap-pare giusto, quindi, ringra-ziare vivamente gli utentidel paese ausono per l’ini -ziativa che ha dato a tutti icittadini la possibilità diaver riconosciuto un dirittofinora negato dalla societàAcqualatina.

M . P.

In foto la sededi Acqualatina

L’INIZIATIVA

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SINERGIE INTERNAZIONALI quelle che si terranno nelle giornate del 25, del

26 e del 27 Settembre nel territorio della Provincia di Latina grazie ad una colla-borazione tra l’Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia, il Comune di latina, la Camera di Commercio e la Levitus-Italia di Giancarlo De Rosa, realtà che si occupa di formazione professionale nel campo della pasticceria e che collabo-ra con vari chef internazionali tra cui lo chef Yukio Ishizaki di Tokyo (chef perso-nale per alcuni eventi dell’Imperatoredel Giappone). Quest’ultimo porterà a Latina una delegazione giapponese istituzionale

e di imprenditori per conoscere il territorio pontino e le sue eccel-lenze produttive con particolare riferimento al comparto Agro-alimentare di qualità.Le dense giorna-te si articoleran-no tra visite istituzionali con i presidenti della Provincia di Latina e della Camera di Commercio, Incontri mirati con gli im-

prenditori pontini e con gli organi d’in-formazione.Non mancheranno i tour nelle aziende vinicole, olearie e gastronomiche, dove la delegazio-ne nipponica avrà anche la possibilità di visitare i luoghi costieri ed i paesi

collinari dell’entroterra anche i fini della promozione turistica del territorio pontino.

In riferimento all’articolo pubblicato il 24 settembre a pagina 18del quotidiano “Latina Oggi”, dal titolo “Via i rimborsi”

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910 ottobre 2012

Dopo quasi vent’anni da “Briganti su-gli Ausoni” edito da Caramanica,

la casa editrice di Minturno, pubblica ora un nuovo e interessante saggio “Nel mondo dei Briganti. Dalle origini celti-che al banditismo e alla mafia”, scritto a quattro mani, dal Generale dei Cara-binieri ruolo d’Onore Aldo Lisetti e dal figlio, l’avvocato cassazionista Enrico Li-setti. Il volume, di 316 pagine più 40 illu-strazioni a colori fuori testo, è corredato degli indici dei nomi e dei luoghi: 1.200 nominativi, prevalentemente di brigan-ti, oltre 100 di Carabinieri protagonisti della lotta al brigantaggio, 420 località italiane e straniere. Il testo ha un respiro europeo e richiama le antiche origini sto-riche del brigantaggio con riferimenti ad altri continenti: Asia, Africa, America. Il libro, per la concretezza dei dati su cui si fonda la ricerca, è stato depositato, per documentazione, presso l’Ufficio Storico e il Museo Storico del Comando Gene-rale dell’Arma dei Carabinieri. Proprio ai “Carabinieri Caduti nella lotta al bri-gantaggio per l’Unità d’Italia, prima, nella strenua difesa della Nazione, sempre” gli autori hanno voluto dedicare il libro.“Nel mondo dei briganti” è una ricognizione ampia ed esauriente della storia del delinquere organizzato, ripercorsa e documentata nei suoi

nodi e nei suoi snodi, a partire dalle remote ori-gini celtiche, sulla traccia di una linea cronologi-ca che tiene conto della geografia politica e dei suoi mutamenti in Europa, osservando varianti esplosive e camaleontiche di fermenti e fenome-

ni che profondamente mordono il dive-nire, il destino delle generazioni e dei popoli, il diritto degli uomini a costruire sulla propria misura culturale la crescita materiale e morale del mondo in cui si trovano a vivere.“In più modi questo libro ci tocca, ci interpella, ci avverte: dice che la razza cattiva, la razza malvagia non si estin-gue, semplicemente cambia pelle - scri-ve il Presidente della Provincia di Latina Armando Cusani nella sua prefazione - Di particolare significato è uno dei fili conduttori di questo importante lavoro di ricerca effettuato dai Lisetti: la smentita della vulgata nazional-popolare, frutto di cecità e ignoranza, che ha dichiara-to e continua a dichiarare le regioni del sud e le isole maggiori del nostro Paese patria e matrice di malavita organizzata tatticamente esportabile e visibilmente trapiantata altrove.”Sul nostro territorio il brigantaggio po-litico presenta una coloritura beffarda. Sonnino, Priverno, Terracina, Vallecorsa, M. S. Biagio, Lenola, Campodimele, Itri,

Fondi: questi i luoghi infestati, taglieggiati, tenuti in sacco da briganti che appaiono e scompaio-no, prendono, rapiscono, uccidono. I nomi dei carnefici e delle vittime sono tutti in questo bel libro di Aldo ed Enrico Lisetti.

L’ULTIMA FATICA LETTERARIADI ALDO E ENRICO LISETTI

“Nel mondo dei Briganti. Dalle origini celtiche al banditismo e alla mafia”

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10 10 ottobre 2012

LABORATORIO ODONTOTECNICO ALL’EINAUDI DI LATINA

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Ancora un taglio del nastro tricolore per una importane inaugurazione da parte del

Presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani, che questa mattina con i responsabi-li dell’istituto “Luigi Einaudi” e del sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, ha consegnato agli studenti il nuovo e tecnologico laboratorio odontotecnico.Con il finanziamento di oltre 90mila euro, la Provincia di Latina ha conferito all’Einaudi la possibilità di avviare un corso specialistico, in grado di produrre effetti positivi, entro poco tempo, anche sull’occupazione degli studenti che diplomerà.“C’è da chiarire subito un concetto: – afferma il presidente Cusani – noi non facciamo politica ma amministrazione pubblica.Nell’immaginario collettivo alcune volte la diffe-renza è difficile da cogliere, ma è bene sapere che noi ci occupiamo di far funzionare i servizi e di dare risposte di carattere amministrativo.Ovviamente dentro questo contenitore c’è an-che una componente politica e dei partiti che

ne compongono il firmamento, ma questi fanno parte di un’altra storia; mentre non c’entriamo niente neanche con il Palamento nazionale e con il Consiglio regionale.Questo per fare un minimo di chiarezza sui ruoli, in un momento difficile per la nostra de-mocrazia, perché c’è il rischio che i cittadini facciano una grande confusione.Come governo di centro destra della Provincia di Latina, abbiamo messo in campo in questi anni la sfida del fare, perché chi fa amministra-zione non può non coniugarsi nel fare presto, meglio, di più e soprattutto fare per gli altri.Stiamo percorrendo da anni un cammino che ha previsto e prevede investimenti concreti, fatto di opere come quella che oggi consegniamo ai ragazzi dell’Einaudi di Latina.Dobbiamo poi tutti ringraziare chi nella scuo-la se ne occupa quotidianamente, voglio dirlo con chiarezza: noi non abbiamo nessun merito rispetto ai ringraziamenti che ci avete rivolto.Voi studenti dovete ringraziare invece per l’ef-ficienza, tempestività e capacità di cogliere

l’esigenza di realizzare questo laboratorio, il preside Galasso, attuale responsabile del Ros-selli di Aprilia, e ovviamente chi oggi ha la re-sponsabilità di gestione dell’istituto.Se noi abbiamo un merito, questo che fa riferi-mento al principio di sussidiarietà, per il quale abbiamo deciso di delegare, vigilando, tutte le procedure necessarie alla realizzazione del la-boratorio odontotecnico alla scuola.Per quello che ho visto, devo complimentarmi con chi ha programmato l’acquisto delle tec-nologie e la commissione che ha assegnato la gara.Inoltre bravi anche tutti quelli che hanno contri-buito a rendere operativo il laboratorio, perché per voi studenti è una grande opportunità per giungere nel mondo del lavoro con competen-za tecniche all’altezza dei tempi.La sfida del fare - termina Cusani - per noi non è soltanto un fatto di obiettivi da raggiungere per dar conto agli elettori che ci hanno votato, ma perchè oggi più che mai abbiamo il dovere di coniugare il fare con il lavoro”.

Cusani: «Abbiamo il dovere di coniugare il fare con il lavoro»

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INAUGURATA LA PALESTRADELL’ISTITUTO CELLETTI DI FORMIA

1110 ottobre 2012 Armando Cusani NEWSLETTER

Inaugurata ufficialmente questa mattina dal presi-dente della Provincia di Latina Armando Cusani

e dal sindaco di Formia Michele Forte la palestra dell’istituto I.P.S.S.A.R. “A. Celletti” di Formia.Il progetto ha portato a compimento il program-ma di riqualificazione strutturale e funzionale della palestra avviato con le opere eseguite nell’ambito del terzo intervento di sistemazione e di adegua-mento alle vigenti norme d’igiene e di sicurezza, per restituire finalmente l’impianto sportivo a con-dizioni d’uso adeguate.Viste le caratteristiche strutturali della palestra, i tecnici della Provincia di Latina hanno ritenuto che il conseguimento di questo obiettivo poteva con-sentire una sua piena ed efficace utilizzazione per gli usi scolastici e, al tempo stesso, l’apertura di prospettive per una sua utilizzazione più ampia, al di fuori dell’orario scolastico.Infatti, da oggi si possono svolgere attività di carattere amatoriale, che potrebbero vedere un maggiore coinvolgimento della cittadinanza; ma anche attività sportive più qualificate, ad esempio sul piano agonistico.Il corpo di fabbrica ha reso possibile, sia per la su-perficie (ml 21,23 X 32,12) che per l’altezza del

vano interno (ml 7,06) la realizzazione di campi da gioco per il basket e il volley, omologati secon-do le rispettive normative federali.“Siamo convinti - ha detto dopo il taglio del nastro il presidente Armando Cusani agli studenti - di aver conferito in questi anni il massimo del nostro impegno e delle risorse disponibili sul nostro ter-ritorio.Abbiamo avuto a cuore sin dall’inizio della nostra avventura di governo in Provincia le sorti della scuola pontina, e quindi anche del “Celletti”, un istituto importante per l’intero territorio.Noi riteniamo che questa sia una scuola che ha un interesse regionale, un istituto che però non può esistere soltanto nelle dichiarazioni di occa-sione, ma ha bisogno di azioni concrete, fatti e interventi.Noi abbiamo provato nel corso di questi anni, con la vostra pazienza e con i vostri sacrifici, a investire tutto quanto avevamo nella nostra dispo-nibilità su questo luogo. E lo continueremo a fare.Questa di oggi è, infatti, una piccola tappa di un percorso più lungo e importante.In quest’occasione abbiamo voluto soltanto dire: oggi la palestra è pronta utilizzatela, ma abbiamo

in piedi un’altra serie d’investimenti, che guarda-no, ad esempio, anche al risparmio energetico.Noi non puntiamo soltanto a rendere i luoghi sco-lastici più accoglienti per gli studenti, ma anche spazi che non abbiano costi eccesivi di gestione per le pubbliche amministrazioni.Perché costi eccessivi significano aumentare le tas-se, e farlo in questo momento storico deprimere ancor più un’economia, anche familiare, in forte difficoltà. Anche per questo istituto abbiamo pro-vato a fare soltanto il nostro dovere, consapevoli che abbiamo ancora un grande lavoro da fare e convinti che il turismo e tutto ciò che vi ruota intor-no è la via da seguire, anche dal punto di vista lavorativo. Noi non immaginiamo una scuola che vi elargisce un “pezzo di carta” - termina Cusani - che potete mettere nella vostra stanza o far vedere ai vostri genitori, noi vogliamo provare a darvi un lavoro, perché questo è parte fondamentale della vostra vita”.L’investimento economico per ridare nuova digni-tà alla palestra del “Celletti” ha visto un impegno di 380.000,00 euro per il primo blocco di lavori, 135.000.00 euro per il secondo, 80.000,00 euro per il terzo.

Cusani: «Noi non immaginiamo una scuola che vi elargisce un “pezzo di carta” che potete mettere nella vostra stanza o far vedere ai vostri genitori, noi vogliamo provare a darvi un lavoro, perché questo è parte fondamentale della vostra vita»

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12 10 ottobre 2012Armando Cusani NEWSLETTER

CONSEGNATA ALLE ASSOCIAZIONI “IL VILLAGGIO” E “I CITTADINI”

LA CASA CANONIERA BELLADONNA

Nei giorni scorsi la firma del protocollo d’intesa tra la Provincia di Latina, l’Asso-

ciazione Pro Loco “Il Villaggio” e l’Associazio-ne “I Cittadini” “Associazione di volontariato contro le mafie e la corruzione”, finalizzata alla concessione in comodato della casa can-toniera Belladonna di via della Stazione a Lati-na Scalo di proprietà della Provincia di Latina.Questa mattina la formalizzazione dell’inte-sa sottoscritta, con la consegna ufficiale del-le chiavi dei locali alle due associazioni, alla quale è intervenuto il presidente Armando Cusani.“Entrambe le associazioni assegnatarie di parte dei locale della casa cantoniera – af-ferma il presidente Cusani - sono fortemente impegnate sul territorio e accumunate dall’alto obbiettivo volto alla difesa dei primari valori sociali, quali quelli della legalità e della piena e solidale realizzazione della partecipazione dei cittadini all’organizzazione e allo sviluppo della vita sociale, politica ed economica della collettività.Nello specifico la Pro Loco “Il Villaggio” conti-nua ad esercitare fattivamente la valorizzazio-ne delle risorse ambientali e culturali di Latina

Scalo, sia per migliorare le condizioni e lo svi-luppo turistico e sociale sia per favorire il mi-glioramento della qualità della vita dei cittadini.L’Associazione I Cittadini opera nella città di Latina e nell’intera Regione Lazio sin dal 2000 e la sua attività si caratterizza per il forte im-pegno sui temi della lotta alle mafie e più in generale su quelli della legalità.Del resto il programma di governo della consi-liatura in corso annovera il primario obiettivo della sicurezza e tutela del cittadino sottoline-ando a caratteri cubitali che, il bene sicurezza per i cittadini deve scaturire da una riafferma-ta cultura della legalità: tutti i cittadini hanno diritti e doveri, espressione che deve tradursi in un contesto di serena convivenza per assicura-re al cittadino il diritto di vivere liberamente il proprio territorio ed i propri spazi.La sicurezza va intesa in senso globale: per la propria casa, per la propria famiglia, per i propri figli, per se stessi, per le attività com-merciali e ricreative.“La Provincia di Latina – termina il presiden-te Cusani – su questo obiettivo, sostiene, ove possibile, servizi di intereresse sociale volti alla valorizzazione, difesa e sicurezza del

territorio,collaborando ed affiancando inizia-tive protese al raggiungimento di tali obiettivi, anche destinando locali del proprio patrimo-nio disponibile.La concessione i parte dell’immobile all’Asso-ciazione “I Cittadini” consentirà alla stessa di avere a disposizione una sede operativa, in-dispensabile per lo svolgimento della propria attività, e nel contempo, consentirà all’Ente di proseguire e rafforzare il Servizio di promo-zione sociale e culturale del territorio presso la casa cantoniera “Belladonna” avviato con la concessione dell’immobile all’Associazione Pro Loco “Il Villaggio.Entrambe le associazioni potranno in tal modo rappresentare un importante punto di riferi-mento per l’intera cittadinanza della circoscri-zione di Latina Scalo”.Ha partecipato all’evento, tra gli altri, il presi-dente della Provincia di Latina Armando Cu-sani, il presidente del Consiglio comunale di Latina Nicola Calandrini, il vice presidente del Consiglio provinciale Renzo Scalco, il respon-sabile dell’Associazione Pro Loco Il Villaggio Cesare Quattrocchi, e dell’Associazione I Cit-tadini Antonio Turri.

Latina Scalo

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1310 ottobre 2012 Armando Cusani NEWSLETTER

IL CARABINIERE NELLA LOTTAAL BRIGANTAGGIO

Si è svolta a Campodimele, nei giorni scorsi, la cerimonia d’inaugurazione del monumento

dedicato ai Carabinieri caduti nella lotta al bri-gantaggio. Una cerimonia partecipata dalla cittadinanza di Campodimele e con il prezioso intervento del Sot-tosegretario di Stato alla Difesa Filippo Milone, del Sindaco Roberto Zannella e di Armando Cusani Presidente della Provincia di Latina.Come si ricorderà, la manifestazione di Campo-dimele giunge dopo che la Provincia di Latina ha dedicato al 150° anniversario dell’Unità d’Italia significati momenti su vicende storiche legate al Passo del Garigliano, alla Battaglia di Mola di Gaeta oggi Formia, all’Assedio di Gaeta, riflet-tendo e indicando ai giovani la figura del Carabi-niere che, nel solco di una tradizione inaugurata con la nascita del Corpo, è ancora viva e attuale.Il grave fenomeno del brigantaggio inizia dal 1860 e insanguinò il centro e il meridione del Paese con azioni e imprese tipiche di una guerra civile, che proprio gli storici dell’Arma dei Cara-binieri individuano come causa della frattura tra il Nord e il Sud, in un’analisi equilibrata, serena anche nell’individuare banali errori di strategia da parte del Governo unitario.“Nei primi anni, il brigantaggio ebbe connota-zioni politiche: Papa Pio IX, dopo la perdita del-le Marche, Francesco II e Maria Sofia, dopo la capitolazione di Gaeta e del Regno delle Due Sicilie, facilitati anche da una situazione sociale disastrosa, dal malcontento delle fasce più deboli e dai pregiudizi di Torino, fecero fronte unico nel condurre campagne di arruolamento di mi-

lizie irregolari per avviare una controrivoluzione sulla falsariga di quella che gli stessi Borboni condussero nel 1799 e nel 1849 per soffocare i moti giacobini e liberali di quei periodi – sostiene il presidente Armando Cusani.Dal 1863 e fino al 1870 , nel brigantaggio pre-valse la componente criminale. Le azioni denota-rono inaudita ferocia da una parte e dall’altra e il fenomeno, dalle sue origini fino alla sostanziale eliminazione, propiziata anche dai contenuti du-ramente repressivi della legge Pica, fece più morti delle tre guerre d’indipendenza messe insieme.Furono 120 mila i militari impegnati nella lotta al brigantaggio. Tra loro 6887 carabinieri, un terzo delle forza complessiva dell’Arma. In dieci anni le ricompense al valor militare assegnate per tutta la campagna furono 4 Medaglie d’Oro, 6 Croci dell’Ordine Militare di Savoia, 2375 Medaglie d’Argento e 5012 Menzioni Onorevoli. Di queste all’Arma dei carabinieri andarono 1 Medaglia d’Oro al Valor Militare, 4 Croci dell’Ordine Mi-litare di Savoia, 531 Medaglie d’Argento al Va-lor Militare e 784 Menzioni Onorevoli: ovvero la quarta parte delle ricompense al valore meritate dalle forze dell’Arma che rappresentavano appe-na un ventesimo della forza totale.Vorrei ricordare – prosegue Cusani - tutti questi carabinieri e quelli che nella lotta al brigantaggio sono caduti in scontri impari o perché proditoria-mente assassinati dopo la cattura per non aver ripudiato il giuramento di fedeltà. Sono davvero tanti, ma credo di poterne riassumere il coraggio, l’ardimento, la tenacia, la capacità investigativa attraverso uomini-simbolo come Chiaffredo Ber-

gia, da carabiniere effettivo a capitano in pochi anni, insignito della Croce di Cavaliere dell’Or-dine Militare di Savoia, una Medaglia d’Oro, tre d’Argento e due di bronzo al valor militare, una promozione per meriti speciali, 13 menzioni ono-revoli e numerosi Encomi tutti per la lotta al bri-gantaggio, con il nome e i meriti fermi nella storia dell’arma anche attraverso le numerose Caserme a lui intitolate in varie parti d’Italia e il monumento eretto in Bari poco dopo la sua morte ad appena 52 anni.Non meno cara alla storia dell’Arma è la figura del Capitano Michele Giacheri, comandante del-la compagnia di Formia nel 1890.Anche nel Golfo di Gaeta e in questi tenimenti dell’allora Provincia di Terra di Lavoro questo duro ufficiale piemontese si fece valere arrestando nel 1890, proprio a Gaeta, il brigante Francesco Si-meone, latitante da otto anni.Furono queste doti che spinsero i superiori a invia-re il Capitano Giacheri e i suoi più stretti collabo-ratori in Maremma sulle tracce di una leggenda: Domenico Tiburzi. La storia del famigerato capo-brigante toscano si terminò la notte tra il 23 e il 24 ottobre 1896, quando i carabinieri del Capitano Giacheri crivellarono di colpi Domenico Tiburzi.E al Generale Lisetti, - termina il presidente Cusani - delegato Della Provincia alla sicurezza sociale, e a suo figlio Enrico devo un sincero ringraziamen-to: il libro Nel Mondo dei briganti appena pub-blicato per i tipi della casa editrice Caramanica documenta attentamente il fenomeno dalle origini fino al banditismo e alla mafia”.

A Campodimele la Provincia inaugura un monumento ai Carabinieri caduti

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