Newsletter n.13

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Anno I - numero 13 | 13 agosto 2009 |Supplemento alla testata giornalistica del Lazio Meridionale Registro Stampa del Tribunale di Latina n.836/7/2005 a pagina 2 Armando Cusani NEWSLETTER Spiaggia di Terracina affolla di turisti LA SINDROME DEL FALLIMENTO POLITICO a pagina 4 I l Presidente della provincia di Latina, Ar- mando Cusani, in qualità di Commissario Straordinario dell’Azienda di Promozione Tu- ristica, interviene sull’ultimo numero del perio- dico dell’APT, la 43^ edizione de “Il Turismo”, con alcune considerazioni sull’andamento del settore. In questa ultima pubblicazione viene riportato il consuntivo 2008 e i primi dati del 2009. UNA DERIVA PERICOLOSA Turismo Sinistra provinciale e regionale Comunicazione politica e attività amministrativa del presidente alla Provincia di Latina Le inadempienze della Regione Lazio a pagina 3 a pagina 8, 9 e 10 PONZA a pagina 5 Un Cal da 2 milioni di euro l’anno SPRECHI PROVINCIA Tavolo di concertazione sulle crisi aziendali Intervento del Commissario straordinario dell’Apt Armando Cusani 120mila euro di risparmi da reinvestire nelle scuole Giunta al lavoro anche in agosto

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Comunicazione politica e attività amministrativa del Presidente della Provincia di Latina

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Anno I - numero 13 | 13 agosto 2009 |Supplemento alla testata giornalistica del Lazio MeridionaleRegistro Stampa del Tribunale di Latina n.836/7/2005

a pagina 2

Armando Cusani NEWSLETTER

Spiaggia di Terracina affolla di turisti

LA SINDROME DEL FALLIMENTO POLITICO

a pagina 4

Il Presidente della provincia di Latina, Ar-mando Cusani, in qualità di Commissario

Straordinario dell’Azienda di Promozione Tu-ristica, interviene sull’ultimo numero del perio-dico dell’APT, la 43^ edizione de “Il Turismo”,

con alcune considerazioni sull’andamento del settore. In questa ultima pubblicazione viene riportato il consuntivo 2008 e i primi dati del 2009.

UNA DERIVA PERICOLOSATurismo

Sinistra provinciale e regionale

Comunicazione politica e attività amministrativa del presidente alla Provincia di Latina

Le inadempienze della Regione Lazio

a pagina 3

a pagina 8, 9 e 10

PONZA

a pagina 5

Un Cal da 2 milionidi euro l’anno

SPRECHI

PROVINCIATavolo di concertazione

sulle crisi aziendali

Intervento del Commissario straordinario dell’Apt Armando Cusani

120mila euro di risparmida reinvestire nelle scuole

Giunta al lavoroanche in agosto

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2 13 agosto 2009Armando Cusani NEWSLETTER

Copertina della relazione sull’andamento del turismo in provincia di Latina

La relazione globale è composta da tre parti: nella prima vengono effettuate alcune considerazioni

sull’evoluzione del turismo provinciale, nella secon-da sono esposti tutti i risultati statistici, nella terza sono contenuti brevi commenti o riflessioni sui risultati nu-merici precedentemente esposti e, più in generale, sulle caratteristiche e i problemi dell’andamento del turismo provinciale. Il quadro è completato da una serie di informazioni sull’attività svolta dall’APT e di Latina e su altri utili indicatori. L’intervento del Commissario è riportato nella presentazione dal titolo “Il Turismo, una deriva pericolosa” che riportiamo integralmente di seguito. «Questa 43esima edizione della relazione sull’an-damento del turismo in provincia di Latina segue il criterio che è stato deciso di adottare da qualche anno: unire, cioè, ai consuntivi analitici del 2008 anche alcune considerazioni sull’annata turistica 2009 in corso.Il 2008 - e questo è già noto nella grande sintesi già portata alla conoscenza degli Opera-tori turistici e dei media - si è chiuso in provincia di Latina con un consolante + 6,4% negli ospiti in arrivo e + 4,1 % nel numero delle giornate di vacanza. E’ un risultato che va in controtendenza rispetto ad altre realtà laziali e nazionali confrontabili con Latina. L’ana-lisi delle ragioni è affidata alle categorie interessate: da parte nostra abbiamo posto l’accen-to sul fatto che quel saldo si è arricchito di positività sia nella componente italiana (+ 7,1 % e + 4,2%) che, anche se in misura minore, in quella stra-niera (+2,67% e +3,5%); e che ciò, con tutta probabilità, è il frutto di una crescita del turismo infraregionale, di corto raggio, più che di una normale espansione. La crisi economica che attanaglia la globalità della domanda di servizi turi-stici, evidentemente, ha indotto ad un ripiegamento in attesa di tempi migliori.Va, invece, osservato che il 2009 si presenta, alme-no fino al mese di giugno, in flessione, nonostante il forte contributo che ha dato l’82 ̂adunata dell’As-sociazione Nazionale Alpini, che lo scorso maggio ha coinvolto non solo il Capoluogo, ma una assai più ampia sfera di località.Il 2009, cioè, ci immette nel pieno delle conseguen-

ze della crisi economica, con caratteristiche note: decisioni last minute, contrazione della domanda complessiva e di quella riferita alla permanenza media, concentrazione della domanda sul week-end, e in particolare dal pomeriggio del sabato al pomeriggio della domenica, con fortissime impen-nate domenicali di escursionisti, soprattutto a partire dalla seconda settimana di luglio. A non aiutare la situazione è stato, sicuramente, il cattivo andamento meteorologico, che ha penaliz-zato col maltempo quasi tutti i week end, a partire dai due grandi ponti di aprile-maggio, con due sole eccezioni.Neppure hanno concorso a rasserenare l’ambiente alcuni eventi straordinari: i devastanti effetti dell’ero-sione costiera, azioni giudiziarie che hanno colpito campeggi o i pontili di Ponza; le difficoltà crescenti

nella viabilità, come la percorrenza sulla Pontina, la mancata realizzazione di collegamenti, i lavori sulla Flacca protratti anche in periodo estivo; e la gestione delle nuove norme regionali in materia di organizzazione turistica, sia quelle che riguardano le aziende, sottoposte ad una serie di adempimenti, che Apt e provincia hanno cercato di attenuare al massimo.La provincia, d’intesa con l’Apt, ha anche coordina-to una serie di iniziative volte a salvaguardare e te-saurizzare le risorse turistiche di cui dispone e quelle nuove: ricordo da un lato il dossier sull’erosione nato tra novembre 2008 e gennaio 2009 da una serie di

incontri con amministratori ed operatori; e ricordo la cospicua serie di problemi che abbiamo sottoposto alla regione in sede di Conferenza provinciale del Turismo, svoltasi a Sperlonga il 25 marzo 2009, alla quale è intervenuto lo stesso assessore regiona-le Claudio Mancini. Quelle richieste, predisposte in incontri con tutte le categorie interessate, sono state approvate dall’assemblea degli intervenuti e portati alla Conferenza regionale del Turismo di Roma del 16 e 17 aprile scorsi. Debbo constatare che a tutt’oggi non vi sono stati riscontri di alcun genere, né i segnali di avvio di una trattativa da parte della regione.Né ci spieghiamo perché, a distanza di oltre un anno e mezzo dalla scadenza dei termini di legge, ed avendo noi adempiuto tutto quanto la legge ci imponeva di fare, non si sia ancora giunti a per-

fezionare il nuovo assetto isti-tuzionale prefigurato dalla LR 13/2007: le Apt - e questa Relazione ne è testimonianza - continuano a sopravvivere, applicando tutta la professio-nalità che hanno accumulato in tanti anni, ma impossibilita-te ad operare nel campo della promozione, dell’editoria, e persino degli uffici Iat, cui la regione ha sottratto i fondi che prima assicurava; dei Sistemi Turistici Locali non sono mai state discusse le norme che dovranno caratterizzarli; la nuova struttura normativa de-stinata a regolare le aziende turistiche offre ancora il fianco a una serie di difficoltà appli-cative che hanno portato a defatiganti aggiornamenti e a proroghe foriere di incertezze per chi opera e per chi colla-

bora o vigila. Ma giungono preoccupanti segnali anche nel campo della promozione turistica, ormai centralizzata a Roma: quello che sorprende è che, in attesa di costruire la nuova struttura, non si sia vo-luto continuare ad operare attraverso gli strumenti collaudati. Le conseguenze rivelano che non è stato discusso con gli interessati, né elaborato alcun piano per affrontare la situazione di crisi in cui il turismo si dibatte ormai da un anno e dalla quale si rischiano danni incancellabili. Il Turismo, così, corre il rischio di divenire l’unico settore della nostra economia lascia-to ad affrontare in solitudine la propria deriva».

Armando Cusani

UNA DERIVA PERICOLOSATurismo

Intervento del Commissario straordinario dell’Apt Armando Cusani

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313 agosto 2009 Armando Cusani NEWSLETTER

INADEMPIENZE E RESPONSABILITÀ DELLA REGIONE LAZIO

Questione Ponza

Parziale del Porto di Ponza

La grave situazione determinatasi a Ponza in merito alle concessioni demaniali e alle

autorizzazioni amministrative, che hanno comportato il sequestro dei pontili da par-te della Magistratura, è solo la punta di un iceberg che rischia di riflet-tersi sull’intera economia turistica del nostro litorale provinciale. La mancata re-golamentazione del passag-gio di competenze relative alle istruttorie e al rilascio delle concessioni demaniali degli specchi d’acqua dalle Capitanerie di Porto alla Re-gione Lazio ha determinato una confusione gestionale e un ritardo spaventoso nel rinnovo di quelle scadute e nel rilascio di nuove autoriz-zazioni demaniali marine, lacuali e fluviali. L’incapacità regionale di assicurare la continuità isti-tuzionale e amministrativa nella fase di trasferimento delle competenze tra Stato e Regione ha, di fatto, “messo fuori legge” i numerosi operatori che vivono e lavorano sulle attività di ormeggio e sui servizi connes-si al turismo marino.

Sono queste le vere cause che hanno deter-minato in gran parte lo “status di abusivi “ degli ormeggiatori e dei noleggiatori di bar-che dell’isola di Ponza. Io stesso mi sono recato personalmente negli

uffici regionali preposti costatando la totale confusione che vi regna.I funzionari inoltre mi confermavano che le strutture dirigenziali stanno ancora discuten-

do con l’avvocatura regionale circa l’interpre-tazione della normativa per definire meglio quali siano le caratteristiche e le differenze tra “Punti di ormeggio“ e “Punti di approdo” previsti - guarda caso - proprio dalla famosa

legge regionale sul turismo n. 13 /2007. Insomma, mentre Roma di-scute e disquisisce l’econo-mia di Ponza muore.Questo non è più tollera-bile. La Regione si assuma le proprie responsabilità e provveda a definire subito le modalità e le procedure necessarie per rinnovare le concessioni demaniali sca-dute e attrezzi rapidamente i propri uffici per rispon-dere alle numerose nuove istanze demaniali che giac-ciono inevase nei cassetti regionali da oltre due anni, paralizzando di fatto ogni possibilità di intraprendere iniziative imprenditoriali connesse allo sviluppo turi-

stico ed all’economia del mare.

Silvio D’ArcoAssessore provinciale allo Svliuppo Economico

L’assessore provinciale Silvio D’Arco

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4 PROVINCIA LATINA NEWSLETTER 13 agosto 2009

LA SINISTRA REGIONALE E PROVINCIALEE LA SINDROME DEL FALLIMENTO POLITICO

Sommessa risposta al segretario del Pd Loreto Bevilacqua

Dopo quattro anni e a pochi mesi dalla fine del mandato amministrativo di Piero Marrazzo e

considerata l’insistenza a mezzo stampa del segre-tario provinciale dei Pd di Latina, Loreto Bevilacqua, riteniamo sia giunta l’ora di fargli comprendere a chiare lettere che se la provincia di Latina è isola-ta dal contesto del governo regionale, questo lo si deve esclusivamente per l’incapacità politica e per-secutoria di Marrazzo a soci.E’ inutile, caro Bevilacqua, che ti arrampichi su-gli specchi per una difesa d’ufficio improbabile, perché i cittadini pontini hanno compreso bene l’ostracismo di Marrazzo e l’ignavia dimostrata dai consiglieri Moscardelli e Di Resta e di tutti quelli che a spada tratta, come te, cercano di tumulare con non chalance le nefandezze commesse contro gli interessi della comunità provinciale. E’ ora, caro Bevilacqua che qualcuno ti dica bru-talmente le cose come sono andate e come stanno proseguendo, altrimenti continuerai a credere che è proprio Cusani il male assoluto della provincia di Latina, con il non trascurabile rischio di contrarre in futuro devastanti fobie.La realtà nei fatti e non delle chiacchiere inconclu-denti che porti in giro all’interno delle redazioni dei giornali, caro segretario del Pd, è ben diversa, ad iniziare dalla battaglia che da oltre cinque anni il presidente Cusani sta sostenendo per la chiusura del ciclo dei rifiuti in ambito provinciale, che porte-rebbe ad una tariffa più bassa per i cittadini.Dopo oltre quattro anni questo piano non è stato licenziato e si è sempre sul filo dell’emergenza, questione però che non ha impedito alla regione Lazio di regalare alla provincia di Latina un provvi-denziale allargamento delle discariche esistenti con milioni di metri cubi di odorosa monnezza. Cosa poteva fare il presidente Cusani oltre alle op-posizioni e proposizioni che ha fornito istituzional-mente? Di chi è questa competenza, caro Bevilacqua, se non della regione Lazio che nulla ha fatto se non far crescere le montagne di monnezza a Borgo Montello-Bainsizza? E cosa avete fatto voi del Pd per perorare con fatti concreti e non con le solite chiacchiere gli interessi dei cittadini? Altro cavallo di battaglia contro è il ciclo integrato delle acque: l’acqua pubblica, insomma!Grazie alla programmazione portava avanti del-l’Ato4 la gestione del ciclo delle acque ha conse-guito notevoli risultati, soprattutto sul versante della depurazione. Un servizio che in Italia ci viene invidiato e che la regione Lazio in tutti questi anni ha cercato con mo-

tivazioni volgari di smontare. Giungendo anche ad istituire una sorta di consiglio di burocrati che in una memorabile richiesta chie-devano lumi (senza evidentemente saperlo) sulle loro stesse incapacità.Caro Bevilacqua, se la regione Lazio voleva ef-fettivamente chiudere con questa esperienza non doveva far altro che andare in consiglio e modifi-care la legge istitutiva, mandando così a casa Faz-zone, il dispendioso consiglio d’amministrazione di Acqualatina, compreso quel carrozzone inutile dell’Ato4 alla cui guida c’è il presidente della pro-vincia di Latina.In tutti questi anni Marrazzo e i suoi amici questo banale provvedimento non lo hanno mai adottato: il perché lo chieda a Piero e non a Cusani.Nel frattempo - afferma l’assessore Zaratti - «le ac-que del mare più pulite della regione Lazio sono quelle di Latina».Detto da Filiberto ci dobbiamo credere, o no?Passiamo alla vicenda che in questi giorni tiene banco: l’aeroporto.Qui la disinformazione e le accuse verso Cusani e la provincia di Latina sforano e di brutto il senso del ridicolo politico - amministrativo.Basta rileggersi qualche carta ufficiale contenuta al-l’interno degli atti del consiglio provinciale, quando dell’aeroporto si è più volte discusso. In una di quelle assisi il presidente Cusani e la sua amministrazione si erano dichiarati disponibili ad impegnare le somme necessarie anche per il tra-sferimento della scuola di volo aerea del Comani, qualora fosse stato indispensabile.Si ricorda poi, caro Bevilacqua, come è andata a finire la storia del terzo scalo del Lazio? Sotto elezioni, con una decisione che ancora oggi grida vendetta, Marrazzo e sodali consegnarono l’aeroporto a Viterbo.In questi giorni, sempre a proposito di aeroporto (il quarto!), lo sa cosa ha combinato il suo vate che sta assiso (ancora per poco) in via Rosa Raimondi Garibaldi? Con una decisione d’imperio ha posto in bilancio alcuni milioni di euro e deliberato di assegnare il quarto scalo aeroportuale del Lazio a Frosinone, senza neanche interpellare il nuovo presidente del-la provincia ciociara.Per gli aeroporti, dunque, quali sarebbero le colpe di Cusani?Ce ne offra un ampio ventaglio, caro Bevilacqua. Ce lo faccia però con carte alla mano e non con le solite argomentazioni - lamentazioni da bar dello sport.Per quanto riguarda il Cal, il Consiglio delle au-

tonomie locali, Cusani ha sempre detto che è un «organismo nobile ma inutile». Utile lo poteva essere se i pareri espressi fossero stati vincolanti per il Consiglio regionale, così invece non è stato. Ed allora è diventato un inutile e dispendioso pol-tronificio di oltre due milioni di euro l’anno a danno dei cittadini laziali. In conclusione, come si può addossare al presidente Cusani l’accusa di aver isolato la provincia di Latina quando la regione Lazio ha posto in essere tutte le condizioni per farne terra “politicamente infetta?”Quattro ulteriori fulgidi esempi di alto menefreghi-smo regionale.1. Infrastrutture. L’autostrada Roma - Latina ci dico-no dalla Capitale aprirà i cantieri nel 2010. Per noi infedeli sarà soltanto un evento elettorale: si posizio-nerà la prima pietra e poi, come oggi stanno già facendo alcuni partiti della sinistra, la contestazione regnerà sovrana con il regolare blocco dei lavori. 2. Ospedale. Marrazzo e all’epoca il sindaco Bar-tolomeo avevano assicurato urbi et orbi l’immedia-ta costruzione del Policlinico del Golfo. Ad oggi la prima pietra non è stata ancora inumata, mentre a passare sotto terra sono state le speranze dei citta-dini del comprensorio del golfo. 3. Progetto Latina. Chi se lo ricorda? Marrazzo, nel Comune capoluogo, aveva promesso nel breve e medio termine di tutto di più. Un progetto mise-ramente fallito come la sua intera politica in favore della provincia di Latina. 4. Turbogas ad Aprilia. In campagna elettorale Marrazzo pur di raccattare qualche voto dichiara-va che mai avrebbe fatto costruire quel mostro di turbogas. Tutti sanno oggi come stanno le cose. Dai fatti riportati è facile intuire per tutti, ad ecce-zione di Bevilacqua, che in questi anni non è stato certamente il presidente Armando Cusani a con-durre all’isolamento la provincia di Latina, ma il ver-gognoso comportamento politico e amministrativo posto pervicacemente in atto da una sinistra regio-nale pavida, capace soltanto di scaricare su altri le sue gravi e palesi responsabilità.Basta dunque con la favola del Cusani satrapo. Basta con la grande presa in giro della regione Lazio di Marrazzo nei confronti delle migliaia di cittadini pontini. Bevilacqua, infine, dopo la trombata subita nelle ultime elezioni provinciali farebbe bene a trarne le dovute conseguenze e a ritirarsi a vita privata nel-l’amata Roccagorga.

Everardo LongariniPortavoce del presidente Armando Cusani

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5ARMANDO CUSANI NEWSLETTER13 agosto 2009

La “seconda Camera della Regione”, ovvero il Consiglio delle Autonomie Locali del Lazio

(Cal), così come proposta e istituita, non ha mai convinto il presidente della provincia di Latina Armando Cusani, che recentemente ha pubbli-camente sottolineato come il Cal fosse «Un orga-nismo nobile ma inutile». «Ho fatto presente ai vertici della Regione Lazio - spiega Cusani - che il Cal avrebbe avuto un senso, anche per le spese che comporta, solo ed esclusivamente se il parere sulle decisioni fosse stato vincolante per la Regione Lazio. Avviare procedure, prendere decisioni o fornire pareri che il Consiglio regionale può non tenerne conto, non ha alcun senso. Con il Cal non si fa altro che aumentare la burocrazia per poi produrre incon-tri e decisioni che hanno valore pari allo zero, ma non a costo zero. Meglio allora continuare con la Conferenza Regione-Enti Locali, che non era vincolante ma almeno non costava nulla!Con questo nuovo organismo, dotato di una maxi segreteria che garantisce indennità e gettoni di presenza agli eletti e che di fatto non produce nulla, si spenderanno centinaia di migliaia di euro ogni anno. Senza contare che il Cal rimar-rà operativo sino alla scaden-za della legislatura regionale, così come regola lo statuto, poi sarà sciolto e si andrà al rinnovo contestualmente con il Consiglio regionale. Consiglio che in questi quattro anni ha le-giferato poco, figuriamoci cosa potrà fare questo organismo nei pochi mesi che lo separano dalle elezioni del 2010».Dichiarazioni che provocaro-no giaculatorie ai fedeli guar-diani dell’ortodossia rossa in regione Lazio e in provincia di Latina, con tanto di sermoni stampa da parte di esponenti di primo, secondo e terzo piano, finalizzati a rimarcare l’ulteriore frattura e isolamento che si cagionava al territorio pon-tino da parte dell’irresponsabile presidente di via Costa. Ricorderete tutti, però, il vecchio brocardo che recita: il tempo è galantuomo. E il tempo oggi presenta il conto (salato) della brillante e incon-sistente operazione politica-elettorale voluta dal presidente Piero Marrazzo.L’ulteriore analisi sul percorso di “rifinitura” del-l’ennesimo carrozzone la consegniamo agli atti

ufficiali. Il 28 luglio scorso il presidente del Cal, Nicola Zingaretti, riunisce l’ufficio di presidenza e al termine dei lavori stila un documento da inviare al Consiglio regionale per i relativi adempimenti. Il resoconto evidenzia tra l’altro: «Esaminate una serie di questioni di particolare rilevanza per la futura attività del Cal, al fine di consentire allo stesso di poter operare con la dovuta efficienza e di assolvere in modo efficace alle funzioni che la normativa vigente gli attribuisce. Nell’affrontare tali aspetti, l’ufficio di presidenza ha inteso recepi-re le istanze pervenute da parte di più consiglieri nonché dalle associazioni rappresentative degli enti locali presenti nel Cal. Tali esigenze prospet-tate riguardano, tra l’altro, ed in particolare, la previsione di un diverso quorum per la validità delle sedute dell’assemblea - a secondo se queste

si tengano in prima o in seconda convocazione - nonché la dotazione di risorse di personale, or-ganizzative e finanziarie adeguate alle necessità del Cal».In buona sostanza Zingaretti e il suo gruppo di lavoro dell’ufficio di presidenza, modificando e integrando alcune disposizioni contenute nella legge regionale 1/2007 (istitutiva del Cal) cari-cheranno sulle malconce spalle dei contribuenti della Regione Lazio:1. Un segretario-dirigente più una struttura di cinque unità;2. Un dirigente giuridico più una struttura di cin-

que unità;3. Due posizioni organizzative più una struttura di 2/4 unità.Con questa richiesta il costo per il funzionamento dell’inutile carrozzone regionale, soltanto per il pagamento degli stipendi al personale individua-to, sale di un milione di euro circa l’anno.Considerando che c’è da sommare a questa ci-fra anche il costo dei gettoni di presenza dei 40 consiglieri e le spese per tutti quelli che risiedono fuori Roma, oltre alle competenze del presiden-te e del suo ufficio, il Cal costerà al contribuente laziale oltre due milioni di euro l’anno. Ero più euro meno.Una bella forma di risparmio per l’esangue bi-lancio regionale e soprattutto per un presidente (Marrazzo), una giunta e una coalizione che

hanno sempre sbandierato la volontà di lottare per demolire gli sprechi dell’ente. «Mi sono battuto per aumen-tare i poteri del Cal e ridurre il numero dei componenti, come ho tentato di far abolire le indennità economiche pre-viste per l’ufficio di presidenza perché cozza con la tendenza nel tagliare i costi della politica - dichiara Armando Cusani - in un momento particolarmente delicato sotto l’aspetto econo-mico per migliaia di cittadini, dove i conti della sanità sono alla bancarotta e i ticket sempre più cari, l’emergenza rifiuti die-tro l’angolo e il risanamento del bilancio regionale che tarda ad intraprendere la giusta strada, il Cal proposto su queste basi è solo un’ennesima spesa in più per i cittadini».Del resto cosa si vuole pretende-re da un presidente che spende

400.000 euro in un sol colpo per sponsorizzare la squadra di calcio di Lotito impegnata questa sera a Pechino nella finale di supercoppa contro l’Inter. Quattrocentomila euro per una sponso-rizzazione “one shot” e come logo sulle maglie dei calciatori biancocelesti l’immagine stilizzata del Colosseo e la scritta in ideogrammi: “Roma ti aspetta”. Questo, purtroppo per i cittadini del-le province laziali, l’inconfondibile stile che ha caratterizzato l’esperienza di Piero Marrazzo a capo della regione Lazio.

Everardo LongariniPortavoce del presidente Armando Cusani

UN CAL DA 2 MILIONI DI EURO L’ANNOCusani: «Un organismo nobile ma inutile e dispendioso»

Regione Lazio

Sede della Regione Lazio

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6 PROVINCIA LATINA NEWSLETTER 13 agosto 2009

Una Commissione Ambiente in seduta straordinaria voluta dall’assessore pro-

vinciale all’Ambiente Gerardo Stefanelli e dal Presidente della Commissione Ambiente Enrico Della Pietà, alla presenza del direttore ARPA Lazio dott. Ennio Zaottini.L’incontro è stato voluto per rassicurare ufficial-mente che le acque dal punto di vista sanitario non hanno problemi di nessuna sorta nelle zone balenabili, così come identificate dalla delibera regionale accuratamente applicata dai Comuni rivieraschi. «Dal punto di vista balneare - hanno eviden-ziato congiuntamente Provincia, ARPA e ASL - le acque manifestano al momento la mede-sima qualità espressa negli anni passati. Sono pertanto immotivati tutti gli allarmi e le preoc-cupazioni fomentate da dicerie che non trova-no alcun riscontro nei dati oggettivi». Sono stati proprio questi i motivi che hanno portato alla convocazione straordinaria della commissione Ambiente. «Le condizioni sono senza dubbio favorevoli nei confronti degli anni passati - ha sottolinea-

to il dott. Zaottini - sono state messe in campo una serie di iniziative che hanno portato a ri-sultati eccellenti e che altrettanto porteranno in futuro. Gli unici punti di criticità dovuti anche alla presenza di rifiuti organici riguardano il Garigliano nella zona sud e il Portatore a Terracina». «Necessita una sinergia con la provincia di Caserta per cercare di risolvere il problema - ha ribadito il consigliere Paolo Graziano - Ma dobbiamo riconoscere anche che tanti problemi sono stati risolti e che certe dicerie altro non hanno fatto che aumentare l’allarme da parte dei cittadini e dei turisti. Questi dati tecnici e sanitari, quindi, debbono tranquilliz-zare tutti perché le nostre acque sono pulite e balneabili a tutti gli effetti». E sull’individuazione di un percorso da ripren-dere e sugli interventi da adottare per una so-luzione definitiva dei punti di criticità ancora esistenti, sono stati evidenziati anche dai con-siglieri Rossano Alla, Salvatore Di Maggio e Franco Taddeo. Hanno concluso i lavori il Presidente Della

Pietà e l’assessore Stefanelli. Entrambi hanno evidenziato la necessità di una sinergia di la-voro e di impegno - che tra l’altro c’è stata nella seduta odierna - affinché si raggiungano risultati positivi per l’intera collettività, turistica e imprenditoriale della nostra provincia. «E’ la risposta a questi untori che stanno rovi-nando l’immagine del nostro territorio - ha det-to l’assessore Stefanelli - in tutti questi anni la Provincia ha fatto molto in materia d’ambiente e lo farà ancora con impegno e dedizione. A settembre, alla ripresa dei lavori, avvierò un rapporto serrato con la Provincia di Caserta, la Regione Campania e i sindaci dei comuni interessati per quanto riguarda il Garigliano e con le associazioni di categoria industriali, artigianali e agricole per tutte le altre proble-matiche che vi sono». «Sono soddisfatto per l’univocità di veduta - ha tenuto ribadire il Presidente Della Pietà - e questo è un buon segno per i lavori che verranno ripresi a settembre, perché solo così potranno arrivare contributi propositivi e fattivi per tutti».

IL MARE PONTINO HA LA STESSA QUALITÀ DEGLI ANNI PASSATI

Il segretario provinciale del Pd dimostra di parlare di cose che non conosce

Commissione Ambiente, riunione straordinaria

Foce del Fiume Garigliano

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7ARMANDO CUSANI NEWSLETTER13 agosto 2009

POLITICAMENTE VERGOGNOSOIL COMPORTAMENTO DI MARRAZZO

Trattazione annacquata delle potenzialità turistiche delle località pontine

Aeroporto a Frosinone

Velivolo in fase di atterraggio

Nella mia qualità di capogruppo dell’Udc in Consiglio provinciale ma anche quale

ex assessore della prima giunta Cusani, non posso non essere d’accordo con quanto in questi giorni stanno sostenendo il presidente della provincia, il capogruppo in regione Forte e il consigliere regionale Cirilli, rispetto all’in-credibile comportamento che anche sulla vi-cenda del quarto scalo aeroportuale del Lazio sta tenendo il governatore Piero Marrazzo.Un comportamento politicamente scorretto che mesi fa ha visto assegnare senza nessun serio confronto con le istituzioni dei territori della regione Lazio lo scalo a Viterbo e con l’identico modus operanti, oggi, alla provincia di Frosinone. Comportamenti, atti politici ed amministrativi sballati rispetto al famoso e inattuato “Piano regionale della mobilità, dei trasporti e della logistica” redatto dalla Regione Lazio e for-temente sostenuto dall’ex assessore Ciani che doveva garantire: “l’obiettivo è la creazione di un sistema incentrato sull’aeroporto Leonardo Da Vinci come scalo internazionale e sugli ae-roporti di Ciampino attualmente al limite della

saturazione per i voli charter e low cost e gli aeroporti di Latina e Frosinone per accogliere il traffico charter e low cost trasferito da Ciam-pino.Le altre strutture aeroportuali esistenti saranno specializzate per tipo di servizio come indica-to di seguito:- L’aeroporto dell’Urbe, (oggi aereoclub di Roma) diverrà l’aeroporto executive della Ca-pitale.- L’Aeroporto di Viterbo sarà adibito all’attività di protezione civile.- L’Aeroporto di Rieti per le caratteristiche me-teorologiche dell’area avrà come utilizzo pre-valente l’attività di volo a vela.- L’aeroporto di Latina scuola del mediterraneo per piloti (ala fissa) di aviazione generale, ver-rà adeguatamente attrezzato per accogliere il traffico charter e low-cost trasferito da Ciam-pino. Questo aeroporto, per la sua ubicazione a circa 45 minuti da Roma, si presta partico-larmente:- per accogliere il traffico passeggeri con colle-gamenti su gomma e rotaia già presenti e che verranno rinforzati,

- per accogliere un traffico turistico diretto a Roma e Napoli oltre alle aree turistiche del Circeo, del litorale di Formia e Gaeta e le isole Pontine.- L’aeroporto di Frosinone sarà utilizzato, oltre che per assorbire parte dei traffici charter e low-cost, anche per la manutenzione elicotteri favorita dalla presenza della Società Augusta e scuola per piloti (ala rotante) a servizio del-l’Area mediterranea.- L’aeroporto di Guidonia diventerà l’Aereo-club di Roma ( oggi all’Urbe).Il tutto letto e sottoscritto da Piero Marrazzo, attuale governatore della Regione Lazio”. Pianificazione che fu però smentita clamoro-samente dall’annuncio dell’ex ministro del-la pubblica istruzione Fioroni, il quale sotto elezioni si portava nel suo collegio viterbese l’aeroporto, mentre oggi lo stesso Marrazzo annuncia con coraggio leonino e a meno di dieci mesi dal voto per il rinnovo del consiglio regionale la realizzazione del quarto scalo in provincia di Frosinone.

Pasquale FuscoCapogruppo Udc Consiglio provinciale

Pasquale Fusco, capogruppo Udc

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8 PROVINCIA LATINA NEWSLETTER 13 agosto 2009

Primo tavolo di concertazione questa mat-tina in Provincia sulle crisi industriali.

L’appuntamento è stato voluto dall’Assessore allo Sviluppo D’Arco all’indomani della de-lega a lui conferita dal Presidente Armando Cusani. Il tavolo è stato convocato per fare una pano-ramica complessiva sullo stato di crisi attuale in cui versano le aziende pontine. L’obiettivo è quello di delineare un percorso condiviso per affrontare da una parte le emergenze in corso e dall’altra delineare un piano di azione comune finalizzato allo sviluppo del-le infrastrutture e dei servizi a supporto del sistema imprenditoriale pontino.Hanno aderito all’incontro Salvatore D’In-certopadre della Cgil, Luigi Garullo della Uil, Claudia Baroncino della Cisl, Vespasiano Di Spirito di Confindustria, Claudio Durigon della Ugl e Antonio Di Micco della Feder-lazio. «Non dobbiamo aspettare il 2010, dobbia-mo rimboccarci le maniche e agire sinergica-mente per affrontare questo momento molto duro per le aziende pontine - ha detto l’As-sessore - nel Lazio, nell’ultimo anno la cassa integrazione è aumentata del 1000%». «Che la Provincia non abbia competenze sul tema è un paravento che si deve abbattere. Se l’obiettivo unico è quello di uscire dalla crisi - ha proseguito D’Incertopadre - dob-biamo interagire sistematicamente interve-nendo sulla politica delle costi alle imprese, facendo azioni vere, concrete, dando rispo-ste immediate».

«Era da diverso tempo che non riunivamo e sono lieto che l’Assessore ci abbia convocato - ha continuato Luigi Garullo - per iniziare un confronto. Ci vuole sudore, tanta fatica e tanta volontà per affrontare seriamente que-sto momento difficile. Se vogliamo davvero dare un senso a interventi concreto a questi tavoli dobbiamo deliberare prese di posi-zione sul locale rendendo partecipi anche i Comuni». Anche Claudia Baroncino ha puntato sul «gioco di squadra». «Dobbiamo dare le gambe a questo tavolo - ha detto - il coin-volgimento dei Sindaci lo ritengo necessa-rio, così come quello dei bancari che diano spiegazioni sul credito alle imprese». Duri-gon si è detto concorde con quanto emerso, suggerendo di affrontare lo specifico e non il generalistico, azienda per azienda, settore per settore. Di Micco della Federlazio suggerisce concer-tazione e immediatezza. «Il momento peggiore non è ancora arrivato - ha detto - nei prossimi 15 mesi i nodi delle banche verranno al pettine, Questa è una crisi particolare dalla quale usciremo diversi da come siamo entrati. Quello che chiedo agli amministratori, pertanto, è di assumere una funzione diversa, concertando il loro la-voro con i colleghi, affiancare alle politiche del lavoro quelle della formazione, che già avviene, ma l’attenzione deve restare sempre alta».L’impegno della Provincia è quello di valuta-re e valorizzare al meglio i recenti provve-

dimenti del Governo, tra cui le norme anti-crisi appena varate e il documento anticrisi predisposto dalla Regione Lazio approvato recentemente dai sindacati. Il fine ultimo è quello di approntare a settembre un piano di azione integrato comprendente i settori formazione, lavoro e sviluppo, così come ri-chiesto dai partecipanti del tavolo.L’Assessore D’Arco si è detto molto soddisfat-to della disponibilità mostrata dai convenuti assicurando il suo impegno istituzionale al fianco dei lavoratori e delle imprese al di là ed oltre le limitate competenze spettanti alla Provincia. A settembre sarà avviata l’elabo-razione di un piano di lavoro comune da sottoporre sia al Governo centrale che alla Regione Lazio.

TAVOLO DI CONCERTAZIONESULLE CRISI INDUSTRIALI

D’Arco: «Il mio impegno al fianco dei lavoratori e delle imprese»

Una panoramica sullo stato dell’imprenditoria pontina

Silvio D’Arco

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9ARMANDO CUSANI NEWSLETTER13 agosto 2009

120MILA EURO DI RISPARMIODA REINVESTIRE NELLE SCUOLE

Cusani: «Un sistema scolastico più adeguato e funzionale»

Politica virtuosa

Il Presidente della Provincia Armando Cusani

L’ottimizzazione delle spese e risparmio delle risorse di bilancio, non è mai stata

in tutti questi anni un vuoto slogan promozio-nale del governo provinciale del Presidente Armando Cusani. Una politica virtuosa che prosegue anche nella seconda consiliatura con la scrematura delle uscite della Provincia rispetto agli affitti destinati all’edilizia scolastica.La pianificazione prevede risparmi importan-ti per il contribuente pontino e riguarda nel dettaglio gli spazi affittati e disdetti di alcuni istituti scolastici a partire dal 2009. Essi sono: Parrocchia di San Paolo Aposto-lo - uffici per il Liceo Scientifico “Enrico Fer-mi” di Gaeta disdetti dal 1° luglio 2009 per un importo risparmiato sugli affitti di circa 32.000 euro annui; Parrocchia di San Paolo Apostolo - uffici per il Liceo Scientifico “Enri-co Fermi” di Gaeta - canone periodico - di-

sdetti dal 1° luglio 2009 per un risparmio di circa 18.000 euro; locali dell’ITC “Gaetano Filangieri” di Formia per un risparmio di cir-ca 50.000 euro; locali adibiti a sede dell’ITIS “Antonio Pacinotti” di Fondi di circa 15.000 euro annui per un totale complessivo di oltre 120.000 euro annui. Il risparmio ottenuto sarà reinvestito nel cam-po dell’istruzione scolastica. «Non ci stancheremo mai di ripeterlo: innal-zare il livello di partecipazione nel campo dell’istruzione - afferma il Presidente Cusani - è la sfida che la Provincia di Latina ha fat-to propria coinvolgendo la scuola in tutte le sue classificazioni e sfaccettature, in tutte le sue componenti, con tutti i soggetti chiamati ad operarvi, perché investire nell’istruzione e nella formazione, nella crescita culturale, per la Provincia di Latina significa investire sull’intelligenza, sulla capacità critica, sulle

competenze creative e innovative dei futuri cittadini. Non può esserci cultura e crescita sociale senza istruzione e formazione, primaria e se-condaria, d’alto livello qualitativo. Non può esserci innovazione e sviluppo senza quella cultura che può svilupparsi soltanto attraverso un sistema scolastico e formativo che dispon-ga di grandi risorse finanziarie, professionali ed umane.Ci siamo fortemente impegnati, a volte con scelte difficili, per svolgere il nostro ruolo -termina Cusani - al fine di garantire il miglio-ramento dell’offerta scolastica e formativa attraverso una pluralità di servizi qualificati ben distribuiti sul territorio per riequilibrare le diverse situazioni territoriali, dare risposte concrete ai bisogni dei giovani, mettere “in rete” il sistema scolastico pontino e renderlo più adeguato e funzionale».

L’assessore alle Politiche della Scuola Giuseppe Schiboni

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10 PROVINCIA LATINA NEWSLETTER 13 agosto 2009

GIUNTA AL LAVORO ANCHE IN AGOSTOOgni sforzo è finalizzato a definire soluzioni adeguate

Scuola e Viabilità

È per certi aspetti nella tradizione del mese di agosto un rallentamento o il fermo delle

attività finalizzate alla gestione delle pubbli-che amministrazioni da parte degli eletti.Pur attraversando un mese particolare e tra-dizionalmente dedicato al riposo, la scaletta organizzata dal presidente Cusani, però, sta prevedendo anche nella settimana di ferra-gosto importanti attività.La giunta, del resto, da quando si è inse-diata non ha perso tempo nel riprendere il percorso interrotto dopo la vittoriosa elezio-ne e negli ultimi giorni ha adottato decisioni e finanziamenti determinanti per le sorti del territorio pontino. Poniamo quindi la nostra attenzione sulle ul-time due delibere di giunta dove sono stati deliberati un’impressionante serie di lavori per milioni di euro.Lavori che riguardano: la straordinaria ma-nutenzione presso la sede dell’ITIS Galilei di Latina per 1.236.900,00 euro; il comple-tamento delle opere di urbanizzazione del complesso fieristico ex Rossi sud di Latina per 2.500.000,00 euro.Opere di adeguamento alle norme di pre-venzione incendi per 742.562,85 euro;

l’approvazione del progetto definitivo per la manutenzione e l’adeguamento della casa cantoniera “Belladonna” per 320.159,23 euro; la realizzazione di una palestra con copertura in tensostruttura e servizi annessi presso l’istituto comprensivo Zona Leda di Aprilia per 338.414,40 euro; la manuten-zione straordinaria del cavalcaferrovia sulla strada le Pastine attraversante la linea Roma-Napoli nei pressi della stazione di Latina per 1.147.715,00 euro; l’adeguamento del pon-ticello sulla strada provinciale Velletri Anzio al km 7+700 per 215.000,00 euro.«L’attenzione per queste tematiche, come scuola e strade - sottolinea il presidente Ar-mando Cusani - è stata già dimostrata e su questo continueremo. Ogni sforzo è fina-lizzato a definire soluzioni adeguate per la riapertura dell’anno scolastico e per la sicu-rezza stradale. Con questo obiettivo abbiamo instaurato un immediato rapporto di dialogo e confronto, da mantenere costante nel tempo, con le isti-tuzioni scolastiche dei 44 istituti dislocati sul territorio, al fine di poter risolvere le criticità di ciascuno e apprestare le adeguate azioni secondo il principio della condivisione e del

rispetto delle esigenze di tutti».La giunta, nella sessione successiva, stante l’ignavia della regione Lazio e applicando il principio della sussidiarietà tra enti, ha antici-pando al Comune di Sperlonga la somma di 230.000,00 euro per la realizzazione di un nuovo parcheggio multipiano.Approvato nella seduta anche il progetto preliminare per l’ampliamento del sottovia ferroviario al km 138.045 della linea Roma-Napoli per 2.500.000,000 euro. Ha anticipato, infine, coi fondi del bilancio provinciale 1.500.00,00 euro per la liqui-dazione di lavori ai sensi dell’art. 69 della Legge regionale n. 27/2006 e art. 52 della Legge regionale n. 6/99- Fondo straordi-nario per l’edilizia scolastica. Per l’esercizio finanziario 2007- DGR n. 401/2007 invece 226.000,00 euro.«E’ questo il nostro impegno che con la con-tinuità governativa stiamo portando avanti per cogliere appieno gli obiettivi prefissati a medio e lungo termine - termina Cusani- sul quale l’amministrazione è chiamata a mette-re in campo dinamismo, capacità progettuale e politica attiva per il territorio».

La sede della Provincia di Latina in via Costa, 1

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11ARMANDO CUSANI NEWSLETTER13 agosto 2009

PROSSIMA APERTURA DEL PUNTO D’ASCOLTO

Iniziativa della Delegata Gina Cetrone

Marketing Territoriale

In qualità di delegata del presidente della Provincia, per la Valorizzazione dei Pro-

dotti Locali, il Marketing Territoriale e la Pro-mozione Territoriale, è con immenso piace-re che voglio rendere pubblica l’imminente apertura del punto d’ascolto, prevista per il prossimo settembre.Il punto d’ascolto è stato un elemento chia-ve della mia campagna elettorale proprio perché concretizzava il mio modo di intendere la politica, portata avanti tenendo ferme quelle che sono le “concrete e reali esi-genze della gente”. Il punto d’ascolto è stato, infatti, da me elaborato e concepito proprio per mantenere sempre vivo il dialo-go con la popolazione locale.La sede fisica del centro è prevista nel comune di Priverno, comuniche-rò a breve il giorno e luogo di aper-tura, mi preme precisare che quello attivato dal punto d’ascolto è un servizio di cui possono beneficiare

tutti i residenti dell’intera Provincia di Latina. Oltre al sito internet, sul quale si possono tro-vare tutti i tipi di contatti e tutte le iniziative attivate, al servizio del cittadino sarà messo a disposizione un numero telefonico al quale poter riferire ogni tipo di emergenza e dif-ficoltà attinente alla sfera della competenza territoriale. Attraverso il dialogo con i citta-

dini e la collaborazione diretta con la Pro-vincia, mi impegnerò a dare sostegno alle problematiche connesse alla cittadinanza e al territorio. Questa mia cooperazione, sarà un modo per poter ringraziare tutti per la fi-ducia a me data e per poterla far riacquisire a quelle persone che sono scettiche nel cre-dere alla possibilità di un futuro migliore.

Occorre la vostra voce per poter promuovere, rinnovare e creare nuove strutture per accogliere al meglio quanti vengono a visitare il nostro territorio, offrendo loro servi-zi di qualità.Questo rappresenta una concreta opportunità per far ripartire il mo-tore dell’economia, rafforzando la sicurezza lavorativa per i precari, assumendo altre risorse umane per rispondere in maniera sempre più competitiva alla domanda nazio-nale ed estera in tutti i settori, por-tando alta la bandiera del “Made in Italy”.

La Delegata del Presidente Gina Cetrone Prodotti tipici pontini

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