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CSTG-Newsletter n.112 luglio 2016 della learning community del Centro Studi di Terapia della Gestalt www.cstg.it ___________________________________________________________________________ GESTALT SUMMER a NOCETO 2016 Carissimi Questa nota è per confermare che Noceto, la nostra “casa di campagna” resterà aperta e a diposizione di coloro che vogliano trascorrervi alcuni giorni di riposo e ri-creazione per i mesi di agosto e settembre 2016. Nel numero speciale della Newsletter dedicato al GESTALT SUMMER 2016, alla quale seguirà a breve quella ordinaria, vengono riportati gli stimoli di approfondimento che si succederanno in questo periodo, in particolare nelle prime due settimane di agosto, e che terremo aggiornati sul sito www.nocetiamo.it . Per informazioni fino al 26 luglio [email protected] . Dopo il 26 luglio Marie-Ange: 339- 1639158 - [email protected] o Sara Mauri al 346-8048478 Per sistemazioni logistiche e assistenza in loco, Marie Ange Guisolain ([email protected] 339-1639158) e Daniel Brioschi ([email protected] 324-7946040) Grazie e buone vacanze dovunque avrete occasione di trascorrerle. Riccardo

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CSTG-Newsletter n.112 luglio 2016 della learning community del Centro Studi di Terapia della Gestalt

www.cstg.it ___________________________________________________________________________

GESTALT SUMMER a NOCETO 2016

Carissimi Questa nota è per confermare che Noceto, la nostra “casa di campagna” resterà aperta e a diposizione di coloro che vogliano trascorrervi alcuni giorni di riposo e ri-creazione per i mesi di agosto e settembre 2016. Nel numero speciale della Newsletter dedicato al GESTALT SUMMER 2016, alla quale seguirà a breve quella ordinaria, vengono riportati gli stimoli di approfondimento che si succederanno in questo periodo, in particolare nelle prime due settimane di agosto, e che terremo aggiornati sul sito www.nocetiamo.it. Per informazioni fino al 26 luglio [email protected]. Dopo il 26 luglio Marie-Ange: 339- 1639158 - [email protected] o Sara Mauri al 346-8048478 Per sistemazioni logistiche e assistenza in loco, Marie Ange Guisolain ([email protected] – 339-1639158) e Daniel Brioschi ([email protected] – 324-7946040) Grazie e buone vacanze dovunque avrete occasione di trascorrerle. Riccardo

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I TEMI AFFRONTATI PRIMO RESIDENZIALE DEL CORSO IN GESTALT, MITO E MONDO IMMAGINALE – dal 28 mattina al 31 luglio Il 28 luglio mattina comincerà il Corso in Gestalt, Mito e Mondo Immaginale. Un percorso per approfondire le proprie conoscenze ed il modo di lavorare attraverso le suggestioni umanistiche integrate al lavoro gestaltico. Le immagini e gli archetipi si incarnano con straordinaria potenza grazie alla metodologia esperienziale tipica dell’approccio gestaltico e diventano guide preziose nella scoperta di Sé nel dialogo con l’Altro. Esplorare i territori del Mondo Immaginale significa, gestalticamente, scoprire le atmosfere dei luoghi interiori che lo compongono, incontrare e dialogare con le figure che lo popolano, far risuonare in sé e trovare rispondenza a voci antiche.

DREAMWORK - dal 28 al 31 luglio Il workshop teorico-esperienziale prevede un lavoro sui contenuti onirici presentati dai partecipanti in un’ottica gestaltica con integrazioni teoriche in una prospettiva freudiana, junghiana e hillmaniana. Verrà approfondito il tema della dimensione immaginale e della psicologia archetipica nella prospettiva di James Hillman, Henry Corbin e Walter Otto e verranno tratteggiati, nello specifico, i grandi archetipi (divinità olimpiche) della tradizione greca con applicazione nel lavoro clinico della prospettiva gestaltico-archetipica. Una particolare attenzione verrà riservata da R. Zerbetto alla dimensione del tempo (tripode delfico) e da G. Antonelli alla dimensione dello spazio (la casa di Ade) nel vissuto onirico. I temi mitico-archetipici nei quali ci immergeremo saranno, in particolare, quelli di Elettra, Oreste e Orfeo Percorso tra Gestalt e psicologia archetipica condotto da Riccardo Zerbetto con la partecipazione di Giorgio Antonelli e Primo Lorenzi. 28 luglio mattina: Riccardo Zerbetto, “Sogno e incubazione” tra divinazione e cura

28 luglio pomeriggio: Primo Lorenzi, Donne e Dee

29 luglio: Riccardo Zerbetto e Giorgio Antonelli, Jung e il sogno

30 luglio: Riccardo Zerbetto e Giorgio Antonelli, L’approccio gestaltico archetipico

al sogno

31 luglio: Riccardo Zerbetto e Giorgio Antonelli, Mito e psicopoiesi

GESTALTART – dall’ 1 al 7 agosto

Il processo creativo rappresenta nella concezione e nella prassi della Gestalt un dato strutturale più che una possibilità applicativa. L’adattamento creativo nella relazione individuo/ambiente implica una continua morfogenesi per la quale elementi appartenenti all’individuo (organismo) si modellano plasticamente interagendo con l’ambiente. Questo processo autopoietico e dia-logico insieme, si esprime, nell’organismo sano, in una gamma infinita di possibilità interattive, non ultima quella della produzione artistica. Se iniziative di Art Therapy - vuoi applicate all’espressione poetica che figurativa di drammatizzazione o di movimento - sono frequenti tra i gestaltisti, manca forse un modello di riferimento che consenta di meglio definire cosa possa intendersi un modello di espressione creativa che si ispiri in modo più coerente alla concezione della Gestalt. Nella prospettiva di identificare i principi di una possibile GestaltArt vanno recuperati alcuni concetti della Teoria del Sé e dell’esperienza di contatto, dell’erlebnis, del processo morfogenetico nella relazione figura/sfondo, della dimensione allusiva e polisemia del simbolo, della funzione ad-gressiva sulla realtà esterna,

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della dialettica compiutezza/incompiutezza delle gestalt in gioco, del vuoto fertile e lo zen nonché del ciclo della gestalt e le interruzioni nel processo creativo. Fanno parte del nostro programma formativo alcuni elementi come: il processo poetico e l’haiku, la scrittura autobiografica e narrativa, l’uso della musica, la poiesis onirica e la drammaterapia, esperienze di movimento-danzaterapia (inner dance, contact e danza sensibile), fotografia di ArteNatuira etc. E’ prevista la costituzione di un gruppo di ricerca sulla GestaltArt con la possibilità di scambi periodici di esperienze ed informazioni. Per questa prima settimana di GestaltArt, che si svolgerà dall’1 al 7 agosto, sono previsti interventi di: Paola Dei, Ursula Corleis, Silvia Lorè e Marie-Ange Guisolan, Riccardo Zerbetto e Daniela Santabbondio. 1 agosto: Riccardo Zerbetto, Poiesis onirica e processo creativo

2 agosto: Silvia Lorè, Essere poesia e permetterci di dirlo … anche con la scrittura

3 agosto: Paola Dei, Kintsugi ovvero l’arte di diventare più belli

4 agosto: Alessandro Magherini, Amica poesia

5/6 agosto: Ursula Corleis, Il processo creativo della gestaltung: dare forma alle proprie

immagini interiori

7 agosto: Marie-Ange Guisolan, L’ombra ed i suoi volti

La struttura della giornata, salvo diverso accordo tra conduttori e partecipanti, prevede 3 ore di lavoro al giorno così distribuite: ore 8.00 – 9.00 Meditazione statica o dinamica a seconda dei conduttori ore 9.00 - 9,30 colazione ore 9.30-11.00 sessione a seconda del conduttore ore 11.00 - 17.30 spazio libero (riposo, studio, bagno al fiume, terme, mare etc) ore 17.30 - 20 .00 sessione del pomeriggio con tema a seconda del conduttore ore 20.30 - 21.30 cena ore 22.00 - 23.30 serata libera o a tema (poesia, musica, movimento-danza)

EROS, PATHOS E … PATOLOGIA – dall’ 8 al 14 agosto

Questa settimana sarà dedicata ad approfondire il tema delle dipendenze, della “addiction prone personality” ed in particolare della dipendenza affettiva che, seppure a livelli diversi, rappresenta un aspetto che ci tocca tutti profondamente e sul quale non è facile discriminare tra la componente di “pathos” ineludibilmente collegata ad Eros e quella più propriamente patologica che è anche all’origine delle tante forme di dipendenza che spesso si rivelano come sostitutive della prima. In particolare verrà messo a punto il programma residenziale che, in analogia a quanto realizzato con Orthos sul tema del gioco d’azzardo, si intende avviare su questo ambito specifico. Si tratterà quindi di un seminario di autoformazione, ma aperto a colleghi che intendano proiettarsi professionalmente ad operare in questa direzione nonché di partecipanti che siano interessati a lavorare sulla propria struttura di personalità incline alla dipendenza approfittando della presenza di Colleghi che da anni stanno lavorando su questo versante. Daranno il loro contributo sulle diverse angolature del tema, in successione, oltre a me, Primo Lorenzi, Rosalba Raffagnino, Carla Cerrini, Lucilla Occorsio e Barbara Binelli. 8 agosto: Riccardo Zerbetto, La addiction prone personality e le sue origini

9 agosto: Lucilla Occorsio, Il questionario di autovalutazione sulla dipendenza affettiva

10 agosto: Daniela Santabbondio, Dipendenze affettive e livelli di consapevolezza

11 agosto: Rosalba Raffagnino, Dipendenza, co-dipendenza, controdipendenza e

interdipendenza

12 agosto: Primo Lorenzi, Psicopatologia della vita amorosa

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13 agosto: Carla Cerrini, Dipendenza affettiva e sessualità in una prospettiva gestaltica

14 agosto: Riccardo Zerbetto, Orfeo, Arianna, Dante e Shiva: figure archetipiche sul lutto in

amore

La struttura della giornata, salvo diverso accordo tra conduttori e partecipanti, prevede 3 ore di lavoro al giorno così distribuite: ore 8.00 – 9.00 Spazio meditativo ore 9.00 - 9,30 colazione ore 9.30-11.00 sessione a seconda del conduttore ore 11.00 - 17.30 spazio libero (riposo, studio, bagno al fiume, terme, mare etc) ore 17.30 - 20 .00 sessione del pomeriggio con tema a seconda del conduttore ore 20.30 - 21.30 cena ore 22.00 - 23.30 serata libera o a tema (poesia, musica, movimento-danza)

Il calendario aggiornato sarà disponibile sul sito www.nocetiamo.it

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Olimpo femminile Profili di Dee, profili di Donne

Conduce Primo Lorenzi

28 luglio 2016 CSTG- Podere Noceto (Si) ore 15.30-

18.30

Esplorare le mille sfaccettature dell’universo femminile attraverso le figure archetipiche dell’Olimpo greco. Le donne, le relazioni uomo-donna, la passione amorosa, la psicopatologia della vita amorosa, percorse con un occhio clinico ma anche con lo sguardo dell’uomo impegnato nella ricerca di senso. Un itinerario che non mira a delineare stilemi rigidi ma a riconoscere costellazioni ricche e complesse in grado di stimolare una ricerca che non riguarda solo gli specialisti, ma tutti coloro che riconoscono nel “Conosci te stesso” inciso sul frontone del Tempio di Delfi, il filo conduttore della propria esistenza. Primo Lorenzi Psichiatra, psicoterapeuta, lavora presso la clinica psichiatrica dell’ Università di Firenze. Docente di Psicopatologia presso l’Universita’ di Firenze. Autore di molti articoli scientifici pubblicati su riviste nazionali ed internazionali. Autore di “Donne e Dee” (2011), “Sul viaggio ed il viaggiare” (2014) ed infine “La follia di Oreste” (2015).

Per informazioni: [email protected] – 02 - 29408785

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Sogno, mito e grandi archetipi “Il sogno… è una specie di attacco frontale al cuore della nostra non-esistenza” Fritz Perls “Abbiamo trasformato gli dei in malattie” (C. G. Jung)

Percorso tra Gestalt e psicologia archetipica condotto da

Riccardo Zerbetto con la partecipazione di

Giorgio Antonelli

Il workshop teorico-esperienziale prevede un lavoro sui contenuti onirici presentati dai partecipanti in un’ottica gestaltica con integrazioni teoriche in una prospettiva freudiana, junghiana e hillmaniana. Verrà approfondito il tema della dimensione immaginale e della psicologia archetipica nella prospettiva di James Hillman, Henry Corbin e Walter Otto e verranno tratteggiati, nello specifico, i grandi archetipi (divinità olimpiche) della tradizione greca con applicazione nel lavoro clinico della prospettiva gestaltico-archetipica. Una particolare attenzione verrà riservata da R. Zerbetto alla dimensione del tempo (tripode delfico) e da G. Antonelli alla dimensione dello spazio (la casa di Ade) nel vissuto onirico. I temi mitico-archetipici nei quali ci immergeremo saranno, in particolare, quelli di Elettra, Oreste e Orfeo Sede e orario: Il workshop, di 24 ore, è accreditabile per il Master su Dreamwork e Mondo immaginale promosso dal CSTG e si svolgerà presso il nostro “Portico del sognatore” presso il ”Podere di Noceto (Ville di Corsano), Via di Grotti-Bagnaia 1216, da giovedì 28 luglio ore 15,30 a domenica 31 luglio ore 13,30 (vedi www.nocetiamo.it). Il costo è di 260 euro comprensivi di vitto e alloggio per i soci del CSTG e associati al CONACREIS (18 euro). Conducono il seminario: Riccardo Zerbetto, psichiatra, direttore del CSTG, co-curatore con P. Lorenzi di Arianna nel mito e nella clinica, Alpes. Ed, 2016 Giorgio Antonelli, psicoanalista Junghiano, co-autore con Angela Peduto di Il sogno crocevia di mondi con contributo di R. Zerbetto su L’approccio gestaltico al sogno, Alpes Ed 2014

Per informazioni: [email protected] – tel 328 8719610- Siti: www.cstg.it

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Calendario corso di specializzazione in Gestalt, Mito e Mondo immaginale, a.a. 2016-2017

Il processo creativo della gestaltung: dare forma alle proprie immagini interiori

Ursula Corleis nata a Buxtehude nel1944, Germania. Laureata in Arte e Lettere a Amburgo. Per 12 anni Professoressa per la "Comunicazione visiva" e Lettere" al Liceo e per "Didattica" all’Università di Amburgo. Nel 1982 si trasferisce insieme al marito nel Chianti dove stabilisce la sua residenza. Qui la vita scorre fra il duro lavoro di ristrutturazione dell’abitazione e la ripresa dell’attività artistica, iniziando a dedicarsi alla scultura. Poesia: “sporadico mi viene d'esprimermi attraverso le parole - in gioventù di più perché mi innamoravo più spesso e, come conseguenza, vivevo anche la sofferenza. Trovo più facile esprimere emozioni o comunicare la mia verità nella forma poetica che in un altro mezzo”.

Ursula, che molti di noi hanno avuto modo di conoscere come compagna di Herbert Hoffman e per incontri di ArteTerapia sarà disponibile per sessioni di ricerca sulle immagini che potranno svolgersi a Noceto o presso la sede di Istine nel Chianti senese. Sarà un lavoro spinto dall’intenzione di dare ad ogni persona grande libertà e possibilità di andare nel profondo. Vedi anche http://www.ursulacorleis.it

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Amica poesia Alessandro Magherini

Nato a Genova nel 1952, risiedo a Cinisello Balsamo e insegno lettere presso il Cpia 2 Milano. Sono stato fotoreporter, traduttore, redattore editoriale. Attivo nel movimento della Spoken Word Poetry con numerose letture pubbliche, amo pensare alla poesia come a un’opzione intrinseca ad ogni essere umano ‒ forse una weltanschauung che potrebbe cambiare il mondo ‒ e sono particolarmente affezionato alla classica forma del

sonetto, convinto che non sia un sistema chiuso, ma un territorio sempre ricco di evocazioni e opportunità sonore. Ho scritto Sonetti per M.me Kalì (Officina Coviello), La Gru (Gattili), Anaconda (Sartoria Utopia) e l’ebook autoprodotto Viaggio a Svadhisthana. Ho partecipato all’antologia Milano (Edizioni Versi Umani). Autore ospite del blog «Bibbia d’asfalto: poesia urbana e autostradale», miei testi poetici sono inoltre apparsi sulle riviste «Il vento salato», «Alla bottega», «Malvagia», «PickWick», «Il foglio clandestino di poeti e narratori», «Il Monte Analogo», «El Ghibli».

Kintsugi ovvero l'arte di diventare più belli Paola Dei Scrittrice e poeta esercita la professione di psicologo, psicoterapeuta ed art-terapeuta (IGKGT-DGKTG-CH). Didatta Associato CSTG-FISIG dove utilizza lo strumento della poesia in numerose patologie. Vincitrice della Medaglia del Senato della Repubblica per la saggistica 2005, ha pubblicato su Antologie poetiche del 900 e sillogi e ricevuto riconoscimenti in premi poetici internazionali. Quando i giapponesi riparano un oggetto rotto, valorizzano la crepa riempiendo la

spaccatura con dell'oro. Essi ritengono che quando qualcosa ha subito una ferita ed ha una storia, diventa più bello. Questa tecnica è chiamata Kintsugi, rendere belle le persone che hanno sofferto è una tecnica che si chiama amore e si può imparare ad esercitarlo. Il dolore è parte della vita, a volte una parte grande, a volte una parte piccola, ma in entrambi i casi, è una parte della musica profonda della vita e fra luci e ombre costruisce sinfonie. Il dolore ti dice che sei vivo e ti insegna qualcosa. Poi passa e lascia cambiati, a volte più saggi, a volte più forti. In ogni caso lascia sempre un segno, se quel segno viene riparato con l'oro, l'oggetto e la persona diventano più belli e acquistano valore. Il Kintsugi è tecnica orientale che si sposa perfettamente con i principi della terza via gestaltica che vede nell'Unione fra Oriente e Occidente la strada maestra verso il vero sapere.

L’ombra ed i suoi volti Marie-Ange Guisolan Ha frequentato le “Arts Décoratifs” ed architettura d’interno a Ginevra in Svizzera. Nel ’77 si stabilisce in Toscana, nelle crete senesi, dove vive tutt’ora. Da molti anni ha allargato i suoi interessi dedicandosi, alla pittura, alla fotografia e tessitura a mano dell’arazzo e compone poesie sotto forma di Haiku, ispirandosi alla natura ed all’ambiente, che spesso illustrano le sue opere d’arte

“Mettere una persona davanti alla propria ombra equivale a mostrarle anche ciò che in essa è luce”. (Carl Jung). “Dapprima non vediamo che la discesa in tutto ciò che vi è di oscuro e di brutto; ma chi non sopporta tale spettacolo non creerà mai la luminosa bellezza. La luce nasce sempre dalle tenebre notturne, né mai la timorosa aspirazione umana è riuscita aggrappandosi al sole a trattenerlo nel cielo”. (Carl Jung)

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Essere poesia e permetterci di dirlo … anche con la scrittura Silvia Lorè Laureata in filosofia e gestalt counselor, poetessa ed educatrice. Responsabile della rubrica Poiesis della Newsletter del CSTG. Autrice della silloge poetica “Ma tu, mi vuoi bene?” (ed. Galassia Arte, 2013). Recentemente si è aggiudicata il sesto posto al concorso poetico "Pensieri del mattino e parole della sera" organizzato dall’Associazione Culturale Buongiorno Firenze con il componimento "Tra gli ulivi". Conduce abitualmente laboratori di poesia con persone diversamente abili. Ha curato la raccolta dei testi selezionati al seminario su EROS E PATHOS TRA SOGNO E POESIA tenutosi a NOCETO.

Silvia si renderà disponibile anche per seguire l’editing di persone interessate a “dare forma” a raccolte poetiche personali alle quali … (perché no?) dare una versione pubblicabile.

Poiesis onirica e processo creativo Riccardo Zerbetto

Il sogno rappresenta una mirabile “creazione autogena della coscienza” che ha una sua ricchezza ed originalità che merita attenzione e contemplazione, prima ancora di essere ricondotta alla sua intelligibilità attraverso gli schemi della logica concettuale. Come davanti ad una produzione artistica di carattere figurativo o musicale si tratta, innanzitutto, di assorbire l'impatto sensoriale ed emozionale dell'opera, prima di tentarne una comprensione, così di fronte alla autopoiesi onirica è fondamentale esporsi emozionalmente ai contenuti prima di cercare di operarne una analisi e cercare di tradurla in una comprensione (da L’approccio gestaltico al sogno tratto da Il sogno crocevia di mondi, a cura di Angela Peduto e Giorgio Antonelli (ALPES Ed., 2014). Come scrive Perls: «Ogni sogno è un’opera d’arte, più di un romanzo o di una commedia grottesca. Che si tratti di arte valida oppure no, questa è tutt’altra faccenda, ma c’è sempre un gran movimento, scontri, incontri, ogni genere di cose. Se dunque questa mia convinzione è nel giusto, come ovviamente penso che sia, tutte le diverse parti del sogno sono frammenti della nostra personalità». Non può sfuggire, specie a chi ha assistito ad una drammatizzazione condotta da un terapeuta esperto, la componente artistica di tale operazione. Sulla scia di Perls, anche E. Polster, Serge Ginger e altri sottolineano come l’approccio gestaltico alla rievocazione delle vicende umane corrisponde ad un modello estetico e creativo, più che “scientifico” se a questo termine associamo il “metodo” galileiano che definisce le modalità di “obiettivazione” del materiale osservato. Il lavoro sui sogni, anche per Michel Miller, rappresenta: «una delle modalità prioritarie per dare, come fa l’artista nelle sue opere, forma e grazia all’esperienza, per trasformare il materiale negativo che riguarda l’esperienza di vita degli individui in altro materiale che sia completo e significativo, utile e saggio e che faccia sentire alla persona di star costruendo il senso della propria». In The fiction of case history, esamina il modello di caso clinico impiegato da Freud, e da tutti gli analisti dopo di lui, in chiave di stile narrativo. I problemi raccontati dai pazienti si trasformano subito, allora, nell'argomento di una riflessione immaginativa, letteraria, della quale quello clinico è soltanto un genere tra gli altri. Poiché «il modo in cui raccontiamo la nostra storia è il modo con cui formiamo la nostra terapia (v. Berry, An approach to a dream), l'intero svolgimento del lavoro terapeutico va ripensato nei termini della ‛base poetica della mente’».

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L’arte del con-tatto nelle sue diverse forme…non ultima l’abbraccio Rosalba Raffagnino è psicologa, terapeuta della famiglia e didatta ordinario del CSTG e ricercatore confermato dell’Università degli studi di Firenze

Tutti nasciamo da una forma di abbraccio che, crescendo, spesso dimentichiamo anche perché le società “evolute” privilegiano la comunicazione in codice (verbale o scritta) con perdita di spontaneità nel contatto più immediato. Di qui l’importanza di recuperare le diverse forme di contatto (visivo, olfattivo, uditivo e tattile) come espressione di una dimensione più olistica del condividere il nostro essere al mondo. Espressione privilegiata dell’incontro è l’abbraccio che, nelle sue diverse forme, esprime la possibilità di scambiare nutrimento, calore, protezione, accoglimento e, in ultima istanza, aspetti diversi di amore. Attraverso un lavoro individuale e interattivo, che utilizzerà tecniche meditative e di espressione corporea, di esplorazione sensoriale, l’incontro si propone di facilitare un percorso di consapevolezza e di riappropriazione di nuove aperture alla comunicazione empatica e … all’abbraccio. Le “hugging sessions” sono anche espressione di quella “Accademia dell’abbraccio” che in modo ironico, ma non privo di significato, identificava la Humaniversity di Veeresh che tristemente ci ha lasciati alcuni mesi fa ma di cui conserviamo la testimonianza attraverso i contatti mantenuti in questi anni nella riproposizione delle sue “social meditations”.

Una panoramica internazionale sui trattamenti della dipendenza sessuo-affettiva Lucilla Occorsio Cucchi Counselor CSTG. Gia' insegnante in materie letterarie e inviata dagli USA per web-magazine "SiamoDonne". Redattrice house-organ Seat-Telecom

Quali sono le filosofie e le metodologie di intervento maggiormente utilizzate ne mondo per affrontare il problema delle dipendenze affettive e sessuali? Lucilla ce ne fornirà una ampia panoramica a conclusione di un approfondito studio oggetto anche della tesi di fine corso

Movimento e ascolto in natura – Esperienza guidata dai principi di

Danza Sensibile®

Barbara Intis Binelli laureata in filosofia, insegna Danza Sensibile® counselor gestaltico. Consulente direzionale presso Ambrosetti-The European House a Milano, si occupa dello sviluppo personale e professionale degli individui con riferimento in particolare a competenze relazionali (self-empowerment, sviluppo delle competenze emotive,

gestione dei collaboratori, valutazione, gestione del feedback, leadership…) e attività di team-building outdoor e indoor. Si dedica alla ricerca espressiva studiando Teatrodanza con Raffaella Giordano. Ha seguito una ricerca sulla presenza e l’improvvisazione con Danio Manfredini, Dominique Dupuy, Hervé Diasnas, Jeremy Nelson, Julyen Hamilton, Simone Magnani e Soraja Perez, integrando tale ricerca con la formazione sulla poetica dei sensi del Teatro sensoriale di Enrique Vargas. Pratica yoga e meditazione

Il lavoro proposto è orientato a ritrovare il contatto consapevole nella continuità con le proprie emozioni, con gli altri, con la natura, attraverso un viaggio nel movimento e nell’ascolto. Entreremo in un tempo di ascolto in cui sperimentare l’abbandono di reazioni abitudinarie e ripetitive per far nascere una risposta spontanea e per entrare in uno stato di presenza che affiora dal contatto con le proprie possibilità, a partire dal risveglio della percezione.

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Ognuno avrà la possibilità di far vivere la propria danza come espressione del dialogo costante tra sensazione, movimento e ascolto, la natura faciliterà l’emergere di questa relazione. Il lavoro proposto consente di ritrovare vitalità e forza attraverso il lavoro corporeo, con la natura come “medium” per aumentare l’ascolto delle necessità e dei ritmi che spesso ignoriamo, occupati dalla frenesia e dall’accelerazione del quotidiano. La Danza Sensibile® si rivolge a un pubblico molto vasto, a tutti coloro che sono in una ricerca personale di equilibrio e di benessere che coinvolga anche la dimensione corporea, ad artisti che lavorano con il movimento e a tutti coloro che hanno fatto della relazione il proprio mestiere (insegnanti, terapeuti, counselor, psicologi, educatori, mediatori, coach…).

ASPETTI DI CARATTERE GENERALE UNA ESPERIENZA DI VITA IN COMUNE

L’esperienza di vita in comune rappresenta una componente significatica del mio percorso personale e professionale. Oltre ad una esperienza decennale in tal senso in età giovanile, ho fondato e fatto la supervisione per 18 anni alle Comunità terapeutiche professionali per tossicodipendenti del Comune di Roma e ho avviato il Progetto residenziale di psicoterapia intensiva Orthos per il trattamento di giocatori d’azzardo. Tale esperienza, denominata Clean, si è estesa a persone con dipendenze comportamentali diverse come internet, sessuo-affettive e overeating. Il sogno che accompagna attualmente è anche quello di raccogliere il testimone di Fritz Perls che, in un albergo nei pressi di Vancouver in Canada cercò di avviare un “Gestalt-Kibbutz” di cui ci sono state restituite le testimonianze a cura di Perls-Baumgartner (edito da Astrolabio). La Gestalt ha come elemento portante della sua epistemologia la relazione Individuo/ambiente che, nel caso delle relazioni interpersonali, non riguarda solo la relazione Io-Tu, ma anche quella Io-Noi. In questa dinamica interattiva possiamo trovare una occasione straordinaria per sperimentare le “funzioni del sé” nelle esperienze di contatto e di poter lavorare su quegli aspetti della nostra personalità che le strutture enneatipiche, di cui siamo debitori in particolare a Claudio Naranjo, ci permettono di evidenziare e correggere nei loro aspetti disfunzionali. La struttura di Noceto, al di là di programmi strutturati come Orthos e CLEAN, si offre anche ad ospitare persone interessate a trascorrere un periodo di riposo e cura in un ambiente accogliente ed in grado di fornire supporto psicologico grazie alla disponibilità di psichiatri e psicoterapeuti (Riccardo Zerbetto, Andrea Ballati, Paola Dei, Daniela Poli, Rosalba Raffagnino per consulenze sulla ricerca) e numerosi counselor di Siena e di Milano. Alcuni elementi della “vita comune” che verranno presi in considerazione sono in parte espressione della esperienza di questi 8 anni di esperienza del Progetto Orthos, ma possono essere estesi ad altre situazioni di convivenza per periodi relativamente brevi e motivati da esigenze di riposo e cura, sono in particolare:

a) Interrompere i comportamenti compulsivi: ovvero interrompere, a livello concreto oltre che simbolico, il ripetersi di comportamenti coattivi ed autolesivi; questo attraverso la creazione di un contesto teso a favorire l’auto-osservazione, la analisi esistenziale, il confronto con i compagni di corso. Trova senso in questa prospettiva la collocazione in una casa colonica della campagna senese. La sua particolare ubicazione consente un piacevole soggiorno ai pazienti in un ambiente tranquillo e confortevole dotato di stanze da letto, spazi comuni, biblioteca specializzata e ambienti per lo studio, ambiente per le attività terapeutiche, atelier per le attività di espressione artistica e corporea, spazi per attività occupazionale e lavoro al computer;

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b) Vivere secondo natura: dove vivere ‘secondo natura’ rappresenta la metafora di una ricerca di elementi essenziali e ‘costitutivi’ del vivere al di là dei moduli spesso alienanti della urbanizzazione; un ritorno al ‘naturale’ per sottrarsi ad un eccesso di ‘virtualità’, tipica del nostro tempo, dove le simulazioni del gioco, di realtà virtuali e fittizie hanno spesso il sopravvento sulla dimensione reale. Ritrovare, inoltre, un contesto dove riassaporare aspetti della vita da cui ci siamo allontanati ed ai quali merita forse riaccostarsi;

c) Affrontare il vuoto e la nostra “ombra”: in tale contesto è infatti possibile affrontare quell’horror vacui, a cui tanti comportamenti assuntivi si riconducono, perché stare con il ‘vuoto’ può rappresentare quel punto di svolta da una continua fuga dalla propria ombra verso una ritrovata familiarità con se stessi, le proprie paure, i propri mostri persecutori che tali non sono più se solo c’è la possibilità di essere aiutati ad affrontarli e a conoscerli con l’aiuto di un terapeuta formato e di compagni di viaggio con cui condividere l’esperienza di un nuovo incontro con se stessi;

d) una più agevole possibilità di impegno lavorativo per alcune ore al giorno, a contatto

con aspetti della natura da cui trarre un nutrimento estetico, emozionale e, perché no, spirituale;

e) fermarsi e fare il punto sul personale percorso esistenziale; di qui la possibilità di

affrontare i nodi esistenziali irrisolti, avendo a disposizione finalmente quel tempo e quella concentrazione che servono con l’aiuto di persone che a questo compito hanno dedicato la loro professione; rivisitare il proprio percorso di vita cogliendone luci ed ombre per farne un bilancio che permetta al giocatore di sanare ‘il rosso’ che è stato accumulato non solo a livello economico, ma soprattutto affettivo e recuperare quei valori su cui poter reimpostare una esistenza piena e soddisfacente;

f) per non ripetere gli stessi errori e poter riprendere un percorso evolutivo: gli obiettivi

terapeutici si possono sintetizzare in un’esplorazione della storia personale e nell’identificazione di eventuali disturbi della personalità che hanno originato e successivamente perpetuato l’incapacità di regolare i propri impulsi e di realizzare un soddisfacente progetto di vita, nella riappropriazione delle componenti emozionali, cognitive, relazionali e comportamentali assumendone la personale responsabilità come individui adulti e evitando l’attribuzione a situazioni esterne (locus of control esterno);

g) rivisitazione della storia affettiva ed analisi dei possibili meccanismi di

compensazione della possibilità di impostare soddisfacenti rapporti di intimità o relazioni costruttive. In alcuni casi, si evidenziano situazioni di dipendenza affettiva. L’opportunità per una riflessione sulla vita affettiva rappresenta così uno degli elementi più importanti del programma, come pure quello di verificare la componente di “alessitimia”, di difficoltà, cioè, a familiarizzare con il mondo emozionale e degli affetti. LO STUDIO La struttura di Noceto ha, tra le sue vocazioni, quella di rappresentare un luogo di studio, di consultazione e di ricerca sui testi; è dotata di ampia biblioteca di testi di psicologia e psicoterapia (in particolare della Gestalt), antropologia, arte, letteratura, mitologia e archeologia. Vi sono raccolte anche la gran parte delle tesi di fine corso degli allievi di psicoterapia e counseling che possono essere consultate. In tal senso rappresenta un luogo “dedicato” a coloro che debbono scrivere delle tesine o delle tesi di fine corso. E’ a disposizione collegamento wi-fi, stampante, fotocopiatrice e proiettore dias.

LO STILE ALIMENTARE L’alimentazione di questo periodo sarà di tipo vegetariano con abbondanza di verdura e frutta e intende ispirarsi a criteri “salutistici” e di alleggerimento calorico. Non mancheranno le possibilità di “rifarsi” con una succulenta “fiorentina” per chi lo desidera nei pranzi che verranno

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consumati fuori Noceto. Verrà semmai raccolta una gamma di ricette di “Noceto Gestalt cusine” con una selezione di pietanze che in questi anni abbiamo avuto modo di selezionare, anche sulla base di indicazioni, forniteci dai partecipanti. Suggerimenti in tal senso saranno molto bene accetti. Viene anche previsto che, a turno, qualcuno si proponga per “esibirsi” nella suaricetta preferita. Anche l’approvvigionamento dei cibi terrà conto di alcune richieste dei partecipanti.

IL COSTO Il costo comprende alloggio, attività seminariale, colazione e cena. Il pranzo è libero ma per coloro che volessero includerlo è possibile mangiare a Noceto con un costo aggiuntivo di 10 euro. Il costo a giornata è pari a 80 euro, per chi viene in coppia con uno sconto del 10%. Per coloro che parteciperanno per un periodo di almeno 5 giornate, verrà previsto uno sconto del 10% sulla quota giornaliera. Per coloro che parteciperanno oltre i 10 giorni, verrà previsto uno sconto del 15%. Nella logica della “autoregolazione organistica”, che vorremmo non rimanesse un concetto astratto ma si traducesse in una prassi coerente, verranno accettate situazioni in cui adottare un “prezzo politico” che non impedisca a persone in ristrettezze economiche di partecipare se lo desiderano (con possibilità di prestare qualche ora di lavoro di biblioteca, nel bosco o nell’uliveto o di contribuire con qualcosa in più del dovuto se possibile in forma di donazione.

IL LUOGO Un luogo al confine tra il morbido rincorrersi delle Crete senesi e il paesaggio più aspro, boscoso dell’Alta Maremma. Ma anche al confine tra una natura ancora intatta e la cultura raffinata della città di Siena. Al confine inoltre tra territori diversi dell’Anima che in questo luogo si toccano e si confondono. Oltre che luogo di riposo, di meditazione, di studio, di movimento e di immersione nei silenzi e nella suggestiva essenzialità del posto, Noceto ospita iniziative di vario tipo che nel corso dell’anno ne costellano il calendario con attività sul sogno, gli archetipi, la auto-narrazione, le relazioni intime etc. Anche il tema della salute ha un suo spazio ospitando iniziative sul rapporto tra Corpo e Immagine sul tema degli affetti e dei blocchi nella interazione tra Organismo e Ambiente. A queste attività si uniscono iniziative sull’arte – in particolare haiku e poesia archetipica – dramma-terapia, scultura, fotografia e movimento-danza. Ma è nello spazio-tempo “tra” le cose che avvengono che si respira, in particolare, il puro piacere dell’esser-ci in compagnia. Con le parole… poche ma che dicono qualcosa e nell’incrocio di sguardi che rimandano ad un “oltre” verso cui siamo comunque incamminati e che ci offre, a tratti, momenti di condivisione da voler ricordare.

Il programma definitivo a breve sul sito www.nocetiamo.it

Per informazioni fino al 26 luglio [email protected]

Dopo il 26 luglio Marie-Ange: 339 1639158 - [email protected] o Sara Mauri al

346-8048478

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IL CONTATTO INTIMO NELL’APPROCCIO GESTALTICO

“Consapevolezza e intimità: le porte dell’amore” Seminario di 2° livello riservato alle coppie condotto da

Carla Cerrini e Dionisio Nota 13-18 Agosto 2016, Podere Noceto Grotti - Ville di Corsano, Monteroni d'Arbia-SI

“La sessualità gioiosa e consapevole” è un percorso di crescita riservato alle coppie, frutto dell’incontro fra la psicoterapia della Gestalt e la meditazione tantrica tramandata dal “Vigyan Bhairav Tantra”, il testo sacro del tantrismo induista. Negli anni ’70 il Maestro Osho Rajneesh ha commentato questa opera e ha adattato le tecniche di meditazioni alle donne e agli uomini del nostro tempo. Il Tantra, senza alcun giudizio morale, insegna ad entrare in contatto con la sensualità e la sessualità, le forme dell’energia vitale più intense sperimentate dall’essere umano; il secondo passo è usare questa energia per un cammino di crescita consapevole.

Destinatari: il seminario è riservato a coppie che decidono di fare insieme questa esperienza, è indifferente che siano coppie recenti o di vecchia data. Per partecipare al seminario di secondo livello, è necessario aver partecipato al primo o fare un colloquio con i conduttori.

Permanenza: il seminario inizia sabato13 agosto alle 17 e termina il giovedì 18 agosto nel pomeriggio. Questo è il periodo di permanenza presso il Podere Noceto previsto dal seminario e compreso nel costo. La sistemazione è in camere matrimoniali con bagno privato o con un bagno a comune ogni due camere. Chi desidera arrivare il 12 sera o fermarsi a dormire il 18 notte presso la struttura, deve prenotare a Daniel Brioschi 3247946040.

I pasti potranno essere sia vegetariani sia no; è importante che chi ha una preferenza esclusiva (es. strettamente vegetariani) e chi ha esigenze particolari ( es. celiachia, intolleranze ecc. ecc.) lo comunichi al momento dell’iscrizione.

Costo La quota, che comprende la partecipazione al seminario, il vitto, l’alloggio, il pernottamento, l’uso della sala di lavoro e degli altri spazi del podere riservati agli ospiti, è € 840.00 a testa per chi si riscrive entro il 30 giugno, di € 950.00 per chi si iscrive successivamente con bonifico bancario di € 150.00 a testa intestato a Carla Cerrini c/o Monte dei Paschi Ag. 63, Galluzzo – Firenze IBAN : IT 78 Y 01030 02861 000000164463.

Conducono il seminario: Carla Cerrini: psicologa e psicoterapeuta, Specialista in Psicoterapia della Gestalt; didatta Fisig; docente della scuola di formazione in Psicoterapia della Gestalt - SGT –; Diplomata in Bioenergetica; Diplomata in OshoPNL

TM;

Diplomata in OshoBreathingTM

. Lavora a Firenze come psicoterapeuta individuale, di coppia e di gruppo. Nel suo lavoro integra la psicoterapia con la Meditazione e

Dionisio Nota: dottore agronomo, ha conseguito la formazione in Psicoterapia della Gestalt con Icha Bloomberg e in Osho-Codependency con Dr Kryshnananda Thomas Trobe. Dal Maestro Osho Rajneesh ha appreso le meditazioni per alcune delle quali ha composto le musiche. Per ulteriori informazioni e per il colloquio potete scrivere o telefonare, meglio la mattina e la sera dalle 21,00 alle 23,00 al 055.2335004; cell. 338 4707297; [email protected] ; www.ilcerchiodeltantra.com Cerrini C. (2011). “Consapevolezza e intimità: la creatività nella sessualità di coppia”. In: Francesetti G., Gecele M., Gnudi F. e Pizzimenti M., a cura di, La creatività come identità terapeutica. FrancoAngeli. Cerrini C. “Il contatto come cura delle disfunzioni sessuali della coppia” Quaderni di Gestalt, XXVII, n. 1/2014.