Mondo Agricolo n.2

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INTERVISTA AD ALEMANNO: I SINDACI NON VOGLIONO SPREMERE LE CAMPAGNE • LA GRANDE ITALIA DEI VIGNETI E DELL’OLIO TORNA AL VINITALY• ART. 62 CONTRATTI FILIERA: IL PESO DELLE REGOLE • IL VITICOLTORE LUCIO DALLA

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Il mensile di Confagricoltura

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  • INTERVISTA AD ALEMANNO: I SINDACI NON VOGLIONO SPREMERE LE CAMPAGNE LA GRANDE ITALIA DEI VIGNETI EDELLOLIO TORNA AL VINITALY ART. 62 CONTRATTI FILIERA: IL PESO DELLE REGOLE IL VITICOLTORE LUCIO DALLA

  • FEBBRAIO 2012 | MONDO AGRICOLO | 3

    Signorisi cambia

    L E D I T O R I A L E

    iente sar pi come prima. Dobbiamo prenderne atto, il panorama attorno anoi muta giorno per giorno, come se lo si guardasse dalle murate di unanave, che si muove ad una velocit magari poco avvertibile, ma spostalorizzonte. Il cambiamento, almeno in questo caso, non ha una data dinizio certa daconsegnare alla Storia. Ecominciato con echi di parole nuove - una per tutte spread - che hanno dato carattere durgenza ad altre parole, comeliberalizzazioni. Una nuova sigla entrata nel nostro linguaggio: Imu,che va a sostituire la precedente Ici. Anche se il significato rimane uguale:tasse sicure, anzi, ancora pi sicure perch, nel caso delle imprese agricole,praticamente raddoppiano.Quattro maxidecreti hanno fatto salire la pressione fiscale per dare ossigenoallerario, ma rischiando di toglierlo ai contribuenti e alle aziende. Incompenso la rete sullevasione si va stringendo e se i pesci pescati nonsaranno solo i piccoli il cambio, almeno in parte, ci pu stare. Perchevasione fiscale vuol dire sfruttamento degli onesti e concorrenza sleale perchi produce stando alle regole.

    Qui entra poi in gioco una parola a cui chi si occupa diagroalimentare ben abituato: tracciabilit, che per ora faprepotentemente il suo ingresso anche nei pi piccoli conticorrenti bancari per contrastare furberie e riciclaggi. Insommarimarremo padroni dei nostri soldi, per li depositeremo in unacassaforte di vetro.Trasparenti dovranno essere anche tariffe, preventivi, criteridinserimento dei giovani nelle professioni. Libert di lavoro emeno pastoie corporative. Un percorso importante, ma che darvalore aggiunto solo se portato a termine in maniera equa nei

    confronti di pensionati, pensionandi e di quanti non hanno avuto unaseconda chanche dalla manovra. Libert di lavoro vuol dire anche libert diacquisto, 24 ore al giorno 7 giorni alla settimana, nei negozi di queicommercianti che saranno in grado di affrontare questa sfida, certo nonfacile in tempi di calo dei consumi e recessione. Tutto questo sar in grado di incidere profondamente sulle regole di vita delnostro Paese e tutto questo riguarda anche noi, che del Paese vogliamo essereparte integrante e riconosciuti come tali. Forse giunto il tempo di valutarea fondo leventualit di un nuovo approccio con le cose, perch CharlesDarwin diceva: Non la specie pi forte a sopravvivere, e nemmeno quellapi intelligente, ma la specie che risponde meglio al cambiamento.

    Mario Guidi

    N

  • FEBBRAIO 2012| MONDO AGRICOLO | 5

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    Tipolitografia EuroInterstampa

    Con limu sono 500 mila le impreseagricole a rischio chiusura

    SO MMA R I O

    LEDITORIALESignorisi cambiaMario Guidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

    Primo piano IMULa cascina nel mirinoGiusy Pascucci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

    Se 1,3 miliardi vi sembran pochiAnna Gagliardi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

    Davanti al Parlamento unitiper dire: vogliamo vivereGaetano Menna. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19

    L intervista GIANNI ALEMANNONon vogliamo fare cassaaffondando lagricolturaVanni Cornero. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

    Attualit ARTICOLO 62Il peso delle regoleGiuseppe Modica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

    Attualit ACADEMY TAORMINAUn nuovo Think Tanknello spirito dei tempi Luigi Mastrobuono. . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

    Lagricoltura in reteper la crescitaGaetano Menna. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27

    Attualit CREDITO

    Accordo banche-impreseper dare respiro alla competitivit

    Giusy Pascucci. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29

    Attualit AVVISO COMUNELavoro, Guidi alla Fornero:Riscriviamo le regoleGaetano Menna. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

    Attualit CANZONE DAUTOREUltimo brindisi per LucioGaetano Menna. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38

    Zoom VINITALY-SOLLa Grande Italia dei vigneti e dellolioBarbara Mengozzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46

    Berlino, Vienna e Berna:unamore che non si spegneBarbara Mengozzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51

    Tutti i sapori del suoloAntonio Paolini. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54

    La rosa degli oliGabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57

    Il vino nella borsaGabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58

    Lastronave dei patriarchiGabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62

    La fiaba dellolio Elisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65

    Rubriche

    Dicono di noi Manifestazione . . . . . . . 20

    Vino Loacker . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68

    Buono a sapersi Assoenologi. . . . . . . . 69

    Mappamondo Mais . . . . . . . . . . . . . . . 70

    Internazionalizzazione Berlino. . . . . . 72

    Agriturist Convegno quadri . . . . . . . . 73

    Anga Sial . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75

    Over 60 Soggiorno Pensionati . . . . . . 80

    Testata associata allUSPI

  • La cascina nel mirino

    P R I M O P I A N O I M U

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    Contesta Mario Guidi: Rispetto alla vecchia Ici il peso fiscale si moltiplicato di 4/5 voltee raggiunge 1,3 miliardidi euro di nuove imposte e 2/3 miliardi di euro per laccatastamento dei fabbricati. Un valore prossimoa quello della PACper il nostro Paese

    di Giusy Pascucci

    Un nuovo terremoto staper sconvolgere ulte-riormente il settore agri-colo. Come se la crisi fi-nanziaria, laumento deicosti di produzione e il

    caro gasolio non bastassero, ad aggra-vare una situazione gi abbastanza pe-sante per gli imprenditori, arriva an-che lImu. Che, cos come approvatarecentemente dal Governo nel De-creto Salva Italia, non solo colpir pe-santemente terreni agricoli e fabbrica-ti rurali di ogni natura e specie, ma sitradurr in una vera e propria tassa-zione dei mezzi di produzione. Conbuona pace degli agricoltori e di tuttequelle aziende costrette probabilmen-te a chiudere. Limposizione fiscale introdotta sarinfatti cos elevata da risultare insoste-nibile per molte imprese. Stravolgen-do completamente la precedente di-sciplina in materia, larticolo 13 dellamanovra impone un aggravio fiscaledi 4-5 volte superiore rispetto al pre-cedente regime dell ICI su tutti i ter-reni e fabbricati e, soprattutto, su que-gli immobili utilizzati per lo svolgi-mento delle attivit agricole. Ad esseretassati, quindi, saranno gli strumenti dilavoro dellagricoltore considerati co-me ricchezza accumulata e circa unmilione di fabbricati in tutta Italia ilcui reddito era gi ricompreso in quel-

    lo dei terreni, con lapplicazione del-lImu subiranno una duplicazionedimposta. Insomma, siamo di fron-te ad una patrimoniale agricola chesi abbatter pesantemente sugli agri-coltori, in quanto sar colpito il beneterra senza che venga riconosciutopi il carattere di ruralit e la funzionedi bene strumentale allesercizio dellattivit di impresa. Laumento di tassa-zione previsto dallincremento dellabase imponibile ai fini Imu e dallenuove tasse sui fabbricati rurali va dal100 al 400% per cento. Numeri mon-stre che metteranno lagricoltura inginocchio. Ed chiaro che la misura,se non verr rivista, penalizzer ancorpi il settore. Con conseguenze gra-vissime a carico degli imprenditori

    agricoli: le stime lasciano prevedere arischio di chiusura oltre mezzo milio-ne di aziende sotto i 20 ettari di su-perficie. A poco servita, infatti, la ri-duzione del moltiplicatore per stabili-re la base imponibile dei terreni agri-coli da 120 a 110, (a fronte dellattua-le coefficiente pari a 75), perch il sol-lievo sar minimo. Secondo le stimeelaborate dal Centro Studi di Confa-gricoltura, unazienda di circa 50 et-tari (colture seminative e foraggere)con quattro fabbricati rurali, che at-tualmente versa unIci sui soli terrenidi circa 2.200 euro, con la nuova tas-sazione passerebbe ad un totale di ol-tre 8.600 mila euro. Un aumento chesupera i 6.400 euro, prossimo al 300per cento dellattuale carico fiscale. Lintero impianto dellimposizione fi-scale sui terreni e sui fabbricati stru-mentali allattivit punitivo per leimprese e scarica sugli agricoltori esulle loro famiglie oltre il 10 per centodel peso della manovra, ha ricordatoil presidente Mario Guidi. Il peso del-lImu per le imprese agricole italiane,fra 1,3 miliardi di euro di nuove impo-ste e 2/3 miliardi di euro per laccata-

    A rischio di chiusura

    oltre 500 mila aziende

    sotto i 20 ettari

  • stamento dei fabbricati rurali, prossi-mo al valore della PAC per il nostroPaese: il settore non pu permettersiquesto salasso. Gi perch si tratterdi un vero e proprio salasso, un pres-sione fiscale che lagricoltura non po-

    tr sostenere. Da dicembre Confagricoltura ha lan-ciato a Governo e Parlamento nume-rosi appelli per far s che la misura fos-se rivista. Il presidente Mario Guidinon si stanca di ripetere,in ogni sede,che se si commesso un errore nel va-lutare limpatto dellIMU sullagricol-tura, si devono rifare i conti e rimodu-lare il carico fiscale sulle aziende. Perragioni di equit, prima ancora che dinecessaria sopravvivenza delle impre-se. Senza chiedere sconti per gli agri-

    P R I M O P I A N O I M U

    coltori, Guidi sottolinea infatti che ilsettore non vuole tirarsi indietro difronte ai sacrifici chiesti al Paese per ilrisanamento dei conti. Ma limpostacos come stata conteggiata travalicaogni ragionevolezza. Qui non si tratta,spiega il presidente, di accontentaregli agricoltori con uno sconto del 10%sulla base imponibile. E lintero im-pianto dellimposizione fiscale sui ter-reni, ma soprattutto suifabbricati strumentali al-lattivit agricola, che ri-sulta iniqua e punitivaper le imprese del setto-re. Se poi fosse vero chesi sta valutando la possi-bilit di una Imu separa-ta per la sola propriet facile prevedere un in-cremento dei costi per icontratti di affitto. Ma non solo le organiz-zazioni agricole sonocontrarie allImu. An-che le Regioni si oppon-gono alla sua applicazio-ne e chiedono al Gover-no un riequilibrio dellaforte imposizione fisca-

    le per gli agricoltori, esentando dal-limposta i fabbricati ad uso strumen-tale o riducendo gli oneri, in partico-lare nelle aree svantaggiate. Nonostante limpegno profuso anchedal ministro delle Politiche agricoleMario Catania, per, gli appelli e leistanze del mondo agricolo sono fino-ra rimaste inascoltate. Ma, mentre trema, il settore non sta a

    Anche le Regioni si oppongono

    e chiedono un riequilibrio

    dell'imposizione fiscale

    1 0 | MONDO AGRICOLO | FEBBRAIO 2012

    Il presidente Guidi a piazzaMontecitorio dove il 13 marzo si svolta la manifestazione unitaria diConfagricoltura, Cia, Copagri

    Pierferdinando Casini e Mario Guidi

  • n GUIDI: LIMU VALE QUANTO TUTTA LA PAC. SI RIFACCIANO I CONTI

    Sulla base di una stima di Confagricoltura vi sono circa 3,5 milioni di fabbricatirurali, di cui 2 milioni non ad uso abitativo ma per altri usi strumentali (comestalle e ricoveri per animali, silos, depositi per macchine ed attrezzi). Si valuta che

    il peso dellIMU, per le imprese agricole italiane, oscillitra l1.3 e 1.5 miliardi di euro e tra i 2 ed i 3 miliardi di

    euro per laccatastamento deifabbricati rurali. Insomma ilsuo valore prossimo a quello

    della Pac per il nostroPaese: il settore non pupermettersi questosalasso. Il presidente diConfagricoltura Mario

    Guidi intervenuto il 27 febbraio a Torino, sulla gravequestione dellImu, durante il convegno sulla politicaagricola comune, promossa dallOrganizzazione del

    Piemonte, con il ministro delle Politiche agricole Mario Catania e il presidentedella Comagri del Parlamento europeo Paolo De Castro. Se si commesso un errore nel valutare limpatto dellImu sullagricoltura - hasottolineato Guidi - si rifacciano i conti: non si pu, in una notte, alzarelimposizione fiscale di 4 o 5 volte; va trovata una soluzione. Questo Governo habasato il suo programma sullequit, ma questo meccanismo non equo.Bisogna ricordare che lagricoltura economia reale e se lagricolturacresce, cresce anche lItalia ha concluso il presidente -. Il settore primario habisogno di un volano per ripartire. Al contrario ci troviamo davanti a politiche estrategie, a livello nazionale e comunitario, che tendono a stagnare ancor pi lasituazione e ad allontanare la ripresa. Bisogna far accrescere la competitivit,favorire la propensione allexport, equilibrare i rapporti di filiera.

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    Il presidente Guidied il ministro Catania a Torino

    guardare. Nellultimo mese si sonomoltiplicate le iniziative di sensibiliz-zazione condotte da Confagricoltura alivello territoriale, a volte da sola altrevolte affiancata da oltre sei organizza-zioni di categoria. Lazione presso leamministrazioni locali di grande im-portanza poich spetta ai Comuni lapossibilit di determinare lintensit ela relativa applicazione dellimposta. IlDecreto Salva Italia da facolt ai Co-muni di poter ridurre laliquota dallo0,2%, applicabile ai fabbricati rurali aduso strumentale, allo 0,1%; di ridurrequella per i fabbricati ad uso abitativodallo 0,4% allo 0,2%; nonch di abbas-sare laliquota sui terreni dallo 0,76%allo 0,46%. Per questo per prima cosaConfagricoltura ha aperto un tavolocon i rappresentanti centrali dellAn-ci, associazione nazionale dei comuniitaliani. Ma non solo. Per ora, a livello governativo, il sotto-segretario allEconomia Vieri Cerianiha attivato un tavolo di confronto conle Organizzazioni professionali, pergiungere ad una convergenza di stimeper quello che concerne l'impatto sul-le imprese, dall'applicazione dell'ali-quota per l'agricoltura.

  • FEBBRAIO 2012 | MONDO AGRICOLO | 13

    Confagricoltura

    sensibilizza

    la politica, i prefetti,i sindaci, perchvenga rivisto limpattofiscale sulle aziendeagricole.Se limposta resta cos come previstail peso insopportabile.I conti devono essere rifatti

    di Anna Gagliardi

    Sono forti i toni del dissen-so degli imprenditoriagricoli per lintroduzio-ne dellImu: le aziendenon possono accollarsi ilpeso di quasi 1,5 miliardi

    di euro in pi della nuova imposta.La levata di scudi stata unanime daparte del settore primario. In Italia si calcolano circa 3 milioni emezzo di fabbricati rurali, tra quelli aduso abitativo (circa 1,5 milioni) equelli per uso strumentale, ovverostalle, ricoveri per animali, cantine,frantoi, depositi attrezzi e macchineagricole. Con lImu su tutti questi im-mobili, cos come previsto dalla legge214/2011, il settore primario, secon-do le stime di Confagricoltura, paghe-rebbe circa 1 miliardo e 300 milionidi euro di maggiori tributi.Confagricoltura non ha perso tempoe, dalla presentazione della manovraad oggi, ha avviato in tutta Italia unaserie di incontri con i prefetti, riunio-ni con i parlamentari, inviato lettere aisindaci, promosso interventi nei con-sigli provinciali. A livello centrale sta-to aperto un tavolo con il Governo in-sieme alle altre organizzazioni. Tuttiappelli ai quali il ministro delle Politi-che Agricole Mario Catania ha datoascolto, definendo il nuovo sistema diimposta frutto di una lettura sbagliatadel settore, al quale viene attribuitauna ricchezza che non trova riscontro

    P R I M O P I A N O I M U

    Se 1,3 miliardi

    vi sembran pochi...

  • comunali, utilizzandotutte le facolt di ridu-zione delle aliquote chela legge concede ai Co-muni sia sui fabbricatirurali ad uso strumenta-le, sia sui terreni agrico-li. Questi ultimi preci-sa nella provincia diRavenna possiedonorendite catastali alte, no-nostante che la loro rea-le redditivit da anni sianegativa, come nel casodellortofrutta. Nella stessa zona il con-siglio provinciale ha ap-provato allunanimitun ordine del giorno colquale si chiede di esen-tare totalmente dallIMUle stalle, i fienili e lestrutture di ricovero

    per macchine e attrezzi.In Toscana la Regione, lAnci e le as-sociazioni agricole hanno firmato undocumento con il quale concordanodi promuovere a tutti i livelli ogniprossima azione politico-istituzionalerivolta alla richiesta di escludere dallabase imponibile della nuova impostatutti i fabbricati rurali ad uso strumen-

    ranno apportati correttivi si concre-tizzeranno il 16 giugno, data della sca-denza per il pagamento da effettuaredellacconto Imu relativo al primo se-mestre 2012.Antonio Boselli, presidente di Confa-gricoltura Milano, Lodi, Monza, Brian-za, in un incontro lAssociazione Co-muni Lodigiani, ha illustrato i dettaglidelle conseguenze dellimposta sulleaziende agricole e ha chiesto alle am-ministrazioni la giusta attenzioneper un patrimonio economico e cul-turale che rischia di perdersi de-finitivamente. A Ravenna,dove le iniziative sonostate portate avantiinsieme a Cia, Col-diretti e Copa-gri, il presi-dente provin-ciale di Confagri-coltura, EnricoGambi, ha firmatoinsieme ai colleghiuna lettera aperta aisindaci auspicandoche alle numerosedichiarazioni di soli-dariet e di comprensioneseguano comportamenti coerentiin sede di approvazione dei bilanci

    14| MONDO AGRICOLO |FEBBRAIO 2012

    nella realt.Conti alla mano, ogni impresa paghe-rebbe dal 100% al 400% in pi rispet-to a oggi: una vera e propria stangatasulle aziende, gi in forte difficolt peril divario crescente tra costi e ricavi.

    DAL PIEMONTE ALLA SICILIA

    Dal Piemonte al Veneto, dallEmiliaRomagna alla Sicilia, in ogni regioneConfagricoltura si mobilitata atti-vando in tutte le province iniziative disensibilizzazione. In molti casi le azio-ni sono state concordate con le altreorganizzazioni professionali, essendole motivazioni condivise, per daremaggior peso alle proprie posizioni.Non chiediamo di fare sconti a unacategoria afferma il presidente diConfagricoltura Torino, Vittorio Viora semmai di non farla morire con unatassazione decisamente iniqua daglieffetti devastanti. Una posizione sucui abbiamo trovato la Cia perfetta-mente in linea. Effetti che se non sa-

    P R I M O P I A N O I M U

    In ogni regione Confagricoltura

    si mobilitata evidenziando

    una pressione fiscale insostenibile

  • tale. Nel Lazio il presidente regionaledi Confagricoltura Paolo Perinelli hachiesto alla Regione unazione anti-IMU: Questo ulteriore balzello pre-cisa mette a rischio di chiusura mol-tissime aziende, creando una pressio-ne fiscale insostenibile, perch, dopolaumento dellIva e dei carburanti,che gi creano serie difficolt di bilan-cio, lImu colpisce direttamente gliagricoltori, tassando quelli che sono ireali strumenti di lavoro e non ric-chezze accumulate. Passiamo daunemergenza allaltra aggiunge Pe-rinelli Prima lo sciopero dei tir cheha paralizzato le aziende, poi il mal-tempo: numerose aziende zootecni-che del Frusinate sono state costrette,dopo il crollo delle strutture, a vende-re il bestiame. In Sardegna lAnci ha invitato le orga-nizzazioni professionali a partecipareal consiglio regionale allargato ai terri-tori rurali, per sottoscrivere un ordinedel giorno unitario che fa seguito agliappelli gi lanciati. Lobiettivo anchequello di gettare le basi per sviluppareuna strategia di rilancio e sviluppodella Sardegna che parta proprio dalcomparto agricolo.La parola ora spetta alla politica e Con-fagricoltura ha gi messo in atto azionipubbliche per riportare lattenzionesulla crisi che stanno attraversando leimprese e per tornare a chiedere mi-sure di rilancio che si attendono or-mai da troppo tempo. Sono state pre-viste anche una fitta serie di iniziativeed un tavolo tecnico coordinato dalsottosegretario dell'Economia VieriCeriani.Confagricoltura in tutte le sedi ha pre-cisato, con proprie stime attendibili, laportata delle misure prese, eviden-ziando la sproporzione tra le supposi-zioni che l'Amministrazione ha fatto ela realt dei fatti, rendendo palese l'im-patto esorbitante degli aumenti sulleaziende reali

    Sono a rischio di chiusura

    migliaia di aziende, con riflessi

    anche sulloccupazione

    FEBBRAIO 2012 | MONDO AGRICOLO | 15

    n GUIDI A BRESCIA: RISCOPRIRE LAGRICOLTURA NON SOLO PER TASSARLA

    Se dobbiamo rispondere altitolo-domanda di questaassemblea non possiamo che direche lagricoltura non stataancora riscoperta. Anzi ci sembraun bel segreto tutto da svelare. Loha detto il presidente Mario Guidichiudendo i lavori dellAssembleadegli associati bresciani che avevacome tema: La riscopertadellAgricoltura, o lagricoltura

    riscoperta?. A fine anno, nonostante la crisi economica generale, gli indicatorieconomici segnalavano ha proseguito Guidi nel corso dellassemblea - unaripresina del nostro settore, segnali di speranza subito affossati dalle emergenze acatena: blocco dei Tir, maltempo da fronteggiare, caro-carburanti con aumentidei costi, in un anno, di oltre il 25%. Come si fa a pensare si chiesto il presidente della Confagricoltura - allacrescita, al rafforzamento della competitivit, se il reddito attuale degli agricoltoriitaliani inferiore a quello del 2005? Riscoprire lagricoltura vuol dire anche esoprattutto attivare politiche attente al suo ruolo per il settore ed il Paese. E inaccettabile ha proseguito che, in un una situazione come quella attuale,in cui c bisogno di maggiore impulso politico a favore del settore agricolo,lEuropa voglia imboccare la strada del disimpegno, anche finanziario. Il futurodel bilancio dellUE, secondo la Commissione, prevede aumenti in termini realipraticamente per tutte le voci tranne che per la spesa agricola. Un taglio tra il 2013ed il 2020 che stimiamo di oltre il 12 per cento delle risorse.Bisogna portare allattenzione del Governo italiano la questione della politicaagricola comune; non un problema dellagricoltura, ma di tutto il Paese. Quelladella Pac, cos come proposta dalla Commissione Europea, una riformaanacronistica, poich programma il futuro guardando al passato.

  • Sindaco Alemanno, forse

    non tutti lo sanno, ma

    lei il Primo Cittadino

    del Comune agricolo

    pi grande dEuropa.

    LImu, lImposta Muni-

    cipale Unica, se applicata sui fab-

    bricati agricoli, sar una bella inie-

    zione di denaro fresco per le casse

    capitoline...

    Non una decisione che accogliamoin modo trionfale, perch sappiamoquali sono i problemi che gravano su-gli agricoltori e sulleconomia ruraledella Regione. Non vogliamo certo fa-re cassa alle spese di un comparto vi-tale per la tutela dellagroromano, ilpaesaggio, la sostenibilit ambientale,loccupazione dei giovani, lapprovvi-

    16 | MONDO AGRICOLO | FEBBRAIO 2012

    Non vogliamo fare cassaaffondando lagricoltura

    Il sin daco di Roma Capitalee presidente del Consiglionazionale dell Anci sull imposta dellImupromette: Nell Urbe fisseremo laliquota minima.Lagricoltura ci dice - un settore vitale. anchepaesaggio, sostenibilit,occupazione dei giovani

    di Vanni Cornero

    L I N T E R V I S TA G I A N N I A L E M A N N O

    gionamento dei beni di prima neces-sit, il turismo.

    Ha gi fissato unaliquota nel range

    delle possibili a discrezione dei sinda-

    ci?

    Su questo posso assicurare tutti cheintrodurremo laliquota minima. Sullabase di questo indirizzo stanno lavo-rando lassessore al Bilancio CarmineLamanda insieme al mio delegato perlAgricoltura, Francesco de' Micheli,che incontreranno nei prossimi giornile associazioni per fare il punto sullasituazione.

    Ci sono stime su quanto incasser il

    Comune di Roma?

    Ancora no perch, come dicevo, itecnici sono al lavoro per trovare lasoluzione pi equa.

  • Lei naturalmente sa quante proteste

    lintroduzione di questa imposta ab-

    bia causato tra gli imprenditori agri-

    coli , che in pratica si vedono tassare i

    fabbricati due volte. Confagricoltura

    sostiene che, nel decidere un prelievo

    tanto anomalo, per definirlo con

    un eufemismo, ci si sarebbe dovuti

    affidare ad una preventiva ricogni-

    zione tecnica fatta con le imprese.

    Oggi il peso dellimposta per il settore

    FEBBRAIO 2012 | MONDO AGRICOLO | 17

    L agricoltura

    un settore vitale.

    Tanto vitale che scommette

    sulla crescita della green

    economy per sradicare

    la crisi con lassegnazione

    di terre demaniali

    ai giovani agricoltori

    agricolo graverebbe sul valore ag-

    giunto in misura tre-quattro volte su-

    periore rispetto a quanto accade per

    il resto delleconomia.

    Lintroduzione dellImu, prevista dal-lattuazione delle norme sul federali-smo fiscale, ha seguito una accelera-zione con linsediamento del governotecnico, tanto che lAnci ha sentito ilbisogno di ottenere ulteriori chiari-menti in diversi incontri con i tecnicidel ministero. Dubbi di natura regola-mentare e incertezze hanno riguarda-to la parte relativa alle esenzioni e algettito previsto. Dunque la ricognizio-ne tecnica, pur auspicabile, stata re-sa impossibile nel contesto di una cri-si pesante e della necessit di dare ra-pido corso alle riforme contenute nel

    Gianni Alemanno sindacodi Roma Capitale. stato ministrodelle politiche agricolee forestali dal 2001 al 2006.

  • 18 | MONDO AGRICOLO | FEBBRAIO 2012

    cenni. Sempre tramite il consiglierede' Micheli stiamo lavorando per co-stituire un catasto dell' agricolturache gestir i delicati passaggi di valu-tazione e analisi dei terreni agricoliacquisiti dal demanio e frutto di com-pensazioni. Lobiettivo di assegnarei lotti, anche in affitto, attraverso unbando trasparente, che dia prelazioneai progetti multifunzionali e alle coo-perative di giovani che faranno rete.

    Ci sono imprenditori pronti ad ab-

    battere stalle e fienili, piuttosto che

    pagare. Rabbia o disperazione?

    Entrambe e le capisco.Un ultima domanda: perch lagri-

    coltura italiana, nonostante il suo pe-

    so economico e in piena controten-

    denza a quanto avviene nel resto del

    mondo, non riesce ad avere una sua

    politica nazionale capace di rilan-

    ciarla e agganciarla a quella richiesta

    globale di materie prime agricole che

    si prevede dovrebbe praticamente

    raddoppiare da qui al 2050?

    Una questione dirimente per il no-stro Paese legata all' accesso alla ter-ra e alla necessit di evitare leccessodi frammentazione e la parcellizzazio-ne delle aziende rurali. Oggi, il giova-ne l' imprenditore agricolo ha grandeprofessionalit e preparazione manon viene abbastanza sostenuto e in-coraggiato anche nel fare sistema cheresta lunica possibilit, lunico meto-do da seguire per dare linfa al settore.Sono i giovani che pi di tutti posso-no realizzare la multifunzionalit inagricoltura e rilanciare il turismo ru-rale. Bisogna rafforzare inoltre loperadi razionalizzazione della catena di-stributiva, appoggiare e attuare la leg-ge sulla tracciabilit dei nostri pro-dotti, presidiare le sedi europei per-ch ci appoggino e ci sostengano nonsolo nel quadro della politica comu-nitaria ma anche nella lotta alla con-traffazione. Infine, bisogna investiresul nostro sistema idrogeologico, an-che per prevenire disastri ambientali,che sono intollerabili per il loro costoumano e per lintera economia nazio-nale.

    decreto Salva Italia. Confagricoltura ha calcolato che, in

    soldoni, le imprese agricole alloggi

    dovrebbero sborsare da 1,3 a 1,5 mi-

    liardi, pari ad oltre il 5% circa dei 26

    miliardi di euro che costituiscono il

    valore aggiunto prodotto ogni anno

    inagricoltura. Lei stato ministro

    delle Politiche agricole, pensa che il

    settore, gi duramente provato dalla

    crisi e con in vista tagli ai fondi euro-

    pei possa sopportare questo salasso.

    Vediamo nel concreto quali sarannole aliquote applicate. Sono sicuro cheda parte di chi guida gli enti localinon ci sia nessuna volont di affonda-re un settore vitale per la nostra eco-nomia. Tanto vitale che si scommettesulla crescita della green economyper sradicare la crisi, con lassegna-zione di terre demaniali ai giovaniagricoltori. A questo proposito vogliosottolineare che anche la Capitale hagrandi chance, grazie ai circa 700 et-tari di agro romano incolti e abban-donati che, assegnate tramite un ban-do pubblico, possono dare una spintaall' economia reale, quella che portafrutti. Poich il decreto liberalizzazio-ni impedisce speculazioni con un vin-colo di destinazione di 20 anni, chi siaggiudicher queste terre dovr man-tenerne la natura agricola per due de-

    Occorre favorire

    laccesso dei giovani alla terra,

    c la necessit di evitare

    la troppa frammentazione

    e la parcellizzazione delle

    aziende rurali. A Roma

    impegno per lassegnazione

    delle terre incolte

    L I N T E R V I S TA G I A N N I A L E M A N N O

  • Consiglio Mario Monti, in occasionedel vertice di maggioranza, che vengarivista radicalmente limposta. Altri-menti ammonisce - si ammazza l'a-gricoltura italiana. L'assemblea della Camera, nell'ambitodella discussione del decreto semplifi-cazioni, approva, nel pomeriggio del13 marzo, a larghissima maggioranza (495 s e 7 no) un ordine del giorno bi-partisan, che impegna il Governo apromuovere una revisione del mecca-nismo dell'Imu, di cui le aziende agri-cole sentiranno tutto il peso nel cor-rente anno fiscale, prevedendo unatassazione diversa per gli stabili agri-coli non pi funzionali all'attivit agri-cola e trasformati in abitazioni e i fab-bricati che servono a lavoro e che dasempre sono stati inseriti nel valoredei terreni. Si tratta, ad avviso delle tre Organizzazioni,di un primo risultato che fa seguito alla ma-nifestazione e dimostra la sensibilit delleforze politiche presenti in Parlamento che,daccordo con il mondo agricolo, auspica-no che si riveda effettivamente il meccani-smo dellImu prima che il provvedimentodiventi legge.

    Davanti al Parlamento uniti per dire: vogliamo vivere

    La manifestazione

    con Cia e Copagri

    fa breccia a Montecitorio.Approvato un odg

    che impegna il governoa fare proposte

    Mi piace que-statmosfe-ra di ban-diere e cap-pellini chesi confon-

    dono tra loro. Siamo tutti agricoltori,con gli stessi problemi. Siamo qui uni-ti per dare peso e forza alle nostreistanze. Esordisce cos il presidente diConfagricoltura Mario Guidi sul pal-chetto, rivolgendosi si partecipanti al-la manifestazione del 13 marzo a Ro-ma, a piazza Montecitorio. Alcune centinaia di agricoltori di Con-fagricoltura, Cia, Copagri, animano lapiazza. Quella delle Organizzazioni uniniziativa di sensibilizzazione,unoccasione per portare allattenzio-ne della politica e dellopinione pub-blica i problemi del settore, in primisquelli dellImu che, ribadiscono i pre-sidenti Mario Guidi, Giuseppe Politi(Cia), Franco Verrascina (Copagri) iniqua ed inaccettabile. Non si tratta -precisano i tre presidenti - di una mo-bilitazione contro il Governo. E' in gioco la sopravvivenza. Siamoscesi in piazza perch rivendichiamoil ruolo, limportanza, ma anche la spe-

    FEBBRAIO 2012 | MONDO AGRICOLO | 19

    cificit del settore agri-colo. Siamo disposti a cre-dere in questo Paese nellamisura in cui questo Paese disposto a credere nel-lagricoltura. Sono al verde, passo lenotti in bianco ed ho iconti in rosso. Leggiamo su uno deicartelli innalzati dai ma-nifestanti che descrivecon ironia patriottica lasituazione dei tempi at-tuali. Il principale nododella contesa si chiamaImu, la nuova imposta sui fabbricatirurali e sui terreni agricoli, cio suglistrumenti di lavoro. Abbiamo chiestoI MUtui ci arriva lIMU, leggiamosu un altro manifesto innalzato a piaz-za Montecitorio sempre giocato sulli-ronia dissacrante. Sono molti i parlamentari che vengo-no ad esprimere la loro solidariet aimanifestanti. Ci sono tra gli altri: il lea-der dellUdc Pier Ferdinando Casinicon Gian Luca Galletti e Teresio Delfi-no; c una nutrita delegazione diesponenti del PD con i deputati Ange-lo Zucchi, Sandro Brandolini, Nicode-mo Oliverio ed i senatori Alfonso An-dria, Leana Pignedoli, Maria TeresaBertuzzi delle rispettive CommissioniAgricoltura dei due rami del Parla-mento; per IdV intervengono il capo-gruppo Massimo Donadi, Ignazio Mes-sina (responsabile agricolo) e Ivan Ro-ta (Comm. Agricoltura); in evidenzaAngelo Santori (Gruppo Misto), il pre-sidente della Commissione Lavorodella Camera Silvano Moffa (Popolo eTerritorio). Pier Ferdinando Casini, nelsuo intervento ai manifestanti annun-cia che chieder al Presidente del

    di Gaetano Menna

    P R I M O P I A N O I M U

  • articoli pi significativi

    apparsi sui giornali il 13 e

    14 marzo, in occasione

    della manifestazione

    unitaria a Roma. Il 13

    marzo:

    CORRIERE DELLA SERA(Agricoltori e piccole-medie aziende: cos nonva); FATTO QUOTIDIANO(Nuova Imu, aumenti finoal 200% per negozi eimprese. Al settore agricolova anche peggio);AVVENIRE (Manifestazioneanti-Imu Casini: ammazza ilsettore); MATTINO (Gliagricoltori: l'Imu unsalasso. La Camera:intervenga il governo);RESTO DEL CARLINO(Imu e catasto: stangate lecase Sui negozi inveceimposta soft); PADANIA

    20 | MONDO AGRICOLO | FEBBRAIO 2012

    La piazza fa notizia

    Molte le intervisteradiotelevisive di

    Mario Guidi in

    occasione della

    manifestazione a

    piazza Montecitorio

    per Rai Tg1, Tg2,

    Tg3, Tgr, Mediaset

    Tg5, La 7 ed altre

    emittenti

    D I C O N O D I N O I R A S S E G N A S T A M P A

    (Caro carburanti, Imu,contributi In piazzal'emergenza agricoltura);TIRRENO (Agricoltori

    La battaglia condottada Confagricolturacontro gli effetti

    dellImu sulle impreseagricole vasta eco suimedia. Le interviste delpresidente Guidi sulCORRIERE DELLA SERA (6marzo) e su LA STAMPA(11 marzo), hannoanticipato le istanze diConfagricoltura e i temidella manifestazioneunitaria del 13 marzo, conCia e Copagri, a piazzaMontecitorio. Di seguitouna rapida carrellata sugli

  • contro l'Imu); VOCE DIMANTOVA (Un s allarevisione Imu agricola);TIRRENO GROSSETO (Sit-in davanti a Montecitorio eil Parlamento ora ciripensa);BLOG.PANORAMA.IT(Imu, +300% per gliimprenditori agricoli. Eccoil salasso della nuova tassasugli immobili); CORRIEREDELL'IRPINIA (L'Imuuccide l'agricoltura, marciasu Roma degli operatoriirpini. E Foglia: basta con lascure); CRONACAQUITORINO (Agricoltori inpiazza contro l'Imu);DENARO (Oggiagricoltori in piazza: No aImu e rincari gasolio);LABORATORIO POLIZIADEMOCRATICA

    lucchesi in piazza a Roma);CORRIERE DELL'UMBRIA(Imu caro carburanti econtributi previdenziali in

    aumento il grido di allarmee le richieste di aiuto); ILPAESE NUOVO(Agricoltori a Montecitoriocontro Imu, e costcontributivi. Domanimanifestazione; LAPROVINCIA (L'agricolturascende in piazza);CORRIERE DI VITERBO(Contro l'lmu la rabbiadegli agricoltori);GIORNALE DI BRESCIA(Confagri, Cia e Copagri:protesta davanti allaCamera); NUOVAFERRARA (Agricoltori

    FEBBRAIO 2012 | MONDO AGRICOLO |21

    (Agricoltura: Coltivatori inpiazza a Roma contro "Salasso " Imu e CaroGasolio); LIBERT (AncheConfagricoltura Piacenza inpiazza a Roma Chiesa: Imu,gasolio e costi contributivi,che salasso); LIBERT AllaCamera passa l'odg sultaglio Imu all'agricoltura;VIRGILIO.IT(Fisco/Allarme agricoltori:Da Imu salasso da 1,5miliardi); NUOVOQUOTIDIANO DI RIMINI(II grido degli agricoltori -"Cos ammazzate lacampagna"); PROVINCIAQUOTIDIANO DICREMONA (Protesta aRoma: L'agricolturarischia - A rischio 200milaaziende 'Cos l'agricolturachiude').

    L interviste a Mario Guidi

    sul Corrieredella Sera del 6 marzo (pag 14).Un servizio a piena pagina su Le tasse che pesano sul miracolo agricolo

  • 22 | MONDO AGRICOLO | FEBBRAIO 2012

    Il pesodelle regole

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    i M

    arco

    Car

    ne

    se

    cc

    aAT T U A L I T A R T I C O L O 6 2

  • All'inizio parlava di una norma digrande civilt. Ne pu spiegare ilmotivo?

    Tutti gli operatori della filiera devonoessere messi nelle stesse condizioni dipoter programmare, con assoluta cer-tezza, la gestione dei propri flussi dicassa. Nei confronti degli istituti dicredito le nostre esposizioni valgonoquanto quelle degli altri attori della fi-liera, con la sola eccezione che i cre-diti di conduzione vanno a scadere almomento del conferimento della pro-duzione. Ogni ritardo si traduce inuno sconfinamento con quello checi comporta in termini di aggraviodegli interessi e di nuovi affidamenti.

    L'articolo 62 necessita di qualche ag-giustamento particolare?

    Si, in quanto lattuale formulazioneinclude senza alcuna discriminazionetutti i contratti aventi come oggetto la

    cessione di prodotti agricoli. In prati-ca lobbligo scatta anche tra gli stessioperatori privati, mentre la finalit del-la normativa dovrebbe essere quelladi regolamentare i rapporti tra pro-duttori e distributori finali. Ad onordel vero c da evidenziare che giadesso la forma scritta viene utilizzatadalla GDO nellambito degli accordi-quadro.

    Al momento in cui scri-viamo all'esame delParlamento la legge diconversione del de-creto liberalizzazioniche, all'art. 62, introdu-

    ce l'obbligo di regolarizzare in formascritta i contratti per la cessione diprodotti agricoli ed alimentari, pena laloro nullit. Oltre all'aspetto formale, ovvero di tra-scrivere le condizioni finora pattuite alivello verbale, il provvedimento intro-duce anche un termine perentorio di30 giorni per i pagamenti dei prodot-ti agricoli deperibili (60 giorni per tut-ti gli altri).La disposizione del decreto, richiestaproprio da Confagricoltura - ci dice ilvicepresidente dell'Organizzazionedegli imprenditori agricoli SalvatoreGiardina - una norma di grande ci-vilt dettata dal buon senso e che con-tribuisce a sanare gli enormi squilibrieconomici esistenti tra i vari attori del-la filiera.

    Vicepresidente Giardina le norme suicontratti di cessione dei prodottiagricoli sono particolarmente attesedai produttori...

    Si, vero, la norma non fa altro checolmare un vuoto legislativo. Gi altriPaesi dellUnione Europea hanno au-tonomamente legiferato su questa ma-teria. In attesa di recepire, entro mar-zo 2013, la direttiva 2011/7/UE sul

    contrasto ai ritardi di pagamento nelletransazioni commerciali, con lart. 62il ministro Catania non ha fatto altroche anticipare i tempi. La direttiva, trale altre cose, stabilisce che ogni singo-lo Stato possa adottare disposizionipi favorevoli al creditore. I contenutidellarticolo 62 sono assolutamentecoerenti con la direttiva. Al ministroCatania va riconosciuto il merito diaver accolto una delle richieste chepi ci interessano e di aver bruciato itempi introducendo un sistema di re-gole certe sul modello francese.

    Perch per gli agricoltori si tratta diun provvedimento importante?

    La risposta sta dentro la recente inda-gine della Cribis D&B sui tempi di pa-gamento delle imprese. E' emerso chequasi il 60% di quelle operanti nella-groalimentare paga i suoi fornitoricon un ritardo fino a 30 giorni rispet-to ai termini pattuiti, quasi il 10% finoa 60 giorni ed il 3% con un ritardo di90 giorni sul termine contrattuale fis-sato per il saldo delle fatture. Un pro-blema analogo, ovvero quello del pa-gamento delle prestazioni fornite daiprivati agli enti pubblici, stato ogget-to dellattenzione del governo Montinellambito dei primi provvedimentiadottati. Non si comprende perch ilprincipio della regolarit dei paga-menti, destinato ora anche a tutti i ra-mi della pubblica amministrazione,non debba trovare applicazione an-che per tutti gli operatori della filiera.

    FEBBRAIO 2012 | MONDO AGRICOLO | 23

    Contratti scritti per la cessione dei prodotti agricoli. Lo prevedeil decreto liberalizzazioni.Per il vicepresidente Giardina, una normadi civilt quella sollecitata da Confagricoltura

    di Giuseppe Modica

    C' anche chi salda le fatture

    con un ritardo di 90 giorni

    sul termine fissato di pagamento

    Salvatore Giardinavicepresidente ConfagricolturaUn sistema di regole certesul modello francese

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  • I24 | MONDO AGRICOLO | FEBBRAIO 2012

    Un nuovo Think tanknello spirito dei tempi

    Confagricoltura Academy

    il luogo in cui

    i dirigenti ripensano il ruolo di rappresentanza

    di Luigi Mastrobuono

    AT T U A L I T A C A D E M Y T A O R M I N A

    lato ci arrivato il conto di stagionidalla spesa pubblica facile, in cui cre-scevamo come PIL, come redditi, co-me capacit produttiva, come ruolointernazionale, ma accumulavamosullo Stato una parte del costo senzapreoccuparci del saldo finale; e dal-laltro ci sono arrivati vicini Paesi chenon erano nel nostro orizzonte, conle loro produzioni, le loro regole so-ciali, la loro forza anche geopolitica,la loro cultura mercantile, mentre inostri prodotti faticano a farsi strada.Quale cambiamento ci pu far trova-re un nuovo percorso di crescita?Quello che stiamo facendo (o secon-do i punti di vista, subendo) servedavvero? A novembre scorso, abbia-mo affidato il timone della crisi a per-sone con un profilo molto alto, conuna competenza consolidata e liberedai meccanismi e vincoli che hannocaratterizzato la politica per lungotempo. Abbiamo chiesto a loro dicambiare, di fare qualcosa perch siriprendesse fortemente una iniziati-va in cui riconoscere la capacit delPaese di riemergere, di non seguire laderiva di altri Paesi europei, o addirit-tura sudamericani, avvolti in una spi-rale di tagli, sacrifici, crollo dei con-sumi e della produzione, licenzia-menti e disoccupazione, con il ri-schio di un default. I numeri dicono

    cittadini, le famiglie, gli imprenditoriitaliani attraversano un periodo diforte mutamento dei propri riferi-menti consolidati: leconomia e le re-gole. Leconomia vuol dire per le fa-miglie e per le piccole imprese so-prattutto la microeconomia: i com-portamenti della banca, i comporta-menti dei fornitori, dei concorrenti. Latteggiamento delle Pubbliche Am-ministrazioni, la scarsit di credito, ilconfronto delle tariffe e dei prezzi, lagestione del patrimonio e la sua tas-sazione, la ricerca del lavoro e dellecommesse, la distanza e la consisten-za della futura pensione.Le regole so-no spesso contenute negli annunci onelle nuove disposizioni ancora daattuare, sono nel rapporto con il set-tore pubblico, con una accelerata di-

    gitalizzazione delle funzio-ni amministrative cuinon sempre corrispondeanaloga preparazione echiarezza di procedure.Nuove regole per assicura-re lauto, per accendere unmutuo, per cambiare co-gnome, per riscuotere lapensione, per parteciparealle gare o interagire conun subfornitore. Se poi il cittadino, lim-prenditore approfondisco-no sui media cosa accadenel mondo pi ampio,quello degli Stati e dei Con-tinenti, quello dei paesi

    emergenti e della vecchia Europa, di-venta forte la sensazione di non esse-re pi da italiano un protagonistadei processi pi rilevanti. davvero cos? Questo cambiamen-to tutto a nostro svantaggio? Da un

  • territoriale, e minori egoismi di setto-re e di categoria. Pi etica e minorisprechi. Pi fedelt alle regole comu-ni fiscali, di cittadinanza, di lavo-ro e pi coesione.

    La competizione in un mondo che

    r iequil ibra i suoi centri di gravi -

    tazione, che sposta verso Oriente il

    potere geopolitico, noi possiamo

    vincerla nuovamente come Paese

    che si saputo rigenerare nei com-

    portamenti economici e sociali, ri-

    partendo da un corretto rapporto

    con il valore delle cose, a iniziare dal

    lavoro, dalla propriet, dallimpiego

    del capitale, dal rispetto dello Sta-

    to e del la cosa pubblica.

    che qualcosa accaduto in pochissi-

    mi mesi, i partners europei e di ol-

    treoceano testimoniano uno sforzo

    imponente per riportare lItalia in

    corsa. Sono i cambiamenti che stia-

    mo facendo tutti noi a provocare

    questa inversione, sono i nostri com-

    portamenti che stanno restituendo

    efficacia alle misure prese. Ce ne ren-

    diamo conto quando nei sondaggi

    approviamo a grande maggioranza

    chi oggi ci guida, pur essendo scon-

    tenti degli effetti che le misure indu-

    cono nella nostra microeconomia e

    nelle nostre regole di sempre. Allora

    una prima risposta: questo cambia-

    mento, che non ci fa comodo in mol-

    ti casi, a nostro vantaggio; a van-

    taggio di quella parte di cittadini, fa-

    miglie, imprese che colgono lop-

    portunit di rivedere la propria strut-

    tura dei costi, il proprio budget fami-

    liare, la propria modalit di lavoro

    e di consumo per adeguarla ad una

    economia che potr tornare a cre-

    scere soltanto cambiando le sue for-

    mule. Pi cooperazione e meno indi-

    vidualismo, e cio aggregazione di

    imprese e solidariet sociale. Pi con-

    sapevolezza economica dei compor-

    tamenti (i quotidiani ci stanno dando

    un grande aiuto di conoscenza dei

    fatti economici in questi mesi) e pi

    tecnologia quotidiana per fare me-

    glio e bene le cose (cio pi produt-

    tivit). Migliore mediazione degli in-

    teressi in gioco, dal condominio ai

    contratti di lavoro, dalle alleanze

    produttive ai progetti di sviluppo

    FEBBRAIO 2012 | MONDO AGRICOLO | 25

    La bandiera confederale

    ed il limone

    a ricordarci le connessioni tra sindacato e produzione

    L'appuntamento all'hotel

    Capotaormina

  • Qui c uno spazio enorme e difficileper le forze intermedie: le associazio-ni di ogni livello e anche economi-che, c spazio per un nuovo sinda-cato, c spazio per riaggregare in-torno ai progetti di sviluppo chi ap-porta valore alle soluzioni. Non pi enon tanto un associazionismo stretta-mente difensivo, che mira a crearearee di protezione e quindi di privi-legio, aree di esclusione e quindi dinon partecipazione allo sforzo co-mune. Un associazionismo produtti-vo di valore per le imprese e i citta-dini, interprete delle scelte anche dif-ficili, ma con un chiaro orizzonteaperto sulle nuove regole dello svi-luppo e della crescita.

    26 | MONDO AGRICOLO | FEBBRAIO 2012

    AT T U A L I T A C A D E M Y T A O R M I N A

    Meeting a Taormina in un clima

    essenziale e concentrato.

    Il cambiamento, per noi,

    gi iniziato

    Anche se consapevole, come gli Ita-liani di oggi, che adesso il momentodi rimettere in discussione molte co-se e cambiare se stesso. Lagricolturaitaliana, il suo sistema di regole e dirappresentanza, attraversa questomomento senza eccezioni. Pu sfrut-tarlo per darsi una configurazioneavanzata per il futuro, in termini distrutture aziendali, di rapporti di col-laborazione economica, di apertura aimercati internazionali, di creazione dimaggior valore aggiungendo serviziai prodotti, e contribuendo a gestire ilprocesso complessivo di cui parte.Con questa coscienza nasce Confa-gricoltura Academy, il luogo in cui ilgruppo dirigente dellAssociazione ri-pensa il suo ruolo di rappresentanza,profila il futuro del settore, ragionasulle imprese e la loro evoluzione, ri-disegna lorganizzazione. E lo fa conlo spirito di questo tempo, in un climaessenziale e concentrato. Il cambia-mento, per noi, gi iniziato.

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  • risposta entro 30 giorni dalla richiesta

    e, nel caso l'impresa non abbia ritar-

    dati pagamenti, le domande per la

    sospensione delle rate di mutui, dei ca-

    noni di leasing e di allungamento a

    270 giorni delle scadenze del credito

    a breve per sostenere le esigenze di

    cassa si intendono ammesse dalla ban-

    ca, salvo esplicito rifiuto. "E' un ac-

    cordo con cui le banche italiane met-

    tono a disposizione la loro forza e di-

    sponibilit e si assumono il sacrificio

    di rinviare la riscossione dei paga-

    menti", ha detto il presidente dell'A-

    bi Giuseppe Mussari. Daccordo il vi-

    ceministro Grilli, che ha sottolineato

    come visto il "momento di grande fra-

    gilit e incertezza, importante dare

    tempo alle imprese per affrontare la

    situazione economica con margini ag-

    giuntivi". Plauso all'intesa anche dal

    ministro Passera: "Si tratta di una rea-

    zione positiva, concreta, fattiva. Il cre-

    dito uno dei capitoli fondamentali

    per far crescere strutturalmente la

    nostra economia".

    Accordo banche-impreseper dare respiroalla competitivit

    Il presidente Guidiha firmato, con i verticidell Abi e delle altreOrganizzazioniimprenditoriali, il nuovoprotocollo per le misuredi intervento sul credito a favore delle PMI

    Arriva una boccata di os-

    sigeno per le imprese.

    Grazie alla nuova mora-

    toria sui debiti e i finan-

    ziamenti delle imprese

    sottoscritta in settima-

    na a palazzo Altieri, sede dellAbi, asso-

    ciazione bancaria italiana dal mini-

    stro dello Sviluppo economico Corra-do Passera e il viceministro dell'Eco-nomia e delle Finanze Vittorio Grillicon Abi e Alleanza delle CooperativeItaliane, Assoconfidi, le organizzazio-ni agricole Cia, Coldiretti e Confagri-coltura, Claai, Confapi, Confedilizia,Confetra, Confindustria e Rete Impre-se Italia. Delle nuove misure previstenellaccordo potranno beneficiare lepiccole e medie imprese, operanti intutti i settori, con meno di250 dipendenti e un fattu-rato inferiore a 50 milioni,oppure con totale attivodi bilancio fino a 43mln. Al momento dellapresentazione delladomanda, per, le im-

    FEBBRAIO 2012 | MONDO AGRICOLO | 29

    prese non devono presentare soffe-renze nei confronti delle banche (inbonis) n esposizioni ristrutturateoppure esposizioni scadute o sconfi-nanti da oltre 90 giorni. Sar possibi-le chiedere la sospensione per 12mesi della quota capitale delle rate dimutuo e quella per 12 o 6 mesi dellaquota capitale prevista nei canoni dileasing "immobiliare" e "mobiliare".Le rate non devono essere scadute daoltre 90 giorni e non devono aver giusufruito della sospensione previstadall'Avviso comune del 3 agosto2009. Sar inoltre possibile allungarela durata dei mutui, nonch spostarein avanti fino a 270 giorni le scadenzedel credito a breve termine per esi-genze di cassa, con riferimento all'an-ticipazione di crediti certi ed esigibili.

    DARE TEMPO ALLE IMPRESE

    Allungabili a 120 giorni anche le sca-denze del credito agrario di conduzio-ne. Per essere ammessi alla richiestadi allungamento i mutui non devonoaver beneficiato delle stesse facilita-zioni previste dall'Accordo per il cre-dito alle pmi del 16 febbraio 2011. Perle imprese che avviano processi dirafforzamento patrimoniale, le ban-che si impegnano inoltre a concedereun finanziamento proporzionale al-l'aumento dei mezzi propri realizzatidall'impresa. Le domande vanno pre-sentate entro il 31 dicembre 2012,mentre le domande di allungamento

    dei mutui, che a questa datadovessero essere ancora in

    sospensione, potrannoessere presentate en-tro il 30 giugno 2013.Le banche si impe-gnano a fornire una

    di Giusy Pascucci

    AT T U A L I T C R E D I T O

    Corrado Passera

    ministro dello Sviluppo economico

  • 30| MONDO AGRICOLO | FEBBRAIO 2012

    attraverso uno sviluppo delle quote dirappresentativit e un miglioramentodei servizi in termini di innovazione. Il raggiungimento di tale obiettivo di-pende, oltre che da una serie di fattoriesogeni e strutturali, da un interventoorganico destinato a tutto il personaleconfederale, volto a consolidare il siste-ma di principi e di valori che costituisceil punto di riferimento per la culturaidentitaria dellOrganizzazione, dove

    ATorino si tenuto ilMeeting dei Direttoriterritoriali p e r ap-profondire il ruolodel lOrganizzazionein tempi di crisi (fi-

    nanziaria, ma anche politica). Uno degli obiettivi generali di Confagri-coltura, per il biennio 2012-2013, consi-ste nel riposizionamento strategico del-l'Organizzazione sul territorio nazionale

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    Confagricoltura

    e Comunit di SantEgidio

    hanno firmato un protocollodintesa per avviare un progetto diintervento umanitario persostenere le popolazioni delCorno dAfrica.Nei prossimi mesi verr attivatoun soccorso alimentare diemergenza per rispondereallimmediato bisogno di cibodelle popolazioni e,successivamente, inizier larealizzazione di infrastrutturepermanenti per migliorare il lorolivello di vita. Lintervento siconcentrer in due aree del Norddel Kenya: il distretto di East

    Pokot e la zona sudorientale del lago Turkana, territori in grande difficolt,che accolgono anche popolazioni di rifugiati dalle vicine aree di Etiopia eSomalia in cui imperversa una dolorosa fase di instabilit ed impossibileintervenire direttamente con iniziative umanitarie. Il progetto siconcretizzer nellacquisto di derrate alimentari che verranno distribuiteda volontari della Comunit e dalla rete missionaria locale. In una secondafase si proceder alla creazione di orti, piccoli allevamenti e pozzi; e verravviata lattivit di formazione agricola.

    i principi di Confagricoltura si tradu-cono in un elevato tasso di rappre-sentanza ed una notevole ampiezzadei servizi forniti.La cultura identitaria, in una fase digrande trasformazione economico-so-ciale, non pu che fondarsi su una mag-giore consapevolezza del territorio, sull'acquisizione di un metodo di lettura,analisi e interpretazione della realt at-tuale e delle vicende del mondo agricolo,nonch sul grado di motivazione e sullaforza del consenso trasversale di appar-tenenza alla Confederazione.Enapra, alla luce di queste finalit, starealizzando due differenti percorsi diformazione, uno rivolto ai direttori del-le nostre sedi territoriali e uno ai diri-genti. Per quanto riguarda il percorsorivolto ai direttori, si tenuto a Torinoun primo Meeting dei direttori diConfagricoltura, al quale hanno parte-cipato anche i quadri e i dirigenti dellasede nazionale, e dove sono intervenutirelatori di altissimo profilo, quali Mas-simo Viviani, direttore generale di Fe-derdistribuzione, Cesare Bernini, diret-tore di Unindustria Treviso, attualmen-te consigliere di Unindustria Bologna,Mario Gibertoni, consulente di direzio-ne e docente presso Business School,Gabriele Gianello, direttore comunica-zione New Vision, Gianluca Paolucci,giornalista del quotidiano La Stampa eDaniele Marini, direttore scientificoFondazione Nord Est e docente di So-ciologia dei processi economici. Lobiettivo di questo incontro statoquello di muovere un primo passo versoquellassociazione in rete, fortementevoluta dal presidente di ConfagricolturaMario Guidi, (che intervenuto ai lavo-ri), che sappia creare valore aggiunto perle imprese. Per questo diventa necessa-rio rivedere lOrganizzazione al fine dipoter rispondere a condizioni future chegi stanno maturando. In questo si inserisce il tema dellinnova-zione e della rete, come strumento perattuare linnovazione e incidere sullarealt esterna: Le imprese non hannopaura di innovare tanto meno ne pos-siamo avere noi, ha detto il direttore ge-nerale Luigi Mastrobuono.

    Sara Bianchi

    AT T U A L I T I N C O N T R I

    Obiettivo: pi rappresentanzae servizi innovativi

    n

  • 32 | MONDO AGRICOLO |FEBBRAIO 2012

    Lavoro, Guidi alla Fornero: Riscriviamo le regole

    Il presidente confederaleha inviato in una letteraal ministro del Welfare. Il documento congiuntocon le misure sul lavoro del mondo agricolova meglio approfonditodal governo

    AT T U A L I T A V V I S O C O M U N E

    mulando in questo momento.

    Le parti firmatarie dellavviso comune

    rappresentano un settore che conta

    217.000 imprese e circa 1.100.000 oc-

    cupati. Con il documento di proposte

    congiunto le forze sociali responsa-

    bilmente hanno concordato una se-

    rie di misure tecniche, per lo pi

    senza oneri per lo stato, finalizzate a ri-

    durre la pressione fiscale e contributi-

    va sul lavoro ed a migliorare e dare

    maggiore trasparenza al mercato del

    lavoro. Lavviso faceva seguito a quan-

    to dichiarato nel corso dellunica pro-

    pedeutica audizione delle Organizza-

    Confagricoltura, Coldiretti,

    Cia, Fedagri-Confcoopera-

    tive, Legacoop-Agroali-

    mentare, Agci-Agrital, Flai-

    Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil il 24

    gennaio avevano sotto-

    scritto un Avviso Comune in materia

    di lavoro e previdenza, inviato quindi

    allattenzione del ministro del Lavoro

    Elsa Fornero. Un messaggio importan-

    te di volont delle forze sociali (Orga-

    nizzazioni professionali e della coope-

    razione, sindacati dei lavoratori) di

    partecipare al processo di ridefinizio-

    ne delle regole che il governo sta for-

  • FEBBRAIO 2012 | MONDO AGRICOLO | 33

    zioni firmatarie, svolta con il vice mi-

    nistro Michel Martone; in quella sede

    il mondo agricolo chiese, cos come

    nella stessa lettera di trasmissione del-

    laccordo un urgente incontro per

    lapprofondimento delle questioni

    proposte, ed una parallela partecipa-

    zione al pi ampio negoziato in mate-

    ria.

    Il 4 marzo il quotidiano La Stampa ha

    pubblicata un interessante intervento

    di pugno del ministro Fornero sulla

    riforma del lavoro: Senza una riforma

    complessiva che renda il mercato stes-

    so funzionale e dinamico, il sistema

    produttivo italiano non riuscir a ri-

    sollevarsi, ha annotato il ministro ed

    ha aggiunto:Il nuovo mercato dovr

    essere funzionale alle opportunit ed

    alle sfide poste dall economia globale

    con le sue nuove tecnologie e dinami-

    co, per adattarsi rapidamente a cicli

    economici ed a fenomeni competiti-

    vi, dai ritmi molto pi veloci di un

    tempo.

    Senza tale riforma ha proseguito il

    ministro - le imprese non riusciranno

    Elsa Fornero ministrodel Lavoroe delle Politiche sociali

    a riorganizzarsi effi-

    cientemente, a stare

    al passo con il conti-

    nuo mutamento che

    caratterizza lecono-

    mia mondiale e, con-

    seguentemente, a

    creare occupazione,

    sviluppo, benesse-

    re.

    Considerazioni con-

    divisibili. Anche la-

    gricoltura ha biso-

    gno di misure ade-

    guate e per questo il

    presidente di Confa-

    gricoltura Mario

    Guidi ha scritto al

    ministro del Lavoro

    Elsa Fornero, ricor-

    dando le proposte

    dellAvviso Comune (ci sono anche

    quelle per rafforzare lazione di con-

    trasto al lavoro sommerso, irregolare e

    fittizio e a forme di caporalato). Si se-

    gnalano tra le misure richieste: una le-

    gislazione di sostegno della bilatera-

    lit, la riduzione del cuneo fiscale an-

    che per le aziende che rinnovano di

    anno in anno i contratti di lavoro a

    tempo determinato, sgravi dei contri-

    buti antinfortunistici per le aziende

    virtuose, credito dimposta per le

    giornate di lavoro aggiuntive dichiara-

    te rispetto lanno precedente, riforma

    dei criteri di erogazione delle presta-

    zioni temporanee, razionalizzazione e

    semplificazione degli adempimenti

    burocratici per il datore di lavoro,

    estensione della possibilit di accede-

    re agli ammortizzatori sociali.

    G. M.

    n PROTOCOLLO DINTESA SU PESCA E ACQUACOLTURA

    E' stato firmato il protocollo dintesa per il rilancio della filiera ittica tra:Confagricoltura (vicepresidente Antonio Piva) e Confindustria (EdoardoGarrone, vicepresidente per lOrganizzazione e marketing associativo), e le

    rispettive organizzazioni del settore,Associazione Piscicoltori Italiani(presidente Pier Antonio Salvador) eFederpesca (presidente Antonello LaRocca). L'attuale critica congiunturaimpone di consolidare in manierasinergica le attivit di queste aziendenellottica di un complessivorafforzamento di comparti contigui e

    complementari, come la pesca e lacquacoltura. Il settore della pesca edellacquacoltura strategico per il made in Italy alimentare e rappresentauna produzione lorda vendibile di 350 milioni di euro per lacquacoltura edi 1,2 miliardi di euro per la pesca. La complementariet delle rispettiveproduzioni rappresenta il presupposto per una offerta di ampia gamma eper il raggiungimento di una massa critica significativa sui mercati,oltrech un modello interessante per l'industria alimentare. E necessarioincentivare il consumo di prodotti italiani, promuovendo la cultura delmangiare sano nellistruzione dei ragazzi afferma Il presidentedellAssociazione piscicoltori italiani Salvador -. Bisogna valorizzare iprodotti del nostro territorio che sono sicuri, controllati e di qualit. Ilprotocollo, tra le altre, definisce le seguenti priorit: elaborare azioni,progetti e campagne per valorizzare la produzione nazionale; superare lelimitazioni alla libera concorrenza che frenano lo sviluppo ulteriore delleimprese; sviluppare forme di offerta innovativa dei prodotti della pesca edellacquacoltura; innalzare il livello di rappresentativit dellacomponente imprenditoriale in tutte le sedi, in coerenza con le rispettivecompetenze ed ambiti di tutela; migliorare la visibilit delle imprese dellapesca e dell'acquacoltura nazionali.

  • Paladinidelleccellenza

    AT T U A L I T C A R A B I N I E R I

  • FEBBRAIO 2012 | MONDO AGRICOLO | 35

    L'azione di vigilanza e controllo svolta dai Nac determinante per lefficienzadel sistema agricolo e per garantirne la crescita allinsegna della legalit. A tutela di consumatorie produttori

    di Elisabetta Tufarelli

    ICarabinieri Politiche Agricolee Alimentari sono i paladinidelle nostre eccellenze. E unreparto specializzato dell'Ar-ma che si articola su un Nu-cleo di Coordinamento Opera-

    tivo e sui Nuclei Antifrodi Carabinieri(NAC) con sedi a Parma, Roma e Sa-lerno. Gestisce il Numero Verde800020320 ed opera su tutto il terri-torio nazionale e, se necessario, ancheall'estero nel rispetto delle vigenti di-sposizioni di legge e delle direttive delministro per le Politiche agricole, dacui dipende funzionalmente. Come si legge nel Decreto legislativo297/2000 svolge controlli straordina-ri sulla erogazione e percezione di aiu-ti comunitari nel settore agroalimen-tare e della pesca ed acquacoltura, sul-le operazioni di ritiro e vendita di pro-dotti agroalimentari, compresi gli aiutia Paesi in via di sviluppo e indigenti.Inoltre, esercita controlli specifici sul-la regolare applicazione di regolamen-ti comunitari e concorre, coordinan-dosi con l'Ispettorato centrale per ilcontrollo della qualit dei prodottiagroalimentari, nell'attivit di preven-zione e repressione delle frodi nel set-tore agroalimentare. Nello svolgimen-to di tali compiti, il reparto pu effet-tuare accessi ed ispezioni amministra-tive, avvalendosi dei poteri previstidalle norme vigenti per l'esercizio del-le proprie attivit istituzionali.

  • il 50%, ma anche oltre, se si inadem-pienti agli obblighi comunitari.Inoltre, senza le azioni dei Nuclei Anti-frodi Carabinieri,la concorrenza e la li-bert dei mercati sarebbero alteratedalla condotta disonesta di chi accedeingiustamente ai finanziamenti euro-pei.Il Comando Carabinieri PoliticheAgricole e Alimentari ha sviluppato emesso a punto con lOLAF (Ufficio Eu-ropeo per la Lotta Antifrode) impor-tanti sinergie operative. In occasionedi un recente blitz a Salerno, i Nac han-

    no collaborato con lAgea (Agenziaper le Erogazioni Agricoltura), che hafornito le analisi di rischio e le rileva-zioni geosatellitari del territorio, ed hacondotto unarticolata attivit di verifi-ca tecnico-finanziaria sulla base deicontrolli incrociati sul Sistema Infor-mativo Agricolo Nazionale e sulle Ban-che Dati dellAnagrafe Zootecnica diTeramo e dellAgenzia del Territorio.Per rendere pi incisiva la tutela dellalegalit nel sistema degli aiuti al com-parto agroalimentare, loperazione delNucleo Antifrodi Carabinieri di Saler-no ha previsto il congelamento deipatrimoni criminali illecitamente ac-quisiti. Questa la nuova strategia diazione che il Comando sta perseguen-do, in stretta intesa con la Procura del-

    36| MONDO AGRICOLO |FEBBRAIO 2012

    Il Colonnello Delli Santi

    il comandante in carica deiCarabinieri Politiche Agricole

    L'azione di vigilanza e controllo svoltadai Nac (Nucleo Antifrodi Carabinieri) determinante per lefficienza del no-stro sistema agricolo e per garantirnela crescita allinsegna della legalit. Il made in Italy agroalimentare, comele opere darte, un patrimonio e untesoro del nostro Paese da promuove-re, ma anche da proteggere dagli at-tacchi che provengono da tutti i fron-ti, nazionale e internazionale. Inoltre,il lavoro dei Nac indispensabile pergarantire la sicurezza alimentare.Lo dimostra il numero dei controlli ef-fettuati nel 2011: visitati 1.630 azien-de, esercizi della grande distribuzioneorganizzata, centri commerciali, mer-cati. Il bilancio delle ispezioni 300denunce, 167 violazioni amministrati-ve e il sequestro di 6mila tonnellate diprodotti alimentari, per un valore dioltre 200 milioni di euro sottratti alcircuito illegale, anche per illeciti fi-nanziamenti comunitari. Va sottolinea-to che ogni euro tolto indebitamenteall'Europa costituisce un danno note-vole per le produzioni agricole e perla credibilit del nostro Paese. Infatti,alla base alla normativa comunitaria,lillecito finanziamento sottratto albudget comunitario viene messo a ca-rico dello Stato membro, almeno per

    AT T U A L I T C A R A B I N I E R I

    la Repubblica di Reggio Calabria. Nelloccasione sono stati sequestraticonti correnti, terreni, fabbricati e au-to di grossa cilindrata, per un valore dicirca 1 milione di euro, pari a quellodei finanziamenti comunitari illegal-mente percepiti, accertati nelle cam-pagne agricole dal 2004- 2008.Ma nel mirino dei controlli ci sono an-che le contraffazioni dei prodotti tipi-ci e di qualit. In questo senso lattivitdei Nac, in particolare durante lesta-te, contribuisce a salvaguardare l'im-magine dell'Italia agroalimentare an-che agli occhi dei turisti stranieri.

    DELLI SANTI: IL NOSTRO RUOLO

    Intendiamo tutelare spiega il Co-lonnello Maurizio Delli Santi coman-dante Carabinieri Politiche Agricole - i consumatori, ma anche gli operatoridel settore, gli agricoltori che rispetta-no le regole e che spesso inconsape-volmente subiscono la concorrenzasleale dei disonesti. E lattivit dei Nu-clei Antifrodi Carabinieri non si fermaqui. Notevole lopera di sensibilizza-zione, effettuata, ad esempio, in occa-sione dellultima Fieracavalli di Veronasulle competizioni clandestine gestitedalla criminalit organizzata.Accattivanti, oltre che semplici ed uti-li per le indicazioni pratiche fornite, glislogan sul sito della Benemerita(www.carabinieri.it/Internet/Cittadi-no/consigli/tematici/ ) che recitano:"Possiamo aiutarvi" e "Potete aiutarci"invitando a contrapporre valori posi-

    tivi a valori negativi.

    Lotta alle frodi

    internazionali in sinergia

    con l' Europa

  • Le arance del Marocco rotolano in Europa

    AT T U A L I T A C C O R D O D I L I B E R O S C A M B I O

    Marocco a tariffe doganalibasse o pari a zero, che rap-presenta una tappa versoun accordo di libero scam-bio. Il testo prevede misure di sal-vaguardia, come un aumentomoderato delle quote di scambiosu alcuni prodotti considerati sensibi-li e quote di scambio che variano se-condo la stagione per evitare distor-sioni sul mercato comunitario, non-

    ch l'obbligo per i prodotti marocchi-ni di rispettare gli standard sanitari eu-ropei. Queste misure sono ben pi fa-vorevoli al Marocco che allEuropa, in

    Laccordo di libero scambiotra lUnione Europea ed ilMarocco una decisioneche divide in due l'agricol-tura europea. Lo ha detto ilpresidente Mario Guidi

    commentando il voto favorevole delParlamento europeo che liberalizza, inparte, il commercio di prodotti agri-coli e di pesca tra lUnione europea edil paese Nord africano. E un accordo squilibratoche non salvaguarda i princi-pi di reciprocit delle condi-zioni produttive, che devononecessariamente essere allabase di qualsiasi intesa, bila-terale e non, che lUnione Eu-ropea voglia fare con i Paesiterzi spiega il presidente diConfagricoltura -. Recipro-cit che garantisca agli ope-ratori economici di ciascunPaese la possibilit di compe-tere, con pari condizioni diconcorrenza. Cosa acca-duto? In pratica, lo scorso 16febbraio il Parlamento Euro-peo, con 369 voti a favore,225 contrari e 31 astensioni,ha stato sancito l'aumentodelle quote di scambio peruna serie di prodotti che po-tranno essere importati dal

    particolare per quanto ri-guarda il settore dellor-tofrutta e, allinterno del-lUe, risulta pi vantag-gioso per le produzionidei Paesi continentali

    piuttosto che per quellimediterranei - osserva il pre-

    sidente Guidi -. Non si tratta di essereprotezionisti n tantomeno di esserecontrari alla crescita di Paesi che vivo-no in condizioni di maggiori difficoltdellarea del Mediterraneo.L'accordo commerciale ha l'obiettivodi aumentare il commercio fra l'Unio-ne e il Marocco e sostenere la transi-zione democratica che iniziata in se-guito alla Primavera araba. E, guardacaso, fu proprio il Marocco a differen-ziarsi da suoi vicini, durante londatadella rivolta nei paesi Nord-africani. Per il presidente di Confagricoltura,che lo aveva anche scritto ai parla-

    mentari italiani: Accordi diquesto genere non risolvo-no problemi di crescita, macreano situazioni di nuovapovert, danneggiando unsettore come quello agrico-lo che sta affrontando unacrisi senza precedenti. E singolare come sia sem-pre lagricoltura ad essere inprima linea quando si trattadi barattare concessioniche, almeno nelle intenzio-ni, dovrebbero contribuire arisolvere i problemi sociali,economici e di sicurezza dialcuni Paesi. E proprio il caso di dire:Mettete le arance nei vostricannoni, parafrasando il ti-tolo di una celebre canzonedegli anni Sessanta.

    Elisabetta Tufarelli

    Patto Ue con Maghrebsu misure di liberalizzazioni reciproche per i prodottiagricoli del Mediterraneo. Ma ci guadagna pi la sponda africana che quella europea

    Guidi: Laccordo non risolve

    problemi di crescita ma crea

    situazioni di nuova povert

    FEBBRAIO 2012 | MONDO AGRICOLO | 37

  • S38| MONDO AGRICOLO | FEBBRAIO 2012

    Ultimo brindisiper Lucio

    Dalla stato oltre che geniale e inimitab ile cantautoreun eccellente viticoltoresulle pendici dellEtna.I ricordi di canzoni e vinidella produttrice trapanese Angela Galiae del cantante udinese Piero Sidoti

    di Gaetano Menna

    AT T U A L I T C A N Z O N E D A U T O R E

    stisce a Trapani una azienda giovane(Verovini, nata nel 2005) ma dalleantiche origini e tradizioni, con una li-nea di vini tutti figli della loro terra elingua: i rossi Niuru, Bagghiu, Cirasa eCiamma, i bianchi Ariddhru e Ciauru. Lucio e Angela si erano conosciuti le-state scorsa a Pantelleria entrambipresenti alla kermesse Visioni perdu-te (festival di film, incontri, arti dellavisione). Il cantautore sul palco avevapartecipato alle discussioni su cine-ma, musica ed anche enologia.Abbiamo trascorso una bella giorna-ta, con tanta altra gente all'insegnadella cultura, del cinema, della buonatavola e naturalmente del buon vino ci racconta Angela Galia - Dalla mi dis-se con grande orgoglio di essere inna-morato della Sicilia tutta e in partico-

    trano il destino. Laddio in chiesa a Lu-cio Dalla avviene proprio il 4 marzoche era il giorno del suo compleanno,che tutti ricordiamo perfettamenteperch il titolo di una delle sue canzo-ni pi amate riportava la data di nasci-ta (4 marzo 1943). Misteri del fato. Ci troviamo a parlaredella scomparsa del geniale, indimen-ticabile cantautore proprio nel nume-ro del giornale che contiene unozoom sul Vinitaly, in cui si presentanopure le degustazioni che Confagricol-tura propone a Verona sui vini di ter-ra(v. pag. 55, ndr). E il suo Stronzetto dellEtna era un vi-no vulcanico. Gi, Lucio era ancheun viticoltore, ironico e originale nonsolo nelle canzoni ma anche nellapoesia enoica, con la sua vigna a Milo,sulle pendici del vulcano, vicino al suobuen retiro. La produzione di qualche migliaio dilitri, sia bianco sia rosso, che destinavanon alla vendita, ma alla sua tavola, alconsumo sulla barca ed agli amici.Aveva raccontato cos la sua esperien-za produttiva: Mi dicono che quellobianco sia di qualit veramente eccel-lente e perci ho deciso di spiantaregradualmente il rosso ed uniformarela produzione su quella che gli esper-ti definiscono qualit superiore. Ionon sono un vero intenditore; vedoche lo Stronzetto piace molto ai mieiospiti, risponde ai miei gusti, e questomi basta. Letichetta che indossano lesue bottiglie laveva disegnata il gran-de pittore Aldo Mondino (anche luiscomparso a marzo ma nel 2005) che,affascinato dalla cultura orientale, ri-traeva il cantante vestito da derviscio. A ricordarci il Lucio Dalla viticoltore ora Angela Galia, produttrice che ge-

  • zione il suo studio di registrazione.Venne a farmi i complimenti dopol'esibizione al Festival di Recanati cidice Sidoti -. Rimase colpito molto fa-vorevolmente dal mio repertorio e mioffr il suo studio di registrazione, isuoi fonici e professionisti per incide-re tre brani dellalbum. Poi, semprecon grande generosit, prov lui stes-so a promuoverci. E alluscita del di-sco subito si offr di scrivere la nota in-troduttiva Ultimamente mi avevaespresso la sua contentezza per comelalbum fosse stato accolto dalla criti-ca francese. Affiorano aneddoti: A Ve-nezia dieci metri li abbiamo percorsiin un'ora perch lui si fermava a par-lare e farsi fotografare da chiunqueglielo chiedesse. Aveva una pazienzainesauribile con i suoi fans.

    Dalla aveva scritto cos per il bookletdi Sidoti: Finalmente, mi trovo da-vanti a qualcosa di veramente diverso,ad occhi usati in un altro modo persentire pi che vedere e ad orecchiefatte apposta per ascoltare misteriositramonti o albe sul mare. Senza entrare nel bosco delle parole enella trappola della retorica, vi do lu-nico consiglio per gustare questo di-sco: prendete il fiato, trattenetelo ebuttatevi gi fino in fondo.Ricordi di canzoni e di vini si intrec-ciano. Vengono in mente le paroledei suoi brani: Un uomo come mese ha sete beve vino (Un uomo co-me me); Ho scritto una canzone perogni pentimento e devo stare attentoa non cadere nel vino o finir dentro ituoi occhi (La sera dei miracoli); Ledieci del mattino e mi scoppia la te-sta come se avessi bevuto una bottedi vino o fossi stato alla mia festa,apro la finestra ancora buio(1983); Ma che buone le lasagne conil vino e poi il caff, e com bello sta-re qui (Luned). Non pu mancarenelle citazioni di note dalliane lastraordinaria canzone-data di nascita:E ancora adesso mentre bestemmioe bevo vino per la gente del porto so-no Ges Bambino (4 marzo 1943). Alla tua, Lucio.

    FEBBRAIO 2012 | MONDO AGRICOLO | 39

    Lucio Dalla con Angela GaliaIl cantautore e la produttrice di vinoa Pantelleria, lestate scorsa al Festivaldi Cinema Visioni perdute

    lare dell'Etna, e tutte le volte che po-teva si rifugiava in quel mondo che luidefiniva magico. A met febbraio lavevamo visto sulpalco del Festival di Sanremo doveaveva proposto con Pierdavide Caro-ne la canzone Nan. Generoso ed in-stancabile si era prodigato spesso pervalorizzare artisti talentuosi; tra questiPiero Sidoti, professore come Vecchio-ni (ma insegna Matematica e Scienze).Per il suo primo disco Genteinattesa(Fuorivia/Egea, Targa Tenco 2010 co-me miglior opera prima) Dalla firmle note di copertina e mise a disposi-

    A Pantelleria, quest 'estate,

    Dalla ha parlato di visioni

    perdute, canzoni ma anche vino

    Per il cantautore udinese, Dallaaveva scritto una presentazioneentusiastica del suo nuovo cd

  • 40| MONDO AGRICOLO |FEBBRAIO 2012

    di Barbara Mengozzi

    M O T O R I N O V I T

    to): compattezza, versatilit e facilit dicomando, efficienza. I nuovi trattori300 Vario (309 da 95 CV, 310 da 105CV, 311da 115 CV, 312 da 125 CV e313 da 135 CV) montano motoriDeutz a 4 cilindri con cilindrata da4,04 litri, quattro valvole e sistema diiniezione ad alta pressione commonrail da 1.600 bar. La gestione elettro-nica del motore EDC 17, il turbocom-pressore con wastegate a regolazioneelettronica e il ventilatore viscostaticosono stati ripresi di serie dai modellidi alta potenza. La scelta fatta per sod-disfare la fase IIIB la tecnologia Scr(riduzione catalitica dei gas di scari-co), gi adottata per le serie 700, 800e 900 Vario e basata sullimpiego diurea AdBlue. Grazie ad un incremen-to di coppia fino al 43% con una cop-pia massima di 590 Nm, tipico del 4 ci-lindri, sono garantiti risparmi di car-burante abbinati ad elevate prestazio-ni.Con la rivisitazione dei freni si po-tuto aumentare a 8,5 tonnellate il pe-so massimo ammissibile. In combina-

    Dovendo dotare la serie300 Vario di nuove mo-torizzazioni conformi aidettami Tier 4 interim (Stage IIIB per lEuropa)della normativa sulle

    emissioni, Fendt ha colto loccasioneper il lancio di un nuovo modello dipunta, il 313 Vario, e lintroduzione dinumerosi piccoli ma significativi mi-glioramenti. Restano invariate le ca-ratteristiche che hanno costituito, sindagli esordi, i punti di forza di questaapprezzatissima serie di trattori (sonooltre 11.000 gli esemplari sul merca-

    La forza docilee silenziosa

    zione con un ridotto peso a vuoto di4.230 kg (309 Vario) si ottengono cosun carico utile massimo di 4.270 kged un rapporto peso/potenza di soli33 kg/CV (313 Vario), che si traduce inun forte dinamismo e in un minorcompattamento del terreno. stata in-crementata inoltre di mezza tonnella-ta la capacit di sollevamento del sol-levatore posteriore che arriva ora aquasi sei tonnellate. Sempre con riferi-mento allimpianto idraulico, la nuovapompa tandem ha permesso di au-mentare la portata dolio da 78 a 83 li-tri. In evidenza anche il miglioramen-to dellangolo di sterzata, ottimizzatodai parafanghi rientranti. Una lunghez-za di 4,15 metri, un passo di 2,35 me-tri ed un angolo di sterzata di 52 gradisi traducono in un raggio di svolta diappena 4,2 metri che garantisce otti-

    me capacit di manovra e uneccel-lente maneggevolezza.Nella cabina, montata di serie su si-lent-blocks (a richiesta sono disponi-bili le sospensioni meccaniche), tutti icomandi sono raggruppati sul cru-scotto e sulla consolle a destra. Il Va-riostick permette di gestire le funzionidi guida senza bisogno di leve aggiun-tive per gruppi, marcia ad innesto sot-to carico o superriduttore. Al centrodel cruscotto collocato il displaymultiplo. Sul 300 Vario ora previstodi serie il Tractor Management System(Tms) che mantiene motore e cambioal massimo dellefficienza in modocompletamente automatico.Ampia la scelta degli pneumatici, a ga-ranzia di unelevata versatilit, per la-vorare in pendenza con un baricentroribassato (600/65R30) o nei tratta-menti con unelevata luce libera(270/95R48). Da segnalare, infine, lacombinazione con il caricatore fron-tale Fendt Cargo, che assicura unele-vata visibilit ed una ripartizione otti-male degli sforzi e dei carichi.

    Compattezza,

    maneggevolezza

    ed elevate prestazioni

    Arriva il modello di punta da 135 cavalli della serie 300 Vario di Fendt che monta oramotori a 4 cilindri Scr

  • FEBBRAIO 2012| MONDO AGRICOLO |41

    BIOLOGICO

    Semplificazione, vera arma contro le frodi

    I recenti casi di frode nel settore del biologico hannoevidenziato la scarsa efficacia del vigente sistema dicontrollo fondato su un numero eccessivo di adempi-menti burocratici. Per fornire una risposta a tali proble-matiche e ridare fiducia al settore, Confagricoltura hainviato al Mipaaf una lettera con alcune proposte per lasemplificazione delle procedure di certificazione e peril miglioramento del sistema dei controlli. La tracciabi-lit, gi richiesta per la sicurezza alimentare, potrebbeessere utilizzata per migliorare i controlli nelle fasi divendita dei prodotti; inoltre un controllo mirato suglianelli pi a rischio della filiera, quali ad esempio lefrontiere sui prodotti dimportazione, permetter di ra-zionalizzare lattivit di vigilanza. Tra le altre misure richieste vi anche lobbligo per ogniazienda di avere un unico organismo di controllo per lacertificazione di ogni singola fase della produzioneaziendale. Tali proposte affiancate al sistema informa-tico di controllo, che sar operativo a breve, permette-ranno di garantire una costante e vigile attivit di con-trollo senza ulteriori oneri per le aziende.Molte di queste richieste sono state inserite in una boz-za di D.M. che il ministero ha iniziato a discutere con leparti interessate.

    PRODOTTI FITOSANITARI

    Al via la discussione sulluso sostenibile

    E stata predisposta una prima bozza di decreto legi-slativo per il recepimento della direttiva 128/2009sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Il decre-to, nasce per con un difetto di fondo, derivante dallaLegge Comunitaria del 2010 che indica come autoritcompetente il ministero dell Ambiente, anzich ilMipaaf. Limmediata conseguenza di tale impostazio-ne, che la proposta di decreto legislativo eccessi-vamente sbilanciata dal punto di vista ambientale, conun approccio aprioristico, basato sul principio di pre-cauzione e la totale assenza di un confronto con ilmondo dellagricoltura, nonostante la forte rilevanza

    di questioni tecnico-agronomiche.Nel recepire la direttiva 2009/128/CE, al contrario,occorre una forte collaborazione tra i vari ministericoinvolti (Ambiente, Agricoltura, Salute, SviluppoEconomico, Lavoro) anche al fine di evitare duplica-zioni di adempimenti. Allo stesso tempo occorre coinvolgere tutte le partiinteressate fin dalla stesura delle normative, preve-dendo uno specifico comitato di coordinamento, conuna rappresentanza dei diretti interessati (gli agricol-tori) al suo interno, diversamente da quanto propostonella bozza presentata.

    MISURE AGROAMBIENTALI

    Inaccettabile lobbligo della certificazione allaccesso

    E stato presentato dal Mipaaf il nuovo sistema nazio-nale di qualit per lagricoltura integrata. Il sistema vo-lontario armonizza (seppur parzialmente) i disciplinariregionali per la lotta integrata, prevedendo un logo na-zionale da apporre sul prodotto. Come per ogni sistemavolontario previsto il controllo da parte di un ente dicertificazione privato. Il nuovo sistema nazionale diqualit per lagricoltura integrata viene anche citatonella bozza di decreto legislativo che recepisce la diret-tiva 128/2009 sull'uso sostenibile dei prodotti fitosani-tari. Lo schema di provvedimento prevede infatti che, a

    N O T I Z I A R I O EN E RG I A E AMB I E N T E D I C O N F A G R I C O LT U R A

    R U B R I C A A C U R A D E L L A R E A A M B I E N T E E Q U A L I T

    Donato Rotundo, Paolo Marino, Roberta Papiti, Alessandro Pantano, Luigi Tozzi

  • 42 | MONDO AGRICOLO | FEBBRAIO 2012

    N O T I Z I A R I O ENERG IA E AMB IENTE D I C O N FA G R I C O LT U R A

    PROTEZIONE DEL SUOLO

    Relazione della Commissione europea

    stata pubblicata dalla Commissione europea una re-lazione relativa allo stato di attuazione della strategiatematica per la protezione del suolo (COM(2012) 46 fi-nal), adottata nel settembre del 2006, che ha comeobiettivo la protezione del suolo. Dalla relazione emer-ge come il degrado dei terreni, nelle sue varie forme,sia un problema persistente a livello mondiale. Infatti lasituazione europea non isolata, ma si ripete in molteparti del mondo, anche in modo pi grave. In terminiquantitativi, gli effetti di desertificazione, degradazionedel suolo e siccit colpiscono pi di 1,5 miliardi di per-sone in oltre 110 paesi, il 90% dei quali vive in aree abasso reddito.Secondo lUNEP, ogni anno si perdono nel mondo fino a50.000 km di terreni, per lo pi a causa dellerosionedei suoli. Ogni anno il pianeta perde 24 miliardi di ton-nellate di terra arabile. Negli ultimi due decenni an-data persa unarea pari allintera superficie coltivatadegli Stati Uniti. I costi legati alla desertificazione su-perano i 40 miliardi di dollari di produttivit persa ognianno.Tra il 1990 e il 2000 nellUE si sono persi almeno 275 et-tari di terreno al giorno, per un equivalente di 1 000 kmqallanno. Tra il 2000 e il 2006 la perdita media nellUE cresciuta del 3%, con picchi del 14% in Irlanda e Cipro edel 15% in Spagna. Nel periodo 1990-2006, 19 Statimembri hanno perso una potenziale capacit di produ-zione agricola pari complessivamente a 6,1 milioni ditonnellate di frumento, con grandi variazioni da una re-gione allaltra (cfr. figura).Questa tendenza destinata a continuare se non ver-ranno affrontate adeguatamente determinate sfidecome lutilizzo del territorio, la conservazione dellamateria organica del suolo e luso pi efficiente delle ri-sorse.

    ACQUA

    Proposta ANBI per ridurre il rischio idrogeologico

    Secondo dati del ministero dellAmbiente, sono 6.633(82%) i comuni in pericolo per il dissesto idrogeologicoed interessano 2.951.700 ettari (9,8% del territorio na-zionale); oltre la met degli italiani vive in aree sogget-te ad alluvioni, frane, smottamenti, terremoti, fenome-ni vulcanici e persino maremoti. Negli ultimi 80 anni sisono verificati circa 5.400 alluvioni e 11.000 frane; pertamponare i danni, secondo una studio del ConsorzioUniversitario del Politecnico di Milano, lo Stato spendeoltre 2 miliardi lanno, ai quali va aggiunto un altro mi-liardo e mezzo complessivo per gli interventi minori.Purtroppo anche nel 2011 continuata la catena di di-sastri territoriali a causa di eventi meteorologici, pi o

    partire dal 1 gennaio 2014, ai fini del raggiungimentodegli obiettivi indicati dalla direttiva sulla difesa inte-grata, le imprese agricole possano optare per due di-versi livelli di agricoltura integrata: uno standard eduno maggiormente rigoroso che corrisponde al siste-ma nazionale di produzione integrata.In relazione a quanto indicato dal Mipaaf, i contribuitiper le misure agro ambientali della PAC dal 2014 po-trebbero essere concessi agli agricoltori che rispettanoil livello pi elevato di agricoltura integrata. Tale presadi posizione lascia alquanto perplessi in relazione alfatto che luso di una certificazione volontaria non puessere resa obbligatoria per accedere ai contributi perle misure agro ambientali, sia per leccessiva bu