Mondo agricolo n.6

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IL LATTE NELLA RETE • STUDIO ISPRA SUI NITRATI ROBOT NELLE STALLE • PROFUMO DI MALGA ROADSHOW SU AGROALIMENTARE AGROFARMA RICONFERMA BARELLA • INCONTRO CON AMBASCIATE • ASSEMBLEE FEDERIMPRESA E CONFAGRI DONNA

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Il mensile di Confagricoltura

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IL LATTE NELLA RETE • STUDIO ISPRA SUI NITRATI • ROBOT NELLE STALLE • PROFUMO DI MALGA • ROADSHOW SU AGROALIMENTARE

• AGROFARMA RICONFERMA BARELLA • INCONTRO CON AMBASCIATE • ASSEMBLEE FEDERIMPRESA E CONFAGRI DONNA

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GIUGNO 2014| MONDO AGRICOLO | 3

Esamidi maturità

L’ ED I TOR IALE

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tempo di maturità nelle scelte, nelle strategie e nell’assunzione di responsabilità di cui il nostro Paese ha bisogno ora più che mai, con lo sguardo rivolto ad un futurosempre più delicato e ricco di sfide, su diversi fronti. Ce lo chiede lo scenario europeo, sicuramente nuovo e caratterizzato da appuntamenti di rilievo, soprattutto a partire da luglio, quando l’Italia assumeràla presidenza del Consiglio dell’Unione europea. In attesa di conoscere la definizionedei vari incarichi e la composizione delle commissioni dell’Europarlamento, non possiamo che sottolineare l'importanza per il settore della rielezioni di una figura competente e di lunga esperienza come Paolo De Castro.In materia di PAC, abbiamo ottenuto importanti risultati in tema di "agricoltoreattivo”, sulla regressività e sullo sblocco dei pagamenti Agea: risultatoampiamente positivo, pur restando ancora molte discrepanze nell'attuazione del sistema "accoppiato" e nei problemi legati alla funzionalità di Agea. Di questo siamo consapevoli e continuiamo a farci portavoce degli interessi degli imprenditori e del settore.

Alcuni traguardi sono stati raggiunti: molte nostre proposte presentateattraverso la consultazione voluta dal Mipaaf, #campo libero, sono stateaccolte e inserite nelle misure del Piano approvato in CdM il 13 giugnoscorso e sembrano andare nella direzione auspicata (consolidamento dei rapporti tra imprese e lavoratori, incentivi per l’innovazione e l’e-commerce, incentivi per l’imprenditoria giovanile, semplificazionenei rapporti tra imprese e P.A., regolamentazione dei controlli sulle imprese, ecc.).Ci sono state novità importanti anche sul fronte delle Reti di impresa che, da poco, possono essere costituite senza necessità di ricorrere all'atto

pubblico o alla redazione tramite utilizzo di un modello standard, con apposizionedella firma digitale e con possibilità - novità introdotta da pochissimo - chepartecipino alla rete anche imprese che svolgono attività strumentali o subalterneall’agricoltura. Traguardi messi a segno grazie all’impegno e alla maturità che ci contraddistingue. È tempo di maturità sul piano nazionale. Maturità e responsabilità utili anche a superare le recenti vicende di EXPO: sappiamo - e vogliamo ripetere - quantorappresenti una grande opportunità per l'Italia e la sua agricoltura, da far conoscereal mondo. Se alcuni tiri sono andati a bersaglio, siamo pienamente consapevoli che l’impegno maggiore, in termini di responsabilità e scelte adeguate, deve ancoravenire. Tutto in vista di una modernizzazione e di un rilancio del settore che non può più attendere.

Mario Guidi

È

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Direttore responsabileGABRIELLA BECHI

Coordinatore di Redazione GAETANO MENNA

Editrice SepePresidenteDIANA THEODOLI PALLINI

Direzione, Redazionee AmministrazioneCorso Vittorio Emanuele II, 10100186 RomaTel. [email protected]

Abbonamento annuo

Italia, Euro 30,00Conto corr. postale n. 33755000Intestato a:Sepe – Mondo Agricolo, RomaAutorizzazione Tribunaledi Roma, n. 1662 del 22/06/1950

Pubblicità

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Responsabile Pubblicità e MarketingCLAUDIO PIETRAFORTE

Stampa TIPOLITOGRAFIA

EUROINTERSTAMPA

SOMMAR IO

L’EDITORIALEEsami

di maturità

Mario Guidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

APERTURA GIUNTA

Designati

i vicepresidenti

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

SCENARI ZOOTECNIA

Nati con la cravatta

Gaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

Medicinali, quando serve

e quanto basta

G.B. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

La sfida

del benessere

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

Nitrati?

Non è colpa

dei maiali

G.M. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20

Il latte

nella rete

Teresa Borda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

Profumo di malga

Lara Buscato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30

Come cresce

l’allevamento

Elisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

A mungere

ci pensa il robot

Gaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

ATTUALITÀ INTERNAZIONALIZZAZIONE

Incontro

da Oscar

R.M.A. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42

Road Show

a Mantova

Elisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43

ATTUALITÀ AGROINDUSTRIA

Sementi glocal

Patrizia Romagnoli. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45

Rubriche

Mappamondo Latte Scozia . . . . . . . . 40

Notiziario Energia Rinnovabili . . . . . 46

Organizzazione Didattica . . . . . . . . . 50

Anga #campolibero . . . . . . . . . . . . . . 53

Over60 Vacanze . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56

Campi rosa Assemblea . . . . . . . . . . . 58

Agriturist Campi scuola . . . . . . . . . . 61

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4| MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2014

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6| MONDO AGRICOLO |GIUGNO 2014

A P E R T U R A G I U N T A

Guidi è affiancato

da Consalvo,

Giansanti e Veggia.

Cooptati in Giunta

Caprai e Mansuino

di Gabriella Bechi

Lascia la vicepresidenza Antonio Piva,chiamato ad assumere l’incarico dipresidente dell’Enpaia, l’Ente naziona-le di previdenza per gli addetti e gliimpiegati in agricoltura.Il direttivo di Confagricoltura, su pro-posta del presidente Guidi, ha appro-vato anche la cooptazione nella Giun-ta confederale di due imprenditori lecui competenze professionali edesperienze organizzative porterannovalore aggiunto al lavoro della dirigen-za. Andrea Mansuino, 53 anni, sposa-to, due figli, presidente di Confagri-coltura Liguria, titolare di un’aziendaagricola a Sanremo, specializzata nel-l’ibridazione nel settore delle pianteornamentali e presidente di Ciopora,l’associazione mondiale degli ibridato-ri. Mansuino è uno dei massimi esper-

Designati i vicepresidenti

Il Comitato Direttivo di Confagri-coltura, riunito oggi a Roma, hacompletato la squadra che lavo-rerà con il presidente Mario Gui-di nei prossimi tre anni. Tra i no-ve componenti di Giunta sono

stati nominati i tre vicepresidenti: EzioVeggia, astigiano, già vicepresidente,imprenditore cerealicolo-zootecnico,fortemente impegnato nel settore del-le energie rinnovabili; MassimilianoGiansanti, presidente di Confagricoltu-ra Roma, che conduce insieme alla fa-miglia aziende agricole nel Lazio ed aParma, ad indirizzo cerealicolo e zoo-tecnico con produzione diretta di Par-migiano Reggiano; GiandomenicoConsalvo, di Salerno, titolare di un’im-presa ortofloricola a Pontecagnano,che fa anche IV gamma.

da sinistra: Giansanti,Consalvo, Guidi e Veggia

Designati i vicepresidenti

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Il Consiglio dei Ministri il13 giugno ha approvato leprime misure del Piano‘#campolibero’, che sono di-rette a: stabilizzare il rap-porto tra lavoratori ed im-prese, prevedendo una nuo-va tipologia di contratto dilavoro, pur nelle forme spe-cifiche dell'agricoltura;

scommettere sull'imprenditoria giovanile; incentivare investimenti attinenti ainnovazione, e-commerce; cominciare a semplificare le pratiche burocratiche edi rapporti con la Pubblica Amministrazione ed a regolare i controlli sulle im-prese. “A ciò vanno unite le misure, contestualmente prese dal governo con il ddldelega di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, nell’ottica di snelli-re e svecchiare l’apparato burocratico. “Ben venga ‘#campolibero’ – ha commen-tato Agrinsieme – Ora le misure previste vanno concretizzate a dovere ed in tem-pi rapidi. Il Parlamento apporti le opportune integrazioni”.

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ti nel campo del miglioramento gene-tico delle piante ornamentali e frutti-fere e un profondo conoscitore del si-stema dei brevetti e della protezionedei diritti a livello internazionale. Inquesto campo è azionista di un’azien-da a capitale italiano, con quartier ge-nerale in Francia, presente in diversiPaesi del mondo, di cui dirige la sededel Kenya.Marco Caprai, importante produttorevitivinicolo di Montefalco, a cui si de-ve la riscoperta del celebre Sagranti-no, iniziata nel 1989, con un progettoin collaborazione dell’Università diMilano. Moltissimi i riconoscimenti in-ternazionali ottenuti per la sua attivitàimprenditoriale e il suo impegno perl’affermazione di un modello di soste-nibilità diffuso sul territorio. Cin-quant’anni, sposato, due figli, è presi-dente di Confagricoltura Umbria e au-tore della prima ristrutturazione del si-stema di rappresentanza territorialeavviato dalla Confederazione, attraver-so l’unione delle diverse associazioniprovinciali in un’unica organizzazio-ne regionale.Le decisioni del Direttivo rientranonel più ampio processo avviato daConfagricoltura negli ultimi anni di unmaggior coinvolgimento del territorioe di una più ampia valorizzazione del-le competenze. I progetti messi in at-

GIUGNO 2014| MONDO AGRICOLO |7

Marco Caprai

to hanno l’obiettivo di met-tere in rete i territori sem-pre più con le imprese, at-traverso servizi mirati e per-sonalizzati sulla frontieradello sviluppo del settore,come l’internazionalizzazio-ne, il credito, l’innovazione,gli strumenti digitali, le assi-curazioni. Ed anche di met-tere in rete i territori fra loroe con la Confederazione at-traverso un metodo di lavo-ro che coinvolga le compe-

tenze diffuse del sistema associativo,per finalizzare le iniziative al migliora-mento del contesto di impresa e dellepolitiche imprenditoriali. La squadradella Giunta confederale, allargata perl’occasione ad altri dirigenti sindacali,lavorerà con deleghe mirate ai temidell’aggregazione di impresa, dell’in-novazione, dei rapporti con l’agroin-dustria e la distribuzione organizzata,così come al sistema dei servizi ed al-le iniziative speciali, Expo in primis. Ledeleghe per le politiche di settore sa-

ranno concentrate sulle rinnovate Fe-derazioni di Prodotto, grazie alle nuo-ve funzioni che queste svolgerannoper orientare le scelte di Confagricol-tura. E’ questa la nuova squadra annunciatadal presidente Guidi nell’assembleache lo ha riconfermato presidente peri prossimi tre anni, il 15 aprile scorso.La squadra che guiderà la Confagricol-tura in un percorso già tracciato versoil cambiamento del modo di intende-re il sindacato, che non è solo un cam-biamento organizzativo, ma una verarivoluzione politica, che pone al cen-tro le imprese e gli uomini, per affron-tare le sfide e i nuovi scenari naziona-li, europei e internazionali che ci at-tendono. ���

Andrea Mansuino

Alle Federazioni di prodotto

un ruolo centrale

nelle strategie confederali

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Nati con la cravatta

S C E N A R I Z O O T E C N I A

8 | MONDO AGRICOLO |GIUGNO 2014

Nati con la cravatta

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GIUGNO 2014| MONDO AGRICOLO |9

Le imprese hanno portato la nostra zootecnia

ad essere tra le principali

nel mondo. La fotografia

aggiornata fatta dai presidenti delle Federazioni di Prodotto

di Gaetano Menna

Gli allevamenti zootecni-ci, nonostante gli sforziper il miglioramento ge-netico, il benessere ani-male e la qualità in ge-nerale, pur con i distin-

guo settoriali, non riescono a superarele difficoltà in cui si trovano. Eppuregli imprenditori hanno portato la no-stra zootecnia ad essere tra le princi-pali nel mondo. Abbiamo titolato “Nati con la cravatta”(e non con la camicia) a sintetizzare lasituazione in atto: grande impegno im-prenditoriale e poca fortuna, dal mo-mento che ci sono problemi endemi-ci, strutturali che la crisi economicaha finito per acuire; difficile trovare ilbandolo della matassa. Per compren-dere la situazione attuale ed avere unafotografia aggiornata del settore zoo-tecnico abbiamo sentito i presidentidelle varie Federazioni Nazionali diProdotto di Confagricoltura.Per il settore lattiero-caseario la sca-denza più ravvicinata che abbiamo èquella dell’accordo per il prezzo dellatte definito fino al 30 giugno. «Ci au-guriamo – ci dice Luigi Barbieri, presi-dente della Federazione Lattiero-Ca-searia, che la controparte si muovacon lo stesso senso di responsabilitàdimostrato nella precedente trattati-va; auspichiamo equilibrio ed atten-zione per un comparto come quellodel latte che è strategico per l’agroali-mentare». Barbieri sottolinea come lametà del latte prodotto sia destinato

alla caseificazione di formaggi DOP ericorda come il 32% della produzionenazionale lattiero casearia sia indiriz-zata all’estero, con un giro d’affari chenel 2013 ha superato i 2 miliardi di eu-ro. Si punta su nuovi mercati come In-dia, Giappone e Cina ma pure nel con-solidamento di quelli usuali, confer-mando la leadership negli Usa. Luigi Andretta, presidente della FN Al-levamenti Bovini, tratteggia il quadro diimprenditori in grande difficoltà epreoccupati per le conseguenze dellanuova Pac che prevede tagli ai premiaziendali. «I fondi europei sono statiuna valvola di sicurezza, per far quadra-re i conti negli ultimi dieci anni di crisiprogressiva e calo dei consumi, non so-lo in Italia ma in tutta Europa». I consu-mi – osserva – sono in calo perché, inepoca di crisi, si tende a privilegiare al-tre carni più convenienti e spesso si ri-nuncia alla fettina. «Siamo un Paese cheimporta il 50% della carne ma non rie-sce a salvaguardare la propria zootec-nia. Diminuiscono i consumi ma non le

importazioni e così le nostre aziendechiudono, affossate da cali di redditi-vità, aumenti dei costi, burocrazia». Al-tro problema rilevante: la valorizzazio-ne solo delle razze autoctone e nondella qualità della carne.«Il consumo di carne avicola è in conti-nua ascesa, in controtendenza con iltrend degli anni precedenti in cui si re-gistrava una diminuzione dei consumi- ci dice Oreste Massimino, presidentedella “FN Allevamenti Avicoli -. Indub-biamente il nostro comparto sta dandoun contributo fondamentale ai bilancifamiliari e sta andando abbastanza be-ne per i nostri allevamenti; invece ci so-no problemi notevoli per il compartodelle uova, con consumi stazionari, pe-nalizzate dall’import che deprime an-che le quotazioni all’origine». «Gli alle-vatori di broiler sono, per la stragrandemaggioranza, dei soccidari che devonofare i conti con i soccidanti. Le aziendesoccidarie hanno grossi problemi; mol-te devono ammodernare le strutture edevono sempre sperare che il socci-dante non delocalizzi e non riduca leproduzioni compromettendo l’attivitàdi allevamento. Si spera che nei nuoviPSR anche il settore avicolo venga ade-guatamente considerato». «Come produttori ci siamo risollevati

Ci sono problemi endemici,

strutturali, che la crisi

economica ha finito per acuire

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1 0 | MONDO AGRICOLO |GIUGNO 2014

S C E N A R I Z O O T E C N I A

sono molte le responsabilità del Con-sorzio di tutela della mozzarella di bu-fala Dop: «Avrebbe dovuto essere, giànegli anni passati, elemento catalizza-tore per rilanciare il prodotto Dop, maanche per valorizzare le connessionicon il territorio; questo permettereb-be di promuovere ancor più la moz-zarella ma anche l’ampia gamma diprodotti della filiera bufalina. Bisognadare la percezione di un territorio vo-cato, come si comprende nell’arealeproduttivo di Consorzi come quellidel Parmigiano Reggiano e del Chian-ti. La battaglia sulla trasparenza chestiamo conducendo (v. pag. 22, ndr) èproprio diretta a costruire un rappor-to nuovo e differente con i consuma-tori e a dare una percezione diversadel comparto bufalino».Valerio Piredda, presidente della FN Al-levamenti Ovi-caprini, ci parla di segna-li positivi sotto il profilo commercialeanche se non sempre si hanno vantag-gi. «Il prezzo del latte ovino è in au-mento, ma in realtà non porta benefi-

dal crollo verticale delle quotazioni del-le carni che, nel giro di un paio d'anni,aveva portato al dimezzamento degli al-levamenti suinicoli, ma i costi produtti-vi continuano a salire esponenzialmen-te rispetto ai ricavi ed a compromette-re il futuro aziendale». Lo rileva Giovan-na Parmigiani, presidente della FN Alle-vamenti Suini, che aggiunge: «Stiamocercando di ridefinire strategie com-merciali attraverso azioni d'aggregazio-ne e differenziazione delle linee pro-duttive, così da poter interpretare lenuove tendenze di consumo che sem-brano esigere, oltre al suino pesante, pri-mo anello della filiera per i nostri pro-sciutti, anche altri prodotti visto che sia-mo grandi importatori di carni suini ascapito delle nostre produzioni locali.Non va dimenticato che, malgrado ladrastica cura dimagrante dell'ultimo de-cennio, la filiera suinicola italiana garan-tisce ancora oggi più di centomila postidi lavoro».Ad avviso di Ernesto Buondonno, pre-sidente della FN Allevamenti Bufalini

ci per la riduzione di capi ed alleva-menti. E’ in atto un rinnovamento an-che produttivo: c’è meno pecorino ro-mano Dop sul mercato e più prodottifreschi». «Il mercato della carne Dop –come le IGP Abbacchio romano, Agnel-lo del Centro Italia, Agnello di Sardegna- non porta valore aggiunto». Tra i pro-blemi in evidenza, quello dei predatoriche creano danni notevoli in alcunearee; quindi l’“emergenza cronica” del-la blue tongue di cui non si riesce a ve-nire a capo, con problemi che si trasci-nano da anni, relativi ai danni che subi-scono i produttori anche per il bloccodelle movimentazioni dei capi oltre aquello delle vaccinazioni. Un allarmeche interessa soprattutto la Sardegna,territorio particolarmente vocato aquesta forma di allevamento, ma pureLazio e Toscana. «È in forte crisi l’alleva-mento dei cavalli destinati alle corse siaal trotto che al galoppo. La riduzionedelle nascite è ben oltre il 50%. La crisiè dovuta al crollo delle scommesse sul-le corse dei cavalli e la conseguente im-possibilità di mantenere montepremiadeguati ai costi di gestione delle scu-derie. Si riducono gli investimenti suquesti cavalli con il rischio di perderel’alto valore internazionale dei nostriallevamenti». Lo sottolinea GiuseppeBicocchi, presidente della FN Alleva-menti Equini. «C’è una diminuzione,più contenuta rispetto ai purosangue,anche dei capi da destinare allo sportequestre che, da 2300, passano a1800. Giungono dall’estero cavalli concaratteristiche inferiori ma che co-munque soddisfano il commercio».Preoccupazioni poi per i cambiamen-ti relativi a gestione dell’anagrafe equi-na, selezione e formazione. «Va meglio– conclude - per le razze tipiche loca-li, per le attività connesse all’equituri-smo, dove gli investimenti sono più ri-dotti e rientrano nell’ambito delle atti-vità multifunzionali delle aziende agri-cole e agrituristiche». ���

Si spera che nei nuovi PSR

il settore avicolo sia

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S C E N A R I Z O O T E C N I A

12| MONDO AGRICOLO |GIUGNO 2014

flessioni sulle azioni da intraprendere.I risultati di questo studio sono statipresentati Roma, nella sede di Confa-gricoltura, nel corso di una tavola ro-tonda a cui hanno partecipato GianniRe, professore ordinario in farmacolo-gia e tossicologia veterinaria Univer-sità di Torino; Chiara Durio, presidenteAisa; Simonetta Bonati, responsabileufficio medicinali veterinari del mini-stero della salute; Agostino Macrì, re-sponsabile sanità pubblica veterinariae sicurezza alimentare dell’Unione na-zionale consumatori; Mario Guidi, pre-sidente di Confagricoltura. Il professor Re, nel suo intervento, haspiegato il fenomeno della farmaco re-sistenza, ovvero lo stato di insensibi-lità o ridotta sensibilità ai chemio anti-biotici che causano l’inibizione dellacrescita o la morte cellulare, dandoorigine a batteri che possono aggredi-

Tavola rotonda

di Confagricoltura

e Aisa Federchimica

sul fenomenodell’antibiotico resistenza

“Quando serve e quantobasta”. E’ questa la ri-sposta di Confagricol-tura e Aisa Federchimi-ca al fenomeno dell’an-tibiotico resistenza, un

tema sempre più attuale e stringentetra quelli che riguardano la salva-guardia della salute animale e umana.E’ ormai, infatti, appurato che l’usoinappropriato degli antibiotici, so-prattutto in ambito umano (ospeda-liero o domestico), abbia contribuitoalla comparsa di batteri resistenti auna o più famiglie di antimicrobici,molto pericolosi.Confagricoltura e Aisa Federchimica,consapevoli dell’importanza e dell’ur-genza di prendere provvedimenti perostacolare tale fenomeno, si sono im-pegnate a riunire un gruppo di esper-ti italiani che potesse fornire utili ri-

Medicinali, quando serve e quanto basta

Medicinali, quando serve e quanto basta

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GIUGNO 2014| MONDO AGRICOLO |13

re l’organismo umano attraversol’intestino o le vie respiratorie. “Gliantibiotici servono per la tutela del-la salute animale – ha sottolineato ilpresidente Guidi – ma certamentedobbiamo lavorare di più per utiliz-zarli in modo efficace e razionale,mettendo a punto linee guida e pro-tocolli facilmente applicabili. E’ unproblema di responsabilità socialee Confagricoltura vuole sensibiliz-zare gli allevatori e le istituzionipubbliche ad intraprendere un per-corso che guidi l’Italia ad optareper azioni utili alla salvaguardia deipropri cittadini, del proprio patri-monio zootecnico e della propriacapacità produttiva”. Confagricoltura e Aisa Federchimi-ca ritengono fondamentale per lenostre produzioni proseguire adutilizzare gli antibiotici a disposizio-

ne, così da continuare a garantire la sa-lute ed il benessere animale, la salu-brità/qualità dei nostri prodotti di ori-gine animale e la salvaguardia della sa-lute dei consumatori, nonché deglioperatori. Le politiche di diminuzionedei quantitativi utilizzati di antimicro-bici non hanno un impatto positivoper la soluzione del problema. Una li-mitazione, senza un criterio razionale,dell’utilizzo dei farmaci potrebbe por-tare a seri problemi sanitari negli alle-vamenti, che implicherebbero una di-minuzione dell’efficacia terapeutica,un aumento di recidive con imposta-zione di ulteriori trattamenti e conconseguente aumento della mortalità.Ciò comporterebbe rilevanti dannieconomici, sanitari e di benessere ani-male, senza risolvere la problematicadella resistenza ai farmaci. La sceltadel trattamento deve portare al mi-glior risultato terapeutico, con il mi-nore rischio di indurre antibiotico re-sistenza. Si deve quindi razionalizzarel’utilizzo dei farmaci tramite la corret-

Guidi: «Le carni italiane

sono tra le migliori

e le più sicure del mondo»

ta preparazione del medico veterina-rio, il supporto di una diagnosi preci-sa a cui deve seguire una terapia mira-ta, lo sviluppo di sistemi di biosicu-rezza ed igiene dell’allevamento perevitare il contatto con i patogeni, lostudio di indicatori per meglio valuta-re lo stato sanitario dell’allevamento ela messa in atto di azioni mirate permigliorarlo. Chiara Durio ha ricordato che, fin dal2011, l’associazione ha messo insiemegli attori della filiera per stimolare il di-battito e trovare insieme le migliori so-luzioni. Da questa attività è emerso ildocumento congiunto del dicembre2013. L’incontro ha avuto anche loscopo di scindere la problematica del-l’antibiotico resistenza da quella dellapresenza di residui di farmaci nei pro-dotti di origine animale, troppo spessoaccomunate. “Le carni italiane – ha sot-tolineato Guidi – sono tra le migliori ele più sicure del mondo. Il rispetto deitempi di sospensione da parte degli al-levatori quando utilizzano un farmacoantimicrobico negli animali e i ferreied efficienti controlli del servizio sani-tario sono un’assoluta garanzia per iconsumatori.” Di certo il mondo alle-vatoriale può solo in parte contribuiread affrontare la problematica, visto che

la selezione di ceppi batterici resi-stenti agli antibiotici avviene nellestrutture ospedaliere e nell’utilizzoda parte dei cittadini. L’uso raziona-le deve essere necessariamente ca-lato in un contesto di gestione si-nergica dell’allevamento, in cui sial’allevatore sia il veterinario sonochiamati a condividere la sanità del-la mandria attraverso un’ottimizza-zione dell’efficienza delle strutturee del management degli animali. Eserve anche un’ attenta attività diinformazione e formazione da partedel ministero della Salute e dei massmedia “che coinvolga, oltre agli ad-detti ai lavori, anche i cittadini, cheutilizzano questi farmaci in manieratroppo superficiale ignari delle con-seguenze negative che ciò compor-ta”, come ha sottolineato AgostinoMacrì, dell’Unione Nazionale Con-sumatori. (G. B.)

Chiara Durio presidente di Aisa Federchimica

Page 14: Mondo agricolo n.6

La sfida del benessere

S C E N A R I Z O O T E C N I A

14| MONDO AGRICOLO |GIUGNO 2014

La sfida del benessere

Page 15: Mondo agricolo n.6

GIUGNO 2014| MONDO AGRICOLO |15

di Gabriella Bechi

“Gli animali so-no il patrimo-nio degli alle-vatori. La lorosalute e il lorobenessere so-

no il presupposto basilare della no-stra attività economica”. Con questeGiovanna Parmigiani, presidente del-la Federazione nazionale di prodottoAllevamenti suini di Confagricolturaha voluto sintetizzare il significatodell’incontro organizzato, a Roma aPalazzo della Valle, da Confagricoltu-ra, Consenso e Zoetis su “Benessereanimale e sostenibilità della filieraagroalimentare”, un momento diconfronto con ricercatori, politici estakeholder su questi temi, per valu-tare le prospettive del sistema zoo-tecnico italiano alla luce di uno sce-nario in costante evoluzione e nel-l’ottica di rispondere alle esigenzedei consumatori.Con oltre 17,2 miliardi di euro, la

zootecnia italiana rappresenta pocomeno del 35% del valore dell’interaproduzione del settore primario delPaese. Negli ultimi anni lo scenario èmutato radicalmente, sia per effettodei cambiamenti profondi che sonointervenuti a livello della politicaagricola comune, sia per le tendenzeemerse sui mercati internazionali, an-che a causa della crisi economica e fi-nanziaria. Recentemente, inoltre, èaumentata la sensibilità dei consuma-

tori sui temi della sostenibilità com-plessiva delle filiere. Di conseguenza,è aumentata l’esigenza di comunica-re maggiori informazioni sui metodidi produzione e sul percorso del ci-bo “dalla terra alla tavola”, esaltandoprocessi e qualità intrinseche dei va-ri prodotti. Non è un caso che negliultimi anni si sia affermato anche nel-l’agroalimentare il concetto di re-sponsabilità sociale ed ambientale.Una sfida in più per gli operatori chesi sono già dovuti confrontare conuno scenario di mercato e socio-eco-nomico profondamente mutato: unaumento sostanziale della volatilitàdei prezzi delle materie prime e deiprodotti trasformati, una sostanzialeeliminazione delle forme di interven-to diretto sui mercati da parte del-l’UE, un diverso modello di consumoalimentare in un mercato globalesempre più ampio. “In questo complesso contesto – harimarcato in occasione della tavolarotonda Giovanna Parmigiani - si èaggiunta un'evoluzione delle norma-tive in tema di sostenibilità e di be-nessere animale con conseguenzeche non si possono trascurare. Gli ef-fetti di talune scelte possono infattiincidere sulla tenuta della competiti-vità delle imprese agricole e, in parti-colare, degli allevamenti. Dobbiamo quindi affrontare questitemi con un occhio attento sia al

Giansanti:«Serve una

strategia condivisa

per l’agricoltura italiana»

Confagricoltura,

Consenso e Zoetis

su sostenibilità

e attenzione

per gli animali allevati.Parmigiani: «È unaquestione economica e di responsabilità sociale»

Page 16: Mondo agricolo n.6

16| MONDO AGRICOLO |GIUGNO 2014

S C E N A R I Z O O T E C N I A

rio, anche presidente di AISAFederchimica -. Salute signi-fica animali che non soffro-no, che vengono curaticorrettamente, il cui statodi benessere influenza po-

sitivamente quello deicittadini e della

popolazione, persalubrità e qua-lità degli ali-menti. Il bien-nio 2014-2015sarà un perio-do crucialein questo sen-so: il seme-stre europeo,

Expo 2015 e ilcrescente inte-

resse per i temidel benessereanimale e la so-stenibilità devo-no favorire il di-battito fra il mon-

do politico, le isti-

mercato, sia alle imprese. Que-sto significa anche politichecommerciali in grado di valo-rizzare, anche dal punto delprezzo, i nostri prodotti ri-spetto a quelli importati daPaesi che non rispettano inostri stessi stan-dard”.L’incontro è statofortemente volutoanche da Zoetis (ra-mo veterinario del-la multinazionalefarmaceutica Pfi-zer), attivamenteimpegnata sul te-ma della salute ani-male. “Come azien-da operante nel setto-re degli animali, Zoetisè consapevole della re-sponsabilità socialedella propria organiz-zazione - ha afferma-to l’amministratoredelegato Chiara Du-

tuzioni e gli attori del mercato, per ilbene delle produzioni Italiane”.Al dibattito, introdotto da uno studiorealizzato dal Crefis (Centro ricercheeconomiche sulle filiere suinicole)hanno partecipato gli onorevoli Pao-lo Cova e Nicodemo Nazzareno Oli-verio, componenti della Commissio-ne Agricoltura della Camera; PasqualeDi Rubbio, policy advisor del CopaCogeca. Le conclusioni dei lavori so-no state affidate al componente dellagiunta confederale MassimilianoGiansanti che ha ribadito l’importan-za di avere una strategia condivisaper l’agricoltura italiana. Un settoreche avrà un ruolo sempre più deter-minante a causa del rapido aumentodella popolazione mondiale. “Dobbia-mo fare delle scelte – ha detto – eportarle avanti con determinazione.Perché è fondamentale per il nostro‘made in Italy’, tanto importante nel-l’immaginario collettivo di tutto ilmondo, poter contare su imprese so-lide, capaci di stare sul mercato e diesportare”. ���

GiovannaParmigiani

Page 17: Mondo agricolo n.6

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Page 18: Mondo agricolo n.6

S C E N A R I Z O O T E C N I A

teristiche, riconosciute dalla Fao a li-vello mondiale, il latte è spesso vittimadi campagne denigratorie pseudo-scientifiche. «Il latte e i suoi derivati so-no presenti nelle raccomandazioninutrizionali ufficiali di tutti i Paesi – haspiegato Ghiselli –. In Italia, le ‘Lineeguida per una corretta alimentazione’elaborate dall’INRAN hanno suggeritodi consumare ogni giorno 3 porzionida 125g l’una di latte o yogurt. Così fa-cendo ci si garantisce tutti i nutrientidi cui questi alimenti sono ricchi, inparticolare il calcio, di cui latte e deri-vati rappresentano la fonte migliore epiù significativa presente in natura». Illatte fa bene alla linea, oltre che alla sa-lute. E in particolare questa regola ri-guarda i bambini. I piccoli che consu-mano poco latte hanno infatti un in-dice di massa corporea (stima dell'a-diposità totale) maggiore rispetto aibambini che lo consumano più fre-quentemente. E questo grazie allaproprietà del calcio di bruciare il gras-so nelle cellule e di rallentarne la pro-duzione. In questo senso uno studioepidemiologico del Cnr (centro na-zionale delle ricerche), degli anniscorsi, sulle relazioni tra frequenza diconsumo di latte e adiposità, realizza-to su un campione di circa 1000 bam-bini delle scuole elementari in pro-vincia di Avellino. (M. M.)

Anche quest’annola “Giornata mondiale

del latte”, indettadalla Fao, è statal’occasione per riflettere

su un alimento

indispensabile

Ègiunto alla 13° edizione il“World Milk Day”, che si ècelebrato l’1 giugno. L’ap-puntamento, indetto dal-la Fao, si tiene per sensibi-lizzare i consumatori sul

ruolo e sull’importanza del latte (e deiderivati) che da 8 mila anni rappre-

senta il primo alimento perogni essere umano che vie-

ne al mondo. È l’alimento“glocal” per eccellenza, vistoche viene consumato ovun-

que, ma con profonde dif-ferenze locali che ne te-stimoniano il radicamen-

to nelle realtà territoriali. InEuropa si usa principalmente lat-

te di mucca, pecora, capra; in Indiae Malesia il latte di bufala, in Lapponia

quello di renna, in Medio Orientequello di cammella o di asina, e inMadagascar quello di zebù.I nutrizionisti di tutto il mondo de-

finiscono il latte un alimento “abassa densità energetica e adalta densità nutrizionale”, poi-

ché fornisce un elevato nume-ro di nutrienti ma con pochecalorie. «Le evidenze scientifi-che dimostrano che gli alimen-ti a bassa densità energetica

giocano un ruolo importantenelle diete ipocaloriche e nellediete di mantenimento del bilan-cio energetico, perché fornisconoadeguate quantità di nutrienti macon minore energia», ha sottolinea-

to il nutrizionista Andrea Ghiselli.Nonostante queste fantastiche carat-

Il latte è l’alimento “glocal”

per eccellenza, radicato

nelle varie realtà territoriali

World milk day

18| MONDO AGRICOLO |GIUGNO 2014

Page 19: Mondo agricolo n.6

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Page 20: Mondo agricolo n.6

Studio di Ispra: l’impatto

di natura zootecnica

non supera il 10%

delle superfici

S C E N A R I Z O O T E C N I A

spandimento dei reflui zootecnici neimesi autunnali ed invernali; garanziadel fabbisogno in elementi nutritivi del-le diverse colture; esclusione dal limitedei 170 kg/ha di azoto nelle aree vul-nerabili per il digestato equiparabile aiconcimi chimici. Durante l'incontro so-no stati pure presentati i primi risultatidella ricerca condotta dall'Ispra sull'im-patto ambientale delle pressioni antro-piche sullo stato delle acque superfi-ciali e sotterranee. I primi dati dello stu-dio sono incoraggianti: nelle Regionisotto esame (Emilia Romagna, Veneto,Lombardia, Piemonte e Friuli VeneziaGiulia) l'impatto dei nitrati di naturazootecnica interessa non più del 10%delle superfici, tranne in Piemonte do-ve tale tasso sale al 19%. Si evidenziaquindi come il processo di contamina-

20| MONDO AGRICOLO |GIUGNO 2014

Si è svolta la riunione deltavolo Stato-Regioni-Or-ganizzazioni professiona-li per l'applicazione delladirettiva nitrati, alla pre-senza dei ministri per le

Politiche agricole Martina e dell'Am-biente Galletti. Per Antonio Boselli,componente della Giunta confederale,deve aprirsi una nuova fase ed occorreun nuovo approccio integrato degli in-terventi che tenga conto delle specifi-cità e di tutti gli sforzi già fatti dagli agri-coltori in questi anni, sulla base dei pia-ni d’azione regionali, che hanno per-messo di ottenere rilevanti migliora-menti della qualità delle acque superfi-ciali e profonde. Gli adempimenti van-

Nitrati? Non è colpa dei maiali

no semplificati al fine di consentire unagestione dei nitrati di origine agricola,in modo responsabile e con minori vin-coli burocratici per le aziende. Ed ècompito dei piani di sviluppo ruraledelle Regioni prevedere linee di finan-ziamento per supportare gli investi-menti necessari per proseguire nel per-corso già iniziato dalle imprese agrico-le nel ridurre gli impatti ambientali.Nel corso della riunione sono stati an-

nunciati due decreti: il primo che mo-difica ed integra il DM 7 aprile 2006 re-lativo all’utilizzo agronomico degli ef-fluenti; il secondo sulla caratterizzazio-ne del digestato equiparabile ai conci-mi chimici. A tale proposito Confagri-coltura ha chiesto che i due testi nor-mativi risolvano le seguenti problema-tiche: semplificazione delle procedurerelative alla comunicazione ed ai docu-menti di trasporto; valori di escrezioneazotata e di produzione di reflui taratisulle specifiche e reali condizioniaziendali, utilizzo agronomico del dige-stato; maggiore flessibilità nei divieti di

Boselli: «Interventi

proseguano sulla strada

intrapresa dagli agricoltori»

Page 21: Mondo agricolo n.6

GIUGNO 2014| MONDO AGRICOLO |21

zione da nitrati non sia attribuibile allesorgenti "zootecnico prevalente". Oraoccorre accelerare la conclusione del-lo studio per procedere, in termini ra-pidi, alla revisione delle aree vulnerabi-li. «È fondamentale – ha concluso An-tonio Boselli - non ostacolare lo svilup-po della zootecnica italiana e non limi-tarne la competitività nel contesto in-ternazionale; non possiamo permet-terci pesanti ripercussioni negative ri-guardo alla produzione agricola, all’oc-cupazione ed alla tutela del territorio.Non va dimenticato che gli effluentizootecnici ed il digestato sono fertiliz-zanti estremamente utili per l’agricol-tura in quanto contribuiscono a man-tenere livelli ottimali di sostanza orga-nica del suolo e a diminuire l’utilizzodi concimi chimici». (G. M.)

La Federazione nazionale degli Ordini veterinari italiani(FNOVI) si interroga sul ruolo dei veterinari. Dopo due ri-cerche condotte insieme a Nomisma per scandagliare lacategoria dall’interno, ora lo fa aprendosi agli altri. La nuo-va ricerca, sempre con Nomisma, nasce sulla base di centi-naia di interviste a imprese, associazioni di produttori,consorzi, enti pubblici, soggetti datoriali. I risultati sonocontenuti nel nuovo rapporto “La professione medico ve-terinaria. Prospettive future” (Agra Editrice 2014, pp.156,euro 18). Si sono raccolti interessanti spunti conoscitiviche supporteranno le decisioni che riguardano il futurodella professione medico veterinaria. Per una giusta proie-zione verso il domani. Dalla indagine emerge che, impre-se e associazioni del mondo produttivo, chiedono di po-tenziare le attività legate a igiene, sicurezza e qualità degli

alimenti (17%), tecnologie alimentari e di produzione, igiene degli allevamenti e delle pro-duzioni zootecniche (includendo il benessere animale e l’alimentazione del bestiame) e solle-citano competenze manageriali (con un’incidenza del 12%). (G. M.)

I VETERINARI DEL FUTUROn

Page 22: Mondo agricolo n.6

Per Buondonno

(Federazione

Allevamenti bufalini) la gara proposta dal premier è stimolante,però non la si vince

se non si assicura

la massima trasparenza

S C E N A R I Z O O T E C N I A

presentiamo la bellezza; mancano leoperazioni di marketing». Lo ha dettoil premier Matteo Renzi a Napoli nelcorso della Festa di Repubblica. «Ilpunto - ha aggiunto - è cosa siamo ingrado di valorizzare». Le parole delpresidente del Consiglio sono stateaccolte con piacere da Confagricoltu-ra proprio perché vanno nella dire-zione della massima valorizzazionedel “made in Italy”. «Dobbiamo far co-noscere sempre meglio al mondo, an-che e soprattutto in occasione del-

22| MONDO AGRICOLO |GIUGNO 2014

«Se pensate al-l’Iphone pensa-te agli Stati Uni-ti, ma non c’è unsolo pezzo diquesto telefono

che sia stato fatto in Usa; però è statarealizzata una grande operazione dimarketing. Vorrei fare il derby tral’Iphone e la mozzarella di bufala. L’I-talia è l’unico Paese al mondo dove ildirettore commerciale parla male delprodotto. E nel resto del mondo, rap-

Sfida tra Iphone e mozzarella

Page 23: Mondo agricolo n.6

l'Expo, le eccellenze che esso rappre-senta», ha sottolineato la Confedera-zione in una nota stampa in cui ha ri-badito, ancora una volta che, per lamozzarella di bufala Dop, serve unarintracciabilità efficace e semplice daattuare. Nei giorni precedenti le Or-ganizzazioni agricole ed industrialiprovinciali del territorio casertano –dove insiste il 70% della filiera Dopdella “Mozzarella di Bufala CampanaDop”- avevano lanciato un grido d’al-larme sui rischi derivanti da quantosarebbe previsto dalle disposizionispecifiche per il settore, incluse nellabozza di decreto legge governativoper il rilancio del comparto agricolo”. «Confagricoltura, per la mozzarella dibufala Dop, chiede da anni la traccia-bilità obbligatoria della materia primadi tutta la filiera, sul modello di quan-to previsto dalla Regione Campania el’immediata attuazione della normasul doppio stabilimento – ha spiegatoil presidente nazionale della Federa-

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zione di Prodotto Allevamenti Bufali-ni Ernesto Buondonno -. I produttorionesti chiedono che i caseifici nonpossano produrre mozzarella Dop in-sieme a qualunque altro formaggio opreparato alimentare derivato dal lat-te di bufala e dal latte vaccino, in ununico stabilimento. Ad esempio a pochi metri di distanzadal Consorzio di Tutela è stato com-mercializzato con la dicitura Mozza-rella di Bufala Dop un prodotto “sot-tocosto” a 7,90 euro, che non riesce acoprire nemmeno il prezzo del lattenecessario per produrre un chilo dimozzarella. Creando così problemi didistorsione di mercato e grave dannoper gli allevatori ed i trasformatoriche lavorano con correttezza».

Riferendosi ad alcuni fatti di cronaca,Buondonno ha poi aggiunto: « Non ènostro costume commentare indagi-ni giudiziarie, ma non possiamo fare ameno di constatare che più la politicaperde tempo ad adottare le normeche chiediamo, più è facile che si ve-rifichino situazioni poco limpide». «Il comparto non intende e non puòpiù accettare cambiali in bianco, c’èbisogno subito di una chiara assun-zione di responsabilità da parte dellapolitica», ha sollecitato Buondonno.In tal senso una nuova lettera inviatadalla Confagricoltura al ministro Mar-tina. Una cosa è certa: la “sfida” traIphone e mozzarella di bufala, pro-posta dal premier, è stimolante; perònon la si vince se non si assicura lamassima trasparenza del prodotto. Ilgoverno deve avviare, cogliendo l’op-portunità di #campolibero, un’accor-ta politica, che eviti le zone d’ombrae rilanci una filiera che è strategica.

(M. M.)

«Il comparto bufalino ha bisogno

di una chiara assunzione

di responsabilità della politica»

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S C E N A R I Z O O T E C N I A

24| MONDO AGRICOLO |GIUGNO 2014

scuna impresa di mantenere la pro-pria indipendenza e identità, miglio-rando però, la forza necessaria percompetere sui mercati globali. Si trat-ta, pertanto, di uno strumento adattoal tessuto agricolo italiano, compostoda imprese di piccole e medie dimen-sioni, molto efficaci, ma spesso inca-paci di competere in termini di inno-vazione ed internazionalizzazione. Larete denominata “Excelso Lacte” com-posta da sei aziende agricole ad indi-rizzo zootecnico della Provincia diNovara e quattro della provincia di Va-rese, intende proporre un prodotto fi-nale, il latte, di difficile gestione, pro-prio per la sua rapida deperibilità e idelicati aspetti sanitari, differenzian-dolo per qualità e salubrità nel rispet-to attento della normativa in materia.Inoltre la rete, attraverso il progetto in-trapreso, potrà razionalizzare, coordi-nare e condividere la fornitura mangi-

Nasce il network

“Excelso Lacte” tra sei aziende

zootecniche

di Novara e quattro di Varese

di Teresa Bordamanager di reteConfagricoltura Novara e VCO

Confagricoltura Novara eVCO sigla la nascita dellaprima rete tra impreseagricole del settore zoo-tecnico. Il gruppo diaziende si è costituito in-

torno ad un progetto condiviso chepossa permettere un riconoscimentosul mercato del latte e portare ad un li-vello di competitività superiore ri-spetto a quanto proponibile dal fram-mentario mondo che rappresentano.Lo strumento innovativo del contrattodi rete, come alternativa alle tradizio-nali forme aggregative, permette a cia-

Il latte nella rete

Silvio Arioli

e Nicola Botta

Page 25: Mondo agricolo n.6

GIUGNO 2014| MONDO AGRICOLO |25

mistica-sanitaria, la consulenza tecni-ca e addirittura il personale dipenden-te specializzato. Gli allevatori sono en-tusiasti e fiduciosi del percorso intra-preso e sono motivati ad implementa-re il loro contratto prevedendo l’in-gresso di nuove imprese per accre-scere la produzione complessiva daoffrire al mercato, disciplinando laproduzione stessa per caratteristichequalitative e creando un marchio direte che le distingua e ne permetta lapromozione. Nicola Botta, rappresentante legaledell’azienda agricola Allevatori Con-duttori Agricoli S.S., nonché impresadi riferimento e presidente del Comi-tato di Gestione della rete, e SilvioArioli, rappresentante per l’aziendaagricola Arioli Silvio e Paolo S.S., im-presa retista e membro del Comitatocostituito, sono stati il motore di av-viamento per la costituzione del con-

tratto. “Fino ad ora eravamo un grup-po, adesso siamo una rete, vediamo ibenefici di un sistema cooperativisti-co, senza aver perso la nostra indivi-dualità e il mondo esterno si interessaa noi”, dichiara Arioli, a cui segue Bot-ta che continua: “Confagricoltura na-zionale e di Novara e VCO ci hannosupportati da subito, rispondendo allenostre esigenze di gruppo scoordina-to per proporci uno strumento nuo-vo, ma in cui crediamo e che ritenia-mo possa essere un buon trampolinoper arrivare a costituire qualcosa dipiù strutturato in futuro e poter colla-borare con enti del modo della ricercae dell’agro-alimentare utili a innovare

le nostre aziende”. Paola Battioli, presi-dente della sede novarese, e RobertoSonzini, direttore, confermano: “È sta-to un percorso lungo e non sempre fa-cile per la novità che rappresentano icontratti di rete in agricoltura, ma sia-mo soddisfatti dello spirito di iniziati-va e del coraggio che le nostre azien-de hanno mostrato nel farsi coinvol-gere. Abbiamo investito nella forma-zione di un manager di rete che ha se-guito le aziende durante il loro “aggre-garsi” e che continuerà nel lavoro didivulgazione di questo utile strumen-to per superare le difficoltà economi-che degli ultimi tempi”. È una sfida nei confronti del prossimofuturo proprio per contrastare unmercato ballerino dei prezzi impostiagli imprenditori agricoli e per raffor-zare l’aggregazione finalizzata ad apri-re le porte verso nuovi mercati e nuo-ve opportunità. ���

Si pensa ad un marchio di rete

che distingua la produzione

e ne permetta la promozione

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S C E N A R I Z O O T E C N I A

26| MONDO AGRICOLO |GIUGNO 2014

lo devono essere chiesti in molti,produttori e consumatori, fino aquando, due anni fa, un gruppo di al-levatori riuniti nella cooperativa Ar-borea di Oristano ha dato vita ad unprogetto linea vacca-vitello, che haportato alla nascita della carne “pro-veniente da animali, nati, allevati emacellati in Sardegna”, con l’adozio-ne di un disciplinare di etichettatura

Una rete strutturata

di imprese, dall’allevamento

alla commercializzazione

porta avanti un innovativoprogetto linea vacca-vitello

di Gabriella Bechi

Che senso ha in un’isolacome la Sardegna, ricca dipascoli, allevare vitelli diottima razza, aspettareche i commercianti arrivi-no dal Piemonte, dalla To-

scana, dalla Campania, per acqui-starli e portarli nel continente o al-l’estero, per l’ingrasso, e poi com-prare la carne che viene da fuori? Se

Carne sardadalla A alla ZCarne sardadalla A alla Z

Page 27: Mondo agricolo n.6

GIUGNO 2014| MONDO AGRICOLO |27

non sempre i vitelli si trovavanonelle giuste condizioni di peso espesso venivano venduto sotto co-sto. La cooperativa di produttori Ar-borea ha risposto a questo proble-ma, creando un centro di ingrasso,dove vengono portati i vitelli quan-do sono pronti, alimentati a mais efarine vegetali e dove, una volta rag-giunto il peso ideale (450-480 kg),vengono macellati. La cooperativa,infatti, ha avuto in comodato d’usoanche il mattatoio comunale. Attual-mente ci sono stalle per 5000 capi,in due cicli, a cui conferiscono 168produttori. Ma ce ne sono 200 in li-sta di attesa. E speriamo presto diiniziare i lavori di ampliamento del-la struttura”. Il progetto, finanziato attraverso lamisura 124 del Programma di Svi-luppo Rurale della Sardegna 2007-2013, nato per incentivare la coope-razione fra aziende agricole ed im-prese di trasformazione o commer-cializzazione di prodotti agroali-mentari, si è posto l'ambiziosoobiettivo di sviluppare una filieradella produzione di carne bovina inSardegna, attraverso la creazione diuna rete strutturata di imprese agri-cole e di altri soggetti, attraverso l'in-troduzione di un innovativo proces-so di produzione che valorizzi e in-tegri le risorse e le competenze giàpresenti nel territorio regionale, mamai messe a sistema. Il supportoscientifico viene garantito dall'Uni-versità degli Studi di Sassari, attra-verso il Nucleo di Ricerca Desertifi-cazione, un centro interdipartimen-tale dell'Ateneo sassarese, in gradodi supportare le imprese coinvoltenel progetto attraverso una molte-plicità di ambiti scientifici, come ilprofilo sanitario-veterinario, botani-co, agronomico ed economico. L’allevamento è rivolto esclusiva-mente alla razza Sarda Modicana, in-

facoltativa, approvato dal ministerodelle Politiche agricole e certificato.A raccontarci questa storia è Pa-squalino Tammaro, agronomo, presi-dente dell’Ordine di Oristano, econsulente della cooperativa, oltreche di numerose aziende socie diConfagricoltura. “In Sardegna – dice– ci sono molte imprese agricoleestensive, dove gli animali vivono

allo stato brado, la fecondazione av-viene con il toro e lo svezzamentodei vitelli con la mamma. La prassidiffusa fino a qualche tempo fa eravendere i vitelli, quando avevanoraggiunto il peso di 350/400, chili aicommercianti da ingrasso che veni-vano una volta l’anno dal continen-te. Ciò comportava grossi problemie una scarsa rimuneratività, perché

Tammaro: «Attivo centro

ingrasso cooperativo

per allevatori associati»

Page 28: Mondo agricolo n.6

crociata con tori di razza Limousineo Charolaise e alla produzione delvitello “baby beef”, con animali chevengono macellati ad una età di 9mesi. Questo permette di ottenerecarni giovani, molto tenere, sapori-te, di colore rosa, con una percen-tuale di grasso di molto inferiore al-la media di un normale prodotto dicategoria e con una qualità del gras-so composta da acidi grassi insaturimolto digeribili dal corpo umano.Sicure dal punto di vista alimentaree molto apprezzate da quello orga-nolettico. Attraverso l'impegno e le strutturedella cooperativa produttori Arbo-rea, capofila del progetto e una del-le più importati realtà cooperativi-stiche nell'agroalimentare isolano, siè creata una filiera interamente sar-da di bovini da carne allevati nei pa-scoli della Gallura o del Montiferru,ingrassati e lavorati nel centro spe-cializzato di Arborea e venduti attra-verso un marchio specifico e rico-noscibile in tutta l'Isola.

S C E N A R I Z O O T E C N I A

28| MONDO AGRICOLO |GIUGNO 2014

Innovativo processo

di produzione

che valorizza il territorio

“La filiera, seguita in tutte le sue fasicon estrema cura, attenzione e pas-sione da tecnici dalla grande espe-rienza pratica e teorica – spiegaTammaro - si chiude con la com-mercializzazione della carne (al mo-mento circa 2 milioni e 800 chili al-l’anno) attraverso le macellerie ac-creditate. Abbiamo fatto la sceltaprecisa di non andare nella grande

distribuzione perché il nostro è unprodotto che si deve contraddistin-guere per la grande qualità - diceTammaro -. E neppure di venderefuori dalla Sardegna. Non abbiamo inumeri sufficienti per farlo, ma sia-mo in grado di soddisfare la doman-da interna. Insomma, noi la facciamoe ce la mangiamo!”I vantaggi del progetto sono evidenti.La chiusura di una filiera della carnebovina della Sardegna, basata preva-lentemente su risorse locali, ha por-tato benefici di carattere economicoe ambientale alla regione. Non menoimportante sembra essere la genera-zione di nuovi spazi di interazione enuove sinergie tra la realtà produttivadella Cooperativa Produttori Arbo-rea, caratterizzata da elevata profes-sionalità e tecnologia, con quella deisistemi pastorali estensivi della Sar-degna, che oggi soffrono di scarsacompetitività per la frammentazionedel sistema produttivo. Le interazioniriguardano non solo aspetti di mer-cato, ma anche possibili sinergie perlo sviluppo di un sistema di alleva-mento brado competitivo, che coniu-ghi produttività e tutela della biodi-versità vegetale e delle risorse am-bientali. ���

Con il termine “orìgami” si intende l'arte di pie-gare la carta (termine derivato dal giappone-

se, “ori” piegare e “kami” carta). Alla base deiprincipi che regolano l'origami, vi sono

senz'altro i principi shintoisti del ciclo vi-tale; il riferimento è al tempio che vienericostruito sempre uguale ogni vent'anni.La valenza sacrale della carta è anche te-

stimoniata dal fatto che, in giapponese, laparola “carta” e “dei” si pronunciano entrambe

“kami”. Una tradizionale forma origami è dedicataalla rana, ciò perché la parola “kaeru”, ha un doppiosignificato, indicando sia "rana", sia "ritorno a casa";

quindi si considera l'animale come un buon augurioper coloro che stanno per intraprendere un lungo viaggio.Abbiamo apprezzato alcuni artisti che si sono cimentati nel realizzare “operedi carta” dedicate alla zootecnia. La mucca, il maiale, la pecora, nel gioco del-le piegature rivelano la maestria dell’artista. Ma dimostrano, implicitamente,anche la vitalità e la sacralità dell’allevamento. (M. M.)

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Page 29: Mondo agricolo n.6

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Page 30: Mondo agricolo n.6

Profumo di Malga

S C E N A R I Z O O T E C N I A

30| MONDO AGRICOLO |GIUGNO 2014

Profumo di Malga

Page 31: Mondo agricolo n.6

GIUGNO 2014| MONDO AGRICOLO |31

Visita, nel trevigiano, alle strutture sul Monte Cesen. Natura ed antiche

tradizioni per prodotti

di alta qualità

Il protagonista è il Monte Cesen,nel trevigiano, che, con i panora-mi mozzafiato, i prati pieni di co-lore, le mucche al pascolo e lesue malghe, regala al viandanteesperienze uniche. Sul latte si

fonda l'esistenza delle malghe, aziendecasearie a 360°, che grazie ad alpeggiad alta quota producono formaggi diassoluta bontà e dal sapore antico. L'incontro con la signora Stramare del-la Malga Binot (a 1050 metri) avvieneproprio nel laboratorio per la lavora-zione manuale del latte alla quale assi-stiamo con curiosità. Terminata la pro-duzione, ci mostra la cantinetta – ma-gazzino per il riposo delle forme doveci assale un inconfondibile profumo.All'esterno della malga, si trova una lun-ga tavolata dove poter accomodarsi edassaggiare le varie stagionature del for-maggio. Dalla terrazza panoramica sigode di una vista incredibile sul MonteGrappa, sul Monte Ortigara e sulle vet-te feltrine e, in basso, su Segusino, Ala-no e Quero.Parlando con l’agricoltrice scopriamoche la malga Binot appartiene alla Co-munità delle Prealpi trevigiane e chenon sempre la vita in malga è semplice,ma a chi ama questo lavoro, può daregrande soddisfazione. I formaggi dimalga sono infatti diversi da periodo aperiodo, e da pascolo a pascolo, tutto

di Lara Buscato

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32| MONDO AGRICOLO |GIUGNO 2014

S C E N A R I Z O O T E C N I A

za e dal 2003 gestisce la Mal-ga con 70 ettari di pascolo aduna altitudine di 1460 metri.Anche qui la mungitura e lalavorazione del latte avvienequotidianamente e si arriva araccogliere 8 ettolitri di lattenei mesi di giugno e luglio. Illatte viene trasformato in 30forme di formaggio di malgae ogni 2 giorni vengono fattianche 3 kg di ricotta. Venia-mo accolti nel piccolo nego-zio dove si possono acquista-re i formaggi, il burro, le ri-cotte affumicate ed i salumidal piccolo allevamento sui-no di montagna adiacente al-la malga. Dopo aver assistitoalla interessante lavorazione

manuale del formaggio, Gallina ci ac-compagna nella sala dove offrono

negozio per acquistare il formaggio dimalga o i salumi.Tutti i componenti della famiglia Gal-lina sono coinvolti nel lavoro quoti-diano della malga uniti da un'unicapassione: l'amore per gli animali e perla montagna tramandata dal nonno epoi dai genitori. “Certo la passionenon può bastare perché tanto lavoromerita soddisfazione e questa c'è searriva la gente ad acquistare i prodottie ad assaggiare i nostri piatti. Il valoreaggiunto del nostro lavoro è dato pro-

prio dalla lavorazione quoti-diana del latte e dalla diffe-renza delle nostre produzio-ni da malga a malga e il fat-tore determinante è proprioil pascolo. Pochi sanno chele erbe medicinali che lemucche trovano al pascoloarricchiscono di valore nu-trizionale il formaggio pro-dotto in malga. Inoltre, qua-si nessuno viene in malgaper acquistare una o più for-me di formaggio, si tende adacquistarne un pezzo, ma lacosa migliore è portarsi a ca-sa una forma e tenerla incantina, perchè nel tempo

dipende da cosa gli animali mangiano.Di mese in mese variano i fiori e anchemolte erbe officinali.Da Segusino, dove il figlio Giulio portaavanti la tradizione e l'azienda agricoladi famiglia, le mucche vengono trasferi-te in malga dove sono libere di pasco-lare e di muoversi. Alle 5.30 del matti-no e alla sera vengono munte ed ognigiorno viene lavorato il latte raccoltodalla mungitura. Dai circa 4 quintali dilatte vengono realizzati 2 kg di formag-gio di malga (ciò significa 18-20 formeal giorno), burro e 4 kg di ricotta da af-fumicare. Scopriamo che, oltre la stallache ospita 32 mucche, c'è un recintonel quale si trovano 10 maiali. La malgaaderisce al PPL Pedemonta-na, ovvero un progetto di va-lorizzazione delle produzio-ni locali tipiche, sostenuto daistituzioni ed enti locali, cheriunisce 40 produttori acco-munati dal fatto di allevare almassimo 40 maiali. Quindi al-la malga Binot si può acqui-stare e degustare la soppres-sa Altamarca e dell'ottimoformaggio.Proseguiamo la nostra visitaalla volta della Malga Barba-ria, gestita da Luca Gallina.Gallina possiede un alleva-mento di 90 capi di razzabruna a San Pietro in Barboz-

piatti tipici di malga (le specialità:spezzatino di asino e di manzo, for-maggio di malga cotto sul tegame) e cipresenta la sorella che si occupa pro-prio della cucina, davanti ad un piattodi produzioni composto dai loro salu-mi e dai loro formaggi. Vi sono nume-rosi clienti al tavolo e tutti passano al

I formaggi sono diversi

da periodo a periodo e

in base all’alimentazione

Fabio Curto

Luca Gallina

Page 33: Mondo agricolo n.6

acquisirà nuovi profumi. Molti anzianivengono da noi per comprare 10 for-me e metterle a riposo”.Ci congediamo dal signor Gallina am-mirando, ancora una volta, il panoramae ci incamminiamo verso Malga Marie-ch (1504 m) dove incontriamo FabioCurto, figlio di Italo, laurea in veterina-ria e vice presidente di ConfagricolturaTreviso, che ci illustra la storia di Ma-riech. La proprietà della Malga è di Ve-neto Agricoltura concessa per 30 annial Consorzio di valorizzazione monta-na Monte Cesen, di cui è pre-sidente il papà Italo Curto. Laconcessione fu data 8 anni fain cambio di onerose ristrut-turazioni. La sinergia creatasitra pubblico e privato con-sentì allora a Mariech di tor-nare a funzionare. La malgadispone di 300 ettari di pa-scolo, 200 mucche razzabruna, 30 maialini ed è attivatutto l'anno. La chiacchierata si svolge suuna terrazza panoramica chesi apre su un incantevole val-lata, dopo esser stati accoltinel negozio per la vendita deiprodotti. La varietà e la ric-

chezza della vetrina colpisco-no. Trovano posto infatti variformaggi, in prima fila il Mon-te Cesen (da 10 anni Deno-minazione Comunale regi-strata), robiola, caciotta, strac-chino, yogurt e salumi, ma an-che gnocchi ed altre produ-zioni. Siamo in presenza diuna malga strutturata, moltoben organizzata, dove nulla èlasciato al caso. Il caseificio in-terno ha recentemente otte-nuto il bollino CE e alle pare-ti incorniciate troviamo lecertificazioni di numerosipremi ricevuti nei più impor-tanti concorsi legati ai for-maggi di malga. Qui viene of-ferta una raffinata ristorazio-ne (la cucina è curata dalla signora Cur-to, abile cuoca) ed ospitalità, (sono 9 le

camere camere arredate con gusto).Dalla cortese conversazione emergeche i nonni dell'interlocutore gestivanoun alpeggio negli anni '30 e che l'im-presa che vede la famiglia Curto gestireMalga Mariech ha radici lontane neltempo. Una tradizione familiare che ri-torna, dopo un periodo dedicato alla se-

GIUGNO 2014| MONDO AGRICOLO |33

lezione genetica del proprio allevamen-to, con una filosofia che vuole proiettarMalga Mariech nel futuro. Infatti siamoin presenza di una struttura modernache tiene conto delle esigenze del clien-te. “Ogni giorno qui vengono raccolti20 quintali di latte che servono a pro-durre 2 quintali di formaggio realizzatiin varie forme ed ospitati in un ampiastanza”. Ogni forma è contrassegnatadal nome Mariech Monte Cesen e dalnumero del lotto, così da poter risalirealla data di produzione. Posta la doman-da di rito “perchè scegliere un formag-gio di malga ?”, veniamo a conoscenzadi ulteriori fattori davvero interessanti.Ogni forma di formaggio di malga è in-

fluenzata dalla diversità of-ferta dai vari mesi della sta-gione, quindi dai fiori, dall'er-ba e dalle erbe medicinalipresente al pascolo in quelmomento, e le caratteristichenutrizionali del latte sonomolto elevate, perchè il latteviene lavorato a crudo e per-ciò mantiene la sua flora mi-crobica utile. Al termine del-l'incontro comprendiamoperò che ciò che rende uniciquesti luoghi e i loro prodot-ti è soprattutto la passioneche queste persone hannoper la montagna e per que-sto lavoro. ���

L'amore per gli animali

e per la montagna

tramandato dagli avi

Serena Stramare

Page 34: Mondo agricolo n.6

S C E N A R I ZOOTEC NIA

34| MONDO AGRICOLO |GIUGNO 2014

mo questa bella avventura, però, sali-vano anche entusiasmo e passione.Abbiamo quindi deciso di investire an-cora e di lavorare a tempo pieno nelsettore”. E’ iniziato così il processo di

crescita dell’azienda che, oggi, con

450 scrofe a ciclo chiuso, produce

8/9.000 suini. “Puntiamo moltissimo

sulla qualità – sottolinea l’imprendito-

re di Federimpresa -. Alleviamo suini

pesanti, alimentati con cereali, che

vengono macellati intorno ai 180 kg.

L’indiscussa superiorità dei nostri sa-

lumi, dipende proprio dalla qualità

Una storia di impresa

familiare, quella di Stefano Salvarani,che gestisce, con il padre e il fratello,un’azienda suinicola

a Roncoferraro (MN).Sono agricoltori di prima generazione

che hanno ottenutoeccezionali risultati

di Elisabetta Tufarelli

Mantova, con un terzo

dei capi allevati in

Lombardia e circa il

15% a livello naziona-

le, è la capitale indi-

scussa della suinicol-

tura italiana. E’ proprio qui, infatti, che

si fissa il prezzo di riferimento del

mercato nazionale. A Roncoferraro,

proprio dove avvenne lo storico in-

contro tra Attila e Papa Leone I, è nata

e cresciuta un’impresa familiare di tut-

to rispetto, un allevamento di suini

condotto direttamente da Stefano, Re-

nato e Sandro Salvarani. “Abbiamo ini-

Stefano Salvarani

ziato ad occuparci di agricoltura

nell’83, quando con la prima grande

crisi del settore edilizio, insieme a mio

padre e mio fratello, ci siamo guardati

attorno e ci siamo letteralmente tuffa-

ti, senza esperienza, nel settore agri-

colo”, spiega Stefano Salvarani, che ag-

giunge: “Siamo agricoltori di prima ge-

nerazione, ci è toccato impegnarci

molto e lavorare sodo. Quando abbia-

mo iniziato avevamo soltanto 20 scro-

fe ‘senza terra’ e, all’inizio, addirittura

non sapevamo nemmeno cosa fosse-

ro i suini. Man mano che continuava-

Come cresce l’allevamentoCome cresce l’allevamento

Page 35: Mondo agricolo n.6

GIUGNO 2014| MONDO AGRICOLO |35

delle nostre carni ed è proprio l’etàpiù matura di macellazione che per-mette di ottenere prosciutti certificatid’eccellenza come quelli di Parma e diSan Daniele”. In effetti il disciplinare

del suino pesante padano impone vin-

coli ben precisi riguardo la razza, l'ali-

mentazione, l’età e il peso del maiale

alla macellazione. “Ci serviamo di un

macello cooperativo – continua Salva-

rani - abbiamo lavorato con la Coop

per quattro anni, poi abbiamo deciso

di continuare ad investire sempre di

più sul gran suino pesante, con l’o-

biettivo di perfezionarci ancora ed ar-

rivare a chiudere la filiera, fatto direi

essenziale nell’evoluzione di un’im-

presa suinicola”. In azienda è appena

entrato il ventiduenne Simone, figlio

di Stefano e fra qualche anno toccherà

anche ai figli di Sandro. Oltre alla fa-

miglia, in azienda lavorano cinque di-

pendenti, più tre stagionali. Il percor-

so di crescita produttivo commercia-

le, viene scandito con precisione e de-

terminazione. Partendo proprio dal

‘bene terra’, quaranta ettari di pro-

prietà e 120 in affitto, attraverso le cer-

tificazioni, fino alla chiusura della fi-

liera e l’assetto di società agricola.

”Produciamo noi i cereali per alimen-

tare i nostri capi, ci occupiamo della

macellazione e siamo molto avanti an-

che nelle fasi di trasformazione e ven-

dita”, conclude con fierezza Stefano

Salvarani. ���

L’indiscussa superiorità

dei salumi dipende

dalla qualità delle carni

Page 36: Mondo agricolo n.6

S C E N A R I Z O O T E C N I A

36| MONDO AGRICOLO |GIUGNO 2014

ropa la metà delle nuove installazioniha scelto questa tecnologia. Un limiteè dato dal costo degli impianti che lirende vantaggiosi solo per stalle di di-mensioni consistenti.La differenza fondamentale tra la clas-sica sala di mungitura ed il robot èche la prima è gestita dall’operatore,la seconda dall’animale. Le bovine inlattazione vi accedono spontanea-mente, anche più volte durante lagiornata, attirate dalla distribuzioneindividualizzata via sensori/computere vengono munte automaticamente.La tecnologia nel tempo si è evoluta.Per l’impresa costruttrice Lely al cen-tro dell’attenzione vanno poste le bo-vine che vengono munte con un si-stema di bassa soglia. Chiari esempi di

La tecnologia

si è evoluta e permette di ottenere vantaggi

in termini di qualità

dell’attività lavorativa,redditività, benessere

animale ed efficienza

energetica

di Gaetano Menna

La mungitura, un tempomanuale, ormai in Italia èquasi ovunque eseguitacon mungitrici meccani-che e, a seconda del tipodi stabulazione, può esse-

re alla posta, cioè senza far muoveregli animali; oppure nella sala mungi-tura, davvero irrinunciabile negli alle-vamenti, di cui esistono diverse tipo-logie: a giostra, a spina di pesce e atandem. Cominciano ad avere unacerta diffusione i robot di mungitura.I primi brevetti in materia risalgonoad una quarantina di anni fa ed il pri-mo robot fu venduto nel 1992, inOlanda. Nel nostro Paese si contanosui 500/600 impianti robotizzati; so-no ancora pochi se si pensa che in Eu-

A mungere ci pensa il robotA mungere ci pensa il robot

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GIUGNO 2014| MONDO AGRICOLO |37

questa strategia sono il particolarebraccio del robot ed il concetto I-flow per ingresso e uscita rapidi dalbox. Il sistema di rilevamento dellemastiti è molto affidabile. L’indicazio-ne inline quotidiana del tasso di gras-so e di proteine, relativamente adogni singola bovina, può essere usataper la mungitura dinamica del robotLely Astronaut e abbinato al modulodi alimentazione, per arrivare a unaredditività ottimale dell’allevamento.Previsto un insieme di strumenti par-ticolari, per controllare la qualità dellatte e gestire le singole bovine checompongono la mandria. A tale pro-posito è stato sviluppato un softwaredi gestione grazie al quale si può de-dicare maggiore attenzione alle bovi-ne che effettivamente la richiedonoe, nel contempo, mantenere il con-trollo dell’intera mandria.DeLaval ha previsto pure un innovati-vo impianto di mungitura rotatorioprogettato per grandi mandrie. Ele-mento integrante della strate-

gia AMS di DeLaval è la riduzione delconsumo di energia e acqua. L’impe-gno è di raggiungere una maggiore ef-ficienza energetica. Analizzando il con-sumo energetico per tonnellata di lat-te prodotto si apprende che VMS uti-lizza tra i 15 e i 25 kWh/ tonn. Come nell'industria automobilistica,per identificare realmente l'efficienzadi un'auto è necessario conoscerequanti chilometri percorre con un li-tro di carburante; in questo caso ikWh usati per tonnellata di latte pro-dotto forniscono agli allevatori leinformazioni pertinenti e necessariesull'efficienza e i costi reali.Il sistema comprende varie procedureigieniche secondarie, quali il lavaggiosingolo e approfon-dito del capezzolo, i

risciacqui esterni del prendicapezzoloe il lavaggio del piano. Enne Effe (marchio BouMatic) con ilrobot MR prevede un sistema di mun-gitura posteriore. Accedendo allamammella attraverso le zampe poste-riori, il braccio d’attacco non risultaesposto ai calci della bovina. Le tele-camere 2D e 3D sono installate nellaparte più remota del braccio, al di fuo-ri dell’area di cattura della bovina, ope-rando pertanto in condizioni di puli-zia e visibilità perfette. L’area operati-va del robot di mungitura è comple-tamente chiusa ed equipaggiata di unsistema di ventilazione. In questo mo-do il robot è conforme alle direttiveeuropee in materia di sicurezza. Gra-zie allo spazioso e ordinato layout delvano tecnico, l’accesso a tutti i com-ponenti è semplice e comodo, settag-gio dei parametri e analisi delleperformance sono possibili in remo-to via computer, smartphone o tabletevitando agli addetti di accedere di-rettamente al box. ���

Sono 600 gli impianti in Italia,

ma all’estero sono presenti

nella metà delle nuove stalle

Page 38: Mondo agricolo n.6

S C E N A R I Z O O T E C N I A

Incontro con il viceministro Andrea Olivero

presso l’allevamento

del presidente di AIAV

Giovanni Boccù

Boccù: «L’impegno informativo

ha permesso di farci conoscere

e coinvolgere nuove imprese»

38| MONDO AGRICOLO |GIUGNO 2014

Il successodel made in Italy

Il successodel made in Italy

II viceministro delle Politicheagricole Andrea Olivero ha vi-sitato il Mi-Fo, allevamento divisoni fra i maggiori in Italia, diproprietà di Giovanni Boccù,presidente dell’Associazione

Italiana Allevatori Visoni (AIAV,www.aiav.it). Al vice ministro, Boccùha mostrato l’allevamento e le variefasi che ne contraddistinguono il la-voro soffermandosi sulle problema-tiche che il settore deve affrontare. “Il visone, così come le altre speciezootecniche allevate – ha evidenziatoil presidente di Aiav - è un animale da

reddito e, come tale, segue l’andamen-to dei mercati internazionali, dove lamoda “made in Italy” riscuote grandeinteresse. In questo caso la globalizza-zione non è un problema, ma costitui-sce un’opportunità da cogliere assolu-tamente”. Giovanni Boccù ha posto inrisalto come il lavoro che AIAV hacompiuto negli ultimi anni, sempre diinformazione e mai di scontro – veda-si gli ormai consueti appuntamenti a“porte aperte” presso gli allevamenti –abbia portato a far meglio conoscerel’attività, che consente, data la sua red-ditività, di recuperare strutture agrico-le abbandonate o di integrare effica-cemente altri tipi di allevamento, coin-volgendo nuovi imprenditori, soprat-tutto giovani e motivati.Il presidente di Aiav ha anche rimar-cato come le tematiche dell’ambientee del benessere animale siano tenutein grande considerazione dagli alleva-tori di visoni. Infatti l’associazione eu-ropea EFBA (European Fur BreedersAssociation) di cui fa parte l’Associa-zione Italiana allevatori di Visone, halanciato nel 2009 il progetto Welfurche valuta il benessere degli animalida pelliccia in allevamento sulla basedi metodi scientificamente provati. Ta-le programma si basa sul progetto Wel-fare Quality della Commissione Euro-pea, che stabilisce principi e criterigenerali per la valutazione del benes-sere degli animali negli allevamenti.Ad oggi sono già stati pubblicati i pro-tocolli di valutazione per i visoni e levolpi; entro al fine del 2015, Welfurverrà implementato in tutti gli alleva-menti di animali da pelliccia associatiall’EFBA. Olivero, nella visita effettua-ta, era accompagnato da Pierluigi Lan-zeni sindaco di Capralba - sede dell’al-levamento - Paolo Spadari e AusiliaBianchessi della Libera AssociazioneAgricoltori di Cremona, Gabriele Tre-beschi direttore dell’Unione Provin-ciale Agricoltori di Brescia. (R.M.A.)

Simonetta Ravizza

Una delle griffe italiane più apprezzate

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40| MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2014

M A P P A M O N D O

di Jordan Nash

Latte: protestano gli allevatori scozzesi

n MENO MANZI NEGLI STATI UNITI

Negli Usa diminuisce laproduzione di manzo, checala del 4% rispetto al 2013.Lo segnala l’ultimo rapportodel Dipartimento all'Agricol-tura degli Stati Uniti. Da 2,04 miliardi di libbre,

si è scesi del 4%, rispetto allo scorso anno. La macellazionedei bovini ha interessato 2,59 milioni di capi di bestiame, in calo del 5%, rispetto ad aprile del 2013. In media, il pesovivo è aumentato di 10 libbre, contro l'anno precedente,attestandosi a 1.306 libbre. Si registra anche una diminuzionedella produzione di carne di vitello pari all'8% e un calo del17% della macellazione, mentre il peso vivo ha registrato unaumento medio di 28 libbre, rispetto all'anno precedente. Il calo ha riguardato anche la produzione dei suini (-2%). Un segno più, invece, è stato registrato per quella di agnello e di montone, con un incremento del 13% su aprile 2013.

Gli allevatori

scozzesi sono in

rivolta per il

prezzo del latte. Ad

innescare la crisi è stata

Arla Foods con

l’annuncio, a partire dall’

1 luglio, della

diminuzione del prezzo

ai suoi fornitori diretti di

1,5 penny, portando il

prezzo standard per un

litro a 32 pence. Dairy

Crest ha

immediatamente seguito

l'esempio, annunciando

la riduzione del proprio

prezzo per il latte liquido

di 1,25 penny, arrivando

ad un prezzo standard di

31,19 pence. Anche il

prezzo per i produttori

che conferiscono latte

alla First Milk scenderà di

1,15 penny, mentre sarà

invariato per chi fornisce

latte fresco. Graham's

Dairies ha anticipato

tutti, fissando il calo del

prezzo dall’ 1 giugno

(31,5 pence). Anche

Fresh Milk Company,

che rifornisce la

Caledonian Cheese

Company (gestita da

Lactalis), ha deciso un

calo di 0,76 penny nel

suo contratto

trimestrale dall’ 1

luglio, portando il

prezzo a 32,18 pence,

mentre i produttori

con contratto a dodici

mesi vedranno un calo di

0,77 penny, portando il

loro prezzo standard al

litro a 32,60 pence. FFA

(Farmers for actions),

ritiene non esistano

giustificazioni per questi

tagli. NFUS (National

Farmers Union) sostiene

che il settore lattiero-

caseario ha urgente

bisogno di modelli di

determinazione dei

prezzi più oggettivi e

pertinenti, perché gli

acquirenti di latte

tendono a seguire il

gregge; e se uno taglia,

tagliano tutti.

Scoppia la rivolta

per i tagli

unilaterali

delle quotazioni.Si chiedonoparametri oggettivi

In Germania la carne è vera-mente troppo economica. Inaltri Paesi europei, come laFrancia, Olanda o Austria, lagente spende molto di piùper i prodotti alimentari.L'obiettivo deve essere:guadagnare di più con menocapi suini. In questo modopotrà essere garantita an-che la sopravvivenza econo-mica degli agricoltori. At-tualmente i prezzi della car-ne di maiale e di pollamenon consentono infatti di co-prire i costi e i bilanci di mol-ti allevatori sono in rosso. Iprodotti alimentari hannoun valore che va riconosciu-to. Se i prezzi fossero ade-

guati si sprecherebbe e ver-rebbe buttato via meno diquanto non accade ora.Questo è il parere del mini-stro dell'Agricoltura e dellaTutela dei consumatori dellaBassa Sassonia,ChristianMeyer (Verdi), che sostieneanche di non volere lo spo-stamento produttivo all'e-stero. “Vogliamo un'altraproduzione che punti sullaqualità invece che su pro-dotti di massa a basso co-sto”. In pratica, per Mayer, laproduzione continuerà, au-mentando le stalle costruitenel rispetto del benesseredegli animali e migliorandoil sistema di allevamento.

GERMANIA: GUADAGNARE DI PIÛ CON MENO CAPI

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GIUGNO 2014| MONDO AGRICOLO |41

In Cina i giovaniportano il cavolo al guinzaglio

Non capita tutti i

giorni di vedere

qualcuno che

porta a spasso il proprio

cavolo al guinzaglio. Non

un gatto o un cane da

accudire, far passeggiare,

amare, ma proprio -

parafrasando Lucio

Battisti - una verdura per

amico. Succede in Cina

dove, secondo quanto

riferiscono i media,

questa sarebbe l’ultima

moda per i teenager.

L’amico immaginario, un

passaggio comune a molti

bambini, che crescendo,

in genere, sparisce.

Invece negli adolescenti

cinesi resta. I ragazzi

adottano un vegetale per

aiutarsi ad essere più

allegri, tranquilli,

combattere solitudine e

depressione, trasferen-

dogli tutte le proprie

insicurezze. Non si finisce

mai d’imparare!

Sapevamo che il cavolo

nelle sue innumerevoli

varietà cavolo riccio,

cavolo nero o rosso,

cavolo verza, cavolo

cappuccio, cavolo

broccolo e cavolfiore, è

una delle verdure più

nutrienti e salutari al

mondo, fondamentale

per la nostra alimenta-

zione e con grandi

proprietà benefiche. Non

conoscevamo ancora la

sua capacità di assorbire i

pensieri negativi, di

Una verdu ra

per amico.

Dice un teenager:

«Quando la butto

elimino anche

i pensieri negativi»

n INGHILTERRA: PREOCCUPA LA CRESCITA DELL’IMPORT

Cala, per il terzo anno consecutivo,

l'autosufficienza inglese e gli agricoltori

sollecitano provvedimenti che possano

contribuire a invertire la tendenza e ad

aumentare la produzione interna. I dati

provvisori diffusi nei giorni scorsi dal

Defra parlano del 7 3 % nel 2 0 1 3 . Questo

significa che, lo scorso anno, la Gran Bretagna ha prodotto

solo il 6 0 % degli alimenti consumati dai suoi abitanti.

Secondo il rapporto governativo "Agriculture in the United

Kingdom" la crescita delle importazioni, in maggior parte,ha riguardato i cereali. Sono aumentate anche quelle dilatte, panna e verdure fresche. Nel 2 0 1 3 , complessiva-mente, il valore delle importazioni di alimenti, foraggio ebevande è salito a 4 0 miliardi di sterline, contro un valoredelle esportazioni di 1 8 ,9 miliardi di sterline. Guy Smith,vicepresidente dell'NFU (National Farmers' Union) ha

sottolineato con forza la necessità di aumentare la produ-zione in Gran Bretagna prendendo esempio dall’Irlandache, nel 2010, ha predisposto un ambizioso progetto peraumentare, entro il 2020, produzione ed esportazioni.

spingere i ragazzi a

scendere di casa per

socializzare. Incontrarsi

tenendo una verdura al

guinzaglio permette,

proprio come si fa

quando ci si incontra tra

cinofili nei parchi, di

relazionarsi ed interagire.

Uno dei giovani,

intervistato, ha detto:

“I cavoli sono meglio dei

cani perché non

abbaiano, non lottano tra

di loro, non hanno rivalità

e sono facilmente

sostituibili. Non li devo

nutrire e non sporcano.

Quando lo butto via sento

di aver gettato via anche

tutti i miei pensieri

negativi”. Tutto è partito

dal Midi Music Festival di

Pechino, dove un gruppo

di giovani è stato

fotografato a spasso con il

proprio cavolo. E l’idea si

è diffusa a macchia d’olio.

Forse questa moda

diventerà – se il trend

dovesse allargarsi a livello

mondiale -uno ‘sbocco’

insolito di mercato per i

nostri produttori?

Page 42: Mondo agricolo n.6

Confagricoltura

ha incontrato i consiglieri

agricoli delle ambasciate

estere. In primo pianoriforma della Pac, riduzione

emissioni ed Expo 2015

AT T U A L I TÀ I N T E R N A Z I O N A L I Z Z A Z I O N E

Gruppo O.S.C.A.R. circa 70 consiglieri.Il Gruppo si riunisce una volta al meseper scambi di informazioni e riflessionisull’agricoltura italiana. La lingua co-mune è l’italiano, volutamente scelto alfine di dimostrare l’intenzione di aprir-si al nostro Paese. Confagricoltura organizza periodica-mente un appuntamento amichevolecon il Gruppo per scambiare informa-zioni e punti di vista sulle tematicheagricole più attuali. Sedici i consiglieriintervenuti all’appuntamento 2014 aPalazzo della Valle, rappresentanti Paesidell’Unione europea ma anche direaltà come Cina, Sud Africa, Nuova Ze-landa, Canada, Estonia. Un incontro im-portante anche nell’imminenza di Ex-po 2015.Nel corso del dibattito sono stati af-frontati gli aspetti relativi al recepimen-to negli Stati della riforma della PAC2014-2020 ed alle riduzioni delle emis-sioni 2030 con particolare riferimentoai problemi per l'agricoltura. Questi gliintervenuti: Austria (Natalie Feistritzer),Rep.Ceca (Milan Tous), Estonia (SiimTiidemann), Francia (Brice Huet), Fin-landia (Pekka Hirvonen), Albania (VeraCara),Canada (Eric Robinson), Germa-nia (Stefano Ajola), Sud Africa (Moshi-budi Rampedi e Loredana Federici),Slovakia (Marieta Okenkovà), Repub-blica Popolare Cinese (Quan AN),Ro-mania (Alina Popescu), Nuova Zelanda(Anthe Crawley), Paesi Bassi (Margueri-te Sipman), Ungheria (Dávid Mezei eDóra Egri). (R.M.A)

42| MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2014

Si è tenuta a Roma, a Pa-lazzo della Valle - sede na-zionale di Confagricoltu-ra - l'incontro periodicotra l'Organizzazione ed iconsiglieri agricoli delle

Ambasciate estere in Italia riuniti nelGruppo O.S.C.A.R. .O.S.C.A.R. (Ordine Speciale Consiglie-

ri Agricoli a Roma) è un gruppo infor-male costituito circa trenta anni fa suiniziativa dei rappresentanti di Belgio,Danimarca, Francia, Germania e PaesiBassi.Nel corso del tempo si è allargato a tut-ti i consiglieri agricoli che vogliano ade-rirvi. Attualmente fanno parte del

Incontro da Oscar

Alcuni dei c onsiglier i agr ic oliintervenuti a Palazzo della Valle

Resta di grande attualità il problema del-la gestione del potenziale vitivinicolonell’ambito della nuova politica agricolacomune. Agrinsieme ha concordato conle organizzazioni europee una lettera,che è stata inviata dal segretario genera-le del Copa-Cogeca Pekka Pesonen edindirizzata ai ministri europei dell’Agri-coltura. Con la missiva si sono sensibiliz-

zati sulla necessità di prendere, a livello europeo, tutte le misure necessarie pergarantire una transizione graduale e ordinata dal regime dei diritti di impiantoa quello delle autorizzazioni, consentendo il trasferimento dei diritti di impian-to fino al 2020. Dal canto suo Agrinsieme, ancora una volta, ha sollecitato il mi-nistero delle Politiche agricole.

IL COPA SU GESTIONE POTENZIALE VITIVINICOLOn

Page 43: Mondo agricolo n.6

Per la prima volta insiemetutti i soggetti pubblici

e privati del Sistema Italia, impegnati in un'azione

congiunta di medio

termine per ampliare

le possibilità dell’export

AT T U A L I TÀ I N T E R N A Z I O N A L I Z Z A Z I O N E

GIUGNO 2013| MONDO AGRICOLO |43

Per il Censis l’Italia è la se-conda economia agricolaeuropea, dopo la Francia,con un peso sul valore to-tale dell’Unione europeapari al 15,2% con un valo-

re aggiunto superiore a 30 miliardi dieuro. A fronte di questo dato, siamo so-lo al sesto posto tra i Paesi europei pervolumi delle esportazioni, un gap che ilsettore può colmare. “Abbiamo volutodare alle nostre aziende un’occasioneconcreta per confrontarsi direttamen-te con le istituzioni dell'internaziona-lizzazione attraverso incontri bilatera-li, per mettere a fuoco i problemi e gli

aspetti per migliorare la loro presenzasui mercati esteri”. Lo ha detto il presi-dente Mario Guidi, aprendo i lavori del-la giornata dedicata all’agroalimentare,in occasione della tappa mantovanadel Road Show per l'Internazionalizza-zione delle imprese. “Il futuro dell’agricoltura - ha prosegui-to - lo fanno imprese che guardano alterritorio ed all’internazionalizzazione,con lo stesso interesse. Imprese che ra-gionano in termine di filiera, capaci diorganizzarsi ed associarsi, che cercanoaggregazioni intersettoriali. Muovendo-si con la stessa disinvoltura sul mercatointerno e oltre frontiera”. Il percorso(oltre venti tappe in altrettante città ita-liane nell’arco di due anni) è stato pia-nificato dalla Cabina di Regia per l’Ita-lia Internazionale, patrocinato dal mini-stero degli Affari esteri e promosso esostenuto dal ministero dello Sviluppoeconomico, oltre che da Ice, SACE e SI-MEST. “La campagna – ha conclusoGuidi - è fatta di imprese che fanno red-dito, che danno occupazione, che pun-tano sull’export e si aggregano percompetere attraverso le reti, con pro-getti su cui si cercano anche investitoristranieri per introdurre innovazioni diprocesso e di prodotto fortementeconcorrenziali. L’agricoltura ha biso-

di Elisabetta Tufarelli

Road Show a Mantova

gno di fatti, di azien-de moderne ed inno-vative e non di po-pulismo e protezio-nismo. La crescita

del sistema agri-colo nazio-nale esige

strategie e progetti imprenditoriali for-ti, coraggiosi, legati a mirate politichedi investimento. In questo senso Expo2015, per noi, non è un traguardo, maun punto di partenza”.«Il nostro obiettivo – gli ha fatto eco ilviceministro dello Sviluppo economi-co Carlo Calenda – è quello di aumen-tare di 22mila unità il numero delle im-prese stabilmente esportatrici. Voglia-mo intervenire sui principali settorieconomici, tra cui l’agricoltura, e spie-gare alle aziende quali e quante oppor-tunità possono cogliere. Per ora è prio-ritario lavorare su tre aspetti: lotta allacontraffazione, una campagna di co-municazione efficiente che renda giu-stizia al made in Italy e su Expo, che, aldi là di polemiche, resta una vetrina pri-vilegiata agli occhi del mondo». Per ildirettore generale dell’Ice, RobertoLuongo, il 30% del Pil deriva dall’inter-nazionalizzazione, l’obiettivo è avvici-narsi quanto più alla Germania che og-gi è a quota 50%. Grande la soddisfa-zione del presidente di Confagricoltu-ra Mantova, Matteo Lasagna:«Abbiamocentrato l’obiettivo, riuscendo a forni-re ai nostri imprenditori strumenti uti-li per approcciare i mercati esteri».���

Analizzate opportunità

e strumenti per accedere

ai mercati esteri

Page 44: Mondo agricolo n.6

Andrea Barella

rieletto al vertice

dell’associazione

che fa parte di Federchimica

AT T U A L I TÀ A G R O I N D U S T R I A

44| MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2014

Andrea Barella è stato rie-letto all’unanimità per ilsuo secondo mandatodi presidenza di Agrofar-ma, l’associazione na-zionale imprese agrofar-

maci che fa parte di Federchimica. “Sono molto orgoglioso dei passi avan-ti compiuti nel corso di questi miei pri-mi tre anni alla guida di questa Associa-zione, alla quale abbiamo saputo dare

un’impronta sempre più innovativa –

ha detto Barella –. Ora, per l’associa-

zione, si apre un nuovo ciclo nel quale

ci attendono sfide importanti e dove

sarà prioritario l’impegno nel presidia-

re attivamente alcuni temi che oserei

definire cruciali”. Tra questi, quello re-

golatore, alla luce di un trend normati-

vo europeo sempre più stringente e

impattante. “L’auspicio – ha proseguito

- è che possa essere ulteriormente

rafforzato il dialogo con le Istituzioni, il

ministero della Salute in pri-

mis, al fine di ottenere i risul-

tati sperati riguardo a temi

molto delicati sui quali stia-

mo già lavorando, come l’im-

plementazione del Pan ri-

guardo l’uso sostenibile de-

gli agrofarmaci”. “Tra poco

meno di un anno avrà inizio

Expo 2015, la più grande ma-

nifestazione degli ultimi de-

cenni in tema di agroalimen-

tare, nonché un’opportunità

unica per Agrofarma, nella

quale il valore dei mezzi tecnici a sup-

porto dell’agricoltura globale non po-

trà certo essere ignorato – ha concluso

Barella – ‘Nutrire il pianeta’, infatti, è l’o-

biettivo ultimo e più alto delle aziende

che producono agrofarmaci, senza il la-

voro delle quali non avremmo garanzia

di raccolti abbondanti e di qualità, ne-

di Claudio Pietraforte

Riconferma ad Agrofarma

“Documenta l’Italia agricola”. È con questoclaim che Agrofarma ha lanciato il primochallenge Instagram dedicato all’agricoltura;una vera e propria sfida a colpi di immagini,che ha avuto luogo dal 4 al 18 Giugno, con-trassegnata dall’hashtag #AgricolturAMO-domio. Sul social network, per due settimanesono state raccolte le istantanee dei membridella community, che hanno raccontato inimmagini la propria idea di agricoltura, non-ché i ricordi e le emozioni legati al settore pri-

mario, tra tradizione ed innovazione. Le dieci migliori fotografie postate sa-ranno le protagoniste, insieme ai loro autori, di una mostra realizzata da Agro-farma all’interno di “Expo 2015”.

SCATTI D’AUTORE PER EXPOn

Andrea Barella

cessari per sfamare una popolazione

mondiale che nel 2050 raggiungerà i 9

miliardi di abitanti”. Andrea Barella, 57

anni, è vicepresidente e amministrato-

re delegato di Sumitomo Chemical Ita-

lia; da aprile 2013 è anche direttore ge-

nerale di Sumitomo Chemical Agro Eu-

rope s.a.s. (SCAE). ���

Page 45: Mondo agricolo n.6

GIUGNO 2013| MONDO AGRICOLO |45

Concretizzata l’operazione

per il miglioramento

del grano duro che mette

insieme Syngenta, società

ramificata in 90 Paesi

e Prosementi radicata

sul territorio

che mette insieme una società forte-mente radicata sul territorio ed una ra-mificata in 90 Paesi, tra Europa, Ameri-che ed Asia, dove sono oltre cinquemi-la le persone che lavorano alla ricerca& sviluppo, con un budget di oltre 1,25miliardi di dollari. Nonostante questinumeri impressionanti, i quaranta di-pendenti della società bolognese han-no un ruolo da svolgere, all’interno del-l’offerta Syngenta, organizzata non piùper tipologia di prodotti, ma per i quat-tro principali gruppi colturali, cereali,mais e colture industriali, colture orti-cole, vite e frutta. Prosementi si inseri-sce a buon diritto nella filiera cereali,grazie al suo lavoro di selezione di se-menti certificate di qualità per il granoduro anzitutto, ma anche per il teneroe per l’erba medica, ambito strategiconel quadro di un’offerta integrata basa-ta sulla rotazione colturale. La società sementiera è infatti leadernella selezione e miglioramento dellesementi di grano duro in Italia; le sue

di Patrizia Romagnoli

varietà sono coltivate su più di 330.000ettari. La struttura comprende, oltre al-la sede centrale di Argelato, un’aziendaagricola di 450 ettari in provincia diFerrara. PSB dispone, inoltre, di un’e-

sperienza centenaria nella selezione di

frumento tenero, con una lista varieta-

le in grado di soddisfare le attuali esi-

genze della filiera agroalimentare, e di

erba medica per la filiera dei foraggi, se-

lezionate e mantenute in purezza attra-

verso innovative linee di ricerca e con-

trollo. Un aspetto fondamentale, nel-

l’accordo, è la conservazione del mar-

chio centenario di PSB, che continuerà

ad essere sinonimo di produzione di

grano duro italiano di altissima qualità,

attraverso il riconoscimento e la valo-

rizzazione del know-how e della pro-

fessionalità dei collaboratori.

Per valorizzazione Syngenta intende la

possibilità di mettere all’opera la sua

organizzazione commerciale per pun-

tare a una crescita - definita “non ag-

gressiva”, ma graduale - della penetra-

zione della Società sui mercati. Fino ad

oggi infatti, PSB ha lavorato senza una

vera e propria organizzazione di

marketing ma puntando sulla qualità

e affidabilità per essere scelta dai suoi

clienti. Conquistandosi la leadership

di mercato nel segmento grano duro

con una quota del 29% in quantità (a

dieci punti di distanza dal successivo

concorrente) grazie alla qualità del

suo lavoro. Non va dimenticato che

PSB ha sviluppato il progetto “From

seed to pasta”, filiera di ricerca inte-

grata per la produzione di grano duro

di alta qualità, nato con l’obiettivo di

favorire la produzione di grano duro

di alta qualità attraverso il

potenziamento delle condi-

zioni precompetitive nei di-

versi settori della filiera.

“From seed to pasta” è com-

plementare al progetto Syn-

genta “The goof growth

plan”, che mira a rendere le

colture più efficienti, preser-

vare i terreni, favorire lo svi-

luppo della biodiversità,

contribuire alla salute ed al

benessere di agricoltori e

consumatori. ���

Sementi glocal

Ha già i piani di lavoro

pronti Syngenta che, nel-

l’aprile scorso, ha acqui-

sito da Fondazione Cari-

sbo la storica Società Pro-

duttori Se-

menti - PSB di Argelato (Bo-

logna). L’azienda sementiera

bolognese, fondata oltre un

secolo fa, manterrà il suo

marchio, un autentico

“brand” in Italia e non solo, e

quanto lo sarà anche all’este-

ro, sta al lavoro di Syngenta,

che guarda alla produzione

agricola mondiale nella sua

globalità. Si tratta, quindi, di

un esempio di operazione

“glocal” (locale + globale)

Da sinistra: Stefano Ballerini (responsabilecereali Syngenta Italia), Andrea Massi(responsabile breeding PSB), Luigi Radaelli(amministratore delegato Syngenta Italia)

Page 46: Mondo agricolo n.6

46| MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2014

NORMATIVAEmendamento sulle rinnovabiliNel corso dei lavori parlamentari re-lativi al decreto legge Irpef - che haintrodotto una diversa tassazionesulla produzione di agroenergie – ilgoverno ha presentato un emenda-mento approvato nelle Commissioniriunite Bilancio e Finanze del Senato;che ha evitato di compromettere defi-nitivamente l’equilibrio economico-finanziario delle imprese agricole chehanno investito nel settore delle rin-novabili. Resta il problema che l’e-mendamento produce effetti solo perl’anno in corso, da ciò la richiesta diConfagricoltura di stabilizzare la nor-ma anche per gli anni futuri. Su que-sto aspetto Confagricoltura si è atti-vata prontamente e in modo fermo edeterminato chiedendo al governo, alministro delle Politiche agricole ed alParlamento un profondo ripensa-mento della misura che penalizza ir-rimediabilmente gran parte dellagreen economy agricola, pregiudi-cando la sopravvivenza delle iniziati-ve in essere su fotovoltaico, biomassee biogas. A fronte dell’obiettivo priori-tario di evitare l’introduzione dell’en-nesima norma con effetti retroattivi siè riusciti, per ora, a limitarne l’impat-to sul settore. Con la nuova formula-zione del comma 1 dell’art. 22 delprovvedimento di conversione in leg-ge del DL 66/14 la tassazione viene li-mitata ai corrispettivi relativi alla va-lorizzazione dell’energia ceduta; ed èconfermato il reddito agrario per laproduzione di energia corrisponden-te ad una potenza di 200 kW per il fo-tovoltaico e di 300 kW per il biogas ele biomasse. La modifica introdotta

va prevista anche per glianni successivi. Le impreseagroenergetiche hanno ne-cessità di stabilità e di cer-tezze, al fine di assicurareun futuro alle rinnovabiliagricole che stanno dandoun grande contributo alladiminuzione delle emissio-ni e, più in generale, alla tu-tela dell’ambiente. (C.C.)

RIFIUTI

Accordo tra Netafim e Ca-scina Pulita per smalti-mento ali gocciolantiSi intitola suggestivamente “Ali Ver-di”, l’iniziativa che nasce dalla colla-borazione tra il leader mondiale nel-lo sviluppo, produzione e commercia-lizzazione di soluzioni innovative e in-telligenti per l’irrigazione a goccia ela micro-irrigazione ed il leader inItalia nella gestione dei rifiuti agrico-li. Netafim e Cascina Pulita si sonoaccordate per risolvere il problemadella raccolta e dello smaltimentodelle ali gocciolanti a fine stagione,proponendo anche benefici di assolu-to rilievo. Gli agricoltori che aderiran-no ad Ali Verdi potranno contare in-nanzitutto sul servizio di raccolta gra-tuito delle ali gocciolanti Netafim, cu-rato in situ da Cascina Pulita. L’Azien-da di Borgaro Torinese, infatti, dispo-ne di flotte mezzi dimensionate peroperare in qualsiasi contesto, dallepiccole aziende agricole a quelle digrandi dimensioni, nonché di mezzi“multi raccolta” costruiti, omologati ebrevettati dall’azienda stessa perraccogliere contemporaneamentetutti i rifiuti agricoli in un unico viag-

gio. Oltre alla gratuità del servizio diraccolta, garantito ai clienti Netafimin tutte le aree del Nord e Centro Ita-lia, il vantaggio immediato per l’agri-coltore è rappresentato dall’essereaffrancato da tutte le incombenze le-gate allo smaltimento a norma: daldeposito temporaneo all’espleta-mento delle pratiche amministrative,fino al rispetto dei tempi massimi distoccaggio dei rifiuti. Anche le azien-de agricole del Nord e del Centro Ita-lia che non sono clienti Netafim po-tranno accedere all’iniziativa, a condi-zioni diverse, ma comunque vantag-giose rispetto alle tariffe per la rac-colta e lo smaltimento dei rifiuti agri-coli praticate sul mercato. La collabo-razione tra Netafim e Cascina Pulitanel progetto Ali Verdi non si limita adalleggerire le aziende agricole el’ambiente dal peso delle ali goccio-lanti da rimuovere e smaltire, ma tra-sforma una voce di costo in un van-taggio concreto. Al momento dellaraccolta, infatti, l’agricoltore si vedràerogato un premio pari a 15 Euro pertonnellata di peso raccolto per le ali

N O T I Z I A R I O EN E RG I A E AMB I E N T E D I C O N F A G R I C O LT U R A

R U B R I C A A C U R A D E L L ’ A R E A A M B I E N T E E Q U A L I T À

Page 47: Mondo agricolo n.6

gocciolanti Netafim che rispondanoalle condizioni di corretto recuperodel rifiuto. Netafim, inoltre, “raddop-pia il premio” riconoscendo ai propriclienti un buono spesa valido per l’ac-quisto di ala gocciolante destinata al-la stagione 2015, il cui importo saràequivalente al contributo effettiva-mente erogato alla raccolta.Tutte lecondizioni e il regolamento dell’inizia-tiva Ali Verdi sono disponibili onlinesul sito www.aliverdi.net o telefonan-do al numero verde 800910394. (C. P.)

L’energia dall’organicoProdurre biogas ed energia elettricadai rifiuti organici domestici, selezio-nando – alla fine del processo – com-post di alta qualità, è possibile. E’ il ri-sultato del ciclo di sperimentazionedel progetto No.Waste, realizzato inSicilia dall’Irssat, l’istituto di ricerca efinanziato dalla Commissione euro-pea nell’ambito del programma Lifeplus, ospite d’onore della “GreenWeek” che si è aperta oggi a Bruxel-les. L’ Irssat ha messo a punto un pic-colo robot elettrodomestico in gradodi triturare i rifiuti organici domesticie agevolarne la trasformazione inpre-compost . Il prodotto ritirato a in-tervalli regolari – di una o due setti-mane, in ragione dei quantitativi pro-dotti – viene sottoposto poi a una se-conda fase di lavorazione, che per-mette la produzione di biogas. Il gascosì generato, può essere utilizzatocome fonte energetica primaria, osubire una ulteriore trasformazionein energia elettrica. Il “residuo” finaledel processo, sarà comunque uncompost di alta qualità, ottimo comebiofertilizzante in agricultura. Le ri-cerche dell’istituto siciliano hannopermesso di appurare che se il robotNo.Waste fosse utilizzato da una co-munità di 10/15 mila persone, la resaannua in termini di produzione dienergia elettrica supererebbe il valo-re di 70/100 mila euro/anno, alle at-tuali tariffe degli enti di gestione inItalia. (M. M.)

Il mais è unadelle colturepiù diffuse in

Italia e negli anni,per adattarsi al-l’evoluzione dell’ambiente e alleesigenze del mercato, sono staticompiuti notevoli sviluppi nellasua coltivazione, grazie a ricercagenetica e ad avanzate tecnicheagronomiche. Una delle risorsenaturali chiave, necessarie a que-sta coltura per ottenere i miglioririsultati produttivi, è l’acqua, siain termini di adeguata disponibi-lità nelle fasi critiche del ciclo divita del cereale, sia nel suo effi-ciente utilizzo. Syngenta, con l’o-biettivo di garantire una massi-mizzazione delle rese produttivedel mais attraverso un utilizzo piùefficace di questa risorsa, ha svi-luppato nuovi ibridi, le varietàArtesian; caratte-rizzate da un pa-trimonio geneticocon una elevataefficienza idricache è il risultatodi un lavoro di ri-cerca, di scree-ning molecolare,di selezione va-rietale e di verifi-ca del comporta-mento degli ibri-di nei campi spe-rimentali. Un ibri-do Syngenta ac-quisisce la deno-minazione di Ar-tesian al terminedi un processo

composto dadue fasi: la pri-ma relativa allaselezione ge-netica assistita

dall’impiego dei marcatori mole-colari e la seconda che prevedela verifica del comportamentodegli ibridi nei campi sperimen-tali. Questi ibridi hanno mostrato,in ogni fase del ciclo colturale,un’alta produttività in condizioniottimali e minori cali produttivi incaso di stress idrico, registrandoun 15% in più di rese rispetto aimais convenzionali. Gli ibridi Ar-tesian, inoltre, permettono di ri-durre il rischio che imprevedibilie avverse condizioni climatichepossano compromettere signifi-cativamente la produzione e ilreddito della coltura. Artesianrientra ne “The Good Growth

Plan - Gli im-pegni concretiper il futurodell’agricoltu-ra”, il pianolanciato daSyngenta a li-vello mondia-le, costituito dasei impegni daraggiungereentro il 2020,con il proposi-to di guidare ilradicale cam-biamento dellapro du t t iv i t àagricola mon-diale in modosostenibile.

U N P R O G E T T O D I “T H E G O O D G R O W T H P L A N ”

Artesian, il mais

ad alta efficienza idrica

O S S E R V A T O R I O

Page 48: Mondo agricolo n.6

L’Assemblea

della Federazione Impresa

Familiare ha confermato al vertice Roberto Poggioni.Affiatamento ed impegno

hanno permessodi crescere sul territorio

AT T U A L I TÀ R A P P R E S E N T A N Z A

48| MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2014

In occasione dell’assemblea or-dinaria della Federazione Na-zionale dell’Impresa FamiliareColtivatrice si è proceduto alrinnovo dei componenti il con-siglio direttivo e alla nomina

del presidente. Roberto Poggioni èstato confermato all’unanimità e, perla prima volta, in consiglio sono en-trate due imprenditrici: Danila Massa-roli di Ferrara e Paola Granata di Co-

senza. I vicepresidenti, in rappresen-tanza di nord, centro e sud verrannonominati in occasione del prossimoconsiglio, mentre è stato confermatosegretario Carlo Rosati.“Tra tutte le componenti della nostraFederazione – ha osservato RobertoPoggioni nella sua relazione - si ècreato un forte spirito di gruppo e ungrande affiatamento, che sono stati, in

questo triennio appena trascorso, l’e-lemento determinante, che ci ha per-messo di costruire e consolidarci an-cora di più sul territorio, determinan-do l’ottima riuscita di tutte le attivitàche abbiamo svolto. Quest'anno èl’anno internazionale dell’impresaagricola familiare e la nostra federa-zione è stata l’unica associazione diimprese familiari invitata a Bruxelles,in occasione del convegno indettocongiuntamente da WFO (Organizza-zione Mondiale degli Agricoltori) eCopa-Cogeca (il Comitato delle Orga-

di Elisabetta Tufarelli

nizzazioni agricole e coope-rative europee) nell’ “Annointernazionale dell’agricol-tura familiare”. Poggioni hacitato, in particolare, i semi-nari sui progetti di rete, chesi sono svolti sul territorio eche si inseriscono in unpercorso formativo/infor-mativo già collaudato grazieal Progetto Reti di Confagri-coltura, di cui Federimpre-sa ha visto la validità e le po-tenzialità. “Abbiamo propo-sto – ha sottolineato il pre-sidente delle imprese fami-liari di Confagricoltura – treappuntamenti per quest’an-no: Cremona, Bari e Roma,in collaborazione con Anga–Giovani di Confagricoltu-ra, per permettere ai nostriassociati approfondire ma-

terie specifiche sulle reti di impresa epromuovere l’aggregazione delleaziende. Non ci fermeremo qui. Con-tinueremo, anche nel futuro, questopercorso essenziale soprattutto peraziende come le nostre”. Le reti di im-presa, a parere di Poggioni, sono di-ventato un ‘must’. “Sono convinto –ha detto- che attraverso la maggioreconoscenza di questo strumento neisuoi principali aspetti, da quelli civilia quelli fiscali e del lavoro, si darà im-pulso all’aggregazione delle aziende,indispensabile per competere suimercati nazionali e soprattutto este-ri”. Il presidente ha ringraziato calda-mente i consiglieri uscenti: Aldo Gio-vanni Turi, Antonio Sidoli, FrancescoAloi, Mauro Begatti, Lorenzo Nicoli ePierangelo Cumino. “La collaborazio-ne, il sostegno e l’amicizia – ha osser-vato Poggioni – che avete dimostratoalla nostra Federazione ci hanno per-messo di raggiungere gli obiettivi checi eravamo fissati. Indispensabile an-che l’apporto degli operatori di pa-tronato ENAPA”. All’assemblea è in-tervenuto anche il presidente di Con-fagricoltura, Mario Guidi, che ha vo-luto testimoniare l’importanza delleimprese familiari all’interno del siste-ma confederale. ���

Seminari sui progetti di rete

in un percorso formativo

e informativo già collaudato

Spirito di squadraSpirito di squadra

Poggioni e Guidi

Page 49: Mondo agricolo n.6
Page 50: Mondo agricolo n.6

50| MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2014

O R G A N I Z Z A Z I O N E E T E R R I T O R I O

dattico che, attraverso stand e postazio-ni, ha fatto conoscere le attività più im-portanti della nostra agricoltura, cosìricca di varietà e di produzioni partico-lari. Produttori di olio, di mozzarella, al-levatori, frutticoltori, apicoltori insiemeal WWF e al Consorzio per il riciclo del-la carta e del cartone sono stati pronti arispondere alle tante domande. L'attivapartecipazione del comune di MercatoSan Severino e dell'Istituto Alberghiero"R.Virtuoso" di Salerno, ha permesso diservire un pasto rigorosamente compo-sto da prodotti salernitani. “E’ stata un’e-sperienza meravigliosa e nuova perConfagricoltura Salerno, che ci ha moltocoinvolto. Ritengo importante ripeterlaperchè ci permette di trasmettere aquanti più bambini possibile e ai loro fa-miliari i principi di una corretta alimen-tazione e l'amore per un settore econo-mico che non a caso viene definito pri-mario”, ha commentato con soddisfazio-ne il presidente di Confagricoltura Saler-no, Rosario Rago.

Confagricoltura Salerno ha organizzatoa Mercato San Severino: "Tutti giù perTerra. La nostra agricoltura spiegata aibambini". E’ stata una grande festa per ipiù piccini ed i loro genitori, che hannopartecipato numerosi da tutta la provin-cia. L’iniziativa chiude il ciclo di incontrididattici che l'organizzazione degli im-prenditori agricoli salernitani ha proget-tato per avvicinare i bambini della scuo-la primaria all’agricoltura. Per tre mesigli alunni dell'agro sarnese nocerino edella città di Salerno hanno avuto mododi apprendere le nozioni fondamentaliper una corretta alimentazione, in parti-colare l'importanza di consumare conregolarità latte fresco, frutta e verdura.Gli associati ed il personale di Confagri-coltura hanno poi aiutato i bambini acomporre una piantina, chiedendo lorodi averne cura e di portarla con sé nelgiorno di festa finale, per mostrarne iprogressi. Per l’ occasione, all'internodell’azienda Vivai-Piante Luigi Gambar-della, è stato organizzato un percorso di-

INIZIATIVE AGRODIDATTICHE DI CONFAGRICOLTURA SALERNO

L’agricoltura spiegata ai bambini

Nella Pac l’agricoltura sicilianaresta alla finestra. “Sono esclu-se – ha detto il presidente re-gionale, Ettore Pottino, al con-siglio direttivo – produzioniimportanti come agrumi efrutta secca. Poca sostanza, sesi confermerà l’ipotesi di unpremio solo alle produzionicertificate, anche per il granoduro. Unica ad essere presa inconsiderazione è l’olivicoltura,con il riconoscimento di unpremio per gli impianti cheproducono olio Dop e Igp”.

SICILIA

POTTINO

SULLA PAC

Lorenzo Nicoli è stato eletto al-l’unanimità presidente di Con-fagricoltura Veneto, per il pros-simo triennio, in sostituzione diGiangiacomo Bonaldi, entratonella giunta esecutiva naziona-le. Sarà affiancato dai vicepresi-denti, Giordano Emo Capodili-sta, presidente di Padova e Lo-dovico Giustiniani, presidentedi Treviso. Nicoli, presidenteanche di Rovigo, è titolare del-l’azienda agricola di famiglia, adindirizzo frutticolo e seminati-vo a Pontecchio Polesine.

VENETO

NICOLI

PRESIDENTE

di Elisabetta Tufarelli

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L’agricoltura del settentrionepuò contare su disponibilità diacqua, anche se il problemadella gestione, come più voltesottolineato da Confagricoltu-ra Piacenza, che da anni chie-de un piano irriguo, si fa sem-pre più grave. “Sarebbe positi-vo poter utilizzare l’acqua chefuoriesce dagli impianti di de-purazione – ha spiegato Basset– però le norme oggi sono talida consentire una variazione dei parame-tri della qualità dell’acqua in uscita che, difatto, la rendono inutilizzabile a scopi irri-gui”. Al professore è stato chiesto se sfrut-tare il mare dal punto di vista produttivopotrebbe essere una possibile strada per

Terzo appuntamento sull’acqua, in unagriturismo di Fossadello (Caorso), per“A Cena con la scienza”, gli appuntamen-ti scientifico-divulgativi organizzati daConfagricoltura Piacenza. “Sia che par-liamo di ecosistemi acquatici, sia che vo-gliamo analizzare l’agricoltura della Pia-nura Padana, così come quella collinare –ha spiegato Alberto Basset, professore or-dinario presso il DiSTeBA dell’Universitàdel Salento – dobbiamo avere un approc-cio responsabile e razionale nella gestionedelle risorse. La mia impressione è cheoggi siamo fuori da questo contesto. Lasostenibilità è un concetto indipendentee trasversale, che impone una prospettivadi lungo periodo. Invece, in molti ambiti,prevale la progettazione a breve termine”.

A PIACENZA A CENA CON LA SCIENZA

Coltivare l’acqua

dare risposte al crescente fabbisogno dicibo della popolazione mondiale. “C'è giàun utilizzo del mare in tal senso – ha con-cluso - perché buona parte di quello chemangiamo, pesce e molluschi, è allevatoin mare in gabbie galleggianti”.

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sottolineato il presidente dei giovani di Confagricoltura -

ha bisogno di certezze”. E’ positivo, a parere dell’Anga che

il decreto “Campo Libero” guardi soprattutto ai giovani che

vogliono investire in agricoltura. In particolare la nostra as-

sociazione ha sempre messo in evidenza la difficoltà di ac-

cesso al ‘bene terra’. Come riporta il comunicato ufficiale

del ministero, l’attenzione è tanta: dalla detrazione per l’af-

fitto dei terreni del 19% per coltivatori diretti e imprendi-

tori agricoli fino a 35 anni, agli incentivi per l’assunzione di

giovani con contratto a tempo indeterminato o determi-

nato di minimo 3 anni, con sgravio di 1/3 della retribuzio-

ne lorda. Alle altre misure

previste dal piano, ad esem-pio quella dei mutui a tassozero per nuove imprese

agricole “under 40” e quella

che riguarda l’apertura di

una società agricola in 60

giorni (che per l’Anga po-

trebbero diventare anche

30), dovrebbero essere

comprese nel collegato alla

Legge di Stabilità attual-

mente in discussione in

parlamento. Importante il

credito di imposta, al 40%

degli investimenti e fino a

400.000 euro, per innova-

zione e sviluppo di prodot-

ti e tecnologie o per la crea-

zione di nuove reti di im-

presa e di produzione ali-

mentare e fino a 50.000 eu-

ro per l’e-commerce di pro-

dotti agroalimentari.

Elisabetta Tufarelli

GIUGNO 2014 | MONDO AGRICOLO |53

‘#campolibero’ è un piano strategico per definire

azioni concrete che sostengano il settore dal lato

delle semplificazioni, della competitività e della si-

curezza alimentare, per liberare le energie dell'agricoltura

italiana e favorire questo settore nella fase di rilancio del

Paese". Così il ministro delle Politiche agricole Maurizio

Martina, ha presentato il nuovo piano, che era stato già an-

ticipato, in occasione del 'Vinitaly' di Verona, dal presiden-

te del Consiglio Matteo Renzi (v. pag. 7, ndr). Sono 18 le

mosse individuate per il rilancio dell’agricoltura, che pre-

vedono grande attenzione ai giovani e al lavoro. La novità

è che, per la prima volta, è

stato introdotto un confron-

to diretto online con il terri-

torio. Anche i giovani di

Confagricoltura, singolar-

mente e come associazione,

sono intervenuti con le loro

proposte. “Valutiamo molto

positivamente la volontà di

considerare finalmente l'at-

tività agricola centrale nel

rilancio dell'economia e l’at-

tenzione specifica al settore

che si potrà concretizzare

proprio con #campolibero”

- ha commentato Raffaele

Maiorano - ma è soprattutto

necessario riuscire a garan-

tire una base normativa e

condizioni valide nel medio

e lungo periodo”. L'impren-

ditore agricolo, ma anche di

qualsiasi settore:”Per ri-

schiare, investire, creare in-

dotto e posti di lavoro – ha

#CAMPOLIBERO GUARDA SOPRATTUTTO A I G IOVANI

CHE VOGLIONO INVEST IRE IN AGRICOLTURA

Di campo libero soprattutto ci piacel’idea portante: riportare l’agricolturaal ‘centro’ e dare grande attenzionealle nuove leve. Troppe volte cihanno portato a credere che i giovani,più di un segmento, fossero unoslogan che servisse semplicemente ariempirsi la bocca.

Sono anche stanco – a 30 anni suonati – di continuare asentirmi dire che i giovani sono il futuro dell’agricoltura!Basta. Siamo il presente ed occorre rendersi conto chebisogna iniziare a ragionare in prospettive di sviluppoalmeno ventennali. Diamo atto al ministro Martina chel’idea, così come la consultazione popolare, sono ottime.Attenzione, però, a non creare discriminazioni néaccentuare la burocrazia a favore di soggetti terzi cheerogano servizi alle aziende. Soprattutto non va rimandatal’iniezione di fiducia, chiarezza e trasparenza che si intendedare ai cittadini del nostro Paese e a noi giovani inparticolare.

Raffaele Maiorano Presidente Nazionale Anga

I L C O M M E N T O

Diciotto mosse per rilanciare l’agricoltura

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Quali sono le lauree più spendibili edappetibili nel mercato del lavoro? Se-condo i dati di Almalaurea è “Agraria”la capofila, con oltre il 52% dei laureatiche trova lavoro entro 12 mesi dall’ac-quisizione del titolo magistrale. Questoin controtendenza rispetto alle imma-tricolazioni alle università italiane, chediminuiscono ogni anno di più, mentrele facoltà agrarie sono le uniche chenon solo resistono al calo di iscritti, maregistrano un +45%. Come rivela anche l’Anga questo per-corso di studi oltre ai tradizionali sboc-chi, come gestione delle aziende agro-industriali e attività di laboratorio, co-mincia ad attrarre anche agli imprendi-tori under 30 sempre più orientati suexport e commercio elettronico del

‘food’. Il fascino della campagna è con-fermato anche alle superiori, con unboom del 29% di iscrizioni negli istitu-ti professionali agricoli e del 13% negliistituti tecnici di agraria, agroalimenta-re ed agroindustria. “Il motivo di questa nuova tendenza ènon soltanto una questione occupazio-nale – ha commentato il presidente deigiovani di Confagricoltura, RaffaeleMaiorano - ma anche il fascino per unsettore che fa da traino al made in Italy.I giovani credono sempre più nell'agri-coltura come possibile sbocco profes-sionale. Certamente è necessariorafforzare le politiche di insediamento,battere la burocrazia e stimolare la ri-cerca, incentivando gli investimentiproduttivi innovativi”. (Giulia C allini)

MANTOVA

I giovani puntano su cucina

creativa

54 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2014

Laureati in Agrariaal lavoro entro un anno

ALMALAUREA E ANGA SUGLI SBOCCHI PROFESSIONALI

I giovani di ConfagricolturaMantova hanno partecipatoalla manifestazione artisticaMantova Creativa, selezio-nando e distribuendo pro-dotti agricoli delle loroaziende a rinomati chef del-la zona che, dal 29 maggio al2 giugno, li hanno proposticon ricette originali agliospiti del ristorante La Cu-cina. In questa edizione, in-fatti, la manifestazione hapuntato ad esprimere lacreatività del territorio.L’Anga Mantova si è inseritain un evento consolidatoportando un’idea vincente:cucinare piatti creativi concibo di qualità. E’ stato centrato con succes-so l’obiettivo di uscire daglischemi quotidiani con laconsapevolezza che solo unterritorio creativo è fertileper la crescita. In un perio-do in cui i vertici di Confa-gricoltura parlano della ne-cessità di un nuovo rinasci-mento agricolo, non esistecollegamento più diretto trail rinascimento che invo-chiamo per Mantova e lacreatività. (G .C .)

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Distretto digitale delle eccellenze agroalimentari

“FOOD MADE IN” DALLA PROGETTUALITÀ ALLA FASE ESECUTIVA

‘Food Made In’, il primo di-stretto digitale delle eccellen-ze agroalimentari italiane vo-luto e creato dai giovani diConfagricoltura è ora entratonella sua fase esecutiva. Dauna recente ricerca di merca-to è emerso che l’olio extravergine certificato ed il Par-migiano Reggiano Dop rap-presentano l’Italia alimentarenell’immaginario del consu-matore estero. “Ma la nostra ricchezzadell’agroalimentare – dice il presidentedell’Anga – è molto più grande, occorresolo riuscire a promuoverla. C’era unospazio libero e l’abbiamo occupato”.‘Food Made in’ è una importante oppor-tunità di sviluppo e crescita per le im-

prese. Le produzioni del “made in Italy”sono fondamentali per l’economia na-zionale anche perché hanno un effettotrainante per altri settori. Fare shopping on line piace sempre dipiù e l’e-commerce sui siti italiani, se-condo le ultime stime, registrerà que-

st’anno una crescita del 17%in più rispetto al 2013 con unapunta del +23% per le venditedi food in rete.Tutte le aziende associate al si-stema confederale possonoiscriversi gratuitamente allapiattaforma collegandosi allink http://www.foodma-dein.com/, anche se al mo-mento non è ancora possibilecaricare materialmente sul si-

stema i propri prodotti, l’Anga sottolineal’importanza dell’iscrizione, al terminedella quale si riceverà, all’indirizzo di po-sta elettronica indicato nel form di regi-strazione, una mail di conferma. Per ulteriori info: [email protected]. (E.T .)

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56| MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2014

OVER 60

Vacanze “over”: convenzioni con alberghi e villaggi turistici

di Elisabetta Tufarelli

SALUTE

La vitamina D è un'alleata per la salute delle ossa,contro osteoporosi e rischiofratture, ma anche unpossibile scudo per diversemalattie. Dai tumori al seno,prostata e colon, a patologieautoimmuni come la sclerosimultipla, a quelle neurodege-nerative come Alzheimer eParkinson. Anche se ilfabbisogno giornaliero dellasostanza si raggiungedifficilmente conl'alimentazione (in gran parteviene sintetizzata esponendola pelle ai raggi ultraviolettidel sole, soprattutto inestate), la dieta giocacomunque un ruolo chiave.Eppure, da un’indaginedell’Osservatorio NutrizionaleGrana Padano sulle abitudinialimentari di 1000 anzianiitaliani, emerge uninsufficiente introitogiornaliero di vitamina Dassunta con il cibo: gli over65 ne introducono in media3,7 microgrammi, meno dellametà rispetto alla doseconsigliata che arriva fino a 10 microgrammi.Basterebbe fare unapasseggiata tutti i giorni al sole affinché la vitamina Dsi attivi. Esporsi alla lucesolare (non filtrata da vetri,con la maggior superficie del corpo possibile e per un periodo variabile in baseal proprio fototipo) circa 10-15 minuti al giorno in estatee 20-30 minuti in inverno, tra le 11 e le 15 quandoi raggi Uv sono più attivi.

TENERSI IN FORMA camminando all’ariaaperta, divertirsi e trascorrere qualche orain compagnia degli amici e, perché no, degliatletici nipoti. Il walking (l’arte dicamminare), è uno sport che, per i suoibenefici, si addice soprattutto agli overAnta.Infatti migliora l’umore e ristabilisce i valoridella pressione sanguigna e del colesterolo.Camminare per un’ora, permette diconsumare fino a 262 calorie ma, perottenere risultati importanti, è necessario

essere costanti e regolari. La camminata a passo sostenuto consente anche dimigliorare l’umore: il corpo, infatti, rilascia le sostanze capaci di eliminare stresse ansie. Applicandosi con regolarità, si riesce anche ad armonizzare il battito delcuore, a regolarizzare il respiro e si ristabiliscono i valori della pressionesanguigna e del colesterolo, in virtù del consumo di grassi. E’ consigliato, primadi iniziare, sottoporsi a una visita medica.

Anche per la prossima estate il Sindacatodei pensionati di Confagricoltura ha rin-novato le convenzioni con hotel e villaggituristici a 4 stelle, dislocati in tante loca-lità termali e di mare italiane. “Teniamoai nostri associati e li seguiamo costante-mente in tutte le loro esigenze, anchequelle delle vacanze estive. Le strutture che abbiamo scelto, oltre adessere situate in località di particolarebellezza, sono state selezionate perchésono capaci di garantire quel ‘plus’ neces-sario agli svaghi e alla vacanza dei nostri‘ragazzi’ con i capelli bianchi”. Lo ha det-

to Angelo Santori, Segretarionazionale degli ‘over 60’ di Confa-gricoltura. “Frequento sempre econ vero piacere gli incontri che sisvolgono in varie parti del nostroterritorio per toccare con manonecessità ed esigenze dei nostriassociati – ha aggiunto -. Mi fapiacere vedere l’approccio genui-no ed entusiasta di chi sa di averdato molto per la crescita dellapropria azienda, ma anche perl’intera collettività ed è giusto edovuto pensare anche a vacanze

ad hoc per i nostri pensionati”. Ci sonoiniziative collettive come i ‘Soggiorni’,piacevole attività che il sindacato degli‘over 60’ organizza con precisione ed attenzione, fin dal 1978. Ma ci sonopure le vacanze personali, con la famiglia;quest’anno gli associati potranno sceglie-re, a tariffe competitive, tra vari hotel e villaggi vacanze in varie località marinein Sardegna, Sicilia, Puglia, Abruzzo e Calabria. Per i soggiorni termali, invece, la conven-zione è operativa con tre Hotel a Monte-grotto terme (Pd).

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GIUGNO 2014| MONDO AGRICOLO |57

Le dieci regole d’oro per combattere il caldo

NEGLI ULTIMI DIECI ANNI la popolazione degli ultrasessantacinquenni è cresciuta del 1 5 ,8 per cento, mentre il welfare ha subito continui tagli. Sono 9milioni, secondo il Censis, gli italiani che negli ultimi anni hanno rinunciato del tuttoa curarsi. Di questi, 2 milioni sono anziani, pensionati per i quali prezzi di farmaci evisite specialistiche sono diventati insostenibili. Se la sanità italiana ha costi troppoelevati e tempi biblici per le liste d’attesa, si guarda oltrefrontiera. Sarebberoalmeno 400 mila gli over 65 che,negli ultimi cinque anni, hanno deciso di farsicurare all’estero. Questi migranti della salute hanno una pensione tra i 650 e i 1000euro al mese e solo 130mila arrivano a 1500 euro. Per risparmiare i nonni italianipartono con pullman organizzati verso studi medici privati in Croazia, Romania eUngheria, ma anche Malta, Cipro, le Canarie. Il settore che raccoglie la maggiorparte di clienti è quello odontoiatrico, meno coperto dall'assistenza sanitariapubblica. Le isole Canarie, in particolare, sarebbero ‘a misura di pensione’. Hannogià scelto di viverci circa 20mila nostri connazionali, attratti dal clima mite e da unsistema sanitario corrispondente agli standard europei. E’ possibile avere unacopertura totale, con una polizza medica privata che costa tra i 40 e gli 80 euro al mese, una cifra alla portata anche di chi percepisce una pensione medio-bassa.

Con l’estate arriva il caldo e i consigli degliesperti del ministero della Salute. Sono 1 0semplici regole per ridurre le conseguenzedelle ondate di calore. Uscire di casa nelleore meno calde della giornata. Indossare eabiti leggeri, non aderenti, preferibilmentedi fibre naturali per assorbire meglio ilsudore e permettere la traspirazione dellacute. Rinfrescare l’ambiente domesticoschermando le finestre con tapparelle,persiane e tende. Ridurre la temperaturacorporea facendo docce con acqua tiepidae rinfrescando viso e braccia con acquafresca. Evitare nelle ore più calde della

giornata attività fisica intensa olavori pesanti. Bere almeno 2 litridi acqua al giorno anche se non sene sente il bisogno. Evitare glialcolici e limitare le bevande gassa-te o troppo fredde. Mangiare prefe-ribilmente cibi leggeri e con altocontenuto di acqua (frutta e verdu-ra). Se si entra in un’auto parcheg-giata al sole, prima di salire apriregli sportelli, poi iniziare il viaggio afinestrini aperti o utilizzare il siste-ma di climatizzazione. Conservare correttamente i farma-

ci. Quando arriva il gran caldo, si consi-glia alle persone anziane, con patologiecroniche (cardiovascolari, respiratorie,neurologiche, diabete ecc) di consultare ilmedico per un eventuale aggiustamentodella terapia o della frequenza dei control-li clinici e di laboratorio, segnalando almedico qualsiasi malessere. Nei periodiprolungati di caldo intenso, prestare atten-zione a familiari o vicini di casa anziani,specialmente se vivono da soli e, ove pos-sibile, aiutarli a svolgere alcune piccolefaccende, come fare la spesa, ritirare i far-maci in farmacia, ecc.

MEMORIA E RISATE

Per migliorare la memoriabasta ridere. È questal'ipotesi di un gruppo di ricercatori della LomaLinda University (Usa) chein occasione del convegnoExperimental Biology di SanDiego hanno presentatoi risultati di una serie diesperimenti secondo cuiridere riduce i livelli dicortisolo, l'ormone dellostress che, danneggiando i neuroni, può portare allaperdita di memoria. Farsi una bella risata puòaiutare a mantenere vivi i ricordi. I ricercatori, hannoorganizzato due esperimenti.Nel primo è stato chiesto aipartecipanti di visionare unfilmato divertente prima di partecipare a test specificiper la valutazione dellamemoria. Nel secondo i partecipanti hannocompletato i test senzavedere nessun filmato. In entrambi i casi prima edopo l'esperimento sonostati misurati i livelli di cortisolo in ciascunpartecipante. È stato così scoperto cheoltre a ridurre i livellidell'ormone dello stressvedere i filmati miglioraanche i risultati ottenuti neitest per la valutazione dellecapacità mnemoniche. A ottenere i beneficimaggiori sono stati glianziani affetti da diabete.Ridere aumenta la secrezionedi endorfine e didopaminanel cervello e questicambiamenti neurochimicicerebrali aumenterebberoanche la “frequenza delleonde gamma”, fenomeno chepuò migliorare anche la memoria.

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MARIA TERESA MELCHIOR ha riassunto in occasionedell’assemblea annuale del Piemonte, l’attività svolta e si è soffermata sui progetti futuri e sull’importanza dellacrescita sul territorio. “E’ importante partecipare alleiniziative in ‘casa nostra’, ma anche a quelle all’esterno per le opportunità che offrono a noi donne di Confagricoltura – ha sottolineato la presidente del Piemonte - di farciconoscere”. Moltissime restano le problematiche agricolefemminili: “Ma al nostro interno – ha continuato - abbiamorealtà importanti che meritano di essere adeguatamentevalorizzate. L’agricoltura femminile, anche nella nostraregione, è in crescita costante; le imprese condotte da donne

rappresentano il 24,2% del totale. Vogliamo puntare su attività di formazione, informazione e favorire l’aggregazione, per promuovere crescita aziendale e personale”.

Assemblea Confagri Donna:focus sulla situazione femminile

di Elisabetta TufarelliCAMPI ROSA

CONVEGNO FIDAPA

“Sono una delle227.779 donne che inItalia fanno impresaagricola e, con la miaattività, concorro acostruire i 60 miliardidi euro mossi dalleimprese femminilidell’agroalimentare.Ringrazio la FidapaBPW Italia(Federazione italianadonne arti professioniaffari) che, comemovimento dipensiero, di cultura,con l'autorevolezza chela distingue, ha ilmerito di contribuirein manieradeterminante alcambiamento,sottolineandol’importanza del nostrosettore, cherappresenta il 17% delPil, più del settoreautomobilistico”. Lo ha detto ilpresidente Marina DiMuzio, intervenendo a Cesena alconvegno.“Politicheagricole europee,mercato globale”.Federica Busso, MariaGrazia Calzoni Goio,Marilena Gabutti,Renata Ghislieri,Maddalena Francese,Marilena Mezza, PaolaPicco, Paoletta Picco,Maria Vittoria Serazzi,Licia Vandone,Vittorina Vercellotti.

Approfondire la dimensione di genere, poiché lasituazione femminile in Italia non ha ancora rag-giunto gli obiettivi fissati per il 2020 dall'Europa,sia sul versante dell’istruzione e formazione, siasul versante dell’occupazione. “I problemi cheaffrontiamo quotidianamente sono tanti, dalledifficoltà di accesso al credito ed ai fondi europeiper arrivare ai temi della conciliazione - ha osser-vato il presidente di Confagricoltura Donna,Marina Di Muzio, aprendo i lavori dell’assemblea. In vista dell'imminente semestre di presidenza ita-liana dell'Unione europea, occorre intervenire condeterminazione, per arrivare ad un aumento del-l’occupazione femminile”. L’ampia relazione haaffrontato tutte le iniziative ed i progetti futuri. Apartire dalla volontà di fare adottare la Clementi-na della piana di Sibari come simbolo dell’antivio-lenza di genere. Di Muzio ha ricordato l’iniziativadelle imprenditrici calabresi che, lo scorso anno,hanno offerto in collaborazione con le associazio-

ni regionali, l’agrume in ricordo di Fabiana Luzzi,giovane studentessa di Corigliano Calabro massa-crata dall'ex fidanzato in un agrumeto della citta-dina ionica. E’ intervenuta anche Isabella Rauticonsigliere per le politiche di contrasto della vio-lenza di genere e del femminicidio. “Sul tema del-l'Expo 2015, che già nel titolo ‘Nutrire il Pianeta,Energia per la Vita’ ci dice quale sarà la grande sfi-da collettiva cui l'Umanità sarà chiamata a rispon-dere, siamo molto attive per la preparazione del-l’appuntamento. Le donne, in agricoltura rappre-sentano il 70% della forza del lavoro agricolo alivello globale, ma ancora oggi ci sono Paesi in cuil'accesso alla proprietà della terra è loro vietato o illavoro viene remunerato in misura inferiorerispetto a quello degli uomini”. La Maratona delleImprenditrici verso l'Expo 2015, nel suo progettodi tappe itineranti, vuole far conoscere come ledonne fanno agricoltura. “Stiamo organizzandoanche altre iniziative – ha osservato - la forza del-l'Expo si misurerà per il messaggio culturale chesaprà lanciare e per la capacità di risolvere i grandiparadossi su cibo e alimentazione con cui il mon-do contemporaneo si sta confrontando. Tra questila scarsità di cibo da un lato e la sovranutrizionedall'altro, lo sfruttamento delle risorse naturali e glisprechi alimentari”. Di Muzio si è anche soffermatasulla formazione e sui progetti di rete ed ha conclu-so rammaricandosi che ‘Campo libero’ non presti:“Sufficiente attenzione alle problematiche delleimprenditrici, nonostante le nostre sollecitazioni”.

Mar ina Di Muzio

58| MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2014

Mar ia Ter esa Melc hior

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Maratona delle imprenditrici verso Expo 2015

Bella iniziativa ed efficace il nome:“Maratona delle imprenditrici versoExpo 2015”, dà il senso di un impegno inprogress, in marcia verso il traguardodell’Esposizione mondiale di Milano. Leimprenditrici hanno avviato ora il loro“percorso di avvicinamento” proponendoun itinerario di visite guidate ad aziendeagricole all’avanguardia. La maratona “inrosa” si propone di far conoscere le realtàaziendali più innovative sia agli addetti ailavori, sia al grande pubblico e si svolgeràsecondo un calendario prestabilito finoalla data di inizio dell’esposizione univer-sale. “Ideata in Lombardia, da quest’an-no– ha detto la vicepresidente di Confa-gricoltura donna, Gabriella Poli – l’inizia-tiva è diventata nazionale. Sono previste

tappe in altre regioni,per coinvolgere sem-pre più imprese fem-minili dai tratti inno-vativi, fino alla vigiliadi Expo 2015, quandoqueste eccellenzeimprenditoriali ver-ranno fatte conoscereanche ai visitatoristranieri ”. L’AziendaAgricola Zipo, nelcuore del Parco SudMilano, è condotta da Elisa Emma Pozzi,28 anni e tanta voglia di far conoscere lasua attività e i suoi elementi innovativi,con l’entusiasmo che caratterizza i giova-ni. L’azienda è coltivata a mais e foraggio

e in piccola parte a riso.Ha una stalla all’avan-guardia e nello spaccioaziendale vengono ven-duti il latte crudo di altaqualità, i formaggi delcaseificio aziendale recu-perato in una vecchiastalla e il riso lavoratocome una volta. L’aziendaorganizza anche visiteguidate condotte da per-sonale esperto e rivolte

alle scuole di ogni grado. La casa padro-nale, Ca’ Grande, risale al 1300 ed è unbene tutelato dalla Sovrintendenza aiMonumenti dello Stato per l’importanzastorico-artistica.

Gabriella Poli

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60| MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2013

VACANZA E INTRATTENIMENTO SLOW PENSATO SU MISURA PER LE FAMIGLIE

AGRITURISMO

di Veronica Mazzanti

In campagna c’è tutto. C’è chi passail tempo in bici, chi ci porta i bam-bini, chi percorre le ippovie, chidecide di darsi uno stop per ‘sciac-quarsi il cervello’ dallo stress. Daqualche anno è stata riscoperta l’a-gricoltura e, con questa, i sapori e isaperi che si intrecciano ai sentieri eai prodotti tipici invidiati da tutto ilmondo. “Per noi nutrire il mondo, non èuno slogan. L’agricoltura ha assun-to anche un ruolo sociale, oltre chestorico, culturale e didattico e ora,alla vigilia delle vacanze estiveAgriturist presenta un’offertavariegata rivolta alle famiglie. L’a-griturismo, infatti, è il posto idealeper trascorrere una vacanza diver-tente ed educativa per i bimbi, pia-cevole e rilassante per i genitori”.Lo ha detto Cosimo Melacca, pre-sidente di Agriturist (Confagricol-tura). L'agriturismo italiano, nono-stante le limitate dimensioni (circadiciassettemila imprese su tutto ilterritorio nazionale), è ormai unmodello affermato. La sua imma-gine fortemente caratterizzata èben conosciuta dai turisti italiani,europei e di molti altri Paesi delmondo.Agriturist invita a provare nonsolo buona cucina e vita all’ariaaperta, ma tante attività sportive,ricreative e didattico/culturali. Daveri e propri ‘campi scuola’ ai corsidi lingua, quelli di equitazione, alcicloturismo, dai corsi di cucinaall’educazione alimentare. Sonooriginali quelli di arti manuali perimparare, ad esempio, a lavorarela canapa in Lombardia o il tom-bolo e lo sfilato in Sicilia. Aumen-

possibilità di vivere immergendositotalmente nella vita rurale e nellanatura, per scoprirla ed apprezzar-la. Il nostro obiettivo è comunicarein modo chiaro ed efficace il nostroterritorio e le imprese che lo presi-diano”. L’estate è alle porte e può essere l’oc-casione, anche per le famiglie italia-ne, di pianificare la propria vacanzain campagna, gratificandosi in pie-no contatto con la natura e cono-scere le quasi 5.000 specialità regio-nali prodotte direttamente dalleaziende agricole. Agriturist ricordache oltre il 50% degli ospiti delleaziende agrituristiche è costituitoda famiglie con figli con meno di15 anni. La gran parte delle aziendeassociate, inoltre, prevede facilita-zioni e sconti per i bimbi ed è dota-ta di aree attrezzate per lo svago deipiù piccini. Grandi opportunitàanche per i nostri amici a quattrozampe: moltissime sono le aziende‘pet friendly’. Info:www.agriturist.it.

Per i bimbi campi scuola negli agriturismi

ta la richiesta e il grado di appealverso i consumatori.“La vacanza è tempo di libertà.Occorre cambiare proprio i ritmi ele nostre proposte sono per unavacanza ‘slow’ – continua il presi-dente di Agriturist – che vengaincontro alle esigenze delle famigliee metta in evidenza il valore del ter-ritorio italiano e dei tanti tesori del-l’Italia minore”.Sono più di mille le aziende agritu-ristiche associate che offrono atti-vità didattica, ludica e ricreativa pertutte le età. Il ‘catalogo’ delle propo-ste soddisfa tutti i gusti. Le vacanzescolastiche, si sa, non coincidonocon le ferie lavorative e ci si chiedecosa far fare ai ragazzi. “Questaestate si preannuncia interessantesoprattutto per la presenza stranie-ra, in cerca di pace e relax, di naturaincontaminata e di cibo genuino.Leaziende agrituristiche – continuaMelacca - danno la possibilità diesplorare l’agricoltura, offrendo la

Page 61: Mondo agricolo n.6

Come unico Gruppo mondiale interamente dedicato

all’agricoltura siamo consapevoli che in futuro una delle

maggiori sfide per il nostro pianeta sarà soddisfare in modo

sostenibile il fabbisogno alimentare di una popolazione in

rapida crescita a fronte di risorse naturali sempre più scarse.

Nei prossimi cinquant’anni il mondo dovrà produrre una

quantità di cibo superiore a quella prodotta negli ultimi diecimila

anni, mentre l’erosione dei suoli causata dai cambiamenti

climatici e dall’urbanizzazione ridurrà progressivamente i

terreni coltivabili.

In Syngenta crediamo sia assolutamente necessario

promuovere un cambiamento radicale nella produzione

agricola, indirizzandola sui binari di una intensificazione

colturale sostenibile, mettendo al centro della nostra azione

l’imperativo categorico del “produrre di più con meno risorse”.

Da qui nasce The Good Growth Plan - Gli impegni

concreti per il futuro dell’agricoltura - un programma

lanciato globalmente da Syngenta il 19 settembre 2013 che

rappresenta il nostro impegno per la sicurezza alimentare e la

sostenibilità del pianeta.

The Good Growth Plan consiste in un piano di azioni

concrete e misurabili con cui Syngenta vuole dimostrare che

agricoltura e salvaguardia dell’ambiente possono coesistere

e che l’aumento della produzione agricola può avvenire in

modo sostenibile, senza spreco di risorse.

The Good Growth Plan contribuisce a cambiare

il modo di fare agricoltura e fissa 6 impegni da

raggiungere entro il 2020:

1 Aumentare la produttività media delle colture del

20% senza utilizzare più risorse naturali e mezzi tecnici

per l’agricoltura

2 Migliorare la fertilità di 10 milioni di ettari di terreno

agricolo a rischio degrado

3 Arricchire la biodiversità di 5 milioni di ettari di terreno

agricolo

4 Aumentare la produttività agricola del 50% di 20

milioni di piccoli produttori, in particolare nei paesi in via

di sviluppo

5 Formare 20 milioni di agricoltori sulla sicurezza sul

lavoro, in particolare nei paesi in via di sviluppo

6 Garantire condizioni di lavoro eque in tutta la nostra

rete di fornitori.

Un pianeta. Sei impegni.Scopri di più su www.goodgrowthplan.com

Anche noi, come Syngenta in Italia, siamo chiamati a dare il nostro contributo al sistema agricolo nazionale valorizzando la tipicità

delle nostre produzioni e ponendoci al fianco di tutti gli operatori che ogni giorno lavorano per esportare nel mondo la qualità

dei prodotti agroalimentari “Made in Italy”. Per far ciò, includeremo questi impegni concreti nelle nostre attività che, a partire dal

1° gennaio 2014, saranno ancor più connesse ed integrate grazie alla fusione societaria dei due rami d’Azienda Syngenta

Crop Protection S.p.A. e Syngenta Seeds S.p.A. in un unico soggetto che assumerà la denominazione di Syngenta Italia S.p.A.

La nascita di Syngenta Italia S.p.A. è molto di più di un semplice cambiamento legale e societario. Questo nuovo assetto

racchiude in sé lo spirito d’innovazione che da sempre caratterizza la nostra Azienda come leader nel settore dell’Agribusiness

e, grazie all’unicità nell’agire scaturito da questa nuova struttura, faciliterà il lavoro che siamo chiamati a svolgere per tradurre

The Good Growth Plan in realtà.

Gli impegni concreti

per il futuro dell’agricoltura.

The Good Growth Plan

Sementi Agrofarmaci Insetti ausiliari

Servizi ad alto valore aggiunto

Programmi di Agricoltura ResponsabileTM

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La Doc Lacryma Christi,nonostante il nome evo-cativo, i quasi duemilaanni di storia che questovino si porta alla spalle eanche la sua notorietà,sia in Italia, sia all'estero,per molto tempo è statapiuttosto avara di eti-chette in grado di com-petere con l'eccellenzaqualitativa raggiunta inaltre zone non solo d'Ita-lia, ma nella stessa Cam-pania. Solo in questi ulti-mi anni si è gradualmen-te e finalmente assistitoad una rinnovata valo-rizzazione territoriale e produttiva. Tra le aziende che più si sono impe-gnate nel processo per la riqualifica-zione di questa denominazione sicu-ramente c’è Villa Dora, il cui Lacry-ma Christi è stato spesso definitodalla critica enologica il “Lacrymaritrovato”. Nata nel 1997 dal deside-rio di Vincenzo Ambrosio, impren-ditore olivicolo, di dedicarsi all’atti-vità vitivinicola alle falde del Vesu-vio, con la passione e l'esperienza dichi conosce molto bene questo terri-torio, l’azienda, che porta il nomedella moglie Dora, vedeimpegnati anche i tre figli:Giovanna, laureata in eco-nomia; Antonio, formazio-ne legale; Francesca, far-macista, che, con compe-tenze diverse contribuisco-no alla gestione dellasocietà agricola.“Quando l’abbiamo acqui-stata - dice Giovanna - esi-stevano già viti ed alberi diolivo molto antichi. Tutta-

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GELSOROSA DI VILLA DORA

Il “Lacryma ritrovato” nel Parco del Vesuvio

via è stata realizzata unaristrutturazione radicaledelle colture, diretta acreare le basi per unaproduzione di alta qua-lità, al più basso impattoambientale possibile.Abbiamo subito avviatole pratiche di coltivazio-ne biologica ed oggi sia-mo certificati in tutte lefasi dell'attività azienda-le. Questa è stata dall'ini-zio la nostra filosofia,condivisa dall’enologoRoberto Cipresso, che ciha seguito per molti annie che adesso portiamo

avanti con Fabio Mecca”. Otto ettari di vigneto e cinque di oli-veto a Terzigno, a circa 3 chilometrida Pompei, immersi nel suggestivopaesaggio del Parco, sulle falde delvulcano con esposizione sud-ovest adun'altitudine di 250 metri sul livellodel mare. I terreni ricchi di minerali epotassio, per la presenza di roccialavica e lapilli, rappresentano un ter-roir unico e ideale per la coltivazionedelle viti e conferiscono ai vini noteolfattive e di gusto molto intense.Vengono coltivate le uve tipiche della

VINOdi Gabriella Bechi

denominazione: Piedirosso e Agliani-co per ottenere il Lacrima Christi ros-so (rispettivamente (80% e 20%) eCoda di Volpe e Falangina per ilLacryma Christi bianco (80% e 20%).Settanta, ottanta mila bottiglie, espor-tate anche in Germania, negli StatiUniti, in Canada, per una gammaenologica che comprende anche ilVesuvio, bianco e rosso (la secondadenominazione della zona), dueLachryma Christi rossi, il Gelsonero(che fa 12 mesi in legno) e il Forgiato( secondo passaggio in legno da 4 ai 6mesi), il Vesuvio Lacryma Christibianco Vigna del Vulcano, e il Lacry-ma Christi rosato Gelsorosa, partico-larmente originale, le cui note di fra-gola e di lampone ricordano quasi unPinot nero. Fresco ed elegante, incisi-vo e saporito al palato, particolar-mente apprezzato dalle signore, daabbinare sia ai piatti di pesce, sia allecarni. Completano l’offerta un passitoottenuto dalle uve di Gelsobianco euna grappa barricata prodotta con levinacce di Gelsonero. Il complessoaziendale è costituito da un unicocorpo, i vigneti si trovano a pochipassi dalla cantina e i 1400 alberi diolivo, si susseguono fino a circondareil frantoio. Ancora pochi metri e si

raggiunge la villa, un'acco-gliente struttura ricettivacon sale riservate per ladegustazione dei vini, laristorazione e per eventienoturistici, particolarmen-te attrattivi, soprattutto pergli stranieri che ogni annovisitano il Parco del Vesu-vio.Il tutto, in una splendi-da cornice di ginestre, pini,giardini con rose e pianteornamentali.

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A Castellammare di Stabia c’è unatappa d’obbligo, Piazzetta Milù, risto-rante immediatamente alle spalle dellungomare, giovanile e raffinato ma,al tempo stesso, familiare e conforte-vole, gestito dalla famiglia Izzo, papàMichele (figlio dell’ex comandantedei carabinieri della sua città che haabbandonato il lavoro in una struttu-ra pubblica per dedicarsi alla cuci-na), mamma Lucia e i figli Maicol,Valerio e Emanuele, attento somme-lier, che governa la cantina (800 eti-chette, di cui 200 straniere). Da settemesi la squadra si è arricchita di ungiovane chef che ha fatto fare al loca-le un vero salto di qualità. CristoforoTrapani, 26 anni soltanto, ma giànoto negli ambienti della grandecucina, destinato, a detta di molti, adiventare uno degli chef più afferma-ti della Penisola Sorrentina, quelmagnifico lembo di terra che oltrealle sue bellezze, uniche al mondo, hail vanto di aver nato i natali a gran-dissimi cuochi del calibro di Genna-ro Esposito e Alfondo Iaccarrino eavere una fortissima concentrazionedi ristoranti stellati.Nato a Piano di Sorrento, per Cri-stoforo la cucina è una verae propria passione. Inizia asoli 13 anni “la gavetta”,come lui stesso dice, neglialberghi e nei ristorantidella Penisola Sorrentina.“Ma per crescere, dovevo aandare al Nord”. A 19 anniarriva a Roma al ristorante“La Pergola” da HeinzBeck, il suo primo trampo-lino di lancio. Poi va a lavo-rare in Piemonte, a VillaCrespi, con Cannavacciuo-lo, proseguendo il suo

CRISTOFORO TRAPANI DI “PIAZZETTA MILÛ” A CASTELLAMARE DI STABIA

La verve creativa del miglior chef emergente del Sud

cammino verso Moreno Cedroni de“La Madonnina del pescatore”, perarrivare a David Scabin al ristorante“Combal.Zero”, l’ultima esperienzaprima di Piazzetta Milù che, grazieall’immediata sintonia con la fami-glia Izzo, ha coronato il suo sogno diritornare in costiera.“Da questi gran-di chef - racconta Cristoforo - hoimparato tutto. Sono stati i mieimaestri, come per un bambino cheva a scuola. Con loro ho imparato letecniche per impostare il mio stile di

cucina”. Uno stile mediterraneo,gustoso, basato sulla tradizione dellacucina campana (“prima di tuttobisogna saper fare un buon ragùnapoletano e una buona genovese”),ma assolutamente originale. Unaverve creativa fuori dal comunecaratterizza tutti i suoi piatti, molti dipesce, dai Gamberi blu marinati alsucco d’Ace, Gelato al foie gras e spu-ma d’arancia, al Cannolo di tonnorosso su salsa caprese, fino all’omag-gio a Cannavacciolo: mescafrancescacon cicerchie e frutti di mare. Ma nelmenù non mancano i piatti di carne,come l’Anatra e verdure baby contopinambur e riduzione di Ratafià,l’Insalata di animelle con salsa dirapa rossa, cipolle e carciofi, l’ Uovodella nonna: tuorlo al tegamino,albume di mozzarella di bufala, ragùdi cotiche e lingua, fonduta di parmi-giano. Tra i dolci, oltre ad un prezio-so tiramisù, cioccolato al latte, riccidi mare, arancia e manioca o Chee-secake ai frutti tropicali con gelatoal cioccolato bianco. La sua bravura,unita ad una simpatia spontanea edisarmante, gli hanno vincere il tito-lo di miglior chef emergente del

Sud, nella competizioneideata da Luigi Cremona eWitaly, che si è svolta aNapoli al Circolo Canot-tieri, dal 7 al 9 giugno. Lesue Capesante arrostitecon salsa di mango e fruttodella passione e il tofu increma di asparagi hannoconvinto l’attenta giuriache comprendeva cheffamosi e giornalisti gastro-nomici di tutta Italia. Oralo attende, in autunno, lafinale nazionale, a Roma.

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Cristoforo Trapani

Con il Lacryma Christi dell’azienda Villa Dora,Cristoforo Trapani propone un piatto complessoe straordinario: il Raviolo ripieno di agnello sufonduta di parmigiano vacche rosse, crumble alcioccolato fondente, fior di sale e briciole d’oro.

RAVIOLO RIPIENO DI AGNELLO

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INCONTRO CON MARCELO CARAOCHE, AUTORE DE “LA CUCINA DELLA MEMORIA”

Manuale d’internazionalismo culinario

sionato cultore della musica jazz edella letteratura, tanto quanto dellacucina toscana e dei migliori vini diproduzione italiana. Allo scrittoreabbiamo rivolto alcune domande.Marcelo, il titolo del tuo ultimolibro “La cucina della memoria” sidifferenzia dai soliti noti “La cucina

BUONO A SAPERSI...

del territorio”, “La cucinavegana”, quella “per diven-tare magri”, e così via.Cosa devono aspettarsi ituoi lettori?“In effetti oggi in librerial’area della gastronomia èdiventata molto importan-te, c’è solo l’imbarazzo dellascelta. Io però propongo unlibro che è una vera e pro-pria evocazione, un eserci-zio di memoria personale ecollettiva: propongo al let-tore di abbandonare per unmomento il territorio, lafiliera corta, il kilometrozero, le tendenze che latelevisione ci proponeormai ogni giorno. Pro-pongo di viaggiare oltre iconfini e di lascarsi pren-dere dalla storia”. Ma parliamo di un libro dicucina, non di viaggi…“Certo, infatti la mia propo-sta consiste nel viaggiaretramite la cucina, una cuci-na che si può fare in fami-

glia, fatta di ricette semplici ordinatenella normale successione di unpasto: piatti freddi, zuppe, pasta erisotti, pesci, carne rossa, dessert esalse. Ma non si tratta solo di un elen-co d’ingredienti: ci sono storie nasco-ste, qua e là appaiono cuochi leggen-dari come Escoffier con la sua ricettadelle pesche alla Melba. Ci sonoanche le famiglie andaluse che hannoinventato lo sherry, o Alex Cardini, ilcreatore italiano dell’insalata Cesar,per lo più sconosciuto in patria. Viracconto del rapporto tra il tango e lo

Un bel giorno Marce-lo Caracoche, scrit-tore e musicista

argentino, ritrova il libro diricette di sua nonna, italia-na emigrata a Buenos Airesalla fine dell’’800, e pensabene di riunirle nella suaultima opera “La cucina

della memoria”, edito daRayuela Edizioni.Il libro non è un semplicericettario che, come luistesso dice, “si può trovarein tutte la case in cui si cuci-na ancora”. Ma è un vero eproprio “manuale d’inter-nazionalismo culinario”,ricco di consigli sui piattitipici di Paesi come la Spa-gna, l’Italia e la Francia, maanche sul vino, “che appar-tiene alla nostra vita ali-mentare tanto quanto unpiatto di spaghetti o un pez-zo di pane”. “Il sole è dellaCalifornia, i vitigni sonofrancesi, ma il vino parlaitaliano”. È solo una delletanti citazioni che si trovanel libro di Marcelo; oltre alla storiadella paella, di come lo champagnesia arrivato su tutti i tavoli del mondo,del migliore Dry Martini di Barcello-na. Ma c’è anche la ricetta dei pastiafrodisiaci (esistono?), del risotto allamilanese, della trippa alla romana.Incontriamo Marcelo in occasionedell’apertura del “Festival della Lette-ratura” di Milano in un luogo moltosuggestivo, anch’esso ricco di storia:Cantina Scoffone, la bottega del vinonata negli anni ’20, oggi in zona Navi-gli, gestita da Mauro Chiodo, appas-

Marcelo CaracocheLa cucina della memoria

Rayuela Edizioni

dicembre 2013, € 15

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champagne, della connessione tra ilcinema noir e i ristoranti di LosAngeles. O di quando l’Hotel WaldorfAstoria di New York nel 1896 aprì lesue porte e lo chef rivelò le sue ricettefino ad allora segrete. I lettori potran-no riproporre tutto questo a casa loro,cucinare per i propri amici e raccon-tare le storie nascoste”.Racconti anche del bistrot che fre-quentava Lenin a Parigi nel capitolodedicato alla carne macinata, ocome si prepara una olla popularnella fabbriche occupate in Argenti-na. E dai moltissima importanza alvino.“Toulouse Lautrec sosteneva che ilvino era il 50% di un pasto, una teoriache lo portò direttamente alla praticavisto che probabilmente fu l’artistacon il rapporto più stretto con la cuci-na: era un cuoco bravissimo e i mieilettori avranno la possibilità di cuci-nare a casa loro i piccioni alle olive,un piatto che arriva proprio dalcastello de Bosc, della famiglia dell’ar-tista”. Fornisci pure moltissimi consigli supittura, musica, libri. “Si tratta di suggestioni che apparten-gono alla memoria collettiva. Peresempio nella ricetta “La checca sul

La storia di Evita Peron e le vicende politico-sociali del suo Paesesono state in scena a Roma, presso la sede dell’AmbasciataArgentina, nel suggestivo recital “Evita ay che vita!”,che ha vistoprotagonista l’artista italo-argentina Sonia Belforte; è statoproposto in occasione del workshop dedicato dall’Ambasciata aitour operator, per approfondire la realtà culturale e gastronomicadell’Argentina del nord. Con semplicità, naturalezza, ironia Belforteha narrato le vicende di Evita, ritrovando parallelismi con lapropria vita. Evita e Sonia: entrambe argentine, entrambeemigrate, partite per realizzare lo stesso sogno, quello di diventareattrici. Grande e piccola storia così si intrecciano, coniugandosi,tra l’altro, al canto di Sonia e alla musica eseguita dal vivo. “Evitaay che vita!” – ha detto - è una grande storia d’amore e disperanza. Sonia Belforte si è trasferita da Buenos Aires in Italia edha all’attivo un ricco carnet di spettacoli teatrali, film, fiction,doppiaggi. Recita e canta con voce travolgente e inconfondibile,conquistando letteralmente gli spettatori; rappresenta la nuovaArgentina e si fa apprezzare per il suo straordinario talento. (C. C.)

All’ambasciata argentina il recital su Evita

Sonia Belforte

rogo” parlo anche del film “Il vizietto”di Edouard Molinaro con UgoTognazzi. O nel “pollo alla Marengo”cito il famoso quadro di “Napoleoneche attraversa il San Bernardo”, cherappresenta la battaglia di Marengoin cui l’esercito del comandanteannientò le truppe austriache”.Ad un certo punto parli di un des-sert che appartiene alla tua infanziatrascorsa in Argentina e che hai poiritrovato in Italia dopo tanti anni. “La pignoccata è uno dei piatti piùinteressanti che ho ritrovato nel librodi ricette che mia nonna ha traman-

Marcello Caracoche

dato a mia madre. Nella zona dovesono nato, in Argentina, era unaricetta unica, mia madre era la sola adaverla e mai più la ritrovai, nemmenoin Spagna. Poi negli anni ’90 a Milanomi imbattei in un’edizione specialedel Gambero Rosso in cui il cuoco dicasa Tasca d’Almerita spiegava pro-prio questa ricetta! La provai imme-diatamente e fu come un viaggio neltempo, mi ritrovai tutto d’un tratto difronte ad un pezzo della mia infanzia.Questo è senza dubbio per me il sen-so della cucina della memoria”.

Serena Scarpello

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Guitar Wizard:Passione viscerale per John McLaughlin

Ancora un talentuoso chitarrista nella scuderia Videoradio diBeppe Aleo. Si tratta di Gianfranco Continenza che si è guadagnatola fama di “guitar wizard”, ottenendo grande successo negli Usae crediti di artisti del calibro di Billy Cobham, Joe Diorio, JimmyBruno, Phil Upchurch, Vic Juris, Don Mock, Bob Mintzer, Bill Evans,Dean Brown, John Beasley, Mark Egan, John Stowell, Carl Verheyen.Mago di fusion, incide l’album di jazz-rock “Dusting the time”.Emerge la sua passione viscerale per John McLaughlin (di cuipropone una rilettura di “On word”) e per la Mahavishnu Orchestra

S i in tit o la “ Il M u ltifo r m e ( p a e s a g g i

c a t a r tic i e o p e r e tt e m o r a li) ” il d is c o

s o lis ta d i M a r c o M a s o n i( A M S / B T F )

n o m e n o t o a g li a p p a s s io n a t i d i

n e o p r o g r e s s iv e p e r a v e r m ilit a t o

n e lla b a n d “ I G e r m in a li” . E m u ltifo r m e

è la c o v e r c o n u n c o lla g e d i im m a g in i

( c o n i v o lti d i B e a tle s e L u c io B a ttis ti,

F r a n k Z a p p a e B o b D y la n , tr a g li a ltr i ) ;

m u ltifo r m e è il s o u n d , tr a p o p , p r o g ,

fo lk , r o c k , b a lla d . M a s o n i s p a z ia , n o n

h a v o g lia d i fa r s i in c a s e lla r e e a p r e

il d is c o c o n “ T u tti in c o lo n n a ” ( e d il

b e la r e d i p e c o r e ) . L a c a n z o n e “M a g g io

d ’im p r o v v is o ” , d a lle s o n o r ità v in ta g e ,

c i r ic o r d a c o m e s i v iv a im m e r s i n e lla

r e t o r ic a ( « L a r e t o r ic a d e i p a n n i s t e s i

n e i v ic o li d i N a p o li / L a b e lle z z a s ta tic a

d e l c a s o la r e in c im a a lla c o llin a / L a

p e r fe z io n e m is te r io s a d i ta n te c a n z o n i

tr a i '6 0 e i '7 0 / m i d a n n o tr a n q u illit à

sui destini di questo mondo»). Contano

la musica, ma anche e soprattutto

i testi. Non perdetevi la particolare,

caleidoscopica, cangiante ghost

track (armatevi di pazienza è davvero

nascosta). Arrangiato con la complicità

di Edoardo Magoni, l’album annovera

valenti musicisti, tra i quali Maurizio

Di Tollo (Maschera di Cera).

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RICKY PORTERA, CD POLITICALLY UNCORRECT

CAMPI SONORI

Ricky Portera è stato lo storico chitarristadi Lucio Dalla. Se chiudiamo gli occhi epensiamo al cantautore bolognese sulpalco, al suo fianco c’è lui con i pantalonilucidi di pelle nera e la chitarra dal suonoinconfondibile. A lui il grande Luciodedicò la canzone “Grande figlio di puttana”(primo 45 giri degli Stadio). Ascoltandol’ultimo CD del chitarrista messinese,“Fottili” (Videoradio), ci si rende contodi quanto il g rande figlio di puttana siacresciuto. Un disco che non ha certo untitolo politically correct, ma che benesprime il personaggio, la rabbia e l’amoreche emergono dalle sue composizioni.Che Portera sia un eccezionale chitarrista

lo si sa; scopriamoperò che è anche unbravo bassista e chese la cava egregia-mente con le tastiere.Al suo fianco perrealizzare l’album, tra gli altri, artisti delgiro Dalla (Gaetano Curreri e GiovanniPezzoli degli Stadio, Iskra Menarini,PierDavide Carone, Roberto Gualdi,Roberto Costa) e del giro Vasco (ClaudioGolinelli, Andrea Innesto “Cucchia”). Alcompianto Massimo Riva (il chitarristadi Zocca scomparso 15 anni fa) dedicala ballata “Che male fai”). E’ un disco dihard rock, a tratti alla Black Sabbath;

metallo puro come latitle track in cui, conRicky, canta Pino Scotto;c i sono poi sprazzi

cantautorali come “Sicilia”proposta con Luca Madonia

e “Ma pensa a te” con Carone. Canzonialla Vasco (“Solo un po’ giusto un po’”)ed alla Stadio (“La tua vita”, duettandocon Curreri ), un momento rap (“Provaci”),uno strumentale (“Piazza Maggiore”),un live (“Quelle come te”, del ’90). CDdavvero completo, tanto che l’artista,parlando in terza persona, dice: «Unalbum di grande verità, Ricky Portera,nel bene e nel male, ce lo trovi tutto».

Marco Masoni nel multiforme cammino della vita

di Gaetano Menna

Chitarra, rabbia e amore

(e non a caso uno dei suoi brani si intitola“Mahavishnology”). Si alternano brani ariosi,di

grande feeling, in cui si dà ampio spazio a tutti ipartecipanti con esuberanti assoli. La sua chitarraè incisiva ed estrosa ma mai esagerata, duttile esempre al servizio dell’ensemble. Gli ospiti sono

di fama internazionale: Don Mock, Bob Mintzer (Yellowjackets,Jaco Pastorius), John Beasley (Steely Dan, John Patitucci),Mark Egan (Elements, Pat Metheny Group, Gil EvansOrchestra, Sting), Michael Manring, Tetsuo Sakurai(Casiopea), Walter Martino (Goblin), Alessandro Centofanti.

“DUSTING THE TIME” DI GIANFRANCO CONTINENZA

Il jazz-rock made in Italy che piace tanto agli americani

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1984 - 2014

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