Mondo Agricolo

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ESTATE TRA SICCITÀ E GRANDINATE • STATI GENERALI PER UN ECOMONDO ACCORDO CONFAGRICOLTURA E RIMINI FIERA • SICUREZZA ALIMENTARE, PECHINO VOLTA PAGINA GREEN JOB CHICCHI DI CAFFÈ ECO-COLLABORATIVI

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Il mensile di Confagricoltura

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ESTATE TRA SICCITÀ E GRANDINATE • STATI GENERALI PER UN ECOMONDO • ACCORDO CONFAGRICOLTURA E RIMINIFIERA • SICUREZZA ALIMENTARE, PECHINO VOLTA PAGINA • GREEN JOB • CHICCHI DI CAFFÈ ECO-COLLABORATIVI

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Da oggi un partner unico

per un’agricoltura

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L’impegno di Syngenta è quello di offrire

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Direzioneobbligata

L’ ED I TOR IALE

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o sapevamo che tutto sarebbe cambiato, che tutto avrebbe dovuto esserecambiato. Lo sapevamo, eppure siamo stati egualmente colti di sorpresa dal fatto che le risorse a disposizione si sono liquefatte in un contestodrammatico per le imprese agricole italiane, soprattutto per quelle con le spalle meno larghe.Abbandono delle terre, mercato depresso, aumento dei costi di produzione,crisi dei consumi e dell’occupazione, difficoltà nei pagamenti, alta volatilitàdei corsi delle commodity, difficoltà per il futuro della Pac: questi gli indicatori che ci dicono che siamo obbligati a cambiare.Di cambiamento si è parlato molto negli ultimi 15 anni, ma forse più comeesercizio accademico che come logica di una convinta e reale necessità. Lo spaccato attuale del Paese sottolinea l’urgenza di indicazioni chiare e in questo c’è bisogno della politica, ma ci aspettiamo una politica più seria e calata nella realtà di quella che, purtroppo, si è vista troppo spesso in Italia. A questa nuova politica bisogna corrispondere altrettanta serietà, anche nel dire nettamente un “no” quando e se è necessario.Occorre scegliere se attendere che le cose accadano o se decidere noi i tempi

di ciò che deve accadere. Per cambiare serve una chiara e fermavolontà e un sistema che si metta in gioco ridiscutendo poteri e posizioni consolidate. Non riuscire a leggere i mutamenti e non essere capaci di governarli sarebbe un fallimento in termini economici e professionali: le politiche difensive hanno ridotto la nostra capacità di pensare alla crescita, ma ora è venuto il momento di scelte decisive. E nelle scelte occorre anche un metodo, perché altrimentirischiamo di ritrovarci perdenti. Innovare è un processo

non facile, occorrono risorse e competenze ed occorre rimuovere situazionicristallizzate. Dobbiamo uscire dal nostro ambito, avere più peso nel dibattitosulla “green economy”, sulla sostenibilità ambientale. Per farlo si deve puntare su aziende dinamiche, giovani, con prodottidifferenziati, lavorando sul marketing, sull’internazionalizzazione, sui mercati e per le commodity puntare sull’integrazione con l’industria.In altre parole: l’agricoltura è inserita nel concetto di “made in Italy” che oggi tiene sui mercati e, ricchi di questa dote, dobbiamo lavorare per creare mercato alle nostre aziende.

Mario Guidi

L

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Direttore responsabileGABRIELLA BECHI

Coordinatore di Redazione GAETANO MENNA

Editrice SepePresidenteDIANA THEODOLI PALLINI

Direzione, Redazionee AmministrazioneCorso Vittorio Emanuele II, 10100186 RomaTel. [email protected]

Abbonamento annuoItalia, Euro 27,00Conto corr. postale n. 33755000Intestato a:Sepe – Mondo Agricolo, RomaAutorizzazione Tribunaledi Roma, n. 1662 del 22/06/1950

Pubblicità

Via Monte Rosa, 19

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Responsabile Pubblicità e MarketingCLAUDIO PIETRAFORTE

StampaTipolitografia EuroInterstampa

SOMMAR IO

L’EDITORIALEDirezioneobbligataMario Guidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

Il punto ESTATECaldo africanoGiusy Pascucci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

Primo piano SVILUPPO VERDEIl Green sostenibileVincenzo Lenucci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

Un samba per l’ambienteR.M.A. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15

Intervista CORRADO CLINI«Agricoltura protagonista nella crescita sostenibile»Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

Primo piano SVILUPPO VERDEStati Generaliper un EcomondoR.M.A. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

Folgorata in una nottedi mezza estateGabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

Chicchi di caffè e di risoeco-collaborativiAnna Gagliardi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

Energia a ciclo chiusoAnna Gagliardi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

Il Dragoneè sempre più verdeMaria Lodovica Gullino . . . . . . . . . . . . . . 36

Attualità SINDACATOCambiare nel cambiamentoGaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50

Innovazione RETESmart LandAndrea Granelli. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54

L’agroalimentare fa sistemaR.M.A. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59

Rubriche

Notiziario Energia Annuario . . . . . . . 41

Dicono di noi Media . . . . . . . . . . . . . . . 49

Mappamondo Farm Bill . . . . . . . . . . . 60

Organizzazione Assemblee . . . . . . . . 63

Donne Meeting . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68

Enapa Inps . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .69

Anga Primavera araba . . . . . . . . . . . . 71

Over 60 Società . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76

Testata associata all’USPI

http://www.facebook.com/Confagricoltura

http://twitter.com/#!/confagricoltura

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I L P U N T O E S T A T E

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Siccità, carenza d’acqua, incendi

Accaldati, assettati, disidratati, soffocati da Minosse, Scipione e Caronte. Con la colonnina di mercurio

che sale oltre i 40 gradi. L’Italia sotto il solleone con temperature record e la terra bollente

Caldo africano

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I L P U N T O E S T A T E

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La mancanza d’acquae soprattutto le temperature eccezionali causano un deperimento organicodelle piante di mais, girasole, soia, bietolafalcidiando i raccolti.Allarme per la frutta

di Giusy Pascucci

Soffia sull’Italia il soffo-cante caldo africano, sof-frono le campagne e laterra brucia. Da oltre unmese l’intero paese èstritolato in una morsa

asfissiante, che espone le campagnead effetti devastanti (tranne la pausadi Circe”, il nucleo di aria fredda pro-veniente dalla Finlandia). Scipione, Ca-ronte, Minosse, gli anticloni che si so-no susseguiti uno dopo l’altro nonhanno tradito le aspettative che i loronomi, legati a figure tutt’altro che be-nevole, evocano nell’immaginariocollettivo. Hanno portato afa, siccità etemperature così elevate da lasciare,salvo qualche breve pausa, tutta l’Ita-lia senza fiato: con le colonnine dimercurio fisse a 40 gradi e più al Sude temperature di poco inferiori alCentro Nord (37° in Emilia) il nostroPaese ha registrato le temperature più

alte d’Europa. Le conseguenze negati-ve per le aziende ed i prodotti agrico-li non si sono fatte attendere. Se, infat-ti, in città l’afa e il calore sono statiasfissianti, le campagne sono state in-fuocate. E’ già scattato l’allarme permolti raccolti e prodotti in fase diproduzione e lavorazione per i quali siprevedono forti perdite, dovute nonsolo al caldo record ma anche al pro-blema acqua. La forte siccità ha richie-sto, infatti, un’irrigazione maggiore,che non è stata sempre possibile pervia delle disponibilità idriche. Attual-mente le produzioni che hanno mag-giormente risentito della situazionesono state soprattutto mais, girasole,soia, pomodori, ortofrutta e bietola,

con qualche rischio anche per la pros-sima vendemmia. Carenza d’acqua etemperature record hanno generatoun deperimento organico delle pian-te, mettendo a dura prova i prossimiraccolti. Secondo alcune stime di Con-fagricoltura la produzione di soia saràletteralmente dimezzata, con un crol-lo previsto del 40-50%, mentre la rac-colta di mais sarà inferiore del 20-30%.L’allarme riguarda anche la frutta esti-va, per la quale si prevedono perditedi qualità e quantità. I danni alle pro-duzioni lasciano intravedere un ulte-riore calo dei redditi per gli agricolto-ri e un aumento dei costi di produzio-ne, in un momento già non facile per

il settore. Alle elevate tempera-ture, come si accennava, hafatto poi da contraltare la scar-sa disponibilità idrica. La terraha avuto bisogno di esseremaggiormente irrigata, ma ledisponibilità idriche negli in-vasi sono state insufficienti. Unallarme lanciato anche nellarecente assemblea nazionaledell’Anbi, associazione nazio-nale dei consorzi di bonifica.Durante la quale è stata riaffer-mata con forza la necessità di

realizzare interventi strutturali e inun’ottica di lungo periodo, per evitaredi dover continuamente fronteggiaresituazioni di emergenza. La posizioneè condivisa da Confagricoltura che ri-tiene si debba intervenire in primis at-traverso la realizzazione di invasi ade-guati. Servirebbero poi politiche indi-rizzate alla ricerca e all’innovazioneper sostenere le aziende nelle sceltecolturali e produttive e per individua-re nuove varietà di piante a minoreesigenza idrica. Ma occorrerebberoanche finanziamenti volti a favorireinvestimenti aziendali per un miglioreuso delle acque. Il problema riguarda,e ha riguardato in questo periodo digrande caldo, tutte le regioni, nessuna

I danni alle produzioni

prospettano redditi

in calo e costi in aumento

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esclusa. Ma un pensiero particolare vaall’Emilia Romagna che vive un mo-mento di particolare disagio. Oltre asoffrire una scarsa piovosità (secondodati Arpa 25 mm in meno di pioggiarispetto alla media 1991-2005), subi-sce anche le conseguenze del terre-moto: la distribuzione delle acque ir-rigue è, infatti, limitata per problemi al-le centrali di pompaggio conseguential sisma e quindi si ha minore afflussoper le irrigazioni di soccorso. E ad ap-pesantire la situazione, sale anche lapaura per i roghi. Spesso generati dal-l’autocombustione per il grande cal-do, ma altrettanto spesso di originedolosa. Due terzi dei boschi italiani so-no privati e gestiti dagli agricoltori,

che assolvono con continuità a preci-si compiti di manutenzione, pulizia eselvicoltura, attività che spesso risulta-no insufficienti di fronte al dolo. Perquesto i ripetuti incendi di questa set-timana allarmano moltissimi agricol-tori, preoccupati anche per i pascoli,gli allevamenti e le strutture che subi-scono gravi danneggiamenti a causadegli incendi. Con ripercussioni, anco-ra una volta, sui redditi e danni, spessoirrecuperabili, all'agro-ecosistema, che

penalizzano tutta la collettività. I nu-meri parlano chiaro nei primi sei me-si del 2012, rispetto all’analogo perio-do del 2011, gli incendi delle superfi-cie boschive sono aumentati del 157%e, rispetto al precedente triennio2009-2011, del 194%. Un aumento im-portante che spinge Confagricolturaa esortare le autorità preposte (Cor-po Forestale, Protezione, Civile, Vigilidel Fuoco) a non abbassare la guar-dia, sia nella prevenzione, sia nell'at-tività antincendi vera e propria, sianell’ attività investigativa e di repres-sione (l'incendio boschivo è un delit-to contro la pubblica incolumità e,come tale, perseguibile penalmente).

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Allarmano i ripetuti incendi

Due terzi dei boschi

sono degli agricoltori

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P R I M O P I A N O S V I L U P P O V E R D E

Il GreensostenibileIl Greensostenibile

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La nuova via

deve tener contodelle esigenze

di agricoltori ed operatori

di mercato

di Vincenzo Lenucci

Come può l’agricoltura con-tribuire alla green eco-nomy? Quale ruolo potràgiocare nello sviluppo so-stenibile del Pianeta, che èquello che consentirà di

crescere senza erodere le risorse a no-stra disposizione, restituendole noncompromesse alle generazioni future? Il documento di Rio fa riferimento al-l’impegno di aumentare produzione eproduttività, di utilizzare le tecnolo-gie, di realizzare maggiori investimen-ti, di incentivare la ricerca divulgandoi risultati, di rispettare la biodiversità egarantire un uso sostenibile degli eco-sistemi, sino all’opportunità di attiva-re strumenti per intervenire sui mer-cati e all’ urgenza di un efficiente si-stema multilaterale degli scambi.In questo quadro cosa resta da fare sulpiano delle politiche e su quello, al-trettanto importante, delle scelte delleimprese? La green economy si puòcostruire con leggi e disposizioni pre-scrittive e obbligatorie, oppure anchesolo indicative. Per essere chiari, sipossono imporre vincoli e divieti o cisi può limitare a dare indicazioni, adesempio con incentivi, per indirizzareal meglio le imprese e i consumatoriin questa direzione. Ma la green eco-nomy può essere anche una scelta to-talmente improntata su base volonta-ristica dell’impresa; senza condiziona-menti da obblighi di legge né da in-centivi di varia natura. Queste due possibili opzioni induco-no ad alcune considerazioni. L’imposi-

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zione di norme ambientali prescritti-ve per legge in genere aumenta i costied indebolisce la capacità competitivadelle imprese; almeno quando l’appli-cazione di tali norme è diversificata.Cosa più che probabile, visto che nonsi riesce ad avere una governance glo-bale cui delegare certe decisioni. È dif-ficile, infatti, che si riescano ad impor-re dappertutto gli stessi standard so-stenibili. Ed allora si possono sceglie-re due strade: o tentare di armonizza-re il più possibile le regole, convin-cendo chi ha imposto standard più

bassi a non praticare questo inevitabi-le “dumping ambientale”, oppure in-dennizzare adeguatamente i produtto-ri per i vincoli che devono loro mal-grado rispettare e sostenere in più deiloro competitor. Questo indennizzo si può ottenere inlinea di principio anche attraverso ilmercato. Ma un prodotto più “sosteni-bile”, anche se certificato e promossopresso i consumatori, non sempre rie-sce a spuntare un premium price taleda compensare i maggiori costi. L’alternativa è quella di compensare

direttamente i produttori caricando icosti sulla fiscalità generale, quindi suicontribuenti. Quando questo può ac-cadere; ovvero quando le finanze pub-bliche lo consentono. Altrimenti iproduttori saranno esposti alla con-correnza internazionale e dovrannosubire la pressione competitiva di chinon ha i loro medesimi obblighi senzaammortizzatori, mettendo quindi a ri-schio il potenziale produttivo. Quando invece si sceglie la strada de-gli incentivi è opportuno che questisiano considerati uno strumento utile,ma solo nella fase di avvio dei proces-si di green economy. La via del soste-gno erogato in maniera permanentenon può certamente essere quella chegarantisce lo sviluppo di una sana eco-nomia verde. Infine, la strada completamente vo-lontaristica e senza incentivi, che è for-se quella più lineare e semplice: l’im-presa individua un percorso virtuosoper il suo prodotto o il suo processoche la porti nell’ambito della greeneconomy. Lo implementa, lo evidenziaal consumatore e cerca di spuntare unvantaggio competitivo da questa scel-ta sul mercato; chiudendo il cerchiotra un pianeta migliore e un prodot-to/processo nuovo che genera cresci-ta sostenibile ed occupazione. Quinon ci sono limiti alla fantasia ed oc-corre semmai catalogare e diffonderecome best practice tutte quelle ideeche possono far decollare l’economiaverde (ed anche in questo numero diMondo Agricolo gli esempi non man-cano). Probabilmente la ricetta giustaper il “futuro che vogliamo” è un mixtra misure obbligatorie e vincolisti-che, incentivi e libera iniziativa. Tuttescelte che debbono essere fatte con laconsapevolezza che una cosa è lasemplice tutela delle risorse naturali,un’altra è trarre da questa un fattore dicrescita economica mediante l’attivitàdelle imprese. ���

Serve un mix tra misure

obbligatorie, vincoli,

incentivi e libera iniziativa

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Il 22 giugno si è conclusa la Con-ferenza delle Nazioni Unite “Rio+20” sullo sviluppo sostenibile,così denominata in quanto si èsvolta a vent’anni di distanza dalVertice della Terra di Rio de Ja-

neiro del 1992. Il nuovo summit di Rio si è concen-trato su green economy e governanceglobale per lo sviluppo so-stenibile, ovvero su comeprocedere verso un’ “econo-mia verde”, che non sia soloun miglioramento ambien-tale, ma un nuovo paradig-ma che cerchi di alleviareminacce globali come ilcambiamento climatico, laperdita di biodiversità, la de-sertificazione, l’esaurimen-to delle risorse naturali e al

La Conferenza “Rio+20”

si è concentratasulla governance

dello sviluppo sostenibile

tempo stesso promuovere un benes-sere sociale ed economico. Le attesesul vertice erano tante e le conclusio-ni, benché incluse in un corposo e fit-to documento di oltre cinquanta car-

telle dall’ambizioso titolo “il futuroche vogliamo”, hanno raccolto valuta-zioni diverse. Le ONG, specie quelle ambientaliste,hanno parlato di un insuccesso e diun testo debole, annacquato e pocovincolante, che peraltro non quantifi-

ca obiettivi e tempistiche. Per altri siè trattato invece di un successo diportata storica perché sull’obiettivodell’economia verde si è riscontratala convergenza praticamente di tuttii Paesi, sia di quelli avanzati sia diquelli in via di sviluppo tra cui il Bra-sile. È vero che non sono state defi-nite scadenze temporali vincolanti,ma i sostenitori, tra cui il ministro Cli-ni, ricordano che non era previstoche venissero concordati i tempi. L'opzione – ha affermato il ministro, ri-cordando anche il ruolo dell’Italianella complessa trattativa - era avereun accordo a Rio per lanciare lagreen economy a livello globale op-pure non avere un accordo. E accor-do è stato, per promuovere, in ogni

modo ed in ogni parte delpianeta, il nuovo modo difare economia in manierasostenibile. Ora si può dire che la “sfidaglobale” è condivisa da tuttii Paesi nell’ambito delle Na-zioni Unite. Parte ufficial-mente, al ritmo frenetico disamba, la grande corsa allosviluppo della green eco-nomy. (R.M.A.)

Parte la grande corsa

per promuovere il nuovo

modo di fare economia

Un samba per l’ambienteUn samba per l’ambiente

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Conferenza Rio+20,

cooperazioneinternazionale,agroambiente, biodiversità. Il ministro per l’Ambiente

indica la rotta

per il nuovo sviluppo

di Gabriella Bechi

L’ I N T E R V I S TA C O R R A D O C L I N I

e la protezione dell'acqua. Il mottodel Brasile è proprio desarrollo su-stentàvel, sviluppo sostenibile. Ecco perché le conclusioni dellaConferenza Onu di Rio de Janeironon sono il fallimento che può appa-rire a qualcuno. I Paesi del mondo ri-conoscono che la crescita "verde" èl'obiettivo comune di tutti, ed è unostrumento per la lotta alla povertà ealle diseguaglianze, assumendo comecriterio quello dell'uso efficiente del-le risorse naturali ed energetiche.

Dal '90 lei ha promosso e coordina-to più di 400 progetti di cooperazio-ne in 60 Paesi del mondo sul temadella sostenibilità ambientale. L'a-

«Agricoltura protagonistanella crescita sostenibile»

inistro Clini, è soddisfatto dei risul-tati raggiunti alla Conferenza OnuRio+20? La Conferenza Onu sulla sostenibi-

lità che si è conclusa pochi giorni faa Rio de Janeiro ha portato molti ri-sultati positivi per l'ambiente. E haaperto scenari molto innovativi perle politiche mondiali dei prossimi an-ni. Certo, l'accordo sul documentoconclusivo non è quello che sperava-mo ma,soprattutto nei Paesi in via disviluppo, come Cina, India e Brasile,c'è stata la presa di coscienza che laloro crescita ha bisogno di tecnolo-gie pulite, e il Brasile con la Cina el'India sono in prima linea negli in-vestimenti per l'energia rinnovabile

M

Corrado Clini ministro dell’ Ambiente e della Tutela al territorio . . .

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gricoltura è stata protagonista inqueste iniziative? E se sì come?In questi anni sono stati realizzati al-

cuni interventi molto innovativi,nel-l'ambito dell'agricoltura sostenibilecome, ad esempio, a Shanghai. Il pro-getto, ha consentito il trasferimento ditecnologie e know-how italiani per lapromozione di produzioni agricole"verdi" sull'isola di Chongming, attra-verso la riduzione dell'uso di pesticidi

LUGLIO - AGOSTO 2012 | MONDO AGRICOLO | 17

A Rio tutti i Paesi hanno riconosciutoche la crescita “verde” è l’obiettivo comune ed uno strumento per la lotta alla povertà e alle diseguaglianze.

e fertilizzanti, la messa a punto di tec-niche innovative per il compostaggioda rifiuti agricoli, il monitoraggio e l'a-nalisi delle fonti di inquinamento dif-fuse, promuovendo la coltivazione diprodotti organici "made in China". Èsolo uno dei progetti che abbiamorealizzato in Cina, un modello di coo-perazione che io spero sia ripetibileanche in altri contesti.

L'agricoltura ha un ruolo impor-tante nella tutela dell'ambiente.Spesso, invece, è messa sotto accu-sa come un settore in debito. Nonritiene si tratti di giudizi alquantoingenerosi?In realtà l'agricoltura può essere una

protagonista nello sviluppo sostenibi-le, bastipensare alla nuova program-mazione europea, che prevede che il30% di aiuti diretti alle aziende agrico-le siano vincolate alle azioni in campoambientale, per ciò che concerne la

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percui tali giudizi mi paiono frettolosi.

Con il programma Carbon footprinting il suo ministero è impe-gnato da tempo nel supporto delleiniziative volontarie del settore-produttivo ed è riuscito a coinvol-gere le eccellenze di molti compar-ti. Qual è stata la risposta del mon-do agricolo?Abbiamo in corso il progetto pilota

sulla viticoltura sostenibile, presentatonel corso dell'ultimo Vinitaly, con ilquale è stato creato un indicatore disostenibilità per la produzione vitivi-nicola italiana partendo da carbon e

water fooprint (l'impronta di carbo-nio e l'impronta d'acqua di un proces-so produttivo). Con questo progetto il ministero del-l'Ambiente sostiene l'ingresso delcomparto vitivinicolo italiano nel cir-cuito delle grandi aziende internazio-nali che hanno puntato sulla certifica-zione ambientale del ciclo di vita deipropri prodotti. Auspico che nel futu-ro anche in questo settore possanoaprirsi spazi di collaborazione.

Signor ministro, sostenibilità vo-lontaria o imposta dall'alto?La sostenibilità ambientale è ormai

un concetto largamente condiviso, ela riuscita dei programmi di sviluppoè proprio legata al fatto che sia ormaidiventata patrimonio culturale, nonsolo delle imprese o degli operatori,ma di tutti i cittadini. Qualunque in-tervento impositivo, senza questa di-sponibilità di fondo, non sarebbe pro-duttivo di effetti.

Competitività sostenibile. È unapossibilità reale per le imprese? E come conciliare con le politiche lavisione "protettiva" e quella "pro-duttiva" nella gestione delle risorsenaturali?Bisogna uscire fuori da una conce-

zione solo conservativa dei beni na-turali. Essi, anzi, proprio in un mo-mento di crisi, possono essere fattoreattivo della ripresa economica, a con-dizione che ne venga garantita unagestione efficiente e rispettosa degliirrinunciabili profili di tutela. Un usoefficiente delle risorse naturali vuolanche dire un uso migliore delle stes-se, con risparmi economici consi-stenti.

In definitiva, ministro, crede real-mente che la green economy, possaaiutarci a uscire dalla crisi? Io credo che gli investimenti nell'e-

conomia verde siano uno dei modipiù concreti per uscire dalla crisi. Manon lo penso solo io, è una visionecondivisa da tutto il mondo, bastipensare al documento conclusivoRio+20. ���

biodiversità ed i cambiamenti climati-ci. C'è una grande disponibilità del set-tore ad impegnarsi in questo senso,

La sostenibilitàambientale è patrimonioculturale di imprese e cittadini. Qualunqueintervento impositivo, senza questa disponibilità,non produrrebbe effetti.

L’ I N T E R V I S TA C O R R A D O C L I N I

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LUGLIO - AGOSTO 2012| MONDO AGRICOLO |21

Il rispetto dell’ambiente

si fa anche innovando

le confezioni degli alimenti, in cui la carta è facilmente separabile dalla plastica

ed entrambe riciclabili

di Marco Carnesecca

re è facile comprendere se le confe-zioni di carta accoppiata (es. imballag-gi di crackers, snack, merendine) de-vono essere buttate nella raccolta dif-ferenziata della plastica o in quella del-la carta. Così facendo, gran parte del-le volte, per non “sbagliare”, insicuridel contenitore adeguato per il rici-clo, si finisce per buttare tutto nel sac-co dell’indifferenziata. Sbucciapack èinnovativo perché rende possibileconfezionare in automatico con im-pianti standard di uso comune, quin-di senza costi maggiori per sostenerele modifiche dei sistemi di produzio-

ne, risparmiando inoltrenella quantità di

P R I M O P I A N O S V I L U P P O V E R D E

Il packaging si sbuccia

Sembra un classico imbal-laggio per ali-menti. Inrealtà è com-posto da duestrati separa-

ti per facilitare il riciclo.Non sempre per il consumato-

materiali plastici utilizzati, necessariper il mantenimento e la protezionedei prodotti confezionati. Viene garan-tita dal produttore una migliore con-servazione degli alimenti in situazionicritiche, come sbalzi termici e luce,che sono motivo di stress per i pro-dotti confezionati. L’ involucro, usan-do la carta come strato esterno, riduceal minimo la quantità di materiali pla-stici usati per il mantenimento e laprotezione dei prodotti confezionati;rende possibile l’impiego per la stam-pa di soli inchiostri all’acqua garan-tendo comunque una qualità eccel-lente. Per l’accoppiamento tra la cartae i film plastici vengono impiegateesclusivamente colle a base acqua. C’è anche da dire, a conferma dellabio-sostenibilità del contenitore, cheviene impiegata solo carta naturale ri-cavata da foreste coltivate (quindinon si impoverisce l’ambiente ma alcontrario si fornisce un forte incenti-vo all’aumento del patrimonio boschi-vo) oltre a carta riciclata. E va posto inevidenza che questo involucro riparadagli sbalzi termici e dalla luce chespesso sono motivo di stress per i pro-dotti confezionati. In questo modo gli imballi - indispen-sabili nella vita moderna e tanto criti-cati perché dopo l’uso difficili da smal-tire - non sono più un problema mauna risorsa importante in quanto la car-ta diventa altra carta e i film plastici al-tra plastica. L’introduzione di prodotti come que-sto è sicuramente un buon sistemaper sensibilizzare a migliorare la rac-colta differenziata. Questo packagingriporta a tergo una tabella sinteticache spiega semplicemente, e in ma-niera facilmente decifrabile, come se-parare l’imballaggio. Una rivoluzione

nel mondo delp a c k a g i n gagroalimentare,

a salvaguardiadell’ ambiente. ���

Impiegata solo carta

naturale proveniente

da foreste coltivate

Page 22: Mondo Agricolo

economy è lo strumento per consenti-re la crescita, soprattutto in questi annidi crisi, e per aiutare a uscire dalla po-vertà i Paesi in via di sviluppo senza gra-vare in modo irreparabile sul pianeta». Otto gruppi di lavoro per otto settoristrategici per lo sviluppo di un’econo-mia verde in Italia. Si tratta, in particola-re, dell’eco-innovazione, del risparmioenergetico e dello sviluppo delle fontirinnovabili; dello sviluppo del riciclo edei materiali rinnovabili; della mobilitàsostenibile; dell’agricoltura di qualitàecologica; dei servizi ambientali e delpotenziamento degli strumenti econo-mici per sostenere tale svolta. «La Conferenza di Rio+20 - ha osserva-to Edo Ronchi, presidente della Fonda-zione per lo Sviluppo Sostenibile e delComitato organizzatore - ha alimentatola spinta internazionale per lo sviluppodi una green economy. La crescenteconsapevolezza ambientale apre spa-zi di mercato, nazionale e globale, perconsumi e produzioni ad elevata qua-

22| MONDO AGRICOLO | LUGLIO - AGOSTO 2012

Parte da Rimini Fiera

lo sviluppo

ecocompatibile

del Paese

Trecento esperti impegnatiin otto gruppi di lavoro sutemi strategici, circa 2.000tecnici e rappresentantidella società civile coin-volti in Assemblee nazio-

nali tematiche, 39 organizzazioni di im-prese, decine di incontri preparatori.Questo il vasto processo partecipativoche si concluderà a Rimini nell’ ambitodi Ecomondo, il 7 e 8 novembre pros-simi, con gli “Stati Generali della GreenEconomy”, dove sarà presentato unprogramma per lo “sviluppo verde”,quale contributo per far uscire l’Italia

P R I M O P I A N O S V I L U P P O V E R D E

dalla crisi. Confagricoltura lo sta se-guendo con attenzione partecipandoattivamente ai gruppi di lavoro.L’avvio di questo percorso, promossodal ministero dell’Ambiente e dal co-mitato organizzatore, è stato presenta-

to nel corso di una conferenza stampa,cui ha partecipato il ministro dell’Am-biente, Corrado Clini - rientrato dalSummit delle Nazioni Unite di Rio+20,dedicato proprio a questo argomento,alla presenza dei rappresentanti delleassociazioni di imprese promotrici del-l’iniziativa. «Anche la Conferenza Onu Rio+20 sul-la sostenibilità, che si è chiusa la setti-mana scorsa a Rio de Janeiro - ha di-chiarato il ministro dell’Ambiente, Cor-rado Clini - ha confermato che la green

Stati Generali per un Ecomondo

Il futuro viene disegnato

da otto gruppi di lavoro

per otto settori strategici

Page 23: Mondo Agricolo

lità ecologica. L’Italia grazie al dina-mismo delle sue Pmi e alla tradizio-nale associazione del made in Italy al-la bellezza e alla qualità, può utilizza-re le chiavi della green economy peraprire le porte ad una nuova pro-spettiva di sviluppo». L’appuntamento è dunque a Rimini Fie-ra dove si svolgeranno la 16a edizionedi Ecomondo, la 6a di Key Energy (fierainternazionale per l´energia e la mobi-lità sostenibili) e la 5° Cooperambiente.Il programma per lo sviluppo verdesarà presentato e discusso con i rap-presentanti dell’Unione Europea e del-l’OCSE, delle principali organizzazionidelle imprese e dei sindacati, del mon-do politico e parlamentare, delle asso-ciazioni ambientaliste e dei consuma-tori, di Enti locali e Regioni. Nell’occasione verrà anche presentatoil “Rapporto sulla Green Economy”,realizzato dalla Fondazione per lo Svi-luppo Sostenibile, in collaborazionecon Enea. (R.M.A.)

Il presidente di Confagricoltura Mario Guidi ed il presidente di Rimini Fie-ra Lorenzo Cagnoni hanno firmato un protocollo d’intesa che getta le basiper una collaborazione mirata allo sviluppo del settore agroalimentare. L’o-biettivo è di agevolare l’incontro tra aziende italiane ed estere, di valorizzarele opportunità di sviluppo, di favorire l’internazionalizzazione attraverso ipiù adeguati strumenti di incoming ed outgoing. «La collaborazione è diestrema importanza ed offre – ha detto Guidi - nuove interessanti occasionialle nostra imprese per affermarsi a livello internazionale». «L’accordo qua-dro con Confagricoltura – aggiunge Cagnoni – ci offre un’ulteriore opportu-nità di rafforzare il nostro ruolo al fianco delle imprese».

n FIRMATO ACCORDO QUADRO TRA CONFAGRICOLTURA E RIMINI FIERA

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24 | MONDO AGRICOLO | LUGLIO - AGOSTO 2012

Folgorata in una nottedi mezza estate

P R I M O P I A N O S V I L U P P O V E R D E

dalle storiche cantine di famiglia Ralloa Marsala e nelle vigne di Contessa En-tellina, nel cuore della Sicilia occiden-tale. Allo scrittore Tomasi di Lampedu-sa si deve il nome Donnafugata (don-na in fuga), che nel romanzo Il Gatto-pardo, chiamò così i possedimenti delPrincipe di Salina che accolsero la Re-gina Carolina, moglie di Ferdinando IVdi Borbone, fuggita da Napoli per l’ar-rivo delle truppe napoleoniche, e chesi rifugiò in quella parte della Siciliadove oggi si trovano i vigneti azienda-li. Con il padre Giacomo, la mammaGabriella e il fratello Antonio, Josè staportando avanti un progetto impren-ditoriale che “mette l’uomo al serviziodella natura, per produrre vini semprepiù rispondenti al territorio”.“La sostenibilità è stata una folgorazio-ne – dice -. Ho capito che il futuro delmondo non poteva che andare inquella direzione e noi imprenditori

“Era il 10 agosto1999. Stavamosperimentandola prima ven-demmia nottur-na. Una scelta

tecnica che avevamo preso a causadel forte caldo delle nostre parti. Capiisubito che se avesse funzionatoavremmo ottenuto un forte risparmioenergetico, perché prima dovevamopressare le uve e refrigerarle, portan-dole da 35° a 10°, adesso il passaggiosarebbe stato da 18-15° a 10°.” Iniziacosì il racconto Josè Rallo della sua“conversione” alla sostenibilità. Im-prenditrice di successo, titolare insie-me alla famiglia della azienda vitivini-cola Donnafugata. Trecentoventottoettari di vigneto in produzione, di cui260 a Contessa Entellina, in provinciadi Trapani e 68 a Pantelleria. Un’av-ventura che prende avvio nel 1983

Josè Rallo: “Dal 2000Donnafugata

ha scelto la sostenibilità: dalle rinnovabili, al riciclaggio dei materiali;

dalla tutela del paesaggio,

all’arte e alla cultura”

di Gabriella Bechi

Page 25: Mondo Agricolo

state impiantate 19 varietà, per un to-tale di 30 biotipi e quest’anno ci saràla prima microvinificazione. Nel 1999a Khamma, a Pantelleria, è stata recu-perata una vigna di zibibbo di 7 ettaricon piante a piede franco che supera-no 100 anni di età, straordinario patri-monio di biodiversità. Nel 2010 ha av-viato un nuovo progetto di ricerca,sempre a Pantelleria: un campo speri-mentale di 33 biotipi di Zibibbo per la

valorizzazione e la salvaguardia diquesta varietà, con la supervisione delprofessor Attilio Scienza.Ed è proprio a Pantelleria che si è con-centrato il lavoro della famiglia Rallosul territorio. “Un’isola che mi ha rapi-to il cuore, dove tutto è difficile. Il cli-ma arido e ventoso, la vigna ad albe-rello bassissimo, la proprietà fraziona-ta. I terrazzamenti e la manutenzionedei muretti a secco richiedono moltolavoro. I costi sono 4 volte superiori aquelli di Contessa. Ma per Pantelleriala viticoltura, oltre che un valore ine-stimabile da un punto di vista econo-mico, è una forma di tutela del pae-saggio”. Per questo Donnafugata ha

LUGLIO - AGOSTO 2012 | MONDO AGRICOLO | 25

Il Giardino pantescorecuperato e donato al FAI

Josè Rallotitolare insieme alla famigliadell’azienda Donnafugata

non potevamo fare altro che met-terci in quella strada. Il sole dà leuve più buone del mondo, ma noiper fare il vino abbiamo bisogna dienergia. E allora perché non sfrutta-re lo stesso sole per produrla? Conun investimento molto impegnati-vo siamo partiti con il fotovoltaico:un primo impianto a Contessa En-tellina nel 2001, un secondo nel2002 e un terzo a Marsala, nel 2009.A Contessa, dove di ci sono le can-tine di vinificazione siamo autosuf-ficienti per il 70%.”Quindi le certificazioni: la ISO14.000 sull’impatto ambientale, laISO 22.000 sulla sicurezza alimenta-re e il prossimo obiettivo la Carbonfoot print che misura le emissionidi CO2. Poi ancora la raccolta e il ri-ciclo di tutti i materiali di scartoaziendali, dal legno, alla carta, al su-ghero.Ma l’impegno più grosso è stato rivol-to al paesaggio, da una parte con il re-cupero dei vitigni autoctoni, dall’altracon la tutela del territorio.Dal 2009 Donnafugata ha messo a di-sposizione del progetto regionale “In-novazione e valorizzazione dei vitigniautoctoni siciliani” mezzo ettaro di ter-reno a Contessa Entellina dove sono

deciso di costruire lì la cantina soste-nibile di Khamma,un progetto dell’ar-chitetto Gabriella Giuntoli, che da an-ni ripristina i più bei dammusi dell’i-sola. “Pensi che per costruire la canti-na, che è 800 metri quadrati – ricordaJose’ – abbiamo dovuto vincolare 7 et-tari di paesaggio, che poi sono diven-tati 20, perché abbiamo continuato acomprare pezzi di questo paradiso. Lacantina, in pietra lavica tagliata a ma-no, sorge in un anfiteatro naturale diterrazze coltivate a vigneto che salgo-no verso il monte Gibele( 836 metri)e che declinano verso il mare. Allostesso tempo abbiamo iniziato a recu-perare i caratteristici muretti a seccodell’isola (11 chilometri negli ultimitre anni), che servono al contenimen-to del terreno e alla protezione dei vi-gneti, ma anche alla conservazione dinumerose specie animali e vegetali. E,infine, abbiamo restaurato e donato alFondo per l’Ambiente Italiano (FAI)un giardino pantesco, uno dei pochiesemplari visitabili di questa incredi-bile forma architettonica rurale capa-ce di creare un microclima ideale percoltivare aranci secolari e dare vita adun sistema agronomico autosufficien-

Nell’isola di Pantelleria

il progetto di sostenibilità

a salvaguardia del territorio

Page 26: Mondo Agricolo

26 | MONDO AGRICOLO | LUGLIO - AGOSTO 2012

P R I M O P I A N O S V I L U P P O V E R D E

te dal punto di vista idrico.”Dalla tutela del territorio, alla cultura eall’arte il percorso della sostenibilitàviene spontaneo. Così il progetto diDonnafugata spazia dal supporto de-gli scavi archeologici della Scuola Nor-male di Pisa sulla Rocca Entellina, al re-

Tra le iniziative sostenibili dell’azienda Donnafuga c’è anche il progetto “100tappi&stappi”, realizzato in collaborazione con l’azienda produttrice di su-

ghero Amorim Corck e il CTS (Centro Turistico Studentesco). I tappi di sughero sono riciclabili al 100% e vengono utilizzati perla costruzione di pannelli isolanti e nella bioedilizia. Grazie a que-sto accordo tutti i tappi delle bottiglie stappati direttamente dall’

azienda, durante le manifestazioni, come Vinitaly, Cantineaperte e così via, vengono restituiti. Inoltre, in collaborazionecon il CTS (Centro Turistico Studentesco), è stata creata una

rete di centri di raccolta, pressole sedi delle delle principalicittà d’Italia, dove chi consegna100 tappi di sughero , entro il31 di dicembre, riceve una bot-tiglia di Chardonnay “La Fu-ga” in omaggio. Tutti i tappiraccolti ritornano al fornitoreper il riciclaggio.

n I TAPPI DELLA SOSTENIBILITA’

stauro della Madonna con Bambinodel XV secolo del Museo “A.Peopoli”di Trapani, al sostegno al premio lette-rario Giuseppe Tomasi di Lampedusa,fino al progetto Donnafugato Music&Wine , un’esperienza multisensoria-le che abbina ad ogni vino un brano

musicale, con raccolta fondi per il ter-ritorio. “La sostenibilità – con conclude JosèRallo – è un approccio mentale all’at-tività imprenditoriale, un cammino,uno strumento molto elastico che,una volta fissato il tuo obiettivo, ti con-sente di decidere i tempi e di perso-nalizzare il modello di riferimento,spaziando e compensando tra i varicampi di intervento. Per stare in piedideve anche reggersi economicamen-te. Per mia esperienza personale sonoconvinta che il mercato sia pronto aremunerarla, anzi in molti casi diven-terà una conditio sine qua non pervendere. In molti Paesi stranieri già ècosì. Quando andiamo in Canada onegli USA, oltre alla presentazione del-la gamma dei nostri vini, ci chiedonol’elenco delle nostre buone pratiche.”

���

“Per stare in piedi la sostenibilità

deve anche reggersi

economicamente”

Page 27: Mondo Agricolo

AMBIENTE RISPETTATO,RISPARMIO ASSICURATO

ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI

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Page 28: Mondo Agricolo

Una volta si usavano i fon-di del caffè rimasti nellamoka per concimare lepiante nei vasi. L'evolu-zione in chiave modernadello stesso principio,

applicato su scala mondiale e conobiettivi solidali, si chiama Ecolabora-tion ed è firmato dalla Nespresso(gruppo Nestlé), leader nella produ-zione di caffè in capsule.Il tutto ha inizio nel 2009, quando lamultinazionale svizzera ha avviato unpercorso di sostenibilità sociale e am-bientale per tutta la filiera, dal chiccoalla cialda. A differenza di quello chesi potrebbe immediatamente pensare,il ruolo dell'agricoltura non è limitatoalla coltivazione del caffè, ma diventaimportante anche nell'ultima fase, ol-tre la tazzina. Il ciclo prevede infattiche il consumatore riconsegni le ca-psule usate in uno dei circa trenta ne-gozi monomarca Nespresso presentiin Italia (operazioni simili sono già inatto in altri Paesi). Le cialde restituitevengono portate alla ditta Effedue diGavardo, nel Bresciano, che provvedealla separazione del residuo di caffèdall'allumino: il materiale è lavoratocon una capacità oraria delle macchi-ne di una tonnellata e mezza, pari aduecentomila pezzi. Il caffè recuperato viene poi inviatoa un’impresa di Bergamo, la Berco,specializzata nella realizzazione dicompost per la coltivazione di riso.

28| MONDO AGRICOLO | LUGLIO - AGOSTO 2012

Chicchi di caffèe di risoeco-collaborativi

P R I M O P I A N O S V I L U P P O V E R D E

Un progetto di rete

sp erimentale unisce

l’industria del caffè,quella del riciclo

ed il risicoltore

Le capsule usatediventano compost

di Anna Gagliardi

Walter Cib rariop resid ente di Confagricoltura Pavia

Nell’ambito del progetto, il fertilizzan-te ricavato è destinato ai terreni diun’azienda associata a Confagricoltu-ra Pavia, La Cappanella, a Garlasco. Il ciclo si completa con l’acquisto, daparte della Nespresso, del riso coltiva-to nell’appezzamento dedicato, e conla successiva donazione alla Fondazio-ne Banco Alimentare Onlus, la qualeprovvede a distribuirlo alle strutturecaritative.Il titolare de La Cappanella è Walter Ci-brario, presidente dell’Unione Agri-coltori di Pavia: “Al di là degli intentisolidali del progetto, senz’altro ammi-revoli – racconta – è interessante pernoi l’utilizzo del compost per la risaia:quello proveniente dalla lavorazione

Page 29: Mondo Agricolo

LUGLIO - AGOSTO 2012 | MONDO AGRICOLO | 29

degli scarti di caffè è un fertilizzanteorganico del tutto naturale e partico-larmente apprezzato”. Com’è nata la collaborazione con laNespresso?“La sperimentazione della multinazio-nale era stata precedentemente avvia-ta con l’Ente Risi: un passaggio impor-tante, perché era utile verificare inmodo scientifico tutti i fattori e i valo-ri nutrizionali del prodotto. Una voltaeffettuato il controllo dei parametri, è

iniziata la collaborazione con Confa-gricoltura, che ha creduto nel proget-to Ecolaboration e si è fatta avanti pro-ponendo di mettere a disposizionecoltivazioni dedicate”.Quindi si è arrivati all’Unione Agricol-tori di Pavia e a Garlasco…“Esattamente. Il terreno con la risaiaha una superficie tutto sommato ri-dotta, circa cinque ettari (La Cappa-nella si estende su circa 200 ettari a in-dirizzo cerealicolo-risicolo), ma comeprimo step è già significativo: con laproduzione di quel riso si ricavanoinfatti circa 60.000 porzioni”.Il presidente di Confagricoltura Paviamette in evidenza l’aspetto della so-stenibilità economica e ambientale

L’agricoltura al centro

di un progetto che limita

l’impatto ambientale

L’attività di separazionedei fondi di caffè dalle capsule

del progetto Ecolaboration che, a li-vello nazionale, annovera anche la col-laborazione di Federambiente e Con-sorzio Imballaggi Alluminio: “Il prossi-

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P R I M O P I A N O S V I L U P P O V E R D E

mo obiettivo della Nespresso è ridur-re del 20% le emissioni di CO2 perogni tazzina di caffè: l’agricoltura hainiziato a dare un contributo impor-tante in tale contesto. Ora è allo studioogni segmento dell’intero processoproduttivo, dalla materia prima fino al

favorito la collaborazione concreta trauna multinazionale e un singolo pro-duttore, all’insegna della sostenibilità.Bello il termine “Ecolaboration”, mix diecologia e collaborazione. “ Ecolabora-tion - fanno sapere dalla Nespresso - si-gnifica lavorare assieme ai nostri part-ner per gestire gli impatti sociali e am-bientali del business; ci stiamo impe-gnando affinché le capsule usate sianoclassificate come imballaggio (e noncome prodotto) al fine di consentirnela raccolta attraverso i sistemi di rici-claggio di imballaggi”. L’azienda vuo-le triplicare la capacità di raccoltadelle capsule fino a farlo diventare75% entro il 2013. “Quello che si stasperimentano è, in fondo – prosegueCibrario – anche un “progetto di re-te” perché c’è un’attività collegatatra aziende di differenti settori pro-duttivi; significativo poi che l’obietti-vo finale, la molla che unisce, sia a ca-rattere biosostenibile sia etico”. ���

La Cappanellaazienda risicola di Garlasco (Pavia)

funzionamento delle macchinette peril caffè: ritengo che ci sia ancora spa-zio per il nostro settore”.Il progetto è motivo di orgoglio ancheper Confagricoltura, non solo perchépartecipa alla realizzazione di un pro-gramma solidale, ma anche perché ha

A T T U A L I T À D A L L E I M P R E S E

G arantiti, sicuri e affidabili. Ilmondo dell’usato agricolo ri-

parte dalla Fiera del Levante di Bari.Durante la 76ma edizione, da sabato8 a domenica 16 settembre 2012,nello spazio all’aperto di 5.000 mqprospiciente il viale principale, ver-ranno ospitati i rivenditori di macchi-ne e attrezzature usate e accessoriper l’agricoltura, l’orticoltura e ilgiardinaggio. Si tratta di uno dei nuovi settori dellaFiera, voluto per dare risalto al forteinteresse che gravita attorno al mer-cato della meccanizzazione agricolae che trova il suo palcoscenico d’a-dozione in Agrilevante, la specializ-zata che si tiene a Bari negli anni di-spari. Un’ulteriore risposta alle a-spettative degli operatori agricoli,per incontrare le attuali esigenze dicontenimento della spesa, per mac-

chine e attrezzature. Una grande op-portunità per il bacino di utenza delMediterraneo, particolarmente inte-ressato al mondo dell’usato e, so-prattutto, a quello degli accessori.Un segnale di grande attenzioneverso la crescita dellaproduzione agricola,che necessita, appunto,di una maggiore richie-sta di mezzi tecnici, eche fa da stimolo allosviluppo della produzio-ne. Una sfida di compe-titività per farsi trovarepronti rispetto ai nuoviinterlocutori mondiali.

Per questo, oltre ai mezzi, sarà pos-sibile dialogare con gli operatori,per apprendere maggiori contenutidi servizio in termini di assistenza eorientamento sulle scelte strategi-che delle aziende agricole. Infine, a impreziosire ancor di piùl’offerta, ci sarà un campo prove alle-stito appositamente per testare imezzi in esposizione e verificarne, intal modo, condizioni e affidabilità.

�76^ F IE R A D E L L E V A N T E , D A L L ’ 8 A L 16 S E T T E M B R E 2012Il mondo dell’usato riparte da Bari

Page 31: Mondo Agricolo

Strength of Ideas, for a Record-Breaking Show.

2012

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Page 32: Mondo Agricolo

Nell’azienda La Bellotta

di Luca Remmertsi sperimenta il trattore all’idrogeno. Il pieno lo fa con le rinnovabili aziendali

di Anna Gagliardi

P R I M O P I A N O S V I L U P P O V E R D E

latte degli anni Sessanta si è passati amille bovini da carne nel 1980 e all’at-tuale allevamento avicolo di novemilagalline per la produzione di altrettan-te uova biologiche. Per le colture, oggisi annoverano cereali, mais, triticale,prati stabili, boschi cedui, piante da le-gno, oltre ad alcune coltivazioni bio-logiche. In tutto circa quattrocento et-tari a pochi chilometri da Torino, tra ilParco regionale della Mandria e il tor-rente Stura, a breve distanza dalla Reg-gia di Venaria.La trasformazione de La Bellotta si

La Bellotta è l’azienda agri-cola di Luca Remmert, unforte impegno per Confa-gricoltura (già componen-te della Giunta nazionale epresidente provinciale),

prima ancora per l’Anga e, ancora og-gi, per il territorio torinese (è vicepre-sidente della Compagnia di San Pao-lo). A lui si deve la svolta da tradizio-nale azienda agricola a moderna im-presa sostenibile, grazie a una rivolu-zione graduale delle attività: per lazootecnia, dalle duecento vacche da

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Energia a ciclo chiuso

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LUGLIO -A GOSTO 2012| MONDO AGRICOLO | 33

completa nel 2010 con la costruzionedell’impianto di biogas alimentato dal-

le produzioni aziendali, e anticipato,due anni prima, dalla posa di pannellifotovoltaici da circa 180kW sui capan-noni un tempo rivestiti di Eternit: cir-ca tremila metri quadrati completa-mente integrati nelle coperture degliedifici, in modo da non impattare conl’ambiente circostante. Tradotto inenergia, questo significa 216.000kW/anno. L’impianto di cogenerazione di biogasha una potenza elettrica di 1 MW; an-nualmente, tramite la digestione anae-robica delle biomasse e dei reflui zoo-

L’impianto di biogasgenera 8,5 milioni di Kw/h

tecnici dell’azienda, genera circa 8,5milioni kWh immessi nella rete elet-trica nazionale. Per chi non ha dimestichezza conquesti valori bastano due riferimentiper coglierne il senso: l’impianto dibiogas permette la produzione dienergia elettrica annuale per diecimi-la persone; quello fotovoltaico con-sente di risparmiare oltre 120 tonnel-late all’anno di anidride carbonica, op-pure 43 tonnellate equivalenti di pe-trolio.“La filosofia aziendale è ispirata al rag-giungimento della sostenibilità totaleche stiamo raggiungendo con conti-nui investimenti nel campo dell’inno-vazione di prodotto e di processo –spiega Luca Remmert – .Ci abbiamosempre creduto: prima ancora che en-trassero in vigore le norme per la sal-vaguardia ambientale abbiamo adotta-to ‘buone pratiche’ in ogni segmentoproduttivo, anticipando tecniche an-cora oggi non automaticamente cor-relate al concetto di attività agricola ezootecnica. Sono stati quindi messi inpratica metodi biologici certificati, si èridotto l’impiego di energia, fino ad ar-rivare alla produzione, con l’impiantodi biogas, di 15.000 tonnellate all’an-no di digestato in grado di soddisfarepraticamente l’intero fabbisogno del-le coltivazioni de La Bellotta, che ora

Forte il grado di innovazione

Tra bio, fertilizzazione in rete,

rinnovabili e biogas

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P R I M O P I A N O S V I L U P P O V E R D E

34| MONDO AGRICOLO | LUGLIO - AGOSTO 2012

tra i migliori programmi del ministeroper lo Sviluppo economico “Industria2012 – Nuove tecnologie per il Madein Italy”. “New Holland Agricolture -dice Remmert - ha scelto La Bellottaper provare il trattore NH2TM a idro-

geno di seconda generazione, azero emissioni. Il concetto di in-dipendenza energetica dell’a-zienda è incentrato sulla capa-cità dell’impresa agricola di pro-durre energia elettrica da fonti

rinnovabili a basso impattoambientale, di stoc-

carla sotto formadi idrogeno e diriutilizzarla fa-cilmente. Inquesto modoil ciclo diventav e r a m e n t ecompleto, an-dando a rag-giungere tra-guardi signi-ficativi”. Ela-

borato sulla base di un trattore NewHolland T6000, il modello in dotazio-ne a La Bellotta avrà tre fuel cell peruna potenza complessiva di 100 kW.Il trattore, infatti, utilizza la tecnologiadelle celle a combustibile per produr-re elettricità destinata ad alimentare ilmotore di trazione, gli apparati ausilia-ri di bordo e anche gli attrezzi per lalavorazione del suolo.Il progetto si basa sul presuppostoche, rispetto alle automobili e agli au-tocarri, i trattori e le mietitrebbia la-vorano usualmente a breve distanzadalla sede dell’azienda e possonoquindi essere riforniti senza problemi.Gli agricoltori, quindi, sono in una po-sizione di assoluto vantaggio per ap-profittare della tecnologia di utilizzodell’idrogeno.Per il forte grado di innovazione, LaBellotta è stata scelta come meta diuna giornata-studio organizzata dal-l’Anga di Torino, aperta ai giovani diConfagricoltura, prevista per il prossi-mo 14 settembre. ���

non utilizza più concimichimici”. La fertilizzazione, inol-tre, avviene tramite unarete di sette chilometri ditubazioni interrate in cuipassa il prodotto, che, conapposite attrezzature,viene iniettato diret-tamente nel terre-no. L’ultimo passo nelcammino della so-stenibilità è rap-presentato da unasperimentazionealtamente innova-tiva partita nel2010 con la NewHolland e inserita

Il trattore NH²™ di New Hollanda emissioni zero

Luca Remmert

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P R I M O P I A N O S V I L U P P O V E R D E

Il Dragoneè sempre più verde

Risaie terrazzate del Longsheng,vicino a Guilin,nella CinaMeridionale

Il Dragoneè sempre più verde

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prove dimostrative dell’efficacia del-l’impiego di film pacciamanti biode-gradabili. Sono stati inoltre realizzaticorsi di training per agricoltori e tec-nici locali sulle moderne tecniche dilotta ai parassiti delle piante e di mo-nitoraggio e controllo dei parametriambientali in coltura protetta. Particolare attenzione è stata dedicataalla riduzione dell’uso di agrofarmaciobsoleti, in collaborazione con impre-se e centri di ricerca italiani. L’agricoltura biologica è dal 2005 unodei temi principali della cooperazioneitalo-cinese nel settore agro-ambienta-le. Agroinnova ha coordinato un pro-getto finalizzato alla diffusione di stra-tegie e tecniche di coltivazione biolo-gica in un’area rurale vicino a Shan-ghai. Il progetto puntava sull’impiegodi portainnesti resistenti ai parassiti, divarietà tolleranti e di prodotti biologi-ci per la lotta alle malattie delle piante,sulle tecniche di compostaggio per ilriutilizzo dei rifiuti organici come fer-tilizzanti e ammendanti, sull’uso di si-stemi di irrigazione a goccia per la ri-duzione dei consumi idrici. I temi re-lativi alla qualità dei prodotti biologi-ci, alla loro certificazione e commer-cializzazione sono, inoltre, stati affron-tati in seminari, corsi di formazione estudy tour organizzati in Cina e in Ita-

stioni pratiche connesse al tema delladifesa delle piante che, inteso nel suosignificato più ampio, rappresenta og-gi un argomento di grande attualitàanche per le dirette e complesse affi-nità con problematiche di tipo am-bientale (inquinamento dell'aria, del-l'acqua, del suolo) e igienico-sanitario

(sicurezza alimentare) che polarizza-no l'attenzione dell'opinione pubbli-ca. Il trasferimento di know-how etecnologie innovative per la promo-zione dell’agricoltura sostenibile, èiniziato coinvolgendo le regioni auto-nome della Mongolia Interna e delloXinjiang, che sono in Cina tra le piùcolpite dai processi di erosione deisuoli e di desertificazione, causa l’usoeccessivo di acqua, fertilizzanti e pro-dotti chimici. Prove sperimentali dicampo sono state condotte in colla-borazione con la Chinese Research,Academy for Environmental Sciencesallo scopo di dimostrare l’applicabilitàtecnica ed economica di sistemi di ir-rigazione a goccia per l’impiego di vo-lumi idrici e fertilizzanti e fitofarmacia dosi ridotte nelle produzioni ortico-la e viticola. In collaborazione con laNovamont SpA, sono state realizzate

Agroinnova coordina erealizza in Cina un am-pio programma di coo-perazione nel settoreagro-ambientale finaliz-zato alla ricerca, alla

formazione e al trasferimento tecno-logico nel campo dell’agricoltura so-stenibile. Le attività sono iniziate nel2000, in collaborazione con il mini-stero dell’Ambiente e della Tutela delterritorio e del mare, nel quadro delleprincipali convenzioni e protocolli in-ternazionali sull’ambiente (es. Con-venzione Quadro sui CambiamentiClimatici, Protocollo di Montreal sullesostanze pericolose per la fascia diozono stratosferico, Protocollo di Car-tagena per la Conservazione della Bio-diversità, Convenzione di Stoccolmasugli Inquinanti Organici Persistenti,Convenzione per la Lotta alla Deserti-ficazione) e sono poi proseguite, am-pliandosi notevolmente, anche graziealla collaborazione con altri Enti edAgenzie internazionali (Unione Euro-pea, ministero degli Affari esteri, mini-stero della Ricerca e dell’Università).Le attività progettuali hanno permes-so di sviluppare una partnership dilungo termine con centri di ricerca eaccademici cinesi per il rafforzamen-to delle collaborazioni con Enti, Uni-versità e imprese italiane e cinesi. Le attività svolte riguardano due paesie tematiche agricoltura sostenibile esicurezza alimentare di estrema attua-lità nel panorama economico e politi-co internazionale. L'attività di coope-razione è tesa alla risoluzione di que-

Processi innovativi

nelle aree più colpite

dai processi di erosione

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Agroinnova realizzain Cina un programmadi cooperazioneagro-ambientale.Sostenibilità, biologico,riduzione di agro farmaci,lotta ai nuovi parassiti

di Maria Lodovica Gu llino

Direttore Agroinnova

Università di Torino

Casa rurale nelle campagne dello Xinjiang

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P R I M O P I A N O S V I L U P P O V E R D E

lia. Grazie ad un progetto finanziatodall’Unione Europea nell’ambito delProgramma Asia Link, è stata avviatauna intensa collaborazione anche nelsettore della formazione universitaria.Quattro Università europee (Torino,Viterbo, Bonn e Wageningen) e 4 ci-nesi (Pechino, Zhejiang, Northeast eQinghai) hanno sviluppato un curri-culum di studi in “Produzione e com-mercializzazione di prodotti biologi-

ci”, nonché lo sviluppo dei relativi ma-teriali didattici.Un altro tema di grande attualità af-frontato è quello della biosicurezza.Un progetto, finanziato dall’UnioneEuropea all’interno del programmaAsia-Link, ha permesso di valutare il ri-schio di trasferimento tra Europa eAsia di parassiti delle colture e dei pro-dotti agricoli non ancora presenti, co-me conseguenza della globalizzazionedei mercati. Il progetto ha consentitodi formare dal punto di vista tecnico escientifico docenti e giovani ricerca-tori cinesi riguardo al contenimentodi specie aliene invasive e allo svilup-po di mezzi tecnici e linee guida a sup-porto dell’adozione di procedurestandard operative riconosciute a li-vello internazionale per l’identifica-zione, il contenimento e la lotta ainuovi parassiti.Il tema principale della collaborazio-ne attuale con la Cina riguarda la sicu-rezza alimentare, La riduzione dell’u-so di agrofarmaci, per limitare la pre-senza di residui nei prodotti agricoli, elo studio della presenza di micotossi-ne negli alimenti e dei metodi per pre-venirne la presenza sono tra i princi-pali argomenti di ricerca affrontatinell’ambito di progetti condotti me-diante lo scambio di studenti e ricer-catori. Queste tematiche, di grande at-tualità in Cina dopo l’ingresso del pae-

se nel WTO sono utili alla Cina perportare le loro produzioni agli stan-dard richiesti dai Paesi importatori. Tutti i progetti svolti nel campo dell’a-gricoltura sostenibile puntano allapromozione del modello italiano diagricoltura per la protezione dell’am-biente, del cibo sano e sicuro, del qua-dro normativo che lo promuove e lotutela, delle strategie e tecnologiemesse a punto in Italia dalle nostre im-prese per garantire produzioni rispet-tose dell’ambiente. In agricoltura tute-la della salute del consumatore e pro-tezione ambientale viaggiano sullostesso binario. Come la protezioneambientale, anche la tutela della salutedel consumatore è ormai diventata

una questione che va affrontata a li-vello globale, una partita che non puòessere giocata solo in casa, ma che ri-chiede interventi mirati oltre confine. In campo formativo si è puntato alladiffusione di conoscenze tecniche escientifiche aggiornate, alla formazio-ne di personale capace di interiorizza-re le innovazioni e guidare il cambia-mento in un’ottica sostenibile, sia co-me esperti del settore industriale, siacome funzionari delle amministrazio-ni pubbliche o operatori del mondoaccademico. L’attenzione è rivolta an-che al miglioramento degli standard diqualità dei prodotti agro-alimentari,soprattutto in risposta ad una aumen-tata domanda interna di prodotti bio-logici e come strumento di incentiva-zione delle esportazioni. La necessità di aggiornamento tecni-co, scientifico, gestionale e normativodelle amministrazioni cinesi sta au-mentando e richiede nuovi approccie competenze. Non va, infine, dimen-ticato che forme di agricoltura soste-nibile garantiranno anche un migliorreddito per gli agricoltori, oltre cheuna maggiore tutela della loro salute eun miglioramento delle condizioni divita dei cinesi. ���

Tecnici all’operaper l’innesto erbaceo sull’isola di Chongming, Shanghai

L’obiettivo è raggiungere

gli standard richiesti

dai Paesi importatori

La prof.ssa Maria Lodovica Gullino è il direttore

di Agroinnova, Centro di Competenza

per l' innovazione in campo agro-ambientale

dell'Università di Torino, che realizza ricerca,

trasferimento di tecnologie, formazione

permanente e comunica-

zione su temi di grande

attualità. Agroinnova

ha sede nel campus

universitario di

Grugliasco (Torino)

e dispone di moder-

ne strutture,

serre e

campi spe-

rimentali.

n MARIA LODOVICA GULLINO

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dei principali motivi di malcontentodella popolazione e sono stati gli stes-si cinesi a scoprire che, in patria, unpasto su dieci è tossico. Pochi giorni dopo la chiusura dellaSettimana della sicurezza alimentarecinese, la notizia che un pranzo sanolo fanno solo gli atleti olimpionici e gliastronauti, che sarebbero i titolariesclusivi del diritto di mangiare bene,certamente non ha contribuito a che-tare gli animi della popolazione. La preoccupazione dell'opinione pub-blica cinese è forte: dall'inizio del2012, le autorità hanno scoperto15.000 casi di alimenti al di sotto deglistandard ed hanno chiuso 5.700 im-prese senza licenza, come ha comuni-cato la stessa Amministrazione Stataledell’Industria e del Commercio. Sonoi prodotti lattiero caseari, l’olio ali-mentare, il cibo stagionale e le bevan-de non alcoliche, quelli di qualità mi-nore e anche a rischio maggiore di so-fisticazione. Pechino intende ‘ripulire’ il settore, mi-gliorando sensibilmente, prima chesia troppo tardi, la sicurezza alimenta-re. Non ci stupirà vedere la Cina rag-giungere in poco tempo anche questoambizioso obiettivo. ���

za alimentare dell'industria del setto-re. La sicurezza alimentare costituirà,per la prima volta, un indice di valuta-zione delle performance annuali deigoverni locali. C’è anche l’intenzionedi creare un database pubblico con le

società che hanno superato gli stan-dard di sicurezza alimentari e quelleche invece sono sulla lista nera. Sonoperfino previste ricompense per iconsumatori che denunciano chi nonrispetta gli standard di sicurezza ali-mentare o chi immette sul mercatoprodotti scaduti.Così anche la Cina, seconda potenzaeconomica mondiale,ha deciso di in-traprendere la strada della sostenibi-lità, cominciando da quello che, peranni è stato il suo problema principa-le, quello della scarsa qualità dei suoiprodotti alimentari. Nel campo dellasicurezza degli alimenti, infatti, il Paesecontinua ad arrancare colpito da variscandali. Sono proprio le frodi e le so-fisticazioni alimentari ad essere uno

In un comunicato sul suo sito in-ternet, il consiglio di Stato cine-se ha annunciato un progetto atappe con l’obiettivo di miglio-rare, nel giro dei prossimi 3 an-ni, la sicurezza alimentare risol-

vendo i problemi più gravi.Il governo di Pechino, entro i prossimicinque anni, intende anche realizzareun meccanismo di regolamenti effica-ce, livelli legali e aiuti tecnologici, ol-tre ad un sistema di gestione dell'in-dustria alimentare che possa garantirestandard di sicurezza più affidabili. Ilprogramma ha l’obiettivo di perfezio-nare il meccanismo di regolazione, ilsistema legale e degli standard, il sup-porto tecnico, migliorando il livellocomplessivo di gestione della sicurez-

In giugno a Beijing

sette giorni di meeting

sul cibo sicuro

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Il governo cineseha potenziato i controlli sugli alimentie inasprito le sanzioniper i trasgressori

di Elisabetta Tufarelli

Sicurezza alimentare,Pechino volta paginaSicurezza alimentare,Pechino volta pagina

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vanza delle nuove attività che interes-sano un gran numero di imprese agri-cole che abbinano all’attività produtti-va tradizionale altre integrative ed in-novative. Dai dati del censimento agricolo si ri-leva che sono quasi 22 mila le aziendeche si occupano di energia da fonterinnovabile; circa 45 mila le impresebiologiche. Le aziende interessate allamanutenzione ed alla realizzazione disiepi, filari di alberi e muretti per laprevenzione del dissesto idrogeologi-co invece sono quasi 274 mila. «Tendenzialmente negli ultimi anni vacrescendo il numero delle impreseche si dedicano ad attività bio-soste-nibili – conclude Ezio Veggia -. Mag-giore attenzione alle imprese del set-tore agricolo si traduce in una mag-giore tutela del territorio». (R.M.A.)

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Green job: workshop a Roma. C’è spazio,sottolinea Ezio Veggia,per nuove attivitàe figure professionali

Il Trattore fotovoltaico.In Brasile è stato progettato un trattore fotovoltaico per la raccoltadegli ortaggi. Sul tettino le cellefotovoltaiche per sfruttare l'energia del sole che alimenta i motori elettrici.

P R I M O P I A N O S V I L U P P O V E R D E

Nuovi lavori

“Lo sviluppo soste-nibile apporta be-nefici all’ambien-te ed al territorio,ma anche all’eco-nomia ed all’oc-

cupazione. Green economy deve di-ventare green job”. Lo ha sottolineatoil vicepresidente di ConfagricolturaEzio Veggia intervenendo, a Roma, alworkshop “Il contributo dei lavori ver-di allo sviluppo sostenibile in Italia do-po Rio+20», organizzato dal ministerodell’Ambiente e dal dipartimento del-

la Funzione Pubblica. «Il mercato dellavoro in agricoltura – ha spiegatoEzio Veggia - sta cambiando profonda-mente e si apre a nuove attività e fi-gure professionali per lo sviluppo del-le attività agro energetiche che acqui-stano grande rilevanza; questo sforzo

però va sostenuto e favorito proprioperché crea occupazione».Il vicepresidente confederale ha ricor-dato come il decreto sviluppo colle-ghi l’erogazione dei finanziamenti allacreazione di nuovi posti di lavoro peri giovani. «La misura agevolativa, cosìcome prevista, attraverso il riferimen-to testuale al settore della green eco-nomy, sembra escludere le impreseagricole, trascurando il loro apporto,le potenzialità e la propensione agliinvestimenti». Veggia ha quindi evidenziato la rile-

Non si possono escludere

dalle agevolazioni del DL

Sviluppo le imprese agricole

Nuovi lavori

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N O T I Z I A R I O ENERG IA E AMB IENTE D I C O N FA G R I C O LT U R A

ponendo ai produttori ed importatori un sistema ditracciabilità. In Europa la clonazione animale a fini diproduzione alimentare è sotto moratoria, ma non è im-pedita l’importazione dei prodotti da essa derivati daiPaesi terzi come gli USA. Un’imposizione di questo ge-nere, non essendo legata a motivi di sicurezza alimen-tare, potrebbe essere denunciata al WTO come dum-ping, scatenando una guerra commerciale di cui pro-babilmente pagheremmo i danni. Infatti già a novembreil Panel WTO si è espresso contro l’imposizione dell’in-dicazione dell’origine in etichetta delle carni suinicoleprovenienti da Paesi terzi, poiché non legata a motivi disicurezza alimentare. (L. T.)

Programma LIFE+ e la Rete Rurale NazionaleIn occasione dei venti anni di LIFE, il 28 giugno 2012 aRoma si è tenuto il workshop sul tema "La Rete Rura-le Nazionale e il programma LIFE+. Un momento di con-fronto e approfondimento delle priorità ambientali del-le politiche di sviluppo rurale attuali e post 2013 attra-verso i progetti LIFE+", organizzato dal ministero dellePolitiche agricole alimentari e forestali attraverso laRete Rurale Nazionale . Durante il workshop è stata pre-sentata la pubblicazione che raccoglie i progetti LIFE+maggiormente significativi relativi alle priorità ambien-tali delle politiche di sviluppo rurale realizzata dal FocalPoint Nazionale LIFE+ con il supporto della Rete Rura-le Nazionale.Dai dati presentati emerge come il pro-gramma LIFE continui a rappresentare per l’Italia lostrumento finanziario comunitario di maggior succes-so, sia in termini di partecipazione, sia di finanziamen-ti complessivi concessi ai progetti italiani. I soggetti chemaggiormente si avvalgono di questo strumento finan-ziario sono le pubbliche amministrazioni, le PMI, e gliistituti di ricerca. I progetti LIFE+ italiani si inserisconoa pieno titolo tra i maggiori beneficiari: da un lato, peril cospicuo numero di proposte che a partire dal 2007sono state ammesse al cofinanziamento (164 su un tota-le di 732 finanziate a livello europeo), dall’altro per l’am-montare dei contributi comunitari ottenuti (circa 160milioni), a fronte di una allocazione nazionale indicati-va complessiva per i progetti italiani di 78 milioni, a cuiè corrisposto un investimento globale di 335 milioni.Ilrisultato più rilevante ottenuto è sicuramente stato l’a-ver garantito, per tutte le tematiche ambientali, un soste-gno finanziario a approcci e soluzioni originali alle pro-blematiche ambientali a supporto degli obiettivi speci-fici della normativa e della politica europea. Le sfideambientali emergenti non possono essere affrontatenel modo tradizionale in contrapposizione con le esi-genze dei settori produttivi; occorre sostenere e divul-gare le buone pratiche e le tecniche volte a rendere ecoefficienti le produzioni e accrescere la consapevolezza

mento delle deiezioni animali e dal pascolo; e “coltiva-zione con fertilizzanti” (15%), che implicano le emissio-ni in aria dall’utilizzo di fertilizzanti azotati.Nel com-plesso, l'evoluzione delle variabili testimonia un miglio-ramento dell'eco-efficienza dell'agricoltura italiana nelperiodo 2005-2010. La situazione quindi, è in netto mi-glioramento rispetto agli anni precedenti. (A. P.)

Dichiarazione di Efsa sulle tecniche di clonazione È stata pubblicata la dichiarazione scientifica dell’EFSAsull’uso delle tecniche di clonazione per la riproduzionedi animali da carne e da latte (http://www.efsa.euro-pa.eu/it/efsajournal/pub/2794.htm). La relazione,prendendo in considerazione le ultime ricerche condot-te sui cloni animali e sulla loro progenie, ha riconfer-mato i risultati delle precedenti dichiarazioni scientifi-che. La carne ed il latte degli animali clonati non pre-senta alcun problema di sicurezza alimentare, ma latecnica, specie per la prima generazione e per le madri,rappresenta un pericolo. Infatti si osserva un aumentodel numero di decessi in tutte le fasi dello sviluppo ani-male, dal periodo perinatale fino allo stadio giovanile,oltre ad anomale percentuali di aborto. Nessun perico-lo per la diversità genetica, la biodiversità o l’ambientederivante dai cloni d’allevamento rispetto agli animaliallevati in modo convenzionale, a conferma che moltesono le favole che circolano in certi ambienti animalisti.La tecnica di clonazione rispetto alla tecnica di riprodu-zione in vitro risulta non particolarmente efficiente (45-60%), tuttavia in caso di particolari situazioni riprodut-tive, come il mantenimento di popolazioni animali rarepotrebbe essere utilizzata.La dichiarazione dell’EFSA èparticolarmente importante poiché la CommissioneEuropea ha lanciato recentemente una consultazionepubblica, a cui possono accedere tutti i cittadini europei(http://ec.europa.eu/dgs/health_consumer/dgs_con-sultations/animal_cloning_consultation_en.htm) suquesta tematica. La consultazione chiede se sia neces-sario etichettare i prodotti animali derivati da cloni im-

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sto, l’attività portata avanti dal ministero delle Politicheagricole e alimentari e forestali attraverso la Rete Rura-le Nazionale si è proposta di fare emergere lo strettolegame esistente tra agricoltura, sviluppo rurale e lostrumento finanziario per l’ambiente LIFE. L’obiettivodell’attività è stato quello di garantire la complemen-tarietà e promuovere lo sviluppo di sinergie con lo stru-mento per l’ambiente LIFE. L’incontro e il confronto tramondo dello sviluppo rurale e beneficiari dei progettiLIFE assume un ruolo significativo come strumento perla condivisione di conoscenze, esperienze e buone pra-tiche a favore dell’ambiente e della lotta ai cambiamenticlimatici. (A. P.)

ENERGIA

Misure per il rafforzamento del settore energeticoTra le misure urgenti e strutturali per la Crescita soste-nibile del Paese introdotte dal D.L. n. 83 del 22 giugno2012 recante “Misure urgenti per la crescita del pae-se”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 147 del 26giugno, ce ne sono alcune volte al rafforzamento delsettore energetico. Si segnalano, in particolare, le de-trazioni per interventi di efficientamento energetico de-

del valore economico delle risorse ambientali.Questoapproccio è contenuto nel nuovo Quadro finanziario plu-riennale (QFP) per il periodo 2014-2020, che pone letematiche ambientali e dell’azione per il clima comeparti integranti di tutti i principali strumenti e programmi,arrivando a riconoscere che la stessa azione può e deveperseguire contemporaneamente obiettivi di crescita edi salvaguardia delle risorse naturali.Il settore agrico-lo è particolarmente investito nell’ambito della futurapolitica agricola comunitaria di un ruolo di produttoredi beni primari e di “custode” dei beni ambientali. Per-tanto è importante che il capitale di idee e di esperien-ze dei progetti LIFE+ sia reso disponibile al mondo agri-colo, ai membri della Rete Rurale Nazionale e a tutti isoggetti interessati che saranno chiamati nei prossimianni ad affrontare sfide importanti in materia di gestio-ne delle risorse naturali e di lotta ai cambiamenti cli-matici. L’arresto della perdita della biodiversità, la lot-ta ai cambiamenti climatici e la gestione delle risorseidriche rappresentano importanti obiettivi della politi-ca agricola comunitaria e tematiche centrali del pianostrategico nazionale dello sviluppo rurale e dei pro-grammi di sviluppo rurale 2007-2013.In questo conte-

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N O T I Z I A R I O ENERG IA E AMB IENTE D I C O N FA G R I C O LT U R A

gli edifici (art. 11), le nuove disposizioni sulla gestione econtabilizzazione dei biocarburanti, con misure di so-stegno alle filiere nazionali e UE (art. 34), la revisionedel sistema delle accise sull'elettricità e sui prodottienergetici e degli oneri generali di sistema elettrico eregimi tariffari speciali per le imprese energivore (art.39), la promozione di investimenti nella green economylegati ad un incremento dell’occupazione giovanile (art.57) e il sostegno alla realizzazione di impianti idroelet-trici da parte dei consorzi di bonifica (art. 59). (R. P.)

Le nuove regole del quarto Conto energiaIl Gse ha aggiornato, d'intesa con il ministero dello Svi-luppo economico, le “Regole applicative per il ricono-scimento delle tariffe incentivanti previste dal DM 5maggio 2011” (quarto Conto energia) per tenere contodell'entrata in vigore di disposizioni normative di recen-te pubblicazione. Le novità, fa sapere il Gse, riguardanole nuove regole per la realizzazione di impianti in areeagricole (articolo 65 della legge 27/2012), le nuove di-sposizioni per la presentazione della Certificazione an-timafia (legge 35/2012), l'attuazione delle disposizionisu certificazioni di garanzia e qualità e attestato delproduttore di adesione ad un sistema/consorzio che ga-rantisca il riciclo dei moduli fotovoltaici a fine vita utile(a partire dal 30 giugno 2012, come previsto dai commi5 e 6 dell'articolo 11 del DM 5/5/2011), l'obbligo d'inte-grazione delle fonti rinnovabili per i nuovi edifici sotto-posti a ristrutturazioni rilevanti, per i quali la richiestadel pertinente titolo edilizio è presentata successiva-mente al 30 maggio 2012 (comma 4 dell'articolo 11 deldlgs 28/2011).In particolare, in riferimento all'obbligo di iscrizione aconsorzi per lo smaltimento dei moduli fotovoltaici pergli impianti che entrano in esercizio dopo il 30 giugno2012, il Gse comunica che è previsto un periodo transi-torio di 6 mesi per adeguarsi pienamente ai requisitiprevisti dalle regole, con effetto retroattivo a partire dal1° luglio. (R. P.)

TERREMOTO

L’ipad per la verifica di staticità degli edificiNel centro storico di Fer-rara è in fase sperimenta-le la verifica di staticità de-gli edifici tramite... ipad.Proprio così, perché maicome in questo caso, latecnologia può essere uti-le per accelerare le prati-che burocratiche. La Cas-

sa nazionale di previdenza dei geometri ha infatti chie-

sto ad Apex di mettere a punto un'applicazione per ilmonitoraggio dei danni del terremoto. L'ente previden-ziale dei geometri, a sua volta, ha dotato il Dipartimen-to regionale della Protezione Civile di alcuni ipad che,sfruttando l'applicazione Apex, possono trasferire i ri-sultati dei rilievi direttamente on line.

RINNOVABILI

L'indennizzo automatico per i ritardi del gestore di rete nell’allaccio degli impianti fotovoltaici Il Tar della Lombardia, accogliendo un ricorso di EnelDistribuzione, ha annullato la delibera ARG/elt 225/10recante “Integrazione dell’Allegato A alla deliberazionedell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas 20 ottobre2010, ARG/elt 181/2010, ai fini dell’attivazione degli in-dennizzi previsti dal d.m. 6 agosto 2010 in materia diimpianti fotovoltaici”con cui l'Autorità per l'energia haintrodotto un indennizzo automatico ad hoc dovuto daldistributore al gestore di un impianto fotovoltaico quan-do un ritardo nella connessione alla rete determini l'ac-cesso a una tariffa incentivante inferiore. La delibera225/10, era stata introdotta dall'Aeeg in attuazione delDM 6 agosto 2010 che ha definito gli incentivi del TerzoConto energia per il fotovoltaico. L'indennizzo era poistato confermato anche per il Quarto Conto energia.Delle diverse argomentazioni mosse da Enel Distribu-zione, il Tar ne ha accolta solo una, ma sufficiente adannullare la delibera, ossia che, affinché l'applicazionedell'indennizzo sia accettabile, è necessario provareche la perdita di una data tariffa incentivante sia effetti-vamente da ascrivere al ritardo imputabile al distribu-tore (e non a quello eventualmente causato da altri sog-getti, compreso il proponente). (R. P.)

RIFIUTI

Sistri: pubblicato il decreto di sospensioneÈ stato pubblicato in G.U. il decreto-legge n. 83/2012che, come avevamo anticipato nel precedente numero,ha sospeso l’entrata in vigore del Sistri per un periodomassimo di 12 mesi. Più precisamente il termine d’ini-zio operatività del Sistri sarà fissato con decreto mini-steriale non oltre il 30.6.13, per consentire nel frattem-po le verifiche di funzionamento del sistema, nonché lenecessarie modifiche normative, ivi incluse le auspica-te semplificazioni per le piccole imprese.Nel periodo disospensione - che comporta il blocco di tutti gli adem-pimenti informatici e contributivi prescritti dal Sistri - leimprese saranno soggette alla preesistente disciplinanormativa e sanzionatoria del d.lgs. 152/06, con obbli-go di tenuta e compilazione del registro di carico e sca-rico e del formulario di trasporto, così come vigente pri-ma del d.lgs. di riforma n. 205/10 consolidativo del Si-stri. (P. M.)

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gli organizzatori e le associazionidi categoria che BolognaFiere in-tende operare per accreditarsi, inmaniera ancora più incisiva, qualegrande polo fieristico di riferimen-to per i materiali, le tecnologie e iprodotti del futuro, una vetrina in-ternazionale per innovazione e ri-cerca».«La fiera di Bologna, insieme con idistretti produttivi collocati inEmilia Romagna – ha sostenuto dalcanto suo il presidente di FederU-nacoma Massimo Goldoni - gode digrande immagine e reputazione, ecostituisce per la meccanica e lamotoristica uno del “poli” di riferi-mento a livello mondiale». «Eima International - ha quindi fat-to presente Goldoni - già oggi atti-ra a Bologna espositori da 40 Pae-si e visitatori da 140 Paesi. Si svol-ge in un momento particolarmen-te dinamico e interessante per ilsettore della meccanizzazione chevede una crescita consistente del-la domanda. «Il settore della mec-canica agricola e della cura delverde ha davvero la possibilità dicatalizzare l’interesse e di esseresempre più crocevia dei mercati,dall’Ovest all’Est e dal Nord al Suddel mondo».

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Eima, residenza fissa a Bologna

di Claudio Pietraforte

FederUnacoma

e Bolognafiere

definiscono la strategia

per il rilancio del salone delle macchine agricole

Presentato con una con-ferenza stampa a Bolo-gna l’accordo di lungoperiodo che impegna laFederazione dei costrut-tori di macchine agrico-

le FederUnacoma (Confindustria)e BolognaFiere per la realizzazionedell’Eima, l’Esposizione internazio-nale della meccanizzazione agrico-

AT T U A L I TÀ M O T O R I

la. L’intesa prevede, oltre alle edi-zioni del novembre prossimo (dal7 all’11) e del novembre 2014, ul-teriori cinque edizioni biennali, fi-no al 2024. Si conferma dunque unsodalizio storico (la prima edizio-ne dell’Eima risale al 1969) perquella che è una delle rassegne disettore più importanti e prestigio-se a livello mondiale ed uno degliappuntamenti principali nel calen-dario fieristico di Bologna. Soprat-tutto, l’accordo rilancia una part-nership per l’ulteriore sviluppodella manifestazione.«L’accordo con FederUnacoma –ha dichiarato Duccio Campagnoli,presidente di BolognaFiere– nonconferma solo un’intesa, ma dàl’avvio a un vero e proprio parte-nariato tra BolognaFiere e Federa-zione. E’ anche attraverso una col-laborazione sempre più stretta con

La ripresa dei mercati internazionali di macchine agricole – ha ricordato il presidente dei costruttori Goldoni –favorisce le esportazioni dell’industria italianache, dopo un 2011 molto positivo , registra un inizio d’anno promettente, con incrementinei primi quattro mesi del 18,4% in valore per le trattrici e dell’8,3% per le altre tipologiedi macchine. A fine 2011 le vendite di trattricisuperiori ai 30 HP sono cresciute in India(+20%) in Cina (+9%), negli Stati Uniti (+2%),nell’Europa Occidentale (+13%), in Russia(+76%), in Turchia (+68%). Proseguono le vendite in Brasile anche se in calo del 7%.Invece resta la fase recessiva del mercatonazionale (nel primo semestre 2012 -21,9% per le trattrici, -7,5% per le mietitrebbiatrici, -23,7% per le trattrici con pianale di carico e -15,2% per i rimorchi).

n IL TRATTORE VIAGGIA ALL'ESTERO

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ca della Camera dei Deputati ha an-nunciato la presentazione di un dise-gno di legge quadro in materia di valo-rizzazione delle aree agricole e di con-tenimento di suolo. Il provvedimentoprevede una limitazione della superfi-cie agricola edificabile nazionale, realiz-zata secondo il modello tedesco. Le Re-gioni, a loro volta, la stabiliscono a sca-la regionale e la ripartiscono tra i Co-muni. Verrà istituito un comitato con lafunzione di monitorare il consumo disuperficie agricola sul territorio nazio-nale ed il mutamento di destinazioned’uso dei terreni agricoli. Ogni anno ilcomitato dovrà presentare un rappor-to sul consumo di suolo. Previsto quin-di il divieto di mutamento di destina-zione per i terreni agricoli in favore delquale siano stati erogati aiuti di stato ocomunitari, che non potranno avereuna destinazione diversa da quella agri-cola per almeno dieci anni dall’ultima

erogazione.Verrebbe, inoltre, abrogata la normache consente agli enti locali di utiliz-zare una quota dei proventi dei titoliedili per il finanziamento delle spesecorrenti.«Il problema del consumo del suolo nelnostro Paese deve essere una prioritàda affrontare e contrastare – ha detto ilministro Catania -. Non penso, natural-mente, a un ritorno a un paese agreste,ma immagino uno Stato che rispetta ilproprio territorio e salvaguarda le pro-prie potenzialità». Il presidente di Agriturist VittoriaBrancaccio, dal canto suo, ha ricorda-to come gli effetti negativi della ce-mentificazione del territorio stannointaccando anche la qualità dei pae-saggi italiani «che rappresentano unarisorsa fondamentale per il turismo; ilBelpaese è sempre meno bello e fasempre più fatica ad attrarre il purcrescente movimento turistico mon-diale. Dal primo posto che l’Italia oc-

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Ogni giorno si perdono100 ettari di terra fertileper la cementificazione. Così si depauperail settore primario, ma anche il turismoNon basta impedirebisogna anche fare

P R I M O P I A N O S V I L U P P O V E R D E

Ogni giorno 100 ettari diterreno vanno persi. Ne-gli ultimi 40 anni parlia-mo di una superficie dicirca 5 milioni. Siamopassati da un totale di

aree coltivate di 18 milioni di ettari ameno di 13. E’ l’agricoltura che scom-pare. Un terzo di questi terreni è fini-to sotto il cemento di abitazioni, stra-de, centri commerciali, capannoni in-dustriali, o è stata “intrappolata” fra lecostruzioni compromettendone l’u-so agricolo.Il ministro Catania, in un incontro pro-mosso dal dicastero presso la Bibliote-

I terreniscomparsi

Annunciato dal ministro Cataniaun disegno di legge per la

valorizzazione delle aree agricole

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cupava negli anni ’70 siamo scesi og-gi al quinto posto». Ha commentato ilpresidente di Confagricoltura MarioGuidi: «E’ assolutamente apprezzabile iltentativo di mettere al centro dell’at-tenzione del Paese l’agricoltura produt-tiva e i terreni che possono essere adessa recuperati, seppur consideriamomeno condivisibili i limiti sulla destina-zione nel tempo dei terreni agricoli».«Denunciamo da anni – ha proseguito -gli effetti di una cementificazione sel-vaggia del territorio, una pressione chesta ridimensionando gli spazi agricolidel nostro Paese, ma vogliamo anche ri-cordare, con forza, che oltre il 4% dellaSAU (superficie agricola utilizzata) è ariposo e che, unendola alla superficieattualmente non utilizzata, si potrebberimettere in coltura un’estensione pari

ad oltre il 9% della SAU:ovvero 1,2 milioni di etta-ri oggi improduttivi». Confagricoltura ha svol-to un’analisi sulla basedei dati del Censimento2010, mettendoli a con-fronto con quelli deitrent’anni precedenti, dacui emerge chiaramenteche, se da un lato c’è sta-to un drastico calo dellasuperficie agricola, dal-l’altro sono aumentatiquelli che Istat definiscei “terreni a riposo” e che vengono la-sciati incolti. La terra “che dorme” nel2010 assommava a quasi 550 mila et-tari ed è aumentata di circa il 50% dal1982. Si tratta di superfici che pos-sono tornare rapidamente in produ-zione e che rappresentano un poten-ziale immediatamente disponibileper rafforzare la nostra agricoltura ecreare nuove opportunità per i gio-

vani imprenditori. «Come imprendi-tori - ha concluso il presidente Guidi- ci aspettiamo ora altrettanta atten-zione, con una politica che dia spa-zio alla crescita e ci consenta di ri-manere nel circuito della competiti-vità internazionale. Vorremmo vede-re finalmente inaugurata la stagionedelle misure concepite per fare, nonper impedire». (G. M.)

«Il 4% della Sau è a riposoÈ un potenziale produttivoche andrebbe recuperato»

Page 48: Mondo Agricolo

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Page 49: Mondo Agricolo

alimentare sale oltre il 6%.“Finalmente un importantesegnale d’inversione per le esportazioni dei prodotti agricoli”.RAI RADIOUNO:Mario Guidi conferma i datipositivi dell’ export: “Cisono alcuni limiti a cuibisogna porre subitorimedio”.RAI UNO TG1: Terremoto.Agricoltura in ginocchio.Il presidente Mario Guidiprospetta, allo stato attuale,danni per un milione di euro. C’è bisogno di una rapida soluzione, a partire dalla verificadell’agibilità dei fabbricati e se è necessario, aggiungeGuidi, rivisitare le normeche gestiscono similisituazioni di emergenza.RAI DUE TG2 EATPARADE: Mario Guidi: “La produzione di granoduro è diventata insuf-

LUGLIO - AGOSTO 2012 | MONDO AGRICOLO | 49

Media: dal sisma alla siccità

DI CO N O DI N O I R A S S E G N A S T A M P A

ficiente nel nostro Paese,perchè l’industria non ne favorisce la coltivazione; infattispesso il prezzo scendemolto e non è sufficiente-mente remunerativo”.RAI DUE TG2 INSIEMEESTATE: Siccità,Confagricoltura afferma che il caldo potrebbeportare al collassodell’agricoltura, mettendoin serio pericolo i raccolti.RADIO RAI DUE: Allarme di Confagricoltura per i numerosi incendi che hanno colpito, diversezone del centro sud, in paricolare Sicilia e Sardegna.ODEON TV: Il presidenteMario Guidi alla “maratonatelevisiva” pro terremotati.I fondi raccolti consentiran-no, in assoluta sicurezza, la ripresa del prossimoanno scolastico. ���

della Pac, Imu sui fabbricati,questi i temi affrontati dal presidente di Confagricoltura MarioGuidi.IL RESTO DEL CARLINO:“La stima dei danni nelle province emilianecolpite dal sisma potrebbearrivare a un miliardo di euro. L’intero settore è in ginocchio”. Lo ha dettoil presidente Mario Guidi,dopo aver consegnato alministro Catania, richiesteprecise per aiutare il settore.LA STAMPA: Serve una corsia preferenziale per le esigenze delle imprese.“Nelle areeterremotate bisognafavorire la ripresa da subito,senza perdere tempo”. Lo ha detto il presidentenazionale di Confagri-coltura Mario Guidi.AVVENIRE: L’export agro-

L’intervista del Corriere della Sera al presidente Mario Guidi

Nu merosi gli

articoli e i servizi

televisivi e

radiofonici su lle

questioni agricole

più attuali.

Imu, terremoto, exportagroalimentare,produzione di grano

duro, siccità e allarmeincendi. Sono solo alcunidei numerosi temid’attualità affrontati da Confagricoltura, chehanno avuto un importanteriscontro mediatico. LA REPUBBLICA: Il sottosegretario allo Sviluppo economicoVieri Ceriani rende noto il gettito Imu. Mario Guidi.(Confagricoltura), non ci sta: “Il problema non è sulle cifre, ma è se il settore agricolo potràsopportare le nuove tasse”.LA STAMPA: Imu. Per MarioGuidi: “Ad oggi gli agricoltori hanno pagatoalmeno il doppio della vecchia ICI”. E comunque, per il bilanciofinale, bisogna attenderedicembre, quando sarà stataversata l’imposta anche per i fabbricati rurali non ancora accatastati”. LA NAZIONE: “Allarmedall’agricoltura”. Costi di produzione, oneriburocratici, riforma

Page 50: Mondo Agricolo

la crescita però deve essere condivi-so da tutta la struttura e tutti devonofare la loro parte; da ciò l’esigenza diincontrarsi e confrontarsi “sul territo-rio”, in questa Italia lunga e strettache non è omogenea, cogliendo lespecificità locali, calibrando gli indi-rizzi e le strategie alle varie realtà. Guidi ed il direttore generale LuigiMastrobuono, in un mese intenso –dal 18 giugno al 19 luglio – hanno te-nuto ben undici incontri regionali edinterregionali con tutti i presidentied i direttori delle strutture provin-ciali e regionali.

50| MONDO AGRICOLO |LUGLIO - AGOSTO 2012

AT T U A L I TÀ S I N D A C A T O

Concluso il “giro d’Italia”

di Guidi e Mastrobuono

sulle linee della relazione

assembleare. È statacondivisa dai presidentiterritoriali la strategia di rinnovamento

All’assemblea del 31maggio a Torrimpietra(Roma), il presidentedi Confagricoltura Ma-rio Guidi, con la sua re-lazione, aveva traccia-

to un percorso di profondo rinnova-mento dell’Organizzazione («Non c’èalternativa all’innovazione», dirà allaplatea). Confagricoltura deve saper“cambiare nel cambiamento” che in-veste la società, l’economia, la politicaed anche il mondo della rappresen-tanza, a fronte di una crisi ancora lun-ga e dagli esiti incerti. Il cammino del-

di Gaetano Menna

Cambiare nel cambiamento

Inc ontr o del 18 lugliocon i vertici delTrentino Alto Adige

Page 51: Mondo Agricolo

Nel “giro d’Italia” a tappe, il primo da-to emerso è la totale condivisione alprocesso evolutivo indicato dal pre-sidente. Il cambio di mentalità che larelazione Guidi ha proposto con co-raggio e lungimiranza – hanno dettoi dirigenti – va nella giusta direzione;per la sua attuazione occorrono nuo-ve visioni sui livelli organizzativi, sul-la rete, sui flussi di informazione, suirapporti tra centro e territorio, suiservizi. Tutto ciò riducendo i costi. Le imprese – è stato evidenziato neivari incontri – chiedono un’ associa-zione che le affianchi nel corso deimutamenti profondi e necessari, sti-molando, facendo comprendere lastrada da intraprendere. Sollecitanoun percorso di sviluppo che favori-sca, tra l’altro, l’occupazione, la tra-sparenza fiscale, l’immagine del pro-

prio territorio e che valorizzi le ec-cellenze. Si è discusso a lungo sui nuovi servi-zi dell’Organizzazione che rispondo-no alle attuali esigenze delle imprese.Servizi che dovranno essere semprepiù sofisticati, ad alta specializzazio-ne; molti i campi in cui muoversi:

n INCONTRO CON LA DELEGAZIONE DEL FMI

Confagricoltura ha incontrato, a Roma, a Palazzo della Valle, una delegazione del Fondo monetariointernazionale (FMI). Il FondoMonetario - nell'ambito del suo ruolodi assistenza ai Paesi, per la crescita e per lo sviluppo dell’economia edell'occupazione - ha volutoincontrare i rappresentanti di Confagricoltura per unapanoramica sugli interventi in esserenel settore agricolo. Nel corsodell’incontro si è discusso sulla delegaal governo per la riforma fiscale e sono

state approfondite le tematiche relative alla struttura della tassazione nel settore agricolo,alla distribuzione territoriale dell’imposizione ed alla sua incidenza sulle diversetipologie giuridiche di impresa. Confagricoltura ha evidenziato le specificitàdell’agricoltura e come l’attuale sistema di tassazione, sulla base dei redditi catastali,presenti delle analogie con altre forme impositive come gli “studi di settore”.

LUGLIO - AGOSTO 2012 | MONDO AGRICOLO | 51

credito, assicurazione, sicurezza, con-tratti di rete, progettazione, imposta-zione fiscale dell’impresa, internazio-nalizzazione, software aziendale, trac-ciamento dei rifiuti, formazione,orga-nizzazione del prodotto, vendita aldettaglio, raccordo con l’Università,borsa merci telematica… La tecnolo-gia farà la parte del leone nei prossimianni e il modello evolutivo non potràche essere impostato sulla rete.Le imprese chiedono più servizi maanche sindacato (l’anima sindacale è il

collante con la base associata). L’Orga-nizzazione deve saper leggere le dina-miche, fare sintesi, offrire un modelloper l’agricoltura. Confagricoltura nonè una società di servizi, ma un Sinda-cato con il “binocolo” per guardarepiù avanti, che tutela e rappresenta,che delinea scenari, che fa previsionie progetti. L’agricoltura – si è osservato – è inse-rita nel concetto del “made in Italy”che ha appeal sui mercati internazio-nali e nazionale. Si riparte da qui neiconfronti della grande distribuzione,dell’internazionalizzazione, della valo-rizzazione del territorio. Con discorsidi filiera e di reti, facendo massa criti-ca con le produzioni. Altro tema por-tante è quello dei giovani; va imposta-to un progetto sul ricambio genera-zionale, accelerando l’inserimento deigiovani in azienda ed in associazione.Non è mancata una riflessione sullaspending review: Le imprese devonopoter ridurre gli oneri burocratici, an-che attraverso lo snellimento dei li-velli amministrativi e la loro semplifi-cazione, i tagli alla spesa pubblica.Quindi meno Province, meno societàpubbliche, meno passaggi procedu-rali, giustizia più snella, Regioni piùleggere. ���

Per le imprese occorrono

nuovi servizi

ma con l’anima sindacale

Page 52: Mondo Agricolo

tenendo conto delle strutture e delleattrezzature danneggiate nel solo setto-re agricolo, a cui occorre aggiungerequelli del comparto del ParmigianoReggiano e del Grana Padano che su-perano i 200 milioni di euro. «Confagricoltura – ha ricordato il presi-dente - ha attivato una task force perdare assistenza tecnico-legale agli asso-ciati ed ha presentato una serie di pun-tuali indicazioni e richieste perché lapolitica recepisca le reali ed inderoga-bili necessità dell’agricoltura». In primo piano nell’incontro una seriedi temi che hanno grande importanzaper le imprese: i contributi e gli sgravifiscali per agevolare una pronta rico-struzione e ristrutturazione dei fabbri-

52| MONDO AGRICOLO | LUGLIO - AGOSTO 2012

Vertice confederalea Modena su sismae ricostruzione.Sono oltre 6500le imprese colpiteper danni complessividi oltre 900 milioni

AT T U A L I TÀ S I N D A C A T O

Si è svolto giovedì 12 lu-glio, presso la sede diConfagricoltura Modenal’incontro di coordina-mento tra il presidentenazionale di Confagricol-

tura Mario Guidi, il presidente regiona-le Guglielmo Garagnani e i presidentiprovinciali delle zone colpite dal terre-moto, compresa la presidente di Con-fagricoltura Modena Eugenia Bergama-schi. «Nei territori sconvolti dal sisma,ad alta densità imprenditoriale – ha ri-badito Guidi - c’è voglia di “normalità”,di voltare pagina».Si fa il punto sui danni che, per le oltre6.500 imprese agricole colpite, am-montano a più di 700 milioni di euro,

Voglia di normalità

Page 53: Mondo Agricolo

cati rurali, gli interventi per le struttureproduttive e le certificazioni di agibilitàsismica che rischiano di rallentare la ri-presa delle attività; i finanziamenti ed ilcredito agevolato; il ricorso ad ammor-tizzatori sociali; le agevolazioni proce-durali per delocalizzazioni temporaneee definitive; la sospensione di versa-menti e adempimenti fiscali; i rinvii del-le scadenze normative, le deroghe perla costruzione e ricostruzione degli im-pianti per le energie rinnovabili. Ci so-no anche problemi contingenti, comequello dello smaltimento delle mace-rie. In base a queste problematiche èstato esaminato il lavoro fino ad orasvolto in Parlamento, in relazione allaconversione in legge del decreto74/12, prendendo atto che sono statifatti positivi passi avanti con la leggeapprovata alla Camera (al momento incui scriviamo il testo è all’esame del Se-nato che avvia la discussione in aula dal30 luglio per approvarlo prima del 6agosto, ndr) in cui sono stati accoltimolti emendamenti sollecitati da Con-fagricoltura; rimangono comunquenon soddisfacenti le misure per gli

La solidarietà alle zone terremotatearriva anche dal mondo della ristora-zione. Tutti i grandi chef stellati diRoma e del Lazio hanno risposto al-l’appello di Ramona e Riccardo diGiacinto del ristorante All’Oro e delgiornalista Luigi Cremona, per orga-nizzare una bellissima serata di bene-ficenza che si è svolta a Roma il 17 lu-glio. Da Francesco Apreda del risto-rante Imàgo dell’Hotel Hassler, aHeinz Beck della Pergola dell’Hil-ton,da Cristina Bowerman del Glass,a Antonello Colonna del Vallefredda

Resort, da Anthony Genovese del Pagliaccio, a Oliver Glowig del ristorante dell’HotelAldrovandi, a Angelo Troiani del Convivio. Ognuno di loro ha cucinato un piatto perle oltre 400 persone che hanno partecipato alla serata. La solidarietà, oltre che daglichef e dagli ospiti, è arrivata dal tutto il mondo che ruota intorno alla cucina, dal pro-prietario della location, Officine Farneto, un edificio straordinario, unico nel suo ge-nere a Roma, raro esempio di “archeologia industriale”; ai ragazzi dell’Istituto Alber-ghiero Pellegrino Artusi di Roma, a una decina di sommelier di comprovata profes-sionalità. Per arrivare a quello che c’ è dietro al cibo, la produzione agricola, dna e mo-tore dell’alimentazione. Aziende dai nomi eccellenti, come Bisol & Figli, Cantine Bri-ziarelli, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Caseificio Barlotti, Il Cervo Rampante,Moet Hennessy, Mumm, Olmo Antico, Tasca D’Almerita, che hanno partecipato condenaro e prodotti. Sono stati raccolti, tra donazioni spontanee, biglietti venduti e ac-quisto di prodotti ed oggetti nel mercatino posto all’uscita della location, oltre 18.000euro interamente destinati alla ONLUS Fattoriabilità www.fattoriabilita.it che si pro-pone, attraverso il micro birrificio Vecchia Orsa, di creare opportunità lavorative perpersone svantaggiate. La vecchia struttura, fortemente danneggiata dal terremoto, la-scerà presto il posto ad una nuova sede più consona e sicura. (G. B.)

n LA CAPITALE IN FERMENTO, I GRANDI CHEF DEL LAZIO UNITI PER L’EMILIA

LUGLIO - AGOSTO 2012| MONDO AGRICOLO |53

Guidi: «Sotto le macerie

c’è il cuore pulsante

del made in Italy»

sgravi fiscali e previdenziali.«Abbiamo chiesto alle Istituzioni - hadetto Mario Guidi – di fare in fretta, at-tivando l’opportuna corsia di emergen-za. Sotto le macerie c’è il cuore pulsan-te del made in Italy agroalimentare, ov-vero la produttività, i posti di lavoro e ilfuturo di un intero indotto. Questo nonva dimenticato». «Per tale motivo – haconcluso il presidente nazionale diConfagricoltura – occorre mantenereviva l’attenzione attraverso la determi-nante attività dei Commissari, chiamatia svolgere il delicato ruolo di coordina-mento sul territorio per garantire un’o-mogeneità di intervento nel rispetto diprocedure semplificate, celeri e menovincolanti. Tenendo anche presenteche la ricostruzione può e deve essereun’occasione per ammodernare lestrutture».(R.M.A.)

Page 54: Mondo Agricolo

SmartLand

I N N O VA Z I O N E R E T E

SmartLand

Page 55: Mondo Agricolo

LUGLIO - AGOSTO 2012 | MONDO AGRICOLO | 55

Con il digitale

si valorizza

anche il territorionell’ottica dello sviluppo

ambientale

e sostenibile

di Andrea Granelli

Il contesto competitivo, la so-cietà e i mercati sono semprepiù “complessificati” e interrelatie le reti – di persone, di cono-scenza, di tecnologie e di impre-se – diventano forse lo strumen-

to più utile ed efficace per dominarequesta complessità crescente e orien-tarla verso la creazione di valore e van-taggio competitivo.Gli approcci settoriali – a silos – re-stringono lo spazio competitivo e ri-ducono le opzioni di crescita. Per que-sto motivo le varie forme di Rete – dal-le reti infrastrutturali (digitali/Internetof things ed elettriche/Smart Grid), aquelle di conoscenza, fino ai recenticontratti di Rete per incentivare ag-gregazioni stabili e “project oriented”fra imprese, sono una grande oppor-tunità. E per lanciare queste nuove Re-ti sia le Istituzioni sia il mondo finan-ziario stanno mettendo a punto misu-re incentivanti e percorsi agevolati. Lasfida dunque è far nascere le nuoveReti, capaci di mettere insieme – gra-zie anche alla Rete digitale (straordi-naria, potentissima ma pur semprestrumento) – imprese, Istituzioni, ban-che, centri di ricerca e talvolta i con-sumatori stessi. Queste nuove aggre-gazioni rendono obsoleti i concetti difiliera (e le conseguenti politichestrettamente settoriali) introducendo,per esempio, quello di ecosistema, do-ve contano anche le relazioni non for-malizzate e dove i confini sono apertie in continua mutazione. Ma, in questoambito, a che punto si trova il settore

Page 56: Mondo Agricolo

I N N O V A Z I O N E R E T E

56| MONDO AGRICOLO | LUGLIO - AGOSTO 2012

agroalimentare che, come noto, è unodei principali comparti in termini difatturato, numero di imprese e occu-pazione, secondo solo a quello mani-fatturiero? L’intero settore dell’agribu-siness (agricoltura, industria, distribu-zione e servizi) ha un valore com-plessivo di poco inferiore ai 250 mi-liardi di euro (di cui circa 45,5 miliar-di è il valore della sola produzioneagricola). Oltretutto l'Italia si confer-ma (nel 2010) il primo Paese europeoper numero di riconoscimenti di qua-lità conseguiti: 219 prodotti Dop, Igp eStg riconosciuti dall'Ue (25 in più ri-spetto al 2009) e oltre 4600 specialitàagroalimentari tradizionali censite dal-le regioni. Nonostante la sua dimen-sione, rilevanza e “familiarità” con laqualità e l’innovazione e il “lavorare infiliera”, il settore agricolo non sta peròcogliendo a pieno – come potrebbe –

Secondo la Commissione Europea - COM(2009) 519 - la Smart City è: “ una città

basata sulle reti intelligenti, su unanuova generazione di edifici e disoluzioni di trasporto a basseemissioni in grado di cambiare il

nostro futuro energetico”. Unavisione dunque prettamente

tecnologica. Il tema delle smart cities èl’occasione per riflettere a fondo sul futuro delle nostre città, riunendo attornoa tavoli progettuali i principali attori (non solo decisori e fornitori), percogliere a pieno le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie ma in pienaarmonia con la storia, le tradizioni e le vocazioni dei nostri centri urbani,diversi – non semplicemente più piccoli – rispetto alle megalopoli che stannospuntando come funghi da oriente a occidente.

n RIFLETTERE SUL FUTURO DELLE CITTÀ

l’opportunità delle Reti. Tra i contrattidi Rete nati nell’ultimo anno, solo l’8%è riconducibile al mondo agricolo.Inoltre, i grandi temi di infrastruttura-zione e sviluppo di piattaforme e con-tenuti digitali (dai bandi per le SmartCities alla costruenda “Agenda DigitaleItaliana”) vedono sì una crescente at-tenzione al territorio, ma al territoriourbano, al limite esteso a quella di-

mensione non antropizzata caratteriz-zata da forti valenze turistiche. Ma il di-gitale è tecnologia strategica ancheper il settore agroalimentare e puòcontribuire in moltissimi ambiti: con-trollo di processo, tracciabilità alimen-tare, monitoraggio “integrale” del ter-ritorio, simulazione degli impatti am-bientali, gestione del catasto e geore-ferenziazione dei patrimoni ambienta-

Il Progetto della Smart city Langfang che trasforma la città cinese in un modelloecologico di riqualificazione urbana è statopremiato dall’Associazione degli architetti Usa

Page 57: Mondo Agricolo

li, eCommerce e marketing digitale, …Oltretutto il concetto di Smart Cities èstato dal governo – in particolare dalministro Profumo – esteso a quellodelle Smart Communities (città diffu-se e comunità – che nascono anche at-traverso l’aggregazione di piccoli co-muni o sistemi metropolitani – e dovevengono affrontati congiuntamentetematiche socio ambientali, quali mo-bilità, sicurezza, educazione, rispar-mio energetico o ambientale). Questoconcetto sottende, di fatto, una inte-grazione fra città e natura circostante.Ma il rapporto fra città, natura (e cibo)può spingersi anche oltre: pensiamoal tema degli orti urbani e soprattuttodelle serre idroponiche, come il casodella newyorkese Gotham Green, cheproduce – sui tetti della Grande Mela

– circa 100 tonnellate annue di ortag-gi, grazie a una serra idroponica su-per-tecnologica di 15.000 metri qua-drati.Ci sono quindi spazi importanti– da cogliere – non solo nella “moda”delle Smart Cities (a cui si stanno ol-tretutto associando molte risorse fi-nanziarie – soprattutto europee – emolta attenzione dei media) ma anchecreando un nuovo “capitolo” – po-tremmo chiamarlo “Smart Land” – do-ve affrontare e declinare il rapportotra innovazione, nuove infrastrutturemateriali e settore agricolo (o, in sen-so più esteso, paesaggio), che consen-ta anche di uscire dalle strette di unacontrapposizione spesso troppo stru-mentale e banalizzata fra il cibo natu-rale e la cattiva tecnologia e affrontaretemi più ampi come per esempio lasostenibilità alimentare oppure il con-trollo climatico. Oltretutto questi ar-gomenti saranno il cuore di Expo2015 e a questo appuntamento l’Italiadovrà arrivare preparata a un raccon-

to che unisca in maniera armonica lastoria e specificità del nostro territo-rio con le frontiere della tecnologia,perché è nella giusta armonizzazionefra tradizione e innovazione che si gio-ca il futuro della nostra economia.

���

n ANDREA GRANELLI

Andrea Granelli è il presidente di Kanso, società che si occupa di innovazione e nuove tecnologie. È statoamministratore delegato di Tin.it e dei laboratori di ricerca del GruppoTelecom. Ha pubblicatonumerosi libri sulleinnovazioni digitali.

A Confagricoltura Acade-my ha parlato

delle reti come

fattore

di sviluppo

dell’impresa.

Si guarda al rapportotra città, natura e cibo.La tecnologia è green

Page 58: Mondo Agricolo

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Page 59: Mondo Agricolo

cativo, ed altre due iniziativein fase di start up. Di questela prima è l’aggregazionedelle imprese dell’agroali-mentare sui temi della qua-lità della commercializzazio-ne, della formazione, dellaricerca, dello scambio diinformazioni commerciali,dell’innovazione di proces-so. Presenti all’incontro al-cune delle imprese interes-sate nel settore caseario, delvino, dell’olio, dolciario e ali-mentare. La seconda è invece orienta-ta al marketing territoriale esi rivolge ad imprese agrico-le, del turismo, dei servizi edell’industria del territorio,per coordinare e dare im-magine ai prodotti della pia-

nura pontina, ed attrarre investimentie visitatori intorno alla produzionecomplessiva che caratterizza l’area. Iprogetti sono sostenuti da Confagri-coltura Latina e Confindustria Latina.Il presidente di Confagricoltura Lati-

na, Adelino Lesti, ha inoltre presentato– nel corso dell’incontro - un quadrodell’ economia pontina di settore, met-tendo in luce con il presidente di Con-findustria Latina, Paolo Marini, le po-tenzialità di tali progetti.E’ intervenuto anche l’assessore al la-voro della Regione Lazio, Mariella Zez-za, che ha annunciato il programmaregionale che stanzia 5 milioni di euroa favore delle reti di impresa.Infine i vicepresidenti nazionali, EzioVeggia per Confagricoltura ed AldoBonomi per Confindustria, hanno an-nunciato il progetto comune che ve-de già quattro contratti di rete in dive-nire in altrettante provincie italiane. Siparte da Latina e Perugia. (R.M.A)

LUGLIO - AGOSTO 2012| MONDO AGRICOLO |59

Presso l’azienda agricola“Casale del Giglio”,convegno di filieradi Confagricoltura

e Confindustria

I N N O V A Z I O N E R E T E

L’evento, organizzato da Confagricol-tura e Confindustria Latina, in collabo-razione con Retimpresa, ha focalizzatole opportunità che il contratto di reteoffre alle aziende agroindustriali, al fi-ne di migliorare la crescita dimensio-nale delle PMI locali.Nell’incontro sono stati illustrati treprogetti: il contratto di rete stipulatodal settore farmaceutico, che è signifi-

L’agroalimentarefa sistema

L’azienda agricola “Casale del Giglio”

Nel quadro dell’accordotra Confagricoltura eConfindustria, martedì3 luglio, si è svolto ilconvegno su "Le Retid'impresa nella filiera

agroindustriale pontina" presso l’A-zienda Agricola Casale del Giglio.Quella della location non è stata unascelta casuale, infatti il titolare dell’a-zienda, Antonio Santarelli, è uno deipromotori dell’iniziativa. Per Confagri-coltura erano presenti il vicepresiden-te Ezio Veggia ed il direttore generaleLuigi Mastrobuono.

Prodotti valorizzati

da aggregazione

e marketing territoriale

L’agroalimentarefa sistema

Page 60: Mondo Agricolo

60| MONDO AGRICOLO | LUGLIO - AGOSTO 2012

M A P P A M O N D O

L’agricoltura è fonda-

mentale nell’ eco-

nomia rurale

e nazionale USA, fornisce

lavoro ad un americano

su 12 e sostiene circa 2,2

milioni di famiglie

di produttori e allevatori. Il

Congresso ha storicamente

mantenuto un significativo

investimento sull’America

rurale attraverso il Farm Bill.

Si tratta di un ampioomnibus legislativo la cuispesa viene autorizzata ognicinque anni. Inizialmente,questi aiuti federali avevanoil compito di proteggerel’economia agricola econtenere il surplus diraccolti, per evitare il crollodei prezzi. Chiamarlo FarmBill oggi, in realtà, è impro-

prio, perché anche se la

normativa contiene dispo-

sizioni fondamentali per gli

agricoltori e per il loro

successo economico, l’80%

dei fondi viene assegnato

per l’assistenza alimentare

(food stamps) a 46 milioni diindigenti. Forti sono lepreoccupazioni delleorganizzazioni agricole per i

n FRANCIA ,LA TERRA COME BENE RIFUGIO

Tra il 2 0 1 0 e il 2 0 1 1 , in Francia,il prezzo medio dei terreni

e prati liberi è salito del 6 %

arrivando a 5 .4 3 0 euro perettaro. Il costo delle terre e dei prati affittati è cresciutopiù lentamente (+ 3 %), 3 8 3 0

euro / ha nel 2 0 1 1 . Queste medie, ovviamente, nascondonoenormi disparità. Nelle zone di seminativi, il prezzo mediodel terreno libero, supera 6 .0 0 0 euro per ettaro, contro i 4 .2 0 0 euro / ettaro nei bacini di allevamento del bestiame. Le operazioni più costose registrate nello scorso anno, hanno riguardato la Regione CentraleSuperiore ( 1 0 0 0 0 euro / ha), mentre nel Nord-Pas de Calais si è arrivati a 2 0 .0 0 0 euro per ettaro. I massimi sono stati registrati nell’Aube con i 3 4 0 0 0 euro/ha. Il continuo aumento dei prezzi delle terre che si è verificato tra il 2 0 0 7 e il 2 0 1 1 , a parere di RobertLevesque, della Federazione Nazionale della Safer,dimostra che la terra agricola è considerata un porto sicuro per gli investitori in questo periodo di incertezza nei mercati finanziari. Una vera e propriascommessa sul futuro che anticipa il crescente bisogno di terra per soddisfare la domanda agricola e dell’ agro-energia.

La produzione mondialedi mais nel 2 0 1 2 /1 3 arrivaalla previsione da recorddi 9 1 7 milioni di tonnella-te, nonostante le preoccu-pazioni sui raccolti neglistati Uniti. "Mentre il mer-cato si è focalizzato sulle di-minuzioni negli USA, le pro-spettive altrove sono decisa-mente più solide, in particola-re in Cina e in India”, riporta ilrapporto dell’InternationalGrains Council, che vede co-munque rischi di ribassi ameno che il meteo negli Usa

non migliori. Il raccolto dimais in Cina, il secondo pro-duttore mondiale, è arrivato a1 9 5 milioni di tonnellate, inIndia a 2 2 milioni di tonnella-te, mentre il raccolto di maisdegli Stati Uniti è stato ridottodi 5 milioni di tonnellate. Se-condo quanto scrive il Cig, glistock globali di mais, alla finedella stagione 2 0 1 2 /1 3 , rivistiverso il basso di 4 milioni ditonnellate e portati a 1 3 7 mi-lioni, sono ancora superiori ai1 2 9 milioni di tonnellate dellastagione precedente.

PRODUZIONE RECORD PER IL MAIS

di Elisabetta Tufarelli

La scure sul Farm Bill

Le Organizzazioni

di settoresul piede di guerraper le forti

riduzioni

alla spesa agricola

tagli previsti sul Farm Bill

2012. La NFU (NationalFarmers Union), in particola-re, dichiara: “Le ingiustificateriduzioni alla spesa agricolasono inaccettabili perchéandrebbero a inciderepesantemente sulle impre-se, con l’obiettivo di ridurre ildisavanzo nel bilancio fede-rale, quando questo provve-dimento è nato proprio persoddisfare le esigenze degliagricoltori e degli allevatoriin tempi di crisi, in modoche l'agricoltura possacontinuare a rappresentareuna fabbrica di posti dilavoro per tutti gli america-ni” . Il Senato ha appenacompletato la discussionesui provvedimentieconomici e legislativi chedovranno sostituire il FarmBill 2007, che scadrà a

settembre. Sono previstitagli ai sostegni agricoli per 2miliardi l’anno, ma moltimembri del Congresso riten-gono che questo mastodon-te legislativo, così costoso ecomplicato, avrà pochissimechance di essere approvatoin un anno elettorale.

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IL PRESIDENTE GUIDI ALLE ASSEMBLEE TERRITORIALI

L’ assemblea di Confagricolturadi Cuneo ha eletto, per il prossi-mo triennio, il presidente OresteMassimino. “Mi impegnerò perproseguire nel percorso di cre-scita che ha intrapreso l’associa-zione agricola con i miei prede-cessori - ha detto Massimino -.Sono convinto che il settoreagricolo meriti maggior atten-zione da parte delle istituzioni,ancor più in una provincia agri-cola come la nostra, dove ilcomparto primario rappresentaun settore strategico per la no-stra economia”.

ORESTE MASSIMINOA CUNEO

dotta pretestuosamente per giustificare,agli occhi dei cittadini europei, i contri-buti dati all'agricoltura, quando invece ilsuo ruolo a favore dell'ambiente è in-trinseco all'attività stessa”.Riflettere sulla perdita di competitivitàdelle aziende agricole e individuarepossibili soluzioni e proposte, sono i te-mi affrontati all’incontro di Confagri-coltura Arezzo. “Si parla tanto delle dif-ficoltà della nostra attività, il problemanon è quello di fare gli agricoltori, ma difarlo in Italia. Siamo prigionieri di un si-stema troppo complicato, oneroso e co-stoso – ha ribadito Guidi -. Dobbiamochiedere alla politica di fare uno sforzoperché l’agricoltura si salva solo se l’agri-coltore si salva, e questo si può otteneresolo uscendo dalla marginalità in cuisiamo confinati”.A Grosseto il presidente ha anticipato lebattaglie autunnali: Confagricoltura saràin prima linea per difendere le specificitàdel settore. Si è anche soffermato sulmondo agricolo che ha permesso allapolitica di decidere le strategie più im-portanti. “Noi stessi abbiamo creduto diessere diversi, protetti dentro una gabbiache oggi ci frena - ha sottolineato -. Oc-corre pensare in termini di imprese ag-gregate e di reti d’imprese per svilupparele esportazioni, come già accaduto in va-rie parti d’ Italia con Confindustria. Sia-mo sull’orlo del precipizio e per questo ènecessario cambiare passo”.

Dal 2 6 giugno al 2 6 luglio il presidentedi Confagricoltura ha partecipato a di-verse assemblee. A Lamezia Terme, do-po la riconferma di Alberto Statti allapresidenza regionale, Mario Guidi si èsoffermato sulla situazione economicanazionale e internazionale con la quale,inevitabilmente, l'agricoltura calabresedeve confrontarsi: “Gli ultimi dati mo-strano un calo del 6 % dei consumi ali-mentari, un dato certamente non posi-tivo per il settore agroalimentare –hadetto -.Per uscire dalla crisi occorre sce-gliere un modello di sviluppo adeguatoper l'economia italiana. Il nostro Paese,per essere competitivo, deve puntaresull'agroalimentare che, insieme al turi-smo e alla cultura, sono i settori strate-gici della nostra economia”.Intervenendo a Frosinone, Mario Guidiha invitato a guardare la realtà con oc-chi nuovi: “La crescita passa attraversoun salto culturale e l’avvio di un nuovoprocesso – ha rimarcato -. Gli eventipolitici ed economici che stiamo viven-do segnano un punto di svolta col pas-sato. Le imprese devono progettare erealizzare il futuro, fornendo alla politi-ca proposte e progetti per lo sviluppo”. L’assemblea a Pisa è stata l’occasione peresaminare la riforma della Pac, “che de-ve essere più moderna e innovativa peressere davvero lungimirante e utile – haosservato -. La battaglia vera, però, sigioca sul greening, misura miope intro-

«Gua rd a re la realtà co n o cchi nuo vi»

O R G A N I Z Z A Z I O N E E T E R R I T O R I O di Elisabetta Tufarelli

LUGLIO - AGOSTO 2012| MONDO AGRICOLO | 63

Andrea Mansuino è stato rielet-to alla presidenza di Confagri-coltura Liguria. Lo affiancano ivicepresidenti Melacca e Oldoi-ni. “Riposizionare la nostraazione sindacale in un contestoproduttivo che sta cambiandovelocemente ed in cui i punti diriferimento, anche in seguito al-la forte crisi economica e politi-ca in atto, sono cambiati radical-mente”, questo l’obiettivo di

Mansuino per affrontare le nuo-ve sfide di mercato che attendo-no le nostre imprese agricole.

ANDREA MANSUINOPER LA LIGURIA

AssembleaConfagricolturaGrosseto

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O R G A N I Z Z A Z I O N E E T E R R I T O R I O

Maurizio Anolfo è il nuovo pre-sidente di Confagricoltura Udi-ne. L’assemblea, per la primavolta, ha scelto direttamente ilpresidente e i consiglieri. “Piùche parlare bisogna agire subito,mantenendo l'attuale livello diqualità dei servizi erogati e ri-spondere alle nuove richiestedelle aziende -ha detto Anolfo-.Nel difficile momento che stia-mo vivendo dobbiamo cambia-re il modo di far sindacato:“Dobbiamo saper rispondere al-le richieste pianificando strate-gie ed attività di consulenza”.

MA URIZIO A NOLFO

A UDINE

È nata a Bologna la CGBI (Confedera-zione generale dei bieticoltori italiani).Un’ associazione fortemente voluta daConfagricoltura per dare al settore bieti-colo italiano uno strumento efficace peraffrontare le nuove sfide che si aprirannocon la riforma della politica agricola Co-mune.Nel 2006, la riforma dell’Organizzazio-ne di mercato dello zucchero ha previstoun regime di aiuti transitori, per l’adatta-mento della produzione di bietole neiPaesi che riducevano di oltre il 5 0 % laquota zucchero. Questa ristrutturazione,oltre a comportare la chiusura di 1 5 deidiciannove zuccherifici italiani, ha ri-dotto la quota zucchero ad un livello ta-le, da costringere l’Italia a dipendere, peri due terzi del proprio fabbisogno, dalleimportazioni di questa commodity stra-tegica per la sicurezza alimentare.Ora, in un momento delicato per l'eco-nomia del Paese, ANB (Associazionenazionale bieticoltori) e CNB (Consor-zio nazionale bieticoltori) hanno uffi-cialmente definito l’integrazione dellarappresentanza e dei servizi. “Abbiamo l'obbligo di aggregare leenergie positive, per consentire ad unafiliera storicamente ben organizzata diavere certezze nella creazione di valoreper gli agricoltori – dice Mario Guidi,presidente di ANB -. Dobbiamo raffor-

A LLEA NZA TRA A NB E CNB

Bietole, rappresentanza unitaria

zare la rappresentanza per essere piùincisivi nella difesa degli interessi delmondo bieticolo”. “Il settore bieticolo -afferma Alessandro Mincone, presi-dente del CNB - oggi può camminarecon le proprie gambe grazie al lavoro eagli investimenti cospicui delle indu-strie saccarifere e delle Associazioni.Queste ultime, infatti, hanno contribui-to alla stabilizzazione del prezzo dellebarbabietole, attraverso la valorizzazio-ne dei sottoprodotti”.E la scommessa della nuova Confede-razione Generale dei Bieticoltori Italia-ni è quella di riuscire a ricompattare lafiliera bieticolo-saccarifera nazionale,affinché la barbabietola da zuccherocontinui a rappresentare un’opportu-nità economica valida per i produttori,tra le colture arabili. In particolare, laConfederazione dei bieticoltori assu-merà la rappresentanza unitaria dei2 0 .0 0 0 soci delle due associazioni nelconfronto interprofessionale con l’in-dustria e razionalizzerà le attività di ser-vizio presso gli zuccherifici, evitandoduplicazioni e riducendo i costi. E la fi-ne dei sostegni accordati temporanea-mente alla bieticoltura italiana, dopo larinuncia a due terzi della quota zucche-ro nazionale, ha fatto nascere la forteesigenza di dare maggior peso alla bie-ticoltura italiana.

Il presidente di ConfagricolturaBari Umberto Bucci è stato ri-confermato all’unanimità anchepresidente di ConfagricolturaPuglia per il prossimo triennio.La sua rielezione è avvenuta nelCorso dell’Assemblea dell’Orga-nizzazione regionale che si è te-nuta a Bari. Bucci, nel suo inter-vento, si è soffermato sulle pro-blematiche attuali dell’economia

in generale e di quella agricola inparticolare, indicando le prio-rità degli impegni che Confagri-coltura Puglia dovrà affrontare.

CONFA GRI PUGLIA

RICONFERMA B UCCI

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LUGLIO - AGOSTO 2012| MONDO AGRICOLO | 65

Il consiglio direttivo di Confa-gricoltura Vercelli e Biella haconfermato alla presidenza, peril triennio 2 0 1 2 -2 0 1 4 , PaoloCarrà, agronomo, conduttore diun’ azienda agricola risicola.“Molte - ha detto - le questioniaperte : dalla riforma della Pac,alle nuove disposizioni in mate-ria di prevenzione incendi, daldecreto emissioni in atmosferaper gli essiccatoi, alle problema-tiche del disaccoppiamento delriso, dalla informatizzazione deilistini, ad una riorganizzazionedel mercato del riso”.

PAOLO CARRÀ

A VERCELLI - BIELLA

Il presidente confederale Guidi ha scrit-to al ministro per le Politiche agricoleCatania e agli assessori regionali, perconfutare le proposte di modifica al di-sciplinare della Mozzarella di BufalaCampana Dop, recentemente approvatedal Consorzio di Tutela. Il nuovo intervento dell’ Organizzazionedegli imprenditori agricoli ha intesoconsolidare le ferme prese di posizionedi Michele Pannullo (Federcampania),Antonio Marulli (Caserta) e Rosario Ra-go (Salerno), che ritengono le modificheprospettate al disciplinare del più impor-tante marchio Dop del Centro-Sud Italiafortemente rischiose ai fini della qualitàdi questo formaggio fresco, unico e mol-to apprezzato.La Mozzarella di Bufala Campana Dop,rappresenta la terza industria dellaCampania per volume di fatturato e, in-torno ad essa, ruotano, tra allevamentied indotto, circa ventimila posti di lavo-ro. Questo formaggio tradizionale cam-pano, oltre che nelle province di Casertae Salerno, viene prodotto anche nel La-zio meridionale e in parte della Puglia edel Molise. È un patrimonio da salva-guardare e valorizzare ed è, per produ-zione, il quarto formaggio italiano.Nella lettera al ministro Mario Cataniae agli assessori all'Agricoltura di Cam-pania, Puglia, Lazio e Molise, il presi-dente di Confagricoltura ha esposto leragioni e i timori dei produttori e chie-de un approfondito confronto per ga-rantire, in tutti i passaggi della filiera,una completa tracciabilità della mate-ria prima utilizzata.Preoccupa gli im-prenditori di Confagricoltura, in parti-colare, il progetto di modifica del limi-te temporale che può intercorrere tra lamungitura del latte di bufala e l’iniziodella filatura della cagliata, oggi chiara-mente indicato in 60 ore a tutela dellafreschezza della mozzarella DOP. “Laproposta, mantiene il termine delle 60ore, ma - ha detto Guidi - riferito allostato intermedio della produzione dellacagliata, rendendo di conseguenza pos-

MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP

Disciplinare: contrari alle modifiche

sibile, pur non parlando mai apertamen-te di congelamento ma solo di opportu-no condizionamento, un’innaturale in-terruzione del processo produttivo”.Confagricoltura ha espresso la propriacontrarietà anche per altri passaggi con-tenuti nella proposta da cui deriverebbeun prodotto che, per qualità e caratteri-stiche organolettiche, nulla avrebbe ache vedere con la tradizionale Mozzarel-la di Bufala. L'iscrizione all'albo comunitario deiprodotti a Denominazione di OrigineProtetta risale al 1996, riconoscendo lecaratteristiche organolettiche e merceo-logiche derivate prevalentemente dallecondizioni ambientali e dai metodi tra-dizionali di lavorazione esistenti nellaspecifica area di produzione delimitata.Confagricoltura è perplessa pure per lapossibilità di riconoscere l’utilizzo dellaDOP per tipologie e qualità inesistentinella tradizione produttiva, seppureesclusivamente destinate al canaleHo.re.ca, come il superamento delle at-tuali pezzature tipiche.Come hanno sottolineato il presidenteGuidi ed i dirigenti territoriali dell’ Or-ganizzazione, da iniziative volte solo adallentare i vincoli produttivi, non pos-sono che derivare danni all’immaginedi un prodotto ricercato in tutto ilmondo, che è il più famoso dei formag-gi freschi Dop.

“Sostegno all'occupazione pro-duttiva nelle imprese usando ifondi europei.” Lo auspica Con-fagricoltura Sicilia insieme allealtre Organizzazioni datorialiche già lo scorso primo marzoavevano dato vita alla “Marciaper lo sviluppo e l’occupazione”.

In particolare al Governo sichiede di favorire l’accelerazionedella spesa comunitaria e di ren-dere possibile, anche in Sicilia,l'impiego di fondi per il credito egli investimenti produttivi estrategici.

SICILIA: SOSTEGNO

PER L’ OCCUPAZIONE

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O R G A N I Z Z A Z I O N E E T E R R I T O R I O

nei suoi diversi incarichi (Comitato deiministri per il Mezzogiorno, presidenzadel Consiglio dei Ministri, Ente RiformaPuglia e Lucania, Centrale ortofrutticoladi Metaponto) si è sempre impegnatoper lo sviluppo dell’economia agricola,delle infrastrutture viarie ed irrigue delMezzogiorno. Le tesi premiate valorizza-no e approfondiscono la conoscenza delsistema agricolo ed agro-industriale re-gionale. L’obiettivo è far continuare il

La Basilicata è altamente vocataper la produzione di cereali, inparticolare grano duro. Storia etradizione colturale non si accom-pagnano con l’andamento climati-co, la globalizzazione e l’aumentodei costi. Così, nonostante siamolto sviluppata l’attività di tra-sformazione, il comparto attra-versa una fase regressiva, sebbeneil grano duro continui a essere una col-tura di primo piano nell’economia agri-cola regionale. Proprio il piano cereali-colo nazionale e la filiera cerealicola lu-cana sono stati i temi cardine della se-conda edizione del “Premio di LaureaVincenzo Schiavone Panni”, assegnatoalle tesi di laurea discusse nell’anno ac-cademico 2009-2010, per ricordare la fi-gura dell’imprenditore agricolo e presi-dente di Confagricoltura Potenza, che

PREMIO DI LAUREA VINCENZO SCHIAVONE PANNI

Apprezzate le tesi su genetica e bioenergiapensiero e l’azione di VincenzoSchiavone Panni nell’impegno deigiovani. La dottoressa Anna D’O-nofrio con: “Studio della variabi-lità genetica in una collezione difrumento duro (Triticum durumDESF) attraverso marcatorimorfologici, biochimici e moleco-lari” e la dottoressa MargheritaArcieri con: “Rendimento ed effi-

cienza energetica di colture da bio-ener-gia in Basilicata”, si sono aggiudicate i duepremi messi a disposizione dalla famigliaSchiavone Panni in collaborazione con ilBanco di Napoli. Oltre a ConfagricolturaBasilicata, hanno patrocinato la manife-stazione, le Facoltà di Agraria dell'Uni-versità degli studi del Molise, quella dellaTuscia di Viterbo, l'Ordine degli agrono-mi di Roma e la Federazione dei dottoriin agraria e forestale.

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Recentemente il Foragri (Fondoparitetico nazionaleinterprofessionale per la formazionecontinua in agricoltura) hapubblicato la lista dei piani formativiammessi a finanziamento per ilsecondo avviso del 2011. In questocontesto va segnalato che Enapra èriuscito a far entrare in graduatoriaben 15 progetti che attuerà su tutto ilterritorio nazionale, di cui cinquerivolti ai funzionari della reteconfederale e dieci rivolti aidipendenti delle aziende associate. Qui di seguito riportiamo unabrevissima descrizione dei singoliprogetti.Confagricoltura, con il Fondo, haprogettato un piano che prevedel’erogazione di un corso sul pacchettoOffice, un corso per projectmanagement, un corso specialisticoper 72 direttori di sedi con l’obiettivodi presentare una serie di tecniche estrumenti per sostenere il processo dicambiamento che sta caratterizzandoConfagricoltura, sia a livello nazionaleche territoriale.Confagricoltura Friuli VeneziaGiulia: l’intervento rivolto aidipendenti delle Unioni provincialiprevede l’erogazione di corsi sugliadempimenti normativi per le impreseagricole, il fisco nel settore agricolo,l’inquadramento civilistico dell’impresaagricola, il lavoro e la previdenza e uncorso di sindacalizzazione.Confagricoltura Calabria: il pianorivolto ai dipendenti delle Unioni edelle società di servizi è strutturato indue corsi: uno sul fisco in agricoltura el’altro sulla sicurezza nel luogo dilavoro.Confagricoltura Liguria: il piano checoinvolge diverse impreseflorovivaistiche prevede corsifocalizzati sulla gestione tecnica eamministrativa delle aziende delcomparto.

Unione Provinciale AgricoltoriAgrigento: il piano prevede dueprogetti distinti per un totale di 48 ore:un progetto relativo allacomunicazione verso gli associati e glienti pubblici ed un progetto sull’usoavanzato del pacchetto Office. Idestinatari sono tutti i dipendentidell’Unione.Confagricoltura Arezzo: il pianorivolto ai dipendenti dell’Unioneprevede corsi relativi alle paghe e allacomunicazione di front office.Agriturist Siena: il piano checoinvolge diverse aziendeagrituristiche è focalizzato sullagestione innovativa dell’agriturismo eprevede moduli sull’aggiornamentonormativo e sulla gestione epromozione dell’azienda.Confederdia: il piano coinvolgediverse aziende delle provincie diCatania e Siracusa e ha come obiettivoquello di aggiornare gli impiegatiamministrativi di tali imprese sullequestioni di fiscalità aziendale esull’utilizzo di Office a livello avanzato.Pusabren Soc. Coop a.r.l.: l’iniziativaverte sull’erogazione di corsi inerenti lasicurezza sul lavoro; un corso perdirigenti e preposti alla sicurezza suldecreto 81/2008; un corso per ilcorretto utilizzo delle attrezzature perla silvicoltura ed un corso per

In azienda i lavoratori stranieri studiano l’italiano15 PROGETTI FORMATIVI DI FORAGI- ENAPRA

FORMAZIONEdi Luca Sonaglia

applicazione in azienda dellostandard OHSAS 18001:2007 per lagestione della sicurezza.Casale del Giglio Az. Agr. S.r.l.:l’azienda ha voluto strutturare ilpiano formativo inserendo un corsosul modello organizzativo come daD.lgs. 231/2001, un corso sull’inglesetecnico, un corso tecnicosull’olivicoltura e uno sulla viticolturasostenibile. Ha inoltre richiesto uncorso sulla figura professionale delwine ambassador.Finagricola Coop. a r.l.: il pianoprevede il coinvolgimento di ben

300 destinatari divisi in vari corsi chehanno come oggetto la sicurezza,l’igiene, l’utilizzo di software tecnico e leprocedure per i capitolati clienti.Az. Agr. Fungar s.n.c.: il piano hal’obiettivo di erogare diversi corsi dilingua italiana per gli extracomunitaridipendenti dell’azienda. I corsi sonosuddivisi sulla base delle conoscenzelinguistiche in entrata a partire dalcorso base sino a quello utile adaffrontare l’esame per il permesso disoggiorno secondo le normativevigenti.Maccarese S.p.a. e Cirio AgricolaS.r.l.: le aziende si sono associate sullabase di una strategia formativa comuneche prevede l’aggiornamento delpersonale addetto agli impianti dibiogas e alle stalle.Tenimenti Ruffino S.r.l.: il pianoprevede una serie di interventi chevanno dal corso di inglese agli inteventiper la gestione delle emergenze incantina, dal corso per preposti allasicurezza a quello per il prontosoccorso.Tenuta Ca’ Bolani (Gruppo Zonin):l’azienda ha svolto l’aggiornamentoprofessionale dell’intera squadra deipotatori inserendo nel piano anchealtre attività legate alla sicurezza e allavalutazione del rischio chimico incantina ed in vigna.

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CAMPI ROSA

Nell’ agriturismo CascinaLe Preseglie di Desenzanodel Garda, si è tenuto ilmeeting di ConfagricolturaDonna Lombardia, per illancio dell’iniziativa la“Maratona delle imprendi-trici verso Expo 2015”.Ombretta Colli, sottosegre-tario alle Pari opportunitàdella Regione Lombardia, èstata la ‘madrina ideale’ delnuovo progetto alfemminile dell’Organiz-zazione. A fare gli onori dicasa, la presidente regionalee vice presidente nazionaleGabriella Poli, insieme aldirettore di ConfagricolturaLombardia UmbertoBertolasi. Il progetto sistruttura in un itinerario divisite ad aziende agricolecondotte da imprenditrici,che comincerà il 14settembre proprio allacascina Le Preseglie diCristina Bordignon eproseguirà nelle diverseaziende, che si distinguonoper attività ed assettiall’avanguardia. Nel 2015,poi, verrà anche realizzatoil percorso guidato dedicatoai visitatori di Expo. Conl’occasione si è parlatoanche di possibili sinergiecon la Regione Lombardia.Stefania Tamborini,dirigente della DG

Agricoltura, si è soffermatasui percorsi di educazionealimentare. GiovanniMoser, consulented’impresa, ha esaminato leopportunità delle retid’impresa approfondendo lastrategia per renderlevincenti, e permettere a chine fa parte, di conquistareun livello di competitivitàsui mercati, altrimentiirraggiungibile.“Le pariopportunità hanno fattopassi da gigante inLombardia– ha dettoOmbretta Colli -. Questo èil mio primo incontro condonne impegnate nell’agri-coltura e sono meravigliataper ciò che siete e che fate.Tra le ragioni d’orgogliodella nostra regione c’èanche il vostro lavoro,esempio e speranza per lenuove generazioni, cosìincerte nella costruzionedel loro futuro.L’agricoltura dà possibilitàinteressanti e la porta dellaRegione, anche per quantomi riguarda, è sempreaperta. Una raccomanda-zione? Fare e “fare bene”non basta più: bisognaanche farlo sapere”. Ed oggipiù che mai è la strada cheConfagricoltura DonnaLombardia stapercorrendo. (S. G.)

MARATONA VERSO EXPO 2015

Gabriella Poli, nel suointervento, ha rimarcatoil dinamismo e l’impor-tanza dell’impresa alfemminile anche nelsettore primario: “Leimprenditrici agricolesono il 29%, gestisconodunque un’azienda su tree sono protagoniste neiprocessi innovativi, dallaricerca alla multifunzio-nalità. “Maratona delleimprenditrici verso Expo2015” rappresenta l’aper-tura del triennio chededicheremo al temadell’alimentazione, nellaprospettiva dellaprossima EsposizioneUniversale di Milano. Poliha anche spiegato chenell’iniziativa: “Sarannocoinvolte altre associazio-ni al femminile, e faremoconoscere le eccellenzeimprenditoriali agliaddetti ai lavori e alpubblico di Expo”. Allamanifestazione sonoprevisti 20 milioni divisitatori, per una mediagiornaliera di 160.000ospiti. ConfagricolturaDonna Lombardia,sottolinea Poli, ha comeobiettivo prioritariosostenere il protagonismofemminile nel compartoagroalimentare: dallaproduzione allatrasformazione, fino allacommercializzazione.Promuovendo unconfronto sul ruolodell’agricoltura evalorizzando la presenzadelle donne che operanonel settore, in quantodecisivo nei processi disviluppo locale.

Meeting lombardo LE IMPRENDITRICI FANNO RETE

A Lamezia Terme (Catanzaro), l'in-contro “organizzativo” del presiden-te di Confagricoltura Mario Guidi e del direttore generale LuigiMastrobuono con i dirigenti cala-bresi per condividere le strategie e gli indirizzi confederali è statoanche l’occasione per presentare le iniziative di Confagricoltura Don-na Calabria. Il presidente regionaledegli imprenditori calabresi, AlbertoStatti, ha comunicato l’elezione del-l’imprenditrice cosentina Paola Gra-nata alla vicepresidenza nazionaledella neonata associazione femmini-le. “Proprio in questo periodo, conl’utilizzo di fondi della Camera diCommercio destinati alle pariopportunità, si sta ultimando unsistema di rete al femminile - ha det-to Paola Granata - che sarà in grado di mettere in vetrina tutte le produ-zioni e offrire servizi, interagendo in sinergia con le altre categorie pro-duttive, calabresi e non”. Oltre all’in-contro con Paolo De Castro, presi-dente della Commissione agricoltu-ra al Parlamento europeo, tante leiniziative che le socie di Confagri-coltura Donna Calabria stannoportando avanti, con determinazio-ne e tenacia, utilizzando attenta-mente le risorse e facendo tesorodelle altre opportunità, convinte dirappresentare, in un momento dicrisi così evidente, il vero elementodi novità che può far crescere quali-tativamente le attività agricole del-la regione vincendo la sfida dellacompetitività ”.

Gabriella Poli

Paola Granata

di Elisabetta Tufarelli

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IL PATRONATO CON LA SPIGA

di Mario Maselli

LUGLIO - AGOSTO 2012 |MONDO AGRICOLO|69

ASSISTENZE E INFORMAZIONE

La riscrittura delle regole che disci-plinano il rapporto tra Inps e Patro-nati si collega perfettamente con ilnuovo scenario di norme previden-ziali introdotte a dicembre dallaRiforma Monti. I nuovi requisiti diaccesso alle pensioni, il loro adegua-mento alla speranza di vita, le novitànel sistema di calcolo del trattamen-to che si maturerà, stanno creandoun crescente e alcune volte preoccu-pante interesse in tutte le categorie efasce sociali. Conoscere quale sarà ilproprio futuro pensionistico e qualiscelte fare o come accedere ad unadelle 100 prestazioni previdenziali osociali, nell’era del colloquio telema-tico con la Pubblica Amministrazio-ne, costituisce molto spesso, permilioni di cittadini, un vero proble-ma. Per soddisfare questo diffusobisogno di informazione e di assi-stenza - che nei fatti si traduce sem-pre più in una qualificata e profes-sionale consulenza gratuita - al pri-mo posto vengono gli Istituti diPatronato che avvicinano i cittadiniai servizi della pubblica amministra-zione, diventando così un punto diriferimento soprattutto per la sferadell'assistenza previdenziale, ancheper i cittadini italiani residenti all'e-stero. I servizi erogati dai patronatisono percepiti come servizi stretta-mente interrelati con il pubblico econ i servizi di pubblica utilità,“essenziali” e per questo da garanti-re. L’Enapa, promosso ben 20 anni fada Confagricoltura, con le sue 244sedi e 410 recapiti è presente inmaniera omogenea sul territorio.Per informazioni e per trovare lasede più vicina (www.enapa.it).

Intesa Inps e istituti di patronato

UNA RECENTE INDAGINE ISPO ha certificato che i Patronati sono conosciuti dal93% della popolazione, il 47% afferma di saper indicare anche una sigla e ben il 73%si è già rivolto a una delle 29 strutture esistenti per svolgere una praticaprevidenziale. É anche molto significativa la quota di coloro che dichiarano chepotrebbero farlo in futuro: lo afferma il 28% degli italiani. Tra questi ultimi, sinotano soprattutto lavoratori atipici e i giovani adulti (25-44enni). Ad esseremaggiormente informati dell’attività gli uomini e i lavoratori più garantiti; alcontrario, chi conosce pochi o nessun servizio sono soprattutto le donne e i lavoratoriatipici. Ben quattro italiani over 24 su dieci (41%) utilizzano o hanno utilizzatoalmeno un servizio del patronato. Il servizio maggiormente richiesto dallapopolazione è quello legato alle pensioni (24%); seguono i servizi per gli assegnifamigliari (21%) e per l'indennità di disoccupazione (13%). É comunque altol’interesse per tutti i servizi offerti dai Patronati, sia tra gli utenti effettivi, sia tra ipotenziali. Ampia l'area degli utenti potenziali per ciascun servizio: sarebberointeressati, oltre che ai servizi pensionistici (48% di potenziali), soprattutto a quelliriferiti alle malattie professionali (40%) e all'indennità di disoccupazione (38%).

“A meno di sette mesi dallaentrata in vigore dellariforma pensionisticaintrodotta dal GovernoMonti, gli istituti diPatronato e l’Inps hannoraggiunto un importanteaccordo per ridefinire ireciproci ruoli e funzioni,affidando al dialogotelematico la richiesta diqualsiasi istanza e servizio”.Lo ha ricordato ilpresidente dell’Enapa,patronato di Confagricol-tura, Roberto Poggioni. Ilraggiungimento dell’intesaha richiesto innumerevoliincontri tecnico-politici e iltesto finale è innovativo edequilibrato. Infatti, se daun lato si mantiene, comeconfermato dal legislatore,il canale telematico comeunico mezzo di comunica-zione per il cittadino,dall’altro si tiene conto delleesigenze dei Patronati,riconoscendo loro il ruolofondamentale diintermediario tra il cittadi-no e l’istituto previdenziale.All’accordo nazionaleseguiranno, nei prossimimesi, accordi territoriali

con le sedi Inps regionali eprovinciali, per megliodefinire i comportamentinecessari per dareefficienza nella soluzionedei problemi e rapidità nelgiusto riconoscimento deidiritti dei cittadini.Tuttavia, quanto giusta-mente riconosciutodall’Inps in termini difunzione sociale deiPatronati, con l’alleggeri-mento dei carichi di lavoroper le loro sedi, sta deter-minando un aumentodell’attività e degli oneriorganizzativi ed alcunevolte un eccessivo antago-nismo tra i Patronati. Pertale ragione e per benfesteggiare i vent’anni del

patronato con la spiga, ènecessario essere semprepiù presenti sul territorio enel contempo allargare gliorizzonti operativi,considerando l’accordosottoscritto come un puntodi partenza per cercarenuove opportunità eridurre l’effetto dei taglioperati al Fondo Patronatidal precedente Governo e aquanto pare anche dall’at-tuale. Si conferma cosìl’avveduta scelta operata 20anni fa dalla dirigenza diConfagricoltura nel dotarsidi un proprio Patronato alservizio dei soci e deicittadini nonché di media-zione con la P.A. e gli Entidi previdenza.

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AL FIANCO DELLE ISTITUZIONI

E DELLE IMPRESE DA OLTRE 60 ANNI.

L’expertise di Ismea al servizio del sistema agroalimentare.

ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) è un ente pubblico economico.L’Istituto:

Svolge attività di informazione sui mercati agroalimentari e realizza studi e ricercheFavorisce l’imprenditoria e il ricambio generazionale in agricoltura

Costituisce forme di garanzia finanziaria e creditizia al servizio delle imprese agricoleSvolge attività di valutazione del merito creditizio delle aziende agricoleSupporta con attività di assistenza tecnica le amministrazioni centrali e territoriali

Fornisce strumenti per la gestione del rischio in agricoltura

Ismea

via Nomentana, 183 00161 - Roma Centralino Tel. (+39) 06.855681www.ismea.it

Page 71: Mondo Agricolo

LE PRIMAVERE ARABE CI HANNO INSEGNATO

CHE I GIOVANI SONO ENERGIE VITALI

di democratizzazione”. “Senza un lavoro – ha osservato Be-

chir Khalfallah, membro della Commissione africana dei di-

ritti dell’uomo e dei popoli – i giovani perdono la speran-

za, avvertono il dolore del rifiuto sociale, e ciò equivale per

loro ad un diniego della cittadinanza economica che gene-

ra rancore e provoca sentimenti di frustrazione. L’elevato

tasso di disoccupazione causa un aumento di criminalità, di

comportamenti antisociali, e rende le nostre società più vul-

nerabili”. “Un’economia sana, trasparente, fonte di ricchez-

za e di reddito – ha scritto il

presidente del Senato, Re-

nato Schifani – è un mes-

saggio di speranza, soprat-

tutto per i giovani, affinché

possano avanzare verso un

futuro migliore, all’insegna

di una crescita duratura e

dinamica”. Il presidente Ni-

cola Motolese, intervenen-

do alla tavola rotonda: ”Mez-

zogiorni d’Europa e Medi-

terraneo nella bufera. I gio-

vani, Nuovi Argonauti”, ha

ricordato che per uscire dal-

la crisi e cambiare sistema

occorre rendere i giovani

protagonisti. “I giovani sono

una risorsa fondamentale su

cui si dovrebbe puntare per

contribuire in maniera co-

struttiva e responsabile al ri-

lancio del Paese, ma credito

e burocrazia frenano l’im-

prenditoria giovanile”.

Elisabetta Tufarelli

Promosso dall'Obi, l'Osservatorio Banche - Imprese di

Economia e Finanza, la seconda edizione di Sorrento

Meeting. Tutti concordi sulla necessità di condividere,

in tutta l'area del Mediterraneo, alcuni obiettivi comuni. Tra

i temi dibattuti, quello delle primavere arabe e la “questione

giovanile”. “Fino a tre anni fa il Nord Africa sembrava fosse

completamente tranquillo, come il mar Mediterraneo – ha

esordito il Premio Nobel per la Pace 2003, Shirin Ebadi.– Poi

sono iniziate le rivoluzioni. La stampa occidentale ha chia-

mato questo evento, però,

primavera araba. La prima-

vera araba comincerà quan-

do le donne musulmane po-

tranno ottenere pari diritti.

Nei paesi musulmani esse vi-

vono una situazione di gran-

de disagio e discriminazio-

ne”. Per la giornalista Rita El

Khayat i giovani e le donne

sono le catene deboli della

sponda sud del Mediterra-

neo, un’area dove regna di-

soccupazione, lavoro preca-

rio, diseguaglianza tra i ses-

si. “La primavera araba - ha

aggiunto - non ha mantenu-

to le sue promesse, non è

stata in grado di mutare que-

sta situazione. I Paesi del-

l’Europa devono unire gli

sforzi per tendere la mano a

quelli dei Mezzogiorni del

Mediterraneo, dando avvio

a scambi su base egualitaria

e condividendo il processo

Mezzogiorni mediterranei tra bufere e speranze

A S S O C I A Z I O N E N A Z I O N A L E G I O VA N I A G R I C O LT O R I

L’importanza della formazione è indiscussa. L’economia nazionale e mondiale sono in rapidatransizione e questa crisi economicafa riflettere su comportamenti e abitudini. Sappiamo che non si

possono più applicare vecchi schemi a nuovi modelli,perché si rischia di rimanere fuori dal gioco, facendosisoffiare spazio da chi è più veloce. Sono rapidamentecambiati riferimenti situazioni, certezze e serve la capacitàdi interpretare e guidare i processi di sviluppo. Investire sul capitale umano, in una associazione come la nostra,diventa indispensabile. Anche la leadership non è sempreuna qualità innata, ma va coltivata e fatta emergere: a Confagricoltura serve una classe dirigente competente,capace di interpretare e guidare i processi di sviluppo. È con questo spirito che abbiamo partecipato a diversipercorsi formativi, diretti ai giovani dirigenti sul territorio,con l’obiettivo di crescere individualmente e comesistema, per meglio rispondere alle esigenze degli associati.

Nicola Motolese Presidente Nazionale Anga

I L C O M M E N T O

LUGLIO - AGOSTO 2012 | MONDO AGRICOLO | 71

Page 72: Mondo Agricolo
Page 73: Mondo Agricolo

Ciolos e Catania all’azienda StasiUn convegno sulla futura riforma dellapolitica agricola comune (Pac) post-2013 e sul rilancio del settore dell’oliod’oliva che si è tenuto a Lecce, è statol’occasione per la visita del commissa-rio europeo all’agricoltura, DacianCiolos, del ministro per le Politicheagricole e alimentari, Mario Catania, edell’assessore regionale alle Risorseagroalimentari Dario Stefano ad un’a-zienda leader del settore olivicolo, con-dotta da giovani agricoltori di Confa-gricoltura, le Agricole Stasi di TorreSanta Susanna, in provincia di Brindi-si. L’impresa è condotta da cinque fra-telli e cugini, uniti nel nome dell'olio.Ma esclusivamente quello di qualità elavorato, naturalmente, nel frantoioaziendale. Una donna, Margherita, isuoi fratelli Francesco e Sergio e i cugi-ni Francesco e Andrea, hanno trovatoun’intesa e, invece di dividere la pro-

prietà hanno puntato sulla realtà pro-duttiva locale, con la voglia di dimo-strare le enormi potenzialità della pro-pria terra, affermandosi sul mercatocon produzioni di eccellenza. L’impre-sa conta complessivamente 80 ettaricon circa 15 mila piante a sistema in-tensivo e 2 mila esemplari plurisecola-ri. Oggi è una realtà olivicola ricono-sciuta per l'estrema qualità dei proprioli e per l'eleganza delle sue confezioniin Italia e all'estero. Nel corso della vi-sita i giovani olivicoltori Stasi hannoavuto modo di evidenziare come pro-durre olio di qualità, coltivare e curaregli oliveti monumentali (alcuni deiquali millenari) rappresenti una sfidache va sostenuta dalle politiche agrico-le comunitarie attraverso specifici in-terventi da inserire nella Pac post-2013. Il commissario europeo, partico-larmente colpito dal fascino e dall’im-

UNITI NEL NOME DELL’OLIO

ponenza degli olivi monumentali, haribadito che la Commissione sta lavo-rando per fare in modo che determina-ti tipi di agricoltura ad alta valenza“ambientale” vengano tutelati ed in-centivati.

Da sinistra: Mario Catania, Dacian Ciolos,Margherita Stasi, Dario Stefano,Francesco Stasi, Fernando Stasi, Andrea Stasi.

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La mozzarella dal “gusto giusto”

L’ agricoltura insegna moderazione edequilibrio”, questo lo slogan di Nicola,Alessandra e Carla Cecere, convinti so-stenitori del procedere con calma, sen-za mai forzare la natura. Così, l’impresaagricola Ponteré, in località Parco Ca-mera, nel comune di Cancello Arnoneha trovato un rapporto più naturale traterreno e capi di bestiame e si è con-vertita al biologico. Siamo in pienaCampania Felix, una terra difficile, do-ve ci sono però tante persone che la-vorano bene, con serietà, e orgoglio.“Mio padre non avrebbe mai volutoche io vivessi in questo territorio – di-ce Nicola Cecere -, io invece ho sceltorimanere e voglio che anche mio figlioresti qui”. L’azienda ha una superficiedi circa 60 ettari. L'ordinamento pro-duttivo è a indirizzo prevalentementezootecnico e orticolo. “Da 700 capi sia-mo scesi a 300, perché abbiamo sceltodi lavorare mantenendo in armonia ilrapporto tra terra e agricoltura”, so-stengono i fratelli Cecere. È dal loro lat-te che si fa la mozzarella dal “gusto giu-sto”, quello della rinascita, della bellez-za, della libertà prodotto nel caseificio“Le Terre di Don Peppe Diana”, su unterreno confiscato al clan dei casalesi egestito da “Libera Terra”. Un prodottodella legalità buono e dall’alto valore

sociale, che lo rende ancora più sapo-rito.Le bufale di razza mediterranea so-no nutrite con un’alimentazione asso-lutamente “naturale” e producono unlatte dotato di caratteristiche peculiariche conferisce alla mozzarella aromidel tutto particolari. “Il nostro è un alle-vamento biologico estensivo, mungia-mo una sola volta al giorno, i vitelli ven-gono nutriti con il latte materno e nonfacciamo inseminazioni artificiali”, sot-tolineano con fierezza gli imprenditori.L’obiettivo è un’impresa biologica, mul-tifunzionale, innovativa, avanzata tec-nologicamente e capace di fare culturasul territorio attraverso la fattoria didat-tica. Nei pressi del centro aziendale, co-stituto dalle strutture tipiche di un alle-vamento zootecnico e da un corpo difabbrica recentemente ristrutturato, èpresente un piccolo lago. L'impatto am-bientale dell’allevamento è molto bas-so e permette di preservare il piacevo-lissimo paesaggio agrario del pascolodi pianura, dotato di un’elevata capa-cità di attrattiva turistica. Oltre alle bu-fale, in azienda ci sono anche 40 arnieper la produzione di miele d'api e i fra-telli Cecere stanno avviando una lineacosmetica di saponi artigianali e ba-gnoschiuma a base di latte di bufala emiele.

LATTE DELL’ALLEVAMENTO BIOLOGICO PONTERÉ

74 | MONDO AGRICOLO | LUGLIO - AGOSTO 2012

Giuseppe Barbaro, 32 anni,giovane imprenditore olivicoloed esperto in marketing territoriale,è il nuovo presidente dell’Angadi Reggio Calabria. Insieme alui è stato rinnovato, per ilprossimo triennio, tutto il consigliodirettivo giovani imprenditorifortemente impegnati nel mondodell’agricoltura.“Avvicinerò i numerosi giovaniimprenditori della mia provincia,incoraggiandoli a migliorare epotenziare le loro aziende agricole,certo che il ritorno alla terrasarà la base del nuovo slancioeconomico della nostra provinciae anche del Paese”. Lo ha dettoil neo presidente GiuseppeBarbaro appena eletto. E i giovani di ConfagricolturaReggio Calabria guardano alfuturo puntando sull’impegnodegli “under 40”. “In particolareintendiamo riappropriarci delruolo di mediatori tra agricoltorie la società – continua Barbaro– soprattutto in questa difficilefase in cui c’è bisogno diconcretezza, noi abbiamo unagrande forza perché il nostrosettore, più di altri, è l’emblemadell’economia reale”. Giuseppe Barbaro, nel suointervento, si è anche soffermatosull’importanza fondamentaledel rapporto di “Confagricolturacon la società di oggi”, osservando,nello storico sindacato agricolonazionale, la capacità di “anticipareil futuro”.

REGGIO CALABRIA

Giuseppe Barbaroneopresidente

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LUGLIO - AGOSTO 2012 | MONDO AGRICOLO | 75

Emergenza posti di lavoro

Numerosissimi i giovani imprenditoriche hanno partecipato all’assemblea an-nuale dell’Anga di Cuneo. Il difficilemomento attraversato dal settore è sot-to gli occhi di tutti. Ma quali sono, inparticolare, i problemi che vivono gli‘under 35’ che si occupano di agricoltu-ra? “L’ emergenza occupazionale preoc-cupa moltissimo: in altri Paesi si ritornaall’agricoltura, sarebbe bene che anchein Italia si favorisse realmente lo start-up delle aziende e il ricambio genera-zionale, creando le condizioni reali perfar insediare gli under 40 – sottolineaAndrea Ingaramo, presidente dei gio-vani di Confagricoltura Cuneo -. Laterra è l’emblema dell’economia reale epotrebbe rappresentare una soluzionevera all’attuale periodo di incertezza”.Certamente, per uscire dalla crisi, sa-rebbe opportuno affiancare e promuo-vere l’impegno per la crescita delle gio-vani imprese. Per il direttore di Confa-gricoltura Cuneo, Roberto Abellonio:“La crisi economica che stiamo vivendonon è di facile soluzione e avrà una for-

te ricaduta sui nostri stili di vita - hadetto -, ma nel frattempo gli agricoltoricontinuano a produrre. E lo fanno dasoli, perché sono stati totalmente ab-bandonati a se stessi. Ai giovani l’invitoa continuare ad impegnarsi e a farlo be-ne, ma attenzione a ponderare bene gliinvestimenti”. Quello che preoccupal’assessore regionale all’AgricolturaClaudio Sacchetto è il calo del numerodelle aziende agricole cuneesi (-36% se-condo i dati Istat):” Sono pochi gli agri-coltori che si lamentano,ma molti sonoormai rassegnati. Fino ad oggi la cresci-ta non c’è stata e sono aumentate solo letasse imposte e i nuovi adempimentiburocratici”. All’ evento è intervenutoanche il vicepresidente nazionale Anga,Matteo Brunelli, che ha portato la testi-monianza diretta dei disagi vissuti dal-le aziende agricole a causa del sisma cheha colpito l’Emilia e la provincia diMantova. “I problemi principali di chi èdeterminato a ricominciare – ha dettoMatteo Brunelli - sono i fondi non an-cora sbloccati, oltre a diverse questionianche legate alla burocrazia che impe-discono di ripartire”. All’incontro erano presenti anche ilpresidente dell’Anga regionale, Ales-sandro Boito e una delegazione dell’An-ga di Imperia.

ASSEMBLEA ANGA CUNEO

Da sinistra: il presidente dell’Anga regionale Piemonte Alessandro Boido,il presidente dell’ Anga Cuneo AndreaIngaramo, il direttore di Confagricoltura Cuneo Roberto Abellonio e il vicepresidente nazionaleAnga Matteo Brunelli

È Guido Gatti il nuovo presidentedell’ Anga di Terni. Gatti, 24anni, laureando in Giurisprudenza,gestisce l'azienda agricola difamiglia ad indirizzo cerealicolo.Lo ha eletto, all’unanimitàl’assemblea dei Giovani diConfagricoltura di Terni. ConGatti, a rafforzare la squadradell’Anga di Terni, entrano ancheLorenzo Paci Gauttieri, MariaCaterina Cagnotto, TommasoCampi e Giulia Silvani. Il neo presidente anticipa le suelinee di programma: instaurarerapporti concreti con le istituzionilocali, dare massima visibilitàall’Anga, mantenere un costantefilo diretto con i giovani appartenentia l l e a l t re organizzaz ioniimprenditoriali a agli ordiniprofessionali e lavorare alrafforzamento dell’Anga regionale,con un coinvolgimento direttodi tutti i partecipanti alla sezioneprovinciale. “Soltanto un lavorodi rete e sinergia – sottolineaGatti – riesce a dare forza aigiovani in una realtà in cuioccorre un lavoro congiuntoper far sì che l’agricoltura torniad essere motrice del nostrosistema economico regionale”.Di crescita e dell’apporto di ideeche possono venire dai giovani,ha parlato anche il presidentedi Confagricoltura Terni, RufoRuf fo che ha sottol ineatol’importanza di un’inversionedi rotta e del ricambio con nuoveforze giovani.

TERNI

Guido Gatti, nuovo presidente

Page 76: Mondo Agricolo

76| MONDO AGRICOLO | LUGLIO - AGOSTO 2012

OVER 60

ATTENZIONE AL CALDO ESTIVO

In presenza di temperature elevate aumentail pericolo per la salute degli anziani, special-mente se affetti da particolari patologie oricoverati presso strutture assistenziali. Èstato tracciato l’identikit degli anziani più arischio. Destano maggiori preoccupazioniquelli che vivono da soli, abitano ai piani altidei palazzi e in appartamenti piccoli, macrea apprensione anche chi ha problemi disalute e poca disponibilità finanziaria. L’as-sociazione dei pensionati di Confagricoltu-ra, poiché invecchiando si perdono alcunedelle capacità funzionali che difendono dalcaldo, raccomanda di evitare di uscire dicasa nelle ore più calde, di coprirsi comun-que la testa e proteggersi anche gli occhi. Èimportante, consumare molti liquidi earieggiare le stanze della propria abitazione.Se ci si sente fiacchi, oltre a bere è opportu-no cercare un posto fresco e ventilato dovefermarsi per riposare. L’alto tasso di umidità (oltre il 50%), potreb-be favorire, più delle alte temperature, malo-ri perché non permette al sudore di evapo-rare e abbassare la temperatura corporea,mantenendo l'equilibrio termico del corpo. Con il forte caldo è opportuno ridurre l’atti-vità fisica, ma muoversi con moderazione fasempre bene, ma bisogna farlo esclusiva-mente nelle ore più fresche. Sono indicateanche passeggiate a piedi o in bicicletta, ilgioco delle bocce e la cura dell’orto o delgiardino.

Una società a misura d’anziano

di Elisabetta Tufarelli

Nel 2050 solo Giappone, Germania eCorea del Sud saranno Paesi più vec-chi di noi. Oggi la popolazione italia-na ha un’ età media di 43,5 anni, manel 2059 salirà a 49,8 e crescerebbeancora di più senza gli immigrati che“ringiovaniscono” il nostro Paese.Abbiamo 144 anziani ogni 100 gio-vani, che diventeranno 256 ogni 100nel 2050. In pratica, gli italiani over65 sono uno su cinque e fra solitrent’anni diventeranno uno su tre,mentre nel 2050 un italiano su setteavrà più di ottant’anni. Con tuttoquello che comporta in termini assi-stenziali, sociali e sanitari, perchéaumenteranno anche le persone nonautosufficienti. Emerge forte il pro-blema della progettazione di unasocietà adatta a tutte le età. Il 2012 èdedicato all’invecchiamento attivo ealla solidarietà tra le generazioni; ciò significa anche creare miglioriopportunità, in modo che che glianziani possano ancora svolgere unruolo sul mercato del lavoro. Occorreanche lottare contro la povertà e l’e-sclusione sociale, in particolare fem-minile, incentivare il volontariato e lapartecipazione attiva alla vita fami-liare e sociale e promuovere l’invec-chiamento sano e dignitoso. È neces-sario adeguare le condizioni di lavo-ro, lottare contro gli stereotipi nega-tivi e la discriminazione basata sul-l’età, migliorare la salute e la sicurez-za sul lavoro, adattare i sistemi di

apprendimento permanente alle esi-genze di una manodopera anziana egarantire sistemi di protezione socia-le adeguati. Il Consiglio europeo sti-mola gli Stati membri e la Commis-sione europea ad adottare, entro il2012, principi comuni relativi all'in-vecchiamento attivo che contempli-no gli aspetti dell'occupazione, dellapartecipazione alla società e del dirit-to alla vita sana, indipendente edignitosa, prendendo in considera-zione le diverse sfide poste agliuomini e alle donne, nel rispetto deidiversi sistemi nazionali di dirittosociale e del lavoro. Sotto impulsodelle presidenze danese (1° gen-naio/30 giugno 2012) e cipriota (1°luglio/ 31 dicembre 2012) che hannoposto la questione delle sfide demo-grafiche tra le priorità del loro man-dato, la Commissione europea inten-de presentare una proposta specificadi principi comuni, che sarà sottopo-sta all’attenzione del ConsiglioEPSCO di dicembre, in occasioneproprio della fine dell’ Anno europeo2012 e in collegamento con i seguitidel Libro Bianco sulle Pensioni.Anche l’associazione degli over 60 diConfagricoltura è pienamente impe-gnata per un invecchiamento attivo,vitale e dignitoso e promuove unasocietà a misura di chi ha i capellibianchi e può continuare a partecipa-re e dare un apporto costruttivo allecomunità locali e al Paese.

Page 77: Mondo Agricolo

Le lenti multifocali sono senza alcundubbio comode, ma potrebberoanche essere pericolose. Questo è ilparere di una ricerca australianapubblicata sull'autorevole BritishMedical Journal. Le lenti progressive,che tra gli anziani riscuotono grandesuccesso per la comodità di noncambiare occhiali, potrebbero esserela causa – secondo lo studio austra-liano – di gran parte delle cadute deisenior. Il pericolo di perdere l’equili-brio, sempre secondo gli autori dellaricerca, aumenterebbe durante leattività all'aperto. Per confermare laloro intuizione, i ricercatori che lavo-rano presso l'Università di Sidney,hanno reclutato circa 600 personeover 65 che, in precedenza, erano giàstate vittime di cadute. Ad alcuni èstato proposto di cambiare e usarelenti monofocali. Questi ultimi han-no registrato un'incidenza di cadute

Ricerca australiana sulle lenti

decisamente inferiore (dall’8 al 40%secondo la frequenza delle uscite).Gli autori della ricerca raccomanda-no, in base ai loro risultati, per ridur-re il rischio di cadute e di fratture, diutilizzare lenti monofocali soprattut-to per le attività all'aria aperta, men-tre a casa, probabilmente, le progres-sive restano una buona soluzione.

A CHE ETÀ si è

vecchi? Secondouna ricerca Nielsen

condotta in 5 3Paesi del mondo, le risposteriflettono fortivariazioni in basealle diverse areegeografiche. NeiPaesi più “anziani”(età media 42anni), il 70% degli

intervistati ritiene che si diventa vecchi a7 0 anni. Nei 1 4 Paesi più giovani (etàmedia 2 7 anni), il 2 7 % ritiene che giàintorno ai 60 anni u na persona può essereconsiderata vecchia e un altro 27% a 70

anni. In Italia, il 49% degli intervistati harisposto tra i 70 e i 79 anni. Con il cresceredell’età media della popolazione, infatti,aumenta anche la percezione degli anni incui ci si considera vecchi: a livello globalecirca la metà degli intervistati over 60 annipensa che si è vecchi solo dopo gli 80 anni.

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Page 78: Mondo Agricolo

maggior uso del circuito diintermediazione, è stata già adottatadagli imprenditori agricoli, ma nonè servita: rispetto al 2011, le aziendeagrituristiche che si sono iscritte neigrandi portali di prenotazione, sonopassate dal 28% al 43%. È ragione-vole presumere che, per effetto delmaggior ricorsoall’intermediazione,gli agriturismi abbiano sofferto, nonsolo per la riduzione delle presenze,ma anche per la quota di fatturatoceduta, sotto forma di commis-sione, agli intermediari. Un altroaspetto delicato da prendere inconsiderazione riguarda i prezzi: glialberghi li hanno considerevol-mente ribassati; gli agriturismi, chegià praticavano prezzi contenuti, ingenerale li hanno congelati. Sidirebbe che gli appassionatidell’agriturismo appartengano, inquota rilevante, a fasce sociali chesoffrono particolarmente la crisi.Anche la presenza “on-line” delleaziende agrituristiche, con unproprio sito internet, ha registratouna crescita significativa: in unanno è passata dal 81% al 90%; maanche questa “reazione” alla crisisembra non aver prodotto risultatiapprezzabili. Occorre tuttaviaperseverare in questa direzione,migliorando la qualità dei contenutidel sito internet aziendale in mododa favorire il più possibile le preno-tazioni non intermediate. Masoprattutto bisogna far fronte alladrastica riduzione degli ospitiitaliani con una promozione piùincisiva verso l’estero, da realizzareattraverso una attenta scelta delleguide on-line rivolte agli stranieri einvestendo sulla traduzione del sitoaziendale in più lingue, tenendoconto delle più frequenti provenien-ze dei turisti “non italiani” nellediverse zone.

78| MONDO AGRICOLO |LUGLIO - AGOSTO 2012

L’Osservatorio Nazionale del Turismo ha pubblicato il rapporto sul livello di utilizzazio-ne delle strutture ricettive turistichenel primo trimestre 2012 e sulleprevisioni per il secondo semestre.Il quadro complessivo del periodogennaio-marzo, evidenzia, rispettoallo stesso dato del 2011, unaflessione delle presenze del 3%, congli alberghi a -7% e l’extralberghieroa +4%. L’agriturismo non segue la tendenza positiva dell’extralber-ghiero, registrando una diminuzio-ne di pernottamenti del 6%; piùpesante è il calo complessivo dipresenze per la meta “campagna”,che ha chiuso a -7%. Le prenota-zioni turistiche del periodo aprile-giugno vanno un po’ meglio, regi-strando una diminuzione di presen-ze dello 0,4%; ma l’agriturismoconferma il momento non favore-vole con lo stesso -6% del primotrimestre; la meta “campagna” vaoltre, attestandosi a -10%. Anche ilfine settimana di Pasqua, che pureaveva alimentato qualcheottimismo, è stato negativo perl’agriturismo, evidenziando, rispettoallo stesso periodo dell’annoprecedente, una diminuzione dipresenze del 5%. La situazione èpreoccupante e bisogna analizzarnele ragioni per adottare iniziativeconseguenti. L’ipotesi di fare

In calo le prenotazioni

PRIMO SEMESTRE DIFFICILE

AGRITURISMO

di Giorgio Lo Surdo

La domanda turistica interna continua a calare.Secondo un sondaggio di Federalberghi, quest’ estatesolo il 46% degli italiani (27,6 milioni) trascorreràalmeno una notte fuori casa a scopo di vacanza. Ladomanda di agriturismo, complessiva-mente, si allineaa questa tendenza con il 50% delle aziende chelamenta una flessione degli ospiti e un 35% che siritiene già fortunata per la conferma delle presenzedello scorso anno. Ma c’è un 15% che, nonostante lacrisi, riesce ad incrementare visitatori e fatturato.Come? Il primo “segreto” sta nel passaparola e neiritorni: la cura per la piena soddisfazione dell’ospite, fasì che ciascun “pienamente soddisfatto” rappresentiun vero e proprio agente pubblicitario gratuito perl’azienda che lo ha ben accolto. E lui stesso, piut-tostoche visitare luoghi nuovi, preferirà la rassicurante,piacevole, sperimentata accoglienza di chi ha saputo“sedurlo” con la propria cordialità e professionalità.Chi poi è così bravo da favorire l’amicizia fra i propriospiti, avrà la piacevole sorpresa essere eletto “luogodi ritrovo” del grup-po, che si riproporrà di anno inanno, magari via via più numeroso. Basta una degusta-zione guidata, una gara culinaria, un torneo dellapasta. Giocare insieme aiuta a conoscersi e a volernuovamente condividere il luogo e la vacanza chehanno generato l’incontro. Quando però si tratta ditrova-re nuovi ospiti, è su internet che bisogna “lavora-re”. Si può puntare solo alla quantità dei contatti: fratanti che curiosano, magari solo in cerca di un postoletto vicino a una determinata località, qualcuno finiràper prenotare. Oppure dedicarsi anche alla qualità,“raccontando” la vacanza che piaccia al genere diospiti che… ci piacciono. In questa seconda ipotesi. Ilsito internet dell’azienda diventa così strumentoideale, dove testi e fotografie narreranno il “dove”,“che vedere”, “che fare”, che “scoprire”.

STRATEGIE

Il rilancio aziendaleparte dal web

Page 79: Mondo Agricolo

Fino a poco tempo eranoin molti a chiamarlo“l’altro Fiano” per distin-guerlo da quello di Avel-lino, eletto al rango di

archetipo. Oggi c’èaddirittura chi haconiato la denomi-nazione AgropoliValley identificandoin questo compren-sorio del Cilento lanuova frontiera del-le viticoltura campa-na. Senza avventu-rarsi in azzardati raf-fronti, di certo cisono tutti i presup-posti per parlare di

interpretazione cilen-tana del Fiano, alla base di prodotticon una loro ben distinta persona-lità, diversi quindi, ma in più occa-sioni assolutamente all’altezza diquelli irpini. Un brillante traguardoraggiunto grazie al lavoro di ungruppetto di volenterosi che già neglianni ‘70 hanno deciso di procederecontrocorrente rinunciando alle reseelevate di un vitigno “straniero”come il Barbera per intraprendere ilcammino della qualità autoctona.Piena fiducia, quindi, nelle potenzia-lità di Aglianico e Fiano sostenuti,sul fronte commerciale, da un ragio-nato rapporto qualità-prezzo. Si ispi-rano a questa strategia anche le sceltedell’azienda Verrone: 13 ettari, di cuiuna decina vitati, sulle colline diAgropoli, in provincia di Salerno.Qui si persegue fin dal 1971 la pas-sione per la viticoltura e la ricerca ditecniche di coltivazione a bassoimpatto ambientale, con l’obiettivo diottenere vini dalla personalità forte etipicamente cilentana, lontani da ruf-

LA QUALITÀ AUTOCTONA DI VERRONE

Benvenuti ad Agropoli Valley

VINOdi Barbara Mengozzi

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fianeria e omologazione. Perfetta-mente in linea con questa scelta ilFiano Riserva Girapoggio, particola-rissimo Fiano in purezza che si fregiadella Doc Cilento e prodotto di nic-chia a tutti gli effetti (la produzioneammonta a circa 1.500 bottiglie da750 millilitri). Le uve, provenientidalla vigna più vecchia dell’azienda,piantata su flisch cilentano argilloso-calcareo ed esposta ai raggi del caldosole estivo, vengono raccolte rigoro-samente a mano alla fine di settem-bre. Alla fermentazione in vasched’acciaio termocondizionate fanno

seguito l’affinamento per un anno inbarriques di terzo passaggio e per unaltro anno in bottiglia. L’annata 2008 si presenta di un belcolore giallo paglierino carico, dairiflessi dorati. Profumi floreali e frut-tati emergono in rapida successionementre in bocca sensazioni di caldoe fresco si mescolano per dare origi-ne ad un finale intenso e persistente,con belle note minerali in evidenza euna velata tannicità che completal’insieme. «Questo Fiano – sostiene ilproduttore – ha il dono della sempli-cità che diventa assoluta profondità».

Semplicità e profondità intesa comepersistenza di sapori sono anche itratti caratteristici di quella tra lecarbonare di mare che più rispetta idettami di uno dei piatti “cult” dellatradizione romanesca, sostituendol’uovo di gallina con uova di riccio ebottarga (uova di muggine).L’originale pietanza, unita al FianoRiserva Girapoggio da intenseaffinità elettive che poggiano sulterritorio, porta la firma di Maria

Pugliese, abilissima ai fornelli nella rivisitazione di ricette indigene il cui filoconduttore è la cucina marinara all’insegna di qualità e freschezza. Le suecreazioni si possono gustare al ristorante U’Zifaro di Scario, che ha il pregio diabbinare ad un’offerta gastronomica di alto livello, accompagnata daun’altrettanto qualificata carta dei vini, un’ubicazione suggestiva. La sera, infatti,ai più fortunati viene offerta la possibilità di cenare a lume di candela sullaterrazza che si affaccia sul porticciolo di uno dei borghi più belli del golfo diPolicastro, lungo la costiera cilentana. Patron del locale, che annovera unaclientela fatta di personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura, è VitoTroccoli, figlio di Antonio che in paese chiamavano zifaro, un uccello di maremolto simile al gabbiano. Arredi sobri in stile marinaro aggiungono un tocco diatmosfera a questa trattoria tanto piacevole alla vista quanto al palato, che hatra i suoi clienti più affezionati il “principe” Francesco De Gregori, con il qualeTroccoli vanta un’amicizia storica, nata più di quarant’anni fa a Woodstock,durante quella celeberrima tre giorni di pace-amore-musica, simbolo diun’epoca e di un’intera generazione.

La cucina marinara che piace a De Gregori

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BUONO A SAPERSI...

Nada Malanima, artistasensibile, si alterna tra musicae scrittura; pubblica ora il

terzo romanzo “La grande casa”(Bompiani, 2012, pagg. 144, € 15)che potremmo definire, più chefantascientifico, “fantasostenibile”,uno spot alla sostenibilità. È ambientato nel futuro (nell’arco dei prossimi 20-50 anni), in cui gli sconvolgimenti climatici hannocambiato profondamente le stagioni,l’ambiente e non solo. Il racconto sisvolge sullo sfondo di una natura chesi è ribellata con alluvioni, terremoti,malattie e catastrofi. Le acque delmare, surriscaldate, non hanno piùpesci ed alghe; non sono balneabili e sulle spiagge si costruisconocentrali nucleari, il bagno è ammessosolo «in piccolissime piscine di acquaantibiotica, una attaccata all’altra, a volte anche per chilometri». In questo quadro apocalittico c’è chi,come Gemma (ex-cantante in cui sirispecchia l’autrice) parla con glialberi, e assiste impotente al disastro;ha in sé l’energia dell’universo ed è di esempio a tutti. C’è quindi Elke

Richter che appartiene a unaricca famiglia. I genitoril’hanno portata fin da bambina in Italia, sullitorale di Corielba (il nome èdi fantasia), ed è qui che Elketorna, adulta, con un passatodoloroso alle spalle, percominciare una nuova vita.Per questo rileva una vecchiafornace e la trasforma in unavilla, anzi nella sua piccolagrande utopia: una “grandecasa”, un luogo per personeche amano il silenzio e lo cercano. Poi c’è Emilia:rimasta orfana, è andatadalle suore e ha trovato il conforto paterno di un bidello di scuola, primadi perdersi nel miraggio didiventare una ballerina famosa. Il romanzo è la storia dell’amicizia di queste tre donne speciali e del destino che le ha fatte incontrare.Accanto a loro, gli altri ospiti dellagrande casa: visionari incompresi,artisti, solitari che, nel ricovero di Elke, trovano finalmente se stessi

IL FUTURO APOCALITTICO IN CUI LA NATURA SI RIBELLA

Il romanzo “fantasostenibile” di Nada

Suonare un albero come se fosse unostrumento a percussione, o addiritturaa corda. Con una dotazioneprofessionale di microfoni, registratori,cavi tesi e archetti (anche lostetoscopio per ascoltare i battiti dellanatura). Diego Stocco(diegostocco.com) è un originalecompositore e sound designer italiano

trasferitosi in California (per Hollywood, tra l’altro, ha lavorato allacolonna sonora del film “Sherlock Holmes” di Guy Ritchie). Il suo disco“Music from a tree” è particolarissimo, con la natura che è suono,energia vitale. Bastano un archetto e una corda tesa tra i rami per faremergere sonorità e vibrazioni intense, che vengono dal profondo.

Con i battiti dell’albero, il suono è green

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sconfiggendo l’indifferenza che li aveva posti ai margini della vitasociale. Nada racconta le vicende di un piccolo gruppo di personaggiindimenticabili. Insieme saprannoricostruire una convivenza diversa,fatta di passione, di sensibilità in

un mondo sconvolto. «Latemperatura nel mondo saliva… orail grano si raccoglieva in primaveraed a maggio l’uva era già matura pervia dei lunghi inverni miti, mentre le estati erano sempre più fredde e piovose». Un racconto che è soprattutto un ammonimento, un’ esortazione a evitare il disastroambientale a cui stiamo andandoincontro.

Gaetano Menna

Il racconto è soprattutto

un’esortazione a evitare

il disastro ambientale

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LA RASSEGNA “MANGIASTORIE” IN PROVINCIA DI MACERATA

Cristiano Godano al “GiGianca”

Il cantante dei Marlene Kuntzalla premiata officina gastronomicadi Bergamo

“MangiaStorie" è larassegna che coniugamusica e gastronomia in

una formula semplice ma di grandeeffetto. Tra febbraio e maggio si sonotenuti cinque appuntamenti aBergamo, a luglio altri due a SanGinesio (bellissimo borgo inprovincia di Macerata). Metti una sera a cena, con alcuni trai più stimolanti musicisti della scenaalternative-rock italiana.L’idea, è proprio il caso di dire, èstuzzicante. Cenare con PaoloBenvegnù (fondatore degli Scisma), iMassimo Volume, Cristiano Godano(frontman dei Marlene Kuntz) ,Massimo Zamboni (già leader deiCCCP e del Consorzio SuonatoriIndipendenti), per i fans, è stataun’esperienza interessante edivertente. Si è potuto “mangiare”(con menù appositamente studiatisulla personalità degli artisti, i lorigusti, il territorio) e “ascoltare storie”(conversazioni a tavola in modoinformale in cui emerge il trattoumano del musicista che poi però fameglio comprendere anche la sua

Metti una sera a cena con il rock

n NATURA VIVA: L’UCCELLO CON LE PIUME RICICLATE

L'austrialiano Sean E Avery(seaneavery.com) proponesculture di animali moltoparticolari. Le sueaffascinanti opere d'arte,infatti, sono realizzatetutte con materialiinformatici di scarto (acominciare daicompact disc rotti, e poicircuiti integrati e altre parti di vecchicomputer). «La natura stessa della miascultura fa sì che ogni pezzo sia completamenteunico - dichiara lo scultore - . Uso solo oggettiriciclati per creare le mie sculture, ciò classifica ilmio lavoro come “arte sostenibile”».

musica). A volte gli artisti (è il casodi Benvegnù, dei Massimo Volume)hanno bissato, dopo l’appuntamentodi Bergamo, quello in provincia diMacerata.I menù rappresentano i personaggi.Benvegnù è milanese di origine mafiorentino di adozione dopo loscioglimento degli Scisma; il menùbergamasco quindi affonda nellatradizione culinaria toscana conantipasto misto toscano, gnocchi alla

fiorentina. Per Zamboni che è nato aReggio Emilia, emerge l’ emilianità equindi in menù anche passatellireggiani in brodo e filetto di maialeal lambrusco. Lo svolgimento è stato quanto di piùnaturale possa esservi: i commensalisi sono prenotati e, all’arrivo, hannofatto conoscenza diretta con gliartisti, con i quali è stato possibile,per tutto l’arco della serata, dividere escambiare impressioni, riflessioni,punti di vista. Al termine, un mini-recital voce e chitarra, o voce epianoforte. In evidenza i due locali. Il primo è stato l’osteria “AlGiGianca” di Bergamo che amadefinirsi “premiata officinagastronomica”, ovvero un luogo dovesperimentare e innovare ma semprein modo artigianale Appuntamenti aSan Ginesio presso il ristorante “IlBorgo”, struttura di charme, raffinataed elegante, perfettamente insintonia con la bellezza ed il fascinodel paese che la ospita. (G. M.)

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Il quarto disco dei Daal (www.daal.it) èmisterioso e spirituale allo stesso tempo. Acominciare dal titolo “Dodecahedron”,dedicato alla figura geometrica che piaceva aPitagora e Platone, essendo un poliedroregolare composto da 12 pentagoni (contutte le altre forme possono essere createdalle sue diagonali). Il dodecaedro lo siritrova nelle cattedrali gotiche, nelle loropiante, nei rosoni con i 12 apostoli inognuno dei pentagoni e l’immagine di Cristoal centro. È connessa alla figura geometrica lateoria del “quinto elemento” , quello deicorpi celesti e dell'anima, insomma dell’“essenza”. La musica dei Daal (il nome è unacronimo con le prime due lettere dei nomidei leader del gruppo il percussionistaDavide Guidoni ed il tastierista Alfio Costa)va proprio alla ricerca dell’essenza e lo fa conun percorso composito, non inquadrabile inetichette. È un album strumentale che si basasu 12 racconti ispiratori non a caso gotici. Ilsound è composito, poliedrico. Ci sono momenti techno e industrial, maanche atmosfere pinkfloydiane; c’è l’hardrock alla Deep Purrple e contemporanea-mente suggestioni classiche per archi.Il numero 12 è onnipresente, tanti sono iracconti e le tracce del cd. Dodici sono poi imusicisti ospiti che collaborano, tra cui:Papotto ai fiati (Periferia del mondo), Salatialle chitarre (The Watch), Zitello all’arpa(Jenny Sorrenti), Aiolfi al basso (Tilion),Alberti al violoncello e Trabucco al violino(Hostsonaten di Fabio Zuffanti). Da sotto-lineare che l’album è proposto anche in unaparticolare confezione boxset a tiraturalimitata in stoffa nera, che contiene anche unsecondo cd intitolato “The call of thewitches” con brani inediti ed il poster contutte le dodici storie gotiche che hannoispirato le sonorità. Tutto è così complessoeppure altrettanto semplice, coinvolgente edavvolgente… Quella dei Daal si conferma“musica-essenza” che va alla radice delsuono, che sia prog, rock, jazz o classicapoco importa.

Nel numero di questa rubrica dedicatoalle contaminazioni ed alla musica nonetichettabile, non poteva mancare unasegnalazione di “Arabeski Rock”, ilparticolare progetto musicale di TizianoNovelli e Claudio Gimmi che, come facomprendere il nome, vuole fondere stilie generi miscelando esperienze musicalitra loro molto differenti. Il loro primo

album in studio si intitola “Il Viaggio” e comprende nove braniche sono un mix di rock di impronta progressive e fusion, convenature e melodie del Mediterraneo, senza trascurare atmosferepiù pop e musica della tradizione araba. Fioriture, ricami eabbellimenti orbitano intorno alle note di una semplice melodia ecoinvolgono emotivamente. La band allarga gli orizzonti e ora,dopo l’uscita del compact, sta lavorando alle musiche per unetno-musical.

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ALLA FOCE DELL’ISONZO GEOMETRIE SONORE

All’essenza del soundche esplode nel dodecaedro gotico

CAMPI SONORI

Con il disco c’è anchela spilletta da appuntarein petto. Quella de“I Salici” non è solomusica, è un vero eproprio inno all’habitat.La mano-pianta è infondo un messaggio,un logo preciso, lostesso che emergedal festival da loropromosso “Aeson - arti nella natura”;land art realizzata nella riserva naturaleregionale “Foce dell'Isonzo”. Il sounddell’estremo Nord Est ha i respiridelle acque e dei boschi, nasce inuna terra di confini fisici e culturalie per questo è aperta a visioni nuovee contaminazioni. Lo dimostra il loronuovo cd dal nome chilometrico“Nowhere better than this placeSomewhere better than this place”(Pagefound/ Lizard Records di LorisFu r l an ) c omp o s to d a b a l l ateelettroacustiche, folk e blues ritmati,c av a l c ate ro ck e m om e nt i d isperimentazioni jazz o rumoristiche.Non manca la componente medievale

delle origini, arricchitada contaminazionietniche dai saporiorientali. Quello delquintetto di DevidStrussiat, Marco Fumis,Marco Stafuzza, SimonePaulin, Stefano Rusinè davvero una propostamusicale di grandefascino, fatta di impasti

vocali, di riff trascinanti, di worldmusic nel senso più ampio, genuinoe caratterizzante del termine, che siagita sulle rive dell’Isonzo che, coni suoi 136 km di lunghezza, attraversatante realtà, raccogliendo suoni lontanieppure così vicini. All’ascolto lasciatevisorprendere da brani che rispecchianograndi orizzonti, squarci visionari,culture che si uniscono, l’arte che sadi terra e di acque cristalline. Nellaprima traccia “Feeding Roots” c’ èun motivo appena accennato, cheviene da lontano e che verrà sviluppatoa lungo nella finale “Om”. Il discofinisce come comincia, o viceversa,nella circolarità del suono.

Contaminazioni tra rock e mondo arabo

di Gaetano Menna

La mano-piantainno all’habitat

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Page 84: Mondo Agricolo

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