Mondo agricolo 2
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EXPO E AGRITURISMO • PARCO TECNOLOGICO PADANO • FAR GERMOGLIARE LA RICERCA • DRONI NEI CAMPI•CONTOTERZISTI: ALBO LOMBARDIA • ROAD SHOW ANGA • MARATONA DELLE DONNE • LA BIRRA DI RISO
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FEBBRAIO 2015| MONDO AGRICOLO | 3
Una visione globale
L’ E D I T O R I A L E
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ono giorni di forti tensioni sulla scena internazionale: in Ucraina e in Medio Oriente, le due zone di maggiore crisi, stanno accadendo fatti preoccupanti.Sul fronte UE il braccio di ferro tra Grecia e Bruxelles - a prescindere da quale saràl'ultima parola - sta rimettendo in discussione criteri, parametri e forse persino il fattoche tutti gli Stati possano avere lo stesso peso nella compagine europea. In uno scenariocome questo, anche la tensione sociale è alta, tanto all'estero, quanto da noi.Nonostante il parere positivo dell'Ocse sulle riforme italiane, gli ultimi dati Istatsull'occupazione nel nostro Paese sono tutt'altro che rassicuranti (ma il settoreagricolo continua a reggere). La pressione fiscale è ormai a livelli insostenibili per cittadini e imprese, come del resto anche la burocrazia. A questo si aggiungono le nuove restrizioni previste dal decreto ministeriale di applicazione dei pagamenti diretti della PAC, misure che riteniamo discriminatorie.Altro fronte su cui non c'è ancora certezza è quello dell'IMU, un ulteriore onere che toglie ogni ossigeno alle imprese.Per questo abbiamo ritenuto necessaria, come Agrinsieme, una mobilitazione generalecon iniziative su tutto il territorio nazionale, per sollecitare un intervento
di correzione sostanziale sull’Imu agricola e sensibilizzare le Istituzionisu tutti i temi cruciali per il futuro delle imprese. Più volte abbiamo ribadito al Governo la necessità di una riforma complessiva del sistema fiscale.Adesso è tempo di intervenire con misure e provvedimenti a medio e lungotermine. In un momento come questo, alla vigilia dell'Expo, ci premericordare e sottolineare come l'agroalimentare abbia necessità di esseresupportato in modo costante e sostanziale, con misure adeguate e concrete. Continueremo a chiedere e ad esigere interventi che tutelino le imprese e diano reali possibilità di ripresa, consentendo loro di presentare agli occhi del mondo il meglio delle nostre produzioni. L'approccio al nostro settore,
infatti, non può prescindere dal più ampio contesto internazionale, da quei Paesid'Oltreoceano che verranno a Milano per incontrare le nostre eccellenze. Ora è il momento di mettere le imprese agricole nelle condizioni di crescere, di competere, di dare il meglio.Per dirla con le parole di Papa Francesco alla conferenza su Expo a Milano, “occorreandare dalle urgenze alle priorità”, per arrivare preparati a questo incontro. Noi - sempre disponibili al dialogo con le istituzioni - stiamo facendo la nostra parte.Chiediamo alla politica di remare forte come noi verso i prossimi obiettivi comuni.
Mario Guidi
S
SO MMA R I O
L’EDITORIALE
Una visione globale
Mario Guidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
PRIMO PIANO EXPO 2 0 1 5
Verso la Cartadi Milano
Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
Il paradossodell’abbondanza
Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Geniale agri-cultura
Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
La collina dell’ingegno
Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
Alla radicedell’ospitalità
Elisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
Dal grano alla pasta
Barbara Bertuzzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
Riso a tutta birra
Gaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
ATTUALITÀ EXPORT
Una nuova fieraper l’ortofrutta
M.M. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
Il sole di Napolia Berlino
M.M. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44
ATTUALITÀ TECNOLOGIA
L’innovazione che fa volarel’agricoltura
Luigi Tozzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46
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25 mila nuovigreen jobs
Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52
ATTUALITÀ AGRINSIEME
La mobilitazioneanti-Imu
Claudio Costantino . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56
Rubriche
Mappamondo Viticoltura . . . . . . . . . . 34
Organizzazione Reti Asti . . . . . . . . . . 58
Anga Agrilab . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60
Over65 Proteine . . . . . . . . . . . . . . . . . 64
Campi rosa Maratona . . . . . . . . . . . . 66
Agriturismo Expo . . . . . . . . . . . . . . . . 68
Buono a sapersi Cinegusto . . . . . . . . 72Confagricoltura @Confagricoltura
4| MONDO AGRICOLO|FEBBRAIO 2015
UNCAI NOTIZIE
Le news
dei contoterzisti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37
Direttore responsabileGABRIELLA BECHI
Coordinatore di Redazione GAETANO MENNA
Editrice SepePresidenteDIANA THEODOLI PALLINI
Direzione, Redazionee AmministrazioneCorso Vittorio Emanuele II, 10100186 RomaTel. [email protected]
Abbonamento annuo
Italia, Euro 30,00Conto corr. postale n. 33755000Intestato a:Sepe – Mondo Agricolo, RomaAutorizzazione Tribunaledi Roma, n. 1662 del 22/06/1950
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Responsabile Pubblicità e MarketingCLAUDIO PIETRAFORTE
Stampa TIPOLITOGRAFIA
EUROINTERSTAMPA
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Via Nobili, 44 - 40062 Molinella (Bologna) - ITALY - Tel. 051/882701 5 linee r.a. - Fax 051/882542 - e-mail: [email protected]
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Verso la Carta di Milano
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6 | MONDO AGRICOLO|FEBBRAIO 2015
Dibattito per definire le “idee”
e le linee del documento
programmatico di Expo
da consegnare all’Onu.
Intensa giornata di lavoro,
organizzata dal Mipaaf,
con il premier Renzi,
9 ministri, 42 “tavoli”
con più di 500 esperti.
Gli interventi di Guidi,
Consalvo, Giansanti,
Boselli, Maiorano
FEBBRAIO 2015| MONDO AGRICOLO |7
di Gabriella Bechi
“Non un sempli-
ce documen-
to ma "un ve-
ro e proprio
atto d'impe-
gno sulla nu-
trizione e il diritto al cibo". Il ministro
delle Politiche agricole Maurizio Marti-
na ha presentato con queste parole su
Twitter "Le idee di Expo - verso la Car-
ta di Milano", l’appuntamento che si è
svolto all' Hangar Bicocca.
Una giornata di lavoro organizzata dal
ministero delle Politiche agricole, in
collaborazione con Expo, a cui hanno
partecipato oltre 500 esperti attraver-
so 42 tavoli, coordinati dal professor
Salvatore Veca, suddivisi in 4 aree te-
matiche: le dimensioni dello sviluppo
tra equità e sostenibilità; cultura del ci-
bo, energia per vivere insieme; agri-
coltura, alimenti e salute per un futu-
ro sostenibile; la città umana, futuri
possibili tra smart city e slow city.
L’atmosfera era quella grandi occasio-
ni all’Hangar Bicocca, l’originale spa-
zio pensato e voluto da Pirelli, dedica-
to alla produzione, esposizione e pro-
mozione dell’arte contemporanea, na-
to nel 2004 dalla riconversione di un
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8 | MONDO AGRICOLO|FEBBRAIO 2015
La Carta di Milano nasce sulla base delProtocollo Milano, contributo messo apunto dalla Fondazione Barilla Centerfor Food and Nutrition (BCFN). E’ undocumento su cui i Paesi nelle loro di-verse espressioni si impegnano per pro-muovere la sostenibilità alimentare nelmondo con misure in grado di abbatterelo spreco del 50% entro il 2020. Vi hannofinora aderito, tra gli altri, il fondatoredi Slow Food, Carlin Petrini, lo chef e"attivista alimentare" Jamie Oliver, il
WWf, Save the Children e altre organizzazioni. La Carta di Milano sarà la vera ereditàdi Expo 2015. Se la domanda di Expo é "Come nutriremo il pianeta", la Carta si propo-ne come una risposta possibile."La Carta - ha precisato il ministro Martina - non e' un atto intergovernativo come il Proto-collo di Kyoto. Vuole essere una carta di impegni precisi che 'in primis' si rivolge ai cittadi-ni". Un documento condiviso, serio, scientificamente corretto, da consegnare a fine Expo alsegretario generale dell' Onu, Ban Ki-moon il 14 ottobre 2015. A Milano il ministro delle Po-litiche agricole, Maurizio Martina, ha annunciato che la prima versione della Carta sugli im-pegni assunti da Expo sarà presentata già il prossimo 28 aprile.
COS’È LA CARTA DI MILANO n
ma di Expo. Un atto di im-
pegni concreti, innanzi tut-
to per assicurare il diritto al
cibo, un diritto che il mini-
stro Martina vorrebbe inse-
rire nella Costituzione già
nel 2015. Tutti potranno sot-
toscrivere la Carta che, ad
ottobre, sarà consegnata al
segretario generale dell'
Onu Ban ki-Moon, collegan-
do il semestre di Expo all'
appuntamento degli obietti-
vi del millennio.
"Expo delle idee- ha spiega-
to il ministro Martina – è
un'opportunità per dimo-
strare il nostro 'potere gen-
tile'. L' Italia può guidare il
dibattito futuro sull’alimen-
tare. Le sfide da affrontare
sono tante: dallo spreco ali-
mentare alla lotta alla fame, dal con-
trasto all' obesità alla sostenibilità dei
modelli di sviluppo, dai beni comuni
come acqua e terra al grande tema
della ricerca”.
Sono questi gli argomenti che sono
stati affrontati nei tavoli degli esperti
che, ha spiegato il ministro, hanno re-
so evidente il lavoro di questi mesi,
un’occasione definita "unica e straor-
dinaria”. “Nella storia delle Esposizio-
ni universali non c'è traccia di una
sperimentazione come quella che
stiamo facendo noi e questo è moti-
vo di orgoglio per l' Italia", ha detto il
ministro.
Accanto ai tavoli di approfondimen-
to, a cui hanno partecipato anche il
presidente Guidi, i vicepresidenti
Consalvo e Giansanti, il componen-
te di giunta delegato ad Expo 2015
Boselli,il presidente dei giovani di
Confagricoltura Maiorano e nume-
rosi dirigenti e imprenditori dell’Or-
ganizzazione, due sessioni plenarie:
la prima è stata aperta da un video
messaggio del Papa, con una rifles-
sione sul diritto al cibo e sulla tute-
la della Terra e un intervento del
Presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella. La seconda è stata con-
clusa dal presidente del Consiglio
Matteo Renzi, dopo il collegamento
Martina
Martina: «L'Italia può
guidare il dibattito
futuro sull’alimentare»
vasto stabilimento industriale appar-
tenuto all’Ansaldo-Breda.
Oltre 2000 persone presenti, nove mi-
nistri (Poletti, Galletti, Guidi, Martina,
Orlando, Franceschini, Boschi, Gianni-
ni, Lupi), i delegati degli oltre 140 Pae-
si partecipanti all’Esposizione, rappre-
sentanti delle imprese, delle associa-
zioni, del mondo accademico e delle
organizzazioni internazionali. Tutti in-
sieme per gettare le basi per la Carta
di Milano, prima grande eredità e ani-
Renzi
con l'ex presidente brasiliano Lula.
"Siamo sulla via del successo, certi
che lo si otterrà tutti insieme. Dalla
giornata di oggi usciamo più forti e in
grado di affrontare gli 83 giorni che
mancano all'inizio di Expo e i sei me-
si successivi", ha detto il commissario
unico di Expo 2015, Giuseppe Sala,
nel suo intervento nella seconda ses-
sione, che si è conclusa con l’inter-
vento del presidente del Consiglio
Matteo Renzi.
“Per l'Italia il 2015 é un anno felix,
che non vuol dire semplicemente fe-
lice, ma fertile, un anno in cui ci sono
tutte le condizioni per tornare a cor-
rere". Non è la prima volta che il pre-
sidente del Consiglio, Matteo Renzi,
cerca di infondere fiducia, ma questa
volta cita elementi di ottimismo. Una
linea condivisa con il presidente della
Repubblica Sergio Mattarela che, in
un messaggio, ha parlato di opportu-
nità di sviluppo.
"Dall' Europa – ha spiegato
ancora il presidente del
Consiglio - qualcosa si muo-
ve: la comunicazione sulla
flessibilità, il piano degli in-
vestimenti, le misure della
Bce. Se a questo si somma la
crisi del petrolio, le condi-
zione economiche interna-
zionali ci fanno ben sperare
in un anno di opportunità”.
"Con l'Expo ci sono state
cose che non sono andate
bene – ha ammesso il pre-
mier - ma le abbiamo af-
frontate. Se saremo bravi
nei giorni che mancano all'
Expo, trasformeremo la pa-
rola chiave di Expo in iden-
tità. A condizione che cia-
scuno ci metta del proprio
e di non aspettare che altri
risolvano i problemi". In-
somma un invito a rimboc-
carsi le maniche. ���
FEBBRAIO 2015| MONDO AGRICOLO |9
Ad una settimana dalla sua elezione il Pre-sidente della Repubblica, Sergio Mattarel-la, ha inviato al ministro Maurizio Marti-na un messaggio,in occasione dell’ inizia-tiva “Le idee di Expo”. "Rivolgo un cordia-le saluto a tutti gli autorevoli intervenutiin rappresentanza delle istituzioni, deglienti e delle organizzazioni che hanno resopossibile lo svolgimento di questa impor-tante giornata di lavoro che, in vista dellainaugurazione ufficiale della Esposizione,affronterà il tema delle sfide dell' alimen-tazione globale nel rispetto del pianeta e
dei suoi equilibri". “L'aumento delle diseguaglianze tra paesi ricchi e popolazioni povere incostante lotta per sopravvivere alla denutrizione, rende indispensabile l' adozione di un nuo-vo modello di sviluppo che modifichi questa inaccettabile tendenza, nel rispetto dei fonda-mentali valori riconosciuti e sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell' Uomo". “Si tratta di una sfida globale che interessa l'intero pianeta e che richiede scelte politiche eazioni condivise per la gestione sostenibile delle risorse, la difesa delle biodiversità, la salva-guardia e valorizzazione dei territori, troppo spesso messi a rischio da comportamenti egoi-stici ed irresponsabili. “Il confronto e lo scambio di conoscenze ed esperienze nazionali ed internazionali che si rin-nova in questa sede, punto di partenza per la futura sottoscrizione della Carta di Milano,rappresentano una preziosa opportunità per promuovere lo sviluppo di una autentica cul-tura del rispetto e della tutela del pianeta, fondata su una corretta educazione ambientale edalimentare. Nella consapevolezza della cruciale importanza dei temi dibattuti, formulo atutte le autorità presenti, agli ospiti stranieri, agli illustri relatori e a tutti i partecipanti, unsentito augurio di buon lavoro".
IL SALUTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICAnRenzi: «Per l'Italia il 2015
è un anno “felix”, ovvero
felice, ma anche fertile»
Mattarella
Il presidente Guidi ha partecipato al tavolo “L’eredità politica di Expo”
Papa Francesco
in riferimento al cibo
e all'alimentazione
ha suggerito:
«Occorre passare
dalle urgenze
alle priorità»
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10| MONDO AGRICOLO|FEBBRAIO 2015
stesso, è precisa: "La di-gnità della persona umanae il bene comune". Il pro-blema, ha aggiunto PapaFrancesco, è che questidue pilastri spesso "sem-brano appendici aggiuntedall' esterno per completa-re un discorso politicosenza prospettive né pro-grammi di vero sviluppointegrale". L' invito allora è:"Per favore, siate coraggio-si e non abbiate timore difarvi interrogare nei pro-getti politici ed economicida un significato più am-pio della vita perché que-sto vi aiuta a servire vera-mente il bene comune e vi
darà forza nel moltiplicare e renderepiù accessibili per tutti i beni di que-sto mondo".“Custodi e non padroni della terra”.Si intitola così la terza parte del vi-deo messaggio di Papa Francesco.Ricordando le parole di un anzianocontadino "Dio sempre perdona. Gliuomini perdonano a volte. La terranon perdona mai", il Papa davanti ai500 esperti riuniti per l' appunta-mento ha detto: "La Terra ci è stataaffidata perché possa essere per noimadre, capace di dare quanto neces-sario a ciascuno per vivere”.“Una volta – ha detto - ho sentitouna cosa bella: la Terra non è un' ere-dità che noi abbiamo ricevuto dainostri genitori, ma un prestito chefanno i nostri figli a noi, perché noila custodiamo e la facciamo andareavanti e riportarla a loro. La terra ègenerosa e non fa mancare nulla achi la custodisce. La terra, che è ma-dre per tutti, chiede rispetto e nonviolenza o peggio ancora arroganzada padroni".“La custodia della Terra, ha aggiuntoil pontefice, è un impegno che ri-guarda tutti, non solo i cristiani”.Cu-stodire la Terra, madre di tutti, nonsolo con bontà, ma anche con tene-rezza, è il succo del messaggio di Pa-pa Francesco: non bisogna averepaura di farlo. (G. B.)
La dignità della personaumana e il bene comune:sono questi i pilastri chedevono guidare l' azionepolitica di chi è chiamatoad amministrare la cosa
pubblica. Lo ha detto Papa France-sco nel video messaggio inviato all'evento "Expo delle idee". Parlandodel "paradosso dell' abbondanza" inriferimento al cibo e all' alimenta-zione, tema centrale di Expo, il Pon-tefice ha dato tre consigli concretiper affrontarlo:il primo è “Andaredalle urgenze alle priorità”.“Abbiate uno sguardo ed un cuoreorientati non ad un pragmatismoemergenziale, ma ad un orientamen-
to deciso a risolvere le cause strut-turali della povertà. Ricordiamociche la radice di tutti i mali è l’ine-quità e dobbiamo risolverla com-piendo scelte prioritarie: rinunciareall’autonomia assoluta dei mercati edella speculazione finanziaria e agi-re sulle cause strutturali dell’ine-quità. Il secondo è "Siate testimoni di ca-
rità". In questo passaggio del mes-saggio il Papa ha affermato: "La poli-tica, tanto denigrata, è una vocazio-ne altissima, è una delle forme piùpreziose della carità perché cerca ilbene comune. Dobbiamo convin-cerci, che la carità è il principio nonsolo delle micro-relazioni: rapportiamicali, familiari, di piccolo gruppo,ma anche delle macro relazioni: rap-porti sociali, economici, politici".Papa Francesco a questo punto si èdomandato: "Da dove dunque devepartire una sana politica economi-ca? Su cosa si impegna un politicoautentico? Quali i pilastri di chi èchiamato ad amministrare la cosapubblica? ". La risposta, ha detto lui
«Dio perdona sempre.
Gli uomini perdonano a volte.
La terra non perdona mai»
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Geniale agri-cultura
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12| MONDO AGRICOLO|FEBBRAIO 2015
La giornata dedicata alla
Carta di Milano è stata an-che l’occasione per Confa-
gricoltura per presentare
alla stampa il ricco pro-
gramma di iniziative in
programma per Expo 2015. “Un’occa-
sione unica – ha detto il presidente Gui-
di nel corso della conferenza stampa -
per far conoscere al mondo il nostro
modello di agricoltura e portare un con-
tributo concreto al grande tema dell’E-
sposizione, ‘Nutrire il Pianeta. Energia
per la vita’, tema su cui è alta l’attenzio-
ne di tutto il mondo per le sostanziali ri-
cadute economiche e geopolitiche”.
Per questo Confagricoltura ha aderito
con convinzione alla sponsorizzazione
di Palazzo Italia, all’interno del quale
sarà presente mostrando ai visitatori il
grande patrimonio culturale e artistico
rappresentato dai prodotti dell’agricol-
tura. Una serie di filmati che ingrandi-
scono, oltre la capacità della vista uma-
na, i prodotti della terra e li trasformano
in vere e proprie opere d’arte, create
abilmente dalle mani degli agricoltori.
Immagini che andranno ad occupare
una parete dell’Edicola - Mercati, il gran-
de cubo posto al centro del cortile di
Palazzo Italia.
“La valorizzazione dello stile italiano, il
connubio tra agricoltura, cultura e arte
come parte di un universo unico. Que-
sto il messaggio che accompagnerà
Confagricoltura verso Expo, l’attraver-
serà, per diventare eredità immateriale
di Gabriella Bechi
Conferenza stampa
di Confagricoltura
per presentare
le iniziative a Palazzo Italia.
Gli interventi di Mario Guidi
e del presidente di Expo
Italia, Diana Bracco
FEBBRAIO 2015| MONDO AGRICOLO |13
P R I M O P I A N O E X P O 2 0 1 5
14| MONDO AGRICOLO|FEBBRAIO 2015
stabiliti il 29 maggio l’Assemblea diConfagricoltura e il Forum Agriturist; il16 luglio il Convegno sulle biotecnolo-gie e quello dei Giovani di Confagricol-
tura. Altre date sono in via di definizio-ne secondo colloqui con partners ed
Istituzioni. Volontà comune sarà quelladi stimolare il dibattito a livello interna-zionale sui grandi temi di Expo. Per due settimane, poi, nel Cardo nord-ovest, Confagricoltura avrà disposizioneuno spazio espositivo dove racconteràe mostrerà al pubblico storie di eccel-lenza in agricoltura.Fuori Expo, Confagricoltura sarà pre-sente in uno spazio nel centro di Mila-no (dal 1° aprile 2015 al 31 marzo2016), la Vigna di Leonardo, location diparticolare suggestione, legata al gran-de genio di Leonardo da Vinci. E’ in que-sta casa, infatti, oggi di proprietà dellafamiglia Atellani, che Leonardo custodi-va la sua preziosa vigna, che gli era sta-ta regalata da Ludovico il Moro. La vi-gna, rimasta integra fino al‘900 e poi di-strutta durante la I guerra mondiale,sarà riportata in vita grazie alla Fonda-zione Portaluppi, ad una task force distudiosi guidati da Attilio Scienza e Lu-ca Maroni e ad un progetto sostenutoda Comune di Milano e da Confagri-coltura. Il Palazzo degli Atellani e il suogiardino saranno la casa di Confagricol-tura fuori Expo. Qui si organizzerannovisite, incontri B2B (sono già in pro-gramma incoming nei settori vitivini-colo, florovivaistico ed agroalimenta-re), convegni, serate a tema, degusta-zioni e molto altro ancora. Confagricol-tura avrà a disposizione, all’interno del-la caffetteria, uno spazio per l’esposi-zione e la vendita dei prodotti delleaziende associate.“Sul dopo Expo - ha concluso il presi-dente Guidi - Confagricoltura credemolto, perché l’Esposizione avrà avutosuccesso se sarà stata in grado di tra-smettere al mondo una nuova conce-zione di agricoltura, patrimonio di va-lori e tradizioni, ma fortemente orien-tata all’innovazione. Un’agricoltura chepuò e deve avere un ruolo centrale nel-l’economia mondiale. Per “nutrire” ilPianeta, non solo da un punto di vistaalimentare, ma anche culturale”. ���
e lascito al mondo dell’Esposizione uni-versale in Italia”, ha spiegato il presi-dente Guidi, evidenziando il caratteredistintivo dei nostri prodotti agricoli,frutto del genio e dell’ingegno che hareso famoso il Made in Italy nel mondo.“Prodotti di ‘lusso’ – ha aggiunto - ma ac-cessibili e ‘democratici’, che garantiran-no il loro prezioso contributo per nu-trire il Pianeta”. Alla conferenza stampa ha partecipatoanche la presidente di Expo 2015 eCommissario del Padiglione Italia, Dia-na Bracco. “L’Italia è un unicum cultura-le dove l’agricoltura, e quindi la produ-zione di cibo, è parte intima e coessen-ziale alla vita quotidiana di città e Paesi– ha detto -. Sono molto soddisfatta del-la partnership con Confagricoltura per-ché noi vogliamo che l’Expo di Milanosia anzitutto una grande occasione di di-battito sui temi dello sviluppo sosteni-bile e la voce delle imprese piccole me-die e grandi dell’agricoltura è fonda-mentale”. Molte le attività in programma a dispo-sizione delle imprese associate, che po-tranno utilizzare la vetrina di Expo perrafforzare il proprio posizionamento
strategico, per consolidare e svilupparel’attività di internazionalizzazione. Sen-za tralasciare la promozione del territo-rio, attraverso la proposta ai visitatori dipacchetti turistici ed eno-gastronomicie la valorizzazione del Made in Italy, coneventi che leghino il settore agricoloagli altri che fanno grande il nostro Pae-se, dalla moda al design, dall’arte allacultura.Nei mesi di avvicinamento ad Expo,Confagricoltura ha organizzato e orga-nizzerà iniziative su tutto il territorio na-zionale, seguendo cinque grandi temi:Territorio ed Enogastronomia, Impren-ditoria femminile, Tecnologia e Svilup-po, Internazionalizzazione, Cultura e Li-fe style, per dare visibilità alle impresecoinvolte e creare occasioni di busi-ness. Tra queste, la partecipazione allamanifestazione ‘Cooking for Art’, a Ro-ma e a Milano, gli show cooking regio-nali, due convegni di incoming nel set-tore vitivinicolo, il ‘Road Show’ dei Gio-vani di Confagricoltura, la realizzazionedella piattaforma di e-commerce ‘Foodmade In’.All’interno di Expo, Confagricoltura or-ganizzerà sei eventi nell’Auditorium: già
Guidi: «Sottolineeremo
che agricoltura, cultura e arte
sono un universo unico»
Mario Guidi
e Diana Bracco
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16| MONDO AGRICOLO|FEBBRAIO 2015
P R I M O P I A N O E X P O 2 0 1 5
La collina dell’ingegno
FEBBRAIO 2015| MONDO AGRICOLO |17
stingue il nostro impegno per avere
produzioni più sicure, sostenibili e
quantitativamente adeguate ai fabbi-
sogni. Expo rappresenta una tappa
fondamentale per il rilancio della ri-
cerca applicata all’agricoltura e per
dare un nuovo impulso all'afferma-
zione e alla promozione del Made in
Italy agroalimentare”.
Il PTP dispone di un proprio centro
ricerche al cui interno operano circa
70 ricercatori di livello internaziona-
le, diversi dei quali con importanti
esperienze internazionali. Tre le aree
di ricerca tra esse collegate: l’agroali-
mentare, con ricerche che spaziano
dal miglioramento genetico alla tute-
la della sicurezza alimentare, la pro-
duttività sostenibile, con progetti sul
riuso degli scarti agricoli e la produ-
zione di energia, e la salute, con le
nuove frontiere della nutrigenomica,
la scienza che attraverso lo studio
del nostro DNA ci guida verso una
dieta più sana e adatta alle nostre esi-
genze. Il PTP inoltre lavora in stret-
ta sinergia con le altre istituzioni pre-
senti all’interno del polo della ricer-
ca di Lodi a partire dall’Università di
Milano, il CNR, il CRA e l’Istituto
Zooprofilattico Sperimentale della
Lombardia e dell’Emilia-Romagna. In
particolare, all’interno del polo lodi-
giano trovano spazio il Centro Zoo-
tecnico Didattico Sperimentale del-
l'Università degli Studi di Milano, do-
tato di stalle sperimentali in cui si
studiano le migliori pratiche di alle-
vamento e si svolgono ricerche di in-
teresse zootecnico, di una officina la-
boratorio, di un mangimificio e di
una struttura di lavorazione per le
carni ed una per il latte; l’Ospedale
Veterinario per i grandi animali del-
l'Università degli Studi di Milano, che
ospita docenti e studenti della Fa-
coltà di Medicina Veterinaria e dove
si eseguono centinaia di interventi
ogni anno, in particolare su equini e
bovini. Da poco è stata inoltre aper-
ta Cascina Codazza, una struttura di
accoglienza con stanze e aree con-
vegnistiche a supporto delle attività
dell’intero parco scientifico.
Il PTP non si occupa però solo di ri-
cerca, che è solo il primo passo per
Intesa di Confagri
con Parco Tecnologico
Padano. Un’altura
artificiale dimostrativa
sul corretto utilizzo
dell’acqua in campo aperto,
nel frutteto e in serra
di Gabriella Bechi
da destra: Lupotto (CRA); Boselli(Confagricoltura); Gendarini (presidente CCIAA di Lodi); Uggetti (presidente Parco Tecnologico Padano)
Ottimizzare le risorse
attraverso fertirrigazione,
idroponica e nuove varietàTra le iniziative di Confa-
gricoltura a Expo 2015
particolare rilievo assu-
me il Protocollo d’inte-
sa con il Parco Tecnolo-
gico Padano (PTP), cen-
tro di eccellenza nel campo della ri-
cerca scientifica e tecnologica nel
settore agroalimentare e delle bio-
tecnologie, al servizio delle aziende
agroalimentari, zootecniche ed agri-
cole. Un polo d’eccellenza che col-
labora con le principali associazioni
del settore per costruire un costante
dialogo tra ricercatori e mondo pro-
duttivo favorendo iniziative di trasfe-
rimento tecnologico.
Situato a Lodi, a soli 30 chilometri da
Expo, il PTP si è posto l’obiettivo di
mostrare ai visitatori, agricoltori e
delegazioni agricole di Paesi stranie-
ri, l’agricoltura “in campo” e le più
innovative applicazioni tecnologi-
che. Il Protocollo d’intesa siglato va
proprio in questo senso e in quello
di coinvolgere i partner del Parco in
tutte le iniziative che Confagricoltu-
ra realizzerà a Milano.
“La collaborazione - ha detto Anto-
nio Boselli, componente della Giun-
ta nazionale di Confagricoltura e de-
legato per Expo 2015 - vuole rinsal-
dare il legame tra agricoltura e inno-
vazione che, da sempre, contraddi-
18| MONDO AGRICOLO|FEBBRAIO 2015
P R I M O P I A N O E X P O 2 0 1 5
promuovere l’innovazione. Non ba-stano infatti le buone idee, questedevono diventare applicazioni e pro-dotti per aiutare la competitività diun settore. Da questa consapevolez-za nasce il motto del Parco “La ricer-ca si fa impresa” e l’idea, che risale al2007, di aprire un incubatore d’im-presa (denominato Alimenta) conl’obiettivo di dare ai ricercatori spazie strumenti per permettere loro ditrasformare le loro idee in imprese.Alimenta, che si compone di un “ac-celeratore”, dedicato alle idee im-presa, e un “incubatore”, dedicato al-le neonate realtà imprenditoriali, aiu-tano a traghettare le idee più innova-tive fino al mercato, offrendo tutto ilnecessario. Grazie a questi strumentiil PTP ha aiutato la nascita e la cre-scita di oltre 45 nuove realtà d’im-presa che offrono prodotti e servizial mondo produttivo: da nuove se-menti più performanti a nuovi siste-mi rapidi di fitodiagnostica, dal sup-porto per la messa a punto degli im-pianti biogas a prodotti per la depu-razione delle acque.
Molti anche i servizi offerti diretta-mente dal PTP, rivolti sia al mondodella ricerca, sia a quello delle im-prese ricalcando le linee di ricercaportate avanti dai suoi ricercatori. Inparticolare il Parco ha sviluppato ilmarchio “DNA Controllato”.che rila-scia a tutti coloro che usano l’analisidel DNA per garantire la qualità, ori-ginalità e sicurezza dei propri pro-dotti. Il marchio, concesso a titologratuito, può essere usato anche sul-le confezioni al dettaglio e serve acertificare e far conoscere a tutti ciòche è stato fatto per garantire chequel prodotto fosse esattamentequel che dice di essere e tutelarnel’autenticità. In vista di Expo 2015, il PTP sta inol-tre realizzando un campo dimostrati-vo, all’interno del polo della ricerca,dedicato ai sistemi di produzione so-
stenibile, focalizzato sull’aumentodella produttività e sull’uso razionaledel suolo, dell’acqua e dell’energia,con lo scopo di favorire lo scambiodi conoscenze, il trasferimento ditecnologie e creare nuove opportu-nità di business tra imprese italiane einternazionali. La prima attività con-giunta con Confagricoltura si artico-lerà attorno proprio a questo sito di-mostrativo fuori Expo che il Parcosta allestendo, per mostrare come siapossibile fare un’agricoltura alta-mente produttiva anche in condizio-ni di risorse scarse, partendo dallapiù fondamentale: l’acqua. Il proget-to si chiama “Agriculture of Tomor-row” ed è caratterizzato da una colli-na artificiale alta 4 metri che con-sente di conoscere da vicino il fun-zionamento di tre diversi sistemiagricoli: il campo aperto, il frutteto ela serra, e vedere come in ciascunodi essi sia possibile ottimizzare l’usodelle risorse attraverso la fertirriga-zione anche sui cereali, la coltivazio-ne idroponica e nuove varietà ad al-ta adattabilità.
“Un progetto ambizioso acavallo tra ricerca e inno-vazione – ha detto Gianlu-ca Carenzo, direttore gene-rale del PTP – che ha rac-colto l’interesse del mon-do produttivo e rappresen-terà un’offerta comple-mentare a quella che saràdisponibile nel grande con-tenitore di EXPO”.Il sito sarà visitabile da tut-ti durante l’intero semestreExpo. Sono inoltre previste 13giornate di approfondi-mento per il mondo agri-colo, il mondo della ricer-ca e il parterre di istituzio-ni internazionali. Questieventi saranno organizzatiin collaborazione anchecon gli enti di ricerca pre-senti sul territorio lodigia-no, quali il CRA, il CNR el’Università degli Studi diMilano. ���
Boselli: «Expo tappa
fondamentale per rilancio
della ricerca applicata»
GLI IMPEGNI CONCRETI PER IL FUTURO DELL’AGRICOLTURAThe Good Growth Plan - Gli impegni concreti per il futuro dell’agricoltura - è l’ambizioso piano relativo all’impegno concreto che
Syngenta intende assumere per contribuire alla sicurezza alimentare nel rispetto dell’ambiente. The Good Growth Plan consiste in tre sfide e sei
impegni misurabili con cui Syngenta vuole dimostrare che agricoltura e salvaguardia dell’ambiente possono coesistere e che l’aumento
della produzione agricola può avvenire in modo sostenibile, senza spreco di risorse.
Il piano “The Good Growth Plan - Gli impegni concreti per il futuro dell’agricoltura” nel contesto agricolo italiano
si basa su 3 elementi fondamentali declinati in progetti specifici:
Sementi Agrofarmaci Insetti ausiliari
Servizi ad alto valore aggiunto Programmi di Agricoltura ResponsabileTM
Scopri tutti i dettagli e scarica le schede dei progetti sul sito
www.syngenta.itnella sezione The Good Growth Plan
Promuovere un’Agricoltura Intensiva Sostenibile
Salvaguardare la qualità delle produzioni
Promuovere le peculiarità delle filiere agroalimentari italiane
Gestione multifunzionale del territorioMira a dimostrare come un’agricoltura intensiva
produttiva e un ambiente ricco e vivo in termini di
biodiversità possano coesistere sfruttando le aree
marginali delle aziende agricole come i bordi campo.
Grano Armandoè un contratto di filiera che permette di garantire grano
di qualità 100% italiano a un marchio di pasta premium
del pastificio De Matteis.
Protocolli di qualità per la filiera vitivinicolaè un protocollo di coltivazione per l’uva da tavola
e l’uva da vino sviluppato per soddisfare i requisiti
di sostenibilità della Grande Distribuzione che sono
richiesti ai produttori viti-vinicoli per favorirne l’accesso
ai mercati.
Filiera di Qualità del Pomodoro da Industriaè un protocollo di coltivazione del pomodoro da industria
che aiuta a far sistema tra produttori e trasformatori
italiani e a rispondere ai requisiti di sostenibilità dei
mercati nazionali e internazionali.
Water Optimization Cornè un programma di coltivazione creato per ottimizzare
le risorse idriche nella coltura del mais grazie alla
combinazione di ricerca genetica tradizionale con
programmi di semina e difesa fitosanitaria.
HYVIDORappresenta la tecnologia sviluppata da Syngenta
per aiutare gli agricoltori a produrre orzo di qualità in
quantità, grazie alla combinazione di nuovi ibridi di orzo
con un protocollo di coltivazione studiato per consentire
una massimizzazione delle rese.
Formazione sulla sicurezza alimentare, la tutela del lavoratore e dell’ambiente
Ha lo scopo di sensibilizzare chi lavora in agricoltura
ad avere un ruolo centrale in termini di responsabilità
sociale, di tutela della salute e dell’ambiente.
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bilità della Grande Distribuzione
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zionali e internazionali.
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Responsabile
Il CNR, consulente scientifico di Padiglione Italia,organizza nella Esposizione
Universale 24 eventi.
Tra i partner Confagri e Anga
20| MONDO AGRICOLO|FEBBRAIO 2015
lupperanno attraverso tre grandi aree:Cibo e uomo, Cibo e produttività, Ci-bo e tecnologie di trasformazione.Dalle problematiche legate alla deser-tificazione, alla fame di acqua, al con-sumo di suolo, al “food print”; dall’a-gricoltura di precisione, alla biodiver-sità, al miglioramento genetico; dallagrande bellezza del paesaggio rurale,alle migrazioni delle specie agrarie, al-l’utilizzo del biochar in agricoltura enella cosmesi; dal packaging e funzio-nale, alle proprietà nutritive degli in-setti.“Expo è un’opportunità per il mondoscientifico – ha affermato il presiden-te del CNR Luigi Nicolais – un’occa-sione per superare la distanza e le dif-fidenze fra scienza e società Ogni gior-no, ciascuno di noi usa o entra in con-tatto con applicazioni provenienti daricerche scientifiche avanzate. Risulta-ti e benefici che senza la curiosità, la
Il Consiglio Nazionale delle Ri-cerche si prepara a sbarcare all'Expo 2015 con "Vivaio Ricerca",un luogo dove i progetti e i ta-lenti possono germogliare, un la-boratorio di giovani idee, propo-
ste e soluzioni innovative per tutto ilPaese, messe a disposizione della co-munità internazionale. La partecipa-zione ad Expo 2015 è supportata daun accordo di collaborazione che de-finisce il CNR come consulente scien-tifico del Padiglione Italia e si artico-lerà attraverso un programma di 24eventi scientifici che animeranno ilPadiglione durante i sei mesi dell'Esposizione. L'iniziativa è stata presentata alla stam-pa dal vicepresidente di Confindu-stria, con delega all' innovazione e al-la ricerca, Diana Bracco, che è anchepresidente di Expo 2015 e commissa-
rio generale per il Padiglio-ne Italia."I contenuti - ha spiegatoBracco - saranno i grandiprotagonisti dell' Expo ita-liana. In questo senso il la-voro che presentiamo oggiinsieme al CNR è un prezio-so patrimonio di idee,il con-tributo della ricerca italianaai grandi temi del millen-nio”.I 24 eventi saranno organiz-zati come progetti esecutivi,da realizzare con caratteri-stiche innovative, in terminidi modalità e contenuti del-la comunicazione, e si svi-
P R I M O P I A N O E X P O 2 0 1 5
Far germogliare la ricerca
di Gabriella Bechi
FEBBRAIO 2015| MONDO AGRICOLO |21
e Renaia (Rete nazionale degli Istitutialberghieri), Unimed (Unione Univer-sità del Mediterrano e Italcamp. Sei in-contri in diverse regioni d’Italia su“Nuovi materiali per il packaging ali-mentare”, “Agricoltura di precisione euso sostenibile delle risorse”, “Prodot-ti tipici tra sicurezza alimentare e le-galità”, “La nuova azienda agroalimen-tare tra produzione e territorio”, “Lasfida dei sistemi tecnologici: la traccia-bilità”,”Food print: il costo ambientaledegli alimenti”. Temi che saranno og-getto di altrettanti convegni tra quelliorganizzati dal CNR nel Padiglione Ita-lia durante l’Esposizione. Alla presentazione è intervenuta an-
che il ministro dell’Istruzione, dell’U-niversità e della Ricerca StefaniaGiannini, che ha ricordato – all’inse-gna dello slogan “Mettiamo in circolole idee” - l’impegno del suo dicasteroin occasione di Expo. Impegno cheparte dal coinvolgimento delle scuo-le (2 milioni di studenti provenientida tutta Italia visiteranno l’Esposizio-ne) e l’attivazione delle grandi ener-gie scientifiche e culturali del Paese(un esercito di 12 milioni di persone,tra studenti, insegnanti, docenti e ri-cercatori che costituiscono l’indu-stria del sapere e della conoscenza),per arrivare alla stesura di un Pianonazionale della ricerca nel nostroPaese, fino all’aspettativa che l’Italiadiventi promotrice di un grande pro-getto europeo ed internazionale cheabbia come oggetto acqua e cibo,aperto in primis ai Paesi del Mediter-raneo. ���
Ministro Giannini: «Attivare
le grandi energie scientifiche
e culturali del Paese»
dedizione e l’attenzione applicativadei ricercatori non potrebbero esser-ci. Expo celebra queste storie straor-dinarie usando come filo rosso il ciboe la catena agroalimentare e lancianuove sfide per migliorare il mondo incui viviamo e rendere più sostenibile,sano e sicuro ciò che produciamo emangiamo”.Tra i partner del CNR a Expo 2015 c’èanche Confagricoltura e l’Associazio-ne dei giovani della Confederazioneche parteciperanno all’organizzazio-ne di alcuni dei 24 convegni.I giovani, in particolare, attraverso l’i-niziativa #filiereintelligenti, sta realiz-zando una serie di eventi di avvicina-mento ad Expo 2015, in collaborazio-ne con i giovani di Federalimentare edil CNR ed in parternership con il mi-nistero dell’Istruzione, dell’Universitàe della Ricerca, rappresentato da Reni-sa (Rete nazionale degli Istituti Agrari)
Tappa in Sicilia, del Road Show Anga
Nel centro congressi della famiglia Faro,all’interno del parco
florovivaistico
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2 2 | MONDO AGRICOLO|FEBBRAIO 2015
di Elisabetta Tufarelli
muovere una cultura del paesaggioimprontata alla professionalità. E’ fon-damentale che un’azienda agricolasappia modernizzarsi diversificandol’offerta. Da non sottovalutare, poi, loscopo sociale che questo può averesoprattutto in quei territori, come laSicilia, devastati dal punto di vista eco-nomico. Proprio la nostra regionepuò fare da traino per la cultura delgiardino sostenibile per tutti i Paesi
Un orto botanico, un me-raviglioso parco florovi-vaistico, attivo nella pro-duzione e nella salva-guardia di piante medi-terranee. Cinque ettari,
3000 specie di piante, la banca dei se-mi. Ma soprattutto un centro di eccel-lenza per ricercatori, operatori del ver-
Alla “rad ice”d ell’osp italità
de, che possono dedicarsi, in un am-biente unico al mondo, allo studio del-la flora mediterranea. ‘Radicepura’, co-sì si chiama questa meraviglia a metàstrada tra l’Etna e il mare, è l’ultimacreazione della famiglia Faro. “Troppospesso – spiega Mario Faro, vicepresi-dente di Confagricoltura Catania - lacreazione di un giardino viene lasciataall'improvvisazione. Momenti comequesto sono quindi essenziali per pro-
Alla “radice”dell’ospitalità
che si affacciano sul Mediterraneo. E,in questo periodo di grande crisi, l’a-gricoltura può dare grande slancio. E’un settore dove i giovani possono tro-vare occupazione, non come si facevaun tempo utilizzando solo le braccia,ma anche le idee”.‘Radicepura’ è un laboratorio all'aper-to in cui sperimentare le nuove spe-cie, ma anche un centro culturale, diturismo botanico, capace di suscitarel'interesse di tanti visitatori. Questasplendida cornice è una delle tappedel Road show nazionale dell’Anga edi #Filiereintelligenti, il percorso di av-vicinamento ad Expo, organizzato daiGiovani Agricoltori di Confagricolturainsieme a quelli di Federalimentare eal Cnr. Tema dell’incontro, a cui hannopreso parte anche insegnanti e stu-denti degli istituti Alberghiero e Agra-rio, ”La nuova azienda agroalimenta-re: tra produzione e territorio”. Raf-faele Maiorano, presidente Anga, haspiegato che occorre far dialogare tut-ta la filiera della produzione. L’obietti-vo dell’incontro è quello di fornireuna cultura imprenditoriale ai ragazzi,ma – a parere di Maiorano – è impor-tante ‘scolarizzare’ le imprese. L’azien-da multifunzionale deve essere in gra-do di sapersi districare oltre il propriocore business, allargandolo. ‘Radice-pura’ è l’esempio di un’impresa capa-ce di sviluppare in pieno il concettodi multifunzionalità. Le strutture perl’accoglienza congressuale e gli even-ti privati sono all’interno di un centrodi eccellenza per ricercatori, operato-ri del verde, che possono dedicarsi, inun ambiente unico al mondo, allo stu-dio della flora mediterranea. Ma nonsolo. ‘Radicepura’, con il suo palmen-to, il parco florovivaistico la grandeserra, tutto curato nei minimi partico-lari, è invitante anche per le famiglie,che possono scegliere quest’immer-sione nell’oasi mediterranea per le lo-ro passeggiate nel tempo libero. ���
I l florovivaismo è un settoremolto importante nel panora-
ma agricolo. L’Italia occupa unadelle prime posizioni per dimen-sione della superficie destinata alvivaismo e alle coltivazioni dipiante e fiori in Europa, assieme apaesi quali l’Olanda e la Germa-nia. Questo dato, tradotto in valo-re, corrisponde a oltre il 5% diquello totale della produzioneagricola italiana e deriva, in partiuguali, dai comparti di fiori e pian-te in vaso e da quello delle piante,alberi e arbusti ornamentali. In piùil valore dell’export arriva al 2% diquello totale dell’export agroali-mentare italiano: questo grazie, so-prattutto, a eccellenze colturali tipi-camente mediterranee particolar-mente apprezzate nei Paesi delcentro-nord Europa. È evidente, quindi, come questosia un settore economico rilevante,con grandi potenzialità e come siain grado di generare un alto valoreaggiunto. Per questi motivi Syn-genta ha deciso di consolidare ilproprio ruolo di protagonista nelsettore florovivaistico investendonuove risorse e portando innova-zione e servizi esclusivi, per offrireai professionisti del settore la pos-sibilità di crescere e di stare al pas-so con i tempi. In particolare, no-nostante la grande esperienza ma-turata nel settore, Syngenta ha rite-nuto di dover approfondire ulte-riormente le proprie conoscenzein merito alle attuali esigenze deglioperatori del settore tramite un’in-dagine di mercato ad hoc e, in par-ticolare:• problematiche fitosanitarie lega-te al numero crescente di patolo-gie e alla normativa sempre piùstringente, con progressiva ridu-
zione dei principi attivi disponibili;• nuove regolamentazioni per l’usosostenibile degli agrofarmaci le-gate al nuovo Piano di Azione Na-zionale (PAN);• aumento dei costi di produzione;• richiesta di rinnovamento edevoluzione varietale;• evoluzione delle tecniche colturali;• frammentazione del mercato.Per dare risposte innovative, pun-tuali ed efficaci a tutte queste pro-blematiche nasce dunque Syn-genta per il Florovivaismo, il nuovoapproccio Syngenta per guardareil mondo dei fiori e delle piante or-namentali sotto una luce nuova.Syngenta per il Florovivaismo è laforza di un’offerta completa e inte-grata che comprende genetica dialto livello, agrofarmaci di compro-vata efficacia e nuovi agrofarmacisviluppati specificatamente per ilflorovivaismo, insetti ausiliari perfavorire la lotta integrata e serviziad alto valore aggiunto in grado dimigliorare l’efficienza produttiva ditutta la filiera. Il primo passo di Syn-genta in questa direzione è il lanciodi Hicure, il nuovo fertilizzante bio-stimolante naturale e sicuro in ogniaspetto. Hicure aiuta a ridurre lostress abiotico, migliora la qualitàdella pianta e ne aumenta la shelflife, per soddisfare le richieste ditutta la filiera.
H IC U R E , N U O V O F E R T IL IZ Z A N T E B IO S T IM O L A N T E
Nasce Syngenta per il florovivaismo
O S S E R V A T O R I O
Il fascino del turismo
botanico rende unici
gli eventi ospitati
24| MONDO AGRICOLO|FEBBRAIO 2015
Dal grano alla pasta
P R I M O P I A N O E X P O 2 0 1 5
Dal grano alla pasta
Ottavio di Canossa, nella sua storica
tenuta di San Martino
crea un pastificio
di altissima qualità
per un prodotto destinato
ad un target di nicchia
FEBBRAIO 2015| MONDO AGRICOLO |25
di Barbara Bertuzzi
L’agricoltura insita neldna di famiglia e tantavoglia di fare una “pastache sappia di pasta”, dialtissima qualità e desti-nata a un target di nic-
chia raffinato e attento alla sana e cor-retta alimentazione, perlopiù ristorantied empori gastronomici. Così nasce lasfida di Ottavio di Canossa, 34 anni e500 ettari di seminativi a San Martinodi Ferrara, Tenuta Cuniola. Ed è cosìche una storica azienda agri-cola con oltre cento anni divita, crea all’improvvisoun’agguerrita start upproiettata verso mercati lon-tani con una produzione an-nuale che si aggira intorno ai4/5mila quintali di gustosis-sima pasta.“Spesso le semole - dice Ot-tavio di Canossa - sono tal-mente raffinate che la pastasecca viene miseramente re-legata a mezzo per portare ilsugo in bocca”. Per questo motivo il giovaneimprenditore dopo aver spe-rimentato lavorazioni delgrano diverse dalla tradizio-nale semola, grazie all’aiutodi esperti mugnai, decide dipuntare sul semolato: unamacinazione che conserva
un contenuto di fibre più alto rispettoalla classica pasta di semola, ossia il 4%contro l’1,5%. Ciò conferisce profumoe sapore al prodotto e lo rende più di-geribile del corrispettivo integrale.Ma l’unicità della Pasta di Canossa ruo-
ta attorno alla provenienza della suamateria prima. “E’ un autentico model-lo - ci spiega - di filiera integrata a chi-lometro zero: nel pastificio appena sor-to ai confini dell’azienda, utilizziamounicamente il grano duro della Tenuta
Cuniola mantenendo all’e-sterno solo il passaggio dellamolitura”. “Curiamo il grano - precisadi Canossa - in ogni sua fasemonitorando costantemen-te temperatura e umidità. Ab-biamo miscelato assieme levarietà Colombo e Tirex del-la Conase, per ottenere unperfetto equilibrio di saporee proteine. Entrambe possie-dono ottime caratteristicheplastiche del glutine, con unindice di giallo della semolamolto elevato a confermadell’eccellenza qualitativa”.Come si è arrivati a selezio-nare questo grano? “Prima ditutto lo volevamo garantito100% italiano, poi dovevamoessere certi che fosse un gra-no con buone qualità protei-
Si cura il grano
in ogni sua fase, monitorando
temperatura e umidità
Ottavio di Canossa
con il padre Alvise
P R I M O P I A N O E X P O 2 0 1 5
26| MONDO AGRICOLO|FEBBRAIO 2015
che. Per questa annata, ad esempio, ab-biamo mantenuto il Tirex come granoprincipale ma stiamo però testando al-tre varietà da affiancargli per migliora-re sempre più la qualità del nostro pro-dotto”.Nella fase di lavorazione “la nostra pa-sta, corta e lunga, dalle pennette aglispaghetti alla chitarra, viene intera-mente trafilata al bronzo per ottenerela porosità necessaria a catturare me-glio il condimento”. L’essiccatura a bas-sa temperatura fa sì che le caratteristi-che organolettiche non si disperdano.“Il processo di essicazione dura dalle14 alle 34 ore ad una temperatura mas-sima di 55° rispetto agli oltre 100° diuna qualsiasi pasta industriale”. I tempidi cottura, poi, sono brevi. “Un pacche-ro di semolato richiede circa 10/11 mi-nuti, mentre di semola almeno 18. Unacaratteristica - aggiunge - molto ap-prezzata dai ristoratori spesso costrettialla precottura”. “La lunga tradizione agricola della no-stra famiglia e la passione che dedi-chiamo alla terra e alle colture tipiche
del territorio, abbiamo voluto trasmet-terla – e lo dice con una punta di or-goglio – anche al consumatore finale,indicando sul pacchetto il ciclo di vitadel prodotto (il cicle-life dell’intera fi-liera) con la data di quelli che sono imomenti importanti della vita del gra-no, dal giorno in cui è stato seminato,a quando ha spigato, al periodo di treb-biatura, macinatura fino alla pastifica-zione”. “L’aspetto emotivo affascinamoltissimo anche lo straniero che visi-ta la nostra azienda e vuole conoscerela storia di questa pasta dall’inconfon-dibile color bronzo, con parametriproteici elevati e valorizzata nella sele-zione delle sementi”, osserva di Canos-sa. “Ed è proprio ai mercati esteri chestiamo guardando con maggior inte-resse, avendo già iniziato ad esportarein Svizzera, in Francia, ma anche nel-
«A Expo coinvolgeremo
giornalisti e buyer
con una pasta super»
l’Europa dell’Est e persino in Austra-lia”.“L’Expo – prosegue L’imprendito-re che è anche vicepresidente di Con-fagricoltura Bologna – sarà una gran-dissima opportunità e una vetrina in-ternazionale a soli pochi passi di di-stanza. L’occasione è imperdibile: invi-teremo giornalisti e buyer a condivide-re con noi l’intero ciclo di vita della Pa-sta di Canossa”.Non solo. Il progetto prevede entrol’anno anche l’inaugurazione del PastaTraining Center in collaborazione conla Storci Spa di Parma, azienda leadernella costruzione di macchinari per laproduzione di pasta. Obiettivo: “For-mare piccoli imprenditori come il sot-toscritto - ne è certo il suo l’ideatore -oppure maestranze specializzate equalificate, destinate a trovare sbocchioccupazionali nei pastifici”. Sarà ancheun punto di eccellenza per la ricerca el’innovazione, “molte energie dellastart up, infatti, verranno impiegatenella sperimentazione di nuovi mac-chinari per migliorare il ciclo produtti-vo”. ���
V E R T E R
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28| MONDO AGRICOLO|FEBBRAIO 2015
Riso a tutta birra
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Riso a tutta birra
A Novara opera “Hordeum”, birrificio agricolo
di nuova concezione
dove si producono
bevande spumeggianti
con i cereali
del Parco del Ticino
FEBBRAIO 2015| MONDO AGRICOLO |29
di Gaetano Menna
San Valentino di due an-ni fa: a Novara un quin-tetto di imprenditori -Marco Mario Avanza,Paolo Carbone, FilippoSerra, Roberto Lentini e
Marco Diana - decide di avviare unnuovo progetto, “agricolo” a tutti glieffetti: un birrificio di nuova conce-zione, che fosse sostenibile, utiliz-zasse le materie prime del territorio,unisse tradizione e innovazione.Due anni dopo, proprio nel giornodi San Valentino facciamo una chiac-chierata con Avanza e Carbone, perparlare di questo particolare proget-to in cui - è il caso di dire tenendopresente la ricorrenza - hanno mes-so cuore e passione. È nato così ilbirrificio Hordeum, che è una srlagricola. «La scelta di costituire unasocietà agricola non è stata casuale– ci dice Avanza - in quanto la nostraazienda produce la “birra del territo-rio”, caratterizzandola con i cerealicoltivati nelle campagne del Nova-rese nel comprensorio del Parco delTicino». Il birrificio si sviluppa su un’ area di4000 mq di cui 1000 coperti. I loca-
li sono divisi in cinque zone dovetrovano collocazione il magazzinomaterie prime, la sala cottura, la can-tina con la linea di imbottigliamen-to, l’area di stoccaggio e le celle fri-gorifere per il prodotto finito pron-to per le consegne. Per la vendita c’èuno spaccio di 80 mq dove si posso-no degustare ed acquistare le birre.Ma presto sarà fruibile un ampio econfortevole “ristopub” di 500 mq,sempre adiacente all’impianto pro-duttivo. «Anche la location non èstata scelta a caso – spiega Avanza -Siamo ubicati in corso Vercelli, neilocali storici della “Latte Verbano”.Volevamo restituire a Novara unpezzo di storia che la crisi ha porta-to via. Scherzando con gli amici cheerano bambini a quei tempi amo di-re: “Sei cresciuto con il latte Verba-no, adesso che sei grande bevi BirraHordeum!».Tra i cinque soci c’è anche un ma-
stro birraio, Paolo Carbone per l’ap-punto, a cui va il merito di aver rea-lizzato le “ricette” per delle birre uni-che, che si richiamano alla grandetradizione nord europea ma sonostrettamente legate alle produzionicerealicole locali. Hordeum è il no-me scientifico dell’orzo e, non a ca-so, diventa il marchio di fabbrica dibirre spumeggianti e originali, a ba-se di orzo, ma anche farro, segale eriso. Le materie prime sono prodot-te nelle aziende agricole del territo-rio, tranne il luppolo. «Stiamo colla-borando però con il mondo della ri-cerca – sottolinea Carbone - per unaspecie di luppolo che possa esserecoltivato in loco». Sei le birre pro-dotte nel birrificio agricolo. Colpi-sce “Regina” che ha il riso carnarolitra gli ingredienti, pur ispirandosi al-le birre bavaresi a bassa fermenta-zione. Semplice ma con una sua per-sonalità, il riso le dona leggerezza esecchezza sul finale. E poi c’è “Ve-nus”, nera al riso Venere. Si richiamaalle birre scure della Repubblica Ce-ca ma con un tocco di italianità da-to, per l’appunto, dall’aggiunta delriso nero. Al naso si percepiscono i
Birre che si richiamanoal Nord Europa
ma legate al territorio
I soci di Hordeum
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30| MONDO AGRICOLO|FEBBRAIO 2015
piccole dimensioni con consumienergetici molto ridotti che rimuo-ve la carica organica dei reflui diproduzione. L’idea originale, econo-mica ed ecologica è che il sistema
invece di costosi dispositi-vi sfrutta, in modo innova-tivo, banali tappi di plasti-ca riciclati. I tappi inoltrefanno del bene per il so-ciale. «Sono raccolti dalletante Onlus che organizza-no campagne di raccolta ericiclo». «Nell’anno dell’Expo – cidice Avanza, presidentedella società agricola Hor-deum - credo sia impor-tante sottolineare iniziati-ve come la nostra checompletano e arricchisco-no l’attività agricola, chevedono gli agricoltori im-pegnati a valle al processoproduttivo, dando valoreaggiunto, impegnandosinella trasformazione, nelladistribuzione, nei servizi».«Vogliamo attivarci ora an-che nell’e-commerce, av-valendoci della piattafor-ma dei Giovani di Confa-gricoltura “Food madein”». ���
sentori del caffè conferitidal malto tostato ed il ca-ratteristico aroma del riso.“Contina”, invece, è la bir-ra bianca al farro e segale,che non ha niente da invi-diare a quelle di frumentobavaresi. «Con questo pro-dotto – spiega Carbone -abbiamo cercato di dare lapossibilità di assaporareuna birra che abbia lo stes-so gusto di quelle di fru-mento ma senza la presen-za di quest’ultimo». “Era” sirifà alle birre strong delBelgio, ha un colore bion-do carico ed è cremosa edamabile, dall’aroma frutta-to e speziato, con note dichiodi di garofano e frutta.Anche altre due birre sono d’ispira-zione belga. C’è “Iside”, di color am-brato carico, morbida, fragrante evellutata dall’aroma fruttato e spe-ziato con note di frutta secca e frut-ti rossi. C’è infine “Ruber”,con un tocco di originalitàdato dallo sciroppo di lam-pone aggiunto in rifermen-tazione. «E’ – precisa Carbone - unabevanda “anytime” cioèche si può servire in tavoladall’aperitivo al dessert,con molta versatilità; otti-mo l’abbinamento con iformaggi caprini oppurecon i dolci».Non manca l’impegno sulfronte dei servizi. Ad esem-pio si forniscono ai pubche ne fanno richiesta,adeguati “spillatori”. Si di-spongono poi di carrellirefrigerati che si possonofornire in comodato d’usoai consumatori per festeed eventi.Hordeum ha inaugurato ilprimo depuratore a tappidi plastica realizzato dauna start-up trentina, “Eco-Sistemi” che ha messo apunto una macchina di
Si punta sull’e-commerce con la presenza su
“Food made in” di Anga
Eco-depuratore a tappi
Netafim è presente
a Milano presso il padiglione
di Israele. Iniziative
con Parco Tecnologico
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di Jordan Nash
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mostrativa presso il Parco Tecnologi-co Padano di Lodi, dove si mostreràcome ottenere buoni risultati in agri-coltura anche in condizioni di scar-sità di risorse naturali, e un progettoin collaborazione con il Centro StudiInnovagri, che vedrà una coltivazionedi mais di 30 ha in campo aperto,presso l’azienda Agricola Fratelli Vigo,con l’obiettivo di garantire una resa di20 t/ha di mais di elevata qualità at-traverso l’utilizzo di una metodologiadi produzione innovativa e sostenibi-le dal punto di vista sociale, ambien-tale ed economico. La sua mission –diretta a favorire l’adozione di massadell’irrigazione a goccia per combat-tere la scarsità di acqua, terra e cibo -è particolarmente attuale in un siste-ma dove la rapida crescita della po-polazione impone una riflessione co-mune, ma soprattutto una chiara as-sunzione di responsabilità su comegarantire la sostenibilità delle produ-zioni alimentari. ���
Netafim festeggia il suo50° anniversario, con lacampagna “50 years ofShaping the Future”, esi prepara a Expo2015. La società che de-
tiene la leadership mondiale nella for-nitura di soluzioni per l’irrigazione agoccia, sarà presente all’Esposizioneuniversale all’interno del padiglionedi Israele. In contemporanea, porteràavanti due progetti nell’ambito deglieventi “Fuori Expo”: una stazione di-
La sfida della crescita sostenibile
Una storia di impresa
familiare di successo.Q uella dell’azienda
“La Bottera”di Mario Sarale
allevatore e produttore
di 43 tipi differenti
di formaggi aromatizzati.
Sito trilingue e iniziative
per l’Esposizione universale
32| M O N D O A G R I C O L O |FEBBRAIO 2015
azienda e i suoi prodotti. “Siamo in set-te, 4 fratelli e 3 sorelle, ma ad occupar-ci direttamente dell’azienda siamoFrancesco, Remo, Anna ed io. Abbiamopuntato sui prodotti di nicchia – rac-conta Mario Sarale - come il nostro plu-ripremiato Cevrin, con latte misto, vac-cino e caprino, ma ha successo ancheil Testun al Barolo, i formaggi di noc-ciole e cioccolato, che prendiamo dalnostro vicino Avenchi e vengono ap-prezzati sulle tavole londinesi o a Sid-ney dove vengono serviti come des-sert su una vellutata di fragole o dicioccolato bianco”. La gamma de ‘LaBottera’ è ampia e variata, dai formaggicon i petali di rose e violette, con sca-glie di cioccolato, al tartufo, alle erbe dimontagna e di pianura, ai semi di fi-nocchio e papavero, alla frutta, in par-ticolare pere e mele essiccate, ai fun-ghi porcini trifolati,con nocciole, man-dorle e cannella, ma anche al Barolo oalla birra. “Non siamo grandi e il nostro
Il Piemonte è tra le regioni italianequella a più antica tradizione ca-searia. In provincia di Cuneo, aMorozzo, nella piana tra le collinedelle Langhe e la Bisalta, a pochichilometri da Cuneo e da Mon-
dovì, incontriamo Mario Sarale che, in-sieme ai fratelli, conduce l’impresa fa-miliare ‘La Bottera’, un tutt’uno di suc-cesso che unisce allevamento, agrituri-smo e caseificio. “Il nostro – spiegal’imprenditore- è un piccolo caseificio,che lavora al chilogrammo non al quin-tale, e per competere ci siamo specia-lizzati in formaggi aromatizzati. Neproduciamo ben 43 tipi diversi edesportiamo più del 50% della nostraproduzione in Europa, ma anche negliUsa e in Australia”. Il connubio tra pas-sato e presente, la fusione tra antico emoderno, il rispetto della tradizionecon uno sguardo al futuro, sono le re-gole che seguono i fratelli Sarale, ren-dendo particolare e diversa questa
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I profumi delle Langhe
di Elisabetta Tufarelli
I profumi delle Langhe
è seguito in modo scrupoloso, rigoro-samente a mano e in cassette di legnoassemblate direttamente in azienda.“Ogni pezzo del nostro formaggio èfatto con cura e attenzione. La nostraproduzione è limitata, dipende dallaquantità di latte, dalle condizioni at-mosferiche, dalla stagionatura. Siamoorgogliosi di poter offrire prodotti arti-
gianali buoni e naturali, macontrollati e sicuri”. A ‘LaBottera’ sono allevate 120vacche Frisone e Jersey, 270tra pecore e capre. I maialicon metodo biologico sonostati utilizzati all’inizio persmaltire il siero prodotto dalcaseificio: “Ma ci danno tan-ta soddisfazione. Quest’annoabbiamo vinto, a Mondovì, ilprimo premio per il nostrosalame crudo e per quellocotto; un risultato che pre-
mia gli sforzi della nostra impresa fa-miliare”. L’azienda non è solo caseifi-cio. Due agriturismi a Morozzo (unvecchio cascinale a due piani restaura-to e immerso nelle campagne cunee-si) e un altro a 30 km, nelle Langhe, aCarrù la patria del bue grasso, attrag-gono anche turisti interessati ai piattigustosi a base di prodotti aziendali ser-viti nel ristorante e alle visite guidate alcaseificio per seguire le lavorazioni incorso e scoprire il ciclo 'dalla muccaal formaggio'. ���
cavallo di battaglia è quellodella serietà e dell’esperien-za – precisa l’imprenditore -.Forti di questo continuiamoa puntare all’estero, senzaabbandonare i nostri merca-ti”. Lo sguardo all’export èevidente in ogni aspetto, apartire dal sito aziendale, di-sponibile anche in versioneinglese e tedesca. “Attraversoi nostri buyer – rileva - par-tecipiamo a fiere importanticome il Sial di Parigi, il FancyFood di New York e l’Anuga di Colo-nia, direttamente siamo al Cibus di Par-ma e al Cheese di Brà. Presenteremoanche ad Expo, dal 3 al 6 maggio pros-simi, i nostri prodotti innovativi, mafatti come cent’anni fa, utilizzando illatte denso e ‘pannoso’, come il nostroCuore di rosa in vendita da Harrods”.Formaggi che esprimono passione etradizione. La stagionatura segue rego-le antiche, dentro quelle stesse cantinedi tufo, fresche e sane dalla temperatu-ra costante. Anche il confezionamento
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Roattino di ConfagricolturaMondovì
34| MONDO AGRICOLO | FEBBRAIO 2015
M A P P A M O N D O
di Jordan Nash
In Aus t r a lia i “ s o l a r i”p e r la p r o t e z io ne dell’ u va
La caolinite
filtra i raggi UV,
evitando che
gli acini si ustionino
Gli elevati livelli di povertàin Africa, causati dallamancanza di accesso alcibo e aggravati dalla di-minuzione di scorte ali-mentari, hanno spinto l'U-nione africana a metterein atto una Road Map perspingere i Paesi ad au-mentare gli investimentinel settore agricolo, in
modo da realizzare, per il2 0 2 5 , una prosperità con-divisa e migliori condizio-ni di vita. Attualmente, l’A-frica spende almeno 4 0miliardi di dollari l'anno
per importazioni alimen-tari. Nonostante sia unimportatore netto, rimaneuno dei continenti più vul-nerabili e con i più alti li-velli di povertà. L'Unione africana (UA) el’agenzia “Nuovo partena-riato per lo sviluppo” (Ne-pad), hanno lanciato lastrategia di attuazionedella Roadmap per rag-
giungere gli obiettivi dellaDichiarazione di Malabodel 2014, che si spera aiu-terà a porre fine alla famee alla malnutrizione.
AFRICA: ROAD MAP PER RILANCIARE L’AGRICOLTURA
Vino australiano: èun crescendo.Per la prima volta
dal 2007, il valore delleesportazioniaustraliane di vino e'aumentato, grazie allacrescita della domandadi vini di alta qualitàproveniente da partnercommerciali chiave ealla debolezza deldollaro australiano. Sarà per questo, saràperché grazie al vinol'economia – indifficoltà per il crollodel prezzo del ferro edei cali degliinvestimenti minerari -ha avuto un impulsopositivo, sarà perché
ciò che funziona vapreservato, che è stata‘inventata’ una cremasolare per proteggeregli acini dalle ustioninei periodi in cui ilsole picchia più forte. In pratica si tratta diuno strato di caolinitein grado di assorbire iraggi UV, per evitare“scottature” all’uva. Il tutto “Senza cherimanga alcun residuosulle uve, mentre ilvigneto assume undivertente colorito trail blu ed il bianco”. Loha spiegato BruceTyrrell, presidente diTyrrell’s Wines, nellaHunter Valley in unaintervista alla Bbc.Queste creme solarisono a base di argilla(Surround e ScreenDuo) e - secondol’Australian Grape andWine Authority, che hapubblicato i risultatidei test diapplicazione, effettuatitra il 2012 ed il 2014 -permetterebbero di preservare le uve dai colpi di calore (siaper diversi giorniconsecutivi a 35° C, sia per una giornataintera sopra i 40° C), ed anche diaccelerarne lamaturazione.
n MUSICA COUNTRY NELLE STALLE
Far ascoltare alle bovine lacountry music aumenta
la produzione dilatte del 3%. Lo
rilevano duepsicologidell’Università diOxford, ed
approfondisce il tema il“Farm Report 2014” di W.H. Miner Institute. La musicacountry a ritmo lento ha un benefico effetto rilassanteper le bovine, così come la musica classica, riducendo lostress. Da uno studio giapponese si rileva poi che lamusica in stalla fa aumentare del 23% il numero dellevacche che entrano nei sistemi automatici di mungitura.Far ascoltare le canzoni di Simon & Garfunkel puòessere un valido stimolo per le mucche – annotano glistudiosi –. Stando attenti a non mettere in lista d’ascoltobrani veloci e irruenti, che fanno aumentarel’adrenalina.
FEBBRAIO 2015| MONDO AGRICOLO |35
In Spagna la crisispin g e i giovani nei campi
n MERCI IN TRENO DALLA CINA A MADRID
Settanta container, untragitto di 13milachilometri e un percorso in21 giorni. Queste le cifre di"Yixinou", il primo trenomerci della linea direttaCina-Spagna. È la trattaferroviaria più lunga delmondo, che supera perchilometraggio i celebri
collegamenti di Transiberiana e Orient Express. Il viaggio haaperto una nuova rotta commerciale fra i due Paesi. I problemi egli ostacoli sono stati molti, a partire dal trasporto dei prodottiagricoli. Le basse temperature, durante il passaggio nell'invernorusso, intorno ai meno 20, hanno costituito l'ostacolo principaleper un treno che fin dal principio era destinato a trasportare vinoe olio, prodotti molto ricercati dalla rampante classe mediacinese. Anche se questo primo viaggio Madrid-Yiwu e' un progettosperimentale, dal suo successo dipenderà la sua trasformazionein una tratta regolare. Il treno passa per otto paesi (Spagna,Francia, Germania, Polonia, Bielorussia, Russia, Kazakistan,Cina) e fa parte di un progetto piu' ampio con cui la Cina vuolecreare una rete di ferrovie che contribuiranno allo sviluppo dellezone interne del paese.
Le cifredell'agricolturamostrano, in
Spagna, una terra ferita.Il reddito agricolo e'sceso del 7,1% l'anno
scorso e il prezzo dei
terreni, tranne le
eccezioni di alcune
colture come il vino (in
Ribera de Duero il
valore di un ettaro di
vigneto varia da 30.000
a 70.000 euro e nel
Toro da 20.000 a
30.000 euro), si
mantiene basso, poco
meno di 10.000 euro
per ettaro, stabile negli
ultimi tre anni. La crisi
economica morde
ancora forte, spingendo
però molti giovani
disoccupati di città a
cercare in campagna
una soluzione di
lavoro. Decidono di
restare in azienda,
invece di andare via,
anche i figli di
agricoltori. Tra il 2012
ed il 2014 le richieste
degli under 40
d'ingresso nel settore
agricolo sono cresciute
del 69%, rispetto al
periodo precedente e i
giovani tra i 20 e i 24
anni impegnati in
azienda sono circa
Ritorno alla terra:molti disoccupati
cercano lavoro
nelle fattorie
36mila. L’indice di
ricambio generazionale
spagnolo (il rapporto
tra imprenditori con
meno di 35 anni e
quelli con oltre 65
anni) è di 18 giovani
ogni 100 anziani. Ma
chi sceglie la
campagna? A parere di
Mundubat,
l’organizzazione non
governativa per lo
sviluppo, il ritorno alle
terra per l’80%
interessa giovani
cittadini con
formazione di studi
elevata e figli di
agricoltori che
vogliono continuare
l’impresa dei genitori,
mentre il restante 20%
è costituito da giovani
che dalla campagna
sono andati in città e
hanno deciso di
tornare convinti che in
agricoltura ci sia una
migliore qualità di vita.
A T T U A L I T À D A L L E I M P R E S E
“ I l mondo dell’agri-coltura sta affrontan-
do un passaggio storicodettato dal profondo cam-biamento in atto, dovutoanche al perdurare dellacrisi economica globale,che chiede alle impreseagricole un nuovo stile dilavoro e di gestione, stra-volgendo regole finora ri-tenute immutabili”. Que-sto il commento di LuciaSalmaso, AD della sedeeuropea di BKT, tra lemajor player del mercatodegli pneumatici Off-Hi-ghway, che vanta un fattu-rato nel comparto agrico-lo di 617 milioni di dollari,pari al 65% dei 950 milio-ni complessivi, ottenutovendendo in 130 Paesi nelmondo. “Si stanno ridise-gnando i confini dell’agri-coltura, stabilendo nuovipercorsi agronomici, in-troducendo perentoria-mente il concetto di ‘com-petitività dell’azienda agricola’, conla necessaria nascita di nuove figu-re professionali specializzate comeil contoterzista”. Oggi il singolo agricoltore deve es-sere in grado di aumentare la pro-duzione e la redditività della pro-pria azienda. E con il crescere mon-diale della domanda di derrate ali-mentari e l’esigenza improrogabiledi attuare una lavorazione dei terre-ni a minor impatto ambientale, il
contoterzista è l’unica figura quali-ficata in grado di competere in unambiente la cui crescente comples-sità richiede una forte specializza-zione e capacità di innovare. Sono circa 534.000 le imprese agri-cole che fanno ricorso a servizi dicontoterzismo - pari al 33,4% delle
� L E R IF L E S S IO N I D I L U C IA S A L M A S O , A D D I “ B K T E U R O P E ”
«In un mercato sempre più competitivo
l’impresa ed il contoterzismo
sono la chiave di successo»
imprese totali. Presso leCamere di Commerciosono oltre 31.000 le im-prese iscritte come conto-terzisti e tra queste oltre18.000 sono imprese agri-cole che svolgono una opiù fasi della lavorazionedei terreni presso terzi uti-lizzando mezzi meccanicipropri (fonte Nomisma).“Per noi produttor i dipneumatici, il contoterzi-sta è un interlocutore im-portante, poiché dovero-samente attento alla sceltadello pneumatico, voceimportante che incide suicosti e contribuisce a de-terminare la produttività diuna coltura e lo stato di sa-lute di un terreno, oltre afavorire il minor consumodi carburante della mac-china, ridurre i tempi difermo e rendere più lon-gevo il mezzo».«La naturale evoluzione acui stiamo assistendo nel
mondo agricolo ci restituisce l’im-magine di un settore che sta lenta-mente, ma radicalmente, cambian-do identità e direzione – concludeSalmaso -. Non dimentichiamo chel’agricoltura è un settore fondamen-tale in termini dimensionali, econo-mici e finanziari a livello mondialeche assumerà un ruolo sempre piùcentrale e il contoterzista rappre-senta la vera chiave di volta per ga-rantirne e tutelarne il futuro”. �
Lucia Salmaso,
C e o B K T E u r o p e
FEBBRAIO 2015| MONDO AGRICOLO |37
L’ E D I T O R I A L E
Contoterzisti e l’agricoltura del futuro
Apochi mesi dall’inizio diExpo, per l’UnioneNazionale Contoterzisti sipresenta l’opportunità diraccogliere la sfida di far
vivere l'appuntamento internazionale anchefuori dal sito di Milano, mostrando sul campociò che la filiera agricola italiana è in grado di produrre e proporre. Cistiamo muovendo, e con gran lena, per un fuori Expo che dia risalto aimeriti dei contoterzisti nel permettere l’affermarsi di un’agricoltura diprecisione, sempre più sostenibile ed efficiente. La presenza di UNCAIad Expo dovrà essere nel segno dell'agricoltura del futuro e potremmoconcretizzarla a Lodi, dove la nostra associata Apima, presiedutadall’imprenditore Claudio Rota, raggruppa circa 200 agromeccanici diLodi, Milano, Como e Varese. La recente convenzione siglata daUNCAI e Confagricoltura ha permesso infatti di avviare canali diretticon il Parco Tecnologico Padano di Lodi e Beta (www.betaitalia.it), duecentri di ricerca, il primo per le biotecnologie agroalimentari, il secondoper il settore agricolo. Il progetto del Parco Tecnologico Padano,realizzato in collaborazione con Confagricoltura, CRN, CRA eUniversità degli Studi di Milano e battezzato "Agricolture oftomorrow", si concretizza in un campo sperimentale che permetterà diconoscere il funzionamento di tre sistemi agricoli: il campo aperto, il
frutteto e la serra, e vedere come sia possibile ottimizzare l’uso dellerisorse idriche. Ma l'agricoltura del futuro non può prescindere dagliagromeccanici, i soli in grado di portare in campo attrezzature dotate disistemi di coltivazione ad alto valore tecnologico. Macchinari costosi cheun'azienda agricola difficilmente riesce a permettersi, ma cheassicurano sistemi di gestione sostenibili, come l’applicazione delletecniche di precision farming o le lavorazioni conservative del terreno.Da qui il nostro impegno, giorno dopo giorno sempre più concreto ecoraggioso, per l'Expo. Il primo obiettivo è collaborare con la Beta allarealizzazione di una Demo Farm nel lodigiano. Il progetto di Betaprevede sei giornate di prove in campo (una al mese per i sei mesi diExpo) su diverse colture, incrociate con varie linee di fertilizzazione,difesa e diserbo, per mostrare come l'apporto dei mezzi tecnici siaessenziale per "sfamare il pianeta", tema al quale si ispira Expo. Nonsolo, UNCAI ha un secondo sogno, organizzare, presso il ParcoTecnologico Padano di Lodi, un seminario internazionale dedicato alcontoterzismo, perché il futuro dell’agricoltura è nell'efficienza di filierae nella maggiore velocità di introduzione delle innovazioni tecniche chemigliorano la competitività.
Aproniano TassinariPresidente Uncai
ALBO LOMBARDIA - La Regione Lombardia ha attivato l'alboregionale dei contoterzisti. L'assessore all'Agricoltura GianniFava ha scelto di dare l'annuncio durante l'assemblea di ApimaCremona, associazione aderente a UNCAI, lo scorso 18 febbraio."Un importante riconoscimento del ruolo degli agromeccanicie una prima risposta all’esigenza di distinguere tra operatoriimpegnati nella formazione e nell’aggiornamento tecnologicoda chi si improvvisa contoterzista", è il commento del presidenteUNCAI Aproniano Tassinari che ha aggiunto il ruolo strategicoche potrà avere l'albo per l'accesso a forme diverse di finanziamento.
UNCAI
L'Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici ed Industrialirappresenta e tutela su tutto il territorio nazionale imprenditoriche lavorano per conto terzi nel settore agricolo e industriale.Sede Corso Vittorio Emanuele II, 87 - 00186 RomaTel. +39 06 6852557 Email [email protected] Presidente: Aproniano TassinariVice Presidente: Clevio DemicheliDirettore: Francesco TorrisiConsiglieri: Claudio Rota, Giuliano Chioetto Giuliano,Damiano Merlin Damiano, Roberto Tamburini
38| MONDO AGRICOLO |FEBBRAIO|2015
agromeccanici professionisti presen-ti nell’attesa della decisione cheprenderà Bruxelles sul Piano di Svi-luppo Rurale (PSR). “La Regione Veneto – ha illustrato ilpresidente Apiumai Damiano Merlin– ha approvato nell’ambito del PSR2015/2020 una misura a favore deicontoterzisti, per il rinnovo delle no-
stre attrezzature, in particolare irrora-trici e seminatrici con sistemi di di-serbo ma anche altre attrezzature.Ora però siamo in attesa dell’appro-vazione definitiva di Bruxelles e del-l’emanazione dei successivi bandi re-gionali, per poter finalmente usufrui-re degli aiuti che da anni la categoriarivendica”.
Altre regioni oltre al Veneto han-no inserito i contoterzisti neiPSR?
"Ad oggi, solo Marche e Veneto han-no approvato nei loro PSR misure afavore degli agromeccanici. La deci-sione che verrà presa in sede euro-pea rappresenterà quindi un puntodi riferimento importante per tuttele altre regioni italiane. Speriamo chenon vi siano sgradite e ad oggi inatte-se sorprese. Nelle Linee Guida euro-pee sono, infatti, stati inseriti in modochiaro e incontrovertibile anche iprestatori di servizi agricoli, quali icontoterzisti agromeccanici, tra i be-neficiari dei PSR. E per questa ag-
Damiano Merlin, presidente Apiumai: cresce l’attesa per la decisione di Bruxelles
Afine gennaio, la 16^giornata del Conto-terzista organizzatada Apiumai (Associa-zione tra Piccoli Im-prenditori Utenti
Macchine Agricole e Industriali dellaprovincia di Padova) a OspedalettoEuganeo è stata vissuta dai quasi 300
FISCALITÀ - Tra gli aspetti più rilevanti per i Contoterzisti presenti nella Legge di stabilità2015 ci sono la riduzione del'Irap, grazie all'integrale deducibilità del costo sostenuto inriferimento ai lavoratori a tempo indeterminato, e l'abbattimento dei costi dei contributi finoa 8060 euro all'anno per tre anni, se si assume una persona disoccupata da sei mesi che nonabbia mai lavorato presso la propria azienda. Meno chiaro e positivo per il comparto primarioè invece il sistema dello split payment (scissione dei pagamenti) con il quale la Pubblicaamministrazione verserà direttamente allo Stato l'Iva per le forniture dei privati. "Con ilprovvedimento – illustra Fabrizio Canesi, presidente del Collegio dei Revisori dei Conti Uncai– i fornitori della Pubblica amministrazione riceveranno le somme che gli spettano al nettodell'Iva. In pratica, con lo split payment non sarà più possibile, acquistando macchinari,compensare con il credito d'Iva dovuto dalla pubblica amministrazione".
Veneto, regione capofilain Italia per i PSR
N O T I ZI E
Da sinistra: Francesco
La Gamba e Damiano Merlin
Veneto, regione capofilain Italia per i PSR
ne quando si tratta di ottenere i ne-cessari aiuti e le risposte di cui la ca-tegoria ha urgente bisogno".
Oltre al PSR quali altri obiettivi siè posta Apiumai, in accordo conUNCAI?
“Finalmente lo scorso anno la Regio-ne Veneto ha approvato la legge re-gionale sulla Qualificazione delle im-prese agromeccaniche, che da anni at-tendevamo. Grazie a questo primopasso, abbiamo potuto iniziare a com-pilare quell’albo delle imprese che la-
FEBBRAIO 2015|MONDO AGRICOLO|39
BLOG
Aggiornamenti su normative, bandi efinanziamenti, interviste,segnalazioni di opportunità per icontoterzisti ed eventi, ma anche un"diario" delle attività e delle politicheintraprese da UNCAI nelle diversesedi provinciali e regionali così comea Roma e Bruxelles:blog.contoterzisti.it nasce perdiventare la voce dell’UnioneNazionale Contoterzisti, un nuovostrumento di comunicazione alservizio dei soci e aperto aicommenti dei visitatori. Il blogaffianca e integra il sito istituzionalecontoterzisti.it e la pagina facebookContoterzisti con oltre 500 followers.
vorano per conto terzi in agricolturache finalmente definirà gli operatoriprofessionali da chi si improvvisa con-toterzista".
Un passo importante contro laconcorrenza "spietata", soprat-tutto sulle tariffe, che alcuni ope-ratori continuano a fare a dannodi tutta la categoria.
"Sì, vorrei aggiungere che finalmente èstato riconosciuto il nostro ruolo fon-damentale nell’ambito della filieraagroalimentare, che risulta evidentedai dati in possesso della nostra Unio-ne Nazionale secondo i quali viene af-fidato ai contoterzisti complessiva-mente il 65% delle lavorazioni agrico-le, con punte del 90% nelle operazio-
ne di raccolta dei cereali". ���
VERCELLI
Sarà presente anchel’Associazione Contoterzisti diVercelli alla 38^ FIERA inCAMPO di Caresanablot(Vercelli) dal 27 febbraio al 1 marzo, la più importantemanifestazione europeadedicata al riso, organizzata
dai Giovani di Confagricoltura Vercelli. “Tra raccolta, livellamento dei terreni, manutenzione dei canali e delle risaie e unificazione delle vasche, il riso copre oltre il 50%del nostro lavoro – spiega Maurizio Tomatis presidente di Contoterzisti Vercelli –. L’appuntamento fieristico dedicato al cereale più diffuso al mondo rappresenta per noi il modomigliore per far conoscere la nostra associazione, la prima di contoterzisti in tutta la provincia, e i servizi che offriamo”.
giunta devo ringraziare l’UNCAI na-
zionale e la nostra Associazione che
da anni stanno lavorando per portare
a casa tale risultato”.
Per quale motivo Apiumai hascelto di aderire a livello naziona-le a UNCAI?
"L'Unione Nazionale Contoterzisti ga-
rantisce un maggior collegamento
con il mondo agricolo e con le mag-
giori associazioni dei produttori, in
primis con Confagricoltura nazionale.
Questo permette di far fronte comu-
RAVENNA - “La gente ci tiene avenire e io a invitarla. È unadelle cose che mio padre mi halasciato e la facciamo tutti glianni con passione". Sabato 7febbraio Roberto Tamburini,presidente di Apima Ravenna,ha invitato oltre 200collaboratori della sua aziendaagromeccanica per salutare il
nuovo anno e fare squadra. Un ritrovo piacevole al quale ha volutopartecipare anche il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari.“Le campagne hanno vissuto un 2014 difficile - ha sottolineatoTamburini - a causa delle eccessive precipitazioni. I problemisono stati in parte superati grazie all'esperienza dei contoterzistinella gestione del terreno e dei macchinari a disposizione, ma sinda ora è nostro dovere farci trovare preparati a ogni eventualità”.
Tamburini
e Tassinari
4 0 | MONDO AGRICOLO |FEBBRAIO 2015
Contoterzisti “anti deriva”
contoterzista, in quanto utilizzatore pro-fessionale, deve provvedere alla manu-tenzione periodica delle attrezzature.
Quali sono gli intervalli e le scaden-ze dei controlli periodici?
I controlli possono essere effettuati solopresso Centri Prova (officine fisse o mo-bili) autorizzati dalle Regioni, in posses-so di specifiche attrezzature e con alme-no un tecnico che abbia seguito un cor-so di formazione e superato un esameteorico e pratico. Le scadenze dipendo-no dal tipo di irroratrice. Il PAN (Pianod’Azione Nazionale sull’uso sostenibiledegli agrofarmaci) ha classificato le mac-chine in 3 categorie (vedi tabella). Lescadenze dei controlli sono diverse peragricoltori e contoterzisti. Per questi ul-timi sono più ravvicinate: per attrezzatu-re in uso, i controlli sono ogni due anni(categoria A) e quattro anni (categoriaB); per attrezzature nuove il primo con-trollo è sempre entro i due anni dalla da-ta d'acquisto. Di fatto il contoterzista, inquanto possessore del patentino, assu-me in prima persona l’onere di gestire ilrischio chimico al posto del proprieta-rio del fondo e committente del tratta-mento, per questo, oltre ai controlli pe-riodici è bene che faccia regolare lemacchine da un Centro Prova autoriz-zato, non appena avverte qualche ano-malia nel funzionamento. ���
In Italia, ogni anno si distribuisco-no sui terreni agricoli circa140.000 tonnellate di agrofarma-ci; 350 sostanze tra erbicidi, inset-ticidi e fungicidi. Durante questadelicatissima fase, quantità rile-
vanti di sostanze pericolose possono es-sere disperse nell’ambiente. Abbiamochiesto a Cristiano Baldoin, esperto del-l'Università di Padova, come si genera ilfenomeno della deriva e come è possi-bile ridurlo.“La deriva si genera quandoparte dello spray oltrepassa la coltura eviene dispersa nell’ambiente sotto for-ma di goccioline in sospensione, perdi-te fuori appezzamento, in colture adia-centi, a terra, attraverso il gocciolamen-to dalla chioma della pianta irrorata”.
Quali sono le conseguenze delladeriva?
Anche se talora il fenomeno viene pre-sentato con toni eccessivamente allar-mistici, non ci sono dubbi che la derivacrea un disagio e una preoccupazionenell'osservatore esterno e nel proprie-tario dell'appezzamento confinante,che potrebbe aver predisposto altrecolture e altri trattamenti. Per l'agricol-tore, inoltre, ogni deriva di agrofarmacoequivale a una perdita economica.
Come si riduce la deriva?È fondamentale una corretta taraturadell’irroratrice in relazione alla quantitàdi acqua distribuita, alle dimensioni del-
le gocce (le più piccole vengono tra-sportate più lontano dal vento) e all’ariache veicola le gocce. Ogni tipo di irro-ratrice ha, inoltre, differenti punti criticiper il rischio deriva da tenere sotto con-trollo. Occorre, poi, adottare tecnichespecifiche di irrorazione e accortezzanella gestione dell'erogazione dell'aria edei ventilatori. Alcune tipologie di mac-chine aiutano a ridurre la deriva garan-tendo una maggiore penetrazione nellavegetazione e la possibilità di operare inpresenza di vento, attraverso la regola-zione della direzione dei flussi d’aria e icosiddetti ugelli antideriva. Infine, il
N O T I Z I E
CATEGORIA A CATEGORIA B CATEGORIA C
IRRORATRICI A1: irroratrici su un PIA-NO VERTICALE, su unPIANO ORIZZONTA-LE e irr. che distribui-scono il prodotto a ban-de, abbinate a macchineoperatrici con larghezzadi lavoro > di 3m (semi-natrici, sarchiatrici); A2:per i trattamenti delle col-ture protette; A3: spal-leggiate a motore con ven-tilatore, attrezzature mon-tate su treni e aeromobi-li, trattamenti linee fer-roviarie e aerei
Irroratrici con larghez-za di lavoro ≤ di 3m(distribuiscono il pro-dotto a bande, abbina-te a macchine operatri-ci, barre irroratrici conschermatura, per il diser-bo localizzato, attrezza-ture per l’applicazionedi fitofarmaci solidi ogranulari, barre umet-tanti, concia mecca-nizzata delle sementi,fogger, iniezione di pro-dotti nel terreno)
Irroratrici portatili e spal-leggiate, azionate dall’o-peratore a pressione enon, irroratrici spalleg-giate a motore senzaventilatore
PRIMO CONTROLLO
scaduto il 26 novembre 2014
entro il 26 novembre 2018 esonerate
CONTROLLI PERIODICI
ogni 2 anni ogni 4 anni
ATTREZZATURE NUOVE
entro 2 anni dall'acquisto
entro 2 anni dall'acquisto
Intervista a Cristiano Baldoin dell’Università di Padova
sull’uso sostenibile degli agrofarmaci
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Nascerà a Milano
a 350 metri da Expo,“Fruit Innovation”.Presentata all’Ambasciata italiana
a Berlino, in collaborazionecon Confagricoltura
AT T U A L I TÀ E X P O R T
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Logistica” - a oltre 300 rappresentantidel mondo ortofrutticolo italiano e in-ternazionale con un evento pressol’Ambasciata d’Italia a Berlino, realiz-zato in collaborazione con Confagri-coltura e la Camera di Commercio Ita-liana per la Germania.Dopo il saluto dell'ambasciatore d'Ita-lia a Berlino, Pietro Benassi, è interve-nuto Francesco Pugliese, presidentedi fruit Innovation, ma anche al verti-ce di ADM (Associazione della Distri-
buzione Moderna), amministratore
delegato di Conad e presidente di Co-re, la nuova alleanza strategica in cuisono presenti Colruyt (Belgio), Co-
Si chiamerà “Fruit Innova-tion” ed avrà il suo batte-simo a Milano dal 20 al22 maggio 2015, a 350metri dall'Expo. Obietti-vo: dare alla filiera italia-
na dell'ortofrutta una grande fiera in-ternazionale annuale, in grado di com-petere con Fruit Logistica Berlino eFruit Attraction Madrid, di attrarre inItalia i grandi player del settore ma, so-prattutto, di mostrare al mondo tuttele potenzialità del sistema ortofrutti-colo italiano in termini di innovazionedi prodotto, di servizi, di tecnologie. Èstata presentata - nei giorni di “Fruit
Una nuova fieraper l’ortofrutta
nad, Coop (Svizzera) eRewe Group (Germania).«Fruit Innovation - ha dettoPugliese - è un progetto cheguarda non solo a una fierache durerà tre giorni, ma an-che ad un impegno che siprolungherà per tutto l'an-no, attraverso gli orienta-menti e le indicazioni cheverranno alla filiera dell'or-tofrutta dalla nostra cabinadi regia che vede la presen-za della produzione, delcommercio e della distribu-zione ai livelli più alti». E unariunione della cabina di re-gia si è svolta pure a Berlino.In ambasciata si sono regi-strati gli interventi di EnricoPazzali, amministratore delegato diFiera Milano, di Claudia Sorlini presi-dente del Comitato Scientifico di Ex-po 2015, di Nicola Cilento, membrodi giunta di Confagricoltura. Per Cilen-to bisogna rilanciare i consumi, «met-tendo le imprese in grado di compe-tere con gli altri produttori europei ecreando opportunità più vicine allereali necessità del settore». «Sostenia-
mo Fruit Innovation - ha precisato -perché siamo convinti dell’importan-za di giocare in squadra ad un livellodavvero internazionale, sia in trasferta,
Cilento: «È importantegiocare in squadra
a livello internazionale»
sia in casa».Pazzali ha rimarcato il pro-filo internazionale di Fiera Milano, unodei primi organizzatori al mondo, e laferma volontà di fare di “Fruit Innova-tion” un evento di successo, valoriz-zando al massimo le logiche di cresci-ta economica di una filiera tra le piùrappresentative del nostro Paese intermini produttivi e di export. ClaudiaSorlini ha evidenziato la vicinanza deitemi essenziali di “Expo 2015” con ilconcetto di innovazione in un settoreche deve esprimere salute, benesserefisico e sicurezza ambientale comel'ortofrutta. Per cui, oltre alla vicinanzafisica (solo 400 metri separeranno ipadiglioni di Fiera Milano da quelli diExpo) Fruit Innovation ha con Expoforte affinità culturale. Un buon auspicio per la rassegna e leaziende espositrici, il cui successocommerciale non può prescinderedalla qualità e dalla salubrità dei pro-dotti. Ha chiuso gli interventi in Am-basciata il presidente della Camera diCommercio italiana per la Germania,Emanuele Gatti, che ha fatto i miglioriauguri a Fruit Innovation. In sede dicabina di regia, l'ad di Ipack-Ima Gui-do Corbella ha pienamente accoltol'invito del presidente Pugliese a so-stenere un'azione costante a favoredel settore, affrontandone, nel corsodell'anno, i temi essenziali e suggeren-do soluzioni. (M. M.)
FEBBRAIO 2015| MONDO AGRICOLO |43
Confagricoltura è stata presente a Fruit Lo-gistica a Berlino con una delegazione di altarappresentanza, guidata dal vice presidenteGiandomenico Consalvo e dal componentedella Giunta Nicola Cilento. L’importanzadell’appuntamento tedesco per il movimen-to ortofrutticolo italiano è testimoniata dal-la foltissima partecipazione di espositori delBelpaese e dalla considerazione che il merca-to tedesco è il principale destinatario dell’e-sportazione italiana di prodotti ortofrutti-coli, con una quota, nei primi dieci mesi del2014, pari al 26% del valore complessivo del-l’export nazionale del settore. Va evidenziata
la stretta collaborazione tra Confagricoltura e Camera di Commercio Italianaper la Germania avviata dal 2007; da allora ad oggi hanno realizzato assieme me-diamente un progetto di internazionalizzazione all’anno. Tra questi, incontriB2B programmati alla fiera di Anuga a Colonia, missioni di incoming di im-portatori tedeschi presso le nostre aziende ortofrutticole e, per due anni conse-cutivi, il progetto confederale nell’ambito di Vinitaly/Sol. Nell’autunno del 2012,inoltre, Confagricoltura è entrata a far parte del Consiglio di amministrazionedella Camera, rappresentata da Consalvo.
IMPEGNO DI CONFAGRI SUL MERCATO TEDESCOn
Nicola Cilento
Giandomenico
Consalvo
Confagri Campania
e Alma Seges hannopresentato a “Fruit Logistica”
le novità ortofrutticole
fresche e di IV gamma
ed i prodotti tipici.
Le incursioni di Gianni Ippoliti
AT T U A L I TÀ E X P O R T
44| MONDO AGRICOLO|FEBBRAIO 2015
pasto caldo, veloce e nutriente otte-nuto con pochi semplici gesti.Hanno poi potuto gustare le famose in-salate fresche della Piana del Sele. Unangolo dello stand è stato dedicato allacostiera amalfitana ed ai suoi colori conle piante del Limone Costa di AmalfiIGP e la degustazione di marmellate e li-moncello.Ed eccoci agli eventi: il primo è stato in-centrato sulla degustazione dei prodot-ti tipici della Campania. Con questa ini-ziativa il presidente di Alma Seges, Ari-stide Valente, ha confermato la volontàdi “voler rivalutare il nostro patrimonioagroalimentare, ponendolo al centrodella politica di promozione commer-ciale e di supporto alle aziende associa-te". Il socio di Alma Seges e dirigente diConfagricoltura Salerno, Giuseppe Rus-so, dal canto suo, ha parlato della biodi-versità delle produzioni della Campaniaed ha ripercorso “la storia” dei prodottipreparati per le degustazioni in loco, ingran parte provenienti dalla Piana delSele e dal Cilento, patrimonio dell’Une-sco e capitale della dieta mediterranea.Quindi è stato presentato il libro “Cam-pania, la Terra dei Cuochi”, realizzato daLegambiente in collaborazione con Al-ma Seges. Sono intervenuti pure il pre-sidente di Unaproa Ambrogio De Pontied il presidente di Confagricoltura Sa-lerno Rosario Rago. Testimonial dellapresentazione l’autore-conduttore tele-visivo Gianni Ippoliti che, con le sue no-te provocazioni, ha allargato il tema adargomenti molto interessanti, che han-no spaziato dalla dieta mediterranea, al-l’alimentazione infantile, dall’Expo allasicurezza alimentare. Per farlo, il conduttore ha ironicamentemesso a confronto i piatti tipici della ga-stronomia campana con alcune "imita-zioni" provenienti dall'altra parte delglobo. L’evento si è concluso in modosimpatico ed inatteso con Gianni Ippo-liti che ha invitato tutti i presenti a can-tare “O sole mio”. (M. M.)
Rago: «Far evolvere
la IV gamma, rispondendo
alle esigenze dei consumatori»
Presente a "Fruit Logistica2015” anche Confagricol-tura Campania - con il pre-sidente Rosario Rago - enumerose attività pressolo stand della società coo-
perativa “Alma Seges”. I soci della coopoperano in zone ortofrutticole vocate
Il sole di Napoli a Berlino
del Mezzogiorno, in particolare nellaPiana del Sele (Salerno), nel Napoleta-no, nell’alto Casertano, nel Barese e nelTarantino; le produzioni più importantisono lattughe, indivie, lattughine da ta-glio (IV gamma), sedano, prezzemolo,asparagi, carciofi, spinaci, fragole, melo-ni ed angurie, pesche e nettarine, agru-mi. Ogni anno i soci Alma Seges inve-stono circa 1000 ettari in frutta e ortag-gi, di cui 700 ettari in coltura protetta.A Berlino, nello stand di Alma Seges, alcentro di una grafica che ricordava unaffresco pompeiano, ha dominato lascritta “Oggi® una storia italiana” che èil nuovo brand. Attraverso un percorso che li ha por-tati direttamente nel “salotto dellaquarta gamma”, dove erano esposti iprodotti, i visitatori hanno potuto co-noscere tutte le novità ed in partico-lare “Spadellami”, la nuova linea diverdure pronte a marchio Rago, un
Alle radici del futurowww.siapa.mi.it
PORTIAMO
NEL FUTURO
LA FORZA
DEL PASSATO
Passione, esperienza, innovazione e tradizione: le solide qualità degli agricoltori italiani sono le stesse di Siapa, partner privilegiato dei Consorzi Agrari dal 1948 e sostegno essenziale per affrontare le nuove side del mercato globale.
Oggi Siapa, dopo oltre 65 anni, continua ad essere un prezioso punto di riferimento per i Consorzi Agrari, con un supporto tecnico all’avanguardia, grazie all’ampiezza e alla speciicità del catalogo prodotti, per colture sempre più protette e produttive.
I droni sono ormai entrati, di diritto, tra gli strumenti
di lavoro dell’agricoltore
moderno
AT T U A L I TÀ T E C N O L O G I A
46| MONDO AGRICOLO|FEBBRAIO 2015
di Luigi Tozzi
ducendone l’uso. Le ultime tendenzeprevedono anche di razionalizzarne iconsumi, specializzandoli per colturae, soprattutto, calibrandoli in funzionedella effettiva necessità del suolo. Il tut-to calcolato con analisi di precisione al-le quali segue una distribuzione altret-tanto di precisione (precision farmingappunto). Tutto questo è possibile an-che grazie all’uso di sistemi integratiGPS–droni che veicolano sensori permonitorare le fasi del processo di pro-duzione.I droni sono ormai entrati, di diritto, tragli strumenti di lavoro dell’agricoltoremoderno. Utilizzati per rilevare i datidella crescita delle piante, dell’umiditàdel suolo, della presenza di azoto sulcampo o per rilasciare in modo preci-so e selettivo all’interno del campo in-setti buoni antagonisti di quelli cheproducono le malattie, i droni sonoquanto di meglio possa servire all’agri-
L’Expo porrà sotto i riflet-tori l’agricoltura italianae le sue peculiarità, tracui quelle della sosteni-bilità e dell’innovazione;un’agricoltura che ha
scelto questa strada come atto di re-sponsabilità e per aumentare la com-petitività. L’ingegneria e la tecnologiaitaliana rendono il settore primario par-
te integrante di un processodi produzione che non pro-cede solo dalla terra alla ta-vola, ma continua nelle fab-briche di macchinari, di pro-dotti chimici, di sistemi inte-grati con lo spazio. Un’agri-coltura che è tornata ad es-sere custode della Terra.L’in-novazione ha consentito, adesempio, di migliorare l’usodei prodotti fertilizzanti au-mentandone l’efficienza e ri-
L’innovazione che fa volare l’agricolturaL’innovazione che fa volare l’agricoltura
FEBBRAIO 2015| MONDO AGRICOLO |47
coltura di precisione. Già in Umbria,Confagricoltura ha avviato alcuni pro-getti per l’uso dei Droni con una colla-borazione tra la società Cratia di Confa-gricoltura, l’Università di Perugia, e lestartup umbre Skyrobotic e Topcon Ita-lia. Un progetto che integra sistemi dicontrollo e di monitoraggio satellitari,con quelli dei droni e dei sensori incampo per permettere di applicare lemisure fitosanitaria in maniera puntua-le, specifica e ridotta sulle colture, co-me anche la concimazione. Ma sonomolte le aziende che si stanno specia-lizzando nella produzione ed innova-zione di queste particolari macchine.Un esempio applicativo, che è statoportato da un’azienda italiana produt-trice di droni, la Fly Top, è stato quellodell’uso di veicoli a pilotaggio remotoper compiere ispezioni e misure a di-stanza ravvicinata (per esempio, a 20cm) di parametri vitali delle piante;unendo i vantaggi qualitativi delle mi-sure fatte “a terra”, a quelli delle misurefatte via drone (velocità di spostamen-to, misure a intervalli prefissati, ecc).Questo tipo di veicoli aerei è in gradodi volare in ambienti dove il segnaleGPS è assente (ambienti chiusi, sotter-ranei, certi tipi di serre). L’innovazionerichiede anche formazione. Molti stru-menti tecnici moderni hanno bisognodi una familiarità con il mondo digitale.Ecco perché è altrettanto importanteche venga fatta una formazione specifi-ca, soprattutto ai giovani che si affac-ciano nel mondo dell’agricoltura. L’innovazione rappresenta così non so-lo il volano per rendere competitive leaziende, ma anche per l’occupazionegiovanile. Molti sono i finanziamentiprevisti dalla nuova Pac per l’uso di tec-nologie innovative e tra queste un po-sto l’avranno sicuramente i droni. In ul-timo lo strumento delle reti d’impresasarà sicuramente utile a contenere i co-sti dell’innovazione, rendendola fruibi-le a più aziende agricole. ���
L’integrazione GPS – droni
molto valida
per l’agricoltura di precisione
BRESCIA
ROMA
COSENZA
PORDENONEPORDENONE
ROMA
C
BRESCIA
ENZACOSENZA
L'Amministrazione Federale
per l'Aviazione degli Usa
ha rilasciato il primo
permesso per uso agricolo
di veicoli aerei
a pilotaggio remoto
AT T U A L I TÀ T E C N O L O G I A
48| MONDO AGRICOLO|FEBBRAIO 2015
di Jordan Nash
sono sorvolare centinaia diettari di terreno, caricare idati su un server e ottene-re una mappa dettagliatasulla quantità di fertilizzan-te da utilizzare. Per questo,Advanced Aviation Solu-tions prevede di utilizzareil suo aereomobile “e Bee”che pesa poco meno di700 grammi. Attraverso isensori, questi strumentiriescono a captare infor-mazioni invisibili all’oc-chio umano, come, adesempio, quali campi ab-biano bisogno di essere ir-rigati, in quali sia necessa-rio applicare i fertilizzanti,ma potranno collaborareanche per contare il be-stiame al pascolo e a gesti-re le colture più vaste. Ivantaggi e i risparmi sononotevoli. Ma non solo. Inagricoltura – sono convinti
gli americani - i droni saranno utilis-simi, molto più di quanto non sipensi. Negli Stati Uniti ci sono circa2,2 milioni gli agricoltori e si ritieneche la maggior parte di essi ne avràpresto almeno uno. L'Associazione di riferimento deiproduttori di droni (Association forUnmanned Vehicle Systems Interna-tional) afferma che l'agricoltura po-trebbe arrivare a coprire l'80% del-l'uso commerciale di questi veicoli.Ma non è tutto rosa. Se le previsionidel settore prevedono che i dronicreeranno decine di miliardi di dol-lari in sviluppo economico e mi-gliaia di nuovi posti di lavoro, unsondaggio condotto da AssociatedPress nello scorso dicembre dimo-stra che tanti americani sono ancorascettici sui vantaggi di questa an-nunciata rivoluzione tecnologica.Ben il 33% degli interpellati, infatti,
si oppone all’uso dei droni per mo-
nitorare o fertilizzare colture, ma le
principali preoccupazioni degli
americani sono il pericolo di viola-
zione della privacy e la sicurezza dei
veicoli. ���
Per i droni diventerà pos-
sibile, negli Usa, avereun ruolo cruciale nellaproduzione agricola.L'Amministrazione Fe-derale per l'Aviazione
(FAA) ha rilasciato infatti, il primopermesso per uso agricolo di veico-li aerei senza pilota umano. Fino adoggi, si è proceduto con autorizza-zioni singole, emanando un generaledivieto al volo dei droni sul suolo
degli Usa. Prima di questa approva-zione, la FAA aveva concesso 12 de-roghe ad 11 aziende operanti neisettori del petrolio e del gas, del ci-nema e ad altre industrie. Saràun’impresa agricola dell’Idaho adusare un drone leggero, ad ala fissa,per sorvegliare le sue coltivazioni.Gli usi di questi veicoli, nel settore
primario, sono infiniti: a partire dalmonitoraggio delle colture fino allefotografie delle proprietà agricole invendita; dal pascolo del bestiame, al-la possibilità di misurare la tempera-tura di un animale o di applicare fi-tofarmaci… “Quando si tratta di dro-ni, l'immaginazione può spaziarepensando a tutto quello che è possi-bile fare", afferma Roger Johnson,presidente della National FarmersUnion. Con un drone, infatti, si pos-
Sicurezza, ma anche
comfort, produttività
e riduzione dei consumi
Negli Usa sì ai droni in campagna
D A L L E I M P R E S E
Sottolineando i significativi investi-menti nella produzione di seme in
Europa, DEKALB®, marchio del grup-po Monsanto, si presenta oggi con unnuovo look, all’insegna dell’efficaceslogan 'Seed your success’ (semina iltuo successo). Il centenario marchiodelle sementi, l’iconica pannocchiacon le ali, viene rilanciato in Europa rin-novato e accompagnato da una seriedi novità. Il cambiamento più evidenteè rappresentato dalla nuova “ala gialloelettrico”, che sottolinea l’impegno diDEKALB® verso l’ innovazione conti-nua. Il nuovo design del marchio è giàapparso in Italia con il catalogo mais2015 e la campagna pubblicitaria; lanovità più grande e il grande passo delprogetto di restyling arriva però con lacomunicazione digitale. Da pochi gior-ni è infatt i online i l nuovo sitowww.dekalb.it che si presenta con nuo-vo design, layout intuitivo, contenuti ag-giornati in tempo reale. �
� N U O V I L O G O E S IT O
DEKALB®semina
il successo
SEED YOUR SUCCESS
Piero Gattoni, presidente del CIB, fa il puntosulla rassegna di Rimini.Occasione di aggregazione
e di confronto per valorizzare
l’ attività agricola
5 0 | MONDO AGRICOLO|FEBBRAIO 2015
nologia, gli enti di ricerca e le istitu-zioni per confrontarsi su come la di-gestione anaerobica sia stata, in questianni, una grande opportunità per leaziende agricole. È una nuova occa-sione di aggregazione e di confrontoche può permettere agli imprenditoridi crescere nella gestione degli im-pianti e di maturare la convinzioneche facendo Biogas Fatto Bene si dà vi-ta a un’attività positiva per le proprieaziende e per il nostro Paese. BiogasItaly è una nuova iniziativa che metteal centro il ruolo del Consorzio comepunto di riferimento autorevole.
Confagricoltura ha sempre pro-mosso questa visione del biogasin agricoltura. Quanto è stato im-portante il ruolo della Confedera-zione in questi anni per la crescita
Si è svolto a Rimini Fiera ilprimo evento interamen-te dedicato al Biogas, or-ganizzato dal CIB, il Con-sorzio Italiano del Biogas,che riunisce oltre 450 im-
prese agricole produttrici di biogas,quasi la metà del totale nazionale. Unsettore, quello del biogas, in costantecrescita e un’opportunità per l’agri-coltura italiana. Ne parliamo con PieroGattoni, imprenditore agricolo, che daquattro anni preside il CIB.
Presidente, quale bilancio ha trat-to dalla prima edizione di BiogasItaly?
Biogas Italy è il primo evento naziona-le in cui il Consorzio ha chiamato araccolta i produttori associati, le azien-de più innovative che forniscono tec-
AT T UA L I TÀ B I O G A S I T A L Y
Rinnovabilifatte beneRinnovabilifatte bene
FEBBRAIO 2015| MONDO AGRICOLO |5 1
del biogas?Fondamentale. Il CIB è un progettoimprenditoriale e come tale aggregaaziende che sono associate a diverseOrganizzazioni. Devo però riconosce-re che senza il supporto di Confagri-coltura molti risultati che abbiamo ot-tenuto per lo sviluppo e la difesa diquesta opportunità per le aziendeagricole non sarebbero stati possibili. Ivalori e il tipo di imprese consorziatesono coerenti con il modello di im-presa, innovativa e che riesce a con-frontarsi con il mercato che Confagri-coltura pone al centro della propriaazione di rappresentanza. Questo fat-to è ben noto a tutte le imprese chehanno investito in impianti di dige-stione anaerobica e la presenza attivadi Confagricoltura a Biogas Italy è sta-ta una conferma di questa attenzione.
Parlate di “Biogas Fatto Bene”. Cispiega cosa vuol dire?
Il biogas, integrato correttamente nelciclo produttivo, consente di soste-nere il reddito delle aziende agricole,che possono quindi continuare asvolgere e a migliorare la loro attivitàtradizionale. Significa che il biogasdeve essere esclusivamente un “fattoagricolo”. I produttori devono essereimprese agricole, utilizzare impiantiproporzionati alla superficie agricolacoltivata, impiegare prevalentementesottoprodotti agricoli (reflui di alle-vamento o residui agricoli) e colturedi integrazione, quelle che possonoessere fatte prima o dopo la coltiva-zione principale. Oggi le aziende so-no messe in difficoltà dall’aumentodei costi di fertilizzanti e dei carbu-ranti. Grazie al biogas l’azienda agri-cola può chiudere il suo ciclo pro-duttivo. L’agricoltore può produrreenergia, fertilizzanti naturali (il dige-stato) e, in un futuro molto ravvicina-to, biometano, valorizzando i residuidella sua produzione tradizionale.
Presidente Gattoni, il biogasagricolo è stato, tra le rinnovabi-li, il settore che è cre-sciuto di più in terminipercentuali negli ultimi3 anni. Gli incentivi perla produzione di energiaelettrica terminerannoil prossimo anno. Con ilbiometano ci sono an-cora margini di svilup-po per il settore?
Il biometano rappresentauna grande opportunità,ma chiediamo al legislatorel’apertura di nuovi registrianche per la produzione dienergia elettrica rinnovabi-le. Per questi ultimi nonchiediamo nuovi incentivi:si potrebbero utilizzare in-fatti le quote non assegnatenel corso degli ultimi treanni. La nuova produzionedi elettricità da biogas po-trà essere integrata con laproduzione di biometano e
incentivata secondo nuovi criteri,con attenzione in particolare nelleregioni mediterranee, che ha moltopotenziale da esprimere. Chiediamoanche la stabilizzazione di un regimefiscale sostenibile.
Il biometano sembra in diritturadi arrivo. Cosa manca per com-pletare l’iter?
Siamo fiduciosi che nel giro di qual-che mese il decreto 5 dicembre 2013trovi piena operatività. Intanto il bio-metano è stato inserito dal ministeroper lo Sviluppo economico tra i car-buranti avanzati, quelli che non com-petono con le produzioni alimentari.Il decreto ha riservato loro una quo-ta d’obbligo di immissione in consu-mo dell’1,2% al 2018 e del 2% al
2020. Speriamo di assistere presto alprimo pieno di “carburante” realizza-to in una stalla. (M.G. M.)
Piero Gattoni
Gattoni: «Senza Confagri
molti risultati ottenuti
non sarebbero stati possibili»
Alla Fiera di Rimini
la rassegna dedicata al biogas. Entro il 2020
il CIB prevede il raddoppio
degli occupati
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tenza installata passerà dagli attuali900 Mwe a circa 1700 Mwe, compre-sa la quota equivalente legata alla pro-duzione di biometano, recentementeautorizzato (con il DM 5 dicembre2013), ma ancora in attesa della rego-lamentazione attuativa. Da qui al2020 il settore avrà raggiunto il 40%(3,2 miliardi di metri cubi) del poten-ziale italiano, creando 13 mila nuovioccupati, che andranno ad aggiunger-si agli attuali 12 mila addetti, e 15 mi-la occupati temporanei.Un comparto giovane quello del bio-gas, che negli ultimi 5 anni ha mobili-tato investimenti per 4,5 miliardi di
25 mila nuovi green jobs
Nel 2020 il comparto delbiogas in Italia raddop-pierà gli occupati stabi-li fino a toccare quota25 mila. Sono le previ-sioni del CIB, Consorzio
Italiano Biogas esposte a Rimini nelcorso della prima edizione di BiogasItaly (12 e 13 febbraio 2015), eventodedicato interamente alla “digestioneanaerobica”.Quello del biogas sarà uno dei mag-giori contributi, tra le rinnovabili, allacreazione di nuovi green jobs. La po-
AT T U A L I TÀ B I O G A S I T A L Y
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euro e che oggi rappresenta una pro-duzione di circa 2 miliardi di metricubi (Nmc) di gas metano equivalen-te, un quinto della produzione nazio-nale di gas naturale, posizionando l’I-talia al terzo posto dopo Germania eCina.«Il biogas – ha ricordato Piero Gatto-ni, presidente del CIB, Consorzio ita-liano biogas – ha consentito alleaziende italiane di tenere aperte lestalle, rafforzandone la posizione eco-nomica e contribuendo a mantenereinvariate l’occupazione e la produzio-ne alimentare tradizionale in un pe-riodo di crisi generale».
Il CIB ha ribadito il suo impegno sul-la promozione del “Biogas fatto be-ne”, che, inserito correttamente inazienda agricola, non compete con leattività alimentari e foraggere, ma so-stiene il rilancio delle aziende coniu-gando sostenibilità e competitività. La due giorni di eventi e convegni havisto la partecipazione dei principaliplayer del settore, sia nel campo della
produzione, sia in quello della ricercae dello sviluppo. Tra questi le Univer-sità di Bologna, Catania e Perugia,Agrinsieme (il coordinamento delleassociazioni agricole di Cia, Confagri-coltura e Alleanza delle cooperativeitaliane). Presente anche la filiera del-l’industria: tra gli altri Ab Energy, Sebi-gas e Bts e CNH Industrial, nata dallafusione tra Fiat industrial, oggi FCA, el’americana CNH Global, che ha rea-lizzato il primo trattore a gas naturale,che potrà essere alimentato anche abiometano quando entreranno in vi-gore i regolamenti attuativi necessari. Gli argomenti di Biogas Italy hanno
Il “Biogas fatto bene”
non sottrae risorse
alimentari e foraggere
AT T U A L I TÀ B I O G A S I T A L Y
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Molta l’attenzione a Rimini sull’immi-nente apertura del mercato del biome-tano, autorizzato con Decreto ministe-riale del 5 dicembre 2013. E proprio aRimini l'Autorità per l'energia elettri-ca e il gas ha annunciato la pubblica-zione della delibera sulle "Connessio-ni degli impianti di biometano alle re-ti del gas naturale e determinazione
delle quantità di biometano ammissibili agli incentivi". Adesso il Gse, il Gesto-re dei servizi energetici, avrà 60 giorni di tempo per la pubblicazione delle pro-cedure operative. “Esprimiamo tutta la nostra soddisfazione - ha commentatoPiero Gattoni, presidente del CIB - per un provvedimento che può sbloccare unvero e proprio giacimento verde”. Il biometano, infatti, è l’unico biocarburanteavanzato che può contare su una filiera interamente made in Italy ed è tra glieco carburanti avanzati più efficienti nell’uso del suolo e nella riduzione diemissioni di gas serra. Entro il 2020 l’Italia sarà in grado di produrne per l’au-totrazione circa 670 milioni di Nmc. Al 2030 potrebbe coprire i consumi annuidi circa 1 milione di autoveicoli. Il biometano ha una valenza strategica per itrasporti e le politiche ambientali europee e può contribuire a far rispettare idettami della direttiva europea 28 del 2009 sulle fonti rinnovabili che prevede,entro il 2020, l’obbligo per gli Stati europei di raggiungere almeno il 10% dienergie rinnovabili.
LA NUOVA FRONTIERA DEL BIOMETANOn
spaziato dalle nuove tecnologie per laproduzione di biometano all’approc-cio di sviluppo del biogas nella con-cezione di una biogas refinery. Dal mi-glioramento delle tecniche agronomi-che per la gestione della semina e deldigestato a quelle per l’efficienza de-gli impianti. L’obiettivo è veicolare lemigliori tecnologie, le migliori solu-zioni per fare rete e favorire lo scam-bio di best practice.In apertura della manifestazione, gliStati Generali del Biogas. Produttori,enti di ricerca e università, costrutto-ri di impianti e sviluppatori di tecno-logie hanno discusso dei risultati diuna consultazione pubblica. Per Con-fagricoltura era presente il vicepresi-dente Ezio Veggia. (G. B.)
Gattoni: «Il biogas
ha consentito di tenere
aperte le stalle»
Una miriade di iniziative
sul territorio
del coordinamento
tra Confagri, Cia
ed Alleanza Cooperative
per porre all’attenzionee sensibilizzare su «una ferita aperta»
AT T U A L I TÀ A G R I N S I E M E
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di Claudio Costantino
coordinamento tra Cia, Confagricolturae Alleanza delle cooperative del settoreagroalimentare ribadisce la necessità diapportare significativi correttivi al de-creto legge, in modo da rivedere le stor-ture attuali ed evitare che gli agricoltorisiano chiamati a pagare un’impostache, dovendo rispondere essenzialmen-te a ragioni di gettito, omette di consi-derare il rispetto di principi quali la so-stenibilità, l’equità e la ragionevolezzache, invece, dovrebbero essere alla basedi qualsiasi norma impositiva.Una mobilitazione che ha assunto mol-teplici caratteristiche, con una miriadedi iniziative. Gli agricoltori delle provin-ce di Siena ed Arezzo hanno portato i lo-ri trattori al casello A1 Valdichiana, a Bet-tolle (Sinalunga-Si), coinvolgendo gli au-
La mobilitazioneanti-Imu
Mentre stiamo scriven-do proseguono le ma-nifestazioni promosseda Agrinsieme sul ter-ritorio per sollecitareun intervento di cor-
rezione sostanziale dell’Imu agricola.«Èuna ferita aperta - ha detto Mario Guidinella veste di coordinatore di Agrinsie-me - che penalizza un gran numero diaziende che operano in aree svantag-giate ma a cui non è riconosciuto più ta-le status; senza dimenticare la situazio-ne relativa alla crisi del prezzo del latte,la diminuzione di produzione di impor-tanti settori (olivicolo e vitivinicolo), lalegge di stabilità che prevede l’incre-mento delle accise sul gasolio agricoloe la riduzione dell’assegnazione». Il
tomobilisti in ingresso ed uscita dall’au-tostrada. Sit-in, comizi e incontri a Fi-renze, Grosseto, Siena, Pisa, Viterbo, To-rino, Alessandria, Bologna, Ragusa, An-cona, Asti diretti a sensibilizzare prefet-ti, sindaci, istituzioni, forze politiche,parlamentari nei loro collegi elettorali,società civile, mass media. Conferenzestampa in Piemonte, Lombardia e Um-bria, iniziative di sensibilizzazione inFriuli Venezia Giulia, Lazio, Molise e Li-guria. La manifestazione indetta daConfagricoltura e Cia della Lombardia,svoltasi il 18 febbraio a Brescia, ha vistola partecipazione di 5 mila imprendito-ri agricoli provenienti da tutto il territo-rio lombardo e l’intervento di numero-se delegazioni in rappresentanza delleRegioni limitrofe. Il 23 febbraio si mo-bilitano gli agricoltori di Sicilia, Campa-nia, Calabria, il giorno dopo quelli dellaSardegna. Il 6 marzo quelli della Pugliae del Veneto, il 20 marzo dell’Emilia Ro-magna; a seguire quelli del Lazio e del-la Liguria. Il quadro è parziale perchémolte altre iniziative si vanno ancoraaggiungendo al Nord, al Centro e al Suddel Paese.In tutte le piazze si sollecitano le forzepolitiche e di governo a individuare perl’Imu agricola, anche per il 2014, para-metri più appropriati rispetto a quellicontenuti nel DL 4/15 che si rifannoagli elenchi Istat dei comuni montani oparzialmente tali e che lo stesso Istitutodi statistica, con una presa di posizioneufficiale, ha dichiarato non più aggior-nati e quindi non adeguati a valutarel’effettiva natura e posizione del terre-no su cui deve basarsi la tassazione.«Occorre procedere rapidamente perarrivare a una definizione del 2014 –osserva Guidi - e bisogna procedere al-trettanto velocemente per assicurareuna revisione strutturale dell’imposi-zione locale sugli immobili agricoli, perla quale assicuriamo la nostra disponi-bilità a un confronto costruttivo con iministeri competenti». ���
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Guidi: «Un’imposta iniqua
perché non è sostenibile
equa e ragionevole»
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O R G A N I Z Z A Z I O N E E T E R R I T O R I O
genze degli imprenditori agricoli. E ’ statoinaugurato recentemente, in f a tti, il pri-mo “BNL Point” presso la sede di Confa-gricoltura Asti, dove gli associati posso-no trovare informazioni e assistenza susoluzioni, servizi e prodotti offerti dallaBanca anche nell’ambito di “BNL Green”,una linea di finanziamenti a sostegno diprogetti ed opere per l’efficientamentoenergetico di imprese, case e condomìni.BNL, presente in Piemonte con 54 seditra agenzie e centri “Creo BNL per l’Im-prenditore”, è la prima banca ad essereparte integrante di una rete d’imprese nelsettore agrario e turistico, dimostrandoconcretamente l’attenzione al territorio ela capacità di essere al fianco degli im-prenditori. Recentemente ha lanciato“BNL Mestiere Impresa”, mettendo a di-sposizione delle aziende un’offerta artico-lata e completa in grado di rispondere al-le più diverse esigenze: soluzioni di fi-nanziamento; prodotti per la gestionedelle attività quotidiane; servizi per il ca-sh management, factoring e leasing; sup-porto all’internazionalizzazione e all’ope-ratività sui mercati globali; strumenti perl’imprenditoria giovanile e femminile;sostegno per il microcredito e per le startup, consulenza dedicata e formazioneaziendale.
È stata presentata ad Asti, “AgriFarmer1”, la prima rete di imprese dell’astigianodedicata all’agroalimentare e al turismo,vi aderiscono cinque tra le principali im-prese locali operanti nel settore e BNL.La rete - promossa da ConfagricolturaAsti e da Agriturist - punta a coinvolgerealtre realtà del settore, non solo a livellolocale ma anche nazionale. Grazie allapartecipazione ad “AgriFarmer1”, leaziende potranno usufruire di molteplicivantaggi: dalla partecipazione ad azionidi valorizzazione e promozione delleproprie attività (fiere internazionali, tra-de finance) realizzando sinergie di costi,alla possibilità di scambiarsi conoscenzee servizi utili allo sviluppo del business eall’internazionalizzazione. Inoltre: accesso a piattaforme web dipromozione del territorio che, oltre a ge-nerare flussi turistici, coinvolgano sog-getti interessati al business, dall’alleva-mento alla produzione di energie rinno-vabili e biogas, in un’ottica di B2B, B2C eincoming services, sviluppando funzionie servizi di e-commerce. La costituzionedi “AgriFarmer1” rappresenta un’ulterio-re conferma del rapporto di collabora-zione che da tempo unisce Confagricol-tura e BNL e che ha visto la realizzazionedi una serie di iniziative dedicate alle esi-
CONFAGRI ASTI E BNL PER ALIMENTARE E TURISMO
Reti: nasce “AgriFarmer1”
Claudio Destro, già vice presi-dente, è stato eletto per accla-mazione alla presidenza dellaConfagricoltura di Roma dalConsiglio direttivo dell’orga-nizzazione professionale. Su-bentra a Massimiliano Gian-santi, che ha esaurito i duemandati previsti dallo statuto eche ricopre la carica di vicepresidente nazionale. Nellastessa riunione il direttivo pro-vinciale ha nominato pure duevice presidenti: Orsola Bal-ducci e Vincenzino Rota.
A ROMA DESTRO
PRESIDENTE
In vista di Expo, AgrituristAlessandria ha rivisitato il si-to www.agrituristmonferra-to.com che vuole essere unvolano per le aziende in occa-sione del grande appunta-mento mondiale che avrà co-me tema proprio l’agricolturae l’ambiente. La tecnologiautilizzata è il punto di forzadel nuovo portale, infatti èstato scelto il “responsive de-sign” cioè la modalità per vi-sualizzarlo ottimamente an-che su dispositivi mobili qua-li tablet e smartphone.
SITO AGRITURIST
ALESSANDRIA
q uesto investimento è dedicato all’agri-coltura. Le nostre tecniche e le nostreesperienze di management possono es-sere utili agli imprenditori siciliani cheinvito fin d’ora a partecipare ai prossimieventi dedicati all’agricoltura che si ter-
Una delegazione di Confagri-coltura Sicilia, composta dalpresidente Ettore Pottino, daldirettore Salvatore Taranto edal presidente di Catania Gio-vanni Selvaggi, ha incontratol’ambasciatore di Israele in Ita-lia, Naor Gilon per gettare lebasi per nuove opportunità discambio e collaborazione tral’agricoltura siciliana e quellaisraeliana. “Israele – ha spiega-to l’ambasciatore Gilon, du-rante l’incontro che si è svoltoa Catania - è molto simile alla Sicilia pergrandezza e numero di abitanti e sonocerto che le sinergie potranno essere tan-te. Nel nostro Paese, ogni anno, spendia-mo il 4,5% del nostro prodotto internolordo in ricerca e sviluppo e una parte di
CONFAGRI SICILIA INCONTRA NAOR GILON
Incontro con l’ambasciatore d’Israele
ranno nel nostro Paese”. Invitoaccolto con grande piacere daConfagricoltura Sicilia forte-mente interessata all’innova-zione e alla sperimentazionedi nuove tecniche specie nelcampo del risparmio energeti-co. “Dalla collaborazione traagricoltura siciliana e israelia-na potranno arrivare beneficireciproci e in vista di Expo2015 sarà importante intensi-ficare i nostri rapporti”, ha det-to il presidente di Confagri-
coltura Sicilia Ettore Pottino. All’incon-tro hanno partecipato,in rappresentanzadi Agrinsieme, il vicepresidente della Ciadi Catania, Giuseppe Di Silvestro e il di-rettore di Confcooperative Catania, Lu-ciano Ventura.
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nazionale, che deve essere portata alla ribalta ed affron-
tata.
Il tavolo di Milano, oltre alla filiera alimentare in senso
stretto (in aggiunta all’Anga e alle altre associazioni agri-
cole era presente Federalimentare, ma anche rappresen-
tanti di Italia digitale e Coca-Cola), è stato molto proposi-
tivo. “Abbiamo una grande opportunità – ha sottolineato,
nel suo intervento, Raffae-
le Maiorano –. Non solo di
far tornare, ma far restare
tanti giovani in agricoltura.
E il futuro è l’innovazione,
senza dimenticare, come
dice sempre il presidente
Guidi, che quella di ieri, è
ciò che chiamiamo oggi
tradizione”.
Per l’Anga non c’è dubbio:
i giovani tornano in agri-
coltura se fare l’imprendi-
tore nel primario è sosteni-
bile da tutti i punti di vista,
anche da quello economi-
co, ma serve soprattutto
investire sulla cultura d’im-
presa. “E’ arrivata l’ora – ha
concluso Maiorano – di
smettere di reagire all’e-
mergenza e di iniziare a
programmare, così da riu-
scire a prevenire situazioni
e necessità”.
Elisabetta Tufarelli
IL PRESIDENTE MAIORANO ALL’HANGAR
BICOCCA PER SCRIVERE LA CARTA DI MILANO
L’Anga partecipaal tavolo-progetto“Agrilab”
Il 7 febbraio scorso, all’Hangar Bicocca di Milano, più di
500 esperti si sono riuniti in 42 tavoli. Anche i giovani
di Confagricoltura, con il presidente Raffaele Maiorano
presente al tavolo numero 30, collaboreranno a scrivere
la Carta di Milano, l’eredità di Expo 2015, il documento
che sarà consegnato, ad ottobre, al segretario Onu Ban Ki-
moon. Il tavolo con i giovani di Confagricoltura è Agrilab,
il tavolo-progetto finanzia-
to dal ministero delle Poli-
tiche agricole alimentari e
forestali e coordinato da
Raffaele Borriello, vice ca-
po di gabinetto del mini-
stro Maurizio Martina, che
lo ritiene:”Uno dei progetti
fondamentali del ministero
verso Expo 2015”. Agrilab
è un incubatore di idee in-
novative, che intende met-
tere in rete le più diverse e
significative esperienze ita-
liane, finanziandole. D’al-
tronde questo ministro è
sempre stato particolar-
mente attento alla questio-
ne agricola giovanile. An-
che all’Eima, in occasione
della presentazione di una
ricerca di Nomisma sui gio-
vani agricoltori, aveva riba-
dito che la questione gene-
razionale in campo agrico-
lo è una grande questione
L’Expo e la carta di Milanosono un punto di partenzaed un’occasione checogliamo per ripensare laquestione ‘giovani eagricoltura’ su basi nuove edefficaci. Non si lascia o sitorna in agricoltura perchéc’è o non c’è la crisi, ma si
sceglie di fare impresa se c’è futuro, crescita, sviluppo eprofitto. Ci sono delle elementi distintivi che sonofondamentali. La liquidità, intesa in termini economici ecome fluidità, cioè la capacità di adattarsi alle esigenze dimercato. Importante è la programmazione di azioni, chevanno messe a punto e mirate prima che i fatti – non tuttopuò essere catalogato emergenza – avvengano.Indispensabile, infine, è intervenire sulla cultura d’impresaperché imprenditori non ci si improvvisa, serve volontà,perseveranza e un pizzico di follia che si traduce inlungimiranza. Noi ci crediamo e andiamo avanti.
Raffaele Maiorano Presidente Nazionale Anga
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mondiale. Si sono resi conto, dunque,che l’agricoltura rappresenta il cuore del-la vita di tutti i giorni. Da qui la nascitadi Farm 2050 che si propone di forniregli strumenti necessari perché anche unsettore di primaria importanza come l’a-gricoltura riesca a progredire attraversol’utilizzo degli ultimi ritrovati tecnologi-ci. L’incontro di questi due universi ap-parentemente antitetici, quello rurale equello tecnologico, potrebbe essere lachiave di volta per risolvere l’insicurezzaalimentare che già affligge il pianeta eche peggiorerà nei prossimi decenni.“Nel settore hi-tech il 90 % degli im-prenditori affronta solo il 10% dei pro-blemi e l’agricoltura è sempre stata dav-vero svantaggiata – ha dichiarato DrorBerman, amministratore delegato di In-novation Endeavors –. Questo è un veropeccato perché è possibile costruire tan-te aziende tecnologiche in grado di aiu-tare il pianeta”. Le aziende hi-tech coin-volte nel progetto offriranno alle impre-se l’opportunità di sviluppare nuove ini-ziative attraverso finanziamenti, consu-lenza, marketing, assistenza logistica ela loro esperienza per spingere lo svilup-po di un’agricoltura digitale.
‘Un mare d’idee per affrontare la sfidaalimentare’. Questo l’obiettivo e, al tempostesso, lo slogan del progetto “Farm2050”, che impegna i giganti del settorehi-tech come Google, DuPont, Agco, diUTC Sensitech, Innovation Endeavors eRobotica 3D a fornire apporto tecnolo-gico all’agricoltura. L’idea è quella di uti-lizzare le risorse tecnologiche per poten-ziare e migliorare la produzione di cibo,appoggiando dal punto di vista econo-mico e progettuale le startup capaci diconiugare agricoltura e tecnologia. Epoiché, parafrasando André Malraux, leidee son fatte per essere sviluppate, i co-lossi hi-tech si propongono di trovare efinanziare idee innovative nel settoreagrifood, lavorando a stretto contattocon ricercatori e industrie agroalimenta-ri per migliorare le produzioni e forma-re una nuova generazione di agricoltori-ingegneri, esperti di agronomia e di ap-plicazioni e attenti alla sostenibilità. So-no partiti da una considerazione logica:l’alimentazione è il più basilare dei biso-gni dell’umanità e il settore alimentare èin difficoltà perché, entro il 2050, sarànecessario aumentare la produzione del70 % per soddisfare la crescente richiesta
LONDRA
Anga Asti
al Real Italian
Wine
Farm 2050, Google al servizio dell’agricoltura
I GIGANTI DELL’HI-TECH PER IL SETTORE PRIMARIO
I Giovani di ConfagricolturaAsti hanno partecipato ad unevento enologico e agroalimen-tare a Londra. Si tratta del “RealItalian Wine & Food”, un’impor-tante vetrina per presentare vinie cibo “made in Italy” rivolta aglioperatori della Gran Bretagna. «Abbiamo avuto la possibilità dipresentarci e parlare diretta-mente con importatori che ri-cercano vini e prodotti gastro-nomici italiani. Oltretutto – haspiegato Armando Assenza Pa-risi, presidente Anga Asti - il Re-gno Unito rappresenta un mer-cato molto importante per leesportazioni del nostro Paese».La delegazione dei giovani im-prenditori era composta da seiproduttori di vino, in rappresen-tanza delle aziende astigiane:Viotti Vini, Agrivitivinicola Ga-rino, Pavia Vini, Podere Valfrè,Le Due Cascine e Vigneti Bri-chet. «Fare squadra è conve-niente – ha rimarcato AssenzaParisi -. In questo genere dieventi b2b, cioè che fanno in-contrare faccia a faccia gli opera-tori del settore, avere uno spazioadeguato risulterebbe un’opera-zione onerosa per una singolaazienda, mentre unire le forze edividere i costi apre le porte agrandi opportunità».
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“FOOD MADE IN” DISPONIBILE IN VERSIONE MOBILE E TABLET
Il portale di e-commerce si veste di nuovo
Food Made In, il portale di e-com-merce si veste di nuovo. Grazie al so-stegno e alla fiducia delle moltissimeaziende che hanno caricato i loro pro-dotti è ora disponibile in versione Mo-bile e Tablet, ma non solo. La versioneinglese è stata ancor più implementa-ta con le schede di prodotto e le de-scrizioni. Il nostro team sta lavorandosui due aspetti fondamentali dell’e-commerce: la reputazione e il marketing.E si sta impegnando per affermare sem-pre di più l’apprezzamento online,creando quella fiducia necessaria perrendere Food Made In il vostro stru-mento di vendita sempre più importan-te. Tra qualche settimana partiranno an-che una serie di iniziative di marketingper aumentare il grado di notorietà e le
vendite della nostra piattaforma, comead esempio la creazione della sezione“Cosmetica”, le attività di marketing suSocial Network e Google, l’introduzionedi nuove grafiche per le varie sezioni delsito, lo sviluppo di aree con offerte com-merciali dedicate. Food Made In, in con-temporanea, ha provveduto ad aggior-namenti tecnici per facilitare i clienti, ad
esempio quello sulle valute, che ognigiorno rivede il tasso di cambio, per-mettendo la configurazione automati-ca di lingua e valuta in base alla prove-nienza; oppure la funzionalità dellaWish List, che dà la possibilità ai clien-ti di salvare i prodotti preferiti nel loroaccount o la Newsletter mensile con iprodotti del mese. Un discorso a partemerita la ‘Sezione Territori’ che, attra-
verso la mappa dell’Italia, racconta le di-verse località con fotografie, prodotti del-le aziende locali e agriturismi. Infine, iproduttori, nell’apposita sezione, posso-no ora comporre un vero e proprio “ce-stino” di prodotti da offrire. Tutto questoe altro ancora ‘bolle in pentola‘ in previ-sione di Expo 2015, il reale trampolino dilancio per il portale.
IL FITNESS NON È
ALLA PORTATA DI TUTTI
Le linee guida delgoverno inglese perl'attività fisica dellepersone di etàcompresa tra i 19 e i 64anni raccomandano150 minuti a settimanadi fitness. Ma non tuttisono d’accordo.Secondo gli espertidell'ospedaleuniversitario di Tolosa:"Il fitness non è allaportata di tutti,soprattutto dellepersone anziane a cuibasterebbero piccoliincrementi dell'attivitàfisica per raggiungeregli obiettivi attuali dibenessere". Sullastessa linea anche ilGeorgia Institute ofTechnology. Secondogli esperti americani imedici devono essererealisti nel consigliarel'attività fisica agliassistiti più anziani:basta convincerli astare più in piedi o amuoversi anchedurante le interruzionipubblicitarie quandoguardano la tv.
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OVER 65
Consumare più proteinefa bene ai senior
di E lisabetta Tufarelli
Quando l'età avanza, la necessità diproteine raddoppia. A sostenerlosono i ricercatori dellaUniversity of Arkan-sas for MedicalSciences di LittleRock (Usa), checonsigliano diassumerealmeno 1,5grammi diproteine algiorno per kg dipeso corporeo. Qua-si il doppio delvalore medio rac-comandato finora,pari 0,8 grammi. Secondo lostudio (apparso su ”American Journal ofPhysiology-Endocrinology and Metaboli-sm” e coordinato da Il-Young Kim deldipartimento di Geriatria) consumare piùproteine aiuta a mantenere un correttoequilibrio del proprio corpo, tenendo lonta-no il rischio di riduzione di massa muscola-re tipico dell'età e, di conseguenza, ilrischio di cadute e fratture. Lo studio inquestione ha coinvolto un campione di sog-
getti divisi in gruppi. Ad ognuno erastata assegnata una dietaa diverso contenuto pro-
teico e anche il quanti-tativo giornaliero diproteine era suddi-viso in modo nonomogeneo nell’arcodella giornata. Irisultati dell’esperi-mento condottohanno dimostrato
che nonconta la
distribuzione delconsumodelle pro-
teine, ma il maggiore apporto proteico cheinfluenza il bilancio e la sintesi proteicamuscolare di tutto l'organismo. La sintesi diproteine muscolari è meno attiva neglianziani a parità di consumo di proteine nel-la dieta e, ancora di più, se le proteineassunte sono poche. In definitiva, secondolo studio, per un anziano è necessario rad-doppiare l'introito proteico giornaliero permantenere un corretto equilibrio del quan-titativo necessario al proprio organismo.
SIVIERI IN EMILIA ROMAGNA Carlo Sivieri, presidentedel Sindacato Pensionati di Ferrara, guiderà per il prossimo triennio il Sindacato regionale degli ‘over 65’ di Confagricoltura. «Voglio ringraziare il Sindacato per l'incarico che mi ha affidato e per la fiducia che mi èstata dimostrata — ha detto—. Raccolgo con entusiasmoquesta nuova sfida che ci porterà, nei prossimi tre anni a impegnarci per il miglioramento della categoria». Tantisono i problemi da risolvere, a partire dal meccanismo di adeguamento annuale del valore delle pensioniall'inflazione. “A questo si aggiungono l'aumento del
costo dei servizi sanitari, delle case di cura, delle spese di accesso al serviziosanitario –ha concluso – che colpiscono i pensionati in misura maggiore delresto della popolazione”.
Attenti al sovradosaggio delle medicine
IL RAPIDO INVECCHIAMENTO della
popolazione si sa, ha aumentato il numerodi anziani nei Paesi sviluppati. Ma, mentrealcuni hanno la possibilità di vivere, in modo attivo, un "invecchiamento disuccesso", altri invece si trovano a vivereun "invecchiamento di disabilità". Sonoanziani fragili, non più completamenteautonomi, che hanno bisogno di sostegnoed aiuto. Un importante contributo vienedalla tecnologia e, in particolare, dalla domotica assistenziale, nata per
creare spazi di vita autonoma a persone anziane, riducendo così il ricovero in case di riposo. Dai sensori indossabili per il monitoraggio dei parametricardiovascolari e respiratori, che permettono al personale medico di sorvegliare e gestire a distanza la patologia, al Lifestyle monitor, capace di registrare le principali attività dell’anziano confrontandole con quelleabitualmente svolte. Dal Navigation assistant, che supporta l’utente nel muoversi in un ambiente chiuso, al Personal assistant, che facilita lo svolgimento di attività comuni e la ricerca di oggetti personali smarriti. Per tutti, il futuro è decisamente a casa, dove si vive meglio.
T roppe medicine fanno male, soprat-tutto agli anziani. L’allarme arriva dalCanada, dove si è accertato che unindividuo su tre, fra i 75 e gli 85 anni,prende cinque o più medicinali al gior-no, oltre a un numero indefinito di far-maci senza obbligo di ricetta. C’è unpericolo da non sottovalutare: le inte-razioni tra i farmaci e le reazioniavverse che questo sovradosaggio puòcomportare. E in Italia? Dopo i 60anni, mediamente, s’ingoiano dalleotto alle dieci pillole al giorno. E l'Aifa,l'Agenzia italiana del farmaco, addirit-tura, parla di 1,3 milioni di personeanziane che prendono più di dieci far-maci al giorno. L'assunzione concomi-tante di più medicinali, appartenenti omeno alla stessa classe terapeutica(polifarmacoterapia), ha un rischio: lereazioni avverse, ancora più probabilinel caso di pazienti anziani. Cosa fare?Poiché il numero di farmaci prescrittipuò aumentare se ci si rivolge a piùspecialisti, è opportuno farsi seguire daun solo medico, ad esempio un geria-tra, che conosca tutto di quel paziente,
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una dieta più sana, che risultando piùvantaggiosi per la salute delle personeanziane, permetterebbero di ridurre ildosaggio dei farmaci o addirittura dieliminarli. Bisogna evitare di fare ditesta propria, integrando le prescrizio-ni del medico o seguendo, senza pen-sarci troppo, i consigli di familiari eamici. Capita anche che un anzianosbagli le dosi, perché non vede bene operché non ha capito le istruzioni for-nite dal medico, o che ricorra all’auto-medicazione, magari perché non puòmuoversi di casa per andare all’ambu-latorio. Ma superficialità ed errori pos-sono costare caro ad una persona dietà avanzata perché il suo organismo èpiù fragile e alcuni organi, come fega-to e reni, possono funzionare menobene, rallentando il processo di elimi-nazione dei farmaci e facendo pesarela compressa di troppo.
che prescriva quindi pochi farmaci eche sappia quali sono i vantaggi e irischi di nuovi trattamenti. Da nonsottovalutare, infine, l'attività fisica e
Maratona delle donneTappa in Calabria
di Elisabetta TufarelliCAMPI ROSA
Grande successo per la seconda tappacalabrese, ma ottava nazionale, della“Maratona delle Donne verso Expo2 0 1 5 ”, che si è tenuta nell’aziendaOleificio di Tiriolo, in provincia diCatanzaro, proseguendo, poi, per ilParco Nazionale del Pollino, a Sarace-na, nell’azienda “E.F. Cosmesi” di Eli-sabetta Ferrara. Non c’è dubbio che ledonne siano al centro del dibattito sulfuturo del cibo e della nutrizione. Nelmondo, quasi il 70% del lavoro agri-colo è svolto da donne, che da sempresono le principali nutrici della società.La Maratona delle Imprenditrici, ilprogetto ideato da ConfagricolturaDonna Lombardia, è un itinerario divisite guidate ad aziende agricole con-dotte da imprenditrici, che hannocaratterizzato la loro attività introdu-cendo processi all’avanguardia, conl’obiettivo di far conoscere le realtàaziendali più innovative sia agliaddetti ai lavori, sia al grande pubbli-co. “Anche questa tappa – ha detto lavicepresidente nazionale Paola Gra-nata – si è confermata un progettovincente, perché ha interessato tutti, apartire proprio dagli addetti ai lavoriche hanno avuto l’occasione di cono-
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DEPOSITARIE delle regole.Da sempre, nel mondo, le donne, nella società,
sono depositarie delle regole, delle tecniche e delle arti che riguardano ilcibo e la sua preparazione. E’ per questo che le Organizzazioni internazio-nali che si occupano di lotta alla fame, agricoltura e nutrizione, hannomesso da tempo le donne al centro delle loro politiche. Nei Paesi in via disviluppo, infatti, dove predomina l’agricoltura familiare su piccola scala, ledonne producono tra il 6 0 e l’8 0 % delle risorse alimentari, secondo i datidella FAO. “Anche in Italia, oltre il 30% di quanto si serve ogni giorno intavola – sottolinea Marina Di Muzio, presidente di Confagricoltura Donna -è prodotto dalle aziende agricole condotte da donne. Abbiamo calcolatoche un prodotto su tre è frutto del nostro impegno quotidiano". Nel nostroPaese, in totale, sono 230.000 le imprese a conduzione femminile, chemuovono un giro d’affari di 60 miliardi di euro l’anno. “WE-Women forExpo”,è il progetto di Expo 2015, in collaborazione con il ministero degliAffari esteri e la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, che parla dinutrimento e mette al centro la cultura femminile. Tra le ambasciatrici c’èMarina Di Muzio. “Le donne – ha ricordato la presidente - fanno tantis-simo sul piano dell’agricoltura tradizionale. Secondo la FAO, sono più di1 0 0 milioni le persone che potrebbero uscire dallo stato di povertà, se ledonne avessero le stesse opportunità di accesso alle risorse produttivedegli uomini. E, nonostante le donne rischino meno e i posti di lavoro nelleloro aziende siano più sicuri, si sente tuttora forte la necessità di avereleggi e misure a sostegno dell’imprenditoria femminile agricola”.
scere nuove realtà da cui trarre spun-to. È stata anche un momento digrande visibilità che ha consentito alleaziende agricole di veicolare la pro-pria immagine”.
L'UOMO, LA NATURA E IL CIBOQuesto il tema del convegno fruttodella sinergia tra ConfagricolturaDonna Calabria, Aidda - delega-zione Puglia, Basilicata, Calabria - e Cookery Club Bari. Focus sullasignificativa azione che le donnepossono ancora esercitare perottenere un mondo, in senso lato,migliore, nel rispetto dell'ambientee dell'alimentazione. Grandipossibilità operative dunque, chestridono con una realtà che devefare i conti, oltre che con l'aleatorie-tà delle produzioni, con i problemilegati alla commercializzazione deiprodotti, anche con una burocraziafarraginosa, spesso fattore ulterioredi scoraggiamento. Accendere, conExpo, i riflettori su tali problemati-che, a parere di ConfagricolturaDonna, non comporta automatica-mente la loro soluzione, ma in unmomento in cui l'opinione pub-blica mondiale ha gli occhi puntatisul nostro Paese, può contribuire atracciare la strada per superarle.
Marina Di Muzio
L’olei fi ci o
di Tiriolo (CZ)
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PER LA GIUNTA AGRITURIST, INEFFICACI FIERE E SALONI TURISTICI
AGRITURISMOdi Veronica Mazzanti
“L’Italia turistica, nel-l’ultimo decennio è rima-sta al palo, perché incapacedi reggere il passo con i con-correnti.”. Lo ha sottolineato ilpresidente Cosimo Melaccanella riunione della giuntadi Agriturist, nella quale siè anche dibattuto sull’attua-lità e sulla necessità di par-tecipare alle fiere ed ai salo-ni turistici. “Sono convinto – ha sostenu-to Melacca – che questi even-ti, così come sono strutturati,abbiano fatto il loro tempo, per-ché non riescono più a portareavanti quello che il loro ruolo:creare il collegamento tra ladomanda e l’offerta. L’obiettivonon è e non può essere solo quel-lo di essere presenti. Sono unimprenditore e, nella miaazienda, sono abituatoad investire perottenere risul-tati. Soprat-tutto nonintendo spre-care soldi dell’as-sociazione che rappresento perpartecipare a fiere e saloni senzaottenere contatti importanti. L’a-griturismo ha tutte le carte in rego-la per avere successo, ma vannogiocate sui tavoli giusti”. Per Agriturist serve un progettoserio, ancor più nell’anno di Expo,che ha come tema proprio la nutri-zione e quindi quello che l’agricol-tura produce. Abbiamo iniziato alavorare su questi obiettivi. L’asso-
pire le meravigliose differenze cheoffrono le culture delle nostre
campagne e dei nostri territo-ri. Tutto questo, per il presi-
dente di Agriturist, nellefiere e nei saloninon c’è più: “Nonservono tante fie-
re – ha spiegato -soprattutto quandodimenticano il valoredell’agriturismo. Ci inte-
ressa prendere parte, inmodo propositivo, a pochi
eventi, solo quelli in cui siconosce domanda e offerta,
partendo dalle richieste deglioperatori e dalla conoscenza delmercato e dei territori, struttu-rando, di conseguenza i contat-ti”.
Per l’associazione del turismorurale di Confagricoltura occorrefare essenzialmente tre cose: il pia-no strategico del turismo italiano,la Consulta e l’Osservatorio. L’agriturismo è il futuro, perché inun mondo sempre più piccolo e aportata di tutti rappresenta l’anti-tesi, l’opposto del turismo di mas-sa, dove tutto è uguale ovunque sivada. Riesce ad esaltare l’Italia“minore”, sempre inimitabile, pie-na di sapori e saperi unici, ognunodei quali racchiude la storia delsuo territorio e delle sue tradizio-ni, un’esperienza di turismo straor-dinaria, e per questo esclusiva, chepermette di cogliere autenticità epeculiarità delle diverse località,sempre diverse e sempre eccezio-nali.
Nell’anno dell’Expovalorizzare l’agriturismo
ciazione stori-ca, che ha dato il nome al
fenomeno del turismo nel-le aziende agricole fin dalla suanascita, è riuscita ad affermare un
turismo in campagna diverso, masempre sostenibile, perché riccodella più grande biodiversità d’Eu-ropa. Per intenderci, l’agriturismo,quello vero, è molto di più di unavacanza in campagna. E’ un turi-smo sempre diverso e per questounico, capace di offrire e far perce-
Servono manifestazioni mirate
che favoriscano l’incontro
tra domanda e offerta
U n terrazzo marino che si affac-cia sullo Ionio, a soli quattro chi-lometri dalla costa. Siamo inBasilicata, nel Metapontino, nelcomune di Nova Siri, in una por-zione d'Italia fin dall'antichitàfamosa per la fertilità del ter-reno e le straordinarie pro-prietà dei suoi vini.L’azienda è la Masseria Batti-farano, che appartiene da piùdi cinque secoli alla famigliada cui prende il nome. Centoettari, di cui 25 vitati, in cuioltre al vino, si produconoolio, frutta e cereali, avvalen-dosi delle tecniche agricolepiù moderne, integrate ed abasso impatto ambientale; intale direzione è stato realiz-zato anche un impianto foto-voltaico che ha reso l’aziendacompletamente autonoma nelproprio fabbisogno energetico.La proprietà, che si sviluppa in trenuclei, tra cui il più grande Cerro-longo che da il nome anche alla can-tina, è ora diretta da Francesco Batti-farano, agronomo, specializzato invitivinicoltura, insieme al padre Vin-cenzo e al fratello Ciro.Il rinnovo generazionale introdottoda Francesco ha visto l’azienda, sociafondatrice del Consorzio di TutelaVini Doc Matera, impegnata in pri-ma linea nella riscoperta ed afferma-zione dei vini della provincia diMatera, impegno che ha avuto il suomassimo riconoscimento per lafamiglia Battifarano nella produzio-ne del primo Vino Bianco Doc dellaBasilicata, il Matera Doc Greco “ LePaglie”.Sessantamila le bottiglie prodotte
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CANTINE CERROLONGO
La storia si studia nella vigna
all’anno, oltre al vino vendutodirettamente in azienda (c’éanche un agriturismo formatoda quattro appartamenti),distribuite prevalentemente
attraverso il Ho.re.ca sul terri-torio, ma destinate ancheall’export (Germania, Sviz-zera, Inghilterra). Otto leetichette, Akratos (MateraDoc Primitivo), Torre Bol-lita (Matera Moro Doc), LePaglie (Matera GrecoDoc), Akratos rosè (MateraDoc Primitivo), il Cerro-longo Igt Basilicata (nellesue tre versioni Rosso,Bianco e Rosè), il Patrimo-nio, un passito Igt,e lagrappa Lunaria.Le condizioni climatichetipiche della zona, con esta-
ti calde durante le quali letemperature si aggirano intorno ai30° C e periodi invernali con climamite e temperature minime cheraramente scendono sotto lo zero, e
VINO di Gabriella Bechi
la vicinanza del mare conferisconoa tutti i vini freschezza e mineralità.Ma fra tutti spicca il Matera Primi-tivo. Fermentato in rosso per 10, 15giorni a 22°C, viene affinato per tremesi in acciaio e per 12 mesi in bot-ti di rovere. Di colore rosso rubinobrillante, intenso e persistente alnaso, con sensazione di frutti rossi espezie della macchia mediterranea.Gusto ampio, caldo, strutturato emorbido, è perfetto con carni rosse,selvaggina e formaggi stagionati.La famiglia Battifarano è da semprepartecipe degli eventi culturali chehanno interessato il proprio terri-torio, avendo ospitato in passatoillustri studiosi quali Luigi Settem-brini, Benedetto Croce, HeinrichLausberg, Lorenzo Quilici, nonchéaltri importanti protagonisti delRisorgimento e studiosi della que-stione meridionale. Di tali rapportiresta una fitta corrispondenza distudi, nonché di amicizia, nell’ar-chivio privato conservato presso laMasseria.
Nel cuore della Basilicata,fra le città storiche di Ace-renza e Venosa, lo splendi-do relais di charme Le Mas-serie del Falco è stato realiz-zato per essere un luogo dieccellenza, caratterizzatodal calore mediterraneodell’accoglienza.Dal recupero di tre masse-rie tra il borgo di Forenza ela Città-Cattedrale di Ace-renza nasce questo borgorurale aperto all'ospitalità,che ha praticamente tutto quello che ilvisitatore che transita da queste parti(un po’ remote per la verità) può desi-derare. L'ospitalità offre camere, sui-tes e appartamenti con soluzioni dif-ferenti per vista, comfort, arredo, eun centro benessere. Non mancanole possibilità di affascinanti escursio-ni, al Vulture per gli appassionati divino, nei boschi di Monticchio pergli amanti della natura incontamina-ta, a Melfi Venosa ed Acerenza perarte e architettura. La famiglia deititolari, Lamiranda, assiste e consi-glia e Saverio cerca di animare tuttoil territorio dandogli direzione di svi-luppo e sinergia con l'iniziativa Terredi Aristeo.La ristorazione si articola attraversoun bistrot, con una cucina più sempli-ce e tradizionale, una sala per cerimo-nie e un ristorante gourmet, regno diGianfranco Bruno, 30 anni, medagliad’oro alla gara Cuoco dell’anno 2011 emedaglia d’oro assoluto agli interna-zionali d’Italia 2011 nella categoria asquadre presso Marina di Carrara. Dopo la formazione all’istituto alber-ghiero e varie esperienze importantiin città come Roma (Oliver Glowig),
LE MASSERIE DEL FALCO
Il ristorante gourmet del borgo rurale
Stresa, Abano Terme, Matera, oggi hatrovato a Le Masserie del Falco il luo-go ideale dove esprimere al meglio lasua cucina, fatta di due ingredienti:passione e professionalità.Gianfranco è un giovane chef cheama creare, come un bravo cesellato-re, piatti eleganti che, non perdendomai di genuinità e semplicità, risulti-no anche delle vere e proprie opered’arte, per la loro eleganza e precisio-ne: una passione innata per i cromati-smi, le geometrie e l’intaglio trasfor-mano i suoi piatti in quadri. Nel bor-go de Le Masserie delFalco la cucina è unviaggio di esperienzetra i prodotti locali,che scandiscono ilritmo delle stagioni, euna rivisitazione deipiatti tipici della tra-dizione lucana rac-contati in chiavemoderna e rivoluzio-naria. La sua terra glipermette di lavorarecon materie primeeccellenti e uniche,dal Peperone di Seni-
se Igp, il Canestrato di Moli-terno, i Fagioli di Sarconi, lamelanzana rossa di Roton-da, gli agnelli e i suini luca-ni, la carne di Podlica emolte altre che reinventa,rivede e rielabora, sia per lavista sia per il palato, in tuttii suoi piatti. Come La patataha fatto l’uovo (patata concardoncelli e fonduta dicaciocavallo podolico, contuorlo d’uovo croccante etartufo), lo Spaghetto Risot-
tato, con burrata ai fiori di lavanda epeperone “crusck” di Senise, l’Acqua eSale, piatto della tradizione contadina,di cui esistono moltissime varianti. Oancora, l’Agnello affumicato, con erbee radici di campo, lampascioni e gela-to allo yogurt e, per finire, il Gelèe dimela cotogna, con cremoso al ciocco-lato, crumble di mostaccioli e tè verde.Vivendo con la mamma e la nonna,nella periferia di Policoro, sin da pic-colo Gianfranco è stato avvolto daiprofumi, dai colori e dagli odori del-l’orto e della campagna. Il suo sogno
nel cassetto è di poteraprire un giorno unristorante tutto suo,dove educare eaccompagnare l’ospitein un viaggio gastro-nomico che racchiu-de in sé non solo ilcibo, ma anche lamusica, la poesia el’arte perché “tutto èsapere e tutto è cultu-ra, anche la cucina,perché depositariadella memoria e delpassato”.
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In abbinamento con l’Akratos, Primitivodelle Cantine Cerrolongo, lo chefGianfranco Bruno consiglia: Guanciadi vitello podolico cotta dolcementein sangria lucana con Primitivo,ortaggi di campo e mela annurca.
GUANCIA DI VITELLO PODOLICO
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GLI APPUNTAMENTI DI “CINEGUSTOLOGIA” DI MARCO LOMBARDI
La gustosa visione de “I clowns” di Fellini
BUONO A SAPERSI...
diato insieme allochef del locale,Alberto Colac-chio. E così, men-tre altre scene delfilm vengonoproiettate e com-mentate da Marco,Alberto in cucinaprepara il prim opiatto in abbinamen-to, e poi il secondo eil dolce. Contrasti disapori che si fondono
con quelli delle immagini, accompa-gnati dai vini di Villa Matilde, storicaazienda campana, che produce, daoltre mezzo secolo vini di qualità, dal-l’alto Casertano, al Sannio beneventa-no, all’Irpinia. Mata, uno spumantemetodo classico brut ottenuto da uveAglianic o e F alerno del Massico Dop,vino bianco di spiccata personalità,che nasce dalla Falangh in a de g li anti-chi Romani.“Il fatto è - spiega Lombardi, scrittore,giornalista e docente all’Università diSuor Orsola Benincasa di Napoli einventore della Cinegustologia - chesia il cinema, sia l’enogastronomia,coinvolgono direttamente e indiretta-mente tutti e cinque i sensi e questoconsente a queste due categorieespressive di dialogare in maniera pri-vilegiata e particolarmente intensa”.(Marco Lombardi, Cingustologia,Leone Verdi Edizioni 2009).Grande esperto di cinema, Lombardi èanche l’autore di un piacevole libro,
Un bambino è affacciato allafinestra della sua casa e guardameravigliato e incuriosito il sol-
levarsi del tendone del circo arrivato inpaese. E’ la prima scena del film diFederico Fellini “I clowns”, un filmdocumentario realizzato dal granderegista per la televisione italiana nel1970. Un’immagine di infinita dolcez-za e tenerezza che c i r iporta alla nostrainfanzia, fatta di sogni e di paure, e chesi ricollega al fantastico spettacolo delcirco che, da sempre, porta con ségioia e malinconia. Un “macaron”(raffinato pasticcino francese) all’aro-ma di liquirizia, con burro e alici,attraverso il dolce, il morbido e l’ama-ro degli ingredienti abilmente fusi , cifa provare in bocca le stesse sensazioniche le immagini del film ci hanno
comunicato. E’ questa laCinegustologia, unapproccio critico checonsente di raccontareun film associandolo aun piatto o a un vino, oun piatto o un vinoassociandolo ad un filmche riteniamo abbia alsuo interno gli stessiprofumi, le stesse con-s is t enze e gli stessisapori. Una bella esperienza che Mar-co Lombardi, apprezzato cinegustolo-go, propone agli ospiti del ristorante“Al 59”, a Roma, frequentato e predilet-to proprio da Fellini, attraverso seratea tema che hanno, tra gli ingredienti,un film e un menù attentamente stu-
n ALBERTO COLACCHIO, CHEF MEDIATICO
Chef mediatico, Alberto Colacchio, 39 anni, origine metà campane e metà abruzzesi, inizia lasua carriera nel Corpo della Guardia di Finanza, dove presto prevale la passione per la cucinatrasmessagli dalla nonna Rosa e dalla mamma Romilda. Dalla mensa di servizio a quella degliUfficiali il passo è breve e Alberto impara presto a cucinare (bene) per centinaia di persone.Lasciato il Corpo si iscrive alla “Italian Genius Academy, scuola professionale di cucinaitaliana, dove conosce grandi chef con i quali inizia a collaborare. Tra questi Arcangelo Dandini,con cui partecipa all’apertura del noto locale romano “Caffè Propaganda”. Spigliato e a suoagio di fronte alle telecamere, Alberto prende parte a “la Terra dei cuochi” e a “La prova delcuoco” con Antonella Clerici e inizia a lavorare come personal chef. L’ultima esperienza, primadi arrivare a “Al 59”, la gestione del ristorante all’interno del Golf Club di Castel Gandolfo.Dallo scorso ottobre ha preso le redini di questo storico locale, un tempo in grande auge epassato attraverso alterne vicende. “Al 59” Alberto ha portato la sua cucina, fatta di piatti dellatradizione romana (celebri i suoi supplì), con qualche contaminazione campana, mantenendoin carta anche i piatti storici bolognesi che avevano reso famoso il posto. Quelli che mangiavaproprio Fellini, come i tortellini al whisky. Quello con Marco Lombardi è stato un incontrocasuale, alla “Italian Genius Academy”, dove entrambi insegnano, e Alberto, curioso eversatile, ha accolto subito l’idea di mettersi in gioco con la Cinegustologia.
uscito nel novembre del 2014, perIacobelli Editore, “Gustose Visioni”,una sorta di dizionario del cinemaenogastronomico, che racconta la lun-ga storia d’amore tra il cinema e latavola, che dura dai tempi del muto.“Difficile stabilirlo con assoluta certez-za – racconta Marco nel suo libro – masembra che non esista un film in cuinon ci sia una scena dove si mangia osi beve o, almeno, dove il cibo, i vini, lebirre o i superalcolici siano quantome-no evocati dai personagg i. Questo per-ché quello del bere e del mangiare è unatto quotidiano, più che quotidiano:non è una possibilità, è una necessitàper sopravvivere. Ma non solo, la tavo-la è momento d’incontro, luogo dovepuò nascere o morire un’amicizia o unamore o, più semplicemente, un pro-getto, di qualunque genere esso sia”.Per questo sono sempre più numerosii film che trattano l’enogastronomiacome vero e proprio motore narrativo,talora trasformandola in un personag-gio capace di fotografare un periodo
Fondata 50 anni fa da un
gruppo di agricoltori, Netaim
comprende perfettamente le
side che i coltivatori devono
affrontare ogni giorno. Assieme
al nostro network di esperti locali
assistiamo gli agricoltori passo
passo, offrendo soluzioni irrigue
afidabili, convenienti e facili da
utilizzare. Sappiamo ciò che serve
per soddisfare l’esigenza di rese
più elevate e miglior qualità.
DA 50 ANNISCENDIAMOIN CAMPOCON TE
storico, un pensiero politico, un cam-biamento umano. Dopo una parteintroduttiva, il libro analizza, come undizionario, appunto, questi film, perpoi tirare le conclusioni su una ten-
denza che, seppur condizionata dallemode e dalle leggi del product place-ment, di fatto rivela quanto la tavolasia parte fondante della cultura di tuttii popoli. Gabriella Bechi
Mondi fluttuanti
Suoni liquidi e urticanti
Un racconto per suoni, parole, immagini pittoriche e
filmiche. Tema, l'acqua e i suoi flussi, che alterano le
coscienze, mescolando, avvicinando, allontanando percorsi
di vita e idee. Progetto composito e “fluttuante” quello di
NichelOdeon/InSonar con il disco “Ukiyoe” (Snowdonia). Operazionecontrocorrente, accurata e curata nei particolari (anche nella confezionedel cofanetto in digipack cartonato con illustrazioni e dipinti, a tema“maree e meduse”) in epoca di album raffazzonati e di pressapochismo.Il suono si snoda nell’acqua, tra flussi e maree, ondeggiando e
L’etichetta “Officine della musica”
(un nome che è tutto un programma)
ha pubblicato la compilation
“Radio Hit Inverno 2014/2015”
con cinque singoli degli artisti
di spicco della scuderia. In primis
Gianfranco Caliendo, l’ex voce
solista della storica band Giardino
dei Semplici, che canta “Non si
fa”, brano corale, tra melodia e
blues partenopeo sull’arroganza
dei talent show e la necessità di
salvaguardare i sogni; nel brano
appare pure il rapper Ciccio
Merolla, a dare grinta e ritmo. In
evidenza poi i l calore latino
dell’artista argentino Diego Moreno
con il nuovo singolo “Vive”, inno
pop alla vita. La cantautrice Flora
Contento propone l’intensa “Come
mai”, che parla delle difficoltà e
sofferenze degli immigrati africani.
Il misterioso Renato (clone di
Renato Zero) canta invece “Padri
in catene”(sulle ingiustizie che
subiscono molti padri nelle
separazioni legali) . Infine la
folksinger Amie con la delicata
“March”.
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LYRIDIANA & RECTA CHORDA
CAMPI SONORI
Il CD di Lyridiana & Recta Chorda, “Vita(& Bossa) Nova” (Filibusta Records) èaffascinante, trasversale alle culture. Uniscela musica colta inglese alla bossa novabrasiliana, alterna John Dowland a Viniciusde Moraes, Tom Jobim e Chico Buarque.Il compact disc è il primo episodio di unaquadrilogia di incontri a due culture. Ora gli artisti fanno avvicinare le lingueinglese e portoghese; nel prossimo album,in avanzata fase di costruzione, farannoincontrare Francia e Argentina. Il disco èdiventato poi uno spettacolo teatrale sullanatura deturpata e violata dall’uomo, cheha debuttato a Roma al Teatro dell’Angelo.Coinvolgono le musiche acustiche di
chitarra, violoncello, violino(del trio guidato dalchitarrista Franco Tinto,che ha curato composizionied arrangiamenti) e lacristallina “voce dellanatura”, che è quella diMarina De Sanctis(Lyridiana). In palcoscenico interpretala natura, in un costumedi foglie bianche (il candore della vita).Sullo schermo alle spalle degli artistiscorrono delle foto ed una voce narrantefuori scena fa da collante alla storia che sisnoda attraverso il canto multilingue.
L’impegno diretto adaggiornare la musica clas-sica fa venire in mente gliesponenti degli anni ’70degli Opus Avantra(Avanguardia e Tradizione);ma qui il progetto è ancorpiù complesso investendoanche la saudade brasiliana.Emerge la duttilità vocaledella soprano, capace di
passare dalla lirica all'esecuzione moderna;a volte poi la sua voce è lo strumentoaggiunto. Nelle partiture echi jazzistici manon c’è improvvisazione, tutto è rigorosa-mente scritto in partitura.
Il sound forgiato nelle Officine della musica
di Gaetano Menna
La voce della natura violata
sussultando. Difficile catalogare, inquadrare,‘l’attività dell’ensemble del timoniere ClaudioMilano; si resta coinvolti, si nuota e si annega
nella musica liquida, ancestrale, a tratti urticantecome le meduse, ma affascinante, coinvolgente.
Al disco, che contiene anche le sonorizzazioni di unalirica di Rilke e di un estratto dall'Antico Testamento, èassociato il DVD “Quickworks & Deadworks” del registad'avanguardia Francesco Paolo Paladino, ideatore del conceptdell'opera e di due liriche del disco. È un mediometraggiodai tratti simbolisti e surreali e dall'eleganza Art Nouveau.
NICHELODEON/INSONAR E PALADINO
Ondeggiando e sussultandotra maree e meduse