Mondo agricolo 7-8

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POLI A CONFAGRI DONNA • CRESCE AGRINSIEME • APICOLTORI FAI DAL PAPA • ASSEMBLEA UNCAI • LA NUOVA BILATERALITÀ AGROWELFARE • MODERNIZZAZIONE OLIVICOLA ASSOFRANTOI, ENERGIA DA SCARTI • INCONTRO SU TTIP PENSIONATI A ISCHIA

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Il mensile di Confagricoltura

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POLI A CONFAGRI DONNA • CRESCE AGRINSIEME • APICOLTORI FAI DAL PAPA • ASSEMBLEA UNCAI • LA NUOVA BILATERALITÀ •AGROWELFARE • MODERNIZZAZIONE OLIVICOLA • ASSOFRANTOI, ENERGIA DA SCARTI • INCONTRO SU TTIP • PENSIONATI A ISCHIA

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LUGLIO-AGOSTO 2015| MONDO AGRICOLO | 3

L’Europache vogliamo

L’ ED I TOR IALE

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Unione europea si trova a fronteggiare una situazione particolarmentecomplessa ed angosciante, con le vicende economiche, politiche e sociali della Grecia che, sicuramente, avranno ripercussioni sull'economia di tutti i Paesi dell'eurogruppo. Il clima di incertezza che stiamo vivendo in questigiorni - si sa - non giova ai mercati, né al consolidamento dell’Unioneeuropea, a cui teniamo da europeisti convinti, né alle imprese che hannobisogno di stabilità per progredire.Tuttavia non stiamo, né possiamo restare, in attesa degli eventi, ma proseguiamo il nostro lavoro con sempre maggiore impegno e determinazione, soprattutto sui temi caldi, europei e internazionali. Nei giorni scorsi c’è stato l’incontro a Roma con il commissario Ueall’Agricoltura Phil Hogan, quindi a Milano l’assemblea di OMA(l’Organizzazione mondiale degli agricoltori, a cui aderisce anche

Confagricoltura, che si è attivamente impegnata per la riuscitadell’evento). E ancora la nostra adesione a Farm Europe, il Think tank nato per stimolare il dibattito a livello europeo sulle leve politiche che permettono di aumentare la competitività e la sostenibilità delle aziende agricole e del settore agroalimentare.Senza dimenticare gli incontri con i vertici delle Organizzazioniagricole francese e tedesca (Fnsea-Fédération nationale des syndicats d'exploitants agricoles e DBV - Deutscher BauernVerband), con cui c’è una particolare sintonia. All’Expo si sta dibattendo a lungo sui temi della nutrizione,

dello sviluppo, della “centralità” dell’agricoltura. Sta emergendo come la “questione alimentare” parta dalla terra; non dimentichiamo che il 2015,l’anno dell’Expo è anche, simbolicamente, l’anno internazionale del suolo e di coloro che lo gestiscono. Tornando all’Europa, in tutti i nostri incontri, abbiamo evidenziato che l’UEche vogliamo è quella dell’inclusione, della solidarietà, dello sviluppopartecipato. In questo quadro l'agricoltura è, e deve restare, un pilastrocentrale dell'economia europea. Bruxelles deve proporre e promuoverepolitiche ambiziose; non può certo accontentarsi di perseguire semplicementela via del consenso, senza una vera strategia, né lungimiranza economica. Anche in questo senso quanto è accaduto con il referendum di Atene è emblematico e deve essere uno sprone a voltare pagina.

Mario Guidi

L’

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SOMMAR IO

L’EDITORIALEL’Europache vogliamo

Mario Guidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

APERTURA MONDO

Salvataggioin extremis

Gaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

PRIMO PIANO EXPO 2015

Piante e fiori madein Italy alla conquistadell’EurAsia

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

Coltiviamo cultura

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

La nuovabilateralità

Gaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20

Agrowelfare

Marco Berardo Di Stefano . . . . . . . . . . . . 22

I campi di domani

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

INCONTRI OLIVICOLTURA

Tradizione fa rimacon innovazione

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

NOVITÀ MECCANIZZAZIONE

Energyindependent farm

Claudio Pietraforte . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37

SPECIALE CREDITO

Fiorisceil credito

Roberto Sonzini e Fabio Tracagni . . . . . . 46

ATTUALITÀ RAPPRESENTANZA

Cresce Agrinsieme

M.M. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54

Rubriche

Osservatorio Syngenta . . . . . . . . . . . 31

Mappamondo TTIP . . . . . . . . . . . . . . . 44

Campi rosa Rinnovo cariche . . . . . . . 56

Anga Politiche giovani . . . . . . . . . . . . 58

Over65 Osteoporosi . . . . . . . . . . . . . . 60

Agriturismo Corato (BA) . . . . . . . . . . 62

Vino Cuvée 2006 . . . . . . . . . . . . . . . . . 64Confagricoltura @Confagricoltura

4| MONDO AGRICOLO|LUGLIO-AGOSTO 2015

UNCAI NOTIZIE

Le news

dei contoterzisti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33

Direttore responsabileGABRIELLA BECHI

Coordinatore di Redazione GAETANO MENNA

Editrice SepePresidenteDIANA THEODOLI PALLINI

Direzione, Redazionee AmministrazioneCorso Vittorio Emanuele II, 10100186 RomaTel. [email protected]

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Responsabile Pubblicità e MarketingCLAUDIO PIETRAFORTE

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A P E R T U R A M O N D O

Salvataggioin extremis

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LUGLIO-AGOSTO 2015| MONDO AGRICOLO |7

Al termine di un’este-nuante dibattito, all’u-na di notte del 16 lu-glio, dopo una seduta-fiume, il Parlamento el-lenico ha approvato il

piano di riforme concordato conBruxelles dal premier Tsipras, chemette in moto la macchina di salva-taggio della Grecia con il prestitoponte ed i fondi di emergenza dellaBce alle banche. Il pacchetto di misu-re approvato dal Parlamento prevedepure la riforma previdenziale (con lostop nel 2022 alle pensioni anticipa-te) e l'incremento dell'Iva anche supasta, pane e latte. Viene allargata labase imponibile, eliminando le age-volazioni fiscali concesse a intere ca-tegorie, a cominciare dagli agricolto-ri ellenici chiamati a fare sacrifici eda limitare le prospettive di crescita.Confagricoltura, da sempre – ha ri-cordato il suo presidente Guidi inmolteplici occasioni - è un’organizza-zione europeista, che punta alla coo-perazione internazionale, alla solida-rietà tra i popoli. Anche sulla complessa situazione po-litica ed economica europea Guidi

ha parlato in due incontri “bilaterali”che ha tenuto a Milano in occasionedel vertice di Oma, l’Organizzazionemondiale degli agricoltori, con le de-legazioni delle Organizzazioni agri-cole francese e tedesca guidate daXavier Beulin presidente di Fnsea -Fédération nationale des syndicatsd'exploitants agricoles e JoachimRukwied presidente di DBV - Deut-scher Bauernverband. Nel secondoincontro c’erano pure rappresentan-

ti di Nestlé e Fao. Non c’era stato an-cora il referendum greco in quei gior-ni, ma le preoccupazioni comincia-vano a crescere. Nelle due occasionisi è discusso approfonditamente sul-la nuova Pac, sul commercio interna-zionale, sulla ricerca e sull’innovazio-ne in agricoltura e sulle problemati-che specifiche di alcuni settori pro-duttivi. Temi poi affrontati nell’in-contro a Roma di Guidi con il Com-missario Ue per l’Agricoltura Phil Ho-gan.Sulla Pac il presidente Guidi ha con-diviso con Hogan la necessità di re-gole più semplici e di strumenti piùefficaci per raggiungere gli obiettividi sostenibilità ambientale e socialesollecitati dai cittadini europei, chenon possono essere disgiunti dallasostenibilità economica delle azien-de agricole. Il presidente Guidi haquindi rappresentato al Commissariole preoccupazione sull’applicazionedel “greening”, pur apprezzando gliinterventi finora messi in atto, ed hachiesto l’introduzione dei costi delcontoterzismo nel calcolo delle de-duzioni del “capping” e della degres-sività.«In questa direzione – ha detto il pre-sidente Guidi - una revisione a mediotermine della Pac nel 2017, per rifor-mulare in maniera decisa, senza pre-clusioni, anche gli atti di base, nonpuò essere esclusa». L’incontro è sta-

Trovato l’accordo, si avvia il soccorso della Grecia.La Conferenza

dell’Organizzazione

mondiale degli agricoltorie l’incontro con il commissario Hogan

di Gaetano MennaNguleka all’assemblea Oma:

l’efficienza cresce aumentando

le competenze tecniche

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A P E R T U R A M O N D O

discusso di: “global chan-ges” (con riferimento allesfide collegate al cambia-mento climatico, alla neces-sità di più cibo, di più ener-gia, alla scarsità delle risor-se, del suolo in particolare,alla contrapposizione trafood, feed e rinnovabili); in-novazione e "public accep-tance" della tecnologia(nuove tecnologie, comuni-cazione al pubblico); com-petitività all’interno dellacatena alimentare (con leproblematiche connesseagli squilibri ed alla posizio-ne di svantaggio dei pro-duttori).«Per rispondere alle nuovesfide globali legate all’au-mento della popolazionenei prossimi anni l’agricol-

tura deve crescere – ha detto MarioGuidi -. E potrà farlo solo investendoin ricerca e innovazione». In evidenza infine l’adesione dellaConfagricoltura a Farm Europe, il

Think tank nato per stimo-lare il dibattito a livello eu-ropeo sulle leve politicheche permettono di aumen-tare la competitività e la so-stenibilità delle aziendeagricole e del settore agroa-limentare. Inaugurato il 29maggio scorso, mira a par-tecipare al dibattito con po-sizioni concrete sulle politi-che che hanno un impattosulle economie rurali, a par-tire da quelle agricole edagro-alimentari alla PAC, maanche alle norme relativealla catena alimentare, al-l'ambiente, all'energia edalle sfide legate al commer-cio internazionale. «Se vo-gliamo una PAC ambiziosadomani – ha evidenziato ilpresidente confederale al-l’atto della firma - il lavorodeve iniziare oggi e basarsisu argomenti solidi e con-creti». ���

L’incontro con la delegazione tedesca

to l’occasione per avviare con ilCommissario un dibattito sulle pro-blematiche legate ai vari settori pro-duttivi, in particolare quelli zootecni-co, risicolo e quello olivicolo, forte-mente colpito a causa dellaXylella.Tra i temi affrontatiquello sulla procedura incorso a Bruxelles sul divie-to in vigore in Italia di uti-lizzare latte in polvere nel-la produzione lattiero ca-searia. Il presidente haspiegato le peculiarità e ladiversità della produzioneitaliana e sottolineto il con-testo di crisi del settorezootecnico.Di grande importanza la 5°assemblea di OMA (l’Orga-nizzazione mondiale degliagricoltori che rappresen-ta 68 organizzazioni di ben50 Paesi, a cui aderisce an-che Confagricoltura) chesi è tenuta, in occasione diExpo, a Milano. La Confa-gricoltura è stata premiata(come le altre associazioniitaliane) per l’impegno or-ganizzativo. Nelle sessioni di lavoro si è

Guidi ed Hogan

Guidi chiede al commissario

Hogan la revisione a medio

termine della Pac, nel 2017

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Piante e fiori made in Italy alla conquista dell’EurAsia

Incontri d’affari alla Vigna di Leonardo

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le, una superficie di quasi 29mila et-tari e una produzione di 2,6 miliardidi euro nel 2014, con oltre 100 milaoccupati e un indotto di notevole im-portanza sia a monte, sia a valle dellafiliera. Sul fronte degli scambi, l’Italiaè esportatore netto di piante, alberi,arbusti, fogliame e fronde, con un sal-do positivo della bilancia commer-ciale che, nel 2014, è stato di 180 mi-lioni di euro.Gli importatori, che sono rimasti inItalia una settimana, hanno potuto vi-sitare i più importanti distretti floro-vivaistici del nostro Paese ed entrarei contatto con le aziende associate aConfagricoltura che vi operano e chesono in grado di rivolgersi ai mercatiesteri. Complessivamente 1.500aziende.Si è partiti dalla Sardegna, dove gli im-portatori hanno visto alcune realtà si-

gnificative come la società agricolaSgaravatti Land, nella zona di Capo-terra, dove si è svolta anche la cenadi gala. Dalla Sardegna i buyer hanno rag-giunto la Toscana, per visitare il di-stretto florovivaistico di Pistoia esvolgere alcuni incontri d’affari. Sonorimasti particolarmente colpiti dallavocazione del territorio, un grandeunico vivaio-giardino con migliaia dispecie e varietà coltivate, dove l’in-novazione è la chiave del successo,con lo sviluppo di tecniche all’avan-guardia, sistemi di conservazionedelle piante fuori terra, ricerca e spe-rimentazione di nuove varietà.Dalla Toscana alla Sicilia, per vederele aziende del distretto catanese spe-cializzate in piante mediterranee, tro-picali e subtropicali, tra cui Piante Fa-ro, che ha organizzato una cena nel-l’affascinante Relais Donna Carmela.Nella prestigiosa cornice della Vignadi Leonardo a Milano, le delegazionidi buyer hanno, infine, incontrato leaziende floroviaistiche di Liguria,Lombardia, Piemonte e Veneto e del

Ventuno importatori

di Asia centrale,Penisola araba e Turchia

hanno visitato le aziende di Confagricoltura

dei principali distretti

florovivaistici. Incontro finale alla Vigna di Leonardo

di Gabriella Bechi

Con un gustoso e diverten-te show cooking di An-drea Mainardi, uno dei piùnoti chef italiani, moltoamato anche dal pubblicotelevisivo, si è concluso a

Milano, nella prestigiosa Casa degliAtellani – Vigna di Leonardo, il pro-getto di incoming di importatori pro-venienti dai Paesi dell’Asia centrale,dalla Penisola araba e dalla Turchiadedicato al florovivaismo, organizza-to da Confagricoltura e ICE – Agenziaper la promozione all’estero e l’inter-nazionalizzazione delle imprese ita-liane, con il sostegno del ministerodello Sviluppo economico, nell’ambi-to delle iniziative previste per Expo2015. I ventuno operatori esteri, buyer e ar-chitetti del paesaggio, tutti di alto li-vello professionale e di responsabi-lità decisionale che hanno partecipa-to al progetto, provenivano da ArabiaSaudita, Azerbaijan, Emirati Arabi Uni-ti, Turchia, Georgia, Kazakhstan, Turk-menistan ed Uzbekistan. Paesi inespansione, con buone disponibilitàeconomiche, molto interessati al flo-rovivaismo. Un settore che in Italiarappresenta 21 mila aziende agrico-

Mastrobuono e Mainardi

I buyer hanno visitato

Sardegna, Toscana, Sicilia,

quindi la Vigna di Leonardo

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gruppo Civi-Italia, il Consorzio nazio-nale di vivaisti che opera nella pro-duzione di piante da frutto, agrumi,olivo, fragole e orticole. “L’iniziativa di Confagricoltura e ICEAgenzia - ha detto il direttore genera-le di Confagricoltura Luigi Mastro-buono - è diretta a valorizzare il madein Italy florovivaistico e la vocazioneall’export delle nostre aziende delsettore. Anche l’internazionalizzazio-ne sta cambiando le sue regole. Nonsi tratta più di esportare e basta. Biso-gna lavorare insieme per essere suimercati mondiali in modo innovativoe aggiungere valore ai nostri prodot-ti. Il tutto teso anche a concretizzareil nuovo ‘brand’ di Confagricoltura,ovvero quel ‘coltiviamo capolavori’che applica la metafora dell’arte all’a-gricoltura e che fa del made in Italyagricolo italiano il fiore all’occhiellodel nostro Paese”. “Un concetto che sintetizza molto

bene il saper fare italiano, in grado diintegrare magistralmente le risorsedel territorio con tradizione, arte ecultura millenarie”, ha confermatoRoberto Lovato, dirigente dell'UfficioAgroalimentare e Vini di ICE Agenzia.La giornata conclusiva, densa di con-tenuti, è stata arricchita da due even-ti “fuori programma”, organizzati daConfagricoltura Liguria. Uno dei piùnoti flower designer italiani, AntonioTrentini, grazie ai fiori donati dal Mer-cato dei fiori di Sanremo, ha mostra-to l’abilità italiana nel creare fantasti-che composizioni floreali, invidiateda tutto il mondo. E Andrea Mainardisi è esibito in un divertente showcooking, in cui gli ingredienti princi-

Incontro finale con aziende

di Liguria, Lombardia, Piemonte,

Veneto e gruppo Civi-Italia

pali sono state le erbe aromatiche. Di-vertiti, i buyer hanno assistito allapreparazione di un risotto ai frutti dimare, coriandolo ed erba cipollina,che ha sovvertito tutti i canoni dellatradizione. Niente soffritto, niente to-statura del riso, niente “sfumatura”del vino. Mantecatura solo con il bro-do dei frutti di mare e acqua di cot-tura di cipolle intere e vino. Lo chef,allievo di Gualtiero Marchesi, famosoper il suo ristorante a Brescia, Offici-ne Cucina (un solo tavolo su preno-tazione, da due a dieci persone, e unsolo menù degustazione di dieci por-tate, pilotato) e per la sua partecipa-zione a “La prova del Cuoco” e a“Fox”, ha ammaliato i presenti e il lo-ro palato anche con il gelato alla cre-ma e timo, preparato all’istante conl’azoto liquido.Cena conclusiva organizzata da Con-fagricoltura Lombardia ed offerta daGreen Italy Network Group. ���

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GLI IMPEGNI CONCRETI PER IL FUTURO DELL’AGRICOLTURAThe Good Growth Plan - Gli impegni concreti per il futuro dell’agricoltura - è l’ambizioso piano relativo all’impegno concreto che

Syngenta intende assumere per contribuire alla sicurezza alimentare nel rispetto dell’ambiente. The Good Growth Plan consiste in tre sfide e sei

impegni misurabili con cui Syngenta vuole dimostrare che agricoltura e salvaguardia dell’ambiente possono coesistere e che l’aumento

della produzione agricola può avvenire in modo sostenibile, senza spreco di risorse.

Il piano “The Good Growth Plan - Gli impegni concreti per il futuro dell’agricoltura” nel contesto agricolo italiano

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Gestione multifunzionale del territorioMira a dimostrare come un’agricoltura intensiva

produttiva e un ambiente ricco e vivo in termini di

biodiversità possano coesistere sfruttando le aree

marginali delle aziende agricole come i bordi campo.

Grano Armandoè un contratto di filiera che permette di garantire grano

di qualità 100% italiano a un marchio di pasta premium

del pastificio De Matteis.

Protocolli di qualità per la filiera vitivinicolaè un protocollo di coltivazione per l’uva da tavola

e l’uva da vino sviluppato per soddisfare i requisiti

di sostenibilità della Grande Distribuzione che sono

richiesti ai produttori viti-vinicoli per favorirne l’accesso

ai mercati.

Filiera di Qualità del Pomodoro da Industriaè un protocollo di coltivazione del pomodoro da industria

che aiuta a far sistema tra produttori e trasformatori

italiani e a rispondere ai requisiti di sostenibilità dei

mercati nazionali e internazionali.

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le risorse idriche nella coltura del mais grazie alla

combinazione di ricerca genetica tradizionale con

programmi di semina e difesa fitosanitaria.

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per aiutare gli agricoltori a produrre orzo di qualità in

quantità, grazie alla combinazione di nuovi ibridi di orzo

con un protocollo di coltivazione studiato per consentire

una massimizzazione delle rese.

Formazione sulla sicurezza alimentare, la tutela del lavoratore e dell’ambiente

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ad avere un ruolo centrale in termini di responsabilità

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Coltiviamo cultura

Milano Saxophone Quartet(foto di Roberto Ciani Bassetti)

Coltiviamo cultura

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LUGLIO-AGOSTO 2015| MONDO AGRICOLO |15

ficialmente i cartelloni di tutti i suoiassociati, attraverso un’anteprima diperformance di alcuni artisti. Ogni an-golo della casa è diventato il luogo di

esibizione di giovani artisti di talento:nel Cortile il Milano Saxophone Quar-tet; nella sala da tè la soprano GiuliaDe Blasis, accompagnata da Clelia Ca-

Confagri e Italiafestival

insieme per valorizzarei territori italiani.Arte, cultura ed eccellenze

agroalimentari

alla Vigna di Leonardo

di Gabriella Bechi

Perrotta: «Pensiamo

ad interazioni sinergiche

agroalimentare-cultura»

Una serata dedicata allacultura, intesa nel suo si-gnificato più ampio, ca-pace di unire mondi edesperienze diverse e chedeve essere coltivata dal-

l’uomo, così come si coltivano i pro-dotti della terra. Una serata nata da unincontro, quello del presidente di Ita-liafestival Francesco Maria Perrotta edel direttore generale di Confagricol-tura Luigi Mastrobuono, che hanno in-tuito la grande forza di un progetto in-tegrato per valorizzare lo stile italiano,attraverso l’arte, la cultura e l’agricol-tura. “Coltiviamo Cultura” nasce daquesto incontro fortunato ed ha fatto ilsuo esordio ad Expo, nella meraviglio-sa location della Vigna di Leonardo, il16 giugno, abbinando i grandi Festivalitaliani alle eccellenze enogastronomi-che dei territori nei quali si svolgono. Italiafestival, l’associazione aderentead Agis che riunisce i principali Festi-val italiani di musica, teatro e danza, hascelto questa serata per presentare uf-

Perrotta, Mastrobuono e Alessiani

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I PRODOTTI DELLE AZIENDE ASSOCIATEn

individuato nel binomio turismo-cul-tura, uno dei principi cardini sul qualepuntare nel suo mandato”. “Abbiamo accolto con entusiasmo laproposta di Italiafestival – ha conti-nuato Mastrobuono – perché Confa-gricoltura ha scelto Expo per riposi-zionare la propria immagine avvici-nando l’agricoltura alla metafora del-l’arte. I prodotti della terra vissuti co-me vere opere d’arte firmate dagliagricoltori. Questo il messaggio cheabbiamo portato all’Esposizione uni-versale, attraverso l’installazione all’in-terno di Palazzo Italia, i numerosieventi alla Vigna di Leonardo e la mo-difica del nostro logo, al quale abbia-mo aggiunto il pay off ‘Coltiviamo Ca-polavori’. È dall’incrocio di questerealtà, arte e agricoltura, che nasce lacultura del territorio, quella che rendel’Italia un Paese unico al mondo. Equello che è veramente importante èche stasera ci troviamo insieme per la-vorare sullo stesso obiettivo.”In questo periodo di crisi del sistemaspettacolo e del sistema paese, con glienti locali che erogano sempre menorisorse per lo spettacolo dal vivo èsempre più necessario ampliare l’oriz-zonte e guardare all’Europa, attirandoanche nuovi finanziatori stranieri. Que-sto evento ne è stato una prova tangi-bile vista la caratura internazionale del-lo sponsor, JT International Italia, so-cietà che crede fortemente nel ruoloche arte e cultura rivestono per lo svi-luppo delle società contemporanee eper la crescita delle comunità locali. Per questo motivo JTI ha posto l’im-pegno nei confronti della cultura alcentro dei propri valori aziendali e daanni si distingue per la particolare at-tenzione che rivolge con le sue attivitàalla valorizzazione delle iniziative cul-turali nei Paesi in cui opera. Supportanumerose attività nel mondo dellacultura e dell’arte collaborando conrealtà di primo piano a livello interna-

Mastrobuono: «La forza

di un progetto integrato

per valorizzare lo stile italiano»

LOMBARDIA, PIEMONTE, LIGURIA: Consorzio di Tutela del Valcalepio - AziendaAgricola Cerati - Latteria Cà de Stefani - La Masera di Piverone - Azienda Chialva-menta di Pancalieri - Azienda Agricola Sangalli - Industria casearia Carene - Poderi diSan Pietro - Allifrut di Edoardo Bogani - Azienda agricola Ambrosis - Azienda agri-cola Falasco - Azienda agricola Sommariva. TRENTINO-ALTO ADIGE, FRIULI-VE-NEZIA GIULIA, VENETO: Fattoria del Buonamico - Azienda Agricola Bastianich -Azienda Agricola Stroppolatini Giuliano - Villa Angarano - Agriturismo Villa Feria-ni. EMILIA ROMAGNA, TOSCANA, UMBRIA: Azienda Agricola I Fondi - AziendaAgricola Branchini Società Agricola - Società Agricola La Vallata - Azienda AgricolaStefanini Simone - Fattoria di Altopascio - Azienda agricola Dino Pugi SS - Aziendaagricola Buccianera - Azienda Gualdani Enrico - Azienda Agricola Bachetoni - Agri-cola San Sabino snc di Lucilla e Paola Crainz. MARCHE, LAZIO, ABRUZZO: F.lli Buc-ci di Ostra Vetere - Quaquarini di Serrapetrona - Casale del Giglio - Azienda agricolaCaramadre - Azienda agricola Ansape Terrantica - Aureli Mario SS Agr. dei F.lli Aure-li Ortucchio - Azienda Agricola Pietrantonj. PUGLIA, CAMPANIA, CALABRIA:Azienda Giovanni Corbutti - Puglia Tipica - Azienda Spagnoletti Zeuli - CaseificioMontrone Spa - Azienda Agricola Eligo di Bifulco Saverio - La Fabbrica della pasta diGragnano IGP - Cantine Statti - Azienda agricola olificio Walter Placida – Cooperati-va ABZ f.lli Persico.

fiero al pianoforte; nella sala da pranzoEdoardo Zosi al violino; nella depen-dance l’attrice Isadora Angelini. Comesottofondo, la degustazione dei tantiprodotti di qualità offerti dalle aziendedi Confagricoltura: dal Panerone di Mi-lano alla Toma piemontese, dal Granaalla Mozzarella di Bufala, alla Burratapugliese; dalla Soppressa veneta allaPiadina con gli affettati emiliano ro-magnoli, allo Speck, al Capocollo pu-gliese; dal pane toscano alle friselle;dalla pasta di Gragnano ai tagliolini diCampofilone; dai pomodorini delPiennolo alla carote abruzzesi, alle oli-ve taggiasche, al Pesto; dai mirtilli alle

albicocche, alle mele; dal riso Venereal miele del Casentino. Insieme ai viniDoc e Docg e agli oli Dop di tutte leregioni presenti.Il legame tra i Festival, i comuni in cuisi svolgono e le produzioni tipicheidentificative del territorio ha consen-tito così di raccontare il distretto, va-lorizzandone ogni caratteristica e qua-lità, unendo i fili della storia, dell’artee del gusto.“La serata nasce dal progetto di pro-mozione integrata che abbiamo pen-sato e realizzato insieme a Confagri-coltura – ha detto Perrotta -. Il nuovoconsiglio direttivo di Italiafestival ha

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LUGLIO-AGOSTO 2015| MONDO AGRICOLO |17

zionale come il Museo del Louvre diParigi, la Royal Academy of Arts di Lon-dra, il Museo del Prado di Madrid, ilTeatro Mariinskij e lo State HermitageMuseum di San Pietroburgo. “In Italia - ha detto il presidente e am-ministratore delegato di JT Internatio-nal Italia Piercarlo Alessiani - vantiamouna partnership istituzionale in occa-sione della Serata inaugurale del Teatroalla Scala di Milano e una collaborazio-ne pluriennale con il Museo Teatrale al-la Scala e, in occasione di Expo Milano2015, abbiamo siglato un accordo conil Cenacolo Vinciano, permettendo larealizzazione di un calendario di aper-ture straordinarie e dedicando deter-

Alessiani:«Siglato accordo

con il Cenacolo Vinciano

per aperture straordinarie»

Giulia De Blasis (soprano)e Clelia Cafiero (piano)

FESTIVAL DELL’ASSOCIAZIONE ITALIAFESTIVALn

Armonie D’Arte Festival – EmiliaRomagna Festival – Festival Casteldei Mondi – Festival dei Due MondiSpoleto – Festival della Valle d’stria –Festival delle Nazioni Città di Castel-lo – Festival di Primavera – FestivalMaggio all’Infanzia Bari – FestivalPianistico internazionale di Brescia eBergamo – Festival Teatrale di Bor-gio Verezzi – Guidoneum Festival –Il Ritmo delle Città Milano – MitoSettembre Musica – Mittelfest –

Monteverdi Festival – Opera Estate Festival – Palutus Festival – Romaeuropa Festival- Rossini Opera Festival – Santarcangelo Festival – Settimane Musicali di Stresa e delLago Maggiore – Settimane Musicali Meranesi.

minate fasce di ingresso settimanale al-le persone più bisognose attraverso laFondazione Progetto Arca Onlus. Ab-biamo aderito volentieri a questo pro-

getto di Confagricoltura e Italiafestivalperché l’agricoltura è il nutrimentodella vita quotidiana, ma lo sono anchel’arte e la cultura.” ���

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Logistica funzionale

«Abbiamo avviatocon l’Unione Inter-porti una proficuasinergia per svilup-pare azioni comuniche rendano sem-

pre più funzionali i servizi connessi aitrasporti per i prodotti agricoli ed ali-mentari. Il lavoro avviato proseguiràanche dopo Expo. Gli interporti sonoluoghi di sviluppo». Lo ha detto il presi-dente di Confagricoltura Mario Guidiintervenendo al convegno “Energia perla vita. Gli interporti italiani: eccellenza

della logistica a sostegno delle risorseenergetiche”, promosso dall’ UnioneInterporti Riuniti (UIR), che si è svoltopresso l’Auditorium di Palazzo Italia aMilano Expo 2015. «Il sistema agroali-mentare – ha aggiunto Guidi - guardacon vivo interesse agli interporti, ovve-ro alle strutture di interscambio dellemerci (autotrasporto, ferrovia) e di in-terconnessione con la GDO e le Doga-ne, costituite presso i principali centriurbani e di snodo del Paese. Il tema del-la sostenibilità energetica sta a cuore adentrambe le Organizzazioni e stiamostudiando strategie condivise». Ad apri-re il convegno il presidente di UIR Mat-teo Gasparato. «Questa giornata – ha di-chiarato - si propone di divenire unpunto di rilancio per continuare nellastrada intrapresa di mettere al centrodell’attenzione nazionale ed internazio-nale il ruolo degli interporti italiani.Ruolo che non si limita solamente almondo della logistica e dei trasporti, mainveste pienamente anche la compo-nente energetica, con il concreto con-tributo che infrastrutture, come quelleinterportuali, danno per la riduzione

Convegno a Palazzo Italia

dell’Unione Interporti

per infrastrutture

efficienti e attente

all’ambiente.

Gli interventi di Guidi

e Gasparato

dei carichi energetici, la produzione dienergia da fonti rinnovabili e, più in ge-nerale, per la promozione di politichesostenibili di gestione della mobilità edella pianificazione territoriale». «UIR, inquanto associazione nazionale di cate-goria che riunisce la totalità degli inter-porti italiani, si pone il compito di indi-viduare modalità operative attente al-l’ambiente ed alla sostenibilità – ha evi-denziato Gasparato -. Le infrastrutturedegli interporti contribuiscono in misu-ra significativa alla riduzione delle emis-sioni di anidride carbonica in atmosfe-ra, principalmente mettendo in atto lospostamento del traffico merci dallastrada alla ferrovia». Nel prosieguo deilavori, dopo l’intervento introduttivodel prof. Buscaglia del Politecnico di To-rino sul tema “Interporti e Sostenibilitàenergetica”, sono state presentate alcu-ne delle più rilevanti best practices chegli interporti associati a UIR hanno svi-luppato in questi anni, consentendo alsistema interportuale italiano di funge-re da traino ed esempio per un utilizzoefficiente ed efficace delle risorse ener-getiche disponibili. (G. M.)

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terizzano il settore primario». Lo hasottolineato il presidente dell’EnteBilaterale Agricolo Nazionale (EBAN)Roberto Caponi nel convegno sui te-mi della bilateralità in agricoltura,svoltosi presso l’Auditorium di Palaz-zo Italia a Expo 2015. L’ente è stato costituito da Confagri-coltura, Coldiretti, Cia, Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil. Negli ultimi cinque an-ni (dal CCNL Operai agricoli e floro-vivaisti del 2010) le organizzazionidatoriali e sindacali agricole hannoridisegnato totalmente il sistema del-

Con Eban un’adeguata rete di servizi

e tutele gestita autonomamente dalle parti contrattuali

di Gaetano Menna

La nuovabilateralità

«La bilateralitàsvolge unruolo di fon-damenta lerilievo neltessuto so-

ciale e produttivo, avvicinando ilmondo delle imprese e quello dei la-voratori. In particolare l’agricolturavanta una lunga e consolidata tradi-zione in materia di enti bilaterali. Tra-dizione che, negli ultimi anni, si è svi-luppata e rafforzata grazie anche allebuone relazioni sindacali che carat-

Andrea Olivero (foto di R. Ciani Bassetti)

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certificazione dei contratti».In tale ottica è stato concretizzato unimpianto articolato su due livelli: na-zionale e provinciale. A livello nazio-nale opera l’Ente bilaterale agricolonazionale, mentre localmente leCasse extra legem diventeranno Entibilaterali territoriali (EBAT). In so-stanza, in luogo di una pluralità di or-ganismi operanti a livello nazionalee territoriale sono previsti un unicoente a livello nazionale e un unicoorganismo a livello provinciale.Il quadro degli enti bilaterali è com-pletato: dal Fondo Integrativo Sanita-rio Agricolo (FISA), che fornisce pre-stazioni integrative del Servizio sani-tario nazionale; da FORAGRI, che fi-nanzia la formazione continua; daAGRIFONDO, che gestisce la previ-denza complementare dei lavoratoriagricoli. Nel corso dei lavori si sono alternatigli interventi dei vertici dei suddettienti bilaterali e dei rappresentantidelle parti sociali. Per Confagricoltura è intervenuto ilpresidente Mario Guidi, che ha ri-cordato il senso della collaborazio-ne tra le parti sociali. «Non parlereidi “pace” tra le Organizzazioni, per-ché la pace indica immobilità, ma dicollaborazione attiva, di ricerca disoluzioni nell’interesse complessivo– ha commentato Guidi -. C’è biso-gno di più welfare, cosa che lo Statonon riesce ad assicurare, da ciò ilruolo fondamentale degli enti inte-grativi. EBAN indica un percorso in-

la bilateralità, razionalizzandolo esemplificandolo, con un impegno dispending review, di trasparenza econ l’obiettivo di rendere più effica-ce la tutela. «EBAN – ha rimarcato Caponi - è il ri-sultato concreto della nuova bilate-ralità, che vede sempre più le PartiSociali attivarsi nella gestione di fun-zioni sussidiarie a quelle pubbliche,ed in alcuni casi addirittura sostitu-tive, in materia di collocamento, im-migrazione, previdenza, sanità, for-mazione, integrazione al reddito,

novativo a cui rapportarsi anche inaltri settori».Ai lavori è intervenuto anche il viceministro delle Politiche agricole An-drea Olivero, che ha ribadito l’impe-gno di tutti «per rendere più traspa-rente, sicuro, qualificante il lavoro inagricoltura». «Va dato un riconosci-mento alla nostra filiera per la tenutadell’occupazione e la sua crescita(nel primo quadrimestre +6,2% subase annua). Non vogliamo però so-lo maggiore occupazione, ma che siaqualificata e riconosciuta “pulita” sot-to ogni punto di vista. Bisogna con-trastare il lavoro irregolare, lo sfrut-tamento degli immigrati, le debolez-ze del welfare rurale». Il vice ministro ha quindi sottolinea-to la necessità di innovazione e for-mazione. «Bisogna accompagnare losforzo di crescita occupazionale conla qualificazione professionale, conuna formazione continua. Non par-liamo più di lavoro bracciantile; nonci sono braccia, ma persone capaci».«Un’adeguata rete di servizi e tutelegestita autonomamente dalle particontrattuali – ha concluso dal cantosuo il presidente di EBAN Caponi -può contribuire a realizzare quel la-voro di qualità indispensabile perun’agricoltura di qualità». ���

Caponi: «EBAN indica un

percorso innovativo a cui

rapportarsi in altri settori»

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L’Organizzazione degli imprenditoriagricoli da anni sostiene l'importanzadello sviluppo dell'agricoltura socia-le, sia come risorsa per nuovi model-li di welfare a sostegno delle fasce più

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Il 21 settembre, nell’ambito diExpo di Milano, si celebrerà laprima “Giornata internazionaledell’Agricoltura sociale e delmicrocredito”, organizzata dalMipaaf, nella persona del vice-

ministro Andrea Olivero, unitamenteall'Ente Nazionale per il Microcredi-to. Questo evento storico per il mon-do dell’agricoltura sociale è organiz-zato in sinergia con vari attori, tra cuila Rete Fattorie Sociali, di cui è parteConfagricoltura.

deboli, sia come occasione di svilup-po per le imprese agricole.Tante le iniziative intraprese per me-glio farla conoscere e permetterne lacrescita, come le attività formative, tracui quelle promosse insieme ad Ena-pra (ente di formazione di Confagri-coltura), che ha permesso di svilup-pare un piano di formazione naziona-le sull’agricoltura sociale. E tantequelle in programma, come il masterche sarà attivato presso l'Università diRoma Tor Vergata sull’ agricoltura so-ciale. Progettato in collaborazione trala Rete Fattorie Sociali, l'AssociazioneOasi e le strutture universitarie, il ma-ster ha lo scopo di formare gli opera-tori agricoli e sociali per la creazionee gestione di progetti di agricolturasociale.L’attività di promozione e sensibiliz-zazione svolta in questi anni, ancheda Confagricoltura, è senz’altro allabase della decisione delle Istituzioni

A settembre, ad Expo,la “Giornata internazionale

dell’agricoltura sociale”.Coniugare sviluppo

produttivo e servizi

per la collettività

di Marco Berardo Di Stefanop r e s i d e n t e R e t e F a t t o r i e S o c i a li

Agrowelfare

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LUGLIO-AGOSTO 2015| MONDO AGRICOLO |23

giorno di persone in difficoltà socia-le, fisica e psichica). Rientrano nell’a-gricoltura sociale, poi, le prestazioni ei servizi che affiancano e supportanole terapie mediche, psicologiche e ria-bilitative, anche attraverso l’ausilio dianimali allevati e la coltivazione dellepiante ed i progetti finalizzati all’edu-cazione ambientale e alimentare, allasalvaguardia della biodiversità.Quello che è importante è che questeattività esercitate dall’imprenditoreagricolo costituiscono attività con-nesse, ai sensi dell’articolo 2135 delcodice civile, che significa che la con-nessione si ha “ex lege”. Le attivitàpossono essere svolte in associazionecon le cooperative sociali, con le im-prese sociali, con le associazioni dipromozione sociale, nonché con isoggetti di cui all’articolo 1, comma 5,della legge 8 novembre 2000, n. 328.Il legislatore ha inoltre previsto chegli operatori dell’agricoltura socialepossano costituire organizzazioni diproduttori. Il provvedimento dà anche la possibi-lità agli imprenditori agricoli di desti-nare agli scopi dell’agricoltura socialei fabbricati agricoli o porzione degli

di dotare il settore di una legge na-zionale (in approvazione al momen-to della scrittura di questo articolo)che inquadra definitivamente l’agri-coltura sociale come aspetto dellamultifunzionalità delle imprese agri-cole, finalizzato allo sviluppo di in-terventi e di servizi sociali, socio-sa-nitari, educativi e di inserimento so-cio-lavorativo.Molte le novità contenute nel prov-vedimento.In base alla nuova legge sono consi-derate agricoltura sociale, tutte quelleattività esercitate dagli imprenditoriagricoli, in forma singola o associata, edalle cooperative sociali (anche seper queste ultime sono stati inseritidei limiti in relazione al fatturato), di-rette a favorire l’inserimento socio-la-vorativo di soggetti svantaggiati; offri-re prestazioni e attività sociali e di ser-vizio per le comunità locali ( tra cuiagriasilo, agrinido e accoglienza e sog-

stessi, mantenendo o acquisendo il re-quisito di ruralità.Infine, a sostegno dell’agricoltura so-ciale, il legislatore prevede che le isti-tuzioni pubbliche che gestisconomense scolastiche e ospedaliere, nel-le gare concernenti i relativi servizi difornitura, possano individuare criteridi priorità per l’inserimento di pro-dotti agroalimentari provenienti daoperatori dell’agricoltura sociale; chei comuni definiscano modalità idoneedi presenza e di valorizzazione deiprodotti provenienti dall’agricolturasociale nelle aree pubbliche. E chenell’ambito delle operazioni di aliena-zione e locazione dei terreni dema-niali agricoli, di quelli appartenentiagli enti pubblici territoriali e non ter-ritoriali e di quelli confiscati alla ma-lavita organizzata siano individuatidei criteri di priorità per l’assegnazio-ne a soggetti che svolgano attività diagricoltura sociale. È previsto, infine, che le Regioni pro-muovano tavoli regionali e distrettua-li di partenariato tra i soggetti interes-sati alla realizzazione di programmi diagricoltura sociale e che venga istitui-to un Osservatorio sull’agricoltura so-ciale, con funzioni di monitoraggio eproduzione di linee guida, compostoda soggetti istituzionali e non, coin-volti sul tema. Per avere maggioriinformazioni è possibile visitare la pa-gina www.fattoriesociali.it. ���

Una rete di fattorie dove

agricoltori e operatori sociali

collaborano per chi è svantaggiato

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I camp i di domani

Un campo verde verticale,installazioni multimedia-li e le storie di un popo-lo laborioso, di tecnolo-gie all’avanguardia e diaziende innovative che

hanno fatto fiorire il deserto. A ExpoMilano 2015 Israele si presenta così.Protagonista del Padiglione l’impegnodel Paese nel condividere il know-howe i risultati della ricerca per un futuromigliore. Disegnato dall’architetto Da-vid Knafo e realizzato da Avant VideoSystems con materiali al 100% ricicla-bili, lo spazio di Israele sorge a fiancodel Padiglione Italia, all’incrocio delCardo e del Decumano.

Un campo verticale coltivato princi-palmente a grano, mais e riso accogliei visitatori in un’esperienza dal forteimpatto visivo. Ispirata a coltivazionireali, la spettacolare parete verde nonha un ruolo meramente estetico, maintroduce il Vertical Planting, una tec-nologia rivoluzionaria che permette dirisparmiare e ottimizzare territorio eacqua.Israele è un paese giovane, con una tra-dizione di 3.000 anni e un approccioproiettato nel futuro. In meno di set-tant’anni, duro lavoro, ricerca e svilup-po sono riusciti a trasformare le diffi-coltà in sfide, un paesaggioprevalente-

Padiglione Israele

punta sull’ innovazione.

I risultati della ricerca

per un futuro migliore

Foto di Roberto Ciani Bassetti

Page 25: Mondo agricolo 7-8

LUGLIO-AGOSTO 2015| MONDO AGRICOLO |25

mente arido in un territorio fertile, ildeserto in campi rigogliosi e la tradi-zione millenaria delle grandi religionimonoteiste in un crogiolo di tecnolo-gia.All’ingresso della mostra, attori che in-teragiscono con il pubblico e madrined’eccezione accolgono i più piccolicon video interattivi. Una volta entrati,filmati 3D con il linguaggio semplicedello storytelling accompagnano i visi-tatori di ogni età alla scoperta delletecnologie e della storia agricola diIsraele. All’uscita della mostra un risto-rante gluten-free propone ricette israe-liane come humus, shakshuka, tabulémediorientali olive e formaggi freschi,mentre una gelateria artigianale offregelati dai gusti curiosi come yogurtisraeliano, halva e miele.Elazar Cohen, Commissario Generaledel padiglione commenta: “Oggi Israe-le è uno dei Paesi più avanzati nel cam-po dell’innovazione scientifica e tec-nologica. Investimenti ed opportunitàper sviluppare nuove tecnologie lohanno trasformato in una vera e pro-pria Start-Up Nation. Qui ad Expo con“Fileds of Tomorrow” ci rivolgiamoproprio ai più piccoli - gli uomini e ledonne di domani – ai quali indirizzia-mo il nostro messaggio di condivisio-ne, curiosità e spirito di innovazioneper un futuro equo e sostenibile”.

Tra le iniziative, dall’8 al 26 giugno, Pa-diglione Israele ha presento la mostra“Wheat is Wheat is Wheat“, che ha vo-luto far riflettere sul ruolo del marke-ting tra food e design. Il designerPeddy Mergui ha creato dei packagingdi prodotti alimentari di tutti i giorni eli ha riadattati all’estetica di noti bran-di di lusso: dai limoni della Nike alleuova firmate Versace, ma anche lo yo-gurt Tiffany e le confezioni di pasta Fer-rari con tanto di cavallino rampante.Mergui esagera l’estetica e i valori cheinfluenzano i consumer trend e mani-polano la relazione tra un oggetto e un

ideale. “Che cosa compriamo effettiva-mente quando siamo disposti a pagareun sovrapprezzo per un brand di fari-na o di sale da cucina?”, commenta ildesigner. “Consideriamo il valore ag-giunto in base al packaging o alla qua-lità del prodotto contenuto?”. Il 25 giugno Israele ha celebrato ad Ex-po il National Day con una vera e pro-pria festa e un calendario ricco di even-ti per il pubblico. Performance musica-li e acrobatiche di fiati e percussioni,uno show-case d’autore con un con-certo soul-jazz che unisce l’anima mul-tietnica del paese, ma anche un dj-set a

bordo decumanoche si infuoca do-po il tramonto.Gli artisti israelianiche si sono alter-nati tra il decuma-no e il padiglionehanno rappresen-tato al meglio lospirito del Paese:giovane, intra-prendente, curio-so e in grado ditrasformare lacreatività in un’e-nergia ottimista eaperta sul futuro.Un giorno di festache rispecchia an-che l’identità delpadiglione. (G. B.)

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Incontro a Palazzo

della Valle

sull’olio italiano,sulle sue qualità

e sulla necessitàdi modernizzarsi

I N C O N T R I O L I V I C O L T U R A

26| MONDO AGRICOLO|LUGLIO-AGOSTO 2015

di Gabriella Bechi

Tradizione fa rimacon innovazione

e numerosi imprenditori olivicoli. “Siamo nel pieno della discussionesul nuovo Piano Olivicolo Nazionale– ha detto nella sua introduzione ilpresidente della Federazione nazio-nale olivicola Donato Rossi - e Con-fagricoltura vuole avviare un con-fronto pubblico sull’esigenza di mo-dernizzare il sistema produttivo olivi-colo italiano, convinta che l’innova-zione possa dare nuovo slancio pro-duttivo e consentire anche lo svilup-po del comparto in termini quantita-tivi e qualitativi. Per questo è impor-tante che le nuove risorse destinateal Piano non vengano disperse in mil-le rivoli, ma vengano indirizzate perla maggior parte verso misure per in-crementare la produttività”.Rossi ha ricordato che la produzioneitaliana di olio, cosa ancora più eviden-te nell’ultima campagna 2014/2015con livelli bassissimi, non riesce a sod-disfare il fabbisogno interno, per il qua-le è necessario attingere al bacino eu-ropeo e non solo, e che i nostri costi diproduzione sono fra i più alti del mon-

Olivicoltura intensiva osuperintensiva? Non sitratta di fare una sceltadrastica. I due sistemipossono convivere, pur-ché non si rinunci alla

crescita. E’ questa la conclusione del-l’incontro “L’olio italiano e le sue qua-lità. Innovare per competere: un set-tore a confronto con la modernizza-zione”, che si è svolto il 30 giugnoscorso nella sede di Confagricoltura.Un tema molto dibattuto, quello af-frontato a Palazzo della Valle, a cuihanno partecipato esperti del settore

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LUGLIO-AGOSTO 2015| MONDO AGRICOLO |27

tensiva. Non tutte le aree, inoltre, po-trebbero essere adatte a tale tipo dicoltura a causa di carenze strutturalie della parcellizzazione delle superfi-ci. E’ importante, dunque, il ruolo del-le Organizzazioni di produttori che,come ha sottolineato Francesco Pac-cianti, vicepresidente della societàcooperativa agricola Confoliva, svol-gono un ruolo sostanziale nell’aggre-gazione dell’offerta, nel miglioramen-to della qualità e nel raggiungimentodi un maggiore potere contrattuale.Ma anche le reti d’impresa, che pos-sono aggregare aziende, anche picco-le, ma interessate. Il superintensivo, infine, non danneg-gia le caratteristiche organolettiche enutrizionali dell’olio extravergine d’o-liva, come ha detto nel suo interventoSara Farnetti, specialista in medicinainterna, nutrizione funzionale e meta-bolismo. “Purché l’olio ottenuto siagrande qualità – ha detto -. Perché è laqualità che fa la differenza dal puntodi vista della salute. L’olio extraverginedi qualità non è un condimento, maun ‘amico’ che, grazie al suo contenu-to di acido oleico e polifenoli è in gra-do di controllare moltissimi fattori dirischio.” Tesi dimostrata anche dalladegustazione finale, guidata da un ca-po panel, che ha messo a confrontooli ottenuti con metodi di produzionediversi.“Il rilancio dell’olivicoltura nazionalepassa attraverso l’innovazione - ha det-to il presidente della ConfagricolturaMario Guidi concludendo i lavori -.Credo che negli anni passati abbiamosbagliato a considerare questo settorediverso dagli altri, cullandoci sulla no-stra tradizione e sui nostri primati. Mala tradizione non può essere disgiuntadall’innovazione, perché mentre noistiamo fermi o addirittura arretriamo, inostri competitor vanno avanti. Quel-lo che manca al nostro Paese è unastrategia globale di crescita”. ���

do e certamente i più alti in assolutofra i Paesi produttori europei, come di-mostrano i dati del COI.“La struttura orografica del nostro ter-ritorio, la parcellizzazione delle no-stre aziende e la difesa della nostratradizione produttiva vanno certa-mente tenute in debito conto nellavalutazione delle variabili che hannocondotto a questa situazione – ha sot-tolineato il presidente della Federa-zione nazionale olivicola - ma occorreinterrogarsi anche se non si siano suf-ficientemente valutate le opportunitàche potevano derivare dall’innovazio-ne e dalla modernizzazione per so-stenere il settore”.Il sistema di produzione superinten-sivo offre molti vantaggi. I nostricompetitor europei, come la Spagna,ma anche la Tunisia, lo hanno intro-dotto con successo già da molti anni,con ottimi risultati in termini diquantità e qualità. Si tratta solo di tro-vare la modalità produttiva più ido-nea al nostro modello. Con gli esperti presenti (Michele Pi-

Rossi: «Indirizzare le risorse

del piano olivicolo nazionale

per incrementare la produttività»

sante, membro del Consiglio per laRicerca in agricoltura; Salvatore Cam-poseo, docente di Scienze agro-am-bientali dell’Università degli Studi diBari; Aleandro Ottanelli, del Diparti-mento di Scienze delle produzioniagroalimentari e dell’ambiente del-l’Università di Firenze) sono stateesaminate le prospettive dell’olivi-coltura intensiva e superintensiva eanalizzati i punti di forza e di debo-lezza. Tra quelli critici, il preferibileutilizzo di varietà non autoctone, chesembrerebbero più idonee a questotipo di organizzazione dell’oliveto,ma che probabilmente nulla toglie-rebbe alla qualità del prodotto finale,le cui caratteristiche di eccellenza so-no date dalla struttura pedo-climaticae dal know-how dei nostri produtto-ri. Caso diverso per le Dop e le Igp,dove occorre privilegiare le varietàautoctone: anche in questo caso al-cune sperimentazioni condotte inparticolari zone hanno, comunque,dimostrato che ci sono alcune varietàautoctone adatte alla coltura superin-

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28| MONDO AGRICOLO|LUGLIO-AGOSTO 2015

I N C O N T R I O L I V I C O L T U R A

L’energia delle olive

L’agricoltura sostenibi-le è un modello diproduzione economi-camente vantaggiosoper gli agricoltori, ri-spettoso dell'ambien-

te e socialmente giusto. Partendo daquesto principio, in Confagricoltura,Alfo (Associazione Frantoi del Lazio),Agripower plus e Crpa hanno affron-tato il tema dell’innovazione della filie-ra con un’attenzione particolare allasostenibilità e al recupero dei sotto-prodotti a fini energetici, per una filie-ra dell’olio sempre più sostenibile, siadal punto di vista ambientale, sia dal

punto di vista produttivo. In effetti, inItalia, la produzione di olio di oliva con-tinua ad avere un ruolo indispensabilenella filiera agro-alimentare italiana.Perché non valorizzare i residui e sot-toprodotti di questa filiera attraverso ilbiogas? Si raggiunge l’obiettivo di farfruttare gli scarti agricoli ottenendoenergia pulita e a basso costo, fornen-do al tempo stesso nuove opportunitàdi sviluppo al settore agricolo. L’asso-ciazione dei Frantoiani del Lazio hamesso in evidenza come il trattamentoe lo smaltimento dei reflui oleari e del-la sansa prodotti dai frantoi oleari ab-bia sempre costituito un costo oltre aduna difficile complicazione soprattut-to legata alle difficoltà di smaltimento.Così, Andrea Fabbri di Agri Power Plusha affrontato, nella sua ampia e detta-gliata relazione, come utilizzare l’olio ein particolare i suoi sottoprodotti perottenere biogas, quindi energia pulitaed utile a tutti. “Sicuramente il mais - hadetto - è la coltura energetica più uti-lizzata per la produzione di biogas conrese elevate in metano, così come sor-go e triticale, ma anche le sanse vergi-ni di oliva possono essere utilizzate inmodo proficuo per la produzione di

Associazione Frantoi

del Lazio, Agripower

plus e Crpa

impegnati a utilizzarereflui oleari e scarti

in impianti a biogas

biogas”. Si apre quindi una prospetti-va importante per i frantoi: attraversola digestione anaerobica quello cheera un grosso problema può trasfor-marsi in una fonte di risparmio, di red-dito e di tutela dell’ambiente allo stes-so tempo. Paolo Mantovi e Mirco Ga-ruti, del Crpa hanno messo in eviden-za, nel loro intervento, l’importanzadel pretrattamento delle sanse per laproduzione di biogas. I relatori hannosottolineato l’importanza di creare unvalore aggiunto per il frantoiano e nonpiù un costo di smaltimento dei sotto-prodotti. “Per ottimizzare la filiera nelsuo insieme – hanno spiegato - primadell’ immissione nel digestore, separa-re il nocciolino è fondamentale, per-ché è un’ottima biomassa solida per lacombustione”. Per i frantoi si apronoquindi prospettive interessanti per l’u-tilizzo del patè di sansa anche sul fron-te della gestione delle acque di vegeta-zione. “E sempre bene per diluire, con-tenere le concentrazioni di polifenolied equilibrare la flora batterica – han-no concluso Mantovi e Garuti - abbi-nare le sanse in codigestione con un’a-deguata percentuale di liquame zoote-nico”. (E. T.)

L’energia delle olive

Page 29: Mondo agricolo 7-8
Page 30: Mondo agricolo 7-8

Una storia di impresa

familiare di successo.

Q uella di Ranchino che,

nell’orvietano, producecon tecniche innovative

un olio di alta qualità

I N C O N T R I O L I V I C O L T U R A

3 0 | MONDO AGRICOLO|LUGLIO-AGOSTO 2015

di Elisabetta Tufarelli

ziona dal 2003. “Sono convinto – diceEugenio Ranchino – che un olio ex-travergine di pregio nasca dall’indi-spensabile unione di tre valori fonda-mentali: cultura, ricerca e tecnica, chea loro volta vanno messi al serviziodella materia prima: l’oliva”. È su questa certezza che si basa la fi-losofia aziendale dell’impresa familia-re associata a Confagricoltura. Le4.500 piante che costituiscono il pa-trimonio aziendale sono tra le poche,in Umbria, a crescere su terreno vul-canico.”Coltiviamo i nostri ulivi – pre-cisa Eugenio Ranchino – in modo in-tensivo, cercando di meccanizzare ilmaggior numero di operazioni possi-bili. I nostri impianti sono stati infatti

Vocazioneextravergine

L’ulivo, in Umbria, è unacoltura antichissima,che risale agli Etruschi.Una delle città più po-tenti era Volsinii (Orvie-to), che ricavò la sua

ricchezza e potenza proprio grazie al-l’agricoltura in generale e, in partico-lare, al commercio dell'olio. È qui, a ca-vallo dei comuni di Porano ed Orvie-to, che incontriamo la famiglia Ran-chino al completo: l’agronomo Euge-nio con sua moglie Silvia e le lorosplendide figlie Giulia e Rosa, di 10 e 8anni. L’impresa familiare produce olioextravergine da sempre, ma la decisio-ne di rinnovare gli impianti è del2002, mentre il frantoio aziendale fun-

Eugenio Ranchino

Page 31: Mondo agricolo 7-8

progettati per ottenere la massimaqualità ad un costo accettabile”. Inazienda, a 450 metri di altezza, le va-rietà coltivate sono: Frantoio, Leccino,Moraiolo per la dop Umbria, ma an-che Borgiona, Gentile di Anghiari, Or-betana e molte altre. “Perché – precisal’imprenditore - la biodiversità è fon-damentale per l’ottenimento di risul-tati e di qualità costanti”. Non è un ca-so, infatti, che nel tempo l’azienda ab-bia ricevuto diversi premi tra cui l’Er-cole Olivario (1° classificato, nel2013, nella sezione fruttato leggero).Certamente un riconoscimento allabravura del produttore, ma anche al-l’altissima vocazione olivicola di que-sto territorio. “Il nostro extra vergine -continua – ha l’obiettivo di restituireagli appassionati del gusto la dedizio-ne della nostra famiglia per la propriaterra, le sue colture antiche e i fruttistraordinari che ancora oggi sa dare”.L’ olio extravergine, di altissima qualitàviene commercializzato in tre varietà:‘Femmine’, ‘Poggio Amante’ (Dop Um-bria vincitore dell’Ercole Olivario) e‘Canale 53’, prodotto con olive da ta-vola molto aromatiche. Tutto l’olio èottenuto esclusivamente nel frantoioaziendale con il sistema a freddo inte-grale a due fasi. “È questo processo –conclude Eugenio Ranchino - che cipermette di produrre il nostro extra-vergine: un olio fruttato, ma nel tem-po morbido ed armonioso”. ���

Adottando al-cune sem-

plici abitudini èpossibile preve-nire o minimizza-re la diffusionenell’ambiente de-gli agrofarmaci,soprattutto quan-do l’obiettivo è latutela delle acquesuperficiali e difalda. Produrrecibo è la missiondegli agricoltori,ai quali spettaperciò il compitodi combattere patogeni, parassi-ti e malerbe che attaccano lecolture. Ciò obbliga al ricorso atecnologie di varia natura, inprimis i mezzi per la difesa, iquali possono essere parzial-mente trasferiti al comparto ac-quatico tramite fenomeni di de-riva, dilavamento e scorrimen-to sottosuperficiale. Sebbene laricerca abbia messo a puntomolecole sempre più sicure dalpunto di vista ambientale e tos-sicologico, molto si può comun-que fare anche per ridurre alminimo la diffusione delle so-stanze chimiche nell’ambiente. Al fianco delle contaminazionidiffuse, spesso dovute all’usonon ottimale dei prodotti, esisteinfatti un tipo di contaminazionedefinita puntiforme che, di nor-ma, si realizza su superfici limi-tate come, per esempio, lepiattaforme di lavaggio deicontenitori di agrofarmaci e

quelle dove avvengono le ope-razioni di preparazione e puli-zia delle attrezzature utilizzateper la distribuzione dei prodot-ti. In tal caso il senso di respon-sabilità degli agricoltori può fa-re la differenza. Proprio su questo fronte, Syn-genta collabora, da diversi anni,con molteplici enti di ricercaper studiare i principali feno-meni legati alle contaminazionidiffuse e puntiformi, identifican-do misure di mitigazione, pro-ducendo materiali informativi epromuovendo le pratiche piùcorrette tramite corsi di forma-zione sul territorio. Dalla sezione “Agricoltura re-sponsabile” del sito Syngenta èpossibile inoltre scaricare utilimateriali divulgativi sulle buo-ne pratiche agricole da seguiree sulle corrette modalità dismaltimento dei contenitorivuoti degli agrofarmaci.

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O S S E R V A T O R I O

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Page 32: Mondo agricolo 7-8

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LUGLIO-AGOSTO 2015| MONDO AGRICOLO |I

L’A P E R T U R A

Assemblea Generale UNCAI 2 0 1 5

UNCAI

L'Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanicied Industriali rappresenta e tutela su tutto il territorionazionale imprenditori che lavorano per contoterzi nel settore agricolo e industriale.Presidente: Aproniano TassinariDirettore: Francesco Torrisi www.contoterzisti.it

PARTECIPANZA AGRARIA DI CENTO, TASSINARI PRESIDENTE

Il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari ha assunto la presidenza della PartecipanzaAgraria di Cento (www.partecipanzacento.it), un istituto ferrarese con 900 anni di presenzasu un territorio con la gestione di 2000 ettari di terreni da sempre condizionati dalle acquee resi fertili, da paludosi quali erano fino all'XII secolo, grazie al lavoro di un’intera comunità."ConExpo – illustra Tassinari – l'antica Partecipanza riscopre tutta la sua modernità. Per entrambiagricoltura e architettura sono due momenti dell'abitare che trovano la loro connessionenel paesaggio della ‘città organica’, frutto della spinta innovativa dell’uomo".

Lo scorso 25g i u g n ol’Assemblea diUNCAI hapermesso difar dialogare i

principali protagonisti dellafiliera agricola: agricoltori,contoterzisti, agronomi,ricerca e meccanizzazioneagricola. "Abbiamo posto lebasi per una collaborazioneancora più stretta fra UNCAI,Confagricoltura, CREA (ex CRA e INEA) eCONAF”, ha detto il presidente di UNCAIAproniano Tassinari. “L'obiettivo,neppure tanto velato, è costruire unalobby nel nome di qualità, innovazione esostenibilità economica e ambientale".Il presidente di Confagricoltura MarioGuidi, oltre a sottolineare la piena sintoniatra Confagricoltura e UNCAI sul modo difare rappresentanza e sulla “necessità chele organizzazioni collaborino in sinergiaper far sì che le impese possano esserecompetitive ed innovative”, ha elogiato "illavoro già svolto insieme per lasemplificazione burocratica e lacreazione di reti di impresa tra agricoltorie contoterzisti”. L’assemblea, moderatada Laura Bettini di Radio 24, ha avuto unaltro punto di incontro con ilcommissario straordinario del CREA,Salvatore Parlato, che da economista haapprezzato la partnership tra UNCAI eConfagricoltura, rendendosi disponibile afuture collaborazioni: “Uno degli obiettivi

del CREA è cercare sinergie con leassociazioni di categoria, per coniugarereddito delle imprese e ricercascientifica”. Un'idea subito raccolta eapprezzata da Giuliano Oldani,presidente dei Contoterzisti di Milano,Lodi, Como e Varese: “È fondamentale chela ricerca sia prima testata sul campo,studiandone le ricadute sulle aziendeagricole, e solo dopo vengano cercatifinanziamenti. Invece in Italia, spesso,avviene il contrario". L’intervento diAndrea Sisti, presidente del CONAF,l’Ordine dei dottori Agronomi e Forestali,ha permesso di gettare uno sguardo sulla

Una cornice spettacolare per l'Assemblea di quest'anno: EXPO e il Padiglione New Holland

città del futuro, che dovrà diventareanche un luogo di produzione agricoladove: “Come oggi, i contoterzisti forniran-no soluzioni tecnologiche a prezzicontenuti, best practice, indirizzi per laricerca scientifica e sicurezza sul lavoro”.Il direttore di UNCAI Francesco Torrisi hachiuso l’incontro ricordato come lascommessa di UNCAI sia innovare erinnovare le imprese conto terzi. Alcunirisultati, come l’accesso a progetti diformazione finanziata, l’albo in Lombar-dia sono stati raggiunti, “con agricoltori,enti di ricerca, meccanizzazione agricolae agronomi, possiamo dare vita a unprogetto lungimirante e aggregare l’inte-ro mondo della produzione agricola”.

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II| MONDO AGRICOLO |LUGLIO-AGOSTO 2015

casi sembrano poco conciliabili. Laquestione di fondo è però la stessa, co-me dovrebbe essere l’agricoltura delfuturo? L’abbiamo chiesto a Leana Pi-gnedoli, vicepresidente della commis-sione Agricoltura al Senato.Se dovessi sintetizzare in una frase di-rei: "una agricoltura di precisione in

tutte le sue fasi, dalla produzione allacollocazione dei prodotti sui mercati".Questo approccio contiene tutti i prin-cipi che riprendono i concetti di re-sponsabilità verso la tutela dell'ambien-te, l'accesso al cibo, ovvero la salute delpianeta e delle persone. Una responsa-bilità verso il futuro. Elementi che di-venteranno determinanti in un nuovolivello di competitività volta alla natu-ralità. Un uso oculato di acqua, terra efertilizzanti. Questa la prima grande, dif-ficile, frontiera. La seconda è la capacitàdi tenere insieme territorio e globaliz-zazione. Distintività delle produzioni evisione internazionale. Nessun "masochiuso", ma neppure nessuna standar-dizzazione internazionale delle produ-zioni . L'Italia credo dovrebbe essere"laboratorio internazionale"di avanzatepratiche su questi due punti.

Quali aspetti, tra tecnologie e mes-saggi veicolati da EXPO, trova par-ticolarmente significativi?

Particolarmente significativa è l'impo-stazione dei messaggi. Sia in Expo che nei 10 punti della Car-ta di Milano nel parlare di sostenibilitàdell'agricoltura, produzione e impattoambientale, utilizzo delle tecnologieper ridurre le disuguaglianze nell'ac-cesso al cibo, emerge una forte sintoniacon il messaggio del Papa che invita adavere una visione integrale della que-stione ecologica. Un richiamo a tutti aduna nuova responsabilità verso la Terracome "casa comune". È la prima voltanella storia che questa interrelazionetra agricoltura e ambiente, solidarietàglobale, assume tanta autorevolezza ecentralità.

Si potrebbe dire che anche il Go-verno italiano abbia mandato unmessaggio concreto con la riformadegli enti vigilati del ministero del-l’Agricoltura. In cosa consiste?

Sì, un sistema agricolo che vuole esserecompetitivo in questo tempo deve ave-re strumenti e servizi efficienti. Questose vogliamo uscire da una logica di so-la tutela e protezione dell'agricolturaitaliana e vogliamo indirizzare ogni ri-sorsa verso i fattori della competitività.

Leana Pignedoli, vicepresidente della commissione Agricoltura

al Senato, a favore di una proposta legislativa che coinvolga gli

agromeccanici nel segno di un “Piano Nazionale dell'agricoltura

di precisione”

EXPO, Carta di Milano, l’En-ciclica del Papa, i negozia-ti sul Ttip. In questi mesi ilcomparto primario è og-getto di molte riflessioni eil non facile ruolo di me-

diazione politica diventa fondamentaleperché le soluzioni avanzate in alcuni

N O T I Z I E

U na legge su sistemi di rete misti contoterzisti e agricoltori

Leana Pignedoli

Page 35: Mondo agricolo 7-8

LUGLIO-AGOSTO 2015|MONDO AGRICOLO|III

Quindi la sintesi della mia proposta dilegge sul riordino degli enti agricoli sindall'inizio è stata: un numero limitato dienti fortemente specializzati. Strumentiefficienti, virtuosi, trasparenti e dialo-ganti tra loro. Sia che parliamo di ge-stione delle risorse europee, di ricerca,di strumenti finanziari. Sono strumentipensati per l'agricoltura e non sistemiautoreferenti. È da questa ottica chedobbiamo partire.

In un’Agricoltura 2.0, più efficien-te e snella nei suoi apparati, più so-stenibile e rispettosa del suolo,tracciabilità, agricoltura di preci-sione sono le buone pratiche mes-se in campo dai contoterzisti, cheperò non sono stati citati nella Car-ta di Milano. Una svista o cosa?Nei dieci punti della Carta di Milano sicitano principalmente gli obiettivi daraggiungere e forse non in modo ap-profondito gli strumenti. Mi sembra co-munque molto positivo che il ministroMartina proprio ad Expo abbia parlatodi un Piano nazionale dell'agricolturadi precisione. È una scelta importante. Occorre mag-giore consapevolezza delle potenzia-lità delle tecniche e tecnologie di pre-cisione. Non c'è una conoscenza suffi-ciente, manca una elaborazione ap-profondita sul rapporto tecnologie - tu-tela ambientale.

In una politica di inclusione ditutti gli attori della filiera agrico-la, è possibile riconoscere anchele attività agromeccaniche? A co-sa serve una legge sulle attivitàagromeccaniche?

Una legge sulle attività agromeccani-che permetterebbe di aggiornarepolitiche includenti per questo setto-re e definire in modo adeguato una fi-gura che sino ad ora era un genericoprestatore d'opera. Si va verso unnuovo profilo, quello di imprendito-re agromeccanico capace di fornireservizi specializzati e innovativi.

La collaborazione tra Uncai eConfagricoltura dimostra la vo-lontà di buona parte di agricolto-

R I F O R MA D EGLI ENTI VIGILATIDAL MIPAAF

Il percorso di riordino degli organismivigilati del ministero dell'agricolturava nella giusta direzione di unarazionalizzazione del sistema.Concentrare i compiti dei diversienti, permetterà di assegnarestrumenti più efficaci ed evitarespese inutili", così Francesco Torrisi,direttore di Uncai, presente inrappresentanza dei contoterzisti

all’incontro “Riforma degli enti agricoli: lavori in corso” che si èsvolto in giugno a Roma. Promosso dal gruppo del PartitoDemocratico, in particolare dal vicepresidente della commissioneAgricoltura, la senatrice Leana Pignedoli, l'incontro ha fatto ilpunto con esperti del settore. “La riforma prospettata sembraprevedere oltre al taglio degli sprechi – ha aggiunto Torrisi – didestinare alla ricerca gran parte delle risorse recuperate. Unascelta che guarda al futuro, che Uncai non può che apprezzare.In particolare, la decisione di unire gli enti di ricerca (i CRA) el'INEA (l'Istituto nazionale di Economia Agraria), dando vita alCREA, permetterà l’affermarsi di un centro dalla spiccata sensibilitàeconomica, con ricadute positive e immediate su tutto il comparto".Maggiori informazioni su contoterzisti.it.

Trovo importante questo dialogo chesi è aperto. Le imprese agricole peraccrescere la propria capacità compe-titiva devono inserire nuove tecnolo-gie, rispondere ad esigenze di massi-ma tracciabilità dei processi produtti-vi, senza per questo essere obbligatiad affrontare investimenti in attrezza-ture difficilmente ammortizzabili nelbreve periodo. In una agricoltura che richiederà sem-pre più flessibilità di produzioni, an-drà valutato sempre più l'utilizzo di at-trezzature più dell’immobilizzo di in-vestimenti in macchine, peraltro incontinua evoluzione, costose, che ri-chiedono un uso intensivo. Auspicotuttavia che ci sia maggiore integra-zione tra questo settore e le imprese,che ci siano anche sistemi di rete mi-ste, che incidano fortemente sull'evo-luzione tecnologica delle stesse im-prese agricole. Sarei interessata ad ap-profondire questo tema e a farmi pro-motrice di proposte legislative in me-rito. ���

EGIDIO MASCHIO

L’Unione NazionaleContoterzisti e il Pres.Aproniano Tassinaripartecipano concommozione alcordoglio della famiglia,dei dipendenti e deicollaboratori del GruppoMaschio Gaspardo per lascomparsa improvvisa diEgidio Maschio, grandeuomo e grandeindustriale, da semprevicino al mondo delcontoterzismo.

ri e contoterzisti di fare sistema.Questo può portare vantaggi all'a-gricoltura italiana, alle aziende eal territorio? Come?

Francesco Torrisi

Page 36: Mondo agricolo 7-8

IV| MONDO AGRICOLO |LUGLIO-AGOSTO 2015

C orrado Vigo, ad EXPOcon la fattoria del futuro

Nel caso del Mezzogiorno, un graveproblema è rappresentato anche daifurti continui e non sempre un’aziendaagricola è in grado di sostituire una trat-trice dopo il primo o secondo furto.Inoltre i macchinari devono lavorare ilpiù possibile per giustificare l’investi-mento, ma neppure aziende di 100 o500 ettari riuscirebbero a far lavorareabbastanza una mietitrebbia.

Ma per ovviare a questi probleminon basterebbe la condivisionedei mezzi, sfruttando anche lenuove tecnologie?

No, il ricorso agli agromeccanici nonnasce solo per evitare furti, la manu-tenzione dei mezzi, gli ammortamentio l’assicurazione, ma anche perché di-mostrano di possedere capacità di gui-da e un “occhio operativo” che non sipossono improvvisare, per esempionella preparazione dei terreni o nellaesecuzione dei progetti di lavori di si-stemazioni idrauliche agrarie. Inoltre,con la condivisone dei mezzi, l’agricol-tore non è mai sicuro di poter disporredi un determinato macchinario esatta-mente quando serve. Il contoterzistafornisce, invece, un servizio con la ga-ranzia che in pochissimi giorni il lavorosarà svolto, e alcuni interventi, come al-cuni trattamenti fitosanitari, non posso-no proprio attendere.

Il presidente mondiale degli agro-nomi, Marìa Cruz Dìaz Alvarez, haparlato anche di fattoria globale.Cosa si intende?

La Fattoria Globale è l’espressione diquel territorio globale che ibrida città ecampagna. Il pianeta diventa così ungrande puzzle costituito da fattorie, e lefattorie diventano, con i loro compor-

tamenti, l’unità di misura pervalutare il benessere del Pia-neta attraverso l’applicazio-ne o meno delle best practi-ce raccolte il giro per il mon-do, come la gestione delleacque per l’irrigazione e l’a-ridocoltura della Sicilia o il ri-corso ai contoterzisti là doveil tessuto poderale lo rendenecessario. ���

N O T I Z I E

C’è un padiglione ad Expo che rac-conta ai visitatori la fattoria del fu-turo. Parliamo del padiglione delConaf, il Consiglio dell'ordine na-zionale dottori agronomi e fore-stali, insieme all’Associazione

Mondiale degli Agronomi: 600 mq smon-tabili per poter portare il modello di fat-toria del futuro ovunque nel mondo unavolta finita Expo. Per farci illustrare lastruttura abbiamo raggiunto Corrado Vi-go, presidente degli agronomi siciliani.

Com’è la fattoria del futuro per gliagronomi?

Proponiamo un modello di fattoria ri-spettosa della biodiversità, attenta al mi-glioramento genetico, così come allaproduttività e alla gestione energetica de-gli scarti. In una parola, una fat-toria democratica. Per questoper Expo abbiamo realizzatoun Tavolo della democrazia(un’area circolare al centrodel padiglione) dove 24 esper-ti si confrontano. Gli incontrisono moltissimi, così come letematiche. Dagli incontri arri-veranno indicazioni per ilConvegno Mondiale degliAgronomi che sarà celebrato,

Il presidente degli agronomi e forestali della Sicilia presenta

il padiglione del CONAF

sempre ad Expo, a metà settembre.

Al Tavolo della democrazia pensa-te di invitare anche i contoterzisti?

Perché no. Tra i compiti degli agronomic’è anche di accompagnare gli agricol-tori nella scelta delle macchine e dellelavorazioni in campo. E per un uso ap-propriato dei mezzi tecnici, gli agro-meccanici sono dei collaboratori inso-stituibili per gli agricoltori.

Quindi spazio anche per gli agro-meccanici nella fattoria del futuro…

L’apporto dei contoterzisti all’agricol-tura non andrà mai a ridursi, al contra-rio. Le aziende agricole sono spessotroppo piccole per potersi ripagarel’acquisto di trebbiatrici o falciatrici perla potatura meccanica negli arboreti.

SILVIO BALLONI PRESIDENTE EMAIA

Silvio Balloni, curatore della rubrica “L’esperto risponde”([email protected]), è stato designato direttoredella Fiera Emaia di Vittoria (Ragusa). “Una manifestazionepreziosa – le sue parole – che, in una area come ilMediterraneo, ha la possibilità di cogliere numeroseopportunità, in particolare riallacciando i fili di unaccordo di collaborazione con ENAMA volto allapromozione della cultura della meccanizzazioneagricola in Sicilia e in tutto il Mezzogiorno”.

Page 37: Mondo agricolo 7-8

I progetti di New Holland

per la sostenibilità

e l’indipendenza

agroenergetica. Incontro con la stampa

internazionale

in occasione di Expo

LUGLIO-AGOSTO 2013| MONDO AGRICOLO |3 7

N O V I TÀ M E C C A N I Z Z A Z I O N E

di Claudio Pietraforte

Energy independent farm

recenti linee di macchine capaci diracchiudere in sé prerogative di pro-duttività, efficacia ed inferiori consu-mi di carburante coniugate all’adozio-ne di soluzioni tecnologiche avanzatenell’ottica della tutela ambientale, co-me quelle relative all’abbattimentodelle emissioni inquinanti.E gli ultimi traguardi raggiunti da NewHolland, in termini di novità di pro-dotto e di iniziative mirate al migliora-mento dell’efficienza e della sosteni-bilità delle realtà agricole, sono statiproposti all’attenzione dei rappresen-tanti della stampa internazionale disettore intervenuti alla due giorni or-ganizzata lo scorso giugno a Torino eMilano nell’ambito degli eventi corre-

Fare di più con meno, valea dire produrre maggioriquantità riducendo con-sumi energetici, inquina-mento ed impiego di pro-dotti chimici. È la conce-

zione sostenibile che coincide perfet-tamente con la visione che del futurodell’agricoltura ha New Holland, attivafin dal 2006, attraverso il suo pro-gramma “Clean energy leader”, nellapromozione dell’importante ruolosvolto sotto questo profilo da unameccanizzazione agricola incentratasulla sostenibilità e sull’utilizzo dienergie rinnovabili. Una filosofia costruttiva espressa daparte del brand giallo-blu nelle sue più

Page 38: Mondo agricolo 7-8

esito giudicato già soddisfacente è sta-to ottenuto grazie all’introduzione dinove bombole di gas per una capacitàtotale di 300 litri di metano compres-so che conferiscono al mezzo circamezza giornata di autonomia in servi-zio normale. Fatto sta che il trattoreMethane Power di seconda generazio-ne, rispetto alle macchine diesel stan-dard, permette un risparmio sul costodel carburante nell’ordine del 20-40%e riduce le emissioni inquinanti in mi-

sura dell’80%, risultando fin da adessoconforme ai futuri obiettivi europeidel 2020 in materia di gas a effetto ser-ra. E, ai fini di una ancor miglioreperformance ambientale, le emissionidi CO2 possono essere ulteriormentelimitate con l’utilizzo di biometano,cioè metano derivato dalla biomassa. Nell’ambito di una Energy Indepen-dent Farm, insomma, oltre a poter pra-ticamente azzerare le emissioni, si hal’opportunità di tagliare le spese delcarburante fino al 40%. «Entro quattroo cinque anni contiamo di esserepronti al lancio sul mercato del tratto-re Methane Power, che peraltro si in-serisce perfettamente nella nostrastrategia sostenibile e di continua in-novazione di prodotto – ha spiegatoin conferenza stampa Carlo Lambro,presidente di New Holland Agricoltu-re –. In media ogni anno investiamoinfatti 1,1 miliardi di euro in ricerca esviluppo». Cifre che però ultimamen-te in casa New Holland hanno dovutosubire qualche restrizione a fronte diun andamento dei mercati a livellomondiale che fa registrare durante ilprimo trimestre del 2015, in confron-to allo stesso periodo dell’anno pre-cedente, dati in flessione per quantoriguarda trattori e mietitrebbie (qual-che risultato positivo, invece, si ri-scontra nel comparto fienagione).Restando in tema di novità di prodot-to, l’incontro organizzato da NewHolland ha fornito anche l’occasione

Si azzerano le emissioni

e si tagliano le spese

del carburante del 4 0 %

lati a Expo 2015. Grande protagonista,impegnato nel lavoro sui campi dell’a-zienda agricola, associata a Confagri-coltura, La Bellotta di Venaria (Tori-no), il prototipo di seconda genera-zione del trattore Methane Power ba-sato sul modello New Holland T6.175di serie, che consente di toccare conmano i notevoli progressi compiutidal marchio di Cnh Industrial nellosviluppo del proprio trattore alimen-tato a metano dopo la nascita del pri-mo prototipo, il T6.140 MethanePower, ora in mostra sul tetto del pa-diglione sostenibile di New Hollandall’esposizione universale di Milano.Tappa fondamentale del più vastoprogetto pilota della Energy Indepen-dent Farm – ovvero un’azienda agri-cola energeticamente indipendentein grado di coltivare la biomassa perprodurre in proprio il biometano ne-cessario alle sue attività e alle suemacchine – portato avanti con con-vinzione da New Holland presso LaBellotta, il T6.175 Methane Power èoggi equipaggiato con un motorestrutturale intercambiabile con unmotore diesel: si tratta di una unitàNef 6 a sei cilindri messa a punto daFpt Industrial e connotata da 179 ca-valli di potenza massima e 740 New-tonmetri di coppia massima.Sul fron-te di una adeguata autonomia di lavo-ro (aspetto piuttosto problematicoper questa tipologia di macchina), un

38| MONDO AGRICOLO|LUGLIO-AGOSTO 2015

N O VI TÀ M E C C A N I Z Z A Z I O N E

Page 39: Mondo agricolo 7-8

per vedere in campo le nuove genera-zioni dei potenti e polivalenti trattoriconvenzionali delle serie T7 e T8, com-pletamente rivisitati in termini di desi-gn e potenziati grazie al consistenteupgrade motoristico e alle numeroserinnovate specifiche tecniche che neincrementano gli standard di presta-zioni, sicurezza e comfort. Trattori allavoro anche nella versione Smart-Trax, caratterizzata dal sistema di cin-golatura posteriore e da un classico as-sale anteriore sospeso a ruote (confi-gurazione che assicura i vantaggi of-ferti dai cingoli in chiave di una mag-giore trazione senza rinunciare allamanovrabilità e al comfort di marciadi un asse frontale sospeso).A conclusione della due giorni ha avu-to luogo la visita del Sustainable FarmPavilion, il padiglione allestito da NewHolland a Expo Milano 2015, che a di-stanza di un solo mese dall’inaugura-zione poteva già vantare oltre cento-mila presenze. Una struttura espositi-

va sostenibile fin dalla sua realizzazio-ne (senza alcun ricorso a materiali le-ganti che richiedano lavori di demoli-zione alla fine dell’evento e con dota-zione di appositi impianti per il riciclodell’acqua e lo sfruttamento dell’ener-gia solare) e di immediato impatto suivisitatori grazie al suo tetto inclinatointeramente coperto d’erba – cheospita al centro una suggestiva instal-lazione a caleidoscopio simboleggian-te la foglia del logo del brand – sulla ci-ma del quale spicca, come detto, il pri-mo prototipo del Methane Power, te-stimonial dell’interesse del marchiogiallo-blu nei confronti delle energiealternative. «Siamo fortemente impe-gnati nella divulgazione della nostraidea di agricoltura sostenibile – ha sot-

ADVANCED TECHNOLOGY.

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2015

Viste in campo le nuove

generazioni dei potenti e

polivalenti trattori T7 e T8

tolineato Lambro – e la partecipazio-ne a Expo ci consente di passare a unlivello nuovo, fornendoci la piattafor-ma perfetta per far pervenire ad unaplatea eccezionalmente ampia il no-stro concetto del modo in cui possia-mo contribuire ad un futuro nel qualele produzioni di alimenti di qualità, dienergia pulita e di redditività faccianoparte dello stesso circolo virtuoso. In-tendiamo trasmettere al grande pub-blico il nostro messaggio in favore del-la sostenibilità anche formalizzando,come marchio di Cnh Industrial, l’im-pegno volto ad incrementare il nostrocontributo per il nutrimento della cre-scente popolazione mondiale». In quest’ottica, infatti, il presidente diNew Holland sottoscriverà, a nomedel Gruppo, la Carta di Milano: un at-to di obbligazione – importante ere-dità di Expo 2015 – firmato da citta-dini, istituzioni e associazioni, alloscopo di garantire «cibo sano, sicuro enutriente per tutti». ���

Page 40: Mondo agricolo 7-8

L’Efficient Feeding

Tour di Kuhn

ha mostrato al pubblico le nuove macchine

per l’alimentazione

animale

N O V I TÀ M E C C A N I Z Z A Z I O N E

40| MONDO AGRICOLO|LUGLIO-AGOSTO 2015

di Claudio Pietraforte

scorso anno, il “Progetto allevamen-to” che consta di un team dedicatoformato dai migliori concessionaridel brand, sottoposti ad un corso in-tensivo di formazione presso il KuhnCenter for Progress, al quale si è ag-giunto nel tempo un Product Specia-list. A novembre 2014, risale la pre-sentazione, nel corso di Eima Interna-tional, del primo carro miscelatoresemovente, seguita da demo tour installa nel Nord Italia che coinvolge-ranno, nel settembre di quest’anno,anche il Sud della penisola.Una presenza sul mercato italianoche vuole essere sempre più incisivada parte del produttore numero unoal mondo nel settore dei carri uni-feed, con oltre 2 mila unità all’anno epiù di 30 designers e ingegneri impe-gnati quotidianamente nello sviluppodelle soluzioni per l’allevamento. Nelnostro Paese il contesto non è dei piùbrillanti, a fronte di vendite in calo siaper i trainati (scesi da 552 a 383 mac-chine dal 2009 al 2014) sia, ancor più,per i semoventi (da 312 a 120 mac-chine nello stesso intervallo di tem-

Centottanta anni di storia,65 mila macchine prodot-te annualmente, un marca-to orientamento all’inno-vazione e alla qualità abbi-nato al rispetto dell’am-

biente. Forte di queste credenzialiKuhn si è presentata all’appuntamen-to con la tappa italiana dell’EfficientFeeding Tour, il tour europeo organiz-zato in collaborazione con l’unità di

Per stalle all’avanguardia

produzione Kuhn Audureau per mo-strare al pubblico le nuove macchinedestinate all’alimentazione animale.Teatro dell’iniziativa, che ha visto lapartecipazione di concessionari e im-portanti allevatori provenienti da tut-ta Italia, l’azienda agricola GestioneBianchini, di Cavenago d’Adda, nel Lo-digiano, zona strategica per la produ-zione lattiero casearia. In uno scenario in continua evoluzio-ne, basti pensare ai nuovi assetti deri-vanti dalla conclusione del regimedelle quote latte, l’allevatore necessitasempre più di strumenti che lo met-tano nelle condizioni di affrontare esuperare le nuove sfide. «Ed è proprioquesto – ha fatto presente Paolo Cera,responsabile marketing di Kuhn Italia– l’impegno di Kuhn: fare la differen-za attraverso un’ampia offerta di pro-dotti e servizi modellata sulle esigen-ze di un mercato soggetto a costanticambiamenti».Con questa precisa finalità, come haillustrato Giovanni Donatacci, generalmanager di Kuhn Italia, è stato messoa punto, a partire da settembre dello

Per stalle all’avanguardia

Page 41: Mondo agricolo 7-8

sto di guida l’operatore può regolarela lunghezza di taglio in funzione del-le sue esigenze (ad esempio, l’impa-gliatura di una lettiera accumulata pergiovenche con paglia a steli lunghi eimpagliatura di cuccette per vaccheda latte con paglia triturata). Autentica novità, infine, per il pubbli-co italiano, il sistema di alimentazioneelettronica e robotizzata Tks, la solu-zione del futuro per una stalla all’a-vanguardia. La macchina in questioneè frutto dell’accordo che Kuhn ha si-glato con la società norvegese Tks, unpartenariato industriale e commercia-le rivolto ad automatizzare la distribu-zione della razione agli animali. Tks,infatti, progetta, sviluppa e fabbrica ildispositivo di tramoggia mobile da-vanti agli stalli d’alimentazione deglianimali, mentre Kuhn concepisce, svi-luppa e fabbrica il dispositivo di mi-scelazione dei componenti della ra-zione posto a monte della tramoggiamobile. ���

po) ed i numeri realizzati dal brandfrancese sono ancora molto contenu-ti, ma quello che i vertici di Kuhn Ita-lia hanno voluto sottolineare è il fattoche, per chi lo desidera, i prodotti cisono.Come ha dimostrato la presenza incampo all’Efficient Feeding Tour deicarri miscelatori Euromix I 2580 (da25 metri cubi di capacità, con 2 co-clee verticali, distribuzione trasversa-le e dispositivo di pesata elettronica)e Profile Plus 1870 (da 18 metri cubidi capacità, con 2 coclee verticali, di-stribuzione a destra e sinistra e dispo-sitivo di impagliatura con turbina digrande diametro disposta davanti alcarro e flusso ottimizzato della pagliagrazie al brevetto Ventidrive) perquanto riguarda i modelli trainati. A rappresentare la variegata offerta dicarri semoventi c’erano invece i duemodelli SPV 12 e SPW 22. Con gliSPW, in particolare, ultimi nati dellagamma dei carri unifeed semoventi di

Kuhn e concepiti sulla base di un car-ro miscelatore a 2 coclee verticali, ilcostruttore di Saverne si rivolge an-che alle aziende con molti capi e digrandi dimensioni offrendo un pro-dotto mirato in grado di abbinare qua-lità, velocità e comfort. Ai partecipanti all’Efficient FeedingTour è stata offerta inoltre la possibi-lità di vedere da vicino, presentatenell’ambito di uno specifico work-shop, le impagliatrici Primor. Partico-larmente degna di attenzione la Pri-mor 4260 M Cut Control, l’impaglia-trice distributrice multifunzionaleche nel luglio 2014 ha completato lagamma offrendo una funzionalità inpiù: la possibilità di attivare la funzio-ne triturazione. Direttamente dal po-

Kuhn è numero uno al mondo

nel settore dei carri unifeed,

con oltre 2000 unità all’anno

Page 42: Mondo agricolo 7-8

A Montichiari il roadshow

targato Valtra ha permesso di apprezzare prestazioni, efficienza, comfort

ed economicità

dei trattori finnici

N O V I TÀ M E C C A N I Z Z A Z I O N E

42| MONDO AGRICOLO|LUGLIO-AGOSTO 2015

di Barbara Mengozzi

Fascino finlandese

Unito, dopo aver attraversato moltiPaesi europei, il roadshow targatoValtra è giunto per la prima volta inItalia, offrendo al pubblico la possibi-lità di apprezzare dal vivo il megliodei trattori finlandesi, in termini diprestazioni, efficienza, comfort edeconomicità. Un’intera giornata, in un’atmosfera digrande festa con tanto di sottofondomusicale a cura dei deejay di RadioStudio Più, è stata dedicata alla pre-sentazione delle macchine – YourWorking Machine secondo il nuovopay off scelto dal marchio finlandesein forze al gruppo Agco – e poi alleprove in campo che hanno visto itrattori impegnati in operazioni difienagione e di lavorazione del terre-no. Al centro della manifestazione, ovvia-mente, accanto i modelli A, N, S, sem-pre affidabili, potenti, economici e difacile impiego, la serie T di quarta ge-nerazione, culmine della solida espe-rienza vantata dal costruttore nordi-co, radicalmente riprogettata da zeroper poter contare su un trattore ca-

Nel contesto del merca-to italiano, afflitto daanni da una progressi-va riduzione delle ven-dite, c’è un marchiotrattoristico in crescita,

in termini sia di volumi, sia di nuovirivenditori. Si tratta di Valtra, protago-

nista, a partire dall’inizio di questo se-colo, di una radicale trasformazioneche ha permesso di affiancare ad affi-dabilità e qualità un’estetica accatti-vante, al passo con i tempi. Con l’u-scita sul mercato della nuova serieT4, forte di un look innovativo, di unmotore Agco Power emissionato Tier4 Final e di una trasmissione offertain ben quattro versioni, è arrivato perValtra il momento di raccogliere ifrutti del lavoro svolto e di godersi unsuccesso che lo stesso managementdell’azienda di Suolahti, nel cuoredella Finlandia, giudica superiore alleprevisioni. È scoppiata la T4-mania, si legge nellarivista “Valtra Team”, fresca di stampa,a cura della filiale italiana, dove siprecisa anche che in soli due mesi so-no stati pareggiati gli ordini di tutto il2014. Un entusiasmo che è stato pos-sibile “toccare con mano” in occasio-ne della tappa italiana del Valtra De-mo Tour, di scena lo scorso 11 luglioa Montichiari, in provincia di Brescia,presso la concessionaria Agricam.Partito lo scorso febbraio dal Regno

Fascino finlandese

Page 43: Mondo agricolo 7-8

pace di rafforzare ulterior-mente la competitività delbrand, oltre che di aprire lastrada allo sviluppo di altriprodotti.Come ha fatto presente dalpalco Matteo Tarabini, Na-tional Sales Manager ValtraItalia, dopo il grande ap-prezzamento riscosso a Ei-ma International 2014, inuovi T4 hanno ottenuto laconsacrazione definitivaaggiudicandosi il prestigioso titolo di“Macchina dell’anno 2015” nell’am-bito del Sima di Parigi, lo scorso feb-braio. Un ambizioso riconoscimento che,unitamente a vari premi assegnatinell’ambito di fiere di settore in Da-nimarca, Polonia e Lituania, premiaun percorso di sviluppo durato cin-que anni al quale hanno fatto seguito40mila ore di test in condizioni estre-me, sia in campo sia in laboratorio. È

Ai nuovi “T4” è andato

il prestigioso titolo di

“Macchina dell’anno”

nata così la nuova serie T4, rivisitata a360 gradi nell’estetica e nelle specifi-che tecniche e declinata in sette mo-delli che coprono una fascia di po-tenza compresa tra 155 e i 250 caval-li. Modelli proposti in quattro versio-

ni: Direct (con trasmissionea variazione continua e di-stributori elettronici), Versu(con Powershift a cinquemarce e distributori elettro-nici), la nuova Active (concambio 5-Powershift asso-ciato ad un impianto idrau-lico load sensing meccani-co) e la variante HiTech. Già ricca di per sé di solu-zioni all’avanguardia, anchela serie T4 può essere per-

sonalizzata, all’insegna della filosofiaaziendale della produzione su misu-ra, scegliendo tra un ampio ventagliodi funzioni e di opzioni, montate giàin fabbrica, in base alle specifiche ap-plicazioni – tra le più richieste figura-no il sollevatore anteriore, il connet-tore Isobus, freni pneumatici e riscal-damento motore – ricevendo così untrattore pronto per il lavoro nei cam-pi, in ambito forestale o in quello mu-nicipale. ���

Page 44: Mondo agricolo 7-8

44| MONDO AGRICOLO | LUGLIO-AGOSTO 2015

M A P P A M O N D O

di Jordan Nash

TTIP: incontro all’ambasciata inglese

Accelerare

per la firma

del trattato bilaterale, da sottoscrivere prima

delle presidenziali

Usa

Buona la campagna delpomodoro per i produttoridel nord del Senegal, mal-grado le premesse. Lamaggior parte della produ-zione è stata acquistata da-gli industriali locali per es-sere trasformata in doppioconcentrato, molto ap-prezzato nella cucina loca-le. Il pomodoro è una dellecolture più redditizie pergli agricoltori della vallatadel fiume Senegal, lungo ilconfine con la Mauritania.Non solo la redditività perettaro è molto elevata (3milioni di franchi CFA, pari

a circa 4.570 euro, contro i1,8 milioni di F CFA / ha peril riso), ma il flusso di pro-duzione è garantito. Gliagricoltori firmano un con-tratto con l'industria, chedà loro anche l'accesso alprefinanziamento da partedelle banche. Tuttavia, perun certo tempo, il sistemaper i 15.000 agricoltori del-la valle è stato bloccato. LaSocas (Società conservealimentari in Senegal), ilprincipale sbocco produtti-vo quest’anno, secondo al-cuni, avrebbe preferito la-vorare prodotto cinese.

CAMPAGNA POMODORO IN SENEGAL

Il commissario

dell’Unione Europea al

Commercio, Cecilia

Malmström, ha

annunciato a Roma, in

occasione di un incontro

all’ambasciata inglese sul

“Transatlantic Trade

Agreement” (TTIP) che, a

settembre, si tireranno le

somme dell’accordo

commerciale con gli Stati

Uniti. “E' una opportunità

per rilanciare la crescita e

creare più posti di lavoro -

ha detto -. Quasi tutti i

punti sono stati discussi e

bisogna accordarci su

regole tecniche che

disciplinino la

commercializzazione”.

La negoziatrice del

trattato nell’incontro

romano si è anche

soffermata sulla

disponibilità di

documenti online e sui

criteri di trasparenza che

contraddistinguono il

lavoro che si sta

svolgendo per il

raggiungimento

di questo

accordo.

Dal convegno

sul Ttip, al quale

hanno parteci-

pato l’euro-

deputata Alessia

Mosca e il vice-

ministro allo

Sviluppo

economico Giacomo

Calenda - anche se i nodi

ancora da sciogliere

riguardano appalti,

energia e prodotti tipici -

è emerso ottimismo:

“Faremo di tutto – ha

messo in evidenza il

commissario Malmström -

per raggiungere un

accordo entro la scadenza

del mandato di Obama”.

Emerge l’impegno della

Commissione che è

quello di accelerare la

firma del trattato prima

che la campagna per le

elezioni presidenziali Usa

comprometta la sottoscri-

zione di una intesa.

n COLTIVARE NEL DESERTO ALGERINO

Il deserto algerino è diventato la primaregione produttrice di patate del Paese. La prossima tappa sarà il pomodoro. Le terreagricole strappate al deserto e coltivate

a patate, nel 1993, erano 200 ettari. Oggi sono più di 33.000.L’ottimo sviluppo del settore ha permesso alla provincia di El-Oued di diventare il primo produttore dell’Algeria, con il 24% dei 5 milioni di tonnellate raccolte nel Paese. Lo sviluppo dell'agricoltura nel Sud è il risultato di unapolitica avviata nel 1980. La regione ha beneficiato dellacostruzione di 400 km di strade secondarie e 300 km dilinee elettriche. Facilitazioni agli agricoltori per le venditedi sementi e l’acquisizione dei pivots di irrigazione conpagamento differito hanno favorito la produzione,permettendole anche di uscire dai confini nazionali per farela sua comparsa sui mercati esteri, in particolare in Russia.

Page 45: Mondo agricolo 7-8

PROTEZIONE

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Page 46: Mondo agricolo 7-8

4 6 | MONDO AGRICOLO|LUGLIO-AGOSTO 2015

S P E C I A L E C R E D I T O

loro inadeguatezza a trattare le infor-mazioni di tale comparto. Il fatto, poi,che la maggior parte delle aziendeagricole sia di tipo individuale senzauna contabilità pubblica comportauna ancor più problematica letturada parte delle banche della situazio-ne economica e finanziaria delle im-prese richiedenti un affidamento.Questo stato di cose si trasformaspesso in una difficoltà dei rapportifra istituti bancari e imprese, che sitraduce in una ingiustificata richiestadi garanzie suppletive, in un allunga-mento delle tempistiche istruttorie ein un’offerta di prodotti e servizi cre-ditizi limitata e massificata, in brevenon adeguata alle esigenze delle im-

Con Agricheckun servizio di assistenza

territoriale per gli associatiper facilitare il rapporto

con le banche e orientare verso le migliori soluzioni

di finanziamento

di Roberto Sonzini e Fabio Tracagni

Fiorisce il credito

Il problema dell'accesso al cre-dito in questi ultimi anni è par-ticolarmente sentito dalleaziende agricole. Sono certa-mente da rilevare delle criticitàpeculiari al mondo dell’agricol-

tura, che contribuiscono a renderepiù difficoltosa l’accettazione da par-te di una banca di una domanda di fi-nanziamento presentata da un’im-presa, soprattutto in certe parti delPaese come il Sud. Uno dei primiostacoli è costituito dalla valutazionedel merito creditizio delle impreseche operano in agricoltura: è un pro-blema che deriva dalla carenza distrutture specializzate per il settoreagricolo negli istituti bancari e dalla

Page 47: Mondo agricolo 7-8

LUGLIO-AGOSTO 2015| MONDO AGRICOLO |47

to al “Progetto credito”, sono finaliz-zati proprio per fornire un validosupporto alle imprese nel controlloe nell'ottimizzazione della loro ge-stione finanziaria. Conoscere in ma-niera corretta il proprio stato finan-ziario, avere un controllo finanziariodella propria attività imprenditorialesono elementi ineludibili per unacorretta gestione di un’azienda, maanche avere cognizione se una certaattività è in utile, dove si è in grado diabbattere i costi, se la propria situa-zione finanziaria è equilibrata, qualisono i margini di crescita della pro-pria impresa.L'imprenditore agricolo, rispetto alpassato, è oggi più condizionato dal-l'evoluzione del mercato e le sue pos-sibilità di accesso ai capitali di presti-to richiedono una strutturazione in-terna più adeguata dal punto di vistasia organizzativo, sia finanziario. L’ap-proccio di una qualsiasi impresa conla banca è in questi anni ormai cam-biato, perché si è modificato il siste-ma delle regole del credito. Oggi so-no certamente più stringenti. Le ban-che sono obbligate a valutazioni delrischio dei soggetti affidatari semprepiù oggettive, basate sull’applicazio-ne di modelli matematici che lascia-no poco spazio al compromesso.D’altra parte l’arrivo delle nuove re-gole derivanti dall’applicazione del-l’Accordo di Basilea e da una regola-mentazione dell’attività creditiziache oggi è imposta dalla BCE, obbli-gano le banche ad avereun atteggiamento diver-so, soprattutto in fase divalutazione ed erogazio-ne del credito, che deveessere indirizzato so-prattutto sull’analisi del-le capacità future di red-dito dell’impresa da affi-dare. In questo momen-to, certamente di pas-saggio e come tale diparticolare criticità, lestesse banche richiedo-no sempre di più unacollaborazione con gliorganismi di rappresen-

prese. Il “Progetto credito”, messo inatto da Confagricoltura, attraverso lasocietà Agricheck, ha lo scopo di svi-luppare un servizio di assistenza ter-ritoriale per gli associati, al fine di fa-cilitare il loro rapporto con gli istitu-ti bancari e orientarli verso le miglio-ri soluzioni di finanziamento. Soprat-tutto, questa iniziativa nasce con la fi-nalità di aiutare le imprese agricolead avere una maggiore conoscenzadella propria situazione economica efinanziaria e di accompagnarle nellescelte più appropriate in materia digestione dell’azienda, di investimentie di sviluppo. Gli strumenti offertida Agricheck, disponibili nelle sedidi Confagricoltura che hanno aderi-

tanza agricola nell'attività di raccoltadelle informazioni delle loro impre-se associate per avere una valutazio-ne più completa, puntuale, che assi-curi quei flussi informativi chiari etrasparenti in ordine alle performan-ce patrimoniali ed economico-finan-ziarie delle imprese che operano nelsettore primario. Oggi molte strutture territoriali diConfagricoltura sono dotate delle co-noscenze e degli strumenti informa-tici, in grado di redigere puntuali si-tuazioni patrimoniali e finanziariedelle imprese e dare loro un validosupporto tecnico per la preparazio-ne dei dati e dei documenti necessa-ri per l’istruttoria delle banche di unadomanda di credito. A tal propositosono state siglate da Confagricolturaapposite convenzioni con importan-ti gruppi bancari, che offrono pac-chetti di finanziamento e di prodotticreditizi a condizioni molto favore-voli, se non vere e proprie agevola-zioni. Oggi sono cinque gli istituticreditizi che hanno firmato un accor-do e hanno cioè condiviso con entu-siasmo la filosofia messa in atto dal“Progetto credito”, che sta portandoavanti Confagricoltura e Agricheck.Questo numero è certamente desti-nato a crescere: l’obiettivo è quello dicostituire sul territorio, alla vigiliadell’avvio dei PSR, una rete di istitutibancari in grado di offrire un miglio-re accesso al credito alle nostreaziende. ���

Bergamaschi (presidenteAgricheck), Barbolini(BPER Banca) e Guidi

Page 48: Mondo agricolo 7-8

Banca Popolare

di Milano propone la nuova e ampia gamma di prodotti

“Agribipiemme”

S P E C I A L E C R E D I T O

a disposizione un’ampia gamma diprodotti e servizi, denominata “Agribi-piemme”, in grado di rispondere aogni esigenza aziendale e personale. Ta-le linea di offerta comprende, tra gli al-tri: “AgriPrestito”, una formula sempli-ce, con rimborso rateale, per affronta-re al meglio le spese ricorrenti di ge-stione, gli acquisti di bestiame, attrez-zature macchinari e impianti. “Agrimu-tuo”, un sostegno concreto per acqui-stare terreni o immobili, ristrutturare oampliare strutture destinate all’attivitàaziendale usufruendo di un periodo diammortamento coerente con l’iniziati-va e le capacità di rimborso. Può esse-re agevolmente abbinato a iniziative fi-nanziate nell’ambito del Piano di Svi-luppo Rurale anche per le aziendeagroindustriali. “Agriagevolato”, un fi-nanziamento che consente di approfit-tare delle possibilità offerte dai contri-buti statali e regionali. “Agriestero”, persostenere lo sviluppo dell’attività oltrei confini nazionali. Per chiarimenti omaggiori informazioni su “Agribipiem-me”, anche disponibili sul sitowww.bpm.it o telefonando al numeroverde 800.100.200, ci si può rivolgeredirettamente alle filiali del GruppoBPM. ���

48| MONDO AGRICOLO|LUGLIO-AGOSTO 2015

di Luca Vanettiresponsabile Marketing Banca Popolare di Milano

Banca Popolare di Milanoè una realtà bancaria che,dal 1865, anno della suafondazione, ha semprepuntato sulla centralitàdel cliente e sulla coope-

razione, intesa come capacità di fare“rete” per agevolare la crescita di inizia-tive imprenditoriali vincenti.Per BPM la scelta di essere vicina almondo agricolo si è concretizzata in al-cuni importanti passaggi storici: l’in-gresso nel 1960 nell’azionariato di Ban-ca Agricola Milanese, successivamente

Servizi dedicati alle aziende agricole

incorporata, e la costituzione, oltre 10anni fa, di una struttura interna dedica-ta, costituita esclusivamente da tecniciagrari a servizio delle filiali e degli im-prenditori del settore. La loro presenzanei territori è capillare in modo da age-volare il dialogo e individuare soluzio-ni chiare e sostenibili. All’interno delGruppo BPM esistono altri settori chesupportano il mondo agricolo; si se-gnalano in particolare gli specialistiestero che, incontrando direttamentele aziende, adattano alle loro specificheesigenze l’ampia gamma di prodotti eservizi, con l’obiettivo di sostenere econsolidare la crescita su mercati incontinua evoluzione. Gli obiettivi dicrescita e sviluppo sono confermatinell’ultimo piano industriale in cui siafferma la volontà di dialogo e collabo-razione con gli stakeholder, al fine dicondividere esperienze, adeguandol’offerta dei servizi alle esigenze dellospecifico mercato. Per un imprendito-re che desidera innovare la sua aziendacogliendo anche le opportunità delnuovo Piano di Sviluppo Rurale, speri-mentare nuovi cicli produttivi miglio-rando la propria efficienza produttivao creare nuove collaborazioni nell’am-bito della filiera, il Gruppo BPM mette

Palazzo di Piazza Medaa Milano, sede centrale

di BPM

Servizi dedicati alle aziende agricole

Page 49: Mondo agricolo 7-8

LUGLIO-AGOSTO 2015| MONDO AGRICOLO |4 9

BNL impegnataa supportare innovazione

tecnologica, export,

reti d’impresa,

energie rinnovabili

avrebbero le capacità. L’appartenenza ad un gruppo Inter-nazionale come BNP Paribas con-sente a BNL di mettere a disposizio-ne delle aziende che vogliono cre-scere sui mercati internazionali, ilsupporto della rete estera del grup-po, attiva in 75 paesi nel mondo.Alle aziende che vogliono gestire almeglio il costo della bolletta ener-getica ed integrare il loro reddito,BNL ha creato un pacchetto di pro-dotti dedicati con consulenza adhoc per finanziare la realizzazionedi impianti per la produzione dienergia da fonti rinnovabili quali,biomasse, eolico, fotovoltaico edidroelettrico. Ai beneficiari della PAC – Politicaagricola comune che vogliono mo-netizzare immediatamente il pre-mio, BNL offre “Anticipo Contribu-ti”, una soluzione dedicata a condi-zioni di particolare favore per tuttigli associati a Confagricoltura.Con l’avvio del nuovo PSR - Pro-gramma di Sviluppo Rurale, BNLpropone finanziamenti dedicati al-l’anticipo dei contributi e finanzia-menti finalizzati alla realizzazionedei progetti. ���

di Felice Nencioniresponsabile CreditoBanca Nazionale del Lavoro

BNL ha creduto sin dasubito nel progettoAgricheck, nato e volu-to per facilitare l’ac-cesso al credito delleimprese associate a

Confagricoltura, con il compito difornire alla banca partner una do-cumentazione patrimoniale ed eco-nomica dell’azienda completa edesaustiva. Con questo accordo BNL dedicauna piattaforma di offerta ampia estrutturata, offrendo condizioni de-

«Sosteniamo il futuro»

dicate a tutte le aziende associatedi Confagricoltura che utilizzeran-no gli strumenti di analisi finanzia-ria fornite da Agricheck.Per rispondere alle esigenze finan-ziarie sia di breve che di medio elungo termine, BNL ha anche svi-luppato un nuovo sistema integra-to di prodotti e servizi distintivipensati appositamente per soddi-sfare le particolari esigenze di tuttigli imprenditori che operano nelsettore dell’agricoltura con parti-colare attenzione a: innovazionetecnologica, internazionalizzazio-ne ed export, reti d’impresa, ener-gie rinnovabili.Per le aziende che vogliono miglio-rare la loro capacità produttiva, l’ef-ficienza e la competitività, BNL è unpartner competente; con la suaesperienza è al fianco del settoreagricolo ed imprenditoriale, garanti-sce il proprio supporto nella sceltadelle migliori soluzioni finanziarie.Per facilitare l’internazionalizzazio-ne e l’export, BNL offre inoltre laconsulenza specifica per la costitu-zione di reti d’impresa, in modo dafacilitare l’accesso ai mercati esterialle aziende, laddove da sole non ne

«Sosteniamo il futuro»

Page 50: Mondo agricolo 7-8

50| MONDO AGRICOLO|LUGLIO-AGOSTO 2015

di Maurizio Marchesiniresponsabile sez. AgricolturaBPER Banca

S P E C I A L E C R E D I T O

Finanziamenti innovativi

La sottoscrizione dell’ac-cordo tra Confagricolturae BPER Banca segna un’e-voluzione nei rapporti tral’associazione, i propri so-ci e il mondo del credito.

Lo sforzo di tutti converge nel cercaredi agevolare quanto più possibile laconcessione di linee di credito chesiano adeguate alla struttura azienda-le, conformate alle necessità che si vo-gliono perseguire e condivise conl’imprenditore e i tecnici che lo assi-stono. Le informazioni che Agricheckelabora da più fonti e rende fruibili fa-

cilitano l’analisi dell’azienda agricolae riducono i tempi di risposta per chideve decidere sulla concessione di unfinanziamento. BPER Banca è strutturata in nove dire-zioni territoriali sulla penisola: ciascu-na di esse si allinea alle decisioni stra-tegiche della direzione generale, purmantenendo ampi margini di autono-mia operativa ed organizzativa, permeglio rispondere alle esigenze deiterritori serviti. In questo contesto so-no stati individuati gli “assistenti agri-coltura” di zona, che stanno svolgen-do un lavoro di contatto con la clien-tela e le associazioni, nonché una for-mazione permanente presso le filiali.Essi sono anche titolari delle azionicommerciali locali che vanno ad af-fiancarsi a quelle impostate e struttu-rate dalla direzione generale. I risultati di questo lavoro capillare eprofessionalmente evoluto ci soddi-sfano molto, in particolare perchépermettono di diversificare l’offerta aseconda delle necessità locali. Resta ilproblema della valutazione dell’op-portunità economica di una sforzo fi-nanziario che deve trovare ristoro intempi stimabili. In quest’ottica Agri-check è uno strumento che forniscerisposte oggettive ed è quindi utilizza-

Una rete di esperti

di BPER Banca

per meglio risponderealle richieste di clienti

ed associazioni

bile per dare indirizzi alle imprese e, alcontempo, conferme alle banche chesi trovano costrette a concedere lun-ghi periodi di preammortamento. Abbiamo pensato di incontrare la do-manda di credito con risposte il piùpossibile rapide e con strumenti ade-guati e specifici. Cerchiamo di ade-guare le condizioni economiche deiprodotti tradizionali alle esigenzeespresse dal mercato; abbiamo stret-to accordi con strutture statali di ga-ranzia per rendere più affidabili i no-stri clienti. Abbiamo infine cercato for-me di raccolta particolari per offrirefinanziamenti innovativi che peròconservino facilità d’uso e trasparen-za nell’offerta.Vorrei sottolineare che BPER Banca èstato il primo istituto di credito in Ita-lia a stringere un accordo con BEI(Banca Europea degli Investimenti)per concedere agli agricoltori mutui atasso variabile che soddisfino ogni ri-chiesta di adeguamento o dotazionestrutturale, alle migliori condizioni dimercato. Tutto questo viene gestito etrasmesso alla clientela dagli assistentiagricoltura, veri esperti nel propriosettore, che sono disponibili a incon-trare clienti o associazioni per ogniapprofondimento. ���

Il Centro Servizi di BPER BANCA

Finanziamenti innovativi

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di Maria Olari Servizio Marketing e Sviluppo AgroalimentareCariparma Crédit Agricole

Offerta bancaria a 3 6 0 gradi

Èstata siglata ad aprile lapartnership a livello na-zionale tra il Gruppo Ca-riparma Crédit Agricole eConfagricoltura. Scopodell’accordo è favorire le

aziende agricole e agroalimentari ita-liane nell’accesso al credito e nellarealizzazione di progetti di crescita esviluppo. La collaborazione si basa suun modello di servizio costruito inuna stretta sinergia tra le sedi provin-ciali dell’associazione e gli specialistiin agroalimentare, con i quali garanti-sce una forte prossimità territoriale.Le aziende del settore agricolo, comenoto, non sono tenute alla redazionedi un bilancio pubblico e, di conse-guenza, per valutarne correttamenteil merito creditizio sotto il profilo eco-nomico e patrimoniale sono necessa-rie alcune informazioni volte ad inte-grare la documentazione prodotta.Con la sottoscrizione dell’accordo gli

associati di Confagricoltura rivolgen-dosi a Cariparma possono beneficiaredi tempi di risposta certi sulle richie-ste di finanziamento presentate trami-te il modello di valutazione creditiziadi Agricheck/Confagricoltura.Si tratta di una iniziativa importante,perché la corretta analisi del meritocreditizio è fondamentale per fornireconsulenza specialistica e supporto fi-nanziario alle imprese del settore, va-lutandone i progetti sulla base dell’ef-fettiva sostenibilità e della capacità dirimborso. Per fornire risposte concre-te ad una clientela sempre più esigen-te, il gruppo Cariparma Crédit Agrico-le ha sviluppato un’offerta bancaria a360 gradi, capace di cogliere le speci-ficità del settore attraverso prodottidedicati che rispondono ai bisogni siadi breve termine (es. spese di condu-zione, smobilizzo crediti o l’anticipodei contributi comunitari), sia di me-dio-lungo termine (es. acquisto di ter-reni o fabbricati, miglioramento del

Cariparma vuoledifferenziarsi per ilservizio e per l’expertise

sul comparto

processo produttivo, investimenti dimiglioramento). Tutto ciò consente diaffermare che per le imprese del set-tore agroalimentare è prevista un’of-ferta completa, che si differenzia da al-tre proposte per il modello di servizioe per l’expertise sul comparto. L’offerta, oltre ai prodotti “generici”del settore, ai servizi dedicati all’inter-nazionalizzazione e alle soluzioni perl’imprenditoria giovanile e femminile,si caratterizza per alcuni prodotti de-clinati in proprio per le singole filiere.Per quella del vino, ad esempio, è sta-to introdotto il finanziamento “bullet”invecchiamento vini e il finanziamen-to per impianto vigneti; per il lattiero-caseario c’è l’anticipazione sui for-maggi in stagionatura e l’anticipo con-ferenti latte; per la filiera delle carnil’anticipo su prosciutti in stagionaturae un finanziamento per l’importazio-ne di broutard per ingrasso in Italia;per la filiera dei cereali, l’anticipo deiconferenti cereali. ���

LUGLIO-AGOSTO 2015| MONDO AGRICOLO |5 1

La nuova “AgenziaPerTe”,sorta di piazza tecnologica

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52| MONDO AGRICOLO|LUGLIO-AGOSTO 2015

S P E C I A L E C R E D I T O

Per il rilancio delle PMI

Banca Popolare di Vicen-za pone da sempre gran-de attenzione al mondodell’agroalimentare, pro-ponendo un’ampia gam-ma di offerte dedicate,

oltre a 19 tra convenzioni e accordicon associazioni di categoria e con-sorzi, e conta oltre 12.000 clienti ap-partenenti al settore.

La Banca sostiene le imprese del set-tore con uno stock di impieghi, pariattualmente a 1,2 miliardi di euro(quasi il 5% degli impieghi totali delGruppo), con una quota di mercatonazionale pari all’1,6%. Nel solo 2014il Gruppo BPVI ha erogato nuovi fi-nanziamenti alle imprese agroalimen-tari per quasi 170 milioni di euro, il7% delle erogazioni totali. Lo scorsomarzo Banca Popolare di Vicenza hasottoscritto un accordo a livello na-zionale con Confagricoltura, partico-larmente innovativo perché riguardala valutazione del merito creditiziodelle aziende agricole che operano incosiddetto regime “naturale agrico-lo”, ovvero non sono tenute alla reda-zione del bilancio ( che sono circa il95% delle aziende dell’intero settore).Il modello di presentazione aziendaledi Agricheck è di grande importanzaai fini della valutazione del meritocreditizio nella presentazione dellepratiche di affidamento alle banche,dal momento che integra la docu-

Banca Popolare di Vicenza

affiancherà al suo modello di valutazione del meritocreditizio “Validagri®”quello di Agricheck

mentazione contabile richiesta perlegge. Oltre alle principali voci eco-nomiche e patrimoniali relative all’a-zienda che richiede il prestito, sonoinfatti incluse anche informazioni sul-la sua operatività, che vanno dalleesposizioni in essere con il mondobancario ai contributi pubblici rice-vuti, dall’output annuo per tipo diprodotto alla dotazione di terreni emacchinari agricoli. BPVI, tra i primiistituti in Italia, affiancherà al propriomodello di valutazione del meritocreditizio (Validagri®) la documenta-zione integrativa presentata dalle im-prese agricole con il supporto di Agri-check. La Banca assicurerà un esitoentro 30 giorni lavorativi alle richie-ste di finanziamenti e rinnovo fidiavanzate dalle imprese che si sono av-valse del servizio. L’obiettivo è sup-portare la crescita delle PMI di quelsettore in termini di cultura e struttu-ra finanziaria e rispondere più effica-cemente alle esigenze in ambito fi-nanziario. (F. C.)

Palazzo Thiene, a Vicenzasede storica di BPVI

Per il rilancio delle PMI

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di Cédric Derras, responsabile International cash management per l'Italia di UniCredit

Servizi digitali p er la gestione di cassa

Le aziende agricole punta-no sull’export. Un impor-tante incentivo in questosenso è giunto dal nuovosistema europeo di paga-menti armonizzato, istitui-

to con l'Area Unica dei Pagamenti inEuro o SEPA, acronimo di Single EuroPayments Area. Con esso la razionaliz-zazione dei processidi pagamento all'in-grosso è oggiun risultato

a portata di mano. In quest’ottica Uni-credit si è prontamente attivata construmenti di nuova concezione perinterfacciarsi con il cliente, come “My-Bank”, il nuovo circuito di incassosemplice e sicuro per le operazioni dicommercio elettronico in euro, vali-do per tutta Europa (area SEPA), checonsente di ricevere in tempo realel'autorizzazione del pagamento con-fermata dalla banca dell'acquirente edi avere accreditato l'importo diretta-mente sul conto corrente il giornosuccessivo. Gli strumenti innovativioggi a disposizione per gestire lestrutture contabili interne sono ingrado di migliorare la liquidità cor-rente delle imprese. Ma i vantaggivanno oltre l'amministrazione della li-quidità. Utilizzando un semplice stru-mento online di gestione contabile, leimprese possono costruire strutturecontabili più efficienti e su misuraper le loro esigenze. In tal senso “Vir-tual Accounts” con cui si ha la possi-bilità di attivare una serie di coordi-nate bancarie, associate al proprioconto corrente; grazie a questo stru-mento innovativo l’ impresa può au-tomatizzare il processo di riconcilia-zione degli incassi. Nel complesso iservizi digitali di Unicredit riduconodrasticamente i costi e migliorano i

My Bank e Virtual Accounts

sono strumenti finanziari

di nuova concezione,attivati da Unicredit,che aiutano le aziende

agricole italiane

a crescere in nuovi mercati

processi di riconciliazione. Diversa-mente dai conti bancari fisici, quellivirtuali possono essere aperti e chiu-si all'istante e non devono essere ne-cessariamente correlati a un'entitàgiuridica. La facilità con cui questestrutture contabili possono essereampliate, di pari passo con l'espansio-ne dell'azienda, ne fa uno strumentoprezioso grazie al quale le im-prese possono aumentare lapenetrazione in mercati esteri.L'uso dei conti virtuali riducedrasticamente il numero di con-ti fisici reali da gestire e dunquele imprese sono in grado di map-pare più efficacemente le loroesposizioni alle singole aree geo-grafiche. Tutte le informazioni sonoarchiviate in formato digitale, ren-dendo possibile accedere all'interoarchivio di dati da qualsiasi luogo. E,dato che i processi di riconciliazionesono automatizzati in posizione cen-tralizzata, le ore di lavoro risparmiatein processi che prima erano svolti amano possono essere impiegate peraltre attività. ���

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54| MONDO AGRICOLO|LUGLIO-AGOSTO 2015

AT T U A L I TÀ R A P P R E S E N T A N Z A

Cresce Agrinsieme

Copagri ha aderito ad Agrin-sieme. Sono salite così a seile Organizzazioni legate daun accordo interassociati-vo, che operano in modocoordinato ed unitario: Cia,

Confagricoltura, Copagri (come orga-nizzazioni professionali); Agci-Agrital,Fedagri-Confcooperative e LegacoopAgroalimentare (come centrali coope-rative, a loro volte riunite nella sigla Al-leanza delle Cooperative Agroalimen-tari). Agrinsieme rappresenta circa il40% del valore della produzione e del

valore aggiunto di settore. La novità èstata segnalata nel corso della confe-renza stampa di Agrinsieme. Annun-ciato poi il passaggio del testimone daMario Guidi a Dino Scanavino, che haassunto l’incarico di nuovo coordina-tore di Agrinsieme e resterà in caricaper la durata di un anno, come previ-sto dal documento congiunto dellesei sigle. «Le varie organizzazioni delCoordinamento - ha commentato ilpresidente Guidi - hanno saputo inte-grare storie e patrimoni di valori chenon vengono annullati, ma esaltati inuna strategia unitaria fortementeorientata al futuro. Siamo un raggrup-pamento inclusivo. Le nostre porte so-no aperte a quelle organizzazioni chesi riconoscono nella nostra visionedell’agroalimentare italiano». «Ci ac-cingiamo ad assumere il compito dicoordinamento con la consapevolez-za del lavoro importante ed equilibra-to svolto da Mario Guidi e delle nuovesfide che ci attendono - ha spiegatoScanavino -. Due le priorità: accompa-gnare e sostenere le imprese in una fa-se economica e sociale difficile; pro-

Con l’ingresso di Copagri sono sei

le organizzazioni

e le centrali coop

che operano in sintonia

muovere e sviluppare sempre più leforme di aggregazione economica».«Aderiamo ad Agrinsieme per sempli-ficare la rappresentanza delle impreseagricole - ha aggiunto Verrascina -.Unità è ciò che chiedono i produtto-ri». «Una delle nostre priorità nei pros-simi mesi - ha proseguito Mercuri -sarà sicuramente quella di far sì che leprossime risorse previste nei Psr delleRegioni siano sempre più indirizzate aincentivare forme di aggregazione,orientando gli investimenti delleaziende agroalimentari sull’innovazio-ne e sull’internazionalizzazione». Nelcorso dell’incontro con i giornalisti èstata annunciata la seconda Conferen-za economica di Agrinsieme, previstain autunno, che sarà anche l’occasio-ne per una riflessione sul “dopo-Ex-po”. «L’Esposizione universale – ha os-servato Guidi - lascerà un’eredità cheandrà raccolta, capitalizzata, in ragio-ne di informazioni, contatti, confrontotra buone pratiche e buone policy,collaborazione tra Paesi. Potrà orienta-re ed aiutare anche la crescita dell’a-groalimentare italiano». (M. M.)

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Una preghiera per l’ape

Èstata un appuntamentodavvero toccante quellodell’Udienza di PapaFrancesco del 24 giugnoa cui hanno partecipatomigliaia di apicoltori del-

la Fai-Federazione Apicoltori Italiani,giunti da tutta Italia e guidati dal pre-sidente nazionale Raffaele Cirone. Ungrande sforzo organizzativo per unappuntamento unico. «L’Udienza agliApicoltori non voleva essere autoce-lebrativa, è nata – ha spiegato Cirone- dal senso di smarrimentodopo anni di piaghe e di dif-ficoltà d’ogni genere che sisono abbattute sul mondoapistico; è per questo cheabbiamo rappresentato alPapa la richiesta di dire una“Preghiera per l’Ape”». In-contrare il Pontefice era undesiderio che gli apicoltoricoltivavano da tempo. Risa-liva infatti al 1958, l'ultimaoccasione in cui furono ri-cevuti in udienza dal SantoPadre: allora fu Papa Pio XII

ad accoglierli per un incontro che la-sciò il segno nella storia dell'apicoltu-ra italiana e internazionale. Oggi, 50anni dopo, l’emozione è stata rinno-vata proprio nel giorno di San Gio-vanni Battista, colui che si nutriva dilocuste e miele selvatico e che la co-munità apistica italiana considera ilprimo custode dell’ape. L’appunta-mento a Piazza San Pietro si è tenutoproprio nei giorni in cui era stata dif-

Migliaia di apicoltori

della Fai con commozionee devozione hanno partecipato all’Udienza

di Papa Francesco

fusa l’ enciclica di Papa Francesco“Laudato si” con cui il Santo Padre hainvitato a riflettere sull’impatto am-bientale dell’attività umana. «La lette-ra enciclica del Santo Padre è – hacommentato Cirone - prima di tuttoun’esortazione, a credenti e non, aprendersi cura della Casa Comuneperché tutto ciò che ci circonda è Co-sa Comune, perla del Creato, beneinalienabile bisognoso di essere cu-

stodito e riposto nelle manidi chi verrà dopo di noi. Tut-ti hanno il dovere di ascol-tare e mettere in pratica untal semplice quanto profon-do messaggio». In piazzaSan Pietro gli apicoltorihanno esposto cartelli conla scritta “Laudato sì per so-rella ape” con cui hanno vo-luto sottolineare l’impor-tanza del prezioso insettoquale fattore di tutela del-l’ambiente e della biodiver-sità. (G. M.)

LUGLIO-AGOSTO 2015| MONDO AGRICOLO |55

foto di Fai-Massimo Dal Colle

foto di Fai-Fotografia Felici

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Gabriella Poli presidentedi Confagricoltura Donna

di Elisabetta TufarelliCAMPI ROSA

“Sono onorata e felice per questoincarico. Sento la responsabilità dirappresentare e valorizzare il ruolodelle donne, fondamentale per illavoro che svolgono e per il contribu-to all’agricoltura e alla crescita delPaese. Promuoveremo lo sviluppodell’imprenditoria femminile agrico-la in sinergia con le Istituzioni e lealtre Organizzazioni”. Lo ha dettoGabriella Poli, imprenditrice cereali-cola e zootecnica a Motta Baruffi(CR), in occasione dell’Assemblea diConfagricoltura Donna che l’ha elet-ta presidente. L’assemblea delleimprenditrici, nella stessa seduta, haanche eletto le due vicepresidenti: lacalabrese Paola Granata e l’umbraAlessandra Oddi Baglioni. Le consi-gliere sono: Maria Pia Piricò (Sicilia),Maria Teresa Melchior (Piemonte),Rosanna Scipioni (Emilia Romagna)e Silvia Guadalupi (Liguria). La pre-sidente uscente Marina Di Muzio haricordato le tante iniziative dell’asso-ciazione. Sono tantissime le impren-ditrici associate che hanno vinto pre-mi per le loro imprese, a partire da

IL PRIMO IMPEGNO PUBBLICO della nuovapresidente Poli sarà il prossimo 10 lugliopresso la sala Conferenze Stampa all’Expo inoccasione della chiusura della settimanadedicata a ”L’altra metà della Terra -Women’s Weeks”, promosso da We WomenFor Expo. Si tratta di un programma di eventiinternazionali dedicati alle donne per

sviluppare una riflessione trasversale, che interseca discipline, saperi,Paesi e conoscenze sul tema dell’empowerment femminile.

De@terra. Confagricoltura DonnaLombardia, con il suo progetto ‘LaMaratona delle imprenditrici versoExpo 2015’, allargato a tutta Italia, hainteso valorizzare i prodotti e leaziende agricole caratterizzate dal-l’attuazione di processi innovativi chele rendono esempi di imprenditoriaall’avanguardia. In evidenza poi l’im-pegno contro la violenza di genereorganizzato da Confagricoltura Don-na Calabria, che ha coinvolto in tantepiazze italiane con le clementine,simbolo di pace. ConfagricolturaDonna ha partecipato a numerosiappuntamenti – istituzionali e non –come la giornata internazionale delladonna al Quirinale o gli Stati genera-li sul lavoro delle donne in Italia, alCnel, la partecipazione a ExpoExpress e la mostra fotografica orga-nizzata a Palazzo della Valle sul lavo-ro della donna nella ricostruzionedal dopoguerra. Ha detto Di Muzio achiusura del suo intervento: «Cam-biano le persone alla guida dell’Asso-ciazione, le donne che via via sonoinvitate a parlare, i volti delle associa-te, gli umori, i governi e le congiun-ture economiche. Ciò che non cam-bierà mai è la forza e la qualità delleimprenditrici di Confagricoltura».

DAR VOCE ALLE IMPRENDITRICIQuando mi sono insediata,circa 3 anni fa, l’obiettivo mio edel Comitato eletto era quello di“dar voce alle imprenditrici inagricoltura, che hanno semprelavorato in silenzio”. Oggi possodire con orgoglio che abbiamocompiuto molta strada. Ma nonbasta, occorre continuare adimpegnarci tutte insieme in unprocesso di cambiamentoculturale che deve investiretutta la società, per affermare ilruolo della donna e inparticolare quello delleimprenditrici agricole. Siamo inpiena Expo il cui tema èstrettamente connesso almondo femminile e alleagricoltrici in particolare nellaloro doppia veste di produttricidi cibo e di donne che danno ilnutrimento. ComeConfagricoltura Donna cisiamo impegnate econtinueremo a farlo perché cisia una sempre più consistentepresenza femminile nel mondoproduttivo. (Marina Di Muzio)

56| MONDO AGRICOLO|LUGLIO - AGOSTO 2015

Gabriella Poli

Page 57: Mondo agricolo 7-8

www.agrilevante.eu

L'AGRICOLTURA MEDITERRANEA

IN UN UNICO EVENTO

MEDITERRANEAN AGRICULTUREIN A SINGLE EVENT

Esposizione Internazionaledelle Macchine, Impianti

e Tecnologie per la Filiera Agricola.

International Exhibition of Machinery

and Technologies for Agriculture.

Info: tel (+39) 06 432.981 - fax (+39) 06 [email protected]

Organizzata da Federunacoma Surl.È un'iniziativa Fiera del Levante

Organized by Federunacoma Surl.A Fiera del Levante Initiative

AGRILEVANTE 2015Bari

15-18

ottobre

October

Comune di Bari CCIAA di BariProvincia di BariRegione Puglia

Page 58: Mondo agricolo 7-8

58 | MONDO AGRICOLO | LUGLIO-AGOSTO 2015

gere e buttare via tutto. Ma non servirebbe. E’ importante,soprattutto per i giovani imprenditori capire il mondo, non

solo il nostro, nella sua com-plessità e mutare come Orga-nizzazione anticipando i biso-gni degli associati, dandosempre più spessore alle azio-ni, puntando sulla visibilità,sulla qualità dei servizi erogatie su una cultura d’impresa sa-na, produttiva ed etica”. Il ruo-lo dell’Anga è formare e farcrescere giovani imprenditoripreparati ai mercati e alla glo-balizzazione, pronti ad inno-vare. La difficile situazioneeconomica non può essere,soprattutto per i giovani, unalibi per ‘chiamarsi fuori’, mauna spinta a cimentarsi, a cre-scere, a migliorare, assicuran-do il presente, il futuro, l’inno-vazione e la crescita della clas-se dirigente. Il convegno qua-dri di Palermo, in quest’ottica,sarà una tappa importante da

cui ripartire per crescere eper costruire il modellod’imprenditoria agricola delprossimo futuro.

Elisabetta Tufarelli

SERVONO AZIONI TRASVERSALI IN TUTTI

I SETTORI, CHE SI OCCUPINO

DELLE PROSPETTIVE PER LE GENERAZIONI FUTURE

Le crisi interminabilisi affrontanocon la voglia di costruire

Troppo spesso le politiche per i giovani vengono ac-comunate a quelle per il tempo libero. E’ un erroregravissimo, perché

così si sposta il problema,senza risolverlo. “Noi giova-ni imprenditori – sottolineaRaffaele Maiorano – non cistiamo più. E’ necessario, ol-tre che urgente, pensare al-la necessità di approvareazioni trasversali che, in tut-ti i settori, si occupino delleprospettive per le genera-zioni che verranno”. Tutto ilpercorso, da “Filiere Intelli-genti” al Road Show, dagliincontri formativi al conve-gno di Expo, servono, oltreche ad informare, soprattut-to a coinvolgere giovani im-prenditori, rappresentantidelle Istituzioni e stake hol-ders nel costruire un mo-dello di agricoltura sostenibileeconomicamente, socialmentee dal punto di vista ambientale.“Costruire è una parola –continua Maiorano – che cipiace molto, tanto più in unafase di crisi interminabile, do-ve verrebbe voglia di distrug-

Stiamo costruendo. E lostiamo facendo in una fasedifficile per l’economia e perl’Europa. E’ ovvio che cipiacerebbe un mondomigliore nel quale fareimpresa in modo sano,produttivo ed etico. Non possiamo certamentecambiare scenari ed equilibri

internazionali, ma siamo sicuri che se ognuno fa la sua partecon onestà intellettuale e con costanza, qualcosa sismuoverà. Il prossimo nostro convegno quadri di fineottobre costituirà una ‘ripartenza rafforzata’ per creareinsieme il modello imprenditoriale per gli anni cheverranno. Certamente continueremo a lavorare peresercitare un potere di leadership nel dibattito economicosulle questioni giovanili. Guardiamo sempre avanti: comeassociazione giovanile e come giovani. In un certo sensosiamo come delle start-up, bacini di idee e di speranze che,in un processo virtuoso, supportano e chiedono appoggioalla Confagricoltura, di cui sono parte integrante, percostruire il futuro da coltivare.

Raffaele Maiorano Presidente Nazionale Anga

I L C O M M E N T O

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proposte per migliorare la legislazioneagricola, offrendo spunti innovativi enon va tralasciato l’aspetto umano:inassociazione si ha l'occasione di instau-rare rapporti di amicizia che rimango-no per sempre». Il presidente nazionaledei Giovani, Raffaele Maiorano, ha pre-sentato il panorama delle opportunitàche Anga può offrire ai propri associa-ti, illustrando numerosi strumenti per igiovani agricoltori (Psr, formazioneprofessionale, rete di imprese, intera-zione tra diverse regioni). Anche il pre-sidente dei Giovani della Lombardia,Stefano Lamberti, ha sottolineato l’im-portanza della sinergia tra varie regio-ni, mentre le testimonianze dirette diGiorgio Guarneri per Ismea, FrancescaPicasso per i rapporti con il territorio eExpo, Pierfrancesco Ferrarese per iviaggi studio e gli stage all’estero e An-tonio Boselli, membro della giunta na-zionale di Confagricoltura, arrivato aivertici della nostra Organizzazione conun percorso iniziato proprio nelle filedell’Anga, hanno evidenziato l’impor-tanza dell’Organizzazione.

Grande successo di pubblicoper la tappa lombarda delRoad Show dei Giovani diConfagricoltura, che si èsvolta nella prestigiosa sededell’azienda vitivinicola Càdel Bosco a Erbusco (BS).Un’iniziativa voluta per pre-sentare l’attività dell’Associa-zione nelle diverse regioni.La manifestazione di Bresciaè stata preceduta da un riu-nione regionale dell’Anga al-la presenza dell’intero consi-glio di Confagricoltura Lom-bardia, per valutare le possi-bili iniziative organizzative da intra-prendere, per consolidare e renderesempre più efficiente l’associazione gio-vanile. Si è deciso di migliorare la siner-gia con la Confagricoltura territoriale,per programmare attività future e perdefinire insieme le possibili azioni daavviare per fare in modo che i giovaniimprenditori agricoli - entrati in con-tatto con ANGA grazie al Road Show –vengano fidelizzati e decidano di aderi-re all’Associazione e partecipare alle sueattività. Alla presenza di 120 giovaniagricoltori, Andrea Peri, presidente del-l'Anga di Brescia e componente anchedel consiglio direttivo dell'Anga regio-nale, ha spiegato:“Questa di oggi è latappa finale di un lungo cammino checi ha portato quest’anno a far conoscerela nostra associazione a tanti ragazziche si approcciano per la prima volta ovivono da qualche anno il mondo del-l'agricoltura. E’ importante partecipareal sindacato fin da quando si è giovani,perché è questa la fase in cui ci si ci-menta come imprenditori. Ma non so-lo. Insieme collaboriamo e facciamo

ASTI

Successo di “Wine’sCalling”

Tappa lombarda del Road Show

INCONTRO A BRESCIA CON 120 GIOVANI AGRICOLTORI

Anga Asti ha organizzato, incollaborazione con l'associa-zione culturale Loft, Wine’sCalling, una serata speciale abase di vini e prodotti tipicilocali. Con lo slogan «Il vinochiama! E tu... cosa rispon-di?!», i giovani associati aConfagricoltura, come haspiegato il presidente provin-ciale Armando Assenza Pari-si, hanno voluto salutare l’e-state con un’atmosfera convi-viale in uno scenario suggesti-vo. «La degustazione dei vinidel nostro territorio, sito Une-sco, in purezza o reinventatiin cocktail sorprendenti, ab-binati a sfiziosi bocconcini,ideati da Giampiero Vento,pluripremiato chef dell'HotelCastello Lounge & Restaurante ristorante Cambio Cavallodi Asti, offre l’occasione perriscoprire il nostro paesaggioche è fatto di agroeccellenze earte, ma anche di voglia di fa-re e progetti imprenditoriali.Wine’s Calling permette a noigiovani di riflettere sul valoree sulle caratteristiche del no-stro territorio, di immaginaree creare il nostro futuro anchesui campi».

LUGLIO-AGOSTO 2015| MONDO AGRICOLO |5 9

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BIGLIETTI PER EXPOL’associazionepensionati diConfagricoltura offreagli associati diversepossibilità dipartecipare ad Expo. Se si desidera visitarel’Esposizione perproprio conto èpossibile richiedere –fino ad esaurimento –un biglietto d’ingressoal prezzo scontato di 21euro. L’Expo, però, può essere ancheun’occasione di vacanzae Confagricoltura hamesso a puntopacchetti turistici (dai230 ai 350 euro) checomprendono: unagiornata ad Expo(compreso bigliettod’ingresso), la visita alla Vigna di Leonardo e alla Casa degli Atellaninel centro di Milano. Prevedono poi ancheescursioni in aziendeagrituristiche di Confagricoltura in Emilia Romagna,Toscana e Umbria.Infine, su richiesta il Sindacato puòcostruire pacchetti ad hoc per gruppi di pensionati, con pernottamento a Salsomaggiore Terme.Informazioni presso le sedi territoriali di Confagricoltura.

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OVER 65

Curare e prevenirel’osteoporosi

di E lisabetta Tufarelli

Uno dei problemi principali che si registranelle persone di età avanzata è l’osteoporosi,ovvero una condizione in cui lo scheletro è

soggetto ad una perdita dimassa ossea eresistenza.''Good vibra-tions'' non è solo un capo-

lavoro musicale dei BeachBoys, ma una terapia che

fa bene ai 'nonni', speciequelli dal fisico fragile e

a rischiocadute. Pochiminuti su una

pedana vibranterinforzerebberoossa e muscoli.Lo afferma unostudio condottopresso i Nottin-gham UniversityHospitals, finan-ziato dallaSocietà Britanni-ca di Geriatria epubblicato sulla

rivista Age &Ageing. Secondo studi

recentissimi, in donne in post menopausa,allenate 3 volte alla settimana per 6 mesi, èstato riscontrato un notevole aumento delladensità ossea. Addirittura, ricerche presen-tate nella rivista Nature, suggeriscono chela vibrazione potrebbe sostituire l’interven-to farmacologico per curare e prevenire l’o-steoporosi. C’è da segnalare anche unanovità: un biomateriale composto solo daproteine permette di rigenerare l'osso di unanziano senza accelerarne i processi di cal-cificazione. Lo hanno scoperto i ricercatoridell'Università di Pisa, in collaborazionecon quelli del Politecnico delle Marche. Lostudio è stato pubblicato su Nature Scienti-fic Reports. "La matrice extracellulare dell'osso – spiega-no i coordinatori del progetto - è un mate-riale composito naturale, formato principal-mente da collagene e componenti minerali,per lo più fosfato di calcio, che costituisce ilmicro-ambiente naturale delle cellule e for-nisce loro vari stimoli, tra cui segnali mec-canici o chimici che ne regolano il compor-tamento e la funzione. Capire quali siano iprincipali stimoli promotori dell'osteogene-si è cruciale per progettare biomateriali otti-mali per applicazioni di ingegneria tissutalee medicina rigenerativa".

LA POPOL AZIONE INVECCHIA e la GDO si organizza per venire incontro a questa nuova ‘esigenza dei consumatori’. Succede in Giappone dove già nel 2 0 1 4 , il 2 6 ,7 % della popolazione ha più di 6 5 anni e il numero degli over6 5supera quello della fascia di età di persone comprese tra lo 0 e i 1 4 anni. La più grande catena di supermercati nipponica, il gruppo Aeon, ha sviluppatouna strategia di marketing "Grande Generazione (GG)", dedicata proprio aglianziani. Tra le iniziative il lancio di una gamma di prodotti di biancheria intimadestinata alle donne over6 5 , con prodotti che ben si adattano alle forme di questa fascia di età e si è puntato sul cibo, cercando di migliorare i piattirendendoli più sani e adatti a questo pubblico. La stessa sorte del Giappone toccherà anche a Germania, Italia,Polonia, Spagna e Paesi Bassi, che rappresentano il 4 8 ,6 % della popolazione dell'UnioneEuropea e il 4 7 ,9 % del suo Prodotto Interno Lordo.

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Vacanze e cure termalinell’accogliente Ischia

Il Sindacato Pensionati propone, que-st’anno, un soggiorno estivo ad Ischiadal 13 al 23 settembre. I partecipantialloggeranno al Grand Hotel Re Ferdi-nando, ad Ischia Porto, collocato inuna posizione strategica a pochi metridal mare e dal centro e che dispone diun modernissimo reparto termale,convenzionato con il S.S.N. “Propo-niamo ai nostri associati di unire –spiega il vicepresidente vicario, Ange-lo Santori – l’utile al dilettevole. L’al-bergo che abbiamo scelto sorge pro-prio sul bacino d'acqua salso-bromo-iodica, dalle proprietà riconosciuteanche dal Servizio Sanitario per il

trattamento delle malattie artro-reu-matiche, dermatologiche e vascolari.Ischia, poi, è tutta da vedere e daassaggiare perché unisce bellezze cul-turali-artistiche con una cucina gusto-sa”. Senza dubbio capitale europea del-le terme, l’isola si contraddistingueper la "doppia anima" di terra e dimare dove è possibile mangiare ottimacarne (la ricetta principe della gastro-nomia locale è il coniglio all'ischitana)e i migliori piatti della tradizionemarinara partenopea. Il Grand HotelRe Ferdinando ha pure un parco mol-to bello, con piante anche da frutto.Da non perdere il suggestivo effetto

notte del parco illuminato che circon-da la piscina. Ulteriori informazioni eiscrizioni presso le sedi territoriali diConfagricoltura.

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MASSERIA TORRE DI NEBBIA A CORATO (BA)

AGRITURISMOdi Anna Gagliardi

Vent’anni fa sembrava quasi una sfi-da impossibile riuscire a trasformarein meta turistica la zona a Nord diBari: gran parte dei viaggi in Pugliaera indirizzata a Sud del capoluogo.Ma la famiglia De Benedittis ha vistolungo e ha scommesso su quello cheaveva: la proprietà agricola a Corato,

“Quando ci siamo buttati in quest’av-ventura, dell’antica masseria c’eranosoltanto i muri esterni, quasi deiruderi. Abbiamo deciso di recupera-re quello che era possibile e dicostruire una struttura che fosse daun lato inserita perfettamente nelterritorio, dall’altro molto accoglien-te e di charme, rispondente allerichieste di una clientela esigente einternazionale”. Operando in un’areaprotetta, inoltre, c’erano, e ci sonotuttora, molti vincoli paesaggistico-ambientali. I titolari però non si sco-raggiano e, tramite il supporto deifinanziamenti dei GAL e del PSR,elaborano un progetto architettonico

Pietra viva e sostenibile

nella parte interna della provincia diBari, 330 ettari coltivati a seminativie a mandorleti, oltre all’attività zoo-tecnica da carne con allevamentibovini e ovini. Siamo nel Parco Natu-rale dell’Alta Murgia, dal 2004 zonaprotetta estesa su oltre 68.000 ettari.Qui Michelangelo e Franco De Bene-dittis decidono proprio in quegli annidi dare una svolta all’attività di fami-glia, valorizzando i prodotti dell’a-zienda agricola con la creazione di unagriturismo, la Masseria Torre diNebbia. In cinque anni il sogno si èavverato.Spiega Michelangelo, che si occupa

proprio dell’attivitàricettiva:

La famiglia De Benedittis con lo chef Carlo Cracco

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e imprenditoriale che utilizza i mate-riali del luogo, a partire dalla chianca,la pietra bianca di queste regioni, eammicca al moderno, proponendoqualcosa di nuovo per il territorio.Gli interni vengono curati dal desi-gner Domenico De Palo in una visio-ne minimalista e tradizionale con-temporaneamente, capace di acco-gliere con il massimo comfort e unaforte identità.Dal punto di vista imprenditoriale,l’idea iniziale era quella di limitarsi aun agriturismo con indirizzo ristora-zione e l’obiettivo di una cucina dialta qualità con i prodotti del territo-rio. Dal 2010, anno di apertura della

Masseria Torre di Nebbia, i piatti del-la cucina sono firmati dal giovanechef Domenico Valente, che porta latradizione in tavola con grande crea-tività. Non mancano mai propostecon carne, mandorle e altri ingre-dienti provenienti dall’azienda agri-cola, ogni volta rivisitati per le varieoccasioni. La Masseria è luogo privi-legiato di eventi; ospita da matrimonia meeting, da feste a serate culturali:

per tutto il mese di agosto c’è un sus-seguirsi di musica e teatro.Dall’ospitalità a tavola si è quindi pas-sati all’offerta del pernottamento: cin-que suite di charme per i turisti chenel frattempo hanno iniziato adapprezzare questo territorio e a voler-lo conoscere a fondo, con escursioni,tour, passeggiate e degustazioni eno-gastronomiche. “E’ un turismosoprattutto straniero – precisaMichelangelo De Benedittis – i nostriclienti sono per lo più tedeschi, fran-cesi e inglesi”. Qui non c’è il mare, mail luogo è strategico per la vicinanza aCastel del Monte (fatto erigere daFederico II), Trani, Bari e persinoMatera. Chi sceglie il Parco dell’AltaMurgia cerca tranquillità, serenità etanta natura. L’azienda sposa i princi-pi della Carta europea del turismosostenibile, in questo caso nelle areeprotette, a tutela del patrimonionaturale e culturale e del continuomiglioramento della gestione dell’o-spitalità a favore dell'ambiente, dellapopolazione locale, delle imprese edei visitatori.Anche l’assenza di una piscina ester-na nella masseria di Corato, vietataperché in zona Parco, sarà sopperitada una nuova proposta: la costruzio-ne di una SPA interna che la famigliaDe Benedittis intende presto realizza-re per introdurre l’elemento acqua aTorre di Nebbia e coccolare ancora dipiù i clienti.“Nel giro di due decenni la zona èrinata: la nostra e le altre masseriesono state recuperate diventandospesso attività ricettive apprezzateper la bellezza e la forte sintonia conl’elemento natura. Certo occorre ancora lavorare –afferma – per fare sistema tra tutte lerealtà istituzionali e imprenditorialidel territorio, in modo da trasforma-re il turismo ‘mordi e fuggi’ in sog-giorni più articolati alla scoperta diquesta parte d’Italia”.

L’azienda sposa i principi

della Carta europea

del turismo sostenibile

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Ad accogliere l’ospite di Ca’ delBosco l’imponente cancello dellatenuta: un’opera in bronzo del cele-bre scultore Arnaldo Pomodoro. L’o-pera, “Cancello Solare”, vuole essereun gioioso e potente omaggio acolui che rappresenta il vero, primonutrimento dell’uva. Un modo idea-le per entrare nello spirito di questaterra, la Franciacorta, che vanta unalunga tradizione vitivinicola (è statauna delle prime regioni ad ottenerela Doc nel lontano 1 9 6 7 ) che hasaputo guadagnarsi con la forza del-le idee e con l’intraprendenza del-l’imprenditoria locale. Qui Anna-maria Clemente Zanella, madre diMaurizio, oggi alla guida dell’azien-da, acquistò nel 1964 una piccolacasa in collina, ad Erbusco. Dueettari di proprietà immersi in un fit-to bosco di castagni, dove il fattoreAntonio Gandossi piantò i primivigneti tra cui quelli ad alta densità(10 mila ceppi per ettaro), all’epocanon presenti in Italia. L’incontro frail giovanissimo Maurizio Zanella ela dolcezza della Franciacorta è ilprimo contatto di quello che sareb-be stato l’amore di una vita. Ma èdopo un viaggio in Champagne, lacui meta sono le famose maisonsdove nasce quel vino cheda sempre affascina edaccende la fantasia, cheMaurizio ritorna con l’ideairremovibile di realizzarequalcosa di simile. Nel1979 coinvolge nel proprioprogetto lo chef de caveAndré Dubois e con la suapreziosa collaborazionenasce il primo Franciacor-ta Pinot Millesimato. Saràsua l’impronta qualitativa

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CUVÉE ANNAMARIA CLEMENTI 2006, CA’ DEL BOSCO

Da casa del bosco a cantina all’avanguardia

di tutti i vini del marchio, con-traddistinti da quello che vienechiamato “Metodo Ca’ delBosco”. Da allora un unico prin-cipio definisce l’essenza dellapolitica aziendale: la ricercadell’eccellenza. Le uve, appe-na raccolte in cassette appo-site, vengono classificate eraffreddate. Ogni grappoloviene selezionato da occhiesperti, per poi beneficiaredi esclusive “terme degliacini”; un innovativo siste-ma di lavaggio e idromas-saggio dei grappoli, trami-te tre vasche di ammollo.Dopo la pigiatura in assenza diossigeno, il mosto fermenta in pic-cole botti di rovere o in tini. La visi-ta alle cantine è un’esperienza unica,che consente di cogliere appieno ladedizione con cui viene seguita ognifase della produzione, all’insegna diun’attenta cura artigianale e dell’in-tervento tecnologico più raffinato.Celle di raffreddamento delle uve,movimentazione in assenza d’ossi-geno e senza sbattimento, serbatoi“volanti” che permettono il travasoper gravità e innovative linee d’im-bottigliamento. Lunghi corridoi sot-

VINO di Gabriella Bechi

terranei conducono il visitatorein un percorso che porta alla“cupola in pietra”, a 1 7 metri diprofondità, considerata il cuoredel Franciacorta Ca’ del Bosco.

Il silenzio, l’oscurità, l’umiditàe la temperatura naturali cul-lano la fermentazione deivini in bottiglia, la matura-zione nelle piccole botti dirovere e l’affinamento suilieviti. Nel 1989 il Francia-corta Millesimato vienededicato alla madre, rima-sta sempre la musa ispira-trice di Maurizio, e diven-ta la prestigiosa Cuvée

Annamaria Clementi (dal 2010disponibile anche nella versionerosé). Prodotto top della gammaformata da sette Franciacorta, a cuisi aggiungono due bianchi fermi equattro rossi, la Cuvée AnnamariaClementi (55% Chardonnay, 25%Pinot Bianco, 20% Pinot nero) è ilfrutto della ricerca dell’eccellenza invigna e in cantina. I vini vengono damosti di primissima spremitura e lafermentazione avviene in piccolebotti di rovere, dove il vino rimanesui propri lieviti per sei mesi. Soloquello delle migliori botti dei 25 vini

base di origine viene spil-lato per dare origine allaCuvée. Un lunghissimoaffinamento a contatto coni lieviti, che si protrae perpiù di 8 anni, ne determi-na il profilo unico. Coloredorato e perlage finissimo,un profumo di straordina-ria complessità, un saporedi eccezionale pienezza econsistenza. Un Francia-corta assoluto.

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Prende il nome dal quartiere delprecedente locale, una famosa eno-teca nel cuore di San Lorenzo,popolato da studenti e stranieri, ilnoto ristorante di pesce “il Sanlo-renzo”, regno di Enrico Pierri e Ele-na Lenzini, nel cuore della Capitale,a poche centinaia di metri da piazzae Navona e piazza Campo dei Fiori.Un ristorante che si distingue perl’eleganza degli ambienti, progettatidall’architetto brasiliano AndreaMoraes, e per la freschezza assolutadel pesce. All’ingresso il grandebancone con cucina a vista, dove sipuò sostare per un aperitivo, ciintroduce nelle sale ristorante (incui sono esposte opere d’arte dellascuola di San Lorenzo, con sede nelex pastificio Cerere), di cui unariservata ai fumatori, con sigar clube custodia con locker personali per iclienti. Su richiesta, al piano di sot-to, nelle fondamenta del teatro diPompeo, è disponibile un tavolosociale per 12 persone e un esclusi-vo tavolo in cantina per 4 persone. Ilpesce cucinato e servito al SanLo-renzo arriva dalla cooperativa deipescatori di Ponza grazie alla colla-borazione iniziata nel 2007 conGino Pesce, amico da sempre epatron del ristorante Acquapazza diPonza, il quale sceglie ogni giornoquello che di meglio offre il mare, edalle aste di Anzio e Civitavecchia.Nulla che non sia freschissimo eappena pescato nel Tirreno. La cuci-na, sotto l’abile guida di Enrico Pier-ri coadiuvato dallo chef TommasoMaddalena, esalta i sapori intrinse-chi dei prodotti attraverso cotturesemplici e brevi. Il menu cambiaogni stagione, con alcune costanti:l’interpretazione del crudo, con tar-

IL SANLORENZO A ROMA

Qualità nel segno della sostenibilità

LUGLIO-AGOSTO 2015| MONDO AGRICOLO |65

tare, carpacci e crostacei; gli spa-ghetti di farro con acciughe di Pon-za, briciole di pane e peperoni cottialla cenere e, in stagione, gli spa-ghetti con i ricci; fritto di calamaret-ti spillo con tempura di zucchinealla menta; pesce spada marinatoalla soia e cotto ai carboni, servito insalsa di verdure in agrodolce e frig-gitelli all’aglio nuovo. Pasta Verrigni,o quella dei pastai di Gragnano, eper le farine non di grano duro Feli-cetti. Pani e grissini preparati dallochef e dolci ad opera di AlessandroLaudadio, il pasticciere formato allascuola Valrhona. Grande attenzioneanche per la sosteni-bilità del mare. Dadue anni il SanLo-renzo aderisce a unprogramma di tuteladel tonno rosso, cheviene servito solo damaggio a settembre.Il resto dell’annovengono propostepalamite, allunghe,tonnetti alletterati ealtri pesci azzurrisimili, in modo cheil tonno rosso possa

vivere e riprodursi tranquillamente.E da un po’ di tempo, accanto al tra-dizionale menù degustazione, èapparso anche il menu “Poveropesce”, a base di pesci poveri che,dice Enrico, nessuno ordina mai eche dunque alle aste finiscono peressere buttati. Uno spreco intollera-bile, a suo parere, che lo ha indotto acreare questo menù, a base di alici diPonza, sgombro, pesce sciabola,baccalà, che propone ai suoi clientiad un prezzo più contenuto. La can-tina, così come la direzione impec-cabile della sala, è affidata ad Elena.Una carta armonica di grande per-

sonalità, come lei,con oltre 900 eti-chette, dai vini piùimpegnativi, italianie francesi, a piccolescoperte di vini piùfacili che piaccionoa tutti, fino alle bol-licine, che sono l’ab-binamento più con-sigliato, dalle Mai-son francesi, allaFranciacorta, pas-sando per Trento eper l’Oltrepò pavese.

LINGUINE CON

CALAMARETTI DI PARANZA

Con la Cuvée Annamaria Clemen-ti 2006 di Ca’ del Bosco, Enrico Pier-ri e Elena Lenzini propongono “Lin-guine integrali, del pastificio Gen-tile aglio e olio, con calamaretti diparanza,rosmarino e colatura di ali-ci di Cetara.

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A IU T A R E N E L L A P R O D U Z IO N E D I A L IM E N T I D I A L T A Q U A L IT À , S IC U R I E S A N I

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per l’agricoltura biologica ed integrata

N O T I Z I E D A L M O N D O

degli ioni rame e capacità delleparticelle di aderire fortemente al-la vegetazione per una protezioneduratura ed una elevata resistenzaal dilavamento; ha un’elevata effi-cacia e bassi apporti di rame me-tallo per ettaro, un’ottima dispersi-bilità e sospensibilità in botte. De-

cis Trap è l’innovativa trappolainsetticida a base di deltame-trina, completamente montatae pronta per l’uso contro lamosca della frutta (Ceratitiscapitata). Grazie ad un’effica-ce esca attrattiva garantisceun maggior numero di catturerispetto ad altre trappole pre-senti sul mercato. L’esca è ga-rantita per 120 giorni a partiredal posizionamento in campo.Flocter è il nematocida a basedi Bacillus firmus ceppo I-1582, particolarmente attivo

nei confronti dei principali nemato-di che colpiscono le colture ortico-le. Agisce sulle uova del nematodee colonizza l’apparato radicale pro-teggendolo; favorisce lo sviluppodelle radici e stimola la crescitadelle piante. Oliocin è un olio mi-nerale molto raffinato (grado d’in-

sulfonabilità 95°) per lecolture frutticole e la vi-te, che agisce sia comeinsetticida che comecoadiuvante di erbicidi;l’insetticida agisce sulleuova impedendo gliscambi gassosi fral’embrione e l’atmosfe-ra e contro gli altri statidei fitofagi per asfissia.Serenade Max è il pro-dotto biologico a basedi Bacillus subtilis cep-po QST 713, attivo nelcontrollo delle patolo-gie fungine e delle bat-teriosi di vite, frutta eorticole. ���

Oggi più che mai lamission di Bayer CropScience è aiutare gli

agricoltori nella produzione dialimenti di qualità, sicuri e sa-ni. In tale ottica ha dato forteimpulso all’innovazione, conun investimento annuo di circa1 miliardo di euro in ricerca esviluppo. Ha ampliato così lagamma di prodotti ammessi inagricoltura biologica o inte-grata. Tra questi c’è ContansWG che è un fungicida natura-le per le colture orto-floro-frut-ticole a base di Conythyrium mini-tans, un fungo parassita già pre-sente in natura; una volta sviluppa-te, le sue spore, queste “parassitiz-zano” e controllano i funghi del ge-nere Sclerotinia presenti nelle col-ture orticole (lattuga, indivia, caro-ta e molte altre). Contans WG siapplica al terreno e attaccagli sclerozi, bloccando lo svi-luppo del micelio e la produ-zione delle ascospore; l’infe-zione del patogeno non sipropaga così all’apparatoaereo della pianta. Cupravit35 WG è un fungicida a ba-se di rame sotto forma di os-sicloruro. Tra le sue caratte-ristiche: l’elevata capacità didispersione in acqua, l’ele-vata adesività, l’eccellentecopertura della superficietrattata. Cupravit Bio Evolu-tion è un innovativo formula-to per ortofrutticole e vite abase di solfato di rame triba-sico con rilascio progressivo

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