Mondo agricolo 6

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CONFAGRICOLTURA PLUS • MERCOLEDÌ RISO • EXPO PADIGLIONE ZERO UNCAI AD EXPO • SUCCESSO DI FRUIT INNOVATION IL SAPORE DEL FUTURO SAME: MECCANIZZAZIONE 2.0 • COOKING FOR ART • ACCORDO CON CASCINA PULITA FIMA DENTAL CARD

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Il mensile di Confagricoltura

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CONFAGRICOLTURA PLUS • MERCOLEDÌ RISO • EXPO PADIGLIONE ZERO • UNCAI AD EXPO • SUCCESSO DI FRUIT INNOVATION • IL SAPORE DEL FUTURO • SAME: MECCANIZZAZIONE 2.0 • COOKING FOR ART • ACCORDO CON CASCINA PULITA • FIMA DENTAL CARD

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GIUGNO 2015| MONDO AGRICOLO | 3

Il futuro è qui

L’ E D I T O R I A L E

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uò apparire prematuro pensare all’eredità che l’Expo lascerà, ma lo è meno di quanto possa sembrare. Questa eredità infatti la si costruisce oggie in questi mesi.Noi abbiamo gettato già le prime basi del “dopo Expo” e stiamo lavorando con una strategia di medio-lungo termine. Due appuntamenti da cui siamo reduci sono esemplificativi di questo nostroimpegno orientato al futuro: l’incontro con le imprese di maggior rilievo, che si è svolto alla Vigna di Leonardo il 28 maggio, e la nostra AssembleaGenerale all’Expo il giorno successivo.Il primo evento, durante il quale è stato presentato il progetto ConfagricolturaPlus, dà la misura della nostra sempre maggiore attenzione verso le impreseassociate, che tiene conto delle peculiarità di ciascuna e si traduce in servizi e supporto più mirati e orientati allo sviluppo e all’innovazione. L’assemblea del 29 ad Expo testimonia anche l’apertura di Confagricolturaa nuovi stakeholder, apertura che rafforza la nostra organizzazione, ma soprattutto le imprese, grazie alla creazione di una rete di relazioni

e partnership sempre più articolate e proficue.Al centro di questa assemblea sono state proprio le imprese, che hanno raccontato attraverso la viva voce dei protagonisti la lorostoria, l’entusiasmo grazie al quale si trovano soluzioni anchenelle situazioni più difficili, di come non sia sufficiente fare un buon prodotto, ma occorra capire i bisogni del consumatore, per dirla con le parole di Andrea Benetton. Si è parlato di comela diffusione di un prodotto e di un marchio sia un potentestrumento di valorizzazione del territorio e di quanto sia necessariosaper cambiare, sempre, puntando su ricerca ed innovazione;

come nel caso di Planeta, che con la sua attività ha dato un contributo decisivoalla filiera vitivinicola siciliana. Esperienze diverse le une dalle altre, ma accomunate dalla passione per la terra, dal saper innovare e guardare al futuro con lungimiranza,insomma dalla capacità di "coltivare capolavori".Questa è l’eredità che stiamo costruendo, giorno dopo giorno, nei nostriambiti consueti (l’allargamento di Agrinsieme con l’adesione di Copagri è anch’esso indice di quest’apertura), ma anche in quelli nuovi che l’Expo ci dà l’opportunità di sfruttare (come attestano le collaborazioni con Rai Com,con il Parco Tecnologico Padano, con Codice Atlantico, per citarne alcune),per ampliare la rete di interlocutori, anche con altri Paesi, e dare così un contributo determinante alla crescita dell’agroalimentare italiano. Sempre più internazionale ed innovativo.

Mario Guidi

P

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SO MMA R I O

L’EDITORIALE

Il futuro è qui

Mario Guidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

PRIMO PIANO EXPO

Un’organizzazionecontemporanea

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

Servizi “plus”

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

SDF aggrediscela crisi

Claudio Pietraforte . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

Il ruolo di PMIe pensionati attivi

Gaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

La porta d’ingressosul mondo

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18

Qualità all’ombradel Vesuvio

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

ATTUALITÀ PRODOTTI

Dalla seminaalla vendita

Elisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38

L’ortofrutta italianafa squadra

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42

Osservatorio Internet

M.M. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44

ATTUALITÀ SCIENZA

Kary Mullissulle biotecnologie

Barbara Bertuzzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46

Tecnologia e sviluppo

Elisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50

Rubriche

Mappamondo Carne GDO . . . . . . . . . 48

Organizzazione Design . . . . . . . . . . . 52

Campi rosa Direttivo . . . . . . . . . . . . . 54

Anga Occupazione . . . . . . . . . . . . . . . 55

Over65 Salute . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58

Agriturismo Bologna . . . . . . . . . . . . . 60

Vino Pinot Grigio Brut . . . . . . . . . . . . 62Confagricoltura @Confagricoltura

4| MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2015

UNCAI NOTIZIE

Le news

dei contoterzisti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33

Direttore responsabileGABRIELLA BECHI

Coordinatore di Redazione GAETANO MENNA

Editrice SepePresidenteDIANA THEODOLI PALLINI

Direzione, Redazionee AmministrazioneCorso Vittorio Emanuele II, 10100186 RomaTel. [email protected]

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Responsabile Pubblicità e MarketingCLAUDIO PIETRAFORTE

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Le statuine degli imprenditori a Expo - Palazzo Italia (foto Ciani Bassetti)

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Un’organizzazionecontemporanea

P R I M O P I A N O E X P O 2 0 1 5

6 | MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2015

Foto di Roberto Ciani Bassetti

Un’organizzazionecontemporanea

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di Gabriella Bechi

All’Auditorium

di Palazzo Italia

un’assemblea nuova

che ha dato la parola

alle imprese

ed ha valorizzato

il «saper fare»

GIUGNO 2015| MONDO AGRICOLO |7

Quella che si è svolta adExpo, nell’Auditorium diPalazzo Italia, il 29 mag-gio, è stata un’assembleadiversa dalle altre. Un’as-semblea nuova e con-

temporanea, che rispecchia il nuovocorso intrapreso da Confagricoltura.Non le solite passerelle di politici erappresentanti del governo (è passatosolo il ministro Martina che si trovavaad Expo per un altro evento), non i so-liti format predeterminati. Sul palco,insieme al presidente Guidi (che ha ri-servato la sua relazione alla parte pri-vata dell’assemblea) quattro impren-ditori a raccontare la loro storia, incal-zati dalle battute e dalle frizzanti do-mande di Fede e Tinto, conduttori diRadio Rai Decantere, la presidente diExpo 2015 e commissario generaledel Padiglione Italia Diana Bracco. Si parte da Expo, a cui si ispira ancheil titolo dell’assemblea ‘Capolavori ma-de in Italy per nutrire il pianeta’. “L’Esposizione Universale 2015 se-gnerà l’agricoltura italiana dei prossi-mi anni: per noi è un dovere esserci edire la nostra”, dice il presidente Gui-di, mentre iniziano a scorrere le im-

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8 | MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2015

Diana Bracco del successo dell’Espo-sizione che “a dispetto degli ‘expo-scettici’, registra ogni giorno migliaiadi presenze, si arricchisce sempre dinuovi contenuti e propone un calen-

dario di manifestazioni ric-chissimo. E’ un esempio delsaper fare italiano”.Quindi spazio alle imprese,l’asse portante dell’Organiz-zazione, con le testimonian-ze di Andrea Benetton, Die-go Planeta, Giulio Rapetti(in arte Mogol). Ognunocon una storia completa-mente diversa alle spalle, mauniti dalla passione per laterra e dalla capacità di ‘col-tivare capolavori’. Andrea Benetton, presiden-te di Cirio Agricola e advisordi Maccarese spa, alla guidadi un colosso del settore lat-tiero caseario e non solo, èl’anima agricola di un grup-

magini delle riprese che portano Tin-to alla scoperta di due padiglioni, chesono i più rappresentativi di un nuovomodello di agricoltura: il padiglioneZero e quello di Israele.(v. pag. 9,ndr). “Nel nostro saper farec'è la possibilità di rilanciarel'intero sistema Paese. Expoè una grande ed importanteopportunità per promuove-re i temi agricoli ed agroali-mentari – ha osservato Ma-rio Guidi - per ampliare ilnostro raggio d'azione sunuovi orizzonti e con nuoviinterlocutori. Un'occasioneunica per mostrare efficien-za e tecnologia e, soprattut-to, è un momento fonda-mentale, straordinario, pergli italiani, per gli agricoltorie anche per i rappresentan-ti delle imprese per valoriz-zare il made in Italy”. Soddisfatta la presidente

Guidi: «Rappresentiamo

imprese innovative, capaci

di creare “capolavori”»

Guidi e Mastrobuono

da sinistra: Benetton, Mogol,Tinto, Guidi, Bracco, Planetae Fede

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato all'Esposizione Universale Ex-po 2015, il 5 giugno, in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente promossa dal-le Nazioni Unite. Nella prima tappa della sua visita, quella a Padiglione Italia, il Capo del-lo Stato ha firmato la Carta di Milano; poi ha visitato Cascina Triulza (il padiglione del-la società civile) e Padiglione Zero. Mattarella quindi è intervenuto alla cerimonia al-l'Expo Center. «L'agricoltura - ha detto il capo dello Stato - è stata considerata per annicome un settore vecchio e di retroguardia. Oggi contribuisce ai segnali di ripresa econo-mica e i dati mostrano che sono in aumento anche i giovani che conducono le aziendeagricole». «L'agricoltura – ha poi aggiunto - è, e deve essere ancora di più, il settore del-l'innovazione e dell'eco-innovazione. La nostra qualità passa da lì. Il nostro bene comu-ne ha un fondamento essenziale nella filiera agro-alimentare». (G. M.)

MATTARELLA A EXPO: «AGRICOLTURA È INNOVAZIONE»n

GIUGNO 2015| MONDO AGRICOLO |9

po di dimensioni ben più vaste, cheopera in settori diversi e che ha sem-pre puntato sull’identità italiana.“Qualità, tracciabilità, giusto prezzo –dice – hanno sempre guidato le no-stre scelte. Ma è il mercato che dettale regole. Non basta saper fare unbuon prodotto, bisogna capire cosavuole il consumatore e saperlo collo-care nella giusta fascia di acquisto”. “Esoprattutto ci vuole entusiasmo, per-ché con l’entusiasmo si trova sempreuna soluzione anche nelle situazionipiù difficili”, aggiunge portando unsimpatico esempio accaduto alla suabambina.Diego Planeta è un produttore di vinosiciliano con una lunga tradizioneagricola che da 17 generazioni - dal1500 - si tramanda tra Sambuca di Si-cilia e Menfi. Oggi Planeta rappresen-ta, non uno, ma sei modi di esprime-re il territorio in sei cornici diverse.Tante sono, infatti, le tenute nelle qua-li si produce vino, ciascuna con unospecifico progetto di ricerca e valo-rizzazione. A Diego va il merito diaver costruito il sistema vino in Sici-lia, quando nel 1958 a Menfi decise didare vita alla Cantina Settesoli, larealtà vinicola più importante della Si-cilia, con 2.300 soci, di cui è stato pre-sidente per 40 anni.“L’agricoltore ha una responsabilitàanche nei confronti dell’ambiente edella comunità in cui opera – spiega -.Quando decisi di fondare la cantina, incui adesso lavora a vario titolo il 70%delle famiglie che vivono a Menfi, fuispinto proprio da questo sentimento,che è lo stesso con cui ampliato l’atti-vità della mia famiglia, dove adesso la-vorano figli e nipoti. Anche se la terraè un bene statico, chi vi lavora devesempre saper cambiare. Questo è il se-greto del successo”. Mogol, autore e produttore discografi-co, noto al grande pubblico per il lun-go e fortunato sodalizio artistico conLucio Battisti - sebbene il suo contri-buto alla musica leggera italiana siastato di respiro più largo - è da sempreinnamorato della sua terra, l’Italia, edella campagna. Ha un’azienda agricola in Umbria, che

conduce con la stessa passione chemette nei suoi testi. “L’agricoltura è ilfuturo del nostro Paese – dice – ed hagrandissime potenzialità di crescita,non solo da punto di vista economico,ma anche sociale. Si dovrebbe investi-re di più su questo aspetto offrendo,attraverso la formazione, nuove op-portunità ai giovani, ma anche alle ca-tegoria sociali più in difficoltà, comegli emigrati”.Imprenditori orgogliosi di essere agri-coltori, consapevoli della propria re-

Bracco: «A dispetto

degli “exposcettici”, l’Esposizione

è un grandissimo successo»

sponsabilità. Rappresentanti dellaConfagricoltura di oggi. “Un’organiz-zazione contemporanea, che non ri-nuncia alle sue tradizioni e rappresen-ta imprese innovative, tecnologica-mente avanzate, capaci di ‘creare ca-polavori’ – conclude il presidente Ma-rio Guidi -. Per queste imprese, per laloro crescita c’è bisogno di un pattonuovo con la politica fondato sul ri-spetto reciproco dei ruoli e sull’equi-librio, non sul collateralismo. Da quil’impegno sul consolidamento e sullamodernizzazione della nostra organiz-zazione, dei suoi servizi, a partire dalladigitalizzazione di un sistema che siasempre più efficiente e competitivo.Basato, insomma, su un modo nuovodi intendere la rappresentanza”. ���

Sergio Mattarella

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Settantacinque

imprese di rilievo

si sono date

appuntamento a Milano

alla Vigna di Leonardo

P R I M O P I A N O E X P O 2 0 1 5

A Expo, visitando Palazzo Italia, nella prima stanza colpiscel’installazione di sculture, che compongono una sorta di “ta-bleau vivant”: racconta 22 storie del nostro “saper fare”; ovve-ro intuizioni felici, di uomini e donne caratterizzate da crea-tività, conoscenza della tradizione e capacità di innovare. Trale sculture, quella di Marco Caprai, componente della giuntanazionale e presidente di Confagricoltura Umbria. Si tratta diuna rappresentazione ultramoderna di professioni capaci diraffigurare le attività economiche più significative e distinti-ve del territorio. Una caratteristica unisce queste storie: l’a-more profondo, rispettoso e incondizionato, per la propriaterra e per ciò che essa produce. Ventidue statuine con perso-

naggi reali… è l’ “agricoltura vera” che costruisce il Paese. Anche New Holland (che ha un suopadiglione a Expo) punta sui volti degli agricoltori (tra cui quello di Claudio Destro, presi-dente di Confagricoltura Roma). Online si può esprimere il proprio ringraziamento agli agri-coltori (premendo sul pulsante “thanks to heroes”). (G. M.)

GLI AGRICOLTORI CI METTONO LA FACCIAn

10| MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2015

L’assemblea di Confagri-coltura, che ha vistoprotagonisti gli impren-ditori agricoli, è statapreceduta da un incon-tro con le aziende che

partecipano al progetto “Confagricol-tura Plus”. Settantacinque grandi im-prese associate a Confagricoltura sisono date appuntamento il 28 maggioa Milano, alla Vigna di Leonardo, la pre-stigiosa location per gli eventi fuoriExpo dell’Organizzazione.“Il percorso di riposizionamento che

Servizi “plus”

abbiamo intrapreso – ha detto il diret-tore generale Luigi Mastrobuono – ciimpone di essere sempre all’altezzadelle nostre imprese, di tutte le impre-se, ognuna con proprie esigenze.Quelle che vengono definite grandiimprese, ma che non necessariamentedebbono essere grandi per dimensio-ne, hanno necessità di servizi partico-lari legati alle strutture imprenditoria-li ed all’ampiezza dei loro business.Confagricoltura Plus è il programmastudiato in maniera specifica per que-ste importanti realtà, che prevedeconsulenze specialistiche in materiafiscale, previdenziale, di politiche eu-ropee e servizi dedicati per incontri di

Lasagna e Mastrobuono

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GIUGNO 2015| MONDO AGRICOLO |11

Europea, nazionali e regionali.Molto interessante la testimonianza diRoberto Abellonio, direttore di Confa-gricoltura Cuneo, che ha raccontato lasua esperienza, che ha portato allacreazione di un rapporto diretto conalcune importanti realtà imprendito-riali associate della provincia. Una sorta di piccolo ConfagricolturaPlus, che dimostra la necessità, ai finidella riuscita del progetto, di una stret-ta collaborazione tra la struttura cen-trale e le realtà locali.“Il rilancio del sistema produttivo edella filiera agroalimentare passa attra-verso un rapporto sempre più strettoe specializzato tra la rappresentanza e

le imprese - ha concluso il presidenteMario Guidi -. Serve un piano capacedi integrare politiche sindacali miratecon assistenza tecnica specializzata,adeguata alla dinamicità che caratte-rizza le imprese, oggi più che mai. Proseguiamo sulla via di un rinnova-mento che guarda, concretamente, al-la digitalizzazione, alla rete, alla mo-dernizzazione ed al costante perfezio-namento dei servizi. Confagricoltura Plus, per noi e per inostri associati cui è destinato, signifi-ca rendere effettivo tutto questo, avantaggio di un’agricoltura semprepiù innovativa e competitiva a livelloglobale”. (G. B.)

business e di internazionalizzazione, apartire dalle occasioni offerte in que-sto periodo da Expo”. All’incontro hanno partecipato NicolaCaputo e Roberto Caponi, responsabi-li, rispettivamente, delle aree Fiscale ePrevidenziale di Confagricoltura; Ser-gio Ricotta, presidente di Confagricol-tura Lazio e presidente di Pria, la so-cietà nata dalla partnership tra Confa-gricoltura ed Euris, che fornisce servi-zi di consulenza al sistema agricolo edagroalimentare nel campo della ricer-ca, dell’innovazione e del trasferimen-to tecnologico, con particolare riferi-mento alla programmazione e allaprogettazione di iniziative dell’Unione

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Alla Vigna di Leonardo

il vicepresidente di Same

Francesco Carozza

ha illustrato l’attività

e presentato le novità

di uno dei principali

produttori mondiali

di macchine agricole

P R I M O P I A N O E X P O 2 0 1 5

novità di prodotto non finiscono qui.Nella seconda parte dell’anno sarà di-sponibile la Serie 9 e sulla Serie 6 èstato introdotto il cambio robotizzato,che fino a ora mancava. Seguiranno lenovità, per la Serie 11, nel 2016. Perquanto riguarda l’internazionalizza-zione, l’amministratore delegato diSDF Lodovico Bussolati – nell’ incon-tro con la stampa a Treviglio - ha evi-denziato come l’anno scorso sia statoinaugurato un nuovo stabilimento inCina e le quote di mercato siano au-mentate, anche grazie all’ingresso deinuovi modelli. Si può quindi dire chein Cina vi è un incremento costantedel fatturato, che fa registrare per l’a-rea geografica Asia-Oceania un impor-tante salto avanti: da 82 milioni di Eu-ro del 2013, ai 122 del 2014. L’altraarea geografica su cui SDF sta facendodecisamente bene è la Turchia dove,con investimenti mirati, è stato possi-bile raddoppiare la quota, tanto che ilpeso sul fatturato turco passa da 19milioni a 66 in soli due anni. «In con-clusione - ha detto Bussolati - il 2014 èstato un esercizio importante per lanostra azienda. Siamo riusciti a man-tenere fatturato e redditività sugliobiettivi prefissati». ���

12| MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2015

di Claudio Pietraforte

Francesco Carozza

SDF aggredisce la crisi

All’evento di “Confagri-coltura Plus”, a Milanoalla Vigna di Leonar-do, che ha coinvoltole imprese di rilievoassociate (v. pagina

10, ndr) è intervenuto anche il vice-presidente di Same Deutz-Fahr (SDF)Francesco Carozza che ha illustratol’attività e presentato le novità di unodei principali produttori mondiali di

trattori, macchine per la raccolta emotori diesel. Il gruppo distribuisce ipropri prodotti con i marchi Deutz-Fahr, Same, Lamborghini Trattori, Hür-limann, Grégoire e LamborghiniGreen Pro. Same Deutz Fahr è partnerdi Confagricoltura per “MiColtivo TheGreen Circle” (il progetto agricolo diland art in occasione di Expo 2015)ed ha pure messo a disposizione untrattore della Serie 7 per la lavorazionee la gestione del terreno ed un SameSolaris per le attività nell’orto urbano.Carozza ha quindi ricordato come ilgruppo SDF abbia affrontato la crisidel mercato europeo dell’agromecca-nica puntando sull’internazionalizza-zione a livello commerciale ed indu-striale e sull’innovazione; il piano diinvestimento straordinario, partito nel2010, sta iniziando a dare i suoi frutti.In Europa, quest’anno, il gruppo sipresenta con la nuova gamma natasulla piattaforma del 5C, con tutta laSerie 6 e tutta la Serie 7 stabilizzate,complete e in produzione, il che ga-rantisce una completezza di gammada 140 a 260 cavalli fino a oggi inedi-ta per il gruppo. «La nostra offerta ingamma medio-alta - ha ricordato Ca-rozza - è rinnovata e più completa». Le

SDF aggredisce la crisi

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GLI IMPEGNI CONCRETI PER IL FUTURO DELL’AGRICOLTURAThe Good Growth Plan - Gli impegni concreti per il futuro dell’agricoltura - è l’ambizioso piano relativo all’impegno concreto che

Syngenta intende assumere per contribuire alla sicurezza alimentare nel rispetto dell’ambiente. The Good Growth Plan consiste in tre sfide e sei

impegni misurabili con cui Syngenta vuole dimostrare che agricoltura e salvaguardia dell’ambiente possono coesistere e che l’aumento

della produzione agricola può avvenire in modo sostenibile, senza spreco di risorse.

Il piano “The Good Growth Plan - Gli impegni concreti per il futuro dell’agricoltura” nel contesto agricolo italiano

si basa su 3 elementi fondamentali declinati in progetti specifici:

Sementi Agrofarmaci Insetti ausiliari

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Scopri tutti i dettagli e scarica le schede dei progetti sul sito

www.syngenta.itnella sezione The Good Growth Plan

Promuovere un’Agricoltura Intensiva Sostenibile

Salvaguardare la qualità delle produzioni

Promuovere le peculiarità delle filiere agroalimentari italiane

Gestione multifunzionale del territorioMira a dimostrare come un’agricoltura intensiva

produttiva e un ambiente ricco e vivo in termini di

biodiversità possano coesistere sfruttando le aree

marginali delle aziende agricole come i bordi campo.

Grano Armandoè un contratto di filiera che permette di garantire grano

di qualità 100% italiano a un marchio di pasta premium

del pastificio De Matteis.

Protocolli di qualità per la filiera vitivinicolaè un protocollo di coltivazione per l’uva da tavola

e l’uva da vino sviluppato per soddisfare i requisiti

di sostenibilità della Grande Distribuzione che sono

richiesti ai produttori viti-vinicoli per favorirne l’accesso

ai mercati.

Filiera di Qualità del Pomodoro da Industriaè un protocollo di coltivazione del pomodoro da industria

che aiuta a far sistema tra produttori e trasformatori

italiani e a rispondere ai requisiti di sostenibilità dei

mercati nazionali e internazionali.

Water Optimization Cornè un programma di coltivazione creato per ottimizzare

le risorse idriche nella coltura del mais grazie alla

combinazione di ricerca genetica tradizionale con

programmi di semina e difesa fitosanitaria.

HYVIDORappresenta la tecnologia sviluppata da Syngenta

per aiutare gli agricoltori a produrre orzo di qualità in

quantità, grazie alla combinazione di nuovi ibridi di orzo

con un protocollo di coltivazione studiato per consentire

una massimizzazione delle rese.

Formazione sulla sicurezza alimentare, la tutela del lavoratore e dell’ambiente

Ha lo scopo di sensibilizzare chi lavora in agricoltura

ad avere un ruolo centrale in termini di responsabilità

sociale, di tutela della salute e dell’ambiente.

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Il ruolo di PMI e pensionati attivi

Vigna di Leonardo: video-proiezioni“Coltiviamo Capolavori”foto di Roberto Ciani Bassetti

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agricole a tutto tondo». Quindi si èchiesto: «Qual è lo spartiacque? La miaazienda – che è gestita da mio padre,da me e che si prepara all’ingresso dimia figlia - non è forse anch’essa un’im-presa familiare?». «Abbiamo bisogno –ha aggiunto - di aggiornare il concettodi impresa familiare. Questa mette inpratica “innovazione” che poi, con iltempo, diventa “tradizione”; un’azien-da impegnata per il futuro».Il presidente della Federazione dell’im-presa familiare, Roberto Poggioni, cheha apprezzato e condiviso le parole diGuidi, ha dichiarato: «Le PMI sono laspina dorsale del Paese anche in agri-coltura. Le nostre PMI sono uniche,hanno cuore (la famiglia) e testa, han-no la forza del nucleo familiare e la

mentalità imprenditoriale. L’occasioneodierna è importante per ricordarel’impegno delle imprese familiari per’Nutrire il Pianeta’, per sottolineare laloro presenza capillare sul territorio eper esaltare l’impegno concreto per lasostenibilità. Assolvono a compiti fon-damentali per il sistema ambientale eper il mantenimento dell’assetto idro-geologico». «Si stanno impegnando –ha proseguito Poggioni – per l’innova-zione e per lo sviluppo di nuove tec-nologie in agricoltura. Grazie alla colla-borazione con PRIA, società di Confa-gricoltura, stiamo distribuendo, pro-prio in questo periodo, un questiona-rio alle nostre imprese familiari asso-ciate. La nostra è una indagine cono-scitiva per capire come poter andareincontro alle sempre maggiori richie-ste di sviluppo e innovazione che le leimprese ci chiedono. Contiamo di po-ter analizzare a breve tutti i questiona-ri in modo che subito dopo il periodoestivo si possano intraprendere tutte

Convegno a Milano

di Federimpresa

e Sindacato Pensionati.

Vanno rilanciati

contratti di rete

e solidarietà

intergenerazionale

di Gaetano Menna

L’unione fa la forza. La Fe-derazione nazionale im-presa familiare coltiva-trice ed il Sindacato na-zionali pensionati diConfagricoltura hanno

unito le energie per una presenza con-vegnistica significativa ad Expo. Oltretutto affrontando un tema che è ancorpiù stimolante proprio perché affron-tato dalle rispettive angolazioni: quellodel ruolo delle imprese familiari oggie, contestualmente, quello dei pensio-nati ”attivi” nelle famiglie e nelle azien-de. L’appuntamento, con gli ospiti stra-nieri, presso l’auditorium di PalazzoItalia, è stato di spessore, con analisi ap-profondite.All’avvio dei lavori la proiezione di unvideo sull’azienda Ortosole della fami-glia Tiozzo (v. pag. 24, ndr), validoesempio di azienda a conduzione fa-miliare, che è cresciuta, ha investito ininnovazione, assume dipendenti. Tuttoil nucleo familiare è impegnato alacre-mente, dal patriarca Beniamino (pen-sionato attivo), all’ultima generazionequella di Alessandro (giovane attivo).I lavori sono stati moderati dal diretto-re dell’Area economica di Confagricol-tura Vincenzo Lenucci. È intervenutoanche il presidente di ConfagricolturaMario Guidi, che ha sottolineato: «Pri-ma l’incontro con le grandi aziende (v.pag. 10, ndr), poi il successivo conquelle familiari; non c’è contraddizio-ne perché rappresentiamo le imprese

Poggioni: «Le PMI assolvono

a compiti fondamentali

per preservare l’ecosistema»

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quelle iniziative scaturite da questa in-dagine».Dal canto suo il segretario nazionaledel Sindacato Pensionati di Confagri-coltura, Angelo Santori, ha posto l’ac-cento sul ruolo degli agricoltori con icapelli bianchi. «Mi richiamo alle figuredi Beniamino Tiozzo e del padre delpresidente Guidi, che sono esempiconcreti di “pensionati attivi” - ha com-mentato -. Chi conosce il mondo agri-colo sa bene che, in agricoltura, non siva mai in pensione. Non nel senso chenon si percepisca una pensione (a direil vero di solito molto esigua), ma per-ché si continua a lavorare nell’aziendafamiliare condotta per decenni e poipassata a figli e nipoti». «L’invecchia-mento demografico – ha osservatoSantori - troppo spesso viene percepi-to negativamente e le persone anzianesono descritte come se fossero un pe-so per la società e per il bilancio pub-blico. Quest’immagine non rende giu-stizia all’elevato contributo che soprat-tutto gli agricoltori anziani continuanoa dare. In questi anni di crisi la presen-za dei pensionati “economicamente at-tivi” è stata un efficace ammortizzato-re sociale; hanno un ruolo ed un peso

nei bilanci familiari ed aziendali com-pletamente misconosciuto da econo-misti e statistiche ufficiali».Nel corso dell’incontro si è approfon-dito il ruolo delle imprese familiari edei pensionati a livello europeo. L’expresidente dell’Organizzazione degliagricoltori tedeschi DBV e del Copa (ilcoordinamento delle organizzazioniagricole europee), Gerd Sonnleitner, èintervenuto ai lavori convegnistici al-l’Expo, nella veste di ambasciatorespeciale dell’Onu per l’impresa fami-liare coltivatrice. La novità che ha ri-scontrato, in varie realtà estere, è quel-la dell’impresa agricola plurifamiliare,cioè di giovani famiglie di agricoltoriche uniscono le forze. Ha commentatoPoggioni: “Esperienza interessante chetutto sommato riscontriamo anche inItalia attraverso i contratti di rete che,anzi, sono più duttili e permettono diunire le forze anche con imprese di al-tri settori produttivi. Abbiamo sempre

seguito con grande attenzione e soste-nuto le reti d’impresa”.La parola quindi al giornalista sloveno,diplomatico e presidente di AGE (lapiattaforma europea per gli anziani),Marjan Sedmak, che ha sollecitato po-litiche europee per sostenere l’invec-chiamento attivo e la solidarietà inter-generazionale nel mercato del lavoro.D’accordo Santori che ha ricordato co-me «la solidarietà tra generazioni, inagricoltura si è sviluppata più che ne-gli altri settori. È da valorizzare ed in-centivare il ruolo svolto dagli anzianinelle realtà rurali a rischio di desertifi-cazione per il diradarsi delle attivitàeconomiche ed il venir meno dei ser-vizi sociali (uffici postali, scuole). Tantipiccoli borghi sono rimasti vitali grazieall’attività agricola ed agrituristica de-gli anziani. Ci vuole un cambiamentodegli atteggiamenti. Vanno concretiz-zate politiche inclusive e cooperazio-ne tra le generazioni».In serata – accolti dal vicepresidenteconfederale Massimiliano Giansanti edal direttore generale Luigi Mastro-buono - i componenti, dei consigli di-rettivi delle due Organizzazioni alla Vi-gna di Leonardo. ���

Santori: «I pensionati attivi

hanno un peso sconosciuto

da economisti e statistiche»

da sinistra: Sonnleitner con l’interprete, Poggioni, Guidi, Lenucci, Sedmak e Santori

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Il “Padiglione Zero”

condensa la filosofia

dell’Expo, attraverso

un percorso incentrato

su una coinvolgente

narrazione teatrale

18| MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2015

P R I M O P I A N O E X P O 2 0 1 5

La porta d’ingresso sul mondo

Il Padiglione Zero, come il nume-ro che lo rappresenta, è l’inizio ditutte le storie, quella che raccon-ta il percorso dell’uomo sulla ter-ra, in relazione al suo rapportocon l’alimentazione e dunque

con la natura. Posto all’ingresso del sitoespositivo, ha il compito di condensarela filosofia dell’Esposizione Universaleattraverso un percorso incentrato suuna narrazione teatrale di grande im-patto scenografico. L’ideazione delledodici sale/scenografie su cui è artico-lata è stata affidata a Davide Rampello.Michele De Lucchi ne ha curato, inve-ce, il progetto architettonico, immagi-nando una struttura che riproducesseun pezzo della crosta terrestre. L’allesti-mento delle scenografie interne è statoideato e curato da Giancarlo Basili, sce-nografo cinematografico che per la co-struzione dei vari ambienti ha coinvol-to maestranze artigianali provenientida tutto il territorio nazionale. La prima

Foto di Roberto Ciani Bassetti

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utensili. Una quantità di attrezzi legati almondo dell’allevamento, dell’agricoltu-ra, della caccia e della pesca popolano,sospesi, il soffitto della sala, affaccian-dosi su un campo arato. Il passaggiosuccessivo è quello di cominciare aconservare, trasformare e trasportaregli alimenti: viene introdotta l’idea diprovvista e, dunque, di economia. Unagiara alta sei metri ‘racconta la nascitadell’arte conserviera nelle diverse po-polazioni del mondo. Si arriva, così, nel-l’era moderna: la fine del XVIII secolosegna la grande rivoluzione industriale.Un modellino di 320 metri quadri illu-

stra il processo di radicale trasforma-zione del rapporto tra uomo e ambien-te e il suo potere di mutare ciò che locirconda. Il presente e le sue grandicontraddizioni sono sintetizzati nelleparole speculazione e catastrofe. Un’enorme parete di monitor raffigurantele oscillazioni di prezzo e le quantità dicibo è la metafora visiva di una borsavirtuale. Nella sala successiva un am-masso di rifiuti di cibo riproduce il pa-radosso dello spreco alimentare, men-tre guardando attraverso una fessura siviene avvolti da visioni distorte di cata-strofi naturali o causate, più o meno di-

rettamente, dal comporta-mento irresponsabile del-l’uomo. La penultima tappavuole lasciare un messaggiodi armonia: dodici esempivirtuosi mostrano una coesi-stenza equilibrata possibiletra l’uomo e il proprio am-biente. L’ultima sala è dedi-cata al racconto delle BestPractices, selezionate nel-l’ambito del programma“Feeding Knowledge”: cin-que storie, narrate mediantecortometraggi, di veri eroimoderni che grazie alle buo-ne pratiche tutelano e pre-servano la preziosa biodiver-sità del nostro pianeta. (G. B.)

sala è quella della memoria: l’archiviodel mondo, un’immensa biblioteca diispirazione rinascimentale fatta intera-mente di cassetti, che contiene l’insie-me delle conoscenze pregresse del-l’uomo e costituisce il punto di inizioimprescindibile per qualsiasi progettofuturo. Il viaggio prosegue esplorandol’essenza della conoscenza: un muro diproiezione di circa 600 metri quadriospita un film d’autore sulle quattro ar-ti (caccia, pesca, agricoltura, allevamen-to) attraverso cui l’uomo ha conosciu-to la natura mettendola al proprio ser-vizio: una favola pastorale firmata dallaregia di Mario Martone. Si torna, quindi,alle origini attraverso la ricostruzionedell’elemento naturale di maggior por-tata simbolica: un imponente albero se-colare sfonda il soffitto della caverna emette in scena l’eterna vittoria delmondo vegetale su quello umano. Aquesto punto il percorso entra nel vivodella storia con l’addomesticazione ve-getale e animale, una trasformazioneepocale in cui risiede il seme della ci-viltà: l’uomo diventando stanziale sco-pre il concetto di casa e di comunità.Una grande tavola rappresenta il cibo,linguaggio di pace con cui dialoganotutti i popoli. Il racconto riparte dallaparola ingegno: l’uomo pone la propriaintelligenza a servizio del paesaggio esente la necessità di intervenire sul-l’ambiente, modificandolo. Comincia,così, a ideare e realizzare strumenti e

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Presso il “Future

Food District”

di Expo, Barilla

presenta la pasta

ed il sugo al basilico

tracciate sul Web

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20| MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2015

nel Supermercato del Futuro di Coopall’interno del Future Food District, l’a-rea di Expo dedicata a esplorare il fu-turo del cibo in tutte le sue forme. At-traverso un QR code presente sulleconfezioni, i consumatori possono ac-cedere facilmente a un sito web cheracconta “la storia” dello specifico lottodi produzione, attraverso un’analisipuntuale di tutte le principali fasi dellafiliera. Sarà possibile, per esempio, se-guire il percorso della pasta iniziandodal campo di grano, per scoprire dovee come è stato seminato, coltivato eraccolto; entrare nel mulino, per ap-prendere i vari passaggi della trasfor-mazione e dello stoccaggio della se-mola; percorrere tutte le fasi di produ-zione, dalla lavorazione delle materieprime alla fase di trasformazione, al

Il sapore del futuro

In occasione di Expo 2015, Baril-la ha presentato due prodotti inedizione limitata, la pasta nel for-mato Farfalle e il sugo al Basilico,per i quali l’utilizzo della tecno-logia digitale ha reso possibile il

tracciamento dell’intera filiera di pro-duzione e di trasformazione. A talescopo Barilla ha intrapreso un percor-so di collaborazione con le aziende Ci-sco, Penelope e NTTDATA, da tempoimpegnate nell’iniziativa “Safety ForFood (S4F) che consente, mediante lapiattaforma tecnologica ValueGo®, latracciabilità e rintracciabilità delle pro-duzioni agroalimentari, secondo rego-le e standard internazionali in materiadi sicurezza, qualità degli alimenti eorigine delle materie prime.I due prodotti Barilla sono in vendita

Barilla al “supermercato del futuro” di Coop ad Expo

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confezionamento e all’etichettaturadel prodotto finito. “Siamo davverosoddisfatti di sperimentare questenuove tecnologie – ha dichiarato Gior-gio Beltrami, Quality, Food Safety e Re-gulatory Global Director di Barilla G.eR. Fratelli - a supporto di una semprepiù efficace gestione di tutti i processi,a garanzia della sicurezza alimentare eper un’informazione sempre più tra-sparente e puntuale alle persone rela-tiva a tutti i dati generati nelle diversefasi della filiera”.“Il nuovo sistema di tracciabilità frui-bile su tablet e smartphone, semplice-mente fotografando il QR Code, utiliz-zato da Barilla – ha detto il presidentedi Confagricoltura Mario Guidi nelcorso della presentazione del proget-to - va incontro alla sentita esigenzadei consumatori, ma anche della filieraagroalimentare, di informazioni esau-stive sui prodotti in vendita. Abbiamosempre sostenuto che le informazionisulla provenienza dei prodotti e dei lo-ro ingredienti vanno comunicate alconsumatore finale”. “La sicurezza alimentare (ovvero latracciabilità e rintracciabilità in caso dinecessità per bloccare i problemi sulnascere) deve coniugarsi all’informa-zione – ha proseguito il presidenteGuidi - rispondendo alle richieste deiconsumatori di sapere da dove vengo-no le materie prime del prodotto, qua-li sono le sue caratteristiche e la suaconformità ai criteri di sostenibilitàambientale. C’è tutta una mole di noti-zie utili che solo parzialmente posso-no essere divulgate in etichetta; da ciòla necessità di utilizzare le tecnologiee la rete web per un approccio inno-vativo e multimediale al ‘safety forfood’”. Guidi ha quindi evidenziato co-me l’iniziativa di Barilla si inserisca inun quadro più composito in cui l’in-novazione gioca un ruolo decisivo, dalcampo alla tavola. “Stiamo lavorando –ha detto - per concretizzare un’agri-coltura 3.0., basata sull’unione di tec-nologie innovative con l’utilizzo razio-nale delle risorse. Con un’attenzionecostante e continuativa alla sostenibi-lità, riducendo drasticamente l’impat-to ambientale. (G. B.)

Si è intitolato“New genera-

tions in agricoltu-re” il convegno,svoltosi il 2 giu-gno al PadiglioneSvizzero di ExpoMilano 2015, periniziativa di Syn-genta ed incentra-to sui risultati con-seguiti dai proget-ti educativi e di formazione rivoltialle scuole primarie, agli istituti su-periori e alle università. «Syngenta- ha spiegato Paolo di Lernia re-sponsabile delle Relazioni esternedella società - persegue l’obiettivodi investire nell’educazione per af-fidare ai giovani un ruolo attivo nel-le scelte che determineranno il fu-turo dell’agricoltura». Un impegno,quello di Syngenta, che spazia dal-la pubblicazione di una collana dilibri didattici sulla natura, destinataai bambini della scuola primaria,alle borse di studio per corsi di lau-rea, passando per “Grow the futu-re”, il progetto dedicato agli stu-denti degli istituti tecnici professio-nali che propone un vero e propriopercorso formativo nel compartoagricolo nazionale. Nel corso delconvegno sono emerse le collabo-razioni attivate con le scuole di Mi-lano, in particolare con la ScuolaRinnovata Pizzi-goni, e il Comu-ne e il Politecni-co di Milano nelp r o g e t t o“Quarto Garde-ning”, che vedegli studenti del-l’istituto Paretoimpegnati nel

prendersi cura delle aree verdi delquartiere di Quarto Oggiaro, of-frendo un importante contributo al-la riqualificazione dell’area urba-na. Per gli Istituti superiori, è statopresentato Grow the future che, ri-spetto alle edizioni precedenti, nel-l’anno di Expo, si è evoluto e ha de-buttato nella dimensione social delweb e di facebook per diventareuna concreta declinazione delgrande tema di Expo “Nutrire ilpianeta, Energia per la vita”; ab-bracciando la causa della riduzio-ne dello spreco delle risorse natu-rali con “More with Less”, un’inno-vativa e coinvolgente iniziativa disensibilizzazione studiata per sti-molare l’adozione di comporta-menti “virtuosi”. Infine, è stato pre-sentato “Thought for Food”, pro-getto nato in sede internazionale erivolto alle università, che ha comeobiettivo mettere in contatto stu-

denti e perso-nalità eminentidi tutto il mon-do, stimolandola generazionedi idee innovati-ve per contra-stare la piagadella fame nelmondo.

Syngenta presenta ad Expoi progetti per le nuove generazioni

in agricoltura

O S S E R V A T O R I O

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Un viaggio attraverso l’Italia,

per valorizzare storia,

prodotti tipici, funzionalità

del sistema logistico

agroalimentare

e tradizione gastronomica

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22| MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2015

di Gabriella Bechi

La bandiera come simbolodi un viaggio culturale at-traverso le regioni italia-ne, dalla loro storia, ai pro-dotti e ai piatti tipici, dallasostenibilità ai giochi di

luce. E’ stato questo il tema della pri-ma serata nella splendida location diPalazzo degli Atellani di Milano, dove èstata ripiantata la Vigna di Leonardo,organizzata da Confagricoltura, Uir(Unione Interporti Riuniti) e ‘Welco-me Italy’ (ideato e organizzato da Lau-ra Rossi), in collaborazione con la Fe-derazione Italiana Cuochi, nell’ambitodelle iniziative di “Expo in Città”. In questa cornice così caratteristica siè partiti alla scoperta delle regioni ita-liane attraverso i piatti tipici, l'eccel-lenze delle infrastrutture, passandodal cibo all'agricoltura italiana a soste-gno della qualità. Un vero viaggio sen-soriale che ci ha portato dal caldo so-le della Sicilia con i suoi cannoli, allepianure Venete con "Risi e bisi", pas-sando da una profumatissima millefo-glie di ricotta e tartufo estivo dell'Um-bria. Perché le regioni raccontano la

Le regioni si raccontano

loro storia anche attraverso i prodottiche le caratterizzano, eccellenze tipi-che, frutto del lavoro e dell’ingegnodegli imprenditori agricoli, che insie-me hanno reso famoso il Made in Italynel mondo. Un Made in Italy che, in un mondosempre più globalizzato, ha bisognopiù che mai di una logistica efficientee di un sistema sempre più funzionaledi servizi connessi ai trasporti di pro-dotti agricoli ed alimentari. Ed è pro-prio in quest’ottica che Confagricol-

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GIUGNO 2015| MONDO AGRICOLO |23

eliminare tutti gli zuccheri, abbondarecon le proteine, evitare la pasta di se-ra, mangiare senza colpa i cracker manon il cioccolato, pensare che il frut-tosio sia meglio dello zucchero e chei prodotti light aiutino a dimagrire. So-lo alcuni aspetti che sono parte di una

rivoluzione del concetto di dieta, ba-sata sull’importanza degli effetti che ilcibo ha su ciascun organo (fegato, re-ni, tiroide, pelle). Per essere in forma estare bene è necessario proprio impa-rare a combinare gli alimenti, sce-gliendo quelli più adatti a sé, conosce-re più a fondo l’effetto nell'organismodelle diverse tecniche di preparazionee di cottura. E, non ultimo, liberarsi deiluoghi comuni.Alla Federazione Italiana Cuochi, alsuo presidente nazionale Rocco Poz-

tura e Uir hanno firmato il protocollod’intesa, che e’ stato presentato nelcorso della serata, volto a realizzareiniziative comuni per valorizzare il si-stema della logistica per la filieraagroalimentare.A parlare dell’importanza del sapermangiare è stata Sara Farnetti, speciali-sta in medicina interna, nutrizionefunzionale e metabolismo che ha rac-contato come le diete dei vari guru, icibi di tendenza abbiano confuso edindotto ad errori banali: saltare i pasti,

Logistica efficiente

per il Made in Italy

del mondo globalizzato

Foto di RobertoCiani Bassetti

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P R I M O P I A N O E X P O 2 0 1 5

24| MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2015

zulo e al coordinatore del-l’evento Alessandro Circiel-lo, esperto di cucina basatasulla sana alimentazione eda anni impegnato in inizia-tive volte ad affermare il va-lore della salute a tavola, èspettato invece il compitodi valorizzare le specialitàregionali. Per l'occasione, eper la prima volta in assolu-to, la Federazione ItalianaCuochi ha coinvolto gli chefdi ogni regione per presen-tare i loro piatti più popola-ri abbinati con un vino loca-le Doc, dal "Riso carnarolidella piana" alla "Seuppa allaValpellinenza", da"Le Virtù teramane" ai "Cjalson alle er-be spontanee", dalla "Pastiera" ai "Ca-vatelli freschi” al “Caciocavallo Podo-lico Lucano”, dalla Ribollita toscanaagli arancini siciliani. La serata è stata allietata dai violini edalle arpe della Scala e da una rap-presentazione di Tango Argentino inonore della delegazione argentina

presente.L’evento è stata l’occasione per pre-sentare la tappa nazionale del proget-to Welcome Italy, nato in occasionedell’Esposizione Universale, che illu-minerà Corso Magenta con i mille co-lori delle ventuno Regioni italiane.Dalle Regioni ai Paesi, l’evento prose-guirà con una tappa internazionale,

che vedrà coinvolti 144 Paesi del mon-do, con l’accensione di altrettante“bandiere”. ���

Matteo Gasparato (presidente Uir) eDaniela Vergara (Rai/Tg2)

La Vigna di Leonardo

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Una pompa CCLS optional da 100 L/min per una capacità di sollevamento di 5.600 kg al sollevatore posteriore. Fino a quattro distributori idraulici posteriori e due ventrali per azionare una gamma più ampia di attrezzi. E il controllo elettronico del sollevatore di serie.

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I capolavori agricoli,

rappresentati dalle aziende

di Confagricoltura,

presentati agli chef e posti

in degustazione, a Napoli,

nello storico

Circolo Canottieri

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26| MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2015

di Gabriella Bechi

attesi e seguiti del mondo della risto-razione italiana, per capire il trenddella nostra cucina contemporanea equali saranno probabilmente i “Bot-tura” di domani. A fare da cornice alla manifestazioneil top dei prodotti del Made in Italyagroalimentare. Spazio ideale, dun-que, per presentare i Capolavori diConfagricoltura.Per tre giorni, le aziende di Confagri-coltura (Agricola Giansanti, Aziendaagricola Spagnoletti Zeuli, GruppoRago, Finagricola, La Fiammante - OpMediterraneo, La Perla del Mediterra-neo), hanno proposto a visitatori eoperatori del settore le loro specia-

Qualità all’ombra del Vesuvio

Il panorama è mozzafiato. Ilgolfo di Napoli si apre davanti anoi raggiante in una fantasticagiornata di sole. Sullo sfondo ilVesuvio in tutta la sua maesto-sità. La location è lo storico ed

esclusivo Circolo Canottieri Napoli,dove è in corso Cooking for Art, or-ganizzato da Witaly e Luigi Cremona,nell’ambito del Premio al migliorChef e al miglior Pizza Chef emer-genti del Centro e del Sud d’Italia. Unpremio nato dieci anni fa (vinto dal-l’allora sconosciuto Vincenzo Candia-no, oggi alla sua seconda stella Mi-chelin) e che nel tempo si è evolutofino a diventare uno degli eventi più

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GIUGNO 2015| MONDO AGRICOLO |27

lità, dall’olio extra vergine d’oliva alvino, dagli ortaggi freschi, ai trasfor-mati, ai formaggi. Il meglio della pro-duzione agricola del nostro Paese,dalle ricercate denominazioni d’ori-gine ai prodotti innovativi. “Quellipresentati – ha detto il vicepresiden-te di Confagricoltura GiandomenicoConsalvo – sono veri e propri Capo-lavori firmati dagli agricoltori, tutticontraddistinti dalla filosofia della

Consalvo: «Sostenibilità, qualità,

ricerca, export, punti di forza

dell’agricoltura competitiva»

Cremona e Consalvo

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nostra Organizzazione, chefa della sostenibilità, dellaqualità, della ricerca e dellacapacità di stare sul merca-to il punto di forza di un’a-gricoltura moderna e com-petitiva”. Prodotti assaggia-ti e utilizzati dai giovanichef che, per tre giorni,hanno gareggiato per quali-ficarsi alla finale diRoma,che si svolgerà neglispazi di Offficine Farneto, il3, 4 e 5 ottobre: per il Cen-tro, ex-aequo, Mattia Lattan-zio del ristorante Pipero alRex di Roma e Nikita Ser-geev di L’Arcade di PortoSan Giorgio; per il Sud GianfrancoBruno, de Le Masserie del Falco di Fo-renza, prima volta per uno chef dellaBasilicata. In giuria chef famosi comeGianfranco Vissani, Cristina Bower-man, Peppe Guida e Beppe Aversa,Peppino Tinari (tutti stelle Michelin)w tra i giornalisti Gioacchino Bonsi-gnore di Canale 5, Guido Barendson

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28| MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2015

e Massimo Menta della Guida de L’E-spresso e Teresa Cremona del Tou-ring Club, che ha presentato il suo li-bro “Top Charme in Italia”.Parallelamente si è svolta la gara peril Miglior Pizzaiolo Emergente, per-ché anche la Pizza ormai fa parte del-

l’alta cucina. Anche qui 3 vincitoriche rivedremo alla finale di Roma:per il Centro, un ex-aequo di Pier Da-niele Seu della pizzeria Gazometro38 e Elio Santosuosso della GattaMangiona, ambedue di Roma; per ilSud, Fabio Cozzolino della pizzeria50 Kalò di Napoli. A far parte dellagiuria anche qui il gotha dei pizzaiolid’Italia: Gino Sorbillo, Stefano Calle-gari, Ciro Salvo, Giancarlo Casa, Re-nato Bosco, Franco Pepe, Enzo Coc-cia (che ha anche presentato un suo

libro), Guglielmo Vuolo.L’appuntamento fa partedelle iniziative di Confagri-coltura per Expo 2015. Enell’ottica di una visioneche vuole affermare il con-cetto di un’agricoltura chevuole uscire dall’ambitostrettamente produttivo efare conoscere i suoi “capo-lavori”, Confagricoltura hascelto la vetrina di Cookingfor Art Napoli per presenta-re i suoi prodotti oltre cheal pubblico e agli esperti digastronomia, agli chef. Per-ché sono questi che, con laloro maestria, sono capacidi valorizzare i prodotti del-la terra. Hanno portato e re-so famosa la cucina italiananel mondo e con essa l’ec-cellenza del nostro Made inItaly agroalimentare. ���

Prodotti agricoli di qualità

assaggiati e utilizzati

dai giovani chef in gara

Gianfranco Bruno vincitore del premio “Emergente Sud”

Azienda agricola La Fiammante - OP Mediterraneo

Page 29: Mondo agricolo 6

I bambini ad Expo,

grazie ad un prezioso

alimento che deve essere

nella dieta almeno

un giorno a settimana

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Antonio Carluccio, ambasciatore dellacucina italiana in Gran Bretagna e Ste-fano Maffeo dell’Associazione ‘Arc-en-Ciel’. Tutti sono stati protagonisti diuna bellissima giornata di festa, con lagiuria che ha assaggiato i piatti, prepa-rati dai ragazzi in collaborazione congli allievi dell’Istituto alberghiero diTrino Vercellese, nel rispetto delle ri-cette in concorso. “Non pensavo che irisultati potessero giungere a tale li-vello – ha detto Rondolino – abbiamocurato il nostro lavoro nei minimi det-tagli e grazie alla collaborazione degliinsegnanti oggi siamo qui a vivere unevento dallo straordinario valore cul-turale. I bambini si sono dimostrati ve-ri protagonisti, pronti a sviluppare at-tenzione al cibo ed al riso in partico-lare”. ‘Mercoledì Riso’ avrà un seguitoa fumetto: una storia sul riso su Topo-lino, che guarda caso è in edicola pro-prio il mercoledì. (G. B.)

Le porte di Expo 2015 siapriranno per la classe IVdella scuola elementare‘Collodi’ di Treviso, unaclasse davvero speciale,composta da bambini di

17 nazionalità diverse. Sono loro i vin-citori della prima edizione di ‘Merco-ledì Riso’. Oltre 200 bambini, di dieciclassi della IV elementare provenien-ti da Francia, Romania, Spagna ed Ita-lia, accompagnati dagli insegnanti,hanno vissuto l’epilogo festoso di un

GIUGNO 2015| MONDO AGRICOLO |29

La classe IV della scuola Collodi

Mercoledì riso

progetto che ha coinvolto 1895 stu-denti di 4 Continenti, 180 insegnanti,103 classi, di 13 regioni e 32 provin-ce. ‘Mercoledì Riso’ è un progettopromosso da Acquerello il Riso eSlow Food, una vera e propria sfidaculturale, con l’obiettivo di aiutare ibambini a mangiare meglio e con l’in-vito alle famiglie ed alle scuole di tut-ta Europa, di preparare un piatto a ba-se di riso almeno un giorno alla setti-mana, il mercoledì, perché il riso fabene ed un’alimentazione correttadal punto di vista nutrizionale non nepuò prescindere. Tra tutti i lavori pre-sentati, gli autori dei dieci migliori so-no stati invitati alla Tenuta Torronedella Colombara di Livorno Ferrarisper partecipare alla giornata conclu-siva. Piero e Maria Nava Rondolino, ti-tolari di Acquerello, li hanno accolti, incompagnia di Carlo Petrini, presiden-te di Slow Food, Padre Enzo Bianchi,Priore della Comunità monastica diBose, Valentina De Poli, direttore di To-polino, Luca Mercalli, presidente del-l’Associazione nazionale meteorologi,

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Firmato alla Vigna

di Leonardo il protocollo

d’intesa tra Confagri

e Cascina Pulita. A Modena

insieme per l’iniziativa

“Let’s clean up Europe”

P R I M O P I A N O E X P O 2 0 1 5

condiviso con Cascina Pulita. Nellascorsa edizione abbiamo ripulitoun’azienda agricola alluvionata, que-st’anno abbiamo pensato ad una gior-nata formativa, con una prima parteteorica e una seconda più pratica, sce-gliendo come sede un luogo di for-mazione degli agricoltori del futuro,l’Istituto Calvi. L’attenzione della gior-nata si è focalizzata sul tema dei rifiu-ti e della loro corretta gestione finoall’ “economia circolare”, il nuovo ap-proccio UE per ripensare il ruolo deirifiuti. Oltre all’incontro nella scuola,una parte della giornata - in linea congli obiettivi di “Let’s clean up” - è statadedicata alla raccolta di rifiuti abban-donati (oltre 250 kg) in un’area adia-cente all’Istituto Calvi. Con l’occasio-ne Cascina Pulita, nel piazzale dell’a-zienda agricola dell’Istituto, ha instal-lato un’isola ecologica con un set dicontenitori per favorire la corretta ge-stione dei rifiuti speciali. ���

30| MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2015

di Gloria Chiappini

Nel corso dell’incontrocon le imprese di Con-fagricoltura Plus è statofirmato il protocollod’intesa tra Confagri-coltura e Cascina Puli-

ta, la più grande azienda italiana spe-cializzata nei servizi di stoccaggio, rac-colta e trattamento dei rifiuti prodottidalle imprese agricole e dagli alleva-menti.L’intesa nasce da una collaborazione,sviluppatasi a livello territoriale, con35 Unioni provinciali e 6 Federazioniregionali, che coinvolge più di 10 mi-la imprese socie di Confagricolturache utilizzano i servizi di Cascina Pu-lita. Obiettivo dell’accordo è svilup-pare una fattiva collaborazione per in-dividuare soluzioni tecniche ed ope-rative volte a favorire l’innovazione, lacompetitività e la semplificazione nel-la gestione dei rifiuti. Per questo si stagià lavorando per sviluppare un siste-

Non rifiuti ma risorsa

ma di qualificazione di un modello digestione di impresa agricola ad “im-patto zero” nella produzione dei rifiu-ti, anche in collegamento con il pro-getto EcoCloud, e per promuovere si-stemi di archiviazione e consultazio-ne informatici della documentazioneamministrativa dei rifiuti, attraversoun portale dedicato. Un esempio con-creto della collaborazione è stata lapartecipazione di ConfagricolturaModena, Anga Modena, insieme aConfagricoltura regionale e naziona-le, a “Let’s clean up Europe”, la cam-pagna UE per contrastare l’abbando-no dei rifiuti con eventi di pulizia delterritorio realizzati in tutta Europa.Quest’anno l’iniziativa del sistemaConfagricoltura ha puntato soprattut-to sulle nuove generazioni, rivolgen-dosi agli studenti. “Già dallo scorsoanno – ha detto Eugenia Bergamaschi,presidente di Confagricoltura Mode-na - abbiamo iniziato un percorso

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P E R A IU T A R E G L I A G R IC O L T O R I A C O M U N IC A R E IL V A L O R E D E I P R O D O T T I

Con “Coltura & Cultura” l’agricoltura

italiana è a portata di click!

N O T I Z I E D A L M O N D O

e della divulgazione (che vuole co-municare in modo sempre più fre-sco e innovativo).La grande novità del sito sono i vi-deo “La ricetta degli ingredienti –come nasce quello che mangia-mo”, una serie di brevi filmatisemplici, divertenti ma allo stessotempo educativi. I protagonisti?L’agronomo Duccio Caccioni eduna coltura italiana, ogni volta di-versa. Il portale vuole essere un ri-

conoscimento a tutticoloro che, con il lorolavoro, hanno contribui-to e continueranno acontribuire all’agricol-tura italiana “vera”,quella cioè che produ-ce la gran parte del ci-bo che mangiamo e dicui l’Italia può essereorgogliosa: per la va-rietà che non ha egualinel mondo e per laqualità e sicurezza del-le sue produzioni. Col-tura & Cultura, stru-mento molto apprezza-

to dai consumatori, con 200.000visite al sito e 80.000 visualizzazio-ni dei video, vuole essere unostrumento che gli imprenditoriagricoli possono sfruttare per pro-muovere tutto il valore dei loro pro-dotti. Come? Utilizzando i conte-nuti del portale ed i video.Accanto al sito Internet, l’intensaattività sui social network (Face-book, Twitter, You Tube Google+ euTrend) con contenuti sempre

nuovi e attrattivi per lacommunity. Registrandosi al sito coltu-raecultura.it è possibilescaricare i capitoli dei vo-lumi digitali di Coltura &Cultura e ricevere la new-sletter per rimanere sem-pre aggiornati su nuovi vi-deo e contenuti pubblica-ti. Per maggiori informa-zioni: [email protected]. ���

Www.colturae-cultura.it è ilprimo sito in

Italia volto a far cono-scere e valorizzare legrandi colture italiane:una grande iniziativamultimediale sostenutada Bayer CropScience(con il patrocinio diASA, UNAPROA e Acca-demia dei Georgofili)che vuole dare agli im-prenditori agricoli unaiuto per comunicare ilgrande valore di ciò cheproducono.Colturaecultura.it coinvolge oltre600 esperti che rappresentano lemigliori competenze delle Univer-sità, degli enti di ricerca, della filie-ra e della comunicazione: il risulta-to è un grande patrimonio di sape-re, a disposizione di tutti coloro chesono curiosi nei confronti dellacampagna e delle origini del ciboche arriva sulle nostre tavole. Quindici libri digitali gratuitamenteconsultabili e scaricabili, video ecuriosità, rendono Coltu-raecultura.it un sito webcompleto dedicato ai con-sumatori (che vogliono sa-perne di più su ciò chemangiano), ai professioni-sti (che desiderano ap-profondire aspetti più tec-nici), agli operatori del set-tore (che vogliono far co-noscere i propri prodotti)e in generale al mondodella ricerca, della scuola

Guarda i video

e iscriviti al sito

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L’A P E R T U R A

Appuntamento ad Expo con UNCAI

UNCAI

L'Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanicied Industriali rappresenta e tutela su tutto il territorionazionale imprenditori che lavorano per contoterzi nel settore agricolo e industriale.

Sede Corso Vittorio Emanuele II, 87 - 00186 RomaTel. +39 06 6852557 - Email [email protected] www.contoterzisti.it

Presidente: Aproniano TassinariDirettore: Francesco Torrisi

ASSEMBLEA CONTOTERZISTI UMBRIA

In soli dodici mesi di attività l’associazioneContoterzisti Umbria è arrivata arappresentare la maggioranza degliagromeccanici della regione”. Nellasua relazione alla prima assembleadi Contoterzisti Umbria dello scorso10 maggio, il presidente SergioBambagiotti ha passato in rassegnagli obiettivi della nuova organizzazione:la semplificazione della schedacarburante agricolo; un albo degliagromeccanici regionale; una RCauto identica per i mezzi agricoli

delle imprese conto terzi e delle aziende agricole. Tra i partecipanti all'incontroMarco Caprai e Alfredo Monacelli, rispettivamente presidente e segretario generaledi Confagricoltura Umbria, i vertici di Uncai, con il presidente Aproniano Tassinari,il vicepresidente Clevio Demicheli e il direttore Francesco Torrisi, e l'assessoreregionale all'Agricoltura Fernanda Cecchini che ha dato la disponibilità a farpartecipare i contoterzisti al "Tavolo verde" e a finanziare progetti che mettanoin cooperazione imprese agricole e conto terzi.

Sarà a Expo l’assembleaannuale di Uncai. Il 25giugno, ad ospitarel’Unione Nazionale deiContoterzisti, sarà ilpadiglione CNH Indu-

strial, Official Global Partner di ExpoMilano 2015, che propone, in unpercorso interattivo di 1600 mq,un’azienda agricola sostenibile conprodotti e tecnologie innovative capaci diconciliare l’efficienza della produttivitàcon l’impiego razionale e responsabiledelle risorse. “La nostra presenza ad Expo– sottolinea il presidente di UncaiAproniano Tassinari – è il modo miglioreper sottolineare come gli agromeccanicisi sentano partecipi dei grandi temidell'Esposizione, sia come tassellodell’importante patrimonio culturalerappresentato dai prodottidell’agricoltura italiana, sia come coautoridi un’agricoltura sempre più sostenibile erispettosa del suolo”. L’incontropermetterà di approfondire le politicheregionali, nazionali e comunitarie daattuare per raggiungere una sempremaggiore collaborazione tra impreseagricole e contoterzisti al fine di portarein campo il meglio della modernameccanizzazione agricola. Nel frattempoè iniziato anche il Fuori Expo Uncai, incollaborazione con Beta Italia Ricerca inAgricoltura, Fondazione MorandoBolognini, Cra Cerealicoltura di Lodi,Confagricoltura e Parco Tecnologico

Padano. A Sant’Angelo Lodigiano (mez-z’ora in auto da Expo) è stata allestital’area espositiva CROP FOR PLANET(www.cropforplanet.com) con prove incampo di macchinari e attrezzatureinnovativi che permettono di vederecome funziona l’agricoltura di precisione(sarchiatura, trebbiatura, diserbo, guidasatellitare, droni in volo per la lottaintegrata della piralide del mais, ecc). Leprossime date di CROP FOR PLANET inluglio (3, 16 e 30), settembre (3, 11 e 17) eottobre (1, 8 e 15).

Assemblea nazionale dei Contoterzisti il 25 giugno presso il padiglione CNH Industrial

di Expo Milano 2015

GIUGNO 2015|MONDO AGRICOLO|I

da sinistra: Caprai, Bambagiotti, Cecchini,Tassinari,Torrisi

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II| MONDO AGRICOLO |GIUGNO 2015

lo seme stia nascendo una grandepianta: l’agricoltura ha aumentato del7% il proprio valore aggiunto, soprat-tutto per l’andamento dell’export e laripresa della domanda interna”.

Nel modello economico, sociale eproduttivo sostenibile che avete inmente, che ruolo hanno i conto-terzisti?La Carta di Milano, redatta in occasio-ne di Expo, invita a riflettere su cometutelare il suolo e usare meno risorseper produrre di più e meglio. Il risul-tato della riflessione non può che es-sere un modello produttivo che rico-nosca nei contoterzisti delle risorseimportanti per il settore, perché è im-pensabile che una stessa impresa agri-cola si possa dotare di tutte le attrez-

zature necessarie per un’agricolturainnovativa, rispettosa del suolo e del-l’ambiente. Il ricorso a contoterzistirappresenta la via obbligata per un'a-gricoltura moderna.

Sempre ad Expo è stato lanciato ilmarchio unico del made in Italyagroalimentare. A cosa serve? Nonce ne sono già abbastanza?Nonostante l’export agroalimentareitaliano cresca di anno in anno, il pro-liferare di marchi può spianare la stra-da alla contraffazione. Da qui l’idea digarantire la qualità dei prodotti italianicon un unico marchio che è anchel’invito a unire le forze, agricoltori econtoterzisti, e fare sistema per entra-re in modo più incisivo nei mercati in-ternazionali, senza costringere nessu-

Il presidente della commissione agricoltura della Camera Luca Sani: “Il ricorso agli agromeccanici rappresenta la via obbligata per un'agricoltura moderna

e per un export vincente sui mercati internazionali”

L’obiettivo è consegnare al Paeseun sistema agricolo più innovati-vo e competitivo rispetto al pas-sato, attraverso semplificazioniburocratiche, sgravi fiscali, spin-gendo sulla crescita dell’occupa-

zione, sul ricambio generazionale, sulsostegno ai sistemi di impresa e sullamessa in sicurezza del suolo. “Siamoconvinti che l'agricoltura possa essereoggi un volano per la ripresa econo-mica del Paese e provvedimenti comeCampolibero, Italiasicura o il decreto51 per sostenere le filiere latte e olio eXylella rappresentano azioni concretenella direzione giusta”. Il presidentedella commissione Agricoltura dellaCamera, Luca Sani, rileva come si stia-no raccogliendo “i primi risultati diquanto seminato e come da un picco-

N O T I Z I E

Contoterzisti per un miglior consumodel suolo

Luca Sani

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GIUGNO 2015|MONDO AGRICOLO|III

no a vendere o ad affittare terreni perdiventare più grande e competitivo.L’impresa agricola italiana è moltoframmentata e solo attraverso l'aggre-gazione e la condivisione delle prati-che produttive più innovative e i ser-vizi qualificati dei contoterzisti si puòvincere questa sfida.

Così come il marchio unico evita ilproliferare di marchi, si può anchedire che il contoterzista evita il pro-liferare delle macchine agricole?Non è solo una questione di econo-mia di scala che l’impresa agromecca-nica può fare. Occorre tener conto an-che della sicurezza sul lavoro chemezzi agricoli troppo vetusti oppureoperatori non qualificati non sono ingrado di assicurare. Su questi aspettila commissione agricoltura della Ca-mera sta valutando una legge sulle at-tività agromeccaniche insieme a un al-bo nazionale dei contoterzisti. L’obiet-tivo è dotare il settore di strumentiadeguati per la prevenzione degli in-cidenti e il diffondersi di buone prati-che. Riconoscere operatori qualificatie imprese che investono molto sullaqualità dei macchinari e sull'innova-zione rappresenta, infatti, una garanziaper la sicurezza sul lavoro in un setto-re, quello agricolo, che registra ancoraun alto tasso di incidenti a volte gravi.

Se l’innovazione è così importan-te, perché i contoterzisti hanno dif-ficoltà ad accedere alle misure deiPsr rivolte ad attività non agricole?L’indirizzo che avevamo preso incommissione era di inserirli nei Psr.Poi sono subentrati degli ostacoli a li-vello di Conferenza Stato Regioni. Mase la nuova frontiera è quella dell’a-gricoltura di precisione, è fondamen-tale, soprattutto in questi mesi di Ex-po, approfondire la questione di co-me nutrire il pianeta, riflettendo sulrapporto tra i contoterzisti e le prati-che produttive in grado di ridurre ilconsumo di suolo, energie o agro far-maci, anche a fronte di imprese agri-cole piccole e frammentate, non ingrado di sostenere investimenti im-portanti. ���

SCRIVI A UNCAI - [email protected]

Buonasera.Un cliente vorrebbe “splittare” l’attività di

lavorazione conto terzi in agricoltura (trebbia, puliziaboschi etc) rispetto all’attività agricola in senso stretto,prevalente. Il cliente è allo stato attuale iscritto allagestione coltivatori diretti. L’idea sarebbe che il figlio,autonomamente, possa prendere la sua strada gestendo laparte delle lavorazioni non per il conto proprio, caricandosidei cespiti strumentali e gestendo l’attività in modoautonomo rispetto alla coltivazione del fondo agricolo.L’attività conto terzi, che vi risulti, allo stato attuale, comeviene inquadrata dall’Inps? Può essere industria? Oppurel’Inps, per ovvie ragioni, apre le braccia verso l’artigianato eo il commercio (servizi del terziario)? Inutile chiedereall’Inps, sappiamo perché! Ringrazio, buone cose.

Dott. Mauro Chillè, Cagliari

Gentile dottore,l’attività di contoterzismo in agricoltura è inquadrata comeun’attività artigiana e non può essere diversamente in quantotrattasi di un’attività di servizi svolta per c/terzi. Pertanto inquesto caso il figlio, intraprendendo tale attività in formaprevalente, deve essere cancellato dal settore agricolo qualorafosse inquadrato come coadiuvante del padre, per essereinquadrato nel settore artigiano. Conseguentemente dovràpoi aprire una posizione Inail per l’attività di c/terzi. Il codice diattività è 01.61.00.

Fabrizio CanesiDirettore Apima Cremona

CONVENZIONE UNCAI-SYNECO

Un’opportunità in più per i Contoterzisti Uncai di tutta Italia. L'associazioneha siglato una convenzione della durata di tre anni con Syneco, industriamilanese che produce lubrificanti per motori, oli per circuiti idraulici,prodotti per l'industria, l'agricoltura e il movimento terra. L'accordoprevede analisi scontate su lubrificanti e combustibili, oltre all’assistenzae alla consulenza telefonica o presso le aziende degli imprenditoriagromeccanici, sui prodotti. Soddisfatto dell’accordo il presidente UncaiAproniano Tassinari: “La convenzione – ha detto - nasce nell'intento direndere meno onerosa ai contoterzisti la manutenzione dei macchinari,proponendo una buona pratica per la sostenibilità economica delleimprese". Sulla stessa linea il presidente di Syneco Angiolino Galli: “Icontoterzisti UNCAI - ha evidenziato - possono accedere a un serviziodi analisi su campioni di lubrificanti e carburanti che permette diprogrammare un intervento di manutenzione evitando spiacevoli fermomacchina". Maggiori informazioni su contoterzisti.it.

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IV| MONDO AGRICOLO |GIUGNO 2015

Contoterzismo e sicurezza del lavoro

di Silvio BalloniDottore Agronomo, Dottore di Ricerca in Ingegneria Agraria

nistica; sia rischi per la salute dei la-voratori di natura igienico ambienta-le dovuti a emissione di polveri, fumie vapori, contatto con concimi e pro-dotti fitosanitari, rumore, vibrazioni,agenti biologici; sia rischi di tipo or-ganizzativo (turni e orari di lavoro fa-ticosi, eccessivo caldo o freddo), mo-vimentazione manuale di carichi.L’impiego di trattrici che rispettino irequisiti di sicurezza (telaio antiribal-tamento, sedile ergonomico, cinturadi ritenuta del conducente, avvisato-re acustico di retromarcia, ecc.), l’uti-lizzo di macchine operatrici a normae prive di manomissioni, l’uso di al-beri cardanici protetti, una manuten-zione programmata, l’impiego di per-sonale qualificato e addestrato, il ri-spetto delle procedure di sicurezza edel codice della strada sono requisitiche non devono mancare.A conferma di ciò l'accordo è statointrodotto l’obbligo di una specificaabilitazione (patentino) per gli utiliz-zatori dei mezzi meccanici, compre-se le trattrici agricole e altre macchi-ne impiegate nelle imprese contoter-ziste agricole (ad es. muletti e piat-taforme aeree per la potatura di albe-ri), siano essi lavoratori autonomi odipendenti. Il patentino riguarda lenorme specifiche e i corretti com-portamenti nella conduzione deimezzi, e consiste in un corso di for-mazione di 8 ore, più 5 supplementa-ri per l’abilitazione dei mezzi cingo-lati. I soggetti, che alla data del 12marzo 2013, non possono comprova-re un esperienza di almeno 2 anni,ma già incaricati all'uso delle attrez-zature e i lavoratori incaricati per laprima volta alla giuda di trattori agri-coli o macchine operatrici, dovrannoacquisire il patentino entro il 31 di-cembre 2015 e comunque prima dimettersi alla guida degli stessi. I con-ducenti che invece possono dimo-strare a quella data un’esperienza do-cumentata di due anni, maturata nel-l’arco dei dieci anni precedenti, pos-sono autodichiarare la propria capa-cità all'utilizzo delle macchine, salvoeffettuare l’aggiornamento entro il12 marzo 2017. ���

N O T I Z I E

L’ambiente di lavoro nelsettore contoterzisticoagricolo passa da arealidi montagna, addirittu-ra definiti eroici, a con-testi ambientali pianeg-

gianti dove le condizioni del terrenosi trasformano rapidamente, da com-patto a medio impasto a leggero, con

Scrivi all’esperto Uncai in meccanizzazione agricola

Silvio Balloni [email protected]

presenza di erba e fango e altri impe-dimenti che ostacolano la visione. An-che le interazioni acqua/terreno simodificano spostando l’areale di os-servazione. Ciò comporta particolari attenzioninella valutazione dei rischi connessiall’esecuzione delle operazioni mec-canizzate. Concetto che ancor piùvale nella necessità imprenditorialedei contoterzisti di continua introdu-zione di nuove macchine motrici eoperatrici. I principali rischi, ad eccezione dellemietitrebbiatrici e di altre macchinesemoventi, sono legati alle operazio-ni colturali eseguite con macchineoperatrici abbinate a trattrici agrico-le. A queste si aggiungono le attivitàconnesse al rimessaggio e alla manu-tenzione delle macchine. Si hanno sia rischi di natura infortu-

Silvio Balloni

Contoterzismo e sicurezza del lavoro

Page 37: Mondo agricolo 6

www.agrilevante.eu

L'AGRICOLTURA MEDITERRANEA

IN UN UNICO EVENTO

MEDITERRANEAN AGRICULTUREIN A SINGLE EVENT

Esposizione Internazionaledelle Macchine, Impianti

e Tecnologie per la Filiera Agricola.

International Exhibition of Machinery

and Technologies for Agriculture.

Info: tel (+39) 06 432.981 - fax (+39) 06 [email protected]

Organizzata da Federunacoma Surl.È un'iniziativa Fiera del Levante

Organized by Federunacoma Surl.A Fiera del Levante Initiative

AGRILEVANTE 2015Bari

15-18

ottobre

October

Comune di Bari CCIAA di BariProvincia di BariRegione Puglia

Page 38: Mondo agricolo 6

All’evento ad Expo

di Federimpresa

e Sindacato Pensionati

proiettato il video

su Ortosole. Da azienda

familiare a rete di imprese.

E per il futuro si pensa

alla “biodiversity farm”

AT T U A L I TÀ P R O D O T T I

38| MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2015

di E lisabetta Tufarelli

“La nostra famigliaoggi coltivaduecento ettaria pieno campoe dieci di serretra Torrimpietra

e Maccarese, quasi tutti all’internodel parco del litorale romano, doveproduciamo un’ampia gamma di or-ticole, rispettando i massimi stan-dard della sostenibilità”. Lo affermacon orgoglio Alessandro Tiozzo, 32anni, agricoltore di quarta generazio-ne attivamente impegnato nell’im-presa familiare ”Ortosole”. La storia

Dalla seminaalla vendita

agricola della famiglia Tiozzo inizianel ’39, quando il bisnonno di Ales-sandro si trasferì, con i sette figli, daChioggia a Maccarese. “In famiglia –racconta Alessandro - eravamo mez-zadri e ci occupavamo ortaggi e vi-gna. La riforma fondiaria è stata laprima importante tappa per la nasci-ta della nostra impresa. Con i primiquattro ettari finalmente di pro-prietà, grazie al ‘riscatto’, abbiamo co-minciato a produrre frutta e ortaggiche vendevamo in proprio al merca-to generale di Roma. Poi siamo cre-sciuti costantemente in risorse uma-

Dalla seminaalla vendita

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GIUGNO 2015| MONDO AGRICOLO |39

greco, padre di due figli, presidenteAnga Lazio, Alessandro prima di im-pegnarsi in agricoltura è cresciuto aTrastevere, poi è scattato l’attacca-mento alla terra. “Ho scelto di studia-re alla Tuscia, per guadagnare l’espe-rienza necessaria a lavorare nell’a-zienda di famiglia – sottolinea –. Econ l’Università continuiamo ad ave-re degli ottimi rapporti. Il nostroobiettivo è la sostenibilità e i nostriterreni sabbiosi, vantano un'ottimaesposizione climatica e sono idealiper la coltivazione di ortaggi”.Ortosole oggi è una realtà importan-te che serve la GDO, senza dimenti-care però la vendita diretta, effettuatain azienda.L’impresa familiare punta a portaredalla campagna, direttamente nellecase dei consumatori (anche attra-verso la grande distribuzione) unprodotto sempre fresco, sano, sapori-to, rispettoso della terra e dell’am-biente. “Produciamo moltissime va-rietà di ortaggi – continua Tiozzo –

ma il nostro orgoglio sono i carciofiromaneschi Igp e le carote. Lavoria-mo anche con i gruppi d’acquisto edabbiamo creato una rete d’impresetra sette aziende per promuovere ilnostro territorio, perché siamo con-vinti che per far partire l’economianazionale occorra prima fare riparti-re quella locale”. ‘Ortosole’ vanta lepiù importanti certificazioni interna-zionali sulla sicurezza alimentare co-me l’International Food Standard e laGlobal Gap. “Controlliamo con cura–precisa - ogni processo lavorativo,dalla prima semina fino al confezio-namento. E tutte le informazioni so-no informatizzate. I nostri controllimeticolosi ci consentono di evitarecontaminazioni accidentali e da ogniconfezione è possibile risalire addi-rittura al metro quadro dove quel sin-golo prodotto è stato coltivato”. Sfidefuture? “Continuare sulla strada diuna biodiversity farm, un progettoche ci vede protagonisti insieme Basf– spiega – rilanciando l’immagine diun’impresa che produce usando lalotta integrata e le ‘medicine’ buone,quelle che hanno il minor impattoambientale”. E l’impegno per la so-stenibilità ad ‘Ortosole’ viene seguitocon cura e meticolosamente: dalle

ne e in superficie: da mezzadri a col-tivatori diretti il passo è stato breve.Abbiamo apprezzato l’importanzadella meccanizzazione, che iniziava acontraddistinguere le aziende zoo-tecniche locali ed iniziammo ad ap-plicarla, dove possibile, nell’aziendadi 60 ettari che avevamo intanto ac-quistato a Fiumicino, poi nel 1988 dacoltivatori diretti siamo diventati im-prenditori agricoli e nasce ‘Ortosole’,una delle prime cooperative a con-duzione familiare in Italia”. Figlio di un medico, agronomo, spo-sato con un’insegnante di latino e

Impegno per la sostenibilità:

dalle strisce fiorite lungo

i campi, alla lotta biologica

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AT T U A L I TÀ P R O D O T T I

40| MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2015

strisce fiorite lungo i campiche da febbraio a dicembrefavoriscono gli insetti pro-nubi, alla lotta biologica uti-lizzando i rapporti antago-nisti fra i parassiti. Ed è pro-prio grazie alla serietà deiprocessi produttivi che Or-tosole collabora con il CNR(Consiglio Nazionale delleRicerche) per la ricerca sul-le innovazioni nella sanitàalimentare e nell’impattoambientale. Nella lavorazio-ne l’azienda mantiene iprincipi di semplicità chesi usano nella tradizione ca-salinga: il prodotto coltiva-to viene raccolto, pulito econfezionato senza alcuntipo di conservante chimi-co e poi trasportato utiliz-zando esclusivamente la frigo con-servazione per mantenere intatta lafreschezza della frutta e degli ortaggi.“Usiamo plastiche biodegradabili dinuova generazione che, interrate, sidissolvono in sole sei setti-mane e, ben consci del va-lore dell’acqua, abbiamoiniziato a sperimentare po-limeri che la rilasciano inmaniera graduale”. Nell’im-presa familiare associata aConfagricoltura i terreni so-no irrigati con acqua sorgi-va e vengono sfruttate almeglio le difese naturalidell'ambiente per ottenerefrutta e verdura senza alcuntipo di residuo. Per Ortoso-le la sostenibilità è un im-pegno a tutto campo. “Sia-mo la prima azienda in tut-to il Sud Europa – osservacon fierezza Tiozzo – adavere Osmofilm, un innova-tivo sistema di lavaggio del-le botti usate per i tratta-menti e il recupero dell’ac-qua in modo da ridurre l’in-quinamento puntiforme.Ma siamo attivi anche per lasostenibilità sociale. Colla-boriamo con la LIPU in par-

ticolare per la Calandrella, l’uccellomigratore di piccola taglia tra le spe-cie da proteggere. Abbiamo scopertoche nidifica sotto i cespi alla fine del-la stagione delle insalate e lasciamo la

cultura sul campo fino a fi-ne giugno. Partecipiamo alprogetto ‘fuori di gabbia’ fa-cendo costruire delle appo-site cassette per farle nidifi-care dai detenuti del carce-re di Treviso”. Inoltre Orto-sole coopera, oltre che conl’Università della Tuscia, an-che con gli Istituti tecnicidella zona offrendo stage inazienda. L’impresa familiareserve direttamente numero-si ristoranti a Londra. “Cipiacerebbe – conclude l’im-prenditore – esportare dipiù. Abbiamo avuto richie-ste da Dubai, dal Qatar e da-gli Emirati, ma per il prodot-to extrafresco come il no-stro, che pure è molto ri-chiesto all’estero, ci sonodifficoltà logistiche chevanno risolte perché non èpossibile che gli ortaggi sta-zionino, anche se refrigera-ti, un giorno sul piazzaleprima dell’imbarco”. ���

Beniamino ed AlessandroTiozzo

Da Beniamino ad Alessandro:

l’azienda progredisce con la

collaborazione generazionale

Page 41: Mondo agricolo 6
Page 42: Mondo agricolo 6

Bilancio positivo

per la prima edizione

di Fruit Innovation,

la nuova rassegna

che si tiene a Milano.

In fiera anche lo stand

di Confagricoltura

AT T U A L I TÀ P R O D O T T I

42| MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2015

Apoche centinaia dimetri da Expo, a Fiera-Milano, dal 20 al 22maggio ha aperto ibattenti “Fruit Innova-tion”, la nuova fiera

dedicata al comparto ortofrutticolo,nata con l’ambizione di diventare unagrande vetrina internazionale, in gra-do di competere con Fruit Logistica aBerlino e Fruit Attraction a Madrid.Confagricoltura ha condiviso e soste-nuto fin dall’inizio la realizzazione diquesto appuntamento, che ha volutocoinvolgere tutta la filiera ed aprirsi almondo, ed era presente in fiera conun proprio stand istituzionale.“L’agroalimentare italiano è uno dei

L’ortofruttaitalianafa squadra

componente della giunta nazionaledi Confagricoltura Nicola Cilento -.Già oggi l’ortofrutta è la prima vocedell’export agroalimentare italiano,ma ci sono ancora molte opportu-nità. Mercati in crescita dove le no-stre produzioni possono imporsi; co-me quello cinese, dove negli ultimi 7-8 anni si sono quintuplicate le im-portazioni di kiwi, o come quello bra-siliano, dove l’import di pere è au-mentato di quattro volte dal 2003”. “La sfida dell’export – ha commenta-to Francesco Pugliese – si vince conla qualità e con l’innovazione, chenon significa inventare, bensì trovareelementi di miglioramento nell’ambi-to della propria attività. Anche perpoter competere con Paesi che han-no costi energetici, di trasporto e dimanodopera notevolmente inferiori

migliori del mondo – ha detto nel cor-so della conferenza inaugurale, Fran-cesco Pugliese, presidente di Fruit In-novation – ma ha un problema: la di-visione tra le componenti. Il futuro delsettore è l’aggregazione ed è per que-sto che Fruit Innovation ha voluto na-scere come fiera di filiera, con il soste-gno del mondo della produzione e diquelli della trasformazione e della di-stribuzione. Non a caso la rassegna sitiene a poca distanza e nel mese diinaugurazione di Expo, valorizzandole logiche di crescita economica di unsettore che è tra i più rappresentatividel nostro Paese in termini produttivie di export”. “L’internazionalizzazione delle im-prese è un’opportunità e una sfidache deve essere colta. Ma nel mondonon si può andare da soli - ha detto il

L’ortofruttaitalianafa squadra

Cilento e Pugliese

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GIUGNO 2015| MONDO AGRICOLO |43

che limitano l’accesso per ragionispesso poco o nulla motivate e aggra-vate da procedure burocratiche one-rose. Confagricoltura sta lavorando daanni con l’Amministrazione perchévengano smantellati questi ostacoli”. Il rappresentante di Confagricolturaha quindi esortato Bruxelles ad impe-gnarsi sul fronte “della reciprocità diregole condivise per un commercioaperto, ma anche equo e senza discri-minazioni. Mentre gli altri Paesi hannoelevato barriere sanitarie e fitosanita-rie, l’Europa è in via di principio sem-pre aperta ai prodotti dei Paesi Terzi”.“Va introdotto anche il ‘principio diprecauzione’ – ha sottolineato NicolaCilento -. Non possiamo rischiare diimportare parassiti (vedi batteriosi delkiwi, cinipide del castagno, tristeza de-gli agrumi, e da ultimo la Xylella, di oli-vi e altre specie arboree) con tutto ciòche ne consegue, ovvero problemieconomici, danni ambientali, paesag-gistici e di immagine complessiva del-l’ortofrutta italiana. Tutto ciò mentregli altri Paesi si comportano in manie-ra diametralmente opposta”. (G.B.)

ai nostri”.A tale riguardo Confagricoltura ritieneche debba essere mantenuto e raffor-zato il ruolo chiave delle organizzazio-ni dei produttori ortofrutticoli comeespressione di un’ ‘agricoltura organiz-zata’, in grado di offrire le maggiori ga-ranzie di evoluzione imprenditorialead un settore produttivo attivo edorientato al mercato, finalizzato a re-cuperare valore aggiunto e ricchezzaa beneficio dei soci.Cilento si è poi soffermato sul temadelle barriere che molti Paesi Terzipongono alle nostre esportazioni:“Non è un problema solo di tariffe do-ganali elevate, che potrebbero essereanche negoziate in un quadro dismantellamento reciproco per crearearee di libero scambio con mutui van-taggi. Si tratta piuttosto di pratiche

Cilento: «Internazionalizzazione

sfida da cogliere. Ma nel mondo

non si può andare da soli»

PRINCIPALI MERCATI DI DESTINAZIONEORTOFRUTTICOLO FRESCO E TRASFORMATO 2014

PAESE EXPORT IN VALORE % % SUL TOTALE

Germania 1.899.329.651 26%

Francia 795.386.616 11%

Regno Unito 695.563.000 9%

Austria 350.865.423 5%

Svizzera 288.539.125 4%

Stati Uniti 223.322.667 3%

Fonte: Centro Studi di Confagricoltura su dati ISTAT

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Nel settore

agrolimentare

solo il 5%

delle aziende hanno

un dominio “.it”

AT T U A L I TÀ P R O D O T T I

44| MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2015

OsservatorioInternet

settore agroalimentare - ha detto Do-menico Laforenza, direttore di Regi-stro.it - è uno degli ambiti che mag-giormente identifica il nostro Paesenel mondo. Oggi il mondo passa daInternet ed è quindi necessario chele aziende marchino il loro “made inItaly” anche scegliendo il suffisso na-zionale, il nostro country code che è“.IT”». La ricerca si è basata sul totaledelle imprese italiane agroalimentari

Sono 62.061 le aziendeitaliane del settoreagroalimentare che han-no un dominio “.it”. È ildato emerso dalla ricer-ca "FINe: the Food In

the Net observatory" presentata a Ex-po nell'ambito delle iniziative di “Re-gistro.it”, che è l'anagrafe dei dominiitaliani gestita dall'Istituto di Informa-tica e telematica del CNR di Pisa. «Il

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70,02%. «Tra gli obiettivi fu-turi c’è - ha spiegato Marti-nelli - quello di realizzareun "Osservatorio Internetpermanente dell'agro-ali-mentare in rete" che analiz-zi la diffusione su internetdei vari settori appartenen-ti all'agroalimentare e studila sua diffusione e distribu-zione a livello geograficocon un focus su specificisettori».

Certo sarebbe interessante cono-scere anche il dato di quante azien-de agroalimentari hanno un sito“.COM” che, per quelle, che spingo-no sull’acceleratore dell’interna-zionalizzazione è quasi naturalepreferire. Vale la pena però fare la raccoman-dazione di registrare entrambi i suf-fissi (.COM e .IT), in modo da valo-rizzare sul Web anche l’italianità del-l’offerta produttiva. (M. M.)

in Italia che, secondo Info-camere, sono 1.203.465.L'indagine ha incrociato idati del totale delle impreseitaliane agroalimentari conle informazioni registratenel database dei nomi a do-minio. «Obiettivo principa-le della ricerca - ha dettoMaurizio Martinelli di Regi-stro.it, relatore della ricerca- è stato di analizzare e veri-ficare la presenza del setto-re agroalimentare sulla rete, imple-mentando un modello di studio e va-lutazione che possa essere utilizzatoanche a livello internazionale e in al-tri settori (ad esempio il turismo)».Ne è emerso che 62.061 imprese ita-liane che fanno agroalimentare han-no almeno un dominio .it (5,16%),anche se il totale dei domini che teo-ricamente appartengono al settoreagroalimentare sono 84.527. La ricer-ca ha poi analizzato, nel dettaglio,

Tra gli obiettivi futuri

il monitoraggio permanente

dell'agroalimentare in rete

quattro settori specifici dell'agroali-mentare: vino, olio, caseario e alleva-menti. Ne è risultato che il settore"vino" è presente per il 14,68%; olio(5,78 %); caseario (3,45%); alleva-menti (6,08 %) e “altro” pari al

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Il premio Nobel

per la chimica è intervenuto

ad un convegno a Bologna,

per parlare di progresso

AT T U A L I TÀ S C I E N Z A

Festival della Scienza Medica orga-nizzato dalla Fondazione Carisboin collaborazione con Genus Bono-niae. Musei nella città.La lezione del premio Nobel per laChimica nel 1993, preceduta dal-l’introduzione di Fabio Roversi Mo-naco, ha affascinato un po’ tuttinella gremita Aula Magna di SantaLucia, in particolar modo i giovanistudenti accorsi per conoscerequesto illustre professore califor-niano, ex contestatore sessantotti-no, alquanto eccentrico e oltremo-do geniale. Mullis è passato dallasuperlativa illustrazione di partico-lari sequenze di acidi nucleici, mo-lecole, alla contestualizzazione delmomento clou che ha cambiato lastoria, mostrando un’immagine

46| MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2015

di Barbara Bertuzzi

Mullis con gli studenti

Kary Mullis sulle biotecnologie

La sua scoperta ha rivolu-zionato il mondo dellaricerca e della geneticaaprendo scenari di svi-luppo inimmaginabilicon applicazioni in

campo agricolo, farmaceutico emedico. L’invenzione della Pcr(Polymerase Chain Reaction), lareazione a catena della polimerasi,

ha dato il via allamoltiplicazionedel codice gene-tico in laborato-rio. Come ci èarrivato, KaryMullis lo haspiegato lo scor-so 26 maggio, aBologna, al con-vegno “Comemoltiplicare ilcodice della vi-ta?”, eventoconclusivo del

Da sinistra: Gallarati,Scotti, Mullis e Cantelli Forti

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GIUGNO 2015| MONDO AGRICOLO |47

davvero insolita: la sua casa nellaContea di Mendocino dove solita-mente trascorreva i week end. “Unvenerdì sera lungo il tragitto - haraccontato – guidavo e pensavo aimiei esperimenti. Ebbene, d’un trat-to, si è materializzata la soluzioneal problema ed ho bruscamente fre-nato sulla statale 128 al miglio 46”.Da quel momento è iniziata unanuova era nel campo delle biotec-nologie. “Si è sviluppata la biologiamolecolare – ha osservato MicheleMorgante, scienziato e ricercatorenel campo dei genomi vegetali.“Che ha aperto la strada a tantepossibilità e agli Organismi Geneti-camente Modificati. Oggi siamo ingrado di governare i geni che cam-biano le caratteristiche delle pian-te”. All’incontro, moderato da Gior-gio Cantelli Forti, è intervenuto an-che Giangiacomo Gallarati ScottiBonaldi, componente della giuntanazionale di Confagricoltura. “Abbia-mo bisogno – ha sottolineato - di in-novare i prodotti ed i processi delnostro sistema agricolo. La ricerca èuna delle priorità per l’agricoltura didomani, che dobbiamo valorizzare:ricercatori, Accademie, Universitàpossono cooperare con gli impren-ditori per raccogliere i loro fabbiso-gni e sviluppare innovazioni utili al-la competitività. É questo il sensoanche delle linee politiche di Euro-pa 2020 per quella ‘Agricoltura2020’ che vogliamo”. La scadenzadel 2050 è vicina. “Per quella data, cisi aspetta un aumento del 60% delfabbisogno alimentare ma l’Italia ri-schia di rimanere ferma al palo. Dob-biamo essere capaci - ha conclusoGallarati Scotti Bonaldi - di sfruttarele rivoluzioni tecnologiche: le cono-scenze hanno sempre aiutato l'agri-coltura e il futuro sta nel combinarele nuove tecnologie con il rispettodella biodiversità”. ���

Gallarati Scotti:

«La ricerca è una priorità

per l’agricoltura di domani»

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48| MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2015

M A P P A M O N D O

di Jordan Nash

Carne francese: GDO monopolizza

Gli allevatori

protestano

per sperequazioni

nella filiera

Un terzo dei Francesi ac-quista prodotti del com-mercio equo e solidale.Per i francesi, secondo unrecente studio commis-sionato dalla società MaxHavelaar, il consumo re-sponsabile passa da pro-dotti locali (91%), circuitibrevi (87%), made inFrance (80%) ed infine dalcommercio equo e solida-le (58%). Questi prodottisono preferiti per contri-

buire a migliorare le con-dizioni dei piccoli produt-tori (76%), per fare un ge-sto di solidarietà (44%),per sostenere lo svilupposostenibile (37%) e percontribuire a fare evolverele regole del commerciomondiale (31%). Principale freno all'acqui-sto, però, il prezzo, che ri-mane ancora elevato perla metà delle persone in-tervistate.

IN FRANCIA PIACE COMMERCIO EQUO SOLIDALE

Tra il 1997 e il 2014,in Francia il prezzodella carne venduta

ai consumatori èaumentato del 60%,mentre per gli allevatori lespese sono incrementatedel 50%. Dal 2000l’evoluzione, con alti ebassi, ha fatto sì che ilprezzo ricevuto dagliagricoltori per i capi damacello sia aumentato, inmedia, solo del 10%.Queste le ragioni dellaprotesta degli allevatori dicarne bovina dellaFederazione regionale deisindacati dei lavoratoriagricoli (FRSEA) e deiGiovani agricoltori, chehanno bloccato alcunimacelli per chiedere

prezzi migliori per glianimali da carne. Jean-Pierre Fleury, presidentedella Fédération nationalebovine (FNB) della FNSEA,ha spiegato che un’aziendadi bovini da carne ha unreddito medio di 12.000euro all'anno, e chemancano 60 centesimi dieuro al chilo di peso mortoper bilanciare i costi.L’Osservatorio dei prezziprecisa che nel 2014quanto pagato aiproduttori è diminuito dal6% all'8% , mentre il prezzodi vendita al dettaglio èaumentato dell'1%. PerFleury le quotazionitroppo basse ricadonosugli allevatori, il problemaè che non funziona la leggedella domanda edell’offerta perché ilsistema di distribuzionefrancese passa attraverso ilraggruppamento dicentrali d’acquisto dei piùgrandi marchi, che da ottosono passate a quattro etrattano il 90% della carnesul mercato della GDO. Ilblocco della fornitura hafatto sì che il ministerodell’Agricoltura franceseconvocasse la filiera,richiamando le parti allaresponsabilità e apresentare proposteconcrete. Ma il tempostringe ed è prevedibileche la protesta prosegua.

n ALLEANZA CINA-RUSSIA PER L’AGRICOLTURA

Mosca e Pechino hanno

creato un fondo

di investimento

da 2 miliardi di dollari

destinato

all’agricoltura.

L'accordo tra il Fondo

russo di investimento

diretto (RDIF), il Fondo

d'investimento cino-

russo e il governo

popolare della provincia

cinese di Heilongjiang

(nord-est), è stato siglato a poche ore dall'incontro

tra il presidente cinese Xi Jinping e il capo di Stato russo

Vladimir Putin ed è parte di una quarantina di documenti

bilaterali siglati nel corso della visita.

Al nuovo fondo, a cui prenderanno parte in particolare

investitori cinesi con un'importante esperienza

nel settore agricolo, servirà a rafforzare la cooperazione

nell'ambito dell'utilizzo dei terreni, lo sdoganamento,

la logistica, la trasformazione e la commercializzazione

dei prodotti agricoli.

Page 49: Mondo agricolo 6

Dalla Germaniagli abiti di latte

Una startup tedescaha ricavato dal lattescaduto una fibra

naturale in grado disostituire il cotone e i

materiali sintetici perl'abbigliamento. È il risultato raggiuntodalla microbiologa e sitilista Anke Domaske,che si è posta una doppiasfida: quella di riutilizzaregli scarti industriali del latte e quella di risolvere il problemadelle allergie causate da materiali sinteticiutilizzati nell’abbiglia-mento. Per la nuova linea

Dalla caseina

una fibra naturale

per vestiario

fresco ed ecologico

si utilizza il brand“Qmilch”. Mescolando la proteinacon altri materialiorganici, si produce unasorta di pasta che viene

poi riscaldata a 80° gradi.Il risultato è una fibraliscia, morbida, fresca,ecologica e salutare per la pelle, in quanto, oltre ad essere un miglioreisolante termico rispettoalla lana, è moltotraspirante. La formula,ovviamente segreta, ha ricevuto un GreenTecAward, che riconosce le migliori iniziative nelle tecnologie verdi.

Page 50: Mondo agricolo 6

Mutua Fima

amplia l’assistenza

sanitaria nel settore

odontoiatrico

AT T U A L I TÀ SERVIZI

stro spirito mutualistico, grazie ancheall’elevato livello di professionalità deinostri collaboratori. Andremo avantipuntando a crescere sempre più stu-diando e promuovendo le migliori of-ferte, sempre nel rispetto dei principidi correttezza e affidabilità che ci con-traddistinguono, privilegiando sem-pre l’efficienza e l’attenzione alle esi-genze e alla soddisfazione dei nostriassociati”. Per aderire a Fima dentalcard è molto semplice: è sufficientecompilare il modulo di adesione edeffettuare il bonifico di 80 euro se giàsoci o di 100 se nuovi associati all’I-ban IT48Z0100503206000000001723causale: Adesione servizio odontoia-trico ADE. Inviare copia del bonifico eil modulo di adesione via mail [email protected] oppure via faxal n. 06.6852409. Il servizio scatta dalmese successivo a quello di effettua-zione del bonifico. Una volta associatisi potrà scegliere un centro odontoia-trico fra quelli elencati nel network"Top" ADE e prenotare telefonica-mente il proprio appuntamento conil medico prescelto. Ulteriori info: http://www.confagri-coltura.it/ita/confagricoltura/dental-card_57.php. ���

50| MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2015

di Elisabetta Tufarelli

“Tutti vorrebbero avere emantenere un bel sorri-so e una bocca sana. Par-tendo da questo concet-to e dal desiderio di aiu-tare i nostri associati a

contenere le spese legate alle curedentistiche abbiamo creato questa in-novativa dental card”. Lo ha detto ilpresidente di Mutua Fima, Angelo San-tori, nel presentare la neo nata assicu-razione odontoiatrica studiata da ADEGroup per Confagricoltura. “La nostraFima dental card – continua - è una va-lida soluzione che offre, senza limiti di

Dental cardetà, i principali servizi di prevenzionee permette ai nostri associati di af-frontare al meglio le eventuali emer-genze”. Al prezzo simbolico di 80 eu-ro annuali per gli associati a Mutua Fi-ma (100 per gli altri), si ha diritto oltread una seduta di igiene orale, a tuttauna serie di prestazioni gratuite diprevenzione e diagnosi e ad una con-sistente agevolazione (50%) su oltre90 trattamenti odontoiatrici. ADEGroup, nata nel 1988, è oggi leader eu-ropeo nella gestione specializzata diservizi odontoiatrici e raggruppa oltre10 milioni di persone assicurate conpiù di 60 società clienti. “Il nostro suc-cesso – ha spiegato Santori – è quellodi riuscire ad offrire, a prezzi conte-nuti, sempre sevizi nuovi, utili ed ef-ficaci”. Attraverso Fima dental card cisi prende cura della propria saluteorale e si accede ad un network dicentri convenzionati, diffusi su tutto ilterritorio nazionale, dove è possibileusufruire di prestazioni odontoiatri-che gratuite e a tariffe agevolate e conprezzi bloccati per il 2015, evitandocosì spiacevoli sorprese. “Stiamo con-tinuando a crescere – conclude San-tori - e ad impegnarci in modo sem-pre più significativo, in linea con il no-

Dental card

Page 51: Mondo agricolo 6

AT T U A L I TÀ S E R V I Z I

“Senior - L’età della sag-gezza”, l’onlus del Sin-dacato Pensionati diConfagricoltura, è stata

costituita nel 2007 e, in questi anni, hadevoluto in opere di beneficenza cen-tinaia di migliaia di euro grazie al rica-vato dalle scelte del 5 per mille. Tra leiniziative, la consegna, al Policlinico

Gemelli di Roma, di un assegno di 25mila euro all’associazione non profit“Dona la Vita con il Cuore”, presiedutadal cardiochirurgo prof. Massimo Mas-setti, per contribuire al programma dimedicina umanitaria che si occupa dipatologie valvolari cardiache o difetticongeniti. “L’onlus – ha ricordato il suopresidente Rodolfo Garbellini – è stata

Impegno nel sociale

costituita per svol-gere attività di as-sistenza sociale,socio-sanitaria e

tutelare i diritti ci-vili, in particolare

delle persone anziane incondizioni di disagio economico, so-ciale e di salute”. La saggezza, da qui ilnome, permette di valutare le varie op-portunità scegliendo quelle più utili evolte al bene. Per contribuire alle ini-ziative benefiche di ‘Senior – L’Età del-la Saggezza’, senza alcun aggravio d’im-posta, è possibile destinare con la di-chiarazione dei redditi IRPEF (modd.730 e Unico) il 5 per mille, inserendo ilcodice fiscale della onlus 97450610585.È anche possibile effettuare un versa-mento sul cc.p. 81743890 intestato a“Senior - L’Età della Saggezza”, mettendonella causale: “Erogazione liberale atti-vità onlus (Legge 80/2005)”; in questomodo si usufruirà della detrazione dal-l’Irpef del prossimo anno. (E. T.)

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52| MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2015

O R G A N I Z Z A Z I O N E E T E R R I T O R I O

maginato il mondo agricolo”. Attraversole microinstallazioni curate dalla direzio-ne artistica di HOMI i colori della terra ei sapori del cibo sono stati legati alle ideee ai prodotti d e l d e s ign. In particolare al-l’interno di “TIM4Expo” hanno trovatospazio i prodotti di cinque filiere agroali-mentari selezionate da ConfagricolturaLombardia come rappresentative del ter-ritorio: riso, vino, latte, ortaggi freschi esuini. “L’agricoltura, il produttore, gli alle-vamenti: spesso chi pensa a queste realtàguardandole dall’esterno ha l’immaginedi un mondo rurale chiuso in se stesso,addirittura isolato rispetto al resto delPaese - ha proseguito Lasagna -. Conquesta mostra abbiamo voluto dimostra-re che l’agricoltura è storia, arte, vita ed èun’attività in cui l’Italia primeggia a livellomondiale, esattamente come avviene neldesign”. L’Expo in corso a Milano fa sì cheil cibo e le produzioni agricole diventinooccasione di incontro di una moltitudinedi culture e di abitudini differenti. “Il ciboè vita, l’agricoltura è vita - ha concluso ilpresidente di Confagricoltura Lombardia- e quindi nutriamo il pianeta con gli ali-menti, con l’arte e con il nostro essere me-ravigliosamente italiani”.

Il design ha incontrato la tradizioneagroalimentare. È accaduto con la mostra"Disegnato dalla Terra”, nata da una part-nership tra Homi, il salone dedicato aglistili di vita di FieraMilano, e Confagricol-tura che, attraverso i propri prodotti,vuole raccontare le proprie filiere e il cibosotto forma di arte, in occasione di Expo.HOMI, il grande progetto di Fiera Mila-no nato dalla consolidata tradizione ita-liana del saper vivere, creato per raccon-tare le nuove intuizioni del design e dellabellezza per la casa e la persona. La rasse-gna – che si è tenuta a Milano presso lo“Spazio TIM4Expo Triennale” – ha of-ferto una particolare e strategica chiave dilettura che ha connesso la produzione, ilconsumo e il piacere del buon cibo a ta-vola come fonte di una stessa ispirazione;il tutto attraverso suggestivi allestimenti eun’esposizione di oggetti e prodotti dellatavola, della cucina e dei derivati della ter-ra agricola italiana. Matteo Lasagna, pre-sidente di Confagricoltura Lombardia,ha spiegato il senso di questa originaleiniziativa. “Per noi di ConfagricolturaLombardia – ha detto - questa mostra èstata l’occasione per presentarci in manie-ra differente da come di solito viene im-

CONFAGRI LOMBARDIA FA INCONTRARE DESIGN E CIBO

Disegnato dalla terra

Il 26 giugno, presso l’Ente Fie-ra, si terrà l'assemblea annua-le di Confagricoltura ReggioEmilia. L'assise richiamerà gliassociati ed i responsabili del-le altre associazioni provin-ciali e i rappresentanti delleIstituzioni locali; vedrà la pre-senza anche del neo presiden-te regionale Gianni Tosi. Inprimo piano il bilancio di finemandato del presidente pro-vinciale Lorenzo Melioli, chetermina quest’anno il suo se-condo mandato.

A REGGIO EMILIA

L’ASSEMBLEA

di Elisabetta Tufarelli

Raccontare con immagini;esplorare il territorio; eviden-ziare il ruolo dell’impresa agri-cola per la tutela del paesaggio:questo l’obiettivo della mostrafotografica “Reflective Land-scape – Il paesaggio veneto e isuoi produttori”, organizzata aVenezia da Fondazione Mar-cianum e Istituto Iauv, in colla-borazione con Confagricoltu-ra Veneto. Aperta al pubblicofino al 21 Luglio presso ilChiostro del Palazzo del Semi-nario Patriarcale.

VENETO: MOSTRA

FOTOGRAFICA

Page 53: Mondo agricolo 6

mo Patruno, vicepresidente di Confagri-coltura Bari: «L’impegno degli agricoltorinel sociale è fondamentale; si generano

Confagricoltura Bari ha sigla-to, a Bisceglie, il protocollocon le Istituzioni locali per lacreazione di una Rete di agri-coltura sociale. Prevede lo svi-luppo di progetti di agricoltu-ra sociale, promossi dal GALPonte Lama. Casale Monted’Alba, Oasi San Felice, So-cietà Agricola Crosta, TerreSolidali e Xiao Yan sono lecinque realtà del territorio chepotranno offrire opportunitàdi riabilitazione e inserimento sociale aisoggetti con disagi psico-fisici o a rischiodi marginalizzazione. Soddisfatto Giaco-

SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO CON ISTITUZIONI LOCALI E GAL

A Bari per l’agricoltura sociale

Fondata 50 anni fa da un

gruppo di agricoltori, Netaim

comprende perfettamente le

side che i coltivatori devono

affrontare ogni giorno. Assieme

al nostro network di esperti locali

assistiamo gli agricoltori passo

passo, offrendo soluzioni irrigue

afidabili, convenienti e facili da

utilizzare. Sappiamo ciò che serve

per soddisfare l’esigenza di rese

più elevate e miglior qualità.

DA 50 ANNISCENDIAMOIN CAMPOCON TE

benefici inclusivi, si favorisco-no percorsi terapeutici, riabili-tativi e di cura; si sostiene l’in-serimento sociale e lavorativodelle fasce di popolazionesvantaggiate e a rischio dimarginalizzazione; si pro-muove la coesione sociale, inmodo sostanziale e continua-tivo». Tra le attività che offri-ranno le masserie sociali, met-tendosi in rete, ci sono la pettherapy, l’ortoterapia, i labora-

tori didattico-creativi, i percorsi di edu-cazione alimentare, i corsi di educazioneambientale e tante altre attività.

Page 54: Mondo agricolo 6

Un’azienda su tre è condotta da una donna

di Elisabetta TufarelliCAMPI ROSA

Il direttivo di Confagricoltura Donnaha esaminato i dati sull’imprenditoriafemminile soffermandosi, in particola-re, su quelli dell’agricoltura. “Sono cifrepositive quelle diffuse dall’OsservatorioUnioncamere – ha sottolineato la presi-dente Marina Di Muzio – che collima-no con la crescita della nostra associa-zione sul territorio”. Le imprese femmi-nili italiane, in generale, sfiorano 1,3milioni. ”Soprattutto nel nostro settore– continua Di Muzio – la crescita ècostante e un’azienda su tre è condottada una donna. Incrociando i datiUnioncamere con quelli Enpaia (l’EnteNazionale di Previdenza per gli Addetti

A CASTELROTTO-BOLZANO all'evento ideatoda Donne Imprenditrici Sudtirolesi

è intervenuta anche Marina Di Muzio. La p resid ente, Hiltraud Erschb amer, ha sottolineato l’imp ortanza d i confrontarsi e tentare d i cond ivid ere p rogetti e collab oraresu alcune tematiche. Ob iettivo comune a tuttele associazioni – erano p resenti tutte

le rap p resentanze femminili agricole - è q uello d i sup p ortare l'imp rend itorialitàagricola, d are voce alle d onne rurali e d are loro concrete p ossib ilità d i mettere in atto le loro iniziative, “facend o red d ito”. La p resid ente d i Confagricoltura Donna ha sottolineato che occorre ancora fare molto p er le d onne imp rend itrici, p er conciliare i vari e d ifferenti ruoli, d a q uello d i p rod uttrici d i cib o a q uello sociale. Le imp rend itrici si sono confrontare sulle d ifficoltà d i accesso al cred ito, d i formazione e informazione d egli organi d i rap p resentanza, d i Exp o, d ei camb iamenti climatici, d ell'imp ortanza d i trovare semp re p iù sp azio all'internod ella società civile p er farsi conoscere ed essere rap p resentate.

e per gli Impiegati in Agricoltura), sinota che le donne occupate nel settorecome addette o impiegate sono benrappresentate e sfiorano le quindicimilaunità. Discorso diametralmente oppo-sto quando invece si considerano i diri-genti: la rappresentanza femminile èmolto esigua e non raggiunge l’8%”. PerConfagricoltura Donna è qui che ènecessario agire, puntando sull’educa-zione, sull’innovazione e sullo sviluppodell’imprenditoria agricola femminile esulla comunicazione, sottolineandol’importante contributo delle donne nelsuccesso del made in Italy nel mondo.A livello globale, secondo la Fao, il 70%del lavoro agricolo è realizzato dalledonne e molte analisi sottolineano chese queste avessero lo stesso accesso allerisorse degli uomini, la loro produzioneaumenterebbe dal 20 al 30%. Il diretti-vo di Confagricoltura Donna, infine, siè soffermato sulla Carta di Milano, chericonosce l'importanza del ruolo dell'a-gricoltura a livello mondiale ed ha esa-minato i prossimi impegni dentro efuori Expo, a partire dall’assemblea chesi terrà il prossimo 7 luglio.

THE ECONOMIST SULLE DISPARITÀIl settimanale inglese the Economist ha affrontatorecentemente la crescitainarrestabile delle donne:sempre più colte, più preparate, più studiose,più tenaci, ma soprattuttodotate di un’intelligenzamultipla e plastica ed ha ironicamente ipotizzatoche nel giro di non più di 1 0anni molte professionimaschili, basate più sulla forza che sull’abilità,verranno spazzate via da una rivoluzionetecnologica di impatto pari a quella industriale. Eppure sono ancora gli uomini che detengono il potere: il 97% deimiliardari, nella statistica di Forbes sono maschi, così come il 95,2% degli amministratori delegati e il 92,8% dei Capi di Stato. Ma – sostiene il settimanaleinglese - basta entrare in una scuola o in unauniversità, per accorgersi di quanto le cose stianocambiando. Le laureate sono sempre di più, hanno voti più alti e conquistano più borse di studio. Secondo the Economist anche se permane la disparitàeconomica a parità di ruolo, i maschi sono destinati a rimanere indietro, perchéincapaci di allinearsi al mondo che cambia.

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strare l'incremento maggiore: +1,6% su base annua controil -4,4% delle costruzioni, il + 0,1% dell'industria e il piùmodesto +0,5% dei servizi. Ma non crescono solo gli oc-

cupati, aumentano anche gli imprenditori dell’8,7%. E

molte aziende vorrebbero, utilizzando gli sgravi, assumere

anche di più, se venisse aumentato il plafond riservato al-

l’agricoltura. Ciò che vuol dire? Certamente maggiori op-

portunità di lavoro per i

giovani. Le nuove assunzio-

ni riguardano principal-

mente loro. Finalmente ci

si è resi conto che è l’agri-

coltura alla base del succes-

so del food made in Italy?

Forse si inizia a capire, co-

me Confagricoltura sostie-

ne, che è necessaria una vi-

sione moderna e integrata

fra tutti i soggetti della filie-

ra agroalimentare, perché

solo effettuando scelte co-

raggiose e moderne l'agri-

coltura italiana può conti-

nuare a crescere e a creare

nuovi posti di lavoro? Non

sono solo parole, ma ragio-

namenti fatti con grande

cognizione di causa: Confa-

gricoltura, da sola, occupa

il 60% della forza lavoro in

agricoltura e più dell’80%

con Agrinsieme.

Elisabetta Tufarelli

Cresce l’occupazione:

maggiori opportunità

di lavoro per i giovani

Cresce il lavoro in Italia, in particolare in agricoltura.

L’aumento occupazionale si registra prevalentemen-

te nelle imprese agricole di medie e grandi dimen-

sioni che operano nel Centro-Nord. L’incremento dell’oc-

cupazione, nell’ultimo trimestre del 2014 rispetto allo

stesso periodo dell’anno precedente, è stato di più di 23

mila unità, una quota consistente dell’aumento comples-

sivo del lavoro dipendente,

che è stato di circa 150 mi-

la unità. L’altra buona noti-

zia è che l’agricoltura fa re-

gistrare il più elevato incre-

mento del Pil, con il valore

aggiunto che sale del 6% a

livello congiunturale, spin-

to dal boom nelle esporta-

zioni agroalimentari (+6,2)

e dalla ripresa dei consumi

alimentari delle famiglie,

che per la prima volta da

sette anni tornano positivi

e crescono dell`1,4%. Il fat-

to che, negli ultimi mesi, il

numero degli occupati sia

tornato a crescere (secon-

do l'Istat, nella media del

2014, l'occupazione è au-

mentata dello 0,4% dopo

due anni di calo), è certa-

mente un merito, in parti-

colare, del comparto agri-

colo che, a differenza degli

altri settori, ha fatto regi-

Anche sul fronte dell’occupazionel’agricoltura si conferma un settorestrategico perché contribuisce inmodo fondamentale alla ripresaeconomica del nostro Paese. E’vero che questa crescita è statacertamente spinta dal taglio deicontributi sui nuovi contratti, ma è

anche vero che rappresenta una vera boccata d’aria percontribuire a risolvere il problema lavoro che riguarda tantigiovani. Certamente l’aumento dell’occupazione è solo unsegnale o – vedendola da ottimisti – soltanto un primopasso finalmente sulla strada giusta. Vanno ancoraconsolidate le caratteristiche proprie del lavoro agricolo inragione delle sue specificità, così come sono necessarieriforme strutturali ed è indispensabile spingeresull’innovazione tecnologica, sulla banda larga e interveniresul credito e sulla frammentazione del tessuto produttivo.Noi giovani di Confagricoltura continueremo a spingereperché si continui a percorrere la strada del progresso,l’unica che porti a risultati duraturi.

Raffaele Maiorano Presidente Nazionale Anga

I L C O M M E N T O

GIUGNO 2015| MONDO AGRICOLO |55

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raccolta (coast-to coast) e per l’ortofrut-ta. Un progetto speciale, che dura da 3 a18 mesi, infine, è quello in collabora-zione con l’Us Forest Sevice per il ma-nagment delle risorse naturali. Da set-tembre, infine, chi non ha 30 anni, co-nosce l’inglese ed ha almeno l’esperien-za di una vendemmia, potrà iscriversial programma vitivinicolo per partire agennaio per l’Australia. Anche in questocaso il tirocinio è retribuito. Ci si immergerà in un mondo diverso,che permetterà di confrontare i diversimetodi di vinificazione e le differenticulture. D’altronde, da anni, il vino nonè più appannaggio dei soli paesi euro-pei: sono cresciuti produzioni e qualitàdi Cile, Argentina e USA. E l’Australia compete a livello interna-zionale con vini di elevata qualità.Rosso o bianco che sia il vino è co-munque un prodotto “high Tech”: tut-to acciaio inox e meccanizzazione. Perchi intende lavorare in agricoltura èdiventato essenziale allargare i propriorizzonti. I giovani di Confagricoltura offronol’opportunità di conoscere, confrontaremetodi e culture per arricchire le pro-prie conosc e n z e : un p e rcorso obbligatoper imprenditori che lavorano in unmondo sempre più globale. (E. T.)

I giovani di Confagricoltura,per fare esperienza, invitanoad andare per campi in Usaed in Australia. Il pacchettodi scambi internazionali, nelcorso degli anni si è andatoperfezionando ed offre op-portunità sempre più ‘taglia-te su misura’ per offrire un’e-sperienza valida e formativa.Attraverso una rete interna-zionale di collegamenti conassociazioni in particolareamericane ed australiane, og-gi l'Anga offre un ampio ven-taglio di possibilità, compresa quellatrascorrere, in piccoli gruppi, una va-canza agricola, migliorando il proprioinglese ed esplorando lo spettacolareNord Ovest degli USA, dalle montagneall’Oceano. Per migliorare e praticarel’inglese i giovani di Confagricoltura,con i loro partner, hanno selezionatodei Community college, nello stato diWashington per programmi di 5 setti-mane con 20 ore di lezione. Il pacchet-to completo – viaggio escluso – checomprende vitto, alloggio, materiale di-dattico e assicurazione sanitaria costa2.500 dollari. L’offerta di stage profes-sionali, retribuiti, è ampia e variegata:da vivai e garden center nell’Oregon aprogrammi d’itticoltura in Florida. Per gli studenti di viticoltura ed enolo-gia con almeno un anno di esperienza,che non hanno superato i 35 anni e co-noscono l’inglese, inoltre, c’è la possibi-lità di lavorare – retribuiti tra i 9 e i 16dollari l’ora - tra agosto e dicembre, nel-le regioni vitivinicole della West Coast;Washington, Oregon e California. C’è un programma di un anno dedicatoalla produzione, trasformazione e ma-nagment degli allevamenti bovini che sisvolge in Iowa, North Dakota, Califor-nia e Minnesota. Molte le possibilità distage anche per le grandi campagne di

FOGGIA

Schiavone

su sportello

informativo

Stage professionali

retribuiti all’estero

INIZIATIVE ANGA IN USA ED AUSTRALIA

Dopo gli info point di Lucera eBovino, è nato un nuovo«Sportello informativo pergiovani e imprese» in provin-cia di Foggia. Frutto di una si-nergia e di una collaborazionesempre più fattiva tra Comunee Gal, certamente avrà effettipositivi e darà opportunità,fornendo occasioni di svilup-po socio-economico al territo-rio. Lo ha sottolineato il vice-presidente nazionale Anga, Fi-lippo Schiavone, che ha messoanche in evidenza l’importan-za, per le imprese e gli aspiran-ti imprenditori, di poter di-sporre di uno strumento diinformazione, di orientamen-to, di promozione e di assisten-za. Sono intervenuti il sindacodi Casalnuovo e il presidentedel Gal, che hanno spiegatol’importanza di questo nuovosportello per la regione e pertutti i comuni del Subappenni-no nord. Hanno messo in ri-salto l’importanza degli inve-stimenti, per favorire l'occupa-zione dei giovani e lo sviluppodelle imprese nei settori vocatidel territorio Fabrizia Giorda-no di Confagricoltura, Anto-nella Ruscillo, della strutturatecnico-amministrativa delGal e Daniele Borrelli, diretto-re generale del Gal.

56 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2015

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ANGA LIGURIA PER GIORNATA NAZIONALE DEL SOLLIEVO

A Roma rose agli ammalatidel Policlinico Gemelli E’ stata celebrata a Roma, al Poli-clinico universitario “AgostinoGemelli”, la XIV Giornata nazio-nale del Sollievo, promossa dalministero della Salute, dalla Con-ferenza delle Regioni e delle Pro-vince Autonome, dalla Fondazio-ne Nazionale “Gigi Ghirotti”. An-che quest'anno i Giovani di Con-fagricoltura Liguria hanno volutodonare al Policlinico Gemelli diRoma, per l’occasione, 1700 roserosse e bianche per portare ai ma-lati e a chi soffre, attraverso unfiore, un po’ di sollievo. "Il nostro picco-lo gesto – ha spiegato Roberto Fiumara,presidente di Anga Liguria - ha intesoportare un raggio di sole della Riviera Li-

gure a tutte quelle persone che sono ri-coverate .Simbolicamente abbiamo vo-luto avvolgere con il profumo delle no-stre rose la giornata del sollievo, abbrac-

ciando chi soffre". Le rose, dasempre "patrimonio" della Ligu-ria, rappresentano, insieme a ra-nuncoli e anemoni, una delle col-tivazioni floricole di spicco delleoltre 7.000 aziende florovivaisti-che. Una produzione di altissimaqualità che vede la regione pri-meggiare nella ricerca varietale diquesto fiore, con la creazione dialcune delle più note varietà ap-prezzate e conosciute nel mondo.Questo connubio, che unisce daanni le rose donate dai Giovani di

Confagricoltura Liguria e il PoliclinicoGemelli, ribadisce anche il ruolo "socia-le" del comparto primario, ricco da sem-pre di sensibilità e solidarietà.

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SIVIERI PRESIDENTE“Per i prossimi tre annisarò alla guida del Sinda-cato Pensionati di Confa-gricoltura Emilia Roma-gna: chiedo il supportodi voi tutti nel miomandato. La vostrapresenza così numerosaquest’oggi dimostral’importanza di questosindacato per la tuteladei diritti dei pensionati,in un momento in cui il peso del fisco sta portando ad un progressivo e inesorabileimpoverimento di tuttele categorie, la nostracompresa”. Lo ha dettoCarlo Sivieri, elettopresidente regionale,durante l’Assembleaall’agriturismo “CorteScanarola” di RoFerrarese, a cui eranopresenti circa 120associati. Dopo averringraziato il personale di ConfagricolturaFerrara che collabora con il Sindacato ed inparticolare i componenti del Consiglio Direttivoper il supporto e l’impegno profusonella realizzazione dellenumerose iniziativepromosse durantel’anno, il presidente hadato la parola al direttoredi ConfagricolturaFerrara Paolo Cavalcoli,che ha fatto il punto sullasituazione agricolaattuale.

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OVER 65

Evitare la vitasedentaria

di Elisabetta Tufarelli

Praticare attività fisica per gli anziani signi-fica ridurre il rischio di mortalità e l’effettoè così potente da essere pari a quello del-l’abbandono del fumo. Lo stabilisce unostudio norvegese secondo il quale le perso-ne anziane impegnate per almeno tre ore asettimana in un’attività fisica, da moderataa intensa, vedono la propria aspettativa divita aumentata di cinque anni rispetto aquella dei coetanei sedentari. La ricerca,durata 12 anni, è stata effettuata su 5738norvegesi nati tra il 1923 e il 1932. I risulta-ti sono stati ottenuti analizzando vari fatto-ri, come la durata e l’intensità dell’eserciziosvolto settimanalmente e la quantità di atti-vità fisica praticata nel tempo libero. Nelcomplesso, praticare mezz’ora di attivitàfisica di qualsivoglia intensità per sei giornia settimana significa ridurre del 40% lamortalità. Coloro che fanno almeno 3 oredi esercizio a settimana vivono circa 5 anniin più rispetto ai sedentari. In Italia, secon-do i dati ISTAT, è completamente sedenta-rio il 42% degli italiani, oltre 24 milioni dipersone di età superiore a tre anni. Le abi-tudini al movimento degli over 65 sonoancora più scoraggianti: il 60,7% di essinon svolge alcuna attività, né fisica né spor-tiva (il 51,3% degli italiani e il 67,7% delle

italiane). Eppure, l’attività fisica è fonda-mentale nella prevenzione delle malattiecardio-respiratorie, metaboliche, muscolo-scheletriche, tumorali e dei disturbi depres-sivi. Secondo i ricercatori dell’Oslo Univer-sity Hospital e della Norwegian School ofSport Sciences, le strategie di sanità pubbli-ca rivolte alla terza età dovrebbero include-re un richiamo allo sforzo di aumentarel'attività fisica e i medici dovrebbero sotto-lineare il numero di patologie cardiovasco-lari e non che potrebbero essere evitate conl’attività fisica per incoraggiare gli anziani amuoversi di più.

SOTTRARRE GLI OVER65 dall'isolamento aiuta a prevenire l'Alzheimer e a togliere le ‘ragnatele dal cervello’. Lo sostiene una ricerca Usa effettuata su un gruppo di ultra 65enni sottratti al “peggior nemico della terza età”:l’isolamento. Facendo sinergia, scuola e sanità possono aiutare ad invecchiaremeglio, oltretutto senza costi e con molti risparmi. L’esempio viene da Baltimoradove funziona, dal 1998, un programma sperimentale, basato sul volontariato,che invia i pensionati nelle scuole pubbliche allo scopo di affiancare gli insegnanti, aiutando i bimbi delle elementari a imparare a leggere nelle biblioteche scolastiche carenti di personale. Il programma, che si chiamaBaltimore experience corps, è stato poi adottato dalla Johns Hopkins BloombergSchool of Public Health. Negli ultimi due anni una equipe di ricercatori, dopo averstudiato i partecipanti, è giunta alla conclusione che, aiutando gli altri, si è utilianche a se stessi e ai propri neuroni, ritardandone l'invecchiamento e, in alcuni casi, addirittura fermandolo o invertendolo in parte.

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Il Regno Unitocorteggia gli anziani

Durante la scorsa campagna per leelezioni nel Regno Unito, secondo glianalisti, il voto che è contato di più èstato quello degli anziani inglesi. Esono stati proprio loro a ricevere unocchio di riguardo. Perché in Inghil-terra, come in tutta Europa, gli anzianisono tanti e in crescita; quasi tuttihanno una pensione, un po’ di capitalea disposizione e molto tempo libero.Insomma, sono un bacino elettoralefondamentale e i partiti lo sanno bene.Nel Regno Unito essere anziani ha isuoi svantaggi: dal giorno del sessan-tesimo compleanno si viene bombar-dati da pubblicità per testamento,funerale, case di riposo, assicurazione

per cane o gatto in caso di morteimprovvisa (del proprietario) e cosìvia. Ma anche i vantaggi e i beneficisono importanti. Tutte le medicinesono gratuite indipendentemente dalreddito. Gratuito è anche il free passper il trasporto pubblico (specie aLondra, dove il risparmio è enorme).Quanto ai treni, che sono carissimi,con una carta annuale si può viaggiarea metà prezzo se si evitano le ore dipunta. Sconti generosi anche nei cine-ma e nei teatri, non solo sul biglietto.Nel cinema d’essai di Cambridge èofferta perfino una tazza di tè o caffècon biscotti. Gli anziani possono fre-quentare i corsi della Open University

ADVANCED TECHNOLOGY.

www.merlo.com

2015

e dell’Università della Terza età, chepoco hanno da invidiare ai campusrinomati, e hanno perfino riviste epubblicazioni dedicate esclusivamentea loro.

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60| MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2015

IL CAVICCHIO A RASTIGNANO ( BO)

AGRITURISMO

di Gaetano Menna

Un’oasi di pace: dal patio, seduti sullepanche di legno, possiamo ammirareglicine, azalee e bordature fiorite.Immersi nel verde, i nostri occhispaziano lungo le colline e si perdo-no nei campi di grano in lontananza;si soffermano poi sui bellissimivigneti e boschi che circondano lastruttura. Ammirando il paesaggioagreste, di incredibile bellezza, cirendiamo conto che qui tutto è quie-te, “poesia naturale”. Tutto è armo-nia, come le note musicali che soffiala fisarmonica, imbracciata da Fede-

tura è rinomata da appassionati deltrekking e da cicloturisti (che hannoa disposizione bici, mountain bike emappe per percorsi collaudati). All’interno, seduti sul divano, davantial camino, si può leggere un buonlibro. Tutta la “casa” (sì, vien voglia didefinirla così) è piena di volumi nellelingue italiana, spagnola, francese,inglese, tedesca. «Viaggiano le persone ed anche ilibri, il bookcrossing da noi è natospontaneamente - ci dice Fiocchi -.Magari un ospite che ha iniziato aleggere un romanzo se lo porta acasa; magari un altro lascia un testoche ha finito di leggere».

L’armoniadella natura

rico Fiocchi, il proprietario. L’agritu-rismo di charme “Il Cavicchio” a Rastignano di Pianoro (Bologna), è diventato il piccolo buen retiro di molti turisti, soprattutto stranieri,che qui trovano l’approdo giusto per visitare Bologna, che dista appe-na un quarto d’ora di macchina, ma non solo. In fondo, lo dice ancheil nome, questa azienda è un confor-tevole elemento di giunzione, comequelli della falegnameria; un puntostrategico per spaziare anche in mol-te città limitrofe. E poi questa strut-

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GIUGNO 2015| MONDO AGRICOLO |61

Accanto all’attività agrituristica,quella della coltivazione del vignetoe frutteto. Si producono pure fragole,more, orticole e piante officinali.Tutti i prodotti vengono utilizzatiper realizzare vino (Sangiovese) emarmellate; bottiglie e confezionisono venduti direttamente e online.La colazione è servita proprio con lemarmellate aziendali. «Abbiamo unaclientela fissa, ospiti che si riforni-scono puntualmente per ricordare ilgusto, la vacanza vissuti da noi». «Ilnuovo progetto che ho in animo –aggiunge - è quello di realizzare, conil raccolto del lavandeto, del sapone». Il rispetto della tradizione e l’amore

per la semplicità si coniugano con ladisponibilità dei servizi più moderni:dalla connessione wi-fi in tutte lecamere, alla piscina con acqua salata.«Il nostro agriturismo è associato adAgriturist ed è certificato da Legam-biente, che ci hanno riconosciutol’impegno rispetto all’ecosistema cir-costante – prosegue a dirci l’impren-ditore -. L’energia utilizzata provienesolo da fonti alternative. Non solo. Il

Cavicchio è stato costruito con mate-riali naturali, e anche per questo puòvantare un ottimo isolamento termi-co. Le piante che cresciamo sono col-tivate con i dettami dell’agricolturabiologica. Crediamo fortemente nel-la sostenibilità».Cinque le camere disponibili (masono in corso lavori di ampliamentoche porteranno ad aggiungerne altredue), che sono distinguibili dal colo-re dell’armadio. Quelle a piano terra,con gli armadi avorio e rosa, sonoanche accessibili da disabili (una del-le due ha anche un angolo cottura edun accesso diretto al giardino). Trestanze sono al primo piano con gliarmadi, giallo, azzurro e verde. Inazienda non è previsto il servizio diristorazione, comunque sono fruibilivari barbecue, per chi vuole cucinarealla brace. Federico è colto, plurilingue, ama lapoesia e la musica. È sempre dispo-nibile con gli ospiti a cui dispensaconsigli, itinerari di viaggio, mappeescursionistiche; una guida preziosaper chi vuole ottimizzare le vacanze.La sua vita è stata movimentata. Da giovane aveva abbandonato lacittà per allevare capre. La voglia divedere il mondo l’ aveva poi portato,dopo cinque anni, a lasciare l’agricol-tura e ad occuparsi di vendite all’e-stero, girando moltissimo. Così ave-va potuto soddisfare la sua voglia dimondo, per poi tornare, dodici annifa, al settore primario, riconvertendoun antico manufatto e facendolodiventare una location di turismo diclasse. «La mia è un’attività a tempopieno ma due mesi all’anno, a cavallotra fine e inizio anno, lo dedico allamia sete di conoscenza e di viaggio.Da operatore mi trasformo in turista;ho così anche modo di aggiornarmi,di conoscere colleghi stranieri e nuo-ve modalità. Un bagaglio di espe-rienze preziose per chi, come me,non vuole fermarsi».

Il buen retiro di molti turisti,

soprattutto stranieri, che

trovano l’approdo giusto

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È una lunga galoppata, all’insegnadella volontà di innovare, quella rea-lizzata da Santa Margherita nei suoi“primi” 80 anni di vita. Dall’annodella sua fondazione, nel 1935,quando il conte Gaetano Marzottoacquisì dalla famiglia Stucky diVenezia una vasta tenuta agricola aFossalta di Portogruaro: mille ettaridi terreno confinanti con la lagunaveneta, in larga parte abbandonato ecertamente poco produttivo. La“costruzione” di quello che è oggi“Santa Margherita Gruppo Vinicolo”è iniziata nel secondo dopoguerracon la scelta di dedicarsi esclusiva-mente alla produzione di vini adenominazione d’origine e di svilup-pare vini innovativi, più adatti alrapido mutamento dei gusti e delleabitudini alimentari degli Italiani,puntando su due regioni produttiveben precise: l’Alto Adige e l’area diConegliano-Valdobbiadene. Al nucleo originario del VenetoOrientale si sono affiancate, nel tem-po, l’Alto Adige (con l’acquisizionedella Cantina Kettmeir a Caldaro);la Franciacorta (con Ca’ del Bosco);la Toscana (con Vistarenni e Lamoledi Lamole nel Chianti Classico, eSassoregale in Maremma); la Sicilia(con Terreliade); il Cone-gliano-Valdobbiadene(con la nuova tenuta diRefrontolo). Un gruppoche, nello scorso esercizio,ha registrato una crescitadel 7,2%, passando da 17,3a 18,5 milioni di euro, trai-nata dal brillante risultatodelle esportazioni (+9%),che rappresentano il 62,3%del totale delle vendite. Unrisultato frutto di un’atten-

62|MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2015

“PINOT GRIGIO” METODO CLASSICO BRUT DI SANTA MARGHERITA

Un brindisi agli 80 anni di attività

ta e costante politica di investi-menti volta a far crescere la com-ponente agricola e ad ottimizzarele infrastrutture tecnologiche. L’in-novazione in Santa Margherita èoggi legata anche alla sostenibi-lità delle sue lavorazioni e deisuoi vini: la cantina ha rag-giunto la totale autosufficienzaenergetica, grazie alla produ-zione di energia elettrica dafonti rinnovabili (fotovoltaicoe una centrale a biomasse) eli-minando dall’atmosfera oltre923 tonnellate di CO2 ognianno. E, nella lotta ai gas serra, haottenuto la certificazione“carbon-neutral” per un’aliquota significativadella propria produzione, compen-sando con progetti ed iniziative spe-cifiche l’anidride carbonica emessanella produzione di Pinot Grigiodestinato al Canada: ben 2.500 ton-nellate di CO2. Ha investito forte-mente per l’azzeramento della chi-mica di sintesi nei vigneti; per elimi-nare ogni spreco d’acqua; per la rifo-restazione e per la tutela della biodi-versità. E già oggi sono diversi i viniche potrebbero venir certificati “bio”.Sin dai primi anni ‘50, Santa Mar-gherita è in prima fila nella spuman-

VINO di Gabriella Bechi

tizzazione del Prosecco e nel 1961lancia la vinificazione “in bianco”del Pinot Grigio (un vino-iconache oggi rappresenta il volto stes-so di Santa Margherita nel mon-do e che sa distinguersi soprat-tutto nella versione Pinot Gri-gio Alto Adige “Impronta delFondatore”), rivoluzionandocompletamente l’offerta divino italiano di qualità, dan-do vita a due successi “globa-li”, tuttora in piena espansio-ne, che hanno conquistato iprincipali mercati e hanno

fatto scuola, aprendo le strade delmondo a moltissime altre realtànazionali. Da qualche anno un’edizione specia-le, intrigante per forma e sostanza,rende omaggio alle remote ma piùche mai attuali intuizioni del fonda-tore, rinnovando il suo pionierismosu questo vitigno: il Pinot GrigioMetodo Classico Brut Alto Adige, laprima e unica versione di questavarietà elaborata con rifermentazio-ne in bottiglia, il cui vino base è otte-nuto da uve di vigneti di alta collina.Uno spumante in grado di combina-re eleganza e complessità, piacevo-lezza immediata e profondità senso-

riale. ll perlage intenso efinissimo introduce ad unnaso ritmico e vibrante, unrincorrersi di fragrantiprofumi di frutta a polpabianca ed erbe officinaliresi luminosi da una sapi-dità sotterranea e una aci-dità fendente. Aperitivoper eccellenza, accompa-gna perfettamente antipa-sti e primi piatti a base dipesce e verdure.

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Stazione di Posta è un posto unico aRoma. E forse unico al mondo. Col-locato nell’ex mattatoio della Capita-le, chiuso nel 1975 e rilevato dalComune da un Consorzio di quat-tro cooperative, è il ristorante diquella che ora si chiama La Cittàdell’Altra Economia. In parte sededella Facoltà di Architettura diRoma Tre, in parte del Macro, ilMuseo di Arte Contemporanea,ospita un negozio bio, il Caffè Boa-rio, una libreria/ ludoteca per bam-bini, botteghe dedicate al commer-cio solidale, grandi spazi aperti perfamiglie, giochi per i più piccoli eancora tanti edifici da ristrutturare. È stato proprio il fascino di questoluogo, decadente e modernissimo altempo stesso, ad avere spinto PinoCau nel 2012 a rilevare quella cheallora era una trattoria bio. Unposto quasi sconosciuto alla mag-gior parte dei romani, dove non c’ètransito e dove non arrivano i turi-sti, frequentato da una clientela gio-vane e da molti stranieri. Un postodove si deve venire appositamente. Itipici sampietrini per terra, mattonial soffitto, in quello che una voltaera uno dei locali del mattatoio. Lar-ghe vetrate che danno sul piazzaleinondano di luce le due sale delristorante. Informale e semplice, maal tempo stesso elegante e curato.Un posto dove si sta bene, dove ci sisente in famiglia. Complici il servi-zio accurato, ma mai ricercato, igrandi divani della zona aperitivo,l’ampio bancone per una sosta velo-ce e un cocktail preparato da LuigiDi Cioccio, la cucina “di casa” dellochef Marco Martini.Ventinove anni , romano, si puòdire che Marco Martini abbia vera-

ALLA CITTÀ DELL’ALTRA ECONOMIA A ROMA

Stazione di posta stellata

GIUGNO 2015| MONDO AGRICOLO |63

mente bruciato tutte le tappe. Chefper passione, frequenta la scuola dicucina di Antonello Colonna aLabico e, dopo un anno, nel 2007,quando Colonna apre a Roma“Open Colonna”, entra nella brigatadi cucina, prima sous chef e poiexecutive chef per sei anni; quindi aLondra con Heinz Beck nel suoristorante l’Apsleys, e sempre a Lon-dra da Tom Aikens. Dopo tre mesi,tornato a Roma per le vacanze diPasqua alla fine di marzo del 2013,Marco incontraPino Cau e a Londranon ci torna più. Lesoddisfazioni ed iriconoscimenti nontardano ad arrivare.Nel 2013 conquistail titolo di MigliorChef Emergente nel-la gara organizzatada Luigi Cremona aRoma, a OfficineFarneto. E nel 2014arriva, inaspettata,

la stella Michelin.Una stella ancora più meritata per-ché la cucina di Marco è una cucinaspeciale, basata sui ricordi dei sapo-ri dell’infanzia e della tradizione,che quasi miracolosamente siricompongono in piatti assoluta-mente innovativi. Come il “Tortello,mortadella, pizza bianca e pistac-chi”, che evoca il sapore della insu-perabile pizza bianca e mortadella,ma che è un raviolo dalla pasta unpo’ bruciata (la pizza), ripieno di

mortadella e pistac-chi, con salsa allapizza cosparsa digemme di sale. O il classico “Mare eMonti”, rigatoni alsugo di pesce, consalame piccante emozzarella, o anco-ra l’ “Agnello, caglia-ta, camomilla emore”, cucinato congli ingredienti chel’agnello mangia.

CAPESANTA , PROSCIUTTO E PISELLI

In abbinamento con il Pinot GrigioMetodo Classico Brut Santa Mar-gherita lo chef Marco Martini con-siglia Capesanta con prosciutto episelli.

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DUE LIBRI DI MARRONE PER RAGIONARE SULLA CULTURA DEL GUSTO

BUONO A SAPERSI...

biografica, dove la gestionedel codice gustativo e dellerelative proposte culinarie,ha un ruolo al tempo stessocentrale e periferico. Cen-trale perché è sui valorigastronomici che si gioca lapartita del blogger nel mon-do dei media. Perifericoperché si tratta comunquedi uno strumento per unagestione politica dell’iden-

tità, individuale e di gruppo. Nel libro si pone pure l’accento su unfenomeno mediatico assai diffuso intutto il mondo, che è quello delle tra-smissioni televisive sulla cucina e sulcibo; ci si concentra su quattro notiprogrammi culinari – Cuochi e fiam-me, Ale contro tutti, I menù di Bene-detta, Masterchef – ricostruendonel’articolazione significativa e le fortidifferenze, a partire dal modo in cuigestiscono il tempo, lo spazio e idiversi personaggi. Appare chiaro –pone in risalto Marrone - come intelevisione tutti cucinino e nessunomangi: alle spettacolari sfide fra cuo-chi, più o meno esperti o dilettanti,non corrisponde un momento gusta-tivo e degustativo. Al massimo siassaggia, si pilucca, si testa e si tasta,ma non ci si lascia mai andare al lento,reale assaporamento del cibo. L’autorecita Totò: «A proposito di politica… cisarebbe qualche cosarellina da man-giare?». La battuta ci ritorna in mente,attraversando i vari padiglioni del-l’Expo con i visitatori travolti da tec-nologia, effetti scenici e roboanti, fil-mati tridimensionali, sulle tradizionialimentari delle varie realtà. Sì tuttobello ma… un assaggino?

Gaetano Menna

Gianfranco Marrone,saggista e docente diSemiotica affronta il

tema della gastronomia, omeglio della “Gastromania”e così intitola il suo volumeedito da Bompiani (settem-

bre 2014, 205 pp., 14 euro).La gastromania – sottolineal’autore nell’agevole libro –non è soltanto una moda,che sarebbe presto fuorimoda. No, la cosa è più profonda, c’èuna mania, anzi una smania che è unfenomeno sociale più ampio e com-plesso su cui appunto vale la penaragionare. Insomma mangiamo,beviamo, gustiamo e degustiamo masoprattutto parliamo, descriviamotutto ciò, giudichiamo, fotografiamo;in un vortice in cui l’esperienza delcibo ed il discorso su di esso si fannoun’unica cosa. Il libro in questione fada preludio ad un altro scritto a piùmani, ma coordinato sempre da Mar-rone, “Buono da pensare” (Caroccieditore, dicembre 2014, 342 pp., 32euro). I due testi, in qualche modo, siintegrano e si completano. Quella chesvolge Mar-rone è

una riflessione ancor più utile in epo-ca di Expo, con il food sotto i riflettorimondiali. “Buono da pensare” –come dice il sottotitolo – è dedicatoalla cultura e comunicazione del gustoin tutti i suoi molteplici contesti, dalricettario alla televisione culinaria,dal cinema ai blog sul Web, dalle dieteal design degli attrezzi di cucina, dallapubblicità agli spazi della ristorazione.Insomma tocca in modo approfondi-to tutti gli aspetti della “gastrocomu-nicazione”. La ricetta, a dispetto dellasua presunta povertà linguistica, ha lastruttura argomentativa simile a quel-la di un vero e proprio racconto, ecome tale viene analizzata. I ricettariassolvono a svariate forme di valoriz-

zazione sociale della cucina: glori-ficano identità etniche, propon-gono modelli ludici, prescrivonoprassi di riuso dei prodotti. Peròla comunicazione per eccellenzadel comparto alimentare è quellapubblicitaria, che è una sorta didiscorso sociale che, valorizzandodiversamente gli alimenti, ne rivelala loro natura ideale. Molto inte-ressanti sono le pagine dedicate adInternet ed ai blog culinari cheassumono al loro interno una nar-razione più ampia. È quella auto-

Travolti dalla gastrocomunicazione

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DisancorarePer un suono diversificato

Si intitola “Approdi” l’album sulle “avanguardie musicalia Napoli”, voluto dall’etichetta Konsequenz, che hacoinvolto molti musicisti impegnati in percorsi innovativi.Cos’è l’avanguardia? Indubbiamente la musica sperimentale diCage, la classica contemporanea di Stockhausen e Berio, l’elettronicadi Schulze, le sperimentazioni vocali di Stratos. Ma ci sono anchele ricerche sulla narrazione musicale, sul rapporto timbro/melodiadi Luciano Cilio. L’artista napoletano è scomparso troppo presto (a33 anni, nel 1983) ma ha lasciato un segno duraturo, un’eredità

S a v e r i o P e p e s i p r e s e n t a

nel l ’ immagine d i copert ina

come una sorta di John Travolta

della canzone d’autore in jazz.

Poliedrico, istrionico ed ironico

(lo si capisce già dal titolo del

CD, “Canto male il jazz”), propone

un disco travolgente, suonato

da jazzisti stellari ed arrangiato

da Valter Sivillotti (arrangiatore

già per Elisa, Cristicchi, Mina,

A n t o n e l l a R u g g i e r o , K a t i a

Ricciarelli). L’artista materano

canta talmente male il jazz che

la prima edizione del CD viene

allegata al numero di maggio

del mensile cult “Musica Jazz”.

«Pepe riesce a far combaciare

con cura la lingua italiana con

lo swing», annota il direttore

di “Musica Jazz” Alceste Ayroldi.

A giugno il cantautore ha quindi

pubblicato l ’edizione deluxe

con tre brani in più. Si alternano

nell’album atmosfere da fumoso

jazz c lub , s i tuaz ion i “ la t in -

sghembo-onirico” (la definizione

è di Ayroldi), ballad intense.

Canta male? Non credetegli!

66| MONDO AGRICOLO|GIUGNO 2015

SORPRENDENTE CONCEPT ALBUM DI “OLD ROCK CITY ORCHESTRA”

CAMPI SONORI

Il sito Internet (.COM) di “Old RockCity Orchestra” è costruito rigorosamentein inglese a sottolineare tangibilmentela dimensione di rock band internazionale.Il quartetto orvietano d’altronde siricollega ai modelli d’oltreoceano ed’oltremanica a cavallo tra i ’60 ed i ’70.Dai Vanilla Fudge a Jimi Hendrix, daiDeep Purple agli Huriah Heep, ai LedZeppelin. Hard rock, o meglio - comedice il nome - old rock, che appassionaed elettrizza. La band è costituita daCinzia Catalucci (voce e tastiere), RaffaeleSpanetta (voce e chitarra), GiacomoCocchiara (basso), Michele Capriolo(batteria e percussioni). Dopo l’esordio

discografico di tre annifa ed i l ro dagg iointernazionale (perchéil progetto nasce perconquistare vaste platee)il quartetto torna conun secondo album checonquista già al primoascolto. “Back to Earth”(M.P. Records) è benconfezionato e suonato,con citazioni di atmosfere e sonoritàvintage ma di assoluta originalità. È unconcept esoterico, surreale, onirico epsichedelico; racconta, in dieci brani,tra introspezione ed estroversione, il

“viaggio” alla (ri)scopertadel proprio Io originarioe del Mondo-Natura (conun uomo senza tratti cheintraprende un percorsonei meandri dell’universoa scacchi). “When youpick an apple from thetree” ha sonorità “dure”ma poi sorprende con ledivagazioni classicheggianti

del violino elettrico. “Melissa” – alla“Lemon song” dei Led Zeppelin perintenderci – è seducente. Parafrasandoil titolo del brano d’apertura, questo CDè davvero una mela tentatrice. Da cogliere.

Saverio Pepe, canzone d’autore in jazz

di Gaetano Menna

L’Io smarrito nel mondo a scacchi

seducente che, tanti anni dopo, è ancora viva.“Approdi” è dedicato proprio all’indimenticabile

musicista e si apre con una lirica declamatada Luca Buonaguidi, che trasuda amore per lui

e la sua opera. La lezione di Cilio si ritrova nellecomposizioni di De Simone, Mormile, Vignaturo,

Amato, Viti, e di tanti altri della scena napoletana attuale.Le “musiche di frontiera” – come le definisce De Simone– non propongono una “omologazione” ma una “moltipli-cazione di generi e tendenze”. E la compilation è unapprodo nella diversificazione.

LE AVANGUARDIE OMAGGIANO LUCIANO CILIO

Approdi nella Napolidi frontiera

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