Mondo Agricolo n.1 Gennaio

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I PASTORI DEL TERZO MILLENNIO AGROPIRATERIA, FALSI IN CUCINA • COLTIVARE CON IL TABLET ITALIA, SALUMERIA DEL MONDO • ANNO INTERNAZIONALE DELL’ AGRICOLTURA FAMILIARE AVICOLTURA DI SUCCESSO • CARNE, CINA BATTE USA

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Il mensile di Confagricoltura

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I PASTORI DEL TERZO MILLENNIO • AGROPIRATERIA, FALSI IN CUCINA • COLTIVARE CON IL TABLET • ITALIA, SALUMERIADEL MONDO • ANNO INTERNAZIONALE DELL’ AGRICOLTURA FAMILIARE • AVICOLTURA DI SUCCESSO • CARNE, CINA BATTE USA

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GENNAIO 2014| MONDO AGRICOLO | 3

L’agricolturaè la professione del futuro

L’ E D I T O R I A L E

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ogliamo pensare che il 2014 sarà l'anno della ripresa.Noi continueremo a fare di tutto per far sì che ciò avvenga. L'agroalimentare infatti è stato uno dei pochi ambiti in cui l’occupazione si è mantenuta stabile e che, nel complesso, ha registrato nei primi dieci mesi del 2013 un + 5,5%. Un punto di partenza, quindi, da cui nasce la nostra convinzione che per il 2014 la ripresasia un obiettivo realmente raggiungibile. Ciò nella totale consapevolezza che lo scenario entro cui ci muoviamo resti comunquecomplesso e meriti un livello di vigilanza alto.Abbiamo ottenuto da parte delle forze politiche importanti segnali d’attenzione versol’agricoltura: alcune misure all’interno della Legge di Stabilità sono la prova del riconoscimento del settore agroalimentare quale fattore strategico per il Paese. Ci sono state anche recenti e significative novità: l’emanazione del decreto attuativo sulle assunzioni di Rete, tassello importantissimo per i risvolti in termini di trasparenza,stabilizzazione dei lavoratori e semplificazione delle procedure di assunzione;l’approvazione alla Camera della mozione sull'etichettatura; l’accordo raggiunto inLombardia sul prezzo del latte, in maniera vantaggiosa e in tempi rapidi; il recepimento

da parte del Governo delle nostre proposte di soluzione contro lacontraffazione, in sede di audizione al Senato; l'accordo raggiunto dalla Conferenza Stato/Regioni per la ripartizione dei fondi FEASR per lo sviluppo rurale.Tuttavia sono ancora tanti i fattori di incertezza che pesano gravemente sullaripresa: l’urgenza della riforma della legge elettorale e di quella del Titolo Vdella Costituzione, punti – entrambi – su cui le forze di Governo in questigiorni, con grandi difficoltà, stanno cercano un’intesa; il credit crunch checontinua a mettere in difficoltà le imprese, già provate dalla crisi, dal calo dei consumi e dall'aumento dell'inflazione.

A fare da contraltare alla mutevolezza e alla complessità che contraddistinguono la politicadi questo periodo, c'è la costanza del nostro impegno e la garanzia di una continuità dellestrategie che stiamo attuando, per la semplificazione e la trasparenza, la riduzione dellapressione fiscale, le agevolazioni per l’accesso al credito, la tutela del made in Italy e la suavalorizzazione sul mercato nazionale e su quelli internazionali, la creazione di condizionifavorevoli all’export, l’innovazionee la sostenibilità in agricoltura. Tutti aspetti sui quali non possiamo e non vogliamotransigere, perché vengano create nuove opportunità e perché non vadano sprecate quellegià in agenda per i prossimi mesi - tra tutte risaltano il semestre italiano di presidenzaeuropea e l'EXPO 2015 - perché l’agricoltura è la professione del futuro!

Mario Guidi

V

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SO MMA R I O

L’EDITORIALEL’agricoltura è la professione del futuro Mario Guidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

PRIMO PIANO OCCUPAZIONEProgettare il lavoro Serena Scarpello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

Impegno per under 30e over 50Gaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

Job SharingGaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17

ATTUALITÀ STORIE D’IMPRESAIl kit per l’orto in balconeElisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20

I pastoridel terzo millennio

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

ATTUALITÀ WORLDIl respirodegli alberiE.T. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29

Falsi in cucina

M.M. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

Due milioni di ore di lavoro

Elisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

Sfida Fame Zero

M.M. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

SPECIALE FIERAGRICOLA

«Al passocon l’agricolturache cambia»

Claudio Pietraforte. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44

Italia, salumerianel mondo

Elisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52

Uno sguardosui vigneti

Claudio Pietraforte. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58

Il trattore si fa audace

Claudio Pietraforte. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64

Rubriche

Mappamondo Spagna Cina . . . . . . . . 38

Energia Biometano . . . . . . . . . . . . . . 41

Organizzazione Maltempo . . . . . . . . 69

Anga Lavoro giovani . . . . . . . . . . . . . . 73

Over60 Salute . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76

Campi rosa Cognome materno . . . . 80

Vino Sardegna . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84

GENNAIO 2014| MONDO AGRICOLO | 5

La scacchiera: installazioneindonesiana nel “Giardino delleSculture” dell’azienda “Casanuovadi Nittardi” nel Chianti

Direttore responsabileGABRIELLA BECHI

Coordinatore di Redazione GAETANO MENNA

Editrice SepePresidenteDIANA THEODOLI PALLINI

Direzione, Redazionee AmministrazioneCorso Vittorio Emanuele II, 10100186 RomaTel. [email protected]

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Responsabile Pubblicità e MarketingCLAUDIO PIETRAFORTE

Stampa TIPOLITOGRAFIA EUROINTERSTAMPA

Testata associata all’USPI

#Confagricoltura #Confagricoltura

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P R I M O P I A N O O C C U P A Z I O N E

Progettare il lavoroProgettare il lavoro

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Sul fronte lavoro ci sonouna buona e una cattivanotizia. Quella cattiva èche non siamo ancoraentrati nella “buona an-nata” del lavoro: “Nono-

stante i primi segnali di stabilizzazio-ne dell’occupazione e di aumentodelle ore lavorate, le condizioni delmercato del lavoro restano difficili”.L’osservatore è Bankitalia che nel suoultimo Bollettino trimestrale scattauna fotografia molto chiara: la disoc-cupazione è destinata ad aumentareanche nel 2015. Il tasso di disoccupa-zione è infatti stimato al 12,8% que-st’anno e al 12,9% nel 2015. Per l’Isti-tuto di Via Nazionale solo il recupe-ro della domanda interna potràestendere la ripresa anche al merca-to del lavoro. Va un po’ meglio sulfronte del Pil che “dopo essersi ri-dotto del dell’1,8% nel 2013, cre-scerebbe dello 0,7% quest’anno edell’1% nel 2015”. Una timida ri-presa che avrà effetti ritardati sul-l’occupazione, che normalmentesegue a distanza l’andamento del ci-

Il lavoro resta in cima

alla lista delle priorità

di “Impegno 2014”, il patto di governo

lanciato dal premier

Enrico Letta

pale sfida politica per una classe diri-gente che finge di non vedere comela disoccupazione giovanile al 42%sia una sconfitta terribile per l’Italia”,come scrive lui stesso in una lettera a“La Stampa” del 15 gennaio scorso. Ilsuo piano per il lavoro contiene dun-que proposte precise, di sistema: spo-stare la tassazione dal lavoro alle ren-dite finanziarie, diminuire del 10% ilcosto dell’energia elettrica per le pic-cole e medie imprese, eliminare la fi-gura del dirigente pubblico a tempoindeterminato, sopprimere l’obbligodi iscrizione alle Camere di Commer-cio, introdurre la trasparenza nellespese per le pubbliche amministra-zioni, i partiti e i sindacati. Ma so-prattutto creare nuovi posti di lavoro

in sette settori strategici, tra cui l’a-gricoltura. Una proposta che ha ricevuto ilplauso dell’Unione Europea, con

Laszlo Andor, il commissario Ueper il Lavoro che, in occasionedella conferenza alla rappresen-tanza della Commissione Ue inItalia, ha parlato di proposte che“sembrano andare nella direzio-ne auspicata dall’Unione Europea

in questi anni”. Con qualche sug-gerimento: “rendere il mercato dellavoro più dinamico ed inclusivo,affrontando i temi delicati della

di Serena Scarpello

clo economico. La buona notiziaperò è che il momento è fertile: gliaddetti ai lavori si rimboccati le ma-niche e tra tavole rotonde e strilli suigiornali stanno ponendo le basi perun cambiamento. Il neo segretariodel Partito Democratico Matteo Ren-zi, presentando il suo “Jobs Act” si è

fatto carico della “princi-

Bankitalia scatta una fotografia

molto chiara: la disoccupazione

aumenterà nel 2015 (+12,9%)

Matteo Renzi

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P R I M O P I A N O O C C U P A Z I O N E

trasformazione o cambiamento diforma giuridica o di localizzazione, dicui quasi la metà nel Mezzogiornod’Italia. Una conferma della vitalitàdel settore che si sta muovendo peròsenza una precisa strategia, senza po-litiche finalizzate come è avvenutoinvece per altri comparti. Sul «Jobs Act» si testerà la capacità delgoverno di dialogare con il nuovocorso renziano. L’attuale ministro,l’ex direttore Ocse Enrico Giovanni-ni, si è finora mosso con grande pru-denza. Non ha mai parlato né di con-tratto unico, né tantomeno di univer-salizzazione delle tutele dal licenzia-

mento, una riforma complessa e mol-to costosa da realizzare. In un’intervi-sta al magazine di cultura ed econo-mia del lavoro di ManpowerGroup“LinC”, il ministro ha sottolineatoche il governo stesso oggi è “oltre lafase delle proposte” e che “moltiprovvedimenti per affrontare l’emer-genza della disoccupazione giovanilesono già esecutivi: il governo ha in-vestito oltre un miliardo per favorirel’ingresso dei giovani, e meno giova-ni, nel mercato del lavoro”. Ed elencaalcune misure che sono già in attocome “gli incentivi alle imprese perl’assunzione a tempo indeterminatodi giovani tra i 18 e i 29 anni intro-dotti con il DL 76/2013, una misurache da ottobre a oggi ha prodotto ol-tre 15 mila domande relative a postidi lavoro stabili aggiuntivi” o “gli in-centivi per l’assunzione delle donnee per gli over 50 che in pochi mesihanno portato a 12 mila nuove as-sunzioni”. Infine ricorda che “sonostati inoltre stanziati fondi per finan-ziare tirocini, per incentivare l’au-toimprenditorialità” e che il governosi appresta “a dare attuazione al Pianoitaliano per la Garanzia Giovani, ilprogramma europeo che prevedeche entro quattro mesi dalla fine delciclo formativo ai giovani venga of-ferto un lavoro, un tirocinio o un cor-so professionalizzante”. Il lavoro resta, comunque, in cima al-la lista delle priorità di “Impegno2014”, il contratto di coalizione allatedesca in cottura a palazzo Chigi, lostrumento con cui Enrico Letta cercail rilancio dopo l’accelerazione im-pressa da Renzi sulla legge elettorale.La scommessa del premier è forte:«Approveremo il piano sul lavoro en-tro l’estate». E sarà una sintesi delleproposte contenute nel Job Act diRenzi con quelle, sulla stessa linea,presentate dal nuovo centrodestra eda Pietro Ichino di Scelta civica.Insomma la carne sul fuoco di certonon manca, quello che è certo è chesul capitolo lavoro non è più l’ora de-gli annunci: ora occorrono i fatti. Sperando finalmente in un’ottima an-nata. ���

“Job Act” di Renzi riconosce

le potenzialità del “made

in Italy” agroalimentare

disoccupazione giovanile e dell’oc-cupazione delle donne”. Le prime indicazioni fornite dal neosegretario del Pd sono state valutatepositivamente anche da Confagricol-tura “diamo atto a Renzi di aver indi-viduato nell’agroalimentare un com-parto in grado di svolgere un ruolo diprimo piano nella tanto auspicata ri-presa economica del Paese.” Un posi-tivo riconoscimento del valore delmade in italy agroalimentare e dellesue grandi potenzialità, che è confor-tato dai numeri incoraggianti che ar-rivano dalle analisi sulla congiunturadel comparto: l’Osservatorio Ismea-Unioncamere ha evidenziato come il10% delle nuove imprese nate in Ita-lia nel primo semestre del 2013 sianoproprie imprese agricole. Ben 11.485nuove imprese, vere start up, non de-rivanti cioè da processi di scorporo,

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GENNAIO 2014| MONDO AGRICOLO |13

Presentate al governole proposte per creare 100 mila nuovi

posti di lavoro nei campi.Previsti contratti

di inserimento

e formazione continua

L’economia riparte dal la-voro ed il lavoro ripartedai campi: questo l’as-sioma che il presidenteGuidi ha evidenziato inun incontro (a cui è in-

tervenuto anche il direttore generaleMastrobuono) a Palazzo Chigi con il vi-cepremier Angelino Alfano. Presidentee direttore hanno quindi presentato adAlfano le proposte per il lavoro in agri-coltura dell’Organizzazione, che ten-gono conto della situazione attuale (edel fatto che il settore agricolo è statouno dei pochi in cui l’occupazione si èmantenuta stabile, nonostante la crisi),ma che sono orientate soprattutto ver-so gli scenari che si prospettano per ilfuturo. E il tema dell’occupazione èstato anche al centro dell’attenzionedella Giunta Esecutiva della Confede-razione del 15 gennaio che ha varatoun articolato documento in materia. In evidenza le proposte confederali su:contratti di inserimento per i giovanifino a 35 anni e per gli ultracinquan-tenni; estensione della riduzione delcuneo fiscale ai rapporti di lavoro agri-colo stabili; misure per la stabilizzazio-ne dell’occupazione agricola; innalza-mento della soglia di accesso alle pre-stazioni temporanee agricole; colloca-mento obbligatorio; formazione conti-nua delle figure professionali occupa-te e da occupare all’interno delleaziende agricole. «Le nostre proposte – ha evidenziatoGuidi - potranno portare un incremen-

di Gaetano Menna

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P R I M O P I A N O O C C U P A Z I O N E

rimento in agricoltura anche di perso-ne purtroppo estromesse da altri set-tori produttivi e dando prospettivenon brevi (almeno un triennio); tuttociò avvalora il ruolo del settore prima-rio e delle sue imprese nella società at-tuale. La proposta confederale preve-de che i datori di lavoro che assumanolavoratori di età superiore ai cinquantaanni con contratto di lavoro a tempoindeterminato o con contratto a tem-po determinato della durata di trenta-sei mesi abbiano diritto allo sgravio deicontributi previdenziali ed assistenzia-

li a proprio carico nella misura del 50per cento; qualora il lavoratore assuntoa tempo determinato sia un operaioagricolo dovranno essere garantite allavoratore almeno 101 giornate di la-voro in ciascuno dei tre anni di duratadel contratto.Altro tema scottante è quello della di-soccupazione giovanile, che preoccu-pa il presidente dei Giovani di Confa-gricoltura Raffaele Maiorano, che met-te in guardia: «Si rischia di mettereun’intera generazione fuori mercato»(v. pag. 73, ndr). Confagricoltura perfavorire l’occupazione giovanile haproposto di attivare “contratti di inse-rimento lavorativo in agricoltura” didurata non superiore a trentasei mesi,non rinnovabili; qualora si tratti dioperai agricoli, ai lavoratori debbonoessere garantite almeno 101 giornatedi lavoro in ciascuno dei tre anni didurata del contratto di inserimento. Ildatore di lavoro è tenuto ad impartirealmeno venti ore annue di formazio-ne, rilasciando un attestato finale. Sichiede lo sgravio totale dei contribu-ti previdenziali ed assistenziali a cari-co dei datori per la durata dei contrat-ti di inserimento; in caso di trasforma-zione del rapporto a tempo indeter-minato, lo sgravio è concesso per unulteriore anno. Il lavoro in un’azienda agricola diven-ta sempre più complesso ed evolvonole figure professionali in relazione aimutamenti ed alle diversificazioniproduttive verificatisi di recente; tuttociò genera una crescente richiesta diformazione continua. C’è poi da direche, accanto alle tradizionali attività dicoltivazione ed allevamento, gli im-prenditori agricoli hanno cominciatoa dedicarsi sempre più alla ricezioneed ospitalità turistica, alla trasforma-zione e commercializzazione dei pro-dotti, ai servizi conto terzi, alla tuteladel territorio, alla produzione di bio-carburanti e di energia elettrica, e cosìvia. Tutte attività queste che richiedo-no lavoratori dipendenti sempre piùqualificati. Da ciò la richiesta confede-rale di un sistema di formazione con-tinua adeguatamente strutturato e fi-nanziato. ���

to occupazionale di oltre 100 milanuovi soggetti (di cui almeno 50 milagiovani fino a 35 anni di età), senzanuovi oneri a carico dello Stato. Parlia-mo di ben un 10% in più della mano-dopera attualmente impiegata in agri-coltura».Insomma, si tratta di suggerimenti cheincentivano l’occupazione, creandocondizioni favorevoli sia per i dipen-denti sia per i datori di lavoro e chetengano conto di fattori assolutamentepeculiari del settore primario. È importante, a nostro avviso, aver pre-visto anche l’assorbimento di unità la-vorative ultracinquantenni. In epoca dicrisi, difficoltà e licenziamenti, con ildramma degli esodati non ancoracompiutamente risolto, la Confedera-zione studia la possibilità di un reinse-

IL LAVORO IN AGRICOLTURA

LA FORZA LAVORO

� Le giornate di lavoro denunciate ogni anno all’INPS superano i1 0 0 milioni.

� Il numero di lavoratori dipendenti occupati nel settore agricoloammonta, secondo i dati INPS, a circa 1 .1 3 0 .0 0 0 unità; di questi3 6 .0 0 0 sono impiegati, quadri e dirigenti, 1 1 5 .0 0 0 sono operai atempo indeterminato e 9 7 0 .0 0 0 sono operai a tempo determinato.

I DATORI

� Le aziende assuntrici di manodopera agricola sono circa2 0 0 .0 0 0 . Si tratta in gran parte di ditte in economia (circa 1 2 0 .0 0 0 );le imprese diretto coltivatrici che utilizzano, oltre all’apporto dimanodopera familiare, quello di lavoratori dipendenti sono circa6 8 .0 0 0 .

� Le cooperative che occupano operai agricoli sono poco meno di 8.000.

� Le aziende che occupano impiegati, quadri e dirigenti, iscritteall’Enpaia, ammontano ad oltre 10.000 unità.

IL MERCATO DEL LAVORO

La consistente presenza di rapporti a termine dipende dalle intrin-seche caratteristiche del lavoro agricolo caratterizzato da una fortestagionalità strettamente legata ai cicli biologici delle diverse pro-duzioni.

L’IMMIGRAZIONE

� Gli operai extracomunitari rappresentano poco meno del 10%della forza lavoro.

� Si tratta di circa 100.000 lavoratori, di cui 20.000 a tempo inde-terminato e il resto (circa 80.000) a tempo determinato.

GLI AMMORTIZZATORI

SOCIALI

� La cassa integrazione agricola ordinaria (CISOA) è riservataai soli operai a tempo indeterminato e agli impiegati. Tale istituto èintegralmente finanziato dalle imprese agricole che contribuisco-no per oltre 36 milioni di euro l’anno a fronte di 24 milioni di pre-stazioni erogate dall’INPS.

� La disoccupazione agricola, ordinaria e speciale è riconosciu-ta agli operai che hanno lavorato almeno 5 1 giornate nell’anno; la spesa INPS per indennità di disoccupazione agricola e relaticacopertura previdenziale ammonta ad oltre 1,9 miliardi di euro, afronte di 121 milioni di euro di contributi versati. Rappresenta il“vero” ammortizzatore sociale agricolo vista la forte incidenza dellavoro stagionale.

Confagri chiede la riduzione

del cuneo fiscale per i rapporti

di lavoro agricolo stabili

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Page 17: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

Più imprese, legate da un contratto di rete

o riconducibili ad uno stesso proprietario

o ad uno stesso nucleo

familiare, ora possono assumere congiuntamente

i lavoratori

di Gaetano Menna

GENNAIO 2014| MONDO AGRICOLO |17

Job sharingvoluta da Confagricoltura - che con-sente a più imprese, fra cui coopera-tive (legate da un contratto di rete ofacenti capo allo stesso gruppo o ri-conducibili ad uno stesso proprieta-rio o ad uno stesso nucleo familiare)di poter assumere congiuntamente ilavoratori, facendo loro prestare lapropria attività là dove sussiste la ne-cessità. Come visto, l’assunzione con-giunta è consentita anche alle impre-se che hanno stipulato un contrattodi rete, purché i soggetti aderenti sia-no rappresentati per almeno il 50%da imprese agricole.

Con il recente D.L.76/2013 - cd. “Decreto la-voro” – convertito dallaL. 99/2013 si sono attiva-te una serie di semplifi-cazioni sul piano lavori-

stico che potranno dare impulso adun nuovo modello di fare impresa. Per la prima volta si è previsto un ri-ferimento ai profili giuslavoristici delcontratto di rete: assunzioni con-giunte, distacco e codatorialità perle imprese che si uniscono in rete.Attivata finalmente una forma parti-colare di job sharing – fortemente

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P R I M O P I A N O O C C U P A Z I O N E

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tici. È previsto, infatti, che l’adempi-mento amministrativo sia effettuatoda un unico soggetto (capogruppoin caso di gruppi di impresa o dicontratto di rete; proprietario in ca-so di pluralità di aziende apparte-nenti allo stesso soggetto; incaricatoin caso di imprese condotte da per-sone legate da vincolo di parentelao affinità) che agisce per conto ditutti gli altri soggetti interessati.Confagricoltura, che aveva sollecita-to più volte una misura di questo ti-po, è pienamente soddisfatta ancheperché il decreto va proprio nelladirezione di una semplificazionegiuridica e di uno snellimento buro-cratico che incentiverà sia questa ti-pologia di assunzioni che, più in ge-nerale, il ricorso al contratto di retee alle aggregazioni di impresa. Nuo-vi posti di lavoro e l’incremento diuna occupazione stabile e di qualitànel settore agricolo si creano pro-prio con misure come queste cheguardano con occhi nuovi al mondodel lavoro.Per quanto riguarda il fenomeno deicontratti di rete, oggetto delle nuovedisposizioni, ecco alcune cifre: oltre1.300 contratti di rete e oltre 6.400aziende coinvolte, per un totale dioltre 50mila dipendenti. ���

Sempre nel Decreto Lavo-ro l’istituto del distacco(regolato dal D. Lgs276/2003) viene esteso al-le imprese “in rete”, chepossono distaccare tra diloro il personale senza do-ver dimostrare la sussisten-za dell’interesse della partedistaccante che, come no-to, rappresenta uno dei re-quisiti di legittimità del di-stacco. Quindi la “codato-rialità” dei dipendenti, in-gaggiati con regole stabili-te attraverso il contratto direte; ossia la possibilità chepiù imprese legate da uncontratto di rete possanoassumere contestualmenteun unico lavoratore. In estrema sintesi la nuovadisciplina favorisce una maggioremobilità per i lavoratori, che possonoessere distaccati presso le diverse im-prese che hanno stipulato un con-tratto di rete e permette, altresì, alleimprese legate da un contratto di re-te di avvalersi della “contitolarità” deicontratti di lavoro. Una sottolineatu-ra merita il fatto che il successivo de-creto attuativo sulle assunzioni con-giunte, recependo anche le indica-

Con l’arrivo del nuovo anno è stato inaugura-to il nuovo portale dell'Enapa (www.enapa.it),simile per struttura e impostazione a quello diConfagricoltura e costruito sulla stessa tipolo-gia di piattaforma web, 4ME. Il patronato pre-sieduto da Roberto Poggioni adesso ha a di-sposizione una serie importante di strumentitecnologici che gli permetteranno di comuni-care, operare ed interagire al meglio a livellocentrale e territoriale (compresa una propriaintranet specifica). Un ulteriore progresso ver-so modalità di lavoro innovative compiuto daun membro della famiglia Confagricoltura. «Ilnostro impegno – ci dice Poggioni - è diretto

ad aprirci sempre più alla collettività, dando assistenza e facendo del nostro portale un pre-ciso punto di riferimento per gli utenti. Ma c’è anche l’esigenza di aggiornare l’interscam-bio e facilitare ancor più la collaborazione tra sede nazionale e sedi provinciali Enapa. Tut-to ciò sempre con la consapevolezza che la tempestività dell’informazione, unita all’ap-profondimento ed alla professionalità, è un valore aggiunto».

ONLINE IL NUOVO PORTALE ENAPAn

zioni di Confagricoltura, individuameccanismi piuttosto lineari per l’ef-fettuazione delle comunicazioni ob-bligatorie che non comportano du-plicazioni o appesantimenti burocra-

I contratti di rete uniscono

6.400 aziende e danno

lavoro a 50 mila persone

Page 19: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

LAVORAZIONI CONSERVATIVE

CULTIMER, il coltivatore a denti polivalente

be strong, be KUHN

coltivazioni l allevamento l paesaggio

La gamma CULTIMER deve la sua polivalenza alle diverse

larghezze disponibili , da 3 a 6,5 metri, che si adattano ai

trattori di media o grande potenza.

CULTIMER consente una lavorazione intensa ed efficace,

superficiale o profonda, perfettamente in linea con le tecni-

che di agricoltura conservativa.

Si adatta alle diverse situazioni favorendo una idonea

miscelazione dei residui colturali, una fessurazione del

suolo anche fino a 30 cm ove necessario, ottima lavorazione

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efficace preparazione del letto di semina.

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in presenza di abbondanti residui vegetali

- La distanza tra i denti su ogni fila e tra le file riduce i rischi

di intasamento

- Disposizione delle ancore su 3 ranghi

Il dente incurvato favorisce la

miscelazione attiva di terra e

residui colturali, un deflettore

aumenta l’effetto di rovesciamen-

to, le alette rimovibili consentono

di lavorare tutta la superficie del

terreno

Ampia altezza libera sotto il telaio per lavorazioni in tutte le condizioni

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Sicurezza e capacità di penetrazione

Page 20: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

L’azienda vivaistica

Remo Di Meo,grazie al metodo brevettato,fornisce online

tutto il necessario per coltivare ortaggi

anche in città

di Elisabetta Tufarelli

AT T U A L I TÀ S T O R I E D ’ I M P R E S A

aromatiche, piante da orto per l’ hob-bistica, primule, crisantemi, gerani,petunie, gazanie, dalie, ortensie, rosea cespuglio e rampicanti. Ma anchepiante verdi da interno, siepi e moltoaltro. In totale, annualmente vengo-no coltivate cinque milioni di pianteprincipalmente di produzioni stagio-nali. “Abbiamo deciso di specializzar-ci in varietà con un ciclo di produ-zione breve – continua l’imprendi-trice - che va dai tre ai sei mesi, al fi-

20| MONDO AGRICOLO |GENNAIO 2014

“Il mio lavoro è nelDna della mia fami-glia, è una vocazionenaturale. Mio padreha comprato l’azien-da nel 1998, ma pri-

ma era il direttore di un’azienda e giànel passeggino mia sorella ed io ve-nivamo portate nelle serre”. Esordi-sce così Roberta Di Meo, 38 anni, lau-reata in economia, che conduce in-sieme alla sorella Roberta, 37 anniagronoma ed al padre Remo un’a-zienda florovivaistica innovativa aNettuno, in provincia di Roma.Venti ettari di superficie, di cui 10 diserre e 10 di campi aperti, che han-no un sistema computerizzato com-

puterizzato in grado di gestire ilclima, la fertirrigazione e i trat-tamenti fitosanitari all’interno

delle strutture in manieracompletamente auto-

matizzata, creando lecondizioni ideali perla crescita di piante

di ottima qualità. Un’impresadinamica, moderna, efficiente

e tecnologicamente all’avanguar-dia, che ha tutte le carte in regolaper crescere ancora, sui mercati na-zionali ed esteri. Le varietà coltivatesono moltissime: stelle di natale, ci-clamini, viole del pensiero, piante

Il kit per l’ortoin balcone

Page 21: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

GENNAIO 2014| MONDO AGRICOLO |21

ne di aumentare la produttività dellasuperficie aziendale. Abbiamo svilup-pato due linee ben distinte di pro-dotto: quella ‘professionale’, dedica-ta specificamente agli operatori delsettore e quella hobbistica, orientataal consumatore finale, commercializ-zata con il marchio ‘Hobby Orto’. E’ ora possibile, grazie al metodo ela-borato e brevettato dall’impresa as-sociata a Confagricoltura, coltivaresenza troppi problemi e difficoltà il

proprio orto anche in città. L’aziendaha realizzato un kit apposito, che gra-zie alle sue dimensioni contenute(cm 115x58x28 di altezza), permet-te di creare un orto anche in piccolispazi, come ad esempio un balcone.

C’è tutto quello che serve: un vasco-ne con serbatoio, argilla espansa, tes-suto non tessuto, terriccio speciale,telo coprente, pacciamatura, conci-me idrosolubile complesso e perfinoun manualetto di coltivazione. “Ci te-nevamo – spiega Alessia - a creare unprodotto veramente alla portata ditutti, anche dei meno esperti e dopouna lunga sperimentazione, abbiamomesso a punto il kit Hobby Orto,commercializzato online, per supe-

Disponibili due linee di prodotto

la “professional” e l’hobbistica

che avvicina ai consumatori

Page 22: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

AT T U A L I TÀ S T O R I E D ’ I M P R E S A

22| MONDO AGRICOLO |GENNAIO 2014

rare i problemi di chi si dimentica diannaffiare o concimare o che non saquale terriccio scegliere”. In una fase di crisi occorre accorcia-re la filiera e rivolgersi ai segmentiche ‘tirano’, così l’impresa punta apiantine da orto e ha lanciato unanuova linea registrata con il marchio‘Buon Appetito aromi’, si tratta di uncestino con sei piantine diverse dierbe aromatiche. “Il nostrosito dà ampio spazio allenostre linee rivolte agli ap-passionati – precisa l’im-prenditrice – e vi pubbli-chiamo anche ricette chepromuovono la cucina me-diterranea”. Tutta la produ-zione ha un elevato stan-dard qualitativo e l’impresaprovvede con un serviziopreciso e veloce alle con-segne. Una vera posizionedi leadership nel panoramaflorovivaistico italiano. “An-

diamo sul mercato svizzero, ma il no-stro obiettivo – continua Alessia - èquello di conquistare anche l’au-striaco e quello tedesco. Ecco per-

ché abbiamo adottato un processoche assicura un prodotto alimentaresano e genuino, a basso impatto am-bientale e privo di residui chimici. Citeniamo a promuovere e garantirearomi e sapori autentici propri del-l'antica tradizione italiana. Dedichia-mo molta attenzione al packaging ele ricette che consigliamo sono at-tente alla sana e corretta alimenta-

zione, riducono l'utilizzodi sale ed altri condimentigrassi e ricchi di conser-vanti”.E per il futuro? “Non inten-diamo fermarci – concludel’imprenditrice - vogliamocontinuare ad investire siain tecnologia sia in infor-mazione del personale, pertenere sempre aggiornati inostri collaboratori, senzatrascurare i dettagli e man-tenendo l’elevata qualitàdel nostro servizio”. ���

“Buon Appetito Aromi”

è il marchio registrato

del cestino di spezie

Page 23: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

deutz-fahr.com

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Page 24: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

AT T U A L I TÀ S T O R I E D ’ I M P R E S A

24| MONDO AGRICOLO |GENNAIO 2014

I pastori del terzo millennioI pastori del terzo millennio

Page 25: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

Tre giovani fratelli

hanno fatto diventare la tradizione familiare, che va avanti da cinque generazioni, un’innovativa attività

di allevamento di ovini

e trasformazione

di prodotti

di Gabriella Bechi

GENNAIO 2014| MONDO AGRICOLO |25

Un tempo il gregge attra-versava chilometri e chi-lometri di strade di cam-pagna, quando si avvici-nava il periodo estivoper raggiungere pascoli

montani più freschi e fertili. Oggi i2000 capi, tra pecore, agnelli, agnel-loni e castrati, dell’ “Allevamento Ovi-ni Veneto” viaggiano due ore in ca-mion, da Padova a Belluno, per pas-sare l’estate in montagna. E’ la versio-ne moderna dell’antica transumanza,un’operazione ancora necessaria, mache in un’azienda come quella dellafamiglia Morandi, che ha trasformatola pastorizia in una moderna attivitàallevatoriale, si è “motorizzata”.Pastori da cinque generazioni i Mo-randi oggi conducono un’aziendaagricola all’avanguardia nella bassaPadovana, al confine con la provinciadi Rovigo. Duemila capi, allevati inparte allo stato brado, in parte in stal-la, destinati alla riproduzione, allavendita di animali vivi, di carne, diprodotti trasformati, dai formaggi aisalumi. Artefici del cambiamento i tre giova-ni figli di Osvaldo Morandi: Luca, 34anni, Davide, 30 e Andrea 24, che nel2009 hanno deciso di inserirsi in unmercato completamente vergine,

Page 26: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

AT T U A L I TÀ S T O R I E D ’ I M P R E S A

26| MONDO AGRICOLO |GENNAIO 2014

quello dei salumi di pecora.“L’idea - racconta Andrea - ci è venutapensando alle potenzialità di un mer-cato fatto da milioni di consumatoriche, pur apprezzando i salumi, nonmangiano carne di maiale per motividi religione o di dieta alimentare. I sa-lumi di pecora i pastori lihanno sempre fatti per il lo-ro consumo e a casa nostrali abbiamo sempre mangia-ti. La carne di pecora è mol-to magra e saporita e con es-sa si possono fare ottimi in-saccati”.Oggi l’azienda produceprosciutti, salami, salamel-le, lonzini e fiocchi (unasorta di culatelli), che ven-gono commercializzati neipunti di vendita aziendali,nel canale ho.re.ca (per orasoprattutto in Veneto e

Emilia Romagna) e recentemente an-che attraverso la vendita on line, conconsegna diretta o tramite corriere.“Abbiamo creduto subito in questa at-tività – continua Andrea - che ci stadando molte soddisfazioni. E sonocerto che le possibilità di espansione

sono ancora molte. Abbia-mo un prodotto assoluta-mente idoneo per ottenerela certificazione Halal, cheabbiamo già richiesto, e cre-do che quando la otterremoavremo grandi possibilità dicrescita sia in Italia, sia all’e-stero, nei Paesi musulmaniche conoscono la qualità e isistemi di lavorazione deiprodotti made in Italy e cheapprezzeranno sicuramen-te i nostri salumi di pecora.”Accanto a questa che è la li-nea di punta, l’azienda ven-de carne di agnello, spiedinidi pecora, arrosticini e sal-sicce, oltre a bestiame da ri-produzione per chiunquevoglia iniziare questa atti-vità. E anche pelli conciate.“Per ora macelliamo e tra-sformiamo in aziende arti-gianali della zona che ven-gono da noi accuratamente

selezionate, perché ci stiamo con-centrando soprattutto sull’attività dimarketing, ma ci auguriamo presto dipoter fare tutto in azienda. Oltre al-l’entità dell’ investimento, quelle checi frenano sono soprattutto le diffi-coltà di ordine amministrativo e bu-rocratico per aprire queste attività.Una vera e propria follia di un Paeseche blocca ogni iniziativa imprendi-toriale. Anche di tre giovani pieni divoglia di fare come noi”.In estate, da giugno a settembre, l’at-

tività si sposta nella MalgaFaverghera, situata sull’o-monimo monte a 1.600metri di altezza, nel gruppodel Visentin, all’interno delcomprensorio sciistico delNevegal, in comune di Bel-luno, di cui la famiglia Mo-randi ha avuto la concessio-ne da Veneto Agricoltura.Sessanta ettari di pascolo,oltre a 150 ettari in gestio-ne nei versanti a Sud delMonte Visentin e del MonteFavergara, dove si trasferi-scono gli animali. Prodotto

Davide e AndreaMorandi

Transumanza motorizzata

per trasferire 2000 pecore

nelle malghe bellunesi

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GENNAIO 2014| MONDO AGRICOLO |27

principe della malga è un deliziosoformaggio pecorino, fresco o stagio-nato, che viene venduto in un localerecentemente ristrutturato.Completa l’attività aziendale l’agritu-rismo Corte Bonicella sul Delta delPo, ad un’ora da Venezia. Tre camerematrimoniali arredate con gusto, se-condo l’antica tradizione contadina,un punto di vendita dei prodotti del-l’azienda e un ristorante per 30 per-sone dove si cucina prevalentementeagnello o pecora, ma anche carni dialtro tipo e specialità tipiche della cu-cina veneta. L’antica aia è stata tra-sformata in un accogliente spazioverde per eventi e cerimonie in cam-pagna. “Siamo in una posizione stra-tegica – dice Andrea Morandi – sulDelta del Po, vicino alla bellissima Oa-si di Ca’ di Mezzo, alla spiaggia di Sot-tomarina, a due passi da Padova eRovigo e ad un’ora da Venezia, colle-gata con la storica littorina. E’ un po-sto ideale per rilassarsi, vivere nellanatura, mangiare bene e al tempostesso visitare città di arte e cultura.”L’azienda è anche una fattoria didatti-ca che si propone di far conoscere al-le scolaresche un’attività in via diestinzione, ma che deve essere riva-lutata, attraverso due percorsi “Dallapecora alla lana, un bene prezioso” e“Il lavoro del pastore”.“Il nostro è un mondo dove il contat-to uomo-animale è tanto forte quan-to efficace. Chi nasce pastore – con-clude Andrea – difficilmente cambialavoro…”. ���

Andrea Morandi:«Chi nasce

pastore difficilmente

cambia lavoro nella vita»

Page 28: Mondo Agricolo n.1 Gennaio
Page 29: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

Fao e Unece, nella “Settimana europea

delle foreste”, hanno chiestodi applicare i principi

dell'“economia verde” nel settore boschivo

entro il 2020

AT T U A L I TÀ W O R L D

ruolo delle foreste per l’equilibrioenergetico globale e nella lotta con-tro gli effetti del cambiamento clima-tico è fondamentale. Gli alberi assor-bono ed immagazzinano il diossido dicarbonio, mitigando gli effetti delcambiamento climatico. Il carbonioviene immagazzinato nella biomassaforestale, nel tronco, nei rami, nel fo-gliame e nelle radici, oltre che nelsuolo. In una foresta ben gestita, que-sto assorbimento non si ferma mai,perché nuovi alberi sostituisconoquelli abbattuti ed anche dopo i pro-dotti legnosi continuano ad immagaz-zinare carbonio. Il legno è ancora am-piamente usato come fonte di ener-gia rinnovabile. Produrre legno di persè fa impiegare meno energia e faemettere minore CO2 rispetto allaproduzione di altri materiali da co-struzione comunemente usati. Usaredi più il legno, invece del cemento,della plastica e dell’acciaio, aiuta a ri-durre le emissioni di gas serra. Anchela Fao e la Commissione economicadelle Nazioni Unite per l'Europa(UNECE), in occasione dell’ aperturadella Settimana europea delle foresteavevano incoraggiato ad applicare iprincipi di un'economia verde nelsettore forestale entro il 2020. I mini-stri europei delle foreste e altri dele-gati ad alto livello provenienti da 40Paesi hanno proposto, entro il 2020,di utilizzare con saggezza tutte le ri-sorse del settore forestale per ridurregli sprechi, riutilizzando e riciclandoil più possibile. Si dovrebbero inoltreconsumare solo prodotti provenientida foreste gestite in modo sostenibi-le. Il settore forestale dovrebbe ridur-re al minimo l'impatto del cambia-mento climatico, sequestrando carbo-nio nelle foreste e nei prodotti fore-stali, e sostituendo combustibili eprodotti non rinnovabili con prodottilegnosi rinnovabili. Ad esempio, nelsettore edilizio legno e bambù posso-no sostituire il calcestruzzo, che inve-ce richiede maggiore energia. Inoltre,il settore forestale dovrebbe migliora-re significativamente la sicurezza e lasalute dei lavoratori e garantire la pa-rità di genere. (E. T.)

GENNAIO 2014| MONDO AGRICOLO |29

Mentre in Amazzoniale foreste diminui-scono, il verde au-menta nel VecchioContinente. Il feno-meno riguarda Fran-

cia, Germania, Scandinavia e Paesimediterranei ed è particolarmenteevidente in Italia dove, nel 1940, soloil 20 per cento del territorio era co-

perto da boschi ma ora è più del 30per cento. A livello europeo le forestecoprono circa il 44 per cento della su-perficie e continuano a crescere al rit-mo di circa 360 milioni di metri cubi-ci l’anno; tuttavia solo 2/3 di questacrescita viene sfruttata. Negli ultimi

15 anni i boschi hanno ricoperto cir-ca 13 milioni di ettari, una superficiegrande quasi quanto la Grecia.I Paesi in via di sviluppo diventanosempre più “calvi”, mentre l’Occiden-te più sviluppato, rinfoltisce abbon-dantemente la propria chioma per va-ri motivi. In parte grazie alla crescitadi una “sensibilità verde” nella popo-lazione, che ha dato il via a politicheambientali e di conservazione più at-tente, ma anche a causa dello spopo-lamento della montagna, prima deci-samente più presidiata dagli agricol-tori, dalle mandrie e dalle greggi. Il

Ruolo foreste fondamentale

per l’equilibrio energetico

e per i mutamenti climatici

Il respiro degli alberiIl respiro degli alberi

Page 30: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

Annunciata negli Usa

la nuova autovettura

con la componentistica

realizzata con ortaggi

e mais. Ancor più ecologica ed efficiente

di Elisabetta Tufarelli

AT T U A L I TÀ WORLD

mercato nuovi pannelli porta realizza-ti con la tecnologia di stampaggio ibri-do CHyM (Compression Hybrid Mol-ding), che unendo le fibre vegetali alleresine ad alta resistenza presentano, ri-spetto ai tradizionali, una rigidità supe-riore del 30% e un peso inferiore del40%, una peculiarità di importante be-neficio ecologico. Nel futuro dell’agri-coltura non solo biogas e bioenergie.L’uso alternativo dei prodotti agricolicontinua a crescere e si moltiplica, sot-tolineando la ‘multi importanza’ delsettore primario, che continua ad al-largarsi ai mercati più disparati. Cer-tamente non ci saranno campi semi-nati per costruire automobili, ma gliscarti agricoli di carote, mais, patate,grano ecc. potrebbero essere utilizza-ti, senza sottrarre risorse all'alimenta-zione. Affascina e diverte pensareche presto i rivestimenti in pelle po-trebbero essere sostituiti da quelli inpatata e che il volante potrebbe esse-re rivestito a base di carota. D’altron-de, nel Regno Unito qualcosa esistegià. Grazie ai ricercatori dell’Univer-sità di Warwick, a Coventry si posso-no raggiungere i 200 chilometri all’o-ra con un’auto di Formula 3 ‘fatta’ dicarote e patate. ���

30| MONDO AGRICOLO |GENNAIO 2014

Carotaa quattro ruote

Èfatta a base di carote, pa-tate e mais, ma non è unminestrone, bensì un’au-tomobile. Progettata incollaborazione con l’ico-na USA del lusso Neiman

Marcus, l’auto del futuro potrebbe es-sere realizzata, almeno in parte, con fi-bre derivate da patate, mais, carote e al-tre naturali. Lo ha recentemente an-nunciato uno dei colossi del settore, lamultinazionale americana JohnsonControl, che si occupa di prodotti e

servizi per ottimizzare l'efficienzaenergetica e operativa degli edifici, bat-terie per autoveicoli, elettronica e si-stemi per interni di automobili. I vegetali potrebbero essere l’uovo diColombo da utilizzare nelle compo-nentistiche delle autovetture, soprat-tutto per quel che riguarda la riduzio-

ne del peso e quindi dei consumi. Cisaranno presto automobili sempre piùecologiche, che contribuiranno a farraggiungere gli obiettivi di conteni-mento delle emissioni di CO2 in Euro-pa e nel resto del mondo. Ovviamentei vegetali non sarebbero usati ‘natural-mente’, ma trasformati in bioplastica, ilmateriale che deriva da materie primerinnovabili o biodegradabili. Per le au-tomobili, in particolare, la soluzione in-dividuata dai ricercatori sarebbe quel-la di unire le fibre vegetali con resinead alta resistenza, utilizzando un parti-colare procedimento di stampaggio.In effetti sarebbero già disponibili sul

Non solo bioenergie.

Agricoltura nel futuro

sempre più utile

Carotaa quattro ruote

Page 31: Mondo Agricolo n.1 Gennaio
Page 32: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

Se combattere

l’agropirateria è difficile,limitare l’italian sounding

lo è ancora di più.Audizione di Guidi

al Senato

AT T U A L I TÀ W O R L D

lianità di mozzarella, ricotta, burrata,mascarpone e di altri formaggi tipici

tricolori.

L’agropirateria – ha spiegato il presi-

dente confederale al Senato - è un ve-

ro atto di contraffazione e frode in-

dustriale punito da leggi nazionali,

comunitarie e internazionali, mentre

l’italian sounding si limita ad utilizza-

re nomi o simboli che si richiamano

alla tradizione alimentare e culturale

del nostro Paese, contro i quali, in

campo internazionale, non esistono

accordi significativi. «Se combattere

l’agropirateria è difficile limitare l’ita-

lian sounding lo è ancora di più».

Per l’italian sounding il problema

maggiore è la mancanza di

leggi europee ed internazio-

nali. Per questo vanno create

nuove regole e si deve fare

una fortissima pressione su

Governo, Parlamento euro-

peo e Commissione UE, affin-

ché vengano al più presto

pubblicati i decreti attuativi

32| MONDO AGRICOLO |GENNAIO 2014

Falsi in cucina

Si chiama “Cambozola” e

si produce in Germa-

nia. Un formaggio

che è una “combi-

nazione” del gor-

gonzola italiano e

del camembert francese, in un

colpo solo si danneggiano due

prodotti di eccellenza italiano

e francese e, cosa gravissima,

tutto ciò avviene nella “casa Eu-

ropa”. Sul tema dell’agropirateria, del-

le frodi e dell’italian sounding (pro-

dotti che echeggiano l’italianità che

non possiedono come, per l’appun-

to, il Cambozola) ha parlato il presi-

dente di Confagricoltura Mario Guidi

in un’audizione in Commissione

Agricoltura del Senato.

I Nuclei Antifrodi Carabinieri recen-

temente hanno individuato pure la

diffusione su internet di una vasta

gamma di “cheese-kit” prodotti e

commercializzati oltre che in Gran

Bretagna, Usa anche in Nuova Ze-

landa e Australia. Formaggi “fai da te”

con immagini accattivanti che evo-

cano in etichetta il tricolore e l’ita-

Falsi in cucina

Page 33: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

che dovevano disciplinare questamateria e che avrebbero dovuto es-sere pubblicati entro la metà delloscorso dicembre, prima dell’entratain vigore (entro la fine del 2014) delregolamento europeo sull’etichetta-tura, che prevede una misura ad hocsull’uso di immagini, nomi evocatividi un certo Paese. Il diritto internazionale sulla tutelacontro l’agropirateria è ancora in-completo; paradossalmente non sipotrà parlare di contraffazione vera epropria nei Paesi extra Ue sino aquando non sarà istituito un registromultilaterale delle denominazionidove far confluire tutti i prodotti eu-ropei cui, a quel punto, sarebbe ga-rantita protezione anche in tutti iPaesi del WTO. Ma va rilanciato an-che il tema degli standard tecnici, so-ciali e ambientali. Occorre sicuramente guardare conattenzione alla accresciuta concor-renza internazionale ma senza ecces-siva preoccupazione. Non si puòpensare di contrastare l’importazio-ne dei prodotti da Paesi extra Ue at-traverso motivazioni generiche.Quello che si deve pretendere è che,oltre alla tradizione ed alla storia diun prodotto, siano presenti anche irequisiti legati alla qualità, compresaquella igienico sanitaria, il cui rispet-to può essere misurato solo attraver-so puntuali controlli. Nel corso del-l’audizione il presidente confederalesi è soffermato anche sul ruolo deiconsumatori nella lotta alla frode edalla contraffazione. La battaglia vacombattuta a 360 gradi, dai controllisulle importazioni, agli aspetti nor-mativi, sino alla garanzia di una sem-pre maggiore informazione dei con-sumatori, non solo in termini di indi-cazioni in etichetta, ma anche di cam-pagne di sensibilizzazione sui danniche vengono causati all’economiaagroalimentare italiana. (M. M.)

«La battaglia sulle frodi

la vogliamo combattere

con i consumatori»

Sngenta lavora dasempre alla realiz-

zazione di strumentiche possano fornire unsupporto concreto agliagricoltori nell’otticadell’Agricoltura Re-sponsabile, l’approccioculturale che integrabenefici economici, at-tenzione alla salvaguar-dia dell’ambiente e re-sponsabilità sociale. In questo contesto, Syn-genta ha sviluppato«Semina Serena», ilprogramma di informa-zione e formazione sul-l’uso sicuro e responsa-bile delle sementi conciate,rivolto ad agricoltori, tecnicie distributori. Syngenta si impegna conquesta iniziativa ad agevo-lare e affiancare gli agricol-tori nelle quotidiane attivitàlavorative relative la gestio-ne del seme conciato, for-nendo una serie di stru-menti che vanno dalla for-mazione diretta all’assisten-za tecnica durante la cam-pagna, dall’utilizzo di appo-siti deflettori all’analisi del-l’implementazione delle mi-sure di mitigazione attraver-so interviste e osservazionidirette. Inoltre, ha realizzatoad hoc il kit «Semina Sere-na», costituito da 2 dispositi-vi di protezione individuale- mascherina e occhiali pro-

tettivi - e dépliant contenen-te le «10 Regole per un usosostenibile del seme con-ciato», che costituiscono ildecalogo delle buone pra-tiche agricole per un uso si-curo e responsabile del se-me conciato, dallo stoccag-gio alle fasi di post-semina.Agricoltori, tecnici e distri-butori potranno in più rice-vere supporto on-line attra-verso due portali dedicati:www.agricoltura-responsa-bile.it e www.takecarepro-gram.com (il programmasviluppato a livello europeoda Syngenta). Il materialepotrà essere consultato escaricato direttamente dalsito www.syngenta.it nellasezione Agricoltura Re-sponsabile.

O S S E R V A T O R I O

A G R IC O L T U R A R E S P O N S A B IL E

Nasce «Semina Serena», il programma

d’informazione e formazione

di Syngenta sul seme conciato

Page 34: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

Roberto Poggioni

presidente di FNIFC:«Le PMI di Confagri

danno occupazione

e futuro». Il 2014

è l’“Anno internazionale

dell’agricoltura familiare”

di Elisabetta Tufarelli

AT T U A L I TÀ W O R L D

sciuta a livello mondiale”. Nei Paesi

in via di sviluppo, mette in evidenzala Fao, le aziende a conduzione fami-liare rappresentano in media l'80 percento del totale e occorre puntareanche su di esse per sfamare miliardidi esseri umani. Il Consiglio informale dei ministridell’Agricoltura di Vilnius aveva af-frontato, già nel 2013, il futuro dell’a-gricoltura a conduzione familiare, ri-conoscendone l’importanza. La pre-sidenza lituana aveva individuato trepriorità per promuoverne lo svilup-po: sottolineare il valore delle impre-se familiari come modello per realiz-zare una crescita intelligente, sosteni-bile e inclusiva; creare un quadro isti-tuzionale favorevole; rafforzare l'agri-coltura a conduzione familiare all'in-

34| MONDO AGRICOLO |GENNAIO 2014

Le Nazioni Unite hanno di-chiarato il 2014 “Anno in-ternazionale dell’agricol-tura familiare”, per sottoli-neare l'enorme potenzialedell’impresa familiare agri-

cola nella lotta alla fame e per la pre-servazione delle risorse naturali. Nelmondo sviluppato e nei Paesi in via disviluppo, la Fao stima oltre 500 milio-ni di aziende agricole a conduzione fa-miliare. “Occorre dare attenzione aquesto tipo d’attività - rimarca Rober-to Poggioni, presidente della Federa-zione Nazionale Impresa Familiare diConfagricoltura (FNIFC) - che, ad og-gi, è quella più diffusa nell’agricolturaitaliana. Un’enorme capacità produt-tiva che, con la celebrazione di que-st'anno viene sottolineata e ricono-

Due milioni

di ore di lavoro

Due milioni

di ore di lavoro

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terno della catena di approvvigio-namento alimentare. “È cambiata la tipologia dell’impre-sa agricola - spiega Poggioni -. Le fa-miglie non sono più numerose co-me una volta e nello stesso tempo sichiede alle nostre Pmi di esserecompetitive, di saper stare sul mer-cato ed di aggiornarsi. È dunquecorretto ed importante che ci si in-terroghi per individuare ed attuareazioni politiche, sia a livello euro-peo, sia nazionale, sia regionale, chepermettano di migliorare la sosteni-bilità delle aziende agricole a con-duzione familiare”. Le imprese associate a FNIFC di Con-fagricoltura sono 151.000 e impiega-no manodopera per due milioni di orelavoro. “Le nostre aziende – mette inevidenza il presidente dell’impresa fa-miliare - oltre che un importante ruo-lo economico e di presidio del territo-rio hanno un grande potenziale. Ser-vono azioni di sostegno all’innovazio-

ne e alla redditività di lungo termine,anche attraverso i Psr, incluso il trasfe-rimento di terreni, l'accesso al capita-

«Cambia l’ impresa agricola.

Le famiglie non sono

più numerose come ieri»

le e una revisione complessiva del-la legge sui contratti d’affitto”.All’interno del sistema associativodi Confagricoltura l’Impresa Fami-liare è una componente molto rap-presentativa, l’indispensabile anel-lo di collegamento capace di co-niugare l’elemento di tradizione diun’agricoltura che, in ogni modo,non vuole rifuggire dalla moder-nizzazione.“Molti agricoltori di og-gi sono figli di agricoltori – con-clude Roberto Poggioni – il nostroè forse ancora uno dei pochi me-stieri che si tramanda di padre in fi-glio, ma sarebbe insensato pensare

di esercitarlo come i nostri nonni.Certamente l’età pensionabile inagricoltura non è un parametro signi-ficativo e specialmente all’internodell’impresa familiare collaboranosovente tre generazioni, creando unlogico legame e una connessione trafasce di età diverse, che andrebbe svi-luppata”. ���

Roberto Poggioni

Page 36: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

In vista di “Expo 2015”a novembre si tienela “Conferenza

internazionale sulla

nutrizione”, che segue al Summit di 22 anni fa

AT T U A L I TÀ W O R L D

native, società civile, settore privato,istituti di ricerca e associazioni deiconsumatori. Il direttore generale del-la FAO ha ribadito l'impegno, insiemeal FAD (Fondo Internazionale per loSviluppo Agricolo) ed al WFP (Pro-gramma Alimentare Mondiale), affin-ché la maggiore sicurezza alimentare ela nutrizione siano incluse tra i puntifondamentali dell'Agenda dello Svilup-po post 2015. «È evidente che il modoin cui oggi il cibo è gestito non riescead apportare miglioramenti sufficientidella nutrizione - ha detto il direttoregenerale della FAO José Graziano daSilva nella riunione tecnica -. L'elemen-to più sorprendente è che oltre 840milioni di persone soffrono la fame,nonostante il mondo produca già cibosufficiente per tutti e sprechi un terzodi quanto produce». «Nel nostro piane-ta - ha concluso Graziano da Silva - laquantità totale di cibo prodotta manon consumata basterebbe a sfamarealtri due miliardi di persone. Il proble-ma é che le politiche attuali non tra-smettono ai consumatori messaggiadeguati su come mangiare in modosalutare. Questo è certamente un pro-blema che dovremo affrontare».

(M. M.)

36| MONDO AGRICOLO |GENNAIO 2014

Sfida Fame Zero

Expo si terrà l’anno prossi-mo; ma anche, e soprat-tutto in vista di questo im-portante appuntamentomondiale, se ne tiene unaltro di grande portata

che, in un certo senso, fa da apristrada.Si tratta della seconda “Conferenza in-ternazionale sulla nutrizione” (ICN2),che si svolgerà a Roma dal 19 al 21 no-vembre 2014; è il proseguimento delprimo Summit che si tenne nel lonta-no 1992 e si propone anche di contri-buire all'orientamento generale dell'“Agenda per lo Sviluppo Post-2015” edal tema di Expo Milano 2015 che è

"Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita";servirà pure a rilanciare il messaggiodella “Sfida Fame Zero”, lanciata dalleNazioni Unite in occasione della Con-ferenza Rio+20.L' obiettivo della Conferenza del pros-simo novembre è fare il punto della si-tuazione sui progressi fatti per miglio-rare la nutrizione e discutere come ilcoordinamento internazionale possaessere migliorato in modo da avere unmaggiore impatto sulle politiche e suiprogrammi che influenzano diete e sa-lute a livello nazionale. La situazione mondiale resta dramma-tica. Si contano 842 milioni di perso-ne che patiscono la fame cronica, emolti di più che soffrono gli effetti le-gati ad una nutrizione inadeguata; cir-ca due miliardi di persone sono affetteda carenze di micronutrienti. Quasisette milioni di bambini muoiono pri-ma dei cinque anni, 162 milioni dibambini sono rachitici; di contrasto500 milioni di persone sono obese. C’è stata a Roma una riunione prepa-ratoria della Conferenza sulla Nutrizio-ne a cui sono intervenuti circa 300esperti e rappresentanti dei Paesi, as-sieme ai partecipanti di altre Agenziedell' ONU, organizzazioni intergover-

Sfida Fame Zero

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Page 38: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

38| MONDO AGRICOLO | GENNAIO 2014

M A P P A M O N D O

di Elisabetta Tufarelli

Spagna agricola sorrideReddito +7,7%

Il valore della PLV

supera i 44 miliardi

e cresce

l’occupazione

grazie

all’olivicoltura

L'aeroponica potrebbe in-centivare il miglioramentovarietale delle patate. Unprogetto della Cornell Uni-versity, verrebbe incontroai coltivatori di patate, inco-raggiando la produzione inuna maniera più efficientee sostenibile, velocizzandol'introduzione sul mercatodi varietà resistenti alle fi-topatie e assicurando che iconsumatori continuino adaffidarsi a patate coltivatelocalmente anche in futuro.Il nematode dorato dellapatata, Globodera Rosto-chiensis, è uno dei parassi-

ti più deleteri, che può ri-manere dormiente nel ter-reno fino a 30 anni. E’ pre-sente su migliaia di ettarinello Stato di New York, mai ricercatori sono riusciti adimpedirne la diffusione.Inoltre, Keith Perry, diret-tore del programma per lePatate da Seme della NewYork State Foundation e delcentro di sviluppo UihleinFarm, ha lavorato con l'im-prenditore Chris Nobles suun nuovo sistema "aeropo-nico" che si sta dimostran-do molto promettente perla coltivazione di patate.

n USA: AGRICOLTORI DOPO IL BOOM TEMONO LA DISCESA

I produttori agricoli statunitensi hanno

chiuso i libri contabili del loro miglior

anno finanziario e sono preoccupati per

il futuro. La doppia ‘minaccia’ è il calo

dei prezzi cerealicoli e la marcia

indietro di Washington sui biocar-

buranti. Il timore, è che nel 2014, si

faccia fatica a raggiungere il pareggio di bilancio, registrando un netto

spostamento, rispetto al record nominale di 131 miliardi di dollari di

quest'anno. L’eventuale indebolimento dell’economia agricola

inciderebbe negativamente, di riflesso, sulle vendite dei trattori made

in Usa e potrebbe anche arrestare l’eccezionale incremento dei prezzi

dei terreni coltivabili. I prezzi più bassi delle colture potrebbero

costringere a pagare miliardi di dollari di nuovi sussidi, nonostante il

taglio di altre sovvenzioni. I produttori agricoli, nell'anno commerciale

iniziato lo scorso 1° settembre, otterranno una media di 4,40 dollari a

bushel a fronte del loro mais, con un calo del 36% rispetto all'anno

precedente, secondo le stime del Dipartimento all'Agricoltura.

riduzione dei prezzi. Nel

caso della zootecnia, alla

stabilità di produzione si

sono aggiunti aumenti

significativi dei prezzi,

soprattutto per bovini,

suini e latte. Nella sola

provincia di Jaen si

concentra quasi il 60%

dell'aumento dell'occupa-

zione registrato a dicem-

bre,rispetto al mese di

novembre. Questa spinta

straordinaria (37mila

iscrizioni nel regime

speciale) è stata indotta

dalla stagione olivicola

che ha trainato anche

Cordoba con diecimila

iscrizioni.

La crescita

dell’occupazione (+

53.880 iscrizioni al regime

speciale agricolo rispetto

a novembre) è stata

registrata per la quasi

totalità in Andalusia, legata

alla raccolta delle olive.

Il settore agricolo diventa

così un importante

protagonista della lotta

alla disoccupazione.

La crescita di contratti

di lavoro è stata quasi

il doppio rispetto all’anno

precedente perché

il 2012 si è rilevato,

con poco più di 600mila

tonnellate, l’annata

olivicola peggiore

degli ultimi 15 anni.

Quest’anno, invece

si stima di produrre

1,5 milioni di tonnellate.

La Spagna agricola

sorride. Il reddito

agrario, nel 2013, è

cresciuto del 7,7%,

secondo i dati provvisori

elaborati dal ministero

dell'Agricoltura e cresce

anche l’occupazione

grazie all’olivicoltura. Per

la prima volta nella storia,

AEROPONICA PER LE PATATE AMERICANE

il valore della produzione

agricola finale ha superato

i 44 miliardi rispetto a cifre

medie negli ultimi anni di

41 miliardi. Nel caso delle

produzioni agricole,

questo aumento è dovuto

ai buoni raccolti, in

particolare per cereali e

vino, anche se c'è stata una

Page 39: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

Owen Paterson, ministrodell’Ambiente della GranBretagna invita all’autar-chia. Le famiglie dovrebbe-ro acquistare prodotti ‘bri-tish’ per ridurre le impor-tazioni alimentari. Pater-son ritiene che un quartodegli alimenti importati po-trebbe essere prodotto in-ternamente. La Gran Bre-tagna riceve dall'estero il40 per cento del suo fabbi-

sogno, acquistando tra l'al-tro agnello dalla Nuova Ze-landa, mele dalla Francia;cetrioli dalla Spagna e ba-con dalla Danimarca. In‘Union Jack’, lo scorso an-no, sono stati importatifrutta e ortaggi per 8 mi-liardi di sterline, di cui, aparere del ministro, 2 mi-liardi corrispondono a va-rietà che potrebbero esse-re prodotte nel Paese.

GB: MENO IMPORT E PIÛ BRITISH

La “terra dei fuochi” cineseè grande quanto il Belgio

La Cina ha 3,3 milioni

di ettari troppo

inquinati per la

coltivazione. La contami-

nazione deriva dall’arse-

nico ed altri metalli

pesanti, dispersi nell’am-

biente dalle oltre 280.000

miniere attive e dalle cen-

trali di carbone, due dei

pilastri dello sviluppo

economico cinese.

Una’terra dei fuochi’

cinese, pari un'area

agricola grande come il

Belgio è una cattiva notizia

per una nazione già

sovrappopolata. Il proble-

ma è venuto alla luce a

causa di scandali alimen-

tari sul riso e su altri tipi di

coltivazioni contaminate,

soprattutto nelle regioni

orientali, centrali e sud-

orientali del Paese, dove

più intenso è stato lo

sviluppo industriale ed

economico che ha reso la

Cina la “fabbrica del

mondo” negli ultimi

decenni. Secondo la Fao, il

gigante asiatico ha circa il

Sono 3,3 milioni

gli ettari

che presentano

un inquinamento

da moderato

a grave

GENNAIO 2014| MONDO AGRICOLO |39

12% del suo territorio

formato da terre arabili,

per nutrire una popola-

zione rurale di 900 milioni

di persone, oltre ai circa

500 milioni delle città.

In una conferenza stampa

il viceministro del Terri-

torio e delle Risorse

naturali, Wang Shiyuan, ha

riconosciuto in questa

settimana l'entità del

problema spiegando che

l’agricoltura sarà vietata su

questi terreni ormai

troppo contaminati. La

‘terra dei fuochi’ con gli

occhi a mandorla verrà

bonificata per garantire la

sicurezza alimentare. Non

è chiaro se gli alimenti che

erano già stati coltivati su

queste terre contaminate

siano stati ritirati dal

mercato, ma Wang ha

affermato che “in queste

aree non può continuare

l’attività agricola”. Il

ministero della Protezione

ambientale ha ritenuto

che tutti i 3,33 milioni di

ettari abbiano un

inquinamento da modera-

to a grave, anche se non ha

fornito dati precisi relativi

ai livelli di contamina-

zione. Il viceministro ha

concluso assicurando che

il suo governo ha gia'

destinato decine di

miliardi di yuan all'anno

per risanare le terre

e le falde acquifere

sotterranee contaminate.

n AUSTRALIA PRIMO ESPORTATORE DI CARNE DI CAPRA

La carne di capra è molto consumata

nel mondo, soprattutto per l'assenza

di problemi religiosi che ne limitano il

consumo. Le capre sono arrivate in

Australia nel 1788 diffondendosi, con i

coloni, in tutto il Paese. Da allora la

specie si è evoluta ed ha contribuito

allo sviluppo delle moderne varietà

australiane di cashmere e di angora,

preziosissime per molti produttori agricoli. Recentemente si è

sviluppato pure il settore della carne di capra e continuerà a crescere

per soddisfare la crescente domanda globale di prodotti lattiero

caseari e di fibre. Ne è convinto il Goat Industry Council, che

sottolinea che il Paese, pur essendo produttore relativamente

piccolo, è il principale esportatore mondiale di carne di capra. Nel

2011-12, l'Australia ha esportato 24.478 tonnellate di carne di capra

prevalentemente negli Stati Uniti e in Taiwan.

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GENNAIO 2014| MONDO AGRICOLO |4 1

LEGGI NAZIONALI

Al via gli incentivi sul biometano:

pubblicato il DM 5 dicembre 2013

Con la pubblicazione del decreto 5 dicembre2013 sulle modalità di incentivazione del bio-metano immesso nella rete del gas naturale(GU n. 295 del 17-12-2013), si va a perfezio-nare il percorso normativo avviato con ild.lgs. 28/11 con cui l’Italia ha recepito la di-rettiva comunitaria in materia di promozionedell’uso di energia da fonti rinnovabili al2020. Il decreto, che dà finalmente attuazio-ne all’articolo 21 del d.lgs. 28/11 “Incentiva-zione del biometano immesso nella rete delgas naturale”, rappresenta per il settoreagricolo una concreta opportunità di svilupponella direzione della multifunzionalità delleaziende agricole, grazie all’utilizzo di colturenon alimentari, sottoprodotti agricoli edagroindustriali. Il provvedimento intermini-steriale introduce più modalità di incentivazione delbiometano in relazione alle possibili destinazioni(combustibile/carburante): nelle reti di trasporto e didistribuzione del gas naturale secondo specifiche mo-dalità che saranno definite dall’Autorità per l’energiaelettrica ed il gas, anche mediante carri bombolai; inimpianti di cogenerazione ad alto rendimento; in im-pianti di distribuzione di metano per autotrazione. Nelprimo caso (immissione nella rete del gas naturale) ilbiometano può essere incentivato mediante i seguen-ti strumenti: vendita sul mercato del gas naturale ge-stito dal GME, ad un prezzo “speciale” determinato co-me differenza tra il doppio del prezzo del gas natura-le riscontrato nel mercato di bilanciamento nel 2012ed il prezzo medio mensile del gas nel medesimomercato. Tale prezzo è inoltre funzione della capacitàproduttiva dell’impianto (sotto i 500 standard metricubi/ora il prezzo è maggiorato del 10% mentre soprai 1000 standard metri cubi/ora è ridotto del 10%) edella tipologia di biomasse utilizzate (gli impianti dicapacità superiore ai 250 standard metri cubi/ora de-

vono utilizzare almeno il 50% in peso di biomasseclassificate come sottoprodotti (di cui alla Tab. 1A delDM 6/7/2012) e/o rifiuti; ritiro da parte del GSE, ad unprezzo pari a quello del gas naturale riscontrato nelmercato di bilanciamento nel 2012 maggiorato del10%. Prezzo che viene incrementato del 50% in caso diuso esclusivo di sottoprodotti e rifiuti. Tale incentivo siapplica limitatamente ad impianti di capacità fino a500 standard metri cubi/ora (capacità analoga ad unimpianto a biogas di circa 2 MWe). Nel secondo casogli incentivi sono rilasciati alla produzione elettricasecondo le modalità già stabilite dal DM 6 luglio 2012se utilizzato in impianti di cogenerazione ad alto ren-dimento (la durata dell’incentivo è di 20 anni). Per gliimpianti di distribuzione di biometano per autotrazio-ne è previsto invece il rilascio di certificati in immis-sione in consumo (i certificati sono utilizzabili ai finidel rispetto dell’obbligo di cui all’articolo 2-quater,comma 2 del decreto legge 10/01/2006 n.2, convertitonella n. 81 del 11/03/2006 relativo all’immissione inconsumo di una percentuale biocarburante a fronte

N O T I Z I A R I O EN E RG I A E AMB I E N T E D I C O N F A G R I C O LT U R A

R U B R I C A A C U R A D E L L ’ A R E A A M B I E N T E E Q U A L I T À

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42 | MONDO AGRICOLO | GENNAIO 2014

N O T I Z I A R I O ENERG IA E AMB IENTE D I C O N FA G R I C O LT U R A

sione obbligatoria. delle macchine agricole che slittacosì all’1 gennaio 2015. La legge 150, oltre a posticipa-re la data della revisione, sposta al 30 giugno 2014 ladead line entro la quale il ministero delle Infrastruttu-re e dei trasporti - di concerto con quello delle Politi-che agricole - dovrà definire il decreto attuativo conte-nente le procedure, i tempi e le modalità delle revisio-ni nonché i criteri per l’accertamento dei requisiti mini-mi di idoneità per le macchine agricole in circolazione.Al di là della proroga urge individuare soluzioni perquanti saranno messi di fronte ad un impegno econo-mico importante per l’adeguamento dei mezzi di lavo-ro. Considerato il momento di perdurante crisi, vannoprioritariamente definiti incentivi utili, individuati neifondi del Piano di sviluppo rurale e nei i fondi Inail, nonultimo le agevolazioni fiscali. (G. M . )

ETICHETTATURA

Origine delle carni fresche di suino, avicoli e ovicaprini

La Commissione EU ha pubblicato il 13 dicembre l’at-to esecutivo per stabilire le regole di etichettaturadell’origine per le carni fresche di suino, avicoli e ovi-caprini. Non si poteva fare peggio di così. In via gene-rale il regolamento prevede che si indichi il luogo(Paese membro o Paese Terzo) di allevamento e dimacellazione, ma non quello di nascita. E’ possibiletuttavia individuare ove è nato l’animale solo nel casoin cui il ciclo (nato, allevato e macellato) sia completa-to in un medesimo Paese. La definizione del Paese diallevamento cambia in funzione della specie, del pesoe del periodo di allevamento. Un modo così complica-to e differente per le tre specie, che il consumatorenon trarrà alcuna informazione coerente ed utile dal-la nuova etichettatura. (L. T.)

PRATICHE AGRONOMICHE

Distribuzione per uso agricolo dei fertilizzanti

Cala l'uso di concimi e fertilizzanti da parte degli agri-coltori italiani mentre aumenta l'impiego di ammen-danti e concimi naturali. Infatti, secondo il nuovo rap-porto Istat, analizzando la serie storica di dati, nel pe-riodo 2002-2012 i fertilizzanti distribuiti sono diminuitiin complesso del 5,8% (da 50,7 a 47,5 milioni di quinta-li), in un contesto di riduzione del 2% della superficieagricola utilizzata. Al contempo, i concimi sono dimi-nuiti del 25,6% (da 42,1 a 31,3 milioni di quintali), men-tre gli ammendanti sono aumentati del 50,6% rispettoal 2002 (da 8,3 a 12,2 milioni di quintali). Per quanto ri-guarda il 2012 sono stati utilizzati in totale circa 47,5milioni di quintali di fertilizzanti per uso agricolo. Inparticolare, la quantità dei concimi minerali ammonta a26,2 milioni di quintali: 16,1 sono costituiti dai mineralisemplici, i restanti 9,9 dai minerali composti. La distri-

dei quantitativi di carburante da fossile commercializ-zati); la durata dell’incentivo è di 20 anni. In conformitàall’articolo 33 del d.lgs. 28/11, al biometano, prodotto apartire da colture non alimentari (Tab. 1B del DM6/7/2012), sottoprodotti o da frazione biodegradabiledei rifiuti, è riconosciuto un numero doppio di certifica-ti in immissione (double counting); ciò in relazione all’e-levato valore ambientale che viene riconosciuto a que-sto biocarburante. La nuova normativa si applica agliimpianti realizzati dopo l’entrata in vigore del decretononché agli impianti a biogas entrati in funzione prece-dentemente e che utilizzano parte del biogas per la pro-duzione di biometano, anche a seguito di incrementodella capacità di produzione. Per questi ultimi però gliincentivi sul biometano sono ridotti del 60%, ad ecce-zione del caso in cui sia utilizzato in impianti di distribu-zione di metano per autotrazione dove l’incentivo è ri-dotto del 30%. Limitatamente ad impianti per la produ-zione di biometano di proprietà di aziende agricole, i di-versi incentivi sono cumulabili con altri incentivi pubbli-ci per la realizzazione degli impianti non eccedenti il40% del costo dell’investimento. (R. P .)

Proroga per la revisione obbligatoria

delle macchine agricole

Il Decreto sviluppo o legge 221 del 2012, modificando eintegrando l’articolo 111 del codice stradale, ha resoobbligatoria anche per il nostro Paese la revisione del-le macchine agricole soggette ad immatricolazione inbase allo stato di vetustà, con precedenza per quelleimmatricolate prima dell’1 gennaio 2009. Con la legge150/2013 però si è rinviato di sei mesi l’adozione deldecreto attuativo contenente le procedure, i tempi e lemodalità delle revisioni e di un anno l’inizio della revi-

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buzione dei concimi organici e organo-minerali sul ter-ritorio è pari rispettivamente a 2,8 e 2,3 milioni di quin-tali, mentre gli ammendanti risultano pari a 12,2 milio-ni di quintali. Nel 2012, i correttivi registrano il picco de-gli ultimi dieci anni, con una quantità distribuita pari a 3milioni di quintali, mentre i substrati di coltivazione am-montano a 897 mila quintali. Gli elementi nutritivi con-tenuti nei fertilizzanti risultano pari a 23,3 milioni diquintali e il titolo (o concentrazione) è pari al 49%. Com-plessivamente, dunque, la dinamica distributiva dei fer-tilizzanti è coerente con la politica agricola dell’Unioneeuropea, tendente a sviluppare l’impiego di ammen-danti e concimi organici in luogo dei prodotti minerali disintesi, per migliorare la qualità produttiva, la salva-guardia della salute e il rispetto dell’ambiente. (A. P.)

HABITAT

Premio europeo Natura 2000

Natura 2000 è una rete di aree protette che copre cir-ca il 20% del territorio UE ricco di flora e di fauna e co-stituisce l’elemento centrale della politica dell’UE inmateria di natura e biodiversità.L’obiettivo di questa

L’azienda agricola è esposta ad una pluralità di rischi derivanti da avversità atmosferiche.

Per la sua sopravvivenza ed un successo garantito è fondamentale una adeguata copertura assicurativa.

VH ITALIA

°

rete è quello di assicurare la sopravvivenza a lungotermine delle specie e degli habitat europei più pre-ziosi e minacciati. Sebbene la rete comprenda le ri-serve naturali, gran parte del terreno è di proprietàprivata. Oltre alla protezione del patrimonio naturale,questa rete assicura numerosi benefici sociali ed eco-nomici. In tale contesto, la Commissione europea haindetto il “Premio Natura 2000” per riconoscere l’ec-cellenza nelle migliori pratiche di conservazione delpatrimonio naturale in Europa. Ogni anno saranno as-segnati cinque premi in diversi ambiti, tra i quali co-municazione, azioni di conservazione, benefici socialied economici, conciliazione di interessi/percezioni,networking e cooperazione transfrontaliera. Si accet-tano candidature da tutte le entità direttamente coin-volte in Natura 2000 (autorità pubbliche e locali, im-prese agricole, organizzazioni non governative, istitu-ti di istruzione e privati cittadini). Il termine per la pre-sentazione delle domande scade il 18 febbraio 2014.Ulteriori informazioni sono disponibili sulla paginaweb del premio Natura 2000: http://ec.europa.eu/en-vironment/nature/natura2000/awards. (A. P.)

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44 | MONDO AGRICOLO | GENNAIO 2014

S P E C I A L E FI E R A G R I C O L A

«Al passo con l’agricoltura che cambia»

«Al passo con l’agricoltura che cambia»

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“Fieragricola dal1898 accompa-gna l’evoluzionedel settore e neanticipa le ten-denze, come de-

ve fare un evento che ha 115 anni distoria e che è stato il trampolino di lan-cio per Veronafiere. Oggi rappresentain ambito agroalimentare il 45% del-l’offerta fieristica in Italia, con un pano-rama di iniziative dedicate alla filierasimbolo del made in Italy, che parteproprio da Fieragricola e comprendeSiab, Eurocarne, Sol&Agrifood, Vini-taly». Parola di Ettore Riello, presidentedi Veronafiere.

Presidente Riello, quali sono igrandi temi di Fieragricola 2014?«Innovazione e sostenibilità. Sono

queste le sfide dell’agricoltura a livellomondiale, se pensiamo che la terra,nel 2030, dovrà sfamare oltre 8 miliar-di di persone, i cui fabbisogni alimen-tari medi saranno superiori a quelli at-tuali. La produzione di cibo parte dal-

GENNAIO 2014 | MONDO AGRICOLO | 45

Appuntamento a Verona,

dal 6 al 9 febbraio 2014.

Parla Ettore Riello,

presidente di Veronafiere:

«Accompagniamo

l’evoluzione del primario

e ne anticipiamo

le tendenze»

di Claudio Pietraforte

l’agricoltura e le esigenze sarannosempre più legate alla quantità e allaqualità. Parliamo di “food security”, in-tesa come sicurezza alimentare e sicu-rezza di avere cibo. Fieragricola par-lerà anche di questi temi che, inevita-bilmente, passano attraverso produ-zioni più sostenibili in termini econo-mici e ambientali. Alla base del pro-gresso, però, serve l’innovazione».Peraffrontare al meglio questo scenario,all’interno del padiglione 2 è statoprevisto il “Forum dell’Agricoltura So-stenibile”: quattro giorni di approfon-dimenti, convegni, interviste. Inoltrec’è un’area speciale su rintracciabilitàe sostenibilità in 5 filiere produttive».

L’agricoltura è sempre più un set-tore strategico?«Senza dubbio. Basti dire che, in uno

scenario europeo caratterizzato da li-velli record di disoccupazione, l’agri-coltura rivela una sostanziale tenuta.Anche in Italia, dove è in corso unprocesso evolutivo nel comparto pri-mario, stanno nascendo nuove im-prese, molte delle quali trainate dagiovani imprenditori. È un segnale im-portante, se si tiene conto che in Ita-lia oltre un terzo degli agricoltori hapiù di 65 anni e solo il 5% ha meno di35 anni. Un dato che finalmente stacambiando e che porta con sé pro-gressi in termini di know how, nuovetecnologie. Fieragricola sarà semprepiù smart perché, ancora una volta, sadove andrà il settore e ne conosce leesigenze».

Rispetto ad altre fiere di settoreFieragricola scommette su unmodello trasversale. Per qualemotivo?«I motivi sono più di uno. La tradizio-

ne storica di Fieragricola, che ha sem-pre coniugato la meccanizzazione allazootecnia e alla produzione, amplian-

«Fieragricola sempre più smart

perché sa dove va il settore

e ne conosce le esigenze»

Ettore Riello

Page 46: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

46 | MONDO AGRICOLO | GENNAIO 2014

tivi della Pac.«Esattamente. Anche a livello nazio-

nale abbiamo visto che si è raggiuntofinalmente l’accordo in ConferenzaStato-Regioni, premessa importanteper l’applicazione della Pac e la decli-nazione a livello territoriale. Era un tra-guardo importante da raggiungere el’obiettivo, grazie all’impegno del mi-nistero delle Politiche agricole e delleRegioni, è stato conseguito. Il valorecomplessivo dei fondi per lo svilupporurale, come è noto, è di 20,85 miliardi

dosi dal 1898 sulla base dell’evoluzio-ne del settore. Inoltre, è questa la ri-chiesta degli addetti ai lavori: chiedonospecializzazione, ma senza trascurare isegmenti che compongono l’agricol-tura. Non possiamo dimenticare chel’impresa agricola del futuro sarà sem-pre di più multiple choice, in grado diconiugare più modelli produttivi, dallaceralicoltura alle colture specializzate,dalle produzioni in serra all’allevamen-to, dalla filiera corta all’agriturismo,dalle energie rinnovabili alla terziariz-zazione dei servizi. A Verona dal 6 al 9febbraio troveranno tutto questo».

Fieragricola sarà anche il primoevento di ampio respiro dopo l’ap-provazione dei regolamenti attua-

SPEC IALE F I ERAGR I COLA

«Il futuro sarà sempre di più

multiple choice e così

è la nostra rassegna»

di euro in sette anni, di cui 18,6 desti-nati all'attuazione dei programmi re-gionali e 2,2 miliardi di euro destinati amisure nazionali, nel settore della ge-stione delle crisi, delle infrastrutture ir-rigue, della biodiversità animale e al fi-nanziamento della nuova rete rurale.Ora bisogna proseguire con le decli-nazioni territoriali, per garantire alleimprese agricole l’assistenza econo-mica per programmare il proprio fu-turo senza discontinuità e con uno svi-luppo il più possibile armonico, inmodo da proseguire il processo dirafforzamento del Made in Italy in ter-mini di produzione, di export, di im-magine e, conseguentemente, dellasua tutela. Temi, questi, che saranno af-frontati a Fieragricola». ���

Page 47: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

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Page 48: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

L’high-tech rivoluziona

l’agricoltura.

Guida satellitare,

geoposizionamento

e poi app per iPad

e smartphone,

web market, digital library

di Gaetano Menna

S P E C I A L E F I ERAGR I COLA

48| MONDO AGRICOLO |GENNAIO 2014

Cresce l’attenzione del mon-

do agricolo per le nuove

tecnologie hi-tech, come le

app dedicate all’agricoltura

o a specifici prodotti per

smartphone e tablet ed in

ausilio a sistemi di guida satellitare o di

geoposizionamento. E tali novità non a

caso saranno in primo piano nella

prossima edizione di Fieragricola. I

nuovi strumenti tecnologici hanno un

impatto incisivo per le grandi ma an-

che per le medio-piccole aziende.

In particolare, il tablet rivoluziona il

modo di lavorare e permette di otte-

nere un livello di efficienza prima im-

pensabile. Ad esempio si può monta-

re sul trattore una videocamera wire-

less, gestendola con una apposita

app (mydlink Lite) attraverso l’ iPad

della Apple, che facilita nell’aratura:

seguendo le immagini sull’iPad, si è

in grado di creare solchi

con precisione millimetri-

ca, ottimizzando al massi-

mo le aree di coltivazione.

Si può poi utilizzare il navi-

gatore satellitare. AvMap,

dal canto suo, ha studiato

un GPS agricolo da posizio-

nare a fianco del volante

che assicura una copertura

totale del territorio nel mi-

nor tempo possibile. Il si-

stema indica con precisio-

ne il percorso da seguire e

garantisce lo stesso tratta-

mento a tutto il terreno senza so-

vrapposizioni. Con il GPS per l’agri-

coltura è possibile mappare un terre-

no, registrare i dati relativi alla lavo-

razione e ottimizzare le operazioni; è

possibile così ottenere una riduzione

dei costi di gestione e una maggiore

redditività. Si stima che utilizzando il

sistema si possono ridurre del

10/12% i costi dei fertilizzanti e dei fi-

tofarmaci.

Inoltre il GPS evita molti incidenti, gra-

zie alla possibilità di segnalare ostacoli,

a volte sommersi dalla vegetazione,

per esempio in un campo di grano.

AutoSteering System 350 di Topcon

prevede la guida automatica delle trat-

trici riducendo l’affaticamento dell’o-

peratore, l’usura dei macchinari e i co-

sti di immissione e di sovrapposizione.

Naturalmente il tablet permette di ap-

profondire in modo più completo, ed

anche i cataloghi delle case trattori-

Una bottiglia,un cavatappi

e un tablet

Page 49: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

Landini Digital Library su tablet

info multimediali

GENNAIO 2014| MONDO AGRICOLO |49

iPad. Il tablet ci aiuta a raccontare la

nostra storia in modo più convincen-

te e a parlare dell’attenzione per i

dettagli, che è il punto che ci distin-

gue dalla concorrenza; prima non po-

tevamo farlo così efficacemente, non

è la stessa cosa con le foto o una sem-

plice brochure». ���

stiche si fanno multimediali. Con Lan-

dini Digital Library si possono ottene-

re tutte le informazioni sul trattore di

interesse con contenuti aggiuntivi

(audio, video e immagini).

Dal farmer market al web market. Si

parla tanto dei mercatini agricoli ma,

in Paesi digitalmente avanzati come

gli Stati Uniti, si stanno affermando pu-

re sofisticate piattaforme web che

permettono di creare veri e proprio

mercati online, un analogo di e-Bay,

che ampliano la platea dei consuma-

tori e degli scambi commerciali.

Per rendere più efficaci i rapporti

con i consumatori molte imprese

agricole pure italiane, soprattutto del

settore vitivinicolo, si stanno attrez-

zando con app per tablet che descri-

vono l'azienda, i vigneti, il

metodo di vinificazione, i

dati tecnici dei vini e tanto

altro; spesso includono

tour virtuali delle vigne e

della cantina.

«Quando un nostro vendito-

re contatta un ristoratore o

un buyer – racconta John

Jordan, proprietario dell’a-

zienda vitivinicola califor-

niana “Jordan Vineyard &

Winery” - porta con sé solo

tre cose: una bottiglia di Jor-

dan, un cavatappi e un

Il tablet rivoluziona il lavoro

e permette di ottenere

livelli di efficienza impensabili

Page 50: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

50| MONDO AGRICOLO |GENNAIO 2014

S P E C I A L E F I ERAGR I COLA

Tutto il padiglione 3

a Verona è dedicato

alle rinnovabili,

comparto in crescita,

che ha proiettato

l’Italia al terzo posto

in Europa

AFieragricola grande at-tenzione alle bioener-gie da fonti rinnovabiliin agricoltura e all’effi-cienza energetica, a cuiè dedicato l’intero pa-

diglione 3. Sono presentate tutte lenuove forme di energia, che rappre-sentano in maniera sempre più rile-vante una soluzione multifunzionale,un meccanismo di risparmio energeti-

Gestore dei servizi energeti-ci (Gse), gli impianti alimen-tati da fonti rinnovabili rap-presentavano circa il 37%della potenza complessivainstallata in Italia e il 31%della produzione lorda tota-le. Gli impianti italiani ali-mentati con fonti rinnova-bili, a fine 2012, erano484.587, contro i 335.151dell’anno precedente. In te-sta si posiziona la produzio-ne di energia da fonte idrau-lica con 41.875 Gwh, segui-ta dal solare (18.862 Gwh),l’eolico (13.407 Gwh), lebioenergie (12.487 Gwh) ela geotermica (5.592 Gwh). A Fieragricola il salone met-te in contatto le aziendeespositrici con imprenditoriagricoli, ingegneri, progetti-sti, installatori, consulentispecializzati ed energy ma-nager, Esco (Energy servicecompanies), utility per lafornitura di energia, ma an-che banche, assicurazioni,

servizi e istituti di ricerca. Il percorsoespositivo si snoda attraverso biomas-se solide (da legno e residui vegetali),biogas, biocombustibili liquidi (bio-carburanti), energia da rifiuti e riciclodi scarti, sia da produzione agricolache da verde urbano, cogenerazione etrigenerazione, eolico, idrogeno, sola-re termico e fotovoltaico. In fiera si ri-propone poi la Bioenergy Arena, un’a-rea Forum per presentazioni e conve-gni di alto profilo, grazie ai principaliplayer del settore; nelle aree esterne(B e D) sono ubicati gli spazi dimo-strativi in cui le aziende presentanomacchinari in funzione e le novità tec-nologiche. A Verona il dibattito riguar-da anche le opportunità offerte dagliincentivi definiti nei giorni scorsi daldecreto interministeriale che punta al-lo sviluppo di una rete nazionale per ilbiometano. I bonus variano a secondadella destinazione del gas verde, a se-conda che la destinazione sia l’immis-sione nella rete gas, l’autotrazione o lacogenerazione. (M. M.)

co, una fonte di reddito e un connubioconcreto fra ambiente, imprenditoria-lità e sviluppo. Il comparto delle rin-novabili - nonostante il calo degli in-centivi che progressivamente ha ac-

compagnato questi ultimi anni, in pa-rallelo però con la diminuzione dei co-sti di installazione degli impianti - è increscita. Italia, Francia, Germania e Re-gno Unito, complessivamente, produr-ranno installazioni con fonti rinnova-bili per 8 degli 11 gigawatt previsti inEuropa. Nel 2012 solo la Germania,con 136.814 GWh, e la Svezia, con96.511 GWh, hanno prodotto piùenergia rinnovabile del nostro Paese,che, toccando quota 92.222 GWh(+11% sul 2011), ha scavalcato la Spa-gna. Secondo l’ultimo rapporto del

Prevista pure un’area Forum

per le presentazioni

ed i convegni di alto profilo

L’ arena delle bioenergieL’ arena delle bioenergie

Page 51: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

2014 ...

2012

2011

2002

1913

1691

1615

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e responsabilità che abbiamo trasferito nella divisione agricoltura con l’impegno di soddisfare

il crescente fabbisogno alimentare dell’umanità nel rispetto delle esigenze dell’ambiente.

La creatività nella ricerca chimica, il confronto con i protagonisti della iliera agroalimentare,

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Page 52: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

52| MONDO AGRICOLO |GENNAIO 2014

S P E C I A L E F I E R A G R I C O L A

Giovanna Parmigiani,

presidente della

Federazione nazionale

suinicola: «La filiera

sta ridefinendo azioni

d'aggregazione,

strategie commerciali

e linee produttive»

di Elisabetta Tufarelli

AVerona attenzione a360 gradi per la zoo-tecnia. Per quanto ri-guarda i bovini da lattein evidenza il 13° “Eu-ropean Open Holstein

Dairy Show”sulla razza Frisona e la 46ª“Mostra nazionale della razza Bruna”,appuntamenti ormai istituzionalizzatiin Fieragricola. Grande spazio pure peri comparti bufalini, avicoli, ovini e ca-prini. La novità è data dai due grandifocus attinenti a due filiere di estremaimportanza per il nostro Paese. Il pri-mo riguarda i bovini da carne. A Fiera-

minuito, in alcuni casi, fino al 50%. Ri-duzioni sensibili, anche del 40%, sonostate riscontrate nelle componenti deigrassi saturi e del sale. Inverso, invece,il trend seguito dai grassi insaturi, re-sponsabili della riduzione del coleste-rolo LDL nel sangue. Piu’ completol’apporto di vitamine B1, B2 e B3 (tia-mina, riboflavina e niacina), rispetto alpassato. E’ stata riscontrata anche unapresenza significativa di vitamina B6 epiccole quantità di vitamina E. Insom-ma un ruolo importante per i salumi,abbinati a verdura, carboidrati e frutta,nei pasti fuori casa. Ma, nonostante questo, il comparto na-zionale suinicolo soffre di un mercatodrammaticamente basso e dei ben no-ti problemi della CUN (Commissioneunica nazionale dei suini da macello) edi quelli delle importazioni di suini perprodurre prosciutti non marchiati, co-munque in concorrenza con i nostriDop.“Servono regole chiare e occorrefarle rispettare per riuscire a rilanciarela filiera suinicola italiana. Come pro-duttori stiamo affrontando un periododifficile: ci siamo un po' risollevati dalcrollo verticale delle quotazioni dellecarni, che nel giro di un paio d'anni haportato al dimezzamento degli alleva-menti suinicoli, ma i costi produttivicontinuano a salire esponenzialmenterispetto ai ricavi”. Ha detto GiovannaParmigiani, presidente della Federazio-ne nazionale suinicola di Confagricol-tura, che ha aggiunto:”Stiamo cercan-do di ridefinire strategie commercialiattraverso azioni d'aggregazione e dif-ferenziando le linee produttive, così dapoter interpretare le nuove tendenzedi consumo che sembrano esigere, ol-tre al suino pesante, primo anello dellafiliera per i nostri preziosi prosciutti,anche altri prodotti. Eppure, malgradola drastica cura dimagrante dell'ultimodecennio, la filiera suinicola italiana ga-rantisce ancora oggi più di centomilaposti di lavoro”. ���

Italia, salumeriadel mondo

gricola sono presenti le principali raz-ze allevate sulla Penisola: Limousine,Charolaise, Piemontese, Romagnola eChianina. L’altro attiene alla suinicoltu-ra, punta di diamante e serbatoio dellasalumeria Dop made in Italy. NessunPaese al mondo ha la varietà e la qua-lità dei salumi che le regioni italiane of-frono. Oltre ad essere la ‘salumeria delmondo’, l’Italia dà grandissima atten-zione alla tutela dei prodotti agroali-mentari e richiede che gli animali ri-spondano a precisi requisiti di razza,peso, alimentazione e condizioni di vi-ta. A vigilare non c’è solo una rigorosanormativa comunitaria, ma anche unsevero disciplinare di produzione co-stantemente applicato da enti certifi-catori. La carne di maiale, fresca o la-vorata che sia è sempre buona e gu-stosa e i salumi italiani ora possono di-ventare anche protagonisti di una die-ta equilibrata. Lo certificano il CRA-NUT (Centro di Ricerca per gli Ali-menti e la Nutrizione ex INRAN) e laSSICA (Stazione Sperimentale per l’In-dustria delle Conserve Alimentari). Glistudi hanno evidenziato un sostanzialemiglioramento della composizione innutrienti dei salumi italiani e dimostra-to come, nell’ultimo ventennio, il con-tenuto lipidico totale nei salumi sia di-

La filiera suinicola

vale più di centomila

posti di lavoroItalia, salumeriadel mondo

Page 53: Mondo Agricolo n.1 Gennaio
Page 54: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

Per Oreste Massimino,

presidente Federazione

di prodotto,«la filiera

non si è fermata

e ha saputo ristrutturarsi,

nonostante il comparto

sia tagliato fuori

dagli aiuti comunitari»

di Elisabetta Tufarelli

S P E C I A L E F I E R A G R I C O L A

54| MONDO AGRICOLO |GENNAIO 2014

Avicolturadi successo

Prezzi contenuti, poche ca-lorie, innovazione di pro-

dotto ed elevata profes-

sionalità del sistema alle-

vatoriale. Poggia su que-sti pilastri il successo del-

l’avicoltura made in Italy. “Il nostro è

un settore strategico per l’agroalimen-

tare e i nostri allevamenti sono con-

traddistinti dall’efficienza di una filiera

di punta nel panorama europeo”. Loha detto il presidente della Federazio-

ne Nazionale dei produttori avicuni-

coli di Confagricoltura, Oreste Massi-

mino, commentando una ricercacommissionata a Nomisma da UnaIta-lia (Unione nazionale delle filiere

agroalimentari delle carni e delle uo-

va). Il fatturato del comparto, nel2012, ha raggiunto i 5,7 miliardi di eu-ro, con una produzione di 1,26 milio-ni di tonnellate (+2%). Anche i consu-mi sono aumentati di ben 8,5% negliultimi dieci anni arrivando ad un con-sumo nazionale di 12,7 kg di carne dipollo l’anno, che diventano oltre 20aggiungendo il tacchino e le altre car-ni avicole.“Lo spazio di crescita c’è ancora –continua Massimino – se consideria-mo che in Francia si consumano qua-si 25 kg procapite e la nostra carne è

Page 55: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

dell’industria alimentare(+45%). Nel mondo, sottoli-nea lo studio Nomisma, lacarne avicola è già la più ap-prezzata, con un consumopro capite di 13,3 kg segui-ta da quella suina con 12,2kg e da quella bovina con6,6 kg. E si stima che da quia dieci anni i consumi di car-ne bianca nel mondo au-menteranno del 19% pertoccare i 14,5 kg nel 2022.Saranno i Paesi emergenti,in primis Cina, Russia, Brasi-le, Messico e India, assieme

agli Usa, quelli che spingeranno versol’alto i consumi di carni avicole. Anchenel primo trimestre dell’anno, i con-sumi di carni avicole sono cresciutidell’1,2% sullo stesso periodo del2012, per un consumo pro capite di19,4 kg. Nel dettaglio, +2,2% per i con-sumi di pollo, stabili quelli di tacchino,+0,8% per le uova. ���

magra,digeribile e ha uncontenuto proteico alto,che la rendono adatta per lediete, in particolare deglisportivi e dei ragazzi in cre-scita, con il loro contenutodi amminoacidi fondamen-tali per l’alimentazione du-rante le fasi di sviluppo”. Le carni avicole, in questalunga crisi, vantano ancheun altro beneficio: il prezzo,che secondo Nomisma è ad-dirittura sceso in 10 anni,passando dai 4,8 euro al chi-lo del 2002 ai circa 4,2 euroattuali, facendo risparmiare ai consu-matori in media il 12%. “La filiera ita-liana, non si è fermata – conclude Ore-ste Massimino – e ha saputo ristruttu-rarsi, nonostante l’avicoltura sia taglia-ta fuori dagli aiuti comunitari”. Il com-parto italiano, che nel 2012 ha fattura-to 5,7 miliardi di euro, conta 1.600 im-prese con 25.000 addetti, le cui retri-

buzioni lorde sono tra l’altro cresciutenegli ultimi 10 anni del 58%, molto dipiù rispetto al panorama complessivo

Un prodotto genuino,

leggero, gustoso

e molto conveniente

Oreste Massimino

Page 56: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

Confagricoltura ha siglato un accordo conUniceb diretto a sviluppare la filiera italianadella carne bovina e ad agevolare la commer-cializzazione. “Il nostro obiettivo – osserva ilpresidente della Federazione Nazionale carnebovina Luigi Andretta – è quello di orientarel'offerta alla domanda, creando le condizioniper lo sviluppo di attività sinergiche tra i varicomponenti della filiera (produzione, indu-stria e commercio), valorizzando il sistema di

produzione italiano”. Confagricoltura continua a fare sistema, questa volta conun'organizzazione protagonista nell'ambito della filiera della carne bovina; nel-l’ottica di mettere anche i propri associati nelle condizioni di attivare struttureflessibili e di creare reti con gli altri attori del mercato con cui si hanno obiettivicomuni.

n SINERGIE DI FILIERA

56| MONDO AGRICOLO |GENNAIO 2014

S P E C I A L E F I E R A G R I C O L A

Il dragone rosso

consuma il doppio

degli Stati Uniti

ed aumenta l’import

dall’Australia.

In Italia, complice

la crisi, c’è un calo

delle richieste

di Elisabetta Tufarelli

Quello della carne è un bu-siness decisamente im-portante, con enormi tas-si di crescita a livello glo-bale. Nel mondo vengo-no prodotte circa 320 mi-

lioni di tonnellate di carne all'anno che,per la metà del secolo, diventeranno al-meno 470. Lo sottolinea l'”Atlante dellacarne 2014” (Meat Atlas), presentato re-centemente a Berlino dalla fondazioneHeinrich Boell e dall'Associazione perla protezione dell'ambiente e della na-tura (Bund). Il consumo medio di un te-

lia”, nonostante l’anno scorso sia statocaratterizzato dalla siccità, le macella-zioni si sono mantenute su livelli estre-mamente elevati, superando diversi re-cord, dal momento che quasi tutta laproduzione aggiuntiva è stata commer-cializzata sui mercati internazionali, Ci-na in primis. Infatti, nel 2013, la fame diproteine del mondo ha visto proprio laCina aumentare le importazioni dimanzo provenienti dall'Australia, da32.906 a 154.833 di tonnellate. In que-sto modo il Paese del Dragone è diven-tato il terzo maggior mercato, dopo ilGiappone e gli Stati Uniti. In USA, ognisettimana, la società Tyson Foods, cherappresenta – dopo il gruppo brasilia-no Jbs – il secondo produttore mon-diale di carne, macella 42 milioni di pol-li, 350.000 di suini e 170.000 di bovini.Nel mondo si calcola che circa il 70%circa delle superfici agricole vengautilizzata direttamente o indiretta-mente per la filiera della carne. E l'in-grasso di manzi, maiali e pollame co-stituisce una delle attività più redditi-zie dell'agricoltura e contribuisce peril 40% al valore complessivo del setto-re primario mondiale. Ma non in tuttii Paesi però i consumi sono sempre increscita: in Italia, complice la crisi, daqualche anno si registra un calo. Ep-pure il Bel Paese e uno dei maggioriproduttori di carne bovina e la qualitàitaliana è riconosciuta nel mondo. Van-no superati però i principali nodi chene frenano lo sviluppo. ���

Carne, Cina batte Usa

desco si attesta, secondo la pubblica-zione, su una media di 60 chili di carneall'anno, ma negli Stati Uniti il consumopro capite sarebbe addirittura superio-re ai 75 chili. In nessun altro Paese delmondo, poi, viene prodotta e consu-mata tanta carne come in Cina, che giàdal 2012 è più del doppio di quella de-gli USA. Lo conferma l’impennata delloscorso anno delle esportazioni austra-liane di carne, che hanno registrato unforte incremento, arrivando al picco re-cord di 1,7 milioni di tonnellate. Secondo “Meat and Livestock Austra-

Luigi Andretta

Carne, Cina batte Usa

Page 57: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

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Page 58: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

5 8 | MONDO AGRICOLO |GENNAIO 2014

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Nella kermesse scaligera

due padiglioni dedicati

ai trattori speciali

per filari e frutteti

affiancati da attrezzature,

prodotti e vivaismo

di Claudio Pietraforte

nel nostro Paese, dove continuano atrovare il primo mercato in ambitoeuropeo: numeri di vendite comun-que elevati – stando ai dati riferitidalla rivista Macchine e Trattori, nel2012 sono stati immatricolati in Ita-lia, cingolati e isodiametrici com-presi, circa 7.000 trattori specialisti-ci – e ingenti volumi dell’export(che si aggira intorno all’80%) atte-stano infatti la leadership vantata dai

Uno sguardosui vigneti

La profonda crisi che atta-naglia il mercato internodelle macchine agricole(ribadita anche dagli esitidel 2013) non li ha certorisparmiati, penalizzan-

doli anzi in misura superiore rispet-to ad altre tipologie trattoristiche.Tuttavia i trattori specializzati per vi-gneto e frutteto rappresentano sem-pre un segmento di grande rilievo

Uno sguardosui vigneti

Page 59: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

GENNAIO 2014| MONDO AGRICOLO |59

vigne e impianti frutticoli.Tra i big della meccanizzazione spe-cialistica presenti a Verona, in primopiano New Holland, market leaderassoluto del comparto vigneto/frut-teto – metà degli specializzati ven-duti in Italia sono del brand giallo-blu – e ancora una volta al centrodell’interesse con la sua rinnovataserie T4F/N/V, aggiornata nella pro-posta dei sistemi idraulici e dellepdf in vista di minori consumi emaggiore flessibilità, oltre che am-pliata con l’introduzione del nuovomodello T4060 da 106 cavalli di po-tenza, dotato di prerogative che lorendono idoneo a soddisfare le esi-genze della moderna attività frutti-cola e vitivinicola. Prerogative, qualigli elevati standard di comfort ed er-gonomia della riprogettata cabina, ilkit di spandimento fertilizzante perapplicazioni speciali con controllodella distribuzione a dose variabile eil blocco di stazionamento meccani-co in favore di una maggiore sicu-rezza di chi opera in zone collinari,che hanno meritato al T4060F il ti-tolo di “Tractor of the Year 2013” perla categoria “Best of Specialized”. Ma, in tema di nuove proposte fir-mate New Holland, occhi rivolti an-che ai compatti T3F, studiati per vi-gneti e frutteti di piccole e medieestensioni (ma anche per aziendeorticole e servizi municipali): quat-tro modelli con potenze compresetra i 50 e i 72 cavalli, offerti nell’uni-ca versione piattaformata con roll-bar abbattibile, caratterizzati dalvantaggio di una notevole manegge-volezza assicurata dalle dimensioniridotte (1350 millimetri di larghezzae peso di 2200 chili) e da un raggiodi sterzata di soli 3,4 metri. Senza di-menticare, frutto della decisionepresa da New Holland di rientrare ingrande stile nella fetta di mercatodegli isodiametrici e dell’accordo di

costruttori italiani in questo settoredella meccanizzazione agricola cheprospetta, specialmente nel com-parto vitivinicolo, ancora interessan-ti margini di crescita a livello nazio-nale e mondiale. Tant’è vero che l’imminente Fiera-gricola, in programma a Verona dal 6al 9 febbraio, ha scelto di puntarel’attenzione proprio sul segmentodegli specializzati, dedicando al vi-

gneto e al frutteto due interi padi-glioni: qui, accanto agli isodiametri-ci e ai cingolati, troveranno ampiospazio i trattori speciali destinati alavorare tra i filari, affiancati da at-trezzature, prodotti e vivaismo per

New Holland serie T4cabina ancor più confortevole ed ergonomica

Gli “specializzati” presentano

reali margini di crescita

a livello nazionale e mondiale

Page 60: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

6 0 | MONDO AGRICOLO |GENNAIO 2014

S P E C I A L E F I E R A G R I C O L A

derne motorizzazioni emissionateTier 4 Final e Tier 4 Interim – che, ol-tre all’aspetto dinamico e compatto,offrono la possibilità di essere confi-gurati in funzione delle esigenze delcliente, da una versione Entry Levelfino ad allestimenti full optional. Ve-di, tra questi, una nuova confortevo-le cabina a quattro montanti e la tra-smissione completamente nuova12+12 (costruita da Argo Tractors),in abbinamento con l’inversoremeccanico o idraulico, espressa-mente concepita per garantire unamodularità che risulta fondamentaleper l’utilizzo delle macchine agrico-le nelle varie specificità del nostroterritorio.Con lo sguardo proiettato verso iBalcani e l’Oriente per far crescereil proprio export, il gruppo Bcs ap-proderà a Verona con i nuovi mo-delli di isodiametrici che hanno ar-

Occhi rivolti ai “compatti”

utili anche per aziende

orticole e servizi municipali

ricchito la sua variegata offerta, l’In-victus K600, il Ferrari Cromo K60, ilPasquali Siena K5.60 Ar e K6.60 Rs,mossi da motore 4 cilindri Kubota ainiezione diretta da 2,2 litri di cilin-drata, erogante 48 cavalli di potenzamassima, abbinato al cambio Os-Fra-me con inversore meccanico e 12rapporti in entrambi i sensi. Da se-gnalare, tra i requisiti salienti di que-sti trattori dal look accattivante, ilpasso contenuto a 139 centimetriche consente di ridurre al minimo ilraggio di sterzata, incrementando lamanovrabilità della macchina. I 4modelli sono offerti con postazionedi guida monodirezionale o reversi-bile e sono disponibili nelle versioniad articolazione centrale (AR), conruote sterzanti (RS) o con ruote ster-zanti in configurazione fienagione

fornitura siglato con Goldoni, lenuove serie TI3 e TI4, per un totaledi undici nuovi modelli a bassa emedia potenza e dimensioni conte-nute, particolarmente affidabili, si-curi (eccellente la loro stabilità an-che sui terreni più difficili) e di otti-ma manovrabilità.Anche Argo Tractors sfoggerà a Fie-ragricola 2014 il suo nutrito pac-chetto di novità scaturite dall’inten-sa fase di progettazione e investi-menti dell’ultimo biennio, a partireda quelle rigorosamente made inItaly targate Landini, in forte eviden-za con le sue nuove serie 6 e 7 e so-prattutto con la nuova serie 4, cherivoluziona il segmento delle bassee medie potenze del marchio di Fab-brico sostituendo di fatto la serie Al-pine e, in un secondo tempo, il Te-chnofarm con una soluzione unicadecisamente più versatile. Sei i nuo-vi modelli – tre da 61 a 75 cavalli etre da 85 a 101 cavalli tutti con mo-

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Page 61: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

GENNAIO 2014| MONDO AGRICOLO |61

(MT). Da segnalare anche l’avviodella collaborazione con Lombardi-ni-Kohler che fornisce al gruppo diAbbiategrasso il nuovo propulsore 4cilindri a iniezione diretta serie KDIda 2,5 litri di cilindrata e 49 cavallidi potenza con il quale sono moto-rizzati i nuovi Valiant 600 e gli omo-loghi Ferrari Cobram 60 e PasqualiEos 5.60/6.60.I trattori per vigneto e frutteto sa-ranno il fulcro della partecipazionealla kermesse scaligera del marchioFendt, che esibirà i modelli dellagamma 200 Vario VFP, fiori all’oc-chiello della casa di Marktoberdorfnel campo degli specialistici e dota-ti dell’elevata sicurezza e dell’otti-male livello di comfort operativo ga-

rantiti agli utilizzatori dal collaudatocambio Vario, che permette di varia-re la velocità senza scatti, ottenendola massima trattività anche nellependenze più ripide, e di sceglierela velocità ideale per ogni singola la-vorazione. Sotto i riflettori della prossima edi-zione di Fieragricola, infine, sarà pre-sente, nelle varianti piattaforma ecabinato, il nuovo MF 3600 GE(Ground Effect) di Massey Fergu-son, dal profilo ribassato per con-sentire l’accesso anche a vigneti atendone o a colture dalla vegetazio-ne particolarmente bassa. Per massi-mizzarne la compattezza, la proget-tazione del global brand del gruppoAgco è partita dal propulsore, sce-gliendo un motore Agco Powercommon rail a 3 cilindri al fine dicontenere le misure e le lunghezze,fattori fondamentali per il lavoro neimoderni vigneti e frutteti restandoal passo con il costante trend di ri-duzione degli spazi tra i filari. ���

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Page 62: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

62| MONDO AGRICOLO |GENNAIO 2014

S P E C I A L E F I E R A G R I C O L A

Nelle Marche

conferenza stampa

e presentazione

del nuovo stabilimento

di New Holland. Illustrati

ai media i dati sul business

e sulle vendite

di Barbara Mengozzi

Doppio appuntamento perNew Holland Agricultureche ha abbinato alla tradi-zionale press conferencedi fine anno la presenta-zione in anteprima ai

giornalisti del nuovo Customer Cen-tre dello stabilimento di Jesi. «È un or-goglio aver potuto organizzare la con-ferenza stampa in questa nuova strut-tura che darà allo stabilimento di Jesimaggiore visibilità, permettendo aiclienti, che giungeranno in visita, di ac-cedere al mondo New Holland Agri-culture in maniera approfondita», haaffermato Marco Mazzaferri, business

motorizzazioni Tier 4 in tutte le gam-me di trattori commercialmente piùimportanti. Per effetto di tale scelta, in-fatti, il brand giallo-blu si sarebbe vi-sto costretto a vendere delle macchi-ne dal prezzo mediamente superioredel 15 per cento a quelle della con-correnza, per i maggiori costi produt-tivi dovuti ai forti investimenti in ri-cerca e sviluppo. Nel comparto mietitrebbie la flessio-ne delle vendite dello 0,9 per cento,rapportata ad un mercato nazionaleda 379 macchine, equivale per NewHolland ad una sola macchina vendu-ta in meno rispetto al 2012 (110 con-tro 111), mentre per quanto riguardale trince è stata piazzata una macchi-na in più rispetto al 2012 (14 contro13), che ha fatto segnare una crescitadei volumi del 7,7% a fronte di unmercato nazionale formato complessi-vamente da 123 macchine. Bilancio positivo, infine per le big balercon le quali New Holland è largamenteleader di mercato (37,6%), grazie so-prattutto alle nuove gamme di prodot-to che hanno fatto crescere i volumi divendita del 20,6 per cento con 41macchine totali su un mercato globalenazionale di 109 unità nel 2013 (+23,9% rispetto al 2012). ���

director New Holland AgricultureMercato Italia. La nuova struttura, che va ad affian-carsi ai Customer Centre di Basildon edi Zedelgem, si estende su 800 metriquadrati e comprende, tra l’altro, unasala conferenze da 50 posti, un puntovendita merchandising di prossimaapertura ed un’area espositiva dove èmessa in vetrina l'attuale produzionedello stabilimento di Jesi: le serie dispecializzati T4F/N/V, i trattori cingola-ti TK e le gamme T4, TD5 e T5. Durante la Press Conference MarcoMazzaferri e Nazareno Misuri, marke-ting manager New Holland Agricultu-re Mercato Italia, hanno fatto un ex-cursus sull’andamento del business,sui prodotti lanciati e sulle attività dicomunicazione e marketing svolte nel2013. I dati relativi alle vendite di trat-tori New Holland nel periodo gen-naio-novembre evidenziano sul mer-cato italiano una contrazione del 6,1per cento in volume (da 4.233 unità siè scesi a 3.973), equivalente ad unaperdita di 1,9 punti percentuali dimarket share (dal 25,3 al 23,4%). Unabattuta d’arresto che Mazzaferri ha at-tribuito in larga parte al fatto di averintrodotto per primi, in netto anticiporispetto ai principali competitor, le

Appuntamentodoppio a JesiAppuntamentodoppio a Jesi

Page 63: Mondo Agricolo n.1 Gennaio
Page 64: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

Il gruppo Kuhn ha annnunciato che Michel Sie-bert, attuale presidente del gruppo, andrà inpensione alla fine di settembre 2 0 1 4 e a partiredal 1 ° ottobre gli succederà Thierry Krier, presi-dente e Ceo di Kuhn Nord America.Michel Siebert è stato attivo in Kuhn per più ditrenta anni, di cui quindici in qualità di presi-dente e Ceo del gruppo Kuhn. Sotto la sua guidae grazie ad una strategia equilibrata di crescitainterna ed esterna, è stata in grado di sviluppar-

si passando dal rango di società francese di successo a quello di azienda fiorente alivello globale, che oggi impiega 4.500 persone operanti in nove siti produttivi (inEuropa, Nord e Sud America) e in undici unità di marketing e di distribuzione pre-senti in tutti i cinque continenti. Nel 2 0 1 2 il gruppo Kuhn è stato in grado di ripor-tare ricavi superiori a 1 miliardo di euro, con un alto livello di redditività.

n GRUPPO KUHN: CAMBIO AL VERTICE

64| MONDO AGRICOLO |GENNAIO 2014

S P E C I A L E F I E R A G R I C O L A

SAME Audax ST è

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più pesanti e impegnative.

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da 200 e 220 cavalli

di Claudio Pietraforte

modelli precedenti già a 2.000 girimotore. Tutto il blocco trasmissione èstato riprogettato attorno alla trasmis-sione SDF SMARTronic con un nuovosupporto anteriore e una maggiorecapacità del ponte anteriore anche infrenata per la presenza di freni a di-schi a bagno d'olio. Il primo gruppo di12 marce consente di avere tutte le ve-locità utili per le lavorazioni in campo,fino ai 19 km/h della dodicesima; il se-condo gruppo, indicato per i trasferi-menti stradali, permette di viaggiareda 0 fino a 60 km/h a 1.750 giri/min.Con l'aggiunta del gruppo di 9 marceridotte, le velocità diventano 33+33,permettendo alla gamma Audax ST diadattarsi perfettamente anche alle la-vorazione lente a partire da 650 m/h.L'inversore Sense Clutch con modula-zione di reattività consente al condu-cente di adattare l'aggressività delcambio di direzione alla situazione dilavoro. L'impianto frenante compren-de servofreni idraulici PowerBrakeper la massima capacità di arresto conminima pressione del pedale ed Elec-tric Parking Brake per lo stazionamen-to in piena sicurezza anche su terreniin pendenza. Il sistema idraulico di ba-se prevede una pompa Load-Sensingda 113 l/min., più una pompa indi-pendente per l'idroguida. Il sollevato-re posteriore a controllo elettronicoha una capacità di sollevamento di10.000 kg, quello anteriore opzionaledi 4.695 kg. ���

divisi per codice colore e, in partico-lare, quelli per il controllo di motore,guida, funzioni PTO e idraulica sonoconcentrati nel bracciolo con il nuovojoystick ergonomico. I nuovi motorileggeri Deutz Tier 4i a sei cilindri conquattro valvole per cilindro consento-no di scaricare la stessa potenza dei

Il trattore si fa audace

SAME ha pensato e realiz-zato il nuovo Audax ST; lagamma è composta dadue modelli, 200 e 220cavalli, e porta importan-ti novità rispetto alla

gamma Iron3. Si riconosce subito an-che per il nuovo design e l'ergonomiadei comandi della cabina MaxiVision.Tutti gli elementi di comando sonoraggruppati per area funzionale e sud-

Il trattore si fa audace

Michel Siebert

Page 65: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

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Page 66: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

66| MONDO AGRICOLO |GENNAIO 2014

S P E C I A L E F I E R A G R I C O L A

In Usa calano le scorte

ed aumentano i prezzi.

L’Ue vuole impedire

speculazioni, garantendo

l’unificazione

del mercato finanziario

di Elisabetta Tufarelli

Il Dipartimento dell'Agricolturadegli Stati Uniti ha tagliato le sti-me sul raccolto di mais dello0,5% rispetto al rapporto prece-dente. Secondo l’Usda il maisraccolto lo scorso autunno am-

monta a 13,925 miliardi di bushel, ov-vero 353,5 milioni di tonnellate, in ca-lo di 1,6 milioni rispetto alle stime didicembre. E’ stata una mossa inaspet-tata per gli analisti. Il dipartimento Usa

siglato un accordo tra Parlamento Uee Consiglio sulle nuove regole sui ser-vizi finanziari. La direttiva Mifid(Markets in Financial Instruments Di-rective) ha lo scopo di garantire l’ef-fettiva unificazione del mercato finan-ziario Ue, assicurandone anche la tra-sparenza, la correttezza e l’efficienza.L’obiettivo è quello di alzare un muroanti-speculazione, che interessa in par-ticolare le materie prime, da quelle ali-mentari a quelle energetiche. Conqueste nuove regole, infatti, per la pri-ma volta, come spiega un comunicatodel Parlamento europeo: “Si renderan-no i mercati più sicuri, e si protegge-ranno meglio gli investitori per limita-re la speculazione sui mercati dellematerie prime e regolare il trading adalta frequenza”. Le autorità competen-ti potranno arginare le posizioni deglioperatori, piccoli o grandi che siano,sul mercato dei derivati delle materieprime, compresa l’energia. Perché siavarata la direttiva, manca ancora il vo-to della plenaria dell'Eurocamera, inprogramma a marzo, e un nuovo pas-saggio all'Ecofin. ���

ha tagliato, senza spiegarlo, le sue sti-me di rendimento per Iowa e Illinois,gli stati americani maggiori produtto-ri di mais. Il mercato è stato colto com-pletamente di sorpresa all’annunciodella diminuzione della produzione dimais. Gli analisti, infatti, si aspettavanorese maggiori. Il raccolto record delloscorso anno, che si è verificato solo adun anno di distanza dalla terribile sic-cità che aveva colpito la ‘corn belt’,aveva innescato un calo del 40 % deifutures di mais degli Stati Uniti. I pro-duttori di ‘corn’ americani possono ti-rare una boccata d’aria fresca per-ché, per il mais, fresco dei minimitriennali, le sorprese sono state suffi-cienti ad invertire violentemente ladirezione dei prezzi, facendoli risaliredi ben il 4,8% a 432,75 USc/bu. Laspinta rialzista è certamente ricondu-cibile alla riduzione delle stime sulraccolto e sulle scorte statunitensi daparte dell’Usda.Gli investitori, come succede abitual-mente, hanno concentrato l'attenzio-ne soprattutto sulle stime relative agliUsa. A livello europeo, intanto, è stato

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Page 67: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

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Page 69: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

O R G A N I Z Z A Z I O N E E T E R R I T O R I O

Dopo il sisma e il tornado, un’ondata diacqua e fango ha colpito, il 1 9 gennaio, laprovincia di Modena. La rottura dell’ar-gine destro del fiume Secchia in localitàS. Matteo, ha coperto gran parte dei ter-reni agricoli dei comuni di Bastiglia, Sor-bara, Bomporto, San Prospero, Campo-santo, San Felice e Medolla, territori cheerano già stati colpiti duramente dal Si-sma nel 2 0 1 2 . Si stimano danni ingentis-simi alle colture, ma anche ai fabbricati ealle attrezzature. Dalla stime effettuateda Confagricoltura Modena sono statedirettamente coinvolte dall’accaduto cir-ca 1 1 0 aziende associate, per un totale dicirca 2 .6 0 0 ettari e una decina di alleva-menti di suini, di bovini da carne e dalatte e di equini, senza contare tutti glianimali di bassa corte. Solo poche azien-de sono riuscite a spostare i capi giovani,perchè più vulnerabili, all’arrivo dell’ac-qua. Altri allevamenti non hanno potu-to, a causa dell’interruzione della viabi-lità, spostare gli animali. Nella zona sonopresenti allevamenti di tori da carne percirca 1 .4 0 0 capi, allevamenti suinicolicon circa 8 .2 0 0 capi, allevamenti di vac-che da latte che contano 4 0 0 capi in lat-tazione ed un maneggio con una decinadi cavalli. Danni anche a concimi, fito-farmaci, attrezzature e macchine agrico-

le, scorte di foraggi, mangimi, cereali, edin alcuni casi ad acetaie delocalizzate aseguito del terremoto in locali al pianterreno. Si segnalano, inoltre, danni adalcune cantine, tra cui quella di Sorbara.“Siamo di fronte ad un disastro annun-ciato – ha detto la presidente di Confa-gricoltura Modena Eugenia Bergama-schi, la cui azienda situata a 2 0 0 metridalla falla del fiume è stata una delle pri-me ad essere coinvolta -. Da anni denun-ciamo una forte preoccupazione sullagestione degli argini e del letto del fiumeSecchia, ma i nostri proclami non sonostati ascoltati e ora ci troviamo ad af-frontare una situazione drammatica. Inprimo luogo come cittadina, ma anchecome presidente di Confagricoltura Mo-dena, voglio avere risposte da chi in tuttiquesti anni non ha lavorato per preveni-re un incidente di questa portata. I con-trolli e la manutenzione sono scarsi, su-perficiali o inesistenti. Dopo le piene illetto del fiume non viene pulito e le nu-trie costruiscono le loro tane all’internodell’argine stesso, rendendolo più debo-le. Così oggi ci troviamo ad affrontareuna nuova emergenza, a 2 0 mesi dal ter-remoto, con nuovi problemi e dannieconomici ingenti, in un contesto giàcomplicato”.

MALTEMPO DOPO I DANNI DEL SISMA E DEL TORNADO

A Modena p io ve sul b a g na to

di Elisabetta Tufarelli

GENNAIO 2014 | MONDO AGRICOLO | 69

L'assemblea di Agriturist Li-guria ha eletto la genoveseAlessandra Cambiaso, titola-re dell'agriturismo “Le Pale”di Bogliasco (GE), alla presi-denza regionale dell'associa-zione agrituristica ligure, insostituzione di Cosimo Me-lacca, dimissionario dopo lasua elezione a presidente na-zionale di Agriturist. Il verti-ce di Agriturist Liguria, è in-teramente "in rosa". La af-fiancano alla vicepresidenza,Silvia Parodi, titolare dell'a-griturismo "Il Colletto" diCampochiesa di Albenga(SV), Mariangiola Marcoli ti-tolare della Cascine dei Peridi Castelnuovo Magra (SP) eMaria Alessandra Molinaridell'agriturismo "Argentea"di Arenzano (GE). “Un agriturismo da solo – hadetto Alessandra Cambiaso -non può essere concorrenzia-le con le esigenze sempre piùqualitativamente alte deimercati turistici globali. As-sociarsi diventa quindi unanecessità in quanto occasionedi crescita, di sinergia econo-mica e strumento di penetra-zione dei mercati più moder-no ed al passo con fruitorisempre più esigenti”.

AGRITURIST LIGURIA

CAMBIASO

NEOPRESIDENTE

Page 70: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

70| MONDO AGRICOLO | GENNAIO 2014

O R G A N I Z Z A Z I O N E E T E R R I T O R I O

stanno già puntando su questafonte energetica per la mobi-lità. Dei tre possibili utilizzi,cogenerazione, distribuzione eautotrazione, quest’ultimosembra essere immediata-mente operativo. La RegioneFriuli Venezia Giulia ha spie-gato il ruolo del biometanonelle scelte energetiche regio-nali. La seconda parte dell’in-

contro si è sviluppata attorno ai piccoliimpianti alimentati prevalentemente coneffluenti zootecnici (con eventuali picco-le quantità di colture dedicate), che per-mettono di ottenere una buona integra-zione del reddito senza comprometterel'equilibrio dell'allevamento con i terrenidisponibili per l'utilizzazione agronomicadei liquami a costo zero. Piero Mattirolo,a.d. di Agroenergia ha dichiarato - ”Il se-minario di Udine è il primo di diversi in-contri in tutta Italia, in cui toccheremo te-mi molto sentiti, dal biogas agricolo aquello da rifiuti, al biometano”.

Alla 4 9 ° edizione di Agriest Land, puntodi riferimento per tutto il Nord Est,Agroenergia ha promosso un seminariodal titolo “Dal biogas al biometano”, peranalizzare le opportunità messe in lucedal nuovo decreto sul biometano. La lo-cation è il frutto di una collaborazionequadriennale con Confagricoltura Udinee la fiera Agriest, appuntamento agricolo,ma anche presidio ambientale e di tuteladel territorio. Grande attenzione al bio-metano che ha un bilancio ambientalesuperiore ad ogni altro carburante oggidisponibile. Molti dei Paesi più avanzati

SEMINARIO A UDINE AD “AGRIEST LAND”

Agroenergia: dal biogas al biometano

Confagricoltura L’Aquila hadedicato una serie di semina-ri agli agricoltori in vista del-l’imminente predisposizionedel nuovo Piano di SviluppoRurale (PSR) da parte dellaregione Abruzzo e dell’appli-cazione della riforma dellaPac 2014-2020, appena varatadalla Commissione Europea.“Gli agricoltori devono essereinformati sulle novità recen-temente approvate, perché in-cidono profondamente sullescelte degli imprenditori agri-coli nei prossimi 7 anni. Solocon la conoscenza delle op-portunità è possibile affronta-re consapevolmente le insidiedel futuro che, certamente,non è roseo -ha affermato Fa-brizio Lobene presidente diConfagricoltura L’Aquila-.L’agricoltura che vuole l’Euro-pa deve conciliare l’obiettivodella produttività con quellodella sostenibilità, dal mo-mento che la domanda diderrate alimentari è destinataad aumentare del 70% entro il2050, unitamente alla fortecrescita di mangimi, biomas-se e biomateriali”. I seminari,tenuti dai tecnici dell’Orga-nizzazione, tratteranno anchetemi di attualità come le no-vità introdotte dalla Legge diStabilità in materia fiscale, inparticolare le nuove imposteIUC, TASI e TARI, e i temidelle assicurazioni e delle ca-lamità naturali.

A L’AQUILA

FOCUS

SUI PSR

zione delle acqueper usi irrigui e peril mantenimentodel territorio, la de-curtazione dellesomme andrà agravare sui bilancidelle aziende agri-

cole per un totale pari a quello necessarioper coprire i buchi di gestione di questestrutture”. Sull’accesso al credito le soluzio-ni prospettate sono lontane dalle reali esi-genze del settore. Gli agricoltori hanno bi-sogno di pagamenti celeri per l’organizza-zione siciliana aggiungere un altro tassello,nuovo e poco rodato, al sistema dei paga-menti comunitari significa appesantire an-cora la macchina burocratica”.

«Non è un bellospettacolo quello acui stiamo assisten-do in questi giornidi vigilia della nuo-va Finanziaria re-gionale». Questo ilcommento di Con-fagricoltura Sicilia preoccupata dall’atteg-giamento della politica regionale nei con-fronti del settore, fondamentale per l’isolain termini di occupazione e reddito. L’organizzazione chiede tre cose fonda-mentali: facilità di accesso al credito, ridu-zione dei costi e snellimento della buro-crazia. “Senza una preventiva opera di ri-strutturazione di tutto il sistema regionaleche riguarda l’utilizzazione e la distribu-

POLITICA REGIONALE PER IL RILANCIO DEL SETTORE

Sicilia, più impegno per i campi

Page 71: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

to ogni anno a persone che si sono di-stinte nella loro professione contri-buendo ad elevare l’immagine della Si-cilia e del nostro Paese nel mondo. Tra

A Giarre (CT) la trentanovesi-ma edizione del premio inter-nazionale “Garofano d’Argen-to”, che ha accompagnato lacrescita e lo sviluppo del floro-vivaismo italiano, internazio-nale, etneo e siciliano. Que-st’anno grazie all’impegno e al-la genialità di Carlo Calì, pro-motore dell’Associazione cultu-rale “I fiori di Giarre e dell’Et-na” e del Consorzio di Arte Flo-reale, è stato organizzato unconvegno sulle problematichesettoriali, oltre alla premiazio-ne, presso la Sala degli Specchi del Co-mune di Giarre, alla presenza di variepersonalità locali, provinciali e regio-nali. Il “Garofano d’Argento”è assegna-

A GIARRE IL PREMIO INTERNAZIONALE SUL FLOROVIVAISMO

A Francesco Mati il “Garofano d’argento 2013”

i premiati del settore florovivai-stico Francesco Mati, titolaredell’Azienda Piante Mati di Pi-stoia, che si è distinto nella pro-mozione del vivaismo in Italia enel mondo. “Premio Interna-zionale Garofano d’Argento”anche ad Antonio Michelucci,già dirigente di Confagricoltu-ra per la sua intensa vita sinda-cale dedicata alla formazioneprofessionale e culturale deglioperatori florovivaistici italianiin particolare a Como, Liguriae Savona.Il premio è stato con-

segnato da Arturo Croci, ex direttoredella rivista “Flortecnica”, e da PippoToscano, presidente dell’Associazioneregionale Florovivaisti della Sicilia.

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Page 72: Mondo Agricolo n.1 Gennaio
Page 73: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

cora e crescano sia le iscrizioni agli istituti agrari ed enologi-

ci, sia le immatricolazioni ai dipartimenti (ex facoltà) di Scien-

ze agrarie, forestali e alimentari. Né è una coincidenza che il

79% dei laureati specialistici di Agraria lavori con una stabilità

del 66%. Indubbiamente questo è un ulteriore segno della vi-

talità e del fascino del nostro settore. Così come non è un ca-

so che le aziende giovani siano più vivaci, vitali e guidate da

imprenditori con un tasso di scolarizzazione più alto della

media del settore. A parere

del presidente Anga è un’a-

berrazione che, in generale,

i laureati italiani incontrino

difficoltà maggiori di quelle

di altri Paesi. Maiorano è

convinto che, messo in con-

dizione, il settore primario

possa certamente offrire oc-

casioni professionali al neo

imprenditore, in particolare

in comparti alimentari e nel-

l’agriturismo, anche con le

nuove opportunità delle reti

d’impresa. Nonostante gli ef-

fetti perduranti della crisi ed

il susseguirsi delle calamità

naturali, che hanno fatto per-

dere reddito ed occupazio-

ne, tra le 300 e le 500 mila

persone vengono assunte

ogni anno dalle imprese as-

sociate a Confagricoltura.

Non è un caso nemmeno

questo. Elisabetta Tufarelli

GENNAIO 2014 | MONDO AGRICOLO |73

Si parla tanto e non solo sui media di ‘questione giova-

ni’, emergenza lavoro, neet e crisi. I dati Istat fotografa-

no il dramma della disoccupazione. “Non si può aspet-

tare ancora,occorre far ripartire l’economia, ma questo è pos-

sibile solo se riparte il lavoro”. Questa la logica conclusione

del presidente Raffaele Maria Maiorano. Ed è certo che un

Paese avanzato non può permettersi lo spreco di risorse uma-

ne e del proprio futuro. Alla base di entrambi ci sono i gio-

vani, che continuano ad es-

sere il segmento di popola-

zione più colpito dalla crisi.

Le difficoltà e la disoccupa-

zione, certamente, non sono

un fatto esclusivamente na-

zionale. La recessione ha col-

pito a livello mondiale, ma in

alcuni dei Paesi OCSE e negli

Stati Uniti d’America sono

state adottate politiche eco-

nomiche più favorevoli alla

crescita e all’occupazione. I

risultati si vedono. Maiorano,

come giovane e leader di

un’associazione giovanile,

sottolinea che “non è possibi-

le mettere un’intera genera-

zione fuori-mercato”. Punta-

re sull’agricoltura potrebbe

essere una possibilità concre-

ta. Non è certamente un ca-

so che, nonostante la diminu-

zione degli studenti universi-

tari, il gruppo agrario tiri an-

PREOCCUPA LA “QUESTIONE GIOVANI”: UN PAESE AVANZATO NON PUÒ PERMETTERSI LO SPRECO DI FUTURO

S u q u a t t r o n u o v e i m p r e s e a g r i c o l ec h e n a s c o n o i n L o m b a r d i a u n a èc o n d o t t a d a u n g i o v a n e . M o l t ih a n n o c a n t a t o v i t t o r i a . C e r t o èm e g l i o d i n i e n t e , ma comepresidente di una associazionegiovanile e come rappresentantedella categoria dei giovani sono

convinto che una piena vittoria sarebbe stata quella ditotalizzare il 100%, ovvero 4 neo imprese su 4 in mano ad unimprenditore ‘under 40’. O almeno tre su quattro. Sarebbe fisiologico, oltre che logico. Anche perché ci sonotante imprese familiari nel nostro settore che non hanno unsuccessore. Certamente andrebbe favorito il “passaggio del testimone”da un anziano ad una nuova leva. Di positivo c’èl’approvazione del decreto attuativo del ministero delLavoro sulle assunzioni congiunte in agricoltura. Un primopasso verso la ripresa di reddito e occupazione che, sonoconvinto, potrà partire proprio dalle nostre campagne.

Raffaele Maiorano Presidente Nazionale Anga

I L C O M M E N T O

«Non è possibile mettere un’intera generazione fuori mercato»

Page 74: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

Dal 21 al 23 febbraio Fiera in Campo simoltiplica e si rinnova. Sempre partendodal riso, protagonista indiscusso della tregiorni vercellese al Centro Fiere di Care-sanablot, si va oltre. Passando dalle pro-duzioni agricole e dalle eccellenze italia-ne, il passo all’alta cucina è breve. Duegiorni saranno dedicati, in collaborazionecon Witaly, ad un cooking show a cuiparteciperanno chef emergenti e stellati. D’altronde l’agricoltura è strettamentecollegata all’alta cucina. Accanto alle pro-ve in campo e all’esposizione dei macchi-nari agricoli, da sempre punto di forzadell’annuale kermesse di settore organiz-zata dai giovani agricoltori di Confagri-coltura, per la prima volta sarà presentato“Riso. Colture & cotture”. Sedici chef, al-cuni con stelle Michelin, si alternerannocucinando a vista e servendo due ricette:una, ovviamente, a base di riso e l’altra ‘li-bera’, preparata con i prodotti delle impre-se di Confagricoltura, in esposizione (e invendita) sempre nel salone Monterosadella fiera. “I giovani di Vercelli sono unesempio in Italia”, ha osservato RaffaeleMaria Maiorano alla conferenza stampadi presentazione dell’evento, sottolinean-do la straordinarietà di Fiera in Campoche è un punto di riferimento per l’orga-nizzazione e per il comparto. Questa, in-fatti, è una fiera agricola organizzata inte-

ramente da giovani agricoltori capaci didare vita ad un evento internazionale im-portante e di ripeterlo attraverso le gene-razioni che si passano il testimone.«Combattiamo per dar voce all'agricolto-re ed informare il consumatore» è lo slo-gan scelto per l'edizione 2014, per punta-re l'attenzione sulle situazioni critiche delmercato italiano, soprattutto quello del ri-so e informare il consumatore. E’ un modo per fare emergere le graviproblematiche che l'agricoltura, nono-stante sia l'unico settore lavorativo in cre-scita, sta vivendo. «Abbiamo deciso dipuntare l'attenzione sulla situazione criti-ca del mercato del riso - spiega il presi-dente dell’Anga Vercelli Alice Cerutti -. Apartire dalla crescita vertiginosa dai Paesimeno avanzati come Cambogia e Myam-mar, che, con le loro importazioni a daziozero e alla totale assenza di tracciabilitàdel prodotto penalizzano sia la nostraagricoltura sia il consumatore». Anche ilpresidente regionale Davide Cravero havoluto mettere in evidenza che la sezionedi Vercelli e molto attiva da sempre. Ap-puntamento il 21, 22 e 23 febbraio a Ca-resanablot (VC) per Fiera in campo 2014;15mila metri quadrati di esposizione diattrezzature agricole, 40 ettari di prove incampo e area test drive, eventi e worksho-ps sull’etichettatura e il cooking show.

ALLA CAMERA

Convegnoorganizzatodall’Ancis

74 | MONDO AGRICOLO | GENNAIO 2014

Riso, meccanizzazione ed alta cucina

DAL 21 FEBBRAIO “FIERA IN CAMPO” DI ANGA VERCEL L I

Occorre attivare il comunedenominatore generazionale,per far diventare i giovaniprotagonisti della ripresa inuna fase in cui in Europa e nelMondo si stanno sviluppan-do pericoli che minano i fu-turi lavorativi e la prospettivadi un’intera società. Ne è con-vinta l’Ancis International,l’associazione non profit nataper mettere in comune i prin-cipi della partecipazione, del-la libertà e della solidarietàche, per festeggiare i trent’an-ni di attività ha organizzato ilconvegno: “L’impegno perl’Occupazione Giovanile: Vo-ci e Proposte”. “L’agricoltura,nonostante la crisi generale,può fare molto per chi vuolelavorare nel settore e per chidesidera mettersi in gioco ediventare imprenditore. Lospazio nel nostro settore per igiovani c’è, basterebbe incen-tivare il passaggio di testimo-ne dagli anziani. Moltissimesono le medio-piccole azien-de agricole senza successore.L’esigenza molto sentita èquella di reperire il capitale diavviamento, nonché la quotadei costi di gestione nella fasedi start up delle iniziative”, hadetto Il presidente Maiorano,intervenendo tra i relatori al-l’evento che si è tenuto allaCamera dei Deputati.

Page 75: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

Dalla “A” di agricoltura alla “G” di generazione viva

CONSIGLIO NAZIONALE ANGA VARA IL NUOVO LOGO

Essere capaci di conservarela propria identità per oltremezzo secolo, mantenendocome costante la qualitàdell’associazione e il simbolodell’atomo, convinti che il cam-biamento possa essere un forte vola-no per dare continuità al successo del-l’associazione. Questa la linea seguitadai giovani di Confagricoltura, che han-no cambiato il loro logo. L’associazionedi rappresentanza, a parere del Consi-glio nazionale, deve crescere sempre dipiù, mostrarsi il più possibile e farsi ri-conoscere da tutti; sapersi rinnovarepur restando coerente con i valori stori-ci e con l’identità del passato. I giovaniimprenditori agricoli, con la decisione

di cambiare sensibilmente il logo vec-chio, hanno pensato di racchiudere i va-lori rappresentati da quello storico, am-pliandoli in quello nuovo. Guardando ilmarchio si capisce subito che si trattadei Giovani di Confagricoltura. Cosìcome si è deciso di rinnovare l’atomo.Negli anni ‘50 era stato scelto perchérappresentava il nuovo, ora amplia ilproprio significato originario, raffor-

zando Confagricoltura e l’agricoltura,come simbolo di un “nucleo” na-turale e fondamentale della so-

cietà. In pra-tica evoluzio-ne, riformula-

zione e amplia-mento del concetto che vede il territorioparte centrale e cuore pulsante dell’asso-ciazione. L’Anga ha inteso, partendo dalla “a” la-vorare attorno alla “g” una lettera che èpresente nelle tre parole Anga, giovanie Confagricoltura. Un passo importanteper ‘certificare’ l’impegno dell’associa-zione, oggi pronta ad affermarsi comebrand di riferimento per tutti i giovaniimprenditori agricoli.

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76| MONDO AGRICOLO | GENNAIO 2014

OVER 60

Salute: l’attività sportiva ha un vero e proprio effetto anti-età

di Elisabetta Tufarelli

L’attività sportiva fa bene, si sa, e chi pra-tica sport in gioventù è più incline a man-tenersi in forma anche in età avanzata. Lo confermano due ricerche: una svizze-ra, condotta dallo Swiss Federal Instituteof Technology di Zurigo, pubblicata direcente sulla rivista BMC Public Health e l’altra della Saarland University di Hom-burg (Germania). Dallo studio svizzero emergono dati cheincitano ancor di più ad intraprenderecarriere sportive, anche amatoriali;man-tenersi in forma negli anni del Liceo, per-metterebbe di arrivare in splendide con-dizioni di salute oltre i 70 anni. Dai ricercatori sono stati esaminati 712veterani della seconda guerra mondiale,con un’età media di 78 anni e si è notatoche coloro che praticavano costantemen-te attività sportiva negli anni liceali,godevano di una salute di gran lungamaggiore rispetto a chi invece era a digiu-

no di palestre o piscine. Così, fare eserci-zio fisico è una vera medicina per tuttol’organismo. Ovviamente, bisogna tener conto anchedi altri fattori, quali il fumo (in molti infatti avevano il vizio dellebionde ed hanno vanificato di fatto i van-taggi di aver svolto attività fisica), le condizioni igieniche, così come anche la qualità della vita nella città di provenienza. Insomma, diversi i fattoripresi in esame, ma alla fine il risultato è unico: se si fa sport da giovani, si invec-chia senz’altro meglio. Lo conferma anche una ricerca tedesca,che prova che l’esercizio fisico, praticatocon costanza, inibisce l'accorciamento dei«telomeri», le sequenze di Dna che pro-teggono le estremità dei cromosomi chehanno un ruolo chiave nei meccanismidell’invecchiamento. Per gli studiosi della Saarland University

di Homburg l’attività sportiva ha un veroe proprio effetto anti-età. Lo provano icampioni di sangue prelevati a un gruppodi sportivi professionisti, comparandoli aquelli di persone della stessa età e in buo-na salute, non fumatori. L’attività sportiva ha un vero e proprioeffetto anti-età perché frena l’accorcia-mento dei telomeri nelle cellule esamina-te (leucociti o globuli bianchi). Le conclusioni dello studio hanno prova-to che esiste un metodo naturale permantenere la lunghezza dei telomeri: lo sport praticato per anni. Infatti la ricerca ha dimostrato che, negliatleti più anziani con pratica sportiva abi-tuale per molti anni, la perdita di telome-ri era particolarmente ridotta. «È la prova diretta dell’effetto anti-invec-chiamento dell’esercizio fisico», ha dichiarato Ulrich Laufs, uno degliautori dello studio.

MISURARE LA STANCHEZZA

Essere anziani non significa neces-sariamente sentirsi privi di energie, anzi,secondo uno studio della London Schoolof Economics and Political Science, nellala terza età addirittura si è meno stanchidei giovani, inclusi gli adolescenti. Lo studio, apparso sulle pagine di Journalsof Gerontology Series B, riporta che suuna scala da 0 a 6 (dove 6 significa“molto stanco”) la popolazione di etàsuperiore ai 65 anni attribuisce al suolivello di stanchezza un punteggio di1,8, mentre per i giovani tra i 15 e i 24anni questo punteggio è di 2,5. Gli autori dello studio, hanno analizzatoi dati raccolti nel 2010 dall'U.S. CensusBureau da un campione di 13 milaindividui tra i 15 e gli 85 anni, cui è statochiesto di valutare quanto si sentisserostanchi durante varie attività quotidiane.A dichiararsi meno affaticati erano gliuomini, le persone più istruite e chigodeva di un migliore stato di salute,mentre la sensazione di stanchezzaaumentava per ogni figlio in più nelnucleo familiare. A sorprendere i ricercatori è stata peròl'entità della differenza tra la stanchezzapercepita dai più giovani rispetto ai piùanziani.

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GENNAIO 2014| MONDO AGRICOLO |77

Dosatori “intelligenti” pensati per facilitare gli anziani

Entro il 2015 i farmacidiventeranno sempre più'amici' degli anziani. Il con-sumo di medicine, normal-mente, cresce con l’avanzaredell’età. Gli anziani sono imaggiori utilizzatori di pillo-le, fialette, gocce, pomate,bustine e altre forme dimedicinali, ma il loro utiliz-zo è spesso difficile a causa di confezionicomplicate da aprire, ‘bugiardini’ scritti incaratteri minuscoli. Gli anziani inoltre, spes-so non ricordano di prendere per tempo ilmedicinale. Così l’Aifa (Agenzia Italiana delFarmaco) si è posta l’obiettivo, entro il pros-simo anno, di rendere i medicinali semprepiù “amici“ dell’anziano, attraverso blisterpiù pratici, istruzioni più chiare e semplifi-cate al massimo e dosatori in grado di per-mettere al medico di verificare la correttaassunzione del farmaco. Solo il 40% deglianziani assume correttamente i farmaciseguendo le indicazioni del medico. Permigliorare questa situazione, che comportacosti pesanti per la collettività, si sta interve-nendo su più fronti, a cominciare dall''abito'dei farmaci, il blister. L’iniziativa, frutto del-la collaborazione tra pubblico e privato, è

stata promossa dall’Aifa, nel-l'ambito della partnershipeuropea per l'innovazionesul tema ''Invecchiare rima-nendo attivi e in buona salu-te”. ''Ogni anno 10mila per-sone si feriscono aprendo laconfezione dei farmaci – haspiegato il presidente dell’Agenzia Italiana del Farma-

co Sergio Pecorelli - per questo vogliamoblister sicuri, a prova di bambino, ma piùpratici per gli anziani. Stiamo pensandoanche a dosatori 'intelligenti' che permetta-no al medico di verificare se il paziente haassunto le medicine corrette e ad un fogliet-to illustrativo supplementare semplificato epiù comprensibile''. Tutto questo sarà poiaffiancato da altre iniziative che dovrannocreare una 'rete di sicurezza' intorno all'an-ziano, per esempio con un maggior peso delruolo del farmacista e con la creazione di unsistema automatico di sms, che ricordi alpaziente quando deve prendere le medicine.Per i medici di famiglia sarà invece creato unnuovo database che raccoglierà tutti i datidisponibili sulle interazioni tra farmaci, cosìda seguire meglio gli anziani che devonoassumere più terapie contemporaneamente.

IL CONSUMO MODERATO di alcol nella terza etàmigliora la memoria, ma l'effetto benefico riguardasolo chi non è a rischio Alzheimer. Bere uno i duebicchieri di vino al giorno può aiutare a mantenere ilcervello attivo. Lo dicono i ricercatori delle Universitàdel Kentucky e del Maryland. Mentre negli anzianiportatori del gene associato al rischio di Alzheimer, il

consumo moderato di alcol favorirebbe un maggior declino delle capacitàcognitive e della memoria, in chi non lo ha gli alcolici, se consumati in quantitàlimitate, aumentano sia le capacità di apprendimento, sia la memoria. La ricercaha coinvolto 619 pensionati statunitensi di età compresa tra i 69 e i 92 anni. Il 22%dei partecipanti è risultato portatore di Apoe4, un gene che contribuisce allaregolazione dei livelli di colesterolo nell'organismo. Nel restante 78% è statorilevato l'effetto positivo dell'alcol, che si manifesta con un consumo compresotra i 7 e i 14 bicchieri di alcolici alla settimana. I meccanismi di questo effetto nonsono stati chiariti. Potrebbero, però, giocare un ruolo fondamentale le proprietàantinfiammatorie dell'alcol, già in passato associate a una riduzione del rischio didemenza, ictus, malattie coronariche e diabete di tipo 2.

PENSIONATI NOVARA:

QUAGLIA CONFERMATO

L'assemblea ordinaria del SindacatoPensionati Confagricoltura di Novara,svoltasi lo scorso 16 dicembre, haconfermato Pierantonio Quaglianella carica di presidente per ilprossimo triennio. Nominati anchegli altri componenti del consigliodirettivo: vicepresidente Remo Riva,consiglieri Rita Chabert, LuiginaAlbera, Antonio Quaglia, AndreaMezzano, Italo Rigoni, Enrico Sarnataro,Pacifico Crespi. Revisori dei contisono stati designati: Francesco Ferrari,Giuseppe Ferraris e Celso Ioli. Quaglia,coltivatore diretto titolare di un'aziendaagricola a Cameriano, già presidenteprovinciale per il triennio 2010/2013,nonché presidente regionale econsigliere nazionale, subito dopola nomina ha commentato: «Accettovolentieri l'incarico e ringrazio tuttii pensionati per la fiducia che mi èstata data. Continuerò, a livellonazionale, a sostenere e promuoverele varie iniziative, aiutando i pensionatie stando loro più vicino. Saluto inparticolar modo i neo pensionatiche per la prima volta hanno partecipatoall'assemblea, con l'augurio di unalunga e fattiva collaborazione».All'assemblea è seguito il tradizionalepranzo di Natale, momentoparticolarmente sentito e partecipato,in quanto occasione per i pensionatidi Confagricoltura di mettere inrilievo il loro importante contributoall'interno dell'organizzazione e delleloro realtà familiari/lavorative, nonchédi scambiarsi gli auguri in un climadi gioia e di convivialità. Particolarmente gradito è stato ilconsueto omaggio offerto ai partecipantigrazie alla disponibilità delle aziendeagricole associate.

Page 78: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

78| MONDO AGRICOLO | GENNAIO 2014

COLLABORAZIONE CONFAGRICOLTURA – SDA BOCCONI IN VISTA DI EXPO

FORMAZIONEdi Gaetano Menna

Inizia la collaborazione traConfagricoltura e SDABocconi nell’ambito del“BIO Management Labl’Osservatorio sul ProdottoAgroalimentare Biologico”della scuola di manage-ment, finalizzato a pro-muovere la realtà produtti-va del biologico made inItaly. Attraverso questo progetto di«Osservatorio», a cui collaboraanche FederBio, si crea il potenzialeper lo sviluppo di nuove sinergie eprospettive per la ricerca e per l’atti-vità didattica. L’analisi e il monito-raggio del settore del biologicoperaltro si collocano all’interno delleattività sulla sostenibilità alimentarepreviste per Expo 2015 e hanno loscopo di dare impulso al settoreagroalimentare nazionale.L’Osservatorio si propone di contri-buire allo sviluppo delle conoscenze ecompetenze del settore, incentivan-done così lo sviluppo futuro a livellonazionale come nuovo modello diriferimento per il settore agroalimen-tare convenzionale. In tale ottica l’in-dagine e l’analisi della filiera del pro-dotto alimentare.Ad avviso di SDA Bocconii cambia-menti in atto lasciano presagire che ilbio non sia solamente una nuovasegmentazione, ma che sia alla basedi un nuovo modello agroindustria-le, «in cui consumatore e produttoreguidano proattivamente il cambia-mento». Per raggiungere gli obiettivi,l’attività dell’osservatorio si concen-trerà dapprima sull’analisi delle dina-miche che guidano le decisioni deidue attori protagonisti del cambia-mento in atto nelle filiere produttive(i produttori agricoli ed i consuma-tori) e della catena di approvvigiona-

mento fornendo uno scenario di set-tore che evidenzi gli sbocchi com-merciali presenti e futuri, il gradod’innovazione del comparto, le esi-genze formative degli imprenditori.Per questo si procederà alla mappa-tura quantitativa e qualitativa deiflussi per canale e degli attori coin-volti, nonché delle esperienze piùsignificative in tema di gestioneinnovativa ed efficiente della supplychain dell’agricoltura biologica, sia alivello nazionale che internazionale.La collaborazione tra Confagricoltu-

ra e SDA Bocconi prose-guirà con l’approfondi-mento e la diffusione dellepratiche gestionali innova-tive nel settore del biologi-co nazionale con corsi, ini-ziative di formazione mira-ta e divulgazione attraver-so i media.Ogni azienda biologica può

contribuire al progetto compilandoun piccolo questionario online, totalmente anonimo, la cuianalisi fornirà il report che sarà pre-sentato nel mese di marzo. Le infor-mazioni ricavate dai questionarisaranno utilizzate esclusivamente perlo svolgimento della ricerca e sarannodiffuse solo in forma aggregata, cosìche non se ne possa trarre alcun rife-rimento agli intervistati. Al questio-nario si può accedere dal link direttounibocconi.qualtrics.com/SE/?SID=SV_9Aksr7Nq9XsQ1h3

Per il primo anno, lo “steering

committee” (il comitato

guida) ha deciso di

concentrare gli sforzi di

ricerca su tre attività di

ampio respiro:

• un esperimento per

studiare il comportamento

del consumatore rispetto

all’ampiezza dei canali distributivi disponibili nella filiera del

biologico;

• un forum con la business community per cogliere aspettative e

impressioni sul biologico da parte degli operatori del settore

agroalimentare e dei servizi ad esso collegati;

• una survey (sondaggio) sugli agricoltori per studiare le

competenze manageriali specifiche del settore biologico e

rilevare il relativo fabbisogno formativo.

Le tre priorità

Un osservatorio sul biologico

Page 79: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

Come unico Gruppo mondiale interamente dedicato

all’agricoltura siamo consapevoli che in futuro una delle

maggiori sfide per il nostro pianeta sarà soddisfare in modo

sostenibile il fabbisogno alimentare di una popolazione in

rapida crescita a fronte di risorse naturali sempre più scarse.

Nei prossimi cinquant’anni il mondo dovrà produrre una

quantità di cibo superiore a quella prodotta negli ultimi diecimila

anni, mentre l’erosione dei suoli causata dai cambiamenti

climatici e dall’urbanizzazione ridurrà progressivamente i

terreni coltivabili.

In Syngenta crediamo sia assolutamente necessario

promuovere un cambiamento radicale nella produzione

agricola, indirizzandola sui binari di una intensificazione

colturale sostenibile, mettendo al centro della nostra azione

l’imperativo categorico del “produrre di più con meno risorse”.

Da qui nasce The Good Growth Plan - Gli impegni

concreti per il futuro dell’agricoltura - un programma

lanciato globalmente da Syngenta il 19 settembre 2013 che

rappresenta il nostro impegno per la sicurezza alimentare e la

sostenibilità del pianeta.

The Good Growth Plan consiste in un piano di azioni

concrete e misurabili con cui Syngenta vuole dimostrare che

agricoltura e salvaguardia dell’ambiente possono coesistere

e che l’aumento della produzione agricola può avvenire in

modo sostenibile, senza spreco di risorse.

The Good Growth Plan contribuisce a cambiare

il modo di fare agricoltura e fissa 6 impegni da

raggiungere entro il 2020:

1 Aumentare la produttività media delle colture del

20% senza utilizzare più risorse naturali e mezzi tecnici

per l’agricoltura

2 Migliorare la fertilità di 10 milioni di ettari di terreno

agricolo a rischio degrado

3 Arricchire la biodiversità di 5 milioni di ettari di terreno

agricolo

4 Aumentare la produttività agricola del 50% di 20

milioni di piccoli produttori, in particolare nei paesi in via

di sviluppo

5 Formare 20 milioni di agricoltori sulla sicurezza sul

lavoro, in particolare nei paesi in via di sviluppo

6 Garantire condizioni di lavoro eque in tutta la nostra

rete di fornitori.

Un pianeta. Sei impegni.Scopri di più su www.goodgrowthplan.com

Anche noi, come Syngenta in Italia, siamo chiamati a dare il nostro contributo al sistema agricolo nazionale valorizzando la tipicità

delle nostre produzioni e ponendoci al fianco di tutti gli operatori che ogni giorno lavorano per esportare nel mondo la qualità

dei prodotti agroalimentari “Made in Italy”. Per far ciò, includeremo questi impegni concreti nelle nostre attività che, a partire dal

1° gennaio 2014, saranno ancor più connesse ed integrate grazie alla fusione societaria dei due rami d’Azienda Syngenta

Crop Protection S.p.A. e Syngenta Seeds S.p.A. in un unico soggetto che assumerà la denominazione di Syngenta Italia S.p.A.

La nascita di Syngenta Italia S.p.A. è molto di più di un semplice cambiamento legale e societario. Questo nuovo assetto

racchiude in sé lo spirito d’innovazione che da sempre caratterizza la nostra Azienda come leader nel settore dell’Agribusiness

e, grazie all’unicità nell’agire scaturito da questa nuova struttura, faciliterà il lavoro che siamo chiamati a svolgere per tradurre

The Good Growth Plan in realtà.

Gli impegni concreti

per il futuro dell’agricoltura.

The Good Growth Plan

Sementi Agrofarmaci Insetti ausiliari

Servizi ad alto valore aggiunto

Programmi di Agricoltura ResponsabileTM

Page 80: Mondo Agricolo n.1 Gennaio

IN LIGURIA CI SONO 427 imprese agricole associate a Confagricoltura gestite da donne. Imprenditrici attive,impegnate, che lavorano in un territorio difficile e bellissimo. Nel corso degli ultimi decenni, aumentano le imprese rosa e diventano sempre più forti e dinamiche.“Non è un caso – ha sottolineato Silvia Parodi, presidente di Confagricoltura Donna Liguria – che in questo momento

difficile siano proprio le aziende a conduzione o co-conduzione femminile ad aver tenuto più delle altre”.

In Liguria le aziende rosa sono, in percentuale, superiori alla media nazionale. “Le nostre imprenditrici – ha osservato Silvia Parodi - lavorano in tutti i comparti,generalmente sono multifunzionali e si occupano anche di vendita diretta, accoglienza,trasformazione e fattorie didattiche. D’altronde il ruolo degli agricoltori è fondamentale in termini di prevenzione e custodia del territorio. Lo vediamo,purtroppo, con il maltempo. “Anche in Liguria – continua il presidente di ConfagricolturaDonna regionale - con il nuovo Psr 2 0 1 4 -2 0 2 0 e la nuova legge sulla Banca della Terra si potrà avviare una stagione nuova basata anche su una attenta prevenzione”. Ma non solo. E’ tutto lo sviluppo locale a trarre giovamento dalle imprese femminili.“Condivisione, cooperazione e lavoro in rete sono termini modernissimi – conclude Silvia Parodi – ma non va dimenticato che per noi donne sono processi naturali”.

Cognome materno? Importantequando ci sono marchi storici

di Elisabetta TufarelliCAMPI ROSA

L’ANNO DELLE DONNE

La rivista americana Forbesindividua 1 1 motivi chespiegano perché il 2 0 1 4 saràl’anno delle donne. Di fron-te all’aumento significativodella percentuale di societàa conduzione femminile ealla ripresa degli investi-menti, il successo delledonne imprenditrici èindiscutibile. Pitchbook, lasocietà di ricerca che harealizzato lo studio, calcolaun balzo in avanti di circa il2 0 % per le aziende fem-minili, rispetto a soli dueanni fa. E su questo fronte,gli Stati Uniti si confermanoal primo posto, lasciandoindietro l’Italia. Le donnehanno ormai acquisitostraordinarie competenzenel mondo della tecnologia,di internet e dei socialmedia. Sono intuitive econoscono i desideri e lerichieste del loro sesso. Se sipensa che circa l’8 0 % dellaspesa è decisa dalle donne, è chiaro che averle a capo di un team aziendale, si traduce in unaproduzione intelligente,orientata in manieraefficace a rispondere alleesigenze di chi decide perl’acquisto. Conosconol’importanza del lavoro inrete e sono in grado diescogitare sensazionalistrategie di networking.Sono umili, consapevoli cheil loro business deriva inbuona parte dalladisponibilità continuaall’apprendimento. Sanno usare il fallimentocome trampolino di lancio.Gestiscono bene le finanze,amministrandole conoculatezza.

I genitori devono avere il diritto di dare ai figli il solo cognome materno. La Corteeuropea dei diritti umani ha condannato l’Italia per aver violato i diritti di una coppiadi coniugi avendo loro negato la possibilitàdi attribuire alla figlia il cognome della madre invece di quello del padre.“Finalmente – ha rimarcato il presidente di Confagricoltura Donna Marina Di Muzio- il Consiglio dei ministri ha dato il via al disegno di legge per l’attribuzione

del cognome ai figli. L’impor-tante è che sia una buona leggeche non crei ulteriori problemie permetta di tramandare il cognome materno. E’ impor-tante sempre, ma questa neces-sità è particolarmente evidentenel caso di aziende e marchistorici. Come Organizzazione,mentre stiamo approfondendoi contenuti, monitoreremo il percorso legislativo, parteci-pando al dibattito”.Infatti,come precisa una notadi Palazzo Chigi: «Nel dare

piena attuazione alla sentenza della Corteeuropea inerente al cognome materno tutta-via, il Consiglio dei ministri ha rilevato che la complessa materia presenta ulterioriprofili che, oltre ad essere ovviamente apertial dibattito parlamentare, saranno, in sedegovernativa, approfonditi da un gruppo di lavoro presso la Presidenza del Consiglio,con la partecipazione dei rappresentanti dell'Interno, degli Affari esteri, della Giusti-zia e delle Pari Opportunità».

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STAND AD “AGRITURISMOINFIERA” A MILANO

AGRITURISMO

di Gaetano Menna

“Agriturismoinfiera” si scrive tut-to attaccato. È il grande salonededicato alle vacanze in campa-gna, giunto alla seconda edizione,che si è svolto a Milano al ParcoEsposizioni di Novegro, l’areaespositiva nei pressi dell’aeroportodi Linate. Un’apprezzabile mani-festazione per grandi e piccini(questi ultimi coinvolti in iniziati-ve di agrodidattica), che sonoaccorsi numerosi per trascorrereun week end particolare, perconoscere di persona gli operatoriagrituristici, programmare e pre-

notare vacanze, apprezzare,assaporare ed acquistare pro-dotti agricoli; e poi per appren-dere il ruolo multifunzionaledell’agricoltura che è anchenatura (e rispetto dell’ambien-te), divertimento (perché no?),cultura, cibo, tradizione edinnovazione. Alla kermesse c’è stato anche lospettacolo ed hanno coinvoltoed entusiasmato i Cafululègruppo di danza contempora-nea verticale. È stata realizzata in fiera unavera e propria fattoria in cuiinteragire e toccare lama, capre,pavoni, prendere in braccioconiglietti, cavalcare asini ecavalli e scoprire tutti i segretidella campagna; ed ancoralaboratori di semi, di macina, diapicoltura, di falegnameria.Non è mancato l’ “agri-ristoran-te” per pranzi e cene abase di prodotti tipici,

piatti naturali e tradizio-nali che caratterizzano lacultura eno-gastronomi-ca del Belpaese.Tra gli espositori eranomolte le aziende associa-te ad Agriturist. In evi-denza soprattutto lo spa-zio di Agriturist Toscanache ha voluto festeggiarein fiera i 50 anni di atti-vità (1964-2014). Lestraordinarie intuizionidi Simone Velluti Zatiportarono, mezzo secolo

fa, alla nascita dell’associazionetoscana e, un anno dopo, allacostituzione della grande organiz-zazione dell’agriturismo naziona-le di cui fu a lungo il primo presi-dente nazionale. «Siamo davvero felici – ha dettoLaura Cresti, presidente di Agri-turist Toscana - di aver raggiuntoquesto splendido traguardo e difesteggiare il gioioso evento pro-prio in seno ad uno degli appun-tamenti più importanti a livellonazionale del settore agriturismo.Nonostante la crisi continui a“picchiare duro” e le vacanze incampagna ne risentono, gli opera-tori si rimboccano le maniche efanno di tutto per essere presentia questo tipo di manifestazioniche promuovono l’agriturismo, ilterritorio, le aziende». Lo stand toscano è stato per duegiorni – il 18 e 19 gennaio - la casa

Torta di compleanno per i 50 anni di Agriturist Toscana

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dell’agriturismo, con grande pro-fessionalità ed allegria si sonocoinvolti i visitatori. La presidenteCresti in monopattino, le dolci col-laboratrici, gli imprenditori, i pro-dotti in mostra e degustazione… C’è stata anche la “festa di com-pleanno”, con tanto di torta, allapresenza del presidente e deldirettore nazionali di AgrituristCosimo Melacca e FilomenaMaio, del membro di giunta diConfagricoltura Diana Pallini. Da Melacca, Pallini e Maio sonogiunti i complimenti all’efferve-scente associazione toscana perl’impegno e lo spirito organizzati-vo. Il presidente nazionale diAgriturist ha quindi ricordato losforzo in atto, 50 anni dopo, perrilanciare ancor più l’Associazioneed ha annunciato che la prossimaedizione della gloriosa “Guidadell’ospitalità rurale”, giungerà sutablet e smartphone grazie ad unaapposita “app”. La crisi si sconfigge anche così,con la voglia di impegnarsi, dicoinvolgere, di aprire al futuro.

Laura Cresti,presidente di Agriturist Toscana

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Dire Cannonau è dire Sardegna, eviceversa. E non potrebbe essere altri-menti, perché questo grande rossodella tradizione frutto dell’omonimauva, la più diffusa e la più importantedell’isola, racchiude in sé un po’ tuttele sfaccettature di questa bellissimaterra dove il cangiante panorama disuoli, paesaggi e microclimi generauno scenario vitivinicolo estrema-mente variegato e qualitativamenteassai intrigante. È sempre capace didare vini di gran temperamento edagli aromi intensi, il Cannonau, ma èsoprattutto in certe aree che il famosovitigno riesce ad esternare le suecaratteristiche migliori sul piano olfat-tivo e degustativo e una precisa iden-tità territoriale: a partire dalla zonaprobabilmente più vocata alla suaproduzione, l’Ogliastra, regione cen-tro-orientale della Sardegna incasto-nata tra il massiccio del Gennargentue lo splendido mare di Arbatax e Bari-sardo. È qui che si trova l’antico borgodi Jerzu – che dà il nome ad una dellesottozone in cui è articolata la DocCannonau di Sardegna – circondatodai suggestivi vigneti ricavati sui fian-chi ripidi delle colline che lo hannoreso noto nell’isola come “la città delvino”. Proprio nel cuore dell’Ogliastra, inagro di Cardedu (a pochi chilometrida Jerzu), opera dai primianni Cinquanta l’aziendaVitivinicola Alberto Loi,creata da un autentico inna-morato del proprio terroircome Alberto Loi, nativo diJerzu e figlio di viticoltori.Oggi al timone di questainteressante e affermatarealtà del vino sardo ci sonoi suoi cinque figli, Sergio,Alessandro, Renato, Gian-

luigi e Annagiulia che, ani-

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IL CANNONAU DELL’AZIENDA LOI

Emozioni mediterraneemati da immutata passione per il loromestiere di vignaioli, coniugata peral-tro a tanta competenza e professiona-lità, continuano a seguire il per-corso evolutivo dei vini aziendalicon la ferma intenzione di espri-mere il meglio della tradizioneenologica locale. La scommessaforte, naturalmente, è sempresulle uve autoctone, Cannonauin testa, coltivate nelle proprievigne estese su circa 50 ettariin questo aspro territoriodominato dai graniti, inse-diate su suoli sabbiosi limo-si, favorite sia dall’esposizio-ne sia dal ventilato climamediterraneo e allevate a spal-liera bassa ad alta densità di impianto. Una viticoltura, quella dei Loi, meti-colosa e attenta al rispetto dell’am-biente, coronata da una tecnica dicantina moderna e ben dosata, impo-stata su alcuni punti fermi quali lun-ghi tempi di affinamento e gradazionialcoliche generose. Il tutto all’insegnadi una filosofia produttiva che, senzadimenticare la tradizione e la culturadel vino, guarda al nuovo, all’eleganzae alla piacevolezza del bere. Ne derivauna gamma di vini che hanno con-quistato critica e pubblico per tipicitàe forza espressiva ma anche per fasci-no, ricchezza e stile avvolgente di

VINOdi Barbara Mengozzi

innegabile impatto. Nelruolo di protagonista dicantina, il Cannonau vienedeclinato con mano sicurain diverse tipologie,offrendo in ogni casoegregie interpretazioni delgrande potenziale del viti-gno principe della zona,

proposto in purezza oassemblato con altre varietàisolane. Ai vertici della produzioneaziendale, dalle pregiate uve

raccolte da una particolare ebella vigna in altura (il cru “Del-le Riserve” nella tenuta principa-

le di Cardedo) nasce il rosso dedi-cato al fondatore, il Cannonau di Jer-zu Riserva Alberto Loi, fatto maturare22-24 mesi in botti di rovere di Slavo-nia di media capacità e affinato invetro per un anno. Di bel colore rubi-no carico, all’olfatto è incisivo e com-plesso con i suoi corposi profumi difrutta rossa matura e confettura com-pletati da note speziate. In bocca èappagante per volume e salda struttu-ra, delicatamente secco, molto sapidoed alcolico, ma al tempo stesso morbi-do e setoso, carnoso, giustamente tan-nico, in equilibrio con una buona fre-schezza che lo accompagna verso unfinale intenso e persistente. Un vino

assolutamente emozionantedall’anima mediterraneaperfetto in compagnia diprimi saporosi (ravioli d’a-gnello in sugo piccante, adesempio), carni, anche gras-se, e selvaggina, oltre che diformaggi ben stagionatitipo il pecorino sardo. Part-ner di tavola ideale, in Sar-degna, del porchetto arro-sto, specialmente se cottoallo spiedo.

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Agli inizi c’era solo dell’ottimo pesceportato in tavola dentro un piccolocaseggiato in riva al mare, a pochipassi da Cagliari, punto di ritrovoideale per i pescatori del posto.Così è partita l’avventura del risto-rante Sa Cardiga e Su Schironi, creatonel 1967 da Cesare Murgia e benpresto divenuto uno dei punti di rife-rimento della gastronomia isolana,tanto da doversi trasferire nell’attualesede, ad una quindicina di chilometridal capoluogo sardo sul lungomare diCapoterra, in località La MaddalenaSpiaggia. Fatto sta che a distanza di decenni,grazie ad un sapiente lavoro e a sem-pre migliori risultati, lo storico SaCardiga e Su Schironi (che in dialettosardo sta per la griglia e lo spiedo) èpiù che mai sugli allori, rinomato epluri-decorato dalle più importantiguide di settore e da una lunga seriedi riconoscimenti, tappa obbligataper gli amanti del buon pesce chepassano dalle parti di Cagliari. Il patron adesso è il figlio di Cesare,Gianluca Murgia, ma la passione e lostile di famiglia procedono sempreall’insegna della professionalità e del-

RISTORANTE SA CARDIGA E SU SCHIRONI A CAPOTERRA ( CAGLIARI)

Una griglia di sapori

la cordialità profuse a piene mani inquesto locale schiettamente marinaroanche negli arredi dell’ambienteinterno, particolarmente caldo, pia-cevole e accogliente, con rivestimentilignei in mogano, cordami alle pareti,lampade e suppellettili che rievocanol’atmosfera di un antico vascello. Quiappena entrati ci si imbatte nella

grande griglia a vista (la cardiga,appunto) alloggiata dentro una vec-chia imbarcazione locale, per passarepoi in una delle ampie sale separate incui si snoda il ristorante, dotato anchedi splendida terrazza panoramicaaffacciata sulle onde. Degna cornicedi una caratteristica cucina regionaleprevalentemente di mare (anche se ipatiti della carne non restano certa-mente delusi dai fantastici arrosti)che fa della freschezza e della assolutabontà delle materie prime la sua armavincente, abbinata alla semplicità dipreparazione proprio per esaltare almassimo il sapore unico conferito alpiatto dal prodotto sardo di migliorequalità. Ad accompagnare le pietan-ze, direttamente dalla fornitissimacantina sotterranea, un assortimentodelle più prestigiose etichette nazio-nali con possibilità di spaziare tra imigliori vini di Sardegna. Il repertorio culinario celebra dunqueil trionfo delle ricette marinare tipi-che della tradizione sarda, servite inmaniera impeccabile. Qualche specialità? Accanto a piattiforti come la cassola de pisci, il tonnoalla carlofortina, le trofiette di Capo-terra con uova di ricci di mare e bot-targa, spiccano “sa burrida” (squisitopiatto della tradizione popolare delcagliaritano preparato con gattucciodi mare, aglio, olio, aceto e Canno-nau) e l’aragosta alla sarda. Dulcis in fundo, i gustosissimi dolciisolani proposti nella più classica del-le versioni. E c’è anche una nota deci-samente peculiare: l’aggirarsi tra itavoli dei camerieri “armati” di lunghispiedi (gli schironi) con anguille cal-de appena cotte alla brace, da prova-re, suggeriscono a Sa Cardiga e SuSchironi, con un bicchiere di Canno-nau, magari del ricco e suadente Can-nonau Riserva Alberto Loi.

Anguilla cotta alla brace su tipici “schironi”

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Piovono polpette, è il caso didire parafrasando il titolo delnoto film d’animazione, cam-

pione di incassi, di cui è uscito recen-temente il sequel. Quella delle polpet-te è una delle più antiche pietanze chepermetteva (e permette) il riutilizzodegli avanzi, con la buona abitudinedi recuperare e reinventare; però,diciamo la verità, negli anni scorsierano state bistrattate e un po’ accan-tonate nelle preparazioni culinariefamiliari e fuori casa. Oggi finalmen-te sono state sdoganate e tornano anuova vita. Ed è tutto un fiorire diiniziative che le pongono sotto iriflettori. A Milano, ad ottobre scorso,c’è stata l’inaugurazione del nuovolocale del popolare attore Diego Aba-tantuono che si chiama “The Meat-ball Family” (in via Vigevano) ed èdavvero la casa delle polpette, prepa-rate in tutti i modi possibili, tra cuil’innovativa “Sashball” (sashimi ditonno, salsa teriyaki, mandorle alamelle e alga nori); a fine novembrea Roma si è inaugurato“Le Polpette”(a piazza Euclide) che le propone inmille alternative: con curry e risobasmati,con erbe al vapore di prosec-co e porro croccante, alla carbonarain cestino di parmigiano... ma nellaCapitale non va dimenticato“Roscioli” (in via dei Giubbonari)che, ad esempio, le fa con carne dimanzo di razza piemontese, sugo dipomodoro e una spruzzata di ricottadella Carnia. Altre “residenze”, dove èil piatto principe, le troviamo a Bolo-gna (da “Polpette e Crescentine” in

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SCAFURI E ROVERSI RENDONO OMAGGIO AD UNA PIETANZA DALL’ANIMA POPOLARE

Le polpette ci salvano dalla maleducazione, dall’acne e dalla crisi

via dei Fornaciai) a Catania (a“La Polpetteria” in via SantaFilomena) e in tante altre città.A consacrare il loro ritornogiunge ora in libreria l’accuratolibro “Una polpetta ci salverà”(Giunti Editore, 192 pagine,12 euro) a cura di Anna Sca-furi (giornalista della Rai cheda dieci anni cura la rubrica set-timanale di enogastronomia del TG1“Terra e Sapori”) e Giancarlo Roversi(scrittore e direttore di “Menù Maga-zine, www.menumagazine.it). Già daltitolo del volume e dall’angelica pol-petta raffigurata in copertina si com-prende che gli autori intendono santi-ficare questo cibo dall’anima popola-re, che è - come annota nella presen-tazione lo chef dell’ “Osteria France-scana” di Modena, Massimo Bottura -«la nostra bandiera». «Fanno parte didiverse tradizioni culinarie e – sotto-linea sempre lo chef - possono esserepreparate in mille modi diversi (conla carne, con il pesce oppure consplendide verdure) ma una cosa chele accomuna è sempre la loro forma:tondeggianti, piccole, a volte un po’schiacciate, sempre diverse, ma diuguale sapore e bontà».Gli autori compiono un viaggiointorno alla polpetta in compagnia diillustri italiani che la osservano daogni punto di vista - culinario, socio-logico, storico - e ci portano alla sco-perta delle polpette d’autore servite aiquattro angoli della penisola. Neemerge un “elogio della polpetta” chesi rivela filosofia del nuovo millennio,

BUONO A SAPERSI...

coniugazionedel nostro sguardo rivolto al passatoartusiano, al presente del risparmio edel riuso, al futuro della tradizionerivisitata. Chi poi vuol proseguire lameditazione mettendosi ai fornellitrova 120 ricette selezionate conriguardo a leggerezza, facilità e sta-gionalità, salvando così il portafogli ela linea. Tutti gli interpellati dai dueautori sono convinti che una polpettaci salverà: dalla crisi economica, per-ché trasforma l’indigenza in eccellen-za (Marino Niola); dall’immobilismo,perché trasforma il passato in unaproposta per il futuro (BeatriceBuscaroli); dalla maleducazione, per-ché la polpetta è gentile, un garbatodosaggio tra dolcezza e sincerità(Gualtiero Marchesi); dall’acne, per-ché se diamo polpette di verdure ainostri bambini difficilmente da gran-di avranno problemi (Ciro Vestita); eanche dalla scomparsa delle stagionidi una volta, perché ogni stagionevuole le sue polpette. Insomma,direbbe Diego Abantantuono nellevesti di ristoratore, le polpette sono«eccezzziunale veramente».

Gaetano Menna

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A come agricoltura, ma anche comeArchimede. Allo scienziato, che haideato una serie lunghissima diinvenzioni che ancora oggi sono uti-lizzate ogni giorno nel mondo agrico-lo, è stata dedicata una grande mostranei Musei Capitolini di Roma. La vitedi Archimede, per esempio, è tuttorausata, principalmente per sollevareacqua per l'irrigazione oppure perinnalzare il grano e confinarlo neisilos; è anche usata in Olanda per ilcontinuo drenaggio di acqua dai pol-der accoppiata a motori che ne per-mettono il funzionamento. Poiché lacapacità di sollevamento è limitatadalla lunghezza del dispositivo, spes-so vengono utilizzate più viti chelavorano in catena sollevando l'acquasu livelli successivi.“Archimede, arte e scienza dell’in-

venzione” è stata una straordinariaoccasione per ammirare il genio diSiracusa (287 a.C. – 212). Unamostra articolata in due filoni princi-pali: il primo fa capire la portata delcontributo che ha dato Archimedealla crescita delle scienze inetà ellenistica. Qui, i visita-tori possono, attraverso lariproposizione filologicadelle macchine che la tradi-zione attribuisce ad Archi-mede, ammirare modellifunzionanti di congegni edispositivi, applicazionimultimediali e filmati in3D che ne visualizzano ilfunzionamento, consen-tendo quasi un vero e pro-prio viaggio nel tempo enello spazio. I trattati diArchimede sono invece ilcuore del secondo filonedella mostra: questi codici

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MOSTRA A ROMA DEI MUSEI CAPITOLINI SULL’INVENTORE SIRACUSANO

L’agricoltura geniale di Archimede

manoscritti, acquisiti tramite ripro-duzioni di altissima qualità, conten-gono le opere dello scienziato siracu-sano e raccontano gli aspetti piùsignificativi della fortuna di Archi-mede e del suo mito fino alla risco-perta dei suoi testi da parte degliumanisti del XV secolo e all’usovantaggioso che ne fecero i protago-nisti della rivoluzione scientifica.Per avere una percezione immediatadello straordinario contributo recatoda Archimede all’avvento del mondomoderno, così profondamente carat-terizzato dalla funzione centrale dellascienza e della tecnologia, sottolineail direttore del Museo Galileo PaoloGalluzzi, «basterebbe dare anche solouno sguardo al monumentale “Archi-medes in the Middle Ages” di Mar-shall Clagett. Nei dieci volumi diquesta opera lo studioso statunitense

BUONO A SAPERSI...

ha tracciato in maniera puntua-le le complesse traiettorie attra-verso le quali l’opera e il mitodel Siracusano filtrarono dalmondo romano, attraverso ilMedioevo, fino ai padri fondatori del-la Rivoluzione Scientifica, che esalta-rono Archimede quasi come unadivinità. Prima del lavoro di Clagettnon si aveva una percezione chiaradella continuità e densità della pre-senza di Archimede anche duran-te i “secoli bui” dell’età dimezzo. Né si aveva con-sapevolezza dei varimodi nei quali vennerocontrapponendosi o,viceversa, coniugandosile due componenti fondamentali del-l’attività di Archimede attestate dallatradizione dossografica e, in partico-lare, dall’influente vita del Siracusanoscritta da Plutarco: il grande studiosodi questioni matematiche immerso instudi di elevato livello speculativo (alpunto da non lasciarsi distrarre nep-pure dalla minaccia del gladio del sol-

dato romano che gli tolse lavita) e l’inventore di dispo-sitivi di straordinaria inge-gnosità di uso militare ecivile. Un Archimedebifronte, si potrebbe defini-re, quello consegnatoci daPlutarco: l’erede diretto, ilpiù autorevole, della tradi-zione euclidea e platonica,da un lato, e l’interprete piùeccezionale della lunga sta-gione di innovazione delletecniche del mondo greco,che raggiunse il culminenell’età alessandrina, dall’al-tro». Come ha scritto ilsovrintendente capitolino

Orologio solaredell’ età ellenistica, Museo Archeologico Regionale“Paolo Orsi”, Siracusa

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Claudio Parisi Presicce, «secondo lefonti Archimede era dotato di taleprofondità di pensiero e di tale sovru-mana sagacia, che nulla volle scriveresulle arti meccaniche, utili solo a sod-disfare i bisogni materiali della vita.Egli dedicò tutti i suoi sforzi soltantoa quegli studi che non dipendonodalla necessità. In questi studi, eglipensava, la materia è compenetratanella dimostrazione, che le dà gran-dezza e bellezza, precisione e potenza.La perfezione a cui Archimede sirivolgeva era dovuta alla sua straordi-naria capacità di attenzione e di lavo-ro. Sembrano credibili, quindi, glianeddoti che si raccontano di lui,ossia che egli spesso dimenticasse dimangiare e trascurasse la sua perso-na, o conducesse linee col dito intintonell’olio con cui si ungeva il corpo».E

Giovanni Pasquale, del Museo Gali-leo, sottolinea che «l’opera di

Eratostene, Archimede eFilone di Bisanzio

conferma come,in linea genera-le, l’ingegnositàdegli studiosi

nel corso del IIIsecolo a.C. si rivol-

ga anche verso l’in-venzione e il perfezio-

namento di strumenti edispositivi, il cui impiego è

ritenuto essenziale nonsolo per l’evidente uti-lità, ma anche per il

progresso delle cono-scenze scientifiche.

Inquadrata nel più ampiocontesto dei fenomeni culturali checaratterizzano il III secolo a.C., la

parte tecnologica dell’attività diArchimede acquista una dimensionepiù chiara ed equilibrata. Se la stesuradi testi e l’utilizzo di strumenti sono ilsegno della nuova cultura scientificache va diffondendosi nel Mediterra-neo, Archimede è perfettamente inte-grato in questo scenario».Una fama,quella di Archimede, che è arrivata aigiorni nostri attraversando i millenni.Tanto che il direttore del Max PlanckInstitute, Jurgen Renn, ha affermatoche «la meccanica preclassica tenevaassieme componenti eterogenee e tal-volta persino in conflitto tra loro, svi-luppando un sistema concettuale chesarebbe stato abbandonato soltantocon la nascita della meccanica classi-ca tra la fine del Seicento e l’inizio delSettecento. Tra queste diverse com-ponenti vi erano anche la scienza ara-ba e latina medievale dei pesi (scien-tia de ponderibus). Nella mente deicontemporanei, l’approccio di talescienza all’equilibrio poteva compete-re con quello di Archimede nellaspiegazione del comportamento dellabilancia. Uno degli argomenti fonda-mentali della meccanica preclassicaera infatti la conoscenza della bilanciae la spiegazione del suo funziona-mento grazie alla legge della leva,riconducibile ad Archimede. Secon-do la legge della leva, una bilanciacon bracci disuguali è in equilibrioquando i bracci delle leve sono inver-samente proporzionali ai pesi ad essiapplicati. Ma perfino un elementocosì fondamentale della conoscenzameccanica come l’equilibrio dellabilancia era in certa misura contro-verso ed evidenziava l’eterogeneitàdei fondamenti concettuali dellameccanica preclassica».

Gianfranco Ferroni

Modello di vite di Archimede per sollevare l’acqua

Cammeo con ritratto di ArchimedeCollezione FarnesePasta vitrea Napoli, Museo Archeologico Nazionale

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Lino Vairettidegli OsannaLe maschere del rock

Lino Vairetti, al telefono, ci dice quanto sia orgoglioso esoddisfatto del nuovo cofanetto degli Osanna, “Tempo”,un book con doppio DVD, “Live in Naples” e "OsannaStory” , prodotto da due etichette discografiche indipendenti,Afrakà di Napoli e Black Widow di Genova). Il disco più succulentoè quello sull’oggi, con un live al Teatro Trianon della loro Napoli,con molti ospiti sul palco, a partire dal mitico David Jackson, ilsassofonista dei Van Der Graaf Generator. Nel concerto Linoirrompe in platea con la classica “divisa” del “pazzariello” (cheè la colorita figura della Napoli del passato che girava per le viecittadine declamando “annunci pubblicitari”). I volti dei musicisti,

oggi come ieri, sono ancoradipinti e coperti dalle mascheredi Pulcinella. Continua dunque

e si esalta la loro particolaritàdi unire esecuzione sonora e teatralità, ma c’è di più; c’è unasaldatura con la commedia dell’arte, con l’espressione popolare,con le radici mediterranee che sono nella tradizione. Il DVD“Story” raccoglie invece tutti i passaggi televisivi degli anni

Settanta (e Duemila). Quella realizzata è un’operazione archeo-musicale che ha fatto emergere, dalle teche Rai e di CapodistriaTV, diversi spezzoni di programmi di cui si era perso la memoria.

Beppe Colombo, pluristrumenti-sta e tastierista piemontese,ha vissuto la stagioneeffervescente del rockprogressivo degli anni ‘70ma, all’epoca, nonostante iltalento, non riuscì ad inciderealbum. Solo a fine anni Duemila èarrivato il progetto Pandora realizzatoassieme al figlio Claudio batterista.È nata così una staffetta ideale padre-figlio che hanno gli stessi interessi

musicali. È stato pubblicatoora "Alibi filosofico", terzoalbum della band, quellopiù complesso ed ambizioso,con testi fantasy e mitologici,con la "narrazione" suggestivadi Emoni Viruet. Sette brani

tra musica e teatro, tra prog sinfonico,world e jazz. Alle registrazioni hannopartecipato numerosi ospiti, dall’exVDGG David Jackson ad Arien

Lucassen, da Dino Fiore de “Il Castello

di Atlante” al bassista Leo Gallizio.“Apollo” è il brano più esemplare delladimensione teatrale, del perdersi nellabirinto delle sonorità, con il sax diJackson dai toni coltraniani. Emonie Duilio Mongittu recitano le parti diPandora e Apollo attraverso le cuiparole si apre una riflessione sullanatura e sulla forza misteriosa dell’arte.Quindi “Tony Il Matto” il delirio delpittore Ligabue efficacemente sot-tolineata dai fiati dell’ex VDGG.

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PETER HAMMILL E GARY LUCAS TRA GALASSIE E RUSCELLI

SUONI IN DUE TEMPI

Osanna ieri ed oggiRock e commedia dell’arte

CAMPI SONORI

La band inglese dei Van Der Graaf Generator,negli anni ’70, ebbe uno straordinariosuccesso, soprattutto in Italia. A distanzadi anni rimane viva l’attenzione sugli artistidel gruppo. Lo dimostrano, ad esempio,tutti e tre i dischi in cui parliamo (con ilfiatista dei VDGG David Jackson che apparenel cofanetto degli Osanna e nel CD diPandora). Apriamo con il nuovo, atteso,album del cantante dei VDGG PeterHammill e del chitarrista di The MagicBand e di Jeff Buckley, Gary Lucas “OtherWorld” (che appare per l’etichetta ingleseEsoteric Recordings, in vendita dal 3febbraio). È il primo che nasce dallacollaborazione tra i due. Disco suggestivo,

a tratti anche sperimentale.Si apre con la melodica eintensa “Spinning coins”. “Attarof roses” è il miraggio di un’oasinel deserto dei sentimenti;una strumentale cascata diacqua e di suoni limpidi. “Somekinds of fracas” è dura, unbrano di space rock, di accentisiderali con l’elettronica che domina. “Builtfrom scratch” è uno strumentale anch’essosperimentale, un divagare nelle galassie.In “Cash” la voce di Peter si erge sullechitarre elettriche; si staglia sui virtuosismi.“This is showbiz” vede la voce di Peter farsiironica e sprezzante; “Reboot” con la voce

che è uno strumento di viaggioper guidare l’astronave allascoperta di altri mondi. Liricae rock, elettronica, robotica esonorità spaziali, chitarre eloop: pur suonato solo dai due,nel disco c’è una ricchezza disonorità, con cambiamentirepentini di atmosfere. Un

album di grande fascino, per certi versi“avventuroso”. Sia perché spinge ad andareal di là dei confini (mentali, spaziali), siaperché è particolare, immaginifico. Poigiungono momenti come “Black ice” conla voce di Peter che svetta sul rock elettronico;il ghiaccio nero si scioglie e tutto si fa chiaro.

Alibi filosofici nel vaso di Pandora

di Gaetano Menna

Vagando verso “Other World”

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