Mondo agricolo n.1

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ASSUNZIONI CONGIUNTE • DALL’AGRICOLTURA ALLA MEDICINA DEL FUTURO IL MAIS SPIEGATO AI PIÛ PICCOLI • EOLICO 2.0 PNEUMATICI SOSTENIBILI • TRATTORI STRETTI • I VANTAGGI DI MUTUA FIMA FIORI AL FESTIVAL • RAOUL BOVA AGRICOLTORE

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Il mensile di Confagricoltura

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ASSUNZIONI CONGIUNTE • DALL’AGRICOLTURA ALLA MEDICINA DEL FUTURO • IL MAIS SPIEGATO AI PIÛ PICCOLI • EOLICO 2.0 •PNEUMATICI SOSTENIBILI • TRATTORI STRETTI • I VANTAGGI DI MUTUA FIMA • FIORI AL FESTIVAL • RAOUL BOVA AGRICOLTORE

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GENNAIO 2015| MONDO AGRICOLO | 3

Un 2015

a tinte forti

L’ ED I TOR IALE

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l 2015 è iniziato con importanti e delicati momenti. Dal cambio della guardia in Grecia(che potrebbe ridisegnare alcuni equilibri europei), ad un’attenzione maggiore dell’UEverso misure per una ripresa dei consumi, come il “quantitative easing”, di cui solo tra qualche tempo si potrà testare l’efficacia: questi i tasselli di uno scenario sempre più complesso da interpretare.E andando a guardare più da vicino a “casa nostra”, l’attenzione sembra essereconcentrata su vicende ed esigenze di politica interna: l’iter delle riforme, la legge di Stabilità, la nuova legge elettorale, l’elezione del Capo dello Stato e le previsioni di ripresa sul mercato interno.Sono tanti i fronti su cui teniamo alta l’attenzione ed a cui stiamo lavorando. Per citarnesolo alcuni: la questione Imu, relativamente alla quale il governo sta finalmente rivedendo i criteri di esenzione, che è stata gestita con poca chiarezza e con tempi assolutamenteinadeguati, aspetto che non abbiamo mancato di sottolineare con forza. È evidente la necessità per l’agricoltura di una revisione complessiva della fiscalità, regole certe e tempi ben definiti. La politica agricola comune, per cui il quadro appare complesso e contraddittorio e la cui tempistica è decisamente in ritardo rispetto alle scadenze

comunitarie ed alle esigenze delle imprese. A questo si aggiunge il ritardonell’approvazione dei Psr che va ad acuire una situazione già critica.La copertina di questo numero della rivista è dedicata a Parigi. La capitalefrancese è stata d’esempio nel dimostrare come, in circostanze di drammaticitàestrema, si debba reagire guardando al futuro. Non ci si deve fermare,tantomeno davanti alla crisi di un’economia che ancora stenta a ripartire.Prosegue il nostro impegno, continuiamo ad attuare la nostra strategia, che prevede anche il “fare sistema” con altri soggetti che gravitano, in diversevesti, intorno al settore agricolo, per realizzare quel nuovo modello di rappresentanza che tanto desideriamo. Frutto di questa strategia è anche

la convenzione stipulata con Uncai – rappresentanza delle imprese agromeccaniche –con cui c’è sintonia di obiettivi, strategie e valori.E poi l’impegno per l’Expo che, giorno dopo giorno, stiamo cercando di rendereun’opportunità unica, in cui coinvolgere il maggior numero d’imprese nelle varieiniziative di avvicinamento, dentro e fuori Expo.Per dirla con le parole dell’economista Druker: «Dietro ogni impresa di successo c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa». E noi non abbiamo paura di fare sceltecoraggiose. L’impegno di Confagricoltura per Expo è ambizioso: far conoscere al mondo il nostro straordinario settore produttivo, attraverso un prima, un dentro, un fuori e ancheun dopo, l’Esposizione Universale. Per fare questo le nostre strutture centrali e territorialisono impegnate a lavorare “in sistema”, per dare visibilità e appeal commerciale alle aziende associate.

Mario Guidi

I

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SOMMAR IO

L’EDITORIALE

Un 2015a tinte forti

Mario Guidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

PRIMO PIANO OCCUPAZIONE

Lavoro: tutte le novità

Gaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

Assunzioni «congiunte»

Tania Pagano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

Dall’agricoltura alla medicina del futuro

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

Grappoli da export

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18

SPECIALE SIMA

Parigi ripartedall’agricoltura

Claudio Pietraforte . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

Pneumatici sostenibili

Barbara Mengozzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

ATTUALITÀ ENERGIA ALTERNATIVAAlberi a vento

Jordan Nash . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50

ATTUALITÀ SPETTACOLO

Grazie dei fiori

Andrea Sampietro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52

Raoul Bova, ambasciatore dell’agricoltura

Claudio Costantino . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54

ATTUALITÀ AGRONETWORK

Disegnare reti “young”

Maria Cristina D’Arienzo . . . . . . . . . . . . . 56

ATTUALITÀ PREVIDENZA

L’assicurazione sanitaria che parla agricolo

Elisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60

ATTUALITÀ IMPRESA FAMILIARE

La leadership delle PMI

Veronica Mazzanti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62

Rubriche

Mappamondo Ortofrutta . . . . . . . . . . 46

Organizzazione Prezzo latte . . . . . . . 64

Anga Ricambio generazionale . . . . . 67

Over60 Elezioni presidenza . . . . . . . . 70

Campi rosa Umbria . . . . . . . . . . . . . . 74

Agriturismo Classificazione . . . . . . . 76

Buono a sapersi Doctor wine . . . . . . 80Confagricoltura @Confagricoltura

4| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

PRONTUARIO DELLE ALIQUOTE IVA

Il supplemento è disponibile sul sito

www.confagricoltura.it

UNCAI NOTIZIE

Le news

dei contoterzisti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41

Sullo sfondo: “Tour Eiffel” di Robert Delaunay, 1926

Direttore responsabileGABRIELLA BECHI

Coordinatore di Redazione GAETANO MENNA

Editrice SepePresidenteDIANA THEODOLI PALLINI

Direzione, Redazionee AmministrazioneCorso Vittorio Emanuele II, 10100186 RomaTel. [email protected]

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Responsabile Pubblicità e MarketingCLAUDIO PIETRAFORTE

Stampa TIPOLITOGRAFIA

EUROINTERSTAMPA

Testata associata all’USPI

Page 5: Mondo agricolo n.1
Page 6: Mondo agricolo n.1

La legge di Stabilità

introduce importanti

misure a favore

delle imprese,

anche agricole,

che assumono in forma

stabile

6| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

dalla base imponibile IRAP del costosostenuto per i lavoratori a tempo in-determinato e - per i soli datori di la-voro del settore agricolo - per quelli atempo determinato stabilmente inse-riti nella compagine aziendale. L'esonero triennale dal versamentodei contributi previdenziali - per unmassimo di 8.060 euro annui - spettaper i lavoratori assunti tempo indeter-minato nell'anno 2015 (1 gennaio –31 dicembre). L'incentivo spetta an-che ai datori di lavoro agricolo - grazieanche all'azione confederale volta asuperare l'ingiustificata esclusione ori-ginariamente contenuta nel disegnodi legge di stabilità per il 2015 - sep-

La legge di Stabilità per il2015 (n.190/2014) ha in-trodotto interessanti no-vità in materia di lavoro eprevidenza. Punta ad in-centivare le assunzioni, in

particolare quelle a tempo indetermi-nato, agendo sul cuneo fiscale, ossiasul differenziale (attualmente assaielevato) tra quanto il datore di lavoroversa complessivamente a titolo di re-tribuzione, tasse e contributi e quantoil lavoratore effettivamente percepi-sce al netto. Per ridimensionare l’inci-denza di imposte, tasse e contributiprevidenziali sul costo del lavoro, il le-gislatore è intervenuto con due diver-se misure: esonero contributivo trien-nale per i lavoratori assunti a tempoindeterminato; integrale deduzione

P R I M O P I A N O O C C U P A Z I O N E

Lavoro:tutte le novità

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GENNAIO 2015| MONDO AGRICOLO |7

centivi la legge prevede purtroppo lasoppressione di alcune importantiagevolazioni precedenti (dimezza-mento dei contributi previdenzialiper 36 mesi, che diventa esonero tota-le per le aziende del Mezzogiorno equelle artigiane). Per quanto riguarda la misura agevola-tiva sull'IRAP, la norma prevede la de-duzione integrale, dalla base imponi-bile IRAP, del costo complessivo so-

stenuto per lavoro dipendente a tem-po indeterminato, eccedente l’am-montare delle deduzioni. In sostanzase la sommatoria delle deduzioni è in-feriore al costo del lavoro sostenutodall'imprenditore, spetta un’ulteriorededuzione fino a concorrenza dell’in-tero importo dell’onere sostenuto. Sitenga presente che l’applicabilità del-la disposizione è subordinata alla au-torizzazione della Commissione Eu-ropea. Ai soggetti che non si avvalgo-no di lavoratori dipendenti, spetta uncredito d'imposta pari al 10% dell'im-posta lorda determinata. Tale creditopotrà essere utilizzato, esclusivamentein compensazione orizzontale. (G. M.)

Ridotti Irap e oneri

contributivi per incentivare

l’occupazione agricola

pure con alcune ulteriori prescrizioni.L’agevolazione infatti non è concessaper le assunzioni di lavoratori agricoliche nel 2014 siano stati occupati atempo indeterminato ovvero a tempodeterminato, ed iscritti negli elenchinominativi, per un numero di giorna-te di lavoro superiore a 250. Il benefi-cio previsto per quest’anno sarà rico-nosciuto dall’INPS in base all’ordinecronologico delle istanze, fino a ca-pienza delle risorse finanziarie stan-ziate (2 milioni di euro per l'anno2015, 15 milioni di euro per ciascunodegli anni 2016 e 2017, 11 milioni dieuro per l'anno 2018 e 2 milioni di eu-ro per l'anno 2019). A fronte di tali in-

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Nel CCNL Operai non solo

aumenti ma anche elementi

di flessibilità

nell’organizzazione

del lavoro e strumenti

per il miglioramento

della produttività

8| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

aziendale.«Il nuovo contratto – ha commenta-to il presidente di ConfagricolturaMario Guidi che ha seguito perso-nalmente la trattativa - è un'ulterio-re dimostrazione delle buone rela-zioni sindacali che caratterizzano ilsettore primario. Si è definito un ac-cordo coraggioso e innovativo, incui le imprese hanno fatto la loroparte nonostante la perdurantecongiuntura economica negativa, le

Irapporti tra datori di lavoro eoperai agricoli e florovivaistisono regolamentati dal nuovoCCNL per il quadriennio 2014-2017 che conferma l’assettofortemente decentrato della

contrattazione agricola. L’accordonon ha previsto solo aumenti, ma haintrodotto elementi di flessibilitànell’organizzazione del lavoro ed hafornito strumenti per favorire il mi-glioramento della produttività

P R I M O P I A N O O C C U P A Z I O N E

Orario modulare e straordinari

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GENNAIO 2015| MONDO AGRICOLO |9

a 44 ore. Il tetto annuo delle ore uti-lizzabili in tal senso è stato elevatoda 75 a 85 ore. Per quanto riguardai tetti giornalieri e settimanali deglistraordinari, che si rifacevano al re-gio decreto legge 692/1923; sonostati alzati a 3 ore giornaliere e 18ore settimanali.Insomma, nel complesso, si è tratta-to di un contratto importante che siè mosso nell’ottica di modernizzarel’organizzazione del lavoro e, al con-tempo, di incentivare i prestatori dilavoro. (G. M.)

incertezze sull’applicazione con-creta della politica agricola comu-ne, il quadro poco chiaro dellaprossima legge di stabilità».L’aumento retributivo previsto èstato del 3,9% ed è ripartito in duetranche (la prima del 2,1% a no-vembre scorso e la seconda dell’1,8% il prossimo maggio). Si è trattatodi un incremento che ha cercato diconiugare l’esigenza di salvaguarda-re il potere di acquisto dei lavorato-

ri con quella di mantenereun costo del lavoro soste-nibile per l’impresa. Perquanto riguarda il decen-tramento sono state defi-nite le linee guida per fa-vorire l’erogazione a livel-lo territoriale di elementiretributivi legati all’au-mento della produttività,dell’efficienza, della qua-lità del lavoro.Soprattutto, nel contratto,sono state introdotte im-portanti novità nell’otticadella flessibilità dell’orariodi lavoro, ampliando sensi-bilmente la possibilità di ri-correre all’orario modulare ed aglistraordinari per la gestione dei pic-chi di lavoro che caratterizzano ilsettore primario. L’orario modulareo multi periodale è quella forma diorario flessibile che consente, incerti periodi dell’anno, di superarel’orario ordinario senza correspon-sione di maggiorazioni. In pratica,per quanto riguarda l’orario ordi-nario di lavoro settimanale di 39 orecome durata media, si può prevede-re un aumento delle ore lavorative(per una o più settimane) da 39 fino

LE NOVITÀ DEL CONTRATTO

• Aumento retributivo. È stato concordato un aumento retributivo del 3,9% ripartito indue tranche.• Assetti contrattuali. Sono stati confermati i precedenti assetti della contrattazione collet-tiva agricola, caratterizzati da un’ampia autonomia negoziale del secondo livello di contrat-tazione (provinciale). • Orario di lavoro. Estesa la possibilità di utilizzare l’orario modulare o multi periodale (da75 a 85 ore annue).• Straordinario. È stata ampliata la possibilità diricorrere al lavoro straordinario, attraverso l’elevazio-ne dei limiti giornalieri (da 2 a 3 ore), settimanali (da12 a 18 ore) e annuali (da 250 a 300 ore).• Premio di produzione. Definitelinee guida per favorire l’erogazionea livello territoriale di elementiretributivi legati all’aumento dellaproduttività, dell’efficienza, dellaqualità del lavoro.• Rappresentanza. Le parti si sonoimpegnate a definire i criteri dirappresentatività delle Organizza-zioni sindacali abilitate a stipulare icontratti collettivi.

CONTRATTI DI LAVORO IN VIGORE

CONTRATTO OPERAI 2014-2017CONTRATTO IMPIEGATI 2012-2015CONTRATTO DIRIGENTI 2013-2016

Page 10: Mondo agricolo n.1

Un innovativo

strumento contrattuale

proposto da Confagricoltura

per dare soluzione

ad un problema

molto concreto

e diffuso nel settore primario

1 0 | MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

Una delle novità più signi-ficative del nuovo annoper i datori di lavoroagricolo è certamenterappresentata dalla pos-sibilità di instaurare le

"assunzioni congiunte", disciplinatedall’art. 9, c. 11, della legge 99/2013.Da gennaio 2015 è, infatti, possibileutilizzare questo innovativo strumen-to contrattuale proposto da Confagri-coltura per dare soluzione ad un pro-blema molto concreto e diffuso nelsettore primario: i rapporti di lavorocon imprese che, pur distinte dal pun-to di vista giuridico, operano di fattoin modo molto simile ad un'unicaazienda (gruppo, parenti, rete). In taliipotesi occorre normalmente proce-dere ad assunzioni separate (ogni im-presa assume i propri dipendenti)che, oltre a moltiplicare i costi di ge-stione, comportano notevoli difficoltàoperative, non essendo sempre agevo-le individuare preventivamente i pe-riodi in cui il lavoratore sarà chiamatoa prestare la propria opera nelle varieaziende. Con l'assunzione congiunta,invece, due o più imprese agricole, alricorrere di determinate condizioni,possono instaurare un solo rapporto

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di Tania Pagano

Assunzioni «congiunte»

bligazioni contrattuali, previdenziali edi legge che scaturiscono dal rappor-to di lavoro. Le assunzioni congiuntepossono essere instaurate nelle se-guenti situazioni: imprese apparte-nenti allo stesso gruppo societario(controllate o collegate ai sensi del-l’art. 2359 del codice civile); impresericonducibili allo stesso proprietario,e cioè le imprese che pur apparte-nendo allo stesso soggetto (sia perso-na fisica, che società) risultano dotate

di lavoro con lo stesso lavoratore al fi-ne di utilizzarlo promiscuamentepresso i rispettivi fondi. In luogo diuna pluralità di rapporti di lavoro (tan-ti per quante sono le imprese assun-trici), si instaura un unico rapporto dilavoro col medesimo prestatore. Laparticolarità sta nel fatto che una del-le parti, quella datoriale, è compostada una pluralità di soggetti - anzichéda uno solo, come normalmente acca-de - che rispondono in solido delle ob-

Assunzioni «congiunte»

Page 11: Mondo agricolo n.1

GENNAIO 2015| MONDO AGRICOLO |11

n. 185 dell’11.08.2014) che - coeren-temente con la circostanza che si trat-ta di un unico rapporto, sia pure conparte datoriale composita - ha stabilitoche la comunicazione di assunzionecongiunta (come quelle di trasforma-

zione, proroga e cessazione) deve es-sere eseguita da un solo soggetto enon da tutti i componenti la parte da-toriale. Per i gruppi d’impresa, la leggeha stabilito che il soggetto incaricatodegli adempimenti amministrativiconnessi all'assunzione è la capogrup-po, mentre per le imprese riconduci-bili allo stesso proprietario è il pro-prietario medesimo. Le aziende legateda un contratto di rete o condotte dasoggetti legati da vincolo di parentela

Strumento per le imprese

agricole appartenenti

allo stesso gruppo

di autonomia economica e gestionale;imprese condotte da soggetti legati traloro da un vincolo di parentela o affi-nità entro il terzo grado; imprese lega-te da un contratto di rete, quando al-meno il 50% di esse siano agricole. E'possibile assumere qualsiasi tipologiadi lavoratore agricolo (operai, impie-gati, quadri, dirigenti) con contratto atempo determinato o indeterminato.Le modalità di assunzione sono statedefinite dal D.M. 27 marzo 2014 (G.U.

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12| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

P R I M O P I A N O O C C U P A Z I O N E

o affinità entro il terzo grado devonoinvece individuare l’impresa tenuta adeffettuare le comunicazioni relative al-le assunzioni congiunte con appositoaccordo da depositarsi presso l’asso-ciazione di categoria con modalitàche ne garantiscano la data certa (tra-smissione per raccomandata, via pec,timbro postale, etc.). In caso di rete, ta-le indicazione può essere di-rettamente contenuta all'in-terno dello stesso contrattodi rete. La comunicazione diassunzione congiunta deveessere effettuata tramite ilmodello “UNILAVCong” ap-positamente individuato dalDecreto Direttoriale n. 85del 28/11/2014 che differi-sce dal tradizionale moduloUNILAV perché contiene lasezione “altri datori di lavo-ro", ove debbono essere in-dicati gli estremi degli ulte-riori datori di lavoro che,unitamente a quello che ef-

fettua la comunicazione, procedonoall’assunzione congiunta. La trasmis-sione della comunicazione di assun-

zione deve essere effettuata esclusiva-mente tramite la sezione “Adempi-menti” del portale cliclavoro.gov.itdove è operativa - dal 15 gennaio 2015- un’apposita applicazione web. Per in-viare la comunicazione bisogna essereabilitati e accreditati al portale clicla-voro, che una volta ricevuta l'assun-zione la smisterà ai servizi regionali

territorialmente competen-ti e agli Enti previdenziali.Ulteriori aspetti di carattereoperativo connessi alle as-sunzioni congiunte - a co-minciare dagli adempimentiamministrativi che i datoridi lavoro debbono porre inessere successivamente al-l’instaurazione del rapporto(libro unico del lavoro, pro-spetti paga, denunce previ-denziali, F24, etc.) - dovran-no essere chiariti a strettogiro dalle amministrazionicompetenti (ministero dellavoro, Inps, etc.). ���

La comunicazione

di assunzione va effettuata

esclusivamente via Web

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Dall’agricolturaalla medicina del futuro

P R I M O P I A N O O C C U P A Z I O N E

14| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

Dall’agricolturaalla medicina del futuro

Page 15: Mondo agricolo n.1

«La nostra

– dice il presidente di Aboca,

Valentino Mercati –

è un’officina

farmaceutica agricola».

La società

fattura 106 milioni

di euro ed ha 700

dipendenti

GENNAIO 2015| MONDO AGRICOLO |15

di Gabriella Bechi

“Sono agricolto-re. E mi vantodi esserlo”. Ini-zia così la miachiacchieratacon Valentino

Mercati, presidente di Aboca, aziendaleader nel mondo nella produzione dipiante medicinali.“Sono arrivato all’agricoltura – rac-conta l’imprenditore - dopo aver ave-re fatto esperienze diverse, nel mondodella finanza, delle auto ed altro anco-ra, riprendendo in mano un’aziendadi famiglia a San Sepolcro, in provinciadi Arezzo, 300 ettari a cereali che nonproducevano reddito, per realizzare ilmio progetto di vita, un pensiero, unavisione precisa del mondo e della sa-lute, sotto il segno del vero naturale”L’agricoltura doveva riprendere il suoruolo essenziale. Poteva e doveva su-perare i limiti e i danni della chimica.Poteva essere la medicina del futuro.Salute dell’uomo in equilibrio conquella dell’ambiente. Questo è l’idealeche ha guidato Valentino Mercati nelsuo grande progetto.Nel 1978 inizia a studiare approfondi-tamente le antiche tradizioni che lega-no l’uomo alle piante medicinali, sco-prendo un mondo impensabile, dovetutto era già stato detto e utilizzato ecapisce che deve portare questo enor-me patrimonio di conoscenza a di-

sposizione di tutti, incrociando le ri-sultanze di una storia millenaria con lepotenzialità offerte dalle nuove sco-perte scientifiche e tecnologiche.“Dalla raccolta spontanea di piante dasempre esistite in questa zona, che dal1200 era nota per le erbe medicinali –dice - ho iniziato la coltivazione e hocominciato ad utilizzarle nella liquori-stica e nell’estetica, ma presto mi sonoappassionato al loro impiego nella ve-terinaria e nella farmaceutica e dal1984 mi dedico solo a questo ramo di

attività. La nostra è un’ officina farma-ceutica agricola. Azienda agricola per-ché utilizziamo solo materia primaagricola, che trasformiamo in medici-nali naturali.”Non si sente un precursore ValentinoMercati, ma un imprenditore che hacreduto in un progetto, in cui ha in-vestito molte risorse, sapendo cheavrebbe trovato davanti a sé enormidifficoltà e ostacoli, ma sempre conla convinzione di essere sulla stradagiusta.E le difficoltà non sono mancate, a li-vello legislativo nazionale e comunita-rio, ma la caparbietà di Valentino Mer-cati ha avuto la meglio. Oggi Aboca (ilnome deriva da Abiga, dal dialetto to-scano Campezio, pianta medicinaledalle proprietà depurative) è una Spa,le cui azioni sono al 100% della fami-glia, che ha un fatturato di 106 milionidi euro. Mille e 200 sono gli ettari col-tivati (di cui 600 di proprietà e 600 inaffitto) totalmente meccanizzati (“glioperai non toccano mai la terra con ipiedi”, dice), circa 60 la varietà di pian-te utilizzate, a cui si aggiunge una quo-ta pari il 30% del totale della produ-zione che viene importata dall’estero,coltivata in terreni rigorosamente se-lezionati e controllati dalla stessaazienda. Aboca attualmente esportain 19 Paesi del mondo e vi lavorano,oltre a Valentino, la moglie, i due figli

“Formazione”:

questa la parola chiave

della filosofia aziendale

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P R I M O P I A N O O C C U P A Z I O N E

16| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

con i rispettivi coniugi e 700 dipen-denti. “Tutti italiani – dice con orgo-glio l’imprenditore, che ci tiene a sot-tolineare l’italianità della sua azienda eil ruolo sociale che svolge per il terri-torio -. Del nostro fatturato solo il 15%,sostanzialmente quello che destinia-mo a pubblicità e marketing, esce dal-l’Italia. E i nostri dipendenti, tutti as-sunti a tempo indeterminato, fannoparte di un’unica grande famiglia”. Cento sono gli addetti agricoli, 200quelli alla trasformazione, 50 sono im-pegnati nella ricerca, 50 nel controlloqualità, 50 nell’informazione medica;100 sono gli agenti, oltre al personaleche si occupa di amministrazione,marketing, export e così via. La forma-

zione è stata e continua ed essere la

parola chiave della filosofia aziendale,

non solo quella rivolta ai dipendenti,

ma anche alle farmacie e ai centri

ospedalieri (che sono i clienti di Abo-

ca) e al consumatore. “Perché per vin-

cere questa battaglia ho dovuto far co-

noscere e insegnare un nuovo stile di

vita.”

Ma la battaglia Valentino Mercati l’ha

vinta soprattutto con la ricerca, stori-

ca (ne è testimonianza il suo Museo

delle Erbe), botanica, fitochimica, cli-

nica, genetica e tecnologica formulati-

va. L’azienda investe ogni anno 7 mi-

lioni di euro in ricerca e collabora con

le più importanti Università italiane e

del mondo, di Agraria, di Fisica e di Me-

dicina. La convinzione profonda della

necessità di abbandonare un’agricol-

tura che ha bisogno della chimica, per

fare prodotti di grande qualità, che

fanno bene all’ambiente e alla salute,

che hanno un mercato redditizio

La salute al primo posto.

Si realizzeranno centri

di cura agrituristici

(“perché faccio l’imprenditore”,dice),

ha portato Valentino Mercati verso

nuove frontiere di attività. Ha iniziato

ad allevare, allo stato brado, in modo

rigorosamente biologico, vacche di

razza Chianina, maialini dei Nebrodi,

piccioni, germani selvatici e da poco

anche bachi da seta. Per il momento si

sta dedicando ad una linea di prodotti

per l’infanzia, ma in futuro chi lo sa!

Intanto queste deliziose carni si pos-

sono assaggiare nel ristorante aperto

da due mesi a San Sepolcro, “Il giardi-

no di Piero della Francesca”, 70 co-

perti e un menu tutto biologico, com-

presi i vini. I prodotti utilizzati vengo-

no attentamente selezionati in tutta

Italia. “E lo chef chi è?”, chiedo. “Sono

io – risponde - . Io scelgo i prodotti,

faccio i menù e seguo di persona quel-

lo che i due chef fanno in cucina”. Il ri-

storante è stato subito un successo. “I

clienti, tra cui tanti giovani, non sanno

che il ristorante è mio e non sanno

neppure che si mangia solo biologico.

Vengono perché le cose sono più

buone. E questo per me significa ave-

re vinto una grande scommessa. Le co-

se che fanno bene sono anche più

buone!”

Nel futuro di Valentino Mercati c’è l’o-

spitalità. Sono in via di realizzazione

alcuni agriturismi e un albergo, che sa-

ranno non dei centri benessere, ma

veri e propri “centri di cura”. Metten-

do sempre l’uomo e la natura, e la lo-

ro salute al primo posto! ���

Valentino Mercati

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18| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

P R I M O P I A N O OCCUPAZIONE

Grappoli da exportGrappoli da export

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GENNAIO 2015| MONDO AGRICOLO |19

durla anche noi perché il mercato lachiede, ma rischiamo di perdere il pa-trimonio di tradizione delle nostre va-rietà autoctone come l’uva Italia o laGolden Globe, uve tipiche delle re-gioni meridionali che solo noi abbia-mo, che hanno rappresentato neglianni un valore anche sociale, dando

lavoro a migliaia di persone, che sonobuonissime e uniche al mondo. Tral’altro hanno un ciclo di raccolta mol-to lungo (fino a tre mesi), che riduceil tempo di refrigerazione, permetten-do di mantenere intatte le proprietànutrizionali e gustative. I tanto bistrat-tati semini, poi, contengono sostanzeantiossidanti utili nella prevenzionedi molte malattie. L’uva apirene, inve-ce, ha un ciclo più breve, deve staremolto in frigorifero, non è altrettantodolce e poi la sanno fare in tutto ilmondo. Questo andrebbe spiegatomeglio ai consumatori”.L’unica consolazione su questo fronteviene per Giacomo Suglia dai Paesi

Arabi, che preferiscono invece pro-prio le varietà autoctone. “Sarà - com-menta, scherzando - perché voglionofare sempre le cose in grande! Ed ichicchi delle nostre uve sono decisa-mente più grandi di quelle senza se-mi”.Tutta la produzione è destinata allaGDO che, nei Paesi stranieri, è moltoselettiva, severa nei controlli ed esi-gente nella puntualità e nella conti-nuità. “Per questo – ci dice - con i mieifratelli abbiamo deciso di costituire“Ermes”, attraverso la quale acquistia-mo da altri produttori della zona diBari e Taranto ed esportiamo 35.000quintali di uva all’anno. E, per non la-sciare scoperta la GDO nei mesi incui l’uva non c’è, commercializziamociliegie della varietà ‘Ferrovia’, sem-pre della nostra zona, e ortaggi.”I vantaggi di lavorare con l’estero so-no molti, a parere di Giacomo Suglia -che è anche presidente di Apeo, l’As-sociazione Nazionale ProduttoriEsportatori Ortofrutticoli e vicepresi-dente nazionale di Fruitimprese - a

I fratelli Suglia, produttoribaresi, attraverso “Ermes”,commercializzano

all’estero 35 mila quintalidi uva da tavola. In primo piano l’impegno

occupazionale

di Gabriella Bechi

I fratelli Suglia, di cui 5 sono soci di “Ermes”

Le cultivar tradizionali

di uva apprezzate

nei Paesi Arabi

Per tradizione la famigliaSuglia ha avuto gli occhipuntati sull’export e oggil’azienda, guidata dai cin-que fratelli - Giacomo, Mi-chelangelo, Natale, Nico-

la e Vittoria - destina il 100% della suaproduzione di uva da tavola ai merca-ti d’Oltralpe (Svizzera, Germania,Francia e Repubblica Ceca) ed a Emi-rati Arabi e Arabia Saudita. Una sceltavincente che, nel 1985, si è perfezio-nata con la costituzione della “ErmesFruit”, società specializzata nella pro-duzione e commercializzazione difrutta, in particolare uva da tavola. L’azienda agricola, in località Noicot-taro, in provincia di Bari, produce15.000 quintali di uva l’anno su unasuperficie di 35 ettari. “Coltiviamo tut-te le varietà tipiche della nostra zona– dice Giacomo Suglia – soprattuttoItalia e Red Globe, ma anche quellesenza semi (apirene), varietà precoci,medio tardive e tardive, che ci per-mettono una produzione di sei mesi,da luglio a dicembre”.Una vera passione quella per l’uva datavola pugliese, che si percepisce nelrammarico di Giacomo per la nuovamoda dell’uva senza semi.“Abbiamo dovuto cominciare a pro-

Page 20: Mondo agricolo n.1

20| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

P R I M O P I A N O O C C U P A Z I O N E

cominciare dalla puntualità dei paga-menti da parte dei fornitori (i tempisono, in media, 45 giorni). Anche se ledifficoltà non mancano: la crescenteconcorrenza di altri Paesi (Spagna,Grecia, Turchia e Francia), con i qualici si deve confrontare i termini di co-sti di produzione; la burocrazia, che inItalia impone le sue regole a livello re-gionale nei disciplinari, che si som-mano a quelle chieste dalla GDO; i co-sti di trasporto, che in Italia avvieneesclusivamente su gomma. “Per non parlare, a livello internazio-nale, dei nuovi competitor come

Perù, Cile, Argenti-

na che, tra l’altro, stanno godendo diun clima particolarmente favorevolealla produzione ortofrutticola – ag-giunge Giacomo Suglia - al contrariodi noi che nel 2014, ad esempio, ab-biamo avuto troppa pioggia, poca lu-ce e poco caldo, e che possono gio-care sulla stagionalità opposta. Se a questo si aggiunge l’instabilitàdei cambi, l’export nei Paesi extra Uenon vive certo un momento partico-

larmente felice”. “Ermes” dispone di unamodernissima strutturadi lavorazione e refrige-razione della merce dicirca 3.000 mq su un'a-rea di 12.000 mq, nel ri-spetto di tutte le norme

di autocontrollo igienico-sanitarie. Un moderno siste-

ma di raffreddamento garantiscel'assoluta qualità del prodotto e,

grazie al suo team sempre operativo,

è in grado di rispondere atutte le esigenze dei propriclienti, con innumerevoliofferte di packaging. Le buone regole di produ-zione dell'azienda agricolagarantiscono una produzio-ne di qualità, con un siste-ma di tracciabilità informa-tizzato, in grado di fornire aipropri clienti l'intero per-corso del prodotto confe-zionato. Inoltre, la famigliaSuglia, da oltre un decen-nio, collabora con Istituti diricerca e di sperimentazio-ne agraria, ospitando nuovevarietà e migliorando laqualità dell'uva e la sua salu-brità. Parallelamente la Er-mes commercializza local-mente una gamma comple-ta di frutta esotica (ananas,avocado, babaco, banane,feijoa, lime, mango, litchies),

oltre a prodotti nazionali, distribuen-doli a grossisti, ristoranti, aziende dicatering e locali che operano nellastagione estiva. L’azienda lavora 365giorni l’anno, tra preparazione del ter-reno, potature, raccolta e confeziona-mento e impiega 30 lavoratori stagio-nali nei mesi invernali e 100 in quelliestivi. “Il nuovo contratto nazionaleda poco firmato introduce senza dub-bio elementi di flessibilità positivi –dice l’imprenditore -. Sarebbe utile, amio parere, lavorare per una revisio-ne della normativa legislativa sullequalifiche, soprattutto per una mag-giore flessibilità nel loro utilizzo. Il la-voro in campagna non è come quelloin una fabbrica, dove un operaio svol-ge quella determinata mansione pertutti i giorni dell’anno. Da noi è diver-so. Se è cattivo tempo, ad esempio,devo poter spostare gli operai a fareun lavoro al coperto. O se mi arrivaun ordine urgente devo mettere piùpersone all’incassettamento. La rigi-dità delle qualifiche non aiuta. E senon le rispetti rischi sanzioni pesanti,anche se sei un imprenditore che dàlavoro, regolarmente, a centinaia dipersone per tutto l’anno”. ���

Lavoro: «Serve

una revisione delle qualifiche

e flessibilità nel loro utilizzo»

Page 21: Mondo agricolo n.1

GLI IMPEGNI CONCRETI PER IL FUTURO DELL’AGRICOLTURAThe Good Growth Plan - Gli impegni concreti per il futuro dell’agricoltura - è l’ambizioso piano relativo all’impegno concreto che

Syngenta intende assumere per contribuire alla sicurezza alimentare nel rispetto dell’ambiente. The Good Growth Plan consiste in tre sfide e sei

impegni misurabili con cui Syngenta vuole dimostrare che agricoltura e salvaguardia dell’ambiente possono coesistere e che l’aumento

della produzione agricola può avvenire in modo sostenibile, senza spreco di risorse.

Il piano “The Good Growth Plan - Gli impegni concreti per il futuro dell’agricoltura” nel contesto agricolo italiano

si basa su 3 elementi fondamentali declinati in progetti specifici:

Sementi Agrofarmaci Insetti ausiliari

Servizi ad alto valore aggiunto Programmi di Agricoltura ResponsabileTM

Scopri tutti i dettagli e scarica le schede dei progetti sul sito

www.syngenta.itnella sezione The Good Growth Plan

Promuovere un’Agricoltura Intensiva Sostenibile

Salvaguardare la qualità delle produzioni

Promuovere le peculiarità delle filiere agroalimentari italiane

Gestione multifunzionale del territorioMira a dimostrare come un’agricoltura intensiva

produttiva e un ambiente ricco e vivo in termini di

biodiversità possano coesistere sfruttando le aree

marginali delle aziende agricole come i bordi campo.

Grano Armandoè un contratto di filiera che permette di garantire grano

di qualità 100% italiano a un marchio di pasta premium

del pastificio De Matteis.

Protocolli di qualità per la filiera vitivinicolaè un protocollo di coltivazione per l’uva da tavola

e l’uva da vino sviluppato per soddisfare i requisiti

di sostenibilità della Grande Distribuzione che sono

richiesti ai produttori viti-vinicoli per favorirne l’accesso

ai mercati.

Filiera di Qualità del Pomodoro da Industriaè un protocollo di coltivazione del pomodoro da industria

che aiuta a far sistema tra produttori e trasformatori

italiani e a rispondere ai requisiti di sostenibilità dei

mercati nazionali e internazionali.

Water Optimization Cornè un programma di coltivazione creato per ottimizzare

le risorse idriche nella coltura del mais grazie alla

combinazione di ricerca genetica tradizionale con

programmi di semina e difesa fitosanitaria.

HYVIDORappresenta la tecnologia sviluppata da Syngenta

per aiutare gli agricoltori a produrre orzo di qualità in

quantità, grazie alla combinazione di nuovi ibridi di orzo

con un protocollo di coltivazione studiato per consentire

una massimizzazione delle rese.

Formazione sulla sicurezza alimentare, la tutela del lavoratore e dell’ambiente

Ha lo scopo di sensibilizzare chi lavora in agricoltura

ad avere un ruolo centrale in termini di responsabilità

sociale, di tutela della salute e dell’ambiente.

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grazie alla combinazione dantità,

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Page 22: Mondo agricolo n.1

AT T U A L I TÀ A M B I E N T E

2 2 | MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

zione. L’obiettivo è quello di utilizzare

al meglio le terre produttive e di aiu-

tare i consumatori a scegliere stili di

vita sani e sostenibili.

Poi occorre promuovere ulteriormen-

te un uso responsabile dell’acqua,

compreso il suo riciclo, nonché un

uso efficiente di letame e sottopro-

dotti nelle aziende agricole. Un altro

esempio di ciò è l’utilizzo di panelli di

colza per l’alimentazione animale. L’u-

Si vuole superare il model-

lo economico “lineare”,

che parte dalla materia e

arriva al rifiuto, puntando

su quello che pone al

centro del sistema la so-

stenibilità, che ritiene che non ci siano

prodotti di scarto e in cui le materie

vengono costantemente riutilizzate. Si

parla così di economia “circolare”, una

Produrre in circolarità

priorità. D’altronde la domanda mon-

diale di derrate alimentari, mangimi,

carburanti e fibre è in aumento, men-

tre le risorse naturali si fanno sempre

più scarse. Ed è necessario preservare

le terre produttive riducendo signifi-

cativamente l’impermeabilizzazione

del suolo. I nutrienti recuperati, come

il fosforo dalle acque reflue o il com-

post dalle perdite dovrebbero essere

riutilizzati su terre adibite alla produ-

Superare il modello

economico lineare,(dalla materia al rifiuto)

e puntare su riutilizzo,

sostenibilità, uso

efficiente delle risorse.

Le proposte dell’Ue

Page 23: Mondo agricolo n.1

so di sinergie al di fuo-

ri dell’azienda agricola

tramite una collaborazio-

ne fra produttori di ani-

mali e di vegetali per ot-

timizzare l’impiego di

fertilizzanti organici

e per diversificare

notevolmente la

produzione con-

tribuirà a ridurre

l’impatto am-

bientale e, con-

t e m p o ra n e a -

mente, ad abbat-

tere i costi di pro-

duzione.

Per questo, dopo lo

“sviluppo sostenibile” e la

“green economy”, al centro

delle politiche ambientali eu-

ropee c’è da qualche tempo l’

“economia circolare”. La Commis-

sione europea, in tale ottica, ha defi-

nito le sue proposte – al vaglio del Par-

lamento europeo - che dovrebbero

prevedere: il riciclaggio del 70% dei ri-

fiuti urbani e dell’80% dei rifiuti di im-

ballaggio (vetro, carta, plastica ecc.)

entro il 2030 e, a partire dal 2025, an-

che il divieto di collocare in discarica

i rifiuti riciclabili e biodegradabili. Il

mondo agricolo - come ha ricordato il

Copa-Cogeca, il coordinamento delle

organizzazioni di aziende e coop agri-

cole europee - sta già facendo la sua

parte, prestando maggiore attenzione

alla chiusura dei cicli naturali, con-

centrandosi sulla generazione di cre-

scita economica attraverso una ge-

stione efficiente delle risorse. Al cen-

tro dell’economia circolare si pone la

bioeconomia, ovvero un’economia

basata sull’utilizzo sostenibile di risor-

se naturali rinnovabili e sulla loro tra-

sformazione in beni e servizi, che per-

mette un uso efficiente delle risorse

rinnovabili sotto forma di sottopro-

dotti e di prodotti secondari di origi-

ne agricola e forestale. In linea con ta-

le orientamento, gli agricoltori e le

cooperative agricole si impegnano

pure (e vanno sostenuti in tal senso)

nella produzione e nell’uso di fonti

energetiche alternative. (M. M.)

Sensibilizzare chi lavora in agri-coltura ad avere un ruolo cen-

trale in termini di responsabilitàsociale, di tutela della salute e del-l’ambiente, è l’obiettivo di tutte leattività di formazione e informa-zione di Syngenta. L’impegno del-l’agricoltura è fondamentale, perquesto i programmi educativi svi-luppati da Syngenta mirano a for-nire conoscenze a imprenditoriagricoli, tecnici, studenti, mondoscientifico, autorità, come ancheal personale Syngenta, perché lamoderna agricoltura sia in gradodi garantire non solo adeguatequantità di cibo di qualità, sicuro esano, ma fornisca anche un servi-zio alle comunità gestendo e tute-lando i territori in cui opera. Laqualità dei corsi sostiene la pro-mozione dell’utilizzo sicuro, re-sponsabile e sostenibile degliagrofarmaci, responsabilizzandoe qualificando gli attori della filie-ra agroalimentare, sviluppando ediffondendo strumenti di suppor-to in termini di competenze, risor-se scientifiche e tecniche. Oltre aicorsi, Syngentaha realizzato unaserie di strumen-ti, come “Le Li-nee Guida perl’uso sostenibi-le”, sviluppate incollaborazionecon diversi part-ner, e il “Quader-no AgricolturaResponsabile”,recen tementeaggiornato conle nuove indica-zioni sulla classi-ficazione riporta-

te nel Regolamento CLP, che vo-gliono essere un concreto sup-porto per tutti gli agricoltori im-pegnati ogni giorno per una pro-duzione abbondante, di qualità esicura. Ogni anno, in Italia, più di3.000 persone seguono i corsi diformazione Syngenta. Ciascuna di queste attività sotto-

linea ancora unavolta l’impegnoche Syngenta po-ne nel sostenerel’agricoltore nellesue attività quoti-diane, fornendo-gli indicazionisemplici, utili eprecise, aiutando-lo a soddisfare idiversi obblighi dilegge e valoriz-zando la sua pro-fessionalità, oltrea garantire la suasicurezza.

I P R O G R A M M I E D U C A T IV I D I S Y N G E N T A

Formare gli agricoltori su sicurezza

e salvaguardia dell’ambiente

O S S E R V A T O R I O

Page 24: Mondo agricolo n.1
Page 25: Mondo agricolo n.1

Bergamo, in vista di Expo

aspira ad essere la capitale maidicola

e valorizza il suo prodotto

simbolo, la varietà “Spinato

di Gandino”. Pubblicatoora un libro per ragazzi

AT T U A L I TÀ E X P O 2 0 1 5

contenuto ai fini alimentari, può aiu-tarci, grazie a progetti che mirano allasua valorizzazione, anche a farci ri-comprendere il valore culturale del ci-bo. Valorizzare il mais significa risco-prire la biodiversità». A febbraio dell’anno scorso è nato il si-to dedicato al mais Spinato(www.mais-spinato.com), il mese do-po è stato firmato il protocollo “MaisExpo Bergamo 2015” (MEB 2015), perrealizzare una rete condivisa per la va-lorizzazione del mais, tra enti scientifi-ci e istituzionali del territorio orobicoche ha coinvolto, tra gli altri, la Provin-cia, il Comune e l’Università di Ber-gamo, il Comune di Gandino, l'Unita

Il mais spiegato ai più piccoli

Bergamo aspira ad esserecapitale del mais, valoriz-zando il suo prodottosimbolo, la varietà “Spi-nato di Gandino”. La ter-ritorialità è il denomina-

tore forte del progetto di valorizzazio-ne della coltivazione maidicola e vie-ne esaltato in occasione di Expo2015. Lo aveva sottolineato, già neimesi scorsi, l’assessore all’Agricolturadella Lombardia Gianni Fava: «Mettereil mais al centro dell'attenzione duran-te il periodo dell'Expo è – aveva di-chiarato - una sfida affascinante di ca-rattere anche culturale. Il mais è unprodotto che, visto il suo attuale uso

GENNAIO 2015| MONDO AGRICOLO |25

Page 26: Mondo agricolo n.1

AT T U A L I TÀ E X P O 2 0 1 5

26| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

di Ricerca per la Maiscoltura del CRA(Consiglio per la Ricerca e la Speri-mentazione in Agricoltura). Grazie alprotocollo MEB 2015 il tema del maisqualifica e distingue una partecipazio-ne attiva all’Esposizione Universale,forte nei contenuti e con una precisacapacità di attrazione destinata a pro-lungarsi nel tempo. Va evidenziato poiche la biblioteca Maj di Bergamo Altaconserva gli scritti originali di FilippoLussana ed è per questo, a maggior ra-gione, “cuore” di un progetto articola-to che vede in campo anche l’Unità diRicerca per la Maiscoltura (attiva aBergamo sin dagli anni ’20 del secoloscorso) e l’Osservatorio Cores dell’U-niversità di Bergamo. Filippo Lussanafu nell’800 tra i più rilevanti osserva-tori della pellagra, che mise in direttarelazione con un'alimentazione a basedi mais povero di albuminoidi e pla-stici azotati, quale quello che crescevanella bergamasca. Egli contestò le tesi

dell'origine tossica ed infettiva delmorbo, affermando: «L'Italia è un pae-se eminentemente agricolo e guariràdalla pellagra quando il suo governoproteggerà l'agricoltura»Nell’ottica di questa progetto si regi-stra ora la pubblicazione di un libro einiziative didattiche rivolte ai più pic-coli. "Chicco Spinato e il mondo delmais" di Nadia Fornoni e illustrato daNicoletta Cabrini (Edizioni Sahel,2014), è stato presentato a Bergamocon una conferenza stampa. Il libro accompagna i ragazzi in un ve-ro e proprio viaggio scientifico fra"coltura e cultura del mais". Nellescuole della Valgandino il volume è giàstato distribuito, mentre nelle altre

scuole della Valle Seriana verrà pre-sentato nei prossimi mesi. Nel volumesi raffigura il personaggio guida - ilmaestro Melgotto (melgotto è il nomevolgare che nel '600 segnalava il mais)- che svolge brillanti lezioni, alla scuo-la “Alimentare”, agli allievi - tra cui c’èil piccolo Chicco Spinato - che acqui-siscono così conoscenze scientifichee competenze che ruotano attorno almondo del mais. Un libro per ragazziche ha un approccio “young” ed è di-retto ad incuriosire e coinvolgere.«Il mio libro - spiega l’autrice - raccon-ta ai bambini (ma non solo) la storiaunica e irripetibile del mais Spinato,un’antica varietà di mais che arrivònel borgo seriano di Gandino nel1632 e che oggi, grazie ai progetti disalvaguardia e valorizzazione, è statariscoperta in tutte le sue peculiarità.In questo volume il messaggio di Ex-po Milano 2015 diventa finalmente aportata di bambino». (M. M.)

Un libro destinato

ai bambini racconta la storia

del mais Spinato

Page 27: Mondo agricolo n.1

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Page 28: Mondo agricolo n.1

Dopo il tragico attentato

a Charlie Hebdo

il difficile ritorno

alla normalità. Dal 22 al 26

febbraio la 76° edizione

del salone mondiale

della meccanizzazione

di Claudio Pietraforte

28| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

risposto compatto e composto, an-

che se restano interrogativi e paure.

Il ritorno alla normalità lo danno an-

che appuntamenti come quello di

una kermesse che è una finestra

aperta sull’agricoltura globale, che

conta un aumento degli espositori di

ben il 25% (sono 1740 con più di600 nuovi prodotti in mostra). Giunto alla 76° edizione, il salonefrancese rafforza la sua dimensioneinternazionale contando più di qua-ranta Paesi rappresentati e attenden-do almeno 300 delegazioni di buyere consulenti esteri; in crescita pure ilnumero di visitatori in arrivo da tut-to il mondo che è previsto nell’ordi-ne del 25% (248.800 durante l’edi-zione 2013 furono gli ingressi regi-strati in rappresentanza di 145 Pae-si). In particolare sono aumentate le

Je suis Charlie, je suis Pa-ris, je suis Sima. Il 22 feb-braio presso il quartierefieristico di Parigi-NordVillepinte si inaugura lanuova edizione del salone

mondiale della meccanizzazioneagricola e dell’allevamento profes-sionale “Sima-Simagena”, in program-ma per cinque giorni. Una kermesse a cadenza biennale di

elevato spessore internazionale che,

quest’anno, ritorna in una Parigi feri-

ta a morte e particolarmente scossa

per l’attentato terroristico con cui è

stata massacrata la redazione del

giornale satirico “Charlie Hebdo”. La

reazione - la grande marcia con i lea-

der dei vari Paesi europei e una ma-

rea di persone in piazza - ha mostra-

to al mondo un Paese vitale che ha

S P E C I A L E S I M A

Parigi ripartedall’agricoltura

Page 29: Mondo agricolo n.1

Una campagna pubblicitaria in Francia, diretta avalorizzare il consumo del vino, aveva previsto loslogan “Au goût de la vie” (Il gusto della vita) eduna vignetta raffigurante un uomo in giacca ecravatta che vola sopra la città trasportato da unpalloncino rosso; legando così il concetto di vinoa quello di felicità. La vignetta è stata osteggiata eincriminata dall’Anpaa (Association nationale deprévention en alcoologie et addictologie) perché,a suo dire, violava le norme nazionali di com-mercializzazione e di promozione dell’alcol. Il di-segno, messo sotto accusa è stato poi scagionato(ma non lo slogan che andrà cambiato) dal tribu-

nale. Fatalità ha voluto che la sentenza giungesse proprio il 7 gennaio, il gior-no nero per Parigi del massacro della redazione di Charlie Hebdo. «Lo sloganpubblicitario sul vino niente ha a che fare con le vignette satiriche del periodi-co francese, ma alla luce di ciò che è successo, ogni cosa – soprattutto se si par-la di libertà di espressione - finisce per assumere un altro senso», ha sottoli-neato “Tre bicchieri” (il settimanale online del Gambero rosso dedicato allawine economy). È probabile che in primavera il palloncino rosso torni a vola-re beffardo sopra la città.

L A V I G N ET T A S A T I R I C A S U L V I N On

GENNAIO 2015| MONDO AGRICOLO |29

di spingere con forza l’acceleratore

sull’innovazione tecnologica, decli-

nata sotto tutte le sue forme e rite-

nuta l’unico antidoto efficace contro

la crisi. Tanti i motivi che fanno guar-

dare con occhi diversi alla edizione

2015 del Sima nella Parigi dell’ agri-

coltura. ���

adesioni di aziende italiane (il nostro

Paese è al secondo posto, dopo la

Francia, per numero di espositori e

al quinto per i visitatori).

All’incremento numerico degli espo-

sitori del Sima si unisce quello dello

spazio per la volontà espressa da

molte ditte di ampliare i loro stand.

La rassegna si allarga poi a due nuo-

vi settori – attrezzature professionali

per il verde e per le coltivazioni tro-

picali e specializzate – ribadendo co-

sì la valenza di rassegna a 360° sul-l’agricoltura. Tra le novità anche il“Villaggio dei mestieri” che offre una

completa visione trasversale dellevarie professioni in seno alla filieradella meccanizzazione agricola rela-tive ai settori primario, secondario eterziario.Più grande e ancor più cosmopolito,dunque, il prossimo salone interna-zionale dell’agri-business ha scelto

Si spinge l’acceleratore

sull’innovazione che è vista

come antidoto contro la crisi

Page 30: Mondo agricolo n.1

Le macchine “strette”,

per l’introduzione

dei dispositivi

antinquinamento,

finiscono con il perdere

le prerogative

di compattezza e agilità

di Claudio Pietraforte

30| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

dei costruttori di macchine per l’a-gricoltura, dal quale erano giunte apiù riprese a Bruxelles richieste diuna proroga motivate dalla non fatti-bilità della messa a norma degli spe-cializzati nei tempi richiesti.A detta del Cema, infatti, i dispositividi post-trattamento dei gas combustiattualmente disponibili sarebberotroppo ingombranti per le caratteri-

Pur riconoscendo la pre-senza di difficoltà opera-tive, non ci saranno pro-roghe alla scadenza fissa-ta per l’adeguamentodei trattori da vigneto e

frutteto da 76 cavalli in su – trattoristretti di categoria T2 e C2 secondo la

S P E C I A L E S I M A

Tesoro, mi si è allargato il trattore

definizione del Regolamento n.167/2013 – allo Stage IV della nor-mativa sul controllo delle emissioni,che entrerà quindi in vigore a partiredal 1° ottobre 2017, così come erastato stabilito. È un verdetto che fa di-scutere quello emesso dalla Commis-sione europea alla fine del 2014 eche viene accolto con grande disap-punto dal Cema, il Comitato europeo

Tesoro, mi si è allargato il trattore

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missione europea alla quale fornire ipropri feedback. In particolare il Ce-ma sostiene che a fare le spese dellepenalizzazioni conseguenti all’ade-guamento dei trattori stretti allo stepIV – penalizzazione riconosciute pe-raltro dalla Commissione stessa – sa-ranno soprattutto gli agricoltori, oltreai costruttori. Data l’importanza che

i trattori specializzati rivestonoper l’industria costruttrice italia-na, detentrice di una indiscussa

leadership in questo specificosegmento le cui vendi-te in Europa ammon-tano complessivamen-

te a circa 22mila unità an-nue (dato Cema 2013), Ricor-

date il film del 1992, di RandalKleiser ,“Tesoro, mi si è al-largato il ragazzino” (sequel

di “Tesoro, mi si sono ristret-ti i ragazzi”)? Parafrasando si può direche si sta allargando il trattore stret-to. Sulla questione è scesa in camponei mesi scorsi anche FederUnaco-ma. «L’adeguamento alla fase norma-tiva vigente ha comportato uno stra-

stiche tecniche, operative e dimen-sionali di questa determinata tipolo-gia di macchine. Il che significa, inestrema sintesi, che, continuando nelpercorso di abbattimento delleemissioni nocive fissato per stepdalla direttiva 97/68/CE, i trattoristretti finirebbero per non esserepiù stretti e quindi, persi i requisitidella compattezza e dell’agilità, risul-terebbero inadatti all’impiego neifrutteti e vigneti. Del resto, basta sollevare il cofano diun trattore specialistico per render-si conto di quanto sia ridotto lospazio disponibile, al punto chetrovare una valida soluzionetecnica che soddisfi le semprepiù restrittive norme antin-quinamento risulta quasiun’alchimia.Alla luce di queste considera-zioni il Cema, come viene an-nunciato nella newsletter delComitato datata gennaio, si sta pre-parando ad un incontro con la Com-

New Holland T4PowerStar

Norme in vigore dal 2 0 1 7

La richiesta di proroga

non è stata accettata

Q-110, il nuovospecializzato di Goldoni

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32| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

S P E C I A L E S I M A

volgimento dei requisiti dei trattoristretti al punto che è concreta la pos-sibilità che essi non rispondano alleesigenze dell’utilizzatore finale, conl’effetto paradossale che le nuovemacchine conformi rimangano in-vendute e che le macchine di tecno-logia obsoleta siano sfruttate ben ol-tre i loro limiti, vanificando di fattogli obiettivi della direttiva97/68/Ce», si legge in una nota che lafederazione nazionale dei costruttoridi macchine per l’agricoltura ha dif-fuso durante l’ultima edizione di Ei-ma International, dopo aver presen-tato la tematica nel corso di un’audi-zione presso il Parlamento Europeocon una nutrita rappresentanza diparlamentari italiani. E la preoccupazione dell’industriava al di là del mancato beneficio am-

bientale. «L’entrata in vigore di nuovilimiti più restrittivi anche di quellifissati dalla normativa Usa-Epa – sot-tolinea FederUnacoma – causerà, inquesta fase di mercato debole e sen-za soluzioni tecnologiche adeguate,la perdita di 2 mila dipendenti diret-ti e l’inefficacia dell’accordo di Tran-satlantic Trade and Investment Part-nership in via di definizione tra StatiUniti ed Unione Europea». In altreparole, i nuovi specializzati costeran-no molto di più e, visto il perduraredella crisi economica, si rischiaun’ulteriore contrazione

delle vendite.Prima però di quella fissata per il2017, un’altra scadenza attende ipiccoli trattori di media potenza e ri-guarda il passaggio di questi mezzi al-lo Stage IIIB (quello che precede loStage IV) che, dopo la proroga di dueanni, ha preso il via il 1° gennaio diquest’anno per la fascia da 76 cavalliin su, mentre l’anno prossimo spet-terà a quella da 50 a 75 cavalli, fermarestando la flessibilità concessa alleindustrie che permette di esaurire lescorte di motori di vecchia genera-zione prima di passare ai nuovi.In vista di questo duplice appunta-mento le case costruttrici sono al la-voro, come ha dimostrato l’ultimaedizione di Eima International. Tantoper fare qualche esempio, è già pron-to per lo Stage IIIB il Q-110, il nuovospecializzato di Goldoni che montaun propulsore VM quattro cilindri,turbo intercooler a iniezione com-mon rail, capace di erogare 102 ca-valli di potenza massima.Lo stesso dicasi per Kubota, ormaiproiettata alla conquista del mercatoeuropeo, che ha equipaggiato il suoM9540 DTNQ, nuovo top di gammadella serie Narrow (ovverto stretta)con un motore Kubota V 3800 omo-logato Stage IIIB da 95 cavalli. New Holland, a sua volta, ha presen-tato alla rassegna bolognese la nuovagamma di utility T4 PowerStar, la pri-ma in Europa nella fascia di potenzatra i 50 e i 75 cavalli equipaggiata contecnologia PM Cat (catalizzatore anti-particolato) per la conformità allenormative Stage IV. Sviluppato da FptIndustrial, brand del gruppo Cnh In-dustrial, PM Cat è un separatore diparticolato montato nel sistema discarico a valle del catalizzatore di os-sidazione diesel. Il particolato, o fu-liggine, contenuto nei gas di scaricopassa attraverso il PM Cat e quandone tocca le pareti viene eliminato percombustione. Si tratta di un sistemamolto semplice che offre il vantaggiodi non richiedere alcun intervento daparte dell’operatore né processi di ri-generazione a elevato consumo dicombustibile. ���

Arrivano le prime novità

delle case costruttrici

di trattori “specializzati”

Kubota, M9540 della serie Narrow

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Le case costruttrici

puntano a incrementare

la produttività, però stando

sempre attenti all’ambiente,

riducendo carburante

e compattamento del terreno

di Barbara Mengozzi

34| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

sono arrivare a 3.800 euro per un’areacoltivata di 500 ettariEd ancora più in là si spinge il Pro-gressiveTraction, anch’esso a firmaTrelleborg, un concetto innovativo dipneumatici agricoli progettati per mi-gliorare l’efficienza in agricoltura gra-zie ad un doppio rampone che, ope-rando sul terreno in tempi diversi, ri-lascia progressivamente una trazionemaggiore dove e quando necessario.Un’impronta battistrada del 53% piùampia rispetto ad un pneumaticostandard, che permette di abbassare ilivelli di compattazione del suolo ga-rantendo nel contempo una trazionepiù elevata è la caratteristica principa-le di PneuTrac, l’innovativo concept –una via di mezzo, come indica il nometra uno pneumatico ed un cingolo –messo a punto da Mitas, il secondoproduttore europeo di pneumaticiagricoli con il 35% di quote di merca-to, e premiato all’ultima edizione del-l’Eima come Novità Tecnica. In evi-denza anche la stabilità laterale che,

La ricerca da parte delleaziende costruttrici dipneumatici prosegue, or-mai da diverso tempo, lun-go delle direttrici ben deli-neate che mettono la so-

stenibilità ambientale in primo piano,come avviene anche nel percorso

S P E C I A L E S I M A

Pneumaticisostenibili

evolutivo delle macchine agricole allequali si richiede sempre più potenza,efficienza ed ecocompatibilità.Sono concetti che Trelleborg, la multi-nazionale svedese specializzata nellaproduzione di pneumatici per l’agri-coltura, ha sintetizzato con grande ef-ficacia nella campagna pubblicitariache ritrae lo pneumatico IF900/65R46 TM1000 High Power, lasua più recente innovazione di pro-dotto, sospeso sopra una formica e ac-compagnato dallo slogan “Trelleborg.Cinquecento chilogrammi di legge-rezza” a sottolineare i vantaggi del-l’impronta larga. Con un estremo rispetto del suolo lalinea TM1000 High Power protegge ilterreno dal compattamento aumen-tando la produttività ed assicurandoraccolti migliori. Inoltre, la sua ridottaresistenza al rotolamento si traduce inminori consumi di carburante edemissioni, contribuendo a produrre dipiù in modo sostenibile con risparmiche, sulla base dei test di campo, pos-

Mitas

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GENNAIO 2015| MONDO AGRICOLO |35

to a uno pneumatico standard di parimisura, Agrimax Spargo per applica-zioni sprayer e colture in filare.Non mancherà poi al Sima la gammaFlotation, dedicata ai rimorchi agricoliper l’uso combinato su strada e cam-po e progettata da Bkt per risponderealla sempre crescente domanda dipneumatici in grado di preservare ilterreno. Ambizioni espansionistiche ancheper Alliance Tire Group (Atg), il cuinuovo volto è legato all’acquisizione,risalente al 2007, da parte di WarburgPincus in partnership con la famigliaindiana Mahansaria della compagniaisraeliana Alliance Tire fondata nel1950. Atg, che può vantare un portafo-glio prodotti con oltre 2.600 referen-ze, punta da qui al 2017 a portare ilfatturato a un milione di dollari e a di-ventare una delle tre aziende leader al

mondo nel settore dei pneu-matici per l’agricoltura, la fo-restazione e le costruzioni. Acceleratore premuto, dun-que sull’innovazione, comedimostrano le nuove gam-me Agriflex IF (ImprovedFlexion) e Agriflex+ VF(Very High Flexion), – svi-luppata la prima per impie-ghi su trattori agricoli, irro-ratrici trainate e semoventie trattori per lavorazioni in-terfilari, mentre la seconda

secondo i test eseguiti lo scorso annodai tecnici Mitas, raggiunge i 40 chiliper millimetro, contro i 15 chili permillimetro di uno pneumatico stan-dard, con un incremento del 167 percento, a tutto beneficio della sicurez-za.Mitas, che da gennaio di quest’anno, invista della scadenza della licenza diutilizzo del marchio Continental (fis-sata nel 2019), ha sostituito sulle nuo-ve macchine prodotte in primo equi-paggiamento (Oem) i pneumatici amarchio Continental con i Mitas Pre-mium, la nuova linea di pneumaticiagricoli radiali per macchine di altapotenza, sta inoltre valutando il taras-saco per la fabbricazione di pneuma-tici agricoli. Il costruttore ceco inten-de utilizzare gomma estratta da pianteTaraxacum koksaghyz (tarassaco ka-zako) coltivate in Europa e punta aprodurre il primo prototipo di pneu-matico già nel corso di quest’anno.Lo sviluppo continuo di nuovi pro-dotti specifici per soddisfare le esi-genze di ogni segmento dell’off-hi-ghway ed incrementare la clientela,sostenuto da una particolare attenzio-ne ai valori ambientali e sociali, sonole carte vincenti di Bkt, forte già oggidi un fatturato di oltre 780 milioni didollari che intende più che raddop-piare da qui al 2020, anno per il qualeè stato fissato l’obiettivo di 2 miliardidi dollari. Una riprova di questa strategia l’avre-mo al Sima dove la compagnia indianache realizza nel mercato europeo cir-ca il 50% delle sue vendite di pneu-matici presenterà i nuovi Agrimax Si-rio, per trattori utilizzati incondizioni di lavoro ardue,come ad esempio il traino dirimorchi particolarmentepesanti. Agrimax Sirio, cheverrà esposto al salone pari-gino in due misure (710/70R 38 e 540/65 R 38), assicu-ra una impronta a terra otti-mizzata in ogni situazione,con una maggiore area dicontatto del battistrada eduna minore resistenza al ro-tolamento che si traduce in

un sensibile risparmio di carburante. Agrimax Sirio sarà in mostra accantoai già conosciuti ed apprezzati Agri-max Force, radiali destinati all’usoagricolo per trattori di elevata poten-za progettati e sviluppati grazie allatecnologia IF che permette, a parità dicarico, di lavorare con una pressionedi gonfiaggio inferiore, in modo da ri-durre il compattamento del terreno,migliorando le performance di utiliz-zo ed estendendo la vita operativa del-lo pneumatico. Si avvale della stessatecnologia, che consente altresì unamaggiore capacità di carico ad una in-variata pressione di gonfiaggio rispet-

Pneumatici agricoli progettati per migliorare l’efficienza

del settore primario

BKT conduce in campo

Alliance, radiali per autocarri agricoli

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36| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

S P E C I A L E S I M A

è destinata a trattori a trazione inte-grale (4WD) e mietitrebbie –, in gradosia di portare lo stesso carico deglipneumatici radiali standard ad unapressione inferiore sia di trasportarecarichi più pesanti (del 20 per centonel caso degli Agriflex IF e del 40 percento per quelli VF) alla stessa pres-sione degli pneumatici standard. Alliance è stato inoltre il primo pro-duttore a disporre di radiali per auto-carri agricoli capaci di sostenere velo-cità su strada fino a 100 chilometriorari ed è ancora oggi l’unico brandad offrire pneumatici High-Speed Flo-tation progettati per fornire prestazio-ni su strada alle alte velocità simili aquelle degli pneumatici per autocarritradizionali nonché in grado di soddi-sfare tutti i requisiti necessari per il la-voro sui terreni agricoli. Chiude questa carrellata Bridgestone,entrata solo di recente nel mercato de-gli pneumatici per l’agricoltura, doveera però presente il brand Firestone,ma già fin d’ora determinata a compe-tere ai più alti livelli nel settore dellecoperture agricole come ha dimostra-to il recente lancio dell’innovativo Vt-Tractor, realizzato nel Centro europeodi Ricerca & Sviluppo Bridgestone diRoma e prodotto nello stabilimento diPuente San Miguel in Spagna.Le caratteristiche più importanti delnuovo pneumatico Bridgestone, che è

stato sviluppato partendo direttamen-te dalle esigenze dei clienti finali dellacompagnia giapponese, sono la bassapressione di contatto e la sua distribu-zione al suolo. I test interni hanno in-

fatti rivelato che il Vt-Tractor forni-sce un’area di contatto del

battistrada fino al 26% piùlarga rispetto agli pneumati-ci concorrenti presenti sulmercato, con una conse-guente minore compatta-zione del suolo ed una mag-

giore protezione delle coltu-re. La trazione superiore del

Vt-Tractor permette inoltre agliagricoltori di lavorare i campi più

rapidamente e di coprire in dieci orefino a 0,9 ettari in più rispetto ai con-correnti. Senza trascurare l’elevato ri-sparmio di carburante (fino a 36 litriper 50 ettari rispetto ai concorrenti diriferimento) e il migliore comfort diguida. Strategicamente ben definiti i campidi azione dei due brand: mentre Brid-gestone opererà nell’alta gamma, Fire-stone continuerà a soddisfare i biso-gni di oltre il 90% del mercato dei trat-tori europei con una nuova genera-zione di pneumatici per un’agricoltu-ra di alta qualità. Tra questi il Maxi Trac-tion Combine per mietitrebbie, co-struito per sostenere serbatoi di granocon una capacità fino a 12.500 litri, eil Performer Row Crop per macchineirroratrici, uno pneumatico strettoche consente una sterzata precisa trale colture, eliminando così i danni apiante e radici. ���

Dalla ricerca pneumatici sperimentali prodotti

con gomma di tarassaco

Trelleborg, sulle spalledella formica

BridgestoneVT-Tractor

Page 37: Mondo agricolo n.1

PNEUMATICI AGRICOLTURA BKT. QUALITÀ SORPRENDENTE

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dell’agricoltura moderna: un progetto innovativo che evolve

le prestazioni in termini di effi cienza operativa, sicurezza e

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qualità per AgrimaxForce. Concepito per trattori di elevata

potenza, consente grandi capacità di carico a basse pressioni

di gonfi aggio che, unitamente alla superfi cie di impronta

e alla distribuzione omogenea della pressione di contatto,

garantiscono il massimo rispetto del terreno lavorato.

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Page 38: Mondo agricolo n.1

Lanciata nel 1987 la serie

Magnum di Case Ihè stata

oggetto di continui

innovazioni per migliorare

prestazioni e produttività

di Claud io Pietraforte

38| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

il sistema Hi-eScr. Si tratta di un sistemadi riduzione catalitica di ultima gene-razione che è in grado di ridurre i li-velli di ossidi di azoto di oltre il 95%.Tutti i modelli, ad eccezione del 250,montano un eVgt, un turbocompres-sore a geometria variabile a controlloelettronico che migliora l’erogazionedella potenza del motore e la coppiaanche a basso regime. Per quanto ri-guarda la trasmissione, all’opzioneCvx, viene affiancato, per tutti i model-li tranne il Magnum 380 (commercia-lizzato solo nella versione con cambioa variazione continua), il full power-shift. La trasmissione a variazione con-tinua del Magnum Cvx è dotata di 4gamme meccaniche. Sono presenti la

Con alle spalle oltre 150milaesemplari prodotti e recen-temente insignito del titolodi “Tractor of the year2015”, sta per fare il suo in-gresso sul mercato il Ma-

gnum Cvx di Case Ih, in versione2015. Al top della nuova gamma, il Ma-gnum 380 Cvx, con 380 cavalli di po-tenza nominale, raggiunge una poten-za massima di 435 cavalli utilizzando lafunzionalità di boost dell’EnginePower Management. Per gli altri quat-tro modelli – Magnum 250, 280, 310 e340 – le potenze nominali vanno da250 a 340 cavalli. Ad erogarli provvedeil nuovo motore da 8,7 litri di cilindra-ta Cursor 9 di Fpt Industrial, che vanta

S P E C I A L E S IMA

In campo la nuovagenerazioneMagnum

Page 39: Mondo agricolo n.1

funzione Automatic Productivity Ma-nagement (Apm) per la gestione auto-matica della produttività che selezionail rapporto giusto del cambio e il regi-me ideale per il motore ai fini dell’ese-cuzione di un determinato lavoro, per-mettendo all’operatore di concentrasisulla guida del mezzo, la funzione Acti-ve Hold Control a inserimento auto-matico, che impedisce il movimentodel trattore fermo su un terreno inpendenza e consente di ripartire sen-za dover utilizzare frizione o freni, el’Headland Management Control(Hmc), grazie al quale si possono regi-strare le funzioni di svolta a fine cam-po guadagnando efficienza nei lavoriripetitivi. Rispetto alla sua precedentegenerazione il nuovo Magnum è in gra-do di offrire un livello più alto dicomfort, grazie al pacchetto di so-spensioni a cinque punti. La sospen-sione dell’asse anteriore con 100 milli-metri di corsa per ottimizzare l’ade-renza degli pneumatici al terreno ga-rantisce elevata stabilità ed efficienza.

La sospensione della cabina riduce levibrazioni e la stabilizza smorzando leoscillazioni. Sono disponibili cinqueimpostazioni per una qualità di guidaottimale, e un sedile Premium semi-at-tivo controlla automaticamente le vi-brazioni trasmesse all’interno della ca-bina. Completa il quadro il sistema disospensioni del’attacco posteriore atre punti, finalizzato a rendere stabili esicuri i trasferimenti su strada, con at-trezzi portati al seguito. La cabina Sur-veyor ha una volumetria interna di 3,1metri cubi e con i suoi 6,4 metri qua-dri di superficie vetrata garantisce am-pia visibilità, alla quale va ad aggiun-gersi un alto livello di insonorizzazione(67 decibel). È stato rivisto il design deltettuccio della cabina e sono stati in-trodotti nuovi gruppi ottici che au-

Impegno per ridurre il consumo di carburante e le emissioni

e migliorare il comfort

Fondata 50 anni fa da un

gruppo di agricoltori, Netaim

comprende perfettamente le

side che i coltivatori devono

affrontare ogni giorno. Assieme

al nostro network di esperti locali

assistiamo gli agricoltori passo

passo, offrendo soluzioni irrigue

afidabili, convenienti e facili da

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per soddisfare l’esigenza di rese

più elevate e miglior qualità.

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mentano considerevolmente la visibi-lità garantendo un lavoro notturno piùconfortevole e sicuro. Le nuove carat-teristiche includono 14 luci di lavoro aled e 3 luci ad alta densità posizionatein modo strategico, che incrementanola capacità di illuminazione del 60 percento rispetto ai modelli precedenti.All’interno della cabina il joystick mul-ticontroller è stato aggiornato con pul-santi più grandi ed una retroillumina-zione migliorata. Inoltre, il sistema diaspirazione dell’aria del motore è statoriposizionato a sinistra della cabinaper una migliore pulizia negli ambien-ti polverosi. Rinnovati nell’estetica an-che i serbatoi a vista e gli scalini concorrimano per accedere alla cabina. Inuovi Magnum saranno disponibili an-che nella versione Rowtrac con cingo-li posteriori in gomma. Per finire, uti-lizzando la tecnologia Afs, la nuova ge-nerazione di Magnum si avvale dellasoluzione di guida automatica Accu-Guide, compatibile con entrambi i si-stemi satellitari Glonass e Gps. ���

Page 40: Mondo agricolo n.1

Premiato a Parigi

il nuovo sistema

di controllo

della stabilità trasversale

del telescopico Merlo

S P E C I A L E S IMA

40| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

di C laudio Pietraforte

ad aggiungersi al già presente (di se-

rie) sistema MCDC per il controllo di-namico del carico, in grado di verifica-re costantemente le condizioni di sta-

bilità longitudinale del veicolo.

L’innovativo dispositivo MTSS, me-diante una unità di controllo elettroni-co, è capace di rilevare 100 volte al se-condo i principali parametri relativi al-la stabilità della macchina, ovvero il ca-rico su ogni ruota, la posizione delbraccio telescopico, l’angolo e il cari-co sollevato, come pure l’inclinazionedel telaio e gli accessori collegati albraccio telescopico. Tutte le informa-zioni provenienti dai sensori di bordovengono analizzate dalla centralinaelettronica dedicata che fornisce alconducente, tramite l’ampio display acolori posizionato in cabina, le neces-sarie notifiche. Il colore verde corri-sponde a piena sicurezza operativa; ilgiallo evidenzia che la macchina staoperando al limite del livello di sicu-rezza; il rosso indica zona critica, se-gnalata anche tramite cicalino, per cuiè necessario l’intervento immediatodell’operatore al fine di ristabilire lecondizioni di sicurezza. ���

La sicurezza continua ad es-sere una priorità assolutanelle scelte progettuali, didesign e di produzione, diMerlo che, negli ultimi an-ni, ha raggiunto in questo

settore traguardi sempre più avanzatimettendo a punto soluzioni efficacicontro un gran numero di rischi po-tenziali, in primis quello di ribalta-mento del sollevatore telescopico.Un ulteriore significativo passo avanti

verso la sicurezza a 360 gradi è statocompiuto dal dinamico costruttorecuneese grazie al nuovo sistema dicontrollo della stabilità trasversale del-la macchina MTSS (Merlo TransversalStability System), premiato con unamenzione speciale ai Sima Innovation

Awards 2015.Merlo approda dunque al Salone fran-cese con la sua nuova gamma agrico-la di sollevatori telescopici caratteriz-zata da contenuti tecnologici all’avan-guardia e da una sempre maggiore si-curezza operativa. Non ci si limita piùinfatti a garantire, come nel caso degliattuali sistemi di sicurezza sul mercatodei telescopici, la stabilità anterioredella macchina, ma, grazie al nuovo si-stema MTSS, la gestione della stabilitàlongitudinale viene integrata da quellalaterale e posteriore. L’MTSS va infatti

Sicurezza, ma anche comfort, produttività

e riduzione dei consumi

Sicurezza vincente

Page 41: Mondo agricolo n.1

GENNAIO 2015| MONDO AGRICOLO |I

L’ E D I T O R I A L E

Uncai e Confagricoltura per una rappresentanza più forte

Questo nuovoprogetto editorialeche nasce nel 2015è l'ennesimofrutto di unavisione strategica

che, ormai da un anno, vede insiemeConfagricoltura e Uncai, Unione Nazionale ContoterzistiAgromeccanici e Industriali. L’iniziativa, oltre a prevedere l’invio di Mondo Agricolo agli associati Uncai, costituisce, infatti, la base per un nuovomodo di fare rappresentanza, cercando sinergie e istanzecomuni alle due associazioni. Siamo certi che, se la condivisione di idee e progetti diventasse il modello socioeconomico al quale ci ispiriamo, potremmo arrivare a rappresentare con peso politico ancora più rilevante l’interocomparto, ottenendo gli strumenti utili per rinnovare i macchinari, potenziare la produttività e accrescere la competitività delle nostre aziende.La collaborazione nasce, dunque, con lo scopo di fare sistema

nelle diverse sedi in cui le due associazioni operano:localmente, presso le istituzioni, ma anche nei nostri campi.Nel corso dell’anno, realizzeremo, infatti, delle prove in campodi trattori, macchine, attrezzature, sistemi telematici e satellitari con l’obiettivo di avvicinare i tre attori chiave della filiera agricola: agricoltori, case costruttrici e contoterzisti Uncai, driver professionisti in grado divalutare i macchinari e segnalarne pregi e difetti fornendoindicazioni preziose per successivi upgrade. L’iniziativa può diventare un importante volano tecnologico per il settore,e un’azione concreta per sviluppare quanto sin qui detto: la cultura dell’innovazione attraverso un meccanismo di condivisione e progettazione partecipata.

Aproniano TassinariPresidente Uncai

ENAMA- Il Presidente Uncai Aproniano Tassinari è anche rappresentante per Confagricoltura pressoil Consiglio di amministrazione di Enama, l'EnteNazionale per la Meccanizzazione Agricola cheriunisce Associazioni agricole e agromeccaniche,rappresentanti del ministero dell'Agricoltura, delle Regioni e del Cra Ing. La collaborazione tra Uncai e Confagricoltura ha lo scopo di creare un network dove i contoterzisti, nella loro specificitàe con le loro innovazioni, siano punti di riferimentoper le imprese agricole.

UNCAI

L'Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanicied Industriali rappresenta e tutela su tutto il territorionazionale imprenditori che lavorano per conto terzinel settore agricolo e industriale.Sede Corso Vittorio Emanuele II, 87 - 00186 RomaTel. +39 06 6852557 Email [email protected] Web www.contoterzisti.it - facebook.com/contoterzi-stiagromeccaniciPresidente: Aproniano TassinariVice Presidente: Clevio DemicheliDirettore: Francesco TorrisiConsiglieri: Claudio Rota, Giuliano Chioetto Giuliano,Damiano Merlin Damiano, Roberto Tamburini

Page 42: Mondo agricolo n.1

II| MONDO AGRICOLO |GENNAIO|2015

struttura in Umbria la collabora-zione con Confagricoltura?

Il rapporto tra le due associazioni è si-nergico. Infatti sono state messe a di-sposizione 12 sedi e personale ammi-nistrativo per la preparazione dellebuste paga, la tenuta della fiscalità edella parte contributiva e per offrireservizi di consulenza sugli adempi-

menti tecnici, i piani di sviluppo rura-le e sulla partecipazione a bandi a fon-do perduto. La struttura di rappresen-tanza è agile, ma presente in modo ca-pillare su tutto il territorio, attenta alleesigenze delle imprese e non certo al-le rendite di posizione. Un orizzonteche vede uniti agricoltori e terzisti,per avere più forza nella rappresen-tanza e più efficienza e produttivitànel lavoro.

Quali i primi obiettivi fissati?Il primo obiettivo che ci siamo datiè l’istituzione, sulla scia di quantofatto in altre regioni, di un albo pro-fessionale dei contoterzisti umbri eun libretto delle tariffe locali per lelavorazioni. Passaggi fondamentaliper vedersi riconosciuta a livello re-gionale la professionalità messa alservizio delle aziende agricole e delterritorio.

Porterete le istanze dei contoter-zisti umbri negli uffici della Re-gione, è così?

“Contoterzisti Umbria”, una collaborazione

tra l’Organizzazione degli agromeccanici

e Confagricoltura che aprirà molte porte.

Task force per rispondere prontamente ai contoterzisti,

sia sui servizi sia sui temi sindacali

La nuova organizzazione“Contoterzisti Umbria” ènata lo scorso ottobre.Ne è presidente l’impren-ditore Sergio Bambagiot-ti, mentre il direttore è

l’agronomo Andrea Stortini.

Presidente Bambagiotti come si

PSR - Molti Piani regionali di sviluppo rurale non includono ancoragli agromeccanici tra i prestatori di servizi agricoli beneficiari dellemisure di sostegno destinate alle attività non immediatamenteagricole, come invece la legislazione europea consente. Per spronare affinché tutte le Regioni italiane recepiscanol'indicazione di Bruxelles, lo scorso dicembre Uncai, con il suopresidente Tassinari e il direttore Torrisi, ha incontrato diversiparlamentari, riscontrando piena sintonia di vedute. In particolare,sono state delineate strategie di azione con i rappresentanti del Partito Democratico Luca Sani, presidente della CommissioneAgricoltura alla Camera, e Leana Pignedoli, vicepresidente dellamedesima Commissione al Senato, con il deputato NCD-UDCGiuseppe Castiglione, sottosegretario di Stato alle Politicheagricole e con l’onorevole di Forza Italia Basilio Catanoso, membro della Commissione agricoltura alla Camera dei Deputati.

Uncai arriva in Umbria

In c o n t r o

a Perugia

N O T I Z I E

Page 43: Mondo agricolo n.1

coltura. Inoltre incalzeremo la Regio-ne affinché le modalità di appalto deilavori di manutenzione e sgomberodelle strade diventino il più omoge-nee possibili; punteremo al ricono-scimento della categoria dei conto-terzisti nei piani di sviluppo rurale ed

all’eliminazione della tassa sull’usura

delle strade.

Come vi interfaccerete invece conistituti di credito e assicurativi?

Nei confronti delle assicurazioni cer-

cheremo di ottenere l’equiparazione

della responsabilità stradale conto

terzi a quella conto proprio nelle po-

lizze assicurative, sulla base di un’evi-

denza: in Umbria le trattrici dei con-

toterzisti percorrono poca strada per

spostarsi da un campo all’altro. Con

le banche intendiamo invece stipula-

re convenzioni per facilitare l’acces-

so al credito e definire prodotti fi-

nanziari specifici per i contoterzisti.

Quali invece i servizi e le consu-lenze offerti direttamente ai con-

GENNAIO 2015|MONDO AGRICOLO|III

LEGGE QUALIFICAZIONE

Gasolio agricolo, codice della strada,tariffari, albi professionali, revisionedei mezzi, accesso al credito e ai fondi comunitari e regionali sonosolo alcuni degli aspetti che stannopiù a cuore ai contoterzisti e a Uncai.Per attuare soluzioni efficaci e strutturali, è tuttavia fondamentalel'approvazione di una legge di qualificazione professionale che definisca la professione degliagromeccanici in modo univoco e senza sovrapposizioni con il mondoagricolo. I recenti e numerosi incontriistituzionali di Uncai a Roma sonoserviti ad affrontare questo aspetto e alla definizione del testo dellalegge di qualificazione professionaleall’esame di Camera e Senato: un Testo Unico, condiviso, che possagarantire un adeguato spazio ai prestatori di servizi agricoli.

toterzisti umbri?Oltre a tenere la fiscalità, le buste pa-

ga e la parte contributiva delle azien-

de, siamo a disposizione per la pre-

sentazione di domande aggregate di

forniture, per esempio, di gasolio,

mezzi tecnici agricoli o ricambi, così

come di domande per accedere a fi-

nanziamenti e bandi pubblici. Stiamo

inoltre studiando un modello di ri-

scossione dei crediti dei contoterzisti

nei confronti degli agricoltori, anche

per mezzo della cessione del credito

in natura al momento del raccolto. In-

fine, in collaborazione con Ente na-

zionale meccanizzazione agricola

(Enama), università, istituti agrari lo-

cali e costruttori di macchine agrico-

le, stiamo definendo nuovi percorsi

di aggiornamento professionale e for-

mazione degli operativi, su norme

della strada, macchine, sicurezza, ma-

nutenzione, utilizzo del trattore e

delle operatrici e innovazioni tecno-

logiche. Tutto ricorrendo a sponsor

privati e a finanziamenti pubblici co-

me la formazione finanziata. ���

BRUXELLES

In occasione del ConvegnoEuropeo degli Agronomi, ilDirettore di Uncai FrancescoTorrisi ha incontrato il ministrodelle Politiche agricole MaurizioMartina, il presidente dellaCommissione Ambiente delParlamento Europeo GiovanniLa Via, l’on. De Castro e diversifunzionari della CommissioneEuropea delle Direzioni Agricolturae Commercio. I colloqui sonoserviti a portare sui principalitavoli decisionali europei leistanze dei contoterzisti italiani,anche nell’ottica di collaborazionia tutto campo e progetti perl’Expo di Milano.

Sì, un altro importante obiettivo è ot-

tenere una semplificazione delle pra-

tiche per l’assegnazione, la rendicon-

tazione e la giustificazione a fine an-

no del carburante agevolato in agri-

Page 44: Mondo agricolo n.1

IV| MONDO AGRICOLO |GENNAIO 2015

Contoterzismoe sostenibilitàIntervista al prof. Roberto Fanfani dell’Università di Bologna. «Gli agromeccanici fondamentali

per la salvaguardia del territorio in pianura e in montagna»

DIVIETI CIRCOLAZIONE

È possibile scaricare dal sitointernet di Uncai, il calendario2015 dei divieti di circolazione.Link: contoterzisti.it /normativa

APIMAI RAVENNA - Un talk showvivace e ricco di contenuti e idee, quelloorganizzato da Apimai Ravenna in occasione della assemblea annuale di fine anno. Davanti alle telecamere di Sauro Angelini e Agrilinea, sonointervenuti Mario Guidi (presidenteConfagricoltura) e Aproniano Tassinari

(presidente Uncai), Francesco Torrisi (direttore Uncai), DaniloVerlicchi (direttore Confagricoltura Ravenna), Alberto Rodeghiero(presidente Agrifidi Uno Emilia Romagna), Stefano Francia (vicepresidente Cia Ravenna), Gianluca Bagnara (economista) e imprenditori agricoli come Stefano Andraghetti e Primo Bagioni. A fare gli onori di casa, Roberto Tamburini, presidente di ApimaiRavenna. Paolo De Castro, membro della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, che è intervenuto in videoconferenza, ha invitato tutte le Regioni a “inserire l'aziendacontoterzista tra le misure previste nei Piani di sviluppo rurale,perché direttamente o indirettamente contribuisce allo sviluppodell’agricoltura”. “In un quadro competitivo che richiede sempre più innovazione tecnologica, specializzazione e professionalità,l'attività dei contoterzisti - ha detto Guidi- diventa strategicaper la crescita e lo sviluppo dell’azienda agricola”.

Roberto Tamburini

Contoterzismoe sostenibilitàContoterzismoe sostenibilità

della superficie agricola è in affitto, e la

percentuale cresce proprio in pianura.

In che modo i contoterzisti pos-sono favorire la sostenibilitàambientale?

Bisogna riconoscere l’opportunità of-

ferta proprio dalle imprese agromec-

caniche di diffondere sistemi di colti-

vazione ad alto valore tecnologico che

assicurano sistemi di gestione sosteni-

bili, come l’applicazione delle tecni-

che di precision farming o le lavora-

zioni conservative del terreno che si

stanno affermando negli ultimi anni e

su cui i contoterzisti cominciano a in-

vestire. Anche in pianura, la premessa

affinché le attività agroambientali pre-

servino la ricchezza dei terreni sono

contratti di affitto più duraturi e stabi-

li, una tendenza che, di fatto, si sta af-

fermando sempre di più. ���

Quale scenario si pro-spetta per l’impresaa g r o m e c c a n i c a ?In collina e in montagna

la forte riduzione delle

aziende agricole e del suo-

lo coltivato potrebbe essere contrasta-

ta anche grazie ai contoterzisti, con be-

nefici per il mantenimento delle atti-

vità produttive e della stabilità idrogeo-

logica di queste aree.

Ma come si può reggere economi-camente l’attività in territorimarginali?

Affinché mettano in sicurezza territori

fragili, attraverso la forestazione o

creando le condizioni per il manteni-

mento della zootecnia o di diverse col-

ture, sono necessarie garanzie econo-

miche. Il servizio conto terzi in collina

e in montagna dovrebbe avvenire in

forma più stabile e continuativa anche

con affitti di maggiore durata tempora-

le. Inoltre, le imprese agromeccaniche

dovrebbero essere incluse stabilmente

nelle politiche di sviluppo rurale, come

richiesto da Europa 2020, con un loro

diretto coinvolgimento nella gestione

dei terreni agricoli e con l’adozione di

pratiche di sostenibilità dell’agricoltura

e delle attività forestali.

Quali orizzonti per la pianura?In verità, anche in pianura molti piccoli

agricoltori decidono di non proseguire

l’attività, ma la riduzione della SAU ri-

sulta molto più limitata. In questo caso

però si affittano i terreni ad altri agricol-

tori o a contoterzisti. Oggi quasi il 40%

N O T I Z I E

Page 45: Mondo agricolo n.1

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Page 46: Mondo agricolo n.1

46| MONDO AGRICOLO | GENNAIO 2015

M A P P A M O N D O

di Jordan Nash

Nuova vita per i brutti ma buoni

n COCA COLA PUNTA SUL LATTE

Il colosso americano CocaCola, da quest’anno, mette

in vendita negli Usa, il latte di qualità Fairlife. Al prezzo

doppio rispetto a quello

normale, questo prodotto

conterrà molto calcio e sarà

senza lattosio. Fairlife avrà

anche il 5 0 % di proteine

in più e il 3 0 % di zuccheri

in meno, rispetto al latte

intero. Il sistema

di ultrafiltrazione utilizzato

separando le varie

componenti (acqua, lattosio,materia grassa, proteine, vitamine e minerali), li ricombina

in proporzioni diverse. “Vogliamo perseguire i più elevati

standard di qualità del latte, la sostenibilità agricola

e il benessere degli animali”, ha detto il responsabile

per la Coca Cola per il Nord America, Sandy Douglas,

sottolineando come Fairlife, prodotto in 9 2 aziende

a conduzione familiare, sarà più buono del latte normale.

Pubblicità francese

valorizza

gli ortofrutticoli

“senza gloria”

Una ricerca spagnola hascoperto come limitare idanni da freddo sugli agru-mi particolarmente sensi-bili alle basse temperaturedi conservazione. I ricerca-tori dell'Istituto di Tecnolo-gia Alimentare, insiemecon la Stazione sperimen-tale agropecuaria de Con-cordia (Entre Ríos) e la Sta-zione Sperimentale agro-pecuaria de Famaillá (Tu-cumán), hanno dimostratocome le proteine da shock

termico (HSPs, Heat ShockProteins) permettano di at-tenuare gli effetti dei dannida freddo, migliorandonela qualità e quindi favoren-done l'esportazione. L'ap-plicazione di un trattamen-to termico puramente fisi-co, senza l’uso di prodottichimici dopo la raccolta,attenuerebbe i danni dafreddo su frutti, importantiper l'economia spagnola,come pomodoro, mandari-no, pompelmo e limone.

RICERCA SPAGNOLA SU DANNI DA FREDDO AGLI AGRUMI

Con la crisi e

contro gli sprechi c’è

una nuova vita per

frutta ed ortaggi ‘brutti ma

buoni’. Cresce il numero

di inglesi e francesi pronti

a comprare frutta e

verdura con forme

insolite, se di buona

qualità. Lo rivela una

ricerca condotta da

Mintel, che sottolinea

come questi prodotti

piacerebbero di più se

fossero venduti ad un

prezzo scontato. La catena

di GDO franceseIntermarché ha colto iltrend ed ha messo invendita, dalla scorsa estate

e con successo,

scontandoli del 30%, fruttae ed ortaggi bitorzoluti esiamesi, che solitamente

finivano tra i rifiuti. Illancio è stato scanditoattraverso una genialecampagna di

comunicazione che hagiocato sull’aspettopsicologico. Cosìall’insegna di “Les Fruits &

Légumes Moches” (frutta everdura brutta) ipubblicitari hannopuntato a sottolineare“l’aspetto umano” di una

carotademotivata, diuna clemen-tina introver-sa, di una

melanza-

na sfigura-ta e di una mela rifiutata,abbandonati da tutti, acausa del loro aspettosgradevole. Prodotti ‘senzagloria’ che vengonotrascurati e discriminati,ma vanno riabilitatiperché sono buoni come

gli altri, costano anche

meno e, in Francia,rappresentano il 40% della

produzione. La feliceintuizione, inconcomitanza con l’annoeuropeo contro lo spreco

alimentare, ha

incrementato il flusso dei

clienti nei punti vendita

del 24% e gratificato ilpubblicitario Marcel,inventore della riuscitacampagna “Inglorious

Fruits and Vegetables”,

nello scorso dicembre,

con il riconoscimento

Creative Cristal AcademyGrand Cristal.

Page 47: Mondo agricolo n.1

48| MONDO AGRICOLO | GENNAIO 2015

M A P P A M O N D O

di Jordan Nash

Negli Usa cresce il consumo di latte crudo

n IN USA POLEMICHE SU LINEE GUIDE ALIMENTARI

Da quest’anno saranno

pubblicate le nuove

‘Dietary Guidelines for

Americans’. Le linee

guida USA vengono

riviste ogni cinque anni e

sono finalizzate, attraverso

indicazioni scientifiche, a

spiegare come

l’alimentazione e

l’attività fisica possano contribuire a promuovere la salute

e a ridurre il rischio di contrarre malattie. Ogni incontro

del comitato di esperti è stato seguito da polemiche. Il

nuovo modello alimentare promuoverebbe un maggior

consumo di alimenti di origine vegetale rispetto a quelli di

origine animale. Il Congresso ha chiesto al governo di

focalizzare l’attenzione esclusivamente sugli aspetti

nutrizionali e dietetici, supportati da dati scientifici,

escludendo fattori estranei, che non dovranno essere

menzionati nelle linee guida.

L’industria lattiero-casearia degli StatiUniti produce

oltre 20 miliardi di galloni(un gallone equivale a 3,79 litri) di latte

pastorizzato venduto o

trasformato in formaggi,

burro, creme, panna e

gelati. Il diffondersi di stili

legati al ritorno alla

natura e lo stile bucolico,

che fa immaginare

pascoli erbosi, dolci

colline, mucche al

pascolo e fienili rossi, ha

fatto aumentare

notevolmente e in modo

costante, il consumo

americano di latte crudo

il cui commercio

interstatale, peraltro, è

vietato dal 1987, anche sei singoli Stati possonoautorizzarlo sul proprioterritorio. Se negli Usa

cresce il numero degli

Stati che ne permettonola vendita,contestualmente, si

registra anche unaumento dei casid’infezione alimentarecausati dai batteripresenti nel latte nonpastorizzato. Lo ha affermato ilCenters for DiseaseControl and Prevention(CDC), organo

governativo per la salute

pubblica, che ha

comparato in uno studio

la crescita del numero

medio di infezioni

batteriche dovute

all'assunzione di latte

crudo tra il 2007-2009 etra il 2007 e il 2012. Laquantità di infezioni è piùche quadruplicata.Nonostante il CDC e la

Food and Drug

Administration ne

scoraggino il consumo,

cresce il numero di chi è

convinto che i benefici

siano superiori ai rischi. Il

latte crudo non viene

sottoposto al processo di

“Food and Drug

Administration”

mette in guardia

i fan della vita

bucolica

pastorizzazione, in cui la

temperatura elevata

uccide i microbi; per

questo motivo aumenta il

rischio di entrare in

contatto con batteri

come E.coli e salmonella,

mette in guardia la Food

and Drug Administration.

Per il CDC, aumentando il

numero degli Stati che

consente la vendita di

latte crudo,sono destinati

a crescere anche gli

ammalati e il Centro

invita soprattutto

bambini, anziani e chi ha

disturbi cronici o il

sistema immunitario

indebolito a non

consumarlo. Attualmente

la vendita di latte crudo

destinato al consumo

umano è legale in 30 Stati

americani.

Page 48: Mondo agricolo n.1

Alle radici del futurowww.siapa.mi.it

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NEL FUTURO

LA FORZA

DEL PASSATO

Passione, esperienza, innovazione e tradizione: le solide qualità degli agricoltori italiani sono le stesse di Siapa, partner privilegiato dei Consorzi Agrari dal 1948 e sostegno essenziale per affrontare le nuove side del mercato globale.

Oggi Siapa, dopo oltre 65 anni, continua ad essere un prezioso punto di riferimento per i Consorzi Agrari, con un supporto tecnico all’avanguardia, grazie all’ampiezza e alla speciicità del catalogo prodotti, per colture sempre più protette e produttive.

Page 49: Mondo agricolo n.1
Page 50: Mondo agricolo n.1

Dal prossimo marzo,

nel cuore di Parigi,

parte la sperimentazione

del sistema eolico 2.0

a forma di pianta.

Ogni “foglia”è una mini turbina

di Jordan Nash

50| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

biente e fabbisogni energetici. L’albero a vento, secondo gli ideato-ri, ha il vantaggio di integrarsi per-

fettamente in ogni ambiente urbano

e rurale.

Si tratta di un sistema eolico a forma

d’albero, che è una reale mini turbi-

na ad asse verticale (tecnologia Ae-

roleaf®), capace di ruotare costante-

mente per assorbire, in assoluto si-

lenzio, l’energia del vento da ogni ti-

po di angolazione. Jérôme Michaud-

Larivière ha creato “New Wind” nel

2011, dopo aver osservato le foglie

muoversi un giorno che non c’era

vento. L’idea innovativa è stata quel-

la di riuscire a convertire questo mo-

AT T U A L I TÀ E N E R G I A A L T E R N A T I V A

Alberi a vento

Imulini a vento, contro i quali

combatteva Don Chisciotte, so-no identificati nell’immagina-rio con il paesaggio della Man-cia e sono l’icona di quelloolandese. Le vedute francesi, in-

vece, dal prossimo 12 marzo, inizie-

ranno ad essere caratterizzate dagli

“alberi a vento”. Al primo prototipoistallato nell’agosto 2013 a Charente

Maritime, è seguito, l’anno scorso, unsecondo nel comune Pleumeur-Bo-dou in Bretagna. Il 2015 sarà l’annodella commercializzazione. Dalla Bretagna alla ‘Ville Lumiere’, ilpasso è brevissimo. Così, dal 12 mar-zo al 12 maggio, la capitale francesesarà il palcoscenico dove verrannoeffettuati i nuovi test dello specialesistema che promette di produrreenergia usando il vento. Da marzo l’albero a vento sarà a Pla-ce de la Concorde a Parigi. E’ questoil progetto innovativo di una start upd’Oltralpe che prova a conciliare,

speriamo con successo, da un lato

natura e tecnologia e dall’altro am-

Page 51: Mondo agricolo n.1

GENNAIO 2015| MONDO AGRICOLO |51

za e prestazioni tecniche, riuscendo

a posizionare le foglie con un effetto

disordinato e casuale per catturare la

maggiore quantità d’aria. D’altrondele cifre parlano chiaro. Nel mondotra il 2007 e il 2030 servirà il 75% di

elettricità in più ed il 75% della po-polazione mondiale sarà concentra-ta nelle città, con un miliardo e 600milioni di consumatori che avrannobisogno di energia. Un rapporto del-l'Agenzia Internazionale dell’Energia

sottolinea che le aree urbane con-

tribuiscono per più di due terzi al

consumo globale di energia e per

più del 70% alle emissioni di anidri-de carbonica. Sempre più le città saranno condan-nate a dipendere dal prezzo e dalladisponibilità di energia. E si presu-me, come si legge sul sito di NewWind, che la transizione energeticasi giocherà in città. Sfruttando, ad al-tezza quasi a misura d’uomo, il po-tenziale inutilizzato delle correntid’aria che attraversano i canali tra gliedifici più alti. Gli alberi a vento alti 11 metri, larghi6 e con una chioma di 70 foglie, po-trebbero essere la chiave di volta perrisolvere queste esigenze. Una soluzione fatta per durare. Lesue foglie e i suoi generatori a presadiretta, non creano alcuna faticameccanica. I circuiti sono tropicaliz-zati e i generatori sono protetti inuna matrice stretta. L’albero non ha cavi o generatori vi-

sibili. Tutto è stato inserito

direttamente nei rami e nei

tronchi. Il costo? Circa

29.500 euro, che – come ri-leva il produttore - il siste-ma sarà in grado di ripaga-re da solo in pochi annigrazie a quanto risparmia-to per l'energia. Il test di Parigi dimostreràle reali potenzialità dell’im-pianto e la sua capacità diintegrarsi nel contesto ur-bano. ���

L’albero a vento si integra nel contesto

urbano e rurale

vimento in elettricità, trasformando

ogni foglia in una mini pala eolica.

Non restava che sommare le corren-

ti, riuscendo a bilanciare

efficienza ed emozione.

La sfida aziendale è stata

quella di creare il primo

eolico biomimetico, in gra-

do di captare le turbolenze

e i venticelli urbani. E di la-

vorare più di 320 giornil’anno, invece dei 110/120

dei sistemi attuali. Il design

di quest’albero innovativo

è stato affidato a Claudio

Colucci, che ha saputo

mixare, con gusto, elegan-

Page 52: Mondo agricolo n.1

Al Festival di Sanremo

le composizioni floreali

si uniscono a quelle musicali. L’impegno di Confagri

e Anga della Liguria

per la valorizzazionedel comparto floricolo

AT T U A L I TÀ S P E T T A C O L O

52| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

di Andrea Sampietro

vere quello che è il settore occupazio-nale più importante dell’intera provin-cia di Imperia. E fa ancora più piacere iltutto, perché “inquadrato” in una seriedi eventi promozionali straordinari pen-sati ed organizzati da Anga Liguria. Si co-mincerà infatti il 19 febbraio 2015 conla presentazione a Villa Nobel di Sanre-mo del francobollo sulla floricoltura ita-liana realizzato grazie all’idea, alla grafi-ca ed alla perseveranza dei Giovani diConfagricoltura in cui hanno creduto,per primi, proprio i vertici di Poste Ita-liane. Sarà poi la volta, il 28 ed il 29 mar-zo dell’edizione 2015 di Floranga, lagrande kermesse floricola organizzata aSanremo dai ragazzi dell’Anga Liguriache, in ultimo, il giorno 8 marzo, parte-ciperanno a “Sanremoinfiore”, ovveroalla sfilata dei carri fioriti con una realiz-zazione interamente “made in Anga Li-guria”. I Fiori di Sanremo diventanoquindi, in questi due mesi, indiscussestar di importanti vetrine che possonoe devono aiutare la promozione di que-sto prodotto d’eccellenza, ligure ed ita-liano nel mondo. Un comparto, specieriferito alla ricerca di nuove varietà, in-vidiato davvero da tutto il mondo. Nona caso la riviera di Ponente in Liguria sichiama “Riviera dei Fiori”. ���

Ifiori di Sanremo, e della Liguria ingenere, tornano finalmente ad es-sere protagonisti del Festival dellaCanzone Italiana in programma alTeatro Ariston di Sanremo dal 10al 14 febbraio. Non solo un palco

più colorato, ma una bellissima iniziati-va promozionale quest’anno darà il giu-sto risalto al florovivaismo ligure. È ilsindaco di Sanremo Alberto Biancheri,storico breeder e socio di Confagricol-tura Imperia ha spiegarci il tutto. «In ac-cordo con la direzione del Festival e la

Rai abbiamo trovato un nuovo modo dipromuovere le nostre eccellenze flori-cole – sottolinea il sindaco–. Abbinere-mo una nuova varietà di garofano o dirosa, da sempre “simbolo” della ricercafloricola di Sanremo, al nome dell’arti-

sta o al titolo della canzone che sarà pre-miata nella serata del Festival dedicataalle “cover”, ovvero giovedì 12 feb-braio». Ma non finisce qui. Nei prossimigiorni, infatti, la Rai inizierà le riprese didiversi spot dedicati al Festival di cuiuno, con la presenza del sindaco Bian-cheri e delle due conduttrici dell’edi-zione 2014 che affiancano Carlo Conti -le cantanti Arisa ed Emma -sarà girato inun’azienda florovivaistica del Sanreme-se. Questa “centralità” dei fiori nel Festi-val è sicuramente accolta con grandegioia da parte di Confagricoltura Liguriaperché, da anni, insieme ai Giovani del-l’Anga, si è sempre battuta al fine di uti-lizzare la straordinaria vetrina del Festi-val della Canzone Italiana per promuo-

Un ibrido – chiamato“Cover” –

per le hit del passato

Grazie dei fioriGrazie dei fiori

Page 53: Mondo agricolo n.1

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Page 54: Mondo agricolo n.1

Il nuovo film rosa

“Sei mai stata

sulla luna?” affronta

Il tema del rapporto

tra città e campagna

di Claudio Costantino

54| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

mente corale, capace di attrarre lo spet-tatore in un mood rilassato (ma ecces-sivamente) e sfizioso quale quello diuna campagna tanto semplice e genui-na da conquistare anche i cuori dei piùfreddi e cinici modaioli di città». La pel-licola ha riscosso da subito grande in-teresse. Nei primi giorni di program-mazione, al botteghino si è subito piaz-zata al sesto posto dopo i colossi ame-ricani: “Exodus”, “American Sniper”, “Lateoria del tutto”, “John Wick”,” The Imi-tation Game”. L’avvenente Guia (Liz Solari) ha 30 an-ni, lavora in una prestigiosa rivista in-ternazionale di moda, guida una spiderdi lusso, viaggia in jet privato e vive traMilano e Parigi. Nel momento in cuicrede di avere ogni cosa sotto il suo fer-

“Sei mai stata sulla luna?”, ilnuovo film di Paolo Ge-novese, giunto nelle salecinematografiche dal 22gennaio scorso (prodot-to da “Pepito Produzioni”

con “Rai Cinema” e distribuito da “01Distribution”), è una commedia senti-mentale ambientata in un paese ruraledella Puglia. L’incontro tra i due prota-gonisti - la giornalista (Liz Solari) e l’a-gricoltore (Raoul Bova) - è anche l’in-contro tra due mondi diversi. Insom-ma, in modo garbato, si affronta il temadel rapporto città e campagna. Ed è in-teressante vedere come viene vista, eraccontata sul grande schermo, l’atti-vità agricola. Come sottolinea la critica,quello di Genovese è «un film positiva-

AT T U A L I TÀ S P E T T A C O L O

Raoul Bova, ambasciatore dell’agricoltura

Page 55: Mondo agricolo n.1

mo controllo, le giunge un dono ina-spettato: un casale in Puglia eredita-to da sua zia. Farà di tutto per ven-derlo, per disfarsi non solo della pro-prietà, ma anche di ogni possibile le-game con il mondo rurale. Ma dietrole mille difficoltà a vendere la masse-ria si cela qualcosa di più, un bisognodi riconoscere una parte di sé che, alungo, ha cercato di seppellire e for-se il desiderio inconscio di prenderein considerazione la possibilità diavere sbagliato nella valutazione del-le proprie priorità. Decisivo in talsenso sarà l’incontro con l’affasci-nante fattore Renzo (Raoul Bova).Da un lato c’è il caos della città do-ve si muove con disinvoltura Guia, ilsuo fidanzato (Pietro Sermonti) e lasua assistente (Giulia Michelini). Dal-l'altro il piccolo paese della Pugliastravolto dall'arrivo della bella gior-nalista, dove si trovano un carosello dipersonaggi esilaranti e originali: il bari-sta avanguardista (Emilio Solfrizzi) equello tradizionalista (Sergio Rubini);Pino, il cugino autistico aspirante prete

Da oltre quarant’anni ci impegniamo per garantire il benessere animale attraverso il miglioramento continuo della nostra produzione. La nostra marcia in più è il know-how, umano e tecnologico: l’investi-mento in una squadra di persone preparate che non hanno mai smesso di studiare e conoscere a fondo le esigenze dell’animale e dell’allevatore. Ci siamo specializzati nella realizzazione di prefab-bricati in calcestruzzo per il settore agricolo, ecolo-gico ed industriale. Ideiamo e sviluppiamo progetti personalizzati per l’allevamento di bovini e di suini, per lo stoccaggio di liquami, foraggi ed inerti e per la realizzazione di canali uso irriguo.

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Oggi come ierima con qualcosa in più

Bova possiede, nel reatino,

l’azienda agricola

“Fonte del Poggio”

(Neri Marcorè); Mara, la bancaria so-gnatrice (Sabrina Impacciatore); ilsacerdote Don Carlo (Rolando Ra-vello); Anita, la veterinaria misteriosa(Isabella Briganti); Oderzo, il conta-dino emigrato al nord (Nino Frassi-ca); il notaio latinista (Dino Abbre-scia); l'agente immobiliare macellaio(Paolo Sassanelli); la mucca Celesti-na. Il cantautore Francesco De Gre-gori ha composto una canzone ori-ginale per il film.Raoul Bova è dunque l’ambasciatoredel mondo agricolo e sa esprimere laforza delle radici, della terra che èconcretezza e scrigno di valori. Valo-ri che conosce bene, possedendo l’a-zienda agricola “Fonte del Poggio” aVarco Sabino (RI). «Già da alcuni an-ni – ha confermato l’attore - ho unafattoria vicino a Rieti, dove sta miopadre e dove anch’ io vado ogni vol-

ta che posso. Amo molto gli alberi e mipiace alzarmi presto la mattina, pren-dere le uova, stare con l’ asinello e man-giare gli ortaggi del mio orto, che perme sono i più buoni del mondo» . ���

Page 56: Mondo agricolo n.1

Ismea fornisce

un’ottima opportunità

per le imprese e per i giovani,

fortemente sollecitata

da Anga, per accrescere

le capacità competitive

e innovative

di Maria Cristina D’Arienzo

56| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

condotte da giovani, tramite le reti,con l’obiettivo di supportare i pro-cessi di riorganizzazione delle filiereagricole, migliorare la specializzazio-

ne e la qualificazione del comparto e

accrescere le capacità competitive e

innovative dell’imprenditorialità agri-

cola nazionale, in particolare sui mer-

cati esteri.

Il bando prevede la selezione di tre

reti di imprese non ancora costituite

alla data di scadenza (2 marzo 2015,ore 12) e formalizzare con un con-tratto di rete entro sei mesi dall’ag-giudicazione del bando. Le reti do-vranno essere formate da almeno cin-

Disegnarereti “young”

Confagricoltura, al fine di fa-vorire i processi di integra-zione tra le imprese, attra-verso lo strumento delle re-ti, si è impegnata a pro-muovere ulteriori azioni

per offrire nuove opportunità al com-parto, in particolare alle imprese agri-cole condotte da giovani agricoltori.Al riguardo, si evidenzia il bandoIsmea (pubblicato sulla Gazzetta Uffi-ciale, serie speciale, n. 146 del 22 di-cembre 2014), fortemente sollecitatoda Anga, per promuovere e sostenerei processi di integrazione tra le im-prese, in particolare quelle agricole

AT T U A L I TÀ A G R O N E T W O R K

Page 57: Mondo agricolo n.1

GENNAIO 2015| MONDO AGRICOLO |57

que imprese e la maggioranza nume-

rica di quelle costituenti la rete dovrà

essere rappresentata da aziende agri-

cole condotte da giovani. All’interno

della costituenda rete le imprese do-

vranno individuare quella capofila

che terrà i contatti con Ismea ai fini

della partecipazione al bando.

Ecco cosa si intende per imprese agri-

cole condotte da giovani agricoltori.

In caso di ditta individuale sono le im-

prese agricole i cui titolari siano in

possesso, alla data di scadenza del

bando, dei seguenti requisiti soggetti-

vi: qualifica di imprenditore agricolo

professionale (IAP) o coltivatore di-

retto; età inferiore ai quarant’anni. In

caso di società agricole è il legale rap-

presentante unico/amministratore

unico che deve essere in possesso

della qualifica di IAP o coltivatore di-

retto ed avere meno di 40 anni.

Si tenga presente che, nel caso in cui

si verifichino eventi inerenti un sog-

getto partecipante, che incidano sulla

composizione della rete, il capofila

dovrà comunicare immediatamente

all’Ismea la sostituzione della impresa

uscente con un soggetto in possesso

delle medesime caratteristiche e dei

predetti requisiti di ammissibilità, ga-

rantendo la dimensione minima origi-

naria dell’aggregazione e il raggiungi-

mento degli obiettivi iniziali del pro-

getto.

Le costituende reti dovranno presen-

tare idonea documentazione indicata

nel bando. Dell’istruttoria e della va-lutazione delle domande e delle rela-tive progettualità se ne occuperà unaapposita commissione che verifi-cherà: la documentazione trasmessa

In materia di networkConfagricoltura offre assistenza

e consulenza specialistica

Page 58: Mondo agricolo n.1

AT T U A L I TÀ A G R O N E T W O R K

58| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

vincitrici del bando.Ismea organizzerà, a favore delle im-

prese partecipanti alla tre reti vinci-

trici del bando, azioni formative e ac-

quisizione di competenze (coa-

ching), mettendo a disposizione, per

il periodo di un anno dall’aggiudica-

zione del bando un tutor, che affian-

cherà le reti per supportarne lo start

up. Le reti selezionate potranno esse-

re coinvolte in azioni divulgative che

saranno organizzate da Ismea.

La domanda di partecipazione, unita-

mente agli allegati e a tutta la docu-

mentazione specificata nel bando, de-

ve essere presentata dall’impresa ca-

pofila entro e non oltre le ore 12.00del giorno 2 marzo 2015, a pena diesclusione, tramite A/R o corriere, al

seguente indirizzo: Ismea (Istituto di

Servizi per il mercato agricolo ali-

mentare) – Direzione Amministrazio-ne, Legale e Servizi Generali – Via No-mentana, 183 – 00161 Roma. Il testointegrale del bando, i modelli di do-manda e i relativi allegati sono scari-cabili dal sito di Ismea(www.ismea.it) , nella sezione dedi-cata ai bandi di gara in corso. Dun-que, un’ottima opportunità per le im-prese agricole e i giovani agricoltoriper incrementare e qualificare le loroproduzioni e più in generale per ac-crescere la capacità competitiva e in-novativa delle proprie imprese. Con-fagricoltura, quale promotrice e so-stenitrice dell’innovativo strumentodelle reti di impresa offre, dal latosuo, la propria assistenza e consulen-za specialistica in materia. ���

REQUISITI DI AMMISSIBILITÀ

Tutte le imprese devono possedere i seguenti requisiti:

• appartenenza alla categoria delle PMI;• essere iscritte al registro delle Imprese al momento della presentazione della domanda di partecipazione (REA);• essere in attività al momento della presentazione della domanda;• aver effettuato regolarmente i versamenti relativi ai contributi previdenzialiobbligatori;• rispettare le norme dell’ordinamento giuridico italiano in materia di preven-zione degli infortuni sui luoghi di lavoro e delle malattie professionali, della sicu-rezza sui luoghi di lavoro, dei contratti collettivi di lavoro;• risultare autonome tra di loro ai sensi della disciplina comunitaria e nel rispet-to della definizione di PMI;• non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e successivamente non rimborsatoe non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare inesecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea;• non trovarsi in stato di difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugliaiuti di Stato e in particolare non trovarsi in stato di fallimento; non essere sotto-poste a procedure di liquidazione, concordato preventivo, amministrazionecontrollata o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativavigente;• insussistenza, a carico del legale rappresentante dell’impresa, dei propri convi-venti, dei soci della società e dei loro conviventi, di procedimenti in corso perl’applicazione di misure di prevenzione e di cause di decadenza, di sospensione odi divieto.

e la sua completezza; il possesso deirequisiti soggettivi ed oggettivi richie-sti per la partecipazione al bando.Successivamente procederà alla valu-tazione delle domande sulla base dicriteri che terranno conto: del nume-ro complessivo delle imprese – agri-cole e non – che partecipano alla re-te; del numero di imprese agricolecondotte da giovani agricoltori chepartecipano; dell’ampiezza territoria-le della rete; della presenza di almenouna impresa che si occupi della tra-sformazione e commercializzazionedei prodotti delle aziende della rete;della coerenza del progetto rispettoagli obiettivi fissati e fattibilità, intesacome cantierabilità del progetto di re-te. Sulla base di questi parametri lacommissione predisporrà la gradua-

toria, che sarà pubblicata sul sito diIsmea e sulla Gazzetta Ufficiale. A se-guito della pubblicazione della gra-duatoria definitiva, Ismea provvederàa notificarla a mezzo PEC alle tre reti

Page 59: Mondo agricolo n.1
Page 60: Mondo agricolo n.1

Angelo Santori illustra i vantaggi di Mutua Fima. Nata più di 30 anni fa in “casa Confagri”, è competitiva in termini di qualità/prezzo

di Elisabetta Tufarelli

60| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

sono almeno tre motivi per cui con-viene sottoscrivere questa polizzasalute. Innanzitutto le detrazioni fi-scali del 19% sull’importo versato e

sull’eccedenza tra la cifra rimborsa-

ta per le prestazioni e quella effetti-

vamente pagata.

Inoltre, la nostra assistenza viene

erogata senza limiti territoriali e, in-

fine, non vincola l’associato perché

i contratti sono annuali e si è liberi

di decidere se alla scadenza si vorrà

rinnovare o meno, mentre la mutua

AT T U A L I TÀ P R E V I D E N Z A C O M P L E M E N T A R E

L’assicurazione sanitariache parla agricolo

“Il problema salute ha

un impatto con la

realtà delle strutture

pubbliche, che non

sempre erogano pre-

stazioni adeguate alle

nostre aspettative. Abbiamo scelto

una forma di previdenza sanitaria

che consente di scegliere le cure

per la qualità dei servizi offerti non

in funzione delle disponibilità eco-

nomiche del momento. La nostra

Mutua Fima offre ancora di più. Ci

Page 61: Mondo agricolo n.1

GENNAIO 2015| MONDO AGRICOLO |61

pagamento delle spese di ricovero.

Ma anche se le spese per ricovero -

per malattia, infortunio o parto – so-

no a totale carico del Servizio sani-

tario nazionale, all’associato, dopo i

tre giorni verrà corrisposta una “in-

dennità sostitutiva” di 180 euro al

giorno per i ricoveri con intervento

chirurgico e di 130 per quelli senza

intervento chirurgico.

Nata più di trent’anni fa in “Casa

Confagricoltura”, Mutua Fima è

competitiva sul mercato in termini

di qualità/prezzo, è presente sul ter-

ritorio e si rinnova costantemente

per seguire le esigenze dei propri

soci. L’assicurazione fornisce una

copertura assistenziale sanitaria

molto vantaggiosa attraverso la po-

lizza base ‘verde salute’ e quella pre-

vista specificamente per chi ha più

di 80 anni.

Mutua Fima punta sulla propria of-

ferta salute per prendersi cura ‘in to-

to’ del benessere dei propri associa-

ti, dalla prevenzione alla cura, of-

frendo una copertura per garantire

la sicurezza di avere accesso alle cu-

re mediche senza preoccupazioni di

carattere economico.

Quest’anno, tra l’altro, lancia l’inno-

vativo servizio ‘segui la tua pratica’

che garantisce, attraverso un sms sul

proprio cellulare, una tempestiva

informazione sullo stato della pro-

pria domanda di rimborso. “Il Servi-

zio sanitario nazionale - ha concluso

il presidente della società di mutuo

soccorso della Confagricoltura –

non sempre si distingue per velocità

ed efficienza e Mutua Fima può rap-

presentare una soluzione non cara,

attenta alle richieste del mercato e

alle esigenze dei soci, che offre pro-

dotti sempre più innovativi e com-

petitivi”. ���

È importante impegnarsiper proteggere la salute

dei componenti familiari

non può dare disdetta

in seguito ad un sini-

stro”. Lo ha mes-

so in evidenza,

Angelo Santo-

ri, neo presi-

dente della

società di mu-

tuo soccorso di

Confagricoltura, presentando i

vantaggi di sottoscrivere l’assi-

curazione sanitaria che ‘parla agrico-

lo’. Con Mutua Fima si può scegliere

se avvalersi del Servizio sanitario na-

zionale o rivolgersi al privato. “Pre-

venzione e assistenza sanitaria sono

investimenti per noi stessi.

Soprattutto per i giovani – ha preci-

sato Santori - è importante impe-

gnarsi, ad un prezzo contenuto, sul-

la protezione della propria salute e

dei propri cari”. Se il socio deciderà

di ricoverarsi, con o senza interven-

to chirurgico, in una struttura con-

venzionata alla nostra rete di istituti,

la Mutua provvederà direttamente al

Page 62: Mondo agricolo n.1

A Ravenna il punto

sulla Federazione

dell’Impresa familiare:

Gli interventi di

Massaroli, Pasquali

e del presidente

nazionale Poggioni

di Veronica Mazzanti

62| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

sidente di Confagricoltura Ravenna.In occasione dell’incontro sono statiesaminati anche molti aspetti legatiall’approvazione dei nuovi piani diclassifica e i nuovi progetti irriguipresenti nella nostra provincia. Inparticolare, Giovanni Costa, direttoredel Consorzio di Bonifica della Ro-magna Occidentale, e Vincenzo Bosi,direttore del Consorzio di Bonificadella Romagna, hanno approfonditoe dibattuto, con gli oltre 200 associa-ti all’Impresa Familiare di Confagri-coltura presenti, i temi della bonificae dell’irrigazione. Il presidente nazionale delle impresefamiliari di Confagricoltura, RobertoPoggioni, ha ricordato l’importanteruolo di queste aziende per lo svilup-

“All’interno del sistemaassociativo di Confa-gricoltura, l’ImpresaFamiliare è una com-ponente particolar-mente rappresentati-

va. Siamo l’indispensabile anello dicollegamento tra un’agricoltura ditradizione e una che, in ogni modo,prosegue la sua strada di moderniz-zazione. A livello provinciale abbia-mo più di 400 soci e la tendenza è al-l’aumento”. Lo ha detto Danila Mas-saroli, vice presidente provinciale diFederimpresa aprendo, nella salaconvegni del ristorante “La Campa-za”, i lavori dell’assemblea annualedell’Impresa Familiare, alla quale è in-tervenuto anche Paolo Pasquali, pre-

AT T U A L I TÀ I M P R E S A F A M I L I A R E

La leadership delle PMI

Page 63: Mondo agricolo n.1

po sostenibile e nel contri-buire all’eliminazione dellafame. “Nel mondo sono ol-tre 500 milioni le impreseagricole - ha detto - e quellafamiliare è la forma predo-minante di attività nel set-tore perché garantisce il70% della produzione di ci-bo a livello mondiale. Nonè quindi un caso che il2014 sia stato designato“Anno internazionale del-l’agricoltura familiare” eche il nostro ruolo sarà evi-denziato anche in occasione di Expo.Il futuro è senza dubbio la sostenibi-lità ambientale, economica e sociale,con un approccio che garantisca ilmigliore utilizzo di beni del capitalenaturale, sociale e umano. E questo èl’approccio del family farming”. In Italia operano 1,6 milioni di azien-de agricole e, secondo il Centro Studidi Confagricoltura, quasi il 90% diqueste è a conduzione familiare. La

occupazione per oltre duemilioni di giornate di lavo-ro. All’interno del sistemaassociativo di Confagricol-tura, l’impresa familiare èuna componente moltorappresentativa.“Cambia il settore prima-rio, ma anche la famiglia. Lenostre imprese familiari, omeglio le PMI che stannosul mercato, si aggiornano,affrontano le sfide dellacompetitività. Le nostreaziende – ha concluso Ro-

berto Poggioni - hanno un importan-te ruolo economico e di presidio delterritorio ed un grande potenzialeper realizzare una crescita intelligen-te, sostenibile e inclusiva. Occorrerafforzare e sostenere l'agricoltura aconduzione familiare all'interno dellacatena di approvvigionamento ali-mentare e servono azioni di sostegnoall’innovazione e alla redditività dilungo termine”. ���

Federazione Nazionale dell’ImpresaFamiliare Coltivatrice di Confagricol-tura, in particolare, associa, rappre-senta e tutela 151mila imprese in tut-ta Italia, che garantiscono ogni anno

Poggioni: «La sostenibilità

è un approccio naturale

per il “family farming”»

Page 64: Mondo agricolo n.1

64| MONDO AGRICOLO | GENNAIO 2015

O R G A N I Z Z A Z I O N E E T E R R I T O R I O

francese Lactalis) che a Piana di MonteVerna produce il latte Berna. Questa haspiegato la motivazione del taglio delprezzo con l’abbondanza di latte sulmercato europeo, data anche dall’immi-nente fine del regime delle quote latte.Dalla stalla al banco, il latte bovino, spie-ga Confagricoltura Caserta, quadruplicail prezzo, ma i requisiti di prossimità del-le stalle all’industria di trasformazione ei controlli severi cui sono sottoposte e negarantiscono la qualità alla fonte, stannoalla base della dell’eccellenza della mate-ria prima offerta alle industrie confezio-natrici e, alla Parmalat in particolare, perprodurre proprio l’apprezzato Berna,marchio storico campano. E’ necessariauna attenzione alla problematica, certa-mente da parte di tutti gli operatori, con-clude Confagricoltura Caserta, ma an-che da parte delle Istituzioni. L’agguerri-ta concorrenza degli allevatori nord eu-ropei e la speculazione di una filiera in-dustriale a controllo in gran parte esterofiniranno, infatti, per mettere fuori mer-cato la produzione locale di latte fresco,con il rischio per il consumatore di ave-re a disposizione solo prodotti con mate-ria prima proveniente da molto lontano,certamente non freschi.

Confagricoltura Caserta: “Il prezzo dellatte bovino scende alla stalla, ma nonnegli scaffali dei supermercati”. Dal 1°gennaio scorso, per decisione unilatera-le dei trasformatori, i produttori campa-ni di latte bovino per uso alimentare,hanno venduto il loro prodotto all’indu-stria oltre il 10% in meno rispetto all’an-no scorso. Se questo prezzo non riuscivaa coprire il costo di produzione prima,adesso è allarme. Confagricoltura Ca-serta sottolinea la difficoltà e il rischio dichiusura di molte aziende. Lo scenarioper il comparto presenta gravi problemi,però il dubbio che si stia praticando unamera speculazione a danno degli alleva-tori e dei consumatori trova confermanel fatto che non si sono viste riduzionidel prezzo al consumo: l’industria e ladistribuzione hanno così solamente au-mentato il loro margine di guadagno. Loscenario non è nuovo per il comparto.La contrattazione del latte bovino allastalla, ricorda l’Organizzazione provin-ciale degli imprenditori agricoli, è sbi-lanciata a favore dell’acquirente e il risul-tato è sostanzialmente un’imposizione.Nello specifico, della Campania l’indu-stria principale acquirente è la Parmalat(la multinazionale controllata dalla

CONFAGRI CASERTA SULLE DISPARITÀ DELLA FILIERA

Allarme sul prezzo del latte

Confagricoltura Cuneo, incollaborazione con il laborato-rio Enocontrol di Alba e la bu-siness coach Gabriela Tirino,propone un percorso formati-vo di quattro appuntamenti,con l’obiettivo di migliorare lecapacità organizzative, di co-municazione e di marketingspecifiche dei produttori viti-vinicoli. Il corso si terrà al-l'Ampelion di Alba e prevedel’alternanza di teoria ed eserci-tazioni pratiche. Per informa-zioni contattare direttamentegli uffici di ConfagricolturaAlba (0173/281929).

A CUNEO CORSOVITIVINICOLO

di Elisabetta Tufarelli

Situazione drammatica in Sar-degna. Secondo Antonio Vit-torio Sanna, presidente Confa-gricoltura di Oristano: “Lecampagne vivono un'annataestremamente difficile a causadel prolungarsi del clima sicci-toso. Ma si pagano anche i gra-vi errori commessi nella ge-stione delle risorse idriche e deibacini, il cui livello è ai minimistorici. Inoltre, è auspicabile l'a-dozione di nuove politiche agaranzia del reddito, favorendol'accesso a forme assicurative”.

IN SARDEGNADRAMMA SICCITÀ

Page 65: Mondo agricolo n.1

dati della dogana statunitense, è estre-mamente interessante per i vini italiani.I nostri prodotti, infatti, occupano posi-zioni di mercato importanti. Confagri-coltura Lombardia mette in evidenza

Confagricoltura Lombardia,con le sue aziende, il 14-15febbraio 2015, sarà al “BostonWine Expo”. Si tratta di un’ in-teressante iniziativa promo-zionale e commerciale in Usaper le imprese vitivinicolelombarde, che avranno cosìmodo di presentare e fare in-contri di affari con i buyer lo-cali, in una delle vetrine piùapprezzate. Il progetto attiva-to dall’Organizzazione regio-nale degli imprenditori agri-coli rientra in quello approva-to nell’ambito del bando Ocm Vino.Confagricoltura Lombardia sottolineala buona opportunità per le aziende cheguardano all’export. Il mercato nordamericano, come confermano anche i

CONFAGRICOLTURA LOMBARDIA AL “WINE EXPO”

Il vino vola a Boston

che il mercato Usa rimane ilprimo, a livello mondiale, perle importazioni di vino italia-no. In particolare lo stato delMassachusetts ha un consu-mo pro-capite pari a 16,9 litria testa, attestandosi al 3 postotra tutti gli Stati. New York e laCalifornia, nonostante ciòche si possa pensare, si atte-stano dietro, rispettivamentecon 11,9 e 14,4 litri a testa. Masoprattutto, dalle ultime ricer-che emerge che il consumo divino italiano è relativo a quel-

li più conosciuti e provenienti soprattut-to da zone diverse dalla Lombardia. Perquesto è stato scelto proprio il Massa-chusetts per la promozione dei vini diqualità lombardi.

Page 66: Mondo agricolo n.1
Page 67: Mondo agricolo n.1

p r esentare un volano di sviluppo per tutta l’economia na-zionale. Non dimentichiamo che, se da un lato, il made inItaly, nel 2013, ha esportato 33 miliardi di euro la contraf-fazione alimentare italiana e italian sounding, hanno un gi-

ro di affari di quasi il dop-pio. Ciò ci fa capire quantoampio sia il margine di cre-scita. Inoltre, le impreseagricole condotte da giova-ni restano troppo poche. Vada sé che c’è un enormepotenziale per l’inserimen-to di nuove leve, ma biso-gna eliminare gli ostacolid’ingresso. Dalla burocraziaal credito, dal reperimentodel bene terra al costo dellavoro, alla competitivitàdei nostri prodotti. L’elencoè lungo. Ecco perché l’An-ga è intervenuta con meto-do e costanza ed ha ottenu-to importanti provvedi-menti legislativi che po-trebbero realmente, con ilvaro dei decreti attuativi ac-compagnare competitivitàe sviluppo del settore pri-mario. Elisabetta Tufarelli

GENNAIO 2015 | MONDO AGRICOLO |67

Il contributo dei giovani agricoltori è stato e sarà deter-minante perché, se oggi siamo riusciti ad ottenere risul-tati importanti per chi vuole impegnarsi in agricoltura, è

grazie al lavoro svolto in questi anni con le rappresentanzegiovanili delle associazioni”.Lo ha detto la senatrice Ma-ria Teresa Bertuzzi, interve-nendo all’ultimo consiglionazionale Anga del 2014. “Leprime ipotesi di interventoper favorire il ricambio ge-nerazionale - ha ricordato -sono il frutto di un dialogoproficuo e costante con igiovani imprenditori agrico-li. I risultati sono stati deci-samente soddisfacenti e gra-tificano anche il lavoro fattoda Anga in questi anni”. In-somma quella dei giovaniimprenditori agricoli è unaparte dell’Italia che lavora,che vuole andare avanti e af-fronta le difficoltà con la vo-glia di superarle. E, in effetti,proprio nel primario ci so-no grandi opportunità. L’a-gricoltura, l’abbiamo dettotante volte, potrebbe rap-

«LE PRIME IPOTESI DI INTERVENTO - HA DETTO

LA PARLAMENTARE - SONO IL FRUTTO

DI UN DIALOGO EFFICACE E COSTANTE»

Il futuro dell’agricoltura non c’èdubbio che risieda in meno di 50.000imprese agricole, quelle condotte danoi giovani imprenditori. Sonopoche. Un numero troppo piccoloper una responsabilità così grande.L’unica soluzione è farle aumentare,fornendo strumenti pratici, reali ed

effettivamente utilizzabili. Ecco perché siamo intervenuticon forza e continueremo a farlo per smuovere lasituazione. Devo dire che abbiamo trovato terreno fertile esono partiti i primi provvedimenti: dal bonus per leassunzioni dei giovani nel settore agricolo ai contratti di reteper giovani agricoltori, ai bandi per la liberalizzazione delleterre demaniali. Mancano ancora all’appello importantistrumenti che abbiamo richiesto con forza come, adesempio, i mutui a tasso zero o i servizi di affiancamento.Servono con urgenza i decreti attuativi perché occorrecostruire il modello di sviluppo dell’agricoltura italiana.Concretamente, non ‘a chiacchiere’.

Raffaele Maiorano Presidente Nazionale Anga

I L C O M M E N T O

Ricambio generazionale:proficuo confronto con la senatrice Bertuzzi

Page 68: Mondo agricolo n.1

In una location d’eccezione, l’anticamasseria dell’Alta Murgia, ad Altamura(bene confiscato alla mafia), provinciadi Bari si è svolto, il 1 5 gennaio scorso,il 3 ° workshop di # filiereintelligenti cheAnga sta portando avanti, col MIUR, ilCNR e Federalimentare, per citare ipartner principali del progetto.I temi di questo appuntamento sonostati: prodotti tipici tra sostenibilità, si-curezza alimentare e legalità.Gli argomenti sono stati approfonditisotto diversi aspetti e da esperti di va-ri ambiti, da quello più prettamenteagroalimentare, a quello giuridiconormativo. Si è parlato di contraffazione, di che co-s’è il made in Italy, delle eccellenze re-gionali, senza tralasciare gli aspettiscientifici, né il punto di vista degli im-prenditori, che hanno illustrato le pro-prie case history (Rocco Caliandro, per

Anga Puglia, e Clelia Loiudice per Fe-deralimentare).Non sono mancati neppure gli inter-venti degli studenti degli istituti alber-ghieri e agrari di Terlizzi e di Altamura.A concludere l’evento è intervenuta Ste-fania Giannini, ministro per l’Istruzio-ne che, a margine del workshop, hainaugurato ufficialmente la masseria: lariapertura di questa location è infattiavvenuta in occasione di questo appun-tamento di # filiereintelligenti.Ancora una volta con Anga l’agricoltu-ra ha fatto rete con la ricerca, le istitu-zioni, le scuole, per fornire spunti, op-portunità, occasioni concrete ai giovaniche rappresentano il futuro. L’appuntamento pugliese, che ha regi-strato 1 0 0 0 presenze, di cui 7 0 0 costi-tuite da studenti, è stato una confermache la strada intrapresa con questo pro-getto è corretta e che puntare su culturae istruzione, coniugate con tradizione,innovazione e legalità, è la strada perun agroalimentare a 3 6 0 °, che possa af-frontare le sfide di domani.

Paola Castello

BRESCIA

Alla scoperta dei grandi marchidel territorio

68 | MONDO AGRICOLO | GENNAIO 2015

Tipicità, sostenibilità, legalità

WORKSHOP AD ALTAMURA CON IL MINISTRO GIANNINI

Proseguono gli incontri deiGiovani di ConfagricolturaBrescia diretti ad approfondi-re le sinergia della filiera, leeccellenze dell’agroalimenta-re, i brand di successo. Inizia-tiva consolidata che ha giàportato, in precedenza, gli an-ghini bresciani in importantirealtà imprenditoriali (comeDanone, Acqua Castello, can-tina Costaripa). Il tour haavuto recentemente due nuo-ve tappe che hanno portato igiovani a “Latteria Soresina” e“Tradizioni Padane”. La primaè una vivace cooperativa ditrasformazione del latte cheraccoglie da più di duecentoproduttori tra Brescia e Cre-mona. I numeri sono signifi-cativi: oltre 9 0 0 0 quintali dilatte conferito ogni giorno (dicui il 7 5 % è destinato alla pro-duzione di Grana Padano),così come il fatturato, più chetriplicato negli ultimi quindi-ci anni. La seconda aziendavisitata, ‘Tradizioni Padane’, èun pastificio artigianale di fa-ma, specializzato nella produ-zione di pasta fresca e seccache, grazie alla creazione diuna rete d’impresa, è riuscito avalorizzare con successo ma-terie prime di qualità. Purmantenendo la propria matri-ce artigianale, l’impresa guar-da all’estero, dove colloca oltrel’8 0 % dei prodotti.

Il ministro Stefania Giannini

con Maiorano e Divella (presidenteGiovani di Federalimentare)

Page 69: Mondo agricolo n.1
Page 70: Mondo agricolo n.1

70| MONDO AGRICOLO | GENNAIO 2015

OVER 65

Allegretti riconfermato alla presidenza degli Over 65

di Elisabetta Tufarelli

Bruno Allegretti è stato riconfermatopresidente degli ‘over 65’ di Confagri-coltura dall’assemblea del SindacatoPensionati, a cui sono intervenutianche il presidente confederale MarioGuidi e il presidente di Federimpresa,Roberto Poggioni. Insieme al presi-dente è stato riconfermato il vicepre-sidente vicario Angelo Santori. Glialtri consiglieri eletti dall’ assembleadi Palazzo della Valle sono: AntonioCretaro, Rodolfo Garbellini, Cristofa-ro Imperato, Francesco Antonio Mat-tace,Giovanni Merli, Cesare Pasquali,Pierantonio Quaglia, Riccardo Ragaz-zi, Luigi Senape De Pace, Remo Tor-tone, Nicola Trapani e Antonio Zam-pedri. “Diventare vecchi – ha sottoli-neato il presidente dei senior di Con-fagricoltura - è una fase della vita daaccettare, ma quello che non possia-mo tollerare è che ben il 44% dei 7,4milioni di pensionati viva in condi-

zione di povertà con trattamenti spes-so inferiori ai mille euro. Gli anzianisono stati toccati, in questi ultimianni, negli interessi per loro piùimportanti: le pensioni, la sanità e iservizi sociali. Una situazione insoste-

nibile per chi ha lavorato tutta unavita e che ci ha spinto, insieme alComitato Unitario Nazionale dei Pen-sionati dei Lavoratori Autonomi(Cupla), a proporre un ‘paniere’ diindicizzazione delle pensioni piùrispondente ai generi di prima neces-sità di chi ha i capelli bianchi e lacostituzione, sul territorio, di una retedi studi medici associati multidiscipli-nari”. Il presidente dei pensionati si èanche soffermato sugli ottimi risultatidell’Onlus ‘Senior L’Età della Saggezza’e sulle prossime iniziative. “Nataall’interno del nostro Sindacato Pen-sionati, in pochi anni, è riuscita adaumentare del 300% il numero dellescelte del 5 per Mille raccolte con imodelli 730 e Unico. Tra i nostri nuo-vi impegni, l’ingresso, come promoto-ri, insieme a Confagricoltura, al fondosanitario agli agricoltori Mutua Fimae la nuova polizza per fornire, ai pen-sionati associati, un ampio ventagliodi garanzie e consulenze medico-sani-tarie (cardiologia, ortopedia, psicolo-gia, geriatria) e l’invio di un medico odi un’ambulanza in caso di necessità”.

Angelo Santori e Bruno Allegretti

TERZA ETÀ E INTERNET. Internet aiuta ainvecchiare bene. Lo sostiene un progettoeuropeo coordinato dai ricercatoridell'Università di Exeter (Regno Unito),secondo cui mostrando agli anziani comeutilizzare computer e connessione al webper comunicare con amici e parenti,migliora il loro benessere psicofisico. Lostudio ha dotato gli anziani coinvolti di

computer adatti alle loro esigenze e di istruzioni, che sono risultate l'elementochiave per far apprezzare la possibilità di utilizzare mezzi di comunicazione piùmoderni. In particolare, sono stati preferiti Skype e posta elettronica per tenersiin contatto con amici e parenti. Inoltre, gli anziani hanno anche aumentato lafiducia nelle loro capacità. Ha detto Thomas Morton, responsabile del progettoall'Università di Exeter: “Questo studio dimostra quanto la tecnologia possaessere uno strumento utile per consentire di rimanere socialmente connessi equanto aiutare gli anziani delle nostre comunità ad utilizzare correttamente latecnologia possa avere importanti benefici per la loro salute e il loro benessere”.Un obiettivo non di poca importanza alla luce del fatto che, entro il 2060, lapopolazione europea sarà formata per il 29,5% da persone over 65.

Page 71: Mondo agricolo n.1

Progettati e realizzati per i professionisti italiani della frutticoltura, alla ricerca di una macchina

compatta con prestazioni eccezionali e capace di dare il massimo anche nelle vigne a tendone e nei

noccioleti, i trattori della nuova serie T3F sono agili tra i filari, performanti nei trattamenti, potenti

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Page 72: Mondo agricolo n.1

Una noce al giornoleva il medico di torno

OSTEOPOROSI

Con l'età la massa ossea diminui-sce e lo scheletro diventa progres-sivamente più fragile, accentuandoi rischi di fratture dovute anchesolo a piccoli traumi. Si tratta diosteoporosi, un problema dovutoal mancato sviluppo di nuoviosteoblasti, cioè delle cellule cheelaborano la matrice extracellularedel tessuto osseo, dovuto a fattorigenetici , ormonali ma anchemetabolici. Una dieta equilibrata,come quella mediterranea, secondouna ricerca spagnola dell'ospe-dale di Girona e dell'UniversitàReus in Spagna, potrebbe dare unapporto positivo. Lo studio harilevato che due anni di dietamediterranea fanno aumentare ilivelli di osteocalcina nel sanguee le concentrazioni di P1NP, coneffetti protettivi sulle ossa. Inparticolare inserire l’olio d'olivanella dieta permette un maggiorassorbimento di calcio.

Sono dodici,secondoWired (labibbia diInternet),gli alimenticapaci diabbassarenaturalmente ilcolesterolo. Si sostieneche è grazie ad una cor-retta alimentazione che sipuò ridurre il valore del cole-sterolo “cattivo” (LDL) che pone arischio di infarti ed ictus. Due por-zioni di avena abbassano il colestero-lo LDL del 5,63% in sei settimane. Unbicchiere di vino rosso al giorno,invece, abbassano tra il 9% e il 12% ivalori LDL. Il salmone fresco, riccodi Omega3, non solo è capace di pre-venire malattie cardiache e demenzasenile, ma aiuta ad implementare ilcolesterolo “buono” sino al 4%. Con-sumare 42,50 grammi al giorno dinoci intere, sei giorni alla settimanaper un mese, permetterà diridurre il colesterolo totaledel 5,4% e quello LDL del9,3%. Consumare mezzatazza di fagioli farà dimi-nuire il colesterolo LDLdell’8%. Il tè nero non soloè capace di ridurre i lipidinel sangue sino al 10% intre settimane ma è impor-tante anche per la salva-guardia dalle malattie coro-nariche. Il cioccolato, oltread avere grandi capacitàantiossidanti, riesce a risol-levare i valori del colestero-lo HDL (+24% in dodicisettimane). La margarina,grasso di origine vegetale, è

capace di bloc-care l’assorbi-

mento delcolesteroloda parte del-

l’intestino. Glispinaci, come tut-ti gli ortaggi afoglia verde e ituorli d’uovo, èricco di luteina,capace di pulire il

colesterolo ineccesso. Gli avocado,

fonte di grassi mono-insaturi, aiuta-no il cuore a liberarsi del colesterolocattivo, aumentando quello HDL. L’a-glio riesce a rendere le arterie più ela-stiche e dunque più resistenti alleplacche di colesterolo. Un consiglio?Provate dai due ai quattro spicchi diaglio fresco al dì. L’olio d’oliva è capa-ce di abbassare il livello di colesteroloLDL e ridurre in genere i grassi cor-porei, grazie agli acidi grassi monoin-saturi in esso contenuti.

72| MONDO AGRICOLO | GENNAIO 2015

OVER 65

L’ELISIR DI ETERNA GIOVINEZZA

Un farmaco usato nei trapianti di organo(Rapamicina) potrebbe essere la chiave pervivere più a lungo e in salute, ritardando il fisiologico invecchiamento del sistemaimmunitario nell'anziano. Una dose di Rapamicina spegne un «interruttoremolecolare» (chiamato mTor) e, così facendo, ringiovanisce il sistema

immunitario nell'anziano, rendendolo più forte ad esempio, contro infezionicome l'influenza. La scoperta è frutto di uno studio della Novartis di Siena e Boston insieme alla Stanford University in California. Gli anziani che hannoricevuto una dose sperimentale di Rapamicina - hanno dimostrato gli esperti -sviluppano il 20% di anticorpi in più contro l'influenza in seguito al vaccino.Inoltre, dopo la somministrazione del farmaco, il sistema immunitario apparecome ringiovanito, in particolare presenta un minor numero di cellule che ostacolano il buon funzionamento delle difese immunitarie.

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Con il “cuore nel piatto”si valorizza l’Umbria

di Elisabetta Tuf arelliCAMPI ROSA

Grande successo per loshow cooking di Terniorganizzato da Confagri-coltura Donna Umbria.“Abbiamo voluto chiamarlo'con il cuore nel piatto',perché al centro di ognicibo, ci sono le aziendeagricole e i prodotti tipicidel territorio regionale”. Loha sottolineato il presidenteregionale di Confagricoltu-ra Donna, Alessandra OddiBaglioni aprendo la serata.L'evento è una delle tappe di 'Expo...anch'io', il progetto che l’Organizza-zione degli imprenditori agricoli havarato in occasione dell' esposizioneuniversale di Milano 2015. Cinzia Gasperoni di ‘Gustò Terni’ si èaggiudicata la vittoria nella gara dicucina per le sue realizzazioni chehanno proposto rivisitazioni dellacucina regionale, utilizzando prodot-ti enogastronomia di aziende ade-renti a Confagricoltura. La giuriatecnica, composta da delegati del-l'Accademia della cucina italiana edesperti, ha premiato i suoi piatti chela porteranno a Milano, per parteci-pare a uno degli eventi di Expo 2015.Marina Di Muzio, presidente di Con-fagricoltura Donna ha presentato ilpanel delle numerose iniziative orga-

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NUMEROSE IMPRENDITRICI,

a Bari, hanno partecipato al convegno organizzato da AIDDA–delegazione Puglia, Basilicata eCalabria con Confagricoltura DonnaCalabria e Cookery Club Bari, per far conoscere quanto anche le donne fanno per ottenere un mondo migliore nel rispettodell'ambiente e dell'alimentazione.

L’iniziativa, organizzata negli eventi di avvicinamento a EXPO 2015 ha unitotre associazioni che si sono soffermate a sottolineare il ruolo delle donnenella vuole evidenziare quanto lavoro comporta il passaggio dalla produzione della materia prima,la fase burocratica per arrivare alla vendita,l'utilizzo del prodotto tenendo conto della salute e della presentazione dei singoli piatti per renderli più gradevoli.

nizzate sul territorio dalle imprendi-trici associate ed ha sottolineato illegame indissolubile tra donna ecibo. “In Italia - ha ricordato – 230mila aziende, pari al 15,9% del totale,sono a conduzione femminile.Imprese che muovono un giro d’affa-ri di 60 miliardi di euro all’anno”.Particolarmente apprezzate, dainumerosi ospiti, la comicità di Fran-cesca Reggiani accompagnata daMattia Sbragia. Il loro intervento èstato registrato e il filmato e saràanch’esso proiettato nell'ambito diExpo 2015.

L’ALTRA METÀ DEL CIELOManager, mamme e mogli. Comefanno le donne a fare tutto? L’Istatha rilev ato che sono le donneitaliane a occuparsi delle attivitàlegate alla casa lavorando 11 orein più in media alla settimana,senza essere retribuite, rispetto aicompagni uomini. E secondol’ultimo Global Gender Gap Reportin Italia le donne non arrivano allametà del guadagno maschile, mentrenegli Stati Uniti ne percepisconocirca due terzi. Lo stesso presidenteObama, in un recente discorso alcongresso, nonostante l’Americasia forte di un’economia che crescecome in nessuna nazione occidentale,h a voluto sottolineare che, nel2015, è arrivata ormai l’ora che ledonne vengano pagate come gliuomini a parità di lavoro. Sentireil suo discorso ha rafforzato la miaconvinzione che è fondamentalel’apporto degli uomini, ma anchela nostra capacità di non rinchiuderciin ruoli convenzionali, tenendocistrette le differenze di genere.Certamente la lotta per la paritàtra i sessi ha portato a grandirisultati, ma nonostante ciò ladistanza da colmare è ancora tanta.Serve capire che l’uguaglianza digenere non è solo cosa da donne.

Marina Di Muzio

Marina Di Muzio e Alessandra Oddi Baglioni

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76| MONDO AGRICOLO | GENNAIO 2015

IL PRESIDENTE MELACCA AL DIRETTIVO DI AGRITURIST

AGRITURISMO

di Elisabetta Tufarelli

“Finalmente tra breve sarà online ilportale ufficiale del ministero per lePolitiche agricole, che presenta i ter-ritori italiani con le differenti carat-teristiche e peculiarità. Sotto ununico ombrello - il marchio “Agri-turismo Italia” – si elencano più diventimila strutture agrituristicheautorizzate”. Lo ha sottolineato ilpresidente, Cosimo Melacca all’ulti-mo Direttivo dell’associazione agri-turistica di Confagricoltura.Sono finite le spighe, le margherite, iquadrifogli e i fiori. Arriva la classi-ficazione unica per tutti gli agrituri-smi, così come avviene per gli alber-ghi. Al posto delle stelle saranno i“soli” (da 1 a 5) che, da Nord a Sud,contrassegneranno le strutture ita-liane, attraverso un sistema di classi-fica dell’ospitalità, che terrà contodelle attuali tendenze della doman-da agrituristica nazionale ed estera.“A cinquant’anni dalla nascita dell'i-dea che coniuga offerta turistica eagricoltura, questo marchio istitu-zionale unitario – ha messo in evi-denza Melacca – contribuisce final-mente a fare ordine nel settore. Èpercepito come una garanzia di unaattività seria, che si è meritata que-sto contrassegno”. La definizionedei criteri omogenei di catalogazio-ne delle aziende agrituristiche è,infatti, il risultato della collabora-zione del Repertorio nazionale del-l'agriturismo, del Comitato Nazio-nale Consultivo dell’Agriturismocon il ministero delle Politiche agri-cole, le Regioni e le associazioniagrituristiche. La griglia di valuta-zione, organizzata su parametriomogenei delle aziende agrituristi-che, considera il livello di comfort

www.agriturismoitalia.gov.it con-terrà l’elenco delle aziende con ilmarchio ‘Agriturismo Italia’ che ilMipaaf concederà in licenza d’usoalle Regioni che, a loro volta, loassegneranno alle aziende. Il logoistituzionale unitario, oltre a fareordine nel settore, è anche unimportante strumento di marke-ting, perché identificherà le azien-de come attività serie e garantite,che si sono meritate questo mar-chio.“L’agriturismo – ha conclusoMelacca – ha le sue peculiarità, cosìcome ogni territorio e contestoagricolo. Certamente la classifica-zione non può tenere conto esclusi-vamente del comfort dei servizi.Ma la priorità è far partire subito lamacchina. Eventualmente, sedovesse servire, una volta su strada,verranno fatti gli eventuali aggiu-stamenti. Ora, per rendere concre-tamente operativo il sistema, toccaalle Regioni avviare i lavori di ade-guamento delle varie discipline, diconcerto con le rappresentanze del-le imprese”.

La carica dei ventimila

della struttura ricettiva, la qualitàdel contesto ambientale, le caratte-ristiche dell'azienda e i dei serviziofferti, tenendo conto della valoriz-zazione dei prodotti tipici, del pae-saggio e dei territori. Agriturist è soddisfatta del lavoroproficuo svolto per arrivare a que-sta identificazione nazionale, che ilministero ha portato avanti, grazieanche alla collaborazione con leRegioni. “Occorreva davvero – harimarcato il presidente di Agriturist- un intervento che riordinasse que-sta materia con l’obiettivo di offrireai potenziali ospiti italiani e stranie-ri, un punto di riferimento omoge-neo e comprensibile. Auspichiamoche, per Expo, ci sia almeno il sitoonline e che le Regioni riescano adadeguare le discipline regionalientro la prossima estate”. Il sito

Arriva la classificazioneunica degli agriturismi

da 1 a 5 soli

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Un’azienda agricola “vera”, di cui ilvigneto è il fiore all’occhiello. Set-tanta ettari vitati, un decimo circadella superficie totale, distesa e spar-tita a macchie più o meno ampiesulle coste, incise di chiaro dallescudisciate calcaree dei calanchi, deicolli di Atri, Pineto, Scerne, Roseto,Cellino. Medio Adriatico abruzzesenella metà più “nordista”, ancoratutta dentro i confini del Teramano.Una famiglia al timone, regola nonscritta, ancora, in buona parte dell’I-talia che coltiva. Anzi, meglio, tre:quelle dei fratelli Vincenzo, Dome-nico e Giovanni. Ma è GiovanniBarba, il tecnico (è laureato in agra-ria) e, insieme, l’appassionato perantonomasia, a curare in prima per-sona, da amministratore delegato (ifratelli hanno seguito, in parallelo econ risultati di spicco strade profes-sionali diverse e diversificate) la“creatura”. Inclusi i vigneti. E la can-

78|MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

“I VASARI” DELL’AZIENDA BARBA

Il Montepulciano export oriented

tina. Che, direbbero in un’altraregione che pure di vino sa, è perlui “’nu piezz’e core”. E anche unbel pezzo di bilancio: visto che laproduzione (tutta orientataall’alta qualità) supera le300.000 bottiglie. E copre, inun fatturato complessivoaziendale da oltre 4 milioni,circa il 25% del totale (ilresto arriva dall’allevamen-to e il latte derivato, 3 milatonnellate all’anno; dalfotovoltaico nato nel 2 0 1 0 eoggi da 2 megawatt; dalle

farine per mangimi, iforaggi e, in misura chiara-mente minore, dall’olio e ifrutteti). In anticipo suogni trend, la “Barbawinery” è da un tot fortissi-mamente “export oriented”.Quasi nove bottiglie su dieci viag-giano all’estero: Germania, Inghil-

VINO

terra, Irlanda; e poi Giappone,Cina, Brasile, Usa. Dove l'azien-da è particolarmente ben messagrazie a un accordo con il Char-mer-Sunbelt Group, uno deipiù rodati distributori ameri-cani. Tutto questo però nonsarebbe altro, che una (bel-la!) storia aziendale, se nonci fossero, appunto, “quei”vini. Tirati su in una canti-na curata al millimetro,efficientissima, a Pineto, e“coccolati” in gestazioneda un tecnico del calibrodi Stefano Chioccioli. Ilrisultato: bianchi deliziosi,con capofila l’iperautocto-no Trebbiano (sperimen-tato anche nella versionein anfora!) e una serie di

Montepulciano più cheintrigante. Ma il cui capofila, I Vasa-ri, ha poi statura a sé. Ritestato qual-che mese fa in circostanze davverospeciali (un confronto “vinoso” eassolutamente amichevole tra iMontepulciano d’Abruzzo e i Nobiledi Montepulciano svoltosi a Monte-pagano, borgo collinare di zona, nel-l’ambito di una consolidata kermes-se enoica) ha davvero (re)impressio-nato: per tessitura densa, fitta eimponente, ma anche per nitidezzadi tensione e per le originali noteagrumate, quasi di arancia rossa diSicilia. Figlio (degnissimo) dellevigne più vecchie dell’azienda, fer-mentato in legno e di macerazionelunga (quasi un mese), respira edevolve poi in barriques per 16 mesiancora, prima di approdare in botti-glia.

Antonio Paolini

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Pigneto è un quartiere unico, pienodi mille contraddizioni, alla periferiadi Roma. Diventato di grande modasei, sette anni fa, è stato, ed è ancora,uno dei cuori pulsanti della movidacittadina. Pub, cinema, bar, pizzerie,ristorantini etnici e non… In un’of-ferta così rilevante non poteva man-care una proposta gastronomica dipunta, “il ristorante” del quartiere,che è il faro e il riferimento. E’ “Primoal Pigneto”, dello chef Marco Gallotta,nato nel 2006. Una scommessa, quel-la di Marco e dei suoi due soci, moltocoraggiosa: conquistare, attraverso laqualità dei piatti, un pubblico capacedi seguirli in periferia e contribuirealla bonifica di un quartiere. “Primo”è diventato presto la “casa” di moltigourmet che andavano ad assaggiarepiatti con radici ben piantate nei pro-dotti del territorio, che lo chef prepa-rava rivisitando antiche lavorazioni.Dopo nove anni “Primo” è ancora lì,anche se oggi il Pigneto, purtroppo,somiglia molto agli scenari cheavrebbe dovuto sostituire. Così com’èlì Marco Gallotta, bravo cuoco, conuna lunga esperienza alle spalle, maancor di più bravo imprenditore, cheha capito prima di altri il valore diuna formula snella e di qualità, versa-tile e adattabile a diverse esigenze.Marco, classe 1974, è cuoco da sem-pre. “Da bambino mi piaceva giocarea calcio, ma la vera passione era guar-dare mamma ai fornelli. Oggi, ai for-nelli, passo gran parte della giornatae, quando non cucino, vado in giroper l’Italia, alla ricerca di prodotti esapori. Assaggio e annoto, perché ipiatti della memoria, per me, diven-tano straordinaria opportunità crea-tiva”. Interpretare i prodotti del terri-

MARCO GALLOTTA E LA PASSIONE PER I PRODOTTI DEL TERRITORIO

Al Pigneto è il “Primo” e non solo…

torio, senza smettere di fare ricerca, èl’obiettivo di Marco. Il menù rispettale stagioni e porta in tavola il profu-mo della terra e del mare, ma soprat-tutto gli “inserti” quotidiani: la trigliaappena pescata da suo fratello, leerbette di campo di Vanda e France-sco, l’olio di Paolo Orsini di Priverno,la pasta fatta a mano di Tony Gambe-roni, il pecorino di Daniele e gliagnelli allevati in Maremma daRoberto Tistarelli. Sapori facilmentericonoscibili nei suoi piatti, come laCrocchetta di baccalà,erbe di campo, cipollerosse e capperi, i tor-telli di carciofi, cremadi patate e pancetta dicinta senese, l’agnelloamiatino brodettato, iltiramisù espresso,biscuit al cioccolato,sale atlantico. La cartadei vini è attenta allenuove tendenze delsettore, ma rispettosadelle tradizioni e delterritorio, con botti-glie capaci di soddi-

sfare anche gli appassionati più esi-genti. Curata da Massimo Terzulli,sommelier del locale, attraverso un’at-tenta ricerca tra produttori italiani enon, con ottimo rapporto qualitàprezzo. A settembre 2012 Marco Gal-lotta rinnova il patto con il Pigneto,questa volta con un progetto comple-tamente diverso. Niente cucina gourmet e cantina diricerca, ma piuttosto un luogo in gra-do di assicurare ai clienti una scelta diprodotti genuini, a basso costo.

“Rosti” ha esattamen-te queste fondamen-ta: cucina democrati-ca e autentica. Ungiardino di 700 mqaperto a tutti, tutto ilgiorno. Tre saledominate da tavolisociali. Con “Rosti”prende forma l’altrapassione di Marco: laricerca dei prodottidel territorio che per-segue ed esercita dasempre.

Gabriella Bechi

GENNAIO 2015| MONDO AGRICOLO |79

Con I Vasari dei Fratelli Barba, MarcoGallotta propone: stinco di vitellabrasato con salsa di caffè e peperoncinoe purea di carote al rosmarino.

STINCO DI VITELLA BRASATO

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80| MONDO AGRICOLO | GENNAIO 2015

IL NUOVO LIBRO DI DANIELE CERNILLI SU UOMINI, DONNE E VINI

I racconti ed i consigli di Doctor Wine

BUONO A SAPERSI...

riconoscergliil ruolo di“padre nobi-le”. Onore almerito. Nellasezione degli“esordi” cisono il raccon-to del suo e diquello dei suoiamici (comeuna trasfertasciagurata alristorante di cul-to San Domeni-co di Imola),l’avvio del Gam-bero Rosso e, daultimo, di Doctor

Wine che, a tre anni dalla nascita,«dopo il debutto balbettante è unodei siti di riferimento in Italia e nonsolo». La terza parte del libro percorre lastoria del vino che nasce “contadi-no” ma subito dopo diventa “aristo-cratico”. In essa parla dei vini bor-

ghesi (prodotti per i borghesi daicontadini e dagli aristocratici) edi quelli industriali. Quindiaffronta temi “scottanti”: l’usodelle barrique, la deriva acidistica,l’anidride solforosa. Il suo approc-cio intellettuale è encomiabile: «Ènecessario, come sempre, affidarsialla ricerca ed alla scienza e nonall’emotività e all’ideologia, anchese talvolta mascherate da scien-za». Infine ci sono le schede dicirca 250 vini che, a suo parere,costituiscono la storia recente delvino italiano. (M. M.)

Daniele Cernilli, alias DoctorWine (www.doctorwine.it) èun autentico numero uno del

settore enologico, un “wine critic” difama, uno degli inventori del Gam-bero Rosso, che ha seguito a lungo,per poi imbarcarsi in una nuovaavventura on line (Doctor Wine, perl’appunto). Ora esce il suo libro “Iracconti (e i consigli) di DoctorWine” (Einaudi, 2014, 335 pp.,18,50 euro). Non attendetevi la soli-ta Guida sui vini. È suddiviso inquattro parti: “Uomini, donne evini”, “Inizi ed esordi”, “Si fa presto adire vino”, “Trent’anni di assaggi”.Cernilli ha una scrittura avvincente;cominciando a leggere il suo volu-me è difficile staccarsene. Recente-mente è stato invitato da Anna Sca-furi, giornalista della redazione eco-nomica del Tg1, a partecipare aduna video chat che quel telegiornaleha dedicato al vino (la si può vederesul sito di Doctor Wine, ndr). «Final-mente – ha pensato il wine critic -un pubblico di persone alle qualidare dei consigli comprensibili epossibilmente utili». Ed ha rispo-sto di buon grado ai tanti quesitigiunti nella chat. «A forza di par-lare sempre tra gente comunqueesperta e appassionata, un buonbagno nella “normalità” ogni tan-to è necessario». Ed è anche ilpregio di questo libro, che sa par-lare agli addetti ai lavori, maanche all’uomo della strada. L’al-tro pregio del volume è l’approc-cio ai personaggi. Non c’è timorereverenziale ma sempre e comun-que un orientamento propositivo.

La prima sezione delvolume è gustosa,una carrellata diritratti di vignaioli,wine makers, mana-ger del vino, winecritic. Parte conquello del compian-to Gino Veronelli, acui è stato legato dastima e riconoscen-za (è lui che loavviò nel mondoprofessionale delvino a fine anni’70). Il maestropoi non condivi-derà certe scelte

dell’allievo e della nuova generazio-ne di critici. Cernilli ha il pregio di

Schede su 250 vini

fuoriclasse: la “summa

enologica” made in Italy

Dani ele Cerni lli

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Page 82: Mondo agricolo n.1

Natura “amica”

Sculture verdiper cogliere l’essenza

Prosegue il viaggio nel “suono del tempo” della PFM, che

sta riproponendo, in versione live, i primi cinque dischi

storici degli anni ’70. “Un amico” (Aereostella/Immaginifica)

r acch iude la r eg is tr az ione del concer to del 31 magg io scor so a Tokyo,

con la rilettura in versione integrale di “Per un amico”, l’originalissimo33 giri del 1972. La cover attuale con i volti scolpiti nella natura (chepur si richiama a quella originaria che anch’essa prevedeva alberi,che però liberavano dagli spazi chiusi), ci introduce ad un disco digrande intensità e di impatto emotivo che si snoda lungo i sei brani

Singolare la storia di Posto Blocco

19, gruppo di rock progressive

di Parma attivo già nel 1972 ma

che incide soltanto un 45 giri nel

1981 (quando il prog però ha

concluso la sua stagione). Esce

ora il CD “Motivi di sempre” (Lizard

Records) e possiamo finalmente

apprezzare le «fiabe antiche

conservate dentro scrigni di

leggenda», come recita un verso

di un brano. Emergono sonorità

composite, con intelaiature di

tastiere e chitarre. Indubbiamente

l’ingresso di una voce femminile,

in a lcuni brani , aumenta le

suggestioni ed il feeling. I testi

sono aulici e spirituali, immaginifici

nel vero senso del termine,

pennellate di parole. In evidenza

la title track “L’ultima acqua”

(ispirata al “Paradiso” di Dante)

e che vede come guest star l’ex

cantante della PFM Bernardo

Lanzetti. La poesia esce dagli

scrigni del passato e rivela tutta

la sua freschezza ed attualità.

Vale la pena fermarsi al posto di

blocco!

82| MONDO AGRICOLO|GENNAIO 2015

“ULTREIA” DELL’ART ROCK BAND RANDONE

CAMPI SONORI

Il Cammino di Santiago di Compostela,meta di pellegrinaggio, percorso spiritualelungo i sentieri della vita, è raccontatodall’art rock band Randone nel loro sestoalbum “Ultreia, canzoni sulla via, atto1” (Mondo di Art/Electromantic). Il CDè il primo di una trilogia. Anima della band è Nicola Randone,cantante, chitarrista, pluristrumentista;con lui Marco Crispi (chitarre), LivioRubino (basso), Maria Modica (voce),Riccardo Cascone (batteria). Guest stard’eccezione il tastierista storico della progband torinese “Arti & Mestieri” BeppeCrovella, che non è mai mancato neglialbum di Randone. Tra gli altri ospiti

anche Carmelo CorradoCaruso, baritono di famainternazionale, Questo albumsi muove nel giusto equilibriotra canzone d’autore e rockprogressive, impregnati diworld music e religiosità.“Ultreia” è il saluto-incita-mento dei pellegrini, chediventa ora canzone. «Porsi semplicementecome aria in balia del vento, come un’ideasotterranea del tempo con radici bruciatedai fuochi della libertà», si legge nel testodella title track, che più avanti sottolinea:«Non fermarti mai a guardare indietro,non fermarti mai a pregare il cielo». In

queste parole il senso di undisco che coinvolge total-mente all’ascolto. Spicca“Soy Peregrino”, che è lacanzone popolare del“caminante”. Un disco digrande personalità e maturità,curato nei dettagli, a partiredal folder e dal corposo

booklet con i testi e le foto del viaggio.Maestoso e corale, intimo e riflessivo,con echi di suoni tradizionali e di sonoritàcalde del passato. Colpiscono le musichema anche i canti che sanno di terra, di“radici bruciate”, di un cammino che èun riappropriarsi dei valori della vita.

Fiabe antiche conservate dentro scrigni di leggenda

di Gaetano Menna

Canzoni sul cammino di Santiago

che costituiscono la scaletta originale. Il telaio èdato dalle chitarre di Franco Mussida a tessereemozioni, dal basso di Patrick Djivas a contrappuntaree dalla batteria di Franz Di Cioccio (che quandocanta l’af f ida a Rober to Gualdi) a dar e r itmo intenso.

A completare le “costruzioni”, Alessandro Scaglione alle

tastiere ed Edoardo De Angelis al violino. L’affascinante

sound è costituito da mutazioni ritmiche spesso eseguitein tempi dispari, da partiture complesse che si snodano tra

rock, classica e respiri del mondo, che rendono unico ed

inimitabile il sound della Premiata ditta.

IL SECONDO LIVE GIAPPONESE DELLA PFM

Rock, musica classicaed i respiri del mondo

Page 83: Mondo agricolo n.1

Sistema Merlo EPD (Eco Power Drive): riduzione dei consumi del 18%

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