Mondo agricolo 12

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ASSEMBLEA CONFAGRI • EVENTO OLIO A PALAZZO DELLA VALLE • COOKING FOR ART MILANO • PROGETTO AQUATEK PER MAIS • ALLARME CLEMENTINE PRIA AIUTA A CRESCERE • EBAN E LA BILATERALITÀ • ANGA LANCIA “YEAH” •CRESCE IL BIO NEGLI USA

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Il mensile di Confagricoltura

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ASSEMBLEA CONFAGRI • EVENTO OLIO A PALAZZO DELLA VALLE • COOKING FOR ART MILANO • PROGETTO AQUATEK PER MAIS •ALLARME CLEMENTINE • PRIA AIUTA A CRESCERE • EBAN E LA BILATERALITÀ • ANGA LANCIA “YEAH” •CRESCE IL BIO NEGLI USA

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DICEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO | 3

L’anno che verrà

L’ E D I T O R I A L E

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o scenario politico-economico in cui ci muoviamo non tende a migliorare, almeno non nel medio termine, oltre a richiedereconsapevolezza, competenza, scelte delicate. La crisi non allenta la sua stretta e la fase di deflazione non si è ancoraconclusa. Molti nostri rappresentanti istituzionali attribuiscono parte del problema all'Europa, dai rapporti con la quale,però, non possiamo ovviamente prescindere. Anzi, di questi rapporti dobbiamo capitalizzare al massimo l’incisività e l’utilità. Dobbiamo relazionarci in maniera propositiva in sede europea e con il nuovo commissario Junker, a partire da come sarà progettata la Pac dopo il 2020. Il Governo ha affrontato il cambiamento con dinamismo e cercando di smantellare alcune situazioni critiche cristallizzatesi. Passaggio senza dubbio positivo, ma molto c’è ancora da fare. Ancora in fieri un’importante riforma costituzionale, mentre – proprio in queste ore – stiamo seguendo costantementel’iter della legge di Stabilità. C’è da lavorare ancora in maniera sostanziale sul fronte delle semplificazioni, su quello della lotta all’evasione, contro la corruzione e molto altro.Per quanto riguarda l’Imu, che il Governo vuole reinserire per le zone montane, ne abbiamo intanto posticipato la scadenzache avrebbe acuito la situazione di sofferenza delle imprese, rimettendo così il tema sul tavolo della discussione. Tavolo in cui continueremo a far sentire, viva, la nostra voce. Avvolta ancora da una coltre nebbiosa da diradare c’è anche la local tax, che potrebbe determinare un ulteriore, significativo, aggravio fiscale per cittadini e imprese, insieme allo spalma incentivi per le rinnovabili. Luci ed ombre, dunque, continuano a caratterizzare il panorama che abbiamodavanti. Continueremo a chiedere al governo di evitare scelte che rischino d’incrinare irrimediabilmente il rapportoStato/cittadino. Non possiamo permetterci che questo accada. La nostra è una presenza sempre attenta e concreta come interlocutori; il lavoro quotidiano ha dimostrato che facciamo di tutto perché idee e proposte si tramutino in reali opportunità per le imprese, dalla gestione dei Piani di Sviluppo Rurale

alla creazione di strumenti per l’internazionalizzazione.Internazionalizzazione che giocherà un ruolo di primo piano nella stagione alle porte: le relazioni che riusciremo ad instaurare e mettere a frutto nel mondo saranno fondamentali, a partire dal trattato in corso con gli Usa (il TTIP), fino a quella grande, unica manifestazione che è Expo 2015, dove saranno presentiproprio le delegazioni di tutto il mondo.Un appuntamento che non si può mancare, per l’Italia e per noi. Un appuntamento per il quale dobbiamo farcitrovare pronti. Oggi dobbiamo sostenere con grande forza un processo di ampliamento all'export del nostromondo. Su questo non si torna indietro: la nostra economia sarà sempre più interconnessa a livellosovranazionale. È un processo irreversibile. Expo 2015 segnerà uno spartiacque; sarà un evento con cui si potranno riconfigurare certi equilibri e determinare fortemente gli scenari economici futuri. Un’occasione

in cui promuoveremo un nuovo modello di agricoltura, che coniughi tradizione e innovazione, che renda evidente anchealtri aspetti importanti dell’agricoltura, quali la tutela del territorio, la diffusione di pratiche sostenibili, sempre in direzione di una maggiore competitività delle imprese. Non è stata un’annata semplice, ma proprio per questo è necessaria un’azione politica forte. Lo abbiamo detto ai nostri principali interlocutori politici (nella conferenza di Agrinsieme) e lo abbiamo condiviso nuovamente nell’assemblea dello scorso 11 dicembre.C’è da lavorare sulla reputazione del nostro Paese e contestualmente sulla reputazione e sull’attrattivitàdell’agroalimentare italiano.Nel 2015 proseguirà il nostro impegno nell’ottica di “fare sistema”. E dopo Agrinsieme – che ha indicato un modelloinnovativo di rappresentanza – avvieremo una collaborazione ancor più sinergica con l’ Unione Nazionale ContoterzistiAgromeccanici e industriali, che coinvolgerà anche questa rivista.Il presente che stiamo vivendo è stato “progettato” tanto tempo fa, su alcuni fronti senza la dovuta lungimiranza.Per questo occorre intervenire con un corretto approccio che tenga conto degli effetti di lungo periodo delle politiche sullequali potremo incidere e delle quali ci faremo portatori. Il nostro impegno, oggi, è progettare al meglio il presente di domani.

Mario Guidi

L

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SO MMA R I O

L’EDITORIALEL’anno

che verrà

Mario Guidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

APERTURA L’ASSEMBLEA

Insieme

verso il futuro

Gaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

PRIMO PIANO EXPO ANCH’IO

Mettiamo

a tavola

il mondo

Elisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

Bellezze

in mostra

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

A casa

di Leonardo

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18

Qualità, benessere

e piacere

in una goccia d’olio

M.M. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

Incontro

stellare

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

ATTUALITÀ INTERNAZIONALIZZAZIONE

Israele-Confagricoltura

nel segno dell’innovazione

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38

SINDACATO NUOVI SERVIZI

Programmare

la crescita

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

ATTUALITÀ FLOROVIVAISMO

Gli alberi

con la carta

d’identità

Elisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

ZOOTECNIA IMPRESE FAMILIARI

«I miei bovini

felici e senza stress»

Anna Gagliardi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40

ATTUALITÀ PRODOTTI

Più mais

e meno acqua

Claudio Pietraforte . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44

Rubriche

Mappamondo Bio Usa . . . . . . . . . . . . 30

Organizzazione Falsi . . . . . . . . . . . . . 50

Anga Progetto Yeah . . . . . . . . . . . . . . 54

Over60 Assemblea . . . . . . . . . . . . . . . 58

Campi rosa Divario . . . . . . . . . . . . . . 60

Agriturismo Imu . . . . . . . . . . . . . . . . . 61

Buono a sapersi Barbanera . . . . . . . 64

Testata associata all’USPI

Confagricoltura @Confagricoltura

4| MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2014

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L’assemblea è stata

l’occasione per fare

un bilancio

“politico-sindacale”

e progettuale sulla situazione

in atto e sulle attività avviate

di Gaetano Menna

A P E R T U R A L ’ A S S E M B L E A

6 | MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2014

que limita, la rappresentanza deicorpi intermedi. Ha sottolineato Guidi: «Non ho no-stalgia della concertazione un po’ ri-tuale ed inefficace che i governi pas-sati avevano attivato, ma il problemasi pone. O immaginiamo una societàdel tutto “disintermediata”, oppureva indicata una strada per cui citta-dini, famiglie e imprese costruisca-no la loro partecipazione alle sceltedel Paese in modo convergente, in

Insieme verso il futuro

L’assemblea di fine an-no di Confagricoltura,per l’approvazionedel rendiconto, è statal’occasione per fareun bilancio anche “po-

litico-sindacale” e progettuale sullasituazione in atto e sulle attività av-viate. Tra i temi affrontati dal presi-dente Mario Guidi, nella sua relazio-ne, quello della politica, che non ri-conosce come dovrebbe, o comun-

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DICEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |7

cui la sussidiarietà è la capacità deglistrati intermedi del Paese di gestirecompiti nell'interesse più generaledi un territorio, di una Regione, del-l'Italia». «Da parte nostra – ha poi osservatoil presidente – si è avviato un per-corso di rinnovamento della rappre-sentanza». Lo si è fatto con la costi-tuzione di Agrinsieme, con tre obiet-tivi prefissati e raggiunti: «Comincia-re a costruire una visione comunedel futuro dell'agroalimentare; dareun segnale di vitalità e di forza percollocarsi chiaramente nella mappadel rapporto istituzioni/rappresen-tanza; costruire un più forte senti-ment comune di adesione al proget-to che si irradiasse anche sul territo-rio». «Abbiamo davanti a noi una sta-gione che comunque metterà l'a-groalimentare alla ribalta, e Agrinsie-me e Confagricoltura ci sono e vo-gliono esserci con proposte chiare econcrete».Il presidente ha posto in evidenzapure il diverso approccio alle poli-tiche per il settore. «Abbiamo chie-sto di fare pulizia delle tante struttu-re intermedie nate 50/60 anni fa eche oggi assorbono risorse senza da-re alle imprese ciò di cui avrebberonecessità per crescere. In-sistiamo sul processo diaggregazione delle azien-de attraverso l’associazio-nismo di produttori, lacooperazione ed anche lereti d’impresa settoriali edintersettoriali. Quest’ultimo è uno stru-mento che si aggiunge aglialtri e che lascia la libertàall'imprenditore di conti-nuare ad avere e gestire in-dividualmente la sua azien-da, pur beneficiando della combina-zione con altre realtà per le finalitàdi cui ha bisogno. I prossimi Psr, inmolti casi, daranno priorità di finan-ziamento alle reti». Per quanto riguarda l’attività del-l’Organizzazione ha evidenziato co-me si stiano avviando, o incremen-tando, una serie di attività per le

aziende scaturite dall’impegno pro-gettuale: assicurazioni, credito, gio-vani, web, federazioni di prodotto,reti ed altre sono a disposizione del-

le strutture territoriali per essereutilizzate in combinazione con l'u-scita dei prossimi Piani di SviluppoRurale, per approntare progetti afianco delle nostre imprese. Anchecon l'aiuto progettuale di Pria, la no-stra ultima nata come società (pag.32, ndr).L’immagine che ha proposto il pre-sidente, al termine della sua relazio-

Guidi: «La rappresentanza

strumento di partecipazione

alle scelte del Paese»

Nel corso dell’assemblea si è quindi fatto il pun-to su alcuni progetti importanti che si stannoportando avanti, come quello della rete confede-rale di imprese sostenibili EcoCloud; un sistema- è stato detto – aperto ed arricchibile con altrebuone pratiche. Lodovico Giustiniani ha parlatodell’esperienza aziendale di Borgoluce, una del-le aziende leader nella sostenibilità. Tra gli in-terventi anche quello di Massimo Ianetta diEnea che è uno degli enti ed organismi del paneldegli stakeholder, il cui apporto è richiesto perrealizzare la rete EcoCloud. Tra gli stakeholdervi sono pure rappresentanti di: Fao, Mipaaf, Re-

gione Veneto, Università di Milano, Piacenza e Messina, CRA, TICass - Polo Tecnologieinnovative per il controllo ambientale e sviluppo sostenibile, Federazione Italiana Dot-tori in Agraria e Forestali, Cisl, Cittadinanzattiva, Legambiente, Giovani di Confagri-coltura, Agrofarma, Monsanto, Barilla, Peroni, esperti di patrimonio rurale e di sicurez-za alimentare. In evidenza anche il rinnovamento della società di brokeraggio assicura-tivo GAA, con l’obiettivo di portare agli associati le migliori soluzioni sul mercato, conl’assistenza centrale che supporta quella sul territorio. In particolare, si è avuto un ri-scontro molto positivo in alcuni rami specifici quali la grandine; ed è in via di definizio-ne un prodotto “bestiame”.

I PROGETTI ECOCLOUD E GAAn

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A P E R T U R A L ’ A S S E M B L E A

8 | MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2014

ne, è quella dell’Arca di Noè, a sotto-lineare che si è tutti sulla stessa bar-ca, in un mare tempestoso, alla ri-cerca dell’approdo.Bisogna navigare in acque scono-sciute ma con nuova mentalità, nonè possibile stare fermi quando nonci sono più certezze, altrimenti siviene travolti. «Il cambiamento – hadetto - è un processo continuo; l'u-nico che ci consente di lavorare conle idee chiare in un momento stori-co di grande confusione. L'unicoche può offrire all’Organizzazione lacapacità di essere protagonista e lea-der, come ben descrive una dellenostre tre mission». ���

«Fare pulizia delle

pesanti strutture intermedie

nate 50/60 anni fa»

LE TRE MISSION DI CONFAGRICOLTURA

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La presenza

all’Esposizione Universale

va costruita prima,

durante e dopo

la kermesse.

Già avviata

la fase preliminare

di Elisabetta Tufarelli

Mettiamo a tavola il mondo

P R I M O P I A N O E X P O A N C H ’ I O

1 0 | MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2014

(territorio e enogastronomia, donna,tecnologia e sviluppo, internazionaliz-zazione, cultura e lifestyle), si svilup-pano, percorrendo il territorio italia-no, i numerosi eventi di avvicinamen-to. Ma c’è molto di più. Il filo comuneè la bellezza, quella che distingue i no-stri prodotti e ha reso famose le tre Fitaliane (Food, Fashion e Furniture)nel mondo. “A Milano – ha spiegato ildirettore generale - presenteremo i

Con la presentazione in as-semblea del programma,sono state sancite le moda-lità della partecipazione diConfagricoltura a Expo2015. È quindi iniziata la fa-

se più operativa della nostra presenzasul territorio e a Milano nei mesi di av-vicinamento e durante la manifesta-zione. Moltissime le idee, le informa-zioni e le iniziative. E per rendere piùsemplice la consultazione ed avere lenotizie a portata di mano, come ha ri-cordato il direttore generale, LuigiMastrobuono, sono state raggruppa-te sulla nostra piattaforma, nel conte-nitore “tutto su Expo”. L’obiettivo diConfagricoltura è ambizioso: far co-noscere al mondo il nostro straordi-nario paesaggio produttivo, attraver-so un prima, un dentro, un fuori e an-che un dopo l’Esposizione Universa-le. Per fare questo le strutture centra-li e territoriali sono impegnate a la-vorare ‘in sistema’, per dare visibilità

e appeal commerciale alle aziendeassociate.“Expo anch’io”, il riuscito nome peril progetto confederale, è sinonimo diuno sforzo coeso che, certamente,determinerà e segnerà profondamen-te lo scenario futuro. La parola d’or-dine è mantenere alta l’attenzione.Per presentare il nostro modello diagricoltura.Dai cinque temi principali identificati

Mettiamo a tavola il mondo

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DICEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |11

prodotti delle nostre aziende comevere e proprie opere d’arte, il cui au-tore è l’agricoltore. Opere d’arte ‘de-mocratiche’, quindi capaci di arrivarea tutti, in tutto il mondo e in strettaconnessione con il territorio, con lanostra tecnologia, con la nostra capa-cità imprenditoriale, insomma con lostile italiano”. Sarà, senza dubbio, unanno intenso di attività sul territorio,prima di avvicinamento e poi di svol-

gimento. «Ci saranno occasioni di in-contri e dibattiti, ma anche di businesse affari. Un incontro “a tutto campo”con la storia, la tradizione, il saper faree la bontà dei prodotti alimentari ita-

liani. Expo sarà anche - mette in evi-denza Mastrobuono - un gigantescoB2B che durerà sei mesi, in cui buyere importatori avranno la possibilitàconoscere il meglio della nostra pro-duzione agroalimentare e il nostroPaese».Il ‘prima’ di Expo è già iniziato con Fi-liere intelligenti dell’Anga, la maratonadelle imprenditrici verso Expo di Con-fagricoltura Donna, gli incontri B2B, la

Mastrobuono: «Expo sarà

anche un gigantesco B2B

che durerà sei mesi»

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P R I M O P I A N O E X P O A N C H ’ I O

12| MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2014

marcato – perché quello che vedete èsolo un assaggio di quanto vogliamotrasmettere ai visitatori. Vogliamo chele aziende siano protagoniste attivedelle nostre azioni e di Expo. L’idea diavvicinare prodotti agricoli, arte, cul-tura e stile di vita sarà la modalità concui attueremo questo riposizionamen-to della nostra immagine. Bellezza, passione per ciò che si pro-duce e come produrre, qualità e ric-chezza del nostro agroalimentare, so-no solo alcuni degli ingredienti del no-stro messaggio». ���

partecipazione a Cookingfor Art, a Roma e a Milano, iconvegni che affrontano iltema degli ogm, e prose-guirà ‘accompagnando’ lenostre aziende e comuni-cando ai vari ‘pubblici’ le ini-ziative di Confagricoltura.Dentro Expo, sei eventi (25maggio, 26 giugno, 16 lu-glio, 8 settembre, 24 settem-bre e 16 ottobre) e, in con-temporanea (ma anche po-st-esposizione), Confagri-coltura sarà nel cuore di Mi-lano in una location ecce-zionale, la casa degli Atellanicon il giardino in cui sorge-va la vigna di Leonardo, che coniuga,in perfetta coerenza, arte, bellezza, sa-per fare e tradizione. L’Expo è infattiuna grande occasione di visibilità dacogliere, per dimostrare che l’agricol-tura che conta e che produce è quellacapace di coniugare, in un rapportovirtuoso, tradizione e innovazione, bel-lezza e concretezza, sostenibilità ecompetitività, avanguardia e salva-guardia del territorio.Antonio Boselli, componente dellagiunta di Confagricoltura e delegatoper l’Expo ha illustrato, in generale, il

’work in progress’, la location, la situa-zione dei cantieri e come Milano si stapreparando dell'evento. Le immaginiproiettate a Palazzo della Valle sono ri-prese effettuate dai droni, che ognisettimana sorvolano l’area interessatamostrando lo stato dell’arte. «Oggi èuna data molto importante – ha ri-

Boselli: «Vogliamo

che le aziende siano protagoniste

attive delle nostre azioni»

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Ad Expo 2015, un “cubo”,

all’ingresso di Palazzo Italia,

unirà mercati ed “arte

democratica”. Il fascino

recondito di un kiwi,

una spiga, una foglia

o un petalo: i “capolavori”

di Confagricoltura

di Gabriella Bechi

P R I M O P I A N O E X P O A N C H ’ I O

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Quale espressione artisti-ca è più democratica diun prodotto della natu-ra abilmente e amore-volmente coltivato dallemani dell’uomo? Un’a-

rancia, un kiwi, una spiga di grano,una foglia di una pianta o un petalodi un fiore sono vere e proprie ope-re d’arte, che saranno celebrate daConfagricoltura ad Expo 2015.La valorizzazione dello stile italiano,il connubio tra agricoltura, eventiculturali ed artistici come parte di

un unico universo. Questo il mes-saggio che accompagnerà Confagri-coltura verso Expo, l’attraverserà,per diventare un’eredità immateria-le e lascito al mondo dell’Esposizio-ne universale in Italia.Per questo è stato studiato, insiemeall’agenzia Giò Forma, un conceptper raccontare in maniera immedia-ta, con stile e contemporaneità, lapresenza di Confagricoltura al pianozero di Palazzo Italia, la “Casa delleidentità italiane”. Una delle quattropareti dell’Edicola – mercati il gran-

Bellezze in mostra

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DICEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |15

di brand del made in Italy. Per que-sto i prodotti saranno “firmati”, co-me l’elaborato di un artista o di unartigiano di altissimo livello. Quella nell’Edicola- mercati nel Pa-lazzo Italia è una posizione di gran-de visibilità per l’Organizzazione,anche perché il cubo, sulle altre trepareti, ospiterà il collegamento in di-retta continuo con tre grandi merca-ti italiani, Piazza campo dei Fiori aRoma, Rialto a Venezia, la Vucciria aPalermo, con la possibilità di dialogotra i visitatori di Expo e i frequenta-

de cubo che sarà posto nel cortiledel Palazzo, punto di arrivo di tutti ivisitatori, ospiterà i capolavori del-l’agricoltura italiana. Una serie di fil-mati, “Spinning beauties” (bellezzein mostra), dedicati ciascuno ad unprodotto della terra, realizzati con ri-prese ad alta definizione che ingran-discono, oltre la capacità della vistaumana. Solo ingrandendo, infatti, èpossibile ammirare la magia presen-te in semplici e straordinari prodot-ti della natura, la superficie di unkiwi, l’interno di un’arancia, la per-

fetta simmetria di una spiga di gra-no. Esaltando il fatto che dietro a unprodotto della natura c’è anche il la-voro dell’uomo, dell’agricoltore,che unisce sapere, innovazione e ca-pacità imprenditoriale. Caratteristi-che che permettono di assimilare laproduzione agricola italiana ai gran-

Diretta dai mercati, Campo

dei Fiori a Roma, Rialto

a Venezia, Vucciria a Palermo

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P R I M O P I A N O E X P O A N C H ’ I O

16| MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2014

tori di questi luoghi caratteristici eaffascinanti, anche quando i mercatichiudono i battenti.Le “Spinning beauties” non starannoperò solo nel cortile di Palazzo Ita-lia, ma diventeranno una mostra iti-nerante, un’esposizione tematica diuna serie di pezzi, costituita da un al-lestimento di teche con piattaformegirevoli su cui saranno esposti i “ca-polavori”, che potrà viaggiare nelterritorio, in occasione di grandieventi come, ad esempio, il Salonedel Mobile, convegni e conferenze,in possibili spazi urbani di grande vi-sibilità.Dal mondo reale si passa a quellovirtuale, per dare il via ad una cam-pagna per massimizzare la diffusio-ne dei contenuti di Confagricolturain internet, sui social network, co-me, ad esempio, “Fotografa le nostrebellezze”, #spinningbeautiesconfa-gricoltura. ���

Le “Spinning beauties”

diventeranno un’esposizione

tematica itinerante

I pr odotti agr ic oliingranditi oltre la capacitàdella vista umana, si trasformano in vereopere d’arte

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A casa di Leonardo

P R I M O P I A N O E X P O A N C H ’ I O

18| MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2014

A casa di Leonardo

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Nella suggestiva location

si organizzeranno eventi,

serate ed iniziative.

Individuato il vitigno

di Leonardo da Vinci:

è la Malvasia di Candia

che sarà ripiantata

come era in origine,

anche grazie a Confagri

DICEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |19

di Gabriella Bechi

La Vigna di Leonardo sarà lacasa di Confagricolturafuori Expo, nel centro diMilano. Location di grandebellezza e suggestione, gra-zie allo stretto legame che

la unisce ad uno dei più grandi geniche la storia ricordi, Leonardo da Vin-ci. È qui, infatti, in questa casa, oggi diproprietà della famiglia Atellani, cheLeonardo custodiva la sua preziosa vi-gna. Nato a Vinci, terra di vigneti, Leo-nardo aveva un intimo e quotidianorapporto con il vino, come emerge daisuoi codici e dai suoi manoscritti, ilcui acquisto veniva regolarmente an-notato nella lista della spesa, magariaccanto ad un disegno o ad una magi-ca osservazione. Probabilmente fu questa sua passionead indurre, cinquecento anni orsono,e precisamente il 26 aprile 1499, Lu-dovico il Moro a firmare un atto di do-nazione a favore di Leonardo da Vinci

che aveva appena finito di dipingerel’Ultima Cena. Si trattava di una vignapresso Porta Vercellina, il quartiere apochi passi da Santa Maria delle Gra-zie, dove Leonardo aveva il suo labo-ratorio e vicino al luogo in cui l’artistadipinse uno dei suoi massimi capola-vori: il Cenacolo. A questa vigna Leo-nardo resterà sempre legato, seguen-done le vicende con sollecitudine, purnelle continue peregrinazioni deglianni successivi. Testimonianza di que-sto affetto il lascito, alla sua morte, del-la vigna ai suoi due più fedeli servitoriGianbattista Villani e il Salaì. Un benestrategico per il Maestro. Rappresenta-va, infatti, condizione necessaria perottenere la cittadinanza milanese, unsogno che non si avverò perché pochimesi dopo la donazione ci fu la cadu-ta del Duca. Misurava 8.320 metri qua-dri. Il Maestro pensava di costruirvi vi-cino la sua dimora, dicono alcuni; se-condo altri proprio lì lavorò al model-

lo di statua equestre di Francesco Sfor-za, distrutta dagli arcieri guasconifrancesi che poi invasero la città. Questa vigna, nonostante le profondemodificazioni urbanistiche subite dal-la centralissima zona, è giunta miraco-losamente integra fino ai primi del‘900, come dimostrano alcune imma-gini che ne documentano l’esistenzaall’interno della Casa degli Atellani. Fuannientata durante la seconda guerramondiale e da allora non ne restavapiù alcuna traccia. Oggi il luogo, muta-to in uno di quegli splendidi giardinisegreti tipici di Milano, costituisce unangolo di natura all’interno della città.E la vigna qualcosa di unico. Nes-sun’altra moderna metropoli mondia-le ha tracce documentate di un vigne-to situato nel proprio centro risalentea più di cinquecento anni fa. Nes-sun’altra città del globo può vantarel’onore di essere storica sede del vi-gneto di uno fra i più grandi geni maivissuti. Un tesoro nascosto che inaspettata-mente oggi si rivela: il merito va allaFondazione Portaluppi e agli eredi diCasa degli Atellani di corso Magenta.Come pure ad una task force di stu-

L’antico vigneto urbano

è davvero uno splendido

giardino segreto di Milano

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P R I M O P I A N O E X P O A N C H ’ I O

20| MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2014

come era in origine. Parente di quelladi Creta, molto utilizzata nel ‘500», rac-conta. Al progetto partecipano ancheil Comune di Milano, l’Università degliStudi e Confagricoltura. «Expo - dicel’imprenditore - è una occasione uni-ca per conoscere meglio le bellezzedella nostra città, anche quelle nasco-ste, ed in particolare lo stretto legame

che con Milano aveva Leo-nardo da Vinci, cui sarà tral’altro dedicata a PalazzoReale la più grande mostraeuropea mai concepita». In questo spazio Confagri-coltura offre la possibilità diorganizzare eventi, serate,aperitivi dando anche lapossibilità di usufruire deglispazi del negozio di Vigna diLeonardo. Il luogo idealeper lasciare ai visitatori quelmessaggio di bellezza, genia-lità, tradizione ed innovazio-ne che vuole trasmettere l’a-gricoltura italiana, che rag-giunge l’apice della suaespressione nella persona-lità di Leonardo da Vinci.

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diosi guidati da Attilio Scienza, massi-mo esperto di dna della vite, dalla ri-cercatrice Serena Imazio e dall’enolo-go Luca Maroni. Per voce di Piero Ma-ranghi, eclettico imprenditore, eredee figlio del compianto banchiere, si an-nuncia una straordinaria scoperta.«Per tutti noi è molto emozionante:con gli accurati, lunghissimi rilievi, nel

parco di Casa degli Atellani è stato in-dividuato il vitigno di Leonardo: è laMalvasia di Candia che ripianteremo

Expo è occasione unica

per conoscere l’Italia

e le sue meraviglie

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Presentata la produzione

olearia delle varie regioni, abbinata ai piatti dello chef

Heinz Beck, ricordando come l’extravergine debbaavere un posto d’onore

sulle nostre tavole

P R I M O P I A N O E X P O A N C H ’ I O

22| MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2014

agroalimentare, l’olio extravergined’oliva. Tre parole per raccontare tuttoquello che l’olio extravergine d’oli-va rappresenta: “qualità” garantitadalle aziende agricole che, in ogniregione d’Italia, custodiscono la tra-dizione delle diverse varietà, inve-stono in tecnologia e innovazione,danno lavoro, nel rispetto dell’am-biente e del territorio; “benessere”,frutto delle indiscusse proprietà or-

Qualità, benessere e piacere in una goccia d’olio

Qualità, benessere e pia-cere sono stati il filoconduttore della serataorganizzata da Confa-gricoltura a Palazzo del-la Valle, presentata dal

giornalista enogastronomico LuigiCremona. L’evento, che rientra traquelli di Confagricoltura di “avvici-namento” ad Expo, ha voluto ricor-dare ed esaltare uno dei prodottipiù identitari del made in Italy

Page 23: Mondo agricolo 12

DICEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |23

sala, assaggi di S’Campo(scampi croccanti su pu-ree di verdure, salsa di po-modoro e granella di pata-te) e risotto all’acqua dipomodoro con salsa di ru-cola e tartare di tonno. Na-turalmente da abbinare al-l’extravergine da unire acrudo.«In una goccia di olio sonoracchiusi qualità e piace-re» ha sostenuto il presi-dente confederale MarioGuidi che, in particolare,si è soffermato sull’impor-tanza di non rinchiudersiin una tradizione olivicolastantia, che non faccia usodei nuovi impianti intensi-vi, perché costituirebbeuna battaglia di retroguar-dia per l’Italia; «Confagri-coltura - ha spiegato Guidi- deve promuovere la pro-duzione olivicola con l’o-biettivo di far crescere lenostre aziende». Il presidente della Federa-zione nazionale Olivicol-tura di ConfagricolturaDonato Rossi, dal cantosuo, ha specificato che ilcomparto olivicolo in Ita-lia è rilevante sia in termi-ni di aziende che di super-fici. «Il nostro olio vale tremiliardi di euro. Combat-tiamo da sempre controalcune difficoltà struttura-li (la scarsa innovazione, laminaccia delle contraffa-zioni, la difficoltà di aggre-

gare i produttori)». «Dal punto di vi-sta quantitativo è una delle annatepeggiori dell’ultimo decennio, ma –ha messo in guardia – quello otte-nuto non è un olio di bassa qualità,anzi è un prodotto eccellente. L’oliodi quest’anno è poco ma ottimo».Rossi ha quindi chiesto un piano ur-gente a sostegno del settore, perfronteggiare le criticità e raccoglie-re le nuove sfide; ed ha sottolineato:«Le aziende olivicole hanno biso-

ganolettiche dell’extravergine, chene fanno il principe di una alimen-tazione sana ed equilibrata; “piace-re”, dimostrato dalle capacità chequesto prodotto ha di esaltare i piat-ti della cucina del nostro Paese.Per l’occasione, il salone di rappre-sentanza dello storico palazzo diConfagricoltura è stato attrezzatocon stand per far conoscere e degu-stare gli oli delle variegate realtà ter-ritoriali. Si è avuta così l’occasione

di valutare le varie cultivar, assapo-rarne gusti e profumi, esaltati dallagrande cucina dello chef stellatoHeinz Beck, del ristorante la Pergo-la Hotel Rome Cavalieri. Per l’occa-sione ha cucinato, direttamente in

Guidi: «Aprirsi all’olivicoltura

innovativa ed intensiva, per

stare al passo dei concorrenti»

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P R I M O P I A N O E X P O A N C H ’ I O

24| MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2014

gno di strumenti ade-guati per sostenere glisforzi commerciali, peralimentare le attività dimarketing, per allargarei programmi di interna-zionalizzazione, soprat-tutto in connessionecon le opportunità diExpo 2015». Ha prose-guito: «Noi siamo pron-ti a fare la nostra parteanche con attività pro-gettuali finalizzate allepolitiche di integrazio-ne delle molteplici va-lenze proprie del mon-do olivicolo, da quellegastronomiche, natura-listiche, culturali, a

quelle turistiche». Infine ha valutatocon soddisfazione l’entrata in vigo-re delle disposizioni che impongo-no nei ristoranti il tappo anti rab-bocco. «Anche se la norma presen-ta alcune ombre, è sicuramente unrisultato positivo per la qualificazio-ne del consumo e per dare all’oliodi oliva un posto d’onore sulle no-stre tavole».Tra gli interventi anche quello diJordy Mattew, AD di Agromillora, lasocietà di Barcellona che si occupadi vivaismo ed innovazione varieta-le, fornendo materiali vegetali dielevata qualità genetica e sanitariaal settore agricolo, leader mondialenei settori degli olivi. «Forniamo –ha spiegato l’AD di Agromillora -nuovi impianti olivicoli superinten-sivi per ottenere un brand competi-tivo, ma sempre di ottima qualità».Non bisogna dimenticare che l’olioè un salvavita. Ha detto a tal propo-sito Sara Farnetti, internista e nutri-zionista: «L’extravergine è un ali-mento nutraceutico, un vero e pro-prio, prezioso, oro verde; va inseritonella dieta per una corretta e sanaalimentazione». Anche Beck ha di-chiarato la propria attenzione all’o-lio di oliva; «È un piacere, esalta il sa-pore – ha sottolineato -. Nel mio ri-storante ne utilizzo 20 differenti, aseconda dei piatti». (M. M.)

Rossi: «Annata di scarsi risultati

quantitativi. L’olio ottenuto

è davvero poco, però è ottimo»

In alto: Lo chef Heinz BeckIn basso: Donato Rossi

Page 25: Mondo agricolo 12

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Page 26: Mondo agricolo 12

Cinque grandi chef,

“Ambasciatori del gusto

di Confagricoltura”

a Cooking for Art Milano

di Gabriella Bechi

Incontro stellare

P R I M O P I A N O E X P O A N C H ’ I O

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Dopo il successo dellapartecipazione all’edi-zione romana, Confagri-coltura è stata presenteanche a Cooking for ArtMilano, l’evento orga-

nizzato da Witaly e Luigi Cremona,che ha riscosso grandissimo succes-so. Per tre giorni negli spazi della“Carrozzeria” e della “Torneria” diVia Tortona 32, il quartiere piùtrendy di Milano, chef stellati e gio-vani emergenti, pizzaioli, maestri pa-sticceri, albergatori di charme si so-

no alternati in spettacolari showcooking. Novanta gli espositori presenti a rap-presentare il meglio della produzio-ne agroalimentare del nostro Paese ei Territori, che hanno promosso le lo-ro eccellenze gastronomiche e natu-rali. E poi il pubblico, che nei tregiorni dell’evento ha visitato“Cooking for Art”: tremila, tra opera-tori, buyer, giornalisti, appassionati osemplici curiosi, che hanno affollatogli originali spazi di Via Tortona, exmagazzini industriali, trasformati in

Diego Rigotti chef stellato di Maso Franch ai fornelli

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dentro e fuori gli spazi espositivi. Enon solo a Milano.Nell’ottica di una visione di un’agri-coltura che vuole allargare i suoiorizzonti, di aprirsi al mondo, Confa-gricoltura ha scelto la vetrina di

Cooking for Art per presentare isuoi prodotti, oltre che al pub-

blico, anche agli chef e agliesperti di gastronomia,perché sono questi che,con la loro maestria, sonocapaci di valorizzare, esal-tando gusti e sapori attra-

Premiato Vincenzo Maniconi

per la ricetta che valorizza

i prodotti dell’agricoltura

un moderno luogo pereventi. Le aziende presentinello spazio di Confagricol-tura hanno proposto a visi-tatori e operatori del setto-re i loro prodotti, dall’olioextra vergine d’oliva al vi-no, dagli ortaggi trasforma-ti, ai legumi, dal riso ai sa-lumi, dai formaggi allepiantine aromatiche. Masoprattutto hanno avutol’opportunità di far cucina-re e utilizzare i loro pro-dotti agli chef stellati chehanno partecipato alla ma-nifestazione. Pasquale Palamaro (1 stellaMichelin) chef del ristoran-te Indaco dell’Albergo del-la Regina Isabella, a Ischia;Giancarlo Perbellini (2 stel-le Michelin), chef del risto-rante Casa Perbellini a Ve-rona; Silvia Regi Baracchi (1 stellaMichelin) chef del Relais Il Falconie-re di Cortona, in provincia di Arezzo;Diego Rigotti (1 Stella Michelin) exe-cutive chef del Ristorante di MasoFrench Gourmet e Relais, a Giovo, inprovincia di Trento; Fulvio Siccardiexecutive chef del ristorante del-l’Hotel Magna Pars, Da Noi In di Mi-lano.Ognuno degli “Ambasciatori del gu-sto di Confagricoltura”, per le sue ri-cette, realizzate davanti al pubblicodurante gli show cooking, ha utiliz-zato le materie prime fornite dalleaziende, scegliendo accuratamentegli oli e i vini da abbinare. E i produt-tori sono stati chiamati sul palco,mentre gli chef cucinavano, ad illu-strare le caratteristiche e la prove-nienza dei loro prodotti.Il meglio della produzione agricoladel nostro Paese, dalle ricercate De-nominazioni d’origine ai prodotti in-novativi. Tutti contraddistinti dalla fi-losofia dell’Organizzazione degli im-prenditori agricoli, che fa della soste-nibilità, della qualità, della ricerca edella capacità di stare sul mercato ilpunto di forza di un’agricoltura mo-derna e competitiva.

L’appuntamento milaneserientrava tra gli eventi di av-vicinamento a Expo 2015, acui Confagricoltura guardacon grande interesse, co-me momento di opportu-nità per presentare almondo il modello di agri-coltura del nostro Paesee a cui l’Organizzazionedegli imprenditori agrico-li parteciperà connumerosi ap-puntament i

Vincenzo Meniconi, sous-chef del Relais Chateaux Villa Crespi,

riceve il premio di Confagricoltura

Il piatto di Diego Rigotti,che ha utilizzato il maiale dell’azienda Parmì

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P R I M O P I A N O E X P O A N C H ’ I O

28| MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2014

verso sapienti abbinamenti, i prodot-ti della terra. Per questo Confagricol-tura, nel corso della gara per il “Mi-glior Chef Emergente del nord d’Ita-lia”, ha consegnato un Premio spe-ciale allo chef che, con la sua la ri-cetta, aveva meglio saputo valorizza-re i prodotti dell’agricoltura. Un atte-stato e una cesta dei prodotti delleaziende associate presenti all’even-to, che è andata a Vincenzo Manico-ni, 25 anni, suos chef del ristorante 2stelle Michelin del Realis & Cha-teaux Villa Crespi, a Orta di San Giu-liano, in provincia di Novara, regnodi Antonino Cannavacciuolo. ���

Queste le aziende presenti nello stand di Confagricoltura: Agricola Veneria,

Azienda Benforte, Azienda Brigaldara, Azienda Agricola Cinzia Ceci, AziendaAgricola Eredi Carioni Francesco, Azienda Agricola Falasco, Azienda AgricolaParisini, Azienda Agricola Parmì, La Fiammante/Marco Nicastro, Marina Co-lonna Società Agricola, Latteria Sociale di Cameri, Planeta, SaMarigosa, Tenu-ta Sette Ponti e Feudo Maccari, Taurino Donato & Rosaria, Villa Angarano,Azienda Agricola Gerolamo Vigo.

LO STAND DI CONFAGRIn Show cooking utilizzando

le materie prime

fornite dalle aziende

Lo spazio di Confagricolturaarredato con cassette di mele e piantine aromatiche

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Page 30: Mondo agricolo 12

30| MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2014

M A P P A M O N D O

di Jordan Nash

In Usa il bio fattura35 milioni di dollari

n CRESCE IN FRANCIA LA SPESA ALIMENTARE

I consumi medi delle

famiglie francesi sono

superiori del 1 4 % rispetto

a quelli dei 2 8 paesi

dell'Unione europea.

E il consumo pro capite

francese è migliore

di quello del PIL pro capite, solo del 9 % superiore alla

media europea, secondo l’Istituto nazionale di statistica

(INSEE),che ha diffuso i dati sui consumi effettivi

delle famiglie in Francia, nel 2 0 1 2 . E' soprattutto la spesa

alimentare e per bevande non alcoliche a pesare di più:

ben il 1 6 % della media UE. Ad essere particolarmente

elevati sono i consumi di pesce, latte, formaggio, uova

e carne, nonostante i prezzi, in media, siano più elevati

in Francia che nel resto dell'Unione europea (+ 9 %).

L’agroalimentare

biologico, in Usa, èquasi triplicato

negli ultimi dieci anni eha raggiunto un girod’affari di 35 miliardi didollari. Secondo l'OrganicTrade Association, levendite al dettaglio diprodotti bio negli USAsono cresciute dell'11,5%e si prevede unincremento ancora piùelevato, pari al 12%, per il2014. L'aumento dellevendite ha riguardatosoprattutto uova ealimenti freschi, ma hainteressato anche cerealied alimenti confezionati.Oggi 8 famiglieamericane su 10acquistano prodotti bio.Ciò significa che i punti di

vendita bio sono entrati apieno titolo nella culturaalimentare. Ecco perchésempre più catene disupermercati, comeWalmart, hanno accolto lanuova sfida e hannodeciso di presentarenuove linee di prodotticertificati a prezzi piùbassi, promettendo unrisparmio del 25%rispetto ad altre aziende.Whole Foods Market Inc.,una delle principalicatene di GDO biologici,con oltre 270supermercati, soprattuttonegli Stati Uniti e inCanada, ritiene che il timbro prodottobiologico aumenti il livello di "integrità" per rivenditori econsumatori. Ha deciso di contrassegnare, entro il2018, tutti i prodotti Ogmpresenti sugli scaffali. Sitratta di una svoltastrategica piuttostoimportante, che dipendeda un bruscorallentamento dellacrescita del giro d’affari,proprio per l’agguerritaconcorrenza di Walmart e Safeway, che hannoampliato in manierasignificativa la loroofferta. Intanto, per il Dipartimentodell'Agricoltura degli StatiUniti è diventato sempre

Otto famiglie

americane

su dieci acquistano

prodotti biologici

più difficile monitorare le 25.000 aziende bio. Ci sono 81 ‘agenziecertificate’ accreditate eben 23 non sono riuscitea far rispettarecorrettamente i requisitidi certificazione per leaziende agricole, secondoun rapporto interno del Dipartimento di Agricoltura. Il WallStreet Journal, inun’inchiesta, ha rilevatoche 38 delle 81 agenzie di certificazione ha fallito,dal 2005, almeno unavolta nel sostenere lenorme fondamentali delDipartimento Agricoltura.A parere dell’USDA, cherichiede ai certificatori di

rispettare numerosirequisiti, i problemiriscontrati dal Journalriflettono "un processo di accreditamento moltorigoroso che richiede il pieno rispetto e lacorrezione dei problemiindividuati" ed haaggiunto che i suoicertificatori erano inconformità con il 97% dei regolamenti. I prodotti biologici, negliUsa, possono costareanche il doppio deiprodotti convenzionali,ma i consumatori, escluse le etichette, non hanno modo di valutare ciò che è veramente biologico.

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DICEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |31

Parigi cambial’etichettatura della carne

tori. La grande distribuzio-ne rappresenta l'80% delmercato della carne, valu-tato 10 miliardi di euro.Gran parte delle vendite(dal 60 al 70%) vieneeffettuata attraverso lagrande distribuzione. Manon fila tutto liscio comel’olio. Il decreto, pubblica-to lo scorso luglio, che ha

n IN AUSTRIA CHIUDONO SEI FATTORIE AL GIORNO

La diminuzione di aziende agricole in

Austria è costante. Nell’anno in cui il

Paese è entrato nell'Unione europea

(1995) le aziende agricole erano

239.099, ben il 30 per cento in più

rispetto allo scorso anno. Negli ultimi

dieci anni le aziende agricole sono

diminuite del 13 per cento l’anno. Sono anche cresciute le aziende

agricole gestite come attività secondaria, che hanno raggiunto il 55 per

cento, mentre solo il 37% è gestito come principale. Anche se

l’agricoltura austriaca è caratterizzata dalla presenza di piccole

imprese, si conferma la crescita delle dimensioni delle aziende: da 39

ettari del 2003 ai 44,2 del 2013. Diminuisce del 17%, nei dieci anni,

il numero dei degli impiegati nel settore.

Nomi “generici”

come arrosto,

bistecca, spezzatino

e ricette culinarie

Dopo venti anni di ricerca edesperimenti sull’olio d’olival’Oman registra i primi ri-sultati positivi.“Quest'anno, gli olivi di Ja-bal al-Akhdar hanno datoolio d'oliva in abbondanza”,ha annunciato il ministrodell'Agricoltura e della Pe-sca del Sultanato dell'O-man. E, poiché i social di-ventano sempre più impor-tanti, su Youtube è stato ca-ricato pure un video della

raccolta. Il primo ulivo inOman è stato piantato ventianni fa. In seguito sono sta-te importate dalla Siria al-tre piante che hanno soffer-to il clima secco e caldo. Ilministero dell’Agricolturanon si è fermato e ha inve-stito nella ricerca, metten-do anche un frantoio gratui-tamente a disposizione de-gli agricoltori. I risultati,con l’annuncio del ministro,sembrano essere arrivati.

OMAN PUNTA SU OLIVICOLTURA

reso obbligatoria la nuovaetichettatura, ha creatopolemiche. “Saranno eli-minate le parole che fan-no la Francia e i suoi ter-roir, i pilastri della nostracultura", si è lamentato ilpresidente della Confede-razione francese dellemacellerie, ChristianLann.

In Francia cambia l’eti-chetta della carne, conlo scopo di contrasta-

re il calo dei consumi erilanciare le vendite. Neisupermercati d’Oltralpenon ci saranno più i nomidei vari tagli di carnebovina che permettonodi distinguere tra quartoanteriore, posteriore, par-ti del collo, addome e sot-tospalle. In Francia dagli

scaffali della GDO saran-no così eliminati 35 tagli,sostituiti dai nomi ‘generi-ci’ arrosto, bistecca, spez-zatino… Resteranno inomi più conosciuticome controfiletto, filet-to, cosciotto, spalla everrà introdotto un siste-ma di stelle (da una a tre)per indicare tenerezzadella carne. Le nuove eti-chette daranno anche deiconsigli su come cuocerela carne. Con il claim: lacarne parlerà finalmentela vostra stessa lingua, sipensa di semplificare erendere più comprensibi-li e meno tecniche le eti-chette, soprattutto per iconsumatori più giovaniche cucinano meno enon conoscono i piattitradizionali. La questionee' rilevante per gli alleva-

Page 32: Mondo agricolo 12

Gerusalemme propone

i “Campi di domani”,

con nuove tecnologie

dirette a massimizzare

la produzione, ma

riducendo l’impatto

ambientale

AT T U A L I TÀ I N T E R N A Z I O N A L I Z Z A Z I O N E

32| MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2014

di Gaetano Menna

ne dell’esposizione confermando, an-cora una volta, le ottime relazioni conle Autorità dello Stato di Israele, assie-me all'azienda agricola OrtoSole, con-dotta dal presidente dei Giovani Agri-coltori della Confederazione del La-zio, Alessandro Tiozzo.All'interno della mostra all’aeroportodi Fiumicino i visitatori hanno potuto

Confagricoltura guarda coninteresse all’agricolturaisraeliana ed agli sforzi chein loco si stanno facendo,ad esempio per la raziona-lizzazione ed il risparmio

delle risorse idriche e per la sostenibi-lità. Si è tenuta recentemente, presso ilTerminal 3 dell'Aeroporto di Fiumici-

Israele-Confagricoltura nel segno dell'innovazione

no, l’esposizione "Israele si presenta"dedicata al Padiglione che il Paese ef-fettuerà ad Expo 2015. La serata inau-gurale è stata presenziata dall'Amba-sciatore in Italia Naor Gilon e da auto-revoli rappresentanti della società de-gli Aeroporti di Roma e del Comunedella città. Confagricoltura ha prestatola sua collaborazione alla realizzazio-

Pdiglione isaraelianoa Expo 2 0 1 5

Esposizionea Fiumicino

Page 33: Mondo agricolo 12

scoprire le eccellenze ambientali, tec-nologiche e agricole di Israele. Un’an-ticipazione unica di ciò che Gerusa-lemme presenterà all’Expo all’inse-gna dello slogan "Fields of Tomor-row". Ma prima di Expo, appunta-mento importante sarà senz’altroquello previsto per il 27-28 gennaio2015 a Yatir nel deserto del Negev,con "Arava Open Day", la più grandefiera internazionale dell’agricoltura inIsraele. La manifestazione si rivolge atutti gli operatori ed a tutte le istitu-zioni che operano nel mondo dell'a-gricoltura, dai produttori ai distribu-tori, dalle aziende specializzate nellafabbricazione di serre e macchinariagricoli, alle grandi multinazionali lea-der del settore dell'irrigazione. È orga-nizzata presso il Centro di ricerca esviluppo “Yatir station”, nel cuore del-la regione agricola più all'avanguardiaper quanto riguarda l’uso di nuovetecnologie. La fiera, con il suo carat-tere professionale ed innovativo, maallo stesso tempo vibrante e colorato,attrae migliaia di persone, tra residen-ti e visitatori stranieri. Nelle scorseedizioni più di 200 aziende hannoesposto le loro creazioni innovativeesibendo davanti ai visitatori di tutto ilmondo le ultime innovazioni agricoleisraeliane. A proposito di innovazioneva sottolineato l’impegno dell’indu-stria israeliana Netafim, leader mon-diale con soluzioni innovative per l’ir-rigazione a goccia e la micro-irrigazio-ne. Punta a valorizzare la produttivitàsostenibile, tenendo presente acqua,sicurezza alimentare e terreni coltiva-ti. L’irrigazione a goccia permette agliagricoltori di massimizzare la produ-zione alimentare con il minor impattoambientale. Netafim ha effettuato in-stallazioni dimostrative sia presso ilParco tecnologico padano di Lodi(una collina coltivata a mais, riso, soiae sorgo) sia presso l’azienda agricoladei Fratelli Mario e Alberto Vigo a Rob-biano di Mediglia (v.a lato, ndr) perevidenziare come questa tecnologiarenda possibile coltivare cereali, olea-ginose e altre colture estensive anchein terreni marginali o finora conside-rati inadatti. ���

Fra i più importanti ce-reali al mondo, il mais è

una delle principali colturein Italia grazie alle condi-zioni agronomiche e clima-tiche del nostro Paese.Syngenta lavora da sempreper offrire sul mercato pro-grammi di gestione coltu-rale innovativi, che integra-no i diversi fattori della pro-duzione per generare benefici intermini di resa e qualità dei pro-dotti agricoli, ottimizzando l’impie-go delle risorse con particolare at-tenzione alla sostenibilità.Combi Mais Idrotechnologies èuna delle offerte che, messa a pun-to da Syngenta e Netafim, con lacollaborazione di diversi partner,ha l’obiettivo di produrre 20 T digranella di mais di elevata qualità,utilizzando una metodologia diproduzione innovativa e sostenibi-le, dal punto di vista sociale, am-bientale ed economico. Il progettobiennale, composto da un proto-collo di produzione in grado dicombinare e integrare in modo ef-ficiente genetica, protezione e irri-gazione, è partito nel 2014 su 10ettari e prevede 27 ettari per il2015 nell’azienda Folli di Medigliadi Mario e Alberto Vigo, in provin-cia di Milano, che è fortementespecializzata nel mais ed apertaall’innovazione. Nel 2014, l’offertasi è basata sulla semina densa diun ibrido Syngenta di classe 700,132 giorni - denominato SY BRA-BUS – che si caratterizza per lagranella a frattura vitrea e per ilpotenziale produttivo ai massimi li-velli, particolarmente adatto alle fi-liere del mais alimentare. La coltivazione è stata protetta con

interventi insetticidi e di diserborealizzati con agrofarmaci Syngen-ta. Per ottenere le massime rese,soprattutto alle alte densità, e ilmassimo risparmio energetico edidrico, è si è ricorso all’’irrigazionea goccia con ali gocciolanti di Ne-tafim per permettere una sommi-nistrazione alla coltura dei nutrien-ti “on demand”. Inoltre, nel proget-to, è stato coinvolto anche un altropartner importante, Unimer, che sioccupa dei fertilizzanti ad alta effi-cienza ottenuti dall'integrazione frale matrici organiche ad elevato tas-so di umidificazione. Il progettoperò si caratterizza anche per lasua forte valenza ambientale gra-zie ad Operation Pollinator, il pro-getto Syngenta di gestione multi-funzionale del territorio che vuoledimostrare come agricoltura inten-siva e salvaguardia dell’ambientepossono coesistere.Combi Mais Idrotecnologies si in-serisce perfettamente nei progettidi EXPO 2015 - Nutrire il pianeta,energia per la vita- grazie all’incre-mento delle rese per ettaro e allaqualità della produzione, senza ri-correre a maggiore utilizzo dimezzi tecnici ma soprattutto per-ché consente di risparmiare acquaed energia riducendo l’impattoambientale della maiscoltura.

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O S S E R V A T O R I O

Page 34: Mondo agricolo 12

PRIA è la nuova società

di Confagricoltura e Euris

che supporta le aziende

nelle scelte strategiche,

nell’innovazione,

e nella partecipazione

ai bandi europei

S I N D A C AT O N U O V I S E R V I Z I

34| MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2014

di Gabriella Bechi

cibo, nella tutela del-l’ambiente e del territo-rio, nella produzione dienergia, nella difesa dellabiodiversità. Ruolo chetira in ballo inevitabil-mente la ricerca scientifi-ca, l’innovazione, lo sviluppodi tecnologie all’avanguardia. Eche, soprattutto, comporta uno stret-to collegamento dell’agricoltura conl’industria, non solo con quella agroa-limentare, ma anche con la chimica,l’energetica e la meccanica.Inserirsi in questo contesto e appro-fittare delle opportunità che l’Unio-ne Europea offre in questo momentoè il servizio che PRIA offre alle azien-de agricole. Come?“Il nostro obiettivo – spiega l’ammini-stratore delegato Ruggero Targhetta -è creare un maggiore collegamentodel mondo agricolo con quello indu-striale e con quello della ricerca scien-tifica, attraverso la partecipazione aprogetti di sviluppo e innovazione,che permettano alle imprese agricoledi essere maggiormente competitive.”

Programmare

la crescita

Favorire il dialogo delmondo agricolo conquello industriale; instau-rare un maggiore collega-mento con la ricerca; in-serire le aziende agricole

nell’ampio spettro dei programmidell’Unione Europea. Sono questimotivi alla base della nascita di“PRIA”, Progetti di Ricerca e Innova-zione in Agricoltura, la società fruttodi una partnership tra Confagricoltu-ra e Euris, struttura che ha maturatoun’esperienza trentennale nel cam-

po della consulenza a im-prese, associazioni di cate-goria e istituzioni pubbli-che nella partecipazione aiprogrammi dell’Unione eu-ropea, dello Stato italiano edelle Regioni. Alla base del-la sua costituzione un cam-biamento profondo delloscenario in cui si muove l’a-gricoltura europea, nellaconsapevolezza del suoruolo fondamentale nel-l’approvvigionamento di

Page 35: Mondo agricolo 12

DICEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |35

Non soloPsr, dunque, ma an-

che Fears, Pei, Fers,Fse, Orizon, Eurostars,

Life+, Programmi dicooperazione europei. “Non si trattasemplicemente di assistere le azien-de nella partecipazione ad un bando– continua Targhetta - ma di offrire lo-ro un servizio più completo orien-tandone le scelte strategiche. Con lanuova programmazione europea sa-ranno centinaia i bandi a disposizionee diventerà fondamentale sapersiorientare in modo tale da prenderedecisioni di investimenti coerenti efunzionali alle politiche europee. Solocosì si potranno ottimizzare i risultatidal punto di vista finanziario, ma non

solo. L’obietti-vo finale è au-mentare la competiti-vità e la propria quota di valore ag-giunto sul mercato” .Le iniziative allequali sarà rivolta principalmente l’at-tività di PRIA sono finalizzate a crea-re filiere sostenibili, ovvero catene diapprovvigionamento alimentare si-cure e basate su un uso più efficien-te delle risorse; migliorare la cono-scenza di base e stimolare l’innova-zione al fine di ottenere un aumentodella produttività agricola, garanten-do al contempo un uso sostenibilidelle risorse e una riduzione degliimpatti ambientali; favorire il passag-gio ad un’economia a bassa emissio-ne di carbonio, in cui le industrie sia-

no in grado di utilizzare in modo effi-ciente le biomasse, in particolare isottoprodotti, provenienti dall’agri-coltura. Tanti e diversificati i serviziche Pria offre, dalla partecipazione aibandi per l’accesso alle agevolazionipreviste dalla programmazione euro-

pea, al supporto alla definizione diprogrammi di sviluppo plurien-

nali nell’ambito di filiere, di-stretti, gruppi di azione localee reti d’imprese, fino all’elabo-

razione di studi, ricer-che, analisi,corsi di for-mazione in

materia eco-nomica e finan-

ziaria inerenti lepolitiche e i pro-grammi dell’U-nione europea.Ma anche analisidegli scenari ma-

croeconomici riguardanti l’aggrega-zione della produzione agricola odella domanda di fattori di produzio-ne, inserimento delle imprese dell’a-gro network nei programmi di ricer-ca, sviluppo e innovazione; formazio-ne e internazionalizzazione; defini-zione di modelli di collaborazioneeconomica tra imprese, anche di set-tori diversi; diversificando anche laproduzione al fine di aprire nuovimercati. “Pria si inserisce in pieno –spiega il suo presidente Sergio Ricot-ta – nel nuovo corso intrapreso daConfagricoltura, con i suoi 18 proget-ti in stato di avanzamento, per offrirealle imprese un servizio a 360°, nel-l’ottica di una profonda revisione delsistema associazionistico. Fondamen-tale ora sarà il ruolo delle Federazio-ni regionali che dovranno fare da ca-pofila a livello territoriale, creando ilnecessario collegamento con leUnioni provinciali e, dunque, con leimprese”. ���

Diventa fondamentale

sapersi orientare

negli investimenti

Page 36: Mondo agricolo 12

Gli alberi con la carta d’identità

AT T U A L I TÀ F L O R O V I V A I S M O

36| MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2014

Page 37: Mondo agricolo 12

“Idea Verde”:

Luigi Pagliani,

nel suo vivaio specializzato

e certificato ISO 9 0 0 1 ,

produce piante di alto fusto

che arricchiscono

il paesaggio

DICEMBRE 2014|MONDO AGRICOLO|37

di Elisabetta Tufarelli

“Sono un agricol-tore di primagenerazione.Dopo la laureain agraria, nel1992, sono di-

ventato vivaista. L’azienda, che condu-co in società con mia moglie, è nataproprio quell’anno, in parte sui terre-ni di mio suocero”. Questa la presen-tazione di Luigi Pagliani del suo vivaiospecializzato, in particolare, nella pro-duzione di cipressi e lecci, situato nel-la piana tra Perugia e San Martino inCampo. “Idea Verde”, questo il nomedell’impresa certificata ISO 9001-2000, che si estende su 27 ettari tracoltivazioni in piena terra, serre fred-de, serre calde, ombrai e piazzali perpiante in vaso. “Il 75% della nostra produzione – rac-conta - è di cipressi neri e lecci, maproduciamo anche molte altre essen-ze come querce, viburni, pini neri,corbezzoli, caki e lauri del Portogallo.Oltre che all’ingrosso, vendiamo an-che al dettaglio. Mia moglie Maria Gra-zia si occupa, in particolare, del gar-den: il nostro ‘plant center’ che, su unasuperficie di 15.000 metri quadrati, of-fre agli appassionati di giardinaggiouna scelta ampia e in grado di soddi-sfare tutti i gusti”. In effetti la serra, ri-gorosamente di vetro, accoglie piante

Page 38: Mondo agricolo 12

AT T U A L I TÀ F L O R O V I V A I S M O

38| MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2014

grasse rare o addirittura sco-nosciute di varie dimensio-ni. Non solo piante da ap-partamento, ma anche agru-mi allevati in forma libera, acerchio e spalliera in tutte letaglie. All’esterno è un tripu-dio tra arbusti ornamentali,rose, erbacee perenni edaromatiche e tantissimepiante fiorite che danno untocco di colore ed allegria inogni stagione. Ma il vero punto di forza è laproduzione di cipressi neri:un ‘parco alberi’ di 65.000 piante. Lapianta. L’albero della vita - così lo chia-mano i giapponesi - arriva dall’Asia mi-nore e si è pienamente adattato nelnostro Paese, tanto da diventare, al pa-ri dell’ulivo, parte integrante della no-stra cultura e dei nostri paesaggi. “Noioffriamo cipressi ‘con la carta d’iden-tità’, cioè resistenti alle malattie. Sia-mo convinti che il futuro di questaspecie sia legato alla differenziazionevarietale. Il nostro prodotto – spiega –

è di prima scelta, differenziato per clo-ne, in cui le caratteristiche genetichee produttive vengono garantite da unrigido disciplinare di qualità”. In parti-colare “Idea verde” punta su tre nuovicloni di cipresso: Sancorey, più colon-

nare che piramidale; Obeli-sco, a fronda fine e fitta e To-tem che, grazie alla ridottis-sima fioritura, è la specie piùindicata in caso di allergie.La crisi si sente anche inquesto comparto, ancheperché l’impresa, pratica-mente da sempre, punta sul-l’export. “In Italia – mette inevidenza l’imprenditore –resta, mediamente soltantoil 5% dei cipressi che produ-ciamo. Gran parte è destina-ti a Francia e Spagna. A volte

li esportiamo direttamente, altre attra-verso grossisti di Pistoia”. Luigi Pagliani si sente un agricoltore apieno titolo e sottolinea che il vivai-smo italiano è un ambasciatore, al pa-ri dei prodotti Dop e Igp, del nostromade in Italy. “L’export italiano del no-stro settore – conclude l’imprenditoredi Confagricoltura - rappresenta ben il40% della produzione dell’Unione eu-ropea e il 6% della produzione agrico-la nazionale”. ���

Un’azienda vocata

all’export. Solo il 5%

dei cipressi resta in Italia

Page 39: Mondo agricolo 12

Come unico Gruppo mondiale interamente dedicato

all’agricoltura siamo consapevoli che in futuro una delle

maggiori sfide per il nostro pianeta sarà soddisfare in modo

sostenibile il fabbisogno alimentare di una popolazione in

rapida crescita a fronte di risorse naturali sempre più scarse.

Nei prossimi cinquant’anni il mondo dovrà produrre una

quantità di cibo superiore a quella prodotta negli ultimi diecimila

anni, mentre l’erosione dei suoli causata dai cambiamenti

climatici e dall’urbanizzazione ridurrà progressivamente i

terreni coltivabili.

In Syngenta crediamo sia assolutamente necessario

promuovere un cambiamento radicale nella produzione

agricola, indirizzandola sui binari di una intensificazione

colturale sostenibile, mettendo al centro della nostra azione

l’imperativo categorico del “produrre di più con meno risorse”.

Da qui nasce The Good Growth Plan - Gli impegni

concreti per il futuro dell’agricoltura - un programma

lanciato globalmente da Syngenta il 19 settembre 2013 che

rappresenta il nostro impegno per la sicurezza alimentare e la

sostenibilità del pianeta.

The Good Growth Plan consiste in un piano di azioni

concrete e misurabili con cui Syngenta vuole dimostrare che

agricoltura e salvaguardia dell’ambiente possono coesistere

e che l’aumento della produzione agricola può avvenire in

modo sostenibile, senza spreco di risorse.

The Good Growth Plan contribuisce a cambiare

il modo di fare agricoltura e fissa 6 impegni da

raggiungere entro il 2020:

1 Aumentare la produttività media delle colture del

20% senza utilizzare più risorse naturali e mezzi tecnici

per l’agricoltura

2 Migliorare la fertilità di 10 milioni di ettari di terreno

agricolo a rischio degrado

3 Arricchire la biodiversità di 5 milioni di ettari di terreno

agricolo

4 Aumentare la produttività agricola del 50% di 20

milioni di piccoli produttori, in particolare nei paesi in via

di sviluppo

5 Formare 20 milioni di agricoltori sulla sicurezza sul

lavoro, in particolare nei paesi in via di sviluppo

6 Garantire condizioni di lavoro eque in tutta la nostra

rete di fornitori.

Un pianeta. Sei impegni.Scopri di più su www.goodgrowthplan.com

Anche noi, come Syngenta in Italia, siamo chiamati a dare il nostro contributo al sistema agricolo nazionale valorizzando la tipicità

delle nostre produzioni e ponendoci al fianco di tutti gli operatori che ogni giorno lavorano per esportare nel mondo la qualità

dei prodotti agroalimentari “Made in Italy”. Per far ciò, includeremo questi impegni concreti nelle nostre attività che, a partire dal

1° gennaio 2014, saranno ancor più connesse ed integrate grazie alla fusione societaria dei due rami d’Azienda Syngenta

Crop Protection S.p.A. e Syngenta Seeds S.p.A. in un unico soggetto che assumerà la denominazione di Syngenta Italia S.p.A.

La nascita di Syngenta Italia S.p.A. è molto di più di un semplice cambiamento legale e societario. Questo nuovo assetto

racchiude in sé lo spirito d’innovazione che da sempre caratterizza la nostra Azienda come leader nel settore dell’Agribusiness

e, grazie all’unicità nell’agire scaturito da questa nuova struttura, faciliterà il lavoro che siamo chiamati a svolgere per tradurre

The Good Growth Plan in realtà.

Gli impegni concreti

per il futuro dell’agricoltura.

The Good Growth Plan

Sementi Agrofarmaci Insetti ausiliari

Servizi ad alto valore aggiunto

Programmi di Agricoltura ResponsabileTM

Page 40: Mondo agricolo 12

Pierangelo Cumino,nel torinese,

è attento al benessere

animale di frisone

e razza piemontese:

stabulazione libera

e spazzolamento prima

della mungitura

Z O O T E C N I A S T O R I E D I I M P R E S E F A M I L I A R I

40| MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2014

di Anna Gagliardi

altre imprese agricole del Torinese.«Tutti i capi allevati in azienda insistonosu tipologie di stabulazioni libere at-tente ad offrire un alto livello di benes-sere degli animali - sottolinea Cumino -. Sono impegnato da molto tempo inquesta direzione, utilizzando gli stru-menti del PSR e abbinandoli alla ricer-ca dei migliori standard qualitativi peril mio allevamento. I bovini che po-trebbero trovarsi in situazioni di stress,come ad esempio il caldo estivo, trova-no conforto tramite alcune tecnicheavviate nella struttura». «Un esempio -aggiunge - è il nuovo impianto di raf-frescamento particolarmente all’avan-guardia che riesce a dare sollievo allevacche e tenere lontano le mosche nel-la stagione più calda. Da tempo, inoltre,nella stalla è attivo un sistema di spaz-

Con oltre 150 bovini l’azien-da di Pierangelo Cumino, aRiva presso Chieri, è un rife-rimento importante per lazootecnia torinese. La mag-gior parte dei capi è costi-

tuito da vacche (di razza Frisona) per laproduzione di latte di alta qualità, mal’allevamento è anche sede di genera-zione di embrioni destinati alla ripro-duzione della razza bovina piemontesein Argentina, dove Cumino è socio diun’azienda zootecnica di circa 700 ca-pi. La generazione di embrioni, conuna decina di bovini femmine dedica-te, è realizzata insieme all’Anaborapi(Associazione degli Allevatori della Raz-za Bovina Piemontese). C’è poi un’ulte-riore parte di attività di allevamento divitelli di razza piemontese venduti ad

«I miei bovinifelici e senza stress»«I miei bovinifelici e senza stress»

Page 41: Mondo agricolo 12

zolamento che permette aibovini di essere massaggiatilateralmente, sul dorso, tuttele volte che lo desiderano.Con un semplice gesto deglianimali, infatti, la macchina siavvia e loro godono dei be-nefici del massaggio. Questo,soprattutto nell’attesa dellamungitura, garantisce elevatilivelli di benessere e tranquil-lità ai capi». La passione per la zootecniaarriva da lontano: il padre di Pierangeloaveva un’azienda zootecnica da carne,sempre a Riva presso Chieri, attiva finoal 1967. Cumino si è dedicato primaagli studi, quindi si è specializzato inAmerica, negli Stati Uniti, per poi avvia-re l’allevamento nel 1985. Oggi, a 57 anni, è presidente regionaledell’Impresa Familiare Coltivatrice edella Sezione Latte in Piemonte, dopo

un lungo impegno prima nell’Anga e,tuttora, in Confagricoltura Torino.La sua azienda coltiva anche 85 ettaridi terreno a cereali e foraggio: gran par-

te della produzione ce-realicola e la totalitàdella produzione fo-raggiera derivante daiprati viene reimpiega-ta per soddisfare il fab-bisogno zootecnico,così come i sottopro-dotti dei cereali (pa-glie), utilizzati comelettiera. Il futuro si pro-spetta agricolo, non so-lo per la convinzione e

l’impegno del titolare: «Mio figlio Ales-sandro - ci dice infine Cumino - studiaeconomia aziendale e presto effet-tuerà l’insediamento con il prossimoPiano di Sviluppo Rurale. L’altro mio fi-glio, Edoardo che è più piccolo, è ungrande appassionato di animali e giàda bambino, per gioco, ma in modo se-rio e costante, ha iniziato ad allevarepolli e galline!». ���

Allevatori si nasce, è nel dna

Il figlio Edoardo da piccolo

“giocava” ad allevare galline

Pierangelo Cumino

Page 42: Mondo agricolo 12

È crisi profonda

per temperature fuori

stagione, invasione di prodotto spagnolo

in cerca di sbocchi dopo l’embargo russo

e prezzi in caduta

AT T U A L I TÀ P R O D O T T I

42| MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2014

di Elisabetta Tufarelli

bisogno di temperature tra i 4 e i 15gradi. Ciò ha generato problemi dimarcescenza, che rendono difficile iltrasporto sulle lunghe percorrenze».L’embargo russo e il conseguente ar-resto di questo mercato ha determi-nato una maggiore aggressività deicompetitor, Spagna in primis. Colpitain uno dei suoi mercati principali,quello di Mosca con cui è collegaa viatreno in sole 72 ore, ha letteralmenteinondato il nostro Paese. «Occorre ri-conoscere – mette in evidenza Cilen-to – che i nostri principali concorren-ti hanno puntato molto sull’agricoltu-ra, sviluppandola fino a farla diventareun traino per l’economia. A questo siaggiunge una maggiore capacità orga-nizzativa e di penetrazione sui merca-ti, che unita ad attenzione ed espe-

Confagricoltura lancia un ve-ro e proprio allarme per iltipico agrume invernale,particolarmente apprezza-to dagli italiani durante lefeste natalizie. Le cause? Al-

meno tre, che rischiano di mettere inginocchio i produttori italiani, sparsitra Calabria, Puglia, Sicilia e Basilicata:temperature fuori stagione, l’invasio-ne dei prodotti spagnoli in cerca dinuovi sbocchi dopo l’embargo russoe i prezzi in caduta. «Il mercato delleclementine – spiega Nicola Cilento,presidente della cooperativa ortofrut-ticola calabrese Coab e componentedella giunta di Confagricoltura – ri-sente innanzitutto del clima. Fino alprimo dicembre sono stati registratianche 24 gradi e questi agrumi hanno

Allarme clementine,si p roduce sottocosto

Page 43: Mondo agricolo 12

DICEMBRE 2014|MONDO AGRICOLO|43

rienza nel confezionamento, ai rap-porti commerciali, alla ricerca di va-rietà tardive e precoci, ha contribuitoal successo dell’agrume . Ma non riu-sciamo a spiegarci come riescano aproporre prezzi così bassi, dal mo-mento che ci sono dei costi di logisti-ca e di produzione dai quali non sipuò prescindere; costi che, in una lo-gica di mercato comune, dovrebberoessere uguali ai nostri ».Tutto nero per questi deliziosi fruttiinvernali? «Confidiamo – continua ilcomponente di giunta confederale -in migliori risultati, grazie finalmenteall’abbassamento delle temperature,per la seconda ondata di raccolto. Cir-ca il 60% di prodotto è ancora sullepiante e con questo vogliamo arrivareai nostri tradizionali mercati di sboc-

so dagli stereotipi. Anche una troupeRai ha girato uno “speciale”, dagliagrumeti alla lavorazione, fino al con-fezionamento, in cui si racconta la sto-ria di questo eccezionale prodotto, an-che attraverso le ricette appositamen-te create dallo chef Vissani. Poi ci sonole distribuzioni di clementine ai pas-seggeri delle navi da crociera e inter-venti su Sky Tg 24. Questo solo per ini-ziare. «Promuovere il nostro territorioe il nostro sistema virtuoso – conclu-de Salimbeni – è fondamentale. Le mi-sure europee, conti alla mano, non so-no sufficienti a riassorbire i danni checi ha causato l’embargo russo e noifacciamo gli imprenditori e dobbiamovendere». Gli fa eco Nicola Cilento: «Suquesto non c’è dubbio e dobbiamocontinuare ad organizzarci sempremeglio, superando individualismi. Perevitare – rimarca – che si ripeta quan-to già accaduto con la frutta estiva,quando un mix di fattori ed una ge-stione lenta e tardiva hanno compro-messo un’intera campagna. Chiedia-mo quindi di riattivare, per il 2015, lemisure di sostegno eccezionali». ���

Cilento: «Confidiamo in migliori

risultati per la seconda ondata

di raccolto. Promotion all’estero»

co: Germania Austria, Polonia e gli altriPaesi europei».Giorgio Salimbeni, presidente dellaFederazione nazionale agrumicola diConfagricoltura è anche presidentedel Consorzio di Tutela delle Clemen-tine di Calabria Igp. «Punto moltissimo– rileva - sulla promozione del prodot-to e del territorio. Va sempre messo inevidenza come le clementine di Cala-bria Igp abbiano trovato proprio inquesta regione, per le condizioni pe-doclimatiche, il loro habitat ideale equindi riescano ad esprimere al me-glio le loro caratteristiche. Non tuttisanno che oltre ad essere dolci, privedi semi e facili da sbucciare, sono adalta capacità nutrizionale: in poche ca-lorie ci sono più di 150 sostanze pro-tettrici dell’organismo. Ne bastanodue o tre per fornire un apporto di vi-tamina C pari al fabbisogno giornalie-ro». E così è iniziata, con l’obiettivo diaprire nuovi mercati, una campagnapromozionale in grande stile. L’emit-tente televisiva di Stato francese, Fran-ce 2, ha sottolineato, proprio parten-do dalle clementine, che la Calabriaproduce eccellenze, prime fra tuttequesto agrume che – oltre ad esseresimbolo dell’anti violenza di genere –è un frutto eccezionale e saporito, ilmiglior ambasciatore di un Sud diver-

Page 44: Mondo agricolo 12

Per la coltivazione

maidicola il progetto di Monsanto prevede più efficienti sistemi di irrigazione

e di fertirrigazione, in combinazione con la genetica sementiera

AT T U A L I TÀ P R O D O T T I

44| MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2014

di Clau dio Pietraforte

scommessa da vincere per l’agricol-tura 2.0. In quest’ottica nasce, graziead una partnership pubblico-privato,il progetto AquaTEK, sviluppato daMonsanto per la coltivazione maidi-cola. È promosso da Dekalb, in colla-borazione con Netafim Italia e si av-vale del supporto tecnico-scientificodell’Università di Milano. Oggi il 75% della superficie totalecoltivata a mais è irrigata ed i metodipiù utilizzati sono l’irrigazione perscorrimento e l’irrigazione per asper-sione: nel primo caso si utilizzano vo-lumi elevati di acqua e il livello di ef-

Nelle campagne da unaparte c’è l’esigenza diprodurre di più per larichiesta crescente a li-vello globale, ancheper l’aumento della po-

polazione mondiale, di cibo; da un’al-tra parte si avverte il bisogno di pro-durre riducendo l’impatto ambienta-le, con un uso accorto delle risorsenaturali, in primis di quella idrica. Ledue necessità (più cibo e più rispettodell’ambiente) non sono in contrastotra di loro. Possono e devono essereconiugate assieme ed è questa la

Più mais e meno acqu a

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DICEMBRE 2014|MONDO AGRICOLO|45

ficienza irrigua (kgmais/mq acqua) è moltobasso; nel secondo caso mi-gliora il livello di efficienzairrigua ma il dispendioenergetico si mantiene al-to. Entrambe le soluzionimostrano performance diefficienza – irrigua, produt-tiva, energetica, economica- nettamente inferiori all’ir-rigazione a goccia. E va evi-denziato che i costi per l’ir-rigazione in maiscolturaoscillano in media tra i 200e i 400 euro ad ettaro, equi-valenti al 15-25% circa ditutti i costi produttivi. Ilprogetto messo a puntoprevede più efficienti siste-mi di irrigazione e di fertir-rigazione in combinazionecon la migliore genetica se-mentiera. Con due obietti-vi: ridurre del 30% il con-sumo di acqua e garantire una resa di200 quintali ad ettaro. In tale otticavengono usati tre strumenti: sondeper misurare in tempo reale il conte-nuto dell’acqua nel suolo; formazio-ne diretta degli agricoltori; servizioonline per monitorare lo stato delterreno e le sue dinamiche idriche.Grazie alla microirrigazione, quanti-ficando la giusta dose diacqua necessaria, si riescea far crescere le piante dimais più sane e, al contem-po, consentire agli agricol-tori di risparmiare. Il pro-getto si rivolge sia a quellearee in cui la scarsa dispo-nibilità di acqua rende dif-ficoltosa la coltivazionedel mais, con particolarefocus sulla produzionenon irrigua, sia alle zone incui la presenza della risor-sa è abbondante. Nel pri-mo caso la gestione miratadegli interventi irrigui per-mette di migliorare sensi-bilmente la redditività del-la coltura. Nel secondo ca-so una corretta program-

Molte le opportunità che siprofilano: la possibilità difertirrigare dall’inizio alla fi-ne del ciclo colturale delmais; la possibilità di inter-venire in modo tempesti-vo, in quanto basta sempli-cemente aprire e chiuderel’impianto, a differenza delrotolone dove l’impegno intermini di tempo e di faticaè assai superiore; la possibi-lità di correggere eventualicarenze di elementi nutriti-vi che si manifestano e diutilizzare questo sistemanelle zone sensibili ai nitra-ti. Inoltre il lavoro e l’im-piego della manodopera so-no concentrati solo all’ini-zio e alla fine della stagio-ne, per la messa in posa e larimozione dell’impianto agoccia, mentre durante tut-ta la stagione il lavoro è

pressoché inesistente. Infine, il costodel gasolio, voce molto importantenel bilancio economico, che è di granlunga inferiore.«Ai maiscoltori – dicono in Monsanto- sono dedicati tutti i nostri sforzi peroffrire gli strumenti idonei per pro-durre di più, meglio e con meno di-spendio di risorse». ���

mazione degli interventi consentedi massimizzare il profitto dell’agri-coltore e di contenere i costi.

Gli obiettivi: ridurre del 30%

il consumo di acqua,

garantire rese di 200 q/ha

Page 46: Mondo agricolo 12

AT T U A L I TÀ T E R R I T O R I O

46|MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2014

Il maniero di Pralormo

consente di immergersi

nel verde a pochi

chilometri dalla città.

Confagri Torino

partecipa ogni anno,

con le proprie aziende,

alla kermesse floricola

e organizza eventi

di Anna Gagliardi

Il castello di messer Tulipano

Pralormo è un comune dicirca duemila abitanti inprovincia di Torino, al con-fine con il Roero e a pocadistanza da Asti e Alba. De-ve la sua fama prevalente-

mente al castello dei conti Beraudo diPralormo che hanno saputo esaltarenel tempo il forte legame tra storia,agricoltura e paesaggio. La tenuta oggiè dei conti Filippo e Consolata. L’impianto del parco del maniero diPralormo risale al 1840, quando il con-te Carlo Beraudo di Pralormo, amba-sciatore e ministro degli Interni di reCarlo Alberto affidò al tedesco Xavier

Kurten, paesaggista di corte, la crea-zione di un parco all'inglese, rispec-chiando la nuova cultura e il gusto eu-ropei nei quali il romanticismo era fe-nomeno dominante e il gusto per l'ar-te dei giardini sua diretta manifesta-zione. A Kurten, già dalla sua prima ve-nuta in Italia chiamato dai Savoia, si de-ve l’introduzione in Piemonte del giar-dino romantico all’inglese. A Pralormo il suo intervento fu impo-nente: stilò un elenco delle essenze dapiantare, documento autografo tutto-ra conservato dai conti, e contrapposealla mole del castello l'altezza di cedri,querce, tigli e splendidi olmi (pur-

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DICEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |47

di corte. Sono state allestite tavole se-condo i dettami di un tempo e sonostate esposte le minute di nobili ban-chetti attingendo dal copioso archiviodei conti Beraudo. La serata ha poiproposto una cena con piatti legati al-la tradizione del territorio e alla cuci-na di un tempo, arricchita da aneddo-ti e curiosità.L’azienda agricola circostante si esten-de su una superficie di circa 40 ettari:se una volta i terreni ospitavano vigne-ti e frutteti, oggi l’indirizzo è pretta-mente cerealicolo. Le coltivazioni so-no la naturale estensione del giardinoe del parco e formano una tavolozzapaesaggistica nel cuore del Piemonte.Esiste anche un lago, creato nel 1820per l’irrigazione e per l’allevamento dicarpe e tinche (qui la tinca è “gobbadorata del pianalto di Poirino” ed è unadop), ormai naturalizzate. Uno sguar-do al futuro mette al centro proprio lavocazione agricola del castello: “L’idea- annuncia Consolata Pralormo - è di re-cuperare gli antichi sentieri della tenu-ta per aprirli al pubblico, offrendo lapossibilità di osservare il cambio dellestagioni immergendosi in un paesag-gio straordinario a pochi chilometridalla città”. ���

Per il futuro, il progetto

di aprire al pubblico i sentieri

della tenuta agricola

troppo ora perduti per la recente epi-demia). Non si fermò alla gradevolez-za dell’orizzonte immediato, ma, alcontrario, approfittando dello sfondonaturale delle Alpi, progettò scorci fragli alberi che permettevano di ammi-rare il paesaggio durante le passeggia-te nel parco.Oggi questi effetti scenografici fannoparte del cosiddetto "percorso di deli-zie nel giardino", dove ci si può stupi-re ancora per i colori, i suoni e gli an-goli pittoreschi, grazie alla varietà dipiante che non solo affrescano il pae-saggio in tutte le stagioni, ma che so-no anche in grado di attirare varie spe-

cie di uccelli lungo tutto l’anno. L’impegno dei titolari nella manuten-zione della tenuta è costante: nuovi al-beri vengono continuamente piantatiper garantire il rinnovamento del par-co; le canalizzazioni sotterranee in ter-racotta sono conservate per alimenta-re il sistema di raccolta delle acquepiovane per l’irrigazione, e gli eventiaperti al pubblico sono sempre pro-gettati nell’ottica del rispetto del con-testo ambientale. La manifestazionepiù celebre è “Messer Tulipano”, chein primavera (nel 2015 sarà dal 4 apri-le al 3 maggio) propone la fioriturascalata di migliaia di tulipani rinnovatinel piantamento e nei colori, selezio-nati ogni anno da Consolata Pralormo.Le aiuole dell’evento botanico annua-le sono “appoggiate” sui prati e il lorodisegno segue l’andamento dei sentie-ri tra gli alberi secolari, proprio nel ri-spetto della storia paesaggistica e ar-chitettonica del sito. Durante MesserTulipano si alternano laboratori e alle-stimenti stimolati dalla fantasia dellacontessa. E la visita al maniero per-mette non solo di scoprire antichestanze, cucine e cantine, ma anche do-cumenti originali della storia legata aCarlo Alberto e alla dinastia dei Berau-do di Pralormo.Confagricoltura Tori-no partecipa ogni anno con le proprieaziende a Messer Tulipano e organizzasaltuariamente alcuni eventi lungol’anno: l’ultimo lo scorso ottobre, de-dicato agli antichi menu e alle ricette

Page 48: Mondo agricolo 12

Per la manodopera occupata

nelle aziende agricole

in luogo della pluralità

di organismi operanti,

è stato previsto un unico ente

a livello nazionale,

a sigla “EBAN”

AT T U A L I TÀ L A V O R O

48| MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2014

ve dell’assistenza fornita dal ServizioSanitario Nazionale (già affidate al FI-SLAF), attraverso la costituzione di unapposito fondo nazionale di assistenzasanitaria integrativa per i lavoratoriagricoli e florovivaisti - denominato FI-SA; svolgere altre attività in materia diwelfare, mercato del lavoro, formazio-ne, sicurezza. La trasformazione dellabilateralità è stata effettuata in modotale da mantenere inalterato il gettitocomplessivo e, quindi, la pressionecontributiva sulle aziende; anzi in al-cuni casi il prelievo potrebbe averedelle riduzioni. Dal canto loro gli Entibilaterali territoriali potranno organiz-zare e gestire sul territorio attività e/oservizi in tema di welfare e di integra-zione al reddito, nonché esercitare al-tre funzioni ritenute opportune per ilmiglioramento delle relazioni sindaca-li ed il sostegno alla contrattazione. A completare il quadro degli enti del-la bilateralità c’è il For.agri che è il fon-do paritetico nazionale interprofessio-nale per la formazione continua inagricoltura. (M. M.)

Èdiventato operativo, a de-correre dai contributi re-lativi alla manodopera oc-cupata nelle aziende agri-cole nel primo trimestre2014 (che si sono erogati

entro il 16 settembre scorso), il nuovosistema di contribuzione della bilate-ralità nazionale, delineato dal CCNLper gli operai agricoli e florovivaistidel 2010. I contributi ora vanno ero-gati all’EBAN (Ente bilaterale agricolonazionale) con cui l’Inps ha sotto-scritto un’apposita convenzione (cir-colare Inps 10 ottobre 2014, n. 124)per il versamento tramite modelloF24. Le rappresentanze di datori e la-voratori hanno riscritto la bilateralità,nell’ottica di razionalizzare e semplifi-care. In sostanza, il nuovo sistema, inluogo di una pluralità di organismioperanti a livello nazionale e territo-riale, prevede un unico ente a livellonazionale (EBAN) e la possibilità a li-

R is critta

la bilateralità

vello territoriale di costituire un unicoente bilaterale agricolo territoriale (excasse extra legem) per ciascuna pro-vincia. A EBAN sono state assegnatenumerose funzioni, alcune delle qualigià svolte da preesistenti organismi bi-laterali nazionali, quali l’Osservatorionazionale, Agriform, la Commissionenazionale paritetica per le pari oppor-tunità, il Comitato paritetico naziona-le per la salute e la sicurezza sul lavo-ro, il FISLAF. L’ente è deputato a: assi-curare prestazioni sanitarie integrati-

ENTI E FONDI IN AGRICOLTURA

AGRIFONDO

Fondo Pensione Complementare a Capitalizzazione Finalità: previdenza complementareBeneficiari: dipendenti delle aziende agricole

EBAN

Ente Bilaterale Agricolo NazionaleFinalità: politiche agricole, mercato del lavoro, relazioni bilaterali, pari opportunità Beneficiari: operai agricoli e florovivaisti

EBAT

Enti Bilaterali Agricoli Territoriali (Ex Casse extra legem)Finalità definite nei contratti provinciali

ENPAIA

Ente Nazionale di Previdenza Addetti e Impiegati in AgricolturaFinalità: previdenza complementare, accantonamento TFR, assicurazione infortuniBeneficiari: impiegati e dirigenti dipendenti di aziende agricole

FISA

Fondo Assistenza Sanitaria IntegrativaFinalità: prestazioni integrative sanitarieBeneficiari: dipendenti a tempo determinato ed indeterminato e familiari a carico

FOR.AGRI

Fondo Paritetico Nazionale interprofessionale per la Formazione Continua inAgricolturaBeneficiari: dipendenti di aziende agricole

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50| MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2014

O R G A N I Z Z A Z I O N E E T E R R I T O R I O

salute e a presidio della sicurezza deiconsumatori. Gli interventi previsti dalProtocollo riguardano l’analisi del feno-meno e delle normative, la formazionedelle imprese e dei lavoratori, l’informa-zione dei consumatori, ma anche i con-trolli e la vigilanza. Hanno aderito tuttiall’iniziativa avviata d’intesa dall’asses-sorato al Lavoro della Regione e daUnioncamere Veneto per affrontare ilproblema della contraffazione e dell’a-busivismo, fenomeno che rappresentaun grave danno per l’economia reale e leimprese, quindi per crescita e sviluppo.Il sì è venuto dalle Prefetture, dalle Pro-vince, dai Comuni capoluogo di Provin-cia, dalla Agenzia delle Dogane, dalleASL, dalle Università, dall’INPS, dalleAssociazioni di categoria, dai Sindacatidei lavoratori e da altri soggetti ancora,a dimostrazione di quanto sia oggi sen-tito questo problema.

Il Protocollo d’intesa per la lotta allacontraffazione e alla pericolosità deiprodotti, promosso dall’assessore regio-nale del Veneto, Elena Donazzan, è sta-to sottoscritto dal vicepresidente dellaConfagricoltura regionale, GiordanoEmo Capodilista. Il problema dellacontraffazione è particolarmente senti-to dalle aziende agricole e occorre unasempre maggiore informazione per riu-scire a combatterlo. L’accordo siglato sioffre come un valido mezzo per affron-tare questa grave e complessa realtà dinatura economica e sociale, che ha dif-fusione nazionale e internazionale, ri-spondendo così alla urgente esigenzageneratasi a tutti i livelli. In questo mo-do - come sottolinea ConfagricolturaVeneto - si vuole assicurare crescenteefficacia nel sostenere la concorrenzafra imprese e nella protezione dei livellioccupazionali, della salvaguardia della

ANALISI DEL FENOMENO, FORMAZIONE E VIGILANZA

In Veneto Protocollo d’intesa

per la lotta alla contraffazione

Confagricoltura Liguria havarato un interessante pro-getto chiamato “Traccia”, per-ché si sofferma sulla traccia-bilità e rintracciabilità in oli-vicoltura. Si propone diinformare, attraverso un ciclodi dodici incontri, le impresesulle norme in materia ditracciabilità e rintracciabilitàin olivicoltura, sulla compila-zione e tenuta dei registri de-gli oli, sull'etichettatura.

LIGURIA:

EXTRAVERGINE

TRACCIATO

Convegno di ConfagricolturaAlessandria sulle reti d’impre-sa, «un’opportunità concreta epercorribile con successo dal-le aziende agricole, per cresce-re». Lo ha sottolineato il presi-dente Luca Brondelli di Bron-dello. «Il contratto delle retid’impresa, fortemente soste-nuto dalla nostra associazio-ne, può essere estremamenteutile sul piano del recupero dicompetitività», ha aggiunto ildirettore Valter Parodi.

ALESSANDRIA

CONTRATTI

DI RETE

di Elisabetta Tufarelli

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52| MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2014

O R G A N I Z Z A Z I O N E E T E R R I T O R I O

amministrativi, che è possibile miglio-rare la tempestività di servizio». Entran-do nel Form riservato ai consulenti, saràpossibile riceve assistenza o fissare unappuntamento per le situazioni piùcomplesse e delicate. Inoltre i delegati diConfagricoltura, semplicemente e conpochi click, potranno accedere su inca-rico dell’interessato, all’estratto contoonline per una verifica complessiva del-la sua situazione debitoria.«Con la fir-ma della convenzione – ha dichiaratoGianluigi Giuliano, direttore regionaleAbruzzo di Equitalia Centro - abbiamovoluto aprire un nuovo canale di dialo-go diretto con le piccole e medie impre-se del mondo agricolo abruzzese. L’ac-cordo, che si inserisce nel percorso dicollaborazione e ascolto intrapreso daEquitalia, permetterà agli iscritti diConfagricoltura Abruzzo di ricevereconsulenza e assistenza ad hoc. Inoltresaranno organizzati incontri tematici,che consentiranno di agevolare la circo-larità delle informazioni inerenti le atti-vità di riscossione»

Fisco: parte la collaborazione tra Equi-talia e Confagricoltura Abruzzo. Equi-talia Centro apre un una corsia prefe-renziale per dialogare con l’Organizza-zione degli imprenditori agricoli. L’ac-cordo prevede l’attivazione dello spor-tello telematico dedicato, un canale di-retto che permette di migliorare e sem-plificare i rapporti con i contribuenti econ le realtà imprenditoriali del territo-rio. Gli incaricati presenti presso le sediprovinciali di Confagricoltura a Chieti,L’Aquila, Pescara e Teramo potrannoaccedere allo sportello telematico di-rettamente dal sito, nella pagina dedica-ta a “Associazioni e Ordini”. «Il proto-collo di intesa firmato con EquitaliaCentro – ha spiegato Concezio Gasbar-ro, presidente di ConfagricolturaAbruzzo – va nella giusta direzione peril miglioramento dei processi di comu-nicazione e di partecipazione con laPubblica Amministrazione. Infatti èsoltanto attraverso la condivisione dinuovi modelli organizzativi necessariper arricchire e migliorare i processi

ANALISI DEL FENOMENO, FORMAZIONE E VIGILANZA

Collaborazione tra Equitaliae Confagricoltura Abruzzo

L’assemblea di Confagricoltu-ra Liguria ha eletto RenatoOldoini alla presidenza re-gionale per il prossimo trien-nio. Alla vicepresidenza sonostati chiamati Sandra Santa-maria, presidente di Imperiae Massimo Rebella, presiden-te di Savona. Oldoini è giàstato vicepresidente regiona-le, nonché della Confagricol-tura di La Spezia.

LIGURIA, RENATO

OLDOINI ELETTO

PRESIDENTE

Walter Placida è stato elettoalla guida di ConfagricolturaCatanzaro. Lo affiancano,per il prossimo triennio, duevicepresidenti, AntonioVentura e Francesco Paparo,e otto consiglieri, RoccoMazza, Massimiliano Se-rianni, Rocco Pietro Bongra-zone, Alberto Statti, EugenioMotta, Raffaele Stanizzi eAntonio Nicotera. Più rete epiù donne attivamente im-pegnate nel sindacato: questii primi impegni di Placida,per un'agricoltura trainantee competitiva.

CATANZARO

AL VERTICE

WALTER PLACIDA

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Seminario informativo sull’applicazionedella Riforma PAC 2014 – 2020 orga-nizzato da Confagricoltura Roma, con ilpatrocinio del Comune di Tivoli, dellaIX e della X Comunità Montana dell’A-niene, con l’obiettivo di costituire un ta-volo verde con le istituzioni locali perfavorire il percorso verso lo sviluppoagricolo dell'area. Le 200 imprese delterritorio est della provincia romana,presenti all’iniziativa, hanno manifesta-to notevole interesse per i lavori, chehanno chiarito gli aspetti organizzatividel sistema Pac e come beneficiare deinuovi contributi comunitari previsti. “IlTavolo Verde – ha detto il presidente diConfagricoltura Roma, MassimilianoGiansanti - è una grande opportunitàper il territorio della Valle dell’Aniene, acui occorrono risorse e prospettive disviluppo. Confagricoltura Roma vuoleinvestire in un’area dove le realtà azien-dali devono essere meglio tutelate e sup-portate dal punto di vista strutturale ecommerciale. La nuova apertura del-l’Ufficio zona di Tivoli e di altre sedi te-stimoniano, infatti, l’ottica di sviluppoorganizzativo capillare della nostra Or-ganizzazione.Valutiamo, perciò, impor-tante per il sistema agricolo di questaarea un’apertura che vada oltre i confiniterritoriali dei singoli comuni, perrafforzare le esigenze della categoria conl’ausilio delle Istituzioni locali attraversola necessaria sinergia e il dichiarato im-pegno per assumere le iniziative più op-portune verso il percorso di sviluppoagricolo del territorio”.

NELL’ AGRO ROMANO

TAVOLO VERDE PER LA PAC

800 81 40 71

DICEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |53

MassimilianoGiansanti

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sempre più vicini alle nostre imprese e ai nostri associati

– ha continuato Maiorano – con Francesca, Piergiovanni,

Ugo, Cristian, Filippo e Giovanni stiamo muovendoci sul

territorio per conoscere, capire e soprattutto ascoltare i

nostri associati, stimolandoli a partecipare alle nostre ini-

ziative. E’ in quest’ottica che abbiamo deciso di mandare

periodicamente una mail direttamente ai nostri iscritti,

uno strumento semplice,

immediato per sentirci e

farli sentire un tutt’uno

con l’organizzazione”. L’as-

sociazione ha continuato

l'azione propositiva e con-

sapevole a livello nazionale

e territoriale. “Lo abbiamo

detto tante volte: nono-

stante l’interesse per i gio-

vani per il settore agricolo,

che cresce in maniera co-

stante – ha concluso Maio-

rano - gli ostacoli all’in-

gresso di nuove leve sono

comunque alti, dall’accesso

alla terra a quello al credi-

to. Il nostro ‘core business’

è proprio quello di rendere

concretamente possibile e

sostenibile, anche sotto l’a-

spetto economico, l’in-

gresso di nuove leve nel

nostro settore”.

Elisabetta Tufarelli

L’Assemblea di fine anno, come di consueto, è mo-

mento di bilanci, non solo economici, ma anche

di resoconti su ciò che è stato fatto e di quello

che resta da fare. Questo 2014 è certamente stato un an-

no intenso, pieno di obiettivi raggiunti e di cambiamenti.

A partire dall’ufficio di Roma. “La nostra associazione – ha

detto Raffaele Maiorano – non intende fermarsi, anzi. Ci

impegniamo insieme per

crescere da ogni punto di

vista: imprenditoriale, sin-

dacale, formativo e far cre-

scere con noi l’associazio-

ne”. Tanta la carne sul fuo-

co. A partire da “Yeah”, il

progetto di Confagricoltu-

ra sul ricambio generazio-

nale che – con le due tap-

pe del Road Show – ha

messo a segno due succes-

si che hanno avvicinato

tanti nuovi giovani all’asso-

ciazione. Ed è solo l’inizio.

Si è continuato anche a la-

vorare all’interno, con l’o-

biettivo di ottimizzare tem-

pi e risorse, per continuare

a sviluppare un modello di

rappresentanza innovati-

vo, capace di incoraggiare

modi moderni di fare im-

presa e di attrarre tante

nuove leve. “Per essere

ASSEMBLEA DI FINE ANNO DELL'ANGA.

IL BILANCIO DI MAIORANO. SGUARDO

AL FUTURO DELL'ASSOCIAZIONE

Tutti i nostri associati sono persone,non aziende. Ci tengo moltissimo aspecificarlo e metterlo in evidenza inogni occasione. I “giovani, micapiccoli” di Confagricoltura sono ilcapitale umano dell’organizzazionetutta. La qualità di nuova generazione

c’è e va accompagnata nella crescita. Per questo motivol’Anga, insieme a Confagricoltura, ha messo in campo unaserie di iniziative per rendere evidente quantol’appartenenza all’associazione possa giovare in termini dicrescita personale e imprenditoriale. Inoltre, si tratta dioccasioni per creare reti di impresa, uno degli strumentiaggregativi adottati dai giovani di Anga e promossidall’Organizzazione. Sappiamo anche che non è possibileinnovare senza conoscere quanto reso disponibile intermini di tecnologie e tecniche colturali e abbiamo iniziatoil percorso di accompagnamento ad Expo con il progettoFiliere intelligenti. Continueremo, per il 2015, a svilupparequesti temi per far crescere il nostro capitale umano.

Il presidente dell’Anga

Raffaele Maiorano

I L C O M M E N T O

L’Anga lancia “Yeah”,il progetto sul ricambiogenerazionale

54 | MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2014

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Precision farminge uso sostenibile delle risorse

“Agricoltura di precisione e uso sosteni-bile delle risorse”, il tema discusso ad Al-ba, all’Istituto Tecnico Agrario UmbertoI, ha mirato ad analizzare i processi peraumentare l’efficienza della gestioneagraria e dell’intera filiera agroalimenta-re. Inserito nel percorso di avvicinamen-to ad Expo #filiereintelligenti il progettovede dialogare insieme Anga-Giovani diConfagricoltura, Giovani di Federali-mentare e Cnr, in partnership con ilMIUR, rappresentato dalla Rete degliIstituti Agrari (Renisa) e degli Istituti Al-berghieri (Renaia). “L’obiettivo di un bra-vo imprenditore – ha messo in evidenzaRaffaele Maiorano – è quello di riuscire arendere efficiente il proprio lavoro. L’a-gricoltura di precisione, laddove è possi-bile, offre vantaggi di ordine economico,di sostenibilità, di ridotto impatto am-bientale. Riuscire ad utilizzare macchinedotate di “sistemi intelligenti”, in grado didosare i fattori produttivi come fertiliz-zanti e antiparassitari, secondo le realinecessità dell’appezzamento e le diversezone di impatto, è la concreta dimostra-zione della necessità di un dialogo sem-pre più proficuo tra agricoltura e scienza”.“Queste metodologie innovative – ha os-servato Francesco Divella, presidente deiGiovani Imprenditori di Federalimenta-re – comprendono la capacità di valutare

le caratteristiche agro-ambientali e di va-riare gli input in vista di un obiettivo chenon guarda soltanto alla massimizzazio-ne della resa, ma a un ritorno economicocomplessivo ottenuto grazie alla riduzio-ne degli sprechi e in un’ottica ecososteni-bile, come testimoniato dall’esperienzadel Gruppo Ferrero. Si tratta di una scel-ta che si ripercuote positivamente su tut-ti gli attori della filiera, impattando inmaniera significativa anche sull’industriadi trasformazione, che utilizza il 72% del-le materie prime agricole nazionali”. “Iltema dell’agricoltura di precisione – hadichiarato Alessandro Matese del CNR –è tra quelli che la ricerca sta affrontandoper migliorare la gestione delle produ-zioni agricole. Nata negli Stati Uniti, stadiventando sempre di più un modello daadattare anche in regioni, come quelleeuropee, che presentano alcune criticità,sia per la varietà del territorio, sia per ledimensioni a volte molto ridotte delle su-perfici coltivate”. “Il delicato momentoche stiamo attraversando rende necessa-rie occasioni di incontro della Rete Reni-sa per una riflessione comune su comesostenere azioni efficaci a favore di im-portanti settori dell’economia del nostroPaese”, ha concluso Patrizia Marini, pre-sidente della Rete Nazionale degli IstitutiAgrari (Renisa).

MIPAAF

Formazione

in Texas

56 | MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2014

DIBATTITO AD ALBA SU “#FILIEREINTELLIGENTI”

Il ministero delle Politicheagricole alimentari e foresta-li, per favorire gli scambi diesperienza e l’internaziona-lizzazione delle impreseagricole giovanili, seleziona8 giovani agricoltori titolaridi aziende agricole, indivi-duate dall’art. 2 della legge441/98, a cui è data la possi-bilità di partecipare ad unprogramma di formazione escambio di esperienze conaltri imprenditori nello Statoamericano del Texas. Il pro-gramma, definito dal mini-stro, prevede visite-studiopresso aziende agricole ope-ranti nei settori dell’alleva-mento (bovino, ovino edequino), della produzionedel mais, della frutta con esenza guscio, degli ortaggi enel settore vivaistico ed in-contri con istituzioni texaneoperanti nel settore agricoloe della ricerca. Le candidature dovrannopervenire al Ministero entroe non oltre le ore 14.00 del 30gennaio 2015. Quella previ-sta è senz’altro un’opportu-nità di formazione da nonperdere per conoscere altrerealtà produttive, individua-re ‘best practice’ realizzatealtrove e condividere cono-scenze e metodologie.

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BANDO DI CONCORSO SULLE BUONE PRATICHE AGRICOLE

Investire sui nuovi fattori di successo

Innovazione, impatto sull'attrazione delterritorio, sensibilità nei confronti dell'am-biente, tutela e valorizzazione delle risorseumane impiegate e rendimento globale sa-ranno alla base dell'analisi per la definizio-ne delle buone pratiche per la quarta edi-zione del concorso "Nuovi Fattori di Suc-cesso": selezione delle aziende agricole, in-detto dal ministero delle Politiche agricolealimentari e forestali, nell'ambito delle atti-vità finanziate dal programma Rete Rura-le Nazionale 2007/2013. Il ministero conti-nua ad investire sui giovani talenti impren-ditoriali delle aziende agricole under 40 sulterritorio nazionale. I giovani imprendito-ri agricoli che intendono partecipare do-vranno registrarsi, entro la data di scaden-za del concorso, nell'apposita sezione

"Nuovi fattori di successo 2014-IV edizio-ne" del sito web della Rete Rurale Naziona-le (www.reterurale.it/nuovifattori2014) ecompilare il formulario on line in ogni suaparte. La domanda di partecipazione albando di concorso dovrà obbligatoria-mente essere presentata dal titolare dell'a-zienda agricola. Sarà necessario anche sca-ricare i moduli di partecipazione (mod. Ae mod. B allegati al bando di concorso).

Dopo averli compilati per intero e firmati,occorrerà farli pervenire, allegando ancheuna copia del proprio documento di iden-tità, all'Istituto di servizi per il mercatoagricolo alimentare (Ismea) entro e nonoltre le ore 12 del 30 gennaio 2015. Farà fe-de il timbro di accettazione dell'Ismea.L’invio potrà avvenire, a scelta del candida-to, via e-mail all'indirizzo: [email protected], a mezzo posta raccoman-data con ricevuta di ritorno oppure conse-gnato a mano. Lindirizzo è: ConcorsoNuovi fattori di successo 2014 - Ismea(Istituto di servizi per il mercato agricoloalimentare) - Via Nomentana, 183 - 00161Roma. Richieste di chiarimenti sul bandopotranno essere inviate all'indirizzo e-mail: [email protected]

Per il mais le temperature medio-alte ed i livelli altissimi di umidità

relativa che persistono nei mesi esti-vi nei nostri areali, favoriscono lo svi-luppo del Fusarium verticillioides(produttore di Fumonisine); nel 2014invece, le temperature medie sonostate più basse e quindi il Fusariumverticillioides non ha trovato le con-dizioni ideali al proprio sviluppo. Alcontrario, invece, il Fusarium grami-nearum (produttore di DON) ha avu-to tutte le condizioni favorevoli. InPiemonte e Friuli ma anche in Vene-to e Lombardia, gli agricoltori hannodovuto fare i conti con il fungo “ros-so” dal colore caratteristico dellamuffa che si sviluppa sulla spiga(v.foto). Vi sono due tipologie di dan-no: in primo luogo perdita di produ-zione per ettaro. In secondo luogo,

quando la granella ar-riva in essiccatoio eviene analizzata, vienepenalizzata se eccedei limiti di legge per l’u-tilizzo umano oppure ilimiti consigliati perl’alimentazione anima-le. Oggi gli agricoltorihanno la possibilità dipoter scegliere gliibridi di mais in basealla tolleranza geneticanei confronti di questifunghi. La maggior parte degli ope-ratori del settore si sono resi contoche esistono genotipi di mais parti-colarmente sensibili a questi patoge-ni, mentre altri risultano essere parti-colarmente “puliti”. La genetica KWSsi è dimostrata resistente a queste

problematiche per-mettendo alla maggiorparte degli agricoltoriche hanno utilizzatomais KWS, di conse-gnare la granella sen-za problemi. Questograzie alla coltivazioned’ibridi medio-tardivitra i quali il Kerbanis,Korimbos, Kermess,Kobras e Klaxon, maanche grazie ad unnuovo sistema di colti-

vare il mais che prevede l’utilizzo diibridi precocissimi (Classe FAO 200)i quali hanno presentato valori, chene hanno permesso l’utilizzo per l’a-limentazione umana (Ronaldinio, Ri-cardinio e altri), caratteristica ap-prezzata dai molini. �

� IBRIDI RESISTENTI AI FUNGHI TOSSIGENI

La genetica KWS per ottenere mais sano

A T T U A L I T À D A L L E I M P R E S E

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GLI ANZIANI E LE BANCHE

Gli anziani – in Italiasono uno su cinque –nonostantedetengano la granparte del patrimonioimmobiliare e finanziario nazionale e in questi tempi di crisi sostengano le famiglie, per gliistituti bancari nonsono stati consideratiper molto tempo unmercato affidabile. Da noi una normativacomplessa (e pococonveniente) non hamai fatto decollare il prestito ipotecariovitalizio, al contrario di quanto avviene in USA con il ‘reversemortgage’ e in GranBretagna con l’ ‘equityrelease’. E’ un mercatoquasi vergine,considerando cherappresenta solo il 2,8% dei mutuiipotecari e appena il 3,7% dei prestiticontratti in Italia. Ora anche nel nostroPaese qualcosa si comincia a muovere,dando l’opportunità di convertire inliquidità l’immobileche si possiede senzaperderne la proprietà.Sarà necessario, però,semplificare la norma-tiva rendendola più garantista e diminuire i tassi.

5 8 | MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2014

OVER 60

Assemblea dei seniordi Confagricolturasu problemi terza età

di Elisabetta Tufarelli

Il prossimo 1 5 gennaio, a Roma, siterrà l’assemblea per il rinnovo del-le cariche nazionali del Sindacatodei pensionati di Confagricoltura,un’occasione per scambiarsi opi-nioni sul ruolo della terzaetà in generale e in agri-coltura in particolare.“L’assemblea generale –ha osservato il presi-dente dei senior diConfagricoltura Bru-no Allegretti - èimportante perché è l’occasione miglioreper condividere lelinee e dibattere suiproblemi che ci interessano, a partire dallerisposte alla sfida lanciata dall'Europa peril 2 0 2 0 , quella di prolungare e migliorare la vita in salutedegli anziani. Ma non solo. È un momento formale edistituzionale fondamentale, perché forni-sce opportunità di dialogo e partecipazione dai quali emergerannosicuramente spunti interessanti per il futuro del nostro Sindacato”. L’ Italia

è terra di pensionati, con oltre il2 2 % dei cittadini che superanoi 6 5 anni. Quelli dell’agricol-tura hanno gli stessi problemi

di quelli degli altri settori,ma i loro assegni

mensili sonomediamenteesigui, soprat-tutto se rapportati al costo dellavita. “Il nostroSindacato - hasottolineato il segretario

generale e vice-presidente vicario degli over ’6 0 dell’Orga-nizzazione, Angelo Santori - rappresenta1 5 0 mila pensionati e dobbiamo la nostra leadership all'impor-tante bagaglio di valori ed esperienze che da sempre le persone anziane mettonoa disposizione della società e dei più gio-vani, soprattutto all'interno di un'agricol-tura che cambia così rapidamente e dellaquale sono e saranno sempre una partefondamentale e insostituibile".

LE CAPACITÀ COGNITIVE dipendono da una buonavista? Sembrerebbe di sì. Lo suggerisce uno studiosecondo cui gli anziani che mantengono la capacitàdi riconoscere velocemente immagini semplici,

come delle figure geometriche, sono anche quellidotati delle migliori capacità di ragionamento

complesso. In altre parole, gli anziani che sannorielaborare meglio le informazioni visive mantengono migliori

capacità di ragionamento. E tra i vari fattori associati al declino cognitivo nonci sono solo le malattie neurodegenerative, ma anche la diminuzione dellecapacità di interpretare le informazioni visive. Lo dimostrano esperimenticondotti all'Università di Edimburgo, che hanno rilevato che quandodiminuisce la capacità del cervello di prendere decisioni corrette basandosisu brevi stimoli visivi diminuisce anche l'intelligenza.

B runo A llegretti

Page 59: Mondo agricolo 12

Gli italiani si interroganosu longevità e propensione all'invecchiamento

L E P R O IEZIO NI EUROSTAT EVIDENZIANO

che nel 2050 il 28,6% della popolazioneeuropea, quasi un cittadino su tre, avrà più di 65 anni. L'Italia è il paese più anzianodel mondo insieme al Giappone. In Toscana, ad esempio, gli over 65 sonogià più di 870 mila, pari al 24% dellapopolazione. Ad Udine gli ultra-sessantacinquenni sono oltre il doppio

degli under 14. Genova, poi, è la città più vecchia d’Italia, seguita da Trieste. Il problema è serio e incide anche sulle politiche di invecchiamento attivo. L'Ue ha dato linee d’indirizzo sull'Health Ageing, per migliorare la salute e laqualità della vita delle persone anziane, la sostenibilità e l'efficienza dei sistemisociosanitari ed assistenziali nel lungo periodo. Se le persone invecchiassero inbuona salute, le spese potrebbero non crescere altrettanto rapidamente. A che età si diventa anziani oggi? Un tempo la linea di confine era intorno ai 65anni, ma oggi, grazie all'allungamento della vita, la definizione di anziano arrivaquasi dieci anni dopo. Tanto più che in Europa si viene considerati giovani fino ai quaranta anni.

Vivere fino a 1 0 0 anni? Sì certamen-te, ma solamente se si è in compagniae in discreta salute. L'analisi, presentata in occasione delCongresso nazionale della Societàitaliana di gerontologia e geriatria(Sigg), ha coinvolto 2 mila connazio-nali, metà dei quali tra i 45 e i 55 annie l'altra metà di età superiore ai 75anni. L’obiettivo della ricerca è statoquello di capire l’atteggiamento degliitaliani nei confronti della longevità edella propensione all'invecchiamen-to. Dallo studio emerge che il 75 percento degli individui spera di rag-giungere un traguardo tra i 90 e i 104anni, e solo un italiano su dieci siaccontenterebbe, invece, di viverefino agli 8 5 -8 9 anni. Fa riflettere cheil 1 3 % creda che addirittura sarebbegiusto poter vivere almeno 1 1 0 anni. Ma ci sono comunque dei ‘paletti’che gli italiani pongono: la longevitàè desiderabile a patto di non doveraffrontare la solitudine, di essere inbuona salute e di avere una famiglia

su cui fare affidamento. L'assenzadella “pillola miracolosa di Matusa-lemme” è molto sentita dai nostriconnazionali. L’assumerebbe benl'8 6 % degli over 70 e l'80% dei più

DICEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |5 9

giovani pur di vivere piùa lungo. L'opinione degliitaliani varia, però,secondo l’età. La solitudine fa più pau-ra della non autosuffi-cienza. I più giovani sarebberodisposti a fare i conti conla solitudine in 1 caso su3, mentre solo 1 su 5rinuncerebbe alla pro-pria indipendenza eco-nomica. Solo 1 anzianosu 3 potrebbe riuscire avivere in solitudine e 1 su 2 sarebbe anchedisposto a rinunciare ad essere economica-

mente indipendente. Più pragmaticigli americani. In una analoga indagi-ne è emerso che preferiscono viverequalche anno in meno ma in autono-mia e in salute.

Page 60: Mondo agricolo 12

Fondamentale il ruolodelle donne in agricoltura

di Elisabetta TufarelliCAMPI ROSA

“Per avere una visione globale sullasituazione delle donne italiane non sipuò ignorare quella delle donne inagricoltura. Nel nostro Paese 230.000aziende, pari al 15,9% del totale, sonoa conduzione femminile. Imprese chemuovono un giro d’affari di 60 miliar-di di euro all’anno”. Lo ha sottolineatoMarina Di Muzio in occasione degliStati generali delle donne in Italia.Expo 2015 – ha osservato la presidentedi Confagricoltura donna - è il luogoideale per parlare di donne e del lorofondamentale ruolo nell'alimentazio-ne e nella nutrizione”. Infatti, l’agricol-tura al femminile rappresenta numeriimportanti, che crescono ancora seconsideriamo che più del 90% delleaziende agricole italiane è a conduzio-ne familiare. L’esposizione universalesarà dedicata proprio ai temi del cibo edella nutrizione. Una grande opportu-nità, che abbiamo colto organizzandola nostra Maratona delle imprenditri-ci, con l’obiettivo di partire proprio daExpo per dimostrare che l’Italia ècapace di essere un Paese per le don-ne”. Nella crescita del comparto agri-colo e del sistema Italia, sono le donne

60| MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2014

A BRUXELLES una Tavola rotonda

della commissione femminile delCopa ha esaminato la situazioneattuale delle donne nelle zonerurali. Un confronto tra lerappresentanti degli Stati membri ele istituzioni europee per analizzareopportunità in modo da poter

predisporre le Raccomandazioni Ue e gli incentivi concreti. La maggiorparte delle aziende è familiare, condotta da coppie, nelle quali il maritoricopre il ruolo di proprietario e gestore dell’azienda agricola e la donna è spesso quello di moglie che assiste il marito. Le donne che non sonoagricoltrici si trovano ad affrontare problemi di altra natura, da distingueree trattare separatamente. Nonostante il contributo apportato dalle donnerurali alla produzione agricola e zootecnica e alla diversificazione sia ben noto, a volte queste hanno un accesso limitato o inesistente ai fattori di produzione. Secondo le statistiche, il 30% delle aziende agricoledell’Unione europea è, di fatto, gestito da donne. Per sottolineare e dareimpulso al ruolo femminile ad Expo, è intervenuta Marina Di Muzio che,dopo aver presentato la maratona delle imprenditrici, ha proposto alla Commissione femminile del Copa di presentare, durante l’Esposizione,un report sulla condizione delle donne europee in agricoltura.

il valore aggiunto. “E’ unapresenza purtroppo quasisilente ma determinante –ha ricordato la presidente -che si è rimboccata le mani-che e in assenza quasi totaledi misure di conciliazioneha creato aziende (nono-stante le difficoltà come l'ac-cesso al credito) e curato lefamiglie”. “Si sente forte lanecessità – ha concluso lapresidente di Confagricoltu-ra Donna - di avere leggi emisure a sostegno dell'im-prenditoria femminile agri-cola. Occorrono strutturesanitarie, sportive, scolasti-

che, asili, la banda larga, ma anchemisure sul credito. Le aree rurali sonostate troppo spesso escluse dai progettidi crescita del Paese ed ora bisognacambiare registro”.

FIUME DI SINERGIE AL FEMMINILE

Più di 200 tra imprenditrici,artigiane, docenti universitarie,libere professioniste, politiche,cittadine provenienti da tutte leregioni italiane si sono ritrovatea Roma in occasione degli Statigenerali. Un fiume di sinergie alfemminile per confrontarsi in vis-ta di Expo e della ConferenzaMondiale delle donne “Pechinovent 'anni dop o", in fas e diprogrammazione a Milano dal 26al 28 settembre 2015. La propostascaturita è: “Non più concilia-zione, ma affermazione dei propridiritti”. Le donne, nella crisi, possonodare il loro contributo e si sonounite trasversalmente per offriresoluzioni e presentare progetti.Lo scopo degli Stati Generali èquello di un confronto spontaneo,aperto al pubblico, che, partito daRoma, si ripeterà in tutte le Regioniitaliane. “Uno scambio di bestpractices su differenti temi conraccolta e pubblicazione on lineper tutto il 2015, per dare spazioalla componente femminile.

Marina Di Muzio

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AGRITURIST SOSTIENE E FA PROPRIE LE RICHIESTE DI CONFAGRICOLTURA

AGRITURISMOdi Veronica Mazzanti

La questione Imuimpatta anche sugliagriturismi che, peressere tali, devonoinnanzitutto essereaziende agricole.Questo è il motivoche ha spinto il presi-dente di Agriturist,Cosimo Melacca, asostenere e fare pro-pria la richiesta avan-zata da Confagricol-tura e Agrinsieme diaprire un tavolo tecni-co tra le organizzazioni agricole,professionali e cooperative, alloscopo di trovare una soluzioneequilibrata al problema. Ad avvisodi Agriturist in Italia è necessarioiniziare a ragionare seriamente perla crescita. “Si tratta di un provvedi-mento iniquo sul quale occorreintervenire con misure correttive oalternative. Per dare valore aggiuntoalle imprese – ha continuato Melac-ca – occorre snellire la burocraziache, insieme alla crisi, rischia dimettere in ginocchio tante aziendeagrituristiche che già operano in uncontesto complesso e alle prese cononeri produttivi e contribuitivi cre-scenti e penalizzanti”.Per l’associazione agrituristica diConfagricoltura è troppo comodolimitarsi a parlare di ritorno allecampagne e troppo facile ricordarsidell’agricoltura e dell’abbandonodelle terre solo quando si verificanoalluvioni, frane e disastri ambienta-li. “E’ necessario – ha messo in evi-denza il presidente di Agriturist–facilitare, invece, la ricettività el’accoglienza nelle strutture, supera-

Gli imprenditori agri-turistici non voglionosottrarsi al propriodovere, ma ribadisco-no l’assurdità di basa-re il calcolo su para-metri come l’altezzasul livello del mare deicomuni, calcolata pergiunta in base all’ubi-cazione della casacomunale. “Per lenostre imprese agri-cole e agrituristiche –conclude Melacca –

che presidiano e tutelano il territo-rio, sarebbe impensabile colpireaddirittura i beni strumentali,come già si paventa per il prossimoanno”.

La battaglia dell’Imu agricola

Convenzione tra Agriturist e i soci

del Fiat 500 Club Italia, la più grande

associazione di modello al mondo.

Grazie a questo accordo i 21.000 soci

iscritti al club usufruiranno, per tutto

il 2015, di uno sconto del 10% nelle

strutture associate che aderiscono

all'iniziativa. La Fiat 500 è stata e continua

ad essere un vero e proprio fenomeno di

costume e raccoglie tantissimi ‘aficionados’. Il club organizza molte

attività e numerosi raduni su tutto il territorio nazionale e Agriturist,

attraverso questa convenzione, si propone di allargare anche

a questo interessante segmento di ‘viaggiatori particolari’ l’offerta

di accoglienza offrendo loro di diventare ‘soci aderenti Agriturist’.

Fiat 500 Club Italia, secondo gli accordi, potrà utilizzare il marchio

Agriturist sul proprio sito, sui social network, sulla Newsletter e sulla

rivista sociale 4 Piccole ruote. Agriturist potrà fare analoghe forme di

promozione sul proprio portale. Per info: [email protected],

www.facebook.com/AgrituristOfficial, www.agriturist.it

Convenzione con Fiat 500 Club Italia

DICEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |61

re il digital divide, semplificare gliiter burocratici. E soprattutto serveun sistema di imposizione fiscalesemplice, equo e che consideri leparticolarità dei settori”.

Presep e d i sab b iaa Rimini

La 500 al cinema con Aldo, Giovanni e Giacomo

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Se la Franciacorta è oggi una delleoasi più titolate della qualità enolo-gica italiana, molto del merito va aFranco Ziliani, che cinquant’anni fa,giovane ed entusiasta enologoappena diplomato alla Scuola eno-logica di Alba e consulente peralcune cantine del territorio, scorsein Guido Berlucchi la figura idealeper l’avventura di gusto che avviò la“rivoluzione” enologica di questazona. In quell’incontro fortunatocon una personalità così raffinata elungimirante come Guidi Berluc-chi, Ziliani vide la possibilità didare corpo al suo sogno, crearemetodo classico in Franciacorta. “Ese facessimo anche uno spumantealla maniera dei francesi?”, gli disse.Nel 1961, dopo alcuni infruttuositentativi, Ziliani sigillò tremila bot-tiglie di Pinot di Franciacorta: ilvino si rivelò ottimo all’as-saggio, e questo lo convin-se a bissare l’anno seguen-te imbottigliando ancheMax Rosé, metodo classi-co creato ad hoc per unamico di Berlucchi, il raf-finato Max Imbert, e pri-mo spumante rosé d’Italia.Oggi Berlucchi è lo spu-mante italiano per anto-nomasia, vino della festa edel piacere quotidiano, delbrindisi e del “tutto pasto”.Franco Ziliani ha condot-to l’azienda nel nuovo Mil-lennio, confermando unsuccesso lungo cin-quant’anni. Il futuro dellaBerlucchi è ora nelle manidei suoi figli, Cristina,Arturo e Paolo, ma l’ottan-taduenne “pioniere della

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IL GRUPPO BERLUCCHI

L’anima della festa e il piacere quotidiano

Franciacorta” riconosce, conmalcelato orgoglio, di averemolti figli in questo territorio: ivignaioli e gli imprenditori checon volontà e comunione d’in-tenti hanno trasformato laFranciacorta nel regno delle“bollicine”.I vigneti Berlucchi in Fran-ciacorta coprono circa sei-cento ettari, quasi un quar-to della superficie vitatadella Denominazione d’O-rigine Controllata e Garan-tita. Dal 2013 l’azienda hainiziato il triennale percor-so di conversione all’agri-coltura biologica, suppor-tata dalle innovazioni del-l’agricoltura di precisione, chepermette di stabilire il migliormomento per iniziare la vendem-

VINO di Gabriella Bechi

mia, raccogliendo uve “croccan-ti”, con livelli analitici ottimali.A Guido Berlucchi, discendentedella nobile famiglia Lana de’Terzi e al Palazzo dove viveva èdedicata la linea top degli spu-manti dell’azienda: PalazzoLana, disponibile nella ver-sione Brut, Satèn e Extreme.Rari per qualità e quantità,sono uniti dal filo rosso del-l’eleganza, della completez-za e dell’assenza di eccessi.Tra questi abbiamo scelto ilSatèn 2006, 100% da uveChardonnay, fermentate inbarriques di rovere, cui

segue l’affinamento perotto mesi a contatto con i

lieviti. La cuvée viene prepa-rata nella primavera successiva allavendemmia, esclusivamente con il

100% dei vini dell’annata,scelti tra le migliori sele-zioni. Messo in bottigliacon sciroppo di tiraggio a20g/l di zuccheri e lievitiselezionati viene affinatoper almeno sei anni. Dicolore giallo paglierinointenso, con lievi sfumatu-re dorate, ha un profumocremoso, con evidentinote floreali che si intrec-ciano a ricordi di pasticce-ria, burro e miele d’acacia.Al palato la setosità florea-le si lega a sensazioni difrutta matura, lieviti e panbrioche, sostenute dagrande sapidità. Adatto siaper un aperitivo, sia peraccompagnare una cena, èperfetto per un brindisinelle feste di fine anno!

Arturo, Paolo,Cristina e FrancoZiliani

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Nel cuore di Verona, a due passi dapiazza delle Erbe, nel prestigiosoPalazzo Forti, sede di AMO ArenaMuseo Opera, il Museo della Fon-dazione Arena di Verona dedicatoalla creatività operistica italiana, c’èun posto unico per la sua eleganza.E’ il ristorante Amo Opera.Recentemente rilevato da MassimoGianolli, che tra le sue attività haanche quella di produttore vitivini-colo (azienda La Collina dei Cilie-gi), Amo Opera è uno dei luoghi piùaffascinanti per trascorrere unaromantica serata. L’ambiente è ele-gante, caratterizzato da un bancobar per raffinati aperitivi, una salada 40 coperti, e un dehors/fumoirnella romantica Corte Gino Bogoni.Sono inoltre a disposizione deiclienti una suggestiva corte internaal museo – il cortile principale diPalazzo Forti - e sale di varie dimen-sioni per organizzare convegni,banchetti e matrimoni. Amo è ilposto ideale per cene dopo opera odopo teatro o per pranzi e cenedopo visite esclusive al museo.Alta qualità, servizio eccellente,atmosfera di classe: un luogo in cuila tradizione enogastronomica ita-liana calca il palcoscenico da prota-gonista, grazie allo chef VincenzoBuonocore, giovane promessa dellacucina italiana, capace di coniugarela tipicità del territorio veronese conpiatti della tradizione regionale ita-liana. Originario di Maiori, nellacostiera amalfitana, a soli 35 annivanta una lunga esperienza, daPalazzo Sasso a Ravello, alla scuoladi cucina Alma di Gualtiero Mar-chesi, fino allo stellato Schoneck ,

AMO OPERA RESTAURANT

Cenare al lume di candelanel museo dell’Arena di Verona

in Alto Adige, per approdare dopoun’esperienza nel ristorante di fami-glia a Castel San Pietro a Bologna,ad Amo Opera. Una cucina sempli-ce la sua, poco lavorata, basata sumaterie prime fre-schissime, dove ipiatti della tradizio-ne veneta risentonodelle influenze diquella di mare tipicadella costiera amal-fitana. Come laPasta mista, confavette, cicoria efrutti di mare; laPezzogna con salsaall’arancia; la Codadi rospo con acquadi carciofi e carciofisaltati; la Guancia di

manzo brasata con riduzione diAmarone; la Cassata rivisitata; lePere Volpine con gelato alla pera ePorto, e in occasione delle feste, iclassici di Natale, dal Panettone al

Pandoro accompa-gnati da salsa ai frut-ti di bosco o cremaal tiramisù. Nella carta dei vinibrillano quelli dell’a-zienda padrona dicasa, La Collina deiciliegi, incastonati inuna più ampia gam-ma di etichette rigo-rosamente italianeselezionate da LucaGardini, sommeliercampione del mon-do 2010.

DICEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |63

Con Palazzo Lama di Berlucchi,Vincenzo Buonocore propone la“Sarda in Saor” con verdure croccanti;un piatto difficile da abbinare per lapresenza dell’aceto, che dimostra laversatilità di questo spumante.

SARDA IN SAOR

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64| MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2014

SI RINNOVA L’APPUNTAMENTO CON L’ALMANACCO DI BARBANERA

L’indovino di Foligno: «Guardare al futuro con ottimismo»

BUONO A SAPERSI...

si confronta con le istanze di Expo2015. Nel testo si susseguono ricette,rimedi, suggerimenti pure su comerisparmiare e come riciclare. In taleottica è interessante e originale larubrica sull’antispreco che, conapproccio creativo e sostenibile, puntasul “fai da te”; per guardare con occhinuovi oggetti che sapranno rivelareuna seconda vita e dare un tocco per-sonale e “virtuoso” alla casa, al giardi-no, a se stessi. Molte le novità come lepagine dedicate alla biodiversità; inevidenza anche il traguardo dei 2 5anni del Bosco Barbanera, luogo asostegno di iniziativeambientali,sociali ed umanitarie. Nelcolloquio dell’edizione attuale Barba-nera risponde alle inquietudini di Sil-vano, che poi sono quelle di tutti noi,sulle difficoltà dei tempi attuali e dellacrisi socio-economica, sostenendo: «Tidico, come al solito, che molto dipen-de da noi. Per il resto un anno è soltan-to un’altra giravolta della Terra intornoal Sole». Silvano ha nostalgia per itempi passati, ma Barbanera non ci

sta: «Tu preferisti tornare indietro?Se sì allora smettila di tempestarmidi sms, Silvano. Butta via il 3D, l’Hd,le app, l’iPod, l’iPad, l’iPhone, il navi-gatore satellitare». E, nel volume, siparla di tradizione ma anche dinuove frontiere, nuovi stili di vita,fra strategie collettive e individuali.Quindi l’indovino di Foligno ciregala una perla della sua infinitasaggezza: «Il passato può insegnarcimolto ma il nostro obiettivo è ilfuturo». (M.M.)

Arriva inedicola edin libreria

“Almanacco Bar-banera 2015”(Editoriale Campi,224 pagine,8 euro),alla 253° edizione(la prima fu nel1762), rinnovatonella grafica, con lesuggestive illustra-zioni affidate a Moni-ca Zani. Sottotitolo,come sempre, benaugurante: «Unanno di felicità». Anno dopo anno l’a-stronomo, astrologo e filosofo di Foli-gno Barbanera, nei colloqui con il fidodiscepolo Silvano, ha raccontato l’evo-luzione del Paese e del mondo, preve-dendo come sarà il futuro. Oggi l’Al-manacco è realizzato in una “factory”culturale ed agricola ubicata nellacampagna umbra, a Spello; la locationè un bachificio del Settecento, tra gelsi,un frutteto di archeologia arborea eproduzioni biologiche; con una pro-pensione a unire tradizione edinnovazione, cosa che ha semprecaratterizzato questo Almanacco. Ilvolume ed il calendario dunquenascono nutriti dalla terra e dal cie-lo, con saperi antichi e sempre nuo-vi. Ad amare questa pubblicazioneci sono stati molti personaggi illu-stri, tra cui Gabriele D’Annunzioche lo definì «il fiore dei Tempi e lasaggezza delle Nazioni». A distanzadi oltre due secoli, il pensiero, i con-sigli, l'ottimismo di Barbanera, si

ritrovano nelle pagine enell'inconfondibileatmosfera delle sue edi-zioni. Nel tempo i letto-ri sono cambiati, sisono urbanizzati, vivo-no esigenze, luoghi eritmi diversi. EppureBarbanera continuaad affascinare con lesue considerazioni, leprevisioni, l'amoreper il mondo e per la

natura. Con una filosofia che ricerca laqualità della vita, che tende all'armo-nia tra l'uomo e la natura, a scoprire illato migliore di ogni situazione e acomprendere che la felicità va costrui-ta giorno per giorno. L’Almanacco èun volume ricco di notizie su coltiva-zione, alimentazione, salute, bellezza,astronomia. Toccando di volta in voltatematiche che attengono alla casa,all’orto, al giardino,al benessere, altempo libero, a grandi e piccini. Il cibo– coltivato, raccolto, cucinato, gustato– è l’altro grande tema affrontato, che

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DICEMBRE 2014|MONDO AGRICOLO|65

EXCURSUS A TUTTO TONDO SUL VINO

Piace l’eno-teatro tra poesia, storia e chimica

“Eyes wine shot”– che, nelladenominazio-

ne, fa volutamente il versoal titolo del noto film diKubrick “Eyes wide shut”– è un originale spettaco-lo/degustazione che staandando in scena, a Roma,tutti i fine settimana, nelbistrot del Teatro Vascelloe che vede come protago-nisti Giuseppe Gandini eGianantonio Martinoni.Un excursus a tutto tondo,unico nel suo genere, sulvino: poesia, storia, chimi-ca. Si rivolge certamente aicultori del vino ma anchea coloro che voglionoapprofondire il mondodell’enologia e, nel comple-to disimpegno, passareuna piacevole e divertente serata.Questo spettacolo, prima di appro-dare al Teatro Vascello, è stato giàpresentato con ottimo successo egradimento presso il teatro SalaEstense di Ferrara, ma anche inlocation particolari come ristoranti,enoteche, gallerie d’arte.I due spumeggianti comici ferraresiripercorrono al Teatro Vascello –per il divertimento deglispettatori/avventori, seduti ai tavoli-ni del bistrot, dove degustano ottimicalici di vino astigiano, gentilmenteofferti - la storia dell’enologia, dalleorigini neolitiche all’oggi, epoca diconsolidate passioni enologiche ed

anche, a volte, di “eno-mania”. Si ini-zia cantando “Barbera e champa-gne” di Gaber: il brindisi con il vinodel popolano e lo champagne delborghese, accumunati dalle delusio-ni amorose. Si recita poi la suggesti-va ’“Ode al vino” di Pablo Neruda(vino «non sei mai presente in unasola coppa / in un canto, in unuomo / sei corale, gregario, / e,quanto meno, scambievole» ). Ma siracconta anche – perché no? - ilprocesso di vinificazione.Quindi i due attori, guide enologi-che alla mano, prendono garbata-mente in giro il linguaggio degliaddetti ai lavori, con una rilettura

ironica dei vari modi discrivere sul vino. Lo sfottòprosegue con un deliziososiparietto su un avventoreun po’ sprovveduto cheentra in una enotecasuper-specializzata.Insomma si mettono allaberlina, con ironia, il lessi-co specialistico degli“esperti”, a volte favolisticonel descrivere sensazioniolfattive e degustative delnettare di Bacco. Gandini e Martinoni vivo-no a Roma da più di ventianni. Si conoscono dallaprima media e dichiaranodi essere ottimi bevitori,anche se non particolar-mente esperti. Entrambilavorano come professio-nisti al cinema, in televi-

sione ed in teatro: “Eyes wine shot”ha permesso loro di tornare a recita-re insieme dopo ben quindici anni.Un evento, anche questo, su cuibrindare!Canzoni, letture, sketch, battute…lo spettacolo è esilarante e coinvol-gente. Cinquanta minuti di purodivertimento (che è pure il tempogiusto per una degustazione) con unracconto serrato su «tutto quello cheavreste voluto sapere sul vino e nonavete mai osato chiedere». Soprat-tutto si ride, ma si impara anche e cisi emoziona. Tutto ciò per dire, esorseggiare, che il vino è vita(lità).

Claudio Costantino

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Legno di ciliegioRock songs da rivestire e far fiorire

Mike 3rd con “In The Woods” (MaRaCash Records) proponeun sofisticato rock acustico dal respiro internazionale,registrato in analogico. Dell’album è prevista pure - in versionelimitata, artigianale e numerata a mano – la versione in Vinile 180grammi con copertina in legno di ciliegio. Completamente privodi strumenti elettrici è – dice l’artista veneto - «il suono del legnoe degli uomini, è raffinata ricerca. Un'esplorazione sull’esseremusicista, sulla natura delle vibrazioni che corde, pelli e bicchieridi cristallo propagano attraverso l’aria ». Un disco palpitante, fatto

Si intitola “Pazzu” il disco del

cantautore Giancarlo Guerrieri

(distr. Artist First); è una pazzia

ragionata e voluta quella di

confezionare a Milano un disco

in siciliano, con alcuni richiami

al dhivei (idioma dell’arcipelago

maldiviano dove l ’artista ha

vissuto) nel brano “La musica è

putenti”. Il CD contiene canzoni

scritte da Giancarlo, da solo o

con due altri sensibili folk singer,

Mario Incudine e Kaballà. Brani

tutti da scoprire come la bellissima

“Tri kiova” (tre chiodi), che parla

della terra e della gente isolana.

Ci sono anche due versioni di

“Agata”, il celebre brano di Nino

Ferrer proposto sia in italiano

sia in siciliano.

“Super otto”, cantato in italiano,

è uno spaccato generazionale

dei nati a cavallo tra gli anni

1970/80; ricordi speranze e sogni

di una persona che, giunta alla

soglia dei 40 anni, si guarda

indietro e si accorge che nel

Belpaese non è cambiato quasi

niente da allora.

66| MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2014

“EXTRA” DEI TÊTES DE BOIS DEDICATO A LÉO FERRÉ

CAMPI SONORI

A vent’anni dalla scomparsa di Léo Ferrétorna ad ascoltarsi il suono del suo pianofortedella casa in Castellina in Chianti; èun’emozione ascoltarne le note che emergonolimpide tra gli strumenti e gli arrangiamentirockeggianti, di “Extra” (Ala Bianca /Parcodella Musica Records), prezioso discodella band romana Têtes de Bois (TdB),interamente dedicato al grande cantautoremonegasco. Il disco è stato presentato inun suggestivo concerto all’AuditoriumParco della Musica di Roma il 20 dicembrescorso. L’universo musicale di Ferré èsempre stata una passione di Andrea Satta,il vocalist dei TdB; passione che ha trasmessoa tutta la band che già gli ha dedicato un

omaggio nel 2002 (con ilCD “Ferré, l’amore e larivolta”). Ora fa ancor piùsuo il lascito del cantautore,metabolizzandolo, traducendolo,addirittura arricchendolo.Nasce così la canzone “Tango”,che apre il CD, con il testodi una poesia di Ferré musicataproprio dalla band (un tango elettrico edanarchico); e poi “Eautontimorumenos”(versi di Baudelaire, musica di Ferré, maiincisa dal cantautore). Ferré riletto ereinventato, Ferré che musica Rimbaud,Baudelaire e Verlaine, Ferré tradotto daEnrico Medail, Ferré tradotto da Giuseppe

Gennari e TdB, Ferré cantatocon “Luci della CentraleElettrica”. In chiusura laversione live de “Il tuo stile”(registrato all’AuditoriumParco della Musica) conFrancesco Di Giacomo, ilcompianto vocalist del Bancodel Mutuo Soccorso a cui è

dedicato il CD. In questo album c’è daperdersi nelle suggestioni musicali eletterarie di Ferré, di amore che «brillacome una spigola viva nella morsa delpugno», di dolore che è «lo specchio nerodove la strega si rimina». Immagini vive,canzoni fatte di parole, carne e volo.

L’affascinante pazzia di cantare in siciliano e dhivei

di Gaetano Menna

Canzoni di parole, carne e volo

di sensazioni, di calore vintage; si susseguonorock songs introspettive che toccano soul,blues, folk e jazz. Peculiarità del CD è il suoessere “a geometria variabile”: in ogni brano

c’è un diverso team di musicisti a secondadell'atmosfera e dell'intensità del momento. Si alternanotre batteristi dalla forte personalità, giganti internazionalicome Pat Mastelotto e Benny Greb e la giovane promessaAlberto Stocco. Insieme a loro una squadra di lusso: ScottSteen, Kicco Montefiori, Roberta Canzian, AlessandroArcuri, Giulio Campagnolo, Sofia Borgo.

ROCK ACUSTICO, VINTAGE E INTERNAZIONALE

Mike 3rd esplora il suonodel legno e degli uomini

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Passione, esperienza, innovazione e tradizione: le solide qualità degli agricoltori italiani sono le stesse di Siapa, partner privilegiato dei Consorzi Agrari dal 1948 e sostegno essenziale per affrontare le nuove side del mercato globale.

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Page 68: Mondo agricolo 12

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