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Anno XVII n°1 - Gennaio/Febbraio Duemila9 sommario È un momento particolarmente cri- tico quello in cui versa attual- mente il mondo agricolo, un settore duramente colpito dagli effetti della crisi economica mondiale e dai tagli previsti dalla Legge Finanziaria. L’inverno sta volgendo al termine e, nell'imminenza della ripresa vegetati- va delle piante a rischio per gelo e grandine, è necessario assicurare un 'ombrello' per tutelare dalle avversità atmosferiche i prodotti ortofrutticoli dei soci di Apofruit Italia. Tuttavia il Governo, come misura anticrisi, ha annunciato dei tagli sul Fondo di solidarietà nazionale. Se non viene più rifinanziato un fondo per le assicurazioni agricole agevola- te, si prospetta l’impossibilità, per i soci Apofruit Italia, di impostare la campagna assicurativa per le produ- zioni agricole contro i danni derivanti da calamità naturali e dalle avversità atmosferiche (in particolare contro la grandine). Senza un provvedimento, l’intero premio per l’assicurazione antigrandine sarebbe infatti a carico delle singole aziende agricole, con cifre ingenti che in pochi potrebbero sostenere: la conseguenza è che, con tutta probabilità, gli agricoltori cesse- rebbero di assicurare le proprie pro- duzioni. L’entità del Fondo di Solidarietà per l’intero settore agrico- lo negli anni scorsi ammontava a 230 milioni di euro e andava a coprire circa il 70% dell’importo del premio assicu- rativo. Per il 2009 non è stato ancora previsto nessuno stanziamento di bilancio per finanziare il Fondo; non solo, restano ancora da coprire 100 milioni di euro del 2008. "In questo modo ci ritroviamo ad affrontare il 2009 al buio. – dichiara il segue a pagina 2 BIMESTRALE DELLA ORGANIZZAZIONE DEI PRODUTTORI APOFRUIT ITALIA Sped. in abbonamento postale - 70% - DCB Forlì Aut. Trib. FO n. 178 del 5/4/88 - Reg. Stampa n. 10/88 Redazione e Amm.: v.le Della Cooperazione, 400 - Pievesestina, Cesena (FC) Tel. 0547 414111 - Fax 0547 414166 Stampa: Ramberti Arti Grafiche, Rimini Tel. 0541 738111 Direttore: Enzo Treossi - Direttore Responsabile: Maurizio Magni Editing e progetto grafico: PrimaPagina - Cesena Comitato di Redazione: Gianluca Balzani, Giancarlo Battistini, Giuseppe Bubani, Antonio Bucella, Gianluca Casadio, Gianni Ceredi, Curzio Firenzuola, Franco Girotti, Renzo Malatesta, Roberta Montaguti, Paolo Pari, Nicola Serio, Flavio Mancini, Piero Turroni, Mirco Zanotti, Maurizio Magni, Carlotta Benini Emergenze per il settore agricolo 1-2 Speciale fiere: Fruitlogistica e Biofach 3 Liquidazione dei prodotti autunnali: investire sulla qualità 4-6 PAGINE TECNICHE La tignola della patata 7-9 DALL EMILIA Tempo di bilanci per patate e cipolle 10 DALLA SICILIA Mini San Marzano: in due anni raddoppiato il pro- gramma di produzione 11 DAL LAZIO Zespri Gold: epidemia di batteriosi 12 notizie EMERGENZE per il settore agricolo Fondo di Solidarietà Nazionale per le assicurazioni agricole agevolate, sgravi contributivi per le aree svan- taggiate e decreto flussi degli immigrati: nei primi mesi del 2009 sono tre le problematiche da risolvere, che gravano su un settore già particolarmente colpito dalla crisi economica mondiale. AVVISO AI SOCI Il Consiglio di Amministrazione di Apofruit Italia, visto l’andamento generale dei tassi, ha deliberato di ridurre il tasso sul prestito sociale all’1,60% netto con decorrenza 1 marzo 2009

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Anno XVII n°1 - Gennaio/Febbraio Duemila9

sommario

Èun momento particolarmente cri-tico quello in cui versa attual-

mente il mondo agricolo, un settoreduramente colpito dagli effetti dellacrisi economica mondiale e dai tagliprevisti dalla Legge Finanziaria.L’inverno sta volgendo al termine e,nell'imminenza della ripresa vegetati-va delle piante a rischio per gelo egrandine, è necessario assicurare un'ombrello' per tutelare dalle avversitàatmosferiche i prodotti ortofrutticolidei soci di Apofruit Italia. Tuttavia ilGoverno, come misura anticrisi, haannunciato dei tagli sul Fondo disolidarietà nazionale. Se non viene più rifinanziato un fondoper le assicurazioni agricole agevola-te, si prospetta l’impossibilità, per isoci Apofruit Italia, di impostare lacampagna assicurativa per le produ-zioni agricole contro i danni derivanti

da calamità naturali e dalle avversitàatmosferiche (in particolare contro lagrandine). Senza un provvedimento,l’intero premio per l’assicurazioneantigrandine sarebbe infatti a caricodelle singole aziende agricole, concifre ingenti che in pochi potrebberosostenere: la conseguenza è che, contutta probabilità, gli agricoltori cesse-rebbero di assicurare le proprie pro-duzioni. L’entità del Fondo diSolidarietà per l’intero settore agrico-lo negli anni scorsi ammontava a 230milioni di euro e andava a coprire circail 70% dell’importo del premio assicu-rativo. Per il 2009 non è stato ancoraprevisto nessuno stanziamento dibilancio per finanziare il Fondo; nonsolo, restano ancora da coprire 100milioni di euro del 2008."In questo modo ci ritroviamo adaffrontare il 2009 al buio. – dichiara il

segue a pagina 2

BIMESTRALE DELLA ORGANIZZAZIONE DEI PRODUTTORI APOFRUIT ITALIASped. in abbonamento postale - 70% - DCB Forlì Aut. Trib. FO n. 178 del 5/4/88 - Reg. Stampa n. 10/88

Redazione e Amm.: v.le Della Cooperazione, 400 - Pievesestina, Cesena (FC) Tel. 0547 414111 - Fax 0547 414166Stampa: Ramberti Arti Grafiche, Rimini Tel. 0541 738111

Direttore: Enzo Treossi - Direttore Responsabile: Maurizio Magni Editing e progetto grafico: PrimaPagina - Cesena

Comitato di Redazione: Gianluca Balzani, Giancarlo Battistini, Giuseppe Bubani, Antonio Bucella, Gianluca Casadio, Gianni Ceredi, Curzio Firenzuola, Franco Girotti, Renzo Malatesta, Roberta Montaguti, Paolo Pari, Nicola Serio,

Flavio Mancini, Piero Turroni, Mirco Zanotti, Maurizio Magni, Carlotta Benini

Emergenze

per il settore agricolo1-2

Speciale fiere:

Fruitlogistica e Biofach3

Liquidazione dei prodotti

autunnali: investire

sulla qualità4-6

PAGINE TECNICHE

La tignola della patata

7-9

DALL’EMILIA

Tempo di bilanci

per patate e cipolle 10

DALLA SICILIA

Mini San Marzano: in due

anni raddoppiato il pro-

gramma di produzione 11

DAL LAZIO

Zespri Gold: epidemia

di batteriosi 12

notizie

EMERGENZE per ilsettore agricoloFondo di Solidarietà Nazionale per le assicurazioniagricole agevolate, sgravi contributivi per le aree svan-taggiate e decreto flussi degli immigrati: nei primi mesidel 2009 sono tre le problematiche da risolvere, chegravano su un settore già particolarmente colpito dallacrisi economica mondiale.

AVVISO AI SOCIIl Consiglio di Amministrazione di Apofruit Italia, visto l’andamentogenerale dei tassi, ha deliberato di ridurre il tasso sul prestito sociale all’1,60% netto con decorrenza 1 marzo 2009

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notizie

“Il Fondo diSolidarietàNazionale è unostrumento indi-spensabile di age-volazione fiscaleche si è dimostra-to molto efficienteed efficace, di cui

hanno finora beneficiato tutte lecategorie sociali, dai consumatori,agli operai, agli impiegati, nonchégli addetti dell'intero indotto legatoal mondo agricolo. Si tratta di una copertura assicura-tiva che è presente in tutti i paesidel mondo: basti pensare che inSpagna, la nostra prima concor-rente nel mercato internazionaledell’ortofrutta, lo Stato copre il90% del premio assicurativo.L’unica agricoltura che, parados-salmente, non beneficerebbe diquesti contributi sarebbe quellaitaliana. Fino a qualche anno fa, se un agri-coltore non era coperto da unapolizza assicurativa, lo Stato inter-veniva con una parte di contributoe una parte di mutuo agevolatoper 5 anni: il sostegno si aggiravacomplessivamente intorno a 1miliardo di euro. Oggi questa legge non esiste piùe lo Stato, fino al 2008, ha stanzia-to solo il fondo per l’assicurazioneagevolata, con una copertura dicirca 230 milioni di euro.Al momento attuale non è statopreso nessun provvedimento infavore di un nuovo stanziamentodel fondo per l’anno 2009, nédalla Legge Finanziaria, né dalDecreto Anticrisi. Entro la fine dimarzo è necessario provvederealle coperture assicurative pertutelare le produzioni a rischio pergrandine e gelate. Senza il Fondodi Solidarietà Nazionale la produ-zione italiana corre evidenti rischidi ridursi fino, per talune specie, adimezzarsi, con riflessi gravi anchesull’indotto e con forti perditeoccupazionali”.

ENZO TREOSSIPresidente Apofruit Italia

dopo il 31 marzo avremo un costoorario di 10,84 euro, con un aumen-to medio di circa 1 euro all’ora perogni singolo lavoratore. E il costo ora-rio aumenterà ulteriormente nel corsodell’anno, in quanto a luglio riprende-rà a decorrere l’aumento annuo del-l’aliquota pensionistica dovuta per glioperai agricoli”. In questo modo molteaziende, che si trovano in zone disa-giate, dove già il tasso di disoccupa-zione è più alto, si vedranno aumen-tare il costo della manodopera conconseguenti riflessi sull’occupazione.Non ultima, cresce la preoccupazionenel mondo agricolo per la mancatapubblicazione del decreto flussi deilavoratori stagionali extracomuni-tari per il 2009: un problema chegrava particolarmente su ApofruitItalia, che utilizza i lavoratori stranieri(in particolare serbi) per la raccolta difragole e frutta estiva e per il dirada-mento delle pesche. Sono professio-nalità difficilmente sostituibili, ancheperché, nonostante la crisi, non cisono richieste di italiani. L'ulterioreritardo creerebbe grossissimi proble-mi. “Anzi, considerati i tempi tecnici dirilascio dei nulla-osta da parte dellePrefetture e di rilascio dei visti diingresso da parte delle ambasciate -continua la Montaguti - è alquantoimprobabile che i nostri 80 lavoratoriserbi possano entrare in Italia intempo utile per la raccolta fragole,che solitamente ha inizio a metà apri-le”.

continua da pagina 1

Vice Presidente di Apofruit Italia,Gianluca Balzani – Siamo consape-voli delle difficoltà del Paese, masperiamo che al più presto si troviuna soluzione, perché per i nostrisoci e per la nostra cooperativa ilfondo è uno strumento fondamenta-le per tutelare le produzioni agricole”. Quella del mancato finanziamento delFondo di Solidarietà non è, tuttavia,l’unica problematica che grava sul-l’orizzonte del mondo agricolo. C’èinfatti anche la questione degli sgra-vi contributivi per le aree monta-ne e svantaggiate (legge n.81/2006). Tale legge prevedeva chenel triennio 2006-2008, per le azien-de situate in zone particolarmentesvantaggiate, aree montane e delSud Italia, venissero ridotti i contribu-ti a carico del datore di lavoro. Inassenza di una proroga degli sgravifiscali oltre il termine previsto del 31marzo, il settore agricolo dovrà sop-portare ulteriori costi legati allamanodopera: tali riduzioni operanoinfatti sui contributi previdenziali eassistenziali (Inps e Inail) dovuti per ilavoratori dipendenti (impiegati eoperai) assunti a tempo determinatoe indeterminato. “Considerato chenel corso del 2008 il costo medio diun operaio a tempo determinatoassunto dal nostro stabilimento diScanzano Jonico (una zona svantag-giata) è stato di 9,90 euro all’ora –dice il Direttore del personale diApofruit Italia, Roberta Montaguti –

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Ortofrutticoli di Ferrara. “Fruitlogisticasi è confermata anche quest’annocome un palcoscenico per noi moltoimportante - dichiara Nives Raccagnidell’Ufficio Commerciale Estero diApofruit Italia - dove abbiamo modo diincontrare tutti i nostri clienti e di pre-sentare a loro e agli operatori di setto-re quelle che sono le novità e i proget-ti che l’azienda sta sviluppando. Oltrealla forte presenza dell’Italia, abbiamo

notato anche un notevole interesse daparte degli operatori stranieri. In parti-colare, in occasione di Fruitlogisticaabbiamo presentato al mercato esteroe ai nostri clienti le nuove linee di uvasenza semi, di cui disporremo di unottimo quantitativo nell’arco dei prossi-mi 3-4 anni. Ai buyer stranieri abbiamoinoltre illustrato la possibilità di lavorarele ciliegie direttamente sulle aree diproduzione, come avverrà nel magazzi-no preso in affitto a Monopoli (Puglia).Infine abbiamo presentato il program-ma di rinnovo varietale sulle pesche enettarine, che nell’arco dei prossimianni porterà ad un notevole cambia-mento, prevedendo da inizio a fine sta-gione lo sviluppo di varietà molto colo-rite e dolci”.

Ottantamila visitatori da 125 paesidel mondo, 2.228 espositori da

80 paesi stranieri e una superficieespositiva di 88mila metri quadrati.Con questi numeri si è chiusa l’ultimaedizione di Fruitlogistica a Berlino, lavetrina internazionale dell’ortofruttache si è svolta dal 3 al 6 febbraio nellacapitale tedesca. Un’edizione che èstata connotata da una massiccia pre-senza di espositori italiani, a dimostra-zione della ricchissima gamma di pro-dotti e servizi offerti dalle imprese delnostro Paese. L’Italia era infatti pre-sente a Berlino con circa 440 aziende,fra cui Apofruit Italia che, insieme aCanova, aveva come di consueto unostand presso lo spazio collettivo“Piazza Italia” del CSO – Centro Servizi

Fruit Logistica: Apofruit presentale novità ai BUYER STRANIERI

Ha festeggiato i suoi primi venti anni con una ricca serie di mostre speciali e di conve-gni Biofach, il salone mondiale per i prodotti biologici che si è tenuto a Norimberga, inGermania, dal 19 al 22 febbraio. Con un ricco calendario di eventi e con uno spazio par-ticolare dedicato quest’anno al commercio specializzato, per il quale è stata indettauna intera giornata, sabato 21 febbraio. “Il particolare sviluppo e interesse del canaledei negozi specializzati nel settore del biologico ha rappresentato una delle novità piùimportanti di questa ventesima edizione di Biofach – sottolinea Ernesto Fornari,Direttore di Canova, società del gruppo Apofruit licenziataria del marchio AlmaverdeBio per il comparto ortofrutta fresca e frutta e verdura di IV gamma – Probabilmentefino a qualche anno fa eravamo ancora visti come fornitori di catene di supermercati,mentre ora riceviamo richieste attente da parte dei buyer delle catene dei negozi specializzati, che esigono il meglio, e chesi rivolgono a noi grazie alle garanzie che il marchio Almaverde Bio ha saputo veicolare”.“Un altro aspetto importante – continua il Direttore di Canova - è stata la forte presenza italiana in fiera, e la particolareattenzione che alcuni fornitori esteri hanno riservato al nostro Paese. Primi fra tutti gli spagnoli, che, anche a seguito dellacrisi del mercato inglese, si sono ora spinti a guardare con maggiore interesse a mercati che prima ritenevano meno com-petitivi”. La ventesima edizione di Biofach si è confermata ancora una volta come una vetrina unica per l’importanza e ilnumero dei contatti che Almaverde Bio insieme a Canova ha potuto instaurare con i buyer dei paesi esteri, in particolarepaesi neocomunitari come la Lituania, L’Ungheria, la Romania e paesi in forte espansione come il Lussemburgo. “Un’ultima, importante novità che abbiamo anticipato in fiera – conclude Fornari – è stata la presentazione ai buyers dellaGrande Distribuzione della IV gamma di frutta biologica a marchio Almaverde Bio , lavorata e confezionata nello stabili-mento Apofruit Italia di Longiano”.

LE NUOVE FRONTIERE DEL BIOLOGICO A BIOFACH CON ALMAVERDE BIO

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notizieKAKI: Az. Giovannini Sesto e Giampiero

“I numeri parlano chiaro, questa èstata un’ottima annata per noi produt-tori di kaki”, esordisce Gian PieroGiovannini, titolare insieme al padredell’omonima azienda a Case Gentili diCesena (FC), dove una parte degli 8ettari totali sono destinati a kaki.

Nonostante una produzione inferiore rispetto al2007, la redditività è stata maggiore: i circa 100quintali di prodotto mi sono infatti stati liquidaticon una media per la Cat. I di 68 centesimi.“Fino a qualche anno fa – aggiunge Giovannini -contava molto il periodo di raccolta dei kaki.Ora, invece, il listino dei prezzi rimane invariatoper tutto l’arco della campagna, consentendo anoi produttori di raccogliere i frutti nel periodo dimaturazione ideale, quando sviluppano le miglioricaratteristiche organolettiche”. Segno, questo,che conferma la strategia vincente di ApofruitItalia di puntare sulla qualità dei prodotti.

SUSINE ANGELENO: Az. De Bellis Dante

“Posso dirmi pienamente soddisfattodegli esiti della campagna 2008”,dichiara Dante De Bellis, titolare del-l’omonima azienda a Pontinia, in pro-vincia di Latina, dove coltiva 6 ettaridi terreno di cui 1,2 destinati a susi-ne angeleno. “La produzione totale è

stata inferiore rispetto al 2007, tuttavia abbia-mo conferito 600 quintali di prodotto che ci èstato liquidato con una media di 53 centesimiper la Cat. I. Considerando l’andamento sta-gionale, il prezzo è stato leggermente inferiorealle aspettative, ma comunque soddisfacente.Soprattutto abbiamo avuto un’ottima resa delprodotto (un quintale circa a pianta), conpochissimo scarto. I frutti avevano infatti delleottime caratteristiche, un buon calibro e unabuona pezzatura, e non sono stati intaccati danerume o cocciniglia”.

PERE WILLIAM: Az. Sabattini Franco

Soddisfazione per questa campagnaautunnale 2008 anche da parte diFranco Sabattini, socio produttore diSolara di Bomporto, in provincia diModena, dove ha un’azienda di 6ettari, di cui 3 destinati a pere William.“Sono socio di Apofruit Italia da due

anni e posso esprimere la mia piena soddisfa-zione nel vedere come essa sia gestita in modocorretto e professionale, promettendo di darebuone prospettive per il futuro”. Sabattini haconferito 1.100 quintali di pere William (+ 6%circa rispetto al 2007), con una media di liqui-dazione di 55 centesimi per la Cat. I. “Un risul-tato positivo, peccato solo che ad aumentare,oltre ai prezzi di listino, siano anche i costi per ilmantenimento delle produzioni (concimi, tratta-menti chimici…). E le maggiori difficoltà le avre-mo se non verrà rinnovato il fondo di solidarietàper le polizze assicurative”.

La liquidazione dei prodottiautunnali per Apofruit Italia è

una liquidazione di poche ma signi-ficative specie. Cachi e pere autun-nali, prodotti prevalentemente inEmilia Romagna, susine Angelenoprodotte per il 90% nel Lazio, agru-mi e ortaggi conferiti dall’ 1/10 al31/12. “La commercializzazione diquesti prodotti - commenta WalterBucella, Direttore Commerciale diApofruit Italia - è avvenuta in unperiodo in cui il mercato è statocaratterizzato da un rallentamentodei consumi nei mesi di ottobre enovembre, primo segnale negativodella crisi economica in arrivo. Diconseguenza i risultati ottenuti sonostati fortemente differenziati per lediverse specie”.KakiLa produzione 2008 è stata inferio-re del 20% circa rispetto al 2007 eciò ha contribuito a mantenere un

buon andamento di mercato che hapermesso di realizzare buoni risultatiper i produttori. Il “Caco Tipo” è statoliquidato con una media di 57 cente-simi per la Cat. I. “Al buon risultatoottenuto hanno contribuito anche unaraccolta più diluita nel tempo, unita-mente alla possibilità di calibraremeccanicamente il prodotto primadella maturazione: ciò ci ha permessodi gestire in modo adeguato l’immis-sione sul mercato nei vari calibri nellequantità necessarie”, continua WalterBucella. Soddisfacenti anche i risul-tati ottenuti con il “Caco RossoBrillante”, che è stato liquidato conuna media per la Cat. I di 69 centesi-mi, confermando le aspettative.Susine angelenoDiscreti i risultati ottenuti per le susi-ne Angeleno, con una media liquida-ta ai soci per la Cat. I di 60 centesi-mi.“Possiamo dirci soddisfatti di questorisultato – dichiara Bucella – Tenendoconto del calo dei consumi registratonei mesi di ottobre e novembre esoprattutto delle difficoltà sul merca-to Inglese, che rappresenta per noi ilmercato più importante per questavarietà, a causa della forte svalutazio-

Liquidazione AUTUNNALE:investire sulla qualità Apofruit Italia ha liquidato ai soci le produzioni autunnali. Conferiti 178.091 quintali di prodotti per unvalore complessivo liquidato pari a 7.006.000 euro.

Liquidazione autunnale 2008: Principali prodotti conferiti

Kaki 15.922 q.liPere 59.049 q.liSusine angeleno 32.908 q.liClementini 46.557 q.liArance 12.335 q.li Ortaggi 11.320 q.li

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ne della sterlina. Vogliamo ricordareai produttori quanto sia importante,per ottenere i risultati migliori, portarea raccolta un prodotto di assolutaqualità, non essendoci su questaspecie alcuna possibilità di utilizzoindustriale, né di una significativavalorizzazione delle categorie inferio-ri”.Pere autunnaliDal punto di vista produttivo, su que-sto comparto non sono state regi-strate differenze sostanziali rispetto al2007. Per la varietà William sono stati con-feriti 52.382 quintali di prodotto, conuna media di 44 centesimi per la Cat.I (escluso il contributo comunitarioprevisto per il prodotto destinatoall’industria da sciroppo, erogato aparte direttamente ai soci interessa-ti). “Per questa varietà si è rivelatopositivo anche l’andamento del com-parto industriale, che ci ha permessodi liquidare ai soci il prodotto destina-to ai succhi a 24 centesimi, e il pro-dotto scendipianta a residuo zero a34 centesimi”.

Positivo anche il risultato ottenutosulla varietà Max Red Bartlett, che havisto un conferimento totale di 6.877quintali di prodotto, con una media diliquidazione di 53 centesimi per laCat. I. AgrumiCompletamente diverso l’andamentodel comparto degli agrumi, in partico-lar modo i clementini, a causa di alcu-ni fattori che hanno determinato unmercato sfavorevole nonostante laminor produzione rispetto al 2007. Prima di tutte l’elevata produzione

spagnola, che ha determinato unagrossa offerta di prodotto sui mercatieuropei e italiani, con prezzi moltobassi. Inoltre l’andamento climatico avversoe le continue e persistenti pioggenella seconda parte della campagnahanno creato problematiche qualitati-ve, che probabilmente hanno influitoanche sui consumi. “Per quanto riguarda il clementinocomune, il risultato ottenuto di 38centesimi per il prodotto di Cat. I QCè da ritenersi competitivo, ma sicura-mente insufficiente per la produzione- dice il Direttore Commerciale diApofruit Italia - Va inoltre consideratoche su questa specie paghiamoanche il prezzo di una campagna dicommercializzazione troppo corta: perquesto vogliamo sottolineare ancorauna volta quanto sia importanteestendere il periodo di produzione,sviluppando cultivar più precoci e piùtardive rispetto al clementino comu-ne, in modo tale da poter allungare ilperiodo di commercializzazione”.Anche per il comparto arance si è

LA RACCOLTA E LA LAVORAZIONE DEI FRUTTINella foto in alto un momento della raccolta delle pere, qui sopra la lavorazione dei kaki nellostabilimento Apofruit Italia

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notizie

Si è tenuta lo scorso 9 febbraio aMeldola la cerimonia di ringraziamen-to con cui L’IRST e l’IstitutoOncologico Romagnolo hanno volutopremiare l’impegno profuso daApofruit Italia e Almaverde Bio nelsostegno all’attività di ricerca contro itumori (nella foto il Presidente diApofruit Italia Enzo Treossi insieme alPresidente dello IOR Sergio Mazzi).Nello specifico per l’iniziativa a cuiAlmaverde Bio, insieme aCommercianti Indipendenti Associati-Conad, ha aderito per tutto il 2008 eche consisteva nel destinare all’IRSTil 2% del valore dei prodottiAlmaverde Bio acquistati nei puntivendita Conad e Margherita, coinvol-gendo in questo modo anche il con-sumatore in un’importante causabenefica. Un’operazione che ha inol-tre permesso di raccogliere un fondodi 100mila euro a sostegno dell’attivi-tà di ricerca, che si è posta anchecome occasione per sensibilizzare iconsumatori su una sana e correttaalimentazione, che vede nel biologicouna garanzia unica di qualità.A questo proposito si ricorda l’oppor-tunità di destinare, nella prossimadichiarazione dei redditi, il 5 per milleall’Istituto Oncologico Romagnolo. La procedura è semplice: il contri-buente può destinare la quota del 5per mille dell’IRPEF indicando laPartita Iva dello Ior, 00893140400, eapponendo una firma nel riquadro“Sostegno delle organizzazioni nonlucrative di utilità sociale…” che figu-ra sui modelli di dichiarazione(Modello Unico PF, Modello 730,nonché sull’apposita scheda allegataal cud per tutti coloro che sonodispensati dall’obbligo di redigere ladichiarazione).

L’impegno di Almaverde Bio a sostegnodell’attività dell’IRST

registrata un produzione quantitativa-mente scarsa. La varietà principale è rappresentatadal Navel, che è stata liquidata conuna media di 35 centesimi per la pro-duzione QC Cat.I. OrtaggiI prodotti orticoli, conferiti dal 1 otto-bre al 31 dicembre (in un arco ditempo che copre l’ultima parte dellaproduzione in Romagna e la primaparte della produzione in Sicilia)hanno avuto un andamento di mer-cato abbastanza regolare, con risul-tati differenziati sui diversi prodotti. Va sottolineato che alcune tipologiedi pomodoro di Sicilia sono stateinserite nella linea di alta qualità diApofruit Italia a marchio “Solarelli”.La commercializzazione di questi pro-dotti con il marchio pubblicizzatoanche sulle reti nazionali RAI, ha por-tato ad una maggiore valorizzazione

del prodotto ai soci.Prodotti Biologici

Buoni i risultati registrati sul compar-to biologico, che conferma il trendpositivo delle ultime liquidazioni. Tuttavia anche su questo compartovanno evidenziate le difficoltà riscon-trate sugli agrumi che hanno risentitoin misura maggiore della concorrenzada parte della Spagna. “Anche sul comparto biologico – con-clude il Direttore Commerciale diApofruit Italia – è fondamentale pun-tare sulla qualità del prodotto. Sonoqueste le premesse per un’adeguatavalorizzazione di queste produzioni.

LE SUSINE ANGELENONella foto la lavorazione dei frutti in stabilimento

Medie di liquidazione

Caco Tipo: 68 cent Cat. IPere William 86 cent Cat. IPere Max Red Bartlett 87 cent Cat. IClementini 51 cent Cat. IArance Naveline 47 cent Cat. I

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PAGINE TECNICHE 7

di Franco Girotti

La tignola della patata (PhthorimaeaOperculella) è un lepidottero gele-

chide (come l’anarsia del pesco), origi-nario delle zone montagnose tropicalidel sudamerica. Con il commercio deituberi di patata si è diffuso nelle aree aclima caldo, come i paesi del bacinomediterraneo: alcune indicazioni fannocomunque ritenere che sia in atto ungraduale adattamento ai climi più fred-di. Le prime segnalazioni in Italia meri-dionale risalgono agli anni 20, la suadiffusione poi si è gradualmente avutanelle regioni centrali del paese, sino araggiungere negli ultimi anni anche leregioni del nord. In Emilia Romagna laprima segnalazione ufficiale si è avutanel 2002 e da allora, seppur conattacchi più o meno pesanti, si sonodovute registrare percentuali di dannoelevate sui tuberi prodotti negli arealipiù tipici di coltivazione. L’adulto è unapiccola farfalla di colore grigio screzia-to ed è riconoscibile in quanto presen-ta una sfrangiatura nella parte poste-riore delle ali. Le antenne sono moltolunghe e raggiungono nella parteposteriore l’estremità dell’addome. Lalarva raggiunge a maturità i 12 mm dilunghezza e presenta un colore bian-co-grigiastro con sfumature di colorerosa. La crisalide è lunga 8-9 mm e haun colore bruno rossastro.La tignola della patata in Italia compieda 6 a 8 generazioni all’anno, per dipiù questo lepidottero non presentadiapausa, quindi se le condizioni

ambientali lo consentono, è in grado disvilupparsi tutto l’anno. Lo svernamen-to può avvenire allo stato di larva entroi tuberi conservati nei magazzini oanche come crisalide negli imballaggidi stoccaggio, oltre che nei residui col-turali dei campi di patata. Le uova sonodi colore perlaceo e ingialliscono con lamaturazione, sono di piccole dimensio-ni (1/2 mm) e ogni femmina ne puòdeporre sino a 200, deponendole iso-late o in gruppetti di 50-80. Sulla pian-ta depone soprattutto lungo le nervatu-re, alle ascelle delle foglie e nella pagi-na inferiore delle stesse, mentre suituberi le uova vengono deposte soprat-tutto in corrispondenza degli avvalla-menti delle gemme (occhi). La larva èpiuttosto mobile e quando si trova sullafoglia scava strette gallerie ad anda-mento irregolare, mentre quando è sultubero si porta in prossimità della fos-

setta delle gemme e da qui penetraall’interno scavando gallerie più omeno superficiali, in caso di forti attac-chi il tubero può essere infestato danumerose larve. Il numero delle gene-razioni che l’insetto compie durante ilciclo della coltivazione è generalmentedi 3, le prime 2 avvengono esclusiva-mente sulla parte aerea della pianta,mentre le generazioni successive sisvolgono a danno dei tuberi e prose-guono nei magazzini di stoccaggio. Ilciclo da uovo ad adulto dura media-mente 20-30 giorni nel periodo estivo,comunque l’incremento della popola-zione raggiunge il suo valore ottimale a28-30 gradi.I danni gravi sulla patata si riscontranoa spese dei tuberi (in quanto nellenostre zone gli attacchi sulla vegetazio-ne sono sempre di lievissima entità) esi riscontrano sempre in prossimità

La tignola della PATATA:un insetto in espansione

LA TIGNOLA DELLA PATATA Nella foto un dettaglio di tubero colpito da questo insetto, originario delle zone montagnose tro-picali del Sudamerica

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8 PAGINE TECNICHE

notizie

della maturazione o in fase di raccolta.Strategie di difesa: metodi agronomiciE’ necessario porre grande attenzionealla protezione dei tuberi durante l’inte-ra stagione vegetativa, in quanto quelliesposti o vicini alla superficie sono adalto rischio di venire attaccati dallatignola. E’ perciò essenziale cercare dimantenerli coperti con almeno 5 cm diterreno e in prossimità della raccolta,generalmente dopo l’applicazione deldisseccante, è importante procederealla rullatura degli arginelli con attrez-zature di peso adeguato per nonrischiare di danneggiare i tuberi.Rammentiamo che anche le irrigazioniprevengono le crepacciature del terre-no e quindi sono da effettuare, compa-tibilmente con la necessità idrica dellacoltura. Anche la semina in 90 cm dasolco a solco permette di difendersidalla tignola, in quanto lo strato di ter-reno posto sui tuberi è superiorerispetto alla semina “in 75”. Si deve

inoltre cercare di coltivare varietà a cicloprecoce in quanto possono sfuggiremeglio all’attacco della terza generazio-ne. E’ poi necessario che la raccolta siatempestiva, cioè che avvenga nonappena i tuberi sono maturi e che nonintercorra troppo tempo tra l’eventualedisseccamento o trinciatura della vege-tazione e il momento dello scavo, perevitare che l’adulto femmina, in man-canza di vegetazione, si sposti a depor-re le uova in prossimità o direttamentesui tuberi.La produzione una volta deposta neibins, deve nel più breve tempo possibi-le raggiungere lo stabilimento di stoc-caggio, per scongiurare il progrediredegli eventuali danni a carico dei tuberipresso l’azienda agricola.Metodi chimiciAlla luce delle esperienze degli ultimianni è possibile affermare che nellezone ad elevata infestazione non si puòprescindere dalla difesa chimica, inquanto la pressione dell’insetto è gra-

dualmente aumentata, sia per intensi-tà che per diffusione sul territorio.Naturalmente la difesa chimica deveessere applicata razionalmente e nelrispetto del disciplinare di produzioneintegrata che i soci della cooperativaadottano ormai da diversi anni. Per unacorretta e puntuale difesa si è già daqualche anno avviata una stretta colla-borazione tra il Consorzio delle BuoneIdee e il Servizio FitosanitarioRegionale, che ha portato a posiziona-re gli interventi chimici nel momentopiù idoneo in base al ciclo dell’insetto ealla modalità di azione della sostanzaattiva contenuta nel fitofarmaco.Per fare questo occorre essere tempe-stivi nell’esecuzione degli interventi edè indispensabile monitorare il volo degliadulti attraverso l’utilizzo delle trappolea feromoni. I dati raccolti 2 volte allasettimana “leggendo” le trappole con-sentono di individuare l’eventuale pre-senza dell’insetto in campo, il raggiun-gimento del picco di volo, l’attività di

I DANNI SUI TUBERINella foto a sinistra gravi danni sui tuberi con-servati. In alto gallerie all’interno di un tuberodi patata

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deposizione e l’evoluzione delle diversegenerazioni. Le trappole devono esse-re in numero di almeno 2 per aziendaagricola, ma nel caso di appezzamentiestesi è opportuno aumentarne ilnumero, è poi importante posizionarlesu di un supporto che consenta, all’au-mentare dell’altezza del fogliame, disollevare le trappole al fine di averlesempre collocate qualche centimetro aldi sopra della vegetazione della coltura.Poiché gli adulti si trasferiscono nelterreno e sui tuberi quando la vegeta-zione (che prediligono) inizia la fase disenescenza naturale o quando la stes-sa viene disseccata con l’uso dei pro-dotti chimici, è chiaro che la fase piùcritica per gli interventi chimici è quellain prossimità della raccolta e questocomporta l’impiego di sostanze attivecaratterizzate da un breve tempo dicarenza.Attualmente per questo specificoimpiego l’unica sostanza attiva ammes-

sa nei disciplinari della Regione EmiliaRomagna è la deltametrina (7 gg diintervallo di sicurezza).Segnaliamo comunque che le ditte deifitofarmaci stanno sperimentando l’ef-ficacia di nuovi formulati chimici, quindiquasi certamente per il prossimo futu-ro dovremmo disporre di nuovi prodottiper la difesa da questo lepidottero, checomunque oggi viene attuata in paral-lelo alla lotta contro altri parassiti (dori-fora, nottua).Post raccoltaE’ indispensabile che l’azienda agricolasia il più possibile celere nel trasporta-re le patate dopo averle raccolte pres-so i magazzini frigoriferi, in quanto larefrigerazione è l’unica arma per impe-dire il progredire delle infestazioni. Icentri di stoccaggio, comunque,dovranno cercare di adottare tutti gliaccorgimenti e le tecniche utilizzabiliper ottenere il più rapido possibileabbassamento della temperatura dei

LARVA DI TIGNOLAQui sopra una larva dell’insetto sulla foglia, in alto un primo piano dell’insetto.

tuberi, intorno ai 6/8 gradi.Sembra che in ambiente esterno l’in-setto utilizzi per la sua sopravvivenzasoprattutto i ricacci di patata e i tuberiscartati, che inevitabilmente rimangononei campi. E’ comunque raccomanda-bile, nel limite del possibile, eliminaretali scarti e procedere al loro interra-mento. Tutto ciò ci indica chiaramente che lefonti di reinfestazione sono molteplici; èaltresì vero che le partite che gli agri-coltori conservano nei magazzini o nellecantine a temperatura ambiente sonospesso, una volta compromesse dagliattacchi di tignola, eliminate in discari-che improvvisate creando così ulteriorifonti di reinfestazione.Anche per il 2009 proseguirà la stret-ta attività di collaborazione nell’ambitodel Consorzio delle Buone Idee con ilservizio pubblico (Servizio FitosanitarioRegionale).

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notizie

di Franco Girotti

Giunti ormai alla metà del mesedi marzo, è consuetudine fare il

punto della situazione sulla campa-gna commerciale di patate e cipolle eallo stesso tempo fare alcune consi-derazioni in proiezione di tutto il2009. Per quanto concerne la pata-ta, ricordiamo che il prezzo fissatol’estate scorsa per il prodotto confe-zionato è stato inferiore a quello sta-bilito l’anno precedente. Sappiamoperò che, generalmente, il prezzodelle patate registra nel periodo dinovembre e dicembre un incrementolegato all’aumento dei consumi sti-molati dalle basse temperature inver-nali: questo non si è verificato que-st’anno, anzi, abbiamo dovuto regi-strare una flessione del prezzo, pro-prio nei mesi invernali della commer-cializzazione. A fronte di un mercatoquindi non troppo positivo, sottoline-iamo comunque che la cooperativaprocede con regolarità al colloca-mento del prodotto e che la conser-vazione dei tuberi è al momento daritenersi molto buona. Nella prospet-tiva produttiva per il 2009, evidenzia-mo che il programma degli ettari dainvestire a patata è stato raggiunto,come pure il programma di suddivi-sione varietale, che ci ha consentitodi diminuire le superfici di Vivaldi in

favore delle varietà tradizionali, maanche per far posto ad alcune altrecultivar di cui vogliamo, se i risultatisaranno lusinghieri, incrementare leproduzioni. Segnaliamo che i tuberi-seme acquistati quest’anno nonhanno evidenziato lotti con particola-ri problematiche fitosanitarie,comunque è stato fatto come sem-pre un accurato controllo sulle diver-se partite provenienti dall’Olanda,che rimane il maggior produttore dipatate da seme. Anche per la cipollava detto che i prezzi di partenza(luglio-agosto) hanno fatto registrarevalori inferiori all’annata precedente:questi valori si sono sostanzialmentemantenuti per gran parte della cam-pagna di commercializzazione in unasituazione di mercato non particolar-mente ricettivo, sino al mese di feb-braio, quando si è dovuta registrareuna flessione degli stessi. Per quan-to concerne “i colori”, va evidenziato

Tempo di bilanciper PATATE e CIPOLLE

10 DALL’EMILIA

VENDITA SEME DI ASPARAGOE’ disponibile il seme di asparago delletre varietà: Eros (origine italiana, preco-cità media ed elevata produttività, ido-neo al centro-nord per la produzione diasparago sia verde che bianco), Ercole(origine italiana, precocità buona edelevata produttività, idoneo per la pro-duzione di asparago sia verde chebianco), Franco (nuova varietà, origineitaliana, precocità buona e produttivitàelevata, idoneo per la produzione diasparago sia verde che bianco). Perinformazioni e acquisto: Apofruit ItaliaStabilimento di Altedo (BO), viaNazionale 241, tel. 051 6609111

che la cipolla rossa trova maggiori dif-ficoltà di collocamento rispetto allecipolle bianche e gialle, nonostante lariduzione delle superfici che la coope-rativa aveva indicato alle aziende agri-cole. Anche per quanto riguarda lacipolla, il programma degli investimenti2009 prefisso dall’ufficio commercialeè stato ottenuto. Ora si prevede dun-que di raggiungere una produzione dicirca 75-80.000 quintali, che sarannoben distribuiti sul territorio regionale,sia in Emilia che in Romagna.

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Ha tutte le caratteristiche delpomodoro San Marzano con-

centrate in meno di 50 grammi, conun sapore agrodolce e una polpamorbida, un’ottima profumazione eun gusto inconfondibile, ideale perla preparazione di sughi veloci eanche per il consumo fresco. E’ ilpomodoro Mini San Marzano, oDunné, una nuova varietà sviluppatanegli ultimi due anni da ApofruitItalia e prodotta per il 90% nell’areasiciliana, dove ci sono le condizioniclimatiche ottimali perché questopomodoro raggiunga il massimodelle sue caratteristiche organoletti-che. “Si tratta di un prodotto che hadato ottimi risultati sia dal punto divista della produttività che dal puntodi vista qualitativo, – intervieneAlfonso D’Aquila, Coordinatoredell’Area Orticola Siciliana – che perle sue eccellenti caratteristicheorganolettiche, e il suo aromainconfondibile, ricorda il vecchio SanMarzano e quel sapore unico chealcuni di noi forse avevano dimenti-cato. A due anni di esperienza conquesta nuova varietà di pomodoro,abbiamo raddoppiato il programmaproduttivo, passando dai 2.000quintali prodotti nella campagna2007/2008 agli oltre 4.000 quinta-li della campagna 2008/2009”. “Quella del Dunné è un’esperienzache portiamo avanti da due anni –

aggiunge Renzo Antimi,dell’Ufficio Commerciale diApofruit Italia – da quando cioèApofruit Italia ha aderito al Club diProdotto del Pomodoro varietàDunnè di Syngenta, in quantoanche nel settore orticolo Apofruitvuole essere un’azienda innovativa(in questo settore infatti, come giàavviene da anni nel campo fruttico-lo, si sta diffondendo la gestionedelle novità vegetali attraverso un“club di prodotto”). Stiamo propo-nendo questa nuova varietà a livellonazionale sulla Grande Distribuzionee sui mercati generali, e a livellointernazionale sulle catene di distri-buzione e sugli specialisti di prodot-to”. I primi riscontri di mercato delpomodoro Dunné sono stati positivie l’esperienza sulla distribuzioneorganizzata conferma che i consu-matori iniziano a conoscere questoprodotto e ad apprezzarne le ottimecaratteristiche organolettiche.

“Avere unagamma com-

pleta di varietà sulpomodoro è important. -

continua Antimi - Il Dunné è unavarietà che produce bene e haanche un rapporto qualità/prezzopositivo per i produttori. Rimaneancora qualche difficoltà legataalla diffidenza del consumatorefinale che, di fronte a nuovevarietà, si trova a volte disorien-tato, ma in generale il suo lanciosul mercato sta avendo dei buoniriscontri”. “A questo proposito –conclude D’Aquila – insisteremosu strategie di marketing chemirino a valorizzare al massimoquesto prodotto, le sue caratteri-stiche uniche di aroma e consi-stenza e il suo utilizzo ottimale incucina”. A ulteriore garanzia diciò il marchio Solarelli, la linea diprodotti di alta qualità di Apofruit,con cui viene commercializzato ilpomodoro Dunné.

DALLA SICILIA 11

Mini San Marzano: in 2 anni RADDOPPIATO il programma di produzione

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e la sua diffusione si è manifestatacon grande rapidità. Infatti, dopo iprimi allarmi, si è proceduto subito adeseguire dei sopralluoghi su circa lametà degli impianti e in alcuni, cheinizialmente non avevano mostratonessun sintomo, nello spazio di alcu-ni giorni si sono notate solo alcunepiante attaccate, che in breve temposono diventate decine se non centi-naia. Il sintomo più evidente dellamalattia è rappresentato da una cola-tura di liquido rossastro, che asciu-gandosi lascia un’evidente traccia diruggine sui rami, sulle branche o sultronco. Togliendo la corteccia super-ficiale si notano imbrunimenti o uncolore verde tipo fagiolino lesso. Adun esame più attento si nota l’iniziodella malattia rappresentato da goc-cioline bianche che fuoriescono daferite o anche dalle stesse lenticelle.Successivamente il colore diventarosso. Questa colatura contiene altis-sime concentrazioni del batterio erappresenta quindi una fonte di ino-

Nel corso della fine dell’au-tunno, ma in particolare nei

mesi di gennaio e febbraio 2009,sullo Zespri gold si sono verifica-ti i forti attacchi di una batteriosigià nota sull’Hayward, loPseudomonas syringae pv.Actinidiae.Si tratta di un batterio rinvenutoper la prima volta in Italia nel1992 su un giovane impianto di2 anni di Hayward a Velletri. Lepiante gravemente attaccate dis-seccarono nel corso della prima-vera, mentre quelle che mostra-vano sintomi più leggeri supera-rono la crisi. Da allora si sonoaccertate sporadiche segnalazio-ni di questo batterio su Hayward,ma sempre in forma molto loca-lizzata e su una o pochissimepiante, pertanto questa malattianon ha mai destato preoccupa-zioni. Diverso il caso che si è oraverificato sullo Zespri gold in cuiil decorso della malattia si starivelando esplosivo, epidemico emolto intenso, dovuto da unaparte al perdurare delle piogge,dall’altra ad una maggior sensibi-lità della varietà. La trasmissionedella malattia, esaminando lalocalizzazione degli impianti chevia via manifestano i sintomi,sembra seguire le correnti d’aria

Zespri gold: epidemiadi BATTERIOSI

12 DAL LAZIO

culo molto importante. L’UfficioTecnico ha subito coinvolto il Dr.Scortichini, che segnalò la malat-tia nel 1992, e che rappresentauno dei massimi esperti batterio-logi a livello europeo. Dopo unprimo sopralluogo con preleva-mento di materiale, che ha per-messo di confermare la presenzadi numerosi ceppi diversi del bat-terio, si è proceduto al saggio inlaboratorio dell’attività di diversiprodotti al fine di selezionare quel-li che hanno un’efficacia sullespore batteriche e di cui avremo abreve i risultati. Il passaggio suc-cessivo sarà rappresentato dalleprove di campo per verificare seanche sulla pianta i prodotti sele-zionati avranno o meno la stessaattività. Si sa che la lotta contro ibatteri è di difficile soluzione, maconfidiamo che le azioni intrapre-se possano consentire di arginarela diffusione e la virulenza dellamalattia.