Il Notiziario Agricolo N.14/2011

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Anno 60° Periodico della Federazione Provinciale COLDIRETTI ASTI COLDIRETTI Spedizione in abbonamento postale -45% Poste Italiane Spa – Spedizione in A.P. D.L. 353/03 (Conv. 27/02/04 L. 46) Art. 1 comma 1, DCB Asti. Numero 14 - Anno 2011. In caso di mancato recapito rinviare all'Ufficio P.T. 14100 Asti CPO detentore del conto, per la restituzione al mittente che si impegna a pagare il relativo importo 14 numero 20 dicembre 2011

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Anno

60° Periodico della FederazioneProvinciale COLDIRETTI ASTI

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14 numero 20 dicembre 2011

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Direzione, Redazione, Amministrazione: 14100 ASTI Corso Felice Cavallotti, 41 Tel. 0141.380.400 Fax 0141.355.138 e-mail: [email protected] ufficiale Coldiretti Anno 60° numero 14-20 dicembre 2011*Realizzazione grafica e stampaRiflesso – S.r.l. F.lli Scaravaglio & C.Reg. Trib. di Asti n.44 del 10-8-2011 Direttore Resp.: Antonio Ciotta Vice Direttore: Stefano ZuninoPubblicità: Impresa Verde Asti srl – Riflesso scarl Tel. 0141.380.400 – 0141.590425Abbonamento annuale: Euro 20,00*Data di chiusura del giornale

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

a r g o m e n t i i n e v i d e n z a

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Som

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AnteprimaBarbera:

vini eccellenti

14-15

Il PresidenteMarini

a Torino

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Consuntivodell’Annata

Agraria

Cronacadella Giornata delRingraziamento

16/21

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No alla liberalizzazione

vigneti

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Incoronatetre

“Super Barbera”

12-13

Agenzia Riflesso, Strumenti per l’Informazione

14100 - Asti, Corso Felice Cavallotti, 88 - Tel. 0141.590425 / 0141.594016 Fax 0141.558551www.agenziariflesso.com / [email protected]

CREIAMO E STAMPIAMO LA TUA COMUNICAZIONE

l’informazione quotidiana

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Tutelare l’agricoltore professionaleQuesta la principale strategia di Coldiretti

O ltre 1000 dirigenti e soci di Coldiretti Piemonte han-no accolto il Presidente

della Confederazione Nazionale Coldiretti Sergio Marini e il Se-gretario Generale Organizzativo Enzo Gesmundo presso il teatro Carignano a Torino. Fra di loro anche 150 imprenditori agricoli astigiani che hanno affrontato la trasferta con tre pullman.Un momento di incontro per fare il punto sulla realizzazione della Filiera Agricola Tutta Italiana in Piemonte.Di qui la presentazione dei progetti di filiera nel settore del latte, delle nocciole, dell’or-tofrutta e delle carni bovine, suini e avicunicole, richiamati dall’introduzione svolta dal pre-sidente Paolo Rovellotti e dalla presentazione di un documento filmato da parte del direttore Bruno Rivarossa.Presenti in sala gli industriali che hanno sottoscritto gli accordi di filiera tramite Coldiretti, fra cui il Cavaliere del Lavoro Lorenzo Ercole, presidente ed A.D. Di Fratelli Saclà. Il presidente Marini nel prendere la parola ha ribadito che la progettualità economica di Coldiretti ha trovato terreno fertile in molte regioni italiane, tra cui il Piemonte, che si sta muovendo con pragmatismo. Ha anche riba-dito che se “questo Paese vuole trovare un futuro per la propria economia e per i giovani deve puntare sulle proprie esclusività: territorio, cibo, arte e cultura”. “Basta con questa economia fatta di finanza e di carta. Noi facciamo parte del Paese reale e in quanto forza sociale siamo pronti alle sfide.La politica – ha proseguito Marini – è in crisi

perché si è deresponsabilizzata. Mancano decisioni politiche che guardino avanti e oltre l’emer-genza economica. Coldiretti si sta muovendo con la logica del senso di responsabilità. Rispetto alla recente manovra del Governo avremmo anche potuto scendere in piazza. Non lo abbiamo fatto

Un’immagine dell’Assemblea di Torino al Teatro Carignano

La platea attenta ascolta l’intervento del Presidente Nazionale Coldiretti

Il presidente nazionale Sergio Marini, il 20 dicem-bre a Torino, ha tracciato la linea sindacale dell’organiz-zazione.

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nell’interesse dell’intera società italiana perché crediamo che que-sto Paese avrà un futuro solo se tutti concorrono ai sacrifici.”Di qui la considerazione che Mari-ni ha fatto rispetto alla nuova PAC “ Sul piano delle risorse l’unica strada che abbiamo è quella di lavorare con l’Europa”. Di qui le modifiche richieste da Coldiretti alla Commissione Europea: non tagliare finanziamenti al nostro Paese. Considerata la scarsa dotazione finanziaria si propone una PAC ai professionali evitando di concedere le integrazioni al reddito ai proprietari terrieri che vivono di altre professioni.“E sia ben chiaro a tutti che il nostro non è neocorporativismo bensì la tutela della vera agri-coltura e dei veri imprenditori agricoli ” ha ribadito con fermezza Marini.Relativamente alla manovra del Governo, Marini ha evidenziato che questa è parziale perché colpisce indifferentemente con l’IMU sia le attività produttive che quegli investimenti effettuati in agricoltura da non agricoltori. “Occorre introdurre - ha ribadito Marini – il concetto che l’impren-ditore agricolo professionale deve pagare meno di coloro che hanno effettuato investimenti su terre e strutture agricole sottraendole di fatto a coloro che realmente lavo-rano e vivono di agricoltura”.Di qui l’invito del presidente Mari-ni ai Comuni di ridurre per quanto di loro competenza, l’imposta sui fabbricati rurali che sono parte

integrante del sistema produttivo agricolo. “Sull’Irpef – ha dichiara-to Marini – non siamo disposti a cedere rispetto all’inquadramento fiscale attuale. Questo deve es-sere collegato al reddito agrario in modo da tutelare l’agricoltore professionale”. Infine Marini si è soffermato sull’altra piaga che colpisce il sistema produttivo del nostro Paese: la burocrazia che contribuisce ad aumentare i costi ed a soffocare le imprese. “Servono urgenti provvedimenti di semplificazione così come è indispensabile smantellare i meccanismi imposti dalle so-vrastrutture. Il decreto per lo sviluppo deve prendere in seria considerazione questi aspetti. Inoltre occorre porre fine a false promozioni del made in Italy nel mondo come sta avvenendo con il SIMEST. Coldiretti non può più accettare che a fronte dei trenta miliardi di vera produzione agro-alimentare made in italy ve ne siano 75 di finto”.Da evidenziare inoltre il grande successo della serata “Coldiret-ti La Nostra Storia per l’Italia” svoltasi, la sera sera precedente l’incontro con Marini, presso il Teatro Gobetti con il concerto li-

rico dell’orchestra sinfonica Carlo Coccia del Teatro Stabile di No-vara alla presenza della soprano Olga Romanko e del tenore Pietro Ballo a ricordo del fondatore di Coldiretti Paolo Bonomi a cento anni dalla nascita.

Il palco del Teatro Gobetti per la commemorazione di Paolo Bonomi

Il presidente Sergio Marini al Teatro Carignano

Un’ entusiasmanteassemblea con tutti i quadri dirigenti fra cui 250 imprenditori agricoli dell’Astigiano

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Tra Coldiretti Piemonte e la Pernigotti s.p.a. con sede a Novi Ligure ( AL) è stato

siglato un contratto di fornitura di nocciole del Piemonte Igp. Sarà la cooperativa Corilanga di Alba aderente al sistema Unci-coopcoldiretti, ad attivare il sistema di raccolta e fornitura.Dicono il presidente e il direttore di Coldiretti Piemonte Paolo Ro-vellotti e Bruno Rivarossa: “Con questo nuovo accordo diamo concretezza all’ampia progettualità economica di Coldiretti che tende a valorizzare i prodotti locali nelle filiere produttive. In questo caso abbiamo riscontrato nella Perni-gotti un’attenzione nei confronti della nocciola Piemonte Igp che i produttori metteranno a dispo-sizione dell’azienda attraverso la cooperativa Corilanga”.Afferma Graziano Graziani direttore vendite della Pernigotti spa “La nostra azienda dal 1995 fa parte del gruppo Averna. Crediamo nel valore Italia soprattutto nei mo-menti economici delicati come l’attuale. Con le nocciole Piemonte Igp intendiamo evidenziare l’italia-nità innanzitutto negli ingredienti composti per gelateria artigianale che anche all’estero verranno in-dividuato dai consumatori come prodotto tipicamente made in Italy alla stregua della pizza.”L’accordo si pone l’obiettivo di per-mettere alla Pernigotti di disporre di una quantità garantita di nocciola Piemonte Igp. Garanzia fornita dalla cooperativa Corilanga che commercializza solo nocciola mar-chiata. Esso consente all’azienda di puntare sulla qualità della materia prima in quanto il prezzo concor-dato prevede un premio qualità con l’obiettivo di rafforzare i ruoli e le responsabilità nell’ambito della

filiera nel senso che la Pernigotti è sicura del prodotto e il corilicoltore ha la garanzia di venderlo al giu-sto prezzo ove l’alta qualità viene premiata economicamente.Conclude Graziano Graziani della Pernigotti “ mettiamo a disposizio-ne il nostro know how per favorire lo sviluppo della qualità italiana vera. Una scelta che la Pernigotti ha attuato sin dal 1860 puntan-do su produzioni di alto profilo merceologico e sulla qualità delle stesse. Utilizzeremo la nocciola igp Piemonte per la nostra pasta di nocciola, per la linea pasta oroGianduia, per quella del Varie-gato oroGianduia e del variegato Frollino di cioccolato. La nostra azienda è convinta che occorra creare differenziazione e non omologazione. Vogliamo premiare coloro che scelgono la strada della qualità per gli ingredienti composti per gelateria fornendo la migliore materia prima”.Massimo Ferrero presidente della cooperativa Corilanga e Cesare Gilli segretario Coldiretti zona di Alba - Cortemilia “Non siamo

nuovi a contratti del genere. Ab-biamo trovato nella dirigenza della Pernigotti una grande attenzione alla materia prima di qualità ed una disponibilità a riconoscere nel prezzo lo sforzo produttivo dei no-stri agricoltori. Produrre la nocciola Piemonte Igp come serve a loro, necessità di lavorazioni e cure nei noccioleti che comportano elevati costi di produzione. Siamo però molto soddisfatti perché i maggiori costi sostenuti per un prodotto di eccellenza ci vengono riconosciuti. E questo ci incentiva a continuare sulla strada intrapresa nell’interesse delle nostre imprese e dell’intera economia agricola piemontese”.Un altro significativo contributo del Piemonte al percorso di riqualifica-zione e di trasparenza del mercato agroalimentare italiano.

Siglato l’accordo tra Coldiretti e Pernigotti il 9 Novembre scorso alla Federazione Regionale.

Accordo Pernigotti e ColdirettiSiglato per la fornitura delle nocciole Piemonte Igp

Saranno utilizzate per ingredienti composti per gelateria

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Mario Catania, capo del Dipartimento delle po-litiche europee e inter-

nazionali del Mipaaf, è il nuovo Ministro dell’agricoltura voluto da Monti.E’ prevedibile che si dovrà oc-cupare prevalentemente del negoziato Pac.La carriera di Mario Catania, 54 anni, romano, è stata interamente vocata alla pubblica amministra-zione.Entra al Mipaaf a 26 anni per far parte della Direzione del perso-nale e da qui approda nel 1987 in quella che allora si chiamava la Direzione della tutela econo-mica dei prodotti agricoli. Dopo

un anno vince il concorso per dirigente a soli 36 anni. Dirige vari settori, tra cui quello del lat-te, della qualità dei prodotti, fino alla data fatidica della partenza per Bruxelles. Dal 1997 al 2004 è stato presso la Commissione europea come esperto presso la Rappresentanza permanente ita-

liana. Dal 2004 è rientrato a Roma per rivestire l’incarico di capo del Dipartimento delle politiche europee e internazionali.

Ministro delle Politiche AgricoleMario Catania era il capo del Dipartimento del Mipaaf

Vediamo il curriculumdi Mario Catania, il nuovo Ministro delle Politicheagricole e forestali delGoverno Monti

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“E’ il senso di responsabilità e il bene che vogliamo a questo Paese che ci ha por-

tato a non manifestare in piazza di fronte alle iniquità che questa manovra riserva al settore agri-colo”. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini in riferimento al decreto Salva-Italia in discussione alle Camere. “L’emendamento che prevede la differenziazione sostanziale del trattamento fiscale di chi il ter-reno lo usa per vivere e lavorare rappresenta un primo segnale che - ha sottolineato Marini - dovrà però essere esteso come prin-cipio e rafforzato nei numeri. E’ evidente che finita “l’emergenza manovra” dovremmo aprire un serrato confronto con il Parla-mento e il Governo per riaffermare il ruolo strategico di un settore determinante dell’economia reale, una leva competitiva formidabile per il Made in Italy nel mondo. Ruolo che evidentemente a troppi ancora sfugge”. “E per questo abbiamo conse-gnato al presidente del Consiglio Mario Monti e al Governo alcune nostre proposte, per una filiera agricola più trasparente, più competitiva, più rispettosa di tutti. Queste nostre proposte - ha concluso Marini - non possono

trovare né l’alibi del poco tempo a disposizione né quello della variazione dei saldi di bilancio in quanto rappresenterebbero emendamenti immediatamente applicabili e a costo zero. Dobbia-mo convincerci tutti che equità e crescita sostenibile sono i nuovi beni comuni ai quali il nostro Paese non può derogare in ogni caso ma soprattutto nel settore agricolo, strategico per il Made in Italy”.Per l’agricoltura il decreto legge prevede, per il calcolo dell’im-posta municipale propria (ex Ici) che per i terreni agricoli il valore dell’immobile è costituito da quello ottenuto applicando all’ammontare del reddito do-minicale risultante in catasto, rivalutato del 25 per cento, un moltiplicatore pari a 120 (portato

con emendamento a 110 per Iap e coltivatori diretti). E’ introdotta inoltre una aliquota dello 0,2 per cento di base dell’imposta per i fabbricati rurali ad uso stru-mentale e addirittura dello 0,4 per cento per le prime abitazioni rurali dei coltivatori diretti che come noto hanno vincoli oggettivi e soggettivi molto diversi dalle altre abitazioni. Il decreto dispone ulteriori oneri per le imprese con la ridetermina-zione delle aliquote contributive di coltivatori diretti, mezzadri e coloni.La manovra contiene anche norme che modificano quelle contenute nella legge di stabilità sull’alienazione dei terreni agricoli e l’ulteriore stanziamento a favore dell’Agea, che sarà, per l’anno 2012, di 40 milioni di euro.

“La manovra così non va”Sergio Marini presidente nazionale Coldiretti: “Serve un confronto”

Via C. Botta, 4 - 14015San Damiano d’Asti

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H a destato molta impres-sione ed ammirazione l’adesione di tutte le prin-

cipali autorità provinciali e gran parte dei Sindaci dell’Astigiano, alla Giornata del Ringraziamento organizzata da Coldiretti Asti domenica 27 novembre a Val-fenera. Una partecipazione che inorgoglisce il mondo agricolo astigiano e che conferma la notevole forza di aggregazione degli addetti al settore primario. “E’ stato un segnale di forte inco-raggiamento – sottolinea Maurizio Soave, presidente provinciale Coldiretti (evidentemente non a casa la maggiore forza sociale del territorio) – per noi che da oltre due anni siamo impegnati nella ristrutturazione del sistema economico agroalimentare attra-verso il progetto di “Una filiera agricola tutta italiana”. Con la Giornata del Ringraziamento, Coldiretti ha avuto conferma non solo dell’appoggio incon-dizionato dei suoi associati, ma anche uno stimolo ad andare avanti nelle battaglie a difesa del “Made in Italy” e nella strada intrapresa per l’individuazione e lo smantellamento delle sacche parassitarie dell’agroalimentare nazionale. “L’agroalimentare italiano – rimarca Antonio Ciotta, direttore Coldiretti Asti – ha una consistenza che oscilla fra i 50 e i 60 miliardi di euro annui, ma un valore di pari importo è rap-presentato dal falso made in Italy spacciato nel mondo come pro-dotto nazionale. Questo vuol dire che il nostro settore deve essere depurato da azioni fraudolente operate da intermediari disonesti che sfruttano la laboriosità delle nostre imprese agricole”.

Tutti elementi ripresi nel corso di tutte le iniziative dei festeg-giamenti del Ringraziamento, sia all’Anteprima assoluta della Barbera d’Asti Docg tenutasi giovedì 24 a San Damiano d’Asti, in cui sono emersi l’altissima valenza qualitativa dell’annata e i grandi passi verso l’eccel-lenza produttiva effettuati dalle

cantine astigiane, sia due giorni dopo a Valfenera nel corso della presentazione del Consuntivo dell’annata agraria 2010-2011 quando è stata tracciata la linea di consolidamento del progetto di “Una filiera agricola tutta ita-liana”.Ma tornando alla Giornata del Ringraziamento di domenica

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I valori dei nostri agricoltoriLa Giornata del Ringraziamento Coldiretti di Valfenera

Don Francesco Cartello durante la Messa del Ringraziamento

Il Presidente Soave con le autorità durante la Messa

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scorsa, le strategie, i progetti e gli obbiettivi di Coldiretti sono stati analizzati sotto un aspetto più filosofico e dottrinale, grazie al programma della manifesta-zione.Dopo la deposizione di una co-rona d’alloro al monumento ai Caduti da parte del presidente Maurizio Soave, della Presidente

della Provincia, On. Maria Teresa Armosino, e del Prefetto di Asti, Pierluigi Faloni, si è tenuta infatti una suggestiva funzione religiosa celebrata dal Consigliere eccle-siastico Coldiretti don Francesco Cartello e dal parroco di Valfene-ra, don Enrico Oddenino.Gli agricoltori hanno voluto ringraziare il Signore per i doni

offerti dalla terra e lo hanno fatto deponendo all’altare i cesti con tutti i prodotti agricoli tipici della nostra provincia.Hanno anche portato all’atten-zione dell’assemblea lo statuto della Federazione provinciale Coldiretti, per testimoniare, come ha sottolineato don Cartello, i profondi principi in cui da sempre si muove l’organizzazione. E’ seguita poi la benedizione degli operatori delle macchine ed attrezzature agricole, portate in piazza dagli agricoltori.“E’ stato un “Ringraziamento” con cui – ha commentato il pre-sidente Soave - abbiamo potuto esprimere, anche grazie al nostro Consigliere ecclesiastico, i valori in cui crediamo che si traducono nel nostro lavoro e nelle nostre fatiche quotidiane.Il nostro impegno nel concre-tizzare il nostro progetto a di-fesa del made in Italy e nella salvaguardia degli imprenditori agricoli, si basa sulla consape-volezza che le fatiche e il lavoro di chi si dedica con passione alla crescita del nostro Paese producendo prodotti di qualità da offrire al consumatore con il giusto prezzo, devono essere tutelati”. “Da questa Giornata del Ringraziamento – evidenzia Ciotta – è emerso chiaramente come il nostro mondo agricolo chieda con forza a tutta la società maggiore trasparenza e corret-tezza: una riscoperta dell’etica della responsabilità che per gli imprenditori agricoli è insita nelle radici che si rifanno alla dottrina sociale della Chiesa”.La Giornata si è conclusa in alle-gria con il pranzo sociale presso il ristorante Antica Villa.

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La benedizione degli operatori delle macchine agricole

Il Pubblico durante la Messa

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Coldiretti Asti ha svelato, giovedì 15 dicembre ad Agliano Terme, i vini vincitori

del concorso “Giovane, Affinata o d’Annata”, le tre anime della Barbera d’Asti Docg. Si sono aggiudicati i tre primi premi delle rispettive categorie le seguenti etichette: “Carbunè” Barbera d’Asti 2010 di Franco Roero, per la sezione “Giovane”; “Anssèma” Barbera d’Asti Superiore “Superzona” Nizza annata 2007 di Cascina Giovenale;“Canto di Luna” Barbera d’Asti Su-periore “Superzona” Nizza annata 2006 di Guido Berta. Queste tre barbera rappresenteranno il “top del top”, il meglio della produzione della zona sud – est della provincia di Asti, ricompresa nel territorio storico del vino più diffuso in Piemonte. Al concorso hanno infatti preso parte oltre 100 vini analizzati e degustati dal “Centro Studi Vini del Piemonte” di San Damiano d’Asti, per caratte-rizzare la produzione della Barbera in un’ottica di maggiore trasparen-za e valorizzazione sui mercati. In questo senso “le tre anime della Barbera” vogliono presentare ai consumatori le tipologie principali

e ben identificabili del vino: una Barbera “giovane” dell’annata 2010 in botte d’acciaio, una “affinata” per almeno due anni e una “d’annata” 2006. La zona di provenienza dei vini partecipanti al concorso che ha interessato ben 22 comuni, è stata scelta per ricordare il territorio

in cui operava Paolo Vastadore, l’agro tecnico Coldiretti, esperto di vini, tragicamente scomparso, il 19 gennaio 2010, all’età di 27 anni, in un incidente stradale mentre tornava a casa dopo una giornata di lavoro.L’investitura delle “tre regine” della Barbera d’Asti è avvenuta nel corso

“Carbunè”, Anssèma” e “Canto di Luna”I 3 vini vincitori del concorso “Giovane, Affinata o d’Annata”

Secondo Rabbione resoponsabile del Centro Studi Vini del Piemonte illustra gli aspette tecnici dei vini vincitori con il direttore Coldiretti Antonio Ciotta

Momenti della Cena di Gala preparata dall’Istituto Alberghiero di Agliano

Rappresentano le treanime della Barbera d’Asti: Barbera d’Asti 2010 di Franco Roero, Barbera d’Asti Superiore “Super-zona” Nizza annata 2007 di Cascina Giovenale e Barbera d’Asti Superiore “Superzona” Nizza annata 2006 di Guido Berta.

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di una “Cena di Gala”, preparata dagli chef della Scuola Alberghiera di Agliano (presente il presidente Secondino Aluffi), alla presenza del presidente e del direttore di Coldiretti Asti, Maurizio Soave e Antonio Ciotta, e del responsabile del Centro Studi Vini del Piemonte,

Secondo Rabbione. Il giornalista de “La Stampa”, Sergio Miravalle, ha intervistato i tre vignaioli vincitori del concorso con la consueta sa-gacia, facendo emergere l’elevata professionalità raggiunta in ambito enologico e l’azione di valorizza-zione del territorio e dell’ambiente

effettuata da chi lavora sulle nostre colline. Ma la serata ha avuto an-che una finalità molto nobile: i 112 commensali presenti alla “Cena di Gala” hanno versato una quota di 30€, la cui somma è stata intera-mente devoluta all’Associazione “Progetto Sarah” per volere della famiglia Vastadore.Come ha spiegato Paolo Bergoglio (il papà di Sarah prematuramente scomparsa per un aneurisma) l’in-casso servirà per l’ampliamento della mensa scolastica di Andrano-volo in Madagascar già dedicata a Paolo Vastadore.

Aldo Bergoglio illustra il Progetto Sarah Momenti della Cena di Gala

I tre vincitori del Concorso con i responsabili Coldiretti e la famiglia Vastadore

I vincitori sono stati svelati il 15 dicembre ad Agliano durante una “Cena di Gala” organiz-zata alla memoria di Paolo Vastadore e per contribuire al “Progetto Sarah

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ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA

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Oltre cento esperti de-gustatori e addetti del settore hanno preso

parte il 24 novembre alla prima assoluta della Barbera d’Asti annata 2011.26 campioni di vino, rappresentativi di tutto il territorio provinciale, sono stati al centro del meeting di degu-stazioni, organizzato da Coldiretti a San Damiano d’Asti, presso la cantina “Terre dei Santi”.Il 25% dei vini presi in esame è risultato di ottima qualità e ad-dirittura il 60% eccellente. “Que-sto il dato più significativo che testimonia come le peculiarità qualitative della Barbera d’Asti, siano cresciute e come i produttori abbiano lavorato con professio-nalità”, sottolinea il presidente di Coldiretti Asti, Maurizio Soave. Una bella rivelazione questa Barbera 2011, rimarca il professor Vincenzo Gerbi che come negli anni passati ha magistralmente condotto la degustazione guidata: “Che l’85% dei campioni presi in esame abbia superato la degustazione con un giudizio lusinghiero – ha spiegato il docente dell’Università di Torino – e che solo il 15% abbia qualche necessità di intervento in cantina, è veramente un fattore di importante crescita per i vignaioli dell’Astigia-no. Dal punto di vista enologico l’annata è stata molto difficile, ma evidentemente i produttori hanno saputo agire tempestivamente ed efficacemente in cantina”.Soddisfazione anche da parte dei numerosi enologi presenti in sala, a cominciare da Secondo Rabbione, responsabile del Centro Studi Vini del Piemonte il cui laboratorio ha

Ottima annata per la BarberaI primi verdetti dell’annata 2011 nel meeting di San Damiano

Il 24 novembre allaCantina Terre dei Santi si è svolta l’ “AnteprimaBarbera” organizzata da Coldiretti Asti

Dei 26 campioni di vino presi in esame il 25% è risultato di ottima qualità ed addirittura il 60%eccellente

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Il Presidente Maurizio Soave Il Prof. Vincenzo Gerbi

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ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA

ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

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eseguito le analisi di supporto per la serata di ieri: “L’annata 2011 sta emergendo prepotentemente con risultati anche superiori alle attese, possiamo veramente essere soddisfatti anche dell’approccio avuto dai produttori verso il no-stro servizio di assistenza tecni-ca (4.500 vini esaminati per un totale di 32 mila analisi effettuate in meno di un anno di attività). Il nostro protocollo di vinificazione è stato seguito alla lettera da molti produttori e i quattro campioni di vino presentati ieri (naturalmente in forma anonima) fra i 26 presi in esami sono risultati i migliori”.Con una gradazione media di 14,22 il campione rappresentativo dell’intera produzione di Barbera d’Asti, ha fatto segnare ottime credenziali anche all’analisi sen-soriale: all’olfatto, al gusto e alla vista. “Dopo questi risultati – ha concluso Soave – ci aspettiamo che anche il mercato possa dare le giuste soddisfazioni economiche ai produttori”.

Le analisi del Centro Studi Vini del Piemonte hanno evidenziato una no-tevole crescita dellaprofessionalità dei vignaioli

Anche il professorVincenzo Gerbi dell’uni-versità di Torino che ha condotto le degustazioni ha sottolineato: “Una vera rivelazione l’annata 2011”

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ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

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Campagna viticola 2011Rese inferiori al 2010; il problema Flavescenza

L ’annata viticola 2011 si chiude con una serie di chiaroscuro sia per quanto

riguarda l’andamento climatico e delle relative malattie che interes-sano la coltura, sia per quanto riguarda quantità e qualità della produzione e del relativo riscontro economico.La stagione, infatti, è stata ca-ratterizzata da una serie di ano-malie climatiche decisamente spiccate che nel complesso non hanno determinato danni ad una produzione di qualità; la carat-teristica principale evidenziatasi fin da subito è stata quella della precocità dovuta ad un mese di aprile particolarmente caldo che ha determinato un anticipo delle fasi fenologiche mantenutosi poi fino alla vendemmia.La quantità della produzione è stata fin da subito evidentemente più bassa dell’annata 2010 pur soddisfacendo le aspettative dei viticoltori grazie al clima asciutto di maggio che ha permesso nella maggior parte dei casi una buona fioritura. Solo nelle zone più fre-sche e alte della provincia questa fase fenologica è stata disturbata dalle piogge di fine maggio-inizio giugno. L’andamento climatico fresco, accompagnato da vari fenomeni di precipitazioni nei mesi di giugno e luglio, non ha portato allo sviluppo di malattie fungine preoccupanti e quindi la difesa fitosanitaria non ha fatto registrare particolari difficoltà.L’annata quindi, fino all’inizio di agosto, si è svolta con relati-va tranquillità pur con qualche sporadica grandinata nel sud astigiano; maggiori difficoltà si sono avute nel nord della pro-vincia a causa di precipitazioni

più intense e anche di particolare violenza, con maggiore frequenza di grandinate.Discorso diametralmente opposto per quanto riguarda la flavescenza dorata, in costante crescita e che manifesta ormai la sua presenza in modo abituale anche nei vi-gneti di moscato. A riguardo di questa malattia occorre sottoli-neare che in presenza di azienda professionali e territori coltivati

con cura, con poche situazioni di abbandono, il problema diventa relativamente gestibile, mentre più il territorio è in via di abbandono e/o con vigneti non condotti pro-fessionalmente, più la situazione diventa ingestibile.Flavescenza a parte, la vendem-mia 2011 è stata condizionata soprattutto dall’ondata di caldo che ha caratterizzato il mese di agosto a partire dalla seconda

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ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA

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decade che ha influito parzialmen-te sui vitigni bianchi ed in modo marcato sulle uve rosse.Infatti, la vendemmia dei bian-chi è incominciata appena dopo ferragosto e le uve hanno dato un’ottima gradazione pur mante-nendo intatte le qualità organo-lettiche complessive quali acidità e profumi e con una quantità soddisfacente di prodotto.Diverso discorso per le uve rosse: poca quantità e con poca resa in mosto, quindi uva asciutta pur con alta gradazione zucche-rina che in molti casi è risultata perfino eccessiva (olte 23 gradi babo); comunque uve non molto

equilibrate che in vinificazione ri-chiedono una specifica attenzione e opportune pratiche.L’andamento del mercato sta inoltre creando una sempre mag-giore richiesta di reimpianto di vitigni bianchi in genere, e non solo moscato, tanto da risultare ormai anacronistico il blocco sul vitigno cortese (varietà quasi spa-rita nell’Astigiano) mentre a causa della flavescenza e soprattutto dei bassi prezzi stanno sempre più crescendo gli estirpi di uve rosse tradizionali quali barbera e dolcetto. Anche se in quest’ultima annata i prezzi delle uve rosse, data la poca quantità e l’interesse

di alcune industrie a vinificarle, hanno dato segni di ripresa pur restando a livelli insoddisfacenti, per tanto la tendenza rimane quel-la degli estirpi senza sostituzione o l’impianto di varietà innovative quali il pinot, l’albarossa e il gam-ba di pernice.Certo è che in questo momento la provincia è praticamente divisa in due aree: il sud astigiano, dove grazie soprattutto al moscato e ad aziende ormai insediate nei mer-cati esteri, le imprese tendono ad ingrandirsi e a investire, mentre il centro nord astigiano tende a regredire e/o a rimanere fermo salvo poche eccezioni.

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CURVE DI MATURAZIONE

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Uve da vino - vendemmia 2011

(franco produttore) 14/09/2011 05/10/2011

Uva Vino Unità di misura

Prezzo Minimo

Prezzo Massimo

Prezzo Minimo

Prezzo Massimo

Uva Chardonnay Piemonte Chardonnay D.O.C. Kg. 0,600 0,700 0,600 0,700 Uva Pinot nero

Piemonte tipologia Spumante D.O.C. Kg. 0,600 0,800 0,600 0,800 Uva Pinot bianco Uva Chardonnay

Alta Langa D.O.C. (accordo)* Kg. = 1,100 = 1,100 Uva Pinot nero Uva Ruché Ruchè di Castagnole Monferrato D.O.C. Kg. 0,700 1,100 0,900 1,200

Uva Dolcetto Dolcetto d'Asti D.O.C. Kg. 0,450 0,600 0,450 0,600 Monferrato Dolcetto D.O.C. Kg. 0,350 0,450 0,350 0,500

Uva Moscato Moscato D.O.C.G. Kg. 1,004 1,004 1,004 ** 1,200 Piemonte Moscato D.O.C. Kg. 0,700 0,900 0,900 1,000

Uva Brachetto (accordo)***

Brachetto d'Acqui D.O.C.G. - tipologia Spumante Kg. 1,446 1,446 1,446 1,446 Brachetto d'Acqui D.O.C.G. - tipologia Tappo raso Kg. 1,446 1,446 1,446 1,446 Piemonte Brachetto D.O.C. Kg. 1,284 1,284 1,284 1,284

Uva Malvasia Malvasia di Castelnuovo D. Bosco D.O.C. Kg. 0,500 0,700 0,600 0,800 Malvasia di Casorzo D.O.C. Kg. 0,500 0,700 0,600 0,800

Uva Cortese Cortese dell'Alto Monferrato D.O.C. Kg. 0,350 0,450 0,350 0,450 Piemonte Cortese D.O.C. Kg. 0,300 0,400 0,300 0,400

Uva Grignolino Grignolino d'Asti D.O.C. Kg. 0,550 0,800 0,550 0,800 Piemonte Grignolino D.O.C Kg. 0,450 0,600 0,450 0,600

Uva Barbera

Barbera d'Asti D.O.C.G. Kg. 0,400 0,600 0,400 0,600 Barbera d'Asti D.O.C.G. (diradate e selezionate) Kg. 0,600 0,800 0,600 0,800 Barbera del Monferrato Superiore D.O.C.G. Kg. n.q n.q n.q n.q Barbera del Monferrato D.O.C. Kg. 0,350 0,450 0,350 0,500 Piemonte Barbera D.O.C. Kg. 0,350 0,400 0,350 0,500

Uva Freisa Freisa d'Asti D.O.C. Kg. 0,450 0,650 0,500 0,700 Uva Bonarda Piemonte Bonarda D.O.C. Kg. 0,800 1,000 0,800 1,000 Uva Croatina Cisterna D.O.C. Kg. n.q n.q 0,900 1,100 Uva Arneis

Terre Alfieri D.O.C. Kg. n.q n.q 0,600 0,800

Uva Nebbiolo Kg. n.q n.q 0,600 0,800

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Provvedimenti Vendemmia 2011Come è stata disciplinata la produzione dell’annata

La vendemmia 2011 è stata caratterizzata da una serie di provvedimenti regionali,

imposti dalla vigente legislazione che hanno disciplinato l’intera produzione vitivinicola della no-stra regione, in particolare come ogni anno essendo ormai di competenza regionale, in attua-zione della normativa comunitaria concernente l’organizzazione co-mune di mercato del vino, con la Determina Dirigenziale n. 756 del 26 luglio 2011 si è fissato l’inizio delle operazioni vendemmiali e il periodo delle fermentazioni e rifermentazioni vinarie.Con Determina Dirigenziale n. 885 del 17 agosto 2011 – a seguito della sottoscrizione dell’accordo interprofessionale dell’uva Mosca-to si è provveduto ad autorizzare l’aumento della resa ad ettaro di vino classificabile come DOCG “Asti” e vincolo di destinazione dei prodotti esclusi dalla DOCG per la campagna 2011 – 2012 (vendem-mia 2011) portando la resa dai 100 ql ai 115 ql ettaro. A seguito dei provvedimenti sulla distillazione di crisi ottenuti per i vini a denomi-nazione di origine come Piemonte Barbera, Monferrato Dolcetto e Piemonte Brachetto ai sensi del D. M. n. 3033 del 21 aprile per la vendemmia 2011 le denominazioni interessate dai provvedimenti han-no avuto una riduzione del 20% della resa ad ettaro.Ad effetto degli accordi interpro-fessionali nell’ottica di riequilibrio dei mercati la Regione Piemonte tramite ulteriori provvedimenti ha provveduto a determinare le riduzioni di rese ad ettaro con le seguenti determine dirigenziali.Determina Dirigenziale. n. 884 del

17 agosto 2011 - Riduzione resa ad ettaro di vino classificabile come DOCG “Brachetto d’Acqui” e come DOC “Piemonte Bra-chetto” e vincolo di destinazione dei prodotti esclusi dalla DOCG e dalla DOC per la campagna 2011 – 2012 (vendemmia 2011). Determina Dirigenziale n. 1052 del 22/9/2011 - Riduzione resa ad ettaro di vino classificabile come D.O.C.G. “Gavi”, autorizzazione e vincolo di destinazione dei pro-dotti esclusi dalla D.O.C.G. per la campagna 2011/12 (vendemmia 2011). Gli ultimi provvedimenti che hanno interessato la vendem-mia 2011 sono le autorizzazioni all’aumento della gradazione al-colica tramite arricchimento dei mosti con le seguenti Determine Regionali: Determina Dirigenziale n. 1053 del 22/9/2011 - D.G.R. n. 8-2487 del 29 luglio 2011. Auto-rizzazione all’aumento del titolo alcolometrico volumico naturale nella misura dell’1% vol delle uve fresche, dei mosti e dei vini del-la vendemmia 2011 (campagna vitivinicola 2011/2012) destinati alla produzione di vini della DOC “PIEMONTE” per le tipologie:- Piemonte spumante- Piemonte Pinot bianco spumante- Piemonte Pinot grigio spumante- Piemonte Pinot nero spumante- Piemonte Pinot spumante- Piemonte Pinot- Chardonnay spumante- Piemonte Chardonnay spumante- Piemonte MoscatoDetermina Dirigenziale n. 1035 del 16/9/2011 - D.G.R. n. 8-2487 del 29 luglio 2011. Autorizzazione all’au-mento del titolo alcolometrico volu-mico naturale nella misura dell’1% vol delle uve fresche, dei mosti

e dei vini della vendemmia 2011 (campagna vitivinicola 2011/2012) destinati alla produzione di vini della DOC “MONFERRATO” con specificazione Dolcetto Monferrato Dolcetto. Determina Dirigenziale n. 1018 del 14/9/2011 - D.G.R. n. 8-2487 del 29 luglio 2011. Auto-rizzazione all’aumento del titolo alcolometrico volumico naturale nella misura dell’1% vol delle uve fresche, dei mosti e dei vini della vendemmia 2011 (campagna viti-vinicola 2011/2012) destinati alla produzione di vini della DOCG “Asti” (Asti spumante e Moscato d’Asti). Determina Dirigenziale. n. 1004 del 12/9/2011 - D.G.R. n. 8-2487 del 29 luglio 2011. Auto-rizzazione all’aumento del titolo alcolometrico volumico naturale nella misura dell’1% vol delle uve fresche, dei mosti e dei vini della vendemmia 2011 (campagna viti-vinicola 2011/2012) destinati alla produzione di vini, vini spumanti, vini spumanti di qualità e vini a Denominazione di Origine:- Gavi- Cortese dell’alto Monferrato- Dolcetto d’Acqui - Piemonte bianco- Piemonte rosso- Piemonte rosato- Piemonte Cortese- Piemonte Dolcetto

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Il decorso della maturazione delle uve Ottima annata, ma da gestire attentamente in cantina

Il decorso della maturazione è stato caratterizzato da elevate temperature che hanno condi-

zionato in misura diversa l’evolu-zione dei costituenti dell’uva. Per quanto riguarda il quadro acido ed in particolare l’acido malico, la sua concentrazione è diminuita costantemente nel corso della maturazione in quanto la sua mi-grazione verso l’acino non è stata compensata dalla combustione respiratoria. Sulla generalità dei vitigni si è registrata una presen-za di acido malico sensibilmente ridotta rispetto ai valori rilevati con le curve di maturazione degli anni scorsi.

Le elevate temperature di fine ago-sto hanno anche condizionato la concentrazione di acido tartarico, l’acido organico più forte e più dissociato nel mosto, anch’esso presente in misura sensibilmente ridotta rispetto alla normalità.

Una considerazione va anche fatta sull’accumulo dei composti fenolici e sulla maturità fenolica, molto condizionata dalle scelte colturali e dallo stato di maturazione. Essa si verifica generalmente quando il contenuto totale di polifenoli è elevato e la loro estraibilità e capacità di diffusione nel mosto e nel vino risulta ottimale, in dipen-denza del livello di degradazione raggiunto dalle cellule delle bucce che si ottiene nella fase di leggera surmaturazione delle uve. I tannini estratti risultano dolci, non aggres-sivi ed amari, per l’aumento del loro grado di polimerizzazione. Gli, antociani, pigmenti rossi dell’uva,

vengono maggiormente sintetizzati in condizioni di temperatura ed umidità normali (sono favorevoli le escursioni termiche tra il giorno e la notte), mentre possono essere condizionati negativamente da situazioni di elevata vigoria della pianta, da temperature e luminosità troppo elevate e stress idrici.Pertanto, considerando il decorso stagionale particolarmente caldo e siccitoso, si è dovuto prestare particolare attenzione alla gestione del colore in vinificazione.

Anche la presenza di azoto condi-ziona l’evoluzione delle fermenta-zioni e la qualità I mosti e dei vini ottenuti. I mosti contengono una percentuale alquanto variabile di azoto totale sotto varie forme (am-moniacale, amminica, peptidica, ecc. …..). Le uve provenienti da vigneti inerbiti sono generalmente più povere di azoto mentre quel-le provenienti da vigneti lavorati sono mediamente due volte più

ricche.L’azoto ammoniacale è la forma più facilmente assimilabile dai lieviti; esso scompare rapida-mente nella fase di proliferazione dei lieviti prima dell’inizio della fermentazione alcolica. Questo succede specialmente nelle annate migliori, in presenza di una buona maturazione. Difatti, quest’anno, in presenza di uve molto mature, si è notata una carenza di APA nei mosti, che ha condizionato in alcuni casi il regolare svolgimento delle fermentazioni; si è dovuto quindi intervenire con la nutrizione azotata dei lieviti nel momento più opportuno.

Come sempre in cantina occorrerà gestire al meglio le potenzialità espresse in vigneto. Difatti la vendemmia si è presentata com-plessivamente buona, di qualità ottima, che regalerà sicuramente ai produttori e ai consumatori le soddisfazioni che si meritano.

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ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA

ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

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Centro Studi Vini del PiemonteUn bilancio molto positivo fin dai primi mesi di attività

A giudicare dai risultati di questo primo periodo, riteniamo che il servizio

di analisi e di consulenza enolo-gica sia stato complessivamente molto apprezzato e valutato positivamente da parte delle aziende vitivinicole.Sono state effettuate migliaia di consulenze e di analisi e sono stati raccolti dati preziosi; come già era stato sottolineato più volte non si ha la presunzione di sviluppare attività di ricerca o di sperimentazione (ruolo che riteniamo debba essere svolto da altri organismi) ma si ha la presunzione di raccogliere in-formazioni che serviranno ad “analizzare” soluzioni nuove per sostenere e migliorare le nostre produzioni di qualità. Con questa iniziativa Coldiretti ha voluto riappropriarsi di un ruolo importante nel sistema enologico, ruolo che racchiu-de in se aspetti tecnologici, specialistici ed anche econo-mici. Si è dotata pertanto di

strumenti adatti per analizzare, approfondire e “caratterizzare” le produzioni enologiche pie-montesi. L’attività ha riguardato in par-ticolare i parametri di controllo generale (quadri acidi, analisi di stabilità proteica e tartarica, analisi microbiologiche), il co-lore e le sostanze polifenoliche (intensità e tonalità di colore, antociani, dTAT, flavonoidi e polifenoli totali), i metalli ed i controlli igienico sanitari.

SPORTELLI INFORMATIVI COLDIRETTI ASTI

INFORMAZIONI SULL’ATTIVITA’ AGRICOLA:

- PSR 2007-2013;

- produzioni ecocompatibili,difesa fitosanitaria;

- Condizionalità, agricoltura biologica;

- sicurezza alimentare;

- gestione dell’impresa;

- mercato, filiere,multifunzionalità;

- ricerca;

- aggiornamenti normativi;

- risorse naturali;

- cooperazione

AstiC. so F. Cavallotti, 41

CanelliV. Cassinasco 11/13

Castelnuovo D.B.V. Aldo Viglione 18

MoncalvoP.zza Carlo Alberto 25

Nizza Monf.toC. so Acqui, 42/44

San Damiano d’AstiV. Roma 23

Zona di VesimeP.zza V. Emanuele II, 3

Zona di VillanovaV. Oddone Blandino 19

Per informazioni: 0141.380.427

SPORTELLI INFORMATIVI COLDIRETTI ASTI

INFORMAZIONI SULL’ATTIVITA’ AGRICOLA:

- PSR 2007-2013;

- produzioni ecocompatibili,difesa fitosanitaria;

- Condizionalità, agricoltura biologica;

- sicurezza alimentare;

- gestione dell’impresa;

- mercato, filiere,multifunzionalità;

- ricerca;

- aggiornamenti normativi;

- risorse naturali;

- cooperazione

AstiC. so F. Cavallotti, 41

CanelliV. Cassinasco 11/13

Castelnuovo D.B.V. Aldo Viglione 18

MoncalvoP.zza Carlo Alberto 25

Nizza Monf.toC. so Acqui, 42/44

San Damiano d’AstiV. Roma 23

Zona di VesimeP.zza V. Emanuele II, 3

Zona di VillanovaV. Oddone Blandino 19

Per informazioni: 0141.380.427

Ricerca, studioe caratterizzazione

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ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA

ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

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Per una corretta vinificazioneFermentazione malolattica e disacidificazione

Nell’ambito della vinifi-cazione di vini rossi di qualità non si può non

parlare della fermentazione ma-lolattica, strumento biologico che permette la disacidificazione e l’armonizzazione dei vini. Questo fenomeno viene ricercato nella stragrande maggioranza dei vini rossi, mentre si cerca di evitarlo nei vini bianchi per mantenere freschezza e caratteri sensoriali più “giovani”.Si tratta di un processo fer-mentativo che coinvolge i bat-teri lattici presenti nel vino, prevalentemente appartenenti alla specie Oenococcus oeni. Questi microrganismi attaccano l’acido malico, particolarmente aggressivo a livello sensoriale, metabolizzandolo in acido lattico, acido più “morbido” e anidride carbonica.Oltre a questa reazione i batteri lattici degradano l’acido citrico in diacetile e altri prodotti secondari dal caratteristico profumo che ricorda il burro e le nocciole. Inoltre i batteri metabolizzano molti altri composti, tra cui alcuni esteri, che modificano il profilo sensoriale del vino aumentandone la complessità.E’ molto importante, durante la vinificazione, limitare al minimo la concentrazione di zuccheri residui presenti, in quanto anche questi vengono metabolizzati dai batteri provocando innalzamenti dell’acidità volatile, un parametro che incide negativamente sul vino. Nei vini rossi, in particolare quando si tratta di Barbera, nor-

I laboratori del Centro Studi Vini del Piemonte a San Damiano d’Asti

Coldiretti di Asti, in collabo-razione con il Centro Studi Vini del Piemonte e l’INIPA

Piemonte, organizza per i mesi di gennaio, febbraio e marzo, i seguenti corsi per agricoltori fina-lizzati all’aggiornamento profes-sionale nel settore vitivinicolo:

VINIFICAZIONE E VALORIZZA-ZIONE DEI VINI DI QUALITA’;LA DEGUSTAZIONE DEI VINI; NORME E PROCEDURE PER LA COMMERCIALIZZAZIONEE L’ESPORTAZIONE DEI VINI.

Il primo dei 3 corsi si svolgerà in due edizioni, la prima presso la Coldiretti di Asti a partire dal 17 gennaio, la seconda presso la

Coldiretti di Nizza a partire dal 19 gennaio.Ciascuna edizione avrà una durata di 26 ore. Gli altri due corsi si svolgeranno in date successive in modo da non pregiudicare la partecipazione. Tutte le iniziative sono gratuite per i partecipanti in quanto approvate e finanziate dall’Assessorato Re-gionale Agricoltura, con l’Azione 111-1 A del Programma di Svi-luppo Rurale 2007-2013.

Gli interessati devono iscriversi quanto prima, contattando gli uffici centrali o periferici della Coldiretti.Per informazioni telefonare ai n. 0141-380426, 0141-380427.

Aggiornamento professionalenel settore vitivinicolo

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ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA

ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

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malmente molto ricca in acido malico, diventa fondamentale indurre questa fermentazione secondaria per migliorarne le caratteristiche organolettiche. Al naso le note fruttate si evol-vono, andando verso profumi più complessi e maturi; al gusto i caratteri vegetali e spigolosi lasciano il posto a morbidezza e rotondità.Ci si accorge dell’inizio della fermentazione malolattica os-servando una leggera efferve-scenza all’interno della vasca, un intorbidamento più o meno consistente del vino e un leggero odore di feccia.La conferma dell’inizio di questa fermentazione tuttavia si ha solo con i dati analitici alla mano: si riscontra un aumento del pH, una diminuzione dell’acidità totale, un leggere aumento della volatile e naturalmente una diminuzione del malico congiuntamente ad un aumento del lattico.In alcune cantine ha preso piede la pratica di effettuare la malo-lattica all’interno delle barrique o in contemporanea con il trat-tamento di microssigenazione; se da un lato questo evita il formarsi di odori indesiderati bi-sogna sempre ricordare il rischio di effettuare queste operazioni senza un’adeguata protezione di anidride solforosa. Durante la malolattica si possono avere delle precipitazioni anche di sali di acido tartarico, con ulteriori innalzamenti del pH, e diminuzione del colore in quanto gli antociani vengono “catturati” dai sali stessi che cristallizzano e inoltre a pH più alti si ha un aumento della tonalità colorante verso tinte mattonate.Ma come si favorisce la fermen-tazione malolattica?Innanzitutto il primo passo per

favorire questo processo è man-tenere il vino a una temperatura superiore ai 18 gradi; a questo proposito è bene ricordare che conviene riscaldare l’intera can-tina piuttosto che una singola vasca, compatibilmente con le singole situazioni. Questo perché in vasca è più facile avere degli sbalzi di temperatura, deleteri per i batteri lattici. Un altro accorgimento impor-tante è evitare di aggiungere anidride solforosa dopo la fine della fermentazione alcolica, in modo che la solforosa libera sia più bassa possibile. Tuttavia non bisogna abbassare la guardia; è bene mantenere le vasche ben colme per evitare il proliferare di batteri acetici.E’ molto importante ricorrere alle analisi in quanto occorre sapere che a pH inferiori a 3,2 è molto difficile che la malolattica possa avvenire. In questi casi è opportuno effettuare una disaci-dificazione; bisogna però tenere presente che si tratta di una pratica delicata e regolamenta-ta a norma di legge (Reg.CE n. 491/09) con la quale si può al massimo ridurre l’acidità totale di 1 g/L, espresso come acido tartarico. Una buona pratica in questi casi è disacidificare solo una frazione della partita di vino a cui si intende far fare la malo-lattica per poi successivamente inocularla nella parte restante.La sosta del vino sulle fecce favo-risce i batteri lattici perché queste rilasciano sostanze nutritive nel vino; per questa ragione, è buona norma effettuare un solo travaso dopo la fermentazione alcolica per non depauperare il vino.Una pratica di inoculo di bat-teri lattici che spesso si rivela efficace, consiste nel travasare le fecce di un vino che ha già

svolto la malolattica, all’interno di una vasca che ancora la deve svolgere.Oggi sono in commercio dei pre-parati di batteri lattici; tuttavia il loro utilizzo piuttosto complesso e il loro costo elevato ne limitano molto l’utilizzo allo stato attuale. In alcune zone si sta diffondendo la pratica del co-inoculo, cioè l’aggiunta di batteri lattici già durante la fermentazione alcolica allo scopo di dare inizio alla ma-lolattica ancora prima che il vino vada a secco (cioè prima della fine della fermentazione). Una volta terminata la fermenta-zione malo lattica, dopo qualche giorno si può effettuare un trava-so all’aria in modo da ossigenare il vino ed eliminare eventuali cattivi odori.La malolattica non sempre è ricercata, anzi può essere con-siderata una vera e propria alte-razione quando avviene in certe tipologie di vino, come nel caso della maggior parte dei bianchi e nei vini con residuo zuccherino importante, come Moscato, Bra-chetto e Malvasia. Per evitarla si consiglia di effettuare numerosi travasi, aggiungere solforosa e, nei casi più a rischio, come vini con pH elevati, aggiungere il lisozima, additivo ricavato dal bianco d’uovo che elimina i bat-teri lattici.

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ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA

ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

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Vigneti: No alla liberalizzazioneCresce il fronte contro il provvedimento previsto dall’Ocm vino

La Grecia ha chiesto all’Euro-pa il mantenimento anche dopo il 2015 dei diritti di

impianto nel settore vitivinicolo prevista dalla riforma della Ocm (Organizzazione comune di merca-to) vino del 2007. Gli Stati membri ad essere contrari alla liberaliz-zazione salgono così a dieci: in tal senso si erano già pronunciati – con una lettera al Commissario Ue per l’agricoltura Dacian Cioloş – Francia, Germania, Italia, Cipro, Lussemburgo, Austria, Ungheria, Portogallo e Romania. L’abolizione dei diritti di impianto sul settore vitivinicolo europeo comporterebbe notevoli cam-biamenti nelle zone viticole co-munitarie, che inevitabilmente porterebbero verso un modello industrializzato più intensivo, a scapito delle aziende a condu-zione familiare. La nuova rego-

lamentazione creerebbe anche enormi squilibri di mercato e si tradurrebbe in una produzione troppo abbondante. Questo scenario va nella dire-zione opposta rispetto a tutto il lavoro fatto negli ultimi anni dagli agricoltori europei per dare valore aggiunto alle produzioni e finireb-be inevitabilmente per penalizzare l’intero settore.Anche Coldiretti condivide a pieno la battaglia per il mantenimento del sistema dei diritti di impianto nei vigneti, la cui eliminazione contribuirebbe a delocalizzare le superfici vitate verso i paesi dell’Est Europa che possono sopperire alla scarsa vocazione territoriale aggiungendo zucchero a mosti e vini per aumentare la gradazione. Una pratica, vietata in Italia (e che dovrebbe essere proibita in tutta l’area Ue), di cui

non si trova traccia in etichetta perché non esiste alcuna norma che obblighi i produttori ad infor-mare i consumatori. Oggi chi acquista un vino dell’Un-gheria, della Germania o di alcune zone della Francia non saprà mai se è stato aggiunto dello zucchero o se il vino è interamente esclusi-vamente ottenuto dalla fermenta-zione dell’uva o dei mosti, come invece viene garantito in Italia.

Concianti neonicotinoidiStop prorogato fino al 30 giugno 2012

Èstato prorogato al 30 giugno 2012 il divieto di impiego dei concianti contenenti

clothianidin, thiamethoxam, imi-dacloprid e fipronil; il decreto ministeriale 25 ottobre 2011 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il 31 ottobre scorso.Le sperimentazioni condotte sull’utilità agronomica e produttiva della concia del mais non hanno evidenziato differenze significative

tra sementi trattate e controllo effettuato tramite il semplice im-piego di fungicidi. In particolare, i rilievi delle popolazioni larvali mo-nitorati con le trappole a feromoni per elateridi, ha evidenziato che l’attacco grave di fitofagi ipogei su mais in grado di influire sulla produzione è un evento raro. L’ulteriore proroga concessa in via precauzionale con l’attuale provvedimento è esclusivamente dovuta all’esigenza di consentire

un esame molto approfondito dei dati complessi emersi dal progetto di ricerca ed alla neces-sità di avere un confronto con le Regioni e l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa), prima di assumere una decisione definitiva se vietare del tutto l’uso delle sostanze sopra indicate o se prevedere una serie di misure tecnico agronomiche dirette a limitare il più possibile l’emissione di polveri nell’ambiente.

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ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA

ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

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Dal 6 ottobre 2011 i termini per opporsi al verbale di accertamento in caso di

violazione al codice della strada (e non solo) saranno dimezzati e passeranno dagli attuali 60 giorni a 30. I termini per il ricorso decorrono dalla data di conte-stazione della violazione oppure dalla notificazione del verbale di accertamento. È quanto stabilito dal decreto legislativo 150/2011 il quale prevedeall’articolo 7, per tutte le infrazioni stradali accer-tate a partire dal 6 ottobre, che il trasgressore ha a disposizione il ridotto termine di 30 giorni per

proporre ricorso al giudice di pace, restando invece invariato il termine di 60 giorni per adire alternativamente la prefettura.Il momento a partire dal quale inizieranno a decorrere i 30 giorni scatterà dalla data di contesta-zione della violazione (se conte-stata di persona all’automobilista dall’agente) o dalla data della notificazione del verbale di ac-certamento. Per le violazioni accertate prima di tale data e non ancora notificate il termine di presentazione del ricorso rimane immutato, ossia 60 giorni.

Entro il 31/12/2011, come ogni anno, ogni apicol-tore professionista o

amatoriale deve presentare la denuncia di possesso alveari presso il Servizio Agricoltura della propria Provincia.

DENUNCE DIPOSSESSO ALVEARI

Infrazioni al codice della stradaSolo più 30 giorni per presentare ricorso

La misura del saggio degli interessi legali di cui all’art. 1284 del codice civile e’

fissata al 2,5% in ragione d’anno, con decorrenza dal 1° gennaio 2012.L’art. 2, comma 185, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, recante «misure di razionalizzazione della finanza pubblica», nel fissare al 5 per cento il saggio degli interessi legali di cui all’art. 1284, primo comma, del codice civile, prevede che il Ministro dell’economia e delle finanze puo’ modificare detta misura sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Sta-to di durata non superiore a dodici mesi e tenuto conto del tasso di inflazione registrato nell’anno.

Con proprio decreto 7 dicembre 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 292 del 15 dicembre 2010, la misura del tasso di in-teresse legale era stata fissata all’1,5 per cento in ragione d’anno, con decorrenza dal 1° gennaio

2011.Ora, per effetto del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato e del tasso d’inflazione annuo registrato, il saggio di in-teresse legale è stato elevato al 2,5 per cento.

Tassi legaliGli interessi sono del 2,5% dal 2012

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ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA

ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

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Coldiretti Asti, in collaborazione l’Istituto nazionale di Istruzione Professionalein Agricoltura INIPA Piemonte, organizza un corso, completamente gratuito, dal titolo

“AGRIASILO, AGRITATA E AGRICOLTURA SOCIALE”.

Le lezioni si terranno presso la sede provinciale Coldiretti Asti,C.so Felice Cavallotti n° 41, il 31 gennaio 2012.

Durante il corso saranno trattate in maniera approfondita tutte le tematichein cui si trovano ad operare le aziende agricole sensibili ai temi sociali.

Martedì 31 gennaio 2012Dalle ore 10.00 alle ore 12.00 – Stefania Fumagalli (Coldiretti Torino) e Maria Chiara Bellino (Coldiretti Piemonte); Argomenti: Avviamento e gestione dell’agriasilo. Il progetto Coldiretti – Regione Piemonte denominato “Agritata”;

Dalle ore 12.00 alle ore 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00 – Martina Sabbadini (Consulente Coldiretti); Argomento: L’agricoltura sociale: cos’è e come si può attuare in un’azienda agricola. Gli interessati possono compilare, presso gli uffici Coldiretti, il modulo di adesione.

PROGRAMMA CORSO

AGRITATA

ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVAai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013

Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

Notizie Coldiretti sempre aggiornateRichiedete l’invio delle notizie tramite e-mail o SMS

da ritagliare e spedire a: COLDIRETTI ASTI - C.SO CAvALLOTTI 41 - 14100 ASTI

Io sottoscritto_____________________________________________________________

Indirizzo__________________________________________________________________

Settore produttivo di interesse_______________________________________________desidero ricevere l’invio delle informazioni divulgate da Coldiretti Asti inerenti i vari argomenti di interesse per la propria impresa agricola, tramite:

e-mail all’indirizzo: _______________________________________

SMS al telefono di cellulare: _______________________________

Coldiretti Asti, nell’ambito dell’Azione 111-1B del PSR, ha predisposto un nuovo servizio per la diffusione delle notizie in tempi rapidi e puntuali. Per essere sempre informati sugli adempimenti, le scadenze, le opportuità inerenti l’attività delle imprese agricole, Coldiretti divulgherà le noti-zie tramite e-mail e/o SMS telefonici. Si tratta di un’opportunità per essere sempre aggiornati e tenere sotto controllo la propria azienda, dal punto di vista tecnico, burocratico ed economico.Per aderire all’iniziativa e ricevere quindi le notizie è sufficiente compilare e restituire il presen-te modello agli uffici Coldiretti.

Autorizzo Coldiretti Asti ad inserire i miei dati nelle liste per la gestione dell’invio dei comunicati in-formativi. In qualsiasi momento in base all’Art. 13 della legge 675/96 potrò chiedere la modifica o la cancellazione, oppure negare il consenso al loro utilizzo scrivendo a Coldiretti C.so F. Cavallotti 41 – 14100 Asti.

Luogo ____________________________________Data__________________________Firma_____________________________

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Adriana Bucco, imprenditri-ce agricola di Cellarengo e delegata provinciale e

nazionale di Donne Impresa Col-diretti, è stata eletta Presidente della Commissione femminile del Comitato delle Organizzazioni Agricole Europee (COPA). L’or-ganismo internazionale riunisce i rappresentanti di 60 organizzazio-ni dei Paesi Membri dell’Unione Europea e 36 organizzazioni part-ner di altri paesi europei, come l’Islanda, la Norvegia, la Svizzera e la Turchia.La nomina della Responsabile nazionale di Coldiretti Donne Impresa è la testimonianza del ruolo sempre più centrale che le donne ricoprono nel mondo dell’agricoltura. Un impegno pro-fuso nella diffusione del Made in Italy, che esprime il primato dei prodotti tipici riconosciuti a livello comunitario, e nella valorizzazione dell’italianità e della distintività dei territori.In Italia si contano circa 250mi-la aziende in “rosa” nel settore agricolo, dove di fatto quasi un’azienda su tre è condotta da una donna. Il rispetto dell’am-biente e la qualità della vita a contatto con la natura sembra essere una delle principali ragioni del crescente interesse dell’uni-verso femminile nei confronti della moderna agricoltura. L’importan-za e la presenza femminile nelle aziende agricole italiane è dovuta anche al grande apporto creativo ed innovativo delle donne, con-sentendo loro di estendere e di moltiplicare le attività aziendali, seguendo così il principio della multifunzionalità.E’ così che le aziende femminili

offrono realtà differenti fra loro, comprendenti le fattorie didattiche e le fattorie sociali, gli agriasilo, le attività legate all’agriturismo e al benessere. Importante è anche lo sforzo profuso per la diffusione della filiera agricola corta, che punta ad avvicinare il produttore al consumatore, diminuendo al minimo i passaggi intermedi.Fondamentali sono l’impegno e la sensibilità femminile, la capacità di coniugare la professionalità con le sfide del mercato, svolgendo così un ruolo significativo all’in-terno della vita aziendale. Il loro impegno - precisa la Coldiretti - è infatti particolarmente rilevante nelle attività più innovative e mul-tifunzionali. Lo dimostra il fatto che l’azienda agrituristica italiana l’Oasi di Baugiano si è classificata al 2° posto nel concorso che pre-mia l’innovazione delle agricoltrici femminili, promosso dal COPA. Adriana Bucco è titolare di un’im-presa agricola agrituristica ad in-dirizzo vitivinicolo ed ortofrutticolo ereditata insieme alla sorella dai

nonni e ampliata acquistando altra terra orientando l’attività verso la produzione biologica, la trasfor-mazione per la vendita diretta dei prodotti come marmellate, vino, salse e miele, la gestione di un agriturismo e di una fattoria didat-tica per educare alla campagna le nuove generazioni. La Bucco fa parte anche del Consiglio Na-zionale di Coldiretti.

Adriana Bucco leader delle donne d’EuropaNominata Presidente della Commissione femminile Copa

Adriana Bucco

Imprese agricole al femminile 247.352Imprese agricole su totale imprese femminili 17% su totale di 1,44 milioni Imprese agricole femminili su totale imprese agricole 29% su totale di 845481

Fonte: Elaborazione Coldiretti su dati Unioncamere relativi al III trimestre 2011

LE IMPRESE ROSA NELL’ AGRICOLTU-RA ITALIANAC

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Non a caso la Fiera Stori-ca del Cappone di San Damiano d’Asti, tenutasi

domenica 11 e lunedì 12 dicem-bre, è stata presentata il 1° di-cembre a Genova, alla presenza del presidente della Provincia ligure, Alessandro Repetto che ha vissuto parte della sua infan-zia nell’Astigiano. Cercando di esportare fuori provincia questa Fiera, gli allevatori del Cappone San Damiano guidati da Lucia Canta hanno inteso comunicare le tradizioni e la cultura del loro intero territorio.Di per sé, l’allevamento dei cap-poni, base del prelibato piatto natalizio, non garantisce, e forse non garantirà mai, un adeguato valore aggiunto se commisurato agli sforzi e ai costi produttivi, ma poter trasmettere la tradizione e la cultura di un territorio possono essere un vantaggio economico non indifferente.Così come accaduto il 10 dicem-bre a Vesime con la Fiera di Santa Lucia che ha portato all’attenzio-ne di un ampio pubblico le tipicità della nostra Langa astigiana, diventa vincente poter comuni-care ai consumatori i profumi, i sapori e i colori di un territorio. Questo è il compito delle fiere del cappone, sia di San Damiano che di Vesime: portare in piazza e all’attenzione di tutti il lavoro e la qualità offerta dagli allevatori. Con il cappone, le sue ricette e la lunga tradizione del nostro settore primario, si promuovono i nostri paesaggi, i vini, i tartufi e tutte le grandi peculiarità della nostra terra e della nostra eno-gastronomia.

Le tradizioni del “Cappone”Il 10 dicembre “Santa Lucia” a Vesime, l’11 e il 12 la Fiera Storica di San Damiano

Fra gli “ambasciatori” della Fiera storica del Cappone di San Damiano d’Asti, oltre

al presidente della provincia di Genova, domenica 11 dicembre, c’era anche Paolo Massobrio, il noto giornalista ed esperto di enogastronomia. Massobrio ha co-ordinato un’interessante dibattito a cui hanno preso parte anche Luigi Franco, responsabile economico di Coldiretti Asti e la presidente dell’Associazione allevatori Lucia Canta. I concetti della valorizza-zione del territorio sono stati sot-tolineati e rimarcati nel corso del dibattito da cui è anche emerso come l’allevamento di capponi sia molto impegnativo per gli allevatori che devono accudire gli animali per almeno 200 giorni. I prezzi quest’anno hanno oscillato fra i 10 e i 12 euro al chilogrammo.

MASSOBRIOA SAN DAMIANO

Paolo Massobrio

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Vendo attrezzatura agricola varia in buono stato. Tel 0141946275

Vendo atomizzatore per trat-tore, buone condizioni. Tel 3387632487

Vendo estirpatore, larghezza utile 1 mt. Tel 3387632487

Vendo 2 sfogliatrici per mais a 12 rulli marca Gerbaldo, ragno con 4 girandole per rastrellare il fieno. Prezzo da concordare. Tel 3493636319

Vendo fresa cm 180 nuova ad Euro 1300,00. tel 3381025137

Vendesi rimorchio 1 asse Randaz-zo ribaltabile a tre lati, portata quintali 60 a pieno carico, dop-pie sponde, immatricolato 2002. Come nuovo. Tel 0141997290 ore pasti

Privato vende rimorchio 4 ruote ribaltabile. Omologato. Ottimo stato. Gommato nuovo. Tel 3475838690

Vendo imballatrice Ama, ottime condizioni; falciatrice B.C.S. con carrello; piccola beto-niera elettrica con sistema di blocco d’emergenza; raccogli fieno trainato e uno portato con attacco sollevamento a 3 punti. Tel 3334299660

D VENDO MATERIALE DA CANTINA

Vendesi bigoncia per trasporto uve. Portata 10 q. tel 0141206033 solo ore pasti.

Vendo vasca in vetroresina sem-pre piena capacità hl 10. tel 3387632487

Vendo bigonce di ferro, capacità 10 q.li. Tel 3387632487

Per cessata attività vendo pigia-diraspatrice elettrica. Buono stato. Tel 0141958261

Vendo a prezzo davvero modico vasche in vetroresina sem-prepiena da hl. 10 e da hl.7, vendo vasca in vetroresina da hl 80 per stoccaggio acqua. Tel.0141.966343

Vendo lavabottiglie elettrico marca Campagnola usato poche volte. Vendo anche pigiadiraspatrice in legno e metallo funzionante

a mano o con collegamento alla puleggia del trattore. Tel 3468457895

Vendo botti di legno, pompa elettrica da vino, come nuova, usata una volta sola, gomme e raccordi. Tel 3334299660

E VENDO MATERIALE VARIO

Vendo 2 pneumatici 620/75 – 26 al 70% di battistrada. Tel 3384883534

Vendesi attrezzature di laboratorio usate per analisi agrarie – eno-logiche: bilancia idrostatica, bagno termostatico, pHmetro (Gibertini), centrifughe, colo-rimetro, acidimetro velox per acidità volatile a 6 posti, muf-fola, stufe, densimetri e vetrerie varie, banconi, lampade a raggi infrarossi, distillatori e attrez-zature varie. Tel. 0141292171 oppure 3355605840

Vendesi uve, zona di Calliano. Piemonte barbera docg, dol-cetto Monferrato doc, freisa, grignolino d’asti doc. Possi-bilità di acquisto anche per piccole quantità. Possibilità di vendemmiarsi l’uva acquistata. Tel 0141928329 ore pasti o serali oppure 3408435002

Vendo trattorino tosaerba John Deere mod 6X85. prezzo inte-ressante. tel 3385944733

Vendo refrigeratore per latte, capa-cità lt 80; giostra per fieno con ranghinatore, erpice a dischi, prezzi modici, tel 014153792 oppure 014131292 preferibil-mente ore serali

Vendo elevatore per foraggio al-tezza massima raggiungibile oltre 5 mt, sdoppiabile, richie-sta Euro 350,00. tel 3397937286 ore ufficio

Vendo bigoncia auto scaricante con portata q.li 20 circa, beto-niera con attacco al cardano, rimorchio 4 ruote regolarmente omologato. Tel 3293226609

Vendo finestre, portoncini, persiane varie misure. Tel 3387632487

Vendo macchina impastatrice

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A VENDO TRATTORI - MOTO-COLTIVATORI - MOTORI

B VENDO PICCOLIATTREZZI A MOTORE

D VENDO MATERIALEDA CANTINA

Vendesi rimorchio da 4 ruote nuove, sponde e soprasponde omologato , aratro da cavalli 75 con ribaltamento idraulico, forca idraulica molto robusta e sega a bindello composta da due spaccalegna e nastro trasportatore. Tel 0141295128 Vendo brentone – muletto marca Co-lombardo con vasca inox e ruote come nuovo; vendo anche retroscavatore per trattore. Tel 0141531216 ore pasti

Vendo due bigonce Tel 0141298024

C VENDO ATTREZZATURAAGRICOLA

Vendesi per cessata attività vasca in acciaio auto scaricante per rimorchio porta cingolo. tel 3283259933 Vendo serbatoio in vetroresina sem-pre pieno capacità 500 lt, torchio meccanico e bigoncia in ferro. tel 3384021475

Vendesi 2 vasche in vetroresina sempre piene (marca gimar) Tel 0141202202

Vendo vasche da vino in vetroresina, stoccaggio e sempre piene da 25/40 Hl. Tel 3479698516

E VENDO MATERIALEVARIO

Vendo vasca in vetroresina da 10 q.li ad Euro 130; 2 vasche di cemento da 4 e 6 q.li; fieno in balle piccole; legna da ardere già tagliata; imballatrice Fergu-son per balle piccole e cardatrice lana a mano ad Euro 100. Tel 3387632487

Vendesi vasca acciaio inox mq 3000 come nuova Tel 3387572190

Causa cessata attività vendo la seguen-te attrezzatura di laboratorio: bilancia idrostatica Gibertini; bagno termo-statico Gibertini pHmetro Gibertini; centrifughe; colorimetro; acidimetro Velox a sei posti per acidità volatile; muffola;stufa; densimetri vari; vetreria varia; banconi; attrezzatura varia; reatti-vi e reagenti; distillatori, Tel 0141292171 oppure 3355605840

Vendo torchio idraulico sempre pieno 15hl Tel 0141298024

Vendesi enciclopedia Motta come nuova. Tel 0141834755

Causa cessata attività vendo 200 centine per tunnel, lunghezza 10 mt e tunnel marca Filclair, larghezza mt 8,5 e lunghezza nt 80 circa. Tel 3494334332

Vendesi 300 ceste di plastica per raccolta uve da Kg 30, colore nero, come nuove ad Euro 2 cadauna. Tel 3339368970 oppure 0141878005

Vendo cassoni in legno ideali per legna o bottiglie a € 10,00 cadauna ottimo stato di conversazione Tel 3474173560

Vendesi fieno – silo di loietto e di prato polifita. Altissima qualità. Tel 3400559880

Vendo cippatore biotrituratore BC100 Green Tecknick, attacco a tre punti; silos miscelatore per mangimi da q 10. Tel 3479698516

Vendo giro ranghinatore, carri agri-coli ed altra attrezzatura agricola. Tel 0141292171 oppure 3355605840

Impianto solare fotovoltaico penta conta servizio continuo vendo con supporto tecnico e garanzia 20 V 3 kW 20% di spunto con batterie a norme CEE. Tel 0141934566

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Vendesi diritto di reimpianto per 0.19 ettari di moscato asti d.o.c.g. Tel 014487198

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Prendo vigneti in affitto zona di nizza e dintorni Tel3478193462 ore pasti

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l’informazione quotidiana

Notizie e informazioni, tutti i giornida Asti e Provincia

www.astitv.it

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Auguriper un Natalesemplicemente... ...come

lo vorreste voi