Mondo Agricolo 12

68
INTERNAZIONALIZZAZIONE: INCONTRO DI VICINATO COME SI FA IL CONTRATTO DI RETE STORIE D’IMPRESA: L’UVA D’ORO DI VENISSA • OLIO NUOVO E CHEF EMERGENTI • ANGA SU IMU TERRENI CIBO NELLA PUBBLICITÀ

description

Il mensile di Confagricoltura

Transcript of Mondo Agricolo 12

Page 1: Mondo Agricolo 12

INTERNAZIONALIZZAZIONE: INCONTRO DI VICINATO • COME SI FA IL CONTRATTO DI RETE • STORIE D’IMPRESA: L’UVAD’ORO DI VENISSA • OLIO NUOVO E CHEF EMERGENTI • ANGA SU IMU TERRENI • CIBO NELLA PUBBLICITÀ

Page 2: Mondo Agricolo 12

PNEUMATICI AGRICOLTURA BKT. QUALITÀ SORPRENDENTE

bkt-tires.com

Molto più di una risposta tecnologica alle esigenze specifi che

dell’agricoltura moderna: un progetto innovativo che evolve

le prestazioni in termini di effi cienza operativa, sicurezza e

comfort.

La tecnologia IF fi rmata BKT traccia inediti standard di

qualità per AgrimaxForce. Concepito per trattori di elevata

potenza, consente grandi capacità di carico a basse pressioni

di gonfi aggio che, unitamente alla superfi cie di impronta

e alla distribuzione omogenea della pressione di contatto,

garantiscono il massimo rispetto del terreno lavorato.

Pneumatici Agricoltura BKT: risposte innovative,

in una gamma tra le più complete e competitive

sul mercato.

DISTRIBUITO IN ITALIA DA

Via Pisana, 541/G - 50018 Scandicci (FI)Tel: 055/73751 - Fax: 055/7375232mail: [email protected] - www.univergomma.it

Page 3: Mondo Agricolo 12

DICEMBRE 2013| MONDO AGRICOLO | 3

Momentodi svolta

L’ ED I TOR IALE

� � �

ine anno, è tempo di bilanci, non solo economici, ma anche del percorso fatto e degli obiettiviraggiunti. Anche il Governo fa il suo bilancio e come ogni dicembre vota l’approvazione dellaLegge di stabilità (è cambiato il nome rispetto alla vecchia “finanziaria”, ma non la sostanza). A tale proposito la battaglia che abbiamo condotto ha portato all’abolizione della seconda ratadell’IMU su beni strumentali e l’abbassamento del moltiplicatore (da 110 a 75) per i terreniagricoli. Un’altra importante vittoria per Confagricoltura è il ripristino della possibilità per le società agricole di optare per la tassazione su base catastale. Traguardi importanti, ma assolutamente non esaustivi. E stiamo già guardando oltre, pensando ai prossimi mesi.Il fermento che attraversa il Paese (il pronunciamento della Corte Costituzionale sulla leggeelettorale, l'elezione di Matteo Renzi a segretario del Partito Democratico, la divisione del centrodestra agli ultimi moti di protesta) sottolinea l'eccezionalità di un momento, che potrebbe - e dovrebbe - essere di svolta. Non ci sono ricette per modificare in tempi brevi ciò che non va, ma molto si può fare e a noitocca fare la nostra parte, in un’ottica di lungo periodo. Noi vogliamo stare con il Governo (e non al Brennero o a controllare i TIR) per discutere i temidell’alimentazione, dell’innovazione, dell’occupazione, della competitività, perché è investendosu questi che l'Italia può ripartire. Ed è stando in Europa e giocandoci al meglio tutte le nostre

carte in quella sede che avremo la possibilità di dire la nostra.Anche la nuova PAC ha aperto un varco in cui ci sono opportunità da cogliere:benché non pienamente soddisfacente, la riforma ha il pregio di aver spostato il baricentro geopolitico dai Paesi del nord Europa a quelli dell'Europa centro-meridionale, come ci ha ricordato anche il vice ministro degli Esteri, Marta Dassù,durante la nostra assemblea del 12 dicembre. Le prossime elezioni europee sono unatappa importante per il futuro, contrariamente a quanto pensano gli euroscetticiche vorrebbero diffondere una pericolosa indifferenza su questo fronte; così comesono cruciali l'imminente semestre di presidenza italiana in Europa e l'avvicinarsidell' Expo 2015. Occasione quest'ultima da cogliere appieno, senza limitare -

come alcuni cercano di fare per partito preso - dibattiti e approfondimenti scientifici su unamanifestazione che vuole interrogarsi a 360 gradi sul tema ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’. Siamo, dunque, ad un momento di svolta. La partita più importante è quella che il nostro Paesedovrà giocare in Europa, come ha ben chiaro anche il Presidente del Consiglio Letta che, con il suo contributo all'Assemblea, ha manifestato il suo apprezzamento per la nostra volontàdi mettere proprio l'accento sui temi europei. Noi ci saremo, con le nostre proposte, per ribadire e far valere la nostra visione dell'agricoltura e dell'imprenditoria. Alla vigilia di appuntamenti che, se vissuti con la consapevolezza e l'impegno che meritano, possono diventare - per l'Italia in generale e per l’agroalimentare in particolare- grandi e reali opportunità.

Mario Guidi

F

Page 4: Mondo Agricolo 12

Il lo

go

ovale

di D

uP

on

t è u

n m

arc

hio

co

mm

erc

iale

reg

istr

ato

di D

uP

on

t ®

, T

M,

SM

Marc

hi co

mm

erc

iali

reg

istr

ati e

di serv

izi d

i P

ion

eer. ©

20

13

PH

II.

IBRIDI DI MAIS, ADDITIVI MICROBIOLOGICI E SOLUZIONI TECNICHE

PER LA MASSIMA PRODUZIONE DI LATTE

PIÙ LATTE

con PIONEER

IBRIDI DI

c

PER LA MAS

MAIS, ADDITIVI

Pcon

PIÙ

SSIMA PRODUZI

MICROBIOLOGI

PION

TÙ LA

TTEIONE DI LA

ICI E SOLUZIONI

NEE

TTE

I TECNICHE

ER

Page 5: Mondo Agricolo 12

I mais della Nuova Genetica Pioneer sono studiati per spingere ancora

più in alto le produzioni di granella e di trinciato, con ibridi che offrono una

soluzione su misura per i diversi indirizzi zootecnici.

Gli esclusivi ceppi batterici contenuti negli additivi microbiologici Pioneer,

consentono di avviare le corrette fermentazioni della massa insilata,

preservando la qualità del foraggio e riducendone le perdite, oltre ad

incrementarne il valore nutritivo con l’innovativa Fiber Technology Pioneer.

Con il Servizio Monitoraggio Foraggi, Pioneer offre

agli allevatori la possibilità di controllare la qualità dei

propri insilati aziendali, migliorando la formulazione

della razione e le rese finali degli animali.

nitorag

Fvativa

riducen

mentazio

additivi

PionForaggiggio

echnology PFiber TTe

dite,perndone le

massa oni della

obiologici Pvi micr

efrofeer

.Pioneer

e ad oltr

insilata,

,Pioneer

ese fina

ndali, m

ssibilità

nitorag

ali degli animali.

migliorando la form

e la quollarà di contr

Pion, Foraggiggio

ulazione

ualità dei

efrofeer

Page 6: Mondo Agricolo 12

LAVORAZIONI CONSERVATIVE

CULTIMER, il coltivatore a denti polivalente

be strong, be KUHN

coltivazioni l allevamento l paesaggio

La gamma CULTIMER deve la sua polivalenza alle diverse

larghezze disponibili , da 3 a 6,5 metri, che si adattano ai

trattori di media o grande potenza.

CULTIMER consente una lavorazione intensa ed efficace,

superficiale o profonda, perfettamente in linea con le tecni-

che di agricoltura conservativa.

Si adatta alle diverse situazioni favorendo una idonea

miscelazione dei residui colturali, una fessurazione del

suolo anche fino a 30 cm ove necessario, ottima lavorazione

delle stoppie e livellamento della superficie lavorata, una

efficace preparazione del letto di semina.

Velocità e semplicità della lavorazione, in un solo passaggio.

Efficacia garantita!

- L’altezza libera sotto il telaio (840mm) permette di lavorare

in presenza di abbondanti residui vegetali

- La distanza tra i denti su ogni fila e tra le file riduce i rischi

di intasamento

- Disposizione delle ancore su 3 ranghi

Il dente incurvato favorisce la

miscelazione attiva di terra e

residui colturali, un deflettore

aumenta l’effetto di rovesciamen-

to, le alette rimovibili consentono

di lavorare tutta la superficie del

terreno

Ampia altezza libera sotto il telaio per lavorazioni in tutte le condizioni

www.kuhn.it

Sicurezza e capacità di penetrazione

Page 7: Mondo Agricolo 12

Direttore responsabileGABRIELLA BECHI

Coordinatore di Redazione GAETANO MENNA

Editrice SepePresidenteDIANA THEODOLI PALLINI

Direzione, Redazionee AmministrazioneCorso Vittorio Emanuele II, 10100186 RomaTel. [email protected]

Abbonamento annuo

Italia, Euro 30,00Conto corr. postale n. 33755000Intestato a:Sepe – Mondo Agricolo, RomaAutorizzazione Tribunaledi Roma, n. 1662 del 22/06/1950

Pubblicità

Via Monte Rosa, 1920149 MilanoTel. +39.02.4694949 - 48018114Fax [email protected]

Responsabile Pubblicità e MarketingCLAUDIO PIETRAFORTE

Stampa TIPOLITOGRAFIA EUROINTERSTAMPA

SOMMAR IO

L’EDITORIALEMomento di svoltaMario Guidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

PRIAMO PIANO ASSEMBLEA«Vogliamo più Europae più mondo»Gaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

Letta: «Il lavoro agricolofa ripartire il Paese»G. Bechi e G.Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

FOCUS FRONTIERE

Incontro di vicinato

M.M. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

Un bagagliodi conoscenze

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19

Agrinsiemesi presenta a Bruxelles

R.M.A. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

ATTUALITÀ STORIE D’IMPRESAL’uva d’orodi VenissaR.M.A. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

ATTUALITÀ NETWORKCome si fail contratto di reteMaria Cristina D’Arienzo . . . . . . . . . . . . . 34

«Fare sistemaè strategico»Elisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38

ATTUALITÀ MOTORIAgritechnica,sempre più cosmopolitaClaudio Pietraforte . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40

Innovazione e investimentiClaudio Pietraforte . . . . . . . . . . . . . . . . . 44

ATTUALITÀ EVENTINutrirsi fa beneElisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46

Obiettivo agricolturaGaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48

Rubriche

Mappamondo Maltempo Sudafrica. . 24

Organizzazione L’Aquila . . . . . . . . . . . 49

Anga Imu terreni . . . . . . . . . . . . . . . . 53

Over60 Soggiorno . . . . . . . . . . . . . . . . 56

Campi rosa Risposta alla crisi . . . . . 58

Agriturismo Vacanza etica . . . . . . . . 61

Vino Etna Rosso . . . . . . . . . . . . . . . . . 62

Testata associata all’USPI

http://www.facebook.com/Confagricoltura

http://twitter.com/#!/confagricoltura

DICEMBRE 2013| MONDO AGRICOLO | 7

Page 8: Mondo Agricolo 12

8 | MONDO AGRICOLO |DICEMBRE 2013

P R I M O P I A N O ASSEMBLEA

Ribadiamo lo spirito eu-ropeista e l’attenzionealla globalizzazione del-la nostra Organizzazio-ne e delle nostre impre-se, che vogliono più Eu-

ropa e più mondo. L’agricoltura, cheha un ruolo centrale nelle politicheeuropee, dovrà averlo anche in quel-le nazionali». Lo ha sottolineato il pre-sidente di Confagricoltura Mario Gui-di aprendo i lavori dell’Assemblea -svoltasi a Roma all’Auditorium Via Ve-neto – incentrata sul tema “Svolta perl’Europa”.«Nella riforma delle politiche agrico-le comunitarie un ruolo centrale èassegnato alle scelte dei singoli Pae-

si. Occorre alzare il li-vello di attenzione oltreche sul fronte della ne-goziazione europea, an-che – ha sollecitato ilpresidente di Confagri-coltura – su quello del-la politica economicaed agricola nazionale».«Per l’Italia – ha spiega-to - sono in ballo 5 mi-liardi di euro l’anno daabbinare, o meglio ac-coppiare, per usare un

Occorre guardare a Bruxelles

ma anche a Roma

ed alle politiche regionali

dei piani di sviluppo.A Expo 2015

il G140 dell’Agricoltura

«Vogliamo più Europa e più mondo»

termine agricolo, ad accorte e fun-zionali strategie pubbliche e privatedi medio e lungo periodo per il set-tore primario. Quello che chiedia-mo è la programmazione strategicache è mancata ed ha portato di fattoad un indebolimento del sistemaproduttivo agricolo, l’esatto contra-rio dell’obiettivo della Pac». Ad avvi-so di Mario Guidi occorre guardarea Bruxelles, ma anche a Roma ed al-

di Gaetano Menna «

Page 9: Mondo Agricolo 12

DICEMBRE 2013| MONDO AGRICOLO |9

le politiche regionali dei piani di svi-luppo. Ha quindi contestato gli aiutia “sovrastrutture”. «Le risorse devo-no andare solo alle imprese non aicorpi intermedi, servono per rende-re il settore produttivo più forte daqui al 2020».Un’esortazione al governo: «È il mo-mento di lanciare un serio program-ma di politica agricola ed industria-le, fatto di investimenti per ricerca,

infrastrutture (ma solo quelle neces-sarie), innovazione». Per una svoltaeuropea e nazionale.Alla carenza diprogrammazione si unisce la buro-crazia. «Le risorse che giungono dal-

l’UE – ha detto - si congiungono ai re-quisiti più che ai piani di sviluppo;non accompagnano la creazione diun mercato, ma la arrestano; non rie-scono ad essere promotrici di azien-de più strutturate e di specializzazio-ni più avanzate». Ed ha aggiunto: «Laburocratizzazione costringe ad unacontesa interna tra settori, territori,piani nazionali e regionali, in cui siperde di vista la strategia che invece

«Lanciare un serio programma

di politica agricola puntando

su ricerca e infrastrutture»

Page 10: Mondo Agricolo 12

1 0 | MONDO AGRICOLO |DICEMBRE 2013

P R I M O P I A N O ASSEMBLEA

ti».Quindi si è soffermato sulla fiscalitàagricola: «L’esenzione dall’IMU – hadetto - è stata una buona cosa per leimprese, anche se le scelte della se-conda rata non aiutano a far crescerel’agricoltura riproponendo un criteriosoggettivo di selezione degli esentati.È stata una battaglia politica di cui dia-mo volentieri atto, rendendoci contodella enorme difficoltà a trovare le ri-sorse che la consentissero. Ma c’è unabuona ragione economica sottostan-te, e cioè la funzione del patrimoniofondiario agricolo, che è del tutto spe-

cifica perché strumentale e connatu-rata all’attività di impresa». Ad avvisodi Mario Guidi è giunto il momento didare certezze: «Ora va definito un si-stema che resista alle prossime leggidi stabilità e consolidi una fiscalità del-le imprese giusta, equamente ripartitae proporzionata. Una fiscalità che nonpenalizzi, anzi incoraggi l’evoluzionesocietaria delle nostre realtà, che inco-raggi gli investimenti e la nuova occu-pazione».«A Expo 2015 – ha detto in chiusura ilpresidente – ci faremo promotori diun dibattito che coinvolga le rappre-sentanze delle 140 realtà agricolemondiali presenti alla kermesse peruna discussione unica. Per ribadireche l’agricoltura è il modello di svi-luppo mondiale». ���

«Finalizzare le risorse dei PSR

a imprese e non a sovrastrutture,

per rafforzare il settore produttivo»

ci darebbe un risultato ben più altodel compromesso in qualche modoraggiunto».«Vediamo - ha proseguito il presidentedi Confagricoltura - francesi, belgi, spa-gnoli prendere le loro decisioni nazio-nali di attuazione e utilizzo delle risor-se verso obiettivi ben precisi, collega-re tutta la filiera produttiva, scegliere isettori su cui fare leva, e fare tutto ciòper tempo, con idee chiare. E noi sia-mo qui da mesi a discutere con i 21 as-sessori all'Agricoltura se avere un ta-volo di condivisione delle scelte, achiedere un raccordo tra le Regioni, asollecitare di non fare la solita pioggiadi micro finanziamenti inutili ai finidello sviluppo, a piangere sui soldi del-la programmazione conclusa che do-vremo restituire perché non impegna-

Page 11: Mondo Agricolo 12
Page 12: Mondo Agricolo 12

12| MONDO AGRICOLO |DICEMBRE 2013

P R I M O P I A N O A S S E M B L E A

ha proseguito il capo del governo ri-volgendosi ai dirigenti di Confagricol-tura - è un incoraggiamento a conti-nuare nel vostro lavoro di rappresen-tanza sociale ed economica, che svol-gete in un momento difficile, anche inuna sana dialettica con le istituzioni”.Con il videomessaggio di Letta si sonoaperti i lavori della parte pubblica del-l’assemblea dell’Organizzazione degliimprenditori agricoli a cui sono inter-venuti anche il sottosegretario alle Po-litiche agricole con delega a Expo2015, Maurizio Martina, ed il vice mi-nistro per gli Affari esteri, Marta Dassù.“Apprezzo il vostro approccio alle te-

Il videomessaggio

del presidente

del Consiglio,gli interventi

del sottosegretario Martina

e del viceministro Dassù.«Expo 2015 dovrà far vedere come l’Italia

esce dalla crisi»

di Gabriella Bechi e Gaetano Menna

Letta: «Il lavoro agricolofa ripartire il Paese»

“ Considero Expo 2015un’occasione impor-tante quanto le Olim-piadi a Roma del 1960che mostrarono almondo come il no-

stro Paese fosse ripartito dopo laguerra. Ora Expo 2015 dovrà far vede-re come l’Italia saprà ripartire dalla cri-si. Dell’Esposizione l’agricoltura è ilpilastro comunicativo; il lavoro dellevostre imprese è fondamentale per farripartire l’Italia”. Lo ha detto il presi-dente del Consiglio Enrico Letta in unvideomessaggio che ha inviato all’ as-semblea di Confagricoltura. "Il mio –

Page 13: Mondo Agricolo 12

DICEMBRE 2013| MONDO AGRICOLO |13

Martina, Guidi e Dassù

GLI APPUNTAMENTI UE DEL 2014

E L E Z IO N I

•Si vota tra il 2 2 ed il 2 5 maggio (in Italia domenica 2 5 )•Si eleggono 7 5 1 europarlamentari (7 3 italiani)

SEMESTRI DI PRESIDENZA CONSIGLIO UE

•GRECIA (gennaio-giugno)

•ITALIA (luglio-dicembre)

RINNOVO COMMISSIONE EUROPEA

•Ad ottobre cessa il mandato del commissario Barroso•Da novembre nomina Presidente e 2 7 commissari

matiche attinenti all’ Unione europea,non ideologico, realista e non pessi-mista – ha esordito il sottosegretarioMartina –. In un momento di crisi co-me l’attuale, guai a farsi prendere dasmanie di smantellamento anche del-le impalcature che servono per rico-struire. L’agricoltura ha la cittadinanzamondo e non può chiudersi in se stes-sa”. Martina ha anche criticato un cer-to provincialismo che impera tra co-loro che si interrogano sulla validità diuna kermesse come Expo 2015, checontestano che oggi non serve unospazio fisico per vedere le novità delmondo. Ci piace farci del male da soli

Page 14: Mondo Agricolo 12

14| MONDO AGRICOLO |DICEMBRE 2013

P R I M O P I A N O A S S E M B L E A

– ha lasciato intendere – cosa che nonhanno fatto i cinesi con Shanghai2010 e chi già pensa a Dubai 2020. Ilsottosegretario si è anche soffermatosulla questione delle assicurazioni

agricole richiamando ripetutamentel'attenzione su questa importante

partita in relazione alla nuovaPac. Martina ha poi parlato dei

PSR sostenendo che sa-rebbe opportuno,prendendo spunto

dai rischi connessi conil disimpegno dellesomme, ripensare il

titolo V della Costituzio-ne. Ampiamente condivisa dalviceministro per gli Affari este-ri, Marta Dassù, la relazione del

presidente Guidi che “ha fornito unalettura concreta dell’Europa, di cui siparla troppo spesso, anche in politica,in maniera astratta”. “Tra nostalgici ‘pa-dri fondatori’ e euroscettici, manca unavisione realistica del significato di starein Europa – ha detto il vice ministro - .Oggi ci troviamo di fronte ad una sfi-da molto importante, in cui avrannoun peso determinante le prossime ele-zioni europee e la presidenza di turnoitaliana. La sfida è la crescita. E l’agri-

coltura potrà giocare una partita im-portante”. Un’agricoltura che il vice-ministro ritiene essenziale anche negliequilibri geopolitici mondiali, negli ac-cordi commerciali, come quello recen-temente stipulato con il Canada o conquello in via di definizione con gli Usae riguardo al più ampio problema del-la sicurezza alimentare. “La riforma del-la Pac – ha continuato – poteva esseremigliore, è vero, ma ha avuto il merito,grazie al Parlamento europeo e al prin-cipio della codecisione, di spostare ilpredominio politico dal Nord Europaverso i Paesi del Mediterraneo e que-sto ci dà una grande opportunità”. Ilsettore agricolo, per il viceministroDassù, ha un ruolo fondamentale nonsolo per la sua tradizione di grande ec-cellenze, ma per quello che svolgerà infuturo, soprattutto se saprà consolidar-si dal punto di vista tecnologico. E ci-tando Ilary Clinton che recentementeha detto ‘Se non fossimo distratti dallacrisi finanziaria dovremmo occuparcidi agricoltura’, Dassù ha ribadito: “Tuttidovremmo convincerci di quanto siaimportante l’agricoltura, avere fiduciae attrezzarci per questa sfida.”Expo’ 2015 sarà il banco di prova. Il vi-ceministro ha detto che non dovrà es-sere una fiera e neppure solo un occa-sione di agribusiness, ma un’opportu-nità per tutto il Paese.“Si focalizzerà il tema della ‘food secu-rity’ e della ‘food safety’, cercheremo difirmare un protocollo contro gli spre-chi alimentari, che sono un oltraggio alproblema della fame nel mondo, e va-lorizzeremo il ruolo delle donne chesono il perno dell’agricoltura”. Il vice-ministro ha concluso il suo interventoaccogliendo l’invito del presidenteGuidi al governo per impegnarsi inmaniera razionale con il sistema delleimprese per un progetto strategicoche veda l’agricoltura al centro cresci-ta dell’Europa e non solo. ���

Expo: Mascotte Disney in stile ArcimboldoLa mascotte di Expo 2015 disegnata da DysneyItalia. Il volto sorridente è composto da 11 fruttied ortaggi a cui daranno il nome i bambiniattraverso un contest online

Dassù: «La relazione di Guidi

ha dato una lettura

concreta dell’Europa »

Antonio Boselli, presidente del “tavolo di coordinamento Expo” di ConfagricolturaL’obiettivo è di organizzare tutte le attività cheverranno realizzate all’interno dell’Esposizione e su tutto il territorio nazionale

Page 15: Mondo Agricolo 12

111th International Agricultural Technologies Show

Verona 6-7-8-9 Febbraio 2014

fieragricola.it

Organizzato daIn collaborazione con

L’AGRICOLTURA,DOMANI.

111111 national nationalth Interth Inter ececAgricultural TAgricultural TTeTechnologies Showchnologies Showww

Page 16: Mondo Agricolo 12

Grande successo

del progetto

d’internazionalizzazione

di Mise e Confagri

che hanno ospitato

a Roma delegazioni

dei Paesi del bacino

del Mediterraneo.

Il viceministro Calenda:

«Un’area di estrema

importanza per l’Italia»

di Gabriella Bechi

F O C U S F R O N T I E R E

Frutta, ortaggi, olio, alleva-menti da carne, piante davivaio. Ma anche produ-zioni biologiche, agrituri-smo, energie rinnovabili,formazione, imprendito-

ria femminile e giovanile. I Paesi che siaffacciano sulla sponda Sud del baci-no del Mediterraneo guardano consempre maggiore interesse all’Italia:

Giordania e Territori Palestinesi, Ma-rocco, Tunisia, Libano, Libia e Israele.Paesi a forte vocazione agricola, conun’importante crescita del Pil e unagrande propensione all’innovazionedi prodotto e di processo. Paesi a cuianche l’Italia guarda con attenzione,per motivi geografici, economici, maanche politici.Da qui il grande successo del progettodi internazionalizzazione realizzato daConfagricoltura e promosso dal mini-stero dello Sviluppo economico, cheha portato a Roma, per due giorni, im-prenditori, buyer, distributori, rappre-sentanti di associazioni e di istituzionidi questi Paesi, permettendo loro diconoscere alcune importanti realtà

16| MONDO AGRICOLO |DICEMBRE 2013

Incontro di vicinato

della nostra agricoltura. Due giorni fit-ti di dibattiti, seminari tematici, visite eincontri con imprese agricole, termi-nati in un convegno a cui sono inter-venuti il presidente Mario Guidi, il di-rettore generale Luigi Mastrobuono eil viceministro dello Sviluppo econo-mico Carlo Calenda, preceduto da unacena di benvenuto a base di prodottitipici offerti dall’Anga e da Confagri-coltura Donna. Un evento che ha coin-volto gli Uffici dell’ICE Agenzia per lapromozione e le Camere di Commer-cio Italiane all’Estero, il Consorzio Ita-liano Biogas, FederBio, IAMB (IstitutoAgronomico Mediterraneo) e UNRWA(l’organizzazione dell’ONU che operaa favore dei rifugiati palestinesi).

Incontro di vicinato

Page 17: Mondo Agricolo 12

DICEMBRE 2013| MONDO AGRICOLO |17

possibile impatto sull’agricoltura ita-liana ed europea; i delicati rapportipolitici con Israele, Giordania e Terri-tori della Palestina; la rilevanza di azio-ni con Paesi come il Libano, impor-tantissimi per la crisi siriana. Infine, lacomplicata fase politica di transizionedella Libia che l’Italia - per i suoi stori-ci rapporti con il Paese - e l’Europa tut-ta stanno seguendo con particolare at-tenzione.“Il fatto che questi Paesi oggi siano quiper sviluppare iniziative in campoagricolo – ha detto il presidente diConfagricoltura – dimostra che nonc’è solo competitività e concorrenzatra le due sponde del Mediterraneo,ma anche possibilità di stringere ac-

Un progetto importante, il cui signifi-cato va al di là del business.“Le politi-che di internazionalizzazione posso-no contribuire a rinsaldare i rapportitra due aree del mondo, cioè tra le duesponde del Mediterraneo, tramite unsettore, l’agricoltura, che tanta parteha nell’economia e nella società deiPaesi coinvolti”, ha detto il presidenteGuidi aprendo il convegno. Guidi ha sottolineato che l’Unione Eu-ropea sta cercando da anni di colle-garsi stabilmente a questi Paesi: con laPolitica euro-mediterranea che nel2015 compirà venti anni e con la Poli-tica Europea di Vicinato e l’Unioneper il Mediterraneo. Quest’ultima piùrecente, ma la cui azione è stata ral-

lentata anche dalle “primavere arabe”che, in un momento di instabilità deiprezzi delle materie prime agricole edalimentari, ha visto proprio l’agricol-tura al centro del problema.L’Europa ha stipulato accordi euro-mediterranei con tutti questi Paesi. Egli scambi di prodotti agricoli sonostati sempre al centro delle concessio-ni previste. Guidi ha ricordato le intese con il Ma-rocco, fulcro di intensi dibattiti per il

Guidi: «Tra le due sponde

non c’è solo competitività.

Possibile scambiarsi know how»

Page 18: Mondo Agricolo 12

FOCUS F R O N T I E R E

18| MONDO AGRICOLO |DICEMBRE 2013

cordi e scambiarsi know how per cre-scere. Con questo progetto ci sentia-mo, quindi, di aver dato un contributoalle iniziative comunitarie che tendo-no a rinsaldare i rapporti con parti delmondo spesso vicine, ma lontane perstoria, cultura, religione, che sono alcentro delle politiche internazionali”. Il viceministro allo Sviluppo economi-co Carlo Calenda ha apprezzato moltol’iniziativa di Confagricoltura perchè“rivolta non ad uno solo Paese, ma adun’intera area, che in questo momentoè per l’Italia di estremo interesse, e per-ché basata sull’incoming. Ha portatogli stranieri nel nostro Paese per dar lo-ro la possibilità di vedere di persona il‘saper fare’ italiano, che si esprime intutti i settori, e che produce le eccel-lenze apprezzate in tutto il mondo”.Il viceministro ha detto che il Medi-terraneo sarà al centro del semestre dipresidenza italiana nella Ue. “Dobbia-mo ripartire dalla collaborazione eco-nomica con i Paesi di questa area, chenon si è mai interrotta – ha detto - per

recuperare anche sul pianopolitico, per arrivare ad unampio e profondo accordodi libero scambio, attraversoun percorso che sia quasi as-sociativo. I mercati devonocontinuare ad aprirsi, per-ché la globalizzazione deveandare avanti e le tentazionidi chiusura sono autolesio-nistiche. L’agricoltura e l’a-groindustria, proprio per-ché strutturate in piccole emedie imprese, sono parti-colarmente adatte a portareavanti questo processo diinternazionalizzazione ver-so l’area del Mediterraneo,che oltre che sugli scambi diprodotti, dovrà basarsi sullacollaborazione, sul trasferi-mento di know how, sulle

joint venture”. “Il cerchio del Mediter-rano è il nostro territorio, immediata-mente riconoscibile - ha detto il di-rettore generale Luigi Mastrobuononelle conclusioni del convegno -. Que-

sta esperienza ci ha dimostrato cheper fare business bisogna mettere in-sieme le persone, che sono il fulcrodell’impresa. Bisogna fare rete, scam-biarsi conoscenze, cercare collabora-zioni, trasferire know how. Questo è il vero senso (positivo), dellaglobalizzazione. Oltre ai prodotti, biso-gna internazionalizzare idee, pensieri,sistemi”.Confagricoltura, ha sottoli-neato il direttore generale, sta riorga-nizzando e razionalizzando la sua atti-vità di internazionalizzazione e in que-st’ottica i Paesi del Mediterraneoavranno una priorità. “Ci auguriamoche questa iniziativa, avviando undialogo proficuo, ricercando puntidi contatto, dando vita ad iniziativedi cooperazione, non resti un fattoisolato – ha commentato Giandome-nico Consalvo, componente dellagiunta con delega all’internaziona-lizzazione -. Vorremmo proseguirecon un progetto più ampio che pre-veda successivi appuntamenti, a tur-no, in ciascuno dei Paesi coinvolti”.

���

Due giorni fitti di seminari

tematici, dibattiti, visite

e incontri con imprese

Il viceministroCarlo Calenda e Mario Guidi

Marina di Muzio,Raffaele Maioranoe Luigi Mastrobuono.Confagricoltura Donna e Anga hannoofferto la cena di benvenuto agli ospiti

Page 19: Mondo Agricolo 12

Le delegazioni provenienti

da Israele,Marocco,Tunisia,

Libia, Libano, Giordania

e Territori Palestinesi

hanno approfondito

vari settori di interesse.

Coinvolti gli Uffici

dell’Ice e le Camere

di Commercio Italiane

all’Estero

di Gabriella Bechi

DICEMBRE 2013| MONDO AGRICOLO |19

Un bagaglio di conoscenze

interessata soprattutto alle produzio-

ni biologiche. I rappresentanti tuni-

sini, tra cui anche Amor Slama, presi-

dente di un’organizzazione agricola

di recente costituzione, che conta

circa 5.000 iscritti hanno visitato al-

cune importanti realtà agricole, tra

cui Castello di Torreimpietra, alle por-

te di Roma. La Tunisia, già da alcuni

anni, sta portando avanti una politi-

ca di conversione dal sistema agrico-

lo tradizionale al biologico (è già il 3°

esportatore di olio bio a livello mon-

diale), ma c’è ancora molto lavoro da

fare dal punto di vista tecnologico,

dalla trasformazione alla conservazio-

ne, dallo stoccaccio alla commercia-

lizzazione dei prodotti, fino alla mes-

Il successo dell’iniziativa di in-

ternazionalizzazione realizzata

da Confagricoltura e ministero

dello Sviluppo economico “Ap-

puntamento al centro” è docu-

mentato dai risultati concreti

degli incontri che i rappresentanti

dei Paesi ospiti hanno avuto con le

nostre imprese nei due giorni di sog-

giorno in Italia.

Tutti, nessuno escluso, sono tornati a

casa con un bagaglio di conoscenze,

informazioni e contatti preziosi.

Ognuno nel settore di proprio inte-

resse.

La delegazione tunisina, guidata da

Alina Gianfrancesco, della Camera di

Commercio italiana in Tunisia, era

Visita della delegazionelibanese al vivaioEurogarden di Roma

Page 20: Mondo Agricolo 12

FOCUS F R O N T I E R E

20| MONDO AGRICOLO |DICEMBRE 2013

lità e l’eventuale finanziabilità da par-te di enti pubblici e privati.L’allevamento di bovini da carne èstato l’oggetto principale della mis-sione in Italia della delegazione libi-ca, formata da tre commercianti dibovini, di cui uno anche macellatore,guidata dal Trade analyst dell’Ice diTripoli Zakaria Franca. La Libia, cheimporta il 90% della carne che con-suma, ha un forte bisogno di incre-mentare la sua mandria anche per ga-rantire la lavorazione halal. La visitaall’azienda Maccarese, che dato lapossibilità di vedere anche le coltiva-zioni orticole, olivicole e per il vinobiologico (mele, pesche e uva da ta-vola sono i prodotti più richiesti dal-la Libia), è stata molto interessante.Non tanto per quanto si riferisce al-l’export, quanto per le opportunitàdi collaborazioni e di joint venture.Compatibilmente con la persistente

sa a punto del sistema delle certifica-zioni e dei controlli. Temi che sonostati ampiamente dibattuti negli in-contri con i nostri imprenditori e tec-nici, che sono stati propedeutici a fu-ture partnership.Proficui sono stati gli appuntamentidella delegazione della Giordania edei Territori palestinesi con il nostroente di formazione Enapra. E’ stataproprio la nostra esperienza in que-sto campo a stimolare l’interesse diquesti due Paesi per il progetto “Ap-puntamento al centro”. Alessio Ponzde Leon, direttore dell’Ice di Amman,ha spiegato che in questo momento idue Paesi hanno bisogno soprattuttodi modernizzare la loro agricoltura eper fare questo c’è bisogno prima diogni altra cosa di formare una nuovaclasse imprenditoriale e dirigenziale;migliorare l’istruzione tecnica giova-nile nel settore agricolo per gestire ilricambio generazionale; implementa-re la formazione legata al trasferi-mento e all’utilizzo di tecnologie; ag-giornare gli agricoltori sugli standardqualitativi e di sicurezza dei prodotti.Il follow up vedrà la redazione daparte degli invitati di un progetto pi-lota di cui Enapra valuterà la fattibi-

Tutti sono tornati a casa

arricchiti da conoscenze,

informazioni e contatti

Incontro della delegazioneisraeliana con i rappresentanti di Agriturist

Page 21: Mondo Agricolo 12

interno un impianto di biogas ha da-to la possibilità ai rappresentanti delMarocco di vedere il modello di pro-duzione di energia da biogas delinea-tosi in Italia, grazie ad adeguate poli-tiche di sostegno, perfettamente re-plicabile anche nel loro Paese. In pro-gramma, a breve, una visita in Maroc-co di una delegazione di Confagricol-tura e del Consorzio Italiano Biogas,per incontrare e sensibilizzare i mini-steri Ambiente/ Energia e Sviluppoeconomico, preposti allo sviluppodelle energie rinnovabili, sulle op-portunità della filiera biogas da ma-trici organiche, per poter arrivare adun piano nazionale di sviluppo diquesta filiera entro il 2020 e alla defi-nizione di adeguati strumenti di sup-porto. La delegazione israeliana, guidata dalSegretario della Camera di Commer-cio in Israele, Clelia di Consiglio, eraformata da tour operator interessatiai nostri agriturismi. Otto le aziendevisitate nel Lazio e molti i contattipresi anche con imprenditori di altreregioni d’Italia. In Israele, dove il fenomeno della va-canza in campagna è diffuso e ap-prezzato, sta crescendo l’interessedei turisti per l’agriturismo anche al-l’estero. E l’Italia, che in questo settore è all’a-vanguardia per tradizione e qualitàdell’offerta, è una meta molto ricer-cata dagli Israeliani. La tipologia di azienda particolar-mente apprezzata è quella fortemen-te inserita nel tessuto rurale, con pos-sibilità di fare attività all’aria aperta(equitazione, biciclette, passeggiate),con una buona offerta gastronomica,adatta ad una clientela familiare,spes-so con bambini, di fascia sociale me-dio alta. I tour operator accompagna-ti dai dirigenti di Agriturist non avu-to altro che l’imbarazzo della scelta!

���

Visita a MaccareseIn alto la delegazione libica interessataall’azienda zootecnica;in basso quella marocchina che ha visto l’impianto di biogas

DICEMBRE 2013| MONDO AGRICOLO |21

Incontri su ortofrutta, olio,

bioenergie, zootecnia

agriturismo, formazione

instabilità politica di questo Paese.Situazione diversa in Libano, Paesecaratterizzato da un’economia dimercato tendenzialmente aperta, ba-sata sul libero scambio di merci e ser-vizi e che storicamente svolge il ruo-lo di piattaforma privilegiata per l’ac-cesso ai mercati dell’intera area me-diorientale e del Golfo. La delegazione guidata dalla signoraJosette Jabagi, dell’Ice, era interessataai settori dell’olio d’oliva, dell’ orto-frutta e al vivaismo: olio di alta qua-lità destinato al canale Horeca per iPaesi del Golfo; mele, pere, kiwi, cilie-gie, insalate, il cui consumo è in con-tinua crescita e che la produzione in-terna non riesce a soddisfare; pianteda frutto e, soprattutto, ornamentali,sempre più richieste dai privati per iloro giardini. I contatti presi sono sta-ti molto soddisfacenti sia per i nostriimprenditori, sia per quelli libanesi,che hanno avuto modo di rafforzarerapporti già in essere e di conoscerenuove realtà. Le energie rinnovabili ein particolare il biogas sono state iltema degli incontri con la delegazio-ne del Marocco, guidata dal presiden-te della Camera di commercio italia-na in Marocco, Giulio Frascatani, par-ticolarmente sensibile a questo argo-mento data la forte dipendenza delPaese dalle importazioni di energia ela difficoltà per molte aree rurale diaccedervi. La visita ad un’aziendaagricola che ha installato al proprio

Page 22: Mondo Agricolo 12

22| MO NDO AGRICOLO |DICEMBRE 2013

Si è svolto a Bruxelles unseminario sui principalitemi agricoli di attualità,che ha costituito l’occa-sione per presentare perla prima volta Agrinsieme

in ambito comunitario. L’evento è statoinaugurato dai saluti dell’AmbasciatoreStefano Sannino, rappresentante per-manente d’Italia presso l’UE. I lavori sisono svolti in due parti: la prima, piùtecnica, ha visto la partecipazione di al-ti funzionari delle istituzioni comunita-rie e non (presente anche l’ambascia-tore americano presso l’UE, MauriceHouse), chiamati a discutere di impor-tanti tematiche quali la PAC riformata,

le nuove proposte per la promozione

dei prodotti agricoli, i negoziati com-

merciali multi e bilaterali e le proble-

matiche connesse agli squilibri della

F O C U S F R O N T I E R E

I vertici

del Coordinamento

hanno incontrato autorità,istituzioni ed eurodeputati.Il seminario

ha approfonditola riforma della Pac, le politiche per l’agroalimentare,

gli accordi commerciali

Agrinsiemesi presenta a Bruxelles

catena alimentare. La seconda parte, in-

vece, ha visto lo svolgimento di una ta-

vola rotonda di livello politico, annove-

rando la presenza, tra gli altri, del presi-

dente della Commissione agricoltura

del Parlamento europeo, Paolo De Ca-

stro, del direttore generale della DG

Commercio, Jean-Luc Demarty e del ca-

po di gabinetto di Ciolos, Haeusler. Tra

il pubblico anche gli eurodeputati Sil-

vestris, Dorfmann e Bonanini. Numero-

si gli attori del settore intervenuti al se-

minario, tra cui funzionari della Com-

missione e del Parlamento europeo, le

rappresentanze permanenti di altri

Paesi europei, colleghi delle altre orga-

nizzazioni agricole componenti del Co-

pa-Cogeca. I vertici di Agrinsieme (tra

cui il presidente di Confagricoltura

Guidi) hanno sottolineato nell’incon-

«Una politica europea per

lo sviluppo dell’agroalimentare

nel mercato mondiale»

tro come la riforma della Pac - alla cui

realizzazioni il coordinamento ha dato

un significativo contributo miglioran-

do di molto la proposta iniziale - apra

interessanti prospettive di sviluppo per

l’agricoltura e per l’intero sistema

agroalimentare. Opportunità che, quin-

di, vanno sfruttate nel migliore dei mo-

di, favorendo e incentivando le impre-

se nella loro sfida con il mercato globa-

le. Hanno quindi insistito sull’esigenza

di una politica europea per lo sviluppo

dell’agroalimentare nel mercato mon-

diale che, con gli accordi commerciali

e un’efficace azione di promozione,

potrà consentire alle imprese agricole

e agroalimentari dell’Unione europea

di favorire la competitività del sistema

e, di conseguenza, di accrescere la pre-

senza sulle piazze internazionali. Di

particolare rilevanza l’esito del con-

fronto negoziale con Usa; un’intesa che

potrà rivestire un punto fermo per as-

sicurare un’alta competitività alle im-

prese europee sui mercati del Nord

America. (R.M.A.)

Page 23: Mondo Agricolo 12

Schmack Biogas Srl

Via Galileo Galilei, 2/E

39100 Bolzano

Tel.: 0471 1955000

Fax: 0471 1955010

www.schmack-biogas.it

Dall’esperienza Schmack nasce EUCOmpact, il rivoluzionario sistema di impianto biogas completamente con-

tainerizzato. Grazie alla sua flessibilità, si adatta alle specifiche esigenze di ogni azienda, non soltanto per quel

che riguarda le superfici disponibili, ma anche per le biomasse a disposizione.

I vantaggi in breve:

Installazione semplice e avviamento rapido: è interamente allestito in fabbrica, testato in ogni sua componen-

te e fornito già pronto per entrare in funzione

Ridotta necessità di superficie

Alimentazione flessibile

Alta redditività e bassi costi di investimento e di alimentazione

Schmack. Professionisti del biogas.

EUCOmpact. Il rivoluzionario impianto compatto

Page 24: Mondo Agricolo 12

24| MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2013

MAPPAMO N DO

di Elisabetta Tufarelli

Maltempo in Sudafrica:problemi all’export di frutta

Per il maltempo

ingenti perdite

dei raccolti frutticoli,

in particolare

di mele, pere

e albicocche

addirittura

del 50-100%

La pioggia cadu-

ta nel North Ca-rolina (USA),proprio nelle pri-me fasi della se-mina delle pata-te dolci, ha cau-sato problemi agli agricol-tori, facendo diminuire gliettari di superficie coltiva-ta, ritardando il raccolto,che è stato di circa un 20%in meno rispetto a quelloprecedente. Nonostante il

calo della produ-zione e il calibrominore dei tube-ri la qualità, aparere dellaSweet PotatoCommission del-

lo stato americano, la qua-lità è migliore. Anche iprezzi, considerati i mino-ri volumi, hanno avuto unincremento, risultandosuperiori a quelli delloscorso anno.

n PROSECCO IN CINA: CRESCONO EXPORT E IMITAZIONI

Mercato in crescita per il ProseccoSuperiore in Cina, ma serve piùcultura. Con una quota di mercatopari a 1,2 milioni di euro Cina e HongKong rappresentano uno deimercati più promettenti per losviluppo dell’export della Docg. Nel2012 erano 34 le impreseesportatrici presenti in quest’area:

rispetto al 2010, le aziende della Docg hanno incrementato il presidiodel mercato grazie ad una massiccia entrata che ha segnato il +78,9%su base biennale. Se l’export dello spumante Docg più amato dagliitaliani registra un segno positivo, va fatta attenzione al mercato delleimitazioni, pronte ad entrare nei calici degli asiatici. Un fenomenocontro cui si battono i consorzi di tutela Conegliano ValdobbiadeneProsecco Superiore Docg, Prosecco Doc e Asolo Docg, che hannopromosso seminari, degustazioni e incontri per tutelare l’origine deinostri prodotti e far capire l’importanza di diffidare dalle imitazioni.

addirittura l’ingresso in

campo per effettuare la

constatazione precisa dei

danni. La più colpita è la

regione di Western Cape,

la più importante area di

produzione di frutta del

Paese. Si stimano ingenti

perdite che oscillano tra il

50 e il 100%, nell’area

della Witzenberg Valley,

Ceres, Koue Bokkeveld,

del raccolto che arrivano

anche al 90%. Anche le

piante e le strutture

agricole hanno risentito

pesantemente, in

particolare per la

grandine.

Meno grave è la

situazione nella Warm

Bokkeveld e in zone di

Little Karoo. Secondo

l’organizzazione, mele e

pere sarebbero i frutti più

colpiti, anche perchè

rappresentano la maggior

parte delle colture della

zona di Ceres.

Il maltempo è stato così

virulento che ha

danneggiato anche le

albicocche, soprattutto

le varietà Supergold

e Palsteyn, le susine

e le varietà precoci di

nettarine e pesche, così

come le ciliegie. L’impatto

del cattivo tempo sulla

produzione è comunque

stimato enorme.

Basandosi sulla

produzione e sui prezzi

reali di mele e pere della

stagione scorsa, la

perdita, solo per queste

due tipologie di frutta,

è quantificata tra i 300

e 400 milioni di Rand

sudafricani.

In Sudafrica le recenti

ondate di maltempo

hanno causato gravi

danni ai frutteti,

riducendo l’esportazione

di pomacee. Ne dà notizia

USA: MENO SEMINE DI PATATE

l'organizzazione Hortgro,

che precisa come le

precipitazioni, piogge

forti e grandinate, abbiano

completamente allagato i

frutteti, impedendo

Page 25: Mondo Agricolo 12

La globalizzazione dell’a-groalimentare olandeseha il vento in poppa. Due importanti accordicommerciali sono stati si-glati con l’Indonesia, cheapre le frontiere alle cipol-le olandesi, e con la Cinaper l’export delle pere.Con l’Indonesia le trattati-ve sono andate avanti perun anno e le prospettive di

mercato sono buone, an-che se per l’effettivo via li-bera all’export di cipolle, cisono molte questioni dasviluppare ulteriormente.Per la Cina, dopo cinqueanni di negoziato, il com-plesso protocollo d’intesache permetterà l’exportdelle pere olandesi sem-bra arrivato ormai a buonpunto.

ACCORDO COMMERCIALE OLANDA-INDONESIA

Spagna: il pomodoro viaggia in treno

Ambizioso progetto

spagnolo per

collegare, in sole 72

ore e via treno, la regione

di Almeria direttamente

con Mosca. Ne dà notizia

Hortoinfo.es. La regione

spagnola è uno dei

principali bacini serricoli

europei. Leader nazionale,

nella coltivazione di

pomodoro, con oltre il

60% della produzione

nazionale, ma importante

anche per meloni,

peperoni e cetrioli,

almeno ora guarda oltre

alla Germania, suo

principale sbocco di

mercato per l’export. Il

treno viaggerà a circa 60

km orari. Ferrmed,

l’associazione no-profit

multisettoriale (formata

da enti pubblici e privati,

imprese, camere di

commercio, autorità

portuali e altre istituzioni),

costituita a Bruxelles nel

2004, con l'obiettivo

principale di promuovere

il Grande Asse Ferroviario

I bacini serricoli

iberici sonocollegati ai mercati

dell’Ue piùvelocemente graziealla rete ferroviaria

DICEMBRE 2013| MONDO AGRICOLO |25

Scandinavia-Reno-

Rodano-Mediterraneo

occidentale, con

particolare attenzione al

corridoio mediterraneo,

ha effettuato studi

macroeconomici per

determinare le esigenze

dei produttori, dei centri

di distribuzione e dei

clienti del settore agro-

alimentare. Il gruppo mira

a trovare le combinazioni

ottimali tra le varie opzioni

di trasporto, marittimo,

ferroviario e stradale e

determinare quale

fornisca un migliore

accesso ai mercati.

Si prevede anche di

analizzare come

ottimizzare le vie di

trasporto che danno

accesso ai mercati e ai

centri di produzione.

Ferrmed ha già studiato il

potenziale logistico della

produzione orticola delle

province di Alicante,

Murcia, Almeria, Malaga

e Granada. "Solo da questa

area partono ogni giorno

900 camion", afferma Joan

Amoros, segretario

generale

dell'associazione.

n INDIA: STAGIONE PROMETTENTE PER L’UVA DA TAVOLA

È una stagione promettenteper l’uva da tavola indiana. Il raccolto inizierà a metàgennaio nella regione di Nasik . Questo il parere di Nagesh Shetty dellasocietà Deccan Produce, uno dei principali esportatorie fornitori di uva, melograni,

mango e polpa di frutta, con una forte presenza di mercato in Europa,CIS, Medio ed Estremo Oriente. Secondo Shetty la stagione saràmigliore di quella dello scorso anno. Saranno le varietà Black, Flamee Thompson ad essere raccolte per prime e, da marzo in poi,esclusivamente le Thompson. Le piogge sufficienti hanno garantitobuone condizioni di coltivazione e si prospetta una stagione moltobuona. L’export, oltre ad essere indirizzato dalla domanda, saràinfluenzato dalla situazione degli altri competitor di mercato. Il Cile, pur avendo patito gelate, non ‘pesa’ particolarmente sulmercato europeo, sia per i bassi volumi, che non superano il 15%, siaperché il suo mercato principale di sbocco per la frutta sono gli USA.

Page 26: Mondo Agricolo 12

26| MONDO AGRICOLO |DICEMBRE 2013

AT T U A L I TÀ S T O R I E D ’ I M P R E S A

L’uva d’oro di Venissa

© Paolo Spigariol

L’uva d’oro di Venissa

Page 27: Mondo Agricolo 12

DICEMBRE 2013| MONDO AGRICOLO |27

Scomparsa e recuperatadalla famiglia Bisol,la Dorona produce,oggi come 500 anni fa,il grande vino dei Dogi.Nella piccola isola di Mazzorbo non c’è soloun’azienda vitivinicola, ma un progetto integrato

di sostenibilità, ambientale,sociale e turistica

di Gabriella Bechi

Un’antica vigna murata del1400, sorvegliata da uncampanile ancor più se-colare, protegge un teso-ro ritrovato con grandefatica, dopo anni di ricer-

che tra le isole della laguna. Un tesoronascosto nelle piccole proprietà di po-chi contadini, nelle storie e nelle tradi-zioni isolane, che stava per essere per-duto e che, grazie alla famiglia Bisol èstato riportato alla luce. E’ lo storico vi-tigno veneziano Dorona dal quale è na-to Venissa, il vino della Venezia nativa,prodotto da Gianluca e Desiderio Bi-sol, nella Tenuta che porta lo stesso no-me, nell’isola di Mazzorbio. Un vinoesclusivo, da collezione, prodotto insole 3911 bottiglie, 188 Magnum, 88Jeroboam e 36 Imperiali. Un’etichettafatta da una preziosa foglia d’oro zec-chino battuta dall’attuale discendentedella famiglia Berta Battiloro, applicataa mano sulla bottiglia che viene messaa ricottura nei forni della vetreria Car-lo Moretti a Murano. Tutto questo perun vino ancora più raro e prezioso,con la delicatezza dell’uva bianca e ilcorpo della rossa, che racchiude in sétutto i sapori e i profumi di terreni cheun tempo erano fondamentali marini, iminerali e le sostanze organiche che si

Page 28: Mondo Agricolo 12

28| MONDO AGRICOLO |DICEMBRE 2013

AT T U A L I TÀ S T O R I E D ’ I M P R E S A

porta con sé l’acqua che bagna i vigne-ti durante l’alta marea, che sale semprefino al punto giusto. Un vino che po-trebbe assomigliare a certi sherry sec-chi o alla Vernaccia di Oristano.La stra-da che ha portato alla nascita di questovino sembra un romanzo, ma in realtà èuna scelta imprenditoriale molto im-portante che ha spinto i fratelli Bisol adiversificare la ormai consolidata pro-duzione di Prosecco (tre marchi, un fat-turato di 15,30 milioni di euro, 61 Pae-

climatiche di oggi permettessero anco-ra di produrre un vino come quello di500 anni fa”. Dopo aver individuato il vitigno e rac-colto abbastanza gemme dai tralci del-le viti per creare le barbatelle di Doro-na la famiglia Bisol si mette in cerca diun terreno per piantare la vigna e nel2007 partecipa ad un bando del Co-mune di Venezia per la riqualificazionedi Mazzorbo, una piccolissima isola,collegata con un ponte di legno a Bu-rano, dove sorgeva l’azienda agricolaScarpa Volo, due ettari recintati da un

muro perimetrale in mattoni rossi del1727, in stato di semi abbandono. Vin-ce il bando ed ottiene la concessionedel terreno per 18 anni.E’ da qui che parte il progetto Venissa(richiamo dialettale alla città di Vene-zia, è una citazione del poeta trevigia-no Andrea Zanzotto), che non è soloun’azienda vitivinicola, ma un insiememolto complesso che in poco tempoha portato alla luce un vigneto di-menticato, un orto, una vecchia pe-schiera per l’itticoltura di laguna, unostello di charme con sei camere, unristorante gourmet.

si in cui esportata oltre lametà della produzione),puntando decisamente ver-so la sostenibilità, ambienta-le, economica e sociale.“Accompagnando alcuniclienti a Torcello - raccontaGianluca - notai un vecchiavigna in una casa privata afianco della cattedrale diSanta Maria Assunta. La pro-prietaria voleva estirparlama riuscii a convincerla amandarmi un po’ di quell’u-va quando fossestata matura”.Le cassette arriva-rono piene di

un’uva dai chicchi grossi,con la buccia spessa, dal co-lore brillante dell’oro. Era lafamosa Dorona, detta ancheUva d’Oro, apprezzata dai ve-neziani anche come uva datavola, ma soprattutto per fa-re il vino, un vino un tempofamoso e usato nelle situa-zioni più esclusive, come ibanchetti dei Dogi, e poiscomparso. La conferma ar-rivò dalla ricerca che Bisolcommissinò a Carla Coco,esperta della storia gastrono-mica di Venezia, che dimo-strò l’esistenza nella lagunadi una varietà di vite autocto-na, molto antica. “Con mio

fratello Desiderio -continua Gianluca- provammo a lavo-rarla, pigiandola con i piedi.Poi partimmo alla ricerca dialtre piante, setacciando leisole, da Torcello, a Sant’Era-smo, a Mazzorbio, fino a met-terne insieme un centinaio.Chiedevamo ai proprietaril’uva e con Roberto Cipresso(wine maker ed esperto diterroir di fama internaziona-le) e mio fratello Desiderio,che è l’enologo dell’azienda,abbiamo fatto diverse microvinificazioni, per capire in-nanzitutto se le condizioni

G ia n l u c a B is o l

©Mattia Mionetto

La chef Antonia Klugman sceglieortaggi e piante selvatiche nella tenuta©Mattia Mionetto

L’azienda nella piccola isola di Mazzorbo collegata a Burano con un ponte di legno ©Nevio Doz

Page 29: Mondo Agricolo 12

Oggi la Tenuta Venissa rappresenta unatestimonianza storica della cultura con-tadina lagunare legata alla produzionedi vini e ortaggi, con la casa padronalecon il camino sporgente, le cantine, lestalle, il fienile e il deposito degli attrez-zi. Si è conservata nei secoli prima informa di orto conventuale (Mazzorbo el’antistante isola di Mazzorbetto, oggiancora abbandonata, sono stati per an-ni luoghi di ritiro spirituale e di coltiva-zione della terra) e poi di vigna dome-stica. Il basso numero di abitanti, con-tadini e soprattutto monaci, si è dedi-

cato nel corso dei secoli alla coltivazio-ne di ortaggi tipici lagunari, alla curadegli alberi da frutto, alla viticoltura eall’allevamento ittico nelle peschiere. Equesto succede ancora a Venissa. Nelmuro di cinta, in prossimità del ponteche collega Mazzorbo a Burano è statocreato un secondo ingresso aperto agliabitanti delle due isole e gli anziani bu-ranelli coltivano gli orti della tenuta se-condo l’antica tradizione. Parte del ri-cavato viene acquistato dalla stessaazienda che utilizza gli ortaggi nel ri-storante stellato, perfettamente integra-to in questa filosofia, gestito da qualche

mese dalla chef AntoniaKlugman e dal compagnoRomano De Feo. Una cucina,quella della giovane chef ‘in-namorata del suo lavoro’, uncui la nota vegetale prevalesempre, basata su ingredientiassolutamente locali e di sta-gione, totalmente controlla-ti. Verdure della laguna (po-modori gialli, carciofi, cardizucchine, cipollotti, rape e ra-panelli), pesce locale (cicaledi mare, sgombri, branzini

della laguna, cape-sante e vongole),carni e cacciagio-ne rigorosamenteselezionate e poi erbe selva-tiche di tutti i tipi, che Anto-nia trova in azienda, anchetra i filari (senape selvatica edi mare,maggiorana, aceto-sella, aglina). “Una cucina – come lei stes-sa dice – in continuo movi-mento ,che nasce nella testaseguendo gli ingredienti, eche solo in secondo mo-mento attraverso le regoledella cotture e gli accorgi-menti estetici, si trasformain piatto.” Il progetto è centrato sull’in-tegrazione tra il recuperoproduttivo, basato sulla valo-rizzazione dell’ orticoltura edella viticolturatradizionali dellalaguna, e lo svilup-

po un turismo naturalisticoorientato all’interscambioculturale e di esperienze nelcampo della sostenibilità am-bientale. In questo i suoiobiettivi coincidono conquelli del Parco della Lagunache, come ci spiega il profes-sor Marco Molin ricercatoredel centro Studi Torcelliani,cerca di far rivivere e risco-prire queste isole un temporicche e densamente popo-late e poi abbandonate, pie-ne di tesori architettonici e

artistici spesso sconosciuti. “Operazio-ni come quella di Venissa – dice MarcoMolin – con un mix di partecipazionepubblica e privata sono la soluzioneperfetta se gli imprenditori, come Bisol,investono con intelligenza, nel rispettodell’ambiente e delle tradizioni, in si-nergia con gli abitanti delle isole, crean-do occupazione e offrendo nuove op-portunità di turismo. ���

Gli orti dell’azienda sono coltivati dagli anzianidi Mazzorbo e Burano©Mattia Mionetto

L’etichetta di Venissaè una foglia d’oro zecchino applicata a mano sulla bottiglia ©Paolo Spigariol

DICEMBRE 2013| MONDO AGRICOLO |29

Page 30: Mondo Agricolo 12

Presentazione

e degustazione del novello

appena uscito dal frantoio.«Un’iniziativa - ha detto Donato Rossi, presidente della FNP Olivicoltura – per diffondere cultura»

AT T U A L I TÀ E V E N T I

Iriflettori si sono accesi sull’olionovello in una saporita presen-tazione-degustazione organiz-zata da Confagricoltura a Roma.Nel bellissimo e affrescato salo-ne, all’interno del Palazzo della

Valle, si è focalizzata l’attenzione suuno dei prodotti più identitari delmade in Italy e fondamentale sullenostre tavole. Hanno aperto la seratail presidente di Confagricoltura, Ma-rio Guidi, il presidente della Federa-zione nazionale Olivicoltura di Con-fagricoltura, Donato Rossi ed il criti-co enogastronomico Luigi Cremona. È stata un’occasione utile per ricor-dare, in generale, l’importanza del

settore olivicolo del Bel-paese, uno dei più tradizio-nali e rilevanti che interes-sa innumerevoli aziende evaste superfici territoriali. Ha sottolineato DonatoRossi: «L’olio “nuovo”, appe-na uscito dal frantoio, haun gusto forte e deciso. Èun prodotto meraviglioso.Possiede una propria per-sonalità, un colore, un pro-fumo e un sapore che loraccontano».«Desideriamo veicolare unmessaggio positivo attornoall’olio di oliva, diffondere la

sua “cultura”, evidenziando come me-riti il posto d’onore sulle nostre tavole– ha poi detto Rossi -. Ma vogliamo an-che sostenere ogni iniziativa che pos-sa consentire agli olivicoltori di recu-perare una redditività adeguata chenegli ultimi anni è pienamente man-cata e di superare una situazione dicrisi che rischia di diventare cronica».Rossi ha commentato anche le nuovenorme UE su etichettatura e commer-cializzazione dell’olio di oliva: «Sonoun passo avanti non sufficiente a tute-lare il nostro prodotto; Bruxelles nonha varato l’obbligo di utilizzo di tappi

Olio nuovo e chef emergenti

30| MONDO AGRICOLO |DICEMBRE 2013

Ai fornelli tre giovani cuochi

che hanno cucinato zuppe

per esaltare il condimento

Page 31: Mondo Agricolo 12

Gli ChefDa sinistra: Alessandro Dal Degan,Vito Giannuzzi e Marco Martini

DICEMBRE 2013| MONDO AGRICOLO |31

anti rabbocco nei ristoranti; l’aver af-fidato la disciplina alla discrezionalitàdegli Stati membri, indebolisce i pro-duttori».Per conferire risalto all’olio nuovo, al-la sua freschezza e carica di sapore so-no state cucinate sul momento dellezuppe da tre giovani chef emergentipresentati da Luigi Cremona, rappre-sentanti del Nord, Centro e Sud Italia.Alessandro Dal Degan, veneto classe1981, titolare de “la Tana” di Asiago(premiato come giovane chef dell'an-no per la Guida “I ristoranti d'Italia l'E-spresso 2014”), ha proposto una zup-pa montanara con orzo, patate e zuc-ca; il romano Marco Martini, classe1985, della “Stazione di Posta” nelquartiere Testaccio (premiato recen-temente come migliore chef emer-gente del centro Italia 2013 nel con-

corso “Chef Emergenti” di Luigi Cre-mona) ha deliziato i presenti con unazuppa semplice, ma gustosa di paneraffermo integrale e cipolle. Infine ilventinovenne pugliese VitoGiannuzzi della “MasseriaTorre Maizza” di Savelletrida Fasano (BR) ha presenta-to una zuppa con baccalàdal gusto marino. Il viaggionel gusto dell’olio ha attra-versato le varie regioni ita-liane, rappresentate a Palaz-zo della Valle da una qua-rantina di aziende che, neidesk in sala, hanno illustratoe presentato le loro cultivar,spiegando caratteri e sfu-mature e accompagnandocosì i presenti nella degu-stazione. (M. M.)

Page 32: Mondo Agricolo 12

Nicola Cilento,memb ro di giunta:«La Piana di Sibari

ha le carte in regola

per diventare un distretto

competitivo di produzione, stoccaggio, distribuzione

e trasformazione»

di Elisabetta Tufarelli

AT T U A L I TÀ P R O D O T T I

no all'ordine del giorno, ma il vero no-do da sciogliere, oltre alla frammenta-zione dell’offerta è la mancanza di rap-porti commerciali importanti. I destinidelle realtà rurali del Mediterraneo so-no, in qualche modo, intrecciati, comequello della regione di Almeria, in Spa-gna e quello della Piana di Sibari. Al-meria, negli ultimi decenni, ha puntatomolto sull’agricoltura riuscendo a svi-lupparla impetuosamente e a trainarel’ economia della regione. Attenzioneed esperienza al confezionamento,grandi strutture e importanti rapporticommerciali, uniti alla ricerca di va-rietà tardive e alla capacità del territo-rio di riuscire a fare squadra hanno sa-puto dare i loro frutti. L’ultimo ambi-zioso progetto collegherà la Spagna di-rettamente con Mosca, via treno, in so-le 72 ore. “Imprenditori, enti pubblici eprivati hanno saputo investire, lo han-no fatto in sinergia, bene e con forza.Fortunatamente – prosegue il compo-nente della Giunta di Confagricoltura– riusciamo ancora con le nostre cle-mentine a fare storia fino a dopo Nata-le; poi il mercato, a febbraio e marzo,

32| MONDO AGRICOLO |DICEMBRE 2013

Parte dalla Calabriail rilancio

delle clementine

Dolci, prive di semi, facilida sbucciare e amate daibambini, le clementinesono frutti ad alta capa-cità nutrizionale: in po-che calorie ci sono più

di 150 sostanze protettrici dell’organi-smo. Ne bastano due o tre per fornireun apporto di vitamina C pari al fabbi-sogno giornaliero. Le clementine diCalabria Igp sono coltivate nelle Pianedi Sibari, di Lamezia e di Gioia Tauro.Frutti prelibati, dal colore arancioneintenso e dalla tipica polpa succosa,hanno trovato proprio in questa regio-ne il loro habitat ideale. “E’ stata – haosservato Nicola Cilento, membro digiunta di Confagricoltura e produttoredi clementine - un’annata bizzarra. Pri-ma il vento eccezionalmente forte hacolpito gli agrumeti nel mese di giu-gno, poi abbiamo dovuto irrigare finoai primi dieci giorni di novembre enella settimana a cavallo fra novembree dicembre le piogge abbondanti han-no macchiato il prodotto, compromet-tendo, in alcune aree, anche il 50/60%del raccolto”. I problemi climatici so-

Page 33: Mondo Agricolo 12

parla esclusivamente spagnolo. La Pia-na di Sibari ha le carte in regola per di-ventare un distretto efficiente di pro-duzione, stoccaggio, distribuzione etrasformazione con enormi vantaggicompetitivi per i nostri produttori e lanostra economia. Servono però mag-giore aggregazione, una migliore capa-cità di confezionamento e più investi-menti sulle varietà tardive”. Cilento ri-corda che solo il 20% dei produttoricommercializza attraverso le Op, men-tre la maggior parte lavora ancora informa di impresa individuale con il ri-schio di trovarsi sempre più isolato eindebolito sui mercati. Le clementinedi Calabria Igp sono uno dei prodottid’eccellenza dell’agricoltura italiana.Le imprenditrici di Confagricoltura in-tendono dare risalto a questo potentealleato della salute e motore di cresci-ta economica di un intero comprenso-rio, scegliendole come simbolo del-l’anti violenza di genere. Così come larosa è l’omaggio tradizionale per SanValentino e la mimosa viene donata l’8marzo per la festa delle donne, la cle-mentina ricorderà ‘che le donne non sitoccano nemmeno con un fiore’. Que-st’anno, per cominciare, i frutti sonostati distribuiti nelle piazze di Asti, Bo-logna, Borghetto Santo Spirito (SV) eCosenza e il prossimo anno si conta didiffondere più capillarmente l’iniziati-va. “E’ necessario promuovere il nostroprodotto e il progetto delle nostre im-prenditrici, oltre ad avere una grossavalenza morale,– conclude Cilento –va proprio in questa direzione”. ���

Syngenta, da sempre atti-va nel fornire un suppor-

to concreto agli agricoltorinell’ottica di un’ agricolturaresponsabile, ha realizzatonel tempo materiali per so-stenerli nelle loro attivitàquotidiane, fornendo indi-cazioni utili e precise sullebuone pratiche agricole ein relazione ai diversi obbli-ghi di legge. Dopo il lancio delle “Lineeguida per un uso sostenibi-le dei prodotti fitosanitari“,lo strumento realizzato conlo scopo di fornire racco-mandazioni per raggiunge-re un elevato standard diqualità nella gestione deiprodotti fitosanitari, Syn-genta ha avviato nel 2012una collaborazione con Re-gione Lombardia per larealizzazione delle “Lineeguida per un uso sostenibi-le del seme conciato dei ce-reali”. Il nuovo strumento èdedicato al seme conciatodei cereali con lo scopo difornire a tutti gli operatoridel settore un contributo asupporto della formazionee della gestione di tutte lefasi operative. Le operazionidi concia delle sementi el’uso professionale del se-me conciato richiedono in-fatti l’individuazione e l’ap-plicazione di procedure dicomportamento e di misuredi mitigazione, compresa

una consapevolezza dei po-tenziali impatti negativi do-vuti ad un uso improprio,che possano assicurare unuso sicuro e sostenibile lun-go tutta la filiera. Le “Lineeguida per un uso sostenibi-le del seme conciato” deicereali sono composte dadiversi strumenti che sonostati sviluppati ad hoc: ma-nuale, check-list, softwareon-line. Nei prossimi mesilo strumento sarà consulta-bile sul sito www.agricoltu-ra-responsabile.it. Attraver-so quest’ultima pubblica-zione, Syngenta conferma ilproprio impegno nella rea-lizzazione di progetti con-creti dedicati agli agricolto-ri per offrire loro soluzioninel pieno rispetto dell’am-biente e degli operatoristessi.

O S S E R V A T O R I O

A G R IC O L T U R A R E S P O N S A B IL E

Syngenta lancia le Linee guida

per un uso sostenibile del seme

conciato dei cereali

Nicola Cilento

Page 34: Mondo Agricolo 12

AT T U A L I TÀ N E T WO R K

Come si fa il contratto di rete

34| MONDO AGRICOLO |DICEMBRE 2013

Come si fa il contratto di rete

Page 35: Mondo Agricolo 12

È importante definire la cornice giuridica

all’interno della quale può poi esplicarsi

l’autonomia negoziale

delle imprese contraenti

di Maria Cristina D’Arienzo

Nell’articolo precedente“Come si realizza ilnetwork” (n.9/2013) ab-biamo affrontato ‘i primipassi’ da compiere perla costituzione di una re-

te di imprese. In questo articolo tratte-remo, invece, del contenuto e dellaforma del contratto di rete. Come ènoto, il contratto di rete rappresentaun accordo con il quale due o più im-prenditori, anche di diversi settori, alfine di accrescere la propria capacitàinnovativa e di innalzare il proprio li-vello di competitività sul mercato na-zionale o internazionale, si impegna-no, sulla base di un programma eco-nomico comune, a collaborare alla rea-lizzazione di progetti ed obiettivi co-muni, pur mantenendo la propria au-tonomia e specificità.Sotto il profilo prettamente giuridico,tale accordo dà luogo ad una forma dicollaborazione riconducibile alla figu-ra del contratto plurilaterale con co-munione di scopo; tuttavia è il caso dievidenziare che, se la rete ha un fondopatrimoniale, può assumere (se le im-prese aderenti lo desiderano) soggetti-vità giuridica propria, diventando,quindi, in caso di attività commerciale,un operatore economico titolare dipartita Iva.Ciò detto, occorre sottolineare che ilcontratto di rete si presenta a conte-nuto predeterminato, nel senso che illegislatore lo ha dotato di una cornicegiuridica all’interno della quale puòpoi esplicarsi l’autonomia negoziale

DICEMBRE 2013| MONDO AGRICOLO |35

delle imprese contraenti. In particola-re ai sensi dell’art. 3, comma 4 - ter delD. L. 5/2009 , convertito con modifica-zioni dalla L. 33/2009, e s.m.i, gli ele-menti essenziali della fattispecie con-trattuale in esame sono: i dati identifi-cativi delle imprese aderenti, ovvero ilnome, la ditta, la ragione o la denomi-nazione sociale di ogni soggetto parte-

cipante per originaria sottoscrizionedel contratto o per adesione successi-va, nonché la denominazione e la sededella rete, qualora sia prevista l’istitu-zione di un fondo patrimoniale comu-ne; la definizione degli obiettivi strate-gici di innovazione e di innalzamentodella capacità competitiva dei parteci-panti e le modalità concordate con glistessi per misurare l’avanzamento ver-so tali obiettivi; la definizione di unprogramma comune di rete, che con-tenga l’enunciazione dei diritti e degliobblighi assunti da ciascun imprendi-tore partecipante. Le modalità di rea-lizzazione dello scopo comune e, qua-lora sia prevista l’istituzione di un fon-do patrimoniale comune; la misura e icriteri di valutazione dei conferimentiiniziali e degli eventuali contributi suc-cessivi che ciascuna impresa aderenteal contratto di rete si obbliga a versareal fondo, nonché le regole di gestionedel fondo medesimo. Gli elementi es-senziali sono: la durata del contratto, lemodalità di adesione di altri imprendi-tori, e, ove pattuite, le cause facoltativedi recesso anticipato, e le condizioniper l’esercizio del relativo diritto, fer-ma restando in ogni caso l’applicazio-ne delle regole generali di legge in ma-teria di scioglimento totale o parzialedei contratti plurilaterali con comu-nione di scopo; se il contratto ne pre-vede l’istituzione, il nome, la ditta, la ra-gione o la denominazione sociale delsoggetto prescelto per svolgere l’uffi-cio di Organo Comune per l’esecuzio-ne del contratto o di una o più parti o

L’accordo dà luogo ad una

sorta di contratto plurilaterale

con comunione di scopo

Page 36: Mondo Agricolo 12

AT T U A L I TÀ N E T W O R K

36| MONDO AGRICOLO |DICEMBRE 2013

fasi di esso, i poteri di gestione e di rap-presentanza conferiti a tale soggetto,nonché le regole relative alla sua even-tuale sostituzione durante la vigenzadel contratto; le regole per l’assunzio-ne delle decisioni dei partecipanti suogni materia o aspetto di interesse co-mune che non rientri, quando è statoistituito un organo comune, nei poteridi gestione conferiti a tale organo, non-ché, se l’accordo di rete prevede lamodificabilità a maggioranza del relati-vo programma comune, le modalità diassunzione delle decisioni di modificadi detto programma.Da quanto esposto emerge chiara-

Il legislatore ha lasciato

alle parti la possibilità di graduare

l’intensità dell’aggregazione

mente che la nomina dell’Organo co-mune e l’istituzione del fondo patri-moniale comune, non sono elementiessenziali del contratto di rete, ma rap-presentano elementi eventuali (e per-tanto facoltativi) del contratto. In que-sto modo il legislatore ha lasciato all’autonomia negoziale delle parti il com-pito di graduare l’intensità dell’aggre-gazione, sia sotto il profilo patrimonia-

le che della governance della rete. Insostanza, ha voluto lasciare aperta lapossibilità che vi siano reti cd.”reti leg-gere” dedicate ad attività (tendenzial-mente volte allo scambio di informa-zioni o prestazioni) non necessaria-mente richiedenti l’istituzione di unfondo, né l’attivazione di organi deci-sionali ed esecutivi.Il contratto di rete può essere redattonella forma dell’atto pubblico o dellascrittura privata autenticata, ma ancheper atto firmato digitalmente, ai sensidegli artt. 24 o 25 del D.Lgs. n. 82/2005,e trasmesso agli uffici del Registro del-le Imprese utilizzando un modellostandard tipizzato. Quest’ultima possi-bilità (atto firmato digitalmente) nonva considerata ancora operativa, inquanto manca il decreto del ministerodella Giustizia che ne regolamenta l’at-tuazione. Per quanto concerne le mo-dalità di stipula del contratto di rete nelsettore agricolo, ai fini degli adempi-menti pubblicitari, è prevista una mo-dalità ulteriore rispetto alle tre citate(atto pubblico, scrittura privata autenti-cata, atto informatico sottoscritto digi-talmente) consistente nella predisposi-zione del contratto di rete in modalitàinformatica, con sottoscrizione digitaledelle parti contraenti e assistenza (esottoscrizione digitale) da parte del-l’Associazione di categoria. L’efficaciadel contratto inizia a decorrere daquando è stata eseguita l’ultima delleiscrizioni prescritte a carico di tutti co-loro che ne sono stati sottoscrittori ori-ginari.Anche le modifiche successiveal contratto (ad es. variazioni del testocontrattuale originario, nuove adesioni,modifiche dell’organo comune ecc.)dovranno assolvere l’onere formale epubblicitario. In particolare, le modifi-che sono redatte e depositate per l’i-scrizione, a cura dell’impresa indicatanell’atto modificativo, presso la sezionedel Registro delle Imprese presso cui èiscritta tale impresa. Sarà poi compitodell’ufficio ricevente comunicare l’av-venuta iscrizione della modifica a tuttigli altri uffici del Registro delle Impre-se, presso cui sono iscritte le altre im-prese partecipanti, che provvederannod’ufficio alle relative annotazioni. ���

IL CONTENUTO DEL CONTRATTO DI RETE

IMPRESE

ADERENTI

� essere imprenditori

� essere iscritti al Registro Imprese

OBIETTIVI

STRATEGICI

� innovazione: intesa come possibilità di accedere allo sviluppo di nuove opportunità tecnologiche

� competitività: intesa quale possibilità di incrementare la capacitàconcorrenziale nel mercato

MONITORAGGIOdefinire le modalità per misurare l’avanzamento verso gli obiettivi strategici

PROGRAMMA

COMUNE

DI RETE

� diritti ed obblighi assunti da ciascun partecipante in ragione dell’appartenenza alla rete

� modalità di realizzazione dello scopo comune

� eventuale istituzione di un fondo patrimoniale, la misura e i cri-teri di valutazione dei conferimenti iniziali e degli eventuali contri-buti successivi

� regole di gestione del fondo (in caso di sua istituzione)

DURATA libera ma compatibile con il perseguimento degli obiettivi strategici

REGOLE DI INGRESSO

E USCITA

DALLA RETE

� modalità di adesione di altri imprenditori

� cause di recesso anticipato (se pattuite) e le condizioni per l’esercizio del relativo diritto

ORGANO COMUNE

PER L’ESECUZIONE

DEL CONTRATTO

� la rete può essere guidata da un soggetto esterno (società, pro-fessionista) o soggetto interno (impresa retista / comitato di gestionecostituito dai rappresentanti delle imprese partecipanti)

� i soggetti esecutori potrebbero essere più di uno, visto che si par-la della possibilità che un soggetto si prenda carico solo di attuareuna parte delle attività della rete

� il soggetto esecutore può avere poteri di gestione e di rappresen-tanza delle imprese aderenti (in tal caso definire compiti e poteri delsoggetto esecutore)

� è possibile sostituire il soggetto esecutore durante la vigenza delcontratto (in tal caso indicare le regole relative alla sua sostituzione)

PROCEDURE

DECISIONALI

DELLE IMPRESE

PARTECIPANTI

� regole di composizione dell’Organo decisionale� modalità di convocazione� regole di funzionamento� materie oggetto delle decisioni� quorum per la validità delle decisioni� modalità di formalizzazione delle decisioni

Page 37: Mondo Agricolo 12

Come unico Gruppo mondiale interamente dedicato

all’agricoltura siamo consapevoli che in futuro una delle

maggiori sfide per il nostro pianeta sarà soddisfare in modo

sostenibile il fabbisogno alimentare di una popolazione in

rapida crescita a fronte di risorse naturali sempre più scarse.

Nei prossimi cinquant’anni il mondo dovrà produrre una

quantità di cibo superiore a quella prodotta negli ultimi diecimila

anni, mentre l’erosione dei suoli causata dai cambiamenti

climatici e dall’urbanizzazione ridurrà progressivamente i

terreni coltivabili.

In Syngenta crediamo sia assolutamente necessario

promuovere un cambiamento radicale nella produzione

agricola, indirizzandola sui binari di una intensificazione

colturale sostenibile, mettendo al centro della nostra azione

l’imperativo categorico del “produrre di più con meno risorse”.

Da qui nasce The Good Growth Plan - Gli impegni

concreti per il futuro dell’agricoltura - un programma

lanciato globalmente da Syngenta il 19 settembre 2013 che

rappresenta il nostro impegno per la sicurezza alimentare e la

sostenibilità del pianeta.

The Good Growth Plan consiste in un piano di azioni

concrete e misurabili con cui Syngenta vuole dimostrare che

agricoltura e salvaguardia dell’ambiente possono coesistere

e che l’aumento della produzione agricola può avvenire in

modo sostenibile, senza spreco di risorse.

The Good Growth Plan contribuisce a cambiare

il modo di fare agricoltura e fissa 6 impegni da

raggiungere entro il 2020:

1 Aumentare la produttività media delle colture del

20% senza utilizzare più risorse naturali e mezzi tecnici

per l’agricoltura

2 Migliorare la fertilità di 10 milioni di ettari di terreno

agricolo a rischio degrado

3 Arricchire la biodiversità di 5 milioni di ettari di terreno

agricolo

4 Aumentare la produttività agricola del 50% di 20

milioni di piccoli produttori, in particolare nei paesi in via

di sviluppo

5 Formare 20 milioni di agricoltori sulla sicurezza sul

lavoro, in particolare nei paesi in via di sviluppo

6 Garantire condizioni di lavoro eque in tutta la nostra

rete di fornitori.

Un pianeta. Sei impegni.Scopri di più su www.goodgrowthplan.com

Anche noi, come Syngenta in Italia, siamo chiamati a dare il nostro contributo al sistema agricolo nazionale valorizzando la tipicità

delle nostre produzioni e ponendoci al fianco di tutti gli operatori che ogni giorno lavorano per esportare nel mondo la qualità

dei prodotti agroalimentari “Made in Italy”. Per far ciò, includeremo questi impegni concreti nelle nostre attività che, a partire dal

1° gennaio 2014, saranno ancor più connesse ed integrate grazie alla fusione societaria dei due rami d’Azienda Syngenta

Crop Protection S.p.A. e Syngenta Seeds S.p.A. in un unico soggetto che assumerà la denominazione di Syngenta Italia S.p.A.

La nascita di Syngenta Italia S.p.A. è molto di più di un semplice cambiamento legale e societario. Questo nuovo assetto

racchiude in sé lo spirito d’innovazione che da sempre caratterizza la nostra Azienda come leader nel settore dell’Agribusiness

e, grazie all’unicità nell’agire scaturito da questa nuova struttura, faciliterà il lavoro che siamo chiamati a svolgere per tradurre

The Good Growth Plan in realtà.

Gli impegni concreti

per il futuro dell’agricoltura.

The Good Growth Plan

Sementi Agrofarmaci Insetti ausiliari

Servizi ad alto valore aggiunto

Programmi di Agricoltura ResponsabileTM

Page 38: Mondo Agricolo 12

Carlo Lasagna,vicepresidente di Federimpresa

parla di green, reti, accordi intersettoriali

«Non si cresce

se non si opera in sinergia»

di Elisabetta Tufarelli

AT T U A L I TÀ N E T W O R K

to con i Consorzi di Bonifica, per as-sicurare la difesa di tutto il territorio,compresi i centri abitati. Potremocontinuare a fare questo solo se il si-stema ci consentirà di essere compe-titivi e produrre reddito”. E proprionella salvaguardia e nella tutela delterritorio, anche alla luce delle tragi-che devastazioni dovute al maltempoinvernale, l’agricoltura ha un ruolochiave. Anche il capo della Protezione civile,Franco Gabrielli è intervenuto piùvolte sul dissesto e le devastazionidel territorio, sottolineando che l’a-gricoltura è tra i settori più trainantidell’economia. É forse il caso final-mente di recuperare questa vocazio-ne per poterli governare.Parole d’oro per Lasagna, che avreb-be auspicato nella nuova Pac un rap-porto equilibrato tra l’impianto am-bientale e la tutela del reddito. “Noi siamo quelli – ha osservato - chehanno inventato e continuano a faregreening e sono proprio le aziendefamiliari la spina dorsale dell’agricol-

38| MONDO AGRICOLO |DICEMBRE 2013

«Fare sistemaè strategico»

“Le aziende agricole sonoun elemento irrinuncia-bile per la salvaguardiadel territorio. La maggiorparte degli ambienti ‘na-turali’ sono il prodotto

dell’azione dell’uomo e, in particola-re, dell’agricoltura”. È chiarissimoCarlo Lasagna, vicepresidente di Fe-derimpresa, l’associazione che riuni-sce le imprese familiari di Confagri-coltura.Lasagna conduce un’impresa familia-re a San Benedetto del Po, in pienaPianura Padana ed è convinto asser-tore che il vero ‘green’ sia fatto dagliagricoltori, che esplicano una funzio-ne fondamentale per l’ambiente. “La nostra attività, che abbiamo sem-pre svolto e continuiamo ogni gior-no a fare, ha grande attenzione per ilterritorio, che seguiamo e curiamocon impegno: dagli avvicendamenticolturali per impedire l’impoveri-mento del terreno, alla scrupolosamanutenzione della rete idrica pode-rale ed interpoderale in collegamen-

«Fare sistemaè strategico»«Fare sistemaè strategico»

Page 39: Mondo Agricolo 12

tura italiana. Abbiamo la pe-culiarità di un lungo oriz-zonte temporale, che si svi-luppa attraverso le genera-zioni. Naturalmente, nellenostre imprese, i giovanis’insediano, apportano in-novazione e miglioramentigestionali. Insieme superia-mo momenti difficili: siamoun vero proprio buonesempio di modello orga-nizzativo”. Il vicepresidente di Fede-rimpresa produce mais,grano tenero e duro, soia ed erba me-dica e lavora a stretto contatto congli altri attori della filiera, in partico-lare con gli allevatori di suini, soprat-tutto quelli pesanti tipici della zona,di vacche da latte per la produzionedi Parmigiano Reggiano. “Fare network – ha messo in eviden-za Lasagna - è strategico, è una cartavincente per il nostro futuro. Non

possiamo continuare ad essere ungrande arcipelago di bellissime isole,ognuna a sé stante, dobbiamo fare si-stema per essere più competitivi sui

mercati e crescere. Siamobravissimi a produrre, manon basta più. Occorre im-parare ad interagire sempremeglio, cogliere le oppor-tunità che offrono, adesempio, i contratti di re-te”. Infine, quando si parladi cereali, per Lasagna, nonsi può non rivangare unaquestione annosa, ma chedeve avere una svolta riso-lutiva, in previsione dellaprossima Expo 2015. “InItalia – conclude - è proibi-

ta la coltivazione degli organismi ge-neticamente modificati, ma non la lo-ro importazione. Gran parte degli ali-menti industriali che consumiamoabitualmente li contiene, con l’unicorisultato di non poter decidere conconsapevolezza sul loro consumo,ma nonostante tutto continuiamo afarne uso tutti i giorni, ma non lo sap-piamo”. ���

L’agricoltura ha un ruolo

chiave per arginare le

devastazioni del territorio

Carlo Lasagna

Page 40: Mondo Agricolo 12

4 0 | MONDO AGRICOLO |DICEMBRE 2013

Agritechnica,sempre più cosmopolita

AT T U A L I TÀ M O T O R I

La kermesse di Hannover

si è confermata piattaforma internazionale

di straordinaria rilevanza

per la tecnologia agricola

di Claudio Pietraforte

Evento fieristico di riferi-mento a livello globaleper la tecnologia agrico-la. Uno status che Agrite-chnica rivendica da annie che l’edizione 2013

della grande rassegna di Hannoverdedicata alla meccanizzazione “ver-de” ha ribadito con evidenza, fortedelle cifre da record sfoggiate al ter-

mine dei lavori da Dlg (DeutscheLandwirtschafts-Gesellschaft), la so-cietà tedesca per l’agricoltura orga-nizzatrice della manifestazione. Circa 2.900 gli espositori, provenien-ti da 47 Paesi, e prevalente la parteci-pazione di imprese straniere, 1.500in tutto, a formare una fetta del 52%(la più alta di sempre, cresciuta del20% nell’ultimo decennio). E nuovo

Page 41: Mondo Agricolo 12

DICEMBRE 2013| MONDO AGRICOLO |41

l’Est dell’Europa, la kermesse tedescasi è confermata piattaforma interna-zionale di straordinaria rilevanza. Ineffetti i grandi numeri e la notevolevivacità riscontrati ad Agritechnicaben rispecchiano il segno positivoche sta caratterizzando il mercatodella meccanizzazione agricola, spe-cialmente in Germania: dopo un2012 all’insegna dei grandi successisulle principali piazze, nazionali edinternazionali, l’industria della tecno-logia per l’agricoltura “made in Ger-many” prevede infatti anche per que-st’anno un ottimo sviluppo di merca-to, con un fatturato in aumento del7% e con pronostici di trend stabiledi crescita anche per il 2014. Ma peril settore delle macchine agricole sipuò parlare di dinamismo notevole alivello planetario, stando alle valuta-zioni dell’associazione dei costrutto-ri tedeschi Vdma Landtechnik, che hastimato in circa 96 miliardi di euro ilvalore mondiale della produzione nel2013 (in incremento del 6%). Punto d’incontro come sempre ditutti i global player dell’agromecca-nica e potente motore dell’innova-zione su questo versante, Agritech-nica 2013 ha offerto un panoramaesaustivo delle più avanzate soluzio-ni per le moderne realtà dello scena-rio agricolo mondiale, registrandopuntualmente tutte le recentissimetendenze nell’ambito della mecca-nizzazione, in particolare nei settoridell’elettronica, della tecnologia deisensori e del software, in grado direndere ancora più efficiente, eco-nomica e rispettosa dell’ambiente laqualità del lavoro agricolo (non a ca-so nuovi sviluppi in questi campi so-no stati proposti da quasi tutte le400 macchine ed attrezzature inno-vative presentate dalle case costrut-trici al concorso novità tecniche del-la manifestazione tedesca). Tra le novità salienti all’interno del

Africa e Asia chiedono

tecnologie agricole ad hoc

per le loro peculiarità

primato in termini di affluenza, gra-zie ai circa 450.000 visitatori (in au-mento del 7% rispetto al 2011) rap-presentati per un quarto da presenzeinternazionali, con impennata degliarrivi da Oltreoceano e dai Paesi afri-cani. Una conferma, in questa edizio-ne più cosmopolita che mai, del forteinteresse nutrito da agricoltori, con-toterzisti e rivenditori nei confronti

delle più moderne soluzioni tecnolo-giche in mostra nell’area fieristica diHannover dove, a tastare l’umore diespositori e visitatori, è emerso unclima di fiducia ed una elevata pro-pensione da parte delle imprese agri-cole ad effettuare investimenti. E sot-to questo profilo, con la presenza dioltre 19.000 investitori e responsabi-li di grandi aziende del Centro e del-

Page 42: Mondo Agricolo 12

42| MONDO AGRICOLO |DICEMBRE 2013

AT T U A L I TÀ M O T O R I

di eventi tra cui convegni, dibattiti eworkshop, l’ultima Agritechnica hapuntato i riflettori sulle istanze dei

Risicoltori di tutto il mondo

hanno visionato innovative

tecniche per le attuali sfide

Paesi emergenti dell’Africae dell’Asia, che richiedonotecnologie agricole ad hocper le loro peculiarità. Per-ciò, nell’ambito di una nuo-va serie di manifestazioni,esperti internazionali han-no messo in luce aspetticonnessi al potenziale dimercato, al quadro dei fi-nanziamenti e ai requisititecnici, con riferimento aCina, India, Zambia, Sudafri-ca, Russia, Kazakistan edUcraina. Un contributo in tal sensoè stato fornito anche dallospeciale “Riso”, in seno alquale risicoltori di tutto ilmondo hanno visionato lepiù innovative tecnologieper affrontare le attuali sfi-de, ricevendo informazioniin merito ad argomenti cru-

ciali come la gestione delle acque, lapreparazione dei terreni, la semina, laconcimazione, la tutela delle piante eil raccolto. ���

quartiere fieristico di Hannover, poi,la scelta degli organizzatori di accen-tuare la suddivisione dell’esposizio-ne per aree tematiche (scel-ta che verrà replicata e ul-teriormente perfezionatain occasione di Agritechni-ca 2015). Così nella nuova area espo-sitiva “Systems & Compo-nents” è stata realizzata perla prima volta una distinzio-ne tra fornitori di sistemi,moduli, componenti e pez-zi, con spazio per uno spe-ciale dedicato alla “tecnolo-gia agricola nel dettaglio”,nel quale è stato possibileassistere dal vivo allo smon-taggio e al riassemblaggiodi un trattore. Anche quest’anno impor-tante forum rivolto al futu-ro del settore agricolo, gra-zie ad un fitto programma

La nuova generazione di mietitrebbie New H o ll a n d

Nuovo Q u a d t r a c 6 2 0 di C a s e IH

Page 43: Mondo Agricolo 12

IMPIANTO IDRAULICO

PER UN IMPIEGO PRECISO

DELLA POTENZA

PIÙ PRODUTTIVITÀ

CON IL SISTEMA

ENGINE POWER

MANAGEMENT

POSIZIONAMENTO

ERGONOMICO

DEI COMANDI

UN’ESPERIENZA DI GUIDA SENZA CONFRONTI: PUMA CVX

SEMPLICEMENTE INTUITIVO

DECISAMENTE PRODUTTIVO

www.caseih.com

Page 44: Mondo Agricolo 12

44| MONDO AGRICOLO |DICEMBRE 2013

un Ebit anch’esso in ascesa (dal 5,9 al6,1% dei ricavi). Il volume produttivodegli stabilimenti Sdf è salito, rispettoallo scorso anno, da 30.557 a 33.530trattori e da 343 a 350 mietitrebbie.In particolare dalla fabbrica tedescadi Lauingen, in Baviera sono uscitipiù di 5.500 trattori, contro i 4.960del 2012. Ed è proprio qui che si concentranole mire espansionistiche del gruppo

AT T U A L I TÀ M O T O R I

Same Deutz-Fahr

punta a rafforzarsi

con un nuovo strategicoimpianto industriale

di 40 mila mq,e innovativi trattori

di media ed alta potenza.Press Conference dell’ad Lodovico Bussolati

ad Agritechnica

Innovazione e investimenti

di Claudio Pietraforte

La strategia di Same Deutz-Fahr, che punta a rafforza-re la propria presenza sul-lo scenario della mecca-nizzazione mondiale,continua a dare i suoi

frutti. La conferma è arrivata dall’A-gritechnica dove il gruppo di Trevi-glio ha affiancato all’esibizione di di-versi nuovi modelli di forte impattola comunicazione, in sede di confe-renza stampa, di un nuovo progettodi eccezionale portata. Il tutto sorret-to da un fatturato in crescita che,stando alle stime, dovrebbe raggiun-gere a fine anno i 1.230 milioni di eu-ro (a fronte dei 1.188 del 2012) e da

Tre le nuove serie

Lamborghini in mostra

alla rassegna di Hannover

Innovazione e investimenti

Page 45: Mondo Agricolo 12

DICEMBRE 2013| MONDO AGRICOLO |45

bergamasco affidate al progetto“Deutz-Fahr Land” che, attraverso uninvestimento di 75 milioni di euro,prevede il raddoppio della capacitàproduttiva annua dello stabilimentodi Lauingen portandola da 8.000 a16.000 trattori su due turni. Per rag-giungere questo obiettivo la fabbricabavarese sarà oggetto di una profon-da ristrutturazione che prevede in-nanzitutto la realizzazione di un nuo-vo impianto di 40.000 metri quadri“L-Shape”, collegato all’attuale unitàproduttiva, orientato ai moderni cri-teri di “Lean Production” e ai più altistandard in termini di sicurezza, effi-cienza e rispetto dell’ambiente. Altrielementi strategici del progetto sonouna nuova area test drive, a disposi-zione del reparto Ricerca & Sviluppoe dei clienti finali, e le nuove aree cheospiteranno il centro di formazione,lo showroom, il museo, l’archivio sto-rico e lo shop.La costruzione del nuovo impiantoindustriale inizierà nel corso del pri-mo semestre 2014 e si stima verràcompletata nell’arco di tre anni. «Conquesto progetto – ha dichiarato Lo-dovico Bussolati, amministratore de-legato di Same Deutz-Fahr – intendia-

mo consolidare e rafforzare la strate-gia di sviluppo del marchio Deutz-Fahr e della relativa gamma prodotto. Con Deutz-Fahr Land il Gruppo siprepara per le sfide a venire, offren-do alla propria clientela il valore ag-giunto di uno stabilimento in lineacon i più moderni standard di effi-cienza produttiva ed un luogo nelquale vivere appieno l’esperienza delmondo Deutz-Fahr».Sul fronte delle novità di prodotto, il-lustrate a grandi linee durante laPress Conference di Hannover, ingrande evidenza le due gamme ditrattori che spingono l’alta potenzaDeutz-Fahr verso nuovi traguardi: laserie 9 da 270 a 340 cavalli e l’atte-sissima serie 11, trattori a strutturatradizionale con trasmissione a varia-zione continua fino a 440 cavalli, chenon saranno sul mercato prima del2015 (la serie 9) e del 2016 (la serie11). Nel segmento di media potenzaè arrivata la serie 5 C, trattori versati-li da 90 a 120 cavalli, e la serie 6 si èarricchita di nuovi modelli, mentrenelle mietitrebbie ha esordito la nuo-va serie C9000.Due le novità di rilievo in casa Same:il Virtus J, trattore versatile da 90 a

120 cavalli, ideale per leattività con il caricatorefrontale e dall’ottimorapporto qualità/prezzo,e l’Audax ST fino a 220cavalli, erede dell’Iron3.Tre, infine, le nuove gam-me Lamborghini in mo-stra all’Agritechnica: iMach VRT (con trasmis-sione a variazione conti-nua), in grado di svilup-pare fino a 265 cavalli, gliSpark, da 120 a 210 ca-valli, quattro o sei cilin-dri, Powershift o VRT, e iNitro in versione VRT.

���

Deutz-Fahr Serie 9con gommatura Trelleborg Tires

Due gamme di trattori

spingono l’alta potenza

verso nuovi traguardi

Page 46: Mondo Agricolo 12

Allo stand Agrinsieme

al “Forum Risk

Management

in Santità” di Arezzo

presentato il cibo ‘made in Italy’

nutraceutico

di Elisabetta Tufarelli

AT T U A L I TÀ E V E N T I

che e antibiotiche naturali. Gli anti-chi ritenevano che una sostanza cosìbuona e preziosa potesse solo essereun dono degli dei. Dà energia, alleviai dolori, depura e rinforza ogni orga-no, protegge dalle infezioni. Partico-larmente apprezzate le degustazionidelle diverse varietà dei mieli tipici diToscana, in particolare proprio diArezzo, che vanta diverse tipologie digrande qualità e specificità: quellomillefiori, di sulla, di acacia, di lupi-nella, di castagno, di erica, di corbez-zolo, di girasole e le melate. Parlandopoi di ‘medicina naturale’ un postod’onore va all’olio extravergine d’oli-va, un prodotto ricco di importantisostanze antiossidanti e curative.Mantiene il cuore sano, può ridurrele infiammazioni, limita il rischio di

46| MONDO AGRICOLO |DICEMBRE 2013

Nutrirsi fa bene

“Il cibo fa bene e le scelte ali-mentari influiscono sulla salu-te”. Questa è la convinzionecon cui Agrinsieme, il coordi-namento tra Confagricoltura,Cia e Alleanza delle cooperati-

ve (Fedagri-Confcooperative, Lega-coopAgroalimentare e Agci-Agrital)ha partecipato con uno stand al “Fo-rum Risk Management in Sanità2013”, la manifestazione dedicata al-la sicurezza dei pazienti, ad Arezzo.Nello stand Agrinsieme è stato pre-sentato il cibo ‘made in Italy’ per labuona salute. Veri e propri ‘farmacinaturali’, con proprietà preventive ecurative. Il miele, nelle sue differentivarietà, è un dolcissimo alleato chenutre e cura, con le sue indiscusseproprietà organolettiche, antibatteri-

Nutrirsi fa bene

Page 47: Mondo Agricolo 12

contrarre alcuni tipi di can-cro, svolge un ruolo impor-tante nel controllo del dia-bete, abbassa il colesterolocattivo senza intaccarequello buono. I più recentistudi medici lo consiglianoanche per la prevenzionedell’Alzheimer. Nello stand,ogni giorno, un produttorediverso ha presentato e fat-to assaggiare le diverse va-rietà di olio extravergineprodotte, ai visitatori dellamanifestazione.Un ruolo importante nell’alimenta-zione hanno la frutta, con il suo ap-porto di vitamine e antiossidanti, rin-frescanti e purificanti, e la verdura,con le innumerevoli proprietà curati-ve ricche di antociani, vitamine e fi-bre. E poi i legumi con le spiccateproprietà nutrizionali, ricchi di pro-teine, in modo molto simile agli ali-

menti di origine animale, sono unavalida fonte energetica grazie al lorocontenuto in carboidrati; con pochigrassi, sono particolarmente ricchi di

fibre e forniscono un ap-prezzabile apporto di mi-nerali. Il binomio alimenta-zione-salute non può pre-scindere dall’impegno chele imprese agricole e dell’a-groalimentare hanno assun-to in pieno. Dino Scanavi-no, vicepresidente dellaCia, a nome di Agrinsieme,al convegno promosso nel-l’ambito dell’8° Forum RiskManagement in sanità2013, ha ricordato che Ex-

po 2015 sarà una straordinaria occa-sione da non perdere nel modo piùassoluto. L’esposizione universalepuò rappresentare un momento uni-co per il rilancio effettivo del nostroPaese. E l’agroalimentare, punto foca-le dell’appuntamento milanese, puògiocare un ruolo da protagonista peraprire nuove concrete prospettive disviluppo. ���

Olio, frutta e verdura, miele,

“farmaci” naturali

che alimentano e curano

Page 48: Mondo Agricolo 12

48| MONDO AGRICOLO |DICEMBRE 2013

AT T U A L I TÀ E V E N T I

Il concorso fotografico

di Fata Assicurazioni

da dieci anni fa riscoprire

e racconta in immagini

il mondo agricolo in tutte le sue sfaccettature

di Gaetano Menna

Dieci anni di immagini sul-l’agricoltura. Il concorsofotografico internaziona-le promosso da Fata Assi-curazioni, dal 2003, è unosservatorio suggestivo

sull’agricoltura, visto attraverso l’o-biettivo fotografico. Migliaia di foto,suggestioni, visioni.Anche quest’anno il concorso “Obietti-vo Agricoltura” ha raggiunto l’obiettivocon ben 943 autori partecipanti e 3676foto in lizza; le più belle pubblicate nelcorposo ed affascinante Catalogo.Quella del concorso fotografico è un’i-niziativa a cui tiene molto l’ammini-stratore delegato e direttore generale diFata Giorgio Cagnetti. Per la fotografiaha una passione di vecchia data (in gio-ventù è stato anche fotografo dell’eser-cito) ed è componente della giuria cheseleziona le foto vincitrici. La cerimonia di premiazione si è tenu-ta presso il ministero delle Politicheagricole presenti, oltre a Cagnetti, il pre-sidente dell’ente assicurativo Valter Tre-visan, il componente del consiglio diAmministrazione e vicepresidente diConfagricoltura Antonio Piva; per il Mi-paaf il dirigente Gianluca Maria Esposi-

miazione, «piace quando gli artisti ten-tano di raccontare l’agricoltura comesettore produttivo, con macchine ope-ratrici; quando descrivono in immaginiun settore economico nella sua mo-dernità ed evoluzione, come settoreche produce, che dà un contributo fon-damentale all’economia».In quest’ottica ci colpisce (e la propo-niamo in questa pagina, ndr) la foto sul-la mungitura automatica di Adriano Fa-vero, quarta classificata della sezioneagricoltura moderna ed energie rinno-vabili. Non è facile fotografare l’attivitàproduttiva, ci sembra che Favero ci siariuscito meravigliosamente, cogliendol’attimo di ingresso della vacca nella sa-la di mungitura. La sua è un’immagineche dice molto sulla zootecnia, sul la-voro in stalla. «Noi di Fata, grazie ai nostri amici foto-grafi, ci impegniamo – ha annotato Ca-gnetti nella presentazione del Catalogo“Obiettivo Agricoltura 2013” – a fare lanostra parte per aiutare a ricordarequanto è bella ed importante la Terra equanto dobbiamo alle persone che lalavorano, la curano, la preservano dalletante minacce». ���

Obiettivo agricoltura

to. Cinque i fotografi premiati, tra cui ilbelga Devers Christian (1° premio del-la sezione il paesaggio agricolo e natu-ralistico). La miglior opera in assoluto èquella di Gianluca Pizzichi; miglior au-tore è Mirko Zanetti; 1° premio dellasezione il lavoro nei campi ed i suoifrutti a Vittorio Faggiani, il 1° premiodella sezione agricoltura moderna edenergie rinnovabili a Renato Maffei.Il concorso fotografico nasce dalla vo-lontà di Fata Assicurazioni di dare spa-zio a professionisti e appassionati dellafotografia di raccontare e far riscoprireil mondo agricolo in tutte le sue sfac-cettature. Scorrendo il Catalogo 2013di Obiettivo Agricoltura si percepisceche l’agricoltura è apprezzata dai foto-grafi per le suggestioni oniriche. Nei lo-ro scatti in concorso hanno colto so-prattutto la poesia, la natura bucolica.Ma, come ha posto in evidenza Piva nelsuo intervento nella cerimonia di pre-

Piva: «Apprezzo le foto

che descrivono un settore

economico nella sua modernità»

© Adriano Favero

Page 49: Mondo Agricolo 12

O R G A N I Z Z A Z I O N E E T E R R I T O R I O

“Il rilancio del made in Italy si ottienecon l’aggregazione dei produttori, an-che attraverso la creazione di contrattidi rete. Con i consumi interni che con-tinuano a calare, occorre internaziona-lizzare le imprese. La via dell’esporta-zione dei nostri prodotti, tuttavia, nonpuò non passare dal rilancio della capa-cità produttiva del Paese, attraverso unavera e propria politica agricola dedicataallo sviluppo”. Lo ha detto il presidente Mario Guidiintervenendo all’assemblea di Confa-gricoltura L’Aquila, sottolineando lanecessità di riprogrammare i fondistrutturali. Più di 200 gli agricoltori chehanno affollato l’assemblea generale.Oltre al presidente Guidi, l'assessore re-gionale all'Agricoltura Mauro Febbo, isindaci di Pratola Peligna e di Vittoritoi rappresentanti del Consorzio di Boni-fica interno, i presidenti di Confagricol-tura Teramo e Chieti Bernardo Giosia eMauro Lovato, il commissario di Con-fagricoltura Pescara GiandomenicoConsalvo. La relazione del presidenteprovinciale e regionale di Confagricol-tura Fabrizio Lobene si è incentrata suiproblemi che assillano il settore: la leg-ge di stabilità che non offre alcuna pro-spettiva di rilancio della nostra agricol-tura, la riforma dei fondi strutturali, lanuova Pac ed il Psr, la concorrenza slea-le del falso made in Italy, il costo ecces-

sivo della manodopera agricola, il pro-blema dei risarcimenti dei danni provo-cati dalla fauna selvatica, gli eccessivicosti dell’energia elettrica e dei carbu-ranti agricoli, l’asfissiante burocrazia.Alcuni agricoltori della Valle Peligna edil presidente di Confagricoltura diChieti e Pescara hanno chiesto all’As-sessore Febbo informazioni sulla pro-grammazione comunitaria, che porteràalla Regione Abruzzo importanti risor-se per il settore agricolo, le uniche chegli agricoltori potranno avere per iprossimi anni, visto che i fondi statali eregionali sono stati quasi azzerati. Inol-tre, con la rimodulazione dei fondi del-la vecchia programmazione, stanno perriaprire i bandi per le misure 112 (inse-diamento di giovani agricoltori) e 121(investimenti nelle aziende agricole).Per quanto riguarda il nuovo Psr, a pa-rere di Febbo, è necessario selezionaregli interventi che devono essere desti-nati solo agli agricoltori attivi, attraver-so un piano di sviluppo rurale semplicee comprensibile, per ridurre i costi del-la burocrazia. Infine, l’assessore ha tran-quillizzato gli agricoltori annunciandoche la Regione ha già chiesto lo stato dicalamità naturale e che, non appenaavuto il nulla osta da Bruxelles, sarannomessi a disposizione delle aziende agri-cole i fondi per risarcire i danni causatidalle calamità.

ASSEMBLEA CONFAGRICOLTURA L’AQUILA

Made in Italy per lo sviluppo

di Elisabetta Tufarelli

DICEMBRE 2013 | MONDO AGRICOLO | 49

Il vino senese si mette in mo-stra ed è subito successo. Nu-meroso il pubblico che hapartecipato a “Pellegrinaggiodi vino - degustazioni all'an-tico Spedale", l’evento novitàdi “Mercato del Campo''. Perla prima volta la manifesta-zione ha coinvolto il SantaMaria della Scala, dove centi-naia di persone hanno parte-cipato alle degustazioni di vi-no organizzate dai sedicipunti di assaggio distribuitinel cuore del complesso mu-seale. Per la maggior parte si ètrattato di produttori del se-nese associati all’Unione Pro-vinciale Agricoltori di Confa-gricoltura. Forte soddisfazione per l’or-ganizzazione che ha credutomolto in questa iniziativa,che è stata una bella vetrina.Queste le aziende dell’Unio-ne provinciale Agricoltori diSiena presenti: Azienda Agri-cola Giacomo Mori, FattoriaCarpineta Fontalpino di Fi-lippo e Gioia Cresti, Fattoriail Poderaccio di Lisa Ravà,Tenimenti Poggio Bonelli,Mastrojanni srl e AziendaAgricola Le Ragnaie di Cam-pinoti Riccardo, AziendaAgricola Villa Le Prata dellafamiglia Losappio, AziendaAgricola S.S.A. di Luca e Nic-colò de Ferrari, ConsorzioVino Chianti Classico, Teruz-zi e Puthod spa.

A SIENA

PELLEGRINI

DEL VINO

Page 50: Mondo Agricolo 12

50| MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2013

O R G A N I Z Z A Z I O N E E T E R R I T O R I O

presidente nazionale di Confagricoltura:«Le imprese familiari italiane, se vengo-no messe a disposizione le risorse perl’innovazione, possono competere con leimprese delle altre nazioni, ma queste de-vono essere uguali per tutti, altrimentinon riusciranno a rimanere sul mercato,nemmeno con i migliori prodotti. Que-sta riforma della Pac deve soddisfare i bi-sogni di 27 Paesi europei molto diversifra loro e questo non è possibile. La fles-sibilità che ha reso possibile l’ok a questariforma rende i nostri prodotti menocompetitivi nei confronti degli altri Paesieuropei. Questa riforma ci obbliga a ri-manere piccoli e deboli, a restare un’agri-coltura marginale. Serve una strategiaagricola nazionale. Essere il Paese deimille campanili non è più un valore. Di fondo c’è una visione sbagliata dell’a-gricoltura e in questo senso l’Expo del2015, che potrebbe essere una opportu-nità, rischia di diventare una grande fie-ra. Noi – conclude Guidi – né ci rasse-gniamo né ci arrendiamo; il nostro scopoè quello di continuare a lottare per il mo-dello di agricoltura che vogliamo. Il set-tore agricolo non è in crisi né a livellomondiale, né a livello europeo e naziona-le. I trend di aumento delle produzionisono costanti, ma per continuare a cre-scere dobbiamo cambiare mentalità eavere l’aiuto delle istituzioni».

La nuova Pac al centro dell’XI edizionedelle Giornate Agricole Modenesi. «Dauna prima lettura dei documenti dellanuova Pac – spiega la presidente di Con-fagricoltura Modena, Eugenia Bergama-schi – mi sono resa conto che incontre-remo termini che non conosciamo, ter-mini nuovi e difficili come ‘greening’ e‘convergenza’, ma c’è anche un vecchiovocabolo: sburocratizzazione. Una delleprincipali linee guida della nuova Pac èridurre il più possibile la burocrazia. Spe-ro che venga veramente applicata, per-ché noi imprenditori agricoli non riu-sciamo più a fare impresa e ad affrontareil lavoro di tutti i giorni. Abbiamo difronte il macigno della burocrazia, che ciostacola operativamente e rappresentaanche un costo monetario non più soste-nibile dalle nostre aziende». All’incontrohanno preso parte anche l’assessore all’A-gricoltura della Provincia di Modena Lu-ca Gozzoli e il presidente della Commis-sione Agricoltura e Sviluppo Rurale delParlamento Europeo Paolo De Castro,con un videomessaggio. Nel corso dellagiornata hanno parlato Denis Pantini,direttore dell’area Agricoltura e Industriaalimentare di Nomisma, e Valtiero Maz-zotti, direttore generale Agricoltura Re-gione Emilia-Romagna, che hanno fattoil punto sugli indirizzi della nuova Pac.Achiudere i lavori è stato Mario Guidi,

XI EDIZIONE DELLE GIORNATE AGRICOLE MODENESI

Meno burocrazia, più impresa

“Sicurezza sul lavoro in agri-coltura: un impegno costan-te”. Questo il convegno, orga-nizzato da ConfagricolturaVercelli e Biella, che ha vistola partecipazione di numero-sissimi associati. E’ diminui-to il numero degli incidentisul lavoro nella regione Pie-monte ed anche in provinciadi Vercelli. Nelle campagne èin atto da tempo un costantesforzo, da parte delle azien-de, per innalzare i livelli di si-curezza. Ma proprio per que-sto occorre fare di più. Inquesto ambito si colloca losforzo e l’impegno che Con-fagricoltura Vercelli e Biellasvolge quotidianamente afianco delle imprese associa-te, con convegni e sportelli“sicurezza” dedicati. Questotema non va consideratoesclusivamente come un ob-bligo burocratico, ma comeun investimento per la sicu-rezza e la salute propria e deipropri collaboratori. Certa-mente la sicurezza non va ri-cercata solo sui campi. Moltospesso le macchine agricolesi trovano a circolare sullestrade, per gli spostamenti daun campo all’altro o per tra-sportare i prodotti agricoli.Va perciò prestata attenzioneai temi dell’omologazionedelle macchine agricole edelle loro attrezzature e leprescrizioni previste dal Co-dice della Strada.

VERCELLI-BIELLA

SICUREZZA

SUL LAVORO

Page 51: Mondo Agricolo 12

lute umana, prevede di garantire anchela sostenibilità economica e la qualitàdelle produzioni”. Approfonditi gli interventi tecnici suiriflessi del piano sulle misure agroam-bientali del nuovo Psr, sullo sviluppodell’assistenza tecnica alle aziende, sul-la difficoltà a mantenere gli standarddel passato e sulle esigenze di adegua-

Dal 1° gennaio, partirà il Pia-no di azione nazionale(Pan). Confagricoltura Pie-monte, con l’Accademia diAgricoltura di Torino e con ilpatrocinio della RegionePiemonte, ha organizzato ilconvegno “Agricoltura soste-nibile: l’esperienza della Re-gione Piemonte tra passato,presente e futuro”. “Siamo inpresenza di un provvedimento – hadetto Gian Paolo Coscia, presidentedell’Organizzazione regionale - forte-mente sbilanciato dal lato ambientale,che pone a carico del settore agricoloobblighi molto pesanti, senza tenereconto delle indicazioni contenute nelladirettiva europea, che insieme al mi-nore rischio per l’ambiente e per la sa-

CONVEGNO CONFAGRI PIEMONTE E ACCADEMIA AGRICOLTURA

Dal Pan troppe incombenze e restrizionimento a quelli previsti dallenormative europee e nazio-nali per i servizi fitosanitari. “Occorre fare attenzione –ha osservato il vicepresiden-te nazionale di Confagricol-tura, Ezio Veggia - ad ag-giungere oneri e complica-zioni a carico degli agricolto-ri, perché il sistema non reg-ge. Anche per il Pan il pro-

blema irrisolto è quello delle risorse edè illusorio il riferimento ai fondi dellanuova Pac già fortemente decurtati”.“La sostenibilità non può essere soloambientale, ma necessariamente ancheeconomica, oltre che sul piano degliadempimenti burocratici”, ha conclusoVittorio Viora, vicepresidente dell’Ac-cademia di Agricoltura.

Page 52: Mondo Agricolo 12
Page 53: Mondo Agricolo 12

per i primi anni; la seconda è che diventi sempre più difficile

reperire terra”. Come dire ci mancava la ciliegina sulla torta!

Così si mettono in ginocchio soprattutto i giovani senza terre

di proprietà, che avranno sempre maggiori difficoltà ad affit-

tare terreni. A condurre un’impresa agricola attualmente c’è

solo un giovane sotto i 35 anni ogni 12 agricoltori che ne han-

no più di 55. Le aziende gestite dai giovani sono meno di

60.000, mentre molte di quelle condotte dagli anziani sono

spesso senza eredi. E sono proprio i giovani a scontare il dram-

ma disoccupazione, che con-

tinua ad essere a livelli record.

Puntare sulle opportunità of-

ferte dal settore sembrerebbe

ovvio, anche considerato che

l’agricoltura è uno dei pochi

comparti in crescita per ap-

peal e per valore aggiunto.

L’importanza dell’agricoltura

continua incessantemente a

crescere e in campagna ci so-

no concrete possibilità di la-

voro. “Invece, stranamente –

mette in evidenza Maiorano -

si continua ad andare contro-

corrente. Piuttosto che favori-

re e assecondare la forte pro-

pensione all’imprenditoria

che caratterizza i giovani ita-

liani, si impone l’Imu a chi af-

fitta i terreni; il che rende im-

possibile per un giovane, che

non proviene dal settore, di-

ventare agricoltore”.

Elisabetta Tufarelli

DICEMBRE 2013 | MONDO AGRICOLO |53

Chi possiede campi dichiarati agricoli, ma non ha i requi-

siti come coltivatore o imprenditore, ha dovuto pagare

la seconda rata dell’imposta sulla base dell’aliquota sta-

bilita dai rispettivi Comuni per il 2013. Certamente questa vit-

toria a metà sull’Imu lascia strascichi e questioni ancora aper-

te. Una ricade direttamente sulle spalle della categoria più fra-

gile, quella dei giovani. Come Anga ci siamo sempre battuti

per semplificare l'ostacolo principale all'ingresso delle nuove

generazioni in agricoltura: la difficoltà d’accesso al "bene ter-

ra". Anche nello scorso nu-

mero di Mondo Agricolo ave-

vamo affrontato quello che

Raffaele Maria Maiorano ave-

va efficacemente definito ‘il

paradosso del background’,

ovvero l’insormontabile, rea-

le ostacolo sulla strada di chi

desidera inserirsi nel settore

agricolo, per avviare o ingran-

dire e rendere più competiti-

va l’impresa. Così com’è, il de-

creto sulla seconda rata 2013

dell’Imu sui terreni a carico

dei proprietari non condutto-

ri renderà, in particolare pro-

prio per i giovani, l’affitto del-

la terra ancora più difficile.

“Due sono le conseguenze.

La prima – spiega il presiden-

te Anga - è che il proprietario

scarichi, comunque, sull’affit-

tuario il costo dell’imposta, fa-

cendo diventare antiecono-

mica l’attività, in particolare

PER MOLTI UNDER 40 É IMPOSSIBILE

INVESTIRE IN AGRICOLTURA

A S S O C I A Z I O N E N A Z I O N A L E G I O VA N I A G R I C O LT O R I

Così com’è la situazione non èsemplice. Urge trovare una via disvolta. Mentre continueremo abatterci perché nei provvedimentiprevalga la logica costruttiva,invece di continuare a scaricaresulle giovani generazioni iproblemi del Paese, desidero

soffermarmi su una parola importantissima: futuro. Quellonostro e delle nostre imprese, ma anche quello di tanti nostricoetanei che vorrebbero mettersi in gioco nel nostro settore etrovano la via per fare un’impresa agricola irta di complicazioni.La risposta è una sola: l’associazionismo. Non è più tempo dibattitori liberi e di ‘solisti’; serve l’energia del coro. Dobbiamodare sempre più forza alla nostra Anga: associarsi vuol direstare insieme e condividere un progetto comune. Ma significaanche conoscersi, condividere percorsi, scelte e opportunità.Abbiamo un’occasione: fare sinergie per crescere insieme e percreare un ambiente favorevole al settore e alle imprese che vioperano. Cogliamola!

Raffaele Maiorano Presidente Nazionale Anga

I L C O M M E N T O

Imu sui terreni:per i giovaniaffitti più onerosi

Page 54: Mondo Agricolo 12

Arriva dal Mipaaf una nuova iniziativaper i giovani! Sempre nell’ottica di favori-re gli scambi di esperienza e l’internazio-nalizzazione delle imprese agricole giova-nili, è stato bandito il DM n. 21282 del30.10.2013, che prevede la selezione di 50aziende agricole condotte da under 40,per la partecipazione alla manifestazionefieristica dell’agroalimentare “SummerFancy Food”, che si svolgerà a New Yorkdal 29 giugno al 1° Luglio 2014. La parte-cipazione a quest’evento è una grande oc-casione per le nostre imprese, infatti dal1955 le fiere “Fancy Food Shows” - “Win-ter Show” a San Francisco nel periodo in-vernale, e “Summer Show” a New YorkCity nel periodo estivo - sono il più gran-de evento gastronomico del Nord Ameri-ca, con esposizione di alimenti e bevanded’eccellenza e numeri da capogiro:180.000 prodotti, 2.400 espositori prove-nienti da 80 paesi di tutto il mondo e24.000 buyer. Alle giovani imprese agri-cole vincitrici, il Mipaaf coprirà le spese diviaggio e di iscrizione alla fiera. Le azien-de dei giovani imprenditori saranno ospi-tate all’interno di uno spazio espositivoprenotato dallo stesso Mipaaf - Promo-zione dell’imprenditorialità giovanile inagricoltura. Il bando prevede requisiti di ammissibi-lità come lo svolgimento dell’attività diimpresa sul territorio italiano, la qualificadi imprenditore agricolo professionale(IAP), o coltivatore diretto ed un’età infe-

riore a quarant’anni alla data di scadenzadel bando. La graduatoria degli ammessisarà formata attraverso l’attribuzione diun punteggio: massimo 60 punti. Avrà unmaggior numero di punti, ad esempio,chi dimostra di essere dotato di sistemi diqualità certificati dalla normativa comu-nitaria, oppure le aziende che hanno lacapacità di sviluppare contatti commer-ciali anche con l’estero, e così via (come ri-sulta dall’art. 3 del bando). A parità dipunteggio, sarà utilizzato il criterio dipriorità della minore età del titolare dell’a-zienda. Gli aspiranti vincitori devono in-viare la domanda di partecipazione allamanifestazione fieristica (modello A),con allegati la descrizione tecnico econo-mica dettagliata sulle caratteristiche del-l’azienda (modello B), e la dichiarazionesulla composizione societaria (modelloC). Il termine per la presentazione delledomande è fissato al 31/01/2014, all’indi-rizzo: ministero delle Politiche agricolealimentari e forestali – Direzione genera-le dello sviluppo rurale – Ufficio DISR 2,via XX settembre 20, 00187 Roma. In al-ternativa alla posta raccomandata è pos-sibile inviare tutta la documentazione tra-mite posta elettronica certificata all’indi-rizzo: [email protected]. Per info e supporto alla redazione delledomande: [email protected];http://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagi-na/6881. Giulia C allini

NORME EUROPEE

Riforma PACsotto la lente dell’Anga

54 | MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2013

50 aziende under 40 alla fiera di New York

BANDO MIPAAF PER IL “SUMMER FANCY FOOD”

Sala gremita a Mantova nellaserata per analizzare i conte-nuti della prossima Pac. A illustrare le novità Massi-mo Battisti, responsabiledell'ufficio economico del-l'Organizzazione, che par-tendo dalla proposta inizialedella Commissione, ha ri-percorso l'iter di approvazio-ne che ha portato al varo del-la riforma della Politica agri-cola comunitaria, la quintain vent'anni. Dal 2015 i nuovi regola-menti per il primo e secon-do pilastro saranno operati-vi, con riassegnazione agliagricoltori attivi secondomodelli di regionalizzazio-ne e convergenza da defini-re a livello di stato membroentro il 1° agosto 2014,magià dal prossimo anno sisentiranno gli effetti del ta-glio della spesa: meno 20%di risorse da destinare alledomanda Pac 2014. A regi-me nel 2019, secondo stimedella Regione Lombardia, sipotrebbe avere una riduzio-ne dal 35 al 50% dell'attualebudget destinato agli agri-coltori lombardi. Nel corso della serata sonostati analizzati gli aiuti previ-sti per i giovani agricoltori,sia nel primo pilastro, sianello sviluppo rurale.

Page 55: Mondo Agricolo 12

Giovani Anga Lombardia a Strasburgo

VISITE E INCONTRI AL PARLAMENTO EUROPEO SULLA PAC

Il viaggio annuale dei Giovani diConfagricoltura Lombardia quest'an-no si è svolto a Strasburgo, in occasio-ne del voto della Pac al ParlamentoEuropeo, ospiti dell'On. Lara Comi.La trasferta, guidata dal presidente re-gionale Stefano Lamberti, ha avutogrande partecipazione da tutta laLombardia. L’incontro con l'Onore-vole Comi, è stato utile anche per cono-scere la storia, l'evoluzione ed il funzio-namento del Parlamento Europeo. Lanuova politica agricola preoccupa i gio-vani,ma non solo loro. Le risorse a di-sposizione del settore calano; la quotadel bilancio UE destinata all'agricolturaè scesa dal 75 al 40%, mentre cresconole incertezze su modalità e tempi con iquali i singoli Stati membri sapranno

gestire il loro margine di flessibilità. Ol-tre ad assistere ai lavori in Aula, l’Angaha incontrato l'On. Giovanni la Via el'On. Paolo De Castro, presidente dellaCommissione Agricoltura PE. Duran-te l'incontro con i parlamentari euro-pei, Lamberti ha sottolineato che i gio-vani vogliono avere un ruolo semprepiù attivo nella programmazione futu-ra, soprattutto perché per la prima vol-

ta la Pac riserva ingenti risorse agli‘under 40’. La quota potrà arrivare si-no ad un massimo del 2% del budgetcomunitario, ma saranno i singoliStati a deciderne l'ammontare effetti-vo. L’Anga si batterà per far sì che loStato italiano riconosca l'importanzadei giovani per la crescita dell'econo-mia del Paese. "Quella di Strasburgo

- ha detto Francesca Picasso - vicepresi-dente nazionale dei Giovani di Confa-gricoltura - è stata una iniziativa impor-tante per permetterci di comprenderele dinamiche decisionali di numerosiprocessi legislativi. La sfida è ora quelladel post Pac, ovvero l'applicazione daparte degli Stati membri e la presa dicoscienza che, per ora, l'Italia è più in-dietro degli altri stati dell'Ue".

Page 56: Mondo Agricolo 12

5 6 | MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2013

OVER 60

Vacanze romane e udienza papaleper i soci del Sindacato Pensionati

di Elisabetta Tufarelli

“E’ fuor di dubbio che il SindacatoPensionati di Confagricoltura abbiatra i suoi scopi anche quello di pro-muovere l’aggregazione e la socializ-zazione. E’ in quest’ottica che è statoorganizzata questa nostra prossimainiziativa, che si terrà a Roma e culmi-nerà, interpretando il desiderio di tanti nostri associati, con l’udienzapapale”. Lo ha detto Angelo Santori,segretario nazionale dei pensionati di Confagricoltura, presentando il 3 5 °Soggiorno dei pensionati di Confagri-coltura. Il consueto appuntamento‘vacanziero’, si terrà dal prossimo 27febbraio al 6 marzo 2014, e offrirà agli ‘over 60’ di Confagricoltura l’op-portunità di godersi pienamentela città eterna. L’Hotel, un “quattrostelle” di una nota catena alberghiera,si trova a 3 chilometri dal centro dellacittà e permette di raggiungere facil-mente le principali attrazioni turisti-che come Piazza Navona, il Colosseo,i Fori Imperiali, via dei Condotti e la Città del Vaticano. Il soggiorno è strutturato in due turni di otto notti

e sette giorni (il primo dal 20 febbraioal 27 febbraio e il secondo dal 27 feb-braio al 6 marzo). I periodi sono statipredisposti seguendo il criterio della rotazione delle province e in base al numero delle presenzepresunte di ogni sede. L’organizzazio-ne prevede la partecipazione di 400persone per soggiorno. La struttura può essere visionatadirettamente dal proprio computer di casa, collegandosi al sito “www.nh-hotels.it”. “Noi ‘giovanotti con i capellibianchi’ - rileva Angelo Santori,segretario nazionale dei pensionati di Confagricoltura - siamo diventatisempre più indispensabili alla fami-glia, alla società e all’economia. E la grave crisi economica ha portatoad una preoccupante riduzione delpotere di acquisto delle nostre pensio-ni. Anche quest’anno però abbiamovoluto organizzare il nostro consuetoSoggiorno pensionati nella capitaleper una ragione importantissima: l’u-dienza, in Sala Nervi, di S.S. PapaFrancesco”. Il programma del soggior-

no romano prevede numerose escur-sioni: Musei Vaticani, Fori Imperialicon S. Pietro in Vincoli, Ghetto Ebrai-co con l’Isola Tiberina e Trastevere, S. Giovanni in Laterano con il Batti-stero e la Scala Santa. Non poteva mancare una serata tipicaromana in un noto ristorante di Tra-stevere. Info presso le sedi Confagri-coltura del territorio.

L’OCSE SULLA RIFORMA

DELLE PENSIONI

L’Italia, con la riforma delle pensioni,ha perso il primato di avere il sistemapiù costoso dei Paesi Ocse. I pensionatidi domani avranno una pensioneinadeguata. Questo è il quadrotracciato per l’Italia. “L’aumentodell’età pensionabile – sottolineal’organismo - permetterà di conseguirenotevoli risparmi in futuro". Dopo il2018 l’età pensionabile aumenteràper uomini e donne in base allasperanza di vita. “Tuttavia – precisal’Ocse – l’aumento dell’età pensionabilenon è sufficiente per garantire chele persone rimangano sul mercatodel lavoro”. In pratica, se ci sonopolitiche per andare in pensioneanticipata e non ci sono politicheper promuovere l’occupazione ecarriere più lunghe, l’efficacia dellariforma si manifesterà in tutti i suoilimiti. Il mercato del lavoro nellafascia di età 55-64 anni ha bisognodi ulteriori impulsi, il tasso di attivitàpari al 40,4% è ancora basso. Poi “oltre alle prestazioni socialierogate secondo il livello di reddito,per le persone di 65 anni e per quellepiù anziane, l’Italia non prevedealcuna pensione sociale”. Insomma,in futuro, meno spesa e pensionatia rischio povertà.

Page 57: Mondo Agricolo 12

DICEMBRE 2013| MONDO AGRICOLO |57

Anziani e qualità della vita:sul podio Norvegia e Germania

Anziani e qualità della vita: l'Italia indietronella classifica di Global Age Watch, che saràsottoposta ai governi per migliorare le poli-tiche per la terza età. Ai primi posti Svezia,Germania e Norvegia e il ‘Bel Paese’ arrivasolo al 27 posto. L’Italia si piazza dopo Cile,Slovenia, Uruguay e Argentina. E’ la Sveziala nazione più "ageing-friendly" della Terra,con pensioni e welfare generosi, trasportiaffidabili e forte senso della comunità. Aruota, sul podio figurano Norvegia e Ger-mania. Obiettivo della classifica è consentire

ai governi di tutto il mondo di avere para-metri da poter prendere a riferimento alfine di misurare il successo delle politicheper gli anziani. Sono quattro le voci chefungono da metro di valutazione: sicurezzadel reddito, salute, lavoro e formazione,condizioni ambientali favorevoli. Il reddito,ad esempio, comprende a sua volta ulterioriindicatori: dalle pensioni, al welfare, al Pilpro capite. La salute, invece, prende in esa-me le aspettative di vita e il benessere psico-logico, mentre l'ambiente favorevole si con-centra sui legami sociali, l'accesso al tra-sporto pubblico e la sicurezza fisica. A cia-scuna voce è assegnato un punteggio speci-fico capace, a sua volta, di far capire quantoogni singolo Paese sia vicino o meno al

"risultato ideale". Sulla sicurezza del reddito,ad esempio, l'Italia fa meglio di Svezia e Ger-mania. Un esito sorprendente, se si guardaalle pensioni italiane, che è spiegabile forsecon la valutazione del risparmio e della pro-prietà dell'abitazione. Sulla salute, invece, l'I-talia totalizza 73 punti, piazzandosi 15esima.Ma è soprattutto sull'istruzione (62esima) esull'ambiente (53esima) che il "crollo" è evi-dente: siamo in linea con la Grecia, 61esimasull'istruzione, e con la Georgia, 54esima suitemi legati all'ambiente.

UNO STUDIO del Vu University Medical Centre di Amsterdam evidenzia come il soffrire, o averesofferto, di depressione acceleri l’invecchiamento.Pub b licata su Molecular Psychiatry, la ricerca hapreso in esame di più di 2.400 persone: di questeun terzo era depresso, un terzo lo era stato e il restante terzo era in salute.Le conclusionihanno permesso di rilevare come nelle persone

depresse esistano palesi differenze nella lunghezza dei telomeri, indicatorebase dell’invecchiamento dell’organismo. L’analisi dei campioni di sangue dei soggetti presi in esame per verificare la presenza di particolari segni di invecchiamento cellulare, in relazione alla modifica della struttura di q uestiindicatori, mostra chiaramente che nelle persone senza una storia di depressione alle spalle o in atto i telomeri sono più lunghi rispetto a q uellidegli altri componenti del gruppo. La depressione, per i ricercatori, è associataa diversi anni di invecchiamento biologico e la presenza di telomeri più cortideriva dalla reazione dell’organismo all’attivarsi dei sintomi depressivi.

TORTONE A CUNEO

Remo Tortone, presidentedei Pensionati diConfagricoltura Cuneo, è stato riconfermato allavicepresidenza delsindacato Pensionati diConfagricoltura Piemonte.La nomina è avvenutadurante il convegnoregionale che si è svolto aCossato (Bi). Perl'allevatore di Villafalletto,che dal 2011 è ancheconsigliere nazionale delsindacato, una riconfermaimportante e unriconoscimento del lavorosvolto da tuttal'organizzazione agricola."Sono soddisfatto diricoprire questo incarico,che sottolinea come ilCuneese occupi un postodi primo piano nelledinamiche di sviluppodell'organizzazioneagricola in Piemonte enon solo".

MERLI A PIACENZA

ll Sindacato provincialepensionati diConfagricoltura Piacenzaha eletto nei giorni scorsiil nuovo consiglio per il prossimo triennio. Per acclamazione è statorieletto presidenteGiovanni Merli.Confermati ancheGabriella Carini, connomina a vicepresidente,Ennio Sogni, AntonioMarchini, Duilio Ribecchi,Luiciano Capelli eGiuseppe Rei. Neoeletti,invece FrancescoMontenet e Paolina Merli.Continuità erinnovamento, dunque,nella direzione di un sindacatoparticolarmente attivo e partecipe all’internodell’Organizzazione.

Page 58: Mondo Agricolo 12

58| MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2013

ENTRO IL 2020 il 40% di donne saràpresente nei Consigli di amministrazione.Nel 2003 erano solo l’8,5%. Il maggiore‘spazio rosa’ è dovuto all’approvazione, a Strasburgo e a grande maggioranza, della direttiva comunitaria che agevola lapresenza femminile nei Cda delle societàquotate in borsa. La misura prevede ancheche i Paesi possano applicare sanzioni alleimprese che non rispettano l'indicazione.

Secondo i dati della Commissione, attualmente l'85% degli amministratori senzaincarichi esecutivi e il 91,1% di quelli con incarichi esecutivi sono uomini. Le donneoccupano invece solo, rispettivamente, il 15% e l’8,9% . A parere della co-relatricedella commissione per i diritti della donna, Rodi Kratsa-Tsagaropoulou (PPE, EL) è essenziale, per le società quotate in borsa, evolversi, includendo, nei processidecisionali le donne qualificate e ciò per una competitività nel pieno rispetto dei principi e dei valori di uguaglianza comunitari. L'Italia, pur essendosi dotata di un'apposita legge nel 2011, è quartultima con un misero 6%, seguita solo daMalta (3%), Cipro (4%) e Ungheria (5%). La Norvegia vanta il 42% di presenza femminile nei Consigli di amministrazione.

Contro la crisi le donnescelgono l’impresa

di Elisabetta TufarelliCAMPI ROSA

ITALIANE

GRANDI LAVORATRICI

Le donne italiane lavora-no più di tutte nel mon-do. Lo dice l’Ocse (Orga-nizzazione per la coopera-zione economica e losviluppo), precisando chequelle italiane sonoimpegnate, ogni giorno,326 minuti più degliuomini in lavoridomestici, casa, figli egenitori anziani. Secondoil rapporto, ogni donna inItalia dedica 36 ore lasettimana ai lavoridomestici, mentre gliuomini non vanno oltre le14. Sono 22 ore didifferenza e si tratta deldivario maggiore tra tuttii Paesi industrializzati.Anche facendo la mediatra lavoro dentro e fuoricasa, le donne restanovincenti: in media 11 orein più degli uomini, a causa della quota mag-giore di lavoro domesticoche si sobbarcano. Ledonne lavorano meno in Giappone (si dedicanoa lavori domestici nonretribuiti per 21 ore a settimana), India (18ore), Spagna (15 ore),Nuova Zelanda Turchia e Canada (14 ore), Corea(13,5) e Francia (12,5). In Danimarca, invece, il gap “domestico” non vaoltre le 3 ore settimanali.”Vien da sé – rileva MarinaDi Muzio – che il lavoro in agricoltura non fa ecce-zione, anzi! E’ importanteimpegnarsi nell’associa-zionismo, fare squadraper valorizzare l’impegnoe il lavoro femminile acasa e nelle imprese”.

Le donne rispondono alla crisi puntandosulle imprese. In un anno, secondo i datidell’Osservatorio dell’Imprenditoria fem-minile di Unioncamere-InfoCamere, quel-le femminili sono cresciute. E lo hanno fat-to scegliendo in modo massiccio una for-ma giuridica ‘matura’ come la società dicapitale (+9.789 unità nei dodici mesi, conun ritmo di crescita pari al 4,5%) a scapitodella più semplice, ma più fragile, impresaindividuale (-6.627 unità). I settori in cui leimprenditrici ‘rosa’ hanno cercato preferi-bilmente spazio sono stati quelli del turi-smo (cresciuto di 4.850 attività, ben oltrel’intero saldo del periodo) e dei servizifinanziari (+1.393 attività, pari ad una cre-

scita-record del 5,3%). Oltre la metà del-l’aumento crescita delle imprese femminilisi concentra nelle regioni del Centro-Italia(+2.380 unità, il 63% del saldo totale),mentre il Nord-Est è l’unica area a vederdiminuire il numero di imprese guidate da donne (-291). La distribuzione geografica delleimprese femminili nel 2013 si confermaconcentrata nel Sud e Isole. Il Molise con il29,69%, l’Abruzzo con il 27,82%, la Basili-cata con il 27,66% sono le regioni con il piùalto tasso di femminilizzazione anche se sinota un lievissimo incremento, nell’ultimoanno, della componente femminile nelcentro – nord, tradizionalmente menovocato al mettersi in proprio delle donne.La crescita è apprezzabile in termini asso-luti in Lombardia (+1.915), nel Lazio(+1.538 imprese) e in Toscana (+868). Roma è la città con il più elevato numero diimprese rosa, seguita da Napoli e da Mila-no. La componente femminile dell’impren-ditoria locale appare più dinamica nelleprovincie di Novara (+2,60%), Prato(+2,52%) e Pescara (+2,14%).

Page 59: Mondo Agricolo 12
Page 60: Mondo Agricolo 12
Page 61: Mondo Agricolo 12

AGRITURISMO COME RISORSA

AGRITURISMOdi Gaetano Menna

L’Agriturismo non è solo una villeg-giatura economica ad alto rendi-mento “ricreativo”, ma anche unavacanza “etica” che anticipa le solu-zioni innovative per uscire dalla cri-si, secondo principi di avanzatasostenibilità. Quello nell’agrituri-smo può essere un Natale diverso,in cui non c’è solo la vacanza, ma ilcoinvolgimento, la compartecipa-zione ad iniziative importanti anchesotto il profilo sociale, sostenibile e,per l’appunto,etico. Si pensi, adesempio, all’agricoltura socialecapace di raccontare storie diaffrancamento dall’emarginazione edalla disabilità: sta prendendo sem-pre più piede grazie alla particolaresensibilità di una schiera crescentedi imprenditori illuminati, molti deiquali si dedicano anche all’agrituri-smo. Gli ospiti apprezzano, sonoorgogliosi di sostenere queste ini-ziative, sentono che la propria sceltadi vacanza in campagna può contri-buire anche ad aiutare chi è piùsfortunato. C’è poi l’utilizzo delle energie rin-novabili da parte di molte struttureagrituristiche. Chi soggiorna puòfarsi una idea chiara delfatto che il “futuro”, pertanti imprenditori agrico-li, è già “presente”, nelriscaldamento, nell’illumi-nazione, nell’energia elet-trica che muove gli stru-menti per la lavorazionedei prodotti. Potrà vederecaldaie, stufe e camini abiomassa legnosa; collet-tori solari e pannelli foto-voltaici; soluzioni per ilrisparmio energetico e

materiali bioedili; veicolielettrici e mobilità sosteni-bile; impianti alimentatida altre energie rinnovabi-li (geotermico, mini eoli-co, mini biogas, miniidroelettrico). Una recenteindagine di Confagricol-tura ha evidenziato che il99% dei gestori di agritu-rismo ha compiuto, o staper compiere, scelte eco-sostenibili, risultandomolto sensibili al temadelle rinnovabili.Anche la ristorazione nell’agrituri-smo ha il sapore del futuro, perfet-tamente coniugato con la forza del-la tradizione; sono ormai circa il26% le aziende agrituristiche cheproducono con metodi biologici,proponendoli nella ristorazionecome nella vendita diretta. Per non parlare poi di equiturismoed ippoterapia, cicloturismo, api-coltura. Stesso discorso vale per lo smalti-mento dei rifiuti. Si stanno molti-plicando le aziende agrituristicheche producono “in casa” concime

naturale ricavato dai rifiuti organicidella cucina. Quello che si gustasulle tavole delle aziende agricole èdunque “più buono” non solo per-ché di filiera corta, ma anche per-ché più “ecologico”. L’ospite è infor-mato e sa che, scegliendo un agritu-rismo per le proprie vacanze, con-tribuisce allo sviluppo di pratichepiù rispettose dell’ambiente.Non mancano, in questo panoramadi “imprese eccellenti”, anche leesperienze di bioarchitettura: ilrecupero delle case rurali preesi-stenti e tradizionali, con il supporto

non solo degli artigianidella pietra, ma anchedegli operatori del restau-ro innovativo, riducendosensibilmente i consumidi energia. Ed infine unasottolineatura va fattaanche sulle fattorie didat-tiche, che permettono difornire ai più giovani fon-damentali strumenti for-mativi e di conoscenzasull’agricoltura e sul suoruolo nella società.

La vacanza in campagna è etica e solidale

DICEMBRE 2013| MONDO AGRICOLO |61

©A

less

and

ro P

anta

no

Page 62: Mondo Agricolo 12

Alle falde dell’Etna vive e prosperauna coppia favolosa, di casa da sem-pre in questo specialissimo territorio,unico per natura e fascino emanatodal vitale e incandescente vulcano.Sono il Nerello Mascalese, uno dei piùantichi vitigni rossi autoctoni di Sici-lia, di rimarchevole finezza (non acaso molti lo accostano al PinotNero), e il Nerello Cappuccio, fratellomeno dotato di struttura e tannino,ma partner perfetto del primo, concui in piccole percentuali concorre adar vita ad un blend storico dell’enolo-gia isolana. Entrambi ricevono smalto e irripetibi-le allure dai suoli lavici di quel piccoloe prezioso comprensorio viticolo cheè l’Etna, capace di regalare originalitàassoluta e sorprendente mineralità aisuoi vini – così difformi dal resto dellaproduzione enoica siciliana – e daalcuni anni meritatamente, forte degliimportanti investimenti operati dalleaziende etnee, nelle grazie della criticadi settore e del pubblico. Anche per-ché l’Etna rappresenta davvero unmondo a parte, praticamente un’isolanell’isola e un terroir nel senso piùvero del termine, favorito da un felicemix di condizioni pedoclimaticheideali per la qualità e i profumi delleuve: altitudine, piovosità, forte escur-sione termica, tra le temperature rela-

62| MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2013

L’ETNA ROSSO DELL’AZIENDA COTTARELLA

Quel vulcanico Bacco!tivamente elevate del giorno, pro-pizie per un’ottima concentrazio-ne del vino, e quelle in repenti-no calo della notte, foriere diuna freschezza di aromi e diuna longevità che è rarotrovare nei vini del Sud,con il valore aggiuntoconferito daglistraordinari terrenivulcanici. In questovocatissimo contestonei primi anni Novanta i fra-telli Guglielmo ed Enzo Cambria,riprendendo l’attività iniziata dalpadre, hanno dato vita all’azienda viti-vinicola Cottanera (dal nome di unantico borgo di proprietà) riconver-tendo una buona quota dei cento etta-ri della tenuta di famiglia a vigneti tut-ti accorpati intorno alla cantina, incomune di Castiglione di Sicilia, a 700metri di altezza lungo le pendici set-tentrionali del vulcano. Viticoltura difrontiera, dunque, e un obiettivo: farevino di qualità in maniera innovativasul selvaggio versante nord dell’Etna,ostico ma appassionante e talmentesingolare da imprimere il propriomarchio inconfondibile anche ad uvenon indigene. Ed in effetti per valoriz-zare queste splendide terre nere all’i-nizio si puntò molto sui vitigni inter-nazionali – Merlot, Syrah, Cabernet

Sauvignon, Cabernet France persino l’insolito Mondeu-se, originario della Savoia –con bellissimi risultati. Inseguito però, complice l’in-gresso in azienda del talen-tuoso enologo LorenzoLandi, accanto a loro hannotrovato spazio ed attenzionecrescenti le varietà autocto-ne, le più tipiche dell’Etna,come i due Nerelli e il bian-co Carricante. Oggi, dopo la

VINOdi Barbara Mengozzi

scomparsa di Guglielmo,a guidare Cottanera,assieme allo zio Enzo,sono i suoi figli Marian-

gela, Emanuele e France-sco, che portano avanti con

coerenza una filosofia produt-tiva che coniuga al meglio il

rispetto di una grande tradizioneall’applicazione delle più innovative

tecnologie e ad una sostenibilitàambientale rivolta alla totale salva-guardia delle caratteristiche del pro-dotto. Nei 55 ettari di vigneti azienda-li, coltivati in asciutto, quasi tutti gliinterventi sono manuali, curati per lopiù da una squadra di esperte donneche al momento giusto si occupanodella vendemmia (consuetudine tra-dizionale sull’Etna pienamente tutela-ta da Cottanera). Un connubio vincente, quello tra uvedi pregio nate sulla pietra lavica emoderne tecniche in vigna e in canti-na, che ha portato alla ribalta i vini fir-mati dall’azienda etnea, ricchi disostanze minerali, eleganti, di grandeequilibrio, particolarmente longevi. Apartire dalla massima espressione delterritorio, l’Etna Rosso, uno dei piùlucenti e pluripremiati gioielli enoicidi Cottanera, binomio di NerelloMascalese (9 0 %) e Nerello Cappuccio(10%) che sosta per 12-14 mesi inlegno, tra botte grande e barrique dirovere francese, ed affina per altri 18mesi in bottiglia, dalla personalità edal carattere ben definiti. Rubinoacceso nel colore, sprigiona intensiraffinati profumi floreali con note dicannella, cassis e frutti rossi. Al palatomostra calda vena fruttata e buon cor-po, non eccessivamente vigoroso, contannini fitti ma dolci e avvolgenti. El’attraente lungo finale conferma il suorango di grande vino, destinato adevolvere nel tempo.

Page 63: Mondo Agricolo 12

La sua splendida locationgli conferisce un fascinoche lo rende uno dei piùsuggestivi, oltre che deimigliori, ristoranti dellaSicilia. Siamo nel cuore diIbla, la parte storica diRagusa fitta di vicoli ecostellata da chiese e palaz-zi di arte barocca, e all’in-terno degli antichi magaz-zini sapientemente ristrut-turati limitrofi alla Chiesadei Miracoli (monumentoUnesco) è ospitata laLocanda Don Serafino dei fratelliGiuseppe e Antonio La Rosa. L’am-biente è estremamente elegante, fattodi sale dagli arredi sobri e raffinatodesign: qui la roccia naturale dellepareti crea una singolare atmosfera el’ampia terrazza offre una vista moz-zafiato sulla vallata di Ragusa. A poche centinaia di metri, poi, inun bellissimo palazzetto dell’800sono disponibili dieci camere cheoffrono ogni comfort e grande char-me a chi desideri un soggiornodiverso e particolare. Particolare e dialto livello come la Locanda DonSerafino, dove il servizio in sala èimpeccabile e curato nei minimi det-tagli, al pari della nutrita carta deivini, che annovera almeno 1.400 eti-chette nazionali ed estere, oltre aduna ricca selezione di distillati, e del-la carta degli oli.Ma la protagonista naturalmente è laproposta gastronomica, paragonabilead un emozionante itinerario attra-verso le eccellenze del gusto sicilianoguidato dalla mente e dalla manostraordinariamente creative del mul-tidecorato chef Vincenzo Candiano,trentaquattrenne ragusano Doc che,dopo importanti esperienze oltre-confine, nel 2002 è approdato al

LOCANDA DON SERAFINO A RAGUSA

Il gusto nella roccia

timone di questa cucina pluristellata(prima stella Michelin nel 2008 eseconda quest’anno). Profondamentelegato alla cultura culinaria regiona-le, e alla tradizione iblea in particola-re, Candiano è abile come pochi nelriferirsi sempre ai ricordi e ai saporidel territorio reinterpretandoli conestro, eleganza ed equilibrio in piattiispirati al più classico paniere dellematerie prime provinciali e al tempostesso ultramoderni per concezionee stile. Così, seguendo le stagioni, lo chefdella Locanda Don Serafino offre, inun gioco di abbinamenti intriganti eattraenti presentazioni, specialitàamatissime come la terrina di sgom-bro con tenerezze di zucchine e“capuliatu”, gli spaghettifreschi al nero con ricci dimare, ricotta e seppia (dovela ricchezza della ricottavaccina crea un vellutatoequilibrio con il gusto fortee iodato del ricci di mare),gli gnocchi di patate consemi canditi al limone ecode di scampi scottate conpesto trapanese, la lasa-gnetta di cacao amaro conricotta iblea. Territorio in

primo piano anche neisecondi, basati su un vastorepertorio di piatti di pesce,vedi per tutti la notevoletagliata di tonno pinnagialla su caponatina modi-cana, ma con grande sensi-bilità anche verso quelli dicarne. Basti citare il fanta-stico arrostino di quagliafarcita con salsiccia dell’al-topiano ibleo ed erbe dicampo. Per l’abbinamento con l’Et-na Rosso di Cottanera la

scelta è caduta sui maltagliati conporcini trifolati, pecorino di fossa ecarbonara biologica. «È uno straor-dinario matrimonio quello tra que-sto piatto e l’eleganza e la strutturadel vino dei fratelli Cambria, grazieal perfetto equilibrio tra la sapiditàdei funghi e il retrogusto di bosco,che viene armonizzato dai tannininobili del Nerello Mascalese e dallasua raffinata eleganza e bevibilità.Giusta e non invadente la gradazionealcolica, equilibrato il corpo del vino... insomma un gran simposio per ilpalato!».

Maltagliati con porcinitrifolati, pecorino di fossa e carbonara bio

DICEMBRE 2013| MONDO AGRICOLO |63

Page 64: Mondo Agricolo 12
Page 65: Mondo Agricolo 12

“Cibo Immaginario.1 9 5 0 -1 9 7 0 Pubblicità e immagini dell'Italia atavola” è la mostra ideata ecurata da Marco Panella,prodotta da Artix in colla-borazione con Coca-ColaItalia, Gruppo Cremoninie Montana, che si può visi-tare a Roma a Palazzo del-le Esposizioni fino al 6gennaio 2014. Vent’anni di pubbli-cità che raccontano il cibo ed riti delmangiare, che ci mostrano il cam-biamento del Paese (attraverso lapubblicità e la tavola) dalla ricostru-zione del dopoguerra, al boom eco-nomico, all’austerity. Molte le tema-tiche toccate nell’esposizione: com’e-ravamo; l’Italia senza tempo; il cam-biamento del paesaggio domesticocon nuove forme, oggetti e colori; la baby boeme; il tempo libero;il sogno con i concorsi a premio; il risparmio e le offerte speciali; vitain famiglia; in ultimo, a fine percor-so, una trentina di fotografie inbianco e nero che restituiscono l'im-magine di com'era davvero l'Italiaalla quale quelle pubblicità parlava-no e che, anche attraverso quellereclame, sognava il suo futuro. La scelta metodologica della mostraè stata quella di ricostruire l’imma-ginario del cibo e del mangiare sen-za entrare nell’ambito televisivo, ma usando esclusivamente materialicartacei sopravvissuti e recuperatidalla dispersione, cercati e trovatinelle case e nelle cantine, nei merca-tini del piccolo modernariato e suisiti di aste telematiche, materialepovero e al tempo stesso ricco divita vissuta. Quindi sono state pro-poste inserzioni pubblicitarie prove-nienti da rotocalchi, soprattutto,

E' giunta la nuova edizione dell'Almanacco

Barbanera, “per una vita in armonia” nel 2014, come

suggerisce il sottotitolo (Editoriale Campi, 12 euro). Da

252 anni (la sua prima uscita risale al 1762) propone

consigli utili per ogni momento della quotidianità, tra

buone pratiche e nuove sensibilità; l'edizione 2014,

che guarda anche alla crisi, non dimentica il suo

tradizionale augurio per "Un anno di felicità".

Barbanera, filosofo ed indovino, è anche un

ambientalista per vocazione, portatore di un nuovo,

antico rapporto, tra il pianeta ed i suoi abitanti; predice

un 2014 sempre più attento alla sostenibilità. Quella

dell’ Almanacco Barbanera è senz’altro un’amata e lunga tradizione per vivere

al meglio l’attualità. Fornisce tanti pratici consigli sul buon vivere, in casa, nell’orto, nel

giardino e sul balcone, ma anche al lavoro e durante il tempo libero. Questa volta

l’indovino è pure uscito dalle pagine dell’Almanacco grazie alla mostra “Barbanera

dei cibi felici”: le ortaglie, i campi, il tempo, la luna negli almanacchi; ideata dalla

Fondazione Barbanera 1762, la kermesse è stata proposta nel settecentesco

Palazzo Brunetti-Candiotti di Foligno, città natale dell’Almanacco. (M.M.)

DICEMBRE 2013| MONDO AGRICOLO |65

MOSTRA A ROMA A “PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI”

Barbanera: 2014 all’insegna della sostenibilità

L’Italia a tavola raccontata dalla pubblicità

e poi depliant, cataloghi premio,agende per la casa, calendari, locan-dine, cartoline illustrate, fotografie,figurine. Insomma uno spaccatofigurativo significativo... L’Italiettascopriva i sughi già pronti e siattrezzava per i picnic. La mozzarel-la valorizzava le sue origini rurali. I bambini erano forti grazie ai for-

BUONO A SAPERSI...

maggini ed alle merendineche entravano in cartella. Affascinava lo spazio e laconquista della luna ed ilconcorso a premio portavaproprio negli Usa a CapeKennedy.Molti ricordano l’arrivodella televisione, di Caro-sello. Ma un oggetto (deldesiderio) che cambierà la

vita degli italiani è il frigorifero. Nel 1951 un sondaggio Doxa atte-stava la sua presenza in appena il 2%delle case; nel 1958 lo possedeva il 12% degli Italiani; nel 1965 ha rag-giunto poco più della metà dellecase (il 55%). Nel 1967 se ne pro-durranno 3.200.000 esemplari.

Gaetano Menna

Page 66: Mondo Agricolo 12

Giovanni Battista PergolesiCompositore, organista e violinista

Si chiama "Il Pergolese" (ed è uscito per la prestigiosa Ecm diManfred Eicher), il nuovo, suggestivo ed originale CD dell’ensemblecomposto da Maria Pia De Vito (voce), François Couturier(piano), Anja Lechner(violoncello) e Michele Rabbia (percussioni,elettronica).Tra l’altro è stato presentato con un intenso epartecipato concerto a Roma all’Auditorium Parco della Musica.Le composizioni di Pergolesi sono diventate un campo disperimentazione; il quartetto ha lavorato sulla unione tra elettronicae suoni acustici, canto improvvisato. Colpiscono, sia su discoche nel live, le tessiture armoniche e le strutture fluide e mutevoli,la vocalità barocca ed il canto improvvisato, le intese tra la voce

della De Vito e quella di piano e violoncello,tra suoni acustici ed elettronici, ritmi di pelli,metalli. Il disco è diviso in due parti: nellaprima l’ensemble è stato più aderente allepartiture originarie di Pergolesi, nella

seconda ha reinventato la tradizione. MariaPia De Vito ha tradotto in napoletano due

frammenti dello “Stabat Mater” proseguendo un lavoro cheormai fa da qualche anno e che l’ha portata ad una riscritturaanche di Chico Buarque e di Dalla. «La lingua partenopea – dicela cantante - ha un'espressività molto più forte di quella italiana».

La musica scende in campo ancorauna volta per finalità benefiche.Questa volta i cantanti si mobilitanoper la Sardegna gravemente colpitadal nubrifagio. L’idea è di EugenioFinardi. È nata così la compilation(doppio CD) “Arcu ‘e chelu”, ovveroarcobaleno. Trentatre gli artisti ed igruppi coinvolti, 29 i brani proposti.Ci sono i grandi nomi sardi, comeElena Ledda, i Tazenda, gli Istentales,i Tenores di Neoneli, Paolo Fresu,

Marco Carta, Valerio Scanu, ArtistiSardi Riuniti, Sikitikis, Salmo. Neidischi anche tre canzoni di FabrizioDe Andrè, il cantautore che fece dellaSardegna – e della sua azienda

agricola di Tempio Pausania - la suaterra d'adozione. Interessanti edoriginali i duetti, gli incontri musicali,i contributi che, in nome della solidarietà,vedono coinvolti, tra gli altri, Kekkodei Modà, Elio, Roberto Vecchioni,Stefano Bollani, i Negramaro, gliAfterhours, Vinicio Capossela, IvanGraziani. I proventi delle venditeverranno devoluti in beneficenza allaCroce Bianca per aiutare i bambinidi due scuole materne di Olbia.

66| MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2013

LA STORICA BAND IN EQUILIBRIO TRA CLASSICA E ROCK

BAROCCO SPERIMENTALE

Maria Pia De Vito canta Pergolesi in napoletano

CAMPI SONORI

“Pfm in classic - da Mozart a Celebration”(Immaginifica 2013) non è un’operazionecome tante altre degli anni ’70. Non è lamera trasposizione di brani di musicaclassica in rock o viceversa, suonati dallaband con la grande orchestra. È un’operazioneoriginale che sola la Pfm – la band deicomponenti storici Franz Di Cioccio,Patrick Djivas, Franco Mussida – con ilcoraggio, l’esperienza, la preparazione, lacreatività che la contraddistingue, potevarealizzare. Ovvero rendere contemporaneiMozart, Saint-Saëns, Dvorak, Maher,Prokofiev, Rimskij Korsakov, Verdi,Mendelssohn, Rossini. Scrivere partitureintegrative pensando cosa avrebbero composto

questi autori se fosserovissuti nel XXI secolo.«Abbiamo agito pensandoche Mozart e gli altri sianonati oggi, siano componentidella band», ha detto FranzDi Cioccio, presentandoa Roma, presso la DiscotecaLaziale, il loro ultimo lavoroche esce in vinile e CD. Incopertina un’immagine che sottolineal’equilibrio tra la piuma ed il sasso che, aben riflettere, solo questa band riesce araggiungere perfettamente. All’interno delcofanetto, due dischi: il primo, con laraffigurazione della piuma (la “classica 2.0”,

verrebbe da definire); ilsecondo, con la figura delsasso (il “rock 2.0”). Unagrande orchestra di 65elementi (la SymphsonicOrchestra diretta dal M°Bruno Santori, primo violinoMatteo Ferrario) e la banddavanti. Nella presentazioneromana un fan ha dichiarato:

“Sono un collezionista, un nuovo viniledella Pfm si compra a scatola chiusa”. Inrealtà questo disco è talmente curato, suonatomagistralmente, ricco di nuove sonorità eslanci emotivi che va comprato perchémerita attenzione. Al di là dell’affetto.

Un arcobaleno di suoni per gli alluvionati sardi

di Gaetano Menna

Pfm, da Mozart a “Celebration”

Page 67: Mondo Agricolo 12
Page 68: Mondo Agricolo 12