Libertà Sicilia Del 25-09-14

9
www.libertasicilia.it mail: [email protected] Fondatore Giuseppe Bianca nel 1987 Cronaca Deteneva marijuana in garage: patteggia 19enne siracusano a pagina cinque Operazione “Ciclope” Il gozzo siracusano “Zaira” secondo alla regata di Sorrento No alla produzione di ulteriore indagini suppletive da parte dei pubblici ministe- ri e della stessa parte civile al processo sca- turito dalla vicenda. A pagina quattro CITTA’ POLITICA DOCTOR HOUSE COMMENTI Calcio Confermata sabato e a porte chiuse partita del Siracusa a pagina quindici Lo ha riferito il procuratore capo Francesco Paolo Giordano Dopo quasi un mese dal deposito della petizione con la quale si chiedeva un intervento del Comune. A pagina quattro Senza replica la petizione sul cimitero Saranno definite il 18 novembre prossimo le posizio- ni giudiziarie degli indagati, coinvolti nell’operazione antimafia “Ciclope” portata a termine nel settembre dello scorso anno dalla direzione distrettuale antimafia. 33 i dipendenti sorpresi dalla microcamera della GDF Assenteismo all’Asp 8 «Fenomeno massiccio» di Concetto Alota Il consumo della droga nei banchi di scuola sta assumendo aspetti preoc- cupanti all'interno della società. Il fenomeno che ricorda e ci conduce con la memoria collettiva a una vecchia abitudine, quando tra i giovanissimi si forzava la mano ver- so l'amichetto di banco più piccolo a convincer- lo a fumare una sigaretta per dimostrare che era un uomo. Oggi l'aspetto formale non è cambiato, quello che è diverso è il veleno contenuto. Droga a scuola è allarme Strisciavano il badge all’orario di entrata ma poi si assentavano durante il periodo lavorativo. Una micro telecamera, instal- lata all’ingresso dell’ex Onp, ha documentato per mesi la situazione mentre i militari della Guardia di Finanza hanno pedinato i dipendenti assenteisti dell’Asp durante il corso della giornata. Chi faceva la spesa al supermercato; chi tornava a casa. A pagina due e tre A pagina sei giovedì 25 settembre 2014 • Anno XXvii • n. 220 Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 € 0,50 Si è conclusa ieri mat- tina l'approvazione dei verbali delle sedute di consiglio comunale. A pagina quattro Approvati tutti i verbali Compare domani mattina dinanzi al Gip del tribu- nale, Patricia Di Marco, un gruppo degli indagati, coinvolti nell’operazione antiassenteismo all’Asp 8 di Siracusa. A pagina tre Domattina i primi interrogatori Mafia a Francofonte Attesa la requisitoria dei pm della Dia A pagina cinque Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia

Transcript of Libertà Sicilia Del 25-09-14

Page 1: Libertà Sicilia Del 25-09-14

www.libertasicilia.it mail: [email protected] Giuseppe Bianca nel 1987

CronacaDeteneva marijuanain garage: patteggia19enne siracusano

a pagina cinque

Operazione “Ciclope”

Il gozzo siracusano “Zaira”secondo alla regata di SorrentoNo alla produzione di ulteriore indagini suppletive da parte dei pubblici ministe-ri e della stessa parte civile al processo sca-turito dalla vicenda.

A pagina quattro

citta’ POLitica

DOctOR HOUSEcOMMENti

Calcioconfermata sabato

e a porte chiusepartita del Siracusa

a pagina quindici

Lo ha riferito il procuratore capo Francesco Paolo Giordano

Dopo quasi un mese dal deposito della petizione con la quale si chiedeva un intervento del Comune.

A pagina quattro

Senza replicala petizionesul cimitero

Saranno definite il 18 novembre prossimo le posizio-ni giudiziarie degli indagati, coinvolti nell’operazione antimafia “Ciclope” portata a termine nel settembre dello scorso anno dalla direzione distrettuale antimafia.

33 i dipendenti sorpresi dalla microcamera della GDF

assenteismo all’asp 8«Fenomeno massiccio»

di Concetto Alota

Il consumo della droga nei banchi di scuola sta assumendo aspetti preoc-cupanti all'interno della società. Il fenomeno che ricorda e ci conduce con la memoria collettiva a una vecchia abitudine, quando tra i giovanissimi si forzava la mano ver-so l'amichetto di banco più piccolo a convincer-lo a fumare una sigaretta per dimostrare che era un uomo. Oggi l'aspetto formale non è cambiato, quello che è diverso è il veleno contenuto.

Drogaa scuolaè allarme

Strisciavano il badge all’orario di entrata ma poi si assentavano durante il periodo lavorativo. Una micro telecamera, instal-lata all’ingresso dell’ex Onp, ha documentato per mesi la situazione mentre i militari della Guardia di Finanza hanno pedinato i dipendenti assenteisti dell’Asp durante il corso della giornata. Chi faceva la spesa al supermercato; chi tornava a casa.

A pagina due e tre

A pagina sei

giovedì 25 settembre 2014 • Anno XXvii • n. 220 • Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 • Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 • € 0,50

Si è conclusa ieri mat-tina l'approvazione dei verbali delle sedute di consiglio comunale.

A pagina quattro

approvatitutti i verbali

Compare domani mattina dinanzi al Gip del tribu-nale, Patricia Di Marco, un gruppo degli indagati, coinvolti nell’operazione antiassenteismo all’Asp 8 di Siracusa.

A pagina tre

Domattinai primiinterrogatori

Mafia a FrancofonteAttesa la requisitoriadei pm della Dia

A pagina cinque

Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia

Page 2: Libertà Sicilia Del 25-09-14

cRONaca Di SiRacUSa • 2 Sicilia • 25 SetteMbre 2014, giovedì

Strisciavano il badge all’orario di entrata ma poi si assentava-no durante il periodo lavorativo. Una micro telecamera, installa-ta all’ingresso dell’ex Onp, ha documentato per mesi la situazione mentre i militari del-la Guardia di Finanza hanno pedinato i di-pendenti assenteisti dell’Asp durante il

corso della giornata. Chi faceva la spesa al supermercato; chi tor-nava a casa; chi face-va la coda all’ufficio postale e chi persino si allenava in piscina per partecipare alle gare. Queste le atti-vità svolte dai dipen-denti che risultavano presenti sul posto di lavoro, spesso con la complicità di colle-

ghi che strisciavano i badge anche per gli assenti ingiustifica-ti. E’ questo il succo dell’operazione deno-minata “Doctor Hou-se”, portata a termine dalle fiamme gialle con il coordinamento della Procura della Re-pubblica di Siracusa. Indagini scattate nel settembre del 2013 che si sono concluse

con la denuncia di 33 fra medici e dipenden-ti dell’Asp 8 in servi-zio presso i diparti-menti di tossicologia, veterinaria, sicurezza sul lavoro e sommini-strazione vaccini siti nei locali dell’azien-da sanitaria ex Onp in contrada Pizzuta. 44 giorni di video ripre-se e l’analisi di 1.500 scatti fotografici han-

no attestato ben 870 ore di assenza ingiu-stificata dal lavoro a carico di 33 dipendenti dei quali 17 dirigenti e 16 operatori sanitari a vario livello. Un’inda-gine capillare, scattata a seguito di diverse se-gnalazioni, coordinate dal sostituto procura-tore Antonio Nicastro. Al comando provin-ciale della Guardia di

Finanza di Siracusa, sono stati illustrati i dettagli dell’operazio-ne. “Siamo intervenu-ti perché il fenomeno dell’assenteismo in una struttura pubblica quale l’Asp era mas-siccio - ha spiegato il procuratore capo Fran-cesco Giordano – Dal vertice amministrativo fino all’ultimo livello abbiamo riscontrato un accordo tra loro affinché uno di loro timbrasse il badge ma-gnetico, consentendo a questi di arrivare in ritardo o di andare via in anticipo dal posto di lavoro oppure di uscire e di dedicarsi alle fac-cende private. Le inda-gini della Guardia di Finanza ci hanno per-messo di richiedere, per diciannove inda-gati, la misura dell’in-terdizione dai pubblici uffici su cui si pronun-cerà nei prossimi gior-ni il Gip del tribunale. Debbo rimarcare la piena collaborazione da parte del vertice dell’Asp 8 ed in par-ticolare del commis-sario uscente, Mario Zappia”. Ai dipendenti indagati sono stati ad-debitati i reati di falso, truffa aggravata e false attestazioni.

Giuseppe Bianca

assenteismo asp8:tra gli indagati chiandava a far spesa

e nuotava in piscina

in principiofu il blitzalla Provinciaregionale

oPerazione “doctor houSe”

iL caSO Quella odierna sembra una vicenda nuova ma non lo è. Già nel recente passato la Procura di Siracusa aveva puntato l’occhio della telecamera nascosta agli uffici della Provincia regionale di Siracusa in via Malta. Anche in quella circostanza, im-piegati infedeli smanettavano con i tesserini magnetici per smarcare la

loro presenza virtuale e quella degli altri loro colleghi. Quella lezione, evidentemente non è bastata. Ma per comprendere i comportamenti degli uomini nella società odierna, occorre necessariamente fare un passo indie-tro per ricordarsi i momenti migliori della stessa società ma trasferiti in un periodo passato quando i valori

Con riferimento all’operazione del-la Guardia di Finanza denominata “Doctor House” che ha portato alla individuazione di casi di assenteismo nell’Asp di Siracusa, il direttore ge-nerale Salvatore Brugaletta dichiara: “Riteniamo lodevole l’azione della Guardia di Finanza che ha consentito di rilevare situazioni di illegittimità all’interno dell’Azienda le quali, se comprovate dai dovuti riscontri, sa-ranno punite consentendo di colpire quella parte residuale della Pubblica amministrazione che con il suo com-portamento inficia l’attività di quanti invece adempiono quotidianamente al proprio lavoro con dignità ed one-

stà. Siamo peraltro costantemente im-pegnati ad assicurare la massima colla-borazione a tutte le Forze dell’Ordine e alla Magistratura poiché è interesse comune, sia come cittadini che come Istituzioni, garantire il buon andamento della Pubblica amministrazione come dimostrato dalla pedissequa applica-zione della normativa anticorruzione da parte di questa Azienda in tutti i settori dell’attività istituzionale. L’A-sp di Siracusa da tempo mantiene co-stantemente rapporti di collaborazione con le Forze dell’Ordine per l’accerta-mento e la segnalazione agli organi di competenza di situazioni illecite che possano verificarsi nel settore sanita-

«Operazione importanteSaremo intransigenticon le illegittimità»

rio, con l’obiettivo di ridurre eventuali fenomeni causa di danni erariali. E ciò non soltanto nelle prestazioni lavorati-ve del personale dipendente ma anche nella esenzione ticket, nelle procedure amministrative di acquisizione di beni e servizi, nella gestione e vigilanza di beni e farmaci in dotazione alla struttura nei singoli reparti e nei locali di stoccaggio, nell’esercizio di attività mediche da par-te del personale in regime di libera pro-fessione intramuraria e nell’erogazione di prestazioni sanitarie a singoli utenti. L’operato di oggi è un forte segnale di speranza per i cittadini onesti poiché conferma che in questo territorio sono presenti Istituzioni.

Da sinistra, Bordi, Spampinato, Giordano e Nicastro.

25 SetteMbre 2014, giovedì • Sicilia 3 • cRONaca Di SiRacUSa

Gli aspetti sociali di un comportamento atto e diretto contro la collettività suppone l’affermazione della malafede, fino a prova contraria. Purtuttavia, occorre ricercare le connivenze con il vertice e i motivi per i quali una tale siffatta condizione si sia protratta chissà da quanto tempo. Occorre ragionare ma non dimenticare il vincolo fiduciario del dipendente pubblico nei confronti dell’intera comunità in cui ognuno è obbligato a fare il,proprio dovere.

Quando il dipendente pubblicotradisce la fiducia del popolo

Da domani l’interrogatoriodi garanzia per i diciannoveLe ipotesi di rea-to contestate dalla Procura di Siracusa vanno dalla truffa aggravata alla falsa certificazione

oPerAZione doCtor HoUse. il chi e' degli indagati

Compare domani mattina dinanzi al Gip del tribu-nale, Patricia Di Marco, un gruppo degli indagati, coinvolti nell’operazione antiassenteismo all’Asp 8 di Siracusa, denominata “Doctor House”. In parti-colare, si tratta dei dician-nove dipendenti dell’azien-da sanitaria provinciale per i quali il pubblico ministero Antonio Nicastro ha chiesto l’applicazione la misura in-terdittiva della sospensione dell’esercizio del pubblico ufficio o servizio ricoperto per la durata di due mesi.Nell’udienza di domani si procederà all’interrogatorio di garanzia dei primi cin-que indagati: Maria Con-cetta Visconti di 52 anni, Alessandra Pisano di 58, Rita Reale di 57, Maurizio Vecchio di 61 e Matteo Fu-

cile di 60 anni.La seconda udienza dinanzi al Gip del tribunale è stata fissata per il 30 settembre prossimo e dovranno com-parire Luigi D’Urso di 53 anni, Massimo Bruno di 49, Antonino Battello di 55, Franzo Mazzarella di 52 e Paolo Artale di 56 anni.Il Gip ha fissato anche una terza udienza per il 2 otto-bre prossimo nella quale sono chiamati a comparire altri cinque indagati: Ma-risa Bazzano di 62 anni,

Anna Maria Battiato di 48 anni, Luigi Mangano di 53, Carmen Scalia di 62 e Michele Latino di 59 anni L’ultima udienza si terrà il 6 ottobre prossimo per gli ultimi quattro interrogatori di garanzia nei confronti di Filippa Cocuzza di 61 anni, Lucia Cicitta di 65, Assunta Foti di 54 e Gianluca Aiello di 43 anni.Per tutti gli indagati la Pro-cura della Repubblica di Siracusa ha ipotizzato a vario titolo i reati di truffa

aggravata ai danni del si-stema sanitario nazionale, falso ideologico, falsa at-testazione di certificazione e di attestazione. In par-ticolare, per i diciannove dipendenti dell’Asp la Pro-cura di Siracusa contesta la violazione del decreto legislativo, testo unico sul lavoro del 30 marzo 2001 con il quale vengono rego-lati i rapporti di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni.

Francesco Nania

L’inchiesta della Guardia di Finanza di Siracusa ab-braccia un arco temporale che va dal gennaio al marzo del 2013. Le fiamme gialle hanno installato un micro-camera nell’androne dove è situato il dispositivo badge, cartellino segnatempo. Dal-la visione di quelle imma-gini sono emerse situazioni diffuse di assenteismo. Spesso accadeva che fra colleghi si facessero la “cortesia” di inserire nei ri-levatori elettronici il cartel-lino magnetico per garan-tire la presenza di ognuno pur in assenza dei titolari. Numerosi e dettagliatissimi gli episodi contestati ai di-ciannove indagati per i qua-li è stata chiesta la sospen-sione dal posto di lavoro. Frequenti entrate ed uscite in orari di lavoro ma secon-do la Procura di Siracusa assolutamente ingiustifi-cate mentre la Guardia di Finanza ha seguito i movi-menti degli indagati che si erano allontanati dal posto di lavoro pur risultando presenti telematicamente quando invece si trovavano in coda agli uffici postale, nei supermercati con i car-relli pieni, al bar e persino in piscina ad allenarsi. In-somma, pur essendo pagati dall’ente pubblico, si dedi-cavano a faccende persona-li per lunghi e reiterati pe-riodi. Adesso si attendono le repliche da parte della di-fesa che cercherà di smon-tare il castello accusatorio per ognuna delle persone coinvolte anche per gli altri quattordici iscritti nel regi-stro degli indagati e la cui posizione sembra essere più sfumata. Le indagini pro-seguono a largo raggio ad opera della speciale sezione delle fiamme gialle.

Concetto Alota

Quelle“cortesie”ai colleghiche costanomolto care

Ad eseguire le indagini per tre mesi lo scorso anno sono stati i militari della Compagnia di Siracusa della Guardia di Finanza sezione speciale della polizia economica e fi-nanziaria e tutela del bilancio dello Stato.“L'operazione si attesta - afferma il comandante provin-ciale della Guardia di Finanza di Siracusa, Domenico Spampinato -, quindi, in un segmento operativo nel qua-le il corpo delle fiamme gialle acclara le sue peculiarità di polizia economico finanziaria e si pone come tutore del bilancio pubblico finalizzando i propri interventi non solo all’effettivo incasso dei tributi dovuti ma anche ad assicurate che le risorse siano gestite in maniera corretta.

ad agire un reparto speciale delle Fiamme GialleSi tratta della Polizia econoMica finanziaria tutela bilancio

In foto, le riprese video dei finanzieri di Siracusa mentre ritraggono i dipendenti Asp 8.

il direttore generale dell’aSP 8

della democrazia e della libertà erano i fondamenti e i pilastri del dovere civico e morale.I ricordi per i sessantenni vanno nella fattispecie alla vecchia cassa mutua dove tutti correvano per aiutare il prossimo e non certamente per “fregarlo”. E’ questa la sintesi di una condizione da debellare.

Page 3: Libertà Sicilia Del 25-09-14

Si è conclusa ieri mat-tina l'approvazione dei verbali delle sedute di consiglio comunale tenute dall'agosto del 2013 fino allo scorso giugno. La proposta di portare in aula le delibe-re, già approvate, per il controllo di legittimità era stata avanzata dalla consigliera comunale del partito democrati-co Simona Princiotta; il consigliere Tanino Firenze poi l'aveva so-stenuta chiedendo di leggere integralmente i verbali prima di metterli ai voti.La seduta di ieri si è te-nuta in prosecuzione di quella di martedì scor-so, che era slittata per mancanza del numero legale. Il segretario generale, del comune di Siracusa Danila Costa, stamatti-na ha letto i verbali dei consigli comunali tenu-ti fino al settembre del 2013. Per quelli successivi, su proposta di Cetty Vinci, il Consiglio ha deciso di votare solo enunciando la data della seduta e il numero di delibera, ciò perché dal mese di ot-tobre scorso le riunioni sono interamente regi-strate in formato digi-tale e pubblicate su sito ufficiale del Comune con l'approvazione del segretario generale. Il comune di Siracusa è stato il secondo in Sici-lia e uno dei primissi-mi in Italia ad apporta-re questa innovazione che, oltre a comportare dei risparmi, consente di annullare gli errori sempre possibili nella sbobinatura della regi-strazione effettuata con metodi tradizionali.Nel corso della sedu-ta di ieri, Carmen Ca-stelluccio è intervenu-ta criticando l'assenza dall'aula dei consiglieri Princiotta e Firenze e

In foto, seduta del civico consesso. Sotto, l’equipaggio della “Zaira”.

il consiglio comunaleapprova tutti i verbalinella prossima seduta si discuterà di rinnovare la gestione della Latomia a italia nostra

PoLitiCA. SuPerati i ProbleMi tra Maggioranza e oPPoSizione

chiedendo, per il fu-turo, al presidente del consiglio comunale, Leone Sullo, di inseri-re sempre all'ordine del giorno delle riunioni l'approvazione dei ver-bali di quelle preceden-ti; immediata la replica di Vinci che, invece, ha evidenziato, al di là del-le assenze, l'importanza della lettura dei vecchi verbali i fini della loro legittimità.

Posizioni critiche sono state manifestate anche dai consiglieri comu-nali Giuseppe Rabbito ed Enrico Lo Curzio, i quali hanno contestato la decisione di non leg-gere interamente anche i verbali delle sedute ef-fettuate con registrazio-ne digitale e pubblicate sul sito; i due consiglieri hanno poi abbandonato l'aula.Il consiglio comunale

tornerà a riunirsi doma-ni sera con inizio alle ore 19. Tre gli argomenti in discussione: l'illumina-zione pubblica a Led; la proroga dell'affidamen-to a Italia Nostra della gestione della Latomia dei Cappuccini (propo-sta dal consigliere di ar-ticolo 4 Fabio Rodante) la cittadinanza onoraria all'attivista per i diritti umani Ales Bialiatski.

cRONaca Di SiRacUSa • 4 Sicilia • 25 SetteMbre 2014, giovedì

il gozzo siracusano “Zaira” secondo al trofeo di SorrentoAncora un’altra soddisfazione per l’equipaggio del gozzo siracusano “Zaira”. L’imbarcazione sulla qua-le hanno navigato il 74enne Santino Marsala e i sira-cusani Ennio Oliva e Vincenzo Reale, ha conquistato il secondo posto assoluto alla ventiseiesima edizione del trofeo “Eduardo De Martino”, che si è disputata sabato e domenica scorsi a Sorrento.Il gozzo siracusano ha partecipato a due manche ed ha scippato la vittoria finale soltanto perché nella pri-ma batteria ha anticipato di poco la partenza e, pur avendo conquistato il primo posto, è stata detronizza-ta di sette secondi e quindi retrocessa al terzo posto.Nella finalissima di domenica, la barca di mastro Marsala ha sbaragliato il campo dei partecipanti con-quistando il primo posto. Nel computo del punteggio finale, però, la Zaira ha dovuto cedere il titolo al goz-zo denominato “Don Giovanni”.“Siamo assolutamente soddisfatti del risultato - spie-

ga Marsala - Il nostro gozzo si conferma competiti-vo grazie anche alla preparazione della vela latina ad opera di Ennio Oliva, che si dimostra insperabile in questo settore”.

l’equiPaggio Penalizzato Per Partenza anticiPata nella PriMa Manche

CittA’

Decoroal cimiterosenza seguitola petizionedi 1200cittadiniDopo quasi un mese dal deposito della petizione con la quale si chiedeva un intervento del Comune di Siracusa per restitui-re decoro al cimitero di Siracusa, torna alla carica il comitato di cittadini che aveva raccolto e presentato al sindaco Garozzo oltre un migliaio di firme.“Siamo delusi dal silenzio dell'amministrazione e dei consiglieri comunali - spiega Giacinto Avola, promotore del comitato - ribadiamo alcune nostre esigenze che poi sono quelle di chi frequenta il campo santo per un saluto ai propri cari estinti: eli-minazione della chiusura pomeridiana, sistemazione di aiuole, cappelle, loculi e capi di sepoltura; ripristino delle fontanelle dell’acqua; maggiore pulizia dei luo-ghi; ripristino del servizio di bus navetta; maggiore sicurezza nell’area. Chie-diamo che si intervenga per colmare la carenza di loculi e cappelle anche per dare degna sepoltura alle 5 mila salme tumulate in posti di fortuna o in prestito”.

25 SetteMbre 2014, giovedì • Sicilia 5 • cRONaca Di SiRacUSa

Mafia a Francofonteattesa la requisitoriadei Pm della Dia

il guP fiSSa l’udienza Per il 18 noveMbre

Saranno definite il 18 no-vembre prossimo le posi-zioni giudiziarie degli indagati, coinvolti nell’o-perazione antimafia “Ci-clope” portata a termine nel settembre dello scorso anno dalla direzione di-strettuale antimafia di Ca-tania e che ha riguardato i territori di Francofonte e Vizzini.Nell’udienza di ieri di-nanzi al Gup del tribuna-le di Catania, Crea Mo-naco, la maggior parte degli imputati ha chiesto di risolvere la posizione giudiziaria con il rito ab-breviato. In particolare, Michele Ponte, assistito dall’avvocato Junio Ce-lesti, aveva richiesto di essere ammesso al rito condizionato all’escus-sione di un altro indagato, Alfio Centocinque. Il giu-dice ha accolto in parte

terno del clan Navanteri, culminata anche con di-versi omicidi e un caso di 'lupara bianca'.Il 3 marzo 2013 a Mineo viene ritrovato il cadave-re carbonizzato di Miche-le Ragusa, scomparso da novembre 2012. Vizzini è il teatro di due omicidi: Signorino Foto è ucciso il 9 marzo, mentre il 13 marzo Gregorio Busac-ca. Il sei luglio scorso è denunciata la scomparsa di Michele Coppoletta. Ed è proprio quest'ul-timo il caso di lupara bianca a cui fanno rife-rimento i pm della Dda di Catania,Vinciguerra e Ursino.L'aspirante capo cosca e i suoi collaboratori deci-dono di vendicarsi. Dalle intercettazioni, i Carabi-nieri in pochi mesi riesco-no a raccogliere elementi

Fu trovato in possesso di diverse dosi di marjua-na che confezionava nel suo garage. Il presunto spacciatore di droghe leggere è ricorso al rito del patteggiamento per chiudere la partita con la Giustizia.Protagonista della vicenda è il siracusano Francesco Cassia di 19 anni, il quale, difeso dall’avvocato Junio Celesti, è ricorso al rito del patteggiamento con il quale il Gup del tribunale di Siracusa, Patricia Di Marco, ha applicato la condanna ad un anno di reclusione con la so-spensione condizionale della pena.Il blitz dei poliziotti scattò il 6 marzo scorso. Gli investigatori avevano effettuato una perquisi-

Deteneva droga in garage: patteggiazione all’interno di un garage di via Italia 103 di pertinenza di Cassia. Qui hanno rinvenuto e seque-strato trenta involucri di marijuana, pronti per es-sere immessi nel mercato della tossicodipendenza locale, bilancino di precisione, denaro in contanti e un foglietto con otto nominativi di persone che gli dovevano soldi per le partite di droga che aveva in precedenza ceduto.Tanto è bastato per convincere i poliziotti e la Pro-cura di Siracusa a fare arrestare Cassia che, dopo qualche tempo è tornato in libertà con il solo obbli-go di presentazione alla polizia giudiziaria. Prov-vedimento che è decaduto subito dopo l’applica-zione della pena.

CronACA. il giovane SiracuSano caSSia

Ha rimediato la condanna a 2 anni e un mese di reclusione un siracusano, trovato in possesso di diversi involucri di eroina, pronti per essere immessi nel mercato della tossicodipendenza.La condanna è stata inflitta dal giudice monocratico del tribunale di Siracusa, Giuseppina Storaci a conclusione del processo che ha visto imputato il siracu-sano Giuseppe Guzzardi di 46 anni, già noto agli ambienti giudiziari. L’uomo, che ha affidato la difesa agli avvocati Puccio Forestiere e Fabiola Fuccio, si è visto applicare anche una multa pari a 5

Negli slip eroinaSiracusanocondannato

ha riMediato due anni e un MeSe di recluSione e 5 Mila euro di Multa

mila euro. La vicenda nella quale è sta-to coinvolto si è consumata il 28 maggio 2010. Guzzardi si trovava a bordo di una Fiat Multipla in compagnia di altre due persone.

In foto, Tribunale di Catania. Sotto, Salvatore Navanteri

In foto, pattuglia della Polizia.

la richiesta ammettendo l’imputato all'abbreviato senza condizioni.La vicenda giudiziaria ruota attorno alla posizio-ne di Salvatore Navanteri aveva approfittato dell'ar-resto nel 2012 di Michele D'Avola per fare la scala-ta e diventare il reggente del clan. Ma il suo dise-gno è stato intercettato in

carcere dal presunto boss che ne aveva ordinato la soppressione. L'otto ago-sto 2013, però, l'agguato, a Francofonte, contro Sal-vatore Navanteri fallisce. I tre colpi di fucile calibro 12 raggiungono l'indaga-to all'occhio. Il tentato omicidio è l'ulteriore pro-va secondo gli inquirenti di una spaccatura all'in-

probatori di un certo ri-lievo che cristallizzano il momento di forte fibril-lazione nel Clan, con una parte della cosca che ave-va accettato il potere di Navanteri, mentre un'al-tra frangia era rimasta fe-dele a D'Avola.Le nove persone finite nel mirino della magistratura catanese sono Antonino Alfieri, Alfio Centocin-que, Salvatore Guzzardi, Salvatore Navanteri, Cri-stian Nazionale, Lucia-no Nazionale, Michele Ponte, Luisa Regazzoli e Tommaso Vito Vaina. I pubblici ministeri del-la direzione distrettale antimafia Ursino e Vin-ciguerra nella prossima udienza svolgeranno la propria requisitoria e su-bito dopo toccherà ai le-gali della difesa.

R.L.

Sono stati i poliziotti del commissariato di Augusta a fermare la vettura per un nor-male controllo su strada. Uno degli oc-cupanti è stato trovato in possesso di una modica quantità di droga, per cui i tre sono stati condotti al commissariato per essere sottoposti ad una perquisizione personale. Guzzardi nascondeva negli slip quaranta-cinque involucri contenenti dosi di eroina ed in quella circostanza è stato arrestato.Poi sottoposto a processo, è finito per es-sere condannato per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

R.L.

Page 4: Libertà Sicilia Del 25-09-14

In foto, droga nelle scuole.

il consumo della droga nei banchi di scuola sta assumendo aspetti preoccupanti all'interno della socie-tà. il fenomeno che ricorda e ci conduce con la memoria col-lettiva a una vecchia abitudine, quando tra i giovanissimi si forza-va la mano verso l'a-michetto di banco più piccolo a convincerlo a fumare una sigaret-ta per dimostrare che era un uomo. Oggi l'aspetto formale non è cambiato, quello che è diverso è il veleno contenuto che prima era nicotina nella si-garetta, oggi invece si chiama droga.La rilevazione epide-miologica in generale è concorde nel voler forzare la tendenza verso l'abbassamen-to dell'età nel primo contatto con la droga, con il coinvolgimento anche dei ragazzi che frequentano le scuole medie di età intorno ai quattordici anni, con la correlazione di espe-rienze precedenti sul fumo da sigarette e consumo di alcool. Le famiglie, di solito, sono le ultime a capire cosa sta succedendo ai pro-pri figli. Si ha fiducia nei propri rampolli, an-che al semplice ripete-re di stare attenti agli estranei che offrono caramelle o altro. Anche nelle scuole siracusane la droga è presente in quantità abbastanza elevate, e dove rimane difficile la scoperta, per la lo-gistica in cui si opera. Di solito lo "spacciato-re" è un alunno della stessa scuola o clas-se. Già è molto diffuso tra i quattordicenni il consumo di marijua-na, cocaina e alcool, ma la forma più diffusa è lo spinello, il "fumo". Gli esperti continuano a dire che il consumo nelle scuole è solo marginale ma oggi le cifre sono purtroppo allarmanti, come ha più volte spiegato il responsabile del Ser-vizio Recupero Tossi-codipendenze dell'asp di Siracusa, dottor ro-berto cafiso. il centro di viale tica registra il pieno già da tempo, con una innu-merevole presenza di malati d'ogni genere e natura, ma la strutture è insufficiente per la mole di super lavoro che si è accumulato. in molti casi si è regi-strato il consumo di cocaina non iniettata ma "fumata" e con pe-riodicità regolare. Le stime parlano del 4%

La droga nelle scuoleFenomeno allarmanteper il consumo sal-tuario della polvere bianca tra gli studenti d'ogni ordine e grado, mentre la percentuale si abbassa allo 0,8% nell'uso continuato; ma quella preferita tra gli studenti in for-za nelle suole medie e nelle scuole di se-condo grado superiori rimane la marijuana, con una media dell'u-so ponderale di circa duecento volte l'anno. nell'annovero anche droghe sintetiche, al-cool e psicofarmaci. questi ultimi sono in preoccupante aumen-to per quelli in uso e l'obbligo prescritto dal medico, ma con facile possibilità di reperirli sul mercato clande-stino, così come su internet.l'uso delle droghe si è notevolmente in-crementato soprat-tutto tra i giovani, per il conformismo della società, come anche per il bisogno di ade-guarsi e per l'insod-disfazione dei valori mancanti rispetto alle aspettative della vita degli adolescenti in generale. La civiltà occidentale, fondata sulla ricerca del successo ad ogni costo, spinge gli indi-vidui alla solitudine o alla competizione con gli altri (due estremi non concilianti), e con il mondo intero; quan-do il successo è rag-giunto il rischio, è che si può accendere l'au-todistruzione, la nega-zione della realtà, che in certi casi induce per

fatti diversi alla tossi-codipendenza; chi è colpito dalle devianze non trova l'interlocu-zione sociale, quindi la crisi tra i rapporti uma-ni, sia all'interno della famiglia così come nei luoghi di lavoro, tra i crocicchi dei bar e nei rapporti sentimentali è padrona della scena; ma la causa comune a tutti si chiama: noia nel vivere in una so-cietà, dove domina l'attivismo sfrenato che non considera i valori umani, che anzi calpesta, al solo fine di raggiungere il senso materiale.l'uso della droga è un problema serio da risolvere in fretta. Le sostanze droganti alterano il comporta-mento e hanno effetti devastanti sul sistema nervoso e del cervello. Ma la dipendenza è forte e porta a spen-dere tutti soldi che si possiedono, e il tos-sicodipendente per procurarseli è disposti a tutto, persino a ucci-dere il proprio padre e la propria madre, fare una rapina nel tabac-caio dietro l'angolo, un furto in appartamenti o in automobili, dipende dalle proprie capaci-tà delinquenziali che emergono in caso di necessità in manie-ra naturale. una vol-ta entrati nel cerchio "magico" delle droghe è davvero difficile ve-nirne fuori senza l'aiu-to delle strutture pub-bliche.La droga è una mac-china che distrugge

che che dare i propri soldi alla mafia delle droghe; moneta che poi sarà trasformata in un'organizzazione parallela criminale, con armi per uccidere e tanto potere eco-nomico per deviare e inquinare la socie-tà dove tutti viviamo con il negato, dai fatti pratici della vita, dirit-to alla felicità, almeno in quella concessa a tratti dall'esistenza ter-rena frenetica che tutti noi abbiamo voluto edificare per i piaceri della vita, il peccato e la voglia di emergere tra i nostri stessi simili. Polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia locale e tutte le forze dell'ordine, com-battono il traffico della droga, anche attraver-so il controllo periodi-co nelle scuole, ma non basterà, gli orga-nici attuali sono al di sotto delle necessità minime; quello che oc-corre per raggiungere l'obiettivo generale in favore dell'intera collettività, è un sup-porto istituzionale alla scuola e alle famiglie per la crescita di una cultura diretta verso la prevenzione della di-pendenze in generale, del fumo di sigarette, dell'alcool, del gioco, del consumo di droga e altro, come parte integrale degli inter-venti per l'educazione e verso la promozione della vita sana. ostacolare il traffico degli stupefacenti si-gnifica dare un colpo mortale alla malavita organizzata, a quella sinistra piovra che de-teriora la società dove viviamo, a strozzare il cammino ideologico di una cultura omertosa, osservante del rispet-to per il più violento, il più forte fisicamente e non per le ragioni dell'essere umano in quanto tale, intelli-gente con un cervello pensante e un animo proteso verso la socie-tà in una cultura che vanta verso il divenire e non all'incontro con il male ad ogni costo; questo tipo di civiltà è destinata per anto-nomasia al fallimento, e la destinazione che comporta è qualcosa di essenzialmente si-nistro e diretto verso il destino maligno di chi non fa niente per ribel-larsi al più forte e più cattivo. La battaglia deve ora cominciare, altrimenti le conse-guenze in breve tem-po saranno la fine di tutto, dove l'intelligen-za umana non troverà più la soluzione.

Concetto Alota

gli esseri umani e tra-sforma in peggio la società odierna ogni giorno di più; pur tut-tavia gli paesi colpiti non hanno una stra-tegia capace di tenere sotto controllo il feno-meno che è la diretta conseguenza della distruzione della vita sociale, economica e politica della comuni-tà in generale; come per il tabacco, l'inqui-namento industriale, i gas di scarico delle auto, le alterazioni sui cibi, la manipolazione genetica, il controllo della rete, dei territo-ri, delle armi e tutto il resto, gli interessi miliardari in gioco sor-montano ogni limite che l'uomo in quanto tale vorrebbe mettere a guardia della propria sopravvivenza. La droga esordisce e crea tanti proseli-ti propagandando il "paradiso" artificiale, subito presente, sen-za aspettare quello divino dopo morti; per tale siffatta condizione rende, paradossal-mente e forzatamen-te, il paragone con il Creatore. quella felicità eter-na che nella Terra non esiste appieno, e non basta segnare il tempo e il passo per stabilire di aspettare per avere quella eter-na. È l'insofferenza a deviare quel tempo, la pazienza che oggi non c'è più. i rimedi a volte sono peggiori del male. La speranza è l'ultima a morire se ci sono le condizioni

che la rendono tale; il proseguimento acca-nito di azioni politiche verso la liberalizzazio-ne delle droghe legge-re da parte dei gruppi estremi foraggiati dal-le multinazionali della droga, non produce effetti dissuasori, anzi alimenta la speranza che un giorno quello che oggi è vietato dal-la legge domani sarà certamente legalizza-to: legittimo il senti-mento di continuare a comprare al mercato nero la droga neces-saria fino a quando questo avverrà. La famiglia in questo contesto ha un ruolo centrale, inculcando nei propri figli già nella tenera età in principi morali in tal senso, così come la scuola può servire a chiarire nella mente dei ra-gazzi, divulgando a tappeto informazioni sui danni che causano le droghe, con la spie-gazione scientifica sugli effetti collaterali devastanti sull'organi-smo di chi ne fa uso, e i danni per le ge-nerazioni future per i conseguenti sinistri ereditati dai genitori fin dentro il dna. il tossicodipendente in quanto tale, non è chi si buca con la siringa, ma tutti coloro i quali entrano nell'infernale girone della tossicodi-pendenza. Chi fa uso di sostanze tossiche deve essere informa-to in maniera chiara che creano un danno irreparabile alle cellule del suo corpo, ma an-

Siracusa non si esime dalla diffusione di droghe legge-re ma anche pesanti già tra gli studenti di 14 anni che si affacciano alle medie superiori

cRONaca Di SiRacUSa • 6 Sicilia • 25 SetteMbre 2014, giovedì

54enneRubavaagrumiDenunciatoda Polizia

E’ stata collocata in quiescenza la cancelliera del tri-bunale di Siracusa, Natale Spataro. In servizio al palaz-zo di Giustizia di viale Santa Pa-nagia da ventisei anni, ha ricoperto dapprima la carica di cancelliere presso la segreteria amministrativa del tribunale per poi essere trasferita alla cancelleria del tribunale penale. Subito dopo ha svolto la mansione di assistente prima del Gip Monica Marchionni e successivamente del Gip Alessandra Gigli.

25 SetteMbre 2014, giovedì • Sicilia 7 • cRONaca Di SiRacUSa

Sbarco di 150 immigraticondannati due egiziani

l’episodio avvenne il 16 luglio 2009 a vendica-ri quando il motopesca s’incagliò tra gli scogli e ci furono alcuni feriti

il racconto di una donna che scappò di casa e per otto mesi ha lavorato in Libia

Sono stati inflitti 2 anni e un mese di re-clusione a carico di due cittadino egizia-ni, ritenuti responsa-bili, in concorso con un altro loro con-nazionale, del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.La sentenza è stata emessa dal tribunale penale di Siracusa che ha irrogato an-che una maxi muta pari a un milione e 180 mila euro nei confronti di Moha-med Nada di 47 anni e di Mohamed El Barraoui di 49 anni, difesi dagli avvocati Antonella Macaluso e Loredana Rizza.I due imputati sono stati riconosciuti responsabili dello sbarco di un pesche-reccio carico di 150 immigrati fra somali ed eritrei, avvenu-to il 16 luglio 2009 lungo le coste di Vendicari.Drammatico il rac-conto fatto da alcuni immigrati, che poi hanno contribuito a riconoscere gli sca-fisti. Tra le testimo-nianze raccolte in sede di istruttoria di-battimentale, quella di una donna soma-la, che ha riferito ai giudici siracusani di essere scappata da casa otto mesi prima del suo arrivo sulle coste siracusane.Ha detto di essere arrivata in Libia e di avere sbarcato il lunario lavorando

come collaboratrice domestica presso al-cune famiglie di Tri-poli. Otto mesi di la-voro per racimolare la somma necessaria per imbarcarsi e arri-vare in Europa. In contatto con alcu-ne persone libiche, la donna quando ha avuto la disponibilità della somma di mille e 300 dollari ameri-cani, è stata invitata a recarsi in una gran-de casa dove è rima-sta ospite per quattro giorni insieme con

altre duecento per-sone di nazionalità etiope, eritrea e so-mala tutte in attesa di imbarcarsi.Quando tutto è an-dato per il giusto verso, sono stati ri-uniti in gruppetti di dieci persone ed imbarcate su pic-cole imbarcazioni e poi trasbordati in un peschereccio più grande. La donna ha testimoniato an-che che, al momen-to dell’imbarco, gli uomini dell’orga-

nizzazione libica li avrebbe privati di tutti gli effetti perso-nali e anche del poco denaro che era loro rimasto.Il barcone aveva preso posto anche un’altra donna eri-trea che portava con se ben sette figli tutti in tenera età.Quando sono giunti nella zona di Ven-dicari, il pescherec-cio è naufragato tra gli scogli ed alcuni passeggeri si sono feriti nel tentativo di

scendere dal barco-ne al buio. Scattato l’allarme, sul luogo del naufragio del barcone di quindici metri è giunta una motovedetta della Guardia costiera che ha tratto in salvo tut-ti gli immigrati che sono stati poi ospiti nel centro di prima accoglienza di Cas-sibile e al cenacolo dominicano di So-larino. Il riconosci-mento dei presunti scafisti è avvenuto nel corso dell’iden-tificazione degli im-migrati e dopo avere verificato le foto se-gnaletiche.

In foto, sbarco di migranti.

Bilancio di previsione fuori tempo massimo

fiSSato doPo diverSe Proroghe al 30 SetteMbre ProSSiMo

“Il termine fissa-to dalla legge per l’approvazione del bilancio di previ-sione è stato fis-sato, dopo diverse proroghe, al 30 set-tembre prossimo” – lo afferma Salvo Sorbello consiglie-re comunale Arti-colo 4 – Siracusa.“Nonostante i rei-terati proclami della nuova am-ministrazione, che garantivano l’ap-provazione dell’in-dispensabile stru-mento finanziario

entro i primi mesi dell’anno, è ormai certo che il termine stabilito dalle nor-me non verrà rispet-tato, per esclusiva responsabilità della Giunta municipa-le, che ha pensato soltanto ad imporre tasse e tributi, senza dichiarare come in-tendeva spendere le somme versate dai cittadini.“Vorrei soltanto ci-

tare le parole con cui veniva motivata la proposta di sfidu-cia presentata solo pochi anni fa con-tro l’allora sindaco Visentin: “ritardi costanti nella reda-zione dei bilanci, strumenti economici indispensabili per la programmazio-ne dell’ente e per il controllo delle spese da parte del consiglio comuna-

le” - conclude Salvo Sorbello consigliere comunale Articolo 4 – Siracusa -. “Questo documento recava le firme di molti degli attua-li governanti: cosa dire ora, davanti al bilancio 2013 appro-vato a dicembre e a quello 2014 che, se non ci saranno altri intoppi, sarà esitato ad ottobre inoltra-to?”.

in pensionecancellieredel tribunaledi Siracusa

Agenti della Polizia di Sta-to, in servizio di controllo del territorio, sono intervenuti in via della Men-dola (contrada Ognina) per la segnalazione di un furto in atto all’interno di un agrumeto.Giunti sul posto gli operatori di Volante rintrac-ciavano R. A. di 54 anni, residente a Siracusa, già conosciuto alle forze di Polizia, il quale era a bordo di un autovettu-ra utilizzata per compiere il furto di circa 100 chili di limoni. L’uomo denunciato per false attestazioni, in quanto forniva generalità diver-se.

Page 5: Libertà Sicilia Del 25-09-14

25 SetteMbre 2014, giovedì • Sicilia 9 • Vita Di QUaRtiERi

“con l’Europa, investiamo nel vostro futuro”

i finanziamenti permetteranno di potenziare le risorse tec-nologiche e infrastrutturali a disposizione del personale della scuola

questo il programma operativonazionale ottenuto dal “Wojtyla”

Puntuale come ogni anno ritorna l'appuntamento di Legambiente con Puliamo il Mondo, l'edizione italia-na di Clean up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo.Quest'anno Legambiente Siracusa, in collaborazio-ne con la Circoscrizione di Acradina, l'Istituto Com-prensivo "Nino Martoglio" e con tante altre realtà asso-ciative, dà appuntamento a

venerdì 26 Settembre alle ore 9.30, nei pressi di Via Italia 103 (accanto alla chiesa di San Metodio). Dopo che le cooperative so-ciali "Tandem" e "Tempi Nuovi" avranno provveduto a ripulire dalle erbe infestanti le aiuole, entreranno in azio-ne gli studenti della scuole e i volontari delle associazioni partecipanti per ripulire un'a-rea che, soprattutto da quan-do si svolge il mercato del mercoledì, è piena plastica,

«Puliamo Il Mondo» la partecipazione vince il degrado urbano

cartacce di rifiuti di ogni ge-nere.Ripulire dai rifiuti abbando-nati le vie, le piazze, i parchi cittadini, bonificare quelle piccole e odiose discariche abusive che nascono ai mar-gini delle strade di periferia, promuovere una corretta e ci-vile gestione dei rifiuti. Que-sti sono gli obiettivi di Pulia-mo il Mondo.Tutti i cittadini di buona vo-lontà sono invitati a parteci-pare.

all'iStituto coMPrenSivo "nino Martoglio"

L’istituto scola-stico XIV Istitu-to Comprensivo “K. Wojtyla”, ha ottenuto il fi-nanziamento di € 45.000,00 dal Fondo Europeo di Sviluppo Regio-nale. Si tratta di finanziamenti ot-tenuti nell’ambi-to del Programma Operativo relativo Asse II – “Quali-tà degli ambienti scolastici”– Obiet-tivo Operativo E “Potenziare gli

ambienti per l’au-toformazione e la formazione degli insegnanti e del personale della scuola”- Obiettivo Specifico E.1 “Re-alizzazione di am-bienti dedicati per facilitare e promuo-vere la formazio-ne permanente dei docenti attraverso l ’ a r r i cch imento delle dotazioni tec-

nologiche e scienti-fiche e per la ricer-ca didattica degli istituti”. Il codice progetto nazionale è E-1-FESR-2014- 1699. I finanzia-menti permetteran-no di potenziare le risorse tecnologi-che e infrastruttu-rali a disposizione del personale della scuola, con parti-colare riguardo ai

docenti che saran-no messi in grado di adeguare le loro competenze pro-fessionali alle sfide che provengono sia dall’innovazione delle reti digitali che da quella nor-mativa. Un’oppor-tunità, quindi, per stare al passo con i cambiamenti so-ciali, contribuendo alla costruzione di

cittadini consape-voli e raccordando la cultura scolasti-ca ai bisogni sociali ed individuali.Si vuole imple-mentare una de-cisa azione per trasformare, attra-verso le opportu-nità offerte dalle nuove tecnologie, la didattica, l’or-ganizzazione delle attività didattiche a scuola e a casa, superando,così, le tradizionali separa-zioni determinate dall’organizzazio-ne dello spazio e del tempo della scuola tradizionale. Attra-verso l’opportunità dei FESR, saranno attivati un insieme di interventi rivolti a studenti e al per-sonale docente fi-nalizzati a rendere la scuola più attrat-tiva e al passo con i tempi, fornendo loro gli strumen-ti per divenire un luogo aggregante, dove i saperi pos-sono costruirsi in spazi anche virtua-li e con modalità e strategie collabora-tive, promuoven-do e valorizzando l’apprendimento in tutti i contesti, for-mali, informali e non formali.

Erbaccealte trap. armerinae S. GrecaEsiste, nella cir-coscrizione Tiche all'incrocio di viale Scala Greca e via piazza Armerina, un terreno che da anni è in stato di abbandono da par-te del proprietario, tutto cio' si evince dalla condizione penosa in cui versa la zona, l'erbaccia e i cespugli spon-tanei, si sviluppano rigogliosamente, e in bella evidenza di tutti coloro tran-sitano ogni giorno da quella parte del-le urbe. Chiedo al signor sindaco Ga-rozzo e all'assessore dell'ambiente di far bonificare quell'area al proprietario, o in alternativa di acqui-sire il sito, per farne un parcheggio, visto i pochi posto auto che esistono nel ri-one in questione, magari si potreb-be posizionare una fontana ornamenta-le anche se piccola, mettere a dimora alberi e istallare dei sedili, cosi da riqualificare il sito, a vantaggio della collettivita', inoltre il parcheggio servi-rebbe come valvola di sfogo, per tutti coloro che lavorano in questa zona, mi riferisco alla poli-zia bancaria e ne-gozianti che sono costretti a utilizzare per i propri mezzi i cortili dei condomi-ni che si trovano nel vicinato, creando disagi a tutti coloro vi abitano e hanno titoli per la sosta del proprio mezzo all'interno dei cor-tili. Naturalmente i posti auto devono essere segnati con striscie bianche in quando di quelle az-zurre in una piccola citta' come Siracusa ce ne sono in abbon-danza.Roberto Giuffridda

A sinistra veduta dall'alto dell'istitutoK. Wojtyla.

Parlare è un conto, scrivere è un altro

A Siracusa tutti conoscono il motto che riguarda l’ex maresciallo della beneme-rita Arma dei Carabinieri: “Antonio Ran-dazzo che di siracusanità ne sa un pozzo”

di Arturo Messina

A Siracusa tutti cono-scono il motto che ri-guarda l’ex marescial-lo della benemerita Arma dei Carabinieri: “Antonio Randazzo che di siracusanità ne sa un pozzo”, sia per le sue originali poesie in vernacolo, sia per le sue pregevoli opere di scultura in legno, come quelle della “Via Crucis” della chiesa parrocchiale di Bo-sco Minniti, sia per la statua di Archimede nel Parco Robinson dello stesso quartiere ( che ha voluto rega-lare al Comune) sia soprattutto per la sua eccezionale passione per il culto della sto-ria, dell’arte e dei per-sonaggi di Siracusa, tanto da riuscire a fare del suo sito in Internet una originale biblio-teca di tutto ciò che riguarda le “cusuzze siracusane”, la storia, la letteratura, la poe-sia, l’arte, gli edifici, le chiese… e in modo particolare i personag-gi più significativi che hanno dato lustro alla città aretusea nei modi più svariati sia del pas-sato che viventi.Tuttavia il suo più am-bizioso sogno è stato sempre quello di rea-lizzare un punto d’in-contro di tutti coloro che hanno veramente a cuore il suo stesso suo amore per Siracusa e la Sicilia tutta, e desi-derano esternarlo di-scutendone insieme e approfondirne sempre più gli aspetti più sa-lienti, per potere sem-pre più diffondere la loro stessa passione.Dopo tanti anni, final-mente, è riuscito a re-alizzare il suo sogno, trasformando il suo garage in via Agostino Scilla n.26 in autenti-co micro locale espo-sitivo per le sue scul-ture che ripropongo in scala 1/1000 Ortigia, la porta Ligny, l’apol-leon, l’antico teatro, la fortezza Eurialo e tanti altri originali soggetti ispirati alla storia e alla vita sociale aretusea. Nel luglio scorso, per-tanto, ha inaugurato in pompa magna quello che ha definito il “Ce-

mente alla conoscen-za, alla discussione, alla riproposizione e all’approfondimen-to del considerevole patrimonio storico, linguistico, letterario, artisticodi Siracusa e della Si-cilia: ciò lo distingue da tutti i Centri Cul-turali e le Associazio-ni che si interessano di cultura e d’arte in generale e lo rende oggetto di interesse particolare, sostenu-to anche dal fatto che

il suo moto che è:”Chi ha deve dare e chi non ha deve ricevere!”. Tra i presenti alla prima seduta ha voluto esser-ci anche Padre Carlo, il parroco della parroc-chia di Bosco Minniti, figura esemplare di sacerdote, già presente alla cerimonia dell’i-naugurazione, nella quale ha indetto la sua santa benedizione, di-mostrando ancora una volta che la persona veramente colta non è quella che sa tante

volo della discussione.Non poteva quindi sorvolarsi la discussio-ne sui “canti popolari siciliani” , che-come bene è stato sottoli-neato giovedì scorso, giorno 18 settembre, alla “Galleria Roma”- essi “spesso, molto spesso, non hanno un intento d’arte; il poe-ta popolare non scrive per la gloria o per es-sere ricordato dai po-steri”: “tanto meno- è stato sottolineato du-rante la conversazione di martedì scorso al Cenacolo della Sici-lianità- per aspirare o addirittura per preten-dere d’essere premiato dei concorsi di poesia popolare….”.Come i canti popola-ri siciliani, così i detti e le poesie popolari, non presumevano la correttezza morfosin-tattica, non venivano scritte, ma tramandate oralmente, per cui su-bivano frequenti varia-zioni e…storpiamente vari; variazioni e stor-piamente che sono da giustificarsi appunto perché venivano tra-mandate oralmente e non presumevano af-fatto il passaggio dal fonema al grafema, mentre oggi ci sono semianalfabeti che af-fermano spavaldamen-te che “si scrive come si parla”, non rifletten-do che nessuna lingua si scrive senza cono-scere come si scrive.C’è molto da riflettere su questo: basta pen-sare cosa avverrebbe se- come pare che si intenda fare- tutti si parlasse in lingua in-glese, che sicuramente è la lingua che presen-ta più difficoltà nel passare dal fonema al grafema! Ben venga quindi l’iniziativa del “Cenacolo della Sici-lianità”, di aiutare a scriver bene quei poeti che intendono espri-mersi in siciliano! Tra gli intervenuti c’erano anche dei poeti: essi stessi, ben convinti della necessità di scri-vere correttamente le loro poesie, ne ha pro-posto la recitazione per discuterne e con-venirne la trascrizione in lingua siciliana cor-retta.

Randazzo, prendendo per primo la parola per salutare gli intervenu-ti (tra i quali Gaetano Boscarino e famiglia, Esterina Ferrari, Alfio Di Mauro, Rosa Min-golla) ha esposto il programma che sarà oggetto delle conver-sazioni e i libri con cui i frequentatori potran-no meglio seguirle per la loro consultazione i libri saranno messi a disposizione nello stesso Cenacolo. Ha anche sottolineato

la letteratura, l’arte della Sicilia e della città aretusea sono invitati pure i giovani studenti d’ogni ordi-ne e grado scolastico, come pure sono pre-viste delle conversa-zioni più frequenti per coloro che ne fossero particolarmente inte-ressati.Ovviamente l’argo-mento più…scottante, quello della storia del-la lingua siciliana dal-le sue origini, è stato posto per primo sul ta-

nacolo della Siciliani-tà”, e martedì giorno 23, alle ore 17,30 vi è stata l’anteprima del-le conversazioni cui prenderanno parte tutti coloro che intendono dedicarsi esclusiva-

non vi sono né tesse-re né iscrizioni, ma vi sono a disposizione l’acqua fresca, i ser-vizi igienici , l’uso del PC, per cui tutti sono invitati a frequentar-lo, tenendo presente

cose bensì quella fa tante azioni degne di essere ammirate e sa dimostrarsi fratello di tutti.Lo stesso presidente del “Cenacolo della Sicilianità” Antonio

che - visto che pur-troppo ancora la Re-gione Sicilia non si è mossa ad inserirlo nel-la scuola ( come inve-ce ha fatto quella Sar-da) alle conversazioni sulla storia, la lingua,

Martedì scorso si è inaugurato il “Cenacolo della sicilianità di Antonio Randazzo” noto scultore, poeta vernacolista e cultore esimio delle “cusuzze aretusee”

In alto, Padre Carlo e altri in ascolto; a fianco, Presidente Antonio Randazzo;sopra, Padre Carlo.

cULtURa • 8 Sicilia • 25 SetteMbre 2014, giovedì

Page 6: Libertà Sicilia Del 25-09-14

L’Associazio-ne Rosolinesi in Siracusa riprende rapporti umani, culturali, sociali e d’amicizia con le famiglie di lavoratori roso-linesi all'estero, gente tutta che ancora oggi si sente dimentica-ta e abbandonata, ma sempre desi-derosa di sapere, vedere, ricorda-re uomini, cose, luoghi, tradizioni

e cultura del pro-prio paese, Roso-liniUn omaggio ed un ricordo ai tanti nostri connazio-nali che i quegli anni di povertà, di fame, di tristezza, furono costretti per causa di for-za maggiore a la-sciare quanto più caro avevano: la famiglia, il paese, gli amici, i luoghi del cuore.Nel mese di lu-

glio è arrivata da l l 'Argent ina una nostra amica, conosciuta attra-verso internet. Lo scopo della visita a Rosoli-ni è stato quel-lo di visitare i luoghi da dove sono partiti i suoi nonni paterni, per l.'Argentina, nell'anno 1910, ed incontrare qualche parente, per parlare e con-dividere le pro-

prie origini con foto, documenti, racconti cercan-do di realizzare un legame con la propria storia e famiglia.Sono arrivata in questo paese cercando le mie radici, per mez-zo dell'Associa-zione Rosolinesi in Siracusa. Non avrei mai pensa-to di ricevere una accoglienza così tanto affettuosa. Non ho parole per esprimere la mia emozione. Felice di essere venuta, ma sen-to tanta tristezza pensando dover ripartire.Questa visita ha permesso alla Si-gnora Poidimani e alla Signora Co-melli, che ha fatto da interprete, di visitare il Museo Etnografico “G. Savarino”, il San-tuario del Sacro Cuore, la Chiesa Madre, il quartie-re dove abitavano i suoi parenti e infine degustare pietanze “roso-linesi” preparati per l’occasione dal Chef Giusep-pe Catanese del Ristorante “Don-na Patrizia”.La visita a Roso-lini della Signora Poidimani è stata oltre che festosa molto emozio-nante, porterà con se in Argentina il ricordo di questi momenti trascor-si nei luoghi da dove partirono i suoi nonni pa-terni, nel lontano 1910. Un sogno tanto desiderato e che si è finalmen-te realizzato.

Corrado Di Stefano

CULtUrA

“Tra parola e immagine”Alla galleria Montevergini dal 27 settembre al 19 ottobre“Tra Parola e Im-magine”, è questo il titolo della mostra che si terrà da sa-bato 27 settembre a domenica 19 ottobre alla Galleria Civica di Arte Contempora-nea “Montevergini”, in via Santa Lucia alla Badia.Si tratta di una colle-zione privata di Anna Spagna Bellora, che verte su un nucleo di lavori della sua collezione privata.La mostra, voluta da Anna Spagna a Siracusa in ragione delle sue origine siciliane, costitu-isce una ulteriore presentazione delle relazioni tra parola e immagine all’interno di una collezione che deriva dall’attività di Gianfranco Bellora, che con lo “Studio Santandrea” e con il ”Centro Culturale d’Arte Bellora” tra gli anni Sessanta e Ottanta ha dedicato numerose iniziative espositive a questi autori e a questo contesto. Opere della colle-zione e materiali dell’archivio sono infatti stati recen-temente donati ed esposti al ”MART”di Rovereto e al “Mu-seo del Novecento” di Milano.La mostra è accom-pagnata da un cata-logo edito da Mime-sis, che documenta l’evento espositivo, attraverso la pubbli-cazione delle opere e con i testi di Fran-cesco Tedeschi e Daniela Vasta, oltre ad essere arricchi-to da interventi di numerosi degli artisti in mostra e di una conversazione di Tiziana Zanchi con Anna Spagna.

Riceviamo e pubblichiamo una nota della Caritas diocesana di Noto.

Partecipiamo di una dif-fusa preoccupazione per l’emergere di tanto disagio sociale nella nostra città, che al momento è esplo-so nel centro storico ma in altri momenti (se non già ora) riguarda anche le periferie. E però un primo elemento dobbiamo coglierlo: non ci sono solo i fatti più rilevanti. Ci sono fatti più ordinari che sono altrettanto preoc-cupanti: tanti luoghi abitati fino a notte fonda, anche da ragazzi, con schiamaz-zi, sporcizia, piccole ma costanti azioni distruttive. La prima cosa che viene da pensare è: dove sono le famiglie? Dove sono i padri e le madri che danno orari, che si preoccupano con chi escono i figli? Contemporaneamente tut-ti passano dalla scuola: cosa si è fatto effettiva-mente contro la disper-sione? Nel bicentenario della na-scita di don Bosco la scuo-la è interpellata a ricordarsi che l’educazione è cosa del cuore e deve sempre avere un occhio di riguardo per i più difficili. Ben vengano le eccellenze, ma l’eccel-lenza più grande – che riguarda anzitutto la capa-cità educativa dei docenti - è riuscire a «non perdere nessuno». E questo certo dovrebbe essere anzitutto testimoniato dalle parroc-chie. In una serata a San Giovanni con don Cosimo Scordato una giovane si chiedeva accoratamente cosa si può fare per i gio-vani che si smarriscono, ricordandone uno – suici-datosi qualche settimana fa – passato comunque per la parrocchia. Ecco ci sembra questo sia il tono giusto: cosa abbiamo fatto per prevenire? Cosa si può fare? E al cuore di tutto – anzitutto

In foto, chiesa di San Giovanni a Modica

“il disagio sociale richiede letture attente e risposte lungimiranti”L’emergere di tanto disagio sociale a modica, che al momento è esploso nel centro storico

in una Serata a San giovanni con don coSiMo Scordato

per i cristiani, ma non solo – sta una verità di fondo: non esistono delinquenti, esistono persone che lo “diventano”. Perché non si sono date regole, perché non si è stati accanto; certo anche perché alcune cose ci sfuggono e in alcuni casi c’è un mistero insondabile di libertà che non sceglie il bene. E però ci sembra importante accompagnare la cronaca di questi giorni con una riflessione che speriamo tutti ci coinvol-ga pensandoci tutti figli e fratelli e genitori (per i

cristiani c’è un solo Padre, e a Modica c’è anche la percezione della Mamma che tutti dal suo santuario ha voluto guardare da una porta aperta all’intera città). Intanto certo è bene che intervengano le forze dell’ordine, che ringrazia-mo per il loro servizio e la loro fatica rispetto a com-portamenti gravi e pesanti; ben venga il Comitato per l’ordine pubblico per coordinare interventi e monitorare il territorio. Però, se vogliamo supe-rare veramente questo

crinale pericoloso, come città dobbiamo reagire mettendo in campo ten-sioni educative e civiche, capacità di raccordo, umi-le riflessione e revisione di vita nelle nostre famiglie, scuole e parrocchie. Un segno può aiutare: sono i cantieri educativi come Crisci ranni in cui, con pazienza, si sperimenta a volte anche l’insuccesso, ma anzitutto la bella pos-sibilità di cambiamento in meglio del tessuto sociale e dei ragazzi che crescono. Come Caritas invitiamo allora a rafforzare tutti i segni costruttivi di bene comune, di prevenzione, di coesione sociale: il volontariato è in questo momento testimonianza che la città ci sta a cuore. Vorremmo altresì rinno-vare il Patto educativo siglato nel nome di don Puglisi nel settembre 2010 e pensiamo anche ad una preghiera per la città, sull’esempio di tanta gente semplice – anziani, ammalati – che la sera pregano “pe figghi ri mam-ma, tutti, i buoni e i tinti”. Vigiliamo tutti nell’amore e nella fede «che muove le montagne».

Maurilio AssenzaDirettore

della Caritas diocesana

Vita Di QUaRtiERi • 10 Sicilia • 25 SetteMbre 2014, giovedì

Un omaggio ai nostri connazionali all’esteroil ricordo dei momenti trascorsi nei luoghi da dove parti-rono i nostri nonni paterni

In foto, a destra Corra-do Di Stefano

“Un viaggio di ritorno” di Susanna Poidimani

Consegna targa ricordo.

Per i nostri nonni arrivò il giorno di lasciare la loro terra, la loro famiglia, i loro amici, in cerca di un’opportunità, in cerca di pace duran-te guerre assurde, provocanti fame e povertà.Questa e’ la storia dei miei nonni che un giorno lasciarono la loro Sicilia natale, lascia-rono la loro Rosolini natale, per raggiungere un’Argentina lontana, sconosciuta, ai confini del pianeta, navigando lunghi giorni e notti per arrivare al porto di Buenos Aires, città di rifugio, che diede loro lavoro, una nuova vita, però dove piansero la tristezza di non ritornare nel loro luogo di origine, di non vedere più i loro cari. Per questo motivo ho deciso di viaggiare in Sicilia, ho deciso di ritornare a Rosolini, ho deciso di fare il viaggio di ritorno che mai poterono realizzare.Tramite internet, si mise in contatto con me Corrado Di Stefano, che attualmente vive a Siracusa e presiede l’associazione rosolinesi di quella città. Si tratta del nipote di un fratello di mia nonna: lui mi incoraggiò a visitare il luogo e, con un’amica, abbiamo intrapreso il viaggio verso l’Italia, siamo arrivate all’ae-roporto di Catania, ai piedi del vulcano Etna, da lì ci siamo dirette a Siracusa. All’arrivo all’hotel, non appena ho messo piede a terra, lì stava Corrado, aspettando di abbracciarmi e di chiudere un cerchio che ha avuto inizio circa 100 anni fa.Dopo venne il momento più emozionante del viaggio: ci siamo trasferiti a Rosolini, dove, per mia sorpresa, era stata organizzata tutta una festa in mio onore e, non da meno, arrivavano parte di quegli emigrati che mai ritornarono. Lì stava una banda musicale, l’edificio comu-nale imbandierato; non avrei mai immaginato qualcosa del genere! Mi consegnarono 2 medaglie e una targa commemorativa e fui accolta dalle autorità del paese.Oggi, gia’ di ritorno, rimangono nella mia mente immagini che mai potrò dimenticare: l’omaggio che fecero ai miei antenati, il ricor-do di una città che non dimentica coloro che vanno via, che attraverso il modo in cui mi hanno accolto dice loro, dove si trovano oggi, che gli mancano, che non li hanno dimenticati, che sarà sempre la loro terra sebbene i loro corpi riposano in un altro posto.Infine, desidero rinnovare il ringraziamento all’associazione Rosolinesi in Siracusa, al mio parente, Corrado Di Stefano, per i giorni me-ravigliosi che mi hanno dato nella mia amata Sicilia. Un grande abbraccio dall’argentina.

Susana Poidomani

25 SetteMbre 2014, giovedì • Sicilia 11 • Vita Di QUaRtiERi

Page 7: Libertà Sicilia Del 25-09-14

corsi e ricorsi storici; 1870 – 1918; 1938 – 1939; 1945 e successiviQuanto è avvenuto nel primo periodo storico sopra segnato come conseguente al 1870, già presenta la sua immagine, acquisita nella consapevolezza del popoli, italiano, tedesco, giapponese, francese, inglese

rubrica a cura del dr. Salvatore fontana

Quanto è avvenuto nel primo periodo storico sopra se-gnato come con-seguente al 1870, già presenta la sua immagine, acqui-sita nella consape-volezza del popoli, Italiano, tedesco, giapponese, fran-cese, inglese. Questi sono stati i protagonisti prin-cipali. Gli altri li definiamo, per co-modità di citazio-ne; è difficile la og-gettivazione parte-cipativa. Dunque riteniamo esatta l’ esposizione dif-ferenziata. Com-pletano dunque lo schieramento, lo diciamo aggiun-tivo, Americani e Russi, che alla fine sono stati quelli che dominarono la conclusione della conflagrazione sto-ricamente definita “seconda guerra mondiale”. Qual-cuno impaziente ad aspettare il seguito, può dire, ma che c’entra, oggi, tutto questo? C’entra sì. Uno sguardo so-pra. E’ il bandolo della matassa di quanto è successo nel periodo “38 – 39”, con la variante 1918, la cui radice è, eventi 1870.Abbiamo sempre sostenuto che la grande storia la “orchestra” l’alta finanza. Quando qualcuno dei pro-tagonisti di un as-semblaggio cerca di fare un “mezzo passo avanti”. Su-bito i magnati della Finanza avverto-

no, “pericolo in vista”, indi fanno scattare la “mac-china” dei servizi segreti, per fare in modo di orientare la politica alle so-luzioni volute. Si incomincia con ac-cuse reciproche, di

avere violato le si-tuazioni cristalliz-zate e/o comunque convenute. E an-cora, ma che c’en-tra tutto questo? C’entra sì. 1938, a Monaco s’erano tirate le file per ri-solvere il problema

Francia, Polonia, Germania, Italia. Patto a quattro di Monaco. Così lo segna la storia. La parte del paciere la assolse il Primo Ministro Inglese Chamberlain.I servizi segreti,

la cui mente sta nell’alta finanza, come abbiamo più volte detto, non illudiamoci del contrario, av-vertì subito che la pacificazione fra i contendenti por-tava alla perdita del loro dominio economico-finan-ziario in Europa e nei Paesi a questa interessati. Deus ex machina la Ger-mania, nazional-socialista, ossia Hitler. Bisognava dunque “spariglia-re la partita”. E così fu. La Fran-cia pone il freno a quanto convenuto. Seconda guerra mondiale.Facciamo un lun-go passo indietro, 1870. Bismarck, scatena la guerra contro la Francia e dintorni, incor-pora, alla nascente Germania, l’Al-sazia e la Lorena, già nella giurisdi-

zione francese, per gli storici, ma di matrice tedesca. Così nasce il primo Reich. Anche se nel 1914 la figura politica dominan-te era il Kaiser, incoronatosi im-peratore con l’esito della guerra 1870. 1918 si dimette, ma si conferma la figura di Reich. La politica di que-sto periodo della Germania non in-teressa le nostre riflessioni di oggi. Abbiamo detto del 1938 come bando-lo della “matassa” che porta alla per-sistente politica tedesca che copre il periodo attua-le, come traccia continuativa di un dna statuale che non si smentisce, e se ci consenti-te, possiamo dire che è una politica “mosaicale” che non conosce “fles-sioni”. Per arrivare alla problematica che oggi l’Europa sta vivendo, che dà conferma a quanto, in nostri preceden-ti pezzi abbiamo detto, noi che non siamo luminari di politica, certamen-te poco più di nes-suno, sicuramente viviamo, però, gli intrighi che la po-litica ci impone, e sentiamo di dire la “nostra”, a be-neficio dei nostri lettori.Noi da sempre sa-remmo stati dispo-nibili a sottoscri-vere, col consenso dell’Autore, il dot-tor Giorgio Napoli-tano, quando disse nel suo intervento in Parlamento con-tro l’U.E. nel 1976. E non si sbagliò di un nonnulla; come non condividiamo, a dimostrazione dei fatti e situa-zione, quanto, da qualche tempo so-stiene, con forte determinazione. Democraticamente

gli Italiani hanno diritto di conosce-re le motivazioni. Altri hanno fat-to, e continuano a fare la “guerra dei numeri”, noi ci fermiamo alla realtà che ci vie-ne imposta e che viviamo, in senso lato, dall’Italia al resto dell’Europa. Non si può dire, in senso variegato, che nelle indole teutoniche sia cam-biato qualcosa dal 1870 – 1918, 1939 – 1945. Tacciono i cannoni, l’arma le-tale è l’euro. Siamo al dunque. Quando i “Padri” fondatori dell’U.E. posero le basi dell’Unione, come primo ele-mento operativo, era l’euro.Stabilirono una pa-rità di partecipa-zione economica. Quando poi i rap-presentanti degli Stati associati in-cominciarono a confrontarsi per trovare un valore medio fra tutte le monete al momen-to in circolazione, quella sarebbe stata il potenziale valore per la disciplina nel rapporto fra debito pubblico e pil. Così non è stato. E qui nasce la pri-ma “stoccata” te-desca. Fu preso a campione di rife-rimento il marco, la moneta più pre-giata nell’ambito della già costituita Unione.La Francia accettò perché il differen-ziale fra marco e franco era mi-nimo. L’Italia, al momento, (anno 2000), con al “po-modoro” del la politica nostrana, Prodi, accettò sen-za battere ciglio, e per raggiungere il valore di ade-guamento all’euro, con la situazione di bilancio, chie-se agli Italiani un “piccolo prestito”.

Per chiuderla qui, ci trovammo che per avere un euro bisognava disporre di 1.936 lire, men-tre la Germania era quasi alla pari col valore nominale del marco – euro, un minimo dif-ferenziale franco – euro, come già detto e la Francia accettò. Quando il dottor Giorgio Napolitano, po-litico di ottimo lignaggio, nel suo discorso, come più volte abbiamo det-to, in Parlamento, repetita iuvant, nel 1976, espressa la situazione che si sarebbe determi-nata a danno dei Paesi con bilancio “debole”; sembra-va che leggesse il futuro. Non fu ascoltato. Ed ec-coci che ci siamo, anche se ora, a “catastrofe” impe-rante, è di parere diverso: “Senza Unione Europea non c’è avvenire”, ma non dice quale è il differenziale fra quanto detto nel 1976 e oggi. L’e-sposizione di date e fatti che l’Europa ha vissuto, repetita iuvant, dal 1870, 1918, 1945, la Ger-mania, una guerra

vinta e due perse, alla fine si ritrova in una U.E. da lei dominata, partner di prima fila de-gli U.S.A., e fra i maggiori Paesi. Vittorio Feltri e Gennaro Sangiu-liano, definiscono la Merkel, can-celliera di ferro, e quarto Reich.I nostri lettori ricor-deranno che noi, non per “appicci-cacce” una mostri-na, qualche anno addietro, abbiamo detto più volte che la Germania, per pura casualità, ha

perso la seconda guerra mondiale con la “forza dei cannoni” (ricordia-mo che è arrivata a 20 km da Mosca), ma vince con la forza del ben fare della politica eco-nomica.Ma, scusate, non si è detto che can-cellata la potenza germanica col suo Nazismo, e l’Italia col Fascismo, il mondo e l’uma-nità tutta avrebbe vissuto felice e contenta, in santa pace? Oh Dio, che sta succedendo in

ogni angolo del mondo, con focolai di guerra dapper-tutto, e gli estre-misti, di cui non si contano più le sigle? E non è tutto. Non vi sembra che fra ovest ed est, in questa martoria-ta Europa, non si soffiano venti di guerra?!?Noi, in ragione del-la ratio principale di tutte le conte-stazioni (finanza ed economia) qualche dubbio l’abbiamo sempre avuto.Quanto segue sem-brerebbe non en-

trarci nel dettaglio del tema centrale di questo “pezzo”, ma serve però a confermare che il mondo lo ge-stiscono i servizi segreti, macchina operativa e intel-ligenza dell’alta finanza. Questa mai ha tollerato intromissioni.Girando lo sguardo all’estremo orien-te, il Giappone, poco alla volta, lo dominava.Soffiarono all’o-recchio del Go-verno nipponico che gli U.S.A. sta-vano congiurando un piano contro l’espansionismo nipponico. Oh Dio, subito un attacco preventivo “intimi-datorio” alla flot-ta americana agli ormeggi in porto. Il colpo inventato dai servizi segre-ti andò a segno. E fu guerra. Per domare i Giap-ponesi, Truman vedeva”brutto”, e ordinò lo sgancio di due bombe ato-miche.Sino ad oggi sono rimaste le uniche.Visto giusto, pos-siamo dire, alla luce di quanto è successo e sta suc-cedendo in ogni parte del mondo, con la parola ma-gica democrazia e libertà, la guerra, o le guerre, se piace di più, non hanno fine. Senza di que-sta l’alta finanza come farebbe a dominare?Tuttavia, al mo-mento, focolaio principale si sta di-mensionando l’U-craina, come nel 1914 il casus belli fu l’uccisione, a Sarajevo, dell’Ar-ciduca, erede al tro-no di Vienna, ora il caso è posto in “culla” il nome lo si conosce, Ucraina. Chi c’è fra i prota-gonisti di “prima fila”? la Germania.

SPEciaLE • 12 Sicilia • 25 SetteMbre 2014, giovedì 25 SetteMbre 2014, giovedì • Sicilia 13 • SPEciaLE

Page 8: Libertà Sicilia Del 25-09-14

giUsePPe biAnCADirettore Responsabile

Direzione e Redazioneuffici amministrativi:

via Mosco 51 • Siracusa Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 • [email protected]

Pubblicità diretta: Poligrafica S.r.l.via Mosco 51 • Siracusa Tel. 0931 46.21.11

Per la pubblicità sono previsti sconti

editrice e Stampa: Poligrafica S.r.l.

registrazione tribunale di Siracusa n.17 del 27.10.1987

Sicilia

alice la bimba prodigio al “Quadrifoglio”

Da questi sti-moli scaturisce la creazione di un mondo im-maginifico di figure animate che emoziona-no e parlano del sé interiore. In Ortigia dal 26 al 29 settembre

I siracusani han-no tra i suoi concittadini una bambina prodi-gio di 6 anni il cui nome è Ali-ce Bottaro. Stra-ordinariamente precoce l'età del-la protagonista di questo evento espositivo da ve-nerdì 26 a lune-dì 29 settembre presso la Galle-ria Quadrifoglio (Via Santi co-ronati 13): Ali-ce è una bimba con il dono di natura cioè la sua vivacità e la sua intelligenza. Sono 10 le ope-re che espone e sono realizzate con una tecnica grafica vettoria-le al computer e stampate su vinile. I sogget-ti raffigurati nel magico mondo di Alice nascono dal suo imma-ginario visuale, dalla sua sen-sibilità, dall'in-treccio tra lin-guaggio visivo e musica. Da que-sti stimoli scatu-risce la creazio-ne di un mondo immaginifico di figure animate che emozionano e parlano del sé interiore. Scrive Luigi Amato, do-cente di Estetica nell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria,

ore 18 presso la Galleria Quadri-foglio (Via San-ti coronati 13 a Siracusa.Altro genio un ragazzo serbo Dušan Krtolica di 11 anni, i cui disegni stanno facendo il giro della rete. La fa-cilità con cui di-segna minuzio-

In patria ha già tenuto due gran-di esposizioni e come tutti i bambini prodi-gio crea stupore e incredulità. Il pittore Hamzah Marbella ha 11 anni ed è il più giovane membro dell'Associazio-ne degli Artisti filippina. I suoi

razione saranno felici tutte le per-sone che credo-no nella bellez-za del mondo: il futuro è in buone mani». La mostra potrà essere visitata nei giorni indi-cati (escluso do-menica) dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00. “Quando nel 1974 ho co-minciato questa attività” spiega il sig. Mario Cucè, il titolare della galleria “Qua-drifoglio” par-lando della pro-pria azienda “mia sorella Nuccia mi regalò, come portafortuna, un quadrifoglio che ancora oggi con-servo. Questo è stato il motivo che mi convinse a chiamare ‘Qua-drifoglio’ la mia galleria d'arte”. Da allora Qua-drifoglio è an-che laboratorio calcografico e stamperia d'arte, un duplice impe-gno che ha reso vivace e creativo questo mio lavo-ro che è già per conto suo affa-scinante ed uni-co.Sono già passa-ti trent’anni, più di un quarto di secolo di attività sempre attenta a rappresentare il lavoro serio e professionale de-gli artisti di casa, promuovendolo anche al di là del-le nostre mura, in rassegne e fiere, in Italia e all'e-stero.

ce di anni però ne ha solo sei e stupisce ancora di più per la sua grande espressi-vità e per la sua perizia nel uso delle nuove tec-nologie».«Figlia di un mondo nuovo immanente – continua il criti-co d'arte – [Ali-

re una cosa più grande di lei sarà un momento di gioia per tutti. Potremo ammi-rare i suoi perso-naggi in tutte le loro pose e situa-zioni che Alice riesce a leggere con sorprenden-ti intuizioni. E credo che il gior-no dell’inaugu-

nel testo di pre-sentazione del-la mostra la cui inaugurazione avverrà vener-dì 26 settembre

samente piante e animali – senza usare riferimenti – è paragonabile a quella di un ar-tista navigato.

quadri sono ap-pesi alle pare-ti del quartier generale delle Nazioni Unite a New York. Ali-

ce] esprime una gioia di vivere non comune oggi e si cimenta in una mostra che lungi dall’esse-

I soggetti raffigurati nel magico mondo di Alice nascono dal suo immaginario visuale, dalla sua sensibilità, dall'intreccio tra linguaggio visivo e musica

In alto e sopra, Alice Bottaro che si accingeal computer con la sua fantasia.A fianco, la piccola Alice di sei anni.

cULtURa • 14 Sicilia • 25 SetteMbre 2014, giovedì 25 SetteMbre 2014, giovedì • Sicilia 15 • SPORt SiRacUSa

Esaltazione e sco-ramento in psi-cologia rappre-sentano due stati d’animo diame-tralmente opposti e distanti fra di loro. Nella nostra città, e non solo a livello calcistico, i due poli sono invece così vicini da mescolarsi e confondersi. Così si spiega come dalla pro-strazione di due settimane addie-tro, passando per la miracolosa in-venzione a tempo scaduto di Panat-teri a Paternò che evitò la seconda sconfitta in sette giorni, si sia pas-sati all’euforia più sfrenata per aver domato un Modi-ca piuttosto giù di tono, grazie a due penalty di cui uno

piuttosto genero-so, e ad un’alzata d’ingegno di Ma-scara che, a difesa avversaria qua-si ferma in atte-sa del fischio del direttore di gara che non arrivò, s’involò verso il portiere Limone per beffarlo con un tocco morbi-do. Cosa resta di questo primo suc-cesso, oltre ai tre punti ? Il migliorato as-setto del reparto difensivo cui que-sta volta ha dato una mano, per la verità, anche Arena e la nuo-va posizione di Mascara, peraltro da noi fortemente sostenuta in tem-pi non sospetti. Nessuna novità invece dal cen-trocampo che

continua a rap-presentare l’og-getto misterioso della squadra, o dall’attacco co-stretto a vivere delle sgroppate del solo Ignazio Panatteri, bra-vo a trasforma-re qualcuno dei rinvii all’“evviva il parroco” pro-venienti dalle re-trovie, in incisive puntate verso la porta avversaria. Ma una squadra che non dispone di un adeguato filtro a centro-campo per affron-tare le due fasi di gioco, sia che giochi nella mas-sima divisione o in eccellenza, non ha avvenire ed è esposta a tutte le intemperie. E se il Siracusa vuole davvero vincere il

campionato deve seriamente pen-sare a quello che non è un proble-ma come un altro, ma il principale dei problemi di una squadra che abbia delle am-bizioni. Nelle tre partite fin qui di-sputate, per non parlare delle due col Rosolini di Coppa Italia, agli allenatori avver-sari è bastato in-serire un uomo nelle geometrie del centrocampo del Siracusa per

scombussolare i piani di Anasta-si e far entrare in confusione un reparto chiamato invece a ragiona-re e con un certo discernimento. Queste vistose la-cune che neanche il migliorato ap-porto di Grasso ha saputo colmare, si riflettono ovvia-mente sul repar-to avanzato che, non disponendo di un centravanti di manovra ca-pace di partire da lontano, è costret-

to a vivacchiare sui palloni che arrivano dalle fa-sce. Un Siracusa che se ha avuto ragione di una squadra come il Modica che gioca e lascia giocare, va comunque ri-visto in occasione delle prossime e sempre più impe-gnative prove per avere conferma dei progressi regi-strati. Perché nel calcio, come nella vita, gli esami non finiscono mai.Armando Galea

Siracusa, potenza dei 3 punti:dallo scoramento all’euforiama restano i problemi di fondoRipetitivi e prevedibili gli schemi di attacco e centrocampo da inventare gli argomenti di attualità in una squadra ancora sulla strada di un graduale assestamento

Belvedere, dopo il ko di Priolo pronti a ripartireRossitto: “a Priolo occasione persa, a Ragusa venderemo cara la pelle”“Bucato” in una sola circostanza as-sieme al compagno di reparto Sara-ceno, nell’arco dei novanta minuti. Quanto è bastato per far perdere al Belvedere la seconda gara stagionale in Promozione, in favore dei “cugi-ni” dello Sporting Priolo. Ma Gaeta-no Rossitto, vuole subito rialzare la testa, consapevole che il cammino è ancora lungo e il Belvedere ha anco-ra margini di miglioramento: "Sulla gara di sabato posso dire che è stata una occasione persa per dare conti-nuità alla meritata vittoria di sabato scorso contro l’Atletico Catania – ha detto il difensore aretuseo -. Era im-portante fare punti anche perché il Priolo, squadra comunque giovane e

messa bene in campo, era alla nostra portata. Purtroppo hanno avuto la for-tuna di sfruttare l'unica palla gol del-la partita, mentre noi abbiamo avuto difficoltà a concretizzare le diverse azioni da rete. Alla fine il pareggio era di sicuro il risultato più giusto. Il campionato però è ancora lungo e già sabato abbiamo la possibilità di rifarci contro un'altra squadra che di sicuro venderà cara la pelle, il Ragu-sa, ma siamo un gruppo unito e con-sapevole del nostro potenziale".Rossitto ha preso parte alla ripresa della preparazione del Belvedere, avvenuta ieri sera al “Di Bari” di via Lazio. Gruppo praticamente al com-pleto, tranne l’esterno Spada che sta

proseguendo l’allenamento diffe-renziato per via dell’infortunio mu-scolare, e l’attaccante Alì che dovrà operarsi di appendicite e starà fermo per qualche giorno.

In foto, la formazione del Siracusa al De Simone

In foto, Gaetano Rossitto

Page 9: Libertà Sicilia Del 25-09-14

SPORt • Pagina 16 • 25 SetteMbre 2014,giovedìSicilia

calcio, il punto sulla 3a giornata serie D girone i

netinicostretti a giocarein dieciper il doppiogiallo di Rizza

il noto conquista un punto utile sul campo dell'orlandina

L'atleta della KSt Siracusacorrado Mussovola ai mondiali in FranciaUnder 21I mondiali di Fran-cia che hanno preso il via ieri, vedono tra le fila degli azzurri Cor-rado Musso con la certezza che saprà onorare la massi-ma competizione mondiale.Dopo lo strepito-so successo con la KST di Siracusa che ha regala-to forti emozio-ni nelle acque siracusane di riva della Darsena, con un'indimenticabile scudetto, Corrado Musso fresco cam-pione nazionale è partito ieri per l'avventura con la nazionale under 21, in direzione Francia, per dispu-tare i Campionati mondiali di questa bella disciplina. Musso aveva già ben impressionato nelle fasi di quali-ficazione ai mon-diali e nell'ultimo raduno azzurro svoltosi a Bacoli nel trascorso mese di Giugno aveva fatto una promes-sa: facciamo bene e daremo il mas-simo nel club, poi penseremo alla Nazionale. Pro-messa mantenuta e adesso è pronto per la nuova sfida Mondiale con la Nazionale under 21 guidata da mi-ster Arganese."Dobbiamo fare bene- afferma mi-ster Arganese-. Il mio obiettivo è chiudere tra le pri-me quattro, molto dipenderà da come ci piazzeremo nel girone”.

Due derby sici-liani nella terza giornata del gi-rone I nel cam-pionato di serie D: oltre a Leon-fortese-Akragas, che ha visto l'af-fermazione dei biancoverdi col risultato di 2-1, si sono scontrate questo pomerig-gio Orlandina e Noto, match ter-minato in parità a reti bianche. Im-portante vittoria in trasferta per il Due Torri, che su-pera il Compren-sorio Montalto per 3-1 al termine di una sfida do-minata per larghi tratti, mentre la Tiger Brolo viene beffata in rimonta dalla Nerostellati Frattese: avanti 2-0, i gialloneri si fanno raggiunge-re sul 2-2, man-cando così l'ag-gancio al secondo posto in classifica. Il Noto conquista un punto utile sul campo dell'Orlan-dina, ma deve re-criminare per un paio di occasioni fallite. I granata hanno ben affron-tato i padroni di

casa, sprecando però una facile occasione con Ca-labrese che a tu con il portiere Hi-emer, gli ha tirato addosso. Il Noto è stato costretto anche a giocare in dieci uomini per il doppio giallo di Peppe Rizza a metà del secondo tempo. La squa-dra del presiden-te Zani, anche in questa circostan-za ha dimostrato

di avere limiti in fase offensiva.Prima vittoria in campionato per il Due Torri, che espugna il campo del Comprenso-rio Montalto in una partita sen-za storia. Al 20' è Savasta a portare in vantaggio gli ospiti, che rad-doppiano poco prima dell'inter-vallo con Pun-toriere, su assist dello stesso Sava-

sta. Nella ripresa, al 67', è ancora un assist di Savasta a lanciare a rete Duro, che realiz-za la terza rete per il Due Torri. A match ormai de-ciso arriva il gol della bandiera da parte di Sarli, ma gli ospiti riescono a gestire perfetta-mente il vantag-gio.Beffa per la Tiger Brolo, che al ter-mine del primo

tempo "assaggia" il secondo posto in classifica a quo-ta sei punti, ma al rientro in campo viene rimontata dalla Nerostellati Frattese. Giallo-neri in vantaggio al 18' con Cala-brese, e dopo soli quattro minuti ar-riva il raddoppio con Falanca. Quando ormai sembra solo che la Tiger debba controllare il van-taggio, gli ospiti si scatenano: Co-stanzo accorcia le distanze al 57', poi Favetta mette a segno la rete del definitivo 2-2.Di seguito i risul-tati e la classifica al termine della terza giornata: Agropoli-Sorren-to 3-1; Compren-sorio Montalto-Due Torri 1-3; Hinterreggio-Tor-recuso 1-3; Leon-fortese-Akragas 2-1; Nuova Gio-iese-Battipagliese 1-1; Orlandina-Noto 0-0; Mar-cianise-Neapolis 1-2; Rende-Roc-cella 3-0; Tiger Brolo-Nerostellati Frattese 2-2.

In foto, i tifosi del Noto