Libertà Sicilia del 17-03-15.pdf

9
www.libertasicilia.it mail: [email protected] Fondatore Giuseppe Bianca nel 1987 A pagina sei Cronaca Aggredirono imprenditore Denunciati padre e figlio siracsani A pagina quattro Calcio Il Siracusa batte il Messina e continua la corsa in testa A pagina quindici Vicenda del consulente infedele Omicidi Giacona e Bologna Al via il processo d’appello S’è avviato con la relazione del procura- tore generale dinanzi alla Corte d’Assise d’Appello di Catania il processo a carico di Antonino Linguanti. A pagina cinque CRONACA POLITICA FANTASSUNZIONI Politica. Dopo la trasmissione “La Gabbia” nuovo guazzabuglio mediatico Sorpresi in strada cedere a un acquirente alcune dosi di droga, a nulla è valso il loro tentativo. A pagina cinque Spacciano in strada Arrestati di Concetto Alota Caso Isab, i carabinieri in cerca dei riscontri per chiu- dere il cerchio sugli altri personaggi coinvolti nell’in- chiesta ancora corso È piombata come un terremoto inaspettato negli ambienti giudiziari. E stamattina si torna in aula per discutere d’altro “Gettonopoli” si rinfiamma in attesa della magistratura Piove sul bagnato di Get- tonopoli. Non bastava la trasmissione L’Arena del- la scorsa settimana, ieri sera la replica su La Sette con un servizio dedica- to proprio alla questio- ne delle 1201 riunioni di commissione che hanno prodotto un esborso per il Comune di 656 mila euro finite nelle tasche dei con- siglieri comunali. Ognu- no dei consiglieri ha dato giustificazione. A pagina tre martedì 17 marzo 2015 • anno XXVIII • n. 63 Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 1,00 Tornano in piazza i Sin- daci siciliani, oggi con una conferenza stampa pubbli- ca indetta da AnciSicilia. A pagina due I sindaci tornano in piazza Nei prossimi giorni com- pariranno davanti al GUP del Tribunale di Siracusa tutti gli attori dell’inchie- sta denominata “Fantas- sunzioni”. A pagina sette In sei davanti al Gup Isab: s’allarga fronte d’indagine sugli incolpati A pagina quattro Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia INTERVENTI di Concetto Alota Nei giorni scorsi con l’avvento mediatico del- la “Gettonopoili” si è ri- aperta la vecchia ferita, mai cicatrizzata, per la verità, in tutto il territorio siracusano sui rapporti tra la mafia, la politica e gli affari da concludere con il pubblico denaro at- traverso il controllo degli appalti, facendo ricorda- re alla pubblica opinione che esiste nella specifica condizione per i reati di mafia, la Direzione Di- strettuale Antimafia. La DDA su grandi appalti

Transcript of Libertà Sicilia del 17-03-15.pdf

Page 1: Libertà Sicilia del 17-03-15.pdf

www.libertasicilia.it mail: [email protected] Giuseppe Bianca nel 1987

A pagina sei

CronacaAggredirono imprenditore

Denunciati padree figlio siracsani

A pagina quattro

CalcioIl Siracusa batte

il Messina e continuala corsa in testa

A pagina quindici

Vicenda del consulente infedele

Omicidi Giacona e BolognaAl via il processo d’appelloS’è avviato con la relazione del procura-tore generale dinanzi alla Corte d’Assise d’Appello di Catania il processo a carico di Antonino Linguanti.

A pagina cinque

crOnAcA pOlItIcA

fAntASSunzIOnI

Politica. Dopo la trasmissione “La Gabbia” nuovo guazzabuglio mediatico

Sorpresi in strada cedere a un acquirente alcune dosi di droga, a nulla è valso il loro tentativo.

A pagina cinque

Spaccianoin stradaArrestati

di Concetto AlotaCaso Isab, i carabinieri in cerca dei riscontri per chiu-dere il cerchio sugli altri personaggi coinvolti nell’in-chiesta ancora corso È piombata come un terremoto inaspettato negli ambienti giudiziari.

E stamattina si torna in aula per discutere d’altro

“Gettonopoli” si rinfiammain attesa della magistratura

Piove sul bagnato di Get-tonopoli. Non bastava la trasmissione L’Arena del-la scorsa settimana, ieri sera la replica su La Sette con un servizio dedica-to proprio alla questio-ne delle 1201 riunioni di commissione che hanno prodotto un esborso per il Comune di 656 mila euro finite nelle tasche dei con-siglieri comunali. Ognu-no dei consiglieri ha dato giustificazione.

A pagina tre

martedì 17 marzo 2015 • anno XXVIII • n. 63 • Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 • Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 • € 1,00

Tornano in piazza i Sin-daci siciliani, oggi con una conferenza stampa pubbli-ca indetta da AnciSicilia.

A pagina due

I sindacitornanoin piazza

Nei prossimi giorni com-pariranno davanti al GUP del Tribunale di Siracusa tutti gli attori dell’inchie-sta denominata “Fantas-sunzioni”.

A pagina sette

In seidavantial Gup

Isab: s’allargafronte d’indaginesugli incolpati

A pagina quattro

Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia

IntErVEntI

di Concetto Alota

Nei giorni scorsi con l’avvento mediatico del-la “Gettonopoili” si è ri-aperta la vecchia ferita, mai cicatrizzata, per la verità, in tutto il territorio siracusano sui rapporti tra la mafia, la politica e gli affari da concludere con il pubblico denaro at-traverso il controllo degli appalti, facendo ricorda-re alla pubblica opinione che esiste nella specifica condizione per i reati di mafia, la Direzione Di-strettuale Antimafia.

la DDAsu grandiappalti

Page 2: Libertà Sicilia del 17-03-15.pdf

“Dopo che la vicenda “gettonopoli” è assurta agli onori delle cronache nazionali e fuori tempo massimo, l’esecutivo provinciale del PD ha chiesto la convocazione di un’assemblea provinciale aperta, dimenticando che l’attuale assetto di tutti gli organismi provinciali del PD di Siracusa è il frutto di un congresso celebrato in violazione delle norme statutarie, delle più ele-mentari regole democrati-che e su cui pende ancora un ricorso innanzi alla commissione nazionale di garanzia del PD”. Lo sostiene Tony Gulino, componente regionale del Pd, che prosegue: “I tentativi, degli scorsi mesi, di trovare un accordo condiviso, al fine di dare un nuovo corso al PD di Siracusa, sono mise-ramente falliti, com’era prevedibile. Abbiamo assistito, a tal proposito, alle dichiarazioni di tutti gli attori politici in campo, che hanno rappresentato la mortificazione della politica. Tutti, in astratto, disposti a fare un passo indietro. Tutti, nel concre-to, impegnati a proporre la soluzione, più conveniente per la propria parte politi-ca. Sarebbe questo partito, delegittimato sul piano eti-co e politico, che dovrebbe fornire indirizzi politici ai consiglieri comunali nell’occhio del ciclone? La stessa segretaria/consiglie-ra – ampiamente contesta-ta, oltre che per la vicenda congresso provinciale PD, anche per la “gettonopoli” siracusana in compagnia di altri consiglieri – vorreb-be forse dar consigli a se stessa ed ai suoi colleghi consiglieri?”.

Gulino (PD):“Castellucciorassegnile propriedimissioni”

crOnAcA DI SIrAcuSA • 2 Sicilia • 17 MARzo 2015, MARTeDì

56ennecarbonizzatosulla suaautomobile

nOtO Potrebbe trattarsi di un evento accidentale quel-lo per il quale è morto carbonizzato nella sua auto un uomo di 56 anni Ieri mattina è stato trovato un cadavere carbonizzato in automobile, sul posto i Vigili del fuoco del distaccamento di Noto e mili-tari dell’arma intervenuti, poco prima delle ore 7, al km 18 della strada 187, in località San Corrado di fuori nel territorio di Noto, per la segnalazione dell’incendio di un’autovettura con persona all’in-

terno dell’abitacolo; subito dopo il ponte di Santa Chiara, le fiamme avevano completamente avvolto una Ford C Max ferma nei pressi della linea di carreggiata; i soccorritori han-no quindi estinto le fiamme e constatato che all’interno del veicolo, al posto guida, giaceva il corpo carbonizzato di una persona; si resta in attesa del magistrato e del medico legale per estrarre dal veicolo il corpo della vittima, del quale si co-nosce l’identità; la dinamica del rogo e alcune testimonianze pongono al vaglio diverse ipotesi sulle cause.

Tornano in piazza i Sindaci siciliani, oggi con una conferenza stampa pubblica in-detta da AnciSicilia nel cuore di Palermo, in Piazza Politeama, uscendo dai luoghi chiusi per dare modo a tutti, in primo luogo ai cittadini, di sapere e di conoscere la dramma-ticità della situazione

economica e sociale che in questo periodo stanno vivendo i Co-muni e con essi tutta la Sicilia ed i siciliani.E lo fanno dopo mesi e mesi di confronto e di “suppliche” ad una politica regionale e na-zionale sorda che sta scaricando sui Comuni e sui cittadini le pesan-tezze di una crisi, così

come le sue incertezze, o come nel caso del Governo regionale, la totale mancanza di un progetto politico-am-ministrativo che guardi al futuro, per risolleva-re e fare crescere la Si-cilia, in un momento in cui la disoccupazione giovanile supera dram-maticamente il livello del 65%, quella gene-

rale che viaggia oltre il 35% e le imprese che chiudono tutti i giorni. Un peso non più so-stenibile da parte del Sistema degli Enti Locali che ha già pro-dotto un eccessivo au-mento delle aliquote dei tributi locali e del complessivo livello di pressione fiscale (Imu, Tari e Tasi), che

rende ancora più pro-blematica la tenuta minima del rapporto tra Amministrazioni e cittadini, innescando forti tensioni sociali. Un peso reso ancora più pesante, come de-nunciato in questi due anni di confronti con i Governi nazionali e regionali, dal Vice Pre-sidente di AnciSicilia,

Paolo Amenta, Sinda-co di Canicattini Ba-gni, dalle condizioni strutturali del Mezzo-giorno, caratterizzate dalla scarsa capacità fi-scale dei territori ed, in particolare, dalla man-cata attuazione nella Regione Siciliana del Federalismo Fiscale. Da mesi, ricorda il Vice Presidente Paolo Amenta, che martedì sarà a fianco di Leo-luca Orlando in Piaz-za Politeama, nelle casse dei Comuni non c’è più un centesi-mo, non c’è liquidità, e a farne spese sono i servizi, i fornitori, gli stipendi, in particolare dei precari, di cui gli Enti hanno ricevuto dalla Regione appena il 40%. Senza dimen-ticare che negli ultimi quattro anni i trasferi-menti correnti destinati ai Comuni sono passati da 900 milioni di euro a soli 200 milioni. Un taglio impressionante che ha prodotto una riduzione drastica dei servizi e della qualità degli stessi nei Co-muni, che sempre più devono fare ricorso ad anticipazioni di teso-reria, indebitandosi, e sottraendo così ulte-riore risorse dagli già scarnificati Bilanci.

crisi economicaI sindaci sicilianinuovamentein piazza

polItIca. StaMattina a PalerMo

Qui sopra, la protesta dei sindaci.

17 MARzo 2015, MARTeDì • Sicilia 3 • crOnAcA DI SIrAcuSA

Protesta da parte del movimento politico Fratelli d’Italia, che non parteciperò questa mattina alla seduta del Consiglio comunale, dove è rappresentato dalla consigliera Cetty Vinci.Nella nota diffusa alla stampa relativa alle motivazioni dell’Aven-tino, è scritto testualmente che “Dopo avere visionato l’ordine del giorno della convocazione del Consiglio Comunale di Siracusa e

cetty Vinci non sarà presenteoggi in consiglio comunale

Guazzabuglio mediaticoGettonopoli “ingabbiata”L’inviato de La 7 ha messo alcuni consiglieri di fronte al fatto compiuto dei verbali

polItIca. reazioni alla traSMiSSione di doMenica Sera

Piove sul bagnato di Gettonopoli. Non basta-va la trasmissione L’A-rena della scorsa setti-mana, ieri sera la replica su La Sette con un ser-vizio dedicato proprio alla questione delle 1201 riunioni di commissione che hanno prodotto un esborso per il Comune di 656 mila euro finite nelle tasche dei consiglieri co-munali.Ognuno dei consiglie-ri intervistati ha dato la propria giustificazione a quanto accaduto, come nel caso di Gaetano Fi-renze che ha ammesso che sono state convocate troppe riunioni e che per tale motivo i presidenti avrebbero dovuto dimet-tersi. Rispetto a una set-

timana fa, l’ordine è di fare capire all’Italia che i consiglieri stanno facen-do tesoro delle polemi-che. Il consigliere Alber-to Palestro ha riferito che l’impegno da loro assun-to è quello di abbassare i costi della politica.Particolare il caso del consigliere Tony Bo-nafede, il cui genitore, anch’egli consigliere

comunale prima di lui, è imputato per la vicen-da fantassunzioni. “Mio padre è innocente e lo dimostrerà nel proces-so – ha detto – Non era opportuno che mi candi-dassi io? E perché? Sono un giovane quasi laureato in Giurisprudenza e par-tecipe della vita politica e amministrativa della città”.

Anche la consigliera co-munale Simona Princiot-ta è stata sorpresa dall’in-viato che le ha mostrato i verbali con la nota di una seduta di commissione, durata pochi minuti, alla quale la consigliera ave-va partecipato. La stessa Princiotta ieri mattina aveva annunciato la con-vocazione di una confe-renza stampa per domani per dire la sua sull’intera vicenda e annunciando di volere dire ciò che gli altri suoi colleghi non avrebbero il coraggio di rivelare. Pochi minuti dopo, però, l’ha annul-lata. Molto efficace l’in-tervento dello scrittore Gianpiero Mughini che parla della vicenda di Siracusa. “Da siciliano, mia mam-ma è seppellita in Sicilia, – premette – quando sen-to parlare di politica sici-liana mi si rizzano i ca-pelli, quando sento che a Bergamo spendono 1/10 di quello che spendono a Siracusa mi si rizzano i capelli in testa” questa vicenda ha dell’assurdo.

In foto, La trasmissione “La Gabbia”.

Durante il vertice della Commis-sione parlamentare antimafia con la presenza di Rosy Bindi, presidente nazionale. C’è stato un lungo incon-tro col prefetto Gradone, le ammini-strazioni locali e i sindacati. "Biso-gna cambiare la legge sugli appalti perché ci sono troppi pertugi aperti – ha detto la Bindi -. A Siracusa c'è una criminalità che forse non è ma-fiosa ma usa metodi mafiosi. E' una provincia che è sotto pressione per molti problemi, a cominciare dalla crisi del mondo industriale. C'è un problema ambientale, e quando un tessuto si indebolisce bisogna tenere alta la vigilanza. Bisogna cambiare la legge sugli appalti perché ci sono troppi pertugi aperti".

“Tutte considerazioni che facciamo no-stre – ha sottolineato il segretario terri-toriale della Uil Stefano Munafò – ma questo incontro è servito soprattutto per capire in che modo il sistema ma-fioso attecchisce nella nostra provincia e come viene fronteggiato il problema degli extracomunitari. Io sono atten-to a quello che succede – ha ribadito Munafò -, in particolare nel triangolo industriale dove si punta l’attenzione sulle bonifiche, ma in realtà il sindacato ha perso i punti di riferimento in quel-le che erano la Provincia (che non c’è più) e i Comuni. I tre centri del triango-lo industriale? Uno è sciolto per mafia (Augusta), in uno il sindaco è sospeso (Melilli), nell’altro è inquisito (Priolo). Ecco perché mancano i punti di riferi-

«Il sistema mafiosoun problema realeper la provincia»

il Segretario generale della Uil, MUnafò

mento. Quando nei Comuni del trian-golo industriale che in qualche modo fanno da traino per tutta la provincia c’è una situazione del genere, capisci che c’è qualcosa che non va>>.Ma l’attenzione – tanto nel summit con la Commissione parlamentare quanto dallo stesso segretario territoriale della Uil, è stata focalizzata anche sul pro-blema degli extracomunitari, poiché da Augusta a Portopalo, è una situazione senza soluzione di continuità e di non facile soluzione. “Gli sbarchi? Io che sono di Augusta ho qualche perplessi-tà di come vengono gestiti gli extraco-munitari solo per il fatto che non sono seguiti. Molti passeggiano lungo la pro-vinciale a loro rischio e pericolo e cam-minano dentro la città”.

Ritornano sulla vicenda “gettonopoli” i Grilli Aretusei che incalzano sulla triste storia sostenendo che quella sorta di “parere di legittimità” che la Regione Siciliana avrebbe dato al Comune di Siracusa in merito alla deli-bera 109, che la risposta di archiviazione della Regione non si riferisce affatto alla Delibera 109, ma all’espo-sto presentato dai consiglieri di Progetto Siracusa a fine agosto 2013. Tale ricorso, sostengono i grilli aretusei “era relativo alle modalità di istituzione delle commis-sioni perchè lo stesso diceva di “non essere rappresen-tato in tutte e otto”. La risposta della Regione, pertanto,

Il M5S: “parere di legittimità non era per la delibera 109 di agosto”

i grilli aretUSei tornano SUlla vicenda gettonoPoli

non poteva che essere pertinente all’oggetto del ricorso e cioè relativamente alla rappresentanza e alla propor-zionalità del voto. In questo senso, pertanto, la Regione rispose che il comune di Siracusa aveva fatto tutto cor-rettamente rispetto al ricorso”.“Nello specifico - dicono gli esponenti del M5S – è im-portante precisare che il ricorso di Progetto Siracusa nella parte in cui si parla dell’articolo 8 e 9 del regola-mento delle commissioni consiliari e della delibera 109 non si parla mai di gettone di presenza”, insomma la vicenda si ingarbuglia.

verificato che non è previsto all’ordine del giorno alcuna proposta sulla riduzione dei costi della politica, nonostante una sia già stata protocollata dalla sottoscritta, considerato che nessuno degli argomenti iscritti all’ordine del giorno ri-veste carattere d’urgenza ed indifferibilità, non partecipe-rà per protesta ai lavori della seduta in programma questa mattina nell’aula Vittorini al quarto piano del palazzo delò Senato ed esorta la maggioranza dopo quanto accaduto in questi giorni a dare assoluta priorità al tema della riduzio-ne dei costi della politica”.

Page 3: Libertà Sicilia del 17-03-15.pdf

perquoteconviventeper gelosiaArrestatoIn preda alla gelo-sia, avrebbe aggre-dito la convivente. Inevitabile l’inter-vento dei Carabi-nieri della stazione di Belvedere, che hanno tratto in arresto in flagranza del reato di mal-trattamenti contro familiari e lesioni personali aggrava-te Carmelo Carbè di 33 anni, siracu-sano, incensurato. L’uomo in preda all’ira, a seguito di una violenta lite scaturita per motivi di gelosia, avrebbe procurato lesioni alla pro-pria convivente causandole traumi diffusi sul corpo giudicati guaribili in 5 giorni. Da una ricostruzione fatta dai militari, l’uo-mo avrebbe altre volte aggredito la donna con vessa-zioni di vario tipo, ingiurie e umilia-zioni. L’uomo è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso un’altra abitazione.

In foto, palazzo di Giustizia di Catania.

i due sono stati individuati e arrestati dopo un tentativo di fuga in un condominio

Il Gip del Tribunale di Siracusa, Michele Consiglio, ha disposto la convalida dell’arre-sto del titolare di un’agenzia assicurativa di Lentini, ma allo stesso tempo lo ha rimesso in libertà con il solo obbligo di presentazio-ne alla polizia giudiziaria. Il provvedimento è stato adottato nei confronti di Giuseppe Circo di 52 anni, che, ieri mattina, assistito dall’av-vocato Nicola Aiello, è comparso dinanzi al giudice per le indagini preliminari. Era stato posto in regime di arresti domiciliari perché, a seguito di un controllo eseguito dalle forze dell’ordine negli uffici dell’agenzia assicura-tiva di Carlentini, è stato trovato in possesso di 2 grammi e mezzo di cocaina e di mezzo grammo di marijuana oltre a tre bilancini di precisione.

crOnAcA DI SIrAcuSA • 4 Sicilia • 17 MARzo 2015, MARTeDì 17 MARzo 2015, MARTeDì • Sicilia 5 • crOnAcA DI SIrAcuSA

Spaccia droga in stradaCoppia finisce in manette

cronaca.L'intervento è stato fatto dai carabinieri che hanno indivi-duato i due presunti autori della cessione di stupefacen-te a un uomo

Sorpresi in strada ce-dere a un acquirente alcune dosi di droga, a nulla è valso il loro tentativo di nascon-dersi in un palazzo nei pressi del luogo in cui sono stati in-dividuati. I carabi-nieri li hanno seguiti e arrestati nel giro di pochi minuti. E’ così finita in manette una coppia di siracusani che deve adesso ri-spondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il provvedimento re-strittivo è stato adot-

tato nei confronti di Francesco Cassia di 19 anni con preceden-te di polizia specifi-co, e Krizia Guzzardi di 18 anni, incensu-rata. A operare l’in-tervento sono stati i Carabinieri dell’ali-quota Radiomobile della Compagnia di Siracusa, la cui pat-tuglia ha sorpreso i due indagati mentre in concorso tra loro stavano cedendo un involucro di colore

bianco contenente sostanza stupefacen-te a una terza perso-na che si ha avuto il tempo di allontanarsi senza farsi identifi-care. L’azione non è passata inosservata ai militari dell’Ar-ma, che, usciti allo scoperto, hanno ten-tato di bloccare i tre soggetti. Mentre l’ac-quirente della droga è riuscito a dileguarsi, i due presunti spac-ciatori sono corsi a

piedi cercando ripa-ro all’interno di un condominio, salendo fino agli ultimi piani. La ragazza è stata raggiunta poco dopo e bloccata, mentre Cassia è stato sorpre-so sul pianerottolo dell’ultimo piano da-vanti alla porta della propria abitazione. Dalla successiva per-quisizione, l’uomo è stato trovato in pos-sesso di un involucro contenente venti dosi

Nella foto, la refurtiva sequestrata dai poliziotti.

Omicidi Giacona e BolognaAperto il processo in appello

imputati sono antonino linguanti e Salvatore Battaglia

S’è avviato con la relazione del procuratore generale dinanzi alla Corte d’Assise d’Ap-pello di Catania il processo a carico di An-tonino Linguanti e Salvatore Battaglia, con-dannati in primo grado all’ergastolo perché ritenuti responsabili il primo dell’omicidio di Salvatore Bologna e di Salvatore Gia-cona, il secondo soltanto dell’omicidio del portalettere di Cassibile. Il ricorso in secon-do grado è stato avanzato dalla difesa dei due imputati, avvocati Giambattista Rizza e Domenico Mignosa, che ritengono di ave-re elementi sufficienti per potere ribaltare il verdetto della Corte d’Assise di Siracusa. Il rappresentante della pubblica accusa ha ricostruito le due vicende e nella prossima udienza, fissata per il 24 aprile, detterà la requisitoria con le proprie richieste ai giudi-ci del secondo grado.

Avrebbe tradito la fiducia dei dato-ri di lavoro, trafugando denaro e og-getti preziosi. Ma è stata individuata e denunciata. Sono stati i poliziotti della squadra Mobile della Questura di Siracusa a notificare all’indagata, R.G. di 49 anni, il provvedimento emesso dalla Procura della Repub-blica di Siracusa. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la donna, di origini marocchine, ma da

Forse in preda ai fumi dell’alcol, una notte sopra le righe è costata a tre fratelli la condanna a 3 anni e 4 mesi ciascuno. Il Tribunale penale di Siracusa ha emesso sentenza di condanna a carico di France-sco, Giovanni e Giuseppe Scaffidi rispettivamente di 30, 44 e 41 anni, tutti difesi dall’avvocato Rosa Campisi. Quattro i capi d’imputazione per i quali sono finiti sotto processo ma per uno solo sono stati condannati. In particolare, per avere consumato una cena in un ristorante di Marzamemi pretendendo di pagare la metà rispetto al conto presentato dal ge-store. I tre Caminanti sono stati assolti perché il fatto non sussiste dall’accusa di avere costretto una persona a pagare delle birre e anche di avere aggredito un uomo per sottrargli una collanina d’oro. In prescri-zione, invece, il reato di lesioni contestato ai tre im-

putati. Più dura era stata la richiesta da parte del pub-blico ministero, Tommaso Pagano, che aveva invocato per Giuseppe Scaffidi la condanna a 6 anni mentre per gli altri due imputati aveva sollecitato la condanna a 5 anni di reclusione.La vicenda per la quale sono stati processati i tre fra-telli si è consumata nella notte tra il 21 e 22 dicembre 2003. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori e anche in fase dibattimentale, i tre avrebbero dapprima costretto un uomo a pagare loro dieci birre consumate in un bar di Pachino. Poi avrebbero chiesto una siga-retta a una coppia di fidanzati e alla risposta negativa avrebbero menato le mani. Dopo si sarebbero recati in un ristorante dove avrebbero consumato la cena e an-ziché pagare il conto di 80 euro, avrebbero preteso di pagare la metà, ricorrendo alle minacce.

R.L.

Isab: s’allarga l’inchiestasul ruolo degli incolpatiCaso Isab, i carabi-nieri in cerca dei ri-scontri per chiudere il cerchio sugli altri personaggi coinvol-ti nell’inchiesta an-cora corso È piombata come un terremoto ina-spettato negli am-bienti giudiziari, la notizia pubblicata domenica scorsa, da queste stesse colonne, sul coin-volgimento di un magistrato del Tri-bunale di Siracusa nella vicenda del consulente “infe-dele” della Procura della Repubblica di Siracusa, rispetto al delicato compi-to che l’Ufficio del pubblico ministero gli aveva affida-to e di cui era già stato già più volte incaricato in varie perizie in altri inci-denti, che si erano nel tempo verificati nella zona industria-le siracusana. Un avvocato, un ingegnere e un ma-gistrato, coinvolti nell’indagine e tirati in ballo dal profes-sore Alberto Geraci, nominato consu-lente della Procura della Repubblica di Siracusa, sessanta-nove anni, di Aci-castello in provincia di Catania, profes-sore alla Facoltà di ingegneria presso l’Università di Ca-tania in quiescenza dall’inizio del 2015, il quale fu arrestato dai carabinieri del comando provincia-le di Siracusa, per rispondere di “indu-zione alla promessa di utilità”, nell’ope-razione denominata “Stige” e coordi-nata dalla Procura della Repubblica di Messina, procurato-re capo, Guido Lo Forte, e affidata al sostituto, dottores-sa Antonella Fradà,

Messina, Maria Mi-litello, su richiesta del pubblico mi-nistero Antonella Fradà. Indagini, per la cronaca, ancora in pieno svolgimento e che stanno conti-nuando a ritmo ser-rato da parte degli uomini del Nucleo Investigativo dei carabinieri del Co-mando provinciale

Geraci, fu nominato CTU dalla Procu-ra della Repubblica di Siracusa, nella perizia dell’incen-dio sviluppatosi nell’impianto Power Former 500 nello stabilimento dell’I-sab Sud di Priolo Gargallo lo scorso anno, secondo gli inquirenti avrebbe preso contatti subito dopo la sua nomina con i vertici della raffineria dell’Isab, di proprietà del co-losso mondiale della raffinazione, la rus-sa Lukoil, per sug-gerirgli i nominativi di due consulenti di parte, un avvoca-to e un ingegnere, coinvolgendo già in quell’occasione un magistrato, che a suo dire erano tutti quanti suoi buoni amici, in cambio di una favorevole e veloce conclusio-ne della perizia, per evitare il sequestro dell’intero impian-to, con il solo bloc-co giudiziario della parte esplosa, per poter così continua-re la produzione.

Concetto Alota

per la legittima su-spicione a causa del coinvolgimento di un magistrato in for-za presso il Tribuna-le di Siracusa; i ca-rabinieri del Nucleo Investigativo del comando provincia-le di Siracusa ese-guirono l’ordinanza della misura caute-lare degli arresti do-miciliari emessa dal gip del Tribunale di

Nel coinvol-gimento dei tre personaggi fin dalle prime cure dell’inda-gine, a seguito della denuncia collaborativa e dettagliata della direzione dell’I-sab, dallo stesso Alberto Geraci, che al momento rimane l’unico indagato In foto, il comando pro-vinciale dei Carabinieri di Siracusa.

i carabinieri indagano su delega della Procura della repubblica di Messina

di Siracusa, agli or-dini del colonnello Mauro Perdichizzi, per sbrogliare la matassa dell’in-chiesta proprio nel punto dove si è im-brogliata: nel coin-volgimento dei tre personaggi fin dalle prime cure dell’in-dagine, a seguito della denuncia col-laborativa e detta-gliata della direzio-

ne dell’Isab, dallo stesso Alberto Gera-ci, che al momento rimane l’unico in-dagato nell’inchie-sta giudiziaria della Procura della Re-pubblica di Messi-na, subito affidata ai carabinieri del Nu-cleo Investigativo del Comando pro-vinciale di Siracusa. Come si ricorderà, il professor Alberto

tre fratelli condannati a 3 anni e 4 mesiper avere preteso di pagare la metà

Vicenda che risale al 2003 e riguarda la consumazione di una cena al ristorante

di cocaina per un peso complessivo di 6 grammi. Entrambi i giovani indagati sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni per essere sottoposti al regime degli arresti domiciliari.Il problema della droga insomma, con-tinua a tenere desta l’attenzione generale delle forze dell’or-dine, che non manca giorno che individua-no soggetti dediti allo spaccio di stupefa-centi. Siracusa e l’in-tera provincia sono dilaniati.

Libero agente assicurativo

Il Gip del Tribunale, Michele Consiglio, ha disposto la scarcerazione con il solo obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di un 42enne romeno che ha dato in escandescenza al pronto soccorso dell’ospe-dale di Lentini dove era stato trasportato per un malore, aggredendo i sanitari.

Lentini, romeno scarcerato

Page 4: Libertà Sicilia del 17-03-15.pdf

17 MARzo 2015, MARTeDì • Sicilia 7 • crOnAcA DI SIrAcuSA

Quando la storia si ripete nella Gettonopoli con possibili risvolti identici alla precedente inchiesta

fantassunzioniE’ la volta del Gupa decidere

nUova Udienza Per i Sei conSiglieri

Nei prossimi giorni compariranno davanti al GUP del Tribunale di Siracusa tutti gli attori dell’inchiesta denomi-nata “Fantassunzioni”. L’udienza era stata fis-sata per il 6 marzo scor-so, ma fu rinviata ad al-tra data e per la seconda; l’ultima per la mancata presentazione in aula di alcuni avvocati. Il Giu-dice per le Udienze Pre-liminari dovrà decidere per il rinvio a giudizio o meno degli indagati coinvolti nella vicenda giudiziaria denominata “Fantassunzioni” a ca-rico di sei ex consiglie-ri comunali siracusani (tranne uno che fu rie-letto nell’ultima tornata elettore) e di sette im-prenditori, tutti coinvol-ti nell’inchiesta portata a termine dagli uomini della Digos della Que-stura di Siracusa, diret-ta dal dottor Vincenzo Frontera e coordinata dal sostituto procurato-re della Procura della di Repubblica di Siracusa, Marco Bisogni; tutti gli imputati sono accu-sati del reato di truffa ai danni del Comune di Siracusa, nell’ambi-to dell’inchiesta legata alle presunte assunzioni fittizie per ottenere dal Comune di Siracusa i relativi rimborsi previsti dalla normativa regio-

certamenti condotti da-gli investigatori della Digos della Questura di Siracusa, attraverso l’a-nalisi approfondita di tutti i verbali trascritti dalle commissioni con-siliari nel periodo pre-so in esame, sarebbero emerse altre irregolarità nella gestione dei lavori delle diverse commis-sioni sempre riferite al periodo compreso tra il 2008 e il 2013. L’in-dagine, scattata nel set-tembre del 2012 portò al sequestro di un numero indefinito a proposi-to dei rimborsi elargiti alle ditte dal Comune di Siracusa e dove ri-sultavano impiegati i consiglieri in carica dal 2008 al 2013. Gli uomi-ni della Digos eseguiro-no una seria di sequestri preventivi, conti corren-ti bancari e postali, ma anche cassette di sicu-rezza intestate ai tredici imputati. Stando a quan-

nale vigente e che ha riacceso le luci della ri-balta politica in Sicilia. Il rinvio della prima udienza, che era stata fissata per il 12 dicem-bre scorso, fu causata per dare la possibilità di approfondire il ne-cessario argomentare sul processo, al pubbli-co ministero, Tommaso Pagano, subentrato al collega Marco Bisogni, che aveva coordinato le indagini di prime cure, sulla richiesta di rinvio a giudizio in occasione dell’udienza. Davanti al GUP dovranno com-parire Sergio Bonafede, Adolfo Mollica, Piero Maltese, Riccardo Ca-vallaro, Riccardo De Benedictis, Franco For-mica, tutti consiglieri in carica fra il 2008 e il 2013, e gli imprendito-ri, nella qualità di datori di lavoro di questi ul-timi, Natale Calafiore, Giuseppe Serra, Seba-stiano Solerte, Roberto Zappalà, Paolo Pizzo, Marco Romano, Mau-rizio Masuzzo. L’in-chiesta nella prima fase portò al sequestro di una somma complessiva di 657.965,000 euro; prov-vedimento che fu con-fermato dal tribunale

del Riesame di Catania. Sono complessivamen-te cinquanta gli episodi di truffa singolarmente contestati agli imputa-ti dove si aggiunge la contestazione di falso ideologico. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i consiglieri comunali finiti nell’in-dagine degli uomini della Digos avrebbero attestato in più occasio-ni la loro presenza alle riunioni indette dalle diverse commissioni senza in realtà parte-cipare ai lavori degli organi dell’assemblea; secondo l’accusa avreb-bero indotto in errore i segretari delle diverse commissioni che, a loro volta, attestavano in-consapevolmente nelle certificazioni riepiloga-tive mensili il numero delle commissioni alle quali risultavano ave-re partecipato i diversi consiglieri. Dagli ac-

Aula del Consiglio comunale.

to ipotizzato dalla ma-gistratura inquirente, i consiglieri comunali, in concorso con i rispettivi datori di lavoro, avreb-bero stipulato in maniera fittizia contratti di lavoro subordinato, in occasio-ne della loro elezione, presentando successiva-mente la documentazio-ne attestante l’esistenza del rapporto di lavoro presso gli uffici del Co-mune, senza tuttavia svolgere alcuna attività lavorativa nelle aziende coinvolte, e sfruttando a loro vantaggio la norma-tiva regionale avrebbero compilato e presentato periodiche richieste di rimborso relative alle commissioni perma-nenti, inducendo così in grave errore il Comune di Siracusa a versare le somme di denaro che per la Procura di Siracusa non sarebbero state do-vute. E se è vero che la Storia a volte si ripete e torna indietro, questa vicenda esplode in ma-niera quasi identica e parallela a quella appena raccontata e denominata “Gettonopoli”, dove la cosa diversa appare è il nome e il cognome dei consiglieri comunali in carica stavolta incolpati, ma la sostanza politica e morale rimangono ugua-li.

Marco Giusti

Pattuglia della Polizia di Stato.

Palazzo Vermexio.

Aggredirono imprenditoreDenunciati padre e figlio

ScoPerti Per la viSione delle iMMagini delle telecaMere

SOcIEtà • 6 Sicilia • 17 MARzo 2015, MARTeDì

Padre e figlio sono stati denunciati a piede libero per lesioni ai danni di un imprendito-re, che li aveva sorpresi a gettare rifiuti. Il provvedimento è la conseguenza delle inda-gini eseguite congiuntamente dai poliziotti della squadra mobile, delle Volanti e dagli agenti della polizia municipale. L’episodio è avvenuto l’11 marzo scorso quando, l’im-prenditore edile, già protagonista di una cla-morosa protesta la scorsa settimana, quando

è salito sulla gru per attirare l’attenzione del-le istituzioni pubbliche sul fatto che i lavori alla rotatoria di Faro Carrozzieri impedissero l’accesso alla sua impresa, avrebbe avuto una discussione con i due indagati, sorpresi con il loro camion a conferire rifiuti in una discarica abusiva. Dalla visione delle immagini della videosorveglianza, gli investigatori sono riu-sciti a risalire all’identità dei due indagati che si vedono aggredire la vittima a calci e pugni.

Rifiuti e grandi appaltile attenzioni della DDANei giorni scorsi con l’avvento me-diatico della “Getto-nopoili” si è riaper-ta la vecchia ferita, mai cicatrizzata, per la verità, in tutto il territorio siracusano sui rapporti tra la mafia, la politica e gli affari da conclu-dere con il pubblico denaro attraverso il controllo degli ap-palti, facendo ricor-dare alla pubblica opinione che esiste nella specifica con-dizione per i reati di mafia, la Dire-zione Distrettuale Antimafia di Cata-nia per competenza sul territorio siracu-sano. Gli aspetti della cor-relata cronaca, che interessa Siracusa, nella fattispecie sono stati falsati dalla realtà dei fat-ti; La Direzione Di-strettuale Antimafia, non si è interessata alle vicende de-gli appalti pubbli-ci siracusane, così come ai connessi riscontri investiga-tivi d’ordine mafio-so, solo ora perché è scoppiata “Getto-nopoli” e “Fantas-sunzioni” insieme a tutto il resto, quindi solo nell’occasione; niente affatto. L’at-tenzione della cro-naca è stata dettata dalle dichiarazioni, ritenute “nuove” da-gli inquirenti, rispet-to a quelli già cata-logati nei rispettivi fascicoli d’inchie-sta, ai sensi e per gli effetti dell’obbliga-torietà dell’azione penale da iscrivere nei rispettivi model-li, o registri che dir si voglia, delle noti-zie di reato: persone note, ignoti, forma anonima o fatti non costituenti reati. E così, sempre per la cronaca, oltre al bando dei rifiuti,

rie e collegate da-gli stessi interessi di appalti pubblici, quindi verso le casse della pubblica am-ministrazione: bandi di gara, servizi pub-blici in concessioni, interessi in quote so-cietari di consiglieri, prestanome, uomini politici, connubi tra la politica e gli affa-ri collegati con clan malavitosi, estorsio-ni e tanto ancora; tutti fatti dove insi-stono interessi mi-lionari, e dove si re-gistrano ambiguità e rancori, così come tante vendette. Sui tavoli della Pro-cura della Repub-blica di Siracusa arrivano ogni anno circa sedicimila denunce di reato d’ogni genere e na-tura (la seconda in Sicilia), ma circa seimila sono quelli anonimi (in questi Siracusa è la prima), che per la legge as-sumono lo stesso identico valore, non fosse altro per l’ob-bligatorietà dell’a-zione giudiziaria; denunce senza firma che attengono, per la maggior parte dei casi, a fatti legati all’amministrazione della cosa pubblica,

tuale antimafia ha proceduto all'arresto ai domiciliari per alcuni di ventiquat-tro persone e altre ancora sono inda-gate (il riferimento è alla notizia è che lo scorso novembre, il Gip del tribunale di Catania Giulia-na Sammartino, su richiesta della Dda di Catania, ha fir-mato un’ordinanza di custodia cautela-re che ha portato in carcere ventiquattro persone, decapitan-do il vertice di un gruppo criminale detto “Gruppo della Stazione”, facente capo alla famiglia Zucchero, vicino al clan Santapao-la, con il dominio sul controllo delle estorsioni, secondo gli inquirenti, erano estese a tappeto tra chiunque facesse af-fari nella zona d’in-fluenza degli Zuc-chero (il riferimento dell’on. Zappulla è, per la cronaca, un’o-perazione antimafia della DDA avve-nuta a Catania il 27 novembre del 2007 e che collegò il ter-ritorio catanese con quello siracusano perché tra le vittime delle presunte estor-sioni ci sarebbe sta-ta l’IGM Ambiente S.r.l., della famiglia Quercioli Dessena, dove i capi d’impu-tazione sono vari e articolati e vanno dai delitti contro la persona e il patrimo-nio al traffico di so-stanze stupefacenti, ma rimane centrale l'accusa di associa-zione per delinquere di tipo mafioso del cosiddetto “Gruppo della Civita”, inseri-to nell’associazione di tipo mafioso de-nominata ”Santapa-ola-Ercolano”.

Concetto Alota1 - Continua

sarebbero finiti sot-to l’attenzione della DDA anche quello dell’acqua, degli asi-li nido, della segna-letica verticale, oriz-zontale e luminosa, mentre l’interesse per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa iniziò in occasione dello scandalo dell’Expo e i riferimenti sareb-bero stati trasmessi, dai colleghi magi-strati milanesi, per la conoscenza del riscontrato investi-gativo con Siracusa, che continuano an-cora oggi, con l’ag-giunta di una nuova “risorsa investigati-va” che sarebbe stata in passato interessa-ta dall’attività d’in-dagine sulla ‘ndran-gheta calabrese su cui, ovviamente vige il più stretto riserbo. La differenza nell’attuale situazio-ne, e il passato non tanto lontano, rima-ne solamente nella pubblicazione di cir-costanze collegate a fatti e persone già noti, che oggi si re-lazionano nella fat-tispecie per le stes-se notizie di reato e degli stessi soggetti confluiti nelle tante inchieste giudizia-

a Siracusa ogni anno circa 16 mila denunce di cui ben 6 anonime

come appalti pilota-ti, soldi sperperati in delibere a favore di parenti e amici, con-siglieri comunali che hanno interessi nella gestione degli asili nido, in attivi-tà imprenditoriali attraverso prestano-me, in associazioni sportive, gestione d’impianti sporti-vi pubblici o la ge-stione di campi di calcio privati. Per il bando della gestione del servizio idrico, del bando dei rifiu-ti, della segnaletica orizzontale, vertica-le e luminosa e per-sino delle somme elargite dalla pub-blica amministra-zione per ogni sin-gola delibera che in un modo o nell’altro conducono a sog-getti vicini, come moglie, figli, parenti di uomini della po-litica, ma anche a dirigenti e semplici impiegati della pub-blica amministra-zione e via dicendo. E mentre prima gli inquirenti per l’ac-quisizione degli atti dovevano ricorrere al necessario de-creto di sequestro della magistratura; oggi tutto gira sul Web, dove chiunque

può leggere cosa c’è scritto nelle va-rie determinazioni o nei bandi di gara, come per i sussidi e i contributi a privati o associazioni, dove addirittura in molte missive arrivate agli inquirenti in forma anonima in allegato si trova già la docu-mentazione neces-saria. Nella fattispecie e alla luce della ribalta riaccese per il caso dell’indagine sulla raccolta dei rifiuti, di cui si è fatto cen-no nei giorni scorsi sia per bocca dei consiglieri comuna-li, così come negli articoli dei giornali, l’acquisizione del testo del bando e de-gli allegati è dispo-nibile sul sito del comune di Siracusa e chiunque può sal-vare o stampare il contenuto: nel caso di un’indagine giu-diziaria poi, quale miglior condizione per non svelare l’in-chiesta da parte de-gli inquirenti? La nuova attenzione sul connubio tra la pubblica ammini-strazione, la mafia e gli appalti pubblici nel territorio sira-cusano, è arrivata già nel febbraio del 2014 sul territorio siracusano a seguito dell’interrogazione presentata dall’o-norevole Giuseppe Zappulla il 20 feb-braio del 2014, al Ministro dell'inter-no, di seguito ripor-tata: “Premesso che in data 27 novembre 2013, su procedi-mento penale avvia-to il 21 ottobre e su richiesta di misure cautelari personali, la procura distret-tuale della Repub-blica presso il tri-bunale di Catania direzione distret-

Page 5: Libertà Sicilia del 17-03-15.pdf

17 MARzo 2015, MARTeDì • Sicilia 9 • SOcIEtà

L’Istituto JuvaraSotto, la dirigente Giovanna Strano.

Green Food and Green drinking è il tema del progetto ela-borato dagli studenti dell’Istituto Tecnico Superiore “F.Juvara” della Classe II presso la Casa di Reclusione di Augusta che vince il Concorso bandito dal Ministero dell’I-struzione nell’ambi-to dell’evento Expo 2015.Il progetto guidato dalla Dirigente Sco-lastica Prof.ssa Gio-vanna Strano e dalle insegnanti Attardo M., Russo E., Bosco M., Boscarino S., con il coordinamento delle referente dell’I-stituto “F.Juvara” presso la Casa di Reclusione prof.ssa Nucifora L., ha visto coinvolti con grande impegno gli allievi dell’indirizzo Co-struzioni, Ambiente e Territorio della sede carceraria.Tale attività nata in sordina e inizialmen-te con una finalità puramente didattico-educativa nonchè motivazionale, con-siderato la tipologia di allievi coinvol-ti, ha acquisito nel tempo un crescente interesse, tanto da ottenere il patrocinio da parte del Comune di Siracusa, dell’Or-

dine degli Architetti della Provincia di Siracusa, dell’Ordine degli Ingegneri ed in-fine del Collegio pro-vinciale Geometri e Geometri laureati di Siracusa.L’approccio alla te-matica proposta dall’Expo2015 è sta-to trattato dal punto di vista della spe-cificità del proprio profilo professionale e pertanto è scaturi-to da una riflessione sulla città e sul tema: Come il cibo trasfor-ma le nostre città!

Questa asserzione ha indotto ad un’at-tenzione verso la città contemporanea ed alla riflessione e osservazione di un diffuso dualismo tra città storica, consoli-data, con i suoi manu-fatti antichi e quella moderna spesso rive-stita con ostentazione di simboli.L’obiettivo che ci si è posti è stato quello di intervenire sulla città e nello specifico sulla città di Siracusa, ope-rando una ricucitura tra antico e moderno

in cui il cibo ha rap-presentato l’elemento di trait d’union. Sono stati pertanto indivi-duati dei siti dislocati tra la città storica e quella moderna scelti per valenze naturali-stiche, paesaggistiche ma anche logistiche a seconda se lambiti dai percorsi di mobi-lità sostenibile attual-mente presenti nella città. Cinque sono in totale le aree prescel-te anche se il progetto ha preso poi le mosse dal parcheggio Tale-te. Si è ritenuto che

l’Istituto filippo Juvara vince il progetto Expo 2015 del Miur

L’approccio alla tematica è stato tratta-to dal punto di vista della specificità del proprio profilo professionale. una riflessione sulla città e sul tema: come il cibo trasforma le nostre città!

L’obiettivo che ci si è posti è stato quello di intervenire sulla città e nello specifico Siracusa

questo sito necessiti di un intervento di ri-qualificazione urba-na e sociale in quanto completamente ab-bandonato e degra-dato ma allo stesso tempo luogo dalle grandi potenzialità naturalistiche e pa-esaggistiche e dalle mille suggestioni provocate dall’esse-re prospiciente l’asse viario del mercato di Ortigia, caratteristi-co per i suoi sapori, odori e per il folklo-re che ne fa una vera e propria attrazione per i turisti.Sulla passeggiata panoramica del Ta-lete è stato progetta-to un vero e proprio borgo del gusto con padiglioni pensati secondo i principi e le indicazioni della bioarchitettura ove assaporare i prodotti della nostra terra e del nostro mare, ri-scoperti e proposti secondo le metodo-logie di un tempo e nelle loro ricette ori-ginarie Il progetto conce-pito attraverso una logica modulare e tipologica è dunque ripetibile, opportu-namente adattato, ed ampliabile in altri siti possibili indicati nel-la Tonnara di Santa

Panagia e nell’area marina protetta del Plemmirio.Durante il percorso di analisi e studio le porte della struttu-ra carceraria si sono aperte a tre interes-santi seminari con professionisti ed esperti locali che han-no rappresentato un importante momento di approfondimento delle tematiche e al contempo di apertura al mondo esterno.Il progetto ha supe-rato la fase regiona-le del concorso con grande soddisfazione da parte di docenti ed allievi e per questi si scorge la possibilità di essere presenti ed un evento internazio-nale di grande spes-sore come l’Expo. Ciò ha contribuito a far crescere negli studenti detenuti una grande motivazione e lo scoraggiamento iniziale dovuto ai li-miti tecnologici con cui lavorare e le dif-ficoltà di dover rac-contare e ridisegnare un luogo senza poter-lo vedere e vivere si è trasformato pian pia-no in consapevolezza del proprio contribu-to e del ruolo all’in-terno di un gruppo ove ognuno ha par-tecipato alla riuscita secondo le proprie attitudini e capacità. Il lavoro finale si è concretizzato in ta-vole grafiche, plasti-co di studio in balsa ed una pubblicazione inerente alcuni no-stri alimenti tipici e alcune ricette del-la tradizione che ci hanno fatto scoprire che spesso dietro di essi si cela una vera e propria storia, af-fascinante e coinvol-gente che si intreccia con miti e leggende del passato. Questo intenso ope-rato ci si augura pos-sa essere gradito dal pubblico che visiterà questa grande mani-festazione internazio-nale e da tutti coloro che hanno voglia di conoscere meglio la nostra splendida iso-la e la nostra città raccontata attraverso chi in questo momen-to la può vivere solo con i ricordi.

SOcIEtà • 8 Sicilia • 17 MARzo 2015, MARTeDì

di Roberto Tondelli

Donna e uomo vengono dalla stessa matrice creativa benefica, che è l’amore di Dio. Per cui ono-rare e dare valore alla donna signifi-ca onorare e dare valore all’uomo, e viceversa, per-ché “in Cristo” né la donna è senza l’uomo né l’uomo è senza la donna. Entrambi hanno bisogno di ritro-vare onore e va-lore nel loro Fat-tore.È Cristo Gesù co-lui che ancor oggi ci mostra quale sia il bene che Dio, solo Buono, desidera per la donna (e per l’uo-mo).Gesù accolse con stima e cura le lacrime della peccatrice che gli baciava e gli riba-ciava i piedi. Un gesto che signi-ficava ravvedi-mento profondo, più di tante paro-le, perché quella donna cercava il perdono dei pro-pri peccati, che infatti ottenne (Lc 7,48). L’ono-re da ricercare è anzitutto quello presso Dio che perdona la perso-na ravveduta. Che dire del fatto tri-ste che tante don-ne siano ancora sfruttate nel me-stiere più antico del mondo?Gesù guarisce la suocera di Pietro, e mostra così la propria potenza e restituisce a Pie-tro e alla sua fa-miglia una aiuto molto valido in casa (Mt 8,15). Il valore della don-na (e anche quel-lo dell’uomo?) sta nel servizio. Non è amaro no-tare come ancor oggi, in genere, il servizio della donna sia valutato e pagato meno del servizio dell’uo-mo?Contraddicendo la mentalità co-

la donna nella Bibbiamune, che voleva la donna priva di un’anima intelli-gente, Gesù si in-trattiene a parlare di scelte di vita con una donna samaritana che era al sesto mari-to. Le spiega che l’adorazione al Signore va attua-ta non nei templi o sui monti, ma “in spirito e veri-tà”, e che l’uomo con cui vive “non è suo marito” (Gv 4,18). Il Profeta Gesù sconvolge

categorie men-tali abitudinarie per generare sana conversazione, intelligenza acu-ta, sapienza fatti-va. Che siano anche questi i valori ca-paci ancor oggi di restituire energia alla vita persona-le e forza al tessu-to sociale?Quando Gesù ferma un triste corteo funebre a Nain per risu-scitare il figlio di una vedova,

neppure che cosa è per il suo bene?Pensiamo di es-sere gente mo-derna perché a sessant’anni la-sciamo il marito (padre dei nostri figli) e ci accom-pagniamo con uno di trenta o di quaranta; perché a quarant’anni abbandoniamo nostra moglie (e madre dei nostri figli) e ci prendia-mo una donna di vent’anni; perché ci preoccupiamo di far sparire le rughe, le borse sotto gli occhi e il sottomento con pomate ed eser-cizi. Questa, si dice, è vita mo-derna. Ma basta leggere il Satyri-con di Petronio Arbitro (romanzo del I secolo dopo Cristo), per ren-derci conto che non abbiamo in-ventato proprio niente di moder-no. Non c’è dun-que proprio nien-te di nuovo sotto il sole? Il nuovo è questo, che cia-scuno riceverà secondo le sue opere: vita eterna a chi ha perseve-rato nell’operare bene alla ricerca di gloria, onore e immortalità vi-vendo qui e ora per il Signore, e come se si fosse già “presso Dio” (Rom 2,7). Sta qui il valore e l’o-nore della donna, e anche il valore e l’onore dell’uo-mo. Non un giorno all’anno, ma tutti i giorni della vita in Cristo proietta-ta verso l’eternità con Cristo. (Chie-sa di Cristo Gesù – via Modica 3 – di fronte ingresso Istituto F. Insolera – mercoledì e ve-nerdì ore 19:30, c o n v e r s a z i o n i bibliche; dome-nica ore 10:30, culto al Signore - info: 093124639 – 3404809173 – email: [email protected]).

prima le dice di “Non piangere!”, poi le restituisce il figlio vivo (Lc 7,13). Quel fi-glio le restituisce l’onore, perché annulla la condi-zione di estrema povertà di lei. Forse un mondo umano è anche un mondo che sa guardare alla povertà di chi ci vive accanto?A Betania Gesù è accolto in casa di Marta, sorella di Maria. Come

spesso accade, le due sorelle han-no indole diversa. Marta è attiva nel dare disposizio-ni per il servizio agli ospiti, men-tre Maria si siede ai piedi di Gesù e ascolta la sua pa-rola. È l’inizio di una amicizia che attrarrà poi an-che il loro fratello Lazzaro. L’amicizia con Gesù onora la casa e insapori-sce i rapporti dei famigliari. Gesù restituisce onore e valore a que-sta famiglia, alla famiglia di Pri-scilla e Aquila (Atti 18,1), come alla famiglia di Cornelio, centu-rione di Cesarea (Atti 10,24). È così anche per la nostra famiglia? Non sarà il caso di rimboccarsi le maniche per ri-trovare i valori morali spirituali onorevoli e veraci della famiglia “in Cristo e nella sua parola sapiente”, e smetterla di se-guire i modelli ef-fimeri di un mon-do che non sa più

È Cristo Gesù colui che ancor oggi ci mo-stra quale sia il bene che Dio, solo Buo-no, deside-ra per la donna (e per l’uomo)

Page 6: Libertà Sicilia del 17-03-15.pdf

SpEcIAlE SAnItà • 12 Sicilia • 17 MARzo 2015, MARTeDì 17 MARzo 2015, MARTeDì • Sicilia 13 • SpEcIAlE SAnItà

dall’azione del chemioterapi-co le cellule sane e pertanto di ottenere una riduzione della tossicità, soprattutto per quanto riguarda i disturbi che i pazienti presentano più comunemente quali nausea, vomito e caduta dei capelli.” «Un secondo fronte di svi-luppo è rappresentato dalla disponibilità di nuove mo-dalità di somministrazione. Ad esempio, il passaggio da una somministrazione per via endovenosa, che costringe il paziente alla dipendenza dall’ospedale, a una sommi-nistrazione per via orale, che può essere assunta a domici-lio, rappresenta un significa-tivo vantaggio non solo da un punto di vista logistico, ma anche psicologico“. - Quali sono le novità nell’am-bito dell’ormonoterapia?“È noto da tempo che la som-ministrazione o la sottrazione di ormoni può interferire con la crescita di alcuni tu-mori. I maggiori successi in quest’ambito sono stati ottenuti per la cura dei tu-mori della mammella e della prostata. I vantaggi di tale tipo di trattamento sono una limitatissima tossicità, che ne consente l’impiego anche per periodi molto prolungati, e la possibilità di somministrazio-ne nella maggior parte dei casi per via orale.Negli ultimi anni gli inibitori dell’aromatasi hanno rappre-sentano la maggiore novità in quest’ambito, soprattutto come arma terapeutica in fase avanzata e precauzionale dei tumori della mammella”. Le terapie biologiche, cui si è accennato in precedenza, rappresentano già oggi una valida alternativa terapeutica?“Sì, per alcune specifiche malattie questi farmaci han-no superato rapidamente le fasi della sperimentazione controllata, diventando di comune impiego nella pratica clinica. Il fronte su cui la ricerca attualmente è più attiva è quello dello sviluppo di mo-lecole dirette contro specifici recettori per fattori di crescita. Un’azione così selettiva rende tali agenti potenzialmente più efficaci e meno tossici rispetto alla chemioterapia. Lo spettro

d’azione è peraltro limitato a quei sottogruppi di neoplasie che dipendono dalle speci-fiche alterazioni molecolari contro cui il farmaco svolge la sua azione.Dati derivati dalla recente ricerca clinica documentano la possibilità di impiegare un’ampia gamma di agenti indirizzati verso differenti bersagli molecolari: anticorpi monoclonali diretti contro la porzione extracellulare dei

recettori per il fattore di cre-scita epidermico (EGFR) di tipo I e II; inibitori specifici delle proteine tirosin kinasi associate all’EGFR e al re-cettore c-kit; inibitori della farnesilazione; oligonucle-otidi antisenso; modulatori della trascrizione.Gli anticorpi monoclonali sono molecole in grado di stimolare il sistema immuni-tario ad aggredire le cellule tumorali, senza danneggiare

in modo rilevante le cellule normali”.- Chemioterapici e farmaci biologici sono due strade alternative?“Assolutamente no, i nuo-vi farmaci biologici sono spesso utilizzati in associa-zione alla chemioterapia. Ovviamente lo sviluppo dei nuovi chemioterapici, meno tossici, associati alle terapie biologiche, apre prospettive nuove e interessanti. Nella

I più interessanti sviluppi della ricerca riguardano le cosid-dette “terapie biologiche”. Esse sono accomunate da alcune

caratteristiche quali l’azione selettiva su bersagli specifici delle cellule tumorali. A Siracusa presto la Radioterapia

maggior parte degli studi basati sull’associazione tra anticorpi monoclonali e chemioterapia viene infatti riportato un importante po-tenziamento dell’azione te-rapeutica. Questa non è però una regola generale, tanto che per alcune molecole, pur essendo stata documentata la loro efficacia quando impie-gate come agenti singoli, non è stata documentata un’utile interazione con la chemio-terapia”.

Che cos’è l’ormonoterapia o terapia ormonaleL’ormonoterapia è un tratta-mento medico con farmaci che agiscono sui segnali ormonali, prescritta quando la neoplasia presenta deter-minate caratteristiche biolo-giche. Viene utilizzata sia da sola che con la radioterapia o con la chemioterapia, dopo l’intervento chirurgico. Viene somministrata preva-lentemente per bocca oppure per iniezioni. Questa terapia può essere effettuata per lunghi periodi di tempo e produce pochi effetti colla-terali (ritenzione dei liquidi, modeste perdite vaginali, vampate di calore, modesta nausea, leggera diminuizione del desiderio sessuale), che peraltro non sempre com-paiono.

I farmaci biologiciI farmaci biologici sono mo-lecole derivate da organismi viventi, prodotte a partire dalla metà degli anni ‘70 me-diante la tecnologia del DNA ricombinante. Rappresenta-no uno dei maggiori progressi ottenuti dalla medicina negli ultimi anni in campo terapeu-tico. Oltre a patologie di na-tura endocrino-metabolica, reumatologica e gastroen-terologica, anche alcune malattie dermatologiche, come la psoriasi, trovano in questi farmaci indicazioni di successo. Il successo di que-ste nuove terapie risiede nella loro eccezionale selettività d’azione che consentirebbe di ottenere, nelle maggior parte delle indicazioni, una notevole efficacia terapeutica in tempi brevi e la riduzione degli effetti collaterali rispet-to alle terapie tradizionali di tipo chimico. “Nella Provincia di Catania c’è un dipartimento oncolo-gico di 5 strutture che for-meranno un collegamento!”. Che invidia, pensando che ancora a Siracusa non ce n’è nessuna, ci consola il fatto che entro quest'anno sarà inaugurata la Radioterapia presso l'istituto Rizza.

Prof. Héctor Soto Parra: “Nuove terapie in oncologia”

Oncologia a Catania, un Dipartimento con cinque strutture collegate fra loro

l’azione selettiva su bersagli specifici delle cellule tumora-li, l’inibizione della crescita tumorale più che la massiva distruzione della massa neo-plastica, la modesta insorgen-za di effetti collaterali anche nel caso di impiego prolun-gato, la possibilità di essere somministrati per via orale in regime ambulatoriale.L’affinamento di tali proce-dure potrebbe consentire in futuro di individualizzare in maniera sempre più precisa la terapia, in funzione delle specifiche caratteristiche genetiche della malattia e del paziente. Abbiamo chiesto al dottor Hector Soto Parra, uno dei più apprezzati oncologi in Italia e all’estero, Direttore Unità Operativa Complessa Oncologia Medica dell’A-zienda Ospedaliera Univer-sitaria, “Policlinico Vittorio Emanuele”, che con la mas-sima gentilezza ci ha accolto nel suo studio per un servizio speciale sul quotidiano sira-cusano “Libertà Sicilia”, di spiegare in modo semplice i recenti risultati della ricerca medica e farmacologica in questo campo.“L’oncologia all’inizio era molto precaria perché i farmaci erano aspecifici, perché non si conoscevano i rimedi per curare i tumori; non se ne conoscevano an-cora che potessero influire sul rimedio da opporre a tali mali e sull’organismo complessivamente. Il medico di allora voleva affrontare il tumore offrendo al paziente la possibilità della guarigione ma con farmaci aspecifici: con i mezzi di allora non gli era possibile cronicizzare quelle malattie, nel senso che allora, purtroppo, si moriva nella massima percentuale dei casi, persino con lo stesso diabete, mentre oggi basta usare l’insulina nella dose adeguata e il problema si può ritenere risolto”.- Quali sono le ultime con-quiste della chemioterapia?“In questo settore la priorità rimane quella di individuare farmaci sempre più attivi e specifici. Una maggiore selettività d’azione può con-sentire infatti di risparmiare

di Arturo Messina

Ancora oggi è vivamente sentita l’eco dell’emozione e della disapprovazione su-scitata all’opinione pubblica siracusana dalle gravi notizie diffuse dai mass media sui processi che si sono svolti - e tuttora si stanno svolgendo - sui gravissimi danni provocati dall’amianto alla salute, non solo di tanti lavoratori, ma anche di tante altre persone che, in un modo o in un altro, sono state a contatto di quelle polveri micidiali… Senza dire che la causa di gravi malattie e di nascite con malformazioni è attri-buita ai miasmi della zona industriale…Proprio a Siracusa recente-mente è stato presentato un libro proprio sull’argomento: “Amianto. Una storia opera-ia… Questa è la storia di Re-nato, un operaio… un uomo che respirava zinco, piombo e buona parte delle tavole degli elementi Mendeelev!”. L’autore è Alberto Prunetti. La così grave problematica dei veleni industriali non ri-guarda soltanto Siracusa, ma anche Catania, se si considera che a valorare nella zona in-dustriale non vi erano soltanto operai che dalla libertà della loro compagna siracusana venivano a “incarcerarsi” nel

a domani, ma pare che finora il giorno dell’inaugurazione è stato stabilito semplicemente alla…calende greche! Cosic-ché i Siracusani per così im-portanti rimedi devono recarsi a Catania e non si tratta d’un giorno o due, ma addirittura d’un mese et ultra! Quali disagi debbano sopportare essi, ben si può immaginare…Oggi la divisione oncologica nel corso degli ultimi anni ha avuto una significativa evoluzione, sia per quanto attiene alle conoscenze, che agli atteggiamenti terapeutici.Per quanto riguarda la che-mioterapia, si è assistito allo sviluppo di nuovi farmaci che presentano due tipi di vantaggi: una maggiore o pari efficacia rispetto a quelli fino-ra utilizzati, con effetti colla-terali meno importanti, e un aumento delle probabilità di guarigione e un miglioramen-to della qualità di vita. Inoltre l’impiego di nuovi farmaci ha consentito di estendere i trattamenti chemioterapici anche a pazienti che, per età avanzata, condizioni generali compromesse o presenza di patologie concomitanti, un tempo ne venivano esclusi.I più interessanti sviluppi della ricerca riguardano le cosiddette “terapie biologi-che”. Esse sono accomunate da alcune caratteristiche quali

carcere di cimento armato e di tutti quei macchinari che facevano sfoggio di sé nella zona che da meravigliosa ma-rina era divenuta industriale e che si chiamò Sincat, cioè “Società Industriale Cata-nese”, ma vi erano tanti che provenivano da Catania e da tutta la provincia etnea… e andavano a lavorare - e tanti anche a risiedere a Priolo, a Siracusa,Una delle più gravi conse-

guenze che indubbiamente sono scaturite dai miasmi della zona industriale è stato accertato che sia stato il tu-more. Ha cercato di mettervi rimedio, e spesso con risultati ben positivi, la radioterapia. Ebbe, a Siracusa ancora in questi giorni si parla di pros-sima apertura dell’attrez-zatura e della collocazione di tale possiamo ben dire provvidenziale cura: si dice che deve inaugurarsi da oggi

Dottor Hector Soto Parra, Direttore Unità Operativa Complessa Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, “Policlinico Vittorio Emanuele”. Azienda Ospedaliera Universitaria, “Policlinico Vittorio Emanuele”.

Page 7: Libertà Sicilia del 17-03-15.pdf

SpEcIAlE • 10 Sicilia • 17 MARzo 2015, MARTeDì

In tsipras credeva di avere trovato l’uomo dell’avvenire. non solo ne condivideva la politica, lo esaltava, da fare capire di avere trovato l’uomo del destino

la sinistra, in tutte le sue versioni, da sempre in cerca di se stessa

In Tsipras cre-deva di avere trovato l’uo-mo dell’avve-nire. Non solo ne condivideva la politica, lo esaltava, da fare capire di avere trovato l’uomo del destino. E qui ha avuto un sussulto stori-co; 1102.1929, quando il Car-dinale Gaspar-ri, Segretario di Stato del Vati-cano, definì un Tizio “l’uomo del destino”. Ma lasciamo stare. Vero è che nella circostanza di riferimento era stata scritta una luminosa pagina storica, tuttavia sappiamo come dopo, è finita. Chiusa paren-tesi. La sinistra, come abbiamo detto prima, ha gio-ito per la stre-pitosa vittoria di Tsipras, “ve-dova” com’è di idee. Si dà da fare per trovare un’ identità, da quando le circo-stanze universali le hanno imposto di chiudere la pagina pure e identica comu-nista. Addirittura la frangia più estremista di ex comunisti, trovò esaltante, aprire in Italia una fine-stra “Tsipras”. Il

greco distribuiva “ceffoni in tutte le direzioni”. Un’ Europa da rifon-dare , le discipli-ne economiche finanziarie da riscrivere. Tutto al “macero”. E dopo queste fu-renti battute, si è accorto che il mondo economi-co finanziario è altra cosa. Dun-que ora langue in “custodia”.Ma scusate, in Italia non è che eravamo privi di simili sogget-ti, guastatori del sistema Stato? Grillo come vi sembra? Non vi sembra un gri-datore? Contro tutto e tutti. E poi com’è finita. Il “palloncino” forte “dell’ae-

rodinamica” del 20% dei consen-si, si vedeva già assiso al Quiri-nale e uno dei suoi “profeti” a palazzo Chigi. E com’è finita?

Che il palloncino ha perso “aria” e lentamente si sta afflosciando. Il nostro, si fa per dire, aveva confuso il palco-scenico, sua sede

naturale profes-sionale, col siste-ma socio-filoso-fico Stato. Vero è che la “nuova formula Stato” non è intesa sin-tesi di etica, ma

come suprema unità del mondo socio – economi-co – finanziario. E come Tsipras ha deposto “arco e frecce” nella custodia, Grillo lo esegue e cer-ca da qualche giorno dialogo col Governo. E i suoi ex hanno chiesto a Ren-zi un ministero. Non scherzano i voltagabbana di ogni risma.Dunque fra “il distruggo tutto” del greco e l’ico-noclasta italiano, emerge per simi-litudine Salvini, Lega Nord, che anche lui si pre-senta come sal-vatore dell’Ita-lia e del mondo. Fra l’altro ha un problema in più, la diaspora tra Zaia e Tosi, per la candidatura a governatore del Veneto. E non è che il proble-ma, dopo il voto “unanime” del Consiglio fede-rale a favore di Zaia si sia so-pito, tutt’altro, Tosi, sindaco in carica a Verona, forse farà, lui candidato, una lista civica. Ma il punto focale è il populismo che Salvini impronta alla Lega Nord. Mai, da costui, sentita un’espo-sizione dettaglia-ta programmati-ca, come si addi-ce ai leader; solo una “tiritera” di cose.E poi, in ambito europeo con chi mantiene un’in-tesa europeisti-ca? Con Marin La Pen?! Ma questa è ultranazionali-sta, mentre lui è

rUBrica a cUra del dr Salvatore fontana

17 MARzo 2015, MARTeDì • Sicilia 11 • SpEcIAlE

secessionista. La dinamica politi-ca della francese conduce a sperati esiti, lontano e diversi di quelli che da sempre, ascoltiamo da Salvini. E in quella ottica che la francese è contro l’unione europea, Salvini, nella sua sinte-si ha orizzonti diversi e diffe-renziati, molto confusi e mai esplicitati e det-tagliati, come si conviene ai lea-der dei partiti o coalizioni. Re-petita iuvant.Per quanto espo-sto, da un’analisi psico - program-matica, non è sinistra soltanto quella frazione di politica che s’è data la mostrina “dem”, no, sono sinistra tutte le frazioni; coali-zioni e spezzoni vari, che vedono la Nazione pal-coscenico di pro-testa, più o meno, con proposizioni comportamenta-li incivili. Pro-vate a riflette-re quello che in certe circostanza succede, sotto lo sguardo del mondo civile; gli scanni parla-mentari funzio-nano da trincee, vere barricate.Abbiamo ini-ziato queste ri-flessioni con la premessa: “La sinistra in cerca di se stessa”. La sinistra è questa, in tutte le sue versioni. E’ del 1898, congres-so di Genova, che non emerge qualche orienta-mento composito socio-politico di

quello e quanto osserviamo tut-tora. Se qualcuno che non condivi-de questa nostra sintesi, provi a capire perché, quando è anda-ta al Governo, i suoi Governi sono rimasti in

carica poco più di una stagione. Non certamen-te per azioni e comportamenti dell’opposizione che ha fatto il suo “mestiere” correttamente, ma perché il “ri-bollore” inter-

no al partito che ha espresso il Governo, lo ha “demolito”. Non è necessario an-dare troppo lon-tano nel tempo, basta osserva-re nell’ambito dell’ultimo ven-tennio.

E quando al Go-verno è andata un’altra compo-nente politica, hanno fatto di tutto per bloccar-ne l’azione mo-dernatrice dello Stato, e la solu-zione dei diversi problemi. Tutta-

via, questa quasi sempre, ha com-pletato la legisla-tura; quando non sono intervenute azioni demoli-trici dai custodi della Carta, vedi Scalfaro 1995, vedi l’ultimo ve-gliardo tessitore di una intriga-tissima “tela”. E nell’ultima “trancia” tem-porale, Governo Monti, nono-stante voluto dai “convenuti” ex-tra, perché <Ber-lusconi parlava “italiano” e dal grande tessitore (oggi si gode il “meritato ripo-so”) e Enrico Letta, nonostante l’assicurazione di Matteo Renzi. Non c’è chi non ricordi: “Enri-co stai sereno”. L’ indomani lo mise in mino-ranza nel Consi-glio provinciale del partito e lo “mandò a casa”. Occorrono altre prove a sostegno della nostra tesi? Crediamo di no. Qualcuno può osservare che la destra “non sta meglio” in fatto di lotte “intesti-ne” e fraziona-menti. L’esem-pio “fribillante” lo offre la Melo-ni, che sta a ruo-ta con Salvini, nonostante il suo F.d.I. Esagera-ta, semmai una sorella, lei è un fratello, La Rus-sa Ignazio.E sì, è vero. Per questo inciso rimandiamo i nostri lettori al precedente pez-zo, pubblicato su questo gior-nale il giorno 10.03.2015.

Page 8: Libertà Sicilia del 17-03-15.pdf

culturA • 14 Sicilia • 17 MARzo 2015, MARTeDì

la scuola a Siracusa ieri e oggi

Abbiamo chiesto ed ottenuto la collaborazione di una delle più note e apprezzate figure del mondo della scuola aretusea, che nonostante si andata in pensio-ne, è sulla breccia come scrittrice di storia patria

di Arturo Messina

Abbiamo recentemen-te concluso la seconda fase dell’analisi fun-zionale sociologica sul territorio di Siracusa ieri e oggi con la col-laborazione- indicata-ci dall’attuale signor Questore- del Capo della Volante, dr. Fran-cesco Bandiera, che ci ha gentilmente ed esaurientemente de-scritto la situazione dell’ordine pubblico del passato e del pre-sente a Siracusa, foca-lizzandone in partico-lare i “peccati contro il settimo comandamen-to: non scippare, non rubare!” : ne è stata la sessantesima parte, mentre la prima fu con-clusa con la preziosa collaborazione del pre-fetto Elio Priore, che ci parlò del lavoro ieri e oggi a Siracusa. Con-siderando che proprio in questi giorni si sta parlando d’una rifor-ma scolastica in campo nazionale, abbiamo ri-tenuto opportuno ini-ziare la terza fase con l’analisi funzionale so-ciologica proprio sulla scuola di ieri e di oggi nel territorio aretuseo. Pertanto abbiamo chie-sto ed ottenuto la colla-borazione di una delle più note e apprezzate figure del mondo della scuola aretusea, che già da oltre un ventennio è andata in pensione dall’Istituto Commer-ciale Rizza di Siracusa ma che ancora, è sulla breccia come scrittrice di storia patria: la prof.ssa Renata Russo Dra-go che ha accettato vo-lentieri la visita che le ho fatto e di rispondere nel modo più sorpren-dente, più circostan-ziato e più ampio alle domande specifiche che sull’argomento le ho rivolto, tanto che la conversazione è durata ben 90 minuti, senza che lei manifestasse la ben che minima stan-chezza: e dire che - “a binidichi!” si direbbe in gergo nostrano- ha già compiuto ben no-vantadue anni ed è più lucida e vegeta d’una che ne ha la metà! Ov-viamente, buona parte della conversazione non poteva non riguar-

soprattutto quella del nostro territorio, pre-sidente della Società di Storia Patria nonché preside del liceo scien-tifico Corbino: il prof. Salvatore Russo, perla di galantuomo oltre che di uomo di scuola! La prima domanda che le ho rivolto è stata:-Qual è la differen-za che più nota da quando lei cominciò a percorrere il così lun-go cammino della sua formazione (conditio sine qua non per potere

ta, a cominciare dalla scuola elementare, che allora sembrava un po’ eccessiva ma non lo era, perché già av-viava i ragazzini alla convinzione e all’a-dempimento dei doveri che doveva compiere. E la famiglia era ben convinta. Oggi, inve-ce c’è stato persino un dibattito perché una persona aveva <osato> dire che ogni tanto al figlio che si comporta male si dà uno schiaf-fo, il che oggi invece è

erano eccessivamen-te severi: alcuni miei compagni mi hanno detto che avevano più paura di certi professori a scuola che durante la guerra…Generalmente il loro comportamento era molto corretto; usa-vano molta distanza tra la cattedra e i banchi. Corretto anche nel pri-vato; non c’erano certi scandali, come quelli delle lezioni private al Corbino, priva che ve-nisse a fare il preside mio marito…né quelli di certi professori che lasciano la moglie e si prendono addirittura una allieva o colle-ga….Oggi, purtrop-po, il privato di certi docenti non si addice alla missione d’un edu-catore; dico educato-re perché questa deve essere la funzione. Anche la preparazio-ne e l’aggiornamento oggi lasciano sempre più a desiderare. Molti sono insegnanti im-provvisati: persone che non hanno trovato altra collocazione nel-la vita, per cui l’inse-gnamento è stato un ripiego; pertanto non hanno, non diciamo la preparazione culturale, ma nemmeno quella professionale, quale è quella psicologica, sociologica, umana, caratteriale, per essere educatori e non sem-plici e superficiali in-formatori. La famiglia d’oggi spesso si disin-teressa dei figli, per cui l’educatore è chiama-to a supplire a questa grave carenza, per cui deve avere un’adegua-ta preparazione e so-prattutto una specifica vocazione. Solo allora può pretendere un più adeguato stipendio. Ciò nella riforma del-la scuola deve essere tenuto nella massima considerazione, prima ancora dell’aggiorna-mento delle discipline. Non mi pare affatto che serva al migliora-mento della scuola fare scegliere al Preside i docenti: si rischia l’in-teresse privato in atto pubblico!”-Cosa suggerirebbe agli studenti di oggi?“Di essere più simili a quelli di ieri!”. Sante parole!!!

-Il comportamento de-gli alunni di ieri e quel-li di oggi?“Allora gli alunni era consapevoli che si do-veva essere ordinati, di comportarsi in un cer-to modo, di rispondere in un certo modo agli educatori; oggi rispon-dono male…”-Riguardi ancora la comportamento: la droga ieri e la droga oggi a scuola?“Io non avevo mai sen-tito dire che ci fosse a scuola, neanche quan-

“Devo dire che è sem-pre più diminuito nel corso degli anni. Stu-diavano sicuramente di più prima. Oggi ce ne sono che non stan-no attenti nemmeno alla lezione, durante la quale si vede qualcuno che usa il telefonino! Io non sarei capace di tollerarlo, se fossi an-cora a scuola!”-Il comportamento dei docenti? Sono stati e sono educatori o sem-plici informatori?“Ce n’erano alcuni che

dare l’indimenticabi-le suo consorte, colui che è stato il pilastro portante della scuola aretusea, della cultura d’essai di Siracusa, esi-mio storico, scrittore di tante opere riguardanti

formare le migliaia di alunni che ha avuto) e la scuola d’oggi?“Soprattutto la disci-plina! Tanto! Tantis-sima! Innanzitutto la disciplina, che un tempo era molto attua-

considerato <lesa ma-està!> Oggi, invece, il senso della disciplina è quasi completamente scomparso, mentre ri-tengo che sia la prima cosa per apprendere di più!”

do ho insegnato a Ca-tania. Però da qualche tempo ne ho sentito dire con sempre mag-gior frequenza”.-Il rendimento degli alunni nel corso degli anni”

Approfittando che in questi giorni si parla della riforma della scuola, iniziamo la terza fase dell’analisi funzionale sociologica intervistando la prof.ssa Renata Drago Russo

In alto, la prof.ssa Renta Russo Drago a ben 92 anni A fianco, i coniugi proff. Salvatore Rus-so e Renata Drago in gita;

17 MARzo 2015, MARTeDì • Sicilia 15 • SpOrt SIrAcuSA

Superato anche il Città di Messina, ma con lo Scordia sempre incollato a due punti, pron-to ad approfittare del minimo passo falso degli azzur-ri, il campionato per il Siracusa è come se comin-ciasse dalla pros-sima domenica quando gli toc-cherà di affronta-re l’Igea Virtus. Una partita chia-ve nell’economia del primato che il Siracusa è chia-mato a giocare a viso aperto in uno dei campi più dif-ficili del girone. Contro il Città di Messina si è avuta l’impres-sione che proprio in previsione del big-match di do-menica prossima

il Siracusa si sia risparmiato e, una volta messo al sicuro il risultato, abbia tirato i remi in barca in attesa del triplice fischio dell’arbitro. Ma pur giocando una ripresa in tono minore le occa-sioni non sono mancate, facendo registrare una co-stante superiorità che per l’ormai

cronica impreci-sione sotto rete non si è tramutata in un punteggio più rispondente alla differenza dei valori emersi in campo. Purtroppo in que-sto finale di cam-pionato quel che manca al Siracusa oltre ad una ma-novra più snella e meno farragi-nosa è l’apporto dei rinforzi ar-rivati in dicem-bre sul conto dei quali, per moti-vi diversi,alcuni anche seri e c o m p r e n s i b i -li, bisognerebbe chiedere notizie a“Chi l’ha vi-sto?”. A portare avanti comun-que il Siracusa c’è uno zoccolo duro individuato

negli under (Lii-stro, Santamaria e Palermo) che hanno mantenuto le promesse del-la vigilia, in Ma-scara che non ha esitato a prendere letteralmente per mano la squadra, in Pettinato che si sta rivelando un punto di forza e in Contino che in maglia azzurra sta rinverdendo le doti di implacabi-le cecchino delle aree di rigore. Ciò non significa che Arena, Vitale, lo stesso Montel-la e D’Agosta, s p e c i a l m e n t e quest’ultimo, non

stiano dando il loro valido contri-buto alla serie uti-le che dura dalla seconda giornata, ma da qualcuno, leggi D’Ago-sta, ci sarebbe da aspettarsi qual cosina in più in chiave di maggior concretezza. Quel che in un certo senso rassi-cura sul conto del Siracusa in vista dei tre ultimi gra-vosi impegni che l’aspettano è che questa squadra contro gli avver-sari di rango trova il modo di esal-tarsi forse perché a giocare bene

bisogna essere in due e i giallorossi di Giuseppe Raf-faele, prossimo avversario, sono forse, insieme al Siracusa, la squa-dra in possesso di maggior tecnica. Peccato che un incontro del ge-nere cada in un momento decisi-vo del campio-nato in cui non si può indulgere alle finezze, anche se ci sono tutti i presupposti per respirare, pur in maniera forzata-mente soft, l’ine-briante profumo di serie “D”. Armando Galea

Siracusa, copione rispettatobattuto il città di Messina

Basket, per l’Aretusa quarta vittoria consecutivaNon si ferma più l'avanzata dell'Are-tusa. Gli arertusei in rimonta vincono anche a Cosenza con il punteggio di 76-80 e ottiene il quarto successo consecu-tivo. Alla vigilia della difficile trasfer-ta in terra silana coach Anastasi aveva chiesto alla sua squadra una prova di forza per blindare la sesta posizione in classifica. Dopo un avvio disastroso, 30-16, nel secondo quarto la squadra di casa ha intensificato il ritmo riuscendo ad andare all’intervallo lungo avanti di 17 lunghezze. Alla ripresa del gioco, Anastasi ha ordinato ai suoi di passare a zona, ed è stata la svolta della gara. Su-gli scudi un ritrovato Casiraghi autore di 4 bombe da tre che hanno cambiato il volto alla partita. Inutile lo sforzo finale dei rossoblù costretti a cedere di 4 lun-ghezze. Raggiante il tecnico Alessandro

a segno Mascara e contino, nel quadro di una simpatica lotta in famiglia per il titolo di bomber, ma al D’Alcontres servirà una prova corale di tutta la squadra

Anastasi. “ E’ stata una delle partite più intense della stagione – commenta l’al-lenatore bianco verde- volevamo la vit-toria a tutti i costi e i ragazzi sono stati fantastici. Splendida rimonta e due pun-ti d’oro in vista di un finale di stagione che vogliamo onorare nel migliore dei modi”.

Prova generale degli azzurri in vista della trasferta di Barcellona

Calcio serie D, Noto beffato nel finalecannazza: “Direzione di gara pessima”

Sconfitto a tempo abbondantemente scaduto il Noto calcio dal Rende che capitola al 96’ dopo essere pas-sato in vantaggio. “Siamo andati in vantaggio me-ritando, poi è sotto gli occhi di tutti-ha dichiarato il vicepresidente Giuseppe Cannazza- l’arbitraggio che ha rovinato la gara. E’ stata fischiato anche ciò che non era fallo inner-vosendo la gara e la situazione è degenerata con le espulsioni che poi hanno portato al gol avversario. Non abbiamo demeritato ma la direzione di gara è stata pessima e ha portato alla nostra sconfitta”.

In foto, i festeggiamenti dopo la vittoria.

Page 9: Libertà Sicilia del 17-03-15.pdf

SpOrt • Pagina 16 • 17 MARzo 2015, MARTeDìSicilia

calcio, vittoria per il palazzolo contro l’Atletico catania che apre ai play off

Le due reti che hanno consentito alla formazione iblea di battere gli etnei, sono state siglate da capitan calabrese e da Miraglia

Con un gol per tempo e grazie ad una prestazione pra-ticamente perfetta il Palazzolo non falli-sce l’appuntamento con la vittoria supe-rando l’Atletico Ca-tania al termine di una gara divertente e ricca di occasioni sia dall’una che dall’al-tra parte. Le due reti di splendida fattura che hanno consentito alla formazione iblea di battere gli etnei nell’anticipo della dodicesima di ritor-no e di scavalcarli in classifica balzando

al quinto posto, l’ul-timo disponibile per raggiungere i play-off, sono state siglate rispettivamente, da capitan Calabrese nel primo tempo e da Miraglia in avvio di ripresa.Al quarto d'ora, il Palazzolo, al primo vero affondo, fa cen-tro grazie al diagona-le vincente di capitan Calabrese, che calcia da posizione defilata beffando Farò. Gli

ospiti dimostrano di essere ben organiz-zati, e, nonostante la rete subìta, rispondo-no immediatamente con un gran tiro dalla distanza di Tummio-lo che termina di poco alto.È ancora Tummiolo, al 20’, a calciare for-te dai 25 metri impe-gnando Aglianò che para in due tempi. Il Palazzolo si rivede in avanti al 25’, con una splendida azione

personale di Mira-glia, che, partendo dalla destra, salta due avversari e cal-cia di controbbalzo mandando il pallone alto. Con il passare dei minuti, comunque, la squadra di casa alza sempre più il baricentro della sua azione sfiorando il raddoppio poco dopo la mezz’ora, con un gran tiro di Quarto che non trova la por-

ta avversaria per una questione di centi-metri.La ripresa inizia con il Palazzolo ancora in avanti e con un gran tiro al volo di Germano che sorvo-la di poco la traversa. È il preludio alla rete del 2 a 0 che viene siglata da Miraglia, al minuto 51, dopo un preciso passaggio smarcante di Solla-no: il pallone, dopo la conclusione “tele-comandata” dell’at-taccante gialloverde, colpisce il palo alla sinistra di Farò e ter-mina in rete.L’Atletico accusa il colpo ma dimostra di non voler assolu-tamente mollare la presa e prova ad ac-corciare le distanze con Ventura, che al 60’, sugli sviluppi di un tiro da fermo di Montale, tocca il pallone di testa co-stringendo Aglianò ad una superparata. Nel finale, però, il Palazzolo non corre più nessun perico-lo. Anzi c’è ancora tempo per una bella azione di rimessa de-gli iblei, vicinissimi al “tris” con Ger-mano: il suo destro, però, viene respinto di piede da Farò che è bravo a limitare i danni e ad impedire al Palazzolo di dila-gare.

Ritornano alla vit-toria le Formiche del presidente Ba-sile, dopo l’ultima gara vinta contro Real Stigliano del 25 gennaio. Due reti di Firrincielli, poi Guardo e Za-garella portano sul 4-0 Le Formiche a Potenza chiudento il match, contro il fanalino di coda ormai retrocesso. Gol della bandiera del Cus Potenza a match quasi con-cluso è di Gerar-di . Nell altre gare del girone C, ven-titreesima vittoria consecutiva per il Real Statte, che festeggia la Coppa Italia a Monteme-sola battendo per 6-2 la Futsal P5. L'ITA Salandra re-cupera con Mase-ro Cunill l'iniziale vantaggio del Real Five siglato da Rodriguez Ruiz e resta seconda da sola, con un punto sullo Sporting Lo-cri, prima capace di rimontare tre volte il risultato a Rionero, per poi piazzare la stoccata decisiva con Mari-no a quattro minuti dalla fine. La Sa-linis vince per 4-1 in casa del Futsal Melito. Il pareggio con l'ITA Salandra frutta un ulteriore punto di vantaggio al Real Five Fasa-no sulla Futsal P5 ko al "Curtivec-chi": le palermita-ne vedono così av-vicinarsi Arcadia Bisceglie e Vittoria ambedue corsare. Le pugliesi sbanca-no Palermo3-2 , le ragusane vincono nettamente a Sti-gliano.

con que-sta vittoria il Palazzolo è balzato al 5° posto, ultimo disponibileper raggiun-gere play off

calcio a 5 A1/f, le formiche tornano alla vittoria

pallanuoto, l'under 17 della 7 Scogli vince facile nel derby contro la città dello Sport cataniaProva di forza per gli aquilotti under 17, guida-ti oggi da mister Filippo Legrenzi, che con un indi-scutibile 21 a 1 hanno liquidato, presso la pisci-na di Nesima di Catania, la Città dello Sport Ca-tania. Grande prova di carattere dei giovani palla-nuotisti aretusei, guidati in acqua da tre ragazzi più esperti, in rosa da tempo nell’orga-nico della prima squadra, e cioè

il portiere Matteo Cappuccio, il di-fensore Leonar-do Denaro e l’at-taccante Alberto Giuliano sui quali coach Aldo Baio conta molto in proiezione futu-ra. Ma è stata la prova del collet-tivo a soddisfare pienamente mister Legrenzi che si-curamente va ol-tre il risultato. In formazione, oggi, anche due giova-nissimi dell’un-der 15, il portiere Corallo Giacomo e l’attaccante

Vinci Salvatore. Con questo risul-tato gli aquilot-ti dell’under 17, consolidano il secondo posto in

In foto, esultazione gialloverde

classifica. Fermo il campionato un-der 11,13 e 15 che riprenderà rego-larmente la pros-sima settimana.

La formazione under 17 della 7 Scogli.