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www.libertasicilia.it mail: [email protected] Fondatore Giuseppe Bianca nel 1987 Città Che fine ha fatto il parco archeologico della Neapolis? A pagina due Calcio Il Siracusa sciupa una grossa occasione per allungare A pagina quindici Scuole, ancora nessuna ordinanza Fucilata al pronto soccorso L’indagato: «Ero ubriaco» Sarebbe stato in pre- da ai fumi dell’alcol l’uomo che venerdì scorso ha fatto ir- ruzione all’interno del pronto soccorso dell’ospedale. A pagina cinque CRONACA PALAZZOLO POLITICA Interventi. La crisi e l’evacuazione fanno alzare i livelli di guardia in Sicilia Avevano tentato di elu- dere l’arresto facendo un passaggio al volo del pa- netto di droga. . A pagina cinque Detenevano hascisc Arrestati La protezione Civile regionale ha comunicato che nelle prime ore di oggi e per le successive 24-36 ore su Catania e Siracusa si prevedono precipitazioni, a prevalente carattere di rovescio o temporale. La nostra terra a soli due passi dall’emergenza Libia, scattano misure di sicurezza ad Augusta di Concetto Alota Scenari di guerra in Sicilia dopo che il pre- mier del governo libico, Abdullah al Thani, rico- nosciuto dalla comunità internazionale, chiede ufficialmente all'Occi- dente di sferrare un'of- fensiva aerea prima che l’Isis arrivi in Italia. I guerriglieri dell’Isis avanzano speditamente in Libia e sono giunti. A pagina sei martedì 17 febbraio 2015 • anno XXViii • n. 39 Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 1,00 Una rissa è scoppiata all’alba di ieri a Palazzolo Acreide, al culmine dei fe- steggiamenti. A pagina sette Maxi rissa in piazza Un invito all’Ammini- strazione comunale a coin- volgere il Consiglio nelle scelte che andranno a farsi sul futuro del Talete e la richiesta dell’istituzione di un gruppo di lavoro. A pagina tre Un gruppo di lavoro sul Talete Meteo, allerta arancione su Siracusa A pagina tre Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia CRONACA Augusta e il suo porto sono ancora una volta il luogo in cui si scrive la storia. Alla mezzanotte di domenica scorsa è arrivato il catama- rano dellaVirtu Ferrie di Malta, con a bordo l’amba- sciatore italiano in Libia e gli altri 81 italiani, che han- no lasciato la Libia. Il primo a scendere dal natante è sta- to il siracusano Salvatore, che mantiene la consegna del silenzio, previo comun- que dire ai giornalisti pre- senti in quel momento alla banchina del porto commer- ciale, che la situazioone in Libia è davvero critica e che l’Isis è arrivata alla porte di Tripoli. Arrivano i primi evacuati A pagina due

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www.libertasicilia.it mail: [email protected] Giuseppe Bianca nel 1987

CittàChe fine ha fatto

il parco archeologicodella Neapolis?

A pagina due

CalcioIl Siracusa sciupa

una grossa occasioneper allungare

A pagina quindici

Scuole, ancora nessuna ordinanza

Fucilata al pronto soccorsoL’indagato: «Ero ubriaco»Sarebbe stato in pre-da ai fumi dell’alcol l’uomo che venerdì scorso ha fatto ir-ruzione all’interno del pronto soccorso dell’ospedale.

A pagina cinque

croNaca palazzolo

polITIca

Interventi. La crisi e l’evacuazione fanno alzare i livelli di guardia in Sicilia

Avevano tentato di elu-dere l’arresto facendo un passaggio al volo del pa-netto di droga..

A pagina cinque

Detenevanohasciscarrestati

La protezione Civile regionale ha comunicato che nelle prime ore di oggi e per le successive 24-36 ore su Catania e Siracusa si prevedono precipitazioni, a prevalente carattere di rovescio o temporale.

La nostra terra a soli due passi dall’emergenza

Libia, scattano misuredi sicurezza ad augusta

di Concetto Alota

Scenari di guerra in Sicilia dopo che il pre-mier del governo libico, Abdullah al Thani, rico-nosciuto dalla comunità internazionale, chiede ufficialmente all'Occi-dente di sferrare un'of-fensiva aerea prima che l’Isis arrivi in Italia. I guerriglieri dell’Isis avanzano speditamente in Libia e sono giunti.

A pagina sei

martedì 17 febbraio 2015 • anno XXViii • n. 39 • Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 • Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 • € 1,00

Una rissa è scoppiata all’alba di ieri a Palazzolo Acreide, al culmine dei fe-steggiamenti.

A pagina sette

Maxirissain piazza

Un invito all’Ammini-strazione comunale a coin-volgere il Consiglio nelle scelte che andranno a farsi sul futuro del Talete e la richiesta dell’istituzione di un gruppo di lavoro.

A pagina tre

Un gruppodi lavorosul Talete

Meteo, allerta arancione su Siracusa

A pagina tre

Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia

croNaca

Augusta e il suo porto sono ancora una volta il luogo in cui si scrive la storia. Alla mezzanotte di domenica scorsa è arrivato il catama-rano dellaVirtu Ferrie di Malta, con a bordo l’amba-sciatore italiano in Libia e gli altri 81 italiani, che han-no lasciato la Libia. Il primo a scendere dal natante è sta-to il siracusano Salvatore, che mantiene la consegna del silenzio, previo comun-que dire ai giornalisti pre-senti in quel momento alla banchina del porto commer-ciale, che la situazioone in Libia è davvero critica e che l’Isis è arrivata alla porte di Tripoli.

Arrivanoi primievacuati

A pagina due

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croNaca dI SIracuSa • 2 Sicilia • 17 FebbRAio 2015, MARTeDì

Primariead AugustaLe critichedi Sel

polITIca “Abbiamo letto con vivo interesse le dichia-razioni fatte dal Sindaco di Siracusa, Garozzo, nell’ambito delle vicenda del PD di Augusta, che qui riportiamo: “Non bastano le primarie di partito ma si devono organizzare quelle di co-alizione sulla scia dell’esperienza che nel 2013 ha visto il Centrosinistra conquistare un'esaltan-te vittoria tornando ad amministrare la città di Siracusa”. Lo affermano i consiglieri comunali

di Sel Enrico Lo Curzio, Giuseppe Rabbito e Salvatore Malignaggi, il segretario provinciale dello stesso Parti-to, Vincenzo Vitale, e quello cittadino, Andrea Bucche-ri, che proseguono: “Ci viene spontaneo chiederci se si tratta della stessa persona che, invece, proprio nella città in cui amministra, tale principio ha dimenticato di ap-plicarlo. A questo punto non ci resta che tentare di met-tere d’accordo il Garozzo di Augusta con il Garozzo di Siracusa”.

Augusta e il suo porto sono ancora una volta il luogo in cui si scri-ve la storia. Alla mez-zanotte di domenica scorsa è arrivato il ca-tamarano della Virtu Ferrie di Malta, con a bordo l’ambascia-

tore italiano in Libia e gli altri 81 italiani, che hanno lasciato la Libia. Il primo a scen-dere dal natante è stato il siracusano Salva-tore, che mantiene la consegna del silenzio, previo comunque dire

ai giornalisti presenti in quel momento alla banchina del porto commerciale, che la situazione in Libia è davvero critica e che l’Isis è arrivata alla porte di Tripoli.Gli evacuati sono stati

poi trasportati con il Van alla base di Sigo-nella dove hanno tra-scorso la nottata prima di essere trasportati in aereo alle rispettive destinazioni. E' atterrato, infatti, poco prima delle 14

all'aeroporto militare di Pratica di Mare il C-130 dell'Aeronau-tica che ha portato a Roma i cittadini italia-ni evacuati ieri dalla Libia in seguito alle minacce dell'Isis. Sul volo c'erano una ven-

tina di passeggeri, tra i quali anche l'ambascia-tore italiano a Tripoli, Giuseppe Buccino. Il resto degli italiani evacuati dalla Libia è stato smistato ad Augusta. Poco dopo la mezzanotte, erano arrivati nel porto di Augusta, a bordo di un catamarano con al-tri ottanta italiani eva-cuati dalla Libia, nel giorno della diffusione del video con la deca-pitazione di 21 egiziani copti. L'imbarcazione, di co-lore bianco e una stri-scia laterale arancio, è il San Gwann della compagnia maltese Virtu Ferries. Sulla banchina del porto di Augusta c'erano ad attenderli tre autobus delle forze armate uti-lizzati per trasferire gli italiani in un'altra struttura militare.I primi a uscire dal por-to sono stati funzionari e addetti all'ambascia-ta italiana a Tripoli, compreso l'ambascia-tore Buccino, su auto blindate e scortati, per tutelare anche il trasfe-rimento di documenti riservati.In fuga dal caos libico anche famiglie che da sempre vivono in Li-bia, rimaste nel paese anche nei momenti più duri della guerra con-tro Gheddafi. "Stavolta è diverso", dicono.

R.L.

Quella crisiin Libiae il ritornodegli evacuati

AD AuguSTA iL PRiMo ScALo

Qui sopra, lo scalo ad Augusta.

17 FebbRAio 2015, MARTeDì • Sicilia 3 • croNaca dI SIracuSa

Un pezzo del mondo dello sport (tra cui ex calciatori, ex arbitri ed esponenti del giornalismo) sarà a Siracusa venerdì prossimo (20 febbraio) per parlare di Concetto Lo Bello, grande protagonista del mondo del calcio internazionale, sportivo a tutto tondo ed esponente politico. L'occasione sarà offerta dalla presentazione del libro “Con-cetto Lo Bello, un uomo di rigore”, scritto a sei mani dallo studioso di

Venerdì la presentazionedel libro su Concetto Lo Bello

Un gruppo di lavoroper il futuro TaleteL’invito è stato rivolto dal civico consesso all’ammi-nistrazione comunale

POLITICA. LA PRoPoSTA PASSA neLLA SeDuTA STRAoRDinARiA DeL conSigLio

Presenti in aula trenta con-siglieri ed i parlamentari Zappulla e Zito, è tocca-to all’assessore Gianluca Scrofani fare la cronistoria della costruzione del Tale-te: dal progetto originario di 20 miliardi, finanziato con i fondi della Protezione civile per la realizzazione di una via di fuga attraver-so un tunnel sotterraneo di collegamento tra Ortigia e la terraferma con due “ap-prodi di convogliamento” per auto e sosta; alla va-riante che, sull’onta emo-tiva del rifiuto del tunnel, portò alla realizzazione di un passaggio a raso e di un parcheggio “area di primo smistamento” in un con-testo di riqualificazione e messa in sicurezza dell’a-rea che permise l’utilizzo dei fondi. “Un esempio negativo sotto tanti punti di vista e che dimostra la scarsa attenzione della clas-se dirigente di allora verso le tematiche ambientali e paesaggistiche” ha detto Scrofani. “E’ chiaro- ha aggiunto- che la sua demo-lizione sarebbe un riscatto della città, ma il contenzio-so ci mette nella situazione, al momento, di non poterla fare pena la restituzione del finanziamento: siamo quin-di in presenza non di una mancanza di volontà, ma di una volontà vincolata”. Argomento tecnicamente sviluppato anche dal le-

gale dell’Ente, Salvatore Bianca, che nel ricordare il contenzioso aperto con la Regione, ha consigliato il rinvio di ogni determina-zione sul Talete alla conclu-sione dello stesso.Era toccato al consigliere

Simona Princiotta intro-durre l’argomento. “Un ecomostro, un errore ere-didato dal passato, un pro-blema che non può essere affrontato solo dal punto di vista patrimoniale” ha det-to Princiotta che ha chiesto

all’Amministrazione la di-sponibilità ad una diversa destinazione dei fondi, cir-ca 700 mila euro, previsti dalla convenzione che im-pegna una ditta privata ad una riqualificazione com-plessiva dell’area.

In foto, il parcheggio Talete.

sport locale, Enzo Pennone, e dai giornalisti Gaetano Sconzo e Umberto Teghini.L'evento sarà presentato mercoledì prossimo, alle 10,30, nel-la sala “Archimede” di piazza Minerva 5, con una conferenza stampa alla quale parteciperanno: il sindaco, Giancarlo Ga-rozzo, l'assessore alle Politiche sportive, Pietro Coppa, Rosa-rio e Franca Lo Bello, figli di Concetto, e l'editore Carlo Mor-rone. Il libro, arricchito da foto, è stato curato da Rosario Lo Bello, anche lui ex arbitro internazionale di calcio, e si avvale della prefazione del giornalista Gianni Minà.

“E’ noto al mondo che la città di Siracusa è sede delle tragedie gre-che, ma non tutti sanno che ci sono tragedie che vengono rappresenta-te nel corso degli anni anche fuori dal Parco della Neapolis. Si tratta proprio della “tragedia” del Parco della Neapolis, ovvero di quella questione riguardante l’istituzio-ne a Siracusa del Parco che pre-veda l’ingresso diretto nelle casse della città di tutti gli introiti dello sbigliettamento per vedere le tante bellezze monumentali della nostra Siracusa e non solo una residua percentuale (quando avviene) di quanto va a Palermo come accade finora”. L’affermazione è della consigliera comunale Cetty Vinci, che ritorna sull’argomento relativo all’istitu-zione del parco archeologico della Neapolis. “Su questo argomento, che vale per i siracusani oltre tre milioni di euro

l’anno, vi siete tutti battuti il petto – dice la Vinci - intendo tutti coloro che a vario titolo e in tempi diversi vi siete ascritti al pensiero renziano da Palermo a Siracusa – promettendo la realizzazione di questo istituto per la città di Siracusa invece ad oggi non si è visto nulla. Non solo. La stessa percentuale dello sbigliettamento per godere delle bellezze del Parco della Neapolis non è neanche stata girata al Comune di Siracusa. Ed è invero-simile che sventolando la bandiera dell’amore per le bellezze cittadine, voi renziani abbiate anche sostenuto la riconferma di alcuni assessori re-gionali (poi defenestrati), che hanno istituito parchi a Segesta, Seminante, e non sono riusciti “solo” ad istituire il Parco a casa propria”. La consigliera Vinci ha, quindi, chie-sto al sindaco “come mai ancora oggi non sono stati versati nel bilancio co-munale dalla Regione Sicilia i soldi corrispondenti alla percentuale dovu-

parco archeologicodella Neapolische fine ha fatto?

ta per lo sbigliettamento legato alle visite al Parco archeologico? Come mai ad oggi non si parla più dell’i-stituzione del Parco della Neapolis o parco di Siracusa nella nostra città? Lei è interessato al fatto che la città di Siracusa possa beneficiare per inte-ro degli oltre tre milioni di euro degli incassi dei biglietti oppure non sta fa-cendo nulla per il raggiungimento di questo obiettivo?”.In effetti, la questione del parco ar-cheologico della Neapolis sembra essere calata una cortina di silenzio dopo le polemiche dei mesi scorsi a proposito della scelta operata dalla Sovrintendenza ai beni culturali, che aveva dato il proprio beneplacito alla realizzazione dell’area di rispetto che di fatto ingloba e costringe a non co-struire un solo metro cubo di cemento in più in una vasta area a ridosso della Neapolis. Da queste considerazioni, Cetty Vinci torna alla carica nella spe-ranza di avere risposte.

SoLLeciTAzione Di ceTTy vinci

Se il consigliere Cetty Vin-ci ha lamentato la carenza di documentazione per una valutazione complessiva della problematica, il consi-gliere Salvo Castagnino ha chiesto invece di conoscere la progettualità dell’Ente sul futuro del Talete e la verifica dell’esistenza del rispetto della normativa vi-gente sotto il profilo della sua agibilità attuale. Per il parlamentare naziona-le Pippo Zappulla il Talete costituisce “Una ferita per il territorio ma la sua vicenda è da inserire in un dibatti-to complessivo che deve coinvolgre, oltre l’Ammi-nistrazione ed il Consiglio, anche la Protezione civile in tutte le sue articolazioni, nazionale e regionale. Se la demolizione è una scel-ta strategica- ha concluso Zappulla- è importante an-che evitare un danno eco-nomico alla città. Da qui la necessità della creazione di un gruppo tecnico-politico che individui un percorso condiviso da portare suc-cessivamente all’attenzione di chi dovrà decidere”. E’ toccato a Giuseppe Implati-ni, dell’Osservatorio civico dell’associazione Esedra illustrare, anche attraverso slide, la storia del Talete, e le proposte per una ri-qualificazione complessiva dell’area, attraverso un pro-getto alternativo che preve-de l’abbattimento del ma-nufatto, la creazione di un parcheggio aperto con un lungomare e aree balneari. Peraltro, secondo Implatini, l’opera presenta “Una serie di errori progettuali che lo rendono appena entro i li-miti della sicurezza”. Il costo complessivo po-trebbe essere sostenuto con le somme impegnate per il restyling dell’area. Dati contestati dall’ingegnere capo, Natale Borgione, sia dal punto di vista tecnico “La struttura non ha pro-blemi di portanza” che da quello della sostenibilità economica, visto che per la sola demolizione occor-rerebbe almeno un milione di euro.

La protezione Civile regionale ha comu-nicato che nelle prime ore di oggi e per le successive 24-36 ore su Catania e Siracusa si prevedono precipitazioni, a prevalente carattere di rovescio o temporale. I feno-meni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Nella classifica-zione di allerta la situazione è contraddi-stinta con il colore “arancione” di preallar-me prevedendo una “criticità moderata”. L’amministrazione comunale invita la po-polazione alla prudenza.Sulla base dei fenomeni previsti il Dipar-timento ha valutato per stamane una criti-cità arancione per rischio idrogeologico su tutto il versante ionico e sul versante tirre-nico nord orientale della Sicilia, su buona parte della Calabria. L’avviso prevede dal mattino di oggi, martedì 17 febbraio il per-

Meteo, allerta arancione su Siracusa sistere di precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Si-cilia e Calabria, in particolare sui settori ionici. Dalla tarda mattinata di oggi sono previsti, inoltre, venti forti dai quadranti orientali, con rinforzi di burrasca, su Ca-labria e Sicilia con possibili mareggiate lungo le coste esposte. E’ stata valutata per oggi criticità arancione per rischio idrogeologico su tutto il versante ionico e sul versante tirrenico nord orientale del-la Sicilia, su buona parte della Calabria; criticità gialla per rischio idrogeologico sulle restanti parti della Sicilia e della Ca-labria. In base all’allerta meteo, sui social rimbalzano le ipotesi più fantasiose di chiusura scuole nelle due principali città della Sicilia orientale, Catania e Siracusa, ma al momento non c’è alcuna ordinanza da parte dei Sindaci.

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CanicattiniNascondela droganel murettoAveva nascosto la droga in un mu-retto a secco. Non immaginava, però, di essere seguito dai carabinieri, che lo hanno arrestato nella flagranza del reato. Protagoni-sta dell’episodio è Paolo Uccel-lo di 38 anni, già noto agli ambienti giudiziari per pre-cedenti anche spe-cifici. L’arresto è scattato nel pome-riggio di domeni-ca scorsa quando i carabinieri di Ca-nicattini, insospet-titi dai movimenti dell’uomo che si aggirava guardin-go nei pressi di una stradina di campa-gna, si sono appo-stati per osservarne i movimenti. Dopo qualche minuto l’uomo si è diretto verso un muretto a secco e, dopo aver spostato qualche sasso, ha prelevato un vasetto in vetro da cui ha estratto un qualcosa che ha messo in tasca. Sono stati rinve-nuti 34 grammi di hashish.

In foto, Dario Rustico.

CronaCa

ProvincialeRosoliniPachinoEspostoin Procura“La strada provinciale 26, Rosolini – Pachino è impercorribile. Tutta la carreggiata è invasa dal fango e dai detriti e la vita degli automobilisti è a rischio”. Torna a pro-testare con il governato-re della Regione sicilia-na, Rosario Crocetta, il deputato all’Ars, Pippo Gennuso. “ Qualora ac-cadesse una tragedia su questa strada che ha già provocato morti e feriti – dice Gennuso – riter-rò Crocetta responsabile dell’accaduto”.Il deputato regionale che da anni chiede la messa in sicurezza l’arteria di competenza della Pro-vincia, fa sapere inoltre, di avere dato mandato all’avvocato Aldo Ganci di presentare un esposto alla Procura di Siracusa. “ Oramai è diventato un malcostume indignar-si solo quando la gente muore – afferma il par-lamentare – non si pensa mai a prevenire le trage-dia. Sono anni che predi-co che questa strada è impercorribile: manca la segnaletica orizzon-tale e verticale, il man-to stradale è come una groviera e basta un po’ di pioggia per diventa-re una trappola mortale. Adesso è arrivato il mo-mento di chiamare per nome e cognome chi ha responsabilità sulla tu-tela dei cittadini. Sulla Pachino – Rosolini trop-pa gente ha perduto la vita, adesso andrò fino in fondo affinchè non continui ad essere una “strada della morte”.

Si è recato presso il pronto soccorso dell’ospedale di Avola per richiedere alcune siringhe

croNaca dI SIracuSa • 4 Sicilia • 17 FebbRAio 2015, MARTeDì 17 FebbRAio 2015, MARTeDì • Sicilia 5 • croNaca dI SIracuSa

Sparò al pronto soccorsoEra in preda all’ubriachezza

CronaCa.Questo ha riferito l’a-volese, che imbracciò un fucile, al gip del tribunale che ha convalidato il suo arresto

Sarebbe stato in preda ai fumi dell’al-col l’uomo che ve-nerdì scorso ha fatto irruzione all’interno del pronto soccorso dell’ospedale “Di Maria” di Avola, sparando una fuci-lata, destando il pa-nico tra i medici e le altre persone pre-senti al pronto soc-corso dell’ospedale “Di Maria”. Difeso dall’avvocato Ange-la Monni, il 43enne Corrado Scala è comparso ieri matti-na dinanzi al Gip del tribunale di Siracusa,

Stefania Scarlata, che ha convalidato l’arresto dell’uomo, disponendone la mi-sura cautelare in car-cere.L’indagato ha giusti-ficato il suo gesto at-tribuendolo al fatto di avere alzato un po’ il gomito e di non ave-re, quindi, compreso la portata dell’azio-ne. L’uomo, come si ricorderà, si è recato presso il Pronto Soc-corso dell’Ospedale di Avola per richie-

dere alcune siringhe. Al diniego del per-sonale sanitario, si è allontanato per farvi ritorno dopo alcuni minuti imbracciando un fucile automatico calibro 12 con cui ha esploso un colpo alla presenza di numero-se persone contro la vetrata dello sportel-lo del triage. Dopo l’esplosione, si è dato alla fuga a bordo della propria vettura in direzione Siracusa. Scattato

l’allarme, è stato at-tivato un dispositi-vo che ha permes-so ai carabinieri di Siracusa di bloccare l’indagato sulla stra-da provinciale 38, nei pressi dell’Ippo-dromo, dove a causa della forte velocità aveva perso il con-trollo del mezzo ter-minando contro un muretto a secco ai lati della carreggiata. Scala poco prima aveva anche travolto un ciclista, costretto

al ricovero all’ospe-dale “Umberto I” di Siracusa a causa delle lesioni riporta-te nell’impatto con la vettura. A seguito della perquisizione, i militari hanno seque-strato il fucile con matricola abrasa, con quattro colpi nel ser-batoio, e dodici car-tucce calibro 12, di cui l’indagato ha ten-tato di disfarsi get-tandole nelle campa-gne circostanti. Nella disponibilità dell’uomo è stato an-che rinvenuto mezzo grammo di cocaina.

Nella foto, l’avolese Corrado Scala.

Detenevano panettodi hascisc: presidue siracusani

inutile il tentativo di lancare dal balcone di casa la droga, intercettata dai carabinieri

Avevano tentato di eludere l’arresto facendo un passag-gio al volo del pa-netto di droga. Ma ciò non è servito a nulla. I carabinieri sono riusciti ad ac-ciuffare entrambi.A operare il doppio arresto sono stati i militari della Com-pagnia Carabinie-ri di Siracusa che hanno ammanettato Dario Rustico di 27

anni, già noto agli ambienti giudiziari, e Jamel Hedhili di 24 anch’egli sira-cusano, incensurato. I due indagati sono stati trovati in pos-sesso di un panetto di hashish del peso di 100 grammi. La pattuglia dei carabi-nieri si era recata a casa di Rustico per eseguire una per-quisizione. Da fonti confidenziali, infatti,

gli investigatori so-spettavano che dete-nesse della sostanza stupefacente all’in-terno della propria abitazione. Proprio mentre stavano per fare ingresso in casa, sul pianerottolo Ru-stico ha tagliato la corda chiudendosi sul terrazzo dell’ap-partamento. I militari, affaccian-dosi dal condominio attiguo, hanno no-

tato che Rustico, vi-stosi ormai braccato, avrebbe afferrato un involucro contenen-te droga e dopo aver attirato l’attenzione

di un altro indivi-duo che si trovava in strada, gli lanciava il panetto nell’estremo tentativo di disfar-sene. I carabinieri si

sono precipitati in strada, mettendosi all’inseguimento del secondo indivi-duo che si era dato anch’egli alla fuga. Corsa che è durata poche centinaia di metri perché l’uo-mo è stato bloccato e recuperata la so-stanza stupefacen-te. Nel frattempo, Rustico riparava dentro l’abitazione di alcuni parenti ma è stato indivi-duato e condotto in caserma. Per en-trambi gli indagati è scattato il regime degli arresti domi-ciliari.

Sono iniziati ieri mat-tina i lavori di messa in sicurezza dell’edificio di piazza della Repubblica, che fino a un decennio addietro ospitava i locali del palazzo di Giustizia di Siracusa.I lavori si sono resi ne-cessari a seguito del cedi-mento di alcuni intonaci avvenuto a più riprese. L’ultimo episodio si è verificato il 10 febbraio scorso, quando è stato ne-cessario l’intervento dei vigili del fuoco per fare fronte a uno dei tanti crol-li, che di fatto mettono a repentaglio l’incolumità dei passanti. Era già suc-cesso a gennaio, si è ripe-tuto anche in questi ulti-mi giorni di forte vento e maltempo. Dalle finestre del fatiscente e abbando-nato stabile che ospitava diversi anni fa il Tribunale di Siracusa sono piomba-ti sull’asfalto molti pez-zi di vetro, in particolare sul marciapiede di largo 2 Giugno. Pezzi di vetro che fortunatamente non

Si mette in sicurezzal’ex tribunale di Siracusaculotti (neapolis): “L’intervento era necessario per evitare che accadano problemi di qualsiasi genere”

CronaCa. DoPo iL ceDiMenTo Di ALcuni inTonAci

hanno colpito nessuno ma che segnalano ancora una volta la pericolosità legate alle condizioni di un edifi-cio al centro anche di una decennale contesa giudi-ziaria.Il problema è stato più volte segnalato all’am-ministrazione pubblica. L’intervento è avvenuto ieri mattina. “Abbiamo raccolto una specifica

Gennuso: “Stato di calamitàUna presa per il c... comunista”Il deputato regionale all’Ars, Pippo Gennuso, sullo stato di calamità dichiarato dalla giunta di governo per i danni causati dal maltempo alla vi-gilia di Capodanno 2014, ha scritto una nota sul-la sua pagina Facebook dal titolo eloquente sulla presa in giro che a suo dire il governo regionale starebbe mettendo in atto ai danni degli agricol-tori delle aree di Pachino, Portopalo e Rosolini. Se prima si poteva parlare di "passerella comu-nista", adesso la farsa è completa. Con questo governo siciliano difficilmente gli agricoltori di Pachino, Portopalo e Rosolini, danneggiati dal maltempo di fine 2014 prenderanno il becco di un centesimo. Stavolta siamo di fronte a una "presa per il culo comunista". La giunta ha deliberato in settimana lo stato di calamità naturale. Bene. Ma dove prenderà i sol-di? Da quale capitolo di spesa? Siamo di fronte alle solite promesse burla di un governo che tira a campare e di assessori, come quello alle Poli-

SceTTico iL PARLAMenTARe RegionALe RoSoLineSe

richiesta avanzata da di-versi residenti della zona - ha spiegato il presidente della circoscrizione Giu-seppe Culotti - In attesa di comprendere che cosa si abbia intenzione di fare di quest’edificio che è diven-tato un reale pericolo per l’incolumità della gente, abbiamo predisposto un intervento straordinario che di fatto rende più si-

cure le parti di edificio maggiormente deteriora-te. E’ chiaro che questo servirà a poco se poi non segue un’opera di sostan-ziale recupero dell’intero edificio ma anche dell’a-rea annessa, atteso che lo stato di abbandono ha fat-to progredire le situazioni di poca igiene pubblica e proliferare dio roditori, che la fanno da padrone”.

In foto, l’ex tribunale di piazza della Repubblica.

tiche agricole, che non hanno nessuna voce in capi-tolo. Caleca ha strombazzato ai quattro venti nella sua visita a Marzamemi, che erano pronti 20 milioni di euro per sostenere gli agricoltori danneggiati. Poi i soldi sono scesi a 5, ma credo che stavolta non ci sarà nulla. Solo fumo. La "presa per il culo comuni-sta" ci sta tutta".

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17 FebbRAio 2015, MARTeDì • Sicilia 7 • croNaca dI SIracuSa

A proposito della custodia delle armi e sui contatti con Linguanti quando era in semilibertà

Le incongruenzedel pentito Troiasu alcuni punti

AL PRoceSSo ScATuRiTo DA “KnocK ouT”

La difesa fa emergere alcune contraddizioni nelle dichiarazioni del collaboratore di Giu-stizia Sebastiano Troia, nell’ambito del processo scaturito dall’operazione antimafia, denominata “Knock out”, in corso di svolgimento dinanzi al Tribunale penale di Siracusa. Per l’avvoca-to Giambattista Rizza, che difende il principale imputato alla sbarra, An-tonino Linguanti, il teste sarebbe caduto in diver-se contraddizioni nel ri-spondere ad alcune sue domande. In particolare, quando si riferisce alla

bito una condanna all’er-gastolo per gli omicidi di Salvatore Giacona e di Salvatore Bologna.Nel corso del controesa-me di ieri, Troia ha anche parlato di alcuni episodi di estorsione ai danni di titolari di esercizi com-merciali, attività legate all’imposizione delle macchinette videopoker.Completata la fase dell’escussione dei colla-boratori di Giustizia, che ha costretto il Tribunale a trasferirsi nell’aula di

persona a cui sarebbe stato affidato il compito di custodire le armi. La versione avallata da Tro-ia era quella che le armi fossero nascoste nel lo-cale pubblico gestito da Antonino Fabio. Incalza-to dalla difesa, invece, il collaboratore di Giusti-zia, sentito in videocon-ferenza, ha riferito ieri che le armi in dotazione al presunto gruppo di Cassibile sarebbero state affidate, invece, a Giaco-na.

Dubbi ha sollevato il rac-conto di Troia anche con riferimento ad un perio-do della vita di Linguan-ti, quella spesa a Savona in regime di semilibertà. Troia ha riferito, infatti, di non essersi mai reca-to nella città ligure per incontrare Linguanti, di non essersi mai sentito con lui al telefono e di non avere ricevuto sol-di dallo stesso presunto capo della cosca, che, a seguito delle dichiarazio-ni del pentito, ha già su-

In foto, palazzo di Giustizia.

Nella prossima udienza al processo sca-turito dall’estorsione ai danni di Marco Montoneri, l’ex titolare dell’autosalone di via Necropoli Grotticelle a Siracusa, tocca a un altro collaboratore di Giusti-zia. In videoconferenza, infatti, sarà escusso il ristoratore siracusano Osvaldo Lopes, il 39enne, coinvolto nella stessa opera-zione e che, in un altro procedimento penale, deve anche rispondere dell’o-micidio del floridiano Nicola La Porta. Sarà la prima volta che Lopes compare dinanzi a un Tribunale mentre ieri è sta-to completato il controesame del colla-

Il pentito Raffa rilanciale accuse al dipendente

A PRoPoSiTo DeLL’eSToRSione A “in MoTo”

boratore di Giustizia Giuseppe Raffa. Questi ancora una volta ha confermato l’impianto accusatorio anche nei con-fronti di Andrea Fortuna, il dipendente dell’autosalone, a cui viene contestato il ruolo di fiancheggiatore dei gregari del clan “Bottaro-Attanasio” nell’imposses-sarsi di mezzi esposti nell’autosalone “In Moto”. La nuova udienza del processo è stata fis-sata per il 2 marzo prossimo sulla quale si fissano gli interessi delle parti in causa per la presenza di Lopes, che avrà modo di chiarire il suo coinvolgimento nella vicenda.

Una rissa è scoppiata all’alba di ieri a Palazzolo Acreide, al culmine dei festeg-giamenti per il Carnevale. Le manette sono scattate ai polsi di due cittadini ro-meni Madalin Florentin Stanciu di 37 anni, Bogdan Balauga di 38 e dei siracu-sani Cristian Scirpo di 20 anni, Eugenio Breda di 19, Giovanni Cutrona di 20.Dopo una serata trascorsa in piazza del Popolo a festeggiare il Carnevale, forse

Rissa in piazza a Palazzolo Arrestate cinque persone dopo avere alzato il gomito, alle 4 circa del mattino gli indagati sono venuti alle mani: prima gli insulti, poi qualche spintone e infine le percosse. L’intervento dei Cara-binieri della locale stazione ha permesso di separare i cinque, sedare gli animi ed evi-tare in questo modo che la situazione de-generasse. Al momento sono al vaglio degli investigatori le cause per cui è scoppiata la rissa in piazza le cui conseguenze sono

neceSSARio L’inTeRvenTo Dei cARAbinieRi

Corte d’Assise, dotata della tecnologia neces-saria per collegarsi in videoconferenza, il pro-cesso è stato aggiorna-to all’udienza di lunedì prossimo. In quella circo-stanza, il pubblico mini-stero Andrea Ursino, del-la direzione distrettuale antimafia di Catania, pro-cederà con l’esame delle prime parti offese, che avranno modo di affron-tare singoli casi estorsivi e altri episodi per i quali gli inquirenti sostengono esservi un gruppo orga-nizzato che avrebbe ge-stito gli affari illeciti nel quartiere di Cassibile.

Michéle de Nostradamus profetizzò la prima, la seconda ed anche la terza guer-ra mondiale. Grandi saggi del passato ave-vano pronosticato già tre guerre mondiali

per il presente secolo. Il peggio è quello che viene, la terza guerra mondiale, sarà un vero olocausto atomico,

spaventoso. Ma questo dopo che i musulmani invaderanno l’Europa,

allora spariranno le grandi città del mondo con le esplosioni nucleari.

SoCIETà • 6 Sicilia • 17 FebbRAio 2015, MARTeDì

di Concetto Alota

Scenari di guerra in Sicilia dopo che il premier del gover-no libico, Abdullah al Thani, ricono-sciuto dalla comu-nità internazionale, chiede ufficialmen-te all'Occidente di sferrare un'offensi-va aerea prima che l’Isis arrivi in Italia. I guerriglieri dell’I-sis avanzano spedi-tamente in Libia e sono giunti a Sirte sul Mediterraneo a soli 280 miglia nau-tici dalla Sicilia e minacciano davve-ro d’invadere l’Eu-ropa. Ma i governi italiano, francese, tedesco e tanti altri, senza aspettare la mediazione dell’O-nu, hanno allertato le rispettive forze armate, insieme a quelli della Nato, e hanno fatto scatta-re l’allarme rosso nelle basi militari a Sud dell’Europa, in primis nella rada di Augusta, dove insi-ste il Pontile della Nato, a Sigonella, a Trapani Birgi, a Gioia del Colle e altri, mentre tutti i sistemi integrati radar europei sono stati allertati al co-dice rosso. Stessa cosa per la piccola isola di Malta dove la preoccupazione è davvero alta per la vicinanza delle co-ste libiche.Uno scenario già visto per la gente di Augusta, quando il cielo del porto di Augusta si oscurò per la presenza in volo di centinaia di elicotteri da com-battimento che dalla base Nato di Sigo-nella si muovevano sulla grande portae-licotteri statunitense in posizione di navi-gazione alla “Kap-pa” al largo della rada di Augusta. La sesta flotta degli Stati Uniti d’Ame-rica si preparava a invadere la Libia di Gheddafi. L’al-lora presidente del Consiglio italiano dell’epoca, Bettino Craxi, minimizzò e rassicurò per evitare

Libia, Sicilia e i tantiscenari di guerrail panico le autorità locali che si trat-tava di un norma-le rifornimento di routine; ma non era così. Fonti militari confermarono che si trattò di una vera e propria prepara-zione di un’azione di guerra verso la Libia, dopo la sco-perta del coinvol-gimento dei servi-zi libici in diverse azioni di terrorismo e l’azione dimostra-tiva di Gheddafi nel tentativo di lancia-re un missile verso il centro controllo della navigazione a mezzo radar ameri-cano di Lampedusa. Stessa cosa durante la guerra del Golfo, quando oltre mille militari americani armati di tutto pun-

to si accamparono nel piazzale del por-to commerciale di Augusta con mezzi anfibi, carri armati, autoblindo, oltre a tanti mezzi navali, rimorchiatori, navi cisterna, con casse di armi e munizio-ni d’ogni genere, e dove decine di sen-tinelle armati fino ai denti erano a guar-dia in attesa di par-tire per le zone di guerra, mentre dal pontile della Nato venivano imbarcati e trasportati i missi-li a testata multipla con destinazione le navi al largo nel Ca-nale di Sicilia.La paura tra le popo-lazioni ora è ritorna-ta più forte di prima. La situazione è cam-biata fortemente in

de Nostradamus fu un grande veggen-te, questo nessuno può negarlo. Fino alla data, dove tut-te le profezie che Michéle de Nostra-damus fece, si sono realizzate matema-ticamente. Ma che cosa profetizzò al riguardo della terza guerra mondiale? Infatti, Michéle de Nostradamus pro-fetizzò la prima, la seconda ed anche la terza guerra mon-diale. Grandi saggi del passato avevano pronosticato già tre guerre mondiali per il presente secolo. Il peggio è quello che viene, la terza guer-ra mondiale, sarà un vero olocausto atomico, spavento-so. Ma questo dopo che i musulmani in-vaderanno l’Europa, allora spariranno le grandi città del mon-do con le esplosioni nucleari. La cosa più grave di tutto è l'in-quinamento radioat-tivo. La terza guerra mondiale inquinerà l'atmosfera in forma spaventosa. La ra-dioattività infetterà completamente l'a-ria, le acque, e in ge-nerale, tutto quello che esiste. Le piogge che avremo, saranno radioattive. I rac-colti si perderanno. E si distruggeranno semplicemente per-ché nessuno potrà utilizzarli, questo è quasi tutto. Quello di dover mangiare alimenti inquinati a causa della radioatti-vità è grave. Ma così succederà? Non c'è alcun dubbio che la terza guerra mondia-le è alle porte. D'al-tra parte, in questi tempi ci sono fame e desolazione, mise-ria spaventosa, crisi di valori, ecc. Tutto questo ci porterà a poco a poco, verso la terza e ultima guerra mondiale, verso la fine del mondo, così come ipotizzata da Nostradamus, ma lui insiste anche sui mille anni di vera pace per l’umanità dopo la terza guer-ra mondiale e poi la fine del mondo.

peggio e lo scenario del pericolo prove-niente dai combat-tenti musulmani è diventato reale. In-fatti, le milizie filo-islamiche che con-trollano Tripoli, dove hanno imposto un governo paralle-lo vicino ai Fratelli musulmani, control-lano la parte della città vicina al porto della capitale libica. Già a Sirte in Libia l’Isis aveva messo a segno durante le ultime festività na-talizie il sequestro di una ventina di egiziani copti, la cui sorte resta ancora oggi incerta. Ma al-cuni fonti conferma-no l’esecuzione di almeno una decina. La risposta egiziana è stata immediata

con un bombarda-mento aereo di cac-cia bombardieri che hanno colpito campi di addestramento e magazzini di armi e munizioni, con deci-ne di raid aerei che, secondo le ultime notizie dall’Egitto, continueranno fino a nuovo ordine e sen-za sosta. Onu e Nato si stan-no preparando al peggio, ma i paesi europei si sono co-alizzati per la difesa di un attacco da par-te dei terroristi mu-sulmani, sostenendo che quello che suc-cede oggi in Libia è una minaccia serie alla sicurezza inter-nazionale. Risulta che il pro-feta, Michéle de Nostradamus fu un grande medico-astronomo del Me-dioevo, e nella loro grande saggezza gli egiziani dicono di lui, che passasse notti intere guar-dando fissamente e senza sbattere le palpebre, l’acqua contenuta in un con-tenitore di rame. Af-fermano alcuni che in quell'acqua luci-da egli poté vedere con intera chiarezza meridiana gli av-venimenti del futu-ro. Perciò, Michéle

Dopo che il premier del governo libi-co, Abdullah al Thani, ri-conosciuto dalla comuni-tà internazio-nale, chiede all'Occidente di sferrare un'offensiva

L’ex autosalone di via Necropoli Grotticelle.

In foto, il pontile della Nato nella rada di Augusta.

state per fortuna lievi per le persone coin-volte. In quattro hanno riportato qualche escoriazione mentre sono stati necessari tre punti di sutura alla fronte per il più grave dei cinque, che è stato medicato presso la locale guardia medica e giudicato guaribi-le in sette giorni. I cinque indagati devono rispondere dei reati di rissa e lesioni per-sonali.

R.L.

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17 FebbRAio 2015, MARTeDì • Sicilia 9 • SoCIETà

Studenti a scuola di simulazione di processi diplomatici

L’evento è rivolto a tutti gli studenti di scuola media delle province di Siracusa, Messina e Ragusa, che vesti-ranno i pan-ni di amba-sciatori e diplomatici

in collaborazione con l’international Model united nations Association

Il Progetto di si-mulazione dei processi diplo-matici, ha avuto inizio nel 2013 ad iniziativa dell’ex provincia regionale, stama-ne è iniziata nelle scuole l’impor-tante iniziativa che si svolgerà fino a mercole-dì 18 febbraio: l’Italian Model United Nations, la simulazione di processi di-

plomatici, orga-nizzata in Italia dall’Associazio-ne United Net-work in colla-borazione con l’Imuna di New York – l’Inter-national Model United Nations Association.L’evento è rivolto a tutti gli studenti di scuola media

delle province di Siracusa, Messi-na e Ragusa, che vestiranno i pan-ni di ambasciato-ri e diplomatici, per trattare temi di attualità politi-ca internazionale durante le simu-lazioni dell’As-semblea Genera-le delle Nazioni Unite o di altre

assemblee di or-ganizzazioni in-ternazionali. Nel rivestire questo ruolo gli studenti delegati svolge-ranno le attività tipiche della di-plomazia.Il primo appun-tamento, lunedì, si terrà nella Sala “Paolo Borsel-lino” di palazzo

Presentazione del Forum del terzo settore della provinciaStamane alle 10 nella sala degli Stemmi del palazzo del Governo in via Roma, avrà luogo la presenta-zione del Fo-rum del terzo settore del-la provincia di Siracusa. L’assemblea si è riunita alcuni giorni fa e ha elet-to Franco Di Priolo come portavoce del Forum.Il Forum del Terzo Set-tore intende rilanciare la sua presenza come soggetto attivo, capace di interveni-re sulle dina-miche sociali più rilevanti e sui proget-ti di riordino del welfa-re. Ne fanno parte oggi a Siracusa, 38 tra organizza-zioni nazio-nali aderenti al Forum na-zionale e rap-presentanti di associazioni e soggetti a ca-rattere territo-riale. Ma già altre associa-zioni hanno chiesto di po-tere aderire. Il Forum inizie-rà nelle pros-sime settima-ne una serie di incontri con i sindaci di tutti i comuni della provincia per individuare le emergenze da affrontare.

Vermexio, gli al-tri due appunta-menti del 17 e 18 febbraio nell’aula “Vittorini” sem-pre di Palazzo Vermexio. Saran-no presenti, il sin-daco Giancarlo Garozzo, l’asses-sore alla Cultura, Turismo e spet-tacoli, Francesco Italia e l’assesso-re alle Politiche Scolastiche ed educative Valeria Troia.

Ieri presso la casa di reclusione di Augusta è stata visitata da una dele-gazione di ufficiali di polizia egiziani e di esperti internazioni della mate-ria, nell’ambito del progetto Tech-nical Assistance Program in support of the Egyptian Ministry of Interior - The Protection of Human Rights in the Administration of Criminal Justice a cura dell’istituto superiore scienze criminali di Siracusa. L’in-contro avente finalità non solo di tipo istituzionale ma, soprattutto tecnico-pratiche, è stato finalizzato ad offrire alla delegazione una visione quanto

più globale possibile della realtà carce-raria, attraverso la visita della struttura nelle sue principali articolazioni, qua-li la matricola, l’area sanitaria, l’area educativa e l’area dei servizi interni. La delegazione è stata accolta dal diretto-re dell’istituto Dottor Antonio Gelardi, dal Comandante di reparto della Poli-zia penitenziaria, dal vice Comandante, dal responsabile dell’area educativa, che hanno presentato l’istituto illu-strando numero e tipologia di detenuti presenti, organizzazione dell’istituto, e le attività risocializzanti che si svolgo-no. Si è passati poi alla visita dell’area

Una delegazione di ufficiali di polizia egiziani in visita alla casa di reclusione di Augusta

verde dove si svolgono i colloqui con i bambini, del nuovo reparto colloqui, appena ultimato , arricchito dai murales realizzati dal detenuto A.B. , della zona lavorazioni, della zona delle aule scola-stiche, e della sala teatro, dove gli ospi-ti sono stati accolti dalla Brucoli swing Brother’s band, con brani di Modugno e con il brano "Che sarà". Da ultimo, vi è stata la visita di una sezione deten-tiva, caratterizzata, come quasi tutte le sezioni dell’istituto, dal regime “aper-to” ossia dalla possibilità che hanno i detenuti di trascorrere tutta la giornata fuori dalle celle.

LA DeLegAzione è STATA AccoLTA DAL DiReTToRe AnTonio geLARDi

SoCIETA' • 8 Sicilia • 17 FebbRAio 2015, MARTeDì

di Paolo Fai

Se il nascere è nascere per la morte, quanto strazio dev’es-serci quan-do la venuta è “un arrivo senza speran-za / quasi già un’assenza”? Non giunge a scrivere “me-glio non esser nati”, Giusep-pe Pettinato, nella sua densa e insieme es-senziale treno-dia per il figlio Angelo, morto, ad appena cin-que mesi e due giorni, il 25 giugno 2014. Delle 23 liriche di cui si com-pone la pla-quette («Come una conchi-glia», Morrone editore, 2014), 6 sono in vita di Angelo, 17 in morte. Ma il dolore che li innerva ha la stessa tortu-rante intensità, che nasce dalla consapevolez-za dell’indiffe-ribile calvario

Come una conchigliafino al “factum est”. Che così sia, lo dimo-strano le date che scandisco-no i tempi di composizione. Non c’è cro-nologia pro-gressiva, il prima e il dopo si mischiano: l’acme è già n e l l ’ i n i z i o . Non appar-tiene, però, al suo orizzonte mentale la sen-tenza, troppo

umana, dell’E-dipo a Colono sofocleo. Pet-tinato è uomo di fede nella Provvidenza divina, sicché, pur piagato da una ferita im-m e d i c a b i l e , mai osa alza-re, a sfida, gli occhi al cielo. Solo prega, una volta, Cri-sto a non fargli “udire più la sua voce / ad-dormenta quel

Brevi, quelle nenie, come breve fu l’e-sistenza di Angelo. Ma “come una conchiglia” (è il titolo della lirica di aper-tura) “nel mare in tempesta […] ha il tem-po appena di rubare il suono / alla sua onda per ritrovarsi a riva / abban-donata tra la sabbia e il sole / …ma se l’av-vicino all’o-recchio / posso ancora sentirne la voce”. In quella con-chiglia è però possibile leg-gere qualcosa d’altro, e di più alto. Non è un azzardo pensare che il padre, da cre-dente quale è, abbia voluto richiamare, su-bliminalmen-te, il simbolo cristiano del-la fonte bat-tesimale, con l’acqua puri-ficatrice del battesimo, che

grido che urla più forte”. Ma non c’è scom-postezza nel padre-poeta. La forza della fede e insieme la virtù con-solatrice della poesia conferi-scono un tono medio e collo-quiale alle pa-role di quelle nenie che sus-surra al picco-lo Angelo: a cullarlo come fosse ancora qui, col papà, con la mamma, coi fratelli. Un figlio mor-to è, nel sen-timento co-mune, figura cristica. E la madre, figu-ra di Maria, Così, Pettina-to nella poesia «Se bastasse una mamma» ritrae la mo-glie Nancy “come Maria con Cristo in ginocchio / accartocciata sopra te stessa / con il dolore dei suoi chio-

di / conficcati negli occhi e nel petto”. È un quadro vi-vente di dolore nel suo essere e nel suo dive-nire, di un do-lore che strazia le carni, che fa sanguinare il cuore, ma che nella parola poetica trova la sua sublima-zione, e nelle parole di fede la sua giustifi-cazione.

Non c’è cronolo-gia pro-gressiva, il prima e il dopo si mischia-no: l’ac-me è già nell’ini-zio

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SOLIdARIETà

1ª giornata studentescalo sport che aiutaAlla Cittadella dello sport “Lo Bello”, si è svolta la prima giornata de “Lo sport che aiuta”. La manifestazio-ne è stata organizzata dalla Consulta Provinciale degli Studenti, che è riuscita a coinvolgere centinaia di ragazzi, provenienti da tutte le scuole superiori della città, che aveva come obiettivo, la riscoperta del vivere sano in compagnia ed in movimento, con un'attenzione particolare ai meno fortunati per i quali è stata raccolta e donata una somma di 2000 Euro alla Caritas Diocesana di Ortigia. Durante il corso della mattinata, nella sala riunioni del palazzetto dello Sport di Siracusa, si sono alternati interventi di esperti nutrizionisti, dello sport e di rappresentanti di enti di beneficenza.Tanti gli incontri disputati, tra questi, un incontro di Calcio denominato “La partita del Cuore” fra rap-presentanti della Consulta e i Ragazzi del Centro di Ac-coglienza Papa Francesco.Per l'occasione, sono stati anche allestiti, degli stand dimostrativi e informativi riguardanti le varie attività sportive offerte nel nostro capoluogo. “Una giornata all'insegna della solidarietà – ha detto l'assessore allo Sport Pietro Coppa – che ha partecipato alla presentazione della manifestazione per portare i saluti dell'Amministrazione e ringraziare la Consulta provinciale degli studenti. Una iniziativa lodevole all'insegna della solidarietà e dello sport sano. E' stato emozionante constatare, la partecipazione di moltis-simi giovani studenti, che con la loro presenza hanno voluto testimoniare con en-tusiasmo, ancora una volta, che la solidarietà esiste e resiste. Mi piace sottoline-are – ha infine detto l'asses-sore Coppa – l'impegno dei componenti della Consulta, Giacomo Loreto - Mirko Sapia - Federica Giaquin-ta - Giulia Conti, Davide Cappellani, Dario Lukas, che hanno reso possibile questa manifestazione”.

17 FebbRAio 2015, MARTeDì • Sicilia 11 • SoCIETàSoCIETà • 10 Sicilia • 17 FebbRAio 2015, MARTeDì

Uno strumento in più per garantire agli im-prenditori edili e ai propri dipendenti di accedere senza costi alla forma-zione sulla salute e la sicurezza nei cantieri. Si tratta del protocollo d'intesa firmato ieri po-meriggio nella sede della Feneal Uil al termine di un incontro che ha visto seduti attorno allo stesso tavolo i rappresentanti di Confartigianato Imprese Siracusa, Feneal-Uil, Fillea-Cgil e Filca-Cisl.L'accordo prevede l’ero-gazione gratuita di servizi di formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, come disposto dal D.lgs. 81/00, rivolto a datori di lavoro e ai lavoratori iscritti a Edilcassa Sicilia nella provincia di Siracusa.“Esprimo piena soddi-sfazione per questo ri-sultato – afferma Daniele La Porta presidente di Confartigianato Imprese Siracusa – che porterà a conoscere Edilcassa Sici-lia alle imprese edili della provincia di Siracusa. I miei complimenti all’at-

Edilcassa, in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoroFirmato l’accordo tra Anaepa Confartigianato Edilizia, Feneal, Fillea e Filca

A vAnTAggio DeLLe iMPReSe eDiLi DeLLA PRovinciA Di SiRAcuSA e Dei LoRo DiPenDenTi

tività svolta della nostra segreteria rappresentata dal segretario provincia-le, Roberta Zappalà, per aver stabilito un dialogo proficuo assieme ai Se-gretari generali di Feneal, Fillea e Filca e che, di certo, porterà frutto per imprenditori e per i loro dipendenti”.“La cultura dell’impresa non può prescindere dalla cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro - ha

aggiunto il presidente di Anaepa Confartigianato edilizia Siracusa, il gio-vane imprenditore edile Alessandro Trigila – e in questo periodo di grave crisi economica del set-tore edile, garantire un supporto a vantaggio dei tanti colleghi e dei loro dipendenti, può fare la differenza. Ringrazio i segretari generali Seve-rina Corallo di Feneal, Domenico Bellinvia di

“Essere Umani, tra legge e solidarietà”Venerdì 27 febbraio, alle ore 19.30, pres-so il Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa - Salone Giovanni Paolo II (via del Santuario 33, ingresso lato Piazza della Vit-toria), si terrà un incontro sui diritti umani dal titolo “Essere Umani, tra legge e soli-darietà”. L’iniziativa prevede la proiezione (prima volta assoluta per Siracusa e provin-cia) del docufilm “Io sto con la sposa” e, a seguire, il dibattito con Gabriele del Grande, giornalista e uno degli ideatori e registi del docufilm, e padre Carlo D’Antoni, parroco di Bosco Minniti. Coordinerà il dibattito il giornalista Massimiliano Perna. L’evento (che al mattino avrà luogo anche al liceo Classico “Gargallo”, ma riservato ai soli studenti) è promosso dalla Comunità di Bo-sco Minniti e Amnesty International gruppo Italia 85.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.Tra la legge ingiusta e la solidarietà umana, qualcuno ha deciso di prendere posizione. Ed ha scelto la solidarietà, organizzando un viaggio per difendere un sogno. «C’è un sole unico per tutta l’umanità, una sola luna. Anche il mare è di tutti, così la vita. È di tutti e per tutti». A ricordarcelo è Tasneem Fared, giovane sposa palestinese in viaggio da Mi-lano a Stoccolma con l’abito bianco indosso, il futuro marito al fianco e un corteo di amici siriani, palestinesi e italiani al seguito. Tutti protagonisti del coraggioso film-documen-tario che sfida i confini e il pregiudizio: “Io sto con la sposa”, di Gabriele Del Grande, Antonio Augugliaro e Khaled Soliman Al Nassiry, uscito nelle sale italiane il 9 otto-bre 2014 e che arriva per la prima volta a Siracusa.Realizzato grazie ad una efficace campagna di crowdfunding online sulla piattaforma In-diegogo (100 mila euro in 60 giorni con il contributo di 2617 persone in 38 Paesi) apre tappa dopo tappa, uno squarcio nelle vite dei protagonisti che si raccontano ricordandoci le contraddizioni spesso crudeli e spietate del sistema Europa e l’orrore da cui fuggono migliaia di uomini, donne e bambini, che per la disperazione arrivano a pagare mille dol-lari e anche più a testa per morire in mare.Il documentario è “dedicato ai nostri figli perché ricordino sempre che nella vita arriva il momento di scegliere da che parte stare”.Io sto con la sposa. E tu?

1 milione di euro per la realizzazione del centro comunale di raccolta di Avola

Presto il centro comunale di raccolta di Avola sarà una realtà. La Regione ha finanziato il progetto di 996 mila euro, per la realizzazione del CCR e l’ente comunale comparteciperà al progetto con una somma di 135 mila euro, già prevista nel bilancio 2014.Avola avrà così un finanziamento importante che permetterà alla città di dotarsi di una struttura all’avanguardia per la gestione dei rifiuti. Il Ccr sorgerà in via Cesare Abba, in prossimità degli attuali uffici di ecologia: un impianto dotato di vasche per migliorare la rac-colta e lo smaltimento dei rifiuti della differenziata. Il finanziamento regio-nale prevede che l’opera sia conclusa

e operativa entro il 31 dicembre 2015, e quando l’impianto sarà in funzione l’impatto immediato sui costi di gestio-ne dei rifiuti potrebbe far abbassare la Tassa sui rifiuti. "Il processo è semplice – dice il sindaco Luca Cannata – ed è la strada che vogliamo prendere. Più differenziata significa meno costi di gestione da parte del Comune, che si tramuteranno in un risparmio in bollet-ta per l’utenza finale. Il Ccr nascente va a legarsi all’altro centro comunale di raccolta, “Eco Ambiente”, dotato già di macchinari per il conferimento della plastica. Un ciclo completo che ci consentirà di essere leader della raccolta differenziata in provincia”.

un iMPiAnTo DoTATo Di vASche PeR MigLioRARe LA RAccoLTA e Lo SMALTiMenTo Dei RiFiuTi DeLLA DiFFeRenziATA

Lo scorso sei febbra-io a Roma si è svolta nella sala della Pro-tomoteca del Cam-pidoglio una cerimo-nia di premiazione “Salva la tua lingua locale”, premio let-terario nazionale per le opere in dialetto o lingua locale, indetta da: UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d'Italia) Per la prosa edita, il primo pre-mio è stato assegnato alla siracusana Ma-ria Serrentino, con “C'era una volta in via Tommaseo...” primo volume di quattro opere teatrali in dialetto, pubbli-cate nel 2012. (Nero su Bianco, Io se vo-glio un altro lo tro-vo, A.A.A. Badante cercasi, Il canto di Aida). L’autrice, as-sieme ad un gruppo teatrale “Il sipariet-to” le ha messe in scena, interpretando-

le lei stessa e curan-done personalmente la regia. La Sicilia sud-orientale è il pal-coscenico di queste opere teatrali, anche se, nel rispetto della tradizione culturale dell'isola, essa - con i propri stereotipi e le proprie contrad-dizioni - è semplice-mente un simbolo, un contenitore delle

sciagure umane. E' l'animo umano con le sue debolezze e le sue criticità, il vero palcoscenico all'in-terno del quale si muovono i protago-nisti delle storie. Un secondo volume è in fase di revisione. Ul-tima commedia, ine-dita, “Libertè, ega-litè e soprattutto… fraternitè", tratta del

drammatico proble-ma dell’immigrazio-ne. Nel 2013 Maria Serrentino ha vinto il primo premio in-ternazionale " An-gelo Musco" con la commedia "A.A.A. Badante cercasi". Il dialetto utilizzato dalla scrittrice è il si-racusano che assieme al catanese costitui-sce il dialetto sicilia-no non metafonetico sud-orientale. Per la cerimonia di premia-zione in Campido-glio, tra i componenti della commissione erano presenti: Clau-dio Nardocci (Presi-dente nazionale delle Pro Loco Italiane), Il prof. Pietro Gibelli-ni, (Presidente della giuria), il prof. Tullio De Mauro famoso linguista (Presidente Onorario), e il Prof Franco Loi, premio alla carriera, poeta, scrittore e saggista.

A Maria Serrentino 1° Premio nazionale «Salva la tua lingua locale»

“il dialetto utilizzato dalla

scrittrice è il si-racusano che

assieme al ca-tanese costitu-isce il dialetto siciliano non metafonetico

sud-orientale”

Fillea e Paolo Gallo di Filca per la disponibilità mostrata e per questo la volontà di organizzare quest’incontro”.Sulla stessa lunghezza d'onda i responsabili delle tre organizzazioni sindacali che ieri hanno sottoscritto l'accordo con Anaepa Confartigianato Imprese. Per Severi-na Corallo, Domenico Bellinvia e Paolo Gallo, non si fa mai abbastanza per garantire la salute e la sicurezza nei cantieri edili, pertanto ben venga quest'ulteriore strumento a disposizione delle im-prese volto a garantire diritti inalienabili. “Il protocollo d'intesa firmato con Anaepa Con-fartigianato Imprese – af-fermano i segretari gene-rali di Feneal-Uil, Fillea Cgil e Filca-Cisl - dimo-stra che, quando si lavora unitariamente, remando nella stessa direzione, si possono raggiungere obiettivi condivisi dalle organizzazioni datoriali e dai rappresentanti dei lavoratori con ricadute positive per tutti”.

Sopra, la giuria del Premio; sotto, la prof.

Maria Serrentino.

Sopra, firma protocollo formazione sicurezza.

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nello stesso periodo a febbraio si celebravano nell’antica roma vari riti che hanno lasciato le loro tracce nel Carnevale attuale

SPECIALE • 12 Sicilia • 17 FebbRAio 2015, MARTeDì

Le origini del CarnevaleI più significativi e caratteristici

neL MeDioevo iL cARnevALe eRA iL TeMPo DeLLe ScoRPAcciATe

di Giorgio Guarnaccia

Non si sa con esattezza da dove derivi il nome “carnevale”: c’è chi dice da “car navalis” , il rito della nave sacra portata in proces-sione su un car-ro; secondo altri significa “carnes levare” (togliere la carne) o “carne vales” (carne ad-dio) e allude ai di-giuni quaresimali, dato che il Car-nevale si conclu-de con il martedì grasso, il giorno che precede, nei paesi cattolici, il mercoledì delle ceneri.Nello stesso pe-riodo a febbraio si celebravano nell’antica Roma vari riti che hanno lasciato le loro tracce nel Car-nevale attuale. Intanto febbraio era il mese delle purificazioni. Lo scrittore latino Macrobio ricorda che il mese era dedicato al dio Fe-bruus: “Durante questo mese biso-gnava purificare la città e celebrare i riti funebri per i Mani, divinità del mondo sotterra-neo”I l p a s s a g g i o dall’inverno alla primavera per-metteva un con-tatto con il mondo dell’aldilà, i morti reclamavano ce-rimonie in loro onore, come oggi accade nelle so-

cietà primitive che venerano i morti nei periodi del cambio di sta-gione.A febbraio, dice il poeta Ovidio, “si onorano an-che le tombe, si placano le ombre degli avi e si por-tano piccoli doni sui sepolcri. Poco chiedono i Mani, gradiscono la pie-tà come un ricco dono… Basta coprire la lastra con coro-ne, offerte, basta spargere con un poco di sale, con preghiere e gesti del rito”.Alle cerimonie di purificazione e di commemorazio-ne si intrecciava-no riti di feconda-

zione, come nei Lupercali, feste antichissime in onore di Marte e

del dio Fauno.

Il riso che scon-figge il lutto

Durante il Carne-vale si festeggiava la fecondità della terra, che, dopo

il risveglio dal sonno invernale, doveva nutrire gli animali e gli esse-ri umani. Grande valore avevano i riti di fecondità e il riso. Al riso, infatti, si attribuiva il pote-re di sconfiggere la morte e il lutto e già tradizioni antichissime lo collegano alla fer-tilità della natura e degli uomini. Moltissime po-polazioni semi-navano gli ortaggi ridendo e, per i Greci ed i Roma-ni, Ghelos e Ri-sus”, divinità del riso, erano sacre e venerate.In un papiro è det-to che “Dio rise e nacquero i sette dei che governano il mondo. Al primo scoppio di risa la luce. Scoppiò a ridere la seconda volta e apparvero le ac-que, con successi-ve risate vennero al mondo Hermes, il Destino e Psi-che”. Nei miti dei mi-steri eleusini, la grande cerimo-nia religiosa della Grecia antica in onore di Demetra, la dea, che ha per-duto la figlia Core, non ride più e tutto il mondo rischia la morte; non na-scono né fiori, né piante, né ani-mali, né umani. Finalmente una servetta fa ridere la dea facendo un gesto volgare e tutto rinasce e fiorisce.

Le feste del carnevaleAffermando che “a Carnevale ogni scherzo vale”, si vivono giorni all’insegna del-la sregolatezza, delle burle, delle mascherate dan-zanti, della gioia

sfrenata. Le fe-ste di Carnevale sono occasione di divertimento esagerato e di grandi mangiate. Nel Medioevo il Carnevale era il tempo delle scor-pacciate comuni-tarie e delle danze infinite. Il “re del Carnevale” ga-rantiva l’allegria pazza e la sospen-sione temporanea delle leggi, del-le regole e della morale. Come a Capodanno, se-mel in anno licet insanire: si può ben essere folli una volta l’anno: I ruoli sociali si invertivano: gli uomini si vestiva-no da donne e vi-ceversa, i poveri da ricchi, i ricchi da accattoni o da giullari; celando la loro propria identità dietro una maschera (ecco svelato il moti-vo per cui anco-ra oggi si usa la tradizione di un “travestimento”.I balli, che an-cora oggi con-traddistinguono i veglioni, erano dedicati alle divi-nità della terra. Il ballo con i saltelli (come il “saltarel-lo” laziale) imi-tava il crescere delle spighe di grano: più in alto saltavano i danza-tori, più lunghi e fecondi sarebbero stati gli steli delle spighe. La danza, il riso e l’amore santificavano l’e-terno ritorno della primavera.Tali festeggia-menti prevede-vano inoltre un rituale processo, seguito dalla con-danna, dalla lettu-ra del testamento, dalla morte e dal funerale di un fan-toccio, simbolo di una medaglia dal doppio volto:

il primo è quel-lo della cucca-gna, quindi degli agi e dello star bene; il secon-do rappresenta il capro espiatorio dei mani dell’an-no precedente. Questo fantoccio subiva quindi una fine davvero mol-to violenta, e ciò era fatto apposita-mente per propi-ziare e rinnovare la fecondità in

particolare della terra esorcizzan-do la morte.

I piu significa-tivi e caratteri-stici carnevaliIl più significati-vo Carnevale è il Carnevale stori-co di Frosinone. E’ caratterizzato dalla Festa della “Rebecca”, di ori-gini antichissime, addirittura precri-stiane, origini che

attraverso l’anello di congiunzione delle feste carne-valesche medio-evali, si possono ricollegare ai lu-percali romani e quindi ai riti della fertilità agraria. (la “Radeca” altro non è che il nome in dialetto della foglia d’agave, simbolo di fecon-dità.Il carnevale di Striano, in pro-

vincia di Napoli, è considerato uno dei più importanti carnevali del Sud. I carri allego-rici, che sono i più grandi e mo-vimentati della Campania, sfilano ogni anno in un luogo diverso del-la città di Striano. Tali carri sono maestose opere realizzate esclusi-vamente in carta-pesta nei cantieri

della “Cittadella del Carnevale”, una struttura uni-ca nel suo genere nell’intera Cam-pania.I più bei carnevali della Sicilia sono:Il carnevale di Sciacca, rinoma-to per la bellezza delle sue opere in cartapesta rea-lizzate dai locali maestri ceramisti, è il carnevale più antico di Sicilia, con origini che ri-salgono al periodo romano. Oggi è caratte-rizzato da sfilare di carri allegorici che percorrono l’antico centro della città accom-pagnati da gruppi mascherati che danno vita a core-ografie realizzate sulle note di mu-siche a tema. Famoso è il Car-nevale di Acirea-le, comunemente definito “il più bel carnevale di Sicilia” per la bellezza dei suoi carri allegorici e infiorati (questi ultimi, unici nel loro genere). An-che il Carnevale di Acireale vanta antichissime ori-gini, prevedeva la lotta delle arance che fu vietata dal-la Corte criminale nel lontano 1612 a causa dei gravi incidenti che si provocavano. In Sicilia si ricor-da ancora il Car-nevale di Paternò che attirava molti turisti in quanto l’intera città di-veniva un’unica balera all’aperto, sotto una fanta-smagorica illumi-nazione artistica.In ultimo, in quan-to molto più mo-desto, il Carne-vale di Palazzolo, frequentato da molti Siracusani in cerca di diver-timento.

17 FebbRAio 2015, MARTeDì • Sicilia 13 • SPECIALE

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culTura • 14 Sicilia • 17 FebbRAio 2015, MARTeDì

La leggenda di “Facci Dispirata”

Si bastava uscire di casa, dall’ufficio gli impiegati, dal-la scuola gli studenti, che subito si arri-vava a “ Facci dispirata”

di Arturo Messina

Il quotidiano Liber-tà, riportando che nell’ultimo “martedì della siracusanità” al cenacolo di Antonio Randazzo l’argo-mento era stato Via Maestranza, aveva ricordato che essa sbocca al Belvedere San Giacomo, sotto il quale circa mezzo secolo addietro c’era il balneatoio, lo sta-bilimento balneare nel cuore dello “sco-glio”: il Nettuno, che era l’angolo più sug-gestivo e frequentato di estate. Infatti ba-stava uscire di casa, dall’ufficio gli im-piegati, dalla scuola gli studenti, che su-bito si arrivava a “ Facci dispirata”. Si scendeva la scaletta di legno e vi veniva incontro quella spe-cie di simpatica bot-te ambulante che era don Severino, che vi invitava ad affittar-vi una cabina e, se proprio ne avevate bisogno, persino il costume, per potervi fare il bagno. Qua-si nessuno sapeva il cognome di Don Severino e tutti lo conoscevano per “ Don Severinu culu ’i truscia”, appunto perché le sue protu-beranze posteriori lo facevano apparire come appartenente alla famosa razza africana degli steato-pigiti. Ora, proprio in quell’eden acqua-tico, tanto tempo prima, era accadu-ta una tragedia, una doppia, tremenda tragedia.Nelle vicinanze di quella piazza c’è il popolare quartiere della Graziella, det-ta così perché vi si venerava soprattutto la “Madonna delle grazie”, che era la protettrice dei mari-nai: era infatti una grande grazia quan-do uno poteva da lì

gnato il soprannome perché fisicamente era una colonna mo-noblocco, robusto come un Tartan ma tenace e instanca-bile forse ancora di più. Non conosce-va riposo, andava a pescare categorica-mente tutti i giorni, sia che fosse una giornata d’agosto sia che fosse la più fredda giornata d’in-verno. E il motivo di

mente, dopo tre anni di matrimonio, era uscita incinta e fi-guratevi l’esultanza di Tanuzzu quando la mogliettina gli rivelò che sospetta-va di aspettare una creatura. I soldi non bastavano mai, non solo per Mariuzza, ma anche e soprat-tutto per la casa che si stava affrettando a costruire…Il vento di dicembre,

pescatore che vide rientrare domandò ansiosa:- Âtu vistu a Tanuz-zu?“Nuttata d’infernu è chista, figghia mia!”Sempre correndo af-fannosamente verso il punto dove sapeva che si poteva intrave-dere lontano, piccolo come una lucciola, il barlume che gli indi-cava dove pescava il suo Tanuzzu, incon-trò poi un altro, pro-prio nello spiazzo: -Âtu visto a Tanuz-zu?“Tanuzzu?! Poviru figghiu! Visti ant’ura ca ‘u lumi si stutau! Vatinni a’ casa, fig-ghiuzza, vatinni!” E gli vide farsi il se-gno della croce. Un urlo terribile, come di animale colpito a morte, si dice che avesse gettato Mari-uzza, mentre quello si allontanava scuo-tendo il capo di com-miserazione. Scaval-cò il parapetto del belvedere e si gettò giù a capofitto!L’indomani il mare era calmo, impassi-bile, come se niente fosse stato, come se niente avesse provo-cato…La risacca aveva trascinato, proprio a due passi dallo scoglio, dove si era sfracellata la dispe-rata Mariuzza e dove don Severino mol-ti anni dopo soleva approntare lo sta-bilimento balneare, il corpo inanime di Tanuzzu. Da allora i Siracusani preferi-rono chiamare quel meraviglioso belve-dere: “ Facci dispi-rata”, che adesso è un semplice spiazzo dove si accalcano le macchine in sosta e nessuno sa niente né della tragedia, né dello stabilimento balneare Nettuno, del mitico Don Se-verino….Non dicia-mo né il cognome né il soprannome.

poveri pescatori, parecchi dei quali avevano rinunziato ad andare a pescare. Tanuzzu aveva biso-gno di pesce, aveva bisogno di denaro più degli altri: perciò non c’era mare che potesse farlo dissua-dere dall’andare ai soliti posti che sa-peva lui e dove gli altri non andavano. Mariuzza non si sa quante Ave Marie

Le ore passavano e il maltempo non accennava a imbo-nirsi. Mariuzza de-cise di andare a far-gli l’incontro, come qualche volta aveva fatto, quando la sa-lute e il tempo glielo avevano permesso. Che gioia, allora, riabbracciarlo, feli-ce di rivederlo e di sentirgli dire che la pesca era stata ab-bondante! Al primo

partire, recarsi a pe-scare e potere ritor-nare incolume con la propria barca. Tanuzzu Pilastru era un giovane pescato-re che si era guada-

non perdere neanche un giorno di lavoro c’era: si era sposa-to da tre anni con la figlia di Compari Cirinu ‘u Tacciaru, Mariuzza che final-

dopo la festa di San-ta Lucia, gonfiava sempre più le onde che sembravano lin-gue di draghi che volessero ingoiare i piccoli navigli dei

disse quella notte, raccomandandole il proprio ragazzo, che gli facesse la gra-zia di tornare sano e salvo, con pesce e magari senza pesce.

E’ così chiamato il Belvedere S. Giacomo alla fine della via Maestranza perché si racconta che da lì si gettò la giovane moglie d’un pescatore

17 FebbRAio 2015, MARTeDì • Sicilia 15 • SporT SIracuSa

L’alternarsi di prove discrete ad altre a dir poco disarmanti non ci fa ancora capi-re se il Siracusa questo campiona-to lo vuole vera-mente vincere o vuole soltanto…vederlo vincere . Una frenata, tutto sommato, ci può anche stare. Ma due sono decisa-mente troppe per-ché hanno avuto come conseguen-za non solo quel-la di dimezzare il vantaggio sulla seconda in clas-sifica, ma anche quella di incorag-giarla ad insistere facendole intrave-dere scenari fino alla settimana scorsa impensabi-

li . Quali le cau-se? Stanchezza? Idee annebbiate? Condizione fisi-ca scadente? La concomitanza di troppi infortu-ni? Di probabili cause ce ne po-trebbe essere per la verità un’altra e sarebbe quella che le partite van-no attentamente preparate, e non lasciate all’im-provvisazione, con la presunzio-ne che prima o poi si sbloccano. Il tipo di partita che avrebbe fatto il Viagrande non ci voleva molto ad immaginarlo, anche sulla scor-ta della partita di andata finita con lo stesso risultato,

eppure il Siracusa ha affrontato que-sto impegno qua-si alla chetichella, senza particolari accorgimenti . Ce n’era uno in par-ticolare, facile da prevedere, ed era quello di evitare di insistere nel gioco aereo aven-do da fare con precisi colpitori come D’Arrigo e Cristaldi e inve-ce il Siracusa non ha fatto altro che tentare di supera-re la munita dife-sa etnea con palle alte che puntual-mente diventa-vano preda degli aitanti difensori ospiti anziché ac-corciare la squa-dra, renderla più compatta e farla

giocare palla a terra . E mentre il Siracusa gigio-neggiava alla ti-mida ricerca di una soluzione ad un gioco prevedi-bile e senza sboc-chi, a Scordia i padroni di casa, a conoscenza del risultato del De Simone, mette-vano letteralmen-te a sedere un Milazzo che pure si era presentato, diversamente che a Siracusa, a ran-ghi quasi comple-ti . E’ vero che per il Siracusa non è ancora allarme rosso, ma bisogna pur cominciare a domandarsi per-ché mai la sua difesa va incon-tro ad improvvi-se, inspiegabili amnesie, perché il centrocampo si regge solo sul gran correre di Mascara e infine, perché l’attacco fa spesso e volen-tieri scena muta. Ma a parte le do-mande probabil-mente destinate a rimanere senza risposta, quando nei meccanismi

di una squadra come il Siracusa, impegnata nella volata finale per il salto di categoria, i campanelli d’al-larme cominciano a squillare ripe-tutamente, non si può fare finta

di niente e biso-gna chiedersi il perché. Salvo far sfumare colpe-volmente un so-gno che sembrava ormai sul punto di trasformarsi in re-altà . Armando Galea

Lo Scordia vola,il Siracusa frenae squilla il campanello d’allarme

Basket, l’Aretusa torna al successo contro il Peppino CocuzzaTorna a sorridere l'Aretusa. Battuta con fatica un coriaceo Peppino Cocuzza con il punteggio di 76-70. Avvio molto aggressivo della squadra di Romeo che dopo 3’ si porta sul 4-0. Per i biancoverdi i pri-mi punti arrivano dalla lunetta e li sigla Agosta. Ci pensa Messina da tre ad effettuare il primo sorpasso, ma gli ospiti riportano il naso avanti con le conclu-sioni di Albana e dell’ex Caripinteri, 10-13 al 8’. La gara è caratterizzata da molti errori da ambedue gli schieramenti eil primo parziale si chiude con i locali avanti di due lunghezze. Nel secondo tempo Anasta-si attua un largo turn over, ma la Kama Italia non riesce a scrollarsi di dosso l’avversario, 24-24 al 14’. A 5’30’’ dall’intervallo lungo si rivede in campo ca-pitan Agosta che sigla il 27-24. Partita non bella, ma valida da un punto di vista agonistico con gli ospi-ti che non cedono di un centimetro e che chiudono sul +1. La squadra di Anastasi con Agosta e Ferraro tenta l’allungo portandosi sul + 8 al 25’, 48-40. I 4 falli di Alescio sconvolgono i piani del tecnico sira-cusano, gli ospiti ringraziano e vanno sul 50-51 al 28’. Ma la Kama Italia reagisce da squadra e chiude il parziale sul 54-51. Ultimo tempo che si apre con un 2+1 di Carpinteri e nuova parità. Ancora due tiri dalla lunetta di Pandolfo e +1 Peppino Cocuzza, 55-56 al 31’. Finale elettrizzante e gara decisa, come all’andata, al fil di sirena a favore dei siracusani.

il gran correre di Mascara non riesce a sopperire alle incer-tezze difensive, alle idee confuse del centrocampo e alla sterilità dell’attacco. così si sciupa un anno di lavoro

PeR gLi AzzuRRi nuovo PARi inTeRno SenzA ReTi

Pallanuoto, successo e primato per l'under 15 della 7 Scogli

Calcio serie D, vittoria e sorpasso per i netini di mister Romano

Weekend intenso per le giovani aquile della 7 Scogli. Scontro al vertice in terra etnea nel campionato under 15, per decidere la leader-ship del girone. Un derby equilibrato, gioca-to con molta grinta e determinazione sul filo dell’equilibrio per molti tratti da parte delle due formazioni che ha visto prevalere la pre-stazione aretusea, portando a casa vittoria e primato solitario in classifica. Punteggio fina-le Acicastello-7 Scogli 4-7. Sconfitta pesante per gli under 13 di mister Simone Marachioli nella piscina della Nuoto Catana, contro la più forte squadra di questo categoria con il pun-teggio di 30-4. Una sconfitta che va oltre il ri-sultato, per la prestazione e la determinazionevisti in acqua che fanno ben sperare per il fu-turo della società. Ferma ai box, invece, l’un-der17 di coach Steve Camilleri.

Il Noto vince in casa per 2-0 contro la Tiger e la scavalca in classifica. Ottima la prova dei ragazzi di mister Romano che hanno vinto in occasione della giornata granata. La rete è arrivata al 3’ grazie a Caci, il centrocampista grana-ta è stato bravo ad eludere la marcatura di De Cristofaro e a correggere di testa in rete una punizione insidiosa di Ficarot-ta e su calcio di rigore per at-teramento di Ficarotta in area di rigore da parte di De cristo-foro. “Sono molto contento della prova dei ragazzi- da dichia-rato mistr Giuseppe Romano-, hanno giocato bene ma soprat-tutto hanno raggiunto il risulta-to, battendo una diretta concor-rente. Il nostro obiettivo resta sempre la salvezza e quindi scenderemo in campo per tutta la stagione per raggiungerlo”.

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SporT • PAginA 16 • 17 FebbRAio 2015, MARTeDìSicilia

Karate, Torino festeggia le campionesse assolute di Kumite aretusee

il podio ha visto la conferma di tanti atleti aretusei come Laura Pasqua, bronzo ai mondiali

Le prime tre società classificate sono state la GS Frestale p.32,Fiamme oro Roma p.22 e l'ASD Talarico Karate Team p.18

E’ stata una due giorni di gara ap-passionante quella da poco conclusa a Torino, con il Cam-pionato Assoluto che ha assegnato il mas-simo titolo tricolore femminile nella spe-cialità kumite. Sono state circa un centinaio le atlete che si sono contese l'alloro di migliore della categoria ed il podio ha visto gran-di conferme come Cristina Busà del Centro arti marziali Busà di Avola. Gran-de soddisfazione per la siracusana che proviene da una fa-miglia di campioni, il padre Nello che è anche il suo allena-tore, il fratello Luigi campione del mondo e la sorella Lorena dieci volte campio-nessa italiana.A Torino le luci della ribalta si sono accese su di lei che già a li-vello giovanile ave-va vinto 4 tricolori, oltre un campionato universitario e le ul-time due competi-zioni a squadre con la Forestale. Nella categoria 55 kg è as-sente per infortunio la campionessa del mondo Sara Cardin, un' occasione da non perdere per le ag-

guerrite contenden-ti che possono così coronare il sogno tricolore. Cristina è scesa sul tatami tran-quilla e consapevole, e man mano che vin-ceva i combattimenti è andata aumentan-do la sua forza e la sua consapevolezza. Spettacolare la se-mifinale contro la favorita Hasani che la vedeva in svan-taggio per 2-0 fino a pochi secondi dalla fine, quando con un

meraviglioso calcio circolare alla testa ha sorpreso l'avversaria chiudendo 3-2.Le tecniche di gam-ba sono da sempre le preferite di questa atleta dotata di un fi-sico longilineo, e di un' ottima scioltezza articolare che abbi-nata alla precisione tecnica le permette di piazzare tutti i calci possibili e immagi-nabili con una natu-ralezza disarmante, così come avvenuto

in finale contro la romana Riccardi che niente ha potuto so-praffatta dai mawa-shi dell'avolese che si è imposta con un netto 7-1. Sempre nella stessa catego-ria medaglia anche per l'altra siracusana impegnata, France-sca Cavallaro del Renbukan Villa-smundo bronzo alla sua prima apparizio-ne in un campiona-to assoluto in cui ha vinto ben quattro in-

contri su cinque con punteggi perentori. Medaglia anche per l'altra Busà sempre sul podio dal 2005, Lorena che difende i colori della Forestale nella 68 kg dopo un percorso perfetto si è dovuta inchinare in finale portando a casa l'argento.Chiudiamo la carrel-lata di campionesse siracusane che han-no letteralmente do-minato gli Assoluti femminili con il se-condo oro di giorna-ta, si tratta di Laura Pasqua, per lei che lo scorso novembre ha vinto la medaglia di bronzo ai mondia-li senior si tratta del settimo titolo senior individuale, a cui si aggiungono i tre vinti nelle categorie giovanili e i cinque a squadre difendendo i colori della Fore-stale. Numeri im-pressionanti che ben rappresentano la sua bravura e la sua pas-sione per questa affa-scinante arte marzia-le. Per lei sul tatami torinese ben 16 punti fatti e nessuno su-bito, tanto per non perdere terreno dal fidanzato Luigi Busà che il giorno prima aveva vinto il suo de-cimo titolo.

Pallanuoto, buona prova degli Under dell’ortigiaDomenica di suc-cessi per la palla-nuoto giovanile dell'Ortigia. Si sono giocate le par-tite delle formazio-ni Under 13 e Un-der 17. Nel girone 2 del campionato nazionale di palla-nuoto (fase elimi-natoria regionale), l’under 13 allenata da Peppe Cassia ha battuto, alla “Fran-cesco Scuderi”, la Nuoto Catania “B” con il punteggio di 16-4 aggiudican-

Calcio a 5a1/F, brutta cadu-ta al PalaLoBello per le Formiche nel derby contro VittoriaIl derby tra le For-miche ed il Vittoria premia quest'ul-time, che mette fine al momento-no passando a Siracusa: Caserta illude Le Formi-che al 13', ma la cabala non funzio-na, così due volte Primavera e una Corrao piazzano le stoccate per il sec-co 3-1 conclusivo. Una sconfitta che allontana le ragaz-ze del presidente Basile dalla "zona tranquilla" e li fa avvicinare peri-colosamente nella zona bassa della classifica, quanto mancano solo sei gare alla fine del-la regular season. nelle altre gare del girone C, abbiamo la ventesima vitto-ria del Real Statte che è accompagna-ta dall'ennesima goleada stagionale punteggio fina-le 14-2. Identico punteggio a Locri, con lo Sporting che maramaldeggia sul Cus Cosenza.Alle spalle delle due di testa che si scate-na la bagarre. Non tanto nella corsa al gradino più basso del podio, con l'ITA Salandra che cala la cinquina sul Futsal Melito. La Salinis cede per 3-2 a Bi-sceglie e l'Arcadia si porta a 27 punti, approfittando non solo del pareggio nel derby palermi-tano tra Futsal P5 e Iron Team), ma an-che dell'imprevisto scivolone del Real Five Fasano a Rio-nero per 5-3.

S.C.

dosi, così, la secon-da vittoria in tre par-tite fin qui disputate. Buone le prestazioni di Francesco Cassia, andato a rete per cin-que volte, e di Fede-rico Conti e Andrea Leone che hanno messo a segno una tripletta a testa. L’Under 17 di Pa-tricelli-Lisi, invece, ha avuto la meglio sull’Etna Waterpolo, imponendosi con un sonoro 31-1. Grande soddisfazione per Daniele Lisi che,

quest’anno, guida le squadre Under 17 e Under 20 in-sieme al compagno di squadra Gianlu-ca Patricelli. “Al-dilà del risultato di ieri, che comunque ci fa molto piacere, sono contento di come queste due formazioni si stia-no approcciando ai rispettivi cam-pionati – ha com-mentato Lisi. I ra-gazzi, tra l’altro, stanno reagendo molto bene anche al cambio di alle-natore che, soprat-tutto a questa età, non è mai facile”.

In foto, il maestro Franco Pasqua, Lore-na e Cristina Busà, Laura Pasqua, Luigi e Nello Busà.