Libertà Sicilia del 10-04-15.pdf

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www.libertasicilia.it mail: [email protected] Fondatore Giuseppe Bianca nel 1987 A pagina quattro Politica Zito: “Il verde pubblico manda in rosso le casse comunali” A pagina sette Ambiente Nuovo rinvio a Roma per l’Aia all’Isab Priolo A pagina nove Dopo la strage di Nassirija Le criticità dei Pac illustrate al Gioverno I PAC, Piani di Azio- ne e Coesione, per i servizi agli anziani non autosufficienti e all’infanzia, sono stati al centro dell’incontro di ieri a Palazzo Chigi a Roma. A pagina cinque SIRACUSA PRINCIOTTA ROMANO FSI Città. La strage in Tribunale riaccende i riflettori sulla sicurezza al “Palazzaccio” Attivare la ricerca di nuo- vi modi di fare cultura in Italia. Mission dell’asso- ciazione “cheFare”. A pagina sette Alla ricerca della nuova cultura Il 12 novembre 2003, nella città di Nassiriya, in Iraq, un camion kamikaze carico di esplosivo salta in aria di fronte alla base Maestrale dove, insieme alla base gemella Libeccio, sono dislocati i militari italiani im- pegnati nella missione di pace Antica Babilonia. I magistrati chiederanno un nuovo protocollo sicurezza Il caso di Milano preoccupa Siracusa di Giuseppe Bianca Dopo l’uccisione di tre persone ieri mattina al Tri- bunale di Milano, tra le quali un magistrato della sezione Fallimentare, è scattata la questione sicu- rezza in tutti i Tribunali d’Italia. Anche a Siracusa ci si interroga sulla con- sistenza dei sistemi di si- curezza finora adottati per garantire la protezione de- gli operatori di Giustizia. A pagina due venerdì 10 aprile 2015 • anno XXviii • n. 84 Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 • 1,00 Torna a parlare la consi- gliera comunale del Pd Si- mona Princiotta e lo fa sca- gliandosi contro il sindaco A pagina sette «Comune il pre dissesto» “E’ tempo di fare chiarezza nella sanità siracusana“. Questo sostie- ne il segretario provinciale della Fsi, Natale Salvatore Romano, intervenendo nel dibattito. A pagina tre «Chiarezza su sanità siracusana” Due militari siracusani dimenticati A pagina sei Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia POLITICA “Quanto è accaduto ri- guardo al disegno di leg- ge sulle Province, è sem- plicemente allucinante. Di fatto si lascia nel limbo la sorte di enti e incrementa le preoccu- pazioni dei dipendenti delle province che non riescono a comprendere quale sarà il loro futuro. La Regione non può es- sere l'ultima trincea del- la conservazione, le pro- vince sono state abolite in tutta Italia e lo Statuto speciale deve servire ad accelerare le riforme, non a rallentarle”. Province fra mille polemiche

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www.libertasicilia.it mail: [email protected] Giuseppe Bianca nel 1987

A pagina quattro

Politica Zito: “Il verde pubblico

manda in rossole casse comunali”

A pagina sette

AmbienteNuovo rinvio

a Roma per l’Aiaall’Isab Priolo

A pagina nove

Dopo la strage di Nassirija

Le criticità dei Pacillustrate al GiovernoI PAC, Piani di Azio-ne e Coesione, per i servizi agli anziani non autosufficienti e all’infanzia, sono stati al centro dell’incontro di ieri a Palazzo Chigi a Roma.

A pagina cinque

SIRAcuSA PRINcIottA

RomANo FSI

Città. La strage in Tribunale riaccende i riflettori sulla sicurezza al “Palazzaccio”

Attivare la ricerca di nuo-vi modi di fare cultura in Italia. Mission dell’asso-ciazione “cheFare”.

A pagina sette

Alla ricercadella nuovacultura

Il 12 novembre 2003, nella città di Nassiriya, in Iraq, un camion kamikaze carico di esplosivo salta in aria di fronte alla base Maestrale dove, insieme alla base gemella Libeccio, sono dislocati i militari italiani im-pegnati nella missione di pace Antica Babilonia.

I magistrati chiederanno un nuovo protocollo sicurezza

Il caso di milanopreoccupa Siracusa

di Giuseppe Bianca

Dopo l’uccisione di tre persone ieri mattina al Tri-bunale di Milano, tra le quali un magistrato della sezione Fallimentare, è scattata la questione sicu-rezza in tutti i Tribunali d’Italia. Anche a Siracusa ci si interroga sulla con-sistenza dei sistemi di si-curezza finora adottati per garantire la protezione de-gli operatori di Giustizia.

A pagina due

venerdì 10 aprile 2015 • anno XXviii • n. 84 • Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 • Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 • € 1,00

Torna a parlare la consi-gliera comunale del Pd Si-mona Princiotta e lo fa sca-gliandosi contro il sindaco

A pagina sette

«comuneil predissesto»

“E’ tempo di fare chiarezza nella sanità siracusana“. Questo sostie-ne il segretario provinciale della Fsi, Natale Salvatore Romano, intervenendo nel dibattito.

A pagina tre

«chiarezzasu sanitàsiracusana”

Due militarisiracusanidimenticati

A pagina sei

Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia

PoLItIcA

“Quanto è accaduto ri-guardo al disegno di leg-ge sulle Province, è sem-plicemente allucinante.Di fatto si lascia nel limbo la sorte di enti e incrementa le preoccu-pazioni dei dipendenti delle province che non riescono a comprendere quale sarà il loro futuro. La Regione non può es-sere l'ultima trincea del-la conservazione, le pro-vince sono state abolite in tutta Italia e lo Statuto speciale deve servire ad accelerare le riforme, non a rallentarle”.

Provincefra millepolemiche

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cRoNAcA dI SIRAcuSA • 2 Sicilia • 10 APRiLe 2015, veneRDì

SicurezzastradaleDomaniun convegno

cRoNAcA La sala Borsellino di Palazzo Vermexio a Siracusa ospiterà domani un convegno sul tema: “Sicurezza stradale e tutela della vita: i reati di lesioni ed omici-dio stradale….con Claudio e Gabriele”, organizzato dall’associazione Democratici per la città. L’incontro verrà moderato da Salvatore Borgia con la parteci-pazione di Mariarita Sgarlata, Presidente dell’As-sociazione Democratici per la città. Intervengono Antonio Capodicasa, Comandante della Polizia stra-

Dopo l’uccisione di tre persone ieri mattina al Tribunale di Mila-no, tra le quali un ma-gistrato della sezione Fallimentare, è scattata la questione sicurezza in tutti i Tribunali d’I-talia. Anche a Siracusa ci si interroga sulla consistenza dei siste-mi di sicurezza finora adottati per garantire la

protezione degli opera-tori di Giustizia e degli stessi utenti.Si teme lo spirito di emulazione per cui già da quest’oggi saranno rafforzati i controlli all'ingresso del palaz-zo di Giustizia di viale Santa Panagia.L’associazione nazio-nale magistrati ha già programmato una serie

di assemblee nell’am-bito del distretto di Catania, per affrontare il nodo sicurezza e per chiedere che vengano adottati sistemi ancora più stringenti di con-trollo anche e soprat-tutto con l’utilizzo di strumenti tecnologici in grado di rilevare la presenza di oggetti me-tallici, con particolare

riferimento alle armi.All’ordine del gior-no c’è la revisione del protocollo sicurezza che consentirà di veri-ficare sin dall’ingresso nel cortile del palaz-zaccio ognuna delle persone che accede al Tribunale.Una maggiore atten-zione chiedono i giudi-ci della sezione civile.

Ieri mattina, per esem-pio, è stato necessario l'intervento delle forze dell’ordine per dirime-re una questione tra imputato e accusatore nell’aula già affollata di avvocati e loro as-sistiti. Chiedono che venga stabilito il cri-terio del presidio del-le forze dell’ordine ai piani in cui insistono le

aule per lo svolgimento dei processi.E comunque la preoc-cupazione dei magi-strati è quella che pos-sa esasperarsi il clima di caccia alle streghe che vede i togati al centro di attacchi che spesso svolgono ver-so lo screditamento dei giudici. La rifor-ma della Giustizia e la resposanbilità civile dei magistrati sono due momenti di grande ap-prensione per i quali l’associazione nazio-nale dei magistrati ha fissato per il 19 aprile prossimo un’assemblea a Roma da cui scaturi-ranno decisioni su cosa fare per manifestare la propria contrarietà a un provvedimento che sta facendo discutere e polemizzare a qualsiasi livello.Insomma, da oggi al palazzo di Giustizi di Siracusa vi sarò mag-giore attenzione a tutti gli aspetti della sicu-rezza. Da considerare, infatti, che da oltre un anno a questa parte con la soppressione delle sedi distaccate di Avola, Augusta e Len-tini è triplicato il nu-mero delle persone e di addetti ai lavori che frequenta quel palazzo.

G.B.

dopo milanoa Siracusascatta il casosicurezza

cronaca. PReoccuPAzione TRA i giuDici

Nella foto, il palazzo di Giustizia di Siracusa.

10 APRiLe 2015, veneRDì Sicilia 3 • cRoNAcA dI SIRAcuSA

Stamane alle ore 11 al Municipio di Floridia, il sindaco Orazio Scalorino e l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, firmeranno la con-venzione per la chiesa della Madonna delle Grazie, meglio conosciuta come chiesa del Giardinello. Un edificio di culto tra i più cari nella memoria e nella devozione dei floridiani che, dopo i lavori di restauro del 2013, con progetto della Sovrintendenza ai beni culturali e fondi della Protezione civile regio-

Si firma la convenzione per la chiesadella madonna delle Grazie

«Poco personale in alcuni repartidell’ospedale umberto primo»Nei settori tecnico, infermieri-stico e medico di terapia intensiva e di neonatologia

SaNità. inTeRvenTo cRiTico DeL SegReTARio PRovinciALe DeL FSi, nATALe RoMAno

“E’ tempo di fare chiarezza nella sanità siracusana“. Questo so-stiene il segretario pro-vinciale della Fsi, Natale Salvatore Romano, inter-venendo nel dibattito sul-la qualità dell’assistenza e sulla qualità della vita di tanti medici.La federazione sindacati indipendenti ritiene sia giunto il momento di “in-traprendere una serie di iniziative volte a sensi-bilizzare l’opinione pub-blica e la classe politica, sui disagi assistenziali, che giorno dopo giorno minano la serenità dei professionisti della sanità siracusana”.Il sindacato sostiene che “la provincia di Siracusa meriti una sanità d’ec-cellenza e la nomina del direttore generale a pa-rere nostro non sembra che stia procedendo nella giusta direzione”.La Fsi denuncia la caren-za di personale tecnico, infermieristico e medico principalmente nei re-parti di terapia intensiva e in partivolar modo nei reparti di Utin e di neona-tologia del presidio ospe-daliero Umberto primo di Siracusa dove vengono assistiti principalmente bambini prematuri e dove la presenza del personale deve essere costante”.Per il sindacato vi sareb-

be stato uno “sperpero “di fondi contrattuali e delle consequenziali violazioni delle norme contratuali firmate dalle parti, pare che nulla sia cambia-to rispetto al passato e,

inoltre, la mancanza di programmazione lascia dubitare sulle capacità manageriali dell’attuale direttore generale”.Il fatto è che per il sin-dacato parte di quei fon-

di contrattuali andrebbe utilizzata per le strategie aziendali e quale cosa mi-gliore se non la riduzione delle lunghe liste d’at-tesa, che i cittadini sono costretti a subire, anche

Era entrato eludendo la sorveglian-za dopo avere esibito un falso tesse-rino da avvocato (le telecamere lo hanno ripreso mentre lo mostrava all'addetto) con in tasca una pistola regolarmente detenuta e due carica-tori pieni. Tredici colpi calibro 7.65 per compiere una strage. E' di tre morti e due feriti (uno mol-to grave) il bilancio della mattina di terrore a Palazzo di Giustizia di Mi-lano, dove l'imputato di un processo per bancarotta fraudolenta, l'im-mobiliarista Claudio Giardiello, 57 anni, ha ucciso il giudice Ferdinando Ciampi, Giorgio Erba (suo coim-putato nel processo sul fallimento dell'Immobiliare Magenta di cui Giardiello era socio di maggioranza)

e il suo ex avvocato, Lorenzo Alberto Claris Appiani che nel processo era te-stimone. "Volevo vendicarmi di chi mi ha rovi-nato" avrebbe detto ai carabinieri, su-bito dopo la cattura. Le ultime parole dell'avvocato ucciso, invece, sono state queste: "Non ho nessun problema a testimoniare, nella vita bisogna essere coraggiosi". Le riporta un collega, Vinicio Nardo, in apertura dell'assemblea dell'Anm che è stata convocato nell'aula magna del tribunale dopo la strage. Il 57enne ha sparato dentro un'aula del terzo piano, nel corso del processo in cui si discuteva del fallimento. Poi è sceso di un piano, ha cercato l'ufficio del giudice Ciam-pi (anche lui doveva testimoniare nel

L’agente immobiliareha agito con freddadeterminazione

LA STRAge AL TRibunALe Di MiLAno

processo), e lo ha ammazzato con due colpi. Nel bilancio delle vittime, in un primo momento si era parlato anche di una quarta persona deceduta per ma-lore, ma la notizia è stata smentita nel pomeriggio. Secondo gli investigatori, Giardiello voleva colpire ancora, per questo era diretto a Vimercate, dove vive un suo ex socio. Questa almeno è l'ipotesi investigativa riportata dal ministro Alfano: i carabi-nieri, ha detto, hanno "attivato un si-stema in modo da arrivare presto alla cattura di un uomo che era pronto a uccidere altre persone a Vimercate". "Ha agito con fredda determinazione" ha aggiunto Tommaso Bonanno, il pro-curatore di Brescia, uno dei magistrati che si occuperà dell'inchiesta.

dale di Siracusa, Stefano Guarnieri, Presidente dell’As-sociazione Lorenzo Guarnieri che da anni si batte per l’introduzione del reato di omicidio stradale, e Andrea Palmieri, sostituto Procuratore della Repubblica di Siracusa. Si è da poco conclusa la XIV edizione di Icaro, promossa dal Ministero dell’Interno con lo scopo di diffondere tra adolescenti e giovani la cultura della sicurezza sulla strada, cercando di modificare mentalità e comportamenti pericolosi.

Sarà una “Proposta civica” che arriva dal basso, dai ter-ritori, quella che Martedì 21 Aprile 2015 al Teatro Regina Margherita in Corso Vittorio Emanuele 1, inizio alle ore 9:30, AnciSicilia scriverà, nel proseguo di un percorso condiviso, con i Sindaci, gli amministratori, le associa-zioni, le organizzazioni ed i movimenti siciliani, per fare uscire la Sicilia dall’emergenza finanziaria, sociale ed istituzionale che vive in questa difficilissima fase storica.Avrà questo compito dunque l’Assemblea “Per una pro-posta civica dai Territori” promossa e annunciata da An-ciSicilia già lo scorso 17 Marzo nell’incontro all’Hotel Politeama, quando presentò il documento su quella che è ormai diventata una vera e propria “emergenza istitu-zionale”, come dimostra anche la bocciatura all’ARS del ddl sulle Province. Insieme si costruiranno proposte pre-cise in materia di gestione integrata di rifiuti, di sistema idrico, di liberi consorzi e città metropolitane, di fede-ralismo fiscale, di prestazioni socio-sanitarie, sollecitan-do riforme ormai improrogabili. Un grido d’allarme che

Questione Province: propostacivica che arriva dal basso

ancora una volta arriva dai Sindaci e dagli Amministratori locali, unico front-office rimasto nel territorio, e sempre più esposti alle tensioni ed alla disperazione dei cittadini, che sono, a loro volta, ancora più soli. «Non possiamo far-ci isolare - afferma il Vicepresidente di AnciSicilia, Paolo Amenta, Sindaco di Canicattini Bagni - perché isolando noi, significa isolare i cittadini che rappresentiamo e l’in-tero territorio siciliano, che non può continuare a paga-re le scelte sbagliate di una politica ancora più distratta e litigiosa di prima. È indispensabile – continua Paolo Amenta, responsabile delle Politiche sociali e di Sviluppo di AnciSicilia - uscire da questo vicolo cieco, per dare una visione del futuro ed un modello nuovo di sviluppo della Sicilia. Ritengo, quindi, necessario proporre un momento di incontro-confronto tra il mondo delle partecipazioni so-ciali e quello politico-amministrativo. Sono convinto che dal confronto possano scaturire azioni attive e propositive da mettere al servizio di una Regione allo sfascio non solo da un punto di vista economico-finanziario”.

Nella foto, l’autore dell’insano gesto.

nale, sarà finalmente riaperta. “Siamo giunti all’atto finale – ha detto il sindaco Scalorino -. Restituiamo la chiesa all’Arcidiocesi affin-chè possa pienamente essere restituita agli usi liturgici”. La chiesa, che risale al 1720, si trova in un parco suburbano vicino alla chiesa del Carmine. Da subito diventò un vero santuario mariano in quanto accolse l’immagine lapidea della Madonna delle Grazie prodigiosa-mente rinvenuta nei pressi del Giardinello. Il culto alla Vergine si è protratto per due secoli fin quanto, a causa delle precarie condizioni statiche, l’edificio sacro è stato chiuso per ragioni di sicurezza. A lungo è rimasto abbandonato.

in virtù dell’attuale ca-renza di personale.Altro problema attiene alla costruzione del bun-ker dove sarà installata l’apparecchiatura per la radioterapia. “Deve es-sere controllata - dice Romano - viste le dosi di radiazioni che saranno amministrate e che tutto il personale dell’azienda che opera in zona con-trollata debba essere for-mato con specifici corsi di formazione, così come disposto anche dall’i-spettorato del lavoro”.Il sindacato, insomma, pretende “più rispetto per il ruolo istituzionale che la legge e i tanti la-voratori ci hanno rico-nosciuto alle ultime ele-zioni dei rappresentanti dei lavoratori, avvenute in un confronto sereno e democratico nel marzo scorso”.

R.L.

Nella foto, l’ospedale Umberto primo di Siracusa.

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intervento dell’on. Sofia Amoddio a proposito di Augusta

cRoNAcA dI SIRAcuSA • 4 Sicilia • 10 APRiLe 2015, veneRDì 10 APRiLe 2015, veneRDì • Sicilia 5 • cRoNAcA dI SIRAcuSA

Le criticità dei Pacillustrate al Governo

cronaca.«un danno

notevole per i cittadini e

naturalmente per i loro uni-ci interlocuto-

ri nel territo-rio che sono

i comuni, sui cui, si scarica il peso dei ri-

tardi

I PAC, Piani di Azione e Coesione, per i servizi agli an-ziani non autosuffi-cienti e all’infanzia, sono stati al centro dell’incontro di ieri a Palazzo Chigi a Roma, del Presidente e del Vicepresidente di AnciSicilia, Leo-luca Orlando e Paolo Amenta, quest’ulti-mo Sindaco di Ca-nicattini Bagni, con i Ministri, Graziano Delrio, responsabile delle Infrastrutture, dei Fondi Comunitari e dei Piani di Azione e Coesione, Angeli-no Alfano, Ministro dell’Interno, e Bea-trice Lorenzin, Mini-stro della Salute. Assente, invece, la rappresentanza del Governo regionale, la cui presenza era

prevista nell’incon-tro. I due massimi espo-nenti dei Comuni siciliani nel corso dell’incontro hanno espresso tutte le criti-cità dei tagli ai Fondi Pac, quindi al sistema dei servizi alle fasce più bisogna della po-polazione, anziani e infanzia, operati dal

Governo nazionale per la copertura di alcuni provvedimenti sul Jobs Act, indebo-lendo notevolmente i territori già sottoposti ai tagli da parte della Regione Sicilia che ha ridotto ad un terzo i finanziamenti della Legge 328 sui Servi Socio-sanitari nell’I-sola. «Un danno no-

tevole – ha rimarcato il Vicepresidente Pa-olo Amenta, respon-sabile delle Politiche Sociali e di Sviluppo di AnciSicilia – per i cittadini e natural-mente per i loro uni-ci interlocutori nel territorio che sono i Comuni, sui cui, sep-pur in presenza della crescita del disagio

Riflettere sull’esperienzapolitica pre scioglimento“Ho apprezzato le dichiarazioni dell’on. Piscitello apparse qualche giorno fa sulla stampa a difesa dell’ex sindaco Carrubba ed a seguire le dichiarazioni espresse dal prof. Michele Accolla, ex assessore ai ser-vizi ecologici, il quale sostiene che occorre distinguere “i responsabili del malaffare” da coloro che “hanno lavorato per il bene della città” e non c’è alcun dubbio che l’opera-to di Accolla, nel campo della gestione dei rifiuti e delle battaglie a tutela dell’ambien-te e contro l’inquinamento è stato virtuoso, soprattutto se letto in relazione al difficile contesto augustano”. Così Sofia Amoddio, deputato nazionale PD. “A distanza di oltre 2 anni dallo scioglimento del Comune di Augusta, per presunte infiltrazioni mafiose, la vicenda merita uno sguardo sgombro da preconcetti e faziosità”. “Mi riesce diffici-le immaginare che una Giunta Comunale scelta dal Sindaco Carrubba e composta nei 10 anni trascorsi da stimati professionisti e persone di assoluta integrità morale, quali

caso ProvinceSi apre una feritafra mille patemi

“Quanto è accaduto riguardo al disegno di legge sulle Provin-ce, è semplicemente allucinante.Di fatto si lascia nel limbo la sorte di enti e incrementa le preoccupazioni dei dipendenti delle pro-vince che non rie-scono a comprendere quale sarà il loro fu-turo. La Regione non può essere l'ultima trincea della conser-vazione, le province sono state abolite in tutta Italia e lo Sta-tuto speciale deve servire ad accelerare le riforme, non a ral-lentarle. Spero che per qualcuno, anche questa volta, non sia occasione per attri-buire al governo del-la Regione respon-sabilità che non ha, rispetto al voto par-lamentare. E spero che qualche accanito critico, prenda atto dello iato profondo che c'è tra la richiesta che viene dalla socie-tà rappresentata dal-la proposta fatta dal governo e una parte del Parlamento che non vuole cambiare nulla, per impedire che ci sia quel pro-cesso di sviluppo e crescita che la Sicilia merita. E' una pagina brutta della storia di un Parlamento che negli ultimi due anni ha mostrato coraggio nel cambiamento e che, in questo caso, vuole mantenere enti intrisi di sprechi. Concordo con il se-gretario Raciti, oc-corre subito un ver-tice di maggioranza. A minuti incontrerò il presidente dell'Ars e subito dopo i capi-gruppo della maggio-ranza. Il voto di oggi è una scelta di grande irresponsabilità”. E' quanto dichiara il presidente della Re-gione siciliana, Rosario Crocetta, commentando l'esito della votazione sul ddl Province in di-scussione all'Ars.“No, sono d'accor-do con la proroga dei commissari del-le Province”. Lo afferma il deputato regionale di Sicilia Democratica e Sal,

come in realtà è av-venuto a livello na-zionale. Anzi, il Ddl sulle Province dove-va rappresentare un caposaldo dei lavori dell’Assemblea. E questo anche se al-cuni aspetti, come i profili delle compe-tenze delle ex Pro-vince, potevano es-sere perfettibili. Ma

Alle Province, ha proseguito l’On. Vinciullo, devono essere restituite le funzioni che si vole-vano sottrarre, prima fra tutte quella sulla scuola e, anzi, bi-sogna aumentare le competenze, aggiun-gendo l’Istituto Au-tonomo per le Case Popolari, la Moto-rizzazione Civile e la Protezione Civi-le. Occorre ridare ai cittadini il diritto di scegliere il proprio Presidente, che la partitocrazia pensa di assegnare a se stessa.«Ho votato contrario all’emendamento per la soppressione del Ddl sui liberi consor-zi: andava respinto». A dichiararlo è sta-to il deputato Bruno Marziano. «Io ho partecipato alla votazione, per un errore tecnico il mio nome non risulta tra i votanti. Mi sembra doveroso farlo emer-gere per fornire una corretta informazio-ne sul mio compor-tamento in merito al ddl. Ero in aula e, in coerenza col mio intervento in cui ho difeso l'esigenza di approvare la norma, ho votato per respin-gere l’emendamento soppressivo».

Giambattista Coltra-ro, il quale continua: “Sono per un’attivi-tà politica di riforme strutturali per la Si-cilia. E non è pensa-bile lasciare ancora le Provincie spoglie di alcun valore isti-tuzionale. La rifor-ma delle Province doveva a mio avviso essere portata avanti

Il presidente della Regio-ne quanto ac-caduto al ddl è “allucinan-te” lasciando nel limbo la sorte degli enti e incrementa le preoccu-pazioni dei dipendenti

una cosa – conclude l’on. Coltraro – è di-scutere la riforma in Aula e un’altra è na-scondersi dietro un voto segreto che non serve ad altro che a mantenere vecchi si-stemi di gestione del potere”. “Le Province devo-no essere restituite ai cittadini”. Lo dichia-

ra l’On. Vincenzo Vinciullo.Dopo la bocciatura di ieri, è evidente che la mia posizione a fa-vore delle Province, che prima era qua-si del tutto isolata, oggi, dopo due anni di amare esperienze, viene condivisa dalla maggioranza del Par-lamento siciliano.

sociale e della pover-tà, si tende a scaricare tutto il peso dei ritardi nazionali e regiona-li, delle procedure, e delle responsabilità. I Fondi Pac sono risor-se indispensabili nei territori per garantire sostegno alle famiglie e servizi di qualità ad anziani non autosuf-ficienti e all’infanzia,

Nunzio Perrotta, Giovanna Fraterrigo, Die-go Maiolino, Santino Arena, Michele Accol-la, Eugenia Amato e tanti altri ancora, possa avere avuto rapporti con ambienti malavi-tosi”. “Infatti, nonostante sin dal 2007 e per molti anni, l’attività politica ed amministra-tiva dell’ex Sindaco Carrubba e della Giunta si sia svolta ininterrottamente sotto gli “oc-chi” e le “orecchie” attente delle telecamere dei Carabinieri che, nell’ambito di una vasta attività di indagine e con grande dispendio di mezzi e uomini, hanno monitorato, oltre gli uffici comunali, persino le vie principa-li di Augusta, le piazze e frequentati ritrovi pubblici, i predetti componenti non sono stati toccati da procedimenti penali”.“Nonostante le intercettazioni telefoniche ed ambientali effettuate per anni, non sono state adottate misure cautelari personali e reali”. “Per quelle indagini, pende un solo procedi-mento penale nei confronti di Carrubba e di un altro componente della giunta e solo il pro-cesso in corso potrà fare chiarezza, e sembra

In foto, palazzo Chigi.

il vice presiente di Anci Sicilia, Paolo Amenta a Roma per incontrare i ministri Delrio, Alfano e Lorenzin

“Non è possibile tenere a bagnomariaimportanti investimenti a Siracusa”

già delinearsi dalle prime udienze un qua-dro diverso da quello allora rappresentato”. “Occorre una riflessione su quell’esperienza politica di quelle stimate persone eliminan-do alcuni veli che ancora oggi incombono, perché i pregiudizi sono spesso figli dell’i-gnoranza o della mala fede”. “Solo a titolo di esempio basta richiamare uno dei temi oggetto di critiche feroci nei confronti dell’amministrazione comunale di Augusta, ovvero quello della gestione del servizio rifiuti”. “Sono state rimproverate alla Giunta Carrubba le proroghe concesse al gestore del servizio di RSU, dimentican-do che ciò accadeva in diverse realtà comu-nali della Sicilia e della nostra provincia”. “Sarebbe agevole oggi far rilevare che an-che i commissari prefettizi hanno prose-guito in proroga per due anni il servizio ed hanno utilizzato per il nuovo contratto di appalto lo schema del progetto – elaborato dall’amministrazione Carrubba prima dello scioglimento”. “Sbagliava allora l’ammi-nistrazione Carrubba o per due anni han-no sbagliato i commissari? Chi conosce la complessità e la farraginosità della discipli-na dei rifiuti degli ultimi dieci anni in Sicilia sa bene che ci sono mancanze legislative ed amministrative anche da parte della Regio-ne Sicilia”.

ad iniziare dagli asili nido». Dal canto loro i Ministri e vertici ministeriali hanno espresso apprezza-mento per l’impegno e per l’accelerazione della spesa dei Fondi Pac nei settori che si occupano di anziani e di infanzia da parte dei Distretti Socio-sanitari e dei Comuni siciliani.Non solo, ma è stata fortemente apprez-zata e accolta dal Governo nazionale la proposta di An-ciSicilia di dotare i Comuni, proprio da parte del Governo, di un’assistenza tecnica adeguata per la pro-gettazione ai Bandi Europei, così come per le procedure di rendicontazione ri-chieste dai percorsi comunitari.Così come è stata ac-colta la richiesta di AnciSicilia di espri-mere un proprio rap-presentante nell’ap-posito Tavolo tecnico che lavorerà alle mo-difiche prospettate da Anci e sottolineate da Leoluca Orlan-do e Paolo Amenta nell’incontro con i Ministri ed i vertici ministeriali.Resta infine ferma al 24 Aprile prossimo, la data ultima per la presentazione dei progetti da parte dei 55 Distretti Socio-sa-nitari siciliani, per la 2° programmazione dei Fondi Pac.

Lo sostiene la consigliera comunale, cetty vinci

La nota con cui la Regione affer-ma l’illegittimità della delibera di Consiglio comunale che ha bloccato l’investimento turistico milionario della società “Elemata Maddalena” sull’area della Pillirina fa il paio con la recente condanna del Comune di Siracusa al pagamento di quattro milioni di euro per la vicenda legata alla sospensione dei lavori alla Ma-rina per il presunto cemento depo-tenziato nei cassoni, che poi invece sono stati regolarmente completati e immessi in mare. In entrambi i casi, infatti, tra coloro che – tra le fila dell’opposizione al governo del centro-destra – hanno manovrato affinché questi investimenti fossero ostacolati c’è l’attuale primo cit-tadino di Siracusa, che nelle vesti di capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Siracusa fu tra i firma-tari della delibera di Consiglio co-

munale ed oggi ancora manovra per opporsi alla nota del dirigente re-gionale Rino Giglione. Vale la pena sottolineare, tuttavia, che già allora la delibera di Consiglio comunale venne approvata coi pareri contra-ri dell’avvocatura comunale, del settore Edilizia Privata e del Genio Civile, per cui non mi sembra tanto infondato il risarcimento milionario che oggi un privato cittadino a cui è stato bloccato un diritto edificatorio ha chiesto a quei consiglieri comu-nali. Piuttosto, la vicenda ci permet-te di allargare il campo alla neces-sità di un’Amministrazione diversa da quella attuale che torni ad avere la competenza tra le bussole del pro-prio operare e lo sviluppo del terri-torio, la cui fascinazione determina l’attrazione di numerosi investitori, tra i punti della propria agenda, met-tendo in discussione quel vecchio

modo di interpretare la politica cit-tadina volto a tenere importanti in-vestimenti a lungo tempo “a bagno-maria” fino a determinare la perdita di fiducia degli investitori o la per-dita delle opportunità economiche e occupazionali che ne deriverebbero per il nostro territorio.

Cetty VinciConsigliera comunale

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SocIetà • 6 Sicilia • 10 APRiLe 2015, veneRDì

Ferraro e colettamilitari dimenticati

Il 12 novembre 2003, nella città di Nassiriya, in Iraq, un camion kamikaze carico di esplosivo salta in aria di fronte alla base Maestrale dove, insieme alla base gemella Libec-cio, sono dislocati i militari italiani impe-gnati nella missione di pace Antica Babi-lonia, successiva alla seconda guerra del Golfo. L’esplosione uccide 19 italiani: 12 carabinieri, 5 mili-tari dell’esercito, un regista e un membro di una Ong, e 9 civi-li iracheni, e ferisce decine tra militari e civili. Alcune delle vittime muoiono per l’esplosione della ri-servetta munizioni, un container pieno di proiettili italiani, posizionata nel cor-tile della base, dove il camion si ferma. Nei giorni preceden-ti l’attentato i servizi segreti americani e informatori iracheni avevano parlato di un possibile attacco al contingente italia-no, ma questi avver-timenti erano rimasti inascoltati. Due sen-tenze di Cassazione individuano molte re-sponsabilità in ordine alla sicurezza della base a carico dei ver-tici militari italiani di stanza in Iraq. La madre di Emanuele Ferraro, il caporale di Carlentini morto a Nassiriya si rivolge al padre: “Dario, cos’è tutta questa gente?». «Spegni, Maria, è il funerale di tuo fglio». Maria Ferraro è stata la mamma bambina di Emanuele, l’ha partorito a 15 anni, quando lui ha comin-ciato a giocare lei non aveva ancora smesso. Quando lui è morto lei ha spaccato tut-to. Quando le hanno detto: devi portare il lutto, vestirti di nero, lei ha detto di no. «E non ho pianto mai in pubblico, ma a casa mia tutti i giorni, e tutte le notti: sempre sveglia, lacrime e pa-tatine nel sacchetto». Emanuele non era un carabiniere e non stava alla base, era nell’esercito, di stan-

scelto Marco Pinna e il brigadiere Rocco Bozzo sono vivi per l’unico motivo che vale sempre: sono vivi per caso. Cucca e Bozzo perché erano vicini ma non lì, Pin-na perché le macerie non l’hanno schiac-ciato e, anche se ha avuto una gamba la-cerata fino all’osso, non è svenuto mai ed è riuscito ad aiutare alcuni feriti: «Sei in piedi, puoi fare qual-cosa e lo fai: questo è l’istinto dell’uomo». L’esplosione è un racconto a scatti, sen-za emozioni, solo ru-mori e odori, la follia di dover proteggere i brandelli dei corpi dei compagni dall’as-salto dei cani randa-gi, il pensiero: come glielo dico a sua moglie. Il dolore ar-riva a casa, in Italia. «Quando sono rien-trato mi hanno scor-tato in macchina fino al casello e poi basta: nessuno dell’Arma mi ha cercato per sapere come stavo. Sono rimasto venti giorni sul divano a guardare il soffitto», dice il maresciallo. Le vittime: Pietro Petrucci: 22 annidi Casavatore (Napo-li), caporale dell'E-

za a Tallil, passava di lì per lasciare un fo-glio e passava di lì in quel momento perché il blindato aveva sba-gliato strada ed erano cinque minuti in ritar-do. È stato colpito dai proiettili italiani del-la riserva munizioni, saltata in aria con la bomba. Ma per sape-re la verità sulla sua morte ci sono voluti una causa, 4 anni e tre diverse versioni dei fatti. Lentini ha reso onore al suo caduto con una statua, ora circondata dall’erba alta, abbandonata, in uno squallore unico e sotto l’indifferenza generale. Ma il sa-crario è casa Ferraro, dove sotto ogni foto di Emanuele ci sono gli angioletti di ges-so. Lui in questa casa non ci ha mai abitato, ma la sua stanza è stata rifatta identica a come l’aveva lascia-ta, con la mimetica sul letto dove Maria ogni mattina cerca l’odore di sudore di suo figlio. Un tragedia immane. Quel giorno sulla ter-ra ocra dell'ingresso della base non ci sono rimasti solo i morti, ma anche i vivi. Il maresciallo Giorgio Cucca, l’appuntato

Lwentinese e avolese vittime della strage di nassirija

sercito. Ne era stata dichiarata la morte cerebrale poche ore dopo la strage. Poi è stata staccata la spina della macchina che lo teneva in vita. Domenico Intravaia: 46 anni, di Monreale, appuntato dei CC in servizio al comando provinciale di Paler-mo; sposato e con due figli di 16 e 12 anni. Lascia anche l'anziana madre, il fratello gemello e due sorelle. Era par-tito per l'Iraq quattro mesi fa e sarebbe dovuto rientrare fra tre giorni. Orazio Majorana: 29 anni, di Catania, Carabiniere scelto in servizio nel battaglione Laives-Leifers in provincia di Bolzano. L'anzia-no padre ha appreso la notizia in Svizze-ra, dove si trovava per sottoporsi ad al-cune visite mediche. È rientrato d'urgenza a Catania. Giuseppe Coletta:38 anni, ori-ginario di Avola ma da tempo residente a San Vitaliano, in Campania, Vice Bri-gadiere in servizio al comando provinciale di Castello di Cister-na (Napoli); sposato e padre di una bambi-na di due anni. Aveva

perso un figlio di 5 anni per leucemia.Giovanni Cavalla-ro: 47 anni, nato in provincia di Messina e residente a Nizza Monferrato, Mare-sciallo in servizio al comando provinciale Carabinieri di Asti. Era noto con il so-prannome di “Serpi-co”. Lascia la moglie e la piccola Lucrezia, 4 anni. Alfio Ragaz-zi: 39 anni, mare-sciallo dei carabinieri in servizio al Ris di Messina, sposato e con due figli di 13 e 7 anni. Era partito in luglio e sarebbe do-vuto rientrare a Mes-sina sabato prossimo: i familiari stavano già preparando la festa. Daniele Ghio-ne:30 anni, di Finale Ligure (Savona), ma-resciallo dei carabi-nieri in servizio nella compagnia Gorizia. Era Sposato da poco. Era stato ausiliario dell'Arma, poi si era congedato e iscritto all'Associazione ca-rabinieri in congedo. Enzo Fregosi: 56 anni, ex comandante dei NAS di Livor-no dove viveva con la famiglia. Lascia moglie e due figli, un maschio, anche lui carabiniere, e una ragazza che studia all'Università. Alfonso Trincone:44 anni, era originario di Pozzuoli (Napoli) ma risiedeva a Roma con la moglie e i tre figli. Il sottufficiale era in forze al NOE, il Nucleo operativo ecologico che di-pende dal Ministero dell'Ambiente. Mas-similiano Bruno:40 anni, maresciallo dei carabinieri di origine bolognese, biologo in forza al Raggruppa-mento Investigazioni scientifiche (Racis) di Roma. Viveva con la moglie a Civita-vecchia. I genitori e

10 APRiLe 2015, veneRDì • Sicilia 7 • cRoNAcA dI SIRAcuSA

La consigliera comunale critica la scelta del primo cittadino di nominare nuovi consulenti

«Il comune aretuesoin pre dissestoe il sindaco che fa?»

PRincioTTA RoMPe LA conSegnA DeL SiLenzio

Torna a parlare la con-sigliera comunale del Pd Simona Princiotta e lo fa scagliandosi contro il sin-daco in merito alla condi-zione economica della città di Siracusa. “Siamo in una condizione disastrosa – afferma Simo-na Princiotta - non ci sono soldi per pagare servizi im-portanti come gli asili nido. Gli stessi dipendenti insie-me con quelli delle coope-rative che prestano servizio presso l’ufficio tributi non percepiscono lo stipendio dal dicembre dello scorso anno. Non ci sono soldi per pagare le ditte e il sindaco

lioni di euro. Vero è che il nostro perito apportando delle note potrà ottenere un’oscillazione della cifra, ma la sentenza resta defini-tiva e pesante per la cassa del comune che per pagare questo debito, come uni-ca soluzione perseguibile, vede la proceduta di pre dissesto”. “Qualcuno deve far rin-savire Garozzo, che con-tinua a sprecare il denaro in consulenze, contributi e patrocini onerosi. Questa

continua ad affidare inca-richi a consulenti esterni come se nulla fosse”. “L’ultimo incarico – prose-gue la Princiotta – è stato affidato, per la progettazio-ne dei lavori di adeguamen-to alle norme di preven-zione incendi per il teatro Massimo di Siracusa, lo scorso 7 aprile senza nes-sun tipo di avviso pubblico e senza ricercare, prima, la professionalità all’interno dello stesso comune”. “Il sindaco - dichiara la con-

sigliera - continua a usare i conti correnti del comu-ne di Siracusa per pagare le cambiali firmate e gli impegni presi durante la campagna elettorale senza rendersi conto delle gravi difficoltà economiche in cui ormai versa il comune”. “Dopo la relazione pre-sentata dal CTU nominato dalla Cassazione – conti-nua la Princiotta – è stato stabilito il debito da parte del Comune nei confronti dell’Open Land di 25mi-

Simona Princiotta.

L’on. Stefano Zito.

«Il verde pubblico manda in rosso le casse comunali»

inTeRRogAzione ALL’ARS DeL DePuTATo STeFAno ziTo

“Costerà circa 2 milioni di euro l'anno, per ben 7 anni, il Verde pubblico a Siracusa; l’ammini-strazione del Comune ha già emesso il bando pubblico”. Così gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Siracusa portano il caso all’Ars. “Si tratta di una cifra enorme - interviene il par-lamentare regionale del M5S Stefano Zito che ha già presentato un’interrogazione indirizzata allo stesso Comune e all'assessore regionale al ramo e, ovviamente, insostenibile per le casse comunali”. “Adesso il bando venga ritirato”,

gli attivisti ricordano al sindaco Garozzo le promesse fatte proprio in campagna elettorale, tra queste quella di non fare una gara d'appalto per il Verde pubblico. Adesso il deputato Zito invita l’amministrazione ad utilizzare la legge regionale che, beneficiando di un emendamen-to a firma dello stesso deputato, consente, "sti-pulando una convenzione" con i dipartimenti dell'azienda Forestale regionale, di ottenere la cura del verde pubblico in modo decoroso e professionale.

amministrazione rischia di passare alla storia come quella degli affari e del clientelismo”, prosegue la consigliera del Pd. La Princiotta fa un appello ai consiglieri di maggio-ranza: “se è vero che ama-no Siracusa non possono continuare a far finta di nulla e devono ridimensio-nare e valutare il supporto incondizionato che fino ad oggi hanno riservato a questo sindaco cercando di farlo rinsavire ed evitando, così, che Siracusa si areni senza più possibilità di ri-presa”.

R.L.Giuseppe Coletta ed Emanuele Ferraro.

un fratello vivono a Bologna. Andrea Filippa: 33 anni, torinese, ca-rabiniere dall'età di 19. Era esperto di missioni all'estero che lo tenevano co-stantemente lontano da casa. Prestava ser-vizio a Gorizia pres-so il 13° Battaglione Carabinieri. Massimo Ficurel-lo: 35 anni, tenente dell'esercito, figlio del Gen. Alberto Fi-cuciello. Funzionario di banca, aveva chie-sto di poter tornare in servizio attivo con il suo grado di tenente proprio per parteci-pare alla missione «Antica Babilonia». Silvio Olla: 32 anni, dell'isola Sant' An-tioco (Cagliari), Sot-tufficiale in servizio al 151° Reggimento della Brigata Sassa-ri. Figlio di un Ma-resciallo e fratello di un carrista. Laureato in Scienze Politiche, Olla era in forza alla cellula Pubblica In-formazione. È mor-to insieme al Ten. Ficuciello mentre accompagnava nei sopralluoghi i pro-duttori del film. La conoscenza dell'in-glese e dei rudimenti dell'arabo lo avevano fatto diventare uno dei punti di riferi-mento per i giornali-sti. Emanule Ferraro-di Carlentini caporal maggiore scelto in servizio permanente di stanza nel 6° Reg-gimento trasporti di Budrio (Bologna).Alessandro Carrisi: 23 anni, di Trepuzzi caporale volontario in ferma breve, anche lui in servizio nel 6/o Reggimento trasporti di Budrio. Era parti-to per l'Iraq da poche settimane. Nell'at-tentato sono stati coinvolti due civili; l'aiuto regista Stefa-no Rolla, 65 anni di Roma che stava fa-cendo i sopralluoghi per un film documen-tario che avrebbe do-vuto girare il regista Massimo Spano e di Marco Beci, 43 anni, funzionario della co-operazione italiana in Iraq.

Marco Giusti

L’assessore Francesco Italia.

Attivare la ricerca di nuovi modi di fare cul-tura oggi in Italia. E’ la mission dell’asso-ciazione “cheFare”, spazio virtuale che per-mette ad associazioni e imprese profit e non profit di sviluppare il proprio fare, dando vita a collaborazioni diffuse, attivando network territoriali, segnalando e raccontando i pro-getti culturali ad alto grado di innovazione. “cheFare” sarà ospite in un doppio appunta-mento in programma il 14 e 15 aprile in cit-tà, organizzato dall’assessorato alle Politiche culturali, dall’Impact Hub di Siracusa con il supporto del Consorzio per la Tutela del Li-mone Igp. “Conoscere le esperienze nuove e presentare quelle che hanno avuto luogo in altre parti d'Italia in questi ultimi due anni rientra tra gli obiettivi di questa due giorni. Ci saranno momenti di storytelling e di di-

Progetti culturali all’Impact Hub di Siracusa

APPunTAMenTo MARTeDì PRoSSiMo inconTRo con gLi oPeRAToRi cuLTuRALi

scussione sulle necessità specifiche del terri-torio, e cercheremo di individuare potenziali prospettive di sviluppo”: lo dichiara l’asses-sore alle Politiche culturali, Francesco Italia che nel progetto ha coinvolto anche Catania e Ragusa, “Consapevoli come siamo che è tem-po ormai di parlare in termini di sud est della Sicilia”. Il programma prevede per martedì 14 aprile, dalle 9.30 alle 18.30 un incontro con gli operatori culturali invitati a raccon-tare la loro esperienza e presentare eventua-li progetti. Per partecipare allo storytelling è necessario registrarsi su eventbrite. Il giorno dopo, dalle 9.30 alle 13.30 momento di con-fronto con le Istituzioni per individuare come gli enti pubblici interagiscono con gli sviluppi dell'economia culturale e conoscere le politi-che attivate nei territori.

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10 APRiLe 2015, veneRDì • Sicilia 9 • SocIetà

I sindacati ospe-dalieri sono sul piede di guerra ed hanno indet-to un’assemblea aperta a cittadini, politici e ammini-stratori per fare il punto della situa-zione al «Musca-tello». L’incontro è fissato per lune-dì prossimo. Sono solo 45 posti letto di degenza ordi-naria attualmente operativi all'ospe-dale "Muscatello" che sulla carta del piano di rimodula-zione della sanità provinciale ne ha 120, contando an-che l'attivazione ancora non effet-tuata dei repar-ti di Neurologia e di Oncologia, al momento solo ambulatori senza possibilità di de-genza ordinaria. E intanto procedono con lentezza i la-vori di ripristino delle vecchie sale operatorie, chiu-se da gennaio per criticità che si do-vrebbero superare.L’attenzione è puntata sul desti-no del nosocomio megarese, al cen-tro di un'assem-blea intersinda-cale, aperta alla

cittadinanza e ai rappresentanti del-le associazioni e dei partiti politici lunedì prossimo, alle 16,30 nella sala riunione del nosocomio, con-vocata dalle segre-terie provinciali di Anaao-Assomed, Anpo-Ascoti-Fials Medici, Aupi, Cimo, Cisl Me-dici, Cobas-Si-racusa, Fp Cgil Medici, Fp Cgil Spta, Fedir Sanità, Fials. Invitati an-che Salvatore Bru-

galetta, direttore generale dell'Asp di Siracusa, i de-putati nazionali e regionali della provincia, il sin-daco di Siracusa e i commissari stra-ordinari del Co-mune di Augusta. "L'esigenza di in-dire un'assemblea pubblica - dicono i sindacalisti - è scaturita dal cre-scente disagio per gli utenti e per il personale sanita-rio determinato da persistenti criticità

gestionali che con-dizionano negati-vamente le attivi-tà dell' ospedale e privano gli utenti dei dovuti livelli di assistenza. Ciò no-nostante i provve-dimenti legislativi di programmazio-ne sanitaria regio-nale convergano nel prevedere un p o t e n z i a m e n t o dell'ospedale".Secondo i sindaca-ti i provvedimenti adottati sembrano indirizzati a tutt'al-tri obiettivi piutto-

Sabato un incontro dal tema:“I Giardini di Villa Reimann”relazionaAttardoIn occasione del trentaseiesimo an-niversario della scomparsa della gentildonna dane-se, Save Villa Rei-mann, è stato orga-nizzato per domani mattina una con-ferenza dal titolo: "I Giardini di Villa Reimann". Relatore d'eccezio-ne sarà il noto pa-esaggista Antonino Attardo, che riveste il ruolo di membro della Commissione dei Garanti di Villa Reimann. Seguirà la visita al “Giardi-no delle Esperidi” e al “Giardino esoti-co” della Villa, che sarà curata da Ales-sandro Maiolino e Annalisa Romano del comitato Giova-ni per Siracusa. L'ingresso è libero e la cittadinanza è in-vitata a partecipare.Ma questo non sarà l’unico evento or-ganizzato da Save Villa Reimann, in-fatti il coordinatore Marcello Lo Iaco-no fa sapere che il 12 aprile vi sarà la commemorazione presso la Tomba al Cimitero Monu-mentale alla pre-senza delle autorità. Il 9 maggio, presso Villa Reimann, vi sarà la costituzione dell’Associazione “Amici di Christia-ne Reimann”, in occasione del 127° anniversario del-la nascita e il 30 maggio sempre a Villa Reimann vi sarà una conferen-za sulla conoscen-za del patrimonio della gentil donna danese.

All’ospedale muscatello di Augusta regna il caos

convocato lunedi pomeriggio un incontro con i rappresentan-ti delle associazioni e dei partiti politici nella sala riunione del nosocomio

Dal ticket alle sale operatorie, tuttosembra all'insegna del disagio

sto che a poten-ziare la struttura, inoltre nonostante siano disponibili i fondi per abilita-re al volo nottur-no l'elisuperficie, l'area rimane at-tiva solo di gior-no nè i locali del Pronto soccorso, della Radiologia e il Laboratorio analisi nel nuovo plesso possono "essere utilizzati a causa di opina-bili scelte operate dall'Azienda nel corso dei lavori". E i disagi riguar-dano anche gli utenti del Poliam-bulatorio trasferito nel nuovo plesso del nosocomio do- ve al momen-to, pur essendoci le due postazioni per le casse per il pagamento del ti-cket previste nella pianta organica, nessuna delle due è aperta. "Mi è sta-to riferito che non possono aprire le casse perchè non hanno personale sufficiente" segna-la un utente che nei giorni scorsi ha rinnovato la pa-tente e per pagare il ticket per presta-zioni che si effet-tuano nella nuova ala, altro punto dolente di disagi è stato costretto a recarsi nel vec-chio plesso e poi tornare indietro in quanto vi è ubi-cata l'unica cassa dell'ospedale.

SocIetà • 8 Sicilia • 10 APRiLe 2015, veneRDì

Nuova lezio-ne al corso di Archeo log i a Fenicio-Puni-ca organizzato dall’Associa-zione SiciliAn-tica in collabo-razione con il Parco Archeo-logico di Hime-ra e il Museo Archeologico “A. Salinas” di Palermo. Saba-to 11 aprile alle ore 16,30, dopo la presentazio-ne di Alfonso Lo Cascio, del-la Presidenza Regionale Si-ciliAntica, si terrà la quinta lezione dal ti-tolo “La lingua e la scrittura dei Fenici”. Relatrice sarà Rosanna De Si-mone, Docente di Archeologia Fenicio-Punica presso l’Uni-versità Kore di Enna. Il Corso preve-de dieci lezioni che affrontano i diversi aspet-ti della pre-senza dei Fe-nici in Sicilia: dalla ceramica all’artigiana-to, dalla lingua alla scrittura e ancora le navi costruite e i porti realizzati fino alla mone-tazione punica. Inoltre previste visite guidate ai più famosi cen-tri fenici della Sicilia: Mozia, Palermo e So-lunto. Le lezio-ni si terranno presso l’audi-torium del Li-ceo scientifico “N. Palmeri” a Termini Ime-rese. Alla fine del Corso verrà rilasciato un at-

La lingua e la scrittura dei Fenici al corso organizzato da SiciliAnticatestato di parte-cipazione. Per informazioni: Sici l iAntica, Via Ospeda-le Civico, 32 - Termini Ime-rese Tel. 091 8112571 - 346 8241076 E-mail: [email protected].

La lingua e la scrittura dei FeniciLa lingua dei Fenici, inqua-drabile tra le lingue semiti-che nordocci-dentali, conob-be nella sua lunga storia una assai ampia diffusione in un

nese già nella prima metà del II Millennio a.C. La scrittura fe-nicia si compo-ne di 22 segni, tutti consonan-tici. Il rinvenimen-to di diversi alfabetari ha consentito di recuperare la sequenza dei segni, trasmessi prima ai Greci, poi agli Etru-schi e quindi ai Romani. Le indagini ar-c h e o l o g i c h e hanno riportato alla luce mi-gliaia di iscri-zioni fenicie e puniche: si trat-ta di testi fune-rari, votivi e di svariate fun-zioni, cui sino da aggiungere numerosi testi bilingui redatti su diversi sup-porti.Rossana De Si-mone è Docente di Archeologia fenicio-punica presso l’Uni-versità degli Studi di Enna “Kore”. Ha conseguito il titolo di Dot-tore di Ricerca in “Semitistica: linguistica se-mitica” presso l’Università de-gli Studi di Fi-renze e la Spe-cializzazione in “Archeologia orientale” pres-so l’Università “La Sapienza” a Roma. Ha al suo attivo diverse pubbli-cazioni su ri-viste scientifi-che riguardanti temi di Arche-ologia ed epi-grafia fenicio-punica.

contesto geo-grafico com-preso tra il Li-bano e le coste atlantiche della Penisola iberi-ca e del Maroc-co. Le fonti classi-che attribuiva-no all’unanimi-tà l’invenzione dell’alfabeto ai

Fenici: quello che impropria-mente definia-mo alfabeto costituisce in realtà il risulta-to di un lungo e complesso pro-cesso di sem-plificazione di sistemi scrittori iniziato nell’a-rea siro-palesti-

Le fonti classiche attribuivano all’unani-mità l’in-venzione dell’alfabeto ai Fenici

In foto, Stele di Nora

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SocIetà • 10 Sicilia • 10 APRiLe 2015, veneRDì

Una riflessione sull’artee dintorni venerdì prossimoVenerdì prossimo alle ore 17 nella sala con-ferenze dell’ordine dei medici di Siracusa, corso Gelone, in collaborazione con AMMI (Associazione nazionale mogli medici) e FEDER. S. P. e V. (Federazione nazionale sanitari pensionati e vedove), verrà presentato il testo Arte, Sette anni di riflessione sull’arte e dintorni per le riviste “In Camper” e “Nuove Direzioni” – Genesi Gruppo Editoriale – Città di Castello (Perugia) a cura del prof. Stefano Ferrari, Direttore Scuola di Specializzazione in Beni storici e artistici, Università Alma Mater, Bologna. A conclusione l’autrice la prof.ssa Lidia Pizzo avrà il piacere di donare ai partecipanti l’ele-gante volume.

unA DiSAMinA DeLLe RiviSTe “in cAMPeR” e “nuove DiRezioni”

L'assessore regio-nale dell'Agricol-tura e della Pesca Mediterranea Nino Caleca condivide e sostiene le richieste dei pescatori sici-liani contenute nel documento del Co-mitato per la Difesa della Pesca Artigia-nale. L'Assessore Caleca in tal senso si è già attivato per rappre-sentare le istanze della marineria sici-liana agli organismi competenti – sia a livello nazionale ed europeo – affinché si possa avviare un processo di revisio-ne del sistema che tenga conto delle attuali condizioni del Mediterraneo in termini di tipologie di pesce presente e di quote di pescato. L'andamento del settore ittico in Sici-lia, infatti, continua

sotto di 8.000 unità lavorative. Tenuto conto della gravissima condi-zione di crisi del set-tore e della necessità di porre al centro dell'agenda politica le richieste che pro-vengono dal settore riguardo la necessità di una complessiva revisione del quadro normativo (europeo, nazionale e regiona-le), l'Assessore della Pesca Mediterranea Nino Caleca ha de-ciso di convocare congiuntamente alle associazioni di ca-tegoria – per la pri-ma volta nella storia della Sicilia - gli Stati Generali della Pesca. L'iniziativa avrà luogo a Palermo nella terza decade di aprile e coinvolgerà tutti coloro che con il mare vivono e la-vorano.

“La situazione del nostro mare è pro-fondamente cambia-ta negli ultimi anni - precisa l'Assessore dell'Agricoltura e della Pesca Medi-terranea Nino Cale-ca. L'habitat è oggi minacciato dalla presenza di troppi tonni che, cibando-si prevalentemente di pesce azzurro, stanno impoveren-do i fondali. Il ton-no – dichiara l'As-sessore Caleca – da sempre considerato dai pescatori sicilia-ni una ricchezza si sta trasformando in una vera e propria calamità naturale. Di questo devono essere a conoscenza gli organismi com-petenti affinché – attraverso il mante-nimento di norme e regolamenti anacro-nistici - non venga alterata la capacità riproduttiva e la bio-diversità del Medi-terraneo. La pesca, insieme all'agricol-tura – conclude Nino Caleca – non sono due segmenti mar-ginali dell'economia siciliana ma, per incidenza e poten-zialità di livelli oc-cupazionali, devono tornare a rappresen-tare la struttura por-tante e la maggiore risorsa per il rilancio del pil regionale”.

caleca: “La pesca è struttura portante dell’economia siciliana”

L’assessore regionale:

“Legittime le preoccupazioni

dei pescatori siciliani. e con-

voca gli Stati generali

della Pesca”

Vittoria: operazione “Phantom” La Guardia di Finanza scopre 65 falsi braccianti agricoliLa Guardia di Finanza ha concluso un’at-tività di indagine in materia di indebite percezioni di indennità di disoccupazione agricola su delega della Procura della Re-pubblica di Ragusa, mettendo a segno l’o-perazione “Phantom”. Un’azienda agricola vittoriese aveva fittiziamente assunto nr. 83 braccianti agricoli, i quali hanno percepi-to indennità non dovute per oltre 365.000 euro.L’azienda agricola di proprietà di I.F. ha as-sunto 83 lavoratori, tra il 2009 ed il 2011, senza neanche avere un terreno od una ser-ra coltivata. Gli unici terreni riconducibili all’azienda erano certamente abbandonati ormai da diversi anni e su di essi non c’era traccia di alcuna coltivazione di ortaggi.Lo studio della contabilità dell’azienda agricola ha consentito inoltre di appurare che a fronte di un così ampio numero di di-pendenti, l’azienda stessa non aveva ricavi tali da consentire sia il pagamento degli sti-pendi agli operai che il versamento dei rela-tivi contributi previdenziali. Basti pensare che nell’anno 2010, i ricavi erano pari a 0 (zero) e le somme da versare tra compensi e contributi erano pari ad euro 173.452 euro.Tuttavia l’Inps erogava regolarmente le indennità di disoccupazione in favore dei braccianti dell’azienda, dei quali era stata creata una falsa posizione assicurativa, as-sistenziale e previdenziale. Tra i 65 lavora-tori fittizi denunciati all’Autorità Giudizia-ria, alcuni dei quali assunti in più annualità, vi sono anche 17 italiani prevalentemente vittoriesi, comisani, acatesi e niscemesi, ol-tre ad 1 rumeno, 1 algerino e diverse decine di tunisini, molti dei quali con buona proba-bilità non a conoscenza delle conseguenze penali delle false assunzioni.Le Fiamme Gialle della Tenenza di Vitto-ria, dopo aver quantificato l’ammontare dell’importo non dovuto, hanno contesta-to il reato di truffa aggravata, continuata e tentata ai danni dell’Inps. Il contributo indebitamente percepito ammonta ad euro 365.161 euro, dei quali è stato disposto il sequestro per equivalente, ovvero operato su beni mobili, immobili e conti correnti riconducibili al trentottenne vittoriese ti-tolare dell’azienda, poiché strumentali alla commissione del reato di truffa ai danni dell’I.N.P.S..Il decreto di sequestro è stato emesso dal gip Claudio Maggioni su richiesta della Dott.ssa Valentina Botti - Sostituto Procu-ratore presso la Procura della Repubblica di Ragusa, che ha diretto e coordinato le indagini.Dai conteggi operati sulle denunce azienda-li trasmesse dall’azienda all’Inps, è emerso che le giornate lavorative dichiarate tra il 2009 ed il 2011 sono oltre 5.200; grazie alla “simulazione dell’ingaggio”, i falsi braccianti hanno indebitamente ottenuto la liquidazione dell’indennità di disoccupa-zione. Tale indennità è un sussidio che lo Stato concede, in presenza di determinati requisiti, a quei soggetti che perdano il la-voro contro la loro volontà. Nel caso di spe-cie i braccianti venivano assunti e licenziati nell’arco di pochi mesi, in modo da poter maturare l’indennità di disoccupazione.

ad essere estrema-mente preoccupante. I dati non sono in-coraggianti dal mo-mento che il 2013 conferma il trend negativo del 2012. La produzione itti-ca del 2013 fa re-gistrare, infatti, un calo del 5% rispetto alla stesso periodo dell'anno preceden-te ed analogamente il consumo registra un decremento del 3,4%. Allarmante, inoltre, l'eccezionale ridi-mensionamento del-la flotta pescherec-cia siciliana sia con riferimento al nu-mero dei natanti che alla stazza e potenza degli stessi. Per una lettura dei dati ba-sti pensare che gli occupati nel settore ittico nel 2003 era-no 18.000, mentre dai dati rilevabili al 2012 si è scesi al di

10 APRiLe 2015, veneRDì • Sicilia 11 • SocIetà

iNduStria

Nuovo rinvio per l’Isab per l’autorizzazio-ne AiaRichiesti ulteriori approfon-dimenti tecnici dalla Regione per poter entrare nel vivo del riesame dell'Aia, l'autoriz-zazione integrata ambienta-le agli impianti Isab Nord e Sud, oltre che del cogenera-tore. La Regione ieri a Roma dove erano state convocate due conferenze dei servizi al ministero dell' Ambiente ha chiesto al gruppo istruttore di poter ottenere un rinvio delle riunioni che sono state rinvia- te così al 27 aprile. Le due riunioni sono state rapi-de e dopo pochi minuti si è deciso di spostarle, calen-darizzandole per fine mese. Dopo una decina di giorni, presumibilmente ai primi di maggio potrebbe poi giun-gere l'esito da parte del mi-nistero dell'Ambiente sugli impianti che operano sul ter-ritorio di Priolo e di Melilli. In quella data è anche atte-sa una relazione dettagliata da parte dell'Arpa, l'agen-zia regionale di protezione dell'ambiente. Nel merito, si entrerà così a fine mese con l'esame della documenta- zione presentata dall'azienda che riguarda l'installazione di appositi analizzatori sui camini. Queste strumenta-zioni avranno la funzione di monitorare già prima delle sostanze già in un momento anteriore all'immissione nei camini. In pratica l'installa-zione di sistemi termografici per il rilevamento del cor-retto funzionamento della fiamma pilota e di sensori con attivazione di un allarme acustico in sala controllo in caso di spegnimento. L'altra prescrizione che è stata ri-chiesta all'azienda si riferisce all'aumento della frequenza nelle tarature degli analizza-tori. Al centro dell'esame di metà mese verrà affrontato anche il tema relati- vo alla copertura delle vasche degli impianti di trattamento degli effluenti liquidi e l'installa-zione contestuale, di sistemi di captazione ad un impianto di abbattimento dei vapori liberati e la dotazione di un analizzatore in continuo per l'idrogeno solforato.

“European & Me-diterranean Training Association” questo il tema di una mostra realizzata in collabo-razione con l’Asso-ciazione Eumetra che viene ospitata in quat-tro provincie sici-liane, una mostra di pittura Ebru, tradizio-nale arte della pittura sull’acqua, meglio conosciuta come anti-ca tecnica turca della pittura marmorizzata. L’artista turco che esporrà i suoi lavori, ben conosciuto in tut-to il mondo è il Prof. Kubilay Eralp Dincer. La prima tappa in Si-cilia è stata stabilità a Siracusa, in conside-razione che il Conso-lato Generale per la Sicilia ha qui sede ed anche perche si vuole dare a Siracusa il giu-sto riconoscimento culturale che le spetta.La mostra è allestita a Siracusa presso gli spazi espositivi del Consorzio dei Co-muni già Provincia

“european & mediterranean training Association” L’artista turco che espone i suoi lavori, ben conosciuto in tutto il mondo, è il prof. Kubilay Eralp dincer

LA MoSTRA PReSSo L’eX PRovinciA RegionALe Di SiRAcuSA, con SeDe in viA RoMA

regionale di Siracusa, con sede in Via Roma L’inaugurazione si è svolta ieri pome-riggio alle ore 18 ed è stata preceduta da una conferenza tenuta dall’artista turco e dal critico d’Arte Miche-le Romano. Le altre tappe in Sici-lia saranno: Ragusa

dal 18 al 26 Aprile, Taormina dal 28 Aprile al 4 maggio e Catania dal 5 al 15 maggio.La presenza dell’ar-tista turco a Siracusa, oltre per la presenta-zione dei sui lavori, ha anche lo scopo di poter promuovere questa speciale tecni-

ca presso prestigiosi Istituti ( Licei artisti-ci ed Accademie di Belle Arti) delle ri-spettive località inte-ressate dalla mostra. A questo proposito e con accordi intrapre-si tra il Consolato e le direzioni scola-stiche degli istituti interessati, saranno tenuti dei corsi prati-ci, giorno otto Aprile con Il Liceo Artistico Matteo Raeli di Noto, il giorno nove con il Liceo Artistico A. Gagini di Siracusa, giorno dieci con l’I-stituto Professionale Artistico di Ragusa ed ultima tappa, giorno undici, con l’Accademia di Belle Arti di Catania. Sarà mio personale piacere e dell’artista turco averVi presen-ti, all’ inaugurazione, e poter aver modo di constare ed apprez-zare questa partico-lare ed ancora oggi interessante tecnica di pittura.

Sopra, l’inaugurazione di ieri pomeriggio.

Motopescherecci ormeggiati nel porto

di Siracusa

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SPecIALe • 12 Sicilia • 10 APRiLe 2015, veneRDì

“concorso di idee” per la realizzazione di un Logo e un Brand che identifichino cassibile Fontane Bianche nel mondoIl Consiglio di Cir-coscrizione di Cassi-bile ha deliberato un concorso di idee per la realizzazione di un Logo e un Brand che identifichino Cassi-bile Fontane Bianche nel mondo. “Il concorso di Idee è indetto dal Consiglio di Circoscrizione ai fini della realizzazio-ne di un marchio e un logotipo che dovrà rafforzare la visibilità delle iniziative e pro-muovere in maniera univoca e riconosci-bile il territorio di Cassibile F. Bianche, rivolgendosi ad un pubblico nazionale ed internazionale” – lo afferma il presidente Paolo Romano -. “A tale scopo il brand do-vrà essere fortemen-te rappresentativo dei concetti chiave e dell’identità del terri-torio. Il marchio sarà leva di una coerente strategia di marketing turistico culturale che comprenderà oltre al potenziamento del-la comunicazione lo sviluppo di attività economiche. Il mar-chio sarà di per se stesso una garanzia di qualità, un sigillo che rifletterà le caratteri-stiche di autenticità, unicità, irriproduci-bilità, qualcosa non alla portata di tutti, che non perde valore nel tempo e che non è soggetto a ribasso. Il brand sarà riportato nelle pubblicazioni, nel sito web e in tutto il materiale di comu-nicazione”. • L 'idea nasce dalla esigenza di creare una proposta dal contenuto innovativo. Innovativo perché’ combina il concetto di amministrazione con l'esigenza di sviluppo economico locale,

l’intraprendenza, in-dividuale e collettiva, con l’identità cultura-le, proposte impren-ditoriali originali con l’unicità dell’offerta

del territorio. Lo sco-po è di facilitare e promuovere tutte le eccellenze territoriali, mettendo alla base di ogni iniziativa un

forte spirito di colla-borazione tra e con i diversi attori, affin-ché la riscoperta e la promozione dei tesori storico culturali, arti-

gianali, paesaggisti-ci, culinari e legati all’accoglienza cassi-bilese siano esportati a livello nazionale e internazionale

• L’oggetto Il concor-so prevede la realizza-zione di un marchio logotipo destinato alla identificazione della Circoscrizio-ne e dei suoi valori, alla promozione delle attività economiche e di comunicazione ad essa connesse a livello internaziona-le e nazionale. Esso dovrà garantire la riconoscibilità, la vi-sibilità e l’unicità di Cassibile F. Bianche nel mercato, esal-tandone al contempo le molteplici attività turistico-culturali e socio-economiche. Il marchio dovrà quindi prestarsi ad essere utilizzato: - Per la riconoscibi-lità territoriale della Circoscrizione - per la promozione di Cas-sibile F. Bianche a livello nazionale e internazionale; - in ottica commerciale, anche mediante atti-vità di merchandising e licensing; - come contrassegno di qua-lità ed eccellenza di eventi, luoghi, pro-dotti e servizi ;2.Partecipanti Sono ammessi a par-tecipare le persone giuridiche e le per-sone fisiche enti ed associazioni no profit (singole o associate) di età maggiore di 18 anni, istituti scolastici di ogni ordine e grado. La partecipazione è aperta: a) A singoli cit-tadini; b) Alle imprese e ai professionisti; c) Alle associazioni/enti senza scopo di lucro; I candidati sono liberi di realizzare il brand nell’ottica a loro più congeniale. Possono concorrere singoli individui ov-vero gruppi, anche non formalmente co-stituiti,3.Utilizzo Il Logo sarà riportato accanto alla deno-minazione ed allo stemma araldico del-la Circoscrizione, e insieme al Brand do-vranno poter essere declinati per la carta intestata e per ogni altro documento uffi-ciale, sul sito internet, su canali social, su manifesti, locandine, inviti, su gadget, e su

DovRà eSSeRe FoRTeMenTe RAPPReSenTATivo Dei conceTTi chiAve e DeLL’iDenTiTà DeL TeRRiToRio

10 APRiLe 2015, veneRDì • Sicilia 13• SPecIALe

tutti gli strumenti di comunicazione. 4.Proprietà e diritti I partecipanti al con-corso di idee, compre-si i vincitori, rinuncia-no al diritto d’autore, di proprietà ed uti-lizzazione, distribu-zione, riproduzione, nonché ad ogni altro diritto di sfruttamento economico sui propri elaborati che, dall’ac-quisizione agli atti da parte della Circoscri-zione, diventeranno di proprietà dell'ente I partecipanti, inoltre, con la partecipazione al presente concor-so sollevano la Cir-coscrizione da ogni responsabilità verso i terzi che alla stessa possa derivare, diret-tamente o indiretta-mente, dall’utilizzo del marchio logotipo proposto.5.Caratteristiche ri-chieste ai progetti presentati L’obiettivo è quello di trovare un modo crea-tivo per raccontare il paese, tenendo conto del suo forte legame con il territorio e con le eccellenze locali, ma si dovrà anche riflettere il concetto di sicilianità conosciu-ta e riconosciuta in campo internazionale perchè esclusiva e ineguagliabile. Ogni proposta di logo e brand conterrà una breve relazione che ne descriva l’idea e ne racconti lo sviluppo e l’applicazione Il logo ed il brand dovranno, quindi essere caratte-rizzati da immedia-tezza comunicativa, riconoscibilità e fles-sibilità di utilizzo. Po-tranno essere a colori, ma dovranno poter essere utilizzati anche in bianco e nero. Do-vranno, inoltre, essere suscettibili di ingran-dimenti e riduzioni, senza con ciò perdere in forza comunicativa e in qualità. Il marchio proposto dovrà avere le seguenti caratteri-stiche: • distintivo e origina-le: il marchio dovrà distinguersi da tutti i marchi commerciali e non presenti sul mercato; • riprodu-cibile e flessibile, mantenendo la sua

efficacia espressiva e comunicativa nel-le applicazioni su diverse dimensioni, nella riproduzione in positivo e negativo, nell’uso verticale e orizzontale versatile e applicabile in più forme sui principali supporti di comuni-cazione e nei diversi settori merceologici e prodotti di merchan-dising tenendo conto dei diversi materiali e tecniche di stampa e riproduzione. Il logo ed il brand non dovranno costituire né evocare: • pregiudizi o dan-no a l l ’ immagine dell’amministrazione o a terzi; • propagan-da di natura politica,

sindacale, ideologica, sportiva; • pubblicità diretta o indiretta, collegata alla produ-zione o distribuzione di alcun prodotto; • messaggi offensivi, incluse le espressioni di fanatismo, razzi-smo, odio o minaccia; • non si potranno ap-porre firme nel campo del marchio 6.Modalità e termini di presentazione delle domande • Le proposte do-vranno essere pre-sentate in un plico su cui dovrà essere riportata la seguente dicitura:“Concorso d’idee per la realiz-zazione del “LOGO BRAND”di Cassibile F. Bianche.”. Il plico

dovrà pervenire pres-so la sede della Circo-scrizione – Via Delle Margherite ,1 – 96100 Cassibile (SR) entro e non oltre 6 (sei) mesi dalla pubblicazione del presente bando – farà fede il timbro postale e/o il protocol-lo in caso di presenta-zione a mano presso la Circoscrizione e/o la data di ricezione in caso di presentazione via e-mail. La Propo-sta deve contenere: a) descrizione del progetto; b) tavo-la A4 contenenti la rappresentazione del marchio elaborato ; c) supporto magnetico contenente i file del marchio elaborato .7.Caratteristiche e

modalità di presenta-zione del materiale:Gli elaborati dovran-no essere presentati su supporto cartaceo a fondo bianco e/o elet-tronico, ( Via e-mail [email protected]) formato A4 nella versione a colori ed in scala di grigi, do-vranno anche essere presentati su supporto magnetico in formato digitale (in formato jpg, tiff, e/o pdf). I file su supporto magne-tico dovranno essere di buona risoluzione (si richiede almeno 72 DPI) e dovranno essere presentati sia in versione in scala di grigi che a colori . Il logo dovrà poter essere riproducibile in grande e piccolo formato. 8. Modalità e criteri di selezioneLe domande perve-nute saranno esami-nate dall'ufficio di di Circoscrizione che procederà all’ammis-sione delle domande medesime alla sele-zione. Successiva-mente il Consiglio di Circoscrizione procederà alla valu-tazione comparativa dei progetti presentati con riferimento ai se-guenti criteri: per ogni progetto il consigliere potrà attribuire una valutazione da 1 a 10; il punteggio ottenuto dalla somma di tutti i consiglieri votan-ti sarà diviso per il numero dei votanti determinando un pun-teggio medio; il pro-

getto con il punteggio medio più alto sarà il prescelto; in caso di ex equo, si procederà, con gli stessi criteri sopra detti, ad una nuova votazione.Il Consiglio potrà procedere ad indi-viduare il vincitore anche in presenza di una sola propo-sta ritenuta idonea. Qualora Il Consiglio non individuasse un progetto idoneo, verrà dichiarata l’ineffica-cia del Concorso e si procedere con un nuovo avviso.9. Esito Del ConcorsoIl Consiglio di Circo-scrizione individue-rà secondo i criteri di valutazione sopra espressi il vincitore ed il risultato del concorso sarà comu-nicato direttamente al vincitore al quale sarà consegnato un attestato di merito è data ampia risonanza pubblica e mediatica. 10.Condizioni di par-tecipazione. La parte-cipazione al presente Concorso implica da parte di ogni concor-rente l’accettazione incondizionata di tutte le norme del presente bando ed è assoluta-mente gratuita e senza alcun onere. 11.Responsabile del procedimento, tratta-mento dei dati perso-nali e contatti Il Responsabile del Procedimento di cui al presente Concorso è la dott.ssa Fazzino Anna Segretaria di Circoscrizione, cui i soggetti interessati possono rivolgersi per informazioni sulle modalità di partecipa-zione, indirizzando le loro domande a: [email protected], l’oggetto dei messag-gi elettronici in que-stione dovrà riportare la dicitura “Concorso Logo Brand Cassibile F. Bianche – INFOR-MAZIONI”. i dati per-sonali saranno trattati anche con strumenti informatici, esclusi-vamente nell’ambi-to del procedimento per il quale vengono raccolti. Il presente Bando non vincola in nessun modo la Circoscrizione.

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cuLtuRA • 14 Sicilia • 10 APRiLe 2015, veneRDì

La proposta di legge ordine-mattarella

Un conto è il parlare e ben altro è lo scri-vere, nel senso che non basta il contenuto ma “è la for-ma che rende degno il con-tenuto”

di Arturo Messina

Esattamente il 14 aprile dello scorso anno, sul-la pagina culturale del quotidiano siracusano Libertà, è apparso un articolo dal titolo “ I basilari criteri di valu-tazione”, che si riferiva alla necessità di tenerli presenti ed applicarli da parte da una competen-te Giuria non solo nei concorsi di Stato, ma anche nei concorsi di poesia in qualunque lingua. Si parlava di lingua puntualizzando la grande differenza che c’è tra lingua e dialetto e sottolineando che un conto è il parlare e ben altro è lo scrivere, nel senso che non basta il contenuto ma “è la for-ma che rende degno il contenuto”, mettendo in rilievo che un conto è una competizione po-etica tra improvvisatori, come fino a pochi de-cenni addietro avveniva nel fiorentino, che si affrontano vis a vis da-vanti a un pubblico che espone il suo giudizio e un conto è un concorso di poesia, in qualsiasi lingua, che deve essere scritta e sottoposta al giudizio d’una giuria, dove i giurati- come ci consta- non sempre sono asettici e all’altez-za di giudicare, se addi-rittura, come non rare volte, purtroppo, avvie-ne, non fanno il… “do ut des”, nel senso che premiano chi a sua vol-ta lo (o la) premierà…. Non avrebbe senso, pertanto un concorso di “poesia popolare”, in dialetto, se dialetto = “dal greco <diàlectos: parlata>, idioma parti-colare di una regione o città rispetto alla lingua comune” (cit. dal Nuo-vissimo Dizionario Fer-nando Palazzi) : ecco il motivo per cui non sono siamo poche le persone di cultura che non sen-tendoci “popolari” , non ci abbassiamo a parte-cipare a simili concorsi, anche se ritenuti aset-tici, ma non aventi lo scopo di incrementare l’attenzione alla lingua, non ritenendo che “ la forma d’un’idea rende degno il contenuto”. Ci sono, comunque, anche se sono rari, coloro che tengono molto a come

lodarsi- si abbassano a fare inserire in anto-logia le loro poesie in quasi perfetta lingua siciliana: probabilmen-te per insegnare agli altri come si scrive? Ce lo auguriamo. Di-ciamo quasi perfetta perché possono essere ulteriormente rese più pregevoli curando mag-giormente l’ortografia, visto che anche in quel-le pregevoli poesie sono da sottolineare diciamo diversi…rifusi- che po-trebbero attribuirsi alla

pubblicata dal tanto vo-lenteroso Giuseppe La Delfa e dedicata ad Au-relio Costanzo, che rac-coglie liriche di: Amato Santi, Cannarella Ma-rioline, Cassarino Con-cetto, Conforto Cor-rado, Giuffrida Enza, Giuseppe La Delfa, Lombardo Lina, Mina-si Ausilia, Nanè Maria, Pappalardo Carmelo, Salonia Carmelo, Scu-deri Agostino e, dulcis in fundo, la messinese pittrice e fine Vizzari Flavia. La dolce pittri-

appunto alla nostra dh: dhrau, dhraunaru, e quindi alla ddh: suddhu, beddhu, per distinguere quel fonema siciliano che non hanno i Sardi che pronunciano e scri-vono come è scritto: Madeddu. Sardi che ci tengono che la loro sia considerata una lingua e nel 2003 hanno pub-blicato un “Gramma-tica del sardo illustre”, quasi lo stesso anno in cui è uscita la seconda edizione ( prima uscì nel 1906) della “Gram-matica sistematica della lingua siciliana” che il Comune di Siracusa ha offerto gratuitamente a chi ha promesso di stu-diare la lingua del “dol-ce stil primiero”, come l’avrebbe definita Dante quando definì quella toscana “dolce stil nuo-vo”… Grammatica sar-da che “è stata destinata agli insegnanti elemen-tari e medi delle scuole dell’obbligo dell’Isola come strumento utile, se non indispensabi-le per il loro insegna-mento quotidiano della lingua sarda , da essi attuato a favore della nuova generazione di fanciulli e ragazzi sardi per impedirne la totale e definitiva <disardizza-zione linguistica” (Nuo-ro, Monte Ortobene, luglio-agosto 3003)Volesse il cielo che così facessero i politici e gli amministratori siciliani, seguendo la proposta “Mattarella-Ordile ul-traquarantenne! Intanto noi pubblichiamo con piacere e ad esempio la pregevole lirica “Abi-tudini” della Vizzari: “ Sarùvi comu abitudini/ appujarisi a lu ritmu di li jorna,/ ca vìdunu l’al-bùri/ assicutari e jiri/ d’appressu a lu scuru di li notti./ lu tempu vola, privu di fantasia/dintra li uri jincuti/ di li furzati ’mpegni/ ca ti làssanu/ cori di ghiac-c iu . / /Sv iggh iàmuni rumpennu l’urdinariu,/ ca si prisenta/ scarfidutu e musciu,/ ’nvintàmuni novi cosi stravaganti/ criannu novi mudelli originali;//pigghiamu cu filemma/ lu ’mpas-sulutu scuncertu/ di cu-stumanzi nigativi,/ ca ’stutunu spinziratizzi di cori,/ ca làssunu muriri estru e fantasia!”.

mia Grammatica Si-stematica della Lingua Siciliana! Il che non mi è molto dispiaciuto, visto che proprio la mia grammatica le ha ap-portato parecchio gio-vamento nello scrivere ortograficamente come vi è prescritto. Ci si av-vede che le è giovato perché, a prescindere dal pregevole talento poetico che le è dote naturale, la morfosin-tassi è da lei rispettata possiamo dire in toto, se si eccettua, appunto

inglese: infatti questa ha due grafemi per la t: come quella italia-na: <tingere= to ting> e come quella siciliana :< gli=the= ddhi> e gli altri articoli determina-tivi italiani maschili e femminili plurali :< i, le,> etc… Dando pure l’impressione che non le è domestica nemme-no la lingua greca, che oltre alle due dentali come il latino e le lin-gue neolatine, ha anche la teta, la cui pronun-cia potrebbe risalire

si scrive e irridono a coloro che sostengo-no che “si scrive come si parla” ma si rasse-gnano a partecipare a tali concorsi; non solo, ma- azione da mettere in grande rilievo e da

tipografia: potrebbero essere, comunque, evi-tati se prima di passare alla stampa si usasse una oculata correzione di bozze. Ci riferiamo, ad esempio, all’ultima antologia recentemente

ce e fine poetessa che stranamente si trova in una parte del sito in Google che è stato fat-to per il sottoscritto, ed esattamente come fos-se la conduttrice della parte che riguarda la

qualche …rifuso e il caratteristico fonema siciliano che lei con-tinua a rendere con il semplice grafema “dd” e non con “ddh”, dando l’impressione che non le è domestica la lingua

Per la festa della mamma l’Arcadia ’88 di Benito Nastasi ha invitato Giuseppe La Delfa a presentare la raccolta di liriche dedicata ad Aurelio Costanzo

In alto, Giovanna Collica e gli allievi;A fianco, il presidente di Aracdia Beni-to NastasiSopra, Il dott. Giuseppe La Delfa

10 APRiLe 2015, veneRDì • Sicilia 15 • SPoRt SIRAcuSA

calcio, il Real Avole del presidente Li Gioi conserva la Prima categoriaIl Real Avola è salvo. La società rossoblù, guidata dal neo presidente Gabriele Li Gioi è riuscita a mante-nere la squadra in Prima categoria con non poche difficoltà, come ha dichiarato lo stesso presidente che è riuscito a riportare in città l’entusia-smo sportivo e calcistico che si era perso da qualche anno.“Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo importante ri-

per non retroce-dere in Legaprò. Un giorno questi erano casi limi-te nel senso che capitavano molto raramente. Oggi è pane quotidia-no anche se ciò che è avvenuto a Siracusa ha supe-rato le più pessi-mistiche previsio-ni. E’ vero,d’altra parte,che la nostra è una città tutta particolare in cui quando sembra che si stia scate-nando l’inferno tutto ritorna alla normalità, una normalità fatta di grigiore, di faci-le acquiescenza

E’ certo che pa-rallelamente ai campionati di cal-cio, esistesse an-che quello delle capacità di adatta-mento, questo sa-rebbe sicuramen-te appannaggio del Siracusa e dei suoi tifosi, capa-ci in soli quindici giorni di somatiz-zare la sconfitta di Barcellona, di as-sorbire il sorpas-so dello Scordia e di far passare un flop di notevoli dimensioni come una sciocchez-zuola da quattro soldi. Stranezze di un calcio che non diverte più, capace di sfornare

a ritmo continuo mezze tacche da incensare e da idolatrare sia a li-vello di giocatori che di maghi delle panchine, alimen-tando la fabbrica delle illusioni. E non c’è neanche bisogno di anda-re troppo lontano per scoprire sor-prendenti analo-gie con il brusco risveglio dei sira-cusani se basta dare un’occhiata a ciò che sta suc-cedendo nella vi-cina Catania dove una squadra parti-ta per ammazza-re il campionato e tornare subito in “A”, è in lotta

e di rassegnazio-ne. “Gettonopoli” docet. Sembrava che dovesse crol-lare il mondo sul sindaco, sulla giunta e sul con-siglio comunale e invece è bastata un’operazione di facciata e un ac-cenno di restyling per arrivare alla conclusione gat-topardesca di rivoltare tutto per lasciare tutto com’era. Voglia-mo meravigliarci

che la stessa cosa sia avvenuta per il calcio? Ci sor-prendiamo se dal-le parti di Scordia se la stanno riden-do a crepapelle ? Ci stupiamo se lo scherzetto del sorpasso può co-stare salato alla società anche in termini economi-ci ? E chi se ne frega, sembrano concludere tutti coloro che han-no preso il pugno nello stomaco ma

che si sono ripresi alla grande. E che magari, se le con-giunzioni astrali saranno favore-voli, domenica ri-troveranno i loro i loro idoli, qui fre-giati dall’abusato appellativo di “le-oni”. Da applau-dire, da osannare e, se del caso, da portare in trionfo. Non importa se per meriti speci-fici o per “grazia ricevuta”. Armando Galea

Salvezza raggiunta,play-off assicuràti.che volere di più?obiettivo immutato ma contrordine sul percorso promozione che ora passa per i play-off. e domenica potrebbe accadere anche di essere promossi ma “per grazia ricevuta”

sultato e chi ha sostenuto la squadra e la società” ha dichiarato Li Gioi che è succeduto a David Tiralongo adesso dirigente assieme a Paolo Consiglio, Mauro Magro e Emanue-le Marino come segretario. Nella “squadra” rossoblù hanno avuto un ruolo fondamentale an-che il direttore sportivo Sebastiano Patanè, vicino al presidente nelle sue scelte e progetti, il preparatore atletico Antonello Bonaventura, il massaggiatore Loreto, il legale Nino Campisi, ed ancora il mister dei por-tieri Enzo Arizza ed il mister Rosa-rio Monaca il cui compito è stato fondamentale.

Entra nel vivo l'attività agonistica della scherma aretusea. Tanti gli appuntamenti di questo mese che vedranno impegnate le lame dirette dai maestri Antonio e Adria-no Cannarellla e dal maestro Barrera. Si parte già questo fine settimana in occa-sione della terza prova del Gran Premio Giovanissimi (10 - 14 anni) che si dispu-terà al Palasanfilippo di Messina. Ventitre in tutto le giovani lame aretusee impe-gnate nella prova, al termine della quale verrà assegnato il titolo di campione re-gionale per l'anno 2015. La premiazione verrà celebrata in occasione della festa regionale della scherma in programma il prossimo giugno.Sette giorni dopo, dal 17 al 19 aprile è in-vece il turno dei Cadetti, atleti tra i 15 e i 17 anni, impegnati a Caorle per la coppa Italia. La tappa è valida per assegnare 16 posti utili per completare il quadro dei 42 schermidori ammessi al Campionato Italiano di Treviso del prossimo maggio, dove verrà assegnato il titolo di categoria per l'anno 2015.

S.C.

Scherma, le lame aretusee si preparano per un aprile ricco di appuntamenti agonistici

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SPoRt • PAginA 16 • 10 APRiLe 2015, veneRDìSicilia

Pallamano, Albatro già qualificata si “allena” contro il dorica

Lunedì nella sede dela Figh ci sarà il sorteg-gio relativo al calendario della pule dei play off che si dispute-ranno a chieti

ci vorrano altri 60' per decidere la seconda squadra che passerà del girone A, tra Trieste ed il Pressano

corsa, il megarese Luigi Spinali si aggiudica il Grand Prix di San GregorioSi è disputata nella cittadina etnea la prima prova del Grand Prix di corsa su strada organiz-zato dalla Fidal Catania. Il via dalla piazza del-la Repubblica ha visto la par-tenza di di circa 120 atleti iscritti alla gara asso-luta, tra cui il vincitore della manifestazione, l'augustano Lui-gi Spinale. “Sin dal primo giro-ha commentato l’atleta megare-se - ho assunto il comando della gara imponendo il facile ritmo di 3'10'' al chi-lometro e an-dando a vince-re con il tempo totale di 27'47''. È stata una gara di preparazio-ne poichè in programma ho il campionato regionale dei 10 mila metri su strada che si correrà a Mes-sina il prossimo sabato. Spero di disputare una buona gara an-che nella città dello stretto in-fatti la tempe-ratura è ideale. Questa ennesi-ma vittoria la voglio dedicare ai miei genitori e ai miei amici che mi sprona-no e mi aiutano a superare i mo-menti difficili che inevitabil-mente ogni atle-ta incontra nella sua carriera”.

Ci vorranno an-cora 60', per de-cidere la griglia dei Play-Off Scu-detto. È ancora il Girone A, quel-lo del Bolzano di Fusina, a non avere ancora sta-bilito la seconda classificata. Gli altoatesini, do-mani ospiti, han-no già il primato e il pass diretto per le semifinali in tasca. Il Trieste non riesce a fare il colpaccio con-tro il Bozen, gara trasmessa dalla Rai mercoledì, e persa ai rigori . Adesso i triestini al secondo posto con un punto di vantaggio sulla terza, aspettano l'ultima gara del girone tra il Cas-sano Magnago ed il Pressano. Vincendo i Ma-gnago regalereb-be la qualifica-zione al Trieste; in caso contrario passerebbero i trentini di “La-vis”. L’albatro di mister Vinci con la qualificazio-ne in tasca , va a fare visita al

Dorica, nell'altra gara del girone i laziali del Fondi ricevono in casa i campioni d'Italia del Fasano. Per Calco e compagni una gara d’alle-namento prima d’incontrarsi con “la storia”. “Vo-levamo vincere e farlo almeno con lo stesso scarto con cui il Fondi ci aveva battuto all’andata – ha sottolineato l’al-lenatore aretuseo – per dimostra-re che quello era

stato un incidente di percorso e che noi eravamo co-munque più forti. Dedichiamo que-sto secondo posto alla società, che non ha mai lesina-to sforzi, metten-doci nelle condi-zioni migliori per arrivare a questo traguardo. Lo de-dichiamo anche a noi stessi, che ci abbiamo creduto, non disunendoci mai. Ora prove-remo a chiudere in bellezza questa fase della stagio-

ne, per poi con-centrarci sugli spareggi di Chie-ti”. Ultimata l’ul-tima gara, lunedì nella sede della FIGH ci sarà il sorteggio relativo al calendario del-la poule ammis-sione ai Play-Off Scudetto di Serie A Maschile – 1^ Divisione Nazio-nale ed, a seguire, il sorteggio rela-tivo al calendario degli stessi Play-Off Scudetto. Al primo dei due sorteggi accede-

ranno le seconde classificate dei gi-roni A, B e C che si sfideranno, fra il 17 e il 19 Aprile al Pala Santa Fi-lomena di Chieti, per il quarto po-sto nel tabellone delle semifinali. Verranno dun-que sorteggiate le formazioni che giocheranno la prima gara, il 17 Aprile alle ore 18:30, mentre il giorno seguente si affronteranno la terza squadra non sorteggiata e la perdente del primo incontro (h 18:30). La stes-sa terza squadra sarà poi opposta alla vincente del primo giorno il 19 Aprile, sempre con fischio d’ini-zio alle ore 18:30. A seguire si pro-cederà al sorteg-gio del tabellone delle semifinali per lo Scudetto, alla quali acce-dono le vincenti delle Poule Play-Off dei tre gironi e la vincente della poule ammissio-ne.Salvatore Cavallaro

In foto, azione di gioco dell'Albatro