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www.libertasicilia.it mail: [email protected] Fondatore Giuseppe Bianca nel 1987 Calcio Il Siracusa cerca strada e punti a Taormina A pagina quindici Interventi Acqua privata sul fuoco delle pubbliche polemiche A pagina sei Dopo la sentenza definitiva Cento anni di Visintini I marinai lo ricordano Nasceva 100 anni fa l’Ufficiale di Ma- rina Licio Visintini, che diverse genera- zioni di marinai co- noscono solo perché è stata a lui intitolata. A pagina quattro CRONACA CITTA’ TACCUINO Economia. Nell’ambito della 13ª edizione di Sol d’Oro di iniziativa di Veronafiere Continuava a minaccia- re di morte la convivente. Scattata la denuncia, sul posto è accorsa pattuglia. A pagina cinque Minacciava convivente Arrestato A due settimane dalla sentenza della Corte di Cassazio- ne, continuano a fioccare i provvedimenti restrittivi, che fanno seguito alla sentenza definitiva al processo scatu- rita dall’operazione antimafia Nemesi. I poliziotti della squadra mobile hanno arrestato Gaetano Liuzzo Scorpo. Prestigiosi riconoscimenti sono stati assegnati a tre aziende Miglior olio al mondo è nel Siracusano Tre aziende olivicole si- ciliane sono state premia- te a livello internazionale nell’ambito della 13ª edizione di Sol d’Oro di iniziativa di Veronafiere che premia i migliori olii extravergine di oliva di qualità a livello mondia- le. I prestigiosi ricono- scimenti sono stati asse- gnati a tre aziende della provincia di Siracusa che si sono affermate nelle categorie. A pagina nove domenica 22 febbraio 2015 • anno XXViii • n. 44 Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 • 1,00 Riportare il dipinto del Caravaggio alla basilica di santa Lucia extramoenia. Questo l’obiettivo. A pagina due Petizione Caravaggio in basilica di Titta Rizza Nella vicenda della pic- cola Nicole è tutta da scrutarsi la posizione dell’assessore regionale alla sanità. A pagina quattordici Caso Nicole e l’assessore Borsellino Nemesi: in cella finisce il “Re” dei videogiochi A pagina cinque Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia EDITORIALE di Giuseppe Bianca In principio si chiamò “concertazione dal basso”. Era un organismo istituzio- nale, grazie al quale oltre una decina d’anni fa, la politica, di concerto con le istituzioni pubbliche locali, il mondo imprenditoriale e le forze sociali, riusciva a veicolare fondi comunitari e statali finalizzati alla rea- lizzazione di infrastrutture e altre opere importanti. La sede operativa era alla Camera di Commercio del compianto presidente Ugo Colajanni. Fallimento “cabine di regia” A pagina tre

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www.libertasicilia.it mail: [email protected] Giuseppe Bianca nel 1987

CalcioIl Siracusa cerca

strada e puntia Taormina

A pagina quindici

InterventiAcqua privatasul fuoco delle

pubbliche polemicheA pagina sei

Dopo la sentenza definitiva

Cento anni di VisintiniI marinai lo ricordanoNasceva 100 anni fa l’Ufficiale di Ma-rina Licio Visintini, che diverse genera-zioni di marinai co-noscono solo perché è stata a lui intitolata.

A pagina quattro

CronACA CITTA’

TACCUIno

Economia. Nell’ambito della 13ª edizione di Sol d’Oro di iniziativa di Veronafiere

Continuava a minaccia-re di morte la convivente. Scattata la denuncia, sul posto è accorsa pattuglia.

A pagina cinque

MinacciavaconviventeArrestato

A due settimane dalla sentenza della Corte di Cassazio-ne, continuano a fioccare i provvedimenti restrittivi, che fanno seguito alla sentenza definitiva al processo scatu-rita dall’operazione antimafia Nemesi. I poliziotti della squadra mobile hanno arrestato Gaetano Liuzzo Scorpo.

Prestigiosi riconoscimenti sono stati assegnati a tre aziende

Miglior olio al mondoè nel Siracusano

Tre aziende olivicole si-ciliane sono state premia-te a livello internazionale nell’ambito della 13ª edizione di Sol d’Oro di iniziativa di Veronafiere che premia i migliori olii extravergine di oliva di qualità a livello mondia-le. I prestigiosi ricono-scimenti sono stati asse-gnati a tre aziende della provincia di Siracusa che si sono affermate nelle categorie.

A pagina nove

domenica 22 febbraio 2015 • anno XXViii • n. 44 • Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 • Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 • € 1,00

Riportare il dipinto del Caravaggio alla basilica di santa Lucia extramoenia. Questo l’obiettivo.

A pagina due

PetizioneCaravaggioin basilica

di Titta Rizza

Nella vicenda della pic-cola Nicole è tutta da scrutarsi la posizione dell’assessore regionale alla sanità.

A pagina quattordici

Caso nicolee l’assessoreBorsellino

Nemesi: in cellafinisce il “Re”dei videogiochi

A pagina cinque

Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia

edITorIAle

di Giuseppe Bianca

In principio si chiamò “concertazione dal basso”. Era un organismo istituzio-nale, grazie al quale oltre una decina d’anni fa, la politica, di concerto con le istituzioni pubbliche locali, il mondo imprenditoriale e le forze sociali, riusciva a veicolare fondi comunitari e statali finalizzati alla rea-lizzazione di infrastrutture e altre opere importanti. La sede operativa era alla Camera di Commercio del compianto presidente Ugo Colajanni.

Fallimento“cabinedi regia”

A pagina tre

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CronACA dI SIrACUSA • 2 Sicilia • 22 FebbRAiO 2015, DOMeNicA

TrasportiferroviariDomaniconfronto

CITTà “Attuale situazione del trasporto ferroviario in Sicilia e collegamenti con il Continente” è il tema del convegno che si terrà domani mat-tina a partire dalle ore 9,30 nel salone “Pa-olo Borsellino” di palazzo Vermexio. Al con-vegno, organizzato dalla Consulta comunale femminile, sono state invitate le deputazioni nazionale e regionale siracusana, che hanno avuto modo di comprendere quali siano le in-

dicazioni e la propensione di Trenitalia e Rfi rispetto al servizio di traghettamento. Alla luce delle ultime dichiarazioni, non dovrebbe essere tagliata alcuna corsa. I lavori saranno introdotti dalla presidente della Consulta, Silvana Munafò, e saranno moderati dalla vice presidente, Franca Mandanici. Il confronto affronterà questioni di grande attualità alla luce delle recenti notizie sulla soppressione di collegamenti con il nord Italia e tra la Sicilia e la Calabria.

Riportare il dipinto del Caravaggio alla basilica di santa Lucia extramo-enia. Questo l’obiettivo che si pone il presidente del consiglio di circo-scrizione santa Lucia, Fabio Rotondo, che ha illustrato l’iniziativa nel corso di un’assemblea tenuta nei giorni scor-si. Il quartiere ritiene esservi più d’un motivo perché il dipinto cara-

vaggesco torni nel sito naturale, dove è stato concepito e dove per centinaia di anni è stato ospitato. Uno dei moti-vi, se non il principale, è quello legato all’inte-resse turistico che susci-ta il dipinto del seppel-limento di santa Lucia. Il quadro attualmente si trova sull’altare del-la chiesa di santa Lucia alla Badia in Ortigia.

Venne dapprima trasfe-rito al palazzo Bellomo nel 2009, poi sull’altare maggiore della chiesa ortigiana. Cinque anni di assenza dalla basilica adiacente alla chiesa del sepolcro per consentire la realiz-zazione dei lavori di re-stauro della basilica con i programmati lavori di consolidamento.“I lavori sono stati

completati – afferma Rotondo – e per questo chiediamo al prefetto Armando Gradone e all’arcivescovo Pap-palardo di intervenire affinché il capolavoro di Caravaggio possa ritornare nella sua sede naturale”.Il Seppellimento di santa Lucia è un’opera di proprietà del Fondo Edifici di Culto, curato

direttamente dal Mini-stero dell’Interno. Ecco perché viene rivolto l’appello al Prefetto, nella sua qualità di mas-simo rappresentante del Governo in provincia di Siracusa. La tutela del bene, però, è affidata alla Curia arcivescovile e alla Soprintendenza ai beni culturali. Rotondo insiste perché la tela possa tornare nel

luogo dove è rimasto per 400 anni. “E’ un gesto significa-tivo per la Borgata che va oltre il simbolismo. Intendiamo, infatti, valorizzare il contesto archeologico e monu-mentale del quartiere anche in termini socio-economici”.Il quartiere Santa Lucia ha, quindi, avviato una raccolta di firme tra i siracusani non soltanto quelli residenti in Bor-gata. L’obiettivo è di rag-giungere quota mille firme, in modo da ren-dere ancora più agevole il trasferimento dell’o-pera nella basilica. Pe-raltro, la rimozione del dipinto del Caravaggio dalla chiesa della Ba-dia, farebbe tornare al suo posto un altro di-pinto famoso, quello del Martirio di santa Lucia, realizzato da De-odato Guinaccia.Nei mesi scorsi c’è stato un sopralluogo da parte di tecnici della Soprin-tendenza che hanno vi-sionato il quadro e stan-no facendo degli studi per consentire che il ri-torno della tela del Ca-ravaggio non subisca un trauma legato alle con-dizioni microclimatiche differenti tra un luogo e l’altro. Insomma, i cittadini si coalizzano perché il dipinto torni nella sua originaria col-locazione.

R.L.

Petizioneper farlotornarein Borgata

TelA Del cARAVAggiO

Qui sopra, il dipinto del Caravaggio.

22 FebbRAiO 2015, DOMeNicA • Sicilia 3 • CronACA dI SIrACUSA

Si terrà domani nel salone della Camera di Commercio di Siracusa la giornata dedicata allo strumento Garanzia Giovani, individuato dall'Unione Europea per la lotta alla disoccupazione giovanile e ai NEET. L'incontro, organiz-zato dalla Consulta dei Giovani Imprenditori della CCIAA e dal comune di Siracusa, avrà inizio alle ore 9.30 con i saluti di Gianpaolo Miceli, presidente della Consulta, e Valeria Troia, assessore comunale alle Politiche Scolastiche e

Consulta giovani imprenditoridomani mattina una riunione

le cabine di regia: fumonegli occhi dei cittadiniTutto ebbe inizio con la concertazio-ne dal basso che aveva un senso mentre oggi...

EdiTorialE. TROPPi FAlliMeNTi e MANcANzA Di RiSulTATi PeR lA NOSTRA ciTTà

di Giuseppe Bianca

In principio si chiamò “con-certazione dal basso”. Era un organismo istituzionale, grazie al quale oltre una de-cina d’anni fa, la politica, di concerto con le istituzioni pubbliche locali, il mondo imprenditoriale e le forze sociali, riusciva a veicolare fondi comunitari e statali finalizzati alla realizzazione di infrastrutture e altre ope-re importanti.La sede operativa era alla Camera di Commercio del compianto presidente Ugo Colajanni. Eravamo alla fine degli anni Novanta e c’era l’esigenza di coordinare gli interventi delle varie misure di intervento economico da parte dell’Unione europea. Una pioggia di denaro per gestire il quale nacque an-che il Cosvis, un consorzio che aveva il precipuo com-pito di istruire le pratiche di finanziamento e di progetti esecutivi con i quali capta-re fondi pubblici come nel caso della legge 488.Tutte le parti in causa ope-ravano per raggiungere l’o-biettivo del mantenimento del benessere acquisito. Con l’andare del tempo e soprattutto con l’esaurirsi della vena di finanziamen-ti pubblici, venne meno il valore e la funzione della “concertazione dal basso”. Altre dinamiche si sono im-poste nel palcoscenico po-

litico ed economico e oggi l’istituzione di qualsivoglia cabina di regia è destinata a fallire il suo compito.Non ultima la cabina di re-gia voluta dalla Camera di Commercio di Siracusa per affrontare le diverse criticità del territorio. Si sono perse le tracce di quest’organi-smo che pure ha tenuto de-

cine di riunioni e altrettanti tavoli di confronto con le parti in causa. Ricordiamo anche l’audizione di mini-stri, assessori regionali, uo-mini delle istituzioni, tutti pronti a recepire le istanze del territorio, previo non concretizzare gli sforzi e le promesse fatte in solenne giuramento. Tutta colpa del

cambio sistematico e fre-quente del quadro politico di riferimento. Tutta colpa di questa politica cangiante e poco responsabile. Infatti, a ogni riunione della “cabi-na di regia”, quando sem-brava avere trovato il giu-sto interlocutore, ecco che cambia il governo e cambia interlocutore, con l’aggra-

In foto, la Camera di commercio di Siracusa.

Giovedì prossimo il Ministero dell'Ambiente, nello spe-cifico la Commissione che valuta l'impatto ambientale (VIA, Valutazione Impatto Ambientale, e VAS, Valutazio-ne Ambientale Strategica) ha convocato i Comuni, di re-cente protagonisti di un forte moto di protesta, con a capo l'ANCI ed insieme a diverse associazioni ambientaliste. L'incontro è mosso dalla volontà di affrontare la questio-ne delle prospezioni offshore della Società Schlumberger nel Canale di Sicilia. Per la Città di Noto sarà presente, a Roma nella sede del Ministero dell'Ambiente, l'Assessore all'Unesco Cettina Raudino: "Verranno esposte le con-clusioni in merito alle prospezioni saremo presenti per esprimere che i nostri territori da nani si stanno spenden-

Trivellazioni, sindaci sicilianiconvocati giovedì a roma

do affinché possa esserci uno sviluppo armonico di tutte le attività e le eccellenze che in maniera integrata fanno capo e cardine anche alla valorizzazione dl nostro patrimo-nio cultrale e ambinteale, possiamo affemare che questo modello di sviluppo nel sud est e operante e attivo. Tutte le attività si allineano a questo modello di sviluppo dalle attività agricole a quelle della pesca, spina dorsale del tes-suto produttivo del territorio, direttamnte connesso al turi-smo sostenibile e quindi alla valorizzazione del patrimonio culturale. Questi cardini di sviluppo sono quelli da cui la logica ricaduta del benesse. Faremo presente i danni in un territorio tenendo conto della fragilità e vulnerabilità idro-geologica presente in un terriotrio anche a rischio sismico".

PeRil cOMuNe Di NOTO ANDRà l’ASSeSSORe ceTTiNA RAuDiNO

Giovanili. Relatori dell'incontro saranno Domenico Amich, Direttore dell'Ufficio Provinciale del Lavoro di Siracusa ed Enrico Tamburel-la, responsabile delle Politiche Attive per il Lavoro presso il CPI di Siracusa. Condividere informazioni anche tramite i social networks. Inoltre, per un contatto diretto, il cittadino può scrivere attraverso l’apposito form di contatti; può seguire, attraverso l'home page, tutta l'attività dell'amministrazione; può collegarsi ai portali esterni e usu-fruire di tutti i servizi utili. Saranno integrate successivamente nuo-ve sezioni e aggiunte funzionalità che attualmente sono in cantiere, come il rilascio dei certificati anagrafici on line.

E’ stato approvato, nell’ultima riunione di giunta municipale, il “piano comunale di informa-tizzazione delle procedure per la presentazione di istanze, dichia-razioni e segnalazioni online”.Il comune di Siracusa è uno dei pochi comuni in Italia ad aver approvato il piano, in ottem-peranza al decreto del giugno 2014, con il quale si impone a tutte le pubbliche amministra-zioni di adottare, entro 6 mesi dalla data di conversione, un Piano di informatizzazione delle procedure per la presentazione di istanze, dichiarazioni e segna-lazioni online.Le procedure dovranno inoltre

consentire il completamento dell’i-ter, la tracciabilità dell’istanza con l’individuazione del respon-sabile del procedimento e l’indi-cazione dei termini entro i quali il richiedente ha il diritto di ottenere una risposta.Il piano è strutturato, in maniera da avere una sezione, che riguarda la digitalizzazione dei servizi ai cit-tadini e alle imprese, una sezione che riporta gli obiettivi dell’ammi-nistrazione, una terza che riporta lo stato dell’Ente, in termini di informatizzazione, ed ancora al-tre due sezioni, che riguardano la pianificazione degli interventi e una quinta riservata alle “azioni di comunicazione” che descrive le

Parte il pianodi informatizzazionedel Comune

APPROVATO DAllA giuNTA cOMuNAle

vante che bisognava riorga-nizzare la seduta e spiegare nuovamente al nuovo asses-sore o ministro quali fossero le istanze del territorio.Di “cabine di regie” a va-rio titolo ne abbiamo con-tato a decine. Ma nessuna che abbia ottenuto risultati. Ricordiamo ancora quella “cabina di regia per il turi-smo”, quell’altra per la pro-grammazione di spettacoli ed eventi culturali nel corso dell’anno a Siracusa. Del-le vere “cabine di regia del tormento” prima di finire nel dimenticatoio. Per certi versi, tali “regie” rappresentano un vero e pro-prio alibi per i politici, quelli chiamati a dare un segnale forte di risveglio e di pungo-lo verso lo Stato e la Regio-ne Sicilia. Se siamo arrivati a questo punto basso della nostra economia, bisognerà che qualcuno se ne assuma la responsabilità, raccolga i cocci di quanto è stato fino ad oggi rotto e s’impegni a portare risultati concreti a casa. L’alternativa è quella evidente, il tracollo di un’in-tera comunità.

modalità di comunicazione degli interventi sia all’interno dell’Am-ministrazione che verso l’esterno a tutti gli stakeholders (portatori di interesse).“Il comune con l’approvazione del piano – ha detto l’assessore all’in-formatizzazione Valeria Troia – vuole raggiungere l’obiettivo di cambiare il rapporto tra cittadini, imprese e amministrazione par-tendo dal principio che cittadini e imprese sono al centro dell’azio-ne amministrativa. Nostro dovere sarà garantire questi diritti di cit-tadinanza digitale attraverso l’u-tilizzo di strumenti adeguati met-tendo in campo la professionalità dei dipendenti”.

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MinacciaconviventeFiniscein cellaContinuava a mi-nacciare di mor-te la convivente. Scattata la denun-cia, sul posto è accorda una pattu-glia dei carabinieri di Cassibile, che ha arrestato l’in-dagato per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi. Le ma-nette sono scattate ai polsi del siracu-sano Fabio Amanta di 32 anni con pre-cedenti di polizia specifici. L’inter-vento dei militari si è reso necessario a seguito della se-gnalazione di una lite. L’uomo è stato sorpreso all’inter-no della propria abitazione profe-rire contro la con-vivente minacce di morte ed ingiurie, ormai reiterate nel tempo. Amanta è accusato anche di avere danneggiato in casa vari sup-pellettili e parti di mobilio. I militari hanno recuperato una tv, che Amanta avrebbe asporta-to dall’abitazione della madre.

In foto, il viadotto di Targia.

CronACA dI SIrACUSA • 4 Sicilia • 22 FebbRAiO 2015, DOMeNicA 22 FebbRAiO 2015, DOMeNicA • Sicilia 5 • CronACA dI SIrACUSA

“nemesi”, in carcere il “re dei videogiochi”

CroNaCa.Scatta l’esecuzione della pena per gaetano liuzzo Scorpo e per il pachinese Davide Russo

A due settimane dalla sentenza della Corte di Cassazione, continuano a fiocca-re i provvedimenti restrittivi, che fanno seguito alla sentenza definitiva al processo scaturita dall’opera-zione antimafia de-nominata Nemesi. I poliziotti della Squa-dra Mobile della Questura di Siracusa, hanno eseguito un ordine di carcerazio-ne, emesso dalla Pro-cura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania, nei confron-

ti di Gaetano Liuzzo Scorpo. L’uomo deve scontare una pena residua di 3 anni e 6 mesi di reclusione, per il reato di asso-ciazione a delinquere di stampo mafioso.Nell’ambito dell’O-perazione Nemesi, che ha disarticolato il clan Trigila di Noto, aggregato al conses-so mafioso Aparo, Nardo, Trigila, è stata accertata la respon-sabilità del Liuzzo Scorpo, all’epoca dei fatti titolare di una ditta di noleggio di videogiochi che por-

tava nelle casse del clan ingenti guada-gni. Gli accertamenti partono dal 2011, a seguito del blitz “Ne-mesi”. La Dia è riu-scita a cristallizzare le dinamiche opera-tive della cosca che voleva “investire” ri-sorse e incrementare gli introiti attraverso proprio il gioco d’az-zardo elettronico. Il clan aveva come pun-to di riferimento pro-prio Liuzzo Scorpo, già titolare di 2 socie-tà, la Betting Game e la Media Game, che nel novembre 2013

sono state confiscate. Sarebbe stato ac-certato che Gaetano Liuzzo Scorpo, sfrut-tando la sua vicinan-za alla famiglia ma-fiosa dei Pinnintula, avrebbe imposto ai titolari degli eserci-zi commerciali, dove erano installate le apparecchiature elet-troniche delle società sequestrate, a chiede-re all’amministratore giudiziario il ritiro delle macchinette da gioco per sostituir-li con quelle fornite dall’Azienda Italia di Piedimonte Etneo,

oggetto del provve-dimento di oggi. Se-condo la Dia Liuzzo Scorpo sarebbe il ge-store occulto dell’im-presa.I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno tratto in arresto, in esecuzione di un or-dine di carcerazione emesso dalla Pro-cura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania, il pachinese Davide Russo di 43 anni per il reato di associazione di tipo mafioso.

Nella foto, il carcere di Cavadonna a Siracusa.

«Si pensi a rafforzarelo snodo alternativoal viadotto di Targia

intervento del segretario cittadino di Sicilia Democratica

Il Segretario Cit-tadino Gaetano Penna di Sicilia Democratica, in-terviene in merito alla problemati-ca del Viadotto di Targia, e soprattut-to, alla sua messa in sicurezza. Non si capisce – continua Penna – “come, si parli tan-to di demolizione e conseguente sosti-tuzione del Viadot-

to di Targia, e non si pensi invece, alla messa in sicurezza dello snodo alterna-tivo al viadotto, par-lo specificatamente, dell’illuminazione del breve tratto di strada, nonché della opportuna segnale-tica, con la posa in opera, di eventuali lampeggianti, che indicano, l’appros-simarsi di una de-viazione”.

Altresì, il Segretario Cittadino – sottoli-nea, l’importanza di tali interventi, per la sicurezza dell’auto-mobilista, e ricorda che, tale emergen-za, perdura già da due anni, ed ha pro-vocato, diversi sini-stri, congestionan-do la circolazione dell’ingresso Nord di Siracusa. Infine – conclude Penna – il quale,

punta l’indice con-tro l’Amministra-zione Attiva, speci-ficatamente contro l’Assessorato alla Viabilità e l’Asses-

sorato all’Infrastrut-ture, “risulta incom-prensibile come, non si provveda, con le dovute solu-zioni del caso, ad

una tale grave ina-dempienza Ammi-nistrativa nonché irresponsabilità Politica”.

R.L.

Il movimento Cinque stel-le di Siracusa ripercorre le tappe degli allagamenti al quartiere Epipoli. Questa la cronistoria. a Era il 10 ottobre del 2013, quan-do come M5S Siracusa, avevamo segnalato pub-blicamente l’incresciosa situazione nella quale si trovano a vivere, puntual-mente, ad ogni scroscio di pioggia, gli abitanti di Vil-laggio Miano.Scrivevamo allora, e lo sottoscriviamo oggi, del-la consapevolezza, nostra e dei malcapitati cittadi-ni residenti del Villaggio Miano, che il problema degli allagamenti non fos-se di semplice ed imme-diata risoluzione.Era proprio questo il vero problema; spiegare ai resi-denti che da anni vivono questo stato di disagio, che i lavori per la messa in sicurezza dell’intero Vil-laggio Miano implicasse-ro un lungo periodo e non alcuni mesi come qualcu-no ha voluto far credere, giusto per racimolare voti

Canale di gronda epipoliIl M5S incalza il Comune il sindaco promise di interessarsi del problemama ancora oggi non si muove una foglia

PoliTiCa. NuOVA PReSA Di POSiziONe Dei gRilliNi

in cambio di bugie, La verità è che, malgrado la progettazione di tutto il sistema di deflusso delle acque fosse già completa alla fine degli anni ’90, nessuna Amministrazio-ne, in passato come oggi, ha mai pianificato, con un programma di lavori ben calendarizzato, il comple-tamento dell’intera opera.Evidenziavamo nell’otto-

Cento anni fa nasceval’ufficiale Licio Visintini

Nasceva 100 anni fa l’Ufficiale di Mari-na Licio Visintini, che diverse generazio-ni di marinai conoscono soltanto perché è stata a lui intitolata una corvetta della Marina Militare Italiana, varata nel 1966 e posta in disarmo nel 1992. Visintini nac-que a Parenzo (Pola) il 12 febbraio 1915 e morì l’8 dicembre 1942 nel porto di Gibil-terra. In quei quasi trent’anni di attività in mare, diversi equipaggi si sono susseguiti nel tempo. All’interno di una pagina Facebook “gli amici della corvetta Licio Visintini” si sono ritrovati tantissimi di quei marinai che formavano quegli equipaggi. Ne fanno parte ex ufficiali, ex Sottufficiali e soprat-tutto tantissimi ex giovani di leva rimasti attaccati al ricordo del periodo trascorso nella Marina Militare e nella fattispecie a bordo della loro ex Unità navale.Gli organizzatori Salvatore Toscano e Pa-squale Aliffi sono già al lavoro per il 5° ra-duno che si terrà come sempre ad Augusta nel mese di settembre. Nella ricorrenza del centenario dalla nascita di Visintini, all’in-terno del gruppo si è sollevata da più parti

RicORDATO DAi TANTi MARiNAi che S’iMbARcARONO SullA cORVeTTA OMONiMA

bre 2013 come non vi fos-se stato politico siracusa-no, di ogni schieramento, che non si fosse attribuito il merito della realizza-zione del famoso canale di gronda di cui tanto si è parlato. Purtroppo, siamo ancora a sottolineare, che così com’è, per evidenti ragioni tecniche, non può funzionare, proprio per la mancanza dei collet-

tamenti di scarico delle acque bianche e di prima pioggia del Villaggio Mia-no appunto su tale Canale. Per dirla in breve, Villag-gio Miano attualmente è come una grande vasca da bagno senza scarico ed è così che ad ogni scroscio di pioggia questa vasca si riempie. Le adduzioni che dovrebbero servire a far defluire la massa di acqua sul canale di gronda non sono state mai realizzate ed è così che puntualmen-te si finisce sott’acqua. Oggi come ieri e come domani.Sarebbe bastato negli anni passati programmare, anno dopo anno, le opere di collettamento, seguen-do un chiaro programma di lavori che coinvolges-se le vie perpendicolari a quella di Viale Epipoli ed il problema sarebbe stato risolto con successo. Pri-ma di essere opera infra-strutturale ricordiamo a questa Amministrazione che questa è da considera-re un’ opera di protezione

In foto, allagamenti al Villaggio Miano.

la necessità di organizzare una giornata che resti nella memoria.Sarà valutato insieme con il nuovo coman-dante di Marisicilia, la possibilità di orga-nizzare la cerimonia della scopertura o posa di una lapide in onore di Visintini e di una corona di fiori da depositare in mare al largo

di Augusta. A tal fine, gli organizzatori della manifestazione hanno contattato lo Stato Maggiore della Marina, per ave-re l’adesione di tutti gli ex Comandanti dell’Unità, molti dei quali hanno espresso la volontà di partecipare al quinto Raduno in programma a settembre.

civile. Sfortunatamente, la politica in questa città si è occupata di tutt’altro e di venditori di sogni ( o di fumo) ne sono passati e ne continuano a passare tanti.Non fa differenza l’attuale Amministrazione che con il suo Sindaco in testa è, peraltro, assoluto maestro nell’arte del fare tutto il contrario di ciò che ha promesso in campagna elettorale. Gli ricordiamo che in sede di dibattito pre ballottaggio, tenutosi alla presenza del nostro on. Stefano Zito, promise di occuparsi, nei primi mesi del suo mandato, proprio di questo grave problema e di voler espletare ogni sforzo proprio per dare inizio ai lavori di adegua-mento idrico.La commissione decentra-mento, che si è occupata della questione, come di-chiarato da uno dei suoi componenti qualche setti-mana fa, si è detta pronta a preparare degli atti di indirizzo per vincolare il Comune a reperire i fon-di tramite finanziamenti europei, nazionali e regio-nale e a programmare nel bilancio pluriennale impe-gni di spesa per realizzare le opere propedeutiche.Lo facciano immediata-mente anche nel rispetto dei gettoni di presenza che, regolarmente, ricevo-no proprio per proporre ri-soluzioni ai problemi del-la collettività. Rimaniamo quindi ancora una volta, in attesa di sviluppi.

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22 FebbRAiO 2015, DOMeNicA • Sicilia 7 • CronACA dI SIrACUSA

l’ex presidente della Provincia Nicola bono veste i panni dello scrittore e dice la sua sui politici

la buona politicaUna ricercadifficile ma possibile

ieRi SeRA lA PReSeNTAziONe Del libRO

Presentato ieri sera ad Avola il libro dell’ex presidente della Provin-cia regionale di Siracusa, Nicola Bono, dal titolo “Alla ricerca della buona politica”, edito da Nane. On. Nicola Bono, nella sua lunga carriera politi-ca è stato anche sottose-gretario ai Beni Culturali e parlamentare nazionale nelle fila del centrodestra, dopo una presenza anche all’Assemblea Regionale Siciliana.Ultimo presidente di quel-le che erano le Province, oggi Liberi Consorzi, e ultimo presidente dell’A-to idrico, Bono ha dovuto

Libro rivelazione di Nico-la Bono sulla mala politicaL'ex presidente della Provincia regionale di Siracusa, Nicola Bono, nonchè ex sottosegretario ai Beni culturali di An, ha presentato il suo libro "Alla ricerca della buona politica"."Alla ricerca della buona politica" è un libro oggi più che mai necessario e concreto perché non si limita alla sola denuncia del malcostume e della dilagante corruzione della

affrontare, in questa ve-ste, non senza rammarico, anche vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto nello scontro col gestore privato SAI8 (oggi fal-lito ed escluso, essendo la gestione dell’acqua in provincia di Siracusa tor-nata agli enti pubblici), restandone però totalmen-te e limpidamente scagio-nato, avendo agito solo ed esclusivamente nell’inte-resse dell’ente e dei citta-dini.Il suo è un libro sulla po-

litica, anzi, “la buona po-litica”, ma anche un osser-vatorio sugli “inciuci delle lobby e dei politicanti di ogni razza”.Insomma, un libro “rive-lazione”, che, partendo dai casi di “mala politica siciliana”, si estende al malcostume sociale e alla corruzione di tutto il si-stema amministrativo del Paese, offrendo, tuttavia, una soluzione concreta per la corretta gestione della “res pubblica e della tutela del Bene Comune”.

In foto, Nicola Bono.

Nel Nonostante il maltempo, che qual-cuno è riuscito a scoraggiare, grande accoglienza ieri sera ad un pezzo del-la storia del teatro italiano, Giorgio Albertazzi, straordinario interprete di Shyloch, usuraio ebreo dell’intramonta-bile “Il mercante di Venezia” di William Shakespeare, per la regia di Giancarlo Marinelli. Nella stagione classica del Teatro “Tina Di Lorenzo” un prezioso gioiello che ha avuto in Albertazzi la punta di diamante, ma in tutto il gruppo di attori, primo fra tutti Franco Castella-no, appunto il mercante Antonio, grandi interpreti di una storia attuale. Il mondo

Successo per GiorgioAlbertazzi a noto

iN SceNA “il MeRcANTe Di VeNeziA”

è un palcoscenico, dice il mercante Anto-nio in una delle prime scene, e come dar-gli torto. E da qui inizia la storia dove c’è l’amore, e i soldi, l’amicizia e le infinite lotte tra religioni; il tutto raccontato at-traverso le fitte trame shakespeariane che catturano lo spettatore sino all’incredibi-le finale a sorpresa. Tutto sembra ruotare intorno alla storia tra il giovane, bello ma squattrinato Bassano e la ricca ereditiera, ma molto intelligente, Porzia; ella andrà, però, in sposa a chi supererà un inusuale prova. Per partecipare al pegno d’amo-re a cui è stata costretta dal padre mor-to, Bassano ha bisogno di tanti soldi che

Anche a Noto arriva il “Progetto Tobia”, a cura della Cooperativa sociale Shaqed, esiste da tre anni, e passo dopo passo ha ottenuto riconoscimenti e fiducia per il lavoro e l’im-pegno al fianco delle famiglie con ragazzi “speciali”. L’attività quotidiana è passata da una semplice proposta di centro diurno con azioni di intrattenimento, vedi laboratori, gite e così via, ad una vera e propria residenzialità dove i ragazzi ospitati possano sperimentare, anche, la vita e l’indipendenza dalla famiglia. Solo da poco tempo, poco meno di due anni, grazie alla generosità di Monsignor Nicolosi, indimenticato Vescovo della Diocesi di Noto, morto lo scorso anno, il progetto ha avuto in dono una casa che è stata ribattezzata “Casa Tobia” dove nei primi tre giorni della settima-

Con il progetto Tobia: attivitàa sostegno di ragazzi specialina, dal lunedì al mercoledì, dalle ore 15 alle ore 17 si svolgono i laboratori, dal giovedì al sabato si vive insieme. Con loro uno staff di educatori professionali, le suore, e la comuni-tà della Parrocchia Ecce Homo al Pantheon, che ieri pomeriggio erano presenti nel salone del Seminario dove i ragazzi si sono cimentati in una rappresentazione teatrale a conclusio-ne del laboratorio dedicato proprio al teatro. Gli emozionati protagonisti, applauditi a lun-

AziONi D’iNTRATTeNiMeNTO PeR gli OSPiTi Del ceNTRO

politica italiana, ma offre soluzioni e linee guida per chiunque avesse voglia di aprire finalmente gli occhi ed iniziare a capirne un po' di più della corretta gestio-ne della res pubblica e del proprio territorio.È rivolto principalmente ai liberi cittadini che devono acquisire consapevolezza del sistema politico, del suo funzionamento e de-gli incredibili mezzi di cui dispongono per orientar-lo senza subirlo e ovvia-mente anche agli aspiranti politici di domani oltre a quelli che già offrono il loro contributo nelle di-verse Amministrazioni.

SoCIeTà • 6 Sicilia • 22 FebbRAiO 2015, DOMeNicA

di Concetto Alota

Non è finita a taral-lucci e vino come au-spicato dagli attori e dai registi tutta la vi-cenda legata alla gara d'appalto per la gestio-ne del Servizio Idrico dei Comuni di Siracusa e di Solarino, ma con una montagna di carta bollata e un’indagine a tappeto su tutti i ri-svolti collegati e che qualcuno vorrebbe ricollegare, secondo fonti politici, alla fine e per certi aspetti logici tecnici-legali, all’in-chiesta denominata “Oro Blu”. Le lunghe e velenose schermaglie tra la mag-gioranza e opposizione che hanno preceduto la vicenda “Acqua”, sia in consiglio comunale sia attraverso i media, con violenti attacchi che hanno serpeggiato per mesi, fino a non trova-re più il minimo spazio per un dialogo cordiale e di levatura politica qualificata, oltre che intellettualmente one-sta, per gli interessi della città e dell'inte-ra comunità. E se da un lato buona parte dell'opposizione aveva chiaramente parlato in quei giorni al politiche-se, di possibili risvolti giudiziari (come in una profezia “scritta”), sen-za formularne mai le fondamenta giuridiche a un’ipotesi per una no-tizia di reato in forma e in sostanza, dall'altro lato l'amministrazione comunale dava i segni di un aperto quanto possibile dialogo, sen-za voler stravolgere però la struttura (inte-ressante) del bando di gara; ma i toni si sono riaccesi di colpo e il Comune di Siracusa annunciò e formaliz-zò, attraverso il primo cittadino (“costretto”, disse il sindaco Garoz-zo), un'esposto-querela alla competente Procu-ra della Repubblica di Siracusa (notizia crimi-nis) per i fatti accaduti e che sembrano pale-sare così il medesimo reato ai sensi e per gli effetti dell'art. 353 del Codice Penale, che re-cita: " ...chiunque, con violenza o minaccia, o con doni, promesse, collusioni o altri mez-zi fraudolenti, impedi-sce o turba la gara nei pubblici incanti (534, 576-581; 264) o nel-le licitazioni private per conto di pubbliche Amministrazioni, in al-tre parole ne allontana

Acqua privata sul fuoco delle pubbliche polemichegli offerenti, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni e con la multa da cento tre euro a mille trenta-due euro...". La stessa cosa fu fatta dall’op-posizione attraverso violente dichiarazioni nell’Aula del Consi-glio comunale e sui media, e dove subito dopo furono ascoltati nel merito dell’inchie-sta giudiziaria come persone informate dei fatti, l’on. Vinciullo e il consigliere Castagni-no. Sarà una pura e sem-plice combinazione burocratica, non detta-ta dagli eventi del di-battito politico, ma le tre imprese impegnati a partecipare alla gara per l'affidamento per il Servizio idrico in

concessione contempo-ranea nei due comuni consorziati, Siracusa e Solarino, chiesero e ottennero una proroga per la presentazione della documentazione di gara fino al 29 set-tembre al Comune di Siracusa, finalizzata, a loro dire, all'acquisizio-ne di altre informazioni utili per poter meglio formulare le relative offerte, ma qualcu-no dell’opposizione sospettò subito una qualche “forma di ga-ranzia” accordata; poi un’azienda dei compo-nenti l’Ati affidataria del Servizio idrico, la Ligeam, si ritirò, ma, secondo la direzione aziendale, perché stan-ca di aspettare e forse disturbata dal “rumore giudiziario e mediati-

e relativo personale “attivato” (in verità la somma urgenza c’era e come), o perché i con-sulenti a titolo gratui-to diventarono, come denunciato, dai “Grilli aretusei”, poi a paga-mento; ma ancor pri-ma, secondo altri attori e registi, nel ballottag-gio per le amministra-tive erano il primo un consulente, ora organi-co alla gestione idrica in qualità di dirigente tecnico (si badi bene, di sicura e provata espe-rienza oltre alla capa-cità), e l’altro assessore dimissionato dopo il concordato mandato. Infatti, in un’interroga-zione all’epoca dei fatti il M5S chiedeva al pri-mo cittadino: “…quale funzione consultiva ab-biano svolto i consulen-ti del Comune, che sono passati dal collaborare a titolo gratuito, all’es-sere adeguatamente retribuiti in fase succes-siva, e lo stesso si può dire degli altri consu-lenti, per i quali sono stati elargiti compensi per attività, inizialmen-te strombazzate come gratuite, giusto per sor-tire il colpo a effetto, e poi profumatamente retribuiti non appena spenti i riflettori”. E an-cora nelle ultime ore e a “bocce ferme”, si ag-giungerebbe e si forma-lizzerebbe la questione legata alle riassunzio-ni degli ex dipendenti Sogeas nel numero di ottantacinque unità, mentre si parlerebbe negli ambienti politi-ci, così come in quelli giudiziari, di allargare la rosa delle assunzioni di altre dieci unità, ma con quali criteri e prio-rità non è dato sapere ai comuni cittadini morta-li, ma solo agli eletti e “addetti ai lavori”.

co” che girava attor-no all’affaire Acqua; e per la cronaca, dopo gli esposti e i contro esposti e gli articoli sui giornali, il tutto è finito sul tavolo della magistratura inquiren-te, con il sequestro di tutti i documenti da confrontare in un’in-chiesta giudiziaria, aperta dal procuratore capo della Repubblica di Siracusa, Francesco Paolo Giordano e affi-data al sostituto procu-ratore Giancarlo Lon-go, con la nomina di un consulente esterno nominato dalla procura della Repubblica, per verificare e raffrontare in una logica di equa e garantista giustizia tra chi denuncia e chi è denunciato, tutta la “pratica”.

Nella sociologia mo-derna, la difesa di un’intrinseca forma di danneggiamento alla collettività, è sempre bene accetta, specie nel caso in cui il risultato era stato a priori am-piamente indovinato e “assegnato” da qual-cuno che sapeva e for-se voleva che a questo punto si fosse arrivato. Ma l’inchiesta si sareb-be sin dalle prime bat-tute allargata a “venta-glio”, come più volte riportato da queste co-lonne, e a ben sentire e a ben vedere, vi potreb-bero essere ancora altri raffronti “politici-giu-diziari” collegati alle condizioni del periodo della gestione dell’Ac-qua pre-gara, per la scelta delle aziende ai sensi dell’ex art. 70

L’inchiesta si sarebbe sin dalle prime battute allar-gata a “ven-taglio”, come riportato da queste colonne, vi potrebbero essere ancora altri raffronti

chiede all’amico, ricco, Antonio, un maturo mercante veneziano che ha le navi coi preziosi carichi ancora in mare e che, dunque, si vede costretto a chiedere i tremila scudi all’usuraio ebreo Shyloch. Raccontava il suo tempo Shakespeare ma nei suoi scritti qualcuno ci vide il seme del razzismo. Ecco che l’asse del rac-conto si sposta sugli asti mai sopiti tra Antonio, cat-tolico, e Shyloch, ebreo; un aspro confronto nel quale quest’ultimo pensa di averla vinta fino alla scena fi-nale quando è proprio Porzia a risolvere la “vessatia quaestio” con un’intelligentissima lettura della legge a cui proprio Shyloch si era appellato per avere il pro-prio tornaconto.

In foto, il palzzo di Giustizia di viale Santa Panagia.

Ritengo opportuno intervenire sulle critiche e prese di po-sizione che hanno animato il dibattito successivamente al Convegno svoltosi a Noto sulla teoria Gender. L'Italia oggi ha bisogno di riscoprire il proprio orgoglio di nazione e di popolo,uscendo dalla palude di una globalizzazione econo-mica e culturale. Peraltro attraverso e per mezzo della cri-si economica si cerca di imporre i disvalori del relativismo culturale,che immagina una società in cui i diritti individuali prevalgono sui doveri comunitari; la famiglia,quella naturale, composta da un padre(maschio) ed una madre (femmina) vie-ne sostituita da una sorta di patto tra singoli individui senza sesso. Il Movimento Prima l’Italia, nel difendere la famiglia naturale, si pone come forza politica che mantiene al primo posto del suo impegno i valori non negoziabili,la difesa del-la Vita dal concepimento fino alla morte naturale, il rifiuto dell'adozione di bambini da parte di coppie omosessuali, la difesa della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna. La crescita sociale ed economica parte dalle fa-miglie e dalla natalità, la crisi demografica è la prima causa del declino e della crisi economica, un popolo che non fa figli non ha speranza di futuro, non è in grado di sostenere il pro-

risolviamo prima i problemi delle famiglie naturali

go, hanno poi proposto alla platea un video dove ognuno di loro ha raccontato la propria esperienza a “Casa Tobia”, narrando, anche, attraverso delle foto, tutte le attività svolte in questi mesi. Grande gioia per i componenti della Cooperativa che hanno sempre creduto e portato avanti questo progetto, cogliendo l’oc-casione per ringraziare tutti coloro i quali, a vario titolo, hanno aiutato ed aiutano a far si che il sogno si realizzi quotidianamente.

prio sistema previdenziale, non è spinto ad investire e a lavo-rare di più. Ma a fronte di tutto questo l'unica preoccupazione del "politicamente corretto" è quella di dare un riconoscimento pubblico e giuridico alle coppie omosessuali, dimenticando che anche la Costituzione tutela la famiglia formata da un uomo e da una donna, proprio per la sua capacità di procreare e di edu-care le nuove generazioni del popolo italiano. Ogni volta che si è tentato di aprire un dibattito politico su questi argomenti, la Sinistra ha deviato il discorso sul riconoscimento delle unioni civili dimenticando la famiglia naturale; per inseguire la pari-ficazione dei diritti di situazioni marginali si ci dimentica total-mente della situazione drammatica di centinaia di migliaia di famiglie che non arrivano alla fine del mese, di giovani coppie che rinunciano a sposarsi, di aborti causati da stati di necessi-tà economica. Agli intellettuali del politicamente corretto non interessano i drammi delle persone e delle famiglie normali; di queste il movimento politico Prima l’Italia si fa carico e nel manifesto pubblicato l'8 febbraio a Roma ha già individuato strategie ed interventi da attuare.

Avv. Aldo GanciCoordinatore Provinciale Prima l’Italia

Page 5: Libertà Sicilia del 22-02-15.pdf

TrIBUnAle dI SIrACUSA ProSSiMa iNSErZioNE:25/02/2015Le VendiTe GiUdiZiarie

Tutti possono partecipare alle vendite giudiziarie, tranne il debitore esecutato - art.579 cpc - Non occorre l’assi-stenza di un legale o altro professionista. Ogni immobile è stimato da un perito del Tribunale. Oltre al prezzo si pagano i soli oneri fiscali (IVA o Imposta di Registro), con le agevolazioni di legge (1° casa, imprenditore agricolo ecc.). La vendita non è gravata da oneri notarili o di mediazione. Il decreto di trasferimento dell’immobile viene emesso dal giudice dopo 60 giorni - ex art.585 cpc - dal versamento del prezzo che va fatto entro 30 giorni dall’aggiudicazione definitiva. La trascrizione nei registri immobiliari è a cura del Tribunale. Di tutte le ipoteche e i pignoramenti, se esistenti, è ordinata la cancellazione. Le spese di trascrizione, cancellazione e voltura cata-stale sono interamente a carico della procedura. Per gli immobili occupati dai debitori o senza titolo opponibile alla procedura del Giudice, ordina l’immediata liberazione. L’ordine di sfratto è immediatamente esecutivo e l’e-secuzione non è soggetta a proroghe o a graduazioni. Eventuali spese legali sino a euro 516,46 sono a carico della procedura. le aSTe GiUdiZiarie saranno inserite dalla data di pubblicazione del ban-do fino alla data prevista per l'asta sul sito:

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Domanda in carta legale (euro 10,33) con indicazione del bene, del prezzo offerto e dai termini di pagamento, da presentare in busta secondo i tempi e le modalità stabilite dall’organo che procede alla vendita e può essere presentata anche nella stessa data dell’esperimento di vendita; nella busta va inserito anche un assegno circolare non trasferibile di importo pari al 10% del prezzo offerto, quale cauzione, che verrà trattenuta in caso di revoca dell’offerta. Nel caso di più lotti di tipologia omogenea nella stessa procedura, l’interessato all’acquisto di un solo lotto può formulare offerte d’acquisto per più lotti allegando un solo assegno circolare corrispondente alla cauzione richiesta per il lotto di maggior valore, espressamente subordinato all’efficacia delle offerte relative ai lotti, la cui gara si svolge successivamente, alla mancata aggiudicazione a loro favore del lotto precedentemente posto in vendita. Nella domanda l’offerente deve indicare le proprie generalità (allegando fotocopia doc. identità ovvero visura camerale per le società), il proprio cod. fiscale, se intende avvalersi dell’agevolazione fiscale per la 1° casa e, nel caso in cui sia coniugato, se si trova in regime di separazione o comunione dei beni. Sulla busta deve essere indicato solo lo pseudonimo o motto dell’offerente (che consenta allo stesso l’identificazione della propria busta al momento dell’apertura della gara) la data della vendita e il nome del giudice senza nessuna altra indicazione (né nome del debitore o del fallimento, né bene per cui è stata fatta l’offerta). Prima di fare l’offerta leggere la perizia e l’ordinanza del giudice. A chi intestare l’assegno: a nome di “Procedura” aggiungendo le parole in calce ad ogni annuncio dopo l’indicazione Rif (per es. “Procedura RGE 100/99 Rossi”). Dove presentare al domanda: in Tribunale all’ufficio Vendite Immobiliari. Come visitare l’immobile: rivolgersi al curatore o al custode giudiziario indicati in calce all’annuncio; se non indicati inviare richiesta per la visita dell’immobile all’ufficio vendite immobiliari per posta al Tribunale di Siracusa - Ufficio Vendite Immobiliari - Viale Santa Panagia 96100 Siracusa, indicando l’immobile, il n. di Rif., la data della vendita, il proprio nome e recapito tel. L’ufficio comunicherà la richiesta all’Avvocato ceditore affinchè presenti istanza al Giudice per la nomina del Custode. La partecipazione all’incanto è disposta dal giudice dell’esecuzione con l’ordinanza di vendita, cui viene data adeguata pubblicità sul quotidiano di Siracusa «Libertà». Le vendite giudiziarie possono essere disposte: o dal giudice della esecuzione del Tribunale di competenza; o, su delega di quest’ultimo, da un notaio; oppure dal giudice del fallimento.

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ASTe GIUdIZIArIe • 8 Sicilia • 22 FebbRAiO 2015, DOMeNicA

TribUnaLe ciViLe di SiracUSaSez. Esecuzioni immobiliari

PROCEDURA n. 199/2009 RG Es.l’Avv. Davide ADORNO, con studio in Siracusa, nella Via europa 26 ([email protected]), professionista delegato ai sensi dell’art. 591 bis c.p.c. dal g.e., giusta sue ordinanze del 12/05/11, 15/10/13 e 18/12/14, aVViSa che presso il proprio studio (o altra sede da designarsi), in data 15/04/15, alle ore 13,30 e seguenti, senza incanto e con offerta ai sensi dell’art. 571 cpc, od eventualmente, in mancanza di offerte, con incanto alle ore 13,30 del successivo 17/04/15, si venderà il seguente LoTTo Unico: in Solarino, Via a. moro n. 5, casa a schiera distribuita al piano T e 1° (al ncf al fg. 7, p.lla 1210, sub 18, cat. a/3, cl. 2, vani 7) di mq 167 circa, con garage posto al piano scantinato (al ncf al fg. 7, p.lla 1210, sub 9, cat. c/6, cl. 4, mq 40). data la presenza di difformità planimetrica, il ripristino delle condizioni di abitabilità prevede esborso quantificato in perizia di €. 1.500,00 per la realizzazione di opere murarie - Prezzo base d’asta (ribassato) di €. 66.191,34 – aumento minimo €. 4.000,00.

l’immobile viene posto in vendita nello stato di fatto e diritto in cui si trova, come descritto nella perizia in atti.l’offerta, non inferiore al prezzo base, e/o la do-manda di partecipazione all’incanto vanno presen-tate con dichiarazione in bollo (€ 16,00), recante le indicazioni del tempo e modo di pagamento, nonché ogni informazione utile alla valutazione, da depositarsi, entro e non oltre le ore 18:00 del giorno precedente, non festivo, alle date di vendita o di incanto, in busta chiusa contenente valido documento d’identità e cod. fisc., nonché due assegni circolari non trasferibili, di cui uno pari al 10% (a titolo di cauzione) del prezzo offerto e l’altro pari al 20% per spese, intestati ad Avv. Davide Adorno. l’offerta è irrevocabile, salvo che sia disposto l’incanto e comunque qualora non sia accolta entro 120 gg. dalla presentazione. in caso di vendita senza incanto, qualora vi siano più offerte valide, si procederà a gara ex art. 573 cpc sulla base dell’offerta più alta ed il bene verrà aggiudicato a chi avrà effettuato l’aumento più alto. l’aggiudicatario dovrà depositare il saldo del prez-zo di aggiudicazione dedotta la cauzione versata, in uno agli oneri, diritti e spese per l’emissione del decreto, entro 60 gg. dall’aggiudicazione, pena la perdita della cauzione ex art. 587 cpc. Tutte le spese successive al decreto sono a carico dell’aggiudicatario. ulteriori informazioni presso il professionista delegato (339.4123394 - [email protected]) o su www.astegiudiziarie.it ove sono pubblicati l’avviso integrale di vendita, l’ordinanza di vendita con le modalità di partecipazione e la relazione tecnica e di stima del bene.Siracusa, lì 15/02/2015

il Professionista Delegato Avv. Davide Adorno

22 FebbRAiO 2015, DOMeNicA • Sicilia 9 • SoCIeTà

Tre aziende agricole di Siracusa premiate per il miglior olio al mondo

l’Assessore regionale dell’Agricol-tura Nino caleca: “e’ questa la Si-cilia che vo-gliamo por-tare avanti per raccon-tare l’eccel-lenza dei nostri prodotti”

Nell’ambito della 13ª edizione di Sol d’Oro di iniziativa di Veronafiere

Tre aziende olivi-cole siciliane sono state premiate a li-vello internaziona-le nell’ambito della 13ª edizione di Sol d’Oro di iniziativa di Veronafiere che premia i migliori olii extravergine di

oliva di qualità a li-vello mondiale.I prestigiosi rico-noscimenti sono stati assegnati a tre aziende della pro-

vincia di Siracusa che si sono affer-mate nelle catego-rie: Fruttato medio (Azienda Agricola La Tonda), Frutta-

to intenso (Azienda Terraliva) e Mono-varietale (Azienda Agrestis). “A dispetto dell’an-nata meterologica-mente non felice – ha dichiarato Nino Caleca, Assessore Regionale dell’A-gricoltura, appena ricevuta la notizia - gli oli extravergi-ne di oliva siciliani si affermano e ot-tengono meritati riconoscimenti a livello internazio-nale. E’ la confer-ma - ha continuato Nino Caleca – della capacità delle no-stre aziende di sa-per produrre bene, in sicurezza, nel rispetto del territo-rio e con alti livelli qualitativi. E’ que-sta la Sicilia che produce di cui pos-siamo andare orgo-gliosi e che dobbia-mo rappresentare a livello internazio-nale quando parlia-mo di eccellenze e di biodiversità in Sicilia. Intendo in-contrare al più pre-sto gli imprenditori premiati – ha affer-mato Nino Caleca - per chiedere loro

Riqualifi-cazione di via Filisto, da martedì senso unico in un trattoDalle sette di martedì pros-simo (24 feb-braio) e fino al 31 luglio si transiterà a senso uni-co nel tratto di via Fili-sto compreso tra via Pitia e via Senatore Di Giovanni. La modifica è stata decisa per consenti-re i lavori di ampl iamen -to delle sede stradale e la realizzazione dei marciapie-di, oggi assen-ti. Il provvedi-mento, emesso dal settore Mobilità e trasporti, pre-vede che (ad esclusione dei mezzi di soc-corso) si pos-sa transitare solo in dire-zione di via Di Giovanni, che non si possa parcheggiare in entrambi i lati e che non possano per-corre il tratto di strada in-teressato dai lavori i mezzi con massa su-periore a 3,5 tonnellate.Inoltre, i mez-zi che arriva-no da via dei Servi di Ma-ria non posso-no svoltare a destra e quelli che provengo-no da via Co-rinto non pos-sono andare dritto.

di aiutarmi a testi-moniare al mondo intero nel Cluster Bio-mediterraneo di Expo 2015 la ca-pacità della Sicilia di raccontare una storia millenaria”.L’olio extravergine di oliva, elemento cardine della die-ta mediterranea, è oggi un prodot-to dell’eccellen-za agroalimentare italiana molto ri-chiesto all’estero e considerato al pari di un bene di lusso. Sol d’Oro Verona-fiere è un’occa-sione di confronto internazionale di altissimo livello tra i produttori dei vari Paesi dove le eccellenze vengo-no riconosciute e premiate. I cam-pioni sottoposti al giudizio sono stati quest’anno 238. Gli oli vincitori di me-daglia, con la sche-da di degustazione redatta dai 13 giu-dici del panel, sa-ranno inseriti nella guida “Le stelle del Sol d’Oro” e ver-ranno premiati for-malmente nel corso di Sol&Agrifood, in programma dal 22-25 marzo 2015 (www.solagrifood.com).

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CUlTUrA • 10 Sicilia • 22 FebbRAiO 2015, DOMeNicA

Quando una civiltà è in de-cadenza, divie-ne facile preda di forti invaso-ri. (Kafka). Da “Racconti” di F.Kafka traggo alcuni spunti di riflessione.“A quanto pare, abbiamo molto trascurato la di-fesa della nostra patria. Fino ad oggi, non ce ne siamo occupati, intenti solo al nostro lavoro : ma gli avveni-menti recenti ci fanno stare in apprensione. ““Che accadrà? Ci chiediamo tutti. Fino a quando soppor-teremo questo tormento? (si ri-ferisce ad un’in-vasione di no-madi) Il palazzo imperiale (il be-nessere dell’Eu-ropa) ha atti-rato i nomadi, ma non riesce a ricacciarli. Il portone del pa-lazzo è chiuso, la guardia, che prima entrava e usciva solenne, resta dietro le finestre protette da inferriate. La

salvezza della patria è affidata a noi artigiani e mercanti, ma noi non siamo all’altezza d’un compito simi-le né mai lo fa-cemmo credere. Questo equivo-co ci porterà alla rovina”. Quanto ha scritto Kafka, come suo soli-to, in un clima di metafore, è pienamente ade-rente alla con-dizione dell’uo-

mo d’oggi. Se il Governo non abbandone-rà il suo modo di gestire lo Sta-to, tendente solo al bene dell’in-dividuo e non alla collettività. Se la politica è una politica non di unione ma di divisione, se l’interesse pri-vato và a scapi-to dell’interesse collettivo. A mio modesto parere, stiamo aprendo

le porte all’in-vasore. Forse e dico forse, se non si perde tempo in sterili chiacchiere, in progetti mai por-tati a termine, facendo invece fronte comune contro l’invaso-re, forse riusci-remo a ferma-re l’invasione, altrimenti, non illudiamoci…. siamo già un po-polo vinto?Giorgio Guarnaccia

Contrasteremo il gruppo Isis

Voglio continuare a latrare vanamente alla luna, scrivendo stavolta di uguaglianza, di tombe e di quattrini. Non m’illudo che l’argomento ci sostenga nel mutare i nostri rapporti intimi con il denaro, né che ci faccia cambiare opinione sulla sua effettiva utilità in questo nostro pur breve cammino da qui… all’eternità. Nell’affermare che “il sudario non ha ta-sche”, la nonna di Papa Francesco bocciava l’illogica dipendenza dai nostri effimeri beni. La cupidigia, infatti, è superflua quando è volta soltanto alla ricerca di un egoistico ed aleatorio barlume d’incondi-zionata tranquillità. La prosperità del por-tafogli, priva della ricchezza interiore, non ha mai rafforzato la personalità dell’uomo. Pur decisiva anche per la soluzione di molti problemi di salute, con il saldo di cospicui onorari ai luminari della medicina, spesso essa è totalmente impotente ad annullare del tutto certe gravi e problematiche patologie. Il potere delle risorse finanziarie personali purtroppo ha sempre condizionato i rapporti con i nostri simili. Continua a penalizzare gli onesti ma abituali squattrinati che, malgrado le loro rilevanti doti morali, sono considerati senza appello dei poveruomini da commiserare. E’ anche indubbia però la realtà che un borioso cafone, vestito con abiti griffati, rimarrà sempre tale, benché si affanni vanamente per simulare una sua studiata differenza dagli altri. Quindi, a motivo soprattutto della sua ignorante ar-roganza, egli sarà sempre appena tollerato dalla collettività, ma soltanto per le sue prospere tasche. Salvo limitate eccezioni, molti di noi co-muni mortali siamo affetti da un infondato prestigio mai ridimensionato, ostentato comunemente con accurata presunzione co-munque e dovunque. Come precari ospiti di questo nostro contraddittorio pianeta, con-tinuiamo a vivacchiare nell’errata certezza che esso debba essere per noi nient’altro che un’esclusiva oasi di durevole appagamento. Totò, nei suoi versi del 1964, livella ogni presunta diversità fra i defunti, anche con un sensato monito fra le righe rivolto a chi è ancora in vita. In dialetto napoletano si esprime così: “Ma chi te cride d'essere... nu ddio? Ccà dinto, 'o vvuò capì, ca simmo eguale?... Morto sì tu e muorto sò pur'io; ognuno comme a 'n'ato è tale e qquale. Nu rre, 'nu maggistrato, 'nu grand'ommo, trasenno stu canciello ha fatt’ ‘o punto c'ha perzo tutto, 'a vita e pure 'o nomme tu nun t'he fatto ancora chistu cunto?”. L’intera poesia, troppo nota per non essere com-presa in italiano, é colma di saggezza per farci riflettere intensamente, da ragionevoli viventi, su certi nostri ambigui contegni. Ma non è per nulla complicato cambiare rotta, optando per una diversa direzione più in sintonia con i nostri tempi. “Intelligenti pauca” o meglio, “A buon intenditor poche parole”.

La livella di Totò, monito per noi viventi

22 FebbRAiO 2015, DOMeNicA • Sicilia 11 • SoCIeTà

eVenTo

Vero successo lo spettacolo “la Chiromante” dell’AnebPer l’organizzazione In-ternos che comprende regia e scenografia, luci e suono e quant'altro necessita alla realizzazione di uno spet-tacolo, il Gruppo Teatrale dell'Aneb ovvero dell'As-sociazione Nazionale Edu-catori Benemeriti presso la sala-teatro dell'Istituto Comprensivo "Costanzo" ha presentato la commedia a episodi "La Chiromante" di Laura Formica.L'Aneb attraverso l'ope-rato dei soci promuove e divulga la cultura dei valori. E ciò in virtù del loro impegno di educatori ieri nella scuola, oggi con la presenza nella società attuale condividendone temi ed esigenze sempre aperti alla speranza di un rinnovamento dell'uomo per un ritorno al rispetto della persona nelle sue diverse età. Premessa per fermare la globalizzazione dell'indifferenza a favore della solidarietà e della cura dell'ambiente ai fini di una buona salute.L'Aneb nel contempo comprende programmi di socializzazione in campo culturale con conferenze e presentazione di libri, artistico con il teatro. E un grosso successo ha riscosso la commedia dialettale nel-la denuncia fra il serio e il comico di fatti di cronaca quotidiana e nel conseguen-te messaggio.La commedia, infatti, ha affrontato il problema della legalità con l'episodio sui falsi ciechi, degli espedienti per arricchirsi speculando sulle credenze della tradi-zione guardando al prolife-rare di chiromanti in gergo nduvina vintura o majari, della diversità così tanto difficile da accettare in un mondo arido da ricorrere a sotterfugi per proteggersi da malignità e malvagità. Bravissime, ognuna nella sua parte, le interpreti: Giò Bari, Marzia Formosa, Laura Formica, Anita Alto-mare, Maria Adorno, Ida Mortellaro, Pina Zappalà, Anna Mazzotta.Il ricavato dell'offerta data per assistere allo spetta-colo è stata devoluta alla scuola per risolvere alcuni disservizi.

Giovanna Marino

“Uno spettacolo con moltissimi riferimenti all’arte visiva contem-poranea per un’opera che presenta uno dei testi più interessanti di Euripide”. E’ in pieno fermento la macchina organizzativa del cin-quantunesimo ciclo di rappresentazioni clas-siche al Teatro Greco di Siracusa che vedrà la Fondazione Inda met-tere in scena dal 15 maggio al 28 giugno la “trilogia del mare” con “Le Supplici” di Eschi-lo, “Ifigenia in Aulide” di Euripide e “Medea” di Seneca. Ieri e oggi primi passi a Siracusa per Federi-co Tiezzi che dirigerà “Ifigenia in Aulide” con la traduzione di Giulio Guidorizzi. Il regista venerdì ha voluto incontrare gli allievi dell’Accademia d’ar-te del dramma antico mentre questa mattina, insieme allo scenografo Paolo Bisleri, ha effet-tuato un sopralluogo al teatro. “Per me è il primo lavoro al Teatro Greco di

Federico Tiezzi ha svelatola propria “Ifigenia in Aulide”in scena dal 15 maggio al 28 giugno la “trilogia del mare” con “le Supplici” di eschilo, “ifigenia in aulide” di euripide e “medea” di Seneca

il RegiSTA: “TANTiSSiMi RiFeRiMeNTi All’ARTe ViSiVA”

Siracusa – ha dichiarato Tiezzi – ed è una oppor-tunità importante. Sono davvero contento che sia capitata l’occasione di poter lavorare in que-sto splendido scenario e con un testo che più che una tragedia è una tragicommedia. Uno degli aspetti che mi sembra più interessante è come un’opera molto razionale finisca con un fatto di sangue”. Tiezzi

sottolinea anche come la vicenda descritta da Eu-ripide “sia una sorta di prequel di Agamennone perché quanto avviene in questa tragedia por-terà alla vendetta e al sangue nella famiglia maledetta degli Atridi”. C’è poi un altro aspet-to che Tiezzi mette in evidenza. “Mi ha col-pito molto – sostiene il regista – come in un momento di così efferata

Un evento e un libro per ricordare Concetto lo Bello«Concetto Lo Bello un uomo di rigore» è il titolo del volume di Enzo Pennone, Gaestano Sconzo e Umberto Teghini, a cura di Rosario Lo Bello che è stato presentato venerdì scorso al palazzo del Senato di piazza Duomo. Alla presentazione hanno par-tecipato l’assessore allo sport Pietro Coppa, Roberto Fabbri-cini, Sandro Morgana, Santino Lo Presti, Tullio Lanese, Paolo Casarin, Carlo Longhi, Fabio Gioia, Marcello Cardona, Carlo Paris, Claudio Gregori, Alberto Bigon, Pietro Anastasi, Pietro

Nicolosi, Franco Di Gaetano, Giovanni Firera. La lettura dei brani tratti dal libro è stata affi-data a Edda Cancellieri e Davide Sbrogiò. L'evento era stato pre-sentato mercoledì scorso nella sala “Archimede”, con una conferenza stampa alla quale hanno parte-cipato: l'assessore alle Politiche sportive, Pietro Coppa, Rosario e Franca Lo Bello, figli di Concetto, e l'editore Carlo Morrone. Il libro, arricchito da foto, è stato curato da Rosario Lo Bello, anche lui ex arbitro internazionale di calcio, e si avvale della prefazione del giornalista Gianni Minà.

uN gRANDe PROTAgONiSTA Del MONDO Del cAlciO iNTeRNA-

crudeltà e violenza qua-le quella di un padre che fa sgozzare la figlia, gli dei restino in silenzio. Dio si assenti in questa vicenda e questo credo sia una cosa che colpi-sca profondamente”.Il regista annuncia tanti riferimenti ad artisti come Anselm Kiefer e Jannis Kounellis e guar-da anche a Henrik Ibsen. “Sotto certi aspetti – spiega Tiezzi – questo dramma di Euripide anticipa il dramma bor-ghese di fine ‘800. Nella mia testa è come se Eu-ripide fosse in qualche modo un precursore di Ibsen con l’inferno che ogni personaggio vive”. A curare la traduzione dell’opera è stato Giu-lio Guidorizzi. “Nella tragedia ci sono tante parti di comicità – è il pensiero di Tiezzi – e abbiamo tenuto conto di questi elementi e di come Euripide in alcuni passaggi tratti la situa-zione con grande ironia. Sono molto soddisfatto della traduzione perché Guidorizzi utilizza un italiano molto dicibile, che sta bene nella bocca degli attori, unendo a una conoscenza filolo-gica anche una grande conoscenza del teatro”.

Sopra, sopralluogo a Siracusa per il regista Federico Tiezzi.

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SPeCIAle • 12 Sicilia • 22 FebbRAiO 2015, DOMeNicA 22 FebbRAiO 2015, DOMeNicA • Sicilia 13 • SPeCIAle

Vaccarino: “chiederemo con forza al Governo di rivedere questadiscriminazione verso le piccole imprese e di tornare sui propri passi”

decreto Milleproroghe: rete Imprese Italia soddisfatta per l’attenzione rivolta a piccole e medie imprese e autonomi

RubRicA A cuRA DellA cONFeSeRceNTi Di SiRAcuSA

“Siamo soddisfatti per il recepimento nel De-creto Milleproroghe di numerose misure a favore delle Pmi e del lavoro autonomo da noi chieste espressamen-te”. Lo dichiara Daniele Vaccarino, presidente di Rete Imprese Italia. “Si tratta, in particolare, delle proroghe – conti-nua – all’adeguamento sulla normativa anti-incendi, all’aggiorna-mento del libretto di centrale degli impianti termici, all’entrata in vigore delle sanzioni Sistri, alla restituzione dei finanziamenti otte-nuti dalle imprese ter-remotate nel 2012 per il pagamento di tasse e contributi, alla presen-tazione della relazione di idoneità tecnico/or-ganizzativa dei Caf. Po-sitivo, inoltre, risulta il raddoppio dell’importo contrattuale anticipato all’appaltatore, che non risolve però i problemi provocati dallo split payment, e lo stop all’aumento dei contri-buti per le partite Iva”. “Purtroppo – sottolinea Vaccarino – dobbiamo constatare con disap-punto che è stata con-cessa la proroga dei contratti di solidarietà soltanto alle grandi im-prese. Chiederemo con forza al Governo, quin-di, di rivedere questa discriminazione verso le piccole imprese e di tornare sui propri passi. Così come – conclude – è importante trovare una soluzione ragio-nevole sulla questione dei patronati. Serve una proroga, come è stato già stabilito nel caso dei Caf, per permettere agli istituti di adeguarsi alla nuova normativa”.

Rete Imprese Italia boccia la riforma delle Banche Popo-

lari Rete Imprese Italia, in audizione alla com-missione finanze del-la Camera, boccia la riforma delle banche popolari disegnata dal Governo. Le nuove mi-sure portano infatti due grandi rischi: da un lato ritiene prevedibile una riduzione delle risorse destinate ai piccoli imprenditori locali e dall’altro teme che la maggiore contendibili-tà delle banche popolari trasformate in spa le faccia finire in mani di operatori stranieri “che perseguono ben altre finalità, essendo orientati alla massi-mizzazione degli utili da distribuire”.Il segretario generale di Confesercenti Mauro Bussoni, in rappresen-tanza di Rete Imprese Italia, ha osservato che dalla proposta di legge emerge “un’operazio-

ne evidente, ovvero la rinuncia alle banche in forma cooperativa in favore di un modello

di industria bancaria a ‘taglia unica’”. In sostanza “le nuove disposizioni hanno mo-

dificato profondamente alcuni aspetti peculiari delle banche popolari. E con il nuovo modello

di banca a ‘taglia unica’ “ci si priverebbe di una modalità peculiare – peraltro non presente soltanto in Italia ma in quasi tutti i paesi euro-pei- di erogare il credito alle imprese a partire dalla organizzazione di una forma virtuosa di ‘finanza del territorio’”. “Ovvero una finanza costruita non intorno alle logiche di puro profitto bancario, ma a un’idea forte di coesio-ne territoriale”. “Rete Imprese Italia non con-divide questa scelta strategica e ritiene sba-gliato assecondare una visione che appare più ideologica che fondata sul merito” – conclude Bussoni.

Confesercenti: anche nel 2015 i consumi potrebbero segnare nuovamente il passo“Anche se i dati nega-tivi sul Pil appaiono scontati, sarebbe un errore sottovalutare il campanello d’allar-me di una variazione acquisita per il 2015 attesa ancora una volta con un segno meno. E’ come se l’economia italiana avesse iniziato un nuovo campionato con una penalizzazione che va sanata tornando a vincere la sfida per la crescita”. Così Confe-sercenti sui dati prelimi-nari del Pil diffusi oggi da Istat. “Lo scenario che si prospetta con-tiene il rischio di una nuova ed eventuale re-gressione dei consumi, se la nostra economia non si riprenderà nei prossimi mesi. Sarem-mo allora in presenza di un ulteriore disastro per l’occupazione e la tenuta delle imprese che lavorano per il mercato interno. Ancora una volta la scelta da fare è quella di rimettere al centro di un migliore e più incisivo confronto politico e sociale la crescita economica e quindi le imprese, de-cidendo senza perdere altro tempo misure importanti per ridurre il peso fiscale e tagliare la spesa. Viste le pre-messe non favorevoli che il Pil ci consegna, ogni ritardo che verrà accumulato non potrà che essere definito una colpevole omissione”.

Le attività per le quali in base alla legge di stabilità viene trasferito al destinatario della prestazione l’obbligo di versare l’IVA L’articolo 1, c. 629, del-la legge di stabilità 2015 ha esteso il meccanismo del “reverse charge” a nuovi settori di attività, tra cui i servizi di pu-lizia e di installazione impianti negli edifici. Per tali prestazioni, relative ad edifici, poste in essere nei confronti di un soggetto passivo IVA, viene trasferito l’obbligo di versare l'IVA al destinatario della prestazione.L’ampliamento del re-verse charge riguarda sia le prestazioni di ser-vizi, ma anche le cessio-ni di beni. Il legislatore ha, infatti, aggiunto nel corpo dell’art. 17, c. 6, del D.P.R. n. 633/72, la nuova lettera a-ter) avente ad oggetto le “prestazioni di servizi di pulizia, di demoli-zione, di installazione di impianti e di com-pletamento relative ad edifici”.La relazione tecnica di accompagnamento alla legge di stabilità riporta i codici ATECO 81.2, che ricomprendono, tra l’altro, i servizi di pulizia relativi ad edi-fici di ogni tipo (uffici, case o appartamenti, fabbriche, negozi e uffici pubblici), ed i servizi di pulizia di altre strutture commerciali e professionali.A seguito della modi-fica normativa, quindi, l’applicazione di tale specifica modalità di assolvimento del tribu-to sarà molto frequente nei confronti ad es. di servizi di pulizia resi da un’impresa nei con-fronti di altre imprese o di studi professionali. L’impresa destinataria riceverà la fattura senza addebito del tributo (e senza, di conseguenza, l’esercizio della rival-sa) e dovrà procedere all’integrazione del documento con l’indi-cazione della base im-ponibile, dell’aliquota e dell’IVA.Successivamente lo stesso soggetto proce-derà alla registrazio-ne del documento sia

nel libro degli acquisti, ma anche nel registro delle fatture emesse ri-levando il relativo debito.La novità avrà effetti anche sulla dichiara-zione annuale IVA relativa al periodo di imposta 2015 renden-dosi necessaria la mo-difica del quadro VJ che accoglie analiticamente le operazioni soggette all’inversione contabile registrate nel libro delle fatture emesse.Inoltre è stata cancel-lata, di fatto, la limi-tazione soggettiva per ciò che riguarda le prestazioni di demoli-zione, di installazione di impianti e di com-pletamento relative ad edifici. La disposizione, in precedenza, circo-scriveva l’applicazio-ne del reverse charge alle prestazioni rese nel settore dell’edilizia esclusivamente nel caso in cui le prestazioni fos-sero rese da subappalta-tori nei confronti delle imprese che svolgono l’attività di costruzione o ristrutturazione di immobili, oppure nei confronti dell’appalta-tore principale o di un altro subappaltatore.Le modifiche appena descritte si applica-no con effetto dalle operazioni poste in essere con decorrenza dal 1° gennaio 2015 non essendo necessa-ria l’autorizzazione

dell’Unione Europea (l’autorizzazione Euro-pea si attende esclusiva-mente nell’ambito della grande distribuzione).Le attività che rientrano nel nuovo meccanismo contabile vengono di seguito elencate:Operazioni di pulizia: pulizia di nuovi edifici post costruzione; puli-zia a vapore, sabbiatura, e attività simili per pareti esterne di edifici; pulizia generale (non specializzata) di edifici; altre attività di pulizia specializzata di edifici e

di impianti e macchinari industriali; servizi di disinfestazione.Installazione di impian-ti (a prescindere dalla tipologia di contratto): installazione di impian-ti elettrici in edifici o in altre opere di costruzio-ne (compresa manuten-zione e riparazione); in-stallazione di impianti elettronici (compresa manutenzione e ripa-razione); installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di con-dizionamento dell’aria (compresa manuten-

zione e riparazione) in edifici o in altre opere di costruzione; instal-lazione di impianti per la distribuzione del gas (inclusa manutenzione e riparazione); installa-zione di impianti di spe-gnimento antincendio (inclusi quelli integrati e la manutenzione e riparazione); instal-lazione di impianti di depurazione per piscine (inclusa manutenzione e riparazione); instal-lazione di impianti di irrigazione per giardini (inclusa manutenzione e riparazione); installa-zione, riparazione e ma-nutenzione di ascensori e scale mobili; lavori di isolamento termico, acustico o antivibra-zioni; altri lavori di costruzione e installa-zione n.c.a.Servizi di completa-mento: intonacatura e stuccatura; posa in opera di casseforti, forzieri, porte blindate; posa in opera di infissi, arredi, controsoffitti, pareti mobili e simili; rivestimento di pavi-menti e di muri; tinteg-giatura e posa in opera di vetri; attività non specializzate di lavori edili – muratori (esclusa la costruzione); altri la-vori di completamento e di finitura degli edifici n.c.a..Come evidenziato, si ribadisce che il mec-canismo del reverse

charge presuppone, per la sua applicazione, il fatto che il committente sia un soggetto passivo IVA, per effetto delle condizioni richieste dal c. 5 dello stesso art. 17, del D.P.R. n. 633/72. Di conseguenza, se le relative prestazioni sono rese direttamen-te nei confronti di un condominio o di privati, l’IVA continua ad essere applicata con le moda-lità ordinarie.Va, infine, precisato che il meccanismo di inversione contabile deve essere applicato ai settori di nuova intro-duzione (in particolare: pulizia, demolizione, installazione di impianti e completamento di edifici) anche nel caso di servizi su edifici ef-fettuati nel 2014, resi a soggetti passivi IVA, la cui fatturazione avviene successivamente al 1° gennaio 2015. Ovvia-mente, nel caso in cui la prestazione di servizi sia pagata nel 2015, a fronte di fattura emessa nel 2014, la prestazione resta assoggettata ad IVA con le modalità ordinarie.

PRESSO LA CON-FESERCENTI SONO APERTE LE ISCRIZIONI PER I NUOVI CORSI ABI-LITANTI E PREPA-RATORISono aperte le iscrizioni per frequentare i corsi abilitanti obbligatori per chi intende eserci-tare l’attività di vendita di generi alimentari, di somministrazione di alimenti e bevande, di ristorazione, di agente e rappresentante di commercio. Sono anche aperte le iscrizioni ai corsi pre-paratori obbligatori per sostenere gli esami abilitanti presso la Ca-mera di Commercio per chi intende esercitare l’attività di agente im-mobiliare. I corsi per gli aspiranti commercianti nel set-tore degli alimenti, per chi intende esercitare l’attività di sommini-strazione e ristorazione hanno la durata di 100 ore articolate nell’arco temporale di due mesi. Le lezioni si svolgeran-no nei giorni di Lunedì, Mercoledì e Venerdì

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Caso nicole, il 118 e le dimissionidella Borsellino dopo rientrate

di Titta Rizza

Nella vicenda del-la piccola Nicole è tutta da scrutarsi la posizione dell’asses-sore regionale alla sanità, una signora che porta un nome importante nella sto-ria recente della no-stra Isola.All’indomani dell’e-splosione della noti-zia che una neonata era morta sostanzial-mente per mancanza di cure, l’assessore regionale rassegnò le proprie dimissioni che poi per l’inter-vento del presidente Crocetta sembrano allo stato rientrate.Perché la Borselli-no voleva dimettersi per un episodio per il quale non pote-va avere alcuna re-sponsabilità? Dalle notizie trapelate, col suo gesto sembra che intendeva protesta-re contro poteri forti della sanità regionale che le impedivano di compiere il suo me-stiere di assessore: non dimentichiamo il cognome che porta che è una garanzia di trasparenza.Ed affiorano allora tutti gli interrogativi dell’uomo comune a partire da quello dei controlli.Nel nome dell’Auto-nomia Regionale, i controlli li deve fare la Regione Siciliana ed allora la prima cosa che dobbiamo chiederci e’ il moti-vo per il quale una clinica privata non sia dotata di una cul-la termica per il suo reparto di ostetricia .Quando qualcuno , e questo qualcuno e’ un funzionario della Regione Siciliana, ha rilasciato il nulla osta per la gestione del reparto di oste-tricia ha controllato della presenza in cli-nica di tutti gli stru-menti per bloccare le emergenze? I ontrolli che opera

daliere della Sicilia la piccola Nicole avrebbe potuto rag-giungere in brevissi-mo tempo una culla termica in un ospe-dale di Catania o vi-cino a Catania?Il ministro della sa-nità nel riferire alla Camera dei Depu-ti della vicenda di Nicole ha afferma-to che è esente da responsabilità il reparto neonatolo-gia dell’Ospedale di

Massimo Tirantello, circostanza questa che non guasta per-ché ci parla di im-perativi morali che si fondano su leggi divine).Il primario del re-parto, infatti, era pronto a mettere un bimbo in via di gua-rigione in una culla riscaldata per met-tere a disposizione di Nicole una culla termica. Ritorniamo a questo

sistema burocrazia della Regione Sici-liana.Non si deve toccare nessuno per le con-nivenze che esistono fra politici e buro-crati; i poteri enormi dati alla burocrazia da una legge Bassa-nini che va rivista

a proposito del volo notturno di un elicot-tero del nostro “118” che va a prelevare in piena notte il suo di-rettore generale che si trovava in Sar-degna per vacanze, come se in Sarde-gna non esistessero strutture altamente specializzate per un intervento al cuore di cui abbisognava il signor direttore che pretese che ve-nisse ricoverato in

a Ragusa; e ci arrivò che già era diventata un angioletto del Si-gnore. Si sono mos-se due Procure della Repubblica,quella di Catania e quella di Ragusa; si troveran-no dei colpevoli se ci sono state omissioni.Ma ci lascia l’amaro in bocca nel renderci conto che ancora una volta Crocetta, e tut-to il sistema politico, hanno dimostrato che hanno paura del

la struttura siciliana di una sanità che ci costa quasi due mi-liardi l’anno sono stati effettuati nella clinica in questione ?Se il “118” con tre mila dipendenti fos-se stato informatiz-zato per i contatti con le strutture ospe-

Siracusa. Nel quadro fosco tracciato dal ministro sulla sani-tà siciliana sembra quasi un elogio per il reparto di neonatolo-gia del nostro “Um-berto I” (Non per nulla questo reparto è retto da un catto-lico di prima fila,

nostro “118” i cui elicotteri non opera-no di notte per il si-ciliano e la siciliana anonimi ,ma opera di notte con voli di lungo tragitto per i pezzi grossi della Regione Siciliana. Ed il presidente Cro-cetta nulla ha detto

una struttura paler-mitana. Invece per la piccola Nicole, si oppose che per ordi-namento interno del “118” gli elicotteri di notte non posso-no volare e la bimba fu trascinata per tre ore su una autoam-bulanza da Catania

Quanto acca-duto in Sicilia è riconduci-bile ai poteri enormi dati alla burocra-zia da una leg-ge Bassanini che va rivista nella sua filosofia

In foto in alto, l’elisoccorso del 118.a fianco, incubatrice con neonatosopra, l’assessore regionale Lucia Borsellino.

SoCIeTà • 14 Sicilia • 22 FebbRAiO 2015, DOMeNicA

nella sua filosofia, ha creato la consor-teria dei burocrati che hanno creato un loro decalogo la cui prima legge e’ quel-la dell’obbligo di un burocrate di guarda-re le spalle ad un al-tro burocrate : la isti-tuzione dell’obbligo di omertà per chi prende uno stipendio due volte maggiore di quello del Presi-dente della Repub-blica Italiana.

22 FebbRAiO 2015, DOMeNicA • Sicilia 15 • SPorT SIrACUSA

Il Taormina alla sal-vezza ci ha creduto fino a domenica scor-sa e non è detto che, quando mancano sette partite con 21 punti complessiva-mente in palio, non ci creda ancora. Ci fu anzi un momento fra Novembre e Dicem-bre che il Taormina sembrò sul punto di riprendersi col riav-vicinamento di alcuni vecchi dirigenti che avevano preso le di-stanze dall’attuale organigramma socie-tario. Si tirarono le somme e si stilarono anche dei programmi di massima che ver-tevano sulla difesa della categoria. E per raggiungere questo risultato minimo, la dirigenza rendendosi conto della povertà

dell’organico era riu-scito a rafforzarlo con sette nuovi acquisti. Come fu e come non fu, i cartellini dei nuovi tesserati non vennero mai spediti a Palermo e quando fu-rono inviati era ormai troppo tardi. Ma non fu solo questo l’er-rore che penalizzò la squadra perche altri

se ne aggiunsero in rapida successione. Il più grave dei qua-li fu l’utilizzazione del giocatore extra-comunitario, Musah Abu Anifa, mai tes-serato dalla socie-tà, che comportò la perdita della partita pareggiata per 0-0 col Rosolini. A quel punto sembrò che il ritiro del Misterbian-co non sarebbe rima-sto un fatto isolato e che il Taormina gli avrebbe fatto com-pagnia di lì a poco. Intervenne allora il sindaco, intervenne-ro altri imprenditori del settore turistico-alberghiero, e furono create le premesse economiche per con-tinuare il campiona-to. Che Raciti facesse di necessità virtù e si

arrangiasse con quel che riusciva a passare il convento visto che non era più possibile potenziare l’organi-co. Finì che nono-stante l’impegno, la forza di volontà e gli sforzi sostenuti il Taormina all’ultimo posto era e all’ulti-mo posto rimase. Da questo però a pensare che la squadra di Ra-citi si sia arresa, ne corre. Se ne è accorta sabato scorso l’Igea Virtus che ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per ave-

re ragione dei taormi-nesi che si sono arresi solo sul finire. Ma se la promessa di capi-tan Filistad e com-pagni onora il calcio, c’è l’avversario di oggi, il Siracusa che deve fare di tutto per uscire dal “Baciga-lupo” con i tre punti, un risultato che non è affatto scontato e che dovrà essere gua-dagnato sul campo. Anastasi spera di re-cuperare sia D’Ago-sta che Palermo, ma se la cosa non doves-se risultare possibile,

si renderà necessario l’impiego di Petrullo e di Scarano. Siracusa comunque incerottato quello che affronte-rà l’ormai disperato Taormina, ma ancora fortunatamente vivo e in grado di aspi-rare ad una vittoria. Se poi questa oltre ad arrivare sarà ca-ratterizzata anche da quante più reti pos-sibile, sarà tutto oro per il Siracusa, visto che in caso di arrivo a pari punti varrà la differenza reti. Armando Galea

Il Siracusa incerottato ma vivooggi a Taormina per i tre punti

Calcio serie d, i netini di mister romano nella tana della capolista AkragasIl Noto dopo la bella e convincente prova contro la Tiger Brolo, supera-ta con un go per tempo, è tempo ora di sfidare a domicilio l’Akragas, co-razzata del girone I di Serie D. Dalla terra agrigentina la partita è prepa-rata nei minimi dettagli perchè ben si conoscono le insidie di una sfida così, da un lato gli azzurri primi in classifica e con il vento in poppa, dopo qualche balbettio, dall’altro lato i granata protagonisti di una ri-monta interessante, con un cambio di volto in campo e di posizione in classifica. Ieri la squadra di mister Romano ha ultimato la settimana di allenamenti, come di consueto sul campo Comunale di via Cavarra, tutti a disposizione e trasferimento ad Agrigento previsto direttamen-te domattina. A caricare l’ambiente uno degli ex della squadra agrigenti-na, Salvatore Caci che domenica ha realizzato il suo terzo gol stagionale con la maglia granata. È diventato

Troverà una squadra disperata ma non in disarmo che cercherà di riscattarsi per dare un senso al suo sfortunato campionato. Azzurri consapevoli della posta in palio

Al “bAcigAluPO” uN TeSTA-cODA DAll’eSiTO NON ScONTATO

un perno del centrocampo di mister Pippetto Romano. Ad arbitrare la partita di domani sarà Francesco Ra-citi, della sezione di Acireale, assisti-to da Angelo Saija e Stefano Alecci di Messina. Prevista una buona pre-senza di supporter netini al seguito della squadra capitanata da Cocuzza e di cui ci si aspetta una prova im-portante per contrastare la forza della capolista e portare a Noto un risulta-to positivo.

Basket, l’Aretusa contro l’Acireale senza Francesco Messina Ancora un infortunio in casa Aretusa. Questa volta a fermarsi è Francesco Mes-sina. La risonanza magnetica effettuata al ginocchio sinistro ha evidenziato uno sfilacciamento del menisco.Sostanzialmente due settimane di stop, e dopo il consulto di stamane con il Dott Bernetti a Gela, sarà presa una decisio-ne su un eventuale intervento chirurgico. Con molta probabilità la stagione dell’e-sperto giocatore bianco verde è di fatto finita. Intanto oggi si torna in campo, e alle 18 al Palacus di Catania, la squadra di Anastasi renderà visita all’Acireale. Ancora una volta coach Anastasi dovrà trovare i giusti accorgimenti alla luce del-le cattive notizie che giungono dall’infer-meria.Per la sfida contro il quintetto di Foti, c’è da registrare il ritorno in campo di Marisi e Casiraghi, che hanno recuperato dagli infortuni muscolariahnno. “Affrontiamo una squadra tosta e con un gioco dinami-co –spiega coach Alessandro Anastasi- dobbiamo stare molto attenti a Maric, già decisivo all’andata. Tuttavia sono convin-to che abbiamo i mezzi per prenderci una bella rivincita e scalare altre posizioni”.

Eccellenza – Girone BLe partite di oggi

Castelb.-MessinaGiarre-Scordia

Milazzo-PaternòViagrande S.Pio

Taormina-SiracusaVittoria-Igea Virtus

Acireale-Modica(21/2)Riposa : Rosolini

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SPorT • PAgiNA 16 • 22 FebbRAiO 2015, DOMeNicASicilia

Calcio a 5 A1/F, le Formiche in trasferta a Melito per ritrovare compattezza

Dopo la sconfitta nel derby contro il Vittoria, le Formiche sono alla ricerca di nuovi stimoli per arrivare fino alla fine del campionato

Nuova trasferta per le Formiche di mister Toti La Bianca che doma-ni scenderanno in campo in terra ca-labra con il Futsal Melito. Reduci dalla sconfitta ca-salinga di dome-nica scorsa, nel derby con il Vit-toria, le blu are-tusee cercheranno

contro la forma-zione di mister Olivieri di ritro-vare compattezza di squadra e nuovi stimoli per fare bene in quest’ul-tima parte di cam-pionato. Dal can-to loro le padrone

di casa, dopo la buona prova di qualche settimana fa contro Rione-ro, sconfitto 3-2, scontano la lun-ga botta d’arresto in seguito alle tre sconfitte consecu-tive degli ultimi

incontri, rispetti-vamente ad opera di Sporting Locri, Futsal P5 e Ita Sa-landra. Dunque una formazione agguerrita e pron-ta a fare di tutto per interrompere il lungo digiuno

che l’ha relegata al penultimo po-sto in classifica e conquistare i tre punti in palio. In-tanto le aretusee domani dovranno scendere in campo ancora una volta in formazione ri-maneggiata, prive di Zagarella fuo-ri per squalifica e Cerruto ancora out per infortunio, infine ancora in forse la presenza tra i pali di Basi-le, reduce da uno stato influenzale. “Gara importan-te in prospettiva quella contro Me-lito, - conferma il tecnico La Bian-ca – contro le ca-labre cercheremo di capire come riprogrammare la prossima stagione partendo dalle at-lete che hanno fat-to bene quest’an-no. Digerire la scon-fitta di domenica scorsa non è faci-le, - conclude La Bianca – oggi sarà un test importante per vedere se le ragazze sapranno reagire e riparti-re”.

Pallanuoto, la Sette Scogli ferma la capolista, l’ortigia ringraziaParte bene il girone di ritorno per le due squadre aretuse di pallanuoto. Torna a vincere la Sette Scogli del presidente Capillo, e lo fa contro la capolista la Nuoto Roma. Un match equilibrato che ha visto prevalere gli areusei, determinati a trovare la vit-toria che ormai mancava da due gior-nate e che di fatto proietta Camilleri e compagni in zone più tranquille ed a soli 4 punti dai play off. Punteggio finale 12-11.Continua a vincere l’Ortigia di mi-ster Leone, per loro la settima vitto-ria consecutiva. I biancoverdi ringra-ziano la Sette Scogli per la vittoria con Roma e balzano al comando della classifica insieme al Civitavec-chia con 30 punti. Dopo un avvio in salita, in cui i padroni di casa dell’A-rechi forte del fattore campo, hanno dettato i ritmi della gara chiudendo

in vantaggio il primo tempo per 4-3. Ad esaltare ed a condurre gli aretusei alla vittoria è stata la prestazione co-rale e le buone giocate dei biancover-di guidati da Danilovic, chiudendo i il match ed i conti con il punteggio di 10-11. Anthony M. Bianca

Calcio, per il Belvedere ancora una sconfitta per mano della “sfortuna”I pali fermano il Belvedere, con un palo e la sfera poi carambolata in rete, e' passato l'At-letico Gela. Quan-ta sfortuna per la squadra di Forcel-lini che soprattutto nella ripresa aveva prodotto il massi-mo sforzo ed era ri-uscita ad imbriglia-re la seconda della classe. Gara condi-zionata dalla piog-gia e il forte vento che nella prima fra-zione è spirato in favore degli ospiti. I quali hanno cre-ato un paio di si-tuazioni pericolose con Leone, il loro giocatore migliore e sono passati pri-ma della mezz'ora grazie proprio a un traversone del nu-mero 10 gelese che Ascia ha ribadito in rete sorprendendo Carpinteri. La re-azione del Belve-dere ha portato ad una grossa occa-sione avuta da Car-rabino nel finale.Altra musica nella ripresa. Saraceno ha trovato subito l'1-1 su una mezza disattenzione gele-se.Ma la beffa si è materializzata a 10 minuti dalla fine quando ancora Le-one ha scodellato in mezzo, Venniro ha impattato di te-sta e la sfera, dopo essere sbattuta sul palo, è finita in rete.Prosegue il digiuno di vittorie del Bel-vedere che ha an-cora molte chance per ottenere la sal-vezza senza passa-re dai play out.

In foto, Caserta.

la bianca:“gara importante quella contro il Melito, in prospettiva della prossima stagione”