Il Settimanale di Arezzo 158

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ANNO IV NUMERO 158 • VENERDÌ 2 AGOSTO 2013 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: SCATTO, IDEA ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI UNOAERRE INDUSTRIES STRADA E, 5 LOC. SAN ZENO, AREZZO TEL. 0575 925953 UNOAERRE INDUSTRIES STRADA E, 5 LOC. SAN ZENO, AREZZO TEL. 0575 925953 appuntamento a appuntamento a venerdì 30 agosto! venerdì 30 agosto!

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APPUNTAMENTO A VENERDÌ 30 AGOSTO! VITA DELLA CITTÀ 3 Province, siamo all’epilogo? 4 Pieraccioni, celebrità che parla aretino 6 Scatizzi: «Il Comune utilizzi auto elettriche per sviluppare il turismo» 7 C’era una volta la sicurezza… 10 Vita da single, tristezza o leggerezza? 26 Per chi ad agosto rimane in città… un evento pensato su misura AREZZO SPORT 13 Ius pallavolo, pronte per una nuova stagione 15 La Sba punta forte sulla pallacanestro femminile 16 La nuova regina del trail italiano Maria Chiara Parigi 17 Anche la boxe è donna: grande vittoria per Gloria Mazzeschi, la prima pugile aretina 18 Circolo Tennis Arezzo, storica promozione in Serie A2 per la squadra femminile 19 Il Podio di Luglio 20 Daisy Bertelli, dalla Chimera Nuoto al titolo italiano A REGOLA D’ARTE 21 Il Millenario di Sansepolcro si chiude con la grande opera di Stefano Camaiti in mostra 22 L’arte fotografica come espressione dell’anima 24 È aretina una delle più importanti esponenti italiane del Pop Surrealism

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ANNO IV NUMERO 158 • VENERDÌ 2 AGOSTO 2013 • COPIA GRATUITA

IN COPERTINA: SCATTO, IDEA ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI

UNOAERRE INDUSTRIESSTRADA E, 5

LOC. SAN ZENO, AREZZO

TEL. 0575 925953

UNOAERRE INDUSTRIESSTRADA E, 5

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2 IL SETTIMANALE DI AREZZO 2 AGOSTO 2013

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRLANNO IV NUMERO 158 – VENERDÌ 2 AGOSTO 2013 © EDIZIONI GIORGIO VASARI

DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTI, EMAIL [email protected]: MARCO BOTTI, EMAIL [email protected]: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, MICHELE GIUSEPPI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, RO-BERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENAN-ZI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI, SAIMON SAVINI

AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL [email protected]À E MARKETING: PAOLA PRATO, 333/46.04.264, [email protected]

AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL [email protected]È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

EGV

VITA DELLA CITTÀ3 Province, siamo all’epilogo?4 Pieraccioni, celebrità che parla aretino6 Scatizzi: «Il Comune utilizzi auto elettriche per svi-luppare il turismo»7 C’era una volta la sicurezza…10 Vita da single, tristezza o leggerezza?26 Per chi ad agosto rimane in città… un evento pensato su misura

NON PIÙ PAROLE OMAI8 La Giostra del Saracino in esposizione ad Amelia

AREZZO SPORT13 IUS PALLAVOLO, pronte per una nuova stagione15 La Sba punta forte sulla pallacanestro femminile16 La nuova regina del trail italiano Maria Chiara Parigi17 Anche la boxe è donna: grande vittoria per Gloria Mazzeschi, la prima pugile aretina

18 Circolo Tennis Arezzo, storica promozione in Serie A2 per la squadra femminile19 Il Podio di Luglio: il sogno di Maria Chiara Parigi ai mondiali di Trail; la nuotatrice Bertelli vince il tricolore nei 200 Dorso; la Volley 88 è seconda ai campionati italiani Uisp20 Daisy Bertelli, dalla Chimera Nuoto al titolo ita-liano

A REGOLA D’ARTE21 Il Millenario di Sansepolcro si chiude con la grande opera di Stefano Camaiti in mostra22 L’arte fotografica come espressione dell’anima23 “Sopraffatti dagli eventi”, il sorprendente thriller di Ettore Leandri 24 È aretina una delle più importanti esponenti ita-liane del Pop Surrealism

L’ESPERTO RISPONDE28 Piccolo prontuario sul mangiar bene d’estate

IN QUESTO NUMEROIN QUESTO NUMERO

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3IL SETTIMANALE DI AREZZO2 AGOSTO 2013

PROVINCE, SIAMO ALL’EPILOGO?

l Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge su Città metropolitane, Province, Unioni e fusioni di Comuni. Le province saranno trasformate in enti di secondo livello, verranno svuotate dai loro “poteri” in attesa dell’abolizione dalla Costituzione. A un anno di distanza dal ddl di Monti, una nuova decisione priva le Province delle proprie competenze. Per l’Unione delle

Province Italiane ciò è “incostituzionale, e una resa alla burocrazia”. Il presidente della nostra Provincia Roberto Vasai commenta così la situazione: «Oltre che alla burocrazia

è una resa al vento dell’antipolitica, fatta però in modo semplicistico e demagogico. Le Province sono state fi n da subito vittime di una campagna di disinformazione che la ha rappresentate come enti inutili, quando non come esempi di spreco. In questi anni, però, le Province hanno avuto la capacità di gestire al meglio le risorse e hanno dato al territorio risultati concreti in termini di infrastrutture, difesa del suolo, manutenzio-ne di scuole e strade».

Il provvedimento viene giustifi cato con una “razionalizzazione della spesa pubblica”. Il risparmio sarà così incisivo?

«Risparmio? Sarà già tanto se con questa riforma si riuscirà a non spendere di più! Pensiamo al trasferimento delle funzioni con relati-vi dipendenti a enti come le Regioni, i cui contratti sono superiori a quelli delle Province, e comunque alla necessità di dover fornire ser-vizi essenziali riportandoli a livelli comunali, il che non rappresenta un risparmio. Nel mirino ci sono le indennità degli amministratori, poca cosa rispetto a quanto percepiscono consiglieri regionali e par-lamentari. Ancora una volta si getta fumo negli occhi dei cittadini per non procedere in quella tanto auspicata riforma del Parlamento, con dimezzamento dei parlamentari e dei loro stipendi».

Cosa si prospetta per il nostro territorio? «I nostri 39 Comuni perderanno oltre a un punto di riferimento

intermedio e importante per la loro attività amministrativa, anche un’identità territoriale.

Sempre che questo Governo, che fi no ad ora mi è sembrato del non fare, riesca a portare a termine questa riforma. La confusione è grande sotto il cielo, e può succedere di tutto».

I di Cecilia Falchi

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4 IL SETTIMANALE DI AREZZO 2 AGOSTO 2013

n mese e mezzo di riprese in città, spesso a contatto con la gente. Nei luoghi simbolo della collettività, al Prato come in piazza Vasari, nei vicoli del centro storico e fuori

dalle mura. Dentro ai negozi, di fronte ai ristoranti, davanti alle scuole. Un fantastico via vai è stato girato anche in mezzo agli aretini, che nella circo-stanza non hanno soltanto “prestato” la loro strade e i loro palazzi ma sembrano essere stati partecipi dell’evento, smentendo almeno parzialmente la no-mea di “botoli ringhiosi” che risale ai tempi dell’Ali-ghieri.

Bastino a titolo d’esempio le lunghe colonne di aspiranti attori in occasione dei provini, oppure i 7000 euro raccolti nell’asta di benefi cienza tenutasi lo scorso 13 luglio, con la vendita dei pezzi utilizza-ti nelle scene del fi lm per fi nanziare l’attività della onlus Solidarietà in Buone Mani. Di questo suo rap-porto instaurato con la città siamo andati a discutere appunto con Leonardo Pieraccioni, attore, sce-neggiatore e comico fi orentino alla sua undicesima esperienza dietro la macchina da presa, che rivela: «Arezzo si è dimostrato un ambiente di grande entu-siasmo nei nostri confronti – tra l’altro sulla fi ducia, visto che la pellicola uscirà a Natale, – confermando anche nell’asta di piazza San Domenico quanto per-cepito dall’inizio del mio soggiorno.

Sette settimane di calore, testimoniate anche dalle

numerose richieste di autografi e fotografi e, che ove possibile abbiamo tentato di accontentare».

Tra l’altro consideriamo che tra aretini e fi o-rentini storicamente non corre buon sangue. Sapeva che nel Cinquecento, dopo la conquista di Arezzo, i fi orentini demolirono l’intera area sommitale dell’abitato?

«Forse Pisa e Livorno non andranno mai a braccet-to ma per come la vedo, ed è una conseguenza della globalizzazione, al giorno d’oggi certe microfratture mentali si sono risanate in favore del superiore sen-timento di identità nazionale. Avverto piuttosto tale tensione nei confronti degli stranieri, sebbene anche questo sia un fenomeno che va progressivamente stemperandosi».

Un episodio divertente accaduto in questo pe-riodo a contatto con gli aretini.

«Tanto per dirne una, all’inizio in città non ave-vano riconosciuto Massimo Ceccherini vestito come un uomo di gesso, perché in una delle scene lui in-terpreta una statua vivente. Allora qualcuno si avvi-cinava per ammirare questo artista di strada, e dopo averlo scoperto scappava a gambe levate».

Dopo settimane di permanenza, ha cominciato a seguire i nostri punti di riferimento urbani?

«Devo ammettere che la sera, al termine delle ri-prese, ho frequentato meno la città rispetto agli altri del cast, che tuttavia sentivo il giorno successivo, al

PIERACCIONI, CELEBCHE PARLA ARETINO

«INVESTIRE NELLA PUBBLICITÀ IN «INVESTIRE NELLA PUBBLICITÀ IN TEMPO DI CRISI È COME TEMPO DI CRISI È COME COSTRUIRSI LE ALI MENTRE COSTRUIRSI LE ALI MENTRE GLI ALTRI PRECIPITANO»GLI ALTRI PRECIPITANO»

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STEVE JOBSSTEVE JOBS

U

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5IL SETTIMANALE DI AREZZO2 AGOSTO 2013

EBRITÀ NO

momento del truc-co, raccontare delle bon-tà gastronomiche locali. Certo Arezzo, non essendo Philadelphia, si impara a conoscere alla svelta, e già dal secondo giorno non ti serve più il navigatore. E se questo è il suo fascino, il suo merito è stato il fatto di riuscire incredibilmente a contenere tutto quanto serviva alla nostra storia».

Esiste un punto della città che gli è particolarmente a cuore?«Senza dubbio il Prato, che abbiamo attraversato in lungo e in largo e che ha fornito numerosi spunti per

le scene, a cominciare dalle corse di footing nell’affascinante vallata che si apre sotto al muraglione e al mini lunapark nei pressi del chiosco dietro al Duomo».

Ha visto Icastica?«Ci è piaciuta talmente tanto che l’abbiamo fi lmata spesso e la spacceremo per una nostra trovata, perché

quella del cinema è gente infi ngarda. A parere mio Icastica è molto suggestiva, moderna, dal forte impatto visivo. Certo, dopo un primo sguardo necessita d’essere assimilata per venire compresa appieno».

Quando tornerà a farci visita?«Di sicuro vorremmo farci un’anteprima, non solo perché Arezzo è veramente una protagonista nella pel-

licola ma anche per riconoscenza nei suoi confronti, visto l’importante sostegno ricevuto dall’Amministra-zione comunale. Poi non dimentichiamo l’entusiasmo delle persone, quello tipico di una città non troppo cinematografi ca e che è assente a Roma, Milano oppure Venezia, dove al contrario un fi lm è percepito non come occasione ma come elemento di disagio».

Gli aretini non possono che augurarsi il successo di Un fantastico via vai.«I miei ultimi lavori non sono passati inosservati, per cui voglio sperare che anche questa volta i riscontri

siano positivi e che anche la vostra città possa uscirne valorizzata. Tra l’altro, e involontariamente, ho inserit o un omaggio proprio alla pellicola che ha reso celebre l’immagine di Arezzo nel mondo, La vita è bella di Roberto Benigni, con l’identica inquadratura di una discesa in bicicletta nel centro storico. Questo nono-stante Arezzo, visti i suoi saliscendi, non sia esattamente il posto ideale da affrontare sui pedali».

di Andrea Bardelli

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6 IL SETTIMANALE DI AREZZO 2 AGOSTO 2013

a Regione Toscana ha stanziato 400.000 euro al Comune di Arezzo per l’acquisto di auto elettriche. Il capogruppo dei Popolari per Arezzo Luigi Scatizzi si chiede come il Comune intende investire tale fondi e, soprattutto, come vorrà utilizzare le auto elet-triche in questione. «Queste vetture – ha affermato Scatizzi, – sembra che siano desti-

nate a un servizio di car sharing nell’ambito del territorio cittadino e comunale, per permettere ai cittadini di noleggiare i mezzi e ridurre così l’utilizzo dell’auto privata. Un servizio del genere è già stato testato in città con un analogo progetto di bike sharing che prevedeva numerose postazioni dove noleggiare biciclette, con risultati non brillanti e uno scarso utilizzo da parte dei cittadini di questi mezzi di trasporto.

Mi chiedo allora se sia il caso di reinvestire risorse in un progetto che non ha avuto successo o se non sia meglio in-dividuare per queste auto una destinazione maggiormente funzionale».

La proposta dei Popolari per Arezzo è di volgere questi mezzi verso un utilizzo turistico. Le auto elettriche potreb-bero infatti esser dedicate alla visita della città storica, con-sentendo ai turisti di prenotare un tour con una guida che li

porti alla scoperta dei siti monumentali e museali del territorio, utilizzando il tragitto come una visita a cielo aperto delle bellezze aretine.

«Pubblicizzando adegua-tamente il servizio e inse-rendolo nei pacchetti delle agenzie turistiche – conclude Lorenzo Roggi dei Popolari per Arezzo, – potremmo ag-giungere un altro tassello a un più vasto e organico progetto di sviluppo del turismo sul territorio.

Condividiamo la bontà dell’investimento perché por-terebbe ad Arezzo mezzi ad alta effi cienza, ecologici, si-lenziosi, con assenza di emis-sioni dirette e con bassi costi di manutenzione, ma oc-corre inserirli correttamente nell’ottica della nostra città».

«IL COMUNE UTILIZZI AUTO ELETTRICHE PER SVILUPPARE IL TURISMO»

Ldi Marco Cavini

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tel. 0575 365251

Page 7: Il Settimanale di Arezzo 158

7IL SETTIMANALE DI AREZZO2 AGOSTO 2013

esteticasolariumbenessere

DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ DALLE 10 ALLE 20 – SABATO DALLE 10 ALLE 14

VIA TANUCCI 21, AREZZO – CELL. 331/9061707

C’ERA UNA VOLTA LA SICUREZZA…

era una volta una città in cui uscire la sera e rincasa-re tardi non dava

adito a timori. C’erano una volta strade, piazze, parchi in cui pas-seggiare, sostare, far giocare i pro-pri fi gli rientrava nel naturale or-dine delle cose. C’erano una volta la tranquillità di lasciare l’auto sotto casa, l’innocenza di un por-tone socchiuso, la certezza di co-ricarsi sicuri che la propria vetrina si sarebbe trovata al suo posto il giorno seguente. C’erano una vol-ta decoro, cura dello spazio pub-blico, sicurezza. C’è ancora tutto questo? Alla luce del moltiplicarsi di fenomeni di degrado urbano e microcriminalità in alcune aree della nostra città, e delle ripetu-te denunce dei cittadini abbiamo parlato con Meri, tra i promotori di Piazza Guido Monaco: cam-biamo musica, gruppo Facebook e comitato impegnato tuttora in una raccolta fi rme per combattere la mancanza di adeguata sicurez-za. Quel che è emerso è l’impe-gno di cittadini, associazioni e commercianti che vivono zone quali Guido Monaco, via Veneto,

i Bastioni, Campo di Marte, ecc., per costruire una rete di coopera-zione e proposte atta a combatte-re il disagio e il timore di chi ogni giorno – e ogni notte – si trova

a vivere un bisogno di sicurezza crescente.

Sono zone in pieno centro dove non si è più sicuri, a rincasare la sera, a sostare di giorno, a lasciare l’auto o a chiudere la saracinesca.

Si montano telecamere (spen-dendo cifre a tre zeri, in alcuni casi non funzionanti), si lamen-ta latitanza da parte delle forze dell’ordine ma manca una qual-siasi volontà propositiva da parte delle istituzioni, di combattere il problema alla radice, non ex post «come telesorveglianza vorrebbe».

Se ciò che manca fossero più banalmente una buona illumi-nazione pubblica e un nuovo modo di vivere queste aree, anzi-ché abbandonarle all’incuria per condannarle poi a divenire zone di bivacco e proliferazione di microcriminalità? Se provassimo a invertire i termini del proble-ma, combattendolo ex ante con la messa in atto continua di ini-ziative in quelle aree ora lasciate al degrado, per scoraggiare così comportamenti devianti, por-tando luce e vita ove son tenebre e silenzio, senza dimenticare mai la necessità di sostenere (e poten-ziare materialmente) l’impegno che le forze dell’ordine svolgono? Forse il benefi cio alla fi ne risulte-rebbe doppio: maggiore sicurez-za per tutti e un nuovo modo di «sentirsi comunità».

di Carlotta Andrea

Buracchi

C’

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8 IL SETTIMANALE DI AREZZO 2 AGOSTO 2013

L

abato 27 luglio è stata inaugurata ad Amelia (Terni) la mostra itinerante sulle Giostre, Quintane e Palii, iniziativa del progetto “Si dia inizio al Torneamento”

che vede come partner le Edizioni Giorgio Vasari.La presentazione è avvenuta durante la cerimo-

nia di apertura dell’edizione 2013 del Palio dei Colombi alla presenza delle autorità cittadine, oltre che dei Priori delle Contrade di Amelia, in Palazzo Petrignani, sede dell’Ente “Palio dei Colombi”.

Ad aprire la serie degli interventi, moderati dal presidente onorario dell’Ente Imolo Fiaschini, è stato il presidente Carlo Paolocci, seguito dal presidente della Provincia di Terni Feliciano Polli, dal presidente della

Camera di Commercio di Terni Enrico Cipiccia, dal delega-to ai gemellaggi del Comune di Civitavecchia Carla Celani e del sindaco di Amelia Riccardo Maraga.

Si è passati poi alla presentazione della mostra; è questa la quinta volta che viene proposta tale iniziativa che, in passa-to, ha ricevuto quale premio di rappresentanza, la medaglia del presidente della Repubblica Napolitano.

Ad Amelia sono in esposizione 23 manifestazioni tra cui la Giostra del Saracino, rappresentate da bandiere, foulard, manifesti, lance, oggetti vari e un pannello nel quale sono riportati i dati signifi cativi di ognuna: l’anno di nascita, il periodo e luogo dove si svolge, le contrade/rioni/quartieri in gara, una breve descrizione di come si svolge e gli indiriz-zi dei comitati organizzatori.

La mostra resterà aperta fi no a domenica 11 agosto ed è a ingresso libero.

NON PIÙ PAROLE OMAI…

Sa cura di Roberto Parnetti

Mai più doversi ricordare di

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via L. Galvani 21, 52100 Arezzo tel. 0575 1788686 – [email protected]

i i darei i dare

LA GIOSTRA DEL SARACINO IN ESPOSIZIONE

AD AMELIA

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9IL SETTIMANALE DI AREZZO2 AGOSTO 2013

La Bottega degli IllustriCaffè & Restaurant

via Garibaldi 73 – 335 [email protected]

DOPPIA STOCCATA VINCENTE DI VENERI ALLA GIOSTRA DELL’ORSO

Da Pistoia arriva un “doppio” successo tar-gato “Arezzo”: Luca Veneri (che correva per il Rione del Cervo Bianco assieme al pistoie-se Alessandro Culatore e al faentino Willer Giacomoni) ha infatti vinto la Giostra dell’Or-so, corsa giovedì 25 luglio, giorno della ricor-renza di San Jacopo, patrono della cittadina to-scana. Veneri è risultato pure miglior cavaliere, conquistando così lo Speron d’Oro (ex aequo con 7 punti con Alessandro Culatore e Rocco Betti).

L’aretino, in sella a Noble Lia, ha corso la se-condo tornata contro Simone Gianni (Rione Drago), sconfi ggendolo con un netto 3 a 1. Si è poi ripetuto nella quinta tornata contro Marco Pagliai (Leon D’Oro), mentre nella nona ha dovuto arren-dersi a Rocco Betti (Grifone) per 1 a 3.

Al termine delle dodici sfi de la classifi ca fi na-le vedeva il Rione del Cervo Bianco con 14 punti totali davanti al Drago (difeso da Gino Culatore e Simone Gianni con Marco Remoli riserva) con 13, il Grifone (con Giacomo Cresci, Rocco Betti e Federico Santi) con 8 e il Leon D’Oro (con Alessio Giannini, Marco Pagliai e Cristian Cordari) con 7.

Per la cronaca la Conchiglia d’Argento (premio per i migliori costumi) è stata vinta dal Rione del Grifone.SELEZIONATI I CAVALIERI ARETINI PER LA “GIOSTRA DELLA STELLA”

Lunedì 29 luglio si è svolta la pre-qualifi ca per i cavalieri che daranno vita alla 34a edizione del Palio della Contrade – Giostra della Stella, che si dispu-terà il prossimo 8 settembre a Bagno a Ripoli (FI).

Il regolamento della Giostra prevede che alle qua-lifi che uffi ciali accedano 6 cavalieri, per questo si è

provveduto ad allestire una pre-selezione, dato che le richieste pervenute entro la data stabilita supera-vano tale cifra.

All’appuntamento di lunedì, che si è svolto alla presenza di Elena Ciapetti (vicepresidente dell’Asso-ciazione “Palio delle Contrade”) e di Camilla Ulivi (consigliere), si erano iscritti nove cavalieri che han-no corso due tornate, nelle quali dovevano centra-re due stelle con diametro e punteggi decrescente. A vincere questa selezione è stato Luca Veneri che ha centrato tutte le stelle, per un totale di 8 punti, in un tempo 48,61 secondi. Alle sue spalle Daniele Gori, che ha chiuso anch’esso con 8 punti, ma con un tempo totale di 49,85 secondi.

A seguire Enrico Giusti con 5 punti ed un tem-po di 51,51 secondi, quindi Andrea Acquisti con 5 punti e 52,92 secondi. Il quinto e ultimo posto disponibile se lo è aggiudicato Marco Cherici con 3 punti. Questi cavalieri, unitamente a Gabriele Gamberi – che in quanto vincitore della passata edi-zione della Giostra correrà di diritto – si ritroveran-no nella Conca dei Giardini di Bagno a Ripoli per le prove uffi ciali di giovedì 4 settembre.

Mai più doversi ricordare di

scadenze (tassa di proprietà,

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10 IL SETTIMANALE DI AREZZO 2 AGOSTO 2013

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MASTRO ARTISTA (VIA BENEDETTO VARCHI 73)

DOVE TROVARE (GRATIS!) “IL SETTIMANALE”

VITA DA SINGLE, TRISTEZZA O LEGGEREZZA?

ati Istat: in Italia 7 milioni di single. Alcune testimonianze aretine.

Carlo, 39 anni, prima operaio, adesso proprietario di una ditta. Ci dice: «Vivo

felicemente solo, maniaco dell’ordine… Ogni tan-to una ragazza… Viaggi organizzati da “Avventure nel mondo”: sono uno spirito libero!».

Mai innamorato? «Dieci anni fa, volevo sposare una ragazza ma-

dre rumena, ci siamo lasciati per le interferenze dei miei. Non mi sono più innamorato».

Silvia, separata con un bimbo di 5 anni, im-prenditrice, ci dice: «Ho lavorato sodo per realiz-zarmi. A 37 anni mi sposo. Due anni dopo, vengo lasciata all’improvviso per un’altra!».

In cosa è cambiata? Pensa a un nuovo com-pagno?

«Sono diventata più apprensiva con mio fi glio. Ho gli affetti e le amicizie di sempre, a un nuovo compagno adesso non ci penso».

Spesso le aspettative sulla coppia sono deluse: la

persona amata dovrebbe aggiungere qualcosa alla vita di un’altra, e non toglierla! Tradimenti… di-vorzi. Diminuiscono i matrimoni e durano meno di cinque anni le convivenze.

Chiediamo a Marco 45 anni, impiegato, un mutuo: Cosa mette nel carrello?

«Scatolette e surgelati! – scherza. – Dovrei otti-mizzare le spese: ultimamente troppe creme, lozio-ni, dopobarba…».

Spera in una famiglia? Quanto infl uisce la crisi su questo suo desiderio?

«Non trovo l’anima gemella. Chat, gite per sin-gle, le ritengo una fregatura. Ma se la crisi scorag-gia, mai dire mai, non ho ancora perso la speran-za!».

Uomini e donne, tristi o per scelta, individuali-sti o egoisti: tantissime le tipologie di single.

Comprendiamo coloro che per necessità vivono ancora con i genitori, ma soprattutto chi, separato (senza altre alternative) con fi gli da mantenere, è costretto a vivere in un monolocale!

di Ivana Marianna Pattavina

D

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11IL SETTIMANALE DI AREZZO2 AGOSTO 2013

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12 IL SETTIMANALE DI AREZZO 2 AGOSTO 2013

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13 2 AGOSTO 2012

Ius PallavoloIus Pallavolo

continua a pag. 14

in copertinain copertina

i sa che nello sport l’estate è una stagione di passaggio, un momento nel quale, oltre a ricaricare le batterie, ogni società tira le somme sul proprio recente passato e cerca di trovare tutti gli spunti giusti per gettarsi al meglio nella nuova annata. Proprio come sta facendo la Ius Pallavolo Arezzo che, dopo i risultati positivi raccolti l’annata scorsa con il settore giovanile e la grande rimonta che ha permesso alla sua prima squadra di raggiungere i play-off di Serie D, guarda con rinnovata spe-

ranza alla nuova stagione ormai alle porte, come possiamo capire dalle parole di Luciana Locci, allenatri-ce della Seconda Divisione della Ius: «Veniamo da una stagione 2012-13 ricchissima di vittorie e soddisfazio-ni. La prima squadra, dopo un avvio altalenante, è riuscita ad agguantare i play-off nella quale è uscita al primo turno. Per quanto riguarda le squadre giovanili, siamo riuscite a raggiungere la fase finale in ogni cate-goria, tranne l’Under 12 vittoriosa nel campionato provinciale». Una Luciana Locci visibilmente soddisfat-

S

La mia attività professionale prevede:

Dietoterapia per la cura del soprappeso e obesità; Dieta personalizzata per diabete, ipertensione e altre patologie

nutrizionali; Indicazioni dietetiche per soggetti sani; Indicazioni dietetiche per donne in gravidanza e allattamento; Analisi della composizione con

tecnica impedenziometrica; Educazione alimentare; Dietoterapia e educazione alimentare in età pediatrica; Dietoterapia

secondo regime Axodiet

DOTT.SSA GIULIA ROGHI DIETISTA 349/0842310

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14 2 AGOSTO 2013

ta e che, in merito alla prima squadra, guarda alla prossima stagione con grande convinzione, soprat-tutto grazie all’ottimo finale dello scorso campio-nato che ha garantito la riconferma in toto di tutta la squadra, compresi i due allenatori Carnesciali e Donati: «L’esperienza avuta durante il campionato appena trascorso la giudico molto importante, vista la ristrutturazione che abbiamo fatto nella squadra a metà stagione e che ci ha portato sin da subito miglioramenti importanti». Mentre la prima squadra

lotta in Serie D e si accinge a iniziare la pros-sima stagione con la consapevolezza di avere le carte in regola per fare qualcosa d’importante, la società continua a la-vorare con la sua solita lungimiranza curando il setto-re giovanile, da sempre importante pilastro per la Ius: «La pianificazione del settore giovanile è sicuramente importantissima per noi, infatti cerchiamo da sempre di tirare su ragazze, rendendole in grado di giocare in prima squadra».

Settore giovanile di primaria importanza e che, attraverso le soddi-sfazioni che è stato capace di dare fino a ora, ha spinto la società a perseverare nonostante le difficoltà generali date «dall’abbando-no degli sponsor e delle Amministrazioni», come sottolinea sempre Luciana Locci, alla quale non mancano di certo ambizione e volontà di migliorarsi.

Soprattutto quando rivolge lo sguardo alla prossima stagione: «La nostra volontà è quella di puntare sempre in alto. Nelle Giovanili vo-

gliamo migliorare i risultati ottenuti l’anno passato a livello regionale. Per quanto riguarda la prima squadra, l’obiettivo è partire bene e lottare per la promozione, prendendo spunto da tutto ciò di buono che ab-biamo fatto nella seconda parte dello scorso anno». Nel frattempo la stagione passata è ormai oggetto per gli almanacchi e una nuova annata si sta avvicinando a grandi passi. Un’anno pieno di speranze, nel quale la Ius Pallavolo Arezzo dovrà tuffarsi senza esitazioni, per cercare di trasformare i propri sogni in realtà.

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Luciana Locci della Ius Pallavolo Arezzo ci parla dell’annata appena trascorsa e degli obiettivi raggiunti, con uno sguardo rivolto verso la nuova stagione ormai alle porte

Pronte per una nuova stagione[segue da pag. 13]

di Omero Ortaggi

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15 2 AGOSTO 2012

a Scuola Basket Arezzo punta tutto sul ritorno in città della pallacanestro femminile. Il neopresidente Mauro Castelli, tornato alla guida della società, ha ben chiare le priorità su cui lavorare nelle prossime stagioni, e tra queste c’è proprio quella di lanciare ad Arezzo il basket rivolto a bambine e ra-

gazze. L’idea è nata all’indomani del successo di “Arezzo Basket

Rosa”, il progetto promosso dalla Federazione per favorire lo svi-luppo della pallacanestro femminile: l’intervento, svolto nel corso dell’anno scolastico in 17 classi della scuola primaria “Curina”, ha permesso di far giocare gratuitamente ben 60 piccole atlete tra i 6 e gli 11 anni. «Vogliamo portare avanti quanto avviato nell’ultima stagione – spiega lo stesso Castelli. – La Federazione ha promosso questo progetto in cinque città di tutta Italia, con risultati deludenti ovunque tranne che ad Arezzo. Nella nostra città siamo riusciti a radunare decine di bambine che hanno deciso di fare basket e frequentare gli allenamenti settimanali, dunque abbiamo la ferma intenzione di non disperdere questo patrimonio umano, ma di la-vorare per creare presso la nostra società un vero e proprio polo di minibasket femminile».

Il progetto della Federazione è stato dunque interiorizzato dalla Sba che anche nella prossima stagione continuerà a investire sul basket rosa con nuovi percorsi nelle scuole e l’organizzazione di corsi femminili nelle proprie palestre.

Il primo tassello per riuscire in questo progetto è stato l’inserimento nei quadri sociali di Paolo Biggio [nella foto qui sopra], il responsabile dei corsi di minibasket rosa, che curerà la crescita del settore insieme ai tecnici Federico Fracassi e Lorenzo Guccione. «Innanzitutto punteremo sulla crescita delle bambine che già abbiamo – conclude Castelli, – promuovendo gli allenamenti in palestra e creando gruppi esclusiva-mente femminili. In secondo luogo abbiamo presentato alla Federazione un progetto per coprire con i no-stri istruttori numerosi plessi scolastici cittadini e far conoscere la pallacanestro al più alto numero possibile di bambine. Si prospetta un notevole impegno, ma siamo consapevoli di aver avviato la giusta strada per riportare ad Arezzo la pallacanestro femminile».

La Sba punta forte sulla pallacanestro femminileNella prossima stagione la società promuoverà corsi di basket rivolti esclusivamente a bambine e ragazze

L

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16 2 AGOSTO 2013

n bronzo mondiale che vale oro per Maria Chiara Parigi. Nella terra del “drago rosso”, in Galles, il 6 lu-glio durante il IV Campionato del Mondo IAU di Trail, la nostra concittadina – classe 1973, tesserata con la Podistaca Arezzo e convocata in Nazionale per l’oc-

casione – ha dato prova della sua dirompente forza fisica e mentale.

A Llanrwst, nella suggestiva Gwydyr Forest, si è concretizza-ta l’impresa della nuova regina del trail italiano. Una gara di 75 chilometri spalmata in un circuito di 15 chilometri da ripe-tersi cinque volte su 2.500 metri di dislivello. Un percorso velo-ce e poco tecnico. Brandendo le sue armi peculiari – grinta, determinazione e voglia di non mollare fino allo stremo delle

forze, – la Parigi ha varcato il traguardo in 7h 00’ 30” alle spalle delle due france-si Mauclair e Truel. Con questo strepitoso risultato, unito al quinto posto di Katia Fori e l’ottavo di Lisa Borzani, la compagine rosa italiana conquista anche l’argento della classifica a squadre (su quindici nazioni partecipanti). A salvare l’intera spedizione azzurra è stata proprio la no-stra concittadina, tra l’altro alla sua prima prova interna-zionale, centrando subito il podio. Un appuntamento cui Maria Chiara teneva particolarmente (unica competizio-ne riconosciuta ufficialmente a livello internazionale dalla IAAF, l’organismo internazionale dell’Atletica Leggera) concentrandovi tutti gli sforzi stagionali: lo dimostrano le due partecipazioni nelle lunghe distanze a gennaio (se-conda posizione alla Maratona della Pace sul Lamone) e a marzo (prima all’Ultrabericus Trail) poi a inizio aprile (sempre prima all’Ecomaratona dei Monti Cimini).

Un dominio cui è seguita la convocazione in Nazionale. «Per me è stata un’esperienza irripetibile e unica. Ho fat-to di tutto per concentrare i miei sforzi e dare il meglio. Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicino perché è anche grazie a loro che ho ottenuto questi risultati», ha dichiarato la Parigi poco dopo la gara. Gara tutta all’at-tacco per l’atleta amaranto la quale, dopo essere stata anche seconda, solo al 50° chilometro ha dato segno di cedimento permettendo alla francese Truel di sopravan-zarla. Ma il cuore e la grinta potenti della nostra portaco-lori le hanno permesso, nell’ultimo chilometro, di non mol-lare e strappare con le unghie e coi denti, meritatamen-te, il terzo posto. Eloquente il commento di Luca Panichi,

il suo allenatore, che lancia Maria Chiara nel firmamento dell’Ultra Trail: «Mi telefonò dicendomi che tutti gli allenamenti li aveva fatti da sola improvvisandoli e ora, in Nazionale, voleva un aiuto importante. In un mese e mezzo, con alcune migliorie, abbiamo sistemato alcune cose. In lei è spiccata sin da subito la gran-de determinazione a coronare una buona struttura per questa disciplina. Credo che possa fare ancora molte cose, poiché abbiamo appena iniziato».

Ma il regalo della leonessa Parigi è una lezione di vita che si nasconde in questa impresa. Ci racconta infatti come il credere fermamente in qualcosa, amando ciò che si sta facendo, con sacrificio, grinta, passione, possa portare non tanto a grandi risultati, ma alla vittoria su tutte le paure, i limiti, le barriere della nostra esistenza. È questo il sapore della vittoria per Maria Chiara.

U

di Giacomo Belli

La nuova regina del trail italianoMaria Chiara Parigi

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17 2 AGOSTO 2012

rinta e determinazione non sono qualità unicamente maschili. E la prova tangibile ci arriva da una disciplina, la boxe, che finora, ad Arezzo, ha sfornato soltanto ta-

lenti dotati di cromosoma Y. Ma eccoci arrivati a una vera e propria svolta. La boxe aretina si tinge finalmente di rosa grazie all’esordio della prima pugile di casa nostra, Gloria Mazzeschi, che in pochi mesi di agonismo sportivo è riuscita a dimo-strare sul ring non soltanto le proprie doti tecniche, ma anche la propria forza e l’infinito amore per una disci-plina che le ha cambiato la vita. Da sempre interessata all’universo del pugilato, la boxeuse ventiseienne ha in-dossato i guantoni soltanto due anni fa, al termine di un percorso che l’aveva portata a sperimentare, in un primo momento, il nuoto e l’equitazione. Ma è stato per reagire a un periodo nero della sua vita che Gloria ha deciso di presentarsi in palestra, assecondando così una delle sue grandi passioni. «Ho intrapreso questa strada come sfida personale – dichiara Gloria. – Questo sport mi ha ridato equilibrio e mi ha permesso, più volte, di affrontare la quotidianità da una prospettiva diversa». Come la boxe è diventata di fondamentale importanza per Gloria, an-che lei sta dando tanto alla boxe, alla “grande famiglia” della società Nicchi e alla città d’Arezzo. Aldo Nicchi, il suo tecnico, ha piena fiducia in lei e la descrive come una ragazza preparata e determinata che, in soli due anni, ha fatto passi da gigante dimostrando, giorno dopo giorno, una formidabile dedizione alla disciplina.

A dimostrazione di tutto ciò, il suo esordio sul qua-drato non è passato affatto inosservato. Il 13 giugno al PalaValenti di Firenze, Gloria è salita per la prima volta sul ring incontrando la fiorentina Martina Righi. Un incontro che, come molti tecnici del settore hanno specificato, “si è rivelato qualitativamente superiore a quelli di molti atleti navigati, mettendo in mostra le ottime capacità tecniche della giovane pugile areti-na”. La prima vittoria non si è fatta molto attendere. Lo scorso 4 luglio, a Sesto Fiorentino, Gloria ha infat-ti battuto la padrona di casa Sara Loi, dimostrandosi non soltanto dotata di un migliore allungo, ma anche capace di prendere l’iniziativa e incalzare l’avversaria nel corso di un combattimento entusiasmante senza esclusione di colpi. «Questi primi incontri mi hanno trovata emozionata, ma sono salita sul ring armata di tanta voglia di fare bene e uscire vittoriosa perché, per me, tutto questo è un sogno che si realizza».

La strada da percorrere è ancora lunga, ma speria-mo che per Gloria questo sia solo l’inizio di una lunga carriera lastricata di soddisfazioni e successi.

Anche la boxe è donnaGrande vittoria per Gloria Mazzeschi, la prima pugile aretina

di Elettra Fiorini

G

Gloria Mazzeschi con Aldo (a sx) e Adriano Nicchi

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18 2 AGOSTO 2013

stato realizzato un sogno. Una cosa che all’inizio della stagione era solo una speranza oggi

è una bellissima realtà, sia per il nostro circolo, ovviamente or-goglioso, sia per la città». Il ca-pitano Andrea Garzi inizia così il suo discorso sulla storica pro-mozione della squadra femmi-nile del C.T. Arezzo in Serie A2. È infatti la prima volta in assoluto che un team di ragazze della nostra città arriva a un livello così alto. Mai nessuna squadra femminile aretina prima d’ora aveva raggiunto la Serie A2: comprensibile quindi la soddi-sfazione del capitano, che ha

guidato le tre tenniste al successo del campionato. «Le tre ragazze – Lora Dabija, Apollonia Melzani e Francesca Mazzali – sono state fantastiche nel corso del campionato e si sono dimostrate complementari tra di loro, confermando subito un buon gioco e facendo capire a tutti che sarebbe stato davvero difficile batterle – spiega Garzi. – L’innesto della Mazzali, tennista ravennate, ci ha fatto fare un buon salto di qualità. All’inizio la squadra era costruita per fare un campionato di vertice, visto che sapevamo il valore delle nostre tenniste, ma c’erano forti dubbi sul salto di categoria. Dalle prime giornate, però, noi del C.T. Arezzo abbiamo capito che la promozione in Serie A2 era un traguardo realizzabile».

In effetti, l’approdo nella seconda serie italiana si è avverato. Dopo un primo tur-no di play-off agevole, in finale le ragazze di Garzi hanno affrontato l’Ambrosiana Milano, storico e prestigioso circolo. Nella doppia sfida, sono arrivate due vittorie per 3-1 (in casa) e 2-1, che sono valse la vittoria del campionato di Serie B e il salto

di categoria. In particolare, ci rivela Garzi: «Siamo stati fortunati ad arrivare secondi, poiché nell’altra parte del ta-bellone erano presenti squa-dre forse un po’ più ostiche, ma di certo non è stata una cosa voluta. Alla fine, comunque, è arrivata questa promozione, che se-gna il punto più alto raggiunto dal tennis femminile aretino e ci rende orgogliosi del lavoro svolto.

Ma questo deve essere solo un pun-to di partenza. Ora c’è la volontà, con un altro gran-de innesto, di fare un campionato al vertice e di dare l’assalto alla Serie A1, per provare a entrare tra le mi-gliori otto formazioni d’ Italia». Il prossimo campiona-to, quindi, si preannuncia davvero di altissimo livello, tutto da vivere, con le ragazze del C.T. Arezzo che sicuramente faranno parlare di sé.

«È

Circolo Tennis Arezzo

Storica promozione in Serie A2 per la squadra femminile

Francesca Mazzali (foto di Francesco Bobo Sisi)

di Alessio Segantini

Lora Dabija (foto di Francesco Bobo Sisi)

Apollonia Melzani

Page 19: Il Settimanale di Arezzo 158

19 2 AGOSTO 2012

posto: Maria Chiara Parigi - posto: Maria Chiara Parigi - Podistica ArezzoPodistica Arezzo

Sacrificio, costanza e passione permettono di arrivare lontano. A di-mostrarlo è Maria Chiara Parigi, podi-

sta aretina del 1973 che sabato 6 luglio ha con-quistato uno splendido bronzo al Campionato del Mondo di Trail in Galles. L’atleta, in forza nel-la Podistica Arezzo, è risultata come la miglior italiana della competizione ed è salita sul tetto del mondo dopo una gara impeccabile, in cui ha corso 75 chilometri senza mai uscire dalle pri-me dieci posizioni e riuscendo così a prendere una meritata medaglia di bronzo.

posto: Daisy Bertelli - Chimera posto: Daisy Bertelli - Chimera Nuoto Nuoto

I Campionati Italiani Esordienti di nuoto hanno consacrato la stella di Daisy Bertelli. La giovane

nuotatrice della Chimera Nuoto, nata nel 2001, ha gareggiato il 6 e il 7 luglio alla manifestazione nazionale di Rovereto indossando i colori della rappresentativa toscana e ha dato spettacolo, centrando uno storico tricolore nei 200 Dorso. Non paga del risultato, Bertelli si è poi ripetuta cogliendo l’argento nei 100 Dorso e il bronzo nei 400 Stile Libero, per un tris di podi con cui l’are-tina si è imposta tra le più promettenti atlete dell’intero panorama italiano.

posto: Volley 88posto: Volley 88Dal 5 al 7 luglio Rimini ha ospi-

tato i campionati italiani Uisp di pallavolo. Nell’Under 16 erano presenti anche le aretine della

Volley 88 che, dopo la vittoria nel campiona-to provinciale Primavera, hanno conquistato gloria pure a livello nazionale, ottenendo uno splendido secondo posto finale. La cavalcata delle ragazze di Stefano Gialli ha preso il via con le nette vittorie per 2-0 ottenute nel girone di qualificazione contro le fiorentine della Remo Masi, le torinesi del Grugliasco e del Dravelli, e le modenesi del Campogalliano; in semifinale ecco un altro acuto per 25-21 e 25-15 contro la Reba Volley Torino. La corsa delle aretine si è fermata solo in finale con il 3-1 contro il Terranuova, una sconfitta che comunque non inci-de sulla bella impresa delle ragaz-ze della Volley 88.

Marco Cavini

1°1°

2°2°

3°3°

IL PODIO DI LUGLIO

Il sogno di Maria Chiara Parigi ai Mondiali di Trail

Maria Chiara Parigi (a dx)

Daisy Bertelli con i tecnici Batti e Alessandrini

l’Under 16 del Volley 88

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20 2 AGOSTO 2013

n titolo italiano, un argento e un bron-zo ai campionati nazionali Esordienti A di nuoto. Con questa eccezionale impresa Daisy Bertelli, giovane atle-ta della Chimera Nuoto, ha raggiun-

to la definitiva consacrazione e si è così im-posta come una delle più promettenti atlete dell’intero panorama italiano. Classe 2001, la nuotatrice aretina ha gareggiato alla manife-stazione di Rovereto (Trento), indossando i co-lori della rappresentativa toscana e ha dato spettacolo, centrando uno storico tricolore nei 200 Dorso. A questo alloro si aggiungono l’argento conquistato nei 100 Dorso e il bronzo nei 400 Stile Libero, per un tris di podi con cui l’aretina è riuscita a issarsi ai vertici del nuoto nazionale.

Il tricolore di Bertelli è stato accolto con gran-de gioia dai suoi tecnici Elisabetta Alessandrini e Lorenzo Batti, e dall’intera Chimera Nuoto che per la prima volta nella sua storia è riu-scita a realizzare il sogno di vincere un titolo nazionale con una propria atleta. «Questo successo – afferma Marco Magara, direttore tecnico della Chimera Nuoto, – è il risultato dei cambiamenti che abbiamo apportato nell’ul-timo biennio alle nostre metodologie di alle-namento e all’organizzazione del nostro setto-re agonistico. I tecnici Alessandrini e Batti sono stati bravissimi nel realizzare il nostro progetto, esaltando il talento di Bertelli e permettendole di salire al vertice del nuoto tricolore. Dopo i tanti titoli regionali conquistati, per lei è arriva-

to il momento di raggiun-gere la consacrazione a livello nazionale, proiettan-dosi tra le più promettenti atlete del panorama italia-no». Le medaglie di Bertelli hanno permesso alla squadra toscana di centrare un bel quarto posto nella classi-fica finale, alle spalle di Lombardia, Lazio e Campania. Nella rappresentativa regio-nale era presente anche Elisa Fazzuoli, un’altra atleta aretina della Chimera Nuoto che, pur non essendo salita sul podio, ha comunque contribuito al bel risultato toscano. «Di cinque atlete della Toscana, due erano le nostre – chiude Magara, – un traguardo eccezionale che testimonia l’eccellenza raggiunta dal no-stro settore giovanile».

U

Daisy Bertelli, dalla Chimera Nuoto al titolo italiano

La giovane atleta aretina ha centrato il tricolore nei 200 dorso ai

Campionati Nazionali Esordienti

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21IL SETTIMANALE DI AREZZO2 AGOSTO 2013

o scorso 15 luglio, nelle sale del Palazzo Vescovile di Sansepolcro, è stato inaugurato il dipinto Chiesa, costruzione d’anime di Stefano Camaiti, con il quale la Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro chiude il Millenario del Duomo e della città bitur-gensi.

L’allestimento, che oltre alla grande tela comprende pure 47 bozzetti preparatori, è a cura di Serena Nocentini, direttrice dell’Uffi cio Arte Sacra della Diocesi, e dall’architetto Andrea Gori.

L’evento è una degna conclusione per il per-corso Mille anni, lanciato da “La Voce di Arezzo, Cortona e Sansepolcro” e dedicato alla storia della città natale di Piero della Francesca, con lo scopo di valorizzare il suo patrimonio storico e culturale.

Il quadro del pittore di Pieve Santo Stefano – autore anche del logo che ha caratterizzato i festeggiamenti del Millenario – racconta passa-to, presente e futuro della comunità valtiberina. Un’opera complessa il cui punto di partenza sono Arcano ed Egidio, i due pellegrini che, di ritor-no dalla Terra Santa, avrebbero sostato nei pressi di una sorgente d’acqua e lì avrebbero fondato un oratorio dove custodire le reliquie del Santo Sepolcro.

Questa volta, però, Camaiti ha deciso di spiaz-zare tutti. I due santi fondatori del Borgo sono infatti rappresentati con vesti inedite. Grazie alla fantasia e all’estro dell’artista i due diventano pellegrini moderni che dialogano di fronte alla pianta della Città, bagnata da una sorgente posta sulle antiche rovine, reminiscenze della primige-nia abbazia.

L’estremità inferiore del bastone di un pellegri-no è puntata sulla fortezza di Sansepolcro, riferimento simbolico alle virtù cardinali in legame alle virtù uma-ne e all’esistenza dedicata al bene e alla scelta dei mezzi adeguati per compierlo. In secondo piano, uomini di diverse etnie collaborano alla costruzione della cattedrale biturgense, in pieno spirito di giustizia e pace.

Le fi gure in lontananza, muovendosi sopra un’ideale impalcatura, simboleggiano le pietre vive della chiesa, nella quale ciascuno di noi ha un compito assegnato. A sinistra s’intravede la porta d’ingresso del duomo; sul lato opposto un arco segna il passaggio dell’anima verso la Gerusalemme celeste.

Gli splendidi colori – tutti caldi toni pastello – e la luce, davvero unica, rendono il quadro ricco di vita e di serenità interiore. La grandiosa opera resterà visibile al pubblico fi no a domenica 1° settembre.

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MILLENARIO DI SANSEPOLCRO

L’EVENTO SI CHIUDE CON LA GRANDE OPERA DI STEFANO CAMAITI IN MOSTRA

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AREZZO BELLE ARTI

di Serena Capponi

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Page 22: Il Settimanale di Arezzo 158

22 IL SETTIMANALE DI AREZZO 2 AGOSTO 2013

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CENTRO DI RICERCA E DOCUMENTAZIONE PER

L’ARTE CONTEMPORANEA

na fotografi a è un segre-to intorno a un segreto: più rivela e meno lascia capire». Prendendo in

prestito una frase famosa da una del-le fotografe più conosciute del secolo scorso, Diane Arbus, possiamo arriva-re fi n dentro il senso profondo dell’ar-te fotografi ca della giovane aretina Lucrezia Senserini, classe 1988.

«La realtà, vista attraverso il fi ltro dell’obiettivo, si è rivelata diversa, a volte sinistra o addirittura inquietante, ma comunque sempre delineata da un dettaglio che può essere solo immagi-nato, pensato. Conosciuto, sì, ma solo attraverso le proprie sensazioni».

Ci risponde così quando le chiedia-mo cosa vede ogni volta che scatta e ogni volta che riguarda le sue foto incorniciate a comporre il tema di una mostra. In effetti di mostre e concorsi ne ha fatti un bel po’, per essere all’inizio del suo percorso artisti-co. Nel 2011 vince il concorso Apab sul tema del fotoreportage in bianco e nero con L’anima dell’Africa: la

vita e la morte, due anni dopo è tra i vincitori di Face Your Talent, con-corso sul tema dell’identità, e la sua foto è esposta a Milano, alla galleria Spazio Farini; è anche a Bologna, tra i fi nalisti della prima edizione del contest Photographic Talent 2013, organizzato dall’agenzia di moda Jada Bos Fashion, in collaborazione con la scuola di fotografi a professio-nale Shoot Institute.

Anche sul web – che ormai la fa da padrone – è molto apprezzata: sono sette gli scatti che Vogue ha scelto di pubblicare sulla community del suo sito internet (www.vogue.it/photovogue), e seguitissimo è il suo profi lo su Flickr, dove si possono ve-dere molte delle sue foto più belle, protagoniste di vari suoi progetti personali.

L’ARTE FOTOGRAFICDELL’ANIMA

di Valentina Paggini

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23IL SETTIMANALE DI AREZZO2 AGOSTO 2013

FICA COME ESPRESSIONE

Progetti che ha iniziato a portare avan-ti dopo la laurea in Musica e Spettacolo e dopo aver preso l’attestato di tecnico qualifi cato presso la Scuola Internazionale di Fotografi a Apab, dove – ci dice – «mi sono avvicinata alla teoria, quindi come sistemare le luci e come raccontare storie tramite imma-gini. Da qui, ho iniziato a lavorare in autonomia, scattando secondo linee progettuali che avevo in mente da un po’, come la serie di foto sul contrasto luci/ombre, vari ritratti, soprattutto di donne, che mi hanno permesso di scoprire le diverse anime della femminilità e le emozioni inconsce della donna, e il progetto Claustrofobica assenza realizzato con la Polaroid, quindi tutto in analogico».

Curiose e di un effetto sorprendente sono anche quelle scattate con pellicole scadute. «Sto indagando pure la fototerapia – ci confessa – e altre sfaccettature della psiche umana, anche se per formarmi appieno sento il bisogno di uscire dalla realtà provinciale, troppo spesso chiusa su se stessa e restia ad aprirsi al mondo».

www.flickr.com/photos/lucrezia_senserini

SOPRAFFATTI DAGLI EVENTI Il sorprendente thriller di Ettore Leandri

Sopraffatti dagli eventi è il racconto di Ettore Leandri, 37enne scrittore di Castiglion Fiorentino (Ar), pubbli-

cato da 0111 Edizioni e disponibile in formato ebook.Un giallo che racconta la storia di una famiglia di

Rimini, benestante e apparentemente perfetta: di Francesco, uomo stimato, di sua moglie Marta e della loro figlia Noemi, che lavora a New York da cinque anni.

La narrazione si apre con la notizia dell’incidente ac-caduto ai genitori e della partenza improvvisa di Noemi per l’Italia: e qui inizia il giallo. Come sono morti i genito-ri, trovati entrambi senza vita in casa propria? Un caso chiuso per il commissario, ma non per Noemi che si in-terroga sulle poche informazioni che la madre le aveva comunicato in un telefonata un paio di mesi prima.

Il racconto ripercorre a ritroso alcuni momenti deter-minanti nella vita recente dei tre protagonisti, analizzan-do il loro punto di vista fino a spiegare nei minimi parti-colari l’accaduto e le motivazioni dietro ai loro gesti. E quando il lettore pensa di aver finalmente ricomposto tutte le tessere del puzzle, come vuole un buon thriller, viene di nuovo “sopraffatto” da un epilogo decisa-mente impensabile.

Cecilia Falchi

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24 IL SETTIMANALE DI AREZZO 2 AGOSTO 2013

ul fi nire degli anni Settanta, negli ambienti cali-forniani underground prende vita la Lowbrow Art, meglio conosciuta come Pop Surrealism. Robert Williams e Gary Panter sono i pionieri di un’arte che

presenta soggetti caricaturali, spesso legati al mondo ludico, inseriti in ambientazione oniriche e caratterizzati da un’ac-centuata decoratività.

Nel 1994 la Lowbrow Art diventa un movimento che co-mincia a raccogliere adepti ovunque, anche in Italia, dove un gruppo di artisti trova la consacrazione a Roma nel 2011 con l’evento dal titolo Italian Pop Surrealism.

Tra i protagonisti c’è anche l’aretina Amelia Von Grüne, clas-se 1973, eclettica pittrice da anni sensibile a tematiche legate al veganismo [fi losofi a di vita basata sul rifi uto di ogni forma di sfruttamento degli animali, ndr] e all’antispecismo [movi-mento secondo cui l’appartenenza a una diversa specie non giustifi ca il diritto di disporre della vita, della libertà e del lavoro di un essere senziente, ndr].

Nei suoi lavori Amelia affronta in maniera unica e sorpren-dente il rapporto tra l’uomo e gli altri animali invertendo i ruoli, vale per tutti l’opera ammirabile ad Arezzo lungo il percorso meccanizzato di via Pietri, intitolata Houyhnhnm, dove un cavallo utilizza una persona piegata per compiere eser-cizi ginnici.

L’incontro con la creatività per Amelia avviene molto presto. «A cinque anni facevo i ritratti a mio nonno nelle calde sere d’estate – ci racconta. – Lui era così entusiasta della mia capacità istintiva di saper gestire la tavolozza, che faceva vedere le “opere” a tutti gli amici.

Crescendo non pensavo che la pittura potesse rappresentare il mio futuro lavorativo, quindi in parallelo portavo avanti altro, reprimendo la mia indole. Poi la vita, tra cadute e risalite, mi ha riportato all’arte, anche se con essa ho un rapporto di amore-odio: ci sono momenti in cui la accantono, per riprenderla in seguito con passione».

Etica ed estetica. «Sono due parole inscindibili. La pittura deve incantare l’occhio ma lasciare anche messaggi. All’inizio del

nuovo millennio, dopo aver terminato l’Accademia delle Belle Arti a Firenze, era sempre più forte l’esigenza di denunciare.

L’esito fi nale di questa fase inquieta è stata la nascita – nel 2009 – di “Cassandra” e del ciclo di opere in cui preannunciavo apocalissi e disastri eco-ambientali. Un periodo dal quale sono uscita molto provata e dove ho capito che un approccio drammatico non sempre è la migliore soluzione per veicolare informazioni».

Conseguenza naturale è la creazione di un altro alter ego: Amelia Von Grüne.«Per sintetizzare un nuovo linguaggio ho recuperato le iconografi e tranquillizzanti degli anni Cinquanta e

Sessanta tratte da illustrazioni per bambini, ma anche i cartoni animati che fagocitavo da piccola, tutte im-magini familiari, già decodifi cate dall’occhio comune, che non creano le barriere o i timori reverenziali che

È ARETINA UNA DELLESPONENTI ITALIANE

S

s-

La cucina secondo Caterina

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25IL SETTIMANALE DI AREZZO2 AGOSTO 2013

viale Cittadini 190575 902825

ELLE PIÙ IMPORTANTI NE DEL POP SURREALISM

di solito ha chi si avvicina all’arte contempo-ranea. L’uso del bianco e nero serve invece a mitigare certe scene che possono risultare scioccanti, anche se, come dico sempre, non vanno prese alla lettera».

La vicinanza ai diritti degli animali è preponderante.

«La mia vita è improntata all’empatia, a comprendere lo stato d’animo altrui, a

mettermi nei panni degli altri esseri viventi. I protagonisti delle opere si legano alla mia sensi-

bilità animalista ma sono anche una metafora di come relazionarsi con il diverso, il più de-bole o se vogliamo con le nostre parti più vulnerabili».

E l’adesione al Pop Surrealism?«Devo essere sincera. A me interessava un

stile retrò con atmosfere goticheggianti, ma ero all’oscuro di cosa fosse la Lowbrow Art lo-sangelina. L’ho scoperta quando le mie opere sono state connesse a essa. Approfondendo

l’argomento mi sono stupita di come i temi a me cari siano presenti in quella corrente».

Agosto. Momento di riposo anche per gli artisti? «Non proprio. Sto vivendo una nuova fase di fermento

e grandi cambiamenti, quindi non escludo che presto nasca qualche altro mio alter ego. Ciò non signifi ca che Amelia ab-bia esaurito il suo percorso. È un personaggio dichiaratamente atemporale, quindi non potrà mai passare di moda».

www.facebook.com/amelia.vongrune

mpro

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rina Houyhnhnm

di Marco Botti

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26 IL SETTIMANALE DI AREZZO 2 AGOSTO 2013

PER CHI AD AGOSTO RIMANE IN…UN EVENTO PENSATO SU MISURA

orna Sapori in Villa a Villa Severi dal 6 al 10 agosto: ne abbiamo parlato con Lucia Martinelli della Strada del Vino. «La nostra è una manifestazione frutto della collaborazione di un gruppo ormai collaudato, in cui oltre a Strada del Vino c’è Ais delegazione di Arezzo, Associazione Cuochi e Aicoo, a cui quest’anno si sono

aggiunti Vetrina Toscana a Tavola, Confcommercio e Confesercenti».Avete allargato la rete.«Esatto, l’idea è proprio questa. Ovviamente abbiamo anche il patrocinio di Provincia, Camera di

Commercio e Comune, a confermare lo spirito di collaborazione tra pubblico e privato, oltre che tra privati.Da tre anni abbiamo voluto allungare questa nostra offerta perché ci siamo accorti che tanta gente ad

agosto – ultimamente sempre di più – rimane in città. Ci piaceva offrire un servizio di qualità pensato so-prattutto per gli aretini che rimangono ad Arezzo».

Il programma?Anche quest’anno è molto ricco: partiamo verso le 19.30, perché prima il caldo non ce lo permette!

Cominciamo con un aperitivo letterario, la Severiana, quattro chiacchiere e bollicine: quest’anno gli argo-menti saranno tutti legati all’enogastronomia, l’argomento che ci è più consono. Spazieremo, passando dalla cucina locale alla cucina rivisitata e al cake design, anche con vari food blogger del territorio.

Tutte le sere avremo un ospite e faremo dei piccoli coo-king show coinvolgendo i non addetti ai lavori, per rendere l’atmosfera più simpatica e far capire che l’enogastronomia è un argomento trasversale, che coinvolge e appassiona tutti».

Bere e mangiare: cosa ci aspetta?Il ristorante – che apre alle 20 – quest’anno sarà dedicato

alle vallate, con cinque serate a tema. Abbiamo cercato di coinvolgere i produttori, per valorizzare le nostre qualità: dal fagiolo zolfi no alla trota fario, dal grigio del Casentino al tartufo della Valtiberina e chi più ne ha più ne metta.

Il tutto interpretato dagli chef del territorio, grazie all’Associazione Cuochi e a Vetrina Toscana a Tavola.

Dalle 19.30 sarà operativo il wine bar con un centina-io circa di etichette del territorio, curato oltre che dalla Strada del Vino dai sommelier dell’Ais.

di Francesco CiabattiT

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ACCONCIATURE DA CERIMONIA E DA SPOSA

Nel dopocena un salottino sarà dedicato al sigaro toscano, in abbinamento ai vinsanti e ai distillati anch’essi rigorosamente del territorio.

Sempre nel dopocena musica dal vivo, quest’anno con generi più adatti al contesto, jazz, mu-sica classica… Poi il Mercatale, il mercato dei prodotti agricoli, si estende ulteriormente – a pro-posito del fare squadra – ad alcu-ni artigiani e artisti locali».

Un occhio di riguardo anche ai bambini.

«Ci sarà un angolo a loro de-dicato e curato dalle Fattorie Didattiche, in cui saranno presenti ad esempio gli Amici dell’Asino e i pony, così come laboratori di decoupage, cucina, e due librerie che gentilmente collaboreranno con noi per fare letture e altro».

Il periodo invita anche ad alzare gli occhi al cielo… «Infatti il Gruppo Astrofi li sarà presente in due serate, per poter gestire tutti coloro che verranno, col gran

fi nale ovviamente per la notte di San Lorenzo, il 10 agosto, in un ritorno simbolico ai Calici di Stelle da cui siamo partiti».

Ci sarà anche una serata speciale dedicata al senza glutine.«Tutte le sere ci saranno i cibi di strada senza glutine, in più abbiamo pensato di fare una serata per tutti

dedicata al senza glutine, per farne sentire i sapori e dimostrare che adesso c’è tanta qualità pure in quest’am-bito. Oltretutto il pubblico è più ampio di quello che si pensava, per questo non abbiamo voluto fare un menù a parte, ma il contrario, integrare tutti nella conoscenza di questi sapori».

Altre chicche?«In una serata parleremo di tradizione e innovazione, di cucina aretina secondo Guido Gianni: abbiamo

invitato suo cognato assieme a Zelinda Ceccarelli per ricordarlo e ricordare le sue ricerche storiche e le sue ricette, lui è stato un precursore».

IN CITTÀ…

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CHE NOIA CHE CALDO, CHE CALDPICCOLO PRONTUARIO SUL MANGIAR BENE D’ESTATE

pesso si dice che in estate non si ha fame, si pensa di mangiar meno, ma inspie-gabilmente le persone aumentano di peso. Sarà sfortuna, mandata come punizione per qualche peccato di gola invernale? Analizziamo i fatti. Spesso con il caldo tor-rido estivo non si ha voglia di mettersi al caldo dei fornelli per cucinare e quindi si

fi nisce per saltare i pasti, mangiare “al volo” pane con affettati e formaggi o pasteggiare solo con la frutta, pranzare con “vaschette” di gelato apparentemente leggero o nutrirsi di soli snack, troppo ricchi di grassi e zuccheri semplici.

Quindi, pur mangiando poco, è molto facile mangiar male. Lo sbaglio sta nel sottovalutare tutte queste pratiche. Infatti chi non si mette seduto a tavola a mangiare con calma quello che è il suo pasto, fi nisce per non esserne sod-disfatto e rischia di non registrare di aver mangiato. Nei panini (che sarebbe meglio fossero fatti con il nostro pane toscano, senza olio né sale) poi ci sono tutta una serie di aggiunte pericolosissime per la li-nea che non vengono ben valutate, come ad esempio i formaggi, i vari condimenti, le creme e le salse.

La frutta contiene zuccheri semplici, non da sazietà come un piatto di pasta che contiene carboidrati. Si fi nisce per mangiarne grandi quantità che appor-tano calorie lasciando il varco aperto a fame e a pericolosi “smangiucchiamen-ti” fuori pasto. Il gelato poi è un ottimo sostitutivo di pasto una volta ogni tanto, ma occhio alla quantità e a quali gusti si scelgono. Ovviamente quelli alla frutta, ai fi or di latte o lo yogurt hanno meno grassi e meno proteine dei gusti alla crema, ma non meno zuccheri. Ottima merenda per

a cura delladott.ssa BarbaraLapini

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i bambini e gli anziani, che lo digeriscono bene traendo vantaggio dalla sua capacità di rinfrescare.

Riguardo gli snack tipo patatine, me-rendine, salatini e quant’altro, lasciamo il nostro no comment, visto che tutti sanno quanto sono altamente calorici e ricchi di grassi, che in grandi quantità fanno au-mentare peso e sono nocivi per la salute.

Quindi usarli in maniera modica e spo-radica non fa male a nessuno, perché è “la dose che fa il veleno”, ma mai illudersi di reputarli spuntini corretti e innocui, an-che per coloro che non hanno problemi di peso.

Occhio alle bibite zuccherate, molto utilizzate per dissetarsi, ma contenenti “calorie vuote” che non danno sazietà ma apportano molta energia.

Allora cosa scegliere? I piatti unici possono essere una pratica soluzione, ma devono essere completi, per garantire i giusti nutrienti e saziare. Alcuni esempi sono le insalate, ricche di vitamine, sali minerali e fi bre per le verdure di cui sono composte, proteine per gli ingredienti che vengono aggiunti – tipo prosciutto cotto, mozzarella o tonno, – grassi insaturi dell’olio – rigorosamente extravergine di oliva, misurato con il cucchiaio e non a occhio per non esagerare – e carboidrati del mais (spesso viene aggiunto e confuso con la verdura), e dal pane, che deve accompagnare come elemento saziante ed energetico per svolgere le attività senza però appesantire.

Equilibrate e fresche anche le insalate di pesce, favorendo quelle a base del meno costoso, ma non meno ricco di preziosi nutrienti, pesce azzurro. Leggeri i carpacci di carni magre, conditi con limone per aumentarne l’assorbimento del ferro, abbinati a verdure miste che decorano, vivacizzano e riempiono il piatto. Ottimi i primi piatti freddi a base di pasta, cous cous, riso, farro o altri cereali, abbinati a legumi o ad abbondanti quantità di verdure di ogni genere e colore. Ricordatevi di favorire i prodotti locali e di stagione. Quindi buon appetito e buona freschezza a tutti.

LDO CHE NOIA!

DIETISTA BARBARA LAPINIResponsabile prevenzione LILT (Lega Italiana Lotta contro i Tumori) di Arezzo, www.dietistalapini.itManda le tue domande all’indirizzo email [email protected] e leg-gerai le tue risposte nella prossima rubrica

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ti accompagnano in città (e a ballare!)

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ti accompagnano ti accompagnanoin città (e a ballare!)in città (e a ballare!)

di Fabio Mugelli

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ro Torniamo a parlare delle susine di stagione. Con le piogge abbondanti che ab-biamo avuto e il sole forte di questi giorni si fa largo una pianta praticamente invin-cibile, che cresce ovunque. Spesso è stata anche usata

come portainnesto – nel monte Amiata, ad esem-pio. È la Mascina di Montepulciano, una pianta che produce una prugna di piccole dimensioni di colore blu. Matura da Ferragosto in poi e si presta molto bene per la tra-sformazione in gustose confetture, ma anche e sopratutto per l’essiccazione. L’essiccazione è uno dei modi migliori per conservare la frutta e il contenuto di vitamine che la caratterizza.

L ’ O r c h e s t r a Multietnica di Arezzo, diretta da Enrico Fink, dopo aver coinvolto musi-cisti e cantanti come Cisco e Raiz incon-tra quest’anno la Bandabardò, uno dei gruppi più seguiti del-la scena indipen-d e n t e italiana.

Con il patrocino e la collaborazio-ne del Comune di Arezzo, Assessorato alle Politiche per l’Integrazione, l’8 agosto 2013 in piazza San Domenico.

Se sposti un posto a ta-vola di Christelle Raynal **

Una pubblicitaria di suc-cesso che arriva al suo primo lungometraggio po-trebbe far sperare in qual-cosa di fresco e innovativo, almeno in un weekend di tale calura afosa. Invece, Christelle Raynal decide di partire per la sua avventu-ra cinematografica con un’opera che di originale ha ben poco. Presentato fin dalla sua distribuzione in patria come lo Sliding Doors francese, Se sposti un posto a tavola è una nuova variazione del tema “matrimoni e disastri affini”. Visione buona giusto per combattere una serata di noia estiva al riparo dall’afa nel buio di una sala climatizzata, si regge esclusivamente sulla bravura tecnica della regista, che riesce a imprimere anche a una storia così poco divertente, la brillantezza e la velocità di uno spot televisivo ben confezionato.

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di LucioMassai

CHI TROPPO VUOLE…

Aveva detto Letta: «Non faremoun passo indietro sul finanziamento!»

E infatti il Parlamento, mica scemo,prende alla lettera il suo ammonimento…

incassando i rimborsi! Ciò che temoè che questo ossessivo attaccamentoai soldi, difesi fino all’estremo,aumenti a dismisura il malcontento

contro la Casta, che non si rassegnaa cedere quattrini: li ritiene

suoi di diritto! È una cosa indegna

d’un paese civile. Sono sceneviste e riviste, il solito teatrino,ma, attenti gente… il baratro è vicino!

di Leonardo Zanelli

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31IL SETTIMANALE DI AREZZO2 AGOSTO 2013

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la vignettadi Gigi Paggetti