Il Ponte di Pisa

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ABBONAMENTI: per un orino lire 5: per un semestre lire 3. Per abbonarsi basta mandare una cartolina vaglia all' amministrazione da Ponte di Pisa. Uffici di Redazione e amministrazione: Via Giosuè Carducci, n. 9, Pisa. ccearate. ■racererearatea oac,]ra lasa Pepaatca PUBBLICITÀ: per avvisi rèclame in prima pagina L. 2; in seconda L. 1,50; in tema L. 1.00; in quarta L. 0,50 per ogni linea o spazio di linea (Pag. ant.). Per avvisi finanziari, industriali, commerciali; per inserzioni; per necrologie; per rèclanie in cronaca, diffide, comunicati, ecc. ecc. prezzi da contrattarsi. Si pubblica la Domenica .. ‘"?. .a... al ialees ,:a..., s e i. ANNO XX. Pisa, Domenica 5 Maggio 1912. Num. 18, i Il Ponte di Pisa GIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO DELLA CITTÀ E PROVINCIA La Camera ha iniziato Giovedì scorso la discussione sulla riforma elettorale. Molto notevole è stato il discorso dell'on. Chimienti, discorso nel quale l'assemblea ha trovato cime la sintesi del pensiero del partito liberale italiano circa il suffragio universale. Favorevole senza riservo al progetto per ragioni non soltanto di dottrina, ma di sana vitalità politica, l' oratore ha tracciato id programma di azione del partito liberale di fronte ad un cosi imponente aumento di elettori come quello che darà la riforma in discussione. Lucido e stringente nell'argomentazione l'on. Chimienti ha dimostrato che se il partito liberale italiano, onusto di gloriose tradizioni, dotato di un programma pieno di equità e di saggezza, animato da un sincero spirito di progresso, saprà organizzarsi e lottare, anche col nuovo corpo elettorale avrà la grande maggioranza dei seggi nel- l'assemblea nazionale. Della guerra si hanno notizie migliori: la Turchia è stata costretta a riaprire i Dardanelli ed a dimettere quel contegno di mussnlmana ed inahocillesca superiorità che l'aveva fatta prendere in considerazione in questi ultimi giorni dai soliti amici dell'Italia. Lo nostro truppe dopo un vigoroso combattimento di avanzata da Hoins hanuo conquistato Lebda. una posizione importante e storicamente privilegiata. Per la navigazione interna L'on. deputato ing. Ettore Sighieri ha chiesto di interpellare il Ministro dei Lavori Pubblici intorno all'applicazione della Legge sul'a navi- gazione interna specialmente nei riguardi della Toscana. PER LA rLOTTA AEREA La Provincia divide dellari ed energie. — Volterra fa da se. Le notabili tà del Circondario di Volterra, per la solita mania di dimezzare ogni più vigorosa energia e per il capriccio di distinguersi come se a loro cuocesse di far parte della Provincia di Pisa, che è certo gloriosa di tradizioni ed in- signe per cultura, per tudii, per attività e per zelo patriottico, han deliberato di far da sè l'areoplano da offrire in nome di Velatri alla flotta aerea di Italia. Coi il Comune di Pisa che aveva promosso la patriottind iniziativa di raccogliere i fondi in tutta la provincia per offrire Pareoplamo in nome della Provincia di Pisa, ha visto con poca for- tuua raccolta dalla Amministrazione Provinciale la sua bella proposta ; e così si avranno — se si avranno -- due areoplani. E sarà bene, se si riuscirà ad averli ; e se il Circondario di Vol- terra che ama fare da aiè, disporrà a modo le cose per la riuscita. Ma ,intanto appuntiamo : Volterra ama fare da sè e non vuole confusioni come ha detto e'oquentis.atno suo Sindaco ! AI REDUCI DELLA ilERRA Il pr . mo fulgido sole dell'anno, il più bel sole di Maggio ha salutato Venerdì i soldati del 22.° fanteria ritornanti al loro reggimento fra l' istesso giubbilo di popolo che li acclamò alla loro partenza. Il bel sole di Maggio scintillante per la prima volta nel cielo livido e incerto da tanti giorni pareva avesse serbato i suoi sorrisi ed i suoi fulgori per la festa : festa solenne di saluto per il ritorno felice e di plauso per le gesta compiute. E come nei giorni della partenza del 12 e del 13 ottobre tutta l' anima di Pisa si levò in una concorde espressione augurale ad incoraggiarli alla guerra ed a ricordare per la guerra le glorie di Pisa come talismano ed auspicio di conquiste e di eroismi ; così pure jeri l'altro la istessa anima di Pisa esultante e plaudente si è mescolata con tutti i più puri entusiasmi della patria ed ha cantato il saluto di riconoscenza e di amore al forte .drappello del 22.°, ai bravi e generosi figlioli di Pisa, soldati del nostro reggimento, fieri in armi per tutta la lunga campagna o partecipanti soltanto ad alcuni dei combattimenti più aspri ; e nel saluto ha rievocato le più dolci memorie di Pisa anticamente vit- toriosa su per i mari (un ricordo di trionfi navali fa sospirare ora nell' at- tesa tutta l'Italia !) ed ha riaffermato la più pura bellezza di Pisa conquista- trice di cortesia in questo momento. Chi non ha visto Venerdì la molti- tudine immensa, fra la quale erano mi- schiate, con fraterno atteggiamento, tutte le autorità ; chi non ha goduto allo spet- tacolo della nostra gioventù studiosa, prima agli entusiasmi del ricevimento e della espansione ; chi non ha sentito elettrizzata l'anima alle note degli inni di Garibaldi e della marcia reale — note squillanti di altre epiche battaglie, di altri eventi generosi — ; e chi non si è commosso alla dolcezza dei cari ab- bracciamenti, non può intendere la grande sensazione di orgoglio da cui Pisa fu soggiogata in un'ora di giubbilo delirante. Venerdì mattina, alle ore 8.40, giunse nella nostra città da Derna un drappello di richiamati della classe 1888 appartenenti al 22.° reggimento fanteria, Erano a riceverlo tutti gli ufficiali e i soldati del presidio, le associazioni cittadine al completo, i garibaldini e i reduci, gli studenti di tutti gli Istituti, le musiche di Pisa, di Calci e dell'Istituto di correzione paterna. Il corteo, tra due fitte ali di popolo festante, percorse /a via Vittorio Emanuele e i Lung' Arni imbandierati, fino alla caserma Umberto L°, dove il popolo irruppe per plaudire ancora una volta i reduci della guerra. In caserma, il maggior generale cav. Niccola D'Avanzo rivolse loro calde parole di saluto a nome degli ufficiali e del Reggimento orgoglioso. Nella giornata fu provveduto al congedamene° dei soldati che furono subito restituiti alle loro famiglie. IN MEMORIA DI A. PA.CINOTTI L'Istituto americano degli ingegneri elettrici di New Jork ha mandato in questi giorni la no- mina di Membro Onorario dell' Istituto al pro- fessor Antonio Pacinotti a cui in una splendida pergamena ha attestato il suo maggiore plauso per la invenzione dell' anello elettro-magnetico. La onoranze dell'America al nostro grande concittadino arriva in ritardo, quando cioè non puoi sentirne più conforto il cuore amareggiato dell'illustre inventore, indeguatnente trascurato nelle sue miracolose scoperte; ma è sempre ben giusta e nobile rivendicazione della gloria scien- tifica d'Italia e di Pisa nel nome altissimo di Paci notti. La Camera di Commarolo. Si adunerà Mercoledì venturo 8 Maggio per trattare : dell'impianto telefonico Fauglia-Colle- salvetti Crespina ; della denuncia obbligatoria delle Ditte (relatore Supino); del progetto di illuminazione elettrica della facciata del palazzo della Camera in occasione di festività e di ricor- renze patriottiche ; delle modificazioni allo Sta- tuto della Unione delle Camere di Commercio dei regolamenti per la formazione del ruolo dei curatori di fallimenti e del ruolo dei periti com- merciali e industriali ; e della nomina del rap- presentante camerale nella Giunta di vigilanza della R. Scuola d'arte applicata all' industria di Alla Sapienza. L' Annuario. — In ricordo di Emilio Teza. — La filosofia del diritto a Perugia. È stato pubblicato l' Annuario della R. Uni- versità di Pisa per l' anno 191'2. Esso riporta il discorso relazione del Rettore Magnifico gr. utl. prof. David Supino, il discorso inaugurale del- l' anno accademico 1911-12 letto dal prof. Donato Jaia sul tema <Libertà e scienza ; ricorda i Rettori che si sono succeduti nell'alto ufficio dà conto del personale insegnante, del Consiglio Accademico, della Segreteria, del personale di servizio, delle varie Commissioni amministratrici, della Scuola Normale Superiore, del personale degli stabilimenti scientifici, degli studenti in- scritti, degli esami, etc. etc. È insomma la solita pubblicazione pregiata che fa sempre onore alla nostra Università. * II prof. Francesco Flamini ha commemo- rato nel trigesimo della morte l' illustre orien- talista prof. Emilio Teza che fu professore per la facoltà di lettere nella nostra Università e Rettore magnifico. Il prof. Flamini, che ordinario di lettere ita- liane, tiene con grande onore la cattedra di Alessandro D'Aricona — e tanto nomini nullurn par elogium — disse del maestro con reveren te o calda ammirazione ; e lo ricordò modesto per quanto sublime nella erudizione vasta e pro- digiosa. * A Perugia è stato aperto il concorso alla cattedra di filosofia del diritto. Gli aspiranti al l'in- segnatne.nto in quella Università (I' eletto avrà titolo di professore straordinario con Lire '2100 di stipendio) dovranno far pervenire al Retto- rato di Perugia entro il 31 Agosto la domanda, La " DANTE ALIGHIERI,, Comitato Pisan.o. Il Consiglio Diretti vo, nella sua ultima adu- nanza, ha accettato le seguenti nuove domande a soci presentate pei signori : comm. .4. Mas- sana, dott. A. Tempesti, G. Pitigliani, L. Piti- gliani, contessa S. Bicchierai, prof. P. Bacei, ing. G. Cherici, G. Del Buono, avv. F. De .S'anctis, prof. G. Marcone, E. Mazzarini, prof. F. Maggi, conte L. Mastiani-Brunacci, avv. G. Rossoni, prof. Quinto Vignolo, U. Simoncini, G. Pagani, R. Po- sticci, A. Misitano, F. Fontanelli, dott. G. Fra- ticelli, A. Cicogna, doti. G. Battisti, G. Bertol li, .N. Antonelli, A. Zaros, S. Seracinelli, A. Morandi, M. Losito, L. Gabbanini, E. Grassi, E. Cellai, A. Citai, M. Bini, R. Bassi, A. Barpi, E. Bellini, C. Bartalini. L'AMORE E IL TEMPO up'_A.M]1=2, A. Un altro libro di novelle fresche e vive, piene di quella vita che si agita, in realtà, tra noi, tutti i giorni; per la via, nelle Ca9(4, nella pace delle campagne, nella rumorosa accolta cittadina. Libro di pura realtà, abbellito da una cornice di affetti vari e profondi, che gli danno toni e sfumature delicate, passionate e suggestive. La novella è un genere di letteratura troppo comune, oggi; è passata nella mani di tutti gli untorelli di letteratura spicciola. Messa su con un po' di vernice esteriore, con qualche ghirigoro attorno, adorna di qualche umile creazione troppo fantastica, è divenuta l'esercizio dei perditempo e dei cronisti di giornale. Se ne pubblicano tante e tutti i giorni che, ora, quando P i capita tra mano un libro di novelle, ci vien fatto istintiva- mente, di torcere le labbra ad un sogghigno di compassione e, talora, di sprezzo. Ma il libro di Lucio D'Ambra ha qualche cosa in sè che ci fe vincere anche la istintiva ripugnanza. Già il nome dell'autore, noto nel campo del vero e bel giornalismo, e in quello nobile delle lettere, con- forta subito. E la aspettativa non è vana dav- vero. Attraverso le sue novelle spira, vivissimo e delicato, il sentimento, spiccano tante piccole particolarità, che prima ci sarebbero apparse sco- lorite, e acquistano invece tutta una nuova vita. un nuovo colore. Pochi tocchi di pennello ci danno l' imegine intera della scena, in cui si svolge il piccolo dramma; si sente viva, insomma, la suggestione del paesaggio, anche se è esso uno di quelli che tante volte abbiamo ammirato e amato. Nella prima novella, ad esempio: e L'ar- dore di settembre a, Venezia è ritratta con tutta la sua suggestiva bellezza autunnale, ne' suoi capoletti e nel suo Cenai Grande, vivo di vita passata e presente. Chi v'è stato, quando, lan- guido, il sole di settembre la indora o la accende di mille fulgidi sprazzi la rivede serena dinenzi a sé: chi ha errato, nelle ore dolci notturne, al Lido, risente la carezza molle dal vento, fra le ombre prodotte dalla sfarzosa illuminazione, nei viali pieni di mistero. Come possente si agita la passione tra il giovi ne romanziere e la bella attrice, nella notte tran- quilla, sulla laguna piena di scintillii e di sprazzi! Tutto concorre ad aumentare l'effetto mirabile della passione travolgente che, più tardi, nel giovane autore, passa come una fiammata im- provvisa d'erba secca. Ne e Le lezioni del passato sembra essere un po' di ricordo danti unziano, almeno nella situa- zione. Ma, forse, è uno di quei ravvicinamenti non voluti, ma spontanei. La corsa vertiginosa sulla macchina di ferro, anche nel momento del pericolo, ricorda le prime pagine del e Forse che si forse che no e. Come la pioggia delle rose ai piedi della bella Alba, ricorda un po' l' episodio petrarchesco, eteruato nella canzone immortale. Forse, alcuno potrà trovare un po' troppo romantiche e sentimentali alcune ecene, e può non avere torto del tutto. Certo si è però che alcune descrizioni di solitudini notturne, di giar- dini e di vasche, ove nuotano lentamente cigni bianchi nel buia della notte, accrescono la sug- gestione del dramma delle anime apqrsionate; dramma che scoppia improvviso, brutale, vee- mente sulle pavere teste di Marcello e di Alba, unite da tre amore proibito, inconsapevolmente incestuoso. My Lover 's Poema; by Lilien Brune è lo svolgimento adattato e trastormeto di un dramma realmente avvenuto quando Dante Ga- briele Rassetti seppellì, coi resti mortali della sua sposa, il volume manoscritto delle sue poesie. e Tragedia al volante è un dramma terribile che si svolge in un attimo, durante la pezza corsa dell'automobile su per l'erte vie della mon- tagna. E la confessione di un prigione che ha ucciso il meccanico il quale ha posseduta sua moglie e, poi, ha sbattuto, coscienternente, la macchina nelle roccie per uccider sè e lei. Ma egli vien salvato e portato in prigione ove confessa, quasi come un Bitterne, il suo delitto. ;Orti monsieur. . a è la bizzarra e strana storia di una di quelle fredde e docili istitutrici, vittime non so se più della loro semplicità o della loro sensualità.... E non davvero prive di pregio sono le altre novelle, tra le quali piacemi notare per originalità e verità: i Pulcinella re in sogno e Il signore dalle camelie e, C Il piccolo amico s etc. Non si può negare che Lucio d'Ambra abbia compiuto opera squisita e simpatica, nella quale la vita moderna passa attraverso tutte le sue fasi, osservata serenamente, con occhio di descrit- tore obiettivo che sa però scorgere i moti vari delle anime, e le cause dei piccoli e grandi drammi, che agitano la psiche umana. Se qua e là lo scrit- tore si è lasciato sfuggire alcune forme, nella salda costruzione del periodo, non ortodossamente italiane, di -sapore cioè un po' dialettale, ciò non toglie però che, nel complesso, l'accolta delle sue novelle, anche nella loro esteriore veste, appaia viva, fresca e piena di vigore e di nervi ; si che la lettura ne risulta oltre ogni dire piacevole. Opera d'arte, insomma, essa è: vera d'arte salda, aristocratica e bella. j7/berlo iYiccolai. i 9a;n6acorti Per la solita elettrificazione del solito tram. Il Consiglio comunale nella seduta di venerdì Sera dopo lunga discussione approvò in massima il progetto di elettrificazione della linea tram- viaria Pisa-Marina e deliberò di passare in una prossima riuitione alla discussione degli articoli. Alcuni consiglieri non sono ancora convinti della utilità della elettrificazione; altri si mo- strano indolenti ed apatici. Non sentiamo un grande dibattito, no, ma solo uno stillioidio di ma e di se che rappresentano la piccola avver- sione e la grande lentezza. TESTE e TASTI Da Naldini. I sontuosi magazzini di sotto-borgo'di Giorgio Nal- dini rappresentano oggi il più ricco emporio della no- vità elegante : chiedete. E gli uomini vi hanno da chiedere le stoffe inglesi per gli abiti, le casimirre morbide e soffici di lunga resistenza, le flanelle, i corpetti, le camiciole, pure in- glesi, i gilets fantasia e tutti, tutti gli articoli più tini della maglieria e della biancheria, e poi i gambali di lusso, i bastoni dai pomi e dalle guarnizioni di me- tallo prezioso, gli ombrelli, le bretelle, i rasoi di sicu- rezza, i gemelli, i porta - sigari, le borse di cuoio, i porta - sigarette, i minuscoli ed i minuti oggetti di cuoio lavorato così belli e così utili. E le signore vi hanno da chiedere le graziose ed ornate cappe, confezione di Berlino, gli scialli di Pa- rigi in seta, le camiciette ricamate, le spolverine per viaggio, le calze di chiffon, gli zephirs, i .percalle, le sete crude, le sortite per teatro, le giarrettiere, gli spilli, i ventagli giapponesi, la calzetteria più chic, le gonne, i fazzolelti di tela e di lino, le cinture inglesi e poi tutti gli articoli di valigeria più graziosi, più eleganti, più adattati e più convenienti all' abbigliamento fem- minile. .aaageee--41asressaTeersaamtarartereeeaseseeaera Mailie.eaa29.3eassensAaaameeeaeelr.e.sesiemesasawrielatellsstneasee.!:',.

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ABBONAMENTI: per un orino lire 5: per un semestre lire 3. Per abbonarsibasta mandare una cartolina vaglia all' amministrazione da Ponte di Pisa.

Uffici di Redazione e amministrazione: Via Giosuè Carducci, n. 9, Pisa.ccearate. ■racererearatea oac,]ra lasa Pepaatca

PUBBLICITÀ: per avvisi rèclame in prima pagina L. 2; in seconda L. 1,50;in tema L. 1.00; in quarta L. 0,50 per ogni linea o spazio di linea (Pag. ant.).

Per avvisi finanziari, industriali, commerciali; per inserzioni; per necrologie; perrèclanie in cronaca, diffide, comunicati, ecc. ecc. prezzi da contrattarsi.

Si pubblica la Domenica

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ANNO XX. Pisa, Domenica 5 Maggio 1912. Num. 18, i

Il Ponte di PisaGIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO DELLA CITTÀ E PROVINCIA

La Camera ha iniziato Giovedì scorso la discussione sullariforma elettorale.

Molto notevole è stato il discorso dell'on. Chimienti, discorsonel quale l'assemblea ha trovato cime la sintesi del pensiero delpartito liberale italiano circa il suffragio universale. Favorevolesenza riservo al progetto per ragioni non soltanto di dottrina, madi sana vitalità politica, l' oratore ha tracciato id programma diazione del partito liberale di fronte ad un cosi imponente aumentodi elettori come quello che darà la riforma in discussione. Lucidoe stringente nell'argomentazione l'on. Chimienti ha dimostrato chese il partito liberale italiano, onusto di gloriose tradizioni, dotatodi un programma pieno di equità e di saggezza, animato da unsincero spirito di progresso, saprà organizzarsi e lottare, anche colnuovo corpo elettorale avrà la grande maggioranza dei seggi nel-l'assemblea nazionale.

Della guerra si hanno notizie migliori: la Turchia è statacostretta a riaprire i Dardanelli ed a dimettere quel contegno dimussnlmana ed inahocillesca superiorità che l'aveva fatta prenderein considerazione in questi ultimi giorni dai soliti amici dell'Italia.

Lo nostro truppe dopo un vigoroso combattimento di avanzatada Hoins hanuo conquistato Lebda. una posizione importante estoricamente privilegiata.

Per la navigazione internaL'on. deputato ing. Ettore Sighieri ha chiesto

di interpellare il Ministro dei Lavori Pubbliciintorno all'applicazione della Legge sul'a navi-gazione interna specialmente nei riguardi dellaToscana.

PER LA rLOTTA AEREALa Provincia divide dellari ed energie. — Volterra fa da se.

Le notabili tà del Circondario di Volterra, perla solita mania di dimezzare ogni più vigorosaenergia e per il capriccio di distinguersi comese a loro cuocesse di far parte della Provinciadi Pisa, che è certo gloriosa di tradizioni ed in-signe per cultura, per tudii, per attività e perzelo patriottico, han deliberato di far da sèl'areoplano da offrire in nome di Velatri alla flottaaerea di Italia.

Coi il Comune di Pisa che aveva promosso lapatriottind iniziativa di raccogliere i fondi intutta la provincia per offrire Pareoplamo in nomedella Provincia di Pisa, ha visto con poca for-tuua raccolta dalla Amministrazione Provincialela sua bella proposta ; e così si avranno — sesi avranno -- due areoplani. E sarà bene, se siriuscirà ad averli ; e se il Circondario di Vol-terra che ama fare da aiè, disporrà a modo lecose per la riuscita.

Ma ,intanto appuntiamo : Volterra ama fareda sè e non vuole confusioni come ha detto

e'oquentis.atno suo Sindaco !

AI REDUCI DELLA ilERRAIl pr .mo fulgido sole dell'anno, il più

bel sole di Maggio ha salutato Venerdìi soldati del 22.° fanteria ritornanti alloro reggimento fra l' istesso giubbilo dipopolo che li acclamò alla loro partenza.Il bel sole di Maggio scintillante per laprima volta nel cielo livido e incerto datanti giorni pareva avesse serbato i suoisorrisi ed i suoi fulgori per la festa :festa solenne di saluto per il ritornofelice e di plauso per le gesta compiute.

E come nei giorni della partenza del12 e del 13 ottobre tutta l' anima diPisa si levò in una concorde espressioneaugurale ad incoraggiarli alla guerraed a ricordare per la guerra le gloriedi Pisa come talismano ed auspicio diconquiste e di eroismi ; così pure jeril'altro la istessa anima di Pisa esultantee plaudente si è mescolata con tutti ipiù puri entusiasmi della patria ed hacantato il saluto di riconoscenza e diamore al forte .drappello del 22.°, aibravi e generosi figlioli di Pisa, soldatidel nostro reggimento, fieri in armi pertutta la lunga campagna o partecipantisoltanto ad alcuni dei combattimenti piùaspri ; e nel saluto ha rievocato le piùdolci memorie di Pisa anticamente vit-toriosa su per i mari (un ricordo ditrionfi navali fa sospirare ora nell' at-tesa tutta l'Italia !) ed ha riaffermatola più pura bellezza di Pisa conquista-trice di cortesia in questo momento.

Chi non ha visto Venerdì la molti-tudine immensa, fra la quale erano mi-schiate, con fraterno atteggiamento, tuttele autorità ; chi non ha goduto allo spet-tacolo della nostra gioventù studiosa,prima agli entusiasmi del ricevimento edella espansione ; chi non ha sentitoelettrizzata l'anima alle note degli innidi Garibaldi e della marcia reale —note squillanti di altre epiche battaglie,di altri eventi generosi — ; e chi non siè commosso alla dolcezza dei cari ab-bracciamenti, non può intendere lagrande sensazione di orgoglio da cuiPisa fu soggiogata in un'ora di giubbilodelirante.

Venerdì mattina, alle ore 8.40, giunse nellanostra città da Derna un drappello di richiamatidella classe 1888 appartenenti al 22.° reggimentofanteria, Erano a riceverlo tutti gli ufficiali e isoldati del presidio, le associazioni cittadine alcompleto, i garibaldini e i reduci, gli studenti ditutti gli Istituti, le musiche di Pisa, di Calci edell'Istituto di correzione paterna.

Il corteo, tra due fitte ali di popolo festante,percorse /a via Vittorio Emanuele e i Lung' Arniimbandierati, fino alla caserma Umberto L°, doveil popolo irruppe per plaudire ancora una voltai reduci della guerra.

In caserma, il maggior generale cav. NiccolaD'Avanzo rivolse loro calde parole di saluto a nomedegli ufficiali e del Reggimento orgoglioso.

Nella giornata fu provveduto al congedamene°dei soldati che furono subito restituiti alle lorofamiglie.

IN MEMORIA DI A. PA.CINOTTIL'Istituto americano degli ingegneri elettrici

di New Jork ha mandato in questi giorni la no-mina di Membro Onorario dell' Istituto al pro-fessor Antonio Pacinotti a cui in una splendidapergamena ha attestato il suo maggiore plausoper la invenzione dell' anello elettro-magnetico.

La onoranze dell'America al nostro grandeconcittadino arriva in ritardo, quando cioè nonpuoi sentirne più conforto il cuore amareggiatodell'illustre inventore, indeguatnente trascuratonelle sue miracolose scoperte; ma è sempre bengiusta e nobile rivendicazione della gloria scien-tifica d'Italia e di Pisa nel nome altissimo diPaci notti.

La Camera di Commarolo.Si adunerà Mercoledì venturo 8 Maggio per

trattare : dell'impianto telefonico Fauglia-Colle-salvetti Crespina ; della denuncia obbligatoriadelle Ditte (relatore Supino); del progetto diilluminazione elettrica della facciata del palazzodella Camera in occasione di festività e di ricor-renze patriottiche ; delle modificazioni allo Sta-tuto della Unione delle Camere di Commerciodei regolamenti per la formazione del ruolo deicuratori di fallimenti e del ruolo dei periti com-merciali e industriali ; e della nomina del rap-presentante camerale nella Giunta di vigilanzadella R. Scuola d'arte applicata all' industria di

Alla Sapienza.L' Annuario. — In ricordo di Emilio Teza. —

La filosofia del diritto a Perugia.

È stato pubblicato l' Annuario della R. Uni-versità di Pisa per l' anno 191'2. Esso riporta ildiscorso relazione del Rettore Magnifico gr. utl.prof. David Supino, il discorso inaugurale del-l' anno accademico 1911-12 letto dal prof. DonatoJaia sul tema <Libertà e scienza ; ricorda iRettori che si sono succeduti nell'alto ufficiodà conto del personale insegnante, del ConsiglioAccademico, della Segreteria, del personale diservizio, delle varie Commissioni amministratrici,della Scuola Normale Superiore, del personaledegli stabilimenti scientifici, degli studenti in-scritti, degli esami, etc. etc. È insomma la solitapubblicazione pregiata che fa sempre onore allanostra Università.

* II prof. Francesco Flamini ha commemo-rato nel trigesimo della morte l' illustre orien-talista prof. Emilio Teza che fu professore per

la facoltà di lettere nella nostra Università eRettore magnifico.

Il prof. Flamini, che ordinario di lettere ita-liane, tiene con grande onore la cattedra diAlessandro D'Aricona — e tanto nomini nullurnpar elogium — disse del maestro con reveren teo calda ammirazione ; e lo ricordò modesto perquanto sublime nella erudizione vasta e pro-digiosa.

* A Perugia è stato aperto il concorso allacattedra di filosofia del diritto. Gli aspiranti al l'in-segnatne.nto in quella Università (I' eletto avràtitolo di professore straordinario con Lire '2100di stipendio) dovranno far pervenire al Retto-rato di Perugia entro il 31 Agosto la domanda,

La " DANTE ALIGHIERI,,Comitato Pisan.o.

Il Consiglio Diretti vo, nella sua ultima adu-nanza, ha accettato le seguenti nuove domandea soci presentate pei signori : comm. .4. Mas-sana, dott. A. Tempesti, G. Pitigliani, L. Piti-gliani, contessa S. Bicchierai, prof. P. Bacei, ing.G. Cherici, G. Del Buono, avv. F. De .S'anctis,prof. G. Marcone, E. Mazzarini, prof. F. Maggi,conte L. Mastiani-Brunacci, avv. G. Rossoni, prof.Quinto Vignolo, U. Simoncini, G. Pagani, R. Po-sticci, A. Misitano, F. Fontanelli, dott. G. Fra-ticelli, A. Cicogna, doti. G. Battisti, G. Bertol li,.N. Antonelli, A. Zaros, S. Seracinelli, A. Morandi,M. Losito, L. Gabbanini, E. Grassi, E. Cellai,A. Citai, M. Bini, R. Bassi, A. Barpi, E. Bellini,C. Bartalini.

L'AMORE E IL TEMPOup'_A.M]1=2, A.

Un altro libro di novelle fresche e vive, pienedi quella vita che si agita, in realtà, tra noi, tuttii giorni; per la via, nelle Ca9(4, nella pace dellecampagne, nella rumorosa accolta cittadina. Librodi pura realtà, abbellito da una cornice di affettivari e profondi, che gli danno toni e sfumaturedelicate, passionate e suggestive.

La novella è un genere di letteratura troppocomune, oggi; è passata nella mani di tutti gliuntorelli di letteratura spicciola. Messa su conun po' di vernice esteriore, con qualche ghirigoroattorno, adorna di qualche umile creazione troppofantastica, è divenuta l'esercizio dei perditempoe dei cronisti di giornale. Se ne pubblicano tantee tutti i giorni che, ora, quando P i capita tramano un libro di novelle, ci vien fatto istintiva-mente, di torcere le labbra ad un sogghigno dicompassione e, talora, di sprezzo. Ma il libro diLucio D'Ambra ha qualche cosa in sè che ci fevincere anche la istintiva ripugnanza. Già ilnome dell'autore, noto nel campo del vero e belgiornalismo, e in quello nobile delle lettere, con-forta subito. E la aspettativa non è vana dav-vero. Attraverso le sue novelle spira, vivissimoe delicato, il sentimento, spiccano tante piccoleparticolarità, che prima ci sarebbero apparse sco-lorite, e acquistano invece tutta una nuova vita.un nuovo colore. Pochi tocchi di pennello cidanno l' imegine intera della scena, in cui si svolgeil piccolo dramma; si sente viva, insomma, lasuggestione del paesaggio, anche se è esso unodi quelli che tante volte abbiamo ammirato eamato. Nella prima novella, ad esempio: e L'ar-dore di settembre a, Venezia è ritratta con tuttala sua suggestiva bellezza autunnale, ne' suoicapoletti e nel suo Cenai Grande, vivo di vitapassata e presente. Chi v'è stato, quando, lan-guido, il sole di settembre la indora o la accendedi mille fulgidi sprazzi la rivede serena dinenzia sé: chi ha errato, nelle ore dolci notturne, alLido, risente la carezza molle dal vento, fra leombre prodotte dalla sfarzosa illuminazione, neiviali pieni di mistero.

Come possente si agita la passione tra il giovi neromanziere e la bella attrice, nella notte tran-quilla, sulla laguna piena di scintillii e di sprazzi!Tutto concorre ad aumentare l'effetto mirabiledella passione travolgente che, più tardi, nelgiovane autore, passa come una fiammata im-provvisa d'erba secca.

Ne e Le lezioni del passato sembra essereun po' di ricordo danti unziano, almeno nella situa-zione. Ma, forse, è uno di quei ravvicinamentinon voluti, ma spontanei. La corsa vertiginosasulla macchina di ferro, anche nel momento delpericolo, ricorda le prime pagine del e Forse che

si forse che no e. Come la pioggia delle rose aipiedi della bella Alba, ricorda un po' l' episodiopetrarchesco, eteruato nella canzone immortale.

Forse, alcuno potrà trovare un po' tropporomantiche e sentimentali alcune ecene, e puònon avere torto del tutto. Certo si è però chealcune descrizioni di solitudini notturne, di giar-dini e di vasche, ove nuotano lentamente cignibianchi nel buia della notte, accrescono la sug-gestione del dramma delle anime apqrsionate;dramma che scoppia improvviso, brutale, vee-mente sulle pavere teste di Marcello e di Alba,unite da tre amore proibito, inconsapevolmenteincestuoso.

My Lover 's Poema; by Lilien Brune èlo svolgimento adattato e trastormeto di un

dramma realmente avvenuto quando Dante Ga-briele Rassetti seppellì, coi resti mortali dellasua sposa, il volume manoscritto delle sue poesie.

e Tragedia al volante è un dramma terribileche si svolge in un attimo, durante la pezzacorsa dell'automobile su per l'erte vie della mon-tagna. E la confessione di un prigione che haucciso il meccanico il quale ha posseduta sua mogliee, poi, ha sbattuto, coscienternente, la macchinanelle roccie per uccider sè e lei. Ma egli viensalvato e portato in prigione ove confessa, quasicome un Bitterne, il suo delitto.

;Orti monsieur. . a è la bizzarra e stranastoria di una di quelle fredde e docili istitutrici,vittime non so se più della loro semplicità odella loro sensualità....

E non davvero prive di pregio sono le altrenovelle, tra le quali piacemi notare per originalitàe verità: i Pulcinella re in sogno e Il signoredalle camelie e, C Il piccolo amico s etc.

Non si può negare che Lucio d'Ambra abbiacompiuto opera squisita e simpatica, nella qualela vita moderna passa attraverso tutte le suefasi, osservata serenamente, con occhio di descrit-tore obiettivo che sa però scorgere i moti varidelle anime, e le cause dei piccoli e grandi drammi,che agitano la psiche umana. Se qua e là lo scrit-tore si è lasciato sfuggire alcune forme, nellasalda costruzione del periodo, non ortodossamenteitaliane, di -sapore cioè un po' dialettale, ciò nontoglie però che, nel complesso, l'accolta delle suenovelle, anche nella loro esteriore veste, appaiaviva, fresca e piena di vigore e di nervi ; si chela lettura ne risulta oltre ogni dire piacevole.

Opera d'arte, insomma, essa è: vera d'artesalda, aristocratica e bella.

j7/berlo iYiccolai.

i 9a;n6acortiPer la solita elettrificazione del solito tram.

Il Consiglio comunale nella seduta di venerdìSera dopo lunga discussione approvò in massimail progetto di elettrificazione della linea tram-viaria Pisa-Marina e deliberò di passare in unaprossima riuitione alla discussione degli articoli.

Alcuni consiglieri non sono ancora convintidella utilità della elettrificazione; altri si mo-strano indolenti ed apatici. Non sentiamo ungrande dibattito, no, ma solo uno stillioidio dima e di se che rappresentano la piccola avver-sione e la grande lentezza.

TESTE e TASTIDa Naldini.I sontuosi magazzini di sotto-borgo'di Giorgio Nal-

dini rappresentano oggi il più ricco emporio della no-vità elegante : chiedete.

E gli uomini vi hanno da chiedere le stoffe inglesiper gli abiti, le casimirre morbide e soffici di lungaresistenza, le flanelle, i corpetti, le camiciole, pure in-glesi, i gilets fantasia e tutti, tutti gli articoli più tinidella maglieria e della biancheria, e poi i gambali dilusso, i bastoni dai pomi e dalle guarnizioni di me-tallo prezioso, gli ombrelli, le bretelle, i rasoi di sicu-rezza, i gemelli, i porta - sigari, le borse di cuoio, iporta - sigarette, i minuscoli ed i minuti oggetti dicuoio lavorato così belli e così utili.

E le signore vi hanno da chiedere le graziose edornate cappe, confezione di Berlino, gli scialli di Pa-rigi in seta, le camiciette ricamate, le spolverine perviaggio, le calze di chiffon, gli zephirs, i .percalle, lesete crude, le sortite per teatro, le giarrettiere, gli spilli,i ventagli giapponesi, la calzetteria più chic, le gonne,i fazzolelti di tela e di lino, le cinture inglesi e poitutti gli articoli di valigeria più graziosi, più eleganti,più adattati e più convenienti all' abbigliamento fem-minile.

.aaageee--41asressaTeersaamtarartereeeaseseeaera Mailie.eaa29.3eassensAaaameeeaeelr.e.sesiemesasawrielatellsstneasee.!:',.

a

eft:

Fidanzati.A Pontedera si è avuto un simpatico fidanzamento:

quello della bella, colta e gentile signorina Lea Mar-concini col signor Gracico Pellegrini, giovane distinto

e pieno di amabilità.Coi fidanzati mi rallegro, e mando al loro avve-

nire tutti i più fervidi augurii di bene.

Sponsali.Lunedì si celebrarono alla Rotta gli sponsali della

bella e avvenente signorina Ada Capecchi, cognataall' amico Italo Conti col distinto giovane sig. AttilioRipoli, laureando in medicina, residente a Putignano.

Il matrimonio religioso fu celebrato nella cappellaprivata dei sigg. Capecchi dal parroco Don RaffaelloBelli che rivolse agli sposi gentili parole di augurio.

Furono uniti nel matrimonio civile a Pontederadal sindaco cav. avv. Francesco Maglioli che pureaugurò agli sposi un avvenire felice.

Ad ambedue í matrimoni furono testimoni il si-gnor Italo Conti e il sig. Augusto Pasquini : accom-pagnava la sposa il fratello professar dott. GiuseppeCapecchi insegnante a Montevarchi e faceva seguitoun numeroso corteo di signori e signore parenti e

amici degli sposi. Furono indirizzati ai felici, numerositelegrammi • augurio ed inviati moltissimi fiori, fracui una bellissima corbeille dell' avv. Rosellini vice -segretario al vostro Comune. Alla colazione offerta in

casa della sposa presero parte oltre trenta invitati efurori fatti vani brindisi fra cui, uno commoventissimo

improvvisato, a nome dei parenti, dal sig. Italo Conti.

Gli sposi partirono per il viaggio di nozze diretti

a Firenze, Roma, Napoli, Ancona e Bologna.

Auguri, augurii!

I doni : lo sposo : orecchini in brillanti e perle,orologio, spillo, collier e anello d' oro. La madre della

sposa : Servito per tavola . in argento. La madre dellosposo : servito per frutta in argento. La sorella dello

sposo: servito in argento per arrosto. Il fratello dellasposa dott. Capecchi: una pelliccia. La sorella dellasposa sig.ra Maria e consorte Italo Conti: braccialettod'oro. L'altra sorella Carlotta e consorte dott. Raf-

faello Matteucci: collana d' oro. L'altra sorella Ida econsorte Giovanni Capecchi: uno spillo oro con perle

e rubini. Il fratello dello sposo, Giuseppe: pendolacon statua. Il cugino della sposa Augusto Capecchi:

servito in argento per toilette. Il testimone Pasquini:porta dolce in argento e cristallo. La zia dello spososig. Landucci: servito in argento per dolci. I coniugiBindo o Ida Michelangeli di Firenze: i sveglia e unablouse ricamata. La sig.ra Emma Corcos di Firenze :

2 spazzole in argento. La sig.ra Cesira ved. Del Vivo:una bavera in trina, porto fino, finemente lavorato. IlSig. Leopoldo Conti: scatola giapponese per gioie.Dott. Giuseppe Del Corso una bellissima borsa inpelle, e moltissimi altri.

Ancora.Ieri a Bruino, presso Torino, si sono celebrati gli

sponsali del dott. notaro Fausto Palamidessi, figliodell' avv. notaio Tommaso Palamidessi, e della bella,

gentile e colta signorina Elisa Palamidessi.È stata una dolce festa d' amore che ha chiamato

a dolce e simpatico convegno congiunti ed amici.Alla sposa furono recati doni pregevoli ed inviati

fiori ed augurii.Alla letizia delle case Palamidessi or da questo

evento strette da più affettuosi vincoli di parentela,si associa il Ponte e manda agli sposi gli augurii più

schietti e più caldi di ogni felicità.

Piero.La gentile signora prof. Lina Pignotti - Menocci,

moglie dell' egregio avv. Guido Pignotti, e figlia del-

l' amico rag. Emanuele Menocci la mattina di martedì

scorso dava alla luce in Siena un bel maschietto, pieno

di salute e di vivacità.AI bel bambino che si chiamerà Piero tanti auguri;

ed ai genitori ed ai nonni rallegramenti.

In ricordo di Pascoli.Il prof. Giuseppe Lesca è un dicitore perfetto, ed

un narratore piacevole ; ed ecco parche la sua confe-

renza su Pascoli nella sala del R.° Conservatorio diS. Anna, ricolma di autorità, di signore, di professori,

di alunne — di tutto il fiore della grazia e dell' in-

telletto — rappresentò Domenica un grande godimentospirituale. Il prof. Lesca ha il segreto della bella di-

zione, ma la dizione era fatta solenne dalla compo-

stezza dello studio dell'opera pascoliana ritratta conamore degnissimo di discepolo, con acume di critico

geniale, con il colorito di un osservatore gentile e

profondo.Il prof. Lesca seppe tenere incantenato per più di

un'ora il suo magnifico uditorio, e dico incantenatoperchè di rado si vede un pubblico più religiosamente

attento e devoto a sì splendido celebratore della poesia

pascoliana, inspirata a tutte le più pure e più gentili

idealità.

rytIn onore del cav. Piaggio.Al sontuoso banchetto d' addio servito magistral-

mente al Grana' - Hotel in onore del cav. Luigi Piaggio,

giudice istruttore al nostro Tribunale, promosso al gradodi Procuratore del Re al Tribunale di Taranto, par-teciparono gli avvocati della Curia pisana in gran numero.

Notai: il comm. Pierini, l' on. Dello Sbarba, il

prof. Pozzolini, il comuni. Lecci, gli avvocati Vaselli,Maglioli, Gattai, Picchiotti, Supino, Cioni, Veroli, Ma-riani, Segrè, cav. Baraccani, Lami, Boni, Borri, cava-

lier Palamidessi, cav. Gualtierotti Morelli, Ardito, Bar-

sotti, Abenaim, Francesco Gambini, Benvenuti, Castelli,Marsiji, Papeschi, Maracarli, Puntoni ed altri.

Aderirono con lettere bellissime l' avv. Luigi Ricci

— che ricordò specialmente i suoi 43 anni di carrierafiorente, di cui venti anni col giudice Piaggio che sempredette larga prova al Tribunale Pisano, di intelligenza edi equanimità — avv. G. B. Bianchi, l' avv. Cerrai,l'avv. Frediani, l' avv. Carmi, avv. Adorni e molti

altri.Allo champagne parlarono il comm. Pierini, l' av-

vocato Gattai, avv. Lami e il comm. Lecci.Rispose a tutti, commosso, il cav. Piaggio ringra-

ziando gli avvocati pisani della cordiale manifestazione.— I magistrati del Circondario di Pisa hanno of-

ferto poi al cav. Luigi Piaggio le insegne di cavalieredella Corona d' Italia, accompagnate da una artisticapergamena con questa affettuosa dedica dettata dall'av-vocato Washington Cherici, sostituto Procuratore del Re;

« A Voi - Cav. Arai. Luigi Piaggio - che - dal-

l'altezza della mente - e dalla gentilezza dell'animo -

norma e forza traeste - perchè ufficio e famiglia -

formassero - religione e poesia della vita - i magi-

strati del Circondario di Pisa - alla vostra odierna

promozione — plaudendo, — le decretatevi insegnedell' italica' corona ».

La pergamena, in schietto stile quattrocentesco(gotico monastico), con iniziale artisticamente miniata,ricca di fregi e di ornamenti, è opera pregevolissimae ammirata dell'amico prof. Francesco Chiocchini, in-segnante di calligrafia alle Regie Scuole Tecniche.

Procuratore legale.L'amico e collaboratore egregio sig. Gino Cristiani

ha prestato giovedì mattina giuramento in pubblicaudienza al Tribunale per l' investimento del!' ufficiodi procuratore legale esercente. È questo il primo passoalla carriera che auguro brillante, fortunata, ricolma diogni soddisfazione all' amico e collega cui danno dirittoad un bell'avvenire i pregi dell' intelletto e del cuore.

• I

Il moscato passito.È una specialità, è una delizia vera che tiene in

vendita la Ditta Bigazzi di Via Vittorio Emanuele.Di solito, i moscati non sono perfetti, ma questo

moscato passito di Bigazzi che io celebro nella pub-blicità della cronaca più dolce e più lieta, è il vinogeneroso da servirsi alle mense più fini, è il vino pre-libato per la fine del pranzo, è il nettare squisito chesi deve versare nei piccoli calici più giocondi.

A Derna.Il tenente colonnello cav. Alfredo Gatteschi, che

fin dalla partenza del 22.° fanteria tenne -il comandodel nostro Deposito, è stato chiamato al campo diDerna al comando di un battaglione, in sostituzionedel tenente colonnello Giglio, ammalato.

Al brillante e compito ufficiale, che ha tatto e cor-tesia singolari, mando augurii di splendida carriera edi vittorie.

Il Diario della Dama.La gentile signora Clarice Pierini, dama della Croce

Rossa per tre mesi sulla nave Ospedale .11:tenifi agli

ordini della Marchesa Guiccioli e di S. A. R. la Du-chessa d'Aosta, lesse Sabato sera all'uditorio più elettoche poteva raccogliersi in Pisa, nella grande sala deiricevimenti dell'Hotel Nettuno, il diario pietoso dellepazienti, assidue, vigilanti assistenze di ogni giorno,fatte anche più aspre dal racconto quotidiano di or-ridi episodi guerreschi e di eroici atti compiuti finoalla più tragica offerta della vita.

La signora Pierini seppe sollevare fra i suoi affol-lati ascoltatori tutti i fremiti più delicati : dell' entusia-smo per i valorosi, dell'ammirazione per le pietose Suoredella Carità, splendide e meravigliose darne della CroceRossa, e della pietà per lo spettacolo sanguigno cheha dato( tante volte colore oscuro alla guerra.

Maggiore.Il capitano Barone Minneci di Albamonte, genero

della contessa Sofia Franceschi - Bicchierai, addetto al

corpo di Stato maggiore, è stato promosso maggiore.Al distinto ufficiale mando tanti rallegramenti.

Un pensiero generoso.Lo ha avuto la Fratellanza Militare che ha elar-

gita la somma necessaria ali' acquisto di un letto per

il Sanatorio, di un letto che dovrà intitolarsi ai soldatidi Libia, ricordo di abnegazioni, accanto ai ricordi dellasventura e della pietà.

Caval iere.L' amico Valentino Reali, successore alla Ditta

Nencioni per la esportazione dei vini nell' America,

ed ora direttore e proprietario della Ditta che ha ri-

nomanza antica ed a cui aia egli ha dato brillantesviluppo coli' ingegno e coll'attività singolari ; l'amico

affezionatissimo che al Comune del suo paese, a Fartglia,

dà lo zelo di pubblico amministratore sedendo da molti

anni nella Giunta, amante di cose agricole, e per ciò

appassionato di innovazioni, di culture, di trasforma-

zioni; benefattore squisito che ha il cuore aperto adogni iniziativa di amore e di generosità; è stato no-

minato cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia.

Mi rallegro coll'amico affettuosamente, vivamente, perquesta onorificenza. Ma questa volta è proprio il caso

di dire che è l' uomo specchiato, industre, laborioso,cortese e della pubblica cosa premuroso, che alle in-segne cavalleresche fa onore ; perchè di rado si è pre-

miata con una onorificenza personificazione più bella di

ogni cortesia gentile e di ogni attività operosa.

L' effemeride storica.Muore (1432) decapitato a Venezia, come traditore

della Repubblica Francesco Bussane conte di Carina-gnola la innocenza del quale venne con calore affer-mata e negata fin dal giorno del supplizio. Il Manzoninella sua tragedia l'ha assolto. Era nato da contadini,a Carmagnola, nel I390.

I proverbi.Chl non cura. la sua magione, non è uomo di ragione —

Chi mal si marita, non esce mai di fatica.

Parola decrescente.Sono il re dell'uman core,Veniam sempre nell'estate.Sono eterne nel dolore.Vivo fra sale dorate.Nella testa e nel suo piede,Il lettore certo il vede. .

Spiegazione della preced. SciaradaE - DI - SON

Per finire.Quale il colmo per una ballerina?— Fare il passo delle potenze'

lvgiíe-te~t~gai:e.44, 44-e-'-ae-.4tief<seítiMQZ,M0

6 6 N2r-Ii ru 9Amaro insuperabile

della Premiata Distilleria di Ripafrattafi‘.--areitti<Q~~41, e~~,t‘e.siM

Società Cooperativa di Consumo e Mutuo Soccorso(Società in nome Collettivo. costiLnita legalmente, con rogito del

AGNANO DI PISA

Notare RIBECAI, del 26 Dicembre 1911).

CASA. PROPRIA

Avviso di convocazione di Adunanza straordinaria.Tutti i soci sono vivamente pregati ad inter-

venire all'adunanza straordinaria che avrà luogo,la sera del 18 corr. ad ore' 21 nella sala dellasede sociale per la diseussione del seguente

ORDINE DEL GIORNO:

1. 0 - Ammissione di nuovi soci.2.° - Proposta di aumento di sussidio ai soci

ammalati.3.° - Comunicazioni della Presidenza.

Li 1 Maggio 1912.Il Segreta, io Presidenti'

Rodesindo blocchi

Natale Del Geloso

Il racconto della Domenica1' altra ?.

Gli chiesi cogli occhi: « E l'altra ? »... Mi risposela compagna con un risolino lieve che le schiuse labocca di bimba, che le scoprì le gengive senza sangue...

Erano innanzi a me, addossati sulla panca dellatranvia Gli altri, preoccupati dal (Ionio dell' addossa-mento, commentavano forte l'insufficienza delle vetturee la noia delle faccende.

Essi no : il giovanotto volgeva la schiena ai vicini,non si preoccupava che di lei, della sua nuova com•pagna ; pareva che la volesse isolare. La guardavainstancabilmente dall' ala del largo cappello piumatoalla punta verniciata dello scarpino elegante, elegantee minuto come un gingillo.

Non era bella. Una magrezza malata, appeea ap-pena mascherata dai panni ; un visino pallido, di quellapallidezza muta, non illuminata dallo splendore degliocchi chiari e scoloriti, nò dall' incanto del sorriso.Null' altro di rimarchevole che la biondezza pallidadei capelli morbidi, ondulati, abbondanti ; altro.

Eppure egli l' amava tanto forse per uno scherzodel cuore, l' amava e la sposava. Tornavano da unavisita al nido e fiorivano nella loro mente i progetti belli.

— Sono tanto contenta del caminetto.... — disselei piano — ma mi pare più adatto in camera dapranzo che in salotto, pare a te ?

Nel chiedere si avvolse meglio nel boa di piume esi abbandonò meglio nel suo cantuccio con una mossafelina.

Egli le guardò le piccole mani inguantate. con de-siderio, glie ne accarezzò una, furtivamente. Parve ame di soffocare in quella scatola ambulante, così caldadi aliti umani.

Egli non rispondeva. Lei sorrise e chinò gli occhicome se la voluttà dello sguardo l' avesse serrata allagola, poi si scosse ; gli disse senza guardarlo

— Mi regalano una marina ad olio per il salotto..— Chi ? chiese lui distratto.Il gruppo d' amuleti d' argento, che una catenella

legava alla cintura di lei, le posava in grembo e lucci-cava. Egli lo guardò. Vi erano la croce, il chiodo, ilgobbetto, il maiale, qualche medaglia e un cornetto pic-colo di madreperla molto venata, quasi azzurra.

Lo guardo e sorrise. Come poteva sorridere ?Anche l' altra portava alla cintura il gruppo d'ama-

lati d' argento, anche la compagna di prima, tanto bellae tanto cara. Bella e fiorente come se allora allora l'aves-sero portata dai prati, in un fascio colle margherite ecolle erbe.

L' altra lo guardava in viso, lo scrutava ed i begliocchi scuri avevano un sorriso a me che studiavoI' amore sulle loro bocche ..

Una sera, l' ultima volta che il carrozzone tram-viario ci accolse insieme, ella aveva in mano delle rosee lui si chinava ad assorbirne l' olezzo tacitamente ..

— Mi ha chiesto — disse l' amata — se preferivofiori o paesaggio. Ho scelto subito il paesaggio, conuna cornice d' ore, liscia : è moderno Poi guardò di

fronte, dalla vetrata, per orientarsi : — A momenti cisono, sai ?

Guardò anche lui e con un umiltà tenera le chiese— Ci torniamo domani ?Ella abbozzò colle labbra un modo di dubbio, si

strinse un pochino nelle spalle, dondolò il piedieo congrazia

Egli chiedeva ancora. senza parole, senza motopregava così palesemente ch' io n' ebbi disgusto. Ellasi alzò, si piegò in avanti, su lui che rimaneva seduto,e premè il campanello a lungo.

Ancora, cogli occhi, a lui che mi parve per unistante sottratto al fascino della donna, chiesi : < El' altra ? ».

Egli non mi ricordava, forse non mi aveva maiveduta, non mi comprese e non rispose.

La donna si fece strada con vezzo fra la gente escese; si fermò sul marciapiede, all imboccatura dellastrada, dove batteva un fascio di sole.

Egli la seguì e quando alzò gli 'echi su lei ne videla testa avvolti in un nimbo d' oro. Ella la piegò insegno affermativo, giocando col gruppo d' amuleti diargento.

Innanzi a me due donnette, sollevate da quel cantorimasto vuoto, ti staccarono, composero le sottane; unami guardò. mi disse bonariamente

— Poco per volta si sta bene.E l' altra ?... Rosa di Yiaggio.

Fra parrucche e Oibu,sLa Cena delle Beffe al Rossi. — Mar-

tedì sera gli studenti fiorentini retppresenterannaal Rossi • La Cena delle Beffe s di Sem Banani;e forse l'autore assisterà alla rappresentazione.

Lo spettacolo è dato a beneficio della sotto-scrizione per la flotta aerea.

Su e gni per la Provincia.La festa in onore di un eroe.

Pugnano. (3) [Medd»]. — Il banchetta degliamici della Valle del Serchio. - Dernenica ventura12 Maggio, nei locali dell' antica filanda, annessi allasontuosa villa Roncioni gentilmente concessi dallabontà del sig. conte Manfredo Roncioni, sa , à dato dagliamici della nestra valle del Serehio (Pugnano, Ripa-fratta, Mulina di Quosa, Patrignone e Cologtelle) unbanchetto in onore del bersagliare Armando Muretti,figlio dell' ottimo Beppino Muretti che i nostri paesihanno caro e rispettato.

Il Moreiti, della classe 1889, era in Az -natica, evenne a posta in Italia per prestare il servizio mil tare.Partì da Ventimiglia, cedile facente parte del 1.° ber-saglieri e fu assegnato alli 8.° comandato dal colonnelloMaggiotto; sbarcò ad Heems il 20 di ottobre e da quelmese fino a tutto il mese di Matzo preso parte a tuttii combattimenti distinguendosi per coraggio, resistenzaed audacia. La Nazione di Firenze lo ricordò fra iventi eroi dell' 8 ° che insieme ali' 11.° rappresentanola gloria più alta e I il valore più puro delle no-tre armi.

Il itestro Muretti fa onore a questa valle che oggilo saluta e lo acclama, sentendo tutto I . orgoglio dichiamarlo suo figlio.

Al 'Ade agio sartono domenica fatte onoranzedi popolo, e saranno degne dell' eroismo del soldatoitaliano, nostro compaesano generoso, e della cortesiadi questa nostra popolnzione gentile ed entusiasta.

Il emuliate) d'onore per il banchetto è composto deicittadini : conte Monfredo Roncioni, Isidoro DelGenovese, Arturo No/eri, Francesco Monacci, avv.Mario Supino, OlintoGragnorni, Giuseppe Bechelli,Maurizio Antonelli, Alberto Rossi, prof. GabrieleBriganti, Cesare Niccolai, Archiade Monacci, EnricoMaszorini, Torqoato Buonasera, Matteo Stecher,conte Gerolaino Pozzo di Borgo, Eugenio Mengali,Arturo .13Pchelli, Carlo Del Chicca, Arturo No/eri,Opimio Mancini, Orlando Taddei, Giulio Lazzeri,Pietro Andreotti, Santi Della Croce, Guido Alessi,Pasquino Crardelli, Emilio Bucchioni, Nello DiBaccio e Arturo Bucchioni.

Pontedera. (3) [Natioisol. — La crisi. - È daparecchi giorni che la nostra Amministrazione Comu-nale è in crisi per le avvenute dimissioni dei tre asses-sori comm, Beffincioni, cav. avv. Bani e Mario Ciompi.Dato lo sfasciamento di quasi tutta la Giunta, essendorimasti soli il Sindaco, l'assessore Conti o i due sup-plenti, si prevedeva un po' difficile la ricomposizione.Invece posso assicurarvi che è stato trovato modo dicomporre nuovamente la Giunta con alcuni elementi:e presto il Consiglio sarà chiamato a fare le necessarieelezioni. E di ciò va data sincera lode al Sindaco eai suoi collaboratori i quali hanno potuto così rispar-miare al nostro paese le coesegnenze dolorose di un'Am-ministrazione straordinaria, e al nostro partito unavergognosa manifestazione d' inerzia e di impotenza.

Vecchiano. (24) [FaLaseo]. — Al teatro Gari-baldi, già da qualche domenica, funziona egregiamenteil einemate grafo a luce elettrica, impianto della localeditta Puceetti e C., e vi si ammirano pellicole di cir-costanza, toinchè scenette comiche mAto divertenti.

Il pubblico, anche dai paesi limitrofi, vi accorrenumerosissimo, ne esce pienamente soddisfatto e desi-dera ritornare ad assistere a proiezioni sì chiare eferme da non temere il confronto con quelle dei pri-mari cinematografi. Speriamo che questo trattenimentounico nel paese, avendo anche il suo lato educativo,possa continuare a divertire piacevolinente la nostralaboriosa popolazione , .

Nei sicstri.Salita Luce. — Si è costituiza come una larva

di amministrazione: il Consiglio, assenti i consiglieridi Pastina e di Poniaia che tanto per farla più spiccia

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(SORGENTI: ANGELiCA)VENDA TA ANNUA

10.000.000 di botti lie

han presentato le loro diutisaioni, ha eletto un simu-lacro di Giunta nominando due assessori effettivi isigneri Giulio Bramanti e Oreste Giusti e due asses.sori supplenti i sig. Simone Andreoni ed Onorio Cantini.

La malaria nei bambiniSecondo il dott. VINCENZO PUSCO ., di Grosseto, la

malaria nei bambini è più diffusa di quel che non sicrede : e benchè molti siano i bambini malefici inuna zona infetta, nonostante il loro numero è assaisuperiore a quello apparente. perchè in molti bambinila malaria non la si sospetta, presentandosi essa sottoforme che escono dall'ordinario e che possono far cre-dere a hitt' altra malattia.

Il doto Fusco ha potuto convincersi anche che lamalaria nei bambini no assume, come da molti èsostenuto, una forma beniglia, e prevalentemente laterzana lieve, polche su 109 bambini da lui esaminati,in 85 riscontrò il parassita della grave febbre estivo -autunnale.

Un' altra osservazione importante del dott. Fuscoè quella di aver constatato nel sangue di molti bam-bini i parassiti della malaria, senza che alcun accessodi febbre sia intervenuto.

Si comprende quanto una constatazione simile abbiaimportanza, quando si pensi che tali bambini, in ap-parenza sani o malati di altre malattie, costituisconoun pericolo sociale potendo divenire focolai di itife-alone malarica.

Da tali osservazioni emerge la necessità di dueprovvedimenti. Uno che consiste nel praticare. sempreche lo si pnssa, l' esame inicr seopico del sangue diquesti bambini per constatare se vi esistono parassitimalefici : tenendo presente. però, che la loro assenzanon esclude i' infezione, potendo i parassiti stessi tro-varsi annidati negli organi interni, come la milza.

L'altro, che viene a completare il primo, è di farpraticare una cura energia antimalarica non solo aibambini, febbricitanti o no, con parassiti accertati nelsangue, ma altresì in quelli ove parassiti non si tro-vano o mancano i mezzi per cercarli.

Il buon esito di una cura antimalarica in bambiniche si credono malati di altre malattie sta a dimo-strare che realmente si tratta di malaria, in baseall' ex juvantibus.

Ma la cura deve essere sicura ed energica, qualesi può fare usando l'Esanofelina o l' Esamífele, i pre-parati antimalariei per bambini e per adulti, dellaCasa Bisleri di Milano.

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:e. D. - I numeri corsivi indicono i /reni diretti.

Ferrovie economiche e Tramvie a VaporeOrario dal 1.° Maggio 1912.

Pisa -Pontedera: 5,25 - 7,15 - 9,15 .11,45-14,- -17.20 -19,30Pontedera -Pisa: 5,5 - 7,- - 9,- - 11,30 -13,45 - 17,5 - 19,15Navac. -Calci: 5.51-7,50-9,50-12,20-14,35-17,55-20,5 - 21,20Calci-Navac.: 5,24-7,19-9,19-11,49-14,4-17,24-19,34 -20,49Pisa - Marina: 5,45 - 9,8 - 12,5 - 15,10- 17,16 - 19,5- 20,50marina-Ma: - -16,15-18,5- 19,55 - 21,40

B. - I numeri corsivi indicano i treni festiri.

Piè del PonteLa festa del 1. ° di Maggio. - Per la

cronaca: è passata quest'anno senza alcun saporedi festività; il mal tempo mandò all'aria - edera un'aria perfida veramente - le solite pas-seggiate e gite tradizionali. Nè si divertironomolto quelli che si recarono al mare ed al monte.Musoneria grande da per tutto, innaffiata di moltaacqua per chi si avventurò alla campagna. Solo,vero, autorevole socialista per la solennità diMaggio rimane sempre il sole che quest'anno èmancato.

La Sezione pisana della Lega Navale • .Si adunerà oggi per la discussione dello Statutointerno e per scegliere l'eminente oratore chedebba venire qui in Pisa ad inaugurarla.

Alla Società Operaia. - Il Ministro dellaP. I. on. Crederci ha concesso alla biblioteca dellaSocietà operaia della nostra città lire 200.

Per il decoro pubblico. -- Mentre si aspettaallegramente la delizia del regolamento edilizio,osiamo far presente alle autorità alle quali do-vrebbe stare a cuore il decoro pubblico della cittàla indecente scoloritura o meglio la bruttura ditutto quel caseggiato che si vede sull'ultimopezzo di destra della via S. Maria all'aperturadella piazza.

non è permesso tenere in modo si sconcio,in luogo cosi frequentato, dinanzi alla maestà deinostri monumenti, questa che è una delle inde-cenze che fra tante altre saltano agli occhi ditutti: dei pisani, amanti forse a torto della bel-lezza e della dignità delle cose nostre, e dei fore-stieri, e questo è il peggio, critici spietati dellanostra indolenza e del nostro disdoro. Ed hannoragione.

Le Cooperative di consumo. - La vecchiae riputata Cooperativa di Consumo di S. Marcoalle Cappelle ha avuto la felice idea di rilevarela Cooperativa degli impiegati e pensionati delleAmministrazioni dello Stato (e ciò fece fin dal-l'Aprile del 1911) e di aprire come succursale aquesta Cooperativa degli impiegati già esercentenel Lungarno Galileo un'altra azienda in BorgoLargo; ed è quella bellissima per la completafornitura del negozio che si vede nel mezzo delBorgo Largo istesso.

Le due Cooperative, quella del Lungarno equesta nuova del Borgo Largo, rappresentanoun benefico calmiere sui prezzi di prima neces-sità; esse fanno servizio per tutto il pubblicoindistintamente, e per il loro carattere coopera-tivistico hanno il privilegio di poter fornire igeneri alimentari - come il pane, la pasta, ilvino, l'olio, il cafiè, lo zucchero e via dicendo -a prezzi modici e di qualità squisita.

In un momento come l'attuale in cui i coni-

marcianti fanno bassa speculazione sulle impresedella patria per un rincaro di tutti i viveri,l'esercizio di queste due Cooperative, da unaparte e dall'altra dell'Arno, è veramente prov-videnziale.

Il pubblico sa di pagare gli articoli indispen-sabili alla vita giornaliera qualche centesimo dimeno e sa di essere garantito per la bontà cheè superiore sempre ad ogni controllo igienico.

Ricordiamo oggi le due Cooperative perchèil pubblico possa valersi dei benefici che da essepuò conseguire; e diciamo una doverosa parolaparola di elogio alla coraggiosa Cooperativa diSan Marco che ha dato si largo e proficuo svi-luppo ad un'azienda di tanta utilità pubblica.

Al Cinematografo " Splendo,. „. - Ladirezione del salone Splendor ha ottenuto laesclusività delle « filma d'art di Parigi, del-l'unica Casa cioè che ha nel mondo interpreticome Sarah Bernhard, Gabriella Reyane, EvaLevallière, Cecile Sorel, Jean Coglienti, MaxDearly e gli altri grandi artisti parigini.

Da oggi darà principio alla proiezione dellaserie brillantissima di queste notevoli films : ri-cordiamo la spettacolosa film « Il Mistero diCloisterhain » che sarà proiettata Lunedì sera erichiamerà il più grande entusiasmo del pubblico.

- Stasera, Domenica, saranno dati i due splen-didi drammi • La colpa dei padri di Pasqualie « L'evasione dell'assassino di Cronole » dellaeines, due drammi che han riportato successocolossale.

- Quanto prima si daranno: • La principessaCartouche a terza serie ; La Voragine » filmd'Arte ; • Vita tragica Pasquali e C. ; • In fondoal baratro », e La ribalta «, «Santarellina Aubry.

Negli uffici della Posta e Telegrafo.- Il sig. Igino Giovannetti, ufficiale postelegra-fico, funzionante da capo-turno all'Ufficio telegra-fico di Pisa è riuscito vincitore del concorsa peril posto di capo ufficio, ottenendo uno dei primiposti nella graduatoria.

Al funzionario giovane ed abile fecero i col-leghi una bella dimostrazione di simpatia, invi-tandolo venerdì sera ad un sontuoso e fraternobanchetto. Giovedì sera egli aveva solennizzatola vittoria con un vertnouth dato ai compagni.

- Il signor Mazzino Burlacchini, sotto-capopresso l'Ufficio postale della Ferrovia, ha vintougualmente il concorso per il posto di capo ufficio.

- Il signor Ernesto Bertozzi ha pure avutoun bel successo nell' istesso concorso.

A tutti e tre rallegramenti vivissimi; per ilsig. Giovannetti poi - che potrebbe essere tra-sferito in seguito alla conquistata promozione -facciamo voti che sia conservato all'Ufficio checosì degnamente occupa presso il nostro Telegrafo.

Tutti possono facilmente guadagnare 2000 lire.La DarrA ANcILLorri, (Lung' Arno Gamba-

corti 6), pagherà immediatamente, a mezzo dellaBanca Commerciale, la somma di L. 2000 a chiun-que potrà provare che l'olio che si vende nelproprio magazzino, non è d'oliva purissimo, odè mescolato con la benchè minima sostanza estra-nea. Detta offerta di L. 2000 non è una ciarlata-neria; la DrrrA D. ANCILLOTTI, è stata obbligataad offrire detta somma per smentire una buonavolta e per sempre, le voci di chi ha interessea che l'olio seguiti ad essere venduto a prezziesagerati, e non sa come impedire lo sviluppaimmenso e sempre crescente della Dia-rA D. AN-

ciLLorri. Non vi fate illudere ; mandate a com-prare 2 soli soldi d'olio: Lung'Arno Gambacortin. 6; confrontatelo con quello che avete in casa,e vi renderete conto da voi stessi quale olio èmigliore, e se conviene o no servirsi dalla DITTA

D. ANCILLOTTI.

Per concludere:In Lung'Arno Gamba.corti n. 6 si vende l'olio

d'oliva garantito purissimo; qualità insuperabile,controllato dall'ufficio d'igiene; a sole L. 3,60 ilfiasco di litri due. Si vende pure al minimo perqualsiasi 'piccola quantità.

Studenti in gita. - Gli studenti di mine-ralogia, geologia e agraria, guidati dal prof. Gio-vanni D' Achiardi, si recheranno per una gitascientifica all' isola dell' Elba.

Nella Scuola di Agricoltura di Milano.- E bandito un concorso per un posto di appli-cato di Segreteria presso questa Scuola con lostipendio annuo di L. 1200. Le domande debbonoessere indirizzate al Ministero di Agricolturaentro il 26 corrente.

Alla Societd per l'Arte. - Nella riunionedi domenica il presidente avv. Bellini-Petri com-memorò i soci defunti ou. prof. avv. Emilio Bian-chi, on. comm. ing. Simonelli, cav. Vittorio Lamied il pittore Sarti ; quindi presentò il conto finan-ziario del 1911 chiuso con un avanzo di L. 3400;riferì sull'andamento sociale e sulle varie trat-tative o condotte a termine o ancora in corso ;e comunicò affari, petizioni etc. etc.

Dazieri italiani. Domenica si riunirono acongresso presso gli ufficii del Dazio i rappresen-tanti della Federazione daziaria italiana per trat-tare delle nuove direttive dell' Associazione. Sistabilirono le norme per la compilazione del nuovoStatuto federale, per la istituzione dei Comitati

dal 26 al 2 Moggto 1912.

NASCITE.Maschi 21 - Femmine 9 - Nati morti 1.

MATRIMONI

Ri:zardo Testai con Busoni Ada celibi - Casa-rosa Luigi ved. con Catarsi Velia nubile - BertolucciNello con Bargellini Ogarisa cel. - Bigrugiali Vit-torio con Barsanti Norma cel. - Degl'Innocenti Perseocon Malasonia Paolina cd. - Genovesi Ranieri conOrsini Ernesta Fosca cel. - Petri Giuseppe con Ci-priani Maria Biade cel. - Sbrana Guglielmo conSbrana Alaide cel. - Maggi Foresta con PanzieriIsabella ce!. - Coli Angusto con Citti Ritffilla cel.- Barsotti Guido con Marcacci Ipelide cel. - Zac-cagnini Pilade con Lazzeri Asia ed. Lenzi Luigicon &datanti Leontina cel. - Gltiongoli Quintilio conMarinai Evelina cel. - Di Sacco Addio con SbranaMarianna cel. - Ghiara Narciso con Ripoli Mariacol. - Panelli Aiutando ved. con Rosellini Uliananub. - Abati Igino con Cristiani Olga cel. - Seer-pedini Gino Renato con Finchi Elmea cel. - BiniLeonbla con Petri Giulia rei. - Mattonai Primo conSoldani Teresa Ezilda cel. - Risaliti Achille Donatocon' Benvenuti Ida ce). -- Del Sarto Eugenio Egidiocon Casavecchi Gemma cel. - Lodovichi Umbertocon &Ieri blarfesa cel. - Balestri Anacleto con CerriVelia Assunta ce). - Masi Ugo con Sbrana Armidacel. - Sbrana Gino con Catarsi Annunziata cel. -Vettori Vito con Poggetti Anna cel. - Castellani ing.Virgilio con Galiberti Maria cel. - Tognetti Renatocon Baldacci Renata cel.

MORTI.Raschi Laura ved. Agostini di anni 96 - Bani

Antonio coniug. 57 - Barsotti Francesco ved. 71Marinai Gine 7 - Vannucchi Rosa nub. 88 - Me-nocci Massimina ved. Grassini 84 - Pucci Mariannaved. Giannini 92 - Barandoni Giulio coniuga 39 -Gandiva Maddalena 13 - Tacenti Albina neì Buttai55 - Grassini Guido cel. 22 - Painpana Attiliaveri. Vannini 75 - Ghetti Maria Narcisa nei Gin-

*. tieni 66.

Sotto i cinque anni maschi l, femmine 1.

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regionali, dell' Ufficio legale, della Cassa di pre-videnza etc; e al termine dei loro lavori emiseroun voto per la concordia dei dazieri di tutte lecittà d' Italia ed espressero la più calda simpatiaverso i colleghi di Pisa.

Il direttore del dazio per il nostro Comunecav. Nus offrì agli ospiti un vermuth d'onore; epure i dazieri di Pisa dettero in onore dei com-pagni un ricevimento amichevole.

Un cittadino di Marina. — L'altra set-timana è morto a Marina di Pisa un vecchio ecaro marinese : Pellegro Castelli che da lunghianni dimorava presso la spiaggia deliziosa.

Egli era stato un fervente apostolo del pro-gresso e della fortuna della bella stazione clima-tica; ed era conosciuto ed amato come uno degliassertori più fedeli dello sviluppo di Marina acui diè gli anni migliori della sua attività e curee zelo singolari.

Per questa morte mandiamo condoglianze aifigli di lui Giuseppe, Felice e Torquato che cosìbene proseguono l' esempio paterno e sono amicientusiasti di Marina e divulgatori delle sue bellezze.

il 2,1Iattaccino.

Cronaca VenatoriaLa riunione delle Provincie Toscane per la caccia

rappresentanti delle otto provincie Toscaneriunitisi in Firenze per concordare i termini diapertura e di chiusura della caccia e per formu-lare voti nei riguardi della tutela della selvag-gina, hanno stabilito che si abbiano cinque mesidi esercizio di caccia e sette mesi di divieto perla riproduzione dei volatili.

Sono stati quindi fissati i seguenti limiti:Apertura per ogni genere di caccia e di aucu-

pio col giorno 20 agosto e chiusura al 20 gennaio.La caccia ai cinghiali ed ai caprioli sarà permessasoltanto dal 15 novembre al 14 febbraio. Quellaai colombacci sarà permessa dal 20 agosto al 15marzo. La caccia e l' aucupio agli uccelli acqua-tici o di ripa si potrà esercitare fino al .90 A-prile.

Il Congresso dei rappresentanti delle Provinciesi è occupato e preoccupato della diminuzione diogni genere di selvaggina in Toscana e della distru-zione dei volatili che per interessi agrari, educativie sociali è doveroso impedire.

E nelle adunanze e nei,... brindisi dell' imman-cabile succolento simposio finale ha inalzato votial Ministro d' Agricoltura Industria e Commercioperchè sia creato un ordinamento agricolo cinege-tico provvido ed efficace in tutta l' Italia e con ognimaggior vigoria e sincerità sia fatta rispettare datutti e dovunque, nella sua lettera e nel suo spirito,la.... storica legge del 3 luglio 1856.

.Non torniamo ad accennare, per brevità, alle de-siderabili riforme legislative nè ci occupiamo deitermini generali della caccia, così come sono statiposti. Non possiamo però fare a meno di osservarecome sia semplicemente risaline che la caccia agliuccelli acquatici o di ripa sia stata mantenuta finoa tutto aprile.

Ogni profano infatti sa come la maggior partedegli uccelli acquatici (basti accennare ai germani !)abbia alla fine di marzo le uova nei nidi e qualchevolta i piccoli già nati.

Ed è facile prevedere che anche i cacciatoripiù ossequienti alla legge tireranno ad ogni generedi pennuti che capiti loro a portata di schioppo...

Quello che si torna poi a deplorare si è che dicaccia e di selvaggina si occupi solo chi gli uccellivede sui tavoli imbanditi, nelle cene e nei banchettinon esclusi quelli.... dei congressi così detti eine-getici.... Il croccolone.

GIUDICI, GIUDIZI e GIUDICATIAlla Corte d'Assise. — Domani si riaprirà

la nostra Corte d Assise per la trattazione delleseguenti importanti cause: luned.2, ntartedi 6 e 7maggio: Ristori Annida imputata .di

P. M.: Passalacqua, difensori avv. on. DelloSbarba e Veroli; mercoledì e giovedì 8 e 9 maggio:Fantozzi Ranieri e Belli Adolfo, mancato omici-dio e omicidio. P. M.: Passalacqua. Difensori

avv. Gettai e Bellincioni; venerdi 10 Maggio: BacciAlessandro, istigazione a delinquere. P. M.: Che-rici. Difensore: on. Dello Sbarba; sabato 11, mar-tedì 14 e mercoledì 15 Maggio : Trotnbetti ArturoMenconi Cesare, Bastianini Otello, Mariani Ettore

e Piacani ing. Eugenio. Disastro ferroviario eresponsabilità civile. P. M.: Cherici. Difensoridegli imputati: Bertiui e Mariani; della Societàdel Tram : Dario Carini e prof. Pozzolini, partecivile: avv. Gettai, Vaselli e Picchiotti; venerdì17 e seguenti: Capitani Eloardo, Capitani Mar-cello, Casarosa Catullo, Lucchesi Carlo, Da PratoBruno, Benedetti Adolfo, Giacomelli Augusto,Pellegrini Adolfo imputati di omicidio preinedi-tato. P. M.: Cherici; di tensori di p on. DelloSbarba, prof. Pozzolini, avv. Carpi e Cioni. Difen-

sori : on. Resadi, evv. Ricci, Gettai, Bianchi,Fortini, Vaselli, Lecci e Picchiotti.

Curatore Menotti rag. Gino di Pisa. Adunanza10 maggio 1912, giorni 30 presentazione titoli,chiusura verifiche 7 giugno 1912 ore 9.

Pazzini Francesco di Pontedera, salumiere.Ad istanza propria. Giudice delegato Sacchiniavv. Gaetano. Curatore Delli Liberale di Pon-tedera. Attivo L. 22851,23 - Passivo L. 76058,43.Adunanza 10 maggio 1912 ore 9, giorni 30 pre-sentaz. titoli, chiusura verifiche 29 maggio 1912.

Cronachetta Agraria

Sull' acidità dei vini.Nello scorso numero del Ponte venne

riportato, sotto il titolo di « chiacchieredi stagione » uno stelloncinodei eini.

Ed a questo proposito, ho ricevuto la se-guente cartolina dall'egregio prof. InnocenzoFelloni, di Cascina, uno dei nostri piùbravi agricoltori :

Stin:( fo prof.Mi è grato rammentarmi a Lei per salutarla

cordialmente con stima. Nel Ponte di Pisa dioggi il proto Le ha fatto dire un grave errore (siintende bene che Ella non ci ha che fare niente).Acido nitrico invece di citrico. Che qualche defi-cente nOli Si valga della indicazione ! Mi ram-mento sempre dell'epoca nella quale fui studentein V ginnasiale e alla licenza (esame) uno stu-dente, a giustificare un errore, portò il dizionariogreco che quell'errore madornale riportava. Ancheallora fu il proto e lo studente copiò e fu boc-ciato. Così farebbero i tribunali.

Cascina, 28 Aprile 1912.Dev.mo suo

Prof INNOCENZO FELLONI.

E il prof. Felloni ha pienamente ra-gione, cosicchè non mi resta che unirmia Lui per protestare insieme contro la« fellonia » del proto, augurandomi chenessun lettore abbia voluto rinforzare ilproprio vino con dell'acido nitrico !

E, giacche ho la penna in mano chia-riamo un po' meglio la questione dell'aci-dità dei vini.

Qualunque agricoltore sa che il vino èun liquido acido, anche quando non è .....acido, cioè anche quando non abbia presol'aceto, o il forte, o lo spunto, od il fuoco,come comunemente si dice.

È acido il vino, perché normalmentecontiene degli acidi provenienti dall'uva(acido malico, tartarico, citrico, tannico),altri originati dalla bollitura o fermenta-zione alcoolica (acido carbonico, succinico,ecc.) ed infine (lei sali acidi, quale il cremortartaro. Il complesso di queste sostanze

forma una acidità, che si usa esprimerecome se fosse dovuta tutta ad acido tar-tarico. Dire che il vino ha il 7 per milledi acidità totale, vuol dire che è casi acido,come h) sarebbe una soluzione di 7 gr. perlitro di acido tartarico.

Ora, questa acidità è uno degli agenticonservatori del vino, al pari dello spiritood alcool. Perchè un vino sia serbevole,deve avere un grado alcoolico del 9-10 percento ed una acidità non minore del 7 permille.

Se un vino ha una minore acidità, ilcantiniere esperto deve correggerlo : in talcaso non si tratta di alcuna adulterazione,circa la quale il consumatore possa la-gnarsi ; si tratta soltanto di aggiungere almosto, od al vino, quello che avrebbe do-vuto esserci per natura, e che la vite non haPotuto elaborare per non propizia stagione.

Questa correzione si fa con . raggiuntadi irido fiti-tm.ieo O di_ncido citrico (nonnitrico, dunque !) aggiunta che è prefe-ribile di operare nel mosto, ma che puòeseguirsi anche nel vino.

Teoricamente, 100 gr. di acido tarta-rico dovrebbero elevare l'acidità del mo-sto O del vino dell' I / ; senonchè unabuona parte di esso si deposita in formainsolubile, sicché, facendo l'aggiunta almosto prima della fermentazione, ne occor-rono da 200 a 300 grammi per ettolitroper aumentare l'acidità del vino dell'i °A, G .Per avviare a questo inconveniente, si èpensztto di usare l'acido citileo, il qualerimane disciolto nel vino e non forma com-posti insolubili. Esso inoltre ha maggiorforza che non l'acido tartarico, cosicchè

'l bastano 85 gr. di esso per elevare di 1

grado l'acidità del vino. Per tal modo, ilI maggior costo dell'acido

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