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1Ih Pisa, Domenica 8 Agosto 1897. Il Ponte si passa ogni domenica. il pedaggio costa un Moiglo. Con mazza o scudo prima 2i con- tendevano il Ponte: oggi. per averlo basta lope tad $010.- (Ilì spurgbi si buttano in Arno.— Allo Ibtterc senza francobollo è vietato il libero transito. i inserzioni: in prima pagina L.2, in secon.da L. I in terza LO, 50; in quarta L. 0, 25, per ogni linea o .:pazio di linea. U1:fluì di iteduzione e teumilairdrazioue in Piazza dei Cavalieri, 5, pianterreno. Giornale della Città e Provincia. [Conto corrente con la Posta]. 10}~50".~1~7 A t - 4 belì /1 <:›1 Il Ponte di LA SETTIMANA È stata una settimana laboriosa: la questione del pane, il movimento anticlericale, un'ab- bondanza di pellegrinaggi, il tentato suicidio e il suicidio consumato, lo sciopero dei fossaioli, le elezioni alla Croce Bianca, l'aggressione del prete, le ragazze nel pozzo.... sono stati tanti piccoli asterischi di cronaca sui quali si è fer- mata la penna elegantemente descrittrice del cronista. Ma, come se fosse stato poco, e' è stato invece il giornalista bene informato, il quale ha voluto aggiungervi dell' altro per conto suo, e ci ha aggiunto la morte di chi è vivo ancora - e si spera bene - e il solito vuoto a S. Giu- liano. La questione del pane è forse la cosa più dolorosa di tutte. Mentre negli anni passati, all'avvicinarsi del nuovo raccolto, il prezzo del frumento andava diminuendo fino o toccare i limiti più bassi, alla comparsa del grano nuovo, questa volta si è avuto il contrario; ed in un mese il prezzo del grano ha segnato in Italia un aumento di lire 4 e 50. Si dice che l'aumento sia creato dal produt- tore istesso colle sue speranze troppo rosee; o che invece sia un gioco di speculatori di borsa. Quello che è certo è che i panattieri hanno colta la palla al balzo per aumentare subito il prezzo del pane, mentre non lo diminuirono nelle annate in cui il grano scendeva spaven- tevolmente di valore. È inutile sofisticare sulla colpa e sulla re- sponsabilità di Tizio e di Caio : i panattieri accusano senza pietà i produttori di farine; i produttori condannano il governo ; ed il go- verno sta a fare la burletta come al solito! A Napoli, a Milano, a Torino, a Padova, e in molti altri luoghi si è cercato di resistere alla ingordigia dei panattieri, perché la que- stione interessa la classe meno abbiente. Non ci possono essere cavilli di fronte alla verità. Il calcolo è breve e chiaro : il prezzo medio della farina abburattata è .di lire 25 al quintale e di lire 30 per quella di prima qua- lità. Se ci si basa sulla prima media, cioè a dire, se si piglia in esame la farina che viene adoperata per il pane dell'operaio, e se si tiene presente che 800 grammi di farina sono più che sufficienti per l'impasto di un chilogrammo di pane, aggiungendo tre centesimi al chilo- grammo per manifattura e per cottura al'for- naio e due di guadagno al rivenditore, abbiamo il prezzo di 25 centesimi al chilo per il pane del popolo, per il pane dell'operaio, pur impa- stando un'ottima qualità di farina. È il prezzo a cui si fa salire il pane in parecchie impor- tanti città. E questo stesso pane che si do- vrebbe vendere a 25 centesimi, si eleva fino al prezzo di 35 e 42 centesimi al chilogrammo! L'ingordigia di certi rivenditori fa nausea e non ha limiti ; ed essi guadagnano per ogni chilogrammo di pane dai 10 ai 17 centesimi ! Non vogliamo dire che succeda questo anche in Pisa; ma in molte altre città è proprio cosi. Ed allora è manifesto ed urgente obbligo delle autorità di porre un freno all'ingordigia di facili guadagni, dal momento che si è ele- vato al limite massimo la sovrimposta ; e l'o- pera del governo deve essere tutta intenta a prendere un provvedimento radicale che faccia cessare l' iniquo abuso. Sono in due ad agitarsi : i preti, ed i fedeli di Mazzini. È bastato che si sapesse che i preti avreb- bero chiuso con un grande pellegrinaggio il giorno 12 la serie delle imponenti manifestazioni in onore della Madonna, e che la Imagine della Vergine sarebbe stata portata processional.- mente per le vie della città, perché l' associa- zione Mazzini pensasse subito a lanciare al popolo un ordine del giorno. Essi hanno detto in poche parole di non vo- lere la processione religiosa, perchè le manife- stazioni di questo genere hanno la loro sode opportuna nei locali addetti al culto : soltanto le dimostrazioni civili possono permettersi nelle pubbliche vie (!) Ora è facile intendere che ciò non è giusto : le pubbliche vie debbono essere lasciate uni- camente . .. al pubblico, il quale s' infischia, come grande sovrano, di tutte le dimostrazioni, tanto di quelle rosse come di quelle nere; o trova che non 19 interessa punto e non lo preoc- cupa questa gara di stendardi e di bandiere e questa strana sfida di processionanti che portano da una parte e dal l' altra la loro vanità a spasso, atteggiandosi ad apostoli e ad am- maestratori della gente che non vuole essere in nessun modo ammaestrata! . . . Bastiano dalle colonne del Telegrafo, per la- vorare di fantasia, propina in tre o quattro dosi, il manifesto universitario ai suoi fortu- natissimi lettori, ed ammazza con un colpo di penna il giovanetto che si attentò alla vita fuori della Porta a Lucca. Il giovanetto è in via di guarigione; ma Ba- stiano, per allungargli l'esistenza, lo fa morire senza tanti complimenti. E non si arresta qui la sbrigliata fantasia : dopo il deserto, egli ha scoperto a San Giu- liano il vuoto desolante. Per certe trovate è addirittura portentosa la feconda iinaginazione di Bastian o, il quale non si sa bene per qual ragione si è messo a fare il ba,gnaiolo in senso contrario, attentando alla fama e alla riputazione delle Terme e del paese. Io penso, con vero raccapriccio, allo sconforto da cui è assalito l'egregio collega per lo stato di decadenza a cui sono stati, secondo lui, con- dotti i Bagni ; e spargo una lacrima furtiva sul vuoto desolante di quel deserto, dove la sa- piente direzione medica del Prof. Barduzzi non trova ahimè ! corrispondenza in 1111 altra sa- piente direzione amministrativa. Per bacco! ecco trovato il male; Bastiano ha ragione : bisogna provvedere subito a popolare il deserto e a colmare il vuoto desolante. Per colmare il vuoto ci si mette poco dav- vero : si pigliano gli articoli di Bastiano e ce ne avanza per averne pieni . . . . i cortili! TL TESTE e TASTI La rotonda. Su queste quattro tavole, piantate sui pali, om- breggiate spesso da un semplice tendone, si svolge quasi tutta la vita balneare. Le signore specialmente amano questo ritrovo, dove si filmo e disfanno le riputazioni; dove il flirt è la occupazione più importante ; dove la maligna- zione è una dolce abitudine, e il romanzo alla moda, il ricamo, ed il crochet fanno con tanta compiacenza da galeotti. Quante delle signore che vanno al mare prendono il bagno? I:: una statistica molto facile a farsi, e desolante per chi pensa in buona fede, che solo 1 in- teresse della propria salute spinga tante madri e tante spose a mettere in croce il papà e il marito, perché, facendo magari un sacrifizio, conduca al mare le figliuole e la moglie. Ancora. >--< Il primo pensiero, la mattina, appena alzate e dopo un' accurata e sapiente toilette è quello di recarsi allo stabilimento: vi si sta tanto bene, si gode il fre- sco e l' aria marina, quanto basta perché l' organismo si senta ricreato. E ogni giorno e di rigore il mutamento di vestito che direbbero mai le altre se vedessero la signora portare li stessi abiti due giorni di fila ? ;Sla sarebbe indecoroso, piuttosto si resta a casa e allora che bronci, che scatti di nervi, che brontolamenti. mio Dio ! Irquesto dell abbigliamento un pensiero che as- sorbe tutte le facoltà delle signore e smunge la borsa di chi è costretto a pagare il conto alla sarta. Ancora. E quali sottili argomenti non sanno trovare le signore per giustificare la necessità di restare fuori dell' acqua : quante emicranie, piccoli dolori reuma- tici, raffreddori ed altre indisposizioncelle ! e poi il sole, l' acqua troppo diaccia, il mare agitato, i gio- vanotti che stanno pronti con l' istantanea per fer- marle sulla lastra. in costume. è meglio, molto meglio restarsene sedute sulla rotonda a leggere e a lavorare; r_zi fanno tante conoscenze, non ci si stra- pazza, e, argomento che fa un certo effetto, si ri- sparmia l' abbonamento al bagno. E poi dicono che le signore quando sono al mare non sanno fare economia! t)li la malignità umana! I versi: di Ugo Pleres. L'estate se ne va: mietuto è 'l grano, curva la vigna (l'esser munta aspetta, e il fico manda fuor la lacrimetta, pronta sapendo a coglierlo una mano. Cade girando e frusoia già pian piano la foglia eh' ebbe a inaridir più fretta; un fumigar di nuvole lontano or si. or no, svolazzi d'ombra getta. Rondine 'esser vorrei, vorrei partire oon l' estate o migrar nel suo paese dove più lungamente é azzurro il cielo; tessere il nido, tesser l'avvenire là dove nacqui e dove men mi offese ilel clima e dell'uom l'alterno gelo. capelli. Siamo sempre al genere Watteau, semplice, co- modo ed elegante: la nuca a radici diritte lascia libero il collo e le orecchie, sul davanti l' increspa- tura serrata o la molle ondeggiatura, a seconda delle fisonomie e dell'abbondanza dei capelli: il piccolo (1, igiton continua ad essere appuntato in alto. I bandeair./. alla Botticelli sono ormai passati di moda. < Le piccole eleganze. I guanti muove o rosa sostituiscono quelli grigio perla, con le tolette bianche. ombrellini in seta bianca, guarniti di merletto, col manico piuttosto grosso, adorno di un pomo di metallo. Nei cappelli non più guarnizioni di fiori, ma guar- nizioni in tulle o garza di seta : generalmente si guarniscono con una nube di tulle nero e bianco. al di sopra della quale si arrotonda una ag rette molto abbandante,.o si appunta un grande uccello bianco o grigio pallido, per esempio, una colomba. Le canottiere vanno a falde abbondanti, legger- mente sollevate sul di dietro con due mazzi di rose. >-< La massima. lk di Canneti Sylva : ■ Acre sarebbe potere se tutti i mezzi fossero buoni. >--< Un nome la settimana. Fidalma — significa — anima fedele. Il segretario di redazione. Nelly Vi guarda con insistenza e ciò vi dispiace siete molto permalosa. Mondino Al mare ci si va qualche volta anche per fare il bagno. Ayabe Se avete fede dovete sapere aspettare. Riccio Credo che quel Celestino sia un lavo mante di fabbrica. Farfalla Se vi ferma, rispondetegli cortesemente che non potete accettare un colloquio con una per- sona che non conoscete. Tiim Un bacio è sovente un primo passo che conduce molto, troppo lontano. Orso Ci vuole la licenza liceale o d' istituto tecnico. .31aud Qual più bella soddisfazione del vedere nell'imbarazzo un uomo di spirito? Roma Di promesse se ne fanno tante, ma quan- te se ne mantengono ! >< Per finire. In T r ibu naie. L' avvocato difimsore: 11 mio cliente è stupido • . • utt povero idiota, non è responsabile di quello che fa ... Signor presidente, ne ha la prova nella scelta che ho fatto dell' avvocato. (.1 IL CONTAGIO Dopo tutta la triste e pietosa opera dei suicidi che si è svolta nella nostra ci t tà in meno di qua- ranta giorni, io ho pensato a quello che scriveva di Pisa il Castelar ne'snoi Ricordi d' Italia. E la poe- tica, sublime descrizione che egli fa del Camposanto urbano, e la visione dei Lungarno in una calda gior- nata d' estate — i bellissimi Lungarno deserti da cui non si vede passare anima viva — mi hanno trasci- nato colla fantasia a ricollegare la magnifica tristezza di quelle pagine colla pietà dei vari drammi ntuani che si sono rappresentati qui, fra queste mura. E la città dei morti, come la chiamo Castelar, non mi sembrò mai cosa vera e manifesta come ora! Ora che la stagione prima di ogni altra cosa è una letizia; e c'ò visibilmente, fuori, tanto frastuono di anime felici ; ora che i monti. il mare e i campi danno a tanta gente la delizia o il fascino di un pas- satempo gustato con tutta la intensità di un grande piacere con lunga ansia ottenuto, perché la gente strappa alle cure, ai fastidii, ai tormenti della vita di un anno intero i quindici e i trenta iorni della spensieratezza estiva; non parrebbe punto fAcile che si dovesse trovare colui che a tutto questo mondo fan- tasioso, fatto di irrequietudini, di tumulti, ed anche di gioie fugaci e di fremiti voluttuosi, volesse dire irrevocabilmente l'addio in cerca di chi Sa quale al- tre destino ! In meno di quaranta giorni, la cronaca nera ha alimentato por ben dieci volte l'asterisco del suicidio! Dai poveri coniugi -- il travet disgraziato e la sua sposa, che in una camera della via Bonaini si dettero, con due colpi di rivoltella. in braccio alla morte come alla guarigione di tutti i loro mali a Primo Redini, ministro di casa Toscanelli, che si gettò dalla finestra; dal capitano Starace che troncò la carriera brillante non so per quale mai espiazione di colpa o di pec- cato, ai due amanti, fuggiti dalla casa, che in un al- bergo della via Vittorio Emanuele immolarono al &- tale impulso di un istante, pazzi d'amore o stanchi della lotta, l'ardente esistenza giovanile; dal colono di Asciano che con una premeditazione orribile si fece saltare il cervello allo sparo del fucile; dal gio- vinetto della Porta a Lucca, che, fantasticando sulle delusioni dell'amore, non ebbe forte l'anima alle pri- me avvisaglie e attentò alla vita, così vergine di en- tusiasmi e di dolori, o volle reciderla, e non vi riuscì, come si recide piacevolmente il fiore dallo stelo fe- condo, al bizzarro e maniaco commesso dello studio legale, il Giampieri, che dopo avere tre volte cercato di morire, potè alla fine, l'altro giorno, eseguire il fatale proposito : dall' uno all' altro dei suicidi, con- sumati o tentati, balza fuori dolorosa la figura del contagio. La esaltazione delle facoltà mentali, l'impeto della pazzia che assalta gli sventurati in un momento ter- ribile, la disperazione che coglie le anime nella smi- surata lotta contro tutte le torturo, i disinganni e lo vigliaccherie del mondo, trovano sempre la spinta fatale, irreparabile, carezzevole nel contagio; od il contagio colpisce gli individui più crudelmente di ogni altra grande passione. Pare che in questa citt't dei morti sia pift dolce il morire: e la morte é la liberazione, la salvezza. 2 quieto asilo dolcissimo questo, dove se non si vive in pace, si può morire tranquillamente, lontani dal rumore dei grandi centri agitati, in cui è tanta febbre di attiviti ; dove si può morire, senza ramma- rico, dimentichi di ogni delirio, non distratti da so- duzioni o da incanti. E perciò in questa superba città del Camposanto salutano sorridendo alla morte, come alla fata libe- ratrice, come ad una 'imbarcha . piena di grazie o di incantesimi ; e la stringono, irrevocabilmente, a sé, o la invocano, circondati, oppressi, maledetti dal contagio! Oh! se la pazzia non rapisse gli sventurati, sui quali tanto fremito di pietà si diffonde, conte sarebbe gentile e umana cosa pensare al coraggio di chi af- fronta con animo impavido le sconfitte quotidiane e ritempra la coscienza giorno per giorno al fuoco delle P.PN

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Pisa, Domenica 8 Agosto 1897.

Il Ponte si passa ogni domenica. — il pedaggiocosta un Moiglo. — Con mazza o scudo prima 2i con-tendevano il Ponte: oggi. per averlo basta lope tad$010.- (Ilì spurgbi si buttano in Arno.— Allo Ibttercsenza francobollo è vietato il libero transito.

i inserzioni: in prima pagina L.2, in secon.da L. Iin terza LO, 50; in quarta L. 0, 25, per ogni linea o.:pazio di linea.

U1:fluì di iteduzione e teumilairdrazioue inPiazza dei Cavalieri, 5, pianterreno.

Giornale della Città e Provincia. [Conto corrente con la Posta].

10}~50".~1~7 A t-4 belì /1 <:›1

Il Ponte diLA SETTIMANAÈ stata una settimana laboriosa: la questione

del pane, il movimento anticlericale, un'ab-bondanza di pellegrinaggi, il tentato suicidioe il suicidio consumato, lo sciopero dei fossaioli,le elezioni alla Croce Bianca, l'aggressione del

prete, le ragazze nel pozzo.... sono stati tantipiccoli asterischi di cronaca sui quali si è fer-

mata la penna elegantemente descrittrice delcronista. Ma, come se fosse stato poco, e' è statoinvece il giornalista bene informato, il quale

ha voluto aggiungervi dell' altro per conto suo,e ci ha aggiunto la morte di chi è vivo ancora- e si spera bene - e il solito vuoto a S. Giu-

liano.

La questione del pane è forse la cosa più

dolorosa di tutte.Mentre negli anni passati, all'avvicinarsi del

nuovo raccolto, il prezzo del frumento andavadiminuendo fino o toccare i limiti più bassi,

alla comparsa del grano nuovo, questa volta si

è avuto il contrario; ed in un mese il prezzodel grano ha segnato in Italia un aumento

di lire 4 e 50.Si dice che l'aumento sia creato dal produt-

tore istesso colle sue speranze troppo rosee;o che invece sia un gioco di speculatori di

borsa.Quello che è certo è che i panattieri hanno

colta la palla al balzo per aumentare subito ilprezzo del pane, mentre non lo diminuirono

nelle annate in cui il grano scendeva spaven-

tevolmente di valore.È inutile sofisticare sulla colpa e sulla re-

sponsabilità di Tizio e di Caio : i panattieri

accusano senza pietà i produttori di farine; i

produttori condannano il governo ; ed il go-

verno sta a fare la burletta come al solito!

A Napoli, a Milano, a Torino, a Padova, ein molti altri luoghi si è cercato di resistere

alla ingordigia dei panattieri, perché la que-stione interessa la classe meno abbiente.

Non ci possono essere cavilli di fronte allaverità. Il calcolo è breve e chiaro : il prezzo

medio della farina abburattata è .di lire 25 alquintale e di lire 30 per quella di prima qua-

lità. Se ci si basa sulla prima media, cioè adire, se si piglia in esame la farina che viene

adoperata per il pane dell'operaio, e se si tienepresente che 800 grammi di farina sono più

che sufficienti per l'impasto di un chilogrammo

di pane, aggiungendo tre centesimi al chilo-

grammo per manifattura e per cottura al'for-naio e due di guadagno al rivenditore, abbiamoil prezzo di 25 centesimi al chilo per il panedel popolo, per il pane dell'operaio, pur impa-

stando un'ottima qualità di farina. È il prezzo

a cui si fa salire il pane in parecchie impor-

tanti città. E questo stesso pane che si do-vrebbe vendere a 25 centesimi, si eleva fino

al prezzo di 35 e 42 centesimi al chilogrammo!L'ingordigia di certi rivenditori fa nausea

e non ha limiti ; ed essi guadagnano per ognichilogrammo di pane dai 10 ai 17 centesimi !

Non vogliamo dire che succeda questo anche

in Pisa; ma in molte altre città è proprio cosi.

Ed allora è manifesto ed urgente obbligo

delle autorità di porre un freno all'ingordigia

di facili guadagni, dal momento che si è ele-vato al limite massimo la sovrimposta ; e l'o-

pera del governo deve essere tutta intenta aprendere un provvedimento radicale che facciacessare l' iniquo abuso.

Sono in due ad agitarsi : i preti, ed i fedelidi Mazzini.

È bastato che si sapesse che i preti avreb-

bero chiuso con un grande pellegrinaggio il

giorno 12 la serie delle imponenti manifestazioniin onore della Madonna, e che la Imagine dellaVergine sarebbe stata portata processional.-mente per le vie della città, perché l' associa-zione Mazzini pensasse subito a lanciare alpopolo un ordine del giorno.

Essi hanno detto in poche parole di non vo-lere la processione religiosa, perchè le manife-stazioni di questo genere hanno la loro sodeopportuna nei locali addetti al culto : soltantole dimostrazioni civili possono permettersi nellepubbliche vie (!)

Ora è facile intendere che ciò non è giusto :le pubbliche vie debbono essere lasciate uni-camente . .. al pubblico, il quale s' infischia,come grande sovrano, di tutte le dimostrazioni,tanto di quelle rosse come di quelle nere; otrova che non 19 interessa punto e non lo preoc-cupa questa gara di stendardi e di bandieree questa strana sfida di processionanti cheportano da una parte e dal l' altra la loro vanitàa spasso, atteggiandosi ad apostoli e ad am-maestratori della gente che non vuole esserein nessun modo ammaestrata! . . .

Bastiano dalle colonne del Telegrafo, per la-vorare di fantasia, propina in tre o quattrodosi, il manifesto universitario ai suoi fortu-natissimi lettori, ed ammazza con un colpo dipenna il giovanetto che si attentò alla vita fuoridella Porta a Lucca.

Il giovanetto è in via di guarigione; ma Ba-stiano, per allungargli l'esistenza, lo fa moriresenza tanti complimenti.

E non si arresta qui la sbrigliata fantasia :dopo il deserto, egli ha scoperto a San Giu-liano il vuoto desolante.

Per certe trovate è addirittura portentosa lafeconda iinaginazione di Bastian o, il quale nonsi sa bene per qual ragione si è messo a fareil ba,gnaiolo in senso contrario, attentando allafama e alla riputazione delle Terme e del paese.

Io penso, con vero raccapriccio, allo sconfortoda cui è assalito l'egregio collega per lo statodi decadenza a cui sono stati, secondo lui, con-dotti i Bagni ; e spargo una lacrima furtiva sulvuoto desolante di quel deserto, dove la sa-piente direzione medica del Prof. Barduzzi nontrova ahimè ! corrispondenza in 1111 altra sa-piente direzione amministrativa.

Per bacco! ecco trovato il male; Bastiano haragione : bisogna provvedere subito a popolareil deserto e a colmare il vuoto desolante.

Per colmare il vuoto ci si mette poco dav-vero : si pigliano gli articoli di Bastiano e cene avanza per averne pieni . . . . i cortili!

TL

TESTE e TASTILa rotonda.Su queste quattro tavole, piantate sui pali, om-

breggiate spesso da un semplice tendone, si svolgequasi tutta la vita balneare.

Le signore specialmente amano questo ritrovo,dove si filmo e disfanno le riputazioni; dove il flirtè la occupazione più importante ; dove la maligna-zione è una dolce abitudine, e il romanzo alla moda,il ricamo, ed il crochet fanno con tanta compiacenzada galeotti.

Quante delle signore che vanno al mare prendonoil bagno? I:: una statistica molto facile a farsi, edesolante per chi pensa in buona fede, che solo 1 in-teresse della propria salute spinga tante madri etante spose a mettere in croce il papà e il marito,perché, facendo magari un sacrifizio, conduca al marele figliuole e la moglie.

Ancora. >--<

Il primo pensiero, la mattina, appena alzate e dopoun' accurata e sapiente toilette è quello di recarsiallo stabilimento: vi si sta tanto bene, si gode il fre-sco e l' aria marina, quanto basta perché l' organismosi senta ricreato.

E ogni giorno e di rigore il mutamento di vestitoche direbbero mai le altre se vedessero la signoraportare li stessi abiti due giorni di fila ? ;Sla sarebbeindecoroso, piuttosto si resta a casa e allora chebronci, che scatti di nervi, che brontolamenti. mioDio !

Irquesto dell abbigliamento un pensiero che as-sorbe tutte le facoltà delle signore e smunge laborsa di chi è costretto a pagare il conto alla sarta.

Ancora.E quali sottili argomenti non sanno trovare le

signore per giustificare la necessità di restare fuoridell' acqua : quante emicranie, piccoli dolori reuma-tici, raffreddori ed altre indisposizioncelle ! e poi ilsole, l' acqua troppo diaccia, il mare agitato, i gio-vanotti che stanno pronti con l' istantanea per fer-marle sulla lastra. in costume. è meglio, moltomeglio restarsene sedute sulla rotonda a leggere ea lavorare; r_zi fanno tante conoscenze, non ci si stra-pazza, e, argomento che fa un certo effetto, si ri-sparmia l' abbonamento al bagno.

E poi dicono che le signore quando sono al marenon sanno fare economia!

t)li la malignità umana!

I versi: di Ugo Pleres.L'estate se ne va: mietuto è 'l grano,

curva la vigna (l'esser munta aspetta,e il fico manda fuor la lacrimetta,pronta sapendo a coglierlo una mano.

Cade girando e frusoia già pian pianola foglia eh' ebbe a inaridir più fretta;un fumigar di nuvole lontanoor si. or no, svolazzi d'ombra getta.

Rondine 'esser vorrei, vorrei partireoon l' estate o migrar nel suo paesedove più lungamente é azzurro il cielo;

tessere il nido, tesser l'avvenirelà dove nacqui e dove men mi offese• ilel clima e dell'uom l'alterno gelo.

capelli.Siamo sempre al genere Watteau, semplice, co-

modo ed elegante: la nuca a radici diritte lascialibero il collo e le orecchie, sul davanti l' increspa-tura serrata o la molle ondeggiatura, a seconda dellefisonomie e dell'abbondanza dei capelli: il piccolo(1, igiton continua ad essere appuntato in alto.

I bandeair./. alla Botticelli sono ormai passati dimoda.

<Le piccole eleganze.I guanti muove o rosa sostituiscono quelli grigio

perla, con le tolette bianche.ombrellini in seta bianca, guarniti di merletto,

col manico piuttosto grosso, adorno di un pomo dimetallo.

Nei cappelli non più guarnizioni di fiori, ma guar-nizioni in tulle o garza di seta : generalmente siguarniscono con una nube di tulle nero e bianco.al di sopra della quale si arrotonda una ag rettemolto abbandante,.o si appunta un grande uccellobianco o grigio pallido, per esempio, una colomba.

Le canottiere vanno a falde abbondanti, legger-mente sollevate sul di dietro con due mazzi di rose.

>-<La massima.lk di Canneti Sylva : ■ Acre sarebbe potere se tutti

i mezzi fossero buoni.>--<

Un nome la settimana.Fidalma — significa — anima fedele.

Il segretario di redazione.Nelly — Vi guarda con insistenza e ciò vi dispiace

siete molto permalosa.Mondino — Al mare ci si va qualche volta anche

per fare il bagno.Ayabe — Se avete fede dovete sapere aspettare.Riccio — Credo che quel Celestino sia un lavo

mante di fabbrica.Farfalla — Se vi ferma, rispondetegli cortesemente

che non potete accettare un colloquio con una per-sona che non conoscete.

Tiim — Un bacio è sovente un primo passo checonduce molto, troppo lontano.

Orso — Ci vuole la licenza liceale o d' istitutotecnico.

.31aud — Qual più bella soddisfazione del vederenell'imbarazzo un uomo di spirito?

Roma — Di promesse se ne fanno tante, ma quan-te se ne mantengono !

><

Per finire.In T r ibu naie.L' avvocato difimsore:— 11 mio cliente è stupido • . • utt povero idiota,

non è responsabile di quello che fa ...— Signor presidente, ne ha la prova nella scelta

che ho fatto dell' avvocato.

(.1

IL CONTAGIODopo tutta la triste e pietosa opera dei suicidi che

si è svolta nella nostra ci t tà in meno di qua-ranta giorni, io ho pensato a quello che scriveva diPisa il Castelar ne'snoi Ricordi d' Italia. E la poe-tica, sublime descrizione che egli fa del Camposantourbano, e la visione dei Lungarno in una calda gior-nata d' estate — i bellissimi Lungarno deserti da cuinon si vede passare anima viva — mi hanno trasci-nato colla fantasia a ricollegare la magnifica tristezzadi quelle pagine colla pietà dei vari drammi ntuaniche si sono rappresentati qui, fra queste mura. Ela città dei morti, come la chiamo Castelar, non misembrò mai cosa vera e manifesta come ora!

Ora che la stagione prima di ogni altra cosa èuna letizia; e c'ò visibilmente, fuori, tanto frastuonodi anime felici ; ora che i monti. il mare e i campidanno a tanta gente la delizia o il fascino di un pas-satempo gustato con tutta la intensità di un grandepiacere con lunga ansia ottenuto, perché la gentestrappa alle cure, ai fastidii, ai tormenti della vitadi un anno intero i quindici e i trenta iorni dellaspensieratezza estiva; non parrebbe punto fAcile che sidovesse trovare colui che a tutto questo mondo fan-tasioso, fatto di irrequietudini, di tumulti, ed anchedi gioie fugaci e di fremiti voluttuosi, volesse direirrevocabilmente l'addio in cerca di chi Sa quale al-tre destino !

In meno di quaranta giorni, la cronaca nera haalimentato por ben dieci volte l'asterisco del suicidio!

Dai poveri coniugi -- il travet disgraziato e la suasposa, che in una camera della via Bonaini si dettero,con due colpi di rivoltella. in braccio alla morte comealla guarigione di tutti i loro mali — a Primo Redini,ministro di casa Toscanelli, che si gettò dalla finestra;dal capitano Starace che troncò la carriera brillantenon so per quale mai espiazione di colpa o di pec-cato, ai due amanti, fuggiti dalla casa, che in un al-bergo della via Vittorio Emanuele immolarono al &-tale impulso di un istante, pazzi d'amore o stanchidella lotta, l'ardente esistenza giovanile; dal colonodi Asciano che con una premeditazione orribile sifece saltare il cervello allo sparo del fucile; dal gio-vinetto della Porta a Lucca, che, fantasticando sulledelusioni dell'amore, non ebbe forte l'anima alle pri-me avvisaglie e attentò alla vita, così vergine di en-tusiasmi e di dolori, o volle reciderla, e non vi riuscì,come si recide piacevolmente il fiore dallo stelo fe-condo, al bizzarro e maniaco commesso dello studiolegale, il Giampieri, che dopo avere tre volte cercatodi morire, potè alla fine, l'altro giorno, eseguire ilfatale proposito : dall' uno all' altro dei suicidi, con-sumati o tentati, balza fuori dolorosa la figura delcontagio.

La esaltazione delle facoltà mentali, l'impeto dellapazzia che assalta gli sventurati in un momento ter-ribile, la disperazione che coglie le anime nella smi-surata lotta contro tutte le torturo, i disinganni e lovigliaccherie del mondo, trovano sempre la spintafatale, irreparabile, carezzevole nel contagio; od ilcontagio colpisce gli individui più crudelmente di ognialtra grande passione.

Pare che in questa citt't dei morti sia pift dolceil morire: e la morte é la liberazione, la salvezza.

2 quieto asilo dolcissimo questo, dove se non sivive in pace, si può morire tranquillamente, lontanidal rumore dei grandi centri agitati, in cui è tantafebbre di attiviti ; dove si può morire, senza ramma-rico, dimentichi di ogni delirio, non distratti da so-duzioni o da incanti.

E perciò in questa superba città del Camposantosalutano sorridendo alla morte, come alla fata libe-ratrice, come ad una 'imbarcha . piena di grazie o diincantesimi ; e la stringono, irrevocabilmente, a sé, o lainvocano, circondati, oppressi, maledetti dal contagio!

Oh! se la pazzia non rapisse gli sventurati, suiquali tanto fremito di pietà si diffonde, conte sarebbegentile e umana cosa pensare al coraggio di chi af-fronta con animo impavido le sconfitte quotidiane eritempra la coscienza giorno per giorno al fuoco delle

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delusioni, delle ingiustizie e delle avversità! Ma pochipur troppo sono i coraggiosi veri; e molti i matti,che anche fuori del manicomio non sono davvero menopazzi e meno infermi!

_Mario Ittzzi.

LE NUBENDEGiovedì mattina, nella chiesa di Santa Maria del

Carmine, ho assistito ad una funzione commoventee gentile e spiego subito i due aggettivi i qualinon sono punto un pleonasmo o un eccesso di illu -strazione.

Commovente, perché l' animo con un senso di gra-titudine ritornava a benedire alla memoria del filan-tropo che nei secoli ha lasciato il nome suo legatoad una grande opera di beneficenza; e gentile, perchénon vi può essere cosa più delicata della carità con-giunta alla celebrazione dell' amore.

Bartolommeo Fancelli, un negoziante di cuoianiie di pellami, con testamento del 17 maggio 1671,lasciava parte della sua sostanza perché servisse acostituire un fondo di 8 mila scudi per maritare an-nualmente 20 fanciulle nate in Pisa colla dote di12 scudi per ciascuna.

In due secoli il patrimonio è andato accrescendosidi tanto che al presente invece di 12 si offrono perciascuna dotazione ben 15 scudi e a cinquanta ra-gazze, cioè a più del doppio!

Infatti il patrimonio ora ascende a circa 240 milalire, e si deve riconoscere che è rettamente ammi-nistrato, anche dopo le ultime avversità preparatedal cattivo genio di un insigne truffatore.

Perché i due ottimi, oculati e intelligenti ammi-nistratori che sono i nobili signori Conte Cav. Uff.Alfredo Agostini Venerosi Della Seta e Avv. GiuseppeDel Punta hanno, nel loro breve esercizio, dato allaamministrazione solidità e sicurezza, appianando col-l' opera loro circospetta e zelante certe piccole de-ficienze, capitalizzando vecchie partite sospese, rein-tegrando antichi conti perduti e instituendo collerisorse del bilancio una.certa espansione che è degnadi nota e di encomio.

Infatti, coli anno venturo, le doti saranno portatealla cifra di lire 100 e rappresenteranno cosi ungrande passo sulla via della beneficenza e del sistemamonetario moderno.

La funzione che ha luogo, invariabilmente, perlegato del testatore, ai cinque di agosto, è semplice:nella chiesa di Santa Maria del Carmine si adunanoin quel giorno le ragazze prescelte - sono cinquanta -fra quante hanno fatto la istanza.

Gli amministratori, che concedono le dotazioni,scelgono a preferenza le povere ragazze private nellafamiglia del sostegno paterno, o appartenenti a casegià agiate una volta, o figlie di patriotti, di soldatie di funzionarii.

Alle 8 si celebra la messa cantata con accom-pagnamento di organo: si presentano le fanciulleal sacramento della Eucaristia, come ha prescrittoil testatore, e poi nel palazzo Faneelli del LungarnoGambacorti — ora proprietà del Cav. Alberto Bar-gilli — si recano a fare la colazione di uso e a ri-cevere dagli amministratori la cartella che le investedel benefizio della dote !

Prima, ai tempi andati, la funzione era una ceri-monia di lusso, eseguita con elegante apparato epompa esteriore : una fanciulla, ed era fra le piùbelle, portava dalla Chiesa del Carmine fino a casaFancelli uno stendardo bianco, dietro a cui segui-vano le nubende, tutte liete della dote conquistata;e per le nubende era prescritto I' abito bianco, quasia significare la purezza e il candore della verginitàfemminile.

Oggi non si' usa più : la modernità fa ad ogniminuto dei solchi profondi nelle costumanze antichee spazza via. e non so se faccia bene, tutto ciò cheè rappresentazione o cerimoniale o festività.

Ad ogni modo rimane di buono quello che è piùimportante e più benefico: la dotazione; che io miauguro, senza ulteriore indugio, vedere elevata nel-l' anno prossimo alla cifra tonda di cento lire. Ri-mane la grande opera di beneficenza che ha tantoprofumo di gentilezza e che ha tanto sapore deli-cato di praticità nella vita.

lo penso, non senza commozione, alla beh' animadi Bartolommeo Fancelli che univa il nome suo aquesta nobile impresa della carità, per cui tante ra-gazze sentono, avvicinandosi al matrimonio, il con-forto di un primo aiuto nel mondo.

Ed è per questo primo conforto che esse, forse,si apparecchiano a rivelarsi nella nuova condizionesociale spose fedeli e madri amorose, non dimentichedella pietà, e non insensibili ai doveri della filan-tropia di cui hanno appreso splendidamente l' esem-pio nel fiore lella giovinezza . . .

iSelvaggia.t ,1-

Croirme,a, d'ArteMIO

Gli affreschi del Camposanto.Le tre arti sorelle che adornano degnamente il

nostro insigne monumento, saranno sempre oggettodi ricerche e di studi per parte degli eruditi.

I diversi scrittori sugli affreschi, cominciando dalVasari tino ai nostri tempi, sono assai discordi perassegnare a varie pitture il respettivo autore.

Toltine quegli artisti, dei quali esistono tuttoraalcuni documenti, gli altri sono divenuti un mistero.Si sono studiate e si studiano le varie scuole, ma,attesi i molteplici allievi che ne facevano parte, nonsi è venuti ancora ad una certa conclusione.

Intendiamo parlare di quelle pitture di più anticadata ; per esempio: la Crocifissione, Resurrezione eAscensione di G. Cristo. Il Vasari le attribuisce aBuffalmacco; il Trionfo della morte, il Giudizio finalead Andrea Orgagna l'inferno al di lui fratello Ber-nardo, dicendo, che i Pisani chiamarono l'Orgagnaa pitturare nel Camposanto, attratti dalla sua fama.Le storie di Giobbe a Giotto.

Il Rosini concorda col Vasari, ma nelle pittureattribuite a Buffalmacco pone soltanto il quadrodella Crocifissione, come pure le prime storie dellaGenesi le dice di Pietro da Orvieto.

Il Morrona, salvo qualche eccezione, si attiene alVasari ed al Lanzi.

Crowe e Cavalcaselle dicono che Giotto non ha maidipinto nel Camposanto di Pisa. Le pitture già ci-tate dell' Orcagna avrebbero avuto autore il Loren-zetti; le storie di Giobbe, Francesco da Volterra.

Giorgio Trenta dà la Passione di Cristo, il Trionfodella morte, il Giudizio finale, l'Inferno, gli Anaco-reti e le Storie di Giobbe a diversi pittori, fra i qualii seguenti : Francesco da Volterra, Neruccio di Fe-derigo, Berto di Argomento, Cecco di Pietro e Iacopodi Francesco.

I. B. Supino dice il Trionfo della Morte e il Giudiziofinale del Traini, e le storie di Giobbe di Francescoda Volterra.

De Fleury citando il Lanzi ammette che Giottoabbia dipinto le più volte citate storie di Giobbe.

Molti altri scrittori che tralasciamo per brevità,si sono occupati di questi affreschi, e tutti espongonole loro ragioni con documenti tolti da diversi archivi,ma crediamo però che sarebbe stata cosa più conve-niente lasciare queste discussioni, e così non ci sa-remmo trovati ora al penoso ufficio di rispondere:queste pitture un tempo furono attribuite a Giotto,Buffalmacco, Orgagna ecc., oggi i veri autori, lo ripe-tiamo, sono divenuti un' incognita.

Ci conforta però frattanto la certezza dei prege-voli dipinti di Benozzo Gozzoli, al quale i Pisaniconcessero onorevole sepoltura nel Camposanto, sottoil quadro di Giuseppe che si scuopre ai fratelli.

L' iscrizione sul marmo, corredato ancora dellostemma, è la seguente:

Hic tumulus est Benotii fiorentini qui proximehas pinxit historias — Hunc sibi pisanorum do-navit humanitas — MC C C CL XXVIII.

I. B. Supino ci narra che il Gozzoli venne in Pisanel 1468 e vi dimorò per più di venti anni. Il Tottidice, che la sua morte seguì poco dopo aver termi-nato il quadro dell' incontro di Salomone colla Re-gina Saba.

Questo esimio pittore, che molti chiamano il Raf-faello del suo tempo, ci ha lasciato nei suoi lavori,oltre il suo, parecchi ritratti della famiglia Medicea,fra i quali Cosimo detto il Padre della patria, il suofiglio Piero, Lorenzo il Magnifico e Giuliano cheassistono tranquillamente alla costruzione della Torredi Babele, alla corte di Faraone ed in altri quadri.

A proposito degli affreschi di Benozzo, che ricuo-prono quasi per intiero la parete dalla parte di mez-zogiorno, vi sono dei quadri, se non del tutto ma inmolta parte perduti ; e allora si domanda: non sipotrebbero rifare, almeno per incoraggiamento al-l'arte, avendo per fortuna ancora le incisioni deimedesimi, eseguite sul principio di questo secolo dal -Prof. Lasinio, e non essendovi in Italia certamentemancanza di artisti adatti a tal uopo?

Purtroppo le pitture del Camposanto hanno subitoparecchi restauri, cominciando, per quanto ne sap-piamo, da Cocco di Pietro nel 1374, quindi dal Sol-lazino che rifece più della metà del quadro rappre-sentante l'Inferno nel 1523, secondo il Trenta, finoai fratelli Melani nello scorso secolo; perciò riesceagli studiosi assai malagevole il dare alle diversepitture un giusto giudizio.

Concludiamo, facendo voti che gli eruditi scrittoridei nostri tempi, i quali per grande amore all'artesi sono accinti a fare indagini sulle citate pitture,anziché ingolfarsi nel laberinto delle discussioni, siadoprino coscenziosamente a formulare un catalogoapprossimativo più che sarà possibile alla verità, chetolga il confusionismo, e sia di norma a quanti visi-tano il nostro Pentheon.

LI BAGNI INTERNIMa che bagni de mare! hai da discòre,

che quanno hai detto tanto, bella mia,tutti sti bagni ch' ordina er dottoreso' in concrusione 'na minchioneria.

Pi; esse' acqua stagnante, acqua che sffire,amara, dorce ... ma, pe' quanto sia,l'acqua é acqua e ccià sempre quer s;Apore:nun sa d' un accidenti che tte pia.

Te pulirà un tantino pelle pelle,ma drento nell'interno dov'è er guasto,che ffa? ... manco te sciacqua le budelle.

Li bagni interni, oh quelli so'indicati!io quelli llì li faccio a tutto pasto,e li faccio còr vino de Frascati.

GUIDO VIENI.

La Regia Università si aprirà il 15 ottobre pros-simo per l' anno scolastico 1897-98.

Le immatricolazioni e le iscrizioni degli studentiai vani corsi saranno aperte dal 1.° agosto u. s. finoal 31 ottobre: dal l.' al 15 dell'ottobre sarannoricevute le iscrizioni per gli esami dei giovani chesono già in corso di studio.

Il 4 di novembre avrà luogo la solenne inaugu-razione degli studi: e il discorso inaugurale saràletto dal Dott. Cav. Angelo Battelli, professore ordi-nario di fisica sperimentale.

Il giorno successivo — 5 novembre —• avrannoprincipio le lezioni.

Il Rettore e il Direttore della Segreteria nel so-lito annuale manifesto hanno reso pubblico tuttoquanto si riferisce alle speciali immatricolazioni, alladispensa dalle tasse, ai posti e sussidi di studio perl'anno 1897-98 e ai posti di studio e perfeziona-mento per il legato Lavagna.

Cose Agricole-

Consorzio antifillosserico pisano.(Conferenze sulla ftlossera della vile/.

Domenica l agosto ebbero luogo le annunziate con-ferenze sulla Fillossera tanto a Palaia come a Ca-stellina Marittima.

In ambidue i Comuni furono moltissimi gli agri-coltori ed i proprietarii che intervennero alle confe-renze, ed i Dottori R. Montefiori e F. Gabbrielli po-terono con molto profitto parlare agli intervenutidel malefico insetto che minaccia i nostri rigogliosivigneti.

Confidiamo, che il corso intrapreso di queste con-ferenze abbia seguito anche negli altri paesi dellaProvincia, allo scopo di mettere in vedetta gli agri-coltori ed istigarli a denunciare al Prefetto, od alConsorzio stesso, qualunque deperimento, non dipen-dente da cause note, che si verificasse nei loro vigneti.

CAMERA DI COMMERCIO DI PISAEsposizione di Torino.

Aderendo alle istanze di molti espositori, si è pro-rogato il termine utile per la accettazione delle do-mande di ammissione a tutto il 31 agosto corrente.Le domande degli espositori della Provincia pisana,devono essere inoltrate al Comitato locale presso laCamera di Commercio di Pisa.

Esposizione Internazionaledi prodotti igienici ed alimentari a Stocolma.

Presso la sede della Camera potranno gli interes-sati prendere visione del Programma-Regolamentodell'Esposizione Internazionale di prodotti igienicied alimentari (organizzata dall'associazione per ilprogresso dell' igiene di Gadd) che sarà tenuta a Sto-colma nel settembre prossimo.

Esportazione dei Vini in Austria- Ungheria.Richiamiamo l'attenzione degli esportatori di Vino

sulle norme già divulgate dal Ministero di Agricol-tura Industria e Commercio per l'applicazione dellaclausola sui Vini. Secondo tali norme, il certificatodi origine è indispensabile per l' ammissione del Vinoal dazio di favore da parte delle Dogane A astro-Un-gariche. Consigliamo inoltre di accompagnare le spe-dizioni anche coi certificati di analisi rilasciati dagliIstituti competenti italiani.

Dalla Camera di Commercio ed Arti di Pisa,li 6 Agosto 15:17.

Su e giù per la ProvinciaBagni S. Giuliano 7. (Niccolino). — Stasera,

la banda di Calci eseguirà sulla Piazza V. Emanuele,dalle 19 alle 21 il seguente programma:

TESSITORI - Unione e forza - Marcia militare.ROSSINI - Semiramide - Sinfonia.PONCHIELLI - Gran fantasia militare.WALDTEUFEL - POMOne - ValtZer.CHITI - Centone nel ballo Pietro Micca.TESSITORI - Roma intangibile - Marcia militare.— Giovedì passato il Consiglio Direttivo della So-

cietà di tiro a segno elesse suo presidente l' egregiosig. Paolo Carina.

— La stagione balnearia non è rappresentata dalvuoto desolante di cui la magnifica Bastiano nelTelegrafo.

Ad edificazione anche dello stesso Bastiano pub-blico i nomi delle persone più autorevoli che ora for-mano la colonia bagnante:

Signori Caturegli di Livorno, Capaldo di Roma,prof. Cocchi di Siena, Quercioli di Pisa, rag. Stiattidi Pisa, rag. Salvetti di Pisa, dott. Simonelli di Siena,Novelli di Empoli, Fonzanti di Bastia, prof. Mori diSiena, dott. Arrote di Roma, Catarsi di Livorno, Car-ducci di Firenze.

E poi ci siamo noi!!!

,1 ptt1ttp knilmforti(Adunanza del giorno 7 ayosto).

Dopo lunga aspettativa — dalle 13 si fanno le14 e 15 -- si arriva a conquistare il numero legale,e i padri si adunano segretamente.

Quando, dopo quarantacinque minuti, si riapre lasala alla seduta pubblica si viene a sapere che ilConsiglio è stato tutto quel tempo a scambiarsi deglischiarimenti ed altre simili cose.

Presiede l' adunanza l' assessore anziano Cav. Pro f.Giacinto Fogliata, perché il Sindaco è fra coloro chesono sospesi. Lo spazio riservato al pubblico è ab-bastanza ripieno : la curiosità tiene gli animi inagitazione.

Son presenti i consiglieri Nardi- Dei, Cerrai U l-derigo, Cristiani, Della Nave, Tanfani, Simoneschi,(,'urini, Tuseunell i, Tampteci, Benvenuti, Cup:pari,Sottini, Melani, Buldacci, Triglia, Francescht, Ber-tini, D'Achiardi, Feroci, Gherardi, G-agliardi, Ma-terassi, Nissini, Teinpesti, Gini.

Il Prof. Fogliata comunica la lettera di dimissionedel Cav. Uff. Avv. Gambini da Sindaco del Comune.

Il Segretario signor Ranieri Berni, che è assistitodall'altro segretario sig. Giuseppe Bartorelli, dà let-tura della lettera dell'ex-sindaco e della delibera-zione della Giunta colla quale si riconfermano al capodell'amministrazione la stima e la simpatia maggiore.

Il consigliere Bertini dichiara di astenersi dalprender parte alla discussione e al voto come unodegli avvocati difensori di uno dei compromessi negliaffari della Banca Popolare cooperativa.

Il consigliere Feroci non trova conveniente entrarenel merito della questione; accetta il deliberato dellaGiunta e presenta in questo senso un ordine delgiorno per cui non si accettano le dimissioni.

Si mette ai voti: si astengono Cristiani, Sottini,Gioli e Gagliardi; lo approvano tutti gli altri.

Si ratificano alcune deliberazioni prese di urgenzadalla Giunta.

Si legge una deliberazione di urgenza della Giuntacolla quale furono nominati i membri delle due com-missioni per le imposte dirette por il biennio 1898-99:e cioè Ripoli Dott. Vincenzo, Triglia Cav. Ranieri,Gualtierotti-Morelli Cav. Avv. Gismondo e PadreddiiFrancesco effettivi e Mariani Cav. Goffredo e Ber-tini Avv. Camillo supplenti per la legge 20 agosto1877 ; e Della Nave Cav. Ing. Torquato e Cuppari Dott.Ing. Giovanni effettivi e Di Cocco Dott. Amos sup-plente per la legge 11 luglio 1889.

Il Consiglio approva questa deliberazione.Si nomina la Commissione per l'accertamento della

tassa sul valore locativo e rimangono eletti i signori :Vaglini Alfredo, Della Nave Ing. Torquato e Fran-ceschi Cesare membri effettivi e Tempesti Cav. Dott.Domenico, Gioli Cav. Antonio e Bertini Avv. CamilloSupplenti.

Si elegge il Presidente della Congregazione di Ca-rità nella persona del Cav. Tito Parenti; e si nomi-nano membri del Consiglio di amministrazione i si-gnori : Prandi Avv. Renato e Frateschi Roberto.

Nardi- Dei riferisce sulla domanda per la conces-sione d'area nel Camposanto urbano di una lapidecommemorativa ai caduti di Africa; e la concessioneè approvata alla unanimità.

Cuppari interpella la Giunta per sapere cosa èsuccesso del lavoro della commissione nominata dalConsiglio per l' apposizione di lapidi commemorative.

Toseanelli e Gherardi danno schiarimenti.Cuppari insiste nel chiedere che la collocazione

delle lapidi stesse avvenga nel più breve tempo; perCS. per il 20 settembre.

La discussione si allarga e vi prendono parte ilcons. L'errai asses. Franceschi e il funzionante daSindaco.

E siccome l'appetito viene mangiando, il cons. Ga-gliardi chiede notizie di una lapide da lui propostada collocarsi sulla facciata della casa dove dimoròGaribaldi dopo Aspromonte.

Il ff. di Sindaco promette di fare le relative in-dagini.

Si rimanda ogni deliberazione per il concorso alposto di terzo segretario.

Curini-G-alletti rende conto dei preventivi per glianni 1895-96-97 dell'amministrazione dell'Opera dellaPrimaziale e li presenta all'approvazione.

D' Achiardi trova strano che si debba dare il votosu preventivi che sono così arretrati e protesta controla stranezza fenomenale.

L'aula comincia a spopolarsi: molti consiglieri pi-gliano il largo e si squagliano.

• Galletti riferisce altresì sulla transazionenella causa contro Ferruccio Morelli ; e la transa-zione è approvata.

E daccapo, Curini-Galletti riferisce sul regola-mento per l'ufficio di Stato Civile, per quel che ri-guarda i matrimoni celebrati fuori di ufficio, e sullemodificazioni al regolamento per le vetture pubblichee di piazza. Si approva una cosa e l'altra.

Poi si sorteggia il nome del consigliere che dovràconferire la dote dell'Assunta ed è sorteggiato ilnome del consigliere Dott. Alfredo Baldacci.

Il Consiglio da ultimo si aduna in seduta segretae questa volta per fare qualche cosa di buono : no-mina secondo contabile il signor Giuseppe Cassola,conferma direttore dell' ufficio d' igiene l'egregio dot-tore signor Gustavo Gasperini, e promuove a Medicoigienista il signor dottore Giovanni Ricci e nominail Prof. Della Pura Ispettore Scolastico.

Tanti rallegramenti a tutti questi signori ricon-fermati e promossi, e specialmente tante affettuosecongratulazioni al nuovo contabile del Comune, aBeppino Cassola che giovanissimo di anni e maturodi pratica e di senno ha conquistato collo. studio ecolla operosità ufficio così ragguardevole.

La Bulbina è miracolosa contro la calvizie in-cipiente: leggasi in quarta pagina.

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Giudici, Giudizi e Giudicati11 giorno 10 corrente sarà discussa al nostro Tri-

bunale penale una causa importante che ha la suamaggiore curiosità ed attrazione nel titolo del reatoe nei nomi dei . .. delinquenti.

11 signore Antonio di Enrico Ganni e il notar°Carlo Rivolti, Presidente del Consiglio dell' Ordinedei notari di Livorno, hanno presentato querela con-tro i signori : Conte Edoardo Rosselmini, ContessaClementina vedova Bandini-Rosselmini, Prof. Ludo-vico Mortara, Prof. Emilio Bianchi e Avv. AntonioMoschini perchè a me7z0 della stampa (una memorialegale) avrebbero diffamato i querelanti.

Ganni e Rivolti, costituitisi P. C., saranno rappre-sentati dagli Avvocati: Prof. A. Muratori, Vaturi,Segrè; e i querelati saranno difesi da egregi Avvo-cati fra i quali già si sono fatti i nomi del Cav. Uff.Avv. Giuseppe Raffaello Carrai, del Cav. Avv. UgoFortini dell'Avv. Giov. Battista Bianchi e dell'Avv.Ranieri Castelli.

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Al Duomo circa le ore 19 Triduo votivo della Madonnadi Sotto gli Organi.

G-tov. S. Chiara d' Assisi Verg. Festa nell' Oratoriodelle Cappuccine e in S. Chiara dei RR. Sped.ali. In S.Cecilia Novena della Madonna della Salute.

13 VEN. Se. Ippolito e Cassiano Mm. Festa in S. Paoloa Ripadarno, alla Pieve di S. Casoiano e alla chiesa diRiglione.

14 SAB. Digiuno. S. Emidio V. e M. protettore contro i

terremoti. e S. Eusebio C. Al Duomo a ore 11 Messa vo-tiva della SS. Trinità e ringraziamento per la salvazionedella nostra città nel terribile terremoto accaduto inquesto giorno l' anno 1846. La sera vespro e mattutinosolenni, indi processione all'esterno della Basilica, inCamposato e nel Battistero. In S. Giovanni al Gatanoore 11 e mezzo e in S. Michele in Borgo ringraziamentocome sopra. — Cinquantesimo anniversario della solennis-sima Incoronazione della Madonna di Sotto gli Organi.

Il giorno 12: L. P. a ore 15 e m. 23. — Ave Mariadella sera a ore 7 e mezza.

Per un' opera buona.Noi siamo lieti e soddisfatti del resultato della sot-

toscrizione, della quale — benchè si trovino ancorapresso gli amici nostri le note più importanti — giàsono manifesti, come appare da questa pubblicazione,i frutti ottimi.

Nella città semivuota, e in cui mancano ora lepersone agiate. quelle che offrpno sempre alla filan-tropia e alla beneficenza il contributo maggiore, rap-presenta già un successo la somma che è stata rac-colta e che accresceremo coi proventi di molte altrenote.

Se i denari sopravanzeranno — come è augurio edesiderio di tutte le anime buone — noi offriremo airagazzetti una piccola colazione a Marina.

Contro l'amministrazione della trainvia che si èbarbaramente ostinata fino all'ultimo momento a ren-dere ai bambini inutili le cure del bagno, abbando-nandoli lontani dalla città, alla fermata di San Gio-vanni al Gatano, protestiamo in questo modo: libe-riamo i piccoli dalla disgrazia di un secondo bagnomalsano a Pisa, e ristoriamo i loro stomachi dopola immersione nel mare!

E questa non è poesia: lunedì, che fu il primogiorno in cui si iniziò il trasporto col mezzo dellediligenze, a Porta a Mare fu una festa: i bambinisaltavano allegri e matti per la gioia di quel bene-ficio che li salvava dalla polvere e dal sole ; e tuttala popolazione del subborgo, che era la più sicuratestimone del maltrattamento dei ragazzetti, plaudivaalla gentile opera della beneficenza.

Siamo orgogliosi della riuscita e soddisfatti dellainiziativa a cui, con tanto palpito di amore e di ge-nerosità, all' infuori di pochi insensibili, hanno volutopartecipare e parteciperanno tutti i buoni.

Fra le lettere, inspirate a caldi sensi di tenerezza,che accompagnano le offerte, noi scegliamo questainfantile che è cosi cara e amorosa:

Caro Signor Mattaccino.

ogni anno rompiamo il I. di agosto il salvadenaro dovesono custoditi i risparmi sulle nostre refezioni a scuola.I denari non sono mai troppi per l' acquisto di tutti quelliinnumerevoli gingilli che sono la nostra gioia, la no-stra delizia più dolce.

Abbiamo comprato i tamburelli e le palle; e poi a leimandiamo cinque lire per la sottoscrizione a benefiziodel trasporto dei poveri ragazzi dalla fermata di SanGiovanni al Gatano al domicilio.

In casa, da mamma e da babbo, abbiamo sentito par-lare con tanto affetto, con tanta pietà, dei poveretti, chenon le nascondiamo il piacere di unirci anche noi a cosibella iniziativa!

Prenda le 5 lire e i nostri saluti e ci creda devotis-simi suoi, Gino, Nello e Renzo Cristiani.

Padre Agostino, appena ha inteso parlare dellarefezione che noi avremmo dato ai ragazzi, ci hamandato in regalo cento buoni delle Cucine Econo-miche, di quelli già da lui raccolti da molti genero-sissimi concittadini a beneficio dei ricoverati nell'O-spizio notturno.

Egli ha creduto di interpretare in questo modo ilpensiero filantropico dei cortesi oblatori; e noi loringraziamo per la offerta gentile.

Si riportano I. 310.60.

P. Agostino da Montefeltro 1. 10, Francesco Manfredini1. 7, Principe Don Emilio di Carovigno 1. 10, Gino, Renzoe Nello Cristiani 1. 5, Avv. Cammillo Bertini 1. 2, Prof. Can.Pietro Marcacci 1. 1, Dott. Vittorio Casaretti 1. 2, A. G.1. 1,Prof. G. Losca 1. 2, Giacomo Essinger 1. 5, Fabio Corcos1. 2, Cesare Calò 1. 2, R. Modigliano 1. 2, Nello Bargilli 1.2,Giovanni Lami I. 2, Carlo Becoari 1. 2, Nob. Francesco Tel-lini-Bigongini I. 5, Ing. Cav. Tito Papasogli 1. 5, Ferdi-nando Albani 1. 1, Dott. Romano Tassetti 1. 1, Ing. Ra-fieri Odifredi 1. 1, Luigi Ficini 0,50, Arturo Ludovigi 1. 1,A. Lucohesini 0,50, Dante Quercioli 1. l, Alfredo Rag. Maz -zoni 1. 1, Italiano Gentili 1. 2, Giuseppe Scarlatti 1. 1,50,

Rag. Aseani Luigi 1. 1, Raffaello Saviozzi 1. 1. A. Alessi0,50, O. iblenicon i 0,.-)0. Ing. Orsini 1. 1, Cesare Pera 1. 1, Giu-seppe Mai-coni 1. 2, Ranieri Gadducci 1. 1, Francesco Bel-lani 1. 5. Prof. Vittorio Nelli 1. 2, Antonio Galletti 1. 1. A.Pizzanelli 1. 1, Misuri Valentino I. 0,50, Stefano Paudolfi1. 1, G. Vaselli 1. 0,60, Teodoro Rossini 1. l. Giacinto Borsò1. 1, Dott. Miohelazzi Alberto I. 0,50, C. C. I. 0,20, N. N. I. 0,20,N. N.1.0,30, Alessandro Carpì 1. 10, Giuseppe Staffa e figlio1. 2, Emilio Wedard 1. 1, Ettore Sighieri 1. 5. Prof. Cav.Eugenio Bertini 1. 2. Dott. Pericle O iorgi 1. 2, Cav. Ing.Torquato Della Nave 1. 2, Cav. Avv. Luigi Sinonesolii l. 3,Omero Melani 1. 1. Prof. Giuseppe Sottini 1. 2, Cav. Dott.Nello Tosoanelli I. 5, Generale Ernesto Materassi 1. 2.Prof. A. Nardi-Dei 1. 2.

Totale 11.139,10.

Seguiteremo a pubblicare i nomi dei sottoscrittoriche preghiamo volere indirizzare le loro offerte allatipografia del Cav. Mariotti, piazza Cavalieri, 5, Pisa.

.R•

Per le feste della Madonna di sotto git Organi.I pellegrinaggi.La settimana è stata importante: Domenica i devoti

di San Miniato. circa seimila, con alla tosta il loro Ve-scovo Monsignor Pio Del Corona si prostrarono innanzialla Imagine della Madonna di Sotto gli Organi.

n Vescovo, che è un oratore magnifico, parlò duevolte al Duomo, sollevando ammirazione ed entusiasmo.

Alla sera, pellegrinaggio di San Giusto in Cannicci.Lunedì pellegrinaggio di Rio Torto, Suvereto e Cam-

piglia: quattrocento romei.Mercoledì, Seravezza, con circa 800 fedeli: corteo so-

lenne, diretto dal Proposto Don Giacinto Bertini ; invecedelle solite landi i fedeli cantarono un inno versiliese

' in onore di Maria.Giovedì mattina visita alla Madonna dei bambini di

tutte le parrocchie della città e dei sobborghi ohe ave-vano fatto cresima o comunione nell' anno: notevole laparrocchia di Porta a Lucca dalla quale il priore DonGiuseppe Gabbrielli portò 68 fanciulli.

Venerdì, i terziari di San Francesco.Sabato, il popolo di Gallo: circa 600.Oggi. Domenica tS agosto, è giornata solenne : alle ore

6 le cure di S. Giovanni al Gatano, di San Michele de-gli Scalzi e di S. Biagio a Ciaanello: alle ore 9 la valledel Serchio (21 parrroachie) e il Caste] di Nozzano ; alleore 15 Pontedera ; e alle ore 18 la Madonna dell'Acqua.

Fino ad ora sono state ritirate circa 70 mila tessere,non compreso il quarto e più ohe nei pellegrinaggi erasprovvisto di ogni carta. Senza esagerazione, si può direche più di centomila pellegrini, organizzati in corteo,hanno fatto la visita di devozione alla Madonna.

Monsignore Arcivesoovo Conte Ferdinando Capponiha indirizzato una notificazione al clero e al popolo pi-sano per dare avviso che col giorno 12 si chiuderannoi pellegrinaggi a Maria SS. di Sotto gli Organi e ohedegna corona a tutti quelli fatti fino a quel giorno saràil pellegrinaggio cittadino ohe egli stesso guiderà dallaChiesa dei Cavalieri alla Prima,zia,le.

Egli assicura inoltre che questo sarà, lo splendidopreludio di un' altra più solenne dimostrazione di fedee di amore, la quale avverrà la sera del 15 agosto, quandosarà portata prooessionalmente per le vie della città laImagine della Madre di Dio.

Consiglio Provinciale. -- Domani, 9, è convo-cato alle ore 9, per la nomina del presidente, delvice presidente, del segretario e del vice segretario ;per la ratifica di alcune deliberazioni; per la elezionedei revisori del conto della deputazione per l'anno1897; per occuparsi di alcune domande di sussidioe per altri affari già presentati e per metà discussi.Al consiglio saranno portate le dimissioni dei signoriCav. Alberto Federighi e Cav. Uff. Dott. Giuseppe Sal-vadori da membri supplenti della Deputazione e del-l' Ing. Cav. Tito Eugenio Papasogli da membro effet-tivo della Giunta provinciale amministrativa.

Per chi cerca impiego. — E aperto il concorsoa cento posti di uditore giudiziario : gli aspiranti do-vranno presentare al Ministero di Grazia e Giustiziala loro domanda in carta da bollo entro il 15 set-tembre col mezzo del Procuratore del Re presso ilTribunale nella cui giurisdizione risiedono.

Le prove scritte degli esami avranno luogo a Romanei giorni 8, 9, 10, 11, 12 e 13 novembre.

La salute a Pisa. Il Bollettino ufficiale delledenunzie delle malattie infettive nel Comune di Pisadal dì 30 luglio al 6 agosto 1897 è il seguente : Mor-billo, casi 19 - Febbre tifoide, 3 - Scarlattina, I.

Cronaca nera. — Domenica, Drago Quilici, unragazzo, tentava suicidarsi esplodendosi un colpo dirivoltella in testa: la causa? — l'amore — Oh animacandida!

— E giovedì, ali' ombra dei boschetti della passeg-giata alle Piagge, si uccideva Emanuele Giampieri,compiendo il proposito tante- volte meditato, e piùvolte, ma indarno, tentato.

— Venerdì sera, nella sala d'aspetto di terza classealla stazione ferroviaria, il conduttore Gordini Luciotentava una rapina contro il rev. Luigi Ogni, arcipretedi Pietrasanta, intimandogli di consegnare il porta-fogli : ma veniva subito arrestato. Strana I' ora, le 21,e più strano il luogo per una impresa di quel genere:che fosse effetto del caldo?

Corso d'igiene. — Col 31 luglio si è chiuso il corsopratico d'igiene presso la R. Università; il medesimo,esclusivo per i signori medici. durò due mesi, e fudiretto con zelo e dottrina dal chiarissimo prof. Al-fonso Di Vestea.

Ecco i nomi di coloro che ottennero il certificato:sigg. dottori Alfredo Landucci, Luigi Innocenti, DelMario, Amerigo Pardini, Ranieri Sainati, Merlini, GinoGasperini, Tron, Angelo Gori, Masoni, Arturo Tra va-glini, Marenghi, Topi, Di Cola e Niccoli.

Agli egregi sanitari e al valentissimo loro maestrorallegramenti sinceri.

Croce Bianca. - Le elezioni di domenica scorsahanno fatto riuscire composto in questo modonuovo Consiglio di Amministrazione:

Maccario rag. Mario, pres., Frassì dott. Alfredo,vice pres., segretario, Camerata Astollb; Covami Ar-turo, vice seg., Garinei Enrico, ragioniere; Tarozzidott. Odoardo, direttore sanitario; Gagliardi avv. Tito.consultore legale ; Consigiieri Bacceltì Lorenzo, DiColo Misso, Fraschi Pietro, Gherardoni Dionísio, PoliBenedetto, Landi Romolo, e Pasquinelli Lorenzo.

Ufficio d'Igiene Municipale. — Le ispezioni igie-nico-sanitare fatte da quest' ufficio nel mese di lugliou. s. sono:

Ispezioni ai mercati ed alle pescherie numero 53,agli spacci di commestibili in genere `25s, alle abita-zioni 33, alle vaccherie 13, alle industrie insalubridentro la città 4, diverse IO. Totale mensile delleispezioni n. 371.

Si sono contestate le seguenti contravvenzioni airegolamenti municipali sanitari

Per latte spannato n. 4. per latte annacquato 16,per vino colorito artificialmente 2, per caffè mistocolla cicoria 1, per cause varie 2. Totale mensile dellecontravvenzioni n. 9.5.

Laboratorio d'Igiene Municipale. — Le ana-lisi eseguite in questo laboratorio nel mese di luglioIL s. sono:

Acque potabili n. 58, acque di pozzo 2, caffè e sur-rogati 9., farine 4, formaggio 2, latte 27, pane o paste5, vino 5. Totale mensile delle analisi n. 105.

Sono stati riconosciuti adulterati i seguenti cam-pioni: acque di pozzo n. 2 (inquinate), latte 20 (10annacquati, 7 spannati e annacquati e :l spalmati),vino 5 (4 coloriti artificialmente ed i appena girato).

Ispezione Municipale. — Resultato del serviziomunicipale nel mese di Luglio 1897: ai regolamentimunicipali, 47 - al regolamento per le vetture pub-bliche, 44 - al regolamento pei velocipedi, 19 - al re-golamento per la tassa sui cani, 3 - al regolamentodi polizia stradale, 18 - al Codice penale, 4 - al re-golamento per la vuotatura dei pozzi neri, 3 - al re-golamento sui pesi e misure, 1. - Totale. n. 139.

Cani requisiti dagli agenti municipali, 19 - Atti didenunzia per oggetti smarriti, 3 - Oggetto rinvenutoe denunziato a questo Ufficio. 1 - Vetturini sospesidall'esercizio in seguito a condanna della R. Preturaper contravvenzione all' art, 69 del Regolamento, 3.

I promossi delle scuole elementari.(Scuole maschili. — Scuola di V classe (seziono di

mezzogiorno) diretta dal maestro Allegretti Ernesto. Alunni

licenziati — A 'batti Santi, Antoni Alandro, Bolaffa Fedorigo,Balestri Ugo, Bechini Carlo, 13ergamini 1,amberto, Bracaloni

Carlo, Busoni Nello, Bardini Gaetano, Correa Emanuele, Co-scera Carlo, Del Chicca Gherardo, Ferri ni Giulio, Giorgi Giorgio,Giusti Armando, Grassi Ugo, Maltinti 'gine, Mattioli Monello,Malanea Giulio, Montecchi Alberto, Nassi Lauro, Paoletti Mar-callo, Poli Sisto, Renzoni Gino, Rocchi Umberto, Sbrana Egidio,Serani Amleto, Sottini Italo, Tani Giovanni, 'Pani Gino, VaccaVasco.

Scuola di y classe (sezione di tramontana) diretta dal

masetro Cesari Giov. Enrico. Alunni licenziati : — Bellaudi

Italo, Bellani Carlo, Boschi Archimede, Carlini Spartaco, Car-!Ripiani Guido, Cocchi Comunardo, Ceccotti Gino, Chiti Giu-seppe, De Sanctis Giuseppe, Del Chicca Ugo, Dini Guido, FavatiAlfredo, Galli Amilcare, Gianani Umberto, LucarelliMorbiducci Ferruccio, Odino Angiolo, Orini Giulio, Pepe Livio,Redini Caflero, Redini Gino, Serani Giuseppe, Sordi Gino, Tem-pera Napoleone, Versi Emilio

Scuola di V classe (di tirocinio) diretta dal maestro CesariLuigi. Alunni licenziati: — Augusti Arturo, Benvonuti Gino,Brischi Cesare, Buratti Enea, Casapieri Primo, Casini Italo,Faticati Ernesto, Gambelli Cesare, Giaconi Francesco, Guidi°liuto, Maccari Ugo, Mariotti Gino, Martein Lamberto, Me-nocci Curzio, Panconesi I,ionello, Pellegrini Guido, Pifferi Vit-torio, Rindi Salvo, Salvini Giuseppe, Topi Benedetto, Zano-

blu! Luigi.Alunni esterni licenziati : — Corsi Dante, Della Chiostra

Alfredo, Della Chiostra Catino, Dogliani Menotti, FilippeschiFrancesco, Francellini Ugo, Mariotti Giuseppe, Mariotti Paolo,Scalpellini (-bandito, Serchiani Ernesto, Vantai Corrado.

Scuola di IV classe (sezione di mezzogiorno) dirotta dalmaestro Controssi Angiolo. Promossi alla V : — Balloni Gino,Bonari Alfredo, Bucalossi Nello, Capitani Vittorio, Carli Gino,Del Guasta Pirro, Faller Corrado, Fiorelli Giovanni, FravoliuiAntonio, Giaconi Giannotti Ferruccio, Glori Ciro,Gucci Umberto, Leonori Mario, Manetti Carlo, Molai Alfredo,Molarli Armando, Migliori Migliorino, Natili Emilio, Quaglie-riti Ugo, Valtriani Italo, Vitellozzi Alberto.

Scuola di IV classe (sezione di tramontana) dirotta dalmaestro Mungai Augusto. Promossi alla V: — Controsal An-giolo, Salvetti Vello, Giusti Giuseppe, Porta Abelardo, Mar-concini Giorgio, Soldaini Nullo, Favati Orlando, Di Prete ()-palio, Lenii Giulio, Meticci Vasco.

Scuola di IV classe (di tirocinio) diretta dal maestro Ales-sandro lacopi (incaricato). Promossi alla V: — BaldocohiGiovanni, Brogni Gin(, Cecchini Ovidio, Cella Valontino, Ci-notti Emilio, Collodi Tommaso, Cordoni Nello, Do BenedettiMatteo, Fiaschi Tommaso, Lasci Guido, Loronzi Alfredo, Mar-tini Casato, Menocci Italo.

Alunni esterni ammessi alla V : - liarsotti Eugonio, Bo-naguidi Achille, Compatii Rinaldo, Cortopansi All'erigo, Dell'In-nocenti Achille, Foutaui Olinto, Gadducci Egidio, Garbi Fi-lippo, Lo li Francesco, Pardelli Guido, Polacco 13euiamìnu,Polacco Salitimici, Pontecorboli Giulio, Puntoni Ovidio, Sabba-tini Aldo, Sbrana Curzio, Galli Giuseppe.

Scuola di 111 classe (seziouo di mezzogiorno) dirotta dalmaestro Careggi. Alunni prosciolti dall' obbligo della istru-zione elementare inferiore: — Barbagallo Eugenio, BartorelliGino, Bollincioni Silvio, Cherubini Enrico, Gavina Duni°, Giusti

Orazio, Lanzoni Veneziano, Maggi Bruno, Marzocchi Astorre,Michelassi Giuseppe, Pascro Leonardo, Picchi Andato, PisaniIgino, Scarpellini Giuseppe, Scrivere Giovanni.

Scuola di III classe, (seziono di tramontana) diretta dalmaestro Bechini Napoleone. Alunni prosciolti: — BechiniA legsandro, Fanucchi Carlo, Franchi Giuseppe, Gaspari Gabino,Giordani Michele, Giulilliani Ottorino, laciponi Ferdinando,Lombardi Atigiolo, Macchi Ruffo, Macchi Ugo, Micheletti Ezio)

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Micheletti !tal°, ?affluita Nino, Nozzolini Riccardo, Pompucci

Spartaco, Raglianti Arturo, Romagnoli (iulio, Romagnoli Nello ;

Rosani Michele, Rossi Ugo, Sivieri Enrico, Stiatti Mario,

Wittitnann Umberto.Scuola di III classe (sezione di.San Martino) diretta dal

maeatro Del Ry Ermolao. Alunni prosciolti: - Adarni Fran-ceaco, Arrighi Luigi, Bagnolosi Aurelio, Benvenuti Ugo. BitonsiGuido, Ponanni Guido, Canotti Ermenegildo, CipolliniCoriicci Vare.se, Della Croce Ettore, Donati Mario, GherardiMarcello, Gianfaldoni Dante, Margheri Riccardo, Franci-Gua-dagnoli Litigi, Pieri Alfredo, Tognetti

Alunni esterni prosciolti: - Del Debbio Giulio, Della NaveRoberto, Fabbri Pietro, Pascetti Carlo, Frascani Valfredo, Fu-

ciglia Gino, Pane))) Ferdivando, Pelosini Mario, Ponsini Primo,Romiti Guido, Salvador) Paolo, Socci Dio.

Scuola di 11 CIA98(3 (sezione di mezzogiorno; diretta dal

~atto Reali Giovanni. Alunni promossi alla III dame: -

Bartelini l'al miro, Careggi Raffaello, Fedi Marino, (arzella

Armando, Giusti Giuseppe, Guidi Giuseppe, Latini Attilio, Ma-

soni Gino.Scuola di II classe (quartiere di S. Francesco) diretta dal

maestro Giacoui Gualtiero (supplente). Alunni promossi alla

111 Cld30: - Aduni Gino, Bardini Enrico, Brogni Ugo, Bar-boni Angialo, Ilritccini Olinto, Bartelloni Ugo, Ciani Italo,

Chiovato Riccardo, Del Guerra Bruno, Fedeli Giulio. Fiaschi

Francesco.Scuola di II classe (quartiere di S. Maria; diretta dal tu:te-

tro Scipione Partini. Alunni promossi alla III classe: - Ca-

vasao Giuseppe, Costa Paolo, Cristiani Giuseppe, Giusti Giulio,Natili Italo, Paolicchi Amedeo, Tessierí Bruno.

Alunni °sterni ammessi alla III classe: - A usaldi Ernesto,

Burci Carlo, Gori Fosco, Gori Ruderi, Marchisio Mario, Mo-relli Ugo, Pieralli Ultilio, Saggini Sirio, Salvatori Rodolfo,Seiler Arniidio, Sodi Alaor, Topi Carlo, Vaselli Giuseppe, ZanniRiceardo.

Scuola di I classe (sezione di mezzogiorno, diretta dalla

maestra Simi Isabella. Alunni promossi alla il classe: - An-

nunzi Giuseppe, Baldassari Alfredo, Bargellini Fallo, BertiGiuseppe, Caiani Italo, Carlini Alfredo, Cantassi Pietro, Cita-lini Giuseppe, Cellai Nullo, Del Cauto Rizieri, Del Corso Cor-rado, Del Sarto Adolfo, Destri Ugolino, FAvati Marino, FiorelliNello, Guiducci Emilio, Mainardi _Gino, Matteotti Angiolo, Maz-zocchi Umberto, Meucci Idilio, Niccolai Egidio, PatriarchiOtello, Pardini Carlo, Petrozzelli Enrico, Pieri Ugo, Plietz

Remondinn Manna, Ricciarelli Angiolo, Sorelli Vendico,Tovaui Egidio, Tozzini Gino, Zanni Guglielmo.

Scuola di i classe (quartiere di S. Francesco) diretta lillamaestra Adele Giaunini (supplente). Alunni promossi alla II:

- Bachini Giorgio, Balloni Primo, Bellani Giulio, BernardiuiBaldassare, Biagi Ottorino, Costa Andrea, Giannotti Guido, GiustiEgisto, Grassini Guido, Lombardi Alessandro, Lotti Adelindo.Pasquali Giovanni, Seghetti Agenore, Situi Guido, Torri Mario.

Scuola di I classe (quartiere di S. Maria) diretta dallamaestra Situi Alaide. Alunni promossi alla - BardelliRonzo, Bertini Giuo, Bertelli Guido, Borsò Armando, Carrauilizio, Cambiai Bruno, Da Caprile Nello, Cori Falello, Gucci

Manrico, Landucci Italo, Leonori Umberto, Macchi Nello, Ma-

netti Amilw.ro, Masi Gino.

Nell'elenco dello alunne promosse senza esame alla classeV, appartenenti alla scuola della maestra Del Corso Giuseppa,furono omesse le signorine Giulia e Eloisa Ricordi figlie delnotare Achille.

Concerti gratuiti. - Oggi Domenica, dalleore 19 V, alle 21, la musica militare del 23.°Reggimento fa.nteria, eseguirà sulla piazza diS. Niccola, il seguente programma :

1. AwrINI, Marcia Venezia2. DELLA GIACOMA, Serenata Capricciosa3. GEROSA, Danza fantastica4. PONO1-111.3,1.1, Gioconda Danza e Finale III

FAI , IRBACH, -Valzer Nozze (1' Oh).

il 101 tàééi170.

frrirsk) "*UWL--1C)

Gara domenicale del di 1. agosto.

CATEGORIA I. - INCORAGGIAMENTO (m. 200).'Medaglia d' argento di 3.° grado: Menconi Giu-

seppe, p. 40.CATEGORIA III. - ROMA (m. 300).

Tirdori scelti ministeriali.Posizione in piedi. - Medaglia d' argento stile ba-

rocco: Bartorelli Giuseppe, p. 101. Salvestroni Fran-cesto, p. 101.

Posizione in ginocchio. - Medaglia d'argento,stile barocco : Bartorelli Giuseppe, p. 105.

Posizione a terra. - Medaglia d'argento dì l.'grado: Bartorelli Giuseppe, p. 104. Medaglia d' ar-gento di l.° grado: Salvestroni Emerenziano, p. 99.

Tiratori scelti sociali.Premi d'onore sul complesso delle tre posizioni.

Medaglia d' oro di 3.° grado: Chiellini Ottavio, p.201.Medaglia (1 argento stile rinascimento : MalloggiLuigi. p. 186.

Posizione in piedi. --- Medaglia d'argento stilebarocco: Vannucchi Francesco, p. 93.

Posizione in ginocchio.- Medaglia d'argento di3." grado: Vannucchi Francesco, p. 77.

Tirittiri di prima categoria.Posizione in piedi. - Medaglia d'argento: di 2.'

grado: Fornaini Luigi, p. 80.Posizione (t terra. - Medaglia d' argento di 2.°

grado: Salvestroni Luigi, p. 84.

GARA DELLE SAGOME.

kel*Sagh0 Stly011U110 (figura d'uomo in ginocchioin posizione di punt) m. 200, massimo 72.

1." premio, medaglia d'argento stile barocco: Chiel-lini Ottavio, p. 62. - 2.° prentio, medaglia d'argentodi l." grado: Si v sLrolii Francesco, p. 61. - 3.'' pre-

niednglia d' argento di grado: Bartorolli Giu-seppe, p. 57. 4." premio, medaglia d'argento di 2."grado: l'alloggi Luigi, p. 57. - 5.° premio, taccia-

glia d'argento di 2.° grado: Marconi Cammillo, p. 42.- 6.° premio, medaglia d'argento di 3.° grado: PetriGio Dario, p. 36. - 7." premio, medaglia d'argentodi 3.° grado: Rossi Gino, p. 21. - 8." prewio, me-daglia d'argento di 3.' grado : Palainidessi Augustopunti 13.

noterelle Bibliografiche.-

Il fascicolo XVI, I.' agosto 1897, della VITA ITALIANA

contiene :Pa,sinni ft• extelica e di scienz.a - (Crimine

estetico - Crimine scientifico), M. L. Patrizi - Desiderata(novella) Cositno Giorgieri -Contri - li rorziere pompe-iano offerto in dono agli Augitsq Principi dalle dame na-politane. L Conforti - /t detieia di Aiessand, o (poesia),Gino ("alletti - Paesaggi friulani. T, Vespasiani - Nu-orisag!» di versione dagli s Uccelli. d'Arisfor (ne, Ettore Ro-knagnoli - Un episodio di Adoa. Arnoldo Niooletti-Alti-mori - Villeggiature pariumermart. L' on. Relatore ,Votafinanziaria - finan.ziario, Dioruede Cara.fa- Nota drawynatiea, Leone Fortis - Note per le signore.Mantea - Vita no,poletana - UIi bel caso. Postumo - Vitagiulia. . h. di Vaidarsa - Norita del .mondo - Il monu-mento al enente Partini - Notizie di letteratura ed (u*le -Gazzettino b i bl i og **ali m

Abbonamento annuo L. 20, semestrale L. 12, pa-gabili anche a rate tritnestrali anticipate. Per l' esterosolo abbonamento annuale: franchi 25 in oro.

Ernesto Matti", parrucchiere, nella .giovaneetà di 37 anni, è morto l'altro giorno, dopo fiera eincurabile malattia, circondato dall'affetto dei con-giunti e degli amici numerosi.

Egli fu buono e mite; e perciò di molte e premu-rose amicizie ebbe il conforto nella vita.

Né in morte fu dimenticato; giacché gli amici dellavia S. Frediano, dove egli tenne Do!tega di barbiere,portarono sul feretro in onore del povero morto unaghirlanda di .fiori.

L'associazione (lei parrucchieri intervenne, ancheessa, numerosa al trasporto funebre.

Povero Mattii!

Sui monti del modenese, loin.ano dagli amici suoidiletti, è lima() Angiolo Martini, un soldatovaloroso e generoso della indipendenza della patria.

tbbe cuore ardito e fiero; e coscienza educata aliberi sensi.

La sua dipartita immatura ha ripieno di cordogliol'animo dei suoi cari e degli amici che in lui am-

miravano tanto tesoro di virtù.

Srr«A rr‹.) CI -V1 LAIEd3dal 31 luglio al 6 agosto 1897.

NASCITE.Legittime: Maschi - Femmine 13. - Nati morti 2.

ATRI MONI.Pani Polifemo, falegname, con enti Argia, tessiera, celibi,

di Riglioue - Sbrana Giovanni, l'ossideute, di S. Sisto alPino, (Cascina) con Partelloui Finicola, maestra superiore, diOratoio. celibi - Lenzi Giuseppe, fioraio, con Zurli Zulmira,att. a casa, celibi, di Pisa - &gattini Antonio, impiegatocomunale, di Cascina, con Manetti Ernesta, beuestaute, di Ri-glioue, celibi - Baiocchi Raffaello, cappellaio, con Da °apriloAmedea, tessiera., celibi, di Pisa.

MORTI.(A domicilio).

Anguilli Guido, di and 25, celibe, impiegato, di Firenze- Giunti Emilia, 24, nubile, commessa di magazzino, di Fi-renze - Gagliardi Rosa nei Il:destri, 63, bracciante, di SanMarco alle Cappelle - Savi ,zzi Angiolo, coniugato, colono,di S. Piero a Grado - Flagilui Egle nei Baronti, 33, atten-dente a casa, di Putignano - Beconciui Alfredo, 17, celibe,parrucchiere, di Pisa - Mattii Ernesto, 37, celibe, parruc-chiere, di Pisa - Giampieri Emanuele, 45, coniugato, giovanedi studio, di Pisa - Pinzanti Quinta, 18, nubile, attendentea casa, di S. Marco alle Cappelle - Togniui Andrea, 74, co-niugato, impiegato, di Pisa

Sotto i cinque anni: Maschi S. - Femmine 5.

(Ai liegi .<pedali).Cecchetti Auson a. di anni 14, dei Bagni S. Giuliano -

Franco Cesare, 64, coniugato, scritturale, di Pisa - ContiniLeopoldo, 82, coniugato, calzolai-o, dei Bagni S. Giuliano -Canestri Clementina uoi Borchia, 37, attendente a casa, diBagni S. Giuliano - Lippi Maria noi Parta, 40, bracciante,di Bagni S. Giuliano.

'Sotto i 5 anni: Femmine 1. - Nati morti : 1.

(All' Ospizio di Mendicità )

Pardini Veronica vedova Paria, 76, di Pisa - Donati Giu-seppe, 75, coniugato, di Pisa.

ALFREDO MORESCHI gerente responsabile.

Regio Istituto di Clinica Medica

Stimatissimo Sig. Dott. G. GASPERLNI(rorice.‘,siondrio dell'A('QUA d'A GNANO - PISA).

Pisa, 28 Giugno 1896.

Abbiamo fatto largo uso della sua acqua a-cidula alcalina férroso litinica tuAiurnano, che Ella ha gentilmente inviata allaClinica, e sono lit„.to di poterle esprimere la mia soddi-sfazione per i benefici risultati che ne abbiamo avuti.

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Con i più distinti ossequi11 Direttore - Prof. G. B. QUEIROLO.

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Orario della Tramvia della Provincia di Pisa.

I Par. da Piesa. per Pontedera 5 - 5,35 - 6 - 7,33 -9,30 - 12 - 14,20 - 17,1 -19,39 - 21,33 4

Arr. da Pontedera 6,44 - 8,40 - 10,37 - 11,58 - 13,7 - 15,27 - 18,6 - 20,25 - 21,31 - 22,404

Par. da Na-vaccitio per Calci 6,34 - 8,9 - 10,6 - 12,36 - 14,56 - 17,37 - 20,13D da Calci per Navacchio 7,43 - 9,40 - 10,48 - 12,10 - 14,30 - 17,10 - 19,8 - 19,57a da Pira per Calci 6-7,33- 9,30 - 12 - 14,20 -17,1 -18,39

Per Marina 5,10 -7 - 9,15 - 10,15 - 11,15-13,20-14,21 -15,35-16,45.18,6-19,40 - 20,31 - 22,204

Da Marina 6-8-10,15-11,15 -13,20 -14,21 -15,35 - 16,45 -18,5-18,54 -20,31- 21,30-23.10 4

Arr. a Pisa 6,43 - 8,43 - 10,58- 11,58-14,3 -15,4-16,18-17,28-18,48-19,37-21,14-22,13-23,53 4

n a Marina 5,53 - 7,43-9,58-10,68- 11,58-14,3-15,4-16,18-17,28-18,49-20,2:3-21,14-23,8 4

Trams -Omnibus a Cavalli Bagni S. Giuliano a Pisa e viceversa.

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Parte da Pitsa, 6 - 8 - 9,15 - 11,15 - 12,30 - 15 - 15,45 - 16,45 - 18,30 - 20, D da S. Giuliano 4,30 - 6,15 - 8 - 10 - 11 - 13 - 14 - 15 - 17,30 - 19

Fino a Sostri Levante - 2 Resta a Spezia - 3 Arriva da Spezia - 4 Avranno luogo nei giorni festivi.

Partenze dalla Stazione centrale di Pisa.Per Livorno par. 5 - 8,38 - 9,05 - 9,47 adr. - 11,35 - 14,38 -19,45 adr.- 20,20 - 22,15-23,30

Lucca a 4,40 - 9,21 - 12,5 - 17,33 - 20,22 - 23,12• Firenze a 4,47 - 8,58 - 11,32 - 17,10 - 20,5 - 23,35

Spezia e Genova 2,52 - 4,30 - 4,50 - 9,10 - 11,45' - 14,20 - 15,20 - 20,422 - 22,32laonka linea C. Salvetti par. 4,11 - 5,55 - 11,47 - 17,05 - 23,47Collesalvetti par. 4,11 - 5,55 - 11,47 - 17,05 - 17,17 - 23,47Pontedera a 4,47 - 8.

'

58 - 11,32 - 14,32 - 17,10 - 20,05 - 23,35Viare»-cgio » 4,30 - 4,50 - 9,10 - 11,45 - 14,20 - 15,20 - 20,42 - 22,32

Arrivi alla Stazione centrale di Pisa.Livorno arr. 4,25-7,33 -8,46-11,19-11,55 adr.-14,12 - 16,56-17,23 adr.-19,50-22,4-23,18Lucca n 8 - 9,37 - 14,30 - 19,35 - 22,25Firenze » 8,27 - 8,56 - 11,25, - 14,03, 20,05 - 22.4Spezia e G-eno -va arr. 3,50 - 4,27 - 8 , 05a - 11,24 - 15,44 - 16,45 - 21,55 - 23,23Ltoina, linea C. Salvetti arr. 2,44 - 4,11 - 14,05 - 19,10 - 22,8Collesalvetti arr. 4,11 - 8,40 - 13 , 35 - 14,05 - 19,10 - 22,08Pontedera a 6,45 - 8,27 - 8,56 11,25 - 14,03 - 16,59 - 20,05 - 22,04Viareggio a 3,50 - 4,27 - 8,05 11,24 - 15,44 - 16,45 - 21,55 - 23,23

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