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Il Ponte di Pis GIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO DI PISA E PROVINCIA ANNO XXXIII A BBONA MENTI : per nu anno L. 15, per un semestre L.10. Abbonamento di sostegno L. 25. er abbonarsi busta mandare una .cartolina vaglia all'Animi- nist azione del Ponte di lisa.. Uffici 411 RefiltZ1011H e Annidn;straziono: Piazza del Montino. (2 . i,ax 1 et. c»I ct JE•ir.èxc:» Cent. litCzz Si pubblica ogni settimana NUM. 49 PUBBLICITÀ: Le inserzioni — e si intende olia la trilla gnata fino ad oggi era olauto convenzionale oome al usa io tutti i gio. vali — è ora fissati indistintamente per tutti, perohè sono aboliti trattamenti di avo/T, in L. t 4118 line i i prima pagina, in L. 2 in seconda, in L. 1,50 i : Aerea e li L. 1 In quarta. A cui si aggiungerà la tassa go, .'nativa. Sabato-Domenica 5-6 Dicembre 1.925 Cento milioni di lire sono state sottoscritte per il dollaro in tutta Pltalia. L'avvenimento — come ha detto l'ou: Museolini — è degno della storia. Mercoledì vi fu ripr.- Ba delle sedute della Camera che gia in precedenza aveva votato le leggi fasciste. La Camera approverà il disegno di legge Stli Sin- dacati, diacuterà il progetto Federmini per Pesten- zione ilei poteri ai Prefetti, gli accordi ai Washing- ton od il patto di Locorno. Sabato 12 potrà prendere le vacanze natalizie. La Fetnenza della Sezione di accusa per la uccisione dell'oli. Matteotti ha rinviato difinitivamente all'As• RISS 1)11111ini, Volpi, Viola, l'overumuo e Mulacria, *N'eludendo la premeditazione nell'omicidio, ed ha prozciolto Cesare Rossi, Marinelli, Filippelli, Potato e gli altri. La 11 Esposione delle piccole industrie e dell' artigianato A Firenze dal Marzo al Giugno 1926, sotto il patronato di quella Camera di Com- mercio ed industria e di altri Enti, si terrà la II Esposizione nazionale delle piccole in- dustrie e dell'artigianato, anche di Scuole ed istituti professionali e di Comitati di lavoro. I prodotti del lavoro debbono essere com- presi in queste categorie : lavori in metallo in oreficeria di argento ed oro ; in vimini, giunco, paglia ect.; strumenti musicali porcellane e ceramiche ; 'tessuti ; trine, mer- letti e ricami ; tappeti ; lavori in marmo ed alabastro ; lavori in pelle e pergamena fiori ; giocattoli ; oggetti di gomma, cera, carta, osso, avorio, tartaruga, corallo, ma- dreperla, ambra ; profumerie ed articoli da fumatori. I posteggi sono gratuiti. Le schede di adesione debbono essere rimesse al Comitato non più tardi del 15 gennaio 1926. La Provincia di Pisa e quelle degli altri Della nostra Provincia, ridotta — per una bella porzione — la porzione più bella — da una parte, ed ampliata d,a un'altra aopra Pontedera, credo che non ci sia più bisogno di scrivere a lungo. Nè fiume di lacrime ci anneghi. P., soltanto il caso di ripetere cosa fatta, capo ha. A meno che non si voglia fantasticare sulla minaccia di ferrovie preparate ad isola- re la nostra Pisa, o di una cessione, come at- taccando uno dei soliti bottoni mi sussur- rava un amico, alla Provincia di Lucca dei Comuni di Bagni S. Giuliano e di Vecchia,no, del Mandamela° cioè di Val di Serchio, tan- to perché il Serchio, mentre noi siamo in- dirizzati verso l'Arno, le rimanga intero. E non facciamo, neppure lontanamente, la burletta— Lucca, in tutta questa competizione provinciale, di cui si parla da qualche giorno, e so ne parlerà forse per molti altri ancora, ha serbato la sua integrità. Il deputato on. Scor- za ha tenuto duro, ed ha vinto. A conti fatti, due soli, i pisani ed fio- rentini, lian dovuto sottostare al sacrificio. Ma non ci pensiamo più. Tanto, rimaniamo dell'Italia, della bella patria, ugualmente ! La città di Livorno non si è contentata del suo porto grandioso, ed ha voluto met- ter su anche una grande provincia. Per questo le sono stati assegn ati nove Comuni nei quali si parlava la istessa lingua di pisa e cioè Collesalvetti, Rosignano Marittimo, Cecina, Bibbona, Castagneto Carducci, Sa- setta, Campiglia Marittima, Suvereto e Piombino. A Pisa per compenso sono stati dati i Comuni di San Miniato, Mon topoli, Santa Maria a Monte, Santa Croce. Di più si vo- cifera che vorranno seguire la sorte di S. Miniato, per non distaccarsene mai, i Co- muni di Fueecchio e di Gambassi e Monta- ione. Contro questa nuova distribuzione che ha colpito molto la Provincia di Pisa ed un poco quella di Firenze, non abbiamo da a- vanzare proteste. Ci inchiniamo, se pur con dolore, ma ci inchiniamo. Siamo grati per il loro zelo alle autorità nostre, e metto in prima fila il deputato Gui- di-Buffarini, e gli altri corno il deputato Lan- di-Ferretti, i senatori Queirolo e Sanmin a- telli, il presidente della Deputazione pro- vinciale e d.el Consiglio Provinciale conun. Ing. Corsi e comm. avv. Borri, ed il Sindaco di Pisa prof. Ugolini ; e grati ancora per le promesse, e non dubitiamo minimamente della serietà e della giustizia del Governo di Mussolini, le promesse cioè « del compio- tamento degli edificii universitari, della co- struzione del nuovo palazzo delle Poste, del concorso alla trasformazione elettrica della lioea Pontedera-Pisa-Marina, del sollecito armamento della Lucca-Pontedera, della e- secuzione della Pontedera-Saline di Volterra, e della sistemazione da Canale dei Navicelli» che si aspetta da troppo tempo. Non vogliamo sparare mortaretti in anticipazione per queste belle cose che a- spettiamo con viva ansietà e che ci faranno più tranquilli nell'avvenire. È l'ora peròche fra la rassegnazione e l'a- spettativa del popolo di Pisa e la gioia e l'en - tusiasmo del nobile popolo livornese non si inseriscano più, dissensi o malumori od. ap- petiti. Noi siamo popolo buono e generoso e perseveriamo nella nostra fedele discipli- na se pure scontiamo, alle volte, vecchie i- nerzie e sonnolenze in cui ci culla questa ma- gnifica città bianca di monumenti ed il lieve mormorio dell'Arno ohe BC ne va come un grande Signore al mare. Salutiamo nella pienezza dei ricordi che non si cancellano gli splendidi paesi e le industri popolazioni che si congedano da noi per una nuova giurisdizione provin- ciale. Collesalvetti a cui Ranieri Shnonelli fece arrivare la massiccia linea Pisa-Colle- salvetti per Roma, un monumento di solidità e di arte, Cecina insigne emporio di commerci, Piombino meravigliosa officina di industrie o Campiglia con tutte le altre belle terre della Maremma nostra, come Rosignano e Castagneto, la più squisita sona dell,' agri. coltura, Il cuore ci balza a ricordare, come a Gio- suè Carducci. « Ma di lontano» Pace dicono al cuor le tue colline a « Con le nebbie sfumanti e il verde piano » « Ridente nelle pioggie mattuttine ». A quelli che son mandati a noi dalle terre foraci, così vicine alla regione pisana, così lussureggianti di messi : come San Miniato storicamente angusta, Santacroce ricca e fiorente di industrie e Castelfranco pingue di dovizie con i Buoi paesi dintorno che ad un tratto ci fan presenti la bellezza di Toscana e la gloria di Giuseppe Montanelli a venti- sette anni professore nel nostro Ateneo, co- spiratore, soldato e patriotta, stendiamo su- bito le braccia come a fratelli amarissimi. , Vogliamo continuare con Loro la chiara tradizione della nostra gente che non conosce confini, che non limita affetti, che non risparmia fatiche per essere più di prima italica nella concordia dei sentimenti e nella devozione alla Patria ! MARIO RAllI.. Il Presidente del Consiglio Provinciale ed il Preidente dell Deputazione, il Direttorio della Federazione provinciale del Fascio e la Camera di Commercio inviarono telegrammi di saluto e di compiacimento ai Capi dei Comuni, alle popolazioni ed ed ai Fasci che sono ora riuniti colla nostra Provincia. I Cavalieri dell' Ordine del Lavoro A ROMA L'altro giorno a Roma ai è .solenizzato il 25.0 anno di fondazione dell'Ordine dei Cavalieri del Lavoro. Il ricevimento ed il banchetto ebbero luogo nella sede della Associazione commerciale ed industriale di Roma, Nel giorno susseguente i Cavalieri furono ricevuti da S. M. 11 Re e dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dal Ministro S. E. Belluzzo, e tutti fecero festa ai commercianti industriali ed agricoltori che rappresentano la bellezza del lavoro in Italia. Al banchetto, riuscito veramente so- lenne per il numero degli intervenuti e per la vibrante cordialità, presero parte con bellissima schiera i toscani. Di Pisa erano presenti il cav. Giacomo Pontecorvo ed. il cav. Cr• do Marconcini. Si era scusato il cav. Tobler. Al mussante parlarono applauditissimi il coti Zulù presidente dell'Associazione romana, S. E. Senatore prof. Ranieri ed il vice-presidente comm. Romei. Il prof. Ranieri, agrario di insigne valore, accurato nei concetti, sobrio, profondo, vi- vace, tracciò gli scopi della Federazione por il maggiore sviluppo del triplice movi- mento commerciale, industriale e agricolo, per la maggiore attività :della beneficenza, per l'ampliamento delle borse di studio a favore di orfani di operai e contadini ; e terminò con un inno a S. M. il Re ed a Benito Mussolini. Il cav. Giacomo Pon tec o rvo dei n ostri gran - diosistabilimenti pisani, invitato a parlare, pronunziò un bellissimo discorso che riportia- mo conio ci riesce, data la sua rimarchevole importanza e la squisita esaltazione degli operai e contadini che forse parvero di- menticati un poco nella splendida adunanza. Ecco il discorso : Ultimo venuto tra voi, tra i meno adulti, non forse meritevole dell'onorifi- cenza di cui sono stato insignito, se paragono l'opera mia a quella ben più ardita o difficile di mio padre Pellegrino Ponteeorvo, uno§ dei primi italiani nominati Cavalieri del lavoro, e se penso che la croce premiante il lavoro indefesso di propulsione e organizzazione dell'attività produttrice industriale spette- rebbe egualmente agli altri miei tre fratelli e specialmente a mio fratello Massimo, rico- nosco di essere temerario se ardisco prendere la parola dopo il discorso forbito, incitante, esautien te del nostro presidente. On. Seri. Prof. Ranieri, e dopo che il nostro vicepre- sidente Roniel, col suo bello, schietto idioma toscano, ha dichiarato che non c'era più nulla da dire. Ma nato nel la,voro, cresciuto nel lavoro, educato al culto del lavoro, permettete o oolleghi che io rammenti qui l'opera dei nostri collaboratori, gli impiegati tecnici e ammini- strativi, gli operai e i contadini che ci sono stati di valido aiuto nell' aspro cammino che ognuno di noi ha battuto per raggiungere o avvicinarai ad una lontana luminosa meta nell'agricoltura, nell'industrie 0 nel commer- cio. Quegli impiegati, quegli operai, quei con- tadini, che nonostante malintesi, screzi. diverbi, lotte anche gravi, noi abbiamo avuto più volte compagni nelle aspirazioni, nelle ansie, nei dolori e nelle gioie che accompa- gnano gli aspri cimenti dellavoro, le lotte per un miglioramento o un aumento della produ- zione ; quegli impiegati ; quei contadini que gli operai che hanno costituito il grosso del- l'esercito italiano vittorioso e che noi tutti italiani, simboleggiamo oramai nella leg- gendaria figura del «fante », che domani an- dremo d onorare ; inchinandoci reverenti e memoii dinanzi alle pace eterna dell'Ignoto Milite ; e questa dovrà essere non una cerimonia funebre, ma una esaltazione so- lenne ; quegli operai quei contadini, parte es- senziale dei 39 milioni di italiani che come ha detto più volte Benito Mussolini l'italiano dalla multiforme e prodigiosa attività, non si occupano di politica, ma lavorano e pro- ducono silenziosamente — costituiscono il nerbo della Nazione. Perciò plaudo alla i- niziativa del nostro illustre presidente e di coloro che hanno collaborato con lui, a fa- vore delle borse di studio, istituite dalla Fe- derazione dei Cavalieri del lavoro per gli orfani dei contadini e degli operai morti sul lavoro; è un'opera non solo di beneficenza come ha detto l' on. Sen. Ranieri, ma di rico- noscimento ; è l'indice sicuro evidente del- l'alta valutazione che noi diamo al lavoro dei nostri dipendenti, è arra sicura di mutua comprensione e di cordialità affettosa, è pubblica dimostrazione dell'importanza che il lavoro, anche umile e spesso contrastato da difficoltà materiali finanziarie famigliari e sociali dell'enorme moltitudine di operai e contadini, ha nella produzione nazionale, non solo come attività esecutrice, ma porne attività creatrice; e molti di noi lo sanno. per-i chè furono terrazzani o aratori o fabbri o legnaioli, e s'innalzarono fino a direttori di aziende attraverso silenziosi combattimenti, dure privazioni, rinunzie infinite. Io mi auguro cosi che fra Federazione Nazionale dei cavalieri del lavoro e l'Ordine della « Stella al merito del lavoro isti- tuito per onorare anela, quegli autentici contadini e operai valorosi lavoratori ohe per intelletto meno pronto o per minor for- tuna, rimasero contadini e operai, corrano sempre i piùoordialirapporti di cameratismo; quali dovrebbero sempre correre fra le varie branche di produttori : datori, dirigen ti, subalterni esecutori, come si Usa dire : lavoratori del pensiero o della mente e la- voratori del corpo o del braccio ; due cate- gorie non separate nettamente come la ine- satta denominazione darebbe a credere, giao- chè collo sviluppo delle cognizioni, col- l'amplianti dei meccanismi e degli apparati coll'intervento sempre più audace nelle a- gricolture e nelle industrie dei processi chi- mici non v'ha più industriale e agricoltore de- gno di dirigere, che non debba conoscere al- meno le manovre che i suoi dipendenti de- vono eseguire per produrre ; e non v'ha lavoratore manovale che voglia produrre onorevolmente, il quale non debba mettere a servizio dell'opera non solo le forze del braccio l'acutezza della sua vieta, e la sen- sibilità del suo orecchio, ma anche la facoltà indagatrice, analitica della sua mente Voi fabbri che avete piegato la durezza del ferro alla vostra volontà artigiana e arti- stica, voi meccanici che dal suono del me- tallo percosso o dal calore della tempera giudicate le sue qualità intrinseche ; voi tessitori che avete spinto lo sguardo lince° un nei più riposti terstizi tra filo e filo delle penerata ; voi agricoltori che dagli o- dori conoscete il frutto e che con la :faticosa esperienza raddoppiate i prodotti della terra matrigna veraando,wnel suo seno e- sausto, gli svariati ingredienti che i chimici vi apprestano, mi capite, mi sentite. Dico dunque che solo colla simpatia tra tutte le branche dei suoi lavoratori, simpatia che non esclude discussioni ed anche lotte in forme civili ed educate, l'Italia nostra che dalla natura non ricevette come altre terre potusione di doni potrà lottare vittoriosa- mente nella competizione mondiale che si annuncia sempre più difficile, complessa, ardua. Di questa concordia, di questa com- prensione mutua, il regime unitario dell'I- talia sotto la monarchia di Savoia è nelle reali e .indizioni del mondo nella nostra e- poca, centro sicuro e permanente ; e per- ciò innalzo il calice alla salute di S. M. Vit- torio Emanuele III ». I discorso accolse l'unanime consenso e sollevò molti e ben nutriti applausi. Il Presidente della Federazione il vice- presidente ed il sacerdote Don Borrini, noto per l'opera indefessa di propaganda agricola si alzarono con tanti altri per recarsi a strin- gere la mano all'oratore. IN PUNTA DI PENNA Per doventare centenari. Quali sono le cause che fanno invecchiare le arterie, si è d - mandato il dott. Laumo- nier ? Sono semplicissime. Se si fanno lavorare eccezionalmente i muscoli. essi lasciano residui in quantità, residui che il sangue non riesce ad assor- bire, che incrostano i tessuti e fanno morire alcune cellule. Al posto di queste ultime si istallano elementi di cicatrizzazione e di potere meno attivo ; quei tessuti produ- cono a lungo andare l'indurimento delle arterie. Ogni eccesso produce analoghi fe- nomeni : l'eccesso del lavoro cerebrale, l'a- buso degli alimenti e dei vini,l'abitudine del- l' alcool e degli stupefacenti aumentano la tensione arteriosa, affaticano il cuore, Il fegato, le reni, tutte cose che si rivelano mediante varie specie di malattie. Ed allora che cosa bisogna fare per evitare Parterio- sclerosi t II dottor Laiunonier è categorico :

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Il Ponte di Pis

GIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO DI PISA E PROVINCIA

ANNO XXXIIIA BBONA MENTI : per nu anno L. 15, per un semestre L.10.Abbonamento di sostegno L. 25.

er abbonarsi busta mandare una .cartolina vaglia all'Animi-nist azione del Ponte di lisa..

Uffici 411 RefiltZ1011H e Annidn;straziono: Piazza del Montino.(2 . i,ax 1 et. c»I ct JE•ir.èxc:» Cent. litCzz

Si pubblica ogni settimana NUM. 49 PUBBLICITÀ: Le inserzioni — e si intende olia la trillagnata fino ad oggi era olauto convenzionale oome al usa iotutti i gio. vali — è ora fissati indistintamente per tutti, perohèsono aboliti trattamenti di avo/T, in L. t 4118 line i i primapagina, in L. 2 in seconda, in L. 1,50 i : Aerea e li L. 1 Inquarta. A cui si aggiungerà la tassa go, .'nativa.Sabato-Domenica 5-6 Dicembre 1.925

Cento milioni di lire sono state sottoscritte per ildollaro in tutta Pltalia. L'avvenimento — come hadetto l'ou: Museolini — è degno della storia.

Mercoledì vi fu ripr.- Ba delle sedute della Camerache gia in precedenza aveva votato le leggi fasciste.

La Camera approverà il disegno di legge Stli Sin-dacati, diacuterà il progetto Federmini per Pesten-zione ilei poteri ai Prefetti, gli accordi ai Washing-ton od il patto di Locorno. Sabato 12 potrà prenderele vacanze natalizie.

La Fetnenza della Sezione di accusa per la uccisionedell'oli. Matteotti ha rinviato difinitivamente all'As•RISS 1)11111ini, Volpi, Viola, l'overumuo e Mulacria,*N'eludendo la premeditazione nell'omicidio, ed haprozciolto Cesare Rossi, Marinelli, Filippelli, Potatoe gli altri.

La 11 Esposionedelle piccole industrie e dell' artigianato

A Firenze dal Marzo al Giugno 1926,sotto il patronato di quella Camera di Com-mercio ed industria e di altri Enti, si terràla II Esposizione nazionale delle piccole in-dustrie e dell'artigianato, anche di Scuole edistituti professionali e di Comitati di lavoro.

I prodotti del lavoro debbono essere com-presi in queste categorie : lavori in metalloin oreficeria di argento ed oro ; in vimini,giunco, paglia ect.; strumenti musicaliporcellane e ceramiche ; 'tessuti ; trine, mer-letti e ricami ; tappeti ; lavori in marmo edalabastro ; lavori in pelle e pergamenafiori ; giocattoli ; oggetti di gomma, cera,carta, osso, avorio, tartaruga, corallo, ma-dreperla, ambra ; profumerie ed articoli dafumatori.

I posteggi sono gratuiti. Le schede diadesione debbono essere rimesse al Comitatonon più tardi del 15 gennaio 1926.

La Provincia di Pisae quelle degli altri

Della nostra Provincia, ridotta — peruna bella porzione — la porzione più bella —da una parte, ed ampliata d,a un'altra aopraPontedera, credo che non ci sia più bisognodi scrivere a lungo. Nè fiume di lacrime cianneghi. P., soltanto il caso di ripeterecosa fatta, capo ha.

A meno che non si voglia fantasticaresulla minaccia di ferrovie preparate ad isola-re la nostra Pisa, o di una cessione, come at-taccando uno dei soliti bottoni mi sussur-rava un amico, alla Provincia di Lucca deiComuni di Bagni S. Giuliano e di Vecchia,no,del Mandamela° cioè di Val di Serchio, tan-to perché il Serchio, mentre noi siamo in-dirizzati verso l'Arno, le rimanga intero. Enon facciamo, neppure lontanamente, laburletta—

Lucca, in tutta questa competizioneprovinciale, di cui si parla da qualche giorno,e so ne parlerà forse per molti altri ancora, haserbato la sua integrità. Il deputato on. Scor-za ha tenuto duro, ed ha vinto.

A conti fatti, due soli, i pisani ed fio-rentini, lian dovuto sottostare al sacrificio.Ma non ci pensiamo più. Tanto, rimaniamodell'Italia, della bella patria, ugualmente !

La città di Livorno non si è contentatadel suo porto grandioso, ed ha voluto met-ter su anche una grande provincia. Perquesto le sono stati assegn ati nove Comuni neiquali si parlava la istessa lingua di pisae cioè Collesalvetti, Rosignano Marittimo,Cecina, Bibbona, Castagneto Carducci, Sa-setta, Campiglia Marittima, Suvereto ePiombino.

A Pisa per compenso sono stati dati iComuni di San Miniato, Mon topoli, SantaMaria a Monte, Santa Croce. Di più si vo-cifera che vorranno seguire la sorte di S.Miniato, per non distaccarsene mai, i Co-muni di Fueecchio e di Gambassi e Monta-ione. •

Contro questa nuova distribuzione cheha colpito molto la Provincia di Pisa ed unpoco quella di Firenze, non abbiamo da a-vanzare proteste.

Ci inchiniamo, se pur con dolore, ma ciinchiniamo.

Siamo grati per il loro zelo alle autoritànostre, e metto in prima fila il deputato Gui-di-Buffarini, e gli altri corno il deputato Lan-

di-Ferretti, i senatori Queirolo e Sanmin a-telli, il presidente della Deputazione pro-vinciale e d.el Consiglio Provinciale conun.Ing. Corsi e comm. avv. Borri, ed il Sindacodi Pisa prof. Ugolini ; e grati ancora per lepromesse, e non dubitiamo minimamentedella serietà e della giustizia del Governodi Mussolini, le promesse cioè « del compio-tamento degli edificii universitari, della co-struzione del nuovo palazzo delle Poste, delconcorso alla trasformazione elettrica dellalioea Pontedera-Pisa-Marina, del sollecitoarmamento della Lucca-Pontedera, della e-secuzione della Pontedera-Saline di Volterra,e della sistemazione da Canale dei Navicelli»che si aspetta da troppo tempo.

Non vogliamo sparare mortaretti inanticipazione per queste belle cose che a-spettiamo con viva ansietà e che ci farannopiù tranquilli nell'avvenire.

È l'ora peròche fra la rassegnazione e l'a-spettativa del popolo di Pisa e la gioia e l'en -tusiasmo del nobile popolo livornese non siinseriscano più, dissensi o malumori od. ap-petiti.

Noi siamo popolo buono e generosoe perseveriamo nella nostra fedele discipli-na se pure scontiamo, alle volte, vecchie i-nerzie e sonnolenze in cui ci culla questa ma-gnifica città bianca di monumenti ed illieve mormorio dell'Arno ohe BC ne vacome un grande Signore al mare.

Salutiamo nella pienezza dei ricordiche non si cancellano gli splendidi paesi ele industri popolazioni che si congedanoda noi per una nuova giurisdizione provin-ciale. Collesalvetti a cui Ranieri Shnonellifece arrivare la massiccia linea Pisa-Colle-salvetti per Roma, un monumento di soliditàe di arte, Cecina insigne emporio di commerci,Piombino meravigliosa officina di industrieo Campiglia con tutte le altre belle terredella Maremma nostra, come Rosignano eCastagneto, la più squisita sona dell,' agri.coltura,

Il cuore ci balza a ricordare, come a Gio-suè Carducci. « Ma di lontano»Pace dicono al cuor le tue colline a

« Con le nebbie sfumanti e il verde piano »« Ridente nelle pioggie mattuttine ».A quelli che son mandati a noi dalle terre

foraci, così vicine alla regione pisana, cosìlussureggianti di messi : come San Miniatostoricamente angusta, Santacroce ricca efiorente di industrie e Castelfranco pinguedi dovizie con i Buoi paesi dintorno che ad untratto ci fan presenti la bellezza di Toscanae la gloria di Giuseppe Montanelli a venti-sette anni professore nel nostro Ateneo, co-spiratore, soldato e patriotta, stendiamo su-bito le braccia come a fratelli amarissimi., Vogliamo continuare con Loro la chiaratradizione della nostra gente che non conosceconfini, che non limita affetti, che nonrisparmia fatiche per essere più di primaitalica nella concordia dei sentimenti e nelladevozione alla Patria !

MARIO RAllI..

Il Presidente del Consiglio Provincialeed il Preidente dell Deputazione, il Direttoriodella Federazione provinciale del Fascio e laCamera di Commercio inviarono telegrammi disaluto e di compiacimento ai Capi dei Comuni,alle popolazioni ed ed ai Fasci che sono orariuniti colla nostra Provincia.

I Cavalieri dell' Ordine del LavoroA ROMA

L'altro giorno a Roma ai è .solenizzatoil 25.0 anno di fondazione dell'Ordine deiCavalieri del Lavoro.

Il ricevimento ed il banchetto ebbero luogonella sede della Associazione commerciale edindustriale di Roma,

Nel giorno susseguente i Cavalieri furonoricevuti da S. M. 11 Re e dal Presidente delConsiglio dei Ministri e dal Ministro S. E.Belluzzo, e tutti fecero festa ai commerciantiindustriali ed agricoltori che rappresentanola bellezza del lavoro in Italia.

Al banchetto, riuscito veramente so-lenne per il numero degli intervenuti e per

la vibrante cordialità, presero parte conbellissima schiera i toscani. Di Pisa eranopresenti il cav. Giacomo Pontecorvo ed. ilcav. Cr• do Marconcini. Si era scusato il cav.Tobler.

Al mussante parlarono applauditissimiil coti Zulù presidente dell'Associazioneromana, S. E. Senatore prof. Ranieri ed ilvice-presidente comm. Romei.

Il prof. Ranieri, agrario di insigne valore,accurato nei concetti, sobrio, profondo, vi-vace, tracciò gli scopi della Federazionepor il maggiore sviluppo del triplice movi-mento commerciale, industriale e agricolo,per la maggiore attività :della beneficenza,per l'ampliamento delle borse di studio afavore di orfani di operai e contadini ; eterminò con un inno a S. M. il Re ed a BenitoMussolini.

Il cav. Giacomo Pon tec o rvo dei n ostri gran -diosistabilimenti pisani, invitato a parlare,pronunziò un bellissimo discorso che riportia-mo conio ci riesce, data la sua rimarchevoleimportanza e la squisita esaltazione deglioperai e contadini che forse parvero di-menticati un poco nella splendida adunanza.

Ecco il discorso :Ultimo venuto tra voi, tra i meno

adulti, non forse meritevole dell'onorifi-cenza di cui sono stato insignito, se paragonol'opera mia a quella ben più ardita o difficiledi mio padre Pellegrino Ponteeorvo, uno§ deiprimi italiani nominati Cavalieri del lavoro,e se penso che la croce premiante il lavoroindefesso di propulsione e organizzazionedell'attività produttrice industriale spette-rebbe egualmente agli altri miei tre fratellie specialmente a mio fratello Massimo, rico-nosco di essere temerario se ardisco prenderela parola dopo il discorso forbito, incitante,esautien te del nostro presidente. On. Seri.Prof. Ranieri, e dopo che il nostro vicepre-sidente Roniel, col suo bello, schietto idiomatoscano, ha dichiarato che non c'era piùnulla da dire.

Ma nato nel la,voro, cresciuto nel lavoro,educato al culto del lavoro, permettete ooolleghi che io rammenti qui l'opera dei nostricollaboratori, gli impiegati tecnici e ammini-strativi, gli operai e i contadini che ci sonostati di valido aiuto nell' aspro camminoche ognuno di noi ha battuto per raggiungereo avvicinarai ad una lontana luminosa metanell'agricoltura, nell'industrie 0 nel commer-cio.

Quegli impiegati, quegli operai, quei con-tadini, che nonostante malintesi, screzi.diverbi, lotte anche gravi, noi abbiamo avutopiù volte compagni nelle aspirazioni, nelleansie, nei dolori e nelle gioie che accompa-gnano gli aspri cimenti dellavoro, le lotte perun miglioramento o un aumento della produ-zione ; quegli impiegati ; quei contadini quegli operai che hanno costituito il grosso del-l'esercito italiano vittorioso e che noi tuttiitaliani, simboleggiamo oramai nella leg-gendaria figura del «fante », che domani an-dremo d onorare ; inchinandoci reverenti ememoii dinanzi alle pace eterna dell'IgnotoMilite ; e questa dovrà essere non unacerimonia funebre, ma una esaltazione so-lenne ; quegli operai quei contadini, parte es-senziale dei 39 milioni di italiani che comeha detto più volte Benito Mussolini l'italianodalla multiforme e prodigiosa attività, nonsi occupano di politica, ma lavorano e pro-ducono silenziosamente — costituiscono ilnerbo della Nazione. Perciò plaudo alla i-niziativa del nostro illustre presidente e dicoloro che hanno collaborato con lui, a fa-vore delle borse di studio, istituite dalla Fe-derazione dei Cavalieri del lavoro per gliorfani dei contadini e degli operai mortisul lavoro; è un'opera non solo di beneficenzacome ha detto l' on. Sen. Ranieri, ma di rico-noscimento ; è l'indice sicuro evidente del-l'alta valutazione che noi diamo al lavoro deinostri dipendenti, è arra sicura di mutuacomprensione e di cordialità affettosa, èpubblica dimostrazione dell'importanza cheil lavoro, anche umile e spesso contrastatoda difficoltà materiali finanziarie famigliarie sociali dell'enorme moltitudine di operai econtadini, ha nella produzione nazionale,non solo come attività esecutrice, ma porne

attività creatrice; e molti di noi lo sanno. per-ichè furono terrazzani o aratori o fabbri olegnaioli, e s'innalzarono fino a direttori diaziende attraverso silenziosi combattimenti,dure privazioni, rinunzie infinite.

Io mi auguro cosi che fra FederazioneNazionale dei cavalieri del lavoro e l'Ordinedella « Stella al merito del lavoro isti-tuito per onorare anela, quegli autenticicontadini e operai valorosi lavoratori oheper intelletto meno pronto o per minor for-tuna, rimasero contadini e operai, corranosempre i piùoordialirapporti di cameratismo;quali dovrebbero sempre correre fra le variebranche di produttori : datori, dirigen ti,subalterni esecutori, come si Usa dire :lavoratori del pensiero o della mente e la-voratori del corpo o del braccio ; due cate-gorie non separate nettamente come la ine-satta denominazione darebbe a credere, giao-chè collo sviluppo delle cognizioni, col-l'amplianti dei meccanismi e degli apparaticoll'intervento sempre più audace nelle a-gricolture e nelle industrie dei processi chi-mici non v'ha più industriale e agricoltore de-gno di dirigere, che non debba conoscere al-meno le manovre che i suoi dipendenti de-vono eseguire per produrre ; e non v'halavoratore manovale che voglia produrreonorevolmente, il quale non debba metterea servizio dell'opera non solo le forze delbraccio l'acutezza della sua vieta, e la sen-sibilità del suo orecchio, ma anche la facoltàindagatrice, analitica della sua menteVoi fabbri che avete piegato la durezza delferro alla vostra volontà artigiana e arti-stica, voi meccanici che dal suono del me-tallo percosso o dal calore della temperagiudicate le sue qualità intrinseche ; voitessitori che avete spinto lo sguardo lince°un nei più riposti terstizi tra filo e filodelle penerata ; voi agricoltori che dagli o-dori conoscete il frutto e che con la :faticosaesperienza raddoppiate i prodotti dellaterra matrigna veraando,wnel suo seno e-sausto, gli svariati ingredienti che i chimicivi apprestano, mi capite, mi sentite.Dico dunque che solo colla simpatia tra tutte

le branche dei suoi lavoratori, simpatia chenon esclude discussioni ed anche lotte informe civili ed educate, l'Italia nostra chedalla natura non ricevette come altre terrepotusione di doni potrà lottare vittoriosa-mente nella competizione mondiale che siannuncia sempre più difficile, complessa,ardua. Di questa concordia, di questa com-prensione mutua, il regime unitario dell'I-talia sotto la monarchia di Savoia è nellereali e .indizioni del mondo nella nostra e-poca, centro sicuro e permanente ; e per-ciò innalzo il calice alla salute di S. M. Vit-torio Emanuele III ».

I discorso accolse l'unanime consensoe sollevò molti e ben nutriti applausi.

Il Presidente della Federazione il vice-presidente ed il sacerdote Don Borrini, notoper l'opera indefessa di propaganda agricolasi alzarono con tanti altri per recarsi a strin-gere la mano all'oratore.

IN PUNTA DI PENNAPer doventare centenari.Quali sono le cause che fanno invecchiare

le arterie, si è d - mandato il dott. Laumo-nier ? Sono semplicissime.

Se si fanno lavorare eccezionalmente imuscoli. essi lasciano residui in quantità,residui che il sangue non riesce ad assor-bire, che incrostano i tessuti e fanno morirealcune cellule. Al posto di queste ultimesi istallano elementi di cicatrizzazione edi potere meno attivo ; quei tessuti produ-cono a lungo andare l'indurimento dellearterie. Ogni eccesso produce analoghi fe-nomeni : l'eccesso del lavoro cerebrale, l'a-buso degli alimenti e dei vini,l'abitudine del-l' alcool e degli stupefacenti aumentanola tensione arteriosa, affaticano il cuore,Il fegato, le reni, tutte cose che si rivelanomediante varie specie di malattie. Ed allorache cosa bisogna fare per evitare Parterio-sclerosi t II dottor Laiunonier è categorico :

«Nessun eccesso». Una vita calma e regolare.Di tanto in tanto, d'accordo col medioo undigiuno di qualche giorno, accompagnatoda leggere purghe por soongestionare e rin -giovanire le arterie. Ed in questo modo sesi è ben costituiti, nulla impedisce di diven-tare centenari. Questo è il consiglio deldottor Lauraonier.

Massimo e pensieri.In genere, le pene morali hanno più in-

fluenza dello peno fisiche sul miglioramentodel colpevole. Montesquieu.

Al pari del corpo, lo spirito ha un con-tinuo bisogno di alimento. La Mothe leV ay er.

I versi.Si intitolano «Primo Vagito » di Carlo

Alberto Ceochetti.Ed ecco che l'ultimo spasimo

materno ti doma a la vita !Ed eccoti alfine à piccolo,in grembo a la culla infinita

del Mondo !, Oh, stupore I già s'agita,al debole primo vagito

il tuo coi-picciolo minuscolo,ch'è appena da l'alvo sortito . . ..

Oh, il il grande, divino miracolo,che sol /a Natura produce

Oh, il battito lieve di palpebre,che son ancor chiuse a la luce I

L'aneddoto.Le aquile impagliate.In un Congresso di scienziati tenutosi

a Pisa nel 1836, avendo Gaetano Giorgini o-sato fare una giusta osservazione in difesadel Granduca, il principe di Canino, LucianoBonaparte ornitologo e grande collezio-nista, gli disse : — Voi non siete che un cor-tigiano I —E voi, pronto e calmo rimboccòil Giorgini, impagliate le aquile che vostro

zi o portava vive per il mondo !***

La corbelleria.Don Giovanni — Come siete bella !Signora — Peccato ch'io non possa dire

altrettanto di voi.Don Giovanni — Fate come 1110 : dite

una bugia.

Per finire.Colpi di spillo.— In fondo, è una buona ragazza, non

la si sente mai dir male di nessuno.— Sfido io ! Non parla che di sè stessa.

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TESTE e TASTIDicembre.Il mese decimo dell'anno di Romolo di-

venne dodicesimo colla riforma del Calenda-rio. I romani simboleggiarono questo mese inuno schiavo che giuoca ai dadi, tenendo unafiaccola in mano. Così si allude alle festeBattu]] ali. •

Si solennizzano nel mese questi Santi :Santa Barbara, S. Nicola, •S. Ambrogio,Santa Bibbiana, la Immacolata ConcezioneS. Lucia, il Natale di Gesù, San FrarcescoSaverio., S. Dareaso, S. lommaso, S. Sto-fano e S. Silvestro.

Il 25 Natale di Gesù, prima Natalis Solis,è una festa che si solennizza in tutto il mondocristiano.

ALAProfessoressa di piano.La gentile signorina Elena Scalfati, fi-

glia del nostro medico provinciale, ha con:seguito brillantemente al R. Conservatoriomusicale di S. Pietro a Maiella di Napoli ildiploma di licenza e di magistero di piano-forte.

Alla ottima signorina, valente musicistao pianista, mando rallegramenti ed augurY,

Ritorna Sapori.Quando si avvicina Natale si ricorda

con piacere Sapori di Siena, il re del panforte.La celebro fama di tanti anni non si è

offuscata. Sapori rimane il primo pastic-ciere natalizio di Toscana.

Il panforte di questo magnifico dolcieredi Siena è una vera specialità. Ma anche iriociarelli ed i cavallucci della FabbricaSapori sono i più gustosi i più saporiti di o-gni altra fabbrica.

Sapori non tradisce la sua riputazioneed il suo grande nome che è tutto un program -ma : Sapori.

Fidanzati.La Signorina Zelmira Pelosini figlia del

caro amico cav. Gaetano Pelosini e delladolcissima signora Corinna Pelosini-Gatti,una delle signorine che più si distinguono perla bontà e la grazia, si è fidanzata in questigiorni con il colto professore dott. GiuseppeRaniolo, insegnante al nostro Ginnasio.

Ai fidanzati mando con sincera compia-cenza le congratulazioni più liete del Pontedi Pisa », che dell'avvenimento insieme coni congiunti e gli amici numerosissimi sirallegra pure con gli egregi genitori dellafidanzata che la società eletta di Pisa videsempre fra le prime al posto d'onorenelle opere della beneficenza e nelle inizia-tive di amore e di devozione alla Patria.

kikFiore d'arancio.(Gallus) Giovedì 26 Novembre si celebra-

rono le auspicate nozze fra il nobil signorGustavo Del Lupo e la nobil damigella BiceTrenta patrizia lucchese, fragrante fiore digiovinezza e di bellezza.

La cerimonia religiosa fu celebrata inDuomo all'Altare della Madonna di Sotto gliOrgani, tutto scintillante di ceri ed aulentedi freschissimi fiori, da Mons. Canonico Cav.prof. Niccola Zucchelli, Arciprete dell'insignePrimaziale Pisana, che rivolse agli sposiraggianti alte e commosse parole di augurioannunziando la concessione della specialebenedizione che il Santo Padre si era de-gnato di inviare.

Segui al Municipio la celebrazione delrito civile.

Furono testimoni per lo sposo : il prof.cav. uff. Laudo Landi e l' avv. cav. uff.Francesco Gambini, per la sposa il signorGuido Barsotti ed il N. U. avv. cav. ArmandoGalleani.

In casa della sposa, trasformata in unaserra fragrante di fiori e tutta piena di donie di ricordi splendidissimi, fu servito un si-gnorile e squisito rinfresco.

Facevano corona agli sposi la N. D. Te-resa Barsotti-Trenta, la N. D. Maria-Anto-nietta Nottolini-Trenta, la signora VíttorinaCiampi-Storchi, la N. D. Emilia Galleaní-To-gnoli, la signorina Ida Barsotti, la signorinaMarta Marino, Mons. canonico cav. prof.Niccola Zucchelli, il Rev. prof. don FabioBarsotti, l'avv. cav. Antonio Girardi, l' avv.cav. uff. Ottorino Chiostri, il nob. prof. Leo-poldo Del Lupo, il prof. cav. uff. LandoLandi, l'avv. cav. uff. Francesco Gambini,il signor. Guido Barsotti ed il nob. avv. cav.Armando Galleani.

I brindisi più lieti furono pronunciati perla coppia felice partita alla volta di Roma-Napoli-Pompei.

Il Ponte partecipa, da vecchio amico,alla letizia delle Case Del Lupo e Trenta, emanda a gli sposi ed ai loro nobilissimi ge-nitori auguri e rallegramenti.

*AIl bambino.Lunedi 30 Novembre si fece il battesimo

del bambino Domenico Maurizio, figlio del-l'amico avv. Andrea Piegaia proprietario delGrand Hótel Victoria e della signora AnnaMaria Piegaia-Gelli.

Al piccoletto, un bel tesoro vispo e pienodi salute, fu dato anche il nome, oltre chedel padre e dello zio paterni, di Edoardoche si chiama col il babbo della madre sig.prof. Edoardo Geli.

Fu tenuto a battesimo da Monsignor prof.Zucchelli ; e fu padrino il nonno prof. Galli,illustre pittore, e madrina la zia signoraMargherita Adorni-Braccesi-Piegaia.

A Domenico-Maurizio mando tutti gli au-gurii più fervili di ogni bene ; ed ai geni-tori felici le congratulazioni più affettuose.

A*.Al Circolo Militare.Ogni Domenica, nel pomeriggio, hanno

luogo trattenimenti danzanti e tratteni-menti di varietà.

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Troppo per le lunghe anderei se volessiriportare o per esteso o per transunto tutti ipassi, tutte le pagine in cui il Pelosini ac-cenna a glorie pisane! Sia che egli descrivale rovine della Badia di S. Michele, la processione notturna sul Castellare o la Ver-ruca, le allusioni a Pisa, alla sua storia re-ligiosa e civile, alla sua arte, alla sua genteche fu magnanima e fiera, sono frequenti.

Non posso a meno però, prima di finire,di riferire pochi brani di Lui nei quali pal-pita vivo l'amore verso la Patria e i suoRe. e l' amore, veramente evangelico, versotutto il genere umano, e specie per le umiliturbo popolane che lavorano e soffrono nelsilenzio.

Tolgo il primo passo da un discorso pro-nunziato dall'On. avv. Pelosini, nel 1883, aglistudenti dell'Università di Pisa festeggiantila bandiera della libertà italiana innalzatadal Re Galantuomo.

Vi ringrazio di gran cuore — così ter-minò il Pelosini la magnifica orazione—chein questo giorno mi abbiate voluto fra voiquasi perch'io potessi narrare a' miei coe-tanei che voi, giovani studenti di Pisa, prose-guite apertamente le tradizioni nostree che la PATRIA E IL RE 80110 per voi — 00-me per noi furono — concetti non separabili ».

L'altro brano è tolto dal Capitolo deiSuoi t Ricordi tradizioni e leggende dei Montipisani i (caro libro che mai mi sazio di leg-gero) e precisamente dal Capitolo ohe haper titolo E Le Boscaiuole », perchè in quelloil Pelosini descrive le povere ragazze e donnedelle montagne del Lombardone, della Ver-ruca, che vanno a far legna; e, sotto il pesantefardello, fanno gite lunghe compensate aventotto centesimi ciascuna ; sicchè poinon o' è da stupire che tutte quelle infelicidonno sembrassero incurvate, disfatte, oon-dannate

giovinezza.a parerarer anche durante

inezza,Perciò il Pelosini, intenerito dallo spetta-

colo di queste miserie, prorompe in questiaccenti che rivelano tutta la bellezza della suaanima sinceramente cristiana ; accenti cheho voluto, a bella posta, riferire all'ultimoaffinchè rimagano indelebilmen te impressinei cuori dei Pisani che forse, mentre era egliin vita, non lo conobbero e non lo apprez-zarono quanto avrebbe meritato

E Ascoltate per i primi voi. Epuloni, laparola di Dio e la voce della coscienza, enon ci saranno più Lazzari pitocc"nti allesoglie de' vostri palagii. Siate miti, u-mani, consolatori de' poveri con la par-tecipazione del vostro soverchio : dateloro il pane cotidiano, oh'è di più sullemense de' vostri cenacoli : soccorreteli seinfermi : non vi modellate mai sul fisco del-l'Italia liberale: date all' operaio la mercedeche gli è necessaria: e misurate la retribuzionepiu' dal 8U0 bisogno che dal profitto e dall'in-cremento delle rendite vostre, cresciute per lefatiche di lui. È questo il solo ragionevolecontrappeso della povertà o della miseria.Il precetto della carità kun portato della mo-rale, un comando della Religione. Scardinatodal 8110 natural fondamento, diviene utopia,ribellione, tirannide, dappertutto e per tutti,com'è di tutti gli odierni sofismi economici i.

***

Dormi in pace o anima buona generosa esincera di Narciso Feliciano Pelosini ! Dopola lunga notte della barbarie, dopo gli orroridel socialismo che negava Dio e la Patria,l'Italia, finalmente s'è desta, e la luce in-definibile dell'Evangelo sembra che di nuovola illumini.

Nel rievocare, alla distanza di più di unventennio dalla tua dipartita, il tuo nome el'opera tua, io credetti — e forse non mi sonoingannato — di fare cosa grata ai Pisani, che,qualche volta rampognasti un po' troppoacremente, ne amasti e ne ascoltasti peròle antiche glorie; e sia che queste cantinoun inno di lode a Dio nei marmi della Catte-drale e del Battistero, o che, scolpite nell'a-spra rupe della Verruca — un di schermo edifesa alla città — ricordino, ai presenti eai venturi, l'invitto valore degli antenati,i quali, in tanto salirono in fama, in quantotennero stretti — in connubio indissolubile— 'l'ossequio verso la Religione e il devotoe verace sentimento di affetto verso la Patria,

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offerto un rifresco servito dalla Ditta Pie-tromani nel salone dei concerti

Il cav. Genovali brindò alla collabora-zione fraterna, alla salute di Mussolini, allaprosperità dell'Italia ed al maggiore muore-mento delle Corporazioni sindacali. Si suo-narono la marcia reale ed altri inni fascisti.

Gli impiegati della Cassa di Risparmi diPisa ed •i loro aumenti. — In una riunione iventiquattro impiegati della Cassa di Ri-sparmi hanno concordato un ordine del gior-no per ringraziare il Presidente del Consigliodi Amministrazione dell'Istituto collimi. prof.Giovanni D'Achiardi ed i colleghi .di lui edil dirigente le Corporazioni Sindacali fascistecomm. Piersindo Giacomelli al quale han-no diretto uno speciale voto di plauso ; eciti per avere dopo animate e lunghe conver-sazioni fatto sl che si stabilissero gli aumentia tutto il personale per oltre ottantamila lireannue.

La Sezione pisana del Partito Liberalesi è sciolta. — La Presidenza della Sezionedi Pisa del Partito Liberale Italiano ci co-munica : «La Direzione nazionale del Par-tito Liberale Italiano ha deliberato lo scio-glimento della Sezione di Pisa ed ha nomi-nato un Commissario Straordinario per aimmediata ricostituzione della Sezione i-stessa.

Un Vice Segretario alla Camera di COM -

merci°. — É aperto il concorso fino al 31DiCembre al posto di vice-Segretario, diret-tore della Sezione II (Statistica e Ragione-ria) collo stipendio di L. 11.500 e caro-viveri.

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SPORTDomenica scorsa 29 Novembre l'Hellas

p otè vincere per 3 goals a— Domenica 6 Dicembre sarà a Pisa

ospite dei nero-azzurri, la balda e invittasquadra del « Bologna F. C. n detentrice deltitolo di campione d'Italia.

Essa è la squadra che si afferma oggicome la più completa e la più potente ;che porta il vanto di avere conseguito settevittorie in sette Domeniche consecutivedi campionato, e di conseguenza, anche perla partita i domani coi nero-azzurri, non puònon avere tutti i pronostici in proprio favore.

Tutto il mondo sportivo pisano che perquesta importante competizione sarà pre-sente domani all'Arena, saluterà con unsentimento di ammirazione i forti campionid'Italia, e con' essi il valoroso portiere Ma-rio Gianni ex nero-azzurro, che si allontanòqualche anno fa da Pisa per ragioni profes-sionali, ma che, pur trovandosi in questagrande e cavalleresca contesa a difenderei colori avversari, conserva integro l'affettoper la città natale e per i suoi vecchi amici.

Cronachetta agrariaIl Cavolfiore. — Per disciplinare il

commercio dei cavolfiori, si è costituita periniziativa della Cattedra ambulante di agri-coltura e di intelligenti agricoltori, unaSocietà anonima cooperativa per la esporta-tazione dei prodotti agrari con sede a Ca-scina, e colle sezioni a Pisa ed a Pontedera.

Sono stati eletti un Consiglio di ammini-strazione ed i Sindaci.

La provvista dell'acqua per i campi. —Il Comm. Ing. Bellincioni, direttore dell'As-sociazione per le acque pubbliche d'Italiatenne Mercoledì 2 Dicembre la sua confe-renza sul tema già intestato e con proie-zioni riuscite.

La conferenza che era inspirata al con-cetto della maggiore produzione del grano,ebbe molti applausi ed acclamazioni.

GIUDICI, GIUDIZI E GIUDICATIAlla Coite di Assise. — Brunetto Ba-

chechi, di anni 27, di Gello, imputato di o-micidio. Presidente avv. Casanova ; P. M.avv. Fumala ; Difensori avvocati Guidi-Buf-farini e Cristiani. i assolto.

— Amos Palla, Roberto e LeonettoPalla, Guido Bozzi, Federigo, Ermelindoeini e Renato Santoni tutti del Comune diBagni S. Giuliano, sono chiamati a rispon-dere dell'omicidio in persona di GiovanBattista Barsuglia ; il primo, Amos Palla èimputato di omicidio volontario, di omi-cidio mancato, e di altro mancato omici-dio ; gli altri sono imputati di complicità.

Presidente avv. Casanova ; P. M. avv.Fumia ; Difensori on. avv. Buffarini, av-vocati Lecci e Chicca.

Sono assolti.

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F1 Piè del Pontela sottoscrizione per il dollaro a Pisa

Dobbiamo dirlo subito : Pisa si è fattaonore, superlativamente, come avevamopreannunziato.

All'appello del Duce la Provincia harisposto colla raccolta di L. 1.068,713,25e la città di Pisa colla raccoltad: L. 394,492,90

Il primo sottoserittore della nostra cittàfu il conte Lodovico Mastiani-Brunacci cheversò un dollaro per se, dieci dollari per il Cir-colo «L'Unione » di cui è presidente.

Notevole è la offerta del cav. LeopoldoMazzetti di Peccioli.

Ricordiamo fra tanti gli operai dello Sta-bilimento che ci è vicino, dell'Esercizio e deimagazzini Tagliagambe e Tacchi, il qualehan versato un dollaro ciascuno. Essi sonoOlinto Guidi, Pilade Antoni, Oreste Antoni,Remo Davini, Vaillante Daviui, Luigi Be-nedetti, Armando Consugli, Gino Pellegrini,Duilio Landi, Furio Raglianti, Rizzieri Or-sini, Gaetano Morosi, Giovanni Searagi,Ruggero Mariottini, Azelio Giovannini, Mas-simo Favati, Pietro Badalassi, Giovanni Pao-licchi, Aldo Lorenzetti, Alvaro Gherardoni,Novaro Bassoni, Giuseppe Caselli, GiuseppePoggi, Italo Della Longa, Emilio Landucci,Vittorio Gherardi, Ottavio Tessieri, CesareTessieri, Egidio Bargagna, Fore,sto Giovati-nini, Aurelio Ferrucci, Sabatino Tagliagam-be, Giuseppe Tacchi.

La Ditta ha versato poi per conto suo 10dollari.

Tutti hanno dato : Istituti, associazioni,Fasci scuole e perfino i bambini degli A-sili Infantili di Carità. È stata una dimostra-zione unanime di patriottismo, di concordia,di dignità.

Alla Società Corale — Il Consiglio di-rettivo della Società Corale si è costituitoed è stato chiamato alla Presidenza dellaSocietà il Comm. dott. Dario Simoni, chesarà validamente coadiuvato da altri volen-terosi cittadini.

Il Saluto romana —In tutti gli Ufficied Istituti pubblici governativi 'è entratodi obbligo fin dal Lo dicembre il salutofascista romano.

Il Sindacato dei vetrai ha inaugurato isuoi gagliardetti. — Nel Teatro Verdi Do-menica 29 Novembre si inaugurarono igagliardetti dei Vetrai ausiliarii della DittaG-enovali, della squadra ciclistica, e dellaSezione ausiliari vetrai della Società AnonimaVetreria pisana.

Intervennero alla cerimonia i sigg. comm.Giaconaelli, Casale, Orlanini, delle C. S. F.cav. Genovali, cav. Paglicei, rag. Guidotti,Melga, Pavanello della Vetreria Genovali,cav. Antonio Rigoli e Buzzi della VetreriaPisana.

Erano presenti gli operai ausiliari ve-trai della ditta Genovali col loro SegretarioLucatti, la squadra ciclistica V. P. agli or-dini del capo squadra Cappelli e la Sezioneausiliari della Vetreria Pisana col segre-tario Lodovichi, oltre una rappresentanzadel Sindacato Vetrai della S. Gobain. Pre-stava servito la fanfara delle Società Riu-nite di P. A. g. c. Il cav. rag. Antonio Ri-goli presentò gli oratori. Parlarono il cav.Casale segretario della C. P. del vetro edil comm. Giacomelli che in un discorso po-lemico esaltò questo Sindacalismo tricoloredel Fasoismo in confronto di quell'altrorosso di così brutta memoria ; mise in luceil riconoscimento giuridico delle organiz-zazioni operaie, inneggiò al Duce, alla con-cordia ed al lavoro e ringraziò il cav. Rigolied il cav. Genovali che avevano cogli altripresenziato la festa.

Il Cav. Rigoli ringraziò anche a nomedel cav. Genovali dell'invito cortese e volleaugurarsi la perfetta intesa nei due Stabili-menti pei rapporti fra capitale e lavoro.

Dopo la cerimonia fu dai due cavalieri

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I 360.037.001,67Creditori per A valli . . • 5 328.423.526,85

I Fondo Prev. Personale > 77.850.300, —

) a garanzia operazioni . 5 800.507.720, —di litoti ) a cauzione servizio s 6.869.662, —

a custodia ...5 4.007.503.810, —

Avanzo utili Esercizi pree. . > 37.588.347,53Utili dell'Esercizio corr. . 52.445.421,94

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Declinanti

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XXI Esercizio

Situazione dei Conti al 31 Agosto 1925PASSIVO

Cap.le - Az.ni N. 150.000 da L. 100 L.Riserve .. . »

Depositi a Risparmi conto eor.Depositi in titoli .Corrispondenti .Creditori diversi . .

izi precedenti.r e , • r ev. Imp. conto corr.Fondo Prev. Imp.conto titoli.Fondo Prev. Imp. e polizzeDepositanti di valori . .Utile del corrente esercizio

15.000.000, —1.173.200.4 3

Il Prude del Cons. di Amni. Amm.(ore DelegatoBombicei Pomi De Lorenzi

li Ragioniere Capo I SindaciPoggi Dal Re Pa 'i palon

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Cassa .

L. 11.176.397,26Beni stabili 4.553.012,20Portafoglio . i 102.286.938,14Effetti all'incasso . 5 9.932.677,39Valori di proprietà . > 28.253.441,83Valori di Depositi in titoli

> 5.950.500, —Anticipazioni e riporti . » 19.386.549,30Conti Correnti garantiti . > 3.304. (X36, 85Corrispondenti > 75.256.718.30Mobilio, Casseforti e Impianti > 1, —Esattorie e Tesorerie . . > 3.580.028,44Debitori diversi . . . » 4.323.057,68Titoli Cassa Prev. Impiegati 334.700, —Polizze vita Cassa Prev.impiegati s 1.419.054,12Valori di terzi in deposito . s 64.434.829,54

L. 334.191.942.05

L. 16.173.200,48> 138.11(1.873,14• 5.950.500, —

100.942 632,37• 5.693.852,805 155.463.55• 121,029, 79• 334. 700,—5 1.419. 054,12

• 64. 434.829,545 855.806,26

L. 334.191.942,05

CASSA DI RISPARMIO DI PISA

ANNO 1925.92.° ESERCIZIO. Situazione dei Conti al 31 Ottobre

12).A.SSI770

Cassa .Mutui ipotecari e chirografari.

( Buoni del Tesoro .

Titoli 'i Titoli di Stato e Fondiari

DiversiPortafoglio.Corrispondenti — saldi attivi .Anticipazioni e conto corrente su titoliPrestito su pegno di oggetti .Crediti diversi .Beni immobili .Mobili e stampe.Rieevitoria Prov. e servizi diversi .

T, 1. 204. 605, 025 32. 038. 176,75

2. 351, 200,005 38. 355. 839,385 897. 380, 00• 3.355 638,50• 3.307. 858 135 1. 013. 790, 91▪ 1.242 392,19• 831. 036, 665 2. 679. 677, 09• 172. 324, 72

RisparmiDepositi

Conti correntiCorrispondenti — saldi passivi .Ricevitoria Provinciale e servizi diversi

Debiti diversi .

L. 70.576 522,61• 2 643. 269, 67• 4. 296. 133,86

534. 349, 04• 1. 450. 491, 33

IL DIRETTORE — Avv. M. Nuti h PRESIDENTE — Prof. Giovanni D'Achiardi IL RAGIONIERE — Ugo Nencioni OPERAZIONI E SERVIZI : Depositi Nominativi liberi o vincolati : oltre L. 1000 con scadenza a 12 mesi L. 4 per cento :oltre L. 1000 con

scadenza a 6 mesi L. 3,75 per cento; fino a L. 10000 senza termine L 3.50 per cento; eer qualunque somma L. 3 per cento. Depositi di PiccoloRisparmio tino a L. 3000 L. 4 per mite. Detti al Tortatore L. 3 per cento Detti s .a libretti cilcolari esigibili presso tutte le Casse di Ri-sparmio confederate L. 2,75 per cento. Detti in Conto Corrente, con cliéques a vista, senza limite di somma L. 3 per cento. Mutai chirogra-fari a Enti Morali. Detti Ipotecari a i. iati con beadenza rusba e coli ammortamento. Anticipazioni e Conti correnti garantiti con ipoteca,zon pegno di titoli pubblici e con cambiali. Prestiti, sovvenzioni e conti correnti a favore dell'agricoltura. Sconto di cambiali con scadenzatino a sei mesi, di Buoni dal Tesoro e di cedole di prossima scadenza. Incasso di effetti, cedole e titoli. Servizio di Cassa ad Associazioni edEnti Morali. Depositi in custodia aperti o chiusi. Locazione di cassette di Sicurezza

ORARIO : Gli Uffici acino 'porti tutti i giorni non teetivi dalle ore 9 30 alle 15 11 Sabato dalle ore 9 8C alle 12.

Totale lell'attivo L. 87.449.919,35

Valori in deposito . . • • L. 11. 273. 404, 33Spese dell'esercizio in corso • 1.136 084,80

L. 99. 859. 408, 48

Totale del passivo L. 79.500 766,51

PATRIMONIO

L. 3. 739. 605, 81a 2. 726. 514, 90

Massa di rispettoRiserve speciali.

L. 85. 966. 887, 22

Depositanti di valori.Rendite e Profitti dell'Esercizio

L. 11. 273. 404, 33a 2. 619. 116. 93

L. 99. 859. 408, 48

Noleggio Automobili 44 Fiat,,

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Cassa e Fondi presso gli Istitutid'Emissione

Portaf. • Buoni TesoroEffetti all'incasso •Riporti . . .Valori di proprietà . .PartecipazioniBanearie e diverseAnticipazioni sopra valori .Corrispondenti - Saldi Debitori Debitori per accettazioniDebitori divergi Beni stabili Mobilio ed impianti diversi Debitori per Avalli .

Fondo Prev. Personalenon a garanzia operazioni

In e5IlO i a cauzione servizio .a custodia

Capitale SocialeRiserve. . . . .Dividendi in corso ed arretrati .Depositi a risparmio ed in Conto

CorrenteCorrispondenti - Saldi Creditori .Cedenti effetti per l'incasso . .Creditori diversi . .Accettazioni commerciali •Assegni in circolazione:

Ordinai . . L. 174.773.821,15

Circolari . . s 185.264.080,52

P A SSIVOL. 500.000.000, —» 300.000.000, —• 643.708,50

470. 619.460.44» 5 314.812.954,435- 248.059.588,28• 253.229.898,72» 641.812.796.35

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