IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - LUNEDI' 13 APRILE 2013

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I gnazio Marino non riu- scendo a combinare molto come sindaco di Roma va a fare pratica in una re- altà(solo apparente- mente) meno complessa, e cioè Ostia. Una partenza lanciata come minisindaco per dare l'esem- pio. Spumeggiante, gigione, rim- provera i vigili, soccorre la malata, annuncia grandi misure, rompe i tabù e sfida i balneari. C'è da scommettere che i fotografi lo im- mortaleranno con il piccone ad al- largare i contestati e discussi varchi al mare. Ha subito ordinato una rotazione di dirigenti, si è por- tato come capo dei vigili il duro, muscolare Di Maggio. Cosa pensa di fare? E' la sua dimensione, dirà qualcuno, ci resti e lasci libera la poltrona al Campidoglio. Ma il di- scorso è più complesso, meno ba- nale. Ostia è una polveriera, in mano alla malavita organizzata, è diventato un posto di frontiera, dove lo Stato fatica ad affermare diritti e legalità. Non è periferia, è realtà complessa e consolidata, a sé. Duecentomila abitanti a 40 chi- lometri da Roma, con strutture proprie e un'industria, quella del turismo balneare, che va gestita, interpretata. Se il minisindaco si è dimesso, se si è pensato ad un com- missario, se è stato invocato l'eser- cito per garantire vivibilità significa che i problemi sono seri. Marino vuole giocare, vuole appa- rire e basta o cerca finalmente una seria concretizzazione della sua scelta politica, della sua mission? Vuol combattere e vincere la batta- glia per tornare carico di gloria in Campidoglio? Vuole allontanarsi dal centro di Roma e dai suoi ve- leni per defilarsi ed evitare guai? La sua scelta non è banale ed è si- curamente eccentrica rispetto alla normalità delle cronache comu- nali.Per una volta niente ironie né sarcasmi, proviamo a leggere que- sta sortita come un esperimento politico e vediamo come va a finire. segue a pagina 5 Il caso Ostia un esperimento politico che fa rifleere di Giovanni Tagliapietra di Maria Pia Miscio CONFESERCENTI Marchio di qualità per gli esercenti modello a pagina 7 QUI PISANA Dopo la profezia di Storace, si attende il prossimo allarme a pagina 8 di Roma e del Lazio LUNEDÌ 13 APRILE 2015 numero 12 anno I I campi nomadi (abusivi e non) adesso sono un problema da risolvere. Ad ogni costo e prima del Giubileo. I loro abitanti da risorsa da integrare si trasformano in “emergenza”, in ordigno da disinnescare per una rivolta sociale già in atto. L’ultima miccia accesa è quella dal raid nel centro d’accoglienza di via Amarilli, a Tor Sapienza. Una normale verifiche e si sca- tena l’inferno. La situazione è esplosiva e la Giunta non sa che fare . Borseggi, rapine, furti. ac- cattonaggio. Oltre 8mila nomadi, di cui 5970 censiti, che vivono in 15 tra campi attrezzati e centri d’ac- coglienza per un costo di 24 milioni di euro l’anno. Per loro e per gli abi- tanti il Campidoglio deve trovare una via d’uscita. Rom, una bomba pronta ad esplodere a pagina 4 C amion bar, abusivismo, venditori di acqua, fiori, occhiali,. E ancora tavolini selvaggi, ambulanti ag- gressivi. Le strade di Roma sono ridotte a dei suk di basso livello senza che l'ammini- strazione Marino abbia messo in campo una strategia decente. Ora arriva un nuovo giro di promesse. La stangata ci sarà dav- vero, parola di sindaco. L’ultima rinnovata rassicurazione, in ordine di tempo, è quella sullo “stop ai cartelloni abusivi”. A due anni dalla nomina da assessore alle Attività pro- duttive, Marta Leonori rilancia la sua mappa delle affissioni, per contrastare le installazioni illegali. Operazione decoro, meglio tardi che mai... GIUBILEO EMERGENZE a pagina 6 All’interno l’inserto di Sanità del Lazio Lazio Lazio la del anità S S NUMERO 12 ANNOI LUNEDÌ 13 APRILE2015 S.CAMILLO FORLANINI S.GIOVANNI ADDOLORATA Perplessità e troppi lati oscuri, quel concorso non parte bene a pagina 13 a pagina 14 Il Dea, ultima spiaggia dove ti salvano la vita A ncora una volta al centro dell’attenzione è la ASL- RM C, quella guidata da Carlo Saitto, che è quel di- rettore generale che ha do- vuto spiegare i suoi tagli al Municipio IX in una Assemblea aperta chiesta con in- sistenza dall’Associazione “Tutela Di- ritti Cittadini e Malati sull’onda delle quattromila firme raccolte contro il de- potenziamento dell’Ospedale Sant'Euge- nio. In quella occasione Saitto si è difeso scaricando la responsabilità sulla Re- gione Lazio. Sulla coscienza quel mana- ger ha anche il CTO della Garbatella, un tempo ospedale di alta professionalità per l’ortopedia, ed oggi soltanto una struttura anonima, senza capo né coda, collocata all’interno di un popoloso quartiere senza un futuro. Saitto non si fa mancare i problemi e oggi l’Azienda sanitaria di Via Carnera si trova al centro di una vibrata protesta le- gata alla applicazione del “See &treat” (vedi e tratta) presso il Presidio Sanita- rio S. Caterina nel distretto n. 6 della ASL-RMC. E’ un modello di sperimen- tazione sanitaria che ruota attorno alla figura dell’infermiere, un modello di- scusso e contestato. L’Ordine dei Medici di Roma e Provincia (il più grande d’Eu- ropa) per voce del presidente Roberto Lala ha affermato: “solo il medico può decidere sulla complessità del problema clinico da trattare”. Anche la FIMG è in- tervenuto con una pesante dichiarazione di Pier Luigi Bartoletti che in linea di principio ha condiviso le posizioni del- l’Ordine.Sull’argomento anche Dome- nico Gramazio a nome dell’Associazione Realtà Sanitaria Onlus ha ricordato la grave situazione generale della ASL- RMC che dopo aver umiliato due impor- tanti strutture ospedaliere quali il S. Eugenio e il C.T.O. oggi nel Presidio di S. Caterina vuole affidare la gestione dei pazienti con patologie meno complesse a competenze professionali diverse da quelle mediche. Giusto o sbagliato che sia quando si prendono queste decisioni bisogna avere il coraggio di confrontarsi con gli ordini professionali, in questo caso dei medici e degli infermieri, per stabilire i compiti sul piano delle respon- sabilità, per concordare strategie e con- fini dell’esperimento” Da queste pagine non si intende colpevo- lizzare nessuno, ma stigmatizzare e met- tere sotto i riflettori il metodo, il modo con cui i vertici della ASL-RMC creano precedenti forieri di confusione e con- trapposizioni, tutto a spese degli utenti del S.S.N. Il Corvo Quelle sperimentazioni pericolose nella Asl RmC La Giunta trucca le carte GIUBILEO E GESTIONE DELL'EMERGENZA a pagina 12 a pagina 12 La Giunta trucca le carte GIUBILEO E GESTIONE DELL'EMERGENZA Lapidario Carlo Rienzi: “Non consultano nessuno e così nascono delibere zeppe di errori. Nel momento in cui il Tribunale amministrativo motiva la sua decisione parlando di difeo di istruoria, denuncia il fao che la pubblica amministrazione non ha fao un’approfondita istruoria basandosi, oltre che su studi tecnici e di seore, anche sul confronto con ciadini, associazioni e categorie coinvolte” Il Nuovo Corriere Nuovo Corriere Il D ue aggettivi per definire l’attuale amministrazione che guida Roma? Presuntuosa e arrogante. E’ lapidario Carlo Rienzi, presidente nazio- nale del Codacons che, nel volgere di qualche settimana, ha costretto il Campidoglio a rimangiarsi non uno, ma tre provvedimenti, tre delibere che il Tar del Lazio ha sonoramente bocciato: asili nido, accesso alla ZTL e strisce blu. Nel primo caso, gli aumenti sono rinviati al prossimo anno scolastico; nel terzo caso il Comune di Roma e l’Atac sono stati costretti a ripristinare le vec- chie tariffe; più spinoso il secondo caso, quello della delibera che ha aumentato vertiginosamente i costi dei permessi di accesso alla ZTL. Il Comune l’ha rei- terata, aggiungendo alla precedente delibera una trentina di pagine di relazione istruttoria, fitta di numeri e tabelle (“tutti gli studi di cui il Comune dispone”, ha chiosato a tal proposito l’assessore Improta) che Mister Codacons e i suoi legali si sono ripromessi di passare alla lente di ingrandimento, considerato l’al- tissimo rischio di nuovi errori. La giunta Marino? Presuntuosa e arrogante Carlo Rienzi Carlo Rienzi PARLA IL PRESIDENTE DEL CODACONS DOPO LA TRIPLICE BOCCIATURA DEL TAR INTERVISTA

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Periodico diretto da Giovanni Tagliapietra www.corrierediroma-news.it www.facebook.com/ilcorrierediromaedellazio

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I gnazio Marino non riu-scendo a combinare moltocome sindaco di Roma vaa fare pratica in una re-altà(solo apparente-

mente) meno complessa, e cioèOstia. Una partenza lanciatacome minisindaco per dare l'esem-pio. Spumeggiante, gigione, rim-provera i vigili, soccorre la malata,annuncia grandi misure, rompe itabù e sfida i balneari. C'è dascommettere che i fotografi lo im-mortaleranno con il piccone ad al-largare i contestati e discussivarchi al mare. Ha subito ordinatouna rotazione di dirigenti, si è por-tato come capo dei vigili il duro,muscolare Di Maggio. Cosa pensadi fare? E' la sua dimensione, diràqualcuno, ci resti e lasci libera lapoltrona al Campidoglio. Ma il di-scorso è più complesso, meno ba-nale. Ostia è una polveriera, inmano alla malavita organizzata, èdiventato un posto di frontiera,dove lo Stato fatica ad affermarediritti e legalità. Non è periferia, èrealtà complessa e consolidata, asé. Duecentomila abitanti a 40 chi-lometri da Roma, con struttureproprie e un'industria, quella delturismo balneare, che va gestita,interpretata. Se il minisindaco si èdimesso, se si è pensato ad un com-missario, se è stato invocato l'eser-cito per garantire vivibilitàsignifica che i problemi sono seri.Marino vuole giocare, vuole appa-rire e basta o cerca finalmente unaseria concretizzazione della suascelta politica, della sua mission?Vuol combattere e vincere la batta-glia per tornare carico di gloria inCampidoglio? Vuole allontanarsidal centro di Roma e dai suoi ve-leni per defilarsi ed evitare guai?La sua scelta non è banale ed è si-curamente eccentrica rispetto allanormalità delle cronache comu-nali.Per una volta niente ironie nésarcasmi, proviamo a leggere que-sta sortita come un esperimentopolitico e vediamo come va a finire.

segue a pagina 5

Il caso Ostiaun esperimento

politicoche fa riflettere

di Giovanni Tagliapietra

di Maria Pia Miscio

CONFESERCENTIMarchio di qualità per gli esercentimodello

a pagina 7

QUI PISANADopo la profeziadi Storace,si attende il prossimo allarme

a pagina 8

di Roma e del Lazio LUNEDÌ 13 APRILE 2015numero 12 anno I

Icampi nomadi (abusivi e non) adesso sonoun problema da risolvere. Ad ogni costo eprima del Giubileo. I loro abitanti da risorsa

da integrare si trasformano in “emergenza”, inordigno da disinnescare per una rivolta sociale

già in atto. L’ultima miccia accesa è quella dalraid nel centro d’accoglienza divia Amarilli, a Tor Sapienza.

Una normale verifiche e si sca-tena l’inferno. La situazione è

esplosiva e la Giunta non sa chefare . Borseggi, rapine, furti. ac-

cattonaggio. Oltre 8mila nomadi,di cui 5970 censiti, che vivono in

15 tra campi attrezzati e centri d’ac-coglienza per un costo di 24 milioni

di euro l’anno. Per loro e per gli abi-tanti il Campidoglio deve trovare

una via d’uscita.

Rom, una bombapronta ad esplodere

a pagina 4

Camion bar, abusivismo, venditoridi acqua, fiori, occhiali,. E ancoratavolini selvaggi, ambulanti ag-

gressivi. Le strade di Roma sono ridotte adei suk di basso livello senza che l'ammini-strazione Marino abbia messo in campouna strategia decente. Ora arriva un nuovogiro di promesse. La stangata ci sarà dav-vero, parola di sindaco. L’ultima rinnovatarassicurazione, in ordine di tempo, è quellasullo “stop ai cartelloni abusivi”. A due annidalla nomina da assessore alle Attività pro-duttive, Marta Leonori rilancia la suamappa delle affissioni, per contrastare leinstallazioni illegali.

Operazione decoro,meglio tardi

che mai...

GIUBILEOEMERGENZE

a pagina 6

All’internol’inserto

di Sanitàdel

Lazio

LazioLazio

ladel

anitàSSNUMERO 12 ANNO I LUNEDÌ 13 APRILE 2015S.CAMILLO FORLANINIS.GIOVANNI ADDOLORATA

Perplessità e troppi lati oscuri,quel concorso non parte bene a pagina 13

a pagina 14

Il Dea, ultima spiaggiadove ti salvano la vita

A ncora una volta al centrodell’attenzione è la ASL-RM C, quella guidata daCarlo Saitto, che è quel di-rettore generale che ha do-

vuto spiegare i suoi tagli al Municipio IX

in una Assemblea aperta chiesta con in-

sistenza dall’Associazione “Tutela Di-

ritti Cittadini e Malati sull’onda delle

quattromila firme raccolte contro il de-

potenziamento dell’Ospedale Sant'Euge-

nio. In quella occasione Saitto si è difeso

scaricando la responsabilità sulla Re-

gione Lazio. Sulla coscienza quel mana-

ger ha anche il CTO della Garbatella, un

tempo ospedale di alta professionalità

per l’ortopedia, ed oggi soltanto una

struttura anonima, senza capo né coda,

collocata all’interno di un popoloso

quartiere senza un futuro.Saitto non si fa mancare i problemi e oggi

l’Azienda sanitaria di Via Carnera si

trova al centro di una vibrata protesta le-

gata alla applicazione del “See &treat”

(vedi e tratta) presso il Presidio Sanita-

rio S. Caterina nel distretto n. 6 della

ASL-RMC. E’ un modello di sperimen-

tazione sanitaria che ruota attorno alla

figura dell’infermiere, un modello di-

scusso e contestato. L’Ordine dei Medici

di Roma e Provincia (il più grande d’Eu-

ropa) per voce del presidente Roberto

Lala ha affermato: “solo il medico può

decidere sulla complessità del problema

clinico da trattare”. Anche la FIMG è in-

tervenuto con una pesante dichiarazione

di Pier Luigi Bartoletti che in linea di

principio ha condiviso le posizioni del-

l’Ordine.Sull’argomento anche Dome-

nico Gramazio a nome dell’Associazione

Realtà Sanitaria Onlus ha ricordato la

grave situazione generale della ASL-

RMC che dopo aver umiliato due impor-

tanti strutture ospedaliere quali il S.

Eugenio e il C.T.O. oggi nel Presidio di S.

Caterina vuole affidare la gestione dei

pazienti con patologie meno complesse a

competenze professionali diverse da

quelle mediche. Giusto o sbagliato che

sia quando si prendono queste decisioni

bisogna avere il coraggio di confrontarsi

con gli ordini professionali, in questo

caso dei medici e degli infermieri, per

stabilire i compiti sul piano delle respon-

sabilità, per concordare strategie e con-

fini dell’esperimento”Da queste pagine non si intende colpevo-

lizzare nessuno, ma stigmatizzare e met-

tere sotto i riflettori il metodo, il modo

con cui i vertici della ASL-RMC creano

precedenti forieri di confusione e con-

trapposizioni, tutto a spese degli utenti

del S.S.N.

Il Corvo

Quelle sperimentazioni pericolose nella Asl RmC

La Giunta trucca le carte

GIUBILEO E GESTIONE DELL'EMERGENZA

a pagina 12a pagina 12

La Giunta trucca le carte

GIUBILEO E GESTIONE DELL'EMERGENZA

Lapidario Carlo Rienzi: “Non consultano nessuno e così nascono delibere zeppe di errori. Nel momento in cui il Tribunale amministrativomotiva la sua decisione parlando di difetto di istruttoria, denuncia il fatto che la pubblica amministrazione non ha fatto un’approfondita

istruttoria basandosi, oltre che su studi tecnici e di settore, anche sul confronto con cittadini, associazioni e categorie coinvolte”

IlNuovoCorriereNuovoCorriereIl

Due aggettivi per definire l’attuale amministrazione che guida Roma?Presuntuosa e arrogante. E’ lapidario Carlo Rienzi, presidente nazio-nale del Codacons che, nel volgere di qualche settimana, ha costretto

il Campidoglio a rimangiarsi non uno, ma tre provvedimenti, tre delibere cheil Tar del Lazio ha sonoramente bocciato: asili nido, accesso alla ZTL e strisceblu. Nel primo caso, gli aumenti sono rinviati al prossimo anno scolastico; nelterzo caso il Comune di Roma e l’Atac sono stati costretti a ripristinare le vec-

chie tariffe; più spinoso il secondo caso, quello della delibera che ha aumentatovertiginosamente i costi dei permessi di accesso alla ZTL. Il Comune l’ha rei-terata, aggiungendo alla precedente delibera una trentina di pagine di relazioneistruttoria, fitta di numeri e tabelle (“tutti gli studi di cui il Comune dispone”,ha chiosato a tal proposito l’assessore Improta) che Mister Codacons e i suoilegali si sono ripromessi di passare alla lente di ingrandimento, considerato l’al-tissimo rischio di nuovi errori.

La giunta Marino? Presuntuosa e arrogante

Carlo RienziCarlo Rienzi

PARLA IL PRESIDENTE DEL CODACONS DOPO LA TRIPLICE BOCCIATURA DEL TARINTERVISTA