IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - -MERCOLEDI' 1 LUGLIO 2015

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di Roma e del Lazio MERCOLEDÌ 1 LUGLIO 2015 numero 31 anno I - 1 euro Il Nuovo Corriere Nuovo Corriere Il S ono sempre più “sepa- rati in casa”, Ignazio Marino e Matteo Renzi. Il silenzio, leggi “non dialogo” che c’è tra di loro è assordante, più signi- ficativo di qualsiasi dichiarazione. I due non si parlano. Una timida battuta del Marziano, l’ invito al segretario del Pd e premier a ve- nire a fare una passeggiata ai Fori quando, a metà luglio, non ci sa- ranno più i camion bar, si è scon- trata con il muro di esibita indifferenza di Matteo il rottama- tore. Ancora di più: anche quando il prefetto Franco Gabrielli ha as- segnato al Sindaco la scorta, rite- nendo che le minacce rivolte contro di lui e contro la sua fami- glia vanno prese sul serio, Renzi non ha ritenuto di dover prendere il telefono per una sia pure for- male manifestazione di solida- rietà. E poiché è riconosciuto da tutti che con Mafia Capitale il sin- daco Marino non ha nulla a che vedere, e lo stesso premier ne ha lo- dato l’onestà, si può dire con cer- tezza che lo scontro tra i due è un autentico scontro politico. Il che si- gnifica che quando questa fase di ”surplace” decisionale sarà finita, le conseguenze politiche non sa- ranno di poco conto. E si può essere certi che, a farne le spese, saranno, una volta di più, Roma e i romani. Non sembrano esserci dubbi, infatti, che a vincere sarà Renzi. Il premier sta usando contro Marino tutta l’artiglieria governativa in suo possesso: dal commissariamento di fatto tra- mite il “coordinamento” affidato a Gabrielli, all’alt agli aiuti econo- mici (500 milioni) che il Campi- doglio sperava di avere per poter far fronte agli impegni del Giubi- leo, alle dimissioni di assessori- chiave della Giunta capitolina quali gli assessori Improta e, ad horas, Scozzese. Un’ offensiva senza precedenti, al momento ste- rile. Marino infatti ripete a destra e a manca che non mollerà e che rimarrà in Campidoglio fino al 2023. Renzi e Marino litigano Roma affonda Si salvi chi può VERDE PUBBLICO Roma, una foresta incolta a quattro mesi dal Giubileo a pagina 3 QUI PISANA Spiagge, una legge con il trucco a pagina 6 B iblioteche chiuse in agosto per ri- sparmiare; teatri di periferia dal fu- turo incerto; preoccupazioni per la nomina di uno spagnolo, che neppure parla italiano, come nuovo amministratore del- l’Auditorium. Le decisioni mancate su Palazzo delle Esposizioni e Scuderie del Quirinale hanno causato le di- missioni del consiglio di ammi- nistrazione: incertezze sulla sopravvivenza delle due sedi espositive. Tagli, dimissioni, chiusure Così si affossa la cultura a pagina 2 L’ accorpamento (non solo amministrativo) dei due Irccs porta ad un ibrido che non convince nessuno, un errore strategico, un ragionamento a spanne in base al quale riunendo sotto un unico “tetto” due realtà pur diverse per ge- nesi e mission) si arriva a risparmiare qualche mi- lione di euro. SANITÀ PRIMO PIANO a pagina 11 segue a pagina 2 L’ incubo è lo scioglimento per mafia. La realtà è una cam- pagna di logoramento difficile da sopportare, fino alla re- lazione del prefetto Franco Gabrielli, che dirà al governo se l’infiltrazione è tale da dover mandare tutti a casa e affidarsi a un commissario. Ecco perché il sindaco Ignazio Marino è in bilico. Il dialogo provato a far ripartire dal palco della festa de l’Unità, la scorsa settimana, e la manifestazione in suo sostegno al Campi- doglio non possono bastare: perché a dargli fiducia sono soprat- tutto molti addetti ai lavori. Un buon punto di partenza almeno nella battaglia in seno al suo partito. Il commissariamento del Comune non è più un’ipotesi remota. Una strada lunga diciotto mesi, che farebbe saltare anche la fine- stra della prossima primavera, con Napoli e Milano al voto. La frase sui fascisti che devono tornare nelle fogne sembrava il colpo di grazia per l’éra del chirurgo, che però resiste con i denti: “Non mi cacciate nemmeno con le cannonate”. E se il primo cittadino riuscisse nel dribbling perfetto, con Gabrielli e il ministro Alfano che deviano e non procedono contro Palazzo Senatorio, le carte andrebbero alla Commissione antimafia di Rosy Bindi. Che pro- prio a “Ignazio” consigliava di prendere in considerazione la pa- rola dimissioni. E così in pochi minuti sarebbero atti pubblici. Conseguenze che a Palazzo Chigi farebbero volentieri a meno di dover sopportare e affrontare. Così continua il logoramento. Si dimette da consigliere l’ex capogruppo Francesco D’Ausilio, che con il suo collega di partito Alfredo Ferrari si era anche autoso- speso dai democrat. All’interno l’inserto del litorale pontino N iente di ufficiale, ma non c’è neanche una smentita, e la voce circola insistentemente in piazza, sotto i portici, al bar centrale: Zingaretti sta- rebbe per paracadutare a Sabaudia due- cento rifugiati. Saranno ospitati all’Hotel Sabaudia al Lago, desolatamente vuoto, in condizioni accettabili, e di proprietà della Regione, che non deve quindi neanche chie- dere il permesso. Vero? Falso? In una sta- gione di veleni a Sabaudia può accadere di tutto, quel che è certo è che si sta provve- dendo ad una fornitura di materassi e sup- pellettili. Certo non serviranno per il festival del cinema in programma nella parte cen- trale del mese di luglio, o per ospitare i vil- leggianti. Con il crollo delle presenze e degli affari la notizia – se confermata – potrebbe essere un colpo definitivo, mortale. I vecchi saggi, in piazza, obiettano che il sindaco Lucci sarà c ertamente pronto a fare un fa- vore al presidente della Regione, pur di ca- sacca diversa e che troverà il modo di monetizzarlo. Dicono anche che farà in modo di arrivare i migranti a stagione finita, con calma, per non disturbare turisti e so- prattutto la comunità vip delle ville sulle dune. Strana vicenda quella dell’Hotel Sa- baudia al Lago, gioiello dell'architettura ra- zionalista chiuso da quindici anni. Lee 46 stanze del «4 stelle» sono state restituite al- l'antico splendore grazie a una serie di lavori risultati più complessi del previsto e che si sono protratti per quasi dieci anni., è stato necessario rifare completamente, con criteri moderni, tutti gli impianti di areazione ed elettrici e mettere mano ai tramezzi di soste- gno della struttura capace di 70 posti-letto. Poi non è successo n iente, salvo l’annuncio reiterato di una riapertura. Intanto sulla facciata sono ben evidenti le parti di into- naco che vanno distaccandosi per via delle infiltrazioni d’acqua. La struttura resta chiusa, e non c’è manutenzione L’hotel per Sabaudia è molto più che una struttura ri- cettiva. Per anni ospitò una scuola alber- ghiera da cui uscirono figure altamente formate. Era uno dei fiori all’occhiello della città A maggio 2014 la Regione Lazio pub- blicò un elenco con 6.280 unità tra immobili e terreni per avviare un percorso di ottimiz- zazione e valorizzazione finalizzato alla messa a reddito degli immobili. Nell’elenco c’era anche l’albergo in questione acquisio alla Regione nel 2011 dopo la soppressione dell’Apt, Una causa con gli ex gestori è du- rata per molto tempo, la struttura era stata ristrutturata con fondi pubblici. Il conten- zioso dovrebbe essersi quasi risolto o almeno questo si lascia intendere visto che comunque l’albergo è stato inserito tra i beni alienabili. Ma a Sabaudia non c’è mai nulla di chiaro. Con i rifugiati in gioco può cambiare tutto. Ci sono di mezzo risorse e un complesso gioco di potere. Ma arrivano davvero? Qual- cuno dovrà pur spiegarlo ai cittadini di Sa- baudia di Romae del Lazio Il Nuovo Corriere Nuovo Corriere Speciale Litorale Pontino ANNOI MERCOLEDÌ1 LUGLIO2015 NUMERO 31 L’INCHIESTA IL CASO Un festival non basta Sabaudia al bivio, o cambia o muore a pagina 8 a pagina 9 Il lungomare di Latina e la ciclabile della discordia ANCHE A SABAUDIA ANCHE A SABAUDIA UNA QUOTA DI RIFUGIATI? UNA QUOTA DI RIFUGIATI? L’Hotel Sabaudia al Lago, nella piazza del Municipio L’Hotel Sabaudia al Lago, nella piazza del Municipio Spallanzani-Ifo la strana coppia di Carlo Rebecchi SCENARI/ L’arma estrema per sbloccare l’impasse in Campidoglio segue a pagina 5 di Giovanni Santoro SCELTI PER VOI SCELTI PER VOI A A N N D DA AT T A AT T E E C C I I A A N N O O M ME E N N O O S S T T R R O O ITINERARI ROMANI con Ancilia Vieni a scoprire la Roma più bella e intrigante con gli archeologi dell’Associazione Ancilia. Visite guidate a 8 euro. Per i lettori del Nuovo Corriere prezzo scontatoa 7 euro. Per prenotarsi: 346.6758350 Andate a nome nostro a pagina 4 Meglio il commissario

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Periodico diretto da Giovanni Tagliapietra www.corrierediroma-news.it www.facebook.com/corrierediromaedellazio

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di Roma e del Lazio MERCOLEDÌ 1 LUGLIO 2015numero 31 anno I - 1 euro

IlNuovoCorriereNuovoCorriereIl

Sono sempre più “sepa-rati in casa”, IgnazioMarino e MatteoRenzi. Il silenzio, leggi“non dialogo” che c’è

tra di loro è assordante, più signi-ficativo di qualsiasi dichiarazione.I due non si parlano. Una timidabattuta del Marziano, l’ invito alsegretario del Pd e premier a ve-nire a fare una passeggiata ai Foriquando, a metà luglio, non ci sa-ranno più i camion bar, si è scon-trata con il muro di esibitaindifferenza di Matteo il rottama-tore. Ancora di più: anche quandoil prefetto Franco Gabrielli ha as-segnato al Sindaco la scorta, rite-nendo che le minacce rivoltecontro di lui e contro la sua fami-glia vanno prese sul serio, Renzinon ha ritenuto di dover prendereil telefono per una sia pure for-male manifestazione di solida-rietà. E poiché è riconosciuto datutti che con Mafia Capitale il sin-daco Marino non ha nulla a chevedere, e lo stesso premier ne ha lo-dato l’onestà, si può dire con cer-tezza che lo scontro tra i due è unautentico scontro politico. Il che si-gnifica che quando questa fase di”surplace” decisionale sarà finita,le conseguenze politiche non sa-ranno di poco conto.E si può essere certi che, a farne lespese, saranno, una volta di più,Roma e i romani. Non sembranoesserci dubbi, infatti, che a vinceresarà Renzi. Il premier sta usandocontro Marino tutta l’artiglieriagovernativa in suo possesso: dalcommissariamento di fatto tra-mite il “coordinamento” affidato aGabrielli, all’alt agli aiuti econo-mici (500 milioni) che il Campi-doglio sperava di avere per poterfar fronte agli impegni del Giubi-leo, alle dimissioni di assessori-chiave della Giunta capitolinaquali gli assessori Improta e, adhoras, Scozzese. Un’ offensivasenza precedenti, al momento ste-rile. Marino infatti ripete a destrae a manca che non mollerà e cherimarrà in Campidoglio fino al2023.

Renzi e Marinolitigano

Roma affondaSi salvi chi può

VERDE PUBBLICORoma, una foresta incolta a quattro mesidal Giubileo

a pagina 3

QUI PISANASpiagge,una leggecon il trucco

a pagina 6

Biblioteche chiuse in agosto per ri-sparmiare; teatri di periferia dal fu-turo incerto; preoccupazioni per la

nomina di uno spagnolo, cheneppure parla italiano, come

nuovo amministratore del-l’Auditorium. Le decisioni

mancate su Palazzo delleEsposizioni e Scuderie del

Quirinale hanno causato le di-missioni del consiglio di ammi-

nistrazione: incertezze sullasopravvivenza delle due sedi

espositive.

Tagli, dimissioni,chiusure

Così si affossa la cultura

a pagina 2

L’accorpamento (non solo amministrativo)dei due Irccs porta ad un ibrido che nonconvince nessuno, un errore strategico, un

ragionamento a spanne in base al quale riunendosotto un unico “tetto” due realtà pur diverse per ge-nesi e mission) si arriva a risparmiare qualche mi-lione di euro.

SANITÀPRIMO PIANO

a pagina 11

segue a pagina 2

L’incubo è lo scioglimento per mafia. La realtà è una cam-pagna di logoramento difficile da sopportare, fino alla re-lazione del prefetto Franco Gabrielli, che dirà al governo

se l’infiltrazione è tale da dover mandare tutti a casa e affidarsi aun commissario. Ecco perché il sindaco Ignazio Marino è in bilico.Il dialogo provato a far ripartire dal palco della festa de l’Unità, lascorsa settimana, e la manifestazione in suo sostegno al Campi-doglio non possono bastare: perché a dargli fiducia sono soprat-tutto molti addetti ai lavori. Un buon punto di partenza almenonella battaglia in seno al suo partito.Il commissariamento del Comune non è più un’ipotesi remota.Una strada lunga diciotto mesi, che farebbe saltare anche la fine-stra della prossima primavera, con Napoli e Milano al voto. La

frase sui fascisti che devono tornare nelle fogne sembrava il colpodi grazia per l’éra del chirurgo, che però resiste con i denti: “Nonmi cacciate nemmeno con le cannonate”. E se il primo cittadinoriuscisse nel dribbling perfetto, con Gabrielli e il ministro Alfanoche deviano e non procedono contro Palazzo Senatorio, le carteandrebbero alla Commissione antimafia di Rosy Bindi. Che pro-prio a “Ignazio” consigliava di prendere in considerazione la pa-rola dimissioni. E così in pochi minuti sarebbero atti pubblici.Conseguenze che a Palazzo Chigi farebbero volentieri a meno didover sopportare e affrontare. Così continua il logoramento. Sidimette da consigliere l’ex capogruppo Francesco D’Ausilio, checon il suo collega di partito Alfredo Ferrari si era anche autoso-speso dai democrat.

All’internol’inserto

del litoralepontino N iente di ufficiale, ma non c’èneanche una smentita, e lavoce circola insistentementein piazza, sotto i portici, albar centrale: Zingaretti sta-

rebbe per paracadutare a Sabaudia due-cento rifugiati. Saranno ospitati all’HotelSabaudia al Lago, desolatamente vuoto, incondizioni accettabili, e di proprietà dellaRegione, che non deve quindi neanche chie-dere il permesso. Vero? Falso? In una sta-gione di veleni a Sabaudia può accadere ditutto, quel che è certo è che si sta provve-dendo ad una fornitura di materassi e sup-pellettili. Certo non serviranno per il festivaldel cinema in programma nella parte cen-trale del mese di luglio, o per ospitare i vil-

leggianti. Con il crollo delle presenze e degliaffari la notizia – se confermata – potrebbeessere un colpo definitivo, mortale. I vecchisaggi, in piazza, obiettano che il sindacoLucci sarà c ertamente pronto a fare un fa-vore al presidente della Regione, pur di ca-sacca diversa e che troverà il modo dimonetizzarlo. Dicono anche che farà inmodo di arrivare i migranti a stagione finita,con calma, per non disturbare turisti e so-prattutto la comunità vip delle ville sulledune. Strana vicenda quella dell’Hotel Sa-baudia al Lago, gioiello dell'architettura ra-zionalista chiuso da quindici anni. Lee 46stanze del «4 stelle» sono state restituite al-l'antico splendore grazie a una serie di lavoririsultati più complessi del previsto e che si

sono protratti per quasi dieci anni., è statonecessario rifare completamente, con criterimoderni, tutti gli impianti di areazione edelettrici e mettere mano ai tramezzi di soste-gno della struttura capace di 70 posti-letto.Poi non è successo n iente, salvo l’annuncioreiterato di una riapertura. Intanto sullafacciata sono ben evidenti le parti di into-naco che vanno distaccandosi per via delleinfiltrazioni d’acqua. La struttura restachiusa, e non c’è manutenzione L’hotel perSabaudia è molto più che una struttura ri-cettiva. Per anni ospitò una scuola alber-ghiera da cui uscirono figure altamenteformate. Era uno dei fiori all’occhiello dellacittà A maggio 2014 la Regione Lazio pub-blicò un elenco con 6.280 unità tra immobili

e terreni per avviare un percorso di ottimiz-zazione e valorizzazione finalizzato allamessa a reddito degli immobili. Nell’elencoc’era anche l’albergo in questione acquisioalla Regione nel 2011 dopo la soppressionedell’Apt, Una causa con gli ex gestori è du-rata per molto tempo, la struttura era stataristrutturata con fondi pubblici. Il conten-zioso dovrebbe essersi quasi risolto o almenoquesto si lascia intendere visto che comunquel’albergo è stato inserito tra i beni alienabili.Ma a Sabaudia non c’è mai nulla di chiaro.Con i rifugiati in gioco può cambiare tutto.Ci sono di mezzo risorse e un complessogioco di potere. Ma arrivano davvero? Qual-cuno dovrà pur spiegarlo ai cittadini di Sa-baudia

di Roma e del Lazio

IlNuovoCorriereNuovoCorriereSpeciale Litorale Pontino

ANNO I MERCOLEDÌ 1 LUGLIO 2015 NUMERO 31L’INCHIESTA

IL CASO

Un festival non bastaSabaudia al bivio,o cambia o muorea pagina 8

a pagina 9

Il lungomaredi Latinae la ciclabile della discordia

ANCHE A SABAUDIA

ANCHE A SABAUDIAUNA QUOTA DI RIFUGIATI?

UNA QUOTA DI RIFUGIATI?L’Hotel Sabaudia al Lago, nella piazza del Municipio

L’Hotel Sabaudia al Lago, nella piazza del Municipio

Spallanzani-Ifola strana coppia

di Carlo Rebecchi

SCENARI/ L’arma estrema per sbloccare l’impasse in Campidoglio

segue a pagina 5

di Giovanni Santoro

SCELTIPER VOI

SCELTI PER VOI

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Vieni a scoprire la Roma più bella e intrigante con

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Per i lettori del Nuovo Corriere

prezzo scontato a 7 euro.Per prenotarsi: 346.6758350

Andate a nome nostro

a pagina 4

Meglio il commissario

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PRIMO PIANO mercoledì 1 luglio 2015 pagina 2

Ma non basterà a salvarlo la manife-stazione di solidarietà di venerdìscorso , quando alcune centinaia di

romani hanno manifestato in suo favore all’in-segna di “Io sto con Marino”. Renzi ha infatti“bisogno” di costringere Marino ad andarseneper una questione di immagine che è anche po-litica: deve dimostrare che la sua politica “lavapiù bianco del bianco”; e se Marino, identificatocome espressione del Pd romano resta, per ilpremier sarà un fallimento. Politico.La sola via d’uscita, per Marino, sarebbe quelladi accettare la sfida sul piano dove Renzi l’haposta: quella che “Marino deve dimostrare disaper risolvere i problemi della città di Roma,altrimenti se ne deve andare”. Magari avrebbepotuto prendere lui l’iniziativa di dimettersi, perripartire poi con una nuova giunta integrata da

renziani di peso. Non l’ha fatto all’inizio delloscontro con Renzi, e ora forse è troppo tardi.Anche perché in alcune interviste il sindaco hadato l’impressione di “sfidare” Renzi a rimuo-verlo in quanto, ha affermato, ha preso appuntisu tutto quanto è accaduto a Roma da quandoè sindaco. E’ da queste frasi, che i ponti tra i duesono tagliati. E dietro a sorrisi e battute, nel “gi-glio magico” del premier non si nasconde cheRenzi difficilmente dimentica e perdona. Tanto più che, almeno a leggere certi resocontidi cronaca giudiziaria su Mafia Capitale, afronte di un Marino solido (almeno a parole)come una roccia, il Pd romano continua a fra-nare. Le dimissioni venerdì del capogruppo“dem” in Campidoglio, Francesco D’Ausilio,giunte 48 ore dopo che lo stesso si era autoso-speso dal partito, sono state interpretata da più

d’uno come un ampliamento e approfondi-mento delle onde d’urto dell’inchiesta dei giu-dici su Mafia Capitale. Dopo l’ondata di arrestidi Natale e delle scorse settimane, una terzascossa starebbe per investire il Campidoglio.Qualche giornale ne ha anche anticipato le ca-ratteristiche principali: sottolineerebbe il ruoloche in questo malaffare ha avuto il sindaco delcentrodestra Gianni Alemanno, ma conferme-rebbe anche il ruolo attivo che nel trasformareRoma in una città corrotta ha avuto il PartitoDemocratico.Per questo Renzi, che non vuole essere additatocome il killer del Pd romano (che gli è da sempreostile), avrebbe scelto di non scuotere l’albero perfar cadere Marino ma di aspettare che qualchefatto nuovo spinga il sindaco alle dimissioni. Ildramma, per i romani, è che Marino, un po’ per

il suo essere un Marziano e un po’ ora per loscontro con Renzi, non sta facendo quello chedovrebbe essere il suo lavoro, il sindaco. La cittàè sempre più sporca, i trasporti vanno di male inpeggio, l’amministrazione capitolina è uno stra-zio. In questo momento la Città Eterna ha bi-sogno di un artigiano che faccia funzionare lecose più semplici. Il sospetto è che la candidaturadi Roma per l’organizzazione dei Giochi olim-pici, che guarda caso è stata sostenuta da tutti ipartiti (anche quelli dell’opposizione) con la solaeccezione del M5S di Beppe Grillo, sia un enne-simo pretesto per mantenere in vita, con qualcheaggiustamento qua e là, il sistema di governo chel’inchiesta su Mafia Capitale ha cominciato asmascherare. E’ quanto denunciano i grillini. Equanto pensa un numero crescente di romani.

Carlo Rebecchi

segue dalla prima pagina

Renzi e Marino litigano, Roma affonda. Si salvi chi può

IL SINDACO MARZIANO E LA SUA ASSESSORA STANNOSMANTELLANDO LE PRINCIPALI ISTITUZIONI ROMANEIN PRIMO PIANO/1

Dall ’Audito-rium alle bi-b l i o tec h e,dal Palexpoai teatri di

cintura: tassello dopo tas-sello la giunta Marino stasmantellando il “sistema cul-tura” a Roma. Dopo aver evi-tato per un soffio, l’autunnopassato, la figuraccia planeta-ria del licenziamento intronco dell’Orchestra e delCoro del Teatro dell’Opera,il sindaco marziano sta colle-zionando un flop dopo l’al-tro. Ecco l’inventario deidisastri annunciati e non evi-tati in queste ultime setti-mane.

AUDITORIUMGrande preoccupazionedesta, tra i soci della Fonda-zione Musica per Roma chegestisce il Parco della Musica,la nomina del nuovo ammini-stratore delegato. Per sosti-tuire Carlo Fuortes, dirottatoal Teatro dell’Opera, IgnazioMarino ha chiamato lo spa-gnolo Josè Ramon Dosal,scelto tra 141 curricula arri-vati da mezzo mondo. Pec-cato che Dosal parli a stentoitaliano e non conosca la re-altà romana. Soprattutto,non è in grado di dare assicu-razioni sulle capacità di man-tenere in attivo il bilanciodella Fondazione, al contra-rio di altri candidati, scartati dal sindaco.

BIBLIOTECHE COMUNALINelle due settimane centrali di agosto le 38biblioteche comunali di Roma chiude-ranno ufficialmente per ferie, in realtà percarenza di fondi e di personale. Infatti peril 2015 al Sistema Biblioteche sono statierogati 16 milioni 745 mila 688 euro, valea dire 3 milioni in meno dello scorso anno.Nella cifra sono compresi stipendi del per-sonale, manutenzione delle sedi, utenze eacquisto di libri e materiali. Privare i ro-mani del piacere della lettura è l’estrema ri-sorsa messa in campo per scongiurare la

chiusura di alcune sedi o di tutte le biblio-teche subito dopo l’estate. Mentre per argi-nare la carenza di personale e risparmiaresugli straordinari, il consiglio di ammini-strazione ha votato un progetto che pre-vede l’utilizzo di volontari attraversoassociazioni no profit. In futuro andràanche peggio perché lo stanziamento per il2016 e il 2017 ammonta a 16 milioni annui.

PALAEXPOPorta la data del 22 giugno 2015 la letteracon la quale il cda dell’azienda speciale Pa-laexpo, presieduto da Franco Bernabè, haannunciato le sue dimissioni irrevocabili ad

un anno dalla nomina. Impossibile per ilmanager andare avanti con gli 8 milioni, ivacompresa, assegnati dal Comune per il2015, contro i 10 dell’anno precedente. Ri-sultato, bilancio in passivo e previsionicupe per il futuro. E soprattutto l’impossi-bilità di continuare a gestire quelle duesplendide scatole vuote, Palazzo delleEsposizioni e Scuderie del Quirinale, chepure nel 2014 hanno fatto registrare un +16 % nelle vendite dei biglietti e un + 44%nelle sponsorizzazioni. Non solo: la per-centuale di autofinanziamento dell’aziendanegli ultimi sei anni, grazie a mostre e ini-ziative realizzate, è stata in media del 54%,

contro il 48 % del Louvre,che detiene il record mon-diali di incassi. Per questoBernabè aveva proposto aMarino la creazione di unafondazione che raggrup-passe le due strutture e lecollegasse ai musei romani eaveva lavorato allo statuto,pronto già a fine 2014. Ma,al momento di discuterne edi passare ai fatti, Bernabènon ha ricevuto dal sindacoalcun riscontro, nonostantele lettere inviate, le richiestedi incontro. Niente diniente. Fino alle dimissioniirrevocabili del 22 giugnoscorso.

TEATRIAltro problema spinoso èquello della rete della Casadei Teatri e della Dramma-turgia Contemporanea, gli exTeatri di Cintura, che com-prende il Tor Bella Monaca,il Quarticciolo, le Scuderie diVilla Pamphili. Tutti hannochiuso i battenti il 30 giugno,giorno in cui è scaduto ilmandato di gestione affidatoagli artisti e ai tecnici coordi-nati da Emanuela Giordano,che in due anni hanno orga-nizzato 1200 spettacoli, 67laboratori, coinvolto 200milapersone, con un investi-mento pubblico di un mi-lione e 200mila euro.L’assessore Giovanna Mari-

nelli ha annunciato un nuovo bando per lametà di luglio, promettendo di finanziarlocon la stessa somma e di riaprire i teatri agennaio 2016. Ma il timore è che restinodelle scatole vuote, che facciano la stessafine del Teatro Valle, sgomberato quasi unanno fa, dopo anni di occupazione, ma mairiaperto. I 130 mila euro stanziati dal Co-mune per il Valle sono finiti, e il Teatro diRoma sta pagando di suo il mantenimentodella sede e la guardiania, per evitare furti,vandalismi e magari nuove occupazioni. Diriaperture, spettacoli e “restituzione aRoma”, promesse dall’assessore Marinelli,non c’è traccia.

di Maria Pia Miscio

Tagli, dimissioni, chiusureCosì Marino affossa la culturaBiblioteche chiuse in agosto per risparmiare; teatri di periferia dal futuro incerto;

preoccupazioni per la nomina di uno spagnolo, che neppure parla italiano, come nuovo amministratore dell’Auditorium. Le decisioni mancate su Palazzo

delle Esposizioni e Scuderie del Quirinale hanno causato le dimissioni del consigliodi amministrazione: incertezze sulla sopravvivenza delle due sedi espositive

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PRIMO PIANOmercoledì 1 luglio 2015 pagina 3

VERDE PUBBLICO FUORI CONTROLLO, È VERA EMERGENZAIN PRIMO PIANO/2

Da una parte il verde ab-bandonato a se stesso,salvato solo dai volon-tari. Con l’assessoreall’Ambiente, Estella

Marino, che non può far altro che scu-sarsi con i romani. Dall’altra, la nebbiafitta sul Giubileo: l’evento annunciato4 mesi fa e che partirà fra 150 giorni, èl’anno Santo finito nella guerra del pre-mier Matteo Renzi contro il sindacoIgnazio Marino. E che, per ora, ha vistosolo un paio di riunioni del comitatoad hoc, ma non è stato ancora decisocome e con quali soldi sarà sostenutol’arrivo di milioni di fedeli. In mezzol’iper-attivismo dei vigili contro l’abu-sivismo, ma solo in alcune zone dellacittà. La cornice è quella di Mafia ca-pitale. Che per molti spiega lo stato distand-by vissuto da Roma.In realtà, però, basta fare il bilanciodell’attività amministrativa per capire imotivi del fermo. In due anni, infatti,serve solo guardare i numeri degli attiprodotti. In 24 mesi solo 506 sonostate le delibere di giunta, di cui 84 soloper assumere i collaboratori. Duecentoin più, invece, nell’epoca Alemanno.Mentre il primo Rutelli viaggiava addi-rittura a una velocità 10 volte mag-giore: portando a casa oltre 6miladeliberazioni. Intanto il Prodotto in-terno lordo scende di 38 punti percen-tuali e il sindaco Marino, con i romaniin forte difficoltà, che toglie tra Imu,Tari e Tasi - in media - oltre mille euroa famiglia. Senza intervenire su quelloche chiedono i cittadini: buche, areeverdi e pulizia. L’esempio dei parchi abbandonati èquello che spiega meglio la situazione.Al netto dei punti verde, che erano fi-niti nelle mani degli uomini che popo-lavano il ‘Mondo di mezzo’. Senza ivolontari molte strutture sarebbero ri-maste con i cancelli chiusi. Il compitoprincipale è quello della vigilanza. Manon solo. Oltre alla tutela del fogliamee degli alberi, a loro toccherà prendersicura di quegli spazi. Previsto, però, al-meno un minimo rimborso spese. Ilservizio giardini non riesce a gestirel’intero parco, molti contratti sono sca-duti e 40 gare sono state sospese conl’inizio del terremoto Mafia capitale.“Mi scuso con i romani perché in que-sto mesi abbiamo avuto un problemalegato all’annullamento di alcune pro-cedure di affidamento”, si giustifica cosìl’assessore all’Ambiente. Ma EstellaMarino rilancia e annuncia che è già ilmomento di ripartire: “E’ stato pubbli-cato l’atto per la manutenzione delverde orizzontale e l’apertura e chiu-sura delle ville”. Intanto, solo il sup-porto dei volontari ha evitato la serrata.Dopo l’esultanza per l’approvazione

della mozione per la candidatura alleolimpiadi del 2024, la città si aspettaun cambio di marcia per l’anno Santo.

Fra meno di 5 mesi, infatti, si parte.Nessuna decisione è stata presa e nes-sun piano è stato approvato, il senso di

confusione su questo tema regna so-vrano. Certo, prima l’ex senatore, cheha dovuto accettare la scorta dopo unalettera di minacce, deve resistere insella al Campidoglio. Sulla ferrovia finoa Vigna Clara solo un annuncio. Se-guito all’allarme lanciato dal chirurgostesso: “Bisogna iniziare subito con leopere”. Correva il 12 giugno. Ad esempio quelpercorso ciclo-pedonale a costo zero,come prometteva la giunta. L’idea diMarino è quella di nominare un supertecnico a 120 mila euro l’anno, con –ufficialmente – il compito di armoniz-zare il lavoro dei 16 dipartimenti congli assessorati, ma che di fatto seguiràl’opera e gli interventi per l’evento stra-

ordinario voluto da Papa Francesco. Ilpiano sicurezza, dopo gli attentati mul-tipli in Francia e Tunisia, manca deltutto. Il decreto sembra sia ancora in un cas-setto di palazzo Chigi, oggetto del con-tendere e degli screzi tra il sindaco diRoma e il sindaco d’Italia. Che lo cri-tica per la gestione delle cosa pubblica,per l’attività amministrative non messein campo. Motivi per cui cercare di de-tronizzarlo, sfruttando l’onda di Mafiacapitale e affondando il colpo con ildeclino di una città. Scontri sistemati-camente smentiti, ma le decisioni con-tinuano ad essere rinviate. E per ilGiubileo non si può sperare solo neivolontari.

di Giovanni Santoro

Solo i volontari impediscono il collasso delle ville e degli spazi attrezzati, ma alberi, marciapiedi spartitraffico sono in condizioni disastrose. E pericolose. L’assessore all’ambiente Estella Marino chiede scusa ai romani e assicura che la macchina sta per ripartire

Roma, una foresta incoltaa quattro mesi dal Giubileo

Page 4: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - -MERCOLEDI' 1 LUGLIO 2015

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Page 5: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - -MERCOLEDI' 1 LUGLIO 2015

CRONACHEmercoledì 1 luglio 2015 pagina 5

Finiti entrambi nelle carte dell’in-chiesta su Mafia Capitale, ma nonindagati. Addio anche dell’ex presi-

dente d’aula Mirko Coratti, prima c’erastata la sospensione. Pronti a seguirlo Mas-simo Caprari (Cd) e il dem Pierpaolo Pe-detti. Questi ultimi tre finiti agli arresti perl’inchiesta sul Mondo di Mezzo. Non solo.Perché Marino, che ha ricevuto una letteracon minacce e l’inevitabile assegnazionedella scorta, adesso si trova tra l’incudinedi Sel e il martello della destra. I vendoliani, infatti, hanno deciso di con-tinuare il percorso iniziato nel 2013. Madettano le condizioni. Quattro i punti indi-cati dagli esponenti di Sinistra ecologia e

libertà, che hanno chiamato patto perRoma. Antimafia sociale, sistema dei tra-sporti di qualità, bellezza alla città con 100cantieri, combattere le povertà: ecco lepriorità imposte. Dall’altra parte le opposi-zioni organizzano una manifestazione algiorno contro il chirurgo. Il clima di con-cordia, con l’ok in parte condiviso sulleOlimpiadi, finisce nel giro di una vota-zione. Alcuni tra i democratici, però, sisono autorganizzati per rilanciare lo slogan#iostoconmarino.La lista Marchini, autosospesa, punta a unconsiglio comunale in piazza. In pratical’attività dell’assemblea capitolina è ferma.L’azione di lavorare ai fianchi l’ex senatore

continua da ambo le parti. Che lo faccia ladestra è comprensibile. Che abbia iniziatoil centrosinistra, dal giorno dell’insedia-mento a oggi, è inspiegabile. Un’azione chedà l’immagine di un partito litigioso che èdisposto a perdere la guida di una città purdi buttare giù dal colle capitolino “unuomo che non è nostro”. Così come apparepoco lineare la decisione di Renzi di sacri-ficare un sindaco dem pur di occupare il Pdromano e giustificare così il calo dei con-sensi nei confronti del suo governo. Eccoperché Marino, che aspetta la relazione Ga-brielli, è appeso a un filo. E la salvezza delCampidoglio non è affatto scontata.

Giovanni Santoro

segue dalla prima pagina

Meglio il commissario

PARADOSSI EVITABILI

A lzi la mano chi ri-tiene che Roma, fra9 anni, possa vera-mente ospitare leOlimpiadi. Tra i ro-

mani gli unici a ritenerlo possibilesono forse ristoratori e albergatori(che intimamente sanno che lepossibilità che ciò avvenga sonoinfinitesimali). Eppure i nostri go-vernanti ci credono, o fanno finta.Nei giorni scorsi in Aula GiulioCesare è stata approvata questamozione quasi all'unanimità:«L'Assemblea capitolina sostienee promuove la presentazione dellacandidatura di Roma ai XXXIIIGiochi Olimpici ed ai XVII Giochiparaolimpici del 2024 ed impegnail sindaco a presentare formal-mente la candidatura e a rappre-sentare Roma nel complessopercorso che la candidatura com-porta, secondo quanto previstodalle procedure Cio».Alzare il ditino per approvare quat-tro righe costa nulla. Peccato cheper realizzare 4 piscine negli anniscorsi sia venuto fuori un putiferiodi inchieste e pasticcia ancora nonfinito (giudiziaria-mente). Verrebbe da chiedersi dove vivaLuca Cordero di Montezemolo,presidente di Alitalia e incidental-mente presidente del Comitatopromotore per la candidatura dellaCapitale ad ospitare i giochi, chelegge in questo percorso quasi unlavacro purificante: «Sicuramenteun fatto molto positivo, tenendoconto della difficile situazione po-

litica della Capitale, dei veleni,delle accuse, delle contrapposi-zioni, delle inchieste giudiziarie...Una posizione compatta è un ec-cellente segnale per le altre cittàcandidate, come Parigi, Amburgo,Boston», sostiene Montezemolocommentando la mozione dellacandidatura ufficiale della città,«le istituzioni locali, la magistra-tura, il governo hanno iniziato unagrande operazione di pulizia suRoma. E' un fatto oggettivo, chenon si può smentire. Io aggiungoche le Olimpiadi 2024 potranno

delineare una magnifica opportu-nità di purificazione per la Capi-tale, un clamoroso segnale diinversione di tendenza, cioè di pu-lizia. L'intera nostra azione sarà al-l'insegna della massima, assolutatrasparenza: costi, spese, investi-menti, soggetti coinvolti, tutto av-verrà in una casa di vetro dove saràimpossibile qualsiasi manovraoscura».Beato lui che ci crede. Noi siamoconvinti che Roma non è e nonsarà pronta per questa sfida logi-stica e di accoglienza. Chiunque

sia andato a Parigi, Amburgo e Bo-ston sa bene come siano organiz-zate quelle città. L'ordine è un datoacquisito e la rete dei trasporti fun-ziona. Da loro. Da noi è meglio la-sciar stare. A stento riusciamo adevitare che una montagna di rifiutici sommerga una settimana sì e l'al-tra pure, figuriamoci gestire setti-mane di eventi olimpici.Tralasciando i costi (miliardi) chenon possiamo neppure immagi-nare di sostenere. L'Expo - inaugu-rato con padiglioni non finiti -dovrebbe averci insegnato qual-

Almeno risparmiateci le Olimpiadi,stiamo ancora pagando i Mondiali

SCENARI

Ci mancava solo la delibera comunale per candidarsi ai giochi del 2024. Tutti a battere le mani, ma sti-amo ancora pagando i mutui per gli stadi costruiti nel 1990. Prima di occuparsi dello svago sarebbe

meglio portare Roma ai livelli di gestione ordinaria dei competitor olimpici: Parigi, Amsterdam e Boston

cosa. Dovrebbe ma non sembra.Abbiamo la stabilità politica nazio-nale di un'isola vulcanica. Con ter-remoti politici e istituzionali da farinvidia agli arcipelaghi giapponesi.Insomma, i romani sanno bene cheorganizzare le Olimpiadi qui inmeno di 9 anni sarà impossibile. Etemono il frutto delle solite ruberieed episodi di malaffare. Le Olim-piadi rappresentano una mangia-toia potenziale troppo appetitosada riuscire ad aggirare e non atti-rare i soliti furbacchioni "grandieventi".Facciamo un po' di conti in tascaagli altri prima di lanciarci in esul-tanti prospettive: nel 2008 laCommissione Parlamentare bri-tannica sui conti pubblici scandivache il costo preventivato per leOlimpiadi del 2014 fosse lievitatodai 4 miliardi di sterline previstialla prudenziale stima di 9,3 mi-liardi di sterline. E che dire dellOlimpiadi greche. Tralasciandoche si è trattato dell'inizio della finea Atene 2004 ha lasciato un baratrofinanziario di 15 miliardi di costistimati. Se mai l'Italia dovesse essere sceltaper i giochi del 2024 sarebbe benericordarsi cosa successe per i Mon-diali del 1990. E quale eredità ci halasciato in dote. Infatti nella Leggedi stabilità - bilancio pluriennale2013-2015 troviamo (alla voce Af-fari regionali, turismo e sport, alcapitolo 987), un capitolo di spesadenominato «Mutui relativi ad in-terventi di cui alla legge n.65/1987 e successive modifica-zioni ed integrazioni»: 61.200.000l’anno per i tre anni. Sono passati25 anni e ancora paghiamo le nottimagiche, compresi gli stadi già de-moliti come il Delle Alpi e tutti glialtri impianti sportivi costruiti (oabbandonati nel frattempo) realiz-zati per farci sognare. Qui più che sognare vengono gliincubi alle persone di buon senso.E poi prima di lanciarsi in pro-grammi fantascientifici e futuribilisarebbe bene che la città fosse ingrado di affrontare l'ordinaria am-ministrazione quotidiana. Buche,traffico, gestione dei parcheggi, pu-lizia, incasso delle multe e legalità.Non c'è un aspetto della civile edordinaria amministrazione di que-sta città che funzioni. E noi ci vo-gliamo ergere ad amministratori diun evento mondiale? Ma per fa-vore...

di Leonardo Giocoli

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mercoledì 1 luglio 2015 pagina 12CRONACHE

APPROVATO IL PROVVEDIMENTO SULL’USO DEL DEMANIOMARITTIMO PER FINALITÀ TURISTICO-RICREATIVE

Una legge, anchese con il trucco,c’è. Resta da ve-dere se e comefunziona. Dopo

quasi un mese di discussione,l'aula della Pisana ha approvatola legge sull'uso del demaniomarittimo per finalità turistico-ricreative, che modifica la legge13 del 2007 sull'organizzazionedel sistema turistico laziale.L'attività d'aula è stata rallentatadagli sviluppi di Mafia Capitalee dal M5S, che nei suoi molti in-terventi ha provato a convin-cere gli altri consiglieri delleproprie ragioni. Il punto delcontendere riguarda la percen-tuale e la definizione di arenile“libero”: Zingaretti e il PD findall'inizio hanno puntato sulloslogan “50% di spiaggia libera”e il M5S si è impegnato a demo-lirlo, argomentando le diffe-renze tra una spiaggia libera euna “libera con servizi”, ovveroattrezzata ma di libera frui-zione. La percentuale è stabilitada un comma che prevede che“i comuni sono tenuti a riser-vare alla pubblica fruizione unaquota pari ad almeno il 50%dell'arenile di propria compe-tenza. In caso di mancato ri-spetto di tale quota, il comune

non può rilasciare nuove con-cessioni demaniali marittime”.Sembra facile, non lo è affatto.La grillina Silvia Blasi è andataall'attacco, affermando che “iltesto di legge è deliberatamenteingannevole visto che sancisceche il 50% delle spiagge lazialidevono essere lasciate a frui-zione pubblica, ma il demaniomarittimo è già a uso pubblico”.“Una legge inutile quindi,buona solo per i volantini e perle inserzioni di Zingaretti, chenon tutela l’ambiente e i beni

pubblici”, è la conclusione. Maintanto ce la teniamo. Le con-cessioni demaniali marittimenon saranno più rinnovate au-tomaticamente, ma ognunadovrà essere assegnata con unbando pubblico e i comuni do-vranno pubblicare sui proprisiti tutte le informazioni identi-ficative relative alle concessioniche dovranno comprendere icanoni concessori e l'impostaregionale dovuta. In caso di vio-lazione il comune non potrà ac-cedere alle agevolazioni

finanziarie regionali destinateai comuni del litorale. RiccardoValentini, nuovo capogruppodel PD dopo le dimissioni diMarco Vincenzi, ha espressosoddisfazione per un “provve-dimento atteso da 22 anni cherinnova completamente un set-tore strategico per questa re-gione e che sancisce il principiodella fruizione pubblica”, men-tre il centrodestra ha votato afavore del testo, pur non rispar-miando critiche durante le di-chiarazioni di voto. I fattidiranno se la dura opposizionedel M5S era solo di principio.L’aula è ora impegnata nella di-scussione della proposta deigrillini di abolizione dell'Agen-zia Regionale Trapianti, “colpe-vole” di essere un doppionesvuotato di funzioni che costaalla Regione 4 milioni di euroannui. La prossima settimana sidovrebbe concludere l'iter, poici sarà il tempo di pensare acome abbassare l'Irpef ai citta-dini laziali, in attesa di iniziarea discutere il “collegato” al bi-lancio, sempre che Pignatonenon decida di turbare ancora isogni dei nostri rappresentantiregionali..

E.I.

Spiagge, una legge con il trucco?QUI PISANA

“Testo deliberatamente ingannevole, sancisce che il 50% degli arenili laziali devono essere lasciate a fruizione pubblica. Ma il demanio marittimo è già a uso pubblico”, denunciano i grillini, soli

contro tutti. Le differenze tra spazio “libero” e spazio “con servizi”. Tutto ruota attorno a un comma

Vedo con piacere che il Nuovo Corriere di

Roma e del Lazio ha allargato il suo

sguardo inquisitore anche al Sud pon-

tino. Ed eccomi pronta a segnalarvi una cosa

che proprio non mi va giù, come ospite stagio-

nale di queste zone (ho una casa a Terracina)

e come madre di un ragazzo disabile.

Mi spiace dirlo, ma Terracina è praticante vie-

tata ai disabili. Provate a passeggiare nel cen-

tro cittadino spingendo una carrozzella. In

viale della Vittoria come in via Roma e in tutte

le traverse di queste due fondamentali arterie

cittadini, i marciapiedi sono a spigolo e man-

cano quasi totalmente gli inviti verso il piano

stradale. Una situazione già complicata du-

rante la stagione “morta” e che diventa inso-

stenibile nei mesi estivi durante i quali, da un

lato l’inciviltà dei villeggianti e dei residenti e

dall’altra la mancanza di controlli e di severe

sanzioni, di fatto trasformano i marciapiedi del

centro in un parcheggio selvaggio.

E’ chiaro che io non ci sto che Terracina abbia

cittadini di serie A, quelli che possono muo-

versi con le proprie gambe e possono fare

quello che vogliono, e cittadini di serie B, che

invece debbono quotidianamente combattere

per rivendicare un diritto basilare: quello alla

libera circolazione in città.

Va un po’ meglio qui a Terracina,

per la questione degli scivoli per

le discese a mare. In questo

campo la vecchia amministra-

zione aveva cominciato a fare

qualcosa. Poi più niente. Ora i

lavori, negli ultimi mesi, sono

stati tutti concentrati nel realiz-

zare la pista ciclabile sul lungo-

mare. Vedremo che succederà a

luglio e agosto ora che il piano

stradale si è ristretto di molto,

c’è un solo senso di marcia e

sono stati praticamente elimi-

nati i parcheggi sul lungomare.

Le migliaia di turisti che inva-

dono Terracina nei mesi estivi dove mette-

ranno la macchina? Statene certi: sui

marciapiedi delle vie adiacenti. E a chi è nelle

condizioni mie e di mio figlio questo assoluta-

mente non sta bene.

Maria Antonietta P. - Roma

Invitiamo i cittadini di Roma e del Lazio a denunciare le cose che non vanno

con foto ed email a questo indirizzo:

[email protected]

Terracina vietata ai disabili

Silvia Blasi

Page 7: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - -MERCOLEDI' 1 LUGLIO 2015

Niente di ufficiale, ma non c’èneanche una smentita, e lavoce circola insistentementein piazza, sotto i portici, albar centrale: Zingaretti sta-

rebbe per paracadutare a Sabaudia due-cento rifugiati. Saranno ospitati all’HotelSabaudia al Lago, desolatamente vuoto, incondizioni accettabili, e di proprietà dellaRegione, che non deve quindi neanche chie-dere il permesso. Vero? Falso? In una sta-gione di veleni a Sabaudia può accadere ditutto, quel che è certo è che si sta provve-dendo ad una fornitura di materassi e sup-pellettili. Certo non serviranno per il festivaldel cinema in programma nella parte cen-trale del mese di luglio, o per ospitare i vil-

leggianti. Con il crollo delle presenze e degliaffari la notizia – se confermata – potrebbeessere un colpo definitivo, mortale. I vecchisaggi, in piazza, obiettano che il sindacoLucci sarà c ertamente pronto a fare un fa-vore al presidente della Regione, pur di ca-sacca diversa e che troverà il modo dimonetizzarlo. Dicono anche che farà inmodo di arrivare i migranti a stagione finita,con calma, per non disturbare turisti e so-prattutto la comunità vip delle ville sulledune. Strana vicenda quella dell’Hotel Sa-baudia al Lago, gioiello dell'architettura ra-zionalista chiuso da quindici anni. Lee 46stanze del «4 stelle» sono state restituite al-l'antico splendore grazie a una serie di lavoririsultati più complessi del previsto e che si

sono protratti per quasi dieci anni., è statonecessario rifare completamente, con criterimoderni, tutti gli impianti di areazione edelettrici e mettere mano ai tramezzi di soste-gno della struttura capace di 70 posti-letto.Poi non è successo n iente, salvo l’annuncioreiterato di una riapertura. Intanto sullafacciata sono ben evidenti le parti di into-naco che vanno distaccandosi per via delleinfiltrazioni d’acqua. La struttura restachiusa, e non c’è manutenzione L’hotel perSabaudia è molto più che una struttura ri-cettiva. Per anni ospitò una scuola alber-ghiera da cui uscirono figure altamenteformate. Era uno dei fiori all’occhiello dellacittà A maggio 2014 la Regione Lazio pub-blicò un elenco con 6.280 unità tra immobili

e terreni per avviare un percorso di ottimiz-zazione e valorizzazione finalizzato allamessa a reddito degli immobili. Nell’elencoc’era anche l’albergo in questione acquisioalla Regione nel 2011 dopo la soppressionedell’Apt, Una causa con gli ex gestori è du-rata per molto tempo, la struttura era stataristrutturata con fondi pubblici. Il conten-zioso dovrebbe essersi quasi risolto o almenoquesto si lascia intendere visto che comunquel’albergo è stato inserito tra i beni alienabili.Ma a Sabaudia non c’è mai nulla di chiaro.Con i rifugiati in gioco può cambiare tutto.Ci sono di mezzo risorse e un complessogioco di potere. Ma arrivano davvero? Qual-cuno dovrà pur spiegarlo ai cittadini di Sa-baudia

di Roma e del LazioIlNuovoCorriereNuovoCorriere

Speciale Litorale PontinoANNO I MERCOLEDÌ 1 LUGLIO 2015 NUMERO 31

L’INCHIESTA IL CASOUn festival non bastaSabaudia al bivio,o cambia o muore

a pagina 8 a pagina 9

Il lungomaredi Latinae la ciclabile della discordia

ANCHE A SABAUDIAANCHE A SABAUDIAUNA QUOTA DI RIFUGIATI?UNA QUOTA DI RIFUGIATI?

L’Hotel Sabaudia al Lago, nella piazza del MunicipioL’Hotel Sabaudia al Lago, nella piazza del Municipio

Page 8: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - -MERCOLEDI' 1 LUGLIO 2015

Dobbiamo rassegnarci, la Sabaudia degli annid’oro, quella che ancora si riverbera negli articolidelle riviste patinate, non esiste più e non tor-nerà. Sarà difficile anche creare una “nuova Sa-baudia”, nelle condizioni attualisocio-economiche e politiche che paralizzano ilcentro pontino. Dove tutto sembra trascinarsiper forza d’inerzia, senza una logica programma-toria e in una sorta di illegalità legale che ricordamolto certi scenari del Far West dove lo sceriffoe il notabile del paese facevano il bello e il cattivotempo perché avevano la pistola e la banca. Nulladi trascendentale, intendiamoci, ma come com-mentava un imprenditore del luogo sorseg-giando di malavoglia l’aperitivo in un barcentrale praticamente deserto (niente a che ve-dere con la piazza “calda”, viva di una volta), inriva al lago di Paola “ci si arrangia per sopravvi-vere”, si “aggiustano” le questioni, piccole egrandi irregolarità, tante regole sbandierate e maiapplicate. Che manchi una politica forte, auto-revole, determinata, è fuori di dubbio, che i par-titi non esercitino più un ruolo è altrettantopalese. Non esistono più forti categorie produt-tive, restano solo poteri forti ma autoreferenziali,come il Sindaco e il presidente dell’Ente Parco.Non si rilancia così una località turistica, non sicrea occupazione, non si fa marketing. Che co-mandi la repubblica indipendente delle villesulle dune, la comunità coesa dei vip non devestupire, in questa situazione. A “loro” va benecosì, quello che serve di Sabaudia, mare, sole,paesaggio, tranquillità se lo prendono. Che allespalle del Lago tutto vada a fondo importa poco,tanto Roma è a cento chilometri di distanza, ilbuen retiro è assicurato. Ma le chiacchiere da barraccontano una realtà dell’altro mondo, e le an-

notazioni sul taccuino sono piene di punti escla-mativi. Vogliamo parlare del ponte sul lago chesta progressivamente crollando (da sopra non sene rende conto nessuno, chi passa sotto con lacanoa è investito da calcinacci ogni volta chepassa una macchina)? L’allora ministro Lupi,coinvolto, promise. E la cosa è rimasta lì. Il ponteè interdetto ai mezzi pesanti, qualche funziona-rio intelligente ha pensato di piazzare un paio didissuasori della velocità, con il risultato di far au-mentare le vibrazioni al passaggio delle mac-chine e accelerare il default. E’ l’unica via direttache collega spiaggia al centro storico, le alterna-tive sono la circumnavigazione del lago. Inte-ressa a qualcuno? Capitolo raccolta differenziatadei rifiuti, un mezzo disastro, raccontano inpiazza, e sorridono all’idea che la notte e la mat-tina presto si riempiano misteriosamente i cas-sonetti della vicina San Felice al Circeo e che

molti viottoli minori attorno a Sabaudia nascon-dano piccole discariche. Ma il sindaco Lucci as-sicura di governare un comune tra i più virtuosid’Italia da questo punto di vista. Sempre lechiacchiere lasciano intendere che in Comunenon sia difficile aggiustare le cose, dare unamano agli amici, rendere le cose più difficili agliavversari, ai “cospiratori”. Ma Maurizio Lucci èun uomo d’onore. Così come il padrone indi-scusso del Parco, Gaetano Benedetto, attento allepubbliche relazioni e legato ad una concezionefortemente ideologizzata della difesa dell’am-biente. La tutela è cos’ì rigorosa ed è applicata inmodo così muscolare da portare alla paralisi e alprogressivo depauperamento di un patrimoniodi valore immenso. Il Lago di Paola è off limitsper tutto ciò che non sia canoa, le attività pro-duttive che sorgevano sulle rive sono state can-cellate, taluni settori del Parco stanno andando

a fondo, in uno stato di totale abbandono. Epochi possono fruirne, anche se Sabaudia “è” nelparco. Si può impostare un messaggio turisticosu Sabaudia che non sia la cartolina della spiag-gia, delle dune e del promontorio della MagaCirce sullo sfondo? Quanti nel mondo sannodelle eccezionali presenze storiche e archeologi-che nel parco? L’incredibile villa di Domiziano,le terme, il canale d’accesso a lago, le mura ciclo-piche? E’ mai stata fatta una politica precisa inquesta direzione, per attirare un turismo colto suSabaudia, per veicolare una attenzione delmondo su aspetti segreti, inediti, affascinanti chenon siamo acque cristalline e sabbia finissima, eche portino gente (e soldi) anche fuori stagione?E’ duro ammetterlo ma le cose vanno male ancheperché manca una cabina di regia, mancano idee,si vive di ricordi e di idee stereotipate. Sabaudiapuò essere rilanciata da un festival del cinema aluglio? Utile vetrina, ma sterile, fine a se stessa.Le prenotazioni sono crollate, gli umori sononeri, molti commercianti sono al capolinea, chiu-deranno a ottobre per non riaprire più. E qual-cuno ha pensato di peggiorare le cose aprendoun iperstore, un centro commerciale che sta pro-vocando danni enormi ad una economia giàpreagonica. Con quale logica? L’imprenditorecon il dente avvelenato e l’aperitivo in mano albar centrale abbozza un sorriso amaro. Con l’in-vestimento fatto quel centro per sopravvivere habisogno di incassare non meno di quarantamilaeuro al giorno, non ci va quasi nessuno. Se allafine della giornata si possono contare diecimilaeuro è grasso che cola. Presto dovrà licenziareparte dei 40 dipendenti: qual è il senso dell’ope-razione? Se qualcuno vuole salvare Sabaudiadeve veramente sbrigarsi.

(8 – continua)

CRONACHE mercoledì 1 luglio 2015 pagina 8

NOTTI TEMPESTOSE, PETRUCCI CORRE AI RIPARI

La mancanza di un efficace marketing turistico impedisce la ripresa della città pontina, dove tutti si “arrangiano”per sopravvivere. E intanto si va a fondo? Il Parco Nazionale? Immobile. La villa di Domiziano? E chi la conosce

nel mondo? Perfino il ponte, unico collegamento diretto tra centro storico e le dune, sta cadendo a pezzi. Ma pare che non interessi nessuno. E molti esercenti annunciano la chiusura (definitiva) per fine stagione

IL CASO

Sabaudia al bivio, o cambia o muore

di Giulio Terzi

Litorale Pontino

Sole, mare, happy hour e diverti-mento, ma con l'estate spesso arri-vano anche i guai: episodi di

vandalismo, risse per qualche bicchiere ditroppo e furti nelle abitazioni che con l'ar-rivo dei villeggianti diventano preda deiladri. Lo sanno bene i negozianti e gli abi-tanti di San Felice Circeo che negli ultimianni hanno assistito al rilancio turistico diuna delle perle del litorale pontino, dasempre meta di vip e imprenditori romani,pagando però in termini di sicurezza.Le forze dell'ordine e i vigili presenti allependici del promontorio della Maga Circesono insufficienti, dal punto di vista nume-rico, a fronteggiare quella che ormai puòconsiderarsi un'emergenza e allora il Co-mune guidato da Gianni Petrucci, ex pre-sidente del Coni, è corso ai ripariaffidandosi ad una società privata per lavigilanza. L'incarico, dal costo di 39milaeuro, è stato affidato ad un'azienda spe-

cializzata nella si-curezza privata cheda giugno a set-tembre (il servizio ègià iniziato) impe-gnerà i suoi“agenti” per ve-gliare sulle notti ela movida del Cir-ceo. Sei operatoriimpegnati, suddi-visi in squadre ope-rative e di prontointervento, che pat-tuglieranno il terri-torio comunaledalle 23 alle 5 delmattino. A giugno esettembre (fino al12) saranno operativi solo il venerdì e ilsabato. Per luglio e agosto invece la vigi-lanza sarà quotidiana. Le guardie nonavranno armi ma saranno in contatto di-retto con le forze dell'ordine, dovranno ge-

stire i varchi cittadini, provvedere allachiusura serale del giardino Vigna laCorte, spesso bersagliato dai vandali e ve-rificare il rispetto delle ordinanze. Tra gliaddetti, collegati tra loro via radio, dovrà

sempre essere presente un membro disesso femminile. Saranno tutti bilingue edotati, per muoversi rapidamente, dimezzi a basso impatto ambientale e acu-stico.L'iniziativa si inquadra in un progetto piùampio che prevede nel triennio 2015-2018 un investimento complessivo dicirca 200mila euro per la realizzazione diimpianti elettronici di sicurezza di nuovagenerazione e per migliorare l'impianto divideosorveglianza già presente sul territo-rio. Negli ultimi anni San Felice Circeo nonha dormito sonni molto tranquilli, sco-prendo che il centro storico e il lungomarenon sono poi luoghi così sicuri. Decine dirisse e incursioni dei vandali che non sicontano più. Nel 2013, ma per fortuna èstato un episodio a sé, c'è stato anche unaccoltellamento fuori da una discotecasul lungomare. Insomma se lo Stato nonarriva a garantire la sicurezza, bisogna or-ganizzarsi per conto proprio. E il Comunelo sta facendo, con l’obiettivo sicurezza.

San Felice Circeo chiede sicurezza, il Comune ingaggia agenti privatidi Luca Protettì

La villa di Domiziano

Page 9: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - -MERCOLEDI' 1 LUGLIO 2015

D i soldi ne sonostati spesi pa-recchi, percerti versi queltratto di lungo-

mare è un piccolo gioiello, pu-lito, ordinato, nuovailluminazione, strade rifatte,una ciclabile che sembra un’au-tostrada. Il Mare di Latina po-trebbe finire sui depliant dellaagenzie turistiche, inveceniente. Non funziona. Smanet-tando su Internet alla ricercadi notizie che superino la di-mensione del media locali(quasi tutti on line, ormai) sitrova curiosamente traccia delLido su un giornale ligure, col-pito non dalla limpidezza delleacque, dalla pulizia della spiag-gia, dalla pista nuova di zecca,ma dalla immagine curiosis-sima,più unica che rara, dellasegnaletica orizzontale per lafermata dell’autobus sulla viadel lungomare. Non si sonomai viste altrove quelle striscegialle diligentemente dipintein mezzo alla carreggiata. Escatta un campanello d’al-larme. C’è qualcosa che nonva, qualcosa di strano, di per-verso. E’ una strada appena fi-nita, nuova di zecca. Con unsenso unico che da un lato hauna logica ma che così come èstato impostato crea confu-sione e problemi. La bellis-

sima pista ciclabile, tra le piùlarghe mai viste, costeggiaspiaggia e stabilimenti, ma è di

fatto la camminata per le pas-seggiate dei bagnanti. Fian-cheggia la strada e alle fermate

degli autobus, appunto, i pas-seggeri scendono direttamentesulla pista e potenzialmentevengono messi in pericolo daiciclisti che legittimamentesfrecciano sul caratteristicoasfalto rosso. Mai visto nulla disimile, si poteva pensare aduna soluzione diversa? Quelsenso unico così concepito sitrasforma ovviamente in unserpentone di macchine condispersione di gas di scaricodirettamente sulla spiaggiaogni volta che passa e si fermail mezzo pubblico, ogni voltache passa e si ferma – legitti-mamente – a caricare i rifiutidai cassonetti il camion dellanettezza urbana, ogni volta che

si fermano a scaricare provvi-ste e cassette di acqua i furgonidei fornitori degli stabilimenti.Insomma, bello, pulito e im-possibile. Si è inventato ilsenso unico per realizzare la ci-clabile ma alla fine si è scon-tentato tutti, bambini eanziani pedoni a rischio, cicli-sti penalizzati nel loro sportpreferito . Sul gruppo Face-book di "Latina in bicicletta"alcune settimane fa sono statepostate foto e commenti suipedoni a passeggio sulla cicla-bile. I ciclisti protestano: c'èchi scrive che è costretto a fareslalom tra i pedoni, chi suonail campanello e viene ancherimproverato. Non è finita.C’è il problema del traffico. Iposti per parcheggiare sonoovviamente diminuiti, il costoè aumentato (tre euro neigiorni feriali, quattro euro neifestivi e prefestivi). La segna-letica è carente e confusa, il di-segno giallo per il parcheggio(o sosta) per disabili pone dasolo interrogativi inquietanti:a che serve, per una rapidascesa al volo (ovvio, i portatoridi handicap non sono rapidi)con il rischio di creare ingorghie incidenti? E se dovesse pas-sare un’ambulanza? Dovrebbeusare la ciclabile o peggio, pas-sare sulla spiaggia? Tutto que-sto, naturalmente, costituisceun problema, un handicap, im-pedisce che il Mare di Latinapassi ad un livello superiorenella considerazione dell’of-ferta turistica. Gli operatori, ibalneari hanno fatto di tuttoper far sentire la loro voce, persuggerire soluzioni diverse, persalvare il salvabile. Ma nonsono stati ascoltati. I referentidell’amministrazione comu-nale hanno deliberato e decisoaltrimenti. Il problema vero,alla fine, è proprio questo, i nquesto modo il turismo alMare di Latina non decolleràmai

CRONACHEmercoledì 1 luglio 2015 pagina 9

Il lungomare? Un gioiello. Pulito, ordinato, perfetta l’illuminazione, splendida la pista. Ma la viabilità così come è stata impostata dagli amministratori paralizzail sistema. E’ irrazionale. Gli operatori si lamentano: se solo ci avessero ascoltato.

E intanto i passeggeri dei bus rischiano di essere investiti ad ogni fermata

MARE DI LATINA COSA MANCA PER FARE IL SALTO DI QUALITÀ

La ciclabile della discordia

di Francesco Vitale

Litorale Pontino

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SANITÀmercoledì 1 luglio 2015 pagina 11

SE’ un ‘estate poli-ticamente calda,la sanità lazialenon gode dibuona salute, la

questione-Giubileo è tutt’al-tro che definita, il settoreprivato sta andando a fondo.Ma Zingaretti è alle presecon una grana di natura di-versa, una grana di poltiicasanitaria che lui stesso haprovocato ( o che non ha sa-puto impedire). Forse è ad-dirittura un falso problema,ma è su questi equivoci, suqueste bucce di banana chesi scivola. Parliamodell’’idea più eccentricadella Giunta Zingaretti, l’ac-corpamento (inizialmente si par-lava senza pudori di fusione) didue Irccs, di due Istituti di Rico-vero e Cura a carattere scienti-fico. Spallanzani-Ifo-ReginaElena. Un ibrido che non con-vince nessuno, un errore strate-gico, come sostengono in molti,semplicemente l’idea approssi-mativa che riunendo sotto ununico “tetto” politico e ammini-strativo due realtà pur diverseper genesi e mission ( in una sicurano i pazienti e si fa ricercasulle malattie infettive, nell’altrasul cancro.) si arrivi a rispar-miare qualche milione di euro.Oggi lo Spallanzani è sulla crestadell’onda per il clamoroso suc-cesso planetario legato ad Ebola,mentre l’Ifo sta faticosamenteuscendo da una fase confusa.Umori diversi, aspettative di-verse. Ma questo matrimoniocombinato non piace a nessuno.Sindacati e tecnici sono feroce-mente contro”; perfino il subcommissario governativo Gio-vanni Bissoni appare fin troppocritico al punto di ammettere diavere qualche dubbio sul fattoche in questo momento i dueistituti stiano assolvendo effetti-

vamente i propri compiti. Dun-que l’intera materia va ripensata?. Quel che è certo è che la Re-gione Lazio ha deciso di accor-pare gli Istituti Regina Elena eSan Gallicano (Ire-Ifo) con loSpallanzani, nonostante la nor-mativa nazionale sugli Irccs nonpreveda questa possibilità. E

oggi è costretta ad una marcia in-dietro e ad un cambio in corsa distrategia. E torna a prevalere ladifesa del «necessario caratteremonotematico» delle due strut-ture, ognuna d'eccellenza nel suocampo. «Nel Lazio è necessariorealizzare quanto prima un mo-dello di gestione agile che garan-

tisca l'assoluta autonomia deidue Istituti di ricovero e cura acarattere scientifico (Irccs) pub-blici - sottolinea Giuseppe Ippo-lito, direttore scientificodell'Irccs di via Portuense - LoSpallanzani concentra il livellopiù alto di esperienze, compe-tenze e tecnologie nel tratta-

mento delle malattie infet-tive, non solo in Italia ma alivello mondiale. Proprioper questo - aggiunge - nondeve essere integrato conuna struttura a prevalenteorientamento oncologico echirurgico come l'Istitutonazionale tumori ReginaElena». «L'Istituto 'Spal-lanzani' è l'unico Irccs dellaregione dedicato alle malat-tie infettive, in grado di co-niugare nella stessastruttura assistenza ai pa-zienti, diagnosi, epidemio-logia, ricerca, sanitàpubblica e cooperazioni in-ternazionale: ha circa 4.000pazienti in carico e 6.500

con HIV, seguiti in tutte le fasidella malattia sia intra che extraospedaliera. E sono circa 3.500le persone in follow up per epa-tite B e C - ricorda Ippolito -Solo un modello gestionale agilepuò garantire tempestività degliinterventi, circolazione di mezzie continua innovazione. Un'ec-cellenza già dimostrata nell'af-frontare eventi epidemici gravicome il virus Ebola. Solo il no-stro centro ha una così grandecapacità di isolamento per pa-zienti e materiali biologici, concompetenze di laboratorio uni-che in Europa. Queste caratteri-stiche - conclude - non possonoessere cancellate solo per ragionieconomiche». Più chiaro dicosì… In mezzo c’è il Commis-sario Straordinario degli IstitutiIFO-Spallanzani, Marta Branca:«una forte sinergia, fermo re-stando la propria autonomia e laspecificità rispetto alle patologiecurate, può portare solo dei be-nefici ad entrambi gli istituti.Una sinergia che in alcuni settorigià esiste». Ovviamente non ècos’ semplice, ma una iniezionedi buon senso non guasta.

(1 – continua)

PERCHÉ SONO “POLITICI” I PROBLEMI DELLA SANITÀ LAZIALE

Spallanzani-Ifola strana coppia

L’accorpamento (non solo amministrativo) dei due Irccs portaad un ibrido che non convince nessuno, un errore strategico, un ragionamento a spanne in base al quale riunendo sotto un unico “tetto” due realtà pur diverse per genesi e mission

si arriva a risparmiare qualche milione di euro

L'INCHIESTA/1

di Giulio Terzi

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mercoledì 1 luglio 2015 pagina 12CRONACA

A lla fine l’ha spuntata il Go-verno: il 25 giugno, infatti,l'Aula del Senato ha appro-vato la fiducia al disegno dilegge di riforma della scuola.

Il voto si è svolto in un clima di contrarietàgenerale, sia all'interno che all'esterno di Pa-lazzo Madama. A chiedere il voto dell'aulasul maxi-emendamento presentato dai rela-tori, Francesca Puglisi del Pd e Franco Contedi Ap, in commissione Istruzione, era statopoco prima il ministro delle Riforme, MariaElena Boschi (perché non lo ha fatto il mi-nistro dell'Istruzione Stefania Giannini?),proponendolo come una sintesi degli oltre2mila emendamenti presentati, ma dimenti-cando di dire che le modifiche più impor-tanti sono state ancora una volta eluse.I motivi del dissenso sono noti a tutti, tranneche ad una risicata maggioranza che hamesso sotto ricatto il Parlamento pur di nonstralciare il piano straordinario di assunzioni,che ci chiede l'Unione Europea, a prescin-dere dalla riforma più contestata della Re-pubblica italiana. L'adozione delle nuovenorme porterà le scuole italiane indietro didecenni, sottraendo libertà all'insegnamentoe trasformando gli istituti scolastici in pro-totipi di aziende. Perché con questa riformai presidi sceglieranno il personale non solo"pescando", a loro discrezione, dagli albi ter-ritoriali non graduati, ma anche scegliendo i50mila docenti, il prossimo anno, e i vinci-tori del nuovo concorso. E che dire degli altri 50mila immessi inruolo, che saranno assunti ad anno scolasticoabbondantemente iniziato? Solo che altri70mila insegnanti, ma forse anche 100milanon assunti, potranno chiedere congrui ri-sarcimenti al tribunale civile di Roma, ci-tando la Presidenza del Consiglio per laviolazione della norma comunitaria che im-

pone la stabilizzazione del personale preca-rio di lungo corso. Inoltre, nelle scuole sicreerà un caos senza precedenti, per il ri-torno in classe dei vicepresidi. Con un pe-riodo di interregno, che nella migliore delleipotesi terminerà in autunno, durante ilquale migliaia di dirigenti scolastici rimar-ranno privi di vicario, in attesa che si mate-rializzi l'organico dell'autonomia richiestodai collegi dei docenti solo con l'inizio delnuovo anno scolastico.Purtroppo la lista delle brutte notizie, colle-gate all'approvazione del ddl, è davverolunga. Riguarda anche il reclutamento: all'as-surda esclusione dalle assunzioni degli abili-tati dopo il 2011, che diventa illegittima per

quelli che hanno svolto più di 36 mesi di ser-vizio, si aggiunge la beffa per tutti gli abilitatilaureati, che per i prossimi cinque anni nonpotranno partecipare alle nuove selezioni, néinsegnare più nelle scuole statali. Con il maxi-emendamento, arriva poi l'ori-ginalissimo comitato di valutazione dei do-centi, che dovrà assegnare i fondi del meritodistribuiti dall'amministrazione centrale adogni istituto: questo organismo, che nessunPaese europeo detiene con questo genere dicomponenti, prevede che degli studenti sta-biliscano non solo i criteri per valutare il me-rito dei docenti, con l'ultima parolacomunque del dirigente-manager, ma ancheche valutino l'insegnante nell'anno di prova.

"Chi continua a non comprendere i perchédelle forti proteste durante la discussione delprovvedimento, ha una visione della scuolamiope e antidemocratica - commenta Mar-cello Pacifico, presidente Anief, segretarioorganizzativo Confedir e confederale Cisal -Noi, come sindacato che opera in difesa deilavoratori e di chi vive la scuola ogni giorno,non possiamo accettare queste imposizioni,che non dovrebbero appartenere ad un paesedemocratico quale è l'Italia. Siamo pronti aportare dinanzi al tribunale civile di Romala Presidenza del Consiglio". Ora il provve-dimento di riforma è atteso alla Camera perla ratifica finale: il voto definitivo dell’Auladi Montecitorio dovrebbe arrivare il 7 luglio.

TRA LE RIGHE DEL CONTESTATISSIMO DISEGNO DI LEGGEOBIETTIVO SCUOLA

La riforma passa al Senato, ora indietro tutta

L a politica continua a mostrare di-sinteresse per i diritti degli oltre200mila assistenti amministrativi,tecnici e ausiliari della scuola pub-blica italiana: rimane un mistero

come mai nel ddl “La Buona Scuola”, e ora nelmaxiemendamento, non vi sia alcun riferi-mento al personale non docente, che permetteil regolare funzionamento dei nostri 8.400 isti-tuti autonomi. Allo stesso modo, a dispetto diquanto stabilito dalla Corte di Giustizia euro-pea a fine novembre, continua ad essere inspie-gabile la mancanza di 40mila unità di personaleAta, con oltre 36 mesi di servizio, nel piano“straordinario” di 150mila assunzioni già finan-ziato con la Legge di Stabilità approvata il 23dicembre scorso.Alcuni giorni fa si è svolto presso il Miur un in-contro conciliativo tra le organizzazioni sinda-cali rappresentative, durante il quale è statochiesto, fonte Cisl Scuola, di eliminare il tagliodegli oltre 2.000 posti Ata, previsto a partire dalprossimo 1° settembre, attraverso un incre-mento del 3% degli organici regionali motivatodall’aumento del numero di alunni iscritti in de-terminate aree geografiche. Alla luce di tuttociò, Anief chiede l’autorizzazione di almeno

22.261 immissioni in ruolo del personale Ata,che sono la risultanza della somma di 3.643posti al 31 agosto 2015, 12.735 posti per sup-plenze annuali al 30 giugno e 6.243 di posti checon il nuovo anno scolastico si renderanno di-sponibili a seguito dei pensionamenti. “Come si fa a parlare di rilancio di istruzionepubblica - chiede Marcello Pacifico, presidenteAnief, segretario organizzativo Confedir e con-federale Cisal - ignorando una delle parti fon-

damentali per la sua organizzazione, assistenza,sorveglianza e pulizia? Sono quasi 40.000 i pre-cari Ata che potrebbero essere stabilizzati daigiudici del lavoro, eppure nella Legge di Stabi-lità si leggono solo i tagli previsti per 2.000 postie le supplenze brevi del personale non docente.Che si aggiungono ai 47mila posti cancellati insoli tre anni”.“Il paradosso - spiega ancora Pacifico - è che adavviare la causa giudiziaria europea è stata pro-

prio una denuncia per tutelare il personale Atadella scuola, dimenticato però nel piano straor-dinario di immissioni in ruolo. Per questo il sin-dacato si schiera a favore dalla stabilizzazionedel personale Ata proponendo azioni di ri-corso”. Anche perché si va ad infierire su una ca-tegoria già afflitta da tante problematiche: oltreai tagli al personale, gli Ata devono fare i conticon stipendi inadeguati (bloccati dal 2009, privianche dell’indennità di vacanza contrattuale),spesso con mansioni non solamente esecutive,ma anche concettuali: non di rado i tecnici svol-gono lavori da amministrativi. Non meno rile-vante è il problema delle segreterie, dove ilprocesso di autonomia e digitalizzazione dellescuole è stato “caricato” sulle spalle di personaleamministrativo privo di formazione e con pe-riodiche decurtazione dei posti di lavoro.Il sindacato, pertanto, si rivolge a tutti gli Ataprecari, con oltre 36 mesi di servizio: è giuntoil momento che rivendichino la loro immis-sione in ruolo. L’obiettivo è quello di far na-scere una sezione del sindacato Anief riservatoagli Ata. Sono aperte le adesioni sul PortaleAnief ai ricorsi Stabilizzazione, Scatti stipen-diali ed Estensione contratti dal 30/06 al31/08.

La buona scuola dimentica il personale AtaDUECENTOMILA ASSISTENTI ESCLUSI DAL PIANO DI ASSUNZIONI

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RUBRICHEmercoledì 1 luglio 2015 pagina 13

di Davide Bianchino

Mercedes sfida la concorrenza premium del set-tore (prevalentemente tedesca) e presenta il nuo-vissimo Suv “GLC”. La vettura sostituisce l’attualeGLK, modello forse troppo austero e squadratoper far breccia tra gli amanti delle crossover. Inogni caso Mercedes ha battuto sul tempo la con-correnza, visto che le rinnovate versioni delleormai “vecchiotte” Audi A5 e Bmw X3 tardanoancora ad arrivare. Come detto, le linee dellanuova GLC prendono decisamente le distanzedalla precedente GLK: decisamente più morbideed armoniose, ma tutt’altro che banali. Il nuovoSuv tedesco non tradisce però nemmeno la suaanima offroad, come testimonia la trazione inte-grale sulla quattro ruote di serie su tutte le ver-sioni. La Mercedes dichiara un miglioramentomedio dei consumi di circa il 19%, il tutto otte-nuto grazie al peso ridotto, ad una aerodinamica molto curata(cx 0.31) e a motori sempre più efficienti. Riguardo questi ultimi, a settembre (mese in cui partiranno levendite della vettura) è attesa anche la versione dotata dellapropulsione ibrida plug-in. Le dimensioni risultano tutte aumen-tate (la lunghezza è ora di 4,65m) a tutto vantaggio dell’abita-bilità. Tornando all’estetica, sono presenti molti richiami aimodelli più recenti della Casa, soprattutto la berlina Classe C.

Dalla quale eredita anche la tecnologia full-led dei fari. Inediteinvece (per il segmento di appartenenza) le sospensioni pneu-matiche a più camere Air Body Control e la gestione delle mo-dalità di guida Dynamic Select. Tutti nuovi ovviamente anche gliinterni. La plancia si presenta curvilinea e con consolle in ununico blocco. Anche qui non mancano le somiglianze stilistichecon la Classe C, ma anche con la più grande GLE. Onnipresenteil grande schermo a centro plancia comandabile con touchpad

vicino al bracciolo anteriore, ormai un classicodella recente produzione Mercedes. Come detto,l’abitacolo risulta sensibilmente più grande ri-spetto al vecchio modello, soprattutto per lo spa-zio riservato ai passeggeri posteriori. Stessa cosaper il bagagliaio, salito ora a 580 litri (+80 litri).Al lancio la nuova GLC sarà disponibile con unmotore diesel da 2.143cc declinato in due po-tenze: la 220d da 170cv e la 250d da 204cv. Alistino anche una versione benzina (GLC 250) conmotore turbo 2.0 da 211cv. Lo stesso propulsoreè montato anche nella versione ibrida plug-in: inquesto caso è abbinato però ad un motore elet-trico da 116cv che consente alla vettura di per-correre in modalità puramente elettrica fino a 34km. Il “Pacchetto Tecnico Offroad” permette unaguida più disinvolta in fuoristrada grazie all'in-

nalzamento dell'asseto fino a 50 mm. Di serie su tutti i modelliGLC, infine, il sistema di regolazione della dinamica di marcia“Dynamic Select” con cinque programmi. Gli allestimenti pre-visti per il mercato italiano sono Executive, Business, Sport, Ex-clusive e Premium, mentre il prezzo di listino partirà dai 47.940euro della GLC 220 d 4MATIC Executive fino ai 56.850 eurodella GLC 250 4MATIC Premium. Ancora ignoto, invece, il prezzodell’attesissima versione ibrida plug-in.

GLC: l’offensiva Mercedes contro Audi A5 e Bmw X3

VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLE ORIGINI DI UN GRANDE VINOSCELTI PER VOI

I l Presidente del GAL Ti-terno, Antonio Ciabrelli,continua a far conoscere lapunta di diamante delcomparto vitivinicolo, la

Falanghina, ricordando il lavoro ditutela del marchio “Sannio” che sista attuando sul territorio, grazieanche all’operato del Consorzio. Inun’ottica di promozione e valoriz-zazione, il GAL Titerno viene ac-compagnato in tutti gli eventi dacirca una ventina di imprese locali,promuovendo le ceramiche artisti-che di Cerreto Sannita e San Lo-renzello, i rinomati taralli, tipicoprodotto da forno, ma anche e so-prattutto i Vini DOP a bacca bianca(Coda di Volpe, Fiano e Greco)

che, insieme alla Falanghina, rap-presentano i vitigni più diffusi inCampania e nell’entroterra sannita. Dal 1976 Antonio Ciabrelli, dopo

aver ereditato l'azienda agricola pa-terna, ha iniziato la produzione divino in bottiglia, puntando sin dal-l'inizio sulla riscoperta di antichivitigni. La Fattoria, nel territoriodel comune di Castelvenere (Bene-vento), fulcro della vitivinicolturaSannita, produce sei tipi di vino,due doc e quattro igt. Ciabrelli sot-tolinea la semplicità e apparente"povertà" nell'unire i tarallucci alvino Falanghina, ma questo connu-bio mira a riscoprire la bellezza dellegame con le persone. "Il legameche crei con le persone grazie alcibo e al vino - spiega Ciabrelli -sono il piacere della vita". Un'affer-mazione vera e attuale, in un pe-riodo in cui siamo presi da tantiimpegni, occupazioni e preoccupa-zioni e non abbiamo nemmeno il

tempo di sederci a tavola. E' nellecose più semplici la bellezza dellostare insieme. E se a questo si uni-sce una buona degustazione, il ri-sultato è perfetto.In occasione di “Calici Eccellenti”a Palazzo Brancaccio, Antonio Cia-brelli ha ricevuto un attestato di ri-conoscimento per la diffusione epromozione dell’enogastronomiatradizionale e per aver contribuitoin tal modo alla cultura dell’alimen-tazione e dei valori sociali del cibo.

Falanghina, ovvero l’elogio della convivialità

Il GAL Titerno S.c. a r.l. è un’Agenzia di Sviluppo Locale, che agisce sulterritorio per facilitare processi di sviluppo e di crescita sostenibile at-traverso l’integrazione delle risorse presenti e la cooperazione tra gliattori locali.La società ha per oggetto le seguenti attività:a) la promozione dello sviluppo economico del sistema locale;b) la valorizzazione e l’integrazione delle risorse e relazioni locali;c) l’attivazione di procedure e modalità di programmazione e proget-tazione integrata e complessa secondo i criteri dello sviluppo soste-nibile;d) la predisposizione del supporto tecnico organizzativo all‘informa-zione e promozione di programmi e progetti comunitari, nazionali eregionali;e) la realizzazione e la gestione di sistemi informativi, anche territorialinonché portali web di servizio in grado di acquisire, elaborare e dif-fondere esperienze e dati a supporto delle politiche locali di divulga-zione, animazione e sviluppo;

f) l’attività di diffusione, divulgazione e trasferimento tecnologico e diinnovazione;g) la progettazione e la realizzazione di iniziative di formazione, qua-lificazione e riqualificazione delle risorse umane;h) la realizzazione di iniziative per la promozione delle opportunità diinvestimento e finanziamento dei progetti di interesse collettivo pro-mossi dalle comunità locali tramite azioni di comunicazione e mar-keting territoriale e supportando l’analisi economico finanziaria e difattibilità gestionale;i) animazione e promozione dello sviluppo rurale nonché valorizza-zione delle produzioni agricole e silvicole di pregio e di qualità, del tu-rismo rurale, del recupero del paesaggio e del patrimonio ediliziorurale;j) la realizzazione di attività di assistenza tecnica, di monitoraggio evalutazione dei programmi comunitari, nazionali e regionali e delleiniziative pubbliche e private;k) le attività di supporto della pianificazione territoriale ed urbanistica

e della programmazione e progettazione di opere ed infrastrutturepubbliche e private;l) la realizzazione di studi conoscitivi e valutativi a supporto delle de-cisioni relative alle scelte di programmazione dello sviluppo;m) la realizzazione di azioni di marketing territoriale finalizzate allapromozione ed allo sviluppo competitivo in ambito internazionaledelle attività e dei sistemi produttivi presenti nel territorio ed all‘attra-zione di investimenti al fine di estendere e rafforzare la base produttivaed occupazionale locale;n) la progettazione, la riorganizzazione e la gestione dei servizi pubblicie privati con particolare attenzione alla diffusione delle applicazioniICT;o) l’ideazione, la progettazione e la gestione di eventi e manifestazionifinalizzati alla promozione del territorio nonché attività di studio, ri-cerca e consulenza da divulgare anche attraverso specifiche iniziativeeditoriali, anche di carattere periodico, con strumenti e media tradi-zionali e digitali.

Gal Titerno, realtà in crescita. Grazie allo sviluppo sostenibileL’AZIENDA

Area Guardiadi produzione: Sanframondi (BN) Vigneti: di proprietà a

250/300 metri di altitudine

Vitigno: falanghina in purezza

Tipo di terreno: argilloso calcareo Esposizione vigneto: sud Epoca Vendemmia: inizio ottobre Vinificazione: l’uva raccolta in

piccole cassette viene subitoconferita in cantina dove viene raffreddata ad una temperatura di 8°- 10°c; raspatura e macerazione per12-15 ore in un apposito maceratore a temperatura controllata di 8° c; pressatura soffice, pulitura dei mosti con decantazione a freddo.

Fermentazione: per 10/15 giorni a una temperatura controllata in vinificatori di acciaio termocondizionati

Filtrazione: sterile con cartuccia microporosa da 0,45 micron

Affinamento: 3-4 mesi in serbatoi di acciaio inox e in bottiglia

Grado alcolico: 14 % vol Acidità totale: 6.98 g/l Estratto secco totale: 25.3 g/l Estratto non riduttore: 23.6 g/l Sostanze riducenti: 1.7 g/l Acidità volatile: 0.32 g/l Anidride solforosa totale: 40 mg/l Confezionamento: bordolese antica

tiffany

Falanghina del Sannio Dop

di Francesco Vitale

In vendita presso

LE ENOTECHE DELL’ARTE

DEI VINATTIERI

Dopo il grande successo della manifestazione romana “Calici Eccellenti”, organizzata dall’Artedei Vinattieri e Botteghiamo, che si è svolta a Palazzo Brancaccio, le eccellenzedel Sannio

promosse dal GAL Titerno continuano il viaggio sul territorio tra gastronomia, artiginato e arte

LA SCHEDA

Antonio Ciabrelli

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mercoledì 1 luglio 2015 pagina 14RUBRICHE

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registrazioneTribunale di Roma

n° 266 del 27 novembre 2014

d’oro alle Olimpiadi. Venerdì 10 luglio, sempre alle 22,il secondo evento speciale è dedicato al film sudafricano“Cold Harbour”, della regista Carey McKenzie: un thril-ler-noir ispirato al cinema di genere di Hollywood degli

anni '70. Il terzo evento speciale serale, che con-cluderà il RAFF sabato 11 luglio alle 22, avràcome protagonista il maestro del cinema africanoAbderrahmane Sissako con “Timbuktu”, candi-dato agli Oscar 2015 come miglior film stranieroe in concorso al Festival di Cannes: una pellicoladi denuncia, coraggiosa, contro il fondamentali-smo, ispirata a fatti realmente accaduti.

RomAfrica Film FestivalDal 9 all’11 luglio 2015

Casa del CinemaLargo Marcello Mastroianni 1, Roma

Ingresso libero fino ad esaurimento postiInfo e programma dettagliato: 060608

e www.romafricafilmfest.com

Dal 9 all’11 luglio, la Casa delCinema ospita la prima edi-zione del RomAfrica Film

Festival (RAFF), tre giorni di cinemaa ingresso libero per offrire unosguardo su un’Africa ancora scono-sciuta, raccontata attraverso film di re-cente produzione inediti in Italia. IlRaff racconta l'Africa del cambia-mento, attraverso le storie dei suoiprotagonisti, mostrando un conti-nente dinamico, con enormi potenzia-lità.La rassegna, che coinvolge ben 21paesi, si divide in 4 grandi sezioni.Nella prima sono compresi 7 lungo-metraggi e 5 cortometraggi che sa-ranno proiettati nel corso di tre seratee quattro pomeriggi; la seconda se-zione è dedicata ai documentari ecomprende 4 produzioni inedite inItalia; la terza sezione della rassegna ècomposta da 16 videoclip dedicati allavita dei romani di origine africana diseconda generazione; infine, la quartae ultima sezione comprende 14 operedi video arte realizzate da artisti dipaesi subsahariani. Il primo dei tre eventi speciali serali,giovedì 9 luglio alle 22, è il film etiope“L’Atleta”, di Davey Frankel e RasselasLakew. Candidato agli AcademyAwards come miglior film straniero, èdedicato alla figura leggendaria del“maratoneta scalzo” Abebe Bikila,primo africano a vincere una medaglia

Attore, regista, cantante di successo e oraanche produttore. Uomo dai mille talentiGigi Proietti che, a partire dal 2 luglio, pro-

pone la nuova stagione estiva del Globe Theatre diVilla Borghese, teatro elisabettiano immerso in quelverde principesco, che il Gigi nazionale ha direttodalla sua inaugurazione, nel 2003. Facendolo cre-scere anno dopo anno, fino a raggiungere quota 50mila presenza per 60 repliche nel2014. Attore, regista e ora ancheproduttore, si diceva. Non certoper ingordigia di titoli da aggiun-gere al curriculum, ma per neces-sità. Visto che improvvisamente,quasi ci fosse un occulto disegnodietro, le sponsorizzazioni deglianni passati si sono smaterializ-zate. Colpa della crisi o di un ma-ligno suggeritore? Non si èscoraggiato, Gigi Proietti, nono-stante le difficoltà. E, nonostantela direzione artistica del Globe Theatre gli sia statarinnovata solo per un anno, rendendo impossibilequalsivoglia forma di programmazione, ha deciso diandare avanti e di assolvere all’impegno morale as-sunto con attori, registi, compagnie, tecnici e di of-frire a Roma un’altra stagione all’insegna dellaqualità. Per ora ogni centesimo speso per poter alzareil sipario viene dalle sue tasche. Il pubblico, ne siamo

certi, lo ricompenserà, affollando il Globe, come hasempre fatto fino ad ora.Ma veniamo alla nuova stagione proposta da GigiProietti. Si comincia il 2 luglio, con repliche fino al12, con “Sogno di una notte di mezza estate”, com-media naturalmente di Shakespeare, che torna alGlobe nella versione diretta con grande successo daRiccardo Cavallo, che di questa opera apprezza so-prattutto la capacità di saper intrecciare e coinvolgere

tre mondi diversi, ciascuno con un suo distinto lin-guaggio. Re Lear, leggendario sovrano della Britan-nia, è protagonista dal 16 luglio al 2 agosto, con laregia di Daniele Salvo. Che di questa opera mette anudo l’essenza più intima: la tragedia dei padri inca-paci di capire i loro figli, ciechi di fronte all’adulazionedei figli che li vogliono ingannare e ciechi di frontealla devozione di quelli che li amano. Per questo Lear

pagherà i suoi “errori politici” a caro prezzo. Favola illuminante sul potere della parola, ecco“Molto rumore per nulla”, in programma dal 5 al 30agosto, con la regia di Loredana Scaramella. E’ unacommedia gioiosa e luminosa, la storia di una meta-morfosi che, per quanto nota, con il tempo svelasempre aspetti reconditi. Attesissimo è il quarto ti-tolo della stagione del Globe che, dal 3 al 20 settem-bre, propone “Otello”, nuova produzione di Gigi

Proietti, che ha affidato regia,traduzione e adattamento aMarco Carniti. Il risultato èuna dramma psicologico allaBergman, sia pure a tinte piùforti; una storia di violenzaentro le mura domestiche, sca-tenata da Iago e dalla sottile se-duzione della malvagità. E’ unacommedia, ma proposta neltesto originale in inglese, achiudere la stagione del Globedal 24 al 27 settembre: si tratta

di “The Comedy of errors”, diretta da Chris Pickles.Una messa in scena stravagante e divertente propostain prima italiana.

Silvano Toti Globe TheatreDal 2 luglio al 27 settembre 2015

Largo Aqua Felix, Villa Borghese, RomaBiglietti da € 10 a € 27 + diritti di prevendita

Info orari e riduzioni: 060608

DAL 2 LUGLIO AL 27 SETTEMBRE LA STAGIONEDEL TEATRO DIRETTO DA GIGI PROIETTISCELTI PER VOI

Al Globe l’estate romana in nome di Shakespeare

di Maria Pia Miscio

Un festival racconta l’Africa vista dagli africaniALLA CASA DEL CINEMA DAL 9 ALL’11 LUGLIO

A pre alla grande l’edizione 2015 dei Concerti nel Parco conun’artista molto amata nella capitale oltrechè a livello internazio-nale. Si parla di Ute Lemper, musa teutonica di grande classe ed

eleganza, che viene a presentare (in prima assoluta romana) il suo nuovo la-voro “The 9 Secrets”, progettato e realizzato con lo scrittore brasiliano PauloCoelho. Dopo la sonorizzazione dei “Poemi” di Pablo Neruda nel 2014, lacantante ed attrice tedesca rivolge, ancora una volta, la sua attenzione adun testo letterario. Si tratta, in questo caso, de “Il manoscritto ritrovato adAccra”, naturalmente un’opera di Coelho dalla quale la Lemper ha ricavatobrani che costituiscono l’ossatura del suo nuovo spettacolo. Bellezza, Soli-tudine, Cambiamento,Successo, Fuoco, Sesso, Il mondo e la virtù, Amore,Movimento: queste le nove parole chiave estrapolate dal libro di Coelho percostruire un canovaccio che prende vita attraverso la voce e la sensibilitàuniche della Lemper. Una collaborazione, quella fra l’artista tedesca e lo

scrittore brasiliano, che va oltre la semplice routine e si caratterizza per lareciproca stima e condivisione d’intenti. Un progetto, “The 9 Secrets”, cheha debuttato, con successo, lo scorso maggio a Recklinghausen in Germaniae che il pubblico romano potrà assaporare aVilla Doria Pamphilj, accompa-gnato dalle video proiezioni basate su un filmato girato fra le antiche rovinepalestinesi dal regista tedesco Volker Schlondorff . Non mancheranno poi,nella seconda parte della performance, i “classici” del repertorio della Lem-per tratti dal repertorio di icone senza tempo come Jacques Brel, Kurt Weill,Edith Piaf o Astor Piazzolla.

Ute LemperSabato 4 luglio 2015, h 21,30

Teatro Villa Pamphilj, Villa Doria PamphiljEntrata Via di San Pancrazio 10, Roma

Biglietti da € 10 a € 22Info: 06 5816987; 339 8041777

SABATO 4 LUGLIO A “I CONCERTI NEL PARCO”

PARCO DELLA MUSICAIl ritorno dei TotoDomenica 5 luglio appuntamentonella Cavea dell’Auditorium con i Toto,leggendario gruppo pop–rock statuni-tense. Membro della Hall of Fame, 17album alle spalle, più di 35 milioni dicopie vendute in tutto il mondo, laband sarà a Roma, per la rassegna“Luglio suona bene”, per presentare ilnuovo album “Toto XIV”. Insieme alchitarrista Steve Lukather, ci sarannoil bassista David Hungate, David Paich(tastiere e voce), Steve Porcaro (ta-stiere), Joseph Williams (voce), e inuovi membri, Keith Carlock alla bat-teria e Lenny Castro alle percussioni. . Biglietti da € 45 a € 60; info 06 80241281

EUTROPIAFrancesco Pannofino

Francesco Pannofino si presenta il 2luglio sul palco come un cantastorie,con il suo bagaglio di attore, con una

voce unica e personale, con una voca-lità in perfetta sintonia con il suono

degli strumenti che lo accompagnano.A comporre lo spettacolo proposto ad

Eutropia canzoni nuove, qualche coverrivisitata, un tributo scintillante ai

Blues Brothers e tante sorprese. Adaccompagnare l’attore Lino Rufo & No-

Gospel.Biglietti e 10 più prevendita;

info 391 4373768

ALL’OMBRA DEL COLOSSEOAntonello CostaTIl festival della comicità ospita il 4 lu-glio la prima delle quattro date in pro-gramma con Antonello Costa, chepropone uno spettacolo frizzante,coinvolgente, adatto ad un pubblico ditutte le età. A rendere unico AntonelloCosta nel panorama dello spettacoloitaliano è la sua poliedricità: è luistesso, infatti, a creare i personaggi, acomporre ed arrangiare le sue can-zoni, a scrivere e a dirigere la suacompagnia da anni. Le altre date inprogramma sono il 26 luglio, il 6 e il27 agosto. Biglietti da € 15; info 366 4188060

IN PRIMA FILA

I nove segreti di Coelho cantati da Ute Lemper di Tonino Merolli

Page 15: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - -MERCOLEDI' 1 LUGLIO 2015

mercoledì 1 luglio 2015 pagina 15

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CENTRO COMMERCIALE IL FONTANILEPIM SUPERMERCATO VIA DI TORREVECCHIA N 313PIM SUPERMERCATO VIA PIETRO MAFFI N 114

PORTUENSEPOZZO DEL GELATO VIALE ISACCO NEWTON N 82PIM SUPERMERCATO VIA PORTUENSE N 265PIM SUPERMERCATO VIALE ISACCO NEWTON/ VIA BELOTTI N 2PIM SUPERMERCATO VIA BRAVETTA N 403PIM SUPERMERCATO VIA BIOLCHINI N 15

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FRAU GIOVANNAVIA RIPETTA/ VIA TOMACELLIPANDOLFINO CLAUDIOVIA BARBERINIPIERONI SASVIA VENETO/ VIA LOMBARDIAPODDA LUIGINAVIA DEL GAMBEROPOLA ROBERTO VIA S. ANDREA DELLE FRATTEA&A DI VASAPOLLOVICOLO DELLA MORETTAVOLPINI CLAUDIO VIA S. VINCENZODI GIULIANO LAMBERTOVIA SISTINA N 108

VATICANO - AURELIA GREGORIO VII MIRIAM SNCPIAZZA S.MARIA ALLE FORNACIEDICOLA SAN PIO X VIA SAN PIO X N. 16BIGI EUGENIOLARGO D. COLONNATO SNCULTIMA NOTIZIA SAS VIA GREGORIO VII N. 55VVV SAS DI ROBERTO VVIA BALDO DEGLI UBALDI N 21FERRI BRUNA VIA GREGORIO VII N 340DARIMA E C SNCLARGO JACOBINI SNCPACINELLI M.GRAZIALARGO GALAMINI N 192SCHINOGOI STEFANO VIA BALDO DEGLI UBALDIRENZI MARCOVIA S. SILVERIO VIA GREGORIO VIITRABALZINI ALESSANDROPIAZZA PIO XIIFEDERICO ALESSANDROVIA AURELIA N 560

TIBURTINA – VERANO - S.LORENZOJ. & D. DI COSTA JACPIAZZALE DEL VERANO N 38APPA SAS DI MASSIMOVIALE IPPOCRATE SNCNUOVO CATALDO 2PIAZZALE STAZIONE TIBURTINAFI.NA PELLEGRINI FSPIAZZA DEI SICULI N 16GIACOMINI VIA C. FACCHINETTI N 4NEW STORE SNCLARGO BELTRAMELLIANTONINIVIA DEI DURANTINI N 267MARTUFI ANTONIOVIA DEI SARDI N 79FERRARI ALESSANDROVIA TIBURTINA N 111QUINTO FABIO MASSIMOPIAZZALE ALDO MORONUOVO CATALDOINTERNO STAZIONE TIBURTINA

PORTA PIA – NOMENTANA TALENTI – SALARIA – BOLOGNAMONTE ROTONDOAMBROSI GIULIOCORSO ITALIAROMANELLO LUCAVIA PO/ VIA SALARIADE CAROLIS ILARIACORSO TRIESTE N 90FIORELLI GIOVANNICORSO ITALIA N 34CAPPELLA LUCIANOVIA G. BONIANDREI EMANUELEVIA SARDEGNA/ VIA VENEZIACELLETTI MAURIZIOVIA NOMENTANA NUOVAPERRI FRANCESCO 2VIA GASPARA STAMPAODORISIO MASSIMOLARGO RUSSELCERVONE ALESSANDROPIAZZA ACILIA

PERUGINI LUCA SASPIAZZA FIUME/ CORSO ITALIADE ANGELIS EUGENIOVIA SIMETO N 41/BSPADARO LUIGI VIA SANTA COSTANZA VIA NOMENTANAPRIMOLI SAS DI PEDUZVIA RENATO FUCINI VIA DAVANZATIFARNETTI SNC VIA NOMENTANA N 591/AMA.SA SNC DI HOSSAINSTAZIONE ROMA NORDFOFFI SERGIOPIAZZA VESCOVIOMAIONE ALESSANDROPIAZZA ORESTE TOMASSIEDICOLA TERESA DI TEVIALE DI VILLA GRAZIOLIQUARESIMA ANDREA VIA NOMENTANA N 474MADDALENA FRANCESCO PIAZZA DI PORTA PIAMAESANO PASQUALEPIAZZA SEMPIONEGORELLO ANDREAVIALE SOMALIA N 98PACINELLI PAOLOVIALE LIEGI/ VIA CIMAROPAGLIANI RITAVIA NOMENTANA/ S.AGNESEPERUGINI ANDREA SASPIAZZA CRATI N 31-32PROIETTI FRANCOVIA D. MENICHELLA N 1MARCHETTI RITAPIAZZALE ADRIATICOLA BILANCIA SNC DI MVIA L. MANCINELLI N 5HVTP SRLPIAZZA ARMELLINI N 11ORLANDO CHRISTIANVIA NOMENTANA CORSO TRIESTEFARINELLI GIANFRANCOVIA ADRIANO FIORI N 25PALUMBO ANTONIO MARIPIAZZA BOLOGNA N 1EDICOLA STUDER DI GIVIA A. TORLONIA N 15VIEZZOLI MARCOVIA XX SETTEMBRE N 26SCOLA GIULIO VIA TRIPOLI N 84/BVITELLI MAURIZIOVIA FLAVIA N 52BERNACCHIA SILVANAPIAZZA ALESSANDRIAIANNARILLI VINCENZOVIA XX SETTEMBRE N 124BELLINI MASSIMILIANOVIA GARIGLIANO N 29CHICCO BARBARAPIAZZA DON GIOVANNI MINZONIMONTE ROTONDO

CASSIA – OLGIATASEDOLA CLAUDIOVIA CASSIA N 876BALDONI ROMANO LARGO SAN GODENZO N 1DI MARCO VIA CASSIA KM 13700BRUGÈ RENATOVIA CASSIA N 1275SETTE ROBERTOVIA VITTORIO DE SICA – OLGIATABORRECA SALVATOREVIA CASSIA N 993/995BARCA MARCO 2VIA CASSIA KM 19400CAMPOSEO ALFONSOVIA DEI DUE PONTI N 190

TRASTEVERE – ISOLA TIBERINAANGELIERI VANDAPIAZZA TRILUSSAEDICOLA CREILA SRLPIAZZA FLAVIO BIONDOALI MDPIAZZA SONNINOBONELLI ALFREDO

VIA ROMA LIBERAFERDINANDI SNC PIAZZA S. MARIA IN TRASTEVERESCANDELLARI MARCOPIAZZA SAN COSIMATOVALENTINI ALESSANDROPIAZZA MONTE SAVELLOSANTANGELI VIA SAN FRANCESCO RIPASILENZI MAUROLARGO A. TOJACECCHINI LOREDANA VIALE TRASTEVERE

TERMINI – CAVOUR CASTRO PRETORIOIORIO MICHELE VIA GIOLITTICAPORALI SNC DI RAFFAELEINTERNO STAZIONE TERMINIIL QUARTIERE SRLPIAZZA MADONNA DEI MIRACOLITRE CARRELL ROMA TERMINIINTERNO STAZIONE TERMINIANTRILLI NICOLA DOMEPIAZZA DEI CINQUECENTO VIA GAETAFRAZZITTA MARCELLAVIA CAVOUR PIAZZA DEI CINQUECENTOGENOVESE ELIA VIA MONTEBELLO/ VIA GOITONEWS TERMINI SRL EDICOLA N 1 STAZIONE TERMINISIRAMA SNCPIAZZA B. CAIROLINUOVA TERMINI 46 SRLINTERNO STAZIONE TERMINI LATO VIA GIOLITTIRAQ SRLVIA CAVOUR N 257PETRONI FABIOLARGO VILLA PERETTISAVIANI SANDROVIA S. MARTINO DELLA BATTAGLIAD&D DI D’ARCO STEFANOINTERNO STAZIONE TERMINIEDICOLA FRATELLI MAFFE INTERNO STAZIONE TERMINIANGI SNCVIALE E. DE NICOLABAGALINO RENATOPIAZZA INDIPENDENZAULISSI GIUSEPPINAVIA CARLO ALBERTO N 2TOURISTOP SRL VIA DELL’OLMATA SNCCHEF EXPRESS EMPORIOARRIVI INTERNO STAZIONE TERMINICHEF EXPRESS EMPORIO PARTENZE INTERNO STAZIONE TERMINICHEF EXPRESS EMPORIOPARTENZE INTERNAZIONALI INTERNO STAZIONE TERMINI

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TRIONFALE – PRATI – BALDUINABRUNORI SANDROVIA POMPEO TROGO N 44BOCCHINI FABIO VIA COL DI LANA N 12EDICOLA DORIA DI CAP

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CANALI MARCOPIAZZA MADONNA DEL CENACOLOCECCARONI CRISTIANOPIAZZA DEI MARTIRI DI BELFIORECOLASANTI BENEDETTOVIALE MAZZINIMALETS OLHALUNGOTEVERE MELLINIZORZI FABIOVIALE DELLE MEDAGLIE D’ORO N 4FEDERICO CARMELINOPIAZZA IRNERIOFERRI MASSIMOVIALE MAZZINIGHINGO ANNAMARIAVIA OSLAVIAMARINELLI ANTONIOVIA DEGLI ORTI DELLA FARNESINALUCHETTI GIUSEPPEVIA GERMANICO N 197/ABAFFI SORRISI E LETT VIALE PINTURICCHIO N 8EDICOLA MCP SNCPIAZZA COLA DI RIENZOMILLI DINAPIAZZA RISORGIMENTONESTA MARIA RAFFAELLAVICOLO DORIA VIA DEL PLEBISCITONEW MARKET SRL FORLIPIAZZA DELLA BALDUINARANAGLIA MONICA VIA BONCOMPAGNI N 12SECCAFICO COSIMO DOMENICOVIA UGO DE CAROLISCAPONI ENRICOVIA CRESCENZIOPROIETTI DONATELLAPIAZZA CAVOURSANGERMANO BRUNO VIA VALADIERMARIANI GIORGIO VIALE CARSO N 69PAPIRO 2007 SRLVIALE SILVIO PELLICOEDISHOP SNC DI FIORE VIALE GIULIO CESARE N 17UDERZO GIUSEPPINA VIA SABOTINOI DUE LEONI 1963 SNCPIAZZALE COLA DI RIENZOC.R. SNC DITRI E BIG PIAZZA GIOVINE ITALIASERVIZI DIFFUSIONALIVIA ANDREA DORIA N 16/C

PORTUENSE – GIANICOLENSECRI&CRI SNCVIA R. BALESTRA N 35FRANCO LIDIA VIA G. PAISIELLO VIA PORTUENSETOCCI LAURA PIAZZA SCOTTIMELIS FABRIZIOVIA PORTUENSE N 2438EDICOLAPIAZZALE MORELLI

PRENESTINA – CASILINA TUSCOLANAAUTUORI ANTONIOVIA M. VALERIO CORVOGE.DE.M. SNCVIA TUSCOLANA N 208ADRIANI FABIOPIAZZA DEI CONDOTTIERIMARIANI TAMARAVIALE PALMIRO TOGLIATTI 162PONZO SIMONEVIA EMILIO LONGONI N 2CIRCOSTA VINCENZOCENTRO COMMERCIALE CINECITTÀ 2NICOLANTI PIETROVIA M. DE FIORIMARANDOLA ENRICOVIA CAMPO FARNIA N 9

CORSO FRANCIA – PARIOLIFARNESINA – FLAMINIABRUGÈ RENATOCORSO FRANCIA N 228CAMPAGNA GIUSEPPE PIAZZA EUCLIDE N 31CECCHINI BEATRICE PIAZZA FARNESE N 105COMANDUCCI ALDOVIA BEVAGNADE GREGORI ALESSANDROPIAZZA A. MANCINICIOCCIO STEFANOCORSO FRANCIAMAGLIANO UGO VIALE REGINA MARGHERITADI GIORGIO DEBORAPIAZZA GIUOCHI DELFICIPANTANELLA BIANCA MARIAVIALE PARIOLI N 54FARINA GIULIO CESAREPIAZZALE PARCO DELLA RIMEMBRANZAFIORETTI CESARE VIA FLAMINIA NUOVA N 2PACINELLI BRUNOPIAZZA BUENOS AIRESMASSIMIANI WALTERVIA DELLA FARNESINA N 269E.V.O.D.B. SASVIA TIEPOLOPELUSO PATRIZIAVIALE DEL VIGNOLA N 85CANTARANO MARCOVIA GRAMSCI N 1/BBIAGINI MASSIMILIANO VIA FLAMINIA N 229BARCA MARCOVIA FLAMINIA VECCHIASCHIAVONI FERNANDALARGO G. BELLONIVERDE GIANLUCAPIAZZALE DI PONTE MILVIOTOMASSI ALBERTOVIA CORTINA D’AMPEZZODI MANNA SALVATOREPIAZZALE SANTIAGO DEL CILEBELLANTONI GIOVANNIVIALE PARIOLI N 166GIA.DA. SNCPIAZZA S. JACINISANNA ROSARIOVIA FILIPPO CIVININI N 11VINCI RENATA VIALE PARIOLI N 2VITA SANDROVIA DEGLI ORTI DELLA FARNESINAMANCINI MASSIMOPIAZZA ISTRIA N 46MERCANTI MARCOVIA ARCHIMEDE N 47

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Page 16: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - -MERCOLEDI' 1 LUGLIO 2015

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