IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - VENERDI' 29 MAGGIO 2015

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di Roma e del Lazio VENERDÌ 29 MAGGIO 2015 numero 22 anno I - 1 euro Il Nuovo Corriere Nuovo Corriere Il I l futuro di Ignazio Ma- rino quale sindaco di Roma dipende anche dalle elezioni regionali del 31 maggio, e questo anche se la tornata elettorale non riguarda il Lazio. Perché di una cosa molti sono convinti : se alla luce del risultato di domenica prossima il premier-segretario del Partito democratico decidesse di portare il paese alle urne, per co- stringere i suoi avversari della mi- noranza ad uscire dal patito si anticiperebbe sicuramente anche la fine della consiliatura di Ma- rino in Campidoglio. La spacca- tura che sta emergendo con chiarezza sempre maggiore nella maggioranza che sostiene il sin- daco marziano è infatti identica a quella che già da mesi rallenta il cammino delle riforme lungo il quale Renzi ha avviato il suo go- verno. Un cammino difficoltoso, che potrebbe diventare molto piu `agevole, e addirittura in discesa, se il premier riuscisse a liberarsi della minoranza interna del Pd, che potrebbe passare con il Sel di Nicky Vendola, perdita che sa- rebbe secondo tutti gli osservatori «compensata» dall’arrivo nel Pd di molti delusi del centro e del cen- trodestra. La scelta che attende Renzi è nota da tempo a tutti i partiti, ed in particolare ai dirigenti del partito di Vendola, Sinistra ecologia e li- bertà. Ma poche ne parlano aper- tamente, quasi per scaramanzia. Come tutti i partiti, a cominciare dal Pd, anche il Sel è spaccato tra chi mette al primo posto del pro- prio programma l’arrivo o la per- manenza al governo e chi ha come punto di riferimento il proprio passato e divisioni ideologiche che, per fortuna, sono sempre piu` abbandonate dai cittadini, i quali vogliono ormai avere a che fare con partiti, e politici che pensino soprattutto a risolvere i loro pro- blemi, che la crisi economica ha reso sempre più gravi. Il futuro di Marino nella mani di Sel? VERSO IL GIUBILEO Ignazio sotto scacco A giugno giochi chiusi a pagina 4 VILLA BORGHESE Il parcheggio tra promesse tradite e degrado a pagina 6 M arino in un anno ha cambiato idea e strategia su immigrati e profu- ghi: era disposto ad aprire le porte a chi scappa dalle guerre, ora scarica tutto sull'area me- tropolitana. Il Giubileo è alle porte e i cittadini chiedono de- coro e legalità nella capitale. Il prefetto Gabrielli non dà possi- bilità di scelta, ogni comune della provincia dovrà prendersi la sua quota di disperati (di passaggio?). Ma c'è chi non ci sta e minaccia barricate. Da cià dell'accoglienza a capitale degli sgomberi a pagina 2 A Ceccano, Fondi, Albano Laziale, Colleferro e Zagarolo, che hanno più di 15 mila abitanti, il ballottaggio si svolgerà domenica 14 giu- gno se nessuno dei candidati raggiungerà il quorum previsto dalla legge. Le moda- lità del voto sono diverse a seconda del numero degli aventi diritto. ELECTION DAY PRIMO PIANO a pagina 5 segue a pagina 2 R oma muore di traffico, il Censis scopre l’acqua calda e l’Am- ministrazione capitolina fa spallucce. Il secondo capitolo del diario “Roma verso il Giubileo” redatto dal prestigioso, autorevolissimo centro di ricerche diretto dall’intramontabile Giu- seppe De Rita lascia un po’ di amaro in bocca. Certo non sta ai so- ciologi, agli analisi risolvere i problemi di una città. Ma almeno andare oltre la fotografia della situazione, essere in qualche modo propositivi avrebbe per lo meno sollevato lo spirito. Invece niente. Qualunque romano con un po’di sale in zucca messo di fronte ad un foglio di carta bianca avrebbe a modo suo raccontato le stesse cose, pur senza numeri, percentuali, sondaggi e grafici. Non servono neppure ingegneri del traffico per imprimere una svolta alla situa- zione, basta una buona iniezione di buon senso, la considerazione del fatto che l’intero sistema di viabilità cittadino è stato disegnato grosso modo negli anni Sessanta e che così sostanzialmente è rima- sto, con poche, inpercettibili e ininfluenti variazioni. E’ cambiato l’automobilista, sono cambiate le automobili, è perfino cambiato il codice della strada, sono decuplicati i veicoli in marcia. Ma certi se- mafori, certi imbuti, certe direzioni obbligate, certi passaggi pedo- nali, certi divieti, sono rimasti quelli di allora. E siamo in mano a degli apprendisti stregoni che di traffico non sanno nulla, che si in- ventano il ticket all’interno dell’anello ferroviario, che cercano in tutti i modi di scoraggiare l’uso della macchina privata senza offrire delle alternative. Abbiamo dovuto anche subire la balordaggine del doppio Grab ( leggi duplice anello di piste ciclabili) proposta da Marino: i romani hanno bisogno di altro, hanno bisogno di autobus che funzionino e non inquinino, che passino con frequenza doppia, hanno bisogno di parcheggi, tanti parcheggi, dovunque, per non es- sere costretti alla doppia fila, hanno bisogno di poche regole ma muscolarmente fatte rispettare. SCELTI PER VOI SCELTI PER VOI A A N N D DA AT T A AT T E E C C I I A A N N O O M ME E N N O O S S T T R R O O ITINERARI ROMANI con Ancilia Vieni a scoprire la Roma più bella e intrigante con gli archeologi dell’Associazione Ancilia. Visite guidate a 8 euro. Per i lettori del Nuovo Corriere prezzo scontato a 7 euro. Per prenotarsi: 346.6758350 Andate a nome nostro a pagina 12 All’interno l’inserto di Sanità del Lazio Lazio Lazio la del anità S S NUMERO 22 ANNOI VENERDÌ29 MAGGIO2015 IL PUNTO IN PRIMO PIANO Cosa nasconde il braccio di ferro Gruppo S.Raffaele-Regione a pagina 8 a pagina 9 La sanità dei Castelli ostaggio della politica S iamo ormai alla farsa finale, è il collasso della sanità accredi- tata? La crisi riguarda grandi e piccoli, non si salva nessuno. Non è solo un problema del Gruppo San Raffaele o della piccola Villa Betania, del Gruppo Garofalo, dell’Ini o di altre realtà minori. Il sistema non regge più e la Cabina di Regia decide chi salvare e chi mandare a fondo. Il San Raffaele, leggi To- sinvest, è una corazzata, conta ben tredici strutture nel Lazio, compreso anche IRCCS San Raffaele della Pisana (140 ri- cercatori), l’annuncio della chiusura e dei licenziamenti viene dopo uno scontro av- venuto al tavolo tecnico svoltosi negli uffici regionali. Dunque sospensione di tutte le attività sanitarie erogate, licenziamento di tremila dipendenti impegnati nell’assi- stenza a pazienti anziani e fragili e a bam- bini con gravi disabilità intellettive. La proprietà denuncia l’atteggiamento dilato- rio e sprezzante (molti altri imprenditori possono sottoscrivere) della cabina di regia della Regione Lazio, guidata dall’inaffon- dabile ex consigliere regionale Alessio D’Amato, che con i suoi “no” praticamente impone la chiusura delle strutture San Raf- faele che vantano nei confronti della Re- gione crediti pesanti e attualmente ricoverano quasi cinquemila pazienti. Bisogna ricordare che l’allora Commissario ad Acta per la Sanità, Filippo Palumbo, nel lontano febbraio del 2013 si era impe- gnato al pagamento delle prestazioni sani- tarie erogate dal San Raffaele di Cassino, una delle tredici strutture colpite oggi da Nicola Zingaretti, che in quest’ultimo pe- riodo corre ad inaugurare fantomatiche “Case della salute” che non hanno alle spalle nessuna organizzazione sanitaria. Ma le stesse promesse il governatore le ha fatte ad altri e non le ha mantenute Ci piacerebbe sapere dove saranno ricove- rati ed assistiti tutti coloro i quali si sono rivolti e/o si rivolgono alle strutture accre- ditate del San Raffaele del Lazio. Mentre parliamo di grossi numeri non vogliamo e non possiamo dimenticare i cento cin- quanta lavoratori della Casa di Cura Villa Betania, struttura funzionante per il Ser- vizio Sanitario Regionale con la conven- zione ex Pio Istituto. I Sindacati di Villa Betania denunciano la irresponsabilità della ASL RME, quella che si deve unifi- care, secondo la zarina Flori De Grassi, con la ASL RMA. Dove finiranno i cento cinquanta lavora- tori a rischio licenziamento? Andranno ad allargare la schiera dei licen ziati: tutti in- sieme a spasso, sotto le finestre di casa Zin- garetti.. Il Corvo È il collasso della sanità accreditata? Alessio D’Amato Venticinque comuni domenica alle urne di Carlo Rebecchi di Giulio Terzi IL CENSIS SCOPRE L’ACQUA CALDA E L’AMMINISTRAZIONE CAPITOLINA FA SPALLUCCE segue a pagina 3 Roma non può morire di traffico

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Periodico diretto da Giovanni Tagliapietra www.corrierediroma-news.it www.facebook.com/corrierediromaedellazio

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di Roma e del Lazio VENERDÌ 29 MAGGIO 2015numero 22 anno I - 1 euro

IlNuovoCorriereNuovoCorriereIl

I l futuro di Ignazio Ma-rino quale sindaco diRoma dipende anchedalle elezioni regionalidel 31 maggio, e questo

anche se la tornata elettorale nonriguarda il Lazio. Perché di unacosa molti sono convinti : se allaluce del risultato di domenicaprossima il premier-segretario delPartito democratico decidesse diportare il paese alle urne, per co-stringere i suoi avversari della mi-noranza ad uscire dal patito sianticiperebbe sicuramente anchela fine della consiliatura di Ma-rino in Campidoglio. La spacca-tura che sta emergendo conchiarezza sempre maggiore nellamaggioranza che sostiene il sin-daco marziano è infatti identicaa quella che già da mesi rallentail cammino delle riforme lungo ilquale Renzi ha avviato il suo go-verno. Un cammino difficoltoso,che potrebbe diventare molto piu`agevole, e addirittura in discesa,se il premier riuscisse a liberarsidella minoranza interna del Pd,che potrebbe passare con il Sel diNicky Vendola, perdita che sa-rebbe secondo tutti gli osservatori«compensata» dall’arrivo nel Pddi molti delusi del centro e del cen-trodestra.La scelta che attende Renzi è notada tempo a tutti i partiti, ed inparticolare ai dirigenti del partitodi Vendola, Sinistra ecologia e li-bertà. Ma poche ne parlano aper-tamente, quasi per scaramanzia.Come tutti i partiti, a cominciaredal Pd, anche il Sel è spaccato trachi mette al primo posto del pro-prio programma l’arrivo o la per-manenza al governo e chi ha comepunto di riferimento il propriopassato e divisioni ideologicheche, per fortuna, sono sempre piu`abbandonate dai cittadini, i qualivogliono ormai avere a che farecon partiti, e politici che pensinosoprattutto a risolvere i loro pro-blemi, che la crisi economica hareso sempre più gravi.

Il futurodi Marinonella mani

di Sel?

VERSO IL GIUBILEO Ignazio sotto scaccoA giugno giochi chiusi

a pagina 4

VILLA BORGHESEIl parcheggiotra promessetradite e degrado

a pagina 6

Marino in un anno ha cambiato ideae strategia su immigrati e profu-ghi: era disposto ad aprire le

porte a chi scappa dalle guerre,ora scarica tutto sull'area me-

tropolitana. Il Giubileo è alleporte e i cittadini chiedono de-

coro e legalità nella capitale. Ilprefetto Gabrielli non dà possi-

bilità di scelta, ogni comune dellaprovincia dovrà prendersi la sua

quota di disperati (di passaggio?).Ma c'è chi non ci sta e minaccia

barricate.

Da città dell'accoglienza

a capitale degli sgomberi

a pagina 2

A Ceccano, Fondi, Albano Laziale,Colleferro e Zagarolo, chehanno più di 15 mila abitanti, il

ballottaggio si svolgerà domenica 14 giu-gno se nessuno dei candidati raggiungeràil quorum previsto dalla legge. Le moda-lità del voto sono diverse a seconda delnumero degli aventi diritto.

ELECTION DAYPRIMO PIANO

a pagina 5

segue a pagina 2

R oma muore di traffico, il Censis scopre l’acqua calda e l’Am-ministrazione capitolina fa spallucce. Il secondo capitolodel diario “Roma verso il Giubileo” redatto dal prestigioso,

autorevolissimo centro di ricerche diretto dall’intramontabile Giu-seppe De Rita lascia un po’ di amaro in bocca. Certo non sta ai so-ciologi, agli analisi risolvere i problemi di una città. Ma almenoandare oltre la fotografia della situazione, essere in qualche modopropositivi avrebbe per lo meno sollevato lo spirito. Invece niente.Qualunque romano con un po’di sale in zucca messo di fronte adun foglio di carta bianca avrebbe a modo suo raccontato le stessecose, pur senza numeri, percentuali, sondaggi e grafici. Non servononeppure ingegneri del traffico per imprimere una svolta alla situa-zione, basta una buona iniezione di buon senso, la considerazionedel fatto che l’intero sistema di viabilità cittadino è stato disegnatogrosso modo negli anni Sessanta e che così sostanzialmente è rima-

sto, con poche, inpercettibili e ininfluenti variazioni. E’ cambiatol’automobilista, sono cambiate le automobili, è perfino cambiato ilcodice della strada, sono decuplicati i veicoli in marcia. Ma certi se-mafori, certi imbuti, certe direzioni obbligate, certi passaggi pedo-nali, certi divieti, sono rimasti quelli di allora. E siamo in mano adegli apprendisti stregoni che di traffico non sanno nulla, che si in-ventano il ticket all’interno dell’anello ferroviario, che cercano intutti i modi di scoraggiare l’uso della macchina privata senza offriredelle alternative. Abbiamo dovuto anche subire la balordaggine deldoppio Grab ( leggi duplice anello di piste ciclabili) proposta daMarino: i romani hanno bisogno di altro, hanno bisogno di autobusche funzionino e non inquinino, che passino con frequenza doppia,hanno bisogno di parcheggi, tanti parcheggi, dovunque, per non es-sere costretti alla doppia fila, hanno bisogno di poche regole mamuscolarmente fatte rispettare.

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Andate a nome nostro

a pagina 12

All’internol’inserto

di Sanitàdel Lazio

LazioLazio

ladel

anitàSSNUMERO 22 ANNO I VENERDÌ 29 MAGGIO 2015IL PUNTO

IN PRIMO PIANO

Cosa nasconde il braccio di ferro Gruppo S.Raffaele-Regionea pagina 8

a pagina 9

La sanità dei Castelliostaggio della politica

S iamo ormai alla farsa finale, è il

collasso della sanità accredi-

tata? La crisi riguarda grandi e

piccoli, non si salva nessuno.

Non è solo un problema del

Gruppo San Raffaele o della piccola Villa

Betania, del Gruppo Garofalo, dell’Ini o di

altre realtà minori. Il sistema non regge più

e la Cabina di Regia decide chi salvare e chi

mandare a fondo. Il San Raffaele, leggi To-

sinvest, è una corazzata, conta ben tredici

strutture nel Lazio, compreso anche

IRCCS San Raffaele della Pisana (140 ri-

cercatori), l’annuncio della chiusura e dei

licenziamenti viene dopo uno scontro av-

venuto al tavolo tecnico svoltosi negli uffici

regionali. Dunque sospensione di tutte le

attività sanitarie erogate, licenziamento di

tremila dipendenti impegnati nell’assi-

stenza a pazienti anziani e fragili e a bam-

bini con gravi disabilità intellettive. La

proprietà denuncia l’atteggiamento dilato-

rio e sprezzante (molti altri imprenditori

possono sottoscrivere) della cabina di regia

della Regione Lazio, guidata dall’inaffon-

dabile ex consigliere regionale Alessio

D’Amato, che con i suoi “no” praticamente

impone la chiusura delle strutture San Raf-

faele che vantano nei confronti della Re-

gione crediti pesanti e attualmente

ricoverano quasi cinquemila pazienti.

Bisogna ricordare che l’allora Commissario

ad Acta per la Sanità, Filippo Palumbo,

nel lontano febbraio del 2013 si era impe-

gnato al pagamento delle prestazioni sani-

tarie erogate dal San Raffaele di Cassino,

una delle tredici strutture colpite oggi da

Nicola Zingaretti, che in quest’ultimo pe-

riodo corre ad inaugurare fantomatiche

“Case della salute” che non hanno alle

spalle nessuna organizzazione sanitaria.

Ma le stesse promesse il governatore le ha

fatte ad altri e non le ha mantenute

Ci piacerebbe sapere dove saranno ricove-

rati ed assistiti tutti coloro i quali si sono

rivolti e/o si rivolgono alle strutture accre-

ditate del San Raffaele del Lazio. Mentre

parliamo di grossi numeri non vogliamo e

non possiamo dimenticare i cento cin-

quanta lavoratori della Casa di Cura Villa

Betania, struttura funzionante per il Ser-

vizio Sanitario Regionale con la conven-

zione ex Pio Istituto. I Sindacati di Villa

Betania denunciano la irresponsabilità

della ASL RME, quella che si deve unifi-

care, secondo la zarina Flori De Grassi,

con la ASL RMA.Dove finiranno i cento cinquanta lavora-

tori a rischio licenziamento? Andranno ad

allargare la schiera dei licen ziati: tutti in-

sieme a spasso, sotto le finestre di casa Zin-

garetti..

Il Corvo

È il collasso della sanità accreditata?

Alessio D’Amato

Venticinque comunidomenica alle urne

di Carlo Rebecchi

di Giulio Terzi

IL CENSIS SCOPRE L’ACQUA CALDA E L’AMMINISTRAZIONE CAPITOLINA FA SPALLUCCE

segue a pagina 3

Roma non può morire di traffico

Page 2: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - VENERDI' 29 MAGGIO 2015

PRIMO PIANO venerdì 29 maggio 2015 pagina 2

LA QUESTIONE RIFUGIATI METTE IN CRISI IL CAMPIDOGLIOPRIMO PIANO

Era Roma cittàdell’accoglienza. Siè trasformata nellaCapitale deglisgomberi. Ha im-

piegato poco più di un anno ilsindaco Ignazio Marino a cam-biare strategia sugli immigrati esui profughi: era disposto adaprire le porte per garantire l’in-gresso a chi scappava dalleguerre, adesso l’inversione a ‘U’.Il Giubileo è alle porte, i citta-dini chiedono decoro e legalità.E l’inquilino del Campidoglioche fa? Scarica il peso sulla pro-vincia. Sarà l’area metropolitanaa subire il peso dei nuovi centriper i rifugiati. Da Frascati a Ma-rino, da Monte Compatri aRocca di Papa, passando perGenzano: saranno 700 le per-sone che arriveranno a breve suiCastelli Romani. Nessuna possibilità di scelta: lalettera del prefetto Franco Ga-brielli è perentoria. Ogni Co-mune dovrà prestare soccorso,gli arrivi stabiliti sulla base dellapopolazione residente: lo0,15% degli abitanti castellani.Che non ci stanno e sono prontialle barricate. Nell’ordine delsuccessore di Pecoraro, non c’èspazio per i dubbi: “Far perve-

nire allo scrivente la mappadelle strutture dove ospitare gliimmigrati”.Per ognuno di loro saranno “ga-rantiti 35 euro”. Soldi utili per le

questioni amministrative e di in-tegrazione. Perché gli enti localidovranno garantire, con quellacifra, assistenza sanitaria, pasti(3 al giorno), un servizio di tra-

sporto pubblico. E anche unascheda telefonica. Con la menteche corre a Mafia capitale, con ilras delle coop rosse Buzzi che –intercettato – diceva: “Questi

rendono più della droga”.Velletri dovrà accoglierne 79mentre, Albano 61 rifugiati,Genzano 36, a Frascati 33,Grottaferrata 30, ad Ariccia 29,

di Giovanni Santoro

Marino in un anno ha cambiato idea e strategia su immigrati e profughi: era disposto ad aprire le porte a chi scappa dalle guerre,ora scarica tutto sull'area metropolitana. Il Giubileo è alle porte e i cittadini chiedono decoro e legalità nella capitale. Il prefetto

Gabrielli non dà possibilità di scelta, ogni comune della provincia dovrà prendersi la sua quota di disperati (di passaggio?). Ma c'è chi non ci sta e minaccia barricate. Cova la rivolta ovunque, ai Castelli siamo quasi alla guerriglia urbana

ARoma, che Sel sarebbe statoprima o poi costretto a decidere «con chi stare » è diventato evi-

dente subito dopo la nomina di Marino asindaco. Troppo diversi l’appoccio dellacoalizione di maggioranza e del «Mar-ziano» ai problemi dei romani, la primadi stampo « vecchio Pd» (quello di Ber-sani e D’Alema, per intenderci) ; il se-condo pronto ad andare verso ilcentrodestra.Per mesi lo scontro è stato tra Marino e ilPd, la formazione piu`forte della maggio-ranza, con Sel « alla finestra » , tantoc’era il partito democratico a tentare difermare Marino. Poi alla guida del Pd èarrivato Renzi, leader del «nuovo Pd »che cerca di costruire (aprendo al centro)

il « Partito della Nazione », e sia purelentamente questo ha cambiato le cartesul tavolo : sia pure lentamente il Pd ro-mano è stato costretto ad allinearsi sullalinea Renzi. A fare opposizione « di sini-stra » a Marino il Sel è venuto a quelpunto a trovarsi in prima linea.Se ne è resa conto l’Italia intera quandola settimana scorsa i giornali nazionalihanno pubblicato il resoconto della mani-festazione organizzaza da tutti i sinda-cati capitolini contro il sindaco Marino.In prima fila, alla testa del corteo che haattraversato la città, c’era addirittura ilcapogruppo di Sel nell’aula Giulio Cesare,Gianluca Peciola. A livello di politica cit-tadina, una « bomba » che ha fatto pas-sare in secondo piano il numero eseguo di

manifestanti (circa 2.000) a fronte di unnumero di dipendenti capitolini che su-pera le ventimila unità (cui andrebberopoi aggiunti i dipendenti dell’Atac e del-l’Ama). Bomba il cui effetto è stato ampli-ficato dalla reazione del vicesindacoNieri, che ha definito la manifestazione «una buffonata», dichiarazione alla qualePeciola ha replicato con un categorico: «Il nostro posto era lì». Sottolineato dal-l’affermazione, fatta in precedenza inpiazza, che se la giunta ha fatto cosebuone (le unioni civili, la sfida a Cerionisulla spazzatura) e da una forte autocri-tica, perché «la nostra maggioranza – haaffermato – pecca di capacità di incideresu temi cruciali come la casa, i dipendentipubblici, l’accoglienza». Nieri ha contro-

replicato chiedendo a Vendola di chiarire«qual è la linea di Sel a Roma », « dite-melo – ha precisato – perchè io non mi vo-glio fare strumentalizzare. Se dobbiamofare opposizione esco dalla giunta e passoin minoranza». Non è soltanto Nieri achiedere (a Vendola) quale è la linea delpartito. Anche le altre componenti dellamaggioranza capitolina vorrebbero sa-perlo, come si evince da documenti firmatidai responsabili romani del Pd, dellaLista civica Marino e dal Centro Demo-cratico. Per il momento se ne discute, e cisi scontra, senza mostrarlo all’esterno ;ma è evidente che le cose cambieranno ap-pena saranno piu ‘ chiari i progetti diRenzi.

Carlo Rebecchi

segue dalla prima pagina

Il futuro di Marino è nelle mani di Sel?

Da città dell’accoglienzaa capitale degli sgomberi

Page 3: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - VENERDI' 29 MAGGIO 2015

PRIMO PIANOvenerdì 29 maggio 2015 pagina 3

Le biciclette? Ma si è mai pensato aisette colli, ai saliscendi che condi-zionano mezza Roma, alla popola-

zione anziana che rappresenta una fettapiù che determinante della popolazione perle scelte di viabilità da parte della Ammi-nistrazione? Gli anziani vanno in bici-cletta? Par di impazzire sentendo parlaredi traffico sindaco e assessori. Si chiudonoi Fori per preservare l’area monumentale,per regalarla ai turisti: e si manda a pezziun quadrante di Roma, si aumentano le ta-riffe della sosta, si tolgono i parcheggi gra-tuiti. Senza pensare a quelle decine dimigliaia di lavoratori nel mondo del com-mercio, della ristorazione, del turismo, chevengono dalla periferia, dalla provincia eche tornano a casa ad orari impossibili e

senza mezzi pubblici disponibili: dovecome e quanto devono pagare per parcheg-giare? Dicevamo di una segnaletica fuoridal tempo e dallo spazio: possibile che neltappo-imbuto di via Cipro ( è nella top-tendelle strade impossibili di Roma) si regi-strino nove stop al traffico (semafori, pe-donali, strisce) nel giro di seicento metri?Anche un bambino sarebbe capace di snel-lire il traffico in quella strada. Gli ammi-nistratori no. Come cornice di questodiscorso c’è infine il servizio pubblico, sot-terraneo e di superfice. Ed è da qui cheprende le mosse il Censis (che di tuttoquello che abbiamo detto non fa cenno):«Una mobilità densa e vischiosa. Il talloned'Achille di Roma è il traffico. I problemiquotidiani della mobilità urbana penaliz-

zano non solo la vita dei residenti, ma sonovalutati sempre più criticamente da tutte lecategorie di visitatori. Roma è l'unica ca-pitale europea in cui il servizio di trasportopubblico non rappresenta la spina dorsaledella mobilità cittadina. Basti considerareche nell'ora di punta della mattina assorbeappena il 28% della domanda di mobilità.La maggioranza dei romani (il 58%) ri-tiene che il principale fattore che mancaalla capitale per essere una città modernaè proprio un efficiente sistema di trasportopubblico, questione anteposta persino allavivacità economica e occupazionale (se-gnalata dal 45% dei cittadini) . Adesso chelo sappiamo ci sentiamo molto meglio, e iltraffico sembra addirittura più snello. Ag-giunge poi il Censis: «Aa Roma la concen-

trazione dei mezzi privati è impressio-nante. All'enorme parco circolante (2,5 mi-lioni di veicoli, di cui 1,9 di automobili)corrisponde un tasso di motorizzazioneelevatissimo (856 veicoli ogni 1.000 abi-tanti), che non ha eguali tra le grandi ca-pitali europee (a Parigi è pari a 415 veicoliogni 1.000 abitanti, a Londra scende a398). Di conseguenza, il tempo medio dispostamento di chi viaggia in auto a Romanelle ore di punta del mattino si attesta sui45 minuti a causa della congestione del si-stema viario». Tanto di cappello. Ma conle statistiche non si risolvono i problemi.Qualcuno ha mai interrogato sul serio gliautomobilisti, i tassisti, i guidatori degliautobus?

Giulio Terzi

segue dalla prima pagina

Roma non può morire di traffico

Nessuna risposta per il barbone di Piazza Morelli

P apa Francesco li nutre,consente loro di lavarsi, liospita. Il Comune diRoma è distratto da altro,aveva appaltato il sociale

a partner quanto meno discutibili,oggi lascia il campo libero a S.Egidioe alle associazioni di volontari. Esi-ste un servizio specifico, a dire ilvero, e svolge una discreta attivitàcon qualche risultato. Ma nellamedia rappresenta un’arma spun-tata. Abbiamo provato ad “adottare”un barbone in difficoltà, abbiamomandato ripetute segnalazioni, poi cisiamo rivolti direttamente all’asses-sore competente, alla Danese. Ab-biamo utilizzato la mail istituzionale,non la legge nessuno? Abbiamo ten-tato vie traverse e tortuose. Niente.Ma non ci arrendiamo. Pubbliche-remo questa foto finchè non vedremomuoversi qualcosa da parte del Cam-pidoglio. Sperando che non siatroppo tardi.

SEGNALATO AI SERVIZI COMPETENTI E ALL'ASSESSORE DANESE DA 27 GIORNI

a Rocca di Papa 25, 20 a Lanu-vio e Lariano, 13 a Castel Gan-dolfo, 18 a Monte Compatri e 3a Nemi. I sindaci della zona siconsultano; pronti a scrivereuna lettera in cui spiegare il per-ché dei loro ‘no’, con capofila ilmonticiano Marco De Carolis.Altri tacciano. Altri ancora sonosul piede di guerra, ma nonmanca chi è disposto a sacrifi-care parte del consenso eletto-rale per rispondere allachiamata della solidarietà.Genzano, sotto la spinta di Ri-fondazione Comunista, ha ri-sposto alla manifestazione diForza Nuova. Con il sindacoFlavio Gabbarini che chiarisce:“Nessuna ondata ma poche de-cine di persone, come predispo-sto, in un quadro dicondivisione dell'emergenzadei flussi migratori”. Il luogoadatto sarebbe, per il primo cit-tadino, l’hotel Primus. A Roccadi Papa, il sindaco PasqualeBoccia ha risposto al prefettorendendosi disponibile a ospi-tarli. Conditio sine qua non: “Apatto che si tratti di minori nonaccompagnati, essendo presentisul territorio adeguate case fa-miglia. Per gli altri non ci sonostrutture adeguate”.Situazione da guerriglia urbanaa Marino. La città, che ha la suaguida Fabio Silvagni ai domici-liari per una questione di ap-palti e sponsor, si è vista

arrivare 80 tra donne e uomini.“senza alcun preavviso”. Il Co-mune chiede a Gabrielli di bloc-care l’iter. Facendo leva suquestioni tecnico-burocratiche.

La polemica non si è fatta atten-dere e sulla questione inter-viene anche l’ex sindacoAdriano Palozzi. Il consigliereregionale sottolinea come l’am-

ministrazione sia stata “infor-mata solo all’ultimo preavviso esenza preavviso”. “Le palazzineindividuate, inoltre, sono giàabitate da alcune famiglie ita-

liane che, dopo aver acquistatocasa e aperto un mutuo, ri-schiano di ritrovarsi a vivere inun centro di accoglienza controla loro volontà”, continua l’espo-nente di Forza Italia.E la tensione sale. Nei giorniscorsi sono andati a fuoco gliappartamenti che avrebbero do-vuto ospitare i migranti. Di-strutti i mobili e infranti i vetridelle finestre. La paura dei resi-denti è che in quei 40 metriquadri, in cui andrebbero a vi-vere anche 9 persone, si pos-sano nascondere i cosiddettiforeign fighters: i terroristi delloStato Islamico pronti a colpirel’Occidente, nella loro pseudoguerra di religione. Allora laproposta alternativa: la solu-zione potrebbe essere un ostellocomunale chiuso da mesi, dopoil fallimento della società che loaveva in gestione. Ma i i Castellisi preparano alla mobilitazione.

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I l bando per rimpol-pare la flotta di au-tobus di Romauscirà a ore, proba-bilmente in Gaz-

zetta ufficiale già a giugno.Quello che è dato sapere èche l'Atac intende poten-ziare il servizio pubblicodella Capitale con 700 nuovibus in vista del Giubileo checomincerà a dicembre. Sa-rebbe un'ottima notizia senon fosse che solo qualchemese fa - sull'altare dei costida tagliare e della presuntarazionalizzazione del servi-zio pubblico - proprio ilCampidoglio abbia provve-duto a segare il 20% dellecorse. Delle due l'una: o eranotroppe allora le corse (e al-lora aveva ragione Marino a"razionalizzare"), oppure i700 autobus tardivamenteordinati sono un escamotagepolitico per evitare che dadicembre, con i pellegriniappiedati, si possa dire: cosasta facendo il Comune?Il problema è che Roma - equesta volta non è certocolpa di Marino - è cronica-mente in ritardo con le infra-strutture per portare la CittàEterna nel 21esimo secolo.Abbiamo meno di un terzodelle reti metropolitane ri-spetto alle altre grande capi-tali europei. Abbiamotroppe macchine per abi-tanti, abbiamo una flotta di mezzi pub-blici tra le più vecchie del mondo. Eppureci permettiamo di perdere mesi in discus-sioni su come e cosa fare. Non è credibileavere la verità in tasca. Però almeno avereun barlume di linea guida. Di progettua-lità. Che non può essere solamente per-dere oltre 18 mesi della parzialepedonalizzazione di via dei Fori Imperiali.Il governo ha ribadito che non concederà

- nonostante le insistenze - nuovi e ulte-riori fondi a Roma per il Giubileo. Né300, e neppure i 200 milioni auspicatidalla giunta. L'unica partita straordinaria - gestita di-rettamente dal governo - sarà l'assunzionefuori blocco di 2.500 agenti che servi-ranno per il 2016 anche a supplire allecroniche carenze d'organico delle forzedell'ordine. La gestione della macchina

organizzativa giubilare - lo ribadiamo -non sarà appaltata a Marino e compagnia.Matteo Renzi è troppo scaltro e spregiu-dicato - ma pure calcolatore - per affidaread un politico un evento mediatico di por-tata mondiale. Forse il suo governo trabal-lerà nei prossime mesi, però per lamancanza di alternative politiche con-crete è ipotizzabile che possa vivacchiarefino al 2017, o ai primi mesi del 2018. Co-

munque - salvo incomputa-bili incidenti di percorso -Renzi sarà il presidente delConsiglio che si intesterà ilGiubileo straordinario dellaMisericordia. Marino verràlasciato in terza fila con lasua bella fascia tricolore dirappresentanza a fare dacontorno alle cerimonie uf-ficiali.E poi se almeno avesse ilsupporto dei romani - eavesse amministrato benela città negli ultimi 2 anni -avrebbe potuto battere ipugni sul tavolo e reclamarela gestione dell'evento. Pur-troppo i romani sanno bene

come è andata: dopo la ge-stione Alemanno Marinoavrebbe dovuto rappresen-tare la svolta. Invece è sal-tato fuori che la maggiorenovità sono le biciclettecon cui si sposta il sindacoin una città di Sette colli.Opportunità e buon sensoavrebbero suggerito diadottare magari dei mezziecologici (ibridi, elettrici),più funzionali. Magarispuntare come in Germa-nia, Norvegia, Francia, Spa-gna, degli sgravi fiscalifenomenali per i romaniche avessero optato per unmezzo di ultima genera-zione. Invece no. Ora, passata la tornata re-gionale, il governo assu-merà pubblicamente la

decisione di affidare la gestione del-l'evento religioso ad un uomo di provatafede e dimostrata esperienza. Probabil-mente l'attuale prefetto o il predecessore.A Marino non resteranno che le briciole.Se proprio gli andrà bene Marino potràavere la medaglietta di commissario (maben affiancato da due vice operativi). Forse, a volte, bisognerebbe avere la capa-cità di fare un passetto indietro. Forse...

CRONACHE venerdì 29 maggio 2015 pagina 4

SCENARIVERSO IL GIUBILEO

di Leonardo Giocoli

Ignazio sotto scaccoA giugno giochi chiusi

Il commissariamento è questione di giorni. E dopo aver tagliato il 20%delle corse nel maggio dello scorso anno, ora l'Atac pubblica un bando

per prendere (in leasing) ben 700 nuovi mezzi. Solo che neppure una flotta nuova potrà risolvere i ritardi cronici delle infrastrutture.

Abbiamo solo un quarto delle metropolitane rispetto agli altri Paesi europei. E si continua a puntare sul trasporto su gomma

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Anche 25 comuni del Lazio sono coinvoltinell’election day del 31 maggio prossimo,su un totale di 378 dell’intera regione. Inpratica, si tratta del 6,6% dei comuni lazialiche dovranno eleggere sindaco e consiglio

comunale. Non in tutti i comuni le modalità di voto sa-ranno le stesse: infatti nei centri con popolazione legalesuperiore ai 15 mila abitanti è previsto un turno di bal-lottaggio, il 14 giugno prossimo. Data unica, senza bal-lottaggio per i comuni con meno di 15 mila abitanti, chein questo caso rappresentano la maggioranza, ben 20 sultotale dei 25 che andranno al voto. In campo vecchie glo-rie (da Moffa a Colleferro a Troja ad Arcinazzo) e giova-nissimi aspiranti sindaci. E' un test di notevole interessepolitico soprattutto nell'area dei Castelli. Con unosguardo all'evoluzione della situazione politica in Cam-pidoglio (ora c'è anche l'area metropolitana) e alla politicanazionale. Un test sulla crisi del centro destra e sugli effettidelle divisioni all'interno del partito egenome, il PdMa vediamo, provincia per provincia, quali sono i co-

muni che domenica prossima andranno alle urne. Sono9 in provincia di Frosinone: Belmonte Castello (778 abi-tanti), Ceccano (23.098), Fiuggi (9.645), Fontana Liri(2.993), Guarcino (1.658), Patrica (3.084), PiedimonteSan Germano (6.036), Pontecorvo (13.223) e Trevi nelLazio (1.853). Sono soltanto due i comuni chiamati alvoto in provincia di Latina: si tratta di Fondi (37.180) edi Ventotene (691). E ugualmente due sono i comuniche voteranno in provincia di Viterbo: Blera (3.356) eBomarzo (1.814). In provincia di Rieti si vota invece intre centri: Castelnuovo di Farfa (1.047), Marcetelli (97)e Montebuono (917). E poi la provincia di Roma, checome quella di Latina eleggerà il maggior numero di sin-daci e consigli comunali con i suoi nove centri chiamatialle urne. Si tratta di Albano Laziale (38.433), ArcinazzoRomano (1.394), Colleferro (21.574), Marano Equo(786), Montelanico (2.152), Palombara Sabina(12.167), Roiate (749), San Gregorio da Sassola(1.553) e Zagarolo (16.922).Nei cinque comuni con un numero di abitanti superiore

a 15 mila (Ceccano, Fondi, Albano Laziale, Colleferroe Zagarolo) il turno di ballottaggio, nel caso nessunodegli aspiranti sindaci raggiunga il 50% più uno dei voti,è previsto per domenica 14 giugno. In questo caso, vin-cerà chi avrà ottenuto il maggior numero dei voti. Glielettori si troveranno dinanzi una scheda di colore az-zurro con sopra stampati i nomi dei candidati a sindacoe a fianco i simboli delle liste che lo appoggiano. I modiin cui si può votare sono tre. È possibile tracciare unsegno solo sul nome del candidato, e in questo modo sidà la preferenza a lui, ma non alla lista o alle liste che losostengono. È possibile tracciare un segno solo sul sim-bolo di una lista, e in questo caso si dà la preferenza adessa e anche al candidato sindaco collegato. È possibiletracciare un segno sul simbolo di una lista e sul nome diun candidato, anche non collegati fra loro; in questocaso si tratta del voto disgiunto. Va ricordato inoltre cheè possibile indicare una preferenza per 1 o 2 consiglieri,purché questi siano di sesso differente (maschio e fem-mina). Per vincere bisognerà ottenere il 50%+1 dei voti

e nel caso questo non si verifichi, toccherà andare al bal-lottaggio fra i due candidati che avranno ottenuto ilmaggior numero di voti.Nei venti comuni del Lazio con meno di 15 mila abitantigli elettori riceveranno una scheda di colore azzurro, sullaquale sono stampati i nomi dei candidati sindaci con ac-canto i contrassegni delle liste che li sostengono. Non èprevisto il voto disgiunto, per cui se si esprime la prefe-renza ad un sindaco, automaticamente si vota la lista chelo appoggia. Sono possibili le preferenze per i consigliericomunali, ma c'è da fare una ulteriore distinzione per icomuni minori (popolazione sotto i 5.000 abitanti). Peri comuni con meno di 15.000 abitanti si possono espri-mere due preferenze, purché siano di genere differente,mentre per quelli inferiori a 5.000 abitanti si può espri-mere una sola preferenza. Per vincere bisogna ottenereil maggior numero di voti, anche soltanto uno in più. Ilballottaggio è previsto solo nel caso in cui ci sia parità as-soluta e nel caso dovesse capitare un ulteriore pareggio,diventerà sindaco il candidato più anziano fra i due.

CRONACHEvenerdì 29 maggio 2015 pagina 5

PROVINCIA DI VI-TERBOBlera sindaco uscenteFrancesco CIAR-LANTIlista civica

Bomarzosindaco uscenteRoberto FURANOlista civica

PROVINCIA DI RIETICastelnuovo di FarfaCommissario straordinarioLuisa CORTESI

Marcetellisindaco uscenteDaniele RAIMONDIlista civica

Montebuonosindaco uscenteDario SANTORIlista civica

Albano Lazialesindaco uscenteNicola MARINIcentrosinistra

Arcinazzo Romanosindaco uscenteGiacomo TROJAlista civica

ColleferroCommissario straordinarioAlessandra DE NOTARISTE-FANI

Marano Equosindaco uscenteFranco TOZZIlista civica

Montelanicosindaco uscenteSimone TEMOFONTEcentrosinistra

Palombara Sabinasindaco uscentePaolo DELLA ROCCAlista civica

Roiatesindaco uscentePatrizio BATTISTIlista civica

San Gregorio di SassolaCommissario straordinarioGianni CAPUZZI

Zagarolosindaco uscenteGiovanni PANICCIAcentrosinistra

Fondisindaco uscenteSalvatore DE MEOcentrodestra

Ventotenesindaco uscenteGiuseppe ASSENSOlista civica

PROVINCIA DI FROSINONEBelmonte Castellosindaco uscenteAntonio IANNETTAlista civica

CeccanoCommissario straordinarioEmilio Dario SENSI

Fiuggisindaco uscenteFabrizio MARTINIlista civica

Fontana Lirisindaco uscenteGiuseppe PISTILLIlista civica

Guarcinosindaco uscenteGiuseppe DI VICOlista civica

PatricaCommissario straordinarioSTEFANIA GALELLA

Piedimonte San Germanosindaco uscenteDomenico IACOVELLAlista vivica

PontecorvoCommissario straordinarioErnesto RAIO

Trevi nel Laziosindaco uscentePierfilippo SCHINAlista civica

PROVINCIA DI ROMA

PROVINCIA DI LATINA

DOMENICA SI VOTA IN 25 COMUNI

In campo vecchie glorie (da Moffa a Troja) e giovanissimi aspiranti sindaci con uno sguardo al Campidoglioe alla politica nazionale. La crisi del centro destra e le divisioni all'interno del partito egemone, il Pd. A Ceccano, Fondi, Albano Laziale, Colleferro e Zagarolo si potrà andare al ballottaggio, il 14 giugno

ELECTION DAY

Alle urne con rabbia e preoccupazione

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CRONACHE venerdì 29 maggio 2015 pagina 6

Per un paio d'anni sono stato residente a Marsiglia

per lavoro e da poco sono tornato a Roma. Che de-

lusione! Mi dispiace dirlo, ma Marsiglia batte

Roma 4-0 in pulizia, efficienza, trasporti e buon vivere.

In questi due anni la seconda città francese si è fatta

bella, pulita, ordinata. Più accogliente, ottimista e vivace

dal punto di vista culturale. Essere stata scelta nel 2003

come capitale europea della cultura le ha fatto molto

bene. La zona dei Docks, giù al porto nuovo, dove arri-

vano e partono decine di traghetti e navi da crociera, è

stata bonificata ed ospita oggi negozi e locali alla moda,

caffè, bistrot. Il porto vecchio continua a essere il cuore

pulsante della città: vivace, animato, sicuro. Due nuovis-

sime linee di tram attraversano il centro cittadino assi-

curando un trasporto veloce e silenzioso. E in questa

città cosmopolita bianchi e neri, cristiani e musulmani,

francesi e arabi sono molto ben integrati.

Il servizio di nettezza urbana è efficiente e ordinato, con

sistemi di raccolta semiautomatica - almeno in alcune

zone - incentrati su grandi serbatoi interrati, un sistema

usato anche a Santander in Spagna e finanziato con

soldi (spesi bene) dell'Unione Europea.

Il mio rientro a Roma per certi versi è stato

traumatico. Sporcizia dappertutto, molti angoli

della città al buio, maleodoranti e insicuri. Men-

dicanti dappertutto, insistenti e sporchi. Intol-

leranza verso gli immigrati che percepisci a

pelle, soprattutto se sali su un autobus o prendi

la metro.

Ma è soprattutto l'insicurezza che mi colpisce.

E non solo per quello che leggo sui giornali.

Nella zona dove abito, al Tiburtino, incontro

continuamente ubriachi e drogati. Anche cam-

minare per strada, la sera, non è più un pia-

cere, ma piuttosto un incubo. Amministratori

romani, per favore, fate qualcosa! E magari an-

date a Marsiglia a copiare qualche buona idea.

Giulio B. - Roma

Invitiamo i cittadini di Roma e del Lazio a denunciare le cose che non vanno

con foto ed email a questo indirizzo:

[email protected]

Marsiglia batte Roma 4 a 0

Squallore, abban-dono e incuria:ecco il parcheggiodel Galoppatoio diVilla Borghese, uno

dei parchi storici di Roma, im-merso nel centro della capitale epotenziale vetrina per i turisti.Che però, insieme ai romani, siritrovano a contemplare la terradesolata, l’ombra di quella che fula “dolce vita romana”. Da anniquel parcheggio ospita rifiuti emacchine di dubbia prove-nienza; vano ognitentativo di boni-fica, passato ancheattraverso un pro-getto fallimentaredi project finan-cing. Eppure, sa-rebbe manna dalcielo per chi è co-stretto ad usarel’auto per spostarsie arrivare in cen-tro, per chi quoti-dianamente è alleprese con mezzipubblici sempremeno efficienti.Sarebbe una risorsa preziosa nella vi-sione che il sindaco Ignazio Marino hadi una Roma e di un centro storico pro-gressivamente svuotato da auto e moto-cicli. Inutile cercare colpevoli, queldegrado si accompagna di pari passocon un rimpallo di responsabilità inter-minabile. E tanti esercizi commerciali,che lì avevano scelto di aprire la lorosede, sono costretti a chiudere i bat-tenti.Ma è tutta l’area intorno che avrebbe bi-sogno di un restyling radicale, a comin-ciare dal sottopassaggio che collega viaVeneto a piazza di Spagna. Dopo un lun-ghissimo periodo di pessima o assente ge-

stione, percorrere il tunnel significa farelo slalom tra porzioni di pavimento di-

velto, pareti sudice, scalemobili e tappeti troppospesso fermi, con quellabarriera del gradino d’in-gresso da via del Bottino, ilsenso di insicurezza per chipercorre i lunghi corridoi,l’illuminazione monotona

e inadeguata con i cavi elettrici a vista e levetrine disadorne dove nessuno posa più

uno sguardo. Ma di lavori, nemmeno l’om-bra. Eppure la società che ge-

stisce il parcheggio, la SabaItalia, si era impegnata a met-terli in cantiere incassando ladisponibilità del Comune diRoma a rinunciare a svariatimilioni di euro di introiti, apatto che le opere necessarievenissero effettuate. Quelparcheggio, secondo il pro-getto, era destinato a trasfor-marsi nel nuovo hub dellamobilità capitolina: nomeassai pomposo per una strut-tura che, stando al progettodella Saba Italia, doveva con-tenere circa 2 mila posti auto,stalli per moto, pullman turi-stici e bus elettrici, oltre acirca 350 box privati, galleriepedonali e altri servizi. Ap-provato in conferenza di ser-vizi, il progetto dove a esserea costo zero per l’amministra-zione capitolina, che avrebberinunciato agli introiti a fa-vore della Saba, che dal cantosuo si impegnava ad investirecirca 140 milioni di euro neilavori, con inizio previsto nelgiugno 2013 e completa-mento entro 36 mesi. A di-stanza di anni, i romanistanno ancora aspettando chequei lavori comincino. Men-

tre la società che gestisce l’impianto con-tinua ad intascare cifre faraoniche da chilascia lì la propria auto, senza far nulla.Inutile chiederne conto a qualcuno. Né al-l’allora sindaco Alemanno, men che maial successore Ignazio Marino e al suo as-sessore al traffico e alla mobilità Improta.E il parcheggio del galoppatoio di VillaBorghese, con annessi e connessi, conti-nua ad essere terra di nessuno.

REALIZZATO SOTTO IL GALOPPATOIO È ORA TERRA DI NESSUNOPRIMO PIANO

Il parcheggio di Villa Borghesetra promesse tradite e degrado

Doveva diventare il nuovo hub della mobilità capitolina. Ma i lavori, completamente a carico della società che gestisce la struttura

e in programma da giugno 2013, non sono mai cominciati. Sulla carta duemila posti auto, stalli per moto, bus turistici ed elettrici e gallerie pedonali per un costo di 140 milioni. Nulla è stato fatto

Page 7: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - VENERDI' 29 MAGGIO 2015

LazioLaziola

del

anitàSSNUMERO 22 ANNO I VENERDÌ 29 MAGGIO 2015

IL PUNTO IN PRIMO PIANOCosa nasconde il braccio di ferro Gruppo S.Raffaele-Regione

a pagina 8 a pagina 9

La sanità dei Castelliostaggio della politica

Siamo ormai alla farsa finale, è ilcollasso della sanità accredi-tata? La crisi riguarda grandi epiccoli, non si salva nessuno.Non è solo un problema del

Gruppo San Raffaele o della piccola VillaBetania, del Gruppo Garofalo, dell’Ini o dialtre realtà minori. Il sistema non regge piùe la Cabina di Regia decide chi salvare e chimandare a fondo. Il San Raffaele, leggi To-sinvest, è una corazzata, conta ben tredicistrutture nel Lazio, compreso ancheIRCCS San Raffaele della Pisana (140 ri-cercatori), l’annuncio della chiusura e deilicenziamenti viene dopo uno scontro av-venuto al tavolo tecnico svoltosi negli ufficiregionali. Dunque sospensione di tutte leattività sanitarie erogate, licenziamento ditremila dipendenti impegnati nell’assi-stenza a pazienti anziani e fragili e a bam-bini con gravi disabilità intellettive. La

proprietà denuncia l’atteggiamento dilato-rio e sprezzante (molti altri imprenditoripossono sottoscrivere) della cabina di regiadella Regione Lazio, guidata dall’inaffon-dabile ex consigliere regionale AlessioD’Amato, che con i suoi “no” praticamenteimpone la chiusura delle strutture San Raf-faele che vantano nei confronti della Re-gione crediti pesanti e attualmentericoverano quasi cinquemila pazienti.Bisogna ricordare che l’allora Commissarioad Acta per la Sanità, Filippo Palumbo,nel lontano febbraio del 2013 si era impe-gnato al pagamento delle prestazioni sani-tarie erogate dal San Raffaele di Cassino,una delle tredici strutture colpite oggi daNicola Zingaretti, che in quest’ultimo pe-riodo corre ad inaugurare fantomatiche“Case della salute” che non hanno allespalle nessuna organizzazione sanitaria.Ma le stesse promesse il governatore le ha

fatte ad altri e non le ha mantenuteCi piacerebbe sapere dove saranno ricove-rati ed assistiti tutti coloro i quali si sonorivolti e/o si rivolgono alle strutture accre-ditate del San Raffaele del Lazio. Mentreparliamo di grossi numeri non vogliamo enon possiamo dimenticare i cento cin-quanta lavoratori della Casa di Cura VillaBetania, struttura funzionante per il Ser-vizio Sanitario Regionale con la conven-zione ex Pio Istituto. I Sindacati di VillaBetania denunciano la irresponsabilitàdella ASL RME, quella che si deve unifi-care, secondo la zarina Flori De Grassi,con la ASL RMA.Dove finiranno i cento cinquanta lavora-tori a rischio licenziamento? Andranno adallargare la schiera dei licen ziati: tutti in-sieme a spasso, sotto le finestre di casa Zin-garetti..

Il Corvo

È il collasso della sanità accreditata?

Alessio D’Amato

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Laziola delSSanità Lazio CRONACHE venerdì 29 maggio 2015 pagina 8

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BUONE NOTIZIE, MA SOSPETTE, VISITA E ANNUNCIO A UNA SETTIMANA DALLE ELEZIONI COMUNALI

Èun problema di metodo e di so-stanza, visto che in ogni caso inmezzo ci sono cinquemila pa-zienti che certo tremano difronte all’incognita del futuro e

tremila dipendenti che si vedono arrivare lelettere di licenziamento, vere o fasulle chesiano. Diciamo che a spanne 6-7mila famiglievivono ore di angoscia senza poter fare nullae senza avere alcuna responsabilità. Ostaggidella politica, ostaggi di un braccio di ferroinfinito che passa sulle loro teste e che li vedecomunque vittime., danni collaterali. E’ im-morale che ciò accada ed è immorale che unaamministrazione pubblica non sappia trovareuna soluzione, quale che sia. Stiamo par-lando del confronto tra il Gruppo S.Raffaele(leggi Tosinvest) e la Regione. Ma il di-scorso si può estendere a decine di altri con-tenziosi di questo tipo irrisolti, nel panoramadella sanità regionale. Il potere politico-am-ministrativo tiene per il collo imprenditorigrandi e piccoli, migliaia di lavoratori e di ma-lati. Senza pietà. Dove sia il torto e dove la ra-gione arrivati ad un certo punto non haimportanza. Non si deve arrivare ad un puntolimite, al ricatto incrociato. La nota delGruppo S. Raffaele è senza via di scampo,chiudiamo perché la Regione ci costringe afarlo, le lettere di licenziamento sono già par-tite, prima si pensava che il confronto musco-

lare fosse solo su alcune situazioni circo-scritte, oggi si scopre che la rottura è su tuttii fronti. Sono grandi numeri ma nessuno sisconvolge, basso profilo sui giornali, taccionoi politici, la Regione non si affretta nemmenoa spiegare, a chiarire. E’ questo che convincepoco? Quando si vuole alzare un polverone imedia sanno suonare la grancassa e le cam-pane. In questo caso non funziona: La solitapartita di poker truccata dalla Regione e dallaTosinvest? Può anche essere , troppe voltesono partite le lettere di licenziamento,

troppe volte dipendenti hanno bloccato laCristoforo Colombo. Ma si è arrivati ancorauna volta al limite della sopportazione e nonè umanamente accettabile che dipendenti emalati siano usati come merce di scambio dauna parte e dall’altra. L’imprenditore fa unmestiere, deve essere rispettato a meno chenon vi siano obiettive, gravissime e certificateragioni per metterlo fuori gioco: nel qualcaso tuttavia la Regione deve farsi carico ditutto, a partire dai pazienti, parliamo di sa-nità, di salute, di malattie, non di automobili

o generi alimentari. L ’Ente pubblico devegarantire un servizio e assicurare il benesserea tutti, pazienti, lavoratori, imprenditori. Chepagano le tasse e devono essere messi in con-dizioni di operare. Oggi questa parte dato-riale, il Gruppo San Raffaele, annuncia la suaresa e lo fa indicando con nomi e cognomi isuoi interlocutori. È la decisione «causata –scrive l’azienda in una nota – anche dall’at-teggiamento dilatorio e sprezzante assuntoin occasione dell’ultimo di una lunga serie diincontri, dalla Cabina di Regia della RegioneLazio (nella persona del Dott. AlessioD’amato) nonché dall’Avvocatura Regionale(nella persona del coordinatore Avv. NicolaSabato)». «Ci siamo difatti nuovamente im-battuti nell’incomprensibile posizione dellaRegione – aggiunge la nota – che, pur preten-dendo dalle nostre Case di Cura di conti-nuare nell’erogazione delle prestazionisanitarie, si ostina da un lato a non voler li-quidare tali prestazioni e dall’altro a non rila-sciare nemmeno i titoli dovuti, ormai daquasi quattro anni, in conseguenza dell’ema-nazione del DCA n. 62/2011 di riorganizza-zione dell’offerta sanitaria delle nostrestrutture, provvedimento che ad oggi scanda-losamente non trova ancora piena esecu-zione». Lo scontro può risolversi inqualunque momento con una tregua o un nocontest. Il problema si riproporrebbe piùavanti. Qualcuno risponda e spieghi puntoper punto ciò che sta.

COSA NASCONDE IL BRACCIO DI FERRO GRUPPO S.RAFFAELE-REGIONE

È un problema di metodo e di sostanza, in mezzo ci sono cinquemila pazienti che certo tremano di fronte all’incognita del futuro e tremila dipendenti. Migliaia di famiglie vivono ore di angoscia senza poter fare nulla e senza avere alcuna

responsabilità. Ostaggi della politica, di un braccio di ferro infinito che passa sulle loro teste e che li vede comunque vittime, danni collaterali. Se l’imprenditore ha torto deve essere chiaro a tutti e trasparente. Ma l’Amministrazione

pubblica ha delle responsabilità precise. Deve fare delle scelte e deve spiegarle pubblicamente

IL PUNTO

di Giulio Terzi

Non si può giocare sempresulla pelle di pazienti e lavoratori

“Abbiamo ripreso a investire,ad assumere più gente, cihanno autorizzato la prima

tranche di stabilizzazione dei primi 600precari della sanità regionale”, ha dettoil presidente della Regione Lazio, Ni-cola Zingaretti, in visita all’ospedale diColleferro. Buone notizie per tutti e unregalo per quella struttura e per il can-didato del centro sinistra. Domenica sivota per le comunali, e il governatoreannuncia tempestivamente anche ilpotenziamento dell’ospedale di Colle-ferro con due reparti di terapia inten-siva (con quattro posti letto in più) eoculistica, dove sarà possibile effettuare presta-zioni di iniezione intravitreale, rimozione del cri-stallino impiantato e inserzione secondaria diprotesi di cristallino intraoculare. “Colleferro ri-sorgerà sia perché ora possiamo spendere maanche perché l’ospedale è stato inserito nellereti di cura territoriali. Ci saranno 30 posti letto

in più, e l’ospedale è stato inserito nella reteictus regionale grazie anche alla telemedicina,in collegamento con il ‘Gemelli’. Entro poche set-timane apriremo poi gli altri quattro piani”.Quanto al reparto Maternità “a ottobre ci sa-ranno le verifiche degli atti aziendali, ma su Ma-ternità e Chirurgia toracica ci sono delle leggi

dello stato, sostenute da provescientifiche: operarsi e fare nascerebambini in reparti dove è troppobasso il numero di interventi è peri-coloso. Non c’è da parte mia inten-zione di destrutturare, ma non terròaperti reparti dove si entra per cu-rarsi e si rischia di morire. Questo èun principio etico che non vale unapreferenza elettorale. Penso sia giu-sto che ai cittadini di Colleferrovenga fatto un discorso di verità.Questa- ha concluso Zingaretti- è laprima delle visite per aprire e nonper chiudere”. Gli interventi hanno

avuto un costo complessivo di 750mila euro. Ilcandidato sindaco del centro destra è una vec-chia conoscenza della politica, Silvano Moffa,già sindaco di Colleferro, già presidente dellaProvincia, già sottosegretario, etc. Ma non ingrado di difendere l'ospedale e di mettere sul ta-volo trenta posti letto.

Zingaretti porta 30 posti in più a Colleferro

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Da un lato gli an-nunci, dall’altro ifatti. Da una parteil governatore Zin-garetti che elenca i

successi della sanità laziale, dall’al-tra i tagli che la Pisana abbatte sulsettore. Stavolta la tegola cade sulgruppo San Raffaele: stipendi a ri-schio per 3mila dipendenti, assi-stenza in bilico per 5mila pazienti.La notizia diventa ufficiale dopol’ennesimo tavolo con gli uffici re-gionali. Che non hanno alcuna in-tenzione di liquidare le prestazionidella società. Quattro anni dopo lariorganizzazione dell’offerta, in-fatti, nessun assegno staccato. Al-l’appello mancano circa 90 milionidi euro, 48 mesi di ritardi per sal-dare le fatture portano alla chiu-sura forza per 13 ospedali.A pagare il conto “bambini condisabilità intellettive, pazientipost comatosi, malati terminali”,scrive in una nota l’azienda. Ladecisione, drammatica, è presa:le lettere di licenziamento sonopartite lo scorso 22 maggio. Unascelta che rischia di portare alcollasso il sistema sanitario, giàminato dai debiti accumulatinegli anni e dal piano di rientrolacrime e sangue. “A fronte diquesto – si legge nella nota delSan Raffaele – stona l’ottimismodel presidente della Regione,che neanche una manciata dimesi fa aveva annunciato l’uscitadal tunnel che, invece, sembranon vedere proprio la luce”.In effetti, basta concentrarsi sullasituazione dei Castelli Romani.Solo un anno fa la conferenza deisindaci della Asl RmH aveva ap-

provato l'atto aziendale di riorga-nizzazione della rete ospedaliera.Tre le strutture che segnano uncambio di rotta: lo Spolverini diAriccia, il San Giuseppe di Marino

e il San Sebastiano di Frascati. Gli8 milioni spesi per il primo nonservono più, si concentrerà tutto aMarino. Per la gioia del sindacoFabio Silvagni (oggi ai domiciliari

per un’inchiesta di sponsor e ap-palti), che aveva visto nel 2013 ilnome del San Giuseppe tra i 175 arischio chiusura. Soddisfattoanche il suo collega di Frascati,

Alessandro Spalletta, perché lastruttura conserva i reparti dichirurgia e di ortopedia. Maperde l’oncologia. Una sceltache divide.Spaccato, infatti, il Pd frasca-tano, mentre l’opposizione nonha perso tempo e ha raccoltocirca 4mila firme per evitare iltrasloco forzato. Con il consi-gliere forzista Mirco Fiasco cheaccusa di accordi politici il sena-tore Bruno Astorre, ras dei de-mocrat sui Castelli, el’esponente alla Pisana AdrianoPalozzi, ex guida proprio a Ma-rino. Insomma, volano gli straccida una parte e dall’altra. Sullespalle dei cittadini. Che non solorischiano di perdere un polo on-cologico, ma vedono l’unicocentro dialisi ad Albano. Unosolo su un territorio di oltre600mila abitanti.Tutto questo mentre su quelquadrante si abbatte la grana SanRaffaele. Il gruppo ha la sua sedea Monte Compatri e dà lavoro acirca 400 persone. Proprio l’am-ministrazione monticiana, gui-data da Marco De Carolis, avevadato il suo supporto alla raccoltafirme, per evitare il trasferi-mento di oncologia. Generandoun duro scontro con la mino-ranza Pd, che accusa il sindacodi scelta politica. Mentre De Ca-rolis fa appello al diritto alla sa-lute e all’assistenza sanitaria,sancita dalla Costituzione. Ne-

anche il tempo della polemica po-litica, che adesso a rischio sono ilavoratori compatresi. Eppure peril governatore Zingaretti va tuttobene.

Laziola delSSanità LazioCRONACHEvenerdì 29 maggio 2015 pagina 9

Ivantaggi di praticare sport e attività fisica perle persone con disabilità sono generalmente ri-conosciuti e riguardano lo stato di salute gene-

rale, la salute psico-sociale, la capacitàfunzionale e la qualità della vita. In particolarequesto è valido per i giovani che, attraverso la pra-tica sportiva, possono non solo curare il propriostato di salute (contrastando gli effetti deleteridella sedentarietà) ma possono positivamentereinterpretare il loro ruolo a seguito di un infortu-nio invalidante e riguadagnare l'autostima e l'in-tegrazione sociale. La partecipazione in attivitàsportive per i giovani con disabilità è notevolmenteaumentata negli ultimi anni e il basket in carroz-zina è uno degli sport più diffusi, tra quelli prati-cati in carrozzina. La letteratura scientifica è riccadi lavori anche relativi al basket in carrozzina, ine-renti molteplici aspetti della disciplina sportiva:dalla fisiologia alla biomeccanica. Tuttavia laquasi totalità dei lavori ha trascurato la fascia dietà più giovane dei praticanti basket su sedia aruote. Pertanto lo studio condotto da ricercatoridella Fondazione Santa Lucia Laboratorio ARA-SHlab (Applied Research on Amputees and

Human performanceS Laboratory) diretti dal Dot-tor Marco Traballesi ed i ricercatori del Centro In-teruniversitario di Bioingegneria del SistemaMuscolo-scheletrico Umano, Dipartimento diScienze Motorie Umane e della Salute, Universitàdegli Studi “ Foro Italico, diretti dal Professor Au-relio Cappozzo, hanno portato alla pubblicazione

su una rivista di interesseinternazionale BioMedResearch Internationaldell’articolo “WheelchairPropulsion Biomechanicsin Junior Basketball Pla-yers: A Method for the Eva-luation of the Efficacy of aSpecific Training Pro-gram” Bergamini Elena,Morelli Francesca, Mar-chetti Flavia, VannozziGiuseppe, Polidori Lo-renzo, Paradisi Francesco,Traballesi Marco, Cap-pozzo Aurelio, and AnnaSofia Delussu; questo ar-ticolo colma un vuoto esi-

stente nel campo del basket in carrozzina. Nellavoro, che ha impegnato tutti i partecipanti percirca 3 anni, è stata sviluppata una metodologiaper la valutazione biomeccanica della propulsionedelle sedia a rotelle ed è stato ottenuto un elencodi indici biomeccanici associati ai risultati di unaprova di sprint di 20 metri mediante l'utilizzo di

sensori inerziali applicati ai polsi ed alla sedia aruote degli atleti.Questi indici hanno dimostrato di correlare conl'esecuzione della prova e di fornire informazioniquantitative sul modo in cui gli atleti eseguono iltest di 20 metri sprint. Gli indici biomeccanici sonostati usati per definire un programma di allena-mento specifico, mirato particolarmente a miglio-rare la forza e la coordinazione. La metodologiabiomeccanica proposta è stata poi utilizzata pervalutare l’efficacia del programma di allenamento(specifico) dopo tre mesi di somministrazione. Gliindici biomeccanici sono stati in grado di identifi-care il miglioramento, dopo allenamento, sia dellaforza che della capacità di coordinazione.Sia il metodo di valutazione biomeccanica che ilprogramma di allenamento sono stati ben tolleratidagli atleti. I risultati dello studio sono stati rag-giunti grazie all'interazione efficace all'interno delgruppo di ricerca multidisciplinare (medici, inge-gneri, allenatori, preparatore atletico, fisioterapi-sti) che ha permesso di affrontare e rispondere alleesigenze sia degli allenatori che dei fisioterapisti,attraverso le competenze complementari dell'in-tero team di ricerca.

Minibasket in carrozzina, una metodologia valutai progressi nella coordinazione del movimento

di Marco De Leo

IL GRUPPO SAN RAFFAELE ANNUNCIA: REGIONE E ASL INADEMPIENTI,QUESTA VOLTA CHIUDIAMO DAVVERO

L'annuncio della chiusura delle strutture del gruppo S.Raffaele (a Montecompatri lavorano 400 dipendenti) va ad aggravare sul territorio una situazione già

complicata. Ariccia, Frascati, Marino al centro di uno scontro senza esclusione dicolpi. Accordi tra i boss della destra e della sinistra? Ma per Zingaretti va tutto bene

SCENARI

di Giovanni Santoro

STUDIO CONGIUNTO FONDAZIONE S.LUCIA- UNIVERSITÀ DEGLI STUDI FORO ITALICOSANITA&RICERCA

La sanità dei Castelliostaggio della politica

Il San Raffaele di Montecompatri

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CRONACHEvenerdì 29 maggio 2015 pagina 11

Birra (artigianale) sole e mare, due giorni di festa al Tahiti ClubDue giorni dedicati alla birra ar-

tigianale, al sole e al mare,conditi da musica dal vivo, ga-

stronomia a km 0 ed eventi sportivi.Sono gli ingredienti che contribui-scono a comporre la ricetta delBeach Beer Fest, manifestazione or-ganizzata dalla rivista “Il Birrafon-daio” nel weekend del 30 e 31maggio nello splendido tratto dicosta che si trova tra Terracina eSperlonga, nel sud del Lazio.Ad ospitare la festa sarà lo stabili-mento camping Tahiti Club, sul lito-rale di Fondi, dove all’ombra digrandi gazebo, o baciati dal sole sulprato all’inglese del solarium o in

spiaggia, sarà possibile godere di al-cune delle migliori produzioni brassi-cole italiane e non solo: Pontino,Turan, Itineris, Okorei, Birra de-l'Eremo, Insieme Birra, BirrificioClasse 1920, Buskers, Caulier eAyinger.I partecipanti potranno accompa-gnare le loro birre con il menù e sfizipreparati dal ristorante Luna Rossacon cura e massima attenzione allaqualità delle materie prime, di produ-zione locale.Nel corso delle due giornate nonmancheranno musica e intratteni-mento: sabato ci si potrà sgolare conLa Versione Di Vasco Tribute Band,

che proporrà i grandi successi delBlasco, e ballare con i ritmi soul,funky e dance della Vinyl Only Crew,costola della Adaptors Soul Crew.Domenica, invece, ad accompagnareil tramonto potrete godervi la sessiondi bossa nova del quartetto formatoda Valeria Arienti (voce), AlfredoSciocchetti (sax), Emmanuel Losio(chitarra) e Leonardo De Rose(basso). Nella giornata di domenica,inoltre, si terrà un torneo di beachvolley, e una serie di esibizioni spor-tive dentro e fuori dall'acqua. Traqueste da non perdere quella di fri-sbee freestyle dei ragazzi del FrisbeePower Roma.

30-31 MAGGIO/ Il Beach Beer Fest organizzato da Il Birrafondaio sul litorale di Fondi

T ra i venticinque co-muni del Lazio che il31 maggio si reche-ranno alle urne per rin-novare i consigli

comunali ed eleggere i nuovi sindaci,due sono quelli del Pontino interessatiall’election day. Si tratta di Fondi e diVentotene. Il primo comune, con isuoi 37.180 abitanti elettori, cono-scerà probabilmente il nome delnuovo sindaco soltanto domenica 14giugno, al termine del ballottaggio, ameno che uno dei candidati non rag-giunga, come prescrive la legge, il 50per cento dei voti più uno. La certezza

sul nome del primo cittadino sullasplendida isola di Ventotene si avrà in-vece già al termine delle operazioni divoto e di scrutinio del 31 maggio, dalmomento che sono soltanto 691 glielettori del comune. Per quanto riguarda Fondi, sede del-l’importante mercato ortofrutticolo,sono cinque gli sfidanti del sindacouscente, Salvatore De Meo, che tentail bis della propria esperienza ammi-nistrativa. Contro di lui sono scesi incampo Mario Fiorillo, ex dirigente

scolastico sostenuto dal Partito De-mocratico; Arnaldo Faiola, avvocato econsigliere di opposizione uscente,con la lista “W Fondi”; GianfrancoAntonetti, ex addetto stampa del Co-mune, con la lista “Fondi ci chiama”;Appio Antonelli, 34 anni, del Movi-mento 5 Stelle che fa il suo esordio aFondi; Giovanni Trani, consigliereprovinciale sostenuto da due liste,“Nuovo Centrodestra” e “Giovani PerFondi”. Sono invece sei le liste a soste-gno dell’uscente De Meo: “Forza Ita-

lia”, “Noi al Comune”, “Fondi Unita”,“Fondi Azzurra”, “Litorale e SviluppoFondano”, “Io Sì”. Nessuna donna si ècandidata per amministrare la città.Rispetto alle amministrative di cinqueanni fa, sono soltanto 13 le liste pre-sentate, tre in meno dunque. Ma i can-didati sindaco, che nella precedentetornata erano stati cinque, quest’annosono diventati sei. Un record, per lacittà di Fondi, che potrebbe portareperò ad un voto ancor più frammen-tato e con l’obiettivo comune a tutti icandidati di arrivare almeno al ballot-taggio del 14 giugno. Le amministra-tive del prossimo 31 maggiosegneranno inoltre il debutto delladoppia preferenza uomo-donna: almomento del voto l’elettore potrà op-tare per una seconda preferenza, di-versa per genere dalla prima opzione,pena l’invalidità della scheda. Nessuna sorpresa invece a Ventotene,piccola splendida isola, che anche que-st’anno si è aggiudicata la bandiera bluper il suo mare. Come volevano le pre-visioni, sono due i candidati a sindaco:il primo cittadino uscente GeppinoAssenso, 69 anni, che si ripropone perla terza volta alla testa della lista “Ven-totene Insieme“, e lo sfidante GerardoSantomauro, 45 anni, notaio nativodell’isola pontina ma da anni residentea Benevento, con la lista “BuonaOnda“. Sono in tutto venti gli aspiranticonsiglieri comunali. Sarà uno scontrodiretto, tra continuità e cambiamento.Chissà chi avrà la meglio. Qualchegiorno di pazienza, e il nuovo sindacodi Ventotene avrà un nome.

COMUNALI SOLO A FONDI E VENTOTENEQUI PONTINO

di Pietro Arnetti In alto tutti i candidati sindaco di Fondi a confronto; sopra: a sinistra Geppino Assenso, sindaco uscente di Ventotene

e a destra lo sfidante Gerardo Santomauro

SABAUDIAEcco la fonte di LuculloÈ stata finalmente restituita al pubblico la fontedi Lucullo, grotta artificiale ricavata da un’anticacisterna romana risalente probabilmente all’etàdell’imperatore Domiziano, se non precedente,dopo i lavori di recupero finanziati dal Comune diSan Felice Circeo per un costo di 24 mila euro.All’inaugurazione del sito erano presenti il sin-daco di San Felice Circeo Gianni Petrucci, il vice-sindaco e assessore alla Cultura e TurismoEugenio Saputo, il delegato ai beni archeologiciFranco Domenichelli, il sindaco di Sabaudia,Maurizio Lucci. L’intervento è stato effettuato conl’assenso della Soprintendenza Archeologica edel Comune di Sabaudia, sul cui territorio la fontesorge. Oltre agli interventi di restauro interni, èstata aperto un nuovo cancello nella recinzioneper consentire l’utilizzazione della gradinatacome un piccolo anfiteatro da 50, 60 posti. Ora ilComune chiederà alla Asl di Latina di analizzarel’acqua della fonte per verificarne la potabilità.

LATINA E FORMIADue spiagge off limitsDa oltre cinque anni le analisi compiute dai tec-nici dell’Arpa Lazio in quelle zone danno semprelo stesso responso: la qualità del mare è scarsa.Per questo, nel decreto, in cui vengono indicatee classificare le acque destinate alla balneazione,il presidente della Regione Nicola Zingaretti hafissato il divieto permanente di fare il bagno a La-tina, nei pressi di Rio Martino, nonostante il ca-poluogo pontino per il secondo anno consecutivoabbia ottenuto la bandiera blu, e a Formia, nel-l’area del “Castello Miramare” (ovviamente sitratta di un errore di trascrizione dell’Arpa Lazio,che esclude il Castello Miramare il quale, è noto-rio, si trova in collina). Le restanti aree del litoralepontino sembrano invece godere di ottima salute,con una qualità delle acque eccellente.

IN BREVE

Al voto nel feudo storico di FazzoneQuanto vale ancora il centro destra?

Nel comune sede del più importante mercato ortofrutticolo del centro sud, oggetto di indagini della magistraturae di polemiche, domenica 31 si misura il "peso" residuo (dopo la caduta di Cusani) del sistema di potere

che ha retto fin qui il Lazio meridionale. Sei sfidanti, per tutti l'obiettivo è di arrivare al ballottaggioUn voto di estremo interessepolitico, quello di Fondi, ilfeudo storico di Claudio Faz-zone, fino a poche settimane faplenipotenziario di Berlusconinel Lazio Meridionale. Il centrodestra vacilla, anche se non èancora in caduta libera, l'ex pre-sidente della Provincia Ar-mando Cusani è fuori gioco,azzerato dalla legge Severino einseguito dai giudici . Nel co-mune sede del più importantemercato ortofrutticolo del cen-tro sud, oggetto di indaginidella magistratura e di polemi-che, domenica 31 si misura il“peso” residuo del sistema dipotere che ha retto fin qui ilLazio meridionale.

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venerdì 29 maggio 2015 pagina 13 RUBRICHE

♈ Ariete (21 Marzo - 20 Aprile)Dal 5 con Venere che si congiunge a Giovenel segno del Leone ed entrambi in aspettopositivo a Urano, nel vostro segno, potreteavere un successo inaspettato. Certo la pa-zienza non fa parte del vostro repertorio maora, con Mercurio favorevole. potete contaresull’appoggio di chi vi vuol bene!

♉ Toro (21 Aprile - 21 Maggio) Venere dal 5 vi fa sentire poco amati e per que-sto vi gratificherete con cibo e bevande, mentreè bene per voi tenere un po’ di più alla linea eignorare le false promesse di un Giove nega-tivo; per fortuna avete sempre un bel Plutoneche vi carica di energia e unendosi alla Luna il5 e il 6 vi rende padroni di ogni situazione.

♊ Gemelli (22 Maggio - 21 Giugno)Con Mercurio in lunga permanenza nel vostrosegno potrete concludere ottimi affari e averesuccesso con la vostra intuizione sempre ge-niale. Avrete nuove amicizie molto favorevolie Marte vi darà una mano per sistemare nonsolo le questioni finanziarie (da sempre il vostrochiodo fisso), ma anche quelle sentimentali.

♋ Cancro (22 Giugno - 22 Luglio)è ancora nel vostro segno e, anche se dalgiorno 5 passa nel Leone, per ora contribui-sce con la sua forte carica emotiva a farvisentire amati e desiderati. Però una Luna op-posta i giorni 5 e 6 vi invita a non essere pre-potenti e ad essere più mansueti con i vostrisuperiori e pazienti con i figli.

♌ Leone (23 Luglio - 22 Agosto)Una bella Luna in un segno amico dal giorno2 vi rende più ottimisti e vi prepara all’arrivodi una splendida Venere il giorno 5 nel vostrosegno. L’aiuto di questi due pianeti di suc-cesso (Giove e Venere) vi fa trovare quel chedesideravate di più: un buon lavoro? un ma-trimonio? un figlio? Il Cielo vi accontenterà.

♍ Vergine (23 Agosto - 22 Settembre)Se siete studenti siete piuttosto stanchi, èvero che le scuole chiuderanno e potrete an-darvene in vacanza, però il giudizio finale ela maturità vi fanno dubitare di voi stessi. Manon vi preoccupate, tutto si sistema; anche glianziani del segno vivranno bei momenti conl’aiuto di un Plutone amico.

♎ Bilancia (23 Settembre - 22Ottobre)Un bel Mercurio vi porta buoni consigli e rias-sesta le vostre finanze; anche Saturno dalsegno del Sagittario vi reca nuove conoscenzeche potranno esservi utili e vi farà reagire inmodo positivo a quella Venere negativa chenegli ultimi tempi vi ha fatto sentire poco amati.Ma dal 5 se ne andrà dalla quadratura al vostrosegno e passerà in un segno amico.

♏ Scorpione (23 Ottobre-22 Novembre)Mercurio vi apre la mente e il vostro intelletto èpiù brillante del solito e ne avevate proprio bi-sogno con Venere diventata negativa dal giorno5 e Giove in Leone che vi rende sospettosi ediffidenti anche verso i parenti e i vicini; cercateinvece di essere buoni e comprensivi con tuttie il Cielo vi premierà per la vostra bontà.

♐ Sagittario (23 Novembre-21 Dicembre)Mercurio e Marte opposti vi rendono imprudentie distratti più del solito, cercate di reagire occu-pandovi di più della famiglia e della casa. Sa-turno nel vostro segno vi invita a chiedereconsiglio ai più anziani che sanno indicare la viagiusta da seguire. Dal giorno 5 una bella Ve-nere vi ricompensa con l’amore del partner.

♑ Capricorno (22 Dicembre - 20 Gennaio)Vi è richiesto un continuo impegno professio-nale e famigliare e voi cercate di evadere nu-trendovi molto (anzi troppo) ed essendocombattivi con i superiori e con il coniuge; cer-cate invece di rendere il vostro carattere più ac-comodante e mansueto; si rassereneràl’ambienta famigliare e quello lavorativo.

♒ Acquario (21 Gennaio - 18 Febbraio)Siete pieni di nuove idee interessanti e all’avan-guardia suggerite come sono dalla lunga sostadi Mercurio in Gemelli e soprattutto da Urano ”ilvostro pianeta protettore” a cui tutta l’umanitàdeve tanto. Per cui donate consigli preziosi aglialtri che vi ascoltano e vi sono grati.

♓ Pesci (20 Febbraio - 20 Marzo)Nella prima parte di questo mese non mancanole difficoltà recate anche da Marte e Mercurio inquadratura che vi caricano di lavoro, ma fortu-natamente avete sempre Nettuno nel vostrosegno che vi dà la giusta carica e vi forniscequelle intuizioni geniali che vi rendono il primonel lavoro (e, se siete studenti nello studio).

LE MANIE ASTROLOGICHEdi Patrizia Tamiozzo Villa

con leggerezza e ironia, alcune caratteristiche ricorrenti, quelle un po'maniacali, dei segni zodiacali. L'astrologia semplice e divertente

(31 maggio - 6 giugno 2015)

L’Italia dei pani si snoda in unamappa variegata, di cui an-cora una volta ci ritroviamo a

parlare, perché mille e più volte nonbasteranno a disegnarla tutta. Nellungo cammino che mi ha portato at-traverso la nostra Penisola, alla ricercadi ricette e documentazioni da inserirenel mio ultimo libro “I Pani Dimenti-cati” per Gribaudo, misono imbattuta in tanterealtà sconosciute einimmaginabili, a voltetristi, a volte simpatichee divertenti. Due esempifra tutti. Un pane legatoa ricordi tristi in partico-lare mi ha colpito e fattoriflettere su quanto vi-viamo felicemente inmezzo al nostro benes-sere, anche se spesso nonriusciamo a vederlo e tra-scorriamo le nostre esi-stenze lamentandoci sucosa invece non ab-biamo: il Pane dighiande, signori miei, una delle cosepiù sconcertanti che abbia mai sentitoin tutta la mia vita. Ci porta indietro ai tempi delle guerre,delle miserie e della fame, quella vera,quando mancava tutto e di qualsiasicosa ci si accontentava; questa ricettaorribile l’ho trovata come in un filoconduttore in molte regioni italiane, danord a sud, e l’ho volutamente bypas-sata, nel senso che ne ho raccontatol’esistenza ma mi sono guardata bene

dal trascriverne la ricetta. In pratica, siraccoglievano le ghiande nei boschi, sisgusciavano e si mettevano a bollireper ore e ore, un po’ per cercare di ri-durre l’amaro del tannino in esse con-tenuto, un po’ per ridurle in una spessapoltiglia, che poi si versava su una pie-tra rovente e lì si lasciava a rassodare.Improponibile e inimmaginabile ai no-stri giorni, questo pane, se così si può

chiamare, ha sfamato e sostenuto po-polazioni sopraffatte dalla miseria,equiparandole un po’ alle bestie, vistoche tipicamente le ghiande sono nutri-mento dei maiali. Ecco, questo è unpane dimenticato, da ricordare solonella misura in cui serva da monito pernon rivivere errori e dolori del passato.Una ricetta invece simpatica, che ci fasorridere per la sua semplicità, è il PaneTramvai e ce la regala la bella ed ele-gante Milano. Dovete sapere che sul fi-

nire del 1800 in questa città compar-vero i primi tram, che coprivano le di-stanze alla stratosferica velocità di 15km all’ora; per raggiungere le mete sta-bilite ci mettevano un’eternità. Nacquecosì questo pane, detto Panettone deiPoveri, per sfamare i passeggeri deltram, che lo acquistavano alle fermatee a volte lo ricevevano anche comeresto all’acquisto del biglietto; si tratta

di una pagnotta saporita,arricchita da zucchero,uvette e zeste di limone.Morbida e delicata, oggiviene ancora consumatain città ed è stata inseritafra i prodotti rappresen-tativi di Expo 2015; c’èda dire che, ancora unavolta, questo tipo di ri-cetta l’ho ritrovata intanti territori slegati traloro e pure distanti chi-lometricamente. Adesempio in Trentino hotrovato un Pane con lePere molto simile alTramvai, ma realizzato

con una percentuale di farina di segale,senza zucchero ma con in più pere,nocciole e semi di anice che, aggiuntialle uvette, lo trasformano in un dol-cetto d’altri tempi. Tutto ciò a dimo-strazione del fatto che possonocambiare alcuni ingredienti, ma il filoconduttore resta unico e affratella tuttinoi italiani in una sola grande e bellafamiglia.Alla prossima settimana amici miei, unsaluto dalla vostra LovelyCheffa!

PAROLA DI CHEF

La storia della nostra Italiapassa attraverso un pezzo di pane

VIAGGIO TRA RICETTE DA RISCOPRIRE O DA DIMENTICARE

di Rita Monastero

Il ristorante si trova vicino aiMusei Vaticani e a pochipasso dal mercato Trionfale.Le materie prime quindi sonosempre freschissime e perquesto motivo il menu cambiaquotidianamente. Tra le varieportate, molto buoni gli gnoc-chi, fatti in casa, se ne pos-sono scegliere 6 tipi.Ambiente molto familiare e in-formale, massima cura per icommensali, a disposizione45 coperti.

Non rinunciare ad una cena fuori...il Sistorante propone

il menù light Carpaccio di spigola

Vermicelli al pomodoro fresco basilico e scampi

oppureGamberoni grigliati accompagnati

da pinzimoniotagliata di ananas e kiwi

un calice di vino bianco chardonnayEuro 25 a persona

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Preparazionebattere le fette di.arista adagiaresopra.una foglia di salvia e una di pro-sciutto e fermare con uno stecchino epassare tutto nella farina.

Mettere in padella con.olio ben caldo efar rosolare.aggiungere 1/2 bicchiere divino bianco attendere che evapori e co-prire con coperchio per 3 minuti.Servire con rametto di salvia fresca.

Ingredienti per 4 persone

500 grammi di arista di maiale

150 gr di prosciutto crudo

salvia fresca

Page 14: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - VENERDI' 29 MAGGIO 2015

venerdì 22 maggio 2015 pagina 14RUBRICHE

Torna, da giovedì 28 a sabato30 maggio, il Mojo StationBlues Festival edizione nu-

mero undici e, come sempre, lontanodai consueti circuiti commerciali,propone un cartellone non rintraccia-bile in altri festival di matrice afro-americana, con produzioni originali,dj set, mostre fotografiche presso ilromano Monk Club di via Mirri.Musicista di punta della prima serata,giovedi 28 maggio, è lo storyteller au-straliano C.W. Stoneking che, as-sieme alla sua band di cinqueelementi, presenterà il nuovo cd“Gon’ Boogaloo”. Il live sarà prece-duto dal concerto del principale one-man band italiano, ovvero The BluesAgainst Youth; apertura di Dan DeVita, promettente talento romano avoce e chitarra. Il grande Watermelon Slim è la stardi venerdi 29 maggio: il bluesman diClarksdale, Mississippi, porterà aRoma il Blues Down-Home visce-rale ed autentico. Sarà accompagnatodal duo italiano Made In Blues, men-tre prima di lui si esibiranno The Cy-borgs, oramai una realtà non soloitaliana, ma anche internazionale.Apertura con la divertente ed allegraString-Blues Band, Paola Ronci &The Hay Bale Stompers. La giornatasi concluderà con il dj-set a cura diCorry X della crew di SuperfunkRoma.

La prima edizione di Eutropia èstata sicuramente un successo,testimoniato dalla presenza di

tanti appassionati richiamati anchedall’idea di assistere a performance dialto livello a prezzi mai esorbitanti. Ecosì anche quest’anno si replica, a par-tire da martedì 2 giugno, sempre aRoma, Campo Boario-Ex Mattatoiodi Testaccio negli spazi della Cittàdell’Altra Economia. Un festival carat-terizzato, anche in questa occasione, daun programma ricco di appuntamenti,non solo musicali. Da ricordare poi lacreazione di un’area, denominata Eu-tropia Skatepark (aperta dalle 16 alle22), per gli appassionati di skate, bici epattini che potranno poi, insieme atutto il resto del pubblico, gustare cibiprevalentemente d’origine biologica ea km zero. Entrando poi in merito alle singole se-rate, saranno inaugurate dall’esibizionedell’Orchestraccia (€ 10), formazioneche raccoglie cantanti ed attori in unprogetto ispirato dalla musica romanadell’800 e 900. Il primo, imperdibileappuntamento, sarà quello con PattiSmith e il suo gruppo. Domenica 14giugno (€ 25) la band riproporrà l’al-bum di culto “Horses”, primo lavorodell’artista statunitense, che sarà ese-guito da una band dove trovano postomusicisti dell’epoca come Lenny Kaye

alla chitarra e Jay Dee Daugherty allabatteria. A seguire, fra le tante propo-ste, i tre giorni di musica, vino e cibodedicati alla Puglia (17-18 e 19 giu-gno) con i concerti di Don Pasta (€ 7),Officina Zoè (€ 8) e Canzoniere Gre-canico Salentino (€ 8). Il 25 salirannosul palco gli Einsturzende Neaubau-ten (€ 20), storica industrial band teu-tonica, seguiti a ruota (26 giugno) dalBanco del Mutuo Soccorso(€ 25) conlo spettacolo multimediale “Un’Ideache non puoi fermare” nel quale sa-

ranno eseguiti i maggiori successi delgruppo prog capitolino. Domenica 28giugno il grande interprete della mu-sica giamaicana Jimmy Cliff (€ 18),mentre il mese di luglio si aprirà conun concerto gratuito di Marina Rei; ilgiorno successivo sarà il turno dell’at-tore Francesco Pannofino (€ 10) con“Io Vendo le Emozioni”, perfettoesempio di teatro canzone. A seguire ilgruppo scozzese The Fratellis (3 lu-glio, € 18), Petra Magoni e FerruccioSpinetti (8 luglio, € 12), Claudio Si-

monetti’s Goblin in “Suspi-ria” (9 luglio, € 12) e Mo-dena City Ramblers(domenica 12, € 10). Fra lealtre proposte poi come nonsegnalare il concerto diGoran Bregovic martedì 14luglio (€ 20), quello deiBlonde Redehad la serasuccessiva (€ 15), i 99Posse+ Banda Bassotti (sa-bato 18, €10), gli irlandesiFlogging Molly il 22 (€ 15)e il giamaicano- statunitenseShaggy domenica 26 (€22). Infine, nei mesi di ago-sto e settembre, grande at-tesa per George Clinton &Parliament- Funkedelic (1agosto, € 22), i cileni Inti Il-limani(4 agosto, € 10),l’africano Baba Sissoko (il

5, € 8), i grandi esponenti del rock-gipsy Gogol Bordello (26, € 20), Bru-nori Sas il 9 settembre (€ 15) eCarmen Consoli (p.a. da definire) il10 con il suo “L’Abitudine di TornareTour”.

Eutropia FestivalDal 2 giugno a settembre 2015

Città dell’Altra Economia, Ex Mat-tatoio

Lungotevere Testaccio o LargoDino Frisullo, Roma

Info e orari: 391 4373768

IL FESTIVAL ALL’EX MATTATOIO DI TESTACCIO DAL 2 GIUGNO A SETTEMBRESCELTI PER VOI

Torna Eutropia tra folk, rock e Patti Smithdi Tonino Merolli

Al Mojo Station di Roma i signori del bluesDAL 28 AL 30 MAGGIO TRE GIORNI A TUTTA MUSICA

Settant’anni quasi e non dimostrarli. Parliamo de “L’esposizioneuniversale” di Luigi Squarzina, opera teatrale scritta nel 1946,nell’immediato dopoguerra, e ambientata negli spazi dell’Eur

42. Quel testo, esempio di teatro documento con ispirazioni neorealisteed esempio di teatro civile, nel 1948 valse al suo autore il Premio Gram-sci, conferitogli da una giuria presieduta da Eduardo De Filippo e costi-tuita da Visconti, Stoppa, Costa e Pandolfi. Ora viene riproposto al TeatroIndia di Roma, dal 4 al 14 giugno, con la regia di Piero Maccarinelli econ Stefano Santospago e Luciano Virgilio come protagonisti. La tramaruota attorno alla condizione umana di un gruppo di sfollati che occu-pano gli spazi dell’Esposizione, con il loro quotidiano sforzo per rico-minciare dopo il periodo bellico, fra amori e storie di famiglia. Le lorovicende si intrecciano con gli interessi più speculativi di affaristi senza

scrupoli che han ben capito quale potrà essere lo sviluppo economicodi quell’area nel periodo della ricostruzione. Insomma Squarzina poneuna serie di problemi sia a chi enfatizza il periodo fascista sia a chi nesfrutta la disfatta a fini speculativi. Da un lato storie familiari e storie in-dividuali, dall’altro conflitti ideologici e degrado sociale: sullo sfondo laStoria o meglio un pezzo di storia del nostro paese. Del cast fanno parteanche 16 giovani allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia edell’Accademia Silvio D’Amico, affiancati da attori di altra generazioneper dare vita a questo spettacolo che è anche un omaggio a Luigi Squar-zina per tanti anni direttore artistico del Teatro Argentina.

L’esposizione universale Dal 4 al 14 giugno 2015 Teatro IndiaLungotevere Vittorio Gassman 1, Roma

Biglietti da € 10 € 18 Info e orari: 06 684000345

IN SCENA AL TEATRO INDIA

AUDITORIUMGiovanni Caccamo in concertoGiovanni Caccamo, reduce dalla vit-toria al 65esimo Festival di San-remo nella categoria NuoveProposte con il brano “Ritornerò date”, presenta il 29 maggio il suoalbum d’esordio “Qui per te”. Alter-nando elettronica e pop, pianofortee synth, “Qui per te” contiene undicitracce dal respiro internazionaletutte scritte e interpretate dallostesso Caccamo che firma anche lagrafica dell’album. Biglietti € 10; info 892982

CASA DEL JAZZI ritmi di Ludovica Manzo

La cantante e compositrice LudovicaManzo presenta il suo album di de-butto “Scraps”, giovedì 28 maggioalle 21 alla Casa del Jazz di Roma.

L'artista di origini campane, fissa fi-nalmente su disco un progetto incantiere da molti anni, realizzato

con il suo quintetto compostoBiglietti € 10; info 06 704731

TEATRO DEI SATIRIProfessione: separataDal 27 maggio al 7 giugno va inscena “Professione: Separata”, com-media scritta e diretta da SalvatoreScirè. Con questo lavoro, interpre-tato da Francesca Milani e GabriellaDi Luzio, l’autore continua ad esplo-rare il mondo della coppia, focaliz-zandosi questa volta su unmomento particolare, quello dellaseparazione. Biglietti da € 17 a € 20; info 066871639

TEATRO TOR BELLA MONACAOmaggio a Rino Gaetano

Due serate dedicate a Rino Gae-tano, il 3 e il 4 giugno, al Teatro Tor

Bella Monaca. Il 3 giugno va inscena “Avrei voluto un amico come

lui”, che ripercorre la storia del can-tautore. Il 4 giugno invece spetta-

colo musicale per ripercorrere igrandi successi di Rino Gaetano con

Andrea Rivera.Biglietti € 10; info 060608

IN PRIMA FILA

Protagonista indiscusso della serata dichiusura del Mojo Station Festival, sa-bato 30 maggio, e punto di riferi-mento dell’intera rassegna è LutherDickinson: il cantante e chitarristadei North Mississippi Allstars è con-siderato attualmente il numero uno inassoluto del blues mondiale ed è alsuo primo tour da solista in Italia. Sulpalco anche i romani Dead Shrimp eil cantautore sardo River Of Gennar-gentu.

Mojo Station Blues FestivalDal 28 al 30 maggio 2015, h 19

Monk ClubVia Giuseppe Mirri 35, Roma

Biglietti € 10Info: 06 6485 0987

direttore responsabileGiovanni Tagliapietra

redazionevia Boezio, 6 00193 ROMA

tel. 06 32 80 34 81 - fax 06 32 80 34 00 [email protected]

editoreIL NUOVO CORRIERE EDITORIALE SRL

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registrazioneTribunale di Roma

n° 266 del 27 novembre 2014

“L’esposizione universale” di Luigi Squarzina

Patti Smith si esibirà domenica 14 giugno

Watermelon Slim è la star di venerdi 29 maggio

Page 15: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - VENERDI' 29 MAGGIO 2015

venerdì 29 maggio 2015 pagina 15

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VATICANO - AURELIA GREGORIO VII MIRIAM SNCPIAZZA S.MARIA ALLE FORNACIEDICOLA SAN PIO X VIA SAN PIO X N. 16BIGI EUGENIOLARGO D. COLONNATO SNCULTIMA NOTIZIA SAS VIA GREGORIO VII N. 55VVV SAS DI ROBERTO VVIA BALDO DEGLI UBALDI N 21FERRI BRUNA VIA GREGORIO VII N 340DARIMA E C SNCLARGO JACOBINI SNCPACINELLI M.GRAZIALARGO GALAMINI N 192SCHINOGOI STEFANO VIA BALDO DEGLI UBALDIRENZI MARCOVIA S. SILVERIO VIA GREGORIO VIITRABALZINI ALESSANDROPIAZZA PIO XIIFEDERICO ALESSANDROVIA AURELIA N 560

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Fondazione S.Lucia irccs via ardeatina 305

Page 16: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - VENERDI' 29 MAGGIO 2015

Nel difficile contesto attuale, caratterizzatoda una crisi che non è soltanto economicae finanziaria, ma anche etica e culturale,e che sta sgretolando molte delle certezzesulle quali abbiamo fondato il nostro mo-dello di società, e tra queste il sistema diwelfare, che non appare più in grado difronteggiare le esigenze di una popolazionecrescente e connotata da un forte tassodi invecchiamento, è la Sanità il versantepiù a rischio. Proprio per questo, la Fon-dazione Roma, antica istituzione privata,protagonista di quel mondo che si dedicaalla solidarietà, riconducibile a quello checomunemente viene chiamato “terzo set-tore”, ma che sarebbe più corretto chiamare“terzo pilastro”, come da sempre sostieneil suo Presidente, ha avviato già da qualcheanno una rimodulazione della distribuzionedelle risorse a beneficio della Sanità, se-guendo l’indirizzo strategico voluto dalProf. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, fon-dato sul continuo rinnovamento della mis-sione filantropica, per coniugare la tradi-zionale attenzione alle esigenze del terri-torio di riferimento nei settori cruciali delwelfare, con l’impegno attento e propositivonei confronti delle complesse sfide postedal tempo presente.La Fondazione Roma ha scelto, pertanto,di moltiplicare il proprio impegno nellaSanità, avviando alcune importanti ini-ziative, connotate dalla sostenibilità, dallaricerca di soluzioni innovative ad alto con-tenuto tecnologico, dalla consapevolezzadi poter dare una mano importante, senzaperò avere pretese risolutive e salvifiche.

Nell’ambito del potenziato impegno afavore della Sanità, da segnalare: la sot-toscrizione di un accordo tra la FondazioneRoma ed il CONI, attraverso il quale verràdonato all’Istituto di Medicina e Scienzadello Sport dell’Acqua Acetosa un appa-recchio per la risonanza magnetica desti-nato non solo agli atleti tesserati, maanche e soprattutto, ed è questo il valoreaggiunto dell’iniziativa, alla cittadinanza,che potrà fruire di prestazioni di diagnosticaper immagini a prezzi sociali; la realizza-

zione a Latina di un centro di eccellenzanel settore della diagnostica medica incampo onco-ematologico e nell’ambitodelle malattie neurodegenerative, che saràdotato per le attività di ricerca di un to-mografo RMN/PET e della TAC Force, dueapparecchiature di ultimissima generazione,presenti in pochissimi centri in Europa,destinate ad aprire nuovi e rivoluzionariscenari nella diagnostica e nell’affrontodelle più diffuse patologie onco-emato-logiche; la donazione al laboratorio di ro-botica dell’Ospedale “Bambino Gesù” diSanta Marinella, un’eccellenza tutta italianaa livello internazionale nella riabilitazionepediatrica, di un sofisticato macchinariodenominato “Lokomat” che, già utilizzatonei centri più avanzati nel mondo, consenteil recupero della funzionalità delle gambenei pazienti con disabilità motorie causateda danni neurologici, congeniti o trau-matici.Infine, la Fondazione Roma si sta adope-rando, tra molte difficoltà, per la realiz-zazione di un villaggio residenziale a Roma,nella zona della Bufalotta, interamentededicato ai malati di Alzheimer. Questapatologia, altamente invalidante ed incontinuo aumento a causa dell'invecchia-mento della popolazione, rappresenta oggiuna delle grandi emergenze del nostrotempo. Ebbene, al fine di dare una rispostaalternativa al ricovero, la Fondazione Romavorrebbe costruire quello che diverrebbeil primo esempio in Italia di ambiente or-ganizzato, che riproduce spazi e servizitipici di un piccolo paese, i cui residentisono i malati stessi, ospitati gratuitamentein case che ricordano l’ambiente di pro-venienza, liberi di muoversi e al contempoassistiti da socio-sanitari, che ricopronoun doppio ruolo, parrucchiere, cameriere,commesso nei negozi, portiere, operatoreecologico, ecc. Nel villaggio sono previstispazi destinati allo sport, alla riabilitazione,alla socializzazione, ai servizi ed al diver-timento aperti a tutti, per favorire la par-tecipazione dei residenti e dei familiarialla vita relazionale, in un ambiente con-fortevole, stimolante e maggiormente ri-spettoso della libertà e della dignità deipazienti ospitati. Laddove crescono le esigenze della col-lettività, la Fondazione Roma fa, dunque,corrispondere un maggiore impegno eco-nomico e progettuale nel segno della con-cretezza e della sostenibilità.

www.fondazioneroma.it

Storica, privata, indipendente.

FONDAZIONE ROMA: PRIORITÀ ALLA SANITÀ