IL CORRIERE DI ROMA - VENERDI' 6 GIUGNO 2014

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E sistono, ma in pochi sanno chi sono e cosa fanno. Girano a piedi, in tre, con pistola, manette, spray al pe- peroncino e, tra breve, anche col manganello. Per i cittadini (one- sti) la loro presenza è molto rassi- curante, chi non è a posto con la legge, quando li avvista fugge di corsa. Sono i nuovi ‘Rambo’ della Polizia Locale del comune di Roma, appartengono al GSSU, il gruppo sicurezza sociale ed ur- bana. Da non confondere con i più comuni vigili che multano le auto che non rispettano il codice della strada. Il loro compito è ‘speciale’: reprimere l’abusivismo commer- ciale, in particolar modo quello degli ambulanti. Fanno capo al IV Gruppo di polizia locale al cui co- mando c’è Renato Marra, uno che quando nel 2010 fu nominato disse che il suo obiettivo era di «far sentire sicuri i cittadini quando sono a casa propria». Una impostazione talmente decisa da far sobbalzare gli schieramenti più progressisti in Campidoglio, i quali tacciarono Marra e i suoi di voler essere più forza dell’ordine che polizia locale. Il gruppo Sicu- rezza è in funzione solo da un paio di anni ma il tallone d’Achille ri- siede nell’organico: sono in tutto un'ottantina, divisi in turni di 40 persone. La classica goccia nel- l’oceano. Roma è una città com- plessa, soprattutto estesa e con una popolazione di 3 milioni e mezzo di abitanti. Poche unità, dunque, inquadrate in un reparto che se disponesse di un numero su- periore di uomini e donne po- trebbe davvero raggiungere risultati strabilianti nella lotta agli abusi commerciali. Ricordiamolo: il fenomeno dell’abusivismo com- merciale trova al suo interno altre ‘perle’ legate alla criminalità orga- nizzata, dallo sfruttamento di mi- gliaia di clandestini senza per- messo di soggiorno alla vendita di prodotti taroccati e con firme false, alla produzione di ricchezza che comunque sfugge alla tassazione. La capitale, specialmente nel cen- tro storico, è lo specchio del de- grado commerciale: la vendita di chincaglieria, oggetti di nessun va- lore, paccottiglia, si trova in ogni angolo delle vie più trafficate, da viale Vaticano verso la cappella Si- stina, a viale Angelico,a via della Conciliazione, a via Ottaviano, a via e piazza Cola di Rienzo; e an- cora, via del Corso, il corridoio di entrata della metropolitana di Spagna, le strade attorno al Colos- seo, via via fino a Castel S. Angelo. Africani, magrebini, indiani, pa- kistani, cingalesi popolano quelle strade con la loro merce contraf- fatta che difendono con i denti anche di fronte ai sequestri del gruppo Sicurezza di Roma Capi- tale. «Molti di questi – dicono i vi- gili ‘speciali’ – arrivano a menar le mani, andiamo incontro ad epi- sodi ‘muscolari’ e ogni tanto le prendiamo». I sequestri di merce irregolare sono all’ordine del giorno ma non sono risolutivi; il problema, rimane quello dell’esi- guo numero di personale impie- gato nella lotta all’illegalità commerciale. Ma da qualche mese, ad appesantire la situazione, c’è anche il problema della decurta- zione dello stipendio, meno tre- cento euro, l’indennità di merito che secondo il ministero del Tesoro sarebbe una voce illegittima in busta paga per i comunali. «Ci vo- gliono togliere quella somma men- sile su uno stipendio che si ridurrebbe a 1300 euro», dicono all’unisono il gruppo Sicurezza di Roma Capitale. E lavorare in que- ste condizioni non è cosa semplice. Stefania Pascucci Fondato nel 1948 da Giuseppe Gesualdi Direttore Giovanni Tagliapietra numero 18 anno LXVII VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 IL PERSONAGGIO Bonaccorsi studia da sindaco a pagina 2 L'utopia della raccolta differenziata a pagina 4 L’INCHIESTA All’interno l’inserto di Sanità del Lazio Lazio Lazio la del anità S S NUMERO 18 ANNOLXVII VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 LA PROPOSTA Ci pensiamo noi: il privato si fa sociale, prestazioni sanitarie scontate fino al 50% a pagina 13 IL CASO a pagina 14 Quanti soggetti autistici passano per quel centro? Profondo rosso Profondo rosso a pagina 12 a pagina 12 «I l Forlanini è una struttura che è stata per tantissimi anni della sanità regionale, ora è vuota. Abbiamo aperto un confronto con Roma Capitale e lo Stato, perché è un bene immenso. Qualsiasi tipo di riformula- zione richiederebbe un investimento economico impor- tante. Dobbiamo ricostruire per esso una vocazione del territorio. Potrebbe essere idea, in tempi civili, la ria- pertura del parco, ma si tratta di una operazione di ca- rattere nazionale». Parole e musica di Nicola Zingaretti. Che tradotto in volgare significa: non rende, non abbiamo soldi da investire, non è di alcun interesse, lasciamolo a marcire. Come sta accadendo per quel gio- iellino (un tempo) di ospedale a due passi da via del Corso, rimesso a nuovo, fornito di attrezzature moder- nissime e poi di punto in bianco chiuso dall'allora go- vernatore Marrazzo con la scusa che si doveva risparmiare. Il S.Giacomo è rimasto lì, vuoto, ad aspet- tare, coperto dal guano dei piccioni e dagli escrementi dei topi. Per il Forlanini si era mossa la popolazione di Monteverde, si erano fatte mille avventurose ipotesi, come quella di trasferirvi il consiglio regionale oggi con- finato alla Pisana. Si era detto: potrà ospitare servizi, Rsa, caserma dei carabinieri, e chissà cos'altro. Affit- tarlo ai privati e fare cassa? Quello no, ci mancherebbe. Destinazione sanitaria? Zingaretti le esclude:"Ci sono i piani operativi che ci dicono cosa serve alla sanità del Lazio. E nei piani operativi al Mef non sono richieste altre strutture". E dunque è finita. Quanto ci vorrà per- chè il parco, almeno quello,diventi fruibile? E' un fatto nazionale, dice il governatore. E il governo ha altro da pensare. Tempi duri, durissimi, per il sanatorio nato ad inizio secolo e diventato punto di riferimento interna- zionale. Voltiamo pagina. Il Corvo Abbiamo capito, il Forlanini finirà come il S.Giacomo. A pezzi Il CORRIERE DI ROMA CHI LI HA (MAI) VISTI? Il Corriere di Roma n.18 del 6 - giu. 2014_Layout 1 06/06/2014 9.09 Pagina 1

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Esistono, ma in pochisanno chi sono e cosafanno. Girano a piedi,in tre, con pistola,manette, spray al pe-

peroncino e, tra breve, anche colmanganello. Per i cittadini (one-sti) la loro presenza è molto rassi-curante, chi non è a posto con lalegge, quando li avvista fugge dicorsa. Sono i nuovi ‘Rambo’ dellaPolizia Locale del comune diRoma, appartengono al GSSU, ilgruppo sicurezza sociale ed ur-bana. Da non confondere con i piùcomuni vigili che multano le autoche non rispettano il codice dellastrada. Il loro compito è ‘speciale’:reprimere l’abusivismo commer-ciale, in particolar modo quellodegli ambulanti. Fanno capo al IVGruppo di polizia locale al cui co-mando c’è Renato Marra, uno chequando nel 2010 fu nominatodisse che il suo obiettivo era di«far sentire sicuri i cittadiniquando sono a casa propria».Una impostazione talmente decisada far sobbalzare gli schieramentipiù progressisti in Campidoglio, iquali tacciarono Marra e i suoi divoler essere più forza dell’ordineche polizia locale. Il gruppo Sicu-rezza è in funzione solo da un paiodi anni ma il tallone d’Achille ri-siede nell’organico: sono in tuttoun'ottantina, divisi in turni di 40persone. La classica goccia nel-l’oceano. Roma è una città com-plessa, soprattutto estesa e conuna popolazione di 3 milioni emezzo di abitanti. Poche unità,dunque, inquadrate in un repartoche se disponesse di un numero su-periore di uomini e donne po-trebbe davvero raggiungererisultati strabilianti nella lotta agliabusi commerciali. Ricordiamolo:il fenomeno dell’abusivismo com-merciale trova al suo interno altre‘perle’ legate alla criminalità orga-

nizzata, dallo sfruttamento di mi-gliaia di clandestini senza per-messo di soggiorno alla vendita diprodotti taroccati e con firme false,alla produzione di ricchezza checomunque sfugge alla tassazione.La capitale, specialmente nel cen-tro storico, è lo specchio del de-grado commerciale: la vendita dichincaglieria, oggetti di nessun va-lore, paccottiglia, si trova in ogniangolo delle vie più trafficate, daviale Vaticano verso la cappella Si-stina, a viale Angelico,a via dellaConciliazione, a via Ottaviano, avia e piazza Cola di Rienzo; e an-cora, via del Corso, il corridoio dientrata della metropolitana diSpagna, le strade attorno al Colos-seo, via via fino a Castel S. Angelo.Africani, magrebini, indiani, pa-kistani, cingalesi popolano quellestrade con la loro merce contraf-fatta che difendono con i dentianche di fronte ai sequestri delgruppo Sicurezza di Roma Capi-tale. «Molti di questi – dicono i vi-gili ‘speciali’ – arrivano a menar lemani, andiamo incontro ad epi-sodi ‘muscolari’ e ogni tanto leprendiamo». I sequestri di merceirregolare sono all’ordine delgiorno ma non sono risolutivi; ilproblema, rimane quello dell’esi-guo numero di personale impie-gato nella lotta all’illegalitàcommerciale. Ma da qualche mese,ad appesantire la situazione, c’èanche il problema della decurta-zione dello stipendio, meno tre-cento euro, l’indennità di meritoche secondo il ministero del Tesorosarebbe una voce illegittima inbusta paga per i comunali. «Ci vo-gliono togliere quella somma men-sile su uno stipendio che siridurrebbe a 1300 euro», diconoall’unisono il gruppo Sicurezza diRoma Capitale. E lavorare in que-ste condizioni non è cosa semplice.

Stefania Pascucci

Fondato nel 1948 da Giuseppe Gesualdi Direttore Giovanni Tagliapietra numero 18 anno LXVII VENERDÌ 6 GIUGNO 2014

IL PERSONAGGIOBonaccorsistudia da sindaco

a pagina 2

L'utopia della raccoltadifferenziata

a pagina 4

L’INCHIESTAAll’interno

l’insertodi Sanitàdel Lazio

LazioLaziola delanitàSS

NUMERO 18 ANNO LXVII VENERDÌ 6 GIUGNO 2014

LA PROPOSTA

Ci pensiamo noi:

il privato si fa sociale,

prestazioni sanitarie

scontate fino al 50% a pagina 13

IL CASO

a pagina 14

Quanti soggetti

autistici

passano

per quel centro?

Profondo rossoProfondo rosso

a pagina 12a pagina 12

«Il Forlanini è una struttura che è

stata per tantissimi anni della

sanità regionale, ora è vuota.

Abbiamo aperto un confronto

con Roma Capitale e lo Stato,

perché è un bene immenso. Qualsiasi tipo di riformula-

zione richiederebbe un investimento economico impor-

tante. Dobbiamo ricostruire per esso una vocazione del

territorio. Potrebbe essere idea, in tempi civili, la ria-

pertura del parco, ma si tratta di una operazione di ca-

rattere nazionale». Parole e musica di Nicola

Zingaretti. Che tradotto in volgare significa: non rende,

non abbiamo soldi da investire, non è di alcun interesse,

lasciamolo a marcire. Come sta accadendo per quel gio-

iellino (un tempo) di ospedale a due passi da via del

Corso, rimesso a nuovo, fornito di attrezzature moder-

nissime e poi di punto in bianco chiuso dall'allora go-

vernatore Marrazzo con la scusa che si doveva

risparmiare. Il S.Giacomo è rimasto lì, vuoto, ad aspet-

tare, coperto dal guano dei piccioni e dagli escrementi

dei topi. Per il Forlanini si era mossa la popolazione di

Monteverde, si erano fatte mille avventurose ipotesi,

come quella di trasferirvi il consiglio regionale oggi con-

finato alla Pisana. Si era detto: potrà ospitare servizi,

Rsa, caserma dei carabinieri, e chissà cos'altro. Affit-

tarlo ai privati e fare cassa? Quello no, ci mancherebbe.

Destinazione sanitaria? Zingaretti le esclude:"Ci sono

i piani operativi che ci dicono cosa serve alla sanità del

Lazio. E nei piani operativi al Mef non sono richieste

altre strutture". E dunque è finita. Quanto ci vorrà per-

chè il parco, almeno quello,diventi fruibile? E' un fatto

nazionale, dice il governatore. E il governo ha altro da

pensare. Tempi duri, durissimi, per il sanatorio nato ad

inizio secolo e diventato punto di riferimento interna-

zionale. Voltiamo pagina. Il Corvo

Abbiamo capito, il Forlanini finirà come il S.Giacomo. A pezzi

Il CORRIERE DIROMACHI LI HA

(MAI) VISTI?

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PRIMO PIANOIlCORRIEREDIROMA

Chissà se, come scrivono i giornalisolitamente “bene informati”, Lo-renza Bonaccorsi diventerà nelleprossime settimane vicesindacodi Roma. Gli “atout” e le carte in

regola per diventarlo li ha tutti: è giovane emolto bella, come obbligatorio tra i “renziani”vicini al “cerchio magico” dell’ex sindaco di Fi-renze; e brava comunicatrice. E, quel che conta,in politica non è per nulla sprovveduta: iscrittaalla Fgci dagli anni del liceo (il Virgilio), stata lacoordinatrice della campagna elettorale che haportato in Campidoglio Francesco Rutelli, poiha collaborato strettamente con Walter Veltronie successivamente è diventata capo della segre-teria del ministro Paolo Gentiloni (governoProdi), prima di andare ad occuparsi di comu-nicazione all’Auditorium, Sempre in prima lineanella vita del partito: lo scorso anno è diventataparlamentare del Pd, senza per questo distogliereper un solo attimo l’attenzione dai problemi diRoma e del Lazio. Tanto che all’inizio di que-st’anno si è candidata alla guida del Pd regionale,incarico poi affidato a Fabio Melilli ma per ilquale sarebbe probabilmente passata lei se sifosse votato ieri, cioè dopo le “europee”.Il 43% ottenuto dal partito democratico nel votoper il parlamento di Strasburgo, risultato da tuttiriconosciuto come frutto dell’ “effetto Matteo”(Renzi), ha infatti acceso i riflettori su quelli che,nel partito, erano i fan, del non ancora segretariodel Pd, fino a qualche mese fa minoranza pernulla presa sul serio nel Pd dei D’Alema & soci.La bella Lorenza, “renziana” e sostenitrice dellacausa della rottamazione lo è dalla prima ora.Già nel 2010, sfidando le ironie dei “compagni”romani, aveva partecipato a “Prossima FermataItalia”, alla Leopolda di Firenze. Un autenticocolpo di fulmine. “Ho creduto da subito alleidee di Rinnovamento di Renzi” spiegherà piùtardi. A Roma, ha anche cercato di fare nel suopiccolo qualcosa di simile. Spingendo per prima-rie e rinnovamento. Di fronte si è però trovataun “muro”, il Pd romano. Che era soprattutto sin-tonizzato sui vertici e sul “sistema”, cioè il mododi fare politica, che i “renziani” volevano rotta-mare. Le primarie che hanno portato Renzi allasegreteria nazionale lo hanno evidenziato più ditanti discorsi: nei 20 seggi di Roma, 19 sono an-dati al candidato dalemiano, Cuperlo, e 1 aPippo Civati. Al Rottamatore nessuno.Si spiegano così le parole del ministro MariannaMadia – l’unica “romana de Roma” del governo- quando, dopo il voto delle europee, ha dettotanti giri di parole che “il vento del rinnova-mento non è ancora arrivato in Campidoglio”,perché Roma è “un muro di gomma che re-spinge il cambiamento”. Sempre la Madia ha de-

finito il Pd romano un “partito balcanizzato”,cioè diviso in correnti in lotta l’una contro l’altra,incapaci di lavorare insieme per un obiettivo co-mune, tutto il contrario di chi sta con Renzi:“Guardi la foto della sera della vittoria al Naza-reno, ci siamo io, la Boschi, ma anche Orfini,Speranza, Gualtieri…Tutti insieme a festeggiare,senza appartenenze né insegne”. Certo il contra-sto con Roma non potrebbe essere più evidente,basta ricordare che alla festa in Piazza Farneseper il 43% alle “europee” si è sfiorata la rissa traGoffredo Bettini da un parte e Melilli e Pane-caldo dall’altra, perché il primo, che pure è statoeletto, accusava gli altri due di non avergli fattoottenere abbastanza voti.Episodi del genere fanno capire quali ostacolipuò avere incontrato la Bonaccorsi nel suo ten-

tativo di aprire il Pd romano alle idee di Renzi.L’ironia iniziale ha poi lasciato, presto, il postoall’ostilità, soprattutto quando Lorenza, soste-nuta solamente dai “piddini” che fanno riferi-mento a Gentiloni, è diventata la coordinatricedei comitati renziani del Lazio. Grande freddocon i vertici regionali del partito, caldissimo ilrapporto con i militanti. Quando il camper diMatteo è giunto a Roma durante la campagnadelle ultime primarie per la guida del partito na-zionale, l’auditorium di Santa Cecilia, in viadella Conciliazione, ha potuto contenere con isuoi 1800 posti meno della metà di chi si era pre-notato per e-email. L’organizzatrice era stata laBonaccorsi, che anche dopo questo exploit i di-rigenti romani hanno tenuto ai margini.Logico che, con questo passato di militante “pro

rottamazione”, il “cerchio magico” del presidentedel consiglio possa pensare a lei per affiancare ilsindaco Ignazio Marino. Il “marziano”, salito alCampidoglio un anno fa alla testa di una lista ci-vica e sostenuto da una coalizione la cui spinadorsale è costituita da Pd e Sel, continua ad es-sere un “oggetto misterioso”. Da una parte è riu-scito a non fare quasi mai ciò che Pd e Selavrebbero voluto; dall’altra non ha neppure av-viato a soluzione nemmeno uno dei molti e graviproblemi della Capitale. Certo, i Fori sarannopedonalizzati. Ma Roma è sempre più sporca, iltrasporto pubblico è da incubo, le strade hannopiù buche di trincee di guerra. Il dissesto finan-ziario, di cui Marino non è responsabile ma perla cui soluzione ha fatto ben poco, ha costretto ilgoverno nazionale ad intervenire con il “Salva-Roma”, un progetto di rientro dal debito che nonc’è dubbio che costerà ai cittadini lacrime e san-gue.Marino ha incontrato nei giorni scorsi gli emis-sari “renziani” sia del Pd (il vicesegretario nazio-nale Lorenzo Guerini) sia del governo (isottosegretari Del Rio e Legnini). La sua spe-ranza era che l’esecutivo si impegnasse diretta-mente in favore di Roma, sia purecondizionando tale sostegno. Renzi però non ciha voluto mettere la faccia, probabilmente per-ché convinto che il suo aiuto ad una città per de-finizione unanime gestita malissimorischierebbe di compromettere la sua crociataper “l’Italia che cambia” e il suo dialogo con chivuole il cambiamento nella maniera più rapidapossibile. Renzi si è limitato a far sapere a Ma-rino che è lui a dover decidere gli opportunicambiamenti alla giunta e a avviare una gestionevirtuosa dell’amministrazione capitolina. Dando“una scossa a tutta la macchina”, a cominciaredalle “leve amministrative”, magari sostituendoalcuni dei massimi dirigenti della sua ammini-strazione nominati dal suo predecessore Ale-manno. Se Marino avrà il coraggio e la forza diperseguire gli obiettivi indicati da Renzi, chesono poi quelli che il presidente del consigliochiede a tutto il paese, e di rendere la giunta au-tonoma rispetto alla sua maggioranza (Pd e Sel),l’aiuto del governo non mancherà. E il primopasso in questa direzione potrebbe essere pro-prio la scelta degli “innesti” da inserire nellaGiunta per metterla in sintonia con il governonazionale, a cominciare da quello di un vicesin-daco quale la “pasionaria renziana”. Che, dopoaver tanto lavorato per il cambiamento nel “re-trobottega” del Pd romano, avrebbe la meritatavisibilità, magari per prepararsi a competere perdiventare poi, se Marino non si dovesse ade-guare al nuovo corso, la prima “sindachessa” diRoma Capitale.

HA LAVORATO CON RUTELLI, VELTRONI E GENTILONI,ORA RENZI LA MANDA AD AFFIANCARE MARINOIL PERSONAGGIO

Bonaccorsi studia da sindaco

venerdì 6 giugno 2014 pagina 2

di Carlo Rebecchi

Lorenza Bonaccorsi, attuale deputata Pd in Parlamento

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Page 3: IL CORRIERE DI ROMA - VENERDI' 6 GIUGNO 2014

CHI SALEdall’alto Raffaele Clemente,Silvia Scozzesee Danilo Broggi

CHI SCENDEdal basso Monica Cirinnà,Lionello Cosentinoe Athos De Luca

ORSINO

P della

Come ai vecchi tempi, Rutelli, Cirinnà, e magari anche la Melandri

il

Avolte ritornano. Pare chea breve l’on. Monica Ci-rinnà (moglie dell'attuale

sindaco di Fiumicino ed ex vicedi Marrazzo Esterino Montino)firmerà per riprendere al Campi-doglio la sua attività di paladinadegli animali come Garante deidiritti degli animali. Non è chiaroperché e a che titolo. Si è stu-

fata in Parlamento? Si occuperà solo dicani? Ha già imposto il suo diktat, via le bot-ticelle dalle strade o rinuncio. Nei giorniscorsi si è presentato nell'ufficio del sindacoMarino Francesco Rutelli, per dare qual-che consiglio...Un altro ritorno? E che diredell'ipotesi (smentita dall'interessata) diGiovanna Melandri alla Cultura. Siamo allarestaurazione, altro che alla rottamazione.L'aria è incandescente e il clima confuso epare che anche il flemmatico Lionello Co-sentino abbia perso la pazienza e alzato lavoce, brutto segno, nel mirino c'è anche lui.

Si è vista anche una dichiarazione (sia purea margine) di Enzo Foschi, coordinatore delPartito, sembrava sparito, invece... Marinoora ci prova con tutti, provocando reazionidivertite. Sveva Belviso l'aveva sbeffeg-giato, ora dialogherà con lui? Altro versante.Parliamo di Atac. Da un lato il vecchioAthos De Luca scopre i pasticci delle offi-cine, sperperi, pochi interventi e costi milio-nari. Complimenti, bastava guardarsiintorno. Ma il decano della politica romanaevidentemente ha vissuto fin qui sulla luna.Dall'altro lato l'Ad Danilo Broggi si inventala razionalizzazione dell'Azienda, fuori i rac-comandati dall'ufficio, lotta agli imboscati?Tutto dura lo spazio di un mattino. SilviaScozzese, assessore in pectore al Bilancioha già idea di spostare i dipendenti da unaazienda all'altra. Auguri. Si è svegliato infineil comandante dei vigili, Raffaele Cle-mente, con un piano elementare combat-tere il traffico e fare cassa. Viene dachiedersi cosa abbia fatto fin qui.

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DIETRO I FATTI

U n buon padre di fa-miglia che non rie-sce a pagare lebollette (e forse daluglio neppure i di-

pendenti), che ha così tanti debiti daaver quasi raddoppiato le tasse locali,che non riesce a garantire il minimodel livello di decenza della propriacasa, dovrebbe quantomeno aste-nersi dal buttare quattrini in festeg-giamenti inopportuni. E invece no.Per i romani - che fanno fatica anchead andare al lavoro per la viabilitàfolle abbandonata a se stessa - nonuna, ma ben due feste della Libera-zione. Il 2 giugno quella nazionale fe-steggiata anche dal Quirinale. Il 4giugno quella del Campidoglio, comese Roma fosse una città Stato, un en-clave di una repubblica indipendente.Forse in pochi se ne saranno accortima il sindaco in bicicletta ha pensatobene di tappezzare Roma con i manifesti in-neggianti alla liberazione della Città Eterna.Per il 4 giugno, appunto. Il buon senso avrebbe voluto - visti i debiti ela manovra lacrime e sangue che si prospettaper luglio, quando tutti avranno la testa alleferie - risparmiare qualche decina di migliaiadi euro per i manifesti (stampa, allestimento,affissione, ecc), e dirottare quelle poche ri-sorse, magari, per impiegare una ruspa in piùnella bonifica della collina di Monte Mario enella tempestiva riapertura della Panora-

mica, che da febbraio attende la messa in si-curezza e l'agibilità delle due corsie per sensodi marcia. E invece no. Il venerdì pomeriggio operai eruspe se ne vanno. Forse il lunedì tornerannoa caricare la terra di riporto. Forse. Di controMarino si giustifica: i lavori procedono spe-diti. Spediti, per una lumaca verrebbe da re-plicare ma è inutile. Dopo i convenevoli conil sindaco di Mosca, Marino è volato a Bostonper "importantissimi accordi", annuncia a chilo contesta per le continue trasferte. Magari

agli amici americani chiederà come riaprireuna strada cittadina, visto che loro il trafficopost uragano lo riaprono in poche ore. Noi restiamo con la Panoramica chiusa, laTangenziale Est pure e le altre strade del qua-drante di Roma Nord tanto soffocate dal traf-fico da collassare (come è successo a maggiosu via della Camilluccia (tre voragine nel rag-gio di 500 metri).Ma non basta perché alla fantasia effimera delsindaco non c'è fine. Ha annunciato che a giu-gno aprirà la pista ciclabile di Roma Nord.

Proprio dove è impossibile circolaretranquillamente con macchine e mo-torini da mesi, si sta realizzando l'en-nesima ciclabile. Forse Marino non èinformato ma a Roma circolanopoche migliaia di biciclette, rispettoagli oltre 600mila motorini e a qual-che milione di macchine che ognigiorno battono le strade metropoli-tane. Incidentalmente Roma e la cittàdei Sette Colli. Ma a Marino questonon importa. Vuole che andiamotutti i bicicletta e "chissenefrega" deicentauri che devono andare al lavoro.E chissenefrega delle mamme cheportano i pargoli a scuola. E chisse-nefrega dei milioni di euro in carbu-ranti bruciati per l'incolonnamentosulla Panoramica e sulla TangenzialeEst. Milioni di euro che i romani si sareb-bero volentieri risparmiati in questo

periodo. Ma a Marino interessa pocodi loro e dell'inquinamento, lui tanto sensibilealle battaglie ecologiste da averci rifilato unagrandinata di giornate del blocco del traffico. Prendersela con questa giunta è fin troppo fa-cile. Marino - sostanzialmente - commissa-riato dal ministero dell'Economia che stastilando, fingendo di concertare i provvedi-menti e i tagli, l'elenco della batosta. Impos-sibilitati ad alzare ancora le tasse comunali eregionali (abbiamo già il record dell'imposi-zione a livello nazionale), i tagli arriverannoe saranno micidiali. Attendere settembre pervedere. Ma non basta ancora. Il risultato delle euro-pee - con il Pd romano a percentuali bulgaredi consenso - ci porta in dote una guerra tral'anima partitica dell'ex Pci e le correnti me-tropolitane. Con i veltroniani convertiti alrenzismo che hanno fato balenare l'ipotesi didefenestrare il sindaco temporeggiatore perinsediare (come? con un colpo in Campido-glio?) in futuro il ministro della FunzionePubblica Marianna Madia. Per favore risparmiate a Roma e ai Romani unaltra passerella mediatica per l'ultimo (l'ul-tima) degli enfant prodige dell'effimero. Vor-remmo un amministratore che sappia come sigoverna la città. Gli interventi indispensabilie le spese da tagliare. Basta guardare lo statodi abbandono della città per renderseneconto. E non c'è bisogno di andare in estremaperiferia. Basta farsi un giro - traffico e can-tieri abbandonati permettendo - tra Centrostorico, Prati, Parioli e quartieri centrali perrendersene conto. Veltroni, Rutelli, Alemanno, Marino. Ognunodi questi signori ci ha lasciato un simbolo delsuo "buon governo" con costi miliardari (9miliardi di debiti solo per Roma), opere inu-tili e spesso effimere. Però poi i giardini sonoabbandonati, le strade piene di buche e lagente esasperata. Dateci un commissario. A Napoli e provinciaper tagliare il cordone ombelicale delle con-nivenze con la camorra è stato incardinato una capo della sanità regionale un alto ufficialedei carabinieri. Magari Roma merita un diri-gente dell'Arma per uscire dall'emergenza.Magari con un curriculum che abbia i requi-siti richiesti (e non come per l'ex nominatocapo dei vigili urbani, vero Marino?). Ce lo teniamo per 4, 5 anni e risistemiamoquesta benedetta città. Tanto commissariati(dal Tesoro) o da uomini delle istituzioni conle stellette forse sono meglio quest'ultimi.Basta fare vetrina sulla pelle dei romani. LaCittà eterna merita di meglio, sicuramente diquest'ultimi amministratori un po' pavoni...

PLEASE: RISPARMIATECI L'EFFIMERO

Basta pavoni in CampidoglioRoma ha bisogno di emergere

Mentre Roma Nord - dopo oltre 110 giorni - è sempre alle prese con la Panoramica a doppio senso, la Tangenziale a mezzo servizio,

l'ultima trovata di Ignazio Marino è una splendida pista ciclabile da Balduina a Camiluccia. Così chi continua a restare imbottigliato

nel traffico dei cantieri perenni potrà farsi una bella sgambata. Come se non bastasse a fine luglio - giusto prima delle vacanze così

da evitare scioperi imbarazzanti - sarà concluso il progetto per tagliareoltre 200 milioni. I 24 mila dipendenti del Comune - che aspettano

la mazzata - hanno già annunciato uno sciopero dietro l'altrodi Leonardo Giocoli

venerdì 6 giugno 2014 pagina 3

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PRIMO PIANOIlCORRIEREDIROMA venerdì 6 giugno 2014 pagina 4

Che ne dici della nuovamoda del copia e incolladi mozioni (rubate ai col-leghi dell'opposizione)?Un giovane cronista sbra-

cato in una delle scomode sedie/poltrone riservate alpubblico nell'Aula Giulio Cesare sventola con scarsaconvinzione un pezzo di carta. Non dice dove l'hapreso, ma la notizia alla fine te la dà. E' una lezione divita, così si lavora nei corridoi del Consiglio Comu-nale, varrebbe la pena di coinvolgere Iene e Striscia laNotizia. Accade che Stefàno, De Vito, Raggi e Frongiapresentino una mozione , protocollata con il numero140, che impegna sindaco e giunta a predisporre le ini-ziative necessarie per procedere alla revisione delle cu-

bature del piano di zona D11-Grotte Celoni e mante-nere i previsti investimenti nel territorio in tema di...eccetera; accade che per non apparire come i solitigrillini sfascisti, i suddetti cerchino di condividerla coni colleghi della maggioranza, girandola per mail. Sor-presa. La mozione protocollata con il n.144, riguardalo stesso argomento, ha praticamente le stesse parole,ma risulta presentata da altri quattro consiglieri, nel-l'ordine Celli, Nanni, Peciola e Caprari. Dei firmatarigrillini nemmeno l'ombra. Possibile? Ma non è finita.Indovina quale mozione è stata discussa per prima, ag-giunge il collega con un sorriso stanco. E questo è ilPd che ha vinto con il 40 per cento. E che non ha biso-gno di mozioni e interrogazioni per governare. Lo faper forza d'inerzia. E sul piano pratico, della quotidia-

nità, ha altro da fare. Come decidere le spartizioni, iposti di potere e risolvere i conflitti personali. Pane-caldo, coordinatore di maggioranza in Campidoglio epersonaggio storico della sinistra di governo a Romaha votato alle Europee per Gasbarra e non per Bettini.Il quale se l'è presa e ha reagito pubblicamente con unacerta vivacità. Offese mortali e riappacificazioni. Tantoa governare ci pensano i Renzi-boys. Che stanno svuo-tando i magazzini di Via delle Vergini, buttando nellaspazzatura tutto il burocraticume di partito accumulatonegli anni. Marino, tra se e sé, non sa se ridere o pian-gere. E cerca disperatamente di riannodare con quelche resta dell'opposizione qualche rapporto che possavenire utile. Perso per perso, non si sa mai.

Cornelius

Sfaticati, fanno il copia-incolla anche delle mozioni

AULA GIULIO CESARE

L'IMPRESA DISPERATA DEL CAMPIDOGLIO, SUPERARE L'EMERGENZAL'INCHIESTA/ 1

L'utopia della differenziata

“Su p e r a r el'emergenza".Il leit-motivdella politicasul tema ri-

fiuti è lo stesso da tempo, ep-pure nelle strade di Roma icassonetti stracolmi e i sacchettisparsi rischiano di diventareparte del panorama urbano. Emostrano un sistema che va intilt non appena si ferma un im-pianto di trattamento, con imezzi dell'Ama costretti a stop-pare la raccolta e lo spazza-mento. Otto mesi dopo lachiusura della discarica di Mala-grotta, e a un anno dall'elezionedi Ignazio Marino, il Campido-glio ci riprova con il 'porta aporta' esteso ad altri 5 Municipi.Si comincia nei prossimi giorni.L'obiettivo è una differenziatache si schiodi dal 30%, per rag-giungere le medie nazionali edevitare procedure d'infrazionefirmate dall'Unione Europea.Perché nella Capitale delleemergenze i parametri comuni-tari, dal 2003 ad oggi, non sonomai stati rispettati. In realtà, a guardare le cifre, la Cittàeterna non ci si è mai neppure avvi-cinata. Dovremmo viaggiare sui 60punti percentuali di materiale da ri-ciclare, invece la punta massimatoccata nel 2013 è stata del 38%.Dieci anni fa si partiva dall'11%:solo 19 punti in più in 120 mesi.Una situazione che rasenta l'illega-lità, come denunciato dai Radicali

che hanno presentato un espostoalla Corte dei Conti. L'associazioneparla di un presunto danno erarialedi oltre 100 milioni di euro, causatoda 3 fattori: gli extra costi per il con-ferimento in discarica; le maggiori

spese sostenute per la tariffa dismaltimento, meglio conosciutacome ecotassa; le ulteriori uscite dicirca 40 milioni di euro, necessarieal trasferimento fuori regione della'monnezza', dopo la chiusura di Ma-

lagrotta e l'arresto del ras ManlioCerroni. Lo stop era stato salutato come unavittoria. Da allora però nessunnuovo impianto programmato euna raccolta differenziata che non

decolla in alcuni quartieri, mentrein altre zone si parte solo in questigiorni. Senza dimenticare una di-pendenza dalle strutture fuori re-gione, che mette in crisi l'interosistema. Per questo, ogni volta che

di Santo Iannò

In una situazione completamente fuori controllo, in una città sommersa dai rifiuti Marino favoleggia di un obiettivo 65%. Realisticamente i minisindaci alzano la voce, non nascondiamoci

dietro i Cerroni e i macro-problemi di gestione. I romani spesso sono maleducati e incivili, gli operatori non rispettano orari e giorni stabiliti. E di multe - da 50 a 500 euro - nemmeno l'ombra

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PRIMO PIANO IlCORRIEREDIROMAvenerdì 6 giugno 2014 pagina 5

un tmb fuori provincia si ferma perun problema tecnico, Roma rischiail collasso: i sacchetti invadono lestrade, dalla city alla periferia. Èsuccesso anche a metà maggio, conl'Ama impotente che riesce solo adire: "Se i cassonetti sono pieni,non lasciate la vostra immondizia".Gli impianti si fermano, i cumulicrescono. E avanza lo spettro dellaNapoli 2008. "È davvero questa laCittà eterna?", si domanda una fa-miglia cinese, abituata a usare lebottiglie di plastica per salire sullametropolitana di Pechino.La soluzione temporanea dell'am-

ministrazione è di requisire, conun'ordinanza, gli impianti di Cer-roni per altri 4 mesi. Intanto a pa-lazzo Senatorio si studia il progettoper costruire 2 impianti di biodige-stori e si tratta con il Vaticano l'ac-quisto di alcuni terreni per smaltirei rifiuti. Non basta però. In primis,dicono i minisindaci, bisogna supe-rare i limiti della differenziata. Sa-brina Alfonsi, presidente dem del IMunicipio, non le ha mandate a diree ha alzato la voce contro gli opera-tori e i concittadini maleducati.Troppi, infatti, non rispettano gliorari o i giorni stabiliti. Tutto favo-

rito da controlli assenti: di multe,da 50 a 500 euro, nemmeno l'om-bra.Con questi presupposti parte la rac-colta in altre 5 circoscrizioni: XII eIV saranno le prime; poi, dopol'estate, toccherà al XIV, VIII e X.Mentre nei territori in cui lo stessosistema è entrato in funzione loscorso anno, dal Torrino a Casalotti,si va a corrente alternata. In altrezone, invece, i residenti non hannoancora ricevuto il kit necessario adifferenziare. E ancora: i mezzi Amache si vedono di rado. Per questo,almeno all'inizio, la società comu-

nale lascerà per strada i cassonetti.La promessa è di arrivare a regimeentro settembre.Intanto non si ferma il caro bol-letta. Perché a dispetto di una cittàsporca e turni di spazzamento invi-sibili, i romani saranno costretti apagare di più per raccolta e tratta-mento rifiuti. Lo stabilisce la deli-bera 48, propedeutica al bilancio2014, approvata ad aprile dallagiunta Marino. Un piano finanzia-rio da 700 milioni di euro, che au-menta di 38 milioni rispetto l'annoscorso. Incrementi necessari a farpartire i camion verso il nord. Circa

12 milioni saranno recuperati dal-l'evasione, 13 saranno a carico deicittadini e altrettanti per i commer-cianti. Cinque le scadenze fissateper il pagamento: 23 e 30 giugno;7, 14 e 21 luglio. Una famiglia di 3persone in una casa di 80 metriquadri dovrà sborsare circa 300euro; un nucleo di 4 unità, in un ap-partamento di 100 metri quadratidovrà sganciare circa 70 euro inpiù.E se non bastavano le parentopoli,le foto dei maiali tra l'immondiziae gli spazzamenti inesistenti, sullamunicipalizzata dell'ambiente cadeun'accusa che ha del paradossale: lasocietà comunale sporca. Lo scrivea chiare lettere, in un'interroga-zione, il deputato Pd Michele An-zaldi. Il parlamentare dem parladelle 20 mila copie di AmaRoma,un "mensile ignorato dai romani eche rappresenta un aggravio per gliaddetti alla raccolta". Senza dimen-ticare che le pagine sulle squadre dicalcio della città "nulla c'entranocon la mission aziendale". Un'altrategola, come se non ce ne fosserogià a sufficienza.Marino non si scompone di fronteagli scatti pubblicati quotidiana-mente dai giornali. Dalle paginedel Corriere della sera, il sindacopromette ancora: "Nel 2016 arrive-remo al 65% di differenziata. Vo-glio un ecodistretto pertrasformare in ricchezza i rifiuti".Mentre il premier Renzi ricordache "tutti devono fare il salto diqualità oppure l'infrazione la fannoprima verso i cittadini, poi nei con-fronti dell'Europa". Poi la pesanteaccusa: "Resta la mancanza di stra-tegia". Lo dimostrano le stradesporche, in almeno una decina diquartieri. L'immagine di un si-stema fragilissimo che rischia inqualsiasi momento il cortocircuito.La fotografia di un'emergenza.

Un’altra donna nellaGiunta di Roma Capi-tale, e anche se è defi-

nita “un tecnico”, qualerealmente è, il suo ingresso nella“squadra” del sindaco IgnazioMarino ha un significato poli-tico evidente. Silvia Scozzese,che diventerà assessore al bilan-cio in sostituzione di DanielaMorgante, è stata infatti “sugge-rita” al sindaco “marziano” dacollaboratori stretti del segreta-rio-premier del Pd MatteoRenzi. Ad annunciare la “newentry” è stato, mercoledì 28maggio, lo stesso Marino; e laformalizzazione della nominadovrebbe diventare ufficiale in questeore.La Scozzese – 48 anni, responsabile Fi-nanza locale dell’Anci,- da 22 anni lavorasui conti di tutti i comuni d’Italia. Per-sona di “assoluta fiducia” del presidentedell’Anci, Piero Fassino, ha lavorato alungo fianco a fianco con l’uomo che èconsiderato un po’ l’alter ego, se non

l’ispiratore, di Renzi. E proprio che prio-prio il sottosegretario alla presidenza delconsiglio Graziano Delrio abbia chiestoche a lei fosse affidato, come avvenutopoche settimane fa, l’incarico di supervi-sionare il piano triennale di rientro daldebito di Roma Capitale quale è previstodal “Salva Roma”. Per questo Scozzese hagià partecipato più volte alle “cabine di

regia” in Campi-doglio e spetteràa metà giugno alei, quando ilComune dovràpresentare il suoprogetto, supe-rare l’interroga-zione delgoverno.Come nuovo as-sessore al bilan-cio, la Scozzese ègià – sia pure in-formalmente – allavoro. Primocompito, l’analisidi un dossier sui

conti di Palazzo Senatorio e un progettodi ulteriore “spending review”, una “ra-zionalizzazione capillare” su specifici ca-pitoli di spesa. L’obiettivo è infatti diportare nelle casse di Roma Capitale ul-teriori risorse, intervenendo tanto per co-minciare su aree come l’illuminazionepubblica e i fitti passivi. Secondo quantoanticipato da Marino, il sottosegretario

Delrio «ha confermato che in tempi bre-vissimi, entro il mese di giugno, PalazzoChigi convocherà un tavolo inter-istitu-zionale che rappresenta davvero unasvolta storica nel governo della nostracittà, perché ci permetterà per la primavolta di tradurre in realtà la funzione diRoma in quanto Capitale».L’idea, sempre secondo il sindaco, è «stu-diare con tutte le istituzioni coinvolte ilpiano triennale di rientro», che com-prende appunto «le valutazioni di voci dibilancio come il trasporto pubblico o gliextracosti che Roma deve supportare perle manifestazioni e la valutazione sul pesoche il patto di stabilità ha sulle azioni cheRoma deve garantire per la qualità dellavita dei suoi cittadini». Nella costruzionedi un piano “incisivo”, Scozzese avrà unruolo importantissimo, fondamentale.Entro metà giugno dovrà essere prontauna prima ipotesi, una bozza, per arrivarea fine giugno con la stesura del piano dirientro. Ed è evidente, questo Scozzese losa, che avrà l’ok del governo soltanto sepiacerà a Delrio. Cioè a Renzi.

Carlo Rebecchi

LA NEW ENTRY PARACADUTATA DIRETTAMENTE DA PALAZZO CHIGI PER "GOVERNARE" IL PIANO DI RIENTRO DELLA CAPITALE

Al Bilancio Silvia Scozzese, "raccomandata" da Del Rio

Silvia Scozzese, assessore al bilancio del Comune di Roma

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PRIMO PIANOIlCORRIEREDIROMA

Cancellare le immagini di unaRoma sommersa dai rifiuti.Dimenticare i cassonettistracolmi, sacchetti per

strada e maiali che gironzolano tra i cu-muli di monnezza. Parte con questoobiettivo, con il piede sull'acceleratoreper bruciare i tempi, la nuova raccoltadifferenziata nella Capitale che puntasul porta a porta e che coinvolgerà, al-l'inizio, circa 200 mila cittadini di 5 Mu-nicipi. Sul nastro di partenza lecircoscrizioni IV, VIII, X, XII e XIV.Perché la chiusura della discarica di Ma-lagrotta e gli extra-costi di 40 milioni dieuro per trasferire nelle regioni nord ilmateriale indifferenziato impongono ilcambio di passo. Con lo spettro delledifficoltà che hanno riguardato i quar-tieri pionieri del nuovo sistema. Tra in-formazione a sprazzi, kit per riciclareconsegnati fuori tempo massimo, para-metri europei bucati da anni e man-canza di impianti per il riciclo e mezziAma fantasma, si parte.Si passa così al 'porta a porta' con 4 tipidi frazioni da raccogliere: scarti alimen-tari e organico, carta, multimaterialeleggero e materiali non riciclabili. Aquesti si aggiunge il vetro, che potrà es-sere smaltito nelle campane verdi chepopolano le strade. Dove in parte reste-ranno i cassonetti, almeno nella fase disperimentazione. I primi cittadini adover cambiare le proprie abitudinisono quelli che vivono nei Municipi IVe XII. Al Tiburtino e Portuense-Giani-colense la nuova fase inizia nei prossimigiorni. Adesso si punta tutto su unacampagna di comunicazione, con boxfissi davanti agli ospedali e alle parroc-chie. Nella prima delle 2 circoscrizionisaranno coinvolti in 70 mila, il 40%della popolazione. Solo 20 mila, invece,

le persone del secondoquadrante sotto esame.Un numero basso a guar-dare obiettivi e aspira-zioni di palazzoSenatorio, causato -spiega l'amministrazione- da problemi economiciche impediscono di farcrescere le truppe dei 'ri-cicloni'.Dopo l'estate toccheràagli altri 3 Municipi. NelXIV, a Monte Mario, unterzo dei residenti si ci-menterà con la differen-ziata. Anche quiattenzione massima sulla campagna diinformazione, avviata da aprile. Unapreparazione culturale messa in campoanche nell’VIII circoscrizione, dovesono 20 mila le persone chiamate allasfida del riciclo (15% degli abitanti).Prova a fare meglio Ostia (X), che dasubito estende il nuovo sistema a piùdella metà degli abitanti (130mila). Masono anche i cittadini a suggerire le stra-tegie agli amministratori. Per migliorareil servizio, secondo uno studio del di-partimento Comunicazione del Campi-doglio, gli intervistati non hanno dubbi:una comunicazione capillare, che rag-giunga le persone coinvolte anche a casae che per ora scarseggia. Senza dimen-ticare un calendario di smaltimento chesia rispettato dall'Ama. E, soprattutto,

non lasciare che la differenziata si tra-sformi in terra di nessuno. Non bastal'ordinanza comunale del 2012, che sta-bilisce sanzioni dai 50 ai 500 euro: ser-vono più controlli, dicono i romani.Per evitare i disservizi che hanno carat-terizzato i primi mesi della nuova rac-colta in diversi quartieri. Dal I al IIIMunicipio, dal VI al IX, passando per XIe XIII i problemi in questi mesi sonosempre gli stessi. Camion che non si ve-dono, cassonetti stracolmi e immondi-zia in strada. Sono circa 50 lesegnalazioni che arrivano quotidiana-mente alla società capitolina, da tutti iquadranti della città. All'Aurelio il caosl'ha raccontato il minisindaco ValentinoMancinelli, che ha puntato il dito con-tro la scarsità di mezzi cui "si somma la

sacrosanta chiusura diMalagrotta. Ma il passosuccessivo è un pianostrutturale operativo chenon è ancora stato fatto".Perché il fragile sistemadei rifiuti è messo in crisianche dagli impianti chenon riescono a smaltiretutto il materiale e, nonappena una strutturafuori provincia si fermaper un problema tecnico,Roma rischia il collasso.Proprio come accadutoa maggio.Oltre i controlli a tap-

peto, per far funzionare il sistema c'è chisuggerisce di importare l'idea della dif-ferenziata di Ariccia. Nella cittadina deiCastelli si lavora alla riduzione comples-siva dei rifiuti prodotti, grazie all'appro-vazione del progetto Tariffa puntuale:più pesano i sacchetti, più paghi. Latassa dovrebbe garantire un servizio sumisura per ogni famiglia. I contenitorisaranno calibrati sui membri del nucleofamiliare. Un altro suggerimento arrivadal Comitato di quartiere di Torrino-Mezzocammino. In questa zona gli abi-tanti ragionano sull'ipotesi dei"cassonetti intelligenti". Loro le chia-mano 'reverse vending machine': mac-chinette che, in cambio dell’immissionedi prodotti riciclabili, rilasciano unoscontrino. Che si trasformerà in un

buono da utilizzare presso esercizi com-merciali convenzionati. L’ultima fron-tiera del riciclo è già stata presentata alminisindaco Andrea Santoro.Altra forma di controllo è quella del co-dice a barre, usato in molte città delnord, ma anche nella Campania notaalle cronache più per la Terra dei fuochiche per il riciclo. Un adesivo da appli-care sui sacchetti che permette di rico-noscere i titolari delle utenze. Escoprire, tramite controlli a campione,chi 'sgarra' nel differenziare i materiali.Altro progetto è quello del FoodSha-ring, ideato dall’associazione Ambecomche opera nel cuore dell’Agro romano.Duplice l'obiettivo: controllare la pro-duzione e metterla in relazione alle ne-cessità di sopravvivenza. L'idea, giàinoltrata all’Unione Europea, punta amettere in contatto chi produce con chisi trova in difficoltà economica, attra-verso delle organizzazioni benefiche.Produttori e ristoratori dichiarerannoquanta e quale merce hanno in eccessosugli scaffali e nei magazzini, per evitareche questi prodotti finiscano diretta-mente nei cassonetti. Aiutando così chiè in sofferenza e facendo scendere leemissioni di sostanze inquinanti per losmaltimento. Perché i rifiuti, ricordanogli ambientalisti, diminuiscono anchecon un consumo consapevole, non solodifferenziando. Senza dimenticare gliimpianti "che Ama non ha", ricorda ilconsigliere grillino Enrico Stefano. "Nelpiano finanziario della municipalizzata- sottolinea il portavoce a Cinquestelle,membro della commissione capitolinaAmbiente - su 50 milioni di euro solo 10sono destinati per strutture che trattanoil multimateriale riciclato: pochi peruscire dall'emergenza".

(San.Ian.)

Si parte, cinque municipie duecentomila "cavie"

DIFFERENZIATA, CI SI ARRAMPICA SUGLI SPECCHI E L'INFORMAZIONE È CARENTEINCHIESTA/2

venerdì 6 giugno 2014 pagina 6

Era circa un anno fadi questi tempiquando ad ungruppo di promotorifinanziari nonché

amici venne l’ idea di intra-prendere un percorso che liavrebbe portati da lì a poco arealizzare un sogno, quello diaprire una loro filiale, cherappresentasse la massimaespressione di efficienza eprofessionalità avanzata nelmondo bancario, dotando unanuova generazione di clientidi tutti quei nuovi strumentiche da ora in avanti sarannoessenziali per poter garantirealle persone a cui si propon-gono di essere in linea con itempi, anche attraverso l’atti-vità di consulenti personali.L’ idea era proprio quella dimettere a disposizione deiclienti delle banche tradizio-nali l’innovazione bancaria esoprattutto la preparazione –sia a livello finanziario chemacroeconomico – maturata

negli anni da questi profes-sionisti , specialisti della con-sulenza finanziaria, ovvero dicoloro che si occupano quoti-dianamente della cura degliinteressi del cliente, per aiu-tarlo a raggiungere i suoi ob-biettivi di caratterefinanziario, avendo a disposi-zione tutti i mezzi per poterlofare, cercando di avere lamassima attenzione alle sueesigenze.Ed è appunto da quest’ idea edalla voglia di realizzare qual-cosa di ancora mancante nell’area del litorale laziale che vada Cerveteri fino ad Anzio eproseguendo nell’entroterrafino alla zona di Roma-Eur,che si è partiti con l’ entusia-smo di creare i presuppostiche portassero una ventata dinovità nel panorama banca-rio e della consulenza finan-ziaria su tutta la zona.L’ impegno di questo gruppodi promotori finanziari è statoripagato il giorno 10 maggio

2014, giornata nella quale siè finalmente partiti con que-sto progetto, ovvero conl’inaugurazione della nuovarealtà presente su Ostia Lido,l’Ufficio Finecobank sito inV.le delle repubbliche mari-nare, 95/97.Giornata che ha visto parteci-pare una vasta platea di per-sone, già clienti e potenzialitali, incuriositi dall’evento egià interessati a poter fissareun appuntamento per iniziaread avere dei riferimenti pro-fessionali, per iniziare cioè apianificare i loro futuri obbiet-tivi finanziari.Alla domanda su cosa siaspettassero in termini diadesioni, i promotori dell’ini-ziativa hanno risposto al-l’unanimità dicendo: “Siamotroppo avanti per far restareindietro gli altri, stiamo già la-vorando per poter crescere in-sieme ai nostri clientiinsieme ai quali ci aspet-tiamo enormi soddisfazioni”.

REDAZIONALE

ANDANDO VERSO IL MARE

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Movida e rifiuti,divieti aggi-rati: centro nelcaos tra birra,abusivi e

strade piene di immondizia, la si-tuazione è fuori controllo, fapaura a Trastevere, a Testaccio.Ma anche a San Lorenzo e aPonte Milvio, autentiche terre dinessuno. Gli eccessi della vitanotturna si sommano ai disser-vizi, ai taglieggiamenti. La città èin mano ad un esercito di irrego-lari, abusivi, violenti, che taglieg-giano gli automobilisti e vendonoalcolici come e dove non si può.Senza una politica di contrastodegna di questo nome.. I romanihanno mille preoccupazioni, mail senso di angoscia e la tensioneche ti assale la sera in centro e neiquartieri della movida superaogni altro sentimento, non se nepuò più.E finalmente il Campi-doglio corre ai ripari: è arrivatal'ordinanza anti-alcol. Che si ri-

veli una misura efficace è tutto dadimostrare, che serva un inter-vento massiccio, muscolare,anche politico, è fuor di dubbio.Vediamo in rapida sintesi: ta-gliola anticipata per la vendita di

birre e cocktail, più controlli dipolizia e carabinieri, illumina-zione potenziata nelle strade deilocali più frequentati dal popolodella notte. Dopo oltre un mesedi tira e molla tra le associazioni

di residenti e com-mercianti e gli ufficicomunali, il provve-dimento che nelle in-tenzioni dovrebberemettere un freno alconsumo di alcolici esuper-alcolici è final-mente arrivato sullascrivania dell’asses-sore alle attività pro-duttive MartaLeonori. Il provvedimento an-ticipa da mezzanottealle 22 il divieto divendita dei prodottida asporto. Tuttoqui? L’obiettivo è col-pire il racket dei minimarket,spesso gestito dai cittadini di ori-gine bengalese, che oggi, in as-senza di controlli, continuano avendere bottiglie di birra e vodkaanche fino alle cinque del mat-tino.Anticipato anche il termineultimo per chi somministra alco-lici, che passa dalle 3 alle 2 dinotte. Da mezzanotte invece nonsi possono più consumare bibitesu area pubblica, mentre per lebottiglie di vetro il divieto parteprima, dalle 22. Il provvedimentorimarrà in vigore fino al 31 otto-bre e sarà valido tutti i giorni dellasettimana nei quartieri indivi-duati dall’ordinanza: San Lo-renzo, Trastevere, Campo deFiori, Monti e una parte di Te-staccio. E ancora: Pigneto, PonteMilvio e via del Gazometro. Lo sichiedeva prima. Funzionerà?Non ci crede nessuno. Ci vor-rebbe l'esercito, dice qualcuno, civorrebbe un esercito di vigilan-tes, chiedono in molti, e non soloper presidiare ma anche per man-tenere l'ordine con le buone o lecattive maniere. Far chiudere gliesercizi commerciali, sanzionarei divieti quando dovunque per le

strade semibuie girano incontra-stati extracomunitari con carrel-lini porta vivande stracolmi dialcolici? Tre euro e il divieto è unricordo. Altro che droghe leg-gere, l'alcol che scorre a fiumi faperdere controllo e inibizioni. Al-l'alba sembra un campo di batta-glia. Nelle piazze della movida èun tappeto uniforme di rifiuti,bottiglie abbandonate ovunque. Basta l'ordinanza anti.-alcol o civuole una riflessione più seria,una batteria di iniziative e di mi-sure più decise, radicali? La po-litica distratta pensa ad altro,alle alleanze, alle poltrone, agliequilbri di potere. Non capisce,non prova nemmeno a capire ilfenomeno della movida, il biso-gno di stordimento che c'è sotto.Niente facili sociologismi, maragionamenti pratici. Pensareche colpire gli esercenti risolvail problema è pura follia. Sradi-care con ogni mezzo e in ognicaso il malaffare, la delinquenza,l'abusivismo è sicuramente unadelle vie da percorrere. La cittàè abbandonata a se stessa, è a di-sagio, ha paura. E ha il diritto diessere difesa.

CRONACHE IlCORRIEREDIROMA

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LA BATTAGLIA PERSA IN PARTENZA CONTRO GLI ECCESSI DELLA MOVIDAIL PUNTO

Non si combatte la violenza con una ordinanza anti-alcol

venerdì 6 giugno 2014 pagina 7

di Giulio Terzi

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Page 8: IL CORRIERE DI ROMA - VENERDI' 6 GIUGNO 2014

PRIMO PIANOIlCORRIEREDIROMA

CONTRO IL FAR WEST DEL "CARO ESTINTO" UNA PROPOSTA M5S IN ATTESA DA SETTIMANE DI ESSERE CALENDARIZZATAIL FATTO

venerdì 6 giugno 2014 pagina 8

Èuna questione dimalaffare che sitrascina da tempo,che rimbalza diGiunta in Giunta,

coinvolge amministratori a di-verso livello, avvelena il sangue ei pensieri degli operatori del set-tore, quelli più inclini al compro-messo e quelli che spingonoinutilmente da tempo per unanormativa che metta ordine inun settore giustamente definitafin qui un autentico far west. Leinchieste sul “caro estinto”aprono e chiudono a intervalliregolari, non cambia niente. Allafine dello scorso aprile il Movi-

mento Cinque Stelle del Lazio hadepositato la prima proposta dilegge per il riordino del settorefunerario, una proposta che miraa rendere trasparenti gli appaltipubblici sui servizi funebripresso le ASL e a garantire unaconcorrenza leale tra gli opera-tori. Qualcuno ha tirato un so-spiro di sollievo, come GianlucaFiori, presidente di Ass.I.Fu.R. –Associazione Imprese FunebriRomane. “La proposta di leggedei consiglieri pentastellati vanella direzione da noi auspicataed impegna l’amministrazione divia della Pisana a regolamentareil settore, attualmente monopo-

lizzato da due sole so-cietà”, ha dichiarato.L’associazione di settoreda lui presieduta ha incorso una raccolta firme tra glioperatori per sostenere la propo-sta di legge e richiederne la ra-pida discussione in Aula. “Ilsettore funerario è in mano a per-sone senza scrupoli, che appro-fittando del dolore e degli attimidi smarrimento di chi perde uncaro per vendere i propri serviziin un regime di monopolio - diceDavide Barillari, consigliere delM5S nel Lazio. Non è giusto chechi va in una camera ardentetrovi un impresario pronto a of-

frire servizi e prodotti, specie selo fa in connivenza con le dire-zioni sanitarie e la politica, biso-gna smetterla di speculare suldolore.” Naturalmente siamo alle solite.La proposta di legge è attual-mente in attesa di essere calenda-rizzata, ma non sembra ci sial’intenzione della maggioranza edella Giunta di farlo in tempistretti. “Sono settimane cheaspettiamo una risposta dallostaff di Zingaretti, troppo occu-

pato a farsi fotografare vicino atarghe di fantomatiche struttureospedaliere - dice ancora Baril-lari -. Anche questa proposta dilegge dimostra che a fronte di unatteggiamento propositivo daparte nostra ci troviamo semprea cozzare contro i comporta-menti di questa maggioranza,mai collaborativa e tanto lentanel decidere quanto rapida nelappropriarsi delle nostre idee edelle nostre proposte”.

Fm.E.

Zingaretti gioca a nascondino

con il riordino del settore funerario

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LazioLaziola

del

anitàSSNUMERO 18 ANNO LXVII VENERDÌ 6 GIUGNO 2014

LA PROPOSTACi pensiamo noi: il privato si fa sociale,prestazioni sanitarie scontate fino al 50% a pagina 13

IL CASO

a pagina 14

Quanti soggetti autistici passano per quel centro?

Profondo rossoProfondo rossoa pagina 12a pagina 12

«Il Forlanini è una struttura che èstata per tantissimi anni dellasanità regionale, ora è vuota.Abbiamo aperto un confrontocon Roma Capitale e lo Stato,

perché è un bene immenso. Qualsiasi tipo di riformula-zione richiederebbe un investimento economico impor-tante. Dobbiamo ricostruire per esso una vocazione delterritorio. Potrebbe essere idea, in tempi civili, la ria-pertura del parco, ma si tratta di una operazione di ca-rattere nazionale». Parole e musica di NicolaZingaretti. Che tradotto in volgare significa: non rende,

non abbiamo soldi da investire, non è di alcun interesse,lasciamolo a marcire. Come sta accadendo per quel gio-iellino (un tempo) di ospedale a due passi da via delCorso, rimesso a nuovo, fornito di attrezzature moder-nissime e poi di punto in bianco chiuso dall'allora go-vernatore Marrazzo con la scusa che si dovevarisparmiare. Il S.Giacomo è rimasto lì, vuoto, ad aspet-tare, coperto dal guano dei piccioni e dagli escrementidei topi. Per il Forlanini si era mossa la popolazione diMonteverde, si erano fatte mille avventurose ipotesi,come quella di trasferirvi il consiglio regionale oggi con-finato alla Pisana. Si era detto: potrà ospitare servizi,

Rsa, caserma dei carabinieri, e chissà cos'altro. Affit-tarlo ai privati e fare cassa? Quello no, ci mancherebbe.Destinazione sanitaria? Zingaretti le esclude:"Ci sonoi piani operativi che ci dicono cosa serve alla sanità delLazio. E nei piani operativi al Mef non sono richiestealtre strutture". E dunque è finita. Quanto ci vorrà per-chè il parco, almeno quello,diventi fruibile? E' un fattonazionale, dice il governatore. E il governo ha altro dapensare. Tempi duri, durissimi, per il sanatorio nato adinizio secolo e diventato punto di riferimento interna-zionale. Voltiamo pagina.

Il Corvo

Abbiamo capito, il Forlanini finirà come il S.Giacomo. A pezzi

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Page 11: IL CORRIERE DI ROMA - VENERDI' 6 GIUGNO 2014

Laziola delSSanità LazioPRIMO PIANO

Stiamo andando a fondo Nell’indifferenza generale

L’EDITORIALE

ORSINO

S dellail

CHI SALEdall’alto Riccardo Agostini, Emanuele Emmanuele e Luigi Amadio

CHI SCENDEdal basso Giovanni Caudo,Antonio D'Ursoe Angelo Tanese

Sanità senza testa né cuore,i privati si arrangiano come possono

Ancora una volta onoreal merito del compa-gno Riccardo Ago-

stini, che anche all'internodel suo partito, il Pd merite-rebbe maggiore considera-zione. Segue con attenzionee lucidità i problemi della sa-nità, vedi il caso dell'ospe-dale pediatrico La Scarpetta.Complimenti. Non va invecel'atteggiamento dell'asses-

sore all'urbanistica Giovanni Caudo, che li-quida la pratica S.Giacomo (inteso comeospedale dismesso in via del Corso), comeuna pratica qualsiasi. Bell'esempio di ammi-nistratore. Se Antonio D'Urso, manager desi-gnato al S. Camillo ha spolverato la sua nuovascrivania non è dato di sapere, certo sì checon i topi sorpresi a scorrazzare nell'ospedaleforse un pugno sul tavolo e una reazione nonci sarebbe stata male. C'è qualcosa di strano,di malato, nella nuova generazione di direttorigenerali piazzati da Zingaretti a governare ilLazio. Di quello della RmB non si conosce

nemmeno la faccia, mai una foto, mai una di-chiarazione.Ma che cosa fa Vincenzo Pa-nella? Stesso discorso per il subcommissariogovernativo al piano di rientro Renato Botti.O si muove talmente in punta di piedi da risul-tare difficilmente identificabile o è letteral-mente sparito. Chi si aspettava un ruolopesante si è sbagliato, Zinga come la Polverininon ammette estranei nella cabina di regia.Organismo guidato tra l'altro da persona (an-corché fortemente ideologizzata) apparente-mente scomparsa. Forse la sanità non laguida nessuno e si vede. Una bella nota nega-tiva anche al dg Angelo Tanese (Asl RmE):pare che ce l'abbia messa tutta per affossareVilla Betania. Si difendono i privati come laFondazione S.Lucia, con ordine e dignità,senza minacce terroristiche né esternazioni(vedi la rabbia composta del manager LuigiAmadio). La giustizia darà loro ragione? Chiha risorse, come la Fondazione Roma guidatada Emanuele Emmanuele,fa da sé. Dopo loschiaffo rimediato a Latina (Alta diagnostica)ha aperto un centro Alzheimer alla Bufalotta.Chi fa da sé...

Basta scorrere in sequenza ititoli della rassegna stampadedicata alla sanità delLazio, a Zingaretti e ai suoicollaboratori, quelli delle

agenzie che rovesciano quotidiana-mente nelle redazioni dei giornali de-cine dispacci contenenti denunce edichiarazioni, per rendersi conto chegiorno dopo giorno il sistema sta fra-nando sotto i piedi della Giunta. Per dueragioni sostanziali, il peso di una situa-zione economica intollerabile e la inca-pacità generale di gestirel’amministrazione ordinaria e straordi-naria. Un gesto di realpolitik, se non dilucidità politica e perché no, di umiltà,sarebbe quello di confessare l’emer-genza, di condividerla, di chiedere aiuto.Altro che larghe intese, qui servirebbeun governo di unità nazionale per cer-care di uscire dall’angolo. Ci si può tro-vare in una situazione disperata, maquel che spaventa è l’incapacità di tro-vare la freddezza e la determinazione

necessaria per indurre una svolta posi-tiva. Non c’è più un euro, questo si è ca-pito, serve fare cassa in ogni modo,vendere il vendibile, razionalizzare lespese, ma tutto questo non può accaderea discapito delle esigenze, delle necessitàdei cittadini, degli utenti, di chi fa im-presa in sanità e dà lavoro a decine di mi-gliaia di operatori. Zingaretti e i suoiappartengono ad un vecchio modo difare politica, di fare affari, di incrociareinteressi. Per di più sullo sfondo c’è unafastidiosa patina ideologica, che spessoostacola vie di confronto e di compro-messo inevitabili. Alla fine è semprequestione di uomini, di capacità e di in-capacità. Chissà perché la ventata di ot-timismo di Palazzo Chigi non è arrivatafino al palazzone di via Cristoforo Co-lombo, chissà perché alla Pisana, inquella strana realtà ai margini del mondo- sia dal punto di vista logistico che poli-tico - non scatta una molla che facciaporre l’emergenza sanità al centro di undibattito quotidiano. In fin dei conti quelconsiglio è stato eletto dai cittadini, in findei conti la sanità rappresenta l’80% delbilancio regionale. Invece niente. Qual-che manager si arrangia per conto suo,per orgoglio, gli altri sono spenti, incerti,passivi. Quando i topi scorazzano per ilSan Camillo, quando l’enorme com-plesso del Forlanini giace in stato disemi-abbandono, quando le corazzatedella sanità privata reagiscono in modomuscolare e scomposto (Gruppo S.Raf-faele), altre si ritirano, quando piccoligioielli della sanità e della assistenzasono costretti ad arrendersi e la Giuntanon va oltre ai proclami, appare chiaroche la situazione è compromessa. Chissàche fine ha fatto quel sub commissariogovernativo mandato a sostenere, con-trollare, indirizzare il povero Zingaretti.Ci vogliono lasciare andare a fondo,nell’indifferenza generale.

venerdì 6 giugno 2014 pagina 11

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti

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Laziola delSSanità Lazio CRONACHE venerdì 6 giugno 2014 pagina 12

Le scuole pubbliche hanno sem-pre più difficoltà ad organizzarelezioni aggiuntive per il recupero

degli studenti in difficoltà e con bassoprofitto? Non c’è problema: ci sono glienti locali, che negli ultimi tempi sistanno sostituendo allo Stato. Pec-cato che lo facciano solo in un modo:riportando in classe gli insegnanti inpensione, coinvolgendoli in un’operadi mero volontariato. È successo qual-che mese fa a Brescia. Qualchegiorno fa a Bolzano. Ed ora sta acca-dendo a Barletta, Andria e Trani, dovela Giunta provinciale ha deliberato “diapprovare l’iniziativa dell’istituzione diun Albo informale di docenti e profes-sionisti in pensione disponibili a met-tere a disposizione degli studentigratuitamente la propria esperienzadidattica e professionale per realiz-zare attività di recupero e/o sostegnoin favore dei medesimi studenti”.Il presidente e gli assessori provincialihanno preso questa decisione, al-l’unanimità, dopo aver preso attodella “difficoltà sempre più crescenteda parte delle Scuole” di organizzarei corsi di recupero, circostanza pur-troppo reale visto che ormai metàdegli istituti non li attivano. Una ne-cessità che la Giunta pugliese ricon-duce alla “ormai tristemente famosaSpending Review”, che “ha ridotto,

per lo più cancellato, questa opportu-nità disattendendo il principio, costi-tuzionalmente garantito, deldiritto/dovere all’istruzione”. E anchequesto è vero, perché nell’anno incorso alle scuole italiane per il miglio-ramento dell’offerta formativa nonsono arrivati i 1.480 milioni di eurodel 2010/11, ma appena 521 milioni(con la promessa di un lieve incre-

mento, a tutt’oggi mai concretizzato).Ma se le premesse sono corrette, lasoluzione escogitata in Puglia, comea Brescia e in Alto Adige, per risolvereil problema è inaccettabile: si cerca,infatti, di garantire un servizio pub-blico ricorrendo al volontariato di chiha smesso di lavorare per soprag-giunti limiti di età. Anief reputa risibili le giustificazioni

addotte dai compo-nenti della Giunta pro-vinciale pugliese perintrodurre l’albo dei do-centi pensionati e farlitornare in cattedra gra-tuitamente. Premesso che il sinda-cato non ha alcuna pre-clusione verso ilprezioso contributo cheil volontariato in asso-luto svolge nella nostrasocietà, è però ancheconvinto che così fa-cendo lo Stato sta dele-gando due sue funzioni

cardine previste costituzionalmente:l’istruzione e il diritto al lavoro. E stavenendo meno alle indicazioni intro-dotte con l’articolo 2 dell’ordinanzaministeriale 92/2007, firmata dall’al-lora ministro dell’Istruzione, GiuseppeFioroni, con cui il Miur obbligava lescuole superiori ad “attivare gli inter-venti di recupero” da destinare ancheagli “studenti che riportano voti di in-

sufficienza negli scrutini intermedi”.“La verità è che chi governa il Paesenon può prima ridurre di due terzi ifondi a supporto della didattica – so-stiene Marcello Pacifico, presidenteAnief e segretario organizzativo Con-fedir – , delegando poi ad altri il ruolodi garante del diritto allo studio e allaformazione dei giovani. È il risultatodi questo processo ad aver scatenatoil ricorso crescente agli ex docenti. Iquali, forti della lunga esperienza la-vorativa, non abbiamo dubbi chesiano all’altezza della situazione”.Il punto, però, è un altro: perché ci sidimentica che vi sono anche centi-naia di migliaia di docenti precari, se-lezionati e formati proprio per farcrescere e sostenere i nostri giovani? “La verità – conclude il sindacalistaAnief-Confedir – è che continuiamo asfornare Leggi di Stabilità che com-portano impegni probanti, sostenuticon svariate decine di miliardi dieuro, ma poi per tagliare 400-500milioni di euro alla Scuola si mette incrisi l’intero sistema d’istruzione. Purdi non affidarsi a giovani professioni-sti dell’insegnamento in cerca di oc-cupazione, per cercare di garantirequel diritto allo studio sempre più incrisi, si richiamano i docenti in quie-scenza.

(www.anief.org)

REDAZIONALE

SCUOLE IN GINOCCHIOPer far recuperare gli studenti si richiamano i prof in pensione, terzo caso in pochi mesi

Se a pagare alla fine non fosserochiamati i contribuenti del Laziosi potrebbe anche sorridere difronte al balbettio finanziario delgovernatore Zingaretti, che con-

tinua fare promesse, a prendere solenni im-pegni, ad annunciare iniziative e si trova adover invece gestire un disavanzo per la sa-nità ben più che imbarazzante. I suoi avver-sari, interni ed esterni, hanno sbandieratonei giorni scorsi un dato che viene dall’ul-timo verbale del tavolo ministeriale di mo-nitoraggio del piano di rientro del debitosanitario della Regione Lazio, 15 aprilescorso.. Nel 2013 il disavanzo sanitario delLazio chiuderà ancora in profondo rosso:712 milioni di euro sono stati già certificati,ai quali, secondo gli esperti, se ne aggiun-geranno almeno un'altra settantina in fasedi aggiustamento di bilancio definitivo.Quindi il Lazio dell'Irap al massimo possi-bile, il 4,82%, e dell'aliquota Irpef maggio-rata del 2,33%, sempre per mettere le toppeai buchi della sanità regionale, chiuderà il2013 con un nuovo disavanzo di circa 800milioni. Che si aggiungono agli 11 miliardie 569 milioni di debiti già accumulati, aiquali vanno sommati circa 8,3 miliardi didebiti verso i fornitori, pagati accendendoun mutuo trentennale verso la Cdp al 3,4%.Il totale del debito del Lazio a fine 2013 ha

sfondato i 20 miliardi. E dal 1° gennaio 2015l'addizionale Irpef aumenterà di un ulte-riore 1%. Vero, falso, verosimile, interpre-tabile? Zingaretti naturalmente è di altroavviso e affida ad una nota la replica. «In ri-ferimento ad alcune dichiarazioni dei con-siglieri regionali sul debito sanitario dellaRegione Lazio, si fa presente che il disa-

vanzo per il 2014 sarà di circa 500 milioni,secondo le previsioni contenute nel pianooperativo». «Questo disavanzo – proseguela nota – si sarebbe potuto conseguire già inquesto anno, ma il risultato del settore sa-nità per il 2013 (negativo per una cifra paria 702,890 milioni di euro) nasce da un ta-glio di 96 milioni del fondo sanitario nazio-

nale destinato alla nostra Regione ed aicirca 140 milioni non conteggiati alla Re-gione Lazio in sede di riparto dello stessofondo sanitario nazionale per squilibri nelcalcolo della popolazione residente causatida mancati aggiornamenti in molti ServiziAnagrafici dei comuni della regione».«Ora l’Istat si è impegnata a rielaborare ildato entro giugno e lo stesso sottosegretarioDelrio ha preso impegno affinchè siano ri-conosciute al Lazio le risorse adeguate allapopolazione – conclude – Per questo mo-tivo le polemiche sollevate su questo temarisultano assolutamente prive di ogni fon-damento: i conti della sanità vanno bene eandranno sempre meglio, come i numerodimostrano aldilà di ogni strumentalizza-zione». Anche il lettore meno attento co-glie gli elementi essenziali della risposta delpresidente. Nessuna smentita, nessuna im-pressione di avere in mano una solida stra-tegia di rientro, il dato c’è, ma se il governoci fa il favore di aggiornare il contesto ana-grafico sul quale si lavora per far di conto,certamente un centinaio di milioni spari-scono come per effetto di una bacchetta ma-gica, adesso e per il futuro. Ma andràproprio così, è proprio così semplice? E inogni caso, delle centinaia di milioni sullequali non esiste possibilità di artifizio con-tabile che ne facciamo?

A QUANTO AMMONTA IL DISAVANZO SANITARIO DEL LAZIO? DIPENDE DALLE SCUOLE DI PENSIEROIL PUNTO

Profondo rosso, Zinga negadi Giulio Terzi

Secondo il verbale del Tavolo ministeriale il 2013 si chiude a 7-800 milioni. Il governatore fa finta di niente: nel 2014 saranno 500 e il governo deve ancora aggiornare i conti sulla popolazione del Lazio

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Laziola delSSanità LazioCRONACHEvenerdì 6 giugno 2014 pagina 13

Dove non arriva il Ser-vizio Sanitario Na-zionale può arrivareil Privato. Che se siconsorzia è in grado

di offrire una dimensione sociale delservizio, offrendo prestazioni eccel-lenti a costi controllaqti e accessi-bili. Prestazioni sanitarie erogate instrutture di eccellenza private, intempi brevi e a costi calmierati, conrisparmi tra il 30 e il 50%. A condi-zione di: non essere iscritti alle listedi attesa del Ssn, non avere coper-tura assicurative o fondi integrativie appartenere alla fascia di popola-zione con reddito familiare medio ecomunque non superiore ai 50milaeuro annui o insufficiente a coprirele spese della prestazione sanitariadi cui si ha bisogno. È quanto mettesul piatto la Fondazione HealthCare&ResearchOnlus con il pro-getto Privato Sociale realizzato incollaborazione con il gruppo HealthCare Italia,il Centro Diagnostico Pi-gafetta, il Rome American Hospitale i medici di famiglia della Fimmg. Un progetto nato per dare risposte,in una fase di crisi del Paese e del si-stema sanitario, ad un fascia di po-polazione che nonostante abbia unreddito medio ha oggi molte diffi-coltà a sostenere i costi per tutelarela propria salute. “I servizi e le pre-stazioni coperte dal progetto Privato

Sociale ab-b r a c c i a n ovarie aree.Sarà possi-bile accederead interventichir urgici ,eseguiti suprescrizionemedica, chesaranno ef-fettuati in

aree sanitarie pilota quali chirurgiagenerale, oncologia, ginecologia,ortopedia e cardiologia. Ma il“menu” offre anche la esami di dia-gnostica strumentale, prestazioni diodontoiatria, analisi di laboratorio,medicina nucleare, fisioterapia e ria-

bilitazione e visite specialistiche.E il progetto, partito in via speri-mentale - avrà la durata di un anno,ma se avrà successo potrà essereesteso anche ad altre aree sanitarie ea tutte le strutture sanitarie che vor-ranno replicarlo – ha incassato ilpieno sostegno dei medici di medi-cina generale. “Sempre più spesso cicapita di prescrivere esami e visitespecialistiche che poi non vengonofatte perché troppo costose – haspiegato Pier Luigi Bartoletti, segre-tario Fimmg Lazio – per far fronte alloro disturbo, quei pazienti fini-scono per bussare sempre più fre-quentemente alle porte dei nostristudi medici, e ogni volta in unostato di salute peggiore. In questaprima fase sperimentale il nostroruolo sarà perlopiù di tipo informa-tivo. Illustreremo ai nostri pazientile condizioni offerte dal Privato So-ciale permettendo loro di usu-fruirne, se lo vogliono e rispondonoai requisiti previsti. La missione deimedici non è né quella di favorire lasanità pubblica né di favorire quellaprivata. La nostra missione è difen-dere la salute dei pazienti. Se il ser-vizio pubblico non è in grado difarlo e la sanità privata sì, allora ilnostro compito è quello di indiriz-zare il paziente verso la sanità pri-vata. La salute del paziente, soloquello ci preoccupa”.

PROGETTO PROMOSSO DALLA FONDAZIONE HC&R ONLUS E REALIZZATO CON IL CENTRO DIAGNOSTICO PIGAFETTA, IL ROME AMERICAN HOSPITAL E LA FIMMGLA PROPOSTA

Ci pensiamo noi: il privato si fa sociale,

prestazioni sanitarie scontateL'obiettivo è quello di consentire alle persone con reddito medio, senza copertura assicurativa e non in lista di attesa con il Ssn,

di accedere in tempi brevi e a costi contenuti ai servizi sanitari privati

Pierluigi Bartoletti, segretario Fimmg Lazio

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Page 14: IL CORRIERE DI ROMA - VENERDI' 6 GIUGNO 2014

Èdiventata una battaglia perso-nale, quella del consigliere regio-nale Pd Riccardo Agostini. Supiazza Castellani, a Trastevere,proprio di fianco alla sede del

Ministero della Sanità e di fronte all’Isola Ti-berina , al civico 25 si trova l'antico ingressodell'Ospedale Pediatrico "La Scarpetta" (nellafoto 9), fondato nel 1892 dalla società "Soc-corso e Lavoro", che prestava assistenza me-dica ai lattanti e cercava lavoro ai genitoridisoccupati. . Un gioiello, da tutti i punti divista. Ma che con l’aria di spending review chetira è destinato a morire un po’ alla volta, d’ine-dia. Nel marzo di due anni fa Renata Polverinivi inaugurò il “ nuovo centro per l’autismo”,struttura destinata a bambini e ragazzi in etàevolutiva e a giovani adulti,. A regime potràprendersi in carico 120 persone, dichiaraval’allora governatrice. Le cose evidentementenon sono andare così. E il fatto che nei manualisia indicato come centro regionale di riferi-mento per il registro nazionale AdHd (Di-sturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività)significa poco o niente. “Come faccio ormaiabitualmente a cadenza semestrale, da dueanni a questa parte, sono tornato oggi a fare ungiro all’ospedale La Scarpetta, in pieno centrostorico a Trastevere - scriveva nei giorni scorsi

sul suo profilo Facebook Agostini - Questocentro, che ha potenzialità per essere un’eccel-lenza della nostra offerta socio sanitaria, è statoemblema degli sprechi della precedente ammi-nistrazione, che nel 2011 lo ha ristrutturato,con una spesa totale vicina ai 300 mila euro,per farne un centro per l’autismo. Idea condi-

visibile, ma dalla fine dei lavori di ristruttura-zione la struttura stenta a decollare, nono-stante le stanze siano state dotate di mobili esuppellettili, ci sia un medico in servizio rego-lare, e la struttura abbia enormi potenzialità edanche un notevole bacino di utenti pronti adusufruirne». «Mi spiace constatare – scrive

ancora Agostini – che ancora stamattina ho ri-scontrato gli stessi problemi dell’ultima visita:mancano fisioterapisti e ausiliari in grado di farfunzionare la struttura, che continua ad essereun centro fantasma, e ad oggi rappresenta solouno spreco, del quale si sta occupando anchela Corte dei Conti. Tempo fa, raccogliendo laproposta delle associazioni dei parenti di ma-lati di autismo, chiesi di affidarne la gestionealle associazioni stesse, in modo da farlo en-trare in funzione. Nel frattempo il I Municipioha votato un documento nel quale chiede didestinare la struttura per un consultorio.Fermo restando che le due realtà potrebberotranquillamente convivere, vista la disponibi-lità di spazi nella palazzina ristrutturata, e rap-presentare una sorta di Casa della salute per ledonne e per l’infanzia – conclude il consiglieredel Partito Democratico – l’appello è quello didecidere in fretta cosa fare de La Scarpetta efar partire al più presto i servizi che si decideràdi stabilire in quei locali». Dunque? Un mi-stero. In cabina di regia, alla Regione, ricor-dano a malapena che esiste il S.Giacomo,ospedale chiuso e lasciato a marcire alle spalledi via del Corso. Sempre patrimonio - in sensotecnico - della Asl RmA, sia detto per inciso.C’è un medico, c’è un servizio di guardiania.Poco altro. Interessa a nessuno?

Laziola delSSanità Lazio CRONACHE

LA STRANA STORIA DELL'EX OSPEDALE PEDIATRICO LA SCARPETTA DI TRASTEVEREIL CASO

Quanti soggetti autistici passano per quel centro?

venerdì 6 giugno 2014 pagina 14

Dr.Ciatti, come mai i traumi distorsivi del ginocchio sono così frequenti nel calcio?“Nei giocatori di calcio le ginocchia sono soggette a continui traumi, diretti e indiretti, sol-lecitazioni e microtraumi ripetuti come la corsa e cambi di direzione. La distorsione del gi-nocchio è tipica degli sport come calcio, rugby e basket, in cui il piede rimane vincolato alterreno mentre il ginocchio viene spinto da un trauma o movimento volontario verso l'internoo l'esterno. Esistono poi diversi fattori di rischio”.A proposito di rischio, quali sono i fattori predisponenti?“Mancanza di adeguato riscaldamento, preparazione atletica insufficiente, scarsa coordina-zione ed equilibrio, deficit di forza e flessibilità, condizioni ambientali avverse come freddoeccessivo e terreno scivoloso o sconnesso”.Ci descriva il meccanismo di distorsione del ginocchio.“Una distorsione di un'articolazione è un meccanismo traumatico che provoca la lesione di

una o più strutture capsulo – legamentose quandola forza del trauma supera la resistenza delle strut-ture stabilizzatrici articolari. Nel ginocchio, itraumi distorsivi più frequenti sono quelli definiticome in “varo-flesso-intrarotazione” o “valgo-flesso-extrarotazione”, termini che descrivonol'azione del piede fisso al suolo con una torsionedel ginocchio verso l'interno o verso l'esterno, comein un contrasto di gioco, un repentino cambio di di-rezione o nella ricaduta da salto”.

Che genere di sintomi si ravvisano?“L'atleta avverte dolore acuto al ginocchio che può essere accompagnato da una sensazionedi “crack” interno, con difficoltà o impossibilità a poggiare il peso sull'arto interessato, edè costretto ad abbandonare il terreno di gioco. Più o meno precocemente, in base alle strut-ture interessate dalla lesione, può comparire versamento”.Come si procede in caso di lesione del legamento crociato anteriore?“Un primo trattamento è sicuramente fisioterapico per far recuperare il paziente dalla faseacuta, cioè ridurre il versamento articolare e ripristinare la flesso-estensione del ginocchioe la deambulazione senza ausili. A questo punto l'indicazione chirurgica la dà il grado di at-tività del paziente: è indicata la ricostruzione del legamento nel paziente sportivo che hanecessità di avere un ginocchio stabile in quanto sottoposto a gesti atletici specifici, nel pa-ziente giovane, anche a prescindere dall'attività sportiva, per prevenire sovraccarichi carti-laginei che negli anni possono favorire l'artrosi, e nel paziente che accusa instabilità anchenella normale attività quotidiana. Nei restanti casi, pazienti a richieste funzionali ridotte onon più giovani, l'indicazione può anche essere conservativa, a meno di fastidi, di instabilitào cedimenti, che si valutano nel tempo”.

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Dott. Riccardo Ciatti

Medico Chirurgo

Specialista in Ortopedia

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LA DISTORSIONE DEL GINOCCHIONEL CALCIOCause, sintomi e trattamento. Il parere del Dr.Riccardo Ciatti: “Neigiocatori di calcio le ginocchia sono soggette a continui traumi”

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Il Corriere di Roma n.18 del 6 - giu. 2014_Layout 1 06/06/2014 9.12 Pagina 14

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Avete mai visto in tele-visione atleti con biz-zarri nastri coloratiapplicati in prossi-mità delle articola-

zioni o di specifiche zone muscolari?Si tratta di bendaggi adesivi elasticiideati nel 1973 da un chiropraticogiapponese, il Dr. Kenzo Kase, sullabase di una visione olistica dellastruttura “corpo”. L’ingresso ufficialenel settore professionale ed interna-zionale del Kinesiotaping (KT) è da-tato 1988, quando fu utilizzato alleOlimpiadi di Seoul e successiva-mente diffuso sia negli Stati Unitiche in Europa.Il KT rappresenta un bendaggio ade-sivo elastico con effetto terapeuticobio-meccanico. E’ una tecnica basatasul processo di guarigione naturaledel proprio corpo, attraverso l'attiva-zione dei sistemi di controllo neuro-muscolari, propriocettivi ecircolatori. Ad oggi il KT è ampia-mente utilizzato nella pratica spor-tiva, in virtù di effetti benefici qualimiglioramento della forza muscolaree riduzione del dolore.Più recente è l’utilizzo del KT nellapratica clinica riabilitativa seppurquesta tecnica si stia rapidamentediffondendo in particolare per le pa-tologie di tipo ortopedico, quali lelombalgie. Nonostante quest’ampiointeresse ed il crescente utilizzo delKT, sono scarsi gli studi scientifici alriguardo. Pochi gruppi hanno af-

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LO STUDIO

Laziola delSSanità LazioSANITÀ&RICERCA

Kinesiotaping, dallo sport alla riabilitazioneUn lavoro della Fondazione S. Lucia pubblicato su Frontiers in Human Neuroscience dimostra per la prima volta l’efficacia del trattamento

ideato nel ’73 da un chiropratico giapponese nel miglioramento della spasticità e della deambulazione in caso di lesioni midollari

frontato il tema dell’efficacia del KTnel caso di ictus cerebrale o sclerosimultipla, dimostrandone la validitànella riduzione del tono muscolare enel miglioramento dell’equilibrio.Lo studio della Fondazione Santa

Lucia affronta il tema delKT nel trattamento dellelesioni midollari incom-plete (LMS). Quando ilmidollo è danneggiato,ma è ancora possibile uncerto controllo della mu-scolatura al di sotto della

lesione, spesso le possibilità funzio-nali sono ridotte per la presenza dispasticità. Proprio in questo ambitoil KT può svolgere la propria azioneterapeutica favorendo il migliora-mento dell’equilibrio e della deam-

bulazione.L’obiettivo dello studiocondotto dalla dott.ssaTdR Federica Tamburellapresso il Clinical Move-ment Analysis and Rese-arch Laboratory dellaFondazione Santa Lucia,è stato proprio analizzarei possibili effetti del TNMin soggetti affetti da LMSsulla spasticità e relativisintomi associati, sul-l’equilibrio e sulla deam-bulazione.Lo studio randomizzatocondotto in cross-over haprevisto l’arruolamento di11 soggetti affetti da LMSin fase cronica, cui sonostate effettuate delle ap-plicazioni di KT e di co-mune bendaggioana-elastico di seta a li-

vello dei muscoli soleo e gastrocne-mio degli arti inferiori, mantenute insede per 48 ore. I risultati delle valu-tazioni cliniche e strumentali effet-tuate prima e dopo le applicazioniconcordano nel dimostrare, unica-mente nei pazienti trattati con KT,una significativa riduzione del do-lore, della spasticità e dei sintomi as-sociati ed un significativomiglioramento dell’equilibrio, delladeambulazione e dell’attività elettro-miografica della muscolatura degliarti inferiori.

Lo studio indica pertanto un’imme-diata efficacia nell’utilizzo del KT,non riconducibile ad un apprendi-mento a lungo termine, e suggerisceun possibile meccanismo di azionedel KT. L’applicazione a livello cuta-neo porta ad un incremento degliinput recettoriali con conseguentestimolazione dei centri sovra-spinali,che a loro volta inducono un incre-mento della sensibilità di posizione edi movimento. Inoltre l’applicazionedi uno stimolo cutaneo di allunga-mento a livello dei recettori propridel muscolo, porta ad uno stimolodei circuiti “apprendimento-dipen-denti” responsabili del pattern di de-ambulazione. Pertanto lastimolazione afferenziale dovuta alKT, può influenzare la riorganizza-zione dei circuiti spinali in caso di le-sioni midollari.Questo studio rappresenta un primopasso fondamentale nell’ambito dellariabilitazione di soggetti con lesionemidollare in virtù dei benefici che ipazienti possono trarre da questa ap-plicazione veloce, non invasiva, per-fettamente compatibile con le attivitàdi vita quotidiana e priva di apportofarmacologico. Inoltre, i risultatidello studio dimostrano il ruolochiave della ricerca nella pratica cli-nica giornaliera per la comprensionedei meccanismi che sottostanno allabase delle tecniche riabilitative utiliz-zate e per l’oggettivizzazione dei be-nefici ottenibili con le stesse.

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Tutto pronto o quasi per ilviaggio di Giampiero Paglio-chini, il centauro di Gualdo Cat-taneo, che nei prossimi 5 mesipercorrerà oltre 25mila chilo-metri, attraversando 16 Paesi etre continenti.Pagliochini ha trascorso gli ul-timi 20 anni in sella sulle dueruote. Lui la moto ce l’ha nel DNA, una passione ere-ditata prima dal nonno e poi dal padre che negli anni’50 faceva le gincane.Giampiero Pagliochini ha presentato il suo progetto indiverse occasioni, a partire dal motorshow di Latina,con reportages video e fotografici che hanno messoin luce la sua esperienza su strada. È stato inoltreospite della Provincia di Perugia, ricevendo il patroci-nio dal Comune di Gualdo Cattaneo, suo paese natale.Ospite di diverse testate giornalistiche, TV e Radio (èstato anche su RaiNews24), il motociclista ha parlatosempre con semplicità e simpatia, raccontando aned-doti e fuori programma.Un viaggio che prevede un impegno anche di naturaeconomica, ma diversi sponsor hanno deciso di appog-giare il motociclista in questa sua nuova avventura.A chi chiede a Giampiero Pagliochini se ha paura per qualche difficoltàche può incontrare su strada in sella alla sua moto, risponde deciso:“Non sono questi i problemi che mi spaventano. Sono piuttosto le bu-rocrazie, i permessi, i visti non rilasciati o consegnati in ritardo che ri-schiano di far slittare molti appuntamenti e le relative tappe”.Le avventure realizzate su due ruote da Giampiero sono state raccoltein un libro "Il mondo su due ruote". In questo volume di 193 pagine ilcentauro di Gualdo Cattaneo racconta i suoi lunghi e temerari viaggiattraverso paesi sconosciuti, vivendoli ed assimilandone la cultura, letradizioni i costumi e le usanze.Il viaggio che sta per iniziare vuole essere un qualcosa di più, un per-corso fatto di incontri e di visite alle comunità italiane, dove vivono inostri connazionali, in cui Giampiero racconterà il suo territorio di pro-venienza e le eccellenze che lo identificano. Un vero e proprio bikerambasciatore del Made in Italy ed ancor più del Made in Umbria attra-verso un’avventura in cui si parlerà di arte e cultura italiana nel mondo.Giampiero Pagliochini è stato riconosciuto una vera eccellenza italiana,perché attraverso l suo viaggio non solo svilupperà la cooperazioneeconomica internazionale, ma promuoverà arte, cultura e turismo neipaesi in cui farà tappa.Per chi volesse seguire Giampiero lungo il suo viaggio, il reportage,

con foto e curiosità, sarà pubblicato, giorno dopo giorno, nel suo sitowww.motorbiketravel.it. Il suo viaggio sarà inoltre raccontato setti-manalmente in collegamento con le maggiori radio locali italiane.

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LITORALE IlCORRIEREDIROMA

È diventata una via crucisil viaggio tra Roma edOstia. Come all’inizio diogni estate arriva l’al-larme per le condizioni

“disumane” in cui, turisti e pendolarisono costretti a viaggiare, ammucchiatinei vagoni e senza aria condizionata,presente solo nella metà dei convogli.Intanto, i ritardi sono all’ordine delgiorno e gli scioperi hanno una ca-denza settimanale, in più, comune e re-gione hanno iniziato a litigare: “Lacolpa è della regione Lazio (proprieta-ria della linea ferroviaria) – ha dettol’assessore alla mobilità capitolinoGuido Improta – la linea ha problemistrutturali e come tali deve essere laproprietà ad affrontarli. Per garantire ilservizio serve un intervento di manu-tenzione straordinaria sull’intera linea.Nelle attuali condizioni non possiamogarantire di rispettare le frequenze diun treno ogni sette minuti (promessadal sindaco Marino all’indomani del-l’elezione in Campidoglio). Oggi pos-siamo far transitare un treno ogni12-15 minuti per questioni infrastrut-turali”. La Regione replica con unanota in cui si ricordano i finanziamenti

di 640 milioni riversati nelle cassedell’Atac, definito uno “sforzo enorme”e quindi, difficilmente arriveranno altrifondi per la Roma-Lido, dovrà pen-sarci l’Atac con quei soldi, ma non sem-bra che l’azienda, tra l’altro in gravecrisi economica sia in grado di investiresulla Roma-Lido, per cui dobbiamo finda ora abituarci al peggio ed a viveresui treni diretti al mare (secondo poloturistico della capitale?) un’estate dipassione. Anche nel giorno di Pasqua,

ad esempio, la Roma-Lido si è fermataper 6 ore per un guasto tecnico. In-tanto, i pendolari hanno inventato untam tam nell’era digitale contente tuttele informazioni su ritardi, guasti e gliorari effettivi dei treni, reperibili quo-tidianamente sulla pagina Facebookdell’associazione pendolari “Il trenino”.Il sito è diventato, infatti, un preziosocompagno di viaggio per pendolari eturisti, un modo sicuro e rapido (le in-formazioni ufficiali arrivano sempre in

ritardo e con il contagocce) per cono-scere quanto sta accadendo ed evitaredi restare imbottigliati nelle stazioni inattesa. Intanto un pendolare, raccon-tando le sue vicissitudini quotidianescopre un dato che fa riflettere:“Quando costruiranno…. la stazionedi Acilia Sud, la ferrovia Roma-Lidoavrà lo stesso numero di stazioni dellaVia Crucis”. Paolo, anonimo, dinanziall’ennesimo ritardo fa una considera-zione: “Mi chiedo spesso che senso haesporre degli orari nelle stazioni dellaRoma-lido se poi non vengono rispet-tati.” Ed eccoci alla polemica. “Con-trollori Si, Controllori No, Controlloriforse…. Sono stati avvistati in qualchestazione, ed è stato subito panico, manelle altre, invece, i tornelli eranoaperti e così via. A Stella Polare incon-trare i controllori è sembrato un mira-colo. Ad Acilia, invece, i tornelli fuoriuso erano aperti. Nella orda di genteentra anche chi non ha il biglietto”. Ul-tima informazione e richiesta di aiuto:"A Lido Centro metto la tessera nuovanei tornelli e dice titolo non valido.Vado nel gabbiotto dove fanno i bi-glietti per chiedere aiuto ed è tuttochiuso , ma che devo fare scavalcare?”.

Roma-Lido la via Crucis… del mareSALTI DI CORSE, GUASTI E SCIOPERI E ADESSO ARRIVA L’ESTATE SUL BLOG “IL TRENINO” I PENDOLARI RACCONTANO

Fiumicino, si cambia, l’asta del pesce in erad’elettronica diventa digitale. L’obiettivo dei ge-stori dell’asta, la Silver Fish Srl è quello di ade-guarsi alle procedure internazionali e rilanciareil mercato locale del pesce fresco sul litorale. Ilpassaggio dall’asta a voce a quella elettronica,infatti, presenta numerose novità proprio per chiandrà ad acquistare. Non ci sarà più l’obbligodi prendere tutto il pescato di una determinataimbarcazione ma anche solo una singola cas-setta. Una mezza rivoluzione che cambia pro-fondamente le modalità di acquisto e vendita,dando nuove opportunità non solo ai grossisticapaci di acquistare 70/80 cassette di un’in-tera imbarcazione, ma anche ai piccoli com-mercianti, ad esempio i ristoratori, chepotranno acquistare anche una sola cassetta.Il nuovo procedimento permetterà così anche atanti esercenti di Roma e dintorni di tornare acomprare a Fiumicino senza recarsi in altri mer-cati. Se ne va, così, un’altra tradizione dellagente di mare. L’asta di via Carloforte a Fiumi-cino, infatti, era ancora una delle pochissimein Italia a essere svolta a voce. A guidare le ope-razioni è sempre stato il banditore, GiovanniIstinto, classe 1934, che la conduce dal 1979."Ora più realtà potranno venire a Fiumicino –spiega Istinto - sono stati realizzati importantiinterventi strutturali. I commercianti dispor-ranno di un telecomando a pulsante che andràa sostituire la classica alzata di mano o gesto aogni nuova offerta. Tramite questo procedi-mento sarà possibile rilanciare il prezzo diretta-mente sullo schermo o display che saràinstallato all’interno dell’asta. Questa nuovametodologia di vendita permette di ampliare lepotenzialità commerciali del mercato offrendoun supporto efficiente e funzionale"."Non mi dispiace abbandonare i vecchi proce-dimenti, spero che l’asta torni a essere quelladi una volta e che il nostro territorio ci guadagni.Insieme al ritorno dei banchi del pesce su viaTorre Clementina, così come annunciato dal-l’amministrazione, Fiumicino potrà tornare a es-sere un punto di riferimento importante perl’acquisto del pesce fresco".

E.B.

IL PROBLEMA

di Enzo Bianciardi

Il lungomare trasformato in un“suk” ed il pontile invaso dallebancarelle. E’ il nuovo metodo

scelto dal Municipio per creare at-trazioni a costo zero sul lungomare,chiuso alle auto tutte le sere d’estatedal 14 giugno al 24 agosto a partiredalle 20,30 sino all’1,30 di notte,chiusura prolungata nei week endsino alle 3 di notte. Nasce, dunque,tra le contestazioni l’isola pedonalepiù “grande” di Ostia, oltre due chi-lometri di lungomare, infatti, dapiazza Sirio sino a piazza Giulianoda Sangallo saranno interdetti lasera alle auto e dedicati alle passeg-giate, a piedi od in bici. “Vogliamoriportare ad Ostia il turismo di qua-lità. – afferma Andrea Tassone che,nonostante le critiche ricevute perl’iniziativa non ha fatto un minimopasso indietro – La città deve esseredi tutti: famiglie e bambini in pri-mis, siamo convinti che alla finetutti plauderanno alla pedonalizza-zione, anche coloro che la conte-stano. Si tratta di un provvedimentoa costo zero per il comune, ad ecce-zione dei costi da sopportare per lostraordinario dei vigili urbani e peril prolungamento dei servizi pub-blici” . A quindici giorni dalla pedo-nalizzazione, però, ancora non èstato redatto un programma dieventi definitivo, solo ipotesi equalche dato certo, ma anche tantaconfusione ed improvvisazione. “Sinaviga a vista. – afferma il presi-dente dell’Ascom Luca Capobianco– Non c’è niente di sicuro e dopo ilflop invernale e primaverile dellapedonalizzazione si vuole conti-

nuare ad insistere su un’iniziativache ha limiti evidenti. Continuiamoa sostenere che il tratto chiuso altraffico è troppo ampio, le aree par-cheggio individuate sono troppolontane dal centro e difficilmente sifarà ricorso alle navette promessedal Municipio. Durante la speri-mentazione abbiamo sempreespresso le nostre perplessità e dif-ficoltà, presentando anche propo-ste alternative, ma non siamo statipresi in considerazione, anzi, l’areainterdetta al traffico è aumentata diun altro chilometro”. L’Ascom, esa-sperata dal lungo tira e molla, hascritto anche al premier MatteoRenzi, chiedendo il suo intervento.“Speriamo che Renzi possa leggerela nostra nota. – continua Capo-bianco – la sua esperienza da primocittadino potrebbe essere fonda-mentale. Gli abbiamo chiesto se, se-condo lui…fosse possibile che illungomare di Roma fosse trasfor-mato in un mercato di cianfrusa-glie? “. Intanto vediamo i nuoviinsediamenti: al pontile, dinanzi al“Battistini” sono previsti circa 770mq commerciali e 230 dedicati allacultura….dalla parte opposta, latostabilimento “Elmi” sarà invece po-sizionata la fiera del libro “Approdoalla lettura”, in piazza Sirio è previ-sto un altro mercato (circa 500 mq)e bancarelle (in tutto una decina)dinanzi all’ingresso del “Mare-chiaro” sul lungomare Toscanelli. Aquesto assalto si aggiungono gli ir-regolari e gli abusivi. “L’Estateavrebbe dovuto consentire un recu-pero economico agli esercenti di

Ostia – ricorda Capobianco – mariempiendo la zona di ambulanti,bancarelle, abusivi ed irregolari, perfinire con i “vu comprà” sulla spiag-gia, risulta di fatto, impossibile per

chiunque far quadrare i conti.Meno che mai con la pedonalizza-zione che sinora si è rivelato undanno più che un’occasione di ri-lancio”. En. Bia.

Basta con i mercatini, il pontile è un monumento

FIUMICINOL’ asta del pescediventa digitale

DAL 14 GIUGNO RIPARTE LA PEDONALIZZAZIONE DEL LUNGOMARE. L’ASCOM SCRIVE A RENZI

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Non c’è solo il M5S ad animare i cittadini e ad impegnarli in politica.Sul litorale romano è nata in questi giorni “La Giusta Rotta” peruscire dall’attuale impasse e ritrovare, attraverso il dialogo, l’unità

di intenti per un efficace governo del territorio. Si tratta di un’associazionedi cittadini, nata spontaneamente e su base volontaria, i cui principaliobiettivi sono quelli di tenere al centro della “rotta” le necessità dellagente comune, inserendole quali priorità delle scelte che vengono presedai politici, indirizzando in questo modo i processi decisionali dell’Ammi-nistrazione locale per avviare una nuova fase nella vita politica, sociale eculturale del X ° Municipio. “L’abbiamo voluta chiamare “La Giusta Rotta”– spiega Eduardo Valente, tra i fondatori del movimento – perché ci pro-poniamo di portare avanti progetti di sviluppo e di valorizzazione del ter-ritorio, portando la massima attenzione su tutti quei casi nei qualil’Amministrazione sinora si è dimostrata palesemente latitante. Per agiree d operare con successo nell’universo della politica serve seguire la rettavia e soprattutto tracciare una rotta, come i naviganti, che possa portarciin porto”. L’iniziativa nasce come reazione ad una certa politica, che coin-volge i cittadini solo quando si tratta di raccogliere consensi elettorali…

.”Se occorre – continua Valente, già presidente del Comitato di quartiereOstia nord – siamo pronti a metterci in gioco in prima persona, indicandosoluzioni semplici e lineari ai tanti problemi dellacittà, per troppo tempoinascoltata. Dopo il flop delle ultime elezioni abbiamo condotto un’inda-gine sul fenomeno dell’ astensionismo…scoprendo con preoccupazione,che la maggior parte della gente è rassegnata all’idea che non si possafare nulla di concreto per far uscire il nostro territorio dal degrado e che ilsuo futuro dipenda da scelte calate dall’alto. Pensano inoltre che la poli-tica non si è mai realmente interessata alle loro esigenze e che non ci siastato, fino ad oggi, alcun partito in grado di rappresentarli. La Giusta rottaha l’ambizione di accogliere e rappresentare al meglio le necessità di tutti,vuole promuovere in primo luogo il confronto tra cittadini e amministratorisui temi rilevanti e proporre progetti migliorativi dal punto di vista ambien-tale, imprenditoriale e turistico”.Tra i programmi: rivalutare i mestieri an-tichi, per valorizzare le risorse del territorio, per rilanciare l’economia edare spazio ai giovani con precise e mirate progettualità.( Scrivere all’in-dirizzo email: [email protected])

E.B.

Trovare la “Giusta…rotta” I CITTADINI STANCHI DELLA POLITICA SI ORGANIZZANO

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POLITICA&REGIONEIlCORRIEREDIROMA

ARNAUDI ANTONIOVia Merulana, 139 ARPINI BRUNAPiazza del ParlamentoBALZOTTI LUCIANOVia del Tritone, 152BONELLI ALFREDOVia Roma Libera, 22BRESSI VITTORIAVia Ripetta/Via TomacelliBUFFONI NADIAVia XX Settembre, 96/97CAIAFFA BRUNOLargo del TritoneCAMPONESCHI RITAGalleria Colonna (Alberto Sordi)Largo ChigiCANU ANNASalita de Crescenzi/PantheonCASUCCI SILVANAPiazza SonninoCECCHINI BEATRICEPiazza FarneseCIARDULLI FRANCESCAViale Carlo Felice/San Giovanni

COLASANTI ELENAPiazza Pasquale Paoli DE CAROLIS ALDOPiazza San Silvestro, 13DE SERIO EDOARDO GALLONI MASSIMOPiazza IndipendenzaDE SILVESTRI WANDALargo Tassoni Corso VittorioDI STEFANO FIORELLA Piazza Cinquecento, 64Via d’AzeglioDURANTINI MARCOVicolo Sciarra /Via del CorsoFARINA ROSSANAPiazza Campo de’ Fiori, 2FERDINANDI MARILISAPiazza della Minerva, 37FERRI SERGIOPiazzale Albania FIORETTI ANDREAViale Trastevere ang. Via MorosiniFURINI ENRICOPiazza del Gesù, 48

GIORGETTI MARIA GRAZIAPiazza CapranicaGIUSTI ROBERTAPiazza del ViminaleGRECO MARCOPiazza di Spagna, 57GREGORI BRUNO EREDIVia Zanardelli altezza civ. 16/1LORIA AURORAVia E. Filiberto Altezza civ. 144MANCINI ALBERTOVia della Dogana vecchiaMASINI ANTONIOPiazza Fontanella BorgheseMASSARONI ELISALargo ArenulaMATTEUCCI MARISAPiazza santa Maria LiberatriceMILLO SERGIOVia dei Sabini Via del CorsoNOTARPIETRO ELENAVia Boncompagni, 12/14

PERUGINI CINZIAViale ManzoniVia MerulanaRO.MA SRLVia SoraCorso Vittorio EmanueleROMANO FRANCESCOVia Marmorata/Largo GelsominiSIRAMA SNCPiazza Benedetto CairoliSTAIANO MARINAVia Merulana, 204TERASCHI PRISCILLAVia della Scrofa, 101VENDITTI STELLAVia Celimontana, 5VERDONE MARIA ANTONIETTAVia Mario de’ fiori/via della CroceVITELLI MAURIZIOVia Flavia, 52EDICOLAPiazzale Roberto Ardigò EDICOLAPiazza MorelliEDICOLAVia Rosa Raimondi Garibaldi

SI RINGRAZIANO I SEGUENTI ESERCENTI CHE CI OSPITANO E DISTRIBUISCONO OGNI SETTIMANA

SUPERMERCATO PIM CORTINA D’AMPEZZO VIA TRIONFALE, 8044 00135 ROMASUPERMERCATO PIM TORREVECCHIA VIA DI TORREVECCHIA 313 00168 ROMASUPERMERCATO PIM MAFFI VIA PIETRO MAFFI, 114 00168 ROMA SUPERMERCATO PIM FONTANILE VIA DI TORREVECCHIA, 590 00168 ROMASUPERMERCATO PIM ODERISI VIA ODERISI DA GUBBIO, 133 00146 ROMASUPERMERCATO IPERFAMILY VIA DI TORREVECCHIA, 1050 00168 ROMASUPERMERCATO PIM NEWTON VIA FELICE BELLOTTI, 2 00151 ROMASUPERMERCATO PIM CASALOTTI VIA PIEDICAVALLO, 39 00166 ROMASUPERMERCATO PIM IGEA VIA IGEA, 42/44 00135 ROMASUPERMERCATO PIM BIOLCHINI VIA LUIGI BIOLCHINI, 15 00146 ROMASUPERMERCATO PIM BRAVETTA VIA DI BRAVETTA, 403 00164 ROMASUPERMERCATO PIM VIA TERESA DE GUBERNATIS SNCSUPERMERCATO PIM VIA VIARA DE RICCI, 51

edicoleedicolesupermercatisupermercatiECCO DOVE TROVARCIECCO DOVE TROVARCI

SCENARI

Non c'è dubbio,Armando Cu-sani, ClaudioFazzone, Pino Si-meone hanno

perso la partita. La certezza di vin-cere, la certezza di convincere infretta Alessandra Mussolini a farsida parte e cedere il seggio di Stra-sburgo in cambio di chissà checosa sono state la saponetta sullaquale i vecchi padroni del Pontinosono scivolati. È cambiato ilmondo (politico e non solo) enon se ne sono accorti. El'estrema ratio di spedire l'ex pre-sidente della Provincia di Latinain Europa per toglierlo dai guai,mantenere un m inimo di appa-rato e salvare il salvabile sul pianodel potere spicciolo è naufragata.L'effetto Renzi conbinato con l'ef-fetto Grillo ha cambiato la geogra-fia politica del paese e quindianche del Pon-tino, dove il Pdha vinto (biso-gnerà tenerneconto) dopo peressere rimastoper anni nell’an-golo, Forza Italiaè ancora fortis-sima ma co-stretta in difesa edove i grillinihanno il pesoper farsi sentire.La Provincia -roccaforte del clan - è finita, verràcommissariata tra qualche mese, ilfortino di Sperlonga, ultimo ri-dotto per l’ultima resistenza sta

cedendo. È rima-sta Fondi con ilterritorio circo-stante, ma Si-meone, consiglie-re regionale, nonriesce più nem-meno a difen-derne l’ospedaledagli assalti dellaGiunta Zinga-retti. Claudio

Fazzone avrà i suoi problemi a li-vello regionale e nazionale, alleprese con nuovi equilbri politici,Simeone confinato alla Pisana

potrà lanciare le sue dichiarazionidi fuoco ma poco più. Ora si sve-glieranno il Tribunale, la magistra-tura, la Procura si sentiràfinalmente libera di aprire, ria-prire, portare avanti quel fiume diinchieste su Cusani, sui Cusaniboys, sugli amici degli amici? Equei dirigenti della Provincia allasbarra? E Il fiume di denunce te-nute nel cassetto? Si può ipotiz-zare una nuova stagione per ilPontino? A Latina il sindaco DiGiorgi vive momenti difficili, po-litici e giudiziari, per ora sopravvi-verà ma con diversi problemi. Che

sia cambiato il vento si intuisceanche dal nuovo atteggiamentodel prefetto di Latina, quelD'Acunto che per mesi pilatesca-mente non ha usato i toni giusticon Cusani e i suoi. Ora ha cam-biato marcia, e il primo effetto è ilterremoto politico a Sperlonga:dopo la sospensione di Cusani daconsigliere comunale – conte-stualmente anche dal ruolo di pre-sidente della Provincia – la scuredella legge Severino - per mano diD'Acunto - si abbatte anche sulsindaco Rocco Scalingi..Come silegge nella nota della prefettura di

Latina: «Con provvedimento no-tificato il 3 giugno, il Prefetto dellaProvincia di Latina AntonioD’Acunto ha accertato la sussi-tenza di una causa di sospensionedi diritto nei confronti del signorRocco Scalingi dalla carica di Sin-daco di del comune di Sperlonga( ai sensi dell’articolo 11 comma1, lettera a) del decreto legislativo31 dicembre 2012, numero 235).Il provvedimento si è reso neces-sario a seguito della condanna delpredetto amministratore perabuso d’ufficio ( art. 323 del co-dice penale) in applicazione della

NEL PONTINO SI CAMBIA, CADE ANCHE IL FEUDO DI SPERLONGA SOSPESO ANCHE IL SINDACO SCALINGI

Effetto Renzi , per i Cusani-boys sono guai

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Rocco Scalingi

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legge Severino». Ma a cosa sideve tala provvedimento? Ricor-diamo che Rocco Scalingi, sin-daco di Sperlonga ed ex assessoredel comune, è stato condannato aun anno e due mesi, pena sospesa,per aver rimosso indebitamente,in solido con altri amministratoricomunali, la comandante dei vigili

urbani, Paola Ciccarelli.Stessacondanna per il Presidente dellaProvincia di Latina, Armando Cu-sani, all’epoca dei fatti sindaco diSperlonga e Gerardo De Vita, as-sessore.La vicenda risale al 2003 etutti vennero rinviati a giudizionel 2007 dopo una serie di espo-sti. Secondo l’accusa la coman-

dante sarebbe stata privata dei po-teri inerenti la sua qualifica. Il Tri-bunale ha anche condannato insolido gli imputati al pagamentodi 35.000 euro alla parte offesacome danno patrimoniale. I reatiipotizzati, a vario titolo, sono diabuso d’ufficio, falso e usurpa-zioni di funzioni pubbliche. A reg-gere il Comune, ora, sarà ilvicesindaco Francesco Faiola.Anche lui inquisito con Cusani eScarlingi. Resta l’ultimo presidio,ma una volta aperta la breccia gliavversari si daranno certamenteda fare. Scricchiola anche il feudopersonale di Pino Simeone pocopiù sotto, tra Formia e Gaeta. Cisono inchieste e indagini di unacerta sostanza che toccano ammi-nistratori locali e politici. Gli or-fani dell'ex presidente Cusanicominciano a tremare.

IIl Circolo Canottieri Roma ha festeggiato l'esor-dio letterario del socio Paolo Verdeschi, che havoluto raccontare in un libro la sua passione per

il tennis. Un libro con la prefazione di un grande ten-nista come Nicola Pietrangeli. 10 racconti, ambien-tati in un immaginario club sportivo,dove siincontrano personaggi grotteschi affrescati con sot-tile ironia e inseriti in storie intriganti.Verdeschi, professione ufficiale architetto, ha volutoprovare a tradurre in parole scritte, le manie più cu-riose viste sul campo da tennis, le confidenze "ru-bate" nello spogliatoio, le ironie, le frasi piùricorrenti. "La fauna di questo libro - rivela l'autore- nasce da anni di frequentazione dei circoli di ten-nis, anche se - dichiara scherzando - con scarsi ri-sultati in categoria almeno dal punto di vistasportivo". Un architetto appassionato di tennis cheè stato capace di riprodurre quello che ha osservato,aggiungendo una sua originalità creativa. Propriocome fa con il suo lavoro abituale.Il libro in realtà è molto goliardico, a tratti comico,

senza però abbandonare lo spazio a qualche spuntodi riflessione. Fanno un po' tenerezza e un po' rab-bia gli uomini protagonisti del libro, per la loro ele-mentarità soprattutto. Il loro mondo gira attorno alsesso. In tutte le modulazioni possibili, ma sempree soltanto il sesso.La partita di tennis della vita di questi campioni simisura sui successi a letto, sulla capacità di rimor-chiare la Donna ( con la D maiuscola) o di gestire lesituazioni più complicate nei tradizionali triangolitra mogli e amanti. Il circolo, così, diventa più chela casa il confessionale, in cui entrano molte volteinconsapevolmente per raccontare le avventure,

vantare i successi, piangere i fallimenti.Racconti quindi che girano intorno al tennis, affron-tando temi come l'amore extraconiugale, tradi-menti, pettegolezzi che il più delle volte portano aun fallimento. Una sorta di teatro dell'assurdo. Nellibro il tennis c'entra, ma solo come metafora dellavita. Per qualcuno il libro è da trasformare in un filmdi Vanzina.Originale la prefazione di Nicola Pietrangeli. "In re-altà – scherza il tennista - dentro di me mi sonochiesto: una schiappa tennistica come Paolo Ver-deschi può scrivere un libro sul tennis? Di primo ac-chitto mi è sembrato veramente troppo. In realtà èuna lettura molto piacevole, piena di felici intuizionie non solo di intrattenimento, adatta anche per i nontennisti". Il contributo di Pietrangeli offre anche pre-ziose riflessioni sulle tante situazioni di vita che iltennis gli ha permesso di conoscere e chiude goliar-dicamente con la raccomandazione di scegliere concura il compagno di doppio

Francesco Vitale

REGIONE&POLITICA IlCORRIEREDIROMA

GELATERIA PARADISO VIALE I. MONTANELLI 130MONTANI ICE VIA DI CASALOTTI, 59/A GELATERIA RETRÒVIA BALDO DEGLI UBALDI, 118LA CAFFETTERIA MASSÌ DI SCARDELLA MASSIMILIANOVIA G. ALLIEVO 41 ROMABAR TABACCHI LEANDRIVIA PAOLA FALCONIERI 81 ROMABAR A QUATTRO SRL DI MONTECCHIARI PATRIZIO VIA P. VENTURI 73 ROMABAR DI LA MARCA LUCIANO VIA TOR DE SCHIAVI 153/A ROMAKRISTAL BAR SNC CIRC.NE NOMENTANA, 568-570 ROMABAR GELATERIA TERRA ANNAMARIA, VIA LIVORNO 13 ROMAPASTICCERIA SALENTINAVIA LAGO TANA 51 ROMA(METRO B1 LIBIABAR CIRCO MASSIMO VIALE AVENTINO, 14 ROMAGA MA DA SNCVIALE AVENTINO 28 ROMA

LIBRIZZI GIORDANAVIALE AVENTINO 101 ROMASTINZIANI ANGELOVIALE AVENTINO 78 ROMAGELATERIA PUDDINUVIALE AVENTINO 59 ROMABAR AUGUSTO MASSIMOVIA DEL CIRCO MASSIMO, 5 ROMABAR CIAMPINIVIALE DELLE TRINITÀ DEI MONTI ROMACAFFÈ VAN GOGHVIA DELLA PINETA SACCHETTI ROMABAR GIOVENALEPIAZZA GIOVENALE 6 ROMAVALORANI’S FORUMLARGO CORRADO RICCI, 30 ROMABAR DI AFFATATI PIER MATTEOVIA CLAUDIA 14 ROMABOATTINI BARVIA MASTROGIORGIO 58 ROMABAR DI CAPALDO SIMONEVIA DELLA LUNGARA 39 ROMAALOISE DOMENICOVIALE TRASTEVERE 36 ROMABRONTOLO, ABBIGLIAMENTO BAMBINI, DI SILVI SIMONAVIA STELVIO 12 ROMA

GELATERIA FIOR DI LUNAVIA DELLA LUNGARETTA 96 ROMAGELATERIA MIANI MARIA GIOVANNAVIA DELLA SEGGIOLA 12 ROMABAR ICAVIA GASPARE GOZZI, 61 ROMABAR VIVONAPIAZZA VIVONA 20 ROMABENEVENTO BARVIA ACHILLE FUNI, 32 ACILIAMALI SRL BAR MARTINICAVIA DELLA MARTINICA 151 ROMAZAMA CAFFÈPIAZZA ZAMA 5 ROMAOLD SHAMROCKVIA CAPO D’AFRICA V26/D ROMACAFFÈ MARTINI DI ROSSI STEFANOPIAZZALE DEL COLOSSEO 3 A/B ROMARISTORANTE ALFONSO COUS COUSVIA BRESCIA, 23 ROMAANTICA DOMUSVIA S.GIOVANNI IN LATERANO, 6 ROMAALIVERNINI ROBERTOVIA CASTELFORTE 27 ROMAROCCI DANILOVIA TOR DE SCHIAVI 340 ROMADI MUZIO DOMENICOVIA FEDERICO DEL PINO 62 ROMABAR GASTRONOMIA SGANGA ANTONIOPIAZZA NOSTRA SIGNORA DI GUADALUPE 11 ROMA

BAR NATI STANCHIVIA TOR DE SCHIAVI 306BAR MARIOVIA BRA 15/19 ROMACAFFÈ SCHETTINOVIA SAN MELCHIADE PAPA ROMABAR PASTICCERIA DI COLA FILIPPOVIA RUGGERO ORLANDO 68 ROMALOVE 4 PIZZAVIA PEVERAGNO 52 ROMABAR MEDIANOVIA TRIONFALE 11454 ROMABAR TABACCHI DELLA SALA ANNAVIA PASQUALE II 109,111 ROMAANTICO CAFFÈ DI ROMAVIA GIANNINA MILLI 52 ROMABAR DI MANUEL ARIS VILLANIP.ZA MARESCIALLO GIARDINO ROMABAR BARCOLLANDOVIALE ADRIATICO 139 ROMATRATTORIA DA PAOLO, VIA SAN FRANCESCO A RIPA, 92 ROMAESTETICA-SOLARIUM ESSENZAVIA STELVIO 15/17 ROMAILIOS CUCINA GRECAVIA GASPARE GOZZI, 119 ROMALE PETIT CAFE'VIALE VEGA N.6 ARTE BIANCA PANE, PIZZA, DOLCI E...SFIZIVIALE ADRIATICO, 97

GRAN CAFFÈ 2 SCALINIVIA ACAIA, 34 ROMACAFFÈ VALENTINIPIAZZA TUSCOLO,2 ROMAPIZZERIA AL TAGLIO NON SOLO PIZZAVIA DEGLI SCIPIONI 95 ROMAOASI PARKVIA TARQUINIO COLLATINO 56/58 ROMA

PRESTIGE BARVIA DELLE GONDOLE ANG.PIAZZA SANTA MONICA BETTER CAFFE'VIALE PAOLO ORLANDO 3BAR DUCACORSO DUCA DI GENOVA 124 BAR GELATERIA SISTOPIAZZA ANCO MARZIO 7 PASTICCERIA BAR KRAPFEN PAGLIA PIAZZA ANCO MARZIO 18/19 BAR STABILIMENTO BALNEARE VENEZIALUNGOMARE AMERIGO VESPUCCI N.8 CENTRO SPORTIVO RESORT "LE DUNE"LUNGOMARE DUILIO N.22 BAR GELATERIA "NABIL"PORTO TURISTICO DI ROMA BAR MILELLISVIA CAPITAN CONSALVO N.13 SUPERMERCATO TODISVIA CASTELPORZIANO N.294 (INFERNETTO)

esercizi commercialiesercizi commerciali

OSTIA

Un set A/9 con tie-breakRECENSIONE / IL LIBRO DI ESORDIO DI PAOLO VERDESCHI, DEDICATO AL TENNIS

E AI SUOI RETROSCENA PRESENTATO AL CIRCOLO CANOTTIERI DI ROMA

venerdì 6 giugno 2014 pagina 19

♈ Ariete (21 Marzo-20 Aprile)Venere, passata nel Toro, vi incrementa la sferaeconomica con un buon giro di affari; però Mer-curio negativo vi invita alla prudenza e non esa-gerate nelle spese. Attenti alla vostra privacynelle comunicazioni al cellulare. Nella vita affet-tiva tutto procederà bene, se sarete più teneri.

♉ Toro (21 Aprile-21 Maggio) Venere nel segno vi fa riconciliare,s e aveteavuto discussioni; è un momento buono inamore e chi è ancora single può trovare l’animagemella. Era più di un anno che il pianeta del-l’amore non era con voi e invece adesso tuttova a gonfie vele,anche per la salute; recupere-rete la vostra forma fisica.

♊ Gemelli (22 Maggio-21 Giugno)Anche se Mercurio vi ha lasciato (ma poi ritor-nerà da voi il 17 giugno), tutto procede bene,per merito di un Marte amico che vi incoraggianelle iniziative e che vi aiuta nelle storie amo-rose. La Luna vi rende prudenti e previdenti;cercate di capitalizzare e di risparmiare.

♋ Cancro (22 Giugno-22 Luglio)La comunicazione, ampliata da un ottimo Mer-curio, vi consente di allacciare relazioni interes-santi che possono giovarvi molto nella carriera,favorita anche da Giove (il pianeta della for-tuna), proprio nel vostro segno; allora non im-musonitevi (come fate talvolta) ma siate sereni!

♌ Leone (23 Luglio-22 Agosto)Periodo favorevole per le nuove iniziative, pro-tetti come siete da Urano in un segno amico.Venere nel Toro vi fa sentire poco amati, manon è vero, certo qualche discussione con ilpartner ci sarà ma risolverete tutto con un rega-lino e con l’affetto: voi del Leone siete sempregenerosi.

♍ Vergine (23 Agosto-22 Settembre)La Luna nel vostro segno indica una forte prote-zione astrale di cui godrete in questa settimana.Sono previsti spostamenti e incontri che vi favo-riscono nelle vostre attività. L’aspetto felice di Ve-nere in un segno amico vi guarisce dallo stress,facendovi sentire molto amati.

♎ Bilancia (23 Settembre-22Ottobre)Marte sempre con voi vi rende iperattivi, cercatedi riposare di più, perché Urano e Giove vi in-ducono a strafare e questo non è bene per il vo-stro fisico; Mercurio vi fa tenere d’occhio levostre finanze; sì! E’ vero che le spese sono au-mentate, ma il Cielo vi aiuterà a risolvere ogniproblema.

♏Scorpione (23 Ottobre-22 Novembre)Mercurio e Giove positivi vi consentono di raf-forzare affetti e dialoghi con amici e parenti, soloVenere in opposizione vi rende scontenti e in-soddisfatti in amore e anche un po’ gelosi… Masi sa che la gelosia è il vostro tallone d’Achille.

♐Sagittario (23 Novembre-21 Dicembre)Venere continua ad esservi amica e a portarviliete novità nel settore sentimentale conamore ricambiato; certo con Mercurio oppostonei Gemelli dovete essere più cauti nellespese e meno ciarlieri per non inimicarvi i col-leghi e i vicini, a cui potreste riferire cose chedovevate tenere riservate.

♑Capricorno (22 Dicembre-20 Gennaio)Venere amica vi fa ritrovare quell’intesa senti-mentale che ultimamente sembrava sparita. Incampo professionale, invece, qualche delu-sione vi è recata da Mercurio e Giove opposti;però, con la forza donatavi da Plutone nel vo-stro segno, potrete ritentare la prova e riuscirea farcela.

♒ Acquario (21 Gennaio-18 Febbraio)Un bel Sole e Marte, entrambi positivi, viaprono la strada a nuove conoscenze che visaranno anche utili. Evitate le discussioni conla persona amata perché Venere e Saturno,sfavorevoli, possono farvi bisticciare. Siate piùpazienti con il vostro amore… Ci riuscirete?

♓ Pesci (20 Febbraio-20 Marzo)Nettuno, il vostro pianeta protettore, premia voinativi per l’altruismo e vi porta a raggiungerequelle mete per cui vi state impegnando. È veroche tutto questo vi costerà fatica, ma vi con-viene restare attivi e così avrete soddisfazionirecate da un Mercurio amico.

LE MANIE ASTROLOGICHEdi Patrizia Tamiozzo Villa

con leggerezza e ironia, alcune caratteristiche ricorrenti, quelle un po'maniacali, dei segni zodiacali. L'astrologia semplice e divertente

(giovedì, 5 giugno 2014)

Armando Cusani Claudio Fazzone

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dente della Fondazione Italia-Usa. Daallora l’Italia è stata libera di ricomin-ciare. Anche questa prestigiosa testataha avuto un ruolo importante in quelcontesto storico; per circa tre anni, il“Corriere di Roma” fu organo degli al-leati e nel 1947 passò nelle mani dellafamiglia Gesualdi che lo edita ancoraoggi.

Immagino che anche la sceltadella location non sia casuale...

Non lo è affatto! Lo storico Hotel Ex-celsior Westin di Roma fu scelto dal ge-nerale Mark Wayne Clark, il celebrecomandante della quinta armata, perchél’adiacente ambasciata americana nonera ancora stata resa agibile; così si af-facciò da uno dei suoi balconi per an-nunciare ai romani esultanti che Romaera finalmente libera.

Dopo la tavola rotonda ci saràuna cena, e poi?

Sarà una sequenza di testimonianze acavallo tra passato e presente. L’attoreVincenzo Bocciarelli leggerà un branotratto da “L’uomo che non c’era”, il ro-manzo di Lucilla Quaglia ambientatoproprio in quegli anni, tra l’Italia el’America. Abbiamo scelto proprio lepagine in cui la protagonista descrivel’arrivo degli alleati, compreso quello

con il quale scoccò lascintilla dell’amore... Poici sarà un concerto con lepiù celebri musiche ame-ricane dell’epoca, conuna straordinaria perfor-mance della cantante Da-niela Terreri e subitodopo si darà il via alledanze sui quegli stessi

ritmi che nell’immediato dopoguerraimpazzavano nelle case e nelle sale ro-mane, divertendo giovani e meno gio-vani e aprendo la strada a quella che in

Italia sarebbe stata una nuova era dellamusica.”

Ci sarà anche un collegamentoin videoconferenza con NewYork?

A testimonianza del profondo legame,della fattiva collaborazione e delle infi-nite potenzialità che caratterizzano lerelazioni italo-americane, ci colleghe-remo con l’Italian Academy della Co-lumbia University dove “DestinazioneItalia”, una festa organizzata dalla Fon-dazione Carnovale, con il patrociniodell’Università di Roma “Sapienza”, Fa-coltà di Medicina e chirurgia, e con ilsostegno di Enit attraverso le Direzioni

generali di Roma e di New York e la Di-rezione generale per il Turismo pressola Presidenza del Consiglio dei ministri,starà presentando il rapporto sull’attivitàdella “Cooperazione universitaria Italia– Usa: Il ruolo dell’Università italiana“Sapienza” di Roma a New York; la crea-zione di centri di eccellenza e la musicalirica”. Durante il collegamento, annun-ceremo anche l’iniziativa della mia As-sociazione di offrire ospitalità ad alcunistudenti americani, per una settimana diorientamento agli studi, grazie all’ac-cordo con la iNIC - Italy Network Inter-

R oma libera di rinascere.E’ il titolo, pieno di si-gnificati e di speranza, diuna importante manife-stazione organizzata per

celebrare il settantesimo anniversariodella liberazione di Roma. Martedìprossimo all’Hotel Excelsior Westin ungran gala riunirà 150 illustri ospiti, tra iquali autorevoli esponenti delle realtàculturali ed economiche frutto delle re-lazioni italo americane. Un evento, vo-luto e realizzato da Sara Iannone,presidente dell’Associazione culturale“L’Alba del Terzo Millennio”, per riba-dire e rafforzare i rapporti tra l’Italia egli Stati Uniti d’America. Una tavola ro-tonda, una cena, una sfilata di moda, unconcerto, un collegamento in video-conferenza tra Roma e New York... saràuna serata in pieno stile Iannone, dalritmo serrato e con momenti di grandespessore culturale alternati ad altri dipuro svago. Ma per saperne di più, neparliamo direttamente con l’organizza-trice.

Com’è nata l’idea di organiz-zare questa festa per la libera-zione di Roma?

Grazie all’aiuto che ho dato al prof. Giu-seppe Cipriani, nel 2008, per la realiz-zazione della mostra ‘Roma liberata’con il materiale dell’archivio storico delsuo “Centro per la promozione dellibro”, nei giardini del Campidoglio. Inquell’occasione, oltre all’opportunità dirispolverare tanti particolari di quelmomento storico, sono rimasta affasci-nata da quella documentazione foto-grafica originale e dalle emozioni che èstata capace di suscitarmi. Da allora hocoltivato il desiderio di creare un eventodedicato al rapporto profondo che dal1944 lega l’Italia e gli Stati Uniti d’Ame-rica. Tra l’altro, il suo evento si inseriscenel progetto ‘Italia liberata/Europa li-berata’ che il prof. Cipriani ha organiz-zato per la prossima estate.

Cosa significa, oggi, “Romalibera di rinascere” e perchéha chiamato così il suoevento?

Perché questa è la festa della libertà. E’una festa che vuole ricordare quelle ore,tra il 4 e il 5 giugno 1944, che sono statedeterminanti per il nostro Paese ma, so-prattutto, che vuole sostenere l’impor-tanza storica e sociale che hanno avutoper l’Italia da quel momento in poi, per-ché quell’azione degli alleati non è statasolo un agognato atto di liberazione maanche una straordinaria occasione di ri-nascita che ha continuato a dare i suoifrutti nel tempo e continua ancora oggi.”

Ed è su questi temi che si con-fronteranno i relatori della ta-vola rotonda?

Certamente. Approfondiremo gliaspetti culturali e gli influssi che l’arrivodegli americani ebbe sui nostri costumi,dalla musica all’alimentazione, dallamoda alla politica... e, soprattutto, sul-l’informazione che finalmente ritrova lalibertà di critica e d’espressione. Giànelle prime ore del giorno dopo, alcunetestate storiche riaccendono le rotative;nei giorni successivi nascono nuovigiornali e altri trovano sostegno e finan-ziamenti. Per questo il titolo è: “Italia-Usa: 5 giugno 1944 – 5 giugno 2014.Nulla è stato più come prima” e saràpresieduta da Lucio D’Ubaldo, presi-

“Roma libera di rinascere”

POLITICA&REGIONEIlCORRIEREDIROMA venerdì 6 giugno 2014 pagina 20

Giovedì 22 aprile nell’aula Marconi del CNRil prof. Napoleone Ferrara ha ricevuto ilpremio Alkmeon International. Dopo una

breve introduzione del prof. Luigi Nicolais, presi-dente del CNR e del prof. Giuseppe Nisticò, diret-tore generale della Fondazione EBRI, il prof. Ferraraha tenuto una conferenza dal titolo “New Advancesin Cancer Therapy”.Il prof. Ferrara è oggi uno degli scienziati più co-nosciuti al mondo per la scoperta del fattore crescita dei vasi sanguigni, ilcosiddetto VEGF ( Vessel Endothelial Growth Factor) e degli anticorpi mo-noclonali che si sono rivelati potenti ed innovati strumenti per la terapia delcancro e della maculopatia degenerativa in soggetti anziani (AMD). Per que-sta scoperta nel 2010 gli è stato conferito il Premio Lasker negli USA, chedi solito precede l’assegnazione del Premio Nobel.“Siamo fieri di considerarlo uno degli migliori allievi della nostra Scuola ecioè la scuola di Farmacologia dei Proff. Aiazzi Mancini, Donatelli e Preziosi,ha detto il prof. Giuseppe Nisticò, essendosi Napoleone Ferrara laureato inMedicina presso l’Università di Catania sotto la guida del Prof. UmbertoScapagnini.”.Ferrara nella sua lettura magistrale ha ripercorso una delle pagine più belledella storia della scoperta di nuovi farmaci. Infatti, nel 1989 presso la Ge-

nentec ha isolato e clonato per la prima volta ilgene responsabile della sintesi del VEGF, dimo-strandone il ruolo fondamentale nella regolazionedell’angiogenesi. In seguito egli ha messo in evi-denza come il VEGF sia il mediatore più importanteanche nell’angiogenesi dei tumori. Questi studihanno poi portato alla scoperta di anticorpi mo-noclonali specifici anti-VEGF ed in particolare il be-vacizumab (Avastin) e il ranibizumab (Lucentis); in

particolare l’Avastin è stato approvato per l’immissione in commercio dallaFDA nel 2004 per il trattamento in associazione al 5-fluorouracile per il trat-tamento in prima linea del cancro del colon-retto con metastasi. Il bevaci-zumab è stato poi approvato per il trattamento del cancro al polmone acellule non-piccole e non-squamose e in seguito per il trattamento del car-cinoma del rene. La scoperta di un frammento dell’anticorpo anti-VEGF cioèil ranibizumab si è rivelato un potente farmaco per il trattamento della ma-culopatia degenerativa della retina in soggetti anziani che, porta a cecitàper pazienti al di sopra dei 55 anni. Il Lucentis è stato approvato per l’im-missione in commercio da parte della FDA nel 2006. Dopo il 2006 la FDAha esteso le indicazioni del ranibizumab nel trattamento della occlusionedella vena retinica nel 2010 e nel trattamento della edema maculare in sog-getti diabetici nel 2012.

Il premio Alkmeon al prof. Napoleone Ferrara

L’INTERVISTA

A sinistra la prima paginadel Corriere di Roma del14 giugno 1944;e sopra Sara Iannone

national Communitiy.Ma non è ancora finita. Saràuna serata ricchissima dieventi, compresa una sfilata dimoda...

È vero, sarà una manifestazione moltoimpegnativa e per organizzarla al meglioho dato vita anche a un comitato pro-motore, presieduto da Biancamaria Ca-ringi Lucibelli, ideatrice e organizzatricedello storico Gala delle Margherite. Cisaranno circa 150 ospiti, tra i quali per-sonalità del mondo della Cultura, del-l’Imprenditoria, della Diplomazia eimportanti figure che sono espressionedei moderni rapporti italo-americani.Abbiamo organizzato anche una riffacon la quale, i più fortunati, potrannoaggiudicarsi premi prestigiosi. E poi, sì,anche la moda, che in quegli anni fu in-fluenzata tantissimo dallo stile ameri-cano di allora, avrà la sua ribalta. LuigiBruno, infatti, ci riproporrà le lineeestremamente femminili di quegli annicon una suggestiva sfilata di abiti in stileanni ‘40/’50; inoltre, le 10 splendidemodelle che indosseranno le sue fanta-stiche creazioni, sfoggeranno anche lesofisticate acconciature dell’epoca, rea-lizzate per l’occasione dal famoso hairstylist Natalino Candido.

Quindi tutta la manifestazionesarà immersa in un’atmosferain puro stile anni 40/50?

Sì, a cominciare dagli invitati: tutti gliuomini saranno vestiti rigorosamente insmoking, ma le signore dovranno sfog-giare una mise in puro stile dell’epoca,acconciature e accessori compresi.Poi, per ricordare i profumi e i saporidell’immediato dopoguerra, abbiamoallestito alcuni angoli per la degusta-zione dei più celebri prodotti dell’epocae ci saranno numerose e piacevolissimesorprese per tutti.

SARA IANNONE PRESENTA L'INIZIATIVA DEDICATA AL SETTANTESIMOANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DELLA CAPITALE

di Francesco Vitale

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RUBRICHE IlCORRIEREDIROMAvenerdì 6 giugno 2014 pagina 21

Sono anni che continuo a chiedermicome abbiano fatto gli Olmechi, iMaya e poi gli Aztechi ad intuire che da

quel seme non particolarmente significantenella sua forma e nel colore (somiglia un po'ad un'oliva) e dal sapore tendenzialmenteamaro, potesse ricavarsi una bevanda dal sa-pore eccezionale come la cioccolata. Ancora,continuo a chiedermi come abbiano fatto glieuropei ad intervenire ulteriormente in taleprocesso di trasformazione sino ad ottenere ilcioccolato che oggi noi conosciamo.La risposta che mi sono dato è che in un modo onell'altro quel risultato doveva raggiungersi, ma-gari per vie tortuose ed a volte accidentate, per-ché non era immaginabile un mondo senzacioccolato. Premesso ciò vediamo in dettaglio quali sono ipassaggi del processo di lavorazione del ciocco-lato.Una volta raccolta la cabosse, il frutto dellapianta del cacao, questa viene aperta con unmachete e vengono estratti i semi di cacao,anche detti fave di cacao (30/40 per frutto).Le fave di cacao, unitamente ad una sostanzagelatinosa presente anch'essa nella cabosse,vengono messe a fermentare. A seconda dellavarietà botanica del cacao (criollo, trinitario o fo-rastero) la fermentazione può durare da due asette giorni. La fermentazione e' fatta di solito incasse di legno coperte da foglie di banano. Lafermentazione è una fase di lavorazione cruciale:durante questa fase si realizzano mutamenti fi-sico-chimici che hanno l'effetto di sviluppare iprecursori degli aromi che poi ritroveremo nelcioccolato.Terminata la fermentazione occorre abbassare

molto il grado di umidità contenuta nelle fave;ciò si realizza con la essiccazione, che moltospesso avviene semplicemente lasciando le favedi cacao al sole, in luoghi a volte molto suggestivicome il sagrato della chiesa di Chuao, in Vene-zuela, o, più spesso, grazie a semplici strutturepiane (essiccatoi), dotate di ruote, che servonoa tenere il cacao al sole durante il bel tempo odal coperto in caso di pioggia. Al termine di questafase, il grado di percentuale di umidità del cacaodev'essere attorno al 7%.Queste due fasi (fermentazione ed essiccazione)tendenzialmente sono le uniche che avvengononei Paesi di coltivazione del cacao. Tutto ciòporta ad un paradosso per cui i coltivatori dicacao poco sanno di quell'alimento fantasticoche si ottiene dai loro prodotti. Ed i principaliPaesi consumatori di cioccolato poco sannodella pianta e della (prima fase di) lavorazionedel cacao. Dopo la essiccazione le fave di cacao vengonomesse in sacchi di iuta, pronti per essere traspor-tati, di solito via nave, nei Paesi dove si svolge-ranno le successive fasi di lavorazione del cacao,soprattutto Europa ed America.(continua)

Anthelme Brilliat-Savarin

Tutto comincia con un semeSTORIE DI CIOCCOLATO

L o trovi dove menote lo aspetti, e neresti piacevolmentecolpito. Non è fa-cile trovare una lo-

cation così’ curiosamentesuggestiva a poche centinaia dimetri da Piazza del Popolo, pro-prio sotto villa Borghese. Perché“Flaminio ’86“ potrebbe essereovunque, in una tranquilla cam-pagna, in un quartiere residen-ziale, in un posto qualunquelontano mille miglia dalla capi-tale. A pochi passi c’è lo sferra-gliare continuo del tram, lungovia Flaminia. Dentro, nel Winebar e ristorante di Simon eArianna, i rumori del trafficonon arrivano. Anzi, si gode di unsilenzio che è un piccolo lussonel cuore della grande Metro-poli. Si accede da una stradina esi scopre un circolo bocciofilo,con ampio parcheggio e tutti gliimpianti per gli appassionati diquello sport. Perché il localenasce come posto di ristoro delcircolo medesimo e ne conservain parte le caratteristiche archi-tettoniche, almeno all’esterno.Ma la sera, al lume di candelasotto i tendoni l’atmosfera è ve-ramente suggestiva. Nuove frontiere del gusto e dellostile, è la scommessa dei due fratelli (lei giovanis-

sima), il mercato èdifficile e la con-correnza spietata.Loro ce la mettonotutta e ci riesconopiuttosto bene.L’architettura dellocale, vagamentenaif, post-indu-striale, si sposa conuna offerta gastro-nomica di ottimolivello, “fusion”, manon solo. I piatti

sono studiati tutti nei minimidettagli, nel gusto, nella qua-lità e nella presentazione; ivini ed i cocktail hanno ungusto particolare e sono ser-viti con cortesia e voglia distupire Pesce freschissimo(viene da Terracina), carne dilivello, ottime presentazioni eottima cantina. Lo chef Co-simo governa con autorevo-lezza e ci mette del suo, incerte contaminazioni comenei piatti più normali e neldessert (vedi i gelati di frutta).La compromissione di stili,ambienti e sapori si completanell’offerta di una pizza diqualità. Anche il prezzo, nella

media, è di un certo interesse. Provare per credere.

ABBIAMO PROVATO PER VOI

Nuove frontiere del gusto e dello stile

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Gustare il vino anche durante l’estate? Bastaseguire una semplice ma fondamentale re-gola: la temperatura! 16 gradi di gradevo-lezza e freschezza, di profumi ed aromi chesi sprigionano quando si sorseggia un bel

calice di Chianti durante l’estate.L'idea è al centro di una iniziativa che si si svolgerà nel cuoredella città di Roma, con la preziosa collaborazione diCO.VI.RO., insieme all’Arte dei Vinattieri, all’Accademiadella Cultura Gastronomica e a Botteghiamo. Il progetto,che coprirà l’arco di un mese, si svilupperà su più livelli: leenoteche e winebar aderenti al progetto allestiranno unavetrina per l’occasione e, nel corso di una conferenzastampa il 12 giugno alle ore 11.30 presso lo spazio esposi-tivo Le Cinque Lune, verrà premiato la miglior esposizione.

A seguire, dalle 17.00 alle 21, sarà possibile assaggiare escoprire le molteplici sfaccettature del Chianti, il tutto inabbinamento a sfiziose ricette della cucina italiana. Per tuttala durata dell’evento gli chef dei ristoranti segnalati dall’Ac-cademia della Cultura Enogastronomica proporranno ilChianti fresco abbinati a piatti della loro cucina. Infine, travicoli e piazze “nel cuore di Roma” nei rioni Ponte, Parionee Regola, prestigiose vetrine di artigiani aderenti al progettorealizzeranno vetrine a tema che si potranno scoprire grazieagli insoliti tour di Botteghiamo. Vi sarà inoltre per tutto ilmese di giugno, presso i ristoranti che partecipano al pro-getto, l’occasione di assaggiare alcune tra le ricette della cu-cina romana in abbinamento al Chianti fresco, ed infine,presso alcuni selezionati locali, anche una pausa quotidianacon un calice di Chianti. Fresco, ovviamente.

Lunedi 24 Giugno dalle ore 17 alle 21.00 in p.zzadelle 5 Lune 74

Mercoledi 26 Giugno dalle ore 17 alle 21.00 in p.zzaSan Salvatore in Lauro ai Coronari

Per questi eventi gli inviti sono disponibilifino ad esaurimento presso le enoteche dell’Arte dei Vinattieri e nelle Bottegheartigiane aderenti

LE ENOTECHEARCIONI CENTROVINIVia Nemorense, 57 Tel 06 86206616 – 86206619ARCIONI CENTROVINIVia della Giuliana, 11/13 – Tel 06 39733205BOMPREZZIVia Tuscolana, 904 Tel 06 76988725BOMPREZZI CRU DOPVia Tuscolana, 898 Tel 06 76909916BUCCONEVia di Ripetta, 19 tel 06 3612154BULZONIV.le Parioli, 36 tel 06 8070494CHIRRA GOFFREDOVia Torino, 133 tel 06 485659ENOTECA LUCANTONIL.go Vigna Stelluti, 33tel 06 3293743GUERRINI VINO VIPVia S. Vincenzo, 15-16 – Tel 06 6793320GUERRINI ENOTREVIVia del Lavatore, 26

Tel 06 6798332GUERRINI AL SENATOPiazza Madama, 6Tel 06 68892836PELUSOVia Sardegna, 36/A tel 06 42818995PELUSOVia Bevagna, 88 tel 06 3337505ROCCHIVia della Balduina, 120/a tel 06 35343694ROCCHIVia Scarlatti, 7 tel 06 8551025ROCCHIVia Giovanni Animuccia, 13/A Tel 06 86387244TRIMANIVia Goito, 20 tel 06 4469661TRIMANI WINE BARVia Cernaia, 37/b tel 06 4469630

I RISTORANTIANTICA HOSTARIA NOMENTANAVia Nomentana, 429/b 06.86218185

BLUES CANALVia Castel Fusano, 226 –Lido di Ostia (Ostia Antica) 06.56361394CAMPONESCHIPiazza Farnese, 50/5006.6874927CANTINA E CUCINAvia del Governo Vecchio 87 06.6892574CASA & BOTTEGAvia dei Coronari 183 06.6864358CASA & BOTTEGAvia di Tor Millina, 34/a 06.68804037CIAMPINIPiazza Trinità dei Monti 06.6785678CICCIA BOMBAvia del Governo Vecchio 06.68802108CUL DE SACPiazza di Pasquino, 73 06.68801094DA FORTUNATO AL PANTHEONVia del Pantheon, 55 06.6792788HOSTARIA COSTANZA

Piazza Paradiso, 65 06 68801002HOSTARIA LUCEVia della Luce, 44 06.5814839IL CAMINETTOViale dei Parioli, 89 06.8083946IL FOCOLAREVia G.Rossetti, 40 06.5818395IL FUNGO – EURPiazza Pakistan, 1 06.5921980IL GROTTINO ALL’AVENTINOViale Aventino, 40a/b 06.5750497IL PELLICANOVia Padre Massaruti, 138 06.5213639IL TRENINOVia del Ponte di Castel Giubileo, 206.33688621ITALIA DI GUSTOvia dell’Orso 71 06 68309470LA MORAPiazza Crati, 13 06 8620 6613

LA NUOVA FIORENTINAVia Angelo Brofferio, 4306.37513917LA TERRAZZAVia di Casal Palocco, 87 06.50915955L’ARCANOVia delle Paste, 102 06.6786929L’ORSO 80via dell’Orso 33 06.6864904MAMMA ANGELINAViale Arrigo Boito, 65 06.860 8928MARIOVia della Vite, 55 06.6783818MONTEVECCHIOPiazza Montevecchio 22/a 06.6861319QUANTO BASTAVia A.Scarlatti, 11/13 06.85352010SANGALLO AI CORONARIVia dei Coronari, 18006 686 5549TABERNA GRACCHIVia dei Gracchi, 266

06.3213126TAVERNA DE’ MERCANTIPiazza de’ Mercanti, 3° 06-5881693TERRA DI SIENAPiazza di Pasquino 7706.68307704TRATTORIA CORIOLANOVia Ancona, 14 0644240959RINALDO ALL’ACQUEDOTTOVia Appia Nuova, 1267 06.7183910

WINE BAR CHE PROPONGONO A PRANZO Il Chianti fresco nelle pause quotidianeARCIONI CENTROVINIVia della Giuliana, 11/13 Tel 06 39733205BAGUETTERIA DEL FICOvia della Fossa,12 06. 96045541CASA & BOTTEGAvia dei Coronari 18306.6864358CASA & BOTTEGAvia di Tor Millina, 34/a

06.68804037IL PICCOLOVia del Governo Vecchio, 74/75 06 68801746ITALIA DI GUSTOvia dell’Orso 71 06 68309470TRIMANI WINE BARVia Cernaia, 37/b 06 4469630VIZIATIVia dei Banchi vecchi, 127 06 68802923

VETRINE ARTIGIANALI CHEADERISCONO AL PROGETTOBOTTEGHIAMOVia dell’Orso:• Melis – Via dell’Orso, 57 tel. 06 686 9188• Poggi – Via dell’Orso, 31/32 tel. 06 6880 2683• Piovano – Via dell’Orso, 26 tel. 06 686 9920• Sartoria di Marcantonio – Via dei Gigli d’Oro, 5 tel. 06 689 2998• Studio Ocra – Via dell’orso, 36 tel. 06 6832910

Via dei Coronari:• Barbiere Luigi Sasso Via dei Coronari, 209 tel. 06 689 3266• Made Bakery Via dei Coronari, 25 tel. 06 989 32195• Fabrizio Lombardi Via dei Coronari, 29 tel. 06 68307823• DeviformeVia dei Coronari, 32 tel. 06 687 2026• Spazio If Via dei Coronari, 44/a tel. 06 647 60639• Antichità Lanzi Via dei Coronari, 63 tel. 06 688 08244• Gelateria del teatroVia dei Coronari, 65/66• Russo Aldo MarmiVia dei Coronari, 119 tel. 06 68307899• Franco Er MarmistaVia di Panico, 40 tel. 06 6880 2506Via del Pellegrino, Banchi Vecchi, Monserrato:• Collalti bici dal 1899

Via del Pellegrino, 82 tel. 06 68801084• GiuncartVia del Pellegrino, 93 tel.06 68806204• La terra cantaVia del Pellegrino, tel. 06 68135474• Pas VùVia del Pellegrino 127 tel. 06 68602840• Comics BazarVia dei Banchi Vecchi, 127/128 tel. 06 68802923• Il ParalumeVia Monserrato, 50 tel. 06 66019005Via del Governo Vecchio:• Valli TappetiVia del Governo Vecchio, 17 tel. 06 68801720• AltroquandoVia del Governo Vecchio, 80 tel. 06 6879825• Tappezzeria CianiVia del Teatro Pace, 18 tel. 06 6868651• Orafo Daniele BelliVia del Governo Vecchio, 100 tel. 06 687 3280

RUBRICHEIlCORRIEREDIROMA

Enoteche, ristoranti, wine bar e botteghe storiche aderenti

Gli altri eventi in programma

di Davide Bianchino

È in arrivo in casa Volkswagen unaGolf tutta nuova. Lunghezza e lar-ghezza variano pochissimo ma lavera differenza la fanno i 12,7 cm inpiù in altezza. Quei pochi centimetricambiano completamente il carat-tere della berlina più amata di tutti itempi trasformandola in una vera e

propria monovolume. LaSportsvan sostituisce laGolf Plus, vettura che ha riscosso unoscarso successo sul nostro mercato.Entra in diretta concorrenza con Ford C-Max, Citroen C4 Picasso, Toyota Verso,ma anche con vetture più prestigiosequali Mercedes Classe B e la rivoluziona-ria BMW Serie 2 Active Tourer. L’aspettoesterno sembra un mix perfetto tra la Golf7 e la Touran, la “vera” monovolume della

Casa. All’interno nessuna sorpresa apparente: letipiche finiture della Golf berlina si ritrovano in-tatte anche qui con in più quella piacevole sen-sazione di spazio e ariosità tipica dellemonovolume. Il divano posteriore scorrevole insenso longitudinale, però, accresce notevol-mente la praticità delle vettura, consentendo diaumentare lo spazio per i bagagli o per le gambedei passeggeri a seconda delle necessità. La po-sizione di guida leggermente rialzata risultamolto utile in città e nei parcheggi, caratteristicatanto apprezzata (non a caso) anche sulleSuv/Crossover da noi molto in voga. Anche la

Sportsvan è costruita sulpianale modulare MQB, lanuova piattaforma dovestanno nascendo tutti imodelli più importanti delgruppo tedesco. La mo-derna scocca consente unpeso ridotto di oltre 100kg rispetto al precedentemodello, a tutto vantag-

gio di prestazioni e consumi. Questo ha consen-tito anche di trapiantare sulla nuova Sportsvangli stessi motori della Golf più piccola. In osse-quio alle odierne leggi non scritte del downsizingecco quindi i piccoli 1.2 Tsi turbobenzina da 85cve 110cv e i 1.6 Tdi da 90 e 110cv. Più in alto si po-sizionano il 1.4 Tsi da 125 e 150cv e il classico 2.0Tdi da 150 cv. Tutti i motori, ad eccezione del 1.2TSI da 85 cv, sono disponibili a richiesta con ilcambio automatico a doppia frizione DSG. Tra letante dotazioni della vettura da segnalare in par-ticolare il sensore “Blind Spot”, un sistema chesegnala la presenza di auto o pedoni quando siesce da un parcheggio. Durante la marcia il si-stema avverte anche la presenza di veicoli in sor-passo nel cosiddetto “angolo cieco”. Un'altraperla della Casa tedesca per mantenere la fami-glia Golf sempre al top della sicurezza. Prezzi: dai19.200 euro della 1.2 Tsi 85cv Trendline ai 28.900euro della 2.0 Tdi in allestimento Highline. La 1.6Tdi da 110cv Comfortline, la versione più appeti-bile per il nostro mercato, è offerta a 25.350 euro.

UN'IDEA PER L'ESTATE CHE COINVOLGE ENOTECHE,RISTORANTI, WINE BAR E BOTTEGHE STORICHE

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SCELTI PER VOI

Il Chianti? Bevilo fresco

venerdì 6 giugno 2014 pagina 22

In arrivo una Golf per famiglie numerose

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Page 23: IL CORRIERE DI ROMA - VENERDI' 6 GIUGNO 2014

Sarà ancora Palazzo Barberini adospitare, dal'8 al 12 giugno pros-simi, il Rome Chamber Music

Festival, appuntamento ormai conso-lidato per chi ama la bella musica da ca-mera. Il festival, inaugurato nell'estatedel 2003 e subito premiato da un ot-timo successo di pubblico e di critica,sarà diretto anche quest'anno da Ro-bert McDuffie, violinista americanoche ha scelto Roma come sua cittàd'elezione e che a Roma ha voluto de-dicare questa rassegna.Per questo dodicesimo appuntamento,Rober McDuffie ha scelto un pro-gramma articolato e studiato per dareai 31 artisti provenienti da tutto ilmondo la possibilità di eseguire, nelgrandioso Salone rinascimentale Pie-tro da Cortona, alcuni tra i capolavoridella musica da camera classica e con-temporanea. Nelle quattro serate delfestival - quella inaugurale dell'8 giu-gno sarà ad inviti e il programma verràreplicato il 9 giugno - 12 “coach” si esi-biranno con i talenti emergenti, 12 gio-vani musicisti tra i 15 e i 26 anni.Ospite d'onore della rassegna sarà lasuperstar del klezmer, il clarinettistaDavid Krakauer.Per il concerto inaugurale dell'8 giugnocon replica il 9 giugno, saranno ese-guite musiche di Rachmaninoff (So-nata per violoncello e pianoforte in Solminore, op. 19), Brahms (Sestetto perarchi in Si-bemolle maggiore, op. 18)insieme a brani klezmer tradizionali ocomposti da David Krakauer. GabrielFaurè (Sonata per violino e pianoforte

n. 1 in La maggiore, op. 13), MauriceRavel (Trio per pianoforte e archi in Laminore) e Antonín Dvořák (Quartettoper pianoforte e archi in Mi bemollemaggiore, B. 162, op. 87) saranno in-vece gli autori scelti per il concerto del10 giugno.Ancora Dvořák (Sestettoper archi in La maggiore, B. 80, op.48), insieme all'immenso Mozart(Quintetto per clarinetto e archi in Lamaggiore, K. 581) e all'elegante Ro-bert Schumann (Quartetto per piano-forte e archi in Mi-bemolle maggiore,op. 47) per il concerto in programmamercoledì 11 giugno. Vladimir Marty-nov (The Beatitudes from “La grandebellezza”), Johannes Brahms (Sestettoper archi in Sol maggiore, op. 36) e An-tonín Dvořák (Quintetto per piano-forte e archi in La maggiore, B. 155, op.

81) concluderanno invece il festival, il12 giugno.Tra i dodici “coach” in campo, accantoallo stesso Robert McDuffie e al clari-nettista David Krakauer, ricordiamo levioliniste Amy Schwarz Moretti eNadia Salerno Sonnenberg, AndreaLucchesini, Elena Matteucci ed Eliza-beth Pridgen al pianoforte, i violoncel-listi Enrico Dindo e Julie Albers,quindi Luca Sanzò, Hsin-Yun Huang eRebecca Albers.

M.P.M.Rome Chamber Music Festival

Dall'8 al 12 giugno 2014, h 21Palazzo Barberini,

Salone Pietro da CortonaVia delle Quattro Fontane 13, Roma

Biglietti da € 30 a € 40Info: www.romechamberfestival.org

I l Festival Internazionale di VillaAdriana a Tivoli si caratterizza dasempre per accuratezza e raffina-tezza nella scelta del programma.Tendenza confermata per la sesta

edizione, dal 18 giugno al 15 luglio nelleGrandi Terme di Villa Adriana, che spazieràdal teatro alla danza, dalla musica al circo Ese tanti sono gli artisti provenienti da tutto ilmondo, sarà la nostra Emma Dante, autricee regista di testi teatrali di dirompente effetto,ad inaugurare la rassegna con due serate, il18 e il 19 giugno, con “Verso Medea”, spet-tacolo concerto ispirato alla tragedia di Eu-ripide.Sabato 21 giugno, a salutar l'estate, sarà il grandeMario Brunello tra musiche di Vivaldi, Bocche-rini e Sollima. Traduzione latina di “Odissea”,“Odusia” sarà un viaggio musicale nel più anticoe profondo Mediterraneo, durante il quale il vio-loncello di Brunello spazierà dal Settecento delprete rosso alle musiche di Giovanni Sollima,altro grande violoncellista ma anche composi-tore.Lunedì 23 e mercoledì 25 giugno la grande danzaandrà in scena a Villa Adriana. La prima data èdedicata alla compagnia Grupo de Rua, fondatadal brasiliano Bruno Beltrao, abilissimo nel mi-xare hip hop e street dance con la danza contem-poranea. Davvero non ha bisogno di

presentazionila MarthaG r a h a mDance Com-

pany, fondata dalla grande coreografa americana,che il 25 giugno proporrà insieme alla “Sagra dellaprimavera”, capolavoro della Graham, e a dueclassici come “”Diversion of Angels” ed “Errand”,la prima europea di “Depak Ine”, firmata daNacho Duato. Giovedì 26 giugno sarà la volta diRichard Galliano e della sua fisarmonica - chenelle sue mani diventa un'orchestra - che con“Tangaria Quartet” proporrà un mix di atmosferefrancesi, tango argentino, melodie mediterraneee ritmi brasiliani. Cunto, canto e musica il 27 giu-gno con Mimmo Cuticchio e Ambrogio Spara-gna, che proporranno “I quattro canti diPalermo”, spettacolo in bilico tra musica, teatro ecanto popolare.Luglio a Villa Adriana si apre con la voce inimi-

tabile di Ute Lemper, accompagnata da Pmce,Parco della Musica Contemporanea Ensamble.Kurt Weill, Edith Piaf, Jacques Brel, Marlene Die-trich, Brecht, Piazzolla e Nino Rota sono alcuniautori delle “Canzoni del secolo breve (1914-1991)”, che l'artista tedesca eseguirà l'1 luglio.E' possibile tradurre in danza la pittura? Ci pro-verà Carolyn Carlson, che il 3 luglio proporrà inprima italiana “Dialogue with Rothko”, coreogra-fia ispirata all'opera del pittore su musiche di JeanPaul Dessy, che accompagnerà la danzatrice conil suo violoncello.Immancabile a Villa Adriana l'appuntamento conil circo. Quest'anno sarà la volta di C!rca, sette ar-tisti di diversa provenienza che domenica 6 lugliostupiranno con il loro “Beyond”, mix di numericircensi, musica elettronica e ballate, concepitoper andare oltre l'idea tradizionale di circo.Giovedì 10 e venerdì 11 luglio i giovani danzatoridel Nederlans Dans Theater 2 presenteranno a

Villa Adriana quattro originali e brillanti coreo-grafie, di Nigcui una - “I New Then” - in primaitaliana.Insolito e commovente l'appuntamento del 14 lu-glio, "Night Commuters. Bambini che non dor-mono mai". E' il racconto teatrale e musicalebasato sulle testimonianze di quei ragazzi che, du-rante la guerra civile in Uganda tra il 2002 e il2006, per sfuggire a rapimenti ed esecuzioni som-marie passavano la notte nei pochi luoghi sicuriper rientrare al mattino nelle loro case. Quattrogiovani attori burkinabè racconteranno la vi-cenda; con loro quattro musicisti guidati da ungriot burkinabè, Gabin Dabirè, e da una dellegrandi voci della musica popolare senegalese, Ba-dara Sek. Prologo ed epilogo sono affidati a Io-lande Mukagasana, la maggiore scrittriceruandese.La conclusione del Festival di Villa Adriana saràdedicata il 15 luglio all'imperatore Adriano con“Le rovine di Adriano”, prima assoluta di questospettacolo in bilico tra musica, teatro civile e de-nuncia, che avrà come protagonista Urbano Bar-berini accompagnato al pianoforte da Danilo Rea.Parole e musica per raccontare il tentato scempiodi Villa Adriana, con l'apertura di una discarica apoche pass. Tentato scempio, perché civiltà e me-moria stavolta hanno vinto.

Festival internazionale di Villa AdrianaDal 18 giugno al 15 luglio 2014

Villa Adriana , Tivoli

RUBRICHE IlCORRIEREDIROMA

Operae Caracalla:è tempodi Carmen

FESTIVAL INTERNAZIONALE DI VILLA ADRIANA, DAL 18 GIUGNO AL 16 LUGLIOSCELTI PER VOI

Musica, teatro e danza. Ma non solodi Maria Pia Miscio

La più bella musica da cameraROME CHAMBER MUSIC FESTIVAL A PALAZZO BARBERINI LIRICA

A sinistra Ute Lemper e sopra la Martha Graham Dance Company

venerdì 6 giugno 2014 pagina 23

D avvero non smette di affascinare il pub-blico la storia di Carmen, la sigaraia im-mortalata da Georges Bizet nella sua

opera lirica tratta dal romanzo di Prosper Meri-mee. E a lei, al triangolo amoroso che la vede pro-tagonista insieme al militare Don Josè e al toreroEscamillo, il Teatro dell'Opera di Roma dedica nelmese di giugno ben due allestimenti. Il primo, dal18 al 28 giugno, nel teatro di piazza BeniaminoGigli. L'altro, il 24 giugno, alle Terme di Caracalla,per la stagione estiva dello stabile lirico romano,nella particolarissima rivisitazione dell'Orchestradi Piazza Vittorio.Carmen come tradizione vuole è l'opera in quattroatti diretta dal 18 al 28 giugno da Emmanuel Vil-laume, per la regia di Emilio Sagi, in una produ-zione firmata dal Teatro dell'Opera di Roma incollaborazione con il Teatro Municipal di Santiagodel Cile. Protagonista sarà la giovanissima geor-giana Anita Rachvelishvili, che proprio nel ruolo diCarmen ha debuttato nella stagione 2009/2010della Scala, diretta da Daniel Barenboim. DonJosè avrà invece la voce del tenore ucraino DmytroPopov, avviato ad una brillantissima carriera inter-nazionale e già affermato interprete verdiano.Escamillo sarà invece interpretato dal baritornoamericano Kyle Ketelsen, che all'appassionatotorero ha già dato la sua voce in più di una messain scena, con grande consenso di critica e suc-cesso di pubblico.Martedì 24 giugno sarà invece l'Orchestra diPiazza Vittorio a portare in scena la Carmen alle

Terme di Caracalla, rielaborata da Mario Tronco eLeandro Piccioni, che ne curano rispettivamenteanche la regia e la direzione d'orchestra. Saràquesta una Carmen multietnica, come è nello spi-rito e nella tradizione dell'Orchestra di Piazza Vit-torio, e soprattutto caratterizzata da un taglio piùpsicologico. Perché se siamo abituati all'idea diuna Carmen bellissima e seducente, che fa degliuomini ciò che vuole, e a quella di un Don Josè per-dente e irrisolto, questa volta tutto si incentreràsulla loro storia d'amore e sulle altre facce dei dueprotagonisti.Ad eseguire le musiche di Bizet saranno il Coro el'Orchestra Sinfonica di Saint Etienne Loire. Car-men sarà interpretata da Cristina Zavalloni, DonJosè da Sanjay Khan, Escamillo da Eucine Ataa.

M.P.M.

Carmen al Teatro dell'OperaDal 18 al 28 giugno 2014

Piazza Beniamino Gigli 7, RomaBiglietti da € 17 a € 150

Info: 06 481601

Carmen alle Terme di CaracallaMartedì 24 giugno 2014, h 21

Viale delel Terme di Caracalla, RomaBiglietti da € 20 a € 40

Info: 06 481601

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