IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - VENERDI' 15 MAGGIO 2015

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di Roma e del Lazio VENERDÌ 15 MAGGIO 2015 numero 18 anno I - 1 euro Il Nuovo Corriere Nuovo Corriere Il I giornali romani hanno dato un buon risalto, ma non ci hanno neanche ricamato troppo sopra. Come se fosse tutto normale, scontato. Ep- pure il diario del Censis (“Roma verso il Giubileo) contiene dei dati che fanno impressione. E si capisce come mentre il sindaco gioca con le luci ai Fori e il doppio Grab il prefetto di Roma Ga- brielli si stia dannando in un tour in- cessante municipio per municipio per cercare di organizzare una qualche forma di difesa. Roma è nel caos più totale, il livello di sicurezza – reale o percepita che sia – è pari a quello che si respira nelle periferie violente delle metropoli del Terzo Mondo. Boom di furti, borseggi e spaccio, microcrimi- nalità diffusa e incontrollata. Il Censis azzarda una mappa della paura che comprende una buona fette delle peri- ferie capitoline, ma anche le stazioni, che dovrebbero essere presidiate. Roma, i romani, hanno paura, evitano certe strade, riducono certi sposta- menti, il problema sicurezza batte nelle preoccupazioni la crisi econo- mica, le guerre, il terrorismo, l’inva- sione dei migranti. Un motivo ci sarà. La gente non si sente difesa, non pensa che i vigili siano efficienti e lamenta la scarsità di postazioni fisse e mobili delle forze dell’ordine sul territorio, spiega il Censis. Come non convenire con l’analisi? Basta guardarsi intorno, viverla questa città per rendersene conto. L’amministrazione capitolina non riesce a venire a capo di nulla, spiana i campi abusivi, ma tutti i se- mafori e i dintorni degli ospedali sono presidiati saldamente da lavavetri e abusivi aggressivi. La malavita go- verna diversi quadranti della notte, Roma resta una grande piazza di spaccio della droga. Insomma, siamo sul filo e la tensione che si respira in città è altissima. Il primo numero del diario “Roma verso il Giubileo” pone una serie di punti, l’agenda cittadina in vista dell’Anno Santo ne terrà debito conto? L’impressione è che a parte il già citato Gabrielli e qualche minisin- daco particolarmente ispirato Giunta e consiglio capitolino vivano sulle nu- vole., l’appuntamento con l’assalto dei pellegrini è alle porte. E quel sorriso stampato sul volto di Marino non pro- mette nulla di buono. Roma ha paura Non soovalutare l’allarme lanciato dal Censis LA STORIA Quasi quasi conviene essere rom a pagina 2 TARI Fiepet Confesercenti: “Aumento non sempre giustificato” a pagina 5 I l sindaco ciclista vuole approfittare dell’anno santo straordinario per ri- solvere la questione dei ghetti sorti a Roma, che l’Europa con- danna. Ma risorse e tempo sono pochi per mettere fine ad una situazione che dura da trent’anni e che ha permesso a troppi, a partire da Mafia Ca- pitale, di arricchirsi sulla ge- stione di accampamenti e servizi ai nomadi Quella torta da 24 milioni annui continua a far gola a tanti. Marino punta a smantellarli Ma la soluzione finale non c’è a pagina 3 I n questi giorni si è perso il conto delle ope- razioni contro gli insediamenti abusivi. Un’opera di pulizia in vista del Giubileo? O il tentativo di cancellare le pessime performance del passato? La Municipalesi concentra soprat- tutto sulle baracche. E trascura l’invasione degli ambulanti illegali, che continuano a farla da pa- droni soprattutto nel centro storico. E i camion bar? PRIMO PIANO CAMPI NOMADI a pagina 4 Per favore, risparmiateci il doppio Grab C on l’appoggio del ministro Del Rio, per il Giubileo il sindaco vuol rea- lizzare due grandi anelli ciclabili in città per collegare monumenti e basiliche. Senza pensare agli effetti sulla mobilità (automobilistica) cittadina. Un doppio Grab (leggi Grande Raccordo Anulare per bici), costo due-tre milioni di euro, pronto per il Giubileo. Non è uno scherzo e non è ne- anche il caso di scrivere di chi è l’idea, lo avranno capito tutti. Il sindaco-ciclista. Forse i romani distratti da tante altre cose più serie e urgenti non se ne sono resi conto, ma Marino sta preparando un bel regalo. Gradito? Mica tanto. Con tanti problemi drammaticamente aperti, dalle buche in giù, con le casse co- munali semivuote lui ha un’idea fissa in testa, la bicicletta. E in sede di cabina di regia Campidoglio-Vaticano e in un successivo incontro con il potente mi- nistro Del Rio ha perorato con entusiasmo il suo progetto: realizzare, entro l'inizio dell'Anno Santo, non uno ma due anelli ciclabili in città, due Gra per bici (Grab), sulla falsariga del Grande Raccordo Anulare: il Grab più largo, che congiunge l'Appia Antica al Colosseo, Montesacro a Centocelle; il ”Micro- Grab”, più piccolo, che ricuce tutti gli spezzoni di ciclabili nel centro cittadino. Quel che è peggio è che, se il Vaticano ha risposto tiepidamente, il neo ministro delle infrastrutture, altro fanatico delle due ruote, gli ha promesso appoggio e un pacchetto di milioni. Ma come, si taglia su tutto e si buttano due milioni sulle biciclette? E il ministro Padoan - che sta cercando di trovare una soluzione all’imprevisto buco pensionistico, che ne pensa? Comunque sul progetto sta lavorando - entusiasta - anche l’assessore alla mobilità Improta, che non sembra rendersi conto degli effetti devastanti che l’operazione avrebbe sulla mobilità cittadina: “Stiamo lavorando per legare, come avviene nelle grandi capitali eu- ropee, il bando per gli impianti pubblicitari alla realizzazione di un vero bike- sharing - ha detto ancora il sindaco - L'importante è che tutte le bici siano geo-localizzabili, per diminuire la possibilità di furto”. Senza parole, siamo in ottime mani. SCELTI PER VOI SCELTI PER VOI A A N N D DA AT T A AT T E E C C I I A A N N O O M ME E N N O O S S T T R R O O ITINERARI ROMANI con Ancilia Vieni a scoprire la Roma più bella e intrigante con gli archeologi dell’Associazione Ancilia. Visite guidate a 8 euro. Per i lettori del Nuovo Corriere prezzo scontato a 7 euro. Per prenotarsi: 346.6758350 Andate a nome nostro a pagina 6 IL GOVERNO A CACCIA DI SOLDI PER IL BUCO DELLE PENSIONI PROMEE DUE MILIONI A MARINO PER FAR ANDARE I ROMANI IN BICICLEA IL PROGETTO All’interno l’inserto di Sanità del Lazio Lazio Lazio la del anità S S NUMERO 18 ANNOI VENERDÌ15 MAGGIO2015 IL PUNTO SERVIZI Le case “vuote” della Salute a pagina 8 a pagina 9 Come insegnare agli utenti ad “usare” il Pronto Soccorso Q uando la sanità incrocia troppo pericolosamente la politica sono guai per tutti. Per i cittadini- utenti che si trovano disorien- tati, per le strutture sanitarie sul territorio, og- getto di attenzioni e in- sieme merce di scambio. Ad Albano il 31 maggio si vota, ci sono nove candidati, sindaco uscente (targato Pd) compreso. E' da un po' che si alza polvere da questa parte dei Castelli, abitual- mente relativamente tranquilli. Sul piano sani- tario regna la pax concordata e non imposta dal direttore generale della Asl RmH Fabrizio D'Alba, ma nelle ultime settimane l'equilibrio sembra essere saltato. Si notano movimenti, si alzano segni di protesta. C'è odore di elezioni. Ed ecco che si odono squilli di tromba, il sindaco Nicola Marini spara ad alzo zero. «In seguito alle recenti notizie diffuse a mezzo stampa, nelle quali si descrive l'Ospedale “San Giuseppe” in condizioni piuttosto deficitarie, palesate dalla carenza di barelle, posti letto e personale, il Sin- daco Nicola Marini ha scritto una lettera indi- rizzata al Direttore Generale della Asl RmH Fabrizio D'Alba, al Direttore Sanitario Narciso Mostarda e al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per esprimere tutta la sua pre- occupazione in merito allo stato di efficienza del nosocomio". La dichiarazione nasconde qual- cosa? Marini vuol saltare sul carro della sanità prima degli altri? 'Ci viene riferito dagli stessi pazienti che i livelli di stress del personale sono eccessivi e gli spazi per l'accoglienza e l'assistenza insufficienti per le esigenze della struttura - ag- giunge - Ci preoccupa che in determinati mo- menti si trovino bloccate nel parcheggio le ambulanze e che a causa della mancanza di posti, i pazienti vengano assistiti direttamente su di esse. Il nostro territorio e i nostri cittadini si aspettano servizi sanitari efficienti e snellì». E infine l'obiettivo della stoccata:: 'Riteniamo che l'annunciato trasferimento del reparto di Medicina Generale dall'Ospedale di Genzano a quello di Albano, possa di molto migliorare l'at- tività di Pronto Soccorso ed alleggerire la do- manda di servizi. Chiediamo quindi che vengano quanto più rapidamente possibile ulti- mati i lavori in corso al fine di consentire in tempi rapidi questo spostamento." Qualcuno è contrario? Magari qualcuno frena l'operazione? Non sembra. Marini invita Zingaretti a recarsi sul luogo del delitto, invoca solidarietà per sé e per i suoi concittadini. E intanto, chissà per quale motivo politico-elettorale crea problemi al manager della Asl D'Alba, che nell'ultimo pe- riodo ha faticato a tenere saldo il timone. Ma non sono dalla stessa parte? Formalmente sì. Ma in campagna elettorale basta poco per perdere il controllo della situazione. Di tutto questo che cosa avranno capito i residenti che tra venti giorni andranno alle urne? O forse c'è qualcosa che non devono capire? Perché salta la pax sanitaria ai Castelli Fabrizio D’Alba Vigili scatenati A senso unico

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Periodico diretto da Giovanni Tagliapietra www.corrierediroma-news.it www.facebook.com/corrierediromaedellazio

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di Roma e del Lazio VENERDÌ 15 MAGGIO 2015numero 18 anno I - 1 euro

IlNuovoCorriereNuovoCorriereIl

I giornali romani hanno datoun buon risalto, ma non cihanno neanche ricamatotroppo sopra. Come se fossetutto normale, scontato. Ep-

pure il diario del Censis (“Roma versoil Giubileo) contiene dei dati che fannoimpressione. E si capisce come mentreil sindaco gioca con le luci ai Fori e ildoppio Grab il prefetto di Roma Ga-brielli si stia dannando in un tour in-cessante municipio per municipio percercare di organizzare una qualcheforma di difesa. Roma è nel caos piùtotale, il livello di sicurezza – reale opercepita che sia – è pari a quello chesi respira nelle periferie violente dellemetropoli del Terzo Mondo. Boom difurti, borseggi e spaccio, microcrimi-nalità diffusa e incontrollata. Il Censisazzarda una mappa della paura checomprende una buona fette delle peri-ferie capitoline, ma anche le stazioni,che dovrebbero essere presidiate.Roma, i romani, hanno paura, evitanocerte strade, riducono certi sposta-menti, il problema sicurezza battenelle preoccupazioni la crisi econo-mica, le guerre, il terrorismo, l’inva-sione dei migranti. Un motivo ci sarà.La gente non si sente difesa, non pensache i vigili siano efficienti e lamenta lascarsità di postazioni fisse e mobilidelle forze dell’ordine sul territorio,spiega il Censis. Come non convenirecon l’analisi? Basta guardarsi intorno,viverla questa città per renderseneconto. L’amministrazione capitolinanon riesce a venire a capo di nulla,spiana i campi abusivi, ma tutti i se-mafori e i dintorni degli ospedali sonopresidiati saldamente da lavavetri eabusivi aggressivi. La malavita go-verna diversi quadranti della notte,Roma resta una grande piazza dispaccio della droga. Insomma, siamosul filo e la tensione che si respira incittà è altissima. Il primo numero deldiario “Roma verso il Giubileo” poneuna serie di punti, l’agenda cittadinain vista dell’Anno Santo ne terrà debitoconto? L’impressione è che a parte ilgià citato Gabrielli e qualche minisin-daco particolarmente ispirato Giuntae consiglio capitolino vivano sulle nu-vole., l’appuntamento con l’assalto deipellegrini è alle porte. E quel sorrisostampato sul volto di Marino non pro-mette nulla di buono.

Roma ha pauraNon sottovalutare

l’allarmelanciato dal Censis

LA STORIAQuasi quasi conviene essere rom

a pagina 2

TARIFiepet Confesercenti:“Aumento nonsempre giustificato”

a pagina 5

I l sindaco ciclista vuole approfittaredell’anno santo straordinario per ri-solvere la questione dei ghetti sorti

a Roma, che l’Europa con-danna. Ma risorse e temposono pochi per mettere finead una situazione che dura datrent’anni e che ha permesso atroppi, a partire da Mafia Ca-pitale, di arricchirsi sulla ge-stione di accampamenti eservizi ai nomadi Quella tortada 24 milioni annui continua afar gola a tanti.

Marino punta a smantellarli

Ma la soluzione finale non c’è

a pagina 3

I n questi giorni si è perso il conto delle ope-razioni contro gli insediamenti abusivi.Un’opera di pulizia in vista del Giubileo? O

il tentativo di cancellare le pessime performancedel passato? La Municipalesi concentra soprat-tutto sulle baracche. E trascura l’invasione degliambulanti illegali, che continuano a farla da pa-droni soprattutto nel centro storico. E i camionbar?

PRIMO PIANOCAMPI NOMADI

a pagina 4

Per favore, risparmiateci il doppio GrabCon l’appoggio del ministro Del Rio, per il Giubileo il sindaco vuol rea-

lizzare due grandi anelli ciclabili in città per collegare monumenti ebasiliche. Senza pensare agli effetti sulla mobilità (automobilistica)

cittadina. Un doppio Grab (leggi Grande Raccordo Anulare per bici), costodue-tre milioni di euro, pronto per il Giubileo. Non è uno scherzo e non è ne-anche il caso di scrivere di chi è l’idea, lo avranno capito tutti. Il sindaco-ciclista.Forse i romani distratti da tante altre cose più serie e urgenti non se ne sonoresi conto, ma Marino sta preparando un bel regalo. Gradito? Mica tanto. Contanti problemi drammaticamente aperti, dalle buche in giù, con le casse co-munali semivuote lui ha un’idea fissa in testa, la bicicletta. E in sede di cabinadi regia Campidoglio-Vaticano e in un successivo incontro con il potente mi-nistro Del Rio ha perorato con entusiasmo il suo progetto: realizzare, entrol'inizio dell'Anno Santo, non uno ma due anelli ciclabili in città, due Gra perbici (Grab), sulla falsariga del Grande Raccordo Anulare: il Grab più largo, che

congiunge l'Appia Antica al Colosseo, Montesacro a Centocelle; il ”Micro-Grab”, più piccolo, che ricuce tutti gli spezzoni di ciclabili nel centro cittadino.Quel che è peggio è che, se il Vaticano ha risposto tiepidamente, il neo ministrodelle infrastrutture, altro fanatico delle due ruote, gli ha promesso appoggio eun pacchetto di milioni. Ma come, si taglia su tutto e si buttano due milionisulle biciclette? E il ministro Padoan - che sta cercando di trovare una soluzioneall’imprevisto buco pensionistico, che ne pensa? Comunque sul progetto stalavorando - entusiasta - anche l’assessore alla mobilità Improta, che non sembrarendersi conto degli effetti devastanti che l’operazione avrebbe sulla mobilitàcittadina: “Stiamo lavorando per legare, come avviene nelle grandi capitali eu-ropee, il bando per gli impianti pubblicitari alla realizzazione di un vero bike-sharing - ha detto ancora il sindaco - L'importante è che tutte le bici sianogeo-localizzabili, per diminuire la possibilità di furto”. Senza parole, siamo inottime mani.

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IL GOVERNO A CACCIA DI SOLDI PER IL BUCO DELLE PENSIONI PROMETTEDUE MILIONI A MARINO PER FAR ANDARE I ROMANI IN BICICLETTAIL PROGETTO

All’internol’inserto

di Sanitàdel Lazio

LazioLazio

ladel

anitàSSNUMERO 18 ANNO I VENERDÌ 15 MAGGIO 2015IL PUNTO

SERVIZI

Le case “vuote”

della Salute

a pagina 8

a pagina 9

Come insegnare agli utenti ad “usare” il Pronto Soccorso

Q uando la sanità incrocia troppopericolosamente la politica sonoguai per tutti. Per i cittadini-utenti che si trovano disorien-tati, per le strutturesanitarie sul territorio, og-getto di attenzioni e in-

sieme merce di scambio. Ad Albano il 31 maggio

si vota, ci sono nove candidati, sindaco uscente

(targato Pd) compreso. E' da un po' che si alza

polvere da questa parte dei Castelli, abitual-

mente relativamente tranquilli. Sul piano sani-

tario regna la pax concordata e non imposta dal

direttore generale della Asl RmH Fabrizio

D'Alba, ma nelle ultime settimane l'equilibrio

sembra essere saltato. Si notano movimenti, si

alzano segni di protesta. C'è odore di elezioni.

Ed ecco che si odono squilli di tromba, il sindaco

Nicola Marini spara ad alzo zero. «In seguito

alle recenti notizie diffuse a mezzo stampa, nelle

quali si descrive l'Ospedale “San Giuseppe” in

condizioni piuttosto deficitarie, palesate dalla

carenza di barelle, posti letto e personale, il Sin-

daco Nicola Marini ha scritto una lettera indi-

rizzata al Direttore Generale della Asl RmHFabrizio D'Alba, al Direttore Sanitario Narciso

Mostarda e al Presidente della Regione Lazio

Nicola Zingaretti per esprimere tutta la sua pre-

occupazione in merito allo stato di efficienza del

nosocomio". La dichiarazione nasconde qual-

cosa? Marini vuol saltare sul carro della sanità

prima degli altri? 'Ci viene riferito dagli stessi

pazienti che i livelli di stress del personale sono

eccessivi e gli spazi per l'accoglienza e l'assistenza

insufficienti per le esigenze della struttura - ag-

giunge - Ci preoccupa che in determinati mo-

menti si trovino bloccate nel parcheggio le

ambulanze e che a causa della mancanza di

posti, i pazienti vengano assistiti direttamente

su di esse. Il nostro territorio e i nostri cittadini

si aspettano servizi sanitari efficienti e snellì».

E infine l'obiettivo della stoccata:: 'Riteniamo

che l'annunciato trasferimento del reparto di

Medicina Generale dall'Ospedale di Genzano a

quello di Albano, possa di molto migliorare l'at-

tività di Pronto Soccorso ed alleggerire la do-

manda di servizi. Chiediamo quindi che

vengano quanto più rapidamente possibile ulti-

mati i lavori in corso al fine di consentire in

tempi rapidi questo spostamento." Qualcuno è

contrario? Magari qualcuno frena l'operazione?

Non sembra. Marini invita Zingaretti a recarsi

sul luogo del delitto, invoca solidarietà per sé e

per i suoi concittadini. E intanto, chissà per

quale motivo politico-elettorale crea problemi al

manager della Asl D'Alba, che nell'ultimo pe-

riodo ha faticato a tenere saldo il timone. Ma

non sono dalla stessa parte? Formalmente sì. Ma

in campagna elettorale basta poco per perdere il

controllo della situazione. Di tutto questo che

cosa avranno capito i residenti che tra venti

giorni andranno alle urne? O forse c'è qualcosa

che non devono capire?

Perché salta la pax sanitaria ai Castelli

Fabrizio D’Alba

Vigili scatenati A senso unico

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PRIMO PIANO venerdì 15 maggio 2015 pagina 2

UN ESERCITO DI SENZA TETTO VIVE SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI IN PRIMO PIANO/1

Quasi quasi conviene essere rom.Qualcuno che si occupi di te aRoma lo trovi. Ma se sei ro-mano e disoccupato, senza una

casa e dormi in macchinale probabilità che qual-cuno ti salvi sono ri-

dotte; se poi sei un barbone - brutto terminequello di homeless, viene da lontano e ha genesiideologiche diverse - sporco e puzzolente, vivisdraiato per strada nei tuoi escrementi e nondisturbi nessuno, puoi stare certo che nessunoti verrà a cercare per proporti una alternativadecente.Abbiamo in mente un caso preciso, quello di unuomo dall’età indefinibile, barba lunga, visoscuro, cotto dall’esposizione alle intemperie,che ha stabilito la sua residenza a ridosso delbancomat della filiale 30 dell’Unicredit, a Piaz-zale Morelli. Sta lì senza dar fastidio a nessuno,seduto o disteso, in un continuo soliloquio sus-surrato. Intorno ha i suoi stracci, ogni tanto sislancia in un breve tragitto fino ai secchioni difronte. Pochi metri. Fruga, medita, poi ritornaalla postazione. Il dato più rilevante della suapresenza è - ora che la temperatura è quasiestiva - l’odore nauseabondo che si espande neipressi. Praticamente una latrina a cielo aperto.La situazione è statica, cristallizzata, la sua po-stazione precedente era all’incrocio tra Giani-colense e Colli Portuensi, un paio di chilometripiù in là. Qualche coperta cenciosa e due om-brelli aperti di notte per creare l’illusione di undistacco dal mondo e dal traffico, un paio dimetri più in là. Ma deve essere successo qual-cosa. La nuova “casa” oggi è davanti a tutti, inun posto di continuo passaggio e senza riparoalcuno da sole o altri fenomeni atmosferici.

Quanto può durare? All’infinito, dice qualcuno,nessun vigile (ne passano diversi in quel punto)si è avvicinato per verificarne le condizioni (ep-pure il disagio psichico è abbastanza evidente),

nessuno ha chiesto l’intervento dei servizi sociali. Noi lo abbiamo fatto, ripetutamente abbiamosegnalato al numero Verde emergenza barbonila vicenda dell’uomo. Per scoprire che il sog-

getto è noto al “Servizio Barboni”,che in passato lo hanno monitoratoa distanza fornendogli anche dellecoperte nelle notti più fredde. Malui rifiuta altri interventi, rifiuta in-tromissioni nella sua vita fuoridalle regole, spiegano, e gli opera-tori non possono fare altro. Possi-bile? Eppure si nutre di avanzi,rovista nei cassonetti, vive in statodi prostrazione e in condizioniigieniche intollerabili. Niente TSO(leggi trattamento sanitario obbli-gato)? Non rientra nelle compe-tenze e/o negli obblighi di unservizio sociale del Comune ren-dere la vita più agevole a questotipo di persone, rendere dignitàall’individuo, curarlo nel fisico,nella mente e nell’aspetto? Chivive e si sposta per Roma può met-tere in fila diversi altri casi simili,nei dintorni della Stazione Ter-mini, nei vicoli di Trastevere, in di-versi soggetti con evidentipatologie psichiatriche in atto.Tanti titoli sui Rom, su questo po-polo di invisibili niente. Molti bar-boni, molti sbandati, sono sotto laprotezione della Comunità di Sant’Egidio, o di altre organizzazioni divolontariato. Ma chi non “colla-bora” è destinato a rimanere or-fano, a non avere la solidarietà e

l’aiuto di nessuno. Ne pubblichiamoun’immagine, a futura memoria. Un problemainfinitesimale per la Giunta Marino, per l’Asses-sorato ai servizi Sociali. L’assessore Danese,probabilmente, ha altro da fare e da pensare.

Quasi quasi conviene essere rom

di Stefania Pascucci

Nessuna considerazione per chi è romano e disoccupato o, peggio ancora, per chi vive da barbone per scelta o per necessità. La storia dell’uomo senza nome e senza età che da anni “staziona” per strada a piazzale Morelli: in

Comune dicono tutti di conoscerlo ma dichiarano anche di non poter intervenire in alcun modo contro la sua volontà

Aun dirigente amministrativo del Co-mune con laurea specifica per rico-prire questo ruolo - giurisprudenza

o scienze politiche - l’Amministrazione capi-tolina riconoscerà anche le competenze pro-fessionali per fare il direttore della direzionetecnica e della correlata Unità Organizzativa“Tecnica - urbanistica, edilizia privata, con-cessioni Occupazione suolo pubblico ediliziee commerciali”. E magari chi ricopre il ruolodi dirigente di sistemi tecnologici ed infor-mativi, avendo studiato statistica o informa-tica, per il Comune sarà sicuramenteprofessionalmente idoneo a ricoprire l’inca-rico di direttore della direzione “Gestioneterritoriale ambientale e del verde”, e dellacorrelata Unità Organizzativa “GestioneVerde Pubblico del Dipartimento TutelaAmbientale e Protezione civile”. Non è un esercizio di stile provocatorio perdire che la dirigenza dell’amministrazione

capitolina non è preparata ad assolvere aipropri compiti. E’ tutto riportato sul sito delCampidoglio. Vi sono anche i curricula vitaedei dirigenti di cui stiamo parlando. Bastacercare. E cercando bene tra le pagine ed ilink correlati si scopre che a marzo del 2015l’Amministrazione ha pubblicato un avvisopubblico per il conferimento dell’incarico diresponsabile della direzione “Valorizzazionedel Patrimonio culturale nell’ambito dellasovrintendenza Capitolina di Roma Capi-tale”. In barba al regolamento l’incarico èandato - ad interim - ad un dirigente ammi-nistrativo appartenente ad un'altra strut-tura anziché al Sovrintendente capitolino,già direttore della struttura, il cui posto va-cante e temporaneamente scoperto è statomesso a bando, come previsto da regola-mento. La chiamano“scienza dell’organizzazionecreativa”: non si può affidare tale responsa-

bilità aggiuntiva al Sovrintendente capito-lino salvo comprometterne l’efficace assolvi-mento delle funzioni e superare il limite degliincarichi attribuibili dal citato regolamento. Quando si approfondisce la conoscenzadelle norme e dei meccanismi che regolanola disciplina dei dirigenti, si entra in unasorta di terza o quarta dimensione in cuitutto è possibile, le norme più chiare ed ine-quivocabili vengono, magicamente, con sa-piente bravura piegate alle più disparateinterpretazioni La norma parla chiaro: “gliincarichi dirigenziali apicali sono conferiti…. con provvedimento motivato in relazione allerisultanze curriculari”. E dice anche cosa va-lutare del curriculum: le precedenti espe-rienze professionali che evidenzino laconcreta idoneità ad esercitare le funzioniconnesse all’incarico da ricoprire, la specifi-cità delle competenze organizzative posse-dute e gli studi compiuti e la qualificazione

professionale. Ma nei provvedimenti legatiagli incarichi sopra descritti non viene maicitata una verifica precisa in tale direzione.Basta scrivere “il suddetto dirigente per laprofessionalità posseduta e l’esperienza ma-turata nello svolgimento di precedenti incari-chi dirigenziali, risulta in possesso dei requisitinecessari per ricoprire l’incarico de quo”. Edil gioco è fatto, si finisce per conferire inca-richi delicati e fortemente specialistici a di-rigenti totalmente privi del necessario titolouniversitario richiesto dalla posizione da ri-coprire e della conseguente abilitazione pro-fessionale e soprattutto di esperienzeformative e qualificative nella specifica ma-teria. Poi se l’Amministrazione non funzionabasta tagliare il salario accessorio dei 24 miladipendenti capitolini. Lì non ci sono terze oquarte dimensioni da esplorare. Pagano i piùdeboli.

Cornelius

Dirigenti e incarichi, in Campidoglio quelle norme vanno “interpretate”

AULA GIULIO CESARE LA “SCIENZA DELL’ORGANIZZAZIONE CREATIVA” CHE GOVERNA L’AMMINISTRAZIONE CAPITOLINA

Roma - Il barbone che da anni vive sotto il tetto della banca

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PRIMO PIANOvenerdì 15 maggio 2015 pagina 3

L’obiettivo del Campi-doglio è chiaro: ap-profittare delGiubileo indetto daPapa Francesco per

superare una volta per tutte il sistemadei campi nomadi che, negli ultimitrent’anni, ha contribuito non poco aldegrado di Roma. Nessun’altragrande città europea ha del resto pen-sato di risolvere il problema dei rom,dei sinti e dei camminanti creando alproprio interno campi-ghetto chesono una vergogna da terzo mondo,che non solo sono un discredito perla Città Eterna ma anche un fardellonon da poco per i suoi cittadini chepagano le tasse. Una vergogna che,anzi, è addirittura diventata una verae propria “industria” con un “fattu-rato” di parecchie decine di milioni dieuro l’anno. Tanti e tanti soldi chehanno tra l’altro contribuito alla na-scita e al consolidarsi di quella “MafiaCapitale” che, come un cancro, si èimpadronita, dal di dentro di strut-ture pubbliche cittadine, di quanto icittadini-contribuenti pensavanofosse destinato a risolvere la que-stione dei nomadi. Un vero scandalo,insomma, che il sindaco Ignazio Ma-rino condanna, però chiamandosifuori perché, come ripete in questigiorni in ogni occasione, “io nonc’ero, anzi io sono qui proprio per ri-solvere questa questione”. In parte il sindaco-ciclista ha ragione.Non è responsabilità sua se i nomadi,che a Roma ci sono da sempre, sonodiventati un problema soprattuttoquando due sui predecessori, France-sco Rutelli prima e Walter Veltroni

poi, hanno scelto, invece di una gra-duale integrazione, di confinare rom,sinti e camminanti nei campi, a co-minciare da quelli giganteschi di Ca-stel Romano e di via di Salone, cheoggi le organizzazioni per la difesa deidiritti umani definiscono ghetti inac-cettabili. Una linea continuata poianche da Gianni Alemanno e dallostesso Marino che, se per il 2013 di-vide sei mesi di corresponsabilità conil suo predecessore, l’anno successivonon ha affatto cambiato politica. Eoggi, mentre il Marziano afferma chebisogna superare il sistema dei campi,il Comune sta preparando l’allesti-mento di due nuovi campi, o villaggidella solidarietà: quelli della Bar-buta, vicino all’aeroporto di Ciam-pino, e di via della Nuova Cesarina,quest’ultimo (costo: due milioni dieuro) proprio sul sito di un campoche fino allo scorso anno aveva ospi-tato 137 rom. E ancora: da quando èstato annunciato l’Anno Santo, equindi Roma deve farsi bella, le noti-zie relative alla chiusura di campiabusivi, e nonostante questo da tuttitollerati da anni, sono quasi quoti-

diane. Campi che poi rinascono unpoco più in la, ovunque sia possibilefermare due o tre roulottes.La triste realtà è che da quando ilproblema dei rom è diventato poli-tico (con la caduta del regime di Ce-ausescu in Romania) i sindaci che sisono succeduti in Campidoglio nonhanno mai pensato a una politica cherisolvesse il problema dei nomadi.Del resto, non è affatto vero che oggiRoma sia “invasa” dai rom: in cittàsono tra i sette e gli ottomila, esatta-mente lo stesso numero del 1985.Solo che, con il tempo, i campi auto-rizzati e non, nei quali spesso nep-pure le forze dell’ordine riuscivano aentrare, sono diventati veri e propri“fortini” della criminalità (del restoun esempio l’abbiamo anche noi ita-liani: non è così anche il rione Scam-pia, a Napoli?). Davanti alle protestedei vicini italiani il Comune ha cer-cato di smantellare i campi, i cui abi-tanti si sono riversati in altri quartieri,creando paura e scompiglio. Rea-zione che è destinata a diventare piùacuta se nelle strade della Capitale siriverseranno i nomadi ospitati nei

campi che dovranno essere chiusi peril Giubileo. Colpa dei rom? Sicura-mente molti di loro non sono degliangioletti, e le forze dell’ordine cisono anche per loro. Ma è colpaanche, e soprattutto, dei sindaci e deipolitici che li hanno sostenuti, rivela-tisi incapaci di elaborare una politicadi coesistenza pacifica, indispensa-bile per evitare l’esplosione di casi divero e proprio razzismo. Al punto incui stanno le cose non sarà facile. Lapolitica di integrazione ha tempi lun-ghi, e richiede investimenti per i qualii soldi scarseggiano: quelli, molti de-stinati fino alla soluzione della que-stione rom, sono finiti, sprecati senzaalcun risultato. E che la spesa vada ri-vista, o resa efficace, lo mostrano inumeri.Nel 2013, per la popolazione rom - dicui si occupano a Roma 35 enti pub-blici che hanno più di 400 dipendenti- sono stati spesi nella Capitale 24 mi-lioni di euro. “Uno spreco assoluto”secondo l’Associazione 21 luglio chesegue da vicino la questione e che hadenunciato in molti casi “affidamentidiretti” per somme anche importanti

(per esempio 4.242.028 euro al Con-sorzio casa della solidarietà e3.757.050 a Risorse per Roma). Nel2014, sempre secondo la medesimaassociazione, le spese sono salite ul-teriormente. Il 90,6 % è stato inghiot-tito dalla sola gestione dei campi. Il4% è stato speso per la sicurezza e lavigilanza, il 5,4% per la scolarizza-zione. Per l’inclusione sociale non èrimasto nulla, come a dire che chi ènei campi ci dovrebbe rimanere tuttala vita. Alla “Best House Rom”, un“mostro che deve essere chiuso” (se-condo l’assessore al sociale FrancescaDanese) sono andati 2,8 milioni dieuro, +122% rispetto al 2013, conuna spesa di 39.000 euro per ogni sin-gola famiglia. Non c’è da stupirsi se,come ha rivelato l’inchiesta MafiaCapitale, Massimo Carminati e Sal-vatore Buzzi si erano gettati in questosettore con l’entusiasmo del topo chesi avventa su una forma di formaggio.Ora che i soldi pare siano finiti, chiu-dere gli insediamenti e ammettere irom ai programmi di assistenza allog-giativa non sarà facile, anche perchéle case popolari sono poche, e moltiitaliani sono in lista d’attesa da diecianni. Per questo, quando la Daneseha parlato della possibilità di farfruire i rom del buono casa, dal Pa-lazzo Senatorio è filtrata immediata-mente una frenata, “questi bonusriguardano solo le persone che la-sciano i residence”. Un’ultima anno-tazione, significativa: nel Lazio, il“tavolo” regionale per l’applicazionedella strategia nazionale a livello re-gionale (esistente da due anni) non èmai stato convocato.

LA QUESTIONE NOMADI E L’EMERGENZA GIUBILEO

Campi Rom, Marino punta a smantellarliMa la soluzione finale non è stata trovata

Il sindaco ciclista vuole approfittare dell’anno santo straordinario perrisolvere la questione dei ghetti sorti a Roma, che l’Europa condanna.

Ma risorse e tempo sono pochi per mettere fine ad una situazione che dura da trent’anni e che ha permesso a troppi, a partire da Mafia

Capitale, di arricchirsi sulla gestione di accampamenti e servizi ai nomadi. Quella torta da 24 milioni annui continua a far gola a tanti

IN PRIMO PIANO/2

di Carlo Rebecchi

GLI SVILUPPI DEL CASO “CASTORE E POLLUCE”

L’Housing sociale, le riunioni dei soci organiz-zate nelle sale del Palazzo Senatorio comese si affittasse una sala parrocchiale (ma

chi permetteva tutto ciò?), rassicurazioni sulla cre-dibilità del progetto e convenzioni con i Cral azien-dali. Così 700 romani sono caduti nella trappola diquesti faccendieri che, con la promessa di case aprezzi calmierati tramite housing sociale, hannomesso in piedi una truffa di 4 milioni di euro. Lagente parla, parlano i soci truffati: “Con tali pre-messe tutto andava oltre ogni ragionevole dubbio- raccontano - Oggi c’è rimasta solo la rabbia. Lecase non sono mai state costruite, ma quel che èvergognoso è che non si sa dove siano finiti i nostririsparmi. Forse in mazzette per 1 milione e mezzodi euro a politici romani già indagati per l’inchiestaMafia Capitale e al vecchio dipartimento per l’Ur-banistica, come ha ammesso Fusaroli a Le Iene. Oforse chissà dove, come ritrattò lo stesso presi-

dente, negando il coinvolgimento dei politici dellavecchia giunta. Con le casse vuote e i bilanci fermial 2012 avrebbero dovuto sciogliere la cooperativa,però continuavano a mietere vittime vendendofumo. Noi eravamo il loro profitto”.“Loro, inserendosi nei Cral, hanno colpito quell’ope-roso ceto medio che lavora e paga regolarmente letasse”, il racconto di una signora con il dente avve-lenato - Acea, Aci, Acli, Adr (Aeroporti di Roma),ASL Roma B, Biblioteca Nazionale di Roma, Cortedei Conti, Eni, Ericsson, Inpdap, Inps, Lottomatica,Ministero della Difesa, Ministero degli Interni, Mini-stero dei Trasporti, Ministero di Grazia e Giustizia,Questura di Roma, Vigili del Fuoco: ecco dove sonoandati a mietere le 700 vittime. Ma al Comune,come ha confermato l’assessore Caudo, nemmenoli conoscono. Com’è possibile, che referenze pote-vano avere all’interno delle aziende e dei ministeriper entrare in contatto con i lavoratori ignari? Tutte

frottole quelle che diramavano nei loro comuni-cati? Possibile che nessun apicale delle dirigenzeha fatto verifiche su queste persone?”.“Ma pure dopo la caduta del progetto dell’Hou-sing ci avevano rassicurato – prosegue la donnatruffata - Ci hanno detto che si erano costituitipresso il Tar del Lazio contro il Comune di Romaper la cattiva gestione dell’Housing e che nel feb-braio 2014 lo stesso Tar avrebbe legittimato laloro azione e che si sarebbero fatti sentire finoall’ultimo grado di giudizio. Si vantavano inoltreche in gara erano stati assegnatari di ben 4 areesu 4. Ma l’assessore Caudo ha smentito questeloro pretese. Insomma, in Campidoglio non li co-noscono”.Intanto Roma Capitale ha già fatto denuncia. Lacassetta del servizio de Le Iene è stata acquisitadai Carabinieri, la Finanza ha già aperto un fasci-colo e la magistratura indaga. “Vogliamo sapere

che fine hanno fatto i nostri risparmi. Ci indignanole risposte vaghe e tracotanti di Fusaroli, che primaaccusa la politica e poi ritratta, che ci rispondevago sulla fine dei nostri soldi. Ci fa sorridere laquerela di Alessandro Iadeluca (numero 2 dellaCooperativa, ndr) contro Fusaroli, appesa fuoridall’ufficio di via Deruta, come se lui fosse al-l’oscuro di tutto. Quei due mentono sapendo di mentire. Ci hannofatto vedere decine di terreni dove speravamo inuna casa. Noi rivendichiamo i nostri soldi e batta-glieremo per conoscere le responsabilità della po-litica, dei Cral che hanno avallato il progetto e dichiunque ha permesso che questa gente giocassecon i nostri soldi e con le nostre speranze. Nonescludiamo di manifestare in piazza per far sen-tire la nostra voce. Lotteremo con tutte le forze econ ogni mezzo lecito per fermarli e ottenere giu-stizia affinché i responsabili siano puniti”.

“Vogliamo sapere che fine hanno fatto i nostri risparmi”DIETRO I FATTI/ 2

Quelle riunioni a Palazzo Senatorio, il coinvolgimento dei Cral aziendali e ministeriali e l’ombra delle mazzettea Mafia Capitale. “Lotteremo per ottenere giustizia ma pretendiamo chiarezza anche da parte dei Cral”

Page 4: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - VENERDI' 15 MAGGIO 2015

L a Capitale delle ruspe.Ma non per tutti.Nelle ultime setti-mane, infatti, non èsfuggito ai cittadini

l’iperattivismo dei vigili di Roma.Corpo da criticare per le pochemulte, interventi in strada e le as-senze di massa nella notte di Capo-danno. Adesso interventisti dellaseconda ora. In questi giorni si èperso il conto delle operazioni con-tro gli insediamenti abusivi.Un’opera di pulizia che, per molti,si sposa con la preparazione dellacittà in vista del Giubileo straordi-nario di Papa Francesco. Per altri,invece, l’ordine di scuderia impar-tito è quello di cancellare dallamente dei romani le pessime per-formance del passato. Anche se gliuomini di Raffaele Clemente siconcentrano soprattutto sulle ba-racche, dove vivono gli ultimi al-l’interno del Gra. Zero control’invasione degli ambulanti illegali,che continuano a farla da padroniin molte zone, soprattutto del cen-tro storico. L’ultima azione, mentre scriviamo,è quella di via delle Messi D’Oro, aPonte Mammolo, alla periferia diRoma. Stando a quanto riferitodagli agenti della polizia locale, al-l’interno del campo vivevano nordafricani, asiatici e nomadi: circa200 persone, tra cui anche una ven-tina di rifugiati politici. E non sonomancati i momenti di tensione, coni residenti che con delle barricatehanno provato a impedire l’accesso.Bilancio: una vigilessa ferita e un uomo fermatoper resistenza. L’associazione di volontariatoPrimeItalia racconta che quella baraccopoli ènata nel 2003 e, nel corso del tempo, erano staticostruiti alloggi in muratura e in legno, doveavevano trovato riparo cittadini in fuga dal pro-prio paese. Dirottati, adesso, in diversi centri diaccoglienza.

Ma prima, l’8 maggio, c’era stato lo sgomberodi Scup: un centro culturale autogestito in viaNola, occupato dall’estate 2012. All’interno erastato anche creato uno spazio biblioteca, un co-working e una palestra. Azione che aveva scate-nato la rabbia del centrosinistra capitolino. Mail mese dell’ordine e della disciplina era iniziatonelle ore precedenti, con la guerra agli accam-

pamenti abusivi del IX Municipio, tra via Gia-chino, via Quasimodo e via Ostiense. Mentre ilmercoledì precedente c’era stata la cacciata di30 rom “paperoni” da Castel Romano. Che giàuna settimana prima era finito sotto i riflettoridella polizia locale.Un altro colpo ai super ricchi era stato inveceassestato ad aprile, a Salone. Con Ignazio Ma-

rino pronto alla metamorfosi, dauomo dell’accoglienza a sindaco dalpugno di ferro: “Questa ammini-strazione non tollera le violazionidella legalità”. Prima ancora era toc-cato a Primavalle, con la cancella-zione di baracche in via CardinalCapranica, nella quattordicesimacircoscrizione. Un intransigenteprimo cittadino, sotto la spinta de-cisiva della Prefettura di Roma, cheperò applica due pesi e due misure.Perché l’abusivismo non è soloquestione di occupazioni illegali ebaraccopoli.Sui camion bar siamo ancora allafase delle promesse. “Via i camiondai salotti del centro: dal Tridenteal Colosseo ai Fori imperiali fino alCirco Massimo, passando per TorreArgentina. Non c'è volontà di cri-minalizzare un'intera categoria dilavoratori e operatori - dicono gliassessori capitolini alle AttivitàProduttive Marta Leonori e ai La-vori Pubblici Maurizio Pucci - madi tutela integrale di un'area pre-ziosa". Eppure non è la prima voltache dall’amministrazione arriva unannuncio simile. Prima il salvatag-gio da parte della maggioranza dicentrosinistra, che bloccò l’au-mento per la tassa di occupazionedi suolo pubblico; poi l’ordine chearriva, nell’agosto 2014, diretta-mente dal ministero dei Beni edelle attività culturali. “Dobbiamotoglierli perché sono orribili”, Ma-rino dixit. Ci sono ancora, però.Senza dimenticare il suk del centro.Basta fare un giro e notare quello

che ormai è un fenomeno difficile da contra-stare. Venditori ambulanti che assillano turistie non, con oggetti di ogni tipo. Non solo. Perchéin periferia i marciapiedi, vedi Tuscolana o Ti-burtina, sono impraticabili causa venditori cheoccupano tutti gli spazi a disposizione. Come leauto perennemente parcheggiate in doppia fila.L’ordine legalitario è arrivato. Ma non per tutti.

CRONACHE venerdì 15 maggio 2015 pagina 4

IN PRIMO PIANO MARINO HA STRIGLIATO A DOVERE LA MUNICIPALE, OGGI IPERATTIVA. MA SOLO SU ALCUNI QUADRANTI

di Giovanni Santoro

Vigili urbani scatenati Ma a senso unico

In questi giorni si è perso il conto delle operazioni contro gli insediamenti abusivi.Un’opera di pulizia in vista del Giubileo straordinario? O l’ordine di scuderia

impartito è quello di cancellare dalla mente dei romani le pessime performance del passato? Ma gli uomini di Raffaele Clemente si concentrano soprattutto sulle

baracche, all'interno del Gra. E trascurano l’invasione degli ambulanti illegali, checontinuano a farla da padroni in molte zone, soprattutto del centro storico. E i camion

bar? "Non c'è volontà di criminalizzare una categoria”, replicano gli assessori

DOPO IMPROTA UN ALTRO TECNOCRATE ALLA CORTE DI MARINO

La chiamavano continuità. Stavoltal’Atac per risollevarsi dai debiti, chene minano la capacità operativa e ge-

stionale, punta su un manager con pocheconoscenze nel servizio di trasporto pub-blico locale. Ma con un curriculum di pesonel settore bancario. Il nuovo direttore ge-nerale, nominato nei giorni scorsi e sulponte di comando dal 18 maggio, è Fran-cesco Micheli. Profilo che viene da quellaschiera di tecnocrati che hanno cono-sciuto la notorietà con Mario Monti pre-mier. E che avevano nell’assessore allaMobilità, Guido Improta, la massimaespressione nella Capitale. Avevano per-ché, da tempo, il titolare della viabilità ca-pitolina si è spostato sulle posizioni del

presidente del Consiglio, Matteo Renzi.Oggi Micheli è più vicino a un altro ex mi-nistro del governo bocconiano, CorradoPassera. Come l’ex numero uno dello Sviluppo eco-nomico, anche il nuovo dg della municipa-lizzata vanta un passato in Poste, propriotra il 1998 e il 2002, quando il 69enne Mi-cheli era direttore delle Risorse umanenella stessa azienda. Che in quegli annivisse un taglio di 20mila assunti, conside-rati in esubero dalla società. Alla fine diquell’esperienza il salto in Banca Intesa,dove proprio Passera era diventato ammi-nistratore delegato. Il nuovo dg, che ha su-perato la concorrenza di altri 148candidati, ha la responsabilità di tutte le

aree gestionali e di business della parteci-pata del tpl. La paura dei lavoratori è che la strada dapercorrere sia già segnata, con ulterioritagli al costo del lavoro per riportare Atacfuori dal profondo rosso. La conferma arri-verebbe dal suo curriculum e dal legamecon quell’area politica che un tempo facevariferimento a Monti. La scarsa esperienzanel settore non fa ben sperare autisti, mac-chinisti e amministrativi. Che ricordano labattaglia persa contro gli stipendi dei diri-genti, che sono stati tagliati solo in minimaparte. Il timore è che il piano di risana-mento, che passerebbe dal calo del nu-mero dei dipendenti, si traduca con unavolontà di privatizzare. G.S.

Ecco “la cura Micheli” per Atac: tagli per portare l’azienda fuori dal tunnel

IL PERSONAGGIO

Francesco Micheli

Page 5: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - VENERDI' 15 MAGGIO 2015

CRONACHEvenerdì 15 maggio 2015 pagina 5

Premetto che non sono razzista e non ce

l’ho con gli extracomunitari: ma sono

preoccupato perché giorno per giorno

vedo trasformarsi la nostra bella città in un

grande suk, un mercato a cielo aperto senza

regole e senza qualità. E mi interrogo, da cit-

tadino - a dispetto di tutte le assicurazioni

del Sindaco - come saranno strade e piazze

della nostra città durante il Giubileo.

Basta farsi un giretto per la città per capire

che è una preoccupazione reale. Comin-

ciamo dall’Esquilino. Tutto intorno al mer-

cato - dove già trovano posto una trentina di

banchi di vestiario, scarpe e bigiotteria - si è

sviluppato un mercato nelle vie adiacenti

con decine di ambulanti che con i loro fur-

goni vendo merci analoghe di basso valore

(tra 1 e 5 euro). I portici di Piazza Vittorio ne

sono invasi.

Eppure il mercato Esquilino, in sé e per sé, è

una meraviglia per gli occhi: fatevi un giro,

soprattutto nel settore della frutta, delle ver-

dure e delle spezie. Li sì capisce al volo il va-

lore della biodiversità, senza andare a Mi-

lano a spendere poco meno di 40 euro per

entrare all’Expo.

Ma torniamo al Nostro Suk Quotidiano per il

quale io grido alto e forte il mio NON CI STO!

Un suk che ha invaso

anche aree “nobili”

come il quartiere Prati

e in particolare Piaz-

zale degli Eroi. Qui, sul

marciapiede che co-

steggia l’Oftalmico, po-

sata su lenzuola

impolverate e sporche,

c’è mercanzia di tutti i

tipi, di dubbia prove-

nienza. Qualcuno dice

che provienga diretta-

mente dai cassonetti.

Sindaco Marino, non

sarebbe il caso di inter-

venire? Siamo a due

passi da Vaticano, do-

potutto. All’uscita dalla

metro Cipro. Non so se

mi spiego.

Antonio F. - Roma

Invitiamo i cittadini di Roma e del Lazio a denunciare le cose che non vanno

con foto ed email a questo indirizzo:

[email protected]

Roma, il Giubileo e il Grande Suk quotidiano

“U n’inversionedi tendenza”.Così avevaesordito ilsindaco di

Roma, Ignazio Marino, all’indo-mani dell’approvazione nel bilan-cio comunale della riduzionedell’1,5% del costo della Tari, ov-vero la tassa sui rifiuti.Oggi però quello che i romani tro-vano nella prima delle due bollettesemestrali è un, seppur lieve, au-mento. Certo, la decisione dellagiunta era arrivata tardi per essereimmediatamente recepita dal-l’azienda romana che si occupa deirifiuti e quindi la prima vera dimi-nuzione verrà conteggiata solonella seconda rata, quella di dicem-bre. Ma tant’è, al momento si pagadi più.Non solo, secondo l'articolo 12 delRegolamento della Tari, intitolato"commisurazione delle superfici",è previsto che concorrano alla de-terminazione della superficie sot-toposta alla tassa sui rifiuti anchele aree esterne.Per quanto riguarda i pubblici eser-cizi, e in particolar modo quelle at-tività che hanno previstol'occupazione del suolo pubblico

per il posizionamento di tavoli,sedie, ombrelloni e altri elementidi arredo, tale previsione appare in-giusta, in quanto non tiene contodi alcuni fattori, non trascurabili.In una lettera della Fiepet Confe-sercenti, indirizzata all’amministra-zione capitolina, si legge infatti: “sisottolinea che la maggior partedelle occupazioni di suolo pub-blico a scopo di somministrazione,

anche se permanenti, vengono uti-lizzate principalmente, se nonesclusivamente, nel periodo traaprile e ottobre e che spesso sonoalternative all'utilizzo degli spaziinterni. In suddette ipotesi, quindi,l'imprenditore si trova a pagare unatassa maggiorata, ma non giustifi-cata”.La lettera, che porta la firma delPresidente Fiepet, Pietro Lepore,

raccoglie le lamentele, e a volte ladisperazione, di tanti esercenti chenegli ultimi mesi stanno ricevendobollette stellari dovute all’applica-zione retroattiva della norma.Venti, trentamila euro di arretratisono le somme che i bar e i risto-ranti con occupazione di suolopubblico si trovano a dover gestire,anche se, spesso, quell’area esternaviene utilizzata per tre, quattro

mesi al massimo. Inoltre, complicela probabile lentezza nei calcolidelle somme dovute per gli annipassati, spesso le bollette non ten-gono conto dell’avvenuta prescri-zione su parte del tributo,obbligando così gli esercenti a pie-garsi alla diabolica macchina buro-cratica chiedendo un nuovoconteggio aggiornato, la rateizza-zione e, in molti casi, anche il cal-colo corretto della metraturaconsiderata.“Chiediamo che tali aspetti ven-gano seriamente presi in conside-razione dall'amministrazione -dichiara Claudio Pica, direttoredell’Associazione Esercenti - al finedi avviare un processo di migliora-mento del testo normativo e dellasituazione degli esercenti”. Siaspetta una percentuale di ridu-zione, Claudio Pica, come è previ-sto nel regolamento per altri casi,come l’eccessiva distanza dai casso-netti, o una disciplina più specificadelle riduzioni per attività stagio-nale, che tenga conto della partico-larità dell’occupazione di suolopubblico per i tavolini.Chissà se nella bolletta di dicem-bre, anche per gli esercenti, ci saràuna gradita sorpresa.

L’INVERSIONE DI TENDENZA PROMESSA DA MARINO NON C’È STATA

Tagli alla Tari: sono solo promesse?SCENARI

di Martina Perrone

Le bollette ancora non calano, nonostante l’annunciato taglio dell’1,5%, e gli esercenti sono in difficoltà con il pagamentodella tassa anche sull’occupazione di suolo pubblico. Fiepet Confesercenti: “Tassa maggiorata non sempre giustificata”

Page 6: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - VENERDI' 15 MAGGIO 2015

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Page 7: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - VENERDI' 15 MAGGIO 2015

LazioLaziola

del

anitàSSNUMERO 18 ANNO I VENERDÌ 15 MAGGIO 2015

IL PUNTO SERVIZILe case “vuote” della Salute

a pagina 8 a pagina 9

Come insegnare agli utenti ad “usare” il Pronto Soccorso

Quando la sanità incrocia troppopericolosamente la politica sonoguai per tutti. Per i cittadini-utenti che si trovano disorien-

tati, per le strutturesanitarie sul territorio, og-getto di attenzioni e in-

sieme merce di scambio. Ad Albano il 31 maggiosi vota, ci sono nove candidati, sindaco uscente(targato Pd) compreso. E' da un po' che si alzapolvere da questa parte dei Castelli, abitual-mente relativamente tranquilli. Sul piano sani-tario regna la pax concordata e non imposta daldirettore generale della Asl RmH FabrizioD'Alba, ma nelle ultime settimane l'equilibriosembra essere saltato. Si notano movimenti, sialzano segni di protesta. C'è odore di elezioni.Ed ecco che si odono squilli di tromba, il sindacoNicola Marini spara ad alzo zero. «In seguitoalle recenti notizie diffuse a mezzo stampa, nellequali si descrive l'Ospedale “San Giuseppe” in

condizioni piuttosto deficitarie, palesate dallacarenza di barelle, posti letto e personale, il Sin-daco Nicola Marini ha scritto una lettera indi-rizzata al Direttore Generale della Asl RmHFabrizio D'Alba, al Direttore Sanitario NarcisoMostarda e al Presidente della Regione LazioNicola Zingaretti per esprimere tutta la sua pre-occupazione in merito allo stato di efficienza delnosocomio". La dichiarazione nasconde qual-cosa? Marini vuol saltare sul carro della sanitàprima degli altri? 'Ci viene riferito dagli stessipazienti che i livelli di stress del personale sonoeccessivi e gli spazi per l'accoglienza e l'assistenzainsufficienti per le esigenze della struttura - ag-giunge - Ci preoccupa che in determinati mo-menti si trovino bloccate nel parcheggio leambulanze e che a causa della mancanza diposti, i pazienti vengano assistiti direttamentesu di esse. Il nostro territorio e i nostri cittadinisi aspettano servizi sanitari efficienti e snellì».E infine l'obiettivo della stoccata:: 'Riteniamo

che l'annunciato trasferimento del reparto diMedicina Generale dall'Ospedale di Genzano aquello di Albano, possa di molto migliorare l'at-tività di Pronto Soccorso ed alleggerire la do-manda di servizi. Chiediamo quindi chevengano quanto più rapidamente possibile ulti-mati i lavori in corso al fine di consentire intempi rapidi questo spostamento." Qualcuno ècontrario? Magari qualcuno frena l'operazione?Non sembra. Marini invita Zingaretti a recarsisul luogo del delitto, invoca solidarietà per sé eper i suoi concittadini. E intanto, chissà perquale motivo politico-elettorale crea problemi almanager della Asl D'Alba, che nell'ultimo pe-riodo ha faticato a tenere saldo il timone. Manon sono dalla stessa parte? Formalmente sì. Main campagna elettorale basta poco per perdere ilcontrollo della situazione. Di tutto questo checosa avranno capito i residenti che tra ventigiorni andranno alle urne? O forse c'è qualcosache non devono capire?

Perché salta la pax sanitaria ai Castelli

Fabrizio D’Alba

Page 8: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - VENERDI' 15 MAGGIO 2015

L e ultime Case della sa-lute inaugurate nella ca-pitale dal governatoresono scatole vuote? E’un terreno delicato, sci-

voloso. Ma la denuncia di Davide Ba-rillari, consigliere regionale M5S edei suoi compagni è decisa, insistita.La battaglia politica, la vis polemicaentrano fino a un certo punto nel ra-gionamento. A Torrenova come aOstia sono state aperte delle nuovestrutture in tutta fretta – questa èl’impressione – per mettere il punto,per manifestare una efficienza e unacapacità operativa assolutamente vir-tuale. I media registrano e amplifi-cano, poi a telecamere spente si tornaa lavorare per far funzionare real-mente, quando ci saranno le condi-zioni, ciò che si è spacciato perpienamente efficiente. Era accadutoanche con la apertura paludata dellaCasa della Salute a piazzale degliEroi. In quell’occasione una verificaa distanza di giorni aveva accertatoun deserto dei tartari e la strisce deinumeretti impietosamente regi-strava un numero di utenti inferiorialle dita delle due mani. La denun-cia testimonianza di Barillari è inlinea: «Ho visitato la casa della sa-lute di Torrenova insieme ai consi-glieri M5S del VI municipio FabioTranchina e Veronica Mammì –spiega - Abbiamo deciso di andarenella settima casa della salute inau-gurata da Zingaretti, con la solitacornice di foto e strette di mano abeneficio della stampa, perché men-tre molti giornalisti hanno descrittoil radioso futuro della struttura, nes-suno ha pensato di andare a verifi-care, a riflettori spenti, la realtà deifatti. Abbiamo trovato la solita sca-tola vuota e nella conversazione coni dirigenti è emerso che, anche a Tor-renova, l’operazione che nei piani diZingaretti dovrebbe risolvere i pro-blemi sanitari del Lazio si è limitataad una imbiancata di una vecchiastruttura con la solita profusione dicartelli colorati che annunciano ser-vizi inattivi e macchinari usati spo-stati da altre strutture”. Che dire? Per i cittadini, frastornatidalla ‘rivoluzione zingarettiana’, cam-bia poco se la struttura si chiama po-liambulatorio, ospedale o casa dellasalute, perché quello che conta sonoi servizi erogati che per ora non cisono, come non ci sono i ‘percorsidiagnostici terapeutici’, ragione d’es-sere del modello della casa della sa-lute. Secondo i dirigenti il 1 giugnopartirà il primo PDTA per i diabeticimentre per gli altri non si sa nulla, ela formazione degli operatori è an-cora in corso. “Ci hanno confermato

che l’ordine era di correre per inau-gurare la struttura, nulla importa sepoi ci vorranno mesi o anni per atti-vare tutti i servizi – aggiunge il con-sigliere grillino - Abbiamoformalmente richiesto alla ASL ladocumentazione ma ancora non ci èarrivata, forse perché come nellealtre case della salute manca un bu-siness plan, una pianta organica, uncrono programma attuativo, i regola-menti e le procedure interne. È unesperimento fatto sulla pelle dei cit-tadini, con un costo stimato di 40

milioni di euro che potevano es-sere investiti per potenziare e rilan-ciare molti ospedali lazialiabbandonati a se stessi, dove simuore in corsia nell’attesa di unposto letto e di assistenza”.E’ la solita operazione di Zinga-retti, marketng politico spinto, in-somma, ed era andata così anche

ad Ostia: i consiglieri regionali Baril-lari e Denicolò, accompagnati dal de-

putato Max Baroni, erano andati acontrollare, avevano parlato con ilpersonale dirigente della struttura eavevano scoperto che percorsi dia-gnostici importanti come diabete,ictus e bpco erano in alto mare, chenon esisteva il regolamento di fun-zionamento della struttura, nonerano state stabilite le procedure in-terne mentre macchinari e attrezza-ture erano “in fase di collaudo” .

Lo screening mammografico che ildirettore generale della Asl RmD Pa-nella aveva vantato come risorsa as-soluta per ora sono solo stanze vuotesenza nemmeno i macchinari. Lepersone che si affacciano per chie-dere i servizi che sarebbero dovutiessere effettuati da subito, vengonodirottati verso la vecchia struttura diVia Federico Paolini. Basta così. Nonservono altri commenti.

Laziola delSSanità Lazio CRONACHE venerdì 15 maggio 2015 pagina 8

IL MARKETING POLITICO SPINTO DELLA CABINA DI REGIAIL PUNTO

Le case “vuote” della SaluteOstia e Torrenova, le ultime nate, hanno lo stesso limite: sono state aperte per finta. Come

gli stessi operatori hanno confessato al consigliere regionale M5S Barillari, la piena operatività verrà raggiunta molto più avanti. Intanto ci sono solo la targhetta, i locali e qualche servizio

di Giulio Terzi

VITERBO

La Asl di Viterbo "interpreta" la direttiva dellaCabina di regia che prevede l'immissione di"steward" nei meccanismi esterni dei Pronto

Soccoso. Grazie ad un protocollo siglato conquattro associazioni al Belcolle infatti arrivano ivolontari, gente “strutturata” psicologicamente etecnicamente preparata a gestire il dolore, leansie e i bisogni dei malati. L’obiettivo dell’ac-cordo è incrementare il tasso di qualità percepitodei servizi di accoglienza e di orientamento alPronto soccorso e breve osservazione della strut-tura. A siglare l’intesa sono state: l’Arvas Viterbo,i Cavalieri del Soccorso “Città di Viterbo”, laCroce rossa italiana sezione di Viterbo e l’Unitalsisottosezione di Viterbo. Con la disponibilità di

queste associazioni, è stato creato un gruppo divolontari che ogni giorno, sabato e domenicacompresi, mattina e sera,affianca e supporta ilpersonale sanitario del Pronto Soccorso del-l’Ospedale Belcolle.Nel dettaglio sarà garantitala presenza di quattro persone per ogni turno diservizio, grazie a una programmazione mensileconcordata con il coordinatore infermieristicodell’unità operativa. Le attività che i volontarisvolgono quotidianamente sono legate all’uma-nizzazione dell’assistenza e vanno dalla compa-gnia e dal conforto dei degenti alla facilitazionedell’orientamento degli stessi e dei loro accom-pagnatori. Per una volta una iniziativa sensata,utile e affatto invasiva

Belcolle, arrivano al Pronto Soccorso i volontari per accogliere i pazienti

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il sindaco di Roma, Ignazio Marino, all’inaugurazione della Casa della Salute di Ostia

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Laziola delSSanità LazioCRONACHEvenerdì 15 maggio 2015 pagina 9

T utto parte dalla tesi di un giovaneabruzzese, Mauro Acierno, 23anni, laureato in Psicologia Gene-

rale presso l’Università dell’Aquila,“Depressione ad esordio tardivo e Ma-lattia D’Alzheimer a confronto: unameta-analisi sugli studi di risonanzamagnetica”. Ne è scaturito uno studiodi estremo interesse scientifico sottola supervisione della dott.ssa Madda-lena Boccia (La Sapienza) e dellaprof.ssa Laura Piccardi (Universitàdell’Aquila): ora è in fase di pubblica-zione sull’autorevole pubblicazione UsaJournal of Alzheimer’s disease. Ed èall’attenzione degli studiosi di tutto ilmondo. Mesi di lavoro hanno messo inrelazione la depressione e l’Alzheimer,dimostrando che le due malattie condi-vidono un’atrofia regionale localizzata

a livello dell’ippocampo. L’applicazioneclinica trova il suo sbocco principalenell’ambito della diagnosi e della diffe-renziazione delle due malattie, datoche riuscire a distinguere le patologiefin da subito potrà essere decisivo aifini della terapia. Lo scopo del lavoroera quello di verificare evidenze conver-genti, negli studi finora pubblicati, sullemodificazioni neurali di queste due pa-tologie». Pur non essendo entrato incontatto diretto con alcun paziente, lostudio ha utilizzato «la tecnica di meta-analisi su 25 articoli di risonanza ma-gnetica strutturale (MRi)». Il lavoro si ècosì basato sulla rivalutazione stati-stica dei dati di 2.769 pazienti, dati ri-portati in studi precedenti. Grazie allarevisione quantitativa di questa lette-ratura si è potuto confermare l’ipotesi

di partenza, quella per cui le «due en-tità cliniche fossero legate a modifichestrutturali in regioni almeno in partesovrapponibili». A confermarlo è laDott.ssa Boccia, quando afferma che i«risultati suggeriscono che le due pato-logie sono correlate a modificazionineuro-strutturali di network di aree inparte sovrapposte». Il futuro di MauroAcierno è tutto da scrivere. Ora, ad at-tendere il giovane neolaureato, ci sonola Magistrale con indirizzo Clinico edue nuovi progetti di ricerca. Ladott.ssa Boccia e la prof.ssa Piccardiccollaborano - rispettivamente dal2010 e dal 1997 - con il Laboratorio diNeuropsicologia dei Disturbi Visuo-spa-ziali e Navigazionali della FondazioneSanta Lucia, il cui responsabile è laProf.ssa Cecilia Guariglia.

Alzheimer e depressione a confrontodi Marco De Leo

Torna anche quest'anno laSettimana nazionaleSIMEU del Pronto Soc-corso, giunta alla sua se-conda edizione. Dal 16 al

24 maggio, nelle principali città italiane,medici e infermieri della SIMEU, So-cietà Italiana di Medicina di Emergenza-Urgenza, organizzeranno incontri con icittadini e simulazioni di attività clinichein pubblico per spiegare meglio le dina-miche dell'emergenza sanitaria e ascol-tare le esigenze dei pazienti.Caratteristica dell'edizione di que-st'anno è la partnership con il Tribunaleper i diritti del malato di Cittadinanzat-tiva. L'evento è stato presentato alcunigiorni fa presso l'azienda ospedaliera SanGiovanni Addolorata di Roma, alla pre-senza del dg Ilde Coiro, con una tavolarotonda moderata dalla dr.ssa Gobbi delSole 24 ore Sanità. Ne abbiamo parlatocon la dr.ssa Maria Pia Ruggieri, Segre-tario nazionale SIMEU e Dirigente Me-dico UOC Pronto Soccorso e BreveOsservazione.

Quando è nata questa manife-stazione?

La manifestazione è stata ideata nel2014 dalla Società scientifica con loscopo di avvicinare i pazienti del ProntoSoccorso (24 milioni ogni anno) e i cu-ranti dell’emergenza, medici e infer-mieri, creando occasioni di incontroanche fuori dagli ospedali, per ascoltare

le esigenze dei cittadini e presentare ledinamiche dell'assistenza. La Settimana del PS è occasione per fareil punto sullo stato del sistema di emer-genza-urgenza italiano: all'inizio del2015 i PS italiani hanno dovuto fronteg-giare l’epidemia influenzale più pesantedell’ultimo decennio, in termini di po-polazione coinvolta e di complicazionigravi. Davanti a questo fenomeno, il si-stema dell'emergenza ospedaliera nazio-nale, già duramente in difficoltà per ilsovraffollamento oramai endemico ecronico, è andato in crisi, soprattuttonelle grandi città. Per ottenere un sistema dell'emergenzapiù efficace e più rispettoso della dignitàpersonale sono necessari interventi stra-tegici, tra i quali la riorganizzazione deipercorsi di cura, che garantisca le dimis-

sioni più fluide dei pazienti dall'ospedaleal territorio, la disponibilità pertanto diun maggior numero di posti letto soprat-tutto per quei pazienti che, dopo la faseacuta, necessitano del proseguimentodel ricovero fuori dall’ospedale, e,con-temporaneamente, azioni per poten-ziare il coinvolgimento e laresponsabilizzazione dei cittadini.

Come avviene la gestione delleurgenze-emergenze?

La gestione clinica delle emergenze-ur-genze consiste nel trattamento di pato-logie gravi e pericolose per la vita delpaziente, tempo dipendente. LaSIMEU, in quanto società scientifica, èimpegnata nella formazione degli ope-ratori sanitari, medici ed infermieri,nella gestione clinica ed organizzativadei quadri clinici in emergenza-ur-

genza, anche con tecniche di simula-zione avanzata.

Diventa sempre più impor-tante la formazione del perso-nale sanitario: dal rapportocon il paziente, alla cura, allacomunicazione e alla sua acco-glienza

La SIMEU, Società Italiana di Medi-cina di Emergenza-Urgenza, è una as-sociazione scientifica senza scopo dilucro. Riunisce oltre 3.000 fra medici,infermieri e altre figure che operano adiverso titolo nell’ambito delle emer-genze-urgenze sanitarie; è libera, apar-titica, apolitica e volontaria. L'AreaFormazione organizza corsi di forma-zione permanente per operatori sani-tari, sui diversi temi che interessano lamedicina di emergenza-urgenza e lamedicina delle catastrofi. La formazio-necontinua del personale è fondamen-tale per diffondere una corretta culturasulle cure in emergenza e adeguare l’or-ganizzazione sanitaria alle esigenze deipazienti, per garantire a tutti nel nostroPaese un Pronto Soccorso efficiente.Nel percorso clinico in emergenza, daparte del personale sanitario è moltoimportante l’accoglienza del pazienteaffinchè si senta non solo curato inmodo appropriato, ma anche accolto inun luogo di cure rassicurante che mettea disposizione strumenti, professioni-sti, ambienti, sostenuti da competenzae umanizzazione.

Come è la situazione delPronto Soccorso al San Gio-vanni? Come è strutturato?

L’Azienda Ospedaliera San GiovanniAddolorata di Roma è sede di un ProntoSoccorso e di un Dipartimento di Emer-genza-Urgenza di II livello con circa70.000 accessi di pazienti all’anno, all’in-terno di una vasta area metropolitanache raccoglie persone dal centro e dallaperiferia della città, con il significato direale e concreta presenza contempora-nea di operatori sanitari, cittadini, so-cietà scientifica, movimento delTribunale dei diritti del malato di Citta-dinanza attiva e istituzioni.

Ci vuole raccontare la suaesperienza personale...

Come professionista dell’emergenza-ur-genza, medico di Pronto Soccorso e Me-dicina d’Emergenza-Urgenza, considerola mia professione un “privilegio”, per-ché ogni giorno mi permette di assisteree curare pazienti in situazioni di criticità,un’”opportunità” perché ogni giorno midà la possibilità di incontrare centinaiadi persone con la propria storia clinica esociale, uno “stimolo” per continuare acredere in una struttura sanitaria dedi-cata all’emergenza, del sistema sanitarionazionale pubblico, aperta 24 ore su24,tutto l’anno, che accoglie cittadini ita-liani e tutti coloro che ne abbiano biso-gno, indistintamente, all’insegnadell’umanità delle cure, dell’equità, del-l’efficacia e dell’efficienza.

PARLA LA DR.SSA MARIA PIA RUGGIERI, SEGRETARIO NAZIONALE SIMEU E DIRIGENTE MEDICO UOC PRONTO SOCCORSO E BREVE OSSERVAZIONE

Torna anche quest'anno la Settimana nazionale SIMEU del Pronto Soccorso, giunta alla sua seconda edizione. Dal 16 al 24 maggio, nelle principali città italiane, medici e infermieri organizzeranno incontri con i cittadini e simulazioni di attività cliniche in pubblico

per spiegare meglio le dinamiche dell'emergenza sanitaria e ascoltare le esigenze dei pazienti. L'iniziativa illustrata al S.Giovanni Addolorata

SERVIZI

di Francesco Vitale

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CRONACHEvenerdì 15 maggio 2015 pagina 11

L a gestione degli immigratiche si rovesciano a centi-naia, a migliaia sulle costemeridionali è un problemadifficilissimo, la cerniera

realizzata dalle forze dell’ordine, dalpersonale delle strutture di accoglienzae smistamento ha fin troppi buchi e laregia generale è approssimativa. Così letelecamere restano puntate sulle coste esui barconi, sulla disperazione dei pro-fughi e sulla abnegazione dei salvatori.Ma di ciò che avviene dietro le quinte,nelle retrovie, di quel che avviene dopointeressa poco all’opinione pubblica,salvo che a coloro che si trovano frottedi immigrati a vagare fuori dalla porta dicasa. Il fenomeno è inquietante e nonarriva sulle pagine dei quotidiani nazio-nali. Gli immigrati vengono raccolti epoi smistati secondo criteri di opportu-nità, ormai sono dovunque. Ma poimolti spariscono, senza soldi, senza do-cumenti, in un territorio che non èostile ma che certamente è sconosciuto.E diventano invisibili.Prendiamo ad esempio una cronaca diprovincia. Dal Viterbese, chiamato adaccogliere alcune decine di profughi.Nel tardo pomeriggio del 6 maggioscorso una trentina di immigrati sonoarrivati a Canino, una quarantina di chi-lometri da Viterbo, lontani da tutto, au-tostrade, ferrovie, città. Ma nel giro di24 ore metà di loro si era dileguato: giàall’ora di pranzo di giovedì scorso la

metà di loro si era dileguato. Venivanoda Ragusa ed erano ospitati nell’agritu-rismo ”Le Cascine”, dove alla fine diaprile erano arrivati altri dieci giovaniimmigrati originari di Senegal e Gam-bia. La struttura ne può ospitare unacinquantina. Secondo quanto si è ap-preso, gli addetti della società che ha af-fittato l’agriturismo per adibirlo, conl’assenso del ministero dell’Interno, acentro d’accoglienza per immigrati, si

sarebbero accorti della scomparsa diquindici ospiti con parecchie ore di ri-tardo. Poi l’allarme alla prefettura di Vi-terbo. L’agriturismo ”Le Cascine” si trova acinque chilometri di distanza da Caninoe nessuno dei quindici immigrati scom-parsi, arrivati poche ore prima, potevasapere quale strada percorrere per arri-varci, per di più attraverso le campagne.E’ quindi presumibile che stiano ten-

tando di raggiungere Roma oqualche altra località dovepotrebbero risiedere loro pa-renti o conoscenti. Il costodell’ospitalità dei rifugiati ècompletamente a carico delministero dell’Interno. Gliimmigrati presenti, finora,non si erano quasi mai allon-tanati dal perimetro dell’agri-turismo e, a detta deglioperatori, tengono tutti uncomportamento irreprensi-bile. Oltretutto, i circa 35- 40euro al giorno messi a dispo-sizione dal ministero dell’In-terno per ogni immigratosono incassati da una societàitaliana che fa lavorare degliitaliani. Agli immigrati ven-gono invece corrisposti 2,5euro al giorno. E questo è ilquadro. Il copione è il mede-simo, in diverse altre situa-

zioni. La settimana scorsa, aRoma, una cinquantina di immigrati,ancora in attesa di essere identificati,sono riusciti a dileguarsi dal campo divia Tiberina, dove erano appena arri-vati. Dei venti rimasti, alcuni sarebberorisultati affetti da scabbia. Stesso co-pione a Orria, nel Cilento. Una parte deifuggiaschi viene facilmente intercettata,quasi sempre nei pressi di una stazione.Ma molti letteralmente “evaporano”. Ela cosa non rassicura nessuno.

A CANINO LA METÀ DEI 30 IMMIGRATI ARRIVATI SI È DILEGUATA IN POCHE OREDIETRO I FATTI

Quei rifugiati che scompaiono nelle campagne del Viterbese

Lo stesso fenomeno si è verificato a Roma, nel centro allestito sulla via Tiberina, e a Orria nel Cilento. Sono migliaia i clandestini che ogni anno svaniscono nel nulla subito dopo essere stati accompagnati nelle strutture di prima accoglienza

Come tagliare le spese senza tagliare glisprechi? Semplice, basta tagliare gli sti-pendi dei dipendenti. E’ quanto è acca-

duto, anzi sta accadendo a Roma. I tagli, e bensostanziosi, sono quelli apportati all’IstituzioneBiblioteche, il cui bilancio annuale è stato dra-sticamente ridotto. E per raggiungere questo ri-sultato si è ben pensato di cominciare a tagliaregli stipendi dei 280 dipendenti, che assicuranoil funzionamento delle 37 biblioteche comunali,sparse in tutta la città.E’ una storia giovane, ma ricca di successiquella dell’Istituzione delle Biblioteche di Roma,nata nel 1996 con la mission di unificare in ununico sistema tutte le biblioteche che fino ad al-lora facevano capo alle relative circoscrizioni,antenate dei moderni municipi. Ora la rete ge-stisce 37 biblioteche comunali, alle quali si ag-

giungono alcuni biblio-point, soprattutto pressoscuole. Molti i servizi erogati, insieme a quellitradizionali della consultazione in sede e delprestito dei libri: emeroteche con la possibilitàdi consultare giornali e pubblicazioni periodi-che, accesso a internet, ricchissime collezionidi dvd. Tutto naturalmente gratis per l’utenza,sei giorni su sette. Unico costo, ma non obbliga-torio, l’acquisto della Biblio Card, a 5 eurol’anno, che assicura all’utente servizi aggiuntivima anche agevolazioni e sconti per iniziativeculturali e tempo libero. Mentre i numeri - rela-tivi a frequentatori, buon funzionamento del ser-vizio, disponibilità e professionalità delpersonale - continuano ad essere incoraggianti,stando al rapporto 2014, l’ultimo disponibile,dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei ser-vizi pubblici locali. Eppure, per il terzo anno consecutivo, il bilancio

dell’Istituzione è stato ridimensionato. Si è in-fatti passati dai 20 milioni 932 mila 740 eurostanziati nel 2013 ai 19 milioni 830 mila eurodel 2014. Ancora più magro il bilancio del 2015:16 milioni 745 mila 688 euro. Davvero poco, sesi considera che la somma stanziata dal Cam-pidoglio comprende gli stipendi dei 280 dipen-denti, ai quali si aggiungono le retribuzioni dialtri 90 addetti provenienti da Zetema e mai in-ternalizzati dal Comune. Insomma 370 dipen-denti da pagare. La cifra comprende inoltre ilpagamento di tutte le utenze -luce, riscalda-mento, telefono, abbonamenti internet - manu-tenzione delle sedi e, in teoria, acquisto di libri,giornali, supporti multimediali. Come far quadrare i conti con i pochi fondi di-sponibili? La soluzione trovata è stata quella diridurre gli stipendi del personale a partire dal 1°gennaio 2015 con un nuovo contratto unilate-

rale, che per i dipendenti dell’Istituzione si è tra-dotto in un taglio che va dai 200 ai 300 euromensili, a seconda dell’inquadramento e dellemansioni svolte. Insomma, i soldi “risparmiati”dalla giunta Marino sono di fatto quelli tolti aibibliotecari: e il taglio appare ancor più pesantese si considera che 200 euro sono in media isoldi tolti ai musicisti dell’Orchestra del Teatrodell’Opera, il cui stipendio è decisamente supe-riore a quello dei poveri bibliotecari. Il tutto è av-venuto nella più assoluta indifferenza, senzaclamori e senza sit in di protesta a difesa dei di-pendenti delle biblioteche comunali. A onor delvero va detto che tutti i membri del Consiglio diamministrazione dell’Istituzione, a partire dalpresidente Paola Gaglianone, ricoprono il loroincarico a titolo onorifico. E quanto tempo pas-serà prima che si chieda anche ai bibliotecari dilavorare a titolo onorifico?

Il Comune risparmia tagliando gli stipendi ai bibliotecariDA 200 A 300 EURO MENSILI IN MENO PER I DIPENDENTI DELL’ISTITUZIONE BIBLIOTECHE

La drastica riduzione prevista dal nuovo contratto unilaterale, entrato in vigore il 1° gennaio di quest’anno. Il bilancio dell’intero sistemaammonta a meno di 17 milioni annui, che servono a pagare retribuzioni, bollette, manutenzione delle sedi e acquisto di libri e materiali

Gli immigrati nel centro di Canino

di Maria Pia Miscio

di Antonio Livolsi

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venerdì 15 maggio 2015 pagina 12CRONACHE

ALL'ALBOS CLUB IL PRIMO PUNTO RISTORO DEL GRUPPO SUL LITORALE LAZIALEIL CASO

Eataly prova lo sbarco a Fregene

E ataly al mare, i figli diFarinetti sbarcanocon una testa diponte all'Albos Clubdi Fregene. La notizia

è piuttosto ghiotta, e rimbalza inanteprima dal Gambero Rosso:Oscar Farinetti approda a Fregene,sul litorale romano, e porta Eatalyall’Albos Club di Fregene curandotutta la ristorazione veloce dellostabilimento balneare. Farinettidunque si “allarga” su Roma, dopoil decollo del grande punto venditaa piazza della Repubblica. E Fre-gene è una destinazione nobile, unobiettivo estremamente ambi-zioso. Si parte il 18 maggio (mal’apertura ufficiale è dal 22) e si tirafino a fine settembre. A Fregene si può tutto e le novitàservono a rilanciare anche la deca-dente ex perla del Tirreno. E’ pursempre la destinazione borghesedei romani, rispetto a quella a sud,Ostia e Capocotta, dall’anima de-cisamente più popolare. Una lungastriscia di stabilimenti con propo-ste diversificate, non solo lettini,ma anche concerti, drink e, ovvia-mente, ristorazione. I livelli sonodiversi: trattorie di mare o risto-ranti gourmet, acchiappa bagnanti,locali mondani e molti indirizzidozzinali. E intorno una folla di af-famati che cerca ristoro dal sole o

dal vento. Proprio quelli che sem-brano abbandonare in massaRoma nei mesi più caldi, spessotrasformandosi in pendolari sta-gionali, o solo in villeggianti delladomenica. È a questa fetta di mer-cato che punta Farinetti? Più facilepensare che si tratti di una sorta dinumero zero, una operazione-pi-lota per sperimentare una formulapotenzialmente replicabile in altrilidi. Ma potrebbe anche essere unprimo passo per proporsi comefornitore di più stabilimenti conun punto cottura fisso e poi un si-stema logistico per distribuirepasti nell’area circostante?Per la sua prima uscita al mare Fa-rinetti sceglie Albos Club, uno sta-bilimento di quelli in cui si va perstare tranquilli e stare bene. Niente

titoli sui giornali, niente riferi-menti storici come quelli vantatidalla concorrenza paludata. Unbuen retiro. Lo stabilimento ha unristorante, al piano rialzato: da Ro-sario. Gran pesce, belle bottiglie,un ambiente candido, rarefatto maaccogliente, un posto che vale DueForchette sulla Guida del Gam-bero Rosso e una lista d’attesa co-stante. Sotto, invece, a livellospiaggia, la tipica tavola calda conaccesso diretto dal mare. E proprioqui quest’anno ci sarà la base de-centrata di Eataly, con una linea digastronomia veloce: panini, insa-late, centrifughe e tutta la declina-zione estiva della proposta targataFarinetti. Una sorta di prolunga-mento ideale di una parte dellaproduzione quotidiana di Eataly

all’Ostiense. Un esperimento, pervedere come reagisce il pubblico -sbracato e sofisticato - di Fregene.Una tavola calda in uno stabili-mento balneare può diventare unoggetto di culto, punto di riferi-mento prezioso infrasettimanale,ma può anche esplodere la dome-nica, quando Fregene viene pesad’assalto ed è invivibile. Eataly onthe beach sta ancora scaldando imotori, a livello di brand e di per-

sonale (tutto dell’azienda); le cosevanno fatte per bene, pericolosodisperdere le forze (l’operazionepiazza della Repubblica va a ri-lento).Sul piano pratico scarne informa-zioni raccolte qua e là) ci sarannodue spazi. Uno, una specie di chio-sco sul mare, aperto dalle 8,30 coni lieviti, caffè, estratti, centrifughee così via, per tutta la giornata finoall’aperitivo; poi l’area gastrono-mia con tavola calda. Quindi insa-late, mozzarella, molte verdure ecereali e piatti caldi. Una propostafresca che varia ogni giorno, sullafalsariga di quella del ristorantinodelle verdure di Eataly. I piatti ver-ranno cucinati quasi tutti dallastruttura all’Ostiense, quindi ciclocontinuo, centrale degli acquisti,della distribuzione e grossi ri-sparmi. Ancora, marketing e pro-mozione . Perché se l’ideafunziona si può riproporre altrove,le cucine dello store di viaOstiense possono produrre peraltri punti vendita del Litorale, ledistanze sono ridotte, i tempi ditrasporto contenuti. Farinetti è si-curamente un genio, in questosenso. E il gestore di Albos? In findei conti il rischio maggiore è tuttosuo. Fregene vive di clientela an-tica, esigente, abitudinaria. Gra-dirà l’intrusione?

Chiosco e tavola calda in riva al mare, i Farinetti puntano su una formula non troppo “invasiva”: colazione al mattino e piatti pronti a pranzo preparati nelle cucine di via Ostiense. Come reagirà la piazza?

Sopra Oscar Farinetti; a sinistral'Albos Club di Fregene

Èsicuramente l’edicola meglio difesa delmondo: circondata da transenne e “guar-data a vista” dai poliziotti che stazionano

sull’automezzo della polizia parcheggiatogiorno e notte a meno di dieci metri di distanza.Come accesso un varco di un metro nelle tran-senne, aperto o chiuso a seconda del gradod’allarme. No, non siamo in una zona di guerra.Siamo a Piazza Colonna, angolo via della Co-lonna Antonina e via dei Bergamaschi. Dall’al-tra parte della piazza, dietro la Colonna diMarco Aurelio, Palazzo Chigi. Ed è proprio perla sicurezza del capo del governo che le titolaridell’edicola, Cinzia e Barbara Mondini, sono “inguerra”, a suon di carte bollate e di avvocati,con il nemico che le opprime ma a cui non rie-scono a dare un nome: la burocrazia.La “guerra” delle sorelle Mondini è diventatauna cosa seria, “insopportabile” dice Cinzia, daalcuni anni. In quell’angolo di Piazza Colonnal’edicola c’è sempre stata, era del loro nonno,situata sotto il portico di Palazzo Wedekind, lasede del quotidiano Il Tempo. Nel 2003, nell’ambito della “riqualificazione” della Piazza, ilComune ne ha chiesto lo spostamento nellapiazza. Erano i bei tempi in cui ancora si ragio-nava e ci si metteva d’accordo. Quando era ne-cessario, per esempio in caso di manifestazioni,

spuntavano le transenne. Che però, ad un certopunto, sono rimaste lì giorno e notte. Fino aquando, 2012-2013, la piazza è stata di fattochiusa per le auto, quelle della polizia escluse,e il varco presidiato giorno e notte.“Ormai - spiega Cinzia - vengono a comperare ilgiornale soltanto i clienti che ci conoscono. I tu-risti, che pure data l’ubicazione dell’edicola do-vrebbero essere i nostri principali clienti,guardano il piccolo varco e gli agenti armatiche lo presidiano quasi sempre, e tirano dritto.Tra quelli che entrano, molti chiedono ‘che cosasuccede’. Talvolta poi le transenne vengonochiuse senza alcuna spiegazione. Posso capireche questo avvenga quando ci sono manifesta-zioni. Ma quando tutto è tranquillo?”. Tanto più,osserva il cronista, che gli altri due varchi d’in-gresso nella piazza non sono custoditi da agentiin divisa e armati,m ma da agenti in borgheseche non spaventano nessuno. “Al punto che danoi sembra di essere in Afghanistan mentredagli altri varchi entrano tutti liberamente,anche con trolley e valigie”.La situazione è peggiorata al punto che le duesorelle si sono viste costrette a rivolgersi a unavvocato. “Per anni abbiamo fatto la spola intutti gli uffici del Comune e della Questura perchiedere si trovasse una soluzione. Perché, per

esempio, non far passarele transenne dietro l’edi-cola, verso il centro dellapiazza, in modo da nonspaventare i possibiliclienti? Mai abbiamo po-tuto avere una risposta.Per il commissariato diTrevi-Campo Marziotocca alla Questura, perla Questura la sicurezzadipende da Palazzo Chigi.Tutti si rimpallano la re-sponsabilità”. Unica pa-rentesi, lo scorso anno:un giorno Cinzia ha spie-gato la situazione all’allorasottosegretario (oggi mini-stro) Del Rio. “Capisco”, le rispose. Per qualchegiorno le cose andarono meglio, poi tutto è tor-nato come prima.Ora, tra qualche giorno, le due sorelle sarannoricevute da chi di dovere in Campidoglio. Siparla di importanti lavori di riqualificazionedella Piazza, i tecnici sono già passati a vedere.“Ma a noi non hanno detto niente”. L’unica in-dicazione venuta dal Comune è che, se vo-gliono, le sorelle Mondini possono trasferirsi in

un negozio: “Abbiamo chiesto quanto era l’af-fitto lì, dove adesso c’è la pizzeria: per pagareavremmo dovuto chiedere un mutuo” spiegaCinzia indicando un negozio dall’altra partedella strada. Pur di proseguire l’attività di fami-glia le due sorelle potrebbero anche trasferirsiin qualche altro posto - magari in Piazza di Pie-tra, dove non ci sarebbero ostacoli - ma la bu-rocrazia non perdona: in questa vicenda èsempre “un altro” che deve decidere.

Quell’edicola “ostaggio” di Palazzo Chigi

Cinzia Mondini

PER RAGIONI DI SICUREZZA STA "DENTRO" IL PERIMETRO TRANSENNATO. E I CLIENTI? RESTANO FUORIFOCUS/ 3

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venerdì 15 maggio 2015 pagina 13 RUBRICHE

di Davide Bianchino

Guardandola da davanti sembra una piccola Opel Corsa: il “fa-mily feeling” è quindi salvo. Stiamo parlando della nuova Karl,piccola citycar che Opel si appresta a mettere sul mercato in unafascia di prezzo inferiore ai 10 mila euro. Si tratta dell’affollatis-simo segmento attualmente ben rappresentato dalle varie Ci-troen C1, Fiat Panda, Renault Twingo, Volkswagen Up! e chi neha più ne metta. Il nome Karl è preso da quello del figlio del fon-datore dell'azienda tedesca, mentre il papà Adam Opel ha ispi-

rato l’altra piccoladella casa, la Adamappunto. A diffe-renza di quest’ul-tima, però, moltopiù sfiziosa, rifinitae costosa, la Karl sirivolge ad un pub-blico completa-mente diverso chebada più alla so-stanza ed è moltoattento ai costi digestione. Il nuovo modellosostituisce l’OpelAgila della qualemantiene una certa

altezza, mentre la lunghezza è leggermente inferiore (3,68m con-tro 3,74m). In realtà la Karl sostituisce in un colpo solo anche laChevrolet Spark visto che il marchio, appartenente allo stessogruppo americano (General Motors), sta oramai sparendo dalmercato europeo per una precisa scelta di marketing. Dimensioni

ridotte e forma rialzata della carrozzeria si addicono perfetta-mente al ruolo cittadino della vettura. Inoltre, il frontale modernoe le fiancate rese dinamiche da alcune nervature, donano grandefreschezza generale alla linea. Dotata di 5 porte e 5 posti, la pic-cola tedesca monta un classico motore 1.0 benzina a tre cilindrida 75cv perfettamente adatto al traffico delle nostre metropoli.L’abitacolo è spazioso rispetto alle dimensioni esterne, soprat-tutto sopra la testa, mentre il bagagliaio promette grandi possi-bilità di trasporto soprattutto ribaltando i sedili posteriori: circa1.000 litri la capacità totale. Nonostante l’obiettivo della ridu-zione dei costi abbia obbligato gli ingegneri ad utilizzare plasticherigide ed economiche, si nota lo sforzo della Opel per renderel’abitacolo della Karl moderno e rifinito. I comandi dei vari tastie manopole sono di buona fattura e piacevoli al tatto, mentre laplancia è impreziosita con inserti in plastica nera lucida e inserticromati. Di grande effetto lo schermo touch a colori a centroplancia che integra il sistema di infotainment Opel IntelliLink confunzionalità rivolte agli smartphone iOS e Android. Fra le dota-zioni della nuova Karl si segnalano l'ESC con controllo di tra-zione, l'ABS con EBD e Hill Start Assist (facilita le partenze insalita), il cruise control, i sensori di parcheggio e la funzione Cityper alleggerire lo sterzo. A queste si aggiungono inoltre i fendi-nebbia, i sedili anteriori riscaldati in abbinamento al volante inpelle riscaldato. Tre i livelli di allestimento previsti: base, N-Joy eCosmo. Quest’ultimo, il top di gamma, è dotato di serie di cerchiin lega da 15”, volante in pelle con comandi radio, climatizzatoreautomatico, Lane Departure Warning (allerta per superamentoinvolontario della carreggiata). Prezzo di lancio, come promessoal momento della presentazione, inferiore ai 10.000 euro: siparte infatti dai 9.900 euro della versione base. 11.600 la N-Joye 13.100 la ricca Cosmo.

In arrivo Karl, piccola Opel sotto i 10 mila eurodirettore responsabile

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n° 266 del 27 novembre 2014

♈ Ariete (21 Marzo - 20 Aprile)Evitate le discussioni in famiglia procurate dauna Venere negativa che vi fa bisticciareanche con il vostro partner. Le questioni la-vorative invece si risolvono bene per via diun Mercurio amico. Una bella Luna nel vo-stro segno congiunta a Urano vi gratificaanche nelle questioni finanziarie e professio-nali.

♉ Toro (21 Aprile - 21 Maggio) Sole e Plutone nel vostro segno vi portano apraticare vari sport all’aria aperta che vi mo-dellano il fisico per cui siete più affascinantidel solito e quindi fortunati in amore, peròGiove negativo vi consiglia di rimanere fedelial partner.

♊ Gemelli (22 Maggio - 21 Giugno)Mercurio in anello di sosta nel vostro segnovi aiuta in tutte le questioni economiche equesto è un bene per voi che siete sempreinsicuri dal punto di vista finanziario. E’il mo-mento di far valere le vostre ragioni nelle riu-nioni di lavoro, anche gli altri vi sosterranno.In amore siate cauti per via di Saturno in op-posizione.

♋ Cancro (22 Giugno - 22 Luglio)Nettuno e Venere vi sorridono e vi induconoad essere più dolci e più sensibili non solocon i figli ma soprattutto con il vostro compa-gno. Siate prudenti nell’alimentazione perchépotrebbero mancarvi le vitamine e potresteanche andare incontro ad allergie.

♌ Leone (23 Luglio - 22 Agosto)Una nuova carica di ottimismo vi riempie ilcuore di gioia. Qualche amico di vecchiadata potrebbe dimostrarsi interessato a voi eMarte (fortunatamente non più ostile al vo-stro segno)vi fa incontrare persone con cuicreerete rapporti d’amicizia e anche d’affetto.

♍ Vergine (23 Agosto - 22 Settembre)Marte in quadratura al vostro segno vi invitaalla calma e alla comprensione mentre Mer-curio e Saturno vi rendono aggressivi e viportano a litigare spesso. Cercate di stare piùtranquilli e scaricate le tensioni dedicandovial fitness e agli hobbies favoriti.

♎ Bilancia (23 Settembre - 22Ottobre)Anche se Venere vi guarda male avete sem-pre l’appoggio di Marte e Mercurio che pia-nificano il vostro lavoro rendendolo piùscorrevole e più gratificante. In amore doveteavere maggiore pazienza se volete che lavostra unione duri.

♏ Scorpione (23 Ottobre-22 Novembre)Venere positiva vi rende meno gelosi e pos-sessivi. Se lasciate al vostro partner il campolibero non è detto che vi tradisca ma anzi…Chi è in coppia da molto, ritroverà quell’in-tesa sentimentale che nell’ultimo periodo viera mancata.

♐ Sagittario (23 Novembre-21 Dicembre)Con l’aiuto di Giove e di Urano positivi riusci-rete a superare l’opposizione di Marte e Mer-curio al vostro segno, che ancora vitormentano, mentre Saturno vi fa maturare evi rende più spirituali e consapevoli di comepoter aiutare il prossimo pensando meno avoi stessi e più agli altri.

♑ Capricorno (22 Dicembre - 20 Gennaio)Con l’autorevolezza donatavi da Plutone nontroverete ostacoli nel lavoro ma anzi saretegratificati. Cercate sempre di non trascurareil vostro amore e di essere più gentili con luianche se per caso non lo merita. Ma si sache voi siete bravi!

♒ Acquario (21 Gennaio - 18 Febbraio)Brillanti e pieni di iniziativa riuscirete a supe-rare l’opposizione di Giove e la negatività delSole che vi rendono irrequieti e irascibili, in-vece abbiate più pazienza con i figli e di-straetevi non solo con il lavoro ma anche coni vostri hobbies tecnologici.

♓ Pesci (20 Febbraio - 20 Marzo)Nettuno e Venere vi fanno sentire amati, sol-tanto Marte e Mercurio vi possono renderepolemici però non vi conviene bisticciare coni vostri colleghi, anche se talvolta sono no-iosi. In amore siete irresistibili grazie al vostrofascino e alla vostra eloquenza.

LE MANIE ASTROLOGICHEdi Patrizia Tamiozzo Villa

con leggerezza e ironia, alcune caratteristiche ricorrenti, quelle un po'maniacali, dei segni zodiacali. L'astrologia semplice e divertente

(16-23 maggio 2015)

Dai, l’estate è arrivata fi-nalmente, e pure un po’troppo velocemente. Ma

come? La settimana scorsa anda-vamo in giro con maglioni e sti-vali e oggi tutti al mare,agonizzanti esseri alla ricerca diun po’ di refrigerio. In mezzo atanti disperati colpiti dalla calura,c’ero pure io, la vostra Lovely-Cheffa, notoriamente più mon-tana che marina. Me ne sonoandata a Ostia, nel mio solito lidoche frequento da anni e dove ri-trovo sempre i soliti volti. Ed èproprio di quei volti e di quellepersone che voglio raccontarvi.Dovete sapere che il mio lido ècarinissimo, perché non è affattodi quelli moderni ipertecnolo-gici; sebbene dotato di tutti icomfort e attrezzatissimo, è tut-tavia caratterizzato da uno stileanni ’60, molto familiare. All’oradi pranzo, come in risposta alsuono di una sirena - che sentonosolo loro - gli affittuari delle ca-bine esodano letteralmente dallabattigia verso una lunga fettucciadi spiaggia su cui si affacciano leloro “abitazioni” e iniziano a pre-parare tavola. Sono organizzatis-simi eh? Gli uomini si occupanodi portare fuori i tavoli e acco-starli uno all’altro in una lunga ta-volata da banchetto; i figliportano le sedie; le mogli appa-recchiano; le nonne tirano fuori

da sacche e scatole termicheenormi teglie di insalate di pastae di riso, lasagne e parmigiane,che diventano protagoniste di uninenarrabile pranzo di propor-zioni bibliche.Ora, ancorché molto affascinatada cotanta determinazione nel-l’attaccare tanto ben di Dio, io midomando sempre come si possalontanamente pensare di nutrirsiin simili proporzioni alle 13 almare, in piena estate sotto la ca-nicola. Perché poi il problemanon è mangiare, per carità, quellopiace a tutti, ma digerire ‘ste car-rettate de roba; e infatti poi dopocirca un’oretta li vedi tutti per lopiù sfatti, buttati bocconi sui let-tini a dormire sonni gratificanticon la mascella caduta, in attesache le polpette al sugo facciano illoro naturale percorso dallo sto-maco verso altre direzioni.Stesso discorso per il ristorantedella struttura. Se per caso vi ve-

nisse voglia di prendereun caffè o un garbatis-simo gelatino versoquella fascia oraria, vitrovereste a fare la filaper la cassa con unamassa di bagnanti a ma-lapena paludati entro ri-sicatissimi parei,bramosi solo di impa-dronirsi di qualchepiatto del self service, aonor del vero tutti molto

accattivanti. Io ero lì con il miocono, insieme ad affamatissimiragazzi, giovani signori e rappre-sentanti della terza età, che sgo-mitavano per farsi servire insalatadi polpo e patate, arrosti pieni diintingolo, fritture di varia natura,enormi piatti di spaghetti con levongole e l’immancabile coto-letta gigante con patatine fritte.Li ho visti ben determinati a nonsoggiacere all’appetito e, comesempre, mi hanno stupito per lepossibilità dei loro tubi digerenti,ma anche suscitato tanta simpa-tia. Gente che vive bene, felicedelle piccole cose, felice di unpiatto di pasta in riva al mare; enon fa niente se poi dopo 5 ore cel’hanno ancora piazzato lì sullostomaco: loro stanno bene così.Il mondo è bello perché è vario!Buona estate amici miei e buonmare.Alla prossima settimana dalla vo-stra LovelyCheffa.

PAROLA DI CHEF

L’appetito vien d’estateEcco i buongustai da spiaggia

IL DIARIO DI UNA GIORNATAIN RIVA AL MARE

di Rita Monastero

Page 14: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - VENERDI' 15 MAGGIO 2015

Èormai uno fra i dieci più importanti festivalmusicali a livello mondiale, un riconosci-mento che Postepay Rock in Roma ha sa-

puto conquistarsi attraverso anni diprogrammazione di ottimo livello che ha convo-gliato negli spazi dell’Ippodromo delle Capan-nelle oltre un milione di spettatori. Qui sonopassati nomi di tutto rispetto come Rolling Stones(al Circo Massimo), Neil Young, Bruce Spreen-gsteen, Cure, Sigur Ròs, Subsonica, Caparezza etanti altri che hanno reso il festival capitolino unavera e propria istituzione in campo nazionale edinternazionale. E questa nuova e settima edizione(sempre organizzata dagli instancabili ideatoriMax Bucci e Sergio Giuliani) non sarà da meno inquanto ad artisti in programma. Si comincia dav-vero alla grande domenica 14 giugno con uno deinomi più attesi fra quelli in programma, gli Alt-J(biglietto € 35 alla cassa), band britannica indieche in pochi anni ha saputo conquistare i grandipalchi europei senza mai rinunciare alla sua origi-nale miscela di post-rock, ambient music e affasci-nanti trame vocali.Irrompe poi l’heavy metal martedì 16 giugno congli Slipknot (biglietto € 40), storica band metallarastatunitense nota anche perché i componenti delgruppo si esibiscono coperti da maschere horror.Il 20 dello stesso mese arriva il primo rappresen-tante della scena musicale nazionale, il rapper mi-lanese Fedez. Si torna al rock internazionalemartedì 23 con Slash feat. Myles Kennedy & TheConspirators (€ 45), grande chitarrista e compo-sitore anglo-statunitense che ora si esibisce insiemeal cantante Myles Kennedy degli Alter Bridge edal suo gruppo The Conspirators. Fine mese (30giugno) con un altro nome molto atteso, Mum-

ford & Sons (€ 40), formazione britannica di indiefolk che presenterà a Roma il nuovo lavoro “Wil-der Mind”, dal sound decisamente più elettrico ri-spetto al passato. Il mese di luglio si inaugura conun nome che non ha bisogno di presentazioni, Da-mian Marley (€ 25), figlio più giovane del grandeBob. Seguono (2 luglio) il duo di musica elettro-nica The Chemical Brothers (€ 46) e il nostro J-Ax (4 luglio, € 26). Grande attesa, poi, per il livedi Robbie Williams (7 luglio, € 53) e per quello(8 luglio, € 30) di Stromae, due big a cavallo frarock-pop ed hip-hop. Si continua, poi, con il brit-pop di Noel Gallagher (ex Oasis) e High FlyngBirds (9 luglio, € 34) e i nostri bravi Verdena (14luglio, € 13). Discorso a parte meritano gli atte-sissimi Muse (18 luglio, € 60), band britannica dienorme successo e dallo stile eclettico e originale.

Il mese di luglio si conclude con ben quattro con-certi che vedono impegnati artisti nazionali: Sub-sonica (20, gratis possessori Carta Postepay ed €15 gli altri), Litfiba (24,€ 30), Caparezza (25, €13), Fabi, Silvestri e Gazzè (30, € 17,50) ed il livedi Lenny Kravitz (27,€ 40). Postepay Rock inRoma prosegue in agosto con gli psichedelici au-straliani Tame Impala (26 agosto, € 30), i Negrita(30, € 25), per concludersi, poi, definitivamentein settembre con i live della band alternative-rocknew wave statunitense Interpol (2 settembre, €25) e della formazione alternative-rock nu metalLinkin Park (6 settembre, € 50).

Info: www.rockinroma.comBiglietti postepayrockinroma.com,

www.postepay.it,Ticketone, Box Office Lazio,Vivaticket

DAL 14 GIUGNO AL 6 SETTEMBRE TORNA IL GRANDE FESTIVAL INTERNAZIONALESCELTI PER VOI

A Capannelle la lunga estate del Rock in RomaSANTA CECILIADa Mozart a ShostakovichLe prime parti dell’Orchestra di Santa Ceci-lia, il violinista Roberto Gonzales e il violistaSimone Briatore, diretti da ChristophEschenbach, sono interpreti sabato 16maggio, lunedì 18 e martedì 19, di unadelle pagine più originali e affascinanti diMozart, la Sinfonia Concertante K.364., edella Quinta Sinfonia di Shostakovich. Ap-puntamento nella Sala Santa Cecilia del-l’Auditorium Parco della Musica.Biglietti da € 19 a € 52; info 06 80242501

TEATRO GHIONETeocoli dirige Caveman

Replica straordinaria, il 22 maggio al Tea-tro Ghione, di “Caveman. L’uomo delle ca-verne”, interpretato da Maurizio Colombicon la regia di Teo Teocoli. Considerato ilpiù famoso spettacolo al mondo sul rap-

porto di coppia e rappresentato in 30paesi del mondo, “Caveman” è tratto dal

testo di Rob Becker, frutto di studi di antro-pologia, preistoria, psicologia, sociologia e

mitologia.Biglietti da 18 a 28 euro;

info 06 6372294

DAL 18 AL 24 MAGGIOFestival Giuseppe BertolucciDal 18 al 25 maggio Roma dedica un festi-val al regista Giuseppe Bertolucci, a tre anidalla scomparsa per ricordare il suo ci-nema, il suo teatro e la sua televisione.Proiezioni di film, lettture e incontri sono inprogramma al Teatro Argentina, al TeatroIndia e alla Casa del Cinema. Per il pro-gramma dettagliato, gli orari e il costo deibiglietti consultare il sito www.festivalbertolucci.com

PARCO DELLA MUSICARadiodervish in concerto

Il prossimo 23 maggio i Radiodervish pre-sentano, nella Sala Petrassi del Parco dellaMusica, il loro ultimo progetto musicale in-

titolato “Cafè Jerusalem”. L’album è unomaggio alla città di Gerusalemme che, a

partire dalla metà del secolo scorso, havissuto una trasformazione radicale.

Biglietti € 18; info 0680241281

IN PRIMA FILA

di Tonino Merolli

venerdì 15 maggio 2015 pagina 14RUBRICHE

Dopo Luca Ronconi, ilTeatro dell’Opera diRoma rende omaggio

ad un altro grande regista ita-liano, Giorgio Strehler, propo-nendo per la prima volta unallestimento da lui firmato. Sitratta de “Le nozze di Figaro” diMozart, in programma il 21 mag-gio (con repliche il 24, il 26, il28, il 30 e il 3 maggio e il 3 giu-gno) con la direzione musicale diRoland Böer, chiamato a dirigerel’opera dopo la decisione di Ric-cardo Muti di abbandonare la di-rezione artistica dello stabilecapitolino, per il quale in questastagione avrebbe dovuto dirigereAida e appunto il classico delteatro mozartiano.L’allestimento de “Le nozze diFigaro” in programma al Co-stanzi è quello ideato da GiorgioStrehler negli anni Settanta perla Reggia di Versailles con lescene di Ezio Frigerio - conside-rato il più grande scenografo vi-vente - e i costumi del premioOscar Franca Squarciapino, stra-ordinaria coppia nella vita oltreche nel lavoro. Nell’ideazione diStrehler, i personaggi si muo-vono e cantano in grandi spazivuoti, dai colori settecenteschi,lasciando alla musica e ai senti-menti il centro dell’azione. La

sua regia è ripresa a Roma daMarina Bianchi. Quanto agli in-terpreti, si tratta davvero di uncast di grande prestigio, di nomigià noti ed amati dal pubblico ca-pitolino: del primo cast fannoparte infatti Alessandro Luongo(conte di Almaviva), EleonoraBuratto (contessa di Almaviva),Rosa Feola (Susanna), MarkusWerba (Figaro) , Michaela Selin-ger (Cherubino), Isabel De Paoli(Marcellina), Carlo Lepore(Don Bartolo), Matteo Falcier(Don Basilio), Damiana Mizzi(Barbarina), Saverio Fiore (DonCurzio) e Graziano Dallavalle(Antonio). Maestro del Coro è,come sempre, l’inossidabile Ro-berto Gabbiani. A dirigere “Lenozze di Figaro”, dopo le dimis-sioni di Riccardo Muti, è statochiamato il maestro RolandBöer, giovane bacchetta che hagià diretto le maggiori orchestreinternazionali ed ha al suo attivoun vasto repertorio lirico.

Le nozze di FigaroDal 21 maggio al 3 giugno

2015 Teatro dell’Opera

Piazza Beniamino Gigli 7,Roma

Biglietti da € 17 a € 150Info e orari: 06 481601

All’Opera “Le nozze di Figaro” secondo StrehlerDAL 21 MAGGIO L’ALLESTIMENTO IDEATO DAL REGISTA TRIESTINO

L a stagione dell’Istituzione Universitariadei Concerti si conclude il prossimo 26maggio con Peppe Barra, protago-

nista nell’Aula Magna della Sapienza.Straordinario artista e maestro della comuni-cazione, l’artista propone uno spettacolo nelquale musica, teatro, improvvisazione e tradi-zione si fondono con un'energia travolgente.“Vurria addeventare”, questo il titolo sceltoper la serata, seleziona i brani più belli e si-gnificativi della musica e della poesia parte-nopee, dal ‘600 ai giorni nostri, dagli anonimia Basile, da Mario ad Armando Gill, da Leo-nardo Vinci a Giovan Battista Pergolesi, fino aDe Andrè in napoletano, tutti rivisitati dal

genio di Barra e con il sostegno di musicististraordinari.È un affresco sonoro, melodico e ritmico dalsapore passato e contemporaneo, tra musicae teatro. Molte delle canzoni scelte da Barrasono moderne favole musicali che non hannopaura di confrontarsi con tematiche leggere ocon argomenti di impatto sociale, sempre af-fidandosi alla raffinata scrittura musicale epoetica dei musicisti che compongono lacompagnia di Barra.Nato a Roma nel 1944, Barra ha incominciatola propria carriera teatrale a Napoli dove hafondato, insieme a Roberto De Simone, laNuova Compagnia di Canto Popolare. Prose-

gue ora la sua attività intrecciando il canto alteatro ed interpretando sul palcoscenicograndi opere della letteratura napoletana editaliana, da Basile a Boccaccio. Prima dellospettacolo - alle 17,30 - l’artista incontreràgli studenti della Sapienza e il pubblico nel-l’Aula IV della facoltà di Lettere e Filosofia (in-gresso gratuito nei limiti della capienzadell'aula).

Peppe BarraMartedì 26 maggio 2015, h 20,30

Aula Magna della SapienzaPiazzale Aldo Moro 5, Roma

Biglietti da € 20 a € 30Info: 063610051/2

Peppe Barra, il romano che si fece napoletanoL’ARTISTA ALLA SAPIENZA IL 26 MAGGIO PROSSIMO

Page 15: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - VENERDI' 15 MAGGIO 2015

venerdì 15 maggio 2015 pagina 15

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LARGO LOMBARDIFRAU GIOVANNAVIA RIPETTA/ VIA TOMACELLIPANDOLFINO CLAUDIOVIA BARBERINIPIERONI SASVIA VENETO/ VIA LOMBARDIAPODDA LUIGINAVIA DEL GAMBEROPOLA ROBERTO VIA S. ANDREA DELLE FRATTEA&A DI VASAPOLLOVICOLO DELLA MORETTAVOLPINI CLAUDIO VIA S. VINCENZODI GIULIANO LAMBERTOVIA SISTINA N 108

VATICANO - AURELIA GREGORIO VII MIRIAM SNCPIAZZA S.MARIA ALLE FORNACIEDICOLA SAN PIO X VIA SAN PIO X N. 16BIGI EUGENIOLARGO D. COLONNATO SNCULTIMA NOTIZIA SAS VIA GREGORIO VII N. 55VVV SAS DI ROBERTO VVIA BALDO DEGLI UBALDI N 21FERRI BRUNA VIA GREGORIO VII N 340DARIMA E C SNCLARGO JACOBINI SNCPACINELLI M.GRAZIALARGO GALAMINI N 192SCHINOGOI STEFANO VIA BALDO DEGLI UBALDIRENZI MARCOVIA S. SILVERIO VIA GREGORIO VIITRABALZINI ALESSANDROPIAZZA PIO XIIFEDERICO ALESSANDROVIA AURELIA N 560

TIBURTINA – VERANO - S.LORENZOJ. & D. DI COSTA JACPIAZZALE DEL VERANO N 38APPA SAS DI MASSIMOVIALE IPPOCRATE SNCNUOVO CATALDO 2PIAZZALE STAZIONE TIBURTINAFI.NA PELLEGRINI FSPIAZZA DEI SICULI N 16GIACOMINI VIA C. FACCHINETTI N 4NEW STORE SNCLARGO BELTRAMELLIANTONINIVIA DEI DURANTINI N 267MARTUFI ANTONIOVIA DEI SARDI N 79FERRARI ALESSANDROVIA TIBURTINA N 111QUINTO FABIO MASSIMOPIAZZALE ALDO MORONUOVO CATALDOINTERNO STAZIONE TIBURTINA

PORTA PIA – NOMENTANA TALENTI – SALARIA – BOLOGNAMONTE ROTONDOAMBROSI GIULIOCORSO ITALIAROMANELLO LUCAVIA PO/ VIA SALARIADE CAROLIS ILARIACORSO TRIESTE N 90FIORELLI GIOVANNICORSO ITALIA N 34CAPPELLA LUCIANOVIA G. BONIANDREI EMANUELEVIA SARDEGNA/ VIA VENEZIACELLETTI MAURIZIOVIA NOMENTANA NUOVAPERRI FRANCESCO 2VIA GASPARA STAMPAODORISIO MASSIMOLARGO RUSSEL

CERVONE ALESSANDROPIAZZA ACILIAPERUGINI LUCA SASPIAZZA FIUME/ CORSO ITALIADE ANGELIS EUGENIOVIA SIMETO N 41/BSPADARO LUIGI VIA SANTA COSTANZA VIA NOMENTANAPRIMOLI SAS DI PEDUZVIA RENATO FUCINI VIA DAVANZATIFARNETTI SNC VIA NOMENTANA N 591/AMA.SA SNC DI HOSSAINSTAZIONE ROMA NORDFOFFI SERGIOPIAZZA VESCOVIOMAIONE ALESSANDROPIAZZA ORESTE TOMASSIEDICOLA TERESA DI TEVIALE DI VILLA GRAZIOLIQUARESIMA ANDREA VIA NOMENTANA N 474MADDALENA FRANCESCO PIAZZA DI PORTA PIAMAESANO PASQUALEPIAZZA SEMPIONEGORELLO ANDREAVIALE SOMALIA N 98PACINELLI PAOLOVIALE LIEGI/ VIA CIMAROPAGLIANI RITAVIA NOMENTANA/ S.AGNESEPERUGINI ANDREA SASPIAZZA CRATI N 31-32PROIETTI FRANCOVIA D. MENICHELLA N 1MARCHETTI RITAPIAZZALE ADRIATICOLA BILANCIA SNC DI MVIA L. MANCINELLI N 5HVTP SRLPIAZZA ARMELLINI N 11ORLANDO CHRISTIANVIA NOMENTANA CORSO TRIESTEFARINELLI GIANFRANCOVIA ADRIANO FIORI N 25PALUMBO ANTONIO MARIPIAZZA BOLOGNA N 1EDICOLA STUDER DI GIVIA A. TORLONIA N 15VIEZZOLI MARCOVIA XX SETTEMBRE N 26SCOLA GIULIO VIA TRIPOLI N 84/BVITELLI MAURIZIOVIA FLAVIA N 52BERNACCHIA SILVANAPIAZZA ALESSANDRIAIANNARILLI VINCENZOVIA XX SETTEMBRE N 124BELLINI MASSIMILIANOVIA GARIGLIANO N 29CHICCO BARBARAPIAZZA DON GIOVANNI MINZONIMONTE ROTONDO

CASSIA – OLGIATASEDOLA CLAUDIOVIA CASSIA N 876BALDONI ROMANO LARGO SAN GODENZO N 1DI MARCO VIA CASSIA KM 13700BRUGÈ RENATOVIA CASSIA N 1275SETTE ROBERTOVIA VITTORIO DE SICA – OLGIATABORRECA SALVATOREVIA CASSIA N 993/995BARCA MARCO 2VIA CASSIA KM 19400CAMPOSEO ALFONSOVIA DEI DUE PONTI N 190

TRASTEVERE – ISOLA TIBERINAANGELIERI VANDAPIAZZA TRILUSSAEDICOLA CREILA SRLPIAZZA FLAVIO BIONDO

ALI MDPIAZZA SONNINOBONELLI ALFREDOVIA ROMA LIBERAFERDINANDI SNC PIAZZA S. MARIA IN TRASTEVERESCANDELLARI MARCOPIAZZA SAN COSIMATOVALENTINI ALESSANDROPIAZZA MONTE SAVELLOSANTANGELI VIA SAN FRANCESCO RIPASILENZI MAUROLARGO A. TOJACECCHINI LOREDANA VIALE TRASTEVERE

TERMINI – CAVOUR CASTRO PRETORIOIORIO MICHELE VIA GIOLITTICAPORALI SNC DI RAFFAELEINTERNO STAZIONE TERMINIIL QUARTIERE SRLPIAZZA MADONNA DEI MIRACOLITRE CARRELL ROMA TERMINIINTERNO STAZIONE TERMINIANTRILLI NICOLA DOMEPIAZZA DEI CINQUECENTO VIA GAETAFRAZZITTA MARCELLAVIA CAVOUR PIAZZA DEI CINQUECENTOGENOVESE ELIA VIA MONTEBELLO/ VIA GOITONEWS TERMINI SRL EDICOLA N 1 STAZIONE TERMINISIRAMA SNCPIAZZA B. CAIROLINUOVA TERMINI 46 SRLINTERNO STAZIONE TERMINI LATO VIA GIOLITTIRAQ SRLVIA CAVOUR N 257PETRONI FABIOLARGO VILLA PERETTISAVIANI SANDROVIA S. MARTINO DELLA BATTAGLIAD&D DI D’ARCO STEFANOINTERNO STAZIONE TERMINIEDICOLA FRATELLI MAFFE INTERNO STAZIONE TERMINIANGI SNCVIALE E. DE NICOLABAGALINO RENATOPIAZZA INDIPENDENZAULISSI GIUSEPPINAVIA CARLO ALBERTO N 2TOURISTOP SRL VIA DELL’OLMATA SNCCHEF EXPRESS EMPORIOARRIVI INTERNO STAZIONE TERMINICHEF EXPRESS EMPORIO PARTENZE INTERNO STAZIONE TERMINICHEF EXPRESS EMPORIOPARTENZE INTERNAZIONALI INTERNO STAZIONE TERMINI

S. GIOVANNI – APPIACANCELLIERI FRANCESCOVIA GALLIACOLUCCI FABIO ROMEOVIA APPIA/ VIA ENEAFELLI GIORGIO PIAZZA RAGUSA/ VIA TARANTOL.M. SAS DI RAPARELLVIA NOCERA UMBRA N 10PANDOLFI CLAUDIOPIAZZA TUSCOLOROMITI FURIOVIA FURIO CAMILLO N 9VENDITTI STELLAVIA CELIMONTANA N 5

TRIONFALE – PRATI – BALDUINABRUNORI SANDRO

VIA POMPEO TROGO N 44BOCCHINI FABIO VIA COL DI LANA N 12EDICOLA DORIA DI CAP

VIA ANDREA DORIA N 8CACCHIONE CARMELA PIAZZA CINQUE GIORNATECALVANI EMILIOLARGO MACCAGNO N 6-7CANALI MARCOPIAZZA MADONNA DEL CENACOLOCECCARONI CRISTIANOPIAZZA DEI MARTIRI DI BELFIORECOLASANTI BENEDETTOVIALE MAZZINIMALETS OLHALUNGOTEVERE MELLINIZORZI FABIOVIALE DELLE MEDAGLIE D’ORO N 4FEDERICO CARMELINOPIAZZA IRNERIOFERRI MASSIMOVIALE MAZZINIGHINGO ANNAMARIAVIA OSLAVIAMARINELLI ANTONIOVIA DEGLI ORTI DELLA FARNESINALUCHETTI GIUSEPPEVIA GERMANICO N 197/ABAFFI SORRISI E LETT VIALE PINTURICCHIO N 8EDICOLA MCP SNCPIAZZA COLA DI RIENZOMILLI DINAPIAZZA RISORGIMENTONESTA MARIA RAFFAELLAVICOLO DORIA VIA DEL PLEBISCITONEW MARKET SRL FORLIPIAZZA DELLA BALDUINARANAGLIA MONICA VIA BONCOMPAGNI N 12SECCAFICO COSIMO DOMENICOVIA UGO DE CAROLISCAPONI ENRICOVIA CRESCENZIOPROIETTI DONATELLAPIAZZA CAVOURSANGERMANO BRUNO VIA VALADIERMARIANI GIORGIO VIALE CARSO N 69PAPIRO 2007 SRLVIALE SILVIO PELLICOEDISHOP SNC DI FIORE VIALE GIULIO CESARE N 17UDERZO GIUSEPPINA VIA SABOTINOI DUE LEONI 1963 SNCPIAZZALE COLA DI RIENZOC.R. SNC DITRI E BIG PIAZZA GIOVINE ITALIASERVIZI DIFFUSIONALIVIA ANDREA DORIA N 16/C

PORTUENSE – GIANICOLENSECRI&CRI SNCVIA R. BALESTRA N 35FRANCO LIDIA VIA G. PAISIELLO VIA PORTUENSETOCCI LAURA PIAZZA SCOTTIMELIS FABRIZIOVIA PORTUENSE N 2438EDICOLAPIAZZALE MORELLI

PRENESTINA – CASILINA TUSCOLANAAUTUORI ANTONIOVIA M. VALERIO CORVOGE.DE.M. SNCVIA TUSCOLANA N 208ADRIANI FABIOPIAZZA DEI CONDOTTIERIMARIANI TAMARAVIALE PALMIRO TOGLIATTI 162PONZO SIMONEVIA EMILIO LONGONI N 2CIRCOSTA VINCENZOCENTRO COMMERCIALE CINECITTÀ 2

NICOLANTI PIETROVIA M. DE FIORIMARANDOLA ENRICOVIA CAMPO FARNIA N 9

CORSO FRANCIA – PARIOLIFARNESINA – FLAMINIABRUGÈ RENATOCORSO FRANCIA N 228CAMPAGNA GIUSEPPE PIAZZA EUCLIDE N 31CECCHINI BEATRICE PIAZZA FARNESE N 105COMANDUCCI ALDOVIA BEVAGNADE GREGORI ALESSANDROPIAZZA A. MANCINICIOCCIO STEFANOCORSO FRANCIAMAGLIANO UGO VIALE REGINA MARGHERITADI GIORGIO DEBORAPIAZZA GIUOCHI DELFICIPANTANELLA BIANCA MARIAVIALE PARIOLI N 54FARINA GIULIO CESAREPIAZZALE PARCO DELLA RIMEMBRANZAFIORETTI CESARE VIA FLAMINIA NUOVA N 2PACINELLI BRUNOPIAZZA BUENOS AIRESMASSIMIANI WALTERVIA DELLA FARNESINA N 269E.V.O.D.B. SASVIA TIEPOLOPELUSO PATRIZIAVIALE DEL VIGNOLA N 85CANTARANO MARCOVIA GRAMSCI N 1/BBIAGINI MASSIMILIANO VIA FLAMINIA N 229BARCA MARCOVIA FLAMINIA VECCHIASCHIAVONI FERNANDALARGO G. BELLONIVERDE GIANLUCAPIAZZALE DI PONTE MILVIOTOMASSI ALBERTOVIA CORTINA D’AMPEZZODI MANNA SALVATOREPIAZZALE SANTIAGO DEL CILEBELLANTONI GIOVANNIVIALE PARIOLI N 166GIA.DA. SNCPIAZZA S. JACINISANNA ROSARIOVIA FILIPPO CIVININI N 11VINCI RENATA VIALE PARIOLI N 2VITA SANDROVIA DEGLI ORTI DELLA FARNESINAMANCINI MASSIMOPIAZZA ISTRIA N 46MERCANTI MARCOVIA ARCHIMEDE N 47

EUR – LAURENTINA – OSTIENSE ARDEATINA – MAGLIANA – PIRAMIDEAUTUORI AGOSTINOVIA DELLA GRANDE MURAGLIAAUTUORI GIANCARLOPIAZZA GAZOMETROBOCCACCINI MARGHERITAVIALE DELL’AERONAUTICASCHIANO FRANCESCAPIAZZA CINACHIRIACÒ ANDREA PIAZZA KENNEDYCIMINI ELENACIRCONVALLAZIONE OSTIENSE N 263CUTTICA PIERLUIGIVIA DEL SERAFICO N 90CORBEZZOLO FULVIOPIAZZA SILVIO D’AMICOCOCCO LOREDANAVIALE DEL PATTINAGGIOCUCCHIARALE CRISTIANVIA A. BALDOVINETTIDE SANTIS ANDREA

VIA MENIPPO N 14RICCI ROBERTOVIA CINA LATO OPPOSTOGRANATELLI FRANCOVIA C. PAVESE N 366MI.RA. SASVIALE BEETHOVENISCRA MARIOVIA V. MAZZOLALA TORRE MARCOVIA LUIGI LILIO N 49ANTONELLI RICCARDO VIALE PAVESE/ VIA QUASIMODOEDICOLA GIORNALI E RPIAZZALE ASIA SNCGIADRI SAS VIALE BEETHOVEN N 90MENCARONI RENATOLARGO ESOPO ISOLA N 46MONDINI CARLOVIA E. BASILEVENDITTI BIANCAMARIAVIA DELLA MAGLIANAROMANO FRANCESCOVIA MARMORATAPALMA FRANCOLARGO APOLLINAREPEDICA NAZZARENO HOLVIA CASTELLO DELLA MAGLIANAFELICETTI GIORGIOVIALE AMERICASCIFONI RAFFAELEVIALE EUROPA N 197SILENZI GIANFRANCOPIAZZA BEATA/ VIA CARMELORINALDI GABRIELLAPIAZZALE OSTIENSE N 12VENNI’S DI S. VENANZOVIA GASPARE GOZZI N 7EDICOLA EURVIALE DELLA TECNICAZEFFIRO MAURIZIOVIA LAURENTINA N 571DE IENNIS MARCOVIA ARCHIMEDE N 47INSARDI FEDERICOPIAZZALE DEI PARTIGIANI STAZIONEOSTIENSEMUROLO ALESSANDROVIALE DEL CARAVAGGIOBRANDIMANTE SIMONEVIA G. BIONDIBARTOLOMUCCI MAUROVIA WOLF FERRARI N 26AL.B.A.CHIARAVIA CORNELIO MAGNI

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