IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 5 SETTEMBRE 2015

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di Roma e del Lazio SABATO 5 SETTEMBRE 2015 numero 45 anno I - 1 euro Il Nuovo Corriere Nuovo Corriere Il A desso che è tornato lo possiamo anche dire: se Ignazio Marino avesse scelto di rimanere dall’al- tra parte dell’oceano, molti romani, si- curamente una buona maggioranza, non ne avrebbero fatto un dramma; non c’è niente di meglio infatti, quando un politico eletto “non funziona” - parla- mentare o sindaco non importa - che tornare al più presto alle urne (persino nella Grecia dei mille problemi il pre- mier Tsipras ne ha appena dato con- ferma). La realtà, però, è che alla fine il Marziano è tornato. E allora basta so- gnare “un uomo nuovo al comando”, in Campidoglio rimane il “vecchio” Ma- rino. Affiancato però dal prefetto Franco Gabrielli, che si è modestamente autodefinito “un leale collaboratore” e “non un badante”. Anche se, a rileggere le decisioni del governo, si scopre che se è vero che di sindaco ce n’è e continuerà ad essercene uno soltanto, è anche scritto nero su bianco che tutti gli atti dell’amministrazione capitolina do- vranno essere controfirmati dal “colla- boratore-non badante” e, in molti casi, anche dall’Authority anticorruzione guidata dal magistrato Raffaele Can- tone. I quali sono di fatto i responsabili della nuova gestione “renziana” del Campidoglio, alla quale parteciperà at- tivamente anche l’ex assessore Silvia Scozzese che, in quanto ex titolare del bilancio, il Campidoglio, e soprattutto i suoi conti, lo conosce molto bene. La Scozzese, che si è dimessa tra la fine di luglio e i primi di agosto per disaccordi con il sindaco proprio in materia di bi- lancio, sarà di fatto la “donna di denari” di Renzi: sarà infatti lei a dover repe- rire, in quell’oscuro e in parte misterioso calderone che è il debito pregresso di Roma Capitale, le risorse per cercare di rimettere la città su binari capaci di ri- portarla alla normalità e di impedire che il Giubileo si trasformi per la Città Eterna in un anno di dolori. Perché una cosa è chiarissima: per aiutare Roma a riprendersi e ad affrontare l’Anno Santo, il governo di Matteo Renzi tirerà fuori poche decine di milioni, di fatto pochi spiccioli rispetto ai 200 milioni che il Marziano aveva pensato di otte- nere. Se il Marziano non fosse tornato certo i romani non ne avrebbero fao un dramma IL PERSONAGGIO Ignazio Marino, lo sconosciuto che abita in Campidoglio Rebecchi a pagina 3 FUORI PISTA Viaggio nelle gelaterie migliori di Roma segnalate dai nostri lettori a pagina 13 T ra i primi provvedimenti studiati dalla giunta figurano turni straor- dinari di pulizia e rimozione dei ri- fiuti nelle strade e nelle zone vicine ai poli giubilari, nei parchi e nelle isole pedonali, diffusione della differenziata e in- stallazione di bagni pub- blici. Ma ogni procedura per l’assegnazione dei ser- vizi da parte del Campido- glio dovrà essere sottoposta a verifica da parte di Palazzo Chigi, dell’Autorità anticor- ruzione e della cabina di regia per l’anno santo affidata al prefetto Gabrielli. Per raccogliere la “monnezza” ora serve il permesso di Renzi Miscio a pagina 2 M arco Causi al bilancio dovrà rendere conto al suo predecessore, la renziana Scozzese, che ha lasciato la giunta sbattendo la porta. Estella Marino si occuperà di Ama: sugli appalti infatti decide tutto l’Auto- rità anticorruzione. A Francesca Danese l’acco- glienza per il Giubileo: campi rom ed emergenza migranti saranno gestiti diretta- mente dalla Prefettura. Per Alfonso Sabella, già cacciatore di mafiosi e poi responsabile della le- galità, compiti di raccordo tra il primo cittadino e Palazzo Valentini. SCENARI PRIMO PIANO Santoro a pagina 4 segue a pagina 3 segue a pagina 4 M olti la chiamano la strada della paura. Il Grande Raccordo Anulare di Roma, frequentato da circa 160mila veicoli al giorno, al tra- monto diventa una delle vie di collegamento più insicure d’Italia. Da oltre un anno infatti l’impianto di illuminazione notturna del Grande Raccordo Anulare è spento su quasi 39 dei suoi complessivi 68 chilometri a causa di continui furti di rame che hanno compromesso l’illuminazione pubblica. Al buio sono rimaste anche diverse gallerie e l’80 per cento della Roma - Fiumicino: una situazione estremamente rischiosa per le centinaia di migliaia di automobilisti che percorrono ogni giorno - per lavoro e pen- dolarismo - grandi tratti del Gra. Il legame tra l’aumento del numero dei morti per incidenti stradali in quei punti stradali, soprattutto durante la notte, e i lampioni fuori uso non è peregrino. La giunta Marino, seppur sol- lecitata dalle opposizioni in Campidoglio (dalla Lista Marchini, al M5S pro- prio in questi giorni, al consigliere Bordoni e alla commissione Ambiente) ad intervenire sull’Anas, competente per manutenzione gare e appalti, è ri- masta al palo. Neppure l’assessore alla Mobilità Improta, oggi sostituito da Stefano Esposito, proposto da Renzi, si è fatto sentire sulla questione. L’en- nesimo furto di cavi di rame, registrato proprio in questi ultimi giorni in corrispondenza della galleria Trionfale tra gli svincoli Trionfale e Cassia, ha causato nuovi danni gravissimi alla circolazione automobilistica: altre luci spente in galleria in carreggiata esterna e fuori uso parte degli impianti di ventilazione in entrambe le carreggiate. a pagina 6 All’interno l’inserto di Sanità del Lazio Lazio Lazio la del anità S S NUMERO 45 ANNOI SABATO5 SETTEMBRE2015 IN PRIMO PIANO SERVIZI Appalto Cup e Regione, se l’opacità diventa sistema a pagina 8 a pagina 9 Operazione Giubileo , “raddoppia” il Pronto Soccorso del S.Giovanni P iù si avvicina la data-limite degli accorpamenti e della nuova definizione delle Asl capitoline e più ci si rende conto che non si tratta solo di un affare sanitario. Sembra più una ver- sione politica in salsa romana del gioco dei quattro cantoni. Nelle Asl e nelle aziende ospedaliere non si parla altro che dei nomi dei direttori generali in procinto di esser avvicendati, spostati, premiati, puniti in base alla strategia (scarsamente comprensibile) del nono piano del palaz- zone di via Rosa Raimondi Garibaldi. Uno dei casi emblematici è quello della unificazione tra Asl RmB e Asl RmC. La prima è diretta da Vitaliano De Salazar, la seconda da Saitto, che ormai per tutti è già un “ex”. Va ricordato che contro di lui – caso unico – si sono mosse tutte le or- ganizzazioni sindacali, tutte le categorie degli operatori sanitari e il potente Ordine dei medici di Roma, il più rappresentativo d’Italia per numero di iscritti e peso poli- tico. Qualche manager resterà fuori dal giro, ma basta scorrere una delle ultime delibere della Giunta regionale calabra per trovare un elenco di aspiranti direttori generali tra i quali compaiono ex mana- ger laziali ma addirittura direttori gene- rali e sanitari in carica all’interno del Servizio Sanitario regionale del Lazio. Tutti pronti a cercare fortuna in un’altra ragione, a cercare un paracadute? Scelte che risentono del clima che si respira nella capitale, timore o certezza di essere tra i sacrificabili o peggio tra i sacrificati? Rientra tutto nella legalità intendiamoci, ma il gioco dei quattro cantoni così si al- larga e il pericolo di perdere il quadro ge- nerale della situazione è forte. Abbiamo già parlato del nuovo atteggia- mento di Zingaretti nei confronti del si- stema di emergenza sanitaria: Fino a qualche tempo fa il governatore snobbava l’elisoccorso, oggi ne esalta l’importanza soprattutto in chiave giubileo. Ci ragioni e scopri che in questo periodo devono ar- rivare alla Regione i contributi straordi- nari (88 millioni) dallo Stato per il potenziamento della sanità capitolina ap- punto in vista del Giubileo. Gli ospedali romani sono un enorme cantiere, tutto deve essere pronto per l’8 dicembre. E si è visto nei giorni scorsi Zingaretti con il casco giallo in testa in visita al SGiovanni Addolorata, dove è previsto il potenzia- mento del Pronto Soccorso. Basteranno i soldi per allargare quel terribile corridoio sempre pieno di barelle in attesa di essere smistate? Ci si chiede se si sta andando avanti alla cieca o se ci sia un piano con- creto per i prossimo mesi. Il rischio è di trovarci in una situazione di emergenza che no n si risolve con qualche intervento tampone. Il sistema dovrà rispondere al peso di 50mila pellegrini al giorno (a di- cembre anche centomila). Saremo pronti? Zingaretti il caschetto se l’è già messo, il timore è che se lo debbano mettere anche i romani Il Corvo Zingarei, siamo al gioco dei quaro cantoni Quaro assessori senza poteri: lasciamoli a casa di Carlo Rebecchi di Stefania Pascucci G FUORILEGGE A Sabaudia l’estate sta finendo male Questa foto è stata scattata da Online-News.it il 21 novembre 2014. A quasi un anno di distanza nessun intervento è stato Questa foto è stata scattata da Online-News.it il 21 novembre 2014. A quasi un anno di distanza nessun intervento è stato fatto con grave pericolo per gli automobilisti romani e non. In totale spregio della normativa sulla sicurezza stradale fatto con grave pericolo per gli automobilisti romani e non. In totale spregio della normativa sulla sicurezza stradale IN PRIMO PIANO/ MENTRE I POLITICI LITIGANO ROMA VA A PEZZI E I PROBLEMI RESTANO IRRISOLTI In spregio ad ogni norma di sicurezza stradale 39 chilometri di raccordo sono al buio a causa dei continui furti di rame che nessuno sa come contrastare. L’ennesimo episodio di questi giorni rende tuo ancora più difficile. L’Anas alza bandiera bianca: per ripristinare l’illuminazione serviranno tre anni e 15 milioni. Ma a Marino e Renzi la cosa non sembra interessare

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Periodico diretto da Giovanni Tagliapietra www.corrierediroma-news.it www.facebook.com/corrierediromaedellazio

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di Roma e del Lazio SABATO 5 SETTEMBRE 2015numero 45 anno I - 1 euro

IlNuovoCorriereNuovoCorriereIl

Adesso che è tornato lo possiamoanche dire: se Ignazio Marinoavesse scelto di rimanere dall’al-

tra parte dell’oceano, molti romani, si-curamente una buona maggioranza,non ne avrebbero fatto un dramma; nonc’è niente di meglio infatti, quando unpolitico eletto “non funziona” - parla-mentare o sindaco non importa - chetornare al più presto alle urne (persinonella Grecia dei mille problemi il pre-mier Tsipras ne ha appena dato con-ferma). La realtà, però, è che alla fine ilMarziano è tornato. E allora basta so-gnare “un uomo nuovo al comando”, inCampidoglio rimane il “vecchio” Ma-rino. Affiancato però dal prefettoFranco Gabrielli, che si è modestamenteautodefinito “un leale collaboratore” e“non un badante”. Anche se, a rileggerele decisioni del governo, si scopre che seè vero che di sindaco ce n’è e continueràad essercene uno soltanto, è anchescritto nero su bianco che tutti gli attidell’amministrazione capitolina do-vranno essere controfirmati dal “colla-boratore-non badante” e, in molti casi,anche dall’Authority anticorruzioneguidata dal magistrato Raffaele Can-tone. I quali sono di fatto i responsabilidella nuova gestione “renziana” delCampidoglio, alla quale parteciperà at-tivamente anche l’ex assessore SilviaScozzese che, in quanto ex titolare delbilancio, il Campidoglio, e soprattutto isuoi conti, lo conosce molto bene. LaScozzese, che si è dimessa tra la fine diluglio e i primi di agosto per disaccordicon il sindaco proprio in materia di bi-lancio, sarà di fatto la “donna di denari”di Renzi: sarà infatti lei a dover repe-rire, in quell’oscuro e in parte misteriosocalderone che è il debito pregresso diRoma Capitale, le risorse per cercare dirimettere la città su binari capaci di ri-portarla alla normalità e di impedireche il Giubileo si trasformi per la CittàEterna in un anno di dolori. Perché unacosa è chiarissima: per aiutare Roma ariprendersi e ad affrontare l’AnnoSanto, il governo di Matteo Renzi tireràfuori poche decine di milioni, di fattopochi spiccioli rispetto ai 200 milioniche il Marziano aveva pensato di otte-nere.

Se il Marzianonon fosse tornato

certo i romaninon ne avrebberofatto un dramma

IL PERSONAGGIO Ignazio Marino,lo sconosciutoche abita in Campidoglio

Rebecchi a pagina 3

FUORI PISTAViaggio nelle gelateriemigliori di Romasegnalate dai nostri lettori

a pagina 13

Tra i primi provvedimenti studiatidalla giunta figurano turni straor-dinari di pulizia e rimozione dei ri-

fiuti nelle strade e nelle zone vicine ai poligiubilari, nei parchi e nelle isole pedonali,

diffusione della differenziata e in-stallazione di bagni pub-blici. Ma ogni proceduraper l’assegnazione dei ser-vizi da parte del Campido-glio dovrà essere sottopostaa verifica da parte di PalazzoChigi, dell’Autorità anticor-ruzione e della cabina di regiaper l’anno santo affidata alprefetto Gabrielli.

Per raccogliere la “monnezza” ora serve

il permesso di Renzi

Miscio a pagina 2

Marco Causi al bilancio dovrà rendereconto al suo predecessore, la renzianaScozzese, che ha lasciato la giunta

sbattendo la porta. Estella Marino si occuperàdi Ama: sugli appalti infatti decide tutto l’Auto-rità anticorruzione. A Francesca Danese l’acco-glienza per il Giubileo: campi rom edemergenza migranti saranno gestiti diretta-mente dalla Prefettura. Per Alfonso Sabella, giàcacciatore di mafiosi e poi responsabile della le-galità, compiti di raccordo tra il primo cittadinoe Palazzo Valentini.

SCENARIPRIMO PIANO

Santoro a pagina 4

segue a pagina 3

segue a pagina 4

Molti la chiamano la strada della paura. Il Grande Raccordo Anularedi Roma, frequentato da circa 160mila veicoli al giorno, al tra-monto diventa una delle vie di collegamento più insicure d’Italia.

Da oltre un anno infatti l’impianto di illuminazione notturna del GrandeRaccordo Anulare è spento su quasi 39 dei suoi complessivi 68 chilometria causa di continui furti di rame che hanno compromesso l’illuminazionepubblica. Al buio sono rimaste anche diverse gallerie e l’80 per cento dellaRoma - Fiumicino: una situazione estremamente rischiosa per le centinaiadi migliaia di automobilisti che percorrono ogni giorno - per lavoro e pen-dolarismo - grandi tratti del Gra. Il legame tra l’aumento del numero deimorti per incidenti stradali in quei punti stradali, soprattutto durante la

notte, e i lampioni fuori uso non è peregrino. La giunta Marino, seppur sol-lecitata dalle opposizioni in Campidoglio (dalla Lista Marchini, al M5S pro-prio in questi giorni, al consigliere Bordoni e alla commissione Ambiente)ad intervenire sull’Anas, competente per manutenzione gare e appalti, è ri-masta al palo. Neppure l’assessore alla Mobilità Improta, oggi sostituito daStefano Esposito, proposto da Renzi, si è fatto sentire sulla questione. L’en-nesimo furto di cavi di rame, registrato proprio in questi ultimi giorni incorrispondenza della galleria Trionfale tra gli svincoli Trionfale e Cassia, hacausato nuovi danni gravissimi alla circolazione automobilistica: altre lucispente in galleria in carreggiata esterna e fuori uso parte degli impianti diventilazione in entrambe le carreggiate.

a pagina 6

All’internol’inserto

di Sanitàdel Lazio

LazioLazio

ladel

anitàSSNUMERO 45 ANNO I SABATO 5 SETTEMBRE 2015IN PRIMO PIANO

SERVIZI

Appalto Cupe Regione, se l’opacità diventa sistemaa pagina 8

a pagina 9

Operazione Giubileo ,“raddoppia”il Pronto Soccorso del S.Giovanni

P iù si avvicina la data-limitedegli accorpamenti e dellanuova definizione delle Aslcapitoline e più ci si rendeconto che non si tratta solo di

un affare sanitario. Sembra più una ver-

sione politica in salsa romana del gioco

dei quattro cantoni. Nelle Asl e nelle

aziende ospedaliere non si parla altro che

dei nomi dei direttori generali in procinto

di esser avvicendati, spostati, premiati,

puniti in base alla strategia (scarsamente

comprensibile) del nono piano del palaz-

zone di via Rosa Raimondi Garibaldi.

Uno dei casi emblematici è quello della

unificazione tra Asl RmB e Asl RmC. La

prima è diretta da Vitaliano De Salazar,

la seconda da Saitto, che ormai per tutti

è già un “ex”. Va ricordato che contro di

lui – caso unico – si sono mosse tutte le or-

ganizzazioni sindacali, tutte le categorie

degli operatori sanitari e il potente Ordine

dei medici di Roma, il più rappresentativo

d’Italia per numero di iscritti e peso poli-

tico. Qualche manager resterà fuori dal

giro, ma basta scorrere una delle ultime

delibere della Giunta regionale calabra

per trovare un elenco di aspiranti direttori

generali tra i quali compaiono ex mana-

ger laziali ma addirittura direttori gene-

rali e sanitari in carica all’interno del

Servizio Sanitario regionale del Lazio.

Tutti pronti a cercare fortuna in un’altra

ragione, a cercare un paracadute? Scelte

che risentono del clima che si respira nella

capitale, timore o certezza di essere tra i

sacrificabili o peggio tra i sacrificati?

Rientra tutto nella legalità intendiamoci,

ma il gioco dei quattro cantoni così si al-

larga e il pericolo di perdere il quadro ge-

nerale della situazione è forte.Abbiamo già parlato del nuovo atteggia-

mento di Zingaretti nei confronti del si-

stema di emergenza sanitaria: Fino a

qualche tempo fa il governatore snobbava

l’elisoccorso, oggi ne esalta l’importanza

soprattutto in chiave giubileo. Ci ragioni

e scopri che in questo periodo devono ar-

rivare alla Regione i contributi straordi-

nari (88 millioni) dallo Stato per il

potenziamento della sanità capitolina ap-

punto in vista del Giubileo. Gli ospedali

romani sono un enorme cantiere, tutto

deve essere pronto per l’8 dicembre. E si è

visto nei giorni scorsi Zingaretti con il

casco giallo in testa in visita al SGiovanni

Addolorata, dove è previsto il potenzia-

mento del Pronto Soccorso. Basteranno i

soldi per allargare quel terribile corridoio

sempre pieno di barelle in attesa di essere

smistate? Ci si chiede se si sta andando

avanti alla cieca o se ci sia un piano con-

creto per i prossimo mesi. Il rischio è di

trovarci in una situazione di emergenza

che no n si risolve con qualche intervento

tampone. Il sistema dovrà rispondere al

peso di 50mila pellegrini al giorno (a di-

cembre anche centomila). Saremo pronti?

Zingaretti il caschetto se l’è già messo, il

timore è che se lo debbano mettere anche

i romani

Il Corvo

Zingaretti, siamo al gioco dei quattro cantoni

Quattro assessorisenza poteri:

lasciamoli a casa

di Carlo Rebecchi

di Stefania Pascucci

GRA FUORILEGGE

A Sabaudia l’estatesta finendo male

Questa foto è stata scattata da Online-News.it il 21 novembre 2014. A quasi un anno di distanza nessun intervento è statoQuesta foto è stata scattata da Online-News.it il 21 novembre 2014. A quasi un anno di distanza nessun intervento è statofatto con grave pericolo per gli automobilisti romani e non. In totale spregio della normativa sulla sicurezza stradalefatto con grave pericolo per gli automobilisti romani e non. In totale spregio della normativa sulla sicurezza stradale

IN PRIMO PIANO/ MENTRE I POLITICI LITIGANO ROMA VA A PEZZI E I PROBLEMI RESTANO IRRISOLTI

In spregio ad ogni norma di sicurezza stradale 39 chilometri di raccordo sono al buio a causa dei continui furti di rame che nessuno sa come contrastare. L’ennesimo episodio di questi giorni rende tutto ancora più difficile. L’Anas alza bandiera bianca: per ripristinare l’illuminazione

serviranno tre anni e 15 milioni. Ma a Marino e Renzi la cosa non sembra interessare

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sabato 5 settembre 2015 pagina 2

CHI È L’”IRREGOLARE” CHE È STATO ELETTO SINDACO DELLA CAPITALEIL PERSONAGGIO

Chi è Ignazio Marino?Quando “Il Nuovo Cor-riere di Roma e del

Lazio” mi ha chiesto un articoloche desse una risposta a questadomanda, ho subito risposto disì. Ma come, mi sono detto, contutto quello che i giornali hannoscritto nelle ultime settimane sudi lui, non avrò problemi. E in-vece sì, un problema lo stoavendo: letti i giornali, fatte ricer-che su internet, “chi è Marino”non sono in grado di dirlo. Mispiego meglio: dati sul Marinochirurgo o sul Marino uomo po-litico ne ho trovati, nessuno peròmi ha permesso di “scoprire” ocapire la personalità del sindacoche, ora guidato dal prefettoFranco Gabrielli, dovrebbe por-tare Roma fuori (?!?) dal mar-ciume di Mafia Capitale eprepararla ad un Giubileo che ri-schia, a detta di tutti, di mettereferocemente a nudo l’estrema de-bolezza della Città. Ha avuto ra-gione il suo predecessore inCampidoglio Gianni Alemanno -che in Mafia Capitale c’è dentrofino al collo - a definirlo subitodopo l’elezione al Campidoglioun “marziano”. Lo stesso Marinonon respinge del resto la defini-zione. “Mi piace” fu il suo primocommento. E nell’occasione pre-cisò di aver gradito anche il giu-dizio - Ignazio è un “irregolare” -del suo “padrino politico” Gof-fredo Bettini, artefice della suaelezione. “Questo - spiegò - per-ché io non deciderò sulla basedelle indicazioni di partito”. Fraseda tutti applaudita, perché consi-derata dai romani la promessa diun comportamento politico fi-nalmente costruttivo.Se Marino avesse “deciso” qual-cosa, oggi potremmo tentare didire chi è. Il dramma, e la messasotto tutela che ne è derivata, èche il primo cittadino di RomaCapitale ha deciso ben poco. Conil suo partito, il PD, non è mai an-dato d’accordo, il che ha impe-dito l’elaborazione di un progettoper la città. L’unica iniziativa po-litica, peraltro presto abbando-nata e comunque non preparataa dovere, è stata il tentativo dicoinvolgere nel governo citta-dino i Cinquestelle di Beppe

Grillo. Nient’altro. Quanto aMafia Capitale, Marino ha spie-gato di essersi recato dai magi-strati - che già indagavano - perdire che c’era del marcio in Cam-pidoglio; ma si è poi astenuto daogni tentativo di cambiare qual-cosa nelle file dell’amministra-zione capitolina. Ha invecescelto di girare il mondo, facendoun’utile pubblicità alla CittàEterna, ma non ha mosso un ditoper fermare il degrado della città,già in atto al momento della suaelezione, e per cercare di renderela vita dei suoi amministrati unpo’ meno penosa. Non solo nonsi è accorto che a Roma c’era lamafia, ma neppure della triste re-altà che vivere a Roma - rispettoa chi abita a Londra, Parigi, Ber-lino, Madrid e via di seguito - ècome vivere in un altro mondo.Un mondo peggiore, lo sappiamotutti. Se è vero, come è certa-mente vero, che il Partito Demo-cratico romano gli ha messo ibastoni tra le ruote, Marinoavrebbe dovuto andare dal suosegretario, Matteo Renzi, e dirloapertamente, denunciare la cor-ruzione e gli intrecci politica-ma-laffare la cui esistenza i magistratihanno poi mostrato al mondo in-tero.Marino, nel quale gran parte deiromani aveva riposto votandolotante speranze, si è invece chiusoin un silenzio arrogante, quasifosse per lui un vanto essere de-finito il “marziano”, cioè uno chenessuno conosce fino in fondo,quasi che fosse solo lui l’uomo

onesto in campo. Non c’è maistata, in questi due anni, empatiatra il sindaco e la sua città, anchechi riconosce la sua onestà si èpoco a poco allontanato. Congrande delusione, perché sul cur-riculum aveva tutte le carte in re-gola per poter essere un buonsindaco. Prima di tutto per la suaprofessione: chirurgo. Può unmedico non essere capace dimettersi in sintonia con i suoi pa-zienti? si sono sicuramente chie-sti i romani, pensando che questosarebbe sicuramente avvenutoanche tra di loro e il medico di-ventato primo cittadino. Inveceno, non è accaduto. Quando i ro-mani, per il disastro di turnohanno avuto bisogno di vedersiaccanto il sindaco, Marino erasempre all’estero: non è sicura-mente questa una sua colpa, sol-tanto sfiga ovviamente. Ma maiMarino è rientrato di corsa perstringersi accanto a loro. La “sce-neggiata” delle sue vacanze noninterrotte nel momento della“scomunica” dell’amministra-zione capitolina e del ricorso al“cavaliere bianco” Franco Ga-brielli - da lui forse decisa perprovocazione verso il suo partitoe il governo, forse perché Ignazioè veramente un “marziano” - èstata il coronamento di una in-comprensione tra sindaco e restodi Roma, e dell’Italia intera, cheentrerà nella storia.Un sindaco caratterialmente in-capace di fare il suo lavoro, si èdetto. Il suo curriculum vitae, inogni caso, lasciava sperare me-

glio. La sua carriera di chirurgo ditrapianti - a Londra e negli StatiUniti (650 trapianti, 213 pubbli-cazioni, una decina di libri) -aveva forse fatto pensare che i ro-mani avessero trovato un “Chri-stian Barnard de noantri”. SeMarino aveva partecipato a 37anni con il professor ThomasStarzl all’esecuzione del primotrapianto su un uomo del fegatodi un babbuino (il 28 giugno1992 e il 10 gennaio del 1993), siè pensato, “un quid” deve pureaverlo. E anche la nomina a diret-tore dell’unico centro di trapiantidi organi del governo americano,a Pittsburg, doveva pur signifi-care qualcosa; così come quella aresponsabile del primo centro ditrapianti di fegato da lui realiz-zato in Sicilia, l’Ismett. E dopo ilritorno in Italia, come presidentedella Commissario parlamentared’inchiesta sul funzionamentodel Sistema Sanitario Nazionale,Marino - ormai senatore - si erafatto notare, positivamente, ac-cendendo i riflettori sui malfun-zionamenti della sanitànazionale, a cominciare daglisprechi, dagli edifici obsoleti efuori legge e dalle carenze gravis-sime in materia di salute mentale.Un politico che appariva ai piùun po’ freddino ma razionale, cheha tentato anche la corsa alla se-gretaria del PD, nel 2009, sfi-dando Pierluigi Bersani e DarioFranceschini alle primarie delpartito. Troppo “irregolare”(come disse Bettini) allora, pervincere in un’Emilia dove il par-

tito controllava tutto e dove,pare, gli avrebbero fatto pagare lasua sfida al futuro segretario ne-gandogli la direzione del presti-gioso PoliclinicoSant’Orsola-Malpighi di Bolo-gna. “Irregolare” anche oggi, per-ché è vero che, più che dal Pd,Marino è stato sostenuto, daquando è sindaco, dalla sinistrache fa capo al Sel di Nicky Ven-dola, a Roma particolarmentebene organizzata e purtroppo,come mostrano le indagini dellaProcura di Roma, anche coin-volta negli episodi di corruzionedi Mafia Capitale. Ma va dettoche in tutto ciò in cui è statocoinvolto, per i romani Marino èsempre stato “altrove”. Dallascelta della bicicletta come suomezzo di trasporto al riconosci-mento nella Città del Papa deimatrimoni di coppie gay cele-brati all’estero; lui, un “marziano”che si professa cattolico prati-cante e ha preso pubblicamentele distanze dalla dottrina catto-lica sulla fine della vita. Un per-sonaggio difficile da capire eraccontare: stiamo a vedere senella “fase due” della sua vita disindaco tornerà sulla terra; e po-tremo conoscerlo meglio. Op-pure se finirà, perché “marziano”,a dirigere qualche prestigiosacommissione, come già gli è ac-caduto.

di Carlo Rebecchi

Ignazio Marino, lo sconosciuto che abita in Campidoglio

Della sua carriera come chirurgo di fama internazionale si sa praticamente tutto. Della sua attività politica come senatore del Partito Democratico si conoscono persino i particolari. Ma della sua sua opera come primo cittadino è davvero difficile parlare o scrivere: non ce n’è traccia. Unico dato certo, l’assenza del “marziano” ogni volta che

in città c’è un’emergenza. Il risultato è la totale mancanza di feeling con i romani e l’incapacità di comunicare

PRIMO PIANO

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Page 3: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 5 SETTEMBRE 2015

Eadesso, per pulire Romae liberarla dalla “mon-nezza”, eletta ormai a cor-redo delle bellezze dellacittà, servirà il permesso

del primo ministro Renzi. E’ questo ilprimo ed immediato effetto dellastrana situazione in cui versa l’ammi-nistrazione capitolina dopo le misureadottate dal Consiglio dei Ministri nelcosiddetto “Pacchetto Roma” del 26agosto scorso che, di fatto, ha commis-sariato la capitale senza commissa-riarla ufficialmente, affidando lagestione della cabina di regia del Giu-bileo straordinario al prefetto Ga-brielli. Perché, se è vero che il sindacoMarino e la sua giunta dovranno occu-parsi, in vista dell’evento eccezionale,di mobilità e accoglienza, tutto il restoè, come si dice, “sub iudice”. Compresala monnezza.Nella prima riunione di giunta succes-siva ai provvedimenti del Governo esvoltasi il 27 agosto scorso, sindaco as-sente causa immersioni ai Caraibi, ilsuo vice Causi e uno sparuto manipolodi assessori (Cattoi, Caudo, Di Liegro,Estella Marino, Rossi Doria e Sabella),hanno varato la delibera 285 che final-mente mette nero su bianco l’attesopiano organico di interventi per il Giu-bileo finalizzati alle emergenze in ma-teria di traffico, mobilità einquinamento atmosferico e acustico.Dunque, si legge nella delibera, misure

per migliorare e fluidificare la circola-zione stradale, anche attraverso prov-vedimenti per la disciplina del traffico,della viabilità e del controllo dellasosta (leggi multe, con relativo inaspri-mento della lotta a sosta selvaggia, giàannunciato dall’assessore ai trasportiEsposito); misure per ridurre l’inqui-namento atmosferico e acustico; rivo-luzione negli orari e nelle modalitàdella distribuzione delle merci; incre-mento progressivo della pedonalizza-zione del centro storico; ennesima

rivoluzione nel trasporto pubblico;migliore manutenzione della rete stra-dale e naturalmente le immancabilicampagne informative in più lingue.Ottimo piano. Non ambizioso e robo-ante, ma concreto e adeguato allescarne finanze capitoline e alle ancorapiù scarne elargizioni governative. Di-ciamocelo, quello che i romani vorreb-bero tutti i giorni e che fino ad ora èrimasto un pio desiderio.Quanto agli strumenti per realizzarequesto “piano”, è qui che entra in ballo

Matteo Renzi. Perché, per la sua attua-zione, l’agguerrito manipolo di asses-sori propone una serie di interventi dipulizia e manutenzione della città conincrementi nei turni di pulizia nellezone limitrofe ai poli religiosi, nellaraccolta differenziata, nell’offerta delservizio di bagni pubblici. Causi e glialtri caldeggiano inoltre interventi didecoro per la rimozione di scritte egraffiti, interventi straordinari nei par-chi pubblici vicini ai luoghi del Giubi-leo. Certo, sottolinea il vice sindaco a

nome di tutti i presenti, servirebberoanche infrastrutture ciclabili, aree pe-donali per l’accoglienza dei pellegrini,una segnaletica più efficace, teleca-mere in grado di innalzare gli standarddi sicurezza. Non guasterebbero nep-pure interventi straordinari di riquali-ficazione urbanistica nelle zonemaggiormente coinvolte dagli eventigiubilari, una bella risistemazione delmanto stradale e dei marciapiedi incittà, e una riqualificazione delle prin-cipali arterie di collegamento con lestazioni e gli aeroporti.Ma per fare tutto ciò, a tre mesi dal-l’inizio dell’anno della misericordia,servono appunto quelle deroghe,quelle scorciatoie amministrative nellepieghe delle quali è proliferato il mar-ciume di Mafia Capitale. Serve in-somma il permesso dei badanti: acominciare dal premier Matteo Renzi,passando per il presidente dell’Auto-rità anticorruzione Cantone, fino al si-gillo del regista del Giubileo FrancoGabrielli. La delibera è stata infattitempestivamente trasmessa a PalazzoChigi. Saranno loro a decidere seRoma potrà intensificare i turni di rac-colta della monnezza, accelerare sulladiffusione della differenziata, se scrittee rifiuti saranno rimossi. Saranno loroa dire l’ultima parola su appalti e garee forniture di servizi. Speriamo ab-biano misericordia di Roma e dei ro-mani, che confidano nell’anno santoper avere una città finalmente più pu-lita.

PRIMO PIANOsabato 5 settembre 2015 pagina 3

Stando così le cose, la “fase due” della consiliatura di IgnazioMarino si presenta di una difficoltà da far tremare i polsi. IlMarziano ha vinto la sua guerra personale contro Renzi, è riu-

scito cioè ad evitare il “licenziamento” che il premier gli aveva prean-nunciato addirittura in diretta tv. Grazie anche all’aiuto di Dio - sepapa Francesco non avesse indetto l’Anno Santo della misericordiaforse in Campidoglio ci sarebbe o starebbe per arrivare qualcun altro- Marino è riuscito ad evitare di dimettersi. La sua rischia però di es-sere una vittoria di Pirro, se non riuscirà, da qui alla fine del 2016, atrasformare Roma da città in stato di massimo degrado in una capi-tale veramente europea. Una capitale di cui lo stesso Renzi ha bisognocome del pane. A Palazzo Chigi, i collaboratori del premier non na-scondono che ad ogni visita di un leader straniero, l’ex sindaco di Fi-renze freme di disappunto per il fatto di doverli accogliere in una cittàdove niente funziona, dove se si toglie Piazza Colonna e dintorni, ilcittadino (e i turisti…) si trovano spesso di fronte a realtà - traffico,sporcizia e via di seguito - da città da terzo mondo. Per questo Renzi,che pur avrebbe voluto un altro al Campidoglio, ha messo sotto tutelaMarino: il prefetto Gabrielli, Cantone e la Scozzese sono lì per rilan-

ciare Roma come città “normale e vivibile”, oltre che - naturalmente- bellissima. Per questo, il ministro dell’Interno Angelino Alfano hadato a Gabrielli precisi “compiti a casa” e lasciato al sindaco, perquanto riguarda il Giubileo, la responsabilità soltanto “dell’acco-glienza e della mobilità”. Settori che, peraltro, sono quelli che umi-liano di più i romani, costretti a combattere battaglie inumane permuoversi nella città, vittime di politiche dissennate dei trasporti e dicomportamenti degli operatori del settore che in qualsiasi altro paesecomporterebbero valanghe di licenziamenti. In tronco. Fare previsioni oggi su come andranno le cose a Roma non è facileperché, bisogna ammetterlo, la Città Eterna non è una città normale.Ma qual è il paese in cui, mentre il governo discute se commissariareper mafia il sindaco e la maggioranza politica della Capitale, il primocittadino parte per le vacanze e fa sapere, come una minaccia, che stascrivendo un libro in cui dirà tutta la sua verità sulla crisi della suacittà? Poi, come si sapeva, con una decisione politica Roma non è statacommissariata: ma il X municipio, Ostia, lo è stato: ed i suoi 300.000abitanti non sono cittadini romani anche loro? Quindi, a Roma, lamafia c’è; eccome; i funerali organizzati dal clan Casamonica, altro

motivo di profonda vergogna, la dicono lunga. Viene da chiedersi conche faccia il Marziano ha partecipato, appena sbarcato dagli Usa,alle riunioni su Roma con il prefetto Gabrielli e con il governo. L’arianon deve essere stata un piacevole venticello, se il sempre misuratoprefetto - interrogato sui suoi ultimi contatti con il sindaco - ha dettodi averlo sentito soltanto “tra un’immersione e l’altra”. Dalla sua parteMarino ha due assessori di peso, quello alla legalità Alfonso Sabella(quello che a Ostia andava in municipio armato di pistola) e quelloai trasporti, il parlamentare piemontese del Pd Stefano Esposito.Molti dei risultati che otterrà dipendono da loro, che promettono ad-dirittura sfracelli; nel caso di Esposito una vera rivoluzione del tra-sporto urbano contro la quale sono già programmati scioperi di cui sidice che potrebbero addirittura sfiorare l’illegalità. E proprio Esposito,come Marino, con le gaffe non ci va giù leggero. Come la confessione,ad una radio, del suo tifo calcistico: “Andavo in trasferta a vedere laJuve, tante volte ho gridato ‘Roma merda’. Non ricordo nemmeno piùquante. Ho anche fatto qualche trasferta a Roma da ultrà” le sue pa-role. Se il buongiorno si vede dal mattino…

Carlo Rebecchi

segue dalla prima pagina

Se il Marziano non fosse tornato certo i romani non ne avrebbero fatto un dramma

di Maria Pia Miscio

L’INCREMENTO DELLE OPERAZIONI DI PULIZIA DELLA CITTÀ PER IL GIUBILEO È SUBORDINATO ALL’APPROVAZIONE DEI BADANTI DI MARINOPRIMO PIANO

Per raccogliere la “monnezza” ora serve il permesso di Renzi

Tra i primi provvedimenti studiati dalla giunta figurano turni straordinari di pulizia e rimozione dei rifiuti nelle strade e nelle zone vicine ai poli giubilari, nei parchi e nelle isole pedonali, diffusione della differenziata e installazione di bagni pubblici. Ma ogni procedura per l’assegnazione dei servizi da parte del Campidoglio dovrà essere sottoposta a verifica da parte di Palazzo

Chigi, dell’Autorità anticorruzione e della cabina di regia per l’anno santo affidata al prefetto Gabrielli

Page 4: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 5 SETTEMBRE 2015

sabato 5 settembre 2015 pagina 4

CHI SONO I “MINISTRI” DEL GOVERNO CITTADINO FINITI SOTTO TUTELA COME IL LORO SINDACOSCENARI/1

Commissariati? “No”.Sotto tutela? “Neancheper sogno”. Dimezzati?A quest’ultima do-manda dalla risposta

pronta si passa a un sorriso. Che sem-bra essere diventato, oramai, l’ordine discuderia nella giunta di Ignazio Ma-rino, dopo la relazione del ministro Al-fano per il caso Mafia Capitale e i superpoteri concessi al prefetto Franco Ga-brielli. Quattro i settori sotto osserva-zione, posti sotto l’occhio attento deitutor di Palazzo Valentini: Bilancio,Ambiente, Sociale, Appalti. I diretti in-teressati si mostrano felici di questascelta, disponibili a “collaborare” permostrare agli occhi del mondo unacittà pronta per il Giubileo straordina-rio.A pagare - in termini di operatività -l’infiltrazione della cupola di Carmi-nati e Buzzi, che ha chiesto di patteg-giare 3 anni e 9 mesi, sono 4 assessori.Tra questi il vice sindaco Marco Causi.Tra le new entry del Marino ter e voltonoto per aver già ricoperto il ruolo diresponsabile delle casse del Campido-glio in passato. Uomo contro cui si èscagliata l’opposizione per la facilitàcon cui sono stati firmati i titoli swapche hanno aiutato la crescita del debitocapitolino. Dovrà far vedere i suoicompiti alla tecnica dell’Anci SilviaScozzese, che era andata via, lasciandovuota la casella dei conti, sbattendo laporta per colpa dei troppi atti firmaticon estrema facilità. Una rivincita perlei, una sconfitta per lui. Che parla di“intervento da minimo sindacale per-ché non si tratta di supervisione”.

Anche se tutti i provvedimenti del Co-mune dovranno passare sotto la lentedi ingrandimento del gabinetto delprefetto. “Non mi sento commissariata”, spiegal’altra diretta interessata Estella Ma-rino. Perché anche nel settore Am-biente c’era la mano di Mafia Capitale.

Salvo poi aggiungere che “c’è un’atten-zione su alcuni ambiti, che ovviamentesono quelli colpiti dall’inchiesta, perverificare che l’amministrazione stiapredisponendo gli accorgimenti per ri-tornare alla normalità”, aggiunge l’as-sessore al Verde. Che da ora in poi sioccuperà degli spazzini dell’Ama. Stop.

Gli appalti saranno sempre verificatidall’Anac di Raffaele Cantone e da Pa-lazzo Valentini. Sul modello dell’Expo.Con zero autonomia da parte del Cam-pidoglio. Gli uffici faranno i compiti,ma a loro non spetterà più l’ultima de-cisione. A nulla sono valse le 60 gareannullate da dicembre, dallo scoppio

dello scandalo del Mondo di mezzo, ela rotazione dei dirigenti. “Nei pros-simi mesi - conclude l’assessore - capi-remo come strutturare lacollaborazione”.L’assessore Francesca Danese, con de-lega al Sociale e alla Casa, è sotto scortada marzo scorso. Sempre per vicendelegate a Mafia Capitale. Sempre nel-l’occhio del ciclone perché con i mi-granti, secondo Buzzi e soci, siguadagnava più che con la droga. Hadovuto gestire le difficili situazioni deicentri accoglienza e dei residence.Anche quelle dove in alcuni apparta-menti del Comune risultavano benefi-ciari dei membri del clan deiCasamonica, come denunciato dal ti-tolare della Mobilità Stefano Esposito.Adesso questi settori sono sotto la ti-tolarità della prefettura, soprattuttol’emergenza migranti. A lei sarà affidatala gestione dell’accoglienza del Giubi-leo. Niente di più.Ruolo più sostanzioso per Alfonso Sa-bella, responsabile della Legalità, chevestirà i panni dell’ufficiale di collega-mento tra il sindaco Marino e il pre-fetto Gabrielli. L’ex magistratocacciatore di mafiosi è sempre più ildeus ex machina del chirurgo e deve ri-vedere i suoi piani: pensava a un’espe-rienza a tempo in quel di Roma, sitrova tra le mani i contratti di serviziodelle municipalizzate. Che prima diportare in giunta ha fatto avere a Ga-brielli. Poi il regolamento sugli appalti,l’albo delle gare e dei fornitori. Tuttosotto l’attenta verifica dell’Autorità an-ticorruzione. Che a Sabella, però, la-scerà maggiori margini di manovra. Perlui solo un tutor. Per gli altri, invece, as-sessorati dimezzati.

di Giovanni Santoro

Quattro assessori senza poteri:anche di loro si può fare a meno

Marco Causi al bilancio dovrà rendere conto al suo predecessore, la renziana Scozzese, che ha lasciato la giunta sbattendo la porta. Estella Marino si occuperà di Ama: sugli appalti infatti decide tutto l’Autorità anticorruzione. A Francesca Danese

l’accoglienza per il Giubileo: campi rom ed emergenza migranti saranno gestiti direttamente dalla Prefettura. Per Alfonso Sabella,già cacciatore di mafiosi e poi responsabile della legalità, compiti di raccordo tra il primo cittadino e Palazzo Valentini

CRONACHE

Per questa emergenza all’Anas fanno sapere di es-sersi immediatamente attivati per il ripristino e ilavori termineranno «entro la fine di settembre».

Invece per i 39 chilometri di Grande Raccordo Anularetotalmente al buio ci vorranno tre anni. Lo fanno saperedall’Anas: non prima del 2018 sarà ripristinata l’illumi-nazione pubblica dei lampioni. I lavori costeranno 15 mi-lioni di euro e i fili per la conduzione elettrica nonsaranno più di rame ma di alluminio così da limitare ifurti di rame. Ma oggi il problema della mancanza di lucesul Gra s’ingigantisce. Significa che, per colpa di alcuniladri, Roma, che per questo motivo è in ginocchio già dapiù di un anno, lo sarà anche per i prossimi tre anni. Chici governa, che fa, niente? Ciò che fa più indignare è

l’inerzia del sindaco Marino, incurante della buona am-ministrazione, anche se i suoi comunicatori - ben pagati- si arrampicano sugli specchi per mistificare la realtà.L’arteria attraverso la quale circolano senza alcuna sicu-rezza migliaia e migliaia di romani ogni giorno è a rischioperché il Primo Cittadino si lava le mani alla Ponzio Pi-lato, prendendo alla lettera la competenza esclusiva del-l’Anas. Vero. Ma non basta. L’Anas è una società il cuiazionista è il governo, ovvero il ministero dell’Economiae delle Finanze e, realisticamente, ci dovrebbe essere fee-ling tra il sindaco del Pd, Ignazio Marino, e il presidentedel consiglio Matteo Renzi, il quale è anche il segretarionazionale del Pd. Per gli interventi urgenti infrastrutturalibasterebbe l’intervento coordinato tra amministrazione

capitolina-ter e il presidente Pd-governo. Perché, no? Lapolitica serve a questo: a superare le norme e la burocra-zia. E’ filosofia classica: il cittadino rispetta il patto conchi lo governa; la sicurezza stradale, non solo è un obbligodi legge, ma riguarda anche quel patto. I due, però, sonodivisi da un piccolo dettaglio: si odiano. E invece di go-vernare la Capitale e l’Italia, “giocano” a Risiko per nonperdere potere e “correnti”. Per colpa loro i cittadini, pa-gatori di tasse, tributi locali e nazionali, percorrerannoper altri tre anni al buio il Grande Raccordo Anulare e“ringrazieranno” ogni giorno Marino e Renzi. Nel frat-tempo sarà possibile udire allo stadio Olimpico, in tri-buna d’onore, il senatore-assessoo.

Stefania Pascucci

segue dalla prima pagina

GRA FUORILEGGE

Marco Causi Estella Marino

Alfonso Sabella Francesca Danese

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CRONACHEsabato 5 settembre 2015 pagina 5

DA GABRIELLI A CANTONE: CHI BADERÀ A CHI E IN CHE MODO

Una squadra difuoriclasse perrisollevare lesorti della cittàdi Roma. Cinque

attaccanti, quattro uomini e unadonna, che giocheranno solo pervincere la sfida della legalitàdopo lo scandalo Mafia Capitalee soprattutto in vista del Giubi-leo. Il premier Renzi ha ritenutoopportuno, è innegabile, inviarela sua longa manus per non farefiguracce e soprattutto per riba-dire la sua presenza e il suoruolo.Raffaele Cantone, presidentedell’A.N.Ac. e cioè dell’Autoritànazionale anticorruzione, vigi-lerà su tutti gli appalti del Giubi-leo. E non solo. I controllidell’Autorità da lui presieduta,continueranno anche dopol’Anno Santo che sarà un terrenodi prova della macchina di garan-zia sulla stazione appaltante Co-mune di Roma. Il magistratonapoletano di 52 anni, dopo averrifiutato le lusinghe di Walter

Veltroni e Pier Luigi Bersani chelo volevano in Europa prima e inSenato poi, è stato nominatopresidente dell’Autorità nazio-nale anticorruzione il 27 marzo2014.A garantire che non si commet-

tano più glistessi errori delpassato e a te-nere gli occhiben aperti sulCampidoglio èstato chiamatoil prefetto Franco Gabrielli.L’uomo delle emergenze, cosìcom’era definito quando rive-stiva il ruolo di Capo del Dipar-timento di Protezione civile, si èguadagnato adesso l’appellativodi badante del sindaco Marino,nomignolo che spesso ha rispe-dito al mittente sottolineando disentirsi piuttosto un “leale colla-boratore”. Ha diretto il serviziosegreto civile italiano fino al 15giugno 2008 (2006-07 al Sisdepoi fino al 2008 all’Aisi). ComeCapo della Protezione civile èstato nominato commissario perl’emergenza della Costa Concor-dia che ha definito un caso“meno complicato di quello diMafia Capitale”.Difficile sfugga la stretta correla-zione tra l’arrivo a Palazzo Sena-torio del nuovo assessore alBilancio Marco Causi e la no-mina governativa alla gestionecommissariale dell’ex titolare deiconti capitolini Silvia Scozzese.Uomo del Pd il primo, renzianadoc la seconda, si sono passati iltestimone scottante dei conti delCampidoglio. Ma il “mister deri-vati” veltroniano arrivato a sal-vare le casse capitoline non saancora cosa lo attenda: perché lasignora dei conti se n’è andatasbattendo la porta e, senza tantadiplomazia, ha snocciolato per

filo e per segno ciò che non an-dava. “Si fanno scelte in contrad-dizione con le finalità cheinsieme ci eravamo dati”, hadetto e ha parlato di “affievoli-mento dell’azione riformatrice”,“di lavoro di squadra venutomeno e di “perplessità e fermodissenso”. L’ex fedelissima diGraziano Delrio, ora, terrà le ma-glie che stringono o allargano lecasse della gestione commissa-riale ovvero di quella che si deveoccupare di riscattare dal Cam-pidoglio ogni anno parte delbuco risalente ai conti fino al2008. Il punto è se sarà in gradodi farlo mettendo da parte i con-ticini lasciati in sospeso dopo larottura col sindaco Marino. Il più irriverente e sopra le righedella nuova squadra è sicura-mente Stefano Esposito chedovrà occuparsi dei Trasporti alposto del renziano Improta.Anche lui ha già messo le maniavanti spiegando di aver intra-preso un incarico a tempo che“ha una ghigliottina vicino allagola” ha spiegato il fan della Tavinviso al partito di maggioranzaesterna Sel. Deputato prima e se-natore dal 2013 ha già più volteminacciato linea dura verso chinon si comporta come deve vistoche “l’Atac è il massimo esempiodel sistema clientelare romano”.

L’uomo delle emergenze e la lady di ferrochiamati a compiere una missione (im)possibile

SCENARI/2

Tutti gli appalti del Campidoglio saranno passati al setaccio dal presidente dell’Autorità anticorruzione. Al prefetto di Roma spetterà invece il compito di “vigilare” sul Comune e sul sindaco. Causi e Scozzese dovrannoinvece far quadrare i conti. Mentre la mobilità e la patata bollente Atac sono nelle mani del democrat Esposito

di Monica Savatteri

Il M5S sta valutando se presentarericorso contro il provvedimento delConsiglio dei Ministri che “commis-saria” Roma senza commissariarlaufficialmente. “In attesa di leggerecosa dispone il provvedimento, evi-denziamo che di fatto commissariail Comune di Roma, senza commis-sariare. Il Testo Unico Enti Locali im-pedisce il trasferimento di funzionida un organo all'altro e il commissa-riamento parziale (X municipio).Nonsi può utilizzare la legge arbitraria-mente e a seconda delle esigenzedel momento. Non si può operare infunzione di una legge che ancoranon esiste, e chiaramente ci rife-riamo alla recente affermazione delPrefetto in base alla quale l'art. 143del TUEL dovrebbe essere modifi-cato. Quello del PD è un atto a pro-prio uso e consumo politico:commissariare di fatto un sindacoche si è rivelato non idoneo. In que-sti casi, le basilari regole della de-mocrazia lo insegnano, non siinventano procedure che non esi-stono. Si chiede agli elettori chi devesvolgere quel ruolo.”

I grillini meditano il ricorso contro

il commissariamento di fatto

Sopra Raffaele Cantone e destra Stefano Esposito

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Alghe, fango e anche qualchecefalo morto. E' l'inquietantecommiato di fine estate sullitorale di Sabaudia. Il cattivoodore proveniente dal lago di

Paola(ormai ridotto in alcuni punti ad uncatino di acqua nera e ferma) giorni faaveva fatto temere il peggio. "Fortunata-mente", così titolava Il Messaggero, solo al-cuni, sparuti, esemplari di cefali morti. Maè proprio quel "fortunatamente" che colpi-sce e preoccupa gli abitanti e soprattutto igestori degli stabilimenti della zona: "Nonpossiamo continuare a vivere di fortuna -dicono - ormai possiamo dire che navi-ghiamo a vista e anche quest'anno, almenodue volte, dalla foce di Caterattino è uscitaacqua nera e melmosa che ha creato pro-blemi alla balneazione in corrispondenza diquella zona". Mentre raccogliamo lo sfogouna striscia scura si vede ancora con chia-rezza a qualche decina di metri dalla batti-gia, e certo i bagnanti non gradiscono.Qualcuno sottolinea che il fenomeno nonraggiunge l’ultimo tratto di spiaggia, quelloa ridosso del Promontorio. Fortunati que-gli stabilimenti…In ogni caso questa estate il fenomeno si ègià verificato ( gli scorsi anni no, c’è qualchemotivo occulto?) ne avevamo già parlatonel mese di luglio, quando si sottolineavache il problema principale di quest’anno èil pompaggio dell’acqua dal lago che untempo assicurava una corrente adeguata epositiva, grazie al cosiddetto effetto pistone.Ora invece c’è un pompaggio diverso, chedetermina un effetto-innaffiatoio, ci spie-gava un esperto. Il nuovo meccanismo evi-dentemente non funziona, non produce il

giusto movimento nelle acque del Lago. Enon sono più sufficienti nemmeno le giu-stificazioni del sindaco Lucci, che all’epocaha parlato di errore umano, di errore del-l’addetto all’impianto che regola il flussoalla paratia del canale Caterattino. C'è qual-cosa che non torna. Errore umano anche inquesti giorni? Il problema, si diceva, èmolto evidente e visibile a occhio nudo. Lamacchia melmosa si è estesa in una zonadella duna dove, tra gli altri, ci sono le abi-tazioni dei vip come il presidente del Coni,

Giovanni Malagò, Francesco Totti, Ber-nardo Bertolucci e altri ancora. Ma il disa-gio principale è per tutti i bagnanti, speciequelli occasionali del fine settimana, cheviste le condizioni del mare e l'impossibilitàdi fare un bagno, hanno deciso di andar-sene, con proteste e polemiche per il noleg-gio di lettini e ombrelloni, traffico,parcheggio e, potenzialmente, una giornatarovinata. In alcuni lidi si è quasi arrivati allemani. Anche i titolari degli stabilimenti nonne possono più: "Il lago è un malato cronico

- affermano - e quanto è accaduto è un at-tentato al turismo di Sabaudia. La perdita èenorme sia in termini economici che di im-magine". "L'estate sta finendo", cantano iRigheira adall’altoparlante che diffondesullo stabilimento una musica degli annisessanta-settanta. Peccato, perché potevaessere la stagione giusta per cercare di farluce su quanto sta accadendo e dare dellerisposte. Vista l’aria che tira sulle spondedel Lago di Paola c’è da scommettere chesaremo ancora allo stesso punto.

CRONACHE DAL PONTINO sabato 5 settembre 2015 pagina 6

ANCORA UN BRUTTO SCHERZO DAL LAGO DI PAOLAIL CASO

di Francesco Vitale

Alghe, fango e qualche cefalo morto A Sabaudia l’estate sta finendo male

Si è ripetuto a fine agosto il fenomeno che aveva fatto scattare l’allarme a luglio, il pompaggio non funziona e una lunga strisciadi acqua bruna e maleodorante ha fatto innervosire bagnanti e operatori balneari. E meno male che il tempo ha tenuto per

quasi tutto il mese. Ma nessuno cerca veramente il colpevole. . E per la prossima stagione i problemi si riproporranno

Maurizio Lucci, sindaco incarica di Sabaudia, staper lasciare la carica

puntando ad un obiettivo supe-riore, quello di primo cittadinodel capoluogo (tra l’altro sua cittàdi residenza)? La notizia è cu-riosa, viene da un’intervista de IlGiornale di Latina ad un costrut-tore, Massimo Riccardo, ben notoalle cronache locali per una vi-cenda di abuso edilizio che haavuto una forte eco mediatica. Maa rilanciarla sulle rive del lago diPaola è il segretario del Pd locale,Pietro Piroli, che agita il casotrionfante e quasi incredulo per il

favore che Lucci sembra voler fareall’opposizione. Fosse vero si in-terromperebbe a metà mandatouna amministrazione comunaleche sta mostrando la corda,aprendo a sorpresa un discorsoelettorale e rimettendo in corsa leopposizioni di tutti i colori. Il Pdcoglie l’occasione per ricordare le“malefatte” della gestione Lucci:amministrazione – si legge in un

comunicato – che e' stata capacedi portare le tasse procapite a unlivello superiore di quelle diRoma cioe' la Capitale,come se-gnalato da Franco Brugnola nonpiu' tardi di qualche settimana fa,di lasciarci una rata mensile di250.000 euro per 30 anni perqualche debituccio dimenticato,diaver da poco approvato un bilan-cio di previsione che e' diventato

da subito un best sellers tra i libridei sogni.” Niente male, ma èovvio che l’opposizione spari azero contro il sindaco. In questocontesto interrogarsi sull’avven-tura elettorale di Lucci (che co-munque a Sabaudia non potrebbepiù candidarsi) è poco impor-tante. In quale casella del centrodestra si vada a collocare e chisiano i suoi sostenitori e alleati

(pare comunque l’area dell’ex sin-daco Di Giorgi) poco importa. Seil sogno si avverasse sarebbeun’occasione unica per un chiari-mento e per una svolta politicaepocale a Sabaudia.

Le ambizioni del sindaco LucciIL CASO UN COMUNICATO DEL PD LOCALE APRE IL DIBATTUTO

SUGLI SCENARI POLITICI DEI PROSSIMI MESI

Maurizio Lucci

Candidato a Latina (sua città di residenza)? L’uscita di scena rimetterebbe in corsa asorpresa opposizioni di destra e di sinistra e darebbe nuove speranze alla città

Page 7: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 5 SETTEMBRE 2015

LazioLaziola

del

anitàSSNUMERO 45 ANNO I SABATO 5 SETTEMBRE 2015

IN PRIMO PIANO SERVIZIAppalto Cupe Regione, se l’opacità diventa sistema a pagina 8 a pagina 9

Operazione Giubileo ,“raddoppia”il Pronto Soccorso del S.Giovanni

Più si avvicina la data-limitedegli accorpamenti e dellanuova definizione delle Aslcapitoline e più ci si rendeconto che non si tratta solo di

un affare sanitario. Sembra più una ver-sione politica in salsa romana del giocodei quattro cantoni. Nelle Asl e nelleaziende ospedaliere non si parla altro chedei nomi dei direttori generali in procintodi esser avvicendati, spostati, premiati,puniti in base alla strategia (scarsamentecomprensibile) del nono piano del palaz-zone di via Rosa Raimondi Garibaldi.Uno dei casi emblematici è quello dellaunificazione tra Asl RmB e Asl RmC. Laprima è diretta da Vitaliano De Salazar,la seconda da Saitto, che ormai per tutti

è già un “ex”. Va ricordato che contro dilui – caso unico – si sono mosse tutte le or-ganizzazioni sindacali, tutte le categoriedegli operatori sanitari e il potente Ordinedei medici di Roma, il più rappresentativod’Italia per numero di iscritti e peso poli-tico. Qualche manager resterà fuori dalgiro, ma basta scorrere una delle ultimedelibere della Giunta regionale calabraper trovare un elenco di aspiranti direttorigenerali tra i quali compaiono ex mana-ger laziali ma addirittura direttori gene-rali e sanitari in carica all’interno delServizio Sanitario regionale del Lazio.Tutti pronti a cercare fortuna in un’altraragione, a cercare un paracadute? Scelteche risentono del clima che si respira nellacapitale, timore o certezza di essere tra i

sacrificabili o peggio tra i sacrificati?Rientra tutto nella legalità intendiamoci,ma il gioco dei quattro cantoni così si al-larga e il pericolo di perdere il quadro ge-nerale della situazione è forte.Abbiamo già parlato del nuovo atteggia-mento di Zingaretti nei confronti del si-stema di emergenza sanitaria: Fino aqualche tempo fa il governatore snobbaval’elisoccorso, oggi ne esalta l’importanzasoprattutto in chiave giubileo. Ci ragionie scopri che in questo periodo devono ar-rivare alla Regione i contributi straordi-nari (88 millioni) dallo Stato per ilpotenziamento della sanità capitolina ap-punto in vista del Giubileo. Gli ospedaliromani sono un enorme cantiere, tuttodeve essere pronto per l’8 dicembre. E si è

visto nei giorni scorsi Zingaretti con ilcasco giallo in testa in visita al SGiovanniAddolorata, dove è previsto il potenzia-mento del Pronto Soccorso. Basteranno isoldi per allargare quel terribile corridoiosempre pieno di barelle in attesa di esseresmistate? Ci si chiede se si sta andandoavanti alla cieca o se ci sia un piano con-creto per i prossimo mesi. Il rischio è ditrovarci in una situazione di emergenzache no n si risolve con qualche interventotampone. Il sistema dovrà rispondere alpeso di 50mila pellegrini al giorno (a di-cembre anche centomila). Saremo pronti?Zingaretti il caschetto se l’è già messo, iltimore è che se lo debbano mettere anchei romani

Il Corvo

Zingaretti, siamo al gioco dei quattro cantoni

Page 8: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 5 SETTEMBRE 2015

Laziola delSSanità Lazio CRONACHE sabato 5 settembre 2015 pagina 8

E adesso spunta anche il caso della gara per i guanti di lattice monouso. L'ufficio del governatore sceglie la linea di sempre: il silenzio

Magari Francesco Storaceesagera nei modi, neitoni e nella elaborazione

dei contenuti, ma è uno che ha ac-cesso alle carte e sa interpretarle,conosce le regole del gioco, anchequelle meno trasparenti. Se tira inballo la storia dell’ennesimo ap-palto poco lineare della Regionesfidando il governatore Zingaretti araccontare la sua verità deve averein mano qualcosa di concreto.Stiamo parlando di un appalto da16 milioni di euro per “guanti di lat-tice monouso”. Storace ci mette inmezzo l’ex direttore del S.AndreaEgisto Bianconi (oggi arrestatonell’ambito dell’inchiesta sulle tan-genti per le bare) la dirigente Eli-sabetta Longo, quella dell’appaltoCup, sempre lei. Il vice presidentedella Regione Lazio si assume lesue responsabilità e i giornali vo-lano basso su questa storia, ma die-tro gli allarmi di Storace qualcheverità emerge sempre. Dopo avergià denunciato, le irregolarità dellagara Cup; le incongruenze dellagara per i Servizi multitecnologicinella sanità; quelle della gara per lapulizia delle sedi Cotral; quelle perl'acquisto delle ambulanze per il118, l’appalto sui guanti di lattice cista benissimo. La contestazione,per ora, è di mancata trasparenza.Ma Zingaretti non prova nemmenoa replicare. Tace, e il silenzio cia-scuno lo interpreta come vuole. Lavicenda Cup intanto va avanti. In-quietante, incomprensibile. Pas-sano gli anni, passano le giunta ma

questo appalto non si riesce a fare. Eppure si tratta di un elemento-chiave nella politica sanitaria di unaregione, il servizio di prenotazioniè fondamentale. Purtroppo preval-gono interessi di ogni tipo e la tra-sparenza va a farsi benedire. Solopochi addetti ai lavori sono ingrado di ricostruire i passati – notie meno noti – di questa storia. Unautentico cold case che i dirigenti

regionali si portano appresso daanni e che penalizza fortemente icittadini. I sindacati sono sul piededi guerra, sta per scattare lo scio-pero generale dei lavoratori del ser-vizio, preoccupati per il posto dilavoro e per l’opacità del compor-tamento della Regione in questocontesto. La pressione della base non porta anulla, Zingaretti non dà risposte. La

Gara Unica Centralizzata CUP,contiene clausole di salvaguardia adir poco ambigue e importi piùbassi rispetto all’attuale gestione.Un fatto che potrebbe comportarela perdita di centinaia di posti di la-voro su un totale di quasi 2.000operatori. In sostanza si profila unariduzione dei servizi quando inveceservirebbe l’esatto contrario. Siamodi fronte a una gara che prevede

meno risorse stanziate per il servi-zio, il taglio delle ore di lavoro enon dà garanzie né sul riassorbi-mento di tutti i lavoratori attual-mente impiegati nelle variecommesse, né sulle eventuali con-dizioni di tutela. Non bastano gliscioperi e non bastano i presidi, laGiunta va avanti come un trenosenza guardare in faccia nessuno. Esenza spiegare, soprattutto.

IN PRIMO PIANO

Appalto Cup e Zingaretti,se l'opacità diventa sistema

di Giulio Terzi

Una Giornata Mondiale dedicataalla Fisioterapia per far cono-scere le peculiarità di una pro-

fessione sanitaria in grande sviluppo.Si celebra il prossimo 8 settembre intutta Italia con iniziative di ‘aware-ness’ che coinvolgeranno anche ilLazio.“Il Fisioterapista è una figura sanita-ria sempre più conosciuta mentrenon sono completamente noti ai cit-tadini i suoi numerosi ambiti di atti-vità e spesso il fisioterapista vieneconfuso con altri operatori e sedi-centi terapeuti” spiega Maria Con-cetta De Marinis, Presidente di AIFI

Lazio www.aifilazio.net. “Si pensache il fisioterapista si occupi solo diesiti di traumi, di infortuni, della ria-bilitazione successiva alla chirurgiaortopedica o del trattamento di al-cune forme di dolore. I suoi ambiti diintervento sono invece molto piùvasti: disturbi del movimento in se-guito a lesioni e malattie del sistemanervoso, riabilitazione successiva amalattie respiratorie, cardiovasco-lari, infarti o ictus, o all’applicazionedi protesi dopo una amputazione, amalattie oncologiche fino a delicatiinterventi di supporto nelle cure pal-liative”.

Sono 6000 circa i fisioterapisti cheoperano nella nostra Regione ed ognianno sono circa 250 i neolaureatidelle Università di Roma e del Lazio.La Giornata Mondiale dell’8 settem-bre prevede un ampio programma dieventi promossi dall’AIFI (Associa-zione Italiana Fisioterapisti): tra que-sti la campagna di informazionenazionale “GIU’LE MANI” che si svol-gerà̀ dal 7 all’11 settembre e che hacome obiettivo l’informazione sulleprofessionalità qualificate e la ridu-zione dell’abusivismo.Oggi in Italia su 100 mila operatoriche impiegano procedure fisioterapi-

che o si qualificano ‘fisioterapisti’solo 55 mila esercitano la profes-sione legalmente avendo conseguitoil titolo abilitante. Il fisioterapista èl’unico professionista sanitario chepuò praticare fisioterapia nelle con-dizioni di patologia che alterano lefunzioni corporee: ogni intervento fi-sioterapico da parte di soggetti chenon siano fisioterapisti è da conside-rarsi assolutamente incongruo“Purtroppo stiamo assistendo al di-

lagare di luoghi incongrui dove siesercitano trattamenti di fisioterapiache per legge possono essere svoltisolo in strutture sanitarie o in studi

professionali di fisioterapia” prose-gue De Marinis. “Lavoriamo per fre-nare la tendenza a praticare lafisioterapia in luoghi come palestre ecentri sportivi, centri benessere e ne-gozi di estetista, assolutamente ina-datti e culla dell’attività di soggettinon qualificati i quali, spesso nonavendo adeguata e riconosciuta pre-parazione in fisioterapia possonodanneggiare la salute del paziente epeggiorare le condizioni preesi-stenti”.AIFI LAZIO, dal lunedì a venerdì dalle14.30 alle 17.30 Tel 06 58332220 e-mail [email protected]

Giornata mondiale della fisioterapia

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Laziola delSSanità LazioCRONACHEsabato 5 settembre 2015 pagina 9

Settecento mq in più ricavati spostando nel blocco operatorio la terapia intensiva post operatoria (Tipo): lo spazio diventerà una 'holding area', cioè un luogo dove circa 20 pazienti, in attesa di essere ricoverati, potranno attendere, assistiti e nel comfort

L’obiettivo è di superareentro la data limite del 30novembre l’immagine di

un Pronto Soccorso di frontiera, edi “rendere in soli 4 mesi l’areaEmergenza Urgenza dell’AziendaOspedaliera San Giovanni Addolo-rata più efficiente, sicura e confor-tevole. In particolar modomigliorando l’accoglienza di pa-zienti e accompagnatori e soprat-tutto facilitando il triage conpercorsi più veloci razionali e age-voli”, dice l’ing. Virginia CaraccioloDirettore UOC Gestione e svi-luppo delle tecnologie per la comu-nicazione informatica, usorazionale dell'energia,manuten-zione edile ed impiantistica.Il San-Giovanni Addolorata è uno deipunti chiave della strategiasanitariamessa a punto per ilGiubileo e va opportu-namente rafforzato, ri-strutturato, ampliato,messo in condizione difar fronte alla massa deipellegrini. Non è uncaso che il governatoreZingaretti abbia comin-ciato da qui il suo tourper i cantieri ospeda-lieri. La sua foto con ilcaschetto giallo di pro-tezione mentre ac-compagnato dal direttore generaleIlde Coiro verifica l’avanzamentodei lavori ha fatto il giro delle reda-

zioni. E la mana-ger è soddisfatta,con i fondi giubi-lari il restyling delSan Giovanni re-stituisce alla co-munità unospedale ancorapiù efficiente,” Èuna opportunità

che non poteva andare persa", dice. E ricorda che in vista del grandeevento sono state programmate as-

sunzioni per l'area cardiologica, perla medicina d'urgenza, le terapie in-tensive e l'area materno-infantile.I lavori e l’adeguamento impianti-stico e tecnologico interessanoquattro macrointerventi – spiegaancora l’ing. Caracciolo - , a partiredal Pronto Soccorso generale, il cuiaccesso verrà riorganizzato sepa-rando, fin dall’ingresso e con areerispettivamente dedicate, i pazientiin codice rosso e giallo (quelli piùcritici) da quelli in codice verde e

bianco. Settecento mq in più ven-gono ricavati spostando nel bloccooperatorio la terapia intensiva postoperatoria (Tipo) che verrà imple-mentata rispetto all’attuale e riqua-lificata nelle tecnologie, per untotale di 11 posti letto. Lo spazio di-venterà una 'holding area', cioè unluogo dove circa 20 pazienti, in at-tesa di essere ricoverati, potrannoattendere, curati e nel comfort, diessere assegnati al posto letto senzadover aspettare in corridoio. Ci sarà

un'ala dedicata al pronto soccorsomaterno-infantile, vicina alle saleparto e alla nuova terapia intensivaneonatale. Infine, verranno riquali-ficati 400 mq del centro rianima-zione, per 8 posti letto e spazi acorredo, che saranno di nuova con-cezione. I parenti potranno, in sicu-rezza, stare vicini ai pazienti cosìcome prevedono le più recenti con-cezioni sanitarie. Si lavora notte egiorno, il collaudo è previsto primadel 30 novembre

SERVIZI CANTIERI APERTI NELLA SANITÀ CAPITOLINA

Operazione Giubileo , “raddoppia”il Pronto Soccorso del S.Giovanni

RICERCA&SANITÀ/ Studio realizzato dalla Fondazione S.Lucia con l'Università di Roma La Sapienza e l'Università degli Studi di Roma "Foro Italico"

di Francesco Vitale

Perché commettiamo un erroredi valutazione e cosa accadenel nostro cervello prima di

commettere un errore? L’obiettivo diuno studio realizzato da una equipedi ricercatori della FondazioneS.Lucia Irccs , della Sapienza e del-l'Università di Roma "Foro Italico" (DiRusso, Spinelli, Lucci, Berchicci ePerri) è stato quello di analizzarequali meccanismi neuro cognitivisiano alla base di queste situazioni.Il tipo di errore studiato è stato ilfalso allarme ovvero la risposta erro-nea ad uno stimolo a cui non si sa-rebbe dovuto rispondere. L’attivitàcerebrale è stata registrata mediantel’analisi dei potenziali evento-corre-lati (ERPs) in un compito di discrimi-nazione visiva di presa di decisioneattraverso la pressione di un pul-

sante. Diversamente dagli studi pre-cedenti, è stata studiata anche l’atti-vità cerebrale che precedel’esecuzione dell’errore. I risultatihanno mostrato che quando si fa unosbaglio del genere (falso allarme) nonè perché eravamo distratti o perchénon abbiamo visto bene; al contrario,

le prove con risposta errata hannomostrato una significativa riduzionedell’attività della corteccia prefron-tale associata al processo decisio-nale che consente di associare ad uncerto evento la nostra risposta moto-ria. Questo processo di presa di deci-sione sembra avvenire nella corteccia

insulare anteriore: raggiunge il suopicco di attività a 310 ms dopo l’ap-parizione dello stimolo visivo (ovverocirca 150 ms prima della risposta mo-toria nel presente paradigma). I risul-tati suggeriscono quindi cheun’erronea elaborazione a livello de-cisionale nell’associazione tra evento

esterno e risposta induce i soggetti adecisioni precipitose ed inaccurate,costituendo il principale motivo di er-rore in un compito di presa di deci-sione. Infine, analisi di localizzazionecerebrale hanno indicato l’insula an-teriore destra come una delle princi-pali sorgenti dei un’attività cerebralenota come error positivity, che inter-viene quando ci rendiamo conto diaver commesso un errore.In conclusione eseguire un’azione

sbagliata, non richiesta o inappro-priata, non deriva da disattenzione oignoranza verso un evento che non ri-chiede il nostro intervento, ma dauna risposta azzardata che non va abuon fine. In altre parole, certi errorisi fanno per fretta poiché non si dàtempo al cervello di accumulare suf-ficienti evidenze per agire.

Eseguire un’azione sbagliata, non richiesta o inappropriata, non derivaspesso da disattenzione o ignoranza ma da una risposta azzardata chenon va a buon fine. In altre parole, certi errori si fanno per fretta poichénon si dà tempo al cervello di accumulare sufficienti elementi per agire

Ilde Coiro

di Marco De Leo

Cosa accade nel nostro cervelloprima di commettere un errore

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Laziola delSSanità Lazio LA MAPPA DEL POTERE sabato 5 settembre 2015 pagina 10

Tante poltrone in gioco,comincia la giostra

Alla fine sarà una rivoluzione

Manca solo il calcio d'inizio, poi la partita si accenderà esarà durissima. Tante poltrone in gioco, la mappa del po-tere sanitario laziale entro poche settimane non sarà più

la stessa. Si parte con il decreto che divide nuovamente ciò cheZingaretti ha indebitamente unito, i due Irccs Ifo-Spallanzani.Si sagià che allo Spallanzani è stata designata Isabella Mastrobuono,che sta completando una serie di iniziative a Frosinone prima dispostarsi a via Portuense a Roma. L'attuale responsabile dei dueenti unificati, Marta Branca, resterà al vertice dell'Ifo? Tutti scom-mettono di sì. Ma direttore sanitario e amministrativo? C'è dascommettere che la Mastrobuono vorrà persone fidate. A Frosinonefinirà Quintavalle, oggi dg alla Asl RmF (Civitavecchia), dove si li-bererà di conseguenza una poltrona di tutto rispetto. Ma non è fi-nita, perché con questo giro uscirà di scena il direttore generaledella Asl di Viterbo, Macchitella. Un avvicendamento nella Tusciaera previsto da tempo, il momento è arrivato. Ciò che non era pre-visto, ma che si verificherà, è la nomina di un nuovo direttore ge-nerale al Policlinico Universitario S.Andrea, posto rimasto vacanteper lo scandalo del "caro estinto" che ha travolto il titolare Bian-coni. Sul tavolo c'è anche il problema dell'accorpamento AslRMBe C, che andrà a regime entro l'anno. Tocca ad un commissario,ma chi può essere? Saitto (RmC) è in disgrazia, potrebbe finire inRegione, De Salazar (RMB) gode della massima fiducia e ha dimo-strato di saper far bene e con equilibrio. Riassumendo, ci sono di-verse poltrone di peso da assegnare e nei corridoi della Regionecircolano molti nomi. Ripa di Meana, un cavallo di ritorno, il giovaneD'Alba, l'outsider Panella. La cortina fumogena impedisce di ca-pire. Stanno tutti in attesa vicino al telefono e davanti al computer.Quando tutto sarà finito la mappa risulterà ampiamente rinnovata.E Zingaretti non avrà attenuanti.

Asl Roma A CENTRO STORICOCommissario Angelo DaneseDirettore sanitario Barbara GiudiceandreaDirettore Amministrativo Alessandro Moretti

Asl Roma B CENTRO STORICODirettore Generale VITALIANO DE SALAZAR

Direttore sanitario Vittorio Amedeo Cicogna Direttore Amministrativo Sabrina Cenciarelli

Asl Roma C EUR E DINTORNIDirettore Generale CARLO SAITTO

Direttore sanitario Marina CapassoDirettore Amministrativo Silvia Cavalli

Asl Roma D DA TRASTEVERE A OSTIADirettore Generale Vincenzo Panella???Direttore sanitario Flavia Simonetta PirolaDirettore Amministrativo Paolo Farfusola

Asl Roma E DAL VATICANO A BRACCIANODirettore Generale Angelo DaneseDirettore sanitario Mauro Goletti Direttore Amministrativo Maria Velardi

Asl Roma F CIVITAVECCHIADirettore Generale Giuseppe Quintavalle???Direttore sanitario Francesca Milito Direttore Amministrativo Lauro Sciannamea

Asl Roma G TIVOLI, GUIDONIA, SUBIACODirettore Generale GIUSEPPE CAROLI

Direttore sanitario Domenico BraccoDirettore Amministrativo Daniele Aguzzi

Asl Roma H CASTELLI, ANZIO, NETTUNODirettore Generale FABRIZIO D’ALBA???Direttore sanitario Narciso MostardaDirettore Amministrativo Francesca Merli

Asl ViterboCommissario LUIGI MACCHITELLA

Direttore sanitario Antonio BrayDirettore Amministrativo Daniela Donetti

Asl FrosinoneDirettore Generale Giuseppe Quintavalle???Direttore sanitario Roberto TestaDirettore Amministrativo Mario Piccoli Mazzini

Asl LatinaDirettore Generale MICHELE CAPOROSSI

Direttore sanitario Alfredo CordoniDirettore Amministrativo Vania Rado

CommissarioFacente funzioneA rischio?VacanteIn uscita a

LEGENDA

San Giovanni AddolorataDirettore Generale ILDE COIRO

Direttore sanitario Stefano Pompili Direttore Amministrativo Massimiliano Gerli

Sant’AndreaDirettore Generale Lorenzo Sommella ffDirettore sanitario Lorenzo SommellaDirettore Amministrativo Paola Longo

San Filippo NeriCommissario Angelo Tanese Direttore sanitario Mauro GolettiDirettore Amministrativo Maria Luisa Velardi

San Camillo ForlaniniDirettore Generale Antonio D’UrsoDirettore sanitario Francesco CorteseDirettore Amministrativo Alessandro Cipolla

Policlinico Universitario Umberto IDirettore Generale Domenico AlessioDirettore sanitario Amalia AlloccaDirettore Amministrativo VACANTE

AZIENDE OSPEDALIERE

Asl RietiDirettore Generale Laura FigorilliDirettore sanitario Marilina ColomboDirettore Amministrativo Manuel Festuccia

SpallanzaniDirettore Generale Mastrobuono ???Direttore sanitario Marina Cerimele ???Direttore Amministrativo Guglielmo di Balsamo???

Ares 118Direttore Generale MARIA PAOLA CORRADI

Direttore sanitario Domenico Antonio IentileDirettore Amministrativo Francesco Malatesta

IfoDirettore Generale Marta Branca ???Direttore sanitario Marina CerimeleDirettore Amministrativo Guglielmo di Balsamo

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sabato 5 settembre 2015 pagina 11 RUBRICHE

♈ Ariete (21 Marzo - 20 Aprile)Siete come sempre i più in gamba dello Zo-diaco e Marte e Venere vi favoriscono inamore e in famiglia; però Mercurio, in opposi-zione, vi invita alla prudenza; cercate di siste-mare gli affari e, se avete ripreso il lavoro finitele ferie, evitate i contrasti con i colleghi e i su-periori.

♉ Toro (21 Aprile - 21 Maggio) Tolta una Venere ostile, che vi invita ad esserepiù tolleranti con il partner e con i figli, Giove eSole positivi, invece, vi offrono molte possibilitàe, anche se avete sofferto di una certa stan-chezza e di disturbi vari per via di Saturno op-posto, ora potrete recuperare una forma fisicamigliore.

♊ Gemelli (22 Maggio - 21 Giugno)Venere e Marte vi favoriscono negli incontrisentimentali nati questa estate; Mercurio, po-sitivo, vi aiuta nella professione e negli affari.Sole e Giove nel segno della Vergine vi invi-tano ad essere più sereni e disponibili neiconfronti dei parenti e, in particolare, di quellipiù anziani.

♋ Cancro (22 Giugno - 22 Luglio)Una certa tendenza alla indecisione, portatada Mercurio in Bilancia negativo vi rende menopronti ad agire; per fortuna Nettuno in trigonovi offre i giusti suggerimenti e aumenta la vo-stra creatività; buon periodo per giornalisti escrittori, particolarmente fertili di buone idee nelcorso della settimana.

♌ Leone (23 Luglio - 22 Agosto)Saturno, negativo, vi impegna molto nel la-voro; Marte e Venere positivi, però, vi favori-scono nel settore affettivo; sarete ricambiati inamore e, per chi sembrava senza prospettive,si apriranno percorsi di grande interesseanche all’estero.

♍ Vergine (23 Agosto - 22 Settembre)Questo è il mese del vostro compleanno percui, favoriti da Giove e Sole nel segno, poteteanche pensare a rendere stabile un rapporto(convivenza o matrimonio). Plutone, inaspetto più che positivo, rafforza il vostro ca-rattere e favorisce, in particolare, il successoin campo lavorativo.

♎ Bilancia (23 Settembre - 22 Ottobre)Se siete tornati al lavoro, Mercurio nel vostrosegno vi invita a guardare avanti con ottimi-smo, diplomazia e con il vostro senso innatodella giustizia anche le più complicate que-stioni d’ufficio. Momento di successo caratte-rizzato anche da un ritrovato spirito giovanile.

♏ Scorpione (23 Ottobre-22 Novembre)Anche se Venere e Marte nel segno del Leoneper voi sono ancora negativi e provocano dif-ficoltà e conflitti nella sfera amorosa, fortuna-tamente il giorno 7 una bella Luna nel segnoamico del Cancro favorirà anche i vostri rap-porti sentimentali, e le riconciliazioni. AncheNettuno contribuirà ad accrescere le vostre ri-sorse energetiche, fisiche e spirituali.

♐ Sagittario (23 Novembre-21 Dicembre)Sole e Giove, nel segno della Vergine, preten-dono da voi maggiore impegno nel lavoro.Mercurio favorevole dal segno della Bilancia,favorisce gli incontri per tutti voi che siete sem-pre molto socievoli. Infine Venere e Marte nelsegno del Leone vi fanno sentire molto amatie vi procurano soddisfazioni anche dai figli.

♑ Capricorno (22 Dicembre - 20 Gennaio)C’è molta serenità nella vostra sfera sentimen-tale; Mercurio, negativo in Bilancia, vi può pro-curare qualche fastidio nella sfera lavorativa;siete però compensati da Sole e Giove, chesono positivi nel segno della Vergine e che vifavoriscono soprattutto nei rapporti affettivi.

♒ Acquario (21 Gennaio - 18 Febbraio)Mercurio positivo in Bilancia, che vi fa dimenti-care le complicazioni create da Venere e Marte,in opposizione, ma anche quelle di Saturno inquadratura, che vi può indurre a commetterequalche errore, anche banale: fate molta atten-zione ed evitate distrazioni quando lavorate.

♓ Pesci (20 Febbraio - 20 Marzo)Sole e Giove opposti vi rendono irrequieti inquesta settimana; fidando in Nettuno e Sa-turno, che sono positivi, cercate di circondarvidelle persone giuste; potete gettarvi sia nellostudio che nel lavoro, perché Saturno in Scor-pione vi dona una particolare spinta creativa.Giove e Sole, opposti, vi possono creare di-sagi dal punto di vista fisico; siate particolar-mente parchi e attenti nell’alimentazione.

LE MANIE ASTROLOGICHEdi Patrizia Tamiozzo Villa

con leggerezza e ironia, alcune caratteristiche ricorrenti, quelle un po'maniacali, dei segni zodiacali. L'astrologia semplice e divertente

(5-11/settembre 2015)

Estate anomala quest’anno: con le recentiabbondanti piogge e poi con il caldo diquesti giorni stanno spuntando in quan-

tità abbastanza importante i funghi porcini. Que-sti si differenziano un po’ da quelli che troviamonel periodo di ottobre, ma sono buoni ugual-mente. Si dice che il re del bosco non sia il lupo,ma il fungo porcino, qualunque sia la sua prove-nienza. Il porcino cambia nel sapore e nell'inten-sità del colore del cappello , in linea generalecomunque la sua forma è uguale in tutta la peni-sola italiana. E’ con questa varietà di fungo, sem-pre appetibile, che voglio proporvi questa ricetta.

SCALOPPINE AI FUNGHI PORCINIIngredienti per 4 persone8 fettine tagliate sottili di filone di maiale1 noce di burroolio di oliva q.b.sale q.b.farina q.b.20 cl di vino bianco200 grammi di funghi porcini freschiLa preparazione di questa ricetta è molto sem-plice: si comincia facendoci tagliare dal macellaio- ma possiamo farlo anche noi - le fettine di ma-iale molto sottili, cosi cuociono prima. Dopo averlavato i funghi, li tagliamo a fettine e quindi pas-siamo alla cottura. Prendiamo una padella antia-derente, versiamo al suo interno un po’ di olio dioliva e due pezzi di aglio, che facciamo soffriggereper bene prima di togliere. A quel punto met-tiamo in padella i funghi e li facciamo cuocere afuoco moderato per circa 20 minuti. Aggiustiamodi sale e pepe e li mettiamo in un contenitore.Ora passiamo alla carne: prendiamo le fettine dimaiale e le passiamo nella farina sia da un lato chedall'altro. Riprendiamo la padella antiaderenteche avevamo utilizzato per cuocere i funghi, met-

tiamo al suo interno tre noci di burro e un filod'olio, facciamo sciogliere il tutto per bene e poimettiamo le fettine di maiale e le facciamo roso-lare due minuti da un lato e due minuti dall'altro.Sfumiamo con il vino bianco possibilmente seccoe non molto corposo, quando facciamo evaporareil vino con una fiamma allegra. Quando sarà sfu-mato il vino, abbassiamo la fiamma e aggiun-giamo i funghi che avevamo trifolato e unmestolo di acqua; quindi continuiamo la cotturaper circa 5 minuti, dopo di che controlliamo disale e pepe.Prendiamo 4 piatti piani e mettiamo al loro in-terno due fettine di maiale e sopra un mestolo difunghi un po’ di prezzemolo tritato per decora-zione e serviamo a tavola ben caldi.

ABBINAMENTO:Questo piatto, per via della presenza dei funghi,si può abbinare bene con un bianco secco nonmolto corposo. Noi consigliamo o un Terre diCosenza o un Cirò bianco servito fresco. Davveroun abbinamento squisito.

PAROLA DI CHEFIl palato non può attendere: ecco

i primi funghi porcini d’estate

UNA RICETTA DI CARNE SEMPLICE E SAPORITA

di Piero Cantore

Il ristorante si trova vicino aiMusei Vaticani e a pochipasso dal mercato Trionfale.Le materie prime quindi sonosempre freschissime e perquesto motivo il menu cambiaquotidianamente. Tra le varieportate, molto buoni gli gnoc-chi, fatti in casa, se ne pos-sono scegliere 6 tipi.Ambiente molto familiare e in-formale, massima cura per icommensali, a disposizione45 coperti.

Non rinunciare ad una cena fuori...il Sistorante propone

il menù light Carpaccio di spigola

Vermicelli al pomodoro fresco basilico e scampi

oppureGamberoni grigliati accompagnati

da pinzimoniotagliata di ananas e kiwi

un calice di vino bianco chardonnayEuro 25 a persona

SISTORANTEVia Tolemaide 17 - Roma

Tel. 0664521715

SISTORANTELa ricetta di SistoTonnarelli alle alici di Cetara

vai al SISTORANTE con

e avrai uno sconto del 10%

PreparazioneMettere in una padella olio e pomodori con uno spicchio di aglio, rosolare il tutto, sfu-mare con un bicchiere di vino bianco, aggiungere quindi le alici, i capperi e le olive.Lasciare cuocere ancora per pochi minuti. A parte lessare la pasta, scolarla e mante-carla con il condimento preparato. Servirla con una spolverata di pecorino.

Ingredienti per 4 persone

500 grammi di alici fresche pulite500 grammi di tonnarelli all'uovo freschi200 grammi di pomodori pachino100 grammi di olive tagliareuna manciata di capperi di Pantelleriaolio, sale e pepe quanto basta

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RUBRICHEsabato 5 settembre 2015 pagina 13

1° GELATERIA MILLENNIUM

Piazza Santa Mariadelle Grazie2/A

2° GELATERIA SPLASH

Via Eurialo 104

3° LEMONGRASS

Via Barletta 1Via Ottaviano 29

4° GELATERIA RETRO’Via Baldo degli Ubaldi 118

5° IL GELATO DI SAN CRISPINO

Via Acaia 56 Via della Panetteria 42 Piazza della Maddalena 3

6° STRAWBERRY FIELDSVia Tor de Schiavi 287

7° MIELE E CANNELLAVia Oderisi da Gubbio 71

8° GELATERIA LUBRANOVia Renzo Rossi 89

9° GELATERIA GORIPiazza Menenio Agrippa 8

10° LA ROMANAVia Cola di Rienzo 2

LA CLASSIFICA

Gusti

Pistacchio

Ricotta e fichi

Banana e noci

Cioccolato all’arancia

Cannolo siciliano

Crema pasticcera

I GUSTI PREFERITI

ATTENDIAMO I VOSTRI SMS AL 351 2366300I 10 messaggi più simpatici, originali, divertenti, riceveranno in omaggio un libro sulle gelaterie e le cornetterie romane e un invito a prendere un gelato con noi,

in una delle gelaterie da voi premiate attraverso gli sms.

SMS LINE (Tel. 351.2366300),

SCELTI TRA GLI SMS ARRIVATI IN REDAZIONE

- Gelateria Millennium. Gusto Cassata Siciliana

- In via Ugo Ojetti 466 al 466 CAFÈ ho trovato un gelato come quando ero pic-colo, uno zabaione come quello delle nonne… per non parlare del gusto Dark

rum mmmmmm… e buonissimi anche i cremolati… da provare

- Gelateria Splash via Eurialo. Gusto preferito Zabaione

FUORI PISTA

Gelato a pranzo e cenaProcede con l’aiuto dei lettori il nostro viaggio tra locali e gusti più amati. La classifica varia e si aggiorna,

in base alle segnalazioni e agli sms. E le sorprese non mancano

ALLA RICERCA DELLE GELATERIE MIGLIORI LONTANE DAI CIRCUITI DEL GRAN TURISMO

Una gelateria, anzi in realtàsono due a qualche centi-naia di metri di distanza nel

quartiere Prati di Roma, a duepassi dalla Metro Ottaviano edalla Basilica di San Pietro.Stiamo parlando di Lemongrass,la gelateria artigianale di Romache ha il gusto della tradizioneitaliana, grazie alla produzione diun gelato biologico e di qualità.Una realtà nuova e giovane magià in grado di rivoluzionare l’of-ferta del gelato a Roma, con gustisempre vari e pieni di novità. Il personale è gentile e acco-gliente, sa consigliare i gusti eoffre a tutti i clienti l’opportunitàdi provare qualche gusto nuovoed esclusivo. L’ambiente è moltoaccogliente e familiare, soprat-tutto la gelateria di Via Barlettache, oltre ai turisti, è utilizzata damolti clienti per una piccolapausa dal lavoro. Sì, perché la ge-lateria Lemongrass offre non sologelati, ma anche caffè, brioches(fatte con pasta madre), frutta,granite e qualche specialità distagione. Consigliata e adatta achi vuole scoprire gusti semprenuovi in un ambiente fresco, pia-cevole e contempo- raneo, ai ve-

gani e ai celiaci grazie anche aiconi senza glutine. Un’attenzione specifica è dedi-cata all’eliminazione del lattosio,dei grassi idrogenati aggiunti e ditutti quegli elementi che impedi-scono alla bontà del gelato arti-gianale di acquisire una qualitàuniversale. Chi ha provato i gustiparla di nocciola e pistacchio in-superabili come il cioccolato fon-dente. Molto buona la frutta. La

panna è fresca. E anche iprezzi sono contenuti, conporzioni molto generose ri-spetto al cono. Alcuni clienticon quel cono gelato ci fannoil pranzo.

Cortesia, disponibilità e simpatiadel personale fanno da colonnasonora. E alcuni clienti tornanovolentieri anche per loro, perscambiare una parola.I laboratori interni ai punti venditagarantiscono una produzione delgelato quotidiana, per una fre-schezza sempre riconoscibile alpalato, con ingredienti prove-nienti dalle eccellenze delle re-gioni italiane: dal pistacchio di

Bronte dop alla nocciola piemon-tese “tonda gentile”, tutti i gustisono selezionati in base alle mi-gliori stagionalità e provenienze.Il gusto migliore? Difficile sce-gliere. Parlando con i clienti,quello più gettonato è il gusto “le-mongrass”: cioccolato bianco,praline di cereali e deliziosacrema al limone. Lì è racchiusatutta la tradizione artigianale diLemongrass!

LEMONGRASSVia Barletta, 1 – 00192 Roma |

tel. 06 3725774Via Ottaviano, 29 – 00192Roma | tel. 06 39723524

www.lemongrass.it

LEMONGRASS, IL PIACERE NATURALE TUTTI I GIORNI

Due clienti d’eccezione: a sinistra Sarah Jessica Parker, sopra Luca Giurato

Page 14: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 5 SETTEMBRE 2015

sabato 5 settembre 2015 pagina 14RUBRICHE

direttore responsabileGiovanni Tagliapietra

redazionevia Boezio, 6 00193 ROMA

tel. 06 32 80 34 81 - fax 06 32 80 34 00 [email protected]

editoreIL NUOVO CORRIERE EDITORIALE SRL

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Arti grafiche Boccia spavia Tiberio Claudio Felice, 7

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registrazioneTribunale di Roma

n° 266 del 27 novembre 2014

o sull’incontro con lo scrittore israeliano EtgarKeret che con Corrado Ruggeri racconterà TelAviv, città frizzante, sveglia 24 ore al giorno, lan-

ciata verso il futuro. Da segnalare ancora,martedì 8 settembre alle 21, l’incontrocon il rabbino capo di Roma Riccardo DiSegni e il futurologo israeliano DavidPassig. Il festival chiude mercoledì 9 condue appuntamenti a Palazzo della Cul-tura, a partire dalle 19,30 e interamentededicati all’animazione e alle eccellenzeisraeliane di questo settore.

Festival Internazionale di Letteraturae Cultura Ebraica

Da sabato 5 a mercoledì 9 settembre 2015

Ingresso libero fino ad esaurimento postiInfo e programma dettagliato 060608

Torna a Roma, dal 5 al 9 set-tembre, il Festival interna-zionale di letteratura e

cultura ebraica, nel quartiere delVecchio Ghetto Demolito, caratte-rizzato anche quest’anno - edi-zione numero otto - dalla presenzadi numerosi ospiti internazionali eda una proposta culturale che spa-zia dalla letteratura all’arte, dalladanza al teatro, dal cinema alla mu-sica fino alla tecnologia, visto chetutto ruoterà attorno al temascelto, “Around the Future”, vale adire l’impatto della tecnologia sullavita quotidiana. Ad inaugurare ilfestival, sabato 5 settembre, il tra-dizionale appuntamento con laNotte della Cabbalà, maratona se-rale di eventi culturali dedicata allamistica ebraica, con incontri, le-zioni, mostre, musica, degusta-zioni, che si alterneranno dalle 21all’1,30 tra lungotevere De’ Cenci,via del Portico D’Ottavia e via Are-nula. Il Museo Ebraico e la GrandeSinagoga saranno straordinaria-mente aperti con ingresso libero apartire dalle 22.E se la Notte della Cabbalà restal’appuntamento più atteso, neigiorni successivi il festival riservaappuntamenti non meno interes-santi. A partire da quelli in pro-gramma domenica 6 al Palazzodella Cultura, incentrati sul cibocome cultura della comprensione,

V olge al termine la stagione estiva deiconcerti romani ma diversi assi nellamanica devono essere ancora calati.E’ questo il caso del prossimo live chechiude la manifestazione Postepay

Rock in Roma, svoltasi anche quest’anno con grandesuccesso di pubblico presso l’Ippodromo delle Ca-pannelle in via Appia. Giungono infatti nella capitaledomenica 6 settembre (biglietti € 50), per l’unicadata italiana, gli statunitensi Linkin Park, una delleband di maggior successo commerciale a livello mon-diale. Una dimostrazione di come, pur partendo dabasi musicali decisamente poco convenzionali, sipossa costruire una carriera artistica che ha permessoalla band di Los Angeles di vendere più di sessantamilioni di copie dei loro album. La formazione diChester Bennington e Mike Shinoda ha infatti sa-puto coniugare in maniera quasi perfetta, nel corsodegli anni, generi come il nu-metal, il rock alterna-tivo, l’elettronica e l’hip hop ad una sensibilità melo-dica che rende ogni loro brano unico per costruzionemusicale e scelte interpretative. Due originali voci so-liste alternate fra innesti rap, accattivanti armonie epiù aspre soluzioni nu-metal sono fra le principali ca-ratteristiche di album molto amati e premiati nellevendite come quello d’esordio, intitolato “HybridTheory” (2000), sino ad arrivare al recente “HuntingParty” che costituirà l’ossatura dell’atteso live capi-tolino. E, come se non bastasse, ad aprire le danze cipenseranno i franco-canadesi Simple Plan, special

guest della serata ed altro gruppo di grande successoa livello internazionale. L’originale punk- rock popdella band di Pierre Bouvier & Co. è, infatti, moltopopolare e, attraverso album apprezzati, come “NoPads, No Helmets… .Just Balls” e “Still Not GettingAny….” , ha conquistato menti e cuori di fan sparsiin tutto il mondo.In attesa di un nuovo lavoro, il suc-cessore di “Get Your Heart On!” del 2011, che i SPstanno terminando in questi giorni e del quale, pro-babilmente, daranno qualche anticipazione in occa-sione del concerto romano. Eutropia, l’altra importante manifestazione in corsoal Testaccio - Città dell’Altra Economia, invece nonchiude ancora i battenti ed ha in programma altri dueinteressanti live. Mercoledì 9 settembre(biglietto €15) tocca al calabrese Dario Brunori (in arte Bru-nori Sas) con il suo “Brunori Srl: una società a re-sponsabilità limitata”, nuovo tour del cantautore, inscena da marzo nei principali teatri italiani. Per laprima volta Dario Brunori si cimenterà con uno spet-

tacolo in bilico tra cabaret, teatro canzone e concerto,dove a monologhi intimisti (ma non troppo), che lovedranno spogliato della sua chitarra, si alternerannoi brani del suo repertorio in un set completamenterinnovato. Giovedì 10 settembre (biglietto € 22), in-vece, Carmen Consoli festeggerà i 40 anni di Amne-sty International Italia. Naturalmente, oltre a ribadireil suo impegno sociale, la “cantantessa” siciliana avràmodo di presentare al pubblico romano il nuovo ecoinvolgente live “L’abitudine di tornare Tour” nelquale trovano posto molte composizioni tratte dal-l’omonimo e recente suo fortunato lavoro.

Postepay Rock in RomaIppodromo delle Capannelle

Via Appia Nuova 1245, RomaEutropia

Campo Boario, Testaccio. Città dell’altra Economia

Lungotevere Testaccio e largo Frisullo, Roma

ULTIMI CONCERTI A ROCK IN ROMA E AL FESTIVAL DI TESTACCIO SCELTI PER VOI

Il meltin polt dei Linkin park a CapannelleBrunori sas e Consoli a Eutropia

Nessun dorma, è la Notte della Cabbalà AL VECCHIO GHETTO IL FESTIVAL DI LETTERATURA E CULTURA EBRAICA

Non solo mostre, ma anche tantamusica e concerti fino al 20 set-tembre al festival internazionale

d’arte “Per Appiam 2015”, che si tienefino al 20 settembre prossimo all’in-terno del Parco Regionale dell’Appiaantica, negli spazi della Sala Nagasawadell’Ex Cartiera Latina. In questa quartaedizione della kermesse pittura, mu-sica, scultura e fotografia dialoghe-ranno tra loro per esplorare il tema dell’“immagine del suono”, scelto comechiave di volta della manifestazione, ar-ticolata in una mostra d’arte e in una

rassegna di concerti. Ad esporre le loro opere saranno i pit-tori Giovanni Carpentieri, Stefania Di Fi-lippo, Simone Di Micco, ArmandoPelliccioni e Roberta Pugno. Alle lorocreazioni si affiancheranno le sculturedi Paolo Camiz,, Orazio Cordischi, Mau-rizio Gaudenzi e le fotografie di France-sco Gentile e di Stefano Giorgi. Quantoai concerti, si comincia oggi alle 18 coni Ribellula, che coniugano strumenticlassici come il flauto traverso e il sas-sofono ad altri etnici. Musiche baroc-che, elettronica, musica da camera,

ritmi etnici si mescoleranno per darevita a inedite contaminazione negli ap-puntamenti musicali di domenica 6 set-tembre, venerdì 11, sabato 12,domenica 13 (due i concerti in pro-gramma, alle 11,30 e alle 18), e ancoravenerdì 18, sabato 19 e domenica 20.

Per Appiam 2015Fino al 20 settembre 2015

Sala Nagasawa, ExCartiera LatinaVia Appia Antica 42

Info e programma dettagliatowww.ipaziaimmaginepensiero.org

FINO AL 20 SETTEMBRE IL FESTIVAL PER APPIAM

Tra musica e arte ecco “l’immagine del suono”

FONTANONESTATEMaria Paiato in scenaSarà la grande Maria Paiato a con-cludere questa edizione di Fonta-nonestate. Domenica 6 settembre,alle 21, alla Mostra dell’AcquaPaola al Gianicolo, l’attrice inter-preterà “Poltrondamore” di AlbertoSavinio, a cura di Enzo Aronico. Biglietti da € 13 a € 18

SCUDERIE DEL QUIRINALEMilagro Acustico

In occasione della mostra dedicataall’arte della civiltà islamica oggi

alle 21, alle Scuderie del Quirinaledi via XXIV Maggio 16, è in pro-

gramma il concerto di Milagro Acu-stico Medina Sound, uno dei nostri

gruppi musicali più interessanti eamati dal pubblico per la ricerca

sulle tradizioni sonore del Mediter-raneo.

Biglietti da € 4 a € 8; info 060608

ALL’OMBRA DEL COLOSSEODue sere tutte da ridereUltimi due appuntamenti all’Ombradel Colosseo. Oggi alle 21,45 sonodi scena Pablo & Pedro con “Anchegli avvocati hanno un cuore”. Do-mani, domenica 6 settembre, granfinale con Alessandro Di Carlo e ilsuo show “Come viene viene”. DiCarlo travolge, provoca, emozionae spiazza gli spettatori, analiz-zando vizi e virtù della società pas-sata e presente. Biglietti da € 13 a € 18; info 366 4188060

IN PRIMA FILA

di Tonino Merolli

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Laziola delSSanità Laziosabato 5 settembre 2015 pagina 15

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VATICANO - AURELIA GREGORIO VII MIRIAM SNCPIAZZA S.MARIA ALLE FORNACIEDICOLA SAN PIO X VIA SAN PIO X N. 16BIGI EUGENIOLARGO D. COLONNATO SNCULTIMA NOTIZIA SAS VIA GREGORIO VII N. 55VVV SAS DI ROBERTO VVIA BALDO DEGLI UBALDI N 21FERRI BRUNA VIA GREGORIO VII N 340DARIMA E C SNCLARGO JACOBINI SNCPACINELLI M.GRAZIALARGO GALAMINI N 192SCHINOGOI STEFANO VIA BALDO DEGLI UBALDIRENZI MARCOVIA S. SILVERIO VIA GREGORIO VIITRABALZINI ALESSANDROPIAZZA PIO XIIFEDERICO ALESSANDROVIA AURELIA N 560

TIBURTINA – VERANO - S.LORENZOJ. & D. DI COSTA JACPIAZZALE DEL VERANO N 38APPA SAS DI MASSIMOVIALE IPPOCRATE SNCNUOVO CATALDO 2PIAZZALE STAZIONE TIBURTINAFI.NA PELLEGRINI FSPIAZZA DEI SICULI N 16GIACOMINI VIA C. FACCHINETTI N 4NEW STORE SNCLARGO BELTRAMELLIANTONINIVIA DEI DURANTINI N 267MARTUFI ANTONIOVIA DEI SARDI N 79FERRARI ALESSANDROVIA TIBURTINA N 111QUINTO FABIO MASSIMOPIAZZALE ALDO MORONUOVO CATALDOINTERNO STAZIONE TIBURTINA

PORTA PIA – NOMENTANA TALENTI – SALARIA – BOLOGNAMONTE ROTONDOAMBROSI GIULIOCORSO ITALIAROMANELLO LUCAVIA PO/ VIA SALARIADE CAROLIS ILARIACORSO TRIESTE N 90FIORELLI GIOVANNICORSO ITALIA N 34CAPPELLA LUCIANOVIA G. BONIANDREI EMANUELEVIA SARDEGNA/ VIA VENEZIACELLETTI MAURIZIOVIA NOMENTANA NUOVAPERRI FRANCESCO 2VIA GASPARA STAMPAODORISIO MASSIMOLARGO RUSSELCERVONE ALESSANDROPIAZZA ACILIA

PERUGINI LUCA SASPIAZZA FIUME/ CORSO ITALIADE ANGELIS EUGENIOVIA SIMETO N 41/BSPADARO LUIGI VIA SANTA COSTANZA VIA NOMENTANAPRIMOLI SAS DI PEDUZVIA RENATO FUCINI VIA DAVANZATIFARNETTI SNC VIA NOMENTANA N 591/AMA.SA SNC DI HOSSAINSTAZIONE ROMA NORDFOFFI SERGIOPIAZZA VESCOVIOMAIONE ALESSANDROPIAZZA ORESTE TOMASSIEDICOLA TERESA DI TEVIALE DI VILLA GRAZIOLIQUARESIMA ANDREA VIA NOMENTANA N 474MADDALENA FRANCESCO PIAZZA DI PORTA PIAMAESANO PASQUALEPIAZZA SEMPIONEGORELLO ANDREAVIALE SOMALIA N 98PACINELLI PAOLOVIALE LIEGI/ VIA CIMAROPAGLIANI RITAVIA NOMENTANA/ S.AGNESEPERUGINI ANDREA SASPIAZZA CRATI N 31-32PROIETTI FRANCOVIA D. MENICHELLA N 1MARCHETTI RITAPIAZZALE ADRIATICOLA BILANCIA SNC DI MVIA L. MANCINELLI N 5HVTP SRLPIAZZA ARMELLINI N 11ORLANDO CHRISTIANVIA NOMENTANA CORSO TRIESTEFARINELLI GIANFRANCOVIA ADRIANO FIORI N 25PALUMBO ANTONIO MARIPIAZZA BOLOGNA N 1EDICOLA STUDER DI GIVIA A. TORLONIA N 15VIEZZOLI MARCOVIA XX SETTEMBRE N 26SCOLA GIULIO VIA TRIPOLI N 84/BVITELLI MAURIZIOVIA FLAVIA N 52BERNACCHIA SILVANAPIAZZA ALESSANDRIAIANNARILLI VINCENZOVIA XX SETTEMBRE N 124BELLINI MASSIMILIANOVIA GARIGLIANO N 29CHICCO BARBARAPIAZZA DON GIOVANNI MINZONIMONTE ROTONDO

CASSIA – OLGIATASEDOLA CLAUDIOVIA CASSIA N 876BALDONI ROMANO LARGO SAN GODENZO N 1DI MARCO VIA CASSIA KM 13700BRUGÈ RENATOVIA CASSIA N 1275SETTE ROBERTOVIA VITTORIO DE SICA – OLGIATABORRECA SALVATOREVIA CASSIA N 993/995BARCA MARCO 2VIA CASSIA KM 19400CAMPOSEO ALFONSOVIA DEI DUE PONTI N 190

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