IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - MARTEDI' 29 SETTEMBRE 2015

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di Roma e del Lazio MARTEDÌ 29 SETTEMBRE 2015 numero 50 anno I - 1 euro Il Nuovo Corriere Nuovo Corriere Il E adesso abbiamo definitiva- mente toccato il fondo. E risalire sarà difficilissimo. Se anche Papa Francesco sbu- giarda Ignazio Marino in diretta, davanti alla platea dei giornalisti, resta poco da fare per mantenere un profilo decente. Meglio sarebbe uscire di scena con dignità, ma un cambio alla guida della capitale non è previsto. Siamo nel pieno dell’imbarazzo e dello sconcerto e non è certo un comunicato del Campidoglio a cambiare le cose. Che il Pontefice abbia chiesto i consigli del sindaco per affrontare la comunità di Filadelfia, che Ma- rino li abbia offerti di sua inizia- tiva e poi abbia giocato un po’ sull’equivoco poco importa. Ci hanno raccontato di un sindaco- medico che soccorre due passeg- geri sul volo che lo porta negli Stati Uniti, ci hanno fatto rimbal- zare oltreoceano l’immagine di un Marino circondato da miliardari con il libretto degli assegni in mano, pronti a rimettere a nuovo a loro spese la capitale, tutto fumo. Quello della comunicazione è uno dei problemi cruciali della Giunta Marino, il sindaco ha una armata di addetti stampa che quasi mai sono in grado di “co- prire” efficacemente il loro capo. Anzi, in questi mesi una lunga serie di interventi-boomerang, fuori tempo e fuori registro hanno fatto apparire Marino anche peg- gio di quello che è, e i media ro- mani, per un motivo o per l’altro, sono fin troppo teneri con l’inqui- lino del Campidoglio. La frittata è fatta, tutti chiedevano che cosa ci andava a fare di nuovo in Ame- rica il primo cittadino della Capi- tale e le risposte non erano chiarissime, forse volutamente opache. A cercare sponsor e mece- nati per Roma? Possibile. A ve- dere il Papa? Ad aiutarlo? ? Forse lo aveva detto scherzando e spe- rando di essere preso sul serio, il buon Marino. E adesso, per l’en- nesima volta, tutto il mondo ride di noi. Se anche il Papa scarica Marino abbiamo toccato il fondo PUNTI DI VISTA La mossa del “tecnico” Cantone mette all’angolo Zingaretti Rebecchi a pagina 4 FUORI PISTA Viaggio nelle gelaterie migliori di Roma segnalate dai nostri lettori alle pagine 12 e 13 I l 2 si fermano i mezzi pubblici. I 24mila dipendenti capitolini sono sul piede di guerra per il salario accessorio (dimenticato e sempre postici- pato). L'8 dicembre si apre l'Anno Santo e in- tanto si discute di det- tagli mentre la Capitale è sommersa da problemi irrisolti e forse irrisolvibili. Cià abbandonata alla prova degli scioperi Giocoli a pagina 2 M arrazzo usò una legge voluta da Badaloni per attribuire vitalizi a due cittadini degni di nota (?) e indigenti (?), un attore e una artista. Oggi Zingaretti ha costituito una com- missione ad hoc per individuare altri “cit- tadini illustri che si siano particolarmente distinti, in ambito regionale, nel campo delle arti, delle scienze e delle lettere, che si trovino in stato di indigenza". Ma la sto- ria non è chiara. IL CASO SCENARI Pascucci a pagina 5 segue a pagina 2 All’interno l’inserto di Sanità del Lazio Lazio Lazio la del anità S S NUMERO 50 ANNOI MARTEDÌ29 SETTEMBRE2015 U na dozzina di cantieri aperti dove si lavora senza soste per consegnare tutto almeno alla vigilia del Giubileo. I Pronto Soc- corso degli ospedali romani sono in fer- mento e i disagi - contenuti - per operatori e pazienti sembrano legati ad una buona causa. La consolazione finale c'è: le mi- gliorie nel peggiore dei casi resteranno e consegneranno alla popolazione romana sopravvissuta ai traumi giubilari una serie di servizi migliori. Ma l'aria che si re- spira non è delle più rassicuranti. Ten- sioni, preoccupazioni, polemiche avvelenano l'aria e una grande confusione su chi comanda e su che cosa non facilita l'ordinaria amministrazione. La sanità laziale - e quella capitolina in particolare - è un ambiente difficile e pieno di veleni. Le voci di corridoio parlano di ritardi dif- ficilmente colmabili, di una regia piena di buchi e di ombre. Insomma, la faccia sor- ridente di Zingaretti con il cappellino giallo in visita ai cantieri nasconde le facce preoccupate e le occhiaie dei respon- sabili diretti della giostra. Le nuove-vec- chie ambulanze? Non ci sono, il personale? Ancora non c'è. Il nuovo nu- mero unico per le emergenze che indero- gabilmente andrà in vigore a metà novem- bre? Un buco nero. La corsa per l'Expo di Milano sembra una sciocchezza di fronte a quanto sta accadendo a Roma. Sullo sfondo, un quesito inespresso ma che verrà buono alla resa dei conti finale: ma erano proprio tutti necessari i lavori degli ospe- dali di Roma e Provincia? O qualcuno ci ha marciato? REPORTER Arriva il Giubileo e non sappiamo con quale sanità potremo gestirlo LA MAPPA DEL POTERE DIETRO I FATTI Manager congelati, trattative in corso Ma ormai è chiaro: fino a Natale a pagina 8 a pagina 9 La" rivoluzione" di Zingaretti comincia ad avere il fiato corto Quegli strani vitalizi a persone “illustri” di Giovanni Tagliapietra Il Marino-ter è ai titoli di coda? Il vicesindaco Causi e l'assessore Esposito rischiano di essere ostacoli insormontabili. E i nodi Ama e Atac sono quelli sui quali il sindaco può andare a fondo. Quotazioni in Borsa, ingresso dei privati, problemi troppo grossi per essere affrontati in questa situazione. La mancanza di una vera leadership e di una guida politica rende tuo più difficile. L'imbarazzo del Pd e la difficoltà di uscire dall'angolo con un minimo di dignità Santoro a pagina 3 IN PRIMO PIANO/ È BUFERA IN CAMPIDOGLIO. E IL GIUBILEO SI AVVICINA

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Periodico diretto da Giovanni Tagliapietra www.corrierediroma-news.it www.facebook.com/ilcorrierediromaedellazio

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di Roma e del Lazio MARTEDÌ 29 SETTEMBRE 2015numero 50 anno I - 1 euro

IlNuovoCorriereNuovoCorriereIl

Eadesso abbiamo definitiva-mente toccato il fondo. Erisalire sarà difficilissimo.

Se anche Papa Francesco sbu-giarda Ignazio Marino in diretta,davanti alla platea dei giornalisti,resta poco da fare per mantenereun profilo decente. Meglio sarebbeuscire di scena con dignità, ma uncambio alla guida della capitalenon è previsto. Siamo nel pienodell’imbarazzo e dello sconcerto enon è certo un comunicato delCampidoglio a cambiare le cose.Che il Pontefice abbia chiesto iconsigli del sindaco per affrontarela comunità di Filadelfia, che Ma-rino li abbia offerti di sua inizia-tiva e poi abbia giocato un po’sull’equivoco poco importa. Cihanno raccontato di un sindaco-medico che soccorre due passeg-geri sul volo che lo porta negliStati Uniti, ci hanno fatto rimbal-zare oltreoceano l’immagine di unMarino circondato da miliardaricon il libretto degli assegni inmano, pronti a rimettere a nuovoa loro spese la capitale, tuttofumo. Quello della comunicazioneè uno dei problemi cruciali dellaGiunta Marino, il sindaco ha unaarmata di addetti stampa chequasi mai sono in grado di “co-prire” efficacemente il loro capo.Anzi, in questi mesi una lungaserie di interventi-boomerang,fuori tempo e fuori registro hannofatto apparire Marino anche peg-gio di quello che è, e i media ro-mani, per un motivo o per l’altro,sono fin troppo teneri con l’inqui-lino del Campidoglio. La frittataè fatta, tutti chiedevano che cosaci andava a fare di nuovo in Ame-rica il primo cittadino della Capi-tale e le risposte non eranochiarissime, forse volutamenteopache. A cercare sponsor e mece-nati per Roma? Possibile. A ve-dere il Papa? Ad aiutarlo? ? Forselo aveva detto scherzando e spe-rando di essere preso sul serio, ilbuon Marino. E adesso, per l’en-nesima volta, tutto il mondo ridedi noi.

Se anche il Papascarica Marino

abbiamotoccato il fondo

PUNTI DI VISTALa mossa del “tecnico”Cantonemette all’angoloZingaretti

Rebecchi a pagina 4

FUORI PISTAViaggio nelle gelateriemigliori di Romasegnalate dai nostri lettori

alle pagine 12 e 13

Il 2 si fermano i mezzi pubblici. I24mila dipendenti capitolini sonosul piede di guerra per il salario

accessorio (dimenticatoe sempre postici-pato). L'8 dicembre si aprel'Anno Santo e in-tanto si discute di det-tagli mentre laCapitale è sommersada problemi irrisolti eforse irrisolvibili.

Città abbandonataalla prova

degli scioperi

Giocoli a pagina 2

Marrazzo usò una legge voluta daBadaloni per attribuire vitalizia due cittadini degni di nota (?)

e indigenti (?), un attore e una artista.Oggi Zingaretti ha costituito una com-missione ad hoc per individuare altri “cit-tadini illustri che si siano particolarmentedistinti, in ambito regionale, nel campodelle arti, delle scienze e delle lettere, chesi trovino in stato di indigenza". Ma la sto-ria non è chiara.

IL CASOSCENARI

Pascucci a pagina 5

segue a pagina 2

All’internol’inserto

di Sanitàdel Lazio

LazioLazio

ladel

anitàSSNUMERO 50 ANNO I MARTEDÌ 29 SETTEMBRE 2015

U na dozzina di cantieriaperti dove si lavora senzasoste per consegnare tuttoalmeno alla vigilia delGiubileo. I Pronto Soc-

corso degli ospedali romani sono in fer-

mento e i disagi - contenuti - per operatori

e pazienti sembrano legati ad una buona

causa. La consolazione finale c'è: le mi-

gliorie nel peggiore dei casi resteranno e

consegneranno alla popolazione romana

sopravvissuta ai traumi giubilari una

serie di servizi migliori. Ma l'aria che si re-

spira non è delle più rassicuranti. Ten-

sioni, preoccupazioni, polemiche

avvelenano l'aria e una grande confusione

su chi comanda e su che cosa non facilita

l'ordinaria amministrazione. La sanità

laziale - e quella capitolina in particolare

- è un ambiente difficile e pieno di veleni.

Le voci di corridoio parlano di ritardi dif-

ficilmente colmabili, di una regia piena di

buchi e di ombre. Insomma, la faccia sor-

ridente di Zingaretti con il cappellino

giallo in visita ai cantieri nasconde le

facce preoccupate e le occhiaie dei respon-

sabili diretti della giostra. Le nuove-vec-

chie ambulanze? Non ci sono, il

personale? Ancora non c'è. Il nuovo nu-

mero unico per le emergenze che indero-

gabilmente andrà in vigore a metà novem-

bre? Un buco nero. La corsa per l'Expo di

Milano sembra una sciocchezza di fronte

a quanto sta accadendo a Roma. Sullo

sfondo, un quesito inespresso ma che verrà

buono alla resa dei conti finale: ma erano

proprio tutti necessari i lavori degli ospe-

dali di Roma e Provincia? O qualcuno ci

ha marciato?

REPORTER

Arriva il Giubileo e non sappiamocon quale sanità potremo gestirlo

LA MAPPA DEL POTEREDIETRO I FATTI

Manager congelati,trattative in corsoMa ormai è chiaro:fino a Natale a pagina 8

a pagina 9

La" rivoluzione" di Zingaretticomincia ad avere il fiato corto

Quegli strani vitalizi

a persone “illustri”

di Giovanni Tagliapietra

Il Marino-ter è ai titoli di coda?Il vicesindaco Causi e l'assessore Esposito rischiano di essere ostacoli insormontabili. E i nodi Ama e Atac sono quelli sui quali il sindaco può andare a fondo. Quotazioni in Borsa, ingresso dei privati, problemi troppo grossi per essere affrontati in questa

situazione. La mancanza di una vera leadership e di una guida politica rende tutto piùdifficile. L'imbarazzo del Pd e la difficoltà di uscire dall'angolo con un minimo di dignità

Santoro a pagina 3

IN PRIMO PIANO/ È BUFERA IN CAMPIDOGLIO. E IL GIUBILEO SI AVVICINA

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V enerdì 2 ottobrerestate a casa: èmeglio. E anchetutto il prossimoanno se potete:

ancora meglio espatriate. Se nonpotete evitare di portare i pargolia scuola, attraversare la città perandare a lavorare o soltanto evi-tare di fare la spesa per mangiareallora rassegnatevi.Il 2 ottobre, appunto venerdì, i di-pendenti di Atac Spa, Roma Tple aziende associate, Roma TplScarl e Cotri incroceranno lebraccia. Certo saranno previstedelle fasce di garanzia (I bus cir-coleranno normalmente fino alle8,30 e dalle ore 17 alle ore 20)però c’ da giurarci che la cittàandrà in tilt. Il nuovo assessore ai Trasporti,Stefano Esposito (Pd), ha as-sunto l’incarico solo da pochimesi e già è arrivato ai ferri corticon dipendenti e sindacati (“sefanno un altro scioperetto liasfalto”), e pure con il sindacoIgnazio Marino che sembra nonaver trovato un feeling con questocenturione mandato diretta-mente da Matteo Renzi. Lotte di correnti che ai romanipoco interessano. Il problema èche lo sciopero dei mezzi pubblici(anche regionali) si innesta suuna situazione già critica, forseesplosiva. In più fra meno di 2mesi si apre ufficialmente il Giu-bileo della Misericordia con laprevista affluenza di 30/35 mi-lioni di pellegrini nei prossimimesi. Il che vuol dire che media-mente 100mila persone in più algiorno useranno i mezzi pubblicigià al collasso. E ancora: se ve lo siete dimenti-cato i dipendenti capitolini, circa24 mila persone, stanno già sulpiede di guerra perché il Campi-doglio rinvia e posticipo qualsiasidiscussione sul salario accessorio.Tagliato un anno fa e non piùreintegrato. Nonostante le pro-messe, le mediazioni, le trattativeavviate e stoppate. I sindacati ca-pitolini non credono più a Ma-rino e neppure ai vice (comeCausi che aveva promesso dichiudere la partita a giugno, poi asettembre, adesso ha proprio rin-viato un fumoso pronunciamento

del governo o della Corte deiConti. Le spiegazioni non bastano più achi ha subito un taglio dello sti-pendio di 100, 200 anche 300euro. SU stipendi medi che nonsuperano i 1.500 al mese c’è pocoda scialare. I continui rinvii assu-mono i contorni della presa ingiro reiterata. E quindi è proba-bile che salvo miracoli – un altrosciopero dei capitolini ci sarà. Esarà una mazzata per i romani.Scuole e asili chiusi, servizi a sin-ghiozzo, caos a poche settimanedall’inizio dell’Anno Santo.C’è poco da stupirsi: una città ab-bandonata a se stessa, dove l’in-curia e l’approssimazione sonodivenute la regola non poteva cheimplodere di problemi e compli-cazioni. Il problema è che i guainon vengono mai da soli: la con-giuntura astrale di una città instato di assedio – seppure daparte di pacifici pellegrini – esotto schiaffo per le decisioni maiprese o rinviate.Se i nostri amministratori aves-sero un minimo di decenza do-vrebbero archiviare i litigi e lepolemiche inutili e pensare allacittà. E invece no. SI stanno gior-nate intere dietro alla dichiara-zione del momento, senza pensare

i problemi storici. Chi se ne im-porta chi ha invitato chi alla visitapapale. Il problema è che la genteè esasperata, la città abbandonatae continua a cadere a pezzi. Roma commissariata è purtroppoun ipotesi archiviata. Nessun go-verno farebbe cadere l’attualegiunta prima del Giubileo con la

certezza dell’esasperazione dei ro-mani. Vincerebbero i 5 Stelle aman bassa. Vincerebbe chiunquea man bassa vista la gestione Ma-rino e il ricordo di quella Ale-manno. Resta il problema della città ab-bandonata, in preda a scioperi eagitazioni che sono contenuti

solo perché chi sciopera perdeuna giornata di stipendio e diquesti tempi non è cosa da poco.Però prima o poi la misura saràcolma. Ma i nostri continuerannoa fregarsene tutti presi da discus-sioni sterili e senza futuro. Un po’come questa città eterna… chesta morendo

martedì 29 settembre 2015 pagina 2

I l Papa certo non dice bugie. E noi ci troviamo ancora con un sin-daco che era nella parte sbagliata del mondo nel momento menoindicato. Ora è tornato per scoprire che la terza edizione della

sua Giunta vacilla già, con fuochi d’artificio, risse, problemi enormida affrontare, Causi, la scheggia impazzita Esposito, Atac, Ama,Giubileo la mobilità, lo scandalo dei trasporti di superficie e dellaMetro, e chi più ne ha più ne metta. Perfino lo stadio della Roma aTor di Valle torna in discussione. I romani sono al limite della sop-portazione ma non c’è modo di cambiare la situazione. Nessunoscommette sul futuro immediato e su quello a breve termine, il Pd èin grande imbarazzo, l’opposizione abbaia ma non morde e non parecomunque in grado di muovere le folle. Ma la mancanza di una veraleadership, carismatica, si avverte ogni giorno di più. Manca unaguida autorevole che prenda per mano Roma e la porti fuori dai guai.E non c’è nessuno all’orizzonte che rassereni l’ambiente.

Giovanni Tagliapietra

Se anche il Papa scarica Marinoabbiamo toccato il fondo

ROMANI ALLA DISPERAZIONE, NUOVI SHOCK SI AGGIUNGONO AI GUAI QUOTIDIANI DEI TRASPORTISCENARI

di Leonardo Giocoli

La città abbandonata alla prova degli scioperi

Il 2 si fermano i mezzi pubblici. I 24mila dipendenti capitolini sono sul piede di guerra per il salario accessorio (dimenticato e sempre posticipato). L'8 dicembre si apre l'Anno Santo e intanto si discute

di dettagli mentre la Capitale è sommersa da problemi irrisolti e forse irrisolvibili

PRIMO PIANO

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segue dalla prima pagina

Page 3: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - MARTEDI' 29 SETTEMBRE 2015

PRIMO PIANOmartedì 29 settembre 2015 pagina 3

I l Marino-ter come cro-cevia della seconda fase.Per rilanciare l’azioneamministrativa del chi-rurgo salito al Campido-

glio. Era questo l’obiettivo. Ma adue mesi di distanza dall’annun-cio della nuova giunta sembra diessere già ai titoli di coda. Per-ché gli ingressi di Marco Causi,come vicesindaco e assessore alBilancio, insieme al nuovo tito-lare della Mobilità adesso sonoil problema. Che si presenta,come sempre, quando il primocittadino è dall’altra parte del-l’Oceano. Sono le due grane chel’inquilino di Palazzo Senatoriodovrà affrontare al suo rientronella Capitale: da una parteCausi allo scontro frontale con ilpresidente Ama, Daniele For-tini, per l’ipotesi di quotare inborsa la municipalizzata dei ri-fiuti; dall’altra Esposito: vulca-nico e senza peli sulla lingua che,dopo il coro “Roma M…”, sta-volta va al braccio di ferro con ildirettore generale di Atac Mi-

cheli per la manutenzione deibus. Le fibrillazioni riguardanoproprio loro due che, anche seper motivi diversi, contestano lescelte di Marino. A lui il compito di fare da arbitrocon i due pezzi da novanta dellesquadra di governo. Tanto dadover convocare entrambi e ca-pire come andare avanti. Tuttonella settimana decisiva per ledue aziende capitoline. Primal’Ama, con i consiglieri comunalicostretti a correre per approvareuna delibera che rinnova il con-tratto di servizio per la raccoltae lo spazzamento entro il 27 set-tembre. Obiettivo centrato, il ri-schio era di lasciare la cittàinvasa dalla “monnezza”. Consi-liatura salvata dall’opposizione:perché in assemblea capitolinafinisce 22 a 14. Senza gli assentidella lista Marchini (2) comequelli del M5S, più LaviniaMennuni (FdI), GiovanniQuarzo (FI), Francesca Barbato(Ap) e Alessandro Cochi i “no”sarebbero stati 24. Grazie ai maldi pancia di Sel e qualche man-cata presenza in maggioranza:

Rita Paris (Lista Marino), il demGianni Paris e Cosimo Dinoi delmisto.Chirurgo salvo, ma la tempestaarriva sull’ipotesi di portare lamunicipalizzata in borsa. Lo facapire il sindaco stesso in un’in-tervista a “Il Messaggero”, lodice a chiare lettere Fortini.“Non con me in giunta”, tuona ilnumero due Causi. L’idea di tra-sformare Ama in una sorta diAcea2, con il 51% in mano pub-blica e il resto ai privati, non vagiù al vice. Che replica e retti-fica: “Non stiamo discutendodell’assetto societario. Se do-vesse essere lo farebbero senzadi me”. Tanto per chiarire la po-sizione. Ricordando ai suoi fede-lissimi che il manager di viaCalderon de la Barca dovrebbeoccuparsi dell’indirizzo politicodeciso dal primo cittadino.Stesso suggerimento che esponea Esposito in una lettera.Il titolare della Mobilità, infatti,va allo scontro frontale con il“diggì” Micheli. Tensioni su unappalto delle manutenzioni inAtac. Perché dopo le tre gare

pubbliche deserte per i nuoviautobus, l’assessore-senatore nepropone un’altra: in gioco 250veicoli con annessa manuten-zione. Un principio di esterna-lizzazione che non va giù aldirigente di via Prenestina,pronto anche a lasciare. Unaipotesi smentita anche dal Cam-pidoglio, ma resta quella mossache cancellerebbe gli sforzi fattiper mantenere aperte le officinedi riparazione della stessaazienda. “Ma lui deve fare quello che glidico io”, replica il vulcanico sa-baudo. “Non si può”, gli ricordaCausi. Che sottolinea come ladelega delle Partecipate sia sem-pre in mano al sindaco stesso.Polemica che monta dopo le di-chiarazioni di un pentito di‘ndrangheta che coinvolge lostesso Esposito per appalti e fa-vori sulla Tav. Lui nega e fa no-tare di non avere ricevutonessun avviso di garanzia. E in-tanto in giro ripete: “Se non sicambia sono inutile; la deliberasui bus turistici va approvata al-trimenti non servo”. La sua bat-

taglia è anche per il cda, dovevorrebbe portare il giovane pro-fessore Stefano Di Carlo del Po-litecnico di Torino, dopo l’uscitadell’amministratore delegatoDanilo Broggi. Intanto il famosoazzeramento del cda chiesto dalchirurgo ancora non arriva.Dichiarazioni pesanti, situa-zione tesa che il primo cittadinodovrà risolvere a breve. Farlofuori non si può. Anche se l’in-ner circle del chirurgo lo vede“più come un problema checome una soluzione”. Per le suesparate, per i suoi modi. Nonpuò toccarlo, però, semplice-mente perché il senatore lo havoluto Matteo Orfini. Il segreta-rio-commissario del Pd romanoda 9 mesi è stato prorogato dopol’azzeramento del premierRenzi. Si va avanti per un altroanno. Con Orfini tutela del sin-daco agli occhi del presidentedel Consiglio. Tanto che il di-retto interessato commenta: “Lemie dimissioni? Nei libri fan-tasy”. Quel che è certo è che l’at-tesa fase due non è decollata. Eil Marino-ter è già in crisi.

di Giovanni Santoro

È BUFERA IN CAMPIDOGLIO E IL GIUBILEO SI AVVICINAIN PRIMO PIANO

Il Marino-ter è ai titoli di coda?Il vicesindaco Causi e l'assessore Esposito rischiano di essere ostacoli insormontabili. E i nodi Ama e Atac

sono quelli sui quali il sindaco può andare a fondo. Quotazioni in Borsa, ingresso dei privati, problemi troppogrossi per essere affrontati in questa situazione. La mancanza di una vera leadership e di una guida politica

rende tutto più difficile. L'imbarazzo del Pd e la difficoltà di uscire dall'angolo con un minimo di dignità

Page 4: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - MARTEDI' 29 SETTEMBRE 2015

C’è instabilità congrosso rischio di tem-porali improvvisi eviolenti, nel cielo po-litico del Lazio. So-

prattutto per quel che riguarda il PartitoDemocratico, anche se per il momento,dopo il terremoto di Mafia Capitale, la si-tuazione è d’attesa. Un’attesa venata diuna crescente preoccupazione. Il rischio,secondo la percezione di molti, è chedopo essersi abbattuti sul Comune diRoma (leggi: Mafia Capitale) i temporalipolitico-giudiziari possano colpire la Re-gione Lazio e il suo presidente: NicolaZingaretti. In questa chiave viene letta damolti la notizia dell’altolà imposto dalpresidente dell’Autorità Anticorruzione(Anac) – il magistrato Raffaele Cantone- al Governatore laziale. Un altolà obbli-gatorio,determinato dall’applicazione diuna legge – la Severino, la stessa che haappiedato sia pure per motivi diversi Sil-vio Berlusconi – che si tradurrà per Zin-garetti in una “sospensione”, per tre mesi,dal potere di fare nomine amministrative.A vederla così, sembrerebbe roba dapoco. Ma sul piano politico, e per la pre-cisione in casa PD, la tegola che colpisceil Governatore è particolarmente pesante.Nicola Zingaretti è uno dei “cavalli dirazza” del Pd; e anche una spina nelfianco di Matteo Renzi. Un vincente, daicongressi del partito fino a ciascuna delleelezioni a cui ha partecipato finora, checome amministratore ha suscitato menocritiche e polemiche di tanti altri. Primaalla Provincia e ora alla Regione dove,grazie ad una buona gestione della comu-nicazione, ha dato l’impressione – anchese non tutti gli esperti sono d’accordo –di poter risanare la disastrata sanità regio-nale e di poter favorire la ripresa econo-mica del Lazio. Di poche parole, sempreattento a quello che dice, Zingaretti ha finqui beneficiato della immagine “pulita”che lo accompagna da sempre. Proprioper questo le rivelazioni di SalvatoreBuzzi, che lo ha chiamato in causa nellesue deposizioni davanti ai magistrati cheindagano su Mafia Capitale facendo nomie cognomi di suoi collaboratori cheavrebbero intascato soldi per lui, non lohanno finora danneggiato più di tanto.Anche perché Buzzi non ha potuto rife-rire ai magistrati informazioni derivantida una sua conoscenza “diretta” ma ha ri-petuto cose che gli sarebbero state detteda altri protagonisti del “Mondo dimezzo” romano, e quindi da verificare.L’altolà di Cantone non equivale ovvia-mente a una chiamata in causa del Gover-natore per corruzione. La “colpa” diZingaretti – che deve essere ratificata ora

dalla responsabile dell’Anticorruzionedella Regione Lazio, Giuditta Del Bor-rello – è di avere nominato un commis-sario straordinario dell’Ipab di Gaeta,Giovanni Agresti, senza verificarne leeventuali incompatibilità. Che invecec’erano, visto che Agresti – che poi si èdimesso - è anche amministratore dellaGest-Var, una società che cogestisce duecliniche private che sono in rapporti conla Regione Lazio. L’atto d’accusa firmatoda Cantone spiega che “non basta a farritenere insussistente la colpa della no-mina il rilascio, da parte del nominandoAgresti, della dichiarazione di assenticause di inconferibilità”, la quale in ognicaso “non può far venir meno il dovere diaccertare i requisiti necessari alla nominae in particolare uno, l’assenza di cause diincompatibilità che rappresenta unachiara esplicazione concreta del princi-pio costituzionale di imparzialità e buonandamento dell’amministrazione”.La vicenda ricostruita dall’Anac – e chissàquante ce ne sono di analoghe a Roma enel resto d’Italia – è che il 17 febbraioscorso Agresti è nominato commissariostraordinario dell’Ipab Ss. Annunziata,ente di diritto pubblico che si occupa diassistenza e beneficenza. Il 24 il direttoredell’Ipab, Giuseppe Caprio, rivela cheAgresti è incompatibile. Tre mesi dopol’anomalia viene certificata e l’11 giugno

Agresti si dimette. Il 3 luglio si dimetteanche il suo “accusatore” per “stranezzenella gestione dell’Ipab” e “sospetto con-flitto di interessi”. Come si vede, è l’omis-sione di controlli, che viene addebitata alGovernatore (e ai suoi uffici). Un male,questo, di cui l’indagine Mafia Capitaleha evidenziato la gravità.Perché, quasisempre, le leggi ci sono ma pochi o nes-suno, per disattenzione o per interesse, sicura di verificarne l’applicazione. E que-sto favorisce la corruzione, perché uno “ciprova” una volta e poi, visto che nessunocontrolla, spesso ci riprova altre volte,fino a farne un’abitudine. Senza magariche il politico di turno se ne accorga. Pro-prio Zingaretti, per esempio, ha giuratosulla correttezza di suoi collaboratori, acominciare da quella del suo capo di Ga-binetto alla Regione, Maurizio Venafro,dimessosi perché coinvolto nell’inchiestaMafia Capitale. Bussi, a proposito dell’ap-palto di 91 milioni di euro per il Centrodi prenotazioni sanitarie (Cup), ha di-chiarato: “Stà partita la gestisce Venafroper conto de Zingaretti”. La gara per ilCup era stata indetta da Zingaretti, chepoi l’ha annullata quando il bando è fi-nito nell’indagine sul Mondo di mezzo.Inchiesta nella quale è stato arrestato Da-niele Magrini, che Buzzi definiva “un ‘pa-dreterno’” e che Zingaretti, comeaffermato dai grillini, ha nominato in una

posizione dirigenziale”.Gli schizzi di fango, come detto, hanno fi-nora risparmiato Zingaretti. L’altolà diCantone arriva però in un momento de-licato per Zingaretti nel Pd. Secondo i “sidice” il Governatore sarebbe orientato alasciare da parte la sua tradizionale pru-denza per diventare uno dei leader delnuovo schieramento che a sinistra non siriconosce nelle posizioni politiche diRenzi. Il primo passo sarebbe un pattoZingaretti-Pisapia-Cuperlo per garantirealle prossime elezioni amministrative unappoggio a tutti i candidati “non ren-ziani” . Il premier-segretario del PD non amaRoma e il partito democratico della Ca-pitale ha lo stesso atteggiamento nei suoiconfronti. Nella Capitale fino a che Renziè solo in campo, tutti sono con lui ma lecose potrebbero cambiare nel caso delladiscesa in campo di un competitor delpeso di Zingaretti. A questo lavora il Sel,che dopo Mafia Capitale è uscito dallamaggioranza che sostiene il sindaco Ma-rino proprio in polemica con la linea delPd di Renzi. A Roma, come ha confer-mato il vicepresidente vendoliano dellaRegione Smeriglio, il dialogo tra la sini-stra del PD e Sel è avviato, e forse piùavanti che altrove. Resta da vedere se l’in-tervento dell’Authority anticorruzionesarà per Zingaretti a costo zero.

martedì 29 settembre 2015 pagina 4

LO STOP IMPROVVISO (E IMPREVISTO) ALLE NOMINE DEL GOVERNATORE APRE SCENARI INESPLORATIPUNTI DI VISTA

di Carlo Rebecchi

La mossa del “tecnico” Cantonecostringe in difesa Zingaretti

L’intervento dell’Authority anticorruzione sarà a costo zero per il Governatore? C’è instabilità con grosso rischio ditemporali improvvisi e violenti, nel cielo politico del Lazio. Soprattutto per quel che riguarda il Partito Democratico

CRONACHE

Raffaele Cantone

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CRONACHEmartedì 29 settembre 2015 pagina 5

Sono un pendolare romano, uno che viaggia tutti i giorniin metro e cammina molto. Vedo la città da vicino, quindi,e noto che molte delle denunce di degrado della città

che compaiono in queste settimane sui giornali sono fasulleo forzate. Non è il caso vostro, naturalmente. Voi raccoglietei mal di pancia di cittadini su cose vere, concrete e quasi sem-pre verificabili. Mi riferisco invece a qualche giornale di quelliche si prendono gratis nella metropolitana. Lunedì 21, peresempio, uno di questi aveva un titolone sul degrado di PiazzaSan Lorenzo in Lucina. Si parlava di buche, sporcizia e pan-chine rotte. Io ci passo spesso da quella bella piazza tra viadel Corso e piazza del Parlamento e di tutto questo degradonon mi sono mai accorto. Mi sono tenuto la pagina e posso es-

sere preciso. La giornalista denuncia “mattonelle che traballano sotto i tac-chi 12 delle signore e dei turisti che si girano per il rumore”: eche sarà mai? Dico io. E aggiunge: “Non si scherza neppuresui sanpietrini per via dell’usura”. E’ una piazza molto fre-quentata - dico io - ed è normale. Ma questo sarebbe il de-grado? La coraggiosa giornalista denuncia anche che “l’unicoabbellimento sul fronte del decoro è un’aiuola a forma di fioredi begonie low cost non curata granché”. Ma cosa ci devonomettere in un’aiuola? Delle costose orchidee?La giornalista denuncia ancora “rifiuti fuori dai contenitori”.

Non è bello, ma può capitare quando l’afflusso di turisti(maleducati) è alto. Nella parte alta del titolo si parlapoi di “panchine rotte”, ma nell’articolo c’è scritto te-stualmente: “nessuna panchina, con buona pace dei vi-sitatori dell’Urbe stremati dalle passeggiate in pienocentro”.Ci sarebbero i tavolini dei bar, ma anche qui arriva ladenuncia: nel pomeriggio e di sera non si trova “la co-piosa varietà di sandwich e pizze” indicata nei menu(con costi non propriamente sotto traccia), sottolinea lacronista. E’ sempre uno dei “salotti di Roma”- dico io - ei prezzi si adeguano al prestigio del luogo. E poi trovoabbastanza normale che di sera i bar non facciano i tra-mezzini e finiscano le pizzette e abbiano solo “primi e

insalate”. Ma in definitiva sarebbe questo il degrado?Non so se pubblicherete nella rubrica “Non ci sto” questa miadenuncia “al contrario”. Di solito i componenti delle “caste”non si attaccano fra loro. Ma francamente non ne posso piùdi questi allarmi spropositati a titoli cubitali.

Arturo M. - Roma

Invitiamo i cittadini di Roma e del Lazio a denunciare le cose che non vanno con foto ed email a questo indirizzo:

[email protected]

Le begonie di San Lorenzo in Lucina

I l Partito democratico eil vitalizio per cittadiniillustri, una storia scono-sciuta ai più. Piero Mar-razzo - governatore del

Lazio travolto dallo scandalo diVia Gradoli, luogo di transessualie festini a base di droga e co-stretto a dimettersi nel 2009 - fain tempo ad attribuire un asse-gno vitalizio (cioè, per tutta lavita) a due persone, secondo ilsuo parere, “illustri” e indigenti.Il primo “illustre” di nome Bene-detto Simonelli, all’epoca di solianni 61, beneficia di un assegnoannuo di 12mila euro, mentre ilsecondo nome è quello di Lu-ciana Fortini, classe 1927, allaquale è corrisposto un assegnodi 8mila euro annui. Lo ha fattoricorrendo alla legge regionale n.21 del 1999, istituita da PieroBadaloni, giornalista Rai che dal1995 al 2000 ha rivestito la ca-rica di presidente della RegioneLazio.

Secondo questa strana legge re-gionale che concerne l’istitu-zione di un assegno a vita, sonomeritevoli i “cittadini illustri chesi siano particolarmente distinti,in ambito regionale, nel campodelle arti, delle scienze e dellelettere, che si trovino in stato diindigenza" A prima vista distin-guere chi realmente ha contri-buito all’accrescimento culturalee sociale del territorio laziale

sembrerebbe un compito arduoe, quindi, scegliere tra possibilimigliaia di persone che in qual-che modo potrebbero essere ri-conosciute come tali dovrebberichiedere non solo un avvisopubblico ma anche un esame ac-curato dei requisiti. Nessun dub-bio ebbe, invece, Marrazzo nelfirmare il decreto per il vitalizioper Simonelli e Fortini. E senzaricorrere a nessuna graduatoria.

Eppure da una veloce ricerca suInternet, del primo non c’è trac-cia di una biografia, risulterebbeaver partecipato come attore disecondo ordine in due film,anch’essi di spessore minimal,“Rosina Fumo viene in città perfarsi il corredo” e “Gli ultimi tregiorni”. Un po’ poco.

Ovvio che l’accertamento dellaSiae nei suoi confronti è statopari a zero. Se si parla di meritiillustri, qui sono decisamentenascosti in chissà quale angolobuio. Per la Fortini il discorso èun altro. Risulta tuttora, anche seultraottantenne, un’artista di ri-lievo tale da meritarsi una cita-zione nel catalogo dei BeniCulturali, per essere tra gli artistidella mostra andata in scena aTivoli a Villa Adriana dall’8aprile al 6 novembre 2011. In piùla Fortini è titolare di una ele-gante sito ( linklucianafortini.com) nel quale sispiega nei dettagli chi è l’artista,quali sono le opere e dove sono

le esposizioni, comprese le colla-borazioni con la società interna-zionale Antinoo e l’università diTor Vergata di Roma. Qui il dub-bio si pone doppio: artista sì, maperché definirla “illustre”? E sipuò definire la signora Fortiniun’indigente dopo aver letto ditutte le sue collaborazioni conistituti di rilievo, quelli sì, cosìimportanti?

Siamo andati a fondo di questastoria non solo poco chiara, dicui i protagonisti sono i solitiamministratori di denari pub-blici, soldi dei cittadini, perchéin questi giorni è stata istituita,di nuovo, una commissione chedovrà decidere - come allora -altri vitalizi a personaggi “illu-stri” del calibro di Simonelli eFortini, cui poi la Regione corri-sponderà i relativi assegni.Guarda caso un altro politico delPd, un altro governatore delLazio ha firmato il decreto. Que-sta volta, dopo Badaloni, Mar-razzo, tocca a Nicola Zingaretti.

LA REGIONE E L'USO DISCREZIONALE DI FONDI PUBBLICISCENARI

Quegli strani vitalizi a persone "illustri"

Marrazzo usò una legge voluta da Badaloni per attribuire vitalizi a due cittadini degni di nota (?) e indigenti (?), un attore e una artista. Oggi Zingaretti ha costituito una commissione ad hoc per individuare

altri “cittadini illustri che si siano particolarmente distinti, in ambito regionale, nel campo delle arti, delle scienze e delle lettere, che si trovino in stato di indigenza". Ma la storia non è chiara

di Stefania Pascucci

Piero Badaloni Piero Marrazzo

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LazioLaziola

del

anitàSSNUMERO 50 ANNO I MARTEDÌ 29 SETTEMBRE 2015

Una dozzina di cantieriaperti dove si lavora senzasoste per consegnare tuttoalmeno alla vigilia delGiubileo. I Pronto Soc-

corso degli ospedali romani sono in fer-mento e i disagi - contenuti - per operatorie pazienti sembrano legati ad una buonacausa. La consolazione finale c'è: le mi-gliorie nel peggiore dei casi resteranno e

consegneranno alla popolazione romanasopravvissuta ai traumi giubilari unaserie di servizi migliori. Ma l'aria che si re-spira non è delle più rassicuranti. Ten-sioni, preoccupazioni, polemicheavvelenano l'aria e una grande confusionesu chi comanda e su che cosa non facilital'ordinaria amministrazione. La sanitàlaziale - e quella capitolina in particolare- è un ambiente difficile e pieno di veleni.

Le voci di corridoio parlano di ritardi dif-ficilmente colmabili, di una regia piena dibuchi e di ombre. Insomma, la faccia sor-ridente di Zingaretti con il cappellinogiallo in visita ai cantieri nasconde lefacce preoccupate e le occhiaie dei respon-sabili diretti della giostra. Le nuove-vec-chie ambulanze? Non ci sono, ilpersonale? Ancora non c'è. Il nuovo nu-mero unico per le emergenze che indero-

gabilmente andrà in vigore a metà novem-bre? Un buco nero. La corsa per l'Expo diMilano sembra una sciocchezza di frontea quanto sta accadendo a Roma. Sullosfondo, un quesito inespresso ma che verràbuono alla resa dei conti finale: ma eranoproprio tutti necessari i lavori degli ospe-dali di Roma e Provincia? O qualcuno ciha marciato?

REPORTER

Arriva il Giubileo e non sappiamocon quale sanità potremo gestirlo

LA MAPPA DEL POTERE DIETRO I FATTIManager congelati, trattative in corso. Ma ormai è chiaro: fino a Natale non succede niente a pagina 8 a pagina 9

La" rivoluzione" di Zingaretticomincia ad avere il fiato corto

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Laziola delSSanità Lazio LA MAPPA DEL POTERE martedì 29 settembre 2015 pagina 8

Manager congelati,trattative in corsoMa ormai è chiaro:

fino a Natalenon succede nienteSalta una poltrona importante,non rientra tra quelle di cui par-

liamo da settimane, non è nella mappa ma è di assoluto rilievo.Nella confusa, confusissima rivoluzione zingarettiana viene

cancellata la direzione generale di Flori De Grassi,la zarina ricono-sciuta della sanità laziale. Non è chiaro se sia una rimozione, una pu-nizione, una promozione, un modo comunque per togliersi di mezzoun personaggio pesante o se sia una mossa disperata per risolvereuna serie di problemi, La riforma cancella due direzioni chiave all'in-terno di un assessorato congelato da anni, altri due dirigenti dovrannoessere nominati.Ma intanto la Degrassi potrebbe andare a fare il com-missario alla mega Asl che a gennaio dovrebbe diventare operativacon la fusione di RmB e RmC. Oppure potrebbe trasferirsi alla Dire-zione della Protezione Civile Regionale, quella che ha in carico la ge-stione del nuovo numero unico per le emergenze. Per il resto tuttofermo,le otto-nove poltrone in gioco restano congelate.Fino aquando? Non si sa. Ai punti interrogativi si aggiunge quello della ma-nager dell'Ares 118, Maria Paola Corradi. Sembra destinata alla Asldi Frosinone. Un problema risolto, forse, per Zingaretti. A Viterbo pro-mozione in vista per il direttore amministrativo Daniela Donetti, ilposto di direttore generale sembra suo. E al S. Andrea? Chissà...

Asl Roma A CENTRO STORICOCommissario Angelo TaneseDirettore sanitario Barbara GiudiceandreaDirettore Amministrativo Alessandro Moretti

Asl Roma B CENTRO STORICODirettore Generale VITALIANO DE SALAZAR

Direttore sanitario Vittorio Amedeo Cicogna Direttore Amministrativo Sabrina Cenciarelli

Asl Roma C EUR E DINTORNIDirettore Generale CARLO SAITTO

Direttore sanitario Marina CapassoDirettore Amministrativo Silvia Cavalli

Asl Roma D DA TRASTEVERE A OSTIADirettore Generale Vincenzo Panella???Direttore sanitario Flavia Simonetta PirolaDirettore Amministrativo Paolo Farfusola

Asl Roma E DAL VATICANO A BRACCIANODirettore Generale Angelo TaneseDirettore sanitario Mauro Goletti Direttore Amministrativo Maria Velardi

Asl Roma F CIVITAVECCHIADirettore Generale Giuseppe QuintavalleDirettore sanitario Francesca Milito Direttore Amministrativo Lauro Sciannamea

Asl Roma G TIVOLI, GUIDONIA, SUBIACODirettore Generale GIUSEPPE CAROLI

Direttore sanitario Domenico BraccoDirettore Amministrativo Daniele Aguzzi

Asl Roma H CASTELLI, ANZIO, NETTUNODirettore Generale FABRIZIO D’ALBA

Direttore sanitario Narciso MostardaDirettore Amministrativo Francesca Merli

Asl ViterboCommissario LUIGI MACCHITELLA

Direttore sanitario Antonio BrayDirettore Amministrativo Daniela Donetti

Asl FrosinoneDirettore Generale ??? Direttore sanitario Roberto TestaDirettore Amministrativo Mario Piccoli Mazzini

Asl LatinaDirettore Generale MICHELE CAPOROSSI???Direttore sanitario Alfredo CordoniDirettore Amministrativo Vania Rado

CommissarioFacente funzioneA rischio?VacanteIn uscita a

LEGENDA

San Giovanni AddolorataDirettore Generale ILDE COIRO

Direttore sanitario Stefano Pompili Direttore Amministrativo Massimiliano Gerli

Sant’AndreaDirettore Generale Lorenzo Sommella ffDirettore sanitario Lorenzo SommellaDirettore Amministrativo Paola Longo

San Camillo ForlaniniDirettore Generale Antonio D’UrsoDirettore sanitario Francesco CorteseDirettore Amministrativo Alessandro Cipolla

Policlinico Universitario Umberto IDirettore Generale Domenico AlessioDirettore sanitario Amalia AlloccaDirettore Amministrativo VACANTE

AZIENDE OSPEDALIERE

Asl RietiDirettore Generale Laura FigorilliDirettore sanitario Marilina ColomboDirettore Amministrativo Manuel Festuccia

SpallanzaniDirettore Generale Mastrobuono ???Direttore sanitario Marina Cerimele ???Direttore Amministrativo Guglielmo di Balsamo???

Ares 118Direttore Generale MARIA PAOLA CORRADI???Direttore sanitario Domenico Antonio IentileDirettore Amministrativo Francesco Malatesta

IfoDirettore Generale Marta Branca ???Direttore sanitario Marina CerimeleDirettore Amministrativo Guglielmo di Balsamo

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Laziola delSSanità LazioCRONACHEmartedì 29 settembre 2015 pagina 9

Facciamo tutti finta di niente, ma il pastic-cio è di notevoli proporzioni. Perché ri-guarda il governo della sanità laziale,

perché riguarda tutti. E se il sistema attraversa unaturbolenza della quale non si vede la fine c'è dapreoccuparsi. Proviamo a mettere in fila una seriedi elementi. Ha fatto scalpore la notizia che il pre-sidente dell'Autorità, Cantone, abbia inibito pertre mesi - in applicazione della legge Severino - ilgovernatore Zingaretti dall'effettuare nomine inRegione. Lasciamo da parte motivi e oggettodella questione. E' un elemento che pesa comun-que nella gestione della macchina regionale. Ag-giungiamo, a latere, che la Procura ha chiesto dimandare sotto processo l'ex capo di gabinetto diZingaretti - Venafro - per imputazioni legate allagara del Cup, il centro di prenotazione unico re-gionale. Un punto interrogativo nella attività dellaGiunta che tuttora non riesce a risolvere la que-stione: la gara oggi è imminente, ma il rapportocon la struttura è in alto mare, ci sono licenzia-menti in vista, sindacati in subbuglio, non si sacome uscire dall'impasse. Ma andiamo avanti. Zingaretti è in affanno su più fronti, al di là dellesue immagini sorridenti e dei suoi messaggi en-fatici e rassicuranti. Il Giubileo è alle porte manulla è pronto. A scoperchiare il vaso di Pandoradell'emergenza si scoprirebbero cose inimmagi-nabili e angoscianti; le sue idee di rivoluzionevengono contestate da tutti e in ogni modo, l'ac-corpamento delle Asl capitoline è un magma con-fuso e non si capisce se alla fine del tunnel ci sarà

veramente la luce. La politica del rinvio sembraessere l'unica arma del governatore, tutto riman-dato al dibattito in consiglio regionale, tutto ri-mandato a dicembre, quando assieme al via liberaper il rimpasto delle Asl avranno finito (si pensa)il loro compito i membri della commissione, in-sediata a metà settembre, che dovrà dare i voti aimanager. Una pagella "pilotata"? Difficile pensareil contrario, perché dovrà servire al presidente-

governatore-commissario a liberarsi di alcuni per-sonaggi scomodi: "bocciati", potranno essere so-stituti. Intanto scadrà anche la sospensioneimposta da Cantone. Perché ad una lettura restrit-tiva del provvedimento, “Zinga” non potrebbeneanche nominare nuovi vertici Asl. Tutto riman-dato a gennaio, in poche parole, quando teorica-mente dovrebbe accadere: a) varo definitivodell'accorpamento di quattro Asl (A-B-C-E) con

relativo rimescolamento di manager; b) varo dellariforma della struttura regionale, con la chiusuradi due direzioni generali e la realizzazione di altredue nuove di zecca, quindi con la decadenza didue manager e la nomina di altri due; c) la siste-mazione del risiko delle nomine che vede coin-volte almeno le poltrone dirigenziali di Ifo,Spallanzani, Frosinone, Viterbo, Latina, Sant’An-drea, Ares 118. Non resta che aspettare

UN COLPO DI SCENA DAI CONFINI POCO CHIARIDIETRO I FATTI

di Giulio Terzi

La “rivoluzione” di Zingaretticomincia ad avere il fiato corto

Tempi duri per il governatore che deve incassare la "sospensione" di Cantone e il rinvio dell'accorpamento delle Asl capitoline al dibattito in aula alla Pisana. Intanto il risiko delle nomine va nel freezer

SERVIZI/ Test numero chiuso 2015

Sono moltissime le segnala-zioni di questi giorni pergravi irregolarità che si sa-

rebbero verificate in occasionedello svolgimento delle prove diaccesso alle facoltà a numerochiuso 2015, per i corsi di laureain medicina e chirurgia ed odon-toiatria e protesi dentaria, e per icorsi di laurea in professioni sani-tarie.Il sistema delle etichette adesive- che dovevano essere applicatedai candidati sul foglio delle ri-sposte e sul foglio anagrafica (in-trodotto per la prima voltaquest’anno) - ha creato moltis-sime problematiche agli studenti,al momento della consegna deglielaborati. Molti degli aspirantimedici, infatti, pare non abbiamosottoscritto la scheda anagraficao abbiano apposto in modo erratole etichette autoadesive o, co-

munque, abbiano consegnatonon correttamente il materiale diprova. Ebbene, questi candidati -secondo una stima circa il 10%dei partecipanti al test - rischiano

di vedere annullata la propriaprova.“Quest’anno il test di accesso allefacoltà a numero chiuso” spiegal’avvocato Cristiano Pellegrini

Quarantotti, esperto di diritto am-ministrativo e di impugnative diconcorsi pubblici, che, da oltre 10anni, rappresenta uno dei più im-portanti riferimenti a livello nazio-nale in materia di ricorsi avversoil mancato accesso alle facoltàuniversitarie a numero chiuso,“ha presentato delle enormi criti-cità. Molti candidati potrebberovedersi annullata la prova per er-rori commessi nella procedura diconsegna del test. Per capirequale potrà essere la decisionedel MIUR al riguardo, occorreràattendere la pubblicazione dellapropria prova (2 ottobre) e dopo lagraduatoria (7 ottobre) e vedereper ciascun candidato se avràavuto validato il suo compito. Do-podiché, in caso di annullamentodella prova questi motivi, si potràagire con ricorso al TAR, impu-gnando il relativo provvedimento,

invocando l’assoluta contraddit-torietà tra le disposizioni previstedal bando ministeriale e le suc-cessive indicazioni operative for-nite dallo stesso ministero alleuniversità. In sostanza, il bandoimpartiva determinate istruzionie compiti alle commissioni in me-rito alla vigilanza del correttoespletamento delle operazioni diconsegna dei moduli di prova (tracui la firma dell’anagrafica), maciò non è stato fatto. Si può impu-tare, pertanto, a negligenze e/omancata chiarezza del Miur edelle commissioni l’errore com-messo riguardo la mancatafirma”.Proprio per questo motivo laprova di accesso alle facoltà a nu-mero chiuso, rischia di sfociare -anche quest’anno, come già i pre-cedenti - in innumerevoli ricorsialla giustizia amministrativa.

A rischio annullamento la prova di migliaia di candidati

Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti

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martedì 29 settembre 2015 pagina 11 CRONACHE

Nel capoluogo pontino l'officinapolitica è in piena attività, il Pd simuove a tutto campo, il centrodestra balbetta, le forze minori sidanno particolarmente da fare.

Lo schema è sperimentato, a partire subito sonogli outsider. Le prossime elezioni comunali di La-tina vedranno presentarsi alle urne, accanto ai co-siddetti partiti tradizionali, una serie di listeciviche espressione della sempre più scarsa fidu-cia degli elettori nei politici di professione. Unadi queste è la lista Borghi di Latina che si ponecome “un’alternativa concreta all’attuale pano-rama politico, lo stesso che ha portato allo scio-glimento del Consiglio Comunale e che hadeterminato la fase di stallo cui ci si trova ad assi-stere indignati”. Il discorso è scontato, nelleespressioni, nei termini usati, nei temi. Chiscende in campo e si espone è “fuori” dalla poli-tica che conta, fuori dal potere, cerca di inserirsi,di mettere un piede dentro il palazzo per far valerediritti e rivendicazioni. In percentuale minima ciriesce, ma deve venire a patti, allearsi, fare la ruotadi scorta per venire poi risucchiato nelle logiche

dei partiti che il po-tere lo hanno dav-vero. Non riusciràad ottenere nulla,uscirà dalla espe-rienza frustrato edeluso. E’ lo schemaclassico, ma ci ca-scano sempre tutti.Altre liste civiche siannunciano, altri in-dipendenti con laloro associazione, illoro comitato, leloro bandiere. Alla fine conteranno poco o nulla.Perché quel che serve non è solo avere un seggioin consiglio, ma avere il seggio giusto, come al-leato della maggioranza, dei vincitori. Se no ètutto inutile. Eppure forse queste elezioni nel ca-poluogo pontino avranno dei risvolti atipici, ina-spettati. E quel pacchetto di tremila votinecessario per sfondare potrebbe non essere ir-raggiungibili per quegli outsider che avessero unamarcia in più o un’idea nuova da proporre chenon fosse quella di cambiare la politica, di dare

voce al territorio ealla gente e di por-tare ordine e puli-zia. Serve altro. Unprogetto innovativo,presentato in modoinnovativo, origi-nale, comunicato inmodo corretto, oltrele linee della comu-nicazione politicatradizionale. Chitrova il jolly – que-sta è la sensazione –

questa volta a Latina vince. Perché lo sfidante disempre, il Pd, è ancora a caro amico, apparente-mente compatto , in realtà diviso, con tutte le sueanime. Non basta il leader Moscardelli a tenereinsieme i pezzi, a dare la linea. Galante, EnricoForte, le primarie? Il partito rischia di arrivareconfuso e diviso all’appuntamento e di perdereuna occasione storica, irripetibile. Non era maiaccaduto che il centro destra fosse così molle,scialbo, diviso. Non è il partito da battere, non èneanche una coalizione. E certo non basta lo

sbarco della Lega a fornire il cemento necessarioper risolvere una situazione obiettivamente disa-strosa. Forza Italia non esprime nessuno, cosa staaspettando? Fratelli d’Italia ha i suoi problemi, ein campo mette solo figure modeste. I leader na-zionali potrebbero fare la differenza se si spendes-sero direttamente, ma non lo faranno. C’è undifetto di leadership, manca una figura carisma-tica, il vecchio partito degli affari è in ombra, pe-ricolosissimo esporsi. Tramontato il momentod’oro delle elezioni finite con maggioranza bul-gara, i Fazzone e i Cusani sono sbiaditi ricordi. Diestremo interesse un’intervista pubblicata da unsito locale nella quale una portavoce di uno deipochi uomini di relativo potere nel centro destrapontino fa un quadro raggelante (senza render-sene conto) della situazione di Forza Italia. Dietrole dichiarazioni, sotto le frasi fatte, non c’è niente.Salvo smentite o operazioni-salvataggio (semprepossibili) Latina è veramente un punto interro-gativo. E non c’è all’orizzonte nemmeno una fortecomponente grillina a scaldare la piazza. Niente.In questa situazione un outsider illuminato conpoche idee fulminanti potrebbe inserirsi e drib-blare tutti. Ma esiste?

di Paolo Martinelli

OFFICINA POLITICA IN PIENA ATTIVITÀQUI LATINA

Veri leaders e idee nuove cercansiSi sviluppa in un clima surreale la campagna elettorale nel capoluogo pontino, sembra che nessuno corra

per vincere. Pd “vecchio" e diviso rischia di non cogliere l'occasione, gli avversari di centro destra sono evanescenti, mancano leadership decise e carismatiche, mancano progetti che non siano banali rimasticature.

E le liste civiche non possono aspirare a fare la differenza. In questa situazione può accadere di tutto

DALLO SPOGLIATOIO ABORDO CAMPO

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1 IL RE DEL GELATOVia Augusto Vera 52, Roma

2 GELATERIA MARANIVia dei Volsci, 57

3 GELATERIA SPLASH

Via Eurialo 104

4 GELATERIA PICAVia della Seggiola, 12

5 LEMONGRASS

Via Barletta 1Via Ottaviano 29

6 GELATERIA RETRO’Via Baldo degli Ubaldi 118

7 L’ANGOLO DEL GELATOVia Trionfale 75

8 466 CAFEVia Ugo Ojetti 466

9 FATA MORGANAVia Leone IV 50/52

10 ARCIONIVia Nemorense, 57

11 BARTOCCIVia Alessandria, 145/147

12 GELATERIA MILLENNIUM

Piazza Santa Mariadelle Grazie2/A

LA CLASSIFICACioccolato fondente

Crema pasticcera

Pistacchio

Ricotta e fichi

Banana e noci

Cioccolato all’arancia

Cannolo siciliano

Fragola

Stracciatella

Riso

I GUSTI PREFERITI

ATTENDIAMO I VOSTRI SMS AL 351 2366300I 10 messaggi più simpatici, originali, divertenti, riceveranno in omaggio un libro sulle gelaterie e le cornetterie romane e un invito a prendere un gelato con noi,

in una delle gelaterie da voi premiate attraverso gli sms.

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FUORI PISTA

Un gelato a quattro stagioniNon è un fatto meteorologico, ma una scelta di vita. A Roma le gelaterie non vanno mai in letargo, lavorano tutto l’anno. Progressivamente il consumo di un prodotto tradizionalmente estivo è diventato un’abitudine,

una variante della dieta quotidiana non legata necessariamente alla stagione. Certo una pausa fisiologica c’è , ma non si avverte quasi più nei fatturati. Si abbassa la temperatura ma la nostra iniziativa

ALLA RICERCA DELLE GELATERIE MIGLIORI LONTANE DAI CIRCUITI DEL GRAN TURISMO

Un buon gelato artigianalenon deve contenere con-servanti, coloranti o altri

additivi e il suo sapore e coloredevono essere congruenti conquelli del gusto scelto. Ecco iconsiglio degli esperti per rico-noscere se il gelato che stategustando è di buona qualità.Ogni gelateria dovrebbeesporre al pubblico la lista degliingredienti utilizzati per la pre-parazione del gelato. Badatebene che il gelato non contengagrassi idrogenati o una grandequantità di grassi o oli vegetali.Da evitare anche gelati conte-nenti conservanti, coloranti oaltri additivi.Anche la consistenza è un pa-rametro importante ai fini dellavalutazione del gelato. Per es-sere buono deve essere cre-moso, ma non eccessivamente.Allo stesso modo non va beneneppure una consistenzatroppo acquosa.

Il fatto che il gelato si sciolga ab-bastanza facilmente è normale,soprattutto d’estate. Se però lafusione avviene in modo tropporapido vuol dire che non c’è unbuon bilanciamento dei diversiingredienti. Se, al contrario, ilgelato non si scioglie vuol dire

che potrebbe contenere addi-tivi.Il colore del gelato deve esseresempre congruente con il gustoscelto: la fragola ad esempionon deve avere il colore della ci-liegia o del lampone, così comeun verde troppo acceso per il pi-

stacchio potrebbe evidenziarela presenza di coloranti.Il gelato deve avere il sapore delgusto scelto. Più il gelato èbuono e genuino più riusciretead individuare subito il gustoche lo caratterizza. Se avvertiteuna certa acidità vuol dire chenon è stato conservato corretta-mente: non dimenticate che ilgelato è composto in buonaparte da latte.Il gelato inoltre non deve essereeccessivamente dolce: se lo èvuol dire che forse con lo zuc-chero si è cercato di masche-rare il fatto che sia di scarsaqualità. La dolcezza eccessivainoltre può risultare decisa-mente stucchevole. Anche l’im-patto termico con il palato nondovrebbe mai essere eccessivo.Fate infine attenzione ancheall’utilizzo di sciroppi o altriespedienti utilizzati per arric-chire il gelato di un sapore chealtrimenti non avrebbe.

COME RICONOSCERE UN PRODOTTO DI QUALITÀ

martedì 29 settembre 2015 pagina 12RUBRICHE

Nascono un sacco di gelaterie a Roma, da un po' di tempo a questa parte. Forse troppe.Tutte artigianali, dicono le insegne. Non tutte di qualità. E forse sarebbe il caso

di attribuire un bollino di qualità a quelle che rispettano le regole del gioco, che poi sono la qualità e la genuinità del prodotto e la sicurezza igienica. I maestri del settore

spiegano che si deve andare a prendere la frutta fresca, ogni mattina (un costo), che ci si deve attenere a certe procedure, spiegano che i colori sgargianti e le montagne

di prodotto gonfio nelle vaschette non sono indice di sicura qualità, anzi. Nel nostro viaggio alla ricerca delle gelaterie migliori cerchiamo di tenere conto anche di questo.

La differenza di gusto, di pastosità, si sente. Chiediamo ai lettori di segnalarci anche questo

Page 13: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - MARTEDI' 29 SETTEMBRE 2015

RUBRICHEmartedì 29 settembre 2015 pagina 13

Quel locale vintage di San Lorenzo ha proprio un buon gelato, con le creme di una volta. Uno dei pochi angoli del quartieresfuggiti alla standardizzazione, frequentato da studenti e artisti. E coni e coppette valgono il prezzo (popolare) del biglietto

FUORI PISTA ALLA RICERCA DELLE GELATERIE MIGLIORI LONTANE DAI CIRCUITI DEL GRAN TURISMO

Sono i lettori e i clienti a far par-lare di questo bar gelateria delconosciuto quartiere San Lo-

renzo. Un bar piuttosto vintage vienedefinito, ma allo stesso tempo un veroe proprio punto di riferimento, quasiuna istituzione per i tanti romani chelo scelgono per un caffè o uno snack,un pranzo veloce, l’aperitivo, la birraalla spina (!!!), e l'ottimo gelato fattoda loro. Al Bar Marani è facile farequattro chiacchiere con gli amici pro-prio in quel luogo che caratterizza laSan Lorenzo degli artisti e degli stu-denti. Una piccola luce di un quartiereche, come lamenta più di qualchecliente, va purtroppo scomparendo. Per chi cerca un'alternativa, il Maraniè l'ideale per chi vuole un'atmosfera ri-lassata che concilia conversazionispontanee e idee creative. Colpisceanche il pergolato di vite che ombreg-gia e rinfresca l'intera area esterna dellocale, vero rifugio per chi cerca tran-quillità e un'atmosfera vera nel pienodel quartiere, all'angolo tra Via dei Vol-sci e Via degli Erici. Gli abitanti delquartiere lo definiscono “uno deipochi angoli di San Lorenzo rimastoimmune a quella che viene definita la‘trasteverizzazione’ del quartiere, con

relativo aumento di caos e appiatti-mento verso il turistico/commer-ciale”. Il bar è gestito da gente delposto, senza sovrapprezzo ai tavoli,

dove restare quanto sivuole a leggere, stu-diare, chiacchierare.

Fa molto ragazzi del muretto. I gelati sono buoni perché artigianali.Non è una gelateria con un assorti-mento stratosferico di gusti, ma ci

sono le creme deliziose dal sapore diuna volta servite senza troppo fronzolie i prezzi qui sono popolari.

GELATERIA MARANIVia dei Volsci, 57,

00185 Roma06 490016

Al Marani come ai vecchi tempi

Apassi da Piazzale Clo-dio una piccola oasi,puoi non coglierla al

primo sguardo, ma se ti fermite ne innamori. E la consigli atutti.L'Angolo del Gelato è una ge-lateria nota per l'eccezionalequalità del proprio gelato ar-tigianale.L'inconfondibile sapore deiprodotti della gelateria derivadalla meticolosa cura impie-gata nella selezione delle ma-terie prime, tuttefreschissime e di primissimascelta. Qui ci sono solamentedolci di alta qualità, in gradodi soddisfare anche i palatipiù esigenti. La scelta èampia: dal gelato artigianaleai sorbetti di frutta, semi-freddi, torte e dessert, pasteassortite, brioche con gelato,dolci personalizzati.In via Trionfale, a metà trapiazzale Clodio e Piazzaledegli Eroi, tutto l’anno è pos-

sibile trovare clienti in fila percercare di gustare il gelato

anche comodamente sedutidavanti a uno dei deliziosi ta-

volini che si trovano esterna-mente al locale. I posti fini-scono presto.L'Angolo del Gelato è il luogoideale per gustare una irresi-stibile merenda in compagniadi tutta la famiglia!C’è ancheil servizio di catering e ban-

queting, oltre che la possibi-lità di prendere del gelatod'asporto. Merita proprio unavisita.

L'ANGOLO DEL GELATOVia Trionfale, 75, 00136

Roma06 3973 8818

Per i palati più esigenti e raffinatic’è quella gelateria all’angolo…

pagine a cura di Francesco Vitale

Page 14: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - MARTEDI' 29 SETTEMBRE 2015

martedì 29 settembre 2015 pagina 14RUBRICHE

direttore responsabileGiovanni Tagliapietra

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registrazioneTribunale di Roma

n° 266 del 27 novembre 2014

Grande fermento fra tutti gliappassionati di chitarra elet-trica che in Italia (come nel

resto del mondo) sono davvero tantiper i preannunciati live di uno dei piùimportanti chitarristi statunitensi:Joe Satriani. Quattro le date del touritaliano che prevede un concerto aRoma la sera di mercoledì 7 ottobreall’Auditorium Parco della Musica.Non ostante sia stato più volte nelnostro paese il virtuoso strumentistaamericano di chiare origini italiane(nonni paterni di Piacenza e Bobbio,quelli materni originari di Bari) con-tinua a richiamare numerosi appas-sionati che, nell’occasione, non sifaranno sfuggire la data capitolina diquesto “The Shockwave Tour”, mes-sosi in moto anche per promuoverel’uscita del nuovo bellissimo albumdi Satriani “Shockwave Supernova”.Un lavoro che vede la partecipazione,accanto al virtuoso statunitense, dinomi importanti del panorama mu-sicale internazionale come Mike Ke-neally (tastiere, chitarra), MarcoMinnemann (batteria) e Bryan Bel-ler (basso), da anni fedeli compagnidi viaggio del nostro e naturalmente

accanto a lui anche nel live dell’Audi-torium.Una serata, quella del 7 ottobre, dovesi potranno apprezzare, oltre le evi-denti capacità virtuosistiche del chi-tarrista statunitense, anche leindubbie capacità compositive,messe in mostra sin dall’esordio di-scografico per la Relativity Record,con l’album “Surfing with the Alien”

(eletto, nel 1987, miglior lavoro chi-tarristico dell’anno). Aspetti diversiche compongono la personalità di unartista davvero unico che ha apertola strada ad allievi diventati, a lorovolta, dei veri e propri maestri comeil grande Steve Vai o ha saputo con-quistare la fiducia di personaggicome Frank Zappa, nel cui gruppoSatriani ha militato per diversi anni,

o di band come i Deep Purple ( hasostituito Ritchie Blackmore nel tourdel 1995).

Joe SatrianiMercoledì 7 ottobre 2015, h 21

Auditorium Parco della Musica,Sala Santa Cecilia

Biglietti da € 30 a € 52Info: 06 80241281

R icomincia dall’operal’Accademia Filar-monica Romana,che a 195 anni dallasua fondazione inau-

gura la nuova stagione, giovedì 22 ot-tobre, al Teatro Olimpico, con unaversione rinnovata e, se possibile,ancor più sorprendente, della Car-men di Bizet eseguita dall’Orchestradi Piazza Vittorio. Che, con la dire-zione artistica e la regia di MarioTronco e la direzione musicale di Le-andro Piccioni, passerà con disinvol-tura dalla salsa al flamenco, dallatecno alla lirica, dal blues al tango ealle sonorità arabe, sempre nel ri-spetto della partitura originaria fir-mata da Bizet.Dopo questa prima assoluta, la sta-gione dell’Accademia Filarmonicaproseguirà fino a maggio, snodan-dosi, come è ormai tradizione, in bentre spazi: l’Olimpico appunto, il Tea-tro Argentina e la Sala Casella, nellasede della Filarmonica in via Flami-nia. E, come tradizione vuole, anchequest’anno i concerti si alternerannoalla danza e al teatro musicale, per untotale di oltre trenta appuntamentiin cartellone.Il Teatro Olimpico accoglierà soprat-tutto la danza (con il ritorno sempre

atteso dei Momix e del Festival Inter-nazionale della Danza di Roma),l’opera e alcuni concerti speciali,come quello della celebre percussio-nista Evelyn Glennie. La musica dacamera e i grandi solisti saranno discena al Teatro Argentina, consoli-dando una preziosa collaborazionecon il Teatro di Roma e portando alcentro della vita di questo teatro lamusica, sua ospite assidua per quasitre secoli. Si alterneranno sul palcofra rarità barocche, repertori classicie contemporanei Cristina Zavalloni,Mischa Maisky con la figlia Lily, Fe-

derico Tiezzi e Sandro Lombardi, Ri-naldo Alessandrini con Concerto Ita-liano, Alessandro Quarta conConcerto Romano, l’EnsembleL’Estravagante con Stefano Monta-nari. La Sala Casella, infine, si con-ferma, dopo il successo della passatastagione, cuore pulsante del “Cerchiodella Musica”, un ciclo di appunta-menti in cui si potrà entrare in con-tatto con interpreti, compositori eartisti, impegnati a stringere con ilpubblico un rapporto più intimo e di-retto. Appare davvero difficile scegliere tra

i tanti nomi di una stagione tantoricca: ma il dovere di cronaca imponel’obbligo della cernita. Per questo cipiace segnalare ancora il primo ap-puntamento con la danza, all’Olim-pico: si tratta dello spettacolo cheapre il nuovo anno, giovedì 7 gen-naio, “La bella addormentata”, unclassico di Marius Petipa, sulle cele-bri note di Čajkovskij con il Ballettodi Mosca "La Classique". E saràdanza, oltre che con i Momix diMoses Pendleton, con Astra RomaBallet, Aterballetto e Balletto delSud.Il ciclo di concerti al Teatro Argen-tina si inaugura giovedì 21 gennaiocon “Stravaganze armoniche”, con-certo tutto barocco con i quattro mu-sicisti dell’ensemble L’Estravagante.Ma nel programma si leggono anchei nomi del Quartetto Prometeo e diSandro Cappelletti, di Beatrice Rana,del Quartetto Modigliani. La Sala Ca-sella in via Flaminia ospiterà invecegli appuntamenti con “Il Cerchiodella Musica” a partire dal 5 novem-bre. .

Accademia Filarmonica RomanaStagione 2015 - 2016

Abbonamenti a partire da € 36; biglietti da € 10 a € 40

Info e programma dettagliato 06 3201752

L’ACCADEMIA DI VIA FLAMINIA “APRE” CON L’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIOSCELTI PER VOI

Il barocco e la Carmen versione 2.0nella nuova stagione della Filarmonica

Joe Satriani, il virtuoso della chitarraALL’AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA IL 7 OTTOBRE

Antonio Pappano, per il decimo anno di-rettore musicale dell'Accademia Nazio-nale di Santa Cecilia, affronta in cinque

concerti consecutivi il ciclo dei cicli: tutte le noveSinfonie di Beethoven. Le celebri composizioniverranno proposte in una chiave diversa e origi-nale che è racchiusa nel titolo: "Beethoven e icontemporanei". Il programma di ogni concertoinfatti volge lo sguardo sia al tempo di Beetho-ven sia al presente, accostando a Beethoven au-tori della sua epoca (Spontini, Cherubini) e dellanostra (Francesconi, Sollima, Nieder).Si comincia sabato prossimo, 3 ottobre - alquale si aggiungono le date di lunedì 5 e martedì6 - con la “Nona Sinfonia”, proposta con “Bread,Water and Salt”, nuova composizione di Luca

Francesconi su testi di Nelson Mandela, com-missionata dall'Accademia di Santa Cecilia. Ilviaggio nell’universo di Beethoven prosegue sa-bato 10 ottobre (e poi lunedì 12 e martedì 13)con le Sinfonie numero 2 e numero 5, alle qualiPappano affiancherà l’ouverture dell’Olympie diSpontini. Nell’appuntamento successivo, il terzodel ciclo (in programma sabato 17 ottobre equindi lunedì 19 e martedì 20), riflettori puntatisulle Sinfonie numero 4 e numero 7, alle qualiviene accostata l’ouverture della Medea di Che-rubini. Il rapporto tra Beethoven e i contempo-ranei è invece al centro del quarto trittico diconcerti (sabato 24 ottobre, lunedì 26 e martedì27), quando, con la Sinfonia numero 8 e la Sin-fonia numero 6 “Pastorale”, sarà eseguito il

nuovo brano di Giovanni Sollima “Ludwig Fra-mes”, commissionato da Santa Cecilia. La con-clusione del ciclo, in programma domenica 1novembre (e quindi lunedì 2 e martedì 3), pre-vede l’esecuzione della Sinfonia numero 1 edella Sinfonia numero 3 “Eroica”, accostate adun’altra prima esecuzione assoluta, la “Danzalenta di C.S. tra gli specchi” del triestino FabioNieder.

Beethoven e i contemporaneiDa sabato 3 ottobre

a martedì 3 novembreAuditorium Parco della Musica, Sala

Santa CeciliaBiglietti da € 22 a € 60

Info e orari: 06 80242501

ALL’AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA DAL 3 OTTOBRE

Tutte le sinfonie di Beethoven in cinque concerti

TEATRO SISTINATorna Billy ElliottSarà il sogno di “Billy Elliot il Musi-cal”, a inaugurare la nuova stagionedel Teatro Sistina, il 1 ottobre. Il mu-sical, con le musiche di Elton John ela regia originale di Massimo RomeoPiparo, che firma anche l'adatta-mento italiano, resterà in scena finoal 18 ottobre. A dare vita alla storiadel ballerino che appassiona interegenerazioni di talenti è AlessandroFrola, quattordici anni e un curricu-lum da piccola étoile. Biglietti da € 27,50 a € 44; info 06 4200711

TEATRO DELL’OPERALa libertà secondo Weill

Al Teatro dell’Opera, dal 6 al 17 otto-bre, va in scena “Aufstieg und fall derstadt Mahagonny” (“Ascesa e cadutadella città di Mahagonny”), su libretto

di Bertolt Brecht e musiche di KurtWeill. Si tratta di un’opera che ha for-temente segnato la musica del Nove-cento ed è stata a lungo considerata

simbolo dell’opposizione politica emusicale al nazismo. L’opera con-

clude la stagione lirica dello stabilecapitolino.

Biglietti da € 17 a € 150; info 06 481601

PARCO DELLA MUSICAApparatSascha Ring è un protagonista inar-restabile dell’ultimo decennio dellamusica elettronica. Dopo aver pubbli-cato tre acclamati album con il nomedi Apparat ed essersi esibito in in-tensi live in migliaia di club e festivaldi tutto il mondo, l’artista berlinesesarà all’Auditorium Parco della Mu-sica per un’attesissima tappa delsuo “Soundtrack live”. Appunta-mento il 2 ottobre alle 21 in Sala Si-nopoli. Biglietti da € 20 a € 25 euro; info 06 80241281

IN PRIMA FILA

di Maria Pia Miscio

di Tonino Merolli

La Carmen secondo l'Orchestra di Piazza Vittorio

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martedì 29 settembre 2015 pagina 15

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