IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 12 SETTEMBRE 2015

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di Roma e del Lazio SABATO 12 SETTEMBRE 2015 numero 46 anno I - 1 euro Il Nuovo Corriere Nuovo Corriere Il A Roma le emergenze non sono la città sporca, il traffico in tilt quasi 24 ore su24, l’insicurezza di tanti quartieri o l’illegalità. Nossi- gnori, l’emergenza numero uno è il “lan- cio del mozzicone” di sigaretta, della “cicca”. Parola di Ignazio Marino, che fatta questa allarmante scoperta non ha perduto tempo. Appena tornato dalle contestate vacanze negli Stati Uniti, il Sindaco-Marziano non ha perduto nemmeno un minuto su quelle quisqui- lie che sono i clan di malviventi che con- trollano gran parte del territorio della Capitale e l’organizzazione del Giubi- leo. Sceso dall’aereo, ha immediata- mente “precettato” la sua vicecapo di Gabinetto, Rossella Matarazzo, e le ha affidato la missione anti-cicche. “Il fa- moso lancio del mozzicone – ha dichia- rato la Matarazzo, pronta per l’offensiva - è veramente fastidioso e vo- gliamo sanzionarlo”. Con multe la cui entità deve ancora essere decisa ma che dovrebbero aggirarsi sui 150-200 euro. La strada è già stata individuata: l’ar- ticolo 4 del nuovo regolamento di poli- zia urbana, in questi giorni sul tavolo della Giunta Marino. Quella, se ricor- diamo bene, che ha come missione di far uscire Roma dallo scandalo di Mafia Capitale. Sennò, come ha detto il pre- mier Matteo Renzi, “tutti a casa”. Le multe per chi getta per strada i moz- ziconi di sigaretta (“o, comunque, avanzi di tabacco”, si legge nel testo in discussione) non sono una novità, in Europa (a cominciare da Parigi e Rot- terdam) e neppure in Italia. A Trento la sanzione prevista (vale per le cicche “e altro”) è addirittura di 500 euro, a Fi- renze di 150 euro, a Parma di 300 euro, a Milano di 450 euro, a Ferrara di 100 euro. Città dove cartacce e sporcizia varia nelle strade se ne vede poca. Per- ché, va detto subito, le municipalizzate incaricate della pulizia delle strade, le “sorelle” dell’ Ama romana, hanno in- dicato la via facendo a fondo il loro do- vere. Ed è evidente che se svegliandosi un cittadino trova le strade pulite, prima di buttare a terra la carta della pizza o del cornetto ci pensa due volte. Se non altro per non passare per uno sporcaccione. Loa alle cicche? Sono ben altre le emergenza che Roma deve affrontare LA CITTÀ Bus e metro, finite le ferie tornano i problemi di sempre Santoro a pagina 4 QUI LATINA Solo candidati di serie B Terzi a pagina 8 FUORI PISTA Viaggio nelle gelaterie migliori di Roma segnalate dai nostri lettori a pagina 19 I l vicesindaco Marco Causi ha rinviato a metà mese il confronto sui salari ac- cessori. Uno scontro che rischia di mettere a ferro e fuoco la Capitale proprio a poche settimane dall’aper- tura del Giubileo e in coin- cidenza con la riapertura delle scuole. Non si poteva trattare e trovare una solu- zione d’estate sminando il ri- schio di scioperi e blocchi dei servizi? Aria di tempesta in Campidoglio Il 15 riparte la traativa sui salari Giocoli a pagina 2 I diciotto giorni passati lontano dal caos della capitale non hanno fatto bene al sindaco, che litiga con tutti per coprire i suoi errori. E intanto all'ennesimo acquazzone la città si pa- ralizza, va sotto. E le caditoie dimenticate? Colpa del suo assessore. Ma Maurizio Pucci ha altro da fare, deve pensare al Giubileo. DIETRO I FATTI SCENARI Santoro a pagina 5 segue a pagina 4 Stefania Pascucci a pagina 3 All’interno l’inserto di Sanità del Lazio Lazio Lazio la del anità S S NUMERO 46 ANNOI SABATO12 SETTEMBRE2015 PRIMO PIANO IL CONVEGNO La frittata delle Asl è fatta adesso speriamo che funzioni a pagina 11 a pagina 13 Dermart, quando la dermatologia incontra l’arte L a sensazione è netta e chiara, sulla gara per l'affi- damento del Cup (centri unici di prenotazione) non ce la raccontano giusta. Alla faccia della trasparenza sbandie- rata dal governatore Zingaretti c'è una cortina fumogena attorno alla vicenda che impedisce di discernere tra ciò che è obiettivamente corretto e ciò che po- trebbe non esserlo. Ora va di modo una parola estremamente efficace: opaco. Perfetta. Troppe cose poco chiare, troppi silenzi da parte della Regione e sullo sfondo un retrogusto di Mafia Ca- pitale, magari determinato dal fatto che almeno un paio di dirigenti molti vicini al capo si sono simpaticamente dimessi (per tenere lontana la magi- stratura?).Il personale dirigente che ha predisposto la gara attuale pare sia stato già indagato dalla Procura di Roma per favoreggiamento e false di- chiarazione dinanzi al Pubblico Mini- stero, in merito alla gara Cup annullata nel 2014”. Dal Palazzo di via Rosa Raimondi neanche una riga, sotto i dipendenti del Cup protestano, sciopero ad oltranza con ovvi evidenti contraccolpi sull’utenza? Le critiche al- l'operazione son pesanti: l ’attuale bando di gara che la Regione Lazio ha indetto, lo scorso 27 giugno, per l’affi- damento dei Centri Unici di Prenota- zione (Cup) delle Asl e delle Ao della Regione determinebbe il taglio di oltre 350 posti di lavoro sui circa 2000, cioè quasi il 20% dell’intero organico at- tuale. Il bando inoltre non prevede come obbligo, tranne che per le persone con disabilità, la riassunzione del per- sonale attualmente in servizio nel ruolo e nel livello contrattuale raggiunto. Tutto ciò è in contrasto con le disposi- zioni a tutela del lavoro previsti dalla normativa vigente e dalle nuove diret- tive comunitarie sulla base anche dei nuovi indirizzi previsti dalla riforma degli appalti pubblici, risultando per- sino in violazione all’articolo 7 della Legge Regionale del Lazio n. 16/2007”. Ancora: la mancata indica- zione degli inquadramenti economico contrattuali del personale in forza e la logica incardinata nel bando del mas- simo ribasso, rischiano, poi, di creare una ingiusta disparità di concorso alla gara, tra chi all’interno delle offerte economiche, deve garantire continuità di lavoro e di retribuzioni e chi, invece, potrebbe subentrare ex novo, senza alcun vincolo, con la possibilità ad esempio di potersi avvalere della disci- plina statuita dal c.d. Jobs Act e decreti delegati. Non sono annotazioni segrete, è tutto già scritto sui giornali. Quello che manca è una risposta. Il Corvo Cup, quella gara nasconde qualcosa? E adesso ci tocca il sindaco furioso di Carlo Rebecchi TUI (GLI) AMICI DI MARINO IN PRIMO PIANO L’intuitu personae del sindaco e degli assessori è vincente per assumere personale in Campidoglio senza avvisi pubblici e ricerca delle professionalità interne. Cinque le persone assunte, i loro nomi testimoniano e rappresentano la fedeltà al Partito Democratico. Il tuo è avvenuto qualche ora prima dell’arrivo ufficiale del “tutor”del primo ciadino, il prefeo Gabrielli. E senza tenere conto della trasparenza

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Periodico diretto da Giovanni Tagliapietra www.corrierediroma-news.it www.facebook.com/corrierediromaedellazio

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di Roma e del Lazio SABATO 12 SETTEMBRE 2015numero 46 anno I - 1 euro

IlNuovoCorriereNuovoCorriereIl

ARoma le emergenze non sono lacittà sporca, il traffico in tiltquasi 24 ore su24, l’insicurezza

di tanti quartieri o l’illegalità. Nossi-gnori, l’emergenza numero uno è il “lan-cio del mozzicone” di sigaretta, della“cicca”. Parola di Ignazio Marino, chefatta questa allarmante scoperta non haperduto tempo. Appena tornato dallecontestate vacanze negli Stati Uniti, ilSindaco-Marziano non ha perdutonemmeno un minuto su quelle quisqui-lie che sono i clan di malviventi che con-trollano gran parte del territorio dellaCapitale e l’organizzazione del Giubi-leo. Sceso dall’aereo, ha immediata-mente “precettato” la sua vicecapo diGabinetto, Rossella Matarazzo, e le haaffidato la missione anti-cicche. “Il fa-moso lancio del mozzicone – ha dichia-rato la Matarazzo, pronta perl’offensiva - è veramente fastidioso e vo-gliamo sanzionarlo”. Con multe la cuientità deve ancora essere decisa ma chedovrebbero aggirarsi sui 150-200 euro.La strada è già stata individuata: l’ar-ticolo 4 del nuovo regolamento di poli-zia urbana, in questi giorni sul tavolodella Giunta Marino. Quella, se ricor-diamo bene, che ha come missione di faruscire Roma dallo scandalo di MafiaCapitale. Sennò, come ha detto il pre-mier Matteo Renzi, “tutti a casa”.Le multe per chi getta per strada i moz-ziconi di sigaretta (“o, comunque,avanzi di tabacco”, si legge nel testo indiscussione) non sono una novità, inEuropa (a cominciare da Parigi e Rot-terdam) e neppure in Italia. A Trento lasanzione prevista (vale per le cicche “ealtro”) è addirittura di 500 euro, a Fi-renze di 150 euro, a Parma di 300 euro,a Milano di 450 euro, a Ferrara di 100euro. Città dove cartacce e sporciziavaria nelle strade se ne vede poca. Per-ché, va detto subito, le municipalizzateincaricate della pulizia delle strade, le“sorelle” dell’ Ama romana, hanno in-dicato la via facendo a fondo il loro do-vere. Ed è evidente che se svegliandosiun cittadino trova le strade pulite,prima di buttare a terra la carta dellapizza o del cornetto ci pensa due volte.Se non altro per non passare per unosporcaccione.

Lotta alle cicche? Sono ben altrele emergenza

che Romadeve affrontare

LA CITTÀBus e metro, finite le ferietornano i problemi di sempre

Santoro a pagina 4

QUI LATINASolo candidati di serie BTerzi a pagina 8

FUORI PISTAViaggio nelle gelateriemigliori di Romasegnalate dai nostri lettori

a pagina 19

Il vicesindaco Marco Causi ha rinviatoa metà mese il confronto sui salari ac-

cessori. Uno scontro che rischiadi mettere a ferro e fuocola Capitale proprio apoche settimane dall’aper-tura del Giubileo e in coin-cidenza con la riaperturadelle scuole. Non si potevatrattare e trovare una solu-zione d’estate sminando il ri-schio di scioperi e blocchi deiservizi?

Aria di tempestain Campidoglio

Il 15 riparte la trattativa sui salari

Giocoli a pagina 2

Idiciotto giorni passati lontano dal caos dellacapitale non hanno fatto bene al sindaco,che litiga con tutti per coprire i suoi errori.

E intanto all'ennesimo acquazzone la città si pa-ralizza, va sotto. E le caditoie dimenticate?Colpa del suo assessore. Ma Maurizio Pucci haaltro da fare, deve pensare al Giubileo.

DIETRO I FATTISCENARI

Santoro a pagina 5

segue a pagina 4

Stefania Pascucci a pagina 3

All’internol’inserto

di Sanitàdel Lazio

LazioLazio

ladel

anitàSSNUMERO 46 ANNO I SABATO 12 SETTEMBRE 2015PRIMO PIANO

IL CONVEGNO

La frittata delle Aslè fatta adesso speriamo che funzioni a pagina 11

a pagina 13

Dermart, quandola dermatologiaincontra l’arte

L a sensazione è netta echiara, sulla gara per l'affi-damento del Cup (centriunici di prenotazione) nonce la raccontano giusta.

Alla faccia della trasparenza sbandie-

rata dal governatore Zingaretti c'è una

cortina fumogena attorno alla vicenda

che impedisce di discernere tra ciò che

è obiettivamente corretto e ciò che po-

trebbe non esserlo. Ora va di modo una

parola estremamente efficace: opaco.

Perfetta. Troppe cose poco chiare,

troppi silenzi da parte della Regione e

sullo sfondo un retrogusto di Mafia Ca-

pitale, magari determinato dal fatto

che almeno un paio di dirigenti molti

vicini al capo si sono simpaticamente

dimessi (per tenere lontana la magi-

stratura?).Il personale dirigente che ha

predisposto la gara attuale pare sia

stato già indagato dalla Procura di

Roma per favoreggiamento e false di-

chiarazione dinanzi al Pubblico Mini-

stero, in merito alla gara Cup

annullata nel 2014”. Dal Palazzo di

via Rosa Raimondi neanche una riga,

sotto i dipendenti del Cup protestano,

sciopero ad oltranza con ovvi evidenti

contraccolpi sull’utenza? Le critiche al-

l'operazione son pesanti: l ’attuale

bando di gara che la Regione Lazio ha

indetto, lo scorso 27 giugno, per l’affi-

damento dei Centri Unici di Prenota-

zione (Cup) delle Asl e delle Ao della

Regione determinebbe il taglio di oltre

350 posti di lavoro sui circa 2000, cioè

quasi il 20% dell’intero organico at-

tuale. Il bando inoltre non prevede

come obbligo, tranne che per le persone

con disabilità, la riassunzione del per-

sonale attualmente in servizio nel ruolo

e nel livello contrattuale raggiunto.

Tutto ciò è in contrasto con le disposi-

zioni a tutela del lavoro previsti dalla

normativa vigente e dalle nuove diret-

tive comunitarie sulla base anche dei

nuovi indirizzi previsti dalla riforma

degli appalti pubblici, risultando per-

sino in violazione all’articolo 7 della

Legge Regionale del Lazio n.

16/2007”. Ancora: la mancata indica-

zione degli inquadramenti economico

contrattuali del personale in forza e la

logica incardinata nel bando del mas-

simo ribasso, rischiano, poi, di creare

una ingiusta disparità di concorso alla

gara, tra chi all’interno delle offerte

economiche, deve garantire continuità

di lavoro e di retribuzioni e chi, invece,

potrebbe subentrare ex novo, senza

alcun vincolo, con la possibilità ad

esempio di potersi avvalere della disci-

plina statuita dal c.d. Jobs Act e decreti

delegati. Non sono annotazioni segrete,

è tutto già scritto sui giornali. Quello

che manca è una risposta.

Il Corvo

Cup, quella gara nasconde qualcosa?

E adesso ci toccail sindaco furioso

di Carlo Rebecchi

TUTTI (GLI) AMICI DI MARINOIN PRIMO PIANO

L’intuitu personae del sindaco e degli assessori è vincente per assumere personale in Campidoglio senzaavvisi pubblici e ricerca delle professionalità interne. Cinque le persone assunte, i loro nomi testimoniano

e rappresentano la fedeltà al Partito Democratico. Il tutto è avvenuto qualche ora prima dell’arrivo ufficialedel “tutor”del primo cittadino, il prefetto Gabrielli. E senza tenere conto della trasparenza

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Pensavate che l’affaire “salarioaccessorio” fosse risolto? Sba-gliato. Martedì 15 settembre -

se il neo vicesindaco Marco Causimanterrà la parola data ad agosto -giunta capitolina e sindacati dei24mila dipendenti del Campidogliodovrebbero vedersi per vedere di tro-vare un accordo sull’integrazione deiredditi dei dipendenti comunali. Bustepaga passate al tosaerba da una deci-sione del ministero del Tesoro che havoluto e ottenuto la depurazione deicontratti comunali da quelle voci biz-zarre e stratificate negli ultimi anni(soprattutto nell’era Alemanno) chefacevano lievitare anche di un terzo iredditi. Dall’indennità di divisa (per ivigili urbani), all’integrazione serviziomensa per le maestre (per l’assistenzaal pranzo dei bambini delle materne),i dipendenti comunali avevano accu-mulato dei bonus importanti un po’ intutte le ere politiche (le prime conces-sioni risalgono a 20 anni fa).Poi al ministero del Tesoro si erano ac-corti che questa generosità politica eraimmotivata e quindi avevano chiestoagli enti locali (non solo al Comune diRoma ma a tutte le amministrazionidecentrate) di rivedere i singoli con-tratti e quindi di tagliare le integrazionidalle buste paga.Il problema forse non si pone per glialti dirigenti o per le figure professio-nali più titolate, ma per il semplice im-piegato comunale l’abbattimento dellascure di Via XX Settembre sul redditoha rappresentato un vero e propriocolpo di grazia. Con redditi netti chenon superano i 1.300/ 1.400 euronetti al mese, vedersi “scippare”200/300 euro rappresenta la diffe-renza tra sopravvivere funambolica-mente e finire alla mensa della Caritas. E’ oltre un anno che sindacati capito-lini e amministrazione comunale siconfrontano per vedere di non pena-lizzare troppo i piccoli redditi, aggan-ciando però all’integrazione salarialevoci e prestazioni che giustifichinoquesto maggior salario. Peccato che le crisi politiche in Cam-pidoglio e l’arrivo di Causi in ultimoabbiano sempre rinviato una solu-zione definitiva. Ora i dipendenti sono stufi dei rinvii ese la prossima settimana non si tro-verà un accordo definitivo (non unpre-accordo inconsistente ma un’in-tesa definitiva), minacciano seria-

mente di mettere a ferro e fuoco lacittà con scioperi, serrate e proteste. A metà mese il segretario Fp Cgil diRoma e Lazio, Natale Di Cola, avevaavvisato sindaco e giunta: “Per l'enne-sima volta dobbiamo registrare un fal-limento della giunta Marino sullepolitiche del personale – ammonendo- Sul tema la tensione si stia alzando”.Di Cola è scettico sui risultati nelnuovo, ennesimo incontro:”Da setti-mane ripetiamo che la vertenza an-dava risolta prima della pausa estivacon la sottoscrizione di un nuovo con-tratto. Lo stesso sindaco Marino, oltredue mesi fa, si era impegnato garan-tendo che i problemi con il ministero

dell’Economia e delle Finanze - causadello stallo - erano risolti”. La Cgil ha “chiesto incessantemente lariapertura del tavolo per trovare solu-zioni ed evitare che a settembre, apochi mesi dal Giubileo e alla riaper-ture delle scuole, i problemi sul salariofossero ancora tutti sul tavolo”. Cgilche non vede benissimo le prospet-tive: “A settembre avremmo volutooccuparci dei tanti problemi che an-cora attanagliano la macchina capito-lina, le sue articolazioni e i vari settori”.Insomma, per la Cgil - ma non solo –“per l'ennesima volta dobbiamo regi-strare un fallimento della giunta Ma-rino sulle politiche del personale.

Un'amministrazione sorda alle richie-ste dei rappresentanti dei lavoratori siassume nuovamente la responsabilitàdi alzare la tensione. Il tempo è sca-duto. Siamo stanchi delle continuepromesse disattese dal sindaco. Gliunici fatti che dobbiamo registraresono gli oltre mille euro persi da cia-scun lavoratore dall'inizio dell'anno”. Pure la Cisl non è ottimista: “Nonsono certo i dipendenti capitolini - ri-corda il segretario generale della CislFunzione Pubblica di Roma e delLazio, Roberto Chierchia - a non averavuto un alto senso di responsabilitàin questi 7 mesi che hanno visto appli-care unilateralmente dall’amministra-

zione capitolina un contratto non con-diviso, che ha tagliato dalle già magrebuste paga, mediamente non superioriai 1.300 euro/mese, oltre 1.000 euro.Dei proclami dell'amministrazioneMarino, i lavoratori capitolini e i citta-dini di Roma ormai non ne possonopiù”.Anche per la Cisl, insomma, la datadel 15 settembre “è l ultima utile oltrela quale non potrà che ripartire la mo-bilitazione. I fondi utili a chiudere unsalario accessorio condiviso sono statoprevisti dalla pre-intesa e da quella sideve ricominciare per vedere ricono-sciuti i giusti diritti per i lavoratori e iservizi per i cittadini e i pellegrini chesi apprestano ad invadere Roma per ilGiubileo. Se il sindaco e la giunta sonoconvinti di poter affrontare il nuovoanno scolastico, così come l'immi-nente Giubileo, facciano pure: lo fa-ranno senza l'unica risorsa certa di cuihanno disponibilità, i propri dipen-denti che certamente di diritti e di ungiusto salario hanno bisogno”.Più chiaro di così soltanto un disegno.Nelle scuole comunali la tensione è giàalta. Le maestranze comunali - nonsolo il corpo docente - sono sul piededi guerra. Di rinvio in rinvio è passatoquasi un anno. Mediamente ogni lavo-ratore ha perso circa 1.000 euro di red-dito da questa tosatura. E la giuntacontinua a rinviare qualsiasi decisionerimpallando sul ministero dell’Econo-mia, e poi sulla Ragioneria Generaledello Stato, le responsabilità.Il problema, forse, più che per i quat-trini da reperire, è decidere come im-piegare al meglio il contrattatomaggior impegno dei dipendenti.L’apertura prolungata degli uffici co-munali può essere una buona idea, maallora perché non si prolungano anchegli orari delle scuole e dei servizi doposcuola? Magari aprendo a inizio set-tembre e lasciando, fino a fine luglio,alle famiglie la disponibilità di ospitarei pargoli, visto che ore le maestre de-vono restare a disposizione. Tenerleinoccupate dentro i plessi scolasticinon porta alcun beneficio alla collet-tività. Contrattiamo, piuttosto, serviziaggiuntivi (dopo scuola, compiti, ap-profondimenti), magari anche coin-volgendo le famiglie nei maggior costi.Ma visto che ci sono voluti oltre 8mesi per arrivare a questo punto pro-poste del genere rischiano di apparirefantascienza.

sabato 12 settembre 2015 pagina 2

AUTUNNO CALDO IN VISTA: “COMUNALES” SUL PIEDE DI GUERRASCENARI

Aria di tempesta in Campidoglio

Il vicesindaco Marco Causi ha rinviato a metà mese il confronto sui salariaccessori. Uno scontro che rischia di mettere a ferro e fuoco la Capitaleproprio a poche settimane dall’apertura del Giubileo e in coincidenza

con la ripresa delle scuole. Non si poteva trattare e trovare una soluzioned’estate sminando il rischio di scioperi e blocchi dei servizi?

PRIMO PIANO

di Leonardo Giocoli

Page 3: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 12 SETTEMBRE 2015

Marino spande espende i soldi deicittadini per assu-mere altri amicisuoi. Ovviamente

il mercato del lavoro del Campidoglionon passa per le regole alle quali si at-tiene la Pubblica Amministrazione perle assunzioni. Tra luglio e agosto lagiunta capitolina-Ter , infatti, aumen-tando il numero delle centinaia di col-laboratori già presenti dal 2013, dopol’insediamento di Marino, per il ruolodi addetti stampa per assessori e primocittadino, ha deliberato l’assunzionediretta di altre cinque persone e un au-mento stratosferico di retribuzione adun collaboratore dell’assessore allaCultura, Marinelli. Si tratta di nomigià noti alle cronache politiche. In unperiodo di grave crisi economica lacasta politica del Partito Democraticoirride agli sforzi di sopravvivenza dellefamiglie romane e decide di “instau-rare rapporti di lavoro con contrattoindividuale “; la scelta, non può cheavvenire “intuitu personae”, si legge –non senza rabbrividire –nella deliberadi giunta Marino. Una locuzione latinache nei rapporti tra imprese private in-dica la legittimazione nello scegliereun meccanico di fiducia, un avvocatodi fiducia, un medico di fiducia, ecc.Invece le pubbliche amministrazioninello scegliere una persona devono li-mitarsi perché per spendere il denarodei contribuenti, si deve garantire perlegge equità e imparzialità nelle scelte.Evidentemente i politici che siedono

al comune di Roma avranno pruden-temente espletato tutti i passaggi ob-bligatori, come ricercare internamentesu 24 mila dipendenti quelle profes-sionalità con un avviso. E sono co-munque arrivate delle persone “difiducia”, scelte senza concorso, senzaavvisi pubblici.

Il Pd non può negare un posto di la-voro (istituzionale) a Ivana Della Por-tella che il 9 luglio scorso, è stata sceltadal sindaco Marino per lavorare nelsuo staff. Nota per essere stata consi-gliera comunale per i Ds per13 anni,nel 2007 nominata da Veltroni allapresidenza di Zétema, società parteci-

pata del comune di Roma con mis-sion culturale, vi rimarrà fino al 2008;poi ci ha pensato Zingaretti, all’epocain cui era presidente della Provincia diRoma, a beneficiarla di una consu-lenza con Provinciattiva per 115.600euro nel periodo compreso tra l'1marzo 2010 e il 31 dicembre 2012 perla produzione di contenuti di «Pro-vinz. Notizie, attività ed eventi dellaProvincia di Roma». La newsletterfortemente voluta dal presidente Zin-garetti, di certo non a buon mercato.Da due mesi la Della Portella siedenuovamente in una sede istituzionale,grazie al Pd, nell’ufficio del sindacoMarino per svolgere attività «nel-

l’ambito del proprio Ufficio (di Ma-rino, ndr) di supporto altamente qua-lificate riferite alle politiche diarmonizzazione e coordinamento cheRoma Capitale deve assicurare nel-l’ambito del territorio della Città Me-tropolitana, prevedendo per la stessa,attesa l’elevata qualificazione profes-sionale e culturale, in relazione allatemporaneità del rapporto di lavoroed in considerazione dell’incarico dasvolgere, il trattamento economicoannuo lordo, parametrato a quello di-rigenziale», pari a 70mila euro annui,tondi tondi.

Sabella, assessore alla Legalità, di-chiarava il 26 agosto, subito dopo il fu-nerale show svoltosi nella chiesa diDon Bosco a Roma, di aver assunto unsociologa «per uno studio delle mafieautoctone di Roma, dai clan di Ostiafino alle famiglie come i Casamonica.L’obiettivo è comprenderne da unpunto di vista sociale ed economicol’humus nel quale nascono e il conte-sto che permette loro di crescere e ra-dicarsi sul territorio». L’assunzione diGiovanna Montanaro, però,è avvenutaben prima dello scoppio dello scanda-loso funerale mediatico dei Casamo-nica, il 31 luglio scorso, per uncontratto di 31.400 euro annui. Ba-sterà studiare il sostrato sociale a sal-vare Roma da “Mafia capitale” e quelladel Litorale?

Il 5 agosto, mentre metà dei romaniandava in vacanza, c’era chi trovavaun posto di lavoro per un incarico di“Alta Specializzazione”. Come per ilsig. Francesco Antonini, detto Chec-chino, classe 1962, giornalista, candi-dato alle ultime elezioni comunali del2013 per la lista di Sandro Medici, co-nosciuto quest’ultimo per la rappre-

sentanza politica nella estrema sini-stra, supportato oggi da Sel, il partitodell’ex vicesindaco Nieri. ChecchinoAntonini è un giornalista molto attivonelle denunce di “mala polizia” e“mala carabinieri” , ha scritto per Li-berazione e per diversi blog anticapi-talisti come Popoff sul quale pubblicanumerosi articoli sulla sorte di Ste-fano Cucchi e sul caso Aldovrandi. C’èda chiedersi come possa stare dentroun’istituzione che garantisce rispettoper le autorità. Mistero. Ma come èstato assunto Checchino Antonini? Lagiunta il 5 agosto scorso delibera la suaassunzione facendosi scudo di unacerta Rosaria Fattori, capo ufficiostampa del sindaco Marino, che scriveuna lettera alla giunta, allegando il cur-riculum (non pubblicato) dell’ex can-didato della lista di Sandro Medici. Ilbello deve venire. E’ il capo ufficiostampa, si legge nella delibera n. 268,che ritiene congrua la retribuzione perChecchino che sarà di “soli” 34.800euro annui, più, a parte i contributiInpgi.

Anche i collaboratori dell’ex vicesin-daco Nieri non rimangono a spasso.Come ad esempio, Claudia Cirillo, giàassunta il 27 dicembre 2013 per lavo-rare presso di lui, la quale viene as-sunta dalla giunta Marino nello stessogiorno di assunzione di Checchino,con la delibera n. 269. La Cirillo è unafedelissima di Ignazio Marino, tantoda risultare una dei soci fondatori dellasua onlus Immagina, con sede (privi-legiata) in via dei Volsci (quartiere SanLorenzo) per la quale il sindaco pagaun affitto irrisorio di 162 euro al mese.Perché? Si tratta di uno degli immobiliappartenente al patrimonio del co-mune di Roma. Claudia Cirillo lavo-rerà fianco a fianco con l’assessorePucci per uno stipendio – tutto com-preso – pari a 70mila euro annui.

Non poteva mancare l’amico di par-tito del neo assessore piemontese diMoncalieri (comune consideratofeudo della ‘ndrangheta) alla Mobilitàdi Roma, Stefano Esposito. Anche luiha chiesto un posticino al sole per ilsig. Raffaele Bianco, vicepresidentePd Torino e consigliere - capogruppoPd Grugliasco. Come dire di no? Conla formula della fiducia la giunta Ma-rino ha assunto anche il consigliere delPd di Grugnasco, anche lui definitodagli assessori Pd «collaboratore dielevata esperienza e capacità perso-nali» tanto da meritarsi un’assunzionea tempo determinato fino al 2018 e unricco stipendio di 41.237 euro annui.Della serie: se la cantano e se la suo-nano.

PRIMO PIANOsabato 12 settembre 2015 pagina 3

di Stefania Pascucci

PRIMO PIANO

TUTTI (GLI) AMICI DI MARINOL’intuitu personae del sindaco e degli assessori è vincente per assumere personale in Campidoglio senza

avvisi pubblici e ricerca delle professionalità interne. Cinque le persone assunte, i loro nomi testimoniano e rappresentano la fedeltà al Partito Democratico. Il tutto è avvenuto qualche ora prima dell’arrivo ufficiale del “tutor”del primo cittadino, il prefetto Gabrielli. E senza tenere conto della trasparenza

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sabato 12 settembre 2015 pagina 4

TUTTI AL LAVORO O A SCUOLA: ECCO COSA ATTENDE I ROMANIPRIMO PIANO

Un ritorno dalleferie traumatico.Come sempre pertutti, sulle stradedelle Capitale. So-

prattutto per gli utenti del tra-sporto pubblico locale di Roma.Perché, al di là degli annunci, ri-spetto allo scorso anno non è cam-biato nulla. A pochi giorni dallaripresa a pieno ritmo, con la ria-pertura delle scuole, l’unica novitàdi rilievo è la Metro C, inauguratalo scorso 24 giugno. Che con unacquazzone è riuscita a bloccarsiper oltre 3 ore. Tutto regolare.Mentre quello su gomma non hasubìto variazioni nel parco mac-chine: la flotta è sempre da rotta-mare, con 20 treni dellametropolitana fermi e 900 buschiusi in garage perché non fun-zionanti. E oltre 20 milioni di chi-lometri in meno per i mezzi, dalloscorso maggio. Mentre il Giubileostraordinario, voluto da Papa Fran-cesco, è alle porte.Sono almeno 20 i veicoli fermi daanni nel deposito Magliana a farela ruggine. Altri 58, invece, sono afine vita. Tradotto: come minimoavrebbero bisogno di una revi-sione generale. Sono quasi mille ibus che non rivedranno mai piùl’asfalto perché in parte cannibaliz-zati. Per rimettere in sesto quellipiù in salute. Il vero problemadell’Atac, e del tpl romano, èquello delle manutenzioni del

parco macchine. Con i garage chesi sono trasformati, nel corso deltempo, in veri e propri cimiteri. Inumeri, invece, fanno venire l’or-ticaria a chi ogni mese sgancia 35euro per l’abbonamento mensile. Così su 2268 bus presenti nellaflotta, un terzo è inutilizzabile e lametà ha più di 10 anni. Il puntodebole, però, si chiama manuten-zione: nel primo semestre del2015, infatti, il numero dei guastiè stato di 86mila. Cioè il 32% inpiù rispetto al 2014. Il peggiordato dal 2005. Cucchiaio di legnoper la rimessa di Portonaccio, consolo un quarto di veicoli a disposi-

zione, seconda Magliana e terzaPrenestina. Ed è così che si per-dono le corse: 10 punti percen-tuali in meno solo nel mese digiugno, 76mila su circa 800mila.Per andare a regime servirebberomille mezzi in più. Ma servonosoldi che Atac non ha. Dei 700nuovi bus per il Giubileo neanchel’ombra.Non solo. Perché se ci sono degliautobus che non si mettono pro-prio in moto, ce ne sono altri chefanno scintille. Nel vero sensodella parola. Sono 10 i bus andatia fuoco in 7 mesi. L’ultimo a luglio,all’incrocio tra Cinecittà e viale

Palmiro Togliatti. Qualche giornoprima era toccato a un mezzo sottola galleria Giovanni XXIII. Su que-sto l’azienda di tpl ha sempre ta-ciuto, come gli addetti. La paura diuna fuga di notizie stavolta fa ca-lare il silenzio stampa. Colpa deipezzi di ricambio vecchi, si lasciasfuggire qualche operaio all’uscitadal lavoro. Nulla più è dato sapere.Né a chi fa informazione né a chiquei mezzi li prende ogni giornoper andare al lavoro o a scuola.Sulla sicurezza non scherza nean-che il trenino giallo, un’istituzionefino alla nascita della Metro C.Collegava Termini a Giardinetti,

adesso si limita a Centocelle. Maanche qui l’età media della flotta èdi 54 anni, con punte di 80. Lascusa: inutile cambiare i vagoni,saranno sostituti dalla terza lineametropolitana, quando andrà a re-gime. E intanto si continua a viag-giare su pezzi di antiquariato postbellico. Che si rompono spesso:10mila guasti in 12 mesi, raddop-piati dal 2011 al 2014. Numeri daguinness dei primati. In negativo,ovviamente.Sulle linea A e B a preoccupare, in-vece, non sono i treni fermi. Maquelli che a breve potrebbero fer-marsi. Il problema è sempre unaquestione anagrafica. Sulla se-conda, infatti, i convogli si atte-stano sui 28 anni contro i 15 dellarossa. Sulla blu neanche la metàdei mezzi ha l’aria condizionata,mentre i 15 caf che dovrebberoentrare in servizio a breve sono darodare. Sul tratto Termini-Lauren-tina, inaugurato nel 1955, l’unicointervento risale al 1995. Mentresu quello Termini-Rebibbia dal1990 a oggi tutto tace. Con trattilumaca tra Bologna e Policlinico acausa degli armamenti dei binarida sostituire. E limitazioni neitronchini, gli scambi per la mano-vra, oltre i capolinea.Sulla A, da Ottaviano a Battistinitutto fermo dall’apertura, nel2000. La C, ultima arrivata, è riu-scita a bloccarsi per tre ore conl’ultimo acquazzone. Per adeguarsialle sorelle maggiori. E mantenereil passo dei bus. Da lumaca.

di Giovanni Santoro

Bus e metro, finite le ferietornano i problemi di sempre

Venti treni sono sempre fermi nel deposito della Magliana a fare la ruggine, altri 58 sono in pratica a fine corsa. Mentre sono ben 900 i pullman in garage: nei primi sei mesi dell’anno infatti il numero di guasti è aumentato del 32 per cento rispetto al 2014.

E ora anche la nuovissima e scintillante Metro C comincia a dare qualche preoccupante segnale di debolezza: è bastato un acquazzone la settimana scorsa a metterla parzialmente fuori uso per tre ore. E il Giubileo si avvicina a grandi passi

CRONACHE

Quindi, ben vengano anche a Roma le multe per punireilanciatori di cicche: ma prima, per carità, il Sindacoe l’Ama facciano il loro dovere, ripuliscano la città.

Poi si puniscano pure coloro che sporcano; comedel resto è già previsto dal regolamento comunale. Ma comin-ciare a punire i fumatori romani come se lanciando le loro cic-che per strada sporcassero un salotto impeccabile, questo nonè ammissibile.Lo ripetiamo: ben vengano provvedimenti contro gli “zoz-zoni”, è infatti anche colpa loro – ma non soltanto loro – seRoma pare destinata ad essere la capitale mondiale del de-grado. Ma prima si pretenda che coloro che sono pagati per te-nere pulita la città facciano il loro lavoro fino in fondo. Larepressione contro il lancio della cicca ricorda la pulizia cheAlessandro Gassman fa di propria iniziativa nel vicoletto diTrastevere in cui abita: benissimo che lui scenda in strada con

scopa e paletta; ma allora, perché paghiamo i dipendenti del-l’Ama? È di questo – come di tante altre cose – che il Sindacodovrebbe occuparsi, prima di indire la crociata contro i fuma-tori. E, soprattutto, di contrastare tante altre misure indispen-sabili per ridare decoro alla Capitale: dall’accattonaggiomolesto ai bivacchi nei luoghi pubblici, dal divieto di sedersisui monumenti all’indecoroso spettacolo delle decine di lava-vetro presenti a molti semafori. E poi c’è un’altra cosa che pre-occupa: il pericolo è infatti reale che il Comune si inventi ancheun nuovo corpo di dipendenti, quello dei “controllori” comu-nali incaricati di segnalare chi getta a terra la sigaretta consu-mata.Per questo, pur essendo favorevoli alla “tolleranza zero” neiconfronti di chi contribuisce al degrado di Roma, il nostro “no”al Sindaco Marziano è forte e chiaro. Prima di inventarsi coseche, visto da che pulpito vengono, fanno sicuramente il giro del

mondo ma non sono sicuramente destinate a migliorare l’im-magine di Roma, Marino si occupi seriamente di pochi compitiche il governo gli ha lasciato in vista del Giubileo, e in partico-lare dei trasporti. Perché è vero che sono stati varati interventidi riqualificazione delle principali vie “consolari” di Roma, ma basta uscire da queste grandi arterie per ritrovarele buche che sono ormai indissolubilmente legate all’immaginedi Roma. Un esempio per tutti, la Nomentana: da piazzaSempione al raccordo il fondo stradale oggi è un biliardo, maprovate a prendere qualche strada trasversale e riscoprirete la“vecchia” Roma delle buche. E lo stesso vale per tanti altri temilegati al decoro urbano, come le scritte sui muri. Si svegli, Ma-rino, basta buttare fumo negli occhi. È vero, chi sporca la cittàdeve essere punito. Ma lo stesso vale anche per chi dovrebbeternerla pulita, e bella da vedere, ma non lo fa.

Carlo Rebecchi

segue dalla prima pagina

Lotta alle cicche? Sono ben altre le emergenza che Roma deve affrontare

Page 5: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 12 SETTEMBRE 2015

CRONACHEsabato 12 settembre 2015 pagina 5

SETTEMBRE DI FUOCO. E I PROBLEMI RADDOPPIANODIETRO I FATTI

Icantieri del Giubileo che partonosolo a settembre, con un ritardo dimesi? “Colpa del Governo che

non ha sbloccato i fondi”. L’elicotterodei Casamonica che cosparge di petalidi rosa Cinecittà per il funerale di “re”Vittorio? “Tutto perché lo Stato non hagarantito la sicurezza dei cieli di Roma”.Ecco a voi il Marino furioso. Nuovaversione del sindaco capitolino, che hacambiato strategia. Per coprire i suoierrori. Perché all’ennesimo acquazzonela città si paralizza. Con le 70mila ca-ditoie che, nonostante le promesse dipulizia, ributtano fuori l’acqua trasfor-mando le strade in una grande fiu-mana. E ai soliti blocchi delle linea A eB si aggiunge, per 3 ore, quella dellanuovissima Metro C. Mentre i bus la-titano, con un terzo dei mezzi fermi.Così mentre il primo cittadino litigacon tutti, con il ministro Alfano in pri-mis, all’interno del Gra si affonda.Tutto a tre mesi dall’apertura dellaporta santa, per l’evento straordinariovoluto da Papa Francesco. I cantierih24 sono partiti solo il 7 settembre daTermini. “Abbiamo avuto la possibilitàdi iniziare nel momento in cui ab-biamo potuto avviare le gare, grazie alladecisione dell’esecutivo, il 27 agosto”.Ecco la puntualizzazione dell’inquilinodel Campidoglio che non ci sta a pas-sare per ritardatario. E che giudica una“sorpresa” la scelta del pontefice diproclamare questo Giubileo. Tanto perchiarire di chi sono le responsabilità,come a dire: non l’ho voluto io tuttoquesto.Evidentemente i 18 giorni lontano dalcaos romano, alle prese con il Consi-glio dei ministri che relazionava suMafia Capitale e con i Casamonica chesi impadronivano pubblicamente di un

quartiere, hanno fatto bene al chirurgo.Che è tornato rigenerato. Per sparare azero contro tutti. Prima contro Ale-manno: “Abbiamo cacciato i fascisti,cacceremo i mafiosi”, grida dal palco diDon Bosco nell’antimafiaday. Poi con-tro Alfano che, in qualità di ministrodell’Interno, non avrebbe garantito lasicurezza dei cieli di Roma. Il riferimento è al caso del clan deglizingari che per celebrare il suo boss fa-ceva alzare in cielo, ad agosto, un eli-cottero in tutta libertà. Una sorta disassolino dalla scarpa per quella deci-

sione del titolare del Viminale di nonsciogliere il Comune per infiltrazionemafiosa ma di definirlo comunque ingrave crisi. Una fotografia che Marinodefinisce datata al 2014, con Alfanoche replica: “C’eri già tu come sindaco,eletto nel 2013”.Questo il livello della discussione po-litica nella prima città del Paese. Ca-pace di affondare dopo mezz’ora dipioggia. Che può andare in tilt per unnormale temporale. Alberi e rami ca-duti sulle automobili, strade allagate,come fosse lo scenario di una nazione

equatoriale alle prese con un mon-sone: invece è lo scenario che si pre-senta a un abitante del centro Italia.Dove non esiste manutenzione e sipassa il tempo a litigare, come strategiaben definita per nascondere le proprieresponsabilità.Quelle, ad esempio, sul piano tempo-rali. E le 70mila caditoie dimenticate.Dovevano essere 200 gli operai incampo per pulirle: un annuncio fatto il28 luglio scorso, alla presentazionedella terza giunta dell’ex senatore. Ibuoni propositi della tanto declamata

fase 2. “Un obiettivo concreto di mid-term”, l’aveva definito nel suo nuovostorytelling in salsa renziana. Con quelpremier che prima inseguiva - ignorato- e che adesso attacca usando Alfano. L’intervento per la pulizia dei tombiniera da un milione di euro e, in realtà,era già stato annunciato dall’assessoreai Lavori pubblici Maurizio Pucci. Bi-sognava essere pronti per le piogge au-tunnali. I fatti raccontano una storiadiversa. Il sindaco, in ferie ai Caraibi,preparava una nuova versione di sé: ilMarino furioso.

di Giovanni Santoro

E adesso ci tocca il sindaco furioso I diciotto giorni passati lontano dal caos della capitale non hanno fatto bene al sindaco, che litiga con tutti per coprire i suoi errori. E intanto all'ennesimoacquazzone la città si paralizza, va sotto. E le caditoie dimenticate? Colpa del suo assessore. Ma Maurizio Pucci ha altro da fare, deve pensare al Giubileo

Le istituzioni offrono all'esterno unacerta immagine di sé, immaginecerto sbiadita e fortemente compro-

messa dagli scandali e dalle polemiche. Madietro le quinte è sempre un'altra cosa.Anche se le questioni sono quasi sempre se-rissime le assemblee comunali capitoline, leriunioni ristrette e allargate offrono mo-menti di teatro e di ilarità, sembrano piùespressione di attività ludica che di ufficipubblici. Ma di tutto questo non ne parlamai nessuno. Qualche giorno fa ad esempiosi è riunita la conferenza dei capi gruppo inCampidoglio per pianificare la ripresa deilavori dell’aula alla presenza del nuovo di-rigente dell’ Ufficio dell’Assemblea Capito-lina struttura amministrativa che forniscesupporto tecnico amministrativo ai consi-glieri nonché risorse umane agli organi

collegiali. Tutto trafelato ed in evidentestato di agitazione arriva Il capogruppo delPd Fabrizio Panecaldo che esordisce cosìdavanti all’intero consesso. ” Questo meseho guadagnato solo 500 euro, tutta questaburocrazia ci sta uccidendo”.Il primo con-sigliere del Pd in aula Giulio Cesare si ri-feriva al fatto che qualche collega di partitoogni volta che viene convocata la commis-sione scuola di cui Panecaldo è presidente,arriva prima di lui, firma in sua sostitu-zione dando così inizio ai lavori della com-missione ma anche , e qui sta il punto,bruciandogli il gettone di presenza. Chisono i colleghi che scippano il gettone al-l'anziano (di Campidoglio) leader? Ma èsolo l’inizio del “Panecaldo show” chenella sala delle Bandiere, apostrofa a bruttomuso il dirigente dell’Ufficio, “Lei sta tra-

sformando il Campidoglio in un Ministero- gli dice - moriremo di burocrazia e di for-malismo”. Ma qui la questione è più seria.Mesi fa si è decisa la soppressione di alcunecommissioni consiliari, ed il ruolo degli uf-fici è stato determinante e forse sover-chiante rispetto a quanto invece potevaessere deciso in merito dagli stessi capi-gruppo. E Panecaldo sostenuto da tutti iconsiglieri. scoppia e rivendica. Da sinistraa destra sembra esserci unità di visione ri-spetto alle enormi perplessità che vengonosollevate sulla gestione complessiva che staportando avanti la nuova dirigenza dell’As-semblea capitolina. Lo stesso Ignazio Coz-zoli Poli capogruppo di Alleanza PopolareNazionale il gruppo in cui milita anche l’exsindaco Gianni Alemanno, sembra averraccolto un dossier di atti contro questa

linea di condotta sorda alle esigenze di fun-zionalità dei gruppi consiliari. Vi sarebbeaddirittura una fonte normativa che indicala scelta del dirigente dell’Ufficio dell’As-semblea capitolina nelle facoltà degli stessicapigruppo e non in quelle del presidentedell’aula(oggi la piddina Valeria Baglio). Equi scendiamo sul particolare, sul dietro lequinte. Perchèi sul legame del direttore del-l’Ufficio con il presidente dell’Aula consi-liare sembra ormai non vi sia più segreto.Lo sanno tutti, la conoscenza è di lungadata ed è maturata nel consiglio municipalein cui ha mosso i primi passi la Baglio.Unlink che pare poco giovi alla funzionalità.E sono tutti d'accordo, a via della Greca,sede Dell’Ufficio dell’Assemblea Capito-lina, nulla funziona.

Cornelius

Chi scippa il gettone al consigliere Panecaldo?AULA GIULIO CESARE

Page 6: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 12 SETTEMBRE 2015

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Page 7: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 12 SETTEMBRE 2015

CRONACHEsabato 12 settembre 2015 pagina 7

L’EUR è lontano dal Vaticano e c’è da giu-rare che non arriverà un euro per ripristi-nare la bellezza e il decoro di quello che è

sempre stato uno dei fiori all’occhiello per co-loro che abitano o lavorano in questa zona: il la-ghetto dell’EUR. Sono uno studente diarchitettura e quello che sto vedendo qui all’EURproprio non mi va giù. Oggi si salva solo la zonavicina alla fermata della metro (Palasport), madagli altri ingressi la vista del bel parco di unavolta è oggi un ricordo lontano: sterpaglie e ri-fiuti dappertutto, cancelli semi-divelti, graffiti escritte sui muri. Un senso di abbandono e di de-cadenza che ti fa stringere il cuore, soprattuttonella zona del cantiere di quello che avrebbe do-vuto essere il tanto sbandierato Acquario diRoma. Un acquario che ho trovato citato nei mieilibri di architettura perché era stato progettatoaddirittura nel 1937 da Piacentini, il celebre ar-

chitetto di regime, considerato insieme a DeVico, il “padre dell’Eur”. Poi l’Italia entrò inguerra e tutti sappiamo come è finita.Fatevi due passi da queste parti, con una mac-china fotografica, e vedete in che stato di incu-ria si trova questa zona. Ovviamente nessuno neparla, tranne l’ormai noto sito“Romafaschifo.com” che pubblica anche alcunefoto. Eppure il progetto, nato per valorizzare ilMediterraneo e la sua biodiversità, in un sondag-gio condotto nel 2011 da Renato Mannheimer èrisultata l’attrazione più attesa da parte dei tu-risti.

Io so solo che il cantiere è stato a lungo fermo,immagino per mancanza di soldi. Comunquequesto scavo spettrale aggiunge bruttezza abruttezza con il suo degrado. Io non ci sto e miaspetterei, da vostro lettore, che faceste unabella inchiesta su questo progetto.

Mattia P. - Roma

Invitiamo i cittadini di Roma e del Lazio a denunciare le cose che non vanno con foto ed email a questo indirizzo:

[email protected]

Sterpaglie e abbandono al Laghetto dell’EurAspettando l’Acquario fantasma

Qualcuno lo ricor-derà, le vacanzeper la maggiorparte dei lavora-

tori delC o n s i g l i or e g i o n a l e

del Lazio erano cominciato conl'annullamento delle ultime se-dute in programma. Annulla-mento determinato dallatensione insopportabile che siera venuta a creare dopo la pub-blicazione di alcuni stralci delverbale dell'interrogatorio diBuzzi. Ora necessariamente si ri-prende, c’è stata la conferenzadei capigruppo e l’aula si ripo-pola. Fin dalla prima seduta sidovrà continuare il discorso in-terrotto dallo scoop di Mentana,anche se i toni saranno sicura-mente più pacati e distanti. Mac’è ovviamente dell’altro. Da unpunto di vista politico è di pri-maria importanza la questionedelle nomine dei garanti dei de-tenuti e dei minori e del presi-dente della neonatacommissione sulle infiltrazionicriminali nel Lazio. Mentre leprima sembrano destinate ai so-liti noti della politica regionalesulla nuova presidenza si gioca

un'accesa partita tra la maggio-ranza e l'opposizione. Su questopunto si rischia grosso, unoscontro massiccio. Per norma econsuetudine una commissionedi inchiesta andrebbe affidata al-

l'opposizione ma in questo mo-mento 'l'antimafia' è una ban-diera che il Partito Democraticostordito dagli arresti e dalle insi-nuazioni prova a sventolare persviare l'attenzione dell'elettorato

dal Movimento 5 Stelle e quindinon sono escluse sorprese. Neicorridoi c'è chi ipotizza uno 'sci-volamento' di un presidente dauna commissione all'altra, inforza del suo curriculum e della

divisa nell'armadio, o chi pensaad altre realtà della maggioranza.La nomina dello scorso gennaiodi Gianluca Perilli, allora capo-gruppo del M5S, come GrandeElettore del Presidente della Re-pubblica ha dimostrato che inquesta legislatura, a volte, l'auladella Pisana smentisce i corridoie che i grillini regionali hannoormai capito come 'si gioca'.Sullo sfondo rimangono i grandiproblemi di questa regione,l’apertura della Porta Santa si av-vicina inesorabilmente e ci sichiede se il Giubileo, e i fondiche si stanno investendo in 'ur-genza', avviliranno o sosterrannoi trasporti, la sanità, i beni cultu-rali e archeologici e la gestionedei rifiuti. Zingaretti semina ot-timismo, cambiando nelle foto-grafie il caschetto da operaio conuno schienale di un nuovo trenodestinato ad essere vandalizzatonel viaggio di ritorno e le oppo-sizioni gridano all'apocalisse, inun gioco delle parti che rischia difar arrabbiare il buon abitantedell'enclave santa. Sarà un set-tembre più intenso del solito e,secondo alcuni, non privo di bri-vidi giudiziari.

A.V.

RIAPERTURA SENZA BRIVIDI DEI LAVORI DEL CONSIGLIO REGIONALEQUI PISANA

A chi l’antimafia? A noiIl dibattito sulle vicende giudiziarie si stempera di fronte al confronto sul potere. Ci sono in ballo nomine, e non solo quelle “riservate”

ai soliti noti , vedi i garanti dei detenuti e dei minori. La Commissione di inchiesta sulle infiltrazioni criminali nel Lazio andrebbe per galateo istituzionale all’opposizione, ma il Pd è troppo esposto per rinunciare a quella poltrona. Come andrà a finire?

Page 8: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 12 SETTEMBRE 2015

C’ è da chiedersi perchéla seconda città delLazio, strategica-mente importanteper svariati motivi

non sia oggetto di serio interesse daparte della politica nazionale. Renzi,Grillo, Berlusconi, Salvini, sembranoguardare c on prudenza, con sospetto aLatina. Eppure nel capoluogo pontino lacorsa alle elezioni è già partita, a sinistrasi litiga, a destra la confusione e lo sfari-namento dei partiti si tocca con mano. Siè perso per strada un sindaco Di Giorgi,che non aveva mai entusiasmato nessunoe che era espressione di una componentedi destra che non si capisce bene se oggiè maggioritaria o in caduta libera. Fra-telli d’Italia, i movimenti, le liste civichedi centro destra non mostrano persona-lità, grinta, decisione. Forza Italia è in una fase delicatissima,Cusani, ex presidente della Provinciafatto a pezzi dalla Legge Severino nonriesce neache a tenere al sicuro il suofeudo di Sabaudia, Fazzone – imperatoredi Fondi, dove ha una maggioranza bul-gara del 70% - resta in attesa come coor-dinatore regionale che il Cavalieredecida il da farsi. Non ha nemmeno laforza di proporre dei candidati, i nomisono così modesti, Giuseppe Di Rubbo,

Alessandro Calvi, Marino Di Girolamo,Giorgio Ialongo che il rischio di estin-zione è forte. Ci vorrebbero dei nomi pe-santi, dei personaggi autorevolinazionali, dovrebbero rischiare in primapersona i big, o quei grossi calibri dellasocietà civile in grado di eccitare il circomediatico. Ci vorrebbe un Pennacchi,ma lo scrittore pontino non ne vuole sa-pere. E finchè Fazzone fa anticamera non

si esce dallo stallo. Nessuno vuole ri-schiare, non ci sono autocandidature.Berlusconi aspetta di vedere se Salvinivuole condividere la battaglia di Latina.Ma neanche il leader leghista sembra an-dare oltre un tiepido interesse.Vuoi ve-dere che dopo un quarto di secolo è ilmomento della sinistra? Peggio cheandar di notte. Il Pd è diviso tra chi vuoleun esponente del partito, tanto per an-

dare sul sicuro, e chi vuole il solito espo-nente della società civile (per modo didire) . Hanno provato a tirare in mezzoUnindustria, operazione fallita. Ha fattoun passo indietro Damiani (impallinatosubito da una parte del partito) si èmesso in gioco Galante, albergatore, mail suo ruolo in Confcommercio stridecon l’impegno politico ed è già stato ri-chiamato all’ordine. Sembra che non cisia niente da fare, non bastano i proclamikennediani. E allora si ripiega su EnricoForte, consigliere Pd sostenuto da mezzopartito ma osteggiato dall’uomo forte, ilsenatore Moscardelli, l’unico in possessodella autorevolezza sufficiente. GiorgiaMeloni gira al largo, non si è ancora bencapito cosa voglia fare. Anche Fratellid’Italia nel Pontino comincia ad avereproblemi di leadership e di rappresenta-tività. Non resta molto. Il fronte deglioperatori balneari del Lido di Latina, unfronte compatto deciso a presentare unalista civica che difenda i loro interessi,qualche indipendente, dei grillini pococonvinti e un paio di soggetti “privati”molto importanti sul piano nazionaleche a Latina hanno interessi da difenderee devono ancora scegliere su quale ca-vallo puntare. Per entrare in consiglio co-munale servono tremila voti, per contaresul serio almeno il doppio. Ma nessunosembra avere una forza d’urto così im-portante. Siamo messi male.

CRONACHE DAL PONTINO sabato 12 settembre 2015 pagina 8

AVANTI PIANO VERSO LE ELEZIONI DI PRIMAVERAQUI LATINA

di Giulio Terzi

Solo candidati di serie B?I big nazionali sembrano snobbare l’importante appuntamento elettorale nel capoluogo pontino a fronte di una battaglia per laconquista dei voti già iniziata. Mancano personaggi carismatici, soprattutto Forza Italia non appare determinata. Il Pd è diviso

proprio quando il sorpasso sembra un obiettivo raggiungibile. Ed è il trionfo delle liste civiche. Fino a quando si farà sul serio

Qualcuno, benei n f o r m a t o ,

l'aveva antici-pato. Con l'au-

tunno rispunta a Sabaudia ilprogetto della famosa pistaciclabile sul lungomare deivip. La polemica dei mesi scorsiera stata vivace ma sembravaesaurita. La "manovra" - se dimanovra si tratta - per blindaredi fatto la comunità dei vip delleville sulle dune sembrava sven-tata. Niente affatto. Ci risiamo.Con tanti problemi di sopravvi-venza che ha Sabaudia ci si devescontrare e logorare per un'ideaportata avanti dal presidente delConi Malagò e dai suoi amici. Uncapriccio costoso che forsel'Unione Europea potrebbe fi-nanziare e che avrebbe comun-que come risultato quello ditenere i "fagottari"delle spiaggelontano dalle ville sulle Dune.Nei giorni scorsi il sindaco Lucciha messo in piazza il progetto delComune, anticipando di essere

pronto ad espropriare le aiuoledei vip per creare lo spazio ne-cessario. Parliamo di quell'areacuscinetto che esiste tra la stradaasfaltata e le ville, una fetta diterritorio di proprietà del Dema-nio per le quali è stata chiesta ap-posta la "sdemanializzazione".Teoricamente questa ciclabiledovrebbe ricongiungersi con lapista di San Felice che parte daMezzomonte. Un'opera com-plessa, il sindaco Lucci, che sta-rebbe per lasciare il Comune inquanto candidato a Latina, si ac-contenterà di lavorare per la rea-lizzazione di un piccolo trattoiniziale, dal ponte sul lago fino aTorre Paola. Si parla di un inve-stimento di quattro milioni dieuro, forse non è il momento

adatto. Pare che non si vogliamettere un senso unico né elimi-nare le piazzole di sosta: due per-corsi ciclabili della profondità diun metro e 70 cm sarebbero suf-ficienti. Dalla teoria alla pratica il passonon è affatto breve, l'effetto caosè assicurato così come, di fattol'allontanamento delle colonnedi bagnanti che approdano aquella parte di lungomare con lemacchine (dove parcheggiarle) oa piedi. Ma così hanno deciso ivip e così deve avvenire. Un re-galo d'addio di Lucci? "CambiaSabaudia" , l'associazione che sibatte per invertire la rotta ammi-nistrativa, sociale e politica dellacittà pontina, è scesa in campo afine agosto ed è decisa a dare bat-

taglia, gli spazi di manovra sisono improvvisamente aperti,basta volerlo. Sta per aprirsi lacampagna elettorale? Qualcunodice che è questione di setti-mane. Che l’aria sia cambiata,che la ciclabile stia avendo unimprevedibile effetto boome-rang è cosa che si percepisce Piùil sindaco (uscente?) Lucci insi-ste sulla storia della famosa pistasul lungomare dei vip e più trovauna opposizione decisa da partedegli abitanti del borgo pontino.E non è solo il movimento deiguastafeste di CambiaSabaudia,a cantarle chiare a Lucci, ora c'èanche il Comitato di Molella,Mezzomonte e Palazzo Enzo Ce-stra. Che ha delle idee chiaris-sime, no ad un serpentone di

cemento armato per unaciclabile, sì a dei par-cheggi di scambio lungo

la litoranea e mezzi elettriper il trasporto dei bagnantifacendo sparire quella fila dimacchine parcheggiate lungo

la vegetazione dal lato del lago.Altre sono le priorità di Sabau-dia, dice il comitato, interventisul ponte Giovanni XXIII, inter-venti di consolidamento un po-'ovunque, l'apertura dell'albergoin piazza. Infine un appello alsindaco: faccia riaprire tutte lepasserelle che conducono almare tra le ville dei vip. Insomma, due sberle a MaurizioLucci che fanno capire comel'aria sulle rive del lago di Paolasia cambiata. Insistere nel soddi-sfare ogni richiesta della comu-nità delle ville sulle dune allafine sta portando un effetto boo-merang che rischia di travolgerein anticipo l'amministrazionecomunale

Giu.Ter.

L’effetto boomerang della ciclabileQUI SABAUDIA PASSO FALSO DEL SINDACO (IN USCITA?), LA CITTÀ SI SCUOTE

Monta l’opposizione al progetto annunciato per il lungomare dei vip. Un altro comitato scende in campo e spara a zero di Lucci

Page 9: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 12 SETTEMBRE 2015

LazioLaziola

del

anitàSSNUMERO 46 ANNO I SABATO 12 SETTEMBRE 2015

PRIMO PIANO IL CONVEGNOLa frittata delle Aslè fatta adesso speriamo che funzioni a pagina 11 a pagina 13

Dermart, quandola dermatologiaincontra l’arte

L a sensazione è netta echiara, sulla gara per l'affi-damento del Cup (centriunici di prenotazione) nonce la raccontano giusta.

Alla faccia della trasparenza sbandie-rata dal governatore Zingaretti c'è unacortina fumogena attorno alla vicendache impedisce di discernere tra ciò cheè obiettivamente corretto e ciò che po-trebbe non esserlo. Ora va di modo unaparola estremamente efficace: opaco.Perfetta. Troppe cose poco chiare,troppi silenzi da parte della Regione esullo sfondo un retrogusto di Mafia Ca-pitale, magari determinato dal fattoche almeno un paio di dirigenti molti

vicini al capo si sono simpaticamentedimessi (per tenere lontana la magi-stratura?).Il personale dirigente che hapredisposto la gara attuale pare siastato già indagato dalla Procura diRoma per favoreggiamento e false di-chiarazione dinanzi al Pubblico Mini-stero, in merito alla gara Cupannullata nel 2014”. Dal Palazzo divia Rosa Raimondi neanche una riga,sotto i dipendenti del Cup protestano,sciopero ad oltranza con ovvi evidenticontraccolpi sull’utenza? Le critiche al-l'operazione son pesanti: l ’attualebando di gara che la Regione Lazio haindetto, lo scorso 27 giugno, per l’affi-damento dei Centri Unici di Prenota-

zione (Cup) delle Asl e delle Ao dellaRegione determinebbe il taglio di oltre350 posti di lavoro sui circa 2000, cioèquasi il 20% dell’intero organico at-tuale. Il bando inoltre non prevedecome obbligo, tranne che per le personecon disabilità, la riassunzione del per-sonale attualmente in servizio nel ruoloe nel livello contrattuale raggiunto.Tutto ciò è in contrasto con le disposi-zioni a tutela del lavoro previsti dallanormativa vigente e dalle nuove diret-tive comunitarie sulla base anche deinuovi indirizzi previsti dalla riformadegli appalti pubblici, risultando per-sino in violazione all’articolo 7 dellaLegge Regionale del Lazio n.

16/2007”. Ancora: la mancata indica-zione degli inquadramenti economicocontrattuali del personale in forza e lalogica incardinata nel bando del mas-simo ribasso, rischiano, poi, di creareuna ingiusta disparità di concorso allagara, tra chi all’interno delle offerteeconomiche, deve garantire continuitàdi lavoro e di retribuzioni e chi, invece,potrebbe subentrare ex novo, senzaalcun vincolo, con la possibilità adesempio di potersi avvalere della disci-plina statuita dal c.d. Jobs Act e decretidelegati. Non sono annotazioni segrete,è tutto già scritto sui giornali. Quelloche manca è una risposta.

Il Corvo

Cup, quella gara nasconde qualcosa?

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Laziola delSSanità Lazio LA MAPPA DEL POTERE sabato 12 settembre 2015 pagina 10

Quattro poltrone che scottano

E nessunosi vuole spostare

Rischia di essere un puzzle inestricabile per Zingaretti. La fusione delledue Asl (B e C) è nero su bianco, la centralizzazione degli acquisti aNord (Viterbo-Frosinone-Civitavecchia) e a Sud (Frosinone-Latina) è

confusa ma acquisita.Ma gli uomini e le poltrone? Sembra tutto fatto, con una serie di spostamentisulla scacchiera che determinavano movimenti su almeno sei-otto poltrone.Poi i veti incrociati sulla destinazione di un manager e la resistenza di un altroad accettare una sede non gradita hanno fermato tutto. E siamo in alto mare.Tutto congelato. C'è anche da guardare alla scadenza dei contratti dei direttorigenerali coinvolti, chi ha il contratto ancora lungo non accetta volentieri un fu-turo di incognite. E dunque a parte l'atterraggio di Isabella Mastrobuono alloSpallanzani di certo non c'è nulla. Chi andrà al suo posto a Frosinone? Quin-tavalle lasciando libero il posto a Civitavecchia? Pare che l'ipotesi sia rientrata.E la Branca, resterà commissario al solo Ifo? Pareva che Panella fosse in pro-cinto di fare il commissario alla nuova super-Asl, stava già brindando. E c'eraqgià chi pregustava di fiondarsi sulla poltrona eventualmente lasciata libera,alla Asl RmD. Niente da fare, tutto rimandato. O bloccato. E Viterbo? Il dopoMacchitella? Pare non interessi a nessuno. Voci inquietanti mettono in corsaper la Super-nuova Asl Flori De Grassi. Ma lascerebbe la direzione alla Regione?SAarebbe un modo per toglierla di mezzo? Non si sa e ci credono in pochi. C'èanche l'ipotesi che arrivi qualcuno da fuori. Ripa di Meana ad esempio. Fare ilcommissario straordinario è sempre un rischio, dicono gli addetti ai lavori. E'anche possibile che non succeda quasi nulla. Che si spostino solo le pedineindispensabili e che si congeli il resto in attesa di tempi migliori. Intanto è tuttofermo, quasi ovunque. Non si decide e non si firma. Ma quanto può restare instand by il sistema?

Asl Roma A CENTRO STORICOCommissario Angelo DaneseDirettore sanitario Barbara GiudiceandreaDirettore Amministrativo Alessandro Moretti

Asl Roma B CENTRO STORICODirettore Generale VITALIANO DE SALAZAR

Direttore sanitario Vittorio Amedeo Cicogna Direttore Amministrativo Sabrina Cenciarelli

Asl Roma C EUR E DINTORNIDirettore Generale CARLO SAITTO

Direttore sanitario Marina CapassoDirettore Amministrativo Silvia Cavalli

Asl Roma D DA TRASTEVERE A OSTIADirettore Generale Vincenzo Panella???Direttore sanitario Flavia Simonetta PirolaDirettore Amministrativo Paolo Farfusola

Asl Roma E DAL VATICANO A BRACCIANODirettore Generale Angelo DaneseDirettore sanitario Mauro Goletti Direttore Amministrativo Maria Velardi

Asl Roma F CIVITAVECCHIADirettore Generale Giuseppe Quintavalle???Direttore sanitario Francesca Milito Direttore Amministrativo Lauro Sciannamea

Asl Roma G TIVOLI, GUIDONIA, SUBIACODirettore Generale GIUSEPPE CAROLI

Direttore sanitario Domenico BraccoDirettore Amministrativo Daniele Aguzzi

Asl Roma H CASTELLI, ANZIO, NETTUNODirettore Generale FABRIZIO D’ALBA???Direttore sanitario Narciso MostardaDirettore Amministrativo Francesca Merli

Asl ViterboCommissario LUIGI MACCHITELLA

Direttore sanitario Antonio BrayDirettore Amministrativo Daniela Donetti

Asl FrosinoneDirettore Generale Giuseppe Quintavalle???Direttore sanitario Roberto TestaDirettore Amministrativo Mario Piccoli Mazzini

Asl LatinaDirettore Generale MICHELE CAPOROSSI

Direttore sanitario Alfredo CordoniDirettore Amministrativo Vania Rado

CommissarioFacente funzioneA rischio?VacanteIn uscita a

LEGENDA

San Giovanni AddolorataDirettore Generale ILDE COIRO

Direttore sanitario Stefano Pompili Direttore Amministrativo Massimiliano Gerli

Sant’AndreaDirettore Generale Lorenzo Sommella ffDirettore sanitario Lorenzo SommellaDirettore Amministrativo Paola Longo

San Filippo NeriCommissario Angelo Tanese Direttore sanitario Mauro GolettiDirettore Amministrativo Maria Luisa Velardi

San Camillo ForlaniniDirettore Generale Antonio D’UrsoDirettore sanitario Francesco CorteseDirettore Amministrativo Alessandro Cipolla

Policlinico Universitario Umberto IDirettore Generale Domenico AlessioDirettore sanitario Amalia AlloccaDirettore Amministrativo VACANTE

AZIENDE OSPEDALIERE

Asl RietiDirettore Generale Laura FigorilliDirettore sanitario Marilina ColomboDirettore Amministrativo Manuel Festuccia

SpallanzaniDirettore Generale Mastrobuono ???Direttore sanitario Marina Cerimele ???Direttore Amministrativo Guglielmo di Balsamo???

Ares 118Direttore Generale MARIA PAOLA CORRADI

Direttore sanitario Domenico Antonio IentileDirettore Amministrativo Francesco Malatesta

IfoDirettore Generale Marta Branca ???Direttore sanitario Marina CerimeleDirettore Amministrativo Guglielmo di Balsamo

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Laziola delSSanità LazioPRIMO PIANOsabato 12 settembre 2015 pagina 11

FIRMATO IL DECRETO PER L’ACCORPAMENTO DI RMB E RMCPRIMO PIANO

Dunque Zingarettil’ha fatto, il de-creto è stato fir-mato, ora ilmeccanismo buro-

cratico si avvia e nel giro di qual-che mese il disegno di riduzionedelle Asl sarà un fatto compiuto.Non è detto che sia la soluzionemigliore, dicono in molti, anzi. Mala decisione c’è, sembra irrevoca-bile nonostante l’opposizione dicentro destra, che strepita e mi-naccia sfracelli. Una rivoluzioneanche la divisione del territorio intre macroaree con la centralizza-zione delle centrali degli acquisti.Funzionerà? Scatenerà rivalse egelosie, produrrà costi e nuovepoltrone, insomma sono tuttipronti a scommettere che sarà ilcaos. E il caos non porta a ridu-zioni di costi. Ci si chiede, era pro-prio necessario? Ed era necessariofarlo tutto insieme? In un campio-nato si prepara la squadra, poi sistabiliscono ruoli, gerarchie e stra-tegie e poi si parte. Zinga fa l’op-posto, si parte al buio senza saperechi scenderà in campo e con cheruolo. Della serie, il cuore oltrel’ostacolo. Chi governerà la super-Asl con un fatturato da grandeazienda, chi occuperà le altre pol-trone in gioco? Non si sa, le voci sirincorrono, il clima si incanaglisce,

ci vanno di mezzo gli utenti, ancheperché nessuno in questa situa-zione osa prendere una decisione,muovere un dito. Ma così governaZingaretti. In altre regione non c’ètutta questa fretta di accorpare sel-vaggiamente le asl e tutto funzionameglio. Certe rivoluzioni devonoessere fatte con criterio, insomma.Anche la decisione di creare duecentrali per gli acquisti, una nelLazio settentrionale e una al Sud,non convince fino in fondo. Manon c’è già una centrale per gli ac-quisti regionale, se ne è solo par-lato fino a far sembrare un’ipotesi

una realtà funzionante? E in ognicaso, visto che si tratta di fissareun unico prezzo per l’acquisto disiringhe e guanti monouso anzi-ché di pannoloni, non è più op-portuno gestire tutto dal centro?Chi comanderà tra Frosinone eLatina? Si potrebbe andare avantiparecchio su questa strada ma ilconcetto è chiaro. Ancora unavolta Zingaretti decide (mal con-sigliato) senza tener conto dellarealtà e con scarso criterio.Quando dice che dopo oltre ven-t’anni “ la necessità di ridisegnarela mappa delle ASL di Roma Ca-

pitale è dovuta alla necessità didare corrispondenza territorialeunivoca tra Municipi e ASL al finedi una maggiore semplificazioneamministrativa e alla conseguentefacilitazione nella fruizione deiservizi”, il governatore sembra cre-derci davvero, anche per quantoriguarda “ la costituzione delle‘aree di aggregazione’ per lo svol-gimento delle gare di acquisto chenon verranno più fatte dalle sin-gole Aziende ed ASL come avve-nuto fino ad oggi. La nuova aggregazione (areevaste) raggrupperà le ASL del

nord del Lazio (Viterbo, Rieti e laASL RMF), le Asl di Roma com-prese le aziende ospedaliere e uni-versitarie e le ASL del Sud delLazio. Oltre che razionalizzare gliacquisti permetteranno di unifor-mare i prezzi dei beni e servizi inmaniera da renderli omogenei trale aziende e allo stesso tempo ser-viranno per la determinazione delfabbisogno e degli effettivi con-sumi in rapporto ai volumi di pro-duzione delle singole Asl edaziende”. Se nessuno lo sveglia an-dremo avanti così, convinti di fareil bene della “ggente”.

di Giulio Terzi

La frittata delle Asl è fatta,adesso speriamo che funzioni

Zingaretti assicura grandi risparmi, l’opposizione di centro destra gli chiede di fare marcia indietro. C’è anche la creazione di due centrali per gli acquisti, una al nord e una al sud, ma le idee sembrano confuse. Ancora non

è stato deciso quali manager gestiranno questa rivoluzione. Intanto non si muove foglia. Gli utenti? Si arrangino

A Roma le Asl passeranno dacinque a tre. Minori costi emaggiori servizi per i citta-dini, dice Zingaretti .

1) Roma 1 (ex ASL RM E ed A)Municipi I , II , III , XIII , XIV ,XV.

2) Roma 2 (ex ASL RM B e C)Municipi IV , V ,VI ,VII ,VII, IX.

3) Roma 3 (ex RM D) MunicipiX , XI , XII e Fiumicino.

Così le Asl romane

“L’eliambulanza regionale Pegaso 21,l’unica ad oggi abilitata per il volo not-turno e di stanza a Roma nella base di

Fonte di Papa sulla Salaria, questa notte è stata involo per otto ore consecutive per portare soccorso acittadini residenti nelle isole Pontine. Dalle 20 del 4settembre alle 4 di oggi, l’elicottero ha fatto la spolatra le isole di Ponza e Ventotene e l’ospedale San Ca-millo per soccorrere quattro anziani, due uomini edue donne, che versavano in condizioni critiche”.Così una nota di Elitaliana. “Il primo intervento - pro-segue -è stato disposto dalla Centrale operativadell’Ares 118 alle ore 20 di ieri per prestare assi-stenza ad un anziano di 90 anni residente a Ponza eche era in crisi psico-motoria grave. Il tempo di tor-nare alla base per fare rifornimento ed è arrivata laseconda richiesta, questa volta per soccorrere a

Ventotene una donna di 50 anni affetta di fibrilla-zione atriale. Subito dopo è stato di nuovo richiestol’intervento di Pegaso 21 a Ponza per soccorrere una

signora di 65 anni con sospetto infarto del miocar-dio. L’ultima missione è stato fatta sempre a Ponzaper un signore di 75 anni in grave crisi ipotensiva.Tutti i pazienti sono stati presi in carico dal Dea delSan Camillo. Piloti ed equipe sanitaria sono atterratialla base di Fonte di Papa alle 4 di mattina». Non cisarebbe bisogno di commento, la nota diffusa lascorsa settimana, in occasione di quella particolarenotte, si commenta da sé. Ne avevamo scritto lascorsa settimana in chiave di commento, la cronacaspicciola quotidiana va oltre. Il sistema di elisoc-corso è di vitale importanza, lo ha detto con enfasiZingaretti, ma non ci ha detto che esiste un solo eli-cottero abilitato al servizio notturno. Si può affron-tare la quotidianità in queste condizioni? Cipresentiamo sguarniti all'appuntamento con il Giu-bileo?

Abbiamo un solo elicottero abilitato al volo notturno?SITUAZIONE DA BRIVIDI A TRE MESI DAL GIUBILEOIL CASO

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Torna per il settimo anno l’appun-tamento con DermArt, convegnoche unisce la dermatologia e l’arte,

in programma il 25 e il 26 settembre pros-simi nell’Ex Cartiera Latina, in via AppiaAntica. Come sempre, anima della mani-festazione, articolata in due giorni densi diincontri e appuntamenti, è Massimo Papi,clinico dermatologo e pittore per pas-sione, soprattutto medico abituato a valu-tare problematiche e necessità delpaziente con una speciale attenzione allapersona nel suo insieme. Ed ecco che lapelle di ciascuno di noi si trasforma, sottol’occhio esperto, in una complessa e stra-tificata tela pittorica in continua trasfor-mazione, dove colori, linee e forme simodificano nel tempo a causa dell’am-biente, delle malattie, del naturale invec-chiamento cutaneo. Perciò interpretarequei dettagli, visibili nei cambiamentidella pelle, proprio come i critici fannocon le opere d’arte, consente al dermato-logo e al medico in genere di individuaree curare i cambiamenti patologici e di aiu-tare a prevenire i mutamenti legati altempo e alle cattive abitudini. Il tema centrale scelto per questa edizionedel meeting è “Pelle, adolescenza, identitàe arte”, con una particolare attenzionequindi ai cambiamenti e alle modificazioniche la pelle - ma anche i capelli e gli altri“annessi” - subisce in questa fase della vita,contribuendo in maniera determinantealla formazione dell’immagine dell’adole-scente di oggi e dell’adulto di domani. Na-turalmente con l’ausilio dell’arte e deinumerosi relatori - dermatologi, psicologi,neurologi, psichiatri, ma anche storicidell’arte – che interverranno a DermArt.Ed ecco “I ritratti”, volti di personaggi ce-lebri o sconosciuti, fornire quegli elementiche permettono di identificare alcune ma-lattie tipiche dell’adolescenza come l’ato-pia e la psoriasi o di dare vita adinteressanti parallelismi tra alcune lesionicutanee e i colori brillanti della Pop Art.Capelli, croce e delizia dell’adolescenza: aloro è dedicato uno speciale focus nellamattinata del 25 settembre, che consentiràagli esperti di fare il punto sulle più recentitecniche diagnostiche dei disturbi tipicidell’età adolescenziale, come l’alopeciaareata, e sulle risposte più efficaci. Ugual-mente appassionante appare la sessionededicata, nel pomeriggio della stessa gior-nata, ai segni delle emozioni sulla pelle: suquesto tema dermatologi, neuroscienziatie psicologi si confronteranno per megliocomprendere e delineare quelle ansie tipi-che degli adolescenti e che spesso si riflet-tono in disturbi cutanei talvolta di difficilediagnosi e di altrettanto difficile soluzione.Ma la pelle non è solo il riflesso esterno di

un organismo in crescita o di un “io” in co-stante evoluzione e formazione. E’ ancheun organo sensibilissimo e in continuocontatto con l’ambiente: per questo Der-mArt esplorerà le corrispondenze morfo-logiche tra natura, cute e arte dedicandoapprofondimenti allo studio dei rischi de-rivanti dalle punture di insetti e parassitinegli ambienti naturali. Ma DermArt continua, anche per questasettima edizione, nel suo percorso di con-vegno-evento fuori dagli schemi. Se infattila partecipazione alla due giorni in viaAppia Antica rappresenta l’occasione diottenere nove crediti per gli studenti uni-versitari (Chirurgia generale, Dermatolo-gia e Venereologia, Medicina generale,Neurologia, Pediatria, Psicologia e Neu-ropsichiatria infantile), al tempo stesso lamanifestazione offre momenti più “leg-geri”. Alternando alle sessioni di studio edibattito letture affidate ad attori e registie un imperdibile “momento musicale”, inprogramma alla conclusione della primagiornata di lavori. “Pelle nelle canzoni ecanzoni sulla pelle” è il filo conduttoredella singolare sessione di studio, che for-nirà l’occasione di censire - regalando atutti un po’ di leggerezza e alla pelle untratto più disteso - le canzoni più famosenelle quali la cute è in qualche modo pro-tagonista. Insomma, due giorni intensi diappuntamenti e curiosità, due giorni du-rante i quali i relatori e il pubblico po-tranno confrontarsi, ciascuno con ilproprio bagaglio di esperienze e cono-scenze, sulla pelle, organo di senso di vi-tale importanza e cartina di tornasole dellanostra personalità.

DermArt. Pelle e Dermatologia tra scienza e arte

25 e 26 settembre 2015 Ex Cartiera Latina

Via Appia Antica 42, RomaOrari: 25 settembre h 9-19;

26 settembre h 14Info e iscrizioni: 06 66514670; 329

3811755 oppure www.dermart.it

Laziola delSSanità LazioCRONACHEsabato 12 settembre 2015 pagina 13

VENERDÌ 25 E SABATO 26 SETTEMBRE ALL’EX CARTIERALATINA IN VIA APPIA ANTICAIL CONVEGNO

di Maria Pia Miscio

Dermart, quando la dermatologia incontra l’arteEdizione numero sette per la manifestazione ideata da Massimo Papi e che esplora le connessioni tra scienza e pittura.

Il tema centrale dei due giorni nei quali è articolato il meeting è l’adolescenza, con particolare attenzione ai cambiamentialle trasformazioni che la cute subisce in questa fase. Ne parleranno medici, psicologi, scienziati e storici dell’arte

Massimo Papi dermatologo e promotore di DermArt

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Laziola delSSanità Lazio CRONACHE sabato 12 settembre 2015 pagina 14

La poltrona del dg della Asl di Latina,Capirossi (fedelissimo fino al sacrificiopersonale di Zingaretti) , non sembra

tra quelle messe in discussione, non dovrebberientrare nel giro di valzer previsto in questesettimane. Non ci sarà nemmeno la fusionecon la Asl di Frosinone, ma solo un confusoprogetto di centrale degli acquisti unificata.Ma nel capoluogo pontino la bufera non siplaca, la polemica è continua e l’opposizionedi centro destra continua a suonare l’allarme.Al centro che sempre l’ospedale Goretti., dalquale, pare, è in corso da mesi una vera e pro-pria emorragia di medici e primari. Una lentaagonia che non accenna ad arrestarsi e che nonpuò che destare grande preoccupazione. Pro-fessionisti che di fronte alla situazione di stalloin cui versa la sanità pon-tina, a causa del costantedisinteresse da parte deivertici aziendali della Asl,alle dimenticanze della Re-gione Lazio che continuaad impoverire, sul pianodella qualità e dell’effi-cienza, i reparti dei nostriospedali, hanno deciso diaccettare altri incarichi, didimettersi per fare altreesperienze o di andare inpensione rinunciando altrattenimento in servizio.Vero, falso? La difesa d’uf-ficio la fa Enrico Forte,consigliere regionale eauto-candidato Pd al co-mune di Latina. Fatti distorti, dice, “il progettodi risanamento della sanità pontina avviatodalla Regione Lazio e reso operativo dalla di-

rezione generale della Aslstia procedendo in manieraspedita, con l’obiettivosempre più vicino di ren-dere il Santa Maria GorettiDea di II livello”. «In questidue anni e mezzo – sottoli-nea Forte – abbiamo avutol’impegnativo compito digestire la sanità già commis-sariata a causa del pesantis-

simo deficit accumulato dalle precedentigestioni, deficit che da oltre 2 miliardi del2007 è sceso a 367 milioni nel 2014. Nono-

stante le difficoltà la Regione ha messo incampo investimenti considerevoli per le strut-ture sanitarie pontine, in particolare per ilSanta Maria Goretti che ha beneficiato di re-cente di un finanziamento di 766mila euro peril completamento e la messa a norma di alcuniimpianti, per la ristrutturazione dei reparti dichirurgia, ortopedia, oculistica, nefrologia,neonatologia, pediatria ed ematologia. Semprealla Asl di Latina è stato assegnato un finan-ziamento di 885mila euro per aprire il cantiereper la realizzazione del nuovo Servizio psichia-trico di diagnosi e cura, reparto chiuso da oltreun anno per gravi carenze: il nuovo servizio

sarà dotato di ampi spazi in-terni ed esterni con tecnolo-gie all’avanguardia e saràdunque in grado di fornire lamigliore assistenza possibileai pazienti. Sempre dalla Re-gione è stato deliberato al-cuni mesi fa unfinanziamento di due milionie 300mila euro per l’acquistodi un nuovo acceleratore li-neare di ultima generazione,un macchinario fondamen-tale per il funzionamento delreparto di oncologia, fioreall’occhiello del nostro ospe-dale. Detto così il ragiona-mento sembra ineccepibile,ma scavando si scopre chenon si tratta di un paio di pri-mari andati in pensione acreare questa pulsione centri-fuga. E’ìl disagio di lavorarein una realtà “scomoda”. Il“malgoverno” di Capirossinon è cosa di questi giorni, aLatina hanno cominciato a

lamentarsi subito e non hanno mai messo,scava scava qualcosa ci sarà. E non basta qual-che deroga al turn over a spostare i termini delproblema. La crisi politica dell’interno Pon-tino, lo stato di sofferenza delle strutture sani-tarie sul territorio fa il resto. Se in passato c’eraun eccesso di ospedali ora la triangolazioneLatina-Terracina-Fondi sembra non essere suf-ficiente a dare serenità alla provincia. Ma aZingaretti questa parte di Lazio elettoralmentee politicamente interessa poco, ancora troppoforte il centrodestra, meglio operare in modoasettico. Non siamo sicuri che questa sia la so-luzione migliore per gli abitanti del Pontino.

IL CENTRO-DESTRA DENUNCIA, LA REGIONE RESPINGEIL CASO LATINA

di Amelia Zanchetta

Asl ingessata, i medici scappano?L'inefficienza della Azienda sanitaria diretta dal manager Capirossi sembra mettere in scacco l'ospedale di punta, il Goretti. Primari e camici bianchi in fuga per la difficoltà di lavorare fuori dall'emergenza. Il consigliere Pd e candidato a sindaco del capoluogo, Enrico Forte, minimizza: fatti distorti

Sono iniziate le prove di sele-zione per gli aspiranti medici edentisti, ma anche quest'anno

rischiano di esserci moltissimi ri-corsi alla magistratura. L’8 settembrescorso, infatti, si sono svolte le provedi accesso per le facoltà a numerochiuso, per i corsi di laurea in medi-cina e chirurgia ed odontoiatria eprotesi dentaria.I posti disponibili quest’anno sono9.530, inferiori rispetto al contin-gente bandito l’anno scorso; mentrei candidati iscritti alla selezione sonoben 60.639.Anche per le prove di quest'anno gliaspiranti medici si sono dovuti ci-mentare con i quesiti a risposta mul-tipla, che presentano 5 opzioni dirisposta.La ripartizione del numero di do-

mande per ciascun argomento èstata modificata dal ministero del-l'Università (Miur) in favore del nu-mero dei quesiti delle materie'disciplinari' con una riduzione delledomande di cultura generale (solo2), mentre sono previsti 20 quesitidi ragionamento logico, 18 di biolo-gia, 12 di chimica e 8 di matematicae fisica.I criteri stabiliti dal Miur per la cor-rezione delle domande del quiz sonoi seguenti: 1,5 punti per ogni rispo-sta esatta; meno 0,4 punti per ognirisposta sbagliata; 0 punti per ognirisposta non data.Il punteggio minimo per entrare a

Medicina è stato indicato dal Miurnel bando nella limite di 20 punti. Aldi sotto di tale soglia non si verrà in-seriti in graduatoria. In ogni caso, però, poi ogni univer-sità ha il proprio punteggio minimoper entrare in graduatoria, con laconseguenza che verranno ammessii candidati con i migliori punteggi acopertura del contingente di postidisponibili, per ciascun ateneo e se-condo le preferenze di sede espresse.Il 22 settembre il Cineca, per contodel Miur, pubblicherà il punteggioottenuto dai candidati; mentre il 2ottobre, sul portale Universitaly, icandidati potranno prendere visione

del proprio elaborato, del propriopunteggio e del proprio modulo ana-grafica. Infine il 7 ottobre verrà pub-blicata, nell'area del sito riservatoagli studenti, la graduatoria nazio-nale di merito nominativa.Il tutto, mentre si sta consolidandol'orientamento favorevole delT.A.R. del Lazio in relazione ai ri-corsi per il mancato accesso ai corsidi laurea in medicina e odontoiatria,anno accademico 2014/2015, ri-guardo la questione della violazionedell’anonimato.“Anche quest’anno – spiega l’Avv.Cristiano Pellegrini Quarantotti,esperto di diritto amministrativo e di

impugnative di concorsi pubblici –sono presenti diversi profili di criti-cità per il test di accesso ai corsi dilaurea in medicina ed odontoiatria.Soprattutto per quel che riguarda ladeterminazione del numero di posti,che risultano di gran lunga inferioririspetto a quelli banditi l’anno pas-sato (circa il 10% in meno). Mentrecon riferimento alle modalità disvolgimento della selezione sussi-stono non poche perplessità. Non acaso, i concorsi degli anni precedentisono stati caratterizzati da moltis-simi ricorsi al T.A.R. con esito favo-revole e conseguente ammissione insovrannumero dei candidati ricor-renti. Il rischio di ricorsi è presenteanche per il test 2015 e, verosimil-mente, fino a quando non verrà mo-dificato l’attuale sistema di accesso

Al via le prove di accesso. Con il rischio ricorsiSERVIZI CONCORSO MEDICINA ED ODONTOIATRIA 2015/2016

Il 22 settembre si dovrebbero conoscere i risultati per i test di ingresso alle facoltà a numero chiuso

Michele Capirossi, direttore generale dell’Asl di Latina

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Laziola delSSanità LazioCRONACHEsabato 12 settembre 2015 pagina 15

RICERCA&SANITÀ/ I risultati di uno studio della Fondazione S.Lucia Irccs

L o studio delle differenze di ge-nere in compiti di memoria pro-spettica, cioè la capacità di

ricordare di eseguire un compito in uncerto momento nel futuro, ha semprericevuto modesta attenzione. I pochistudi che hanno analizzato tale diffe-renza hanno utilizzato questionari au-tovalutativi o test somministrati viainternet, ottenendo risultati contra-stanti. Uno studio realizzato da unpool di ricercatori e collaboratori dellaboratorio di Neuropsicologia dellaFondazione S.Lucia (Palermo, Cinelli,Piccardi, Ciurli, Incoccia, Zompanti,Guariglia) ha verificato, in un settingsperimentale, la presenza di diffe-renze di genere durante l'esecuzionedi un test di memoria prospettica,considerando il peso di variabili spe-

cifiche quali il tipo di azione, la moda-lità di risposta e la lunghezza dell’in-tervallo.Un campione di 100 soggetti sani (50donne e 50 uomini) di età compresatra i 15-40 anni è statosottoposto alMemory for Intentions Screening Test(MIST, Raskin, 2004; Woods et al.,2008). I partecipanti erano dotati diun orologio sincronizzato con l'orolo-gio dell’esaminatore e dovevano ese-guire una serie di compiti di memoriaprospettica mentre erano impegnatinella risoluzione di un crucipuzzle. Icompiti di memoria prospettica diffe-rivano per tipo di azione, cioè, compititime-based (ad esempio, "Tra 2 minuti,mi chieda quando finirà questa ses-sione di testing") o event-based (ad

esempio, "Quando le consegnerò unapenna rossa, scriva il suo nome suquesto foglio"), modalità di risposta,cioè verbale (ad esempio, "Tra 2 mi-nuti, mi chieda quando finirà questa

sessione di testing") o pratica(Quando le consegnerò una pennarossa, scriva il suo nome su questo fo-glio"), e lunghezza dell’intervallo, cioèl’intervallo tra la somministrazione el’esecuzione del compito poteva es-sere breve (2 minuti) o lungo (15 mi-nuti).Tendendo conto di queste specifichevariabili, le donne hanno ottenuto ri-sultati migliori rispetto agli uomini incompiti event-based e quando il com-pito richiedeva un modalità di rispostapratica.Queste differenze potrebbero esserelegate a differenze ormonali (Choi &Silverman, 2002; Silverman et al.,1999) o a differenze di genere chesono state riscontrate in età adulta a

livello di strutture cerebrali come l’ip-pocampo (Pruessner et al., 2001). Al-ternativamente, questa differenzapotrebbe essere legata al ruolo so-ciale delle donne e al fatto che, oltrealle responsabilità lavorative, ledonne hanno anche maggiori respon-sabilità nella gestione della casa(Seeman e McEwan, 1996; Lungo etal., 1999). Come conseguenza di que-sto ruolo sociale, le donne potrebberoeseguire compiti che richiedono com-petenze di memoria prospettica / pia-nificazione più degli uomini,migliorando così la loro capacità di“ricordare di ricordare”. Questo a suavolta potrebbe modificare specificicircuiti neurali coinvolti nella memo-ria prospettica, determinando diffe-renze comportamentali in tali compiti.

di Marco De Leo

Memoria prospettica, perché le donnebattono gli uomini nel ricordare a ricordare

PARLA LA DR.SSA GIOVANNA MARAGLIANO, RESPONSABILE DELLA UOC DI NEONATOLOGIA DELL'AZIENDA OSPEDALIERA S.GIOVANNI ADDOLORATASERVIZI

Ètempo di bilancio per ilNuovo Reparto di Neo-natologia dell’AziendaOspedaliera San Gio-vanni Addolorata di

Roma, che ha appena compiuto il suoprimo anno di vita(inaugurazione 9 lu-glio 2014. Un anno intenso durante ilquale è stato svolto un importante la-voro sia sul piano della dotazione dinuovo personale, in sinergia con la Di-rezione Strategica dell’Azienda Ospe-daliera, che ha portato ad unincremento del numero dei medici,tuttora in fase di completamento ed ot-timizzazione, sia sul piano organizza-tivo e logistico. Ne parliamo con ladr.ssa Giovanna Maragliano, Respon-sabile f.f. UOC Neonatologia.

Un bilancio di questo primoanno

In particolare, l’Unità Operativa di Te-rapia intensiva Neonatale ha accolto,dallo scorso mese di novembre 2014ad oggi, circa 100 neonati, prematurie/o in gravi condizioni cliniche, ancheprovenienti da Centri nascita esterni.Nel settore della Patologia Neonatale,sono stati inoltre ricoverati, ad oggi,più di 200 neonati affetti da patologie

intermedie.Dal punto di vista tecnologico, all’in-terno del Reparto sono attualmente infunzione le nuove apparecchiature for-nite in dotazione all’Unità OperativaComplessa di Neonatologia, tra cui leincubatrici, i ventilatori meccanici ed imonitor per la registrazione dei para-metri vitali, caratterizzati da elevate po-tenzialità tecniche ed in grado di offrireprestazioni innovative, affidabili e dialta qualità.

Quali lavori sono stati svoltianche in vista del nuovoNido?

Nel mese di febbraio 2015 sono statiportati a compimento i lavori di ri-strutturazione per la realizzazione delnuovo Nido, posto al I piano dinanzialla Sala Parto. Il Nido è stato ufficial-mente inaugurato il 6 febbraio scorso,ed adotta la modalità assistenziale del“Rooming-in”, consistente nella possi-bilità, per la neomamma, di tenere ac-canto a sé il proprio figlio 24 ore su 24fin dalle prime ore di vita, facilitandocosì l’avvio dell’allattamento al seno el’acquisizione delle competenze neces-sarie alla cura ed all’accudimento delneonato.

È aumentato il numero deiparti?

Nei primi 9 mesi del 2015 si è regi-strato un trend in ascesa, rispetto al-l’anno 2014, del numero dei natiall’interno della nostra Azienda Ospe-daliera, essendo già stati accolti nelnuovo Nido, ad oggi, circa 1500 neo-nati.

Quali sono le reazioni e lesensazioni degli utenti che ac-cedono al reparto?

Le reazioni degli utenti del nuovo Re-parto, rappresentati dalle coppie dineogenitori che vivono l’evento nascitaall’interno della nostra struttura ospe-daliera, sono state positive e caratteriz-zate da gradimento per la tipologiadelle prestazioni e dell’accoglienza ri-servata ai piccoli pazienti ed al loro nu-cleo familiare. L’ingresso in Reparto èpossibile in diversi momenti nell’arcodella giornata, sia per le mamme cheper i papà. Un ambiente del nuovo Re-parto di Neonatologia è dedicato allaraccolta del latte materno. In unastanza appositamente riservata, ledonne possono estrarre il latte da som-ministrare ai propri bimbi tramite ap-parecchi tiralatte elettrici, in un climadi tranquillità. Per garantire, inoltre, laquantità di latte necessario ad alimen-tare i piccoli le cui mamme non hannolatte a sufficienza, è in funzione all’in-

terno del Reparto la Banca del LatteMaterno. Al suo interno il latte ma-terno “donato” viene raccolto, conser-vato a temperature controllate epastorizzato, per poi essere sommini-strato ai piccoli neonati prematuri.

Diventa sempre più impor-tante oggi non solo curare,ma anche assistere e accom-pagnare sia prima ma soprat-tutto dopo il parto. Qualisono le iniziative dell’aziendaospedaliera?

Tra le iniziative rivolte all’accoglienzadegli utenti, particolare importanza hal’attenzione che viene dedicata allemamme straniere, in special modo seprovenienti da paesi extracomunitarie/o da zone colpite dalla guerra. Re-centemente sono stati accolti presso ilnuovo Nido neonati di madri prove-nienti da paesi dell’Africa settentrio-nale e dell’area subsahariana, alcunedelle quali hanno vissuto la gravidanzain modo traumatico, giungendo in Ita-lia dopo drammatici viaggi, spesso pervia mare, in condizioni disperate.L’aiuto prezioso di alcune mediatriciculturali ci ha consentito di entrare incontatto anche con queste neomammee di fornire loro le informazioni piùutili a prendersi cura del proprio figlio,

nel rispetto delle sensibilità individualie del personale background culturale.Un’ulteriore iniziativa, in via di realiz-zazione, è costituita dalla prossimaapertura dell’ambulatorio infermieri-stico-ostetrico di sostegno e promo-zione dell’allattamento al seno, nelquale le neomamme, dopo la dimis-sione dall’ospedale, potranno ricevereda operatrici sanitarie specificamenteformate un adeguato supporto infor-mativo ed organizzativo nei primigiorni di avvio dell’allattamento, al finedi poter superare le eventuali difficoltàiniziali, maturando in tal modo, consempre maggiore consapevolezza, i fat-tori motivanti e i numerosi vantaggidell’allattamento al seno.

Ci sono già delle proposte inoccasione del Giubileo stra-ordinario?

Tra le iniziative, infine, intraprese spe-cificamente in vista dell’inizio del pros-simo Giubileo, rientrano i lavori direalizzazione del nuovo Pronto Soc-corso Ostetrico-Ginecologico, nell’am-bito del quale verrà organizzato unospecifico “percorso” dedicato alle ge-stanti, che potranno ricevere imme-diata assistenza da parte di personalemedico specializzato, infermieristicoed ostetrico.

di Francesco Vitale

Il super-reparto funziona benee nascere è un piacere per tutti Bilancio positivo dopo un anno per la nuova struttura creata nell’ospedale dell’Ambaradam. Un successo

l’unità Operativa di terapia intensiva neonatale e la “Rooming-in” che consente che consente alle neomammedi tenere accanto a sé il figlio 24 ore su 24. Via libera alle visite dei familiari in diversi momenti della giornata

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sabato 12 settembre 2015 pagina 17 RUBRICHE

U n festival dedicato allabirra artigianale diversodagli altri, che si ponel'obiettivo di coinvolgere ipartecipanti a 360 gradi,

garantendo birra di qualità e un'offerta ga-stronomica di alto livello, ma anche musica,arte e un'area dedicata ai più piccoli. Stiamoparlando di Fermentazioni che appenaaperto le porte alle Officine Farneto e chefino a domenica sera, 13 settembre, sarà ilcuore pulsante del mondo della birra nellaCapitale. Partiamo dalla birra: sono presenti 34 pro-duttori provenienti da quasi tutto il territo-rio nazionale, con alcuni dei nomi più notidel settore e qualche new entry di alto li-vello. Il programma del "Beerlab" è ricchis-simo di appuntamenti, con l'obiettivo digarantire un'offerta che coinvolga i neofitiin un processo di scoperta di questo mondoe dia agli appassionati la possibilità di ap-profondire le proprie conoscenze attraversolaboratori, seminari e degustazioni con al-cuni dei massimi esperti a livello mondiale. Tra questi segnaliamo la degustazione dellaprima birra trappista italiana, quella del Bir-rificio Tre Fontane, la degustazione con-dotta da Roger Protz, uno dei più grandiesperti mondiali, attraverso l'assaggio di 6diverse interpretazioni di India Pale Ale,uno degli stili birrari più rappresentatividegli ultimi anni, e la presentazione del pro-getto LadyBugBeer, per le indicazioni sulglutine in etichetta. Per poter partecipare ènecessario prenotarsi sul sito della manife-stazione www.fermentazioni.it. Come detto, però, non di sola birra si nutri-ranno i partecipanti a Fermentazioni, e laselezione gastronomica offre più di una"chicca". A partire dalla collaborazione conSlow Food Roma, che nel suo spazio ospi-terà i tre presidi laziali Slow Food (cacio-fiore della campagna romana, marzolina dicapra e susianella di Viterbo) oltre ad altrisalumi e formaggi di eccellenza. Nell’areaTake Away ci sarà spazio davvero per tutti igusti, dal cibo di strada al panino gourmet.Ci sarà infatti l’ape di L’Appetito, con le suegustosissime polpette fritte di carne, pescee vegetariane, e la Streat di Civitavecchia,

che proporrà panini gourmet rappresenta-tivi della cucina civitavecchiese. Sempre nelpane troverete l’hamburger di Fassona pie-montese, il pollo alla cacciatora, l’arista dimaiale, la mortadella del salumificio CocciaSesto di Viterbo e alcune proposte “tempo-rary” ispirate alla stagionalità e al Made inItaly. Dulcis in fundo, il “gelato da strada”di Frigo.Fermentazioni non è però una manifesta-zione che si ferma a cibo e birra, ma unospazio in cui il buon bere e il buon man-giare si accompagnano e si mescolano conmusica e arte. Nel corso dell'evento, infattici sarà la “music in the box”, grazie alle istal-lazioni audio di artisti che improvviserannomelodie dal vivo all'interno di un'area con-tainer predisposta nella location. Non mancherà poi uno spazio dedicato al-l'arte, in questo caso fotografica, grazie allapresenza di una mostra del fotografo egourmet Bob Noto. Le sue opere guide-ranno i partecipanti in un percorso attra-verso gli accostamenti possibili tra unpiatto d'autore e una birra di qualità. La manifestazione è attenta anche ai più

piccoli in collaborazione con Kikids, La Gi-raffa nel bicchiere e Roma dei Bambini chegestiranno i Kidslab con un programmaricco di attività gratuite e a ciclo continuoper bambini dai 12 mesi ai 12 anni. L’areakids sarà aperta sabato e domenica dalle 12alle 18 e i laboratori saranno gratuiti, masarà necessario prenotarsi.

FermentazioniFino a domenica

13 settembre 2015Orari: sabato 12/2;

domenica 12/24Officine Farneto

Via dei Monti della Farnesina 77, RomaBiglietti: € 10 comprensivi di 1 gettone per gli assaggi; due giorni consecutivi € 18

comprensivi di 3 gettoni Info: 06 80693158 oppure info@fer-

mentazioni.it e [email protected]

LA MANIFESTAZIONE ALLE OFFICINE FARNETO TEMPO LIBERO

Fermentazioni, torna il festivaldedicato alla birra artigianale

di Giuseppe Gambardella

Chiara e spumeggiante, oppure scura, sempre accostata ad un’offerta gastronomica di alta qualità: abbiamo visitato per voi la terza edizione della kermesse romana dedicata a questa amatissima bevanda. Non solo cibo e degustazioni, ma anche tanta musica, una mostra fotografica e uno spazio interamente dedicato ai bambini

In Italia i consumi di birra sono sostanzialmente piattioramai da anni, ma qualcosa, in questo mondo, simuove. Stiamo parlando del settore della birra arti-

gianale che continua a crescere rosicchiando spazi dimercato e aumentando volumi prodotti e dimensionidelle aziende. Ad analizzare questo settore è il ReportUnionbirrai/Altis che proprio nel corso di Fermentazionisarà al centro di un incontro di approfondimento. Le imprese del settore, che nel complesso hanno supe-rato quota 800, nel 2014 sono cresciute per fatturato(oltre il 60% dei birrifici guadagna tra i 100 mila e gli 800mila euro), dimensioni aziendali ( ora il 51% si avvale dipersonale a tempo indeterminato), e volumi di birra pro-dotti, ossia 445 mila ettolitri in media in un anno sul ter-ritorio nazionale (pari al 3,3%degli ettolitri totali di birraprodotti in Italia, + 2,2% rispetto al 2011). Da notare aquesto proposito come la produzione media sia arrivataoggi a circa 622 ettolitri, quando solo quattro anni fa eradi circa 450 ettolitri.I numeri mostrano che molte delle start up di tre anni fasono oggi in grado di avere personale dipendente. Cre-sce mediamente anche il giro di affari, che va dai 100mila agli 800 mila euro per il 62,8% dei (micro)birrifici,(+23,4% rispetto al 2011). E qualcuno comincia ad averefatturati importanti con l’11,6% dei micro birrifici chearriva intorno al milione di euro. Se i più piccoli puntanosoprattutto su fiere ed eventi, (per il 20% degli intervistaticostituisce una quota tra il 10 e il 50% del fatturato), chiè più strutturato guarda con sempre maggiore interesseai mercati internazionali, un trend registrato anche dallarecente analisi Coldiretti che registra un +27% nell'ex-port di birra dall'inizio del 2015.

“Fatta in casa” dai maestri birrai

Identikit della“bionda” che piace

ANALISI E DATI DEL FENOMENO

Il nuovo numero del “Birrafondaio”È in uscita il nuovo numero del Birrafondaio, magazine gratuito dedicato allabirra artigianale, la cui copertina è dedicata ai numeri della birra. All'interno,infatti, troverete due pagine di infografica che illustrano i dati più aggiornatisul settore nel nostro Paese. Sfogliando la rivista, inoltre, potrete scoprire la storia del birrificio Vale laPena, progetto nato tra le mura delle carceri romane, una nuova rubrica de-dicata al mondo della birra in rosa e tante notizie e curiosità.

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sabato 12 settembre 2015 pagina 19 RUBRICHE

1° IL RE DEL GELATOVia Augusto Vera 52,Roma

2° GELATERIA SPLASH

Via Eurialo 104

3° GELATERIA PICAVia della Seggiola, 12

4° BARTOCCIVia Alessandria, 145/147

5° LEMONGRASS

Via Barletta 1Via Ottaviano 29

6° GELATERIA RETRO’Via Baldo degli Ubaldi 118

7° MARANI Via dei Volsci, 57

8° 466 CAFEVia Ojetti 466

9° GELATERIA MILLENNIUM

Piazza Santa Mariadelle Grazie2/A

LA CLASSIFICACioccolato fondente

Crema pasticcera

Pistacchio

Ricotta e fichi

Banana e noci

Cioccolato all’arancia

Cannolo siciliano

Fragola

Stracciatella

Riso

I GUSTI PREFERITI

ATTENDIAMO I VOSTRI SMS AL 351 2366300I 10 messaggi più simpatici, originali, divertenti, riceveranno in omaggio un libro sulle gelaterie e le cornetterie romane e un invito a prendere un gelato con noi,

in una delle gelaterie da voi premiate attraverso gli sms.

SMS LINE (Tel. 351.2366300),

SCELTI TRA GLI SMS ARRIVATI IN REDAZIONE

Quando entro al Re del Gelato vengo accolta dal dolce sorriso di Tiziana, mi avvicino al banco dei gelati e sento il profumo del latte come mi capitava

da bambina. E qui comincia l'imbarazzo della scelta: lo zabaione è fantastico ma che dire della crema? Il cioccolato è una bontà, ma provate i gusti alla frutta:

è frutta veraaa!

Il Re del Gelato. Servizio ottimo, cibo squisito, prezzi giusti, ora mi basta che cisia un divano e una TV e potrei anche viverci qui.

Re del Gelato. Il gelato di Vincenzo più lo mangio e più ce penso.

FUORI PISTA

Il gelato se vuoi te lo porti a casaProcede con l’aiuto dei lettori il nostro viaggio tra i locali e i gusti più amati. La classifica varia e si aggiorna, in base allesegnalazioni e agli sms. Una piccola novità rispetto agli anni scorsi, cresce la vendita del gelato da asporto, te ne compri

mezzo chilo e mangi a casa per un po'. Prezzi e modalità, anche da questo punto di vista, le sorprese non mancano

ALLA RICERCA DELLE GELATERIE MIGLIORI LONTANE DAI CIRCUITI DEL GRAN TURISMO

Èal momento la preferitatra i nostri lettori che lastanno segnalando via

sms per partecipare al nostrosondaggio. Sembrerebbe pro-prio la gelateria regina, anzi, "IlRe del Gelato", questo il nomedel bar gelateria che si trova inuna stradina quasi nascostadietro via Cristoforo Colombo(zona Poggio Ameno). Ma i resi-denti, e i tanti dipendenti siapubblici che privati che lavo-rano negli uffici della zona, laconoscono molto bene. E sonomolti quelli che al mattino e poia pranzo bevono caffè, cappuc-cini e gustano cornetti, tramez-zini e panini che già dentro albancone fanno la loro bella fi-gura. Un piccolo bar a prima vista,ma con qualcosa di grande: ilgelato. Il bar “Re del Gelato” esiste dacirca 40 anni, grazie alla pas-sione di Vincenzo, che deve es-sere cresciuto solo mangiandogelati. Oggi è la simpatica figlia

Tiziana a continuare la tradi-zione di famiglia: lei il gelato lovuole preparato solo ed esclusi-vamente con prodotti naturali:di bustine, polverine o compo-nenti liofilizzati qui non se neconosce neanche il nome.Tiziana fa subito una premessa:

qui nessun gusto particolare,soprattutto di quelli inventatinegli ultimi anni per attirareclientele; niente gelato al puffoo mischioni azzardati, solofrutta o creme tradizionali tutterigorosamente preparate conlatte e uova fresche. E i clienti

sembrano darle ragione: a pienivoti zabaione e crema, sceltoquasi da tutti i nostri lettori, se-guito da pistacchio e nocciola. Si respira un'aria di amicizia. Iclienti parlano con i proprietarie qualcuno riferisce che il ge-lato non viene servito, se non simanda l'sms al giornale: ce nesiamo accorti!!! Molto buona anche la frutta. Sisente molto bene il gusto dellafrutta di stagione. Un difetto, anche se piccolo,dobbiamo però segnalarlo: ilbar chiude alle 20, anche il sa-bato. Un peccato per chi vuolemagari mangiare un bel conodopo cena. Ma Tiziana la solu-zione la propone: "acquistareuna vaschetta di gelato, portar-sela via e gustarla, magari in-sieme agli amici,comodamente seduti sulla ter-razza di casa, che è quello chefaccio io!".

IL RE DEL GELATOVia Augusto Vera 52, Roma

Il Re del Gelato, qui la bontà è tradizione di famiglia

Tiziana, figlia del fondatore Vincenzo, che continua l'attività di famiglia

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sabato 12 settembre 2015 pagina 20RUBRICHE

Ma imperdibile saranno i tre concertiper pianoforte, uno al giorno per ognigiorno della manifestazione, alle 15 inpunto, che avranno come protagoni-ste eccezionali le api, uno sciame dicirca 90 mila api. All’interno di un la-birinto circolare composto da piantemellifere, in un ampio gazebo di tulleche non permetterà ai laboriosi insettidi fuggire e disperdersi, sarà collocatoun pianoforte, al cui interno saràchiusa un’arnia. Lo strumento saràcosì sollecitato, “suonato” dalle api nelloro operoso andirivieni per deposi-tare il prezioso nettare succhiato dallepiante mellifere nella loro arnia. Il ri-sultato - promette il suo ideatore Ales-sandro Librio, sound artist - sarà unsuono continuo ed omogeneo creatodalle api che egli stesso indirizzerà sualcune corde particolari grazie all’uti-lizzo di feromoni naturali.

La conserva della neve18, 19 e 20 settembre 2015

Villa Borghese, Parco dei DainiIngresso da via Raimondi, via Pin-

ciana, Piazzale Flaminio, Via Al-drovandi, Roma

Biglietti: € 6, bambini sotto i 12anni gratuito

Se amate fiori e piante, questo èl’appuntamento che fa per voi.Stiamo parlando de “La con-

serva nella neve”, raffinata mostramercato di vivai collezionisti, in pro-gramma il 18, 19 e 20 settembre pros-simi nel Parco dei Daini a VillaBorghese. Giunto ormai alla sua tre-dicesima edizione, è di fatto un ap-puntamento di culto per chi ha il

pollice verde o per chi, semplice-mente, vuole trascorrere qualche oratra colori, profumi e forme di straor-dinaria bellezza. Per l’occasione, inol-tre, sarà possibile visitare i GiardiniSegreti di Villa Borghese, grazie al-l’apertura straordinaria in coinci-denza con la manifestazione. Non crediate, però, che “La conservadella neve” sia solo un’esposizione di

piante e fiori. Ricco di eventi, infatti,è il programma di questa tre giornidedicata alla natura: sarà tenuta a bat-tesimo una nuova varietà italiana dirosa chiamata “Villa Borghese”;un’area giochi per bambini proporràloro arrampicate e attività ludiche; cisarà la possibilità di gustare cibi bio edi acquistare sul posto cestini bio perun pic nic nella storica villa romana.

Il ristorante cambia faccia.Niente più antipasto,primo, secondo, contornoe dolce, quando ci si siedea tavola. Se già la moda

dell’aperitivo aveva di certo rivolu-zionato il concetto di “uscire percena”, a variare ancora di più l’of-ferta arrivano le “hamburgerie” e le“piadinerie”. Lo si nota passeg-giando per Roma - e non solo,esemplare è il caso di Milano -dove questo tipo di ristoranti (secosì si possono chiamare) si incon-trano sempre di più. E non si trattadi cibo spazzatura americano, af-fatto, ma piuttosto del junk food ri-visitato in chiave salutare. Lacaratteristica di questi locali, almomento di gran moda, infatti, èproprio nella qualità degli ingre-dienti scelti. Nel caso delle ham-burgerie di tendenza, ad esempio,i negozi servono ai clienti solocarne sceltissima - spesso si trovafuori dal locale indicata la macelle-ria di provenienza del prodotto, agaranzia della qualità - da condirecon una lunga serie di ingredientidalle più svariate combinazioni.Dalle semplici verdure grigliate, almiele ai formaggi più caratteristici.Per non parlare delle piadinerie,che offrono a prezzi vantaggiosi -davvero adatte a tutte le tasche -una valida alternativa, sana e leg-gera, al classico tramezzino del bare perché no, anche alla tradiziona-lissima pizza. E ancora una volta, avincere, è la qualità: la farcitura ècomposta solo da prodotti ricerca-tissimi così come la pasta.Potrebbero essere definiti le “pani-nerie 2.0”, le salumerie della nuovagenerazione, ma anche il rusticostreet food che mette radici raffi-nate o il fast food all’italiana.Dando uno sguardo alla clientela,a dire il vero, sembra una nuovaforma di ristorazione per i cosid-detti “radical chic”, ma anche perchi, è doveroso specificare, vuolemangiare cose sane, velocemente ea un prezzo onesto, ragion per cuila fila fuori dai locali non manca. E’questo, infatti, che i gestori raccon-tano, a conferma che gli italiani, inparticolar modo i romani, conti-nuano a cercare la qualità, nono-stante i loro portafogli siano menopieni di quelli di un tempo. “L'-hamburgeria con pane imbustato ecarne mediocre non funziona, lepersone cercano qualità e allostesso modo prezzo vantaggioso evarietà”, racconta Davide Buccioni,proprietario dell’hamburgeriaQuarto - una delle più famose nellaCapitale - in via Crescenzio, e delvicino Porto, un ristorante fish and

VIAGGIO TRA LE HAMBURGERIE E LE PIADINERIE DI NUOVA APERTURA A ROMASCELTI PER VOI

Il cibo da strada adesso sposa la qualità

La conserva della neve: piante, fiori e apiNON DI SOLO PANE/ 1 LA MANIFESTAZIONE

di Claudia Acca

Spuntano come funghi in tutti i quartieri e in tutte le strade e offrono a prezzi concorrenziali paninifarciti e piadine. Il segreto di tanto successo? La scelta di puntare su ingredienti di qualità

e sulla velocità del servizio stuzzicando la curiosità e il palato dei clienti con abbinamenti spesso insoliti

chips elegante e di qualità. Gli faeco un suo dipendente, TommasoViggiani: “è un modo divertente dimangiare che può essere salutare.Hamburger nel 2015 non vuol direcibo spazzatura, vuol dire un mododivertente, rapido, e relativamenteeconomico di mangiare carnebuona”.“Le famiglie possono venire qui espendere 25 euro per far mangiarequattro persone. In un ristorantenormale con quella cifra paghi per

uno solo. In questo modo riesci adandare a cena e a poterti permetteremagari il cinema dopo o il gelato,sia per la spesa, che per la rapidità”,dice Danilo Colazingari, titolare diE45 Piadineria Romagnola, che haaperto l’attività da un anno, in viaTerenzio. “La gente - dice - oggivuole mangiare più sano, più eco-nomico e più veloce, e la piadinaoffre questa possibilità. Io, per dire,mi sono battuto per riportare lavera piadina romagnola nel mio ne-

gozio, il locale è piccolo, ma ab-biamo un vero e proprio laborato-rio, facciamo tutto noi, noncompriamo piadine industriali. Equesto paga”. I locali romani, in-somma, si stanno pian piano tra-sformando. E se il fast food, figliodella globalizzazione, non è desti-nato ad andare in pensione, ciò che

è certo è che sta pren-dendo piede un suo va-lido concorrente, moltopiù buono. In fin dei conti“le persone hanno comin-ciato a capire cosa man-giano, e quindi a sceglierecose più sane” spiega Da-nilo. Curiosi anche i vari ne-gozi, che ogni tanto si in-contrano in città, di solepatatine fritte, che of-frono espresse in un car-toccio le classiche “chips”,ma decisamente piùbuone di quelle di un fastfood, e forse anche più sa-lutari, seppur semprefritte. La tendenza, co-munque, sembra non ar-restarsi, anzi, pare essereun laboratorio per nuoveidee: in via Terenzio un

cartellone “Next opening” copreuna vetrina. Sullo stesso cartello silegge “Ted” - il nome del futuro lo-cale, presumibilmente - e un sotto-titolo “Burger and Lobster”, ossiaaragosta, una proposta azzardatad’ispirazione londinese. Resta davedere se anche questa idea convin-cerà gli italiani.

A destra Birretta Wine and Food, via Simone de Saint Bon 69; sopra Diego Domizini, uno dei proprietari di Birretta Wine and Food

Ci sono libri che teniamo sul comodino accanto al letto,ai quali dedichiamo qualche minuto a fine giornata, perquesto intimi e personali. Ce ne sono altri che ci accom-

pagnano nei nostri spostamenti quotidiani, tra un bus e unviaggio in metro (sempre che si trovi posto a sedere), per unapausa di libertà dal pazzo mondo. Potrebbe essere l’uno o l’al-tro “Una felicità fatta di briciole”, raccolta di racconti brevi diGiuseppe Roberto Mignosi, Edizioni Nuova Prhomos. Piccolestorie, briciole narrative da leggere scegliendole qua e là, se-guendo l’attrazione esercitata dal titolo o lasciando la sceltaal caso. Perché sono fatti per questo, per essere letti non tuttid’un fiato, non trascorrendo notti insonni. Ma ogni volta si de-sideri una pausa serena.E’ questo lo scopo dell’autore, Roberto Mignosi, romano, diri-

gente pubblico, esperto in politiche di sicurezza urbana e di con-trasto alla devianza. Che dopo aver frequentato per anni i mag-giori forum generalisti italiani, conquistando una buona famagrazie ai suoi racconti brevi, costruiti attorno a piccole storie espunti raccolti qua e là, ha ora deciso di raccoglierli in volumeaffidandoli alla vecchia carta stampata. Il risultato è questo vo-lumetto agile e godibile, da leggere piluccando, imparando aconoscere e riconoscere personaggi, a partire da quel MastroTitta, nome mutuato dal più famoso boia papalino dell’Ottocentoe attribuito al personaggio che Mignosi preferisce, la sua crea-tura più diletta, che a dispetto di quel nome appare sempre sag-gio e riflessivo, mite e ragionevole. Uno con il quale discorrere èun piacere, discutere quasi un obbligo, senza per questo perderela testa. Perché in fondo la felicità è fatta di piccole cose.

NON DI SOLO PANE / 2 LA RECENSIONE

La felicità raccontata da Mastro Titta

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RUBRICHEsabato 5 settembre 2015 pagina 21

♈ Ariete (21 Marzo - 20 Aprile)Venere e Marte nel segno del Leone favori-scono le vostre aspettative amorose; però nellavoro Mercurio in Bilancia, in opposizione, fanascere qualche contrasto nelle collabora-zioni; si presenteranno comunque nuove op-portunità; guardatevi intorno e sappiatecoglierle al volo.

♉ Toro (21 Aprile - 21 Maggio) Se anche Marte e Venere vi fanno sentirepoco amati, avete un Giove positivo che, dalsegno della Vergine, vi aiuta a risolvere moltiproblemi e vi fa guardare avanti, a fare progettiper il futuro; con la Luna nuova del 13 sonopreviste prospettive favorevoli nel campo degliaffetti e del lavoro.

♊ Gemelli (22 Maggio - 21 Giugno)Se vi sentite soli, una Venere amica vi fa re-cuperare un rapporto che sembrava pros-simo al fallimento; inoltre, con Mercuriofavorevole, non solo recuperate in salute, masi rafforzeranno anche i buoni rapporti di ami-cizia e di comunicazione: del resto, non è pro-prio il vostro il segno favorevole all’amicizia?

♋ Cancro (22 Giugno - 22 Luglio)Forse Mercurio in quadratura vi rende più in-certi del solito, ma è proprio questo il momentofavorevole per investire i vostri risparmi e pen-sare a qualche buon investimento: le stellesono con voi. Inoltre avete sempre una ottimavena creativa che potenzierà la vostra pre-senza e i successi in società.

♌ Leone (23 Luglio - 22 Agosto)Marte e Venere nel vostro segno accresconoil vostro carisma e la vostra grinta, in casa enel lavoro. Solo Saturno, ostile, vi fa assumeretalvolta strani atteggiamenti autoritari che in-deboliscono la simpatia che in genere ispirate;evitate quindi di irrigidirvi nelle discussioni.

♍ Vergine (23 Agosto - 22 Settembre)Sole, Luna e Giove, tutti e tre nel vostrosegno, vi garantiscono il modo più intelligentee fattivo per affrontare nuovi, importanti pro-getti di lavoro e voi, con il vostro carattere ot-timista, potrete sperare di ottenere buonirisultati da ogni nuova iniziativa, soprattuttonel campo lavorativo ed economico.

♎ Bilancia (23 Settembre - 22 Ottobre)Avete Mercurio nel vostro segno, che vi rendevivaci e pronti ad affrontare, con il vostro sensodella giustizia e la vostra innata diplomazia,ogni più complicato problema che si presentisul piano del lavoro. In amore tutto bene; au-menta la passione e potrete contare sul par-tner anche come amico e ottimo consigliere.

♏ Scorpione (23 Ottobre-22 Novembre)Marte e Venere vi guardano con ostilità, ope-rate con prudenza; Plutone e Nettuno sono fa-vorevoli e potrete contare sul loro aiuto perevitare le insidie dei pianeti avversi. Saturnopassa in Sagittario e lascia il vostro segno: sa-rete quindi molto più sereni e allegri, così po-trete allontanare gli effetti negativi sul pianodella salute, procurati da Marte in Leone.

♐ Sagittario (23 Novembre-21 Dicembre)Il 18 entra nel vostro segno Saturno, e quindivi si offrono grandi occasioni di elevarvi sulpiano spirituale; Venere e Marte vi sorridono evi rendono felici e sereni anche sul piano af-fettivo. Giove nel segno della Vergine accre-sce i vostri impegni lavorativi ma non viscoraggiate: i risultati arriveranno.

♑ Capricorno (22 Dicembre - 20 Gennaio)I Pianeti nel segno della Vergine, Sole, Lunae Giove vi portano buone notizie, ma Mercurioin Bilancia vi invita a mantenervi costante-mente aggiornati nel vostro lavoro per ottenerebuoni risultati. In amore molta attenzione a nonpregiudicare i vecchi, positivi legami.

♒ Acquario (21 Gennaio - 18 Febbraio)Avete Mercurio positivo che vi affianca; inamore le cose vanno migliorando per merito delbellissimo Mercurio che favorisce nuovi incontrie vi apre la strada a nuove e più interessanti re-lazioni, nelle quali, a differenza del passato, lagelosia giocherà un ruolo molto meno impor-tante e ossessivo.

♓ Pesci (20 Febbraio - 20 Marzo)Con Giove e Sole in opposizione avete la sen-sazione di un certo disagio nell’ambiente in cuioperate; non fatene una tragedia perché aveteNettuno favorevole e potrete affrontare condecisione e rapidità ogni questione anche le-gale, con la certezza di poterle risolvere beneed entro breve tempo.

LE MANIE ASTROLOGICHEdi Patrizia Tamiozzo Villa

con leggerezza e ironia, alcune caratteristiche ricorrenti, quelle un po'maniacali, dei segni zodiacali. L'astrologia semplice e divertente

(12-18 settembre 2015)

Il fico nero è in realtà una grossa infiorescenzacarnosa , ricca di zuccheri, di colore variabile dalverde al nero-violaceo, a seconda della matura-

zione, all’interno della quale sono racchiusi i fioripiccolissimi. Una piccola apertura apicale, dettaostiolo, consente l’entrata degli imenotteri pronubi.I veri frutti sono gli acheni, che si sviluppano all’in-terno dell’infiorescenza. Ogni gemma fa una fogliaed un frutto, solitamente singolo, o al massimo dop-pio più frequentemente nei casi della seconda fiori-tura. Vediamo adesso le caratteristicheorganolettiche di questo frutto e partiamo dallapolpa tenera e sapida, dall’intenso colore rosso car-dinale che contrasta con il bianco, profumata al mo-mento della maturazione. La buccia, verdeall’apparire, diventa marrone-violacea tendendosempre più al blu e quindi al nero, man mano cheaumenta la maturazione, mentre tende a diveniresempre più morbida e sottile, tanto da rovinarsi conestrema facilità. Particolari e tipiche le rotture che su di essa si veri-ficano e che si auto-sanano per l’elevato tenore zuc-cherino posseduto. Questo frutto può essereutilizzato per fare le bruschette con tonno affumi-cato e fichi neri di Calabria, oppure può essere arro-tolato nello speck come antipastino , o diventaremarmellata da utilizzare per una crostata fichi e ri-cotta. Ma il fico può essere anche un ottimo dessertseguendo la ricetta che vogliamo proporvi oggi: ilgelato ai fichi neri di Calabria..

GELATO AI FICHI NERI DI CALABRIAIngredienti per 4 persone½ litro di latte intero200 ml di panna per dolci120 grammi di zucchero4 rossi d’uovo 100 grammi di confettura di fichi neri 50 grammi di pezzetti di fichi neri

Vediamo adesso come preparare il gelato senza l’uti-lizzo della gelatiera. Prendiamo un frullatore e met-tiamo al suo interno le uova e poi lo zucchero efrulliamo. Passati 3 minuti uniamo la confettura difichi neri e frulliamo per altri 2 minuti; quindi met-tiamo il composto ottenuto in una ciotola di acciaioo plastica.Conserviamo il composto in frigo nella parte alta percirca 1 ora, dopo di che aggiungiamo i fichi tagliati apezzi e mettiamolo nel congelatore per circa 3 ore.Ma, ogni 25/30 minuti, con un cucchiaio o una spa-tola di plastica bisogna girare il composto cosi da evi-tare che formi i cristalli di ghiaccio. Trascorso questotempo e fatta questa operazione circa sei volte, il no-stro gelato è pronto da gustare. Se volete possiamoversare sul gelato un po’ di amaro o una riduzioneottenuta con l’amaro.ABBINAMENTO:Il gelato ai fichi neri di Calabria può essere abbinatoad un Passito di Pantelleria, che è il più famoso e ri-cercato, ma anche al Passito Greco di Calabria perrimanere nella stessa regione: il dolce del Passito siabbinerà bene col il dolce del gelato e dei fichi, unabbinamento stavolta con per contrapposizione, madolce con dolce. Sicuramente da provare.

PAROLA DI CHEFMorbidi, dolci e gustosi:

i fichi protagonisti in cucina

DALL’ANTIPASTO ALLA MARMELLATA, AL GELATO

di Piero Cantore

Il ristorante si trova vicino aiMusei Vaticani e a pochipasso dal mercato Trionfale.Le materie prime quindi sonosempre freschissime e perquesto motivo il menu cambiaquotidianamente. Tra le varieportate, molto buoni gli gnoc-chi, fatti in casa, se ne pos-sono scegliere 6 tipi.Ambiente molto familiare e in-formale, massima cura per icommensali, a disposizione45 coperti.

Non rinunciare ad una cena fuori...il Sistorante propone

il menù light Carpaccio di spigola

Vermicelli al pomodoro fresco basilico e scampi

oppureGamberoni grigliati accompagnati

da pinzimoniotagliata di ananas e kiwi

un calice di vino bianco chardonnayEuro 25 a persona

SISTORANTEVia Tolemaide 17 - Roma

Tel. 0664521715

SISTORANTELa ricetta di SistoTonnarelli alle alici di Cetara

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e avrai uno sconto del 10%

PreparazioneMettere in una padella olio e pomodori con uno spicchio di aglio, rosolare il tutto, sfu-mare con un bicchiere di vino bianco, aggiungere quindi le alici, i capperi e le olive.Lasciare cuocere ancora per pochi minuti. A parte lessare la pasta, scolarla e mante-carla con il condimento preparato. Servirla con una spolverata di pecorino.

Ingredienti per 4 persone

500 grammi di alici fresche pulite500 grammi di tonnarelli all'uovo freschi200 grammi di pomodori pachino100 grammi di olive tagliareuna manciata di capperi di Pantelleriaolio, sale e pepe quanto basta

Page 22: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 12 SETTEMBRE 2015

sabato 12 settembre 2015 pagina 22RUBRICHE

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registrazioneTribunale di Roma

n° 266 del 27 novembre 2014

quali il cantante e tastierista britannico potrà ren-dere omaggio a personaggi che lo hanno influen-zato come Beatles, Blue Nile, Beach Boys, Joni

Mitchell, Pink Floyd ed altri. Se l’atmosfera chesi creerà sarà quella giusta, poi, oltre a suonare ecantare Hogart non mancherà di dialogare con ilpubblico parlando anche delle canzoni scrittecon gli Europeans, gli How We Live, la h Band e,ovviamente, i Marillion. Insomma, un live parti-colare e assolutamente anticonformista.Altrettanto interessante la quattro giorni, ad in-gresso libero, del Progressivamente Festival (ven-tunesima edizione al Planetliveclub,via delCommercio 36, da giovedì 17 a domenica 20 set-tembre). In cartellone, fra gli altri, Italia ‘70 conLino Vairetti degli Osanna, Nuova Raccoman-data con Ricevuta di Ritorno, Agorà e PatrizioFariselli degli Area, Arcadelt con Arturo Stalteri(Pierrot Lunaire).

Saranno giorni dedicati aifan del progressive quelliche vanno dal 12 al 20 di

questo mese di settembre. Per gliappassionati capitolini, e nonsolo, della intramontabile cor-rente musicale ben rappresentatada gruppi epocali come KingCrimson, Genesis, Yes, JethroTull , Van Der Graaf Generatoretc, ci sarà occasione di assistereall’unica data italiana del tour so-lista di Steve Hogart, dal 1989cantante della celebrata band bri-tannica neoprogressive Marilliondopo l’abbandono del gruppo daparte dell’originario vocalist Fish(ovvero lo scozzese Derek Wil-liam Dick). Il live è previsto il 12settembre all’Auditorium Parcodella Musica (biglietti da € 20 a €25) e sicuramente saranno inmolti a voler celebrare i 35 annidi carriera dei Marillion attra-verso la riproposizione, fatta daHogart, dei migliori brani di unvasto repertorio ancora oggiunico ed irripetibile. Sul palco, assieme a lui e al suopianoforte, saliranno anche LeRane Strane, eccellente bandprog capitolina, che accompa-gnerà Hogarth in alcuni mo-menti del concerto. Nonmancheranno, poi, momenti nei

Finalmente si torna a teatro. Dopo lapausa estiva gli spazi capitolini riapronoi battenti e si preparano ad alzare il sipa-rio per dare vita a una nuova stagione. Apartire dall’Argentina, Teatro di Roma

per eccellenza che, riconosciuto dal Mibact teatro na-zionale, articola la sua nuova stagione in ben 15 per-corsi scenici diversi per un totale di 95 spettacoli, tracui 19 produzioni, 7 prime nazionali, 676 alzate disipario. Numeri impegnativi ma necessari, per il di-rettore Antonio Calbi e il presidente Marino Sini-baldi, anzi indispensabili a comporre un mosaicovivace, articolato e multidisciplinare che si snodalungo 12 mesi. Si comincia già questo fine settimana,con “Teatro da mangiare”, che dopo il debutto di ve-nerdì 11, resta in scena anche il 12 e il 13 settembre.Nessuna metafora o recondito significato. In “Teatroda mangiare” il cibo è reale, si mangia davvero, simangiano le cose che il Teatro delle Ariette coltiva etrasforma nella propria azienda agricola. Seduti at-torno a un tavolo, preparando e consumando un veropasto, raccontano a modo loro la singolare esperienzadi contadini-attori: dieci anni di vita in campagna edi teatro fatto fuori dai teatri. Il testo è di Paola Ber-selli e Stefano Pasquini, che ne sono anche interpreticon Maurizio Ferraresi, mentre Pasquini cura anchela regia.Assaggi di stagione anche il 14 e il 15 con la “Medea”di Euripide nella produzione del Teatro Patologicodel regista Dario D’Ambrosi e dei suoi attori speciali,ragazzi disabili fisici e psichici che rispondono sullascena ai ritmi delle percussioni e dell’azione tragica,mettendo in relazione corpo e linguaggio. Il 17 set-tembre, invece, aspettando la festa del Cinema, pro-

iezione-omaggio all’artista e autore polacco TadeuszKantor, a cento anni dalla sua nascita e a quarantadalla creazione della sua opera teatrale più impor-tante, “La classe morta” diventata film con la regia diAndrzej Wajda. Quanto agli spettacoli che verranno e ai percorsicreativi ai quali Antonio Calbi si è ispirato per com-porre il nuovo cartellone, scorrendo i titoli non c’èche l’imbarazzo della scelta. All’Argentina arrive-ranno, in molti casi torneranno, grandi maestri dellascena internazionale come Peter Brook, Elio De Ca-pitani, Pippo Delbono, Antonio Latella, Marco Mar-tinelli, Piero Maccarinelli, Federico Tiezzi, MaurizioScaparro, Luca De Fusco, fino ai registi dell’età dimezzo come Fabrizio Arcuri, César Brie, RobertoLatini, Valter Malosti, Fabrizio Parenti, Mario Per-rotta, Pierpaolo Sepe e ricci/forte. Senza dimenticare

interpreti che ritornano alla regia come AlessandroGassman, Massimo Popolizio, Andrea Renzi e LucaZingaretti. Grande spazio al lavoro di registe donne,da Elena Bucci a Francesca Comencini, da VeronicaCruciani a Lisa Ferlazzo Natoli, Emanuela Giordano,Maria Maglietta, Paola Ponti, Patrizia Zappa Mulas(al suo debutto come regista) e Giovanna Bozzolocon un progetto sul mito.Protagonista anche della nuova stagione, come giàdi quella passata, è la drammaturgia contemporanea,con un folto gruppo di autori che si connotano percapacità di innovazione e coraggio nella scrittura.

Teatro ArgentinaLargo di Torre Argentina 52, Roma

Biglietti da € 12 a € 30Info e orari: 06 684000311-14

ATTORI COMMENSALI NEL PRIMO SPETTACOLODELLA NUOVA STAGIONE DELL’ARGENTINASCELTI PER VOI

Metti una sera a cena con il “Teatro da mangiare”

Steve Hogart e il prog dei Marillion all’AuditoriumDAL 17 AL 20 SETTEMBRE IN SCENA IL PROGRESSIVAMENTE FESTIVAL

Sia pure ampiamente ridottanella programmazione, causatagli ai fondi, torna anche

quest’anno “Garofano Verde. Scenari diteatro omosessuale”, ormai storica ras-segna ideata e curata da Rodolfo diGiammarco che, negli ultimi vent’anni,ha avuto il pregio di tenere a battesimotesti teatrali in grado di valicare le MuraAureliane e i confini nazionali. Torna dunque “Garofano Verde”, dal 15al 17 settembre, sul palco del TeatroIndia, messo a disposizione dal Teatrodi Roma, che ha deciso di sostenere e

ospitare la rassegna che ha come mis-sion quella di raccontare la culturaomosessuale attraverso i linguaggidella scena contemporanea. Sono tregli appuntamenti in programma. Mar-tedì 15 settembre si comincia con “Ladonna nell’uomo”, reading di Licia La-nera tratto da “Orgia” di Pier Paolo Pa-solini. Mercoledì 16 settembre ecco“Masculu e fiammina”, work in pro-gress di e con Saverio La Ruina. Il rea-ding “Geppetto e Geppetto”, di e conTindaro Granata, conclude la rassegnagiovedì 17 settembre. A costituire il re-

pertorio di questa sintetica edizione delfestival sono tre tragedie: la tragediadella rappresentazione della diversitàne “La donna nell’uomo”; La tragediadella dicibilità della diversità nel rac-conto scenico “Masculu e fìammina” ela tragedia della normalizzazione delladiversità cui fa cenno la trama di “Gep-petto e Geppetto”.

Garofano VerdeDal 15 al 17 settembre 2015,

h 21 - Teatro IndiaLungotevere Gassman 1, Roma

Biglietti € 10

ALL’INDIA DAL 15 AL 17 SETTEMBRE

Garofano Verde, vent’anni di cultura omosessuale

SALA UMBERTOUn coperto in piùDal 15 al 27 settembre il teatro divia della Mercede propone “Un co-perto in più”, commedia di Mauri-zio Costanzo interpretata daMaurizio MIcheli, Vito, Alessia Fa-biani e Loredana Giordano. Laregia è invece di Gianfelice Impa-rato. In scena anche di lunedì. Biglietti da € 23 a € 32; info 06 679 4753

VILLA ADAThe Giornalisti

Anche Villa Ada si prepara a chiu-dere questa stagione estiva con ilconcerto di The Giornalisti, in pro-

gramma il 12 settembre alle21,30. Il gruppo romano, nato nel2009, proporrà, insieme ai branbi

più significativi dei primi due di-schi, prodotti praticamente nel sa-

lotto di casa, quelli dell’album“Fuoricampo”, salutato con grande

successo di pubblica e di critica. Biglietti € 10

AUDITORIUM CONCILIAZIONESteven WilsonDopo il tutto esaurito dello scorsomarzo, torna a Roma, il 22 settem-bre alle 21, Steven Wilson, leaderdi Porcupine Tree. All’Auditoriumdella Conciliazione proporrà il suonuovo album solista “Hand. Can-not. Erase”. Biglietti da € 28,75 a € 51,75; info 06 32810333

IN PRIMA FILA

di Maria Pia Miscio

di Tonino Merolli

Page 23: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 12 SETTEMBRE 2015

Laziola delSSanità Laziosabato 12 settembre 2015 pagina 23

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Page 24: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 12 SETTEMBRE 2015

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