IL CORRIERE DI ROMA - MARTEDI' 1 LUGLIO 2014

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Fondato nel 1948 da Giuseppe Gesualdi Direttore Giovanni Tagliapietra numero 21 anno LXVII MARTEDÌ 1 LUGLIO 2014 INCHIESTA La stangata che non t'aspetti Arriva il "tariffone", siamo rovinati a pagina 4 “Municipio XII, è invivibile” Maltese risponde: parliamone a pagina 6 SPAZIO LIBERO All’interno l’inserto di Sanità del Lazio Lazio Lazio la del anità S S NUMERO 21 ANNOLXVII MARTEDÌ 1 LUGLIO 2014 SCENARI Ci restituiscono quattrocento milioni e adesso che ne facciamo? a pagina 12 IL PROGETTO a pagina 13 Alla Bufalotta un villaggio per i malati di Alzheimer a pagina 14 a pagina 14 U n tempo c’era “Sua Santità” - al secolo cardinal Angelini, il ministro della sa- nità del Vaticano. A lui facevano riferi- mento tutte le strutture sanitarie legate direttamente o indirettamente a Con- gregazioni o ordini religiosi. I tempi sono cambiati, quel mondo vive una quotidianità tesa e angosciosa, cortei, proteste, scioperi a singhiozzo. Zingaretti tace, fa finta di nulla. E non possiamo non sottolineare il suo silenzio. Gli anni d’oro sono passati, oggi è dura per tutti. “Sua Santità” aveva il controllo non solo della ge- stione ma anche,dei rapporti fra quelle strutture e il potere politico regionale e nazionale. In quel mondo oggi non esiste più un cordinamento unitario e ognuno va per la sua strada “arrampicandosi” per godere di rapporti privilegiati con la Regione Lazio. In sostanza sono saltati i vecchi equilibri e contestualmente ogni struttura e ordine religioso “gioca” in proprio, cerca di salvarsi in qualche modo. Così è avvenuto per l’IDI - San Carlo, il caso più eclatante. Commissariato dopo le ruberie continuate che hanno portato la struttura in ginocchio al punto di indurre il Vaticano a mettere sotto tutela anche l’intera Congregazione. E’ stato il primo segnale. Altri importanti elementi della galassia degli ospedali religiosi capitolini sono al collasso. Ri- cordiamo, tanto per non fare nomi, l’Ospedale Fatebe- nefratelli dell’Isola Tiberina, la strana situazione, anche amministrativa, dell’Ospedale Israelitico. E come non ricordare la vertenza in atto ormai da anni, fra la Regione Lazio e il Policlinico Universitario Ago- stino Gemelli, vertenza che mette sul tavolo del con- fronto quanto non è stato corrisposto dalla Regione Lazio per le attività, di quello che mi piace chiamare l’Ospedale dei Papi. Altro nosocomio al limite del fal- limento è il Cristo Re, da tempo una grande azienda sanitaria privata sta trattando per assumerne la ge- stione. Centinaia di posti letto, migliaia di dipendenti, un patrimonio di professionalità, di cultura sanitaria, di storia alla mercè di tutti, fragile, indifeso. Sta acca- dendo nell’indifferenza generale, nel silenzio totale. Anche e soprattutto da parte di chi ha doveri precisi di controllo e finanziamento, la Regione Lazio. Ma Zin- garetti e i suoi hanno ormai fatto del silenzio omertoso, della opacità il loro modus operandi. Il Corvo Troppi silenzi interessati sulla sanità religiosa del Lazio E il caso S. Lucia finì in Procura Il CORRIERE DI ROMA F urgoni usati per magaz- zini. Cola Di Rienzo, che vedete nelle foto ac- canto scattate sabato 28 giugno, si è trasformata da strada signorile, a due passi da piazza San Pietro, in una via ostag- gio di bancarelle ambulanti con an- nesso furgonato piazzato gratis sulle strisce blu. Dal municipio I di- cono che i banchi sarebbero autoriz- zati dal dipartimento Commercio del Campidoglio, ma non sanno spiegare come nasca il permesso di sostare in curva dove, secondo il co- dice della strada - quindi per legge - è assolutamente vietato sostare. Gli amministratori a Roma sono dav- vero strani. Ciò che è vietato per i ro- mani, non lo è per i venditori ambulanti, soprattutto se le licenze appartengono - come pare, nessuno ha smentito - alla famiglia Tredi- cine. Vi raccontiamo un caso dav- vero scandaloso e irrispettoso della legge. Un camioncino bianco da al- meno un paio d'anni, addirittura è fermo 24 ore su 24 sotto il semaforo di fronte al negozio Wind, al civico 139. L'autoveicolo, più volte foto- grafato negli ultimi mesi dalla no- stra redazione, apparentemente sembra abbandonato, in realtà funge da magazzino per una banca- rella che alcuni indiani gestiscono a due metri di distanza dal furgone. Nessun vigile, del comando di com- petenza del I municipio, lo ha mai rimosso o multato, anche se risulta con l’assicurazione scaduta. Tra l’al- tro si trova precisamente sotto il palo del semaforo. Un posto dal quale qualunque vigile dovrebbe aver cura di rimuoverlo chiamando un carro attrezzi in nome di una violazione del codice della Strada. Invece quel furgone non solo sembra intoccabile rispetto a qualsiasi arti- colo di legge infranto ma è anche usato come una sorta di magazzino, gratuito. Senza che il problema di un affitto, in pieno quartiere Prati, assilli quel gestore ambulante piaz- zato al civico 139 di via Cola di Rienzo. Cosa contiene quel furgone? Solo mercanzia tessile o qualcosa di diverso? E’ mai stato fatto un con- trollo? L’assessore Marta Leonori, più volte interpellata sul punto, ha fatto orecchie da mercante. E poi non ha mai risposto alle domande sul degrado di quella via, vicino al Vaticano, espressione storica dello shopping romano e sul danno era- riale che i furgoni pervicacemente non multati contribuiscono ad ali- mentare ogni giorno. Sarà che la po- litica, si sa, è volatile, va e viene. Se l’elettorato vuole punirti non sarai più riletto. Punto. Non è così, in- vece, per chi porta una divisa e rap- presenta le forze dell’ordine. Come mai la Polizia Locale di Roma Ca- pitale rifugge dagli accertamenti degli illeciti inerenti il Codice della Strada in quel di Cola di Rienzo? E non siamo l'unico giornale a chie- dercelo. Il comandante responsabile del I Gruppo è Angelo Moretti. Il sito del Comune di Roma avverte: “In caso di inerzia subentra il co- mandante generale Raffaele Cle- mente”. Pare che, in realtà, l’inerzia abbia preso il sopravvento su en- trambi. La pagina del prossimo nu- mero è a disposizione per il Corpo dei Vigili per ogni chiarimento. Spe- riamo. Quel furgone impunito COLA DI RIENZO Solo inerzia della Municipale? di Stefania Pascucci

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Fondato nel 1948 da Giuseppe Gesualdi Direttore Giovanni Tagliapietra numero 21 anno LXVII MARTEDÌ 1 LUGLIO 2014

INCHIESTALa stangatache nont'aspettiArriva il "tariffone",siamo rovinati

a pagina 4

“Municipio XII,è invivibile”Malteserisponde:parliamone

a pagina 6

SPAZIO LIBEROAll’interno

l’insertodi Sanitàdel Lazio

LazioLaziola delanitàSS

NUMERO 21 ANNO LXVII MARTEDÌ 1 LUGLIO 2014

SCENARICi restituiscono

quattrocento milioni

e adesso che ne facciamo?a pagina 12

IL PROGETTO

a pagina 13

Alla Bufalotta

un villaggio

per i malati di Alzheimer

a pagina 14a pagina 14

Un tempo c’era “Sua Santità” - al secolo

cardinal Angelini, il ministro della sa-

nità del Vaticano. A lui facevano riferi-

mento tutte le strutture sanitarie legate

direttamente o indirettamente a Con-

gregazioni o ordini religiosi. I tempi sono cambiati,

quel mondo vive una quotidianità tesa e angosciosa,

cortei, proteste, scioperi a singhiozzo. Zingaretti tace,

fa finta di nulla. E non possiamo non sottolineare il suo

silenzio. Gli anni d’oro sono passati, oggi è dura per

tutti. “Sua Santità” aveva il controllo non solo della ge-

stione ma anche,dei rapporti fra quelle strutture e il

potere politico regionale e nazionale. In quel mondo

oggi non esiste più un cordinamento unitario e ognuno

va per la sua strada “arrampicandosi” per godere di

rapporti privilegiati con la Regione Lazio. In sostanza

sono saltati i vecchi equilibri e contestualmente ogni

struttura e ordine religioso “gioca” in proprio, cerca di

salvarsi in qualche modo. Così è avvenuto per l’IDI -

San Carlo, il caso più eclatante. Commissariato dopo

le ruberie continuate che hanno portato la struttura in

ginocchio al punto di indurre il Vaticano a mettere

sotto tutela anche l’intera Congregazione. E’ stato il

primo segnale. Altri importanti elementi della galassia

degli ospedali religiosi capitolini sono al collasso. Ri-

cordiamo, tanto per non fare nomi, l’Ospedale Fatebe-

nefratelli dell’Isola Tiberina, la strana situazione,

anche amministrativa, dell’Ospedale Israelitico. E

come non ricordare la vertenza in atto ormai da anni,

fra la Regione Lazio e il Policlinico Universitario Ago-

stino Gemelli, vertenza che mette sul tavolo del con-

fronto quanto non è stato corrisposto dalla Regione

Lazio per le attività, di quello che mi piace chiamare

l’Ospedale dei Papi. Altro nosocomio al limite del fal-

limento è il Cristo Re, da tempo una grande azienda

sanitaria privata sta trattando per assumerne la ge-

stione. Centinaia di posti letto, migliaia di dipendenti,

un patrimonio di professionalità, di cultura sanitaria,

di storia alla mercè di tutti, fragile, indifeso. Sta acca-

dendo nell’indifferenza generale, nel silenzio totale.

Anche e soprattutto da parte di chi ha doveri precisi di

controllo e finanziamento, la Regione Lazio. Ma Zin-

garetti e i suoi hanno ormai fatto del silenzio omertoso,

della opacità il loro modus operandi. Il Corvo

Troppi silenzi interessati

sulla sanità religiosa del LazioE il caso S. Lucia finì in Procura

Il CORRIERE DIROMA

Furgoni usati per magaz-zini. Cola Di Rienzo,che vedete nelle foto ac-canto scattate sabato 28giugno, si è trasformata

da strada signorile, a due passi dapiazza San Pietro, in una via ostag-gio di bancarelle ambulanti con an-nesso furgonato piazzato gratissulle strisce blu. Dal municipio I di-cono che i banchi sarebbero autoriz-zati dal dipartimento Commerciodel Campidoglio, ma non sannospiegare come nasca il permesso disostare in curva dove, secondo il co-dice della strada - quindi per legge -è assolutamente vietato sostare. Gliamministratori a Roma sono dav-vero strani. Ciò che è vietato per i ro-mani, non lo è per i venditoriambulanti, soprattutto se le licenzeappartengono - come pare, nessunoha smentito - alla famiglia Tredi-cine. Vi raccontiamo un caso dav-vero scandaloso e irrispettoso dellalegge. Un camioncino bianco da al-meno un paio d'anni, addirittura èfermo 24 ore su 24 sotto il semaforodi fronte al negozio Wind, al civico139. L'autoveicolo, più volte foto-grafato negli ultimi mesi dalla no-stra redazione, apparentementesembra abbandonato, in realtàfunge da magazzino per una banca-rella che alcuni indiani gestiscono adue metri di distanza dal furgone.Nessun vigile, del comando di com-petenza del I municipio, lo ha mairimosso o multato, anche se risultacon l’assicurazione scaduta. Tra l’al-tro si trova precisamente sotto ilpalo del semaforo. Un posto dalquale qualunque vigile dovrebbeaver cura di rimuoverlo chiamando

un carro attrezzi in nome di unaviolazione del codice della Strada.Invece quel furgone non solo sembraintoccabile rispetto a qualsiasi arti-colo di legge infranto ma è ancheusato come una sorta di magazzino,gratuito. Senza che il problema diun affitto, in pieno quartiere Prati,assilli quel gestore ambulante piaz-zato al civico 139 di via Cola diRienzo. Cosa contiene quel furgone?Solo mercanzia tessile o qualcosa didiverso? E’ mai stato fatto un con-trollo? L’assessore Marta Leonori,più volte interpellata sul punto, hafatto orecchie da mercante. E poinon ha mai risposto alle domandesul degrado di quella via, vicino alVaticano, espressione storica delloshopping romano e sul danno era-riale che i furgoni pervicacementenon multati contribuiscono ad ali-mentare ogni giorno. Sarà che la po-litica, si sa, è volatile, va e viene. Sel’elettorato vuole punirti non saraipiù riletto. Punto. Non è così, in-vece, per chi porta una divisa e rap-presenta le forze dell’ordine. Comemai la Polizia Locale di Roma Ca-pitale rifugge dagli accertamentidegli illeciti inerenti il Codice dellaStrada in quel di Cola di Rienzo? Enon siamo l'unico giornale a chie-dercelo. Il comandante responsabiledel I Gruppo è Angelo Moretti. Ilsito del Comune di Roma avverte:“In caso di inerzia subentra il co-mandante generale Raffaele Cle-mente”. Pare che, in realtà, l’inerziaabbia preso il sopravvento su en-trambi. La pagina del prossimo nu-mero è a disposizione per il Corpodei Vigili per ogni chiarimento. Spe-riamo.

Quel furgoneimpunito

COLA DI RIENZO

Solo inerzia della Municipale?di Stefania Pascucci

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PRIMO PIANOIlCORRIEREDIROMA

QSono strane, questenotti romane. Relegatiin secondo piano i“Mondiali” brasiliani(e “pour cause”, vista

l’eliminazione dell’Italia già nella faseiniziale), il tema obbligato delle conver-sazioni, dopo la pizza ed il gelato, è dinuovo quello di sempre: la politica. Conun unico filo conduttore: il cambia-mento predicato da Matteo Renzi. Unanecessità di cui si parla da tempo, e chein verità si stenta però, come consta-tiamo tutti, a vedere nei fatti. E’ vero:Ignazio Marino e alcuni dei suoi asses-sori sono “nuovi” (e si vede, vista l’inca-pacità di risolvere, o quantomenoavviare a soluzione, i problema della Ca-pitale. Ma, a scrutare bene nei palazzi ca-pitolini, ci viene un sospetto: e se isedicenti “nuovi” fossero, in realtà, la“foglia di fico” che nasconde modi difare politica vecchi come, appunto, lapolitica stessa, il gattopardesco‘cambiaretutto affinchè tutto resti come prima,con schemi mentali e modalità – edanche molti personaggi - perlomeno daPrima Repubblica, se non ancora piùvecchi. Nomi? Se ne potrebbero faremoltissimi. Un paio dei protagonistidella politica romana, comunque, unoha l’impressione di sentirli da sempre.Per esempio quelli di Fabrizio Pane-caldo; o di Athos De Luca.Si tratta indubbiamente di giovani:hanno meno di cinquant’anni (49 anniPanecaldo, 42 De Luca). Sono entrambidel Pd (ma casi analoghi ci sono anchenel centrodestra) e, da quando se nesente parlare, fanno sempre la stessacosa: la politica. Avrebbero ovviamente,se lo volessero, la possibilità di fare poli-tica in maniera nuova: Renzi, per esem-pio, ha appena qualche anno in meno diloro. Eppure il loro modello non sembraessere stato finora tanto l’innovazionequanto la conservazione. Poi di recente,convertiti sulla via di Damasco dal verborenziano, sono andati ad infoltire letruppe del Rottamatore. Almeno a pa-role, proclamano la necessità di portarel’Italia fuori dalla palude, di far lavorarei dipendenti pubblici, di avere politicicon la missione di fare quel che chie-dono i cittadini. Discorso che ripetonoanche per Roma, che deve diventareuna città “vivibile” da tutti i punti divista, con trasporti pubblici degni di una

capitale europea, una politica socialeequa e non nelle mani dei soliti profitta-tori, una città dove la legge sia vera-mente uguale per tutti.In questa prospettiva, la sua parte Fabri-zio Panecaldo dice di averla fatta, e que-sto addirittura nella lontana eraveltroniana. Era infatti l’inizio del Due-mila quando, dopo aver essere stato trai leader della lista civica Roma per Vel-troni, il giovane Panecaldo venne fattodal Sindaco assessore ai parcheggi. “Egrazie al mio impegno Roma ha avuto19.000 posti macchina coperti”, diceoggi prima di sottolineare che quella cheper lui era una “priorità” per rendereRoma vivibile “per grandi e bambini”, èstata poi messa da parte dal sindaco Ale-manno. Fu tanto popolare, Panecaldo,nella Roma di Veltroni, che nel 2007 ot-

tenne anche il pre-mio di “migliore am-ministratore” della

Capitale, assegnato dalle associazioni dicittadini. Poche parole e fatti concreti,era il suo motto. Poi, però, di lui si sonoperse le tracce, e per sentirlo parlare del“cambiamento” c’è voluto l’arrivo sullascena politica del Rottamatore fioren-tino. Che lo ha “risvegliato” (?) mentresvolgeva (e svolge tuttora) il suo incaricodi coordinatore della maggioranza chesostiene il sindaco Marino, ruolo nelquale, dice, ha “messo a profitto la lungaesperienza politica lavorando per supe-rare incomprensioni, tensioni, mal dipancia”.Ecco cos’è oggi - sia pure con prospet-tive concrete di diventare magari asses-sore – l’entusiasta giovane che fu primaambientalista e radicale al fianco diFrancesco Rutelli e poi uomo di go-verno nella Giunta Veltroni. Un politico

di cui si è parlato, da poco, non per ini-ziative che rispondano alle esigenze deicittadini ma perché ha fatto approvareuna delibera per liberalizzare i postidove ci si potrà sposare (civilmente) aRoma: non più soltanto nella Sala Rossadel Campidoglio, nel tempietto di Cara-calla e a Villa Lais, ma anche in altri pre-stigiosi monumenti e palazzi romani, acominciare dal Colosseo. Peccato che ilministro della cultura Franceschiniabbia definito la cosa “stravagante” e,forse, destinata a non essere mai messain pratica. Panecaldo insomma, se nonsarà “ripescato” da Renzi, rischia di di-ventare una delle molte speranze (inquesto caso della politica) alle quali lapolitica, per come è praticata da tutti ipartiti nella nostra Seconda Repubblica,non ha dato la possibilità di “fare”. In parte simile il cammino politico diAthos De Luca, studi in filosofia, anchelui di estrazione tra il radicale e l’ambien-

talista, pizzetto ottocentesco, oggi pre-sidente della Commissione ambientecapitolina. Altro talento precoce. Dopoessere stato protagonista nel movimentoche ha portato alla nascita e alla crescitadei Verdi, nel 1996 era già senatoredell’Ulivo. Poi però si è un po’ fermato,e dal 2008 è stato eletto in Campidoglio.Essere il promotore di iniziative come“Ripartiamo dal Tevere” o “Mai più Hi-roshima” è meritevole, permette di or-ganizzare tanti convegni sull’ambiente,sulle energie alternative al petrolio, sul-l’utilità di andare in bicicletta, permettedi presentare proposte di legge sul burn-out, sul mobbing e sjll’accesso alla psi-coterapia, di scrivere pubblicazionisull’ambiente, l’infanzia e le stragi. Nonrisolve però i problemi più urgenti esotto gli occhi di tutti dei cittadini. E di-fatti la carriera di De Luca sarebbe pro-seguita secondo gli schemi della“vecchia” politica se non fosse comparsoall’orizzonte Renzi. De Luca sembra siastato tra i primi “renziani” della Capitalee, in ogni caso, ne sostiene oggi la lineainnovatrice.Anche a lui, a Athos De Luca, verrebbevoglia di chiedere come mai, dopo l’av-vio effervescente e promettente, si è “se-duto”, adeguandosi ai ritmi – e agliinteressi – del suo partito. I temi di cuisi è occupato e si occupa ancora, chefanno riferimento alla qualità della vita,sono sicuramente importanti. Eppure,ad un certo punto sono diventati og-getto di un interesse con pochissime ri-cadute positive, quando ci sono state,per i cittadini. Ora che sostiene quell’#Italia che cambia che è anche una dellepromesse di chi è al governo del Paese,De Luca denuncia gli scandali che ren-dono ingovernabile la Capitale, ultimoin ordine di tempo quello delle Officinegrandi revisioni dell’Atac – 130 mecca-nici, 20 amministratori - che in noveanni hanno revisionato soltanto tre trenial costo di sei milioni e mezzo (con ottosi compera un treno nuovo, completo dimotrice), che per 27 treni hanno lasciatoscadere la manutenzione e dove l’ora dilavoro costa 55 euro (contro 25). Matutto questo, non si poteva dire prima?Qual è il confine tra disinteresse e con-nivenza? Ma perché chi è partigiano delcambiamento non si fa da parte e spingein avanti chi, giovane o no, rappresentarealmente il nuovo?

IL ROTTAMATORE E LA VECCHIA GUARDIA DEL CAMPIDOGLIOPERSONAGGI

Panecaldo e De Luca,renziani dell'ultima ora

Appartengono a epoche politiche ormai lontane e dimenticate. Eppure sono ancora lì, duri a morire, restii a farsi da parte. Ma pronti a mettere

a disposizione la loro lunga esperienza di amministratori capitolini

martedì 1 luglio 2014 pagina 2

di Carlo Rebecchi

A sinistra Fabrizio Panecaldo e sopra Athos De Luca

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PRIMO PIANO IlCORRIEREDIROMAmartedì 1 luglio 2014 pagina 3

ROMA, ETERNA CAPITALE DEL CAOSSCENARI

Entro il 31 luglio Romadovrà certificare al mi-nistero dell'Economiacome l'amministra-zione capitolina in-

tenda mettere in sicurezza i conti equindi incassare i quattrini del fati-coso Salva Roma. Ignazio Marino fafinta di non vedere il malcontentodei 24mila dipendenti comunali cheminacciano di trasformare in unaBeirut italiana la capitale d'Italia asettembre. L'antipasto di quanto potrebbe suc-cedere è stato servito il giorno delconcerto dei Rolling Stones al CircoMassimo (evento sporcato dal succes-sivo contorno di polemiche per l'irrisorio affittodell'area, le cartacce e il caso di viabilità che hacoinvolto il centro storico). I vigili urbani - soli-tamente ben organizzati - hanno annusato l'ariache tira e messo in scena una delle prime prote-ste che rischiano di trasformare il ritorno dalleferie dei romani in un incubo settembrino. Il problema non è tanto il taglio del salario ac-cessorio dei "pizzardoni", quanto nel sistemaipotizzato per assegnare quattrini in busta paga:la sintesi che ne fa il sindacato di polizia metro-politana è piuttosto efficace e chiaro: <Non vo-gliamo essere esattori ma polizia municipale, chelavora per garantire la sicurezza in tutta la città.Siamo contrari all'intenzione dell'amministra-zione, che vuole tramutare gran parte del salario

accessorio in progetti che premiano le perfor-mance>, spiega nel dettaglio il segretario romanodell'Ospol, Stefano Lulli, vale a dire: più multefai e più guadagni. Ma noi ci opponiamo a questalogica>.Alla ricerca di tagli alle uscite capitoline per oltre440 milioni nel prossimo triennio, Marino e isuoi hanno pensato bene di trasformare anche ivigili in esattori. Gli automobilisti romani - nesiamo certi - si troveranno sul parabrezza unabella multa (a volte più che meritata), non tantoper bastonare l'arroganza e il menefreghismo(doppie file infinite, parcheggi improvvisati ecreativi), quanto per garantire lo stipendio ai vi-gili. Insomma, non bastassero le tasse comunalipiù alte d'Italia, ai romani verrà imposta anche la

quota multe per il reddito. Avviando una guerratra poveri infinita.Ma non basta, perché se i dipendenti comunalidiretti sono terrorizzati dalla mannaia annunciatadei tagli al salario accessorio (in media una de-curtazione del 25/30% su stipendi che non su-perano i 1.500 euro netti al mese), sempre asettembre ci troveremo un altro fronte aperto: larivoluzione di Roma Multiservizi. Che vuol direben 3mila persone che già dal 1 agosto sarannosenza lavoro. E (non) andranno in ferie tranquillisapendo che alla riapertura settembrina verranno(forse) <riassorbiti>, ma con uno stipendioquasi dimezzato. Per risparmiare il Campidoglioha infatti ipotizzato per la Multiservizi (aziendanata nel 1994 dall'accorpamento di varie coop fa-

centi capo al Comune di Roma chesi occupavano di pulizia degli spazipubblici al trasporto scolastico, dallapulizia delle scuole comunali allemense), di ridurre le ore di presta-zione quindi di tagliare gli stipendi.Insomma, il 31 luglio scadrà l'affida-mento degli appalti concessi dalCampidoglio. Per il futuro (e per ri-sparmiare) il Campidoglio, comeimpone il ministero dell'Economia,dovrà affidarsi alla Consip (la cen-trale acquisti della pubblica ammini-strazione), con l'intento di tagliare icosti delle partecipate. E l'assessorealla Scuola, Alessandra Cattoi, ha af-

fidato al Consorzio Nazionale Servizi,l'appalto (47 milioni di euro, un risparmio di 4milioni). Il Campidoglio ha garantito che non si perde-ranno posti di lavoro perché i 3mila addetti dellaMultiservizi verranno <quasi tutti> riassorbitidal nuovo Consorzio. Vero. Però il taglio del bud-get rischia di tagliare a cascata anche i ministi-pendi degli addetti. Il timore che si faccianorisparmi sulle buste paga lo chiarisce Claudio DiBerardino, segretario Cgil di Roma e Lazio: <Ilavoratori passeranno da 800 a 400 euro di sti-pendio o con meno ore di lavoro. Onestamentesembra un imbroglio più che un tentativo di sal-vaguardare l'occupazione>.Il problema è che tagliando il budget per rispar-miare pochi spiccioli (4 milioni su un budget dispesa complessivo di 9 miliardi sono spiccioli),si rischia a cascata di dare ai romani un servizioancora più scadente. Risultato: paghiamo le tasse più alte d'Italia (ad-dizionali comunali e regionali Irpef da record), ivigili ci martelleranno se vogliono conservare unreddito dignitoso, i servizi per cui paghiamo letasse verranno svolti (possiamo immaginarecome e con quale attenzione), da personale cheavrà un reddito inferiore alla soglia Istat di Po-vertà (8mila euro l'anno). In tutto questo Marino fa finta di non vedere leproteste crescenti e batte i pugni o supplica perottenere dal governo nazionale altri 100 milionidi finanziamento per il ruolo di Capitale. Giustissimo, se non fosse che Roma e i Romani(tra manifestazioni, Vaticano e contorno poli-tico) sopportano da decenni una pressione inso-stenibile. I famosi 100 milioni richiesti per lacompensazione degli oneri per il ruolo di Capi-tale (che ottengono giustamente anche altre ca-pitali europee) sono una goccia. Bisognerebbeavere il coraggio di chiederne molti di più, magarifacendo qualcosa per i romani imbrigliati in unacittà caotica e abbandonata. E non spremeresempre i residenti. Se poi i servizi ai romani sono simili a quelli delriprestino della normale viabilità possiamo es-sere preoccupati fin da oggi: la Panoramica, lungidall'essere riaperta è finalmente a fine giugno uncantiere in fermento. Non si lavora la notte, percarità, però almeno fanno finalmente qualcosa.Sono stati piantati i pali di cemento per il conso-lidamento del costone che stava franando, ada-giata la rete di trattenimento. Seguendo forseanche le nostre umili constatazioni è stata un po'potata la vegetazione che cresceva selvaggia. Pec-cato che gli interventi (hanno avuto 4 mesi perbonificare l'area), riguardino solo le aiuole e nonil costone dell'Osservatorio. Alberi caduti, ster-paglia rigogliose, cartacce e rifiuti ovunque. C'èda chiedersi se non sarebbe il caso di coglierel'occasione della chiusura per rimettere a normatutto Monte Mario. O forse il sindaco vuoleaprire l'estate con un bel taglio del nastro, salvorichiudere tutto al primo incendio estivo o alprimo acquazzone.

Vigili, scuole, disabilisettembre sarà un inferno

I vigili temono che i tagli al salario accessorio vengano compensati da un creativo: più multi, più guadagni. I dipendenti di Roma Multiservizi

temono una decurtazione del 50% degli stipendi (da 800 a 400 euro)I romani un crollo delle prestazioni comunali. Marino prende tempo però il 31 luglio il ministero del Tesoro dovrà vidimare il piano di rientro per aprire il salvadanaio del Salva Roma. Ci aspetta un autunno di fuoco

di Leonardo Giocoli

CHI SALEdall’alto Silvio Rossignoli, Cristina Maltesee Davide Barillari

CHI SCENDEdal basso Guido ImprotaMarta Leonorie Danilo Broggi

ORSINO

P della

Sindaco e assessoriqualche voltafarebbero meglio a tacere

il

Ignazio Marino è convintoche i romani lo amino, e checredano in lui ad occhi

chiusi. Non svegliatelo. Vuoleuna Roma per i turisti che brillinel mondo. Non ha mai visto lacittà dalla parte dei cittadini.Forse la penserebbe in un altromodo. E' il limite di questaGiunta. Meno affari (forse) maanche maggior distacco dallacittà reale. Sconcertante GuidoImprota, assessore alla mobi-

lità, quando commentando la situazione diPiazza Venezia si dice imbarazzato per l'idea chei turisti si fanno della città. Sapesse come sonoimbarazzati i romani. L'ottica della giunta è ro-vesciata rispetto alle esigenze della cittadi-nanza. Che rinuncerebbe volentieri ai Fori apiedi per avere un po' più di attenzione. Ognigiorno è peggio, ma nessuno se ne assume laresponsabilità. Il sociale va a fondo. Per ammis-sione dell'assessore Rita Cutini. Ma invece didirottare i soldi in quella direzione si finanziaaltro. Così i turisti sono contenti. L'assessore sidimette? Macchè. Idem per il comandante dei

vigili Raffaele Clemente, per l'assessoreMarta Leonori, che non sanno combatterel'abusivismo. Scopriamo un'emergenza cultura,ma abbiamo un assessore decaduto, FlaviaBarca, che firma delibere. Cultura uguale pol-trone. Il resto poco interessa. Rigore, ordine?Parole sconosciute se a Cola di Rienzo il vec-chio furgone degli ambulanti, targato Pd, senzaassicurazione, è tranquillamente parcheggiatosulle strisce blu da anni, senza pagare nè averesanzioni. Il piano di rientro? Palazzo Chigi hacantato e portato la croce, l'assessore SilviaScozzese ha fatto i suoi compiti, Marino ha ac-cettato. Pare che se ne vada l'Ad di Atac, DaniloBroggi, mentre l'Azienda si prepara a tagliare lecorse di metro e treni. Provano a scuotere le co-scienze i grillini, le loro iniziative finiscono sullarete, non sui giornali. Davide Barillari, M5S inRegione, attacca la spending review di Zinga-retti. Ma la Giunta fa orecchie da mercante.Parla chiaro il nuovo presidente di FederLazio,Silvio Rossignoli, il Corsera gli dedica un'aper-tura ma sbaglia la didascalia. E' un volto nuovo,speriamo lo ascoltino. In chiusura un riconosci-mento a Cristina Maltese, presidente del XIIMunicipio. Si dà da fare, l'aiutano in pochi.

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Anche morire costasempre di più. Cosìcome entrare in cen-tro con la propriaauto. Ignazio Ma-

rino aveva promesso che a Romanon sarebbero aumentate le tasse.Quello che però aveva dimenticatodi dire il sindaco della Capitale erache i prezzi sarebbero saliti per letariffe dei servizi a domanda indi-viduale. Oltre ai loculi e ai per-messi per la zona a traffico limitato(+300% in alcuni casi); ci sonoanche asili e musei, senza dimenti-care gli incrementi per l'occupa-zione del suolo pubblico. È tutto scritto nella delibera prope-deutica alla manovra finanziaria2014. Meglio conosciuta come 'ta-riffone', approvata dalla commis-sione capitolina al Bilancio, hal'obiettivo di portare a casa ungruzzoletto da 100 milioni di europer far respirare le casse del Cam-pidoglio. Non può bastare da solo,infatti, il piano di rientro da 440milioni di euro in 3 anni, che l'am-ministrazione ha approvato e sot-toposto allo studio del governoRenzi.L'inquilino di palazzo Senatorio lo

ripete da tempo: per far ripartire lacittà, e soprattutto rimettere in or-dine i conti, c'è bisogno che l'as-semblea capitolina approvi ilbilancio, che la giunta ha varatoormai da 2 mesi (il 30 aprilescorso). Adesso tocca all'aula, par-tendo proprio dal provvedimentosulle nuove tariffe. Perché neigiorni successivi al mega concertodei Rolling Stones, con l'area delCirco Massimo concessa per soli 8mila euro, il dibattito si è concen-trato sugli irrisori costi per 'affit-tare' spazi nelle zone più belle dellaCapitale. Così la Cosap crescerà del25% per le occupazioni tempora-nee, mentre diversificati sarannogli incrementi per quelle perma-nenti. Se il live di Mick Jagger andCo. Si fosse tenuto dopo l'approva-zione del 'tariffone', per occuparel'area ci sarebbero voluti circa 20mila euro. Per qualcuno, però, an-cora troppo poco rispetto al valoredei beni archeologici di Roma.Pugno di ferro contro camion bare caldarrostai che stazionano so-prattutto tra Colosseo, piazza Ve-nezia, Pantheon e Trinità deiMonti: per loro non è in discus-sione l'aumento da 3 a 30 euro al

giorno per i permessi. I 7 milioni dieuro in più, stimati dal Campido-glio e che non saranno a carico diedicolanti e mercati rionali, sa-ranno usati per dare ossigeno aimunicipi, in forte difficoltà nel ga-rantire i servizi per sociale e cul-tura. Gli operatori del Centro carnisubiscono degli incrementi medi diquasi 4 mila euro, ogni 12 mesi, perbox, uffici e celle frigo. Prontoanche un emendamento ad hoc:chi guadagna di più dagli eventidovrà staccare un assegno più pe-sante. Di meno pagherà chi orga-nizza manifestazioni legate alvolontariato e iniziative politiche.Diversificate, rispetto al reddito,anche le spese per la scuola. Chi hauna dichiarazione Isee di 10 milaeuro e 3 figli avrà l'iscrizione gratis;un terzo di sconto, invece, per le fa-miglie con almeno 2 bambini. Inmedia 100 euro per il 2014, fino ai134 del 2016. Capitolo trasportoscolastico. Prima la cifra era ugualeper tutti: 11 euro l'anno. Con lanuova norma cambiano anche gliabbonamenti per gli scuolabus. Conuna busta paga fino a 15 mila euro ilticket costerà 20 euro, più del dop-pio per chi supera i 30 mila euro.

PRIMO PIANOIlCORRIEREDIROMA martedì 1 luglio 2014 pagina 4

LA STANGATA SOMMERSA CHE NON T'ASPETTI. AUMENTA TUTTO, E TUTTO INSIEMEL'INCHIESTA

C'è il "tariffone", siamo rovinatiLe promesse da marinaio ( non mantenute) di Marino. Anche morire costa di più, così come entrare

in centro con la propria auto, pagare asili, trasporto scolastico, musei e tante altre cose. Il provvedimentoapprovato dalla Commissione Bilancio dovrebbe portare nelle casse comunali cento milioni di euro

di Santo Iannò

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PRIMO PIANO IlCORRIEREDIROMAmartedì 1 luglio 2014 pagina 5

In arrivo anche la promessa stan-gata per automobilisti e centauridella Capitale. Oltre ai già noti in-crementi per strisce blu e i torpe-doni dei turisti, la 'mazzata'economica sarà per chi deve rinno-vare i permessi per la zona a traf-fico limitato. I rincari possonoanche arrivare alla percentualemonstre di 330 punti. Se prima perun'utilitaria l'abbonamento supe-rava di poco i 600 euro, con l'ok altariffone si potrebbe tranquilla-mente superare il tetto dei 2milaeuro l'anno. Addirittura la stessaquattro ruote ha un prezzo di milleeuro per i residenti del centro sto-rico, la metà per chi vive a Traste-vere, poco meno di un decimo aSan Lorenzo. Cifre che, anche se ladelibera non è neppure giunta suibanchi dell'aula Giulio Cesare,fanno già registrare un calo del20% nel rinnovo dei tagliandi,stando ai dati dell'assessorato allaMobilità. Anche perché svenarsiper questi titoli sarà inutile se nonsi ha la residenza nella city capito-lina.Una vera e propria ztl nella ztl in-vece da piazza del Popolo a via delTritone, dove avranno accesso soloresidenti e mezzi elettrici. Insiemeai soliti autorizzati, come le autoblu che Marino chiede di spiare daicittadini per riscontrare eventualiviolazioni. E se un romano su 5,per ora, ha deciso di non pagare ilpermesso, Guido Improta non sipreoccupa. Per il titolare dei Tra-sporti comunali l'obiettivo è disin-centivare il traffico privato, nonfare cassa. Anche se l'alternativapubblica scarseggia, con il con-tratto di servizio all'Atac non an-cora rinnovato, con i chilometridelle corse dei bus ancora una voltatagliati (11 linee soppresse) e lametro B che continua subire im-provvisi stop.Nella città della cultura come mo-tore dell'economia, tanto decan-tata dal sindaco, aumentano di uneuro anche gli ingressi nei musei.

La soluzione sarebbe semplice. Permettere in funzione le plance peri disabili sui bus dell'Atac baste-

rebbe una banale chiave. Eppure nono-stante le richieste degli autisti per averneuna propria, nulla ècambiato. Sono in-fatti trascorse più ditre settimane daquando un passeg-gero ha aspettatoun'ora prima dipoter salire sul 776con la sua carroz-zina. Tutto per colpadi un pezzo man-cante, con cui met-tere in funzione loscivolo meccanico.Che negli anni aveva sostituito quello automa-tico, che tanti problemi aveva creato a lavoratorie utenti.

La storia era stata raccontata da Micaela Quin-tavalle, presidente del sindacato Cambia-mentiM410, che si trovava alla guida dell'autobus sot-toaccusa. Per lei, che aveva stoppato la corsa purdi non lasciare sotto il sole il disabile - aspet-tando l'arrivo di un ispettore che sbloccasse lapedana -, il richiamo per interruzione di pub-

blico servizio non c'è stato. Lastrigliata, solo verbale, è per ilresponsabile del turno che leaveva consigliato di fermare ilmezzo e attendere il supporto diun collega con la chiave 'scom-parsa'.Tutto qui il paradosso inun'azienda di trasporto pub-blico, dove il dipendente cheprova a rispettare le regole mi-nime di civiltà rischia la repri-menda, codice alla mano, deivertici societari. Che invece do-vrebbero "fornire agli autisti un

set ad personam che contenga chiavi e guantiper attivare le plance, come già sperimentatonella rimessa di Magliana", spiega Quintavalle.Proprio come accade con i telefoni aziendali.Per un servizio che non lasci nessuno per strada.La richiesta è partita da tempo. Della risposta,per ora, neanche l'ombra. S.I.

ATAC/ IL CASO SOLLEVATO DA MICAELA QUINTAVALLE

Disabili e bus, per le pedane serve la chiave. Che resta in rimessa

MIcaela Quintavalle

C’era unavolta unu f f i c i ostampa...Un gior-

nalista uscito da un anno dalgiro della comunicazioni delCampidoglio si toglie qual-che sassolino dalla scarpa enel suo blog fa letteralmente a pezziMarino e i suoi. Non si fa così, certenotizie devono restare sepolte, comequella che riguarda il superpagato(doveva andarsene ma non l'hafatto) Marco Girella responsabiledella comunicazione del sindacoche al ritorno da un periodo di feriesi è trovato senza stanza. e senzascrivania, con gli scatoloni in cor-ridoio. Silurato? Macchè. La stanzaserviva a Maurizio Pucci, dal lugliodello scorso anno alla guida dell'uf-ficio "Promozione, pianificazionestrategica e coordinamento attua-tivo di progetti speciali, per lo svi-luppo e valorizzazione della città diRoma e delle sue risorse". Sonocose che non interessano a nessuno,se non al popolo che bivacca neicorridoi del "palazzo" e che godedelle disgrazie altrui. Le cose seriesono altre, e riguardano le incon-gruenze e i balbettii della ammini-strazione, incapace perfino digestire una questione rom. Clamo-roso l'infortunio della scorsa setti-mana con il convegno smontato inpoche ore con un fax. Che imba-razzo per tutti, vogliono cacciare la

Cutini ma non ci riescono e l'asses-sore, espressione di S.Egidio, se laride. Dopo di lei il diluvio, che finefaranno i trentamila minori in diffi-coltà (parole sue) a Roma. Tantonessuno se ne cura lo stesso, diconoquelli con tanto pelo sullo stomacoche frequentano un'Aula Giulio Ce-sare perennemente deserta (imba-razzante la foto che alleghiamo,scattata al momento della secondachiama in un un giorno qualunquedi sedute). Non c'è cosa importanteda discutere, evidentemente, i con-siglieri (grillini esclusi) devono farepolitica (altrove). L'edilizia scola-stica è un buco nero? Non importaa nessuno, meno male che ci sono iM5S che lanciano la campagna"8xmille edilizia scolastica" chie-dendo alla collettività di inviare fotoe notizie sulle emergenze di questosettore. Hanno presentano una mo-zione caduta come le altre nel vuoto.Si ripresenteranno il 14 con firme efoto. Non ci fossero loro, confessanoi vigili-piantone dell'aula, ci trove-remmo disoccupati. Mai viste cosedel genere, dicono sottovoce.

Cornelius

Ottoxmille perl'edilizia scolastica?

Si può fare

AULA GIULIO CESARE

Le entrate gratis per alcune catego-rie, come studenti e disoccupati, egli spazi museali aperti fino a tardirestano solo sulla carta: quella delprogramma elettorale del chi-rurgo-dem. Per ora ci sono i ticketche crescono. Con differenze traresidenti e non. Biglietti più co-stosi, tra gli altri, per Capitolini eMontemartini, Macro, Gnam e AraPacis.Anche la tassa di soggiorno cresce:7 euro per gli alberghi extralusso,con l'obiettivo di destinare il 10%all'ecosostenibilità degli alberghi.Alla fine anche morire costerà di

più. Gli aumenti vanno in mediadai 2 ai 4 punti percentuali: per unloculo interno in prima fila si passada 2099 euro a 2125, in seconda da3342 a 3382 euro. Per risparmiarec'è sempre l'ultima, la decima, congli ossari a soli 184 euro. Perchétutto è utile a fare cassa. Soprat-tutto in una città dove l'Irpef nonpuò essere toccata, perché già tra lepiù alte d'Italia. Senza dimenticareche il sindaco ha promesso, più diuna volta, di non voler alzare letasse. Bastano le tariffe per queiservizi chiesti direttamente dai cit-tadini.

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Gentile Direttore, leconfesso che è conenorme amarezzache leggo l'articolodedicato alla Presi-

dente del Municipio in cui risiedo,il XII. In particolare, la Maltese sipreoccupa "che i cittadini si ricon-cilino con l'AMA", dimenticandosiche la sua principale preoccupa-zione dovrebbe essere quella difarci riconciliare con il Municipiopiuttosto. Resto un attimo sul con-tenuto del pezzo. Le assembleepubbliche annunciate non sonomai iniziate, né ve ne è traccia al-cuna sui cartelloni, sul sito del Mu-nicipio o in qualunque luogo delMunicipio. Siamo venuti a cono-scenza del passaggio a questo mo-dello di raccolta (finalmente) solograzie ad un articolo su un quoti-diano, e alla mia curiosità, che miha spinto ad avvicinarmi al gazeboper capire di cosa si trattasse. Ov-viamente, una brochurina in cui sispiega come conferire i rifiuti neidiversi contenitori e buste, ma as-senza assoluta di certezze relativa-mente ai tempi di consegna delcontenitore dell'umido, delle bustee soprattutto alla eliminazione diquei maledetti e maleodoranti cas-sonetti ancora abbondantementepresenti sulle strade del Municipio,e tracimanti immondizia. Proprio ieri discutevo con un altroresidente della zona del pessimostato in cui versa il nostro Munici-pio. Le faccio solo alcuni esempi.La strada del municipio, Via Fa-biola, è piena di erbacce e rifiutinon raccolti. Stessa sorte per moltestrade "non primarie" di Monte-verde. Soste in seconda fila pressocchéovunque, e in particolar modosulla Gianicolense, con prevedibileripercussione sul traffico e sulla vi-vibilità della zona. Strade rotte per impianti vari, malasfaltate e piene di buche. Sarebbetroppo far rispettare i contratti alleaziende esecutrici? Forse la nostraPresidente non lo sa, ma nei con-tratti è esplicitamente previsto cheil manto stradale e i marciapiedivadano ripristinati perfettamente.Proprio la Gianicolense, riasfal-tata qualche mese fa finalmente, èdi nuovo piena di dossi dovuti alcattivo ripristino dello stato dopo ilavori. Non parliamo del Mercato diPiazza San Giovanni di Dio. In unquartiere come questo, un mercato

con i tetti arrugginiti e in ondulatometallico è davvero un segno dellaqualità delle amministrazioni. Ol-tretutto, sono oltre 15 anni che siparla della realizzazione del nuovomercato. Sarei davvero curioso disapere per quanti anni ancora nedovremo parlare senza che poi av-venga nulla. Per chi abita in zona poi, c'è ancheil regalino del profumino che ema-nano i cassonetti giganti dedicati airifiuti del mercato e presenti al cen-tro della piazza. Inavvicinabili, emeglio non pensare a cosa avverràcon le temperature di luglio e ago-sto. insomma, riavvicinare i cittadiniall'Ama? A parte che dovrebbe es-sere l'AMA a tentare di riavvici-narsi ai suoi clienti e azionisti,forse la Presidente potrebbe dedi-carsi anche ad altre priorità nonmeno importanti, come la vivibi-lità del Municipio da lei gover-nato, giusto per dirne una.Consiglierei anche un giretto sulsito Romafaschifo per poter dareuna occhiata ai diversi reportagefotografici dedicati a quello che fuMonteverde

Cordiali salutiAlessandro Cossu

Egregio Sig. Cossu,la sua lettera è l'emblema diquello che ho tentato di espri-mere con il mio intervento suquesta testata.La città sta soffrendo perchèl'AMA è in seria difficoltà e nonriesce a fare fronte agli impegniassunti con il contratto di servi-zio che oltre allo svuotamento deicassonetti prevede anche la puli-zia delle strade e la manutenzioneordinaria dei giardini.

CRONACHEIlCORRIEREDIROMA

I LETTORI CI SCRIVONO, NOI TENTIAMO DI DAR LORO VOCESPAZIO LIBERO

martedì 1 luglio 2014 pagina 6

Il Municipio XII? È invivibile Maltese: parliamone assieme

La città sta male, i cittadini sono a disagio Il malessere diffuso esplode nello sfogo,

nella critica, nella protesta. I lettori telefonano,scrivono. E noi cominciamo a dare conto,

giriamo quando è il caso le lettere alle amministrazioni e ai soggetti competenti Che spesso ci ignorano, talvolta ci chiedono

di soprassedere, e ogni tanto rispondono, come fa in questo caso la presidente del XII Municipio,

Cristina Maltese. Ha letto e risposto Noi pubblichiamo. E continueremo a farlo

La denuncia di un cittadino di Monteverde, è tuttosporco, l'Ama latita, vivibilità in pericolo

Il mini-sindaco risponde: stiamo reagendo Porte aperte, la terremo informata

Ogni giorno il Municipio XII tra-smette ad AMA le molte lamen-tele e le segnalazioni dei cittadini.Sono consapevole della situa-zione e vivo anche in prima per-sona il disagio della mancanza didecoro dei nostri quartieri.Tale incuria inoltre non favoriscecomportamenti virtuosi da partedei cittadini. Accanto ai casso-netti spesso vengono abbando-nati materassi, mobili dismessi edaltri rifiuti ingombranti che conuna semplice prenotazione po-trebbero essere ritirati da AMAgratuitamente presso le abita-zioni. Contrariamente da quanto lei haaffermato, considero la vivibilitàdei quartieri una cosa molto im-portante e da mesi mi batto affin-

chè il Sindaco Marino el'Assessora Estella Marinodecentrino il contratto diservizio AMA ai Municipi.Solo così , le amministra-zioni locali potranno pro-grammare le attività diraccolta e spazzamento in-tervendendo in modo inci-sivo ed efficace.Per quanto riguarda la mu-nutenzione delle strade,purtroppo i fondi a nostra

disposizione sono ancora moltoesigui (centomila euro al meseper tutto il Municipio) e vengonoutilizzati per le strade ammaloratedalle piogge.Si sta intervendo,grazie ai fondi della Comunità eu-ropea, in modo molto capilare nelquartiere di Porta Portese. Con ifondi del Municipio abbiamo po-tuto "rifare" via di Valtellina cheda anni subiva il disagio di vibra-zioni al passaggio dei veicoli; ViaS. Celpodio e un lungo tratto di

via di Brava che per le pioggeaveva subito uno smottamentooltre ad altri interventi più piccoliper eliminare le buche. Sono con-sapevole che bisognerebbe fare dipiù ma purtroppo le risorse sonomolto scarse e siamo costretti alavorare sulle emergenze.Italgas in questi mesi sta ope-rando in molte strade di Monter-verde Nuovo. Abbiamo raggiuntoun accordo che impegna l'aziendaal rifacimento dell'intera carreg-giata delle vie interessate dai variinterventi. L'asfalto viene stesodopo che il rattoppo della "trin-cea" si è livellato e i marciapiedivengono rispristinati solo sesono stati oggetto di scavo (que-sto è quello che prevede il c.d. re-golamento cavi).Per quanto riguada il mercato diS. Giovanni di Dio,sono in corsodegli incontri tra l'AssessoraMarta Leonori, gli operatori e ilMunicipio per risolvere l'annosaquestione del rifacimento delmercato. Credo che ormai non sipossa più aspettare, quello di S.Giovanni di Dio è rimasto l'ul-timo mercato rionale ancora susede impropria. In questi mesi, abbiano organiz-zato con l'aiuto dei Comitati diquartiere molte iniziative ed as-semblee pubbliche rese note at-traverso il sito del Municipio e lereti dei cittadini. Mi spiace cheLei non ne abbia avuto notizia, sevorrà potrà conttatare la segrete-ria della presidenza del Municipioper essere inserito nin una appo-sita mail list per ricevere le comu-nicazioni.

Cordiali saluti.Cristina Maltese

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Caro direttore, Roma città unica al mondo,concerto storico, io disabile non carrozzatocon accompagnatore mi accingo con largoanticipo a raggiungere il circo massimo, concalma intanto giornali e mass-media

hanno scritto e detto che nella “zona rossa” per noi diver-samente abili non ci dovrebbero essere problemi.Partita con macchina, accompagnatore, contrassegno di-sabile sulla vettura e biglietto del concerto, ed arrivo a ca-racalla dove (dicono) posso tranquillamente passare perraggiungere l’entrata per i disabili in via della greca latovia di S. Teodoro e addirittura parcheggiare.Come non detto, arrivata a caracalla non mi fanno passaretutto recintato ed i vigili mi dicono che l’unica via percor-ribile è lungotevere dove poter lasciare la macchina e poiovviamente avviarsi a piedi.Non trovando posto a lungotevere torniamo a caracalla eparcheggiamo (alla villa di Alberto Sordi).La mia disabilità è anche motoria quindi con non poca dif-ficoltà mi accingo ad arrivare a piedi al circo massimo.E qui inizia l’incubo ad ogni addetto ai varchi a cui mo-stravo il biglietto disabile non andava bene per entrare….. e sempre più giù….. sempre più lontano, praticamenteho circumnavigato la zona e con la mia disabilità motorianon è stata una passeggiata.Mi hanno fatto passare per Viale Aventino, Piazza Alba-nia salita ripida dove altro varco per Via di Santa Prisca(salita), Via Eufemiano, piazza del tempio di Diana(scale), Santa Sabina, Giardino degli aranci altro varco (xil roseto li sarei stata facilitata) invece niente da fare, ne-anche li mi fanno passare (con suppliche mie e dell’accom-pagnatore), altra discesa con scale…..giro l’angolo (sempresu indicazione)…… altra discesa ripidissima (non mi ri-cordo il nome), finalmente via del circo Massimo neancheli va bene altri varchi che non vanno ancora bene per en-trare…..sempre più lontano……. dopo la bocca della ve-rità.Lì finalmente un nugolo di assistenti gentili, mi accoglie conuna bottiglietta d’acqua (ci voleva) e mi fa salire su unaspecie di trenino (50 metri !!!!!!!) per portarmi finalmente

all’entrata dei disabili.Piattaforma anche per i carrozzati e palco dove per fortunac’erano delle sedie per i non carrozzati perché ho pensatoche se questo era il servizio per noi disabili potevo anchecorrere il rischio di rimanere in piedi.E’ successo sul serio anche questo, per la grande affluenzadi carrozzati e non carrozzati i posti assegnati agli accom-pagnatori e relative sedie sono saltate per far posto ai di-sabili che continuavano ad arrivare. Non tutti gliaccompagnatori hanno lasciato la “sedia”……facendosirispettare……. ogni accompagnatore “comunque” potevadecidere se stare in ginocchio vicino al suo assistito (se-

condo la gravità) o dietro alla fine delpalco.Sono invalida fisica ma non psichica e…tante di quelle persone che continuavanoad entrare (anche a concerto iniziato)erano palesemente amici degli amici degliamici degli organizzatori……tra l’altrotutti del nord (amici del sindaco ???).Un caos esagerato di gente di tutto i tipiche entrava, usciva, scavalcava, ho anchepensato che per quanti eravamo il palcopotesse anche crollare.Che dire….non sono in grado di capirecome si organizza un grande evento, maun po’ di umanità per chi è più debole do-vrebbe essere al primo posto in tutte le si-tuazioni ma soprattutto in situazionigioiose come queste che ad un disabile po-trebbero per qualche ora anche far dimen-ticare menomazioni, dolori fisici, psichici,problemi ed altro.Grazie sindaco per l’eccellente organizza-zione soprattutto verso i più deboli…Meno male che almeno i Rolling Stonessono stati grandiosi in questa città impa-reggiabile che meriterebbe più rispettoanche per tutti i suoi cittadini oltre che pergli ospiti.

Edda

CRONACHE IlCORRIEREDIROMA

In che mondo viviamoUn disabile e l'odissea

per assistere al concerto degli Stones

martedì 1 luglio 2014 pagina 7

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Il CORRIEREDIROMA

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Proseguein questigiorni las e d u t af i u m e

del Consiglio regio-nale per l’approva-zione del testo sulle“Misure finalizzate almiglioramento dellafunzionalità della Re-gione Lazio: disposi-zioni dirazionalizzazione e disemplificazione del-l'ordinamento regio-nale, nonchéinterventi per lo svi-luppo e la competiti-vità dei territori e asostegno delle fami-glie". Un testo chetrova nell’opposi-zione appellativi piut-tosto ironici al limitidel grottesco. "Ufolegislativo", "calde-rone", "milletoppe","decreto omnibus".Non si capisce cosa sistia approvando, il problemanasce già dalla definizione: èun collegato al bilancio? Nonlo è? Cos’è? A tuonare ci ha pensato Fran-cesco Storace, vice presidentedel Consiglio regionale delLazio: "Mi scuso se non mi as-socierò al clima da paradisoterrestre con il quale avete di-pinto questa manovra, il cuitratto distintivo è la parola "co-mandare”, espressione di unaGiunta che pensa di potere an-dare avanti governando a colpidi nomine, a colpi di arbitrionei confronti di una mino-ranza che se ha perso le ele-zioni non ha perso il diritto acontrollare quello che accadein Regione. 'Comandare' è unconto, 'governare' è un' altro.

Non vedo capacità di dialogaresu questioni di sostanza. Si co-manda pure in questa città - af-fonda Storace - dove c'è unsindaco scapestrato di cui vivolete liberare più di noi".Per il Movimento 5 Stelle sitratta di "un tentativo di farepassare per spending reviewuna collezione di emenda-menti a leggi esistenti in modoveramente scandaloso". CosìSilvana Denicolò ha ricordatoi tre punti per i quali il Movi-mento 5 stelle intenderà bat-tersi: "l'abolizione di tutti ivitalizi, il fondo per il micro-credito che deve essere apertoanche ai privati e la diminu-zione delle prebende dei con-siglieri."

Bellerrima Tadao

In consiglio regionale è approdato

l’UFO legislativo

QUI PISANA

Francesco Storace

Silvana Denicolò

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CRONACHEIlCORRIEREDIROMAmartedì 1 luglio 2014 pagina 8

Il Consiglio Generale della Fe-derlazio, riunitosi nei giorniscorsi presso la sala convegni diUnicredit Banca di Roma, haeletto Silvio Rossignoli nuovo

presidente dell’Associazione per iltriennio 2014-2017. Silvio Rossignolisuccede a Maurizio Flammini, elettopresidente della Federlazio nel dicem-bre 2008.Rossignoli, 69 anni, ingegnere aero-nautico, è presidente e socio fondatoredella “Aero Sekur spa”, società ope-rante nei settori dello Spazio, dell’Ae-ronautica e della Difesa. Da poco elettoPresidente della Federlazio-Roma, èstato recentemente anche riconfer-mato alla Presidenza del settore Aero-spazio e Difesa dell’associazione.Nel corso dell’Assemblea Generale ilneo presidente della Federlazio è statopresentato alla folta schiera di rappre-sentanti della politica e dell’economialaziale, oltre a numerosi imprenditoridell’associazione: oltre 400 le personeche hanno preso parte all’assise. Abbiamo incontrato personalmenteSilvio Rossignoli per una intervista daneo Presidente della Federlazio.

Presidente, innanzitutto au-guri e complimenti per la suaelezione. Cosa significa es-sere presidente di un’Associa-zione come la Federlazio?

Grazie mille per gli auguri. La primacosa che ho detto ai miei colleghi im-prenditori, ringraziandoli per la fiduciaconcessami, è che ritengo la presidenzadi Federlazio un incarico prestigiosoma anche una responsabilità pesante.Ma è proprio la consapevolezza di taleresponsabilità che mi dà il carburantenecessario per intraprendere questopercorso, anche nei momenti in cuiesso si farà più faticoso. Per il resto, laFederlazio non ha bisogno di presen-tazioni: da oltre 40 anni è ai verticidell’economia della nostra regione eper me era già un onore farne parte daimprenditore associato.

Come presidente di Federla-zio, ma anche come impren-ditore, secondo lei qual è lafase che sta attraversando at-tualmente la nostra econo-mia?

Questo Paese si trova come in una con-dizione di attesa: attesa che la crisi

passi, che i consumi ripren-dano, che l’occupazione ri-parta. Soltanto che l’attesa, cheall’inizio si credeva momenta-nea, sta diventando perma-nente, e l’auspicata svolta, checredevamo dovesse presentarsidi lì a poco, si sta spostandocontinuamente in avanti. Eogniqualvolta si legge un datoche sembra segnare un ele-mento positivo, ecco che su-bito dopo ne compare un altroche contraddice quell’ottimi-smo.

Quali e quante sono leresponsabilità dellaPolitica riguardo que-sta situazione?

Dinanzi a questo scenario, chidovrebbe assumersi il compitodi dare un indirizzo strategicoal paese, di indicare una dire-zione di marcia, di intervenire sullequestioni strutturali che impedisconoall’Italia di uscire dal pantano nel qualeè immersa, mi riferisco alla politica, sidibatte anch’essa nella più grave crisi dilegittimazione e di operatività degli ul-timi 50 anni. Essa annaspa, si consumanell’autoreferenzialità, è in preda alvirus della corruzione che sembrainarrestabile. Insomma non riesce a ri-costruire un legame virtuoso con la so-cietà e, soprattutto, non riesce adincidere sugli atavici nodi strutturali diquesto paese.

Ora la politica sembra inten-zionata a trovare una via diuscita a questa crisi. Lei cosane pensa?

Il problema è che questa via di uscita,la Politica sembra volerla cercare da

sola, ritenendo di poter contare sullapropria autosufficienza. E allora ilmondo delle associazioni di rappresen-tanza, il sindacato, i corpi intermedi, leCCIAA, vengono ad essere se nonproprio scavalcati, sicuramente messiun po’ ai margini, in questa nuova sta-gione dove la politica tende sempre piùa rivolgersi direttamente ai cittadini ealle imprese.Tutto questo non può non destare innoi qualche preoccupazione, perchéintravvediamo i rischi di un modello ilquale, mentre apparentemente esalta ilrapporto diretto con la singola im-presa, in realtà può aprire la strada adun indebolimento del mondo impren-ditoriale in quanto tale sul terreno dellapiù ampia dialettica economica e so-ciale.

Le Associazioni di categoriacosa hanno fatto per stimo-lare la Politica in questosenso?Dobbiamo avere il coraggio diriconoscere che anche noi inpassato abbiamo a volte assor-bito stili, dinamiche e culturadalla politica, spesso da quellapeggiore. A volte noi associa-zioni abbiamo un po’ giocatosu una certa ambiguità – forsepersino inconscia – che ci con-sentiva in certi casi di esserecritici e al tempo stesso inter-locutori disponibili alle richie-ste che provenivano dallapolitica. Molte volte l’azionedelle associazioni si è limitataa riproporre, peraltro in modosempre meno efficace, la de-nuncia dei problemi, nella con-vinzione che in fondo toccasse

ad altri risolverli.Crede sia ancora possibile uncambio di passo e di menta-lità?

Il tempo per poter innescare un cam-biamento, sotto questo profilo, non èesaurito. Noi non ci possiamo rasse-gnare ad una deriva che, se non ade-guatamente contrastata, non puòavere altro esito che il lento ridimen-sionamento della nostra capacità pro-duttiva, dei nostri atout, dei nostripotenziali punti di forza. Credo che laprima cosa da fare sia quella di abban-donare, laddove dovesse ancora per-manere, quella rassegnazione che siinsinua anche tra di noi e che ci faormai accettare la crisi come un datodi fatto naturale e ineliminabile, cui bi-sogna sottostare senza poter fare nulla.

In secondo luogo, bisogna essere real-mente convinti della necessità assolutadi fare discontinuità e innovazione intutti i campi, e non soltanto in sensotecnologico, ma soprattutto nel sensodelle idee, delle scelte, delle proposte.In terzo luogo, le associazioni impren-ditoriali debbono cominciare ad acco-gliere nel loro vocabolario, masoprattutto negli schemi mentali enelle strategie, il concetto di Integra-zione.

L’integrazione di cui lei parlacome si dovrebbe esprimere?

Oggi la dimensione dei problemi su-pera l'ambito locale, per assumere in-vece una scala nazionale per non direglobale, dove stretta è l’interdipen-denza tra soggetti diversi e dunqueall’altezza devono essere le risposte. Il mondo delle associazioni di rappre-sentanza deve dunque fare un sforzo– culturale prima ancora che organiz-zativo – per superare le divisioni cheancora lo attraversano, i corporativi-smi, le rendite di posizione e comin-ciare a pensare invece in un’otticaintegrata.

Nel suo discorso rivolto allaplatea dell’Assemblea gene-rale lei ha ribadito l’impor-tanza di una sempre più forte“integrazione”.

Quello che la nostra associazione è ingrado di offrire è l’essere un formida-bile “polo di gravità” di soggetti im-prenditoriali e di iniziativeeconomiche. Solo l’associazione, inquanto punto di snodo di una fittatrama costituita da migliaia di imprese,può generare quelle “economie di ag-gregazione” che prendono origine dalfatto che ciascuna impresa associata èinserita in una rete di altre imprese conle quali può scambiare informazioni,esperienze, ma soprattutto forniture,commesse: in una parola concludereaffari. E’ esattamente questo patrimo-nio il valore che l’associazione inquanto tale può mettere in campo eche l’impresa non potrebbe trovare al-trove. E’ questo “stare insieme” che pernoi costituisce l’essenza stessa del fareassociazione, senza la quale rappresen-tanza diventa poco più che una parolavuota, una semplice costruzione ideo-logica o uno strumento per raggiun-gere altri obiettivi.

PARLA SILVIO ROSSIGNOLI, NUOVO PRESIDENTE DI FEDERLAZIOL'INTERVISTA

“La politica non può trovare da sola la via d’uscita dalla crisi

Deve confrontarsi con noi”L'associazione può essere un "polo di gravità" di soggetti

imprenditoriali e può generare "economie di aggregazione"di Giulio Terzi

Silvio Rossignoli

Page 9: IL CORRIERE DI ROMA - MARTEDI' 1 LUGLIO 2014

LazioLaziola

del

anitàSSNUMERO 21 ANNO LXVII MARTEDÌ 1 LUGLIO 2014

SCENARICi restituiscono quattrocento milionie adesso che ne facciamo?

a pagina 12

IL PROGETTO

a pagina 13

Alla Bufalotta un villaggioper i malati di Alzheimer

a pagina 14a pagina 14

Un tempo c’era “Sua Santità” - al secolocardinal Angelini, il ministro della sa-nità del Vaticano. A lui facevano riferi-mento tutte le strutture sanitarie legatedirettamente o indirettamente a Con-

gregazioni o ordini religiosi. I tempi sono cambiati,quel mondo vive una quotidianità tesa e angosciosa,cortei, proteste, scioperi a singhiozzo. Zingaretti tace,fa finta di nulla. E non possiamo non sottolineare il suosilenzio. Gli anni d’oro sono passati, oggi è dura pertutti. “Sua Santità” aveva il controllo non solo della ge-stione ma anche,dei rapporti fra quelle strutture e ilpotere politico regionale e nazionale. In quel mondooggi non esiste più un cordinamento unitario e ognunova per la sua strada “arrampicandosi” per godere di

rapporti privilegiati con la Regione Lazio. In sostanzasono saltati i vecchi equilibri e contestualmente ognistruttura e ordine religioso “gioca” in proprio, cerca disalvarsi in qualche modo. Così è avvenuto per l’IDI -San Carlo, il caso più eclatante. Commissariato dopole ruberie continuate che hanno portato la struttura inginocchio al punto di indurre il Vaticano a metteresotto tutela anche l’intera Congregazione. E’ stato ilprimo segnale. Altri importanti elementi della galassiadegli ospedali religiosi capitolini sono al collasso. Ri-cordiamo, tanto per non fare nomi, l’Ospedale Fatebe-nefratelli dell’Isola Tiberina, la strana situazione,anche amministrativa, dell’Ospedale Israelitico. Ecome non ricordare la vertenza in atto ormai da anni,fra la Regione Lazio e il Policlinico Universitario Ago-

stino Gemelli, vertenza che mette sul tavolo del con-fronto quanto non è stato corrisposto dalla RegioneLazio per le attività, di quello che mi piace chiamarel’Ospedale dei Papi. Altro nosocomio al limite del fal-limento è il Cristo Re, da tempo una grande aziendasanitaria privata sta trattando per assumerne la ge-stione. Centinaia di posti letto, migliaia di dipendenti,un patrimonio di professionalità, di cultura sanitaria,di storia alla mercè di tutti, fragile, indifeso. Sta acca-dendo nell’indifferenza generale, nel silenzio totale.Anche e soprattutto da parte di chi ha doveri precisi dicontrollo e finanziamento, la Regione Lazio. Ma Zin-garetti e i suoi hanno ormai fatto del silenzio omertoso,della opacità il loro modus operandi.

Il Corvo

Troppi silenzi interessati sulla sanità religiosa del Lazio

E il caso S. Lucia finì in Procura

Page 10: IL CORRIERE DI ROMA - MARTEDI' 1 LUGLIO 2014

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Page 11: IL CORRIERE DI ROMA - MARTEDI' 1 LUGLIO 2014

Laziola delSSanità LazioPRIMO PIANO

Un pasticcio dopo l’altro. E orasi riapre il valzer delle poltrone

L’EDITORIALE

ORSINO

S dellail

CHI SALEdall’alto Rodolfo Lena, Michel Maritato e Fabrizio Santori

CHI SCENDEdal basso Oscar Tortosa, Francesco Beveree Beatrice Lorenzin

Qualcuno riesce ancora a indignarsiMeno male

Qualcuno riesce ancoraa indignarsi. Menomale. Una pacca sulle

spalle a Michel Maritato,presidente di Assotutela,che finalmente denunciaalla Procura della Repub-blica i comportamenti ab-normi dei dirigenti dellasanità. Ci voleva e speriamo

che qualcuno a Piazzale Clodio faccia il suo do-vere. Una stretta di mano anche agli esponentidell’opposizione che alzano la testa, come Fa-brizio Santori, e a quelli della maggioranzache, come il presidente della Commissione re-gionale sanità Rodolfo Lena esternano il loroimbarazzo per come vanno le cose. Lo stessovale per Maria Gemma Azuni, consigliere co-munale Sel, scesa in campo per una buonacausa contro la linea ufficiale del suo partito.Ma la lista dei buoni è veramente risicata, que-sta volta. I cattivi la fanno da padrone. Comequel dirigente del Ministero della Salute, Fran-

cesco Bevere, che si è prestato a mettere lasua firma ad un documento palesemente sba-gliato nella forma e nella sostanza nei con-fronti della Fondazione S.Lucia, forse peringraziarsi il Ministro che vuole liberarsi di luiper piazzare sulla sua poltrona un altro. O comelo stesso ministro Beatrice Lorenzin, al qualeforse qualcuno ha spiegato male le cose (machi governa non può permettersi errori) ; ocome il governatore Zingaretti, consapevole oispirato dai suoi collaboratori (in buona o cat-tiva fede). Sconcerta il capogruppo di sestesso in Regione Oscar Tortosa (Psi Lazio)che tuona contro la gestione dell’emergenza echiede la riapertura del pronto soccorso delCto. Non varrebbe neanche la pena commen-tare, quel consigliere si è distratto per un po’di mesi, evidentente. Ultima annotazione disimpatia. Il manager della Asl RmB VitalianoDe Salazar si è salvato con un sorriso dall’en-nesimo scandalo provette scambiate che stavaper affogare il Pertini. Pare sia una bufala, peg-gio, una truffa male organizzata. Meno male.

Questa volta lo scoop lo fail consigliere regionaleFabrizio Santori, e la no-tizia, mentre alla Pisana sidiscute di spending re-

view appare perlo-meno curiosa. E’

l’ennesima brutta figura della Giunta Zin-garetti. “Sulle nomine Asl continuano adesserci ombre su ombre e ora arrivanoanche gli sperperi – scrive Santori – La se-lezione doveva essere gratuita, come an-nunciato e sottoscritto in atti ufficialidalla Regione Lazio, e oggi scopriamoche nel BURL dello scorso 5 giugno sonoerogati 80mila euro a favore diA.GE.NA.S sul capitolo H 11726 comeatto di convalida del Protocollo operativodella Selezione Direttori Generali e atti-vità a supporto. Tutto ciò smentisceanche quanto era stato riportato al sotto-scritto in risposta a una richiesta di chia-rimenti sull’ammontare effettivo del

costo della detta selezione. Del resto Zin-garetti e la sua giunta sulla sanità ci hannoabituato a clamorose marce indietro ecambi di idee a seconda della convenienzacome accaduto con la natura giuridicadella Fondazione del Policlinico Tor Ver-gata”, spiega il consigliere regionale d’op-posizione e componente dellacommissione Salute che annuncia un’in-terrogazione urgente al presidente Zinga-retti sulle clamorose ombre che emergononel rapporto tra Agenas e Regione Lazio.E’ l’ennesimo piccolo pasticcio di unaGiunta che fa sberleffi alla tanto osannatatrasparenza. Gli affari segreti continuano,come e più di prima. Fa comodo a tutti,probabilmente, meno che agli utenti.Ovvio. La periferia è in rivolta, le sceltedella cabina di regia e della direzione ge-nerale sono contestate ovunque e adessoche le elezioni sono passate (e con loro iltempo delle promesse elettorali) i noditornano al pettine. Tornano perché nonsono mai stati risolti: il caso Sora, il casoAnagni, il caso Bracciano, per indicarequelli sui quali si sta facendo in questomomento un po’ di panna montata. Il pro-blema di fondo è che gli Zingaretti-boysnon sanno come risolvere quei problemie come cavarsi dai guai. Deve riaprirel’ospedale di Anagni? E quello di Sora im-provvisamente diventa un centro di eccel-lenza? E il povero Padre Pio di Braccianoche sorte avrà? Trattasi di programma-zione regionale che la cabina di regia hastudiato solo dal punto di vista delle pol-trone e degli interessi di bottega. Certi im-prenditori della sanità hannoevidentemente avuto quel che volevano,visto che non protestano più, gli altri de-vono essere accompagnati ad una spietataeutanasia? E poi, tornando al discorso ini-ziale, obiettivamente Zingaretti, la DeGrassi, Venafro e Alessio D’Amato hannoaltro da pensare. Un esempio? FulvioMoirano, ex direttore generaledell’A.GE.NA.S., risulta infatti tra i firma-tari del Protocollo d’Intesa tra l’ente chedirigeva e la Regione, quello degli 80milaeuro. E’ lo stesso Moirano che attual-mente è commissario straordinario di Ifo e Spallanzani.Il pasticcio è grosso e non si ferma a quegli80mila euro. Moirano ha gestito la lungaprocedura di screening dei direttori gene-rali, per poi trovarsi lui stesso a ricoprireaddirittura un doppio incarico in dueIrccs contemporaneamente. Quando maisi è visto un esaminatore che finisce sullepoltrone per le quali ha scelto i candidatimigliori? Per lo meno è cosa di cattivogusto. Aggiungiamo che il medesimoMoirano sta per fare la valigia per raggiun-gere a Torino il nuovo presidente dellaRegione Piemonte Chiamparino inne-scando un complesso risiko di poltroneche vede tra l’altro lo spostamento all’Age-nas di un dirigente del Ministero della Sa-lute inviso al Ministro. Tre poltronedisponibili, a chi andranno?

martedì 1 luglio 2014 pagina 11

Nicola Zingaretti, Alessio D’Amato e Flori De Grassi

Page 12: IL CORRIERE DI ROMA - MARTEDI' 1 LUGLIO 2014

“La maggioranzaregionale esultaper un errorestatistico final-mente ricono-

sciuto dopo troppi anni. Lodenuncio’ Robilotta ormai tantis-simo tempo addietro. Accamparecome merito politico il riconosci-mento che gli abitanti del Lazio sono piu’ diquelli che ci venivano attribuiti e’ sincera-mente troppo. Poi, annunciare persino cheadesso e’ tutto a posto e si puo’ spendere di-venta davvero paradossale. Ma non c’eranodebiti sanitari per i quali rientrare? Mar-razzo torna santo nonostante le cifre fornitedall’assessore Sartore appena qualche mesefa col bilancio per il 2014?. Se si offre lospettacolo che cominci la festa, si otterra’solo l’effetto che il ministero dell’Economiatornera’ a guardare con ancora piu’ rigore iconti. La propaganda non aiuta. Zingarettilo suggerisca ai suoi cantori.” Parole e mu-sica di Francesco Storace. Si può essere indisaccordo su mille cose con il Vice Presi-dente del Consiglio Regionale del Lazio eCapogruppo de La Destra, ma questa affer-mazione è sicuramente condivisibile. Il datodi fatto è che la sanità laziale è male ammi-nistrata, e questo non è un problema conta-bile, ma politico. Se i milioni promessidovessero arrivare si coprirebbero certotanti buchi, ma ci troveremmo nei guai piùavanti. Quell'errore nei conti lo rivendicavaMarrazzo, lo rivendicava la Polverini; lo ha

detto e ripetuto anche Zingaretti e final-mente gli hanno dato ragione. Oggi il sotto-segretario Del Rio ammette: la popolazioneè aumentata, siamo 313 mila in più di quantoconteggiato nel 2012, dunque dovrà aumen-tare, di 400 milioni, la fetta delle risorse delfondo nazionale che spetteranno al Lazio.Questo consentirebbe sul serio di diminuirepiù rapidamente il disavanzo e dunque diuscire dal cappio del commissariamento che

da molti anni grava sulla Regione? Tutti con-tenti, la crisi è superata? Macchè. Perché idati sbagliati hanno portato anche a sceltesbagliate. In sostanza, abbiamo stravolto iltessuto connettivo della sanità regionale perinseguire parametri sbagliati. E adesso?Come osserva Massimo Magnanti, leder delsindacato Spes che riunisce i medici deipronto soccorso, " alla luce dei nuovi datisulla popolazione possiamo dire che si sono

anche tagliati troppi posti letto». Ecome rimediamo? Invertiamo la ten-denza, riapriamo gli ospedali chiusi,assumiamo gente? E quando usci-remo così dal tunnel? Ma Zinga atutto questo non pensa e i suoi col-laboratori fanno finta di non saperlo.«Si apre la possibilità di una svoltastorica: nel riparto del fondo si avvi-

cinano e concretizzano le possibilità per ilLazio di uscire presto dalla fase di commis-sariamento. È una bellissima notizia cheaiuta questa fase di costruzione di una nuovasanità nel Lazio» dice Zingaretti E spieganoin Regione: dopo le verifiche effettuatedall’Anagrafe dei Comuni del Lazio, l’Istatha potuto aggiornare i dati sulla popolazioneresidente del Lazio: certificano che al31/12/2013 gli abitanti del Lazio erano5.870.451, mentre quelli non aggiornati e re-gistrati al 1 dicembre 2013 e utilizzati perdefinire la quota del fondo sanitario nazio-nale erano 5.557.276. «C’è una differenza dioltre 300mila abitanti che, in termini finan-ziari, si è tradotta in una sottostima delle ri-sorse destinate al funzionamento del nostrosistema sanitario di circa 400 milioni dieuro, considerato che la quota media per cit-tadino è di circa 1.600 euro. In base al nuovodato della popolazione la quota percentualedel Lazio nel riparto del Fondo nazionalepassa dall’attuale 9,30% al 9,69%». E dun-que aspettiamo che questi soldi arrivino, pa-ghiamo gli arretrati a tutti e ricominciamo aprogrammare da capo.

Laziola delSSanità Lazio CRONACHE martedì 1 luglio 2014 pagina 12

L'AMMINISTRAZIONE ZINGARETTI FESTEGGIA IL RICONOSCIMENTO DELL'ERRORE STATISTICO. MARRAZZO E POLVERINI AVEVANO SEGNALATO INVANO L'ANOMALIASCENARICi restituiscono 400 milioni,

e adesso che ne facciamo?La crisi della sanità laziale è strutturale, non solo finanziaria. Con i numeri

sbagliati abbiamo tagliato troppi posti letto, ma non possiamo cambiare rotta

Page 13: IL CORRIERE DI ROMA - MARTEDI' 1 LUGLIO 2014

Laziola delSSanità LazioCRONACHEmartedì 1 luglio 2014 pagina 13

Una goccia nel maredei bisogni, mapur sempre unpunto di partenzae di riferimento,

un modello a cui ispirarsi. La Fon-dazione Roma, già attiva in camposanitario con un hospice per ma-lati terminali e un progetto per l’as-sistenza ai pazienti affetti da Sla, hapianificato la realizzazione, aRoma, nel quartiere della Bufa-lotta, di un villaggio - in gergoRSA, residenza sanitaria assistita -destinato ai malati di Alzheimer, dieccezionale interesse sul piano del-l’approccio clinico-assistenziale. Il Presidente della Fondazione, ilProf. Avv. Emmanuele FrancescoMaria Emanuele, da sempre at-tento alle migliori pratiche edesperienze internazionali, ha de-ciso di portare in Italia, con un in-vestimento di 16 milioni di euro,un modello sperimentato con suc-cesso in Olanda, nei pressi di Am-sterdam, quello del centro «DeHogewyek». L’obiettivo, spiega il Presidentedella Fondazione Roma, “è quellodi realizzare per i malati di Alzhei-mer un decorso meno disumaniz-zante e meno dirompente nelrapporto familiare”. Una sfida allamedicalizzazione, insomma, conl’offerta non di un «ricovero» madi una «casa», in cui vivere man-tenendo e ottimizzando le propriecapacità residue. Il Prof. Emanuele ha voluto comeconsulente proprio il direttore deiservizi del centro olandese, Eloy

van Hal. La Fondazione costruirà,su un terreno di due ettari, 17 nu-clei abitativi, ciascuno dotato diotto posti letto, da offrire gratuita-mente ai pazienti, in convenzionecon il Servizio Sanitario Nazio-nale. Grazie all’intervento del sin-daco Ignazio Marino, laFondazione Roma ha ottenuto ilpermesso a costruire. In tempi

stretti, se non sorgeranno intoppiburocratici: prima pietra in au-tunno, possibilità di accogliere ipazienti già nella primavera del2015. Il Prof. Emanuele, e con lui la Fon-dazione Roma, sono rapidi nelledecisioni e nelle realizzazioni, senon vengono frapposti ostacoli, equando si muovono hanno le idee

chiare, soprat-tutto sul pianooperativo. Sitratterà di un

intervento di tipo preminente-mente abitativo, saranno i medicidella ASL a diagnosticare la pato-logia e a valutare l’esigenza del ri-covero. La Fondazione si impegnaa garantire la permanenza nellastruttura per tutto il decorso dellamalattia. Sul piano pratico, nel pro-getto della Bufalotta sono previstiper ogni nucleo abitativo, oltre al

paziente, un ospite e un operatore(un assistente, affiancato da un me-dico che periodicamente inter-verrà per accertare gli stati diavanzamento della patologia). Nulla a che vedere con le espe-rienze (scarsissime) già in atto sulterritorio italiano di comunità-al-loggio e di case-famiglia. «La teo-ria della patologia e della cura nondovrà prevalere sul concetto diospitalità», dice il presidente dellaFondazione. Una bella scom-messa.

REALIZZATO DALLA FONDAZIONE ROMA OPERATIVO NELLA PRIMAVERA DEL 2015

IL PROGETTO

Alla Bufalotta un villaggioper i malati di Alzheimer

di Giulio Terzi

Il Presidente della Fondazione Eoma, il Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele

Page 14: IL CORRIERE DI ROMA - MARTEDI' 1 LUGLIO 2014

C’è la firma diFrancesco Be-vere, direttoregenerale perla Program-

mazione Sanitaria del Ministerodella Salute, in calce al docu-mento che per l’ennesima voltamette in discussioni le buone ra-gioni della Fondazione S.Lucia,l’Irccs universalmente ritenutouna delle eccellenze della neuroriabilitazione in campo europeoe costretto ogni giorno a difen-dere il suo diritto alla sopravvi-venza. Ma Bevere, in predicato diessere avvicendato e dirottatosull’Agenas per lasciare la pol-trona a persona più gradita al mi-nistro Lorenzin,certo non è certostato protagonista di un colpo ditesta estemporaneo, la decisionenon può che essere maturatanell’ambito di una triangolazionecon il vertice del Ministero stessoe con il governatore della Re-gione Lazio Zingaretti. Ed è dun-que contro le responsabilitàindividuali e collettive che Asso-tutela ha annunciato una denun-cia-querela alla Procura dellaRepubblica per contestare atti emisfatti documentati commessidalle istituzioni citate nei con-fronti dell’istituto di via Ardea-tina. Nel corso di una conferenzastampa il presidente Michel EmiMaritato, l’avvocato DomenicoMonteleone e il consigliere regio-nale, Adriano Palozzi hanno illu-strato il passo, decisamente gravee fuori dagli schemi dei conten-ziosi con gli enti pubblici. La no-vità è la richiesta allamagistratura di indagare sull’ope-rato di ben identificati esponentidella Pubblica Amministrazionedei quali si denuncia un compor-tamento non in linea con il si-stema di diritti e di doveri cheregola la sanità pubblica. “Al cen-tro della vertenza – denuncia Ma-ritato – è l’inosservanza delprovvedimento emesso il 21-10-2013 dal commissario ad acta no-minato dal Consiglio di Stato, cheora Regione e Ministero vorreb-bero vanificare, mettendo in di-scussione la sopravvivenza delSanta Lucia. Per questo abbiamopresentato una denuncia-querelaalla procura della Repubblica,con un azione di responsabilitàcivile nei confronti del Ministero.È doveroso far chiarezza sul-l’azione di annullamento del-l’atto, che – continua il presidentedi AssoTutela – ha natura giuri-sdizionale, non è stato contestatodal Ministero, che era l’ammini-strazione principalmente interes-sata, né dalla Regione e quindideve essere doverosamente ese-

guito. Altrimenti siamo pronti ainvadere via Ardeatina pur di tu-telare il diritto alla salute e al la-voro”. A evidenziare i principiispiratori della denuncia di Asso-Tutela, l’avvocato Monteleone:“Dobbiamo partire dal presuppo-sto che viviamo in uno stato di di-ritto e che le sentenze devonoessere applicate. Quindi se Tar eConsiglio di Stato indicano cheall’Ircss Santa Lucia spettano perlegge dei pagamenti, questi de-vono essere subito inoltrati. Pa-gamenti che però sono statibloccati da una delibera, che de-finire ridicola è poco. Ecco per-ché chiediamo all’autoritàgiudiziaria di approfondire laquestione”. L’esposto è stato de-positato, ora in sostanza l’’auto-rità penale è a conoscenza di unfatto che potrebbe costituirereato perseguibile d’ufficio: iIsoggetti passivi sono la RegioneLazio e il Ministero della Salut,e,oggetto è la mancata ottempe-ranza a un ordine dell’autorità, inquesto caso con l’aggravante dellapossibile conseguenza dell’inter-ruzione di servizio pubblico. Nonè roba da poco. Ed essendo unreato continuato non vi sono ter-mini e ciò almeno fino a che nonvenga erogato il contributo do-vuto alla struttura così come in-dicato dalle sentenze. Tuttochiaro, il dado è tratto, come rea-giranno il Ministero e la Regione,come reagiranno i soggetti chia-mati in solido a rispondere delleloro azioni? Solidarietà a opera-tori e pazienti del Santa Lucia èstata espressa da Adriano Palozzi,che ha dato la sua analisi sull’an-nosa vertenza sanitaria: “Sonomesi che denunciamo con preoc-cupazione la querelle che stacoinvolgendo il Santa Lucia, lacui sopravvivenza è appesa a unfilo a causa di quel mancato per-corso di condivisione, tanto de-cantato ma rimasto carta straccia.

L’esempio purtroppo è l’insen-sato braccio di ferro tra Regionee Ministero. Il dato – rimarca ilconsigliere regionale FI – è

chiaro: Zingaretti e Lorenzinfanno finta di non capirsi,quando invece sarebbe necessa-rio un tavolo comune che delineirapide soluzioni di una vicenda,che sta gettando nell’incertezzadipendenti e pazienti. In una sa-nità che fa acqua da tutte le parti,non si può lasciare alla derivastrutture efficienti come il SantaLucia: la si smetta di giocare alloscaricabarile sulla pelle dei citta-dini. Farò capire a Zingaretti chela chiusura dell’Ircss sarebbe undanno gravissimo per tutto ilcomparto sanitario del Lazio”.Difficilmente, par di capire, Zin-garetti starà ad ascoltare l'oppo-sizione politica della quale nonsembra aver alcun rispetto.Ascolterà la voce della Magistra-tura, sarà in grado di spiegare lasituazione in modo corretto? LaLorenzin è irraggiungibile, blin-data in ogni caso dalla spalle lar-ghe di un ufficio stampa che

come accade sempre nei mini-steri romani non dialoga ma pun-tualizza. Non risponde nemmenoil già citato Bevere, sollecitato adun confronto, ad una spiega-zione. Cortesi ma fermi i collabo-ratori spiegano che il direttorepassa da una riunione all'altra,che per un'intervista serve l'auto-rizzazione dell'Ufficio stampa.Le solite cose. Ma questa voltaforse si è bassato il segno .Il casoS.Lucia diventa dunque scot-tante. E l’insofferenza (e l'imba-razzo) nei confronti della Giunta,degli Zingaretti boys e dei diri-genti del Ministero da parte dellapolitica romana, dei consiglieriregionali di ogni colore cresce digiorno in giorno. Anche a PalazzoChigi sono arrivati gli echi dellepolemiche e qualcuno – pare –chiederà conto al commissario eal sub commissario governativodi quanto sta accadendo. Nellafattispecie a Zingaretti e Botti.

La Casa di Cura Quisisana, punto di riferimento per qualunque esigenza medica, propone per ogni fascia di età pacchetti estivi di screening, interventi e riabilitazione.

QUISISANA LA STAGIONE DELLA SALUTE

La stagione migliore per prenderci cura della nostra salute? L’estate. La città finalmente vivibile, la se-renità di poterci dedicare a noi stessi senza doversi preoccupare di scadenze varie, appuntamenti da rispettare, impegni da onorare. Tutto il tempo lo dedichiamo a noi, attraverso percorsi personalizzati per rimettersi in forma. A proporre questi programmi di salute e benessere è la Clinica Quisisana, polo di eccellenza nella Chirurgia Ge-nerale, Cardiochirurgia, Chirurgia Toracica, Chirurgia Urologica, Chirurgia della mano, Medicina Interna, Ortope-dia, Ostetricia e Ginecologia, Otorinolaringoiatria, Cardiologia clinica ed interventistica, Diagnostica per Imma-gini e Radiologia interventistica, Fisiatria e Riabilitazione. I programmi estivi sono rivolti a tutti, giovani e anziani. Per questi ultimi, in particolare, è previsto un pacchetto che comprende visita medica specialistica internistica (per la valutazione del quadro clinico ed eventuale impostazione diagnostica), visita cardiologica, visita fisiatrica per l’impostazione di programmi adeguati per fascia di età, valutazione nutrizionale e doppia seduta giornaliera di fisioterapia, con il supporto dell’alta esperienza dei terapisti e l’ausilio dei più recenti macchinari in ambito di riabilitazione. Per chi deve sottoporsi a chirurgia ortopedica, è a disposizione un pacchetto completo intervento + riabilitazione, ma è anche possibile procedere alla riabilitazione senza intervento. In effetti, il periodo estivo, vi-sto il “fermo” dell’attività lavorativa, è in molti casi quello ideale per risolvere in maniera definitiva problematiche articolari e tendineo-legamentose. Ma non c’è solo ortopedia. Per tutte le fasce di età sono previsti pacchetti specifici, personalizzati ad hoc per le nostre esigenze: screening vascolare, screening cardiologico, screening dermatologico, screening colon-stomaco, screening mammella-ginecologico, screening prostata, screening ti-roide, screening oculistico, screening otorino, screening fumatori. Insomma, l’estate è davvero la stagione più bella: quella per rimetterci in forma, per proteggere e ritrovare la nostra salute. Ad attenderci troveremo il più alto livello di professionalità, tecnologie diagnostiche e terapeutiche di eccellenza, personale medico e paramedico qualificato. Personalizza il tuo programma medico di soggiorno, intervento e riabilitazione chiamando il numero verde 800.299229. Per maggiori informazioni consultare il sito internet www.clinicaquisisana.it.

CASA DI CURA QUISISANAVia Gian Giacomo Porro, 5

Numero verde 800.299229www.clinicaquisisana.it

Laziola delSSanità Lazio CRONACHE martedì 1 luglio 2014 pagina 14

ASSOTUTELA DENUNCIA LORENZIN, ZINGARETTI E BEVEREIL CASO

S.Lucia, la questione finisce in Procuradi Giulio Terzi

Responsabilità individuali e collettive. Ora il Tribunale è a conoscenza di un fatto che potrebbe costituire reato perseguibile d’ufficio: la mancata ottemperanza a un ordine dell'autorità e a delle sentenze, in questo caso con l’aggravante della possibile conseguenza dell’interruzione di servizio pubblico

A sinistra Nicola Zingarettie Beatrice Lorenzin; in altoFrancesco Bevere e sopra

Michel Emi Maritato

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Negli essere umani ilcervelletto, purrappresentandosolo il 10% delpeso di tutto l'en-

cefalo, contiene il circa il 50% ditutti i neuroni e presenta delle po-tenzialita' computazionali elevatis-sime. E' sorprendente laprecisione con la quale il corpoumano si muove. Tutto questo av-viene grazie alla capacita' del cer-velletto di modulare in anticipo glieffetti dei comandi motori origi-nati dalla corteccia cerebrale e de-stinati ai muscoli. Il cervelletto sipone come un organo capace di re-golare le nostre risposte compor-tamentali (motorie, cognitive edemozionali) sulla base delle diffe-renti situazioni ambientali, per-mettendoci di reagire in modoconsono rispetto al contesto in cuici troviamo. Scrivere, andare in bi-cicletta, suonare uno strumento:tutti questi movimenti richiedonol'intervento dei circuiti cerebellariper poter essere eseguiti in modofluido ed automatico. Questo approccio scientifico sara'al centro, il 3 e 4 luglio, del VI con-gresso internazionale della societàper la ricerca sul Cervelletto in pro-gramma al Centro congressi dellaFondazione S. Lucia a Roma dal ti-tolo "Cerebellar contribution toBrain Function, from Molecules to

LazioLazioladelSSanità

Supplementodi ONLINE-NEWS

Quotidianodi informazioneindipendente

Iscritto al Tribunale di Roma n.437/2009

dall 18/09/2009

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direttore responsabileGiovanni Tagliapietra

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via Tiberio Claudio Felice, 784131 Salerno

CONGRESSO INTERNAZIONALE PRESSO LA FONDAZIONE S.LUCIA IL 3-4 LUGLIOIL CONVEGNO

Laziola delSSanità LazioSANITÀ&RICERCA

Behavior". Saranno presenti i piu'autorevoli studiosi del cervelletto,provenienti da tutto il mondo. "Ciaspettiamo dal congresso una inte-grazione fra i vari gruppi di ricercain modo da permettere una realeconvergenza tra la ricerca clinica equella sperimentale. Gli studi nel campo stanno for-nendo risposte sul ruolo del cervel-letto nell'apprendimento e nelcontrollo del funzionamento cere-brale. Il congresso sara' l'occasioneper discuterne le possibili applica-

zioni cliniche. Questo confrontorappresenta un momento impor-tane per lo sviluppo di terapie mi-rate, sia farmacologiche chestrumentali, atte a contrastare lepatologie cerebellari ed a modularel'attivita' cerebellare per favorire ilrecupero in diverse patologie delsistema nervoso", sottolinea ilProf. Marco Molinari della Fonda-zione Santa Lucia organizzatoredel congresso insieme al Prof. TimEbner dell'Università del Minne-sota.

La Fondazione Santa Lucia e' natanel 1960 come centro di riabilita-zione neuromotoria ed oggi èanche un centro di eccellenza perla ricerca nel campo delle neuro-scienze. Dal 1992 è uno dei 33Istituti di Ricovero e Cura a Carat-tere Scientifico (IRCCS) edospita laboratori di ricerca di Neu-ropsicologia, di Neurologia cli-nica e comportamentale, diNeuroscienze sperimentale, e diNeurofisiopatologia e FisiologiaUmana.

Numerose sono le pubblicazionisui danni ed effetti a livello del cer-vello per lesioni del cervelletto e leinfluenze del cervelletto sulle fun-zioni cognitive. (www.hsantalucia.it) La SRC (Society for CerebellarResearch) è una società interna-zionale di scienziati impegnatinello studio del cervelletto e dellefunzioni e disfunzioni ad esso as-sociate. La SRC promuove le con-ferenze biennali sul Cervelletto epubblica la rivista Cerebellum,l'organo ufficiale della società.

martedì 1 luglio 2014 pagina 15

Cervelletto tra clinica e riabilitazionePur rappresentando solo il 10% del peso di tutto l'encefalo contiene il 50% di tutti

i neuroni e gioca un ruolo chiave nella organizzazione e nella modulazione del movimento

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Tutti contro Andrea Tas-sone, rimasto per ul-timo a difendere condeterminazione la sua“isola pedonale” sul

lungomare. I primi risultati, in fattodi partecipazione, sono stati delu-denti, solo nei fine settimana si è re-gistrata una discreta affluenza, maper il resto il lungomare ha dato l’im-pressione di una landa desolata,un’isola irraggiungibile e lontana pertutti. Gli spettacoli serali, di cui an-cora non si ha un programma defi-nito, hanno riscontrato assai poco“appeal” andando sostanzialmentedeserti. L’Assobalneari, dall’altro lato,si chiede con insistenza quale sarà ilfuturo del Lido di Roma. Dopo tantepromesse, dopo la bocciatura eletto-rale del “waterfront” oggi e del “Lidodi Roma 2015” di veltroniana memo-ria, siamo tornati indietro di ventianni, quando non c’era lo straccio diun programma definito e concordato,con gli operatori del settore da unaparte, con le associazioni civichedall’altra, resta una “bozza” informe,con qualche idea e nessuna certezza.In sostanza, l’Ascom, l’associazione

dei commercianti del litorale romanoe tutte le associazioni dei balneari sisono trovate unite e d’accordo nelbocciare l’iniziativa estiva del X Mu-nicipio. In particolare, i balneari sisono mobilitati contro l’apertura deivarchi al pontile ed alla rotonda,un’operazione già fallita nel 1990,quando la Capitaneria di Porto de-cise la chiusura degli stessi per motividi sicurezza. Si rilanciano, in so-

stanza, idee già “bollite”, sarebbestato opportuno, ad esempio, sel’obiettivo era quello di consentireil libero accesso, di segnalare agliingressi degli stabilimenti, conmanifesti ben visibili a cura delconcessionario, le modalità perl’accesso all’arenile gratuitamente.Intanto, contro la pedonalizza-zione sembra ci sia stato un“mezzo passo” indietro da partedei vigili urbani, che starebberopreparando un documento dainoltrare a Tassone nel quale sichiede di limitare ai fine setti-mana la chiusura del lungomare.Per ora, però, fumata nera: nelcorso dell’incontro in assessoratosvoltosi la scorsa settimana non siè raggiunta nessuna determina-

zione. “Abbiamo rappresentatoanche all’VIII Dipartimento le nostredifficoltà quotidiane – ha ricordatoLuca Capobianco, presidente del-l’Ascom – all’audizione erano pre-senti anche i consigliere comunaliDavide Bordoni e Gianni Alemanno,ma non abbiamo ricevuto risposte, siè affrontato anche le difficoltà del lo-cale comando di polizia municipaleche impegna, ogni sera, sedici uomini

per la garantire lo svolgimento di“Ostia mon amour”. Polemiche velateanche per i costi reali dell’iniziativasono circolati nei giorni scorsi,criti-che ingiustificate, secondo Tassoneche ha replicato con una nota uffi-ciale: “La pedonalizzazione del lun-gomare di Ostia si basasull’opportunità di restituire uno spa-zio concreto alla cittadinanza. La po-lemica sui costi dellapedonalizzazione è del tutto stru-mentale: su cui, è il caso di fare chia-rezza. L’amministrazione capitolinaha stanziato 200 mila euro per i ser-vizi della Polizia Locale del XGruppo Mare, a fronte dei 380 milaeuro che venivano erogati dalla pre-cedente amministrazione di centro-destra per effettuare quelli che sonosaliti agli onori della cronaca come“pattuglioni”. L’isola pedonale diOstia, come la pedonalizzazione deiFori Imperiali, rientra nel modello divisione della città; invece di esserecriticata aspramente a priori, do-vrebbe essere supportata da chi amail nostro mare e il nostro territorio”.L’operato della nuova Giunta è boc-ciato anche da Alessandro Onorato,capogruppo della Lista Marchini inCampidoglio: “L’iniziativa è stataimpostata malissimo – ha esordito –

Si continua, infatti, apreferire le banca-relle piuttosto chesviluppare un pianoorganico che privi-legi e sostenga le atti-vità locali. Non ènormale creare altraconcorrenza al tes-suto commercialedella città. Inoltre, èun’isola molto estesae difficile da gestire enello stesso tempoda fruire. In questomodo si rischia di uc-cidere il tessuto com-merciale del litorale”.

LITORALE IlCORRIEREDIROMA

Ostia, l’Estate romana non placa le polemicheNO ALLA PEDONALIZZAZIONE DEL LUNGOMARE. COMMERCIANTI E BALNEARI UNITI NEL BOCCIARE L’INIZIATIVA

Lo sport si associa per aprire le porteanche ai giovani con disagio sociale.“Oltre cento - segnala Emanuela Dro-ghei, assessore al welfare del X Munici-pio - sono i posti messi a disposizionedalle associazioni sportive del territorioper accogliere i minori con disagio so-ciale ed economico, segnalati dal Ser-vizio sociale municipale, che sarannoseguiti nel loro percorso di inclusionedall’associazione ‘Sport Senza Frontiereonlus”. In pratica, l’associazione si oc-cupa di progettare e organizzare per-corsi sportivi gratuiti per bambini edadolescenti, che saranno seguiti daoperatori qualificati, in collaborazionecon una rete solidale di partner e so-cietà sportive. La rete tra le associazionisportive del territorio è formata da: lesocietà di Calcio Dragon City, Dragona,Casal Bernocchi, Centro Giano, OstiaPonente, ASD Ostiamare, ASD Pesca-tori Ostia, APD Vega. Per il FootballAmericano: Legio XIII; per il Calcio a 5:Futsal Ostia, ASD Lido di Ostia, ASD Ra-gazzi di Vita. Per la Boxe: Action Boxe.Per il Basket: Palocco, Acilia Red Foxes,Sharks Ostia, ASD Block Basketball; perla Vela: Nautic Club Castelfusano. Inol-tre:ASD Cosmo Dance, Artistik SkeatingLido, ASD Judo Club, Atletica Roma XIIIe le associazioni sportive che svolgonola loro attività presso il Parco della Ma-donnetta: Neo Sport, Alix, MovimentoVerticale e Le Volpi. E’ stato firmato, in-fine, un protocollo d’intesa con la Fede-razione italiana nuoto, per l’inserimentodi altri dieci minori con disagio socialenelle attività sportive, a titolo gratuito,che si svolgono nell’impianto natatoriodi Ostia.

E.B.

IL CASO

di Enzo Bianciardi

The Spot è tornato per lagioia di tutti gli appassionatidi skate…cacciato dalla

Nuova Ostia, dove è stato costrettoad abbandonare al degrado unoskate park conosciuto in tutta Eu-ropa, è tornato sul lungomare, qualeattrazione principale della manife-stazione estiva denominata “Lungoil mare di Roma”, in corso di svolgi-mento sul lungomare Caio Duilio,da Piazzale Magellano fino a Piaz-zale Sirio, con una serie di eventioriginali, ad ingresso gratuito e li-bero. L’associazione sportiva ideatada William Zanchelli, leader neglisport action, ha portato sul lungo-mare di Roma quello che è stato ilpiù grande skate park del Lazio,mettendolo a disposizione dei visi-tatori. Il “The Spot on the beach”mette a disposizione, infatti, agliskateboarders una “minihalfpipe”,rampa di fabbricazione tedescalunga 925 cm, larga 600 cm e alta150 cm, adatta sia alla pratica di

base che adospitare compe-tizioni di alto li-vello. L'aspettopiù peculiaredella struttura -come ha spie-gato l’organizza-zione - è relativoall’uso dei mate-riali utilizzati edalla superficie discorrimento, larampa realiz-zata, infatti, non è in legno, comeavviene di solito per questo tipo distrutture, ma in skatesmart, ossia:una resina fenolica brevettata e rea-

lizzata appositamente. La strutturaè certificata a livello europeo perquanto riguarda la sicurezza. L’ExpoSummer Village però non è solo pat-

tini o skatebo-ard, lo spazioospita, infatti, lediscipline spor-tive più varie:basket, miniba-sket e minivol-ley con campianche per i piùpiccoli, rappre-sentato anche ilgreen-tennis, lanuova disciplinaolimpica del

badminton, previste serate con in-contri di wrestling, whorkshop gra-tuiti di pugilato e lezioni per i neofitidella disciplina, oltre, ovviamente a

BMX, skateboarding, breakdance,free style e calcetto sull’erba. Losport, dunque, come occasione disvago e divertimento per tutte le età,ma per i più pigri…c’è la sezione ga-stronomia dell’evento a stimolare ipalati. Nelle tre aree verdi sono in-fatti stati allestiti punti ristoro, af-fiancati da spazi dedicati all’arte, allamusica e alle mostre, per comple-tare il programma di sport, con pro-poste commerciali,enogastronomiche e culturali. Iltutto resta però suggellato dallosport all’aria aperta. Le possibilità di praticare sport al-l’aperto, infatti, saranno innumere-voli all’Expo Summer Village. Dalle9 alle 24, infatti, ogni giorno, sipotrà assistere ad esibizioni e com-petizioni sportive. Per i neofiti, saràpossibile ricevere i primi rudimentiper praticare lo sport preferito gra-tuitamente. Non mancheranno, in-fine, spazi dedicati ai disabili.

En. Bia.

Il ritorno di The Spot

CENTO GIOVANI CON DISAGIO SOCIALEArriva lo sport

per tutti

Al mare con il trenino. È partito durante la Notte Bianca di inizio estate, lo scorso 21giugno, e si fermerà solo in corrispondenza della Notte Bianca di fine estate, il 20 set-tembre, il primo “trenino turistico” gratuito del comune di Fiumicino. Per la gioia deibambini, ma anche delle mamme e papà, il trenino effettua servizio tutti i giorni, conpartenze ogni venti minuti dalle 10 alle 14 e dalle 16.30 alle 19.30 sul lungomare diFiumicino. Il treno è dipinto nei vivaci colori rosso e panna ed è costituito da tre vagoniper un totale 30 posti. Percorre il seguente itinerario: capolinea nel parcheggio di viaVolga, poi a seguire la Darsena (con una fermata) ed il lungomare della Salute (con 4fermate) e ritorno al capolinea. “Siamo riusciti a portare per la prima volta sul nostrolungomare un trenino turistico gratuito – ha dichiarato il sindaco Esterino Montino. –Sarà un’attrazione di grande richiamo non solo per i turisti, ma anche per le famigliecon i bambini, per i curiosi e per tutti coloro che desidereranno raggiungere la spiaggiain modo diverso, colorato e divertente”. E.B.

PRIMO FERMATA LUNGOMARE DELLA SALUTE DI FIUMICINO

Il trenino del mare

LO SKATE E GLI SPORT DI STRADA SARANNO I PROTAGONISTIDELLA MANIFESTAZIONE “LUNGO IL MARE DI ROMA”

martedì 1 luglio 2014 pagina 17

Page 18: IL CORRIERE DI ROMA - MARTEDI' 1 LUGLIO 2014

POLITICA&REGIONEIlCORRIEREDIROMA

ARNAUDI ANTONIOVia Merulana, 139 ARPINI BRUNAPiazza del ParlamentoBALZOTTI LUCIANOVia del Tritone, 152BONELLI ALFREDOVia Roma Libera, 22BRESSI VITTORIAVia Ripetta/Via TomacelliBUFFONI NADIAVia XX Settembre, 96/97CAIAFFA BRUNOLargo del TritoneCAMPONESCHI RITAGalleria Colonna (Alberto Sordi)Largo ChigiCANU ANNASalita de Crescenzi/PantheonCASUCCI SILVANAPiazza SonninoCECCHINI BEATRICEPiazza FarneseCIARDULLI FRANCESCAViale Carlo Felice/San GiovanniCOLASANTI ELENA

Piazza Pasquale Paoli DE CAROLIS ALDOPiazza San Silvestro, 13DE SERIO EDOARDO GALLONI MASSIMOPiazza IndipendenzaDE SILVESTRI WANDALargo Tassoni Corso VittorioDI STEFANO FIORELLA Piazza Cinquecento, 64Via d’AzeglioDURANTINI MARCOVicolo Sciarra /Via del CorsoFARINA ROSSANAPiazza Campo de’ Fiori, 2FERDINANDI MARILISAPiazza della Minerva, 37FERRI SERGIOPiazzale Albania FIORETTI ANDREAViale Trastevere ang. Via MorosiniFURINI ENRICOPiazza del Gesù, 48GIORGETTI MARIA GRAZIAPiazza Capranica

GIUSTI ROBERTAPiazza del ViminaleGRECO MARCOPiazza di Spagna, 57GREGORI BRUNO EREDIVia Zanardelli altezza civ. 16/1LORIA AURORAVia E. Filiberto Altezza civ. 144MANCINI ALBERTOVia della Dogana vecchiaMASINI ANTONIOPiazza Fontanella BorgheseMASSARONI ELISALargo ArenulaMATTEUCCI MARISAPiazza santa Maria LiberatriceMILLO SERGIOVia dei Sabini Via del CorsoNOTARPIETRO ELENAVia Boncompagni, 12/14PERUGINI CINZIAViale ManzoniVia Merulana

RO.MA SRLVia SoraCorso Vittorio EmanueleROMANO FRANCESCOVia Marmorata/Largo GelsominiSIRAMA SNCPiazza Benedetto CairoliSTAIANO MARINAVia Merulana, 204TERASCHI PRISCILLAVia della Scrofa, 101VENDITTI STELLAVia Celimontana, 5VERDONE MARIA ANTONIETTAVia Mario de’ fiori/via della CroceVITELLI MAURIZIOVia Flavia, 52EDICOLAPiazzale Roberto Ardigò EDICOLAPiazza MorelliEDICOLAVia Rosa Raimondi GaribaldiTOMASSI viale Cortina d'AmpezzoBRUGÈ PIERINA Corso di Francia

SI RINGRAZIANO I SEGUENTI ESERCENTI CHE CI OSPITANO E DISTRIBUISCONO OGNI SETTIMANA

SUPERMERCATO PIM CORTINA D’AMPEZZO VIA TRIONFALE, 8044 00135 ROMASUPERMERCATO PIM TORREVECCHIA VIA DI TORREVECCHIA 313 00168 ROMASUPERMERCATO PIM MAFFI VIA PIETRO MAFFI, 114 00168 ROMA SUPERMERCATO PIM FONTANILE VIA DI TORREVECCHIA, 590 00168 ROMASUPERMERCATO PIM ODERISI VIA ODERISI DA GUBBIO, 133 00146 ROMASUPERMERCATO IPERFAMILY VIA DI TORREVECCHIA, 1050 00168 ROMASUPERMERCATO PIM NEWTON VIA FELICE BELLOTTI, 2 00151 ROMASUPERMERCATO PIM CASALOTTI VIA PIEDICAVALLO, 39 00166 ROMASUPERMERCATO PIM IGEA VIA IGEA, 42/44 00135 ROMASUPERMERCATO PIM BIOLCHINI VIA LUIGI BIOLCHINI, 15 00146 ROMASUPERMERCATO PIM BRAVETTA VIA DI BRAVETTA, 403 00164 ROMASUPERMERCATO PIM VIA TERESA DE GUBERNATIS SNCSUPERMERCATO PIM VIA VIARA DE RICCI, 51

edicoleedicolesupermercatisupermercatiECCO DOVE TROVARCIECCO DOVE TROVARCI

martedì 1 luglio 2014 pagina 18

LABORATORIOCIVITAVECCHIA

C’è fermento al mer-cato di Civitavec-chia, cuore pulsantedella città. Infatti, icommercianti si

trovano attualmente divisi tra la la vec-chia (ora rinnovata) struttura di San Lo-renzo e la trincea ferroviaria, dove eranostati fatti trasferire in via provvisoria 4anni fa, proprio a causa dei lavori di ri-strutturazione della prima. Una lettera,consegnata a mano dai Vigili Urbani, in-timava ai commercianti di fare ritorno aSan Lorenzo entro e non oltre la data del12 maggio, pena una multa di 5000 euroe il ritiro della licenza. L'ultimatum èstato poi prorogato al 26 dello stessomese, subito dopo il primo turno eletto-rale.Il problema sta proprio nel fatto che

non tutti hanno rispettato l'ingiunzione,sperando forse nella buona sorte e inun'amministrazione più "indulgente" al-l'indomani delle elezioni. I fronti sonoovviamente contrapposti e le posizionidivergenti, ma il comune denominatoreè quello di denuncia di una situazionenon più sostenibile. "Sono stati 4 anni diagonia – afferma la proprietaria di un pa-nificio – e abbiamo deciso di restarenella struttura provvisoria per evitare di-sagi ai clienti, visto che la maggior partedi noi è riamasta qui. Abbiamo rischiato,lo sappiamo, ma ci si deve spostare inblocco. Qui si lavora di più e, proprio perquesto motivo, chi si è spostato ha su-bito grosse perdite. Dovremmo collabo-rare tutti insieme, invece stiamo facendola guerra dei poveri!". È anche vero che

nessuno si è mosso per far rispettare lascadenza della proroga, forse complicela fase di transizionepolitica. Dunque, oraci si aspetta una deci-sione ferma e irrevo-cabile da parte delnuovo Sindaco che,intanto, tramite l'As-sessore alla Cultura, alTurismo e al Com-mercio D'Antò, ha giàpianificato un incon-tro con i rappresen-tanti, previsto per laprima settimana di lu-glio. Chi si è trasferito,invece, accusa quelliche sono rimasti nonsenza una vena di sar-casmo: "hanno piùspazio, hanno menospese e hanno qual-che Santo in Para-diso...".Grosso problema

anche per il mercato itticola cui struttura sembre-rebbe completata, ma nonancora a norma. Sebbeneper i commercianti del set-tore questo possa sembrareun momentaneo vantaggioeconomico, visto che af-frontano meno spese di ge-stione, è pur vero che dalpunto di vista igienico cisono gravi carenze.A questo si aggiunge un'al-tra spina nel fianco del-

l’Amministrazione a cinque stelle, quelladella TIA straordinaria 2011. Cozzolino

ha chiesto tempo e sacrifici ai cittadini,cosa che lascia pensare che, su questofronte, il sindaco voglia perseguire sullavia del criticato predecessore. A tal pro-posito, il Movimento Consumatori e ilCODACONS hanno già incalzato ilnuovo primo cittadini e ora molti citta-dini sono pronti a fare ricorso al TAR,come fu per la TIA 2009. "Per comesono messe le casse comuncali in questomomento, non possiamo far revocare laTIA – afferma Cozzolino – ma è poteredei cittadini fare ricorso, io li capisco be-nissimo". Al contempo, tuttavia, èpronto un piano per risollevare le sortidel bilancio comunale senza chiedere ul-

teriori rinunce alla cittadinanza, con lavendita dell'area di Fiumaretta e la ces-sione di alcuni immobili comunali (an-cora da valutare se si tratta di cedere aenti privati). Insomma, da qualche partei soldi dovranno pur entrare, anche se icittadini avrebbero auspicato un cambiodi rotta più netto, senza mettere manodi nuovo alle proprie tasche. Il Sindaco,però, chiede tempo, fiducia e tranquillitàe promette che anche la situazione diHCS si sbloccherà. Certo è che il bilan-cio è in rosso e il Primo Cittadino deveprovvedere al più presto per poter trat-tare tutte le problematiche con un solidobudget alle spalle.

PRIMI PROVVEDIMENTI DEL SINDACO M5S, QUALCHE VENDITA PER FARE CASSA

Al mercato scoppia la guerra dei poveridi Patrizio Lemme

Più che un pullman del Terzo millen-nio, sembra un carro bestiame.Per raggiungere Latina dalla Capi-

tale o ti affidi alla SS. 148, la vecchiaPontina, o prendi il treno (in 40 minuti ar-rivi a destinazione, peccato che la Sta-zione si trovi a circa 20 chilometri dalcentro del comune pontino) o ti attacchi(letteralmente) alla corriera. Con tutti i di-sagi che ne conseguono ma che nonsono elencati nel contratto di servizio fir-mato tra Cotral e Regione Lazio. Si partein ritardo, senza che gli autisti siano pre-senti al parcheggio del capolinea di Lau-

rentina. Sono tutti al bar di fronte a pren-dere il caffè e a fare quattro chiacchiere,lasciando incustoditi gabbiotti e pullman.Così non si trova anima viva che possadare un’informazione agli utenti che si ri-

trovano ignari di dover intraprendere unviaggio che durerà più di tre ore, senzasoste, senza aria condizionata (il servizionel viaggio specifico pare fosse rotto) eche costa quanto il servizio ferroviario.Efficienza e correttezza dovrebbero es-sere i punti cardini per offrire un digni-toso traporto pubblico.

È la lamentela di un gruppo di pendolari chesabato 28 giugno hanno viaggiato nelle con-dizioni descritte e per gran parte del tempo inpiedi. Erano 65 persone ma la corriera per La-tina ne conteneva a malapena 50.

Cotral, Roma- Latina: un viaggio della “speranza”

LA DENUNCIA

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RUBRICHE IlCORRIEREDIROMA

GELATERIA PARADISO VIALE I. MONTANELLI 130MONTANI ICE VIA DI CASALOTTI, 59/A GELATERIA RETRÒVIA BALDO DEGLI UBALDI, 118LA CAFFETTERIA MASSÌ DI SCARDELLA MASSIMILIANOVIA G. ALLIEVO 41 ROMABAR TABACCHI LEANDRIVIA PAOLA FALCONIERI 81 ROMABAR A QUATTRO SRL DI MONTECCHIARI PATRIZIO VIA P. VENTURI 73 ROMABAR DI LA MARCA LUCIANO VIA TOR DE SCHIAVI 153/A ROMAKRISTAL BAR SNC CIRC.NE NOMENTANA, 568-570 ROMABAR GELATERIA TERRA ANNAMARIA, VIA LIVORNO 13 ROMAPASTICCERIA SALENTINAVIA LAGO TANA 51 ROMA(METRO B1 LIBIABAR CIRCO MASSIMO VIALE AVENTINO, 14 ROMAGA MA DA SNCVIALE AVENTINO 28 ROMA

LIBRIZZI GIORDANAVIALE AVENTINO 101 ROMASTINZIANI ANGELOVIALE AVENTINO 78 ROMAGELATERIA PUDDINUVIALE AVENTINO 59 ROMABAR AUGUSTO MASSIMOVIA DEL CIRCO MASSIMO, 5 ROMABAR CIAMPINIVIALE DELLE TRINITÀ DEI MONTI ROMACAFFÈ VAN GOGHVIA DELLA PINETA SACCHETTI ROMABAR GIOVENALEPIAZZA GIOVENALE 6 ROMAVALORANI’S FORUMLARGO CORRADO RICCI, 30 ROMABAR DI AFFATATI PIER MATTEOVIA CLAUDIA 14 ROMABOATTINI BARVIA MASTROGIORGIO 58 ROMABAR DI CAPALDO SIMONEVIA DELLA LUNGARA 39 ROMAALOISE DOMENICOVIALE TRASTEVERE 36 ROMABRONTOLO, ABBIGLIAMENTO BAMBINI, DI SILVI SIMONAVIA STELVIO 12 ROMA

GELATERIA FIOR DI LUNAVIA DELLA LUNGARETTA 96 ROMAGELATERIA MIANI MARIA GIOVANNAVIA DELLA SEGGIOLA 12 ROMABAR ICAVIA GASPARE GOZZI, 61 ROMABAR VIVONAPIAZZA VIVONA 20 ROMABENEVENTO BARVIA ACHILLE FUNI, 32 ACILIAMALI SRL BAR MARTINICAVIA DELLA MARTINICA 151 ROMAZAMA CAFFÈPIAZZA ZAMA 5 ROMAOLD SHAMROCKVIA CAPO D’AFRICA V26/D ROMACAFFÈ MARTINI DI ROSSI STEFANOPIAZZALE DEL COLOSSEO 3 A/B ROMARISTORANTE ALFONSO COUS COUSVIA BRESCIA, 23 ROMAANTICA DOMUSVIA S.GIOVANNI IN LATERANO, 6 ROMAALIVERNINI ROBERTOVIA CASTELFORTE 27 ROMAROCCI DANILOVIA TOR DE SCHIAVI 340 ROMADI MUZIO DOMENICOVIA FEDERICO DEL PINO 62 ROMABAR GASTRONOMIA SGANGA ANTONIOPIAZZA NOSTRA SIGNORA DI GUADALUPE 11 ROMA

BAR NATI STANCHIVIA TOR DE SCHIAVI 306BAR MARIOVIA BRA 15/19 ROMACAFFÈ SCHETTINOVIA SAN MELCHIADE PAPA ROMABAR PASTICCERIA DI COLA FILIPPOVIA RUGGERO ORLANDO 68 ROMALOVE 4 PIZZAVIA PEVERAGNO 52 ROMABAR MEDIANOVIA TRIONFALE 11454 ROMABAR TABACCHI DELLA SALA ANNAVIA PASQUALE II 109,111 ROMAANTICO CAFFÈ DI ROMAVIA GIANNINA MILLI 52 ROMABAR DI MANUEL ARIS VILLANIP.ZA MARESCIALLO GIARDINO ROMABAR BARCOLLANDOVIALE ADRIATICO 139 ROMATRATTORIA DA PAOLO, VIA SAN FRANCESCO A RIPA, 92 ROMAESTETICA-SOLARIUM ESSENZAVIA STELVIO 15/17 ROMAILIOS CUCINA GRECAVIA GASPARE GOZZI, 119 ROMALE PETIT CAFE'VIALE VEGA N.6 ARTE BIANCA PANE, PIZZA, DOLCI E...SFIZIVIALE ADRIATICO, 97

GRAN CAFFÈ 2 SCALINIVIA ACAIA, 34 ROMACAFFÈ VALENTINIPIAZZA TUSCOLO,2 ROMAPIZZERIA AL TAGLIO NON SOLO PIZZAVIA DEGLI SCIPIONI 95 ROMAOASI PARKVIA TARQUINIO COLLATINO 56/58 ROMA

PRESTIGE BARVIA DELLE GONDOLE ANG.PIAZZA SANTA MONICA BETTER CAFFE'VIALE PAOLO ORLANDO 3BAR DUCACORSO DUCA DI GENOVA 124 BAR GELATERIA SISTOPIAZZA ANCO MARZIO 7 PASTICCERIA BAR KRAPFEN PAGLIA PIAZZA ANCO MARZIO 18/19 BAR STABILIMENTO BALNEARE VENEZIALUNGOMARE AMERIGO VESPUCCI N.8 CENTRO SPORTIVO RESORT "LE DUNE"LUNGOMARE DUILIO N.22 BAR GELATERIA "NABIL"PORTO TURISTICO DI ROMA BAR MILELLISVIA CAPITAN CONSALVO N.13 SUPERMERCATO TODISVIA CASTELPORZIANO N.294 (INFERNETTO)

esercizi commercialiesercizi commerciali

OSTIA

martedì 1 luglio 2014 pagina 19

♈ Ariete (21 Marzo-20 Aprile)

Giove,Sole e Marte in aspetto contrastante viinvitano ad aver cura della vostra salute e dellavostra forma fisica. Evitate le polemiche, soprat-tutto con i vostri superiori, perché Plutone ne-gativo esige molto rispetto per i capi e unasottomissione che vi fa conservare il posto di la-voro.

♉ Toro (21 Aprile-21 Maggio)

Siete circondati dall’affetto di tutti e per questoriuscite a dare il meglio di voi anche negli affarifinanziari e commerciali. Un buon fine settimanacon la famiglia, se al mare o in collina la sceltaè rimessa a voi.

♊ Gemelli (22 Maggio-21 Giugno)

Voi amate muovervi e questo è il momento giu-sto per farlo; con l’aiuto di Venere e Mercurionel vostro segno, riuscirete a conquistare quellaposizione di prestigio a cui mirate da tempo. IlCielo vi sta continuando a proteggere e la fami-glia costituisce la vostra roccaforte.

♋ Cancro (22 Giugno-22 Luglio)

Aumenta il vostro spirito di iniziativa dovuto alSole nel vostro segno spalleggiato com’è daGiove, che resta con voi fino al 16 Luglio e daun Saturno positivo. Concluderete un affare im-portante relativo alla vostra casa e impostereteil vostro futuro su solide basi.

♌ Leone (23 Luglio-22 Agosto)

Urano vi aiuta a sistemare molte cose, però Sa-turno tende a spegnere i vostri entusiasmi e in-vece non dovete farvi prendere dalloscoraggiamento perché il vostro segno è giu-stamente ambizioso e può essere di guidaanche agli altri. In amore un po’ di pazienza vifa superare ogni contrasto.

♍ Vergine (23 Agosto-22 Settembre)

Qualche malinteso al cellulare o un certo di-sguido informatico, dovuti a un Mercurio negativoe a un Nettuno attaccabrighe, vi fanno inquietare.Ma voi potete usare un po’ di diplomazia soprat-tutto nella sfera sentimentale, dato che Venereè negativa e così rimettere tutto a posto.

♎ Bilancia (23 Settembre-22Ottobre)

Venere e Mercurio sono molto favorevoli e ri-chiedono la vostra presenza in famiglia; Marte,sempre nel vostro segno, si muove a loro van-taggio, così non si può certo dire che voi trascu-rate i vostri cari e in queste belle giornate lodimostrerete donando loro tanto affetto.

♏Scorpione (23 Ottobre-22 Novembre)

Con la vostra proverbiale forza di carattere po-trete affrontare e risolvere le situazioni più intri-cate; Saturno vi darà una mano per farlo,mentre Sole e Giove agiranno da maestri dellabuona sorte, aiutandovi a procurare quegli euroche vi occorrono.

♐Sagittario (23 Novembre-21 Dicembre)

Venere e Mercurio in opposizione vi rendonoun po’ sfiduciati; in questo periodo avete biso-gno di affetto, ma vi sembra che nessuno velo dia… Ma non è così; siate più fiduciosi, datoche anche Marte è pronto a darvi una manoper dimostrare agli altri quanto valete!

♑Capricorno (22 Dicembre-20 Gennaio)

Il Sole e Giove sono in opposizione e quindisiete suscettibili e un po’ permalosi; cercate direagire; incontrate gli amici e chiedetegli consi-glio, loro sapranno indicarvi la via giusta e cosìnon vi lamenterete più e vi farete quattro risate(Paolo Villaggio e molti altri comici sono del vo-stro segno).

♒ Acquario (21 Gennaio-18 Febbraio)

Una settimana piacevole, con Venere eMercurio che vi promettono gioie sentimen-tali e tenera complicità con il vostro partner.Soddisfazioni sul lavoro e in famiglia, peròSaturno vi invita a non trascurare gli anzianie se avete buoni rapporti con i suoceri, tuttova alla grande!

♓ Pesci (20 Febbraio-20 Marzo)

Un po’ di aria di mare non può che giovarvi,dato che Nettuno è il vostro protettore ed è nelvostro segno; in amore tutto procederà se nonsarete pignoli ed egoisti (come vorrebbe unaVenere negativa), ma generosi e altruisti. Con-cluderete un affare importante.

LE MANIE ASTROLOGICHEdi Patrizia Tamiozzo Villa

con leggerezza e ironia, alcune caratteristiche ricorrenti, quelle un po'maniacali, dei segni zodiacali. L'astrologia semplice e divertente

(martedì, 2 luglio 2014)

VITERBO DA VIVERELA PROPOSTA

Caffeina Festival ospita lapiù antica e completastoria della birra: il'Museo Birra Peroni'che va in trasferta nella

kermesse ospitata a Viterbo. 0.L'espo-sizione è gratuita e aperta al pubblicoper tutta la durata di Caffeina, fino al6 luglio presso il Palazzo degli Alessan-dri di Piazza San Pellegrino. "Siamoorgogliosi di partecipare a questa ma-nifestazione, che racconta il geniocreativo e culturale del nostro Paese -ha detto Federico Sannella, DirettoreRelazioni Esterne di Birra Peroni - e diincontrare a Caffeina molti dei prota-gonisti della nostra filiera: con alcuniagricoltori di Viterbo e provincia ab-biamo collaborazioni da oltre 100anni. Dal 1846 valorizziamo le risorsedel territorio e supportiamo le comu-nità locali, lavorando insieme a tutti inostri partner territoriali con l'obiet-tivo di crescere nell'innovazione enella sostenibilità per la qualità dellenostre birre". irra Peroni ha una storiamolto antica: la sua nascita risale aprima dell’Unità d’Italia e la sua vitas’intreccia con i momenti più salientidel nostro paese e i grandi risultati rag-giunti dall'azienda anche grazie ascelte fatte con uno sguardo al futuroe un occhio al passato.Inaugurato nel 2001 il Museo Birra Pe-roni ripercorre la storia aziendale dallafondazione a oggi, esponendo carte eimmagini storiche provenienti dall'ar-chivio storico narrando non solo gliaspetti produttivi e commerciali ma

anche quelli legati al costume di undato momento storico per ricostruirepasso a passo i tanti "perché" del suc-cesso nazionale e internazionale di Pe-roni e Nastro Azzurro.Con oltre 500 metri lineari di docu-mentazioni, 10.000 scatti fotografici,video, oggettistica e materiali pubbli-citari il visitatore ripercorrerà toc-cando con mano 170 anni di storia nonsolo industriale ma soprattutto Ita-liana.L'Archivio Storico e il museo sono tutt'ora a disposizione per tutti gli interes-sati, ma non solo, il museo coglie le nu-merose occasioni sponsorizzate daBirra Peroni per viaggiare e portare intutta Italia parte della documentazionee dei reperti legati all'azienda.

Il Museo Birra Peroni in trasferta a Caffeina Festival

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martedì 1 luglio 2014 pagina 21 RUBRICHE IlCORRIEREDIROMA

Citycar: si rinnova il trio “C1-108-Aygo”

di Davide Bianchino

Era il 2005 quando il gruppo francese PSA ufficializzòl’accordo con Toyota presentando al grande pubblicotre nuovi modelli di citycar: Citroen C1, Peugeot 107e Toyota Aygo. Le tre piccole auto avevano persona-lità ben distinte anche se nascevano tutte da ununico progetto: stesso pianale, stesso motore. A direil vero anche gli interni erano abbastanza simili, al di

là di piccole differenze di accessori e finiture.Le distinzioni maggiori erano quindi pretta-mente estetiche e si ritrovavano soprattuttonella mascherina e nei fari anteriori che ripren-devano il family feeling dei rispettivi marchi. Adistanza di ormai nove anni si può dire che lascommessa delle tre Case automobilistiche hapagato. Il pubblico ha dimostrato di aver gra-dito le vetture nate da quel progetto come di-mostrato dai numeri delle vendite che,

curiosamente, sono state quasi sempre molto similiper tutte e tre i marchi. Oggi le tre piccole citycar sirinnovano completamente per restare al passo coitempi e per tenere testa ad una concorrenza che nelfrattempo non è stata a guardare. I nomi rimangonogli stessi a parte la Peugeot che passa da 107 a 108per uniformarsi ai numeri della famiglia. Per il restole auto sono cambiate radicalmente, tanto che è dif-ficile fare un paragone con i vecchi modelli. L’este-tica, ora decisamente più moderna, è interpretatacon una caratterizzazione ben precisa e diversa suogni modello: più sbarazzina la C1, elegante la 108,sportiva la Aygo. Tutte, però, hanno finalmente dellefiniture interne meno approssimative e accessori più

ricchi e tecnologici. Solo per citarne alcuni, il sistemakeyless per l’apertura e l’avviamento senza chiave ola telecamera di retromarcia che visualizza la zonadietro alla vettura nello schermo a colori tou-chscreen. Lo stesso display centrale da 7”, chiamatoMirror Screen, funge da interfaccia per radio, compu-ter di bordo e sistema di connessione che permettedi integrare funzioni e app degli smartphone Android,Windows e iPhone. Insomma, una bella rinfrescatatecnologica che farà sicuramente contenti tanti gio-vani, potenziali clienti. Inoltre, i nuovi modelli sonodisponibili a richiesta anche nella versione con tettoin tela personalizzabile in vari colori, dotato diun’apertura talmente grande da far sembrare l’autoquasi una vera decappottabile. L’ottimo motore 1.0a tre cilindri (di origine Toyota) è rimasto in listino maha subito tante piccole migliorie che ne hanno ab-bassato ulteriormente consumi ed emissioni. In più,almeno sulle due francesi, è disponibile ora ancheun prestazionale motore 1.2, sempre a tre cilindri macon 82cv. Gli ingegneri sono riusciti a ricavare ancoramaggior spazio per passeggeri e bagagli pur mante-nendo quasi inalterate le dimensioni esterne (ap-pena 3,46 m la lunghezza). Non solo. Anche il peso èstato ridotto con benefici effetti sulle prestazioni esui consumi. I prezzi di attacco, identici per Citroen ePeugeot (a breve usciranno anche quelli della To-yota), partono da 9.950 euro. Come sempre le vetturepossono essere scelte sia in versione tre porte chea cinque. La triade più famosa del mondo automobi-listico è tornata. Le concorrenti sono avvisate.

IlCORRIEREDIROMAFondato nel 1948

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Dei bluffa-tori,cortesi es p a v a l d icome fos-sero grandi

attori:sono i 25 membri delcomitato esecutivo FIFAche,dopo aver messo inscena una tragi-commediamagistralmente interpre-tata in cui il copione preve-deva la recitazione di nuoveregole etiche,scivolanosulla buccia di banana tiratasul palco dai giornalisti bri-tannici.Non bastavano lerecenti polemiche sulle ac-cuse di corruzione per l'as-segnazione del Mondiale2022 al Quatar: ora Blattere" compagnia bella" do-vranno fronteggiare quellerelative ai FIFA -files.Il"Sunday Times"infatti,hapubblicato una notizia cla-morosa:sembrerebbe checon un gioco di prestigio idirigenti siano riusciti araddoppiare il loro stipen-dio! da 100.000 Dollari a200.000!,cifra dalla quale(naturalmente)siescludono i vari "benefit",gli enormi rim-borsi spese per viaggi di lusso etc.Pare chel'organismo mondiale del pallone consentache i pagamenti avvengano presso conti cor-

renti aperti (ovviamente!) in Svizzera.Comeè noto la nazione elvetica,sede e patriamadre di "Joseph"fa gola a tutti non solo performaggi e cioccolate ma soprattutto per ilfatto che ha una fiscalità privilegiata, un li-

mite ed un controllo praticamente assentisui prelievi in contanti,cosa assai graditaanche al "club dei 25"che intascherebbe"cash" con una facilità unica e potrebbe al-tresì muovere il denaro di nazione in na-

zione a piacimento coadiuvanosi dei cosid-detti"spalloni",figure che trasportano fisica-mente le banconote da un posto all'altrodietro pagamento di una percentuale.E diipotesi se ne potrebbero fare davvero tantis-sime !certo è che se il presidente svizzeroiniziava ad acquisire un certo "charme",(nonfisico si intende),anche dopo le dichiara-zioni rilasciate durante i primi incontri delmondiale e favorevoli alla tecnologia incampo,ora dovrà fare i conti con questonuovo scandalo che caro potrebbe costargliin vista della campagna elettorale per il rin-novo della presidenza.E ..se il suo mandatonon venisse rinnovato?...forse di "Fifa"neavrebbe a iosa.

Direttamente dal Processo di Biscardiin esclusiva sulle pagine del Corriere di Roma:Giorgia Viero. Notizie, curiosità e approfondimenti nel panorama sportivo

Joseph Blatter

L'ALTRA FACCIA DEI MONDIALI

FIFA, l'organo internazionaleche non aveva paura di nulla

di Georgia Viero

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martedì 1 luglio 2014 pagina 22RUBRICHEIlCORRIEREDIROMA

SONO TORNATI NELLA CAPITALE DUEPRESTIGIOSI VINI DI LANGASCELTI PER VOI

Sono tornati nella capitale, alMarriott Grand Hotel Flora divia Veneto, due prestigiosi vinidi Langa: il Barolo 2010 e ilBarbaresco 2011. L'evento, che

ha visto protagoniste ben 150 aziende cu-neesi produt-trici di Baroloe Barbaresco,par tecipanticon altrettanteetichette, èstato presen-tato dalla Ca-mera dicommercio inc o l l a b o r a -zione con iproduttori deidue vini, le

Enotecheo m o -

nime,

l’Arte dei Vinattieri, l'as-sociazione romana som-melier, FipeConfcommercio Roma eUnioncamere. I vini de-gustati sono stati abbi-nati alle specialità delterritorio, preparate daidocenti dell'Istituto al-berghiero di Mondovì eDronero.Protagoniste dunque leeccellenze di Langa a de-nominazione di originecontrollata e garantita:Barolo 2010 e Barbare-sco 2011. Grande mo-tivo di soddisfazione,oltre all'alto livello qua-litativo dei vini presen-tati, è il fatto che Cuneosia al primo posto tra leprovince italiane per lapercentuale di vignetiiscritti agli albi e mag-gior numero di vinidocg. Nel 2013, la pro-duzione complessiva hasuperato i 113 milioni dibottiglie». Il Barolo 2010, nell'area diproduzione comprendente i Comuni diBarolo, Castiglione Falletto, Cherasco,Diano d'Alba, Grinzane Cavour, LaMorra, Monforte d'Alba, Novello, Roddi,Serralunga d'Alba e Verduno, ha assicu-rato oltre 12 milioni di bottiglie, commer-cializzate da 320 aziende, su unasuperficie vitata che si attesta sui 1.900 et-tari. Il Barbaresco, prodotto su una super-ficie vitata di circa 700 ettari, nell'ambitodei Comuni di Alba, Barbaresco, Neive eTreiso, nella vendemmia 2011, ha inveceassicurato 4 milioni e 300.000 bottiglie,commercializzate da 185 aziende. Per en-trambi i vini la percentuale di export (trail 70 e l'80% per il Barolo e superiore al65% per il Barbaresco) è elevata, caratte-rizzata da un trend di ripresa.La presentazione delle due prestigiose an-nate è stata curata da Marco Rissone, do-

cente universitario di enologia e maestroassaggiatore tecnico Onav. «Nonostantele copiose piogge - sostiene Rissone - ilBarolo 2010 ha raggiunto risultati lusin-ghieri grazie al meticoloso lavoro in vignadegli abili tecnici. La vendemmia 2010passerà alla storia per il suo grande equi-librio. Per il Barbaresco, il 2011 ha rap-presentato un'annata che ha favorito lamaturazione tardiva dei Nebbioli com-portando un'elevata gradazione zucche-rina, e dunque alcolica. Il colore èintenso, grazie all'ottima estraibilità dellesostanze fenoliche»Il presidente dell’Enoteca di Barolo, Fe-derico Scarzello, si è complimentato congli organizzatori «per la sensibilità dimo-strata nel riproporre e organizzare la ma-nifestazione. La visibilità sulla piazza diRoma non può che essere foriera di buonirisultati. L'abbinamento con il Barbaresco

è in linea con altre iniziative di carattereinternazionale e il proporci insieme è dicerto una strategia vincente».Soddisfatto anche Pietro Giovannini,presidente dell'Enoteca di Barbaresco:«Quest'anno – ha detto - abbiamo avutoil privilegio di ospitare la partenza dellatappa cronometro del Giro d'Italia Barba-resco/Barolo che ci ha iscritto nel gothamondiale delle eccellenze enologiche. ARoma, presentiamo l'annata 2011 delBarbaresco docg. I vini prodotti sono digrandissima qualità e potenza, strutturati,longevi, eleganti e fruttati: la degusta-zione confermerà che è un'altra annata a5 stelle».

La vendemmia nei vigneti Gianni Gagliardo è iriziata il giorno 6 set-tembre, grossomodo in linea con gli anni passati, ma è terminata unpo' più tardi rispetto agli ultimi anni, cioè il 22 di ottobre. La duratatotale è stata quindi Ai +6 giorni, 10 in più del 2009. Sviluppata a par-tire da una primavera iniziata in ritardo e succeduta ad un altro in-verno piuttosto tipico, freddo e ricco di precipitazioni (il terzoconsecutivo), la campagna 2010 ha poi presentato un decorso tuttosommato normale, con la classica variabilità del periodo primaverile,seguita da un'estate bella, che ha portato ad uno sviluppo fenologicodella vite equilibrato, senza intoppi o rallentamenti. Il mese di agostoè risultato abbastanza normale nel complesso delle condizioni clima-

tiche che I'hanno accompagnato, con temporali, rovesci e successivemattinate di nebbie tra le colline, alternate a belle giornate. Le bellegiornate, con il cielo limpido, di fine agosto e di inizio settembre,hanno favorito una positiva evoluzione della maturazione dell'uva.Questa fase finale della maturazione è stata pafiicolarmente lunga,e ha portato tannini fini e compiuti.Le prime degustazioni sia in macerazione che alla svinatura ci mo-strano un 2010 estremamente interessante, in cui la qualità dei tan-nini è notevole. I vini sono freschi, e si legge un eleganzaparticolarmente omogenea che caratterizzaI'annata. I vini, seppur estremamente giovani mostrano già velluto e

persistenza, e sono già profondi ed espressivi seppur con un'alcolicitàpiù moderata rispetto alle annate più recenti.NOTE DI CANTINA:Le uve dei vari vigneti vengono vendemmiate, pigiate e macerate per7-12 gg senza aggiunta di lieviti nè riscaldamento delle vasche. Latemperatura di fermentazione può così seguire il suo decorso nafu-rale, senza intervento dell'enologo.Dopo la fermentazione il vino nuovo viene trasferito in legno per la fer-mentazione malolattica e per I'affinamento che avviene con baton-nages settimanali fino alla primavera, quando i vari lotti vengonoassemblati per proseguire l'affinamento.

BAROLO– GIANNI GAGLIARDO

Quel gran Barolo dei vigneti Gianni Gagliardo

Vigneto e vitignoIl vigneto Massara è situato a 265 m s.l.m. nelcomune di Verduno. Il suolo è formato da terrabianca, con un alto contenuto calcareo-argil-loso, conosciuto con il nome di "Marne di San-t'Agata". da questo tipo di terreno siottengono vini molto eleganti, profumati e dinotevole longevità.

Vendemmia e macerazioneLa vendemmia, eseguita a mano depositandoin piccole cassette forate solo i grappoli mi-gliori, è avvenuta il 3 ottobre 2006. La mace-razione in tini di legno è durata 35 giorni, conla tradizionale steccatura del cappello per pro-trarre al massimo l'estrazione dalle bucceanche dopo la fine della fermentazione.Maturazione e affinamentoLa maturazione è avvenuta per 32 mesi in bottigrandi di rovere di Slavonia e per 1 mese in va-sche di acciaio. L'affinamento è avvenuto inbottiglia coricata per 37 mesi, prima di essereposto in commercio.ImbottigliamentoIl vino è stato imbottigliato, senza alcuna fil-trazione ne chiarifica, il 7 agosto 2009.

Caratteri organoletticiColore rosso rubino brillante dal profumoampio e balsamico, elegante miscela di fruttae spezie: pepe, confettura, ciliegia sottospi-rito, timo, geranio, violetta. In bocca tanta fre-schezza e fine tannino con corpo e lungofinale.

Barolo e Barbaresco,accoppiata vincente

Di scena a Via Veneto due annate da record (rispettivamente2010 e 2011), protagoniste 150 aziende produttrici cuneesi

DA RICORDAREBAROLO DOCG 2006 - MASSARA

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Sono riservati a chiama le atmosfere fia-besche e sognanti gli

appuntamenti del festivalestivo proposto dall’Acca-demia di Santa Cecilia. Sitratta di tre concerti in pro-gramma il 3, il 10 e il 17 lu-glio, nella sala Santa Ceciliadell’Auditorium Parco dellaMusica – dedicati alle piùcelebri composizioni diCajkovskji: “Lo Schiaccia-noci”, “Il Lago dei Cigni” e“La bella addormentata nel bosco”.Tutte sono la colonna sonora di altret-tanti, celeberrimi balletti; tutte sonoconosciute ed amate anche da chi abi-tualmente non frequenta le sale da con-certo.Eppure queste partiture, così familiarie romantiche, rappresentano una verae propria rivoluzione nella storia dellamusica. Specchio dell’animo tormen-tato e lirico di Cajkovskji, composte inepoca tardo romantica, le tre creazionihanno drasticamente cambiato un ge-nere musicale e hanno fatto storia per-ché la musica non è semplicemente unsottofondo alle evoluzioni dei ballerini,ma ha una grande forza e densità dram-matica che accompagna l’azione el’evolversi della trama, diventando essastessa narrazione, tanto da poter esseregustata anche senza la sua coreografia.Il primo appuntamento, giovedì 3 lu-glio alle 21, è con il direttore russo Ale-

xander Sladkovski, che dirigerà l’Or-chestra dell’Accademia di Santa Ceciliae il violinista Edoardo Zosi nell’atto IIdello “Schiaccianoci”. Completano ilprogramma la “Slava” e il “Concertoper violino” dello stesso autore. Giovedì 10 luglio ancora una voltaSladkovskj, tra i più quotati direttorid’orchestra del suo paese, sarà sul palcodella sala Santa Cecilia per dirigere l’in-dimenticabile Suite tratta dal balletto“La bella addormentata”, il “CapriccioItaliano” e il “Concerto per pianoforten. 1”, naturalmente di Cajkovskji. In-sieme all’Orchestra di Santa Cecilia,protagonista della serata sarà il pianistaGiuseppe Andaloro. Per il terzo e ultimo appuntamento an-cora atmosfere da sogno, il 17 luglio,con la Suite tratta dal balletto “Il lagodei cigni”, con la Polacca e il Valzertratti dall’”Eugen Onegin” e l’Ouver-ture 1812. Le musiche sono natural-

mente di Cajkovskji, ma la direzionedell’Orchestra di Santa Cecilia sarà af-fidata al nostro Gaetano D’Espinosa.Nato a Palermo nel 1978, violinista perscelta, D’Espinosa è considerato unodei più grandi talenti tra i direttori dellasua generazione, pur non avendo maistudiato direzione. Come lui stessoama raccontare, il debutto sul podio av-venne casualmente a Berlino, dove so-stituì all’ultimo momento il direttoreincaricato. Da allora non ha più lasciatola bacchetta.

M.P.M

Stagione estiva dell’Accademia di Santa Cecilia

3, 10 e 17 luglio 2014, h 21Auditorium Parco della Musica,

Sala Santa CeciliaViale Pietro De Coubertin, Roma

Biglietti da € 15 a € 35Info: 06 80242501

Iloro estimatori hanno atteso tre anni per tor-nare a condividere la poesia, l’allegria, lapassione e il sudore della live band italiana

più amata, ed ora eccoli qui: la Bandabardòtorna con un album di inediti, “L’Improbabile”,pronta ad accogliere la luce e il calore del-l’estate con nuovi canti, nuove danze, rinnovatagioia. Per la prima volta dopo 21 anni, il discoè prodotto da una major, la Warner Music. E al-lora non resta che entrare a far parte del pub-blico di Bandabardò, sorta di famigliaallargatissima,il 3 luglio alle 21,15 al CentraleLive del Foro Italico di Roma. Il biglietto costa€ 13, ai quali aggiungere i diritti di prevendita.Per informazioni il numero da contattare è0773 414521.

L’avventura degli Azzurri in Brasile è finita su-bito, ma se avete voglia di ascoltare ancora, edal vivo, il trascinante “Maracana”, colonna so-nora dei Mondiali scelta da Sky Sport, non per-detevi giovedì 10 luglio, a Villa Ada, il concertodi Emis Killa, il giovane rapper milanese chene è l’autore. Ma Killa, oltre che campione divisualizzazioni su YouTube e di ascolti in radiograzie all’inno dei Mondiali, è ormai un artistad’ esperienza: è campione italiano di rap battlee vincitore di un disco di platino nel 2013 conl’album “Mercurio”,. L’inizio del concerto è alle21, il biglietto costa € 15 ai quali aggiungere idiritti di prevendita. L’ingresso alla manifesta-

zione “Villa Ada incontra il mondo” è in via diPonte Salario 28.

Non solo musica al Roma Vintage Village che,giunto alla sua sesta edizione, abbandona lastorica location del Parco di San Sebastiano,non lontano dalle Terme di Caracalla, per tra-sferirsi in un’area forse meno centrale ma sicu-ramente più spaziosa e accogliente, nel parcodell’ex Aeroporto di Centocelle, in via Casilina712. Il villaggio, aperto dalle 17 a notte inol-trata, offre un ventaglio di proposte davvero al-lettante: i lunedì sono caratterizzati dallesonorità vintage dell’indie-rock e dalle afose ro-tondità dell’electro con il Dj Setdell’Any GivenMonday; i martedì sono dedicati alla musicalatino-americana e alle lezioni di salsa; di sa-bato ecco “Rocket”, in compagnia di EnricoSilvestrin e Dj Smash, e i suoni indie ed elet-tronici dei migliori autori di fama mondiale.Tanti anche i concerti e i live in programma: perscoprirli ed essere aggiornati basta visitare ilsito della manifestazione (Romavintagevillage2014). Il Villaggio offre inoltre una ricca pro-grammazione cinematografica, incontri conscrittori e artisti, mostre, serate dance, appun-tamenti dedicati al benessere, punti ristoro.L’ingresso al Roma Vintage, aperto fino a set-tembre, è libero; sono a pagamento alcuni con-certi. L’area è inoltre dotata di un ampioparcheggio. M.P.M

T ornano i “Concerti nelparco” a Villa DoriaPamphilj, manifesta-zione dell’estate ro-mana che quest’anno

per la ventiquattresima edizione, inprogramma dal 6 al 31 luglio, propone12 appuntamenti caratterizzati dallapresenza di grandi artisti e di giovaniemergenti, coniugando tradizione esperimentazione e proponendo spet-tacoli inediti per il pubblico romano.Si comincia il 6 luglio con la celebra-zione di una ricorrenza importante nelmondo del jazz e non solo: i 30 annidel Paolo Fresu Quintet. Il grandetrombettista renderà omaggio alla for-mazione dei suoi esordi, ripercorren-ddella sua carriera musicale, chel’hanno reso uno degli artisti più ap-prezzati a livello internazionale.Il 10 luglio, prima romana di “CrimeStory”, pièce di teatro civile tratta daun romanzo di Massimo Carlotto in-centrato sulla figura di Toni, un pentitodi mafia. Sul palco, oltre a Toni, inter-pretato da Titino Carrara, lo stessoMassimo Carlotto diretti da GiorgioGallione.L’11 luglio è la volta della Young Ta-lent Orchestra EY, un’orchestra sinfo-nica composta da giovani tra i 17 e i 26anni, guidata dal maestro Carlo Riz-

zari. L’orchestra, che si esibisce con lagiovane violinista Francesca Dego, ese-guirà un programma con musiche diBeethoven, Rossini e MendelsshonBartholdy. Il 17 luglio, prima italiana di “Slips In-side”, magica serata di clownerie congli Okidok, al secolo Xavier Bouvier eBenot Devos, un formidabile duobelga di clown acrobati, ballerini, com-medianti, mimi, prestigiatori, equili-bristi, strumentisti, cascatori daltagliente umorismo che rileggono inmaniera sofisticata e spettacolare l’in-tera storia della clownerie. Il 18 luglio, ancora una prima romana,il concerto intitolato “The dark side ofthe moon” in cui Officina Musicale,storica orchestra abruzzese, rilegge icapolavori del rock inglese dei primi

anni Settanta nella trascrizione delcompositore inglese Mark Hamlyn. Ilrisultato è un viaggio musicale dai PinkFloyd ai Genesis, dai Led Zeppelin agliWho e a Mike Oldfield.Il 19 luglio, in prima assoluta ed inesclusiva per “I Concerti nel parco”,grande festa di compleanno in musicaper i 70 anni del mitico Peppe Barra,icona del teatro partenopeo. Lo spet-tacolo, intitolato “Canti e Racconti”, ri-percorre fra teatro e musica, le tappesalienti della straordinaria carriera ar-tistica di Barra che, per questa occa-sione, ha selezionato i brani più belli esignificativi della musica partenopea,dal ‘600 ai giorni nostri.Il 23 luglio, con “Il Sol ci ha dato allatesta” la Rimbamband e Gegè Tele-sforo propongono uno spettacolo ori-

ginale da ascol-tare come unconcerto e daguardare comeun varietà. Cin-que musicisti, unpo’ suonati mastraordinari, in-cantano, creano,illudono, giocanoin un viaggio mu-sicale in cui in-c o n t r e r e m oBuscaglione, Ca-rosone ed Ari-

gliano. Il tutto condito dalla verveistrionica di Gegè Telesforo.Il 25 luglio, in prima nazionale, ecco“ItaliaNumbers”, spettacolo ideato einterpretato da Isabella Ragonese emusicato da Cristina Donà. Partendoda un elenco di dati tecnici, le due pro-tagoniste raccontano le storie di vit-time ignote e di una violenza increscita allarmante, facendo emergerevolti di donne “in apnea” che tratten-gono il respiro perché sanno che risa-liranno in superficie per respirare.Il 27 luglio è la volta di “Alma yCuerpo”, immancabile appuntamentosotto i pini di Villa Pamphilj, con laTango Spleen Orquesta. L’ensembleitalo argentino si è imposto per il suomodo di suonare il tango, che va oltrela connotazione folkloristica conser-

vando tutta l’energia fisica e passionaledi questo genere. Lo spettacolo sarà re-plicato il 28 luglio a Fiuggi, in PiazzaTrento e Trieste.Il 30 luglio, prima romana per la gio-vane promessa della musica capover-diana, Mayra Andrare, in “LovelyDifficult, live tratto dal suo quartoalbum. Nata a Cuba, parigina d'ado-zione, Mayra Andrade è una cantanteneo-tradizionale, ma non solo; è apertaa molte influenze musicali e vanta unavoce calda ed ammaliante.Concerto finale, il 31 luglio, con Ra-phael Gualazzi e il suo quintetto. Sco-perto da Caterina Caselli, il cantautore,pianista e compositore trentenne è ar-rivato al grande successo a Sanremo2011con il brano “Follia d’amore”.Nella passata edizione del festival haconquistato il secondo posto con ilbrano “Liberi o no”, mentre da pochigiorni è in radio con il nuovo singolo“Tanto ci sei”. Il suo è un percorso co-struito su una personalissima cifra ar-tistica che ne fa uno dei personaggi piùinteressanti della nuova generazione dicantautori italiani.

I Concerti nel Parco a Villa Pamphilj

Dal 6 al 31 luglio 2014, h 21Via di San Pancrazio 10, Roma

Biglietti da € 10 a € 15; il 31 luglio da € 16 a € 22

Info: 06 5816987 e 339 8041777

martedì 1 luglio 2014 pagina 23 RUBRICHE IlCORRIEREDIROMA

Bandabardò, Emis Killae le proposte

del Roma Vintage Village

I CONCERTI NEL PARCO A VILLA PAMPHILJ, DAL 6 AL 31 LUGLIOSCELTI PER VOI

Tradizione e sperimentazione, da Fresu agli Okidokdi Maria Pia Miscio

Tre concerti per sognare con CajkowskjiACCADEMIA DI S.CECILIA, 3,10,17 LUGLIO ALL'AUDITORIUM DELLA MUSICA DA NON PERDERE A LUGLIO

Sopra Raphael Gualazzi; a destra gli Okidok

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