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Lazio Lazio la del anità S S NUMERO 29 ANNO LXVII GIOVEDÌ 16 OTTOBRE 2014 IL CASO L’EVENTO Ambulatori aperti nel weekend? Ce l’avevano promesso in tanti a pagina 13 a pagina 14 Specialisti in campo contro l’osteoporosi N on è una battuta né una catti- veria giornalistica. E’ la realtà delle cose. Il Ministro Lorenzin si reca in Puglia alla prima festa nazionale del NCD e, in- vece di parlare della grave situazione sanita- ria europea e mondiale, si fa assegnare come tema per la sua conferenza “la dieta mediter- ranea”. Sotto il controllo del Ministero della Salute e della Regione Lazio vi è una strut- tura, l’IRCCS Lazzaro Spallanzani, mo- derna ed adeguata agli interventi per le malattie infettive. Chi ha modernizzato, or- ganizzato e voluto una struttura all’avan- guardia nel Sistema Sanitario di lotta alle malattie infettive è stato il Prof. Raffaele Donnorso, che dello Spallanzani è stato diret- tore generale ed ha effettuato lavori di ristrut- turazione e organizzazione di quel presidio, lasciando nell’azienda un buon ricordo anche per i suoi buoni rapporti con i dipendenti e le organizzazioni sindacali. Oggi lo Spallan- zani, come ripete incessantemente nelle inter- viste televisive e giornalistiche il Presidente del Comitato Scientifico Prof. Giovanni Ippo- lito, è una struttura all’altezza del grave mo- mento che stanno vivendo l’Africa, l’Europa e l’Occidente nella lotta al virus dell’Ebola. Ma c’è una pecca, come denunciato ultima- mente dal sen. Domenico Gramazio, lo Spal- lanzani ad oggi ha un direttore part-time che deve correre dall’Ifo di Mostacciano alla struttura di Via Portuense tenendo problemi e dinamiche aziendali ben separate. Come riesca a svolgere adeguatamente i due compiti è un mistero. Questa è la conseguenza di un accordo sotto banco tra il presidente della Regione Lazio Zingaretti e il Ministro Loren- zin. Non ci si può riempire la bocca di impe- gni nella lotta all’Ebola, e poi andare in giro per la penisola a parlare di dieta mediterra- nea, se non si ha il coraggio di nominare al- l’IRCCS Lazzaro Spallanzani un Direttore Generale competente professionalmente per la lotta alle malattie infettive. E meno male che i giornalisti della stampa estera non si sono ancora accorti del pasticcio. Le Ue, la Nato, il presidente Usa in persona hanno ricono- sciuto il valore del presidio Spallanzani e sanno di potervi e dovervi fare riferimento in caso di emergenza, quella vera. La Lorenzin fugge di fronte al problema. Si esca da questo equivoco e si nomini immediatamente un Di- rettore Generale a tempo pieno e non a “mezzo servizio”. La comunità internazionale ci sarà molto grata. Il Corvo EBOLA MEE IN FUGA LA LORENZIN Sopra Beatrice Lorenzin e nella foto grande l’Ospedale Spallanzani

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LazioLaziola

del

anitàSSNUMERO 29 ANNO LXVII GIOVEDÌ 16 OTTOBRE 2014

IL CASO L’EVENTOAmbulatori aperti nel weekend? Ce l’avevanopromesso in tanti

a pagina 13 a pagina 14

Specialisti in campo contro l’osteoporosi

N on è una battuta né una catti-veria giornalistica. E’ la realtàdelle cose. Il Ministro Lorenzinsi reca in Puglia alla primafesta nazionale del NCD e, in-

vece di parlare della grave situazione sanita-ria europea e mondiale, si fa assegnare cometema per la sua conferenza “la dieta mediter-ranea”. Sotto il controllo del Ministero dellaSalute e della Regione Lazio vi è una strut-tura, l’IRCCS Lazzaro Spallanzani, mo-derna ed adeguata agli interventi per lemalattie infettive. Chi ha modernizzato, or-ganizzato e voluto una struttura all’avan-guardia nel Sistema Sanitario di lotta allemalattie infettive è stato il Prof. RaffaeleDonnorso, che dello Spallanzani è stato diret-tore generale ed ha effettuato lavori di ristrut-turazione e organizzazione di quel presidio,

lasciando nell’azienda un buon ricordo ancheper i suoi buoni rapporti con i dipendenti e leorganizzazioni sindacali. Oggi lo Spallan-zani, come ripete incessantemente nelle inter-viste televisive e giornalistiche il Presidentedel Comitato Scientifico Prof. Giovanni Ippo-lito, è una struttura all’altezza del grave mo-mento che stanno vivendo l’Africa, l’Europae l’Occidente nella lotta al virus dell’Ebola.Ma c’è una pecca, come denunciato ultima-mente dal sen. Domenico Gramazio, lo Spal-lanzani ad oggi ha un direttore part-time chedeve correre dall’Ifo di Mostacciano allastruttura di Via Portuense tenendo problemie dinamiche aziendali ben separate. Comeriesca a svolgere adeguatamente i due compitiè un mistero. Questa è la conseguenza di unaccordo sotto banco tra il presidente dellaRegione Lazio Zingaretti e il Ministro Loren-

zin. Non ci si può riempire la bocca di impe-gni nella lotta all’Ebola, e poi andare in giroper la penisola a parlare di dieta mediterra-nea, se non si ha il coraggio di nominare al-l’IRCCS Lazzaro Spallanzani un DirettoreGenerale competente professionalmente per lalotta alle malattie infettive. E meno male chei giornalisti della stampa estera non si sonoancora accorti del pasticcio. Le Ue, la Nato,il presidente Usa in persona hanno ricono-sciuto il valore del presidio Spallanzani esanno di potervi e dovervi fare riferimento incaso di emergenza, quella vera. La Lorenzinfugge di fronte al problema. Si esca da questoequivoco e si nomini immediatamente un Di-rettore Generale a tempo pieno e non a“mezzo servizio”. La comunità internazionaleci sarà molto grata.

Il Corvo

EBOLA METTE IN FUGA LA LORENZIN

Sopra Beatrice Lorenzin e nella foto grande

l’Ospedale Spallanzani

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Laziola delSSanità Lazio LA MAPPA DEL POTERE

Asl Roma A CENTRO STORICODirettore Generale Camillo RiccioniDirettore sanitario Barbara GiudiceandreaDirettore Amministrativo Alessandro Moretti

Asl Roma B CENTRO STORICODirettore Generale VITALIANO DE SALAZAR

Direttore sanitario Maria Cedrola Direttore Amministrativo Sabrina Cenciarelli

Asl Roma C EUR E DINTORNIDirettore Generale CARLO SAITTO

Direttore sanitario Marina CapassoDirettore Amministrativo Silvia Cavalli

Asl Roma D DA TRASTEVERE A OSTIADirettore Generale Vincenzo PanellaDirettore sanitario Flavia Simonetta PirolaDirettore Amministrativo Filippo Coiro ff

Asl Roma E DAL VATICANO A BRACCIANODirettore Generale Angelo TaneseDirettore sanitario Mauro Goletti Direttore Amministrativo Maria Velardi

Asl Roma F CIVITAVECCHIADirettore Generale Giuseppe QuintavalleDirettore sanitario Francesca Milito Direttore Amministrativo Lauro Sciannamea

Asl Roma G TIVOLI, GUIDONIA, SUBIACODirettore Generale GIUSEPPE CAROLI

Direttore sanitario Federico GuerrieroDirettore Amministrativo Daniele Aguzzi

Asl Roma H CASTELLI, ANZIO, NETTUNODirettore Generale FABRIZIO D’ALBA

Direttore sanitario Narciso MostardaDirettore Amministrativo Francesca Merli

Asl ViterboDirettore Generale LUIGI MACCHITELLA

Direttore sanitario Patrizia ChierchiniDirettore Amministrativo Daniela Donetti

Asl FrosinoneDirettore Generale ISABELLA MASTROBUONO

Direttore sanitario Roberto TestaDirettore Amministrativo Mario Piccoli Mazzini

Asl LatinaDirettore Generale MICHELE CAPOROSSI

Direttore sanitario Alfredo CordoniDirettore Amministrativo Vania Rado

CommissarioFacente funzioneA rischio?VacanteIn uscita a

LEGENDA

Giro di poltrone in vista?Forse qualcosa si muove

S ono rumors, per ora, ma sempre più insistenti, qualcosa sta per succedere.Magari non sarà nulla di serio, magari una delle più serie rivoluzioni degliultimi tempi. Dicono che Zingaretti pressato da più parti (o magari cogliendo

la scusa per fare quello che ha in testa da un po') starebbe per decapitare e rico-struire la struttura di comando della sanità regionale. Via la zarina Flori De Grassi,che in poco tempo è riuscita a farsi mettere contro la più parte dei manager di Asle Aziende Ospedaliere. Via il fedelissimo (ma fino a che punto), D'Alessio, respon-sabile fin qui della cabina di regia. Vanno ovviamente sostituiti: in pole per il primoincarico pare ci sia Carlo Saitto, attualmente direttore generale della Asl Roma C,per il secondo non è ancora chiaro. Sempre le voci di corridoio danno in movimentoVitaliano De Salazar, manager della Asl Roma B. Ovviamente ogni movimento de-termina una casella libera, e il risiko si rimetterà in moto.

San Giovanni AddolorataDirettore Generale ILDE COIRO

Direttore sanitario Stefano Pompili Direttore Amministrativo Massimiliano Gerli

Sant’AndreaDirettore Generale Egisto Bianconi Direttore sanitario Lorenzo SommellaDirettore Amministrativo Angelo Scozzafava

San Filippo NeriCommissario Angelo Tanese Direttore sanitario Patrizia Magrini ffDirettore Amministrativo Crocifissa Gagliano ff

San Camillo ForlaniniDirettore Generale Antonio D’UrsoDirettore sanitario Francesco CorteseDirettore Amministrativo Alessandro Cipolla

Policlinico Universitario Umberto IDirettore Generale Domenico AlessioDirettore sanitario Amalia AlloccaDirettore Amministrativo Cristina Boccio ff

IfoCommissario straordinario Valerio Fabio AlbertiDirettore sanitario Marina CerimeleDirettore Amministrativo Giorgio Marianetti

AZIENDE OSPEDALIERE

Asl RietiDirettore Generale Laura FigorilliDirettore sanitario Marilina ColomboDirettore Amministrativo Maurizio Greco

SpallanzaniCommissario straordinario Valerio Fabio AlbertiDirettore sanitario Andrea Antinori ffDirettore Amministrativo Lorella Mengarelli

Ares 118Direttore Generale MARIA PAOLA CORRADI

Direttore sanitario Domenico Antonio IentileDirettore Amministrativo Francesco Malatesta

giovedì 16 ottobre 2014 pagina 10

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Laziola delSSanità LazioPRIMO PIANO

Zingaretti distribuisce a pioggiamilioni virtuali. E tutti applaudono

EDITORIALE

ORSINO

S dellail

CHI SALEdall’alto Giuseppe Ippolito, Luca Gramazioe Antonello Aurigemma

CHI SCENDEdal basso Alessio D’Amato, Flori De Grassie Michele Caporossi

L'Ebola e lo Spallanzani,nebbia fitta. E se fosseemergenza sul serio?

Finalmente qualcosa simuove, i "cattivi" pa-gano non in quanto tali

ma perché non più sufficien-temente utili. Vale anche peri buoni, in senso inverso. FloriDe Grassi, AlessioD’Amato, Carlo Saitto, tutti

frutto della stessa logica. Ma pur-chè serva va bene tutto. Non vabene che la manager dell'Ares 118,Maria Paola Corradi, non batta ci-glio di fronte alle critiche e alle de-nunce, ma se ne stia zitta nellabuchetta. Così come tanti altri,guai a muoversi senza ordine, siresta fuori dai giochi. I virtuosi fini-scono per essere i vari Luigi Mac-chitella (Viterbo) e MicheleCaporossi (Latina). Obbedisconosenza un briciolo di autonomia. Aproposito, e il centro di alta diagno-stica nel capoluogo pontino? Silen-

zio di tomba. L'emergenza Ebola elo Spallanzani? Meno male che c'èil direttore scientifico Giuseppe Ip-polito ad intrattenere i giornalisti.Perché il commissario ValerioFabio Alberti non è ubiquo, sta im-parando a gestire l'Ifo e di Ebolanon sa nulla. Ma si può andareavanti così? Si sbraccia GiuseppeQuintavalle (Asl RomaF), ma nonlo fila nessuno. Così come nessunoriprende le sfuriate, le dichiarazioni,le interrogazioni della opposizionealla Pisana. Riempiono le agenziema non le pagine dei giornali. LucaGramazio, Antonello Auri-gemma, Fabrizio Santori, DavideBarillari. Solo Francesco Storaceottiene qualche visibilità, ma la im-piega per fatti suoi. Intanto non vaavanti niente, ma l'impressione èche tutto invece proceda. Miracolidella comunicazione zingarettiana.

Ul trionfalismo di Ni-cola Zingaretti intema di sanità siscontra con la realtàquotidiana del terri-

torio. Siamo sempre più fuori daltunnel paghiamo tutti i debiti atempo di record ma non c'è un europer fare le cose necessarie, per pa-gare gli straordinari, per assumeregente. L'ultima è l'annuncio di unostanziamento di un milione ad Asl/Azienda Ospedaliera per il rinno-vamento del parco tecnologico.Soldi veri o solo promesse? Al-l'Aquila stanno attrezzando un Tircon tutte le attrezzature più sofisti-cate, Pet, Risonanza; diventerà unambulatorio mobile, da utilizzare afianco della struttura ospedalierama anche sul territorio. A Zingaqueste idee non vengono, natural-mente, lui pensa alla occupazionedegli spazi e del potere. Pare che

qualcuno gli abbia chiesto una opera-zione di maquillage, i suoi collaboratorisono impresentabili o inadeguati. Pareche stia per far saltare la "zarina" dell'As-sessorato, quella Flori DeGrassi dal ca-rattere impossibile che fa il bello e ilcattivo tempo ma che non sa governarela sanità regionale. Pare che l'avvicenda-mento previsto sia con Saitto, direttoregenerale della Asl RMC, ottima per-sona, anzi squisita e competente. Maanche fortemente ideologizzata e alli-neata con il potere della Regione. Quiservono pulizia e ordine ma anche unabuona dose di fantasia e spregiudica-tezza per superare una situazione obiet-tivamente difficile. E' l'uomo giusto?Tanto per proseguire con il discorsodella pulizia pare sia in uscita il respon-sabile della cabina di regia, quell'AlessioD'Amato che in sanità ha competenzazero se non quella che gli viene dall'averscritto un libro su Lady Asl. Per di più èinquisito, ha seri problemi, non può rap-presentare Zingaretti in una realtà com-plessa come quella del governosanitario, dove si tratta di soldi, inte-ressi e potere prima che della salute deicittadini. Sarà l'occasione per liberarsianche di altri? Per risolvere il problema di una guidaalla Spallanzani (l'emergenza Ebola nonpuò essere gestita da un vicario)? Perdare una sterzata all'Ares 118? Dal qualenon è venuta nessuna smentita a quelloche abbiamo scritto? E basta spostareuna poltrona e liberare un posto perchétutto il meccanismo si rimetta in moto,liberi un posto alla RmC? Liberi unposto alla cabina di regia? C'è la fila deipretendenti, c'è la fila dei clientes, cisono gli accordi "grigi" di sottogoverno.Liste d'attesa? Pronto Soccorso? Recup?Rsa? Case della Salute? Dopo, dopo, c'ètempo.

giovedì 16 ottobre 2014 pagina 11

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Ambulatori aperti nel weekend, medicinali ottenuti infarmacia senza la ricetta masolo attraverso la “lettura”della tessera sanitaria. Qual-

cosa di nuovo, di commestibile final-mente sembra esserci nella sanità diZingaretti. Il segretario regionale dellaFimmg Bartoletti lascia in eredità alla suaerede (è di questi giorni il passaggio delleconsegne) un lavoro da portare a termine.L’accordo con i medici di medicina gene-rale è stato annunciato con grande pompadai vertici della sanità generale. Applausima piedi per terra. Sarà l’ennesimo effettoannuncio, la gradualità nasconde qualchetrabocchetto. Si comincia per gradi, enon si sa se e quanto si arriverà a regime.Vediamo le novità dell'accordo punto perpunto: Ambulatori aperti nel weekend. Per al-leggerire il carico dei Pronto soccorso, neifine settimana e nei giorni festivi - contra-riamente a quanto avveniva fino ad oggi -sul territorio apriranno ambulatori di me-dicina generale aperti a tutti i cittadinidalle 10 alle 19. Si parte a dicembre daRoma, dove progressivamente apriranno15 strutture tutte in aree pubbliche (fattaeccezione per l'ambulatorio di piazzaIstria), come Asl o Case della salute. Inquel progressivamente c’è tutto, si dice manon si sa se si farà. Siamo in attesa delle48 case della salute promesse e delle mi-gliaia di posti in Rsa. I locali sono pronti,chi paga? I medici sono avvertiti? Non èdetto, e non è detto che siano d’accordo.

Ricette dei farmaci online. Nel Laziosono prodotte 90 milioni di ricette carta-cee, ora inizierà la sperimentazione ditrenta giorni a partire dal primo novem-bre nella Asl di Viterbo e nella Asl RmD(ma solo a Fiumicino) per eliminare laprescrizione scritta delle medicine: il me-dico rilascerà al paziente solo un prome-moria con i dati e il codice fiscale che hainserito nel sistema nazionale. Arrivati infarmacia basterà la lettura della tessera sa-nitaria per avere il farmaco prescritto.Bellissimo. Funzionerà? Sperimentazionedi 30 giorni? Solo a Fiumicino? Da qual-che parte di nasconde la fregatura.

Nuova gestione liste d'attesa con indica-zione priorità in ricette. A partire dalprimo dicembre nelle ricette rosse i me-dici dovranno indicare il quesito diagno-stico e la classe di priorità per consentireuna migliore gestione delle liste d'attesa.Quattro i raggruppamenti: U (urgente)da eseguire entro e non oltre 72 ore; B(breve) entro 10 giorni; D (differibile)entro 30 giorni per le visite ed entro 60per le prestazioni ambulatoriali; P (senzapriorita') prestazione programmata per ipazienti cronici. Sembra semplice a pa-role, nei fatti è cosa di complicazione as-soluta. E alla fine, se il sistema nonfunziona, a valle, può diventare un eser-cizio inutile.Percorsi di cura per pazienti cronici.

Sono 400mila pazienti cronici del Lazio,ora grazie all'accordo i pazienti dovreb-bero essere seguiti dal proprio medico inogni aspetto: visita, prescrizione di far-maci e pacchetti di esami, presidi sanitari.Il medico, quindi, prenota direttamentele analisi che valuta necessarie, il pazientedovrà solo presentarsi il giorno stabilitoper la visita. Il distretto sanitario, poi, in-vierà al medico di medicina generale i re-ferti delle prestazioni tramite mail. Oltreai diabetici, le novità riguardano i pazienti

affetti da patologie bronco-polmonari, dascompenso cardiaco e quelli sottoposti aterapia anti-coagulante.Per il presidente del Lazio, Nicola Zinga-retti, l'accordo firmato dalla Regione coni medici di medicina generale Fimmg,Smi, Snami e Intesa sindacale "è unabomba atomica, che però salva e salveràle vite".Il “sacrificio” dei medici di base ètutto da verificare. I cittadini sono stati il-lusi troppe volte. Meglio valutare a cosefatte.

Laziola delSSanità LazioCRONACHEgiovedì 16 ottobre 2014 pagina 13

Quando questo giornale affronta un pro-blema, quasi sempre il riscontro sul terri-torio è immediato. Così è avvenuto per lequestioni che stanno rendendo la vita dif-ficile alle strutture sanitarie della AslRmF, nel territorio compreso tra Civita-vecchia e il confine con la Provincia di Vi-terbo. Il nuovo piano sanitario regionalevede un’ ulteriore diminuzione di postiletto per quella Asl ( Direttore Generale èGiuseppe Quintavalle),è la più estesa delLazio ma con un rapporto posti letto-po-

polazione residente che è il più basso dellaregione. Lo squilibrio rischia di aumentaredrammaticamente. Per questo motivo ilsindaco di Sacrofano Tommaso Luzzi, cheha anche ricoperto la carica di vicepresi-dente del Consiglio Regionale del Lazio edi componente della Commissione Sanità,ha preso carta e penna e ha scritto a tutti iprimi cittadini del comprensorio per ri-chiedere la convocazione della Conferenzadei sindaci che solleciti un confronto chiarocon la Regione e la Asl di competenza.

I sindaci della Asl RmF difendono il territorio

ZINGARETTI ANNUNCIA LA “BOMBA ATOMICA CHE SALVERÀ TANTE VITE”.PRUDENZAIL CASO

Ambulatori aperti nel week end?Ce l’avevano promesso in tanti

di Giulio Terzi

Dal 14 ottobre 2014 è attivo presso l’OspedaleSandro Pertini un nuovo servizio di triage telefo-nico di mediazione linguistica – interpretariato. Il Servizio offre un valido aiuto agli stranieri eagli immigrati presenti sul territorio della ASLRoma B che si trovano in difficoltà di comunica-zione linguistica e agli operatori che possonomeglio capire i sintomi raccontati e il loro signi-ficato.Il sistema, disponibile 24 ore su 24 – 365 giornisu 365, permette all’operatore di entrare in con-tatto immediatamente con un mediatore lingui-stico/ interprete/consulente professionista

disponibile in quel momento per la lingua richie-sta o per lingua alternativa.Il servizio viene attivato chiamando un numeroverde; il riconoscitore vocale chiederà di pronun-ciare la lingua richiesta per l’interpretariato (trale oltre 100 lingue previste) o di parlare conl’operatore e lo metterà immediatamente in con-tatto il mediatore linguistico/ interprete/con-sulente professionista disponibile in quelmomento per la lingua richiesta o per lingua al-ternativa.Tutte le telefonate e le conversazioni sono regi-strate; è garantita la tutela della privacy.

“Ascoltare e comprendere” al Pertini, nuovo triagetelefonico di mediazione linguistica (100 opzioni)

Dalla direzione Aziendale della Asl diFrosinone riceviamo e volentieri pub-blichiamo.

Nei giorni scorsi gli organi di informa-zione hanno ripreso e rilanciato notiziesulle quali la ASL aveva già dato con-tezza ufficialmente in data 22 settembrescorso. Occorre precisare che i datipresi in esame nello scorso fine setti-mana si riferiscono ad anni precedentied in particolare alla situazione esi-stente a fine 2013.La nuova organizza-zione di percorsi ed azioni – come purela stessa Regione ha chiarito – ha giàdato e sta continuando a dare risultatiche hanno ricondotto l’attività neglistandard previsti dal Ministero. La rior-ganizzazione delle sale operatorie, l’in-cremento di personale e delleperformance integrate ortopedici – ane-stesisti ha richiesto tempi tecnici conevidenti ricadute positive in termini dirisultati. «Nelle fratture di femore degliover 65 – spiega il Dott. Lorenzo Inge-gno, Primario di Ortopedia e Direttoredel Dipartimento di Scienze Chirurgi-che – la comorbilità è un elemento cheritarda l’intervento operatorio e non èrilevabile dai dati in esame. Ciò vuoldire che i diabetici scompensati o chi èaffetto da BPCO (broncopatia cronicoostruttiva) etc., possono essere operatidi frattura di femore solo dopo che lealtre patologie sono state stabilizzate.Detto questo precisiamo che – continuail Dott. Lorenzo Ingegno – la decisaspinta riorganizzatrice della Prof.ssaMastrobuono su tutti gli aspetti deter-minanti alla riuscita (più personale,sala operatoria dedicata con 6 sedutesettimanali, riorganizzazione dei per-corsi dall’ingresso al Pronto Soccorsoall’intervento dell’ortopedico) e lagrande collaborazione/integrazionecon gli anestesisti diretti dalla Dott.ssaSandra Spaziani permette oggi di ope-rare mediamente nelle 48-72 ore». «Già dal secondo semestre di que-st’anno, come pure la Regione ha rile-vato – aggiunge il direttore generaleIsabella Mastrobuono – a Frosinone lasituazione è nettamente migliorata erientrata negli indici delle norme.Grazie anche al forte impulso deglianestesisti e degli ortopedici, che quidesidero ringraziare, in assenza di altrepatologie oggi a Frosinone l’85% deipazienti con fratture di femore vieneoperato entro 48-72 ore ed il restante15% dopo un’attesa media di circa. 5giorni».

Fratture di femore,Asl di Frosinone

in linea con le direttive

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Laziola delSSanità Lazio CRONACHE giovedì 16 ottobre 2014 pagina 14

L'AZIENDA OSPEDALIERA S. GIOVANNI ADDOLORATA E LA GIORNATA MONDIALE DEL 20 OTTOBREL'EVENTO

Specialisti in campo contro l’osteoporosi

Non solo screening di controllo ma anche una sana e corretta alimentazione per contrastare la malattia

di Francesco Vitale

La Casa di Cura Quisisana, punto di riferimento per qualunque esigenza medica, propone per ogni fascia di età pacchetti estivi di screening, interventi e riabilitazione.

QUISISANA LA STAGIONE DELLA SALUTE

La stagione migliore per prenderci cura della nostra salute? L’estate. La città finalmente vivibile, la se-renità di poterci dedicare a noi stessi senza doversi preoccupare di scadenze varie, appuntamenti da rispettare, impegni da onorare. Tutto il tempo lo dedichiamo a noi, attraverso percorsi personalizzati per rimettersi in forma. A proporre questi programmi di salute e benessere è la Clinica Quisisana, polo di eccellenza nella Chirurgia Ge-nerale, Cardiochirurgia, Chirurgia Toracica, Chirurgia Urologica, Chirurgia della mano, Medicina Interna, Ortope-dia, Ostetricia e Ginecologia, Otorinolaringoiatria, Cardiologia clinica ed interventistica, Diagnostica per Imma-gini e Radiologia interventistica, Fisiatria e Riabilitazione. I programmi estivi sono rivolti a tutti, giovani e anziani. Per questi ultimi, in particolare, è previsto un pacchetto che comprende visita medica specialistica internistica (per la valutazione del quadro clinico ed eventuale impostazione diagnostica), visita cardiologica, visita fisiatrica per l’impostazione di programmi adeguati per fascia di età, valutazione nutrizionale e doppia seduta giornaliera di fisioterapia, con il supporto dell’alta esperienza dei terapisti e l’ausilio dei più recenti macchinari in ambito di riabilitazione. Per chi deve sottoporsi a chirurgia ortopedica, è a disposizione un pacchetto completo intervento + riabilitazione, ma è anche possibile procedere alla riabilitazione senza intervento. In effetti, il periodo estivo, vi-sto il “fermo” dell’attività lavorativa, è in molti casi quello ideale per risolvere in maniera definitiva problematiche articolari e tendineo-legamentose. Ma non c’è solo ortopedia. Per tutte le fasce di età sono previsti pacchetti specifici, personalizzati ad hoc per le nostre esigenze: screening vascolare, screening cardiologico, screening dermatologico, screening colon-stomaco, screening mammella-ginecologico, screening prostata, screening ti-roide, screening oculistico, screening otorino, screening fumatori. Insomma, l’estate è davvero la stagione più bella: quella per rimetterci in forma, per proteggere e ritrovare la nostra salute. Ad attenderci troveremo il più alto livello di professionalità, tecnologie diagnostiche e terapeutiche di eccellenza, personale medico e paramedico qualificato. Personalizza il tuo programma medico di soggiorno, intervento e riabilitazione chiamando il numero verde 800.299229. Per maggiori informazioni consultare il sito internet www.clinicaquisisana.it.

CASA DI CURA QUISISANAVia Gian Giacomo Porro, 5

Numero verde 800.299229www.clinicaquisisana.it

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LazioLazioladelSSanità

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Quotidianodi informazioneindipendente

Iscritto al Tribunale di Roma n.437/2009

dall 18/09/2009

P. Iva 11173611002

direttore responsabileGiovanni Tagliapietra

stampaArti grafiche Boccia spa

via Tiberio Claudio Felice, 784131 Salerno

I RISULTATI DI UNA RICERCA CONDOTTA DA LA SAPIENZA E FONDAZIONE S.LUCIA IRCCSLO STUDIO

Laziola delSSanità LazioSANITÀ&RICERCAgiovedì 16 ottobre 2014 pagina 15

La pratica yoga aumenta la capacità e lo stile cognitivi

Yoga e neuroscienze, illink non è diretto e im-mediato ma indubbia-mente c’è. La praticadello yoga, soprattutto

negli individui che raggiungono li-velli elevati di esperienza, sembraessere in grado di plasmare sia ilcorpo che la mente tramite la atti-vità fisica e la meditazione. Una ri-cerca su persone con esperienzaYoga condotta da Università La Sa-pienza e Fondazione Santa LuciaIrccs ha dimostrato come lo stile co-gnitivo, cioè la prospettiva che siprende nell'analizzare una scena, siain diretta relazione con l’inclina-zione dell’uomo verso gli aspetti piùspirituali dell’esistenza misurata daun costrutto psicologico definitoauto-trascendenza. I partecipantiallo studio sono stati selezionatisulla base della loro esperienza conAsthanga yoga, una pratica chemette un accento particolare sulcorpo e le sensazioni che da essoprovengono. L’Ashtanga viene in-fatti praticato in luoghi senza spec-chi così che la corretta esecuzionedelle posizioni (asanas) sia affidatacompletamente alla capacità delpraticante di “sentire” il propriocorpo senza vederlo. La ricerca hacoinvolto 21 praticanti di yoga e un

gruppo di controllo composto dasoggetti senza esperienza in pratichemeditative e/o sportive. L’esercita-zione attraverso la quale è stato mi-surato lo stile cognitivo deipartecipanti ha valutato l’integra-zione di informazioni provenientida diversi sistemi sensoriali come lavista, il sistema vestibolare e la con-sapevolezza della posizione delcorpo nello spazio; durante l’eser-citazione si chiedeva al partecipantedi ruotare un’asta fissata al centro diuna cornice quadrata, fino a por-tarla in posizione verticale. L’espe-rimento è stato condotto in una

stanza buia dove non era possibileaccedere ad alcuna informazione vi-siva, ad esclusione degli stimoli pre-sentati al soggetto.Lo studio ha rivelato che i praticantidi yoga sono assai più accuratiquando si tratta di stimare la verti-calità e che hanno dei punteggi diauto trascendenza più alti rispettoal gruppo di controllo. La scopertapiù interessante riguarda la rela-zione tra lo stile cognitivo utilizzatonella percezione dell’ambiente el’auto-trascendenza; tanto più lepersone sono auto-trascendenti etanto più elaborano l’immagine

di Giulio Terzi

I l 27 ottobre al Teatro Va-scello di Roma andrà inscena “ICARO (Reloaded)”

scritto ed interpretato da Anto-nietta Mollica.Lo spettacolo rappresenta unesempio di quella nuova fron-tiera del processo di cura e ria-bilitazione della personamalata che prende il nome di“Medicina Narrativa”.La narrazione, infatti, vieneidentificata quale strumentofondamentale per acquisire,comprendere e integrare i di-versi punti di vista di quanti in-tervengono nella malattia.

Antonietta, donna in carrieradel Monte dei Paschi di Siena,nel 2006 a soli 34 anni vienecolpita da un ictus che le para-lizza la parte sinistra del corpocostringendola su una sedia arotelle. Dopo un lungo periodo di riabi-litazione, che nel 2009 e 2010l’ha vista ospite presso il dayhospital della Fondazione SantaLucia di Roma, Antonietta ha ri-preso a camminare con “nuoveali”.La manifestazione vedecoinvolto il Comune di Roma, ilMonte dei Paschi di Siena e laFondazione Santa Lucia.

sulla base dei suoi dettagli. E’ im-portante sottolineare che la rela-zione tra stile cognitivo eauto-trascendenza non è stata tro-vata nel gruppo di controllo. Ed èpossibile affermare che chi praticalo yoga mostra una predisposizionea vivere la propria vita a contattocon l’aspetto più spirituale della

propria esistenza. I ricercatorihanno ipotizzato che la relazione traauto trascendenza e stile cognitivosia dovuta ad una particolare capa-cità dei praticanti di yoga di esserepiù a contatto con il proprio corporispetto ai controlli e, per questomotivo, sono in grado di analizzaremeglio le informazioni corporee.

MEDICINA NARRATIVA

“Icaro (reloaded)” al Teatro Vascello

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