Haterz Magazine #5

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Haterz, 1 H A T E R Z S T A Y A N G R Y S T A Y F O O L I S H Cover Story Odiavo i gatti, e anche le persone LIFE tipi da Palestra SOCIAL tutti amano LEGGERE SPECIALE HISTORY Scontro tra titani: TESLA vs. EDISON ... ! # 5

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* NUOVA GRAFICA ! * Magazine Ironico, Cattivissimo, Esperto di stronzi e di come gestirli.

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Haterz, 1

H A T E R Z S T A Y A N G R Y S T A Y F O O L I S H

Cover StoryOdiavo i gatti, e anche le

persone

LIFEtipi da Palestra

SOCIALtutti amano LEGGERE

SPECIALE HISTORYScontro tra titani: TESLA vs. EDISON

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# 5

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Haterz, 3

COLLABORATORI

COLLABORATORI FISSI

A.C. (from 1 to 5)

M.(M).M (from 1 to 4)

A.P. (from 1 to 5)

RUBRICHE

V.V. (HaterzMuzik)

T.O.N (SuppostePerTe)

CONTRIBUTORS

S.S.M

M.L.

F.F.

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sommarioEDITORIALE

(pag. 7)

Introduzione al nuovo numero di Haterz

HATERZ.LIFE(8)

Tipi da Palestradi M.L

HATERZ.BABIEZ(12)

Extreme Babysitting, guida legaledi S.S.M

ODIAVO I GATTI E LE PERSONE(16)

..e poi è arrivato Antares, che odia tutti come me.di A.C.

HATERZ.TREND(22)

Il mistero dei Leggingsdi F.F.

HATERZ.SOCIAL(24)

Tutti Amano Leggere. Proprio Tutti.di A.P.

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sommario

RUBRICHE

HATERZ.MUZIK(pag. 28)

Storie tristi di una persona Medio-Alta ai concerti

di Vidreep

SPECIAL

HATERZ.HISTORY(32)

Scontro tra TITANI: Tesla vs. Edison

di A.C.

HATERZ.SONDAGGIO(38)

Rispondete per il bene del mondo.

CREDITS(39)

Ringraziamenti & Haterz Library

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EDITORIALE

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EDITORIALE

Aperitiv’Haterz.Ora che ho la certezza che proprio nessuno legge questo editoriale posso concedermi un piccolo spazio dove ad ogni numero vi racconterò un dettaglio della mia vita.Ad esempio come quando la madre del mio ragazzo ha cercato di intimorirmi regalandomi una “bolla da bagno” alle rose, che, letteralmente esplodendo nella vasca, ha lasciato residui di rosso sangue e rose putrefatte in quella vasca di orrore. Sto scherzando, non ha cercato di intimorirmi. Ma la bolla putrefatta me l’ha regalata realmente. Oppure ricordo quando ho cominciato ad avere l’ossessione di salvare il salvabile, ovvero quando raccoglievo ogni essere più o meno “conciato male” e mi fissavo sul doverlo guarire. In questo modo ho allevato Bruce, il mio bruco notturno, e un uccellino innominato che il mio ragazzo ha poi affidato a M.M., ma che per il modo in cui era conciato durò solo qualche ora. Che roba triste, parliamo di altro. Detto ciò spero che questo nuovo look abbia portato più interesse nel leggere questo editoriale, come degli appetitosi semi di zucca nella pagina a fianco. Ma no, sicuramente non l’avrete fatto. Che noia. Ad ogni modo ripropongo la questione: se l ’avete letto dateci questa piccola soddis faz ione e scr ivetec i su facebook . Oppure anonimamente su ask. Non so più cosa fare, mi sento inutile come quella che scrive gli editoriali. Hei aspetta.

A.C.

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haterz life

Tipi da Palestra

Se anche voi siete tra quei geniacci che ogni anno nuovo partono convinti facendosi l'iscrizione annuale, per poi andarci due giorni.... Vi sarà utile sapere chi potreste incontrare in questi luoghi di perdizione, luoghi in cui si suda, si urla e ci si stanca senza neanche fare sesso.

Quello nuovo.

Partiamo dal prototipo di persona che potreste essere voi. Quello nuovo si è appena iscritto, è spaesato, non ha idea di cosa siano tutti quei complicati attrezzi, e si affida al trainer come i cristiani si affidano al Papa. È generalmente molto timido, non parla con nessuno, e si sente sempre più grasso (donne) o meno muscoloso (uomini) di chiunque ci sia lì, il che è anche probabile nel 99% dei casi. Ha deciso di cominciare una vita nuova, si è messo a dieta e parte deciso che andrà in palestra TUTTI i giorni. Ci sono nove possibilità su dieci che non lo rivedrete mai più. Ma se resiste, potrebbe diventare....

Il convintissimo.

Questa particolare categoria è tra le più comuni, ed è di prevalenza maschile. Il conv in t i s s imo è gene ra lmen te anche attrezzatissimo: ha la fascia addominale sempre addosso, i guanti senza dita in pelle, spesso porta una fascia o una bandana (non perché serva a qualcosa, ma perché fa brrrruttto.) Al convintissimo interessa solo una cosa : i suoi muscoli. La palestra piena di specchi è il suo paradiso, ovunque si giri può ammirarsi e pensare quanto sia bello e pompato. Il convintissimo però non è maligno, se Quello Nuovo ha bisogno di aiuto, il convintissimo sarà disponibile a spiegargli tutto di tutto. Perchè in effetti, sa tutto di tutto.

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Il rimorchiatore.

Può capitare che spesso le categorie coincidano, e il convintissimo è molte volte anche un rimorchiatore. Questa particolare specie di gym-boy, ciondola spesso intorno alla zona cardio (a prevalenza femminile), passeggiando tra tapis roulant e cyclette, abbordando le povere vittime sudate e stanche. Gira molto anche per gli attrezzi, in realtà non ne sa granché, ma se una donna ci metterà più di 0.1 centesimo di secondo a capire come si regola l'altezza della panca, il rimorchiatore sarà in prima fila per aiutare la donzella. Diffidate donzelle, il rimorchiatore ha fatto del flirt una professione, non vi vuole sposare né vuole conoscere i vostri genitori, ma vorrebbe semplicemente concedervi un allenamento fisico di diverso tipo.

Tarzan.

Forse una delle categorie più odiose. Se non siete tra quelli che in palestra si portano l'mp3 con la musica a tutto volume... Beh, cominciate a farlo. Altrimenti potreste udire urla agonizzanti, come se qualcuno venisse picchiato brutalmente, frustato, squartato e riempito come una tacchino del ringraziamento. Spaventati, potreste girarvi alla ricerca del povero martire che sta subendo tutto questo, ma in realtà troverete lui: il Tarzan. L'urlo dell'uomo della giungla in realtà, non è nemmeno paragonabile alle grida che tira questo idiota patentato. Non ha caratteristiche fisiche definite, potrebbe essere un enorme ammasso di muscoli così come una mezza sega (nel secondo caso, si rende ancora più ridicolo), ma è evidente che i

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Il Giovine Arnold se la tira in pose che esaltano la muscolatura esagerata.

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haterz lifesuoi genitori lo portavano a vedere il tennis da p icco lo , e per qua lche processo psicologico, deve aver associato il movimento alle grida. La soluzione migliore sarebbe quello di togliervi un calzino e ficcarglielo in bocca. Sudato, ovviamente.

La bimbaminkia.

Passiamo ora alle categorie femminili. . . Probabilmente peggiori di quelle maschili. La bimbaminkia ha solitamente dai 13 ai 18 anni. Segno contraddistintivo, è l'abbigliamento decisamente particolare: pantaloni giro- culo con la chiappa che sporge, magliette super attillate o super trasparenti, che mettono in risalto il seno ancora in via di sviluppo. La bimbaminkia è solitamente anoressica, ha un bel fisico, su questo nulla da dire, ma porta i segni tipici dell'adolescenza, capelli grassi e unti, e acne. La bimbaminkia è solita truccarsi per venire in palestra e l'unico attrezzo su cui la vedrete è il tapis roulant, su cui passeggerà per un'ora a velocità minima mentre chiacchera con l'amica (bimbaminkia anche lei) o parla al telefono. Sono tutte convinte del fatto che i 30enni (appartenenti alla categoria dei convintissimi, di solito) siano tutti innamorati di loro, e se la sculettano su e giù per la palestra come se non ci fosse un domani. La loro è tutta apparenza, e al rimorchiatore andrà male, perché nel momento in cui tenterà l'approccio, riceverà sguardi di disgusto e risposte tipo "cioè, ma che vuoi? C ioè t i po c i oè . Boh " . Se ne and rà disorientato, non parlando la loro stessa lingua.

La milfona.

Questa categoria viene molto apprezzata da tutti gli ometti. La milfona è una donna single che viene in palestra tutti i giorni (allenandosi davvero, non come le bimbeminkia). Regala grandi sorrisi ed è molto socievole, e il suo fisico da 45enne sodo e atletico, è il sogno reale di molti uomini.

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haterz lifeHa fascino, charme, e un culo che le bimbeminkia si sognano. Arriva in palestra col tacco 15 e la camicia perché stacca direttamente da lavoro, e la sua passerella fino agli spogliatoi distrae tutti quanti. Conosce chiunque, chiacchera con tutti, ma tra una chiaccherata e l'altra solleva più pesi di quanto un Tarzan-mezzasega potrebbe fare. Insomma, niente di negativo da dire su questa categoria!

I fidanzati-piccioncini.

Chiudiamo in bellezza con questa categoria. I fidanzati hanno deciso di andare in palestra insieme, o magari, se il rimorchiatore ha fatto bene il suo dovere, si sono conosciuti lì. Li vedrete fare TUTTI gli attrezzi INSIEME. Spezziamo una lancia a favore delle coppie normali, che non sono incluse nella categoria.Quelli di cui parliamo sono i fidanzati appiccicosi, che non riescono a staccarsi nemmeno per cinque secondi. Si alterneranno sugli stessi attrezzi, troveranno buona ogni scusa per limonare in giro per la palestra, faranno insieme i pesi, gli addominali, correranno sullo stesso tapis roulant, e lei fingerà di non sapere come si usano gli attrezzi più complicati - nonostante gli sia stato mostrato un centinaio di volte - per far accorrere il ragazzo a spiegarli tutto e avercelo sempre attaccato. Questa categoria odia chiunque. "Ti ha guardato. Lo/la uccido. Non metterti la canottiera, vieni ad agosto con il felpone da sci, nessuno deve vedere le tue forme" e altre regole assurde. Evitateli, ed evitate anche lo sguardo di uno dei due, perchè potreste essere mangiati vivi dall’altro.

di M.L.

Jane Fonda è laMilf delle palestre di aerobica per eccellenza. Le donne di 60 anni perdurano nel comprare ancora quei body anni ’80 nel desiderio di assomigliarle, prima o poi.

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ExtremeBaby-sitting

Piccola guida per le mamme-padrone che vogliono stare alla larga dai guai legali.

Fin da che siamo scesi dagli alberi, le mamme hanno sempre avuto bisogno di sostitute durante i periodi di assenza, per raccogliere in tranquillità le bacche o andare a cena fuori. C’era anche un fiorente periodo in cui queste sostitute si potevano comprare, per averle a disposizione anni interi.

Con il sorgere dei diritti umani e dei sindacalisti, però, la figura della baby-sitter ha iniziato ad essere sempre più protetta.Ecco una piccola guida per non incappare in spiacevoli visite al Tribunale dopo aver trattato con una di loro.

Cose da sapere

Il Sindacato delle Babysitter

Di recentissima fondazione, il Sindacato delle Babysitter cerca di difendere e proteggere le

tate di tutto il mondo. Finora dispone di scarsissimo capitale, anche perché lo stipendio

di una babysitter è piuttosto esiguo. Si è impegnato nello stilare la Dichiarazione dei

Diritti della Tata e della Governante (in breve, DDTG).

Il primo colloquio

Questo momento potrebbe creare grane ad alcune mamme! Nella DDTG è specificato che cercare di raggirare una babysitter sul prezzo o il numero di bambini da accudire è penalmente perseguibile in quanto truffa e rende la mamma da mamma normale a mamma stronza.Se volete pagare meno la tata, non fingete di avere un figlio durante la trattativa del prezzo, perché quando scoprirà che invece sono tre potrebbe denunciarvi! Molte babysitter al giorno d’oggi sono munite di cimici e registratori sulle vesti e non vedono l’ora di mandare in carcere qualche datrice di lavoro.

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haterz babiezUsufruire dei servigi

Essendo le attiviste delle esaltate, hanno s t i l a t o con p r e c i s i o ne una l i s t a d i comportamenti da ritenere sbagliati nei confronti delle babysitter.Tra questi, le principali accuse nei confronti delle mamme-padrone nei Tribunali sono:

- Violazione dell’articolo 1, “La babysitter è una persona vera”

I sindacalisti ci tengono a sottolineare che le babysitter sono persone vere che hanno una vita vera al di fuori dei nostri figli. È ritenuto perseguibile tornare a casa con un ritardo superiore a 40 minuti senza avvisare, richiedere i servizi della babysitter con meno di 24h di anticipo e trattenere la babysitter con chiacchiere inutili per un tempo superiore a 15 minuti una volta finito il suo servizio. «Io sono orgogliosa di averla mandata in galera» racconta C., babysitter di Milano. «Una domenica mattina mi ha chiamato alle 7.30 per chiedere se potevo andare alle 8, perché la bambina aveva la febbre e lei voleva andare in palestra. La giuria ha formulato la sentenza in 4 minuti.»

- La babysitter è soggetta a maltrattamenti

Secondo le ricerche degli attivisti, una tata su tre sarebbe vittima di maltrattamenti da parte dei bambini. Tra questi si evidenzia il mobbing da parte di minori e percosse e/o danni fisici dolosi e/o colposi da parte di minori. Particolare il precedente fissato da R., nel 2011. «Avevo portato il DVD di Jumanji, quei piccoli zotici non l’avevano mai visto. Quando sono andata via l’ho dimenticato là e loro per mesi hanno finto di avermelo restituito. Quando mi sono accorta che era in mezzo ai videogiochi della Wii è scattata la denuncia, è stato considerato lesione della dignità di tata e abuso di pazienza, con aggravante di truffa. La madre ha preso sei mesi.» Quindi mamme, se non volete trovarvi davanti a un giudice, quando tornate a casa dopo una sana giornata di shopping senza figli o un

caffè con l’amante ricordatevi di controllare che la babysitter non presenti tagli, lividi, emorragie, ossa fratturate, segni di violenza psicologica e che invece abbia tutto ciò che è suo: essendo i vostri figli minorenni, la colpa delle loro azioni verrà traslata su di voi.

- La babysitter è scappata

Come conseguenza dei maltrattamenti fisici e/o psicologici, la babysitter può essere portata a l i c e n z i a r s i f o r z a t a m e n t e o spontaneamente. Questa in Tribunale è ritenuta un’aggravante alle percosse o al mobbing. «Mi davano della stupida tutto il tempo» dice in lacrime L., ex-tata di due bambini. «Dicevano anche che ero brutta e non meritavo di curarli. Ogni giorno mi facevano degli scherzi, sgambetti; una volta mi hanno messo dei vermi nella borsa. E si vantavano che nessuna babysitter era mai durata più di un anno, come i prof di Difesa Contro le Arti Oscure. Io sono scappata dopo una settimana. Ma quella maiala della madre ora è dentro.».Ci sono stati casi, però, in cui la babysitter si è procurata dei danni fisici per ottenere il

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risarcimento, altri in cui la tata si è licenziata in circostanze normali ma ha sporto denuncia in seguito. Chiedi consiglio al tuo avvocato!

- Fare la cresta

A causa dell’inflazione e della crisi, tutte noi abbiamo cercato di fare la cresta sullo stipendio della babysitter; questa tuttavia è una delle accuse più diffuse nei confronti delle mamme e ne ha già portate tante al fresco. È considerato Fare la Cresta il mancato pagamento dei quarti d’ora e delle mezzore, il pagamento posticipato alla prossima volta perché “non ho i soldi giusti” o “non ho il resto” ed è al limite della legalità il contratto a ore mensili, dove la babysitter concorda con la mamma quante ore al mese è disposta a fare e riceve un pagamento mensile unico.

Il Telefono Mamma

C’è da dire che le babysitter si sono approfittate spesso e volentieri di queste nuove condizioni; è per questo che per le mamme in difficoltà è nato il Telefono Mamma (111), per aiutarvi con le questioni legali, rispondere ai vostri dubbi, sfogarsi per i comportamenti saccenti delle babysitter e confidarsi con nuove amiche. Il numero è attivo 24/7.

Altre specie protette

Con il sorgere di Sindacato e DDTG, altre minoranze lavorative hanno trovato il coraggio di farsi avanti per i propri diritti. Il Sindacato delle Babysitter ha inoltre formato un’a l leanza e ha aggiornato i l DDTG includendo anche queste nuove specie. Tra esse ricordiamo i Ragazzi delle Ripetizioni e i Petsitter.

Tenete bene a mente che le stesse regole delle tate valgono anche per loro!

di S.S.M

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In questa foto la campagna Benetton ha catturato lo sguardo

che preannuncia l’apocalisse secondo Giovanni.

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ODIAVOI GATTI

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(____POI_è__

__ArrIVAtO__

_’TaReS_)E l’odio è Terminato.

Sara ha sempre odiato i gatti.

Ricordo urla di rabbia e terrore nei loro confronti, addirittura celati da finta indifferenza verso un pelame folto e versetti chiaramente richiedenti coccolame. Ora che ci penso, ricordo una certa indifferenza verso qualsiasi essere vivente, pure le persone.

Abbiamo deciso di contattare Sara e capire dove sia iniziato il suo odio, e dove, di conseguenza, abbia trovato una sua fine.

Eccovi la storia di una persona che odiava gli animaletti. E i gatti. E alcune persone.

Dicci un po’ Sara, ma tu hai sempre odiato i gatti dall’inizio dei tempi?

In realtà quando ero piccola piccola li adoravo, perchè stavo sempre con mia nonna visto che mia mamma lavorava, e lei aveva un cane e un gatto - Argo e Ares, che sono andata a prendere personalmente nel ’93 (avevo 3 anni) e ho portato a casa chiuso nel mio giubbotto, quindi lo consideravo un po’ mio.

E come ti comportavi con lui?

Man mano che arrivavano bambini-parenti nuovi aumentavano gli scherzoni al gatto e io mi prodigavo in sua difesa.Era Grassissimo.Quindi era bellissimo.

E poi...?

Quando morì non mi dissero nulla per due anni, e da quando l’ho scoperto ho del tutto snobbato -e odiato- i gatti. Dei cani invece avevo un po’ paura perchè non avendone mai avuti davvero intorno non sapevo come comportarmi, come accarezzarli, se mi

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avrebbero mangiata, etc. e poi usavano troppo contatto fisico.

Ma non hai più voluto avere un amico peloso?

Ho le prove che per tutta l’adolescenza non li calcolavo nemmeno, ho foto di me a 15/16 anni con in braccio micini bellissimi, e io ho uno sguardo come se tenessi in mano un bicchiere d’acqua. E si sa che a 16 anni i ragazzi odiano l’acqua.Ero senz’anima.

E poi? Cosa ti ha spinto fino a qui?

Poi mia sorella -sì, ho una sorella- è entrata nell’adolescenza a sua volta. Come sapete, ciò che comporta l’adolescenza è anche il bisogno insistente di qualcosa, e la sua richiesta era di avere un gatto.

Lo chiese per 6 lunghi anni, quasi tutti i giorni. Nei restanti giorni, invece, si incazzava. Come tutti gli adolescenti, me compresa.

E vostra madre? ha ceduto?

Mia mamma è turbata dalla cacca degli animali, quindi potevamo tenere solo pesci rossi. Mia mamma era quasi peggio di me, li calcolava meno di niente, come se non sapesse che erano in casa e non sapeva accarezzarli.

Ma ad un certo punto mia sorella ha preso la mamma in fallo, facendo richiesta del mio più volte al giorno per mesi e quasi presentandosi con un cucciolo direttamente.

E avete preso un cucciolo?

Abbiamo saputo che una signora gattara della zona ha trovato una micia che ha partorito

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Hipsta-Gatto.

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nel suo giardino, poi abbiamo visto i cuccioli e a b b i amo c a p i t o c h e sarebbe stato lui. Mia sorella l’ha visto e ha capito, è stato un colpo di fulmine.

E c o m e l ’ a v e t e chiamato?Antares. Per tre motivi:uno, è una stella molto figa;due, è un nome molto figo;tre, è un omaggio al mio Ares.

E Antares? Come si comporta in casa?Da quando è arrivato è cambiato tutto, ora anche se sei da solo in casa hai sempre lu i che t i fa compagnia e ti fa capire che ha bisogno di te. Anche perchè miagola tutto il tempo, ma davvero tutto. Miagola perchè c’è la porta chiusa, ha fame, si annoia, vuole giocare, vuole coccole, non riesce a raggiungere qualcosa...

In realtà i soprammobili sono spariti.

E’ un gatto un po’ wild insomma.

Diciamo selvatico ma nel senso che quando gioca mo rde e g l i a ggua t i spesso non sono per ridere, anzi, finiscono in

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La madredi Sara rigettail suo credo antigattoe finisce a coccolareamorosamente Antares,probabilmente vittima delsuo flusso di Astro-Gatto.

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lacrime e disinfettanti.

Oddio non è proprio il genere di micio coccoloso che ci saremmo aspettati..No, tutt’altro. E’ il gatto giusto per questa famiglia, siamo tutti stronzi. Avrebbe stonato un micio troppo buono.

E ora? Come è cambiato il tuo approccio agli animali?Ora non riesco a resistere se vedo un peloso. Mi ci avvicino con intenzioni coccolose.

L’altro giorno ho visto un documentario su un serial killer e quando raccontava delle vittime a pezzi non facevo una piega, ma quando ha detto che aveva iniziato torturando gli animali stavo per piangere.

O mamma. E a proposito di mamma, La tua come l’ha preso, quindi? Nella pagina precedente ho visto una foto abbastanza esplicativa..Mia mamma adesso lo chiama “il mio bambino” e non ce la fa senza di lui. l’altra sera Tares (lo abbreviamo così) stava dormendo sull’acquario bello pacifico, passa mamma per andare a dormire, lo afferra e chiudendosi in camera annuncia “io mi prendo il gatto, ciao.”

Un po’ come mia mamma, solo che lei fa così con l’iPad.Siamo alla follia, ci contendiamo le sue attenzioni feline, anche se tutte le mattine ci sveglia una alla volta per qualche motivo gattoso a noi sconosciuto.

di A.C

do

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Antares /alfa scorpii/Gatto supergigante rosso, o tabby grigio, della costellazione dello Scorpione. Inizia a brillare il 29 giugno 2013.

Immensa ed Inestimabile opera artistica a cura di A.C.

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haterz trend

IL MISTERO DEI LEGGINGS.

Come tutti voi sapete,

c’erano una volta i famosi collant che

gareggiavano contro i pantacollant.

I collant erano - ma sono tutt’ora - delle calze fini, generalmente trasparenti che si indossano sotto a gonne più o meno lunghe o a maglioni molto lunghi. I pantacollant sono aderenti come i collant ma sono molto più spessi e coprenti e, anche se per pudore anni fa li si indossavano sotto a gonne, al giorno d’oggi si usano generalmente come pantaloni.

Ebbene sì: stiamo parlando dei leggins. Tut t i ques t i ing les i smi per non d i re “pantacollant”. E devo ammettere pure io che “pantacollant” fa un po’ schifo come parola. Dai, è lunga e composta! “P a n t a c o l l a n t”. Che roba è?Ad ogni modo, torniamo a noi. I leggins sono molto comodi, difatti furono introdotti come capo d’abbigliamento per sport quale corsa, cyclette, aerobica e palestra in generale. Poi qualcuno ha avuto la malsana idea di propagandare la moda anche al di fuori di strutture agonistiche. Dico malsana perché, come minimo, assieme allo scontrino dovevano dare in dotazione anche una sorta di bugiardino, delle istruzioni per l’uso , chiamatele come cavolo volete, ma almeno la scritta “usare con cautela” dovevano metterla da qualche parte.

Magari sull’etichetta! “100% elastina... lavare a meno di 60°C.... non stirare... non adatto a ragazze di età inferiore a 20 anni e di peso superiore a 80 chili.” Ecco... invece nulla! Via al libero commercio! Ed ecco che i leggins finiscono nelle mani di qualsivoglia essere bipede.

Voi direte: dove sta il problema?

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haterz trendIl problema sta in questo: non contente del fatto che essendo tessuto elastico ed aderente si vedeva già qualsiasi forma del corpo dalla vita in giù - più o meno piacevole da guardare -, le case di moda hanno partorito da menti contorte l’idea di fondere i classici pantacollant con i cari vecchi collant, generando così una mostruosità: leggins semi-trasparenti.

Perché?!

Ed ecco che insorge il problema conseguente: la salute. Per le ragazze che li indossano, voi dite? No, macchè: Per i poveri cristi che le guardano! Ora i ragazzi tutti brufoli ed ormoni i n s o r g e r a n no f u r i b o nd i e p aona z z i , lamentandosi e dicendo che “oh, se una c’ha un ber culo... io je lo guardo ahò!”... E cosa mi dite delle “donne discretamente in carne” o delle “donne discretamente stagionate” che li indossano? Anche quelle sono un bel vedere?

Andrebbero immediatamente tolti dalla circolazione! O in alternativa sarebbe bello rinchiudere i suddetti brufoloidi ambulanti in stanze buie con un unico schermo che trasmette immagini di.................. culi enormi!

Ma, io dico... un po’ di buon senso no? Un po’ di pudore, o anche solo uno specchio in casa queste ragazze non l ’hanno? L’autocritica in questi casi è fondamentale, ragazze! Protegge voi e chi vi sta intorno!Possibile che non si rendano conto che, no, su di loro quella moda proprio non ci sta? Ogni giorno cammino per strada e incontro come minimo due Peppa Pig sul mio tragitto. Ormai siamo circondati. Non c’è più libertà di guardarsi intorno, di ammirare il paesaggio, che, ecco che spuntano culi grassi, deformati, cadenti e flaccidi... alternati ogni tanto da qualche culo normale che però indossa leggins semi-trasparenti con fantasie del tutto inguardabili - immagini spaziali, rombi mitil color, spirali o fantasie da mal di testa -. È davvero un mistero cosa spinga certune ragazze ad indossare i leggins semi-

trasparenti. Hanno aperto un’inchiesta alla BBC, sono iniziate le indagini al Pentagono, alla NATO (potrebbero essere effetti alieni) e persino a Mistero, nota trasmissione serissima di Italia1. Stanno montando alcuni servizi anche quelli del National Geographic e di Super Quark in cui seguiranno la vita di un tipico esemplare di razza femminile con indosso quella maglina. Insomma, ormai è un caso mondiale.

È un’epidemia? Quanto durerà ancora? È qualcosa di sessualmente trasmissibile? È determinato da fattori genetici? Chi potrà rispondere a tutte queste domande? Eh? Chi mi risponde?! Oh!?!!

E dov’è quella catafottutissima carta igienica che sarebbe dovuta stare lì, incollata al rotolo?? Chi la finisce, poi, deve mettere quella nuova, diamine, quante volte lo devo

ripetere?! Io devo alzarmi da questo cesso, non ho più sangue nelle chiappe!Beh, ora chiedo aiuto sperando ci sia qualche buonanima in casa. Alla prossima gente!

di F.F.

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Tutti Amano Leggere...

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...Ma proprio tutti!

Tutti amano leggere, ma proprio tutti eh! Liste della spesa, manuali di ingegneria gestionale, cartelli stradali, trattato di etica n i comachea , Fab i o Vo l o . . . i n somma , l’importante è leggere, perché così gli altri sapranno che ami la cultura, che non sei un ignorante, tu.

Negli ultimi anni il numero di libri venduti in Italia è risultato in costante aumento, insomma una buona notizia direi, vuol dire che siamo un paese di persone che leggono. Io, solito cinico bastardo, non sono affatto contento. Secondo la mia modesta opinione è più importante cosa si legge, che l’azione in sé. Il fatto di vivere in un paese dove Fabio Volo v iene cons iderato uno scr i t tore talentuoso, dove Moccia invece di essere indagato per pedofilia viene acclamato - il prossimo libero sarà “amore 8” - , dove Benedetta Parodi è un’ottima cuoca di certo non aiuta.

“Tu dici così perché non hai mai letto Fabio Volo, è tutta invidia.” Ebbene, siccome in fondo mi piace farmi del male mi è capitato di sfogliare un suo libro, di leggere addirittura delle pagine, saltandone altre 50, leggerne un’altra e arrivare alla fine -dove ho sentito una morsa sui testicoli che imploravano pietà-.

Dopo avere approfondito le tematiche dei suoi libri....quali amore, amore in un paese in crisi, amore a distanza, amore online, amore di stam***a, posso permettermi di affermare che l’unica cosa che serve per scrivere dei libri del genere non è talento, non sono doti narrative, ma è solamente tempo - e agganci, viva l’Italia. Tempo di mettersi a scrivere boiate del genere dietro ad un computer e qualche potere forte dei circoli romani che decida che valga la pena promuovere il tuo libro. Punto. Fabio volo in una recente intervista: “Non mi è mai capitato di volere qualcosa e di non

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ottenerla”, tipo l ’umiltà, per esempio; riferendosi alla compagna: “La amo, non so quanto durerà ma per il momento è così.”, Massì in fondo hai solo dei figli, si può cambiare figura materna come se fosse un paio di scarpe in base a quando ti stufi di lei. O no?

Lasciatemi dire una cosa perché ci credo fermamente: non puoi parlare di emozioni e situazioni se almeno un minimo non le hai v i s s u t e e s e n o n t i rispecchiano. Non puoi parlare di perdita se non ti ha mai toccato, di depressione se sei la persona più gioiosa e ottimista che conosci, di bullismo se eri il figo della classe, etc.

La mia modesta idea, in cui credo e crederò sempre, è che senza avere toccato sulla propria pel le si perde di sincerità, di emotiv i tà, di profondità e la descrizione non sarà mai tale, bensì un mondo ipotetico, immaginario. Arrivando al caro Fabietto, mi spiace ma non può parlare di amore una persona che riferendosi alla sua vita personale, il pensiero più profondo che riesce a esprimere è ”vediamo se dura”. No. Non si può. Se cambi compagna appena ti stufi, se non ti prendi nemmeno la briga di risolvere dei problemi e provarci almeno per i tuoi figli, per piacere non parlare di amore. Parlami della conversazione col panettiere, della tua infanzia, di cosa hai mangiato a pranzo, ma l’amore, quello lascialo perdere.

Passando oltre al povero umile scrittore talentuoso Fabietto, avete mai provato qualche volta a stare seduti in una libreria - una delle pochissime rimaste, le altre ormai sono state soffocati dai concorrenti in e-commerce - e a osservare i libri che le persone prendono e sfogliano? Non è un

caso che gli scaffali siano pieni di robaccia, perché i lettori quello prendono - non tutti grazie a dio.

Si passa dal reparto di psicologia, con titoli quali : “Tuo figlio è borderline? Curalo in 6 semplici passi”, o “Ravviva la tua vita sessuale, travestiti”, oppure “ So quello che pensi”, con ovvie risoluzioni di problematiche

radicate in 120 pagine - quando va bene -, a reparti di attualità, con titoli quali “Il papa, i r e t t i l i a n i e i l g o v e r n o invisibile”, “i diritti umani violati in Rwanda” (libro a cura di commissari dell’Onu), “Per un’Italia integrata”, “Io ci credo ancora” (autobiografia di un politico), etc. , mi è parso di vedere anche un Bruno Vespa, opera MMXCVIII. Poi passiamo al reparto horror fantasy, in cui tra libri di effettivi scrittori come Tolkien, ne spiccano altri come “Il Mio fidanzato Vampiro”, o “la teenager che amava i lupi”, con ragazzine in crisi ormonale che leggono libri

pseudo erotici e si fanno viaggi mentali.

Insomma, penso di avere stufato abbastanza facendo esempi, il concetto di fondo è che per una persona che prende un libro, ce ne sono altre 10 che comprano una defecata colossale. Mi dispiace ma non posso mettere allo stesso livello un libro fatto per un target specifico e creato apposta per vendere ed illudere a titoli e libri con, permettetemi, due palle così. E non posso nemmeno mettere i diversi lettori allo stesso livello, perché sarebbe come assistere a due persone con una che guarda il Grande Fratello e un’altra che guarda Il monello di Charlie Chaplin e dire che guardano tutti e due la televisione. Non posso, va contro ogni mio principio, contro ogni mia fibra morale. Il prodotto di rimuginamenti intestinali è diverso dalla nutella, non è che se il colore è lo stesso allora è uguale.

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“ per una persona che prende un libro, ce ne sono altre 10 che comprano una defecata

colossale. ”

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Ma veniamo poi ad un’altra anche se piccola categoria di lettori, quelli impegnatissimi che si lanciano su argomenti complessi e non ci capiscono nulla. “Mi piacciono i libri di fisica”, e via con sti mallopponi ricchi di formule nozioni e teorie in aramaico antico, di cui alla fine rimane un qualcosa tipo “forse si può viaggiare nel tempo, penso”. Non voglio dire che nessuno possa capire determinate tipologie di libri, anzi, ma che ci sono persone che per dimostrarsi “acculturate” con gli altri semplicemente esagerano e affrontano tematiche che richiederebbero anni precedenti di studio e nozioni senza avere la competenza necessaria.

Questo vale per fisica come per biologia, filosofia etc.Non è sufficiente leggere un libro di filosofia per capirlo, se esso richiede conoscenze di almeno una trentina di autori di cui si conosce invece solo il nome. Quindi, in sostanza, oltre ad essere importante cosa si legge, è importante il come lo si legge, il “Capire” un testo.

Col passare degli anni ho imparato a diffidare da chi sostiene di amare la lettura, delle ragazze che non avendo nessuna passione specifica dicono “e poi amo leggere”, da chi si improvvisa scrittore nel tempo libero e sostiene di lavorare ad un libro. Secondo la mia visione della letteratura, un testo deve arricchire, anche se scritto con intento di divertire, deve dare qualcosa alla persona, non si tratta solamente di occupare il tempo. E per concludere... Fabio Volo lasciatelo a marcire sugli scaffali!

di A.P

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Storie Tristi di una persona medio-alta ai concerti.

Popolo di genti medio-alta, hobbit, adoratori del tacco

dodici alla Berlusconi: venite a me! Oggi innalzo un grande discorso e

tributo a tutti voi (anzi, noi)

A noi che aspettiamo mesi, divorandoci tra angosce, emozioni e la notte prima del fatidico evento, ci lasciamo andare ad un pianto degno delle migliori soap opere brasiliane per poi arrivare al giorno tanto agognato: il concerto che bramavano da secoli.

MA, ebbene sì, c'è un ma: non si vede un cazzo.

Adesso vi racconto un piccolo aneddoto partendo con una micro-premessa: per guadagnarmi 4 spiccioli in croce smercio volgarmente la mia 'arte' - solitamente report fotografici di concerti, per l'appunto - a delle sventurate webzine.

(Quindi noi saremo fortunati ad averne alcune ndr.)

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I miei report fotografici solitamente racchiudono 100 fotografie di cui 87 di: - mani;- iPhone;- deretani di tipe in groppa a disperati fidanzati (lo fanno per quello, sì, proprio per lo stesso motivo per cui fanno il mezzo cuore con la mano con la tipa di cui sopra).

Ad esempio, la seguente foto è stata tagliata a metà per renderla minimamente artistica. L'altra metà era un summum di corpi umani. L'orrore.

Ormai è una dannazione, è una condanna: se sei alto 1.68 come me, il tuo destino è ammirare le parti distali dell'essere umano o vittima della famosa battuta 'che tempo fa laggiù?' (il tempo che muori, idiota)

Qualche giorno fa ho sentito che è stata eletta la donna con le gambe più lunghe del mondo: 119 centimetri. Lo ripeto 119 CENTIMETRI.

Vi immaginate avere una cosa simile di fronte a voi, piccoli e insulsi esseri normodotati? Come mettere un topo di fronte alla Cappella Sistina.

Nella fattispecie questi personaggi si pongono s i s t ema t i c ame n t e , emp i r i c ame n t e e diabolicamente sempre di fronte a voi e nelle situazioni in cui dovete ammirare qualcosa: in università, quando devi vedere le slides e riesci a contare quanti grani di forfora ha il compagno 2 file davanti a voi, in posta e, nella fattispecie, ad un concerto.

Ragazzi, è la lotta alla sopravvivenza e data la mia esperienza, sia concerti che di altezze in senso lato, anche stavolta vi faccio un bel vademecum al riguardo, nella prossima pagina.

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Alexandra Robertson:

Candidata per la sostituzione della Salerno - Reggio

Calabria

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HOW TO:

1) Se siete 1.50 m e relativamente pigri, portatevi un cavalletto: di quelli che gli americani usano per fare vlog inutili mentre fanno snowboard

2) Piazzateci la vostra fotocamera e riprendete ciò che non riuscite a vedere ad occhio nudo, mal che vada il giorno dopo e in totale relax, ve lo godrete comodamente seduti sul divano per la seconda volta.

3) Portatevi un amico bello spesso, piazzato e particolarmente incazzoso: pestategli un piede e dite che è stato quel brutto soggetto vestito da hipster dietro di voi, sarà un'ottima scusa per usarlo come ariete da sfondamento e portarvi più avanti.

4) Le vecchie. Non in senso di portarvi dietro un'anziana dedita alla vida loca, ma la vecchia inteso il gioco idiota che si faceva da ragazzini: colpire leggermente con il vostro ginocchio l'incavo delle gambe di chi vi sta davanti. KABOOM BITCHES.

5) Fingetevi dello staff del merchandising: farfugliate qualche parola nella lingua della suddetta band, fate vedere il biglietto e dirigetevi con aria impettita verso la sala - poi quando non vi vede nessuno, correte disordinatamente verso le prime file -

6) Cinque parole: c'ho i pugni nelle mani. Fate brutto. Non dico altro.

Stay angry stay foolish!Share Haterz.

Vidreep

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E’ la festa del papà.CONDIVIDETE SELVAGGIAMENTE. F+$,% P- "!.

BravoFigliolo.

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SPECIALEHATERZHISTORYVITE E SCONTRI DEI PIU’ GRANDI HATERZ DELLA STORIA

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SCONTROTRATITANI

TESLAVS.

EDISON

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“Nella mia vita ho conosciuto solo due grandi uomini, uno è lei Mr Edison e l’altro ce lo ha di fronte.”

Immaginate di essere un grande ingegnere, di avere la vostra personale compagnia, di essere discretamente ricco e di considerarvi modestamente uno dei più simpatici e potenti uomini del momento. Immaginate che uno sconosciuto, con un senso dello humor abbastanza particolare e con niente più che uno sporco malloppetto di fogli scritti, cerchi di contattarvi, e senza riuscirci vi scriva una lettera. Nella lettera leggete la frase citata sopra. Come può finire, secondo voi?

La modestia non è una dote che sovente appartiene agli uomini dotati di genio, anche se è capibile perchè essi si sentano il Dio in terra dell’innovazione.

Accadde quindi, in un lontano secolo - alias fine 1800 -, che non ci fu un genio, bensì due. Nello stesso “campo di studi”. Con idee diverse.

Fu la fine.

Non so se avete mai avuto in classe quelle persone molto intelligenti ma fottutamente studiose, quelle che gli dici “hei facciamo una festa..” “Cosa? Ma tra due settimane c’è una prova di ingresso di matematica, io devo studiare”. Ecco.Edison, per intenderci, era così.

Immaginiamo Edison come un rubicondo adolescente poco avvezzo agli scherzi verso di lui, ma molto divertito nel farli agli altri. Edison sarebbe stato un ragazzo da 10 perenne, e se fosse stato un 10- avrebbe pianto fino al giorno successivo, avrebbe fatto annullare la verifica e infine avrebbe simulato un suicidio borderline.Tesla no. Tesla era invece quel ragazzo che un po’ ti fa incazzare. Quello del “non ho studiato nulla”...

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Era veramente Tesla l’uomo che comparve in questa foto? Era

veramente lui la persona che ci provava di brutto con la donzella a fianco? E che portava un grazioso

costumino recante scritto “Swimming Instructor”?

Non si sa.Ma si dice che Edison lo odiasse

anche per questo.Gratuitamente e senza tassi di

interesse.

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... e poi BAM, 10 in faccia. Ma lui non studiava realmente.

Tesla apparteneva a quella fortunata e ristretta categoria di adolescenti dove la media non era poi così alta, ma il genio c’era e ognuno poteva odorarne il passaggio. E temerlo.

Tesla faceva parte di quegli adolescenti come Joyce, della serie:“hey James questa è la tua verifica. 6.”“Solo 6? Ma prof!”“Punto uno: ti ho chiesto un tema, non un libro; punto due: e impara a mettere ‘sta punteggiatura; punto tre: non si capisce niente tesoro mio. Cioè ti do 6 per la fiducia, perchè -in fondo-, forse, non ne sono sicura, ma credo di aver capito cosa volevi dire. O forse no. In ogni caso impara a scrivere, ti prego. Leggere i tuoi temi mi stressa come se lavorassi in miniera. Davvero. Altrimenti devo abbassare i voti, non ce la faccio più” E poi BAM, ti schiaffa un Ulysses sullo scaffale della libreria destinato alle persone che vogliono farsi del male. O a quelle che vogliono uccidere qualcuno lasciando cadere il malloppo di Joyce dal balcone.

Tesla era uguale. All’inizio ogni sua scelta sembrava una profetica... cazzata. Solo Edison pareva aver odorato quell’odore di genio che tanto infastidiva coloro che dovevano faticare e sudare come i comuni mortali per portare a casa una soddisfacente conclusione.E quindi decise di fargli uno scherzone.

Lo scherzone di Edison

Quel gran giocherellone di Edison non si fece mancare l’occasione di mettergliela in quel posto, la famosa lettera. Edison decise di incontrarlo, anche per capire come un Serbo squattrinato avesse deciso di attraversare mezzo mondo in nave per arrivare alla sua porta e fargli una pernacchia.

Tesla lo incontrò e gli spiegò perchè la sua corrente alternata era destinata ad essere di maggiore utilizzo e convenienza della corrente continua che Edison sboffonchiava a destra e manca.In quel momento i sopravvissuti dicono che si sentì un gran boato e si potè vedere dagli occhi di Edison la grande emorragia che aveva colpito -e affondato- il suo cuore.

“Questa corrente non s’ha da farsi.” disse Edison. Non ha futuro, aggiunse in seguito.Ma Tesla aveva speso tutti i suoi risparmi e non aveva capito la sottile ironia con la quale Edison aveva cercato di pararsi i glutei - e gli affari basati su corrente continua - da una sonora schioppettata. Tesla accettò quindi di lavorare per Edison su altre quisquiglie con un sonante compenso da 50.000$, sancito da una stretta di mano che come sapete è rilevante a livello notarile quanto un panino in faccia o un monologo di un sonnambulo.

Ovviamente Tesla non li vide mai.Ovviamente Tesla si arrabbiò.Ovviamente Edison gli disse “TROLLOLOL”, e se ne andò convinto di aver fatto la battuta più simpatica del millennio.

“Lei non capisce l’umorismo americano” gli disse Edison. “Lei è proprio uno stronzo, e le auguro di cadere in una fogna aperta e di diventare un conduttore di merda” pensò Tesla.

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Strictly in da ASS.

Trololol.Tesla Sucks

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La guerra delle correnti

Come tutti i contratti che finiscono male, i rapporti tra Edison e Tesla sfociarono in una vera e propria guerra. Tesla, “ridotto” a mettere da parte i suoi fogli e lavorare come manovale per un anno, convinse Westingouse a comprargli tutti i brevetti e quindi a fondare una nuova compagnia.Tuttavia, i costi per sostenere una cosa simile gravavano notevolmente su sir. Westingouse, se si contavano pure tutte le percentuali che doveva a Tesla.Ma Tesla, da Haterz coi fiocchi, stracciò il contratto che prevedeva percentuali e, guardando Westingouse, gli disse: “Non mi interessa dei soldi. La metta in quel posto ad Edison. E che faccia male, molto male.”

Edison cominciò a sentire difatti discreti dolori al retto, e si accorse di fornire energia per prezzi maggiori, range territoriali inferiori e tante altre cose poco belle.

Tesla, preso bene dalla situazione attuale dei suoi affari e delle sue scoperte, diede il via ad una fase maniacale devastante, e inventava talmente tanta roba che la gente non riusciva a starci dietro e cominciava a chiedersi se tutta quella corrente e campi magnetici annessi non l’avessero fatto andare fuori di melone.Per concludere il tutto, intuì che l’energia potesse essere trasmessa senza fili e cominciò a lavorare su ciò che verrà poi chiamato, appunto, “tesla”. Tesla, però, era probabilmente affetto da deliri maniacali. Non che non fosse assolutamente geniale, ma esagerava un pochetto nelle sue presentazioni e -anche se aveva tutte le carte per farlo- scrisse sul Century Magazine di poter fare un sistema mondiale di trasmissione elettrica senza fili. E qualcuno gli credette.

Ebbe così un ingente finanziamento - mentre Edison rosicava - e cominciò a costruire e ottimizzare questo progetto.Tuttavia, il finanziatore si accorse di non avere ben capito e “sistema globale” per Tesla non coincideva con “portafogli globale”, quindi non c’era possibilità di ciucciare via wireless i liquidi dei consumatori. Il finanziatore se ne andò riluttante all’idea di fare qualcosa per la popolazione e sboffonchiando fece sparire tutte le idee di Tesla e lo gettò nel buio. Tesla fu dipinto come “pazzo” e nessuno ne seppe più nulla, anche se tutt’oggi sfruttiamo sue scoperte basate su risonanza magnetica (TAC, RMN, radar), teoria dell’energia del vuoto quantistico (effetto Casimir) etc.

Cornuto e mazz iato Tes la s i r i t rovò nuovamente a far a cornate con il suo nemico di sempre, ma si sa che quando due tanto si odiano, diventa come se non ci fosse vita di uno senza l’altro. Quindi nel 1915 sia Tesla che Edison vennero candidati al Nobel, e potete immaginare la felicità dei due: uno, scazzato per il continuo paragone con un pazzo squattrinato del vecchio continente; l’altro, scazzato per il paragone con un secchione dogmatico al servizio dei poteri forti e dei finanziatori.Come se non bastasse, dovevano condividerlo.

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Sam Washburn Illustration

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La storia vuole che nessuno dei due, alla fine, ricevette il nobel. Tuttavia a Tesla arrivò, anni dopo, una simpatica onorificenza chiamata “Edison Medal”. Tesla la accettò cosciente che ormai nulla aveva più senso. Si chiuse in una stanza di albergo e aspettò la sua fine cosciente che sebbene egli avesse sempre innalzato la filosofia della scienza come bene per l’umanità libero da lucro, le persone erano troppo stupide per esserne

beneficiarie, in quanto tutti, comunque, volevano sempre lucrare a danno del più debole, di qualsiasi ceto essi facessero parte.Dalla mia vi dico: Imparate da Tesla. Gli Hater possono fermare le vostre ricerche, ma le vostre ricerche devono sempre avere come scopo il Benessere dell’uomo, senza ricami o guadagni, e questo vi porterà comunque nella storia. di A.C.

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un grazie a...

Un grazie ai “soliti stronzi” che ci credono, perchè alla fine Haterz ha vinto per un motivo: si è creata una rete di amici, di relazioni sempre più divertenti e basate sulle sfide (e sfighe) quotidiane. Haterz è bello perchè viene sempre accolto con entusiasmo dalle persone che ci seguono, e sempre di più ci chiedono di poter partecipando scrivendo un po’ per sfogarsi e un po’ nel desiderio -sempre riuscito- di far divertire.

Quindi Grazie.

E non esitate ad inviarci le vostre storie e i vostri strambi avvenimenti.

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