Running Magazine N.5

28
ANNO 1 - NUMERO 5 - 2012 VIBRAM FIVEFINGERS A LONDRA 2012 TRA ATLETI E LIMITED EDITION SHOE COUNT SARDEGNA: TERRA DI SUGGESTIONI, MARE E… TRAIL TO “BE” OR NOT TO “BE”? FOCUS SHOP: OUTDOOR - CUNEO PASSIONE, RINNOVAMENTO, MODERNITÀ LA CLASSIFICA DEI BRAND DI CALZATURE AI PIEDI DEI PARTECIPANTI DI ALCUNE DELLE PIU’ IMPORTANTI COMPETIZIONI ITALIANE. ECCO I DATI DELLA MEZZA MARATONA DI ROMA. TRANSVULCANIA, “QUASI” UN MONDIALE COVER STORY // RUN THE WORLD FOCUS ON TERZA PUNTATA PAGINA 16 PAGINA 10 PAGINE 22-25 PAGINA 8 ALLE PAGINE CENTRALE Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012 - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. [email protected] / www.runningmag.it ESORDIO IN GRANDE STILE PER L’ÉLITE INTERNAZIONALE DELLO SKYRUNNING. IMPRESSIONI, REPORT E INTERVISTE ESCLUSIVE DALLA NOSTRA INVIATA IN SPAGNA. TRA LA PRESENZA DEI TOP RUNNERS MONDIALI E RISPETTIVI TEAM, UNA LOCATION DA FAVOLA E COLPI DI SCENA L’EVENTO - DEFINITO DA ALCUNI “LA GARA DEL SECOLO” - HA CONFERMATO LE ASPETTATIVE. RUNNING MAGAZINE IN TRASFERTA ALLE CANARIE PER SEGUIRE UNA DELLE GARE PIù ATTESE DEGLI ULTIMI ANNI E IL SEMINARIO SUL PASSATO, PRESENTE E FUTURO DELLA DISCIPLINA PARTENDO DALLA TRADIZIONE DEL PAESE DEL SOL LEVANTE, MIZUNO PRESENTA UN’INNOVATIVA CALZATURA. DA UTILIZZARE NEI GIORNI DI RIPOSO, PER TRAINING SPECIFICI O TUTTI I GIORNI PER RINFORZARE LA MUSCOLATURA DELLE GAMBE. VERSO UN’ALTRA EXTRAORDINARY STORY CON VIBRAM IL NUOVO TRAIL RUNNING TEAM PER IL 2012 PAGINA 13 PAGINA 18 PAGINA 20 LA SCARPA DEL MESE ASICS // GEL DS TRAINER 17

description

The b2b monthly publication of the italian and european running maket

Transcript of Running Magazine N.5

Page 1: Running Magazine N.5

ANNO 1 - NUMERO 5 - 2012

Vibram FiVeFingers a Londra 2012 tra atLeti e Limited edition

sHoe CoUnt

sardegna: terra di sUggestioni, mare e… traiL

to “be” or not to “be”?

FoCUs sHop: oUtdoor - CUneopassione, rinnoVamento, modernitÀ

LA CLASSIFICA DEI BRAND DI CALZATURE AI PIEDI DEI PARTECIPANTI DI ALCUNE DELLE PIU’ IMPORTANTI COMPETIZIONI ITALIANE. ECCO I DATI DELLA MEZZA MARATONA DI ROMA.

transVULCania, “QUasi” Un mondiaLe

cover story //

run the world

focus on

terza puntata

pagina 16

pagina 10

pagine 22-25

pagina 8 aLLe pagine CentraLe

Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012 - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.

[email protected] / www.runningmag.it

ESORDIO IN GRANDE STILE PER L’ÉLITE INTERNAZIONALE DELLO SKYRUNNING. IMPRESSIONI, REPORT E INTERVISTE ESCLUSIVE DALLA NOSTRA INVIATA IN SPAGNA. TRA LA PRESENZA DEI TOP RUNNERS MONDIALI E RISPETTIVI TEAM, UNA LOCATION DA FAVOLA E COLPI DI SCENA L’EVENTO - DEFINITO DA ALCUNI “LA GARA DEL SECOLO” - HA CONFERMATO LE ASPETTATIVE.

RUNNING MAGAZINE IN TRASFERTA ALLE CANARIE PER SEGUIRE UNA DELLE GARE PIù ATTESE DEGLI ULTIMI ANNI E IL SEMINARIO SUL PASSATO, PRESENTE E FUTURO DELLA DISCIPLINA

PARTENDO DALLA TRADIZIONE DEL PAESE DEL SOL LEVANTE, MIZUNO PRESENTA UN’INNOVATIVA CALZATURA. DA UTILIZZARE NEI GIORNI DI RIPOSO, PER TRAINING SPECIFICI O TUTTI I GIORNI PER RINFORZARE LA MUSCOLATURA DELLE GAMBE.

Verso Un’aLtra extraordinary story Con Vibram

IL NUOVO TRAIL RUNNING TEAM PER IL 2012 pagina 13

pagina 18

pagina 20

La sCarpa deL meseasiCs // geL ds trainer 17

Page 2: Running Magazine N.5
Page 3: Running Magazine N.5
Page 4: Running Magazine N.5

RUNNING MAGAZINE

MAGGIO 2012

4

di BENEDETTO [email protected]

RUNNING MAGAZINE

MAGGIO 2012

indoor trail: contraddizione in termini o sfida da cogliere?

Alcuni pochi ben informati già lo sapevano da qualche tem-po, ma almeno fino alla fine di maggio tutto è andato avanti quasi in gran segreto. Infatti, con questo editoriale siamo tra i primi a parlarvene. Si tratta di due semplici parole inglesi, or-mai pienamente “adottate” nel vocabolario italiano. Le quali – una volta accostate – sembrerebbero in contraddizione tra loro. Indoor Trail. Ecco l’accattivante espressione coniata per indicare questa “nuova” disciplina. Nuova perché nulla di simile si è mai visto prima. Perlomeno in Italia, ma anche a livello internazionale, se si esclude un piccolo tentativo, per altro riuscito, in Germania. Un progetto che intende portare una delle discipline “regine” del mondo outdoor come il trail – che fa del contatto con la natura incontaminata uno dei suoi valori più importanti – all’interno di un palazzetto. Da qui l’apparente contraddizione e l’inevitabile schiera di persone che storceranno il naso, di puristi del trail che comprensibil-mente grideranno allo “scandalo”.

Che siate comunque favorevoli o contrari, dubbiosi o entu-siasti, segnatevi questa data in agenda: 24 novembre 2012, palazzetto dello sport di Genova. Quel giorno l’Indoor Trail farà il suo esordio ufficiale (sopra il logo dell’evento). Una location che ben si presta a raccogliere questa sfida e che si presenterà già “allestita” di tutto punto. Montagne di terra, sassi e tronchi, conditi da qualche guado, infatti, sono la pi-sta ormai collaudata del Superenduro indoor di moto, che entusiasma da anni 6/8 mila persone assiepate sugli spalti. Proprio il 24 novembre, per quell’occasione, si aprirà, prima con le qualifiche e dopo con le finali, la finestra di tempo di tre ore che ospiterà la gara di trail.

Questa la formula della competizione: i runners, una ses-santina in totale per questa prima edizione, saranno pre-sele-zionati in una dozzina di gare qualificative ben distribuite sull’intero territorio nazionale e partiranno tutti insieme, uo-mini e donne, per una quindicina di giri in un anello di 650

metri circa per un totale di 10 km. Un anello molto duro, da correre subito molto forte perché l’unica regola in aggiunta alle classiche del trail è quella che se si viene doppiati dal primo del proprio sesso, si è eliminati, eccezione fatta per gli ultimi dieci uomini e dieci donne rimaste in gara. Una gara ad eliminazione quindi, con velocità, destrezza e ovviamente resistenza a farla da padrone.

Dietro le quinte del progetto c’è anche un personaggio molto noto a vari runners, grande sportivo, fotografo, instancabile viaggiatore nonché collaboratore di importanti riviste sportive tra le quali anche Runner’s World e – a partire dallo scorso numero – anche di Running Magazine: stiamo parlando di Dino Bonelli, che cura per noi la rubrica “Run The World” (vedi a pagina 18 la seconda puntata). “Prima che sfida spor-tiva, l’Indoor Trail è sicuramente una sfida organizzativa, una sfida nei confronti del nuovo che come si sa è sempre ricco di incognite e si porta dietro un sacco di paure”, afferma Dino. “Ma le sfide arricchiscono le menti e gli ambienti, e per fortuna, agli audaci piacciono ancora. Circa le inevitabili polemiche, non è mai successo che si possano accontentare tutti i gusti. L’importante è che si dia spazio a nuove idee e - in questo caso - visibilità ad uno sport a volte inaccessibile al grande pubblico e ai grandi sponsor”, continua Dino. “Chissà che proprio grazie ad un evento del genere qualche trail di montagna non venga a beneficiare di uno sponsor avvicina-tosi a questo mondo grazie a questa prima prova al coperto”.

Per quel che ci riguarda, sospendiamo il giudizio in attesa dell’evento che seguiremo di persona con curiosità e interesse. Ma già la presenza di Dino – e non lo diciamo certo perché è anche un nostro collaboratore – è una garanzia di competen-za e buona riuscita dell’evento. Inoltre è bene considerare che anche altri sport nella loro versione indoor hanno suscitato all’inizio diffidenza e polemiche, per poi essere invece apprez-zati dal pubblico, sempre più seguiti dagli atleti, contesi dagli

sponsor e magari adottati dagli enti locali che hanno dato disponibilità e congrui contributi alla realizzazione di eventi o alla costruzione di strutture per la pratica indoor. L’arram-picata è forse l’esempio più eclatante e diffuso, ma non di-mentichiamoci di sci, motocross o addirittura surf e windsurf rinchiusi, questi ultimi, in mega piscine. “È ovvio che tra lo sport praticato in natura e quello volutamente rinchiuso tra quattro mura, per grandi che esse siano, la differenza sarà sempre notevole, specie nel contorno coreografico”, conclude Dino. “Ma è proprio in un contorno diverso, meno paesag-gistico, ma con un folto pubblico altrimenti assente, che va cercata la bellezza di un evento indoor. Il gareggiare in un arena con migliaia di occhi puntati addosso può e sarà sempre un valore aggiunto. Un valore che ben conoscono gli sponsor e i media, tutti molto interessati e partecipi”.

EditoreSport Press Srl

Presidente: DANIELE DE NEGRIDirettore responsabile: ANGELO FRIGERIODirettore editoriale: RICCARDO COLLETTI

Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) - Tel. 0362.600469 - Fax 0362.600616

Email: [email protected]: www.outdoormag.it

Stampa: Ingraph - Seregno (MB)

Redazione USA: DNF Media, Inc1956 Bohannon Drive - Santa Clara, CA 95050

Tel: 001.408.261.8809 - Email: [email protected] Website: www.outdoorusa.net

Anno 1 - N.5 - 2012Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.38 del 20 gennaio 2012.

Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI - Una copia 1.00 euro.

L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003,

i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a:Edizioni Turbo S.r.l. - Responsabile dati: Riccardo Colletti.

Questo numero è stato chiuso in redazione il 25 maggio 2012

Page 5: Running Magazine N.5
Page 6: Running Magazine N.5

6

news

newton running riceve il premio umanitario da trickle Up

// Trickle Up è un’organizzazione che si impe-gna a sostenere le piccole attività nelle zone più indigenti del mondo. Nel 2012 ha riconosciuto un importante premio all’impresa Newton Run-ning, in virtù dell’importante contributo che ormai da diversi anni la vede protagonista in iniziative per migliorare le condizioni dei paesi poveri. È dal 2008 infatti che profonde signifi-cative risorse a favore del progetto di Trickle Up. Alla serata di Gala tenutasi a New York lo scorso aprile, è stato il ceo dell’azienda Jerry Lee a rice-vere il Glen and Mildred Robbins Leet Humani-tarian Award. Newton Running è nata nel 2007, grazie una collaborazione tra Danny Abshire e, appunto, Lee. Nel 2009, sua moglie Donna e la figlia Wendy, ora Director of Social Respon-sibility dell’attività, hanno attraversato i territori guatemaltesi devastati dalla guerra, per essere te-stimoni dell’impegno di Trickle Up.

anche una 10K per i 100 annidi milano marittima

asics europe cresce ed espande la sua catena monomarca// Nell’arco dell’ultimo anno fiscale chiusosi

il 31 marzo scorso, Asics Europe ha annunciato un aumento del 15,3%, se si esclude l’acquisi-zione di Haglöfs. In particolare, se si considera-no i segmenti calzature e abbigliamento per il running, la crescita ha raggiunto rispettivamen-te il 22 e il 26%. Fra i risultati fatti segnare dal brand, si segnala anche l’aumento del 50% per le entrate provenienti dai suoi negozi mono-marca, di cui circa il 40% di vendite appartiene al settore apparel. Dato significativo questo, av-valorato dall’imminente inaugurazione di due innovativi punti vendita in Spagna. Madrid e Barcellona sono infatti le location prescelte per proseguire il progetto (avviato ad Amsterdam lo scorso anno) di aprire una moderna cate-na di flagship store, specializzata in ricerche e servizi high tech relativi al mondo della corsa. All’interno, è installato il Running Lab, strut-tura che vanta il più alto livello di analisi nel settore della bio-meccanica nuovi punti vendita monomarca. Un ulteriore elemento degno di nota è costituito dall’Asics Foot ID, sviluppato dall’Istituto di Sport Science del brand a Kobe: una concezione innovativa che consente di ese-guire uno studio specifico sulle caratteristiche del piede dell’atleta e sul suo stile di corsa.

// Un appuntamento per radunare una grande affluenza di pubblico in occasione del centenario di Milano Marittima: questa è la Running In (10 giugno). Tutti possono partecipare. La manifesta-zione podistica romagnola è nata per coinvolgere gli appassionati di ogni genere, dagli amatori agli esperti, ma è prima di tutto un evento rivolto al grande pubblico. Proprio per consentire un’am-pia affluenza, il regolamento prevede due diffe-renti livelli di partecipazione: una gara “compe-titiva”, con tempo registrato e classifica finale, e una “non competitiva”. Il percorso cittadino si articola per 10,7 Km attraverso i luoghi simbolo

del posto. I runner po-tranno così affrontare un percorso esclusivo e affascinante, tra siti celebri e suggestivi: dalle spiagge e gli sta-bilimenti balneari, alla rigogliosa pineta, fino alle eleganti stra-de del centro. Il trac-ciato regolare e senza dislivelli problematici

vedrà sfilare tutte le classi di amanti della corsa, dal cittadino comune, alle famiglie, agli atleti professionisti. Non da ultimo, l’occasione sarà un momento di aggregazione rivolto anche ai disabili, grazie al patrocinio del Comitato Italia-no Paralimpico (Cip) e della Fispes (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali). Nei pressi della location adibita a partenza e traguar-do, verrà allestito il village, con aree di gestione accoglienza, ristoro e ospitalità dei partner, oltre al baby-parking con attrezzatura personale quali-ficato. Main sponsor: Volvo Lineablù. Sponsor tecnici: Technogym, Happiness, Coca Cola HBC Italia, Italiana Assicurazioni Guardigli Assicura.www.runningin.info

alla Centrale di milano il più grande nike store d’italia, Con Una sUperFiCie di 615 metri QUadrati// Sarà il più grande in Italia. Il nuovo sto-re aperto da Nike all’interno della Stazione Centrale di Milano si avvia a diventare un punto di riferimento per tutti gli sportivi. In un’area che si estende su 615 metri quadrati di superficie, si potranno acquistare i pro-

dotti del brand americano, suddivisi per di-sciplina. Fra gli scompartimenti del negozio, sarà disponibile un’ampia scelta di articoli di abbigliamento, calzature e accessori per running, training, football, basket, tennis e linee sportswear. Un elemento di richiamo

esclusivo del punto vendita sarà inoltre co-stituito dalla possibilità di personalizzare i propri capi facendovi ricamare il proprio nome, un simbolo o un iD. Per finire, in una sezione dedicata, i clienti potranno accedere una postazione Nike +.

elisabetta Canalis testimonial del CrossFit

// Il CrossFit è ormai un fenomeno di diffu-sione planetaria. Ed è proprio il caso di dirlo: è un’attività che accontenta tutti. Ideato per appassionati di ogni età a tutti i livelli di prepa-razione, sempre più spesso si sente parlare della nuova disciplina sponsorizzata soprattutto da Reebok. Proprio quando si chiude a Milano il Seven Park Tour, che ha portato in giro per l’Ita-lia il box per training specifico, dall’altra parte del mondo, in California, incomincia il viaggio di una nota showgirl nostrana, alla prova con gli esperti. È Elisabetta Canalis, seguace affe-zionata di CrossFit, che può sperimentare a pochi passi dalla sua abitazione a Los An-geles, nella palestra Dog Town. Ai piedi, immancabilmente, un paio di RealFlex, diventate ormai le scarpe ufficiali per questo tipo di alle-namenti. Approdata nuovamente in Italia, in occasione della fiera Rimini Wellness, è stata la special guest allo stand di 550 metri quadrati, interamente dedi-cato ai CrossFitter e a tutti i curiosi. All’interno dell’esposizione, è stata allestita la palestra in cui, grazie ai migliori trainer internazionali cer-tificati, è stato possibile praticare gli allenamenti specifici, Workout of the Day (Wod) a tutti i li-velli (intro, entusiasta e audace).

Cardio o non cardio, questo è il dilemma...// Nei mesi scorsi, alcune delle domande più ricorrenti sul nostro sito recitavano:

“Quale cardiofrequenzimetro mi consigliate? Quali funzioni deve avere? Di che marca lo compro?” Qui si aprono orizzonti sconfinati.

Se infatti qualcuno dice che il cardiofrequenzimetro è essenziale per una corretta gestione dello sforzo e dell’allenamento, è altrettanto vero che per fare semplicemente del sano movimento con poco sforzo, magari per godersi una piacevole giornata di sole, l’utilizzo di questo strumento è superfluo e anzi rischia di diventare un assillo inutile durante la corsa.

Pertanto, il nostro consiglio principale è sempre stato di decidere quale tipo di attività si andrà a fare, oltre che valutare la frequenza e l’impegno che verranno profusi... Altrimenti si “corre” seriamente il rischio di spendere cifre comunque importanti senza una ragione logica. In ogni caso, la scelta del computer da polso deve essere basata sulle funzioni che esso svolge e che andremo in effetti a usare. È inutile (e sconveniente) acquistare l’ultimo e più potente, spendendo anche 300/400 euro, se lo usiamo per correre attorno a casa. Se poi vogliamo fare i fighi, allora è un altro discorso... Non siamo più runlovers, ma fashion lovers...

Damiano Menegon / www.runlovers.it

Visto da

Page 7: Running Magazine N.5

RUNNING MAGAZINE

MAGGIO 2012

7

// Sport e tecnologia: sempre più spesso vengo-no promossi progetti e iniziative, che si propongo-no di trovare nuovi modi per coniugare al meglio queste due anime in una singola espressione. Per questo la locandina del Sirmione Award 2012 recita il claim “Nuota pedala, corri e… scatta”. Il concorso, giunto alla terza edizione, vedrà impe-gnati gli amanti della fotografia e di audiovisivi all’opera durante la celebrazione del Garmin TriO (30 giugno). Gli obiettivi saranno puntati sui circa 500 atleti che competeranno alla gara di triathlon sulla distanza olimpica: 1.500 m di nuoto, 40 Km di ciclismo e 10.000 m di corsa a piedi. L’occasio-ne darà grande risalto ai numerosi spunti che può offrire una cornice come la località gardesana. Il termine ultimo per partecipare è fissato per il 31 luglio. L’iscrizione è gratuita e aperta a tutti. I vincitori verranno premiati in concomitanza con la manifestazione “Una notte per Sirmione”, che si terrà alla fine di agosto: in palio, un week end

per due persone nella cittadina sul Lago di Garda. A seguire, anche sui social network verrà offerta una nuova opportunità per un soggiorno in un hotel locale. Le migliori presentazioni saranno se-lezionate da una giuria e pubblicate sulla pagina ufficiale di Facebook del Comune, dove entro il 30 ottobre i naviganti della rete potranno scegliere la loro fotografia preferita.

www.sirmionebs.it

Corsa e scatti (fotografici) a sirmione per il garmin trio

il tor des géants ora è anche un libro

“anche gli atleti meditano… seppur di corsa”

// Edito da Sime Books, esce ad aprile il libro Tor des Géants. Più che un reso-conto sulla competizione valdostana, è un vero e proprio racconto di quella che è da considerarsi un’impresa per pochi. O, per citare le parole dell’autrice Pao-la Pignatelli, un percorso “per” giganti, “fra” giganti. La giornalista e scrittrice di origini genovesi è grande appassionata e praticante di sport. Tra le sue esperienze più memorabili, ha corso la 100 Km nel Sahara. Il testo di Sime Books è arricchi-to dal racconto fotografico di Stefano

Torrione, vincitore del premio Panora-ma European Kodak Award nel 1994, e dalle illustrazioni di Monica Parussolo, disegnatrice specia-lizzata in Pedagogia dell’Arte. La compe-tizione di endurance trail è in attesa di

aprire i battenti della sua terza edizione, che si terrà fra il 9 e il 16 settembre pros-simi. Nonostante la sua “giovane età” per gli appassionati si tratta di una sfi-da da considerare alla stregua di una vera e propria leggenda. Il circuito è tracciato su un percorso che abbraccia tutta la Valle d’Aosta e si snoda sui cri-nali dei monti più impervi della regio-ne, dal Monte Bianco al Monte Rosa, dal Gran Paradiso al Cervino. Chi si cimenta in tale impresa dovrà dimo-strare di avere una forza interiore fuori dal comune e grandi capacità di sop-portazione. Tor des Géants: espressio-ne in dialetto patois che ben presenta l’unicità di questa prova. Pagine: 240. Prezzo al pubblico: 38 euro.

//Presso la Sala Avorio del Salone del Li-bro di Torino, lo scorso 13 maggio è sta-to presentato il saggio dal titolo ”Anche gli atleti meditano… seppur di corsa”. Il testo, pubblicato da Edizioni Mediterra-nee – Gianni Canonico, è frutto di un lavoro a più voci coordinato da Cristina Savoldi. Si tratta di un’opera centrata sul senso della corsa, sul rapporto tra

corpo e mente, sul su-peramento del limite, nello sport come nella vita. Con la prefazione di Giacomo Leone, il libro è caratterizzato da una narrazione per aneddoti, distaccata e riflessiva. Autori delle storie sono Cristina Savoldi Bellavitis, Se-lene Calloni Williams,

Andrea Re e Maurizio Dallocchio. Il Comitato Italiano Paraolimpico della Lombardia è partner del progetto per la solidarietà: l’intera somma dei proventi verrà distribuita alle Federazioni Para-limpiche. Prezzo al pubblico: 15 euro. Pagine: 140.

edit

oria

//

// Skechers ha accettato la proposta di versa-mento di 45 milioni di dollari, per porre fine ai continui reclami da parte di consumatori statunitensi che reputano ingannevole la pub-blicità relativa alle calzature tonificanti Shape-Up. L’azienda si dice comunque in disaccordo con le accuse di cattiva condotta e afferma di essersi accordata per questo pagamento per evitare dilungazioni legali. Skechers potrà così continuare a pubblicizzare il fatto che, indos-sando calzature come le sue Shape-Up si può aumentare l’attivazione muscolare e il consumo di calorie, oltre a migliorare la postura e a ridur-re il carico sulla schiena. In ogni caso l’azienda non potrà modificare il risultato di test, studi o ricerche riferiti a scarpe tonificanti. L’accordo è stato firmato circa 8 mesi dopo che Reebok ha accettato di pagare una multa di 25 milioni per i reclami riferiti alle sue scarpe EasyTone.

Una multa da 45 milioni per skechers

Page 8: Running Magazine N.5

8

news

// Il capo intimo è la seconda pelle dell’atleta. Chi pratica sport sa quanto sia importante indossare un abbigliamento tecnico adeguato, che accompagni i suoi mo-vimenti senza costrin-gere il corpo. Per otti-mizzare le performance dei propri prodotti, Sixs realizza le sue collezio-ni utilizzando Dryarn all’interno del suo pun-to tessile brevettato, esaltandone le caratte-ristiche e unendo alla tecnologia del materia-le quella della partico-lare tessitura. Il risul-tato è un capo tecnico altamente performante, adatto a mantenere alte prestazioni anche a fronte delle frequenti variazioni di tem-peratura e di un’abbondante sudorazione da parte dell’atleta. Vestibilità controllata e idrorepellenza sono garantite dalla micro-

fibra, efficace nell’espellere l’umidità e ga-rantire comfort assoluto, mentre grazie alla elevata capacità d’isolamento termico del

tessuto, il fisico viene pro-tetto dal freddo e dal caldo. L’abbigliamento Sixs Origi-nal Carbon Wear è al 100% Made in Italy. È inoltre re-alizzato con una particola-re tecnica produttiva bre-vettata dall’azienda, che permette di realizzare un punto in macchina unendo carbonio e Dryarn con ela-stomero, per un’aderenza alla pelle senza precedenti. Tra gli atleti che impiega-no i capi Sixs durante la loro attività figurano i ci-clisti Stefano Garzelli con

l’Acqua&Sapone Team, Dorina Vaccaroni, Alexis Vuillermoz e i motociclisti Marco Melandri, Alex De Angelis e Alex Salvini.

www.sixs.biz

// Vibram FiveFingers è attivamente coinvolta per supportare alcuni atleti italiani nelle loro quo-tidiane attività di allenamento in vista delle Olim-piadi di Londra. Tra gli sportivi che usano le FiveFingers anche la velocista e ostacolista Marzia Caravelli (in foto). Nel 2010 è stata campionessa italiana nei 60 e 100 metri ostacoli e nel 2011 ha confermato il suo tito-lo nei 100 metri ostacoli e nei 200 metri. Nel 2011 si è piazza-ta terza ai Campionati Europei di atletica a squadre svoltisi a Stoccolma. Il suo miglior tempo sui 100 metri ostacoli, stabilito nel luglio 2011, è di 13” 01. Marzia si è inoltre qualificata per i prossimi Campionati Europei di atletica che si terranno ad Helsinki (Finlandia) dal 27 giugno al 1° luglio 2012. Marzia ha così commentato questo momento preolimpico: “Ri-

pongo totale fiducia nel mio allenatore Marcello Ambrogi e ringrazio in particolar modo Vibram, mio sponsor ufficiale, che ha fortemente creduto

in me e nel mio sogno olim-pico. Grazie a questa azienda ho potuto ridurre una parte dei miei impegni lavorativi in favore di quelli sportivi, che culmineranno con la convo-cazione per Londra 2012. La fiducia e la vicinanza offerta da Vibram è fonte di serenità e di stimoli, così come lo sono

stati l’idea e la possibilità di far parte del progetto Vibram FiveFingers legato all’allenamento multi-sport, alla corsa e all’atletica leggera”. Sempre in previsione delle Olimpiadi il brand lancia anche una limited edition internazionale: 4 FiveFingers “vestite” con la bandiera di Italia, Gran Bretagna, Australia e Danimarca.

sixs sceglie dryarn per original Carbon Wear

eso sport insieme ad avon running: a milano con un team di 100 donne

// Ancora una volta Eso Sport ha dimostrato di essere un marchio costantemente impegnato in iniziative benefiche. Il servizio che si occupa del riciclo ecologico di scarpe da corsa e da ginnastica usa-te, promosso dall’azienda Eso Srl (sede a Opera, MI), era presente all’ultima tappa dell’Avon Running 2012. L’appuntamento per tut-ti è stato dato a Milano il 20 maggio scorso, dove ha presenziato in qualità di sponsor principale e ha fatto partecipare alla corsa un proprio team “a quote rosa” che ha coinvolto 100 donne. Al via erano presenti in totale quasi 10.000 iscritte (fra cui due nostre inviate): grandi numeri delle adesioni che fanno il paio con quelli degli incassi, interamente devoluti alla Fondazione Istituto Euro-peo di Oncologia. Questo grande successo dell’epilogo meneghino ha decretato un risultato da record per l’intera rassegna 2012, che ha visto un totale di quasi 16.000 partecipazioni se si sommano tutti e quattro gli appuntamenti. Nelle giornate di sabato e domeni-ca, a margine della competizione benefica, è stato inoltre possibile presentarsi allo stand dell’azienda all’interno del village, allestito

in Piazza del Cannone. Qui si è reso disponibile il personale ad-detto per ricevere chi avesse voluto consegnare le proprie scarpe dismesse. Eso Sport ha approfittato dell’occasione per concludere con GoGreen Onlus (di cui Eso è partner ufficiale) una raccolta fondi per donare una Casa agli orfani cambogiani. Recentemente nominato presidente di GoGreen Onlus, Nicolas Meletiou, già ma-naging director di Eso Srl, si impegnerà in prima persona a fornire aiuti sul territorio nei contesti di maggior necessità.

www.esosport.it

agF enterprises lancia i primi aminoacidi orosolubili

// Grande novità firmata AGF Enterprises, azienda nota per il brand di integratori Fast & Up. “Mentre i gel prevengono solo il calo gli-cemico” afferma Giandomenico Foletto, “da anni abbiamo appurato i benefici degli ami-noacidi durante le performance sportive (ove possibile) per sostenere la struttura muscolo-scheletrica e prevenire i crampi. Oggi presen-tiamo Shot Detox, la prima formulazione ami-noacidica orosolubile da assumere senz’acqua, ideale per i podisti che non impiegano borrac-ce per correre più leggeri”. Il prodotto è già uti-lizzato da noti atleti, come il runner Antonio Armuzzi (nella foto sopra) o i triatleti Massimo e An-drea De Ponti.

INFO: AGF Enterprises335 [email protected]

akkua sceglie noene per la sua linea barefoot r’evolution

// Akkua, azienda bresciana specializzata nella creazione di calze tecniche sportive rivo-luzionarie, si avvicina al mondo barefoot con le calzature R’Evolution. Per questa nuova linea e per garantire le migliori perfor-mance, Akkua ha scelto come partner l’elastomero Noene che già a 1 mm è suf-ficientemente spesso per neutralizzare il ritorno delle onde shock occasionali do-vute all’interazione piedi scarpe/suolo. Offre infatti una pro-tezione tra il 94% e il 99% contro tali onde. Poiché è sottile e fermo, può essere usato con qualunque tipo di scarpa senza cambiare la misura e senza portare instabilità biomeccani-ca indesiderata. Con le calzature R’Evolution la pianta del piede si libera della suola tradi-zionale rispettando perfettamente la fisiologia dell’uomo e del suo modo di camminare. I nuovi modelli R’Evolution sono stati esposti a Rimini Wellness dal 10 al 13 maggio.www.akkuaworld.com

Vibram FiveFingers a Londra 2012 tra atleti e limited edition x bionic riceve il plus x award a Colonia// X-Bionic si conferma uno dei marchi più inno-vativi e ancora una volta la qualità dei suoi prodot-ti viene celebrata e riconosciuta in occasione di importanti premi internazionali. Il Plus X Award è un riconoscimento assegnato alle migliori tecno-logie innovative, prodotti per sport e lifestyle e ma-nufatti di prestigio. È la quarta volta consecutiva, in particolare, che il mar-chio, specializzato in ab-bigliamento compressivo ad alto tasso tecnologico di varie discipline spor-tive (tra le quali outdoor, running, sci e bike), si aggiudica una menzione d’onore nel settore appa-rel. Fra gli altri 25 brand premiati alla cerimonia di Colonia dello scorso 10 maggio, si segnalano Elan per la categoria attrezzatura sportiva e Adidas Porsche Design per le calzature.

basilicata Coast to Coast,l’impresa del team soul running

// Dal Tirreno allo Ionio, da percorrere di corsa 220 km, attraverso una regione poco co-nosciuta ma per certi versi sorprendente come la Basilicata. Questo il progetto “Basilicata Coast to Coast by run” concluso dal team di Soul Run-ning (magazine dedicato alla corsa off-road). A metterla a segno è stato Davide Orlandi, partito dalla spiaggia tirrenica di Maratea e giunto dopo 4 giorni su quella Jonica di Policoro. Rammari-co per Andrea Pizzi, che a causa di problemi a un ginocchio ha accompagnato Davide per un centinaio di chilometri. Il percorso ha attraver-sato alcuni territori bellissimi ma anche impervi, con picchi sopra i 1.200 metri di altitudine. Ma l’ostacolo più duro sono state le basse tempera-ture e i rovesciamenti temporali: spesso si è scesi sotto gli 8° e le raffiche di maestrale hanno rag-giunto gli 80 Km/h. I testimoni di questo viaggio sono stati un filmer, un fotografo, un driver e una giornalista. Molti sono stati i follower che hanno seguito in diretta la corsa alla pagina Face-book di Soul Running, mentre sabato 2 giugno verrà presentato un cortometraggio sull’evento, in occasione dell’Orobie Vertical 2012. Grande partecipazione anche da parte dei servizi locali, tra cui l’APTe le pro loco seguite dai tanti gio-vani entusiasti. Un’iniziativa resa possibile grazie al supporto di Andrea Festa dell’Atp Basilicata e dagli sponsor tecnici: Mitsubishi, Garmin, Scott, Agisko, Adidas, Buff, Raidlight, Compex.

Page 9: Running Magazine N.5

9

RUNNING MAGAZINE

MAGGIO 2012

Wahoo Fitness premiata come miglior tecnologia in germania

Wolverine acquisisce il gruppo pLg, saucony compresa

tris di tappe per il the north Face Footwear tour 2012

// Sono più di nove anni che Initiative Mittelstand premia le migliori innovazioni tecnologi-che, create da compagnie e pic-cole e medie imprese su suolo tedesco. Anche per questa edizio-ne, la commissione, composta da più di 100 esperti, ha effettuato un’indagine approfondita su una selezione di circa 2.500 candidati. Il riconoscimento “Best of 2012 – Innovationspreis IT” è stato at-tribuito alla fascia per misurare la

frequenza cardiaca Wahoo Fitness BlueHR. La novità distribuita da NC-17 ha suscitato l’approvazio-ne della giuria per la caratteristica idea che consente di con-vertire un semplice ap-parecchio iPhone in un vero e proprio computer di allenamento: per mez-zo di alcune applicazioni

specifiche, è possibile trasferire i dati rilevati dalla cintura Wahoo Fitness e monitorare i riscontri del proprio battito durante l’atti-

vità fisica, senza l’aggiunta di un adattatore. Da due anni il prodotto è in commercio in Germania e tutta Europa.

Distribuito da: Soft Team Srl [email protected]

// Il gruppo internazionale Wol-verine World Wide ha acquisito la licenza di Collective Brands’ Performance + Lifestyle Group (PLG), per 1,23 miliardi di dol-lari. Questa manovra consentirà in definitiva di assumere il con-trollo delle vendite e delle operazioni di mercato di Sperry Top-Sider, Sau-cony, Stride Rite e Keds, brand affiliati al gruppo in oggetto. L’azione assume un rilievo an-cor pià significativo all’interno di Wolverine, se si considera che fanno già parte del suo portafo-glio brand come Merrell, Hush Puppies, Wolverine, Sebago e

Caterpillar Footwear. L’acquisi-zione di Saucony, in particolare, grazie alla leadership consolida-ta nel segmento delle calzature sportive, contribuisce ad amplia-re anche le possibilità di mercato di Merrell nei settori running,

training, trail, minimalistic e bare-foot. Ad accomunare i brand del gruppo PLG è il dna autentico dei propri prodotti, un impor-tante seguito presso il pubblico all’interno di una rete di mercato eterogenea, oltre a ottime oppor-

tunità di espandere la propria attività. Sono questi attributi, in linea con la strategia della società Wolverine, ad aver condotto ver-so il buon esito dell’importante operazione. Blake W. Krueger, presidente e ceo dell’azienda, ha

commentato compiaciuto l’ac-quisizione dei marchi:

“Negli ultimi anni hanno tutti consegui-

to una crescita considerevole delle vendite. Siamo soddisfat-ti di accogliere l’intera squadra PLG nella famiglia di Wolverine e siamo ansiosi di unire le forze per continuare a svilupparne ca-ratteri e punti di forza”.

// The North Face invita tutti gli appassionati del trekking e del trail running a scoprire la nuova collezione di calzature PE 2012 in occasione del Footwear Tour 2012. La rassegna, partita il 18 maggio nel punto vendita Campione di Prato, offre la possibilità di testare i migliori modelli di calzature The North Face, progettate e create con il contributo di atleti professioni-sti. Tre in particolare i modelli pro-tagonisti: Single-Track II, ottima per il running, offre estrema versa-tilità per una perfetta aderenza su terreni asciutti e bagnati; Single-Track Hayasa, la scarpa da running più veloce e leggera mai creata da The North Face, garantisce stabi-lità e sensibilità senza dimenticare il comfort del piede; Havoc Mid

GTX XCR, calzatura impermeabile e traspirante ideale per il trekking, vanta l’innovativa tecnologia Crad-leTM e una resistente suola in Vi-bram. Dopo l’esordio al Campione di Prato, con la presentazione dei

modelli Single-Track II e le Single-Track Hayasa, il Footwear Tour prevede altri due appuntamenti: sabato 26 maggio a Longoni Sport di Trento, con la possibilità di te-stare le Havoc Mid GTX XCR sul percorso sterrato di mini trekking alle vecchie cave di Trento, dietro il Castello del Buonconsiglio, e gio-vedì 28 giugno presso il The North Face Store di Cortina d’Ampezzo, dove verranno presentate le Single-Track II e le Single-Track Hayasa. Quest’ultima tappa sarà anche un’occasione per introdurre l’edi-zione 2012 della The North Face Lavaredo Ultra Trail, che partirà il 29 giugno e che vedrà al via anche gli atleti del team Sebastien Chai-gneau, Fernanda Maciel e Zigor Iturrieta.

// Il sito di online shopping Zalando offre una scelta di prodotti dedicati al running in una sezione spe-ciale nella categoria dedicata allo sport. Gli articoli di abbigliamento qui proposti sono stati catalogati con l’ottica di poter suggerire ogni tipo di acquisto, dedicato a tutti i periodi dell’anno. Ne è un esempio la selezione di giacche per l’inverno costruite con la tecnologia Softshell, che garantisce indumenti tra-

spiranti ma al tempo stesso caldi e impermeabili. Oltre ai capi d’abbigliamento sportivi, sul portale si possono trovare tanti modelli di scarpe per la corsa realizzati da alcuni dei brand leader nel settore (fra cui Nike, Adidas, ASICS e Reebok). Acquistare su Zalando è semplice e la spedizione e il reso sono com-pletamente gratuiti.www.zalando.it

anche il running protagonista suL sito di e-CommerCe Zalando

Page 10: Running Magazine N.5

10

RUNNING MAGAZINE

maggio 2012

shoe count

RIFLETTORI SULLE CLASSIFICA DEI MARCHI DI CALZATURE, CON TANTO DI SUDDIVISIONE SECONDO I TEMPI, RELATIVA ALLA PIù IMPORTANTE MEZZA MARATONA D’ITALIA. CHE QUEST’ANNO HA BATTUTO OGNI RECORD.

DATI & STATISTICHE SUI BRAND AI PIEDI DEI PARTECIPANTI DI ALCUNE DELLE PIù IMPORTANTI

COMPETIZIONI ITALIANE. IL SECONDO APPUNTAMENTO CON LA NUOVA, ESCLUSIVA

RUBRICA DI RUNNING MAGAZINE

mezza maratona roma-ostia (27 febbraio 2011) 2010, 2011, 2012: tre anni a confrontoda 1h da 1h 25’ da 1h 30’ da 1h 35 da 1h 40’ da 1h 45’ da 21h 50’ da 1h 55’ da 2ha 1h24’ a 1h29’ a1h34’ a 1h39’ a 1h44’ a 1h49’ a 1h54’ a 2h a 2h30’ TOTALE %

VALORE % VALORE % VALORE %2010 2011 2012

1. asics 65 127 190 172 165 208 184 202 753 2066 26,54

2. Mizuno 116 149 170 131 134 154 154 125 1646 1646 21,14

3. niKe 100 121 118 141 107 105 103 110 1402 1402 18.1

4. saucony 51 71 77 82 79 113 90 100 997 997 12,81

5. BrooKs 39 61 76 66 78 68 62 67 851 851 10,93

6. adidas 34 29 17 20 22 22 27 36 331 331 4,25

7. new B. 13 13 15 11 11 27 27 23 235 235 3,02

8. reeBoK 2 2 3 4 2 8 5 9 78 78 1

9. diadora 1 4 2 5 3 4 5 8 46 46 0,59

10. puMa 1 0 2 2 5 2 3 5 31 31 0.4

altro 8 10 7 8 3 5 7 8 102 102 1,31

totale 430 587 677 642 609 716 667 693 2764 7785

1. asics 1.764 24% 2.066 26,54% 3111 28,70

2. Mizuno 1.701 24% 1.646 21,14% 2197 20,30

3. niKe 1.293 18% 1.402 18,1% 1457 13,50

4. BrooKs 692 10% 851 10,93% 1412 13

5. saucony 819 11% 997 18,81% 1358 12,50

6. adidas 346 5% 331 4,25% 552 5,10

7. new Balance 312 4% 235 3,2% 321 3

8. reeBoK 92 1% 78 1% 42 0,40

9. puMa 24 0% 31 0,4% 39 0,40

10. diadora 66 1% 46 0,59% 42 0,40

altro 105 1% 102 1,31% 277 2,60

totale 7124 7785 10808

// Il numero di partecipanti all’edizione della Roma-Ostia di quest’anno ha battuto ogni re-cord: interessante notare l’impennata dei run-ners iscritti e di quelli arrivati entro le 3 ore (ben 10.808 rispetto ai 7.785 del 2011). Una base sta-tistica di assoluto rilievo quindi, per uno shoe count. Soprattutto considerando che vi presen-tiamo in questa pagina i dati relativi non solo al 2012, ma anche ai due anni precedenti. Interes-sante notare come, rispetto ai dati presentati sullo scorso numero (maratone di Venezia e Firenze), le percentuali siano leggermente più equilibrate. Se in entrambe le due maratone citate Asics su-perava abbondantemente il 32% in questo caso si attesta al 28,7%, comunque in crescita anno dopo anno (vedi tabella riassuntiva in basso a destra). Mizuno perde qualcosa ma si conferma nettamente al secondo posto con il 20,3%, segui-ta a distanza da un terzetto composto da Nike, Brooks e Saucony, con una percentuale molto simile: dal 12,5 al 13,5%. Adidas consolida la sesta posizione e anche in questo caso è la più utilizzata dai top runners sotto 1h 10’ (27,2%). Colpisce il calo di Nike, sostanzialmente stabile tra 2010 e 2011 con il 18% ma scesa quest’anno al 13,5% delle preferenze.

mezza maratona roma-ostia (38a edizione - 26 febbraio 2012)

FINO da 1h 10’ da 1h 20’ da 1h 30’ da 1h 40 da 1h 50’ TOT ROMA TOT ROMA A 1h 10’ % a 1h 20’ % a 1h 30’ % a 1h 40’ % a 1h 50’ % a 3h 00’ % OSTIA 2012 % OSTIA 2011 %

1. asics 13 16 77 24,60 330 25,50 636 26,50 760 30,10 1295 30,70 3111 28,70 2066 26,54

2. Mizuno 5 6,40 55 17,60 311 24 512 21,30 509 20,20 805 19,10 2197 20,30 1646 21,14

3. niKe 15 19,20 46 14,70 150 11,60 324 13,50 331 13,1% 590 14 1457 13,50 1402 18,1

4. BrooKs 8 9,60 45 14,40 181 14 359 14,90 308 12,20 511 12,10 1412 13 851 10,93

5. saucony 8 9.6 30 9,60 146 11,30 351 14,60 353 14% 471 11,20 1358 12,50 997 12,81

6. adidas 21 27,20 37 11,80 88 6,80 84 3,50 113 4,50 209 5% 552 5,10 331 4,25

7. new B. 5 6,40 8 2,60 33 2,60 57 2,40 78 3,10 139 3,30 321 3 235 3,02

8. reeBoK 0 0 1 0,30 0 0 7 0,30 15 0,60 19 0,40 42 0,40 78 1

9. puMa 0 0 1 0,30 3 0,20 5 0,20 11 0,40 19 0,40 39 0,40 31 0,4

10. diadora 1 1,60 1 0,30 6 0,40 5 0,20 13 0,50 16 0,40 42 0,40 46 0,59

altro 3 3,20 7 2,20 29 2,30 43 1,80 60 2,40 135 3,20 277 2,60 102 1,31

totale 79 308 1277 2383 2551 4209 10808 7785

Le ottime condizioni meteo dell’edizione 2012 di Roma-Ostia hanno favorito una gara all’insegna di tempi da record. A tagliare il traguardo per primo è stato Philemon Kimeli Limo, con il crono di 59’32’’, mentre fra le donne la vincitrice è stata Florence Kiplagat, già trionfatrice della maratona di Berlino 2011, con 1h06’38’’. La gara ha assegnato anche il titolo valido per il Campionato Italia-no di categoria: Stefano La Rosa è il nuovo Campione d’Italia grazie al tempo ottenuto di 1h02’15’’; Valeria Straneo ha vinto in campo femminile, con il record nazionale di 1h07’46’’ (che però non è stato omologato).

12.850: iscritti11.006: arrivati9.369: uomini arrivati1.637: donne arrivate120: runners di elite uomini40: runners di elite donne1.053: società concorrenti

6: griglie di partenza3: rifornimenti lungo il percorso3: ore di limite gara (2: cancelli intermedi)12: ambulanze Croce Rossa4: Associazioni Benefiche sostenibili1: gara collaterale non competitiva313: classificati alla prima edizione del 1974

i nUm

eri

i grandi nUmeri deLLa roma-ostia

Page 11: Running Magazine N.5
Page 12: Running Magazine N.5
Page 13: Running Magazine N.5

RUNNING MAGAZINE

MAGGIO 2012

13

focus on

DOPO IL GRANDE SUCCESSO DELL’ESORDIO NEL 2011, IL MARCHIO DELL’OTTAGONO GIALLO RIPROPONE UN PROPRIO TRAIL RUNNING TEAM ANCHE PER IL 2012,

COMPOSTO DA 3 ITALIANI E 3 FRANCESI. CONFERMATO GIUSEPPE MARAZZI, GLI ALTRI 5 ELEMENTI SONO NEW

ENTRY SELEZIONATE TRA DECINE DI CANDIDATURE.

Con Vibram verso un’altra extraordinary storyLa storia si ripete e tutti sperano sia nuovamente “straordinaria”.

Dopo il successo del 2011 Vibram ripropone quest’anno un proprio trail running team (da quest’anno supportato anche da Garmin). Per il 2012 il programma prevede 3 gare: Lavaredo Ultra-Trail (29-30 giu-gno), UTMB (agosto) e Ultra-Templiers (ottobre). Proprio durante la scorsa edizione dell’Ultra Trail du Mont Blanc è stato realizzato un intenso film dedicato agli atleti Vibram e alla loro straordinaria espe-rienza, realizzato da Sportmaker con la regia di Alessandro Beltrame. Un’opera selezionata tra le proiezioni speciali del TrentoFilmFestival, trasmessa allo scorso Melloblocco e protagonista a Courmayeur per la presentazione ufficiale del nuovo team andata in scena il 26 maggio. Sarà inoltre proiettato a Varese il 6 giugno all’Università dell’Insubria

in collaborazione con il CAI. I 5 atleti dello scorso anno (Marco Zan-chi, Giuseppe Marazzi, Raphaël Bodiguel, Johan Sérazin e Candide Gabioud) passano quindi il testimone ad altri “colleghi”: 3 italiani e 3 francesi, con una gradita conferma (Beppe Marazzi) e un’attesa new entry femminile. Di seguito i 6 profili dei protagonisti, chiamati a portare in alto la bandiera gialla di Vibram sotto l’attenta regia dello staff aziendale, in particolare del marketing manager Jerome Bernard. Che oltretutto vive molto da “vicino” il progetto, correndo spesso al fianco degli atleti e frequentando di persona le gare (nel 2011 ha chiu-so con un ottimo tempo la CCC e quest’anno parteciperà alla TDS, entrambe gare parallele dell’UTMB, più corte dei suoi 170 km ma decisamente impegnative).

Il team 2011 in azione

giUseppe “beppe” maraZZi“desidero tagLiare iL tragUardo deLL’Utmb portando per mano mio FigLio”

Due parole su “Beppe” - Italiano 37enne di Baiso (RE), Beppe è un grande appassionato di trail running e di montagna in generale. Ha cominciato a correre con l’obiettivo di mettersi in forma dato che, come lui stesso dichiara, “in una vita precedente ero piuttosto sovrappeso”. La sua “avventura sportiva” ha avuto inizio nel luglio 2008 con la parteci-pazione all’Ecomaratona del Ventasso. Nel suo palmarès vanta un primo posto alla Abbot’s Way del 2010 e un argento alla Lavaredo Ultra-Trail del 2009. Beppe ha già corso la stagione 2011 con il Trailrunning Team Vi-bram partecipando, tra le altre gare, anche all’UTMB: “È stata un’esperien-za di quelle che lasciano il segno. Un susseguirsi continuo di emozioni, a volte anche molto contrastanti, la scoperta di luoghi bellissimi, ma soprat-tutto l’esplorazione interiore del proprio limite. Il limite fisico, perchè dopo tante ore di cammino il corpo è esausto, ma ancora di più il limite mentale. A un certo punto, uno dopo l’altro cadono tutti i veli che senza accorger-cene interponiamo tra noi stessi e la realtà e a quel punto ti ritrovi davvero da solo con te stesso completamente nudo. È una sensazione fantastica che voglio provare ancora”. Tra le gare che ha corso - 2011: UTMB (49°), Tartufo Trail (5°), Trail del monte Casto (7°) e Marathon trail del Montalbano (1°); 2012: Maratona del-la pace sul Lamone (5°) e Sentieri di Santa Cristina (6°). All’UTMB intende tagliare il traguardo portando per mano il figlio. L’anno scorso non è riu-scito a mantenere la promessa perchè ha concluso la gara a notte fonda.Il suo Ingresso nel TeaM VIBraM - L’esperienza con il Trail running Team Vibram è stata entusiasmante per Beppe: ”Fare di nuovo l’UTMB nella squadra Vibram è innanzitutto un grandissimo onore. Se l’anno scorso sono riuscito ad arrivare in fondo, è quasi tutto merito del suppor-to che ho ricevuto dallo staff Vibram: a ogni ora del giorno e della notte, nei posti più sperduti, sapevo che c’era qualcuno un po’ più avanti che mi stava aspettando, che credeva in me che stava usando il suo tempo, le sue energie solo per supportarmi. Se fossi stato da solo avrei quasi sicuramente mollato, ma in quel momento mi sentivo come l’ingranaggio fondamentale di un meccanismo più articolato e questo mi ha dato la forza di continuare”.

sebastian nain“L’Utmb è Una deLLe Corse più beLLe aL mondo”

Due parole su seBasTIen - Il francese Se-bastien Nain, classe 1972, è vigile del fuoco del reparto nucleare. È sposato con Sophie, anche lei sportiva, e ha un bimbo di quasi 3 anni, Ma-thys. Grande sportivo e appassionato di mon-tagna, Nain per anni ha praticato il triathlon su distanze Ironman (3,8 km a nuoto, 180 km in bici e una maratona di 42,195 km). Ha tentato di qualificarsi al campionato del mondo ma, non riuscendoci, ha deciso di dedicarsi per un’intera stagione a gare di trail running. È stato catturato dal fascino della corsa in montagna e non è più tornato all’Ironman.Tra le gare che ha corso: 2009: Verdon Canyon Challenge (1°), ST Maximin (1°) e Ultra Templiers (9°); 2010: Marathon des Sables (10° e 1° tra i francesi in gara); 2011: Aubrac Aventure (2°) e Grand Raid Pyrenees (3° e 1° tra i francesi in gara); 2012: Correrà l’UTMB con il team Vibram. Se-bastien ha già preso parte 3 volte a questa corsa. Nel 2008 si è ritirato a Les Contamines (30 km circa dopo la partenza) per infortunio; nel 2009 ha avuto una lussazione del bacino a causa di una caduta nella discesa da St. Gervais; nel 2010 la corsa è stata sospesa a causa del maltempo.Il suo Ingresso nel TeaM VIBraM - Per Sebastien l’UTMB è tra le corse più belle al mondo. Il suo sogno è riuscire a portarlo a termine nel 2012 facendo un buon risultato. È entusiasta all’idea di affrontare quest’avventura con il Trail running Team Vibram e spera che lo spirito di squadra e il supporto dello staff possano aiutarlo ad arrivare in fondo e a realizzare il suo sogno.

FranCesCa Canepa“sogno di CondiVidere Un’esperienZa straordinaria”

Due parole su Francesca - Unica don-na del trail running Team Vibram, Francesca nasce nel 1971. Ama racchiudere nella parola “atleta” ogni descrizione che possa riguardar-la. Mamma di due bambini ai quali trasmette i valori dell’impegno e della fiducia in se stessi, Francesca vanta un passato da specialista del ghiaccio, prima con le gare di pattinaggio e poi con l’esperienza e i riconoscimenti (nazionali e internazionali) dello snow-board. L’incontro con il trail running arriva nel 2010, dopo la maternità, con la voglia di ritornare in pista e l’incoraggiamento da parte del maestro Fabio Maragliati a mettersi alla prova con la corsa. Da qui, il passo verso gli allenamenti con i Courmayeur Trailers e i primi successi nel settore è breve. “Ciò che ha fatto la differenza per me sin dall’inizio”, ricorda Fran-cesca, “è stato l’ambiente della corsa, persone eterogenee accomunate da questa passione che annulla le differenze e favorisce la condivisione”. E i risultati non mancano, come testimoniano nel 2011 il primo posto nella classifica Top Italian Endurance e nel Salomon Trail Tour Italia.Tra le gare che ha corso - 2010: Trail Monte Soglio (1° posto), Trail del Mottarone (1° posto) e Trail des Allobroges (2° posto); 2011: TDS (2° assoluto), The Abbots Way (1° posto), Morenic Trail (1° posto) e Gran Trail Valdigne (2° posto); 2012: Francesca parteciperà come atleta del Trailrun-ning Team Vibram alla Lavaredo Ultra Trail, all’Ultra-Trail du Mont-Blanc e al Trail des Templiers. Il suo Ingresso nel TeaM VIBraM - “Condividere con i compagni di gara l’esperienza della corsa e del risultato è ciò che rende straordinaria una competizione come quelle di trail running”. È con queste parole che Francesca spiega la sua decisione di far parte del team degli “ordinary people being extraordinary” targato Vibram.

niCoLa bassi“QUando iL Corpo è stremato daLLa FatiCa, è La mente CHe Lo spinge ad andare aVanti”

Due parole su nIcola - Classe 1987, di Desenzano del Garda, Nicola è il più giovane degli atleti del trail running Team Vibram. Ha lavorato per tre anni in un negozio di artico-li sportivi e ora si dedica a tempio pieno alla pratica dell’outdoor. Appena ha potuto ha colto l’occasione per fare un lungo viaggio in bicicletta in Argentina, percorrendo la rinomata RN40, 6.000 km da La Quiaca a Ushuaia. Il suo obiettivo è quello di riuscire a trovare un lavoro che gli permetta di coltivare la sua enorme passione per lo sport outdoor e per la montagna. “Inizialmente facevo solo alpinismo e correvo come allenamento alla montagna” racconta Nicola, “la passione per il trail run-ning è cresciuta un po’ alla volta”. Per Nicola il trail running è prima di tutto un percorso interiore, un modo per mettere alla prova il proprio corpo, ma anche la propria mente, per migliorarsi, per conoscersi a fondo. “Quando il corpo è stremato dalla fatica, quando è solo dolore, è la mente che lo spinge ad andare avanti. La cocciutaggine, l’orgoglio e l’ostinazione di non mollare mai per raggiungere l’obiettivo, per quella soddisfazione che dura una frazione di secondo, appena si taglia il traguardo”.Tra le gare che ha corso - 2010: Gara Toubkal Marathon (24°), Red Rock Sky Marathon (prova di coppa del mondo, 11°) e Estremamente Parco (Alpi Giulie, 15°); 2011: Grand Raid des Pyrénées (20°), Adamello Supertrail (1°) e Grand Trail 3V (9°); 2012: Correrà la sua prima stagione con il Trail run-ning Team Vibram prendendo parte alla Lavaredo Ultra Trail e all’UTMB.Il suo Ingresso nel TeaM VIBraM - Ha già corso gare simili all’UTMB in passato, sia per chilometraggio che per difficoltà, ma Nicola aspetta con ansia di sfidare il Monte Bianco: vuole scoprire se è vero che l’UTMB è una gara così magica. Confida molto nella condivisione di emozioni con gli altri atleti del trail running Team Vibram e nello spirito di squadra che li aiuterà a superare i momenti più duri.

daVid gatti“traiL rUnning VUoL dire montagna, iL gUsto deLLo sForZo e Le emoZioni CHe proVi QUando Corri. per me è diVentato Uno stiLe di Vita”

Due parole su DaVID - Nasce a Grenoble il 19 agosto 1971, ha 40 anni ed è Professional Eu-rope Manager per Polartec. Padre di due bimbi di 10 e 8 anni, si è avvicinato al mondo del trail running per esigenze professionali. Nel 2009 Polartec era già partner del The North Face Ultra-Trail du Mont-Blanc e lui aveva invitato dei clienti a vedere la corsa. Fu così che nacque la sua pas-sione per la corsa trail: David viene conquistato dall’atmosfera, dai paesaggi, dalla sfida, dall’adrenalina, dall’emozione che solo una gara come l’UTMB può dare. Inizia a praticare il trail running nel 2010 e decide di iscriversi alla CCC 2010. Nel 2011 corre la TDS, ma sin dal principio il suo obiettivo era met-tersi alla prova sull’UTMB. Proprio nel 2012 riuscirà a realizzare il suo sogno: correrà infatti la UTMB e lo farà facendo parte del trail running Team Vibram. Per lui il trail running è “la montagna, il gusto dello sforzo e le emozioni che provi quando corri”.Tra le gare che ha corso - 2010: Montblanc Marathon e CCC; 2011: Tour des Glaciers de la Vanoise e TDS; 2012: Trail de la Sainte Baume. Oltre all’UTMB, nel 2012 David correrà il Lafuma Trail a Buis les Baronnies e la Maxirace di Annecy.Il suo Ingresso nel TeaM VIBraM - “Tutto è partito da una battuta du-rante una chiacchierata di lavoro e all’improvviso mi sono trovato reclutato nel trail running Team Vibram. Non faccio parte dei corridori più forti. Passo una settimana su due all’estero per lavoro e non ho abbastanza tempo per allenarmi con costanza. Ma c’è un filo conduttore che lega Polartec e Vibram: sono due brand di riferimento nei loro rispettivi settori. Sono onorato di poter portare il mio contributo a queste due aziende. Sono felice poi di poter parte-cipare a un’esperienza come questa, con atleti di alto livello. È una situazione alla quale non ero preparato, non me l’aspettavo. Speriamo che vada bene”.

ronan moaLiC“traiL rUnning VUoL dire montagna, iL gUsto deLLo sForZo e Le emoZioni CHe proVi QUando Corri. per me è diVentato Uno stiLe di Vita”

Due parole su ronan - Francese di 38 anni, di professione chirurgo, vive a La Gorge (Ste Agnes). È sposato e ha un bambino di 8 anni. Ronan si divide tra due grandi passioni: la sua professione e il trail running. Nel tentativo di trovare un compromesso tra lavoro e sport, il supporto della famiglia diventa fondamentale. Ronan, già appassionato di sci alpinismo, si è avvicinato al trail running nel 2004 andando a vedere una gara con un amico. Con solo qualche mese di allenamento di corsa nelle gambe, partecipa a ottobre dello stesso anno al suo primo ultra: la “Diagonale des Fous” (Grand raid de la Reunion). Crederci veramente, se-condo Ronan, è la cosa più importante: “Fare ultra trail vuol dire imparare a superare la stanchezza, la sofferenza, cercare in fondo a sé stessi delle risorse incredibili, ci si riscopre, è come un’iniziazione, in comunione con la natura. Ma non è solo quello. È un insieme di cose. L’ultra non è una cosa da matti, ma un progetto costruito con cura che permette di vivere un’esperienza straordinaria”.Tra le gare che ha corso - 2009: Saintélyon 2009 (17°); 2010: Ga-pencimes 2010 (8°) e Trail de Faverges (6°); 2011: Trail des Balcons d’Azur (8°) e Trail des Aiguilles Rouges (6°); 2012: L’avventura inizierà con la La-varedo Ultratrail a giugno e proseguirà ad agosto con l’UTMB e poi con la corsa Les Templiers.Il suo Ingresso nel TeaM VIBraM - L’UTMB è il suo sogno da rea-lizzare, come lui stesso la definisce: “Una gara mitica in un luogo magico, un’esperienza irrinunciabile nella vita di un ultratrailer. È l’ultra trail per antonomasia”. Fare parte del trail running Team Vibram è prima di tutto un’esperienza nuova per lui. È un’occasione per condividere le emozioni con una squadra, ma vuol dire anche avere supporto tecnico e logistico durante la gara.

di BENEDETTO SIRONI

Page 14: Running Magazine N.5

14

la scarpa del mese// geL-ds trainer 17

informazioni di base //PER / Uomo, DonnaCOLLEzIONE / PE 2012 TARGET / Progettata per l’allenamento veloce e le gare, è particolarmente indicata per gli iperpronatori

I TRE PUNTI DI FORzA1 / Eccellente supporto dell’arco e ammortizzazione2 / Gender Specific Space Trusstic, elemento realizzato per fornire al piede femminile i giusti livelli di supporto e flessibilità durante tutto il ciclo della rullata del piede3 / Molto confortevole, grazie all’allacciatura ad occhielli separati Discrete Eye-Stay e al Cluch Collar System attorno al tallone

PESO / Uomo 290 gr; Donna 245 grMISURE / Uomo 7 - 13 (Us); Donna 6 - 10 (Us)PREzzO CONSIGLIATO ALLA VENDITA / 139 euro

in open russel e air mesh con rinforzi in pelle sintetica. La tecnologia biomorpihc Fit, una speciale membrana estremamente elastica, è integrata nelle zone di maggior deformazione, migliorando la calzata e il comfort.

Heel Clutching system // conchiglia tallonare esterna (esoscheletro) che garantisce supporto e comodi-tà, migliorando il fit della scarpa e riducendone il peso e il carico sul tendine d’achille

3m reflective // prodotto dalla 3m Company, materia-le riflettente per migliora-re la sicurezza durante le sessioni in notturna

in solyte, materiale di ultima generazione stu-diato per i modelli di scarpe al top di gamma, che combina leggerezza e proprietà di “compressione e ritorno” riducendone il peso e consentendone una maggiore durata. gel Cushioning system nella zona tallonare e nell’avampiede: marchio

di fabbrica asics, è un’innovativa unità costitu-ita da uno speciale silicone circondato da uno strato di poliuterano, adattato a seconda della funzione e della posizione nell’intersuola per incrementare le proprietà di ammortizzazione del supporto. gender specific space trusstic

system: differenziato specificamente per uomini e per donne in base alle rispettive dinamiche di corsa, nei modelli femminili è maggiore, per ade-guarsi alla fascia plantare del piede e migliora-re comfort e prestazione. differenziale antero-posteriore: 10 mm

profilo tecnico //Gel-ds Trainer 17 è una scarpa

particolarmente indicata per atleti leggeri che gareggiano su qualunque tipo di distanza a ritmi elevati. le sue specifiche la rendono molto elastica e reattiva. Il supporto duomax antipronazione è inserito per equilibrare la fase di ammortizzazione durante l’impatto, rendendo questa calzatura efficace anche per atleti dal peso maggiore e con appoggio in leggerissima pronazione (quasi neutro), ma a ritmi più lenti e per distanze inferiori a 21 Km. È anche ideale per fitwalker di medio/alto livello.

Comfortdry sockliner // plantare anatomico or-tholite removibile, con-sente di ottimizzare il si-stema di ammortizzazione della scarpa e favorisce la traspirazione del piede

asymmetrical Lacing // si-stema di allacciatura che segue la naturale linea del piede, per assicurare una calzata perfetta e diminuire l’effetto di frizione

pHF (personal Heel Feet) // speciale costruzione dell’im-bottitura del tallone che garantisce una calzata per-fetta intorno a questa zona

tomaia //

intersuola //

duomax support system // siste-ma a doppia densità, pensato per correggere il grado di pronazio-ne (differenziato all’interno dei vari modelli strutturati di asics, a seconda del modello di scarpa e delle necessità dell’atleta)

Page 15: Running Magazine N.5

15

RUNNING MAGAZINE

MAGGIO 2012

realizzata con tecnologia i.g.s. (impact guidance system), caratteristico design della scarpa tecnica, che consente di assemblare efficacemente tutte le tecnologie nella struttura e favorisce una performance ottimale. guidance Line: solco verticale che divide la suola, provvedendo a trasmettere la spinta del piede in modo uniforme e costante nell’avampiede. durasponge: materiale in gomma ahar espansa che ottimizza l’ammortizzazione e la durata della suola. La realizzazione della suola in Wet grip rubber è il risultato di una mescola speciale di componenti, concepita per aumentare la trazione anche su superfici umide space trusstic: sistema integrato nella zona mediale della suola, crea uno spazio vuoto tra il trusstic e l’intersuola, permettendo una deformazione controllata durante le fasi di corsa

ahar + // Versione più sot-tile e leggera della gom-ma ahar. particolarmente resistente, è posizionata nelle zone di maggior im-patto della suola per ri-durre l’eccessiva usura

trusstic system // elemento prefor-mato (trusstic) in materiale termo-plastico, posizionato sotto l’area mediale del piede. pensato per dare, in combinazione con l’intersuola, sta-bilità e riduzione della torsione della scarpa durante il movimento

marketing info //

Video //

stampa //

Per il 2012, ASICS ha lanciato un nuovo mes-saggio istituzionale su Tv, stampa e digital, crea-to dall’agenzia 180 Amsterdam. Intitolato “Made of sport”, celebra i valori dello sport e i duri sforzi degli atleti per conseguire la vittoria. La campagna “above the line” comprende spot Tv da 60”, 30”, 20” e 6”, stampa a doppia pagina e singola, oltre a una serie di cortometraggi di 3’ sul sito asics.it. La diffusione copre i territori di Europa, Asia (Giappo-ne e Corea del Sud) e Oceania.

Il video principale si avvale della regia di Henrik Hansen e presenta una selezione di sportivi, profes-sionisti e non, tra cui atleti olimpionici come l’osta-colista americana Lolo Jones, il triatleta tedesco Jan Frodeno e il campione francese di trail running Emmanuel Gault. Ciascun personaggio è inoltre protagonista di una clip personale, in cui vengono descritti l’impegno e la dedizione per raggiungere i propri obiettivi. Fra questi, il campione di triath-lon Frodeno è l’oggetto del filmato dal titolo “Sono i giorni dell’allenamento. Non quello della gara”, in

cui racconta le fasi salienti della sua preparazio-ne: durante la corsa, ai suoi piedi un paio di Gel-Ds Trainer 17 (in alto, un frame). Inquadrando il QR qui a fianco o visitando la sezione video sul nostro sito è possibile vedere la clip.www.runningmag.it

Con la fotografia di Ben Ingham, presenta imma-gini di atleti, professionisti e non, che si allenano in sport come pallamano, tennis, corsa su strada e ve-locità. Christophe Lemaitre, l’uomo più veloce d’Eu-ropa, è il protagonista del soggetto con lo slogan “Sono il mio impegno. Non superficialità” (foto sot-to), mentre l’immagine di Simon Wheatcroft, runner

britannico non vedente, è accom-pagnata da una dichiarazione edi-ficante “Sono la mia motivazione. Non le mie barriere” (foto sopra). Sono anche stati creati dei sog-getti per scarpe e abbigliamento, come “Sostieni il tuo allenamento” per le nuove ASICS Gel-Kayano 18 e ”Lasciati l’acqua alle spalle” per le nuove scarpe da trail running ASICS Gel-Fuji Attack.

UOMO: Neon Green/White/Blue (foto al centro) - DONNA: Blue/White/Pink (foto sotto)

colori //

atleti di riferimento //Fra gli sportivi che utilizzano Gel-Ds Trainer 17, figurano: i maratoneti Stefano Baldini e Ottavio Andriani, il triatleta Jan Frodeno (uno dei protagonisti della nuova campagna video e stampa “Made of Sport”), la marciatrice Elisa Rigaudo, i fitwalker Giorgio e Maurizio Damilano

sUoLa //

propulsion plate // è una specia-le unità altamente flessibile in materiale termoplastico, posta nella parte anteriore tra suola e intersuola per rendere la fase di propulsione più efficiente

Page 16: Running Magazine N.5

16

focusshop

ECCO ALCUNI DEI VALORI DAI QUALI è NATO QUESTO PUNTO VENDITA, SUPER SPECIALIZZATO, MOLTO ATTENTO AI NUOVI TREND, SEMPRE ALLA RICERCA DI MARCHI INNOVATIVI E DIFFERENTI DALL’ORDINARIO.

ALL’INTERNO DEL NEGOZIO OUTDOOR DI CUNEO CON IL TITOLARE GABRIELE BONUOMO,

TRIATHLETA E COACH DI NATURAL RUNNING

• siMONE bERti

Testa e gambe alla corsa. Gabriele Bonuomo, a un certo punto della sua vita, ha capito che la grande azienda e il lavoro sul desco pieno di scar-toffie non erano per lui. Così, un paio di anni fa, ha deciso di lasciare tutto e mettersi in gioco, aprendo a Cuneo un negozio sportivo: Outdoor, specializzandolo nella corsa in tutte le sue forme, dal trail al natural running, di cui è esperto cono-scitore. Nato a Guastalla (RE) nel 1982, laureato in marketing a Milano, mostra fin da piccolo una spiccata passione per lo sport: nuoto agonistico, un’infelice parentesi calcistica, cicloturismo. Fino a che non scopre la montagna e il running, in particolare nella forma del triathlon (nella foto a fianco all’arrivo dell’Alcatraz Triathlon di San Francisco, 5 giugno 2011). E mentre sogna il giorno in cui La Gazzetta dello Sport dediche-rà al calcio solo l’ultima pagina, si butta anima e corpo nella sua professione, con grande passione e competenza da “vendere”.

Quando e perché hai deciso di aprire il tuo pun-to vendita?

Il negozio l’ho aperto sia per passione sia per delle scelte di vita che ho fatto due anni fa e che mi hanno portato ad abbandonare il lavoro che facevo prima.Qual era il tuo obiettivo iniziale nella creazione di un nuovo shop? Sei riuscito a mantenerlo e raggiungerlo?

L’obiettivo principale era quello di creare qual-cosa di nuovo, che come cliente non sono mai ri-uscito a trovare nei negozi esistenti. Sono ancora coerente con l’obiettivo iniziale e sto cercando di farlo percepire al pubblico.In questi due anni di apertura hai notato nella tua zona e più in generale un sensibile incre-mento di praticanti? In percentuale è stato mag-giore nella corsa su strada o nel trail/skyrun-ning?

C’è stato un incremento di corridori nella mia zona, soprattutto su strada. In Italia invece un no-tevole incremento in entrambe le discipline.

Cosa ci dici invece a proposito di due “trend” come il triathlon e il crossfit?

Il triathlon è uno sport fantastico nato 30 anni fa circa e che pratico da 10 anni. Purtroppo c’è una percezione sbagliata di questo sport, che molti considerano “inarrivabile”. Invece è alla portata di tutti. Sta crescendo in Italia ma credo rimarrà sempre una nicchia. Il crossfit invece è un fenomeno emergente degli ultimissimi anni che viene dai Paesi anglosassoni: a mio av-viso ha una portata maggiore rispetto al triathlon perchè vie-ne proposto nel mondo delle palestre a un pubblico numeri-camente più vasto. É una disci-plina interessante e completa, può essere considerata anche complementare ad altri sport all’aria aperta.Nella tua offerta c’è spazio an-che per l’outdoor. Quanto in-cide sul tuo fatturato rispetto al settore running?

D’estate vendo prevalentemente running, d’in-verno più outdoor, considerando anche il territo-rio montano in cui si colloca il mio negozio.Con quali criteri selezioni i marchi con cui lavo-rare? Sappiamo che ti piace anche fare ricerca e trovare brand magari meno conosciuti in Italia ma forti all’estero. Quali sono i nomi più “hot” in questo momento?

Nørrona su tutti, è bollente! I marchi nuovi si trovano guardando all’estero cosa succede, an-dando alle fiere, nei luoghi “di culto” (tipo Cha-monix) e a volte grazie a imbeccate di qualche amico. É difficile proporre al pubblico marchi nuovi perchè la gente spesso è ripetitiva e con-formista, ma il mio obiettivo (come accennato in precedenza) è creare qualcosa di diverso dall’esi-stente.Qual è il tuo rapporto con le aziende e cosa ne pensi del panorama distributivo odierno?

É fondamentale per me avere buoni rapporti con i fornitori e con le persone che vi lavorano:

questo affinché si crei una disponibilità a inve-stire l’uno nell’altro, l’azienda nel negozio e il negozio nell’azienda. Se non c’è buon rapporto non lavoro; se invece credo in un prodotto e in un’azienda faccio anche centinaia di chilometri per andare a fare un ordine (come capita spesso).Quando sarà attivo il vostro e-commerce e con quali criteri/modalità sarà gestito?

Spero al più presto, ma ho un sacco di cose da fare essen-do solo... Se qualcuno vuole darmi una mano è ben accetto!Oltre a gestire il negozio sei ovviamente un esperto, non-chè appassionato runner. Hai partecipato o partecipi anche a maratone, altre gare, eventi o iniziative? Corri sia in strada che offroad?

Sì, ho partecipato e conti-nuo a partecipare, quando posso, a gare di triathlon e cor-sa. Mi piace molto di più l’am-biente del trail running rispet-

to a quello della corsa su strada e mi auguro che si preservi ancora per qualche anno puro e “casto”.Se anche coach di natural running. Puoi spie-garci di cosa si tratta esattamente?

Natural running significa correre secondo na-tura: pur essendo una cosa “naturale” (gioco di parole), risulta difficile far arrivare questo messag-gio al pubblico (e anche agli operatori del settore) a causa di usi e consuetudini non del tutto corret-ti radicati nelle persone che corrono, oltre che a causa della mancanza di consapevolezza/cultura tecnica. Nel mondo anglosassone c’è molta sensi-bilità nei confronti di questo argomento: i benefi-ci che derivano dal natural running sono enormi e alla portata di tutti.Noti un interesse crescente da parte dei clien-ti e degli appassionati, o c’è ancora molta ignoranza sul tema e sono gli operatori come te che spingono alla conoscenza di questa re-altà?

L’interesse sta crescendo anche se manca la

disponibilità di informazioni alla portata di tutti. Si trova molta documentazione in ingle-se ma poca in italiano, e noi italiani siamo più carenti nella conoscenza di quella lingua (oltre che più pigri) rispetto agli altri popoli europei. Io ho fatto del natural running la mia “ragion d’essere” e sono a disposizione di chiunque vo-glia saperne di più.Molto marchi ormai, da FiveFingers in giù, stanno proponendo prodotti barefoot o mi-nimal. Quali sono a tuo parere le proposte più interessanti e quali quelle presenti nel tuo negozio?

Adesso tutte le aziende vogliono cavalcare l’onda. Segno che, pur non promuovendo in maniera spassionata il natural running, impli-citamente ne ammettono la valenza. Tuttavia attenzione: non tutto quello che si chiama natural running è “correre secondo natu-ra”. E soprattutto è bene affidarsi a persone competenti per il semplice fatto che occorre gradualità e individualità (ognuno di noi è di-verso) nell’approccio. Secondo me i prodotti più rappresentativi di questo “nuovo mondo”, ognuno con caratteristiche diverse, sono New-ton Running, Inov-8, FiveFingers. Tutti e tre sono presenti nel mio negozio. Purtroppo la diffusione di marchi come questi, oltre che per un fattore culturale (come già accennato in precedenza), è spesso limitata per il fatto che non c’è una presenza diretta dell’azienda nel mercato italiano, ma spesso sono distribu-iti da importatori che hanno capacità di inve-stimento limitate.

Nome negozio: OutdoorIndirizzo: Via 28 aprile 7, 12100 CuneoNumero di telefono: 0171.500152Email: [email protected] internet: www.outdoorweb.it Responsabile: Gabriele BonuomoAnno di nascita negozio: 2010 Numero del personale: 1Metri quadrati totali: 100Metri quadrati abbigliamento: 50Metri quadrati attrezzatura: 50Numero vetrine: 2Discipline trattate: nordic walking, running, trailrunning, scialpinismo, sci di fondo, racchette da neve Attrezzatura a noleggio? Racchette da neveMarchi attrezzatura: Black Diamond, Grivel, Petzl Marchi calzature: Brooks, Salomon, Tecnica, La Sportiva, Newton, Inov-8, Vibram FivefingersMarchi abbigliamento: Norrona, Gore, Crazy Idea, Brooks, Craft, Salomon

scheda TecnIca

alcuni scorci del punto vendita, molto curato e moderno nel layout.

RUNNING MAGAZINE

MAGGIO 2012

passione,rinnoVamento, modernitÀ

Page 17: Running Magazine N.5
Page 18: Running Magazine N.5

18

focuson

sardegna: tra mare, sUggestioni e… traiL

Che il mondo del trail sia in continuo e cre-scente fermento è un dato certo. Un mondo che si evolve nel suo essere, nella sua tecnicità e nel suo agonismo. Ed è proprio su questo entusiasmo che nascono nuovi eventi, alcuni più piccoli e altri più ambiziosi, più o meno fortunati, ma tutti con il fine di far correre i runners in mezzo alla natura. Una terra come la Sardegna, universalmente cono-sciuta per le magnifiche coste ma non altrettanto per il superbo e infinito entroterra ricco di storia e natura, non poteva certo esimersi dall’intrapren-dere questa nuova avventura. E lo ha fatto nel mi-gliore dei modi. Una meticolosa organizzazione, pianificata da tempo e volutamente poco pubbli-cizzata per iniziare con quel giusto basso profilo che garantisce la crescita dei grandi eventi, ha creato il primo Sardinia Trail. La gara, concepita in 3 tappe per meglio valorizzare il territorio e per favorire un viaggio sia dall’Italia che dal resto del continente, ha avuto nei 90 km e nei sui 3.787 metri di dislivello positivo i suoi dati tecnici.

day 1 - Fonni (NU): in una silenziosa e sonnolen-ta giornata di fine aprile, un variegato gruppo di runner attraversa a passo lento il centro abitato e si porta sulla linea di partenza della prima tappa. Gli abitanti della graziosa cittadina si affacciano incuriositi, le autorità locali osservano attente. Un mondo nuovo, vivace e colorato li incalza con una vampata di sana sportività. Sport pulito e turismo: un connubio importante. Pronti, via. Quattro fal-cate tra le case e ci si immerge subito nella natura, prima indirizzati da quei muretti a secco tanto ti-pici dell’isola, poi seguendo le fettucce traccia che disegnano il piacere e la fatica dei partecipanti. Il selvaggio dell’immaginario comune avvolge tutto e tutti. Il ritmo, specie per i pretendenti alla vit-toria, è alto. A dettarlo è un giovane francese che mette in fila un forte local, uno specialista svizzero, un outsider spagnolo, un altro francese e il mitico Marco Olmo. Si corre in sentieri sprofondati nel verde, si respira aria fresca in una giornata calda ed illuminata da un sole abbagliante. Si scende fin a un lago di fondovalle, poi si risale fino a un cucuz-zolo dove una madonnina e il relativo Santuario

Campestre Nostra Sennora De Su Monte sembra-no governare le aree limitrofe: 25 km di piacere e sofferenza. Perché questo è il trail, quello che vo-gliono i partecipanti. Uno sport vero e duro. La classifica non cambia, con il francesino Aurelien Colet ad imporsi sul sardo Filippo Salaris, mentre tra le donne la prima a finire la dura prova è Silvia Bonelli. Tutti all’arrivo, tutti contenti, autorità lo-cali comprese. Ma la Sardegna è anche tradizione culinaria e gli isolani un popolo molto ospitale. Superba accoppiata che rende felici i palati fini e ri-empie le pance delle buone forchette, praticamente tutte. Poi notte nel grazioso ed ospitale hotel Cali-bù di Fonni, in vista della tappa più lunga, per 34 impervi chilometri che dai monti portano al mare.

day 2 - Una partenza all’insegna della velocità, nuovamente con il duo franco-sardo al comando, ma con l’atleta di casa che impone il ritmo su un percorso di montagna altamente tecnico. Il selvag-gio dell’immaginario comune ora supera se stesso. Un canyon che si lascia le rovine di Tiscali sulla destra, un letto di un fiume con grossi sassi da superare aiutandosi con le mani, sentieri sperduti in una vegetazione sorprendentemente verde, una discesa dove l’attenzione è massima e via di nuovo con falcate più omogenee in sterrati più larghi. Al-tra salita lunga, poi graduale e lunga discesa che da un fresco ed ombroso sottobosco sputa i runner direttamente in paradiso. Un paradiso di sabbia

rosea, che scricchiola sotto le scarpette e che si la-scia lambire dalle piccole onde del mare. Un mare chiaro, trasparente, caraibico, che invoglia al tuffo. Ma ci sono ancora le ultime formalità. 500 metri di faticosa spiaggia, leggermente in contropenden-za, incontrando sporadici corpi dei primi turisti stesi seminudi a rosolare al sole: un ultimo sforzo prima dell’arco rosso d’arrivo, prima del tuffo. All’arrivo, giu-sto a ridosso dell’abitato di Cala Gonone, costa est dell’isola, l’in-telligente esperienza di Salaris accompagna l’energica gioventù di Colet e a mani giunte ed ele-vate al cielo si aggiudicano a pari merito la seconda tappa. Terzo di nuovo lo svizzero, il ben noto Marco Gazzola, quarto di nuovo lo spagnolo Castellanos Torres, che nonostante un fisico mas-siccio e fuori dagli stereotipi del trail, dimostra una forza ed una resistenza fuori dal comune. Quindi ancora un francese e un Marco Olmo visibilmente stanco ma soddisfatto. Tra le donne, Susanna Crisciani, di Courmayeur, è la prima a presentarsi sul traguardo precedendo la toscana di adozione Cristina Murgia, che da que-ste parti è nata e cresciuta e ci ritorna sovente. Il tanto sospirato tuffo, visto l’incanto del mare e il caldo sole che lo illumina sarebbe d’obbligo, ma la temperatura dell’acqua ancora un po’ sotto gli standard stagionali frena molte delle buone inten-zioni. Ma non tutte: sull’esempio di un Gazzola noncurante del freddo, in parecchi approfittano dell’occasione. Per concludere altro pasta party, nei pressi di un acquario grande e ben struttura-to, altra dimostrazione di incredibile ospitalità da parte delle aziende alimentari indigene, altra parte di Sardegna che entra nei nostri occhi, nei nostri stomaci e nei nostri cuori. Altra notte di sonno garantito dalla quiete di Fonni.

day 3 - La terza e ultima tappa, 29 km, è il giro del Gennargentu (1.834 mt/slm), una delle asperità più antiche d’Europa e il simbolo montano di tut-ta la Sardegna. Il cielo è terso, piove e c’è vento. In alto uno spesso e scuro strato di nuvole grigie con-siglia agli esperti scout dell’organizzazione di non

rischiare la salute dei runner. Una cosa questa che dovrebbe essere sempre in primo piano. Con logi-ca e esperienza, il direttore di gara Alberto Rovera accorcia la tappa rendendola ugualmente diverten-te, sempre discretamente dura e totalmente sicura.

Piccolo cambio di programma ma il risultato è invariato, se non nella classifica parziale del giorno, dove ad accompagnare l’onnipresente Colet si presenta l’altro francese Nicolas Cantagrel (entrambi del team Hoka One) e con Salaris poco distante. Tra le donne, Susanna Crisciani si aggiudica tappa e corsa. Non è certo una giornata uggiosa a oscurare lo splendore di queste terre, la bellezza di questa gara e l’adrenalinica gioia di tutti i parteci-panti, che al richiamo di una prima edizione volutamente tenuta in sor-dina hanno risposto presente. Così come hanno risposto quelle ditte

attente e lungimiranti (scarpe Hoka One, abbiglia-mento Scorpion Bay, tessuti Dryarn, calze tecni-che Bee1 e occhiali SH+) che al primo sentore di un evento del genere si son prodigate per suppor-tarlo. Allo stesso modo, anche gli enti locali (regio-ne Sardegna e comuni di Fonni e Dorgali) hanno evidenziato la risposta positiva dell’isola al mondo del trail: un mondo in continua espansione, in cui questa magnifica isola non poteva mancare.www.sardiniatrail.com

ECCO LA SECONDA PUNTATA DELLA RUBRICA IN COLLABORAZIONE CON DINO BONELLI (AUTORE DI FOTO E TESTO). ORGANIZZAZIONE IMPECCABILE, LOCATION EVOCATIVE,

NOMI IMPORTANTI, OSPITALITà E TRADIZIONE CULINARIA CON POCHI EGUALI (TUTTO GRAZIE AL SUPPORTO DI SPONSOR E ISTITUZIONI LOCALI):

QUESTO è IL SUCCESSO DEL SARDINIA TRAIL, ALLA PRIMA EDIZIONE.

RUNNING MAGAZINE

MAGGIO 2012

Sul prossimo numero run the world vi por-terà in Iran, con i suoi magnifici paesaggi, i suoi misteri e l’ospitalità dei sui abitanti.

prossimi appuntamenti run the world:

9-17 Agosto – higtland - Nella savana di un Kenya fuori dalle rotte turistiche - www.runandtravel.it 2-9 settembre - run Iceland - Tra le mille cascate, gli infiniti ghiacciai e i deserti lavici d’Islanda - www.runiceland.org21-29 ottobre – carrera de Baja - Tra i cactus e i deserti salati della Baja California in Mexico - www.carreradebaja.com

i prossimi appUntamenti

arrivo dei vincitori sulla magnifica spiaggia di cala gonone.

corsa tra i muretti a secco tipici della sardegna. sotto: il sardo Filippo salaris, secondo assoluto.Il sardinia Trail nel grandioso entroterra sardo.

Page 19: Running Magazine N.5

ABC Distribution - 0463.422401 - [email protected]

Page 20: Running Magazine N.5

RUNNING MAGAZINE

MAGGIO 2012

20

focuson

to “be” or not to “be”?• dAvidE cORROchER

Di barefoot e dintorni abbiamo am-piamente parlato sullo scorso numero di Running Magazine e i feedback dei nostri lettori sono stati numerosi e molto interes-sati. D’altra parte – lo abbiamo sottolinea-to – quello delle calzature minimal è certa-mente il trend del momento e non manca tuttavia di far discutere gli operatori del settore sotto molti punti di vista, tra favo-revoli e contrari con le più diverse sfuma-ture. Il dibattito inerente alla reale efficacia del natural running è ancora molto acce-so e difficilmente le due linee di pensiero giungeranno a breve a esaurire tutti gli ar-gomenti. Anche perché i maggiori brand continuano a dar vita a nuove proposte, che puntano a ottimizzare le scoperte più innovative sullo studio del corpo umano e del movimento durante la corsa. Tra i prodotti che avevamo presentato nell’am-pia vetrina del numero 4 figurava anche la nuova Be di Mizuno, che verrà presentata proprio in questo mese di giugno anche ai retailer. Ecco quindi in assoluta anteprima un approfondimento su questo modello.

Fra storiCitÀ e innoVaZione

L’idea della Be nasce da antiche tradizio-ni che appartengono all’anima giapponese di Mizuno: partendo dalla riscoperta dei tipici sandali Waraji (foto sopra), è stato ideato un nuovo tipo di suola che ne ripro-pone la concezione. La sua caratteristica principale è la singolare riduzione della lunghezza, tanto da non coprire per intero la pianta del piede. In questo senso, all’in-terno della Be l’intersuola si assottiglia proprio prima del metatarso, sotto le dita,

in modo da sfruttare questa soluzione e da consentire alle dita di flettersi e muoversi più liberamente. Il risultato è una scarpa che punta a favorire il rafforzamento e l’at-tivazione della parte inferiore delle gambe.

più CHe natUraL

In particolare, grazie a questo tipo di struttura della suola, al piede viene consen-tita una maggiore possibilità di movimento rispetto alla corsa naturale: ciò apporta un incremento e un potenziamento degli arti inferiori, oltre a una maggior capacità di controllare il baricentro. Be è stata infatti sviluppata per facilitare l’accrescimento del tono muscolare nelle fasce anteriori e posteriori della gamba e determinare un miglioramento delle prestazioni atletiche. Ciò è possibile grazie alla maggiore mobi-lità e sensibilità consentita alle dita del pie-de, che favorisce un utilizzo più efficace dei tessuti. In fase di spinta, infine, i runner dimostrano di mantenere maggiori grip e reattività.

be per tUttiLa Be ha un target trasversale ed è rivolta

sia agli atleti che agli amatori: utilizzandola

correttamente e gradualmente nei giorni di riposo, ma anche durante allenamenti specifici, gli sportivi possono osservare un miglioramento delle proprie performance. Insomma, tutti con cognizione di causa possono scegliere di impiegarla quotidianamen-te per rafforzare i muscoli delle gambe in modo naturale e favorire la riattivazione della circolazione perife-rica.

Un’amLetiCa QUestioneChe cosa si può dire, a questo

punto, dell’ingresso sul mercato di un prodotto innovativo ma allo stesso tempo legato ad anti-che tradizioni come la nuova Be? Senz’altro che di risposte definiti-ve, in questo campo come in tutti gli altri, non se ne possono dare. Ma la vera lezione che si può ricavare dal proget-to di Mizuno è che si può (per)correre una strada che non è sempre diritta. Spesso torna su se stessa, per chiudere un cer-chio e riaprirlo al passo immediatamente successivo. Fra antico e mai visto, cultura e innovazione. Quale sarà il gradimento da parte del pubblico di questa attesa no-vità che viene dal paese del sol levante? E soprattutto quali spunti fornirà all’acce-so dibattito inerente al natural running? Si ripropone quell’amletica questione che ancora resta in attesa di risposta: ba-refoot o non barefoot? Questo è il proble-ma (o l’opportunità).

DISTRIBUITO DA // ALTO SPA011-3494811

[email protected]

be - men’s

be - Women’s

i mod

eLLi

NO, L’INGLESE NON C’ENTRA... IL PROGETTO INFATTI PARLA GIAPPONESE ED è FIRMATO DA UNO DEI BRAND LEADER NEL RUNNING, VALE A DIRE MIZUNO. CHE PARTENDO DALLA TRADIZIONE DEL PAESE DEL SOL LEVANTE PRESENTA UN’INNOVATIVA CALZATURA, DA UTILIZZARE NEI GIORNI DI RIPOSO, PER TRAINING SPECIFICI O TUTTI I GIORNI PER RINFORZARE LA MUSCOLATURA DELLE GAMBE.

DEL TREND CHE RIGUARDA IL MINIMAL RUNNING E I PRODOTTI BAREFOOT ORIENTED ABBIAMO

AMPIAMENTE PARLATO SULLO SCORSO NUMERO. OGGI SOTTO I RIFLETTORI UNA DELLE ULTIME NOVITà

CHE RIGUARDANO QUESTO SEGMENTO

*

*

* modello in foto

Page 21: Running Magazine N.5
Page 22: Running Magazine N.5

22

reportage

transvulcania 2012,“quasi” un mondiale

• dAllA NOstRA iNviAtA MONicA NANEtti

Grande era l’attesa per una delle gare di skyrunning più importan-ti degli ultimi anni, visto il parterre di top runners al via. Ma non solo: mantenendo il massimo riserbo, l’ISF (International Skyrunning Federation) dopo la gara ha organizzato un meeting esclusivo di tre giorni (dal 14 al 16 maggio) per discutere di passato, presente e futuro dello skyrunning: importanti atleti che hanno partecipato alla gara (e non solo - vedi Marco de Gasperi) e giornalisti da tutto il mondo. Sul luogo, unica giornalista italiana presente, la nostra inviata. Ecco in queste due prime due pagine il report della gara, le dichiarazioni di al-cuni protagonisti e un’esclusiva intervista con il vincitore (a sorpresa) Dakota Jones. Nelle successive due pagine invece tutti i dettagli della tavola rotonda.

Era stata definita da alcuni come “la gara del secolo”. In effet-ti vedere così tanti top runner presenti in un’unica gara non è cosa da tutti i giorni. E se a questo ci aggiungiamo una location fantastica come l’isola di La Palma, nonché un finale a sorpresa, le aspettative molto alte sono state pienamente confermate. Par-tiamo proprio dalla fine: è stato lo statunitense Dakota Jones del Team Montrail l’inaspettato vincitore di questa quarta edizione della Transvulcania. L’ultramaratona è andata in scena sabato 12 maggio sull’isola di La Palma alle Canarie, come parte del circuito Ultra Marathon Series all’interno della nuova formula Sky Run-

ning World Series dell’ISF. La gara ha rappresentato l’apertura di stagione per questo tipo di competizioni e ha visto al via il gotha mondiale della corsa in montagna su lunga distanza, con la pre-senza dei team internazionali “targati” Adidas, Arc’teryx, Asics, Montrail, New Balance, Pearl Izumi, Platinum Sigvaris, Salomon, The North Face.

Il vincitore era felice e quasi sorpreso dalla prestazione (che lo ha visto arrivare in 6h 58’ 44”, una decina di minuti prima del “fenomeno” Kilian Jornet). “Speravo nel miglior risultato possibile - ha dichiarato Jones - ma non mi aspettavo di vincere, avendo già corso con Kilian e sapendo di che cosa è capace”. Invece, Jornet (Team Salomon Santiveri) - superfavorito della vigilia e beniamino locale - si è classificato al terzo posto in 7h 09’ 53”, preceduto anche dall’inglese Andy Symonds del Team Salomon in 7h 00’ 34”. A giocare a sfavore di Jornet proba-bilmente ha contato anche la fatica di un’intera stagione di competizioni di sci alpinismo, nonché il brusco cambiamento di temperatura a cui si è sottoposto: dopo aver corso due terzi della gara a pochi metri da Jones, ha subìto un calo di rendi-mento intorno al 77° km, tanto da giungere all’arrivo stremato. Questo non gli ha fatto perdere la consueta sportività: “È stato bello correre con Dakota - ha dichiarato - È davvero forte e organizzato e ha corso una gara intelligente. Sono veramente felice per lui”.

Con 83,3 km di lunghezza, 4.415 m di dislivello positivo e 4.110 di dislivello negativo, la corsa ha attraversato pressochè tutta l’iso-la - celebre per la sua rete di quasi 1.000 km di sentieri montani - su alcuni dei percorsi più noti e spettacolari: la “Ruta de los Vol-canes” e il “GR131”, su altitudini che andavano dai 4 metri s.l.m. della partenza, al faro di Fuencaliente, fino ai 2.426 m del Roque de los Muchachos, la cima più alta di tutta l’isola. Una gara dalle componenti tecniche molto marcate, caratterizzata in buona par-te da terreno vulcanico e in cui uno degli elementi più temuti è sempre il fattore atmosferico. In particolare le alte temperature (unite ai forti venti) accompagnano la fase centrale della corsa, nel settore con la salita più impegnativa: caldo e vento si sono pre-sentati puntuali all’appuntamento. Nonostante questo, gli spetta-tori hanno assistito allo “sbriciolamento” del precedente record, stabilito lo scorso anno dallo spagnolo Miguel Heras con 7h 32’ 13”: un tempo che, nell’edizione 2012, è stato superato dai pri-

transvulcania - la classificama

schi

lefe

mmin

ile

pos name team time gap1 daKota Jones montraiL 06:59:07 00:00:002 andy symonds salomon 07:00:34 00:01:273 kilian jornet salomon santiveri 07:09:53 00:10:464 francois d’haene salomon 07:23:40 00:24:335 iker karrera salomon santiveri 07:38:58 00:39:516 erik clavery asics 07:46:51 00:47:447 jordi bes ginesta seleccio Catalanaj 07:48:28 00:49:218 thomas lorblanchet salomon 08:02:27 01:03:209 giuliano cavallo salomon carnifast 08:03:36 01:04:2910 rickey gates salomon 08:04:25 x

1 anna Heather Frost salomon 08.11.31 00.05.562 nuria picas albets seLeCCiÓ CataLana 08.52.00 00.06.253 nikki Kimball tHe nortH FaCe 09.10.01 00.06.384 darcy africa pearL iZUmi 09.17.36 00.06.445 Uxue Fraile azpeitia CoLUmbia Vida-raid 09.21.12 00.06.466 maud gobert adidas 09.54.40 00.07.107 Leire iruretagoyena otegui gaiLUrraK 10.05.46 00.07.188 Judit Casas álvarez seL.Cat Carreras por montaÑa-FeeC 10.11.18 00.07.229 teresa nimes pérez team La FUma iberiCa 10.17.06 00.07.2710 andrea Calmbach saLomon germany sUUnto 10.37.04 00.07.41

los llanos 83,3 km

RUNNING MAGAZINE IN TRASFERTA SULL’ISOLA DI LA PALMA ALLE CANARIE PER SEGUIRE SUL CAMPO UNA DELLE GARE PIU’ ATTESE DEGLI ULTIMI ANNI

ESORDIO IN GRANDE STILE PER L’ÉLITE INTERNAZIONALE DELLO SKYRUNNING. REPORT, IMPRESSIONI E INTERVISTE ESCLUSIVE DALLA NOSTRA INVIATA IN SPAGNA. TRA LA PRESENZA DI TOP RUNNER MONDIALI E RISPETTIVI TEAM, UNA LOCATION DA FAVOLA E COLPI DI SCENA, L’EVENTO – SECONDO ALCUNI “LA GARA DEL SECOLO” – HA CONFERMATO LE ASPETTATIVE.

la partenza con alle spalle il faro di Fuencaliente.

Due dei tanti straordinari scenari attraversati dalla corsa, tra foreste verdissime, lunari crateri vulcanici e paesini di mare bordati da spiagge dalle sabbie nere. ph cr: Mikael helsing/TrV 2012

François D’haëne, 4° classificato. a fianco giuliano cavallo, l’unico top runner italiano che ha chiuso con un ottimo 9° posto. ph cr: Mikael helsing/TrV 2012

ph cr

: Mik

ael h

elsi

ng/T

rV 2

012

Page 23: Running Magazine N.5

23

a fianco, il secondo classificato andy symonds e la vincitrice femminile anna Frost al passaggio di roque de los Muchachos, quota 2.426 mt (57,8 km), dopo la salita più impegnativa della gara.ph cr: longlight

RUNNING MAGAZINE

maggio 2012

a tU per tU Con iL VinCitore, 21enne ameriCano deL team montraiL

// Una cosa è certa: di lui sentiremo

ancora parlare presto. Dakota Jones,

ventunenne di Durango (Colorado),

membro del team Montrail, non è

soltanto il vincitore a sorpresa della

Transvulcania 2012. È anche un perso-

naggio decisamente fuori dagli sche-

mi: schivo e ironico, lettore accanito,

autore di un brillante blog in cui riesce

a parlare di corsa citando il Rigoletto e

prendendosi gioco di molti dei luoghi

comuni che caratterizzano l’ambiente.

iL reCord deLLa garaIntervistato il giorno dopo la gara, il

giovanissimo americano ancora non

sembrava rendersi completamente

conto del successo: “Non mi aspet-

tavo un simile risultato: questa era la

mia terza corsa in Europa, temevo la

pendenza e il tipo di terreno, ho pen-

sato solo a fare del mio meglio… e

all’arrivo io stesso ero sorpreso quan-

to tutti gli altri”. Un “meglio” che gli ha

permesso di lasciare dietro di sé l’in-

tera élite dello skyrunning mondiale e

di stabilire il nuovo record della gara

infrangendo il muro delle 7 ore (6h 58’

44”). La gara lo ha visto alternarsi al

comando con Kilian Jornet e Andy Sy-

monds per la prima metà del percorso,

per poi farsi superare dai due all’inizio

della lunghissima discesa.

andy e KiLian ed io…“A metà discesa – è il suo racconto

– Kilian e io stavamo correndo molto

veloci. Quando siamo arrivati al pun-

to di ristoro, Andy è sbucato dal nulla

(non lo avevo visto da ore!) molto ‘ca-

rico’ ed è ripartito a razzo lasciando-

mi indietro. Kilian, a quel punto, si è

lanciato al suo inseguimento e io ho

pensato che, se nessuno mi avesse

raggiunto, avrei guadagnato il terzo

posto. Quindi ho continuato a corre-

re al mio passo… e improvvisamente

i due sono ricomparsi all’orizzonte.

Ho raggiunto Kilian, e questo mi ha

davvero sorpreso. Gli ho chiesto se

era tutto a posto e lui, semplicemente,

mi ha risposto di sì, facendosi da par-

te per lasciarmi passare. Poco dopo

ho raggiunto anche Andy. Credo che

loro due, presi dalla competizione, ab-

biano veramente dato tutto in quella

parte di percorso: io, senza volerlo,

penso di aver corso in modo più ac-

corto semplicemente facendo la mia

gara. Dopo aver superato Andy, per il

resto della tracciato sapevo di averlo

alle mie spalle a distanza ravvicinata:

quindi ho corso secondo il mio ritmo,

più velocemente che potevo… ed è

stato abbastanza per vincere”.

sotto i riFLettoriMa a parte la vittoria, è stata la cor-

sa in sé a lasciare una forte impres-

sione in Dakota: “Se penso alla gran-

de eccitazione che stava intorno alla

50 miglia del Lake Sonoma: è stato

uno scherzo, rispetto a quello che ho

visto ieri. Qui alle Canarie, era tutto

moltiplicato per cento: l’intera isola

partecipava, c’erano mille persone ad

aspettarci al traguardo, la tv, i media…

è stato davvero incredibile. Non posso

certo dire che non mi sia piaciuto: a chi

non piace essere al centro dell’atten-

zione? Ma se fosse così ogni volta, se

avessi intorno tutta questa eccitazio-

ne ogni volta che corro, credo che di-

venterei matto: corro perché mi piace

correre, e il fatto che questo attragga

molta curiosità può essere piacevole,

ma non cambia nulla di me. Penso

che questo sia il punto fondamenta-

le. Crescendo e avendo maggiori suc-

cessi, ricevo maggiore attenzione da

parte degli altri; ho paura che, a forza

di sentirmi ripetere da tutti che sono

un atleta incredibile e una persona

fantastica, potrei davvero iniziare a

crederci e diventare quindi un perfet-

to idiota (in realtà il termine utilizza-

to è decisamente più colorito, ndr). E

io non voglio essere un idiota, voglio

semplicemente essere una persona in

gamba e mantenere tutto nella giusta

prospettiva. In realtà, non si tratta al-

tro che di correre un sacco”.

gLi esordiUn atteggiamento, questo, che si

spiega anche con la storia sportiva

di Jones, che ha iniziato a correre alla

fine del 2008: “Ho cominciato per

conto mio in Colorado dove abito,

soprattutto perché amo la montagna

e mi piace questo modo di viverla:

quell’anno mi ero entusiasmato dopo

aver fatto servizio come volontario

alla Hardrock 100 e sei mesi dopo

correvo la mia prima gara. Sono mi-

gliorato progressivamente, partendo

da competizioni molto piccole, alle-

nandomi da solo: questo è il primo

anno in cui ho un allenatore che se-

gue la mia preparazione. Da tre anni,

invece, sono nel Montrail Team, dove

mi trovo davvero bene: mi sostengono

sia finanziariamente, sia con le attrez-

zature, sia con consigli e indicazioni.

Io, a mia volta, cerco sempre di fornire

un feedback che possa risultare utile”.

gUardando aL FUtUroPer quanto riguarda i prossimi pro-

getti, è ancora tutto da decidere: “Il

mio obiettivo principale per quest’an-

no resta la Hardrock 100, in Colorado,

dove lo scorso anno mi sono classi-

ficato secondo. Ma al momento non

ho altri grandi progetti, anche perché

mi sto dedicando molto all’alpinismo.

Certo, le montagne europee sono

molto diverse da quelle degli Stati

Uniti: sono più grandi, ci sono i ghiac-

ciai che in Colorado non esistono… di

fatto io non ho una preparazione spe-

cifica per questi ambienti. Ma lo faccio

soprattutto perché amo la montagna

e per conoscere posti nuovi: potrei

dire che ‘dove’ corro è uno dei motivi

del ‘perché’.

Dakota Jones, è nata una stella?

mi 4 classificati, incluso il francese François D’Haëne, del Team Salomon, quarto in 7h 23’ 40”, a conferma dello straordinario livello dei partecipanti. Tra le donne, vittoria della fenomenale neozelandese Anna Frost, tredicesima in classifica generale con 8h 11’ 31”, che ha abbassato di ben 1h 45’ il precedente record davanti alla spagnola Nuria Picas (8h 52’ 00”) e alla statunitense Nikki Kimball (9h 10’ 01”).

Ottimo risultato anche per l’unico top runner italiano pre-sente, Giuliano Cavallo (Team Salomon Carnifast) al 9° posto assoluto con 8h 03’ 36”. “Sono fiducioso, questa gara l’ho pre-parata bene e con calma - ci aveva raccontato poco prima della partenza - e sono molto contento e stimolato dalla straordinaria partecipazione di grandi campioni; è anche la prima volta che corro su un terreno di questo tipo… insomma, è sicuramente una bella esperienza. Peccato solo che, la settimana scorsa, il cane del vicino mi abbia morsicato il polpaccio: un bel buco profondo, ma soprattutto sono stato costretto a iniziare una cura di antibiotici per scongiurare ogni pericolo di infezioni”. Probabilmente proprio gli antibiotici sono stati la causa dei pro-blemi di stomaco che Cavallo ha dovuto affrontare nel corso della gara, intorno al 30° km, e che gli hanno creato non po-che difficoltà. Ma nel complesso, ci ha confermato poi, si tratta comunque di “un risultato che mi ha lasciato davvero molto soddisfatto”.

La gara è stata segnata anche da alcuni ritiri eccellenti: quello dell’americano Anton Krupicka, arrivato sull’isola in condizioni fisiche non ottimali, tanto che ha preferito non prendere parte alla competizione, e quelli del francese Seba-stien Chaigneau e dello statunitense Geoff Roes, avvenuti pres-soché in contemporanea dopo la salita più impegnativa della gara, al punto di controllo di Roque de los Muchachos. Al di là dei top runner, comunque, la Transvulcania, giunta alla sua quarta edizione, si va sempre più confermando come appunta-mento di riferimento per il mondo dello skyrunning: 500 par-tecipanti (oltre agli iscritti alla versione corta di 26,8 km), or-ganizzazione impeccabile, forte sostegno dell’amministrazione locale e positivo coinvolgimento degli abitanti del luogo sono le leve principali del successo di questa manifestazione. Oltre, ovviamente, agli straordinari scenari attraversati dalla corsa, tra foreste verdissime, lunari crateri vulcanici e paesini di mare bordati da spiagge dalle sabbie nere: come è stato sottolineato dalle autorità del posto durante la conferenza di presentazione, una competizione come la Transvulcania rappresenta non solo un grande evento sportivo, ma anche un efficacissimo mezzo di promozione turistica a livello internazionale per l’intera isola.

“NON MI ASPETTAVO UN SIMILE RISULTATO: QUESTA ERA LA MIA TERZA CORSA IN EUROPA, TEMEVO LA PENDENZA E IL TIPO DI TERRENO, HO PENSATO SOLO A FARE DEL MIO MEGLIO… E ALL’ARRIVO IO STESSO ERO SORPRESO QUANTO TUTTI GLI ALTRI”.

Kilian Jornet seguito da Dakota Jones, che si rivelerà poi a sorpresa il vincitore della gara. ph cr: longlight

Dakota Jones taglia il traguardo in 6h 58’ 44”, precedendo andy symonds e Kilian Jornet.

Dakota Jones e alle spalle Kilian Jornet.

ph cr

: Mik

ael h

elsi

ng/T

rV 2

012

ph cr

: Mik

ael h

elsi

ng/T

rV 2

012

Page 24: Running Magazine N.5

24

sKyrUnning: FederaZione e atLeti a ConFrontodAllA NOstRA iNviAtA • MONicA NANEtti

Una “tre giorni” per ricordare il passato, ca-pire il presente e immaginare il futuro: questo il senso del seminario “Less cloud. More sky” organizzato da ISF-International Skyrunning Federation dal 14 al 16 maggio all’isola di La Palma, alle Canarie, nelle giornate imme-diatamente successive alla Transvulcania (la corsa è raccontata nelle pagine precedenti). I lavori sono stati condotti da Marino Gia-cometti e Lauri van Houten, rispettivamente presidente e vice presidente di ISF, che han-no coordinato il gruppo di partecipanti com-posto da una numerosa rappresentanza di at-leti top provenienti da tutto il mondo; alcuni dei quali – come ad esempio l’italiano Marco De Gasperi – non partecipanti alla gara, ma intervenuti espressamente per partecipare all’incontro. Tra i relatori anche Giulio Ser-gio Roi (meglio noto come “sky doctor”), vice presidente e medical director di ISF, che ha presentato una serie di relazioni sulle princi-pali tematiche mediche legate a questo tipo

di attività. A seguire il seminario, inoltre, una ristretta rappresentanza della stampa internazionale specializzata di Spagna, Gran Bretagna, Stati Uniti, Australia e Sud Africa, oltre a Running Magazine e Outdoor Magazi-ne come uniche testate italiane. Quella di un seminario tematico è un’iniziativa unica nel suo genere, fino a ora. Il perché lo ha spiega-to Lauri van Houten: “Lo skyrunning compie vent’anni: ci è sembrato giusto prenderci un momento di pausa per valutare il passato e il futuro, e per cercare di capire i nuovo oriz-zonti di questo sport. Per questo abbiamo vo-luto discuterne direttamente con gli atleti più affermati: chi meglio dei campioni può con-tribuire a dare forma a questa disciplina?”.

tra passato e FUtUroIl passato dello skyrunning ha avuto, nel

corso della prima giornata di seminario, un testimonial d’eccezione: lo stesso Marino Giacometti, vero e proprio “inventore” di questa disciplina, atleta a sua volta e gran-de appassionato di montagna. Giacometti

ha rievocato gli anni pionieristici e i primi grandi campioni anche attraverso un filma-to dal titolo “The sky’s the limit”, girato tra il 1992 e il 1995. Un documento che chiudeva con la constatazione della nascita di un nuovo, entusiasmante sport e con il quesito: “Quanto oltre e quanto più veloci potranno andare?”. Di sicuro molto lonta-no, come è emerso nelle giornate succes-sive: innanzitutto dal punto di vista della comunicazione (vedi dettagli nel box della pagina seguente), con una serie di media targati ISF che vanno dalla stampa (la ri-vista Skyrunner Magazine è distribuita a livello mondiale in 15.000 copie, ai parte-cipanti e agli organizzatori delle principali competizioni), ai canali televisivi (dal 1993 Trans World Sport, leader nelle produzio-ni a tema sportivo, ha seguito le manife-stazioni di skyrunning in tutto il mondo: 102 trasmissioni, distribuite in un centi-naio di paesi, per un totale di 250 milioni di spettatori per ogni trasmissione), fino all’online con il sito internet www.skyrun-ning.com e alla pagina internet dedicata.

La paroLa agLi atLetiAltro tema caldo toccato dall’incontro

è stato quello del rapporto tra gli atleti e le aziende: un rapporto che, attualmente, sembra aver trovato un buon equilibrio nel-la logica dei team. Come ha sintetizzato la neozelandese Anna Frost: “Quanto mi sup-porta lo sponsor? Molto: io non corro solo per me, ma per tutta la ‘famiglia’ Salomon. In questo modo sei più motivato, e anche più disposto a sacrifici e rinunce di quanto non faresti se corressi da solo”. Unanimità di consensi tra gli atleti anche per quanto riguarda l’esistenza di premi in denaro per i vincitori, in aggiunta al pagamento di viaggio e albergo per i top runner invitati; anche perché il principale rischio connes-so a questa formula – quello di una spinta verso fenomeni di doping – sembra allo stato attuale, in questo ambiente, un’ipo-tesi ancora remota. D’altro canto, come è stato spiegato dal dott. Roi, i controlli anti-doping esistono: la loro effettuazione è so-prattutto una questione di costi economici.

regoLamenti, gare e FederaZioniNorme, regolamenti e organizzazioni sono

stati poi al centro della terza giornata di la-vori: un’occasione per presentare la nuova formula Skyrunner World Series per il 2012, che comprende un circuito di 20 gare in tutto il mondo (per un totale di 10 paesi, 3 conti-nenti, 700 km di percorsi e 48.000 metri di dislivello positivo), nel periodo tra maggio e novembre, con un montepremi complessivo di 25.000 dollari; come partecipanti, oltre all’élite internazionale dei migliori atleti di questa disciplina, anche 30.000 runner pro-venienti da 54 paesi. A questo si aggiungono, sempre per il 2012, gli SkyGames: un evento organizzato ogni 4 anni, in programma dal

29 giugno all’8 luglio sui Pirenei spagno-li, che vede la presenza di tutte le specialità dello skyrunning. Uno sguardo, infine, alle diverse federazioni e organizzazioni in qual-che modo collegate a questo mondo: IOC (International Olympic Committee), IAAF (International Association of Athletics Fede-rations), WMRA (World Mountain Running Association), IAU (International Association of Ultrarunners), Ironman (federazione priva-ta e marchio commerciale). Un panorama che ha permesso ancora una volta a ISF di riba-dire la propria specifica identità e la propria volontà di continuare a operare come federa-zione, senza perdere di vista lo spirito e l’es-senza di questo particolare sport.

PASSATO, PRESENTE E FUTURO: IL MEETING ORGANIZZATO DALL’INTERNATIONAL SKYRUNNING FEDERATION HA RADUNATO ALCUNI DEI PIù FORTI SPECIALISTI MONDIALI DELLA DISCIPLINA E HA RAPPRESENTATO UN’OCCASIONE UNICA PER FARE IL PUNTO DI UN MONDO IN CONTINUA EVOLUZIONE.

reportage

gLi atLeti parteCipanti aL seminarioKilian Jornet spagna Team salomon santiveriIker Karrera spagna Team salomon santiverinikki Kimball usa Team The north FaceIan sharman usa Team The north Face Mike Wolfe usa Team The north FaceMax King usa Team MontrailDakota Jones usa Team Montrailgeoff roes usa Team Montrailanton Krupicka usa Team new BalanceJoe grant usa Team arc’teryxnick clark usa Team pearl IzumiMaud gobert Francia Team adidasFrancois d’haene Francia Team salomonThomas lorblanchet Francia Team salomonsebastien chaigneau Francia Team The north Facegiuliano cavallo Italia Team salomon carnifastMarco De gasperi Italia Team scottFlorent Troillet svizzera Team new Balancegustavo reyes argentina Team salomonanna Frost nuova Zelanda Team salomoncsaba nemeth ungheria

NUMEROSE E INTERESSANTI LE TEMATICHE TRATTATE DA QUESTA STORICA TAVOLA ROTONDA. ECCO UN RIASSUNTO DEL MEETING,

AL QUALE ABBIAMO PARTECIPATO DI PERSONA

Marino giacometti e lauri van houten, rispettivamente presidente e vice-presidente IsF.

Page 25: Running Magazine N.5

25

RUNNING MAGAZINE

MAGGIO 2012il calendario della skyrunner World series 2012

Uno dei temi più interessanti deL seminario

Le Corse sKyrUnner WorLd series • spagna: Maratòn Alpina Zegama-Aizkorri, Paesi Baschi, 20 maggio• Italia: Giir di Mont SkyMarathon, Premana (LC), 29 luglio• svizzera: Course de Sierre-Zinal, Zinal (Va-lais), 12 agosto• usa: Pikes Peak Marathon, Colorado, 19 agosto• Malaysia: Mount Kinabalu Climbathon, Sa-bah (Borneo), 14 ottobreLa classifica si basa sulla somma dei tre mi-gliori risultati nelle corse principali, più due competizioni fra le tre obbligatorie delle altre Series (*). Come opzione aggiuntiva alle tre gare principali, gli atleti possono farne una tra le tre obbligatorie e una a scelta tra Vertical Ki-lometer, SkyRace e Ultra. I punteggi delle cor-se finali saranno aumentati del 20%

VertiCaL KiLometer series• russia: Elbrus Vertical Kilometer, 7 maggio• grecia: Gerania Vertical Kilometer, Loutraki, 10 giugno• (*) Italia: Dolomites Vertical Kilometer, Cana-zei (TN), 20 luglio• svizzera: Le KM Vertical de Fully, Martigny (Valais), 20 ottobre• spagna: Vertical Kilometer del Puig Campa-na, Valencia, 1 novembre

sKyraCe series• russia: Elbrus Skyrace, 9 maggio• grecia: Ziria Cross Country Skyrace, Goura Corinth, 27 maggio• (*) Italia: Dolomites Skyrace, Canazei (TN), 22 luglio• gran Bretagna: Snowdon International Race, Llanberis (Wales), 21 luglio• Francia: Marathon di Montcalm, Auzat (Ariège), 18 agosto

ULtra sKymaratHon series• (*) spagna: Transvulcania Ultra marathon, La Palma, 12 maggio• usa: Speedgoat 50k, Snowbird (Utah), 29 luglio• Italia: Trofeo Kima Ultra SkyMarathon, Val-masino (SO), 26 agosto• spagna: Cavalls del Vent, Cadi-Moxeirò Na-tural Park (Pirenei), 29 settembre• Francia: La Course des Templiers, Millau (Grands Causses), 28 ottobre

VertiCaL KiLometer • 1.000 metri di dislivello positivo su terreno variabile con forte inclinazione, su una lunghezza non superiore a 5 chilometri

• il Vertical Kilometer® è definito su tre livelli di altitudine (+/- 200 m)

sKymaratHon• dislivello totale di almeno 2.000 metri in salita. Quota massima da 2.000 metri fino a oltre 4.000 metri

• lunghezza tra i 30 e i 42 km

• la corsa può svolgersi su sentiero, pista, morena, roccia o neve (asfalto inferiore al 15%)

ULtra sKymaratHon• caratteristiche che eccedono i parametri previsti per la SkyMarathon per oltre il 5%

// Uno dei “segreti” del successo del fenomeno skyrunning è stato quello di partire, vent’anni fa, con il piede giusto anche dal punto di vi-sta della comunicazione: stampa, televisione, attività di pr sono stati attivati fin dagli inizi (con l’aiuto in-negabile della spettacolarità delle location delle gare) e hanno consen-tito al nuovo sport di affermarsi ra-pidamente tanto presso gli sportivi quanto nei confronti degli sponsor. Negli anni più recenti, poi, l’avvento del web e dei social network ha rap-presentato un’ulteriore, importantis-sima cassa di risonanza. È quanto è emerso nel corso della seconda giornata del seminario, dedicata in buona parte proprio al tema della comunicazione. Basti considerare che nella giornata di domenica 13

maggio – giorno della Transvulca-nia – la pagina Facebook di ISF ha registrato dati come 2.341 “like” e commenti da parte di utenti, 14.309 “click” totali su un singolo post, 17.201 “unique interactions overall” e 125.838 “ultimate reach”.

Ma la partita dei social network si gioca soprattutto sul fronte del singolo atleta, con numeri in alcu-ni casi davvero straordinari. La pa-gina Facebook di Kilian Jornet, ad esempio, conta oltre 56.000 “fan”, in continua crescita “È un tipo di at-tività importante per un atleta – ha spiegato lo stesso Jornet – perché nel nostro lavoro è necessario an-che promuovere il nostro sponsor. Nella mia pagina parlo di gare, di programmi, ma anche dei miei alle-namenti e dei luoghi che visito: un lavoro, certo, ma anche un piacere”. “Oggi esistono tre tipi di atleti”, ha sostenuto Greg Vollet, responsabi-le del team Salomon International. “Quelli in cerca dei loro limiti, quelli che promuovono il loro brand e quel-li che promuovono il loro sport. Que-sto significa che i social media sono fondamentali: gli atleti non possono fare a meno di seguire e utilizzare questi mezzi”.

I commenti di molti altri atleti hanno peraltro confermato il con-cetto che il “mantenimento” della propria presenza sui social network non è un semplice hobby o una forma di promozione della propria

immagine, ma anche una parte in-tegrante (e talvolta specificamente contrattualizzata) del rapporto con lo sponsor. Anton Krupicka, statu-nitense del team New Balance con 5.400 “fan”, ha aggiunto: “Non so quale sia il segreto del successo di una pagina Facebook. Nel mio caso, cerco di condividere la mia esperienza di vivere la montagna; questo mi piace, e fa contento il mio sponsor”. Esistono comunque anche altre formule, oltre a quella di Facebook: “Io ho un blog – ha raccontato Max King – in cui rac-colgo molti commenti e reazioni. È sicuramente un’esperienza interes-sante, ma è anche parte integrante del mio (anzi, del nostro) lavoro nei

confronti dello sponsor: quindi è normale dedicare del tempo a que-sta attività”.

Tempo che, nel caso di figure come quella del francese Sebastien Chai-gneau (con un ricco sito internet che incorpora anche un blog), arriva ad es-sere di un paio di ore al giorno: “Dopo eventi importanti, come l’UTMB, ab-biamo registrato un aumento incre-dibile di contatti. Sul sito, tra l’altro, sono pubblicati una serie di corto-metraggi (“Get ready for” è il nome

della serie) che mia moglie produce e realizza, dedicati sia alle sessioni di allenamento che alle gare; filmati che, quando vengono ripresi e pubblicati sui siti degli sponsor (The North Face e Overstim.s), provocano una vera e propria impennata nei contatti: dopo l’UTMB 2010, il sito The North Face ha contato circa 1.600.000 visite. È sicuramente un tipo di attività molto importante, ma che certamente ri-chiede moltissimo lavoro: tanto che ora c’è un ragazzo che lavora per me solo per gestire i social media”.

Il potere della comunicazioneLA DISCIPLINA FIN DAGLI ESORDI è STATA PARTICOLARMENTE ATTENTA E ATTIVA NELL’AMBITO DEI MEDIA. OGGI FONDAMENTALE ANCHE IL RUOLO DEL WEB E DEI SOCIAL NETWORK, LA CUI GESTIONE PER ALCUNI ATLETI è DIVENTATA QUASI UN “LAVORO”.

sebastien chaigneau in azione alla Transvulcania 2012 (credit: longlight) e all’arrivo da vincitore della Transgrancanaria 2012, 2-4 marzo (credit: The north Face Transgrancanaria).

Dopo la parziale delusione del terzo posto alla Transvulcania, Kilian Jornet si è subito rifatto vincendo la Maratòn alpina Zegama-aizkorri (20 maggio), la prima delle 5 gare principali del circuito skyrunner World series. ph cr: Jordi saragossa

la pagina Facebook di Kilian al 23 maggio 2012 conta ben 56.318 likes.

Il sito molto ricco e curato di di sebastienchaigneau che ospita anche cortometraggi molto seguiti su sessioni di allenamento e gare.

Caratteristiche delle discipline

Page 26: Running Magazine N.5

26

// Disponibile da questo mese, è un training computer dotato di ampio display, personaliz-zabile con sensori specifici per le discipline del running e del ciclismo.In grado aiutare la pianificazione dell’allena-

mento e di fornire un feedback immediato al termine dell’attivi-

tà, Rcx3 è disponibile in due versioni, per uomo e per donna.Quattro i set disponibili (tutti inclusivi del trasmetti-tore WearLink + W.I.N.D):- RCX3 (169,90 euro)

- RCX3 Run: con sensore da scarpa s3+, per misurare veloci-

tà/cadenza e distanza, e DataLink (249,90 euro)- RCX3 Bike: con sensore di velocità CS W.I.N.D. e supporto manubrio universale (199,90 euro)- RCX3 GPS: con sensore GPS G5 e Data Link (279,90 euro)Si può aggiungere gli accessori successivamen-te, anche sulle precedenti versioni GPS G3 W.I.N.D. e sensore da scarpa s3 W.I.N.D.

// Orologio classico con altimetro, ideale per escursioni e training outdoor.

dotaZioni teCniCHe:- Altimetro- Barometro- Bussola- Cardiofrequenzimetro, utile per l’allenamento e per monitorare il battito in fase di esplorazione.- Fascia cardioIl nuovo Vector HR è disponibile anche nella nuova versione verde scuro, oltre che nelle varianti classiche in bianco e in nero.

// È uno shell di grande leggerezza e dalle di-mensioni ridotte, ideato per le situazioni di pioggia e vento durante attività aerobiche di ogni genere. Dal peso di soli 53 grammi, sta in una tasca. Finiture riflettenti, zip ideale per la ventilazione e bordo con cordoncino elasti-cizzato costituiscono i dettagli di questo shell peso-piuma. Prezzo consigliato: 130 euro.

// Modello concepito per trail running, è costruito con suola in gomma Vibram mi-nimalista, dal tread design aggressivo. Le sue caratteristiche specifiche sono studia-te per garantire un perfetto equilibrio del “foot feel” e protezione su superfici acci-dentate, anche contro pietre e detriti. Pre-sa sicura del piede in tutte le direzioni. La tomaia presenta una struttura che favorisce una traspirazione naturale, con chiusura hook an loop che consente una calzata si-cura. Spyridon è ideale per corsa e trekking leggero.

// Le Midland Subze-ro Sportek sono cuffie stereo bluetooth con mi-crofono integrato, robuste, flessibili e grintose, pensate per tutti gli amanti degli sport all’aria aperta e ideali quindi anche per ogni runner. Consentono di rispondere al cellulare o ascoltare musica in totale libertà, con un’eccellente qualità audio stereo e nessun intral-cio durante l’allenamento. Per gruppi di sportivi, abbinate al ricetrasmettitore PMR446 Midland G8 BT, estendono la comunicazione a team di persone fino a una distanza massima di 12 km. Per un’attività personalizzata, invece, si interfaccia-no con innumerevoli Smartphone (iPhone, Black-Berry e Android) che, grazie alle loro applicazioni, consentono di creare un programma individuale con suggerimenti in real-time per accompagnare l’atleta, memorizzarne tempi, spazi e tabelle di alle-namento. Le abbiamo provate di persona corren-do: oltre ad essere molto comode, leggere ed avere il vantaggio di non avere fili, hanno una qualità audio davvero ottima e garantiscono anche una parziale impermeabilità.

// Calza dotata di massima resistenza. Realizza-ta per favorire la protezione del piede e soste-nerlo per sforzi fisici ad alta intensità. Struttura avvolgente e comfort adatti sia a terreni urbani che alla corsa su terreno accidentato.

Caratteristiche: struttura differenziata de-stro/sinistro, fascia elastica anti-torsione, maglia rasata, spugna ammortizzanteMedium Weight: 90% Polie-

ster – 10% Poliammidica

polar / rCx3

moUntain HardWear / gHost WHisperer anoraK

FiveFingers / spyridon

midLand / spyridon

2406 new

gm / 2402

mizuno / Wave prophecy

suunto / Vector

DISTRIBUITO DA // Columbia Sportwear Italia

0423.648756 www.columbiapressroom.com

// Indumento concepito per sfruttare efficace-mente il meccanismo con cui il sudore agisce sull’organismo, per raffreddare del corpo umano rilasciando calore dalla pelle e facendolo eva-porare. Omni-Freeze Ice agisce sul fisico per gestire l’innalzamento di tempera-tura durante l’attività, trasmet-tendo un’immediata sensazione di fresco nel momento stesso in cui l’umidità viene a contatto con il tessuto.• Performance ottimali anche durante le attività aerobiche più impegnative• Ottima sensazione sulla pelle

Caratteristiche tecniche:• Omni-Freeze ICE Raffreddamento avanzato

• Omni-Shade protezione solare Upf 50

• Omni-Wick• Tessuto confortevole elasti-cizzato in 4 direzioni

• Ventilato• Trattamento antibatterico

Tessuto:91% polyester / 9% elastane Freezer Ice Jersey100% polyester pointelle mesh.

prodotti ss 2012

Columbia / insight ice short sleeve V-neck top (Women’s)

DISTRIBUITO DA // Polar Electro Italia [email protected]

DISTRIBUITO DA // AMER SPORTS ITALIA0422.5291 [email protected]

DISTRIBUITO DA // ALTO SPA 011.3494811 [email protected]

DISTRIBUITO DA // OUTBACK ‘97035.361103

[email protected]

DISTRIBUITO DA // Vibram 02.89420549 / [email protected]

DISTRIBUITO DA // Cte International - 0522.509411 / www.midlandradio.eu

DISTRIBUITO DA // Enervit 02.485631 [email protected]

// Parte della nuova linea di barrette proteiche pre-sentata all’ultima edizione della fiera Rimini Wellness (scelta da Clemente Russo, campione del Mondo WSB e vice campione olimpico, in preparazione per Londra 2012), questo integratore high protein da 45 g è stato

confezionato per chi pratica attività fisica intensa e preva-lentemente basata sullo sfor-zo muscolare.

L’apporto vitaminico com-pleto di questo prodotto in-clude:- Vitamina B6, che contribu-isce al normale metabolismo

delle proteine (per almeno 0,21 mg al giorno)- Le vitamine PP e B1, che contribuiscono al normale metabolismo energetico (ri-spettivamente per almeno 2,4 mg e 0,17 mg al giorno).

Gusto:Cocco – ciok

gymline muscle protein bar doppio strato 27%

enervit

DISTRIBUITO DA // CALzE GM SPORT 0461.990286 [email protected]

// Calza dalle caratteristiche di alta traspira-bilità e morbidezza. Sostiene il piede durante movimenti a media e bassa intensità. Struttura avvolgente e comfort adatti sia a terreni urbani che alla corsa su terreno accidentato.Caratteristiche: Struttura differenziata destro/sinistro, Fascia elastica antitorsione, Maglia ra-sata, Rinforzo antiabrasione Light Weight: 65% Poliester – 30% Poliammi-dica – 5% Elastan

// La nuova tecnologia Dynamotion è ideata per garantire comfort ottimale, attraverso un fit-ting che si adatta efficacemente al movimento del piede. Questa scarpa è creata per runner con appoggio neutro, in cerca di un prodotto

molto ammortizzato e performante, e si avvale della piastra Mizuno Wave. Tradizionalmente costruito in pebax sagomato a onda e posiziona-to all’interno dell’intersuola per rendere la calza-tura più bilanciata, leggera e flessibile, nella Pro-phecy il Wave raddoppia. Le piastre “infinity” si contrappongono lungo tutta la suola, divise da inserti di gomma ammortizzante. L’intersuo-la si alleggerisce ed elimina quasi interamente le zone maggiormente soggette a usura. La me-scola anteriore è in Ap+ un nuovo polimero dell’intersuola efficace per assorbire gli impatti e in grado di conferire alla scarpa una maggio-re durata e un elevato grado di restituzione dell’energia accu-mulata.

new balance / 880// Parte della collezione Performance

Running, appartiene alla categoria A3, massimo ammortizzamento. Scarpa da allenamento adatta a qualunque tipo di runner. La tomaia è realizzata in mesh a trama larga, con rinforzi strutturali in pel-le sintetica e inserti 3M. Il plantare è sago-mato, traforato ed estraibile. L’intersuola della 880 è realizzato in Acteva Lite, con inserti N-Ergy nella parte tallonare e sup-porto mediale Stability Web. Sottopiede in Abzorb. Prezzo al pubblico: 125 euro.

distribUito da // gartner sport 0471.062300 / [email protected]

Page 27: Running Magazine N.5

27

// Le nuove scarpe Freshride (foto sopra) sono concepite per man-tenere fresco il piede durante la corsa, grazie ai canali di ventilazio-ne inseriti all’interno della suola. La tecnologia Climacool presen-te nella zona superiore dalla calzatura agisce facendo evaporare il sudore e mantenendo bassa la temperatura all’interno. La stessa innovazione impiegata nella fattura dei capi di abbigliamento man-tiene le stesse proprietà di traspirazione, garantendo un ottimo comfort durante la corsa.

// T shirt tecnica concepita per l’attività trail, è adatta anche al running in climi cal-di. È stata realizzata grazie ai consigli e alle prove dei fratelli Anne Marie e Ulrich Gross, forti trailer altoatesini già vincitori del Tor des Géants. Il suo tessuto leggero ed elastico è confortevole e regala all’atleta la sensazio-ne di non avvertire la maglia sulla pelle. La rete di nylon, altrettanto elastica, è posizio-nata sulla schiena per la sua capacità di non impregnarsi di sudore. Il taglio è aderente ma senza eccessi, mentre le maniche e il gi-rocollo sono concepite per avere un perfetto fitting con il fisco, in funzione dell’utilizzo specifico.

Varianti colori Graphic (come sopra): Red, Ocean, Lime, WhiteVarianti colori tinta unita: Red, Ocean, Lime, White, BlackTaglie: XXS XS S M L XL XXL 3XL Prezzo al pubblico: 69 euro (versione Gra-phic) – 54 euro (versione in tinta unita)

adidas / Climacool 48.10 / dhaulagiri graphic

DISTRIBUITO DA // Adidas Italia / 039.27151 / [email protected]

DISTRIBUITO DA // Punto Azzurro [email protected]

RUNNING MAGAZINE

MAGGIO 2012

// Il cosciale Trail è stato progettato dal Centro di Ricerca e sviluppo BVSport appo-sitamente per la corsa off-road. Grazie alla sua azione di contenimento, favorisce una maggiore tonicità dei muscoli durante il movimento. Il sostegno dell’arto al momen-to delle sollecitazioni consente di ridurre le vibrazioni, migliorando rendimento della forma e prestazione atletica.Rispetto alla versione Anatomical Thigh, il Trail ha una struttura più stretta a livello del-la coscia, in modo da permettere un miglio-re svolgimento della disciplina endurance. Ciò consente di prevenire le mi-crolesioni che spesso si verifi-cano sugli atle-ti, sottoposti a sforzi sovra-fisiologici soprattut-to nelle fasi di di-scesa.

bVsport / Cosciale trail

distribUito da // bV sport itaLia045.8400943 - www.bvsport.it

// Pantaloncini ultraleggeri, concepiti per essere comodi ed elastici in vita. Favoriscono il comfort e il movimento durante la corsa. Caratteristiche:- Tasca zip- Inserti riflettenti frontali e posterioriTecnologie:- Smart SkinTessuti: ClimaUV 50+, Actilite Stretch Mesh, Actilite Plain WeavePrezzo al pubblico: 55 euro

saLomon / xt ii Lite short W

// L’intersuola ammortizzante della Stinson Evo trail offre grande protezione, comfort e propulsio-ne. La caratteristica geometria rockerata crea una piattaforma che ottimizza in maniera efficiente i meccanismi naturali della corsa, mentre la suola oversized consente una grande stabilità e trazione. La scarpa, nonostante le dimensioni abbondanti, è molto leggera: pesa infatti 320 gr. Disponibile nei colori flag white/citrus/cyan, citrus/black/cyan e anthracite/citrus/black per l’uomo, flag white/citrus/cyan, citrus/black/cyan e light grey/light blue/mid grey per la donna.

// Zaino da 30 l molto leggero (solo 485 g) svilup-pato in collaborazione col team Lafuma e conce-pito per i trail su lunga distanza. Ha una grande tasca sul davanti retroriflettente per essere visibili di giorno e di notte. Altre caratteristiche: 485 g di peso, tasche impermeabili, spallacci ergonomici e regolabili dall’interno, cinghie portapiccozze, vita e polsini elastici. Compattabile nella sua busta. Prezzo al pubblico: 80 euro.

DISTRIBUITO DA // ABC [email protected]

DISTRIBUITO DA // L.M.O. 0423.648281 [email protected]

// T-shirt per uomo realizzata in tessuto mor-bido e traspirante, con maniche corte e scol-lo a V. In grado di offrire una ventilazione eccezionale, assicura ottimo comfort durante l’attività. Caratteristiche tecniche: Tessuto in jersey Dri-FIT, per favorire la traspirazione e mantenere la pelle fresca e asciutta; inserti in mesh nella zona ascellare che consentono una traspirabilità ottimale; cuciture ergonomiche che seguono le forme naturali del corpo per eliminare il rischio di irritazione; tasca con zip nella parte inferiore destra della schiena per riporre al sicuro i tuoi oggetti; inserti ri-frangenti (al centro sul retro del collo) per una visibilità ottimale in condizioni di scarsa illuminazione; bordo allungato con inserti di ventilazione laterali Tessuto: Corpo: Dri-FIT 85% poliestere / 15% cotone. Inserto latera-le: Dri-FIT 86% poliestere / 14% cotone. Prezzo al pubblico: 43 euro

niKe / tailwind

DISTRIBUITO DA // NIKE ITALIA051-6115511www.nike.com

DISTRIBUITO DA // Amer Sports Italia 0422.5291 [email protected]

// Modello da corsa ecologico, progettato per la gara e l’allenamento leggero. È realizzato in materiali riciclati al 75%, come vecchi cd, divani per studenti e abbigliamen-to sportivo. Grazie alla sua attaccatura asimmetrica, questa calzatura si adatta perfettamente alla forma del piede, agevolando il movimento dell’atleta.• Taglie: 4-12, 13, 14• Larghezza: D

• Peso: 196 g• Colori: Cherry tomato/ Anthracite/ White/ Sil-ver e Cardinal/ Java/ Stone/ Silver/ Black

brooks / green silence

DISTRIBUITO DA // Brooks Italia 050.804696

[email protected]

// Grip eccezionale e massima trazione durante la corsa sono assicurati da questa calzatura. Dispone della Tecnologia Eride, che consente un ottimo trasferimento di potenza e garantisce vantaggi bio-meccanici. Estremamente leggera e traspirante nel-la parte superiore, presenta punta rinforzata per una eccezionale durata.

sCott / eride grip 2

DISTRIBUITO DA // Acerbis Italia / 035.756144 / [email protected]

// La collezione Performance Running PE 2012, è stata creata per accompagnare gli atleti del Global Team durante l’edizione 2012 di The North Face Lavaredo Ultratrail, in programma il 29 giugno a Cortina d’Ampezzo. Per tutti i runner impegnati in questa sfida è stato disegnato un outfit tec-nico dal design e dalle tecnologie in-novative, in grado di offrire comfort, traspirabilità e durata nella corsa prolungata. Le calzature Single Track Hayasa sono realizzate con proprietà che le conferiscono un alto grado di reattività.

Caratteristiche tecniche: tecnologia Cradle, dal-lo spessore estremamente ridotto, consente di stabilizzare il tallone e offrire la massima prote-

zione su ogni tipo di terreno; gomma soffiata, nella parte anteriore del piede, è racchiusa

da una fascia perimetrale in gomma al carbonio che offre la massima

trazione con un peso ridotto; plantare in EVA trafo-

rato, per un comfort maggiore.Prezzo al pubblico:

120 euro

the north Face / single track Hayasa

DISTRIBUITO DA // The North Face Italia / 0423.683100 / www.thenorthface.com

HoKa / stinson eVo traiL

LaFUma / raid 30

Page 28: Running Magazine N.5