Naraka Magazine 5

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Gennaio/Febbraio 2015

Transcript of Naraka Magazine 5

Numero 5 - Gennaio/Febbraio 2015

Primo numero del 2015 del Naraka Magazine, auguro a tutti un fantastico anno nuovo, condito di buone letture. Le novità sono molte, iniziamo per gradi. Per le nuove uscite, dalla metà di novembre è disponibile in formato ebook la nuova raccolta “Weird West Blues”, che contiene sei racconti ambientati nel vecchio West in salsa pulp, weird e horror. Anche la cosiddetta “Frontiera” non mi è sfuggita. Impreziosisce questo ebook l’illustrazione di copertina di Ben Baldwin, che non ha nascosto di essersi sentito molto stimolato dal mio West dal sapore di zolfo. Sempre a Novembre è stata pubblicata da Kipple Officina Libraria, in lingua inglese, la raccolta di

racconti horror/weird “Dark Gates”, progetto che ho condiviso con l’amico Paolo Di Orazio, firma storica dell’horror nostrano. La raccolta è presentata dalla introduzione di Gene O’Neill, autore statunitense premio Bram Stoker Awards con all’attivo oltre cento pubblicazioni in carriera. Passando alla pubblicazioni di Dicembre, ho scelto di presentare un titolo ebook molto lontano dal concetto di “libro-panettone”, tanto per andare contro la maligna tendenza di proporre libri natalizi iper-commerciali: questa mia provocazione, in parte sperimentale, ha come titolo “Scimme Elettriche e Ballate Dark”, e si gode la magnifica illustrazione di copertina di Alan M. Clark, visionario guru dell’artwork di genere. Ma cos’è questa roba? Si tratta di una raccolta di racconti in versi liberi che si propone come un diverso approccio al genere dark, weird e horror, almeno qui in Italia. All’interno saranno approfonditi i contenuti di questo ebook “elettrico” che include anche una eretica, libera interpretazione di un celebre poema classico come The Rime of the Ancient Mariner di Coleridge. Tra le altre uscite di dicembre, ho pubblicato “Shanti – Director’s Cut, produzione indipendente in formato cartaceo, una versione integrale (senza tagli di editing e censure varie), del mio “fanta-sadiano” romanzo Shanti – La Città Santa, atipico prequel di Naraka, con un nuova illustrazione di copertina di Vincent Chong e 80 pagine di contenuti extra rispetto alla edizione standard. Per le pubblicazioni sul mercato estero, sempre a dicembre due mie poesie dark sono state pubblicate sul magazine statunitense The Horror Zine Magazine – Spring 2015, disponibile sia in formato cartaceo (paperback) che kindle. Tutti i titoli finora citati sono disponibili su Amazon. Passando al 2015, i miei progetti autoriali in corso sono moltissimi, e comprendono anche diverse opere in collaborazione con prestigiose firme internazionali. Vi devo qualche anticipazione, ma comprenderete che per ora non potrò entrare troppo in dettaglio: Tra le nuove uscite 2015, in ordine sparso: Nonfiction) un mio saggio sulla narrativa horror anglosassone sarà pubblicato, in formato cartaceo e lingua italiana, da un editore Italiano. Dark Poetry) due nuove raccolte di poesie dark (o racconti in versi liberi) saranno pubblicate in inglese da due editori americani, una delle quali in collaborazione con uno dei più grandi poeti dark statunitensi, forse il più grande, plurivincitore di Stoker Awards e GrandMaster, che mi ha onorato con questo progetto di scrittura collaborativa. Oltre a queste raccolte, diversi miei pezzi singoli saranno pubblicati su magazines USA, in formato cartaceo.

Narrativa) a giugno vedrà la luce, per un editore italiano, e dunque in lingua italiana, una raccolta di racconti a doppia firma insieme a un grande autore statunitense, vincitore del Bram Stoker Awards. Racconteremo storie ambientate nelle nostre location più conosciute, dal futuro quartiere apocalittico Parigi Sud 5 a una parte fin troppo reale e violenta S. Francisco, ma non posso dire di più. Sempre per la narrativa sto lavorando a nuovi progetti collaborativi, insieme a due storici autori italiani di genere (più un autore di grande talento) che saranno pubblicati in lingua inglese. Non posso fare nomi, neanche quelli degli editori, stiamo ancora definendo il tutto. Ma come sapete ho scelto da tempo il doppio binario di pubblicazione, non solo in lingua italiana e inglese, ma soprattutto di collaborazione con editori e, parallelamente, produzioni indipendenti. Per chi si stupisce ancora di questa nuova filosofia autoriale, che prevede anche il self-publishing, suggerisco di guardare oltre i piccoli confini nazionali, scoprirete che molti grandi autori anglosassoni adottano la stessa strategia. Per fare un esempio, potete fare riferimento a Brian Keene, proprio questi giorni sono in vendita due suoi libri (un romanzo e un saggio/nonfiction) autoprodotti. Tra le produzioni indipendenti, sto lavorando a una interpretazione pulp e “sovversiva” dell’Iliade di Omero, e a una raccolta di racconti che parlerà di “eretici”, guidati dal più grande eretico. Queste due opere saranno pubblicate in ebook e in lingua italiana. Per le produzioni indipendenti in lingua inglese, presenterò sul mercato anglosassone una raccolta di racconti, traduzioni di opere già pubblicate in Italiano. Sceneggiatura) Dulcis in fundo, sto lavorando insieme a uno storico autore italiano, e a un gruppo di professionisti di animazione 3D e doppiaggio, al soggetto e alla sceneggiatura di un mediometraggio animato, parlo di cartoon, ambientazione vecchio west ma con spina dorsale decisamente soprannaturale. Insomma, come leggete la carne al fuoco è molta, sarà un 2015 impegnativo ma molto stimolante, sotto il profilo della produzione, che spero riserverà anche belle sorprese per i premi internazionali dedicati alle produzioni 2014. Mie opere sono in concorso al Bram Stoker Awards, al British Fantasy Awards, al Balticon, al Ballymaloe, al Rhysling Awards, solo per citare i premi più prestigiosi. Tanto per dimostrare, facendo anche riferimento alle varie pubblicazioni sul mercato estero che ho citato sopra e in altri numeri di questo “magazine (libri, magazines, antologie) che non esiste quel “Partenone” blindato che ci hanno sempre raccontato a sproposito, dove solo gli scrittori anglosassoni sono ammessi. All’estero, e parlo per esperienza diretta, vale solo la qualità, non come qui in Italia dove sono indispensabili credenziali di “amicizie importanti”, essere unto dall’olio santo di “qualcuno che conta”. Nel nostro paese regna un medioevale nepotismo, dove vi prendono in giro convincendovi a sbavare, inutilmente, dietro i cosiddetti “grandi maestri” e “celebrati editor” (totalmente sconosciuti sul mercato internazionale) che hanno portato l’editoria Italiana al ridicolo, dopo tanti anni di presidio degli scranni più importanti del settore (proprio come i nostri amici politici), e sono ancora saldamente al loro posto a vaticinare mediocrità. Lasciatele perdere queste “corti” ammuffite, non vi servono, pensate a voi stessi e fate tradurre in inglese le vostre opere (parlo di racconti brevi, per iniziare, non di romanzi da 500 pagine), questi sono gli unici investimenti davvero utili, che vi porteranno delle opportunità reali. Passando ad altro, e di meglio, in questo numero trovate come al solito approfondimenti, recensioni, estratti di testi, anteprime, articoli, giveaways, suggerimenti di lettura, ecc. Dimenticavo, dal 27 dicembre è online il mio nuovo sito internet, fatevi un giro: www.alessandromanzetti.net Buona lettura, e a presto!

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Naraka Magazine #5 Gennaio/Febbraio 2015

Pubblicazione free aperiodica - Tutti i diritti riservati

Nuove Uscite

Dark Gates - Road to Hell and Limbo In lingua Inglese – formato digitale/kindle

A horror/weird/SF short stories collection (with Paolo Di Orazio as co-author) in which the visions of the authors guide us towards the "dark gates", the hidden doors of unexpected hells and limbo gnawed by the blue rust of the apocalyptic and dystopian future, painted by the thick blood of horror and cannibalism, covered by the green, rotten, phosphorescent virus of the weird. The way out, sorry about this, is not allowed. From the Introduction by Gene O'Neill The DARK GATES, with two stories each from Alessandro Manzetti and Paolo Di Orazio, is a good read, but not for the faint hearted. Full of great imagery reflecting the themes of aging, decay, and decline. The two writers have contrasting styles. I’ve read Alessandro Manzetti’s work before. Regardless of subject matter, his work always displays the surreal lyricism of a poet. His two entries here are no exception. His New France stories are full of adjective/adverbial rich descriptions of the apocalyptic district of Paris Sud 5, a futuristic, terrible slum of depravity. "Lu'Lu" is a story focusing on prostitution and especially the lure of exceptionally well-

endowed Mirabelle. She entices a john home to visit with her mother, the monstrous fat woman, LuLu, who was once a legendary goddess of Paris Sud 5. Of course, the lustful john gets more than he bargained for including an invitation to a dinner offering an unusual entrée. "Limbus" is a slum-like area of Paris Sud 5, with "a fighting arena of the drooling," a place where female gladiators go, after ingesting the drug Cloud 7. The fighters are recruited prostitutes, the drug giving them a taste for more than lethal combat. We see the story unfold through the eyes of Tropez, the chief recruiter and supplier of Cloud 7. The ending is a jarring surprise. The DARK GATES, with its Italian perspective/ viewpoint is a compelling treat for the discerning American reader. Literary but shocking stories, full of surprises. Highly recommended. Dark Gates - Road to Hell and Limbo Authors: Alessandro Manzetti & Paolo Di Orazio Cover by Ben Baldwin Introduction by Gene O’Neill Ebook version - Pages: 35 (in English) Price: € 1,99 Kipple Officina Libraria (November, 2014) Available on Amazon: http://goo.gl/X75K0M

Nuove Uscite

Weird West Blues - Storie di Zolfo e di Frontiera In lingua italiana – formato digitale/kindle

Una raccolta di racconti in salsa weird, pulp e horror ambientati nel vecchio West. Contiene sei racconti: "Deadwood": L'incontro tra la morte e Wild Bill Hickok nel saloon nr.10 di Deadwood, la celebre mano del morto vista da una diversa prospettiva. "La Gabbia d'Oro": Il bordello The Golden Cage a Tombstone è un fortino di diavolesse e di sirene nere che guidano le anime di grandi pistoleri, come Doc Holliday e Wyatt Earp, la verità sulfurea della sparatoria dell'OK Corral. "La Gemma di Bandit Queen": Un prezioso segreto è nascosto nel ventre della leggendaria Belle Starr, la regina dei banditi del West, moglie di troppi indiani mezzosangue, braccata dallo stregone Lupo Nessuno. "L'Inferno di Capelli Lunghi": La battaglia di Little Bighorn è finita, ma non per il colonnello Custer, la sua maledizione è senza fine e senza onore, con tutti i capelli in testa. "Il Pesce di Ferro": Un battello a vapore porta uno strano passeggero lungo il Missouri, il vaiolo, che riporta la gente mandan e il suo capo Quattro Orsi dagli antenati, sottoterra. "Contralia Blues": I sanguinari bushwhacker confederati di Quantrill fermano un treno vicino alla cittadina di Contralia, una mattanza di soldati

yankee in congedo, in viaggio per tornare a casa dopo la battaglia di Atlanta. Prede dei demoniaci Bloody Bill Anderson e Cole Younger, che ornano le briglie dei propri cavalli con gli scalpi nordisti, e del revolver di un giovanissimo Jesse James in cerca di vendetta. Un massacro che rivela inaspettati appetiti. Weird West Blues - Storie di Zolfo e di Frontiera Autore: Caleb Battiago Illustrazione di copertina di Ben Baldwin Formato ebook/kindle Pagine: 35 - Lingua: Italiana Prezzo di copertina: € 0,99 Produzione indipendente Uscita: Novembre 2014 Disponibile su Amazon: www.amazon.it/dp/B00PS4VANE Reading MP3 del racconto “Contralia Blues” su Youtube: http://youtu.be/-l5NG6qjNDM

Nuove Uscite

Scimmie Elettriche e Ballate Dark In lingua italiana – formato digitale/kindle

Raccolta di racconti dark, weird, horror, pulp in versi liberi. Contiene 6 storie brevi: "La Scimmia con la Testa Grande", "La Mezza Sposa", "Eden Underground", "Scimmie Elettriche", "Il Negozio di Pegni", "Il Re degli Scarafaggi", e un poema, "La Ballata del Marinaio Pazzo", una libera interpretazione, modernista e surrealista, del poema "The Rime of the Ancient Mariner" di T.S. Coleridge. Scimmie Elettriche è un viaggio visionario tra il Qui e l'Altrove, attuale e aggressivo, alchemico e ironico, rappresenta un nuovo approccio, lirico ma moderno e provocatorio, alla narrativa e poesia dark, horror, weird. Una edizione ampliata di questa raccolta sarà pubblicata in inglese nel 2015.

Scimmie Elettriche e Ballate Dark Autore: Caleb Battiago Illustrazione di copertina di Alan M. Clark Formato ebook/kindle Pagine: 34 - Lingua: Italiana Prezzo di copertina: € 0,99 Produzione indipendente Uscita: Dicembre 2014 Disponibile su Amazon: www.amazon.it/dp/B00QVX1F36

Nuove Uscite

Shanti – Director’s Cut (Edizione cartacea)

Versione integrale (director's cut) del romanzo Shanti - La Città Santa, con oltre 80 pagine di contenuti extra rispetto alla edizione standard. Sinossi: Justine e Juliette, rimaste orfane, vengono affidate alle “cure” del collegio Sainte Marie di Madame Desroches, nera matrona di Parigi Sud 5. Le due sorelle saranno affidate, o meglio, vendute, alle fauci del mondo, e inizierà a un viaggio su due binari diversi. Justine e Juliette diventeranno prede e predatrici di un mondo brutale e senza speranza, dove l’unica meta è rappresentata da Shanti, la Città Santa, l’ultima diga della deriva universale, esistenziale, politica ed ecologica. Due destini, due prospettive che evolveranno tra una Parigi apocalittica, con i suoi quartieri bordello e i ristoranti di carne umana, il deserto, i cantieri e i serragli sub-umani della repubblica Mesoamericana. Una entità, sopravvissuta al tempo, tiene le fila di tutto, del paradiso artificiale di Shanti e di tante speranze. Ma la malavita della Nuova Francia, guidata da Big Blue, e la potente multinazionale New Moon Corporation, vogliono mettere le mani sulla città santa, farne un business a un livello globale. Entrano in gioco killer professionisti e giochi di potere, torna in azione la

sensuale e letale Kiki Léger, la protagonista di Naraka - L’inferno delle scimmie bianche, affiancata da un uomo dai mille volti e nature, Messerschmitt. Un intreccio di protagonisti e personaggi che porterà alla deflagrazione finale e a una inaspettata prospettiva. Consigliato solo per lettori adulti Shanti – Director’s Cut Autore: Caleb Battiago Illustrazione di copertina di Vincent Chong Formato cartaceo – Copertina flessibile Pagine: 264 - Lingua: Italiana Prezzo di copertina: € 9,99 Produzione indipendente Uscita: Dicembre 2014 Disponibile su Amazon http://goo.gl/rjKhKA

Pubblicazioni su Magazines (USA)

The Horror Zine Magazine – Spring 2015 Lingua Inglese Contiene le mie poesie dark “La Scimmia con la testa grande” e “Interiora”

The Horror Zine Magazine – Spring 2015 Authors: A.A.V.V Editeb by Jeani Rector Cover by Ahmed Shalaby Paperback and Kindle version Pages: 290 – Language: English eBook version price: € 4,12 Paperback version price: € 10,77 Publication: December, 2014 Available on Amazon http://goo.gl/1zLWwM

Estratti di Opere

Weird West Blues Disponibile su Amazon: www.amazon.it/dp/B00PS4VANE Estratto dal racconto La Gabbia d’Oro

26 ottobre 1881, Tombstone - Arizona Mad Russel, ubriaco, lecca le finestre dipinte di rosso del Golden Cage, il bordello più attrezzato di Tombstone. Ha voglia di fottere, subito, prima di saltare sull’ultimo carro della giornata e tornare a succhiare gas e merda nei tunnel della miniera, rosicchiare l’ultima coda del filone d’argento. Stringe tra le mani il suo good for one timbrato, buono per un drink gratis al Golden Cage, per chi compra qualche dollaro di fica. Sbatte la faccia su un manifesto, accanto all’ingresso. E’ un annuncio di lavoro del bordello, dedicato alle vedove in cerca di una camera, di qualcosa da mettere sotto i denti, di oppio per spegnere il cervello e aprire facilmente le gambe. Mad Russel non sa leggere, ha imparato solo qualche parola. Scorre le unghie nere tra le righe, tra quelle incomprensibili macchie d’inchiostro. Fanculo. Il suo sangue ruggisce, chiede il bicchiere bestemmiando, mentre le palle sono gonfie dei cunicoli sotterranei, asciutti, ruvidi. Vogliono liberarsi in tunnel di carne, magari quelli spessi di “Contrary” Mary, testarda, tette grosse e una Deringer carica e precisa per chi rompe

troppo i coglioni. Ma stavolta Mad Russel si comporterà bene se la madam lo farà entrare, dopo il casino che ha fatto l’ultima volta. Spinge la porta, entra nel Golden Cage, approda sul bancone lucido, artigliandolo prima di finire a terra. Virgil Clark è già dentro al bordello, nella gabbia d’oro. Dopo due settimane ha passato il rasoio sulla sua faccia lunga. Si presenta bene, per essere un minatore del cazzo, col vestito della domenica dai pantaloni troppo corti. La madam gli sbatte sotto il muso un bicchiere. La troia ungherese, Kate “Big Nose” Elder, ci sa fare con i clienti, legge nei pensieri più torbidi, sa pescare nella melma, trivellare qualsiasi tipo di anima. Una diavolessa di novanta chili che ha fatto carriera, che ha stritolato parecchi banchieri tra le cosce. Una che ora se la fa con Doc Holliday. Niente di meno, uno che sa sparare pallottole e altro, a quanto pare. «Virgil, bella faccia! Scommetto che sei qui per “Spanish Queen”. Gli sei mancato, sai? Me la stai facendo lavorare male, ti preferisce anche al laudano. Non la stringe più con gli altri, mi tocca venderla per la metà. Dovremo fare i conti, prima o poi. Vai da Matt e molla pistola e otto dollari, mezz’ora.. non un minuto di più. E non sciuparmela troppo. Oggi arrivano clienti da Dodge City, quelli le tasche gonfie e i colletti puliti. Ho dovuto far pulire tutte le camere dalle vostre maledette croste.» Spanish Queen è davvero unica per Virgil, lasciarsi schiacciare dal suo grosso culo bruno è come ciucciare le mele proibite dell’Eden, una dopo l’altra, fottendosene del forcone del reverendo. Dio santo! Per Little Jhonny, quindici anni, è la sua prima volta al Golden Cage. In miniera lo prendono tutti per il culo, continuano a dirgli che dovrebbe fare il prete, se non gli piacciono le femmine. Quelle mani troppo esili e i libri di avventure in cui ficca continuamente il naso sono roba da invertito. «Hey, Jhonny, hai prurito al culo, vero? Se hai la bocca buona tra questi pezzi di merda, se li becchi ubriachi, puoi trovare marito, per una notte.»

Oggi, al Golden Cage, dimostrerà di essere un uomo, fino in fondo. La farà vedere a tutti. Entra nel bordello, mandrie di occhi che si voltano, risate. Qualcuno sputa per terra. Voci di demoni che non vedono l’ora di strappare le ali a qualcuno, di pisciargli addosso. «La troia ungherese ormai fa entrare tutti, una volta questo era un puttanaio come si deve.» «Ma che cazzo! Vuoi vedere che di sopra hanno messo al lavoro anche degli stalloni?» La madam si fa spazio a spallate tra il gregge di minatori infoiati per andare incontro a Little Jhonny, rifugiato in angolo col suo good for one appallottolato nel pugno. Gli carezza il viso, materna come un grizzly, gli offre un bicchiere. Quella roba brucia nelle gola vergine, Jhonny fa finta di niente, si tiene in silenzio il fuoco nello stomaco che fa deformare la sua faccia da prete, i lineamenti troppo femminili, la peluria da vitello.

Estratti di Opere

Kiki Sangue a Berlino - Brandeburgo Disponibile su Amazon: www.amazon.it/dp/B00N9BZGA6 Estratto dal capitolo Der große Schlange [Il grande Serpente]

Il muro di termolite azzurra drizza le sue squadrate placche ossee di stegosauro che si alternano sulla schiena: sono le torri di sorveglianza rotanti, i ciclopici occhi rossi che registrano le due sezioni della città, le due facce di Berlino Brandeburgo, i sette Bezirk sparpagliati a est e ovest. Lo chiamano il grande Serpente quel muro di 175 chilometri che divide la megalopoli, quel rettile senza lingua che ha ingoiato la vecchia libertà, dopo averla stritolata nelle sue solide spire, nei muscoli delle curve che delimitano nuovi confini e distretti, accampamenti di follia e orti di sangue. Il grande Serpente che non ha bisogno di fare la muta, la sua pelle infrangibile, i suoi rivestimenti in poliresina, le fasce con gli oblò in acqua flessibile e le squame mimetiche dai pigmenti invisibili, sfidano il tempo. Die Berliner Mauer II, è questo il vero nome del grande Serpente che vibra millimetri per riassestare la geometria dei suoi ventagli di sfoglie di metallo, la struttura mobile dell’interno dello stomaco, l’infinito tunnel di lega leggera che si dirama dagli esofagi ai fegati, fino alle estremità terminali. Niente coda, niente culo, il Nord e il Sud sono la stessa cosa: due teste identiche. Ma la libertà è una gran

figlia di puttana come preda, non bastano forti denti, mascelle orientabili e potenti enzimi. Per digerirla servono acidi col cervello, truppe in grado di tritare piccoli pezzi, polverizzare colonne vertebrali, intaccare il DNA, fotterlo tra i solchi delle sue microscopiche spirali, scolpire un allarme nervoso, urlante, nella memorie genetica della specie. Perché quella preda deve essere non solo liquefatta e finire nella cloaca, deve velocemente estinguersi. Il grande Serpente ha enzimi speciali nelle sue stanze, le

milizie della Repubblica e i loro ricchi arsenali, un Presidente pedofilo con i suoi ministri senza denti, labirinti di celle d’isolamento, laboratori e alloggi. Il ripieno del grande Serpente governa la megalopoli, vive dentro il lungo stomaco. Nel nuovo muro, protetto e sigillato, dalla pancia larga sessanta metri. Una muraglia cinese ingrassata e sonnolenta, che lascia alle bande, ai figli di puttana, il lavoro sporco nei Bezirk 5, 6 ,7, quelli della macroarea Est di Berlino Brandeburgo. Sperimentazione antropologica e genetica, differenziazione di attività, di affari, di religione e di filosofia civile. Un’altra storia rispetto alle macroscopie delle antiche Berlino Est e Ovest, ai carri armati e ai checkpoint di confine dove marines e cosacchi si guardavano storto. La vecchia libertà, sputtanata ancora una volta, gira per la città con le calze strappate e una borsetta piena di preservativi e di compresse di cianuro. Il culo affondato nella puritana zona Ovest e la fica con vista sul balordo Est. La megalopoli caca tutta la sua roba dentro fogne immense, avveniristiche, che uniscono stronzi di foggia e cultura diversa. Sottoterra, senza muri e serpenti, si mescola tutto, fuori dal raggio d’azione degli occhi ciclopici delle torri di controllo. Gallerie, canali, collettori, collose cloache governate dagli “Invisibili”, die Unsichtbare, ratti in mimetica che si danno parecchio da fare, sub-uomini armati fino ai denti: terroristi, come li definisce il governo di Berlino Brandeburgo. Il loro comandante miracolato, Jesus, sputa nella città ogni giorno, tramite gateway di ispezione sparsi ovunque, qualcuno dei suoi moderni kamikaze, ratti umani imbottiti di esplosivo. Ci gode da morire a far incazzare il Presidente e la sua orgia di ministri dal cervello fottuto dalla Cloud6, a fare a pezzi cittadini dell’area Est e Ovest, senza discriminazione. Un orbo Robin Hood di anime, che bombarda tutti per non dare niente a nessuno. Il “dio sotterraneo” di Berlino Brandeburgo però ha grande successo, fascino. Sono tanti i disgraziati che decidono di rifugiarsi sotto gli archi della sua Venezia dai canali di merda, pur di scappare dagli assurdi, sia da quelli dell’Est che da quelli dell’Ovest. Diventare ratti con code di uranio arricchito, lasciarsi inculare da supposte di dinamite3, ingoiare e sputare bombe. Jesus, il Messia delle fogne, ha un viso bianco, bizantino, e una fila di denti marci. Cammina sulle acque nere su topi sommergibili e calotte di rifiuti galleggianti. La volta non è celeste, è grigioblu impreziosita dai nidi di saliva di strane blatte mutate, ma fa lo stesso. L’immaginazione rende stelle tutte le cose, anche gli schizzi di merda fosforescente, radioattiva, sulle pareti delle immense gallerie. Proprio come la città di superficie, anche i sottoterra di Berlino Brandeburgo sono due, in realtà. Jesus, divino nome di battaglia di Felix Kraus, è un re dimezzato in fondo. Le stazioni fantasma della metropolitana a lievitazione magnetica sono dominio incontrastato dei “Fachiri”, die Fakire. Valli a toccare quelli, lebbrosi del cazzo, pazzoidi che hanno innestati aghi di criptonio su tutto il corpo, animali che si nutrono di farfalle cadmiche e che fumano vapori di Cloud2, la bruciacervelli ormai fuori commercio da anni. L’illuminazione, il Nirvana fantasma, la metro che non passa mai. Contengono tante di quelle infezioni, i “Fachiri”, che ti fanno secco solo con lo sguardo. Ma non importa, le stazioni fantasma, quelle “tagliate” dalla rete dopo la divisione della città, quelle dove non scende e non passa più niente e nessuno, sono domini da quattro crediti, non contano niente. Molti credono che i fachiri di Berlino siano una leggenda metropolitana, o una semplice evoluzione dei vecchi clochard di un tempo, solo organizzati, più incazzati e avvelenati, in tutti i sensi. Ma vale la pena andarlo a scoprire, scendere in quegli inferni di stracci, tra i lebbrosi del ventiduesimo secolo con gli aculei, per beccarsi qualche malattia? Fanculo, si tenessero pure le stazioni fantasma, i Fachiri del cazzo. Gli “Invisibili” delle fogne sono ben altra cosa, fanno politica, vogliono cambiare il mondo, non squagliarsi la mente secondo assurdi rituali. Infatti Jesus è il grande ricercato di Berlino Brandeburgo, i suoi messaggi video, col solito sfondo di fogne e di grotte di escrementi, girano ovunque, sono virali. Dei Fachiri non parla mai nessuno, mentre nell’ufficio imperiale di Basilius Peters, il Presidente della megalopoli, non si fanno altro che riunioni e piani con i capi della Milizia per trovare quel pezzo di merda, per impiccarlo a una delle torri di controllo del grande Serpente. Peters esploderà di rabbia un giorno, con tutti i suoi duecentodieci chili di frattaglie. A ogni deflagrazione in città, che fa tremare le membrane del suo muro perfetto, le rocce dell’acquario con i preziosi microdepoli venusiani e le zampe d’orso del trono nel suo ufficio, il fegato del Presidente si gonfia sempre più. La faccia rossa di sangue che risale il grasso, fottendosene della gravità, per gorgogliare nelle tubature del collo fino ad andare a

livello negli occhi. il presidente Peters lo chiamano der Kröte Rot, il ”Rospo Rosso”, lo prendono per il culo per questo. E il fegato continua a gonfiarsi. Il rospo Peters e Diemo Hollert, il capo delle milizie governative, gli Hunde ohne Zähne, i “cani senza denti”, come vengono chiamati nella parte Est della città, tengono sotto stretto controllo la macrozona Ovest di Berlino Brandeburgo: il loro programma sperimentale di “imprinting” dei cittadini procede a gonfie vele. Die Puritaner, i “Puritani” della zona Ovest della città, i residenti nei Bezirk 1, 2, 3 e 4, vivono in uno splendido e freddo sistema di tecnocrazia metodica. L’alcool, le droghe, la prostituzione, il gioco d’azzardo, il pensiero e la critica, la religione, sono virus debellati da tempo. Sul collo dei cittadini, già alla nascita, viene installato il “razionalizzatore”, un sistema biomeccanico di nuova generazione direttamente collegato all’ipofisi, che è programmato, in funzione dell’età e di variabili standard, per rilasciare informazioni neuronali e dosi di varie sostanze chimiche. In pratica, i comportamenti dei “Puritani” dell’Ovest sono standardizzati al massimo, con interventi mirati, tecnoneurologici e farmacologici. (…)

Estratti di Opere

I Giorni della Gallina Nera – L’apocalisse a Roma Disponibile su Amazon: www.amazon.it/dp/B00NGBXL38 Estratto dal racconto “La Mattanza delle Sirene”

(…) Il Colosseo è già allagato, le chiatte dei rais navigano lentamente, spinte dai motori elettrici a capienza, tagliano le acque come rasoi in immersione, animando una sottile doppia scia che si interseca; sono pronte con i loro arpioni, mancano solo le prede da cacciare. Dai canali concentrici vengono sputate fuori le post-sirene, per non affogare subito hanno dei compensatori di gravità installati sulla schiena. Non sanno ancora manovrare bene le loro nuove code di tonno, nonostante le grappette peripeliche che attivano la condivisione delle connessioni nervose. Ci vorrebbe un lungo addestramento per farle nuotare davvero, ma non c’è tempo. Le chiatte si muovono velocemente adesso, preparano le reti, regolano le proiezioni dell’arpioscopio che fuoriesce dallo sperone dell’imbarcazione, che scivola a destra e sinistra, in alto e in basso, sotto la cresta d’oro della testa gigante della Gallina Nera. La mattanza sarà facile e veloce, come sempre, le sirene più dotate riescono ad immergersi in due metri d’acqua al massimo, e per pochi secondi. Le reti le convoglieranno tutte

verso il punto giusto, fino a stringerle nelle maglie giuste, nelle camere della morte, dove assaggeranno l’arpione e i machete degli uomini del rais della chiatta. Finalmente il lago dell’Anfiteatro diventa rosso, brandelli di sirene galleggiano sulla superficie: braccia, teste, scaglie d’argento scintillanti, reti gonfie di occhi incastrati, aperti o già chiusi. Le urla delle prede,

il canto delle post-sirene, accende l’estasi degli spettatori, che ingoiano con eccitazione le polpette delle vittime. Due spettatori sono felici di condividere lo stesso numero di serie di una sirena, stanno divorando le stesse gambe umane della preda. La gang del rais lavora sui lati della chiatta, spacca crani, volteggia i machete in modo spettacolare. Il più robusto, che indossa l’elmo da tritone con due corna a forma di tentacoli, con ventose accese a intermittenza da led azzurri, mostra al pubblico la sua lama con un seno tranciato sulla punta. Un taglio preciso, difficile. Applausi. L’ingresso della Papessa nell’Anfiteatro: la sua sagoma scura, le scure dune delle sue enormi tette sintetiche, compaiono sul palco centrale, seguite dall’orda marcia del suo seguito. L’ombra del grande becco della Gallina Nera la sovrasta, la nasconde nell’ombra. Nessuno ha mai visto la faccia della regina della Roma puttana. Almeno, nessuno ancora vivo, in grado di raccontare qualcosa. Questione di sicurezza, è chiaro. I tritoni si battono il petto, i machete dei marinai rombano, le lame si scontrano: l’omaggio alla Papessa ha un rumore di metallo affilato. Le reti vengono tirate a bordo dagli argani pneumatici, le poche sirene superstiti sono gettate sulle piattaforme delle chiatte, sanguinanti, sguscianti. Si muovono in modo goffo e ridicolo, fuori dall’acqua. La chiatta 1 lancia il segnale, il rais accende i led rossi sul perimetro della sua imbarcazione, è pronto. Aspetta un cenno dall’infodisplay della Papessa per procedere. Tutti i settantamila occhi del Colosseo si incollano al grande schermo appeso sopra al palco dell’imperatrice senza fica, che controlla le catture della chiatta con il suo binocolo. Una grande mano elettronica, con un crocifisso nero inciso sul palmo, si apre, si chiude a pugno, ruota fino a mostrare il pollice verso. Capezzoli turgidi, eccitazione sparsa. Il rais, sconfitto, è costretto a elettrificare la sua rete di sirene, che si dibattono sulla piattaforma fino a spegnersi, dopo che gli occhi sono schizzati fuori dalle orbite per tuffarsi nell’acqua rossa. Fumo dalla chiatta 1, tocca alla seconda adesso, applausi. La chiatta vincitrice avrà l’onore di consegnare la sirena scelta alla Papessa per il suo banchetto privato. Lische e ossa, squame e pelle vengono trattate: morbidi bocconcini di post-sirena conditi con zenzero e sottili fette di mango. La Papessa è ghiotta di spezzatino di fegato alla cannella, con contorno leggero di stuzzichini di sedani avvolti in spirali di lingua, mentre il suo Gran Visir, centoquaranta chili di santità, adora i fiori di zucca ripieni di alici del Mar Cantabrico e tritato di polmoni. Molto meglio delle polpette di resti che ingoiano gli spettatori. Cinque crediti l’una. (…)

Recensioni Italia Ivano Satos (per Beati Lotofagi) su Weird West Blues

(...) Caleb Battiago disegna un West allucinante in cui il demone principale risulta esser quel pensiero ossessivo che brucia gli anni e le anime. La vendetta diviene il fiume di sangue dove queste sei visioni, sarebbe riduttivo definirle racconti, si abbeverano come fiere dell'inferno. L'urlo della vendetta risuona negli spazi infiniti delle praterie e nei vicoli bagnati di scolo delle cittadine di frontiera. Un sentimento che corrode lo spirito dei nativi e degli yankee.(...)

Leggi la recensione completa su Beati Lotofagi: http://goo.gl/Uno4zU

Recensioni Italia Chiara Borloni (Letteratura Horror) su Scimmie Elettriche e Ballate Dark

Dalla recensione: Se siete alla ricerca di una lettura diversa dal solito, e che vi lasci qualcosa anche parecchio tempo dopo averla terminata, l’ultima fatica di Alessandro Manzetti sarà pane per i vostri denti. (...) Le parole chiave: alienazione e solitudine.(...) La nascita quindi, come nella bellissima quanto deprimente immagine della cornice vuota sul ventre anch’esso vuoto (e destinato a rimanere tale per sempre) della sorella dell’uomo ne La Scimmia dalla Testa Grande, è tutt’altro che un lieto evento. È semplicemente l’ingresso in un Inferno vivente. (...) I dubbi esistenziali che questa opera fa emergere sono tanti, ma rimane una sola certezza: l’universo di Alessandro Manzetti è tutto da scoprire, e pur avendo alle spalle una già invidiabile produzione, avrà ancora molto da dire.

Leggi la recensione completa su Letteratura Horror: http://goo.gl/0Kn3eC

Recensioni - USA David Watson (Horror Addicts) su The Shaman, Venus Intervention e Dark Gates

Estratti dalla recensione: [on "The Shaman and other shadows"]: (...) it was different than anything I’ve ever read and I liked the way Alessandro described everything (...) I thought some of the stories here were hard to follow but the dark imagery made this book a good read. There are some great ideas here and I found myself wanting more. [on "Venus Intervention"]: "The poems here will definitely give you nightmares as they describe horrors that you usually don’t see in poetry.(...) my favorite poem in Venus Intervention by Alessandro is Waiting, which is about a grim reaper looking down on Earth and describing what she sees. This one combines elements of horror and science fiction and paints a darkly disturbing picture. (...) Venus Intervention is a work of art and shows how powerful words can be. [on "Dark Gates"]: (...) The stories here have to do with an apocalyptic future, the gates to hell and what its like to be in limbo. All the literature I’ve read by Alessandro Manzetti lean towards the genre of weird fiction and Dark Gates is no exception. (...) This was a good anthology with some excellent twists that made me want to find more books by both authors. Leggi la recensione completa su Horror Addicts (in inglese): http://goo.gl/L0Sr2o

Nuove Cover

Nuove cover per “Apocalyptic Kollection” (2° edizione ampliata), realizzata da Ben Baldwin, di “Black Kollection” (2° edizione ampliata) realizzata da Vincent Chong e di “Vessel – Orrore In Terra Santa” realizzata da Vincent Chong. Disponibili da dicembre 2014, su Amazon

Pubblicazioni su Magazines (Italia)

Nel numero doppio 27/28 di Skan Magazine, pubblicato a Dicembre, con copertina dedicata alla nuova raccolta Scimmie Elettriche, trovate in anteprima la pubblicazione integrale del racconto in versi “Il Re degli Scarafaggi” (da Scimmie Elettriche). Un piccolo estratto del racconto: Josh non vive col culo tra le nuvole non scaglia fulmini non ha nemmeno una lunga barba bianca o una scorta armata di angeli con le ali da anatra e Kalashnikov belli carichi. Josh non è un dio è un re da cinquecento libbre circondato da una corte di scarafaggi. Il suo appartamento a Nashville (sì, proprio dove è nato Johnny Cash) su Humphreys St, vicino alla Burgers Gabbys e Fries è quello il suo Eden, il suo terreno di caccia. La poltrona in pelle, di fronte alla TV con ai lati due enormi secchi pieni di patatine è il suo trono consumato il suo Nirvana col poggiapiedi. (…)

Skan Magazine è scaricabile gratuitamente online, tramite il sito web: http://goo.gl/JD7u8R

Giveaway

Durante il periodo festivo ho organizzato tre giveaway, con in palio copie di edizioni speciali in formato cartaceo. Due di questi sono già stati assegnati (Giveaway “Ultimo Tropico” organizzato e gestito da GoodReads – vincitrice Miriam Mastrovito e “Unico” Giveaway, organizzato sul mio blog – vincitrice Monica Serra), ma il terzo è ancora attivo: “Unico 2” Giveaway, che offre in palio una copia unica (tiratura 1/1) formato paperback (185 pagine) dell'edizione speciale di "Monster Masters - 27 Interviste con i grandi maestri dell'horror anglosassone", con illustrazione di copertina di Daniele Serra. Il premio sarà estratto tra tutti i partecipanti (tramite il sito random.org) l'8 gennaio 2015, il vincitore sarà avvisato via email e riceverà via posta la copia del libro entro il 20 gennaio 2015. Per partecipare (entro il 7 gennaio) basta riempire un form online con nome, cognome ed email sul mio sito web, ecco l’indirizzo: http://www.alessandromanzetti.net/giveaway

Awards

Il Magazine inglese The Poetry Box mi ha premiato con il Sinister Poetry Award – November Edition 2014, mentre il magazine statunitense The Horror Zine Magazine mi ha assegnato The January Editor's Pick Poet per le poesie dark pubblicate nel numero di gennaio, cartaceo e digitale. Mie opere pubblicate in inglese nel 2014 sono attualmente in concorso al Bram Stoker Awards (narrativa e poesia), al British Fantasy Awards (narrativa), al Balticon, Ballymaloe e Rhysling Awards (poesia dark) e altri premi internazionali. Gli esiti di questi premi, nominations e vincitori, saranno resi noti entro il 2015.

Suggestions: da leggere

Qualche segnalazione di libri da leggere di altri autori, due in lingua italiana e due in inglese. Le pubblicazioni in italiano riguardano due case editrici indipendenti. Kipple officina Libraria ha pubblicato a dicembre l’edizione italiana del saggio di Rocky Wood “Stephen King – Uncollected Unpublished”, una chicca imperdibile per gli appassionati delle opere del Re, per la quale mi sono occupato, a titolo amichevole, della acquisizione dei diritti. L’autore, Rocky Wood, grande saggista, mio caro amico e Presidente della Horror Writers Association, è purtroppo scomparso qualche giorno prima della pubblicazione di questo libro. Cut Up Edizioni ha invece proposto, come esordio della nuova interessante collana Incubazioni, diretta dall’amico Stefano Fantelli (altra penna italica di talento) “Debbi la Strana e le avventure del coniglietto Ribes”, ultima incursione letteraria di Paolo Di Orazio, firma storica dell’horror italiano. Il libro è illustrato, in modo davvero pregevole e originale, dallo stesso autore. Due proposte italiane di qualità da tenere in considerazione. Per quanto riguarda i titoli in lingua inglese, consiglio caldamente il nuovo romanzo di Jeff Vandermeer, Annihilation, autore che non ha

bisogno di presentazioni, e il romanzo “The Bird Box” di Josh Malesman, che sono certo vi stupirà, come è accaduto a me.

Suggestions: da vedere

Un film da non perdere, “Gone Girl” (in italiano L’Amore Bugiardo), un bellissimo e originale thriller psicologico a tinte forti tratto dal romanzo omonimo di Gillian Flynn e diretto da David Fincher. Aspettatevi un variegato ventaglio di ossessioni, davvero deformanti, che si riveleranno lentamente facendo spruzzare sangue, ombre oscure, adrenalina, e tutto quello che non vi aspettate. Difficilmente dimenticherete la splendida protagonista femminile (complimenti a Rosamund Pike). Mentre scrivo il film è ancora nelle sale, non perdetelo. La realtà umana, quando viene raccontata fino alle estreme conseguenze, è molto più inquietante di inutili eserciti di mostri e di tentacolari stereotipi.

Website

Dal 27 dicembre è online il mio nuovo sito web, versione “2015”, nello screenshot riportato sotto potete vedere la nuova grafica e impostazione. Sul nuovo sito sono scaricabili online tutti i numeri di questo Magazine, e sono attivi vari servizi e applicazioni, tra i quali l’ascolto in MP3 di alcuni brani delle mie opere, un blog/news e altre features. Fateci un giro: www.alessandromanzetti.net

Altri Media

Blog Parigi Sud 5: www.parigisud5.blogspot.it

Probably King – Servizi di traduzione ed editing da Italiano a Inglese: www.probablyking.com

Appuntamento a Marzo 2015 per il numero 6 del Naraka Magazine

Per scaricare i precedenti numeri del Magazine: http://www.alessandromanzetti.net/naraka-magazine