Forli' IN Magazine 5-2010

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Forlì Anno XIII - N. 5 - OTTOBRE 2010 Le signore del Turismo Paola Piscopo, Marisa Raggi e Liviana Zanetti IN Magazine e Foschi L'editoria che cresce Francesco Tesei Giocoliere della mente I forlivesi e l'iPad Tavoletta magica www.inmagazine.it Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 23/11/1998 n. 27 - E 3,00

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Parliamo di turismo; e lo facciamo insieme a chi, in questo settore, lavora ogni giorno. Tre donne, protagoniste in maniera diversa del turismo, in particolare nella promozione dell'entroterra

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Anno XIII - N. 5 - ottobre 2010

Le signore delTurismo

Paola Piscopo, Marisa Raggi e Liviana Zanetti

IN Magazine e Foschi L'editoria che cresce

Francesco Tesei Giocoliere della mente

I forlivesi e l'iPad Tavoletta magica

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di Andrea Masotti

Territorio... da Leggere

Turismo ed editoria, un insolito mix di argomenti per questa pre-sentazione.Non siamo “fuori stagione” parlan-do di turismo in autunno: è pro-prio ora, in questo momento di “decantazione”, che si può valutare con attenzione com’è andato fino-ra il 2010 e, al contempo, parlare del presente e dei progetti futuri insieme a chi, in questo settore, la-vora ogni giorno. E, una volta tan-to, ci fa piacere avere incontrato tre donne, protagoniste in maniera

diversa del turismo nel territorio.Con storie ed esperienze particola-ri, tutte dirette a un comune obiet-tivo: promuovere, in zona, in Italia e anche all’estero, il brand Roma-gna, e in special modo l’entroterra. Non stiamo parlando certo di una zona sottovalutata. Anzi, se la costa la fa da padrone per buona parte dell’anno, l’entroterra da qualche tempo è un patrimonio su cui inve-stire tempo e risorse.Ed ecco allora Paola Piscopo, im-prenditrice romana con la Roma-

gna nel cuore e nel dna, che ha fatto rinascere la Tenuta Pandolfa di Fiumana di Predappio. Ecco Marisa Raggi, che esporta il nome di Portico in tutta Europa, col suo “Vecchio Convento”: non un sem-plice hotel e un ristorante, ma al-bergo diffuso (l’unico in regione) e meta di stranieri che qui arrivano per imparare, in una vera e pro-pria scuola, l’italiano. Infine, Li-viana Zanetti, forte di una expertise come amministratrice locale e, dal giugno scorso, presidente di APT Emilia-Romagna.Il secondo argomento riguarda proprio Edizioni IN Magazine. Ar-riviamo buoni ultimi (inevitabile, uscendo ogni due mesi) nel rac-contare la grande novità che si è ufficializzata a inizio settembre e che ci vede protagonisti: la nascita del nuovo gruppo frutto dell’unio-ne tra IN Magazine e Foschi, l’ini-zio di un percorso speriamo lungo. Che parte da esperienze diverse nel campo dell’editoria e della comuni-cazione, e sceglie di investire, in un settore in straordinaria evoluzione. Davanti alle sfide della tecnologia, abbiamo fiducia in un futuro che possa regalare opportunità per il settore. Insomma, qualunque sia il proprio campo, turismo, editoria, comunicazione e non solo, la stra-da da percorrere è sempre quella: investire, rilanciare, crescere.

40 anni in...Miniatura

Paolo, Silvia, Lisa e Ivana Rambaldi

Il turismo d’affari La Riviera dei congressi

Benessere in hotel Accoglienza da Spa

Jamil Sadegholvaad Politica è partecipazione

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Anno X - N. 4 - settembre 2010

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Anno V - N. 2 - GIUGNO/LUGLIO/AGOSTO 2010

Pesaro-Urbino

Imprenditori “geniali” Economia dell’intuizione

Le “spiagge” del territorio Un’estate... al fiume

Francesca Pascucci La signora delle chiocciole

SilviaCecchiIl volto elegante della Legge

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Anno V - N. 3 - OTTOBRE/NOVEMBRE 2010

Pesaro-Urbino

Federico Mondelci Una musica può fare

Val Tarugo Dove il tempo si è fermato

Paolo Andreani Presidente a tutto tondo

Valori inEredità

Maurizio Testaguzzi e Gianfranco Tonti

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F o r l ì

Anno XIII - N. 5 - ottobre 2010

Le signore delTurismo

Paola Piscopo, Marisa Raggi e Liviana Zanetti

IN Magazine e Foschi L'editoria che cresce

Francesco Tesei Giocoliere della mente

I forlivesi e l'iPad Tavoletta magica

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Anno VII - N. 3 - GIUGNO - 2010

C e s e n a

Il sogno diventato realtàGrazie ragazzi! La forza di un gruppo straordinario riporta il Cesena in A

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®

FilippoDonati

L’arte dell’accoglienza

Ravenna WebTV Antenne nella rete

Il Candiano Alle “sorgenti” del Canale

Karin-Silvia Retzlaff Dipingere sogni e visioni

Anno IX - N. 4 - settembre 2010

ravenna w w w. i n m a g a z i n e . i t®

Supplemento a “Ravenna IN Magazine” - N. 3 - 2010

F a e n z a w w w. i n m a g a z i n e . i t

CarloZoliUn avvocato...

in campo

Andrea Montanari Un ravennate... al Quirinale

Mauro Bendandi Sentimento del presente

Trail Romagna Sulle note del trekking

IN Magazine | 3

Editoriale

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Edizioni IN MAGAZINE S.R.L.Redazione e amministrazione:Via Napoleone Bonaparte, 5047100 Forlìtel. 0543.798463fax 0543.774044

www.inmagazine.it

[email protected]

Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (PU)

Direttore Responsabile:Andrea Masotti.

Redazione centrale: Andrea Biondi, Valeria Del Sordo, Francesca Renzi.

Progetto grafico: Lisa Tagliaferri

Impaginazione: Francesca Fantini

Controllo produzione e qualità: Isabella Fazioli.

Ufficio commerciale: Gianluca Braga.

Collaboratori:Annalisa Balzoni, Barbara Baronio, Fabio Gavelli, Sabrina Marin, Francesca Miccoli, Matteo Ranucci, Giorgio Sabatini, Alessandra Segreto, Gabriele Zelli, Roberto Zoli.

Chiuso per la stampa il 25/10/2010

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

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Sommario3 Editoriale

6 Annotare| Brevi IN

16 Essere| Paola Piscopo, Marisa Raggi

e Liviana Zanetti

24 Unire| IN Magazine e Foschi

30 Camminare| Tra terme e natura

36 Riflettere| Francesco Tesei

42 Interpretare| I forlivesi e l’iPad

48 Abitare| Appartamento a Fratta

54 Vincere| Cristina Celli e Silvia Morini

56 Ricordare| Agosto Franco

58 Ricercare| RInnova Romagna

60 Migrare| Massimo Onofri

62 Applaudire| Diego Fabbri 2010/2011

64 Visitare| Zavattini e ceramiche

66 Scegliere| Shopping WMB airanoissecnoC onadroiG inoznaL

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Page 6: Forli' IN Magazine 5-2010

Abitare l’anima

Forlì - “Elegia della casa. Poetiche dell’abitare nell’arte romagnola del

‘900” è la mostra di Palazzo Albertini, che termina il 31 ottobre, promossa da ACER Forlì-Cesena in occasione

del centenario dell’ex Istituto Autonomo Case Popolari. Curata da Silvia Arfelli, l’esposizione ha

indagato la produzione di importanti artisti locali che hanno realizzato

“pitture d’interno”, o riconducibili a quel senso dell’abitare inteso come

manifesta espressione del carattere umano, che non si limita solo al luogo fisico, ma diventa un abitare interiore.

(V.D.S.)

Scambio tra Club

Forlì - A metà settembre una delegazione del Club UNESCO di

Forlì, guidato dal presidente Pierluigi Gianquitto è stata accolta dai “cugini”

di Foggia, visitando anche alcuni dei “I borghi più belli d’Italia” insigniti

dalla Bandiera Arancione TCI. Per ricambiare, il Club pugliese, presieduto da Floredana Arnò, è stato ospite in Romagna a metà

ottobre, visitando per l’occasione Brisighella, Sarsina e Bertinoro.

www.unescoforli.org (V.D.S.)

Forlì - Fa la sua prima apparizione Emblema, l’occhiale da vista e da sole appositamente studiato per chi indossa il casco. Grazie al leggerissi-mo telaio in ß – titanio e alla qualità delle lenti Sola, l’occhiale, distribu-ito in esclusiva per Forlì da Gallery, garantisce ottima visibilità, nessuna deformazione dell’immagine, resi-stenza all’urto e al graffio, durata nel tempo.Occhiali nati per l’avventura, ma an-che per gli amanti del design e della

tecnologia: i suoi componenti sono fissati ai cerchi in Ergal senza salda-ture, l’asta corta garantisce una cal-zata perfetta e i materiali innovativi offrono ottima resistenza all’impatto. www.emblemadyl.com (V.D.S.)

Il futuro da Ottica Gallery

Forlì - Inaugura il 30 ottobre alle 16 il nuovo punto vendita Noà di corso Ga-ribaldi 71, terzo arrivato dopo l’outlet di via Fratti e lo store di Forlimpopoli. L’attività, creata da Giancarlo Galimi nel marzo 2007, è l’evoluzione di una vita passata nel commercio di calza-ture: “Amo questo lavoro, mio padre era un ambulante e anche io ho ini-ziato così. Il passaggio al negozio è stata una scelta di vita: il mercato, com’era ai tempi dei miei, non esiste più e per questo è importante riqua-lificare il negozio di fiducia, la botte-ga, che offra prodotti di qualità.” Noà punta tutto su qualità, servizio e pro-dotto, prevalentemente Made in Italy.

E anche sulla crisi Giancarlo ha le idee chiare: “Penso che siano anche opportunità, in cui la professionalità alla fine è premiata.” (V.D.S.)

Noà fa il Tris

Forlì - Da inizio ottobre, i mercole-dì del Botteguita di corso Garibaldi si fanno argentini. Dopo lo storico successo che il Mariabonita ottenne qualche anno fa, è tornato il diver-timento in tinte bianco e azzurre:

dall’aperitivo, con vini e cocktail su-damericani, alla cena con un menù di carni pregiate alla griglia, da de-gustare con vini argentini, accompa-gnata da spettacoli e musica. www.botteguita.it (V.D.S.)

Torna la serata Sudamericana

6 | IN Magazine

Annotare | Brevi IN

Page 7: Forli' IN Magazine 5-2010

Cesena - Nuove iniziative alla Centrale del Latte: in col-laborazione con la Provincia è stato istituito un progetto d’educazione alimentare, che comprende visite guidate per le elementari e un concorso di disegno per le classi che avranno partecipato alla visita, con in palio premi e pubblicazione della propria “opera” sull’etichetta della bottiglia da un litro. A coronare l’impegno, lo scorso 10 ottobre, circa 5000 persone hanno partecipato alla tradizionale Festa del Latte, durante la quale sono stati presentati i nuovi formaggi e la bottiglia da mezzo litro. “Siamo stati particolarmente contenti - ha spiegato il di-rettore Daniele Bazzocchi - per i complimenti ricevuti, conferma che i consumatori apprezzano i prodotti locali e di qualità.” www.centralelattecesena.it(V.D.S.)

La festa del Latte

Forlì - Un eroe cittadino e una festa in grande stile. Co-mune e Cassa dei Risparmi hanno voluto festeggiare la medaglia d’oro ai Campionati Europei di Fabio Scozzoli, lo scorso 14 settembre presso l’Auditorium Cariromagna. Momento clou la consegna di riconoscimenti da parte del sindaco Roberto Balzani e di Sergio Mazzi, presidente di Cariromagna, sponsor dell’atleta. (V.D.S.)

Grazie Fabio

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La rinnovata Fontana Masini

Cesena - Maquillage terminato per la fontana Masini, in Piazza

del Popolo. Lo scorso 2 ottobre, in occasione della Notte della Cultura, la cinquecentesca opera progettata

da Francesco Masini è tornata al suo antico splendore, dopo il lungo

lavoro di restauro avviato a fine 2008. L’intervento, che ha richiesto

un impegno di spesa di 530mila euro, è stato progettato dal settore

Edilizia Pubblica del Comune, guidato dall’architetto Gualtiero

Bernabini. I lavori hanno compreso la realizzazione di una nuova

vasca di compensazione interrata, per il riciclo dell’acqua e il suo

collegamento con una nuova centrale di depurazione, collocata all’interno

di Palazzo Albornoz. (B.B.)

Serata per il Nastro Rosa

Forlì - Per presentare la XVII edizione della Campagna Nastro Rosa, si è

tenuta, lo scorso 4 ottobre presso la Sala del Refettorio del San Domenico,

una serata durante la quale sono intervenuti Dino Amadori, direttore

scientifico IRST, Fabio Falcini, direttore UO Prevenzione Oncologica

Ausl, Secondo Folli, Direttore UO Senologia Ausl, e Nadia Masini,

presidente Lilt Forlì-Cesena. La Campagna, ideata nel 1989 negli Stati

Uniti e promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, vuole

sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull’importanza di

prevenzione e diagnosi precoce dei tumori della mammella.

www.lilt.fc.it (V.D.S.)

Il Nespoli presentato a Roma

Roma - Arte dei Vinattieri, storica associazione di enoteche romane, che raccoglie i più importanti com-mercianti ed esperti di vino romani, ha organizzato lo scorso 28 settembre l’incontro con Fabio Ravaioli e il vino dei Poderi dal Nespoli. Durante la se-rata al ristorante Vivendo del Grand Hotel St. Regis, sono stati presentati il Pagadebit di Romagna, il Sangiovese Superiore Prugneto e il Sangiovese

Superiore Riserva Il Nespoli, accom-pagnati da piatti della tradizione e seguiti dal passito Bradamante. Com-menti molto positivi dei presenti, tra cui Claudio Arcioni, presidente di Co.Vi.Ro., il consorzio dei vinattieri, e alcuni personaggi noti, come gli attori Cecilia Dazzi e Sergio Albelli, il diret-tore del Tg3 Lazio Fidel Mbanga Bau-na e la giornalista Rai Nadia Monetti. www.poderidalnespoli.com(V.D.S.)

La rivoluzione del Biologico

Cesena - Vivere sano, naturale e so-stenibile, anche fuori casa: questa la filosofia di Alce Nero, da trent’anni marchio del biologico italiano di qua-lità, e del primo negozio/ristorante/caffetteria bio, inaugurato lo scorso settembre in via Cervese 364. “Alce Nero Cibo Cucina Caffè BIO” è il pri-mo store che inventa una nuova formu-la per uno stile di vita biologico negli acquisti e nel pasto fuori casa, dalla colazione all’aperitivo. Il concept darà poi vita a una serie di punti vendita in diverse città italiane, pensati secondo un format che crea un inedito mix tra negozio biologico, caffè e ristorante, con un’ampia offerta di menu con

prodotti, rigorosamente bio, garantiti da Alce Nero & Mielizia. www.alcene-romielizia.it(V.D.S.)

8 | IN Magazine

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Page 9: Forli' IN Magazine 5-2010

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Page 10: Forli' IN Magazine 5-2010

L’Artusi a Don Luigi Ciotti

Forlimpopoli - È stato l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio

Rabboni a consegnare, lo scorso 9 ottobre, il Premio Artusi 2010 al

fondatore di “Libera” per l’impegno che ha dato vita al marchio Libera

Terra, che contraddistingue prodotti provenienti dai terreni confiscati alle

mafie. La consegna si è svolta a Casa Artusi, a conclusione dell’incontro pubblico “Il sapore della legalità”

in cui Don Ciotti ha raccontato l’esperienza delle cooperative sociali.

Legami creativi in Appennino

Santa Sofia - È il presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, a tagliare il nastro, il 31 ottobre, della

52°edizione del Premio Campigna. L’edizione di quest’anno, dal titolo

“Legami creativi”, esprime la volontà degli ideatori di rendere Santa Sofia

uno dei luoghi deputati all’arte contemporanea e alla scultura, in

perenne dialogo con l’ambiente, attraverso la realizzazione del

progetto per un lavoro site specific da collocare nel centro, come

segno di tale vocazione. La mostra, presso la Galleria “Vero Stoppioni”,

accompagnata dalle opere di sei artisti, è aperta fino al 21 novembre.

www.comune.santa-sofia.fc.it (V.D.S.)

Scatti dal Passato

Forlì - La città di mezzo secolo fa, raccontata attraverso l’obbiettivo di Angelo Sabatini: le immagini dell’ar-chivio del Fotogiornale ripercorrono il passato nel corso della mostra alle-stita a Palazzo del Monte di Pietà. Gli anni ’60 a Forlì messi a fuoco da Angelo Sabatini inaugura il 30 ottobre e resta aperta fino al 12 dicembre. www.fotogiornalesabatini.it (V.D.S.)

Forlimpopoli - Per la terza edizione del concorso di cucina Amadori, i dipendenti si sono ancora una volta trasformati in cuochi, inventando ol-tre un centinaio di ricette. I 10 finali-sti, provenienti da tutta Italia, si sono sfidati lo scorso 28 settembre a Casa

Artusi; il vincitore è stato Tomaso Bonetti, responsabile dell’incubato-io di Brescia. Tutte le ricette finaliste entreranno a far parte del ricettario “Peopoll in cucina”, che sarà realizza-to nei prossimi mesi. www.amadori.it (V.D.S.)

Chef per un Giorno

Venezia - La piadina è sbarcata alla 67° Mostra d’Arte cinematografica: in occasione della proiezione di “All Inclusive” del gruppo ZAPRUDER-filmmakersgroup di Roncofreddo, APT regionale e Provincia hanno orga-nizzato una degustazione di prodotti

tipici della tradizione culinaria ro-magnola. Allestita dalla Strada dei Vini e dei Sapori, alla presenza del presidente della Provincia Massimo Bulbi e dell’assessore al Turismo Iglis Bellavista, il banchetto ha conquista-to il pubblico della Biennale. (V.D.S.)

La Romagna in Laguna

10 | IN Magazine

Page 11: Forli' IN Magazine 5-2010

Forlì - Il nuovo anno nautico si è aperto con importanti riconoscimenti per due brand del Gruppo: Ferretti 750 e Ferretti Custom Line 124’ sono stati premiati ai World Yachts Trophies, durante il Festival de la Plaisance di Cannes, a settembre. Dall’1 all’11 ottobre il Gruppo ha poi parteci-pato al 50°Salone di Genova, schierando una nutrita flot-ta di imbarcazioni, in occasione della seconda edizione di easea>trial, per dare la possibilità a clienti e prospect di provarne la qualità direttamente in mare. Ferretti con-ferma in questo modo l’impegno al servizio di eleganza e innovazione, dimostrando capacità di rispondere al meglio alle richieste del mercato. www.ferretti-yachts.com (V.D.S.)

Sarsina - Promozione dell’itinerario nelle sue compo-nenti, realizzazione di adeguate infrastrutture, valoriz-zazione del patrimonio a 360, promozione di progetti, anche didattici, e interventi di tutela e recupero: questi gli obiettivi della nuova associazione “Cammino di San Vicinio”. Il 10 novembre, presso il Centro Culturale di via Roma, la presentazione con il presidente Oscar Graziani, il presidente di APT Servizi, Liviana Zanetti, William Ros-si Vannini, curatore della guida sul “Cammino”, Stefano Scozzoli e Andrea Masotti dell’agenzia Menabò, che ha seguito la comunicazione sul “Cammino” e il progetto del Millenario della Basilica di Sarsina. (V.D.S.)

Nasce l’associazione “Cammino”

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Page 12: Forli' IN Magazine 5-2010

Condé in Galleria Cavour

Bologna - Per la prima volta nello scenario dei marchi più prestigiosi

dell’alta moda si affaccia una boutique enologica, dagli arredi

eleganti e minimal, piccoli botti in legno, e numerose bottiglie sugli scaffali. Ha inaugurato lo scorso 2 ottobre lo showroom-enoteca

di Condé, azienda vitivinicola di Predappio. I punti di forza

dell’azienda, creata dall’ex broker bolognese Francesco Condello, sono

il mix sperimentale di tradizione e innovazione, già divenuto caso di

studio per la Facoltà di Viticoltura ed Enologia di Bologna, il legame col

territorio, infine la consegna gratuita a casa, in un’elegante confezione, per

ogni acquisto di minimo 6 bottiglie. www.conde.it (V.D.S.)

L’organo restaurato

Forlì - Dopo anni di silenzio è tornato a suonare l’organo settecentesco Callido-Chianei della chiesa della SS. Trinità, grazie all’intervento di

restauro eseguito dalla Bottega organara Dell’Orto e Lanzini di

Dormelletto (NO), finanziato dalla famiglia forlivese Bazzocchi.

Per celebrare la conclusione dei lavori, la Comunità parrocchiale ha

organizzato, a settembre, un concerto nella chiesa di piazza Melozzo. (V.D.S.)

Fulgor e Yoga, futuro Insieme

Forlì - Una collaborazione che sogna di diventare polisportiva, quella stabi-lita lo scorso 22 settembre, tra Fulgor Libertas Basket e Yoga Volley. Per ora gli obiettivi comuni sono la futura gestione del Palasport, la ricerca di sponsor comuni, la gestione congiun-ta dei vivai e le iniziative per le due tifoserie. “Un modello di coopera-zione sportiva nuovo in Italia, ma già sviluppato con successo altrove”, ha sottolineato il presidente della Yoga Giovanni Gavelli. (V.D.S.)

Fotogrammi di Storia

Forlì - In occasione di “Invito a pa-lazzo”, iniziativa promossa dall’ABI,

la Cassa di Risparmio di Forlì e della Romagna, ha aperto a inizio ottobre per due giorni le porte del Palazzo di Residenza. Le visite guidate alla par-te storica e alla quadreria del Palazzo hanno incluso la mostra fotografica di immagini inedite dal 1919 al ’59, dall’Archivio Storico della Banca. Tra le foto, un’immagine di Mussolini con dedica autografa, una del 1919 che ritrae educatori e ragazzi dell’i-stituto “Giorgina Saffi” e il reportage fotografico del ’39, anno in cui si ce-lebrò il Centenario della Cassa. www.cariromagna.it (V.D.S.)

Nuovo affresco Epico

Cesena - Scritto da Mariangela Gual-tieri e diretto da Cesare Ronconi, Caino è la nuova opera che il Teatro Valdoca (di cui i due sono fondato-ri) sta realizzando per il 2011. Cesare Ronconi ha fortemente voluto questo grande evento che vede in scena 12 interpreti tra cui Danio Manfredini e Raffaella Giordano, prodotto da Val-

doca e sostenuto dal Teatro Stabile di Torino e da Emilia Romagna Teatro Fondazione. Il debutto in prima asso-luta avverrà il 13 gennaio alle Fonde-rie Limone di Torino, da cui partirà poi la tournée con tappe a Roma, Mi-lano, Reggio Emilia e, naturalmente, Cesena, al Bonci, il 19 e 20 marzo 2011. www.teatrovaldoca.org (V.D.S.)

12 | IN Magazine

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Lasciate il presente alle spalle.CL Nuova Generazione. La nuova era dell’eccellenza.

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In memoria di Alteo Dolcini

Forlimpopoli - L’apposizione di una targa ceramica in suo onore, da

parte dell’omonima Associazione, sulla casa natale di via Prati, ha

visto, lo scorso 12 settembre, grande partecipazione di amici, autorità,

rappresentanti di associazioni culturali romagnole. Alteo Dolcini,

che recuperò il fascino delle leggende popolari e utilizzò il simbolo

del Passatore per dare prestigio ai vini romagnoli, avrebbe apprezzato

anche l’imposizione del cappello del Passatore al sindaco Paolo Zoffoli,

il quale ha ribadito la volontà di radicare in futuro la memoria di

Dolcini in città. www.alteodolcini.com (V.D.S.)

Il Futurismo di Sansavini in Cina

Pechino - Sono in mostra al NAMOC (National Art Museum of China), dal

7 settembre scorso, le 15 sculture futuriste del forlivese Massimo

Sansavini, insieme ai tessuti disegnati dall’artista e i capi di moda della

maison Enrico Coveri. La mostra sul Futurismo, organizzata col patrocinio

della Repubblica Italiana, sarà poi trasferita al Guangdong Museum of

Art di Canton, dove rimarrà fino al 28 febbraio. www.sansavini.it (V.D.S.)

Cesena - Continua l’attività di forma-zione aziendale del Gruppo Giovani della Provincia di Forlì-Cesena che ha organizzato una visita aziendale a contenuto seminariale presso gli stabilimenti del Gruppo Amadori di San Vittore. Dopo un’introduzione ai lavori da parte del presidente del Gruppo, Riccardo Tura, si è svolta

una presentazione dell’azienda da parte di Denis e Francesca Amado-ri che hanno illustrato sfide e piano strategico di marketing, a seguire, la visita guidata ai reparti produttivi. Interessante il “dibattito” conclusivo fra il Cav. Lav. Francesco Amadori e i Giovani Industriali, che hanno preso parte all’iniziativa.

I Giovani di Confindustria da Amadori

Cesena - Lo scorso 27 settembre la Wellness Foundation ha ospitato, a Pa-lazzo del Ridotto, il 2°workshop sul-la Romagna Wellness Valley, progetto lanciato nel 2002 da Nerio Alessan-dri per valorizzare la vocazione della Romagna a terra del “ben-essere” e dell’ospitalità. Proprio le tre province romagnole si posizionarono ai vertici del BIL (Benessere Interno Lordo) calcolato dal “Sole24Ore” e la prima mappatura delle eccellenze roma-gnole, presentata durante l’incontro, potrebbe servire a mettere a sistema questa naturale predisposizione e trasformarla in un’opportunità con-

creta. www.wellnessfoundation.it (V.D.S.)

Benessere tipico della Romagna

14 | IN Magazine

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Pestelli all’Onu per le catastrofi naturali

Forlì - Il dottor Germano Pestelli è uno dei tre esperti europei chiamati dall’Onu a occuparsi di riabilitazione in caso di catastrofi naturali. Il professionista forlivese, direttore dell’U.O. di Riabilitazione dell’Ausl, è stato nominato fra i 20 membri del Comittee for Rehabilitation in disaster relief, istituito dalle Nazioni Unite attraverso l’OMS. Compito dell’organismo: predisporre piani d’intervento in materia di riabilitazione, in qualsiasi parte del mondo, nell’eventualità di calamità eccezionali.

Poletti Cavaliere

Forlì - Nuovo riconoscimento per Venerino Poletti, direttore dell’U.O. di Pneumologia del Morgagni-Pierantoni: il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito al professore, direttore dal 2010, l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”. (V.D.S.)

‘Campomaggi & Caterina Lucchi’ stabilizza il lavoro sul territorio

Cesena - Lo storico marchio di accessori non delocalizza, ma si consolida sul territorio: la ditta, infatti, a seguito di un incontro a inizio settembre in Provincia, ha annunciato di voler specializzare l’attività nell’artigianato artistico, dedicandosi in particolare alla creazione e progettazione di borse, a modelli e disegni, alla scelta delle pelli e dei tessuti e del successivo taglio. Per questo motivo, alcune fasi della produzione sono conferite all’azienda Manè srl, della stessa proprietà. Questo comporta per la Manè il passaggio dal contratto dell’artigianato artistico a quello, più oneroso, dell’industria del settore pelle e cuoio. A fronte di questa scelta, ‘Campomaggi & Caterina Lucchi’ ha escluso la possibilità di trasferire all’estero la produzione più onerosa, confermarndo e, in prospettiva, rafforzarndo la presenza nel territorio cesenate. www.caterinalucchi.it

Aquariva sbarca nel Principato

Monaco - Riva, brand del Grup-po Ferretti, e il dealer Monaco Boat Service (MBS), hanno festeggiato l’anteprima europea di Aquariva by Marc Newson con un cocktail di successo pochi giorni dopo l’antepri-ma mondiale tenutasi presso la Ga-gosian Gallery di New York, a metà settembre. Il progetto, che prevede

un’edizione limitata di ventidue uni-tà, è stato presentato il 22 settembre scorso nel corso di una serata di gala nello storico tunnel di MBS, presso il porto di Monaco alla presenza del-lo stesso progettista Newson e sotto l’Alto Patronato di Sua Altezza Reale la Principessa Carolina di Hannover. www.riva-yacht.com

Cesena - Lo scorso 15 settembre è sta-to firmato un importante accordo tra Confindustria Forlì-Cesena e Banca Popolare dell’Emilia Romagna che consente alle imprese associate che ne fanno richiesta di accedere, a con-dizioni di favore, a specifiche offerte di finanziamenti elaborati apposita-mente dalla Banca per supportare progetti di investimento. Bper mette a disposizione un plafond comples-sivo di 25 milioni di euro finalizza-ti a investimenti, ricapitalizzazioni, progetti di internazionalizzazione, operazioni di factoring. L’accordo ha validità fino al 30 giugno 2011, con

revisione semestrale delle condizioni a partire dal 31 dicembre prossimo.

Accordo Bper e Confindustria

IN Magazine | 15

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testo Roberto Zoli - foto Giorgio Sabatini

Le signore del Turismo

L’amore per il territorio, in particolare per l’entroterra, ha portato Paola Piscopo, Marisa Raggi e Liviana Zanetti a sviluppare una propria idea di turismo. Su direttrici diverse, ma con un unico obiettivo: la Romagna come sinonimo di accoglienza di qualità.

Con un fatturato annuo di quasi 90 miliardi di euro, (che diventa-no 160, il 12% del Pil, anche con l’indotto) il turismo rimane unodeicompartichemegliohannoret-toallacrisieconomica. Nel settore operano 2 milioni e 400 mila per-sone (il 10% circa della forza la-voro nazionale), di cui un milione 600 mila “diretti”, 800 mila indi-retti, che gestiscono una ricettività composta da 7 milioni e 800 mila posti letto. Di questi, 2 milioni e 200 mila in albergo, gli altri suddi-visi fra campeggi, villaggi, alloggi turistici e altre strutture. In pre-senza di dati così rilevanti e nel-la consapevolezza che il turismo non è “clonabile”, perchè legato a natura, civiltà, storia e cultura dei luoghi, è evidente che occorre fare ogni sforzo per incrementare il comparto con iniziativechenequalifichinoilprofilo e nel contem-po comunichino quanto di pecu-liare e unico il nostro Paese può offrire. Su questa linea si muovono tre“signoredelturismo” che nei rispettivi campi agiscono con de-

terminazione e idee chiare.PaolaPiscopo e Villa Pandolfa: ilvinoèculturaCostruita a metà ’700 per volontà del marchese AndreaAlbicini, Villa Pandolfa, aristocratica struttura a FiumanadiPredappio, restò fino a poco prima della Seconda guerra mondiale di proprietà del nobile casato. Giosuè Carducci, gradito ospite in Villa, affascinato dalla bellezza dell’immobile, afferma-va che fosse “costruita per l’eter-nità”. Nel 1936 stabile e relativa tenuta di 150 ettari cambiarono padrone, e furono acquistati dal commendatore Giuseppe Ricci, imprenditore forlivese. Iniziarono così imponenti lavori di restauro e conservazione, che riportaro-no all’antico fulgore sale, statue, affreschi e gli ampi saloni, tanto da farne, in assoluto, una delle più belle ville in Romagna. Oggi la proprietà è della signora PaolaPiscopo, nipote del commendato-re, che aveva terrazzato a vigneto circa 100 ettari della tenuta, pro-ducendo i principali vini della Ro-

magna. SeppurenataeresidenteaRoma,PaolarestalegataadoppiofiloconFiumanaeForlì,cittàd’ori-ginedellamadre. Lei prima, i suoi tre figli poi, hanno vissuto momen-ti di serenità, assieme ai parenti, nella villa, dove hanno respirato l’aria contadina, e costruito un bel-lissimo background con la terra. “Se fossimo vissuti sempre e solo a Roma i miei figli non avrebbero potuto respirare l’aria pura delle colline e immergersi in quelle at-mosfere d’altri tempi, che solo la campagna sa ispirare – sottolinea - e sono anche questi i motivi per cui, quando mia madre ha scelto di cessare l’attività a Villa Pandol-fa, ho deciso di acquistare tenuta e immobile. Dapocopiùdidueanni,quindi, mi dedico di persona allaconduzionedell’azienda; fortuna-tamente, avendo seguito il lavoro dei miei genitori nella produzione del vino, avevo maturato un’espe-rienza che mi ha aiutato non poco. Va poi detto che, grazie agli inter-venti del nonno sui vigneti, abbia-mo trovato la strada già in parte

IN Magazine | 17

Essere | Paola Piscopo, Marisa Raggi e Liviana Zanetti

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spianata. Oggi produciamo circa 700 mila bottiglie.” Paola Piscopo è imprenditrice dell’energia am-bientale e si interessa di comunica-zione ed editoria del territorio. È, infatti, titolare dell’azienda “Ultra-gas Tirrena” e si divide fra Roma e Fiumana, perché consapevole del patrimonio storico - culturale della tenuta. A questo proposito c’è il suo impegno per promuove-re attività e iniziative culturali sia sul piano artistico, sia vitivinicolo. Il messaggio che vuole diffondere recita, infatti, “LaPandolfa:doveilvinoècultura”. E la nuova proprie-taria ha già avuto stretti rapporti con la cultura. Autrice di libri, ap-passionata di giornalismo (è stata titolare del quotidiano on line “Ro-maOne.it” che ha gestito in prima persona) ha dato vita, in questi ul-timi due anni, a unacollanadedi-cataacultura,architetturaestoriadellaPandolfaedelterritoriodellavallatadelRabbi,incollaborazione

conilprof.UlisseTramonti: un’op-portunità per raccontare a viag-giatori e amanti dell’arte le colline del predappiese. I primi volumi terranno a battesimo l’iniziativa di realizzare una biblioteca all’in-terno della villa, dove studiosi e appassionati potranno trovare no-tizie, informazioni e percorsi per visitare e conoscere il territorio e gli interventi dell’uomo.“Nella sala riservata alla biblioteca vorremmo allestire anche mostre d’arte pub-bliche per arricchire il territorio, che nulla ha da invidiare a Tosca-na o Umbria - ribadisce. CiòcheèmancatoemancatuttoraallaRo-magnaèlacomunicazione. Non si è fatto immagine. Eccoperché,tralealtreiniziative,èmiaintenzionefare‘accoglienza’.Considerando la presenza di molti casali sparsi sui 150 ettari della tenuta, vogliamo dare vita a un bed&breakfast e a un piccolo albergo, per offrire oppor-tunità di soggiorno in quella parte

vicino a Predappio, che non dispo-ne, ad oggi, di un albergo. Abbia-mo poi un’altra idea a mio parere bellissima. Stiamo già lavorando al progetto di unanfiteatroall’a-perto, immerso nel verde, vicino al cancello d’entrata, una realizza-zione molto naturale, che si sposi alla perfezione con l’ambiente, per dare spazio a concerti e incontri. Mi piace poi ricordare, sempre nell’ottica di fornire spazi e servizi a chi intende visitare la valle del Rabbi, chenel2012cominceròlacostruzionediuncentrobenesseresullacollinetta, circondata dal ver-de, alla fine della tenuta. Sarà una cosa rivoluzionaria, con l’utilizzo di materiali ecologici e nel rispetto assoluto della natura.” Paola Piscopo non vuole essere considerata una mecenate. Ama la campagna e i suoi prodotti, il vino in primo luogo e conferma con i fatti ciò che Ernest Hemingway scriveva in un suo famoso libro: “Il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo.”Marisa Raggi e l’albergo diffuso,orarealtàancheinRomagnaNato da un’idea del riminese Gian-carlo Dall’Ara, docente di marke-ting turistico, l’albergodiffusosièaffermatoconloscopodioffrireagliospitil’esperienzadivitadiuncentrostorico, di una città o di un paese, potendo contare su tutti i servizi d’accoglienza, assistenza, ristorazione, spazi per gli ospiti, alloggiando incaseecamerechedistano non oltre 200 metri dal“cuore”dell’albergodiffuso, cioè

Paola Piscopo (nella foto con Alessandro Lucchi e Ulisse Tramonti alla presentazione del libro sulla Pandolfa).Nata a: Roma, dove risiedeCosa fa: Imprenditrice nel campo dell’energia ambientale, con interessi nel mondo della comunicazione e dell’editoria del territorio.Famiglia: è coniugata con un medico chirurgo e ha tre figli: Luca, Marco e Paolo.

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lo stabile nel quale sono situati re-ception, ambienti comuni e area ri-storo. Un’intuizione felice perché l’albergo diffuso è divenuto anche modello di sviluppo del territorio, che non crea impatto ambientale. Per dare vita a questa attività non è necessario costruire nulla, ma ci si limita a recuperareoristrutturarequellocheesistegià,mettendolo,poi,inrete. Un esempio viene da Portico di Romagna dove l’inizia-tiva è seguita daMarisaRaggi che dal 1965 si è trasferita nel comune collinare per fuggire dalla caoti-ca Milano dove è nata. Col marito chef, ha preso in affitto dalle suo-re i locali di un “VecchioConven-to”, da cui il nome del ristorante. Dopo una decina d’anni, dovendo restituire gli ambienti alla proprie-tà per la creazione di un ricovero, fu presa la decisione di trasferire l’attività nel palazzetto che ospita gli attuali locali e, come sottolinea Marisa, “da quel momento è ini-ziata una nuova avventura. Dopo qualche anno abbiamo acquistato una casa dall’altra parte della stra-

da e abbiamo ricavato altre sei ca-mere, che sono andate ad aggiun-gersi a quelle già disponibili sopra il ristorante. Da cosa nasce cosa e ci siamo trovati nell’opportunità di collaborarecon l’associazioneLeonardodaVinciperdarevitaaunascuoladiitalianoaPortico.Su richiesta degli studenti, che inten-devano risiedere qui, abbiamo ini-ziato ad affittare le stanze dando vita, senza saperlo, all’albergo dif-fuso. Importante è stato l’incon-tro con Dall’Ara, che ci ha guidato nella realizzazione del progetto. Attualmente disponiamo di 15 camere e di 6 appartamenti, per un massimo di 30 persone.” Varia è la provenienza geografica degli studenti: da giovani tedeschi, sviz-zeri e austriaci a ragazzi del nord Europa. Intensa anche l’attività di promozione. Marisa e il marito, in collaborazione con l’Associazione “Dante Alighieri”, viaggiano spes-so nei Paesi europei per parteci-pare a serate culturali, nel corso delle quali illustrano tradizioni e storia della Romagna, “vendendo”

il territorio e proponendo i suoi prodotti. “Quest’anno - continua - abbiamo avuto incontri in Olan-da e sono venuti da noi molti gio-vani di quella nazione. Non tutti hanno frequentato la scuola, che presuppone una settimana di in-tenso lavoro, ma in ogni caso è turismo di alta qualità. Abbiamountouroperatorinognipartedelmondo,compresalaNuovaZelanda e questo ha fatto sì che, da inizio anno, nelle nostre strutture siano passati stranieri di 60/70 nazio-nalità. Possiamo dire che Portico è più conosciuto all’estero che in Italia! D’altrapartesianoconvintichelapromozioneveraedefficacesifacciaandandosulpostoestandoacontattoconlagente. Un’opera capillare, che chiede sacrifici, ma offre risultati. La mia sensazione - conclude - è che la nostra vallata, quella dell’Acquacheta, sia un po’ in decadimento. Cisarebbeneces-sitàdimaggiori interventi,anchedapartedeiprivati,purtroppolerisorse sono poche ed è difficiledistribuirleingiusteproporzioni.Va sottolineato che troppo spesso si promuovono solo mare e costa. Senza nulla togliere a quel tipo di turismo, il tutto si riduce ai pochi mesi estivi; l’entroterra, invece, con le sue potenzialità può essere ‘venduto’ tutto l’anno, non in alter-nativa, ma a supporto della costa.”LivianaZanettieAPT:presidentedalleideechiareL’iniziativa privata, dunque, mo-stra d’essere quanto mai viva e inte-

Marisa RaggiNata a: Milano Cosa fa: Titolare del ristorante e albergo diffuso “Vecchio Convento”Famiglia: coniugata con Giovanni, di professione chef. Hanno due figli, Massimiliano, 36 anni, e Matteo, 33. Quest’ultimo è direttore della scuola di italiano per stranieri “Scuola Verde l’Olmo” a Portico.

20 | IN Magazine

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ressata allo sviluppo del comparto turistico; come si muove la macchi-na pubblica e quali prospettive ipo-tizza per il turismo? Chi meglio del presidente dell’Azienda di Promo-zione Turistica regionale, la pro-fessoressa LivianaZanetti, può dare risposte concrete? “L’andamento turistico del 2010 ha presentato, è vero, una leggera flessione, ma la cosa non deve trarre in inganno. Inrealtàirisultatisonopositivi se si considera che altre realtà, mete storicamente preferite del turismo nazionale e internazionale, regi-strano dati che segnalano fino al -20% di presenze. Perchè questo? Stiamo analizzando e valutando i dati per avere risposte e capire, per approntare al meglio la pro-mozione per il prossimo anno.” L’Emilia Romagna ha il suo punto d’eccellenza turistica nella costa, ma anche l’entroterra, lo abbiamo sentito dagli operatori economici, ha una grande potenzialità. Il pre-sidente APT cosa pensa in propo-sito? “Poichè la maggiore capacità ricettiva è sulla Riviera, quest’ul-tima deve essere, comunque, am-piamente comunicata, ma nondo-vremomaipiùdimenticarci,d’orainpoi,dell’entroterra,elementodieccellenzaquantolacosta. Dagli ‘Appennini alle Onde’, cito il titolo di un progetto cui ho partecipato, possiamo dire di avere una terra dalle caratteristiche turistiche che debbono essere fatte conoscere.” Sovente si parla di turisti attirati da realtà legate al mondo culturale,

religioso, storico, ma anche eno-gastronomico: come si sviluppano queste dinamiche? “Abbiamo nota-to - prosegue Zanetti - unprogres-sivoinnalzamentodipresenzeperquantoriguardalecittàdellacul-tura, nelle quali va compresa an-che Forlì, dopo il San Domenico. Certo occorre ‘fare sistema’, frase abusata, che dice tutto e nulla a un tempo, ma che in realtà significa solo una cosa: ognunodeverico-noscereeportareil‘propriozaino’versolametacomune. Per il turi-smo religioso abbiamo notato un picco eccezionale in occasione dei mille anni di Sarsina che, grazie a eventi per 365 giorni, ha visto un continuo flusso di turisti. Seguito poi dal declino legato alla difficol-tà, non tanto del Comune, quanto dell’intera vallata, di incentivare ulteriori iniziative. Questa è unarealtà operativa che ancora deveesseresviluppata.Per l’enogastro-nomia il discorso è più semplice, visto che è una peculiarità radicata nel territorio e nello spirito roma-gnolo.” La Romagna è ricca di sorgenti ter-

mali e stabilimenti legati a cura e benessere del corpo. Come vede il futuro del comparto? “Che sia una realtà solida lo testimoniano i numeri, anche se Castrocaro ha re-gistrato una leggera flessione, per cui dovremo aiutare la struttura a crescere e a trovare una nuova spinta dall’interno. Credo, co-munque, che in futuro il compar-to sarà protagonista. Finoadoraabbiamopromossoletermecomecuraebenessere,manonabbiamoproposto ciò che sta fuori, vale adireilterritorio.Non è più possi-bile proporre una comunicazione settoriale, se si vogliono ottenere risultati duraturi nel tempo”. Chi assume incarichi di vertice si pone sempre un obiettivo. Quale tra-guardo si pone il presidente APT? “Una sorta di mission impossible. Mi piacerebbe che ogni qualvolta, nel mondo, qualcuno citasse l’Emilia Romagna, l’interlocutore rispon-desse ‘ah!.. Forlì, Cesena, Raven-na, Piacenza, Bologna...’: vorrebbe dire che abbiamo lavorato bene, facendo la giusta promozione per i nostri territori.” IN

Liviana Zanetti (insieme al presidente regionale Vasco Errani)

Nata a: ForlìCosa fa: assessore al Turismo e

alle Nuove Tecnologie a Bagno di Romagna, presidente APT Emilia

Romagna dal giugno 2010. Docente di Matematica e Scienze, nel ’99

inizia la carriera di amministratore in Provincia e al Comune di Forlì.

Famiglia: coniugata, ha due figli, Danilo, 33 anni, e Raffaello, 30.

22 | IN MagazineFORLÌ C.so della Repubblica, 157 tel. 0543.34700 - [email protected]

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Page 25: Forli' IN Magazine 5-2010

L’editoria che Cresce

testo Alessandra Segreto - foto Giorgio Sabatini

Edizione IN Magazine e Foschi Editore uniscono le loro forze, per intraprendere un percorso comune, per consolidare le proprie peculiarità e raggiungere nuovi lettori. Primo risultato di questo nuovo gruppo i due titoli di Anna Maria Barbera e Alberto Patrucco, che danno il via alla collana “Altropalco”.

Lo scorso 10 settembre il Grand Hotel Terme di Castrocaro ha ospi-tato un doppio evento: EdizioniINMagazine e Foschi Editore hannoannunciatoufficialmentelanascitadiunnuovopoloeditorialeroma-gnolo, mentre AnnaMariaBarbera“Sconsolata” e Alberto Patruccohanno presentato, in anteprima assoluta, i loro nuovi libri, che a fine ottobre escono per i tipi di Fo-schi Editore.In un momento di grande evolu-zione per il mondo dell’editoria, le due case editrici forlivesi crea-no un gruppo per consolidare le proprie peculiarità e raggiungere

nuovi obiettivi. Duerealtàche,alorovolta,sicolleganoamolteal-tre.Infatti, in questa fusione Edizioni IN Magazine diventa fulcro di un network di società e marchi: Mena-bò group, partner di Leo Burnett, Experta, Foschi Editore, MEGA-forlì e Libreria Cappelli. Maggiorforzacommercialeepromozionaleepiùefficacistrumentidicomuni-cazione, questa la molla giusta per Edizioni IN Magazine e Foschi Editore, con l’obiettivo di scattare verso le sfide che il mercato edi-toriale impone: sviluppare nuovi media fino alle nuove frontiere

dell’e-book, ampliare il catalogo con titoli che si focalizzino su nuo-vi argomenti alla ricerca di temi che siano, da un lato, capaci di soddisfare gli interessi eterogenei dei lettori, dall’altro di esercitare una sempre maggiore attrattiva per autori importanti e di grande richiamo.Una strategia che si conferma vincente. Primo frutto di questa unione sono i due titoli, in libre-ria da fine ottobre, di Anna Maria Barbera e Alberto Patrucco, attoriche hanno affiancato al percorsoteatralequellotelevisivo,parteci-pandoanumerosetrasmissionidi

IN Magazine | 25

Unire | IN Magazine e Foschi

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grandepopolarità (“Zelig”, “Balla-rò”, “Scherzi a parte” per citarne alcune) e autori di libri di grande successo.Proprio la serata del 10 settembre è stata occasione per una piacevole anteprima e per gustare le perfor-mance degli autori dal vivo: lasa-tirapungentediAlbertoPatruccoeimonologhiagrodolcidi“Sconso-

lata” hannodivertitoecoinvoltoilpubblicopresente.La volontà di intraprendere nuo-ve strade, come nel caso di “Al-tropalco”, la collana per la quale usciranno i due libri, si sviluppa parallelamente all’impegno per consolidare l’esperienza già acqui-sita.Infatti, tra i titoli già in libreria o

In alto, un momento dello spettacolo, anche musicale, con cui Anna Maria Barbera ha presentato, lo scorso 10 settembre al Grand Hotel di Castrocaro Terme, il suo nuovo libro. In apertura, “Sconsolata” insieme ad Alberto Patrucco, con Massimo Foschi e Andrea Masotti.

Il debutto di “Altropalco”

Sconsolata lascia il posto ad Anna Maria, in Caro amico diLetto, nel quale indaga l’universo femminile con uno sguardo personale e sincero; in allegato un cd con una traccia audio inedita, recitata e cantata da Anna Maria Barbera. L’autrice devolverà parte dei proventi alle ricerche sulla Sclerosi Multipla condotte dal dottor Gianvito Martino, direttore della Divisione di Neuroscienze presso l’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano. Con NECROlogica. Un libro lapidario Alberto Patrucco ci regala invece una moderna “Antologia di Spoon River”, divertente passeggiata fra le “lapidi ipotetiche” di personaggi noti, graffiati dallo spirito satirico dell’autore. Arricchiscono la pubblicazione le illustrazioni di Sergio Staino e un cd musicale in cui l’autore interpreta cinque canzoni di Georges Brassens, mai tradotte in italiano finora. Per questo libro ha ottenuto il Premio Borsellino 2010, il 23 ottobre, nel corso della XV edizione della manifestazione che si svolge in Abruzzo.

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Page 28: Forli' IN Magazine 5-2010

in uscita prossimamente si confer-mano, per Edizioni IN Magazine, la collana “52”, nata nel 2006 con 52 domeniche in Romagna (alla terza edizione), l’AgendaFilosofica, cu-rata dal filosofo Rocco Ronchi, dicuièappenauscital’edizione2011e l’AgendaRomagnola prossimamen-te in libreria e, per Foschi Editore, Tra le pieghe dell’ombra. Capireladepressione e Chihapauradelbambinocattivo. Alleoriginidellefobieinfantili, nuovi capitoli della collana de “I Saggi - La relazione che cura”, che indaga sui disagi psicologici come gli attacchi di pa-nico o i problemi relazionali dei bambini, diretta dallo psichiatra Pierluigi Moressa. IN

A fianco, un momento dell’esilarante sketch di Alberto Patrucco. In basso,

Andrea Masotti e Massimo Foschi sul palco per presentare il nuovo

gruppo editoriale. Sotto, il pubblico durante lo spettacolo dei due attori.

Un 2011… dalla Romagna con filosofia

Le agende di “IN Magazine” raddoppiano. Alla Filosofica, a cura di Rocco Ronchi si aggiunge l’Agenda Romagnola, di Pierluigi Moressa. Stesso formato e grafica per contenuti diversi. Il tema centrale della prima è l’Anima, analizzata dalle parole dei maestri del Pensiero. Settimana dopo settimana, tra le pagine dell’Agenda Romagnola (prossimamente in libreria) si delineano, invece, i momenti più significativi della storia recente e remota di Romagna. Un viaggio lungo un anno attraverso una terra fatta di borghi e città, di storia e di cronaca, di riti e tradizioni.

28 | IN Magazine

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La guida per scoprire un intero territo-rio attraverso itinerari unici. Un prati-co “taccuino” da cui trarre spunto per escursioni affascinanti in oltre 150 località della Romagna. Un grande suc-cesso editoriale, alla terza edizione.

52 storie e luoghi di Romagna 52 luoghi spirituali in Romagna

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Paesaggi multiformi di collina e scorci di

contrastante bellezza che si aprono allo

sguardo passo dopo passo. È l’itinerario che

parte (e torna) dalle sorgenti termali di

Castrocaro.

Sentieri... di Natura

testo Matteo Ranucci - foto Giorgio Sabatini

Il nome viadelleSorgenti rivela le origini termali di questa porzione di Romagna e il suo legame con l’acqua. Fossi e torrenti segnano un territorio argilloso, contrad-dittorio nel suo aspetto esterno dettato da coste aride e dal suo sottosuolo ricco di risorgive. La vegetazione stenta a crescere. File di alberi e piccoli boschi d’alto fusto si infittiscono solo sui bordi dei corsi d’acqua o nel fondo del

bacino dove il Rio Cozzi scava la valle. Ci sono piantagioni di cere-ali strappate a una terra friabile su cui le piogge scavano conche, disegnano creste, incidono corri-doi creando i calanchi. A tratti le rocce affiorano in rupi di gesso, singolari, anomale con pareti ripi-de, massicce. Sono composizioni irregolarei di diedri, spigoli, grotte e strapiombi. Il paesaggio è mul-tiforme. I paraggi sono silenziosi,

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Camminare | Tra terme e natura

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isolati e appaiono distanti da case, strade, bar, ristoranti anche se si sono mossi pochi passi da CastrocaroTerme e da TerradelSole. Lasciato il fondovalle i segni dell’uomo diventano sporadici ruderi di casolari, confini di vecchi poderi, campanili di chiese sconsacrate. Camminando su via delle Sorgenti ci si lascia alle spalle piazza Mazzini e il Parco dello Stabilimento Termale. Il quartiere resi-denziale si dirada appena in direzione di Terra del Sole fino a incontrare un sottile ponte e l’area dove sorgeva l’antica fornace: l’opificio produsse mattoni dal 1910 fino agli inizi degli anni ’70. A sinistra si trova via Rio Cozzi. Si cammina su strada asfaltata per 50 metri, poi si sale sulla rampa ghiaiata a destra. Il cancello in ferro, chiuso, inutilizzabile e seminascosto da piante rampicanti, pre-cede una scalinata di 17 gradini che portava al sagrato della ChiesadiMonteCalvario. L’edificio religioso è oggi di proprietà privata. Ha pianta ottagonale, una storia lun-ga e travagliata la cui origine risale al XV secolo e passa attraverso la fondatrice Società di Santa Maria in Monte Calvario, il Priorato Camaldolese, il Clero Secolare, l’Or-dine Francescano fino alla proprietà delle famiglie Paga-

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nelli, Bertoni e Nadiani. La sago-ma attuale fu ricostruita nel 1700 seguendo i dettami di un’architet-tura barocca e gli interni furono abbelliti da stucchi, cornici e opere d’arte. Ci si trova alle pendici del Monte Cucco, cima bassa e appun-tita che si innalza dalla vallata. La strada vicinale di Mezzacollina su cui si cammina era un’antica via utilizzata per raggiungere Faen-za. Dopo poche decine di metri il campo visivo si apre e concede un colpo d’occhio interessante. Si pre-annuncia così l’aspetto panorami-co e paesaggistico che caratterizze-rà la quasi totalità dell’itinerario. A sinistra queste colline mostrano il lato arido, fatto di terreni chia-ri e calanchi che appaiono come catene montuose in miniatura. La vegetazione è composta di pochi arbusti e qualche albero isolato. La casa colonica denominata “Croce” era un antico avamposto di frontie-ra. I ruderi si trovano sulla destra, vicino al ciglio della carrareccia. Vi vivevano le guardie che vigilava-

no il confine tra Stato Pontificio e Granducato di Toscana, luogo stra-tegico di difesa e terra di traffici il-legali e contrabbandieri. In modo lento si scopre, passo dopo passo, il paesaggio oltre la dorsale. Lasali-taterminaall’incrocioconlastradadicrinalecheunisceConverselleaMontePoggiolo. Si lascia l’immagi-ne del fortilizio fiorentino del XV secolo a destra e si procede nella direzione opposta. La strada è on-dulata. Segue la linea del crinale di quella che sembra essere la prima collina sopra la pianura e offre un colpo d’occhio sulla spianata, su Faenza e Forlì, fino al mare Adria-tico che, nelle giornate limpide, appare come una linea azzurra in mezzo all’orizzonte. La strada pie-ga verso sinistra e diviene confine tra il forlivese e le colline faentine. Il casolare del podere la Verna è uno di quelli sparpagliati su coste scoscese, al termine di sterrate ri-pide, al centro di pianori rialzati e circondati da mandorli, noci e giuggioli. Questo appezzamento

ricorda una storia lontana e dram-matica, resoconto di un epoca in cui questi luoghi avevano altro ruolo, altra importanza. La noti-zia fece scalpore quando in una notte di febbraio del 1855, le pol-veri esplosive nascoste qui da un gruppo di contrabbandieri, prese-ro fuoco ed esplosero. La deflagra-zione distrusse parte dell’edificio e provocò la morte di sedici persone. Poco oltre la Verna si incontra la frazione di Converselle. È sul con-fine amministrativo tra Faenza e Forlì. La chiesa, sconsacrata e og-getto di ristrutturazione, sorge in mezzo a un bosco da cui il basso campanile stenta a mostrarsi. Fu una parrocchiale importante per chi abitava questi poggi. L’edificio dedicato a San Giacomo e San Cri-stoforo contò anche 160 fedeli che ogni domenica risalivano dalle vi-cine vallate per raggiungerla. Muri e interni furono costruiti nel 1837 ma le origini della chiesa sono più antiche e si fanno risalire al XIV secolo. La strada asfaltata di fronte

Sopra, scorcio di Terra del Sole dal sentiero verso Monte Poggiolo. In apertura, panoramica delle colline circostanti a Castrocaro Terme.

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Un passo dopo l’altro, il “Cammino di San Vicinio” ci porta per oltre 300 km, tra Romagna, Toscana e Marche, sugli antichi sentieri calcati anche da San Vicinio e dai pellegrini a lui devo-ti, su strade e mulattiere caratterizzate dalla presenza di piccole e grandi chiese, cellette e maestà votive: un paesaggio unico ed

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Un passo dopo l’altro, il “Cammino di San Vicinio” ci porta per oltre 300 km, tra Romagna, Toscana e Marche, sugli antichi sentieri calcati anche da San Vicinio e dai pellegrini a lui devo-ti, su strade e mulattiere caratterizzate dalla presenza di piccole e grandi chiese, cellette e maestà votive: un paesaggio unico ed

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Notizie e informazioni

Partenza e arrivo: Castrocaro TermeDistanza: 12 kmDislivello in salita: 270 mtDifficoltà: MediaMezzo consigliato: mountain bike, o a piediRifornimento di acqua: Castrocaro TermeBibliografia: Antonio Zaccaria, Antiche chiese di Castrocaro, Vespignani, 2008; “Nicola Frassineti, un pioniere del termalismo castrocarese”, in “La Pie”, n.6, 1989; Elio ed Elisabetta Caruso, Castrocaro nel rinascimento: il capoluogo della Romagna toscana tra quattrocento e cinquecento (prefazione di Andrea Brigliadori), Il Ponte Vecchio, 2007; Colline di Forlì (1:50.000), Carta n. 127, Ist. Geogr. De Agostini, 2008.Internet: www.comune.castrocarotermeeterradelsole.fc.it; www.termedicastrocaro.it

Immersi nei colori dell’autunno

scivola verso SanMamante, in dire-zione di un territorio tra i più belli di Romagna, fatto di filari, vigne, case ristrutturate e la TorrediOrio-lo che domina il paesaggio. È chia-mata la “Strada della poesia” e su di essa si trovano i versi di Nino da Oriolo, poeta locale che racconta e descrive in rima il paesaggio, la

natura, l’origine di questi luoghi. L’itinerario prosegue in discesa, lungo i ripidi tornanti che precipi-tano dai 220 metri nel versante di Terra del Sole. Il panorama cambia angolazione pur rimanendo dominante. Fon-de i particolari in un’unica vista composta da calanchi e arbusti a

sinistra e colli dolci, verdi a destra. Altri elementi del paesaggio sono le strade bianche che risalgono le coste, filari coltivati a frutteto, le linee scure di alberi che seguo-no fossi di confine, la conca del-la Samoggia e le antenne che si innalzano dalla cima rocciosa di Pietramora. Si scende in fretta

fino al tratto rettilineo che scorre tra tamerici, salici e sambuchi. Il cammino spiana. Mancano pochi chilometri a Castrocaro Terme ma queste colline riservano ancora sorprese. La ‘Bolga’ sorge in uno dei primi poderi in cui si scopriro-no le proprietà curative di queste risorgive. Stagni e pozze raccolgo-no le salsoiodiche estratte tra i 70 e 150 metri di profondità. Le popo-lazioni locali usavano queste acque turchesi da centinaia di anni, an-che se la scoperta ufficiale del loro

A fianco, dall’alto, facciata della chiesa di Monte Calvario e la chiesa sconsacrata di Converselle.

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Page 37: Forli' IN Magazine 5-2010

valore terapeutico avvenne nei primi decenni del 1800, cui segui-rono l’apertura dei primi rudimen-tali stabilimenti. Non sono visibili dalla strada, una sbarra chiude l’accesso alla sterrata. Ripreso il cammino in leggera discesa, la via riprende il nome di Rio Cozzi. In prossimità di una curva a sinistra, uno stradello che poi diviene sen-tiero consente l’accesso alle rupi. Occorrono una ventina di minuti per raggiungere lo spettacolare af-fioramento di roccia. Quello che viene chiamato lo“Spungone” crea qui sporgenze, pareti ripide, forre, grotte. La vegetazione è intricata. Chi non ha mai avuto occasione di visitare questo sito singolare, fuori luogo nel contesto del terri-torio che lo circonda, ne rimarrà colpito. Ripresa la strada asfaltata in poche centinaia di metri si rag-giunge via delle Sorgenti. Si rien-tra tra le abitazioni di Castrocaro Terme. Questecollinehannocon-cessoimmaginiatratticontraddit-tori:il crinale di calanchi, la sago-

ma di Monte Poggiolo, la strada di cresta, lo scorcio romantico di via San Mamante, il panorama ampio e dolce di terre coltivate, i segreti della “Bolga”, la rupe scoscesa di Rio Cozzi, le storie intricate di casa “Croce”, del podere della Verna, delle parrocchie di Converselle e Monte Calvario. IN

Sopra, i tipici calanchi del territorio collinare romagnolo. Sotto, i versi che accompagnano il cammino lungo la “Strada della poesia”.

IN Magazine | 35

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Nessun potere paranormale o illusione per Francesco Tesei. Il forlivese, tra i maggiori esperti di mentalismo,

strega il pubblico con il controllo e le suggestioni

del pensiero.

Ha “ipnotizzato” Dario Argento, letto nel pensiero di Alessandro Cecchi Paone, lasciato a bocca aperta il pubblico dei trenta Paesi in cui ha fatto spettacoli. Secon-do Wikipedia, èunodeimaggioriesperti mondiali di mentalismo, l’arte di padroneggiare la mani-polazione del pensiero e del com-portamento, ora nota anche grazie

alla serie tv “The Mentalist”. Fran-cescoTesei, 38 anni, forlivese, si definisce un giocoliere della men-te. In un mondo di pretesi feno-meni, sgombra subito il campo dal possibile equivoco: “Non sono dotato di poteri paranormali, im-piego tecniche di comunicazione, piccoli escamotage che fanno par-te del linguaggio teatrale e pratico

testo Fabio Gavelli

Giocoliere della Mente

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Riflettere | Francesco Tesei

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una sorta di illusionismopsicologico - dice. Con i miei spettacoli amo meravigliare, ma lo scopo fondamentale è divertire il pubblico e farlo riflettere.”Il risultato è una continua sorpresa, di cui si può avere un saggio dal suo dvd “Mind Juggling” o dai video contenuti nel suo sito (www.francescotesei.com). I numeri con per-sonaggi famosi li ha eseguiti per i programmi televisivi “Masters of magic” e “Mistero”, andati in onda su Sky e Italia 1, ma il rapporto più stimolante lo instaura col pubblico che lo applaude in teatri e convention. Per an-dare alla scoperta dei suoi segreti, occorre fare un balzo all’indietro nel tempo, quando a 7 anni gli fu regalata la Scatola di Silvan o quando, a scuola, lasciava già di stucco i suoi compagni con i giochi di carte. Ilsuoèuntalentocoltivatoprecocemente.“Il mentalismo è stato il mio primo amore, che ho abban-donato quando inventai spettacoli di illusionismo, che ho portato in giro per il mondo. Si trattava di show esatti come orologi svizzeri, senza parole, privi di interazioni col pubblico, proprio l’opposto di ciò che faccio ora. In questi anni il mentalismo si è sbarazzato di quell’aura di

viaggio nel paranormale che aveva in passato e raccoglie molto interesse. Tantiformatoriaziendalisiavvicinanoaquestetecniche.”Un Master in programmazione neuro-linguistica (Pnl), il diploma in ipnosi eriksoniana e soprattutto parecchio studio: così si è formato Tesei, che ha aperto nuovi scenari al punto che un esperto del calibro di Massimo Polidoro sostiene che sia “un artista come pochi in Italia.”Uno spettacolo come il suo non si può raccontare. Un esempio? Con due gemelli è riuscito a fare “scambiare” identità, tanto che al termine della prova, l’uno ha rispo-sto col nome dell’altro. “Cerco di rimettereincontatto

Il “potere” del mentalismo

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Alla ricerca dell’eccellenza

Page 40: Forli' IN Magazine 5-2010

In questa pagina e nella foto di apertura Francesco Tesei negli abiti di scena del suo spettacolo “Mind Juggler”, che ha già messo in scena in numerose città italiane e che presenta al Piccolo di Forlì il 6 di novembre.

A Forlì in novembre

Si chiama “Mind Juggler”, cioè giocoliere della mente, lo spettacolo che Francesco Tesei ha già messo in scena a Milano, Torino, Roma, Bergamo, Livorno e in altre città e che porterà a Forlì sabato 6 novembre. Due ore di “acrobazie” con la mente degli spettatori, a volte indovinandone i pensieri, a volte condizionandoli. Niente scenografie accattivanti, solo il protagonista armato di quadernone e pennarello: così si presenterà Tesei al Piccolo. Biglietto 20 euro (ridotto a 15 per tutti quanti prenoteranno tramite il sito); sconto alla cassa per gli universitari (12 euro). I biglietti si ritirano prima dello spettacolo.

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Page 41: Forli' IN Magazine 5-2010

lapersonacolmisterochehadentro, l’idea è di dirgli ‘guarda cosa potresti fare’. Per fare ciò, sono necessarie suggestioni e, soprattutto, il gioco, che è uno strumento molto utile per far cadere le barriere.”L’effetto finale è che la persona che sale sul palcoscenico per partecipare al gioco, ha l’impressione che Tesei legga nel suo pensiero. Ed ecco apparire l’altro obiettivo di que-sti spettacoli: “Mi piace suscitare domande su quanto le persone siano influenzabili e su cosa sia la realtà - spiega. E se siamo condizionabili così facilmente, chissà quante volte ci accade nella vita.” Nel programma tv “Mistero”, Alessandro Cecchi Paone, dichiaratamente scettico al cospetto di tali performance, è stato indotto a scegliere fra due libri quello voluto da Tesei, semplicemente frap-ponendo fra i volumi un bicchiere di latte. “Sapevo della repulsione di Cecchi Paone per il latte e mi è andata bene.” Era solo l’avvio della prova, ma è per far capire come nei suoi show il rischio di sbagliare è sempre presen-te, al contrario delle grandi illusioni, perfetti meccanismi dove tutto è congegnato per funzionare senza sorprese. “Ho imparato a governare l’idea del fallimento, in altre parole non ho più paura di sbagliare - continua Tesei. In questo modo, spingo il limite sempre più in là.” Sembra magia, in realtà è solo il potere del mente. IN

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Page 42: Forli' IN Magazine 5-2010

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L’idea inizialeL’idea di aprire un ambiente come questo Ivana la colti-vava da tempo e inizialmente sognava di concretizzarla nella casa colonica delle vacanze, acquistata a Villa Ro-vere e amorevolmente recuperata vent’anni fa.Questa casa le ha consentito un ritorno alle origini (la mamma è forlivese) favorendo la frequentazione con la cugina Tiziana che con entusiasmo ha aderito alla pro-posta di collaborare, suggerendo e trovando la location ideale per una maggiore visibilità.Il negozio Le Muse si trova in palazzo Albicini di Via Sol-ferino, di fronte al Duomo di Forlì.Con un rispettoso e attento recupero si è potuto appron-tare a tempo di record ciò che si desiderava, mettendo a frutto la collaudata collaborazione tecnico-artistica di Ivana e Sandro (il marito), agevolati dalla squisita sensi-bilità dei proprietari dell’immobile. Chi sono le MuseNata e vissuta a Brescia, ex insegnate con la passione per l’arredo, Ivana Battaini ha collaborato per decenni con il marito progettista e costruttore e ora, matura per la realizzazione del suo sogno, ha trovato immediato ri-

l’atmosfera di casa che ivana, tiziana e francesca sanno interpretrare come espressione significativa della quotidianità, sempre attente alle forme e alla funzione.

scontro in Tiziana Tassani, romagnola doc imprenditrice ed esperta di ristorazione e comunicazione. Cugine e amiche da sem-pre, dai passati diversi, hanno deciso di cimentarsi anche come compagne di avventura per la creazione di luoghi d’atmosfera, capaci di comunicare la calda sensazione dell’abitare.Le visite alla fiera di Parigi “Maison & Object” e di Ma-drid, due mesi dopo, hanno permesso di verificare i gusti e consolidare le idee a entrambe, con immediato piano operativo che ha coinvolto anche Francesca Donati che, dalla madre Ivana, ha ereditato l’attenzione e la sensi-bilità al bello, poi tradottasi in esperienza lavorativa nel campo del restauro di tele e affreschi.Anche per Francesca il bilancio è positivo: “Vengo dal mondo del restauro, mi trovo bene nella nuova realtà, dove posso utilizzare le mie conoscenze e dove il filo conduttore c’è: ridare nuova vita a oggetti antichi o an-che solo vecchi, riuscendo a dare continuità alla mia precedente esperienza professionale”.

Parliamo delle Muse: che cosa ci si deve aspettare?Le nostre competenze spaziano dalla con-sulenza per soluzioni d’arredo d’interni ed

esterni, alla fornitura di pezzi d’arredo moderni e non e all’oggettistica.Lontano dalle soluzioni minimaliste o dalle case di de-sign, impeccabili ma poco vissute, il nostro gusto predi-lige soluzioni calde e belle da vivere.Francesca ed io recuperiamo anche vecchi mobili ed oggetti d’arredo a cui i clienti sono affezionati per ripro-porli con nuove funzioni. Ci piace la ricerca, visitare mer-catini d’Europa, scovare oggetti insoliti o provenienti da attività industriali che tolti dal contesto solito prendono qui una nuova visibilità e sapore. Molte idee originali anche per piccoli pensieri per l’imminente Natale.

“LE MUSE”

Le tre proprietarie de “Le

Muse” all’interno dell’elegan-

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Le Muse Via Solferino, 13 - Forlì, FC

Tel: 0543 26191

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L’idea inizialeL’idea di aprire un ambiente come questo Ivana la colti-vava da tempo e inizialmente sognava di concretizzarla nella casa colonica delle vacanze, acquistata a Villa Ro-vere e amorevolmente recuperata vent’anni fa.Questa casa le ha consentito un ritorno alle origini (la mamma è forlivese) favorendo la frequentazione con la cugina Tiziana che con entusiasmo ha aderito alla pro-posta di collaborare, suggerendo e trovando la location ideale per una maggiore visibilità.Il negozio Le Muse si trova in palazzo Albicini di Via Sol-ferino, di fronte al Duomo di Forlì.Con un rispettoso e attento recupero si è potuto appron-tare a tempo di record ciò che si desiderava, mettendo a frutto la collaudata collaborazione tecnico-artistica di Ivana e Sandro (il marito), agevolati dalla squisita sensi-bilità dei proprietari dell’immobile. Chi sono le MuseNata e vissuta a Brescia, ex insegnate con la passione per l’arredo, Ivana Battaini ha collaborato per decenni con il marito progettista e costruttore e ora, matura per la realizzazione del suo sogno, ha trovato immediato ri-

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Parliamo delle Muse: che cosa ci si deve aspettare?Le nostre competenze spaziano dalla con-sulenza per soluzioni d’arredo d’interni ed

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è sul mercato italiano solo da pochi mesi, ma le proiezioni di mercato indicano un nuovo, straordinario successo. Parliamo dell’iPad, che anche a Forlì ha già i suoi fedelissimi: ne abbiamo incontrati sette.

testo Valeria Del Sordo - foto Giorgio Sabatini

Tavoletta Magica

È stato lanciato sul mercato ita-liano lo scorso 28 maggio e, che si tratti di rivoluzione silenziosa o normale evoluzione, l’iPad sembra destinato a cambiare, se non il no-stro modo di pensare, il tempo che impiegheremo a farlo.Sette “pionieri” forlivesi della “ta-voletta magica” ci dicono la loro sull’oggetto elettronico più vendu-to dai tempi del dvd (3 milioni nei primi 80 giorni).Gianluca Gatta, responsabile edito-riale di Foschi Editore, era da anni in attesa di un tablet: “Credo che rivoluzioneranno il sistema per-ché ci sono tantissime applicazio-ni e per la prima volta Apple ha segnato il passo anche per quanto riguarda il prezzo. Una app da non farsi scappare? Toodledo: è gratis e molto utile per suddividere gli impegni in cartelle, cancellarli o spostarli senza doverli ricopiare in agenda.” Chi è sicuro che l’iPad rivoluzio-nerà l’intero modo di lavorare è Domenico Pirazzoli, responsabile comunicazione e immagine del Gruppo Ferretti, che parla di “og-

getto del miracolo”. “L’azienda ne ha dato uno in dotazione ai primi livelli del commerciale e alla divi-sione comunicazione: a mio avvi-so una scelta vincente. Nel lavoro ho già ‘gustato’ i pregi dell’iPad: l’immediatezza permette di gestir-lo ovunque mi trovi; il bello è non avere limiti. Il potenziale enorme che offre è proprio l’apertura men-tale.” Uno che con gli iPad ci lavora a stretto contatto è Roberto Zam-marchi, socio di Kronos, punto vendita Apple a Forlì. Gli abbia-mo chiesto quali sono le caratte-ristiche vincenti. “Penso che sia ‘l’anello mancante’ tra portatile Mac e iPhone, perché il suo valo-re aggiunto è la combinazione tra comodità e funzionalità. Per tutto ciò che riguarda la comunicazio-ne moderna - continua - potrebbe diventare indispensabile. Inoltre penso che il digitale allargherà di fatto la fruibilità delle notizie, av-vicinando all’informazione anche quanti non sono abituati a com-prare il giornale tutte le mattine, soprattutto i giovani.”

Un vero precursore è Max Starni, avvocato penalista, che ha compra-to il primo iPad in versione WiFi e l’ha già sostituito con uno con con-nessione 3G. Questi i motivi della sua scelta: “Sono un aficionado del-la Apple da quando, a 7 anni, pro-vai il primo Mac, che si chiamava Apple IIE. Non potevo lasciarmi sfuggire l’ultima novità; purtrop-po sono rimasto deluso dalla con-nessione WiFi, scomoda vivendo in una città in cui non ci sono molte reti pubbliche. Una nota positiva invece è iTunes, importante plus rispetto ai futuri competitors: il ne-gozio virtuale fa la differenza, per-ché ci sono applicazioni per ogni evenienza. Io, appassionato di Ken-ya e ‘ammalato’ d’Africa, con Press Reader posso leggere ogni mattina il Daily Nation keniota: una rivolu-zione.”A ciascuno il suo iPad: sono tal-mente tanti i possibili usi, che l’oggetto sembra plasmarsi nelle mani del proprietario. Per Alan Venzi, fotografo pubblicitario, è un portfolio: “Per il mio lavoro è stato determinante, perché mi è

IN Magazine | 43

Interpretare | I forlivesi e l’iPad

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A fianco dall’alto, Roberta Brunazzi e Roberto Zammarchi. Sotto, Alan Venzi. In apertura, dall’alto a sinistra in senso orario, Italo Carfagnini, Max Starni, Gianluca Gatta e Domenico Pirazzoli.

capitato più di una volta di spiega-re a un potenziale cliente le mie idee per i servizi, ma non bastava-no mille parole. Oramostroimieilavori,costantementeaggiornati,senzadovermiportaredietroibookcartacei.Oltre a questo c’è un se-condo aspetto per cui lo consiglio: la consultazione di manuali e do-cumenti si è fatta incredibilmente più semplice e rapida.” Infine, c’è chi l’iPad l’ha ricevuto in dono: è il caso della giornalista RobertaBrunazzi e di ItaloCarfa-gnini, fondatore e presidente di Softer Spa. Per entrambi una gra-dita sorpresa, dai significati però molto diversi. Per la freelance arri-va da marito e figlio, che l’hanno già monopolizzato: “Me l’hanno regalato per il mio compleanno, in anticipo di mesi e inizio a so-spettare che fosse proprio perché erano loro a volerlo. Col risultato che l’iPad è già pieno di giochi e applicazioni, e io finora l’ho usato

pochissimo. Lavorando nell’infor-mazione comunque ne ho già ap-prezzato le potenzialità.” E chi, me-glio di lei, potrebbe dirci la sua sul futuro della carta stampata? “In un certo senso lo vedo a repentaglio, anche se la carta non è tutta ugua-le. Noncredocheilibricadrannoindisuso,perchéhannounfascinointrinseco,maigiornalimisembra-nopiùarischio; il formato digitale offre contenuti aggiuntivi ed è più funzionale.”L’imprenditoreforlivese,invece,èun“nuovoadepto”diApple: “Non ho mai usato un computer in vita mia, sono della vecchia scuola. Mi hanno regalato l’iPad a fine luglio e oggimistupiscodiquellocherie-scoafareediquantoèintuitivo. Sto ancora attraversando una ‘fase di transizione’ dalla carta al digitale, quindi stampo ancora le cose più importanti. Ma posso decisamente affermare che l’iPad è ‘a prova di stupido!’.” IN

I “cugini” dell’iPad

Se è vero che “chi primo arriva meglio alloggia”, non si pensi

al mondo dei tablet come a un monopolio di Apple: tra i maggiori

concorrenti della casa di Cupertino cinque colossi della tecnologia

hanno nuovi tablet in uscita, tutti dotati di porta USB: in arrivo

tra autunno e nuovo anno, RIM Blackberry Playbook, con schermo

da 7 pollici e peso di circa 400 grammi, HP Slate da 8,9 pollici, Dell Streak, per ora in uscita in

versione 5 pollici e con memoria da 2GB, Samsung Galaxy, 7 pollici per 380 grammi, e Asus Eee Pad, nelle

due versioni da 10 e 12 pollici.

44 | IN Magazine

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50 anni ricchi di tante soddisfazioni e amore per questo lavoro...grazie ai nostri fantastici e numerosi amici e clienti!

1960 - 2010 ...50 anni al servizio dei nostri clienti!

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Page 47: Forli' IN Magazine 5-2010

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Page 48: Forli' IN Magazine 5-2010

IN Magazine | Special ADV

Le origini. Il padre di Massimo si mise in proprio nel 1969. E l’eredità di Ostelio è palese: l’officina non rinuncia alla professionalità e alla serietà anche oggi che, come mi spiega Massimo, molte cose sono cambia-te: “Una volta i clienti cercavano soprattutto un lavoro ben fatto, mentre oggi si pretende velocità e risparmio. Queste tre cose difficilmente si conciliano e noi abbia-mo scelto di mantenere alto il livello qualitativo”. A Forlì la Carrozzeria Neri, che non si trova in una zona di passaggio, è infatti conosciuta per il lavoro eccellente: “negli anni abbiamo conquistato la fiducia della nostra clientela e per questo crediamo che non ci sia pubblicità migliore del passaparola”. Massimo, diplomato in ragio-neria, non avrebbe potuto desiderare un lavoro migliore: “Sono cresciuto qui, e proseguire il lavoro di mio padre per me è stato più che naturale. Un giorno spero che i miei ragazzi, tutti giovanissimi (stranamente per questo mestiere) prendano in mano la carrozzeria, proprio come fece Giorgio, primo dipendente di mio padre nel 1971, all’età di 16 anni, e attualmente uno dei miei soci.

Le riparazioni. Dalle piccole fino a quelle di danni strutturali, garantite anche grazie all’ausilio di un siste-ma di misurazione computerizzata della scocca, che con-trolla e certifica che tutti i parametri, durante e al ter-

La Carrozzeria Neri di ViLLafraNCa raCCoNtata da MassiMo, figLio deL foNdatore osteLio.

UN ambieNte famiLiare dove iN dia-

Letto Ci si CapisCe aNCora aL voLo.

ma qUeLLa Che potrebbe sembrare La

CLassiCa piCCoLa impresa famiLiare,

è iNveCe UN’offiCiNa atipiCa, radiCata

NeL territorio eppUre CostaNtemeNte

proiettata verso iL fUtUro.mine del lavoro, rientrino in quelli stabiliti dalla casa produttrice. Non a caso aziende importanti come la Concessionaria BMW Lanzoni Giordano e il Centro Porsche BM Autosport si servono delle loro prestazioni. Un altro pun-to di forza è la verniciatura interna alla carrozzeria, centro nevralgico di un lavoro meticoloso, da cui le auto escono come nuove. Poi il “tirabolli”: un’antica “arte” in cui pazienti artigiani, con grande maestria, sistema-no i danni della grandine con l’uso di leve. Guardando all’opera Ostelio Neri, sessantacinquenne pensionato atipico, si intuisce come una simile manualità si acqui-sisca solo in moltissimi anni. “Lui è il vero artigiano, io non ho le stesse capacità. Ma oggi la cura del cliente

è altrettanto importante”. Proprio la cura del cliente è quindi il quarto aspetto distintivo: un rapporto personale e non distaccato. “Cerchiamo di soddisfare al

massimo il cliente” offrendogli servizi come il soccorso stradale, in collaborazione con RCB di Forlì, le auto so-stitutive gratuite e il disbrigo delle pratiche assicurative.

L’attenzione per l’ambiente. La ristrutturazione dello stabile, effettuata durante quest’anno, ha compre-so lo smaltimento dell’eternit e l’istallazione di un nuovo impianto elettrico completamente a norma e di un impianto fotovoltaico, eseguiti dalla ditta E.R. Lux di Forlì. Anche i rifiuti vengono differenziati: diverse ditte si occupano dello smaltimento di vernici, mate-riali tossici, ferrosi, plastici e vetrosi. Infine le vernici all’acqua hanno sostituito quelle a solventi dal 2000, una scelta pioneristica (furono i primi a Forlì, dal mo-mento che la legge lo rese obbligatorio solo nel 2004) e consapevole, perché evita danni all’ambiente e ai la-voratori. “In parte è il fatto di essere in campagna che ci porta ad avere un occhio di riguardo per l’ambiente, adoperandoci anche più del necessario”.

L’OFFICINA DEL FUTURO

La famiglia Neri, i soci e i col-

laboratori compongono l’affia-

tato team di lavoro.

Carrozzeria Neri s.N.C. Via Lughese, 116, 47122 Forlì (FC)

tel: 0543 756252

Page 49: Forli' IN Magazine 5-2010

Le origini. Il padre di Massimo si mise in proprio nel 1969. E l’eredità di Ostelio è palese: l’officina non rinuncia alla professionalità e alla serietà anche oggi che, come mi spiega Massimo, molte cose sono cambia-te: “Una volta i clienti cercavano soprattutto un lavoro ben fatto, mentre oggi si pretende velocità e risparmio. Queste tre cose difficilmente si conciliano e noi abbia-mo scelto di mantenere alto il livello qualitativo”. A Forlì la Carrozzeria Neri, che non si trova in una zona di passaggio, è infatti conosciuta per il lavoro eccellente: “negli anni abbiamo conquistato la fiducia della nostra clientela e per questo crediamo che non ci sia pubblicità migliore del passaparola”. Massimo, diplomato in ragio-neria, non avrebbe potuto desiderare un lavoro migliore: “Sono cresciuto qui, e proseguire il lavoro di mio padre per me è stato più che naturale. Un giorno spero che i miei ragazzi, tutti giovanissimi (stranamente per questo mestiere) prendano in mano la carrozzeria, proprio come fece Giorgio, primo dipendente di mio padre nel 1971, all’età di 16 anni, e attualmente uno dei miei soci.

Le riparazioni. Dalle piccole fino a quelle di danni strutturali, garantite anche grazie all’ausilio di un siste-ma di misurazione computerizzata della scocca, che con-trolla e certifica che tutti i parametri, durante e al ter-

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proiettata verso iL fUtUro.mine del lavoro, rientrino in quelli stabiliti dalla casa produttrice. Non a caso aziende importanti come la Concessionaria BMW Lanzoni Giordano e il Centro Porsche BM Autosport si servono delle loro prestazioni. Un altro pun-to di forza è la verniciatura interna alla carrozzeria, centro nevralgico di un lavoro meticoloso, da cui le auto escono come nuove. Poi il “tirabolli”: un’antica “arte” in cui pazienti artigiani, con grande maestria, sistema-no i danni della grandine con l’uso di leve. Guardando all’opera Ostelio Neri, sessantacinquenne pensionato atipico, si intuisce come una simile manualità si acqui-sisca solo in moltissimi anni. “Lui è il vero artigiano, io non ho le stesse capacità. Ma oggi la cura del cliente

è altrettanto importante”. Proprio la cura del cliente è quindi il quarto aspetto distintivo: un rapporto personale e non distaccato. “Cerchiamo di soddisfare al

massimo il cliente” offrendogli servizi come il soccorso stradale, in collaborazione con RCB di Forlì, le auto so-stitutive gratuite e il disbrigo delle pratiche assicurative.

L’attenzione per l’ambiente. La ristrutturazione dello stabile, effettuata durante quest’anno, ha compre-so lo smaltimento dell’eternit e l’istallazione di un nuovo impianto elettrico completamente a norma e di un impianto fotovoltaico, eseguiti dalla ditta E.R. Lux di Forlì. Anche i rifiuti vengono differenziati: diverse ditte si occupano dello smaltimento di vernici, mate-riali tossici, ferrosi, plastici e vetrosi. Infine le vernici all’acqua hanno sostituito quelle a solventi dal 2000, una scelta pioneristica (furono i primi a Forlì, dal mo-mento che la legge lo rese obbligatorio solo nel 2004) e consapevole, perché evita danni all’ambiente e ai la-voratori. “In parte è il fatto di essere in campagna che ci porta ad avere un occhio di riguardo per l’ambiente, adoperandoci anche più del necessario”.

L’OFFICINA DEL FUTURO

La famiglia Neri, i soci e i col-

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L’agio della Modernità

testo Annalisa Balzoni - foto Giorgio Sabatini

Tante piccole frazioni circondano Forlì: in questa occasione, ci siamo diretti a FrattaTerme, dove ci sono state aperte le porte di un apparta-mento che fa parte di una villetta, sulla zona lievemente in collina del paese.Il nuovo restyling ha trovato rea-lizzazione proprio quest’anno, grazie all’intervento progettuale dello Studio Salvetti di Forlì (ge-ometra Aldo Salvetti e architetto Chiara Salvetti), che ha studiato

una diversa distribuzione degli spazi interni, dando una piacevole armonia tra le zone giorno e notte, ma soprattutto garantendo a ogni vano la propria indipendenza, cre-ando allo stesso tempo un’osmo-si, soprattutto evidente nella zona giorno, tra l’ambiente soggiornoelazonacucina attraverso il posi-zionamento di una grande porta a scomparsa, che permette alla luce naturale di entrare sia dal lato frontale sia da quello retrostante.

Linee semplici ed essenziali, in nome

di un’eleganza contemporanea, per

questa residenza a Fratta Terme.

48 | IN Magazine

Abitare | Appartamento a Fratta

Page 51: Forli' IN Magazine 5-2010

La luce naturale si riflette sulle pareti del soggiorno e su quella della cucina, regalando al visitatore la sensazione di un grande ambiente unico dove, allo stesso tempo, viene garantita anche la privacy. La tonalità di colore utilizzato nelle pareti è il bianco, ma quest’ultimo viene spezzato dall’utilizzo di duetonalitàdiverde,unapiùcaldaperlazonarelaxeunapiùvivaceperlazonacucina, inten-sificano il verde naturale delle piante del giardino, che balza all’occhio attraverso le vetrate.Uno stile moderno caratterizza l’ambiente giorno, unar-redolineareepulitorendeaccoglienteedelegantelazonarelax: scelte fatte dalla proprietà, insieme a Quadrelli Arredo di Forlì. Si veda, ad esempio, il mobile giorno di Presotto Italia, dal design semplice e funzionale, e il diva-no in tessuto di D3 Italia modello Karisma. Dall’ambiente soggiorno si entra in cucina attraverso una grande porta a scrigno. Al centro spicca untavolocolorbiancostileretròrivisitatoinchiavemoderna: si tratta del modello Romeo di tavolo Eurosedia Design, dalla struttura in legno con piano in cristallo attorniato da quattro sedie di Zamagna sedia modello Future, con seduta e schienale rivestite in

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Page 52: Forli' IN Magazine 5-2010

cotone dalla fantasia floreale, con fiori neri su bianco; attorno si svi-luppa la bella cucina Doimo. Il tut-to dà vita a uno scenariodomesticofattodimodernitàegusto in cui ci si sente a proprio agio, ove la vita quotidiana e i momenti di relax si fondono in un’unica dimensione. Linea guida dell’intera casa è lapavimentazione in gres dal colorgrigio tenue di forma quadrata di grandi dimensioni (cm 60x60) fornita dalla ditta forlivese Sala-roli. Sempre dalla stessa azienda provengono gli arredi per la zona bagno, ove spiccano le linee di Villeroy&Boch e quelle delle ru-binetterie, della Newform e della Zazzeri.La parte più intima della casa è rappresentata dalla zona notte e dalla camera da letto padronale, dove incorniciato da una parete color lilla è stato posizionato un bel letto Pianca, modello Vinta-geK, e il mobile, mentre l’armadio

in laccato bianco ad ante scorrevoli è di Presotto Italia: il tutto forni-to sempre da Quadrelli Arredo. Eleganti e lineari, oltre che sobri, risultano i punti luce forniti da Elfi. L’eleganza si nota anche nel-la scelta delle placche luce color alluminio, che si armonizzano con le maniglie delle porte in wenge e delle finestre, fornite dall’azienda forlivese Giemme. IN

A fianco, scorcio della cucina, col tavolo bianco in stile retrò. Sotto, il bagno e la camera da letto. In apertura l’elegante zona soggiorno.

50 | IN Magazine

arredamenti classici - moderni e di designcomplementi d’arredo ed illuminotecnicacucine - contract

architetti e arredatori qualificati perconsulenza e progettazione d’interni

esposizione permanente di 6000 mq

MONTEMAGGI DESIGNER SRLSavignano sul Rubicone (FC) Via Roma, 2 Tel. 0541 945235 - Fax 0541 945739aperto il sabato e la domenica pomeriggio parcheggio riservatowww.montemaggidesigner.com

Page 53: Forli' IN Magazine 5-2010

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Page 54: Forli' IN Magazine 5-2010

IN Magazine | Special ADV

Si scrive marzapane si legge Fuzzi, azienda simbolo del-

la tradizione dolciaria forlivese. Ubicata in corso Diaz,

cuore pulsante della città, nasce nell’ormai lontano

1980 come pasticceria-gelateria, e solo in un secondo

momento si specializza nell’allestimento di buffet per

qualsiasi lieto evento da celebrare, attività che rap-

presenta oggi la punta di diamante del locale.

Titolari del locale sin dagli anni dell’esordio Anna e

Floriano, da sempre al timone del laboratorio artigia-

nale. E proprio la produzione artigianale rappresenta

il punto di forza del bar pasticceria Fuzzi. Peculiarita’ del

processo di lavorazione è la scrupolosa scelta della ma-

DAL 1980, IL “CUORE DOLCE” DI FORLI’

unA PRODuZIOnE ARTIGIAnALE DI QuALI-

TA’ In unA VASTA GAMMA DI PROPOSTE,

DOLCI E SALATE, DA SCOPRIRE DALLE

PRIME ORE DEL GIORnO FInO A PRIMA DI

CEnA. un APPunTAMEnTO SQuISITO VI

ASPETTA, In CORSO DIAZ.

teria prima, ingredienti sempre freschi e

genuini.

Davvero vasta la gamma delle propo-

ste dolci e salate. Pasticcini, biscotti, il

rinomato e inimitabile marzapane e i gettonati bu-

dini di ricotta. è inoltre possibile commissionare torte

personalizzate. Ampia anche la scelta di brioches salate,

tramezzini e spuntini farciti. Ghiottonerie prod otte rigo-

rosamente a mano, realizzate in maniera da esaltare i

sapori e soddisfare le aspettative della clientela.

E per gli affezionati clienti, ormai più un gruppo di amici

che semplici avventori, il bar pasticceria non è non solo un

punto di riferimento per l’eccellenza della produzione e

l’alta professionalità del servizio ma anche un luogo d’in-

contro, un irrinunciabile appuntamento quotidiano.

Un modo dolce per iniziare bene la giornata e affrontare

con rinnovata energia il lavoro, spezzare

la fame a metà mattina, o ancora gustare

un apertitivo in attesa della cena. L’am-

biente ideale per scambiare due chiac-

chiere in un’atmosfera rilassata e familiare.

Da 10 anni Anna e Floriano sono affiancati dal figlio

Alessandro, il cui impegno, assieme all’affiatato

staff, è costantemente volto a migliorare il rapporto con

la clientela e a mantenere elevato lo standard qualitati-

vo della produzione, consolidando una tradizione orien-

tata alla professionalità e alla cortesia.

pasticceria fuzzi

Titolari sin dall’apertura sono

Anna e Floriano, coadiuvati dal

figlio Alessandro e dallo staff.

Pasticceria FuzziCorso A. Diaz, 101 -Forlì

Tel. 0543.32072

Page 55: Forli' IN Magazine 5-2010

Si scrive marzapane si legge Fuzzi, azienda simbolo del-

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1980 come pasticceria-gelateria, e solo in un secondo

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Page 56: Forli' IN Magazine 5-2010

testo Francesca Miccoli

A vele spiegate verso l’ Olimpiade

La passione per la vela per Cristina Celli e Silvia

Morini è nata in modo diverso, ma ha portato le

loro strade ad incrociarsi. Da quel momento il

loro futuro sportivo lo scrivono a quattro mani.

Un sogno a cinque cerchi. A sospi-rare il traguardo gli occhi limpidi di due ragazze appena maggioren-ni, unite da un’amicizia nata sulcampodiregata.CristinaCelli e SilviaMorinirap-presentano presente e futuro della vela italiana. Ultima conferma il terzopostoagguantatonellaclas-se420airecentimondialidiHaifa. Un bronzo conquistato al termi-ne di una rimonta avvincente. Un successo che viene da lontano. La loro storia s’intreccia già negli anni verdi. A fungere da collante, la passione verso uno sport sugge-

stivo, poco esplorato dai media ma affrancato da tensioni e interessi economici, lontano dalla brama di vittoria a qualsiasi costo. Doping compreso. E pensare che per “Cri” e “Silvi” l’esordio non era stato all’insegna dell’entusiasmo. “Avevo sei anni quando mi sono avvicinata alla vela - dichiara Cristina -, non sapevo leggere né scrivere.” I primi tempi la scintilla non scocca, poi il colpo di fulmine. “Èstatomiopa-dreatrasmettermipassioneespi-ritoagonistico.” Buon sangue non mente e a volte gli allievi superano i maestri. Due massime quanto

54 | IN Magazine

Page 57: Forli' IN Magazine 5-2010

Il loro palmares

Cristina Celli e Silvia Morini, in forza al Circolo Velico Ravennate, vantano un palmares di tutto rispetto. Nel 2008 entrano a far parte della nazionale gareggiando tra le derive della classe 420. I primi risultati un anno più tardi, con il 15° posto ai Campionati Mondiali di Riva del Garda, la piazza d’onore agli Europei Juniores Femminili sul lago Balatonfure (Ungheria) e il 1° ai Campionati Italiani Assoluti nelle acque di Como. Ma è il 2010 a consacrare l’equipaggio: tricolore juniores nel Campionato Team Race ad Acquafresca (Lago di Garda), 1° posto assoluto tra le equipe femminili e 3° generale nella classifica di Intervela. Quindi il bronzo ai mondiali israeliani. L’avventura è appena cominciata.

mai azzeccate nel caso della ragaz-za forlivese.Silvia, invece, vive la prima volta in età poco più matura, contraria-mente all’amica l’interesse per la vela si palesa in maniera graduale. “All’inizio non mi piaceva regata-re - racconta la giovane ravennate. Non mi sentivo dotata ma il mio

istruttore la pensava diversamente. Era convinto che avessi equilibrio e mi esortó a proseguire.” Dopo anni in chiaroscuro, l’incontro con Cri-stina. Un appuntamento consacra-to a cambiare i rispettivi destini, sportivi e umani. Dalle prime espe-rienze sui “barchini” monoposto, si passa, in coppia, alla categoria 420. Si comincia a fare sul serio. Il resto è storia recente. I risultati sono figli di un impegno gravoso e costante. Le prove tattiche per ca-valcare la forza propulsiva del ven-to, ora complice amico ora avver-sario nella sua indolente assenza. Poi la preparazione fisica. Tre al-

lenamenti settimanali, anche d’in-verno, con condizioni meteorolo-giche probanti. E persino quando la stagione agonistica è lontana, le motivazioni restano all’apice. Cri-stina si tiene in forma giocando a calcio nell’Olimpia, fluttuando tra attacco e centrocampo, il tempo libero è dedicato al suo ragazzo.

Impegni che non pregiudicano il rapporto con Silvia. Anzi. “Ci sentiamo spesso, qualche volta an-diamo in discoteca”, spiega Silvia. Senza trascurare gli studi: Cristina frequenta l’ultimo anno al Classi-co, Silvia la quinta Liceo Scienti-fico. Il futuro accademico porterà l’una nelle aule dei tribunali, l’al-tra nelle corsie dei nosocomi. Ma c’è ancora tempo, ci sono sfide da affrontare, gare da vincere. Nella classe optimist e match race. L’obiet-tivo è l’Olimpiade. Londra 2012 o Brasile 2016 poco importa. L’età è dalla loro parte. A diciotto anni è doveroso sognare. IN

Ultimo risultato, il bronzo mondiale

Silvia Morini e Cristina Celli al Circolo Velico Ravennate, per cui gareggiano. A sinistra, ai Mondiali di Riva del Garda del 2009.

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IN Magazine | 55

Vincere | Cristina Celli e Silvia Morini

Page 58: Forli' IN Magazine 5-2010

Vita Straordinaria

testo Gabriele Zelli

Visse come un eroe della democrazia, opponendosi

a ogni privazione della libertà e pagando tali

scelte sulla propria pelle, dando tutto per la sua

città. Era Agosto Franco, primo Sindaco di Forlì, scomparso 25 anni fa.

Il 18 dicembre prossimo ricorre il 25° anniversario della morte di Agosto Franco, primo Sindaco dopo la Liberazione, amato e ri-cordato dai forlivesi che hanno vissuto il periodo della guerra e gli anni della ricostruzione. Uomo dall’aspetto mite, nascondeva un carattere forte, formato dalle dif-ficoltà che la vita gli avevano im-posto, a cominciare dal 4 agosto 1896 quando, da famiglia scono-sciuta, fu affidato a poche ore dalla nascita all’Ospizio degli Esposti di Cesena, con indosso un cedolino col nome, Agosto, a indicare che era nato in quel mese, e un cogno-me, Franco, forse il nome del pa-dre che non conoscerà mai. Entrò giovanissimo nella ditta Benini di Forlì come apprendista meccanico e, nel 1915, con l’entrata in guerra dell’Italia, a 19 anni fu chiamato sotto le armi. Sul finire del ’19 fu congedato e maturò la decisione

di partecipare, nelle fila del Partito Socialista, alle lotte politiche e civi-li del primo dopoguerra italiano e forlivese. Nel 1921, al Congresso di Livorno, aderì con la maggior par-te dei socialisti forlivesi al Partito Comunista. Si sposò nel ’22 con Giovanna Callegati (Giannina), operaia come lui, con la quale con-dividerà oltre sessant’anni di vita.Presso la Benini continuò a svol-gere la professione di aggiustatore meccanico e funzioni di rappresen-tanza operaia fino al Fascismo. Nel ’23, quando la polizia di Mussolini costrinse all’illegalità il gruppo di-rigente della federazione forlivese del Partito Comunista, ne diven-ne segretario per nove anni fino al momento dell’arresto, il 15 ottobre 1932, con l’accusa di essere il mas-simo dirigente di un partito clan-destino. Picchiato e torturato per tre giorni perché rivelasse i nomi dei suoi compagni, rispose con un

ostinato silenzio e con uno sciope-ro della fame. Non parlò mai. Il 4 gennaio ’33 fu condannato a cin-que anni di confino a Ponza, dove partecipò a un’azione di protesta e per questo passò oltre un anno in carcere. Uscito nella primavera del ’39, rientrò a Forlì e, nonostan-te la stretta sorveglianza, riprese contatto con l’organizzazione clan-destina, prodigandosi durante la guerra nel tentativo di ricostruire la struttura del partito.Dopo l’8 settembre ’43, all’avvento della Repubblica di Salò, fu nuova-mente arrestato due volte e sfuggì a un terzo arresto, finché non pas-sò alla più stretta clandestinità per continuare la lotta. Ritornò a Forlì con le forze partigiane e alleate il 9 novembre 1944, giorno della Libe-razione della città e all’unanimità fu nominato, da parte del Comita-to di Liberazione Nazionale, primo Sindaco della città liberata. Dal 14

56 | IN Magazine

Ricordare | Agosto Franco

Page 59: Forli' IN Magazine 5-2010

novembre al 14 dicembre resse l’incarico di Commissario Prefettizio per volontà del Governatore Militare Alleato, poi, dal 15 dicembre fu nominato formalmente Sindaco, da tutte le forze antifasciste: comunisti, socialisti, cattolici, repubblicani, azionisti. Siinsediòconi12nuoviassessori,inufficidifortunaaPalazzoAlbertini, mentre le granate tedesche continuavano a cadere, con la linea del fronte al di là del Montone. La città viveva uno di momenti più drammatici: la vita cittadina sconvolta, centinaia di case distrutte o danneggiate, prima dai bombardamenti del ’44 poi dal passaggio del fronte; i forlivesi costretti a vi-vere ancora in rifugi antiaerei e in cantine. Quell’anno Forlì aveva subito oltre mille allarmi aerei, circa 170 tra

bombardamenti e spezzonamenti aerei e d’artiglieria, e 57 mitragliamenti che avevano provocato centinaia di vittime e feriti.Il problema di sfamare circa 75.000 forlivesi era senza dubbio tra i più seri e preoccupanti e gravò, per diver-si mesi, solo sulle spalle degli amministratori comunali aiutati, per quel che era possibile, dal Comando Alleato. Franco Agosto, conosciuto col soprannome di “Cecchino”, aognioradelgiornocomparivaincircolieparrocchie,neiluoghidilavoroperrendersicontodipersonadeiproblemiedellenecessitàdellagente,perconoscereeascoltare. Intanto, col trascorrere dei mesi la vita civile prendeva forma. Il 31 marzo 1946, 16 mesi dopo la Liberazione della città, si tennero le prime elezioni amministrative a suffragio universale. Si recò alle urne il 95% degli eletto-ri. RiconfermatosindacodalConsiglioComunaleunmesedopo,il30aprile,mantennelacaricafinoal1951. Restò successivamente in Consiglio Comunale per altri 9 anni, mentre ricoprì la carica di assessore provinciale dal 1956 al ’60. Per quasi 20 anni fu presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci di Forlì. Morì il 18 dicembre 1985, a 90 anni d’età, circondato dal cordoglio della città che poté rendergli omaggio per l’ultima volta nella camera ardente nel Salone Comunale. Gli è stato intitolato il Parco urbano. IN

Un Sindaco tra la gente

FORLÌ via Copernico, 4/A - tel. 0543.751714 - [email protected]: da lunedì a sabato: 9,30 - 12,30 / 15,30 - 19,30

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Innovazione in Rete

testo Andrea Biondi - foto Giorgio Sabatini

La ricerca crea conoscenza. E i ri-sultati, applicati a processi, prodot-ti e servizi generano innovazione. In questo ambito si muove RInnovaRomagnaInnovazioneSrl, nata nel giugno 2008 e operativa da genna-io 2009, costituita dalle due fon-dazioni delle casse dei risparmi di Forlì e Cesena, Alma Mater Studio-rum di Bologna e Camera di Com-mercio di Forlì-Cesena. La sede è a Forlì, nell’ex Monte di Pietà.RInnova è attiva negli ambiti del-le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) e del-le Tecnologie Elettro-Meccaniche, forte della collaborazione con l’a-teneo bolognese, in particolare le facoltà scientifiche-tecnologiche di Forlì e Cesena. Presidente è Pier-giuseppe Dolcini, Ad Enrico San-giorgi e Dg Mario Farnetti.“La nostra missione - spiega San-giorgi, anche preside della Se-conda Facoltà di Ingegneria - è sostenereepromuovereilvaloreelacompetitivitàdelleimpreseedell’amministrazionepubblicasulterritorio. Nostri punti di forza sono l’approccio multidisciplinare a progettazione e sviluppo di solu-zioni innovative, focalizzate sulle esigenze dell’impresa cliente”.Se l’impresa individua un pro-blema, RInnova risponde propo-nendo un’idea e la sua fattibilità, accompagnandola fino alla realiz-

zazione del prototipo. “E se l’idea nasce dal cliente - prosegue San-giorgi - la realizziamo con le mi-gliori tecnologie. AbbiamosiglatoancheunaccordoquadroconCE-FRIEL,centrodieccellenzanell’ICT, che ci permette di coprire aree te-matiche davvero ampie”.Tra i progetti di spicco, un’inno-vativaturbinaeolicarealizzatadaWindesing in collaborazione con vari partners, esposta al pubblico fino a giugno scorso in una sala del San Domenico. “La turbina - spie-ga Mario Farnetti - è un generato-re eolico ad asse verticale. La sua peculiarità è adattarsi alle diverse condizioni ambientali, sfruttando un ampio intervallo di vento”.Oltre allo studio del vento, RInno-va ha realizzato anche un progetto per l’Agenzia per la Mobilità che ha visto l’installazione nei depositi di Forlì e Cesena di impianti per la generazione di energia solare, che alimentano gli autobus elettri-ci. Per la sede forlivese di Formula Servizi ha lavorato sul sole per pro-durre aria fresca con il progetto Solar Cooling, interventi che per-mettono di avere massimo fresco nell’edificio quando all’esterno si ha il massimo del calore. A por-tare la firma di RInnova è anche il Water Grid Monitoring per Hera, un’innovativa strumentazione per rilevare perdite sulla rete idrica. IN

Sotto, dall’alto, la turbina eolica esposta al museo di San Domenico, Piergiuseppe Dolcini, Enrico Sangiorgi e Mario Farnetti.

58 | IN Magazine

Ricercare | RInnova Romagna

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Un’espressione serena, che cela uno speciale propulsore: la fami-glia. Massimo Onofri, ingegnere forlivese di 38 anni, da 6 residen-te in Cina, evoca continuamente i suoi affetti, recitando nomi come un mantra. Sono la sua forza, la magia che ogni mattina gli accen-de lo sguardo, il rifugio dell’ani-ma. Figlio di due operai dell’ex Za-nussi oggi Electrolux, impara ben presto le difficoltà legate all’incer-tezza del lavoro. Con qualche sa-crificio consegue la maturità e si iscrive a Ingegneria all’Alma Mater. Il periodo universitario è prodigo di nuove esperienze e gioioso testi-mone di nuove amicizie destinate ad accompagnare l’esistenza, sia pure a distanza. Poi all’improvvi-so, soffocato dall’idea di un futuro privo di sbocchi professionali, Ono-frisitrasferisceaLeuven,inBelgio,grazieaunaborsadistudiodelpro-

grammaErasmus. Rimane profon-damente sorpreso dall’efficienza e dalla qualità dei servizi dell’univer-so accademico, dall’economicità del vivere nel mondo fiammingo. Al rientro prende atto che l’Italia comincia a stargli stretta. Messosi nuovamente in discussione, vince una seconda borsa di studio per laureandi. QuestavoltasivaaChi-cagoedèdinuovostupore, legato a un pragmatismo sconosciuto in terra italica. “Negli Usa la ricerca è applicata a immediati bisogni del mercato. Il mio compito era stabi-lizzare l’allacciamento di gruppi di cogenerazione alla rete elettrica.” Terminata l’esperienza a stelle e a strisce, il rientro a Bologna per la consegna della pergamena. Ma il cuore è rimasto oltreoceano. E all’improvviso, l’imponderabile. “Nel 2004 un amico italiano di ori-gini cinesi mi invita ad assistere al primo GP di Formula 1 in Cina. Non sono più tornato.” OggilacasadiMassimoèinOrien-teaccantoallamogliebelgaSara, che non ci ha pensato un solo istante ad affrontare un mondo enigmatico e un idioma ostico per seguirlo. In Oriente Onofri divie-

ne prima vice responsabile dell’uf-ficio Regione Emilia-Romagna a Shanghai, quindi segue iprogettidellacooperazioneitalo-cinesedelMinisterodell’Ambiente in Cina. “Iniziai a seguire progetti riguar-danti energia e trasporti sosteni-bili all’interno dell’Università di Tongji a Shanghai per il program-ma di cooperazione ambientale impiegato dal governo cinese come Foreign Expert.” Nel frattem-po la famiglia si allarga: in appena 36 mesi ecco Enrico, Marie Julie e Marie Christine. Dell’Italia Massimo non ha grande nostalgia. “Mimancanogliaffetti,igenitoriinprimis,poicolorieodori. Non ricordo con piacere la poca apertura mentale, l’incapacità di assumersi responsabilità, di cre-dere in se stessi e in coloro che ti stanno a fianco.” In merito all’av-venire il giovane forlivese ha idee chiarissime. Sarà il cuore a stabili-re il prossimo approdo. “Il futuro non ha confini. Sono gli affetti a sostenere l’esistenza, il Paese dove risiedere e lavorare è solo un luogo fisico. Quello che conta è condivi-dere la quotidianità con la propria famiglia. Gioie, fatiche, sguardi.” IN

testo Francesca Miccoli

Trasferte di Successo

60 | IN Magazine

Migrare | Massimo Onofri

UN GIORNO DA FAVOLA CON SEMPLICEVENTOPatrizia turroni ci racconta il suo sogno: regalare a ognuno il suo evento indimenticabile.

in cosa consiste l’attività di wedding plan-

ner? Va dall’organizzazione di singoli servizi,

come il catering o la location, al “pacchetto

completo”, cioè seguire lo sviluppo del matrimo-

nio dall’inizio alla fine. Fondamentale è il primo incontro con i

futuri sposi: insieme troviamo un filo conduttore e impostiamo,

ad esempio, un matrimonio classico o stravagante, semplice o

in grande stile. Seguo sempre le linee guida che mi dà la cop-

pia: mi piace trovare le soluzioni che meglio si adattano al loro

gusto e non avere niente di preconfezionato. Per questo ho

scelto di puntare su un’attività di tipo “artigianale” e costruire

per ogni cliente il matrimonio su mirura.

Quale preparazione serve per questo mestiere?

Ho frequentato vari corsi per wedding planners, eppure sono

convinta che per fare questo lavoro servano soprattutto tre

qualità: una naturale predisposizione alla creatività, una

visione a 360° dell’evento e la sensibilità per capire che

tipo di persone hai davanti.

Perché preferire il lavoro di una wedding planner al

“fai-da-te”?

Un matrimonio “fatto in casa” non sarà mai come quello or-

ganizzato da un professionista, perché nessuno

ha la stessa esperienza e lo stesso tempo da

dedicargli. Io me ne rendo conto oggi parago-

nando il mio matrimonio a quelli dei miei clienti:

al tempo non avevo idea degli infiniti dettagli da curare e non

avrei comunque avuto il tempo per farlo. Per questo direi che

l’attività di wedding planner ha un costo contenuto, soprattut-

to se si considera che spazia dalle partecipazioni alla selezione

delle bomboniere, dalla ricerca della location al rapporto coi

fornitori e soprattutto alla creazione della scenografia perfetta

dell’evento.

È più che altro un investimento: si risparmia enorme-

mente in tempo e stress, e ci si regala la possibilità di

godere appieno del proprio giorno speciale.

La boutique in cui Patrizia organizza e crea eventi e alle-stimenti per tutte le occasioni

sempliceventoC.so A. Diaz, 72 - 47121 Forlì

Cell. 329.9025911e-mail: [email protected]

Page 63: Forli' IN Magazine 5-2010

UN GIORNO DA FAVOLA CON SEMPLICEVENTOPatrizia turroni ci racconta il suo sogno: regalare a ognuno il suo evento indimenticabile.

in cosa consiste l’attività di wedding plan-

ner? Va dall’organizzazione di singoli servizi,

come il catering o la location, al “pacchetto

completo”, cioè seguire lo sviluppo del matrimo-

nio dall’inizio alla fine. Fondamentale è il primo incontro con i

futuri sposi: insieme troviamo un filo conduttore e impostiamo,

ad esempio, un matrimonio classico o stravagante, semplice o

in grande stile. Seguo sempre le linee guida che mi dà la cop-

pia: mi piace trovare le soluzioni che meglio si adattano al loro

gusto e non avere niente di preconfezionato. Per questo ho

scelto di puntare su un’attività di tipo “artigianale” e costruire

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Quale preparazione serve per questo mestiere?

Ho frequentato vari corsi per wedding planners, eppure sono

convinta che per fare questo lavoro servano soprattutto tre

qualità: una naturale predisposizione alla creatività, una

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Perché preferire il lavoro di una wedding planner al

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Un matrimonio “fatto in casa” non sarà mai come quello or-

ganizzato da un professionista, perché nessuno

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IN Magazine | Special ADV

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Una stagione ricca di appuntamenti quella che inizia il 3 novembre per il Diego Fabbri, che festeggia i suoi primi 10 anni “in scena”.

La stagioneteatrale2010/2011 del DiegoFabbri, dal 3 novembre 2010 al 15 aprile 2011, presenta una serie di coincidenze solo in parte prevedibili. Il direttore artistico Franco Fabbri ha concluso la sua attività lavorativa il giugno scorso, non prima però di aver preparato questo nuovo calendario che segna la conclusione del primo decennio di attività. Il teatro celebra inoltre il trentennale della scomparsa (il 14 agosto scorso) e il centenario della nascita (2 luglio 1911) di Die-go Fabbri, al quale è intitolato. La stagione si apre con un omaggio al grande drammaturgo forlivese, in-centrato su uno spettacolo di nuo-va produzione destinato a entrare nel circuito nazionale, una delle sue opere più intense e applaudite: ProcessoaGesù, affidato al noto attore forlivese, Massimo Foschi, per la regia di Maurizio Panici. A seguire Shakespeare e LeallegrecomaridiWindsor, interpretato da Leo Gullotta, quindi l’Edipore di Sofocle, uno tra i più classici di tut-ti i tempi, affidato a Franco Bran-ciaroli.

Il 2011 si aprirà con il nuovo spet-tacolo di Massimo Lopez, abilissi-mo cantante e applaudito attore, CiaoFrankie, dedicato a Sinatra. In febbraio due appuntamenti con altrettante ottime attrici: Isa-bella Ferrari, impegnata con En-nio Fantastichini ne Il catalogo di Carrière, ed Elisabetta Pozzi, che mette in scena il capolavoro di Pedro Almodovar, Tuttosumiamadre.Romaneilsuocucciolo, a marzo, vedrà Alessandro Gassman nel duplice ruolo di protagonista e regista, mentre spetterà a Sebastia-no Lo Monaco, anch’egli interpre-te e regista, chiudere la stagione con un capolavoro del Pirandello meno conosciuto, Nonsisacome.Processo a Gesù, Le allegre comari di Windsor, Edipo re, Roman e il suo cuc-ciolo e Non si sa come saranno an-che i cinque spettacoli che fanno parte del Progetto Speciale Scuole, dedicato dal Comune, dal Centro Diego Fabbri e dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, con la collaborazione dell’Ufficio Scola-stico Provinciale, agli studenti del-le scuole superiori forlivesi. IN

10 candeline per il Teatro

62 | IN Magazine

Applaudire | Diego Fabbri 2010/2011

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CesareZavattini...maècertochesono un pittore è il titolo della mostra che il Comune di Bagno di Romagna gli dedica finoal21novembre, con i più celebri “auto-ritratti” e altre opere pittoriche, le foto d’autore di Gianni Berengo-Gardin e alcuni capolavori del ci-nema neorealista, il tutto allestito nelle sale del PalazzodelCapitano. Universalmente noto come uno dei maggiori esponenti del Neore-alismo, Cesare Zavattini è stato sce-neggiatore, commediografo, nar-ratore, poeta, giornalista e pittore.La rassegna, accompagnata da un corredo documentario sulla sua fi-gura, è arricchita dalla serie d’im-magini di Gardin scattate nel 1973 a Luzzara (Reggio Emilia), paese d’origine di Zavattini. In mostra ol-tre quaranta opere pittoriche che

pongono l’accento specialmente sul tema ricorrente dell’autoritrat-to e sull’opera matura dell’artista, nella quale viene abbandonata l’a-bituale castigatezza dei “quadri mi-nimi” per lasciare spazio e libertà di introspezione ai volti “narrati” di Cesare Zavattini. Alla mostra era correlato un Cineforum, ini-ziato a settembre, e dedicato ai

capolavori italiani dell’epoca.Il borgo medievale di CastrocaroTerme, e la sua imponente Fortez-za, stanno restituendo, nel corso degli ultimi decenni, una grande quantità di ceramiche e maioliche di epoca medievale e rinascimen-tale, che mostra i collegamenti commerciali che a quell’epoca la cittadina intratteneva in località come Faenza, Rimini, Pesaro, Ur-bino e Ferrara. Elio Caruso, diret-tore della Pro Loco e del comples-so museale della Fortezza, sede della mostra pertuttoil2011, ha curato l’allestimento di Lemaio-licherinascimentalidiCastrocaro, dando particolare risalto al valo-re sociale di questi ritrovamenti, i quali testimoniano come dal 1403 il paese, per tutto il Rinascimento e oltre capoluogo della Romagna toscana, fosse frequentata da una committenza colta e raffinata in grado di garantirsi eccellenti ma-estranze.www.bagnodiromagnaturismo.it e www.proloco-castrocaro.itIN

testo Sabrina Marin

Ritratti e Maioliche

L’Egitto al San Domenico

Fino al 9 gennaio 2011 i Musei di Forlì ospitano oltre 400 straordinari reperti datati intorno al 2000 a.C. scoperti dal grande egittologo Ernesto Schiaparelli nelle necropoli di Assiut e Gebelein e conservati per un secolo nei depositi del Museo Egizio di Torino, ora allestiti nelle sale a piano terra del San Domenico. A distanza di quasi 100 anni, dopo un accurato lavoro di studio e restauro, è possibile rivivere esperienza ed emozioni di quelle straordinarie scoperte, effettuate fra 1908 e 1920 dalla Missione Archeologica Italiana. Anche con l’ausilio di fotografie originali, in “Egitto mai visto” si può tornare virtualmente nei due capoluoghi di provincia nell’Antico Egitto dove il deserto ha custodito per 4.000 anni i segreti della vita quotidiana e della vita nell’aldilà.

A sinistra, un’opera di Cesare Zavattini. A destra, boccale in maiolica in mostra a Castrocaro.

64 | IN Magazine

Visitare | Zavattini e ceramiche

Il ristorante Arquebuse è situato in un’antica casa tradizionale contadina, tipica della Romagna, ri-strutturata dai gestori nel 1999. L’ambiente rustico, caldo e accogliente in tutti periodi dell’anno, d’inverno è reso ancora più confortevole dal grande camino, mentre d’estate l’ampio giardino offre una perfetta oasi di relax per trascorrere piacevoli serate. La cucina romagnola, creativamente rivisita-ta, comprende diverse specialità della casa, tra cui numerose proposte di carne, selezione di salumi e affettati, paste al matterello, menù stagionali, a base di funghi, tartufi e di pesce. Tutti i piatti sono ac-compagnati dai migliori vini locali a cui si aggiungono interessanti proposte di etichette nazionali.

Orari di apertura: 12,00 - 15,00 / 19,00 - 24,00 - Giorno di chiusura: martedì e sabato a mezzogiorno.

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Il ristorante Arquebuse è situato in un’antica casa tradizionale contadina, tipica della Romagna, ri-strutturata dai gestori nel 1999. L’ambiente rustico, caldo e accogliente in tutti periodi dell’anno, d’inverno è reso ancora più confortevole dal grande camino, mentre d’estate l’ampio giardino offre una perfetta oasi di relax per trascorrere piacevoli serate. La cucina romagnola, creativamente rivisita-ta, comprende diverse specialità della casa, tra cui numerose proposte di carne, selezione di salumi e affettati, paste al matterello, menù stagionali, a base di funghi, tartufi e di pesce. Tutti i piatti sono ac-compagnati dai migliori vini locali a cui si aggiungono interessanti proposte di etichette nazionali.

Orari di apertura: 12,00 - 15,00 / 19,00 - 24,00 - Giorno di chiusura: martedì e sabato a mezzogiorno.

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Page 69: Forli' IN Magazine 5-2010

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