SALENTUOSI MAGAZINE NUMERO 5

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STORIA DI COPERTINA SIMONA VENTURA STASERA ROCK’N’ROLL, UN’AUTOBIOGRAFIA IN PERFETTO STILE ROCK MAURIZIO SOLIERI, 30 ANNI CON VASCO! PREVISIONI PER IL 2011 DI ADELE PROCHASKA SPECIALE OROSCOPO UN ANNO DI RITMO E PASSIONE... INSIEME A NOI! CALENDARIO SALENTUOSO 2011

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Salentuosi Magazine numero 5 - Dicembre 2010

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STORIA DI COPERTINA

SIMONA VENTURASTASERA ROCK’N’ROLL, UN’AUTOBIOGRAFIA IN PERFETTO STILE ROCK

MAURIZIO SOLIERI, 30 ANNI CON VASCO!PREVISIONI PER IL 2011 DI ADELE PROCHASKA

SPECIALE OROSCOPOUN ANNO DI RITMO E PASSIONE... INSIEME A NOI!

CALENDARIO SALENTUOSO 2011

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DESIDEROSI 04

LE INSIDIE DEL CLIMA INVERNALE 06

GAL(È)TEO SALENTUOSO 08

FRANCESCA GIACCARI 10

CUC-EAT: DIGRESSIONI ENOGASTRONIMICHE 12

MAURIZIO SOLIERI: STASERA ROCK’N’ROLL, IL LIBRO 14

SPECIALE OROSCOPO DI ADELE PROCHASKA 16

STORIA DI COPERTINA: SIMONA VENTURA 20

SALENTUOSI A MILANO 24

SALENTUOSI LAB 26

IN QUESTO NUMEROSALENTUOSI MAG CINQUE

SALENTUOSI MAGAZINEPERIODICO MENSILE ISCRITTOAL N° 1026 DEL REGISTRO DELLA STAMPADEL TRIBUNALE DI LECCEIL 21.09.2009

DIRETTORE EDITORIALE E RESPONSABILEFernando Proce

REDAZIONE Fernando Proce, Paolo Galloso, Daniela PreiteConte Galè, Alice Proce, Luciana MancoAndrea Giuliacci, Luana Lobbene,Adele Prochaska, Francesca Muscella

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE Progetty Creative Design Studio Via Dante Alighieri 22, 73040 Felline (LE) Tel/Fax: 0833.985196 www.progetty.it [email protected]

GRAFICA DI COPERTINA SideWAYS. Firenze

STAMPA Pubbligraf Piazza Padre Pio, 7/9Alessano (Le) www.pubbligrafonline.com

SALENTUOSI SASvia Generale Albertone 33, 73055 Racale (Le)Tel/fax 0833 908763 0833 606258 www.salentuosi.it

DISTRIBUZIONE GRATUITALa riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione di Salentuosi.

DOVE TROVARE SALENTUOSI MAG A MILANOMeeting Bar, Via Cartesio 2Belli Fuori, Via Bellotti 4 Salentuosi, Via Vigevano 1Mediterranea, P.zza Cincinnato 2Edicole P.zza della RepubblicaDiamonds, via Victor PisaniFrank, Via VenetoLe Cantine di Manuela, Via Procaccini 41Istuff, Via Filippo Turati 26

SALENTUOSI PILLS 30

Salentuosissimi amici,è un piacere ritrovarvi sul nostro magazine, soprattutto in un momento speciale dell’anno come questo, un momento, mi auguro, di serenità e buoni propositi per tutti, i propositi dei “salentuosi” sono sempre più ambiziosi, anche perchè stimolati e sostenuti da un sempre più numeroso seguito e da un sincero affetto che manifestate per il nostro progetto.E’ veramente emozionante incontrare amici e ascoltatori a Milano come in tanti altri posti in Italia che “cantano” il jingle di radiosalentuosi, grazie soprattutto alla cassa di risonanza della prima radio italiana RTL 102.5 dalla quale ci affacciamo quotidianamente…veramente indescrivibile la soddisfazione di entrare in un bar a Milano e ascoltare radiosalenthouse.it la nostra nuova creatura… abbiamo messo in “vetrina” i salentuosi nelle più importanti fiere italiane (il Saie a Bologna, Ener Solar a Milano) ma molto altro è in arrivo!!! Grazie a tutti,a quanti lavorano e collaborano al progetto, ad Alice che ha imparato cosa vuol dire fare la spola tra Milano e Racale, a Paolo Galloso che ha già un rapporto speciale con gli aeroporti di Linate e Malpensa, a Totò De Lorenzis della Progetty Studio di Felline che è sempre al nostro fianco, a Giancarlo Bello che cura la messa in onda dagli studi di Gallipoli, a Gianni Alemanno e alla Target Italia.Grazie a quanti mettono a disposizione di Salentuosi la loro straordinaria professionalità, da Paolo Mele a Davide Tarantino, dai Datura a Carlo Pasca, da Daniela Preite, Luana Lobbene a Luciana Manco, grazie anche ad Andrea Giuliacci che troverete su questo numero. Un Grazie speciale a VOI ascoltatori e lettori per la preferenza che ci accordate, grazie!!!Infine un caro augurio a tutti e che il 2011 sia sempre più un anno di salento&talento per il mondo!!!

EDITORIALEDI FERNANDO PROCE

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OUTLET

LO SPAZIO CONTEMPORANEO LONTANO DAI LUOGHI COMUNI DEDICATO ALLA CULTURADELL’ABBIGLIAMENTO

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LECCE-VIA TRINCHESE,18

Daniela Preite risponde

Non racconterò tutta la storia della mia vita, perché ci vorrebbe un’altra fiaba. Cercherò solo di tracciarne le tappe principali, quelle più significative che mi hanno poi condotto alla scrittura della fiaba IL BILANCIO DEI DESIDERI.Sono nata a Ruffano, un paese collinare della provincia di Lecce. Quindi, cinque fanciulle e un fanciullino, madre casalinga, padre emigrato all’estero per problemi economici, tanti disagi, ma anche tanta voglia di stare bene! E poi tanti sogni nel cassetto e tanti desideri da realizzare…Il primo desiderio era quello di fare la cantante e la ballerina. E chi non l’ha mai sognato? Ma le condizioni economiche non consentivano di pagare nemmeno una lezione di danza. Dopo la licenza media iniziai a lavorare: prima l’operaia in una maglieria, poi la commessa e, a seguire, facevo le pulizie in casa di parenti.Parlare di desideri in un mondo che corre può sembrare improduttivo. Non c’è tempo per sognare quando si devono affrontare i problemi della vita quotidiana! I sogni appartengono alla fantasia dei bambini. I sogni si realizzano nel mondo delle fiabe. Ma è proprio così? Oppure evitiamo di sognare per paura di rimanere delusi?Qui troverete una piccola fiaba che rivela una grande verità: solo realizzando i desideri autentici si può essere felici. Il protagonista, Perfettino, ha una vita «perfetta» messa in crisi da una statua che inizia a parlargli e a spronarlo ad analizzare la sua esistenza, per verificare quali delle sue aspirazioni più profonde sono divenute realtà. Per scoprirlo, Perfettino dovrà stilare il bilancio dei desideri per esaminare la propria vita.

“Trovo che questo tipo di “esperimento” sia molto efficace. È strano come un modello di bilancio contabile, che normalmente è utilizzato con fredde cifre, possa rivelarsi stimolante per le riflessioni su sentimenti ed esperienze umane. Leggendo questa fiaba penso che molti di noi si siano fermati a riflettere su qualcosa a cui non pensavano da tempo; certo, personalmente, questa è proprio una fase della vita caratterizzata da dubbi e incertezze, dall’autoformazione e dal processo di creazione della donna che vorrò essere, quindi credo che sia anche prevedibile che, quelle che adesso sono le mie aspirazioni più autentiche possano, tra qualche anno, essere viste da una prospettiva del tutto diversa e, probabilmente, una volta ottenuto ciò che voglio, i miei desideri potrebbero ribaltarsi.Tutto ciò lo metto in conto con serenità, sia perché, si sa, la vita è imprevedibile, sia perché, trattandosi di una rilevazione di stato patrimoniale, la “responsabilità delle mie dichiarazioni” è legata solo al momento dell’elaborazione, solo quindi a tal momento della mia vita.”(Studentessa Leccese)

È vero. È proprio strano. Come fa un bilancio contabile ad essere stimolante per le riflessioni su sentimenti ed esperienze umane? È mai possibile che un modello dalle “fredde cifre” arrivi così in profondità? Dipende dall’uso che ne facciamo. Dipende dalle “voci” che inserisco nel mio bilancio. Quelle

“voci” possono cambiare la mia esistenza, a patto che siano espressione di una consapevolezza interiore. A patto che siano le “voci” dell’anima. Come faccio a distinguere quelle “voci”? Proviamo a porci alcune semplici domande: so quali desideri sto cercando di realizzare? Conosco le mie esigenze? So cosa mi fa sentire bene e cosa mi fa stare male? Sono in grado di comprendere se le mie azioni sono coerenti con i miei desideri? Come sto conducendo la mia vita? Le scelte che faccio sono espressione della mia libertà?Le “voci” che ho in testa appartengono a me oppure ad altri? Cosa è importante per me? Troppe persone evitano di rispondere a questo genere di domande oppure lo fanno ascoltando “voci” estranee. E così mettono nel cassetto i propri sogni classificandoli come “impossibili”. Diventano sfiduciati e frustrati nei confronti della propria vita, dando la colpa all’ambiente in cui vivono: la società, il lavoro, la famiglia, gli amici, la politica e l’elenco potrebbe continuare. Iniziamo a porci queste domande a partire da ORA! Possiamo risvegliare il nostro potere personale che ci conduce a realizzare i nostri desideri. Non domani. Non un altro giorno. Adesso. E “Il bilancio dei desideri” è un semplice strumento che può fare accadere grandi cose. Solo se ce lo domandiamo. Solo se lo vogliamo. Solo se siamo disposti ad ascoltare le “voci”.

Daniela preite è docente di economia aziendale presso l’università del salento e docente dell’area public management&policy della scuola di direzione aziendale dell’università “l.Bocconi” di milano. La rubrica desiderosi nasce per accogliere i vostri desideri, i vostri sogni realizzati o da realizzare. Potete scrivere a: [email protected] per raccontare i vostri sogni e desideri, per esprimere un’opinione, per commentare un articolo o esporre le vostre riflessioni legate alla lettura del bilancio dei desideri.

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04 DESIDEROSIDI DANIELA PREITE

So quali sogni sto cercando di realizzare?

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OUTLET

LO SPAZIO CONTEMPORANEO LONTANO DAI LUOGHI COMUNI DEDICATO ALLA CULTURADELL’ABBIGLIAMENTO

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L’ingrediente fondamentale dell’inverno è sicuramente il freddo, che spesso porta con sé neve e ghiaccio, capaci di donare al paesaggio un fascino assai particolare. Il clima rigido di questa stagione però può causare anche numerosi fastidi al nostro organismo. In particolare alcune parti del corpo soffrono più di altre per le basse temperature: i vasi san-guigni, ad esempio, per ridurre la perdita di calore corporeo verso l’am-biente esterno tendono a restringersi, ma in questo modo costringono il cuore ad aumentare la frequenza dei battiti e ad affaticarsi per fare giun-gere più sangue alle parti periferiche, ovvero a quelle aree dell’organismo più esposte ai rigori invernali. In presenza di freddo molto intenso inoltre tale meccanismo rischia di diventare dannoso perché il sangue può tra-sudare dalle pareti dei capillari, facendo diventare rosse le parti esposte al freddo fino a far comparire geloni su mani e piedi e couperose sulla pelle del viso. La maggior affluenza di sangue in periferia fa anche dilatare le mucose nasali le quali in tal modo sono indotte ad aumentare la loro secrezione: ecco perché con il freddo il naso “cola”, cercando tra l’altro con questo accorgimento di rimuovere eventuali virus e batteri introdotti con l’inspirazione. Il clima rigido dell’inverno provoca anche un inevitabile aumento dei malesseri da raffreddamento (riniti, laringiti, bronchiti), anche se in realtà nella maggior parte dei casi tali malanni si prendono entro le pareti domestiche e non alle gelide temperature dell’ambiente esterno. Una parte dei raffreddori difatti è dovuto al “clima torrido” delle abitazio-ni: l’aria calda e secca dei locali riscaldati provoca difatti l’inaridimento delle mucose delle prime vie respiratorie, limitando la loro capacità di difesa contro virus e batteri ed esponendole al rischio di irritazioni, tanto che i sintomi più comuni sono la tossetta stizzosa e la sensazione che qualcosa “gratti” in gola. Inoltre, a causa dell’eccessivo riscaldamento di abitazioni e uffici, siamo spesso costretti a subire, oltre agli sbalzi di temperatura che talvolta in inverno si osservano da un giorno all’altro e dal mattino al pomeriggio, anche quelli “artificiali”, molto più consisten-ti, tra l’ambiente interno e quello esterno. I tessuti sono così costretti in pochissimi minuti a profondi cambiamenti delle proprie caratteristiche dovuti al rapido passaggio da una situazione di vasocostrizione, quella indotta dal freddo esterno, a una situazione di vasodilatazione causata invece dal caldo domestico, trovandosi inevitabilmente indeboliti di fronte all’assalto di agenti patogeni esterni. Per evitare la maggior parte degli in-convenienti derivanti da questi bruschi e artificiali cambiamenti del clima può comunque essere sufficiente coprire naso e bocca con una sciarpa poco prima di uscire dai locali riscaldati, e all’atto di rincasare spogliarsi di tali indumenti solo dopo qualche minuto: grazie a questi piccoli ac-corgimenti difatti rincasando viene fornito, alle mucose di naso e gola, quel minimo di tempo necessario ad assorbire il notevole e brusco rialzo termico, mentre nell’atto di uscir di casa si evita il rischio che l’aria gelida arrivi improvvisa e inaspettata alle vie respiratorie.

METEOSALENTUOSODI ANDREA GIULIACCI

IN ONDA TUTTI I GIORNIALLE H. 8.00 E ALLE H. 13.00SU RADIO SALENTUOSI

Se siete freddolosi preparatevi, perché

quest’anno l’inverno farà per intero il suo

mestiere e porterà sull’Italia freddo e neve!

Del resto, dopo gli inverni miti e asciutti

dell’inizio del nuovo millennio, già da due

anni la stagione invernale è tornata a essere

piuttosto rigida e nevosa: tutta colpa del Sole,

che invia verso la Terra un po’ di calore in

meno del normale, e così favorisce già nel

corso dell’autunno la formazione alle alte la-

titudini di masse d’aria gelida che poi i venti

trascinano sul cuore dell’Europa e più giù

fino all’Italia. Quindi tra dicembre e febbraio

avremo modo di usare spesso sciarpa e guan-

ti, mentre la neve imbiancherà con una certa

regolarità le vette alpine, facendo la felicità

degli sciatori. Ma i fiocchi di neve probabil-

mente imbiancheranno in più di un’occasio-

ne anche i tetti delle grandi città del Nord,

mentre sarà più difficile assistere a nevicate

al Centrosud: qui difatti le temperature sa-

ranno meno rigide, e anche le nuvole cariche

di pioggia e di neve arriveranno con maggior

fatica. Insomma, mentre a Milano le strade

verranno in più di un’occasione bagnate dal-

la pioggia o imbiancate dalla neve, nel Sa-

lento grazie alla maggior presenza dell’alta

pressione (che come è noto tiene lontane le

nubi più piovose) solo di tanto in tanto ci

sarà bisogno dell’ombrello.

quest’anno l’inverno farà il suo “dovere”!

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ILGAL(È)TEO SALENTUOSODI CONTE GABRIELE GALÈ

Salentuosiiiiii... bonjour un saluto noblesse oblige, come va? Come ve la passate o s-passate, a seconda dei casi, in questo paese di “nani e ballerine” dove al confronto il circo Orfei sembra un luogo di culto e la signora Moira sobria ed elegante...!? Io bene grazie, tranne quando, durante il pro-gramma “Miseria e Nobiltà” che co-conduco con Amadeus ogni giorno su RTL102.5 devo portare in direta la nobiltà, merce sempre più rara, pressoché introvabile oramai...! Per quanto riguarda la miseria invece, non abbiamo alcun pro-blema, possiamo attingere a piene mani in ogni dove. Ma veniamo a noi, voi che avete il privilegio di vivere in quella meravigliosa luuungaaa... lingua di terra benedetta dal cielo, realtà che appare geograficamente un po’ defilata, quindi privilegiata rispetto al resto della penisola, (essendo già voi un’appendice con sembianze di penisola), come la vede-te ‘sta povera Italia che più si avvicina all’anniversario della propria unità e più stanno facendo di tutto per ridividerla e farla a pezzi in tutti i modi pissibili...!? Maaah..., io mi sto do-mandando in che modo arriveremo al panettone quest’an-no, ma soprattutto se avremo la possibilità e l’energia per affrontare gli annosi regali, preparare i pacchetti da mettere sotto l’albero, quando tuuutto ci appare come un’enorme “pacco”, sotto un’albero piuttosto buietto con poche lucine intermittenti e la maggior parte delle altre “fulmitateee”..., ma che tristezzaaa...! Idrogeologicamente fra: allagamenti, crolli e smottamenti di vario genere e in ogni dove, anche nei luoghi meraviglio-si che hanno contribuito a renderci famosi nel mondo col nome d’arte di “Belpaese”, sembra quasi che la natura si stia ribellando e stia facendo i suoi girotondi o i suoi scioperi sindacali, nei confronti di un governo, (da qualsiasi parte lo si guardi, da destra a sinistra passando per il centro), inde-gno di gestirne ed apprezzarne l’inestimabile valore. Uno degli ultimi esempi clamorosi, Pompei, penso abbia deciso di autosgretolarsi, forse di autodistruggersi, pur di sfiduciare il più improponibile ministro dei beni e attività culturali Bin-go-Bondi. Intanto bongo- bongo, feste, festini e frustini pur di non pensarci troppo, per caritààà..., ma bisognerà pure divertirsi e ricaricarsi fra un’emergenza e l’altra, altrimenti come si fa a tenersi buoni i vari, preziosi e a tratti avariati compagni di merende..., noooh? E poi che male c’è, se a degli anziani, ma ricchi e potenti porcellini infuoiati prende l’irrefrenabile desiderio di riunirsi in branco e spupazzarsi procaci axtracomunitarie minorenni, nella totale inconsa-pevole leggerezza dell’essere..., anzi che sia..., induzione alla prostituzione..., nessun male noooh, visto che chi ama e vota incondizionatamente perdona, perchè vorrebbe fare esattamente le stesse cose birichine, e avere lo stesso po-tere e possibilità per farle, quindi il top, non dimentichiamo che siamo nella cattolicissima Italia, dove regnano sovrane ipocrisia e perdono, vizi privati e pubbliche virtù, per alcuni privilegiati i vizi possono diventare anche pubblici, ne raffor-

zano addirittura il carisma...! E’ pur sempre meglio,”essere appassionati di belle figliuole piuttosto che essere Gay”...noooh? Ma che volgaritààà...? Volendo vedere a tutti i costi il bicchiere mezzo pieno, come cerco di spronare a fare io, nel bel mezzo di tutto questo “ciarpame”, gli ultimi eventi regalano una nuova meravigliosa certezza, che per essere o sentirsi dei veri signori non serve affatto essere ricchi, vi-sto che l’uomo più ricco d’Italia da signore certo non si sta comportando! Mentre invece, a mio avviso da gran signore, (comunque voi la pensiate politicamente, ma non è cio che interessa a me al momento), si è comportato colui che nacque e gover-na nella vostra meravigliosa regione, considerato in modo unanime, (anche se da molti a denti stretti), una grande pro-messa politica e quindi per il paese. Il ragazzo non è solo “dichiarato”, e non è certo per un mio conflitto d’interesse che lo sto citando, ma perché gli rico-nosco molte doti oramai in via d’estinzione. E’ preparato ha un’ottima proprità di linguaggio, consapevole di cio che fa, di cio che dice, ma soprattutto lo stile morigerato ed educato con cui lo fa e lo dice, che per me è fondamentale. Oooh. ma avete capito di chi sto’ parlando? Guardate che se vengo a sapere che non lo state apprezzando, proteg-gendo, tutelando, transennando come se dovrebbe fare con un’opera d’arte mi arrabbio eeeh..., e col carattere da ariete impazzita che ho state freschi...! Comunque, per concludere, immagino l’avevate capito che la battuta di cui sopra era diretta principalmente a lui...? La frustatina del cavaliere caduto da cavallo era mirata, pur-troppo l’unica legge, (non at-personam), che segue alla let-tera e quella del buon fantino, (favirito anche dall’altezza), ossia ogni volta che cade risale subito in sella e riprende a cavalcare, altro che Garibaldi...! Esorcizza la propria pau-ra e va avanti per la sua strada galoppando più di prima, sta diventando come la favola dello stento..., che dura da trooopooo tempooo... oooh signooourrr...! Ma attenzione, noi italiani siamo comun-que abituati a non aver vita facile e riuscimo sempre a rifarci e far-cene una ragione di tutto. È con questa saggia consape-volezza e botta d’ottimismo che desi-dero salutarvi, virtualmente abbracciarvi e augurarvi comunque meravigliose feste. A la procaine fois, ourevoire vostro

TRA MISERIA E NOBILTà

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FRANCESCAGIACCARIDI ALICE PROCE

Salentina, simpatica, sexy e solare.Da quando è entrata nella casa più spiata d’Italia ha già raccolto numero-si consensi fra i partecipanti maschili, affascinati dalla sua bellezza e dalla sua genuinità. Non solo. Ha contagiato tutti con la sua allegria e con il suo intercalare salentino “tarantato”.“IDDHRA” (lei) che si definisce “un’autentica trasformista, un po’ zingara e un po’ rock, perennemente malinconica, mascherata da espansiva”.E mentre i giorni passano tra nomination, confessioni e discussioni, Fran-cesca diventa sempre più protagonista. Tra le sue passioni c’è il canto, l’amore per la musica e tra i suoi sogni c’è un agriturismo e molti figli da far crescere in un ambiente sano.“Poetica per sbaglio” è insegnante alle scuole superiori e ha partecipato per ben due volte al concorso di bellezza Miss Italia.

Noi salentuosi le auguriamo una lunga permanenza nella casa del Grande Fratello, con l’auspicio di poterla vedere in finale e la aspettiamo in radio per una salentuosa chiacchierata!!

ETÀ26DATA DI NASCITA2 febbraio 1984LUOGOSan Pietro Vernotico (Brindisi)VIVE AGalatina (Lecce)STATO CIVILEnubileALTEZZA173 cmPESO59 kgOCCHInocciolaCAPELLIcastaniSEGNI PARTICOLARIneo su gota sinistraSEGNO ZODIACALEacquarioSTUDI EFFETTUATILaurea Relazioni InternazionaliLINGUE CONOSCIUTEspagnolo e ingleseLAVOROcantante, insegnante Diritto pubblico ed Econo-mia del turismoHOBBY E SPORTama la musica su tutto, il canto e la scrittura. Nel tempo libero si rilassa correndo.

A vagnuna tu Grande Fratellu!

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CUC-EAT!RUBRICA E DIGRESSIONI ENOGASTRONOMICHE

DI LUANA LOBBENE

“Mi torna alla mente il passato con par-venza di intero, per un bisogno di appar-tenenza a qualcosa, che stasera mi spinge verso esso, verso una provenienza” Erri De Luca. Non ora, non qui

* Report. Programma in onda la domenica alle 21,30. www.report.rai.it** L’ultima Mattanza, puntanta Report del 23 maggio 2010 di Sabrina Giannini *** Lathyrus sativus, è un legume comunemen-te chiamato Cicerchia, appartenente alla fami-glia delle Fabaceae diffusamente coltivato per il consumo umano in Asia, Africa Orientale e li-mitatamente anche in Europa ed altre zone. È una coltura particolarmente importante in aree tendenti alla siccità ed alla carestia, detto cultu-ra di assicurazione poiché fornisce un buon rac-colto quando le altre colture falliscono. È anche nota con il nome di pisello d’erba, veccia india-na, pisello indiano, veccia bianca, almorta o al-verjón (Spagna), cicerchia (Italia), guaya (Etiopia), e khesari (India). Il consumo di questa pianta le-guminosa in Italia è limitata ad alcune aree del centro-sud ed è in costante declino. www.wi-kipedia.org**** Food Sound System, un progetto multime-diale del gastrofilosofo Don Pasta. Testi e voce narrante Donpasta, musiche di Raffaele Casara-no (sax). www.donpasta.com

Fao 37, Mediterraneo. Ore 11_ E’ domenica mattina, una bella giornata. Il mare calmo ispira le tavole ed i cuochi domenicali, così la pescheria del porticciolo è piena di genti in fila come quasi tutte le pasticcerie d’Italia.Non c’è crisi, delitto, adolescente o Avetrana che tenga: il pranzo domenicale è il momento della famiglia e della celebrazione dell’unica istituzione che in Italia ancora resiste, imperterrita agli scandali annunciati, ai furbetti di quartiere e più in generale, alla snaturamento di una globalizzazione oramai sempre più invadente.Giungo quindi tra i banchi del pesce come una rosea e dolce pulzella ottocente-sca. Ma decisa, ferma ed inaspettatamente analitica osservo camminante le eti-chette che presentano le merci esposte. Ne getto dapprima un’occhiata somma-ria intercettandone i comparti e la logica espositiva: frutti di mare, pesci di grossa dimensione, media taglia, piccoli, da frittura, fresco/decongelato. Così d’acchitto, balzano repentini alla vista i soliti noti e tra i ghiacci scorgo infatti, poco più in là delle ostriche d’importazione e da poco superate cozze, vongole e fasolari, la signora Cernia. Maestosa e senza spine, perfetta combinazione con pasta fresca e una buona passata di pomodoro così come insegna la tradizione gallipolina. Ma proseguo verso il Pesce Spada: titubo pensandolo in un secondo al forno avvolto da foglie di limone e cosparso di pangrattato e granella di buccia di agrumi. Mi faccio forza ed animata dalla deformazione per i gialli, ricordo a me stessa che la soluzione più scontata è il più delle volte menzoniera. Aggiusto con l’indice l’occhiale cadente e temporeggio ancora ascoltando le richieste degli altri avventori: 3 kg di gamberoni, 5 calamari, 1/5 kg di gamberetti decongelati, 2 spigole. Un temerario yuppy dei giorni nostri tenta: - avrebbe mica del tonno fresco?- Il ragazzo scuote la testa e mentre opera con la bilancia dice distrattamente – E poi c’è il fermo – Il ricordo va allora alle allegre mangiate di tonno appena scottato, pennellato di olio extra-vergine locale e disegnato con dell’ottimo aceto balsamico stagionato almeno 4 anni. No, non io, non in mio nome – Grido no alla mattanza! – Prego signora ha già chiesto? – Li addito, ho scelto. So io cosa è meglio per me e per la mia famiglia oggi: – Come in un cinema d’essai, vedo mia nonna intenta ad impanare e friggere piccoli pesci in olio d’oliva e mentre lo fa, sorride timida alle pesche da scoglio di figli, nipoti e cognati. E la rivedo come in sogno, qualche giorno dopo, assieme al nonno in un giorno qualunque della settimana, a gustare come in fumetto una minestra calda e delicata. Allora avrei preferito digiunare piuttosto che condividere quella pietanza. E’ ed un lampo - Sette di questi, diversi, misti! Anche uno di questi rossi. Fao 37, fresco. Occhi vividi, branchie rosse, son loro.Sono le ore 11, la litoranea scivola verso casa. Osservo il mare, osservo anche ciò che non riesco a vedere dalla prospettiva plastica che mi si propone. Osservo il fermo dei ricci sempre più piccoli e vuoti, osservo i ristoranti che, ancora incuranti delle sanzioni amministrative e dello scempio ambientale, propongono datteri dal-la vicina importazione. Osservo gli scioperi dei pescatori locali, piegati dai costi del gasolio e da un mare sempre meno pescoso. Osservo le tradizioni gastronomiche della provincia e le abitudini cittadine giapponesi che ormai hanno preso piede anche nelle oasi salentine. E mi vengono in mente, come il più inquietante dei gialli lucarelliani, le parole di Report* in un’inchiesta sul tonno. L’ULTIMA MATTANZA**. Non ora, non qui. E sicuramente non io.Sono sempre più contenta del mio acquisto e stringo tra le mani incredule i miei sette pascetti freschi, persuasa da un palato che non ha solo voglia di sfamarsi, ma di nutrirsi, in armonia.Mentre la pentola a pressione ospita la cicerchia*** per una buona mezz’oretta comprata durante la degustazione di prodotti locali durante la pausa di uno spet-tacolo teatrale**** decido allora di affrontarli a mani nude.Da pari a pari. Uno ad uno, sviscero chirurgicamente gli esseri ittici sotto l’acqua corrente e li adagio nella pentola con olio, aglio tritato ed abbondante prezzemolo ed altri odori estemporanei. Copro il tutto ed aspetto. L’olfatto non tarda ad acquietare i pensieri nei confronti di un mare, di una terra che scopre di giorno in giorno la propria fragilità ecosistemica.Ne ricavo un fumetto e lo unisco alla cicerchia, terminando così la cottura. Il negro-amaro rosato fresco è già in tavola ed ossigena le menti di chi è stanco di pensare.Fao 37. Ore 13. Il pranzo è pronto. Menù: PRIMO – Cicerchia alla brezza marina. SECONDO – Pescetti in umido all’alloro. A chi? OTTIMO!Niente dolci ma senza rimpianti. Sarà alla prossima.

Buon Appetito e Felice Natale a Tutti!

Per informazioni, per sostenere o sponsorizzare questa rubrica:329 21 54 [email protected]@hotmail.com

“CI CERCHIA TROVA!”

fonte: www.fao.org

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MAURIZIO SOLIERI:30 ANNI CONVASCO!

“Ho incontrato per la prima volta Vasco alle otto di un bru-moso mattino di marzo del 1977, alla stazione di Modena. Il tempo era freddo e umido, pareva lo scenario ideale per un film su Sherlock Holmes...”. Così comincia l’avventura nella musica di Maurizio Solieri, chitarrista storico e amico tren-tennale di Vasco Rossi. E con le stesse parole comincia il suo romanzo “Questa sera rock’n’roll”.

MAURIZIO, BASTA UN LIBRO PER RACCONTARE TRENT’ANNI DI VITA, DI ROCK E DELL’ESPERIENZA CON VASCO?Per descrivere dettagliatamente tutte le situazioni e le avventure vissute ci voleva molto più spazio, ma non è detto che non ne possa scrivere un’altro.

C’ È QUALCOSA CHE AVRESTI VOLUTO RACCONTARE NEL TUO LIBRO E NON HAI FATTO?Tante gag e tante situazioni vissute e magari che mi sono venute in mente in ritardo, dopo che il libro era già stato pubblicato, magari dettagli ricor-dati da un amico.

COSA È CAMBIATO DALL’INIZIO... ALL’ULTIMO TOUR?Si cresce, si diventa più professionali, e sicuramente adesso è molto più “un lavoro” rispetto agli inizi, solo la grande passione e la determinazione ti auitano a dare sempre il meglio per continuare.

COME SI RINNOVA L’ENTUSIASMO SUL PALCO DOPO TANTI ANNI? DOVE ATTINGI L’ENERGIA? Da me stesso, dagli altri musicisti, da Vasco, dal divertimento di suonare e di reinventarsi.

ROCK’N ROLL TUTTA LA VITA?Sicuramente si, finché mi reggo in piedi, come fanno i grandi: Rolling Stones, Sting, Elton John, Eric Clapton, BB King ecc.

CONOSCI IL SALENTO?Lo conosco benissimo, l’ho frequentato sempre più per lavoro che per vacanza, l’ultima volta che sono stato a Lecce è stato credo tre/quattro anni fa in tour con Vasco. Chiaramente apprezzo moltissimo le delizie enogastronomiche e i frutti del mare.

Un grande abbraccio agli amici salentuosi, buon Natale e un auguro speciale per un 2011... rock!

La lunghissima carriera di Maurizio vanta numerose e prestigiose collaborazioni: da quella con I NOMADI nel 1978, a quelle con la STEVE ROGERS BAND negli anni 80 e 90, con ALBERTO FORTIS nel 90/91, a quella con FERNANDO PROCE nel 1998 che vede la relizzazione dell’album “Radio Show”, con i GEMELLI DIVERSI nel 2002 con le CUSTODIE CAUTELARI nel 2003 e nel 2006... e tante altre ancora.

STASERA ROCK’N’ROLL

PROCE & SOLIERIRADIO SHOW

1998

ABBIAMO INCONTRATO MAURIZIO SOLIERI, STORICO BRACCIO CHITARRISTICO DI VASCO ROSSI. RECENTEMEN-TE ANCHE NEL SALENTO, OSPITE DELL ‘EDIZIONE 2010 DELLA CITTA’ DEL LIBRO DI CAMPI SALENTINA, DOVE HA PRESEN-TATO LA SUA AUTOBIOGRAFIA. STASERA ROCK’N ROLL.TRENT’ANNI DI MUSICA, DI ROCK, DI PALCO, DI CHILOME-TRI E DI EMOZIONI... TRA UN ASSOLO E UN SOGNO.

IL LIBRO “QUESTA SERA ROCK’N’ROLL”la mia vita tra un assolo e un sogno

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Scritto assieme a Massmo Poggini, noto giornalista e critico musicale di Max.

Rizzoli Editore230 Pagine

Un’autobiografia in perfetto stile rock, ricca di aned-doti molto gustosi. In un’appendice, Solieri omaggia i 90 chitarristi che ritiene siano stati fondamentali per affinare la sua tecnica. Il tutto è arricchito da 24 pagine di foto, per lo più inedite.

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“La prima volta che lo sentì metter le mani su una chitarra

, Vasco rimase allibito, e lo ricor-

da come fosse oggi. Da quel momento Maurizio Solieri diventò il suo chitarrista. Per

risalire a

quell’incontro fatale, occorre tornare in

dietro al 1977 e calarsi nella provincia emiliana. All’epoca

Solieri era un ragazzo troppo pazzo per la musica per studiare m

edicina come avrebbe voluto

la sua (buona) famiglia, e Vasco un dj che meditava di incidere un

disco, ma “già allora”, rievoca

Maurizio, “si capiva che era convinto di arrivare

lontano: lo si intuiva anche solo guardan

dolo in

quegli occhi azzurro cielo che, come avrei scoperto in seguito, facevano ca

dere ai suoi piedi le

ragazze”. In questa emozionante autobiografia, Solieri anima dell’entourage di V

asco e autore

di alcune sue canzoni, ma anche artista in sé, chitarrista geniale

e di spiccata personalità ri-

percorre la propria storia che coincide co

n quella del rock italiano degli ultimi decenni. Dagli studi

della mitica Punto Radio, dove cominciò la collaborazione con il Blasco, si dipana un percorso o

ra

in discesa ora in salita (“un continuo di s

oddisfazioni e di schiaffi”) che passa per le ore in

sala

d’incisione a rifinire futuri inossidabili suc

cessi quali Albachiara e Canzone e per i concerti

nelle

piazze davanti a quattro gatti, per la nascit

a elettrizzante della Steve Rogers Band e per

il flop a Sanremo. Ma è nel 1983, anno di Vita spericolata, ch

e cambiano davvero le cose, con il

delirio delle folle, Bollicine primo in classifica e un n

uovo stile di vita: “Tutti noi, chi più chi m

eno,

ci riconoscevamo nel motto ‘sesso, droga & rock’n’roll’, magari in una versione

un po’ edulcorata

all’emiliana”. Da allora seguono la cavalcata gloriosa dei

grandi tour, i concerti negli stadi e tanti

nuovi successi che tutti abbiamo nell’orecchio. Però

anche le due brevi ma sofferte separazioni

da Vasco, qualche piccola ripicca, le esp

erienze artistiche autonome. E il momento più tragi-

co: la morte di Massimo Riva, compagno di sempre sul palco. Luci e ombre di una vita rock.”

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Buon 2011! E sarà un anno positivo credetemi, qui di seguito vi spiegherò a grandi tratti come e che cosa vivrete e mi permetterò anche qualche suggerimento per scansare o gestire al meglio gli inevitabili problemi della vita.Iniziamo a parlare di Giove, pianeta di fortuna, che regalerà a più segni una ventata di novità e di grandi occasioni. Voi dei Pesci volete sapere quale sarà il periodo migliore per vincere o per dare una svolta alla vostra vita? Genna-io, Novembre e primi di Dicembre. Giove dal 23 gennaio entrerà in Ariete supportando questo segno ed anche quelli del Leone, Gemelli, Acquario e Sagittario. Non perdete le occasioni, non state a gingillarvi con dubbi e ansie, decidete ! Nettuno da Gennaio ad Aprile spingerà la Bilancia e i Gemelli a realizzare sogni e speranze, solo che lascerà poco tempo per vivere l’amore e la vita privata in relax.Anche Urano dal 12 marzo si aggiunge a Giove mettendo del pepe in tutti i rapporti e cambiando le carte in tavola sul lavoro per Leone e Sagittario. Fate attenzione però a mantenere sempre un equilibrio, senza rompere in malo modo e senza spiegazioni amori, convivenze e relazioni. Il severo Saturno consiglia per tutti i dodici mesi al Cancro, Bilancia e al Capricorno di avviare delle novità lentamente, in modo diplomatico e senza fretta.Ma le sorprese non sono finite, a Giugno Giove lascerà l’Ariete e si sposterà in Toro rimanendovi sino a fine anno. Ne beneficeranno la Vergine, il Cancro ed il Capricorno, che potranno deci-dere la data delle nozze o l’acquisto di una casa. E lo Scorpione? Giove a tratti si dimentica di voi, basta volere tutto e subito! il 2011 vi insegnerà a centellinare un po’ per volta la fortuna, ma se proprio devo darvi un consiglio… guardatevi sempre le spalle. Anche il Leone e l’Acquario a partire dall’estate, dovranno tenere ben presenti i lati ‘no’ di ogni cosa, soprattutto non fidatevi troppo di colleghi, di amori e amicizie appena nati.Il lavoro? Il denaro? Ci sarà una ripresa un po’ per tutti i segni, ma a patto che sappiate valutare l’insieme delle premesse senza… volare troppo in alto!Ed infine la domanda di rito….. chi sarà il segno superfortunato per il 2011??? Ma più di uno! Dall’Ariete al Sagittario, dal Toro alla Vergine,

ma anche per gli altri segni ci saranno molte fortunate oppor-tunità. E a questo proposito vi regalo una ‘chiave’

magica per realizzarle…

SPECIALEOROSCOPO2011DI ADELE PROCHASKA

ARIETEVa bene osare, va bene desi-derare ma… tenendo conto che tutto passa dall’impegno e dal lavoro.

TORORicordatevi la data: 5 giugno ! Sarà un crescendo di novi-tà, solo cercate di non esse-re troppo testardi, la parola magica sarà ‘elasticità’.

GEMELLIProcedete con calma, Sa-turno il famoso pianetino… è dalla vostra! Solo che a volte, siate sinceri, fate fatica a capire voi stessi e le vostre reazioni.

CANCROSiete famosi per il vostro fiuto, il vostro sesto senso, così anche nel 2011 ve la ca-verete puntando su questa ‘arma letale’ che vi aiuterà.

LEONESia Giove che Urano spon-sorizzano i cambiamenti che volete nella vostra vita. Agite con tatto però, dopo il 5 Giugno non tutto fila liscio.

VERGINEUn buon anno e sarà anche migliore se avrete la forza di uscire dal vostro bozzolo di timidezza osando un po’ di più.

BILANCIAMolti pianeti vi porgono la mano, solo che un certo senso di solitudine a volte può bloccare la nascita di amori e lavori…

SCORPIONECe la farete, ce la farete! Anche se a volte il batticuore prevarrà sul buonsenso, non fidatevi troppo e non parlate con chi credete amico.

SAGITTARIOPuò esserci un importante ritorno dal passato, state un po’ a vedere… Intanto organizzate in modo diverso la vita occupandovi anche della forma fisica.

CAPRICORNOFinalmente avrete dei risultati concreti per il lavoro o pe-runa certa questione legale, era ora!

ACQUARIOSarà tutto OK, siate però più regolari nel vostro stile di vita e ponete voi stessi al suo centro. Spesso le situazioni hanno la meglio su di voi.

PESCIPartirete alla grande per questo nuovo anno, cercate di mantenerne il ritmo sia con l’impegno sia aprendovi a nuove esperienze d’amore e nuovi amici.

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Simona Ventura, nasce a Bologna il giorno 1 aprile 1965. È ancora giovanissima quando si trasferisce a Torino. La passione per lo sport inizia fin da ragazza, quando partecipa ad alcune competizioni sciistiche. Dal punto di vista calcistico, tifa Torino, tuttavia segue anche le altre squadre con seria partecipazione sportiva.Dal 1978 al 1980 frequenta l’istituto tecnico alberghiero di Savona. Non ancora nota e famosa, si fa le ossa nel mondo dell’immagine partecipando a qualche concorso di bellezza; tra i primi concorsi vinti vi è quello di “Miss Muretto”, ad Alassio.Nel 1987 viene eletta “Donna Ideale”. Nel 1988 partecipa a “Miss Universo” rappresentando l’Italia: arriva quarta.Tifosa accanita del Torino, nel 1998 sposa l’ex calciatore Stefano Bettarini, di sette anni più giovane di lei, e dalla loro unione nascono due figli: Niccolò e Giacomo. La coppia si separa tuttavia nel 2004. Simona Ventura ha una bambina in affido, Caterina.(www.simonaventura.it)

STORIA DICOPERTINASIMONAVENTURA

Abbiamo incontrato la regina della televisione italiana: ironica e spu-meggiante, da un successo all’altro, è lei la protagonista indiscussa del piccolo schermo...

SIMONA QUAL’È L’ELEMENTO FONDAMENTALE DEL TUOSUCCESSO?Sicuramente il carisma e la spontaneità che metto in ogni lavoro e pro-gramma che faccio e che mi permette di avvicinarmi alle persone, al mio pubblico, in modo sincero. E questo la gente lo sente. Dico anche la testardaggine e la professionalità perché quello che conta per chi fa te-levisione è mantenere il successo negli anni e ci riesci solo se non smetti mai di lavorare e impegnarti in quello che fai.

SEI UNA MERAVIGLIOSA SOLISTA DELLA TV. SE DOVESSI LAVO-RARE IN COPPIA QUALE PARTNER SCEGLIERESTI?Senza dubbio il mitico Fiorello, per me il numero uno in tv, il più grande showman che la radio e la tv italiana abbiano mai avuto. E’ inarrivabile. Ultimamente è stato ospite del mio programma radiofonico Ventura Foot-ball Club (in onda tutti i sabati su Radio Uno alle 13.35) e ci siamo divertiti tantissimo insieme, tra noi c’è una forte sintonia.

LA TV ITALIANA OGGI SOTTO PROCESSO. IL TUO PARERE?Sono contenta di quello che faccio e di lavorare in una grande azienda come la Rai che mi permette di esprimere le mie idee. Avrei voglia anche di novità e di sperimentare nuovi modi di comunicazione ma non è questo il momento giusto per farlo. Per questo motivo lo scorso febbraio ho lanciato sul web una tv tutta mia “www.simonaventura.tv” di cui sono editore e direttore.Sono molto contenta di questo progetto perché mi permette di sperimen-tare e mettere in pratica tutto quello che avevo in mente ormai da tempo. Un vero e proprio portale dove gli utenti possono vedere i filmati della mia vita, della mia carriera oltre ad interviste esclusive e senza filtro che realiz-zo a personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura.

PER AMMORTIZZARE LO STRESS CHE TIPO DI VACANZA TI CONCEDI?Sono rari i momenti in cui riesco a mollare tutto per andare in vacanza… però appena posso mi piace andare lontano in un paese caldo magari e con le persone a cui voglio più bene. Giusto il tempo di ricaricare le batte-rie per tornare più in forma e agguerrita che mai!

CONOSCI IL SALENTO? CI SEI MAI STATA?Sono venuta spesso nel Salento alla notte della taranta… ho presentato la squadra del Gallipoli. Sono amica della signora Melpignano e adoro la loro splendida Masseria San Domenico.

Un caro e sincero augurio agli amici salentuosi, per un Sereno Natale e uno Scoppiettante 2011

SIMONA VENTURA OSPITE DI RADIO ZER EMISSION.EU - UNA DELLE WEB RADIO DIRETTE DA FERNANDO PROCE - CON ALICE PROCE AL SALONE INTERNAZIONALE DELL’ENERGIA, MILANO

UNA MERAVIGLIOSA AVVENTURA!

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CARTOLINEDAL SALENTODI ALICE PROCE

IN ONDA TUTTI I GIORNIAD OGNI PUNTO ORARIOSU RADIO SALENTUOSI

SANTA MARIA DI LEUCA | 1.062 ABITANTIÈ una frazione del comune di Castrignano del Capo , in provincia di Lecce. E’ la propaggine più meridionale del Salento, insieme a Taranto e a Pilone. Si trova all’estremo lembo del tacco d’Italia, tra Punta Meliso e Punta Ristola. Per la sua bella e luminosa posizione era già conosciuta sin dall’antichità: i naviganti greci provenienti dall’Oriente le diedero il nome Leukos, illuminata dal sole. È facilmente raggiungibile da ogni parte del Salento, molti sono i turisti che in vacanza a Torre Vado, Otranto, Gallipoli, Lecce scelgono Secondo alcune leggende anche la Sirena Leucasia trovò pace in questi luoghiLungo le coste del promontorio, all’interno delle grotte sono stati rinvenuti reperti archeologici che testimoniano la presenza dell’uomo a Leuca sin dal Paleolitico. Sul promontorio di Punta Meliso, dove oggi sorge la bella Basilica, sorgeva un tempio dedicato alla Dea Minerva. Fu l’Apostolo Pietro che in viaggio per Roma cristianizzò il tempio pagano e lo dedicò alla Madonna. Un gesto che ha consegnato il Santuario di Leuca al culto dei fedeli di tutta Europa per secoli sino ad oggi. Divenuta Santa Maria di Leuca, per i cristiani è la Porta per il Paradiso.Nel ‘500 fu costruita anche nella Marina di Leuca come su gran parte della costa del Salento, la Torre Costiera denominata Torre Vecchia e successivamente conosciuta con il nome di Torre Dell’Omo Morto a causa di alcune ossa umane ritrovate dopo. Nonostante ciò le incursioni dei pirati non furono fermate. Per molto tempo Santa Maria di Leuca è stata solamente il ritrovo di molti pescatori che avevano lì i loro strazi e solo verso la fine del 1800 rinasce l’interesse turistico per questa splendida insenatura: Leuca diventa allora residenza estiva dell’aristocrazia Salentina e Pugliese; vengono costruite le splendide ville in stile toscano, gotico, ionico, francese, pompeiano, toscano, risorgimentale e moresco che oggi impreziosiscono il lungomare ed il paesaggio leucano. Tra le più belle ville di Santa Maria Leuca ricordiamo LA MERIDIANA, Villa Mellacqua, Villa Sangiovanni, Villa De Francesco, Villa Pia, Villa Daniele, Villa Episcopo, Villa Colosso. A ridosso del lungomare le caratteristiche Bagnarole, tipiche strutture costruite sulla scogliera, in prossimità del mare. Solitamente ogni villa aveva la sua bagnarola in pietra o in legno e costituiva una sorta di “stabilimento balneare privato”, all’interno del quale ci si poteva spogliare e fare il bagno in assoluta privacy.

OTRANTO | 5.526 ABITANTISituato lungo la costa orientale della penisola salentina, è il comune più orientale d’Italia: il capo omonimo, chiamato anche Punta Palascìa, fuori dal centro abitato, è il punto posto più a est della penisola italiana.Notizie più certe sull’ origine del nome della città si hanno con Hydruntum nel periodo romano con lo sviluppo e il successivo consolidamento del Cristianesimo, testimoniato dalle numerose cellette presenti nella valle delle memorie e nella valle dell’ Idro. Numerose comunità monastiche, frequentavano queste cellette che sono delle grotte scavate nelle pareti delle valli di forma rettangolare. Durante la fine del VI secolo, nel Salento si ebbe un ribaltamento delle gerarchie e a livello territoriale cambiò la viabilità, risulta che Otranto capeggia un asse che prosegue con Lecce, Oria e Taranto. Questo nuovo asse riprendeva un an-tichissimo percorso messapico che portò ad Otranto un sostanziale miglioramento nelle vie di comunicazione con la Calabria. Questo nuovo schema di comunicazione portò per alcuni centri nel Mezzogiorno e per Brindisi una completa esclusione, e di conseguenza un rapido decadimento. In questi anni la città di Otranto fu dotata di un eccezionale muro di cinta e da circa 100 torri a base quadrangolare. Durante la dominazione bizantina però Otranto conobbe un periodo di trionfo con la costruzione della chiesa a pianta centrale di San Pietro edificata nel X secolo. Alla fine del XI secolo, venne edificata l’ Abbazia di San Nicola di Casole, che divenne il più importante centro del monachesimo italo-greco in Puglia, e tra il 1347 e il 1438 il monastero più ricco dell’ Italia meridionale. E’ proprio qui, nella ricchissima biblioteca dell’ Abbazia che uscirono numerosi codici che dimo-strano i profondi legami della Puglia con l’ Oriente. Sul colle della Minerva, dove avvenne la strage dei Martiri, fu costruito un tempio dedicato a Santa Maria dei Martiri e si ricostru-irono i conventi di San Francesco dei Domenicani e degli Osservanti. Ancora oggi nella Cattedrale di Otranto, sono conservate le reliquie degli 800 Martiri tragicamente massacrati nell’ estate del 1480.

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SALENTUOSIA MILANODI ANDREA CARPENTIERI

L’Agharti apre la rinomata Via Vigevano sui

Navigli Milanesi e come inizio non è che

dei migliori. La prima impressione è quella

del tipico Art Caffè molto ben curato, eclet-

tico, colorato e un po’ chic, ma col passare

del tempo l’atmosfera si rivela caldissima e

cordiale come nei migliori locali della Soho

londinese. Al piano inferiore poi si scherza

con esilaranti spettacoli di cabaret e si balla

con una scatenata happy music e concerti il

giovedì. L’Agarthi è arredato con semplicità,

con sedie tavoli in legno, pareti color ocra,

soffitto interamente in legno, giochi di luce

in tutto il locale e un maxi schermo per vede-

re le partite. Vi è anche un piccolo soppalco

che rende quella zona un poì più riservata. Il

servizio è molto cordiale. La qualità offerta

è buona, sia per la birra sia per i cocktails

preparati dal barman.

Via Vigevano, 1 (Zona Ticinese)20144 Milano (MI)Telefono: 348.7453014Metro: P.ta Genova - MM2Bus: 2, 9, 14, 29, 47, 59, 74

Da selentino doc quale io sono non posso certo esimermi dal segnalarvi l’iniziativa “Salentuosi party”. Un progetto tutto nuovo che sotto la guida di Paolo Galloso ha l’ambizione (almeno una volta a settimana) di farci sen-tire tutti un pò a casa pur essendo lontani dalla nostra amata terra. Infatti tutti i venerdì l’unica vera festa salentina è al Lablive Agharti. Un’atmosfe-ra rilassante, sonorità melodiose ma divertenti, un aperitivo tipicamente nostrano in preserata e deliziosi cocktail cambieranno il vostro modo di concepire e vivere Milano. A partire dalle 23.00 invece parte la rassegna di musica house salentina durante la quale solitamente vengono offerti gli originalissimi PASTICCIOTTI OBAMA.

In consolle si alternano ogni venerdì alcuni tra i Dj e produttori più accla-mati e conosciuti del Salento. Primo fra tutti Cristian Carpentieri, affermato produttore musicale e creatore della rinomata label discografica Joyfull Family Records.

Dunque se vi siete stancati di sentir pronunciare il solito “f**a” o avete bisogno di un ritorno alle vostre radici o più semplicemente non sapete cosa fare, io vi consiglio di fare un salto a trovarci all’Agharti. Naturalmente tutte le serate saranno interamente trasmesse su Radio Salentuosi.

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SALENTUOSILABDI DAVIDE TARANTINO

Nasce a Nardò nel 1963, Davide Tarantino inizia

a suonare il pianoforte all’età di 16 anni. Dopo

le sue prime esperienze come “tastierista” in

vari gruppi musicali, intraprende la carriera

di pianista-cantante nei night club e nei piano

bar. Nel 1998 realizza il suo primo Album

con i Bambini Latini, “COMPITI IN CLASSE”,

registrato - realizzato a Milano. Prodotto da Luca

Orioli. Di li a breve, grazie alle numerosissime

esibizioni Live, riesce a far conoscere la sua

musica e la sua nuova Band, sia in Italia che

all’estero. E, proprio in Germania, nel 2000, con

una produzione tedesca, registra un secondo

Album, intitolato “Coverland” Nel 2001, con

la stessa Band, prende parte alla tournee di

Silvia Salemi. Nel 2003 intraprende una ricerca

personale sulla musica popolare ed inizia a

scrivere, nel suo dialetto “Salentino”, alcune tra

le sue canzoni più belle, come: “Jentu e sule”.

Questa,insieme a cover di musica popolare ed altri

suoi inediti, vengono raccolti in un suo nuovo,

personale Album, dal titolo: Luna As ud (2004);

prodotto e distribuito dalla casa discografica

Etno Word. Nel 2004, viene pubblicato il suo

ultimo Album realizzato con la Band “ Bambini

Latini”: “TERRE LONTANE”. Oggi, il suo stile,

in continua evoluzione, è una fusione alchemica

di musica Etnica-Jazz e Pop-Mediterranea.

È autunno, quasi inverno, ma una terra vivace come il Salento non va mai in letargo. Il rossore delle foglie che sembrano di carta crespa colorata, veste di elementi cromatici questo lembo di terra che mai pare grigia: i ri-flessi di un sole caldo autunnale si alternano, si mescolano, si enfatizzano sullo specchio blu di un mare plissettato e intenso e la pioggia quando viene giù, non lava i colori anzi li magnifica e li elogia. Al cospetto di tanta meraviglia è facile emozionarsi. Io lo faccio con la musica e tante sono le sensazioni che si provano nello scoprire o riscoprire la fervidità degli artisti salentuosi costantemente figli d’arte e di questa terra. “La musica è arte”. Un tema ricorrente che mi affascina, mi sorprende e oggi ancora di più, impegnato in questo programma , che mi tempra di esperienze con i tanti amici musicisti ospiti di “SALENTUOSI LAB”, che propongono la loro musica e la loro discografia privata e con i quali condivido sensazioni e passione.Uno spazio che io amo definire: “laboratorio di arti varie”, dove VOI, mu-sicisti, cantanti, autori, arrangiatori, scrittori, poeti e saltimbanchi, avete la possibilità di farvi ascoltare su RADIO SALENTUOSI, dove si sono alter-nati e si alterneranno artisti figli del Salento e non solo.Ma Salentuosi Lab ha in cantiere anche un progetto Live che debutterà molto presto e che ci darà la possibilità di apprezzare le performance dal vivo di tutti gli artisti SALENTUOSI. Sarà presentato presto con l’atten-zione che merita il “SALENTUOSI LAB LIVE” con interviste agli artisti e Back-Stage, che in rotazione si alterneranno sul palco, dove porterò il mio personale contributo con i Bambini Latini, la mia band storica, insieme al mio amico Ivan Margari leader di QdF con cui condividiamo un progetto che è partito con il singolo “Mi sento di Sale” che tanto successo ha avuto quest’estate e nel quale mi sono divertito a duettare con il deus ex machi-na Salentuoso Fernando Proce.Sarà una giostra, una festa, un grande concerto itinerante, per il Salento e non solo! Un modo nuovo per promuovere la musica live e gli artisti Salentuosi, per lasciare un segno con performance live esaltanti in cui saranno coniugate le esperienze degli artisti Salentuosi con quelle degli artisti del panorama nazionale. E per quanti volessero saperne di più scri-vete a [email protected] per partecipare, per avere informazioni sulle date, per conoscere gli ospiti e semplicemente per curiosità… Rimanete sintonizzati dunque, lo spettacolo sta per cominciare!

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Salentuosi labLaboratorio di arti varie

I Mercoledi alle 12:00 Tutti i giorni alle 14:00 “in Pillole”su radio salentuosi

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Page 27: SALENTUOSI MAGAZINE NUMERO 5

3LITTLE GÉRARD L’HERL’ex bassista, autore e voce del mitico gruppo dei Rockets, band degli anni ottanta che ha fatto storia in tutto il mondo, ritorna dopo 24 anni di silenzio con il suo nuovo album solista intitolato “A perfect World”, pubblicato su etichetta SFEM/THE LADS PRODUCTION e distribuito da Audioglobe. Il mondo “perfetto” di Little Gerard è un lavoro raffinato, nel quale si vede la maturità artistica di questo musicista che ha co-minciato a suonare il basso fin da piccolo (vedendo il grande Paul McCartney, come lui stesso ammette in sua recente intervista). Dai Rockets è passato molto tempo e sicuramente l’Artista ha avuto modo di vedere il mondo cambiare in bene e in male. L’album è stato anticipato dal singolo “Everybody” di cui è stato realizzato anche un video di animazione visibile su Youtube e su alcune reti televisive digitali. Il video mostra perfettamente uno spaccato del mondo “perfetto” di Little Gerard L’Her che, ad inizio 2011, porterà in live in tutta Italia.

MARCO BARDOSCIAHa all’attivo diverse incisioni discografiche come side man ed è appena stato pubbli-cato il suo primo disco da Leader dal titolo “Opening” con ospite Gianluca Petrella. Ha collaborato e inciso con: Paolo Fresu, Paolo Di Sabatino, Maurizio Giammarco, Carlo Atti, Max Ionata, Gianluca Petrella, Tiziana Ghiglioni, Roberto Ottaviano, Fabio Zeppetella, Fabrizio Bosso, Daniele Scannapieco, Gaetano Partipilo, Eddy Palermo.

RENAN NERONEChitarrista brasiliano è studente di musica jazz presso il Conservatorio L. Cherubini di Firenze. Trasmette con la sua chitarra le sonorità morbide della bossanova della quale è cultore. Attualmente ha prodotto un singolo e girato un video a Nardò (Le).

RAFFAELLO LIGUORI43 anni (o classe ‘67) pianista, tastierista e arrangiatore. Membro stabile dei Bambini Latini, ha collaborato con Ron, Fabio Concato, Gegè Telesforo, Silvia Salemi, Franco Simone etc... Esperienze come pianista in trasmissioni rai, nelle quali ha accompa-gnato Gianni Morandi, Ron, Paolo Belli, Pooh, Anna Tatangelo, Albano.

IVAN MARGARIAutore, compositore, chitarrista già leader di QdF – quelli della frisa. Ha pubblicato con QdF due album per Irma Record e un Dvd Live. Dal 2010 condivide il progetto BambiniLatiniQdF, coautore del brano lancio “Mi sento di Sale”. E’ al lavoro al suo primo album da solista in cui cerca di rispolverare i suoni vintage delle sue chitarre.

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LA PUGLIAOLTRE IL MAREDI FRANCESCA MUSCELLA

In soli cinque anni la Puglia ha cambiato “destinazione d’uso”, da un’economia tradizionale basata sull’agricoltu-ra, la pesca, l’artigianato e le poche industrie, si è passa-ti ad “un’economia d’immagine”, favorita, sicuramente dai paesaggi suggestivi che ammaliano anche i viaggiatori più esperti. Non a caso il “NewYork Times” ha inserito la regione Puglia, patria di idee e di ideatori, tra i “30 places to go” del 2010, cioè i trenta luoghi da visitare almeno una volta nel-la vita. Sicuramente, un ruolo importante in tal senso è da attribuire alle attività dell’Apulia Film Commission, punto di riferimento per le produzioni audiovisive e il territorio, fautri-ce, dunque, di una propaganda culturale e turistica e di un ritorno d’immagine. In tre anni di vita è riuscita a mettere in cantiere 100 progetti, conquistando 3 David di Donatello nel 2010. Tra gli ultimi lavori: “Galantuomini”; “Fine pena mai”; “Mine vaganti”; non mancano collaborazioni oltre oceano ed extra-europee, come quelle bollywoodiane. Questo di-namismo comprende anche degli incentivi per le produzioni cinematografiche che intendono coinvolgere a pieno titolo la Puglia, non solo per il set, le locations e la fotografia ma anche assumere troupe locali.Attività che hanno offerto un crescendo di importanti risultati sui “benefici” culturali e sugli effetti del turismo, infatti, alcune indagini affermano che negli ultimi anni le località pugliesi viste in pellicola sono state oggetto degli itinerari turistici, perché vedendole in tv o al cinema, lo spettatore ha impara-to a conoscerle e ad amarle, dando vita ad un nuovo modo di scoprire e fare turismo: il cineturismo.L’attività cinematografica in Puglia vede “snocciolarsi” di-versi progetti: “Essensazialmente tu” di Stefano Chiantini, fotografia del set sono le Isole Tremiti, film interpretato da Rocco Papaleo e Asia Argento; “Il Commissario Zagaria” di Antonello Grimaldi, film TV per canale 5, protagonista è Lino Banfi, il set spazia tra Lecce, Martano, Novaglie e Ostuni; “Il Giuramento di Ippocrate”, commedia di Luigi Perino con Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi e Vittoria Puccini, pa-trocinato dalla Fantango e realizzato tra Supersano e Bari.Il carosello di nomi e di opere non finisce qui, il territorio

ospita le pellicole: ”Il viaggio di cartone” Ermanno Olmi; “Area Paradiso” di Diego Abatantuono; “Senza arte né parte” di Goivanni Albanese con Salemme, Donatella Finocchiaro; “Mia Madre” mini serie per la tv diretta da Ricky Tognazzi. Questo modo di fare arte e cultura, di certo, sta aumentan-do, il bacino da cui attingere per le diverse mostre cinemato-grafiche nazionali ed internazionali, portando sulle luci della ribalta la Regione Puglia; un esempio significativo è stata la mostra di Venezia, appena terminata, dove si sono sfidate a suon di ciak quattro opere patrocinate da Apulia Film Com-mission; come se non bastasse a rendere più importante il “made in Puglia” in tale manifestazione, sono stati i nomi di Michele Placido, nel ruolo di regista col film su “Vallanza-sca”: “Gli angeli del male”; Emidio Greco, John Turturro con la pellicola “Passione”; Lino Banfi. Questo fermento è favorito da una politica regionale innovati-va, tramite l’utilizzo intelligente dei fondi europei che permet-tono lo sviluppo di progetti appropriati, mirati e lungimiranti; infatti si sono investiti 448 milioni di euro in favore di molti interventi per valorizzare i beni artistici e culturali e 54 milioni sono stati destinati per incrementare lo spettacolo dal vivo. Un vero e proprio cambio di rotta del concetto di cultura, non più considerata il tallone d’Achille, il figliol prodigo ed un peso per i conti statali, ma un investimento, una propaganda e quindi un importante ritorno d’immagine. Un approccio all’arte da considerare come modello, che se fruttato correttamente e coraggiosamente si potrà trasfor-mare nel veicolo trainante per il futuro della Puglia.

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SALENTUOSIIN PILLSDI LUCIANA MANCO

Sono nata nel 1981 e vivo a Neviano. Scri-

vo da sempre. Un’ esigenza, uno spasmo. Ho

pubblicato in varie raccolte, anche in seguito

alla vittoria di alcuni concorsi di poesia, come

Coriandoli (2006), Radiografie (Lupo Editore

2008), Il sogno: tra realtà e immaginazione

del premio Giuseppe Longhi (2008), Il Fe-

dericiano, casa editrice Aletti (2009), Demo-

kratika, della Limina Mentis Editore (2010),

Luoghi di parole, casa editrice Aletti (2010)

etc. Ho collaborato e collaboro alla scrittura di

testi musicali, con artisti emergenti e non del

panorama italiano: Paolo Benvegnù, Salvato-

re Cafiero, Inseta, Il Sogno e Il Veleno, Nuove

Forme di Poesia etc.

Attualmente collaboro con la rivista musicale

Losthighways, con Salentuosi e con Frigidai-

re. Ho pubblicato proprio per Frigidaire e a

sostegno di Frigolandia il Portfolio Manco,

con all’interno dieci mie poesie associate a

dieci tavole di dieci artisti diversi.

FINO ALLA LUNA - SUPER REVERBDopo il grande successo di Solo Rock’n Roll, i Super Reverb ritornano con Fino alla Luna. Un esplosione di suoni blues, country, rockabilly, R&B. Pubblicato da Kustom Rekords, in distribuzione nazionale. Fino Alla Luna contiene sette brani e viene venduto al prezzo speciale di euro 7,00 proseguendo con la filosofia del rock’n’roll, di vendere la musica su supporto fisico al prezzo dei negozi digitali. La loro solita energia, amplificata da un lavoro di altissima qualità. L’ineguagliabile carisma del leader del gruppo, Jessy Maturo, coadiuvato dalla bravura e dal calo-re degli altri componenti, Salvatore Cafiero, Tonio Longo, Filippo Longo e Danilo Cacciatore, ci regalerà certamente nuovi live indimenticabili, tutti all’insegna del rock e del divertimento.

WWW.MYSPACE.COM/SUPEREVERBMUSIC

LA MELA E NEWTONLa Mela e Newton è un progetto di musica d’autore che ruota intorno alla figura della brindisina Claudia Stella, autrice dei testi e della musica che ascoltiamo in Immagini di repertorio, album di tredici brani che cattura con la sua forza vitale, la sua eleganza. Un album che consiglio a tutti di ascoltare. Per ritrovare quella qualità, quel colore nella musica che crea immagini, che sa raccontare qualcosa. Nostalgia e condivisione, ed il calore della bellissima voce di Claudia Stella. Alle chitarre Riccardo Di Pietro, al basso Alessandro Gnudi, entrambi di Bologna. Tra Bologna e Brindisi, quindi, perché la produzione artistica è di Amerigo Verardi, grande musicista e artista brindisino. Immagini di repertorio è un piccolo mondo tra le mani. Nel quale perdersi e sentirsi a casa.

WWW.MYSPACE.COM/MELANEWTON

MARTHIA CARROZZOLa prima cosa che ti colpisce in lei è l’eleganza, il senso di serenità che trasmette, la voce fragile eppure resistente di chi dà peso e valore ad ogni parola. Poetessa e attrice, vanta collaborazioni importantissime. Nel 2004 partecipa al Laboratorio sul Potere della Parola con Giovanni Lindo Ferretti, mentre nel 2007 pubblica la sua prima raccolta poetica, “Utero di Luna” (Besa Editrice), con prefazione di Alda Merini, che di lei scrive: “Questa poetessa scrive bene,ma soprattutto piange. (…)Le premesse qui sono eccellenti e ci aspettiamo che fiorisca la grande poesia.” E’ stata Direttice Artistica di “Scripta, dei modi dello scrivere e del dire poesia”. Nel 2008 alcuni suoi testi sono stati scelti da Gabriella Rusticali , storica attrice del Teatro Valdoca, a coadiuvare originali drammaturgie. Scelta a rappresentare la Puglia per la poesia alla Biennale dei giovani artisti d’Europa e del Mediterraneo, Bjcem Skopje 2009. Del 2009 è anche la sua seconda raccolta poetica “Pelle alla Pelle, dimore di mare e solo sensi”(LietoColle, 2009). Il suo ultimo lavoro di teatro-poesia è “Calicanthùse” , per le voci di Marthia Carrozzo, Margherita Macrì e Nabil Salameh dei Radiodervish; musiche di Rocco Nigro. Le sue sono poesie da leggere, ascoltare, condividere, vivere. Nel teatro lei è nel suo habitat naturale, esprime, racconta, con il corpo e con la bocca, la sua vita, la nostra. Un’artista che non sa di esserlo, e questo la rende pura.

ROSSANO ASTREMOSe si parla di Salento e di talento, non si può non parlare di Rossano Astremo. Importante scrittore di Grottaglie che ora vive e lavora a Roma. Ha pubblicato numerosi libri, spaziando tra poesia e saggi, con abilità e professionalità ammi-rabili. Tra le ultime pubblicazioni possiamo ricordare “101 Storie sulla Puglia che non ti hanno mai raccontato” Storie sulla Puglia che non ti hanno mai raccontato, pubblicato da Newton Compton, nel quale racconta la nostra terra in maniera nuova, diversa, profonda.Ha anche curato la raccolta Libro sui libri – 9 racconti sull’esperienza della lettura, edizione Lupo Editore, nel quale nove autori raccon-tano il loro rapporto con la lettura, i loro scrittori preferiti, in una sorta di percorso storico e culturale senza fine.In uscita il libro scritto insieme alla compagna Maria Carrano, dal titolo Essere giovani genitori in Italia, con pubblicazione Castelvecchi Editore, che parla, appunto, della loro esperienza genitoriale, un libro che trovo molto interessante, che può rassicurare e far pensare chi si trova nella stessa pia-cevole situazione. In linea più generale, potrei dire che Astremo rappresenta una giovanissima pietra miliare della cultura Pugliese, un forte orgoglio per chi crede nella cultura come unica possibilità di crescita reale.

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MALIKA AYANE 2 DICEMBRE 2010 TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI

GIARDINI DI PORTA VENEZIA “IL VILLAGGIO DELLE MERAVIGLIE” DAL 4 DICEMBRE 2010 AL 9 GENNAIO 2011

LADY GAGA 4/5 DICEMBRE 2010 MEDIOLANUM FORUM ASSAGO

FABRI FIBRA6 DICEMBRE 2010 ALCATRAZ

BAUSTELLE17 DICEMBRE 2010 TREZZO SULL’ADDA (MI) LIVE CLUB

MODÀ18 DICEMBRE 2010 PALASHARP

ALESSANDRA AMOROSO22 DICEMBRE 2010 MEDIOLANUM FORUM ASSAGO

ELISS “THAT’S CHRISTMAS” FINO AL 31 DICEMBRE 2010

TEO TEOCOLI E MARIO LAVEZZI31 DICEMBRE 2010 TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI

THE HORIZON15 GENNAIO 2010 MAGAZZINI GENERALI

MURDERDOLLS23 GENNAIO 2011MAGAZZINI GENERALI

ACCEPT27 GENNAIO 2010MAGAZZINI GENERALI

GIORGIO PANARIELLO27/28/29/30 GENNAIO 2011 TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI

SALVADOR DALÌ IN MOSTRAFINO AL 30 GENNAIO 2011 PALAZZO REALE

EVENTISALENTUOSIA CURA DELLA REDAZIONE

TRA DICEMBRE E GENNAIO COMPIONO GLI ANNILUISA CORNA 2 dicembre 1965

IRENE GRANDI 6 dicembre 1969

GIANNI MORANDI 11 dicembre 1944

IVANA SPAGNA 16 dicembre 1956

BRAD PITT 18 dicembre 1963

MANUELA ARCURI 8 gennaio 1974

LEO GULLOTTA 9 gennaio 1946

ROD STEWART 10 gennaio 1946

OHIL COLLINS 30 gennaio 1951

IVA ZANICCHI 18 gennaio 1941

EVENTIMILANO

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MALIKA AYANE 2 DICEMBRE 2010 TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI

GIARDINI DI PORTA VENEZIA “IL VILLAGGIO DELLE MERAVIGLIE” DAL 4 DICEMBRE 2010 AL 9 GENNAIO 2011

LADY GAGA 4/5 DICEMBRE 2010 MEDIOLANUM FORUM ASSAGO

FABRI FIBRA6 DICEMBRE 2010 ALCATRAZ

BAUSTELLE17 DICEMBRE 2010 TREZZO SULL’ADDA (MI) LIVE CLUB

MODÀ18 DICEMBRE 2010 PALASHARP

ALESSANDRA AMOROSO22 DICEMBRE 2010 MEDIOLANUM FORUM ASSAGO

ELISS “THAT’S CHRISTMAS” FINO AL 31 DICEMBRE 2010

TEO TEOCOLI E MARIO LAVEZZI31 DICEMBRE 2010 TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI

THE HORIZON15 GENNAIO 2010 MAGAZZINI GENERALI

MURDERDOLLS23 GENNAIO 2011MAGAZZINI GENERALI

ACCEPT27 GENNAIO 2010MAGAZZINI GENERALI

GIORGIO PANARIELLO27/28/29/30 GENNAIO 2011 TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI

SALVADOR DALÌ IN MOSTRAFINO AL 30 GENNAIO 2011 PALAZZO REALE

IL PRESEPE DELL’ANFITEATRO ROMANO A LECCEDAL 1 DICEMBRE 2010 AL 6 GENNAIO 2011 LECCE

MADAMA BUTTERFLY5 DICEMBRE 2010 NUOVO TEATRO VERDI - BRINDISI

RENEE LA BULGARA5 DICEMBRE 2010 AT BUBLE GUM - PLANET LEQUILE (LE)

EMILIO SOLFRIZZI E ANTONIO STORNAIOLO “TUTTI PAZZI PER L’ITALIANO”09 DICEMBRE 2010 TEATRO POLITEAMA GRECO LECCE

SIMONE CRISTICCHI09 DICEMBRE 2010 - TEATRO FASANO, TAVIANO (LE)

MODÀ11 DICEMBRE 2010 SAN VITO (TA)

LO SCHIACCIANOCI DI CAJKOVSKIJ15 DICEMBRE 2010 NUOVO TEATRO VERDI - BRINDISI

MAX GAZZÈ16 DICEMBRE 2010 TEATRO FASANO TAVIANO (LE)

NOA23 DICEMBRE 2010 LECCE

PFM28 DICEMBRE 2010 TEATRO POLITEAMA GRECO LECCE

L’ALBA DEI POPOLI31 DICEMBRE 2010 OTRANTO (LE)

I GIORNI DEL FUOCO16 - 17 - 18 GENNAIO 2011 NOVOLI (LE)

GIORGIO PANARIELLO12 MARZO 2011 POLITEAMA GRECO LECCE

POOH21 MARZO 2011 TEATRO ITALIA GALLIPOLI (LE)

MASSIMO RANIERI25 MARZO 2011 TEATRO ITALIA GALLIPOLI (LE)

THE BEST SALENTO’S FACTORIES and proffessionalsSTORIA & STORIE DEI PROTAGONISTI SALENTINI famosi in italia e nel mondoRACCONTATE CON FOTO STORICHE RACCOLTE IN UN PRESTIGIOSO MAXI LIBRO.editorial PUBLISHING

WWW.THEBESTSALENTOS.ITinfoline [email protected]

prossimamente in libreria

EDIZIONE 2011CON TRADUZIONE

IN INGLESE

EVENTISALENTO

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COLTIVATORIDI EMOZIONIDI ALICE PROCE

Contrada San NicolaStrada Provinciale Novoli-Veglie

73051 Novili. LE349 0694429

[email protected]

Il Salento è una terra di arcani miti, di forti sapori e dai mille colori, una terra in cui il sacro ed il profano si incontrano dando vita ad un’innumerevole serie di manifestazioni ed eventi. La cucina salentina, povera e semplice, impregnata di sapori forti, genuini e caserecci, è una perfetta commistione tra tradizione gastronomica contadina e marinara. Oltre che per la sua tradizione culturale e le bellezze paesaggistiche a cavallo fra il Mar Adria-tico e il Mar Ionio, l’area del Salento è apprezzata nel mondo anche per la produzione vinicola variegata e di altissima qualità, che dà vita a vini di grande spessore come il Negramaro e il Primitivo.

Il B&B Villa San Nicola e il progetto “Coltivatori di Emozioni” nascono per offrire agli appassionati del vino, ma anche a semplici privati, un’espe-rienza indimenticabile: un soggiorno a pochi passi dai pi˘ bei mari italiani e la possibilità di “affittare” una porzione del vigneto che circonda la villa, estendendosi per oltre due ettari, per produrre alcune bottiglie con una propria etichetta personalizzata, seguendo tutte le fasi della produzione, dalla coltura alla vendemmia fino allíaffinamento in bottiglia.

Paolo Galloso, ideatore e fondatore del progetto, ci spiega come “Coltiva-tori di Emozioni” sia un nuovo modo di raccontare la storia del vino e dei prodotti della terra attraverso la partecipazione emotiva e diretta del con-sumatore. “Coltivatori di Emozioni” è il modo più immediato di rappresen-tare un’idea a cui sono da sempre legato: unire la tradizione del Salento, i suoi colori e il suo fascino ad un percorso emozionale, che sappia legare il consumatore ai profumi, ai suoni e anche agli splendidi silenzi di questa porzione di terra, ricca di fascino e di cultura.

Numerose sono le formule di accoglienza offerte nell’ambito del progetto da Villa San Nicola. Localizzata al centro del Salento, fra la costa adriati-ca e quella ionica e a pochi chilometri di distanza da Lecce, capitale del Barocco Italiano, Villa San Nicola è un luogo ottimale per chi vuole co-niugare le esigenze della vita moderna con la tranquillità di un soggiorno che privilegia il calore e la tradizione dell’ospitalità salentina. Oltre al relax offerti dal solarium e dalla piscina della tenuta, la struttura offre a tutti i suoi ospiti corsi di equitazione, kite surf e un servizio navetta per raggiungere le splendide mete salentine Otranto, Santa Maria di Leuca e Gallipoli. Per chi il vino lo vuole solamente gustare Villa San Nicola offre, nell’ambito di un weekend di due notti, la fornitura di 25 bottiglie di Negramaro con etichetta personalizzata del cliente. Per chi, al contrario, desideri prendersi cura della propria bottiglia fin dalla coltura dell’uva, il soggiorno è offerto gratuitamente contestualmente all’acquisto di un minimo di 25 bottiglie. Il periodo della vendemmia, in Salento, inizia i primi di settembre e si prolun-ga fino alla fine del mese, ma Villa San Nicola è un’ottima location anche per lunghi weekend estivi culturali, enogastronomici o semplicemente di relax sul mare.

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