Ultramici Magazine Numero 4

22

description

Ultràmici magazine è un settimanale sportivo, scritto dai tifosi del Napoli , che cerca di trasmettere l'incontenibile passione degli stessi verso la propria squadra. Uniti si vince

Transcript of Ultramici Magazine Numero 4

Page 1: Ultramici Magazine Numero 4
Page 2: Ultramici Magazine Numero 4

... E RICORDATE FEDELI CHE QUI A NAPOLI CI SONO COSEBEN PIÙ IMPORTANTI DI CAVANI E LO SCUDETTO A CUI PENSARE ...

LA CHAMPIONSLEAGUE !

La vignetta di Rey

Page 3: Ultramici Magazine Numero 4

Che mese favoloso! Diciamoci la verità., quanti di noi avrebbero scommesso un centesimo, dopo le sconfitte di campionato e Coppa con il Bologna, su una simile ultra-favorevole combinazione di eventi? Il Napoli ne vince tre su quattro - sgominando Roma, Palermo e Parma e passando indenne l’insidiosa trasferta di Firenze – e nel frattempo le principali avversarie incespicano e cadono, a partire dagli un tempo apparentemente imbattibili bianconeri. Due week-end invernali di gloria azzurra, quello dell’Epifania e quello appena trascorso, con la felice parentesi a metà mese della restituzione dei due punti di penalizzazione, hanno riscritto la classifica in un modo decisamente più appetibile. San Gennaro si è auto-rinominato San Gennaio e ha operato un bel miracolo di inizio anno. Speriamo che continui a prodigarsi così nei tempi a venire. Desideriamo un Napoli ancora vincente, pregustando un miracolo ancora più grande per la già storica data del 1° marzo (non c’è bisogno che vi diciamo a quale proposito, se non lo sapeste non stareste leggendo questa rivista). E soprattutto, confidando che le energie positive di questo periodo, insieme al più caloroso sostegno non solo di chi ama il Napoli ma di tutti gli sportivi, avvolgano come una calda coperta l’amico Carmelo Imbriani. Carmelo, che ha speso per i colori azzurri tante energie, sta combattendo ora, per stare bene, una battaglia ben più importante di quelle sul campo, che pure tutti noi ricordiamo. Forza Carmelo, siamo con te!

WEB DESIGNER: Michele Torre

REDATTORI:Marcello Barbuto

Ettore BuonincontriRosario D’OrsoAlberto FeolaGianluca Ficca

Armando GrimaldiMario ImprotaDanilo Marino

Domenico “Sennolino” MarottaRodrigo Mazzeo

Gianfranco MinervinoDiana MiragliaTina Miraglia

Silverio MiscinoMassimo MondòGiovanni OnoratoMarcella Polimei

Roberto ReyDonatella SaponeFrancesco SellittoDomenico SerraSerena Starita

ORGANIZZAZIONE EDITORIALE:Gianluca Ficca

CONSULENZA INFORMATICA:Stefano “Snipershady” Perrini

PROGETTO GRAFICOGraphiweb

la redazione

Page 4: Ultramici Magazine Numero 4

4

di Diana Miraglia

Egregio Signor Nicchidurante la trasmissione sportiva Number Two , l’ autorevole giornalista Toni Iavarone ha dichiarato, a proposito delle esternazioni di Conte e Marotta, che il loro scopo è evidente: “far pressione sulla classe arbitrale”. Un’opinione degna di grande attenzione perchè in ogni sportivo si coglie la percezione di una politica occulta che opera per pilotare i risultati. Non è così ovviamente; tuttavia, se il signor Guida di Torre Annunziata avesse assegnato il rigore alla ‘signora” del calcio italiano, Lei non avrebbe dormito sonni più tranquilli? Lei, signor Nicchi, non aveva dichiarato a Stadio Sprint che “i professionisti non devono fare sceneggiate”? Lei ha dichiarato di non provare fastidio per le polemiche relative alla sua rielezione a presidente

dell’Aia, benchè fosse stata aperto un fascicolo dalla Procura della Federcalcio per indagare sui metodi poco democratici nei procedimenti elettorali denunciati dal suo rivale Boggi. Lei, signor Nicchi, è temprato: ha le spalle molto larghe, avendo raggiunto la vetta partendo con un handicap niente male: nel ‘97, infatti, mise termine alla sua carriera dopo due errori clamorosi ancora impietosamente documentati su tanti siti Internet. Espulse un incolpevole Andersson (Vicenza-Bologna), che aveva chiesto all’allenatore di essere sostituito e, dopo tre mesi di riposo, in Perugia-Napoli, convalidò un gol di mano (non di Dio) di Rapaic. Sarebbe noioso elencare gli errori arbitrali che in qualche modo spostano la classifica. L’errore ci sta, è vero. Ma resta nelle orecchie

e nella mente, a “mettere pressione agli arbitri”. Nessuno ci vuol credere, tuttavia l’Osservatorio degli errori arbitrali, marchio Virtualclass in collaborazione con Adiconsum, ha rilevato (attraverso la moviola e la comparazione dei dati dei tre maggiori quotidiani sportivi) che gli errori arbitrali hanno falsato i risultati del 43% delle partite analizzando rigore/non rigore; fuorigioco; fallo in azione di gol; gol fantasma,. Così, secondo l’ultimo rilevamento del marzo 2012, al Napoli sono stati negati 6 punti. E in nessun rilevamento, anche precedente, risulta che alla Juve siano stati negati punti conquistati sul campo. Possiamo dunque aspettarci che San Gennaro fermi la lava delle ingiustizie illuminando il suo operato?

AL SIG. MARCELLO NICCHI

Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri

LETTERA APERTA

Page 5: Ultramici Magazine Numero 4

5

Questa settimana vi propongo una giocata che faccio spesso, un sistema con 8 avvenimenti, quattro dei quali cosiddetti fissi ( dobbiamo indovinarli tutti), e quattro a correzione di errore (di cui uno può essere fallito). Si ottiene un sistema che svilupperà una scommessa da 8 avvenimenti e 4 scommesse da sette avvenimenti. Le basi prescelte sono le seguenti:Schalke 04 – Gr. Furth segno 1 Quota: 1.32: Lo Schalke - che aveva avuto una flessione spaventosa da metà novembre fino a fine dicembre anche a causa dagli impegni di Champions League - dopo la sosta ha ripreso a camminare, e visto l’impegno casalingo ampiamente agevole contro l’ultimo della classe, deve approfittarne per recuperare punti per rientrare in zona Europa.Chievo –Juventus segno 2 Quota: 1.60: Troppo il divario tra le squadre, e soprattutto troppa la voglia di rivalsa dei bianconeri di rivalsa che inoltre, in questa stagione, su 10 incontri disputati in trasferta hanno vinto ben 7 volte con due pari e una sola sconfitta (gf/gs 21/7).Montpellier –Reims segno 1 Quota: 1.50. Il Montpellier, vincitore l’hanno scorso del titolo nazionale, a inizio

stagione ha avuto il contraccolpo dell’esperienza Europea, inanellando una serie di risultati pessimi. Da inizio dicembre, in concomitanza con la fine della Champions, ha ripreso il ritmo e sta scalando posizioni su posizioni. Inoltre, guardando i ruolini interni ed esterni delle due squadre sembra che possiamo ampiamente fidarci dei Rossi.Marsiglia – Nancy segno 1 Quota: 1.40: I Marsigliesi, ora terzi in classifica a meno 3 dalla coppia Lione - Psg, possono sfruttare l’impegno casalingo contro il fanalino di coda della Ligue 1, visti anche gli andamenti delle ultime settimane delle due squadre e l’andamento catastrofico in trasferta del Nancy (0/4/6).Per quanto riguarda gli avvenimenti a correzione di errore, la filosofia è di solito la stessa, difatti vedrete che ho scelto ben 3 segni 2 cioè di squadre che sulla carta in base agli organici e alle posizioni in classifica dovrebbero vincere in trasferta contro squadre più deboli (Cercle Brugge - Waregem, Bury -Doncaster, Siena – Inter). Inoltre ho scelto il segno X nel campionato di serie B Portoghese (St. Clara – Aves), in un incontro tra due compagini di pari livello e spesso propense al pareggio. Buona giocata a tutti.

di Danilo Marino

L’ANGOLO DELLE SCOMMESSE

SISTEMA 4 EVENTI FISSI E 4 EVENTI A CORREZIONE DI ERRORE (MAX 1 ERRORE)

AVVENIMENTO DATA ORA QUOTA GIOCATA

FISSE

SCHALKE 04- GR. FURTH 02/02/2013 15,30 1,32 1

CHIEVO - JUVENTUS 03/02/2013 12,30 1,65 2

MONTPELLIER - REIMS 03/02/2013 17,00 1,50 1

MARSIGLIA - NANCY 03/02/2013 21,00 1,40 1

A CORREZIONE DI

ERRORE

CERCLE BRUGGE-

WAREGEM 02/02/2013 15,00 2,25 2

BURY - DONCASTER 02/02/2013 16,00 2,45 2

SIENA - INTER 03/02/2013 15,00 2,00 2

ST. CLARA- AVES 03/02/2013 16,00 3,10 X

Giocata 5 ,00 euro

Vincita minima presunta 58,37 euro

Vincita massima presunta 493,13 euro

SISTEMA 4 EVENTI FISSI E 4 EVENTI A CORREZIONE DI ERRORE (MAX 1 ERRORE)

AVVENIMENTO DATA ORA QUOTA GIOCATA

FISSE

SCHALKE 04- GR. FURTH 02/02/2013 15,30 1,32 1

CHIEVO - JUVENTUS 03/02/2013 12,30 1,65 2

MONTPELLIER - REIMS 03/02/2013 17,00 1,50 1

MARSIGLIA - NANCY 03/02/2013 21,00 1,40 1

A CORREZIONE DI

ERRORE

CERCLE BRUGGE-

WAREGEM 02/02/2013 15,00 2,25 2

BURY - DONCASTER 02/02/2013 16,00 2,45 2

SIENA - INTER 03/02/2013 15,00 2,00 2

ST. CLARA- AVES 03/02/2013 16,00 3,10 X

Giocata 5 ,00 euro

Vincita minima presunta 58,37 euro

Vincita massima presunta 493,13 euro

Page 6: Ultramici Magazine Numero 4

6

Il week-end perfetto e’ stato scritto! Si è verificato tutto quello che qualsiasi tifoso azzurro sperava ma non osava immaginare. La sconfitta della Lazio fa iniziare bene il pomeriggio, la Juve “accetta sportivamente” il pareggio con il Genoa, la Roma a stento pareggia, l’Inter soffre il Toro,

vince solo il Milan ed anche i viola le prendono a Catania! Ed il Napoli? Il Napoli si è trovato di fronte ad un’occasione d’oro e finalmente non ha fallito, anzi. Ha vinto un match difficile imponendo la legge del più forte. La vittoria ha molteplici significati che è il caso di elencare: il Parma in casa era

imbattuto con merito; il Napoli nei match delicati spesso non ha raggiunto l’obiettivo sperato; vincere soffrendo dopo aver subito un giusto pareggio e’ da grande squadra, così come lo è vincere con un Cavani spietato ma molto “falloso” sotto porta, con un Insigne finalmente decisivo nella sua sostituzione,

di Alberto Feola

riparliamone...aspettandosabato!

riparliamone

UN SABATO “vULCANICO”

Page 7: Ultramici Magazine Numero 4

7

o grazie all’apporto dei poco utilizzati Dzemaili e Donadel. Il Napoli e’ in alta classifica con merito e con voglia di restarci. Il Tardini era completamente azzurro e Napoli è in fermento...ma piedi per terra! Questo e’ il momento più delicato della stagione. Il Napoli e’ atteso da diverse battaglie ma mister Mazzarri ha tutto sotto controllo, la squadra lo segue e finalmente anche Bigon gli “regala” i giusti rinforzi. Gli arrivi di Calaio’, Armero e Rolando sono sintomo della crescita esponenziale della società. Tre colpi intelligenti e di prospettiva, tre giocatori utili alla causa con forti motivazioni di rivalsa; adesso il Napoli finalmente può affrontare la

seconda parte della stagione con la giusta concentrazione e con una rosa di tutto rispetto. Sabato sera arriva il Catania, in gran forma e con alle spalle vittorie pesanti, che consentono di avere una classifica florida che fa sognare l’ Europa ai “quasi” gemellati tifosi etnei. Il Catania, grazie alla sorpresa Maran, sta conducendo un campionato esaltante; nello stadio amico fallisce raramente, e nella penisola conquista spesso punti pesanti; la difesa alta e solida, la tecnica e la forza di Lodi e Almiron, la velocità di Barrientos e Gomez e il fiuto del gol di Bergessio sono tutte armi che rendono il Catania una squadra difficile da affrontare. Ora, però, il Napoli non deve

temere nessuno. L’unico problema che Mazzarri deve risolvere e’ la sistemazione della difesa dopo le squalifiche di Britos e Campagnaro, un problema che potrebbe vedere il debutto dal primo minuto della difesa a 4 o il debutto stagionale di Grava. Il Napoli e la città di Napoli sono pronti per uno stuzzicante sabato sera. I tifosi azzurri sanno che per la prima volta da moltissimi anni si potrebbe configurare una situazione di classifica entusiasmante, ma con esperienza e scaramanzia tutte partenopee non dicono nulla, non esternano nulla. E allora, tutti al San Paolo!

Folle arroganzaUn momento di follia e Eden Hazard ha preso a calci un raccattapalle che tratteneva la palla ritardando la ripresa del gioco.

Mancano 12 minuti alla fine della semifinale della Coppa di Lega e lo Swansea è in vantaggio di due gol sul Chelsea: Hazard ha fretta. Un calcio e via. E’ stato espulso. Eden Hazard, eletto per due anni miglior centrocampista emergente, accostato anche a Messi e Ronaldo, ritiene di aver raggiunto la vetta dalla quale poter dominare. Ma.... speriamo ci sia un ma.

Page 8: Ultramici Magazine Numero 4

8

di Mario Improta

numeri azzurriVittoria numero 7 del Napoli sul Parma tra campionato e coppa italia. Il bilancio in casa parmense parla ora di di 7 vittorie del Napoli (tutte in campionato), 3 pareggi (tutte in campionato) e 9 vittorie del Parma (8 in campionato e 1 in coppa italia). Sono 24 le reti realizzate dal Napoli e 30 quelle subite. Nel mese di gennaio le due squadre si sono affrontate solo 3 volte e lo score parla di 1 vittoria parmense, 1 pareggio e ora una vittoria azzurra. Dopo questa gara Hamsik tocca 245 presenze (202 in campionato dove raggiunge Castellini) il suo è il 67° gol con la maglia del Napoli (a-3 da Vinicio e

Canè), De Sanctis tocca quota 161 presenze (135 in campionato per 148 gol subiti). Sono 134 le presenze di Campagnaro (109 in campionato, raggiunge Ottavio Bianchi), 76 quelle di Inler (57), 128 quelle di Zuniga (98 in campionato). Il Matador gioca la sua 121a partita con la maglia azzurra (89 in campionato) realizzando la sua 93 a rete (67 a in campionato). Tra i marcatori totali è al sesto posto (a-2 da Careca), in quelli di campionato è al settimo posto a -2 da Vinicio e -4 da Altafini e -6 da Careca. Ancora lontani Maradona, Vojak e Sallustro.

Page 9: Ultramici Magazine Numero 4

9

Alla 4a giornata di ritorno in campionato, il Napoli, da quando è tornato in serie A, ha collezionato 1 vittoria (nella stagione 2011/12 contro il Chievo), nessun pareggio e 4 sconfitte (stagioni restanti) totalizzando 5 reti e subendone 10. Ha giocato 3 volte n trasferta e 2 in casa. Questa la tabella :

Incontro numero 17 tra Napoli e Catania tra Campionato e Coppa Italia. Il bilancio parla di 13 vittorie del Napoli (11 in campionato e 2 in coppa italia), 1 pareggio (in campionato) e 2 vittorie catanesi (tutte in campionato). Sono 31 le reti realizzate dal Napoli e 11 quelle subite. L’ultima vittoria del Napoli risale al campionato 2010/11 per 1-0 (Zuniga), il 20/2. L’unico pareggio è dello scorso campionato, il 25/3/2012 finì 2-2 (Dzemaili, Cavani, Spolli e Lanzafame), l’ultima sconfitta è del 15/5/2004 in serie B finì 2-3 (Perovic e Vieri, Terra e Berrettoni 2). Nel mese di febbraio le due squadre si sono affrontate solo 1 volta, esattamente due anni fa in occasione dell’ultima vittoria azzurra. La tabella evidenzia gli scontri con il Catania (evidenziati i precedenti in Coppa Italia)

Page 10: Ultramici Magazine Numero 4

10

di Donatella Sapone

battiti azzurri

“Battiti Azzurri”

… M sono innamorata della nostra Primavera. Mo’ dico io, no? Io già sono tifosa malata del Napoli in serie A… non mi bastava questa malattia? Eh, no… quest’anno abbiamo una banda di scugnizzi nella squadra giovanile che fa veramente sognare. E allora sono lì a seguire i risultati, le webcronache delle loro partite, a cercare di sbirciarne qualcuna in tv, col desiderio, finora mai esaudito, di andare a sostenerli dal vivo al campo di Aversa dove giocano il sabato. Ovviamente a leggere con interesse la rubrica di Rodrigo Mazzeo su questo magazine. Nella Primavera del Napoli giocano dei campioncini in erba che fanno ben sperare per il futuro. Roberto Insigne, il fratello di Lorenzo che già fa parte della prima squadra, Tutino, Fornito, Lasicky, Palma, Scielzo e Novothny sono una realtà che fa tremare il loro girone, nel quale sono primi, seguiti dalla Lazio. Sono ragazzi spensierati,

ricchi di talento e di buona volontà, che giocano un calcio divertente che li ha portati non solo a conseguire ottimi risultati a livello di squadra, ma anche ad affermarsi personalmente nelle varie rappresentative nazionali di categoria. Guardarli giocare è un piacere, e spesso mi chiedo come mai mister Mazzarri non ne convochi qualcuno per la panchina della prima squadra. Novothny, ad esempio, l’ariete ungherese dell’attacco degli azzurrini, rappresenterebbe una valida alternativa in avanti, da poter utilizzare in quei momenti della partita in cui c’è bisogno di cambiare qualcosa in campo per scardinare le difese avversarie. Roberto Insigne, che ha già esordito in prima squadra entrando in campo negli ultimi minuti di Napoli-Palermo, è una spina nel fianco delle difese avversarie: opera un gioco diverso da quello del fratello maggiore ma non

meno efficace. Lasicki, il centrale difensivo polacco, è una garanzia in difesa. Mister, vogliamo far assaggiare a questi ragazzi l’erba del San Paolo, magari assicurandoci anche dei freschi ricambi per la panchina, che proprio così lunga non è? Mi rendo conto che la piazza è esigente, il momento del Napoli è importante ed eventuali inserimenti, qualora si rivelassero fallimentari rappresenterebbero motivo di critica feroce da parte della tifoseria e dei media, e che in questo periodo sia meglio tenersi al riparo da certe eventualità… qui non si invoca una linea verde, ma qualche inserimento sporadico… prendiamo il coraggio a due mani e gettiamone qualcuno nella mischia. Magari ci ritroviamo un El Sharawi o un Florenzi in casa, e arricchiamo la rosa di elementi di qualità, che hanno bisogno solo di accumulare esperienza. La stoffa c’è, gli scugnizzi sanno giocare a pallone…

QUANT’è BELLA GIOvINEZZA…

“St’anno m’é capitata ‘n avventura...”

(da ‘A Livella, di Antonio de Curtis in arte Totò)

Page 11: Ultramici Magazine Numero 4

11

di Ettore Buonincontri

Il pelo nell’uovo

Non vi è dubbio che questa settimana – vedendo cosa è successo a Torino – ciascun tifoso del Napoli ha sperimentato un ulteriore motivo di orgoglio per non essere nato juventino e sfigato. Benché secondo me tanti sostenitori napoletani ancora vivano con la sindrome del perdente (proprio come un qualsiasi bianconero) e lamentino una gestione fallimentare delle campagne acquisti/cessioni e della gestione dei giovani da parte della guida tecnica, i risultati di quest’ultimo periodo stanno mettendo un po’ tutti d’accordo e hanno di fatto accantonato definitivamente polemiche sterili e capricci infantili. Almeno fino al prossimo risultato negativo.Dopo la vittoria di Parma (la sesta fuori casa) ho notato che, a differenza degli altri anni - quando le vittorie fuori casa erano in qualche modo casuali non nel loro conseguimento quanto piuttosto nell’avversario (che poteva essere la squadra in testa alla classifica in quel momento oppure quella che aveva fatto delle mura amiche un fortino inespugnabile) - le nostre vittorie quest’anno sono state

ottenute contro tutte le squadre che giacciono sul fondo della classifica. Questa sorta di regolarità fa sì che finalmente il Napoli possa di diritto essere considerata matura perché, ne siamo tutti consapevoli, in passato la squadra falliva spesso questo tipo di appuntamento.Determinazione e caparbietà, abbinate a un pizzico di cinismo, hanno portato alla vittoria di Parma; ma rimangono alcuni problemi di fondo secondo me gravi (soprattutto se vogliamo approfittare dell’apparente annebbiamento della Juventus ed arrivare – come obiettivo minimo – a -3 prima dello scontro diretto). Cavani che nonostante sia sempre decisivo sbaglia ancora troppo davanti al portiere (contro il Bologna la gestione della partita durante il vantaggio fu identica); la difesa che continua a scricchiolare e, oltre a prendere un gol evitabilissimo, ha rischiato sul finale di capitolare ancora; i cambi sempre un po’ tardivi; anche se Dzemaili ha giocato una gran partita, per Inler l’assenza di Behrami si è fatta sentire e appena è entrato Donadel le cose si sono messe a posto (a proposito

di Donadel, io sono dell’opinione che troppi tifosi lo sottovalutino e l’abbiano considerato un brocco troppo presto); la panchina per Insigne, che continuo a considerare una bestemmia visto che il ragazzo giocherebbe tranquillamente in qualsiasi club europeo quale titolare inamovibile.A proposito del mercato: un’altra bestemmia sarebbe quella di retrocedere Radosevic in Primavera. Il mercato è stato molto buono soprattutto in prospettiva. Abbiamo giocatori di esperienza internazionali e molto motivati mentre hanno fatto la valigia coloro che non trovavano più stimoli o troppo invisi alla piazza. Cerchiamo di mantenere la rotta perché di sicuro è quella giusta. Non ci lasciamo distrarre dalle voci (in uscita) del mercato estivo né dalle solite chiacchiere dei finti tifosi che non vogliono il bene del Napoli.Il sogno non è così assurdo ma figuracce come quella che hanno fatto a Torino potrebbero comunque essere dietro l’angolo!

il pelo nell’uovo

Page 12: Ultramici Magazine Numero 4

12

Piazza Nazionale. Orario di pranzo. Respiro di una città rumorosa. Difficile vederci traccia di malignità. Passanti anziani fumano idolatrando la sigaretta elettronica di un

collega; lui non se ne accorge. Meno male che è arrivato Rolando. “Chist’ è meglio ‘e Krol!”. Le voci sul talento venuto dal Porto hanno riportato il sorriso in tutti. Forse è stato più il calo juventino e i due punti restituiti. Distanza minima. Media punti pari ad ottanta. Siamo vicini alla media scudetto. La città sembra pronta.La parabola “mercato” continua

a condizionarmi. Stanotte ho sognato d’avere due figli maschi cagliaritani, Radja e Davide. Al risveglio mi sono ritrovato con due Kinder Brioss e la maglia gialla del Napoli. Ma soddisfatto. Il Napoli ha fatto ottime scelte. Forse la difesa resta numericamente insufficiente.Non oso contraddire Mazzarri. Sembra aver dominato le scelte. Tutte. E sognando Grava competitivo quanto Puyol, credo che Walter abbia vinto. Già vinto uno scudetto. Quello dell’unione, quello del dare un calcio in culo agli scontenti, ai ragazzini desiderosi di atteggiarsi con aria di superiorità e poi in campo a slogarsi le caviglie al solo rumore dell’amore del San Paolo; ai mancini crossatori spesso lenti e stanchi; ai difensori capaci in pochi minuti di minimizzare la quantità di punti.

Questa è una vittoria dello sport. Dove bulli e “mazzoniani”

non hanno trovato spazio. I due punti restituiti hanno fornito una forza che va oltre uno sport spesso meschino e fondato sul business. Conta anche fare il nostro, ora. Ogni singolo tifoso deve osannare Donadel, credere in Grava, comprare le maglie dei nuovi giocatori e sognare qualcosa di concretizzabile. Oggi comincia il campionato. Ripetetelo ad ogni risveglio. Comunque vada, siamo i più forti.

di Domenico Serra

effetto SERRA

effetto serra

Il gennaio surrealedi Napoli

Page 13: Ultramici Magazine Numero 4

13

In periodo di campagna elettorale, tutti quei politici che cercano di guadagnarsi il posto nel Paradiso dei benefit e dei privilegi - la proverbiale “fetta di torta” - hanno un sorprendente modello a cui ispirarsi in uno dei beniamini azzurri. Sto parlando del colombiano Juan Camilo Zuniga, l’amato Zuzù. Già la sua posizione in campo la dice lunga. Destro in origine, presidia con diligenza la fascia “conservatrice” nella selezione del suo paese, dove evidentemente ci tengono a una militanza impavida e rigorosa sui temi del patriottismo e dei valori morali della nazione. Ma quando Juan Camilo si veste dei colori partenopei, ecco ritrovarcelo a sinistra. Con pari disinvoltura, senza che senta minimamente contraddittorio il trasferirsi sulla sponda opposta. Ai tempi in cui ancora frequentava con assiduità la Tribuna d’Onore del San Paolo, pare che Clemente Mastella si fosse immediatamente innamorato di questa mobilità “territoriale”, arrivandola a definire “una dimostrazione vivente della giustezza ideologica del cambio di campo” .E poi, quando Zuniga si muove sul terreno di gioco, lo riconosceresti tra mille. Dinoccolato come un giovane Celentano, egli ha fatto della “snodabilità” una caratteristica esistenziale. Il cambio di direzione,

per lui, non ha segreti. Nell’atto di ricevere il pallone da un compagno, la programmazione motoria della corteccia cerebrale di Zuniga dirige l’esecuzione di almeno sedici rapidissime finte di corpo. Il giocatore stesso non sa alla fine di questa disorientante sequenza su quale lato cercherà di scattare: la scelta pare avvenire in modo del tutto casuale e indipendente dalla reazione del difensore. Che nel 90% dei casi appare soltanto molto confuso e in effetti lo lascerebbe passare. Ma a quel punto vediamo Zuzù che torna indietro e ricomincia la sua frenetica danza. Perché se la finta di corpo viene elevata ad arte, se “l’andar di qui, pur avendo detto che sarei andato di lì” acquista una dimensione estetica, ecco che il marcatore non è più un mero avversario da scartare, ma può diventare anche un complice, un partner per una nuova alleanza. Insomma, già pronto per una carriera politica e/o dirigenziale nel post-ritiro (speriamo tra molto tempo, Juan Camilo è molto giovane nonostante assuma spesso cartilagine di squalo per l’usura delle sue articolazioni), Zuniga appare oggi come l’unico giocatore cui perdonare la mancanza di una direzione precisa. L’unico uomo capace di dribblare sé stesso.

di Wild Mattolini

IL PAR(TEN)ANOICO*

par(ten)anoico

* Il titolo della rubrica è un’invenzione di Paolo Cunsolo.

LE FINTE DI CORPO

Page 14: Ultramici Magazine Numero 4

14

TEMPO DI PRIMAVERA

Siamo in finale! Dopo Crotone, Juve Stabia, Catania, Lazio e Pescara, il Napoli elimina anche la Roma. Agli azzurri bastano 25 minuti per far capire ai giallorossi di chi deve essere il posto in finale. Perché al secondo minuto gli azzurri sono gia in vantaggio, per poi raddoppiare con un contropiede micidiale. Dopo, solo l’ordine e la tranquillità di una squadra che sa perfettamente quanto è forte. E alla Roma non è stato concesso quasi nulla.

Ad ogni partita, si può notare la notevole crescita di molti elementi, e non solo quelli che hanno gia avuto qualche esperienza in prima squadra. Le convocazione nelle nazionali minori confermano ancor di più la qualià di questo organico. Ora alla Saurini Band manca un ultimo sforzo, nel doppio impegno di finale contro la Juventus, a marzo, per regalarsi un meritatissimo premio.

Il titolo della Coppa Italia, che il Napoli ha vinto una sola volta nella sua storia (nel 1997), sarebbe allo stesso tempo la “consacrazione” di questo Napoli dei giovani, e soltanto il primo passo in una stagione che vede la squadra con un ottima classifica in campionato e con un Viareggio ampiamente alla sue portata.

Ma è doveroso dire che questo successo, gia affermato, vada come vada la finale, è frutto di

di Rodrigo Mazzeo

un progetto che va avanti da anni. Forse non tutti ricorderanno che il Napoli, due anni fa ha vinto lo scudetto Berretti (che poi fu un bis, visto che nel 2005, ancora in serie C, gli azzurrini riuscirono a vincere lo stesso campionato). La nostra Primavera, pur giovanissima, gioca insieme praticamente da 3-4 anni.

Prima della doppia sfida con la Juventus, il Napoli dovrà mantenere alta la concentrazione alta in campionato. Ci sono da affrontare Pescara e Bari, e quindi Lazio e Catania. In mezzo, la “sosta” di campionato per l’impegno in Coppa Carnevale. Febbraio sarà un mese sfibrante e importantissimo per gli azzurrini.

IL MERCATO – Il Napoli ha dato in prestito allo Spezia il difensore Aniello Cretella, ricevendo dai bianconeri Andrea Di Mattia, anche lui un difensore. Sempre allo Spezia, è andato in prestito anche l’attaccante Vincenzo Barone. Infine, il nuovo arrivo della squadra A Josip Radosevic, giovane centrocampista croato proveniente dall Hajduk Split e di cui si dice un gran bene, potrebbe ambientarsi con qualche partita in Primavera e fornire dunque un prezioso contributo a Saurini.

tempo di primavera

Ora l’ultimo passo

Page 15: Ultramici Magazine Numero 4

15

... PARMA - NAPOLI

ultràfumetti

di Giovanni Onorato e Francesco Sellitto

Page 16: Ultramici Magazine Numero 4

16

quello che skynon trasmette

Ho bei ricordi di Parma. Le ultime due partite al Tardini hanno visto gli azzurri vittoriosi. L’ordinata e laboriosa città emiliana organizza dal primo mattino l’accoglienza per i tifosi napoletani. Parcheggio d’interscambio e bus che porta fino ai tornelli dello stadio, in mezzo tanto verde, parchi e biciclette. Un’ordinata città che ospita tanti miei concittadini. Le strade vicino allo stadio si trasformano in niente in un “Napoli store” a cielo aperto. Si trova di tutto, dall’immancabile Borghetti alla maglietta di Cavani con su cucito un triangolino verde-bianco-rosso. Risulta difficile pensare che meno di venti giorni fa personaggi di bassissima lega vennero a Parma per fare i “bulletti” in un bar dove anziani giocavano a carte. Si entra. Ho fatto tardi, è tutto pieno, ma amici di sempre mi fanno posto. Dagli altoparlanti la musica dell’Aida viene

coperta dal nostro più forte “devi vincere”. Sono qui per esserti vicino ma non sono fiducioso, so che la squadra dell’ex Donadoni in casa non fa sconti. Vedervi giocare a testa alta mi fa subito cambiare opinione. E poi come d’incanto un urlo che mi sfonda un timpano, una cresta veloce sul mare azzurro, un ragazzotto sfrenato si batte il pugno sul cuore; pochi se ne rendono conto perché sono tutti partecipi dell’apoteosi azzurra. Marek l’inesauribile, Marek lo slovacco più napoletano che c’è, Marek che “durante il riscaldamento testa bassa e concentrazione”, quel Marek porta in vantaggio il Napoli. Delirio assoluto, in ogni settore dello stadio c’è un pezzo d’azzurro che gioisce. Si sciupa tanto. Attenzione, bisogna chiudere questa partita al più presto. Eccola, la doccia fredda. Ancora Sansone, che caso. La voglia degli

di Domenico“Sennolino”

Marotta

UN CANTO PIU’ FORTE DI “AIDA”

Page 17: Ultramici Magazine Numero 4

17

azzurri è mista a rabbia. Ottanta metri di campo per venire ad abbracciarci e ad abbracciare e’ ancora lui, di nuovo lui. E’ di fronte a noi, ci guarda e si rende conto che ha nuovamente fatto godere i presenti. Ora si sogna davvero.

L’impresa di Parma e’ avvenuta. Il ritorno e’ alle 6 40; il nostro volo parte da Milano. Piove, e’ buio c’e’ nebbia. L’aereo prende quota, sale e sopra le nuvole il cielo e’ azzurro, azzurro da togliere il fiato!

Page 18: Ultramici Magazine Numero 4

18

La mia passione per la maglia azzurra nasce in giovinezza frequentando i distinti del “Tempio” con mio padre e i suoi amici. A quell’epoca scoprii che il capitano di quella squadra era un napoletano che chiamavano Totonno, ovvero Antonio Juliano.Da ragazzino andavo fiero del fatto che un napoletano come me fosse il capitano della squadra che iniziavo ad amare. Io come lui sentivo forte il legame con quei colori che rappresentavano la città dove ero nato.Dopo anni e crescendo in me la passione azzurra ho ripercorso la storia del “Capitano”. La storia di un napoletano nato due volte, perché in piena guerra le difficoltà di quei tempi costrinsero i genitori a denunciare la nascita il 1 gennaio 1943 anziché il giorno della sua nascita , il 26 dicembre dell’anno precedente.Juliano nacque da famiglia umile nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, ove visse la giovinezza da calciatore di strada infrangendo più volte a pallonate la cappella votiva della Madonna dell’Arco.Ben presto iniziò la trafila nelle giovanili del Napoli fino all’esordio in prima squadra contro l’Inter il 17 gennaio 1963; l’ allenatore all’epoca era Bruno Pesaola, detto il Petisso, del quale lui stesso dirà “ Gli devo tutto, è stato l’uomo più importante della mia carriera”.La sua carriera si svolse a Napoli dal 1962 al 1978, quando approdò al Bologna. A soli 23 anni divenne capitano e portò quella fascia da napoletano ininterrottamente per 13 anni anche quando a Napoli approdarono campioni del calibro di Sivori ed Altafini. Nella nazionale italiana fece poche apparizioni perché

erano gli anni di Rivera e Mazzola, che lo chiudevano nel ruolo, ma fece parte comunque del gruppo campione d’Europa 1968 e vicecampione del mondo a Messico 1970.In campo vero condottiero di un calcio senza teatralità, da napoletano fra campioni stranieri fu esempio di passione e impegno. Anche quando forse il pìù bel Napoli della storia andò a Torino a giocarsi lo scudetto contro la Juventus. Erano gli anni di mister Vinicio e del suo calcio totale all’olandese: lui, sempre protagonista, segnò un gol e solo l’ex compagno di squadra Dino Zoff gli negò il raddoppio. Forse quel pomeriggio inconsapevolmente sfiorando lo scudetto, il capitano pensò che una volta smessa la maglia azzurra numero 8, avrebbe indossato i panni da dirigente per centrare la conquista del tricolore. Fu così che da dirigente andò fino in Canada a Vancouver per quasi costringere Rudy Krol a vestire la maglia azzurra, e, qualche anno dopo, con caparbietà ed astuzia tutta napoletana, mise a segno il colpo più importante: portare re Diego a Napoli per vincere lo scudetto tanto desiderato.Caro il mio Totonno, “Oh mio capitano” come cita una lode di Ezio Vendrame (ex compagno di squadra), sei stato il mio capitano in campo ed hai continuato ad esserlo fuori dal campo perché hai sempre sentito il dovere di rappresentare questi colori nel modo migliore, da napoletano forse atipico, non facilone ma da campione di serietà e dedizione. Ancora oggi resti il mio Capitano. E lo sarai per sempre.

di Gino Del Gaudio

vOLTI D’INFANZIA

volti d’infanzia

IL MIO CAPITANOAntonio Juliano

Page 19: Ultramici Magazine Numero 4

19

Il capufficio juventino (di Torre Amnunziata) questa volta non mi ha accontentato. Niente giorno di ferie, niente cambio turno, Parma-Napoli sarò costretto a seguirla in streaming. La partita ha inizio e subito i collegh, pur di varie fedi calcistiche, si avvicendano alle mie spalle, uniti dallo scopo di non farci vincere. Provano con battutine a farmi perdere la calma ma sono un osso duro, fingo di non essere interessato più di tanto al match. Al goal di Cavani rimango più impassibile del solito, in divisa non posso scompormi e nessun estraneo deve venire a conoscenza del fatto, ma è impossibile nascondere il goal del vantaggio ed infatti il via vai alle mie spalle è sempre più insistente ed io sempre “poco interessato” alle sorti del match. Le immagini mi arrivano con circa 50 secondi di ritardo rispetto alla diretta e quindi evito di collegarmi al gruppo degli ultràmici su facebook, per evitare sgradite sorprese. Tuttavia siamo giunti al 20’ del secondo tempo ed io so perfettamente che adesso loro, gli ultràmici, staranno invocando il mio

ingresso in campo. Spengo l’ IPad ed il telefonino e con una scusa mi allontano dalla postazione, destinazione il bagno più isolato e sconosciuto dell’aeroporto, dove potrò portare il Napoli al riparo dell’attacco nemico. Mentre avanzo velocemente, un “e dajeeeee” proveniente da un duty free mi colpisce alle spalle. Barcollo ma non mollo, intuendo però la tragedia che si sta consumando. Mentre trascorro la mezz’ ora più lunga degli ultimi tempi, in compagnia di cattivi, orrendi, catastrofici presagi, udendo “strani rumori” prendo coscienza che il bagno nel quale mi sono rinchiuso, non è più sconosciuto. Alle 16:55 riporto il telefono in vita, un minuto per l’ accensione durato un’ora. Attraverso le impronte lasciate sul display dalle mani sudate riesco a leggere la notizia riportata da un sito web che il Napoli ha violato lo stadio inviolato. Avrei voglia di urlare ed inginocchiarmi ma le troppe telecamere di sicurezza me lo impediscono.. .intanto gli altoparlanti mi annunciano, sono urgentemente atteso presso il mio ufficio, allo Juventino di Torre

Annunziata non è andata giù. Il tempo di un the caldo per tirarmi su e rieccomi arruolato. Alla sera, come di consueto dopo una vittoria, pizza margherita e pizza alla nutella che l’ egiziano per prassi mi regala. Mentre sto per azzannare la focaccia al cioccolato eccola che arriva, Miagolina! Con il suo solito tono sicuro ed arrogante mi intima di non mangiarne più di 2 tranci, minacciandomi di far perdere il Napoli la partita seguente se disubbidirò. A tale richiesta mi ribello e gli rispondo : eh no cara amica mia, questa sera è ancora Parma Napoli. Io mi ingozzo e tu fai come ti pare. A volte la coscienza bisogna anche pigliarla a pizze se vuoi farti rispettare. p.s. Devo svelarvi una cosa: in realtà non avevo chiesto nessun giorno di ferie e nessun cambio turno. Quando lo faccio, nove volte su dieci non vinciamo. La vittoria di Parma mi conferma ancora una volta che la malasorte è una scienza esatta e la prevenzione e le fissazioni non sono mai troppe.

Dal bagno di casa Onorato (piccolo manuale a puntate su calcio e scaramanzia)

Parma-Napoli in ufficio, lontano dal mio ufficio... di Giovanni Onorato

manuale a puntate sul

calcio

Page 20: Ultramici Magazine Numero 4

20

Come e quando il Signor Sellitto è diventato ultràmico?

Più o meno un anno e mezzo fa. Mi iscrisse Antonella Raganati, mia amica di vecchia data che conosceva la mia passione per il Napoli. Postilla alla domanda n°1 a cui tengo in modo particolare: non conoscevo personalmente nessuno del gruppo fino a quando, per un episodio particolare che mi capitò una domenica pomeriggio, decisi di istituire il caffè ultràmico, creando così l’occasione per conoscerci personalmente tra noi ( e a noi piace molto il caffè “anticiucciuettole” della domenica calcistica! Ndr.).

Sappiamo che anche i tuoi tre figli sono molto tifosi del Napoli. è stata una scelta loro oppure…

Scelta libera loro, anche se

probabilmente l’input l’ho dato io con il mio “comportamento domenicale” e col mostrargli cassette e video di Diego & Co.

La tua nave fa naufragio. Sulla classica isola deserta ci siete solo tu e uno juventino. Quali scenari si aprono?

Escludendo l’omicidio, poichè sono per la non violenza, grazie alla mia tenacia, costanza e “capa tosta” ( sono un Capricorno) e avendo evidentemente tempo a iosa a disposizione, sono convinto di riuscire a convertirlo alla fede azzurra.

Momento amarcord. Qual è il tuo calciatore preferito di sempre?

Diego troppo scontato… il

di Serena Starita

SERENAmente

serenamente

Intervista a: Francesco Sellitto

Azzurrissimi Ultràmici siamo ancora qui! Dopo le due trasferte, 4 punti da festeggiare con uno dei più illustri appartenenti a questo gruppo: il signor Francesco Sellitto. Noto a tutti noi per il suo certosino lavoro di esattore del Gran Galà ( detto per questo anche SelliUMO) ma soprattutto per la sua simpatia e per la sua presenza costante… insomma una delle anime di questo gruppo che andiamo a conoscere subito.

Page 21: Ultramici Magazine Numero 4

21

guerriero Salvatore Bagni!

Il Napoli è reduce da due trasferte, possiamo ritenerci soddisfatti?

Quattro punti! Meglio di così non poteva andare soffrendo (e c’è più gusto così) e con un cuore grande.

La partita perfetta del Napoli è stata…

Napoli-Rubentus 3 a 0 Coppa Uefa 1988-89, senza dubbio. Ero in curva “B”. Indimenticabile.

Allegaci una foto rappresentativa del tuo essere tifoso.

Alla cena ultràmica!

serenamente

gadgettisticadidascalia suggerita alla sezione Merchandising della Juventus per i manifesti con i volti di Quagliarella e Buffon: “ai poster l’ardua scemenza”

(W.M.)

Francesco Sellitto gli ultràmici ti amano! Alla prossima cari amici, alla prossima.

Page 22: Ultramici Magazine Numero 4