ultramici Magazine Numero 1

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Ultràmici magazine è un settimanale sportivo, scritto dai tifosi del Napoli , che cerca di trasmettere l'incontenibile passione degli stessi verso la propria squadra. Uniti si vince

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Questo è il 2013, questo è il magazine dei tifosi. Del Napoli. Una squadra per cui si vive un’alternanza di emozioni straniante. Surreale.

“Ultràmici magazine” è un settimanale sportivo del web che vuole raccontare la dimensione del calcio giocato cercando di trasmettere l’incontenibile passione del tifoso quando si vince, ma anche di rispettare i momenti difficili e di accogliere e elaborare la sconfitta con una sofferenza riservata, mai urlata. Una voce fuori dall’abituale canea.

Ci teniamo a sottolineare che il nostro webzine è caratterizzato da una dinamica comunicativa nuova. Nasce davvero “dal basso”, da un’idea partorita e custodita nell’alveo di un gruppo di Facebook, quello degli Ultràmici, dove il creatore Alberto Feola ha saputo costruire e far crescere legami tra perfetti estranei, di generazioni diverse, di culture diverse, di stili

di vita forse incollegabili. Molti di loro oggi sono amici. Alcuni di loro oggi si siedono a un tavolo virtuale per delineare i contenuti di questo numero, senza un capo e senza un direttore.Lo studio minuzioso di ogni singolo istante di gioco, la creatività di alcune delle nostre penne, la competenza grafica e soprattutto la voglia di comunicare ai tifosi essendo noi stessi tifosi; sono le nostre modeste competenze per assemblare le voci in ogni singolo noi, in ogni singolo punto del mondo. Le voci di chi ama il calcio Napoli.Alla fine di questa breve introduzione, non vi resta che lasciarvi andare all’esplorazione delle pagine che seguono, cercandovi dentro lo spirito Ultràmico. Ma lasciateci soltanto dire che il nostro esordio vuole essere un regalo e un ringraziamento a Donatella Sapone, di cui, oggi ancora di più, siamo tutti tifosi.

Domenico Serra

WEB DESIGNER: Michele Torre

REDATTORI:Marcello Barbuto

Ettore BuonincontriAlberto FeolaGianluca Ficca

Armando GrimaldiDomenico “Sennolino” Marotta

Rodrigo MazzeoDiana MiragliaSilverio Miscino

Massimo Mondò

Giovanni OnoratoDonatella SaponeDomenico SerraSerena Starita

ORGANIZZAZIONE EDITORIALE:Gianluca Ficca

CONSULENZA INFORMATICA:Stefano “Snipershady” Perrini

pROGETTO GRAFICOGraphiweb

la redazione

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uccede che un giorno un tuo compagno di squadra ti chiede di parlarti in privato con un’aria un po’ circospetta… succede che ti preoccupi che gli stia accadendo qualcosa e che ti predisponi ad ascoltarlo… succede che quando ti dice quello che ha da dirti ci sia anche un altro compagno presente… e che con quest’ultimo ti guardi negli occhi scambiandoti un muto messaggio: “Ma ci stesse prendendo in giro?” quando senti ciò che ha da dirvi… Succede che gli chiedete se ci è o ci fa, e il compagno conferma quello che già pensate, che

è disonesto e traditore di un lavoro che vi assicura agi e notorietà.. e in nome di un presunto (esiguo) guadagno vi confessa pure che con quel sistema ha assicurato all’intera famiglia… Succede che lo mandi affanculo senza pensarci su due volte e intimandogli di non venirsene mai più con certe proposte al Napoli… e succede che questo episodio ti cambia dentro, ti lascia inquieto, ti apre mille interrogativi nella testa… ti cancella dal cuore una persona e ti crea tanti dubbi, e incertezze… Ti chiedi se devi far presente alla società

Sdi Donatella Sapone“Battiti

Azzurri”

battiti azzurri

“Il mio Capitano tace: le sue labbra sono pallide e serrate…O Capitano, mio Capitano, levati e ascolta le campane. Levati, per te la bandiera sventola, squilla per te la tromba.”

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battiti azzurri

il tentativo fallito di illecito… Ti allontani dal compagno fedifrago, che per tua ventura non gioca mai… un compagno che a fine stagione saluta la squadra e la città senza rimpianti… e ti ritrovi al termine di una stagione felice ad alzare una coppa , dopo 25 anni dall’ultima volta che è accaduto a Napoli… e poi succede

che ti crolla il mondo addosso, perché ti accusano di non aver denunciato il traditore, e ti squalificano, e ti tolgono la fascia di Capitano, ma soprattutto ti tolgono il tuo mestiere, la ragione di vita, l’ orgoglio, quella maglia azzurra cucita addosso come una seconda pelle, e tutto per non aver voluto cedere alle lusinghe di chi è avido di soldi facili, per non aver voluto vendere una partita, per non aver

denunciato quell’essere che comunque era incapace di portare avanti i suoi disegni truffaldini senza l’aiuto dei compagni che scendevano in campo. E tu, Capitano, ti senti vuoto, ti senti ingiustamente colpito, ti senti mortificato al punto da scoppiare in lacrime davanti al mister e ai compagni, che insieme alla società e ai tifosi si sono tutti stretti intorno a te. Forza Capitano, questa è l’ennesima ingiustizia che subiamo, rialziamo la testa insieme e guardiamo avanti… Che questo momento di difficoltà faccia rinascere dalle ceneri della penalizzazione e delle squalifiche un nuovo Napoli, araba fenice piena di grinta e di rabbia, da mettere in campo e da trasformare in vittorie, secche, sonanti, per zittire gli

avversari e chi considera tutto ciò una giusta punizione. Solo perché noi siamo il Napoli. E tu di questo Napoli sei e resterai sempre il Capitano.

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di Mario Improta

numeri azzurri

numeri azzurri

LE SFIDE NApOLI-ROMA

77 incontro tra Campionato e Coppa Italia disputato tra le mura azzurre. Il bilancio ora parla di 30 vittorie del Napoli (30 in campionato e 4 in Coppa Italia), 22 pareggi (21 in campionato e 1 in Coppa Italia) e 23 vittorie della Roma (17 in campionato e 6 in Coppa Italia). Sono 101 le reti azzurre (92 in campionato e 9 in Coppa

Italia) e 83 quelle giallorosse (67 in campionato e 16 in Coppa Italia) . Le 30 vittorie azzurre sono maturate con i risultati di: 1-0 (10 volte), 2-0 (6 volte), 2-1 e 3-2 (4 volte), 3-0 (3 volte), 4-0 (2 volte), 3-1, 4-1 e 4-2 (1 volta). Domenica sera il Napoli ha ottenuto il quarto successo realizzando 4 reti questi gli altri precedenti:

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numeri azzurri

Questi i cannonieri del Napoli contro la Roma al San Paolo

Aronica e Dossena lasciano Napoli per Palermo. I due giocatori hanno totalizzato rispettivamente 141 presenze (nessun gol) e 108 presenze (3 gol) collocandosi il primo al 74 posto nelle presenze totali all time ed il secondo al 114 posto.Con la vittoria sulla Roma si chiude il girone di

andata. E si tratta del miglior NAPOLI di sempre dal ritorno in SERIE A nella stagione 2007/08. Questa la tabella alla fine del girone di andata di ogni stagione dal 2007 in poi.

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opo una partita vinta segnando 4 gol, trovare dei difetti nella prestazione di una squadra potrebbe sembrare puro

esercizio stilistico. In effetti, pur col mio solito spirito critico, mi pare che l’unica nota stonata di una serata perfetta - scritta appositamente per esaltare le doti tattiche (l’unica?) di questo Napoli (con la Roma quale vittima sacrificale) - non sia nel pur giusto e giustificabile sfogo dell’allenatore nel dopo partita; non sia nella tenuta di una difesa scricchiolante che invece ha esaltato le doti di un portiere ritrovato; non sia neppure nei soliti problemi tattici delle scorse settimane, perché le ali hanno giocato finalmente come

eravamo abituati a vederle tempo fa, il “mostro” Cavani è stato ottimamente supportato sia da Pandev tornato quello di quest’estate, sia da Hamsik, sempre determinante seppure apparentemente in ombra, e la difesa inedita ha ben figurato. Nossignore. Tutte le mie critiche - questa volta - vanno all’esercito dei disfattisti (ahimè non pochi) che si sono lasciati distrarre e deconcentrare dai tentativi di destabilizzare ambiente e società, Tentativi più o meno patetici, proprio così, indipendentemente dal fatto

Ddi Ettore Buonincontri

Il pelo nell’uovo

il pelo nell’uovo

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che siano basati su notizie con un fondamento di verità o su leggende. Ad essi non interessa che il Napoli vinca o giochi in Lega Pro, purché abbiano i loro 15 minuti di gloria (e qualche centinaio di euro

a settimana per il loro “lavoro”). E provano in tutti i modo a scalfire l’umore dei tifosi più

deboli o meno abituati a soffrire e di coloro che ripetono

ossessivamente “voglio vincere”. Beninteso, non “vogliamo”, ma proprio “voglio”: esattamente come farebbe uno

juventino che non si identifica con nessuno e

sceglie di essere solo. Ebbene miei cari amici, tutti vogliamo

vincere, magari esaltandoci per un’altra grande impresa. E questa volta, nonostante i gufi delle altre squadre e i disfattisti porta-jella che abbiamo in casa nostra, il Napoli pur con soli 13 giocatori (sic), pur con

i suoi limiti tattici (sic) pur con i suoi uomini tutti in partenza

(sic) è stato più forte di tutto e tutti. Ha sgomberato e

ripulito e tolto dal campo ogni perplessità, dubbio,

angoscia... Persino il pelo dall’uovo.

il pelo nell’uovo

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na domenica “strana”, è successo di tutto, se la cava a stento la Lazio ed il lontano Milan; all’appello mancava solo il derby del Sud per concludere la “strana” giornata di serie A. Al San Paolo alle

20.00 si accendono le luci sul match, escono i giocatori per il riscaldamento, fischi per i giallorossi ed applausi per gli azzurri, davvero un bel clima. Si sente nell’aria che il match racchiude importanti significati ed allora, neanche il tempo di riscaldare i motori, e in soli cinque minuti ecco due tocchi di classe di Pandev e Cavani, l’assist da biliardo e il gol di fino. Lo stadio è già caldissimo. E’ un Pandev in forma che cambia gli equilibri dopo pochi minuti, a testa alta, grintoso e di classe; l’esperienza del calciatore che Mazzarri desiderava per il match, ecco la prima mossa vincente del mister. Il Napoli c’è

ed anche Morgan è in partita, i romanisti prendono sempre piu’ velocemente campo e centrocampo, tirano di prima da ogni angolo ed un grande Morgan para e respinge tutto. L’unico neo del primo tempo: non si riesce a concretizzare neanche un contropiede. Visti gli attacchi senza limiti di uomini della Roma, il Napoli subisce molto gli affondi giallorossi e non riesce a piazzare un colpo vincente; peccato, ma si conclude in vantaggio il primo tempo. La Roma comanda per possesso palla ed occasioni create ma il calcio non ammette regole, Mazzarri continua a vincere il suo duello con la

Udi Alberto Feola

riparliamone...

riparliamone

EPIFANIA AZZURRA

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follia tattica del boemo (che bello lo striscione in curva dedicato a lui!). Britos è una piacevole conferma, Zuniga è in serata (sente il fiato sul collo di Armero!!?), Behrami continua a correre ovunque e comunque. Si ricomincia, ed il San Paolo dopo pochi minuti riesplode. Stesso minuto o quasi del primo tempo, ma adesso c’è un clima differente, la Roma attacca ma il Napoli non la teme come nel primo tempo, vuole vincere ed

il San Paolo urla la sua felicità. La Roma barcolla dopo il terzo gol di Cavani (finalmente un gol su corner!) ma il credo zemaniano non prevede flessioni e l’ingresso di Osvaldo mette sinceramente un po’ paura. Ma il Napoli vuole vincere, non ammette più eccezioni, gli errori passati appartengono al 2012. Fuori Pjanic e finalmente il match diventa una festa. Anche Maggio mette il suo sigillo nella goleada azzurra,

una freccia ritrovata dopo il gol pesante di Siena. Triplice fischio, lo stadio canta e pallone a casa per il Matador; adesso tocca al Presidente vincere un match importante, la squadra vuole vincere, il Mister è vincente e motivato ma manca qualche tassello importante per ritornare a crederci (….e poi la Juve si è fermata!)

riparliamone

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alato di cassata siciliana; fresco di un surreale inverno mite; accogliente silenzio preserale posillipino in compagnia del mio Geopolis. In corsa. Auto ferma, sorpasso a sinistra. Incrocio Dossena. Entra nella sua auto. Vedrà il panorama più bello del pianeta ancora per poco. Non ho il coraggio di fermarmi. Dossena e Aronica scelgono la prima capitale del Regno delle due Sicilie; si fiuta per l’ennesima volta l’incapacità digestiva della scottante panchina partenopea. Oppure

è un ricambio generazionale?Non sappiamo cosa disegnerà il fato, nel libro che racconta il nostro futuro calcistico. Per ora restiamo divisi tra calciomercato, cronache rosa, vicissitudini di procure scomode, organi di stampa sportiva trasformati in indovini, firme future presentate col tempo presente, mistici intrecci di mercato illusori e spesso surreali, sentenze sportive annunciate prima dei tempi legali previsti.

Quest’ultima è proprio vera.

pdi Domenico Serra

due puntitolti ad un

sogno

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Purtroppo. Cannavaro e Grava. Due punti in meno, due in più ad un sogno. Quanto Gianello abbia condizionato questo campionato, sarebbe da attenta analisi.Così come la sua improvvisa mutazione somatica e trasformazione del rapporto con i compagni dell’epoca, in giro per locali alle porte di Caserta da brillo Don Giovanni.La vita privata non dovrebbe

interessarci. Però, se una sentenza viene fuori prima dell’emissione ufficiale, è lecito scommettere condizionatamente im funzione della stessa? E’ come se ci fosse l’opportunità di una scommessa in compagnia di un gobbo, un suggeritore nascosto in un teatro. Ed ecco che allora la vita privata diventa anche nostra; meritevole di giudizio ed esame; spia e sentenza. Il

tedioso criptico messaggio noi lo recepiamo diversamente. Vorremmo ogni goccia di verità, ogni reale evento accaduto per molti mesi. Ma non ora. Per il momento aspettiamo la totale assoluzione dei nostri capitani e la correzione dell’errore matematico in classifica. Diamoci al calcio. Solo al calcio.

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“Work in progress” e piani quinquennali costituiscono il leitmotiv che ha accompagnato l’inizio dell’ era De Laurentiis dagli albori ai giorni nostri.Slogan che affidano la crescita della società ad una progettualità che richiede pazienza ed attese che vanno soddisfatte nel tempo con un occhio alle finanze da contenere negli alvei dei parametri dell’ applicando “fair play” finanziario e l’altro alle aspirazioni di una piazza esigente ed affamata

di rivincite come quella di Napoli. Il binomio progetto e risultato sportivo in questi anni ha funzionato perfettamente e, tranne qualche intoppo, ha riportato il Napoli dal fallimento, con conseguente purgatorio nelle serie minori, agli ottavi di Champions League. Fino alla partecipazione alla massima competizione Europea per Club una certa linearità e coerenza nell’iter programmatico si è vista ed ha avuto il suo apice nel mercato

estivo del 2009 con gli acquisti di De Sanctis, Campagnaro, Zuniga, Cigarini e Quagliarella (sostituito poi dal Matador) che andavano a completare una rosa su cui erano già stati effettuati gli innesti di Lavezzi, Hamsik e Christian Maggio.Nelle sessioni di mercato degli anni successivi il progetto si è un po’ arenato, complici anche alcune scelte non proprio felici o che non hanno prodotto gli effetti desiderati.Occorre ora dare nuova linfa al

di Armando GrimaldiWORK IN pROGRESS

work inprogress

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progetto Napoli e soprattutto rinverdirlo nei ruoli chiave: portiere, difensori ed esterni, magari aggiungendo un centrocampista arruolabile in futuro, dal momento che

l’ossatura della squadra, esclusi i fuoriclasse, incomincia ad andare avanti con gli anni.Queste a mio avviso sono le priorità da perseguire passando per un consolidamento

delle posizioni contrattuali dei big e dando un segnale significativo all’ambiente che possa mantenere vivo il nostro entusiasmo. Avanti Napoli, siamo tutti con te.

work inprogress

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er rilassarci un po’, dedichiamoci al la conoscenza di un membro della nostra famiglia .Oggi scambiamo quattro chiacchiere con Stefano La Motta. Noto nell’ambiente ultràmico come “ il disturbatore”, il nostro Stefano vanta una tradizione quasi secolare di presenze allo stadio, un attaccamento encomiabile alla maglia e un posto assicurato all’inferno per le innumerevoli “lodi” tessute ai vari giocatori e avversari!

Allora, Stefano, prima di tutto vogliamo sapere come sei diventato Ultràmico. Circa 7 mesi fa. Mi sono trovato in questo gruppo un pò per caso su consiglio dei Sennolino’s family dopo aver abbandonato altri gruppi che consideravo “stupidi”. Devo dire che gli Ultràmici sono di un’altra categoria, gruppi così non ce ne sono in giro,

siamo il Maradona del Web!

Spesso abbiamo letto i tuoi “ scambi di opinione” con altri appartenenti al gruppo sulla questione De Laurentiis. Immagina di avere la possibilità di fare due chiacchiere con il presidente: di cosa lo ringrazieresti e cosa gli rimproveresti? Beh lo ringrazierei di tante cose. Soprattutto di aver piazzato la mia squadra dove merita e di averla resa di nuovo rispettata e temuta da tutti sia in Italia che in Europa. Gli rimproverei il fatto che parla troppo (e spesso non si capisce dove vuole arrivare! ndr) e in questo calcio “ moderno” parlare troppo non va bene. Quindi possiamo dire che a livello gestionale non hai nulla da rimproverare al presidente... la prossima volta daremo voce a chi non la

pdi Serena Starita

SERENAmente

serenamente

Intervista a: Stefano la Motta

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pensa così! Allora vogliamo sapere, secondo te ,dove può arrivare il Napoli quest’anno. Arriveremo lontano....moooolto lontano! (Risposta scaramantico-profetica?? ndr.) Tra i tanti giocatori che hanno indossato la nostra maglia, chi ti è rimasto particolarmente nel cuore? Ho una profonda ammirazione per il “Pampa”...ha accettato di venire al Napoli senza nemmeno pensarci è ripartito con noi dalle ceneri. Anche non essendo più un grande attaccante ha lottato,

sudato, segnato ed esultato come uno di noi mostrando un attaccamento incredibile alla nostra squadra. Grande PAMPA! Non dimenticherai mai... Non dimentichero’ mai la partita Napoli-Lazio 3-2 Marzo 1995...Doppio vantaggio laziale con Casiraghi ed epica rimonta firmata Rincon doppietta, rigore fallito da Benny Carbone e “siringa” finale di Renato Buso (in netto fuorigioco). Ero in curva “A” non lo dimentichero’ MAI!! Concludiamo la nostra chiacchierata chiedendo anche a te, se vuoi, di allegarci

una foto o un’immagine che rappresenti il tuo essere tifoso. Questa foto rappresenta i miei primi 20 anni con il Napoli, in giro per l’Italia e per l’Europa..insieme a due persone che voi Ultràmici conoscete bene... ( Serena e Domenico! ndr).

Ultràmici continuiamo a crederci perchè nulla è perduto ma soprattutto perchè il cuore non smette di battere meno che mai quando il cuore è azzurro!

Avanti Napoli!

serenamente

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Caro Presidente De Laurentis si dice in giro, si legge ovunque che Hugo Campagnaro abbia già cambiato casacca: le voci dicono che sia dell’Inter. Poi, si dice di Cavani. E’ vero? Non è vero? Poco importa, è già accaduto altre volte che il mercato imponesse delle scelte, gradevoli o sgradevoli, ma questa volta, in quanto tifosa del Napoli sin dai tempi di Vinicio, mi son chiesta in quale ‘casella’ Lei mi abbia collocato. Mi spiego: l’imprenditore rischia i suoi capitali per imporre un prodotto sul mercato. Tuttavia studia la fattibilità e a chi è diretto il prodotto. E’ così per un giornale, per l’abbigliamento. E’ così per il cinema. In un’ultima sua esternazione ha dichiarato

che due sono i suoi amori: il cinema e il calcio. Sul primo amore Lei sa tutto e ben conosce il destino dei cinepanettoni. Ma sul calcio Le manca ancora la conoscenza dell’anello di congiunzione tra la squadra e il tifoso. Parlo del tifoso perbene. Di quello educato. Di quello competente. Di quello che acquista il biglietto e di quello che acquista i diritti Sky o Premium. Gli antichi tifosi di un antico Napoli non fiatarono quando, per necessità, fu venduto Zoff o Cannavaro (senior) perchè occorrevano quattrini. Si iniziavano stagioni nella speranza di conquistare lo scudetto dei poveri o nella speranza di battere la Juve. Ma oggi a che punto siamo?

Nell’industria del s.s. Calcio Napoli quale posto occupa il tifoso per bene? Io, come tanti altri, ho sentito per Lei enorme gratitudine quando ci salvò dal baratro e l’ho seguita passo passo allo stadio e su Sky. Ciò Le ha dato molta forza (imprenditoriale) sì che ha potuto lanciare sfide certo del seguito dei tifosi che comprano perchè amano. Ma non si deve tendere la corda. Il tifoso per bene è una brutta bestia e il suo dispiacere resta come una spina conficcata nella mente. Mi dica Presidente: mi adeguo. Scudetto dei poveri o scudetto dei ricchi? Mi adeguo ma non faccia proclami, dica la verità.

di Diana Miraglia

LETTERA AL PRESIDENTE

Vinicio

De Laurentiis

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Autocelebrazioni

L’albanese Konè Panagiotis, centrocampista del

Bologna noto ai tifosi solo per essere su una figurina

Panini, è stato vittima di un lieve infortunio che

lo terrà per qualche tempo lontano dal campo.

Pare voglia approfittare della pausa forzata per

masterizzare centinaia di DVD con i suoi due

incredibili gol al Napoli da inviare ad amici e parenti

a Tirana.

Antipatie

A Marchisio sta antipatico il Napoli. Anche a

Moscardelli, Agliardi e Fabio Simplicio. Solo che a

loro nessuno li intervista.

Coming Soon

Reso noto il titolo del prossimo cinepattone

finanziato dal Presidente. Si tratterà di “Afferra la

spada!”, un remake sontuoso del celebre “La spada

nella roccia” girato da Gabriele Muccino negli States.

Il titolo per il mercato americano sarà infatti

“Catch a sword” (pronuncia “Cacc’e sord’!”)

perle di saggezza di W.M.

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l calcio moderno ha fagocitato anche lo Zio, prestandolo al volley.Rovinosa eleganza nascosta dietro a due enormi baffi curati. Moda del passato decadente. Una sua rete nel nostro anno del primo scudetto. E che rete. Ero piccolo quanto basta per non pagare l’ingresso all’ Edenlandia. C’era; papà non mi

ci portava.A quei tempi Giuseppe Bergomi non era un commentatore sportivo di Sky, ma un idolo prestato a mezza città calcistica.Anni dopo, affiancato da un soave commediografo pavoneggiatore di poesie bianconere, il signor Giuseppe iniziò a commentare il calcio vero, con serio stile e precisione.I suoi incontri descrittivo -

Idi Domenico Serraeffetto

SERRA

effetto serra

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Beppe Bergomi

neroazzurri furono sempre gestiti negli anni con moderato ottimismo e superbo equilibrio sportivo. Era la sua forza. La sua competenza.Ma non nel suo stadio di questo anno, durante una sfida tra Inter e Napoli, si è assistito ad uno dei momenti più miseri della divisione tra competenza sportiva e colori del tifo. Mani in area di rigore a cui riferirsi come l’assoluta normalità nella

cornice di un match di pallavolo.Certo è un mondo difficile. Comici al potere e geni a descriverci la Costituzione; portieri compratori di diplomi, ma vincitori di premi al fair play; ex arbitri diventati “credibili” moviolisti, usciti indenni da qualsiasi condanna, dopo momenti bui come quelli del 1° novembre 1997; portieri veronesi dal fare geniale, capaci di modificare le testimonianze,

magari per condizionare il risultato finale di un campionato. E se quel risultato fosse stato esso stesso anticipato da una bella scommessa a proprio favore ad inizio torneo?E’ divenuto un calcio violento, cattivo, spietatamente arrogante. Anche se continuo ad amarlo come se fosse lo sport di quand’ero bambino.

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Dal bagno di casa Onorato (piccolo manuale a puntate su calcio e scaramanzia)

PRIMA PUNTATA: La scaramanzia secondo Giò

Per molti la scaramanzia consiste in gesti o parole ripetute, anche più volte, per evitare l’avverarsi di un evento indesiderato. Ma non tutti lo fanno. Scaramantici si nasce. Alcuni scoprono di esserlo nel corso della loro vita, in seguito a episodi che “segnano”. Molti si rifiutano di accettarlo perché la ritengono cosa da “poveri”,

ma soffrono, perché non c’è niente di peggio che andare contro la propria natura. Ogni scaramantico è specializzato in un ramo, solitamente riguardante una propria passione… Ma andiamo al dunque. Quando io ero ragazzino, i bambini giocavano con le biglie, si scambiavano figurine e iniziavano a guardare le ragazzine. Anche io lo facevo. In più, però, avevo un compito ben preciso: far vincere ogni domenica il Napoli, la mia passione. Mi ricordo di aver scoperto la vocazione intorno ai 7-8 anni, quando pensai che il gesto di chiudere ed aprire la porta per 4 volte da parte di mio fratello maggiore, e di affacciarsi dietro di essa tutte

le volte che la riapriva (come a voler accertarsi di non aver dimenticato niente), prima di recarsi in curva, non era “eccesso di zelo”. Quel rituale rappresentava il dodicesimo uomo in campo. Mi succedeva più volte al giorno, mentre camminavo per andare a scuola o a fare la spesa mano nella mano con mia mamma, che una vocina (femmina? maschio? non so) mi intimasse di dare un calcio ad un barattolo o ad un sasso che mi capitava dinanzi e fare centro, in un bersaglio che dovevo inventarmi lì per lì… se sbagliavo centro, il Napoli avrebbe perso la partita successiva, almeno così mi diceva quella vocina… E quante strattonate, e quanti scappellotti mi sono preso

pdi Giovanni Onorato

manuale a puntate sul

calcio

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da mammà, e quanti bersagli mi sono dovuto reinventare per farmi perdonare quando non “segnavo”. Gli ordini che “Miagolina” (così io chiamo amichevolmente quella voce) mi dava e che, sia chiaro, ancora mi dà, sono centinaia. Voglio svelarvi solo quelli più duri, più

1- Denominazione di Origine Controllata, e non, come qualcuno potrebbe pensare, Disturbo Ossessivo Compulsivo

faticosi. La lettura, che croce! Ancora oggi, in occasione di un big match, Miagolina pretende che io rilegga più volte uno stralcio di articolo fino ad impararlo a memoria. Pretende la ripetizione del segno della croce in maniera frenetica per un numero indefinito di volte (lo

scaramantico D.O.C.1 è molto credente, crede nell’esistenza del Signore e di conseguenza anche del demonio). Spesso ho provato a ribellarmi a Miagolina, ma lei con tono autoritario e decisa mi risponde oramai da 30 anni a questa parte: UE’ UE’ NU’ FA O’ SCEMO, RIGA DRITTO ALTRIMENTI SAI DOMENICA COSA TI ASPETTA....a dire il vero quando mi ribello, lo faccio solo per avere la certezza che lei sia ancora lì nascosta dentro di me. Ebbene, ora che avete fatto la conoscenza con la scaramanzia e con la mia voce interna, vi lascio con la curiosità, no? Già me l’immagino il vostro pensiero: “Ma la rubrica si chiama: Dal bagno di casa Onorato. E o’ cesso che c’appizz’?”. Beh, vi risponderei volentieri subito, e se vi lascio appesi non è per la suspence. E’ che il Napoli deve giocare col Palermo, e Miagolina mi ha appena intimato di imparare a memoria pagina 14 del Corriere dello Sport…

continua nel prossimo numero

manuale a puntate sul

calcio

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di Mario Improta

numeri azzurri

numeri azzurri

LE SFIDE NApOLI-pALERMOIncontro numero 32 tra Napoli e Palermo (tra campionato e Coppa Italia). Il bilancio parla di 21 vittorie del Napoli (17 in campionato e 4 in Coppa Italia), 7 pareggi (tutti in campionato) e 3 vittorie del Palermo (1 in campionato e 2 in Coppa Italia). Sono 55 le reti realizzate dal Napoli e 16 quelle subite. L’ultima vittoria del Napoli risale al campionato scorso (2/5/12 2-0 con gol di Cavani e Hamsik), l’ultimo pareggio e del 17/1/2010 (0-0) e l’unica vittoria in campionato del Palermo in casa azzurra risale al 2 dicembre 1951 (allo stadio del Vomero finì 1-2 con gol di Todeschini per il Napoli e di Broneè e Giaroli per i rosanero), più recente quella in Coppa Italia (6/6/79 1-2 con gol di Savoldi per il Napoli e doppietta di Citterio per il Palermo). Un solo incontro disputato a gennaio quello del 17/1/2010 finito a reti inviolate.Questa la tabella delle 21 vittorie azzurre

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di Mario Improta

Anche se il 2013 è iniziato bene, parliamoci chiaro. Mica è sempre così. Quattro sconfitte consecutive, di cui due in casa col Bologna, l’eliminazione dalla Coppa Italia, e pure due punti di penalizzazione e due squalifiche. “The dog bites the shabby man”1. La profezia dei Maya per il 2012 si era avverata in pieno. In questi casi, che si fa? Si loda Dio che nella sua infinita saggezza calcistica ha deciso di fare esonerare il Mister? Si va a sfasciare la vetrina del macellaio da cui tua moglie compra il macinato

per le polpette (che cucina ogni sera che la squadra perde)? Si inventano quattro gruppi e due eventi su Facebook per cementare l’unità dei tifosi? Si cerca di dimenticare con la complicità di alcool e sesso?Per deciderlo, devi sapere con chiarezza a quale tipologia di tifoso appartieni. Se vuoi scoprirlo, investi qualcuno dei pochi neuroni superstiti ai tracolli degli ultimi giorni per compilare questo semplicissimo test di personalità.

di Wild Mattolini

IL pAR(TEN)ANOICO*

par(ten)anoico

* Il titolo della rubrica è un’invenzione di Paolo Cunsolo.

TEST : CHE TIpO DI TIFOSO SEI?

1- o’cane mozzec’ o’stracciato

1. Nel tuo curriculum manca: a) un diploma in giornalismo sportivo; b) l’autografo di Agostino Marangon: c) una notte con una top model.; d) un DASPO. a: 2; b: 3; c: 4; d: 1

2. Allo stadio … : a) Niente incontri, solo scontri; b) Vinca il migliore, ma speriamo di no; c) Alluccate, uagliù, alluccate. d) Si sta scomodi e fa freddo. a: 1; b: 2; c: 3; d: 4

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3. Dopo la vittoria. Cavani ha appena segnato quattro gol al Dnipro. Voi pensate: a) Come hai detto che si chiama, st’animale?; b) Gran giocatore, peccato che tra i suoi colpi manchi la rovesciata di esterno sinistro; c) Arbitro cornuto!; d) Bigon è un genio. DeLa è un mostro. Mazzarri è un Dio. a: 4; b: 2; c: 1; d: 3

4) Dopo la sconfitta. Cavani ha segnato un solo gol, inutile per il risultato. Voi pensate:a) Neanche una rovesciata di esterno sinistro, il solito bidone di Bigon; b) Se trovo l’indirizzo, gli vado a dare una lezione. E gli scippo anche il Rolex; c) Fa nulla, abbiamo dominato; d) C’erano due gradi, avevamo freddo noi, figurati lui, poverino, in shorts. a: 2; b: 1; c: 3; d: 4

5) Dopo la sconfitta, parte 2a. Non solo il Napoli ha perso 3 a 0, ma avete anche litigato con il (la) partner. La vostra reazione. a) Dannato calcio! Se fossimo andati al cinema, magari me la (lo) davi…; b) Guarda che da te posso anche divorziare, dal Napoli mai!; c) Cornuti, tu e l’ arbitro! ; d) Non credere di avere ragione solo perché urli più di me. Fai solo “possesso palla”, idiota! ;a: 4; b: 3; c: 1; d: 2

6) Sono appena arrivati due decreti ingiuntivi per morosità dall’amministratore di condominio, e i biglietti di Europa League sono già esauriti2. La vostra reazione: a) Alla fine mi sono indebitato per gonfiare le tasche a Cavani. In miniera dovrebbe andare, in miniera!; b) E’ l’ora di un sacrificio azzurro! Bimbi, dov’è il vostro salvadanaioooo?; c) E che problema c’è? Col Rolex rubato al Matador, dovrei ricavare 100 Euro e Peppe o’ bbagarino è amico mio.; d) Meno male che abbiamo la parabola condominiale, se apparo i soldi per le bollette una sbirciata alla partita su Sky gliela do…a: 2; b: 3; c: 1; d: 4

7) Le donne allo stadio: a) Un attimo, mi aggiusto il ciuffo; b) Una distrazione per i giocatori, quelli pensano solo ai soldi e alla bella vita; c) Allo stadio? Ma pensate a stare ai fornelli, la domenica!; d) Un bel modo per legare le famiglie, a prescindere dal risultato.a: 4; b: 2; c: 1; d: 3

8) Avete rituali scaramantici per il pre-partita? a) Sì, il caffè Ultràmico, sempre allo stesso bar. Ma ognuno paga per sé, si intende!; b) Uè latrina, scaramantico a me nun me l’eva ritt mai nisciuno !; c) Sì, di solito mi aggiusto il ciuffo; d) Un-due-tre, un-due-tre, mancano tre giorni, diciotto ore e quaranta minuti. Eh? Che cosa? Rituali ?... Un-due-tre, un-due-tre, mancano tre giorni, diciotto ore e trentanove minuti…a: 3; b: 1; c: 4; d: 2

2- Non è vero, solo che 10.000 sono già in mano ai bagarini

par(ten)anoico

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par(ten)anoico

Da 1 a 10 punti, TIpOLOGIA 1

“Ultrà antisociale”E’ strano che tu abbia fatto questo test. Primo, perché di solito non ami leggere e scrivere. Secondo, perché non mi risulta che a Poggioreale dispongano della connessione wi-fi. In ogni caso, caro amico, sappi che io non ti giudico né ti compatisco. Semplicemente, non ritengo opportuno darti il mio numero di targa.

Da 11 a 19 a punti: TIpOLOGIA 2

“Assiduo ciclotimico”3

Siete il prototipo del tifoso napoletano. Senza mezze misure, gli unici pronostici possibili sono “triplete” o “retrocessione in B”, con oscillazioni tra i due nello spazio di poche ore, a volte minuti. Per voi il vero diritto/dovere del supporter è la critica ai giocatori. Che spazia a 360° dalla tecnica all’atteggiamento mentale, ma anche allo stile di vita, all’abbigliamento e al colore di capelli delle fidanzate. Quanto al Mister (chiunque sia), egli è, per definizione, una chiavica da esonerare. Molto complicato il rapporto con i tifosi della Tipologia 3 (vedi sotto).

Da 19 a 26 punti: TIpOLOGIA 3

“Assiduo acritico” 4

Il vostro motto è: Il Napoli non si discute, si ama. Coerentemente con la vostra filosofia, sopportate con stoicismo l’aumento del prezzo dei biglietti, i pezzi di intonaco che se ne cadono dalle tribune, e persino Donadel e Britos. Siete la gioia dei Presidenti e la fortuna dei gruppi di tifosi su Facebook. Attenzione però! Studi scientifici hanno dimostrato che l’accumulo di piccole e grandi frustrazioni calcistiche senza mai lamentarsi porta, nelle notti di luna piena, a trasformarsi nella Tipologia 1 (vedi sopra).

Da 27 a 32 punti: TIpOLOGIA 4

“Occasionale”E’ abbastanza evidente che siete capitati negli Utràmici per caso. Anzi no, probabilmente perché tra di loro ci sono ragazze carine. Però, dico io, quelle stanno anche in discoteca. Chi ve lo fa fare di sorbirvi le discussioni dei tifosi veri?

3- i detta anche “cacacazzo-pazzoide” o “di Onorato-Cucciardi4- detta anche “passionale-ecumenica” o “di Sapone/Starita

risultati

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