Ultramici Magazine Numero 0

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Ultràmici magazine è un settimanale sportivo, scritto dai tifosi del Napoli , che cerca di trasmettere l'incontenibile passione degli stessi verso la propria squadra. Uniti si vince

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Temperatura autunnale. Finestre socchiuse. La tv prova a parlare di Napoli. Lo fa raramente.Un po’ come le testate giornalistiche che descrivono l’immagine del paese. Ma io un po’ me ne fotto.Osservo le stelle in una notte insonne e conto gli asini nel cielo. Perché ovunque io veda, c’è sempre il pensiero rivolto a Napoli.La redazione nasce così. Da un petalo di un gruppo colto da facebook, da un’idea costruita in molte menti, dalla voglia di generare una comunicazione innovativa. Mi è stato chiesto di abbozzare una descrizione introduttiva che potesse fare da incipit ad una scommessa di contenuti

e sentimenti calcistici.E io non ho riflettuto molto. E’ bastato osservare gli asini vestiti da ultràmici partenopei al posto delle stelle; assaporare le produttive discese di Campagnaro o la disumana fisicità di Inler; godersi l’imprevedibilità tecnica di Vargas o il destro sopraffino nei cross di Mesto; la qualità sopraffina del grande Gamberini.Proprio un pazzo. Come ognuno di noi. Questo è il magazine dei folli; di chi non è interessato al pleonastico, ma vive solo ed esclusivamente tra le nuvole e con la maglia del Napoli.Scoprirete qualcosa che non esiste, o almeno fino ad ora non l’avevate notato...

di Domenico Serra

WEB DESIGNER: Michele TorreREDATTORI:Alberto Feola

Armando GrimaldiDiana Miraglia

Domenico Marotta [Sennolino]Domenico Serra

Donatella SaponeEttore Buonincontri

Gianluca FiccaGiovanni Onorato

Marcello BarbutoMario Improta

Massimo MondòRodrigo Mazzeo

Serena StaritaSilverio Miscino

CONSULENZA INFORMATICA:Stefano Perrini Snipershady

pROGETTO GRAFICOGraphiwebSTAMpA

www.graphicad.eu

la redazione

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uardando e riguardando l’almanacco dei match a Milano si nota in maniera palese che il NAPOLI non ha “storia”; analizzando in particolare i match con l’Internazionale c’è una quantità notevole di sconfitte e questo solo ci rimarrà tra qualche mese quando vedremo il calendario segnare: 9 dicembre 2012, INTER-NAPOLI 2-1. Ma il calcio è un’altra cosa: domani sarà un flebile ricordo, oggi è ancora una ferita aperta, anzi, apertissima. Al triplice fischio il risultato sul tabellone era chiaro ma nei nostri pensieri era incomprensibile; due tiri “letali” nel primo tempo e poi nulla più sono stati sufficienti a conquistare tre punti pesanti, molto pesanti, che hanno dato la possibilità all’Inter di

scavalcare il Napoli e di affrontare il prossimo match a Roma con un stato d’animo positivo ed entusiasta. Questo è il calcio?! Ebbene si, questa è la bellezza (ed anche la bruttezza) del calcio, si vince con poco e si perde avendo costruito tantissimo; i numeri dicono Napoli, possesso palla, corner e tiri nello specchio della porta ma nel calcio non basta, nel calcio vince chi sul tabellone (che noi da poco abbiamo!) ha segnato un gol in più! Il match è quasi noioso da commentare o da raccontare, in quanto si è giocato in una sola metà campo, un dominio continuo che ha avuto una sola esplosione di gioia (peraltro in offside) e tantissimi sussulti, tantissime emozioni ed un finale al cardiopalmo.

Gdi Alberto Feola

riparliamone...

riparliamone

Due errori non fanno una “sconfitta”

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Vedere l’Inter difendersi in 10 uomini Milano fa effetto e questa già può considerarsi una vittoria, ma non basta e non basterà mai, un secondo tempo all’attacco con tante possibilità di realizzare il pareggio ma nulla da fare, il destino non voleva cambiare i “numeri” dell’almanacco: a Milano si perde, ahimè! Parlando dei singoli è giusto parlare della crescita esponenziale del bravo Lorenzo INSIGNE, nei primi 75 minuti, era immarcabile, soltanto boati di paura e di stupore da parte di un incivile (come sempre) pubblico nerazzurro, davvero bravo, umile ed anche sfortunato; da ricordare due conclusioni davvero da campione che meritavano migliore sorte. Tra gli undici azzurri non va

trascurata la prestazione possente e positiva di BRITOS, ha giocato bene, molto concentrato e soprattutto haesploso la sua potenza; finalmente è uscito il giocatore che tanto aspettavamo e merita un posto da titolare. Il Matador non tradisce mai, Marek è presente ma non è decisivo come vorrebbe, le ali volano leggere senza pungere, Behrami un vero leone, Gokhan Inler impreciso ma volitivo, Maggio si divora l’ennesima palla gol ed il capitano (con la giustizia sulle spalle!) gioca da vero combattente: bravi, bravi tutti nel complesso; più ne parliamo e più è incomprensibile il risultato sul tabellone....ma forse è un errore di battitura!?

riparliamone

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o vedi, tirato in volto, senza la sigaretta in mano, col cappottino abbottonato e senza occhiali, e stenti a riconoscerlo... lo vedi con la faccia tirata dalla tensione, gli occhi azzurri che seguono ogni movimento dei suoi ragazzi, camminare avanti e indietro freneticamente ma senza più il piglio del guerriero descamisado che gettava la giacca in panchina e si arrotolava le maniche della camicia nei momenti topici della partita, quando sapeva di dover dare il segnale di “carica” alla squadra... Lo vedi e ne comprendi fino

in fondo la sofferenza, ti compenetri nella sua psicologia tormentata, ti immedesimi nel suo batticuore che indovini sotto quegli strati di indumenti che un tempo gettava all’aria come se spogliarsi fosse il segno che le cose dovevano cambiare... lo vedi e senti un’intima connessione con quest’uomo, col suo tormento e la sua estasi, con le sue esultanze e le sue paturnie, con il suo credo inflessibile e i suoi dubbi... perché sono un po’ anche i tuoi, tuo è il suo batticuore, tua la sua voglia di

Ldi Donatella Sapone“Battito

Azzurro”

battito azzurro

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spaccare il mondo sapendo che forse questo non è il momento di farlo, perché il fisico non ti aiuta, perché il cuore va via da solo correndo dietro ai battiti accelerati di una tachicardia che non sapevi di avere... e ti chiedi come sarebbe la tua vita se avessi anche preso il vizio di fumare, ripromettendoti di chiedergli un giorno quale sfogo rappresentasse per lui la sigaretta, compagna abbandonata in nome di una salute che si è giocato sul tavolo verde del campo da gioco... Tu, come il Mister, ti

chiedi fino a che punto valga la pena di rimetterci le coronarie per questo sport... e poi ti dici, come di certo avrà fatto lui, che vita sarebbe senza una passione devastante? Forza Mister, vinciamo insieme questa battaglia, e se proprio dovesse arrivare il colpo al cuore... che almeno sia per una gioia immensa, la stessa che ci divori consumando fino all’ultimo battito... arrivederci a maggio, caro Walter.

battito azzurro

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L’Inter si aggiudica il 73 incontro ufficiale con il Napoli. Lo score in terra interista parla di 50 vittorie nerazzurre (48 in campionato e 2 in coppa italia), 15 pareggi (14 in campionato ed 1 in coppa italia) e 8 vittorie del Napoli

(tutte in campionato). 156 le reti nerazzurre contro le 72 napoletane. Delle 50 sconfitte trattasi della numero 14 per 2-1 di cui ben 4 maturate nel mese di dicembre:

di Mario Improta

numeri azzurri

numeri azzurri

Dopo questa gara Paolo Cannavaro tocca 256 presenze (217 in campionato dove raggiunge Canè), Hamsik tocca 238 presenze (196 in campionato dove raggiunge Pogliana), Maggio tocca 171 presenze (138 in campionato dove raggiunge Mistone), De Sanctis tocca quota 154 presenze (129 in campionato) collocandosi al settimo

posto nella classifica all time delle presenze dei portieri. Cavani realizza la sua 85 rete con la maglia del Napoli (a 10 lunghezze da Careca prossimo obiettivo a 95) mentre in campionato è il 60 gol (a -9 da Vinicio fermo a 69).

5/gen/19307/dic/193024/set/193313/mag/193524/ott/193719/mag/194621/mar/197121/dic/19752/dic/198428/mag/198925/nov/906/ott/200730/nov/20089/dic/2012

AmbrosianaAmbrosianaAmbrosianaAmbrosianaAmbrosianaInterInterInterInterInterInterInter Inter Inter

NapoliNapoliNapoliNapoliNapoliNapoliNapoliNapoliNapoliNapoliNapoliNapoliNapoliNapoli

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VojakMihalicVojak A.RivoltaNicolosiDi CostanzoAltafiniJulianoCaffarelliCarecaCarecaSosaLavezziCavani

Blasevich 2Meazza, SerantoniMeazza 2 (A),Meazza 2 (A)Meazza Castello autorete. Penzo 2Boninsegna 2 (1 r)(I).Boininsegna (I), Facchetti (I)Rumenigge (I), Altobelli (I).Autorete Fusi, MatthausMatthaus, Aut. BaroniCruz 2Cordoba MuntariGuarin, Milito

Inter - Napoli

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numeri azzurri

Tra Napoli e Bologna sarà l’incontro numero 65 tra Campionato e Coppa Italia disputato tra le mura azzurre. Il bilancio parla di 31 vittorie del Napoli (24 in campionato e 7 in Coppa Italia), 23 pareggi (tutti in campionato) e 10 vittorie rossoblu (9 in campionato e 1 in coppa italia. Sono 97 le reti azzurre (84 in campionato e 13 in coppa italia) e 67 quelle rossoblu (63 in campionato e 4 in coppa italia) . L’ultima vittoria del Napoli in campionato è quella del 21 novembre 2010 per 4-1 con reti di Maggio, Hamsik (2) e Cavani, di Meggiorini la rete rossoblu. Più recente quella in Coppa Italia del 18 gennaio 2011 finita 2-1 con gol di Yebda

e Lavezzi e sempre Meggiorini per i rossoblu. L’ultimo pareggio è del campionato scorso il 15 gennaio 2012 finì 1-1 con gol di Cavani e Acquafresca. L’ultima vittoria in campionato del Bologna risale invece al 22 ottobre 2000 è finì con un roboante 1-5 (complice Coppola il portiere azzurro) con reti di Wome, Signori (2), Julio Cruz e autogol di Baldini per il Napoli segnò Moriero. Tra le due squadre è l’incontro numero 4 disputato nel mese didicembre

22 dic. 1946 Napoli Bologna 2 0 Barbieri, Di Benedetti *15/dic/1957 Napoli Bologna 0 1 * Pivatelli.18/dic/1988 Napoli Bologna 3 1 Careca, Maradona (2) De Mol17/dic/1989 Napoli Bologna 2 0 Careca, Baroni *

Lo score parla di tre vittorie del Napoli ed una del Bologna con 7 reti realizzate e 2 subite.

Napoli - Bologna

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nche se siamo solo al “debutto”, sin d’ora ci piacerebbe condividere con i lettori la matrice comune della nostra passione calcistica. Esporre chiaramente quello che è lo spirito Ultràmico, una vera e propria filosofia del tifo e dello sport che ci ha spinto a imbarcarci nell’emozionante avventura di questo Magazine. E allora, quale modo migliore che farne parlare agli stessi membri storici del gruppo? L’esordio non poteva che essere con il fenomeno web del momento, Domenico Marotta in arte “Sennolino”.

Allora Domenico, raccontaci come e quando sei diventato Ultràmico. “ Circa un anno fa mi ha parlato di questo gruppo il nostro mitico amministratore Ettore Buonincontri. Lui conosceva la mia passione per il Napoli e sapeva che avevo lasciato da poco un altro gruppo. Il motivo dell’ “abbandono” stava nel fatto che secondo me non si può passare la propria esistenza a criticare il calcio Napoli. Mi spiego meglio, noi siamo tifosi non procuratori, presidenti o A

di Serena Starita

SERENAmente

serenamente

Sennolino

Intervista a: Domenico Marotta

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allenatori. Dobbiamo dire la nostra ma cercando di motivare una critica, non semplicemente spalare letame sulle persone e sui progetti senza nemmeno conoscere le dinamiche della gestione di un club. Bene, negli Ultràmici questo problema non lo riscontro. Attenzione però, questo non significa che il gruppo sia accondiscendente o pro presidente, è un gruppo dove regna “equilibrio” tra persone “educate”, gentili e appassionate che quando muovono una critica lo fanno in maniera costruttiva ed intelligente. “

Hai un tuo rito scaramantico pre - partita? “Non mi definirei una persona scaramantica , ho le mie fisime nei confronti delle persone... talune mi sembrano meno positive di altre e spero di non incontrarle il giorno della partita.” Raccontaci quale è stata la partita più emozionante del Napoli alla quale hai assistito. “Non so se si possa definire partita, ma il ritorno di Maradona a Napoli per l’addio al calcio di Ferrara; è stato un turbinio di sensazioni ed emozioni... dalle 15, orario di entrata allo stadio fino all’ultimo istante in cui D10S è stato in campo a ringraziare ogni persona che era lì più per lui che per Ferrara, eheheheh”. Facciamo un gioco insieme. Escludendo D10S ovviamente, qual è il tuo calciatore preferito di ogni tempo del Napoli? Così

a fine anno possiamo eleggere il calciatore Ultràmico di tutti i tempi! “Diciamo che non esistono, per me, giocatori preferiti ( ho il sospetto che qui l’intervistato volesse “polemizzare” sul mio attaccamento a Marek :O, n.d.r.): i giocatori li considero tutti miei fratelli, ma Andrea Carnevale è uno di quelli che davvero mi piaceva, nulla di speciale o fenomenale ma ti dico che è lui l’attaccante che ora potrebbe essere il famoso “vice Cavani”...”. Adesso passiamo un po’ al gossip...Raccontaci come è nato Sennolino, siamo un po’ curiosi al riguardo. “Sennolino come è nato? Bella domanda , come tutte le cose belle è nata per gioco e passione... avevo un sogno che era ed è irrealizzabile (che non vi dirò) che ha dato il via a quest’avventura. Ho deciso di raccontare il Napoli e i suoi tifosi alle persone che non possono, per motivi diversi, seguire il Napoli . A Bari con il gol di Lavezzi è stato il primo gol ripreso.... una punizione al limite, l’argentino si trova sulla traiettoria e la palla è in rete . Il resto è scritto nel video e solo rivedendo le azioni ti rendi conto di quanta gioia dia il Napoli e leggi negli occhi di chi ti circonda la gioia che li attanaglia. Un’altra cosa bella che raccontano i miei video è la diversità ENORME che esiste tra le situazioni simili . Raccontare un rigore non è sempre uguale così come le esultanze dei giocatori, del pubblico, i riti scaramantici che altre telecamere

più importanti non sempre hanno la fortuna di poter raccontare. Questo li rende UNICI e mai noiosi (almeno spero). Questo è il racconto sotto il profilo “emozionale” delle mie riprese. Il lato tecnico è semplice: non ho mai inserito un logo o montato una clip per non perdere la qualità delle immagini. Vi vengono proposte, così, nella massima qualità. E’ giusto che tutti voi notiate ed apprezziate l’enorme sacrifico che faccio a non esultare o a non esternare la gioia per un gol... Ad oggi ci riesco... forse questo sarà l’unico motivo che mi farà decidere di appendere la camera al chiodo. Grazie per questa chiacchierata tra amici. Avanti Napoli , Domenico”. per concludere allegaci una foto o un’immagine che più ti rappresenta in questo momento o che rappresenti il tuo attaccamento alla squadra.

Questa è la mia immagine del momento...

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n piena notte mi godo questo film. Cioè “Che mi hai portato a fare sopra Posillipo se non mi vuoi più bene?” Un film da Oscar, che accompagna la mia mente ad una scena specifica. Riccardo Pazzaglia e le sue facce di Fellini.La mia mente vola fino a due facce stanche, quelle di Christian Maggio e Hugo Campagnaro. Il loro calo è sembrato evidente. Il dinamismo di Maggio si è ridotto dopo la sfida di Londra col Chelsea. Sembra aver perso la sua sicurezza. Crisi emotiva capace di tramutarsi in errori spesso banali. C’è anche da dire che Maggio combatte da solo. Il leone, seconda

punta piacentina, sembra l’oscuro surrogato del passato. Campagnaro si limita a compiti difensivi, spesso non sale per tagliare il gioco di Maggio. Può essere una scelta. Tecnica?Molte delle nostre azioni pericolose dipendevano proprio dalle discese di Hugo. Due giocatori capaci di intrecciare il loro talento, generando un gioco completo; mascherando i contenuti limiti con un dinamismo eccelso, hanno sensibilmente disegnato il presente del Napoli. MAggio non doveva esporsi al suo limite del cross, grazie all’inserimento di Campagnaro.Ma ora un po’ di riposo non guasta.

Idi Domenico Serra

effetto SERRA

effetto serra

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Gamberini merita il suo ruolo e Mesto cresce ogni minuto. Giocatori con qualità completamente diverse. Ma di ottimo livello. Mesto meno dinamico e più offensivo, molto bravo nel cross e meno negli inserimenti. Ma bravo palla al piede. Gamberini difensore superbo,

ma tecnicamente non da inserimento come Hugo. La sensazione è che con Giandomenico sia meglio Alessandro; con Christian sia meglio Hugo. Il problema si pone sui rinvii. Maggio è da sempre, quando parte il rinvio di De Sanctis, colui che fa il movimento

della prima punta. Senza di lui ci sta provando Mesto. Anche se piano piano sembra prendere il sopravvento Cavani. L’alieno ogni partita migliora, forse è l’unica cosa che non sapeva fare. Sembra uscito da un videogioco. E se fosse così?

effetto serra

Le nuove facce sulla corsia di destra

Gamberini Mesto

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Ultràmici! Mi sembra doveroso spiegare il perché, venerdì 14 dicembre, il ristorante “10 maggio 1987” del mitico capitano Bruscolotti sarà pieno in ogni ordine di posti!! Siamo una famiglia numerosa, numerosissima e mi spiace per tutti quelli che non hanno potuto fare un salto a Napoli e per tutti

quelli che desideravano gioire insieme a noi ma per diversi motivi non hanno potuto!Quasi due anni fa è nato tutto per gioco, per condividere con i miei amici in giro per il mondo la nostra passione per il Napoli. E’ nato con l’intenzione di dividere felicità e malumori della nostra mitica squadra

azzurra, è nato per stare insieme e per questo il gruppo si chiama ULTRàMICI! Lo spirito del gruppo è stare insieme, divertirci insieme, aiutarci l’un l‘altro, condividere in gruppo le gesta del Napoli commentare e discutere insieme anche con pareri opposti tutto quello che circonda la nostra squadra

gran galà

di Alberto Feola

SOLD OUT!!

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ma con un solo comune denominatore che lega tutto: la passione per l’azzurro! Questo gruppo di persone “innamorate” del Napoli è diventato una splendida realtà ed il nostro motto “UNITI SI VINCE” oramai ci lega in modo prezioso, è un “cordone” azzurro che non si spezzerà mai anzi cresce giorno dopo giorno perché ognuno di noi impara a voler bene al gruppo come ad una famiglia!Con gli occhi lucidi io sono felicissimo di essere arrivato qui, di scrivere queste righe e di brindare con voi approfitto di questa splendida serata per

ringraziare chi ci ha permesso di crescere e di migliorare giorno per giorno: ringrazio il Capitano Bruscolotti che ci ha ospitato nella sua casa, ringrazio l’amico Antonello Perillo che ci ha sempre sostenuto, ringrazio il mitico Antonio Petrazzuolo, “malato” di Napoli come noi, sempre disponibile per le nostre iniziative, ringrazio Radio Marte ed in particolare Gianluca Gifuni per lo spazio dedicatoci, ringrazio Radio Kiss Kiss Napoli ed in particolare Lucio Pengue, ringrazio Il Mattino per averci menzionato nelle nostre simpatiche attività,

ringrazio gli amici giornalisti che hanno capito il nostro spirito e ci hanno sempre spinto a migliorare, ringrazio i duemila Ultràmici che ogni giorno riempiono d’azzurro il nostro sito, ringrazio tutti gli Ultràmici che hanno organizzato questa splendida serata ed infine ringrazio tutto il mio staff che ogni giorno mi sopporta: ed io non saprei certamente come fare senza di loro!

GRAZIE di CUORE (azzurro)

gran galà

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TV, che invenzione! Comodo sul divano, indirizzo un pensiero ai tifosi azzurri a S.Siro, che immagino al freddo, bersagliati dagli sfottò meneghini. Il primo regalo dell’alta definizione è una disgustosa inquadratura di Cassano in mutande. Fischio d’inizio, si scatenano gli elementi. Un (ju)vento cattivo sbatacchia la parabola e oscura l’immagine ogni volta che la la palla va a Maggio. Brutto segno, anzi brutto segnale. Bestemmio in aramaico, Maggio riappare con quell’espressione

sul volto che conosco bene e che significa: “Cazzo, mi sono perso la marcatura!”. Un bruto nerazzurro esulta facendo gesti idioti. Quando il Napoli attacca, l’immagine salta. Quando il segnale ritorna, ci pensa la mia frugoletta Antonella, stasera insolitamente inquieta per l’abbigliamento da indossare domani a scuola. Strepita su una presunta promessa di nuove scarpe, coprendo l’audio della telecronaca. Non sarebbe un gran male, visto che Sky l’ha affidata al duo Caressa-Bergomi. T

di Wild Mattolini

IL pAR(TEN)ANOICO*

par(ten)anoico

* Il titolo della rubrica è un’invenzione di Paolo Cunsolo.

ENCOMIO FUNEBRE DEL TIFOSO TELEVISIVO

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Come chiedere un commento sulla questione israelo-palestinese a un rabbino ebraico. Raddoppio interista. I due cripto-polentoni nemmeno contengono più l’esultanza. Lo percepisco nettamente, stanno prendendo per i fondelli proprio me. Il divano ormai è pietra, come scomodissima gradinata. Squilla il telefono, rispondo dall’oltretomba a uno che chiama dopo tre anni che non ci sentivamo: “Ce l’avete tutti con me, vero?” esplodo. Fine di un’amicizia.Nel’intervallo, Caressa fa outing: “Che bel vocione, nerboruto Guarin!”. Mi sorbisco dieci minuti di minchiate tecniche di un fesso vestito da agente immobiliare, desiderando un Borghetti. Secondo tempo. Mia figlia riesce a passare piagnucolante davanti allo schermo giusto mentre Matador la butta dentro. Caccio un urlo tale da creare alla bimba un bel trauma infantile. Nella successiva mezz’ora di assalti disperati per il pareggio, la piccola si vendica mostrandomi tre cappelli, due camicette e sei maglioni. La sadica antenna decide di ritornare a svolgere correttamente il suo mestiere

par(ten)anoico

solo per infliggermi: a) un bel primo piano di Maggio con le mani nei capelli perché si è divorato il pareggio; b) il commento finale di zio Beppe, che si profonde in lodi sperticate del cinismo interista. Antonella sembra finalmente soddisfatta dei suoi leggins grigi: “Papà, non saranno troppo pesanti?” Guardo devastato la spessa lana del pantalone. “A Roma sì, tesoro, ma tieniteli cari. Fra quindici giorni si va in trasferta a Siena”.

Bergomi - Caressa

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l Napoli vola. Gli azzurrini arrivano al giro di boa del campionato al primo posto in classifica nel girone C (campioni d’inverno) e con il posto garantito ai quarti di finale della TIM CUP. Ma questo è un sucesso che non si limita soltanto ai numeri. Ci sono quattro ragazzi che ormai son diventati punti fermi della nazionale Under19, cioè Allegra, Nicolao, Fornito e Insigne. Non per caso, tutti e quattro sono stati inseriti nella lista Uefa B del Napoli, oltre a Palma, Crispino e Celiento. Insigne ha avuto il premio di debuttare in prima squadra, già. Per non parlare degli stranieri. Su tutti Novothny e Lasicki. Due sconosciuti arrivati dal nulla e che stanno dimostrando, gara dopo gara, che la politica dei giovani e il talent scout del Napoli funzionano più che bene. Il polacco, lì dietro, è una forza della natura. Tempismo, senso di posizione, interventi precisi e puliti. L’ungherese sembra un carrarmato. Quasi uma macchina da gol che nelle ultime

uscite è stato a dir poco determinante per i sucessi conquistati dai ragazzi di Saurini. E non scordiamoci di Uvini. Non aveva mai giocato fino alla gara col PSV. E c’era gia chi gli dava del “desaparecido”, anche se in realtà era stato preso proprio per giocare nella Primavera. Eh beh... la risposta al campo. Se con i ragazzi di Saurini sta facendo bene, ora tutti hanno avuto modo di vederlo all’opera con la prima squadra. “Desaparecido”, dunque, non lo è affatto. E il prossimo talento? Tra qualche anno, vedrete, sentiremo parlare di un portiere, Contini. Non c’entra nulla con il nostro ex. Questo è ucraino. Di nome fa Nikita. Appunto Nikita Contini Baranovski. Non ci pare troppo presto per poter dire che il futuro è sempre piu azzurro.

Idi Rodrigo Mazzeo

Tempo di primavera

tempo diprimavera

Futuro Azzurro

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In questa prima Nota Tecnica, devo per forza di cose cominciare dall’ABC sulle Scommesse Sportive (SS) da un punto di vista matematico. Dunque mi scuso con i più esperti se alcuni argomenti trattati in questa nota saranno a loro ben noti e potrebbero trovare questa prima parte meno interessante rispetto alle loro aspettative. Vi chiedo di seguirmi con attenzione anche con la terminologia usata, per fissare bene questi concetti, in quanto successivamente avremo modo di spingerci abbastanza dentro gli argomenti avanzati e volutamente resteremo al margine dal concetto relativo alla Scelta del Pronostico, in quanto quest’ultimo risulta strettamente personale.Cos’è una SS ?Si definisce SS il puntare un determinato Importo Rischiato (IR) su un pronostico/evento, riferito tipicamente ad uno sport come il Calcio, il Basket, etc., a fronte del quale viene pagata una eventuale Vincita Lorda (VL) laddove l’esito sportivo selezionato risulti correttamente pronosticato. Non entro nell’argomento relativo alla tipologia di pronostico/evento in quanto avremo modo di trattarlo successivamente con attenzione; vorrei invece sottolineare con precisione che ad ogni pronostico/evento corrisponde sempre un moltiplicatore, detto Quota dell’Evento (QE), che ci consente di calcolare preventivamente e con assoluta certezza l’importo della VL nel caso in cui la SS risulti esatta. Tale QE viene indicata sempre dal Bookmaker che si farà garante di pagare l’eventuale VL a fronte di un importo IR che viene versato nel momento in cui viene confermata la scommessa. Infatti vale la relazione: VL = IR * QEPer cui, ad esempio, se punto su un determinato evento un importo pari a 10 F€ (Fanta€) con moltiplicatore pari a QE = 2,50 l’eventuale VL corrisposta sarà pari a: VL = 10 * 2,50 = 25 F€Questo tipo di giocata viene comunemente chiamata “in Singola” in quanto prevede un solo pronostico/evento. Tale giocata si distingue dalle giocate “in Multipla”, per le quali vengono concatenati più di un pronostico/evento insieme al fine di aumentare il moltiplicatore finale, ovvero la Quota della Multipla (QM) che viene ottenuta dal prodotto di tutte le QE dei singoli pronostici/eventi. In tal caso, affinché la giocata in Mutipla risulti vincente, dovranno essersi verificati positivamente TUTTI i singoli

pronostici/eventi. Nel caso contrario la giocata risulterà perdente.Il calcolo della QM è abbastanza semplice in quanto definiti QE1 il moltiplicatore (quota) del primo evento e via via QE2, QE3 ... QEn possiamo stabilire che la QM vale: QM = QE1 * QE2 * QE3 * ... * QEnNella pratica comune la maggior parte dei Bookmaker offrono, nel caso delle giocate in Mutipla, anche un Bonus che incrementa con l’aumentare del numero di pronostici/ eventi inseriti nella giocata. Se, da una parte, questo aspetto ci viene in aiuto nel considerare una eventuale VL maggiore, dall’altro deve farci riflettere attentamente in quanto, come sappiamo, i Bookmaker lavorano in questo ambito da professionisti e certamente non saranno cosi sprovveduti da “regalare” niente a nessuno.Ad ogni modo la VL risulterà in tal caso leggermente maggiore della seguente: VL = IR * QM in quanto ovviamente dovremo tener conto del Bonus riconosciuto dal Bookmaker. In questa sede non voglio complicare il calcolo per cui resto su questo esempio basilare e prendiamo per buona la relazione espressa in precedenza.Per cui, ad esempio, se punto in Multipla su 3 eventi l’importo di 10 F€ ad un moltiplicatore QE1=2,50 con QE2=2,00 e con QE3=1,80 l’eventuale VL corrisposta dal Bookmaker sarà pari a: VL = 10 * (2,50 * 2,00 * 1,80) = 90 F€

ATTENZIONE Ogni SS ci consente di calcolare preventivamente e con assoluta certezza l’importo della VL nel caso in cui risulti esatta a fronte di un importo rischiato pari all’importo IR.

LA GIOCATA ULTRàMICA

di Massimo Mondò

scommettiamo che

ABC delle Scommesse Sportive

Obiettivo Tredici ! Ecco come:Fiorentina - Siena Segno 1 @1.52

Tottenham - Swansea Segno Gol @1.60Barcellona - Atletico Madrid Segno Gol @1.80Bayer Leverkusen - Amburgo Segno Gol @1.70

Deportivo La Coruna - Valladolid Segno Gol @1.75Quota Multipla=13 volte la puntata

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arissimi Ultràmici, comincia oggi una nuova rubrica del nostro incredibile gruppo: “SERENAmente azzurri”. Ogni settimana uno degli ultràmici sarà intervistato da me con lo scopo di conoscerci un pò meglio e di condividere ulteriormente la nostra passione azzurra! Naturalmente la vostra collaborazione sarà indispensabile ma non temete l’intervista sarà semi-seria e ci divertiremo. La rubrica “Rewind” intende recuperare per il magazine quei contributi che in passato qualcuno degli Ultràmici ha concepito e poi diffuso sulla pagina Facebook del gruppo, riscuotendo particolare successo. Si tratta di quei post, per intenderci, capaci di stimolare discussioni lunghissime con tantissimi commenti e di ricevere decine di “mi piace”. Oggi ci fa piacere

ripescare un’altra intervista di Serena Starita a uno dei membri storici del gruppo, nonché redattrice di questa rivista, Donatella Sapone, nella quale riuscirete a trovare tutte la passione e entusiasmo per la quale la conosciamo ed amiamo. Una delle persone più solari e competenti del gruppo, mai banale e che alcuni di noi hanno l’onore di conoscere di persona... Allora cara Donatella dicci come e quando sei diventata ultràmica e cosa credi che questo gruppo abbia in più o in meno rispetto agli altri che affollano il web. Poco dopo la nascita del gruppo, mi iscrisse il mio amico Ilario Pullella Lucano, che conoscevo dai tempi del Club Napoli Internet, grazie al quale ho amici in tutto il mondo.

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Donatella Sapone

Intervista a: Donatella Sapone

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Qui ho trovato un bel luogo di confronto, un posto dove rilassarmi con scambi divertenti, un gruppo di persone appassionate del Napoli con opinioni spesso divergenti ma con una passione in comune. E non ci sono scambi di “complimenti”, non c’è turpiloquio, non c’è antagonismo nè becero fanatismo. Merito di chi amministra il gruppo, certamente. Merito anche dell’impegno che chi vi scrive quotidianamente ci mette perchè le cose restino così. Poi per me il gruppo ha assunto una dimensione reale nel momento in cui abbiamo cominciato ad incontrarci di persona, a prendere i famosi “caffè ultràmici” insieme al Vomero, quando abbiamo organizzato il Gran Galà per la vittoria in Coppa Italia... Ultimamente ho avuto la riprova personale che non siamo più solo un gruppo su facebook, o meglio che non siamo solo un gruppo di tifosi, ma in molti casi di amici, e che “uniti si vince” non solo nello sport ma anche nella vita, e per questo non finirò mai di ringraziare gli Ultràmici :D Più unici di così... ;) Escludendo D10S, che per ovvi motivi è fuori gara, qual è il tuo giocatore preferito di ogni tempo? Magari a fine campionato possiamo eleggere il giocatore ultràmico di tutti i tempi! Credo di dover citare Ruud Krol ( che donna questa Donatella!!! ndr) per primo, il mio primo amore in maglia azzurra, un direttore che col piede al posto della bacchetta riusciva a trasformare ‘na banda ‘e musica in un’orchestra affiatata... Quanto mi affascinava quel vichingo biondo coi calzettoni alla cacaiola e la maglia aderente sui pantaloncini, i capelli

biondi al vento e un piede fatato... uno così nel Napoli non c’è stato mai più... Raccontaci di te. C’è qualcosa che gli Ultràmici devono assolutamente sapere? Sono un’insegnante elementare, appassionata di lingue straniere, amante della lettura, del caffè, dello sport in generale, della pizza, del cinema e dei buoni film, del pane, dei viaggi e della musica, oltre che della buona cucina. Segni particolari: non mi piacciono né la Nutella né la pastiera, e quando lo confesso spesso vengo guardata in modo strano, ma c’aggia fà? ;) Quale è stata la partità più emozionante del Napoli che ricordi?

Due sono quelle nelle quali ho rischiato di lasciarci il cuore, anzi tre, ultimamente perchè tutte della passata stagione: Napoli-Lazio 4 a 3, giocata al San Paolo alle 12,30, durante la quale scoppiai in pianto dirotto al pareggio del Napoli e smisi di piangere arrivata alla macchina al ritorno a casa; Napoli-Manchester City 2-1 per l’importanza della partita, per lo svolgimento, il risultato, e soprattutto per la parata di Morgan De Sanctis su Balotelli (credo che ancora si stia chiedendo come ha fatto, il nostro Pirata); e Villarreal-Napoli, cominciai a soffrire come tensione dalla mattina... ho visto la partita fino a circa il 60’, poi andai a vomitare in bagno perchè l’attacco d’ulcera mi stava divorando, promettendo che se avesse segnato il Napoli nel frattempo nel bagno sarei rimasta (e così fu, fino al 92’, quando riuscirono a tirarmi

fuori a risultato ormai acquisito). Il Napoli segnava e io vomitavo l’anima. Il Sacrificio però è servito ;) Hai riti scaramantici pre-partita? Qualcuna di quelle cose assurde che solo i “malati” del Napoli possono fare? Dalla risposta di prima si capisce che sono scaramantica all’inverosimile, no? ;) Ne ho tanti, ma l’unico che posso rivelare è quello che già conoscono gli Ultràmici, e cioè il caffè ultràmico prepartita preso in compagnia degli altri al Bar Roma a Via Scarlatti. Non deve essere infrasettimanale, perchè abbiamo constatato che non funziona... durante la chiacchierata graffio le mani di tutti con il corniciello che mi ha dato Diana Miraglia in comodato d’uso :D Per il resto... shhhhh, sennò non funzionano più ;) Allegaci una foto o un’immagine che ti rappresenta o che rappresenta il tuo amore per il Napoli. Vi metto questa di quando con gli amici del Club Napoli Internet giocavamo a calcetto, perchè secondo me esprime il mio modo di vivere il tifo che è soprattutto gioia, di condividere certe emozioni e certe passioni con gli altri, e perchè lo sport è fonte di gioia allo stato puro, come pochissime cose nella vita. Qui esultavo per un mio gol, ma faccio lo stesso per il nostro Napoli :D

Allora cari Ultràmici, per oggi è tutto. Ci rivediamo mercoledì prossimo e state in guardia che la prossima “vittima” dell’intervista non è stata ancora scelta! Forza Napoli!!!

serenamente

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