GiuliaViva anno II n.17 del 25 agosto 2012

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Anno II numero 17 del 25 agosto 2012 GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie copiagratuita

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GiuliaViva anno II n.17 del 25 agosto 2012

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Istantanee giuliesi GiuliaViva anno I I n.17 3

La “Pagliaccetti” al Teatro di Gioia

C’era anche l ’Orchestra degli allievi della Scuola Media Pa-gliaccetti nel programma della serata dedicata a “Il paese ritrova-

to”, nell’ambito del “12° festival na-zionale Teatro di Gioia”, manifesta-zione organizzata sotto la direzione artistica di Dacia Maraini nel borgo marsicano di Gioia Vecchio. Ai giova-ni componenti dell’orchestra, ai loro insegnanti e genitori i complimenti dell’intera città, per il successo di un’esibizione, colpevolmente igno-rata dagli organi dell’informazione “ufficiale”.

Chi fa propaganda a Giulianova?

“Non è consentito fare propa-ganda politica nel corso di even-ti enogastronomici”. Con queste parole il sindaco facente funzioni, Gabriele Filipponi, ha motivato lo smantellamento imposto al gaze-bo che l’associazione culturale “Il Cittadino Governante” aveva pre-disposto , con l’autorizzazione de-gli organizzatori, nel corso della manifestazione “Calici e musica”. Dove sia la “propaganda politica” evocata da Filipponi in uno stand senza insegne politiche che pro-muove “Piazza bella piazza” inizia-tiva musicale da e per i giovani, giunta ormai alla quarta edizione, non è dato sapere. Forse a un’am-ministrazione capace solo di pa-trocinare le iniziative altrui bru-cia che altri possano organizzare eventi di richiamo senza chiedere un centesimo di contributo comu-nale. O forse un’amministrazione dedita alla quotidiana overdose di comunicati stampa autocelebrati-vi (peraltro finanziati dal denaro pubblico), non trova di meglio che accusare a torto altri di fare propaganda.

Alunni “in mezzo ad una strada” a Colleranesco

Con un campionario particolarmen-te vario ed ingombrante, arricchito persino da qualche materasso, an-che via Cupa entra di diritto nella mappa cittadina delle mini discari-che abusive. Lo ribadiamo: base di tutto è sempre la mancanza di sen-so civico, ma prevedere un servizio che regolarmente “scovasse” ed eli-minasse simili spettacoli andrebbe comunque a giovamento dell’im-magine cittadina.

La discarica di via Cupa

Dopo le premure della Amministra-zione per la scuola in zona Orti con pi-sta ciclo-pedonale apparsa come un miraggio subito svanito, ora sa-rebbe il caso di risolvere il problema degli alunni delle elementari di Col-leranesco. Difatti, l’uscita dalla scuo-la immette immediatamente sulla strada senza alcun collegamento pedonale con la Piazza sottostante; i bambini sono costretti a procedere rasente alla stretta via Bosco Mar-

tese, strada senza marciapiedi, peral-tro a doppio senso di marcia e con auto parcheggiate su di un lato. Eppure sen-za scomodare alcun Pitagora, Euclide o

Archimede, basterebbe collegare l’area ad est del campetto con la Piazza attraverso due gradini ed una apertura nella rete, bastereb-be così poco per evitare pericoli. Ma di certo i due consiglieri della frazione avranno già segnalato la questione, o forse no!?

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Fatti 4 GiuliaViva anno II n.17 ... in primo piano

Cirsu: fra dimissioni e bilancio non approvato di Paolo Innocenti

Non una presa di posizione, non un comunicato, non un’esterna-zione. Le dimissioni del presidente del Cirsu, Andrea Ziruolo, sia pure al momento “congelate”, sono sta-te accolte dal più impenetrabile dei silenzi proprio da parte di chi vedrà le politiche ambientali del proprio territorio inevitabilmen-te influenzate dall’evolversi della “crisi” del consorzio: i sindaci dei sei Comuni (Giulianova, Roseto, Mosciano, Notaresco, Bellante e Morro d’Oro) che lo costituiscono. Al di là del commissariamento de-ciso dalla Regione (e comunque limitato alla bonifica ed alla riat-tivazione di un polo tecnologico invaso da oltre 8mila tonnellate di rifiuti non trattati), il Cirsu viene infatti a trovarsi senza “guida” in un momento a dir poco delicato e vissuto sul labile confine che cor-re fra il suo rilancio ed il definitivo fallimento.Riavviati i lavori della nuova di-scarica di Grasciano (all’indomani della sentenza favorevole del Con-siglio di Stato di cui abbiamo dato conto nel numero scorso), e quin-di con la prospettiva di ritrovare una nuova solidità economica, il consorzio si trova nel contempo a fare i conti con un’approvazione, o meglio una “non approvazione” del bilancio 2011 che getta nuove ombre sulla sua stessa sopravvi-

venza. Già più di una volta, infatti, l’assemblea dei soci convocata per “licenziare” il consuntivo dello scor-so anno, dopo qualche maldestro tentativo di modificare “in corsa” il documento di bilancio (eventualità giuridicamente improponibile), è giunta, sorprendentemente ed in-comprensibilmente, alla decisione di rinviarne l’approvazione. Il pesantissimo “buco” di bilancio del consorzio (parliamo di oltre 3,5mi-lioni di euro allo scorso 31 dicembre anche se la situazione finanziaria è nel frattempo peggiorata almeno per un altro milione) crea evidente-mente più di un imbarazzo ai primi cittadini dei Comuni soci, nessuno dei quali sembra volersi assumere la responsabilità di scegliere fra le uniche due alternative possibili: ri-capitalizzare o liquidare. I tempi, del resto, non potranno al-

lungarsi all’infinito, indirizzando in-fine il destino del consorzio o verso la definitiva chiusura o nell’unica di-rezione alternativa, peraltro già pro-spettata all’assemblea dei Comuni del Cirsu: cedere a nuovi soci una parte delle proprie azioni, utilizzan-done il controvalore per aumentare il capitale, compensare le perdite e, di fatto, salvare il consorzio. Qualunque sarà la scelta finale, e dunque qualunque sarà il destino del consorzio, gli interrogativi che hanno accompagnato le vicende più o meno recenti del Cirsu rimar-ranno comunque ancora una volta senza risposte. Come si è riusciti a mettere in ginoc-chio una struttura con tutti i requisi-ti tecnologici per occupare un posto d’avanguardia? Quanti crediti vanta ancora il consorzio nei confronti dei Comuni soci, Giulianova compre-sa? Perché il controllo da parte di questi ultimi sulla gestione di Cirsu e dell’ormai fallita Sogesa, è stato tanto superficiale e disattento? E soprattutto perché nessuna ammi-nistrazione ha mai abbracciato re-almente (e non con inutili dichiara-zioni di principio come nel caso di Giulianova) la causa dei “rifiuti zero”, unica soluzione sostenibile e defini-tiva di un problema che, mantenu-to negli attuali binari, continuerà a farci convivere con lo spettro degli inceneritori?

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Questo intervento è in risposta ad un giornalista locale ed a un ex amministratore che abitano in zone dove non ci sono né scuole, né piste ciclabili, né centri sociali e che hanno definito “Bronx” o “area degradata” un quartiere come l’Annunziata dove si trovano: asi-lo nido, scuola materna, prima-ria e media, un centro sociale, un centro anziani, un centro medico, una parrocchia con il suo centro aggregativo, alberghi, camping, pi-sta ciclabile, un centro sportivo, belle pinete, stabilimenti balneari, esercizi commerciali, ed è sede anche della Croce Rossa, del Centro per l’impie-go, degli uffici Inps, degli alloggi dei carabinieri? Abbiamo dimenticato di aggiungere la spiaggia per cani che per molti può sembrare una scelta negativa ma che invece potrà avere un risvolto turistico molto positivo. È vero che poteva essere organizza-ta meglio: ad esempio si potrebbe evitare che i cani facciano il bagno in una zona frequentata da bambini; negli altri siti romagnoli ciò è vietato mentre è permesso a Maccarese, vi-cino Roma, ma hanno a disposizione 7000 mq vicino al fiume!Comunque è ora che si smetta di dare definizioni poco felici ad un quartiere che ha dato risposta abitativa a tutte quelle persone che non potevano ac-quistare una casa altrove e che sono giustamente orgogliose di abitare in

luoghi a ridosso del mare e vicino alle pinete; in un quartiere dove le strade sono le più pulite di Giulianova, la rac-colta differenziata è gestita in modo perfetto (basta farsi un giro in bicicletta per notare tutto ciò). Non si incontrano bidoni ricolmi, buste buttate ovunque come al centro di Giulianova.I vari appellativi ingiuriosi sono do-vuti ai pochi residenti di etnia rom che, da un po’ di tempo, dopo ripe-tute richieste da parte degli abitan-ti, vengono tenuti sotto controllo ed in alcuni casi sono stati privati dell’alloggio. Anche i controlli sul-le varie roulotte e bivacchi hanno portato a risultati ottimi, questo a riprova del fatto che quando c’è il coinvolgimento di tutte le forze i ri-sultati si ottengono. Sono anni che i residenti chiedevano ciò ma in passato forse non c’è stata sufficiente sinergia tra Comune, Ca-rabinieri, Questura, Ater.Non è vero, come dice il giornalista, che in questa zona non si fanno investimen-

Un quartiere rinnovato. Non ve ne eravate accorti? di Irene Lattanzi

ti: basta guardare il residence Kiara, sempre pieno di turisti e dove ogni sera c’è intrattenimento musicale.Gli stabilimenti balneari sono cir-condati di verde: Negril, Spinnaker, Capo Horn; una pista ciclabile de-gna di questo nome ci porta fino a Cologna attraversando il ponte di legno e vicino al ponte c’è un cen-tro sportivo molto frequentato.Questo è un quartiere al quale è stato affibbiato il nome di “quar-

tiere-dormitorio” già dal governo Ca-meli; ma qui non si torna solo a dor-mire ma ci si viene all’asilo anche dal centro in quanto l’asilo che si trovava al lungomare Zara è stato spostato in via Simoncini ed i residenti della zona centrale di Giulianova, se non trova-no posto a zona Orti, devono far fre-quentare la scuola materna ai propri figli in questa zona.Per le pratiche riguardanti l’Inps, tutti i cittadini di Giulianova devono recarsi presso I Portici dove si trova la succur-sale dell’Inps di Teramo; stessa cosa per il Centro per l’impiego.E per quelli che continuano a dire che i palazzi hanno tolto la vista del mare per chi viene da Teramo, li vorrei invi-tare ad esprimere un parere circa lo stabilimento balneare che, al centro di Giulianova, con siepi, teatrini e altro impedisce la vista mare a tutti quelli che vanno a piedi, in bici, in auto pro-prio nel luogo deputato a vedere il mare: il lungomare monumentale!

Voci dai quartieri

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Parliamone 6 GiuliaViva anno II n.17

I Giuliesi non sanno che dal 18 luglio avevano l’ultima possibilità di poter dire la propria sulla Variante al PRG per difendere il paesaggio, la cam-pagna, la collina, la qualità urbana e la vivibilità. Nessuno li ha informati del diritto di poter proporre, entro 60 giorni da quella data, contributi e osservazioni mentre la legge dispo-ne che la VAS, la valutazione dell’im-patto ambientale della Variante, venga portata a conoscenza di tutti i cittadini e di tutte le associazioni per sollecitarne la partecipazione. E’ an-nunciata, solo ora, per il 29 agosto, a pochi giorni dalla scadenza dei ter-mini, la presentazione dei contenuti del Rapporto Ambientale, un do-cumento voluminoso e complesso. Troppo tardi. La VAS ha come obiet-tivo primario la promozione dei li-velli di qualità della vita umana, da realizzare attraverso la salvaguardia ed il miglioramento delle condizioni dell’ambiente e l’utilizzazione accor-ta e razionale delle risorse naturali e

chiede che i piani regola-tori, nel fare ciò, siano co-erenti con la concezione dello sviluppo sostenibile. La Variante in corso disat-tende ampiamente queste civili e moderne indicazio-ni e ciò è stato affermato a chiare lettere anche dalla SUP (la sezione urbani-stica della Provincia) che ha invitato a rivedere la

Variante in maniera significativa sia quantitativamente che qualitativa-mente. Recentemente in commissio-ne urbanistica la redattrice della VAS ha detto che a questo punto il nuovo piano regolatore è in una fase trop-po avanzata per poter recepire i prin-cipi fondamentali della legge che ha istituito la VAS e quindi ha lascia-to immaginare che non ci saranno modifiche sostanziali nell’impianto della Variante. Quindi la procedura VAS alla fine si risolverà in un’inutile operazione di facciata con la beffa della lievitazione dei costi per il pa-gamento dei tecnici. L’unica chance per la città poteva offrirla la fase del-la consultazione dei cittadini e delle associazioni culturali e ambientaliste ma come abbiamo spiegato sopra è stata accuratamente resa sterile evi-tando di informare per tempo sull’ar-gomento la cittadinanza, e di stimo-larne la partecipazione.Il Cittadino Governante ha sempre sostenuto che la Variante doveva

VAS: alla faccia della trasparenza e della partecipazione! di Franco Arboretti

procedere sin dal primo momento di pari passo con la VAS per farla nel mi-glior modo possibile. Non ci fu dato ascolto. Proponemmo, poi, un’osser-vazione in tal senso ma fu bocciata dall’amministrazione nel 2009. Gli enti sovra comunali però in segui-to ci hanno dato ragione e la VAS si è dovuta fare ma i comportamenti dell’amministrazione parlano chiaro: stanno facendo di tutto per lasciare le cose come stanno e per svuotare di significato l’importante procedu-ra. Conferma la presa in giro dei cit-tadini anche l’annuncio che il consi-glio comunale si terrà appena dieci giorni dopo la chiusura dei termini per la consegna delle osservazioni. Come dire: saranno tutte bocciate, forse non saranno nemmeno lette. E dire che la legge prevede 90 giorni, da quel momento, per interloquire con cittadini, associazioni ed enti competenti in materiale ambientale e paesaggistica e recepirne i contri-buti migliorativi. Naturalmente noi come al solito fa-remo la nostra parte a difesa della nostra città consegnando proposte costruttive così come abbiamo fat-to nella fase delle osservazioni tra il 2007 ed il 2009. Sarà importante, però, che tutti i cittadini e le associa-zioni cerchino, seppur in extremis, di fare altrettanto. Ci rivolgiamo in par-ticolare a Italia Nostra, a WWF, a Le-gambiente e al Comitato difesa dei Beni Comuni abruzzesi.

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Annunciato come un bilancio di svol-ta, il Bilancio di previsione 2012 si è rivelato, a nostro avviso, insufficiente per quanto riguarda le misure strut-turali da adottare al fine rimettere sui giusti binari le finanze locali, e sba-gliato quanto a modalità individuate per pareggiare le uscite con le entra-te. La spesa che galoppava senza con-trollo (spesi, in tre anni, oltre 9 milio-ni di euro in più rispetto ai livelli del 2008), in assenza di tangibili equiva-lenti miglioramenti per la città, è stata ridotta di soli 458 mila euro, e continua, quindi, a galoppare. Le entrate locali – e qui non c’entrano nulla i tagli del gover-no che pur ci sono stati - continuano ad essere notevolmente inferiori (si tratta di numerosi milioni di euro non chiesti nel corso del tempo ai poteri forti e alle fa-sce sociali più facoltose) rispetto a quelle che la legge prevederebbe. Risultato? Mancavano oltre tre milioni di euro per pareggiare la spesa. Come si è raggiun-to, quindi, il pareggio di bilancio? Ancora una volta si è fatto ricorso alle alienazioni di beni pubblici: saranno venduti terreni nella zona nord e in via Cupa destinati al verde urbano, alle scuole ed agli impianti sportivi pubblici. Va evidenziato, inoltre, che: in un momento di grave crisi econo-mica è stata aumentata del 30% la TARSU alle attività produttive; l’IMU sarà porta-ta al 10,60 ‰ per le seconde case (e se invece di far pagare di più quelli che già pagano ci si impegnasse, più equamen-te, a far pagare coloro che invece paga-no per la seconda casa l‘aliquota della

prima?); le rette degli asili nido sono cre-sciute di 30 euro al mese; è stato confer-mato il raddoppio della COSAP (tassa di occupazione di suolo pubblico) fatto nel 2011. In Italia tutti i comuni hanno diffi-coltà di bilancio sottoposti come sono a continui nuovi tagli ma ad aggravare la situazione finanziaria del nostro comune sono soprattutto i conti fuori controllo causati da anni di pessima gestione delle entrate e delle uscite comunali da parte degli amministratori a partire dal milio-nario sperpero presente in tante voci della spesa comunale dove spicca, fra le altre, la costosissima gestione dei rifiuti (un quarto della spesa corrente che è di circa 23 milioni di euro) costantemente in crescita nonostante il fruttuoso impe-gno dei cittadini nella raccolta differen-ziata. Ovunque, questa pratica virtuosa, nel giro di pochi anni, porta a cospicue riduzioni della spesa grazie ai minori conferimenti in discarica e al riciclo dei rifiuti che diventano risorse come abbia-mo dimostrato lo scorso anno invitando la direttrice del centro di Vedelago; qui,

Parliamone I conti non tornano: l’amministrazione si vende altri gioielli di famiglia di Franco Arboretti

purtroppo, a causa del malgoverno accade il contrario e i cittadini inve-ce di essere premiati per il loro im-pegno si vedono aumentare la tassa sui rifiuti.Il compito di rimettere sui giusti bi-nari il Bilancio comunale, lo ricono-sciamo, al punto in cui le cose sono state irresponsabilmente portate è senz’altro difficile e impegnativo, ma per raggiungere il pareggio di bilancio altre scelte erano possibili rispetto alle strade seguite dall’am-

ministrazione. In termini costruttivi abbiamo dettaglia-tamente illustrato in Consiglio Comunale le misure strutturali da adottare con ana-lisi e proposte precise, tese a tutelare me-glio la città ed i cittadini e a riqualificare la spesa. Come al solito sono state respinte. Vi invitiamo a conoscerle visitando il sito ilcittadinogovernante.it. Qui vorremmo ricordare l’emendamento che abbiamo presentato proprio per scongiurare la vendita delle aree pubbliche. La legge per tre anni, a partire da quest’anno, pre-mia i comuni che collaborano attivamen-te con l’Agenzia delle Entrate nella lotta all’evasione. Basterebbe individuare 500 seconde case che attualmente risultano prime case per introitare almeno 3-4 mi-lioni di euro (ma stime realistiche parlano di molto di più) e per ampliare in maniera duratura il gettito IMU derivante dalla se-conda casa, cosa che potrebbe evitare di portare al massimo l’aliquota prevista. La maggioranza, pur in evidente imbarazzo, non ha accettato la proposta!

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Giovanni Perna di Barbara Renzi

Siamo con Giovanni Perna, organiz-zatore insieme a Gianluca Marcellusi e Fabio Raschiatore della Notte Bian-ca di Giulianova, . Le chiediamo un bilancio a caldo della 2a edizione della Notte Bianca.Bilancio nettamente positivo, me-glio dell’anno scorso, con presenze di 70-80 mila persone. Quest’anno ab-biamo deciso di dare un segnale più forte e di spessore, anche per la parte artistica. Ospiti di maggior qualità, a partire da Max Gazzè che è stato il fiore all’occhiello. Ogni piazza ha go-duto di un concerto di medio-alto li-vello (rock, taranta) per accontentare tutte le zone coinvolte. Il lungomare chiuso è stato molto bello ed i ritor-ni avuti da turisti e commercianti ci hanno molto soddisfatto. Abbiamo offerto un prodotto variegato (caba-ret, revival, artisti di strada) dalle 21 fino alle 5 del mattino. Importante anche l’afflusso da fuori, soprattutto da città del litorale, con i bus navetta sempre pieni. Tutto è filato liscio, con

spazi anche per l’Annun-ziata e Unica beach. Impor-tante è ricordare i miei soci, Gianluca Marcellusi e Fabio Raschiatore, gli assessori. Un gioco di squadra, con 6 mesi pieni di lavoro, per accontentare le richieste delle varie vie e dei com-mercianti, per offrire loro un’importante boccata di

ossigeno in questi tempi di crisi. Un ringraziamento particolare va alle forze dell’ordine, tutte insieme. Ab-biamo certo migliorato l’organizza-zione rispetto allo scorso anno.Le Notti Bianche, inizialmente par-tite da Parigi nel 2002 come even-to prettamente culturale, si sono trasformate nel tempo in puro in-trattenimento notturno. Secondo lei, non si è un po’ snaturato l’in-tento originario?Secondo me più che snaturato si è migliorato perché la parte cultura-le è importante che ci sia ma non è sufficiente. La cultura deve esserci ma non solo. Le famiglie, i teen-ager vogliono anche divertirsi. Anche il mercatino è di fondamentale impor-tanza così come l’ospite Tv, le band, i deejay. Adesso è un evento completo. In generale è giusto che venga fatta così, a prescindere dal budget a di-sposizione.E’ ipotizzabile per il futuro della notte bianca a Giulianova l’am-

pliamento dell’offerta, includendo anche il Centro Storico?Il Centro Storico è fondamentale per la nostra città, ma per motivi tecnico organizzativi, e anche di ordine pub-blico, è difficile fare un unico evento. La Notte bianca al mare ci sembra irrinunciabile, e fare una Notte Alta migliore di quella di quest’anno è certamente un obiettivo.Che ruolo e peso hanno avuto l’amm.ne comunale e gli operatori commerciali a livello di impegno organizzativo ed economico?L’amm.ne comunale è stata di fon-damentale importanza. Il sindaco si è preso la responsabilità di blinda-re una città e la presenza degli as-sessori è stata costante. Molto im-portante ciò che ci è stato messo a disposizione, dai bus navetta ai ba-gni chimici. I risultati ottenuti sono dovuti a come ci hanno supportato nell’organizzazione. I commercianti sono stati fondamentali perché ci hanno affiancato in fase organiz-zativa ed anche con contributi eco-nomici per le spese vive. L’evento è stato fatto per l’immagine della cit-tà e ma anche per le casse dei com-mercianti. Mi auguro che abbiamo lavorato tantissimo. Loro saranno i primi ad essere interpellati per l’i-dea che abbiamo nell’immediato, quella di fare un grandissimo capo-danno in piazza, con un progetto di qualità.

Qualche domanda a ...

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so per la prima volta nel 1899. La riproposizione di questo grande classico americano (tradotto dallo stesso Paolo Ruggieri, al quale si deve un denso e attento saggio in-troduttivo) inaugura la collana “Lu-mina mundi”, che prende nome dal primo verso del Carme 66 di Catul-lo e che si propone di dare nuova vita a classici dimenticati o poco conosciuti, e di diffondere opere di grandi autori mai pubblicate in Italia. Accanto a quella prima col-lana ne sono nate a poca distan-za altre tre che formano il nucleo originario del catalogo Galaad: “Avalon”, “La porta ma-gica” e “Golden lights”, espressamente riser-vata a opere prime di narratori esordienti. Col tempo l’attività si è ramificata e il nume-ro delle collane è au-mentato arrivando ad annoverare volumi di saggistica, classici della poesia e biografie musicali. Tra i fiori all’occhiello c’è “Matemi”, una collana di filosofia e psicoanalisi curata da Marco Gatto, Antonio Lucci e Alex Pagliardini, con la direzione scien-tifica di Massimo Recalcati e Rocco Ronchi.Un libro che ha avuto un eccel-lente riscontro di vendite è “One Train Later”, l’autobiografia di Andy Summers, il chitarrista dei Police,

La pagina della cultura GiuliaViva anno II n.17 9

Galaad, i libri nascono a Giulianova di Simone Gambacorta

A Giulianova c’è un’ “officina lettera-ria” creata alcuni anni fa e che pian piano s’è fatta conoscere in tutta Ita-lia. È una casa editrice dal nome “col-to”, Galaad. Il fiore del Balsamo di Ga-laad è citato nel Vecchio Testamento per le sue proprietà medicamentose (come dire: i buoni libri curano l’a-nima), ma Galaad è anche il nome dell’unico Cavaliere della Tavola Ro-tonda che riuscì a trovare il Sacro Graal, quindi del “cavaliere puro”. La Galaad Edizioni è stata fondata a Giulianova nel 2006 da Paola Va-gnozzi e Paolo Ruggieri, due giovani imprenditori della cultura innamo-rati dei libri e della letteratura. Il primo importante risultato arriva nel 2007, con la pubblicazione di una nuova traduzione del romanzo “Il risveglio” di Kate Chopin, appar-

tradotta da Michele Piumini. Non minore successo ha riscosso un’altra chicca targata Galaad, “Il vento il riso il volo” di Katherine Mansfield: una raccolta di poesie curate e tradotte da Marcella Corsi e incentrate sugli elementi della natura. La traduzione è stata condotta sugli originali della Mansfield ricostruiti filologicamente anni dopo la sua morte e depurati dagli interventi postumi del marito John Middleton Murray. Non si può poi dimenticare un gioiel-lo come “L’uomo che vide il diavolo” di Gaston Leroux, autore fra l’altro del celebre “Il fantasma dell’opera”.

Il racconto, tradotto da Pietro Ruggieri, è la storia «di uno scellerato e irre-vocabile patto col diavolo che avvici-nerà quattro giova-ni sprovveduti alle soglie dell’occulto». Di Leroux, grandis-simo scrittore e ma-

estro del grottesco e della suspense, Galaad pubblicherà a breve un altro capolavoro, “Il castello nero”.Dei settanta titoli gia pubblicati dal-la Galaad si sono interessati giorna-li, televisioni, radio e riviste specia-lizzate: «Con Parole Mie», condotta da Umberto Broccoli per Radio Rai Uno, «Mizar» del Tg2, «Stilos», «Il Mucchio», «Io Donna» e «Il primo amore».

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Il cinema che verrà. di Antonio D’Eugenio

Passati i periodi vacanzieri di un’esta-te all’insegna di ristrettezze econo-miche, la nuova stagione cinemato-grafica si appresta a mettersi in bella mostra nelle sale di tutta Italia. Si comincia il 29 agosto con l’atte-sissimo ritorno del Cavaliere Oscu-ro Batman, ultimo film della trilogia sull’eroe mascherato da pipistrello targata Christopher Nolan. Settembre è all’insegna dell’anima-zione con il ritorno della Pixar e la sua ultima fatica: The Brave - Ribelle, mentre la Blue Sky Studios risponde con il quarto episodio della saga in-terpretata dai simpatici animali prei-storici de L’Era glaciale: Continenti alla deriva. Non solo cartoni, però, perchè il 14 settembre Ridley Scott tornerà al suo genere preferito con Prometheus grazie al quale il genere umano troverà le risposte alla sua esi-stenza (speriamo). Il mese di ottobre

vede il ritorno nelle sale di Bernardo Bertolucci che con Io e Te tenta di ri-lanciare il genere italiano ripartendo da traumi esistenziali giovanili. Il 31, sempre dello stesso mese, se-gna il ritorno della saga delle saghe: 007 Skyfall. Diretto da Sam Mendes (premio Oscar per American Beau-ty), l’agente segreto più famoso del mondo dovrà combattere tra pre-sente e passato. Novembre chiude la saga dei vam-piri più belli di sempre, quelli di Twi-light. Per la gioia delle ragazzine il 14 esce la seconda ed ultima parte di Breaking Dawn dove i Cullen do-vranno difendere la figlia di Edward e Bella dalle grinfie dei Volturi. Il film è diretto dal premio Oscar Bill Con-don. Sempre in tema di vampiri (ma da ridere) il 15 novembre è il giorno di Hotel Transylvania, film d’anima-zione molto promettente in cui il

Conte Dracula è il proprie-tario di un resort a 5 stelle dove possono alloggiare solo mostri. Lo stesso giorno Abbas Kiarostami torna nel-le sale con la sua ultima, im-perdibile fatica Qualcuno da amare (grazie). Novembre è anche il mese dei ritorni: Clint Eastwood come attore in Trouble with the Curve di-retto da Robert Lorenz e Ga-briele Muccino come regista con Quello che so sull’amo-

re, commedia romantica sul filone americano. Dicembre, come al solito, è il mese più atteso dagli appassionati con il ritorno nella Terra di Mezzo grazie a Peter Jackson ed il suo The Hobbit, prequel de Il Signore degli Anelli. Si continua con Lo spirito degli Ange-li di Ken Loach e l’atteso ritorno di Terrence Malick con To the wonder dopo il mezzo fiasco di The tree of life. A chiudere l’abbuffata del 2012, pri-ma dell’arrivo dei (cine)panettoni, ci pensa Ang Lee con Vita di Pi, basa-to sull’omonimo romanzo, racconta la storia di un ragazzo che attraver-sa l’Oceano Pacifico sognando una nuova America. Se il 2012 finisce tra i panettoni il 2013 inizia coi botti: Django Unchai-ned di Quentin Tarantino. Buone vi-sioni.

Interferenze artistiche

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Dove Cosa Quando GiuliaViva anno II n.17 11

Prime visioni di Stefania Sacchini

Pubblica utilità

Farmacie di turno25/26 agosto Farmacia Eredi Galli27/2 settembre Farmacia Comunale2/8 settembre Farmacia Del VomanoGuardia Medica festiva e di urgenza Tel.: 085.8020362Ospedale Civile Via Gramsci 085.80201Pronto Soccorso 085.8020238 085.8020366118 085.8020442 / 085.8020373Croce Rossa Via Simoncini, 41/A 085.8007733Consultorio Familiare Via Ospizio Marino 085.8020816Polizia Veterinaria Pronto Intervento 085.8020818 (08.00-20.00)

Concerti mostre ed eventi

Giovedì 30 agosto alle ore 21,30 presso il Teatro D’annunzio di Pescara ci sarà il concerto di Emma, unica data in Abruzzo. La nuova tournée celebra e segue la pubblicazio-ne dell’ultimo album di Emma, “Sarò Libera”.

Emma ha trionfato all’ultima edizione del Festival di Sanremo con il brano “Non è l’Inferno”.

Emma a Pescara

Titolo: “One train Later” Autore: Andy Summers Galaad Edizioni Giulianova Pagine: 361 Prezzo: € 18,00

Introdotto da una pre-fazione di The Edge (U2) il libro “One train Later”, descrive la metamor-fosi di un ‘moccioso’ inglese sul finire degli anni cinquanta infa-tuato dal Rock’n’roll e dal jazz, fino alla scena psichedelica della swin-ging london per appro-

dare quasi inconsapevole alla corte di Stewart Copeland e Sting, ovvero i Police il gruppo rock più influente degli ultimi 35 anni Summers ol-tre a raccontare aneddoti sconosciuti ai più si rivela un narratore eccezionale con una scrit-tura fluida, ironica, ricca di dettagli suggestivi. Il libro è un documento vitale per tutti quelli che giovani e meno giovani vogliono conosce-re le gesta del chitarrista inglese, per intrapren-dere quel lungo viaggio attraverso un sogno che ha generato mille suoni e mille emozioni pronto a sorprenderci e commuoverci.

IlCavaliere Oscuro – Il Ritorno

Nell’ambito dei solenni fe-steggiamenti in onore della Beata Maria Vergine dell’ Annunziata, il  I  Concorso di Arte Sacra su strada “Ma-donnari dell’Annunziota”. L’estemporanea si terrà do-menica 2 settembre sulla via Simoncini di Giulianova Lido.

Maddonari all’Annunziata

Dal 24 al 26 agosto 2012  a  Torricella Peli-gna (Chieti) il Festival letterario internazio-nale nato per rendere omaggio allo scrit-tore italo-americano J.Fante, la cui famiglia

era originaria di Torricella Peligna. Durante la tre gior-ni si alterneranno presentazioni di libri, conferenze te-matiche, concerti musicali e molto altro ancora.

Sono passati otto anni da quando Batman è sparito nella not-te, considerato un fuorilegge per essersi preso la responsabilità della morte di Harvey Dent e sacrificando tutto per ciò che lui e James Gordon ritenevano un bene superiore. Per diverso tem-po, grazie al Dent Act, una speciale legge anticrimine, a Go-tham City la malavita è stata sconfitta. All’improvviso però, l’e-quilibrio viene sconvolto con l’arrivo di Catwoman, ladra molto astuta decisa a compiere un piano particolare e con l’irruzione

di Bane, terrorista mascherato le cui intenzioni di demolire Gotham City portano Bruce Wayne ad uscire dall’esilio che si è imposto. Anche se indossa maschera e mantello, Batman potrebbe non avere la forza di fermare Bane. Il film Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno è diretto da Christopher Nolan ed interpretato da Chri-stian Bale, Gary Oldman, Morgan Freeman, Michael Caine, Tom Hardy, Anne Hathaway, Juno Temple, Joseph Gordon-Levitt, Marion Cotillard, Matthew Modine. In programmazione dal 29 agosto

Spinnaker Beach per l’UNICEFSabato 25 agosto allo Spinnaker Beach di Giu-lianova, L.mare Rodi (aperto dalle ore 20). Per la prima volta serata Jazz in favore dell’UNICEF con il fisarmonicista del Moulin Rouge di Parigi

Maestro Achille Pellegrini. Bouffet € 12,00 . L’incasso sarà devoluto all’UNICEF. Prenotazione tavoli 3282321694

Settimo senso a Pescara“SETTIMO SENSO – Festival del cinema dell’AURUM” dal 31 agosto al 2 settem-bre 2012. Rassegna di corti cinematografici d’Autore ed Esordienti. Per rag-giungere una dimensione extrasensoriale capace di tradurre in cinema il senso

di meraviglia. AURUM, Piazzale Michelucci.

Festival letterario “Il Dio di Mio Padre”

“One train Later”autobiografia di Andy Summers

Il  28 e il 29 agosto di ogni anno a L’Aquila si rinnova il rito solenne della Perdonanza, l’in-dulgenza plenaria per-petua che Celestino V, la sera stessa della sua incoronazione a pon-tefice, concesse a tutti i fedeli di Cristo.

718 Perdonanza Celestiniana

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A pochissimi capita di contestare un caffè pessimo, magari lo si macchia con il latte o si beve immediatamente dopo un bel bicchiere d’acqua a mandare via il gusto bruciato che molti espressi hanno, raramente capita che sulla bontà e sul gusto del caffè venga posto un problema. Peccato, perché una consapevolezza maggiore da parte del consumatore contribuirebbe ad elevare la qualità e pretendere qualità alimentare non è mai dannoso. Anche il mercato del caffè è anomalo rispetto agli altri mercati, i fornitori/torrefattori hanno con i loro clienti dei legami unici: fornendo macchine e macina-dosatori, insegne luminose e tazzine in comodato d’uso, diventano “soci occulti” delle aziende ed impediscono di conseguenza ciò che dovrebbe essere scontato in ogni azienda di somministrazione alimentare: continua ricerca del buono e libertà di cambiare il fornitore agevolmente. Esiste un mondo, sconosciuto ai più, di varietà particolari legate a diverse zone del mondo: il Santos Montecarmelo dal Brasile, il Komet da Haiti, il Blue Mountain dalla Jamaica e potrei citarne ancora tante, ognuna di esse con peculiarità ed identità proprie a rappresentare territori e culture diverse. L’auspicio, allora, è che si creino nuove motivazioni per frequentare il caffè, che non è un vizio ma un dono della natura e, come tale, deve garantire un’esperienza di gradevolezza sensoriale.

È curioso che a fronte dei tanti sinonimi che la lingua italiana offre per definire la pianta, il frutto, la bevanda e il luogo dove questa si consuma venga usata la stessa parola: caffè.Noi trascuriamo il caffè. Nonostante il genio italiano abbia creato i migliori modi di estrazione della bevanda - pensate alla macchina espresso, alla napoletana e alla moka - non abbiamo conoscenze specifiche di quello che la pianta del caffè e i suoi frutti significano ed esprimono. Mentre poniamo giustamente sempre più attenzione a tutto quello che mangiamo e beviamo, guardiamo la provenienza, la freschezza, distinguiamo sapori ed aromi, ci accertiamo della salubrità e rifiutiamo sempre più spesso quello che non riteniamo “buono e sano” al momento del caffè la nostra soglia di attenzione tende ad abbassarsi a dismisura, quasi che il caffè non fosse un alimento ma solo un gesto di abitudine da compiere svogliatamente, come se il vero bisogno che abbiamo fosse quello della caffeina per tenerci su, come un medicamento e non un piacere gastronomico.

Primo e SecondoAIn

“Il caffè è un piacere, se non è buono che piacere è?” di Andrea Beccaceci

Bavarese al caffè Ingredienti:200 g. di latte intero200 g. di panna fresca da montare100 g. di zucchero8 g. di gelatina in fogli (circa 3 fogli)2 tuorli d’uovomoka di caffè per circa 4 persone

Preparazione:Mettete i fogli di gelatina in ammollo in ac-qua fredda. A parte, in un pentolino, scaldate il latte intero, senza farlo bollire. Quando è abbastanza caldo, aggiungeteci la moka di caffè, preparata in precedenza. La quantità la potete anche diminuire o aumentare.Nel frattempo sbattete i tuorli con lo zucche-ro, sino ad ottenere un impasto ben spumo-so ed omogeneo. Ottenuto ciò, prendete il composto di latte e caffè e versatelo sulle uova sbattute, mescolando bene ed energi-camente. A questo punto, strizzate i fogli di gelatina, aggiungeteli nel composto ottenu-to precedentemente e riportate il tutto sul fuoco. Mescolate bene e fate “cuocere” fino a 80/90 gradi, più o meno poco prima dell’e-bollizione. Fate raffreddare il tutto e per fini-re aggiungete la panna montata, mescolate bene e versate la bavarese al caffè negli stam-pini monodose, in silicone o in alluminio. Ma potete anche usare uno stampo unico, in-somma, a voi la fantasia.Fate riposare in frigorifero per almeno 2 ore. Sformate la bavarese al caffè nei piatti di portata, decorate a piacere e servite.

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A tutto sport GiuliaViva anno II n.17 13

Calcio: si riparte dall’eccellenza di Daniele Adriani

La presentazione della nuova squadra di calcio della nostra cit-tà avverrà nei prossimi giorni pre-sumibilmente al Kursaal; attual-mente l’elenco dei calciatori sotto contratto, per “Città di Giulianova 1924”, è formato dai portieri: Di Giovannantonio (94), Franchi(76); difensori: Stacchiottti (86), Pa-landrani (93), Testoni (90), Ferrari (94), Marotta (81), De Maria (90); centrocampisti: Di Camillo (84), Francia (84), Angelozzi (95), Iachi-ni (90), Di Pancrazio (95), Colaciop-po (84), Di Giacinto (95), Puca (92), Ettorre (94); attaccanti: Olivieri (87), Torbidone (92), Addazii (93), Campanella (89). Altri si aggreghe-ranno per completare quella che già è una buona rosa per iniziare un campionato nuovo per i tifosi giallorossi. L’Eccellenza prevede più che tatti-cismi esasperati, molto agonismo e soprattutto la differenza la fa lo spirito con cui si scende in cam-po. Per questo la dirigenza punta molto sul fattore “motivazione”, legandolo a calciatori che sono provenienti dal settore giovanile giuliese e ad alcuni calciatori di esperienza che hanno giocato con squadre della provincia nei cam-pionati dilettantistici. Chiaramente il nome Giulianova porterà le squadre avversarie ad affrontare le partite come se stes-sero giocando contro una “grande”

del panorama calcistico, quindi non sarà facile partire con la “ne-cessità” di vincere il campionato e magari dover sudare fino all’ulti-ma giornata per passare dall’Infer-no di questa categoria, verso cam-pionati più consoni alle tradizioni della nostra città. Domenica 26 agosto la prima partita ufficiale al Fadini contro la Santegidiese per la prima giornata di Coppa Italia; la seconda sarà in trasferta ad Alba Adriatica. Intanto il pubblico potrà tornare al glorioso stadio, dopo il vergo-gnoso esilio della scorsa stagione. Già molti tifosi hanno affollato le prime amichevoli che hanno dato modo a mister Pagliaccetti di capi-re come poter migliorare una già discreta manovra di gioco. Giorgi-

ni è attento osservatore nella nuo-va veste di supervisore per cercare di fornire le giuste pedine da met-tere in campo. È partita la campagna abbona-menti con un buon risultato nei primi giorni di sottoscrizioni ma la dirigenza si aspetta ancora molto dalla piazza giallorossa, soprat-tutto dalla nuova formula del “so-stenitore” il quale, versando 100 euro, potrà essere protagonista delle scelte societarie attraverso la partecipazione ad incontri con i tecnici della squadra; quello che finora era considerato solo un consiglio del tifoso, potrà diven-tare un “voto” in un ipotetico Con-siglio di Amministrazione “allarga-to”. Aspetto nuovo e propositivo che rende concreto il motto della campagna abbonamenti intitolata “Noi siamo le nostre bandiere”. In città oltre ai favori di larga par-te dei tifosi, c’è anche chi critica la nuova società, taluni per il nome (ma ci sembra poco significativo, poiché tra qualche tempo potreb-be essere cambiato), altri perché ritengono che poteva essere fatto di più per salvare la Seconda Divi-sione. La cosa che più conta, a nostro pa-rere, è avere lo sport di maggiore aggregazione ancora presente in città, solo un po’ di pazienza e so-prattutto tanto calore, restituirà al Giulianova il posto che merita.

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stampato da Tipolitografia LA RAPIDAVia G. Galilei Giulianova Lido

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Si prega cortesemente i nostri gentili lettori di contenere in termini di spazio i loro contributi, al fine di garantire una più ampia partecipazione ed evitare spiacevoli tagli.

Quei bivacchi all’Annunziata

Da qualche tempo a Giulianova è sta-to vietato di “bivaccare” con roulotte e camper occupando le aree destina-te alla sosta. Non è stato invece fatto nulla per evitare che più di una stra-da dell’Annunziata (via Di Vittorio, via Brodolini) venga occupata fino a notte fonda per ritrovi di ogni tipo, con schiamazzi e musica ad alto volu-me, con il disturbo che potete imma-ginare alla cosiddetta quiete pubblica. Possibile che nessuno faccia niente per interrompere queste pessime usanze?

Email firmata

Perché quest’anno no?Due anni fà il consigliere Ciccocel-li ebbe modo di polemizzare con il presidente della Giulianova Patri-monio per l’utilizzo del Kursaal in occasione dello spettacolo pirotec-nico che chiuse la festa della Ma-donna del Porto Salvo, lamentando che l’accesso alla terrazza era stato consentito solo a pochi privilegiati, scelti non si sa bene in base a qua-li criteri. La situazione si è ripetuta, precisa identica, quest’anno, ma il consigliere Ciccocelli non ha tro-vato nulla da ridire. Cos’è cambia-to da un paio d’anni a questa parte?

Francesca P.

Stato di degrado ASL di Giulianova (Ospizio Marino)Gentile redazione, sono tanti anni che passo le vacanze nella mia casa estiva di Giulianova. Voglio segnalare un abuso di suolo pubblico in via lmare Rodi. Il negozio di merceria giocattoli espone da anni sul marciapiede pubblico pal-loni materassini articoli da mare, mi sono deciso a fare questa segnalazione in quanto ogni volta che transito con la mia sedia a rotelle davanti al negozio, per evitare l'ostacolo posto sul marcia-piede, sono obbligato a passare in stra-da con il rischio di essere investito dalle auto. Chiedo gentilmente all'amm.ne comunale di vigilare di più in modo da evitare che noi cittadini per far rispet-tare un nostro diritto siamo costretti a fare queste segnalazioni.

Grazie. Ivano Z.

SegnalazioneE’ da molto tempo che si protrae que-sta situazione, è ora che tutti sappiano e vedano cosa acca-de all’interno del-la recinzione della struttura ASL di Giulianova. Un to-tale stato di abbandono: per iniziare si nota, tra le altissime e fitte sterpaglie, un vecchio fabbricato, crollato in più punti, tetto sfondato e con un’altissima canna fumaria in mattoni pericolante sulla sede stradale di via Tasso, peri-colosa quindi sia per il transito veico-lare che per i pedoni, visto che la Via in questione a quanto pare è abitata ed ospita, in fondo, il Centro Nutriziona-le Regionale. Si è notato che alcuni ra-gazzini oltrepassano la recinzione per

andare all’interno di tale struttura a fare cosa non si sa, comunque il rischio che corrono non è da sottovalutare. Sterpaglie alte e fit-te di rovi e piante (in passato causa di

incendi) quindi ricettacolo di animali delle più disparate specie: serpenti, topi di grossa taglia la cui urina, sappia-mo, è altamente infetta. Topi che non scompaiono nel periodo della derat-tizzazione,… forse qui non viene fat-ta? Per quale motivo? Ma non stiamo parlando della ASL? Per chiudere in bellezza, troviamo anche dell’Amianto, sia fuori che all’interno del sopracitato fabbricato in fase di crollo. Un gruppo di cittadini Lettera firmata

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