Giugno 2014

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1 46° u scita, G iugno 2 014 Onlus Registrazione: T ribunale d i A lessandria N . 6 48 d el 2 0/07/2010 LA M IA VOCE LA NOSTRA VOCE ! Indice: Pag. 1 Festa in beneficenza Pag. 7 Ramona Pag. 13 conclusione corso Pag. 2 GiornalistAndeira…… Pag. 8 S. Domenico - Enrico Pag. 14 M. Pia Pag. 3 ….GiornalistAndeira…. Pag.9 Voltaggio Pag. 15 Gebriele Pag. 4 continuazione giornalistA…. Pag.10 corso di giornalismo Pag. 16 Presentazione Associazione Pag. 5 …..giornalistAndeira…. Pag.11 corso di giornalismo Pag. 6 conclusione progetto Pag. 12 corso di giornalismo www.andeira.it ……

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Transcript of Giugno 2014

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46° uscita, Giugno 2014

Onlus Registrazione: Tribunale di Alessandria N. 648 del 20/07/2010

LA MIA VOCE LA NOSTRA VOCE !

Indice:

Pag. 1 Festa in beneficenza Pag. 7 Ramona Pag. 13 conclusione corso

Pag. 2 GiornalistAndeira…… Pag. 8 S. Domenico - Enrico Pag. 14 M. Pia

Pag. 3 ….GiornalistAndeira…. Pag.9 Voltaggio Pag. 15 Gebriele

Pag. 4 continuazione giornalistA…. Pag.10 corso di giornalismo Pag. 16 Presentazione Associazione

Pag. 5 …..giornalistAndeira…. Pag.11 corso di giornalismo

Pag. 6 conclusione progetto Pag. 12 corso di giornalismo

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GIORNALISTANDEIRA

3 E 10 MAGGIO 2014

l’INFORMAZIONE

letta e raccontata

attraverso

il giornale e la radio

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3 MAGGIO presso l’Istituto Pochettino sono intervenuti :Mimma Caligaris giornalista del Piccolo di Alessandria,, Tatiana Gagliano di Radio Gold, Francesca Giglione studentessa volontaria di AndeiraRiccardo Tornato Giornalista di Andeira

&*&10 MAGGIO presso Radio San Paolo:simulazione di trasmissione radiofonica, in streaming con DJ di RTL Angelo Di Benedettoe Beppe Ravetti

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Vi vorrei parlare della mia esperienza di giornalista di Andeira . Mi chiamo

Riccardo e vengo da Cassine. Da circa un anno collaboro con l’Associazione

di volontariato ANDEIRA di Castellazzo B.da realizzando degli articoli che

poi vengono pubblicati mensilmente sul giornalino Andeira; oltre che

partecipare al corso di giornalismo organizzato dalla Provincia di Alessandria

corso molto utile ed interessante che fornisce una panoramica esaustiva sul

lavoro del giornalista; che deve essere un lavoro totale che si occupi di tutto

quello che riguarda la redazione di un giornale occupandosi di tutti i settori e

tutti i campi del giornalismo (intervista, scrittura ed elaborazione di articoli

cartacei, su web e sui social network, nonché tutti i settori sportivo, cronaca,

attualità ecc.). Gli articoli che realizzo per Andeira si occupano di ciò che più

mi appassiona che nel mio caso riguarda la storia del nostro territorio ed i

nostri paesi e beni culturali storico-artistici scrivendo il GeoAndeira e articoli

su quelli che sono gli incontri e le iniziative dell’Associazione realizzando un

resoconto sulle attività svolte e gli argomenti affrontati.

Il progetto andeira è proprio quello di realizzare un giornale realizzato

totalmente da persone diversamente abili dove ogni persona può scrivere ciò

che gli interessa, si appassiona o semplicemente ciò che fa quotidianamente.

Realizzare un giornale permette a tutte le persone di essere uguali. La

redazione del giornale è resa ai nostri giorni più semplice e rapida grazie

all’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche, infatti riusciamo a realizzare

il giornale grazie alle e-mail che ci permettono di inviare i nostri articoli

rapidamente e quindi anche le persone disabili senza spostarsi di casa possono

inviare i propri articoli.

Durante il convegno della stampa studentesca che si è tenuto presso la Scuola

di Polizia di Alessandria , a cui insieme ad altri ragazzi di Andeira ho

partecipato, Il Dirigente scolastico dell’Istituto Superiore Ciampini di Novi L.

prof. Grenna ha ricordato che: la stampa dà un senso di eguaglianza tra

ragazzi e anche le persone in difficoltà o disabili si eguagliano quando si

cimentano nella realizzazione di un giornale .

Questa è un esperienza che mi rende felice e mi permette di occupare un po’

del mio tempo e di rendermi utile ed utilizzare il volontariato come una

possibilità per espandere e sviluppare le mie capacità . Io che necessito di

aiuto perché disabile mi sembra utile rendermi solidale e a mia volta fornire,

in base alle mie possibilità aiuto in un progetto di volontariato legato al

giornalismo. Riccardo Tornato

L’intervento di Riccardo, giornalista di Andeira, sabato 3 maggio agli studenti dell’Istituto Pochetttino.

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alcuni commenti

Sabato 10 maggio presso Radio San Paolo, studenti e giornalisti Andeira sono entrati in radio per una simulazione di notiziario in diretta e....

guardate i nostri Video

Tre gruppi hanno invece realizzato alcuni articoli sviluppando una notizia trasmessa in radio

GLI

ARTICOLI

LUISA BARBERO

LUANA ROTA

DAVID CAVALLO

IL GRUPPO GRIFOND’ORO

I FIORELLINI MARCI

!Un’esperienza nuova e diversa dalle altre”“La prima volta che vado in radio e mi è piaciuto molto”“Esperienza positiva che mi ha permesso

di conoscere come funziona una radio.”

“Un’esperienza interessante e istruttiva”“Ascoltare e parlare.”“Esperienza emozionante e divertente.”“Felici per le 3 ore saltate di scuola.”“Incredibile radio S. Paolo.”

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Mi sono recata con MARISA, DAVID,

FRANCESCA e LUANA a

CASTELLAZZO B. per visitare lo

studio radiofonico di radio SAN

PAOLO . Oltre a noi, c’erano anche gli

studenti dell’istituto “POCHETTINO “

accompagnati da una professoressa . A

turno abbiamo sperimentato come si

conduce un programma radiofonico, alcuni

di noi hanno letto delle notizie

preparate in precedenza . E’ stata

un’esperienza interessante , grazie al

supporto di un DJ : ANGELO DI

BENEDETTO di radio RTL . Per me

non era la prima volta che entravo in

uno studio radiofonico, avevo già

visitato un altro studio radio cioè radio

GOLD ad ALESSANDRIA . LUISA

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GLI

ARTICOLI

Page 7: Giugno 2014

Giretto in giornata?

RamoMaddy advisor per questo numero vuole consigliarvi due giretti da fare se avete una giornata libera e non volete spiaggiarvi come larve davanti alla tv J

RAMO-ADVISOR MADDY-ADVISOR

Cari lettori vorrei suggerirvi un luogo di

vacanza che mi piace un sacco: questo posto

si chiama Cannero.

C’è una bellissima passeggiata che costeggia

tutto il lago ed è pieno di fiori e delle

simpatiche anatre che quando tu ti siedi per

mangiare qualcosa loro ti saltano sulle

ginocchia per mangiare il pane (simpatiche).

Se siete li di passaggio vi consiglio di

pranzare proprio li, al ristorante del luogo

dove si mangia molto bene. Oppure se

preferite potete fare un bel picnic sui prati e

prendere il sole. Per chi invece vuole

trascorrere le vacanze in santa pace (e dico

in pace) può soggiornare in un grande

residence con piscina interna con vista

fronte lago immerso nel verde.

Ma (per me) la cosa più importante è che

Cannero è tutta in piano per poter camminare

con una sedia a rotelle (visto che per me la

sedia a rotelle sono le mie gambe) insomma in

poche parole può essere adatta a tutti. Spero

che questo suggerimento per le vacanze

(come dice il titolo) vi sia piaciuto.

BUONE VACANZE A TUTTI!!!!!!

Ramona

Giardini di villa Hanbury

Voglia di un giretto un po’ particolare immersi nel verde ma belli comodi?

Una famiglia inglese ha creato dal 1867 presso Ventimiglia un giardino botanico per piante dalle più diverse zone del mondo,: 5800 specie di piante ornamentali, officinali e da frutto in armonia con edifici, elementi ornamentali e terrazzamenti coltivati.

I Giardini Botanici Hanbury si trovano nel ponente ligure a circa due chilometri dal confine francese. Inutile dire che la posizione permette di fare una capatina anche in altre incantevoli località e giardini sia lungo la costa e l'entroterra ligure (Dolceacqua, Seborga, Sanremo, Taggia per dirne qualcuna) sia lungo quello francese (Menton, Monaco, Nizza, mica pizza e fichi!)

COME ARRIVARE Auto: autostrada A10 uscita Ventimiglia; SS 1 Aurelia direzione Francia, valico Ponte S. Luigi-km.6 Treno: stazione FS di Ventimiglia + taxi o autobus Riviera Trasporti

INFO E PRENOTAZIONI

tel. +39 0184 229507- fax. +39 0184 226029

Mail: [email protected]

Ramona

Page 8: Giugno 2014

IL COMPLEANNO DI MARCO A TERRE SPARSE

Giovedì scorso è stata proprio una bella giornata! Esclama Giacomina:” siamo andati

a terre sparse con i ragazzi dello zainetto ed abbiamo passeggiato per i campi a

raccogliere le foglie. Le abbiamo poi divise quelle che profumavano da quelle no. Io

qualche nome di foglia la conoscevo e anche Andrea . Salvatore: durante la

passeggiata sono scivolato ma niente di che …

A mezzogiorno abbiamo acceso il fuoco e mangiato wurstel e salsiccia con patate al

forno insalata di riso.

Andrea “poi è iniziata la festa la prossima volta anche io voglio farla lì. Sono arrivate

tre torte e ci siamo messi a cantare tutti insieme: tanti auguri a te … tanti auguri a te

… Marco si è commosso.

Marco: non mi aspettavo un’altra festa l’avevo già festeggiata in comunità con la

torta gelato, mi hanno regalato due dvd : “com’è bello far l’amore e baciato dalla

fortuna” . Alla sera li ho visti con i miei amici abbiamo riso così tanto …. quel

poliziotto … e poi c’era anche una donna molto bella… che mi piaceva tanto. Per

questo non mi aspettavo un’altra festa da Cristiana . Cristiana mi ha fatto un regalo:

mi ha regalato un caffè. . Giacomina : anch’io vorrei festeggiare il mio compleanno lì.

Ma io li compio a novembre e non credo ci saranno queste belle giornate di sole.

Sul finale arriva Salvatore: è stato bello ho di nuovo fatto gli auguri a Marco, mi sono

riposato nell’erba poi Sara mi è venuta a cavallo abbiamo giocato . e Paolino

?quanto parla , non smetteva mai. I ragazzi del San Domenico

Poesia: L'Estate L'Estate sta arrivando e un anno se ne va, lo sai che novità ? Non voglio il temporale perché è ora di nuotare Mi piace andare al mare ,mi voglio abbronzare . Vi lascio un mio ricordo , l' autunno tornerà , l' estate sta arrivando e il tempo eccolo qua! Pensieri sportivi,..........piste e palestre. Il bambino gioca col pallone e pensa : "sarò anche il migliore ma non sempre si vince ." Il ragazzo pesca e dice ai pesci :"siete soli e tranquilli ma io no !" Il ciclista anziano pedala e pensa :"cosa ne farò della bicicletta ?" La moglie lo chiama e dice :"E' ora di andare a fare la spesa !" Quando io e i miei amici siamo in palestra ci alleniamo , per correre veloci in pista e diventare sempre più capaci di andare sugli sci o sugli skiroll. DEMARIA ENRICO

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La Doppia Ombra

Voltaggio

CIAO NONNA MARIUCCIA………

Cara Nonna, voglio darti un saluto da queste pagine, che talvolta hai letto anche tu, perché sei stata dei “nostri” in alcune occasioni, tra cui la Cena di Beneficenza che abbiamo fatto a Castellazzo nel 2012.

Dopo aver aiutato per anni la pro loco di Basaluzzo nelle sagre del paese, sei venuta a dare una mano anche ai nostri ragazzi speciali dell’Andeira!! E lo hai fatto con il tuo solito spirito allegro e combattivo, dando anche direttive al cuoco!! Ho tanti ricordi di te, al mare con mio fratello da bambini, la casa della Pieve, i pomeriggi nell’orto, la festa di laurea, il mio matrimonio… Mi ritengo fortunata, perché essendo la nipote più grande ho avuto più tempo da passare insieme a te… In questo momento voglio ricordarti in un pomeriggio di dicembre, in cui la malattia ti aveva già colpita ma non ancora sconfitta, in cui mi hai insegnato a fare gli agnolotti e ci siamo divertite a

farli tutte insieme, io, te, la mamma, la zia, Ilaria…. Adesso, ogni volta che li preparerò penserò a te….

Un grazie per tutto, ti mando un bacio da quaggiù. Simona

LUCE PERPETUA È

Caro Gio, nell’annuncio del tuo trapasso, non c’è posto per parole di tristezza, ma un sorriso che anella all’infinito. Ti sappiamo presente nei nostri cuori e nell’intimo vivi come un fuoco, che dilania l’oscurità. Ora sei e noi no, forse le lacrime sono sintomo di una presenza assimilata entrata dall’amore. Ti ricordiamo con affetto e nel pensiero del tuo eterno camminare…. I ragazzi di Alba Chiara

Page 10: Giugno 2014

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gio

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Andeira

partecipa

Riccardo

David

Francesco Francesca

raccontano

La IV e V lezione

E l’intervista a Di Masi

Presidente dell’Alessandria

Calcio

organizzato

dalla Provincia di

Alessandria

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La quarta lezione del corso di giornalismo al Liceo G. Galilei di Alessandria,

organizzata dalla Provincia di Alessandria.

Corso di giornalismo penultima lezione

Il 15 aprile si è tenuta al Liceo Galilei di Alessandria la quarta lezione del corso, per prima cosa ci siamo

messi in posa per realizzare alcune foto di gruppo con i giornalisti ed Ezio Balostro della Provincia. I giornalisti

hanno ricordato che per l’ultima lezione verrà ospite Luca di Masi presidente dell’Alessandria calcio e come

compito avremo quello di realizzare un’intervista dove ciascuno di noi farà una domanda, due faranno una scheda

di preparazione sull’ospite e alcuni realizzeranno poi o un video, o un articolo o un reportage fotografico. Il clima

sarà quello di una conferenza stampa. Successivamente Valesio ha parlato dei lavoretti fatti in aula la volta

precedente ricordando che: manca una padronanza del mezzo social network anche per i ragazzi nati digitali,

Twitter e Facebook vanno usati in modo diverso: twitter la notizia è breve e deve colpire il lettore ,mentre un post

su facebook è diverso la notizia può essere più lunga, si da un taglio più confidenziale perché lo leggono una

comunità preselezionata. Solo tre parole funzionano su twitter il modo di comunicarlo è profondamente diverso.

Bisogna saper utilizzare i mezzi che ci offre la tecnologia. I giornalisti freelance in Italia sono pochi e mal pagati

mentre in Germania e Gran Bretagna e molto diffuso ed è redditizio. I giornali su carta è importante leggerli per

due motivi: uno perché leggere i giornali da indipendenza al cervello (si immagina e interpreta ciò che si legge),

mentre la visione passiva non ci si esercita, non c’è il diritto di critica; in secondo luogo i giornali di oggi sono solo

lontani parenti di quelli che leggevano i nostri nonni o genitori. Valesio ci ha mostrato un giornale del 1973

(STAMPA SERA). I giornali dell’epoca erano uno dei pochi strumenti d’informazione a nostra disposizione e le

notizie in prima pagina venivano messe sullo stesso piano ed un fatto eclatante come la morte di due pilota era

allo stesso livello della vincita della Juve e la notizia viene ripresa solo a fine giornale, mentre oggi la notizia tragica

terrebbe tutta la prima pagina e le prime tre (la terza pagina un tempo era riservata alla cultura) o quattro pagine

interne. E i titoli dei giornali di oggi, sono molto più stimolanti e curiosi devono attirare il lettore rispetto al passato,

dove il giornale era quasi l’unico strumento d’informazione che doveva fornire la semplice notizia. Consiglio del

giornalista è quello di confrontare diversi giornali per capire come si fa un giornale oggi. Oggi la figura del

giornalista deve saper fare tutto ( questo è anche il titolo del corso di quest’anno). Successivamente ha parlato

Mimma Caligaris ricordando che il cambiamento dei giornali è un po’ figlio della digitalizzazione. Caligaris ci ha

parlato dell’intervista citando alcune frasi di giornalisti come Leo Longanesi che afferma: “l’intervista è un articolo

rubato” nel realizzare un’intervista non bisogna banalizzare, tre sono le regole per un’intervista utile: equilibrio,

caparbietà e distacco. Equilibrio cioè non sbilanciarsi troppo, Caparbietà cioè insistere chiedere conferma di un

fatto, non limitarsi e distacco non essere fan o amico dell’intervistato, distacco ed equilibrio sono vicini e si

completano l’un l’altro. In ogni caso per un’intervista bisogna prepararsi prima non posso non sapere nulla su chi

vado ad intervistare. Per Mario Furlan, collaboratore del Giorno e di altre testate nazionali, sostiene che l’intervista

“è un colloquio in presa diretta tra un giornalista e un interlocutore che lo ha accettato conoscendone gli scopi:

rendere pubbliche le risposte” Fare un’intervista è la cosa più bella che ci sia perché dalla dialettica tra due

esperienze (dell’intervistatore e dell’intervistato) nasce inevitabilmente una terza esperienza, quella dell’incontro, e

dunque, di un arricchimento umano, psicologico, culturale. Per Eco quando si fa un intervista, l’intervistato non è

stato colto di sorpresa ma la utilizza come strumento per dire ciò che non sapeva come dire diversamente. La

giornalista ricorda che è meglio l’intervista diretta rispetto a quella indiretta è utile in alcuni casi registrare

l’intervista per avere una testimonianza. Lo stile ognuno ha il proprio ma l’importante è avere chiarezza, come

afferma Eco fare intervista ci aiuta a conoscere meglio noi stessi. Al termine ci hanno consegnato le esercitazioni

fatte in aula la volta scorsa cioè realizzare un twitt e un post su facebook e realizzare il titolo dell’immagine che

avevamo portato come evocative della crisi. In occasione della prossima lezione, l’ultima del corso, il 7 maggio

verranno consegnati gli attestati di partecipazione al corso. Riccardo Tornato.

Page 12: Giugno 2014

La quinta lezione del corso di giornalismo

Simulazione di una conferenza stampa con

l’intervista a Luca di Masi

La quinta lezione ha avuto come momento principale

l’intervista al Presidente Luca Di Masi, dove ciascuno di noi

doveva formulare una domanda all’ospite. Prima dell’arrivo di

Di Masi il giornalista Piero Valesio ci ha parlato del metodo

per fare le domande all’intervistato. L’importante è di evitare i

tempi morti durante la conferenza stampa: uno fa la domanda e

gli altri si attaccano alla domanda precedente, quindi formulare

una domanda dietro l’altra. Essa non è la forma di giornalismo

più alta. La domanda deve contenere tre requisiti fondamentali.

1 Sintesi: Non c’è bisogno di parlare tanto essere schietti e

precisi

2 chiarezza: non siate fumosi fate domande dirette e

comprensibili

3. competenza: non bisogna porre domande se non sapete di

cosa state parlando con questo non si pretende di essere

tuttologi.

La quinta ed ultima lezione del corso di giornalismo, ma non

sarà l’ultima la penultima perché vi sarà una lezione extra il 20

maggio presso Palazzo Ghilini sede della Provincia. La

giornata, dopo una breve introduzione da parte dei giornalisti,

si è basata sull’intervista a Luca Di Masi dove ogni ragazzo ha

rivolto una domanda al presidente dell’Alessandria calcio a

capo della società da circa un anno e titolare della catena di

negozi di abiti sportivi Olympic a Torino. Noi di Andeira e

cioè io e David abbiamo chiesto rispettivamente: il sottoscritto

quanto costa una società come L’Alessandria e David che ha

chiesto come mai ha scelto proprio l’Alessandria calcio e non

altre squadre del Piemonte. Di Masi ricorda di essersi

innamorato dell’Alessandria prima come tifoso e poi come

presidente che era il suo sogno già da piccolo. Forte è la

coesione con i calciatori e con l’allenatore D’Angelo cambiato

a metà campionato, scelta difficile ma resasi necessaria, mentre

con il precedente allenatore c’era poco feeling. Dopo la lunga

intervista. Sono stati consegnati gli attestati di partecipazione e

i giornalisti ci hanno consegnato i lavori fatti per la volta

precedente e cioè parlar di una persona che è riuscito ad

inventarsi un lavoro nonostante la crisi. Nel mio caso ho

parlato del marito in affitto ad Ovada. I lavori sono stati

valutati positivamente come anche la conferenza stampa.

Infine Valesio ha ricordato che la scrittura giornalistica è più

vicina ad una forma artistica. . RiccardoTornato

Conferenza con Di Masi

Mercoledì 7 maggio, sono andato al liceo

" Galilei " di Alessandria a fare l'ultimo

incontro del corso di giornalismo e i

giornalisti, Mimma e Piero, ci hanno

spiegato una mezz'oretta su come si fanno

le conferenze stampa.Dopo è entrato il

nostro ospite, Luca Di Masi, che dal 2013

è diventato il presidente dell'Alessandria

Calcio. I ragazzi, partecipanti del corso le

hanno fatto un'intervista con delle

domande su perchè, da imprenditore di

abbigliamento sportivo, ha deciso di fare il

dirigente di una squadra di calcio,

l'Alessandria, dato che lui è di Torino.

Dopo l'intervento di alcuni ragazzi, ho

fatto la mia domanda:

Perchè la sua scelta di voler dirigere una

squadra di calcio ?

la sua risposta: Perchè era andato a vedere

l'Alessandria giocare in trasferta a

Vigevano, quando era nella Serie D : lui

era, a quel epoca, un ragazzo, e se

appassionato di quella squadra.

Un studente gli ha fatto la domanda su chi

preferisce tra Conte della Juve e Guardiola

del Bayer Monaco, dopo aver pensato un

pò ha risposto di scegliere Conte.Alla fine

dell'intervista, abbiamo fatto tutti i

partecipanti delle fotografie con l'ospite.

Poi, Mimma e Piero ci hanno controllato i

compiti che, in ogni partecipazione, ci

danno da svolgere su vari temi. Il

prossimo appuntamento è martedi 20.

Ascoltare le risposte che Di Masi ci ha

dato, mi ha colpito perchè anche a me mi

piace il calcio, specialmente la prima in

classifica: la Juve. David Cavallo

Page 13: Giugno 2014

Corso di giornalismo 2

Lunedì 6 maggio, sono andato ad

Alessandria, con Francesca, in treno,

a fare la seconda lezione.Abbiamo

parlato che tanti giornalisti che fanno

male il loro lavoro perchè dicono

delle falsità invece di dire il

vero.Estistono due livelli di base:

giornalismo e anti-giornalismo, la

base dell'informazione è la notizia

che deve essere originale e avere più

valore.Per creare la notizia, bisogna

avere delle fonti cioè informatori

o specialisti.

Ci hanno dato per la terza lezione

che verrà lunedì 20 un compito da

fare su una intervista o una mini-

inchiesta e ci hanno detto di

leggere due o tre quotidiani al

giorno, mettendo a rischio sul

approfondimento.

I due giornalisti del "Piccolo" ci

hanno guardato il nostro compito

del 23 aprile dovevamo inventare

uno scoop su tre temi: politica,

cronaca e sport.

Il mio scoop è stato sulla cronaca:

la signora Caligaris, vedendo il

mio, vi è piaciuto e mi ha dato

"ottimo", dicendomi che è stato un

buon lavoro, era quasi un giallo.

Anche Francesca, che è con me,

ha preso "ottimo" e il suo è stato

sulla politica ed eravamo tutti e

due molto soddisfatti del nostro

lavoro poi abbiamo preso il treno

e siamo tornati a Casale.

David Cavallo

Corso di giornalismo 3

Il 20 maggio sono andato al

Palazzo Guasco di Alessandria

a fare la terza lezione del corso

di giornalismo, con Francesca.

I due giornalisti del "Piccolo"

hanno parlato di un argomento

importante: la crisi.

I miei appunti sono: che un

nuovo giornalista, per parlare di

un argomento, non deve mai

fare quello che fanno gli altri e

non deve parlare solo

dell'evento ma di tutto che c'è

intorno.Quindi ci va

l'originalità e l'attività perchè le

idee non nascono dal nulla.

Per parlare di crisi, si può fare

in due modi: inchiesta o

strumentalizzazione.

La crisi: o ne la parli o cerchi le

cause e gli effetti.

Ci sono cinque prospettive:

1) Negazione

2) Cerco un colpevole

3) Cerco una soluzione

4) Dalla negazione allo

spavento

5) Chiudere il cerchio: di nuovo

negazione

Poi i giornalisti ci hanno dato

per l'ultimo corso per il 27 di

scrivere un nostro reportage

sulla crisi in prima persona.

Corso di giornalismo 4

Come l'anno scorso, con la mia amica

Francesca, sto frequentando ad

Alessandria al Liceo Galilei, il 5° corso

di giornalismo, questo corso è

organizzato da due giornalisti

alessandrini del "Piccolo" : Mimma

Caligaris e Piero Vallesio.

Siamo una settantina di ragazzi che

provengono da varie parti del

Alessandrino, con me e Francesca ci

sono anche due nuovi ragazzi : Francesco

e Riccardo che fanno parte come me del

giornalino " Andeira ". Per me è il

secondo anno e mi trovo molto bene e mi

interessa.

In questo corso, Mimma e Piero ci

insegnano le varie tecniche per come si

diventa dei giornalisti, come si scrive un

giornale e facciamo cinque incontri ( il 7

maggio è l' ultimo ). In questi incontri, ci

parlano su vari temi : ad esempio come si

fa un articolo, come comunicare, come

essere un giornalista affidabile e come

lavorare non più con la cartacea, ma

usando le nuove tecnologie ( Internet e

social network ).

Per fare un buon giornale, bisogna

trovare notizie che facciano ascolto, e

che soddisfano la curiosità delle persone

che li comperano, come iniziare l' incipit,

cioè l'inizio delle prime cinque righe di

un articolo e come iniziare ad lavorare

nelle agenzie giornalistiche. Poi ci hanno

spiegato e fatto vedere la differenza da

un giornale vecchio a quelli attuali. Ogni

giorno, dopo aver partecipato e parlato di

vari temi, ci danno il compito da svolgere

a casa per la prossima volta. Sono molto

contento di partecipare perchè, dato che

amo leggere molto, imparo molte cose

che non sapevo. David Cavallo

GLI ARTICOLI di DAVID CAVALLO

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TRATTAMENTI DISUMANI I recenti fatti accaduti a Vado Ligure e a Ne riguardo ai maltrattamenti subiti da disabili da parte del personale specializzato ad accudirli mi fanno pensare a quanto poco sia tenuta la vita e la dignità umana in soggetti deboli e bisognosi di cure. La vita per molti non è stata benevola. Oltre a problemi di salute devono affrontare quelli con la famiglia, che in molti casi non vuole o non può prendersi cura di loro, oppure evita ogni contatto per non sentirsi coinvolta emotivamente, costringendoli ad accettare ricoveri in strutture ospedalizzate, non sempre a norma di legge. Trattare con i disabili e i malati psichici richiede una serie di qualità ed atteggiamenti che non tutti possiedono. Pazienza, dolcezza, capacità d’ascolto, intuito sono alcune delle capacità che un operatore dovrebbe avere se vuole lavorare in questo campo. Ma dubito fortemente che vengano considerate da chi assume il futuro personale addetto alla cura di persone con problemi di salute. Mi chiedo anzitutto, a questo punto, a quanto servano i corsi di aggiornamento, di specializzazione, se poi non c’è un controllo continuo sull’operato delle persone addette alle cure dei disabili. Bisognerebbe a mio avviso, per evitare episodi come quelli successi di recente, installare delle telecamere in ogni stanza delle strutture, sacrificando la privacy dei pazienti, per inibire l’istinto bestiale di certi operatori e assistenti. Bisognerebbe fare maggiori controlli da parte degli organi competenti e da parte di famigliari e amici dei ricoverati. Bisognerebbe insegnare ai futuri assistenti e operatori socio-assistenziali e/o a quelli che già lo sono che prima che imparare a “maneggiare” un disabile devono capire che hanno a che fare con un uomo o una donna con i suoi problemi, sì, ma anche con i suoi sentimenti, le sue sensibilità e il suo carattere. In ultimo si dovrebbe vietare alle cooperative sociali, pena multe salatissime, di far fare al personale addetto ai disabili turni massacranti, per collocarlo magari a fine turno in altre strutture, per altro lavoro. L’uomo non è un robot instancabile, ha bisogno del suo tempo di riposo, che se non viene osservato può sfociare in nervosismo e violenza, anche se questo non può e non deve giustificare gli atti abominevoli di cui ho trattato sopra.

Maria Pia Amico

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Incontro a scuola con l’autrice del libro “Attenti al polverino!”

Il giorno 10 Aprile 2014 nella mia scuola c’è stato un incontro sui pericoli dell’amianto.

Abbiamo incontrato Assunta Prato dell’Associazione Famigliari Vittime Amianto (AFEVA) che ha

scritto il libro fiaba a fumetti “Attenti al Polverino!” con i disegni di tre ex studentesse del corso

Grafico Pubblicitario dell’Istituto Superiore “Leardi” di Casale Monferrato.

Nel libro un vecchio e ricco signore Silvier de l’Argentier scopre una polvere grigia per produrre

tanti oggetti e decide di costruire una grande fabbrica nella città di Miralaria.

Gli abitanti trovano nella città un polverino che sembra magico e fanno a gara a chi ne trova di più

ma dopo alcuni anni i bambini che giocano con il polverino incominciano ad ammalarsi. Un

bambino che si chiama Pietro muore: allora tutti iniziano ad aver paura e scoprono che il polverino

a far morire la gente. Silvier diventa vecchio e lo sostituisce il figlio Dorè. I cittadini sono stufi di

vedere così tanti malati e morti e si organizzano per cercare la cura alla malattia, sgomberano i tetti

pieni di polverino e vogliono avere giustizia dal figlio Dorè. L’incontro è stato importante perché

riguarda un problema della città di Casale Monferrato. L’amianto era usato per costruire i tetti delle

nostre case e abbiamo respirato per tanti anni la sua polvere che ha portato tanti morti tra i

lavoratori della fabbrica e tra i cittadini. Casale Monferrato lotta da tanto tempo per avere giustizia.

Io sono stato colpito dal libro perché parla della città dove vado a scuola e faccio tante attività

durante l’anno. Questo libro è importante perché mi ha fatto capire il problema in maniera

semplice. “Attenti al Polverino!” è stato stampato in 1100 copie e distribuito gratuitamente nelle

scuole ed è anche acquistabile a offerta presso la nuova sede casalese dell’AFEVA in Via Galeotto

del Carretto. Gabriele

L’autrice Assunta Prato con la mia Professoressa e una disegnatrice durante l’incontro nell’Aula Magna

“Natal Palli” dell’Istituto Superiore Statale “Leardi” di Casale Monferrato.

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Bozza del progetto Andeira: L’associazione di volontariato Andeira nasce per dar vita ad

un progetto assistenziale, culturale, sociale e ricreativo il cui scopo consiste nella creazione e coordinamento di un gruppo di persone diversamente abili appartenenti a differenti centri diurni,residenziali o coinvolti in singoli progetti educativi con lo scopo primario di collaborare,sotto la supervisione di educatori/operatori,volontari, referenti, alla stesura di un periodico (mensile) distribuito nei territori cui i ragazzi appartengono (basso Piemonte e Liguria) ed alla realizzazione del quale ciascuna persona darà il proprio contributo tramite un elaborato personale (uno o più articoli corredati da foto, disegni o elaborazioni grafiche di altro genere) partecipando, inoltre, attivamente e criticamente, alla realizzazione dell’elaborato degli altri membri dello staff del periodico stesso.

Consiglio direttivo:

Giuseppe Ravetti – Presidente

Michele Rolla – Vice Presidente

Elisa Regaglio - Segretario

Maddalena De Silvestro – Consigliere

Luisa Miselli – Consigliere

“Andeira” Direttore Responsabile:

Mimma Caligaris

Associazione di volontariato “Andeira” Vicolo noè n.30/C, c.a.p. 15073

Castellazzo Bormida (AL)

Per info e contatti: Giuseppe Ravetti: cell. 3285316610 - mail: [email protected]

Maddalena De Silvestro: cell. 3477753736 - mail: [email protected]

Sostenete il progetto “Andeira”:

Banco posta – n. di C/C: 4892762 – Iban: IT21 Q076 0110 4000 0000 4892 762