28 giugno 2014

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GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 133 - SABATO 28 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO L'Oscar del giorno lo assegniamo a Fran- cescopaolo Di Menna. Il prefetto di Campo- basso ha riunito l'organo di vigilanza e controllo per assicurare un'estate tranquilla. Con l’impiego ottimale delle risorse dispo- nibili e una rafforzata collaborazione sa- ranno intensificati, in particolare, i servizi di prevenzione e controllo del territorio per il contrasto ai fenomeni criminali più diffusi nei luoghi di vacanza, di polizia stradale sui principali itinerari del traffico estivo. Un plauso al prefetto, dunque, per garantire un'estate tranquilla. L’Oscar del giorno a Francescopaolo Di Menna Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Pe- traroia. L'assessore al lavoro della Re- gione Molise oggi andrà ad incassare la manifestazione di protesta dei sindacati per l'occupazione. A parlare, tra l'altro, sarà la segretaria nazionale della Cgil, Su- sanna Camusso. Sindacato, ricordiamo, che ha visto proprio Petraroia guidare in Molise qualche anno addietro prima del suo ingresso a palazzo Moffa. Tante, troppe le aziende in crisi e i lavoratori che già hanno perso il posto di lavoro o ri- schiano di perderlo. E oggi manifestazione in piazza.

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Santità, dammi una mano tengo famiglia

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GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggioQuotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 133 - SABATO 28 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK

TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Fran-cescopaolo Di Menna. Il prefetto di Campo-basso ha riunito l'organo di vigilanza econtrollo per assicurare un'estate tranquilla.Con l’impiego ottimale delle risorse dispo-nibili e una rafforzata collaborazione sa-ranno intensificati, in particolare, i servizi diprevenzione e controllo del territorio per ilcontrasto ai fenomeni criminali più diffusinei luoghi di vacanza, di polizia stradale suiprincipali itinerari del traffico estivo. Unplauso al prefetto, dunque, per garantireun'estate tranquilla.

L’Oscar del giornoa Francescopaolo Di Menna

Il Tapiro del giornoa Michele Petraroia

Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Pe-traroia. L'assessore al lavoro della Re-gione Molise oggi andrà ad incassare lamanifestazione di protesta dei sindacatiper l'occupazione. A parlare, tra l'altro,sarà la segretaria nazionale della Cgil, Su-sanna Camusso. Sindacato, ricordiamo,che ha visto proprio Petraroia guidare inMolise qualche anno addietro prima delsuo ingresso a palazzo Moffa. Tante,troppe le aziende in crisi e i lavoratori chegià hanno perso il posto di lavoro o ri-schiano di perderlo. E oggi manifestazionein piazza.

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CAMPOBASSO. E’ cosa nota che la visita di un Papa, soprattutto inun luogo dove tale evento non è mai avvenuto, crea una serie di emo-zioni e manifestazioni di gioia mai vissute dal popolo che diventa an-sioso. Cosa legittima per i credenti ma anche per quanti vedono inuna figura così imponente un Istituzione comunque da rispettare. Fer-mento, dunque, ai vari livelli con tutte le istituzioni indaffarate ad or-ganizzare la visita di Francesco, che ogni ora cambia alcuni dettagli,causa motivi logistici e di sicurezza. Fin qui nulla di nuovo se non fosse per un’indiscrezione che circola

insistentemente e che vedrebbe la locale Associazione degli Indu-striali impegnata in una sorta di raccolta fondi da destinare alla Curia

del capoluogo attraverso la vendita dei biglietti per incontrare il Pon-tefice all’Università, nell’appuntamento mattutino con il mondo pro-duttivo. Ebbene, pare che il Presidente Natale ed il suo DirettoreVarrone abbiamo pensato di “vendere” i circa 30 ticket a loro riser-vati, alla modica somma di 300 euro, a quanti fossero interessatia partecipare a tale accadimento.

Ad oggi però, dei 30 tagliandi ne risultano venduti circa la metà,con rammarico dei vertici dell’Associazione che comunque ha pro-messo sostegno alla Curia, magari dando una mano come fatto dalladitta che vende borse e che ha usato l’immagine di Papa Francescoper farsi pubblicità. Il fine giustifica i mezzi? Sarà.

228 giugno 2014

Il contributo garantirebbe 30 biglietti per potere assistere alla Santa Messa

TAagliolto

di Massimo Dalla Torre

Mentre si attende il semaforo verde da parte della commis-sione pontificia se fare sfilare nuovamente gli ingegni del Di Zinnoin occasione della visita del Santo Padre, chissà poi con qualifondi, si sta procedendo alla consegna dei pass che, a quantopare hanno assunto i connotati della cosiddetta “araba fenice”, dicui si sa l’esistenza ma nessuno l’ha mai vista. Pass che suddivisi per colori: gialli, verdi, rosa, questa è la

scala cromatica che li caratterizza, così c’è riferito, sicuramente,secondo il costume all’italiana, anche in quest’ occasione perbuona parte non vorremo che finissero nelle mani di “pochissimifortunati”, proprio come il biglietto d’oro contenuto nelle tavolettedi cioccolato del film “la fabbrica di cioccolato”, che permettevala visita dello stabilimento misterioso di proprietà dell’estrosoWilly Wonka. Pass che in questi giorni sono in distribuzione “cum grano

salis”, aggiungiamo noi, alle parrocchie che sono costrette a re-spingere i numerosi astanti alquanto arrabbiati, ecco il perchédel nostro intervento, che non sono riusciti ad accreditarsi sul sitointernet giacché non accessibile. Un qualcosa di talmente inconcepibile e inammissibile che, se

arrivasse alle orecchie del Santo Padre, per il carattere che ha,non esiterebbe a strigliare gli organizzatori intenti a fare il classicogioco dello scarica barile e non a dare spiegazioni che non hannoalcun nesso logico. Illogicità che in queste ore di febbrile lavoroe di attesa fa si che l’invito rivolto dall’arcivescovo Bregantini inoccasione del Corpus Domini di abbellire la città con fiori e co-perte i balconi sia vanificato. Coperte sotto di cui invece sarebbemeglio si nascondesse chi imperterrito prende il naso i fedeli;

perché di una vera e propria presa in giro si tratta, che pe-nalizza la comunità e soprattutto il capoluogo di regioneche non è assolutamente idoneo ad accogliere eventidi questa portata. Eventi, che la dicono lunga, su come Campobasso

e solo Campobasso, perché Isernia dimostra un’ela-sticità superiore, dell’Università non parliamo perché è un pianetaa parte dove è tutto pronto, deve arrendersi dinanzi ai prodromidi un fallimento ben delineato all’orizzonte che non depone asso-lutamente a favore della città e dei suoi cittadini. I quali, ancheper la scelta del sito dove Francesco incontrerà i fedeli, sono statitestimoni d’indecisione inaudita. Aggettivo “condito” finanche da una lunga e innumerevole

serie dichiarazioni alla stampa che, a quanto pare, non è più gra-dita, leggasi le frasi poco eleganti e di fastidio pronunciate all’in-dirizzo dei cronisti presenti all’ennesimo volo dell’elicotterobianco sulla città, come se si stesse bivaccando e non documen-tato lo stato dell’arte. Insomma una sorta di “rabellot” con tantodi punti interrogativi da parte di chi dovrebbe avere le idee chiareche, a quanto pare, di chiaro ha solo le intenzioni di favorire i co-siddetti “amici, degli amici, egli amici” ossia “raccomandati”. Un “rabellot” che non favorisce assolutamente chi aspetta la vi-

sita del Papa non per mettersi in mostra, ma per dare testimo-nianza di credo null’altro. Una testimonianza che, se le cose dovessero rimanere così,

costringerà moltissimi a rimanere in casa, giacché la città saràchiusa, anzi blindata, perché ancora una volta a trionfare è lo ste-reotipismo che snaturalizza le parole i gesti che quotidianamentetestimoniano la difficile condizione dell’ “uomo” che parla, agiscee soprattutto soffre.

Chi sarà il fortunato possessore del pass per l’arrivo del Santo Padre?

Bregantini chiedeall'Assindustria 10.000€

CAMPOBASSO. Manca personale alla Polizia municipaledi Campobasso e per fronteggiare le esigenze di sicurezzae viabilità in occasione della visita del Papa il prossimo 5 lu-glio e il Comune ricorre al personale civile. Tre dipendentidel Servizio mobilità al termine di un corso di formazionesaranno destinati a servizi di Polizia stradale. Del resto, oc-correrebbero qualcosa come 200 vigili urbani a fronte diun Corpo che nel complesso arriva ad una cinquantina.Chiesti rinforzi anche a Regione, altri comandi di poliziamunicipale della provincia, Protezione civile, Anas, poliziaprovinciale e associazioni di volontariato.

E Campobassocerca VigiliOccorrerebbero 200 pizzardoni mentre il Corpo ne ha in dotazione una cinquantina

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CAMPOBASSO. A piazzare al vertice del settore Energiadella Regione Molise l’ex consigliere regionale Riccardo Tam-burro è stato proprio Paolo di Laura Frattura. Ed oggi il nuovodirigente, uomo di Aldo Patriciello, dovrà decidere se concederedi nuovo l’autorizzazione alla società Civitas per la costruzionedi una centrale a biomasse legnosa nel cuore del Matese. Un progetto che ha fatto scalpore nel mondo politico e che

segna i conflitti d’interesse del governatore. Anche se, il buonFrattura, ha aggirato l’ostacolo regalando prima le sue quote almarito del suo capo di Gabinetto (Mariolga Mogavero), e poi af-fiancando altri soci (la società C&T) che si ritrovano anche nellaBiocom, l’altra società energetica di Frattura finita sotto inchie-sta (e con essa anche il governatore) per aver percepito265mila euro di fondi pubblici senza mai realizzare il progetto.Tamburro dovrà decidere se autorizzare o meno questa cen-trale. L’autorizzazione era già stata concessa due anni fa dallaRegione Molise ma il Comitato Matese Arcobaleno ha impu-gnato al Tar l’atto di concessione che è stato sospeso. La Civitas ha ripresentato la domanda e a dicembre 2013,

quando il settore era retto da Manfredi Selvaggi, non se n’èfatto nulla. Poi il riordino dell’organizzazione regionale, la so-stituzione dirigenziale e l’arrivo di Tamburro. Cioè quel Tamburro che, in fondo, è pur sempre l’ex consi-

gliere regionale dell’Adc, al fianco del patricielliano cognato il-lustre Mario Pietracupa, ed è anche coordinatore di Rialzati

Molise che guarda caso siede in maggioranza con l’esponenteVincenzo Cotugno, ossia l’altro cognato di Patriciello. Senzacontare i rapporti di affari che legano i soggetti, anche ne set-tore costruzioni. Ad esempio la Nidaco, impresa edile del nipote di Patriciello

e figlio di Cotugno, è l’azienda di costruzione delle torri di Cam-pobasso di Paolo di Laura Frattura. A voler essere maligni cisarebbero anche altri dubbi che hanno a che fare con la sanitàe che in particolare fanno tornare in mente non solo la conser-vazione dello stesso numero di posti letto a Neuromed (sempredi Patriciello) decisa da Frattura, ma anche l’assegnazione di 40posti letto alla Fondazione Pavone che Frattura ha dato a Pa-triciello. In fondo la storia di intrecci tra rapporti imprenditorialie posizioni chiave in Regione è romai cosa nota nel mondodegli affari energetici. La storia della centrale parte il 20 luglio del 2010 quando la

società Gap Consulting srl “ha chiesto l’autorizzazione unicaper la realizzazione e l’esercizio, nella zona del Consorzio perlo sviluppo Industriale Campobasso-Bojano del Comune diCampochiaro, di un impianto di produzione di energia elettricada biomasse utilizzante biomassa legnosa ed assimilati”. La Gap Consulting, nata il 14 luglio 2005, apparteneva per il

50% all’ingegner Mariolga Mogavero (attuale capo di Gabinettodel presidente della Giunta regionale). L’altro 50% della Gapera di Gilda Maria Antonelli, amica fidatissima del governatore.

Il 10 marzo del 2011 la quota di Mariolga Mogavero finisce allasocietà (Civitas) del suo consorte Luca Di Domenico. Quella diGilda Maria Antonelli, invece, alla società (Proter) del suo amicofidatissimo Paolo di Laura Frattura. A luglio del 2011 Paolo di Laura Frattura sale in politica, si

candida alle primarie del centrosinistra, le vince e si candida apresidente della Giunta regionale per le elezioni del 16 e 17 ot-tobre 2011. Un mese prima si preoccupa di mettere in liquida-zione la Biocom. Alle regionali Vince Iorio e Frattura a novembre 2011 entra

all’opposizione. Mentre era consigliere regionale si libera dell’al-tra società che voleva la centrale a Campochiaro. Il 30 gennaio2012, infatti, viene protocollata la richiesta dell’amministratoreunico della società Gap Consulting (Mariolga Mogavero che eraanche collaboratrice di Frattura e prima firmataria del ricorsoelettorale) e dell’amministratore unico della società Civitas ( ilmarito della Mogavero). La richiesta chiedeva di far subentrarela Civitas nel procedimento attivato da Gap. Ossia la Gap in quota Frattura (già consigliere regionale)

cede gratuitamente (in regalo) a Civitas il progetto per la realiz-zazione dell’impianto di Campochiaro. Intanto a risolvere laquestione Biocom sul versante dell'energia termolese ci pensail tribunale. L’11 ottobre 2012 il Tar Molise si pronuncia sul ricorso pre-

sentato dalla Biocom di Frattura (80%) e della C&T Spa (20%)contro la Regione Molise. Il motivo? La Biocom, come detto inprecedenza, aveva attenuto con l’articolo 15 un finanziamentodi 265mila euro per costruire una centrale a biogas a Termoli.L’avvocato di Frattura era sempre Salvatore Di Pardo (il legaledell’annullamento delle elezioni 2011 che è anche l’avvocatodel Neuromed di Patriciello). Il 4 dicembre del 2012 Paolo Frat-tura si dimette da consigliere regionale. Si ricandida a governa-tore e nel febbraio 2013 vince. Mariolga Mogavero, dacollaboratrice fidata, socia nel progetto della biomasse a Cam-pochiaro e prima firmataria del ricorso elettorale ottiene la pro-mozione a capo di Gabinetto del presidente della Giunta. Ma c’è da risolvere la questione della società energetica rima-

sta sola nelle mani del marito del capo di Gabinetto. Così il 15aprile 2013 la Civitas viene acquistata quasi tutta (il 99,5% delleazioni) dalla C&t spa, ossia quella società che deteneva il 20%anche della Biocom di Frattura. A giugno 2013 il Tar Molise sipronuncia anche sulla biomasse a Campochiaro e blocca tutto:l’istruttoria va ripetuta dall’inizio. La domanda viene ripresentata ed oggi i soci fratturiani della

C&T, che ha già una centrale a biomasse a Termoli nella zonaindustriale, vuole costruire la centrale che voleva lo stesso Frat-tura: un impianto per la produzione di energia elettrica da bio-masse legnose della potenza di 0.99 MWe. Si dovrà ritenere che il presidente della Regione e il suo capo

di Gabinetto non fossero a conoscenza della ripresentazionedel progetto visto che la società che ne ha riavanzato la richie-sta è composta dai vecchi soci del presidente della Regione edal marito del capo di Gabinetto della presidenza della Regione.Insomma, non si è mica ai livelli di Scajola e Berlusconi che nonpotevano non sapere?

I.A.

327 giugno 2014

Ritorna la centrale a biomasse nel Matese al vaglio della Regione dove il settore è retto da Riccardo Tamburro

TAagliolto

Gli affari energetici di don Paolinoli decide Patriciello

CAMPOBASSO. La riunione a Roma,dove era in discussione il Piano Sanitario, siè conclusa nella tarda mattina di ieri. L’esitodell’incontro è stato negativo, confermandoil sentore che anticipava tale vertice. Ilnuovo “niet” è arrivato in quanto i tecnici mi-nisteriali non intravedono nella documenta-

zione illustrata dal attuale Commissario allasanità regionale, Paolo Frattura, come si in-tenda sanare il debito dei 210 milioni di eurocontratti dalla Regione. Al tavolo hannopreso parte anche Nicola Rosato, sub-com-missario alla Sanità e Antonio Lastoria diri-gente sanitario.

Sanità, ancora un no

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L’accezione “Molise, terra di grande storia” prende quota,si con ferma nei convegni di livello, nelle valutazioni scientifi-che di pregio, nella coscienza collettiva. Terra di grande storiache merita attenzione e cura ma, soprattutto, meriterebbe unaclasse politica all’altezza della sua storia e non già quella chesi ritrova, sempre più culturalmente accattona e moralmentecompromessa. Cui facciamo appello perché si avvalga delle straordinarie

emergenze storiche documentali e documentabili per una de-finitiva identificazione socio-culturale, sulla quale poi poggiareciò che rimane della dignità regionale. Abbia cioè l’umiltà di guardare indietro per rendersi conto

da dove viene, per cercare di andare avanti in maniera menopovera di ideali e di idealità, meno piegata alla utilità imme-diata dell’esercizio di potere e di ciò che ne può trarre. Abbial’umiltà di riconoscersi baciata dalla fortuna e per questo mag-giormente debitrice al valore culturale del ruolo da svolgere.Che non la può certo esimere dal prendere coscienza della

propria limitatezza e, quindi, della gravità del compito cui èstata chiamata ad assolvere. Abbia per questo l’umiltà di as-segnare il primato non più e non solo al proprio “particulare”(indennità, rimborsi, benefit e vitalizi) e ai potentati (econo-mici, professionali e industriali) che rappresenta, bensì a ciòche può essere pensato e predisposto per lo sviluppo soste-nibile del territorio. Se avrà tempo, a mò di suggerimento, dia uno sguardo alla

prolusione del professore Paolo Mauriello svolta nel corsodella cerimonia d’inaugurazione di un recente Anno Accade-mico dell’università del Molise per attingere idee e suggeri-menti onde confermarsi nella convinzione di porre finalmenteil “patrimonio culturale” come attrattore forte dell’economia ediscriminante della presente condizione che alimenta e pro-muove egoismi e miserie morali di ogni genere, di cui la poli-tica è il ricettacolo privilegiato. Un’idea potrebbe essere quelladi promuovere una larga profonda conoscenza dei siti storicie archeologici per avere una veduta d’assieme : una carta,

ovvero, delle emergenze culturali molisane. Una carta checomprenda tutte le informazioni esistenti di tipo archeologico,storico, architettonico, naturalistico che le metta in relazionetra loro e che possa essere la base per qualsiasi attività distudio e di valorizzazione del territorio. Un’idea semplice e perquesto efficace, praticabile anche da una classe dirigentescarsamente provvista di specificità scientifiche e culturali. Ma convinta, finalmente!, che il passato storico, le testimo-

nianze archeologiche, architettoniche, naturalistiche debbanoessere le coordinate di una nuova stagione amministrativaper eliminare il becerume (passato e presente). La ricchezza culturale del Molise va pertanto ricercata e dif-

fusa. Basti pensare che abbiamo testimonianze ed emer-genze storiche documentabili che datano circa un milione dianni fa (l’homo aeserniensis) fino all’epoca moderna, senzainterruzione. Una striscia infinita di motivazioni per conosceree vivere il Molise.

Dardo

428 giugno 2014

Chi amministra abbia l’umiltà di guardare indietro per rendersi conto da doveviene, per cercare di andare avanti in maniera meno povera di ideali e di idealit

TAagliolto

Nuove coordinate (cultura e testimonianze storiche) per liberare il Molise dal becerume passato e presente

CAMPOBASSO. La profonda crisi che il commercio moli-sano sta attraversando non è soltanto il frutto di politichenazionali recessive, ma è anche la conseguenza di politichelocali sbagliate, che poco si sono preoccupate di venire in-contro alle reali esigenze dei commercianti. Sul banco degliimputati vanno messe anche le politiche locali, sbagliate,quando esistenti, se non addirittura assenti. Se la crisi è undato incontrovertibile a livello nazionale, a livello locale è in-vece imputabile anche al disinteresse dell'amministrazionecomunale. Anche Campobasso conosce ormai da tempo la vergogna

e il peso di una narrazione politico-amministrativa total-mente al di fuori della realtà, laddove la vocazione commer-ciale del capoluogo non solo è stata trascurata ed ignorata,ma addirittura spesso vissuta come un fastidio. Basta ve-dere, su tutto, ma non è certo l'unico esempio la tristissimaparabola discendente del centro murattiano e, in particolare,

del centro cittadino, diventato l'emblema di anni di politichefallimentari e clientelari. In questo contesto è da condividereil timore dei commercianti e delle imprese artigiane chechiedono giustamente alla politica un impegno concreto,anche se sgravi fiscali, diminuzione del costo del lavoro,accesso più agevole al credito e snellimento reale degliadempimenti burocratici devono essere azioni preminentidel Governo nazionale. Dall'altra, bisogna incalzare sulle proprie responsabilità

chi ha amministrato e dovrà amministrare. E' evidente che il settore del commercio di vicinato è pe-

santemente colpito dall’attuale andamento congiunturaleche si ripercuote sui consumi ed è costretto a confrontarsicon le opportunità e con i rischi derivanti dalla disciplinasulle liberalizzazioni commerciali approvate nel decreto‘salva Italia. Ma è altrettanto vero che negli ultimi anni la politica ha

evitato di affrontare la questione ed oggi è solo la grandedistribuzione a leccarsi i baffi. Quando, però, a venir menoè il piccolo commercio, che nel Molise ha da sempre trainatoil settore, a rischiare il collasso è il sistema. Ed è su questoche dovrebbe appuntarsi una seria politica economica.

Commercio, politiche poco incisiveDa anni il settore reclama azioni e interventi per il rilancio

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Un silenzio assordante (non troviamo di me-glio che un ossimoro) distingue il distacco ches’è creato tra la Regione e la società civile. Tac-ciono tutti: sindacati, università, consorzi indu-striali, comitati, ordini professionali, associazionidi categoria, finanche Confcooperative Moliseche per anni è stata la voce del dissenso (sec’era da dissentire dalla politica programmaticadella Regione) e della volitività (se c’era daspingere e da sollecitare), in forza della sualarga rappresentatività numerica e qualitativa dimolti settori della produzione e dei servizi.Spesso è stata la scintilla della polemica co-struttiva e della provocazione. Ricordiamo, ad

esempio, la richiesta della convocazione di unConsiglio regionale da dedicare al progetto disviluppo del Molise, dopo averlo opportuna-mente preparato nei contenuti e nelle modalitàdi partecipazione. Fu catalogata giustamenteuna proposta saggia e necessaria, che non fa-ceva sconti ad opportunismi e tatticismi, a so-stegno dell’urgenza di affrontare la realtà delmomento e gli strumenti programmatici ed ope-rativi da utilizzare e, soprattutto, la tempestivitànell’utilizzarli. Stesse condizioni sussistonooggi, con la differenza che tutti tacciono, com-preso Confcooperative Molise che avrebbe, oracome allora, motivi da vendere per chiedere la

convocazione di un Consiglio regionale da de-dicare al progetto di sviluppo del Molise, dopoaverlo opportunamente preparato nei contenutie sulle modalità di partecipazione, s’intende.Ricordiamo inoltre la pervicacia nel pretendereil rispetto delle leggi regionali (e non solo in ma-teria di cooperazione), dei programmi infrastrut-turali e che la Pubblica amministrazione fosseefficiente, che l’accesso al credito fosse garan-tito e protetto, che le parti sociali fossero coin-volte e responsabilizzate, che l’imprenditoria ela cooperazione facessero il proprio mestiere ela propria attività svincolate dal cappio dell’assi-stenzialismo.

Perché dunque non più oggi? La paralisi istituzionale si va pertanto consu-

mando tra l’indifferenza generale, quasi fosseuno spettacolo chiuso in se stesso, nell’ambitosempre più angusto della logica politica di Pa-lazzo Moffa: una zona franca, dove i consiglieriregionali, indisturbati, badano ai propri destini enon a quelli della collettività. Col complice silen-zio di tutti (non proprio tutti, dando atto ai citta-dini indignati del Molise di essere l’unica spinanel fianco della giunta regionale). E da parte ditutti, l’incapacità di affrontare le cause vere dellacrisi e il tentativo di risolverla.

Dardo

528 giugno 2014TA

agliolto

Eppure, non mancano motivi per chiedere la convocazione di un Consiglio regionale da dedicare al progetto di sviluppo del Molise, dopo averlo opportunamente preparato nei contenuti e nelle modalità di partecipazione

Tacciono tutti: sindacati, università,consorzi industriali, comitati, ordiniprofessionali, associazioni di categoria,finanche Confcooperative Molise

Oggi a Campobasso la segretaria nazionale della Cgil, Camusso per la marcia per l'occupazione

CAMPOBASSO. Oggi a Campo-basso la marcia per il lavoro organiz-zata dai sindacati per richiamare laclasse politica su un tema assai scot-tante. Il comizio di chiusura sarà te-nuto dalla segretaria nazionale dellaCgil, Stefania Camusso. "Abbiamopensato ad una marcia che vuole sim-boleggiare l’unione di tutti, pensionati,giovani, studenti, lavoratori e disoccu-pati uniti dal comune obiettivo di unlavoro per tutti e condizioni di vitamigliori. Inoltre abbiamo raccoltol’adesione di circa 30 sindaci che par-teciperanno con la fascia tricolore edil loro gonfalone in segno di vicinanzaal mondo del lavoro. La presenza della Camusso, natural-

mente darà una vetrina importantis-sima all’evento e al Molise intero echiederemo a Lei di portare all’atten-zione dei tavoli nazionali i drammiche attanagliano le aziende molisane,cercando il riconoscimento delle areedi crisi. L’appoggio nazionale, segno di at-

tenzione anche al lavoro svolto dalsindacato regionale, sarà fondamen-tale per ottenere i riconoscimentistatali necessari per ricominciare afar ripartire le produzioni”. Sandrodel Fattore della CGIL ha aggiunto:“In Molise i numeri sono drammaticicon un tasso di disoccupazione che

supera il 18% a fronte di un 13% na-zionale e quello giovanile che sfondail 50%. La situazione è insostenibile e le

Istituzioni devono darci risposte con-crete. Il lavoro deve essere il puntodi ripartenza e la presenza della Ca-musso sarà utile ad alzare il volumesulle vertenze Ittierre e Gam, per ci-tare le maggiori, ma senza tralasciarele altre minori. Inoltre l’occasionesarà utile per richiedere il rifinanzia-mento degli ammortizzatori in de-roga. Dopo la marcia di sabato 28 giugno

continueremo a lavorare sulla piatta-forma unitaria che abbiamo creato evogliamo risposte concrete”.Ha con-cluso il rappresentante Cisl, GianniNotaro ” ha sottolineato come il Mo-lise offra un modello di unità sinda-cale che partendo da analisi econfronti è giunto a creare una piat-taforma rivendicativa sul lavoro. At-torno all’evento si sta creandoattenzione. Abbiamo lanciato una sfida coinvol-

gendo quanti più soggetti possibile.Nel 2008 avevamo 112.00 occupati,oggi ne contiamo 95.000. questo datodeve far riflettere e su questo bisognalavorare. Questa è una sfida che lan-ciamo, dalla nostra parte abbiamo piùgenerazioni che cercano risposte”.

Lavoro, si svegliano i sindacati

Crisi economica profonda, politica asfittica, istituzioni allo sbando, e nessuno parla

CAMPOBASSO. Giornata dell'Economiaalla Camera di Commercio di Campobassonel corso della quale è stata fotografata larealtà regionale. Del resto, proprio la Ca-mera di Commercio è ancora senza un Pre-sidente. A reggere la giornata quello dellastruttura di Isernia, Piersimoni. Su tutto, apreoccupare sono i dati relativi al mondo dellavoro. Le informazioni sulla dinamica delmercato del lavoro, desunte dai dati dell’in-dagine Istat, segnalano per la nostra re-gione una situazione ancora piùpreoccupante di quella riscontrata a livellonazionale.Le caratteristiche della realtà locale sono,

infatti, improntate ad un tasso di occupa-zione più basso rispetto a quello dell’interoPaese pari al 47,4% contro il 56,6% dell’Ita-lia, mentre il tasso di disoccupazione regio-nale è del 15,8% rispetto alla medianazionale pari al 12,2%.La disoccupazione giovanile (15-24 anni)

in Molise raggiunge addirittura il 48,9%(circa un giovane su due è in cerca di la-voro). Il tasso di partecipazione al lavoro èanch’esso più basso (56,4%) rispetto allamedia nazionale (63,5%). Il numero com-

plessivo delle imprese registrate nella re-gione Molise al 31/12/2013 è pari a 35.109

unità, in diminuzione dello 0,6% rispetto al2012; le attive sono circa 31.300 e diminui-scono dell’1,2%.In provincia di Campobasso sono 26.011

quelle registrate, di cui 23.530 attive conuna diminuzione percentuale del 2,2% perle prime e del 3,1% per le seconde. In pro-vincia di Isernia le imprese registrate sono9.008, in aumento rispetto allo stesso pe-riodo del 2012. Da una sintesi della demo-grafia delle imprese del 2013, emerge cheda inizio anno i Registri Imprese delle dueCamere di Commercio hanno registratol’iscrizione dirispetto all’anno precedente) e la cessa-

zione di 2.184 imprese di cui 1.895 sono alnetto delle cessazioni praticate d’ufficio. Ri-spetto al 2012, si registra un saldo positivoal netto delle cessazioni di ufficio uguale a+85 imprese. Il risultato positivo regionalederiva però da un andamento totalmentedifferente tra le due provincie: in quella diCampobasso il numero delle cessazioni nond’ufficio (1.512) superano di gran lunga ilnumero delle iscrizioni (1.342) con un

saldo finale del numero delle iscrizioni sonostate 638 a fronte delle 383 cessazioni nond’ufficio, quindi con un risultato finale chenel 2013 raggiunge le +255 unità.

Un giovane su due è disoccupatoIl dato della disoccupazione è il più alto d'Italia

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L’impresa Dondi venti e passa annifa, è stata aggiudicataria dell’appaltoper la realizzazione dei depuratoridelle acque luride della città. Daquella data non è più andata via etutt’ora gestisce gli impianti. Un casostraordinario di radicamento impren-ditoriale in una realtà mai conosciutaprima ma dalla quale le sono venutenon poche occasioni e motivazioniper diventarne parte integrante. Unastoria molto interessante, in cuispesso gli amministratori di Palazzosan Giorgio si sono avvalsi delle pe-culiarità della Dondi per risolvere pro-blemi contingenti, soprattuttocollegati all’attività di depurazione edello smaltimento dei fanghi e, nonultimo anche per avere disponibilitàdi loculi cimiteriali. Sta di fatto chel’impresa del Nord è stata ed è unapresenza incisiva del settore ambien-tale di cui ha una padronanza speci-fica non solo e non tanto per averrealizzato i depuratori cittadini,quanto per averli gestiti. Un caso daprendere in esame per capire comesia possibile allungare per decenniun rapporto tecnico-amministrativo diquella specie e di quella portata. Idepuratori, si dirà, sono impianti deli-

cati che spesso vanno in tilt, e hannobisogno di mani esperte per essererimessi in sesto. Vanno speso in tilt,infatti. Come pare siano andati alcunimesi fa in corrispondenza di un furtodi materiale di rame che avrebbe al-terato il processo di depurazione dicui però nessuno ha fatto cenno. Neaccenniamo noi da queste colonneper chiedere all’amministrazione co-munale se il parziale funzionamento

dei depuratori può giustificare omeno la riduzione della tassa a ca-rico del cittadino ( e sarebbe un gestodi equità amministrativa) e se sia tol-lerabile che a distanza di mesi dalfurto (ma gli impianti sono sorve-gliati?) ancora non venga ripristinatoil ciclo normale di depurazione. Laqualcosa, supponiamo a ragion ve-duta, qualche problema di inquina-mento lo crea. Situazioni come

questa, in cui viene meno la tempe-stività, riguardano i servizi dati in ge-stione all’esterno (luce, gas, raccoltadei rifiuti) su cui c’è molta distrazione,molta tolleranza, molta indifferenzada parte dell’amministrazione comu-nale e dei tecnici incaricati del con-trollo. La depurazione delle acqueluride e lo smaltimento dei fanghi ècertamente un’operazione delicata,che pretende sempre, e ininterrotta-

mente, il pieno regime, diversamentese ne vanno a ramengo le ragioni percui è stata affidata a mani esperte ecompetenti. Strano che la Dondi,dalle mani esperte e competenti,non abbia ancora ripristinato il ciclonormale e che, soprattutto, se le vocirispondono a realtà, abbia qualcheproblema con il personale dipen-dente. Sembrerebbe, infatti, che gliaddetti non prendono soldi da mesi etemano addirittura di perdere il postodi lavoro. Non abbiamo elementi suf-ficienti per dire se realmente si sonocreate condizioni di disagio che ma-gari possano influire sull’attività, maè fuori di dubbio che l’amministra-zione comunale debba garantirsi, egarantire il cittadino utente, dell’effi-cienza del servizio e intervenire diconseguenza. Come abbiamo ac-cennato, tutti i servizi comunali ester-nalizzati, chi più, chi meno,presentano cause e ragioni perchésiano controllati, verificati, anche as-sistiti. Ma da Palazzo san Giorgio ledeficienze sono una costante e leconseguenze vengono scaricate sulcittadino che paga le tasse. Inutil-mente.

Dardo

628 giugno 2014 Campobasso

Oggi pomeriggio, sabato 28 giugno,alle 16.30 presso il Parco Ungaretti, saràinaugurato il nuovo gioco di legno perbambini appena acquistato e montato dalcomitato "Pro Parco Ungaretti". Il gioco,una vera e propria palestra di svago e di-vertimento per i più piccini, è stato instal-lato in un’apposita piazzola e sarà adisposizione per gli utenti del parco, fre-quentato ormai da tanti bambini con rela-tivi genitori, non solo residenti nelquartiere.L'acquisto e l'installazione del gioco, av-

venuti ad esclusivo carico del comitato edelle associazioni che lo sostengono, as-sumono particolare rilevanza se conside-rati come il raggiungimento di un obiettivofortemente voluto dai cittadini senzaaspettare che le lungaggini burocratiche

ed amministrative si facessero caricodell’arredo del parco che, va ricordato,non usufruendo neppure di un sufficienteservizio di sfalcio dell’erba da parte del-l’amministrazione, è praticamente a totalecarico dei cittadini volontari. La proficuacollaborazione tra le associazioni cheaderiscono alle finalità del comitato,hanno però permesso da oltre un anno direalizzare nel Parco già molteplici attivitàdi tipo sociale, culturale, ricreativo, ecolo-gico e sportivo, promuovendo e valoriz-zando un’area che solo fino a pochi mesifa risultava praticamente incolta ed ab-bandonata.L'acquisto della palestra gioco, omolo-

gata e conforme alle vigenti normativesulla sicurezza, è stato quindi possibilegrazie alle quote di sottoscrizione degli

aderenti al comitato, dai proventi di unalotteria svoltasi la scorsa settimana in oc-casione della festa di inizio estate e gra-zie al ricavato di due aste "solidali" delle“cose usate” promosse da Fare VerdeCampobasso. Da domani, quindi, il ParcoUngaretti e l’intera città, avranno un’attra-zione in più per i più piccoli, con l’auspicioche l’esempio dato dai cittadini attraversoqueste iniziative di partecipazione e citta-dinanza attiva, vengano presto recepite ereplicate anche dalle amministrazioni chehanno invece, non la facoltà, ma il doveredi farsi carico della cura del verde urbanoe dei beni comuni.Gli organi di stampa sono invitati a par-

tecipare e a dare massima divulgazioneall’iniziativa, grazie.

Comitato “Pro Parco Ungaretti”

Parco Ungaretti, arriva un nuovo gioco per il divertimento dei piccini

I depuratori lavorano a regime ridotto e nessuno si preoccupadell’inquinamento

Il sindaco Antonio Battista ha convocatola prima seduta consiliare fissata alle 8,30di lunedì 7 luglio ai sensi dell’art. 40 del De-creto Legislativo n. 267/2000.Al primo punto all’ordine del giorno la

convalida degli eletti ed il giuramento delsindaco e, successivamente, l’elezione delpresidente del Consiglio e del vice presi-dente, la comunicazione dei componentidella Giunta, la costituzione dei gruppi con-siliari, la nomina della Commissione eletto-rale e, come ultimo punto, la modificadell’art. 3 comma III del regolamento internodel Consiglio comunale che disciplina ilquorum previsto per la validità delle sedutemodifica resasi necessaria in seguito allamodifica della normativa nazionale che haridotto da 40 a 32 il numero dei consiglieriassegnati.

Palazzo San Giorgio,lunedì 7 prima seduta consiliare

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Una buona notizia per le opposizioni,se vorranno approfittare e metterla afrutto politicamente. Il Tar della Campa-nia con una recente sentenza(3161/2014) ha stabilito che non c’è pri-vacy che tenga sulla Tares: il comunedeve tirare fuori le carte, tutti i ruoli deltributo sui rifiuti con gli importi pagati daicittadini e dalle imprese. Meglio ancora:è impossibile negare al consigliere co-munale di opposizione l'accesso agliatti trincerandosi dietro il paraventodella privacy. Sembra niente, e inveceè un grosso passo avanti sulla traspa-renza. Finora spesso veniva opposto ildiritto alla segretezza delle personecome limite invalicabile ogni qual voltaveniva fatto il tentativo di conoscere indettaglio il nome del contribuente e l’im-porto pagato. Il Tribunale amministra-tivo regionale della Campania ha fattochiarezza entrando nel merito, facendoovvero prevalere il diritto a otteneredagli uffici del comune tutte le notizie ele informazioni in loro possesso che ri-sultino «utili all'espletamento del man-dato» del consigliere, sulla posizionegiuridico-amministrativa che, trattan-dosi di dati, quelli della Tares, assolu-tamente sensibili, devono esseretutelati dalla legge sulla privatezza. Lastessa disposizione sulle amministra-zioni locali vale per accedere ai docu-menti riconducibili alle societàmunicipalizzate (nel caso di Campo-basso alla Sea) e agli enti che dal co-mune dipendono. Il consigliere

comunale d’opposizione (naturalmenteanche quello di maggioranza se lo de-sidera) può quindi accedere ai dettagli,e non ai dati aggregati per categoria deicontribuenti, se il suo obiettivo è cono-scere gli importi pagati da persone fisi-che e giuridiche residenti nel comune.Una forma di controllo diretto, eserci-tato nella pienezza del mandato ammi-nistrativo attraverso il quale sarà molto

più efficace l’azione politica e il risultatoamministrativo. In sostanza, le prero-gative del consigliere d’opposizione giàgarantite dal generico diritto alla traspa-renza di cui all'articolo 22 della legge241/90, s’è notevolmente ampliato. Mava da sé che questo nuovo vantaggioha un senso e una sua utilità solo e uni-camente se chi può esercitarlo ha lavolontà e la capacità di avvalersene.

Cioè di perseguire ogni forma di squili-brio, di eventuali favoritismi, di eventualipenalizzazioni. Fosse stato chiaritoprima questo diritto alla conoscenzadel singolo contribuente e dell’importorelativo della Tares, e fosse stato siste-maticamente esercitato, probabilmenteil comune di Campobasso avrebbe po-tuto evitare il flop finanziario che gli èvenuto addosso dal fallimento di Esat-

torie Spa e dal concordato cui è statoammesso in evidente stato di sogge-zione, se si pensa che, a fronte di uncredito vantato di oltre 9 milioni di euro,la controparte, ossia Esattorie Spa, af-ferma a sua volta di vantarne 3 di mi-lioni di euro da esigere. Dovesseconcludersi così, su questi valori, lacontroversia, il bagno finanziario per lecasse comunali sarebbe di proporzionigigantesche (12 milioni di euro). Il casoè in formazione e in discussione. Cisono margini anche per la Corte deiConti alla quale il comune di Campo-basso s’è rivolto, per avere più chiara,certa, e definita la gestione di EsattorieSpa e i conteggi della voce “dare” edella voce “avere”. Posto sull’avviso daquesta vicenda tutt’altro che traspa-rente, il sindaco Battista sta pensandointensamente a come rafforzare, e conquali professionalità, il settore finanzia-rio di Palazzo san Giorgio, per nonavere brutte sorprese nel corso del suomandato che egli ha dichiarato di volerimpostare sulla certezza delle entratee sulla reale capacità di spesa dell’am-ministrazione.

Dardo

728 giugno 2014Campobasso

Tares: il comune deve tirare fuori le carte,tutti i ruoli del tributo sui rifiuti con gli importi pagati dai cittadini e dalle imprese

Fosse stato chiarito prima questo diritto, e fosse stato sistematicamente esercitato, probabilmente il comune di Campobasso avrebbe potuto evitare il flop finanziario che gli è venuto addosso dal fallimento di Esattorie Spa. Non a caso il sindaco Battista sta pensando a come rafforzare, e con quali professionalità, il settore finanziario di Palazzo san Giorgio

Riflettori e motori accesi sul “9°Raduno nazionale” del Club 500di Campobasso. Domani si rinno-verà l’appuntamento che dal2003 porta lungo le strade dellacittà la carovana delle piccole eamatissime vetture Fiat. Gli equi-paggi, che si annunciano nume-rosi e provenienti da diverseregioni limitrofe, si ritroverannoalle 8 del mattino lungo corso Vit-torio Emanuele II. Qui riceve-ranno un doppio omaggio, tra cuiun buono per una colazionepresso il Bar Centrale: il migliormodo per cominciare la giornata.Chiuse le iscrizioni (10 euro), alle11 è prevista la partenza: attra-versati alcuni punti caratteristici

del capoluogo, le 500 farannorotta verso i comuni di Vinchiaturoe Guardiaregia. Immersi nelverde della splendida montagna,una sosta di circa un’ora permet-terà ai partecipanti di scoprire lebellezze del posto e di degustarei prodotti offerti dall’Amministra-zione locale. “Lo scorso anno abbiamo dedi-cato l’intera edizione del radunoalla nostra città - dice il presi-

dente Giuseppe Luisi -. Ne senti-vamo il bisogno. Nel 2014 tor-niamo invece a riscoprire laprovincia. Abbiamo lavoratomolto, crediamo tanto in questoprogetto e i risultati ci stannodando ragione: la gente c’è, gliequipaggi sono affezionati, nonmancano nuove iscrizioni. Questa fiducia è il nostro carbu-rante, il modo migliore per incam-minarci verso il ‘decennale’.

Intanto godiamoci questo nonocapitolo di un festa sempre piùappassionante”. La giornata proseguirà e si con-cluderà all’Hotel Le Cupolette,dove oltre al pranzo (ore 13.30,costo 25 euro) verranno premiatigli equipaggi: il più numeroso,quello arrivato da più lontano, la500 più vecchia. Ma sono solo al-cune delle sorprese in pro-gramma.

Club 550 Campobasso, nono raduno nazionale

Per meglio garantire l’espletamento del mandato dei consiglieri d’opposizione

ORE 8 - Ritrovo ed iscrizioni inC.so Vittorio Emanuele II.ORE 11 - Partenza e giro turistico:direzione Vinchiaturo-Guardiare-gia.ORE 12 – Sosta di 60’’ a Guardia-regia.Ore 12.30 – Rinfresco offerto dalComune di GuardiaregiaORE 13.30 – Pranzo e premia-zioni presso l’Hotel “Le Cupolette”.

10 euro iscrizione 25 euro pranzo15 euro pranzo bambini fino a 15 anni

DOMENICA 29 GIUGNO

COSTI

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C’è voluto un uomo di forte tem-pra per illuminare le sale dell’exGil. Sorride di piacere il lungo per-corso della quadreria dell’antolo-gica di Domenico Fratianni. Ilquale ha messo insieme il megliodella sua feconda produzione arti-stica nei 50 anni di attività. Due lesezioni: colori e incisioni. Da unaparte le tele con gli oli sgargiantiche accecano il visitatore; dall’altrale acqueforti che sono l’altrogrande amore del nostro corregio-nale, che si è spinto nella monu-mentale esposizione nei localidella Casa della Cultura, dopoaver mostrato le sue incisioni aRoma ai visitatori di tutto il mondo.

Fratianni coltiva da semprel’amore per i colori forti, figli deglistudi dei grandi maestri che glihanno inculcato la passione e con-sigliato di spandere sulle tele pen-nellate pesanti, tali da farsembrare vivi personaggi e pae-saggi che sono la gioia dei suoiocchi.

Non serve essere un criticod’arte per comprendere mezzo se-colo di connubio con l’arte per Fra-tianni. Anche il profano non puòfare a meno di sentirsi felicementeattratto dai suoi colori brucianti,dalla luce che ogni quadro spri-giona.

L’ispirazione è veritiera, nonevocativa, con una puntualità euna intensità che hanno fatto ag-gallare le fragili verità umane. Perla forza espressiva si mostra inequilibrio con i grandi del passato,un po’ Van Gogh un pò Guaguin .

Le fonti dirette dei dipinti di Fra-tianni sono i borghi molisani, i

campanili a punta, i minuscolipaesi aggrumati sul colle, la di-stesa sul costone di Agnone, lefacce ora sofferte ora serene deilaboriosi corregionali, arrivandosino al mare.

In modo da abbracciare la suaterra in tutte le direzioni e secondola sua orografia.

Quest’ultima impresa, senzadubbio è la più completa delle purfrequenti e felicemente recensiteesposizioni di Fratianni.

Che, in silenzio, per anni, ha so-gnato questo momento culturale dialta portata. In cui la sezione inci-soria non va considerata la sorellapovera delle sue opere.

L’incisione si porta appressol’etichetta di essere il lato B del-l’arte del pittore. Eppure il lavoro dibulino, gli acidi, il torchio, la manoche corre veloce sul liquido perfarlo muovere secondo percorsivoluti, segnano l’irrequietezzad’animo dell’artista.

Che, anzi, ha mostrato di amarlaprofondamente l’acquaforte, comeconferma la sua ferma decisionenel tenere in piedi la Biennale del-l’incisione che è giunta alla sestaedizione e ogni volta lo ha vistocombattere in fase organizzativanelle vesti di direttore artistico tor-mentato da notti insonni per timoredi non poter offrire ai visitatori una

percorso espositivo degno delle at-tese. E’ stata sempre la location adare a Fratianni i maggiori gratta-capi. Oggi però, può essere se-reno: Molise cultura c’è. Offre isuoi eleganti spazi. Anche in fun-zione di quello che sarà la settimaBiennale.

Il visitatore si goda la croccanteantologica. E segua l’esposizionea passo tardo e lento, in modo dapotersi soffermare sui particolari.Senza limitarsi al semplice colpod’occhio. Per imprimere nelle pu-pille i 150 quadri che rimarrannoappesi alle pareti per tutta l’estate.

(ge.ve.)

828 giugno 2014Spettacolo

Il trionfo artistico di Domenico FratianniUna delle più belle mostre di sempre rimarrà aperta alla Casa delle Cultura per tutta l’estate

150 opere tra tele e incisioni formano un camminamento che non ha precedenti in Molise

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GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggioQuotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 133 - SABATO 28 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK

TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

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di Eugenio Kniahynicki*Spesso si confonde la realtà con

la fantasia.Infatti alcune persone tendono a

mistificare i fatti per distogliere l’at-tenzione dai problemi reali.Il pensiero scientifico moderno si

basa su un principio detto “rasoiodi Ockham” che suggerisce l'inuti-lità di formulare più ipotesi diquelle che siano strettamente ne-cessarie per spiegare un dato fe-nomeno quando quelle inizialisiano sufficienti.Bene, i fatti sono questi: in poco

più di un anno di consiliatura, lamaggior parte dei consigli comu-nali si sono svolti grazie a proposteesclusive della minoranza ed in al-cuni casi su proposte congiunte; inpiù occasioni, su tematiche di pub-blico interesse, abbiamo teso unamano alla minoranza, sempre per-ché il nostro unico fine è il bene diIsernia. Quello di mercoledì era ilprimo consiglio comunale che ri-portava argomentazioni proposteesclusivamente dalla maggioranzae la data della discussione è statascelta dal presidente del consiglio

comunale. Ora alla luce di ciò, poi-ché la maggioranza è composta daben 21 consiglieri, trovo parados-sali le scusanti addotte dai consi-glieri Sardelli e Angelaccio.Sappiamo tutti quanto sono in-

fuocate le riunioni di maggioranzae sappiamo bene quali sono le te-matiche che li animano in privatoper poi spegnerli in consiglio co-munale: allargamento della giuntae deleghe ai consiglieri, per il resto

tutto tace.Gioiamo nel sapere che il consi-

gliere Angelaccio non condividenulla con la minoranza anche per-ché siamo in accordo su questosagace pensiero.Infatti i suoi interventi in consi-

glio e non solo, si limitano semprein maniera esclusiva a puntare ildito contro un passato che ormai èalle spalle e che, da persone intel-ligenti, sarebbe opportuno non ri-

vangare ad ogni occasione.Forse il consigliere Angelaccio

dimentica di far parte della mag-gioranza da oltre un anno e che inquest’anno nulla è stato fatto daloro se escludiamo i tanti interventigià ideati, progettati e finanziatidalla vecchia amministrazione eche sono stati portati a terminesenza dover muovere un dito?Il consigliere ci regala momenti

di grande ilarità quando poi ci ac-cusa di aver “sperperato denaropubblico” presentando delle inter-rogazioni, eppure il consigliere do-vrebbe sapere che è un diritto deiconsiglieri interrogare l’ammini-strazione su qualsiasi tipo di argo-mento, che se avessero rispostoper tempo alle stesse non neavremmo discusse a decine inun’unica seduta, e che risponderealle interrogazioni rientra nellemansioni della struttura.Ma lui è abituato ad un altro tipo

di minoranza, una minoranza dovesi suonava il campanello se la se-duta non iniziava in orario e dovesi provava ad ogni occasione a farmancare il numero legale ma con

esiti sempre negativi perché vi erauna maggioranza compatta chenon si batteva per una poltrona maper il bene della città.Sullo sperpero di denaro pub-

blico il consigliere Angelaccio do-vrebbe spiegare ai cittadini perché,pur percependo il gettone di pre-senza come consigliere, comecomponente della terza commis-sione e come componente dellaquarta, non abbia mai pensato dirinunciare ad almeno uno dei tre.Ultimo pensiero va rivolto alla ri-

chiesta di dimissioni, ebbene taleproposta viene da chi non è statoeletto in consiglio in prima battuta,ma occupa uno scranno solo gra-zie al “ripescaggio” del sindaco; inpolitica quando si fallisce si do-vrebbe avere il coraggio di fare unpasso indietro, pertanto il girovagodel centrosinistra che male ha la-vorato in consiglio durante la pre-cedente esperienza dovrebbedimettersi per rispettare il volere dichi non lo ha rivoluto in consiglio inprima battuta.

*Gruppo consiliare “Fratelli d’Italia”

ISERNIA. A una settimana dall’arrivo diPapa Francesco in Molise, a Isernia sonostati messi a punto gli ultimi dettagli per ac-cogliere le migliaia di pellegrini che invade-ranno pacificamente la città. Una macchinaorganizzativa imponente per garantire lamassima sicurezza al Santo Padre e perpermettere ai fedeli di vivere serenamentela giornata. Le attività commerciali potrannorestare aperte e si sta valutando la possibi-lità di disporre l’orario continuato. Unica ec-cezione un tratto di 50 metri lungo corsoMarcelli, da piazza Celestino a piazza X set-tembre. Lì in negozi dovranno restare chiusidalle 13 alle 19 e l’accesso alle abitazioniverrà regolamentato per questioni di sicu-rezza.Il percorso del pontefice è stato confer-

mato. Nei pressi della Questura salirà abordo della Papamobile e percorrerà vialedei Pentri per raggiungere il carcere diPonte San Leonardo. Nel piazzale del peni-tenziario il saluto con i rappresentanti delleistituzioni. Poi l’incontro privato con i dete-nuti. Il Papa salirà di nuovo sulla papamo-bile per percorrere prima via Latina e quindiCorso Garibaldi. Arriverà alla Stazione eproseguirà verso il tribunale. Da lì l’ingressonel centro storico per raggiungere la Catte-drale per l’incontro con i malati, anche que-sto privato. Papa Francesco salirà quindi sulpalco allestito in piazza Andrea d’Iserniaprima di ripartire in elicottero dal piazzale

del comando dei Vigili del Fuoco. Sarannosette i punti di raccolta disseminati lungo iltragitto per i quali occorrerà essere muniti dipass. Dodicimila in tutto le autorizzazioniconcesse. In ogni punto di raccolta verrà al-lestito un maxischermo che diffonderà le im-magini della visita del Santo Padre fin dalsuo arrivo a Campobasso. Gli altri pellegrinipotranno liberamente disporsi lungo il tra-gitto fino alle ore 13 di sabato, quando tuttii varchi saranno chiusi e controllati per met-tere in sicurezza il percorso. Definito anche

il programma per la viabilità. I pullman chearriveranno dall’ingresso Nord saranno si-stemati lungo il viale dell’Università, mentrei mezzi che arriveranno dall’Abruzzo trove-ranno posto nell’area di San Lazzaro e incontrada Le Piane. Il centro cittadino saràraggiungibile grazie al servizio navetta. I di-sabili invece potranno contare sul taxi dellasolidarietà. Nei pressi della Cattedrale saràallestito un presidio sanitario per assicurareassistenza ai malati, anche gravi, che arri-veranno a Isernia per incontrare il pontefice.

1128 giugno 2014Isernia

Un Comune alla deriva

ISERNIA. Al di là delle polemiche, delleapprensioni e del braccio di ferro, la que-stione del mancato pagamento degli sti-pendi alla Provincia di Isernia ha apertouna riflessione più ampia. Quella sugli entilocali e sul loro futuro. “La partecipazione alle istanze dei lavo-

ratori a tutela dei loro diritti ci ha datomodo di considerare alcuni aspetti della vi-cenda Provincia di Isernia nel più ampioambito del nuovo scenario che si sta rea-lizzando a seguito delle nuove normativedi riforma delle autonomie locali – ha spie-gato Ettore Cibelli della Fp Cisl -. E’ un’oc-casione per comunicare che in merito allariforma della pubblica amministrazione lu-nedì scorso, a Roma, Cgil, Cisl e Uil, inmaniera fortemente unitaria, si sono riuniteper affrontare gli effetti delle nuove normee per pianificare le azioni da intrapren-dere”.

Provincia, dibattito sulla riforma

L'intervento

Il mancato pagamentodegli stipendi riapre la questione dell'ente territoriale

A Isernia sono stati messi a punto gli ultimi dettagli per accogliere i pellegriniPer il Papa definito il programma

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TERMOLI. Un pomeriggio di ten-sione palpabile quello di ieri al-l’ospedale San Timoteo di Termolie non solo, perché le condizionigravi della bimba di soli 6-7 giornirimasta ferita nell’incidente sullaSp 167 tra Ururi e Larino hannosconvolto non solo familiari e ope-ratori sanitari, ma l’intera opinionepubblica. Si è atteso l’arrivo del-l’elicottero che potesse traspor-tarla all’ospedale di Ancona,meglio attrezzato per casi del ge-nere (la piccola ha un trauma cra-nico e la frattura del femore) e acausa della perturbazione che ieriha spazzato la costa non è statonemmeno agevole alzarsi in volo.Il delicatissimo trasbordo è avve-

nuto intorno alle 17, con la piccolatrasportata con l’incubatrice.Per assicurare l’assistenza ne-

cessaria mobilitati anche i vigili ur-

bani e i Vigili del fuoco di Termoli,oltre ai medici e agli infermieridell’Asrem in servizio all’ospedaleSan Timoteo di Termoli e al 118.

1228 giugno 2014 Termoli

Solo paura per la tromba d'aria

Sulla rotta dellaMagna Grecia

Il Lions per San Damiano

Allo studio il cartellone degli eventi estivi

TERMOLI. È successo tuttoin pochi minuti. Eravamo inzona stadio e di colpo sono ar-rivate folate di vento freddoche non preannunciavano nulladi buono: il cielo verso il mareera plumbeo e nel pomeriggiodi ieri il mare aumentava avista d’occhio il moto ondoso alpunto che in direzione Vasto

stava formandosi un vortice tracielo e mare che era molto vi-cino a un turbine solito delletrombe marine.Attimi di paura con il ricordo

che è balzato alla tromba ma-rina dello scorso anno ma perfortuna nulla di tal portata si èverificato. Restano la paura ela bellezza di questi scatti.

MONTENERO DI BISACCIA. Probabilmente avrebbero sperato in un’ac-coglienza climatica maggiormente clemente, ma i partecipanti alla manifesta-zione ‘Appuntamento in Adriatico Sulla rotta della Magna Grecia’, giunta alla26esima edizione, non si sono persi d’animo e ieri pomeriggio, dopo un ar-rivo agli ormeggi alla spicciolata, hanno vissuto un momento di ritrovo par-ticolare, nel porto turistico Marina Sveva di Montenero di Bisaccia, da pocoriportato a nuova vita grazie a un massiccio investimento da parte della so-cietà diretta da Italo Carfagnini. La manifestazione sportiva non competitivaè organizzata dal Raggruppamento Assonautiche italiane e prevede unlungo viaggio in barca a vela, che toccherà i più importanti e storici porti delledue sponde dell’Adriatico e dello Ionio. L’Appuntamento in Adriatico è ormaiun’iniziativa importante per gli appassionati della Nautica e della vela in par-ticolare, giunta quest’anno alla 26° edizione. Nata in occasione dell’inaugu-razione del Porto Turistico di Pescara, negli anni è cresciuta ampliando ilsuo percorso, grazie anche alle innovazioni tecnologiche che migliorano leperformance delle barche. Quest’anno la manifestazione è dedicata alla rottadella Magna Grecia e toccherà 48 porti tra Italia, Grecia, Albania, Montene-gro, Croazia e Slovenia. Vi partecipano 9 imbarcazioni dai 10 ai 15 metri.Partiti il 19 giugno, gli equipaggi arriveranno a destinazione a Porto Garibaldiil 15 agosto. L’iniziativa, spiega il promotore Paolo Dal Buono, “mira a diffon-dere la cultura del mare e del diporto nautico, promuovendo al tempo stessole nostre infrastrutture. Vogliamo valorizzare i porti italiani e favorire l’impren-ditoria legata alla nautica, ma ci interessa anche conoscere i territori e lebellezze vicino alle località dove approdiamo”. C’è stata anche una visitaalla struttura e a seguire un momento conviviale a cui hanno preso parteanche i delegati dell’Assonautica di Termoli, tra cui il presidente GiuseppeMontesanto.Le barche ripartono questa mattina. L’inserimento del Porto di Montenero

di Bisaccia nell’itinerario dell’Appuntamento in Adriatico è un riconoscimentoche premia la qualità e l’innovazione che caratterizzano questa struttura: “Icolleghi dell’Assonautica di Campobasso – dice Dal Buono – ci hanno indi-cato questo porto perché lo conoscono e apprezzano i suoi servizi; si trovanotutti molto bene. Dovendo scegliere un approdo in Molise abbiamo perciòdeciso di fermarci al Marina Sveva”. Una decisione accolta con entusiasmodalla proprietà, onorata di prender parte a quello che è ormai un evento tra-dizionale del settore.

La neonata trasferita ad Ancona

TERMOLI. Umiltà, dedizione,solidarietà e gratitudine. Poggiasu queste gambe il tavoloideale su cui hanno poggiatoieri sera i gomiti i presidentidella cooperativa Sirio Iamele edel Lions club Termoli HostCampopiano.Un evento che ha segnato la

donazione di nuovi arredi per ilcentro sociale San Damiano,quello che ospita i disabili, perrendere meno isolata e margi-nalizzata la vita di chi è statomeno fortunato, ma che si vuoleintegrare come un diversa-mente abile.Insieme alle operatrici della

Sirio e a una nutrita schiera disoci del Lionismo adriatico èstato affrontato proprio il nodo

della sussidiarietà, che oggi varicercata oltre le istituzioni.Presenti anche il futuro presi-

dente che rileverà la guida delclub da Campopiano, Plescia eil consigliere provinciale Crema.

TERMOLI – Anche se in ritardoper le note elezioni amministrative,la struttura municipale e il sindacoAngelo Sbrocca stanno spulciandole varie proposte giunte, per ab-bozzare un cartellone per l’estatetermolese, e che poi saranno gi-rate al competente assessore almomento della nomina della nuova

Giunta. Tra le proposte delle agenzie

specializzate in spettacoli e appun-tamenti musicali spiccano i nomi diGiorgia, Fiorella Mannoia, NewTrolls, Stadio e Dodi Battaglia. Per il Teatro l’evento clou po-

trebbe essere quello con l’attore ecomico Biagio Izzo. Un cartellone

al risparmio ma nutrito perché lamaggior parte degli avvenimenti cisaranno grazie alla collaborazionedi associazioni locali e regionali.Tra gli appuntamenti che non do-vrebbero venir meno “La NotteBlu” che molto successo ha otte-nuto nelle passate edizioni.

La donazione è stata fatta al centro sociale per diversamente abiliIl ritrovo nel porto turistico di Montenero di Bisaccia. I problemi

La piccola era rimasta vittima di un incidente stradale unitamente alla mamma

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di Michele Cocomazzi

“Caro Antonio, dopo aver ascoltatoi contenuti dell’intervista generosa-mente concessati da Termolionline,in un post elezione ampiamente pro-fetizzato nei risultati e nei risvolticannibaleschi di un centro destrostomachevolmente accanito e divo-rante se stesso, con l’unico grandedispiacere di aver visto sacrificareimmeritatamente la persona di uncaro amico come Michele Marone(con cui in tempi non sospetti mi eroconfrontato supplicandolo di nonprestarsi a giochi di improvvisazioneche non avrebbero fatto il suobene………!!!! Circostanza puntual-mente avveratasi quantomeno per ledichiarazioni reo confesse di alcunidi voi che l’hanno miserabilmenteboicottato al ballottaggio !!!) speran-zoso di lasciare immutati affetti estima alla tua persona, non ti na-scondo tutta l’amarezza per le tue af-fermazioni gravemente insinuanti, adomanda “sapientemente” mirata, ri-spetto alle quali gradirei da te, se nefossi nelle condizioni, maggior espli-citazione e chiarezza senza imba-

razzi. Per il resto, per una più seriaed interessante considerazione, ti in-vito a diverse consapevoli, sereneed obiettive riflessioni, in funzionedei risvolti elettorali che hanno vistoprotagonista Te e la ciurma tra cuitanti assetati di astiosa vendetta chea forza di colpi bassi hanno tentatodi toglierci l’onore di un’apparte-nenza partitica senza riuscirci. I numeri parlano del giudizio della

comunità sacrosantamente sovranoed indefettibile! Siete stati tutti Voi aimpedire diverse sintesi e tu ne haiuna grave responsabilità per quantocon accanimento irragionevole, sino

all’ultimo istante, hai impedito solu-zioni alternative e maggiormente ag-greganti, per cui ora accetta lasconfitta e non inerpicarti su stradeimpervie che conducono a conget-ture inutili, fuorvianti e meschine.Non entro in ulteriori aspetti di meritoperché, come sai, non amo alimen-tare polemiche sterili n’è’ mi inte-ressa farlo. Piuttosto impegnati, ovesia ancora possibile, a riproporre le-altà politica all’interno della tua areatroppo intorbidisca di personalismi eacredini relazionali. Ti prego solo diun’ultima cosa, non permetterti più diinsinuare, ne’ porre in discussione imiei valori, le mie radici e i miei prin-cipi perché di coerenza ne ho davendere. Attaccamento alle pol-trone? Non mi sono neppure candi-dato! Paolo Frattura? Un caro amicoda sempre, che con sforzi immani eprobabilmente incompresi sta cer-cando di ribaltare un sistema politicoperverso, ma il cui rapporto non hamai inquinato gli indirizzi di governoed il mio comportamento istituzio-nale. Attaccamento ad un progettopopolare? Assolutamente si è daprotagonista! A buon rivederci”.

TERMOLI. La giunta Sbrocca de-butterà ufficialmente in consiglio co-munale lunedì prossimo, ma questoè un dato assodato in virtù dellaconvocazione dell’assise civica, nonperché sia stata già nominata esono trascorse due settimane ab-bondanti dalla proclamazione deglieletti. Il sindaco è al lavoro in muni-cipio per affrontare i primi problemiurgenti, ma non ancora può contaresulla sua squadra di governo, avva-lendosi in talune fasi con consiglieriche abbiano cognizione delle variequestioni.Ma perché si ritarda tanto?Presto detto, nemmeno una coa-

lizione tutto sommato contenuta,

con 4 componenti plurimi e un mo-nocellulare, è riuscita a decollareper tempo e crediamo che il disap-punto sfiori il primo cittadino.Un simbolo e tre anime diverse,

quelle del Partito democratico,stanno ipotecando le lungaggini perarrivare a una sintesi che permettadi individuare chi debba andare inesecutivo.Ieri sera un aperitivo gustoso con

eletti regionali, Facciolla e Totaro,due comunali, Di Campli e Di Fran-cia, e Russo hanno evidenziato unapossibile desistenza che permettadi far entrare un esterno accanto aSbrocca in quota Pd, ma sarà lostesso Russo?

Lui dice di noi, ma crediamo sia inpole position. In città ieri sera ancheil segretario regionale Fanelli, an-data a colloquio con Sciandra. Inballo tra i consiglieri c’erano Scurtie Vigilante, ma saranno ora dellostesso avviso?La ‘crasi’ politica tra i due sam-

martinesi farebbe gioco proprio allaFanelli, che potrebbe poter contaredi nuovo su Totaro nelle dinamicheregionali.Il suggello finale per poter parto-

rire l’esecutivo ora sarà in manoprobabilmente al dirigente nazio-nale Pd e governatore Frattura, ilcui ritorno in Molise è atteso persbrogliare una matassa bifronte.

1328 giugno 2014Termoli

TERMOLI. In subbuglio il mondo bieticolo-saccarifero in Molisee non solo.La caduta verticale del prezzo dello zucchero sui mercati mon-

diali potrebbe far decidere la dirigenza della Newco a non accen-dere i forni dal prossimo 5 luglio per la stagione di trasformazionedella barbabietola.Una eventualità che getterebbe nello sconforto coltivatori, as-

sociazioni, dipendenti fissi, avventizi, ma anche tutto l’indotto.I costi per estrarre lo zucchero sarebbero più elevati dei possi-

bili ricavi ed essendo già precario l’equilibrio finanziario delNuovo Zuccherificio srl non avrebbe senso produrre in perdita.

TERMOLI. Adesso siamo passati al tenta-tivo di mettere a fuoco alle abitazioni di viaRuffini….L’altra notte, un portoncino di un’abita-

zione in via Fratelli Ruffini in pieno centroall’angolo con via Alfano è stato vittima di un

malsano gesto ad opera di balordi che nonavendo altro da fare hanno pensato bene diappiccare un fuoco sulle scale di entratadella suddetta abitazione.Il portoncino di legno ha preso fuoco per

fortuna senza produrre danni particolar-

mente elevati. A questo punto ci dobbiamo chiedere

quanto dovremmo aspettare per qualche in-tervento deciso a mettere fine a questi ormaiquotidiani episodi di demenza urbana.C’e’ da dire che da qualche tempo, proprio

a causa di questi ripetuti episodi, è nato uncomitato di cittadini che si sta battendo con-tro gli stessi ma purtroppo da soli non pos-sono molto. Ora che abbiamo un nuovosindaco, chiediamo di mettere al primoposto queste problematiche.

Zuccherificio a forni spenti?

Troppe situazioni appese ai singoli gruppi che si agitano nel partito

A Di Brino dico che l’interesse nostro è popolare

Vandali in azione in via Ruffini

Il Pd e il gioco delle tre carte

L'interventoIn subbuglio il mondo bieticolo saccarifero molisano. Dubbi sul 5 luglio

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L’Università del Molise attraversoil Centro di documentazione e ri-cerca sulla storia delle istituzioniscolastiche, del libro scolastico edella letteratura per l’infanzia(Ce.S.I.S.) e il “Museo della scuolae dell’educazione popolare” colla-bora alla realizzazione del ciclo diSeminari internazionali History ofEducation and Children’s Literaturein Europe: Topics, Institutions, Net-works and Journals insieme all’Uni-versità degli Studi di Macerata e ilMuseo della scuola “Paolo e OrnellaRicca” e il Cesco dell’Università diMacerata. Il Ciclo di eventi si inseri-sce all’interno dei soggiorni scienti-fici e di studio di alcuni colleghistranieri presso il Ce.S.I.S. dedicatia fornire un quadro della storia del-l’educazione. Ospite di questo ciclodi incontri Pablo Alvarez Dominguezdel Museo Pedagógico de la Facul-tad de CCE de la Universidad deSevilla.Il primo evento è stato realizzato il

23 giugno ore 16-18 dal titolo “Lamemoria… del Maestro Loffredo”edè stata un’attività per la conoscenzadi elementi di storia della scuola edelle collezioni museali indirizzato abambini tra i 7 e i 10 anni con ac-compagnatori adulti. Si è trattato diun Laboratorio ludico di didatticadella storia e ha visto la numerosapartecipazione dei bambini chehanno acquisito informazioni e co-

noscenze sulla storia della scuola esulle collezioni museali. Il secondoappuntamento dal titolo “I semi e ifrutti: il Museo della scuola si rac-conta” è previsto oggi 25 giugno ore16-18 ed è indirizzato a bambini trai 7 e i 10 anni.Le attività prevedono di rendere

manifesto la proficua interazione trail Museo della scuola e il territorio ele realtà scolastiche di diverso or-dine e grado. Sarà possibile parteci-pare attivamente ai laboratori creatiin collaborazione tra le diverse realtàattraverso dei percorsi ludico-narra-tivi di educazione alla letturaLuogo: Museo della scuola e

dell’educazione popolare – Via Gaz-zani- Res. Universitaria Vazzieri- CBNel mese di luglio seguiranno altri

appuntamenti alcuni indirizzati agliadulti altri ai bambini di cui sia allegail programmaData: 15 luglio ore 9.30-13.00Seminario La Storia dell’educa-

zione e le pratiche museologichePablo Alvarez Dominguez (Unive-

risdad de Sevilla)Los museos pedagógicos y sus

posibilidades didácticas para la Hi-storia de la Educación: participandodesde España en la construcción deuna didáctica del patrimonio histó-rico educativo.Con interventi di Anna Ascenzi

(Direttrice del Museo della Scuoladell’Università di Macerata), Alberto

Barausse (Direttore del Museo dellaScuola e dell’educazione popolaredell’Università del Molise)Utenza: Dottori di ricerca, dotto-

randi, insegnanti, operatori culturali,interessatiAccesso: liberoLuogo: Museo della scuola e del-

l’educazione popolare – Via Gaz-zani- Res. Universitaria Vazzieri -CBData: 16 luglio ore 17.30-20.00Incontro-dibattito e visione film “Il

primo incarico”incontro all’interno del progetto

“Non di solo terra: le scuole rurali inMolise tra ‘800 e ‘900” in collabora-zione con Iresmo. Interverranno A.Barausse, C. Angiolini, A. Franco, R.

Andreassi, A. Carli, V. LuccheseUtenza: adultiAccesso: LiberoLuogo: Museo della scuola e del-

l’educazione popolare – Via Gaz-zani- Res. Universitaria Vazzieri -CB

Data: 17 luglio ore 16.00-18.00Conferenza per bambini con labo-

ratorio“Pinocchio nel tempo”laboratorio per la conoscenza dei

luoghi e degli archetipi collodiani neltempoUtenza: incontro indirizzato a bam-

bini con accompagnatori adulti (al-cune attività prevedono lapartecipazione attiva degli adulti)Età: compresa tra i 5 e gli 8 anniAccesso: Prenotazione obbligatoriaLuogo: Museo della scuola e del-

l’educazione popolare – Via Gazzani-Res. Universitaria Vazzieri – CBData: 18 luglio ore 10.00-12.00La scoperta della Storia attraverso

la Memoria. Le fonti oraliSarà possibile assistere all’intervi-

sta proposta alla maestra Rosa deRensisA cura di M. D’Alessio, V. Viola, R.

Andreassi, A.BarausseUtenza: adulti

Dopo aver seguito le ultime vicende che stanno riguardando il restauro della chiesa diSanta Maria delle Grazie, attinenti la congruità della scelta di eseguire l’intonaco sulle paretiesterne, sento di poter aggiungere qualcosa in merito. Ho letto le motivazioni attraverso le qualigli architetti della Soprintendenza per i Beni Architettonici giustificano tale scelta ed anche leconsiderazioni del consigliere Salvatore Ciocca che ritiene tale proposta di intervento sbagliata.Ritengo, in virtù degli studi che ho condotto sul monumento in questione, che è stato oggettodella mia tesi di laurea, che il dibattito meriti un approfondimento. La premessa fondamentaleinnanzitutto è che quando si interviene con un intervento di restauro su un monumento, nonsi può prescindere dalla conoscenza approfondita della storia e delle vicissitudini che lo hannoriguardato, e qui mi permetto di aggiungere quanto fissato dalla “Carta di Venezia per il Re-stauro e la Conservazione di Monumenti e Siti del 1964”: … “il Restauro si ferma dove inizial’ipotesi…”. Su questo concetto si soffermava continuamente il mio relatore e docente di Re-stauro dei Monumenti, prof. Mauro Civita (allievo di Roberto Pane) che quando vide per laprima volta una foto della nostra chiesa ne rimase impressionato.La ricerca documentaleche ho condotto ha riguardato numerosi archivi, a Napoli, Roma, Firenze, Chieti e naturalmenteRiccia, dove all’archivio parrocchiale conservato nella Chiesa di Santa Maria Assunta ho tra-dotto, per quanto è stato possibile, tutte le visite pastorali dal 1693 al 1780. Bene, da tali fontidocumentali risulta che il problema dell’umidità ha sempre afflitto gli interni ma si parla so-prattutto dei canali esterni, come causa principale, cioè le viuzze che contornavano l’edificio.Dagli stessi documenti non è difficile intuire che l’intonaco non era presente: “che nel murodestro esteriore si appianino gli scorci buchi dei ponti e che tutte le muraglie esteriori sitengano sempre pulite dall’orbe”. Del resto, è importante che si sappia che l’aspetto attualedelle facciate laterali e posteriore è la conseguenza di continui interventi di trasformazionedell’apparato edilizio che ha assunto questa forma solo negli anni ’70, cioè quando è statarealizzata la sala al piano superiore. I contrafforti sono stati realizzati nel 1912 anche perchéancora era visibile l’impostazione muraria della vecchia chiesa di San Giovanni Battista cheera sovrapposta al mausoleo dei De Capua.Tali trasformazioni si leggono palesemente nellafacciata laterale in cui sono presenti opus di diversa epoca, a partire dal 1500 fino al secoloscorso.Fosse solo per conservare tali testimonianze, intonacare quella parete significherebbeeliminare una parte delle tracce della storia del monumento, un libro aperto, al di là della qua-lità architettonica.L’approccio e la giustificazione che la Soprintendenza adduce nelle intenzioniprogettuali in parte è condivisibile, così come sono giuste le considerazioni sulle composizionidelle facciate che i maestri del passato definivano con componenti decorative a stucco. Tuttaviatali considerazioni nel caso specifico della Chiesa di Santa Maria delle Grazie potrebbero nonessere applicabili.Infatti, l’unica superficie intonacabile poteva essere esclusivamente quellarelativa alla parete esterna esposta a est e limitatamente alla parte compresa tra l’arco cen-trale e la facciata principale perché l’unica appartenente alla chiesa.Le altre pareti apparte-nevano alla sovrastante San Giovanni Battista e all’agglomerato medievale in cui il monumentorisultava inglobato. Personalmente ho dei dubbi che quella parte fosse in origine intonacataperché ritengo che la monofora e il contorno laterale della facciata lapidea non siano suffi-cientemente aggettanti rispetto al filo della muratura in pietra.Che l’intonaco non sia l’unicorimedio duraturo per evitare fenomeni di infiltrazione meteorica, con i prodotti in commerciooggi per il risanamento e la protezione delle murature, non spetta a me dichiararlo ma se ilproblema è solo economico allora sconfiniamo ben oltre le problematiche del restauro. Se poi,e dubito che questa possa essere una scelta economica, si è pensato anche alla colorazionein giallo paglierino, io credo che un effetto positivo possa sortirlo: mettere in secondo pianol’ardesia di fronte!

1528 giugno 2014opinioni

Dall’Unimol un museo della scuola e dell'educazione

CAMPOBASSO. Tumore al seno, il nemicon°1 delle donnecon oltre 400.000 casi soloin Italia e un’incidenza di circa 45.000 nuovicasi all’anno (circa 140 ogni 100.000 abi-tanti).Un ‘big killer’ implacabile responsabiledi circa 11.000 decessi solo nel 2013.Un tu-more che non accenna ad arrestare la suacorsa,soprattutto a causa dell’incidenza chenelle donne di età relativamente giovane, in-feriore ai 45 anni, è aumentata.Ad amma-larsi, sono soprattutto le donne che vivononel Nord d’Italia,anche se al Sud ancoramolto poche di loro si sottopongono agliesami diagnostici di ruotine come la mam-mografia o l’ecografia.In Molise si stimano300 casi per il 2014, con un’incidenza di125 nuovi casi ogni 100.000 donne.Negli ultimi 30 anni la ricerca ha fatto

grandi passi in avanti tant’è che la sopravvi-venza continua a crescere costantemente:grazie alla prevenzione e al corretto iter dia-gnostico-terapeutico, oggi in Italia 9 pazientisu 10 sopravvivono, infatti, a cinque annidalla diagnosi e la grande sfida per il futuroè rendere la patologia sempre più guaribile.A questo proposito, stanno segnando il passoi progressi compiuti nel campo della diagnosie della valutazione preventiva dei rischi dimalattia nelle donne sane, oltre che nello svi-luppo di terapie personalizzate in grado disconfiggere anche le forme di questa neopla-sia particolarmente aggressive. Perché il tu-more al seno non ha un’unica faccia, anzi havolti diversi che, ed è il primo passo per scon-figgerlo, bisogna imparare a riconoscere.

Proprio per parlare di tumore al seno alledonne, ma facendo anche parlare le donnedi tumore al seno, è nata “Il futuro ha biso-gno di tempo”, campagna nazionale di sen-sibilizzazione che porta la firma dialfemminile.com, il principale portale web diriferimento per il mondo della donna, e cheviene realizzata con il contributo incondizio-nato di Roche. «Questa campagna è unmodo per sensibilizzare le donne sull’argo-mento e per sollecitare un dialogo sull’ap-proccio alla malattia, oltre chesullaprevenzione – dichiara Simona Zanette, ADdi alfemminile.com –. Ma anche per infor-marle, attraverso la voce degli specialisti, deipassi avanti compiuti dalla scienza nella lottaa questa neoplasia, con l’obiettivo di farlesentire meno sole, anche attraverso la condi-visione, nel nostro forum, di tante esperienzecomuni. Crediamo che più le donne avrannole idee chiare su questa patologia, piùavremo contribuito a sviluppare una culturadella prevenzione e della diagnosi precoceche possono davvero salvare la vita. Per que-sto motivo, inoltre, abbiamo chiesto a SaluteDonna di partecipare a questa campagna.Perché solo attraverso la collaborazione conun gruppo di persone che conosce bene iproblemi grandi e piccoli che una donna deveaffrontare quando riceve una diagnosi di tu-more, possiamo veramente anche noi farela nostra parte».Per questo, nell’ambito della Campagna,

durante tutto l’anno, suwww.alfemminile.com/ilfuturohabisognodi-

tempo verranno dedicati contenuti specialirelativi al tumore al seno, a partire dall’im-portanza della prevenzione. A proposito dellaprevenzione secondaria, è la mammografialo strumento diagnostico più indicato per lacorretta diagnosi precoce. Secondo gli studipiù recenti, la mortalità per cancro dellamammella si riduce di circa il 35% tra ledonne che praticano la mammografia ognidue anni, anche se nel nostro Paese esistonoancora notevoli disuguaglianze geograficheriguardo alla partecipazione alle campagnedi screening collettivo. «La media di coloroche eseguono gliesami diagnostici di routinein modo regolare è ancora troppo bassa. –precisa il Prof. Paolo Marchetti, responsabiledell’Oncologia medica al Sant’Andrea diRoma – Eppure le guarigioni sono in au-mento proprio grazie alla diagnosi precoceealla disponibilità di nuove terapie sempre piùefficaci che permettono di trattare anche leforme più aggressive di questa patologia,come i tumori HER2-positivi, che si osser-vano in un caso su cinque circa di carcinomamammario e che sono considerati tra quellia prognosi più negativa. Negli ultimi 30 anni,con l’identificazione del gene HER, la ricercaha portato a disposizione degli oncologi tera-pie personalizzate come trastuzumab, pertu-zumab o trastuzumabemtansine che hannocambiato la storia naturale della malattia ri-ducendo, ad esempio nel caso di pertuzu-mab, il rischio di decesso a tre anni, per leforme metastatiche, al 34%. Un risultato finoa pochi anni fa impensabile».

Tumore al seno: il futuro ha bisogno di tempo

L'interventoQuel restauro di Santa Maria delle Grazie

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