Giugno 2014

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Abruzzo ImpresA il mensile del manager numero 90 giugno 2014 Anno IX CopIA omAggIo 90 numero

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Abruzzo Impresa, il mensile del manager

Transcript of Giugno 2014

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Il futuro di ogni azienda passa dalla sua capacità di “fare rete”.ASSOIMPRESA ha come preciso intento quello di favorire

nuove opportunità con servizi dedicati.

la nuova opportunitàper “fare rete”

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ASSOIMPRESA facilita nuove iniziative da sviluppare fra associati.

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Sede diCastiglione M. RaimondoViale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE)Tel. 0861/9941Fax. 0861/994215

Filiale di Piane di Castiglione M. R.Fraz. Piane di Castiglione M. R..64034 Castiglione M.R. (TE)Tel. 0861/909150Fax. 0861/909818

Filiale di PenneCirconvallazione A. Moro65017 Penne (PE)Tel. 085/8278386Fax. 085/8210200

Filiale diEliceContrada Sant’Agnello, 193/265010 Elice (PE)Tel. 085/9609006Fax. 085/9609825

Filiale diLoreto AprutinoVia Mameli - 65014 Loreto Aprutino (PE)Tel. 085/8290611 - Fax. 085/8509853

Filiale diPianellaPiazza De’ Vestini65019 Pianella (PE)Tel. 085/972626Fax. 085/971456

Filiale diRoscianoVia Roscio da Montechiaro65020 Rosciano (PE)Tel. 085/8509142Fax. 085/8509853

Filiale diCerratinaVia Trieste, 12 - 65010 Cerratina (PE)Tel. 085/9771919 - Fax. 085/9772234

Filiale diMarina Città Sant’AngeloVia Tito de Caesaris, 465013 Marina Città S. Angelo (PE)Tel. 085/9506431Fax. 085/9506824

Filiale di Silvi MarinaVia Roma, 285 - 64029 Silvi Marina (TE)Tel. 085/9359724 - Fax. 085/9354798

Tesoreria diVilla BozzaViale Risorgimento64030 Montefino (TE)Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273

Tesoreria diCittà S.AngeloC.so Vittorio Emanuele II65013 Città S.Angelo(TE)Tel. 085/969343Fax. 085/9699748

Filiale di PinetoSS. 16 - C. De Titta64025 Pineto (TE)Tel. 085/9493471 - Fax. 085/9493374

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MERAVIGLIE D’ABRUZZO

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chiude lungo e persistente al palato.

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ABRUZZO IMPRESA è il mensile del manager, nato nel maggio 2006 da un’idea del presidente Fabio de Vincentiis.Servizi, interviste ai protagonisti dell’economia regionale, reportage che documentano le azioni volte a sostenere il mondo dell’imprenditoria sono i principali contenuti della rivista,diretta da Eleonora Lopes.Al corpo redazionale interno si aggiungono collaborazionidi alto profilo, espressione del mondo professionale e accademico abruzzese. Parlare d’impresa e finanza in maniera concreta e diretta, evitando tecnicismi, ha consentito ad ABRUZZO IMPRESAdi conseguire negli anni ottimi risultati.Nelle pagine della rivista trovano spazio anche articoli dedicatialla innovazione, al marketing, al lavoro e allo sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari,che offre uno spaccato sulle iniziative organizzate dagli attori economici della nostra regione. Le pagine di chiusura ospitano la sezione “Buono e Bello”, dove si parla di arte, musica, moda, enogastronomia e attrattive turistiche della nostra regione. ABRUZZO IMPRESA tratta temi di strettissima attualità,incorniciati da una veste grafica sempre attenta alla tendenzadel design e soprattutto ai contenuti.Il mensile ABRUZZO IMPRESA viene distribuito attraversola spedizione in Posta Target.

Per affrontare insieme un futuro che si prospettasempre più competitivo il meeting FARE IMPRESA

ha il compito di far crescere il tessuto economico, politicoe formativo regionale affinché possa finalmente conoscersi,

confrontarsi e stringere interessanti rapporti. Il meeting FARE IMPRESA promosso ed organizzatodal mensile ABRUZZO IMPRESA, ha come obiettivo

quello di affiancare e favorire la crescitàdi tutti i protagonisti dell’imprenditoria e della politica abruzzese.Nel corso della serata sarà consegnato il premio “Aquila Reale”,

un riconoscimento al valore delle ultime copertinedel mensile ABRUZZO IMPRESA.

MEETING

sito WEB www.abruzzoimpresa.it

E-mail: [email protected]

[email protected]

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indirizzo abruzzo impresa

sp. lungofino complesso ibisco b5/6

65013 città sant’angelo - pescara

tElEfono E fax t. 085 9508161 / f. 085 9508157

ABRUZZO IMPRESA è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il tribunale di pescaraè iscritta al registro degli operatori di comunicazione al n° 22296 la 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006.

copyright© 2006/2014 tutti i diritti riservati abruzzo impresa - pescara - italianessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaboratacon uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte di abruzzo impresa.manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

servizio spedizioniper informazioni scrivi a abruzzo impresa servizio spedizioni sp. lungofino complesso ibisco b 5/6 65013 città sant’angelo - pescara o invia una mail a [email protected] invia un fax al numero 085.9508157 precisando il proprio recapito postale.il servizio è aperto da lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00.la spedizione entrerà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasiperiodo dell’anno. il costo della spedizione dei 12 numeri del mensile abruzzo impresaper tutto il territorio nazionale è di soli euro 38,00.l’importo va versato tramite: bonifico bancario sul conto iban it 12 X 05748 77252 100000002016con causale “spedizione abruzzo impresa”.il cambio dell’indirizzo dell’abbonato è gratuito. informare almeno 30 giorni primacomunicando i nuovi dati e indirizzo completo.

i dati relativi ai lettori sono utilizzati esclusivamente ai fini della spedizione postale,abruzzo impresa garantisce riservatezza al trattamento dei dati ai sensi dell’art. 13 del d. leg. 196/2003.il lettore può richiedere gratuitamente la rettifica dei dati scrivendo a abruzzo impresa,sp. lungofino complesso ibisco b 5/6 - 65013 città sant’angelo - pescarail lettore può richiedere gratuitamente di non voler più ricevere la rivista scrivendo a abruzzo impresa, sp. lungofino complesso ibisco b 5/6 - 65013 città sant’angelo - pescara

direttore responsabile ElEonora lopEs

redattori DEnia Di Giacomo, laura Tinari, marcElla pacE

hanno collaborato a questo numero

albErTo bErTinElli, luiGi carunchio, simonE D’alEssanDro,

anTonio TETi, Filippo paolini, lorEnzo piErFElicE,

piErGiorGio GrEco, anDrEa bonanni caionE, nicola nEGri,

lisa DE lEonarDis, DaviDE acErra, DanTE D’alFonso,

nicola boschETTi, piETro campanaro

ufficio grafico vincEnzo sulpizio

ufficio fotografico clizia ForcElla

coordinatore web-tV GianluiGi TibEri

stampa D’auria prinTinG spa

editore Fabio DE vincEnTiis

giugno 2014 n°90 anno iX

numero chiuso in redazione il 2 luglio 2014

in copertinaOscar Farinettifoto di Vincenzo Sulpizio

Abruzzo ImpresA il mensile del manager

Fabio de Vincentiiseditore Abruzzo ImpresA

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per il futuro del vostro business

ASSOIMPRESA facilita nuove occasioni da sviluppare fra associati.

Gli associati

Le dichiarazioni dell’associato ing. Luciano Ardingo

«L’impresa che non innova è un impresa che ha i giorni contati, perché di sicuro nel tempo non sarà più competitiva. Ci tengo ad evidenziare che l’innovazione

non deve essere identificata solo con le nuove tecnologie ma è più un processo culturale, che ci permette di uscire indenni da una crisi di questa portata».

Edimac srlVia Raiale, 289

65128 Pescara (PE)tel. 085.4462641 - fax 085.4460535

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CEIT srl via Custoza, 26/A

66100 Chieti Scalo (CH)tel. 0871.564947 - fax 0871.565034

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opinioni&rubriche

finoaquituttobene 11 Tornare a casa

editoriale 13 Gocce d’Inchiostro

ctrl s 14 Tendenze fatti persone

Abruzzo che produce 19 “L’Abruzzo che vogliamo” targato Coldiretti

lavoro in corso 57 Riforma del lavoro e prospettive per il futuro: quale ruolo per la somministrazione di lavoro?

primo piano

politica 21 Ecco la nuova Giunta di Luciano D’Alfonso

meeting 24 Sapere fare impresa

cover story

made in Italy 26 MR. Eataly incanta il pubblico abruzzese

newgenerationstorie&persone

Antonio marascia 46 Antonio Marascia

storie&persone

William Di Carlo 44 William Di Carlo, il re dei confetti

incarichi&carriere

pescara/Teramo/Comuni 37 Alessandrini / Brucchi / Sindaci

Fondazione Teramo/Corpo Forestale/Coop Adriatica /Lions 39 Di Giosia / Lungo / Turrini / Laurini

Consorzio/giochi mediterraneo/uIL/Consiglio regionale 41 Camerano / Petrosino / Angelini / Febbo

Comnsiglio regionale/Api/banca d’Italia 43 Di Pangrazio / Marcozzi / Di Lorenzo

tematiche d’impresa

fisco 48 Il nuovo decreto Renzi

ict 50 Psicologia del Cyberspazio:lo studio delle emoticons per capire chi sei

creatività 53 Il Premio Confindustria Abruzzo Greensi avvia alla iii^ edizione

norme&leggi 54 Il rating della legalità

sOMMARIO _ anno IX n°90 _ giugno 2014

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focusInail 62 Compensare i crediti commerciali

vantati nei confronti delle P.A.

formazione 65 Formapi: la ripresa passa dalla formazione

formazione 69 Artigianservice e Sangritanainsieme per la formazione

design 70 Polycad, le infinite possibilità del polistirolo

aziende 72 Food and design si intrecciano da Agapè Forniture

agroalimentare 74 Ursini, parola d’ordine: qualità e innovazione

formazione 78 “Missione cuoco”

aziende 80 Export, ancora di salvezza per molte aziende

wine 82 “Uva e basta” per il vino Lammidia

eventi

food 88 Estate di star al Café Les Paillotes

wine 90 Marramiero inaugura Casale Milano

wine 92 Citra Vini: il medagliere si arricchiscedi numerosi premi

wine 97 Sciarr, la natura festeggia

wine 99 Azienda Agraria Rabottini, il buono sostenibile

territorio 103 Italia Autentica una rete di sviluppo realedella Valle Peligna

cinema 105 Presentata la rassegnaCinema DiVino Marche, Abruzzo e Umbria

editoria 107 Reputation first,come tutelare il valore più importante per un’azienda

buono e bello

salus 111 Gli alimenti che aiutano l’attività sessuale

divino e non solo 113 Italia punto 0

tempo rubato 115 Per fare un manager ci vuole un fiore

arte&co. in cornice 117 Lupo, Asso, Ardo

arte&co. 119 “Secoli Augustei, Messaggi da Amiternume dall’Abruzzo antico”

traparentesi 121 News in pillole

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sOMMARIO _ anno IX n°90 _ giugno 2014

credito&finanza

bCC sangro teatina 58 BCC Sangro Teatina,stanziati 30 milioni di Euro per il territorio

Credem 60 Credem prosegue lo sviluppo in Abruzzo

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» di Lorenzo Pierfelice

fino a qui tUttO BEnE

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[email protected]

Eleonora Lopes, direttore

GOccE D’InchIOstRO editoriale

Continua l’epopea creditizia abruzzese. Dopo Banca Tercas, anche Banca Ca-

ripe di Pescara è stata commissariata. La decisione è stata annunciata dal Mi-nistero dell’Economia e delle Finanze su proposta di Bankitalia, che ha dispo-sto l’amministrazione controllata dello storico istituto pescarese. Nominato commissario Riccardo Sora, a cui è già stata affidata la Tercas.Alla base della drastica decisione, il bi-lancio negativo del 2013, che ha regi-strato una perdita netta di 69 milioni di euro, l’ultima di una performance fi-nanziaria con il segno negativo. I tenta-tivi di risanamento e i tagli al personale fatti dal nuovo cda non sono stati suf-ficienti a salvare Banca Caripe. Della vecchia governance restano in carica: il direttore generale, Dario Pilla, il presi-dente Giuseppe Mauro e il vice Mauro Angelucci. Il neo sindaco del capoluo-go adriatico Marco Alessandrini ha di-chiarato che farà di tutto per sostenere un istituto che da sempre ha rappresen-tato la comunità pescarese.

Grazie ai fondi strutturali Fse e Fesr 2014-2020, la nostra regione potrà di-

sporre per i prossimi 7 anni di circa 2 miliardi di euro spendibili per le fami-glie, le imprese e l’occupazione. Presen-tati un una conferenza stampa, i fondi Fse disponibili sono pari a 101,4 mi-lioni di euro, mentre i fondi Fesr am-montano a 167,5 milioni di euro per un totale di 268,9 milioni di euro. Sette gli obiettivi della nuova giunta regionale: ricerca, sviluppo tecnologico e inno-vazione (16% delle risorse); diffusione dei servizi digitali (7%); competitività del sistema produttivo (33%); promo-zione di economia a bassa emissione di carbonio (5%); tutela e valorizzazione delle risorse naturali e culturali (11%); inclusione sociale e sviluppo urbano so-stenibile (11%); assistenza tecnica (4%). Questi obiettivi concorrono a definire due strategie: aree interne e sviluppo urbano integrato. Per operare bene, sarà imprescindibile una programma-zione unitaria regionale.

“Nei prossimi 100 g iorni, questo governo dovrà

dotarsi di nuovi strumenti e procedure autorizzatorie in favore delle imprese che garantiranno una accelerazione straordinaria a chi vorrà produrre in-vestimenti, ricchezza e lavoro, in modo che ogni progetto di vita o di nuova vita delle imprese possa essere incoraggiato e autorizzato: dobbiamo essere più ve-loci e più bravi della Turchia e della Ba-viera nel dire di sì al mondo del lavoro e della produzione di ricchezza”. Queste le parole del presidente della Regio-ne D’Alfonso durante un convegno all’Università di Pescara. Il Governato-re ha evidenziato la necessità di costru-ire un processo di crescita dell’intero Abruzzo che dovrà avere ripercussioni positive che dureranno nel tempo. E questo processo passa inevitabilmente dall’aumento dell’export per le nostre aziende che devono entrare in una vi-sione sempre più internazionale. Le premesse ci sono tutte, ma ad ognuno toccherà fare la propria parte.

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CTRRL SS

95 milioni di euro evasi ai fi ni delle imposte dirette e 27,4 milioni ai fi ni dell’Iva, con il contrasto alla cosiddetta evasione fi scale internazionale recuperati circa 3,8 milioni di euro. Tira così le somme, facen-do un bilancio della propria attività nei primi mesi del 2014, la Guardia di fi nanza abruzzese, durante la cerimonia di celebrazione del 240° anniversario dalla propria fondazione. “L’Abruzzo non è una regione di evasori, l’evasione è da considerare fi siologica. Ma ci sono sacche di evasione a qualsiasi livello, sia fi scale sia contributiva - ha spiegato il comandante regionale, generale Francesco Attardi - in un periodo di crisi economica chi evade e chi sperpera danaro pubblico viene mal tollerato dalla collettività onesta”. I dati proposti hanno riguardato anche gli interventi eff ettuati, il contrasto alla contraff azione, il riciclaggio e i

“furbetti del terremoto”.

LA GUARDIA DI FINANZA DÀ I NUMERI SULL’EVASIONE FISCALE IN ABRUZZO

“Energia senza petrolio. Un nuovo modello per lo sviluppo del territorio” è il titolo del confronto promosso dall’amministrazione comunale dell’Aquila, che ha chiamato a raccolta sull’argomento esperti nazionali e internazionali. “Questa iniziativa - ha detto il sindaco Mas-simo Cialente - costituisce un’occasione importante ai fi ni di capire realmente se questo territo-rio può essere adatto a produrre energia in maniera sostenibile. Produrre reddito e occupazione promuovendo investimenti basati sulla produzione di energia pulita è possibile. La nostra è una città che, grazie al grande progetto legato alla ‘Smart City’, si propone di diventare, anche e soprattutto nella fase di ricostruzione, una città intelligente, quindi, tecnologica, connessa ed ecocompatibile”. Fotovoltaico, energie rinnovabili, eolico sono i temi con cui tutte le comunità stanno iniziando ormai a socializzare.

IL COMUNE DELL’AQUILA SI CONFRONTA CON IL “GREEN”

Nuovi collegamenti diretti e a basso costo per il nord Italia. Dal 1° giugno grazie a Baltour è infatti possibile viaggiare, senza cam-bi intermedi, da Pescara a Milano, da Reggio Calabria a Milano, da Macerata a Venezia e da Napoli a Torino. «Proseguiamo nel programma di ampliamento della rete – ha spiegato il presidente del Gruppo Baltour, Agostino Ballone - con ulteriori servizi dedicati alle esigenze di pendolari, studenti e famiglie. Collegare direttamente il sud al nord dell’Italia è oggi possibile anche con gli autobus e ad un costo a volte davvero impensabile. Più facile anche

prenotare i nostri mezzi e scoprire le numerose off erte low cost grazie agli aggiornamenti eff ettuati sul sistema di prenotazione online». Con tariff e low cost a partire da 1 euro, sarà possibile viaggiare con la linea rapida giornaliera Napoli/Roma/Milano/Torino. Sono stati aggiunti, inoltre, ulteriori quindici posti giornalieri low cost con tariff e che vanno da 1 euro a 25 euro, ovvero su oltre la metà dei posti disponibili vengono applicate tariff e inferiori alla metà della tariff a ordinaria. Nuove anche la linea diretta giornaliera Foggia/Vasto/Pescara/Bologna/Milano con proseguimento per Torino e la linea diretta giornaliera Macerata/Civitanova/Ancona/Bologna/Venezia con coordinamento a Bologna per l’intero nord Italia. Dal 1° luglio verrà, inoltre attivata la linea diretta destinata a collegare Reggio Calabria a Milano con fermate intermedie a Lamezia Terme/Ren-de/Firenze/Bologna, dove il servizio è coordinato per le destinazioni di tutto il nord Italia.

BALTOUR, NOVITA’ NEI COLLEGAMENTI NORD-SUD ITALIA

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tEnDEnZE fAttI pERsOnE

Possono tirare un sospiro di sollievo oltre mille aziende abruzzesi che hanno presentato la Domanda Unica e per lo sviluppo rurale grazie allo sblocco dei fondi Comunitari. «Lo sblocco dei finanziamenti dovuti agli agricoltori rap-presenta una risposta adeguata alle nostre continue sollecitazioni nei ripetuti incontri con il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina al quale va un sincero ringraziamento» ha affermato il presidente della Coldiretti Ro-berto Moncalvo nel commentare l’annuncio del completamento delle attività di controllo sulle domande grazie al quale Agea ha disposto il pagamento agli agricoltori di 81.5 milioni di euro di fondi della Politica agricola comune, dei quali 65 milioni andranno a 6.000 aziende per il pagamento della Domanda Unica 2013 e 16,5 milioni a 2.550 aziende che hanno presentato domanda per lo sviluppo rurale. «Esprimiamo sincera soddisfazione - hanno commentato il presidente di Coldiretti Abruzzo Domenico Pasetti e il direttore regionale Alberto Bertinelli - per una notizia che certamente farà tirare un sospiro di sollievo a centinaia di nostri soci che attendevano da mesi lo sblocco dei pagamenti e che, oggi, grazie al costante pressing confederale vedono realizzate le loro attese». «A meno di una settimana dalla nomina - sottolinea ancora Moncalvo - si tratta di un ottimo inizio per il neo Commissario dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) Stefano Antonio Sernia con il quale siamo pronti a collaborare anche in vista degli importanti appuntamenti che ci attendono con la riforma della Politica Agricola Comune (Pac)».

AGRICOLTURA, SBLOCCATI I FONDI COMUNITARI

Le “Sorelle Nurzia” volano al Summer Fancy Food di New York. L’azienda dolciaria aquilana, nota soprattutto per il suo torrone, torna alla più importante fiera del cibo del Nord America, che si tiene nel cuore di Manhattan. Un mer-cato, quello statunitense, che a quanto dicono i numeri ha sempre dato prova di apprezzare i prodotti dell’azienda aquilana. “Siamo molto felici di partecipare di nuovo, – ha affermato Roberto Micco, responsabile dell’area vendite di Sorelle Nurzia - è un evento che consente di intessere importanti relazioni commerciali. Nel nostro spazio espositivo faremo conoscere tutta la gamma dei nostri prodotti, dal torrone al sapore di zafferano e ai frutti di bosco, fino alle nuove creazioni della pasticceria”.

LE “SORELLE NURZIA” NEL CUORE DI MANHATTAN

Grande successo per l’Abruzzo Beer Festival, il primo appuntamento con le birre artigianali abruz-zesi di qualità. Dal 4 al 6 luglio la Camera di Commercio di Chieti ha promosso un evento dedicato esclusivamente alla birra artigianale. L’evento ha ospitato: degustazioni, laboratori, corsi, Cooking show e musica dal vivo. L’inaugurazione al Centro espositivo della Cciaa di Chieti Scalo (ex Foro Bo-ario) ha visto la presenza del presidente della Cciaa di Chieti, Silvio Di Lorenzo e di altre istituzioni.Durante l’apertura del Festival è stata presentata la Guida Slow Food 2015 che quest’anno ha assegnato alla birra artigianale abruzzese ben 13 premi ai quali si aggiungono i tre riconoscimenti ai birrifici. La presentazione è stata illustrata dal curatore della guida Eugenio Signoroni e dal responsabile della Guida per Abruzzo e Molise, Giovanni Angelucci.

L’ABRUZZO BEER FESTIvAL, BUONA LA PRIMA

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ctrl s

La pescarese Lisa De Leonardis finisce tra le pagine virtuali di Ninja Marketing, il punto di riferimento per l’innovazione nel marketing e nella comunicazione. A suscitare l’interes-se del sito italiano, fondato nel 2004 da Alex Giordano e Mirko Pallera, è stato il progetto “Wine Export Management”, un Master promosso da Orienta Formazione che oggi si ritrova ad avere richieste da tutta Italia che ha scalato in poco tempo le vette del principale motore di ricerca mondiale, Google. «La mia non è un’agenzia di comunicazione - specifi-ca De Leonardis - ma è un vero network di professionisti che collaborano per la riuscita di progetti di qualità. Quello che facciamo è progettare, mettere in atto e seguire nel tempo azioni di marketing online, inbound marketing e content marketing. Queste strane parole, oscure ai più, si traducono in sostanza in articoli ottimizzati per il web e sapiente uso delle

parole chiave nel rispetto delle regole che la rete stessa detta. Quello che con i miei collaboratori cerchiamo di fare è di costru-ire delle campagne di comunicazione innovative ed efficaci, che non vadano a cercare il cliente ma che dal cliente si facciano trovare. E’ un modo nuovo di fare comunicazione e marketing che prevede dialogo, empatia ed - oltre tutto - un investimento economico minimo rispetto alle “classiche” campagne di pubblicità». «Se Ninja Marketing oggi mi porta ad esempio (e ne sono fierissima) – prosegue Lisa De Leonardis - lo devo soprattutto alla capacità e alla lungimiranza del gruppo di persone che collabora con me ed in particolare agli amici di Argoserv, una delle aziende più innovative e vincenti del nostro Abruzzo che ha sede a Nereto».

LA SCALATA A GOOGLE DI LISA DE LEONARDIS FINISCE SU NINJA MARKETING

Una sfida di colori, aromi e gusti. Sono dodici le etichette di Montepulciano, sei di Nobile e sei del Montepulciano e il Montepulciano d’Abruzzo che si confronteranno per la prima per la prima volta a Montepagano, dal 25 al 28 luglio nella più antica Mostra dei vini d’Abruzzo, “Borgo Divino”, giunta quest’anno alla 43esima edizione. Sarà un’occasione di conoscenza, valorizzazione e condivi-sione di queste due eccellenze vitivinicole del made in Italy. Degustazioni, wine show ed altri mo-menti di dibattito con esperti e giornalisti di settore consentiranno ai due top wines di andare oltre il legame che li unisce, e di “raccontare”, attraverso la voce dei produttori, l’unicità e le diversità che li contraddistinguono, e che da sempre sono “marchio di garanzia” per entrambe le produzioni. Il confronto amichevole tra Abruzzo e Toscana avrà anche un altro testimonial d’eccezione. Il con-fronto interesserà anche l’olio extravergine di qualità, con tutto il patrimonio di tradizioni e sapori

che vive tra le colline delle due terre. A dialogare saranno sei oleifici pregiati e certificati, tre abruzzesi e tre toscani, coinvolti in un accostamento tra assaggi ed esperienze sensoriali guidati da esperti del settore.

BORGO DIvINO, TOSCANA E ABRUZZO A CONFRONTO NEL SEGNO DEL MONTEPULCIANO

Anche i giovani abruzzesi potranno contare sul piano “Garanzia Giovani” in attuazione del Piano italiano. La pianificazione prevede uno stanziamento complessivo di 31 milioni di euro, da utilizzare in una serie di azioni che garantiscano agli under 29, non occupati e non impegnati in un percorso di istruzione e o formazione (Neet), di ac-cedere ad un pacchetto di politiche per l’occupabilità che verranno erogati, nell’ambito delle rispettive competenze, dai Centri per l’impiego, le Agenzie per il lavoro accreditate, gli Organismi di formazione accreditati. I 15 Centri per l’impiego hanno i nominativi dei soggetti da trattare su base di appartenenza territoriale. Il Piano esecutivo “Garanzia giovani” declina tutte le modalità di erogazione delle politiche di occupabilità: tirocini, apprendistato,

bonus assunzionali, autoimprenditorialità, servizio civile, formazione professionale.

PRESENTATO IL PIANO “GARANZIA GIOvANI”, 31 MILIONI AGLI UNDER 29

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tEnDEnZE fAttI pERsOnE

Si chiama “UniCredit per l’agricoltura” ed è il programma di Unicredit, lanciato anche in Abruzzo, finalizzato al supporto degli imprenditori dell’agroalimentare con nuove linee di credito per il biennio 2014-15 per un ammontare che potrà arrivare in tutta Italia a 1 miliardo di euro. L’iniziativa è stata presentata nel corso di una tavola rotonda presso la sala della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Luco dei Marsi, alla presenza di 80 imprese del territorio. «L’agricoltura – ha commentato Mario Fiumara, vice responsabile UniCredit Centro Italia - è uno dei settori caratterizzati dalle migliori prospettive per il futuro, grazie alla crescente domanda e alla relativa stabilità dei prezzi. Il “Made in Italy” viene inoltre percepito come fattore distintivo e sinonimo di qualità ma sono necessari investimenti a tutti i livelli (produzione, commercializzazione) per sfruttare appie-no tale vantaggio. Gli imprenditori del settore hanno dunque davanti sfide impegnative che potranno affrontare mettendosi in gioco, ma anche con l’aiuto delle associazioni di categoria e naturalmente di una banca che li sostiene. Con UniCredit per l’Agricoltura intendiamo appunto fornire loro gli strumenti finanziari necessari perché possano cogliere appieno tutte le opportunità che i mercati, nazionali e internazionali, offriranno». L’evento è stato aperto da Riccardo Masoero, responsabile Analisi Settoriali e Territoriali UniCredit che ha presentato uno studio sull’andamento e sulle caratteristiche del settore nella regione. Il comparto agricolo abruzzese che si è delineato è caratterizzato da numerose produzioni di qualità (a denominazio-ne d’origine DOP/IGP), da una buona integrazione con la filiera agroalimentare da una graduale ripresa dei flussi turistici negli agriturismi.

ANCHE IN ABRUZZO UNICREDIT PER L’AGRICOLTURA

Monitorare la posizione in classifica di ogni ateneo italiano in base a caratteristiche specifiche, è stato questo il lavoro condotto dal Sole 24 ore sulle 61 università statali. Per attrattività bene si posiziona l’ateneo aquilano, conquistando il terzo posto, settimo per Chieti-Pescara e 28esimo Teramo. Ma per la sostenibilità, L’Aquila è in fondo alla classifica nazionale, mentre Chieti-Pescara e Teramo sono rispettivamente al 13°e 14°. Non buono per nessuna delle università abruzzesi il dato relativo alla dispersione, relativo agli studenti che abbandonano al secondo anno: L’Aquila è al 59° posto, Chieti-Pescara al 52° e Teramo al 53°. Ultimo indicatore, la soddisfazione degli studenti: Teramo che conquista il terzo posto, mentre L’Aquila è al 17 e la D’Annunzio al 26°.

GLI ATENEI ABRUZZESI SECONDO IL SOLE 24 ORE

Protagonista l’agricoltura provinciale nell’assemblea annuale della federazione provinciale di Coldiret-ti Chieti, che si è svolta a Lanciano alla presenza di oltre 40 presidenti di sezione. Un incontro per la consueta approvazione dei bilanci ma anche per fare il punto sull’importante azione sindacale che si sta svolgendo a livello territoriale. Presenti all’incontro oltre al presidente provinciale Sandro Polidoro e al direttore Giordano Nasini, il direttore regionale di Coldiretti Abruzzo Alberto Bertinelli. Il fulcro dell’incontro è stato sui temi sindacali, con particolare riferimento alla necessità della semplificazione di una burocrazia che ingessa e costringe le imprese a perdere tempo. Solo nel comparto vitivinicolo, settore di punta della provincia di Chieti, si stimano -ha evidenziato il direttore- più di 70 pratiche diverse dal vigneto alla bottiglia, con oltre 20 soggetti coinvolti, 4000 pagine di norme e ben 100 gior-nate all’anno perse per la produzione di “carte”. Altro tema è l’eccessiva presenza di animali selvatici sul nostro territorio, in particolare cinghiali, su cui Coldiretti sta portando avanti una battaglia per sensibilizzare le istituzioni.

COLDIRETTI CHIETI, MENO BUROCRAZIA PER LE IMPRESE AGRICOLE

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Alberto Bertinelli, direttore di Coldiretti Abruzzo e Coldiretti Pescara

www.abruzzo.coldiretti.it

“L’Abruzzo che vogliamo” targato Coldiretti

ABRUZZO CHE PRODUCE

U na regione che guardi al futuro e al benes-sere di imprese e cittadini. E che restituisca all’agricoltura l’importanza di un settore non

trainato, ma trainante. Si chiama “L’Abruzzo che vogliamo” ed è il documento programmatico che Coldiretti ha con-segnato al nuovo presidente della Regione Abruzzo, Lucia-no D’Alfonso, per fornire il proprio contributo in termini di proposte a colui che condurrà l’Abruzzo per i prossimi 5 anni. Tre i grandi temi al centro del documento - il cibo, l’ac-qua e il suolo – uniti da un unico fi lo conduttore: l’esigenza di un Abruzzo che sappia alimentare la fi ducia delle fa-miglie e delle imprese agricole serie e virtuose. Da qui, le proposte per il futuro e l’esigenza di porre maggiore attenzio-ne sull’importanza del cibo: una priorità realizzabile attra-verso l’incremento dell’utilizzo di prodotti agricoli nei servi-zi di ristorazione collettiva, il riconoscimento del valore dei mercati e dei punti di vendita diretta di Campagna Amica, il diritto allo spazio scaff ale per i prodotti della fi liera agricola italiana nella GDO. In proposito, il documento evidenzia il valore del Progetto di Coldiretti per la costruzione della fi -liera agricola italiana e conferma la ‘tolleranza zero’ verso la contraff azione a tutela del vero Made in Italy e dei posti di lavoro -migliaia- che la contraff azione ‘toglie’ all’Abruzzo, e

ovviamente all’Italia. Sono tante, a nostro avviso, le priorità di cui dovrà tener conto il nuovo governatore: il Piano di sviluppo rurale che dovrà essere uno strumento di ‘sviluppo’ e non di ‘sostegno’ delle imprese; la necessità del potenziamento dei meccanismi di integrazione tra i fondi comunitari per lo sviluppo delle imprese; la salvaguardia dell’ambiente in stretto collegamen-to con il territorio, produttore di cibo e tipicità; l’accesso al credito, problematica tanto sentita dalle giovani aziende agri-cole che decidono di scommettere su un settore tradizionale ma capace di generare innovazione; la necessità della sempli-fi cazione degli adempimenti amministrativi attraverso l’at-tuazione della normativa regionale che consente ai Centri di assistenza agricola (CAA) di presentare le istanze già istruite avvalendosi del silenzio-assenso. Oggi più che mai Coldiretti rilancia con forza la convinzione che il “bene dell’Abruzzo passa necessariamente attraverso l’agricoltura e le imprese sane”.Coldiretti non ha intenzione di cedere il passo. E, coerente-mente con il suo progetto economico, lancia al nuovo gover-no regionale una traiettoria di futuro possibile, che deve pas-sare inevitabilmente attraverso l’agricoltura, l’agroalimentare e il benessere di imprese e consumatori •

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IL PRIMO BIO-SPUMANTEMETODO CLASSICO D’ABRUZZO

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«Il miglior prodotto dell’Abruzzo». Ha definito così il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, la Giunta scelta per il suo governo regionale. Sei

nomi, tutti del Pd, il partito del governatore, ad ec-cezione per un nome individuato tra le fila di Sel. Un solo esterno e una sola donna. Si tratta di Giovanni Lolli, Donato Di Matteo, Silvio Paolucci, Marinella Sclocco, Dino Pepe e Mario Mazzocca, quest’ultimo in quota Sel. Posto di rilievo per il consigliere Camillo D’Alessandro, che come spiegato dallo stesso D’Al-fonso, «sarà il punto centrale del confronto politico e amministrativo tra la Giunta regionale e il Consiglio. Sarà il sottosegretario dell’Ufficio di presidenza, il più stretto collaboratore del presidente della Regione, ma

soprattutto l’elemento di raccordo politico e ammini-strativo sul quale convergeranno le istanze politiche non solo della maggioranza politica ma anche degli abruzzesi, a conferma di quanto per questo governo sia importante la fase di ascolto e vicinanza alla gente abruzzese». Deleghe importanti quelle che il presiden-te D’Alfonso ha conservato per sé. Il governatore si occuperà infatti di Infrastrutture e Trasporti; Piano regolatore del sottosuolo; Turismo; Cultura; Ener-gia; Supporto di competenza per il coordinamento delle Università e della Ricerca; Coordinamento realizzativo della Programmazione Comunitaria e delle Risorse Strategiche dello Stato centrale; Po-lizia Locale. Conosciamo meglio i neo assessori e le deleghe a loro assegnate •

Ecco la nuova Giunta di Luciano D’Alfonso

» a cura di Marcella Pace

Sei gli assessori che comporranno l’esecutivo per i prossimi 5 anni,individuati dal neo governatore

La Giunta Regionale insieme al governatore Luciano D’Alfonso

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Giovanni Lolli Unico assessore esterno nominato direttamente dal presidente, Lolli, 65 anni è aquilano. Militante storico del Pci di cui è stato segretario regionale, è stato poi due volte deputato, nella XIV Legislatura per i Democratici di Sinistra, e nella XVI per il Partito Democratico. Ha ricoperto la carica di sottosegretario di Stato alle Politiche giovanili e alle attività sportive nel secondo governo di Romano Prodi. Lolli è stato nominato da D’Alfonso anche vicepresidente della Giunta Regionale. A lui sono state conferite le funzioni: Attività Produttive; Crisi Industriali; Valorizzazione Beni Culturali; Politiche della Ricostru-zione; Appennino Italico; Rapporti con le Commissioni Consiliari; Impulso e Monitoraggio per le Riforme Istituzionali.

Marinella Sclocco37 anni, psicologa esperta in relazioni familiari e di coppia è stata consigliera dell’Ordine degli psicologi dell’Abruzzo dal 1998 al 2004. Nel 2004 inizia la sua carriera politica. Prima consigliere provinciale di Pescara, poi nel 2008 è stata eletta in consiglio regionale con il Partito democratico nei banchi dell’op-posizione. In questa tornata elettorale ha ottenuto 3.672 preferenze nella cir-coscrizione di Pescara. Per lei le funzioni: Politiche Sociali; Politiche Attive del Lavoro; Pari Opportunità; Politiche Giovanili; Diritto all’Istruzione; Associazionismo-Terzo Settore e Sussidiarietà Orizzontale; Piano Regola-tore dei Tempi e Tempo Liberato.

La nuova squadra del governo regionale abruzzese

Silvio PaolucciNato nel 1977 a Tollo in provincia di Chieti, è laureato in Economia della pub-blica amministrazione alla Bocconi di Milano. È stato consigliere della provin-cia di Chieti e dal 2009 è segretario regionale del Partito democratico. È stato eletto consigliere con 7.900 preferenze nella circoscrizione di Chieti. A Silvio Paolucci, sono state conferite le funzioni: Programmazione Economica; Legge di Stabilità Finanziaria; Programmazione Sanitaria; Politiche del Benes-sere Sportivo e Alimentare; Rivoluzione della Pubblica Amministrazione; Digitalizzazione e Dematerializzazione del Sistema Amministrativo della Regione Abruzzo; Politiche per le Risorse Umane, Strumentali, Tecnologi-che e Patrimoniali.

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Dino PepeClasse 1969, nato a Sant’Omero è laureato in Economia e commercio all’Uni-versità di Ancona. Iscritto dal 2000 all’Albo dei Giornalisti/Pubblicisti è sposa-to e padre di due bimbe. È stato eletto sindaco di Torano nel 2004 e poi anche nel 2009. E’ vice presidente dell’Unione dei comuni Città territorio della Val Vi-brata. In questa tornata elettorale è stato votato da 7.678 nella circoscrizione di Teramo. Per lui le deleghe: Agricoltura; Caccia e Pesca; Economia del Mare; Demanio Marittimo; Cicloturismo; Contratti di fiume.

Mario MazzoccaClasse 1961, nato a Caramanico Terme, è architetto. Dal 2004 a giugno 2014 è stato sindaco di Caramanico Terme. Dal 2009 al 2013 ha ricoperto anche la carica di presidente della Comunità del Parco nazionale della Majella ed è coor-dinatore generale del Distretto abruzzese del benessere. È stato votato da 1.245 nella circoscrizione di Pescara. Per Mazzocca le deleghe: Enti Locali; Assi-stenza Tecnica ai piccoli Comuni; Associazionismo Territoriale; Protezione Civile; Servizio Idrico Integrato; Ambiente ed Ecologia; Cave e Torbiere; Termalismo.

Donato Di MatteoNato a Roccamorice classe 1958 è medico di base e di guardia medica presso il presidio ospedaliero di San Valentino. Dal 1990 al 1995 è stato sindaco di Roc-camorice, dal 1995 al 2005 vicepresidente e poi presidente di Aca spa, l’azienda comprensoriale acquedottistica, gestore del Servizio Idrico Integrato dell’Ato 4. È stato assessore regionale ai trasporti del Giunta regionale di Ottaviano Del Turco. Nelle ultime regionali ha ottenuto 6.587 voti. A lui le funzioni: Lavori Pubblici riferiti ai territori comunali; Urbanistica; Parchi, Riserve e Montagna; Abruzzesi, Emigranti e Tradizioni Locali; Progetti Speciali Territoriali; Impiantistica Sportiva.

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Un’immagine del convegno di Santa Margherita Ligure dei GI di Confindustria

Amore per il Paese. Perché di questo si tratta quando parliamo di essere esempio di etica, patriottismo e passione civile. Un patriottismo nuovo, fatto di voglia

di costruire e indirizzato alla crescita delle nostre aziende ma anche della nostra Italia. Come giovani imprenditori abbiamo un obiettivo: vogliamo creare nuove opportunità di lavoro, ma soprattutto creare nuovi imprenditori e nuove imprenditrici, uomini e donne capaci, umili, pazienti, responsabili e che con consapevolezza “combattono” perché il proprio im-pegno possa contribuire alla ripresa e allo sviluppo dell’intero Paese.Insomma, come ha detto durante l’annuale Convegno di Santa Margherita Ligure, Marco Gay, neo pre-

sidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, diamo inizio a «un giorno nuovo da costruire insie-me» con passione, intelligenze, coraggio, emozione. Perché a contraddistinguere l’uomo, l’imprenditore, il lavoratore sono proprio queste caratteristiche. E allora rimettiamo l’uomo al centro dell’impresa e del sistema economico, apriamoci ad un nuovo “Uma-nesimo industriale”, che coinvolga sia il mondo del-la produzione di beni che di servizi, industria oggi sempre più presente nel contesto economico italiano. Puntare sulla capacità dell’uomo e dell’imprendito-re di creare ricchezza, occupazione e benessere ca-ratterizza e apre ad una nuova fase del capitalismo, capace di riconoscere nelle parole chiave del talento, della creatività e del saper innovare le peculiarità di

Sapere fare impresa

» a cura di Laura Tinari

Uomo, impresa, intelligenze, coraggio, responsabilità sono solo alcune delle parole d’ordineche caratterizzano una nuova fase del capitalismo chiamata “Umanesimo industriale”

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un passo in avanti verso il futuro e la crescita. Rimette-re, dunque, l’essere umano, con le sue conoscenze e capa-cità, nuovamente al centro vuol dire questo: compren-dere che l’indu-stria del presente e quella del futuro non prevedono più una produzione in serie, modello fordista e taylo-rista, ma una produzione fatta con la “testa”. Un’im-postazione che crea un modo di fare impresa nuovo e innovativo, così come la cultura sulla quale si fonda, basata su una concezione del lavoro non identificabile più con il posto dove questo viene svolto ma con la per-sona che lo compie. «Crediamo nel capitale umano», ha sottolineato il nostro presidente Gay, in quel patri-monio costituito dagli uomini e dalle donne che po-

polano le azien-de. Lavoratori e lavoratrici con le loro esigenze, che vanno rico-nosciute e alle quali va data attenzione. Al-lora ben venga-no tutte quelle

politiche aziendali indirizzate al welfare e alla salva-guardia del loro benessere, come appunto il “lavoro agile”, quello che permette flessibilità, la possibilità di lavorare da casa o da qualsiasi altro luogo, ma che non può prescindere dalla messa in opera delle capacità, della professionalità e dell’intelligenza di ciascuno. Concludo con le parole di Marco Gay «La nostra impresa è quella di migliorare il presente per poter costruire il futuro: questo è il “Sapere. Fare. Impresa” dei Giovani Imprenditori» •

Marco Gay presidente nazionale GI Confindustria

Il Ministro Maria Elena Boschi ospite al convegnoL’imprenditore Giordano Riello

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Il fondatore di Eataly Oscar Farinetti durante il suo intervento

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Mr. Eataly arriva a Pescara accolto da un ba-gno di folla. L’occasione è parlare di Made in Italy e contraffazione nel convegno dal ti-tolo “Ben fatto, non contraffatto: dal Made

in Italy all’’Italiansounding, come promuovere e difen-dere i nostri prodotti nel mondo”. L’evento promosso dal sottosegretario all’Economia, Giovanni Legnini è stato organizzato da Carsa e Abruzzo Impresa. Ai lavori, che hanno avuto luogo nel padiglione della Camera di Commer-cio al porto turistico, hanno partecipato: Oscar Farinetti, Giovanni Legnini, il dirigente generale dell’Agenzia delle Dogane, Giuseppe Peleggi, il sindaco del capoluogo adria-tico, Marco Alessandrini, il presidente della CCIAA di Pe-scara, Daniele Becci, il neo assessore regionale all’Agricol-tura Dino Pepe, lo chef 3 stelle Michelin Niko Romito, il segretario Slow Food Abruzzo-Molise Raffaele Cavallo, e l’imprenditore Danilo Di Florio. A moderare gli interventi, il giornalista di Sky tg 24 Marco Di Fonzo.Seduti in prima fila c’erano tutti, ma proprio tutti gli im-prenditori del mondo agroalimentare, da Valentini, a Ver-

MR. EATALY INCANTA

IL PUBBLICO ABRUZZESE

“Ben fatto, non contraffatto:dal Made in Italy all’’Italiansounding, come promuovere e difendere i nostri

prodotti nel mondo”, questo il titolodel convegno che ha visto protagonista

Oscar Farinetti, il fondatoredel tempio delle tipicità italiane

» di Eleonora Lopes - foto di Vincenzo Sulpizio

cOVER stORy

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rigni, Ursini, Di Carlo, Pingue, Nurzia, Pepe, Cocco e tan-tissima gente comune che ha applaudito con entusiasmo alle parole del fondatore di Eataly, il tempio delle tipicità italiane con 11 filiali in Italia e 9 sparse per il mondo.Ma Farinetti, come è nel suo stile, diretto e risolutivo, non si è risparmiato a strigliare gli abruzzesi.«Sono felice di essere qui –ha esordito l’imprenditore piemontese– avevo una serie di obiettivi da realizzare venendo, il primo era andare a L’Aquila. Non ci ero mai stato dopo il terremoto e ho visto cose che mi hanno commosso tantissimo. Certo, fa rabbia che in un Paese dove il fatturato è di 2.000 miliardi, che spende 110 mi-liardi in scommesse, non si trovino 4 miliardi per rico-struire L’Aquila, ma oggi ho capito che saranno trovati e

che questa cosa si farà».Da qui la decisione di dedicare al capoluogo un angolo negli Eataly d’Italia e del mondo: si chiamerà “Eataly per L’Aquila” e venderà 40-50 prodotti tipici locali e abruz-zesi. «Tutto il margine di guadagno –ha annunciato Fa-rinetti- andrà all’Aquila per la ricostruzione. Partiremo da Roma, a settembre, ed entro fine anno saremo a New York, poi Chicago, Dubai e nelle nuove sedi in previsione a San Paolo e Mosca».Ma torniamo al Made in Italy. Per il signor Eataly il valore aggiunto della nostra regione è la “biodiversità”, ovvero la fortuna di avere il mare e la montagna, che permet-tono insieme di far nascere e coltivare prodotti unici. «Avete vini eccezionali, -ha continuato- un grande olio

Daniele Becci e Marco Alessandrini durante i loro saluti

Un momento della tavola rotonda

La sala gremita di ospiti

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extravergine di oliva, due formaggi pecorini da perde-re la testa, una pasta conosciuta in tutto il mondo, un ottimo pesce, carni squisite e lo zafferano migliore del mondo, ma le Langhe da sole fatturano più dell’intero Abruzzo».Qual è allora la ricetta di Mr Eataly? Il retail, cioè la ca-pacità di saper vendere i prodotti. «Le promozioni non servono –ha detto Fari-netti- bisogna alzare il sedere e andare ovun-que, come schegge, a raccontare quello che sappiamo fare. Il gua-io è che siamo pigri e provinciali, passiamo il tempo a lamentarci perché imitano le no-stre tipicità, invece di fare come i francesi, che con Carrefour e Auchan hanno vetrine in tutto il mondo per vendere la loro merce. E poi se ci imitano i prodotti vuol dire che suono buoni».Una lezione di marketing da 10&lode, quella che Farinet-ti ha voluto elargire ai suoi colleghi abruzzesi. «Alzate il

sedere dalla sedia –ha continuato- e andate in giro per il mondo a vendere questi prodotti. Io vendo, tra gli altri, anche l’olio Ursini perchè lui è venuto da me a trovarmi e a farmelo assaggiare, fatelo anche voi!». Poi l’imprenditore di Alba ha aggiunto: «Le cose che cam-biano i destini dei territori sono le persone: cercate il miglior abruzzese che avete e mettetelo a raccontare le

meraviglie dell’Abruz-zo al mondo. Avete il miglior cuoco d’Ita-l i a !» r i ferendos i a Niko Romito.Ma il patron di Eataly non si è risparmiato neppure sul turismo facendo qualche ap-punto al primo citta-dino. «Il vostro sinda-co, dovrebbe andare a scuola di turismo dal sua collega di Rimini

Gnassi, i romagnoli riescono a fare grandi numeri sul turismo avendo il mare più brutto d’Italia». Poi ha ag-giunto: «Venendo qui, ho visto la nuova caserma della Guardia di Finanza, un edificio orribile che oscura la vi-

cOVER stORy

Il sottosegretario all’Economia, Giovanni Legnini

Il dirigente generale dell’Agenzia delle Dogane, Giuseppe Peleggi Un altro momento del convegno

Oscar Farinetti durante il suo intervento

Farinetti: «avete vini eccezionali,un grande olio extravergine di oliva, due Formaggi pecorini da perdere la

testa, una pasta conosciuta in tutto il mondo, un ottimo pesce, carni squisite e lo zaFFerano migliore del mondo, ma le langhe da sole

Fatturano più dell’intero abruzzo»

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sta del mare, il sindaco dovrebbe espropiarlo come fanno loro quando trovano qualcosa che non funziona».E in tema di economia, rivolgendosi al sottosegretario Le-gnini ha detto: «Siediti con Padoan e poi andate da Mat-teo (Renzi) per ridurre dal 10 al 20 per cento le tasse alle imprese che incrementano le proprie esportazioni. Dobbiamo diventare un hub da cui le imprese italiane partono e van-no come schegge».«È vero, non abbiamo più alibi –gli ha ri-sposto il sottosegreta-rio Legnini- il nostro futuro dipende dalla capacità che avremo di sfruttare le nostre risorse. La nostra è una regione piccola, ma ricca di ec-cellenze. Ce la dobbiamo fare». In merito ai controlli sull’export, il dirigente dell’Agenzia

delle Dogane, Giuseppe Peleggi, ha proposto un patto sociale. «Perché i controlli vanno fatti, -ha dichiarato- ma tutelando il sistema e i produttori. L’idea che decine di enti possano entrare ogni giorno all’interno di una

piccola azienda richie-de di riaprire la que-stione». Niko Romito, lo chef 3 stelle Michelin che Farinetti ha osannato pubblicamente ha in-tervallato il suo inter-vento con un video di ricette che ha incan-tato la platea. «Per me –ha detto lo chef- la formazione è fonda-mentale, per questo ho fondato una Scuo-la. Se vogliamo valo-

rizzare al massimo i nostri prodotti, dobbiamo essere noi i primi a conoscerli e studiarli. Entrando nel merito del mio lavoro e della divulgazione della cucina italiana nel

FARINETTI: BISOGNA ALZARE IL SEDERE E ANDARE OVUNQUE, COME SCHEGGE,

A RACCONTARE QUELLO CHE SAPPIAMO FARE. IL GUAIO È CHE SIAMO PIGRI E PROVINCIALI, PASSIAMO IL TEMPO A

LAMENTARCI PERCHÉ IMITANOLE NOSTRE TIPICITÀ, INVECE DI FARE

COME I FRANCESI, CHE CON CARREFOURE AUCHAN HANNO VETRINE IN TUTTO

IL MONDO PER VENDERE LA LORO MERCE

Lo chef 3 stelle Michelin Niko Romito

Giovanni Lolli vicepresidente della Regione Abruzzo

Il neo assessore regionale all’Agricoltura Dino Pepe

Il segretario Slow Food Abruzzo-Molise Raffaele Cavallo

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COVER STORY

mondo, ho lanciato da pochi mesi Unforketable, una en-ciclopedia video del gusto italiano con ricette rivisitate da me. L’idea è nata proprio per promuovere, raccontare e spiegare la vera cucina italiana soprattutto all’estero».Poi è stata la volta di Danilo Di Florio, insegnante e imprenditore del fotovoltaico che qualche mese fa ha inaugurato Solis Green Log, il primo Polo Logistico del Freddo italiano alimentato con fonti energetiche alter-native. Un progetto unico in Italia e in Europa, quello della Solis spa, con brevetto internazionale e che ha già all’attivo diversi riconoscimenti importanti. A chiudere i lavori di un convegno così vivace, l’inter-vento breve e concreto di Raffaele Cavallo. «Il Trentino esporta –ha detto il segretario di Slow Food- 1 miliar-do di euro di mele e allora sì, ha ragione Farinetti: loro sono stati più bravi a muovere il sedere. Qui, invece, non si vuole scommettere sull’agroalimentare e soprattutto siamo divisi e non riusciamo a fare squadra o comunque non riusciamo a perseguire con convinzione questa idea: troppe gelosie, troppe invidie, con fi ere dell’agricoltura che si accavallano. Sarebbe bello se Eataly approdasse all’ex Cofa, ma credo comunque che una vetrina possa es-

sere di aiuto allo sviluppo per i contatti, per le relazioni, ma non risolvere la valorizzazione».A tal proposito, sulla questione se Farinetti aprirà o meno un punto Eataly presso l’ex Cofa a Pescara, lui ha risposto così: «Verremo di sicuro da voi, dal 2017 in poi inizieremo ad occuparci di questo ed apriremo in ogni regione d’Italia».Al termine del convegno al quale hanno partecipato cir-ca 400 persone, l’associazione I vignaioli d’Abruzzo ha voluto offrire il vino agli ospiti presenti, accompagnato dalle gustose specialità dell’azienda Ursini. Presente an-che l’azienda Cocco con il suo raffi nato caffè •

Il giornalista di Sky tg 24 Marco Di Fonzo

Il titolare della Solis Spa Danilo Di Florio

Il brindisi di Farinetti con I Vignaioli d’Abruzzo

Farinetti con il governatore Luciano D’Alfonso

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IncARIchI & cARRIERE

Marco Alessandrini è stato eletto sindaco di Pescara. Il neo primo cittadino, sconfitto nelle elezioni del 2009, si riprende la rivincita nei confronti del sindaco uscente Luigi Albore Mascia, battendolo, nel turno di ballottaggio, con il 66,34% dei voti contro il 33,66. 44 anni, avvocato, è figlio del giudice Emilio, assassinato a Milano nel 1979 da un commando di prima linea. L’insediamento ufficiale è avvenuto lo scorso 16 giugno con una breve cerimonia. visibilmente commosso Alessandrini, che ha ricevuto la fascia tricolore dal sindaco uscente ha com-mentato: «Provo gioia e contentezza, ma ho anche la consapevolezza che questo ufficio dovrà essere presto assai movimentato in quanto la comunità pescarese è una comunità che ha bisogno di aiuto. Ci sono tante questioni aperte, vogliamo metterci all’opera il prima possibile».

MARCO ALESSANDRINIÈ IL NUOvO SINDACO DI PESCARA

Con uno scarto di soli 800 voti, Maurizio Brucchi si è riconfermato sindaco di Teramo. Il primo cit-tadino di centrodestra ha riconquistato la poltrona con il 51,52% dei voti con il 48,82 dell’avversaria di centrosinistra Manola Di Pasquale. «È stata una battaglia uno contro tutti ma - ha detto il neosindaco, al secondo mandato - alla fine abbiamo vinto noi. Non abbiamo fatto la battaglia sulle poltrone e i teramani hanno capito che la proposta di Maurizio Brucchi era quella seria, senza che i presidenti di Regione suonassero ai campanelli delle zie. Alla fine - ha detto - sono stati premiati il lavoro, la presenza, la costanza, l’onestà, la serietà e anche le proposte». Medico chirurgo classe 1961, Brucchi non aveva raggiunto l’elezione al primo turno per soli 135 voti.

MAURIZIO BRUCCHI CONFERMATO ALLA GUIDA DI TERAMO

Due Comuni al centrosinistra e uno al centrodestra. Si sono concluse così le elezioni al ballottaggio di Montesilvano, Giulianova e Silvi. Francesco Maragno, candidato del centrodestra, è divenuto sindaco di Montesilvano con il 53,6% contro il 46,4% del candidato sindaco di centrosinistra Lino Ruggero, ex vicesindaco dell’amministrazione Di Mattia, caduta per le dimissioni, lo scorso 16 febbraio, di 13 consiglieri. Alla guida del Comune di Giulianova è stato riconfermato il sindaco uscente Francesco Mastromauro con il 62,77% contro il 37,23 dello sfidante di centrodestra Fabrizio Retko. E infine al Comune di Silvi è stato eletto Francesco Comignani totalizzando il 51.41% contro il 44,96 del suo avversario, l’ex vice sindaco, Enrico Marini.

MONTESILvANO, GIULIANOvAE SILvI, ECCO I NUOvI SINDACI

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La soluzione al rebus del manager

ASSOIMPRESA propone una duplice soluzione alle realtà imprenditoriali che vogliono crescere e mettersi in gioco:

ABRUZZO IMPRESA, il mensile dell’informazione dedicato alle realtà economiche regionali e il meeting

“FARE IMPRESA” ideato per favorire nuove e proficue relazioni.

La copertina numero 90 di ABRUZZO IMPRESAcon Oscar Farinetti, fondatore di Eataly

La serata di gala di FARE IMPRESA e il matchingdurante il meeting di FARE IMPRESA.

InFORMAZIOnE • COMUnICAZIOnE • MAtChIng

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IncARIchI & cARRIERE

«Ringrazio tutti per la fiducia che mi hanno voluto accordare che cercherò di ripagare con sensibilità, impegno, rigore e concretezza. Nel contempo mi preme rivolgere un caro e affettuoso ringraziamento a chi mi ha preceduto che purtroppo non è più con noi e che ha tracciato la strada per questo percorso che continuerò a seguire e nel contempo ad innovare con forte senso di responsabilità verso i giovani ed il nostro territorio». Così Giovanni Di Giosia ha accolto la sua elezione alla presidenza della Fondazione Its di Teramo. Di Giosia, amministratore dell’azienda di famiglia Ali d’Oro, succede a Salvatore Di Paolo, prematuramente scomparso.

FONDAZIONE ITS TERAMO,GIOvANNI DI GIOSIA NEO PRESIDENTE

Ciro Lungo, 46 anni, nato a Torre del Greco e laureato in ingegneria civile presso l’Università Federico II di Napoli, con specializzazione in ingegneria sanitaria e ambientale è il nuovo comandante regionale per l’Abruzzo del Corpo Forestale dello Stato. Il comandante Lungo assume l’incarico ricoperto dal 2009 da Giuseppe Paolella, promosso a capo del Servizio Centrale Ispettivo presso l’Ispettorato generale del Corpo forestale di Roma.

CORPO FORESTALE, CIRO LUNGOÈ IL NUOvO COMANDANTE REGIONALE

Adriano Turrini è stato confermato presidente per i prossimi 3 anni di Coop Adriatica. Al suo fianco resta il vicepresidente Elio Gasperoni. Le nomine sono state effettuate durante la prima riunione del consiglio di amministrazione neoeletto, subito dopo il termine dell’assemblea generale di Bilancio. Con l’insediamento del Cda (25 membri) e della Commissione Etica (5 membri) si completa il percorso di democrazia per il rin-novo della governance di Coop Adriatica, iniziato due mesi fa con le elezioni dei rappresentanti dei soci. Con le votazioni nei negozi sono stati scelti 463 consiglieri di Zona, 26 presidenti di Zona e 12 presidenti di Distretto: fino al 2017 saranno loro a portare la voce dei soci nella vita della Cooperativa.

ADRIANO TURRINI CONFERMATOALLA GUIDA DI COOP ADRIATICA

L’imprenditore Francesco Laurini è il nuovo presidente del Lions Club L’Aquila Host per l’anno sociale 2014-2015. Con Laurini si è insediato anche il nuovo Consiglio Direttivo che è formato dal past presi-dent Pierfranco Colangeli; primo vicepresidente, Mauro Zordan, secondo vicepresidente Francesca Ra-micone, segretario Gian Paolo De Rubeis, tesoriere Monica Petrella, cerimoniere Alessandra Rossi, censore Teobaldo Cinque e dai consiglieri Angelo Cora, Luigi Daniele, Angelo De Nicola, Enrico Farina. Leo advisor Pierfranco Tantillo. Revisori dei conti Enrico Corsi (presidente), Maria Chiara Giadrossi e Alessandra Rossi; Comitato Soci Franco Dus (presidente), Sergio Placidi e Giancarlo Scoccia.

LIONS L’AQUILA, LAURINIELETTO PRESIDENTE

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IncARIchI & cARRIERE

Luciano Camerano è stato eletto presidente del neo costituito consorzio di produttori del pomodoro a pera d’Abruzzo, denominato “Rosso Abruzzo”. I soci fondatori sono Rustichella d’Abruzzo spa di Pia-nella, verde Abruzzo srl e Tenute Fragassi di Citta Sant’Angelo, azienda agricola Travaglini di vasto e azienda agricola Cantoro di Morro d’Oro. Il consorzio promuoverà le coltivazioni e le produzioni del pomodoro a pera poiché le caratteristiche di questo prodotto sono uniche per la sua dolcezza e la sua qualità. Soprattutto in un mercato dove l’atten-zione verso i prodotti tipici locali è maggiore e il consumatore è sempre alla ricerca di prodotti di filiera che garantiscono la provenienza e le lavorazioni.

POMODORO A PERA, CAMERANO PRESIDENTE DEL CONSORZIO ROSSO ABRUZZO

Guglielmo Petrosino, uomo di sport, già legato all’ambito delle attività sportive della città di Pescara, è stato nominato direttore generale del comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo. La nomina è avvenuta nel corso del consiglio di amministrazione del comitato al quale hanno preso parte Mario Maz-zocca in rappresentanza della Regione Abruzzo; Enzo Imbastaro, presidente del comitato regionale Coni, in qualità di delega-to del presidente nazionale Coni Giovanni Malagò; Enzo Del vecchio, in qualità di delegato del sindaco Marco Alessandrini; Roberto Fabbricini, quale segretario generale del Coni; e il dirigente del gabinetto del sindaco di Pescara Marco Molisani.

GIOCHI MEDITERRANEO, PETROSINO DIRETTORE GENERALE DEL COMITATO

Marco Angelini, già segretario responsabile dell’Aquila, è il nuovo segretario generale regionale della Uil Rua, il sindacato di categoria che si occupa di Ricerca, Università, Alta Formazione Artistica Musica-le. L’elezione di Angelini, segue quella di Pino De Angelis avvenuta lo scorso 18 giugno come segretario regionale della Uil Fpl (Uil Federazione Poteri Locali) anch’egli, afferma il sindacato «sempre impegnato a tutelare i diritti dei lavoratori del comparto di riferimento con costante impegno e disponibilità verso tutti». Il congresso ha costituito l’occa-sione per approfondire il tema della centralità delle Istituzioni dedite alla formazione e alla ricerca scientifica come punto di riferimento di una possibile ripresa economica della Regione e dell’intero Paese.

UIL RUA, MARCO ANGELINIÈ SEGRETARIO REGIONALE

Il gruppo consiliare regionale di Forza Italia, su proposta del presidente Nazario Pagano e d’accordo con Gianni Chiodi, componente dell’Ufficio di presidenza nazionale del partito, ha eletto all’unanimità il consigliere Mauro Febbo, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale.

CONSIGLIO REGIONALE, MAURO FEBBO È CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA

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IncARIchI & cARRIERE

L’architetto Giuseppe Di Pangrazio, 55 anni di Avezzano, consigliere comunale di Avezzano, capogrup-po del PD al Comune di Avezzano e membro dell’Esecutivo regionale PD Abruzzo, è il nuovo presidente del X Consiglio regionale dell’Abruzzo. E’ stato eletto al primo scrutinio con 25 voti favorevoli su 31. Di Pangrazio è alla seconda legislatura. Nella precedente era stato vice presidente della Commissione LL.PP. «Saremo interlocu-tori attenti di quanti vorranno contribuire a costruire il nuovo Abruzzo che tutti sogniamo, anche con l’apporto propositivo dei tantissimi abruzzesi nel mondo, verso i quali questo Consiglio regionale guarda con attenzione e profondo rispetto - ha dichiarato Di Pangrazio-. Il contributo delle forze sociali, culturali, del mondo del lavoro, della produzione, dell’Università saranno di estrema utilità e potranno contare su un Consiglio regionale pronto a dialogare. C’è la necessità di riorganizzare il territorio regionale per renderlo più coeso e competitivo, più attento - ha concluso - per affrontare le sfide nazionali ed europee che impongono la valorizzazione territoriale e opportuni cambiamenti.

GIUSEPPE DI PANGRAZIO È IL NUOvO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE

L’Associazione delle Piccole e Medie Industrie della Provincia di Teramo ha eletto il nuovo Comitato Esecutivo. A presiedere il comitato per il triennio 2014-2017 sarà Alfonso Marcozzi, titolare dell’azienda Digitecno con sede in Teramo. Il nuovo presidente, nel ringraziare per la fiducia espressa, ha brevemente tracciato il suo programma di lavoro fortemente legato alle necessità di trovare strumenti e strategie per l’urgente uscita dalla crisi economica ed occupazionale. «Le parole d’ordine sono: fare rete,sburocratizzazione, fiscalità, flessibilità, rilancio delle relazioni industriali – ha spiegato -. Attenzione particolare all’ascolto degli imprenditori ed al loro coinvolgimento nelle azioni da portare avanti per fare arrivare la loro voce a istituzioni, governo locale, sindacati, altre associazioni di categoria e a tutti coloro che hanno a cuore la piccola e media industria». Marcozzi sarà affiancato dal vice presidente Tesoriere Primo Pom-pilii – Penta Group; dai vicepresidenti Enea Lesti – Lesti Pallets, Lorella Pedicone – Metalway, Fiorenzo Polisini – Edilizia Polisini e dai consiglieri Carlo Di Camillo – Di Camillo Serbatoi, vincenzo Di Diodoro – DI Remigio Di Diodoro, Andrè Ibba – Pandrol Italia e Giuseppe Ponzio – Ponzio.

RINNOvATE LE CARICHE SOCIALIDELL’API DI TERAMO, MARCOZZI AL vERTICE

Il presidente della Camera di Commercio di Chieti, Silvio Di Lorenzo, è stato nominato consigliere presso la Banca d’Italia all’Aquila. La nomina, con scadenza al 2020, su proposta del Governatore della Banca d’Italia, è stata deliberata dal Consiglio superiore della Banca d’Italia il 30 aprile 2014 e comuni-cata dal direttore generale, Salvatore Rossi. «La giunta, il Consiglio camerale e il Segretario generale formulano a Silvio Di Lorenzo - si legge in una nota dell’Ente camerale - l’augurio di poter concorrere, con la sua esperienza, al buon andamento della sede abruzzese della Banca d’Italia nei vari compiti di servizio di tesoreria, vigilanza e di informazione economica cui è demandata».

BANCA D’ITALIA, DI LORENZO NOMINATO CONSIGLIERE A L’AQUILA

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a William Di Carlo srl è il frutto dell’unione di due stirpi di famiglie di confettieri e pasticceri, quella della famiglia Marcone e quella dei La

Civita-DiCarlo, che con il matrimonio di Clotilde Marcone e William Di Carlo hanno dato vita a un’uni-ca azienda frutto della fusione delle due. Tutto iniziò in quel lontano 1833 a Sulmona quando le mani sapienti del maestro confettiere Francesco Marcone lavoravano zucchero, mandorle, cacao, noc-ciole e tanti altri ingredienti naturali trasformandoli in raffinati confetti. Negli anni, la pasticceria artigia-nale dei Marcone divenne sempre più famosa, fino ad annoverare tra i suoi clienti il re Umberto I di Savoia che rimase talmente colpito dalle bontà degustate da voler donare una spilla la cui immagine è ancora oggi il simbolo dell’azienda.  Sono i primi anni del novecento quando William Di Carlo continua la tradizione ampliando l’azienda e fa-cendola conoscere in tutta Italia. Dal 1995 alla guida c’è William Di Carlo, affiancato dai suoi genitori, sua zia e i suoi cugini. I tempi sono cambiati, sono sus-seguite diverse generazioni, ma la fedeltà agli antichi valori della lavorazione artigianale resta un punto fer-mo per questa famiglia. Ma qual è il segreto di questi confetti dal gusto inimitabile? «Gli ingredienti di altissima qualità –ci spiega William Di Carlo- ac-qua, zucchero e le pregiate mandorle d’Avola e la lavorazione; oggi come allora vengono lavorati nelle bassine, le larghe e basse pentole di rame. Un altro aspetto fondamentale per la riuscita del prodotto, è la manualità dei nostri maestri confettieri». Dalla fine del ‘800 la famiglia cura le storiche confezioni degli originalissimi bouquet di fiori di confetti, che sono diventate negli anni testimonianze eleganti per le ce-rimonie. Ma l’ingresso di William, ha portato un’aria nuova nel settore del marketing. «Noi compriamo anche con gli occhi –dice William Di Carlo- ed è per questo che ho voluto rivoluzionare il packaging. Alle eleganti e storiche scatole di latta che impreziosiscono il contenuto, ho affiancato confezioni più giovani e in linea con il mercato. E poi essendo un appassionato di grafica, mi diverto a ideare nuove confezioni. Attual-mente disponiamo di due cataloghi, uno per l’inverno con prodotti più adatti a questa stagione e uno per l’estate con prodotti caratterizzati da ingredienti più

» di Eleonora Lopes - foto concesse da William Di Carlo

L«Il segreto dei nostri confetti

è dato dagli ingredienti di altissima qualitàe dalla tecnica di lavorazione»

L’antica fabbrica dolciaria di William Di Carlo

L’azienda Willam Di Carlo di Sulmona

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freschi». Tradizione sì, ma anche continua ricerca, innovazione e rapporti con l’Università. Così Wil-liam Di Carlo ha deciso di far crescere la sua azienda. «Nonostante il difficile momento economico, siamo riusciti a svilupparci, ci siamo strutturati, e vogliamo affrontare la crisi mantenendo saldi i nostri obiettivi aziendali. Ci tengo a dire che il nostro confettificio è promotore per l’ottenimento del marchio di qualità IGP per il confetto di Sulmona, per il quale è stata istruita la pratica presso la CEE». «Ad oggi –continua il titolare- produciamo circa 110 prodotti, tra confet-ti, fiori in confetti, prodotti al cioccolato, torroni. E tra quelli creati di recente, il Cubano, rum, cannella e mandorle, credo sia quello che mi ha dato più sod-disfazioni. Nasce dalla tostatura della mandorla, poi rivestita di finissimo cioccolato bianco e racchiusa in un sottilissimo strato di zucchero insieme a rum e cannella. Un prodotto che ha un’identità molto forte». I confetti William Di Carlo sono presenti sull’intero territorio nazionale, e l’azienda esporta circa il 50% della produzione attraverso una rete di concessionari o clienti diretti in quasi tutti i Paesi Europei: Bel-gio, Francia, Inghilterra, Germania, Austria. Fuori

dell’Unione Europea è presente negli USA, Canada, Australia, Brasile, Russia, Emirati Arabi, Qatar, Kwait, Cina. Considerata l’alta qualità, i prodotti William Di Carlo sono da sempre destinati ad un tipo di clientela medio-alta, per questo nella scelta dei ca-nali distributivi finora sono stati privilegiati i negozi specializzati come La Rinascente, Eataly e Eat’s e, in qualche caso, in linea con la tendenza del mercato, al-cuni selezionati centri di grande distribuzione con ac-cordi per specifiche linee di prodotto come Carrefour tramite il brand Terre D’Italia.Ma l’impegno e i principi di questo intraprendente im-prenditore non si fermano alla sua azienda, William è anche presidente del Polo Agire, Polo di Innovazione Agroalimentare per la Regione Abruzzo, composto da 120 aziende. «Il Polo –conclude il presidente- è uno strumento fondamentale per le aziende del com-parto agroalimentare nato per affrontare le sfide che l’attuale scenario economico pone alle piccole e medie imprese. Il sostegno della Regione è importante, ma la burocrazia spesso rallenta i processi, allora i soci devono fare sinergia e portare avanti i progetti con le proprie forze» •

I confetti e le delicate prelibatezze targate William Di Carlo raccontano dal 1883,attraverso il loro gusto inconfondibile, una storia di bontà che non si ascolta, ma si assapora

William Di Carlo, il re dei confetti

Williamo Di Carlo

stORIE & pERsOnE

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antina Miglianico nasce nel 1961. A fondarla fu don Vincenzo Pizzica, il prete del paese, radu-

nando i contadini della zona che iniziarono dapprima solo con la trasformazione delle uve, per poi dedicarsi anche alla fase di imbottigliamento. Oggi la cantina, presieduta da Antonio Marascia, conta su 250 soci pro-venienti dall’Abruzzo ma anche dalla Puglia. L’azienda è dotata di un’ampia bottaia con circa 200 barrique e 60 botti in legno di varie essenze. Il reparto imbot-tigliamento è attrezzato con due linee completamente automatiche per la produzione di bottiglie e dame. Nella costante ricerca della qualità sotto ogni punto di vista, Cantina Miglianico negli ultimi anni ha affrontato investimenti molto elevati per l’ammoderna-mento degli impianti produttivi ed è impegnata in un progetto di riconversione e ristrutturazione

dei propri vigneti puntando es-senzialmente sulla produzione di uve di qualità. Ogni anno Can-tina Miglianico produce 70 mila quintali di uve, dando vita a 18 varietà di vini Dop e Igp. Un vino di alta qualità che proprio negli ultimi anni ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Ultimi ma solo in ordine cronologico, la Medaglia d’Oro al concorso internazionale di Bruxelles per il Montepulciano Pietra Maiella Mellanium 2009 e il premio speciale “Denomina-zione d’origine 2014” al Vinitaly di Verona. Riconoscimenti che hanno aperto le porte del mercato estero alla Cantina Miglianico, che, oltre nella grande distribu-zione e nel settore Horeca italiani, è presente in Canada, Paesi Nor-dici, Stai Uniti, Cina e Giappone. Fiore all’occhiello dell’ampia pro-duzione della società cooperativa il vino “Il Fondatore” dedicato a don Vincenzo, prodotto in nume-ro limitato.

iaggiano in parallelo le due grandi passioni di Antonio Marascia. Ottenuta la laurea in Giurisprudenza nel 2005, proprio in quell’anno entra nel consiglio di Amministrazione di Cantina Miglianico, società cooperativa nata 53 anni fa, nella quale già

nel 2002 aveva ottenuto un incarico come revisore dei conti e che nel 2010 lo investe della carica di presidente. Il mondo del vino lo ha sempre appassionato, complice l’azienda agricola di famiglia dedicata alla coltivazione di uve. Ma l’aspetto che lo attrae di più è quello commerciale che si cela dietro un’azienda vitivinicola. «Assodato che abbiamo un prodotto di altissima qualità grazie alla materia prima che ci viene conferita dai soci della cooperativa – spiega Marascia – è importante individuare la strategia giusta per aggredire mercati sempre nuovi. In questi ultimi anni abbiamo arricchito la varietà di etichette con l’introduzione di bollicine, ottenute dalla spumantizzazione di Passerina e Pecorino e intendiamo ampliare i quantitativi di produzione. Vogliamo anche avviare un processo di acquisizione di nuovi soci. Per quanto riguarda l’aspetto commerciale, proseguiamo nel nostro percorso rivolto verso l’estero».

Cantina Miglianico«Memento audere semper»

LE PAROLE

di Antonio Marascia

«Per aspera ad astra»

«Finché vita avraitu non mollare mai»

«Bisogna porsi delle mete per avere il coraggio di raggiungerle»

V

C

» di Marcella Pace

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lasse 1979, appassionato di viaggi, motori e vino, Antonio Marascia è riuscito a tramutare l’amore per il nettare di Bacco in un secondo mestiere. Avvocato di

professione, Antonio Marascia oltre ad avere uno studio legale tutto suo, inaugurato ad aprile dello scorso anno e specializzato in diritto societario e contrattualistica, è infatti presidente, dall’8 marzo 2013, della Cantina Miglianico, pronto al rinnovo del suo mandato. «Circa 9 anni fa – ricorda il giovane legale – sono entrato nel CdA della Cantina come consigliere. Conferisco in Cantina, da circa 10 anni, le uve prodotte nell’azienda di famiglia, voluta e realizzata da mio padre. Nello specifico conferisco Montepulciano, Trebbiano, Chardonnay e Pecorino. Fin da quando ero piccolo ho sempre avuto a che fare con il mondo del vino. Nel 2010 sono stato nominato vicepresidente della Cantina. Da quel momento io e il mio predecessore, affiancati dal direttore generale Danilo Mattone abbiamo preso le redini della Cantina, dedicandoci con passione ad un percorso di rinnovamento e di implementazione della qualità». Sin dal primo momento Antonio ha riportato la sua esperienza lavorativa proprio in Cantina, curando in particolar modo l’aspetto della commercializzazione, soprattutto con l’estero, anche grazie al nuovo direttore commerciale della Cantina, Marco Laghi, che ha individuato nuovi partner commerciali di fascia medio alta. «Negli ultimi anni – prosegue Marascia – abbiamo valorizzato moltissimo la qualità del prodotto, grazie all’instancabile opera del nuovo enologo Carmine De Iure, e i riconoscimenti ottenuti sono la conferma che i nostri prodotti possono di buon grado essere annoverati tra quelli a maggiore respiro internazionale. Un plauso particolare va a tutti i nostri soci che ci conferiscono uve di ottima qualità, da cui riusciamo a trarre i vini che sono apprezzati in tutto il mondo. Ed è altrettanto importante la collaborazione e la sinergia che si è instaurata all’interno del CdA. La dedizione e la passione mostrata da tutti i consiglieri e dal vicepresidente sono il cuore dei successi ottenuti da Cantina Miglianico».

Antonio Marascia

CnEw GEnERAtIOn stORIE&pERsOnE

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Il DL 91/2014, approvato lo scorso 13 giugno, affiancando il DL 90/2014 in tema di riforma del pubblico impiego, contiene al suo interno

una serie di misure per lo sviluppo della crescita e della competitività delle imprese, riassumiamo quelle più significative.• Recupero del Made in Italy del settore agrico-lo: L’art 3 prevede per le imprese che producono prodotti agricoli o per le piccole e medie imprese che producono prodotti agroalimentari, un cre-dito di imposta pari al 40% della spesa sostenuta per nuovi investimenti. Il massimo del credito utilizzabile è pari ad Euro 50.000,00, da utilizzare entro il 31.12.2014 o se l’investimento riguarda lo sviluppo del commercio elettronico, entro i due successivi esercizi. Il credito spetta anche per lo sviluppo di nuovi prodotti mediante reti di impresa.• Incentivi per l’assunzione di giovani lavora-tori agricoli: L’art 5 prevede incentivi per l’as-sunzione di giovani lavoratori nel settore agricolo compresi tra i 18 e i 35 anni, nel periodo che va dal 1° luglio 2014 al 30 giugno 2015. L’assunzione deve comportare un incremento occupazionale. L’incentivo è pari ad 1/3 della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali, ed è concessa per un periodo di 18 mesi, esclusivamente mediante

la compensazione dei contributi dovuti.• Credito di imposta per investimenti in beni strumentali nuovi: L’art 18 prevede un credito di imposta per investimenti in beni strumen-tali nuovi effettuati fino al 30 giugno 2015. Il credito è calcolato nel 15% dell’eccedenza della spesa sostenuta per l’investimento, rispetto alla media di settore degli investimenti effettuati nel quinquennio, escludendo l’anno con maggiori in-vestimenti. Il credito non spetta per investimenti inferiori a Euro 10.000,00, ed è ripartito in tre quote annuali di pari importo. La prima quota an-nuale è utilizzabile a decorrere dal 1° gennaio del secondo periodo di imposta successivo a quello in cui si è effettuato l’investimento.• Modifiche all’Aiuto della Crescita Economi-ca ACE: L’articolo 19 prevede che l’Aiuto per la Crescita Economica varato dai precedenti governi, al fine di incentivare la patrimonializzazione delle imprese, abbia un applicazione più estensi-va. A partire dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 i soggetti IRPEF e IRES potranno utilizzare un credito di imposta commisurato all’eccedenza del rendimento nazionale non uti-lizzato nel periodo d’imposta per incapienza del reddito complessivo netto, e nel caso di soggetti incapienti IRES, l’aiuto potrà essere trasformato

IL NUOVO DECRETO RENZICon la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n° 144 del 24 giugno 2016 entra in vigore il Decreto Legge n° 91/2014 in tema di disposizione urgenti per il rilancio e lo sviluppo delle imprese

L’articolo 19prevede che l’Aiuto per la Crescita Economica varato dai precedenti governi, al fine di incentivare la pa-trimonializzazione delle imprese, abbia un applicazione più estensiva

» di Luigi Carunchio

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[email protected]

fIscO

in un credito d’imposta da utilizzare in 5 anni ai fini IRAP; Inoltre per le aziende che decidono di quotarsi in borsa si prevede per tre periodi d’im-posta una maggiorazione del 40% della variazione in aumento del capitale per le società ammesse alla quotazione.• Misure di semplificazione alle imprese: L’articolo 20 contiene oltre alle misure rivolte a incentivare la costituzione di società per azioni e facilitare il reperimento del capitale di terzi, diverse misure atte ad incentivare gli investimen-ti produttivi. Con la modifica all’articolo 2327 del codice civile della parola centoventimila con la parola cinquantamila si riduce il capitale minimo previsto per la costituzione di società per azioni al fine di incentivarne la nascita. Vengono appor-tate sostanziali modifiche alla normativa che im-pone l’organo di controllo o del revisore legale alle società che hanno un capitale superiore a quello minimo di legge. Infatti con l’abbassamento del capitale minimo di legge da 120.000 a 50.000 si sarebbero aumentati i casi in cui risultava obbligatoria la nomina dell’organo di controllo. Nell’ottica di contenere i costi delle piccole e medie imprese viene abrogato il secondo comma dell’articolo 2477 del codice civile, lasciando in vigore l’obbligo dell’organo di controllo solo per le società che: sono tenute alla redazione del

bilancio consolidato, per le società che controlla-no una società obbligata alla revisione legale dei conti e alle società che per due esercizi successivi superano due dei limiti previsti dal primo comma dell’articolo 2435 bis del Codice Civile in tema di bilancio abbreviato.Con l’abrogazione del secondo comma dell’articolo 2477 del codice civile si pone il problema se il suddetto organo di controllo decada o se resti in carica fino alla naturale scadenza. Se si considera la ratio della norma e quindi la diminuzione dei costi aziendali la decadenza ex lege dovrebbe prevalere.Sempre in tema di semplificazioni dal 2015 vengo-no ridotti del 50% i diritti annuali da pagare alle Camere di Commercio.• Modifiche relative alla decorrenza delle valu-te e il calcolo degli interessi bancari: L’articolo 31 prevede la sostituzione del comma 2 dell’arti-colo 120 del decreto legislativo 1 settembre 1993 n° 385 che regola e stabilisce le modalità e i crite-ri per la produzione, con periodicità non inferiore ad un anno, di interessi maturati nelle operazioni bancarie, assicurando nei confronti della clientela la stessa periodicità nel conteggio degli interessi sia debitori che creditori e garantendo che gli in-teressi periodicamente capitalizzati non possano produrre interessi ulteriori •

Con l’abbassamento del capitale minimo di legge da 120.000 a 50.000 si sarebbero aumentati i casi in

cui risultavaobbligatoria la

nomina dell’organodi controllo

Si segnala la possibilità ancheper le assicurazioni e altri operatori creditizi, con l’abbattimentodel monopolio bancario, di erogare credito esclusivamente alle imprese, secondo regole che il governodovrà stabilire in accordocon le autorità di vigilanza bancarie

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Stiamo parlando delle emoticons, o meglio le smiley o “faccine” che tanto appassionano molti cyber-navigatori. Sono delle riprodu-

zioni stilizzate delle maggiori espressioni facciali umane, a cui abbiamo affidato il compito di espri-mere l’emozione provata nel momento in cui viene generato un messaggio. Le utilizziamo negli SMS e in Internet per rafforzare alcuni aspetti della comunicazione scritta, poiché il significato stesso del termine nasce dall’accoppiamento dei termini emotion e icon. In funzione dell’utilizzo continuo e ininterrotto che facciamo della Rete, al punto tale da identificare l’uomo contemporaneo con il termine di “individuo digitale”, è nato un nuovo filone scientifico che studia l‘aspetto della psico-logia umana nel Cyberspazio, noto proprio con il termine di psicologia del Cyberspazio. Da molte-plici studi condotti sull’impatto delle tecnologie digitali sull’esistenza dell’individuo, appare ormai incontestabile la tesi dell’inesistenza di una linea di confine tra il mondo reale e quello virtuale: non esiste più una divisione tra mondo reale e mondo virtuale. Questo nuovo scenario, produce un condizionamento psicologico sull’essere uma-no, che si traduce in una miscellanea di pulsioni, comportamenti ed azioni che vengono dissemi-nate sia nella vita reale che in quella vissuta nel

Cyberspazio. Sarà anche per questo motivo che un noto microblogger come Tumblr, ha deciso di studiare l’aspetto dell’emotività legata proprio all’utilizzo delle cosiddette “faccine”. Lo studio in questione è stato affidato a Dan Brill, uno dei più noti esperti di promotion di New York, nonché leader del gruppo pubblicitario Droga5, che per l’occasione ha attivato su Tumblr una sezione chiamata Emojinalysis, che ha il compito di esa-minare le emoticons utilizzate dai suoi utenti allo scopo di decifrare gli eventuali disturbi psichici degli utilizzatori. È sufficiente mandare a Brill la schermata delle faccine più utilizzate, per rice-vere una sorta di consulenza psicologica in cui vi sarà indicato come non va nella vostra vita. Chis-sà come avrebbe reagito il grande Sigmund Freud nell’apprendere dell’interesse delle persone sulla possibilità di condurre delle sedute di psicoanalisi virtuali basate sull’analisi di piccole immagini inserite in messaggi ipertestuali… Ciononostante, l’idea sembra aver riscosso un notevole successo in rete. Sono già decine di migliaia le persone che hanno inviato degli screenshot delle emoticons usate principalmente nelle chat su Messenger e Whatsapp. Anche se quest’annuncio può suscitare ironia nel pubblico, al punto tale da considerarla l’ennesima baggianata del web, ancora una volta

PsICOLOGIA DEL CybERsPAZIO: LO sTUDIO DELLE EmOTICONs PER CAPIRE ChI sEIse a Freud fosse stato concesso di osservarei progressi conseguiti nel settorescientifico della psicologia, sarebbe rimastosicuramente molto impressionato.Forse però avrebbe avuto reazioni diverse nell’apprendere questa notizia…

Chissà come avrebbe reagito il grande Sigmund Freud nell’apprendere dell’interesse delle persone sulla possibilità di condurre delle sedute di psicoanalisi virtuali basate sull’analisi di piccole immagini inserite in messaggi ipertestuali

» di Antonio Teti

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Ict

non bisogna commettere l’errore di sottovaluta-re la rilevanza dell’utilizzo dei social network, soprattutto da un punto di vista psicologico. Forse sarà anche per questo motivo che il Presi-dente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha deciso anch’egli di occupare uno spazio all’interno di Tumblr. Nelle settimane scorse, ha pubblicato un primo mes-saggio sulla piattaforma di microblogging, per parlare della concessione di prestiti agli studenti che frequen-tano i college statunitensi. Anche se Tumblr non può certamente contare sulla notorietà e la capillarità di altri social, come Facebook o Twitter, è altresì vero che il suo utilizzo è largamente diffuso tra i giovanissimi, aspetto che non è sicuramente sfuggito al Pre-sidente americano, sempre in continuo affanno per i deludenti indici di gradimento riscossi nel Paese. Infatti, da un recentissimo sondaggio condotto da CBS News, solo il 36% degli americani approva ciò che Obama sta facendo in politica

estera, contro un 49% che giudica negativamente il suo operato. Non bisogna dimenticare che so-prattutto negli USA, Internet è diventato lo stru-mento di maggior rilievo per quanto concerne le consultazioni elettorali, anche se va ricordato che

il livello di diffusione della Rete nel paese è pari al 74%, percentuale di certo molto elevata, ma non più di altri paesi al mondo. Per certo il Cyberspazio, sta esercitando un condizionamento sempre più importante nella vita dell’individuo, costantemen-te interconnesso e avido di informazioni aggiornate in tempo reale. Possiamo quin-di tranquillizzarci anche per quanto concerne l’aspetto psicologico: in futuro, le nostre metodologie compor-

tamentali adottate in Rete, saranno sempre più analizzate e valutate per costruire delle basi di conoscenza utili per applicazioni diverse, e forse anche per stabilire il livello di felicità di ognu-no di noi. Magari sarà sufficiente installare una singola app sul nostro smartphone!•

In futuro,le nostre

metodologie comportamentali

adottate in Rete, saranno sempre

più analizzate e valutate per

costruire delle basi di conoscenza utili

per applicazioni diverse

In funzione dell’utilizzo continuoe ininterrotto che facciamo della Reteè nato un nuovo filone scientificoche studia l‘aspetto della psicologiaumana nel Cyberspazio

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Confindustria Abruzzo - in collaborazione con Legambiente Abruzzo, Arta Abruzzo, Futuris Aquilana, Parco Nazionale della

Majella, Camera di Commercio dell’Aquila, DMC Cuore dell’Appennino, SNAM e Fabbrica della Co-noscenza - indice la III^ edizione del Premio Confindustria Abruzzo Green 2014. Un ricono-scimento importante, ma soprattutto un’occa-sione di incontro e confronto per costruire una mentalità green condivisa. Imprese, enti, scuole, uni-versità, associazioni, ricer-catori: partecipate!Possono partecipare tutte le realtà imprenditoriali di piccole, medie e grandi dimensioni, che operano in tutti i settori, purché presen-ti in Abruzzo con una sede operativa o legale. Possono, inoltre, partecipare tutte le amministrazioni pubbliche abruzzesi che praticano acquisti verdi, gestiscono appalti verdi e/o introducono pratiche virtuose finaliz-zate a ridurre/risparmiare carta, acqua, energia elettrica. Da quest’anno, la giuria del premio apre le sue valutazioni anche a scuole, uni-versità, associazioni, ricercatori e inventori. La partecipazione è gratuita, le schede di partecipazione possono essere inviate fino al

10 Ottobre 2014. Partecipare è semplice, basta andare su http://www.confindustria.abruzzo.it/premio-GREEN/home.html, cliccare sulla voce “come partecipare” e poi su scheda imprese oppure su scheda enti/associazioni/scuole/altro e com-pilare il formulario che apparirà. In alternativa, è possibile scaricare le schede in pdf o in word.Saranno premiati i primi classificati per le 3 categorie: prodotto - processo - servizio.

Il Premio dà diritto all’uso del logo Premio Confindustria Abruzzo Green 2014. Le sche-de delle organizzazioni rite-nute più virtuose dalla giuria, saranno pubblicate sul sito di Confindustria Abruzzo e rac-colte in un volume dal titolo “Green Community Abruzzo: buone prassi ed eco-innova-zioni del territorio”.

Menzioni Speciali e un premio in denaro per i ricercatori. La giuria si riserva la facoltà di assegnare delle menzioni speciali a quelle realtà particolarmente innovative, ma non classificabili all’interno delle categorie speci-ficate all’articolo 3 del regolamento. La giuria, inoltre, si riserva di assegnare la somma di Euro 1.000,00 in denaro come premio per un’innova-zione ideata da ricercatori universitari •

cREAtIVItà

Saranno premiati i primi classificati

per le 3 categorie: prodotto, processo,

servizio

» di Simone D’Alessandro

Quest’anno possono partecipare gratuitamente imprese, enti, scuole, associazioni e ricercatori

IL PREmIO CONFINDUsTRIA AbRUZZO GREEN sI AVVIA ALLA III^ EDIZIONE

La partecipazione è gratuita,le schede di partecipazione possono essere inviate fino al 10 Ottobre 2014

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Il mondo imprenditoriale conosce molto bene il concetto di “rating” nel campo del sistema bancario, inteso dunque come indicatore

sintetico del grado di solvibilità di un’impresa, ma ha ancora poca dimestichezza con il così detto rating della legalità, introdotto dall’art. 5-ter D.L. n.1/12.A che cosa serve?Ebbene, ponendosi di fatto come diga rispetto ai comportamenti illeciti nelle imprese, concede vantaggi per la concessione di finanziamenti pubblici e per l’accesso al credito bancario.Il provvedimento riguarda le imprese che rag-giungano un fatturato minimo di due milioni di euro risultate dall’ultimo esercizio chiuso nell’an-no precedente a quello in cui viene richiesto il rating, che abbiano almeno una sede operativa nel territorio nazionale e che siano iscritte da almeno due anni nel Registro delle Imprese.Per ottenere il rating della legalità, che viene rappresentato con delle “stellettte”, costituiscono condizione imprescindibile i seguenti requisiti:a) assenza di condanne penali a carico dell’im-prenditore e dei vertici aziendali;

b) assenza di condanne a carico dell’impresa ex D.Lgs. n.231/01;c) assenza di condanne definitive per gravi illeciti in materia antitrust;d) assenza di accertamenti definitivi di maggior reddito;e) assenza di accertamenti definitivi per violazio-ni in tema di salute e di diritti dei lavoratori;f) effettuazione di pagamenti e transazioni finanziarie di ammontare superiore alla soglia di Euro 1.000 esclusivamente tramite strumenti di pagamento tracciabili;g) assenza di provvedimenti di revoca di finan-ziamenti pubblici di cui il soggetto richiedente è o è stato beneficiario e per i quali non siano stati assolti gli obblighi di restituzione, diventati inoppugnabili o confermati con una sentenza passata in giudicato nel biennio precedente la richiesta di rating;h) assenza di comunicazioni o informazioni anti-mafia interdittive in corso di validità.Con tali presupposti si ottiene la prima “stellet-ta” del rating, dopo di chè si può arrivare ad un massimo di tre “stellette” sulla base di ulteriori

IL RATINGDELLA LEGALITàIn sintesi concede vantaggi per la concessione di finanziamenti pubblici e per l’accesso al credito bancario

Con tali presupposti si ottiene la prima “stelletta” del rating, dopo di chè si può arrivare ad un massimo di tre “stellette” sulla base di ulteriori caratteristiche

» di Filippo Paolini

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caratteristiche quali il rispetto del protocollo di legalità di Confindustria, tracciabilità dei pagamenti anche per importi inferiori ai 1.000 Euro, sistemi di compliance aziendale, processi di Corporate Social Responsability, iscrizione in uno degli elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa, adesione a un codice di autodisciplina.La procedura per ottenere l’accreditamento deve es-sere attivata dall’impresa con una istanza su modu-lo predefinito, da inol-trare all’Autorità Garante per le comunicazioni ed il Mercato esclusivamente per via telematica.Una vota assegnato, il rating di legalità dura per due anni prorogabili, ma può essere sospeso in caso di rinvio a giudizio, adozione di una delle

misure cautelari personali o patrimoniali ostative o, comunque, per l’adozione di provvedimenti che sanciscono la violazione dei requisiti. In un’appo-sita sezione del sito web dell’Autorità Garante per le comunicazioni ed il Mercato, viene pubblicato

l’elenco dei rating, con tutti i relativi provvedi-menti, che è liberamente accessibile ed assicura in tal modo una totale trasparenza. Lo scorso 8 aprile è stato emanato il decreto ministeriale at-tuativo che dovrà trovare attuazione entro cento-venti giorni. Si tratta, all’evidenza, di una sicura opportunità per le im-prese che, da un lato, po-tranno godere di benefici

diretti, come detto, nel campo dei finanziamenti e, dall’altro, beneficeranno di un sicuro ritorno di immagine, dato l’impatto che sarà generato dalla pubblicazione on line •

La procedura per ottenere

l’accreditamento deve essere attivata

dall’impresa con una istanza su

modulo predefinito, da inoltrare all’Autorità

Garante per le comunicazioni

ed il mercato esclusivamente per

via telematica

Una vota assegnato, il rating di legalità dura per due anni prorogabili, ma può essere sospeso in caso di rinvio a giudizio, adozione di una delle misure cautelari personali o patrimoniali ostative o, comunque, per l’adozione di provvedimenti che sanciscono la violazione dei requisiti

nORME & LEGGI

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Page 58: Giugno 2014

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Uff. Traff.: Tel. 085.4464808/4464464 · Fax 085.4409807www.pierangelotrasporti.it · [email protected]

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e-mail: [email protected]

Niente rompicapi,af dati alla nostra esperienza.

CTV 1 31/01/12 11:49

Page 59: Giugno 2014

LAVORO In cORsO

La recente rivisitazione degli istituti del contratto a termine e della somministra-zione a tempo determinato, in attesa della

complessiva ridefinizione del quadro normativo di riferimento che si avrà all’esito dell’esercizio da parte dell’esecutivo dei poteri concessi dalla legge delega di riordino della materia, impone un gene-rale riesame della tematica della gestione flessibile delle risorse umane.I primi sondaggi effettuati su oltre 300 aziende mostrano un Paese ancorato ai timori della crisi ed ai gravosi effetti economici ad essa conseguenti. Se, da una parte, per motivi di natura economica e commerciale, non si assiste ad importanti muta-menti nei piani di assunzione delle imprese, dall’al-tra chi pensa di cambiare la propria pianta organi-ca, ha dichiarato che lo farà ricorrendo ai contratti a termine (44,4%) all’apprendistato (29,3%), ai tirocini (26,6%) e alla somministrazione a tempo determinato (24,2%). Si è altresì evidenziata la diminuzione dell’intenzione di utilizzare le altre forme contrattuali flessibili, quali il contratto a progetto e le partite IVA, ovvero il contratto a tempo indeterminato. Con riferimento quest’ultima tipologia contrattua-le, il mondo aziendale attende che si vada in dire-zione del percorso di incentivazione e facilitazione della flessibilità garantita contenuto nella Legge Delega mediante l’introduzione del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. Nell’ottica di un complessivo riordino delle numerose tipolo-

gie contrattuali esistenti, il contratto a tutele cre-scenti dovrebbe debuttare nel nostro ordinamento entro il prossimo gennaio 2015, garantendo un maggior vantaggio delle assunzioni in termini di oneri sociali, nonché un periodo di inapplicabilità al rapporto di alcune garanzie tipiche, quali quelle apprestate a tutela della eventuale illegittimità dei licenziamenti.In questo quadro il contratto di somministrazione di lavoro, coerentemente con la funzione che gli è propria, è destinato ad assumere un ruolo sempre più centrale a discapito sia del contratto a termine che delle altre forme di flessibilità, quali collabo-razioni professionali, contratti a progetto, partite iva, associazioni in partecipazione. Forme contrat-tuali che, ove gestite al di là delle loro funzioni tipiche, rappresentano un potenziale rischio per le aziende in ipotesi di contenzioso.Sia il Legislatore comunitario che, finalmente, quello italiano hanno mostrato di aver compreso le vere potenzialità del lavoro tramite Agenzia quale motore di incremento occupazionale, sia in favore dei giovani che di coloro che, nel recente passa-to, siano forzatamente fuoriusciti dal mondo del lavoro. In un’ottica di gestione garantita delle esi-genze di flessibilità delle aziende, sii auspica che tale maturata convinzione spinga ad una efficace promozione dell’impiego di questo istituto, magari liberalizzando anche la somministrazione di lavoro a tempo indeterminato, curiosamente rimasta legata al precedente schema causale•

» di Andrea Bonanni Caione (Avvocato - managing partner LabLaw)

I primi sondaggi effettuati su oltre

300 aziende mostrano un Paese ancorato

ai timori della crisi ed ai gravosi effetti

economici ad essa conseguenti

RIFORmA DEL LAVOROE PROsPETTIVEPER IL FUTURO: QUALE RUOLOPER LA sOmmINIsTRAZIONE DI LAVORO?

Le novità in attesa della complessiva ridefinizione del quadro normativo

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Un utile di 377 mila euro, e ricavi in crescita del 7,8 per cento rispetto all’anno precedente. Nu-meri importanti, all’origine di un importante

stanziamento di 30 milioni di euro per prestiti a tassi age-volati per imprese, famiglie e privati. Sono positivi i dati di bilancio 2013 presentati dalla governance della Banca di Credito Cooperativo Sangro Teatina all’assemblea dei soci, ad Atessa nella splendida cornice del teatro “Antonio Di Jorio”. Il consuntivo numero 111 della più antica banca di credito cooperativo di Abruzzo e Molise è stato appro-vato all’unanimità dai presenti, che hanno dato via libera anche agli altri dati che parlano di una banca in salute: la raccolta diretta è stata di 323.000.000 euro, cresciuta del 4 per cento, mentre gli impieghi, anche a causa della crisi economica che ha scoraggiato gli investimenti, sono pressoché rimasti stabili a 188.000.000 euro. Inoltre, a fronte di una dotazione patrimoniale di 27.841.000 euro,

stabile rispetto all’esercizio precedente, si è rafforzato no-tevolmente il coefficiente di patrimonializzazione Tier1, che è passato dal 14,32% al 15,93 del 2014. «Per effetto dell’applicazione della nuova regolamentazione Basilea 3 - ha preannunciato Pier Giorgio Di Giacomo, presiden-te di Bcc Sangro Teatina - si prevede un ulteriore, lieve rafforzamento di questo importante indicatore. Alla forza patrimoniale, inoltre, si accompagna un’ottima situazione della liquidità. La nostra banca, quindi, potrà supportare la ripresa economica che interesserà in corso assistendo soci e clienti per il rilancio del territorio». «La banca - gli ha fatto eco Fabrizio Di Marco, direttore generale di Bcc Sangro Teatina - ha continuato con una politica di pru-dente valutazione dei crediti aumentando sensibilmente le coperture tramite i relativi fondi rettificativi. La red-ditività è stata sostenuta anche dall’apporto positivo dei proventi da operazioni finanziarie». Nel corso del 2013,

BCC Sangro Teatina,stanziati 30 milioni di Euro per il territorio

L’assemblea dei soci ha approvato il consuntivo 2013 che parla di una banca in salute

Il presidente Pier Giorgio Di Giacomo durante il suo intervento all’assemblea dei soci

» a cura di Piergiorgio Greco

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Page 61: Giugno 2014

infine, sono stati erogati ben 161 mila euro per ini-ziative di carattere cultu-rale, sociale, solidaristico e ricreativo, realizzate da realtà presenti sul territo-rio.A beneficiare di questo risultato sarà soprattutto il territorio dove è presen-te Bcc Sangro Teatina: sedici filiali in Abruzzo e Molise, sette aree Ver-de Blu, competenza su novantuno comuni dislo-cati in quattro province (Chieti, Pescara, Campobasso e Isernia), per un totale di circa 400 mila abitanti.Tante le iniziative presentate nel corso dell’assemblea, a partire dall’importante stanziamento di 30 milioni per fa-miglie, privati e imprese del territorio, per sostenere l’ac-quisto della prima casa, la ristrutturazione o manutenzio-ne di abitazioni e il finanziamento della piccola e media impresa. Il plafond è articolato in tre parti da 10 milioni ciascuna, che saranno erogati nelle forme di mutui e fi-nanziamenti a tassi particolarmente agevolati. Un’inizia-tiva denominata “Una mano alla ripresa”, a testimoniare l’impegno di Bcc Sangro Teatina per il territorio, su cui investe il 95 per cento dei risparmi.Inoltre, è stata presentata anche la neonata Associazione Giovani Soci Bcc Sangro Teatina, composta da soci under 40: sul palco è intervenuto Andrea Di Risio, presidente del sodalizio che nelle prossime settimane intraprenderà una serie di iniziative a vantaggio dei giovani dei territori di

competenza della banca, in Abruzzo e Molise, sui temi del lavoro, della cul-tura e dell’ambiente.Infine, come tradizione, l’assemblea si è conclusa con alcuni riconoscimen-ti. Sono stati premiati i soci con quarant’anni di fedeltà e appartenenza: Donato Cirigliano, Pa-squale Giuliani, Rodol-fo Pellicciotta, Dantino Flacco, Luigi Di Lello, Gabriele Faiulli, Umber-

to Cinalli, Nicola tartaglia, Beniamimo Ricciuti, Nicola Stefano, Vincenzo Spinelli e Sergio Castronovo. Attribu-iti, poi, i Premi allo Studio Bcc a Pasquale Natelli (diplo-ma di Ragioniere con votazione 100), Valentina D’Alonzo (laurea in Economia aziendale, 110), Pietro Colantonio (laurea in Nuove tecnologie per l’Arte, 110), Martin Di Biase (laurea in Medicina e Chirurgia, 110), Morena De Marco (diploma Liceo scientifico, 100), Ilaria Cinalli (di-ploma Liceo scientifico, 100), Maria Liberatore (laurea in Architettura, 110), Federico Pachioli (laurea in Economia e Commercio, 110), Ermanno Venditti (laurea in Ingegne-ria elettronica, 110), Francesca Iacobitti (diploma in Ra-gioneria, 100). A loro è andato un buono da utilizzare in tecnologia o in viaggi da spendere presso soci della banca, l’apertura di un conto corrente gratuito e l’associazione alla Bcc Sangro Teatina. Infine, è stato dato un ricono-scimento anche al socio Mario Rossi che quest’anno ha compiuto 100 anni di età•

cREDItO & fInAnZA

I soci durante l’assemblea della Bcc Sangro Teatina

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Page 62: Giugno 2014

Credem prosegue lo sviluppo in AbruzzoL’obiettivo è continuare a sostenere famiglie e imprese

Credem (Credito Emiliano), una delle più solide banche private italiane e con una storia cente-naria prosegue il suo sviluppo in Abruzzo dove

opera con tre filiali, una Pescara, una a L’Aquila e una ad Avezzano, oltre alla rete di promozione finanziaria, di sub agenti Creacasa (gruppo Credem) e agenti specializ-zati nella cessione del quinto. Nello specifico, la banca continua a sostenere famiglie e imprese e, in linea con il piano di sviluppo in ambito na-zionale, intende incrementare la base clientela, le masse e le quote di mercato anche in Abruzzo, regione caratteriz-zata da un tessuto economico interessante in cui primeg-giano i settori manifatturiero, turistico e agroalimentare oltre al terziario. Nel dettaglio la banca nel proseguire il sostegno alle piccole e medie imprese mette a loro dispo-sizione prestiti per sostenerle nella gestione dell’attività.

In particolare si tratta di un plafond di finanziamenti ri-volto principalmente ad artigiani, agricoltori, liberi pro-fessionisti e piccole imprese, interessate a gestire esigenze di liquidità, generalmente accentuate in corrispondenza delle scadenze fiscali di giugno e luglio ed altre necessi-tà finanziarie quali il finanziamento del magazzino o il pagamento anticipato dei fornitori. I finanziamenti chiro-grafari saranno erogati alle aziende selezionate che lo ri-chiederanno, senza particolari formalità e senza ulteriori garanzie, mediante procedure snelle ed in tempi ristretti.A questa disponibilità di prestiti si aggiungono anche finanziamenti disponibili per le imprese che hanno pro-getti di innovazione le cui caratteristiche consentono di accedere ai finanziamenti previsti dall’accordo siglato nei mesi scorsi dal Gruppo Credem con il Fondo Europeo per gli investimenti (FEI). Per le aziende che invece hanno

Il team della Credem di Pescara

» a cura della redazione

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obiettivi di internazionalizzazione Credem mette a dispo-sizione una rete di specialisti per analizzare progetti ed opportunità e per affiancare gli imprenditori a scegliere le forme tecniche di investimento più efficaci per compete-re nel contesto internazionale. Per le famiglie la banca ha messo a disposizione, da fine febbraio a livello nazionale, 750 milioni di mutui per aiutarle a comprare e ristruttu-rare casa. Sono disponibili diverse tipologie di mutui, tra cui un ventennale, in promozione sino a fine agosto 2014, a tasso variabile con spread 2,10% su euribor a tre mesi. La distribuzione avviene attraverso la rete di filiali di pro-mozione finanziaria, dei sub agenti Creacasa, società del

Gruppo specializzata in mutui, finanziamenti alle fami-glie e prodotti assicurativi collegati al mutuo e degli agenti specializzati nella cessione del quinto. «Credem sta fortemente investendo sul territorio abruzze-se ritenuto di grande interesse.» -ha commentato Michele Vocale area manager Credem per Abruzzo ed Umbria- «Queste sono solo alcune iniziative messe in campo per assistere e supportare i clienti che la banca intende in-crementare. Il nostro obiettivo è quello di essere vicini a famiglie e imprese mettendo loro a disposizione i nostri specialisti per capire le reali esigenze ed accompagnarle al raggiungimento dei loro progetti» •

cREDItO & fInAnZA

Il team della Credem della filiale de L’Aquila Il team della Credem della filiale di Avezzano

Il Gruppo CREDEM

Il Gruppo Credem è presente su tutto il territorio nazionale con 637 tra filiali, centri imprese e negozi finanziari, 5.684 dipendenti, 792 promotori finanziari, 266 agenti finanziari di Creacasa e 106 agenti finanziari specializzati nella cessione del quinto dello stipendio (dati al 31/03/2014).

La filiale della Credem di Pescara e Michele Vocale Area Manager Credem per Abruzzo ed Umbria

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Page 64: Giugno 2014

» di Nicola Negri

Sarà possibile con le somme dovute all’Erario per il perfezionamentodegli istituti definitori della pretesa tributaria

Compensare i crediti commercialivantati nei confronti delle P.A.

Il legislatore con l’art. 28-quinquies del DPR 602/1973 introdotto dall’art.9, co.1 del D.L: 35/2013 (convertito con l.64/2013) ha previsto l’ipotesi di estinzione tramite com-

pensazione dei debiti tributari. Tale possibilità si aggiunge a quella di compensazione già esistente e prevista dall’art.28-quater del medesimo DPR che disciplina la compensazione dei crediti commer-ciali nei confronti della P.A. con somme dovute a seguito di iscrizioni a ruolo. Nello specifico l’art.28-quinquies prevede la possibilità di compensare i crediti commerciali vantati nei confronti delle P.A. con le somme do-vute all’Erario per il perfezionamento degli istituti definitori della pretesa tributaria.Si tratta dunque dei debiti tributari dovuti a se-

guito delle forme di adesione totale o parziale alle pretese dell’Amministrazione Finanziaria che il contribuente può decidere di “attivare” in fase di contenzioso. Al fine di essere ammessi alla compensazione i crediti commerciali devono essere vantati nei confronti dello Stato, Enti pubblici nazionali (es. Inps, Inail) Regioni, Province autonome di Trento e Bolzano, Enti locali e Enti del SSN. Altro requi-sito richiesto è quello di essere maturati entro il 31/12/2012 e per somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali, inoltre i crediti devono avere le caratteristiche di certezza, liqui-dità, esigibilità e non devono essere prescritti. In ultima analisi i crediti devono essere oggetto di certificazione da parte dell’Ente debitore.

Il Ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia

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Page 65: Giugno 2014

fOcUs

I debiti verso l’Erario compensabili sono quelli che derivano dall’accertamento con adesione (art. 8 D. lgs. 218 del 19.06.1997), oppure dalla definizione degli inviti a comparire (art. 5, co. 1-bis e art 11, co. 1-bis del D.lgs n. 218 del 19.06.1997), o dalla definizione dei processi verbali di constatazione (art.5-bis D.lgs. 218 del 19.06.1997), o dall’acqui-scenza/omessa impugnazione dell’avviso di accer-tamento (art.15 D.lgs. 218 del 19.06.1997), o dalla definizione agevolata delle sanzioni (art. 16 e 17 n. 472 D.lgs. 18.12.1997), o dalla conciliazione giudiziale (art. 48 D.lgs. 546 del 31.12.1992), o infine dal reclamo e mediazione (art.17-bis D.lgs. 546 del 31.12.1992).Il D.M. del 14 gennaio 2014 ha definito le moda-lità attuative dell’istituto della compensazione e lo specifico modello di versamento “F24 Crediti PPAA” è stato emanato con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 31.01.2014 (Prot. n. 2014/13917) Il modulo in questione deve essere presentato obbligatoriamente in via telema-tica a mezzo Entratel o Fisconline. Successivamen-te con la Risoluzione n.16/E del 4 febbraio 2014 l’Agenzia delle Entrate ha istituito lo specifico codice tributo. Con riferimento alla certificazione questa deve essere rilasciata con l’indicazione della data prevista per il pagamento in formato elettronico median-te la Piattaforma elettronica di certificazione dei crediti predisposta dal Ministero dell’Economia e Finanze di-sponibile all’indirizzo: http://certificazionecrediti.mef.gov.it.

Il debito del quale si chiede la compensazione andrà riportato con l’indicazione del codice tri-buto reperibile nel D.M. del 14.01.2014 o nel sito dell’Agenzia delle Entrate. Eventuali importi che effettuata la compensazione dovessero risultare ancora dovuti possono essere comunque versati con lo stesso modello “F24 Crediti PPAA”. Affinché il debito possa considerarsi estinto ed il paga-mento perfezionato dovranno essere verificate le seguenti condizioni: i crediti compensati non devono essere già stati pagati dalla PA o impiegati per altre finalità, la certificazione deve riportare la data prevista per il pagamento del credito, il titolare del debito deve coincidere con il titolare del credito certificato, il modulo F24 non deve riportare pagamenti diversi da quelli identificati dai codici tributo di cui al D.M. del 14.01.2014 ed infine l’eventuale addebito della differenza dovuta a saldo del modulo “F24 Crediti PPAA” deve essere andata a buon fine. Il compito di verificare le condizioni sopra riportate spetta alla Piattafor-ma elettronica di certificazione e la medesima al

termine del controllo: in caso di esito positivo registra l’av-venuto utilizzo dei crediti per l’importo riportato nel modu-lo “F24 Crediti PPAA”, mentre sarà l’ Agenzia delle Entrate ad informare l’interessato cir-ca l’esito della compensazione e in caso di esito negativo indica i motivi che hanno impedito la compensazione mentre sarà sempre l’Agenzia delle Entrate ad informare l’interessato circa la mancata compensazione •

Finalmente è possibile compensare le somme dovute all’Erario con i crediti vantati nei confronti delle PA

Nicola Negri, direttore vicario INAIL Abruzzo

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Page 67: Giugno 2014

» di Mauro Di Cola

fOcUs

Nuovi “percorsi” formativi per la riqualificazione e la riconversione degli inoccupatie disoccupati, per il reinserimento al lavoro

Formapi: la ripresa passa dalla formazione

Continua, con risultati davvero importanti, il percorso intrapreso dalla Formapi srl, ente accreditato alla Regione Abruzzo per la formazione continua e superiore, a

sostegno di nuove strategie “formative” mirate a fa-vorire processi di riqualificazione e riconversione per inoccupati o disoccupati in funzione dell’inserimento o del reinserimento al lavoro.Ben 15 persone, tra inoccupati e disoccupati, infatti sono stati protagonisti di un progetto formativo, grazie all’Avviso Pubblico per il “finanziamento di iniziative di formazione e aggiornamento” posto in essere dalla Provincia di Pescara, nel solco delle iniziative rientran-ti nel PO FSE Abruzzo 2007-2013.«Gli interventi hanno preso spunto dalle indicazioni relative all’ASSE 2 – OCCUPABILITA’ e all’ASSE 3 – IN-CLUSIONE SOCIALE, -ha sottolineato l’ing. Giacomo Colabattista, direttore della Formapi srl. In particolare, - continua ancora l’Ing. Colabattista - con il progetto “Gestione di magazzino con utilizzo di software appli-cativo”, (finanziato appunto dalla Provincia di Pescara, con i fondi comunitari del FSE), si è posto l’accento sulla esigenza di mettere in campo strategie volte ad attuare politiche del lavoro attive e preventive, con particolare attenzione all’integrazione dei cosiddetti “migranti” nel mercato del lavoro, ad implementare azioni a sostegno dell’invecchiamento “attivo”, al lavo-

ro autonomo e all’avvio di imprese; inoltre, si è cercato di sviluppare percorsi d’integrazione e migliorare altresì il reinserimento lavorativo dei soggetti svantag-giati, per combattere ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoro». Il progetto si è sviluppato in un totale di 110 ore, suddivise in 9 moduli formativi, che hanno previ-sto ore formative in aula e ore formative con attività pratiche. In pratica si è trattato di porre in essere due tipi di metodologie didattiche. La prima è consistita nella cosiddetta Didattica laboratoriale, attraverso la simulazione di una realtà operativa concreta (con ditte e dipendenti di prova da gestire su software applica-tivo), e l’individuazione degli strumenti formativi per l’analisi e la sistemazione dei dati (come avverrebbe in un magazzino reale). La seconda metodologia posta in essere è stata il metodo Learning by doing, ovvero l’apprendimento attraverso il fare, l’operare, l’espletazione di azioni. La finalità è stata quella di consentire un apprendi-mento improntato al “saper fare”, piuttosto che al solo “sapere”. In questo modo i discenti hanno acquisito consapevolezza del perché è necessario conoscere e padroneggiare determinati argomenti, e di come tale conoscenza possa essere utilizzata ed applicata con-cretamente ai casi operativi specifici che si verificano nella realtà lavorativa •

Il corso Formapi per il reinserimento o l’inserimento al lavoro di inoccupati o disoccupati

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fOcUs

» a cura delle redazione

Concluso il corso In-Comunicazioneorganizzato dalla Artigianservice per Ferrovia Adriatico Sangritana

Artigianservice e Sangritanainsieme per la formazione

Si è concluso il corso che la Artigianservi-ce Chieti ha organizzato per la Ferrovia Adriatico Sangritana Spa. Il corso si è svolto all’interno del Piano Operativo FSE ABRUZ-

ZO 2007-2013, Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione. Il corso “IN-COMUNICAZIONE” (CUP: C76G12000190005 Determinazione di approvazio-ne graduatorie n. 41/DL30 del 25/07/2013), studiato ad hoc per la Sangritana si è svolto a Lanciano presso la sede dell’azienda ed ha visto la partecipazione di 85 iscritti. La formazione è iniziata il 14 novembre 2013 per concludersi il 17 marzo scorso. Tre i moduli formativi seguiti dai dipendenti della Ferrovia Adriatico Sangritana erogati cia-scuno in due edizioni al fine di massimiz-zare l’opportunità di frequenza: “Tecniche Avanzate di Change Management e Control-lo di Gestione”; “Tecni-che di implementazione dei sistemi informatici e gestionali” e “Tecniche di Job Evaluation e di Spending Review”.“Tecniche Avanzate di Change Management e Controllo di Gestione”Il modulo, seguito da 42 lavoratori con la qualifica di quadri, coordina-tori e responsabili d’ufficio, è nato con lo scopo di completare e rinforzare le competenze nei settori strategici del management, sostenere l’azienda nella transizione imposta dalla crisi congiunturale globa-le, favorire un riassetto gestionale e organizzativo congruente con le nuove problematiche imposte dalla

restrizione delle risorse economiche e finanziarie, pur nel mantenimento degli obiettivi di servizio richiesti dal contesto sociale di riferimento.“Tecniche di implementazione dei sistemi informatici e gestionali”Questo modulo ha avuto lo scopo di rinforzare le competenze del personale sulla gestione del sistema

informatico azienda-le, sia riguardo alle metodiche di imposta-zione, sia nella mani-polazione e gestione dei dati. Questa azione avrà come ricaduta una migliore professionalità degli operatori e una maggiore efficienza dell’apparato informa-tico in uso nell’azienda a cui è deputata la gestione di tutti i dati economici e gestionali interni, seguito da 42 allievi addetti alla ge-stione, amministrazione e settore informatico.“Tecniche di Job Eva-luation e di Spending Review”Il terzo modulo, della durata di 15 ore, ha coinvolto 43 allievi con la qualifica di quadri, coordinatori e respon-sabili d’ufficio con l’obiettivo di comple-tare e rinforzare le competenze nei settori

chiave della gestione efficace delle risorse umane per la massima valorizzazione dei profili e per la valutazione omogenea e oggettiva delle prestazioni. “Tecniche di Job Evaluation e di Spending Review” ha individuato le tecniche di riconoscimento delle sacche di improduttività per consentire, a parità di servizio, una contrazione dei costi •

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La locandina del corso

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» » di Salvatore Santangelo

Nel capoluogo sono sorte tante realtà pur con le loro differenzestanno cercando di creare un’inedita sinergia

L’Aquila e la sua vivacità sociale

Nel corso della sua ultima incursione a Firenze il premier Matteo Renzi ha parlato dell’esigenza di uno storytelling positivo che accompagni la nuova stagione rifor-

mista e sostenga - anche psicologicamente - la ripresa economica del nostro Paese. Se l’Italia, alle prese con storie grandi e piccole di corruzione ha certamente bisogno di sottolineare e valorizzare esempi positivi, lo stesso vale per una realtà come L’Aquila. Da tempo meditavo un articolo sull’incredibile vivacità sociale e culturale della mia città e di quanti si stanno quotidia-namente impegnando per immettere energia positiva in questo sistema entropico. Ho deciso di farlo adesso per creare, per quanto possibile, un controcanto rispetto al desolante quadro di miseria umana che al-cune recenti inchieste ci stanno restituendo. Ecco alcu-ni esempi: Viviamolaq è un progetto ideato da studenti ed ex studenti che si sono posti l’intento di ridefinire con i cittadini e per i cittadini spazi aggregativi e di crescita sociale attraverso l’organizzazione di laborato-ri territoriali di architettura partecipata. Il loro primo progetto è stato “Parcobaleno”.Un’iniziativa innovativa che ha portato a questi ra-gazzi grande visibilità anche a livello internazionale. Policentrica come dice il nome stesso ha sposato un modello policentrico di ricostruzione che riesca a unire la città “vecchia” ai nuovi poli costituiti dalle new town. Policentrica è anche il principale animatore del percorso che sta portando anche L’Aquila a dotarsi

di un Urban Center. Museion mira a valore l’arte e la cultura attraverso programmi di riqualificazione ur-bana e sociale. L’Aquila che rinasce ha sinora portato avanti iniziative e progetti vicini al mondo dei giovani e delle startup. Eventi caratterizzati dall’amore verso la Città ferita e tutti legati da uno stesso simbolico titolo a tracciare un unico filo conduttore: “L’Aquila rinasce da…”. Un gruppo di professioniste coordinate da Laura Tinari (della squadra nazionale di Presidenza del Gruppo Giovani di Confindustria) ha sviluppato la sua azione dal presupposto che la ricostruzione dell’Aquila non poteva non mettere al centro le donne. È nato così nel 2012 il progetto “L’Aquila, città per le donne” che intende proporle come protagoniste di una ricostruzione pensata e strutturata a loro misura. Le sfide tecnologiche della ricostruzione hanno portato alla nascita di un FabLab, un laboratorio che ha come mission la fabbricazione digitale attraverso stampanti 3D in grado di creare oggetti e sviluppare progetti che possano avere una ricaduta sociale e trasformarsi in iniziative imprenditoriali innovative. Infine Socioplan nata dal desiderio di contribuire alla promozione sociale e allo sviluppo locale. Oggi tutte queste realtà pur con le loro differenze stanno cercando di creare un’inedita sinergia che possa rendere il loro impatto sulla città ancora più incisivo. Donne e uomini che si uniscono alla “massa critica del volontariato” che ren-de speciale il nostro Paese. Come si dice fa più clamore un albero che cade che una foresta che cresce… •

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Una delle iniziative nate dal comitato “L’Aquila che Rinasce”

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» di Marcella Pace - foto concesse da Polycad Srl

Cristiana Calista ha creato un’azienda che lavora questo materiale poliedricomodellandolo in oggetti di design e di arredo

Polycad, le infinite possibilità del polistirolo

L’infinito. È il simbolo scelto come brand, perché infinite solo le possibilità di modellare questo materiale. Parliamo della Polycad, una giovane azienda con

sede a Marina di Città Sant’Angelo a pochi passi dall’ingresso autostradale, nata per la passione e il coraggio di Cristiana Calista. 41 anni di Piccia-nello, Cristiana, laureata all’Università Europea del Design, dopo una miriade di lavori, dalla cameriera alla baby sitter all’operaia in un’azienda che produceva buste per la spazzatura, decide di trarre spunto dal suo ultimo impiego. «Ho lavo-rato per alcuni anni in un’azienda che lavorava il polistirolo per il settore edile. Ero una macchina. Dovevo lavorare e basta e nel frattempo mi pian-geva il cuore nel vedere quanto polistirolo veniva sprecato e che invece avrebbe potuto essere reim-piegato in altri numerosissimi modi. Ho deciso di lasciare tutto e con il sostegno del mio compagno

e ora anche socio, Daniele Marzi, nel 2011 abbia-mo creato Polycad». In quest’azienda il polistirolo si trasforma negli oggetti più impensabili. Basi per torte nel cake design, insegne, scenografie per spettacoli teatrali, interi salotti e perfino moto a grandezza reale. «Un mio fornitore – racconta la modellatrice di polistirolo – dice che questo materiale è come il maiale. Non si butta via nulla. È questo quello che amo di più del mio lavoro». E quell’amore trasuda da ogni parola che utilizza per raccontare di sé e della sua azienda. «Ogni giorno imparo qualcosa – spiega-. Molti oggetti sono venuti fuori grazie ad esperimenti che facevo per me stessa. Il polistirolo è un materiale polie-drico che può diventare qualunque cosa. Il suo primo impiego è senza dubbio nel settore edile, ma possono venir fuori degli oggetti di design particolarissimi e dai costi contenuti». In pochi anni Cristiana Calista è riuscita ad ottenere im-

Cristiana Calista e alcuni arredi da esterno realizzati in polistiroloper una casa privata a Roma

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portanti commesse in Abruzzo e anche fuori. È stata lei a rea-lizzare il rivestimento circolare dei pilastri sui quali è stato poi montato il mosaico e delle sedute delle piscine sugli attici delle Torri Camuzzi. Sempre a Pescara ha prodotto oggetti di arredo per alcuni locali. A Bo-logna ha prodotto delle vasche da bagno in un centro benesse-re e da Rovigo le hanno chiesto di partecipare alla realizzazio-ne di vasche contenenti petrolio la cui anima sarà di polistirolo, materiale eutoestinguente. Ma è l’aspetto creativo quello che ha privilegiato maggiormente questa designer abruzzese. Una delle sue lampade, realizzata con lo studio Microdesign di Pescara, è esposta nel risto-rante Reale|Casadonna di Niko Romito a Castel di Sangro. «L’ispirazione è dentro di me. Non so da dove arriva – dice la Calista, il cui sogno nel cassetto è quello di realizzare la scenografia per uno spettacolo di Renato Zero, il suo cantante pre-ferito –. Penso ad un oggetto, disegno il progetto al computer, o mi avvalgo delle consulenze di architetti e designer e poi inizia la fase di produ-zione. Prendo il polistirolo in blocchi da due metri con densità media per oggetti di piccole dimen-sioni e alta per l’arredamento. Una macchina poi

lo intaglia. Ovviamente se si tratta di arredi o oggetti che devono sopportare pesi impor-tanti mescolo il polistirolo con cemento o resine di plastica. A quel punto passo al decoro con vernici senza solventi per poli-stirolo puro o classiche vernici negli altri casi». Ed è così che questi oggetti, che difficilmente sembrano realizzati con questo materiale, prendono vita. «Ho sempre creato oggetti per gli altri. Un giorno ho deciso di realizzare qualcosa solo per me stessa. Sono una grande fan dei Simpson e così ho creato un Homer – il capofamiglia della popolare sitcom animata – a grandezza naturale. È il mio portafortuna». Nonostante la crisi di settore e momenti tal-

volta di sconforto, Cristiana Calista sta portando avanti il suo progetto. «Le difficoltà ci sono state – confessa con commozione – ma il mio sogno è troppo grande e il mio unico desiderio è quello di continuare a fare ciò che amo. Mi piacerebbe mol-tissimo creare un’officina creativa dove insegnare anche ai ragazzi. Ho proposto la mia azienda all’Università Europea del design per ospitare alcuni stagisti. Amo tantissimo quello che faccio e mi piacerebbe trasmettere questa passione ai più giovani e non deludere nessuno»•

Lampada da terra progettata da Microstudiodesign e realizzata da Polycad

per il ristorante Reale di Casadonna di Niko Romito (Castel di Sangro) nell’anno 2012

Lampada a sospensione commissionata da Di Rango Comunicazione per il lido balneare 4 Vele Pescara, anno 2013

La Moto Goldwin, commissionata dall’organizzatore Gianni Aprea, di un moto raduno nazionale previsto a Pescara

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» di Marcella Pace - foto concesse da Agapè Forniture

Vincenzo Cicchillitti ripercorre l’evoluzione dell’azienda di Miglianicoche dall’arredamento per negozi di abbigliamento ha ampliato i suoi orizzonti

al settore delle forniture per il canale Ho.re.ca

Food and design si intrecciano da Agapè Forniture

800 luminosi metri quadri ospitano por-cellane, posate, vetri, cristalli e poi sedie, tavolini e camere da letto. Un piccolo spazio è dedicato al Cash & Carry per

la ristorazione, all’ingrosso o al dettaglio, dove trovare tanti articoli da cucina soprattutto per il finger food. Agapè Forniture si trova nella zona industriale di Miglianico, a pochi passi dal golf club. Nata circa 20 anni fa grazie ad Antonio Cicchillitti come azienda dedicata all’arredamen-to di franchising di abbigliamento, negli anni quest’impresa coinvolge anche i fratelli minori di Antonio, Vincenzo, ora general manager e Ga-briele che si occupa delle squadre di montaggio. Nel 2009 quest’azienda vive un intenso restyling che la porta verso un altro setto-re. «La crisi ci ha imposto di guardare verso altri orizzonti – spiega Vincen-zo-. Nel 2005-2006 erava-

mo a pieno regime. Abbiamo arredato importanti catene di abbigliamento su territorio nazionale, ma poi abbiamo deciso di imprimere una svolta». È così che Agapè Forniture, il cui nome deriva da “Agape” che per i cristiani delle origini era una pratica caritatevole consistente in un banchetto comunitario, espressione più in generale del lega-me di una comunità riunita dall’amore fraterno, abbraccia il settore delle forniture per il canale Ho.re.ca. Questa impresa è in grado di arredare interamente alberghi, ristoranti e bar o rifornirli di tutti gli utensili tecnici necessari. L’azienda si è divisa in due brand. Agapè Fornitu-

re è più concentrata sulla commercializzazione di minuteria. Distributo-re esclusivo delle posate Sant’Andrea, prima azien-da in Italia a produrre questi utensili, l’impresa di Miglianico commercia-lizza piatti, porcellane di

Il team di Agapè Forniture

Una tavola con i prodotti di Agapè Forniture

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grande pregio, utensili da cucina e per il finger food, oltre ad attrez-zature per il catering. A questo si affianca il brand Iar Design, che prende il nome dal-le figlie di Antonio e che si sta maggior-mente specializzando nel settore design ed arredamento. «Con questo marchio – spiega Vincenzo – vogliamo realizzare una nostra linea di prodotti di fascia medio-alta da esportare all’estero. Per questo ci avvaliamo di una falegnameria interna e di strette collabora-zioni con aziende del territorio. Per gli imbottiti, ad esempio, ci appoggiamo a dei fasonisti che sono in Abruzzo. Il nostro obiettivo è quello di realizza-re un catalogo da presentare nel 2015 alla Fiera di Lione. Attualmente gran parte del fatturato della nostra azienda - prosegue Cicchillitti - è ricon-ducibile all’Italia. Abbiamo realizzato forniture anche in Giappone, Germania, ma ci piacerebbe potenziare la vendita all’estero. Per farlo dobbia-mo puntare su un brand estremamente valido e che conti sul made in Italy. Ecco perché ci stiamo concentrando molto su Iar Design». Intanto le grandi soddisfazioni per questa impresa arrivano proprio dall’Italia. In Sicilia, hanno ese-guito forniture di altissimo livello per importanti strutture di catering. In Abruzzo oltre a nume-rosi hotel in tutta la Regione, a loro si deve anche l’arredamento di bar e ristorante del Volto Santo di Manoppello. Lavoro al quale sono particolar-mente legati. «Il valore aggiun-to della nostra impresa – rac-conta ancora – è costituito dal

fatto che trattando una grande varietà di pro-dotti, possiamo fornire ai nostri clienti molte-plici soluzioni».Numerosi i progetti per Agapè Forniture che ha idee sempre nuove in cantiere. Negli ultimi mesi, infatti, l’azien-

da di Miglianico ha ospitato dei veri e proprio cooking show aperti a professionisti ed amatori. «L’anno scorso abbiamo partecipato a moltissimi eventi fieristici in tutta la regione e da questa esperienza abbiamo deciso di aprire le porte

dell’azienda a ri-storatori, appas-sionati e amanti dei fornelli ospi-tando mini corsi del lunedì nei quali, grazie alla disponibilità di professionisti del

settore, i partecipanti hanno potuto imparare, os-servare e, soprattutto, fare pratica “sporcandosi le mani” insieme allo chef». È cosi che per due mesi, l’ampia cucina a vista dello showroom di Miglia-nico ha ospitato Nicola Salvatore, Santino Strizzi e poi ancora Nicola Rapino, Federico Anzellotti, Francesco Cinapri e tanti altri. Dalla pizza ai dol-ci, dal brodetto alla vastese, agli intagli di frutta, i grandi chef hanno svelato i segreti di alcune ricette in modo semplice così da permettere ai partecipanti di rifare quelle stesse prelibatezze nelle loro case.«È stata una bella occasione di incontro tra noi, gli chef e le aziende del territorio. Agli eventi

abbiamo sempre abbinato delle degustazioni di vini, birre arti-gianali o liquori abruzzesi.In futuro lasce-remo aperta la porta di que-sto format che potremmo anche esportare» •

Dettaglio della minuteria disponibile in azienda

L’ampio showroom a Miglianico

ci piacerebbe potenziare la vendita all’estero. per Farlo dobbiamo

puntare su un brand estremamente valido e che conti sul made in italy

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» di Eleonora Lopes - foto concesse da Ursini

Dal 1988 la famiglia Ursini produce grandi oli e prelibate specialità.Accanto al fondatore Peppe, oggi ci sono i figli Martina e Pierpaolo

Ursini, parola d’ordine: qualità e innovazione

In Ursini si fa davvero ricerca e innovazione e Olife l’ultimo prodotto nato, ce lo testimo-nia. Ma procediamo con ordine e partiamo dall’inizio per raccontare questa splendida

realtà aziendale che si trova a Fossacesia. Amore per la terra e rispetto per il lavoro, sono i valori ai quali la famiglia Ursini è fedele fin dall’800, quando era conosciuta con il soprannome “Putì”, che in dialetto frentano significa “potatore eccel-lente”. Una filosofia ancora oggi tenuta ben salda da Giuseppe Ursini, per tutti Peppe, Mastro Oleario la cui capacità nel coniugare tradizione e innova-zione ha dato vita a un olio di altissima qualità. Nato a Fossacesia, geometra mai professato, dopo

alcuni anni trascorsi nel mondo della ristorazione a Lanciano, dove ha studiato attentamente l’olio d’oliva in tutte le sue forme, Peppe nel 1988 fonda il brand Ursini. Nel ’94 decide di lasciare il risto-rante e dedicarsi totalmente alla produzione di olio. Negli anni la Ursini srl cresce fino a diventa-re tra le aziende leader in Italia nella produzione di grandi oli e di specialità gastronomiche.Oggi accanto al papà ci sono i figli Martina e Pierpaolo, Martina, 26 anni, brand manager, dopo qualche esperienza fuori della società di famiglia, è tornata per contribuire alla crescita della Ursini. Specializzata in marketing è impegnata a svilup-pare il brand di Olife, ultima novità dell’azienda.

Peppe Ursini con i figli Martina e Pierpaolo

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Pierpaolo, 22 anni, fa il giocatore professionista nell’Aquila Calcio, ma sta muovendo i suoi primi passi in azienda. Il papà dice di lui: «E’ molto por-tato per le relazioni, ci sa fare con i clienti e penso che sia predisposto per il ramo commerciale».Ma come nascono questi grandi oli? «Il nostro metodo –spiega Peppe- prevede la lavorazione individuale delle olive per singole varietà: si parte da olive sane, raccolte al momento della giusta maturazione, in modo da esaltare la ricchezza dei singoli sapori». Il frantoio dell’azienda, costruito su misura, permette la produzione di un olio ex-travergine armonico ed equilibrato, caratterizzato da una minore acidità, una maggiore stabilità, un profumo più intenso e un colore verde smeraldo invidiato da tutti. La voglia di sperimentare e in-novare insite nel dna di Peppe ha portato l’azien-da alla produzione, oltre che dell’extra vergine in tutte le sue espressioni, di tante specialità dai sapori nuovi e sorprendenti. «Un’offerta di qualità assoluta -ci dice Ursini- che non ammette com-promessi e permette di gustare tutto l’anno la freschezza delle migliori materie prime».

Grazie a innovazione, ricerca, originalità e qualità attualmente l’azienda si posiziona sul mercato na-zionale dell’alto di gamma alimentare tra le prime 15 per l’olio e tra le prime 3 per la produzione di specialità. Nel 2013 hanno prodotto 440 mila barattoli e 120 mila bottiglie di olio. Da un pò di anni l’azienda ha deciso di concentrarsi sulla produzione, avvalendosi di circa 80 fornitori della zona selezionatissimi per le piante di ulivo e di va-rie aziende agricole per le verdure che rispettano in maniera maniacale la stagionalità. Perchè non si tratta dei classici sott’olio o creme, le specialità targate Ursini sono innovative, golose con ricette che parlano un linguaggio nuovo, fresco, senza sotterfugi. Il tutto corredato da un packaging mi-nimal ed elegante, ma allo stesso tempo dotato di tutte le informazioni utili per il miglior uso. Tutto è fatto con la massima trasparenza, e non è un caso che la cucina, in cui vengono lavorate tutte le specialità, sia posta al centro della struttura in modo da essere osservata a vista da ogni parte, dagli uffici e dagli ospiti.La Ursini impiega circa 20 risorse tra dipendenti e

La preparazione di uno dei pestati Ursini Una collaboratrice a lavoro

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collaboratori esterni, molti dei quali, chef compre-so (Ermanno Di Paolo), lavoravano con Peppe ai tempi del ristorante. Il 60% del fatturato viene svi-luppato da Europa e il resto del mondo ed essendo rivolti ad una clientela medio-alta, è possibile trovarli a: tutti gli Eataly, Eat’s, Grangusto Napoli, Coin e nel menu del treno Italo. «All’estero, -ci racconta Peppe con un pizzico di orgoglio-, con il nostro marchio Ursini, siamo addirittura presenti a Fauchon a Parigi in Place de la Madeleine, il tempio mondiale della gastronomia». Allo scorso Vinitaly la Ursini ha presentato una linea di sughi con 25 proposte diverse e le nuove creazioni dello staff di Niko Romito Formazione: oli speziati capaci di esaltare piatti e sapori. Una collaborazione tra Peppe e lo chef Romito che va avanti da anni avendo entrambi il pallino per la

qualità e la ricerca.Progetti per il futuro nonostante il periodo non sia dei migliori? «Onestamente devo dire –conclude Ursini- che la crisi non ci ha ridotto il fattura-to che per fortuna è in crescita, grazie ai canali esteri il nostro prodotto è ben posizionato sul mercato, ma ovviamente in Italia ci ha rallentato il sistema dei pagamenti e la crisi di identità di molti negozi specializzati. Tra i prossimi obiettivi, ci sono la vendita on line di tutti i nostri prodotti, l’apertura di un innovativo negozio a Pescara del quale si occuperà Pierpaolo, dove acquistare le eccellenze italiane, non solo Ursini, con un ori-ginale punto di ristorazione di qualità e servizio eccellenti. E ovviamente lo sviluppo commerciale di Olife»•

Un momento della lavorazione artigianale

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Ursini presenta Olife, il primo olio nutraceutico in Italia

Ultimo nato in casa Ursini è Olife, l’olio nutraceutico. «È un prodotto naturalmente nutra-ceutico, -spiega Martina Ursi-ni, responsabile del progetto- gourmet e per trarre benefici sono sufficienti 20 grammi al giorno. L’abbiamo lanciato ufficialmente al Cosmofarma a Bologna, ha suscitato tanta cu-riosità e interesse, onestamente non ce lo aspettavamo, siamo molto soddisfatti». Olife è il primo di una linea di prodotti che la Ursini sta studiando con il contributo del partner scientifico Fondazione Mario Negri Sud. La visione che ispira “Care with Taste” è commercializzare “il buono che fa bene”.L’attenzione alla domanda del mercato e ai bisogni che si generano, hanno portato la Ursini a guardare con sempre più interesse alla nutrizione e ai suoi benefici sulle persone. Da qui è nata l’idea del vul-canico Peppe Ursini di ideare un olio nutraceutico. Eh sì, perchè Peppe, «è instancabile, è un vulcano di idee, -ci dice la figlia Martina sorridendo durante l’intervista- alcune volte ci tocca frenarlo».Il canale distributivo scelto è quello farmaceutico e saluti-stico in quanto l’azienda ha scelto di evidenziare agli occhi del consumatore la differen-za tra un extravergine e un extravergine nutraceutico. «Deve essere chiara –conti-nua Martina- la presenza di

un vantaggio salutistico. Per questa ragione in ogni con-fezione di Olife è presente il certificato di analisi dell’olio e un bugiardino come per le medicine, dove sono riportate le indicazioni d’uso, gli effetti benefici e la tabella nutrizio-nale. Non è riportata invece la voce sulle controindicazioni perchè si tratta pur sempre di un alimento naturale, non prodotto in laboratorio».«La politica prezzo di Olife –sottolinea la brand manager- è un tema che ci sta a cuore. Abbiamo deciso di fare un prezzo corretto senza specu-lazioni perchè crediamo che si debba dare la possibilità a tutti di prendersi cura di sè.È stato fatto un confronto prezzo con altri olii extravergini con le stesse caratteristiche organo-lettiche di Olife e nonostante sul nostro prodotto ricadano i costi di Ricerca e Sviluppo necessari, il prezzo scelto di 14.50 euro, riesce ad essere in linea con il mercato».«Questo è un settore nel quale dobbiamo e vogliamo –ci dico-no papà e figlia– essere leader. Oltre a lavorare sullo sviluppo di Olife e a valutarne la vendi-ta on line, stiamo pensando di creare un ramo aziendalea parte volto alla produzione di una serie originale diprodotti alimentari che ri-guardano il benessere della persona. Verranno presentati prodotti molto innovativi, vedrete».

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» a cura della redazione - foto concesse da Niko Romito Formazione

Tutto pronto per il Corso di cucina italiana professionale della Niko Romito Formazione.La Scuola dello chef 3 stelle Michelin, metterà a disposizione

5 Borse di Studio e diverse opportunità di lavoro

“Missione cuoco”

Saranno massimo 15 i ragazzi che avranno la possibilità di frequentare il Corso di cucina italiana professionale targato Niko Romito. Il corso ha l’obiettivo di formare

nuovi professionisti nel mondo della ristorazio-ne ed è rivolto a chiunque voglia apprendere le conoscenze e le tecniche fondamentali di questo settore. Il percorso formativo si svolgerà presso la Niko Romito Formazione, situata all’interno della struttura Reale|Casadonna, 3 stelle Michelin, a Castel di Sangro e presso i laboratori lavorativi di Spazio.Una Scuola fatta di tanta tecnica, ma anche di teo-ria e cultura. La parte teorica infatti, è curata, sin dal primo anno, direttamente dai docenti dell’Uni-versità degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Slow Food Italia, Università degli Studi di Chieti e Pescara e dell’Aquila.Grazie all’interazione diretta con il ristorante Reale, ai workshop continui con i migliori esperti del settore, alla partnership didattica instaura-

ta con le Università, la Niko Romito Formazione ad oggi si configura a livello nazionale come un centro culturale e formativo di assoluta eccellenza, ambasciatore dell’alta cucina italiana nel mondo. «Per garantire un altissimo livello di preparazione –spiega lo chef Romito- e acquisizione di compe-tenze abbiamo deciso di far iscrivere al massimo 15 allievi. Tra le novità di quest’anno ci sono le 5 Borse di Studio che la Scuola metterà a disposi-zione per i 5 migliori corsiti e la possibilità per il migliore di loro di cucinare insieme alla brigata del Reale».Per l’ammissione al corso gli aspiranti candidati verranno sottoposti ad una prova scritta e succes-sivamente ad un colloquio orale di fronte ad una commissione composta dalla psicologa Monica Mazza e dallo chef Romito. L’obiettivo è quello di accertarsi della motivazione dei candidati a porta-re a termine un percorso formativo di grande im-pegno. Per partecipare alle selezioni è necessario inviare il Curriculum Vitae con foto a info@niko-

Gli allievi della Scuola in laboratorio

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romitoforma-zione.it entro e non oltre il 19 Luglio 2014.I test d’ingresso obbligatori per l’accesso sono previsti per il 24 e il 25 luglio.Un aspetto fondamentale della Scuola dello chef di Castel di San-gro, accreditata dalla Regione Abruzzo, è che a fine corso gli allie-vi saranno affiancati nell’inserimento in strutture ristorative di livello nazionale ed internazionale.«Il valore aggiunto della nostra Scuola –conclu-de Romito- è che gli studenti mettono davvero le mani in pasta, dopo i primi 60 giorni infatti, avranno la possibilità di fare esperienza presso

le cucine dei progetti della Niko Romito Formazione, e avranno 100 giorni retri-buiti presso Spazio.E ancora in questi mesi avranno la possibilità di partecipare in maniera attiva ai più impor-tanti eventi ga-

stronomici quali Identità Golose, Salone del Gusto, Tavole Accademiche, Expò 2015 e tanti altri. In questo corso insegniamo agli allievi ad essere cre-ativi nel rispetto dell’essenza degli alimenti, la vita in cucina e in brigata, il duro lavoro di squadra: questo per me significa essere un cuoco» •

L’inaugurazione di Spazio a Rivisondoli lo scorso luglio 2013

Due ex allievi del corso del 2013 aprono un ristorante tutto loro ad Atri

È il lieto fine più bello che oggi si possa raccon-tare, due ex allievi del Corso di cucina italiana professionale della Niko Romito Formazione, un mese fa, hanno aperto un ristorante tutto loro.Giovanni Dezio, per tutti Gianni, proviene da una famiglia di ristoratori originari di Atri che attualmente vive in Venezuela. Ama la cucina e decide di tornare in Abruzzo per fre-quentare il presti-gioso corso di cucina professionale diretto dallo chef Niko Romi-to. Terminato il corso, Gianni a soli 28 anni, decide di aprirsi un ristorante tutto suo insieme a sua mo-glie Daniela, ma ha bisogno di un aiuto in cucina e decide di coinvolgere la sua compagna di corso Chiara Sarra, 33 anni di Roma, grafica con la passione per la cucina. E così nasce “Tosto” nel centro storico di Atri.«Il corso è stata molto utile -raccontano i due cuochi- sia la parte teorica che quella pratica,

siamo cresciuti molto e poi il valore aggiunto è sicuramente vivere la struttura di un ristorante 3 stelle Michelin attorno al quale ruotano tanti progetti di formazione. A chi ama la cucina e sceglie di fare la professione del cuoco lo consi-gliamo fortemente». «Nell’offerta gastronomica –ci spiega Gian-

ni- di Atri mancava un bistrot, quindi abbiamo deciso di offrire un’alternativa ai nostri clienti con prodotti del territo-rio e materie prime di grande qualità. Ci tengo a ringraziare lo chef Romito e tutta la sua squadra, sono loro che ci han-no dato la spinta e l’energia per iniziare

questa nuova avventura». Tra gli allievi del 2013 c’è anche Caterina Ceraudo che oggi è chef nel ristorante di famiglia, a Strongoli, in provincia di Crotone. È lei che gestiste la cucina.Un grande in bocca al lupo a questi giovanissi-mi ragazzi!

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» di Lisa De Leonardis

Le nostre imprese si stanno accorgendo dell’importanza assoluta di lavorare oltreconfine, mantenendo l’autenticità e la qualità del Made-in-Italy.

In Abruzzo in arrivo il primo Master in Wine Export Management del centro Italia

Export, ancora di salvezza per molte aziende

Il mondo dell’enologia è diventato un business tra i più interessanti per il nostro Paese e sempre più categorie di professionalità si stanno interes-sando all’area wine&food. L’attenzione però non

è rivolta al mercato interno dove, peraltro, si consuma sempre meno, ma a quello estero dove invece i numeri crescono costantemente. Lavorare nell’export oggi è diventata una necessità ed è anche il settore che attualmente offre le mag-giori opportunità di impiego: secondo quanto rivela il Rapporto 2013 dell’Istat sulla competitività delle imprese italiane, il profilo di un valido export ma-nager è pressoché impossibile da scovare all’interno del mercato italiano, mentre il 20% delle imprese non riesce a esportare a causa delle limitate capacità dei propri manager.Lavorare nel mercato internazionale è una sfida esal-

tante e per molti professionisti e giovani in ingresso nel mondo del lavoro potrebbe rappresentare un cam-po di intervento stimolante e soprattutto, la soluzione per il futuro.Lo ha ricordato qualche tempo fa anche Marcella Panucci, direttore generale di Confindustria, nel suo intervento nella XLV Giornata del Credito Interna-zionalizzazione dei servizi bancari a sostegno delle imprese all’estero: «Per le imprese italiane l’export è stata la salvezza quando ha cominciato a mordere la caduta della domanda interna – ha detto Panucci all’inizio del suo intervento – Le imprese che han-no esportato sono quelle che hanno retto meglio in questa fase lunghissima di crisi, anzi addirittura sono riuscite a crescere. C’è un’indagine molto interessante di Banca d’Italia che dimostra come tra il 2010 e il 2012 la crescita del fatturato delle imprese che hanno

Le aziende italiane si stanno dunque accorgendo dell’importanza assoluta di lavorare oltreconfine,mantenendo l’autenticità e la qualità del Made-in-Italy

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Il Master in Wine Export Management del centro Italia partirà proprio in Abruzzo il prossimo settembre

esportato è stata del 2,4% superiore rispetto alle altre». E se questo è vero per ogni settore, lo è ancor di più per l’area Wine&Food dove le economie verso l’estero sono in crescita esponenziale.Per conquistare il mercato estero c’è bisogno di export manager in gamba. Giovani imprese e storiche azien-de si confrontano in un ambito – l’enogastronomia – che fino a qualche decennio fa non era considerato affatto un vincente ambito di business internazionale né di placement ad alti livelli. Ma oggi le cose girano diversamente, basti pensare all’enorme successo delle fiere di settore o di sofisticati progetti che esaltano le nostre autoctone specialità com’è Eataly.Le aziende italiane si stanno dunque accorgendo dell’importanza assoluta di lavorare oltreconfine, mantenendo l’autenticità e la qualità del Made-in-Italy. L’indagine nazionale Excelsior, realizzata da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro, conferma: chi investe in ricerca, innovazione ed export cresce; chi invece si focalizza solo sulla domanda interna rischia di uscire definitivamente dalla competizione del mercato. Secondo Andrea Pecchioni, direttore di WineJob, agenzia specializzata nella ricerca, selezione e formazione di personale per le imprese del vino, «quello di cui le aziende continuano ad vere biso-

gno – racconta a WineNews – è ancora di export

manager in gamba. […] L’estero, invece, è sempre più ricco di possibilità, ma per sfruttarle c’è bisogno di figure preparate, capaci, a seconda della grandez-za dell’azienda, di occuparsi anche di ogni mercato mondiale. Magari – conclude Pecchioni – affiancati da un enologo che non si limiti al lavoro tecnico in cantina, ma che sappia reinventarsi divulgatore».Non sorprende dunque – alla luce di ciò – che il primo Master in Wine Export Management del centro Italia, che partirà proprio in Abruzzo il prossimo settembre, abbia già fatto il pieno di iscrizioni: «La nostra idea è partita proprio da un’analisi della do-manda – dichiara Diego Di Girolamo, amministratore di Orienta Formazione, l’Ente che promuove il Master – e dalla voglia delle cantine d’Abruzzo di guardare oltreconfine. Esportare vino non è come esportare un pezzo di meccanica – continua – perché dentro una bottiglia si nasconde un territorio, la sua cultura, i suoi profumi e la sua gente. Un bravo export manager deve conoscere anche tutto questo e dovrebbe farsi narratore, affabulatore, comunicatore di un intero universo fatto di profumi, storia, passione e colori». Le iscrizioni al Master sono ancora aperte. Per infor-mazioni www.vinoexport.it •

l’indagine realizzata da unioncamere e dal ministero del lavoro,

conFerma: chi investe in ricerca, innovazione ed export cresce

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» di Marcella Pace

La passione per il vino naturale dei trentenni pescaresi, Marco e Davide,si sta trasformando in un lavoro tra esperimenti e progetti futuri

“Uva e basta” per il vino Lammidia

Tra riti scaramantici e weekend in campagna trascorsi con parenti ed amici. L’avventura di Marco Giuliani e Davide Gentile inizia così. Amici sin dal tempo dell’asilo, appassionati di

vino dai 18 anni in poi, Marco e Davide fanno spesso viaggi enoturistici. Frequentano il Vinitaly e altre fiere dedicate al nettare di Bacco e si rendono conto che l’unico vino che davvero apprezzano è quello naturale. Studiano molto. Viaggiano altrettanto, soprattutto in Francia dove trascorrono settimane in alcune cantine del posto, collaborando alla vendemmia con produttori stranieri. Decidono di produrre il loro vino. Senza compromessi. Fatto di “uva e basta” come recita anche la loro etichetta sulla quale appare l’impronta delle loro mani, e nel 2010 danno vita a Lammidia, che in dialetto abruzzese indica l’invidia. In quella che era una vecchia casa colonica di Villa Celiera nasce la loro cantina, oggi nel pieno di una fase di riammo-dernamento. Utilizzano le uve acquistate da coltivatori biologici in giro per l’Abruzzo, da Villa Celiera stessa a San Vito a Musellaro, una frazione del comune di Bolognano. «È davvero impossibile produrre un vino senza lieviti, solfiti e sostanze chimiche? Siamo partiti da questa domanda – raccontano nella nostra chiac-chierata di fronte ad un bicchiere di “Bianchetto” una

delle 20 varietà di vini prodotti da questi due trenten-ni pescaresi – e abbiamo deciso di provare a produrre il nostro vino. Nella nostra prima vinificazione di bianco non partiva la fermentazione. Abbiamo chiesto consigli in giro, ci dicevano di aggiungere i lieviti. Ma noi abbiamo voluto aspettare che la natura facesse il suo corso. Nel frattempo la nonna di Davide – spiega Marco - ha detto che qualcuno ci aveva fatto il ma-locchio e così, usando acqua, olio e qualche preghiera recitata a mezza bocca, come da tradizione ci ha tolto “lammidia”. A quel punto è partita la fermentazione e il rito ora lo ripetiamo ogni anno – ridono, ndr-. I primi vini sono stati un rosso, un bianco e un rosso in carbonica, cioè con il grappolo intero». Gli espe-rimenti ritagliati nel tempo libero di Marco, agente di commercio nel settore edile e Davide, professione consulente, continuano e di anno in anno le tipolo-gie di vino, imbottigliate rigorosamente in confezioni trasparenti, «perché il consumatore deve vedere cosa sta bevendo» aumentano esponenzialmente. «Pause pranzo, interi weekend. Ogni momento è quello giusto per andare a Villa Celiera e dedicarci alla produzione – racconta Davide, che dopo alcuni anni trascorsi a Milano in una multinazionale americana della con-sulenza, ha scelto di tornare a Pescara per seguire più

Uno dei vini Lammidia, il bianco Anfora 2012 (foto di Zerostile Factory)

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da vicino il suo vino-. Il vino naturale è imprevedibile. Non aggiungendo nulla di chimico ogni bottiglia è diversa dall’altra e ogni momento della produzione va seguito con attenzione altrimenti si butta via tutto, come ci è capitato. L’idea è sempre quella – prose-gue Marco – di capire quale può essere il problema riscontrato e non intervenire chimicamente, ma trovare la soluzione più naturale possibile che preservi la genuinità e l’identità del vino». Scardinati tutti i principi tradizionali della produzione, Davide e Marco hanno provato le vinificazioni più varie. In acciaio, in barrique «l’unica che proprio non ci è piaciuta, con tutti quei sentori di legno che si trasmettevano sul vino», in vetroresina, in anfora e in cemento. «Stiamo rammodernando completamente la cantina su misura delle nostre esigenze produttive, come difficilmente si può vedere in altre realtà – dice Davide-. Stiamo costruendo delle botti in cemento armato, con un sistema di chiusura adatto sia alla fermentazione che all’invecchiamento». «Inoltre abbiamo acquistato alcu-

ne vigne – prosegue Marco che nel frattempo stappa uno degli spumanti naturali della loro cantina, lo “Sciambagn”-. Una si trova a Montesilvano Colle dove abbiamo recuperato una vecchia pergola. L’altra a Vil-la Celiera: abbiamo piantato 600 piante di trebbiano e 600 di pinot nero, con un sistema di allevamento ad alberello, a 1,20 metri di distanza l’una dall’altra così da impedire il passaggio del trattore. Noi siamo grandi sostenitori dell’agrologia come la intende Claude Bou-rguignon secondo il quale “il suolo è un patrimonio da salvare”. Per avere un vino naturale la terra va capita, non sfruttata e lavorata con il massimo rispetto e nel modo più genuino possibile. Il nostro intento è quello di riuscire a rendere questa passione un lavoro a tutti gli effetti, producendo un vino di facile beva che non lasci postumi il giorno successivo e che favorisca la convivialità. Il vino deve essere un momento di condi-visione tra amici, parenti, conoscenti e appassionati e quindi ci piace aprire la nostra cantina a tutti, anche a semplici curiosi» •

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Da sinistra Marco Giuliani e Davide Gentile

Bucce del rosso Anfora 2012 ancora in fermentazione La vigna sperimentale di Trebbiano di Villa Celiera

La vigna di Montesilvano Colle dopo la potatura invernale

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Il periodo storico in cui viviamo non è certamente dei migliori dal punto di vista economico, soprattutto se consideriamo le numerose difficoltà nel recuperare i crediti vantati per lavori o prestazioni già svolti. Molto spesso, in Italia forse troppo, la via legale è la più se-guita ma non sempre è l’unica soluzione. E’ per questo che nasce un nuovo punto di riferimento, la DS SER-

VICE SAS di Spoltore.Questa dinamica azienda nasce ufficialmente nel 2010 dall’esigenza di far confluire in una unica entità la grande esperienza sul campo da parte dei fratelli Denis e Nestore

Sanbenedetto, amministratori e fondatori della socie-tà, entrambi già da tempo impegnati nel settore del recupero crediti. Come ogni azienda in crescita che si rispetti, anche la DS SERVICE è riuscita a diventare col tempo una real-tà molto strutturata, un vero punto di riferimento, che oggi vanta un eccellente numero di collaborazioni e soprattutto un portfolio clienti di grande merito, comprensivo di alcuni tra i più importanti gruppi bancari del territorio, note socie-tà finanziarie nel settore dell’automotive, numerose aziende impegnate nel ramo assicurativo e tanti altri ancora, che per ragioni legate alla privacy non è possibile menzionare.

Denis Sambenedetto amministratore e co-fondatore della DS SERVICE

ConoSCIAMo DA VICIno un’AzIEnDA CRESCIutA In MAnIERA ESponEnzIAlE,gRAzIE AllA pRofESSIonAlItà, AllA CoMpEtEnzA E AglI ottIMI RISultAtI

DIMoStRAtI Sul CAMpo: lA DS SERVICE DI SpoltoRE, IMpEgnAtAnEl DIffICIlE SEttoRE DEl RECupERo CREDItI

DS SERVICE, I TUOI CREDITI SONO SALVI!

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» REDAzIonAlE In CollAboRAzIonE Con DS SERVICE

Come nasce la vostra azienda?«L’attività di recupero crediti inizia circa 18 anni fa in un periodo lontano anni luce dall’era del digitale e di internet, questa è stata per me, e successivamente per mio fratello, la palestra in cui iniziare a fare esperienza nel settore, conoscendo direttamente le varie realtà territoriali ed econo-miche del centro Italia ed i molteplici aspetti legati al mondo del credito».

Qual è la vostra filosofia aziendale?«È sempre rimasta quella che mi fu trasmessa tanto tempo fa da chi mi insegnò questo lavoro: “Saper ascoltare le esigenze del debitore e da li cercare una strada che possa congiungere in modo pratico le necessità di chi deve fare cassa con chi per una serie di motivi non sta pagando”.Creare empatia con l’interlocutore, essere professionali, rispettosi di un codice etico e deontologico che impedisce di far scivolare il rapporto in situazioni spiacevoli. Queste semplici regole ci hanno permesso e ci permettono tutt’ora di ottenere buoni risultati nell’attività che ogni giorno svolgiamo e soddisfazione da parte di tutti i soggetti interes-sati».

Com’è cambiato negli ultimi anni il vostro mercato?«Negli ultimi 15 anni molte cose sono cambiate, ad iniziare dalle esi-genze di chi ci affi-da i propri crediti, la velocità con cui va eseguito il lavoro è decuplicata, e con i mezzi tecnologici di cui si dispone ci è richiesta una elevata efficacia ed elasticità nella ge-stione dei mandati. Questo per forza di cose ha comportato una professionaliz-zazione dell’attività,

una conoscenza più approfondita dei vari aspetti giuridici legati al mondo del credito, delle normative che regolano la sfera della privacy, ed a quelle legate all’antiriciclaggio, di ciò che sta alla base della conciliazione stragiudiziale, e per finire ad una conoscenza di tutti quei gestionali che ogni giorno utilizziamo in reti locali e intranet che ci permettono di lavorare ed evadere le circa 15.000/20.000 posizioni annue».

Quali sono i vostri punti di forza? «Sicuramente una rete agenti che giornalmente si interfac-cia con la nostra struttura  in un andirivieni di informazioni che ci permetto di avvicinarci considerevolmente all’incasso delle creditorie. Ma anche una forte conoscenza del terri-torio  su cui operiamo oramai da anni, che ci permette un contatto veloce e reale con il soggetto debitore, e per contatto reale si intende diretto, in cui ci si incontra e si intavola una trattativa conciliativa.E poi elasticità di tutta la struttura, alta professionalità matu-rata sul campo e nei molteplici corsi di formazione a cui abbiamo partecipato, senza considerare che il costo del no-stro servizio è nettamente inferiore a quello che si sostiene rivolgendosi ad un legale anche se, va evidenziato, in talune occasioni non si può prescindere dal supporto dei legali.

La nostra azione può essere con-siderata alter-nativa, parallela o anticipatoria a quella legale. Per questi motivi e per dare ai nostri clienti un servizio a 360 gradi col-laboriamo con un pool di legali a cui vengono affidate le singole posi-zioni (su espressa richiesta delle committenti) per l’avvio delle varie procedure di rito».

Intervista a Denis Sambenedetto, amministratore della DS SERVICE

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la nostra salute sarà racchiusa in un’App: rap-porto diretto con i medici, diario farmacologico e delle terapie, automonitoraggio.Questa grande innovazione è frutto del proget-to di ricerca “E-Health technology”, avviato nell’ambito del poR fESR 2007-2013, che anche in Abruzzo porterà l’utilizzo della tele-

assistenza medica: un sistema rivoluzionario già in uso nelle strutture sanitarie di Canada, uSA, francia, norvegia. la teleassistenza consente l’auto-monitoraggio per i pazienti affetti da patologie croniche, e rappresenta un canale di co-municazione diretta con il personale medico di riferimento, un diario della terapia e un collegamento diretto con i fami-liari in caso di emergenza. “E-Health technology” rivoluzio-

nerà il sistema sanitario, migliorando il servizio di assistenza offerto dalle strutture sanitarie, e le abitudini dei pazienti. la profonda innovazione sarà tutta racchiusa in un’App, nella logica del “Software as a Service”.Il prototipo è stato sviluppato, nell’ambito del progetto di ricerca, dalla Deltasystem Srl di Spoltore, capofila del Raggruppamento temporaneo di Imprese facenti parte del polo di Innovazione SA: il polo conta ottanta aziende ag-gregate che, stimolando l’innovazione e incoraggiando lo scambio di conoscenze, creano valore e crescita economica per l’Abruzzo. la Deltasystem è una realtà dell’Information technology, specializzata nella progettazione e realizzazione di software; alla sua guida c’è il responsabile del progetto, il dott. Roberto Di Salvatore.

E-Health technology”, avviato nell’ambito del poR fESR 2007-2013, che anche in Abruzzo porterà l’utilizzo della tele-assistenza medica

E-HEAltH tECHnologY l’ASSIStEnzA SAnItARIA 3.0 ARRIVA In AbRuzzo

lA noStRA SAlutE IN UN’APP

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» REDAzIonAlE In CollAboRAzIonE Con DELTASySTEm SRL

Perché E-Health è considerato una rivoluzione per i cittadini?«Quante volte dal medico abbiamo fatto interminabili file d’attesa? In quante occasioni, abbiamo dovuto attraversare lunghe distanze per ese-guire una visita? Quanto è importante per un malato cronico monitorare i suoi parametri? La soluzione è racchiusa in un’App: questa è la rivoluzione.Il progetto non intende cambiare l’attuale sistema sanitario nazionale, ma generare per esso vantaggi economici, ap-portando miglioramenti informatici, e garantendo l’assisten-za ai pazienti.E-Health vuole migliorare l’interazione tra il medico e il paziente, attraverso un supporto semplice da gestire, ma con una tecnologia del tutto nuova basata sui sistemi mobili (tablet, smartphone, etc)».

Come nasce E-Health?«Stiamo attraversando una profonda crisi economica e sociale, e l’innovazione è uno strumento a servizio della società, che può migliorare la qualità della vita.Abbiamo deciso di dedicarci allo studio delle principali problematiche legate al settore socio-sanitario, individuan-do i benefici che possono derivare dall’adozione, da parte di strutture sanitarie, di sistemi software di ultima generazione. Il progetto “E-Health Technology” ha individuato nella teleassistenza, una strada per il miglio-ramento dell’assistenza sanitaria».

Come è stato sviluppato?«La fase di ricerca è stata avviata attraverso un’indagine critica, che ci ha consentito di verificare lo stato

dell’arte e le criticità delle strutture socio-sanitarie. Gli output ottenuti da questa prima fase hanno per-messo di individuare le due grandi soluzioni innovative, che applicate, rinnoveranno il sistema sanitario: la Teleassistenza e l’ICT».

Chi sono i vostri partner?«La società “Tinn” di Teramo, leader nell’ICT, è stato il nostro

partner principale insieme alle altre società del raggruppa-mento temporaneo di Impresa: “Fregoli”, società di servizi specializzata nel settore del Marketing, editoria e comuni-cazione di Montesilvano; “Grapho” società di marketing e comunicazione di Roma; “Health 3D” società di gestione dei centri di assistenza medica di Scafa; “Espansione” provider nazionale ECM di Avellino; “I Portici” poliambulatorio di Giulianova; le cooperative sociali “Novacoop” e “Frammenti” esperte nel settore socio-sanitario di Orsogna. Tra i nostri interlocutori di riferimento, un ruolo fondamentale è stato ricoperto dell’Università dell’Informazione dell’Aquila, dal Dipartimento di Scienze Giuridiche e dal Centro di Ricerca

S.C.U.T. dell’Università D’Annunzio di Pescara. Attraverso queste sinergie abbia-mo messo a punto un progetto che cambierà le abitudini dei pazienti abruzzesi».

Quali sono i prossimi appunta-menti?«Il 18 luglio alle 15.30 all’”Auditorium Petruzzi” di Pescara, presentere-mo i principali risultati della nostra ricerca, alla presenza di una platea di medici accreditati, che così avranno la possibilità di conoscere in anteprima l’innovazione sanitaria che l’Abruzzo si appresta a vivere».

Intervista a Roberto Di Salvatore, responsabile di progetto E-Health Technology

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10 anni di attività. Una stella Michelin nel 2009. 2,2 milioni di fatturato nel 2013 e 2,6 quelli previsti per quest’anno. Sono alcuni dei numeri snocciolati con orgoglio dal cavalier Filippo Antonio De Cecco,

presidente dell’omonimo pastificio, in occasione della presentazione della stagione estiva del Cafè Les Paillotes, il ristorante Gourmet nato nel 2004 sul lungomare sud di Pescara. Alla conferenza stampa, dedicata ai dieci anni di attività, hanno preso parte anche lo chef di fama internazionale Heinz Beck, del ristoran-te La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri di Roma che da anni supervisiona

il Café Les Paillotes, il direttore Andrea La Caita, il resident chef Matteo Iannaccone e il giornalista enogastronomico Luigi Cremona. La conferenza è stata l’occasione per presentare la ricchissima estate del ristorante stellato di Pescara. L’alta cucina

italiana torna ad essere protagonista anche quest’anno per la terza edizione di “A cena con una star”, la serie di appuntamenti dedi-cati agli appassionati della cucina d’autore. Fino al 5 settembre si susseguiranno, grazie alla collaborazione con Cremona e Lorenza Vitali di Witaly, famosi chef stellati. Dopo l’esordio il 16 giugno, con la cena di Heinz

Estate di star al Café Les PaillotesIl ristorante stellato festeggia i suoi 10 anni di attività.

Tra chef internazionali e gare di cucina lo fa in grande stile

Il cav. antonIo De cecco, lo chef heInz Beck e Il resIDent chef Matteo Iannaccone Durante la conferenza staMpa

» di Marcella Pace

heInz Beck nella cucIna DI les paIllotes prepara un carpaccIo DI capesante

su aMaranto al MaIs nero con olIo allo zenzero

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Beck, la rassegna vedrà per tutta l’estate avvicendarsi chef come Moreno Cedroni, Mauro Uliassi, Gianfranco Vissani, le donne chef dell’associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe per una se-rata gourmet a sfondo sociale, dal titolo “Tacco 12 e Bollicine”, Giancarlo Perbellini, lo chef volto noto del piccolo schermo Simone Rugiati, Matias Perdomo e Chicco Cerea. E poi ancora, dopo una pausa con il resident chef Matteo Iannaccone, sarà la volta di Igles Corelli, Gennaro Esposito e infine venerdì 5 settembre la serata conclusiva con Yoji Tokuyoshi, giovane promessa della gastronomia mondiale, già sous chef di Massimo Bottura all’Osteria Francescana, il ristorante italiano più famoso al mondo. Ad ogni appuntamento gli appassionati potranno se-guire un corso di cucina esclusivo, mettere alla prova le proprie abilità imparando dai più grandi maestri del settore tutti i trucchi del mestiere, per poi gustare un light lunch suggestivo preparato dallo chef ospite nella splendida cornice del Granchio Royal. E sempre grazie alla collaborazione del giornalista Luigi Cre-mona, insieme a Witaly, le cucine di Les Paillotes hanno visto esibirsi in una vera competizione gastronomica gli chef under 30 più promettenti del territorio. Dietro i fornelli della cucina a vista del locale di Piazza Le Laudi di Pescara si sono sfidati in una ricetta libera e in una a tema pasta De Cecco, Simone Calabrese, ristorante Cipria Di Mare, Daniele D’Alberto ristorante Il Salotto di Vinè, Anto-nello De Maria ristorante La Reserve, Angelo Lanaro ristorante La Zattera, Sabatino Lattanzi ristorante Zunica 1880, Mario Martino ristorante Reale e Gianluca Tarquini ristorante Beccaceci. Vincitore della prelibatis-sima competizione Daniele D’Alberto con i suoi mezzi rigatoni “Profumo, colore, sapore” per la ricetta a tema

e “La triglia e la mandorla” per quella libera. La manifestazione si è poi conclusa con la “Cena Chef Stellati dell’Abruzzo” che ha visto una cena a 12 mani preparata da sei chef stellati provenienti da tutta la regione: Valerio Centofanti L’angolo d’Abruzzo, Nicola Fossaceca Al Metrò, Matteo Iannaccone Cafè Les Paillottes, Nadia Moscardi Elodia, Mattia Spadone La Bandiera e Arcangelo Tinari Villa Maiella. Inoltre per tutta l’estate ogni giovedì si terrà una gara di cucina in spiaggia. Ogni batteria sarà formata da quattro cuochi non professionisti, e a passare il turno saranno in due. Regina assoluta di qualificazioni e semifinali sarà la pasta, declinata in mille ricette. In finale, gli aspiranti chef si sfideranno invece con un menù completo. La giuria sarà formata di volta in volta da due giornalisti o personaggi pubblici e da due giudici estratti a sorte tra il pubblico. Mentre il venerdì protagonista indiscussa della mattinata sarà la scuola di cucina al Granchio Royal, e la sera lo chef-insegnante preparerà aperitivo e cena in spiaggia.

Ogni sera, verranno selezionate aziende vinicole italiane, abruzzesi in particolare e straniere, i cui vini accompagneranno le prelibatezze preparate dalle sapienti mani degli chef star di caratura nazionale e internazionale. Il Sabato, infine, è sea dinner. A completare la ricca programmazione estiva del Café Les Paillotes, alcuni eventi speciali come le cene concerto in riva al mare: l’8 luglio sarà la volta di Adolfo De Cecco, cantautore pescarese che ha appena pubblicato l’album Metromoralità, prodotto da Vince Tempera e Guido Guglielminetti, e distribuito da Universal. Il 24 luglio, cena spettacolo con il grande Peppi-no di Capri, incontrastato interprete della canzone italiana

Il tavolo Della gIurIa Della gara culInarIa

Il gIornalIsta luIgI creMona InsIeMe al vIncItore Della coMpetIzIone chef eMergente DanIele D’alBerto

EVEntI

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15 ettari di Montepulciano, 6 di Pecorino. Al centro un’antica casa colonica, oggi restaurata e aperta ai veri amanti di vino. L’inaugurazione dell’incantevole Casale Milano, dal nome della contrada che la ospita,

di proprietà di Marramiero, azienda vinicola di Rosciano, è avvenuta ufficialmente lo scorso 27 giugno. «Circa 10 anni fa – ha raccontato Enrico Marramiero – abbia-mo acquistato questo terreno. Al suo centro vi era quest’antica casa colonica, un vero gioiello della tradizione abruzzese. Abbiamo deciso, così, di recuperare l’intera struttura. Abbiamo fatto delle analisi sui terreni, constatandone la vocazione alla coltivazione della vite. Abbiamo quindi preparato, per i primi

tre anni, il terreno alla piantumazione di Montepulciano e Pecorino».Un progetto ambizioso, derivante dal grande amore e dalla pas-sione che la famiglia Marramiero nutre nei confronti della terra e dal desiderio di valorizzarla. «E’ doveroso recuperare queste perle d’Abruzzo. La nostra regione è piena di queste strutture, che spesso hanno bisogno di un restauro davvero minimo». Ora il casale recuperato dall’imprenditore, grazie al progetto di due architetti, è divenuto un luogo per accogliere pochi intimi, accomunati dall’amore e dalla passione per il nettare di Bacco. «L’antica casa colonica può accogliere un numero ristretto di persone – spiega ancora Marramiero-. L’idea di fondo è stata

Marramiero inaugura Casale MilanoDal recupero di un’antica casa colonica, in contrada Milano a Rosciano,

Enrico Marramiero ha creato un luogo per veri amanti del vino

l’antIca casa colonIca, In contraDa MIlano a roscIano restaurata Da enrIco MarraMIero

» di Marcella Pace

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quella di creare una sede dove far incontrare amici, giornalisti, e appassionati. Quindici, venti persone al massimo e trasmettere loro quell’amore per la natura e per il vino che contraddistingue l’azienda Marramiero». L’inaugurazione è stata anche l’occasione per una esclusiva degustazione. Le etichette proposte sono state le prime annate di Altare e Inferi. Il primo, 1994, è un Trebbiano d’Abruzzo Doc vinificato in barriques di rovere francese e di Slavonia. Un vino elegante e armonico, dalla squisita beva. Inferi, del 1993, è un Montepul-

ciano d’Abruzzo Doc, maturato per 16/18 mesi in barriques nuove di rovere francese. Si tratta di un vino dal sapore caldo e corposo. La degustazione si è poi soffermata su una verticale di Dante Marramiero, Montepulciano d’Abruzzo Doc, di cui si sono assaporate le annate 1998-1999 e 2001. Il vino,

intitolato al padre di Enrico Marramiero, nonché fon-datore dell’attuale cantina, è complesso e allo stesso tempo morbido. È stato infine presentato l’ultimo nato in casa Marramiero, Livia, un vino cotto legato alla tradizione abruzzese, prodotto di dieci annate

Il saluto DI enrIco MarraMIero un’IMMagIne Della vIgna

un MoMento Della DegustazIone

EVEntI

L’azienda

Fin dal secolo scorso, la famiglia Marramiero si dedica alla coltivazione di vitigni autoctoni. Le prime piante di Montepulciano e Trebbiano vengono seminate nella Masseria Sant’Andrea a 270 metri sul livello del mare, che oggi si estende su 50 ettari, di cui 30 vitati a rotazione. A questo sito si affianca la masseria Tratturo, a 200 metri sul livello del mare, dove sono stati impiantati 3 ettari di vite Trebbiano e 700 alberi di olivo. Ad Ofena, dove sorge la Masseria Amerello, sono stati impiantati 6 ettari a Montepulciano, Trebbiano, Pecorino e Pinot Nero. E infine la Masseria Milano accoglie il casale appena inaugurato e ospita oltre ai 27 ettari coltivati a vite un oliveto con le varietà Maurino, Frantoio, Itrana e Leccio del Corno. L’Azienda nutre le sue piante solo con prodotti naturali, tramite la coltivazione sotto il vigneto e il sovescio di piante leguminose ricche di sostanze nutritive. In questo modo le viti trovano un naturale equilibrio con l’ambiente circostante, riducendo al minimo l’aggiunta di trat-tamenti. Massima attenzione viene riservata a tutte le fasi della lavorazione, dalla raccolta fino all’imbottigliamento per preservare tutta la freschezza e la genuinità delle uve, ed esaltare le caratteristiche di ciascun prodotto. Anche in cantina quella stessa cura per i dettagli riesce a far coniugare perfettamente il rispetto della tradizione con le più moderne tecniche enologiche. Ma sono il grande amore per la terra, unito alla lealtà, alla correttezza e al profondo rispetto per il lavoro che hanno contraddistinto Dante Marramiero prima e oggi lasciati in eredità al figlio Enrico, i veri motori di quest’azienda di successo.

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Pioggia di premi in Canada e Regno Unito per i vini abruzzesi, che ottengono prestigiosi riconoscimenti anche in Italia. Quattro celebri concorsi enologici come il Sélection Mondiales des Vins Canada, l’International

Wine Challenge 2014, il Decanter World Wine Awards 2014 e Vitignoitalia 2014 hanno infatti premiato 15 etichette di Citra Vini con altrettanti importanti premi. Grande protagonista il Caroso Montepulciano d’Abruzzo 2009 che ha ottenuto in Canada la Medaglia d’Oro. Particolarmente apprezzati in Inghilterra dalle giurie internazionali gli emergenti Pecorino e Pas-serina, segno di un interesse in costante crescita verso i vitigni autoctoni prodotti dall’azienda abruzzese. Ottimi risultati sono stati conseguiti anche dai classici Montepulciano e Trebbiano d’Abruzzo. A Vitignoitalia invece brillano il Montepulciano d’Abruzzo Laus Vitae 2006 e Palio Montepulciano Cerasuolo 2013 che hanno ottenuto la medaglia d’argento nelle loro categorie, rispettivamente per i vini rossi e per i rosati.«I premi conquistati dai nostri vini ci inorgogliscono partico-larmente, -ha commentato Valentino Di Campli, presidente di Citra Vini-. Il Canada è da sempre uno dei mercati più rappresentativi e storici per Citra Vini e ci tenevamo partico-larmente a vedere trionfare il Montepulciano d’Abruzzo nel Nord-America, un’area dove esportiamo il 41% della nostra produzione. Non meno importanti i risultati ottenuti in due sto-

rici e prestigiosi concorsi del Regno Unito, che non fanno altro che confermare la qualità delle nostre etichette e in particolare premiano la scelta di aver scommesso sui nostri straordinari vitigni autoctoni che rischiavano di essere dimenticati».Il Sélections Mondiales des Vins Canada è uno dei concorsi vinicoli più importanti in Nord-America. Nato nel 1983 ha luogo ogni anno a Quebec City ed è organizzato dall’Organiz-zazione Internazionale della Vite e del Vino (OIV), l’Unione internazionale degli enologi (UIOE) e la Federazione mon-diale dei grandi concorsi internazionali di vini (VINOFED). Il Decanter World Wine Awards, curato dalla rivista Decanter, è nato nel 2004 e rappresenta uno dei concorsi enologici più prestigiosi al mondo. La cerimonia di premiazione del concorso, a cui ogni anno partecipano quasi 15mila vini giudicati da oltre 200 operatori del settore di tutto il mondo, avverrà a Londra il prossimo 25 giugno. Giunto alla trentunesima edizione, l’International Wine Challen-ge è organizzato da William Reed Business Media e prevede per ogni vino giudicato tre sessioni di degustazione alla cieca eseguita da dieci critici di fama internazionale. Giunto alla decima edizione, Vitignoitalia assegna 39 per decretare le migliori produzioni enologiche nazionali scelte tra le oltre 200 aziende vitivinicole e 300 vini esaminati presenti al Salone di Napoli

Citra Vini: il medagliere si arricchisce di numerosi premiMedaglia d’oro in Canada per il Caroso Montepulciano d’Abruzzo 2009

e altri 14 i riconoscimenti ottenuti dalla prima realtà vitivinicola abruzzese al Decanter World Wine Awards, all’International Wine Challenge e a Vitignoitalia

Il DIrettore DI cItra fIlIppo D’alleva e Il presIDente valentIno DI caMplI

» a cura della redazione

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Citra Vini sposa il grande cinema alla 41° edizione del Flaiano Film Festival

Citra Vini è anche per quest’anno partner ufficiale dell’edi-zione 2014 del Flaiano Film Festival, uno degli appuntamen-ti più attesi dei Premi Internazionali Ennio Flaiano dedicati a letteratura, cinema, teatro e televisione, giunti alla quarantune-sima edizione. Nel corso della kermesse che si svolgerà a Pe-scara dal 27 giugno al 20 luglio sarà inaugurata una speciale rassegna cinematografica dedicata a Citra dal titolo “Vini, Volti e Valori”. Il claim dell’azienda abruzzese darà il nome anche al premio che il presi-dente Valentino Di Campli consegnerà sabato 5 luglio a un personaggio abruzzese che si è particolarmente distinto nell’ambito del cinema.La rassegna cinematografica “Vini, Volti e Valori” sarà dunque la grande novità della quarantunesima edizione del Flaiano Film Festival e coinvolgerà il pubblico della manifestazione in tre tappe. Le prime due serate si svolgeranno presso il Multiplex Arca di Spoltore domenica 29 giugno e sabato 5 luglio e saranno dedicate rispettivamente a “Volti” e “Valori”. La prima serata vedrà la proiezione del film Grace di Monaco (regia di Olivier Dahan), mentre la seconda sarà dedicata al film Smetto Quan-do Voglio (regia di Sydney Sibilia). La terza serata invece avrà i “Vini” come attori principali e si terrà il 15 luglio al

Parco Florida di Pescara con la proiezione del documentario Rupi del Vino (regia di Ermanno Olmi). In ognuna delle tre serate di proiezione, l’enologo Lino Olivastri presenterà e farà degustare agli ospiti un vino appositamente selezionato.Gli appuntamenti cinematografici targati Citra continuano per tutto il mese di luglio con il primo cineforum “Vini, Volti e Valori”, che si terrà presso l’azienda di Ortona. La prima serata, in programma giovedì 17 luglio, sarà dedicata a

Julie & Julia (regia di Nora Ephron). Giovedì 24 luglio, sarà la volta di Baaria (regia di Giuseppe Tornatore) e nel cor-so della serata sarà inaugurata una mostra fotografica allestita nella bottaia di Citra. Infine, giovedì 7 agosto il cineforum si concluderà con la proiezione di Un’ottima annata (regia di Ridley Scott).Fondati nel 1973 per onorare Ennio Flaiano e riproporre costantemente lo studio della sua opera, i Premi Internazio-

nali Flaiano costituiscono una struttura articolata in tutta una serie di manifestazioni, rassegne, convegni, spettacoli nei quali confluiscono motivi concreti di cultura: nel senso specifico di produzione di “fatti” letterari, teatrali, cinematografici, televisivi che culminano nelle giornate estive e autunnali della consegna dei premi.

Due IMMagInI Della festa Del socIo 2013

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Un evento in grande stile, quello organizzato dall’azien-da Agricola Sciarr della famiglia D’Alesio a Città Sant’Angelo. Tantis-

simi gli ospiti presenti, tra amici, personalità, giornalisti ed esperti del mondo enologico. L’evento è stato ispirato in primo luogo dal rinno-vamento della cantina, più ampia, accogliente e inserita in un contesto naturale particolarmente suggestivo, ovvero quello delle floride campa-gne angolane, racchiuse tra mare e

calanchi, e poi, evento nell’evento, è avvenuta la presentazione di cinque nuovi vini Sciarr. Oltre 80 ristoratori, nonché ope-ratori del settore, della stampa ed esperti, a partire dal pomeriggio hanno avuto modo di degustare e scoprire i piaceri di queste nuove creature: Trebbiano, Cerasuolo e Montepulciano della nuova linea “Sciarr M”, nonché SciarrOsè, spumante rosè nato da uve Montepulciano d’Abruzzo e SciarrMant, spumante brut da

Sciarr, la natura festeggiaNata nei primi del ‘900 l’azienda Sciarr di Città Sant’Angelo ha festeggiato l’arrivo di molte eccellenti novità,

all’insegna del rinnovamento e di una crescita sostenibile. Un evento tutto da gustare!

» a cura di Denia Di Giacomo - foto di Stefano Pollio e Stefano Calanca

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la faMIglIa D’alesIo al coMpleto

la nuovIssIMa seDe Dell’azIenDa

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NUOVA PASQUARELLI

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uve di Trebbiano.L’evento si è poi protratto fino a tarda serata con l’arrivo di molti ospiti, accolti in un contesto genuino, amichevole ma non per questo privo di buon gusto e soprattutto accompagnato da numerosi prodotti tipici e naturalmente dai vini della famiglia D’Alesio.La storia di questa azienda comincia nel primo ventennio del ‘900 con Mario D’Alesio, professore di agraria, ancora presente con i suoi splendidi 92 anni, un quadro famigliare indissolubilmente legato all’amore per la terra e per i suoi frutti e giunto oggi alla sua terza generazione grazie alla quale l’esperienza può coniugarsi alla novità e alla ricerca. Una passione, quella per la terra che ha trasmesso ai figli Lanfranco ed Emiliano e che da loro è passata netta ai figli: Mario, Giovanni, Serena e Delia, che oggi sono presente e futuro di Sciarr. Giovani e determinati questi cugini che insieme lavorano per lo sviluppo dell’azienda. A presentare la nuova cantina e il processo produttivo è Lanfranco D’Alesio. «La vendemmia delle uve» ha spiegato ai presenti- è

fatta rigorosamente a mano, ogni grappolo è deposto delicata-mente nelle cassette e portato in cantina dove segue un ulteriore controllo sul nastro trasportatore. Nuove e ancora lucenti le cisterne per la fermentazione, all’interno delle quali pale speciali accarezzano il mosto, permettendo il miglior trattamento possibile del nettare degli dei. Ancora poche e in via di trasferimento dalla vecchia sede le botti di rovere in cui il rosso continua il suo affinamento».Il nome Sciarr deriva dal soprannome del mezzadro che si occupava delle tenute di famiglia, come ad evocare quel remoto passato nel quale risiedono le radici dell’azienda, un’azienda oggi ben presente nel mercato e che sta crescendo in maniera esponenziale. Sciarr produce oli, vini, cereali e anche alcuni particolari prodotti derivati, come gli squisiti cioccolatini all’olio d’oliva. I riconoscimenti sono numerosi, proporzionali alla loro attenzione per un’agricoltura sostenibile che sappia coniugare l’esigenza di crescere con la grande voglia di rispettare la natura e i suoi preziosi frutti

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un MoMento Della festa D’InaugurazIone un’IMMagIne Della DegustazIone

lanfranco, gIovannI e MarIo D’alesIo con Il gIovane enologo DavIDe soverchIa

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Di certo Massimo Rabottini è ben noto per la sua attività di agronomo, per la sua preparazione tecnica e la sua passione, ma forse in pochi si aspettavano che riuscisse così bene nella produzione di olio e di vino

di qualità. Pochi ettari di terreno, nel 1940, ai tempi di suo nonno, erano solo 5 e oggi 15, in una delle migliori posizioni possibili, ovvero sui dolci declivi delle colline teatine, che si affacciano su tutta la Val Pescara e sono incorniciate dalla vista del Gran Sasso. Un piccolo bosco, ulivi, vigneti e piante da frut-to, un’azienda agricola a misura d’uomo, comprensiva anche di un impianto di fitodepurazione, ovvero un sistema di depurazione naturale delle acque reflue grazie all’utilizzo delle piante, in perfetto stile ecologico dunque.Parliamo dell’Azienda Agraria di

Carlo Massimo Rabottini, di cui oggi Massimo e suo fratello Luca, sostenuti dalle loro famiglie, sono l’anima e il motore, e hanno creato una realtà nuova, ben organizzata e soprattutto incentrata sulla ricerca di qualità e sostenibilità. Si sono conclusi da poco i lavori nella nuova cantina, il giardino pensile è all’apice della sua bellezza e soprattutto i vini – Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano e Cerasuolo – meritano di essere assapo-

rati, ecco il perché di un evento, per festeggiare questa bella e rinnovata realtà.In perfetto stile Rabottini, la serata è stata un vero tripudio di sapori, ottimi prodotti culinari, dai formaggi locali, ai salumi, a semplici pietanze estive, accostati ai vini Rabottini, in un ambien-te accogliente dall’atmosfera particolarmente amichevole. La bontà dei prodotti, l’accoglien-

Azienda Agraria Rabottini, il buono sostenibile

Evento per pochi intimi presso l’Azienda Agraria di Carlo Massimo Rabottini di Chieti.Una realtà sostenibile, attenta alla ricerca del nuovo e accogliente, guidata con passione dai fratelli Rabottini

un MoMento Dell’InaugurazIone Della nuova cantIna

» a cura di Denia Di Giacomo

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l’Interno Della cantIna

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za della famiglia Rabottini e la vista mozzafiato hanno fatto di questo evento un momento magico, durante il quale, alle squisite degustazioni, si sono accostate le necessarie spiegazioni di un sommelier professionista, perché alla passione va sempre accostata una grande professionalità.L’Azienda Agraria Rabottini, nonostante la sua lunga tradizione famigliare, nasce ufficialmente nel 2009 e sin dal suo esor-dio spinta dalla sensibilità ecologica di Massimo e dalla sua attenzione per le tematiche legate all’ambiente e alla genuinità dei prodotti, si è fatta conoscere per la cura che impiega nella creazione e lavorazione di vini e oli di grande qualità. Sono numerose infatti le certificazioni che l’azienda sta ottenen-do grazie ai suoi molteplici accorgimenti dedicati alla sostenibili-tà ambientale, alla sicurezza e alla tracciabilità dei prodotti, una strada intrapresa per poter presto ottenere il marchio Triple A, dedicato ai vini biologici, che sono anche sinonimo di artigiana-

lità, unicità e rispetto dei processi naturali.Testimonianza di questa filosofia è anche il livello produttivo dell’azienda, che per quanto concerne il vino si attesta su circa 8 mila bottiglie l’anno, una produzione che permette un maggiore controllo dei processi e la possibilità di rispettare appieno le potenzialità naturali dell’azienda e la sua vocazione artigianale, senza forzature e impiego di artifizi. «Ringrazio tutti di vero cuore – ha dichiarato Massimo Rabottini nel corso dell’evento – in particolare l’associazione Eno pro club che mi è stata di grande aiuto per organizzare questo splendido incontro. La strada da percorrere per realizzare ciò che abbiamo in mente è ancora lunga e sarà senza dubbio faticosa, ma noi ce la met-teremo tutta, cercando di portare avanti una filosofia corretta e coerente con i nostri valori». Nel prossimo autunno l’Azienda Agricola Rabottini sarà presente tramite il Vinitaly International nelle esposizioni di Mosca di Shanghai

lo splenDIDo panoraMa Dalla cantIna DI raBottInI

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MassIMo raBottInI alcune BottIglIe proDotte Dalla cantIna

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Valorizzare la Valle Peligna e le sue eccellenze agro-alimentari. E’ questo l’obiettivo primario di «Valle Peligna. Italia Autentica», la rete di sviluppo reale presentata a Sulmona da quattro manager di azien-

de private, legate fortemente, per origini, al territorio peligno. Un gruppo di volontariato economico, senza fini di lucro, che ha deciso di mettersi insieme un anno fa. Si tratta di Mauro Cianti (Ceo Don The Fuller Jeans), Maximo Ibarra (Ceo Wind Telecomunicazioni Spa), Silvio Lancione (D.G. Banca Credito Cooperativo) e Roberto Marincci (Ceo Fater Spa). Il gruppo promotore, dopo aver individuato nelle aree food e turismo i settori su cui scommettere, ha valutato il potenziale delle pro-poste presentate dagli imprenditori e ha contribuito, attraverso una tutorship manageriale, alla più adeguata finalizzazione sotto il profilo marketing e commerciale dei singoli progetti. L’elemento chiave di novità che ha caratterizza-to l’intervento del gruppo di Italia Autentica, tuttavia, è l’unitarietà della visione strategica: i progetti imprenditoriali, infatti, sono stati valutati e indirizzati a costituire un paniere di beni che potesse generare sinergie. L’idea di fondo è di aiutare gli imprenditori sia dal punto di vista della sostenibilità economica che nella visibilità e nello sbocco commerciale in Italia e all’estero. Italia Autentica intende sviluppare un supporto

gratuito a business plan che vogliono valorizzare le potenzialità del territorio in un’originale visione di “massa critica” ignota a produzioni di nicchia. Otto, al momento, i progetti imprendito-riali abruzzesi presentati: l’aglio rosso di Sulmona D’Alessandro di Maria Assunta Palombizo; l’arte pastaia di Masciarelli; il vino di Carlo Maria Margiotta; l’ortofrutta M.a.d.e di Angela Colaiacovo; l’olio della Cooperativa Albanuova; i dolci e sapori d’Abruzzo di Antonio Gentile; le produzioni lattiero-caseari Ansape di Fausto Ruscitti e, infine, lo start up di Matteo Salce che valorizzerà i prodotti attraverso la creazione di una rete di imprese. Per questa molteplicità di beni, che raccontano la sto-ria e la cultura della Valle Peligna, i manager di Italia Autentica prospettano potenziali sbocchi internazionali che gli imprenditori potranno cogliere.Durante la presentazione del progetto, attivati i collegamenti

con potenziali buyer internazionali (Cina, Giappone e Sud Africa), oltre a rappresentanti di catene distributive italiane come Eataly e Auchan. Grosse catene che hanno voluto sot-tolineare l’interesse crescente per proposte food caratterizzate da ricercatezza e tradizioni.I quattro manager hanno voluto creare un mar-chio di qualità che viene attribuito ai progetti selezionati e che richiama il più caratteristico dei gioielli abruzzesi, la Presentosa.

Italia Autenticauna rete di sviluppo reale della Valle Peligna

L’obiettivo è aiutare gli imprenditori sia dal punto di vista della sostenibilità economicache nella visibilità e nello sbocco commerciale in Italia e all’estero

un’IMMagIne Della conferenza staMpa DI presentazIone

Il logo valle pelIgna - ItalIa autentIca

» di Davide Acerra

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È stata presentata presso il BIM Tronto di Ascoli Piceno la rassegna Cinemadivino 2014 Marche Abruzzo e Umbria. Presenti il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, il direttore generale della Banca dell’Adriatico

Roberto Dal Mas, Simone Mariani presidente di Experience Srl che da tre anni organizza la rassegna e Luigi Contisciani, presidente dell’ente BIM Tronto.Durante l’incontro sono state presentate le più importanti novità dell’edizione 2014. L’allargamento dell’iniziativa alla Regione Umbria che ha affiancato Marche e Abruzzo; gli abbonamenti speciali per la visione dei film (tre biglietti al costo di due) e la divisa “Cinemadivino” per i collaboratori che permetterà di riconoscere il personale presente in cantina durante le proie-zioni; infine, la nuova collaborazione - che rafforza le sinergie tra pubblico e privato - tra Experience Srl società guidata da Simone Mariani e l’associazione BIM Tronto il cui presidente, Luigi Contisciani, ha accolto con entusiamo il coinvolgimento all’iniziativa.«Siamo davvero molto fieri di aver dato seguito ad una apprezzabile iniziativa dove vino, gastronomia e i migliori film d’autore dialogano meravigliosamente – ha commentato Simone Mariani. – Ogni serata è una storia unica e diversa ogni volta,

un’esperienza da vivere. I produttori locali, ‘gli artisti del vino’, trasmettono amore per il territorio e passione profonda per l’ambiente, valori da non dimenticare mai».«Vengo da una terra di grandi tradizioni enogastronomiche, come il Veneto ed il Friuli – ha aggiunto Roberto Dal Mas, direttore generale della Banca dell’Adriatico – ho conosciuto in profondità territori a grande vocazione come la Toscana e l’Um-bria, ma da diversi anni ho imparato ad apprezzare i vini abruz-zesi e marchigiani autentiche eccellenze del territorio, non a caso anche in un periodo economico complicato hanno segnato un costante trend positivo di crescita anche nel mercato interno». Le degustazioni inizieranno alle 19:30, a cui seguirà la visita in cantina alle 20:00 e la cena alle 20:45, per chi lo desidera. L’inizio delle proiezioni è previsto per le 21.30, anticipato da un cortometraggio alle 21:15. Il costo del biglietto d’ingresso è di 12 Euro (ridotto 10 euro) e comprende la visione del film, la visita guidata alla cantina e l’assaggio di 3 calici di vino in degustazione. La sola visione del film ha un costo di 8 euro e può essere richiesto un abbonamento 3 film al costo di 2. Per informazioni e prenotazioni il numero è 342 56 87 122.Il calendario completo della rassegna si trova suhttp://www.cinemadivino.net/marche-abruzzo-umbria

Presentata la rassegnaCinema DiVino Marche, Abruzzo e Umbria

Diciannove proiezioni d’autore, dal 23 giugno al 31 agosto,ed altrettante esperienze in cantine sempre diverse, con degustazioni di vino e prodotti tipici

un MoMento Della conferenza staMpa. Il Dg Dal Mas rItratto Mentre rIpone un calIce DI BIanco In un forzIere D’epoca Della Banca

» a cura della redazione

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Consapevoli dell’aumento della competitività e della mi-nore efficacia della pubblicità tradizionale, le aziende stanno comprendendo sempre di più l’importanza della

gestione e della salvaguardia della propria reputazione, costruita anche attraverso asset intangibili quali la fedeltà e la motivazione dei propri dipendenti, e la fiducia di clienti e consumatori. Possedere una buona reputazione, quindi, per un individuo così come per un’azienda, costituisce un fattore di successo sul quale si misura l’indice di gradimento dei poten-ziali clienti e di riconoscibilità all’interno di un contesto in continua evoluzione, nel quale, comunque, i media tradizionali – la televisione soprattutto – continuano ad esercitare una sfera di influenza significativa. Delle strategie e delle azioni di comunica-

zione e management per salvaguardare e tutelare la reputazione aziendale si parla nel libro scritto da Stefano Cianciotta per

Maggioli Editore, dal titolo “Comunicare e gestire la crisi”, che è stato presentato a Milano il 25 giugno e a Roma il 2 luglio. La pubblicazione del libro, infatti, costituisce l’occasione proprio per analizzare in che modo le corrette strategie di comunicazione e di management possono influire positivamente non solo sulla risoluzione di una crisi azien-dale ma soprattutto sulla salvaguardia del suo valore più importante: la reputazione. Quali sono le dinamiche che si sviluppano quando deve essere gestita un’emergenza; qual è l’impatto che la crisi può avere sull’or-ganizzazione; in che modo gestire le relazioni con i media e perché nella gestione positiva di una crisi è fondamentale che l’azienda non perda mai il controllo delle informazioni,

Reputation first,come tutelare il valore più importante per un’azienda

Pubblicato da Maggioli, è stato presentato a Milano e Roma il libro del giornalista Stefano Cianciotta,che illustra le strategie di comunicazione e management per tutelare e salvaguardare la reputazione aziendale

la presentazIone Del lIBro è avvenuta a MIlano, nella sala Del consIglIo Della Bosch

» di Eleonora Lopes - foto di Domenico Gualtieri

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la copertIna Del lIBro

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sono alcune delle domande alle quali prova a dare una risposta concreta il volume, la cui prefa-zione e postfazione sono state scritte da Fiorenzo Tagliabue, presidente della Sec Relazioni Pubbliche e Istituzionali e Ro-berto Zecchino, direttore Risorse Umane Bosch Sud Europa. Diverse le case histories presen-tate nel volume: dalla gestione della crisi che ha fatto seguito all’incidente del Giglio di Costa Concordia agli errori commessi dalla ThyssenKrupp nella ge-stione dell’incidente nel sito di Torino, che costò la vita a sette operai, fino all’analisi del deficit di comunicazione che ha influito sulla condanna in primo grado della Commissione Grandi Rischi inflitta dal Tribunale de L’Aquila, le strategie delle mutlinazionali Nestlè e Cocacola per arginare le conseguenze causate dalla alterazione de propri prodotti. Per discutere con Cianciotta del tema del libro hanno partecipa-to alle presentazioni di Milano e Roma manager di multinaziona-li e affermati professionisti del settore. A Milano, coordinati dal giornalista economico e direttore de Il Centro Mauro Tede-

schini, sono intervenuti oltre a Roberto Zecchino e Fiorenzo Tagliabue, anche Antonio Maz-za, direttore generale Aareal Bank Italia, Giuditta Piedilato, responsabile Relazioni Esterne Bosch Italia, Gabriele Fava, giuslavorista, e la consigliera di Pubblicità Progresso e docente di Comunicazione Pubblica, Rossella Sobrero.

Di livello anche il panel romano perché dopo l’introduzione di Pietro Paganini, presidente del Think Tank Competere, hanno discusso delle strategie di salvaguardia della reputazione aziendale, Roberto Zecchino, Francesco Barontini, docente di Comunicazione di Crisi, Università Statale di Milano, già vice-direttore della Comunicazione di Finmeccanica, Renato Vichi, head delle Media Relations in Unicredit, Filippo Delle Piane, presidente nazionale Ance Giovani, Christian Corsi, docente di Comunicazione d’impresa all’Università di Teramo, e Nino Santomartino, creativo della società idea Comunicazione. Le conclusioni sono state affidate a Giovanni Legnini, Sottosegre-tario di Stato al Ministero dell’Economia

l’Intervento DI rossella soBrero, consIglIera

Della fonDazIone puBBlIcItà progresso

stefano cIancIotta autore Del lIBro “coMunIcare e gestIre la crIsI” l’Intervento DI roBerto zecchIno, DIrettore rIsorse uMane Bosch

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Il profilo dell’autore

Giornalista economico, dottore di ricerca in Comunicazione e Pensiero politico, Stefano Cianciotta è attualmente docente di Comunicazione di crisi aziendale e Media Relation alla facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Teramo. Consulente aziendale in Relazioni Pubbliche, svolge corsi e seminari sulla Gestione del consenso e sulla Comunicazione di emergenza. È fellow del Think Tank Competere proprio sul tema della Comunicazione di Crisi.

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dal 1907... Tradizione & Innovazione

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gli alimenti che aiutano l’attività sessuale

apita non di rado che mi venga chiesto

se c’è qualche alimento per avere un “aiutino” in quella particolare attività di cui si parla poco ma sta a cuore a molti, (ma qualche alimento serio, non i soliti caviale, ostriche e champagne!).Ebbene una moltitudine di ricercatori scientifici hanno indagato su questo tema e hanno dimostrato come diversi alimenti possano favorire o al contrario limitare l’attività sessuale. Tra gli alimenti più attivi troviamo il peperonci-no, che contiene la capsaicina con azione vasodilatatrice e lo zafferano che praticamente ha lo stesso effetto, anche il formaggio stagionato (il famoso pecorino) che è ricco di feniletilamina ovvero la stessa sostanza che il cervello produce quando è nella fase di innamoramento o di ecci-tazione, ma attenzione a non esagerare con il quantitativo altrimenti si appesantisce notevolmente la digestione col rischio di addormentarsi.Il ginseng contiene sostanze eccitanti per il sistema ner-voso centrale e favorisce la fase di attivazione dell’attività sessuale ma consumarne molto rende troppo eccitato lo stesso sistema nervoso avendo come conseguenza un effet-to inverso, anche piccole dosi di alcol aiutano a disinibire mentre consumarne molto “offusca” la mente e i riflessi.

In uno studio condotto da un ricercatore del

Texas è stato messo in evidenza che uno dei cibi più effi-caci per migliorare l’attività sessuale è (pensate un po’!) il merluzzo che contiene sostanze che favoriscono l’erezione, altro che aragoste o le sopra citate ostriche, il nostro mare abbonda di merluzzo e sicuramente lo si può reperire più a buon mercato di altri pesci costosi e “raffinati”!Sempre nello stesso studio ampio spazio anche a cacao e cioccolato fondente che ricchi di polifenoli favoriscono la circolazione sanguigna e ad alcune spezie come i chiodi di garofano, il coriandolo con effetto disinibente ed eufo-rizzante specie nelle donne, lo zenzero potente eccitante naturale e la vaniglia che con il suo profumo è un ottimo stimolante sessuale. In un altro studio tutto italiano, grande protagonista è il vino rosso che con il suo ricco contenuto di resveratrolo riesce a dare maggior piacere sessuale.In conclusione tra alimenti, spezie e bevande ci sono tutti gli ingredienti per preparare degli ottimi piatti per “accendere” il fuoco della passione ma attenzione sempre a non esagerare sia con il mangiare che col bere, rima-nere piuttosto leggeri è un altro trucco per avere buone prestazioni

» di Pietro Campanaro

Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, FitoterapeutaGiulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno – Fermoinfo: 333.6898724; Blog http://nutraceuticafitomedicina.wordpress.com; gruppo su Facebook:Nutraceutica e Fitomedicina; Twitter: @nutraceuticafit; canale Youtube: Pietro Campanaro

Altro che ostriche, caviale e cibi costosi, anche il merluzzo può essere un ottimo aiuto nella vita di coppia, oltre che

tanti semplici cibi che magari non ci aspettiamo

Dottore Pietro Campanaro

sALUs, IL cIBO pER VIVERE MEGLIO

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finito tutto, politica, turismo sicurezza posti di lavoro e tant’altro. E come per presa in giro verso gli italiani stremati dalla corruzione e

politica, ci si è messa anche la nostra gloriosa nazionale di calcio, che ogni 4 anni riuniva tutti nelle piazze a farci sognare, sia se vincevamo sia se perde-

vamo, e nel secondo caso almeno lo facevamo con onore oppure avevamo di che criticare, l’arbitro, la superiorità degli avversari,

ma in ogni caso eravamo felici perché il sogno continuava e ad ogni mondiale una generazione si univa nel tifo. Tutto ci hanno tolto, anche l’orgoglio di tifare la nazionale, giocatori stanchi e svogliati che pensavano solo a gossip estivi, un allenatore che soffrendo di sudditanza verso la federazione e gli sponsor non ha fatto altro che mettere uomini solo per pubblicità piuttosto che per abilità. Pochi si sono salvati da questa disfatta mondiale e nonostante le dimissioni in gruppo chi ripagherà tutti quegli esercenti che hanno investito in maxi schermi e tv a 50 pollici con relativi diritti SIAE (esorbitanti) con la speranza di vendere qualche panino e qualche birra in più per cercare di salvare almeno in parte un settore che vede abbassare oltre 50 serrande al giorno per non riaprire mai più.?L’italiano medio e come i giocatori dell’Uruguay o del Cile, combattivi e leali verso una bandiera, ma adesso tutto e finito, grazie Stato che dopo averci spre-muto e ridotto in mutande ci hai tolto pure la gioia di sognare almeno ogni 4 anni: sarà perché sui sogni non ancora viene messa una tassa?

Italia punto 0Dalla politica all’enogastronomia,

un paese in crisi di valori

DIVInO & nOn sOLO

» di Nicola Boschetti - Master Sommelier / giornalista - Consulenze & Servizi Wine & Food

Scelto per voi

TrimbachSembra facile parlare divini Alsaziani, pinot grida, gewur-ztraminer, riesling e altro, tutto ci fa pensare a vini dolci e fruttati, i cosiddetti “ruffiani” ma Trimbach non è così, anzi potrebbe essere deludente per un palato abituato a gusti modaioli e standardizzati. Grandi vini minerali che solo grazie ad un attenta selezione della famiglia che da 12 generazioni cura tutto dalla pianta alla cantina, dan-do importanza alle uve migliori e le annate eccelse. Dopo anni di

riposo nelle proprie cantine ven-gono immesse sul mercato queste chicche fatte da vitigni vecchi e metodi tradizionali. Vini puliti e brillanti dai profumi fini e nitidi di frutta fresca (non matura) e di fiori verdi. Dal gusto sapido e minerale con lunga e persistente eleganza, che consigliano un abbinamento vario, dal pesce, ai formaggi e tante zuppe sia di terra che di mare.Da bere sui 10 gradi e da lungo invecchiamento.Prezzo indicativo sui 20/25 Euro in enoteca.

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tEMpO RUBAtO

» a cura di Dante D’Alfonso

Per fare un manager ci vuole un fiore

editazione e Impresa, due “mondi” così distanti fra loro, così come ci viene tramandato da errati luoghi comuni legati al “mondo del business”. Ma

è proprio così? A mettere in discussione il sistema è Nicco-lò Branca, presidente e ad della Branca International SpA, autore del libro “Per fare un manager ci vuole un fiore”.Branca però, non si limita ad enunciare teorie, no va dritto al cuore del problema (e del lettore) grazie alla sua espe-rienza ed alla sua volontà di migliorare la sua azienda, donandole una nuova “anima”, forse per un periodo smar-rita; riscoprendo e valorizzando quei valori che l’hanno resa famosa ed apprezzata in tutto il mondo.“La crisi esterna che stiamo vivendo: economica, sociale, ecologica, culturale non è altro che la proiezione della crisi che è dentro di noi… Cambiando noi stessi cambieremo il mondo”.

Branca ne è convinto: inizialmente attraverso la medita-zione olistica ha scavato dentro di sé per ritrovare il “Suo Essere”, poi ha trasferito il suo modo di essere e vivere alla sua azienda; dapprima nella filiale Argentina e successiva-mente, una volta rientrato in Italia, a tutto il Gruppo.Certo, chiamarsi Branca ed essendo ad del gruppo lo ha aiutato, ma sicuramente non facilitato: molte persone era-no ancora legate ai classici stereotipi economici, alle regole del “si è sempre fatto così”. Branca è riuscito a smantellare dalla sua azienda il dogma del “profitto infinito” giusto in tempo, infatti la sua azienda non è stata colpita (se non in parte) dalla grande crisi che sta colpendo in questi anni il mondo occidentale.Una bella storia che ci può dare lo spunto per cambiare noi stessi, il nostro posto di lavoro ed il mondo che ci circonda

M

Per fare un manager ci vuole un fiore (ed Mondadori) – Come è possibile dedicarsi seriamente alla ricerca spi-rituale continuando a vivere una vita attiva? Come si può conciliare il silenzio dell’interiorità con il frastuono dell’azione? Dove è l’equilibrio tra l’anelito della semplificazione e l’imperiosa richiesta di creare del reddito? Qual è la strada per rinunciare all’ego, senza per questo rinunciare all’Essere? Decidere di assumere la direzione di un’azienda è una scelta compatibile con la pratica della meditazione? Niccolò Branca sostiene che queste domande hanno una risposta concreta e a portata di mano: la soluzione è paradossale, fondere gli opposti dell’equazione mediante lo sviluppo della coscienza e dell’autoconsapevolezza. Un libro che ha il coraggio di essere dissonante e al tempo stesso coinvolgente. Un libro pieno di passione e di conoscenza, capace di fare credere che un mondo migliore sia possibile a partire dalle nostre scelte quotidiane.

Niccolò Branca è presidente e amministratore delegato della holding del Gruppo Branca International S.p.A. dal 1999. A partire dai primi anni novanta si dedica alla pratica meditativa che lo porta a integrare dimensioni uma-nistiche all’interno di una leadership imprenditoriale.

La scheda del libro

L’autore del libro Niccolò Branca

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Lupo, Asso, Ardo

ARtE & cO. In cORnIcE

rometeo e il fuoco è il titolo dell’ultima mostra dedicata all’artista Luciano Lupoletti

presso il Museo Michetti di Francavilla e realizzata in collaborazione con lo scultore Ivo Galassi e il grafico Alfonso Di Berardo, entrambi alle loro prime uscite in pubblico. Un titolo emble-matico, che racconta molto dell’uomo Lupoletti, innamorato come il titano dell’umanità e della sua imperfezione, tanto da insegnarle la sopravvivenza e risparmiarle tutti i mali del mondo. Allo stesso modo l’artista abruzzese (detto Lupo) ha insegnato a Galassi e Di Berardo, come dire Asso e Ardo, a sopravvivere al mondo dell’arte e a credere tanto nelle proprie capacità espressive e abilità tecniche da mettersi in gioco e affrontare la critica.Il risultato è una mostra davvero interessante, che non solo mette a con-fronto tre linguaggi artistici completa-mente diversi, ma li mescola in opere realizzate a quattro e sei mani. Laddo-ve i tre operano sullo stesso progetto, a Lupoletti è affidata l’ideazione, sempre molto estrosa e fantasiosa, mentre Galassi realizza sculture che raggiun-gono i sei metri d’altezza, che infine Di Berardo arricchisce di un motivo geometrico che richiama strettamente la simbologia del tatuaggio maori.

Le tematiche spaziano dalla mitologia alla storia (notevole il ciclo sull’olo-causto rosso del periodo stalinista) con lunghe digressioni su cinematografia e letteratura. E come un Prometeo moderno Luciano Lupoletti è attratto da temi forti, quali la morte e la vio-lenza, e desidera racchiudere insieme tutte le brutture umane per offrire una via salvifica allo spettatore, l’unica via possibile, che è quella dell’arte. Il godimento estetico è una catarsi per il pubblico che è costretto a mettersi di fronte a orrori indicibili, ma non impossibili da immaginare, ricono-scendo pellicole famose come Uccelli di Hitchcock e Shining di Kubrik oppure libri horror come It di Stephen King.Questo effetto liberatorio è sortito da una padronanza totale del tempo e dello spazio: l’opera evolve costante-mente per salti, per cui alcuni flash che ripercorrono il passato, cristallizzano poi il presente e predicono persino il futuro, mentre i piani si intersecano fra loro e vengono esplorati con zoo-mate morbose. Tanta creatività, anche dal punto di vista stilistico, convince che talvolta sia importante osare delle collaborazioni tra personaggi anche molto distanti tra loro, perché le impli-cazioni possono essere positivamente imprevedibili

Tre artisti a confronto in un trionfo di creatività

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» di Chiara Strozzieri / foto concesse dall’artista

» Era un gomito

» Medusa

» Fucilato

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Villa Frigerj – Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo - 11 luglio / 30 settembre 2014Palazzo de’ Mayo - S.E.T. Spazio Esposizioni Temporanee - 11 luglio 2014 / 11 gennaio 2015

Info

ARtE & cO.

“Secoli Augustei, Messaggi da Amiternume dall’Abruzzo antico”

naugura l’11 luglio a Chieti “Secoli Augustei. Messaggi da Amiternum e dall’Abruzzo antico”, programma

di mostre che verrà allestito presso le prestigiose sedi museali di Villa Frigerj, storica sede del Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo e di Palazzo de’ Mayo.Il progetto nasce da una proficua e si-nergica collaborazione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Tu-rismo, attraverso la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo, e della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti che, in occasione del bimillenario della morte di Augusto (63 a.C. – 14 d.C.), hanno concepito un ricco e suggestivo percorso espositivo che si snoderà, in maniera quasi comple-mentare, nelle due sedi museali. Entrambe le mostre, tramite il linguag-gio comune di quelle immagini e simbo-li, tipiche del potere fondato da Augusto, che hanno inciso il paesaggio abruzzese fino a trapelare nel moderno assetto territoriale, presentano al pubblico un cospicuo numero di opere e reperti che provengono per la quasi totalità, e ap-

positamente per questa occasione, dalla città di Amiternum in epoca imperiale. La mostra a Palazzo de Mayo’ vedrà esposte, per la prima volta dopo il re-cente restauro, due opere emblematiche dell’assetto culturale e sociale dell’epoca, relative alla celebrazione di due perso-nalità eminenti nella città di Amiter-num. Un monumento funerario a esedra di un triumviro augustale, dall’architet-tura molto complessa, e la statua virile in nudità eroica di un ignoto proprieta-rio di una imponente domus, tra le più grandi finora documentate nell’Italia romana, rispettivamente databili alla prima epoca imperiale e al II secolo. Entrambe le opere sono significative in quanto testimonianza del programma pubblico di autocelebrazione nella socie-tà augustea.All’interno di Villa Frigerj il nuovo allestimento appositamente realizzato al piano terra, integrato alle opere già in esposizione Augusto è rappresentato in mostra da due teste ritratto: l’una in basalto, rinvenuta a Pescina, frammen-taria e bellissima, e l’altra, in pietra, proveniente da Amiternum

A Chieti in programma due mostre che verranno allestite presso le prestigiose sedi museali di Villa Frigerj, storica sede

del Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo e di Palazzo de’ Mayo

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» a cura della redazione - foto concessa da Culturalia

» Statua virile ritratto da Foruli I sec. d.C

» Busto di un personaggio maschile

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tRApAREntEsI

Pasta Delverde partner dei Solisti dell’Opera Italiananel tour internazionale “Con Verdi nel mondo”

Il pastificio Delverde affianca l’Orchestra dell’Opera Italiana nelle due tappe brasi-liane del tour internazionale di concerti in programma fino al prossimo anno in tutto il mondo. Dopo un primo concerto al São Pedro Theatre di San Paolo, si è svolto anche il secondo appuntamento alla Escola de Musica dell’Università Federale di Rio de Janeiro, concluso con assaggi di pasta Delverde. I due eventi sono inseriti in “Italia Na Copa”,

un progetto dell’Ambasciata d’Italia volto a promuovere il meglio dell’eccellenza Italiana in occasione dei Mondiali di Calcio con il coinvolgimento della Farnesina e dell’Istituto italiano di cultura. Sono previsti numerosi altri appuntamenti in tutto il mondo.

EVENTI

A.I.D.A.: La crisi? Si batte con la felicità in azienda

Dal 27 al 29 giugno un convegno internazionale organizzato da A.I.D.A., (Associa-zione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda), dal titolo “La voce delle emozioni”, ha posto in evidenza che per avere successo aziendale è necessario rendere felici le per-sone. Proprio così, in tempi di crisi la produttività in azienda è direttamente proporzio-nale alla soddisfazione e serenità dei dipendenti, questo, secondo un sondaggio di IMR

Ricerche, realizzato su un campione di 100 persone con metodo cawi - (computer-assisted web interviewing), per il 93% degli intervistati lo stipendio e la stabilità vengono dopo la realizzazione professionale sul lavoro, mentre solo il 15% si dichiara davvero coinvolto e soddisfatto della propria attività lavorativa.

ATTUALITA’

La Tenuta Sant’Ilario di Pinetoconquista l’Aipo d’Argento 2014

Nuovo successo per l’azienda olearia Tenuta Sant’Ilario di Pineto che, re-duce dai più che positivi risultati ottenuti al Sol di Verona, si conferma nel panorama degli oli di eccellenza con il concorso oleario ‘Aipo d’Argento’. Il frantoio pinetese ha infatti ottenuto il Diploma di Gran Menzione nella

categoria Olio Extra Vergine di Oliva 100% Italiano, fruttato medio, con il suo ‘Elio Gran Cru’, già premiato nel corso della prestigiosa kermesse veronese. Un riconoscimento che certifica la qualità dell’olio di Roberto Cerquitelli, titolare dell’azienda: «Si tratta di un premio – commenta Cerquitelli – che ci fa onore, soprat-tutto se si pensa all’importanza raggiunta dalla manifestazione». Ben 220, infatti, i campioni analizzati dai due panel professionali coinvolti nelle attività di selezione dell’edizione 2014 che, dopo oltre 3mila ore di analisi sensoriali, hanno consentito l’accesso alla finalissima a soli 89 campioni, ovvero poco più del 40 per cento di quelli iscritti.

RICONOSCIMENTI

Concerto sull’Acqua

L’Associazione di Promozione Sociale Novecento,in collaborazione con lo Stabi-limento Balneare “ESPERIA”, Via Lungomare di Gualdo – San Vito Marina, nelle vicinanze del porto turistico di San Vito Chietino, luogo dove si svolgerà l’evento, presenta “Il concerto sull’acqua”. Si tratta di un appuntamento musicale che si terrà in due date, l’8 e il 15 agosto,alle ore 22.00. Il fascino della canzone d’autore, l’armo-

nia della musica classica, le suadenti forme della danza e le mescolanze di luci ed ombre si fonderanno con il lento incedere delle onde del mare. Il quintetto acustico Friotto e Bandautore di Luigi Friotto ed il grup-po corale Cromaticoro si esibiranno su un palco acquatico galleggiante collocato in mezzo al mare, mentre coloreranno alcuni frammenti dello spettacolo le coreografie del corpo di ballo di Cristina Nudi, che invece si muoverà a ridosso del bagnasciuga. INFO: https://www.facebook.com/pages/Concerto-sullAcqua/665783780156430?fref=tshttps://www.youtube.com/watch?v=giuWikNKE3g

EVENTI

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CinemaDivino...un sogno da gustare Tre Regioni - Marche, Abruzzo e Umbria - diciannove proiezioni d’autore, dal 23 giugno al 31 agosto, ed altrettante esperienze in cantine e aziende agricole che proporranno de-gustazioni sotto le stelle di ottimi vini e prodotti tipici del territorio. Questi i dati fonda-mentali dell’iniziativa CinemaDivino 2014, una vera e propria rassegna che unisce l’arte cinematografica con quella enogastronomica. Si è partiti da Ascoli Piceno lo scorso 27 giugno, poi a Controguerra, presso l’Azienda

Camillo Montori, il 30 giugno e così via fino a toccare le nostre migliori realtà. Ogni serata di Cinemadivino è l’occasione per vivere un’esperienza sensoriale unica dove si uniscono la visione del film all’aperto sotto le stelle, le degustazioni di vini e prelibatezze gastronomiche e l’armonia di paesaggi di insospettabile bellezza.

EVENTI

Nasce in Abruzzo la Scuola del Gusto

“Scuola del Gusto”, è un’iniziativa dei Gal abruzzesi rivolta alla promo-zione dell’identità e del patrimonio enogastronomico dei nostri territori, ispirata dal successo dell’esperienza della Galleria del Gusto della Provincia di Chieti. La Scuola del Gusto coordinerà un programma di servizi forma-tivi ed iniziative di promozione e divulgazione nell’area enogastronomica

e del turismo del cibo locale. Tra questi, tra giugno e luglio, prende il via lo speciale accreditamento “Guide del Gusto Estate 2014”, un programma formativo organizzato in più step e orientato all’accreditamento delle Guide del Gusto, professionisti capaci di guidare gruppi di persone nella scoperta/degustazione delle eccel-lenze alimentari del territorio.INFO: www.scuoladelgustoabruzzo.it.

GASTRONOMIA

#PescaraSummerTips, l’estate attraverso le foto

Con l’ingresso ufficiale dell’estate, Pescara.Tips, il portale che racconta le attività che compongono il tessuto commerciale della città, spalanca le sue porte. Il team del progetto, ideato e realizzato da Operaviva, studio creativo di Cristina Napoleone, Ales-sandro Leardi e Giuseppe Di Lalla, in collaborazione con Giulio Tolli di IgersPescara, la community di Instagramers nata per raccontare le bellezze del territorio attraverso gli scatti della popolare social app Instagram ha una nuova proposta. «Questi mesi vo-gliamo trasformare i pescaresi nei nostri tippers – spiega il dinamico team-. Invitiamo

tutti a raccontarci la loro estate a Pescara attraverso le immagini. Gli scatti dovranno essere caricati sugli account Instagram e Facebook utilizzando gli hashtag #pescaratips, #pescarasummertips e #igers_pescara. A settembre avremo un reportage fatto dai nostri speciali tippers sull’estate pescarese. Inoltre le foto più belle che raccontano meglio l’estate vinceranno dei premi a sorpresa».

NOVITÀ

Ceci e zafferano in festa a Navelli Il 23 e il 24 agosto, uno dei Borghi più Belli di’Italia, Navelli, in provincia dell’Aquila, si animerà per ospitare la trentottesima edizione della sagra dei ceci e dello zafferano. Due tra i prodotti tipici più rinomati e importanti dell’area sapranno senza dubbio catturare l’attenzione di moltissimi visitatori, che di certo non rimarranno delusi sia per la bon-

tà delle proposte culinarie sia per la bellezza dei luoghi. Negli stessi giorni della sagra si svolgerà anche la settima edizione della mostra mercato di arte artigianato e gastronomia, e la trentaquattresima edizione del palio degli Asini un motivo in più per rimanere in questi splendidi luoghi.

SAGRE

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tRApAREntEsI

La riscossa dell’e-commerce

Già da anni ampiamente diffuso in molti Stati europei e americani, il commercio online ha faticato ad affermarsi nel nostro Paese. Complice la diffusione sempre maggiore di smartphone e tablet, che ha contribuito ad aumentare la familiarità degli italiani con la tecnologia, e-commerce e

mobile commerce sono oggi in continua crescita e hanno fatto registrare dall’inizio del 2014 un incremento del 17%, per un fatturato stimato intorno ai 13,2 miliardi di euro. Di particolare interesse è lo sviluppo del commercio su dispositivi mobili, in aumento del 289% rispetto al 2013, con introiti stimati per 1 miliardo di euro. Pur restando ancora al di sotto della media europea, le vendite in rete stano progressivamente aumen-tando nel nostro paese. Nel 2014 la penetrazione dell’e-commerce sul totale del mercato è passata dal 3% al 3,6%, una variazione che può sembrare insignificante, ma che assume un grande valore se inserita in un con-testo che potremmo definire di stallo dei consumi, se non addirittura di contrazione.

ATTUALITA’

Tenuta i Fauri, “Ottobre RossoMontepulciano d’Abruzzo: Gran Medaglia d’Oro”

Solo 12 le Grande Médaille d’Or assegnate per l’Italia quest’anno dal prestigioso Con-cours Mondial de Bruxelles, il più antico e importante concorso enologico internazionale. Neanche l’1% dei vini sottoposti in assaggio alla giuria internazionale composta di 310 tra sommelier, responsabili acquisti, importatori, giornalisti ed enoscrittori, accedono all’importante premio, ma la Tenuta i Fauri se ne aggiudica una con il suo Ottobre Rosso,

portando il Montepulciano d’Abruzzo DOC tra le eccellenze italiane. Un grande onore che premia il lavo-ro importante di rinnovamento nel solco della tradizione della cantina teatina, ma soprattutto un grande riconoscimento per l’Abruzzo e il suo Montepulciano, senza la cui unicità l’Ottobre Rosso non sarebbe stato possibile.

RICONOSCIMENTI

Allarme merenda, per 6 esperti su 10è il pasto più a rischio per i bambini

I Masterchef lanciano l’allarme dedicato alla merenda dei bambini. Sembra infatti che il tanto amato spuntino del pomeriggio rappresenti anche il più pericoloso per la loro salute a causa degli errori alimentari che ne derivano. Ecco allora che 1 chef su 2 suggerisce di preparare dei piatti misti che contengano sia il salato che il dolce, utilizzando alimenti come verdure e insalata (61%), seguiti da tramezzini con conserve

vegetali (59%) per il salato, o yogurt (59%) e frullato di frutta (42%) per il dolce. L’obiettivo? Proporre al bambino dei cibi facili da mangiare mentre si va in giro per casa (23%) o si guarda la tv seduti sul divano (34%), creando dei piatti coreografici per divertire il bambino (34%).

SOCIETA’

Eat Parade, la musica si fa mangiando!

L’Associazione culturale O.R.A. nella splendida cornice del centro storico di Città Sant’Angelo, dal 31 luglio al 3 agosto, organizza un evento davvero unico nel suo genere, dove la musica e i suoi differenti stili, si intrecciano perfettamente con le migliori propo-ste enogastronomiche locali. Tutto il centro storico della cittadina angolana verrà infatti coinvolta in svariati punti da stili musicali completamente differenti tra loro, dal rockabilly al jazz alla leggera italiana etc…e così avverrà per il percorso enogastronomico, che vedrà

snodarsi differenti proposte all’insegna della varietà ma soprattutto della tipicità, il tutto arricchito da un dj set e da scuole di ballo. Serate da non mancare!

EVENTI

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È responsabile del supporto tecnico informatico della Direzione Generale dell’Univer-sità “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Lureato in Economia

si è specializzato in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È do-cente di Cyberspace Sciences alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti. Esperto di ICT Governance, ICT Security, ha accumulato un’esperienza trentennale in studi, ricerche e consulenze in aziende pubbliche, private e istituzioni governative. È stato docente di Com-puter Science presso diverse università italiane tra le quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, l’Università di Teramo e l’Università della Calabria. E’ stato invited speaker all’Uni-versità Politecnica di Valencia con la quale ha collaborato per la realizzazione di master di Informatica. È Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnolo-giche e Accademico dell’European Academy of Sciences and Arts e della New York Academy of Sciences. Autore di numerosi libri e pubblicazio-ni scientifiche, collabora con diversi quotidiani, riviste e periodici del settore, e partecipa a convegni nazionali ed internazionali in qualità di opinion leader.

Antonio Teti ict

Socio Fondatore dello studio “Valore” Professionisti Asso-ciati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto sin dall’ini-

zio nell’organizzazione dell’attività profes-sionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria. È stato Presidente Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Com-mercialisti. Attualmente è componente delle Giunta esecutiva nazionale di Confprofessioni in qualità di rappresentante dell’area economi-ca e lavoro con la delega per il fisco e la giu-stizia tributaria. Si occupa di consulenza per le aziende private ed enti Pubblici in materia di analisi finanziaria, controllo di gestione, diritto societario e tributario. Tra i soci fonda-tori di Sistemi Locali, ha creduto sin dall’inizio allo sviluppo di una società tra professionisti in ambito regionale nella convinzione che alla base di tutto debba esserci l’alta qualità del servizio offerto ai propri clienti. Fa parte del consiglio di amministrazione.

Luigi Carunchio fisco

È Dottore di Ricerca, Docente universitario, Copywriter, Consulente. Coordinatore del progetto di ricerca Turn 2.0 promosso dal Polo d’Innovazio-

ne dei Servizi Avanzati della Regione Abruzzo www.polosa.it; Project Manager della Fabbrica della Conoscenza www.fabbricadellaconoscen-za.com animatore del Premio Confindustria Abruzzo Green www.confindustria.abruzzo.it. Tra le più recenti pubblicazioni: The rela-tional organisation, Carsa Ed., 2013; Sociology and the 21st Century, in World Future, 2012; Creatività: Normalissima Improbabilità? Per un dialogo Sociologico tra problema e soluzione”, Aracne, Roma, 2010 con pref. di Domenico De Masi. www.simonedalessandro.com.

Simone D’Alessandro creatività

Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza

di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “Carboni-Paolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giusalavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.

Andrea Bonanni Caionelavoro in corso

Nello studio legale di cui è titolare, esercita la profes-sione forense prevalente-mente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse azien-

de, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consu-lente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati pres-so il Tribunale di Avezzano.

Filippo Paolini norme&leggi

Nicola Boschetti Maitre-sommelier professionista 4 livello Ais. Dopo 27 anni trascorsi al Villa Maiella di Guardiagrele, ora si occupa di selezione, consulenza e

formazione del mondo beverage per gli agenti e clienti della Geldi SPA. Esperto di enoga-stronomia, giornalista pubblicista, collabora con diverse riviste e guide del settore. Orga-nizza e collabora nella realizzazione di eventi, sportivi,culturali ed enogastronomici. Crea formazione a ragazzi e ragazze che vogliono avviarsi nel servizio di sala /bar e aspiranti sommelier, con corsi su: cibo/vino/olio/caffè e distillati,oltre alle tecniche del servizio. Coinvolto nei progetti scolastici delle scuole elementari alla riscoperta dell’educazione alimentare e del galateo a tavola.

Nicola Boschetti Di vino e non solo

cOntRIBUtORs

Alberto Bertinelli è il direttore di Coldiretti Abruzzo e Coldi-retti Pescara. Classe 1951, ori-ginario di Gubbio, è sposato e ha tre figli. Laureato in scienze

agrarie, nel corso della sua carriera professio-nale ha ricoperto numerosi incarichi. E’ stato presidente del Consorzio Agrario Provinciale di Perugia, Presidente Fazi (filiera agricola zoo-tecnica italiana) nonché componente di giunta delle Camere di Commercio di Macerata, Ascoli Piceno e Ancona, oltre ad aver ricoperto l’in-carico di direttore delle Federazioni provinciali Coldiretti di Macerata, Pesaro, Ascoli Piceno, Marche, Ancona, Perugia e delle Federazioni regionali di Umbria e Marche.

Alberto Bertinelli Abruzzo che Prouce

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Anno 1¡ n. 1 - maggio 2006 - € 3,50 (oomaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P,50 Anno 1¡ n. 4 - settembbre 2006 - (copia omaaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96PAnno 1¡ n. 3 - luglio/aagosto 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96PAnno 1¡ n. 2 - giugnno 2006 - (copia ommaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P Anno 1¡ n. 5 - ottobree 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P Anno 2¡ n. 1 - gennaio 2007 - (copia omagggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96PAnno 1¡ n. 7 - dicembre 2006 - (copia omagggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96PAnno 1¡ n. 6 - novembrre 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P Anno 2¡ n. 2 - febbraioo 2007 - (copia omagggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P Anno 2° n. 4 _ aprile 2007 (copia omaggio) Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96PAnno 2¡ n. 3 - marzo 22007 - (copia omaggioo) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

€€€

Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96PAnno 2° n. 5 _ maggio 2007 (copia omaggio) Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96PRegistrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • GENNAIO 2013 • NUMERO 73 • ANNO VIII • www.ABRUZZOIMPRESA.IT • COPIA OMAGGIO

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IL pRIMO E UnIcO MEnsILE DEDIcAtO AL MAnAGER

Per i protagonisti dell’economia regionale. Nelle 130 pagine della rivista trovano spazio le storie dei capitani d’impresa, gli articoli di attualità,

quelli dedicati a innovazione, marketing, lavoro e sviluppo locale.Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari,

che offre uno spaccato sulle iniziative più rilevantiorganizzate dagli attori economici della nostra regione.

Le pagine di chiusura ospitano la sezione “Buono&Bello”,dove si parla di enogastronomia,

turismo, territorio, cultura, tradizioni, arte, musica e moda.

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Alcune immagini della competizione che si è svolta a Les Paillotes

L’inaugurazione della nuova cantina Rabottini

L’inaugurazione della nuova azienda agricola Sciarr

ABRUZZO COOL

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